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IX^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

__________

 

86.

SEDUTA DI LUNEDI’ 21 LUGLIO 2014

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLÒ

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

La seduta inizia alle 16,13

PRESIDENTE

La seduta è aperta, si dia lettura del verbale della seduta precedente.

NUCERA Giovanni, Segretario Questore

Legge il verbale della seduta precedente.

(E’ approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE

E’ pervenuta risposta scritta all’interrogazione numero 548 del 20 luglio 2014 a firma del consigliere Talarico.

(E’ riportata in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Diamo inizio alla seduta odierna del Consiglio regionale. Ha chiesto di parlare il consigliere Imbalzano. Ne ha facoltà.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Grazie, Presidente, le chiedo di inserire all’ordine dei lavori di un ordine del giorno che riguarda la soppressione del Provveditorato regionale per l’amministrazione penitenziaria per la Calabria di Catanzaro. La stampa ne ha dato ampia notizia in questi giorni.

Si tratta dell’ennesimo tentativo di spoliazione del nostro territorio di un ufficio assai importante in nome di un’assai discutibile spendig review.

La pregherei di sottoporre all’Aula l’inserimento all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Il consigliere Imbalzano chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno che riguarda la soppressione del Provveditorato regionale per l’amministrazione penitenziaria per la Calabria di Catanzaro.

Non ci sono interventi, possiamo pertanto procedere.

GALLO Gianluca (UDC)

Presidente, solo per dire che anche io sono stato presentatore di un identico ordine del giorno per cui, magari, possono essere unificati.

PRESIDENTE

E’ stato già presentato?

GALLO Gianluca (UDC)

Sì, è stato già protocollato.

PRESIDENTE

Va bene. Allora possiamo inserire all’ordine del giorno sia la proposta del consigliere Imbalzano sia quella del consigliere Gallo.

(Il Consiglio approva)

Ha chiesto di parlare il consigliere Mirabelli. Ne ha facoltà.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

Presidente, prendo la parola solo per sollecitare questa Assemblea a prendere in debita considerazione il problema dei rifiuti in Calabria, visto che c’è una situazione di profonda e grande emergenza, un allarme diffuso nell’intero contesto territoriale calabrese. I sindaci, gli assessori al ramo hanno chiamato stamattina parecchi consiglieri regionali – fra cui anche il sottoscritto – per cui da qui a breve, molto probabilmente, si bloccherà completamente la raccolta e l’utilizzo in discarica o l’utilizzo delle società private per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani anche perché i contratti sono fermi. Tutte le società chiedono di poter avere un contratto firmato dal momento che erano stati presi degli impegni basati su una norma approvata in Consiglio regionale che dava all’assessore la possibilità di poter utilizzare i privati in via temporanea, in questa vacatio, per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani.

E’ ovvio che, a distanza di 3-5 mesi, i privati non riescono più da soli, non avendo avuto il corrispettivo del loro lavoro pagato, a sostenere questo sforzo di tipo finanziario.

I privati andavano a supplire con i loro sistemi, autorizzati temporaneamente ed approvati in Consiglio regionale, la carenza delle strutture pubbliche che esiste in Calabria.

Dal momento in cui un Piano è stato presentato dall’assessore, è passato dalla Commissione, dove è stato anche votato, ed è fermo da 7-8-9 mesi, non si capisce – chiedo scusa – il perché non debba essere posto all’ordine del giorno. È un Piano che affronta una problematica enorme, perché da qui a poco, nel momento in cui i privati si fermeranno - dato che hanno già mandato qualche diffida e qualche letterina in cui preannunciano la sospensione del servizio -, significherà per la Calabria – da qui a 15/20 giorni – avere le strade e le spiagge completamente piene di immondizia. Certamente non daremo politicamente, ma anche amministrativamente, una bella immagine a livello nazionale di questa regione. Soprattutto pensate al danno economico che si riverbererà su tutti gli imprenditori del turismo che per quei 20-30 giorni, non di più, sperano di poter rientrare dagli investimenti che hanno sostenuto.

Onestamente, penso che al di là delle differenze politiche, dei gruppi politici - io non ho gruppo, sono nel gruppo misto, non ho partito – , un atto di responsabilità bipartisan su un argomento come questo, in questo momento particolare, sia necessario, perché, da qui a dopodomani, non potremo dire che non sapevamo che i privati che ci hanno sostenuto sino ad oggi si bloccano perché non hanno più la possibilità di continuare a svolgere questo servizio, perché non hanno la forza economica di sostenere questa attività.

Non avremo più la scusa di dire “non sapevamo nulla”. Siamo stati avvertiti che la situazione è a dir poco gravissima, anche alla luce del fatto che il Consiglio e l’assessore non sono impreparati su questa questione.

Non capisco perché non si debba mettere all’ordine del giorno questo Piano presentato dall’assessore che ha già passato il vaglio della Commissione e porlo in discussione per l’approvazione, in modo tale da poter dare risposte e poter garantire il sostegno finanziario del lavoro fatto ai privati che continuerebbero a farlo, dandoci la possibilità di non entrare in una fase di emergenza che sarebbe un disastro anche in termini di immagine per questa regione.

Caro presidente Talarico, il consigliere Guccione la disturba sicuramente e chiedo scusa se la richiamo su una cosa di queste.

Presidente, al di là di quello che è stato fatto in Conferenza dei capigruppo – io personalmente non l’ho capito né ne sono a conoscenza –, chiedo al Presidente e all’Assemblea un’assunzione di responsabilità e l’inserimento all’ordine del giorno della trattazione del Piano dei rifiuti calabresi.

Chiedo che ci sia anche il voto per singolo consigliere su questa questione, in modo tale che ognuno si assuma le proprie responsabilità perché finalmente vorremmo che quanto meno un Piano su un settore così particolare possa vedere finalmente l’approvazione per poter, premeditatamente e preventivamente, evitare una situazione disastrosa anche in termini sanitari per la Calabria.

Presidente, chiedo l’inserimento e chiedo che ogni consigliere nominalmente possa votare questa proposta.

(Interruzione)

Che si voti per appello nominale. Grazie.

PRESIDENTE

Completiamo gli interventi preliminari poi entriamo nel merito delle singole questioni poste.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pacenza. Ne ha facoltà.

PACENZA Salvatore (Forza Italia)

Grazie, Presidente, chiedo l’inserimento di un ulteriore ordine del giorno con il quale si vuole richiedere a tutta la deputazione calabrese di far proprio un deliberato della Giunta regionale dei giorni scorsi con il quale si vuol impegnare la deputazione calabrese a nome di tutto il Consiglio regionale affinché con un emendamento si possano in qualche modo sganciare dal Patto di stabilità i proventi dell’estrazione di idrocarburi della nostra regione. Grazie.

PRESIDENTE

Il consigliere Pacenza chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno che riguarda il Patto di stabilità.

Ci sono più firme e quindi possiamo porlo in votazione.

(Interruzione)

Quello che lei chiede non è un ordine del giorno, un provvedimento legislativo. Siccome ci sono altri interventi e ne abbiamo discusso per una mattinata, l’abbiamo accantonato per sentire gli altri interventi in merito alla sua richiesta.

Questo è l’inserimento di un ordine del giorno semplice e quindi è una questione a cui possiamo dare priorità.

Pongo in votazione l’inserimento dell’ordine del giorno.

(Il Consiglio approva)

Ha chiesto di parlare il consigliere Maiolo. Ne ha facoltà.

MAIOLO Mario (PD)

Presidente, chiedo l’inserimento all’ordine del giorno di una proposta di legge urgente perché è riferita a norme elettorali. E’ una modifica della legge numero 25 del 17 agosto 2009 che è la norma sullo svolgimento delle elezioni primarie.

C’è un’altra proposta oltre questa a firma del consigliere Adamo, penso che possano essere integrate.

Chiedo se sia possibile inserirle entrambe all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Grillo. Ne ha facoltà.

GRILLO Alfonso (Scopelliti Presidente)

Presidente, anche io intervengo per chiedere l’inserimento di una proposta di legge di modifica integrativa alla legge regionale 18 luglio 2004, numero 24 “Norme in materia di autorizzazione, accreditamento, accordi contrattuali e controlli delle strutture socio-sanitarie pubbliche e private”.

Ciò si rende necessario in quanto il Patto della salute appena approvato fissa una soglia di accreditabilità e sottoscrivibilità dei contratti solo per  strutture private che abbiano una dotazione di posti letto per acuti non inferiore ai 60 posti letto, mentre per i laboratori privati si stanno ipotizzando fusioni e incorporazioni per raggiungere una soglia minima di analisi cliniche che permettono di ottenere l’autorizzazione.

Si rende necessaria una semplificazione dell’azione amministrativa nel procedere alla previsione dell’articolo 9 della legge regionale 18 luglio 2004. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Principe. Ne ha facoltà.

PRINCIPE Sandro (PD)

Presidente, incominciamo dalle questioni che apparentemente sono più semplici e mi riferisco alla normativa dei rifiuti.

Convengo con i colleghi che mi hanno preceduto sulla situazione di gravissima emergenza in cui versa il settore. Anche qui evitiamo il solito rimbalzo di responsabilità. C’è un dato storico che è quello che questa amministrazione di centro-destra, la vostra, guida la Calabria da 4 anni e mezzo e da 4 anni e mezzo tante cose che si potevano fare non si sono fatte.

E siamo di nuovo all’emergenza.

Con un Consiglio regionale congedato il 3 giugno sinceramente chiedere l’approvazione di una normativa di carattere generale mi sembra esagerato. Non me ne vorrà l’assessore Pugliano, anche perché i nostri colleghi di minoranza presenti in Commissione non hanno volutamente partecipato al confronto su questa normativa di carattere generale. Noi potremmo anche strumentalizzare la situazione ed affermare che ci fermiamo qui per testimoniare la vostra grande e grave responsabilità per la gestione di questi 4 anni e mezzo.

Non lo facciamo perché siamo responsabili e vogliamo rispondere al grido di dolore che viene da tanti comuni calabresi.

Carissimo assessore, siamo disponibili ad estrapolare dal provvedimento generale delle norme che siano realmente indifferibili ed urgenti e che ci consentano di governare fino all’assunzione di responsabilità del nuovo governo l’emergenza rifiuti.

Quindi è il caso, mentre si discute di fondi europei, che l’assessore insieme ai nostri rappresentanti in Commissione, agli amici della maggioranza, ad altri amici della minoranza, si mettano al lavoro per individuare queste norme che abbiano la caratteristica della indifferibilità e della urgenza.

Uguale ragionamento ci sentiamo di fare sulla questione della proroga del termine per l’adozione dei piani strutturali comunali.

Diciamo la verità: i comuni che sono ancora in grave ritardo forse non meriterebbero un provvedimento di questo tipo. Siamo alla seconda o alla terza proroga e tutti i comuni hanno avuto l’ampia possibilità dal punto di vista temporale di affrontare l’assetto del proprio territorio.

Però rendendoci conto anche qui di una situazione emergenziale anche con responsabilità ben precise saremmo d’accordo per una proroga al massimo fino al 31 dicembre in modo tale che eventuali pesanti responsabilità di commissariare i comuni che si trovassero ancora inadempienti sia affidato al nuovo governo e al nuovo Consiglio regionale che lo esprimerà.

Signor Presidente, altro ragionamento dobbiamo fare per quanto riguarda le questioni che attengono alla legge elettorale.

Cronologicamente dovrei parlare delle primarie dopo, ma ne parlo prima perché il collega Maiolo ha introdotto il tema presentando formalmente una proposta di modifica che va integrata a nostro avviso con una elaborazione più collettiva del gruppo, che io ho consegnato alla Presidenza durante i lavori della Conferenza dei capigruppo.

Siccome le due cose non sono in contraddizione, anzi l’elaborazione collettiva rende più esplicita…

(Interruzione)

Per favore mi fa parlare? Le chiedo scusa, io ho una certa età e rischio di perdere il filo.

Questa questione noi chiediamo che sia affrontata perché ci consente di avere una normativa sulle elezioni primarie che sia più chiara, soprattutto per quanto riguarda i tempi per il loro svolgimento ma prima, lo dico dopo, abbiamo il problema evidente della legge elettorale che il Governo ha impugnato dinanzi alla Corte costituzionale per lo sbarramento di coalizione che è troppo alto, per ragioni di dizione perché non viene condiviso il termine coalizione, perché secondo il Governo il premio di maggioranza al 60 per cento è troppo alto e rischia di farci avere un Consiglio regionale con consiglieri in più rispetto al numero di 30.

Ebbene, signor Presidente, le chiediamo che si discuta da subito questa vicenda della legge elettorale e siamo perché le censure sollevate dal Governo siano accolte; che sia accolta la richiesta del governo di ridurre la percentuale di sbarramento sensibilmente, così come la questione del premio di maggioranza.

Noi ne abbiamo discusso in Conferenza dei capigruppo e soprattutto sulla percentuale di sbarramento si sono evidenziate opinioni diverse. Per la parte che ci riguarda, pur avendo presentato una proposta di legge di modifica della legge elettorale che propone lo sbarramento all’8 per cento, per non correre rischi – dico anche perché – saremmo anche disponibili a ripristinare la legge modificata da questo Consiglio e licenziata dal precedente Consiglio che prevede lo sbarramento al 5 per cento.

Dico questo perché noi non possiamo lasciare un minimo dubbio nel prossimo futuro sulla piena legittimità del prossimo Consiglio regionale.

Qui non possiamo sbizzarrirci a fare i giuristi al riguardo, richiamare il precedente del Porcellum, l’attuale Parlamento della Repubblica che è figlio del Porcellum eppure legifera in piena legittimità addirittura modificano la Costituzione per quanto riguarda il Senato ed il titolo V che a noi regionali, peraltro, interessa molto.

Non è questo il problema. Al fondo della nostra preoccupazione c’è un ragionamento di tipo politico: cioè il prossimo Consiglio regionale ed il prossimo governo regionale che dovranno affrontare in condizioni difficilissime – ancora più difficili per il retaggio del passato – le tante emergenze calabresi debbono essere forniti di una grande forza politica.

Non possiamo permetterci il lusso che il prossimo Consiglio regionale sia considerato anche strumentalmente non legittimo, indebolendo le azioni, i provvedimenti, i confronti col Governo e con l’Europa che il prossimo Consiglio regionale deve avere.

Noi attribuiamo all’accoglimento delle censure governative una grande importanza per il futuro di questa Regione.

Dal confronto in Conferenza dei capigruppo è venuta fuori, se non ricordo male, una disponibilità a dare la proroga ai comuni fino al 31 dicembre. Una disponibilità della maggioranza sui rifiuti ad estrapolare la parte emergenziale e ad approvare questi due provvedimenti stasera insieme alla questione dei fondi europei.

Ci è stato proposto di rinviare la seduta di Consiglio regionale al prossimo 4 agosto per statuire e deliberare sulla legge elettorale e sulla legge che riguarda le primarie.

Ebbene, Presidente, vorrei che questa parte del mio intervento forse ascoltata non per la persona ma per l’importanza che può avere politicamente.

Noi possiamo anche condividere questo percorso e quella che sto per dire non è una condizione ma è un ragionamento di tipo politico molto importante. Noi tutti leggiamo i giornali e come a volte, anche con forzature, è considerata questa Assemblea. Da parte di taluni ci sono interpretazioni che per la parte che ci riguarda sono assolutamente sbagliate. Noi vogliamo che ci sia una certezza sulla data delle prossime elezioni e quindi siamo d’accordo a rinviare la modifica della legge elettorale, venendo incontro alle censure del Governo e al miglioramento della legge sulle primarie per quanto riguarda i termini di svolgimento ma pretenderemmo, democraticamente, istituzionalmente, ho usato un termine sbagliato, chiediamo, ecco, sotto il profilo istituzionale, che la vicepresidente Stasi - che è presente ai nostri lavori - ci dica una parola chiara sulla data delle prossime elezioni.

Il gruppo del Partito democratico, ritengo, insieme a tutte le minoranze è perché si voti al più presto possibile, nel prossimo autunno. Prima possibile considerando i tempi ed i termini a disposizione perché per le condizioni date la Calabria ha bisogno di un nuovo Consiglio regionale e di un nuovo governo che affronti queste grandi emergenze.

Noi siamo per venire incontro alle giuste censure del Governo e a modificare la legge elettorale e quella sulle primarie ma vorremmo che stasera si dica una parola chiara nella sacralità di quest’Aula.

Pregherei la vicepresidente Stasi col consenso e la possibilità che alla Vicepresidente venga data dal nostro signor Presidente, Talarico, di alzarsi e di dirci come intende esercitare i suoi poteri/doveri di indizione delle elezioni regionali, dicendoci la data in cui i calabresi saranno richiamati alle urne.

Se questo avverrà in quest’Aula, noi daremo molto volentieri un contributo affinché la legge elettorale sia migliorata così come ha richiesto il Governo e così come le opposizioni avevano sostenuto nel dibattito che c’è stato sulla legge elettorale anche se ci sono giornali nazionali imbeccati non so da chi e che hanno dato una ricostruzione storica sbagliata di cosa è successo in questa Aula durante la discussione prima e nella votazione della legge elettorale poi.

Perché non è assolutamente vero che c’è stato il voto contrario del consigliere Guagliardi e di un consigliere dell’ex gruppo di Italia dei valori.

Per la parte che ci riguarda, come Partito democratico, abbiamo abbandonato l’Aula per protesta perché si è voluta fare una legge elettorale in limine legislatura e i colleghi che sono rimasti per un controllo hanno votato contro la legge elettorale.

Accettiamo volentieri le censure del Governo affinché questi argomenti, soprattutto sulla necessità di assicurare la massima partecipazione, sono stati i nostri argomenti in quest’Aula.

Va bene la data del 4 agosto per la legge elettorale e per la modifica della legge sulle primarie nel combinato disposto fra la proposta del consigliere Maiolo e la proposta che collettivamente… infatti non ci sono nomi, li abbiamo presentati come contributo.

Vorremmo che la Vicepresidente ci dicesse finalmente una parola chiave in modo che in Calabria e fuori dalla Calabria cessino una serie di interpretazioni che non fanno male alla maggioranza o alla  minoranza.

Ecco, cessino una serie di considerazioni che, purtroppo, hanno fatto male all’intera Regione e all’istituzione regionale.

Quindi la pregherei, Presidente, di dare un contributo di chiarezza in questa direzione. Grazie.

PRESIDENTE

La parola alla vicepresidente Stasi in modo tale che possa chiarire questo punto in ordine alle elezioni.

STASI Antonella, Presidente della Giunta regionale f.f.

Grazie, Presidente, grazie anche al consigliere Principe per avermi dato la possibilità anche qui in Consiglio regionale di chiarire quello che mi sembra abbastanza chiaro e che, in questi giorni, in queste settimane, abbiamo ripetuto più volte.

Intanto, c’è una certezza – e questa la voglio ribadire anche oggi in Consiglio regionale – si vota a novembre, non si può superare questo periodo, lo si deve fare in accordo, così come prevede la norma regionale, la definizione la data bisogna farla in accordo con il Presidente del Consiglio regionale, Presidente della Corte di Appello di Catanzaro, ma nel momento in cui ci sarà la definizione di una data nazionale, bisogna convergere sulla data nazionale. C’è una discussione – e lo sappiamo tutti, lo sa la minoranza in quest’Aula, lo sanno le forze di maggioranza che hanno governato in realtà – a livello nazionale sulla possibilità di indire una data unica che possa essere tra la seconda e la terza settimana di novembre.

(Interruzione)

Di aprile?

(Interruzione)

No, mi dispiace, ma nel dialogo col Ministero degli interni, a cui ho mandato una lettera anche ufficialmente per sollecitare quello che potrebbe essere, eventualmente, un election day. Nel caso, da qui a dieci giorni, da qui a qualche settimana, non dovesse arrivare nessuna indicazione, per come previsto dalla norma regionale, che prevede che il Presidente o la Presidente facente funzioni debba indire le elezioni tra il 45esimo e il 90esimo giorno – e voglio ricordare che il 45esimo giorno è scaduto il 18 luglio, quindi parliamo di due giorni fa – il 90esimo giorno è il 2 settembre, quindi entro il 2 settembre bisognerà definire la data. Non arriveremo sicuramente al 2 settembre, mi auguro che ci sia presto un’indicazione nazionale. Se questa non dovesse arrivare in tempi brevi e celeri, comunque è intenzione indire questa data che – ripeto – sarà tra la seconda e la terza settimana di novembre.

Quindi anche i colleghi del Pd che volessero procedere con le primarie, ma mi sembra che una data, in qualche modo, sia stata già definita, il 21 settembre, oppure se ne voglia fare, se il Consiglio deciderà di modificare la legge sulle primarie, in ogni caso c’è già una certezza e la certezza è che il mese di novembre si andrà a votare per il Consiglio regionale. Su questo non credo che ci siano né meline – come abbiamo sentito nelle scorse settimane – né dubbi e soprattutto la certezza e la convenienza che non sia solo la Calabria ad andare a votare, ma visto che c’è un’altra Regione, visto che ci sono Comuni importanti, visto che ci sono altre amministrazioni che andranno a votare, la convenienza che ci sia una data unica. Se – ripeto – questa data non arriverà nel giro di pochi giorni o, al massimo, una o due settimane, ci determineremo affinché sia da sola la Calabria a correre per l’elezione e il rinnovo del Consiglio regionale.

Credo che su questo possiamo, a questo punto, completare e chiudere, almeno per qualche settimana, la discussione sulla data delle elezioni, perché spostare dal 9 al 16 non credo che sia estremamente determinante e comunque le indicazioni del Ministero degli interni, il ministro Alfano, le ha già date, potrebbe essere la seconda, potrebbe essere al massimo la terza settimana di novembre.

PRESIDENTE

Grazie alla Vicepresidente che ha chiarito anche qui nell’Aula massima dell’Assise regionale la data delle elezioni, nonostante l’avesse più volte ribadito anche sui mezzi di informazione, io stesso l’ho fatto sui mezzi di informazione, oggi si è chiarito qui ufficialmente nell’Aula, quindi il mese è novembre.

Ha chiesto di parlare il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Nuovo Centro Destra)

Intervengo per chiedere l’inserimento di due ordini del giorno ma, prima di trattarne il tema, vorrei precisare che si tratta di due ordini del giorno non di spesa ma che impegnano la Giunta, e vorrei partecipare anch’io ad un eventuale dibattito, se sarà aperto. Volevo farlo prima che intervenisse la Presidente facente funzioni, Stasi, proprio perché sembra quasi una boutade, una polemica, quella che appare in queste settimane all’interno del Partito democratico che, da quando ha una nuova guida, ha detto di tutto contro tutti; sono state chieste le dimissioni, rincorrendo delle cose istituzionalmente corrette; c’è un Presidente sospeso, dimissionario, un’istituzione che va avanti nel suo lavoro ordinario. Ormai si è superato il senso della misura rispetto alla dignità dell’istituzione e di chi la rappresenta, come se qui ci fosse qualcuno abbrancicato.

Noi siamo pronti a votare subito a novembre, questo è il dato.

Pertanto la Presidente facente funzioni non poteva fare più di quanto ha fatto in queste settimane sui giornali, perché sembra dare un’interpretazione autentica ad una problematica interna, una disamina del Partito democratico, più che di tutta la minoranza, che ruota su se stesso con un segretario che un giorno gli dice “votiamo a giugno”, un giorno dice a tutti di dimettersi, disconoscendo quello che è il funzionamento di un Consiglio regionale.

Quindi, se in Aula serviva questa affermazione per tranquillizzare tutta una dinamica interna, legittima di un partito oggi minoranza in questo Consiglio regionale, siamo contenti, perché a questo – anche domani, mi suggerisce il capogruppo Chiappetta – è servito.

Intervengo brevemente anche sulla questione dei rifiuti, se posso, e non lo faccio da tecnico, anche se sono un estensore di quello che è il lavoro tecnico dell’assessorato e di un emendamento che ha salvato l’emergenza in queste settimane, pur disconoscendo dove fossero le discariche; ho un’organizzazione mentale e tecnica che mi dà comprensione di questa materia, però su sollecitazione di vari sindaci, appare urgente; non so in che forma lei, Presidente, voglia sostenerlo, adesso, se stralciando, come suggeriva qualcuno, l’articolo e portandolo con forza alla prossima seduta di Consiglio del 4; oltre quella data, però, io non sarò qui a prendermi responsabilità che bloccano i Comuni su interpretazioni che non comprendo perché, per quanto mi riguarda, il lavoro non è stato frettoloso ma, da quando è stata data possibilità, ha registrato un confronto giornaliero con l’assessore Pugliano e, da aprile in avanti, ha creato anche una progettualità, un’organizzazione che ha lenito anni di grandi ritardi. Quindi, prima si approva meglio è, essendo tra l’altro titolati, come inderogabilità ed urgenza, ad approvare una norma così importante.

Mi accingo inoltre a presentare due ordini del giorno meno pesanti nei contenuti nell’ambito della discussione che abbiamo aperto quest’oggi; si tratta di due ordini del giorno che impegnano, sul lavoro già messo in campo da questo governo regionale, la Giunta a portare avanti dei protocolli d’intesa con la Regione Bielorussa e del Brest della Russia, che non comportano spesa, ma rientrano nell’attività istituzionale che questa Giunta sta portando avanti. Quindi impegnerei con questi ordini del giorno la Giunta a portare avanti questi lavori. Grazie.

PRESIDENTE

Il consigliere Orsomarso chiede l’inserimento di un ordine del giorno che ha brevemente illustrato e che riprenderemo al momento opportuno.

Pongo in votazione la richiesta di inserimento all’ordine dei lavori degli ordini del giorno presentati dal consigliere Orsomarso.

(E’ inserito)

Ha chiesto di parlare il consigliere Imbalzano. Ne ha facoltà.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Signor Presidente, ho ascoltato con attenzione le richieste dei colleghi sull’inserimento all’ordine del giorno di alcuni progetti di legge e penso a quelli dell’urbanistica che hanno carattere di urgenza ed indifferibilità, sicuramente, perché la seconda Commissione ha già espresso il parere finanziario.

Così com’è altrettanto urgente ed indifferibile la legge sui rifiuti. Vi sono però anche altre proposte di legge e, tra le tante, mi permetto di sottoporre all’Aula un progetto di legge omnibus che stiamo rinviando da più di una seduta pur avendo i caratteri dichiarati dal dirigente generale della urgenza e della indifferibilità e che riguarda il settore dell’agricoltura che vive un momento difficile e drammatico e che non può essere prorogato ulteriormente perché in sostanza si tratta di norme che integrano altre leggi già esistenti e la cui mancata approvazione rischia di provocare al settore dell’agricoltura danni gravissimi ed irreparabili.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’assessore Dattolo. Ne ha facoltà.

DATTOLO Alfonso, assessore all’urbanistica

Signor Presidente, intervengo solo per una informativa rispetto a quel che diceva il capogruppo del Partito Democratico, Principe, sugli strumenti urbanistici e sulla eventuale proroga.

Volevo dire che, su questo aspetto, non penso che abbiamo lesinato sforzi ed energie visto che è la quarta o quinta proroga che abbiamo dato ai comuni né, tanto meno, ci siamo sottratti all’idea di fornire la dovuta assistenza con una serie di incontri sia sul territorio che sul dipartimento per sostenere l’importanza dell’adozione dei piani strutturali comunali o dei piani strutturali associati perché li riteniamo condizioni indifferibili che attengono soprattutto ad una pianificazione e ad uno sviluppo del territorio legato alla programmazione comunitaria.

Abbiamo seguito un iter preciso e abbiamo portato all’attenzione del Presidente della quarta Commissione, Gallo, questo provvedimento mettendo anche alcune significative limitazioni all’uso che si potrebbe fare rispetto ad una proroga sic et simpliciter.

Ripeto che era prevista anche la possibilità di un percorso per commissariare i comuni inadempienti. Visto che la legislatura volge al termine abbiamo preferito non entrare in contrasto con la normativa ma ritengo che, rispetto al disegno di legge che abbiamo licenziato in Commissione, sarebbe necessaria anche l’eventuale correzione della data, ovvero 31 dicembre invece che 19 giugno ma con le caratteristiche che avevamo predisposto e che invito i consiglieri della minoranza a guardare perché riteniamo che sia un aspetto nell’interesse di limitare il consumo del suolo e del rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

Queste sono alcune caratteristiche che mi sento di dover richiedere perché non c’è giustificazione per quei comuni che dopo 5-6 anni non hanno neanche avviato le procedure per la redazione dei loro strumenti urbanistici. Quindi una sorta di captatio benevolentiae, se così si può dire.

Ma, ripeto, voglio precisare che la maggioranza ha fatto tutto ciò che era in suo possesso per far in modo di venir incontro alle esigenze dei sindaci. Nessun ritardo né procedure da dover addebitare alla impostazione che la maggioranza aveva dato.

E’ chiaro che ci ritroviamo di fronte ad una legislatura che finisce anticipatamente ed è giusto che, magari, sia il prossimo governo regionale a stabilire le eventuali forme di commissariamento.

Ho ritenuto di dare questa informativa al Consiglio per completezza di informazione, essendo questa, purtroppo, anche una materia ostica che molte volte non viene riportata come dovrebbe.

Noi non siamo contro i comuni perché vogliamo commissariare ad ogni costo ed il fatto di avere inserito nell’ultimo assestamento del bilancio 500 mila euro per quei comuni che non hanno la possibilità economica è significativo di chi vuole supportare l’azione amministrativa.

Alcuni ritardi, specie di alcune realtà importanti, sono ingiustificabili e dico questo a supporto di quel che l’Assemblea deciderà perché è giusto che non vengano penalizzati i cittadini calabresi per opera delle omissioni amministrative dei loro rappresentanti istituzionali perché quella di oggi è una fase in cui nessun comune riesce più a dare un certificato di destinazione urbanistica e questo è uno dei vari problemi che affliggono la Regione, che oggi si trova in uno stato di paralisi totale.

Lo dico perché avevamo seguito tutte le procedure in maniera corretta e nulla ostava rispetto a quello che era stata approvato in Commissione.

CHIZZONITI Aurelio (Insieme per la Calabria)

Mi concede la parola, Presidente?

PRESIDENTE

Prima la parola all’assessore Pugliano.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Grazie, Presidente, prendo la parola con grande rammarico per trattare, per l’ennesima volta, il tema dei rifiuti come una sorta di allarme che non è quello a cui vuol fare riferimento il consigliere Principe.

Io so, l’ho sempre detto, che è difficile recuperare 16 anni di inattività della gestione commissariale accompagnata dalla disattenzione, per non dir altro, della classe dirigente calabrese sul tema dei rifiuti.

E’ stato comodo lavarsene le mani, non trattare il tema dei rifiuti. Il solo trattarlo significherebbe sporcarsi le mani e quindi è convenuto a tutti non parlarne. Mi limiterò solo ed esclusivamente -ringraziandolo nell’intervento – alla richiesta formulata dal consigliere Mirabelli sull’inserimento del punto all’ordine del giorno che io chiedo da oltre due mesi, non me ne voglia il presidente Talarico.

So che quando ho parlato di rifiuti in quest’Aula l’ho fatto solo con i giornalisti e lo farò anche stasera perché è proprio attraverso la stampa che voglio parlare ai calabresi per far sapere loro che i rifiuti non sono di Pugliano e che, quindi, la crisi, il caos che abbiamo dietro l’angolo non sarà determinato dalle inadempienze di Pugliano. Vorrei poter riferire ancora una volta al consigliere Principe di quel che ha fatto questo governo regionale, questo assessorato, in poco più di un anno rispetto a quello che non è stato fatto in tutti gli anni di gestione commissariale nella quale gli enti istituzionali hanno dormito.

Dirò solo che la legge regionale in Consiglio da 15 mesi, dall’aprile 2013, cerca di adempiere ad un obbligo normativo, ad una legge nazionale sui servizi pubblici locali del 2011, stabilendo due semplici cose; innanzitutto che i servizi pubblici locali sono di responsabilità dei comuni che li organizzano in consorzio di comuni ed in forma aggregata per raggiungere due obiettivi: un obiettivo è l’economia di scala, ridurre i costi di questi servizi, e l’altro è l’efficienza dei servizi stessi.

In ossequio a questa norma del 2011, il decreto legge 138 e la legge 148 sui servizi pubblici locali, alle Regioni è demandata la responsabilità di individuare gli ambiti omogenei all’interno dei quali creare questi servizi aggregati.

La legge dice che la Regione deve individuare questi ambiti di dimensione almeno in ambito provinciale, non dice altro e si fonda esclusivamente su questo principio.

Ebbene, anche in questa materia la Calabria è l’ultima, tutte le altre Regioni hanno ossequiato questa norma mentre la Calabria arriva fuori tempo massimo tra le altre cose perché c’è un’altra norma, il decreto numero 150 del dicembre 2013, il cosiddetto decreto “milleproroghe”, che statuisce che oltre il 30 giugno 2014 se le Regioni non istituiscono gli ambiti territoriali di gestione dei servizi pubblici locali subentrano i poteri sostitutivi in mano ai Prefetti.

Devo dire con grande rammarico che dal mese di maggio scrivo note ai capigruppo di questo Consiglio regionale e al presidente Talarico per inserire all’ordine del giorno la legge sui rifiuti.

Una volta mi si dice che la norma non è passata dalla Commissione consiliare e quindi, nella seduta di Consiglio regionale del 3 giugno, per evitare l’inserimento dei poteri sostitutivi in mano ai Prefetti ho chiesto in Aula l’inserimento di questo punto all’ordine del giorno e mi è stato risposto che dovevo fare un passaggio in Commissione e che avremmo fatto per la seduta del 25 giugno.

A quella data si è registrata la stessa condizione. Io faccio il passaggio in Commissione consiliare dove viene approvata la proposta di legge, seppur in assenza della minoranza che in questi 15 mesi non ha obiettato, non ha emendato, non ha presentato contributi per migliorarla; devo supporre che essendo questa legge la legge di riordino del sistema di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, ci sia qualcuno che non vuole il riordino, che vuole il disordine. Non solo siamo in regime commissariale, già, perché evidentemente ho parlato a dei sordi quando ho chiesto l’inserimento all’ordine del giorno per ritrovarci a luglio già in regime di commissariamento ad acta ma si pone l’altra questione che farà bloccare da stasera il sistema: da stasera il sistema si bloccherà se non passa un’altra norma presente in questa legge che è quella di utilizzare la contabilità speciale. Siamo fermi con le attività da dicembre 2013 perché, giustamente, il bilancio non dà parere favorevole a nessun atto del dipartimento o dell’ufficio rifiuti perché non c’è copertura finanziaria in bilancio.

Se non si utilizza questa norma per la contabilità speciale che mette il direttore generale nelle condizioni di firmare contratti e di firmare i bandi - che sono pronti da dicembre 2013 sul presupposto che la Regione Calabria e quindi questa contabilità speciale vanta dei crediti ammontanti a 200 milioni di euro e quindi i contratti potrebbero essere firmati -  di far partire le gare, credo che da stasera il sistema si bloccherà e ritornerà il caos.

Ecco perché mi duole chiudere il mio intervento in questi termini: ho sopportato in solitudine questa materia dei rifiuti, in solitudine e senza strumenti finanziari oltre che strumenti normativi.

Mi duole dover dire che, se non viene inserito all’ordine del giorno questo punto che sblocchi il sistema, da domani si registrerà il caos in Calabria, a partire da ora, visto che ho sopportato questo carico di pressioni e depressioni in materia di rifiuti esclusivamente per stima e rispetto nei confronti del presidente Scopelliti. Visto che si è anche sciolto questo vincolo perché Scopelliti non c’è, da stasera devo annunciare che se non viene inserito all’ordine del giorno questo punto e non si sblocca per domani la situazione da stasera rimetto il mandato di assessore regionale all’ambiente nelle mani della Presidente facente funzioni, Stasi, perché non sopporterei seppur per altri 3 mesi che il caos dei rifiuti che porterà la Calabria ad essere sommersa dai rifiuti possa gravare solo ed esclusivamente sulle spalle di Pugliano.

Per questo chiedo al presidente Talarico, così come ha fatto anche per le altre richieste, di portare alla votazione per appello nominale l’inserimento del punto all’ordine del giorno per far sapere alla Calabria chi da domani si assumerà la responsabilità di vedere sommerse di rifiuti le strade di tutta la regione.

PRESIDENTE

Assessore, nella Conferenza dei capigruppo che abbiamo tenuto sull’argomento dei rifiuti mi sembra che ci sia stata una volontà sia da parte della maggioranza sia della minoranza di considerare l’argomento importante e, quindi, tra le questioni urgenti da approvare.

Mi sembra che il consigliere Principe nel suo intervento abbia detto che è disponibile a votare alla unanimità – maggioranza e minoranza insieme – alcune disposizioni della legge indifferibili ed urgenti di cui abbiamo parlato in Conferenza dei capigruppo, per dimostrare la sua disponibilità.

