29 settembre 2008    

Consiglio: ''all'insegna della trasparenza'' (di Giuseppe Bova*)


Concorsi banditi per la prima volta dal Consiglio regionale della Calabria, procedure all’insegna della massima trasparenza e nuovi voucher formativi per giovani laureati calabresi sono stati i temi al centro della conferenza stampa tenuta dal presidente del Consiglio Giuseppe Bova. “Un concorso per 170 posti non è oggi cosa da poco e, oltretutto, in 38 anni di regionalismo, è la prima volta che si procede utilizzando questo percorso, per il quale sono state presentate 48.000 domande, per 31.000 candidati- ha detto Bova-. Eravamo consapevoli di questo e ci siamo preparati. Abbiamo dovuto trovare le risorse, che all'inizio Un momento della Conferenza stampa del Presidente Bovanon c'erano e abbiamo dovuto ragionare alla ‘virgola’ sui meccanismi che dovranno guidare questo concorso, perché le cose procedessero nella più grande trasparenza possibile. Il Consiglio ha messo a disposizione  di ogni candidato, a costo zero, tutti i riferimenti normativi della prova. E’ stato un modo anche questo per aiutare le famiglie e per impedire che si attivasse una sorta di mercato delle risposte dei candidati. Accanto a questo, 4500 quesiti, compresi di risposte. E sarà così anche per la seconda prova scritta. Mentre la prova orale, che sarà  registrata, consisterà in tre domande: la prima scelta dal candidato; le altre due sorteggiate dalla banca dati del Consiglio. Chiedo alla stampa calabrese una sorta di ‘accompagnamento’con una verifica continua e rigorosa, sull’andamento del concorso”.
In merito al nuovo bando per l’assegnazione di ulteriori 250 voucher, il presidente Bova ha asserito deciso: “Poiché il risparmio di 3 mln di euro non era ‘una-tantum’, ma strutturale, invece di restituire questi soldi alla Giunta, abbiamo pensato che questo risparmio dovesse essere utilizzato ancora a favore dei giovani laureati più meritevoli della nostra regione. Una decisione che conclude la quarta fase, la penultima, del più complessivo lavoro di riassetto del Consiglio”.
 Bova ha quindi brevemente ricordato i punti qualificanti di questo riassetto. '”La prima fase - ha spiegato – è iniziata con l’abolizione delle doppie strutture speciali per consiglieri regionali con doppi incarichi; attivato la legge antiparentopoli che impedisce ai parenti dei consiglieri, fino al terzo grado di partecipare alle qualsiasi iniziativa del Consiglio; è stata introdotta la richiesta di certificazione, (godimento diritti politici, carichi pendenti, ecc.) per tutte le persone a vario titolo utilizzate nelle strutture del Consiglio; sono state tagliate il 10% delle indennità dei consiglieri, compreso il vitalizio degli ex consiglieri, scelta quest'ultima sulla quale è stato presentato un ricorso. Nella seconda fase si è proceduto all'abbattimento dei costi delle strutture speciali, con l’abolizione delle figure dei dirigenti. E’ stata introdotta la regola della decadenza automatica dall’incarico anche per il solo rinvio a giudizio del consigliere regionale. La terza fase è stata avviata con la ridefinizione delle politiche di finanziamento dei gruppi consiliari; sono state abolite le strutture speciali per i capigruppo, consentendo così di  recuperare risorse ‘strutturali’ che hanno consentito il bando per l’assegnazione dei primi 500 voucher formativi per i superlaureati calabresi. La quarta fase è ancora in atto - ha aggiunto Bova - con la stabilizzazione dei precari del Consiglio, attraverso un meccanismo che garantisce i lavoratori e la stessa Istituzione, perchè gli stessi lavoratori, una volta stabilizzati non potranno abbandonare i servizi per i quali erano stati assunti. Parlo dei servizi di accoglienza, del call-center e di altro, cui seguirà una nuova definizione del Piano occupazione del Consiglio che consentirà in prospettiva di far abbassare i numeri del nostro fabbisogno di personale”. Il Presidente dell'Assemblea ha infatti spiegato che una volta espletati i concorsi il nuovo personale assunto sarà destinato anche alle strutture che attualmente impegnano personale esterno. Infine, la quinta fase che vedrà l'istituzione del Consiglio lavorare a regime, con l'attivazione, a ‘costi invariati’ di tutti gli organismi previsti dallo Statuto: Consiglio delle Autonomi, Consiglio regionale per l'economia ed il lavoro”.
Ancora, sui costi complessivi del Consiglio regionale, Bova ha chiarito che “dal 2004 sono attestati a 75 milioni di euro; meno dell'1% del bilancio regionale. Una cifra stabile rispetto al passaggio da 43 a 50 consiglieri di questa assemblea, rispetto alla introduzione delle figure dei sottosegretari, i cosidetti Uoa. Un periodo nel quale è aumentato il numero degli ex consiglieri che hanno diritto ad un vitalizio, passati da 118 a 131”.

* Presidente Consiglio regionale Calabria
 segnala pagina ad un amico
 CHIUDI