21 gennaio 2009    

Il Presidente della Repubblica in Calabria (di Luisa Lombardo)


Nel suo viaggio in Calabria -  da giovedì 15 gennaio a venerdì 16 - il Capo dello Stato è stato salutato dall’entusiasmo generale. Le vivaci tappe di un “tour” che ha attraversato cultura e grandi eventi.
Il viaggio in Calabria del Capo dello Stato, costituisce un evento destinato a lasciare a lungo una sua traccia.
Un vero bagno di folla per il Presidente. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un momento della sua visita in Calabria
A Cosenza prima, e, subito dopo, a Lametia Terme e a Reggio Calabria, Giorgio Napolitano è stato salutato da generale entusiasmo.
A partire dai giovani che lo hanno accolto ovunque a braccia aperte, fino a tutte le rappresentanze politiche ed amministrative; dagli esponenti del sindacato, ai responsabili dell’ordine e della sicurezza; dagli scolari delle elementari agli esponenti del mondo accademico calabrese, nessuno è voluto mancare all’appuntamento.
Ma è la tabella di marcia decisa per questo tour, a spiegare bene gli esatti obiettivi e lo spirito che ha animato la visita–ricognizione in Calabria.
Fin falla prima tappa, l’appuntamento è un incontro e un omaggio alla cultura calabrese.
Alle ore 10.40 di giovedì 15 gennaio, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi della Calabria, il Capo dello Stato ha voluto rendere omaggio alla memoria di Beniamino Andreatta, primo Rettore dell’Università di Arcavacata.
Lo stesso illustre economista fu il vero apri-pista di un percorso che, dopo Unical, avrebbe condotto negli anni alla istituzione degli altri Atenei calabresi. “Non ci può essere riscatto senza cultura!” ammoniva Andreatta.
E a Cosenza, Giorgio Napolitano, anche lui uomo del Sud, ha voluto sottolineare la passione di meridionalista.
Nella sua visita di ricognizione, il Presidente della Repubblica, ha auspicato un Paese sempre più unito: nell’Aula Magna, intitolata all’on. Beniamino Andreatta, sono riecheggiate le note dell’inno di Mameli.
Ore 16.00 di giovedì, stesse ovazioni per il Capo dello Stato a Lametia Terme. Napolitano incontra il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi della Magna Grecia di Catanzaro, il Prorettore e il Preside della Facoltà di Giurisprudenza ed alcuni componenti del Senato accademico e, subito dopo, si reca in visita al Complesso Monumentale di San Domenico ed al Chiostro dove sono esposti alcuni testi con annotazioni autografe di Tommaso Campanella.
Ore 17.00: Inaugurando la nuova sede municipale, in occasione del 40° anniversario dell’istituzione del Comune, il Presidente sottolinea l’importanza e la funzione degli Enti Locali.
All’insegna della cultura e dell’omaggio alla “Calabria virtuosa” anche la tappa reggina del Presidente. Il concerto eseguito dall’orchestra sinfonica e dal Coro Lirico del Teatro “Francesco Cilea” diretti dal Maestro Gian Rosario Presutti e dal Maestro Bruno Tirotta, ha saputo riproporre l’immagine di una città che vanta un grande serbatoio di cultura.
Venerdì 16, ore 9.45 in Prefettura – incontro con Rosetta Neto, Presidente della Fondazione “Italo Falcomatà”, e con una delegazione della stessa Fondazione. Poco prima aveva incontra, in un colloquio riservato, il Presidente della Giunta regionale on. Agazio Loiero.
Infine, l’Università Mediterranea, la sua crescita, le intuizioni di Antonio Quistelli. E, dulcis in fundo, l’inaugurazione del Centro Polivalente “Piccola Opera Papa Giovanni” per la diagnosi precoce e la riabilitazione delle persone con disabilità, un sogno coltivato dal vicario della Curia, Italo Calabrò, un importante monsignore che seppe passare fra la gente con la semplicità del più umile dei sacerdoti. Abbiamo visto applaudire un presidente della Repubblica davvero commosso. a loro volta, i reggini hanno applaudito con calore questo Capo dello Stato che sa parlare alla gente. E soprattutto, sa prestare ascolto.
 

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