Progetto di legge n. 508
DISPOSIZIONI PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
RELAZIONE
In Italia esistono 6 milioni di disabili, di cui circa la metà è quotidianamente afflitto dalla presenza di barriere che compromettono la loro mobilità e autonomia. Le barriere architettoniche, unitamente a quelle culturali, creano per il disabile una serie di disagi che non gli consentono di condurre una "vita normale". Nonostante l'esistenza di numerose leggi inerenti la materia fin dal 1971, la maggior parte degli edifici, dei mezzi di trasporto e delle strade non è a norma. Questa situazione incrementa ulteriormente il grado di disagio che il disabile vive quotidianamente a causa del suo handicap.
La Regione Calabria, con L.R. n. 8/98 ha dettato norme per la realizzazione e la piena utilizzazione dell'ambiente progettato e costruito e quindi per lo svolgimento di ogni attività da parte di tutti i cittadini con la massima autonomia possibile, senza distinzione di età, sesso, caratteristiche anatomiche, fisiologiche e senso-percettive. Il Consiglio Regionale, inoltre, approvando nel dicembre 2003 una risoluzione con cui introduceva un nuovo impegno finalizzato ad iniziative concrete di eliminazione di tutte le barriere, ha dimostrato un interesse fattivo nell'anno internazionale del disabile. Il Fondo Italiano abbattimento barriere architettoniche (FIABA), col quale la Regione Calabria ha sottoscritto un protocollo d'intesa, nasce come strumento concreto per dare una risposta efficace a quello che attualmente è considerato uno dei maggiori problemi dei disabili: l'esistenza in Italia di barriere architettoniche.
Questa è la missione del FIABA e delle altre associazioni dei disabili operanti sul territorio: abbattere le barriere architettoniche per andare oltre, per "dare voce" a chi è diverso, per far fronte alle sue necessità e contribuire ad abbattere le barriere culturali. Riconoscere il giusto ruolo al FIABA e alle altre associazioni operanti sul territorio serve ad evitare che l'abbattimento delle b.a. sia limitato dalla mancanza o dall'insufficienza di fondi. Il Fiaba, contribuendo a mettere a disposizione le risorse necessarie per eliminare le barriere, si propone di "indurre chiunque", dall'imprenditore al singolo cittadino, a compiere questa importante iniziativa volta, in primis, a migliorare la qualità dì vita del disabile.
I potenziali sostenitori dell'associazionismo a tutela dei disabili sono coloro i quali hanno a disposizione delle risorse economiche e umane da investire e sono individuati nelle quattro categorie di seguito indicate.L'ente pubblico
L'ente pubblico ha contribuito e continua a contribuire finanziariamente, alla soluzione del problema, con grande dispendio di risorse finanziarie. Si pensi, ad esempio, al bisogno di un disabile motorio che per l'accesso al proprio domicilio viene fornito dall'azienda sanitaria locale di competenza di presidio montascale (circa 5.165 euro di spesa), necessita altresì di accompagnatore, di carrozzina speciale, è impossibilitato ad usare i mezzi pubblici con conseguente spese per l'adattamento dell'automobile privata. Si moltiplichino poi queste spese per la molteplicità delle richieste individuali al fine di avere un'idea della spesa pubblica necessaria a risolvere i problemi dei disabili. Se, invece le barriere fossero integralmente abbattute, la fruibilità degli spazi avrebbe un costo iniziale e una spesa unici e definitivi.
Tra il 1998 e il 2000 lo Stato ha erogato 70 miliardi di lire per l'abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati, risolvendo solo parzialmente le richieste dei cittadini che hanno, con difficoltà, superato le barriere burocratiche e la molteplicità di leggi e di uffici competenti.Le fondazioni bancarie
Istituite nel 1990, a seguito della cosiddetta legge "Amato-Carli" (n. 218 del 1990), rappresentano un importante punto di riferimento per chi persegue scopi di utilità sociale. In Italia esistono 88 fondazioni bancarie il cui patrimonio ammonta a oltre 36 miliardi di euro. Esse hanno una missione ben precisa: "perseguire esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico".
Ogni anno le fondazioni bancarie erogano complessivamente un ammontare di denaro che si aggira intorno ad 1 miliardo di euro. Una somma ingente che, se accuratamente erogata, consente di fare la differenza promuovendo progetti ad alto impatto sociale. E' compito delle fondazioni bancarie valutare le organizzazioni no profit e i progetti che le stesse presentano, sostenendo chi presenta progetti di qualità.Le imprese
Il mercato delle imprese racchiude enormi possibilità di sviluppo e di crescita. Una recente ricerca ha prodotto risultati molto significativi:
a) il 76 per cento dei consumatori, a parità di prezzo e qualità, è disposto ad acquistare un prodotto o un servizio un'impresa legata ad una causa sociale;
b) nell'ipotesi di un modesto differenziale di prezzo, il 72 per cento degli italiani è, comunque, disposto ad acquistarlo per sostenere la causa sociale sposata dall'impresa.