Nessuno ha detto in quest’Aula che si è contrari o si è in disaccordo con l’approvazione del Piano dei rifiuti.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Presidente, mi permetto di chiarire.

PRESIDENTE

Quindi, lei chiede una cosa che nessuno ha detto in quest’Aula. Qui tutti hanno dato disponibilità, se poi lei non la vuole fare, seguiamo il percorso che lei ha tracciato, votiamo ma non ci sarà la maggioranza dei due terzi.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Mi permetto di dire che la legge è composta da 7 articoli.

PRESIDENTE

Deve specificare bene questo aspetto: i 7 articoli sono tutti indispensabili?

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Sono tutti collegati al principio normativo della istituzione degli ambiti territoriali, principio per il quale siamo già in regime di commissariamento e, quindi, non credo che si possa estrapolare nulla da quella proposta anche perché ci sono state decine di sedute di Commissione e non ci sono stati contributi integrativi o emendativi sulla stessa proposta.

PRESIDENTE

Cancelliamo l’intervento di prima e mettiamo in campo l’intervento che ha fatto adesso perché questo è l’intervento che l’Aula e un po’ tutti volevano sentire per capire se gli articoli sono tutti indispensabili oppure no.

Ha chiesto di parlare il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (UDC)

Presidente, intervengo anche io sull’argomento come Presidente della quarta Commissione che ha licenziato, sia pure a maggioranza, il provvedimento di legge in esame. Come è noto – anzi è probabilmente più noto alle cronache di stampa che non forse a tutti i consiglieri regionali – la legge ha avuto una lunghissima gestazione.

Come Presidente di Commissione - confermo quanto diceva l’assessore Pugliano – ho voluto che ci fosse una lunga istruttoria anche sentendo le associazioni ambientaliste, l’Anci e le province proprio per avere un consenso più generale possibile in una terra difficile come la nostra su un argomento sensibile come questo.

Devo dire che alla fine dell’ultima seduta della Commissione ambiente abbiamo licenziato una norma che è stata emendata e voglio ringraziare i colleghi per il lavoro emendativo che ha sicuramente migliorato la norma.

In questa norma esistono due motivi di indifferibilità e di urgenza. Comprendo l’assessore Pugliano e lo giustifico pienamente. Molte cose in questa legislatura e nella gestione dell’assessorato all’ambiente sono proseguite anche per la bonomia, per la disponibilità, dell’assessore Pugliano ma poi nessuno è di acciaio o di ferro e, quindi, ognuno può, ad un certo momento, non avere più i nervi saldi. Non voglio dire che egli non li abbia avuti in questa circostanza, ma sicuramente non ha fatto un intervento conciliativo.

E’ chiaro che il responsabile del dipartimento, che può vedere la Calabria sommersa dai rifiuti, ancora di più domani, in un momento delicato come quello estivo, nel quale dovremmo ospitare i turisti e presentare il territorio in una materia dignitosa, non vive con serenità questa fase.

Questo il motivo della richiesta di cui, per la verità, avevamo anche discusso – io ho partecipato alla  Conferenza dei capigruppo – per cercare di trovare una convergenza sull’ammissione, oggi, in Aula di questa norma, ossia la possibilità di estrapolare quelle norme che hanno i requisiti della indifferibilità e della urgenza, vale a dire la norma sulla creazione degli ambiti territoriali ottimali per la quale sono scattati dal 1° luglio i poteri surrogatori delle Prefetture.

Queste sono preoccupate e stanno chiedendo a gran voce, con una nota pervenuta al Consiglio regionale, di provvedere all’approvazione di questa norma affinché non scattino i poteri surrogatori e questa è l’impalcatura della norma come spiegava l’assessore.

L’altra norma riguarda la contabilità speciale, poiché non si riesce ad impegnare somme per una questione di carattere tecnico per come funziona la contabilità regionale, in mancanza di una norma che riguardi la contabilità speciale.

Voglio chiedere collaborazione ai colleghi con i quali abbiamo lavorato in questi anni in maniera seria e serena, in particolare ai colleghi della quarta Commissione consiliare che spesso hanno dato un contributo decisivo sia anche per aver assicurato la presenza del numero legale – lo dico e lo ammetto con grande chiarezza – sia anche in termini di contributo sereno alla discussione e al dibattito.

Gran parte delle norme sono state licenziate alla unanimità e, probabilmente, anche questa sarebbe stata approvata con voto unanime o quasi, se non ci fossero state le condizioni che oggi viviamo, di chiusura di legislatura.

Non so se sia possibile – lo richiedo all’assessore – estrapolare la norma sulla contabilità speciale, almeno quella, ma l’assessore dice di no. Ma se così non è, chiedo alla minoranza, poiché è necessaria la maggioranza dei due terzi, di darci la possibilità di inserire la proposta di legge all’ordine del giorno della seduta odierna per evitare che ci sia questo mare di rifiuti che sostituisce i mari Ionio e Tirreno.

Questo è l’accorato appello che mi sento di fare ai colleghi non per metterli in difficoltà o con le spalle al muro ma per consentire a questa terra difficile e sfortunata di non aver ulteriori problemi assumendo, consigliere Principe, le responsabilità – me le assumo anche io – su alcuni ritardi nell’approvazione della norma, semplicemente perché non immaginavamo che la legislatura avesse avuto questa conclusione particolare ed avendo la volontà di licenziare una norma che avesse più consenso possibile.

Allora, sulla scorta di quanto dichiarato dall’assessore Pugliano in Conferenza dei capigruppo rivolgo un appello perché anche io avevo convenuto sulla possibilità di estrapolare queste norme consentendo, all’assessore, di continuare a lavorare almeno nella gestione ordinaria.

Se questo non è possibile, per come ci conferma l’assessore, l’appello è di consentire che almeno la norma sia inserita all’ordine del giorno   anche se poi non potrà essere condivisa   per dare la possibilità alla maggioranza di votarla.

Evitiamo, vi chiedo, questo, che da domani, come ci dice l’assessore Pugliano, si blocchino ancor di più gli stabilimenti. C’è una lettera di una società privata che sta lavorando nel settore e che avanza cospicue somme non impegnabili per questa difficoltà.

Evitiamo che ci possa essere un ulteriore blocco ed una ulteriore problematica di questa natura. E’ l’appello accorato che mi sento di fare ai colleghi ai quali dico che, comunque, in tante circostanze sono stati importanti per l’approvazione di norme ed hanno dato un contributo decisivo. Così come oggi, ecco un’altra norma che è stata licenziata dalla quarta Commissione, c’è un accordo che riguarda i piani strutturali comunali, in risposta anche in questo caso ad una richiesta del Presidente dell’Anci che, peraltro, non è di questa parte politica, un accordo ed una disponibilità da parte della opposizione riguardo la proroga dei piani regolatori.

I comuni chiedono a gran voce questa proroga e io non sono d’accordo rispetto alla proroga ma se me la chiedono i comuni è chiaro che l’accetto. Si tratta di una proroga al 31 dicembre per cui oggi approveremo questa norma; mi sento di chiedere ai colleghi un ulteriore sforzo non volendoli per questo mettere in difficoltà su una apertura che ha chiesto anche l’assessore Pugliano. Una apertura su questa norma che è stata licenziata e che, tutto sommato, credo abbia i caratteri della indifferibilità e della urgenza e che quindi possono essere approvati anche per evitare guai peggiori.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Mirabelli. Ne ha facoltà.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

Presidente, avevo iniziato a sollevare il problema su questo argomento, problema che, secondo me,   ed ha ragione l’assessore  va risolto in questa seduta. Finalmente ci troviamo di fronte ad un Piano sui rifiuti, nell’ambito di una situazione di emergenza, che da 15 mesi si rimpalla da una parte all’altra e passa in Commissione alla unanimità dei presenti – probabilmente la minoranza non c’era e molto probabilmente l’ha fatto apposta a non esserci in questo caso specifico perché dopo 15 mesi uno ha tutto il tempo di leggere e rileggere la proposta di legge, di emendarla e di esprimere un voto contrario al fine perché no?  anche di migliorarla.

E’ ovvio che questi sette articoli, come diceva l’assessore, sono intercalati tutti quanti, uno con l’altro, né tanto meno possiamo fare la figura dei soliti ritardatari perché si passa, dopo 17 anni, dal commissariamento all’ordinarietà per andare a finire, a distanza di un anno e quattro mesi, al commissariamento. Facciamo ridere i polli, chiedo scusa.

Non so se questa legge, caro assessore Pugliano, possa essere emendata al meglio in questa fase così contingenziale di grande emergenza, al di là del problema di dover assicurare la copertura finanziaria con questo meccanismo tecnico di bilancio che, stralciando quei due articoli, dà la possibilità di poter pagare tutte queste aziende private che hanno assunto sulla parola - perché non hanno firmato neanche il contratto –  un impegno a disposizione della Regione in un momento ben difficile che vedeva non il centro-destra ma l’intera Calabria, l’intera classe politica calabrese sotto il mirino, additata da tutta la popolazione calabrese per la sua inefficienza in questo settore.

E’ ovvio che di fronte ad una situazione come questa, caro Presidente, al di là dei meccanismi, si tenta in tutti i modi di poter fare la quadratura del cerchio – nella politica si intende perché in matematica non si è ancora riusciti – cercando di addivenire alla maggioranza di oltre i due terzi dei consiglieri disponibili a dare un voto; è ovvio che di fronte ad una situazione come questa si vota per responsabilità considerato che non c’è una proposta alternativa.

Vogliamo fare almeno in questa legislatura una riforma strutturale di un certo tipo? Malvagia non è e diciamolo con molta tranquillità e chiarezza perché non abbiamo avuto segnali differenti, non c’è stata una proposta alternativa.

E questo doveva essere e lo dico al centro-destra perché lì è stata la difficoltà dell’azione amministrativa su tutti i settori. Si è arrivati in ritardo al tentativo di uniformare strutturalmente determinati settori, dai trasporti all’ambiente nel quale c’è, di fatto, un dato incontrovertibile che è quello che nella ordinarietà si è stati, sì e no un anno o un anno o due mesi, questo è.

Allora, è ovvio che di fronte alla mancanza di proposte alternative perché altrimenti uno avrebbe anche potuto aprire un dibattito, caro Presidente,dobbiamo metterci con l’anima in pace e assumerci le responsabilità. Le chiedo nuovamente l’inserimento all’ordine del giorno del punto completo, proposto dall’assessore, con voto per appello nominale perché ognuno si deve prendere la responsabilità.

In questa Calabria ferma, tronca, prona su sé stessa, dalla sera alla mattina, quanto meno su una cosa, l’unica cosa proposta, dobbiamo prenderne atto, ce ne assumiamo la responsabilità e cerchiamo di riportare il tutto alla ordinarietà; così facciamo rientrare anche questo commissariamento, che certamente non depone in termini positivi per l’intera classe politica calabrese, al di là della destra, del centro o della sinistra che ha ben poca importanza, secondo me per i comuni, per gli amministratori, per i cittadini nel momento in cui si troveranno con tanta di quella immondizia come anni or sono e come quasi un anno fa e certamente imprecheranno contro la politica calabrese al di là del colore politico o del partito che lo rappresenta.

Caro Presidente, credo che la discussione in merito in parte si sia conclusa e alla fine della discussione chiedo nuovamente, come è stato sempre fatto in questa Assise, di arrivare ad una votazione sull’inserimento all’ordine del giorno di questo punto con votazione per appello nominale in modo tale da poter capire e sapere chi è favorevole e chi è contrario.

Caro assessore, ho il vago sospetto che il problema non venga dal centro-sinistra ma molto probabilmente il suo vero problema, considerato che non viene sostenuto, è proprio nel centro-destra vista anche la querelle che c’è stata prima sulla sua azione discutibile o poco discutibile – non entro nel merito – dell’azione amministrativa. Perché non vedo il centro-destra   ne ho fatto parte per 4-5 mesi con spirito costruttivo onestamente tanto entusiasta sul rafforzamento di questa sua proposta.

Per cui è ovvio che non è tanto nel centro-destra che deve trovare il capro espiatorio di un blocco ma il voler approvare parte e non tutto di un progetto che, di fatto, nell’articolato è integrato uno con l’altro e, se si vanno a leggere le disposizioni con un minimo di attenzione, ci si rende conto che c’è qualcosa che molto probabilmente non quadra.

Vorremmo sapere da lei, caro assessore, quali sono le motivazioni che rendono così difficile un blocco politico da parte della squadra di maggioranza che lei rappresenti in Giunta perché non riusciamo a capirlo. Questo probabilmente faciliterebbe anche il voto favorevole del gruppo del Partito democratico o di parte del Partito democratico su una questione così importante e ripeto anche così delicata sotto tanti punti di vista.

Caro Presidente, chiedo nuovamente - e concludo - di poter avere la soddisfazione, insieme al collega Tripodi e a tanti altri, di votare per appello nominale l’inserimento all’ordine del giorno di questo punto in modo tale da capire chi è favorevole e chi non è favorevole a questa operazione nel centro-destra o nel centro-sinistra.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Scalzo. Ne ha facoltà.

SCALZO Antonio (PD)

Presidente, credo che la discussione, che è stata anche piuttosto lunga in Conferenza dei capigruppo, abbia visto una condivisione di un percorso per questo tema che oggi dovremmo portare all’ordine del giorno ma che non nasce certo ieri. Non è certamente la mancata presenza di una legge che è la causa di tutti i mali del sistema dei rifiuti in Calabria perché, se così fosse, vorrebbe dire che noi in questi anni non abbiamo capito da dove venissero i problemi più grossi nella gestione, nel ciclo integrato dei rifiuti.

Poiché credo che con una media intelligenza, quella che ognuno di noi, credo, possa avere, si capisca bene che il problema sulla gestione dei rifiuti è un problema che questa Giunta ha esaminato; ho preso più volte atto dell’impegno dell’assessore, ma ogni volta che siamo entrati nel merito della questione su alcuni aspetti non abbiamo avuto la stessa impostazione in un settore così delicato. Credo che sia mancata la programmazione, soprattutto del sistema del porta a porta, perché noi abbiamo fatto passi indietro in questi anni in questo settore.

Oggi si vuole arrivare alla determinazione che il crocevia di tutto è la legge che dovremmo approvare.

Badate: intervengo anche dopo aver ascoltato il Presidente della quarta Commissione di cui condivido gran parte della impostazione e credo che se questa legge è arrivata a questo punto non è colpa, certamente, né dei componenti del Partito democratico in Commissione né del gruppo nella sua interezza, dei suoi rappresentanti o dei suoi colleghi.

Abbiamo dato sempre una grande importanza a questo tema e nei momenti cruciali ed importanti abbiamo dimostrato senso di responsabilità soprattutto nell’interesse dei cittadini. Ma oggi stravolgere il senso delle cose – capisco che sia un momento particolarmente delicato – credo che non sia accettabile.

Credo che ci possa essere una via d’uscita che era un po’ quella che è venuta fuori dalla Conferenza dei capigruppo. Certamente i ritardi che si sono avuti per l’approvazione di questa legge, ne conosciamo sia i tempi che le modalità, non sono certamente ascrivibili al lavoro della Commissione e dei suoi componenti. Ma allora, rispetto a queste tematiche, se la Conferenza dei capigruppo ha un valore, ritengo che quanto deciso possa essere portato avanti fino in fondo sulla condivisione di un percorso, perché sulle altre questioni relative alle stesse problematiche e agli stessi dubbi che sono stati posti poc’anzi in merito alla proroga richiesta dall’Anci, pur in presenza di perplessità, dubbi e motivazioni, si è arrivati a determinazioni.

Così come altrettanto importante credo sia la questione sollevata dal collega Chiappetta sul problema che pone il patto per la salute e che mette in ginocchio un sistema, che non è un sistema di chi è al di sotto di una certa soglia di accreditamento nella Regione Calabria, ma mette a sistema anche una fetta importante di assistenza nel sistema salute.

Allora su questi temi importanti, sia in Commissione che qualche ora fa in Conferenza dei capigruppo, abbiamo, con senso di responsabilità, affermato che insieme avremmo trovato una soluzione, compresa quella sui rifiuti.

Ma quando in Consiglio viene stravolto questo che è stato un ragionamento approfondito e si pensa che possa esserci, da parte di componenti di questo Consiglio, del gruppo, della minoranza, del Partito democratico, la volontà di non arrivare alla approvazione non è accettabile e noi lo ribadiamo ancora una volta.

Lo dico al presidente Talarico che era in Conferenza dei capigruppo, lo dico al collega Gallo. Noi abbiamo dato la disponibilità ad approvare queste norme ma non mi si venga a dire che è un dogma assolutamente immodificabile perché se si modifica una virgola, un articolo, è a rischio il sistema.

Il fallimento del sistema dei rifiuti è purtroppo qualcosa di cui dobbiamo prendere atto, caro assessore, e di fronte a questo penso che se noi responsabilmente facciamo su questa legge dei dovuti approfondimenti e accorgimenti possiamo alla unanimità approvarla nella prima occasione possibile, che mi sembra sia stata individuata dal presidente Talarico nel 4 agosto. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Principe. Ne ha facoltà.

PRINCIPE Sandro (PD)

Presidente, noi siamo il gruppo del Partito democratico ma, sinceramente, esser tirati per la giacca sotto il profilo istituzionale dà anche fastidio e ci sono modi e modi per affrontare una discussione. Vorrei che lei ricordasse alcune cose all’assessore Pugliano che non può venire in Aula a fare il Presidente della Cassazione a sezioni unite e ad impartire lezioni.

Almeno per la parte che ci riguarda, sui rifiuti non abbiamo nessuna lezione da apprendere perché in tempi archeologici non sospetti siamo stati in grado di far cose che poi qualche Giunta di centro-destra ha smontato.

Ma la cosa che non è tollerabile sotto il profilo istituzionale è che noi perdiamo ore ed ore in conferenza dei capigruppo per cercare di trovare una soluzione a problemi delicati, usciamo dalla Conferenza con l’intesa di trovare un testo – che io per la verità non ho letto – su cui convenire, da estrapolare da questo fantasmagorico Piano dei rifiuti dell’assessore Pugliano, che sarà la quinta essenza della scienza in materia, per risolvere il problema.

Noi abbiamo dimostrato una grande responsabilità al riguardo. Parliamoci chiaramente: se questo piano nella sua completezza non è arrivato in Aula non è certamente una responsabilità della minoranza.

Forse l’assessore Pugliano ha dimenticato che in questa tavola c’è una maggioranza e quindi quando, indignato, ha parlato di 16 mesi di ritardo penso che si riferisse innanzitutto a voi e scusatemi se dico questo. Vuol dire che ci sono state delle problematiche e che questo testo poneva dei problemi se è rimasto all’approfondimento della Commissione per tanti mesi, salvo essere paracadutato in Aula nel momento in cui il Consiglio è stato congedato.

A questo punto, caro Presidente, le chiedo un intervento dall’alto della sua autorità perché quando lei riunisce la Conferenza dei capigruppo - e lo fa per sbrogliare questioni difficili sotto il profilo istituzionale - gli assessori interessati farebbero bene a partecipare.

Apprezzo il presidente Gallo che pazientemente ha partecipato alla Conferenza dei capigruppo e la stessa cosa non posso dire dell’assessore Pugliano. Quindi c’è già un problema istituzionale di funzionamento di questo Consiglio e non si può venire in Aula a fare la minaccia dell’appello nominale perché, a questo punto, mi viene qualche sospetto. Io sono cattolico ma non sono stato mai un cattolico andreottiano, sono un socialista cattolico.

Andreotti ci ha insegnato che a pensar male a volte non si fa peccato ma si coglie nel giusto.

Allora, Presidente, la pregherei insieme ai dirigenti di questo Consiglio di illuminarmi su un punto: se un piano di questa natura normalmente deve prevedere il ricorso a contabilità separate. Io non credo ci sia in tutto il sistema regionale italiano un precedente in cui un provvedimento legislativo di carattere generale prefigura la contabilità separata.

Facendo l’andreottiano, se l’assessore Pugliano, insomma, mi dice di fare l’andreottiano che volete che io faccia? Faccio l’andreottiano.

Non credo che ci sia un provvedimento di carattere generale che prefiguri una contabilità separata. Allora questo cosa vuol dire? Vuol dire che l’amministrazione Scopelliti non ha previsto negli strumenti finanziari generali la copertura di questo servizio ed il direttore generale del servizio si oppone a mettere la sua firmetta per pagare le imprese perché non c’è la copertura di bilancio.

Cerchiamo allora di abbassare un po’ le ali quando si parla di quest’Aula e di avere rispetto della minoranza, perché questo è un provvedimento di carattere generale atipico perché contiene una contabilità separata che consentirebbe al dirigente, grazie al voto di quest’Aula, di non guardare il bilancio ma di firmare le liquidazioni a chi ha un credito in questa materia verso la Regione.

Non è un atto di poco conto, caro assessore Pugliano, qui andiamo al di là della potestà legislativa ed entriamo, di forza, con i piedi di un elefante negli aspetti di carattere amministrativo.

Questo ragionamento per dire: era troppo chiedere alla Giunta e al Presidente del Consiglio di estrapolare aspetti emergenziali che vorremmo leggere per capire anche dove si va a parare perché ognuno ha il diritto di avere consapevolezza e coscienza delle cose che vota? Noi abbiamo il diritto-dovere di avere consapevolezza e coscienza delle cose che votiamo.

Per cui, caro presidente Talarico, non so se sia il caso di sospendere per qualche minuto la seduta di Consiglio e verificare se ci viene proposto un testo valutabile. Se questo testo nella nostra valutazione non dovesse esser idoneo ad avere un voto favorevole, rimaniamo nella posizione di non poter approvare questo provvedimento di carattere generale questa sera.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Naccari Carlizzi. Ne ha facoltà.

NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)

Presidente, non aggiungo nulla circa il voto del gruppo che è stato già chiarito sia dal Presidente del gruppo che dal vice capogruppo.

Le chiedo cortesemente di far distribuire il testo perché spesso si fanno discussioni senza avere neanche il testo di fronte e anche noi, che non siamo componenti della quarta Commissione, gradiremmo sapere di cosa si tratta.

Tuttavia mi consenta una richiesta che credo sia legata al punto che stiamo discutendo.

Qualche mese fa con provvedimento rubricato 567/9^ assieme ad alcuni consiglieri abbiamo presentato una richiesta per l’istituzione di una Commissione di inchiesta sulla gestione dei rifiuti in Calabria.

Mi sembra che la discussione di oggi metta in evidenza come quella richiesta, che è stata incardinata alla prima e alla seconda Commissione, sia fondamentale per capire cosa sia successo in Calabria,. atteso che dalle parole dell’assessore abbiamo avuto contezza in quarta Commissione – in quella occasione mi sono recato per poter comprendere qualcosa pur non essendo, ripeto, componente della Commissione – che non si ha cognizione di ciò che è il consuntivo della spesa effettuata dalla gestione commissariale dal 2012 ad oggi.

Se sbaglio, l’assessore mi correggerà.

Credo che questa richiesta sulla Commissione di inchiesta sia fondamentale e mi meraviglio che non si sia arrivati ad un elemento di maggiore chiarezza, sia all’interno che all’esterno del Consiglio, visto che le vicende superano la dimensione anche amministrativa e probabilmente anche la competenza legislativa della Regione Calabria.

Non ho capito, peraltro, alcune valutazioni dell’assessore che improvvidamente le ha rivolte anche alla opposizione quando l’unica certezza che noi abbiamo è che dopo una gestione commissariale con i commissari nominati di fatto dal Presidente della Regione - perché basta vedere i nomi, i soggetti e le qualifiche che avevano per comprendere che erano esponenti di quella corrente di pensiero denominata “Modello Reggio” - questa maggioranza ha deciso di non portare in Aula il provvedimento sui rifiuti.

Mi pare che ci si trovi dinanzi ad una situazione nella quale l’opposizione acconsente ad approvare quegli aspetti che potrebbero determinare - alla luce del disastro svolto fino ad ora - un elemento di superamento di alcuni problemi.

Abbiamo assistito qualche settimana fa, nell’ultima seduta del Consiglio, ad una pantomima imbarazzante per qualsiasi Paese che aspiri alla democrazia, che è stata la protesta dei sindaci che hanno contestato un provvedimento dirigenziale che, contravvenendo ai principi del diritto con le norme regionali e quelle nazionali, fissava, triplicava i costi del servizio e le tariffe per quanto riguarda i comuni.

