IX^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL
TERRITORIO – PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
RESOCONTO SOMMARIO
__________
82.
SEDUTA DI MARTEDI’ 11 FEBBRAIO 2014
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE GIANLUCA GALLO
Inizio seduta h. 12,35
Fine seduta h. 16,25
INDICE
Sul verbale della seduta precedente
PUGLIANO Francesco, assessore
all’ambiente
Audizioni in merito all’ampliamento della discarica di
Casignana
PUGLIANO Francesco, assessore
all’ambiente
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)
CRINO’ Pietro (Scopelliti
Presidente)
GUALTIERI Bruno, Direttore
Generale Dipartimento ambiente Regione Calabria,*,*,*
MAGNO Mario (Forza Italia),*,*,*
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD),*
ORSOMARSO Fausto (Nuovo Centro
Destra)
PUGLIANO Francesco, assessore
all’ambiente,*,*,*,*
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente),*
Riferisce, preliminarmente, che il consigliere Crinò
ha richiesto una inversione dell’ordine del giorno e, quindi, l’immediata
trattazione del quarto punto. Indi, pone ai voti il verbale della seduta
precedente.
Giudicate ingiustificate ed ingenerose le osservazioni contenute nel verbale della seduta precedente in riferimento alla sua assenza ed a quella del direttore generale del dipartimento ambiente, respinge l’accusa mossagli di sgarbo istituzionale che giudica non veritiera, ricordando che già il 31 gennaio aveva comunicato l’impossibilità di presenziare alla seduta del 4 febbraio. Aggiunge, inoltre, che posizioni e responsabilità su pratiche di particolare importanza possono essere assunte solo dai dirigenti regionali e che, di conseguenza, non è stato ritenuto giusto incaricare personale con altra qualifica . Eccepisce, infine, che anche la convocazione odierna è stata recapitata senza essere preceduta da alcuna telefonata, come garbo istituzionale, a suo avviso, vorrebbe.
Dichiaratosi dispiaciuto per le considerazioni dell’assessore Pugliano, ipotizza possa essersi trattato di una incomprensione. Specificato che la convocazione della Commissione era stata largamente anticipata, rammenta di essere sempre stato equilibrato nella gestione dei rapporti, con lealtà verso la sua maggioranza, il Presidente e gli assessori, riferendo che in questa particolare circostanza ha cercato di fare da cuscinetto, cercando di attutire le problematiche della discarica di Bucita e dando atto di quanto di positivo è stato fatto dall’assessorato. Rileva solo che è mancata l’interlocuzione con i rappresentanti dei territori e che per questo è stata chiesta la presenza di almeno un rappresentante dell’assessorato. In merito, poi, alla convocazione odierna, ammette che un momento di tensione ha portato a non informare telefonicamente l’assessorato, come sempre fatto in precedenza.
Pur condividendo la richiesta di inversione del quarto punto all’ordine
del giorno, contesta il fatto che proposte di legge giacciano per anni in Commissione
e che, di contro, al primo punto della
seduta odierna vi sia una proposta di recente acquisizione. Chiede, quindi, una
inversione ulteriore dell’ordine del giorno, al fine di discutere subito dopo
le audizioni della legge sull’inquinamento luminoso. Chiede, inoltre, che nella
prossima seduta di Commissione sia discussa la proposta di legge numero 11 del
2003 di iniziativa popolare. Specifica, infine, che l’opposizione non ha
stigmatizzato il comportamento dell’assessore Pugliano
e che probabilmente si è trattato dell’ennesimo episodio rappresentativo del conflitto
permanente esistente all’interno della maggioranza.
Rifiutata l’idea di un conflitto interno alla maggioranza, specifica di
aver sottolineato la mancanza di collegamento istituzionale in quella
circostanza tra la Commissione e il dipartimento. Pone in votazione quindi
l’inversione del quarto e del secondo punto che diventano il primo ed il
secondo punto all’ordine del giorno. Conclude manifestando la propria
disponibilità a convocare settimanalmente la Commissione per portare ad
esaurimento la pratiche pendenti.
(Vengono auditi:
il Sindaco del Comune di Bianco, dr. Antonio Scordino; il Presidente
dell’Assemblea dell’Associazione dei Comuni della Locride,
dr. Giorgio Imperitura; intervengono il Presidente della Commissione, i
consiglieri Crinò e Giordano; l’assessore Pugliano e il direttore generale del dipartimento ambiente,
ing. Bruno Gualtieri)
Prende atto della posizione dei Sindaci che manifestano dubbi di
carattere tecnico sull’ampliamento della discarica di Casignana.
Afferma che riguardo al piano
regionale di riordino dei sistema dei rifiuti il dipartimento è pronto e
nella condizione di dire ciò che è possibile inserire o non inserire nel piano
medesimo; comunica, inoltre, che nei prossimi giorni si convocherà il tavolo
tecnico per come richiesto dalla quarta Commissione per poi approvare il piano
in Commissione.
Introduce la proposta di
legge all’ordine del giorno affermando che la Commissione aveva già posto in
essere delle audizioni al riguardo, al fine di predisporre un nuovo testo anche
sulla base delle puntualizzazioni del Servizio legislativo. Pone ai voti
l’introduzione del nuovo testo su cui discutere che è introdotto, indi chiede
ai componenti la Commissione come procedere inerentemente
alla trattazione e discussione del nuovo testo.
Afferma che, considerato
che si sono già tenute le audizioni, è possibile passare direttamente alla determinazione del
termine per la presentazione degli emendamenti.
Propone di audire l’ANCI poiché
la legge in discussione coinvolge in modo pregnante i Comuni.
Pur reputando ottima la
proposta di legge presentata dal consigliere Franchino, ritiene opportuno che
la stessa si coordini con gli altri documenti di programmazione ed, in
particolare, con il PER (Piano energetico regionale) che, tuttavia, per
mancanza di risorse, non è stato ancora approvato. Conclude raccomandando ai dipartimenti
di accompagnare questa fase, ribadendo la necessità di redigere un buon piano
energetico regionale, ritenuto fondamentale anche per l’attuazione della
proposta di legge in discussione.
Afferma che è opportuno
porre in essere una legge importante che possa essere utilizzata in sede di
programmazione regionale sull’energia.
Dichiara che nel termine
di circa trenta giorni si potrà disporre del quadro complessivo della
programmazione energetica regionale e che, nel frattempo, si può continuare a
lavorare sul progetto di legge in discussione per poi coordinarlo con il piano
energetico regionale.
Comunica che è presente e
verrà audito, riguardo al progetto di legge in
discussione, il rappresentante dell’ARPACAL.
(Viene audito l’architetto
Bruno Barbera, in rappresentante dell’ARPACAL).
Ritiene che ogni legge
dovrebbe essere formulata come una legge quadro alla quale far seguire un
regolamento attuativo necessario, in questo caso, ad orientare i comuni nelle
scelte in materia di energia al fine, soprattutto, di risparmiare importanti risorse.
Evidenzia come la
proposta di legge in discussione non necessiti di essere emendata, ma soltanto
armonizzata con i documenti di programmazione in materia di energia.
Sottolinea come sia
indispensabile individuare i soggetti in possesso di specifiche competenze nel
settore nonché reperire le risorse finanziarie necessarie all’attuazione di tali
competenze.
Reputa necessario audire i dirigenti dei dipartimenti regionali interessati
al fine di porre in essere una norma che possa essere valida, da un punto di
vista tecnico, per almeno un decennio.
Comunica il rinvio della
proposta di legge in discussione al fine di audire
l’ANCI, il dipartimento ambiente e il dipartimento attività produttive,
stabilendo, inoltre, di fissare il termine per la presentazione degli
emendamenti al testo ventiquattro ore prima della prossima seduta di
Commissione con la possibilità, qualora vi fosse la necessità, di riaprirlo.
Precisato che nei termini stabiliti non sono pervenuti emendamenti,
invita l’assessore Pugliano a relazionare sulla
proposta di legge in discussione.
Precisato che sulla proposta di legge in discussione è stato formulato un emendamento, ritiene che, attraverso l’integrazione della legge regionale numero 18 del 12 aprile 2013 che introduce una disciplina transitoria delle competenze regionali in materia, si possano fornire adeguate risposte allo stato di emergenza esistente in Calabria, mediante l’utilizzazione, nelle more di completamento del sistema impiantistico regionale, delle strutture private autorizzate.
Sottolineato che a causa del blocco della
discarica di Pianopoli i rifiuti sono per le strade
della Calabria, precisa che circa 500 tonnellate di rifiuti potrebbero essere
oggetto di un trattamento propedeutico al fine di trasferire in discarica
soltanto gli scarti residuali.
Precisato che alcuni rifiuti potrebbero essere oggetto di pretrattamento
presso gli impianti esistenti in Calabria, evidenzia che sono in essere
procedure di gare delle quali auspica una rapida definizione.
Chiede all’assessore quali siano i costi mensili per l’invio fuori
regione dei rifiuti, esprimendo dubbi e perplessità in merito ai dati apparsi
sulla stampa odierna relativamente alla raccolta differenziata nella città di
Reggio Calabria.
Ritenuto che la problematica della chiusura della discarica di Pianopoli non possa essere affrontata a livello
emergenziale, chiede quale sia la prospettiva temporale degli interventi,
ritenendo che non vi siano stati ad oggi interventi strutturali nel settore e
paventando a Reggio Calabria il verificarsi di un disastro ambientale e
sanitario.
Con riferimento all’emendamento predisposto, chiede chiarimenti al
Servizio legislativo.
Precisato che, dopo 16 anni di commissariamento, alla Regione è stato
affidato il compito di gestire la fase di transizione per il completamento del
sistema impiantistico regionale, sottolinea che i 7 impianti esistenti in
Calabria consentono il trattamento soltanto della metà dei rifiuti, ricordando
le complesse problematiche affrontate dal Dipartimento e dall’assessorato dalla
fine del commissariamento.
Chiarito, preliminarmente, che vengono inviati fuori regione soltanto i
rifiuti speciali, quindi gli scarti di lavorazione degli impianti, riferisce
che 1200 tonnellate di rifiuti si trovano oggi per le strade della Calabria a
causa della chiusura della discarica Pianopoli,
evidenziando le molteplici problematiche di invio dei rifiuti fuori regione.
Ricordata l’esistenza in Calabria di 3 strutture private autorizzate di
cui una a Melicuccà, sequestrata da oltre 1 anno e
della quale non si conosce la possibilità di utilizzo a breve, riferisce una
interlocuzione con il prefetto di Cosenza al fine di valutare la possibilità di
utilizzazione di due strutture private, a Celico e a
Scala Coeli, in possesso di tutti i necessari pareri
ed autorizzazioni.
In merito alla raccolta differenziata, riferisce che sono stati
investiti circa 105 milioni che non hanno, tuttavia, prodotto i risultati
auspicati.
Con riferimento ai dati relativi alla raccolta differenziata nella
città di Reggio Calabria apparsi sulla stampa odierna, precisa che tali dati
sono stati certificati dall’Arpacal e si riferiscono
all’anno 2012.
Sottolineata l’impossibilità di realizzare interventi strutturali
nell’esiguo arco di tempo di gestione regionale dei rifiuti, riferisce,
tuttavia, lo stanziamento di 250 milioni d euro per il completamento e
l’ammodernamento del sistema impiantistico regionale e per la realizzazione del
cosiddetto “terzo pilastro” nell’area nord, a Cosenza, al fine di arrivare all’autosufficienza
territoriale, non ritenendo accettabile che tale territorio si sottragga ad
interventi risolutivi della problematica.
Ritenuto che l’impianto di Bisignano possa e
debba rendere l’area autosufficiente, precisa che le soluzioni “tampone” poste
in essere riguardano un arco temporale di 2 anni, ritenuti necessari a rendere
efficienti gli impianti esistenti nella zona.
Ribadito l’investimento di 250 milioni di euro oltre che per la
realizzazione dell’impianto di Bisignano, ritenuto
prioritario, e di Sambatello, evidenzia che il piano
di interventi regionali prevede, altresì, la realizzazione di un impianto di
compostaggio anaerobico per ogni territorio provinciale, trasformando così il
pericolo in una risorsa e sottolineando le problematiche connesse alla
contrapposizione delle popolazioni locali che possono acuire la situazione
drammatica già esistente.
