Bova. Al Presidente della Giunta regionale e allassessore
allagricoltura. Per sapere - Premesso che:
lassessorato
allagricoltura e foreste della Regione Calabria, dopo aver aggiudicato con appalto
concorso e per limporto di circa 4 miliardi di lire nel 1995 i lavori per la
realizzazione di una importante iniziativa per la prevenzione e la lotta contro la
calamità degli incendi che distruggono i boschi e le foreste della Calabria, ha proposto
nel 1996 una serie di varianti in netto contrasto con il progetto esecutivo aggiudicato
con lappalto-concorso;
il progetto
approvato è stato oggetto di circa sei anni di attività (iniziata nel maggio 1990) ed è
stato portato a termine da tre assessori (Rhodio, Camo, Mistorni) e da due coordinatori
regionali del CFS (Borrello, Monaco) ed infine è stato aggiudicato da apposita
commissione scelta dalla Regione Calabria;
il progetto
consiste in una rete di monitoraggio con sensori allinfrarosso per
lavvistamento degli incendi boschivi ed è rappresentato da tre stazioni periferiche
localizzate nelle aree boscate ad altro pregio a maggior pericolo (Sila, Serre ed
Aspromonte) e da un centro terminale di raccolta dati localizzato in Reggio presso la sala
operativa del centro operativo antincendi boschivi per la Calabria del corpo forestale
dello Stato, sala operativa regionale del centro operativo aereo unificato (C.O.A.U.) ma
per richiesta del soccorso dei mezzi aerei antincendio del dipartimento della protezione
civile;
il sistema di
monitoraggio consente di ridurre al minimo (in cinque-sei secondi), quasi in tempo reale,
il tempo di avvistamento degli incendi e conseguentemente linvio dei soccorsi,
ovvero la fase di spegnimento. In tale contesto e con tali criteri sono state pertanto
individuate le aree forestali di pregio a maggior frequenza di rischio incendio ivi
posizionando, nella stazioni forestali più vicine, il centro operativo sub provinciale
(C.O. sp.) che certamente non deve coincidere con il coordinamento provinciale tanté che
lipotesi completa del progetto di monitoraggio prevede la realizzazione di altri
C.O.sp. in altrettante stazioni forestali fino alla copertura del territorio forestale
regionale (V. Piano di protezione delle foreste dagli incendi - Reg. Cee/2158/92 del
24.9.1994).
Le varianti -
approvate con delibera di Giunta nel 1996 sono le seguenti:
la stazione
periferica di avvistamento dellAspromonte (Cima Montalto/Monte Nardello) - Parco Nazionale
dellAspromonte) viene dislocata a SantElia-Palmi e la struttura operativa (Centro
operativo sub provinciale) dal sito Gambarie dAspromonte - Stazione forestale a
Reggio Calabria - coordinamento provinciale del CFS;
una parte dei
sensori della stazione periferica di Mongiana viene adottato a centro operativo
provinciale di Crotone;
il centro di
controllo e raccolta dati viene spostato dal centro operativo regionale del CFS di Reggio
Calabria a Catanzaro, senza indicare lUfficio nel quale dovrebbe essere collocato
(perché inesistente).
Le varianti
proposte provocano:
il totale
capovolgimento degli scopi progettuali;
la riduzione
dallarea da tutelare (alla difesa dei boschi e delle foreste del Parco Nazionale
dellAspromonte si sostituiscono larea agraria del golfo di Gioia Tauro e il mare
Tirreno);
la perdita del
tempo per la richiesta dellintervento del centro operativo regionale e del C.O.A.U;
la perdita del 50
per cento (1800 su 3600) di potenziale tecnico in quanto il Monte SantElia giace a
picco sul Mare Tirreno;
losservazione
viene fatta dal basso.
E stata convocata
una riunione che ha formulato un parere sulle varianti del progetto, è quello del
coordinatore provinciale del CFS, Latagliata, il quale avrebbe addirittura anteposto
linteresse forestale di Palmi-SantElia a Gambarie dAspromonte. Lo stesso
avrebbe accompagnato insieme al coordinatore regionale del CFS, Cosco, la ditta
aggiudicataria per leffettuazione dei sopralluoghi;
lattuale
coordinatore regionale del CFS, dottor Luciano Cosco, residente a Catanzaro, sta operando
con ogni mezzo e sistematicamente mettendo in atto una strategia per trasferire a
Catanzaro il Coordinamento regionale del CFS da sempre dislocato a Reggio. Cir avviene non
per scelte politiche, ma perché fa comodo ad alcuni funzionari per motivi di interesse
personale per sottoporre il CFS alla dipendenza di Afor annullando o delegando di fatto i
compiti del coordinamento regionale. Lo stesso si avvale del sostegno di alcuni funzionari
del CFS che dal cambiamento traggono vantaggi personali: al trasferimento del
coordinamento regionale da Reggio a Catanzaro ufficialmente presso la Regione Calabria, in
realtà presso lAfor: seguirebbe in pratica lannullamento e conseguentemente
alla obbligatoria delega al coordinamento provinciale di Reggio Calabria di funzioni
istituzionali di governo del personale e della struttura.
il primo passo
strategico è quello di sottrarre al CFS il servizio antincendi boschivi - centro
operativo per la Calabria - ufficio sovraprovinciale dislocato in Reggio.
che il CFS ha tra
i suoi primari compiti istituzionali quello della difesa dei boschi dagli incendi;
che le variazioni
proposte sono in netto contrasto con la filosofia del servizio di avvistamento - inizio
incendio - che prevede limpiego dei sensori e deve consentire di ridurre al minimo
(in cinque-sei secondi), quasi in tempo reale, il tempo di avvistamento degli incendi e
conseguentemente linvio dei soccorsi, ovvero la fase di spegnimento. Con le
modifiche richieste verrebbe completamente vanificata la convenienza economica
dellalto onere di spesa - circa 4 miliardi - posta alla base della scelta e
resterebbero fuori dallazione i boschi di maggior pregio delle aree protette
aspromontane del Parco Nazionale dellAspromonte;
le modifiche
inoltre sono state apportate a seguito di una riunione del giugno 1996 promossa e
presieduta dal coordinatore regionale del CFS dottor Cosco Luciano alla quale avrebbe
fatto seguito la formulazione di un parere di una Commissione - non ufficiale - formata
dal coordinatore provinciale del CFS di Reggio Calabria, Latagliata Dottor Cosimo, e tale
ingegner Serrao della Regione Calabria con lo scopo specifico di agevolare alcune persone
danneggiando uffici e altri funzionari;
la variante
verrebbe introdotta dopo che esiste il progetto sommario, il capitolato, il bando di
concorso, il progetto scelto, approvato dalla Regione e trasmesso al Ministero;
la creazione di un
altro centro operativo peraltro andrebbe anche contro la ratio della convenzione
auspicata, appunto, con parere della Corte costituzionale che auspica la stipula delle
convenzioni Stato-Regioni per evitare che sulla struttura CFS, organizzata in modo
gerarchico e piramidale, possano pervenire più disposizioni - nella fattispecie una
regionale e una statale - che certamente potrebbero nuocere allefficienza
dellapparato di Pronto intervento nel momento topico dellattività.-
la Calabria è,
tra quelle ordinarie, la regione col più alto rischio di pericolo di incendi boschivi;
il finanziamento
di circa 4 miliardi per la realizzazione del sistema di monitoraggio elettronico alla
Regione Calabria ha impegnato per circa sei anni tre assessori (Rhodio, Camo, Mistorni) e
due coordinatori regionali del CFS (Borrello, Monaco) ed infine è stato aggiudicato da
apposita commissione scelta dalla Regione Calabria dopo aver approvato un progetto
esecutivo con appalto-concorso (quindi valutato da apposita commissione tecnica,
probabilmente liquidata con idoneo onorario);
il coordinatore
regionale del CFS e quello provinciale di Reggio Calabria stanno svolgendo in maniera
molto personale le funzioni istituzionali trascurando i reali compiti per i quali sono
stati nominati:
le varianti sono
state adottate su parere di una non meglio indicata commissione in una riunione del giugno
1996;
non è stato
acquisito il parere né del centro operativo Aib del CFS per la Calabria né del membro
della commissione ministeriale per la Regione Calabria;
le scelte sono in
contrasto con le direttive del dipartimento della protezione civile - centro operativo
aereo unificato - in merito alla riduzione dei tempi di avvistamento e di invio dei
soccorsi che rappresentano lobiettivo principale del sistema -:
se non ritengano
opportuno adottare un provvedimento di urgenza intanto per difendere il patrimonio
forestale calabrese dei danni provocati dagli incendi;
se non ritengano
di intervenire sui responsabili per difendere le casse dello Stato dalla variante
approvata con delibera di Giunta della Regione Calabria in maniera impropria e molto
superficiale dopo aver approvato un progetto esecutivo con appalto-concorso (quindi
valutato con apposita commissione tecnica, probabilmente liquidata con idoneo onorario);
se non ritengano,
altresì, necessario e doveroso portare a conoscenza del ministro per le politiche
agricole e del direttore generale del corpo forestale dello Stato i comportamenti
superficiali di alcuni componenti (coordinatore regionale e coordinatore provinciale) che
per il ruolo svolto dovrebbero essere più professionali, rigorosi e responsabili mentre,
invece, per motivi di interesse personale, hanno avallato ed ispirato una scelta tecnica
ed amministrativa errata a causa della quale possono discendere gravi danni e
responsabilità alla Regione Calabria;
se non ritengano
sia necessario rimuovere gli attuali coordinatori del Corpo forestale dello Stato per la
Calabria e per la provincia di Reggio;
se non ritengano
necessario che lassessore alle foreste invii tutti gli atti amministrativi alla
Corte dei conti per la verifica del danno allo Stato e per non vanificare limpegno
finanziario destinato alla difesa preventiva del patrimonio forestale calabrese sia con
lazione di avvistamento automatico degli incendi, sia con limpiego dei mezzi
aerei antincendi per le operazioni di soccorso.
(318; 29.12.1997)