Abbiamo assistito anche alla fissazione di tariffe in pieno contrasto con quelli che sono i criteri che dovrebbero premiare i comuni che vanno verso la raccolta differenziata e chiaramente scoraggiare quelli che rimangono fuori da questo tipo di percorso.

Addirittura l’assessore in passato ci ha anche detto che quel decreto era una raccomandazione cioè non si è capito, perché qui i decreti vengono fatti per fare affermazioni politiche ma su questo non spendo altro.

So che l’assessore nella sua valutazione ci dirà un fiume di parole, né noi facciamo cadere sulla sua persona la responsabilità per ciò che è avvenuto, tuttavia qualcuno sarà responsabile per la situazione complessiva.

La minoranza più che esser disponibile a votare alcuni articoli di questa legge non so cosa possa sinceramente fare. Certo c’è una colpa politica che ricade su di noi ed è quella di non aver vinto le scorse elezioni. Quella è sicuramente una colpa che l’assessore può sottolineare ma, al di là di non aver vinto le elezioni e non aver individuato dei protagonisti differenti, io sinceramente non so quale responsabilità possa avere la minoranza.

Concludo, Presidente, richiedendole formalmente – siccome questa è una questione veramente grave – di farci comprendere come sia possibile che la Commissione di inchiesta su centinaia di milioni di euro dei calabresi sprecati e che l’assessore chiaramente con alcune affermazioni, devo dire coraggiose se non addirittura temerarie, ha affermato nel momento in cui ha sostenuto che è a rischio il quadro ed il sistema, non sia stata costituita.

Ma io vorrei sapere quale sistema è a rischio? Quello degli 80 milioni di euro spesi ogni anno per portar fuori dalla Calabria i rifiuti? Se è quello della non conoscenza della spesa realizzata dalle gestioni commissariali? Se è quello della sanatoria da realizzare con leggi regionali per scelte probabilmente che non sono compatibili con la contabilità ordinaria? Questo sinceramente non lo so ma, ripeto, mi fa anche piacere il garbo dell’assessore che ha rivolto un pensiero al presidente Scopelliti sostenendo di non essersi dimesso per un atto di stima e solidarietà nei confronti dell’ex presidente Scopelliti che, tuttavia, è il soggetto che ha condotto questo processo politico e che è intervenuto nel commissariamento come tutti sappiamo in maniera diretta.

Sinceramente per miei grandi limiti sono molto più confuso che persuaso e ritengo che alla fine le cose si possano descrivere solamente con quei proverbi della nostra tradizione popolare che dicono che “il bue dà del cornuto all’asino” perché molto spesso solo con dei proverbi di saggezza antica si possono descrivere le cose incomprensibili che sentiamo in questo Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Prego, assessore.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Intervengo perché capisco che il consigliere Naccari sia già sul campo a riscaldarsi non so per quale partita e capisco anche che il consigliere Principe sia abituato a dar lezioni anche su materie che non mastica.

Per riportare all’ordine le cose ricordo, intanto, al consigliere Principe che qualcuno mi ha insegnato per educazione di non presentarmi mai a casa di altri senza essere invitato. Per partecipare alla Conferenza dei capigruppo avrei dovuto esser invitato visto che per mia educazione arrivo sempre molto prima in ogni iniziativa alla quale partecipo.

Sono stato più volte chiamato mentre la Commissione lavorava, ma nessuno mi ha detto “guarda che la Conferenza dei capigruppo ti vuole partecipe”.

Mi ero limitato ad indirizzare più alla maggioranza la responsabilità del ritardo e dell’assenza, anche oggi, all’ordine del giorno. Ho fatto, poi, pervenire al presidente Talarico la richiesta formale di inserimento all’ordine del giorno, da parte dell’Anci a firma del sindaco Vallone, Presidente del Partito democratico, che ringrazio per aver sollecitato a mettere all’ordine del giorno questo punto il presidente Talarico che mi ha chiesto:-“Se non c’è qualche altro soggetto, qualche altra istituzione che mi sollecita l’indifferibilità e l’urgenza di questa discussione io non mi voglio prestare ai fuochi della minoranza”-.

Ho pregato il sindaco Vallone che conosce molto meglio del consigliere Principe e del consigliere Naccari la materia, l’ho detto in replica ad una nota del consigliere Principe che sicuramente vorrà parlare ancora una volta dopo di me - perché è stato abituato dalla Presidenza di questo Consiglio ad avere l’ultima parola sempre per fatto personale e sempre che deve chiudere lui - con saccenza, con presunzione a dare lezioni.

Inviterei il consigliere Principe a dire se ha letto un articolo di questa proposta di legge, perché non sa, quando dice che vuole estrapolare le questioni urgenti, di che tratta questa proposta di legge.

L’ho già detto, le questioni sono due: una è l’impalcatura della costituzione degli ambiti territoriali perché la legge non assegna alla Regione la responsabilità della gestione dei servizi pubblici locali ma la legge demanda ai comuni e ai sindaci. Solo per questi ritardi la Regione sta trattenendo a sé la gestione di questa gestione. Poi che faccia non solo sui rifiuti ma faccia lezioni anche di bilancio parlando di contabilità parallela lui che si definisce andreottiano per questo motivo, quindi a mettere il dubbio.

Nessun dubbio: parli con nome e cognome se ha dei dubbi. Non c’è alcun dubbio sulla contabilità speciale, le spiego io cosa significa contabilità speciale.

La contabilità speciale è quella di derivazione della gestione della Presidenza del Consiglio dei ministri che dà la possibilità di un bypass per aggirare i problemi che formalmente crea il bilancio regionale perché si deve attenere a verificare se su un atto quale quello dei contratti ai privati che vale due milioni possa essere onorato e quindi che ci siano quei due milioni in bilancio e il bilancio dice formalmente che ci sono zero euro su quel capitolo.

Ecco che il dipartimento, l’ufficio rifiuti non può dar seguito a questi contratti.

La contabilità speciale per il 2013 l’aveva ricevuta il dipartimento, per il 2014 l’ha ricevuta da aprile mentre si era già utilizzato il bilancio regionale che crea questo blocco, questo fermo che stiamo cercando di risolvere per dar la possibilità di mandare avanti i servizi.

Non ho detto che addebitavo al centro-sinistra ma il consigliere Scalzo dopo 15 mesi di trattazione in Commissione di questa proposta di legge non ho saputo far altro che presentare alla proposta un semplice emendamento di un rigo per modificare il numero di ambiti previsti nella proposta “si propone anziché 5 collegi il farne 3”; gli ambiti provinciali che ci sono in questa proposta di legge non li ha scelti Pugliano ma i sindaci della Calabria alla unanimità.

Questo è l’unico emendamento che ha presentato.

Poi per il consigliere Naccari l’ho già fatto ma lo devo rifare affinché non passi come verità la sua verità perché dice a me che sono uno molto prodigo a parlare; chi mi conosce sa che parlo solo quando sono interrogato, non parlo quando non sono interrogato.

Che lui possa dire ad altri che si è molto prodighi a parlare lo faccia dire al veterinario che realmente il motto che “il bue dice cornuto all’asino” non può passare in questo Consiglio. Lo dice il veterinario che conosce molto meglio sia il bue che l’asino.

Sulla materia della tariffa ha detto di nuovo, è ricascato nelle menzogne che aveva già detto una volta. La tariffa che era stata proposta dal dipartimento era la tariffa che usciva fuori dal conto economico. Lei che ha fatto l’assessore al bilancio, queste sono nozioni elementari per stabilire che ci deve essere equilibrio di bilancio tra quelli che sono i costi e quelle che sono le entrate.

Se il costo è di 100 milioni in entrata deve arrivare 100 milioni.

(Interruzione)

Ho detto quello che è in programma.

Ecco la democraticità dei soggetti. Io ho lasciato parlare. Ho parlato di tariffa per dire che questa è una tariffa che esce fuori da questo equilibrio tra costi ed entrate e se è stata spostata al 2015 nei prossimi giorni approveremo con atto di Giunta la tariffa per il 2015 ma non potrà mantenere buchi di bilancio.

Noi dobbiamo coprire comunque i costi, un’altra falsità.

Gli 80 milioni per portare i rifiuti fuori hanno riguardato un bando che prevedeva, intanto, un anno di trasporto di rifiuti fuori dal Paese Italia, gara che poi non è stata aggiudicata e ancora si parla di questi 80 milioni; così come falso è il concetto che non si premia chi fa raccolta differenziata, anzi si penalizza.

Legga le relazione che è stata ritirata rispetto alla tariffa che aveva presentato il dipartimento dove c’erano le fasce di premialità per chi fa raccolta differenziata, così come ci sarà la prossima che sarà approvata in Giunta perché riteniamo che attraverso gli strumenti che stiamo mettendo in campo diversamente da quelli del passato quando – rinnovo il concetto alla memoria che non c’è più del consigliere Principe – un anno fa ebbe a dire che dovevo stare attento a dire cose non vere quando ho detto che il suo governo regionale che aveva attivato la programmazione dei fondi…

PRESIDENTE

Assessore Pugliano….

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Chiudo, chiudo…

PRESIDENTE

Altrimenti facciamo domani mattina.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Il suo governo non ha lasciato un euro nella programmazione 2007-2013.

Allora lui in replica per fatto personale ha detto che erano bugie le mie.

PRESIDENTE

Assessore Pugliano!

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Ho finito, Presidente.

Lui ricordava che c’erano 47 milioni nei fondi 2007-2013, aveva preso fischi per fiaschi e lo confermo. C’erano zero euro in quella programmazione e quindi non voglio persuadere nessuno né tanto meno il consigliere Naccari.

Io dico che corretta è la richiesta di avere in mano la proposta di legge e verificherà lui che i 7 articoli sono solo la costituzione degli ambiti territoriali e quindi non c’è la possibilità di togliere l’articolo 1 lasciando l’articolo 3 o l’articolo 5. Sono tutti correlati e quindi delle due l’una: o si hanno a cuore le sorti della Calabria in tema di rifiuti per i prossimi mesi o non si ha a cuore la Calabria.

Richiedo, quindi, di nuovo la votazione per appello nominale per l’inserimento del punto all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Morrone. Ne ha facoltà.

MORRONE Ennio Giuseppe (Forza Italia)

Senza dubbio le argomentazioni che ha posto l’assessore Pugliano sono molto importanti e ci fanno riflettere. D’altronde le osservazioni fatte dal consigliere Principe ci fanno anche riflettere.

Propongo, Presidente, intanto una inversione all’ordine del giorno iniziando subito con l’assessore Mancini. Nelle more approfondiremo le argomentazioni in separata sede in modo da arrivare in breve ad una conclusione spero positiva del tutto. Vi ringrazio.

PRESIDENTE

Se siamo d’accordo pongo in votazione la proposta del consigliere Morrone che è quella di proseguire con l’ordine del giorno attuale e nel frattempo andare ad approfondire queste questioni tecniche e se c’è la condivisione di poterle poi approvare.

(Interruzione)

Per fatto personale? Ha chiesto di parlare il consigliere Principe. Ne ha facoltà.

PRINCIPE Sandro (PD)

Presidente, a me dispiace dover fare in quest’Aula interventi che dovremmo evitare ma nel mio intervento non mi pare di aver voluto propinare a chicchessia – o come diceva Totò né a Chicco né a sia – delle lezioni.

Ho chiesto dei chiarimenti che non sono venuti e mi sono un po’ offeso per un modo di procedere istituzionale nel quale si intravede – c’è stata conferma anche poco fa – una sorta di ricatto, non vorrei dirlo, ma di minaccia mentre si fa una discussione per affrontare e risolvere un problema di decisione attraverso l’appello nominale.

Chiedevo a lei quindi nessuna lezione né la volontà di parlare per ultimo, forse il signor assessore si è confuso con altri che hanno sempre preteso di parlare per ultimi in quest’Aula anche quando c’erano state le repliche del governo e le dichiarazioni di voto. In nessuna Assemblea del mondo questo è successo e quindi l’assessore Pugliano evidentemente si riferiva ad altre situazioni quando ha parlato di voler l’ultima parola che di solito è cosa che vogliono i bambini. Sono passati tanti anni ormai e non è questo il problema.

Però esser offesi con un atteggiamento che non dovrebbe far parte del garbo istituzionale, esser noi di minoranza accusati di non aver richiesto la presenza del governo alla Conferenza dei capigruppo… non mi risulta che noi convochiamo alla Conferenza dei capigruppo la presenza del governo; debbo ritenere che questa censura fosse rivolta alla sua persona e non certo a noi della minoranza e quindi fare tutta una filippica rispetto ad un intervento forse troppo dignitoso per esser stati tirati per la giacca ed era doveroso esser dignitosi senza aver avuto la pretesa di impartire lezioni quando lezioni non si vogliono impartire a nessuno, tanto più a coloro i quali vogliono sviare le questioni e portare la discussione su un altro piano.

