IX^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
ATTIVITÀ SOCIALI – SANITARIE - CULTURALI -
FORMATIVE
RESOCONTO SOMMARIO
__________
32.
SEDUTA DI
GIOVEDÌ 15 MARZO 2012
Presidenza del
Presidente Nazzareno Salerno
Inizio lavori h. 11,53
INDICE
Audizione
Elitaliana Spa sul servizio elisoccorso regionale
AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto)
CICONTE Vincenzo Antonio (Gruppo Misto)
ORLANDO, Antonino, direttore generale
Dipartimento Tutela della salute,*
Audizione Direttore
Distretto sanitario di Amantea (ASP Cosenza) e Gioacchino Lorelli - Sindaco di
San Pietro in Amantea sul Centro Diurno diversamente abili
AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto),*
RIZZO Maria Gabriella dipartimento
Turismo, settore Promozione e Sviluppo dello Sport, dello Spettacolo, Tempo
Libero e Politiche Giovanili,*,*
Audizione struttura
sanitaria RSA “ Rinascita” di S. Caterina dello Ionio.
PAGLIARO
Armando, dirigente dipartimento cultura
AIELLO Ferdinando (Gruppo Misto),*
PAGLIARO Armando, dirigente dipartimento
cultura,*,*,*
SERRA Giulio (Insieme per la Calabria)
PAGLIARO, Dirigente dipartimento cultura
Presidenza
del Presidente Nazzareno Salerno
La seduta inizia alle 11,53
Approvato il verbale della seduta precedente,
dà il benvenuto al consigliere Scalzo che sostituisce, quale componente della
Commissione, il consigliere Loiero.
Ringraziato il Presidente, auspica di poter dare un fattivo contributo ai lavori della Commissione attesa l’importanza delle problematiche di competenza al fine di assicurare ai cittadini calabresi un servizio sanitario efficiente.
Introducendo il primo punto all’ordine del giorno relativo all’audizione dei rappresentanti della Elitaliana Spa sul servizio di elisoccorso regionale, comunica che la società ha chiesto di essere audita per sottoporre all’attenzione della Commissione alcune problematiche ed in particolare la tematica relativa alla mancata realizzazione della base di San Marco Argentano che ha portato ad effettuare il servizio di elisoccorso per la provincia di Cosenza dalla località “Le Cannuzze”, sita all’interno di un ex poligono militare.
Dà lettura della nota inviata dalla società in cui si rende noto che l’elicottero sanitario in servizio presso la predetta base ha subito importanti avarie provocate da materiale inerte disperso nell’aria, in quanto la base elisoccorso dove l’elicottero staziona giorno e notte ormai da quattro anni, a causa della mancata realizzazione da parte della Regione Calabria di un hangar fin dall’agosto 2009, è contigua ad uno stabilimento di frantumazione di inerti.
Comunica, altresì che la società riferisce una copiosa corrispondenza (21 note a partire dal 2009) con gli Uffici del Dipartimento Tutela della salute, alla quale afferma di non aver ricevuto alcun riscontro, evidenziando la mancanza, a suo dire, di un rapporto di serena e operosa collaborazione con l’Assessorato alla Sanità, caratterizzato, al contrario, da atteggiamenti improntati all’acredine ed all’inimicizia ed evidenziando di aver più volte comunicato le predette problematiche al fine di non vedere pregiudicata l’efficacia operativa dell’intero servizio di elisoccorso regionale 118.
Precisato di aver dato lettura della nota in quanto in essa, di fatto, la Elitaliana Spa denuncia “atteggiamenti improntati ad acredine ed inimicizia” da parte di un dirigente del Dipartimento, invita il direttore generale della società ad esplicitare le conflittualità emerse nei rapporti con il Dipartimento, sulle quale reputa opportuno prendere una posizione.
(Viene audito il dottore
Giampiero Pedone, direttore generale di Elitaliana Spa; intervengono: il
Presidente ed il consigliere Aiello F.)
In esito all’audizione
del direttore generale di
Elitaliana Spa inerente le problematiche esplicitate nella nota ricevuta, invita
il dottor Orlando a fornire i chiarimenti ritenuti opportuni.
Riferito
preliminarmente di non essere a conoscenza della copiosa corrispondenza inviata
dalla Elitaliana Spa al Dipartimento, afferma di aver dedicato, fin dal suo
insediamento nell’ottobre 2010, la massima attenzione alla problematica
inerente il servizio di elisoccorso regionale, considerato, peraltro, che già
dal 2010 doveva essere operata una riduzione delle basi di elisoccorso, da
quattro a tre, in ottemperanza a quanto previsto dal Piano di rientro del deficit sanitario.