Con riferimento ai costi mensili per l’invio fuori regione degli scarti
di lavorazione degli impianti, evidenzia che dalla gestione commissariale è
stato ereditato un contratto con una struttura della Puglia che prevedeva il
costo di 180 euro a tonnellata compreso il trasporto, mentre adesso, a seguito
dell’espletamento di una procedura di gara, che ha avuto un iter problematico, si pagano 130 euro
per tonnellata.
Ricorda che durante la gestione commissariale il costo totale era di
300 euro a tonnellate, mentre adesso viene posto a base di gara il costo finito
di 180 euro con possibilità di ulteriore ribasso.
Apprezzata l’attenta descrizione tecnica fatta dall’assessore all’ambiente, propone ai consiglieri che la norma venga valutata attentamente e approvata nel testo definitivo, con grande senso di responsabilità.
Chiede il rinvio dell’approvazione e l’invio dell’elenco delle ditte coinvolte nel processo di smaltimento con le relative azioni ed autorizzazioni nonché la previsione di conferimento ed i codici identificativi aggiuntivi al conferimento dei rifiuti alle discariche private per stabilire la correttezza della proposta dal punto di vista giuridico.
Precisa che le regole specificate
e seguite riguardano tutte le ditte che possono trattare l’umido e che hanno
già espletato l’attività, riservandosi, altresì, di richiedere la
documentazione sulla situazione giuridica e precisando ancora quanto il
territorio calabrese sia di vitale importanza nell’individuazione di una soluzione.
Giudicata fuorviante la risposta del Direttore generale rispetto alla proposta, chiede chiarimenti sulle ditte autorizzate e sui codici identificativi delle stesse.
Precisa che il codice viene inserito al momento della manifestazione di interesse e, pertanto, è possibile fornire l’elenco delle ditte autorizzate ma non è detto che le stesse parteciperanno alla gara.
Soddisfatto di quanto riferito finora, auspica che si possa decidere tutti insieme di valutare la proposta del consigliere Orsomarso.
Considerata la posizione, molto delicata, della maggioranza, precisa come, nonostante le varie opinioni e polemiche connesse alla problematica in discussione, il suo impegno non sia sicuramente volto a conoscere quali e come siano coinvolte le ditte nello smaltimento dei rifiuti ritenendo, piuttosto, che il vero problema su cui soffermarsi sia rappresentato dai tempi, dall’urgenza ed emergenza inerenti la problematica in esame.
Pur apprezzando, quindi, la proposta del consigliere Magno, non reputa opportuno il rinvio dell’approvazione del provvedimento.
Condividendo la proposta del consigliere Magno sul rinvio dell’approvazione della proposta, sottolinea, tra l’altro, un forte senso di confusione rispetto alla problematica, soprattutto in riferimento al contributo di circa 900 mila euro. Ricordato, poi, che la legge regionale approvata in Consiglio non è mai stata attuata, ritiene che più che un maxi emendamento il testo contempli una sorta di ulteriore commissariamento, reputando opportuno che si faccia una seduta di Consiglio regionale ad hoc sullo smaltimento, censurando il protrarsi dei tempi connesso alle deroghe.
Chiede, quindi, un ulteriore approfondimento paventando il rischio, in caso contrario, di non poter più dare sostegno in Commissione a provvedimenti di medesima natura.
Pur apprezzando gli sforzi profusi dall’assessore, sottolinea quanto difficile sia il percorso di creazione e realizzazione di nuove discariche e quanto, proprio per questo, siano necessari dei chiarimenti per comprendere le azioni da attuare per realizzare un buon progetto sulla raccolta differenziata. Indi, pur apprezzando gli sforzi del consigliere Orsomarso, reputa opportuno che prima dell’approvazione si facciano i dovuti chiarimenti, ovvero sia stilato l’elenco delle discariche, i criteri di conferimento, nonché i codici ed i costi dello stesso, che gravano, inevitabilmente, sul bilancio regionale, precisando che tali richieste sono finalizzate a migliorare il testo in esame.
Dichiaratosi amareggiato per il clima registrato in Commissione e per una generale incomprensione del lavoro svolto dal Dipartimento, di contro avrebbe auspicato proposte e critiche integrative e risolutive. Invita, pertanto, il consigliere Franchino a valutare attentamente il peso delle sue dichiarazioni, ricordando come le responsabilità del protrarsi del commissariamento vadano ricercate nel passato.