Non capisco e certamente non masticherò di rifiuti perché nella vita ci siamo occupati di tutto tranne che di rifiuti ma vorrei capire la differenza che c’è tra una contabilità separata ed una contabilità speciale.

Qui siamo a livello dei ragazzini di scuola elementare: ci appigliamo ad una formalità.

La contabilità speciale è una contabilità separata e nel momento in cui siamo entrati nella ordinarietà delle funzioni evidentemente c’è un buco che questa Giunta non ha coperto perché su questo punto non c’è stata alcuna risposta da parte del Governo. Buco che avrebbe fatto bene a coprire con un assestamento di bilancio.

Cioè la fretta di chiedere l’inserimento di questo punto dopo 16 mesi – in questo senso il mio era un intervento andreottiano – forse nasconde il nervosismo di dover dare copertura a determinate partite di natura finanziaria.

Siccome questo problema potrebbe esserci dal momento che, a parte le contumelie, non sono venute risposte al riguardo noi vorremmo vederci chiaro. Non si tratta né di nomi né di “cagnomi” per usare sempre il linguaggio di Totò perché io non mi permetto di far insinuazioni di questo tipo. Io ho fatto un ragionamento generale, i “cagnomi” non c’entrano con questo discorso. C’entra di sapere approvando questo provvedimento generale cosa succede in materia finanziaria.

MORRONE Ennio Giuseppe (Forza Italia)

La mia proposta andava in questa direzione.

PRINCIPE Sandro (PD)

La proposta del consigliere Morrone è accettata.

PRESIDENTE

Penso che la proposta sia molto saggia e possiamo procedere a votare la proposta che è quella di aggiornare tutti i punti che sono stati posti in discussione successivamente ai primi due punti che sono quelli che riguardano il Por Calabria e che pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 284/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione della strategia regionale per l'innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di POR Calabria FESR e FSE 2014-2020”
Proposta di provvedimento amministrativo numero 285/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per il periodo 2014-2020 - cofinanziato dal FEASR - e inoltrato alla Commissione Europea”

PRESIDENTE

Proseguiamo subito con i primi due punti all’ordine del giorno che riguardano la proposta di provvedimento amministrativo numero 284/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione della strategia regionale per l'innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di POR Calabria FESR e FSE 2014-2020” e la proposta di provvedimento amministrativo numero 285/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per il periodo 2014-2020 - cofinanziato dal FEASR - e inoltrato alla Commissione Europea”.

Il consigliere Imbalzano, relatore, ha facoltà di svolgere la relazione per entrambi i punti di cui è relatore.

IMBALZANO Candeloro, relatore (Scopelliti Presidente)

Signor Presidente, colleghi consiglieri, come stava anticipando anche lei, la relazione che andrò ad illustrare riguarderà congiuntamente sia il documento di orientamento strategico per la programmazione dei fondi di coesione sia il programma operativo plurifondo Fesr-Fse 2014/2020.

Voglio ricordare che il provvedimento relativo al Por perviene a questo Consiglio ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale numero 3 del 2007 e che, con questo provvedimento, verranno avviate le fasi di negoziato al termine delle quali il programma ritornerà per la definitiva approvazione in Consiglio regionale.

Ricordo, inoltre, che l’autorità regionale che verrà designata per condurre le fasi di negoziato dovrà agire, ai sensi di legge, sulla base degli indirizzi che questo Consiglio regionale andrà a definire e tenendo costantemente informato lo stesso Consiglio sull’andamento delle procedure di negoziato, indicando in dettaglio le modifiche richieste dagli enti cofinanziatori (Stato e Unione Europea).

Voglio, inoltre, rammentare che la delibera di Giunta regionale, numero 295 del 15 luglio 2014, contiene la dichiarazione di indifferibilità per l’assunzione del provvedimento poiché - leggo testualmente - dal dispositivo della delibera stessa “di dare atto che la scadenza del 22.07.2014 è indifferibile al fine dell’approvazione del Por da parte della Commissione europea entro sei mesi dalla presentazione ai sensi dell’articolo 29 paragrafo 4, del regolamento UE 1303/2013”.

Agli atti della seconda Commissione era pervenuto il documento di strategia adottato dalla Giunta regionale che viene più volte richiamato nel Programma operativo regionale FESR e FSE e che voglio ricordare trovava una strutturazione in undici obiettivi tematici che riprendono le indicazioni fornite nei nuovi regolamenti comunitari 2014-2020 e nel quadro strategico comune approvato in sede europea.

Il programma operativo plurifondo FESR/FSE si confronta con questi undici obiettivi tematici ed è strutturato in altrettanti Assi di intervento che danno struttura e contenuto alla strategia regionale di sviluppo. Per ciascun Asse di intervento il programma plurifondo Fesr-Fse indica le priorità di investimento, gli obiettivi specifici e le azioni da sostenere nell’ambito della priorità di investimento.

Stante la stretta interconnessione tra il Dos ed il Por, anche al fine di evitare sovrapposizioni e ripetizioni negli argomenti, ho ritenuto utile proporre una prima visione integrata di questi due documenti regionali partendo da una lettura degli obiettivi tematici indicati nei regolamenti comunitari.

Il primo obiettivo riguarda il rafforzamento della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione. Questo settore è stato oggetto di analisi nel DOS dove, nell’analizzare i principali dati relativi alla ricerca, si evidenzia che la spesa regionale si mantiene su livelli assai inferiori rispetto alla media nazionale (1,3 per cento) ed europea (2,03 per cento). La ricerca effettuata in Calabria viene definita come “ricerca senza innovazione” in quanto la stessa non trova sbocchi successivi nel sistema produttivo.

Per superare tali criticità il programma operativo plurifondo assume come priorità di investimento alcune azioni sia sul versante dell’offerta - per potenziare l’infrastruttura per la ricerca e l’innovazione - sia sul versante della domanda, promuovendo gli investimenti delle imprese nella ricerca, sfruttando le possibili sinergie con i centri di ricerca ed il sistema dell’istruzione superiore. Gli investimenti programmati sono legati alla strategia regionale di specializzazione intelligente che sembra rappresentare l’elemento di novità del programma e sulla quale chiediamo al Dipartimento di informare il Consiglio regionale, magari in sede di conclusione del dibattito sui suoi contenuti.

Il secondo obiettivo tematico, denominato Agenda digitale, è il risultato dei due programmi adottati dall’Unione europea - Agenda digitale Europea - e dall’Italia l’Agenda digitale Italiana, diretti a sfruttare il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per accrescere l’occupazione e migliorare la qualità della vita.

In questo contesto il DOS indica come prioritaria la realizzazione del progetto banda larga ed ultra larga già avviato nel precedente periodo di programmazione, così come propone di costituire un network regionale per la digitalizzazione dei processi amministrativi e la diffusione dei servizi digitali per cittadini ed imprese.

Il terzo obiettivo tematico riguarda la competitività dei sistemi produttivi. Il Dos indica le direttrici che l’Unione europea e lo Stato italiano hanno assunto nell’accordo di partenariato e che mirano a ricondurre lo sviluppo dei sistemi produttivi alla strategia regionale per la specializzazione intelligente.

Il programma operativo plurifondo assume quattro priorità di investimento, di cui due dirette a rafforzare la capacità delle imprese di penetrare sui mercati extra regionali, per internazionalizzare le proprie combinazioni produttive. Le restanti due priorità di investimento sono rivolte a sostenere le imprese in tutte le fasi del ciclo di vita tipiche di un’iniziativa imprenditoriale: dalla generazione dell’idea, allo start-up, alla fase di crescita accompagnata da investimenti in nuova capacità produttiva, alla fase di consolidamento per supportare i processi di riqualificazione ambientale dei sistemi produttivi.

Il quarto obiettivo tematico è dedicato all’energia sostenibile ed alla qualità della vita. Il Dos, anche per questo settore, riporta gli impegni che lo stato italiano ha assunto con l’Ue nell’accordo di partenariato che sono diretti primariamente a ridurre le emissioni di carbonio, ad aumentare la quota di consumo energetico coperta da fonti rinnovabili, ad un più generale miglioramento dell’efficienza energetica misurata in termine di riduzione del livello dei consumi e di miglioramento delle reti di distribuzione.

Su questi temi si confrontano le quattro priorità di investimento indicate nel Programma operativo plurifondo che sono dirette a: promuovere la mobilità urbana multimodale; efficientare le reti di distribuzione dell’energia; ridurre i consumi energetici degli edifici pubblici e le emissioni delle imprese attraverso l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il quinto obiettivo tematico è dedicato alla previsione e gestione dei rischi ambientali ed al tema del cambiamento climatico.

Le direttrici degli interventi per la Calabria si aggregano intorno alla gestione di cinque fattori di rischio: idrogeologico (frane ed alluvioni), erosione costiera, rischio incendi, rischio sismico, rischio desertificazione.

In particolare per il rischio idrogeologico, si prevede la messa in sicurezza dei territori più esposti con una corretta gestione del territorio ed una manutenzione straordinaria del reticolo idrografico. Analoghi interventi di messa in sicurezza del territorio, dal rischio di erosione costiera e dal rischio sismico, verranno posti in essere nella nuova programmazione.

Il sesto obiettivo tematico è dedicato alla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali. Il Dos si articola in cinque settori: rifiuti, acque, risorse naturali, beni culturali e sistema turistico.

In corrispondenza di queste tematiche il Por da parte sua assume cinque priorità di investimento. Due di queste priorità: rifiuti e gestione del ciclo delle acque, sono dirette ad adeguare i settori agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione europea.

Una terza priorità interviene sulla qualificazione dell’ambiente urbano, per ridurre l’inquinamento atmosferico, l’inquinamento acustico e rivitalizzare le città e le aree dismesse.

Una quarta priorità di investimento è dedita alle risorse naturali laddove il programma interviene per arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina.

Una quinta priorità si propone di valorizzare i beni culturali ed il sistema turistico calabrese.

Rispetto poi, al settore turistico, il Dos fissa l’obiettivo di migliorare la competitività e l’attrattività delle destinazioni turistiche attraverso lo sviluppo di un’offerta integrata mare-monti nonchè di risorse culturali e ambientali. Su questo argomento chiedo in particolare all’assessore al ramo di relazionare sui contenuti del programma.

Con riferimento al settimo obiettivo tematico: mobilità sostenibile di persone e di merci, il Dos ricostruisce le indicazioni contenute nell’accordo di partenariato volte a migliorare il sistema ferroviario, portuale ed aeroportuale, ed i collegamenti sul territorio regionale tra reti principali ed aree interne e rurali.

Rammentando quanto già più volte relazionato in questo Consiglio. dal Dirigente generale del Dipartimento programmazione voglio ricordare che la parte relativa alla infrastrutturazione primaria, stradale e ferroviaria peserà maggiormente sulle risorse provenienti dai fondi Fas. Nel Por graveranno interventi più legati alla realizzazione dei nodi secondari e diretti alla sostenibilità ambientale dei sistemi di trasporto.

Il Por prevede quindi due priorità di investimento da una parte migliorare la mobilità regionale per mezzo dei collegamenti dei nodi secondari e terziari all’infrastruttura della Ten-t; dall’altro sviluppare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell’ambiente.

L’ottavo obiettivo delineato dal Dos – certo uno dei più importanti – riguarda l’occupazione e si collega alla strategia nazionale che si articola nei seguenti interventi: riforma dei servizi per l’impiego; promozione dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità; percorsi di alternanza istruzione/formazione lavoro; diversificazione attività economiche in aree rurali.

A fronte di queste indicazioni del Dos, il Por prevede quattro priorità di investimento che propongono per un verso interventi per favorire l’occupabilità delle persone che non hanno accesso al mercato del lavoro, per altro verso sostengono l’adattamento dei lavoratori e delle imprese ai cambiamenti tecnologici e la modernizzazione dei servizi pubblici e privati di promozione dell’occupazione.

L’obiettivo tematico nove si propone di attuare politiche regionali di contrasto alla povertà. Su questo obiettivo vi è l’indicazione della Unione europea di destinare almeno il 20 per cento delle risorse del fondo sociale europeo per il contrasto ai fenomeni di povertà che in Calabria interessano il 27 per cento delle famiglie calabresi.