Ciò dimostra che un'impresa legata ad una causa sociale è vincente. Oggi un'impresa deve adottare un approccio socialmente responsabile, perché solo acquisendo una concreta responsabilità sociale può collaborare attivamente alla crescita e al miglioramento della società in cui opera. In tal modo l'impresa, nel medio-lungo periodo, potrà godere di una serie di benefici, quale ad esempio l'aumento dell'immagine presso i vari soggetti pubblici di riferimento (clienti, opinion leader, mass media, comunità locali, etc.), la realizzazione di una più forte fedeltà alla marca etc.
Il FIABA si farebbe carico di una capillare campagna di informazione volta alle imprese per stimolare un'attività dì donazioni, che comunque andrebbe favorita da snellezza di procedura e da maggiori ritorni di sgravio. Si eviterebbe così di perdere, come si è verificato nell'anno 2000, 1200 miliardi di lire di erogazioni che le imprese avrebbero potuto effettuare detraendoli dal reddito. Il ritorno delle imprese avrebbe un doppio valore; lo sgravio fiscale e la creazione di posti di lavoro per l'attività di abbattimento delle barriere architettoniche; questo è, ancora, più vero per un'ipotesi che il FIABA ha di coinvolgere sponsor di settore quali le imprese di costruzione.Le persone
Le persone costituiscono un'importante e inesauribile risorsa. Ogni persona può prestare il suo contributo in modo diverso, in qualità di volontario, di donatore o di testimoniai. Oggi in Italia i volontari sono circa 7.500.000. Questo dato dimostra, chiaramente, che non mancano le risorse umane da coinvolgere per diffondere e promuovere l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Sarà compito del FIABA formare e motivare i volontari affinché sposino la causa e si facciano promotori di un'iniziativa di così alto impatto sociale. I volontari sono una risorsa inestimabile, dalla quale non si può prescindere, e che dà ottimi frutti se puntualmente seguita e alimentata.
Strutturando un'adeguata campagna di comunicazioni e di marketing, è possibile contribuire in modo consistente alla raccolta fondi, facendo appello direttamente al singolo individuo. I risultati delle campagne di "direct marketing" sono infatti positivi: l'1,5 per cento delle persone che ricevono un mailing risponde facendo una donazione.
In conclusione, per rendere operativo di fatto quanto esposto, si presenta la presente proposta di legge, anche con la collaborazione dell'associazione rotariana "La Città del Sole" di cui fanno parte i Club di Catanzaro, Cosenza, Florens - S. Giovanni in Fiore, Lamezia Terme, Nicotera Medma, Reggio Calabria sud, Soverato, Tropea e Vibo. Rispetto alla normativa regionale già esistente, pone maggiormente l'accento sulla prevenzione e sul sistema dei controlli, prevedendo nuove competenze per l'organismo tecnico scientifico di cui all'art. 14 L.R. n. 8/98.
La pregressa normativa, pur se completa e onnicomprensiva, risulta carente nelle parti in cui non prevede un efficace controllo sull'applicazione della legge, atteso che tale funzione risulta essere attualmente demandata ad una molteplicità di organi con la conseguente difficoltosa interazione tra di essi.
E' importante infine la previsione (art.7) della giornata nazionale da dedicare al problema dell'abbattimento delle barriere architettoniche, collegata ad una lotteria per il reperimento di fondi (fiaba day).
E' risultato inoltre necessario istituire un sistema sanzionatorio unico da applicare nei confronti di chi non si adegua alla normativa vigente, prevedendo altresì dei precisi termini per la messa a norma di tutte le strutture esistenti, sia pubbliche che private ed estendendo l'obbligo, al fine di rendere effettiva la libera e paritaria circolazione dei disabili su tutto il territorio nazionale, anche ai concessione.Reggio Calabria, 20 febbraio 2004
On. Egidio Chiarella
Art. 1
1. Gli edifici e gli spazi, pubblici o privati, di nuova edificazione devono essere realizzati assicurando la totale assenza di barriere architettoniche. A tal fine e allo scopo di perseguire una maggiore utilizzazione di ogni risorsa umana e finanziaria, i progetti relativi alla costruzione, ovvero alle operazioni di recupero o di adeguamento di edifici e di spazi, pubblici o privati, aperti o chiusi, sono elaborati in conformità a quanto disposto dalla legge medesima.
Art. 2
1. Le norme vigenti in materia di accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche si applicano seguendo il criterio della progettazione per una utenza "universale", al fine di perseguire un diffuso benessere ambientale per tutta la cittadinanza, evitando di ricorrere a particolari adattamenti degli spazi o all'utilizzo di attrezzature specializzate per determinare categorie di soggetti.
2. Gli edifici e gli spazi di cui all'articolo 1, nonché i sistemi di trasporto, devono essere progettati e realizzati in modo da risultare agevolmente utilizzabili da parte di persone con caratteristiche ed esigenze differenziate in ragione dell'età e delle diverse abilità e condizioni, senza costi aggiuntivi.
3. Gli enti preposti rilasciano gli atti autorizzativi o concessori, relativi ai progetti di cui al comma 2, previa verifica delle loro conformità ai criteri di cui al presente articolo.Art. 3
1. L'organismo tecnico scientifico di cui all'art. 14 della L.R. n. 8/98, oltre ai compiti nello stesso previsti, avrà i seguenti ulteriori compiti:
a) promuovere uno studio per lo snellimento e l'armonizzazione della normativa regionale esistente con la normativa nazionale;
b) monitorare le azioni avviate e valutarne la ricaduta sul territorio;
c) promuovere la conferenza degli enti locali al fine di elaborare, d'intesa con il Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche (FIABA), e le altre associazioni particolarmente distintesi in materia di lotta alle emarginazioni sociali, le linee guida per le verifiche di cui al comma 3 dell'articolo 2;
d) elaborare annualmente un documento di verifica dei lavori svolti al fine di predisporre e/o aggiornare il piano di azione programmatico.Art. 4
1. Chiunque non ottemperi alle disposizioni di cui agli articoli 1 e 2, è punito con la sanzione amministrativa consistente nel pagamento di una somma pari nel minimo al triplo e nel massimo al quintuplo del costo degli interventi non effettuati e necessari per l'eliminazione delle barriere architettoniche.
Art. 5
1. Con regolamento da adottare entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, su proposta dell'Assessore alle infrastrutture ed ai trasporti, di concerto con l'Assessore alle Finanze, sono riconosciute al FIABA, oltre alle entrate derivanti dalle sanzioni amministrative irrogate ai sensi dell'articolo 4, le donazioni e i lasciti derivanti ai sensi dell' articolo 7, comma 1, lettera b), nonché i proventi derivanti dalla lotteria di cui al comma 2 del medesimo articolo 7.
Art. 6
1. Ai fini dell'attuazione della presente legge, il regolamento di cui all' articolo 5 prevede, altresì, apposite norme per:
a) la formazione professionale dei soggetti incaricati della progettazione di edifici di spazi pubblici e privati;
b) la redazione di bandi per gare d'appalto che prevedano il divieto di barriere architettoniche negli edifici o spazi oggetto dell'appalto e nei mezzi di trasporto, pubblici o privati, a pena di nullità delle gare;
c) la revisione del criteri di composizione delle commissioni in materia edilizia, al fine di provvedere la rappresentanza di soggetti disabili, di portatori di handicap e di soggetti ultra-sessantacinquenni;
d) la progettazione di spazi comuni destinati, in particolare, ai soggetti disabili, ai portatori di handicap e ai soggetti ultrasessantacinquenni;
e) l'attuazione di adeguate forme di vigilanza nelle fasi di progettazione, di autorizzazione e di costruzione degli edifici e degli spazi pubblici e privati, realizzate da personale specializzato e in collaborazione con un rappresentante dei soggetti disabili, dei portatori di handicap e dei soggetti ultrasessantacinquenni;
f) l'istituzione di un numero verde per le segnalazioni della presenza di barriere architettoniche, anche in corso di edificazione.Art. 7
1. E' istituita, nella prima domenica di ottobre di ogni anno, la "Giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche" (FIABA DAY), finalizzata in particolare:
a) ad informare e sensibilizzare i cittadini sul problema costituito dall'esistenza delle barriere architettoniche;
b) ad incrementare il finanziamento del FIABA tramite donazioni e lasciti effettuati da istituzioni, enti, fondazioni, imprese, pubblici e privati, nonché da singoli cittadini.
2. E' istituita una lotteria regionale, denominata "Fiaba Day", i cui proventi confluiscono nel FIABA per le finalità di cui alla presente legge.