Con riferimento alla
copiosa corrispondenza precedente al suo insediamento, che afferma di non
condividere, cui la Elitaliana Spa fa riferimento evidenziando, a suo dire,
rapporti non improntati al rispetto reciproco, auspica che si possa compiere un
esame sereno della problematica, precisando i termini del rapporto contrattuale
tra la società e la Regione Calabria, esplicitandone diritti ed obblighi, nel
rispetto delle disposizioni contrattuali e, nel contempo, delle diverse
competenze dei dirigenti dei servizi, dei settori e, quindi, del direttore
generale del Dipartimento, dichiarando la massima disponibilità al riguardo
attraverso la programmazione di una serie di incontri.
Richiamata l’attenzione
della Elitaliana Spa in merito all’obbligo contrattuale di effettuare il
monitoraggio dei criteri che dovevano essere rispettati da entrambe le parti
nello svolgimento del servizio anche in termini di controllo quali-qualitativo
delle prestazioni rese, afferma di aver sollecitato gli organismi del
dipartimento e dell’avvocatura affinché diano un supporto necessario per
affrontare organicamente la problematica, auspicando che si faccia chiarezza al
riguardo, senza entrare nel merito dei rapporti intercorrenti con altri
dirigenti del Dipartimento, atteso che a breve l’intero settore
dell’emergenza-urgenza rientrerà nella sua competenza.
Ritiene che la Commissione debba riconvocare i soggetti auditi, sia Elitaliana sia il dottor Lo Presti - la cui audizione dichiara rinviata - non prima di trenta giorni, per verificare se le criticità sollevate da Elitaliana e le informazioni rese dal dottor Orlando abbiano trovato soluzioni concrete, invitando, altresì, il dottor Orlando a valutare soluzioni alternative in riferimento alla base eliporto di Cosenza che, a suo avviso, rappresenta un pericolo oggettivo per i soggetti preposti al servizio.
Ritiene che la base di Cosenza possa essere sostituita dalla base esistente a Rogliano, considerate le spese già affrontate dal Comune e dall’Asp.
In tema di riordino, nonostante chiarisca che la definizione delle reti sia di competenza della struttura sub commissariale, riferisce di aver richiesto ed ottenuto delega ad occuparsi sia di tutta la rete di emergenza urgenza sia del servizio di elisoccorso, rassicurando che sono state previste ben nove basi, intese come piazzuole, destinate all’elisoccorso. Alla luce di quanto premesso, ritiene che la proposta del consigliere Aiello possa essere tenuta nella debita considerazione, annunciando che darà mandato al direttore sanitario di Cosenza per verificare il possesso dei requisiti di sicurezza della base di Rogliano, per la quale ipotizza un utilizzo in via provvisoria, prima di definirne la sostituzione definitiva con la base di Cosenza.
Riferisce, quindi, in tema di urgenza emergenza che gli obiettivi fondamentali sono quelli di attuare il Piano di rientro, evidenziando che sarà necessario concretizzare le differenze tra la responsabilità ed il coordinamento delle centrali operative e la responsabilità ed il coordinamento delle reti di urgenza emergenza, snodo fondamentale per superare la confusione spesso ingenerata ed obiettivo già posto nel 2010; annuncia, quindi, che, benché ad oggi l’obiettivo predetto non sia stato ancora realizzato, si sta operando al fine di una celere realizzazione dello stesso. Sottolinea, anche, che è prevista la riorganizzazione di tutti i settori all’interno del governo delle centrali operative, con l’acquisizione di un nuovo strumento informatico che consentirà di gestire sia le centrali, sia le PET sia la continuità assistenziale che rappresenta una delle criticità maggiori della realizzazione del Piano di rientro. Sostiene, dunque, assicurando l’esistenza di documenti oggettivi, che per le caratteristiche orografiche della Regione e le conseguenze del riordino della rete ospedaliera ci si potrebbe assestare ad un numero leggermente superiore delle postazioni di ex guardia medica, con un utilizzo concreto del personale medico che dovrebbe garantire, insieme ai medici di medicina generale, il filtro per i pronto soccorso e la presenza attiva del personale medico a livello territoriale. La novità, a suo dire, consisterebbe in un governo centralizzato degli interventi di guardia medica, con la gestione delle chiamate da parte di medici formati e specializzati a smistare gli interventi, con un coinvolgimento delle strutture intermedie a gestione esclusivamente infermieristiche che si occupano delle dimissioni protette, evitando, al contempo, che i pazienti debbano recarsi in ospedale per semplici controlli.
Evidenzia, altresì, che è senza dubbio necessario valutare l’evoluzione futura dei contratti, atteso che il personale sarà assoggettato a tipologie contrattuali diverse e ribadisce che nel Piano è prevista la realizzazione di elisuperfici per l’elisoccorso, pur assicurando che verranno tenuti nella dovuta considerazione gli obblighi derivanti dalle disposizioni contrattuali con Elitaliana.
Condiviso lo spirito di collaborazione evidenziato dalla Commissione, in tema di Piano di rientro osserva come lo stesso non sia rispettato e non sia perseguita la sua attuazione, in particolare denuncia che nell’Asp di Catanzaro sono stati banditi concorsi senza l’autorizzazione della Regione ed alla luce di quanto riferito, invita il direttore Orlando a vigilare in materia.
(Vengono auditi: il direttore del Distretto sanitario di Amantea, Asp
Cosenza, dott. Tullio Lupi; il Sindaco del comune di San Pietro in Amantea,
Gioacchino Lorelli. Interviene il consigliere Chiappetta)
Chiede alla dott.ssa Rizzo, dirigente del Settore promozione e sviluppo dello sport, dello spettacolo e tempo libero, politiche giovanili, delucidazioni in merito alla legge regionale numero 28 del 2010, in materia di sport, che è stata impugnata dalla Corte Costituzionale.
Affermato che la legge sullo
sport è stata impugnata relativamente all’articolo 11 nel quale è stata
erroneamente utilizzata l’espressione “ordine professionale” anziché quella
“banca dati”, sottolinea che la Corte Costituzionale ha considerato tale errore
quale sovrapposizione della Regione rispetto agli ordini professionali già
esistenti. Dichiara, inoltre, che la Giunta regionale, con delibera, ha già
proposto le relative modifiche e che il consigliere Bilardi ha, altresì,
presentato una proposta di modifica di un comma dell’articolo 9, condivisa
pienamente dall’assessorato. Infine, evidenzia che sarebbe opportuno eliminare,
per migliorarne la comprensibilità, gli acronimi utilizzati nella legge e
indicare, nel testo, i nomi nella loro interezza.
Preso atto delle modifiche
apportate, chiede per quale motivo il dipartimento abbia pubblicato un bando
prima dell’approvazione delle modifiche alla legge regionale.
Riferisce che la pubblicazione
del bando è stata disposta in un momento in cui non vi era certezza se
l’impugnativa avrebbe cassato esclusivamente l’articolo 11 o la legge nella sua
interezza.
Chiede alla commissione di prendere atto della situazione e di chiedere la revoca del bando pubblicato sul BURC.
Evidenzia che il dipartimento, senza problema alcuno, potrà procedere a “congelare” le domande pervenute fino all’ approvazione delle necessarie modifiche alla legge.
Reputa opportuno bloccare l’iter del bando fino all’approvazione delle modifiche alla legge che verranno inserite all’ordine del giorno della prossima seduta di Commissione.
(Viene audito il direttore della struttura sanitaria RSA “ Rinascita”
di S. Caterina dello Ionio, dottor Rocco Cosentino. Intervengono: il Presidente
della Commissione ed i consiglieri Aiello e Parente)
Fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al 26 marzo alle ore 13,00.
Fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al 26 marzo alle ore 13,00.
Affermato che la proposta di legge in discussione, per la gravità delle patologie in oggetto, merita un percorso preferenziale, evidenzia come dall’audizione dei rappresentanti malati di SLA sia emerso che la legge nazionale prevede, per la Calabria, un trasferimento di tre milioni e cinquecento mila euro che consentirebbero di attuare i primi interventi per le persone afflitte da questa grave patologia.
Conclude dichiarando di lasciare agli atti della Commissione una missiva, da trasmettere al direttore generale Orlando, volta a capire se sono state attuate tutte le procedure per ottenere il finanziamento dal Governo centrale.
Fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al 26 marzo alle ore 13,00.
Pone in discussione l’articolo 1 (Finalità) del testo unificato e l’emendamento iscritto al protocollo numero 12988, a firma del consigliere Chiappetta, in forza del quale è prevista l’aggiunta del comma 3; indi, pone in votazione l’emendamento che è approvato e l’articolo 1 che è approvato per come emendato. Indi, pone in votazione gli articoli 2 (Comitato regionale per le celebrazioni in onore di San Francesco di Paola), 3 (Assegnazione del contributo), 4 (Contributo annuale e straordinario) e 5 (Norma finanziaria) che sono approvati, specificando che all’articolo 3 il contributo annuale assegnato al comune di Paola verrà determinato dal Settore bilancio. Pone, infine, in votazione il progetto di legge nel suo complesso che è approvato per come emendato.
Comunica che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato al 26 marzo 2012, ore 13,00.
Riferisce che il provvedimento in questione tratta della modifica e della approvazione degli Statuti delle Fondazioni regionali, in tema di minoranze linguistiche. Precisa che al riguardo la modifica degli Statuti è stata determinata da un aggiustamento in funzione della norma sopraggiunta.
Comprendendo le ragioni del provvedimento, rileva la mancanza di una norma finanziaria che regoli gli interventi.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata.
Precisa che il programma è stato determinato in esecuzione della legge regionale numero 19 del 2009 che sostiene progetti e programmi attraverso procedure ad evidenza pubblica e che consta di due linee principali di interventi: la prima che prevede l’attuazione di una serie di azioni da intraprendere con procedure pubbliche e relative graduatorie; la seconda che prevede attività innovative finalizzate alla realizzazione di progetti culturali di rilievo regionale (progetti di formazione, progetti volti a diffondere la storia calabrese, progetti relativi allo studio o alla valorizzazione dei rapporti con altre città o di sostegno alla conoscenza in generale). Precisa che per questa seconda linea sono previsti 600 mila euro di investimenti e che gli organismi beneficiari sono sempre gli enti locali, le associazioni culturali no profit, l’Università e AFAM.
Chiede un chiarimento rispetto alla seconda linea, in particolare che si specifichi chiaramente quali sono gli interventi di diretta realizzazione della Giunta regionale e quali, invece, quelli sottoposti alle procedure ad evidenza pubblica.
Precisando che il problema è solo quello di decodificare le azioni, precisa che nel caso in questione si tratta di interventi di ampio spessore regionale per la realizzazione dei quali ci si può avvalere degli organismi contemplati dalla legge e che, quindi, operano in nome e per conto della Regione.
Ribadisce la richiesta formulata.
Rilevando la difficoltà nel dare un parere sulla questione, evidenzia il rischio concreto di “centralizzare troppo”, a suo dire, le biblioteche delle città più grandi a discapito delle altre di provincia e, ribadita la funzione fondamentale della cultura nell’ambito del territorio calabrese, anche per quanto attiene alla lotta alla ‘ndrangheta, chiede, pertanto,di rinviare il provvedimento per un approfondimento sul merito.
Ribadite le criticità esistenti, determinate da varie cause, chiarisce che, terminato il ciclo temporale legato alle risorse finanziarie, sarebbero dovute essere le stesse biblioteche a portare avanti le azioni da intraprendere nell’ambito della propria autonomia, al fine di dare continuazione all’esperimento. Rilevata, infine, l’esiguità delle risorse finanziarie esistenti, considera l’impossibilità di procedere con un eventuale investimento.
Considerato opportuno riflettere maggiormente sulla questione esaminata, anche valutando la possibilità di audire altre associazioni, le quali, pur essendo un numero consistente, potrebbero fornire un valido contributo per rafforzare una delle linee fondamentali per lo sviluppo della Regione Calabria, chiede un differimento del provvedimento.
Afferma di non essere d’accordo sulla richiesta di audizioni poiché trattasi di materia di competenza della Giunta regionale, chiedendo di essere informato sull’esistenza di urgenze particolari per il Dipartimento.
Confermata l’inesistenza di scadenze urgenti, rileva solo l’incombenza delle attività da intraprendere legate all’iter burocratico.
Ribadisce la richiesta determinata solo da ragioni di fattiva collaborazione tra il Dipartimento e la Commissione consiliare.
Chiede che sulla problematica discussa in Commissione possa intervenire l’Assessore competente per un confronto diretto sugli argomenti in questione ed affinché lo stesso possa illustrare le ragioni delle scelte effettuate.
Favorevole alla proposta di differimento, ritiene, però, che sarebbe opportuno, prima che il parere torni in Commissione, effettuare preliminarmente una discussione sulle iniziative dell’Esecutivo, giudicando riduttivo, rispetto alla valenza delle iniziative, essere costretti ad esprimere solo un parere.
Ricordato che la Commissione ha un termine di trenta giorni per esprimere il parere, ritiene utile avere dei chiarimenti dall’assessore al ramo e chiede ai consiglieri di effettuare le osservazioni che ritenessero opportuno riportare all’assessore.
Ritiene che, se la Commissione non dovesse limitarsi ad esprimere un parere, si sarebbero potuti porre in essere una serie di interventi e modifiche.
Rinvia il punto alla prossima seduta.
Spiega che le biblioteche possono fare domanda per essere riconosciute di interesse locale e che a seguito di ciò una apposita commissione ha valutato i requisiti, riconoscendoli.
Prende atto che la Commissione ha espresso parere favorevole.
Comunica che il parere numero 32/9^ è rinviato alla prossima seduta per un maggiore approfondimento.
Fissa il termine per la presentazione di emendamenti a giorno 26 marzo 2012, alle ore 13,00. Indi, toglie la seduta.
La dirigente del Servizio
(dott.ssa
Ester Latella)