31 ottobre 2008    

Proposta di legge per la tutela degli alberi di altro pregio


Tutelare il patrimonio naturalistico, composto da alberi e piante di alto pregio che popolano il territorio regionale. Questo lo scopo prioritario della proposta di legge del Consigliere regionale del Pd, Bruno Censore, illustrata quest’oggi a Palazzo Campanella.

All’incontro con i giornalisti hanno partecipato, assieme al Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, il prof. Giovanni Spampanato, della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, l’assessore all’ambiente dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, Francesco Marcianò, il responsabile regionale del WWF Calabria Giuseppe Paolillo e Vincenzo Caracciolo comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato. La conferenza stampa di Censore con accanto il Presidente del Consiglio Giuseppe Bova

“Una proposta – ha spiegato Censore – sulla quale lavoravamo da tempo, ed a cui abbiamo cominciato a pensare a seguito dell’episodio riportato dalla stampa locale, di due alberi secolari di ulivo, estirpati per diventare ornamento di altrettante ville del nord Italia. Da quell’episodio, purtroppo non unico,  attraverso il quale la Calabria rischiava il depauperamento del suo più importante ed antico patrimonio arboreo è nata l’idea di una proposta di legge regionale, illustrata nei giorni scorsi a Palazzo Campanella. Una legge che oltre che regolarizzare il settore, introduce pesanti sanzioni che prevedono multe da 1.000 a 10.000 euro a pianta.

Nove, complessivamente gli articoli che compongono la proposta di legge, per la quale il Presidente dell’Assemblea Giuseppe Bova ha auspicato un veloce iter in commissione, “così da arrivare all’approvazione definitiva entro Natale”.

“Si tratta di una legge – ha evidenziato Bruno Censore – con la quale la Regione Calabria intende tutelare e valorizzare il patrimoni naturale di alto pregio. Specie arboree che fanno un tutt’uno con la vita dei luoghi dove sorgono – ha aggiunto Censore – citando la presenza sui monti delle Serre, dell’abete bianco  e della felce preistorica, ancora più rara”. La proposta di legge si caratterizza, infine, per l’aspetto di funzione decentrata del livello amministrativo.

L’attuazione della legge sarà affidata ad un comitato di coordinamento regionale che avrà compiti di indirizzo e programmazione; alle Province spetterà il carico amministrativo con la costituzione di consulte tecniche provinciali, in cui collaboreranno enti, centri di ricerca ed associazioni ambientaliste,  incaricate, in primo luogo, al censimento degli alberi monumentali del territorio.

“Alberi  il cui recupero, rappresenta anche il recupero di parte della storia passata della Calabria -  ha aggiunto il Presidente Bova – una storia naturale che è anche culturale”.

 

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