De Luca,
Borrello. Al Presidente della Giunta regionale e allassessore
allindustria. Per sapere - premesso che:
il Presidente
della Giunta regionale nel dicembre del 1995 ha nominato i dottori Filippo Callipo e
Francesco Mignolo, rispettivamente, commissario e subcommissario del Consorzio del nucleo
industriale di Vibo Valentia;
il dottor Filippo
Callipo ha rassegnato il mandato ad appena due mesi dalla sua nomina e, stando
allopinione diffusa ed alle informazioni della stampa, i motivi delle sue dimissioni
non appaiono del tutto chiari in quanto gli impegni di lavoro, che gli avrebbero impedito
di svolgere al meglio il suo compito, non hanno convinto nessuno perché il dottor
Callipo, stimato imprenditore ed attuale presidente dellAssindustria di Vibo
Valentia, non essendo uno sprovveduto sapeva benissimo a cosa andava incontro accettando
lincarico;
a seguito delle
dimissioni del commissario, alla guida del nucleo industriale di Vibo Valentia è
subentrato il suo vice dottor Francesco Mignolo;
recentemente il
Presidente della Giunta regionale, in sostituzione del dottor Filippo Callipo, ha nominato
nuovo commissario del nucleo industriale di Vibo Valentia lavvocato Aldo Assisi;
da qualche giorno
anche il dottor Francesco Mignolo, dopo cinque mesi di attività amministrativa alla guida
dellente di che trattasi, ha preferito gettare la spugna;
presumibilmente il
dottor Francesco Mignolo avrà deciso di rassegnare il mandato dal giorno in cui il
Presidente della Giunta regionale ha nominato il nuovo commissario straordinario
dellente e solo motivi di opportunità politica (la campagna elettorale in corso)
avranno consigliato di rinviare la data di presentazione delle dimissioni;
la stampa vibonese
ormai da lungo tempo è impegnata sulle questioni che riguardano il nucleo industriale di
Vibo Valentia con accuse pesanti rivolte soprattutto alla Giunta regionale ed alla
maggioranza che la sostiene, ma anche alle opposizioni e di fronte a queste accuse nessuno
può far finta di niente, ma ciascuno ha il dovere di rispondere in base alle proprie
responsabilità;
stando a quanto
riportato (dal settimanale settegiorni del 19 aprile 1996): "in una Regione nella
quale le nomine sono suggerite ed imposte da esigenze di gruppi e sottogruppi come ai
tempi del nefasto Caf..." pare che le nomine di che trattasi siano derivate da una
pratica lottizzatoria (selvaggia) mal riuscita, fra laltro, viste le reazioni
negative che si sono registrate nei partiti del vibonese che fanno parte della maggioranza
che governa la Regione Calabria;
considerato che:
il balletto di
nomine e dimissioni al nucleo industriale di Vibo Valentia ha suscitato e suscita serie
perplessità e gravi sospetti sulloperato della Giunta regionale e da ogni parte,
giustamente, vengono richieste spiegazioni plausibili sui comportamenti, molto singolari
in verità, dellesecutivo regionale;
stando sempre a
quanto riferisce il citato settimanale vibonese (settegiorni del 10 febbraio 1996):
"Lopinione pubblica ha diritto di conoscere che cosa si nasconde dentro questa
maleodorante pratica e perché continuano a tacere... (tra gli altri) i consiglieri
regionali, uno dei quali essendo stato membro del Consorzio dovrebbe sapere più degli
altri" dalla nota informativa su riportata sembrerebbe che anche gli interroganti
abbiano interesse a tacere sulle questioni in discussione, invece i sottoscritti non solo
non hanno alcuna intenzione di tacere o nascondere un bel niente sui fatti denunciati, ma
più di ogni altro, non avendo alcuna responsabilità sulle scelte operate, sono
fortemente interessati a sapere come stanno effettivamente le cose e a conoscere la
motivazione che ha indotto il Presidente della Giunta regionale a nominare prima Callipo e
Mignolo per sostituire il presidente del nucleo geometra Michele Fusca e poi, a seguito
delle dimissioni del commissario (dottor Francesco Callipo), a procedere sollecitamente
alla nomina del nuovo amministratore (avvocato Aldo Assisi);
visto che:
il più volte
citato settimanale "non fidandosi più dei politici vibonesi" si rivolge a S.E.
il prefetto di Vibo "perché faccia aprire questo libro e perché ad alta voce si
leggano tutte le pagine, che sono scritte con gli appalti, le varianti, le trattative
private, le società collegate, eccetera... (sostenendo che) attraverso le quali (pagine)
si potrà leggere la cronaca di questa città (Vibo Valentia)"; sempre lo stesso
giornale scrive: "Al punto in cui sono giunte le cose, la cortina del silenzio
omertoso e vergognoso può e deve essere rotta dal prefetto che ha tutti gli strumenti per
intervenire e per bonificare il terreno dalle mine"... perché (continua lo stesso
organo dinformazione) il neo commissario (avvocato Aldo Assisi) "al di là
della sua volontà, della sua correttezza e delle sue stesse intenzioni, qualunque
iniziativa intraprenda, non è credibile, essendo stato amministratore del nucleo, avendo
assistito lex presidente del nucleo geometra Fusca contro il Presidente della
Regione (onorevole Nisticò), che subito dopo lo ha nominato commissario dello stesso
ente;
le questioni
sollevate dal citato organo di stampa sono molto gravi e meritano un chiarimento
definitivo al fine di conoscere la verità dei fatti e, possibilmente, poter rigettare le
insinuazioni e le accuse pesanti che ormai da un po di tempo, per il caso di cui si
parla, vengono rivolte al Presidente della Giunta regionale e alla maggioranza che lo
sostiene -:
per evitare
qualsiasi strumentalizzazione sullargomento in discussione, se risponde al vero
quanto riportato dalle citate note informative;
se non ritiene
opportuno sgombrare al più presto il campo da voci di critica pesante più o meno
interessate sulle questioni sollevate e chiarire come realmente stanno le cose al nucleo
industriale di Vibo Valentia soprattutto, ma non solo, per la vicenda riguardante le
nomine e le dimissioni dei vari commissari;
se non ritiene
indispensabile, per fare definitivamente chiarezza sulla questione e non consentire altre
speculazioni, spingere Comuni, Provincia e tutti gli enti consorziati a nominare i propri
rappresentanti in seno al nucleo industriale vibonese per eleggere al più presto gli
organi statutari e superare la gestione commissariale che sta sollevando tanti incresciosi
problemi;
quali iniziative
la Giunta regionale intenda prendere per fare chiarezza sulla questione e consentire al
nucleo industriale di Vibo Valentia di sviluppare lazione amministrativa secondo
princìpi di managerialità ed essere realmente soggetto di sviluppo economico capace di
fornire servizi reali alle imprese.