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13 novembre 2007
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La posizione dell’Udc sull’ipotesi di riforma statutaria e della riduzione dei costui della politica
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Una sfida al centrosinistra sul tema delle riforme è stata lanciata dall’Udc calabrese. Nel corso di una conferenza stampa, il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Occhiuto, il capogruppo Michele Trematerra, con Francesco Talarico, Dionisio Gallo e Giovanni Nucera (consigliere attualmente autosospesosi dal gruppo consiliare regionale), hanno ribadito come alla luce del dibattito sui cosiddetti “costi della politica”, “sia più che mai urgente avviare una seria e produttiva stagione di riforme, soprattutto in Calabria, dove sono evidenti alcune contraddizioni e comportamenti schizofrenici”. L’esempio citato da Trematerra è stato il provvedimento recentemente approvato dal Consiglio regionale relativo all’allargamento di alcune Comunità montane della Regione. Per l’Udc calabrese “non è opportuno sintetizzare tutto alla sola proposta di riduzione del numero dei consiglieri regionali ed un nuovo allargamento della Giunta regionale con l’ingresso di alcuni assessori esterni significha nuovi consiglieri regionali, e di conseguenza ulteriori costi per la politica calabrese”. “Riteniamo si debba fare di più. Siamo disponibili – hanno sostenuto gli esponenti del partito di Casini – a ragionare sul funzionamento, sui risultati e sui costi della Regione, ma avviando anche un ragionamento sul risultato, sul funzionamento e sul numero delle Comunità montane della Calabria; sulla qualità ed il numero dei consulenti regionali; sugli apparati e le commissioni che la Regione impegna per la propria attività”.
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