Comunica, altresì, di avere chiesto al Presidente del consiglio regionale di anticipare la discussione in seduta di Consiglio, al fine di evitare di perdere ulteriori giorni che, allo stato attuale, sono di vitale importanza
Evidenzia nuovamente lo stato di confusione già descritto prima e di cui, precisa, lui ed il suo gruppo non hanno colpe.
Precisato che non è nelle sue abitudini andare a cercare responsabilità altrui, sottolinea che fin dal primo giorno ha chiesto la fine del commissariamento, considerandolo frutto delle errate scelte effettuate, nel tempo, dalla Regione.
Precisa che le richieste avanzate mirano esclusivamente ad un approfondimento, doveroso nel rispetto di tutte le forze politiche.
Preso atto delle dichiarazioni dei consiglieri e delle richieste avanzate, giudica necessario un approfondimento della tematica che consenta l’approvazione della proposta in esame, riservandosi di convocare la Commissione prima della seduta di Consiglio regionale prevista per il giorno 17 febbraio.
Alla luce della volontà manifestata dall’assessore di svolgere una
relazione compiuta sullo stato dell’arte con particolare riferimento alle
motivazioni che in passato hanno portato al commissariamento, ritiene doveroso che
il Presidente della Commissione solleciti l’inserimento, nella seduta di
Consiglio già convocata per il 17 febbraio, al primo punto all’ordine del
giorno, della discussione sullo stato dei rifiuti, assicurando che per parte
sua investirà della medesima richiesta il Presidente del gruppo del Partito
democratico. Auspica, quindi, da parte dell’Esecutivo un comportamento che
tenga maggiormente conto dello stato emergenziale attuale, chiedendo che
modifiche a provvedimenti inseriti all’ordine del giorno delle Commissioni
siano posti al’attenzione dei consiglieri in tempo utile per consentirne un
approfondimento. In virtù delle dichiarazioni rese dall’assessore su presunte
“scelte scellerate” connesse alle spese inerenti il trasporto dei rifiuti e in
materia di danno erariale, invita l’assessore Pugliano,
alla luce dei suoi fondati sospetti, a riferire, come suo dovere, in Consiglio
regionale. Ribadisce, inoltre, la necessità di sapere come siano state spese le
risorse disponibili e quali siano state le attività poste in essere per tentare
di evitare lo stato emergenziale in materia di rifiuti.
Rilevato come non sia stato l’attuale governo regionale a richiedere la
proroga dello stato emergenziale in materia di rifiuti, ricorda di avere, già
nell’ultima seduta di Consiglio regionale, stigmatizzato il disinteresse
generale sul tema, a suo avviso dimostrato dalla mancata richiesta di dibattito
dopo il rinvio richiesto dalla minoranza, oltre un anno fa.
Evidenziato come l’approvazione della norma in esame rivesta carattere
d’urgenza, rinvia il punto ad altra seduta, precisando che sarà convocata prima
della prossima seduta di Consiglio regionale.
Riferisce che l’assessore Dattolo,
impossibilitato a partecipare ai lavori, ha chiesto di rinviare l’esame di
merito della proposta ad altra seduta.
Ricordato che la discussione generale si era già tenuta in altra
seduta, evidenzia come nella giornata odierna ci si debba limitare ad
effettuare le audizioni ed a fissare il termine ultimo per la presentazione di
eventuali emendamenti.
Preso atto delle dichiarazioni del consigliere Imbalzano,
dà avvio alle audizioni.
(Vengono auditi:
il rappresentante dell’Autorità di Bacino, dott. Salvatore Siviglia; il dirigente del Centro di eccellenza dell’ARPACal “Network in sostenibilità Ambientale e territoriale”,
dott. Bruno Barbera,”, intervengono i consiglieri Imbalzano
e Franchino)
Chiede al presidente di fissare il termine per gli emendamenti.
Propone di prevedere l’audizione dell’assessore all’urbanistica sull’argomento e fissa il termine per la presentazione di emendamenti 24 ore prima della prossima seduta di Commissione. Indi, toglie la seduta.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo