Progetto di legge n. 619

NORME PER LA TUTELA E VALORIZAZIONE DEGLI AMBITI TERRITORIALI COMPRESI TRA LE VALLI DEI FIUMI LAO, ARGENTINO, ABATE MARCO E VACCUTO E RELATIVA FASCIA COSTIERA DA CAPO SCALEA A CAPO CIRELLA

RELAZIONE

Il presente disegno di legge promuove la valorizzazione e rinaturalizzazione dei bacini idrici della Valle del Lao, della Valle dell'Argentino, della Valle dell'Abatemarco e del torrente Vaccuta nonché della fascia costiera prospiciente il bacino del fiume Lao.
L'esigenza nasce dalla necessità di porre argine ai fenomeni di degrado ambientale che nel corso degli ultimi decenni hanno deturpato le zone in esame; a ciò si aggiungono gli interventi di manutenzione ordinaria dell'alveo fluviale (ad es. sbarramenti realizzati in passato in conformità delle leggi vigenti), ad oggi obsoleti e in difformità ai principi guida dell'ingegneria ambientale.
E' altresì ravvisata l'esigenza di uno stretto coordinamento istituzionale per avere una valorizzazione piena, anche delle pratiche di successo avutesi all'interno di progetti integrati, senza mire sostitutive, bensì col fine di un coordinamento delle attività secondo un disegno unitario. Difatti, la valorizzazione e il coordinamento mirano essenzialmente a individuare "chi fa cosa", senza inutili sovrapposizioni di compiti e ruoli, sviluppando sinergie per la crescita del territorio.
Tra gli obiettivi che potranno essere perseguiti con l'emanazione della legge, compare un allungamento dei periodo di fruizione turistica del territorio favorito dalla mitezza del clima, una diversificazione del target di utenti e un aumento del flusso turistico.
DESCRITTIVA DELL'AMBITO TERRITORIALE
Siamo nella terra di Enotria, cioè in quella parte dell'Italia nella quale, sin dalle epoche più antiche, dal VII sec. A.C., veniva praticata l'agricoltura, intesa come tale, ed il commercio marittimo, sia fluviale che terrestre. Siamo nel territorio della città di Laos, città amica di Sibari, distrutta da Annibale e risorta, a quanto pare, come città romana con il nome di Lavinium e Marcellina.
Siamo in una terra una volta ritenuta prosperosa, ma abbandonata a se stessa sin dal tempo della seconda guerra punica. La decadenza di Laos, infatti, colpì tutta la zona, e la crisi non si arrestò per secoli. Intorno all'anno Mille il territorio era denominato Merkurion. L'Eparchia del Merkurion ebbe come riferimento il castello di Mercurio e si estese lungo la valle del Lao fino a Scalea, ed ebbe sbocco principale sul Tirreno. Quasi certamente nell'XI sec. il Merkurion si estendeva fino al fiume Noce a nord ed al Monte Corvino a sud. La costa, lungo i fiumi Lao, Abatemarco, Argentino e torrente Vaccuta, per via del commercio e dei grandi esodi, attraverso le "proschoros" degli antichi greci, visse un risveglio culturale che anticipò di secoli, per molti versi, gli splendori del Rinascimento. La zona di Merkurion fu asilo sicuro per tanti monaci basiliani in fuga dall'Oriente e dalla Sicilia sotto la pressione degli arabi invasori, fra questi ricordiamo: San Nilo, San Ciriaco, San Vitale, San Saba, San Cristofaro. Moltissime furono le dimore lungo i due principali corsi d'acqua, il Lao ed il Noce. I monaci basiliani hanno lasciato un'impronta indelebile sul paesaggio, fecero rinascere l'interesse per le arti e per la scienza. Il clima mite, salubre della zona ne fanno dei centri turistici molto graditi e frequentati dai turisti nella stagione estiva. I fiumi Lao, Abatemarco, Argentino e torrente Vaccuta, pieni di storia e di mistero, creano un importante riferimento per l'ambiente, per il paesaggio, per il commercio e per la pratica dello sport, durante il periodo annuale ed in particolare in quello estivo. Questa sintetica descrizione, si rende necessaria per stabilire il concetto informativo relativo alla partecipazione del comune di Santa Maria del Cedro all'associazione dei comuni della Valle del Lao, che si propone di attivare risorse tecniche ed organizzative necessarie alla realizzazione di progetti per lo sviluppo economico e sociale dei comuni aderenti. Nell'attuale situazione di valorizzazione turistica si vuole promuovere la valorizzazione dei territorio dislocato lungo i fiumi Lao, Abatemarco, Argentino e Torrente Vaccuta, per una crescita a carattere unitario, e duraturo; riteniamo sia soluzione indispensabile per lo sviluppo di un turismo moderno, piacevole e godibile, con sicura ricaduta in termini economici e sociali. L'iniziativa costituisce non solo concreto modo per porre in risalto le bellezze naturali di quest'area, comprensoriale dell'Alto Tirreno Cosentino, ma è valido contributo a quel turismo che desidera godersi la tranquillità dell'autunno e le gioie della primavera, coniugando il presente con il passato e riportarsi sulle tracce delle primitive città italiane e della Magna Grecia.
La progettualità, ovviamente, data la vastità della zona, in relazione alla quantità, ed ai costi delle opere, deve analizzare e considerare tutti i parametri relativi ai valori intrinseci ed estrinseci, legati alle opere coesistenti, e con penetrazione tra loro, al fine di poter ottenere precisa immagine finale del territorio e ciò, per la necessità di precise analisi di tutte le componenti in forma settoriale, per poi ricomporle in unità equilibrate e funzionali, nella varie tematiche propositive.
Programmando unitariamente la tutela e valorizzazione dei luoghi ed identificando le varie componenti, ambientali, agricole, storiche, naturalistiche, non è facile, anzi molto complesso per cui, per approfondire le analisi progettuali e di ricerche fra i paesi consorziati, si dovranno attuare accordi per coordinare nella forma più adeguata, i relativi compiti e le modalità socio­economiche, nel rispetto dell'ubicazionalità delle opere.
Per evitare ritardi burocratici si ritiene necessario, o meglio indispensabile, una legge regionale che preveda e disponga anche di tutti i finanziamenti di un complesso di opere, che in Calabria creino l'avvio alla vera civile emancipazione ambientale e turistica. Entrando nel particolare, e passando in rassegna a scopo di esemplificazione, alcune delle risorse disponibili, di sicuro grande richiamo, e posti come evidenti ed urgenti problemi da risolvere abbiamo:
· ARCHEOLOGIA
1. Parco archeologico comprendente la città di Laos;
2. Chiesetta e Castello dei Mercure;
3. Chiesetta di San Michele e Castello dell'Abatemarco,
4. Castello di Scalea;
5. Museo.
 
· BENI ARCHITETTONICI, CULTURALI E SOCIALI
1. Architettura rurale dei paesi,
2. Parco Botanico con coltivazione specializzate di piante officinali, con laboratorio di ricerca ed aule didattiche;
3. Palestre per formazione di volontariato;
4. Corsi di formazione professionali di varia tipologia;
5. Aree di parcheggi;
6. Percorsi ciclabili ed oasi lungo i fiumi esistenti.
· TURISMO
1. Campi di orientiring (con mappe e punti cardinali);
2. Ripristino di vari sentieri relativi a percorsi programmati forniti di adeguate indicazioni di segnalazioni;
3. Posa in opera di cartelloni vari per segnalare località caratteristiche;
4. Canoa acrobatica - formazione di scivoli di lancio,
5. Realizzazione di zone di imbarco e sbarco con spogliatoi (Pannellatura aperta) e ricovero canoa;
6. Pulizia razionale di letti e di bacini idrografici;
7. Consolidamento sponde;
8. Formazione di anse per zone di particolare interesse paesaggistico;
9. Ripopolazione ittica dei fiumi con zone riservate alla pesca.
Ci si è limitati ad una descrizione e relazione di sintesi, perché solo dopo la promulgazione di
una legge regionale che predisponga un decisivo intervento in tempi brevi, si potrà passare ad una radiografia della realtà e, su questa realtà, predisporre una pianificazione basata su dati concreti, per i vari interventi e per la formazione di un programma operativo. Affermato, senza cenno di inutile retorica, che la determinazione funzionale del territorio deve articolarsi nella realtà morfologica, biologica, ambientale, storica, ed umana; per poter potenziare le cospicue risorse che esso fornisce, è indispensabile incentivare, con lo sviluppo del turismo altre possibilità economiche locali, sotto forma di produzione artigianale e agricola (coltivazione cedro). Il territorio possiede ottimi arenili, riviere di particolare attrazione, ma se non si migliorano i valori ricettivi, qualsiasi azione di richiamo sarà inutile.
CONCLUSIONI
Una forma di stabile e duraturo richiamo, oltre al mare di agosto, si potrà realizzare in tempi brevi: un parco naturalistico - proseguendo in maniera razionale e continuativa gli scavi archeologici- la ricerca scientifica mediante laboratori biologici, per piante officinali- attività sportive.

Art.1
(Principi Generali)

La Regione Calabria promuove:
1. la conservazione e valorizzazione del suo patrimonio naturale;
2. il miglioramento della qualità della vita attraverso il ricondizionamento di luoghi alla loro naturale vocazione a sostegno dei benessere della persona;
3. la conservazione e la tutela degli ecosistemi naturali, del paesaggio, delle risorse storiche e culturali garantendo usi compatibili delle risorse;
4. la difesa attiva del territorio prevedendo interventi di ripristino e ricostituzione dei sistemi naturali ed antropici esistenti;
5. la valorizzazione delle attività tradizionali caratteristiche dell'area, in modo da arrestare il fenomeno di sfruttamento e di uso improprio delle risorse e mantenere e migliorare le attività agro-silvo-pastorali, turistiche e sportive;
6. la promozione di attività economiche compatibili e la valorizzazione delle economie locali a basso impatto ambientale, anche attraverso l'utilizzo delle molteplici forme di finanziamento esistenti a livello comunitario e regionale;
7. il recupero dell'artigianato legato all'impiego delle risorse connesse ai fiumi;
8. la promozione delle attività ludico sportive e ricreative compatibili con la conservazione dell'ambiente naturale per permettere una fruizione dell'area e delle sue risorse;
9. l'attivazione di iniziative per l'informazione e l'educazione ambientale per far conoscere le specificità dell'area e per indirizzare gli utenti verso corretti comportamenti di fruizione del territorio;
10. l'avviamento di forme di protezione del mare da ogni forma di inquinamento;
11. favorire il ripopolamento marino e promuovere la conoscenza del mondo marino con la pratica di attività subacquee e sportive.

Art. 2
(Finalità)

La presente legge nell'ambito dei principi della legge regionale 14 luglio 2003, n.10 detta norme per la conservazione e la valorizzazione per le aree di particolare rilevanza naturalistica, archeologica, architettonica, culturale, sociale e turistica compresi negli ambiti territoriali dei Comuni di:
· Laino Borgo
·
Laino Castello
· Papasidero
· Mormanno
· Santa Domenica Talao
· Orsomarso
· Verbicaro
· Grisolia
· Maierà
· Santa Maria del Cedro
· Scalea

Art. 3
(Soggetti impegnati)

I soggetti da coinvolgere nella realizzazione degli obiettivi di cui al precedente articolo 2, in esecuzione della presente legge sono:
· L'associazione dei Comuni della Valle dei Lao;
· I Comuni singoli ;
· Le imprese e le associazioni impegnate in attività finalizzate allo sviluppo e fruizione del territorio;
· Le associazioni ambientaliste riconosciute dal competente Ministero. 

Art. 4
(Soggetti beneficiari )

I soggetti beneficiari della tutela e valorizzazione degli ambiti territoriali di cui al precedente articolo 2, secondo le finalità della presente legge sono:
· le cittadinanze locali,
· l'utenza turistica stagionale,
· l'utenza turistico sportiva,
· l'utenza turistico scolastica,
· utenza scolastica.

Art. 5
(Indirizzi per lo sviluppo delle attività ricreative eco-compatibili)

Le attività eco-compatibili in armonia con le finalità della presente legge sono tutte quelle che perseguono obiettivi di tutela, valorizzazione, promozione e sviluppo del patrimonio naturalistico, antropologico e culturale del territorio.
Gli interventi di maggior rilevanza ed urgenza per la promozione e lo sviluppo delle attività eco-compatibili, tra le quali rilevano Ciclismo, Sport fluviali, arrampicata, pesca no-kill, trekking e ippo-trekking, snorkeling, sentieri blu, visioni subacquee, etc., sono quindi:
1. stipulare delle regole di comportamento e d'uso del territorio vietando la percorrenza con veicoli a motore nei pressi del fiume, fatta eccezione dei residenti e di chi ne ha necessità per il sostegno dell'economia;
2. riqualificare i sentieri esistenti tramite adeguata segnaletica, punti di sosta e periodica pulizia;
3. aprire nuovi sentieri e vie navigabili non a motore anche lungo i fiumi;
4. predisporre aree attrezzate per il gioco all'area aperta dei bambini;
5. individuare una serie di accessi, comprensivi di parcheggi e servizi vari, ben dislocati, in modo da garantire una equa distribuzione della fruizione sportiva e turistica;
6. organizzazione di almeno un punto di interscambio in cui sia attivo un servizio di noleggio bicicletta e canoa e attrezzature tecniche;
7. formazione degli accompagnatori;
8.
formare e attrezzare squadre di soccorso fluviale, forra e parete;
9. creazione di una sede operativa per i soccorsi tecnici;
10. costituzione di adeguato personale di vigilanza (Guardie Ecologiche Volontarie G. E.V.);
11. creazione di percorsi in grado di rendere più fruibile e quindi vivibile il territorio fluviale, terrestre e marino (zone di parcheggio e sosta camper, spogliatoi, percorsi vita, percorsi natura, zone di sbarco e imbarco per sport fluviali, zone di osservazione delle attività, campi di orientiring, palestre di arrampicata, chioschi informativi, infrastrutture ristorative);
12. fruizione del territorio attraverso percorsi pedonali, ciclabili e a cavallo;
13. creazione di percorsi dedicati alle persone diversamente abili, ipotizzando possibilità di recupero funzionale e percettivo grazie alla frequentazione dell'ambiente naturale finalmente fruibile;
14. realizzazione di punti di osservazione naturalistica (es. bird-watching);
15. cura delle isole di vegetazione all'interno dell'alveo con tagli periodici selettivi allo scopo di mantenere la vegetazione in buono stato e avendo cura di non danneggiare la sosta o la nidificazione degli uccelli migratori;
16. recupero dì aree degradate quali discariche, cave di inerti in funzione di una migliore fruizione dei luoghi;
17. promozione della ricerca scientifica che garantisca, tramite lo studio dei molteplici parametri ambientali e socio-economici, la valorizzazione e la tutela nel tempo del territorio della Valle del Lao, della Valle dell'Argentino, della Valle dell'Abatemarco e del torrente Vaccuta e della fascia costiera prospiciente il bacino del Lao.
18. rinaturalizzazione delle sponde dei fiumi, modifica degli sbarramenti artificiali esistenti con scivoli che consentono il recupero dei corsi d'acqua in funzione del ripopolamento ittico;
19. monitoraggio, controllo e promozione della pesca tradizionale praticata lungo la costa affinché risulti compatibile con la sopravvivenza del patrimonio floro-faunistico;
20. creazione di oasi naturalistiche nelle aree più idonee all'uopo;
21. realizzazione di opere appositamente studiate per lo svolgimento di competizioni sportive fluviali;
22. opere di difesa e sicurezza idraulica, che devono comunque essere attuate, laddove possibile, con le tecniche di riqualificazione fluviale naturalistica;
23. realizzazione di cartellonistica di regolamentazione, di istruzione, di informazioni storiche, di indicazione delle valenze floro-faunistiche per la corretta fruizione del territorio;
24. sostentamento e potenziamento delle imprese e delle associazioni con attività finalizzate allo sviluppo e fruizione dei territorio;
25. creazione di un centro per l'educazione ambientale (C.E.A.) e centri visita/musei dei territorio.

Art. 6
(Promozione e comunicazione delle attività ricreative eco-compatibili)

La promozione e la comunicazione avviene attraverso tutte le forme che ne consentano lo scopo. In particolare si devono prevedere:
· Ideazione di un marchio che identifichi i luoghi della Valle del Lao, della Valle dell'Abatemarco, della Valle dell'Argentino, della Valle del torrente Vaccuta e la fascia costiera prospiciente il bacino del fiume Lao come "La via del Benessere";
· Creazione di punti di informazione;
· Realizzazione di cartografia pronto uso con aggiornamenti annuali;
· Creazione di un sito web dedicato;
· Creazione di depliants e brochures informativi;
· Realizzazione di cartellonistica di regolamentazione, di istruzione, di informazioni storiche per la corretta fruizione dei territorio;
· Realizzazione di competizioni di respiro anche sovranazionale
· Sponsorizzazione regionale della partecipazione a fiere specialistiche per i 3 anni dalla costituzione
· Cofinanziamento a iniziative promozionali.

Art. 7
(Perimetrazione dell'ambito territoriale)

L'estensione ed i confini del territorio oggetto di tutela e valorizzazione di cui alla presente legge sono quelli rappresentati dall'allegata cartografia.

Art. 8

(Norma finanziaria)

Alla copertura degli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, ammontanti a complessivi €……………….. per il 50% a carico del Bilancio regionale e per il restante 50% a carico del Bilancio dei Comuni interessati si farà fronte con le risorse evidenziate nella parte entrata del Bilancio 2005/2007 dello stato di previsione della spesa dello stesso Bilancio inerenti a “Fondi per provvedimenti legislativi in corso di approvazione, il cui stanziamento viene ridotto del medesimo importo”.