21 gennaio 2009    

«Serve una sinistra diversa» (di Giuseppe Guerriero*)


“C’è l’esigenza di una sinistra diversa. Se la crisi della finanza globale la guardiamo dalla Calabria, ci rendiamo conto di quanto grave sia l’assenza di una Sinistra moderna in Italia e in Europa:  riformista, fondata sui valori del merito, dell’inclusione, del rigore, della libertà. L'innovazione politica dei riformisti deve nascere da qui. E proprio dalla Calabria, possiamo fare tanto, contando soprattutto noi su un grande patrimonio d’impegno che non va disperso”. 
 Il consigliere regionale del Partito Socialista Giuseppe GuerrieroE’ quanto asserisce il consigliere regionale del Partito socialista Giuseppe Guerriero. Il quale, nel sottolineare “il bisogno di essere più attenti  ai bisogni dei ceti sociali più svantaggiati e l’urgenza di rendere permeabile la politica ai  giovani e alle donne”, spiega: “Il cammino comune intrapreso dal Partito socialista italiano con i socialisti spagnoli e con i laburisti inglesi e la condivisione del manifesto del Partito socialista europeo,  s’inseriscono in una  cornice in cui punto di forza è la  ridefinizione di un progetto politico nuovo. Nasce quindi l’esigenza di una sinistra diversa, che da tempo  ha preso le distanze dal progetto del Pd e che non intende ricadere negli errori del passato.  Consapevole   che le forme organizzate di partito non devono essere limiti all’accesso dei singoli, ma opportunità e terreno di confronto in cornici  più ampie delle ristrette sedi partitiche. Vi è bisogno di agire con  vigore e realismo, abbandonando l’isolamento deciso da Veltroni e da poco riproposto da Soru”.
 Ed ecco la proposta di Guerriero: “Occorre agire per definire un progetto della sinistra del futuro, iniziando dalle elezioni europee, che devono  vedere insieme circoli, associazioni, fondazioni, partiti della sinistra non antagonista e non comunista che condividono il Manifesto del socialismo europeo, il quale  non appartiene a nessun partito, ma solo ai candidati che condividano un programma minimo per il governo dell’Europa in questo tempo di crisi. D’altronde, se ragioniamo d’Europa lo facciamo non perché il rinnovo del Parlamento europeo è alle porte, ma perché la crisi mondiale obbliga noi socialisti a farci interpreti del disagio che colpisce i cittadini e di organizzare, fin da subito e a partire dalla  Calabria, una risposta affidabile che coinvolga pezzi storici della sinistra emarginati  dalla tenaglia  Berlusconi/Veltroni e rappresentanze attive della società il cui messaggio è innovativo ed ha nella valorizzazione del merito una delle idee-forti”.
Aggiunge Guerriero: “Mi rivolgo a quanti ritengono possibile unire le forze sotto il simbolo del Socialismo europeo, per presentare un’unica lista alle elezioni  del giugno 2009 e, se possibile, intraprendere un percorso utile in tutte le competizioni elettorali prossime e  future. Non singole bandiere, ma una casa senza muri che ospiti non solo  gli iscritti ma chiunque condivida il Manifesto del socialismo fatto di  laicità, innovazione, investimento sulle giovani generazioni, tutela dell’ambiente, parità di genere, ruolo dell’Europa per costruire la pace nel mondo. Un modello che – conclude il consigliere regionale del Ps -  per senso di responsabilità verso le nuove generazioni può e deve essere riproposto anche in Italia ad ogni livello nazionale, regionale e comunale. Coscienti  che, pur non rinnegando il passato fatto di grandi scelte e conquiste storiche, per essere attuale il socialismo non può essere quello di prima. Se non chiudiamo gli occhi dinanzi a quanto sta accadendo, forse riusciremo a dare un senso all’azione politica e portare il Sud dentro un progetto più ampio. Come l’Europa ha bisogno di un  Sud rinnovato, il Sud non può fare a meno dell’Europa se vuole avere un futuro”.

* Consigliere regionale Partito Socialista
 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI