VII legislatura

30.

seduta di giovedì 5 luglio 2001

 

Presidenza del Vicepresidente Domenico Rizza

La seduta inizia alle 12,20

Francesco GALATI, Segretario f.f.. Legge il verbale della seduta precedente.

Paolo NACCARATO

Chiedo scusa, Presidente, mi permetto solo di ricordare che al pari della Commissione per l’autoriforma anche per tutte le altre Commissioni era stata sospesa l’attività, ma non risulta dal verbale.

PRESIDENTE

Sarà sfuggito, comunque erano state disdette anche tutte le altre riunioni previste.

(Il verbale viene approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni

Francesco GALATI, Segretario f.f. Legge le interrogazioni presentate alla Presidenza.

(Sono riportate in allegato)

Paolo NACCARATO

Presidente, chiedo scusa. Ho notato che alcuni gruppi consiliari hanno provveduto ad effettuare, nelle Commissioni, la sostituzione dei consiglieri dimissionari, indicando nuovi nominativi, vorrei sollecitare la Presidenza ad invitare i gruppi affinché facciano altrettanto per quel che concerne la Commissione per l’autoriforma in modo da ripristinare il plenum e riprendere immediatamente l’attività.

PRESIDENTE

Grazie, onorevole Naccarato, si era già pensato di farlo in giornata.

La seduta è sospesa, riprenderà alle 16,30.

La seduta sospesa alle 12,30 è ripresa alle 17

PRESIDENTE

Annuncio all’Aula che la seduta è rinviata di un’ora. Riprenderà alle 18 in punto.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Torchia. Ne ha facoltà.

Sull’ordine dei lavori

Giuseppe TORCHIA

Vorrei farle notare, Presidente, che l’articolo 72 del Regolamento stabilisce il rinvio automatico di 24 ore in mancanza di numero legale, dopo il primo rinvio di un’ora della seduta.

Non vi è dubbio che stamattina, ero presente io, in Aula non c’era il numero legale e lei giustamente ha aggiornato alle 16,30, anziché di un’ora. Siamo qui dalle 16,30 e poiché non c’è numero legale, il Consiglio resta automaticamente rinviato di 24 ore.

La prego di tener conto di queste considerazioni perché lei esercitando le funzioni di Presidente del Consiglio deve operare nel pieno rispetto delle norme regolamentari.

PRESIDENTE

Onorevole Torchia, la posso tranquillizzare e assicurare che le regole del Consiglio saranno rispettate fin quando sarò io qui a sedere. Nella fattispecie le vorrei ricordare che l’aggiornamento stamattina della seduta non era dovuto a mancanza di numero legale, bensì perché ero io indisposto in quel momento. Debbo constatare peraltro che stamattina, nessuno, nemmeno lei, ha fatto mettere a verbale la mancanza del numero legale.

Adesso riprendiamo, siccome lei mi fa rilevare – e lo rilevo pure io – che non c’è numero legale, sto aggiornando di un’ora, dopo di che aggiornerò di 24 ore secondo quanto recita lo Statuto, anzi il Regolamento.

Giuseppe TORCHIA

Comunque, Presidente, la pregherei di indicare chi erano i consiglieri presenti stamattina.

PRESIDENTE

Mi dicono che stamattina erano presenti in Aula gli onorevoli Naccarato, Pirillo, Galati e lei mi pare.

(Interruzione)

Ma difatti ho letto le comunicazioni e nessuno, ripeto, né tanto meno lei, ha sollevato la questione del numero legale, quindi ho rinviato i lavori fino alle 16,30.

La seduta è sospesa, riprenderà alle 18.

La seduta sospesa alle 17,05 è ripresa alle 18,05

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

 Stamattina ho annunciato che sono pervenute le dimissioni dell’onorevole Crinò che come tutti sappiamo è stato eletto in Parlamento.

Francesco GALATI

Presidente, chiedo che siano messe al primo punto dell’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Grazie, onorevole Galati. Pongo in votazione l’inserimento all’ordine del giorno della surroga dell’onorevole Crinò.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 124/7^, recante: “Surroga del consigliere Francesco Crinò, dimissionario, con Vincenzo Pisano”

PRESIDENTE

Pongo in votazione la delibera di surroga dell’onorevole Crinò con l’onorevole Pisano.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

PRESIDENTE

Invito il neo consigliere Pisano a prendere posto in Aula.

(Il neo consigliere Vincenzo Pisano prende posto in Aula)

Comunicazioni – Seguito

PRESIDENTE

E’ pervenuta una lettera da parte del coordinatore regionale de “I Democratici”, avvocato Giuseppe Mazzotta, con la quale mi si informa che l’onorevole Ennio Morrone non fa più parte di quel movimento. Pregherei l’onorevole Morrone di intervenire per avere dei chiarimenti in merito alla vicenda che lo interessa. Se non ha nulla da ridire, io debbo assegnarla temporaneamente, onorevole Morrone, al gruppo Misto.

Ennio MORRONE

Intanto grazie per la comunicazione. Gradirei poi avere copia della lettera. Al momento le dichiaro di non aver formalizzato ancora alcuna dimissione dal movimento de “I democratici” nelle sedi né istituzionali, né di partito.

PRESIDENTE

Onorevole Morrone, prendo atto di questa sua dichiarazione solenne. Quindi lei dichiara di far parte ancora del movimento de “I democratici”…

Ennio MORRONE

Sicuramente del gruppo “I democratici”…

Giuseppe SCOPELLITI, assessore al lavoro

Credo che vada data una interpretazione anche sul Regolamento. Non esiste che un organo esterno al Consiglio regionale possa dichiarare che un componente fa o meno parte di un gruppo.

PRESIDENTE

Del Movimento, onorevole Scopelliti, non del gruppo.

Giuseppe SCOPELLITI, assessore al lavoro

Ma non va assegnato al gruppo Misto. L’onorevole Morrone è a tutti gli effetti consigliere regionale del gruppo “I democratici”. L’unico organo regionale competente che può in questo senso dare un indirizzo al Consiglio regionale - perché è un organo superiore – è il Presidente del gruppo della Camera dei Deputati de “I democratici”, qualora ci fosse, o il Presidente del gruppo al Senato de “I democratici” che anche a livello gerarchico è ovviamente legittimato a questo.

Altri organi, che siano istituzionali o di partito, ma che non sono rientranti nella sfera di competenza e di appartenenza del Consiglio regionale non hanno titolo a dichiarare più o meno fuoriuscito da un gruppo un consigliere, a meno che non ci sia l’espressa indicazione del collega Morrone che dichiara di essere fuoriuscito dal gruppo, ma per volontà propria.

PRESIDENTE

Grazie, onorevole Scopelliti, non c’era necessità di questa chiosa perché nella lettera si comunica alla Presidenza che l’onorevole Morrone si è dimesso dal gruppo ecco perché ho chiesto che lo stesso onorevole Morrone chiarisse meglio la vicenda - dimissioni o meno - che lo interessa.

Intanto prendo atto ufficialmente che non è dimissionario.

Ennio MORRONE

Presidente Rizza, mi pare che lei confonda le istituzioni con i partiti. Io le confermo che non sono dimissionario…

PRESIDENTE

Io non confondo niente, la inviterei ad usare le parole per come devono essere utilizzate. Io non sto confondendo nulla…

Ennio MORRONE

Meno male, ne prendo atto.

PRESIDENTE

Ho semplicemente detto di aver ricevuto una lettera da parte del coordinatore regionale, de “I Democratici ” con cui mi si comunica la sua sospensione dal Movimento, a seguito della quale è dimissionario.

Ennio MORRONE

Visto che sta entrando nel merito, le chiedo di inviarmi copia formale di questa lettera, affinché io la possa far valutare dai miei legali per le opportune contro deduzioni.

PRESIDENTE

Questo è un altro discorso. Io ho il dovere di portarla in Aula per le mie responsabilità, per tutte le conseguenti responsabilità.

Lei si sta assumendo la responsabilità di dire che non è dimissionario, io ne prendo atto e quindi si mette a verbale questa sua dichiarazione, così si chiude la vicenda. Poi, come le avevo detto a voce le farò recapitare copia della lettera ricevuta.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare sull’ordine dei lavori, prima di passare alla trattazione del primo punto all’ordine del giorno, l’onorevole Pirilli. Ne ha facoltà.

Umberto PIRILLI

Onorevole Presidente, siccome il gruppo di Forza Italia ha una riunione in corso, nell’attesa, siccome figura al secondo punto un argomento di estremo interesse per la regione, almeno per gran parte o per tutti i soggetti interessati, che riguarda il problema dei trasporti, io chiederei una inversione dell’ordine del giorno, passando subito alla trattazione di questo delicato punto.

Se la minoranza è d’accordo, proprio perché è necessario concordare su questo in Aula, si può affrontare questo punto…

PRESIDENTE

Onorevole Pirilli, lei sa che il primo punto all’ordine del giorno è l’elezione del Presidente, ed è prassi consolidata che non si passi oltre, cioè alla trattazione di ulteriori argomenti.

Poiché lei, comunque, sta ponendo un problema di urgenza, se l’Aula si esprime concordemente all’unanimità per l’inversione dell’ordine del giorno, io non avrei nulla in contrario.

Ha chiesto di parlare l’onorevole Torchia. Ne ha facoltà.

Giuseppe TORCHIA

Onorevole Presidente, lei giustamente ha richiamato la prassi ma, in fondo, anche leggendo il Regolamento del Consiglio, quando è vacante la poltrona del Presidente del Consiglio, nessun altro argomento può essere trattato fino a quando non ci sarà l’elezione del nuovo Presidente.

Quindi passiamo all’elezione del Presidente e subito dopo discuteremo per approvare il provvedimento sui trasporti.

PRESIDENTE

Onorevole Pirilli non essendoci l’unanimità dell’Aula, non credo si possa procedere alla trattazione dell’altro punto all’ordine del giorno.

Umberto PIRILLI

Chiedo, allora, la sospensione di un quarto d’ora dei lavori, per poter procedere alla votazione col plenum.

PRESIDENTE

La seduta è sospesa, riprenderà alle 18,30.

La seduta sospesa alle 18,15 è ripresa alle 18,30

Proposta di provvedimento amministrativo numero 123/7^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente del Consiglio regionale”

PRESIDENTE

Al primo punto figura l’elezione del Presidente del Consiglio regionale.

Costituisco il seggio elettorale e chiamo a svolgere la funzione di scrutatori i consiglieri Galati e Borrello.

Franco PILIECI. Chiedo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE

Procediamo alla verifica del numero legale.

Franco PILIECI, Segretario. Fa la chiama.

PRESIDENTE

Comunico che sono presenti 24 consiglieri. Pertanto il Consiglio è in numero legale per proseguire.

Si distribuiscano le schede.

(Segue la votazione indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 23, schede bianche 23.

Si passa alla seconda votazione .

(Segue la votazione indi lo spoglio delle schede)

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti 22; votanti 21. Hanno ottenuto voti: Umberto Pirilli 7; Giuseppe Bova 13. Schede bianche 1. Astenuti 1.

Sospendo brevemente la seduta.

La seduta sospesa alle 19 è ripresa alle 19,20

PRESIDENTE

Chiamo i capigruppo al tavolo della Presidenza.

(I capigruppo si portano al tavolo della Presidenza)

Dobbiamo procedere al ballottaggio tra i due consiglieri, l’onorevole Bova e l’onorevole Pirilli, che hanno ottenuto il maggior numero dei voti.

Francesco GALATI

Chiedo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE

Prego, onorevole Adamo

Nicola ADAMO

Presidente, invece procedere immediatamente, subito dopo la verifica del numero legale, con le consequenzialità imposte dal Regolamento, chiedo che vi sia una riunione dei capigruppo al banco della Presidenza per definire un dettaglio che secondo me va precisato,

PRESIDENTE

Onorevole Adamo, non ho motivo di rifiutarle questa richiesta.

Invito l’onorevole Segretario a fare la chiama per la verifica del numero legale.

Antonio BORRELLO, Segretario. Fa la chiama.

PRESIDENTE

Comunico che sono presenti 16 consiglieri. Per mancanza di numero legale sospendo la seduta.

L’onorevole Adamo ha chiesto una riunione dei capogruppo al tavolo della Presidenza.

La seduta sospesa alle 19,25 è ripresa alle 19,35

PRESIDENTE

La seduta è aggiornata di 24 ore con all’ordine del giorno l’elezione del Presidente del Consiglio, con il ballottaggio tra i due candidati l’onorevole Bova e l’onorevole Pirilli.

Il Consiglio è convocato per domani 6 luglio, alle 20.

La seduta termina alle 19,35


Allegati

Congedo

Ha chiesto congedo il consigliere Fava.

(E’ concesso)

Annunzio di progetti di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono stati presentati alla Presidenza i seguenti progetti di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Assunzione mutuo e provvedimenti urgenti in materia di governo della spesa sanitaria” (delibera n. 558 del 19.6.2001) (P.L. n. 100/7^)

E’ assegnato alla terza Commissione - Servizi sociali – ed alla seconda - Sviluppo economico – per il parere.

(Così resta stabilito)

“Disposizioni in materia di imposta regionale sulle attività produttive (Irap) (delibera n. 559 del 19.6.2001) (P.L. n. 101/7^)

E’ assegnato alla seconda Commissione - Sviluppo economico.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo d’Ufficio:

“Elezione del Presidente del Consiglio regionale” (P.P.A. n. 123/7^)

“Surroga del consigliere regionale Franco Crinò, dimissionario” (P.P.A. n. 124/7^)

Richiesta parere della Commissione

La Giunta regionale ha trasmesso per il parere della competente Commissione consiliare la deliberazione n. 563 del 19.6.2001, recante: “Piano per l’anno 2001 degli interventi a favore dei lavoratori emigrati e degli stranieri extracomunitari, immigrati (art. 4 L.R. 9.4.1990, n. 17)” (Parere n. 20)

E’ assegnata alla terza Commissione - Servizi sociali.

(Così resta stabilito)

Assunzione incarico di Presidente di gruppo consiliare

Con lettera del 26 giugno 2001 acquisita al prot. n. 1208 in pari data del Settore Segreteria del Consiglio, l’on. Luigi Incarnato ha comunicato di assumere la Presidenza del gruppo “Socialisti Democratici Italiani”, di rappresentare il gruppo medesimo nelle quattro Commissioni consiliari permanenti, nella Commissione per l’autoriforma, nella Giunta delle Elezioni e nella Giunta per il Regolamento.

Designazione di consiglieri regionali a componenti di Commissione

Con lettera del 26 giugno 2001 acquisita al prot. n. 1219 del 27 giugno 2001 del Settore Segreteria del Consiglio, il Presidente del gruppo consiliare on. Giuseppe Mistorni ha designato l’on. Francesco Fortugno quale componente della terza Commissione consiliare in sostituzione di se stesso e componente della Giunta delle Elezioni in sostituzione dell’ex consigliere Meduri. Ha altresì designato se stesso quale componente della seconda Commissione consiliare in sostituzione dell’ex consigliere Meduri.

Adesione di consiglieri a gruppi consiliari

Il consigliere regionale on. Antonino Mangialavori con dichiarazione resa in data 26 giugno u.s. ai sensi dell’art. 17 del Regolamento interno, ha comunicato di aderire al gruppo consiliare “Forza Italia”.

Il consigliere regionale on. Maddalena Basile con dichiarazione resa in data 26 giugno u.s. ai sensi dell’art. 17 del Regolamento interno, ha comunicato di aderire al gruppo consiliare Alleanza Nazionale.

Trasmissione di deliberazioni

La seconda Commissione consiliare, con nota n. 328 del 3.7.2001, ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione 2001, adottate dalla Giunta regionale:

Deliberazione Giunta regionale n. 474 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 475 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 477 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 478 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 479 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 480 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 481 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 482 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 483 del 31.5.2001

Deliberazione Giunta regionale n. 484 del 31.5.2001

Interrogazioni a risposta scritta

Amendola. Al Presidente del Consiglio regionale e all’assessore ala sanità. Per sapere – premesso che:

che è stato bandito un concorso pubblico per l’assunzione di 10 coadiutori amministrativi, categoria b), dall’azienda sanitaria universitaria “Mater Domini” di Catanzaro;

che le organizzazioni sindacali hanno già chiesto la revoca del bando perché le modalità seguite dall’azienda non sono conformi alla normativa in materia e quindi è da ritenersi fuori legge. Infatti, le modalità di accesso per le qualifiche del cosiddetto “quarto livello” vanno individuate nella legge n. 56/87 in base alla quale le assunzioni vanno fatte attraverso il centro provinciale per l’impiego. Non è comunque e soltanto un fatto di rispetto e di applicazione della legge vigente: i sindacati avanzano molti dubbi e nutrono diverse riserve sul potere discrezionale che viene attribuito alla commissione esaminatrice e contestano “alchimie amministrative alla base dell’indizione del concorso”;

che la richiesta di revoca è stata già inoltrata sia al Direttore generale dell’azienda sanitaria che al Direttore generale dell’Assessorato regionale alla sanità, accompagnata dall’invito ad attivare le procedure di assunzione attraverso il centro per l’impiego -:

se sono a conoscenza della vicenda;

se non si ritiene di dover autorevolmente intervenire perché la vicenda sia riportata nell’alveo della legalità, venga rispettato il diritto al lavoro e sia ripristinato un clima di serenità sia nell’azienda che tra i lavoratori interessati.

(123; 26.6.2001)

Tripodi P. All’assessore alla forestazione.

In ordine alla delibera del Consiglio di amministrazione dell’Azienda forestale della Regione Calabria – Catanzaro numero 157 del 13 marzo 2001.

Per conoscere:

1.  Art. 18 “Nei casi di assoluta necessità in deroga a quanto previsto dall’art. 16, il Presidente compie atti ed assume i provvedimenti che si rendono indispensabili per la tutela del patrimonio affidato all’azienda”. Orbene l’approvazione di numero due progetti di taglio non hanno carattere d’urgenza, ma è possibile farli approvare con le normali procedure?

2.  Il parere di legittimità, per quanto sopra, è legittimo o illegittimo?

3.  Lo stabilimento Bricà di Bovalino, ha le macchine e le attrezzature pronte per le lavorazioni, e soprattutto ha le maestranze? E come mai se trattasi di polloni, va a Bricà il materiale, e se ammesso che lo stesso sia in grado di entrare in produzione, qual è la quantità di materiale utilizzata atteso che trattasi di materiale non certo di pregio e che la quantità di utilizzo va pianificata con un business plan. E quanto è, quindi, la parte eccedente?

4.  L’esecuzione degli interventi art.7 legge 20/92 si fa in economia con l’ausilio di operai idraulico forestali di cui alla legge 442/1984, non sono previste altre forme. Atteso quanto sopra cosa significa sarà sottoscritta apposita convenzione, e quindi si richiede apposita convenzione.

5.  Atteso che esista la possibilità di lavorazione allo stabilimento di Bricà di Bovalino, atteso che esista il business plan, la parte eccedente, a quanto ammonta? E se l’eccedenza supera la cifra di qualche milione come mai non si producono gli atti di gara e quali sono le normali procedure di gara atteso che le procedure di gara non sono quelle normali, ma quelle legali?

6.  Nel caso che esistano le eccedenze, non essendo contemplato nel progetto, qual è il prezzo di vendita all’imposto del materiale legnoso? E come mai questo prezzo non viene ad essere approvato con una delibera del Cda? E la congruità dell’eventuale prezzo da cosa scaturisce?

(125; 27.6.2001)

Tommasi. Al Presidente della Giunta regionale e agli assessori all’ambiente e ai trasporti. Per sapere – premesso che:

da documentazione acquisita risulta che l’area utilizzata dalle Ferrovie della Calabria situata nel centro urbano del comune di Marina di Gioiosa è stata data in concessione a terzi i quali utilizzano la stessa come deposito di autobus,

in base a quanto asserito nei documenti suddetti la proprietà dell’area risultava essere dell’Ente Regione, ed è stata ceduta alla società Ferrovie della Calabria;

il Comune di Marina di Gioiosa con manifestazione d’interesse del 17 novembre 2000, prot. n. 10350, sollecitata dalla nota del 1° febbraio 2001, prot. n. 1106, aveva espressamente chiesto l’utilizzo della stessa area per predisporre la realizzazione del Parco Urbano, così come predisposto d’intesa con la facoltà d’Architettura di Reggio Calabria;

la richiesta di cui sopra è al momento rimasta inevasa, e la destinazione dell’area a deposito di autobus e mezzi pesanti risulta in palese contrasto con i programmi dell’amministrazione locale;

che un comitato spontaneo di cittadini ha pubblicamente denunciato l’uso improprio dell’area in oggetto, che, di fatto, risulterebbe essere un deposito di automezzi dove verrebbero ricoverati vecchi autobus destinati alla rottamazione;

lo stesso comitato ha segnalato pericoli per la salute dei cittadini residenti;

le autorità locali si sono attivate al fine di accertare se non vi sia da parte dei terzi concessionari un utilizzo in contrasto con la normativa di tutela ambientale in genere e, particolarmente con quella relativa, all’autorizzazione di discariche per i rifiuti speciali, alla raccolta di oli combustibili, alla concentrazione, senza le dovute precauzioni, di materiali altamente pericolosi come ad esempio le batterie degli automezzi e/o l’eventuale presenza d’amianto o di altri isolanti utilizzati, un tempo, per la costruzione degli autobus;

le dichiarazioni acquisite prodotte dall’ufficio Tecnico del comune di Gioiosa Marina, il 4 maggio 2001, e dall’Ufficio di Igiene pubblica dell’Asl 9, del 29 maggio 2001, prot. 25/01 non risultano essere esaustive dei quesiti posti dai cittadini di Gioiosa Marina;

della vicenda in oggetto l’Amministrazione comunale competente ha, giustamente, investito la gestione commissariale per i rifiuti della Regione Calabria;

il comune di Marina di Gioiosa ha una vocazione turistica prevalente, di recente, nuovamente dimostrata anche dall’attribuzione della Bandiera Blu, ambìto e prestigioso riconoscimento tributato dalla Feee (Foundation for Evironmental Education in Europe);

la presenza di un deposito di automezzi nel pieno centro urbano della prestigiosa località turistica, non favorisce, anzi pregiudica l’attività turistica e l’azione di salvaguardia dell’ambiente e di promozione dell’immagine della città che cittadini ed amministratori locali hanno realizzato in questi ultimi anni;

più gravi risulterebbero essere il danno alla città ed i pericoli alla comunità qualora risultasse che il deposito è, piuttosto, un discarica di automezzi surrettiziamente insediata;

gli automezzi comunque presenti sono particolarmente inquinanti per l’ambiente ed altamente nocivi, per la salute dei cittadini che abitano l’area circostante e per i molti turisti che durante la stagione estiva scelgono Marina di Gioiosa quale meta delle loro vacanze;

l’Ente Regione deve produrre il massimo sforzo per sostenere le realtà che più qualificano il turismo di qualità in Calabria, rispettando le scelte delle amministrazioni locali relativamente alla programmazione ed al governo del territorio -:

se e quali iniziative sono state intraprese in merito alla vicenda in oggetto, per la tutela della salute dei cittadini e la protezione del patrimonio naturalistico ed urbano del Comune di Marina di Gioiosa;

se si intendono intraprendere iniziative idonee alla soluzione della situazione rappresentata, partendo, eventualmente da una audizione delle parti interessate, alcuni rappresentanti del comitato spontaneo di cittadini che hanno sottoscritto un pubblico documento, gli amministratori del comune di Marina di Gioiosa, i rappresentanti delle Ferrovie della Calabria ed, infine, i terzi concessionari dell’area;

l’eventualità di fatti che abbiano prodotto inquinamento ambientale e conseguenti pericoli per la salute dei cittadini, e, ove questi fossero riscontrati, promuovere ogni azione utile affinché i responsabili, una volta individuati, siano perseguiti secondo le vigenti leggi in materia.

(127; 28.6.2001)

Pacenza. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

la società Poste s.p.a. ha avviato le procedure di messa in mobilità per 9000 esuberi, di cui oltre 300 in Calabria;

ormai da mesi si registrano tensioni in tutta la regione con chiusure totali o parziali di sportelli e conseguenti disagi nelle popolazioni;

a fronte dell’annunciato piano di razionalizzazione in Calabria non è previsto alcun investimento o sito strategico-innovativo, ma solo un selvaggio approccio economicistico;

la natura sociale dei servizi postali a fronte della frammentazione dei centri abitati diffusi sull’intero territorio regionale, non possono essere razionalizzati solo con parametri economici ma devono tenere conto della socialità dei servizi, di processi di compensazione, e che a giusto fine vanno garantite risorse provenienti dalla fiscalità generale;

il 29 Giugno u.s. tutti i servizi postali della filiale di Castrovillari sono stati bloccati da uno sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali teso a contrastare il piano dell’azienda ed a denunciare il grave stato di tensione che vivono i lavoratori per l’assoluta carenza dl personale, ed a denunciare i disagi a cui è costretta l’utenza -:

a)  se è a conoscenza di quanto narrato;

b)  quali iniziative intende assumere nei confronti del Governo e del Ministro delle Telecomunicazioni in particolare;

c)  se in un processo di autonomia è disponibile ad avviare un piano concertato teso ad estendere e migliorare servizi e collaborazioni tra la società Poste s.p.a. e la Regione Calabria.

(128; 4.7.2001)

Pezzimenti. All’assessore alla sanità. Per sapere – premesso che:

si è venuti a conoscenza dello stato di agitazione permanente delle popolazioni del comprensorio di Chiaravalle C.le notizia riportata dagli organi di informazione, determinato dalla notifica dell’atto aziendale di organizzazione e funzionamento dell’Asl n. 7 di Cz, che penalizza fortemente l’ospedale S. Biagio di Chiaravalle C.le, che da oltre 30 anni garantisce il diritto alla sanità di oltre 22.000 abitanti -:

se è a conoscenza di tale situazione;

se l’atto aziendale è conforme all’indirizzo politico che codesto Assessorato intende tracciare in previsione dell’adozione del nuovo Piano Sanitario Regionale;

quali provvedimenti intende assumere per garantire il diritto alla salute nella considerazione che l’atto aziendale prevede, tra l’altro, la soppressione del Pronto soccorso che eroga una media di 8.000 prestazioni annue in un territorio prevalentemente montano che presenta rilevanti problemi di viabilità anche per la sua collocazione periferica rispetto al capoluogo;

se il Direttore generale, il Direttore sanitario e il Direttore amministrativo dell’Asl 7 di Cz nel predisporre l’atto aziendale hanno preventivamente convocato la conferenza dei sindaci e se in tal caso in quale misura hanno tenuto conto delle indicazioni di detta conferenza.

(130; 5.7.2001)

Interrogazioni a risposta orale

Nucera. All’assessore ai lavori pubblici. Per sapere – premesso che:

la L.R. n. 2/79 recante norme sulla disciplina degli interventi seguenti agli eventi sismici del marzo/aprile 1978;

con delibera n. 64 in data 10.12.84 il Comune di Reggio Calabria ha approvato la graduatoria provvisoria degli aventi diritto al contributo per il ripristino e ristrutturazione degli immobili danneggiati dal sisma del marzo/aprile 1978;

la suddetta delibera era stata approvata dal Co.re.co. in data 4.1.85;

le ditte aventi diritto hanno adempiuto al completamento della documentazione richiesta, necessaria per la definizione dell’ammissibilità al contributo;

il Commissario ad acta con delibera n. 19/87 ha provveduto ad approvare la graduatoria degli aventi diritto al contributo con la corresponsione di un anticipo sulla somma dovuta;

il Comune di Reggio Calabria con delibera n. 186 del 30.4.99 ha richiesto alla Regione Calabria l’erogazione del saldo del contributo per il ripristino e la ristrutturazione degli immobili danneggiati dal sisma del marzo/aprile 1978 con riferimento alle ditte aventi diritto -:

quali sono a tutt’oggi gli ostacoli che impediscono l’erogazione del saldo alle ditte aventi diritto, così come richiesto dal Comune di Reggio Calabria, dopo così tanti anni di attesa.

(124; 27.6.2001)

Tommasi. Al Presidente della Giunta regionale e agli assessori all’ambiente e ai trasporti. Per sapere – premesso che:

il sistema di raccolta differenziata, oltre ad aiutare la collettività a prevenire seri e preoccupanti pericoli di degrado ambientale, innesca quel processo di trasformazione culturale che fa considerare il rifiuto non più in quanto tale bensì come risorsa valorizzabile e riutilizzabile;

sia da prima della gestione commissariale dei rifiuti solidi urbani, alcune iniziative, tra cui quella posta in essere dal Consorzio Valle Crati, avevano realizzato ogni procedura necessaria per l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti;

nonostante il commissariamento della nostra Regione relativamente allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani permangono condizioni emergenziali non risolte;

il sistema di raccolta differenziata ancora non risulta operativo in molte città ed in vaste aree della Regione, come ad esempio Cosenza;

che i motivi che dovrebbero indurre la Calabria a promuovere la raccolta differenziata su tutta la regione, oltre ad avere valenza, per quanto concerne la prevenzione ambientale e la salvaguardia del territorio, avrebbero sicuramente notevole ricaduta sotto il profilo economico ed occupazionale;

l’avvio della raccolta differenziata realizzata in modo attento ed oculato consente anche di produrre concimi organici naturali utili ad una agricoltura biologica e di qualità, evitando così, pericoli per la salute dei cittadini e facilitando l’aggressione dei nuovi mercati agroalimentari da parte degli imprenditori agricoli scrupolosi, specialmente dopo le recenti battaglie sostenute dai Verdi e dai movimenti ecologisti per la sicurezza dei cibi;

la Regione Calabria ha costituito società miste per la gestione dei rifiuti in generale e, particolarmente, per la raccolta differenziata dislocate su bacini territoriali;

è bene fronteggiare con modalità opportune e tempi adeguati le emergenze dovute all’eccessiva produzione dei rifiuti solidi urbani prima che, la stessa, raggiunga anche in Calabria livelli di allarme sociale simili, se non superiori, a quelli che la Campania vive da alcuni mesi -:

lo Stato dell’arte relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti su tutto il territorio regionale;

se e quali società per la gestione dei rifiuti regolarmente costituite, annoverano tra la propria partecipazione societaria, cooperative o associ azioni di lavoratori eventualmente provenienti dal bacino dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità sul territorio regionale;

i risultati ottenuti nei territori, dove il sistema di raccolta differenziata è già stato attivato, nella fattispecie la percentuale di materiale raccolto in forma differenziata rapportato ai parametri rigidamente previsti dal decreto Ronchi e dalle sue successive modificazioni.

(126; 28.6.2001)

Pilieci. Agli assessori all’industria e al lavoro. Per sapere – premesso che:

nella città di Reggio Calabria, l’Assessorato alle politiche sociali ha pubblicato, negli anni scorsi, un bando per la partecipazione di imprese al c.d. “Patto territoriale dello Stretto”;

le imprese partecipanti al bando hanno provveduto nel corso degli anni a fornire tutti gli elementi istruttori atti all’approvazione e all’inserimento nella graduatoria dei progetti ammissibili al finanziamento;

l’istruttoria è stata effettuata da una società convenzionata che ha provveduto a stilare la graduatoria che successivamente è stata modificata con l’esclusione, da parte di un altro soggetto istruttore, di imprese che inserite nella graduatoria, mantenevano tutti i requisiti per il finanziamento del proprio progetto d’impresa;

le imprese escluse hanno impugnato l’esclusione presso il Tar e lo stesso le ha reinserite in graduatoria;

a tutt’oggi non si comprende bene il perché dell’esclusione e conseguenzialmente il perché tante imprese in possesso dei requisiti hanno dovuto ricorrere alla giustizia amministrativa per avere riconosciuti i propri diritti, frutto di anni di aspettative e di sacrifici economici -:

quali interventi possono essere effettuati presso il Ministero competente affinché tutte le imprese inserite aventi diritto possano accedere ai finanziamenti previsti dalla delibera Cipe del 31/05/2000 ed attivare uno strumento importantissimo allo sviluppo imprenditoriale, con notevoli ricadute occupazionali, per l’area dello Stretto e per l’intero Sud d’Italia.

(129; 4.7.2001)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 124/7^, recante: “Surroga del consigliere regionale Franco Crinò, dimissionario” (Del. n. 79)

“Il Consiglio regionale

dato atto che, con lettera in data 3 luglio 2001 acquisita agli atti in pari data protocollo n. 1242 l’On. Franco Crinò ha presentato formalmente le sue dimissioni dalla carica di Consigliere regionale a seguito della sua elezione al Senato della Repubblica;

considerato che, a norma dell’art. 16 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, recante: “Norme per la elezione dei Consigli regionali delle regioni a statuto normale”, il seggio resosi vacante deve essere attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l’ultimo eletto;

che, pertanto, si deve procedere alla surroga del Consigliere dimissionario e ciò nei modi di cui alla sopra richiamata disposizione di legge;

considerato, infine, che, così come risulta dalla copia del verbale dell’Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Reggio Calabria per l’elezione del Consiglio regionale della Calabria anno 2000, nella graduatoria dei non eletti, per la lista n. 1 avente il contrassegno: Partito Socialista - Socialdemocrazia”, nella quale era stato eletto il Consigliere dimissionario, è riportato il candidato Vincenzo Pisano, con cifra individuale 2247;

delibera

di attribuire al candidato Vincenzo Pisano, nato a Polistena l’8 giugno 1946, il seggio resosi vacante a seguito delle dimissioni del Consigliere Franco Crinò;

di dare atto che la presente deliberazione, ai sensi della legge n. 127/97, non è soggetta a controllo”.