Il Dos individua, in questo settore, un complesso di interventi variegato che vanno dal sostegno al reddito ad azioni per l’inserimento lavorativo e di creazione di nuova occupazione e di forme di imprenditoria nel privato sociale destinate a particolari categorie di soggetti come minori o vittime di violenza e di beni come i beni confiscati.

Nel corrispondente asse prioritario il Por presenta sei priorità di investimento per l’inclusione attiva, i servizi e le infrastrutture sociali e sanitarie, le comunità emarginate.

Il decimo obiettivo “istruzione e formazione” contiene alcune indicazioni che provengono dall’accordo di partenariato volte  alla costruzione di un sistema integrato nelle sue componenti e più legato ai fabbisogni espressi dal mondo produttivo. Le azioni previste vanno nella direzione di intensificare i rapporti tra scuola, formazione e mondo del lavoro, di agire sulle competenze individuali sia in ambito scolastico che universitario anche favorendo la mobilità nazionale ed internazionale dei formandi e di contrastare la dispersione scolastica.

Il Por prevede quattro priorità di investimento posizionate sulle problematiche dell’abbandono scolastico precoce.

(Interruzione)

Signor Presidente.

Presidenza del vicepresidente Alessandro Nicolò

PRESIDENTE

Presidente Imbalzano, illustri la sua relazione.

IMBALZANO Candeloro, relatore

Il Por prevede quattro priorità di investimento posizionate sulle problematiche dell’abbandono scolastico precoce, della bassa qualità ed efficacia dell’istruzione superiore, della scarsa aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di istruzione e formazione, della modernizzazione della formazione professionale.

L’ultimo obiettivo strategico, l’undicesimo e quello di “Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e degli stakeholders e promuovere una pubblica amministrazione efficiente” avrebbe dovuto completare il quadro del DOS ma lo stesso non è stato inserito sul presupposto che avrebbe trovato una sua compiuta illustrazione direttamente all’interno del programma operativo, in considerazione della non completa definizione dell’Accordo di partenariato al momento dell’adozione del documento stesso.

Il Por propone due priorità di investimento dirette a rafforzare le capacità istituzionali della pubblica amministrazione regionale e locale, sostenendo i processi di trasparenza e le performance del sistema pubblico.

Nella documentazione che è stata consegnata ai colleghi, troverete, poi ,una proposta di piano finanziario che contiene l’indicazione delle risorse finanziarie per asse. Gli importi stimati per questo programma per la parte FESR ed FSE sono pari a circa tre miliardi e mezzo di euro nel periodo considerato.

Constatiamo che il piano finanziario è articolato in assi e quindi che la destinazione delle risorse per priorità di investimento, obiettivi specifici e singole azioni verrà effettuata con successivo atto come dicevo all’inizio della mia relazione.

A questo proposito voglio anticipare che ritengo ineludibile che le scelte che si andranno a fare dovranno essere più equilibrate sul piano territoriale delle cinque province atteso che le diverse realtà – e quindi anche la provincia di Reggio Calabria – non intendono esser penalizzate da scelte fatte fuori da quest’Aula e che andremo, comunque, ad assumere.

Sotto questo profilo propongo fin da ora con appositi emendamenti per quanto mi riguarda il finanziamento di alcune opere.

Intanto una strada a scorrimento veloce necessaria per unire l’abitato del comune di Fiumara di Muro alla frazione Santa Lucia del comune di Reggio Calabria per circa quindici milioni di euro. Opera che peraltro è stata già discussa ed esaminata dal Consiglio con la mozione numero novantanove del 25 ottobre 2013 che ebbi modo di presentare in Consiglio regionale.

Non meno importante è il completamento della galleria della diga del Metramo nella Piana di Gioia Tauro che servirà ad irrigare migliaia di ettari di media collina e che rischierebbe di rimanere un’opera incompleta dopo trent’anni e dopo centinaia di milioni di euro spesi con lo scopo principale di realizzare un sistema di canalizzazione che è assolutamente indispensabile per l’economia della piana e lo sviluppo della agricoltura del territorio.

Altrettanto importanti sono, ritengo, il proseguimento dei lavori sulla Bovalino-Bagnara opera di assoluta importanza per le popolazioni della locride e altrettanta considerazione non posso che esprimere per la strada pedemontana che dovrà unire la fascia collinare dalla vallata del Torbido a quella dello Stilaro altrimenti quelle aree naturalmente si sentiranno sempre più marginalizzate.

Complessivamente dalle indicazioni che vengono date emerge che il peso finanziario maggiore è attribuito agli Assi quattro (efficienza energetica) e sei (tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale) che assorbono rispettivamente il 14,5 per cento ed il 13,2 per cento delle risorse del programma.

Ma altrettante significative risorse vengono appostate sugli Assi tre (Competitività dei sistemi produttivi), sette (sviluppo delle reti di mobilità sostenibile), dieci (istruzione e formazione), e dodici (città intelligenti e sostenibili) che assorbono una media del 9 per cento delle risorse.

La delibera di Giunta regionale contiene, infine, tra i suoi allegati la strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente 2014-2020, documento richiesto dalla Commissione europea e che costituisce una delle condizionalità ex ante per l’accesso ai fondi UE.

In conclusione pur con i limiti imposti dalla scadenza del 22 luglio e quindi dalla impossibilità, non certo per colpa di questo Commissione d’inchiesta, dei necessari approfondimenti, è giusto rimarcare che si tratta di una delle ultime chance per questa Regione. Proprio per questo, nel rispetto dei rispettivi ruoli, il compito di tutti noi non potrà essere che il più sereno e responsabile possibile fermo restando – questo è pleonastico – il legittimo diritto/dovere di critica nel metodo e nel merito eventualmente di tutti i colleghi evitando, anche se siamo in campagna elettorale, giudizi ed espressioni che nulla hanno a che vedere con la grande questione della programmazione comunitaria che stasera andiamo a discutere. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Imbalzano, per aver illustrato la relazione. La parola all’assessore Mancini. Ne ha facoltà.

MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione economica e fondi europei

Per parte mia e per parte di tutta la Giunta, c’è un richiamo e una condivisione della relazione, come al solito precisa, puntuale e approfondita da parte del presidente Imbalzano. A me spetta soltanto il compito di aggiungere qualche riflessione per rimarcare l’importante passaggio che oggi il Consiglio regionale è chiamato a compiere con – mi auguro – il via libera ai documenti che abbiamo presentato.

E’ stato detto che la Calabria, insieme a tutte le altre Regioni, si è impegnata col Governo che, a sua volta, si è impegnato con la Commissione europea di trasmettere entro il 22 di luglio, quindi entro domani, tutti i documenti relativi alla programmazione 2014-2020. Quindi, oggi, con questo spirito e con l’intendimento di rispettare questa tempistica, discutiamo di questo importante tema.

Siamo anche consapevoli che i documenti che abbiamo presentato e che offriamo all’analisi e alla valutazione del Consiglio sono documenti aperti, perché aperto è ancora il negoziato nel quale è impegnato il Governo nazionale con la Commissione europea, però gli impegni sono da rispettare e, di conseguenza, noi ci apprestiamo a questa discussione in Consiglio. I documenti sono corposi, sono stati, in qualche modo, illustrati dal Presidente della Commissione competente, da parte mia, per essere coerenti con un linguaggio che vuole essere il più semplice possibile e percepito da un numero più ampio possibile di nostri concittadini, ricorro ad una metafora, che è quella in voga, soprattutto di questi tempi e soprattutto dalla parte più giovane della nostra popolazione, che è quello del selfie. Se noi volessimo descrivere il Programma operativo con il selfie, vedremmo ritratti su uno sfondo luminoso due visi: uno di un’anziana signora, serena rispetto agli anni che si vede davanti; l’altro, quello di una giovane nostra concittadina che guarda con speranza e con ottimismo al futuro della nostra terra.

E’ questo il selfie con il quale noi vorremmo fosse percepito il programma e vorremmo fosse percepito il disegno che noi, come amministrazione, come Giunta, abbiamo dato alla parte tecnica per interpretare la traiettoria di sviluppo per i prossimi sette anni della nostra regione, che vuole partire dai bisogni dei nostri concittadini che oggi vivono una condizione di crisi, un disagio preoccupante, fotografato da tutti gli indicatori, che è alle prese con un ampio stato di indigenza sempre più diffusa, che fotografa famiglie che, purtroppo, si scontrano con una povertà sempre più drammaticamente presente alle nostre latitudini.

Vogliamo dare risposte a questi cittadini, al loro disagio, al loro stato di crisi, vogliamo pensare e porre mano a quelle famiglie – e sono tante in Calabria – che convivono con la presenza di un disabile in casa, per il quale pensiamo sia doveroso da parte nostra prevedere forme di sostegno, forme di accompagnamento, forme di inserimento prima nella società e poi nel tessuto produttivo. Vogliamo dare voce a quegli imprenditori che vivono una situazione di difficoltà, una situazione di crisi, resa ancora più amara, più complessa e più complicata anche dalla lunghezza dei tempi di liquidazioni che hanno le amministrazioni pubbliche in questa fase. Sono quelle risposte che abbiamo immaginato per l’ampio mondo del precariato in Calabria, rispetto al quale abbiamo pensato ad una prospettiva di serenità e di tranquillità nel loro mondo lavorativo e nella loro estrinsecazione della prospettiva lavorativa; è quella serenità che noi vorremmo garantire a coloro i quali un lavoro l’hanno perso, che magari hanno superato i cinquant’anni di età, ma che non possono non guardare al futuro rispetto a quelle iniziative che questa amministrazione ha immaginato di mettere in campo nei prossimi sette anni.

Quindi, colleghi, c’è stato da parte nostra uno sforzo di iniziare a pensare negli investimenti per i prossimi sette anni a coloro i quali sono indietro – e sono tanti – sono un numero sempre maggiore e hanno bisogno di trovare strumenti utili, importanti e risolutivi ai loro bisogni e quella sensibilità che, purtroppo, non sempre è stata presente nella determinazione delle traiettorie che le amministrazioni e gli enti pubblici hanno seguito, quindi vicinanza al bisogno, vicinanza alla povertà, vicinanza a quegli ampi strati di degrado, di difficoltà, di abbandono, di solitudine che, purtroppo, la Calabria conosce e in numero e in strati sempre più ampi oggi.

Questa è stata, in qualche modo, la prima grande traiettoria che noi abbiamo imboccato.

La seconda è stata quella di immaginare e lavorare per costruire una Regione ambiziosa, consapevole, cioè, delle difficoltà che vive, della necessità di guardare agli strati più in difficoltà della nostra comunità, ma anche consapevole di capire quali sono le traiettorie più ampie e quali sono le ambizioni più forti, più presenti nel nostro tessuto sociale, in quello economico e in quello di prospettiva, dando voce soprattutto alle nuove generazioni, quelle delle ragazze e dei ragazzi di Calabria che viaggiano sulla rete, che navigano su internet e che comprendono quanto è offerto loro o ai loro coetanei di buono ad altre latitudini, in altre regioni, in altri Paesi e in altri continenti. A loro, ai nostri concittadini, soprattutto ai più giovani, noi vogliamo dire: “Abbiate fiducia che anche in Calabria vi sarà per voi e per i vostri coetanei la possibilità di realizzare i vostri sogni, senza bisogno di fare i bagagli e di trasferirsi altrove”.

Per fare questo siamo partiti dal potenziamento del nostro sistema universitario, la cosiddetta strategia di sviluppo intelligente, che colloca tantissime importanti risorse sul potenziamento dei nostri atenei, con il finanziamento ai corsi di laurea, ai corsi di formazione, all’incentivazione dei master post-universitari ed insieme vede nella connessione tra il sistema della ricerca e quello dell’innovazione con il rafforzamento del nostro debole, ma che può essere rafforzato, sistema produttivo.

Noi pensiamo che si possano dare strumenti, risorse e forme di rafforzamento a quel sistema produttivo che non può non avere nell’istruzione e nella ricerca una base forte, ferma e profonda per costruire nuovo sviluppo. Questa è stata una risposta che noi abbiamo dato, che parte dalle nostre università e si trasferisce alle nostre comunità, soprattutto a quelle più grandi, alle aree urbane, che noi vogliamo diventino città e aree urbane più smart, con edifici ecocompatibili, con sistemi di riscaldamento energetico ecosostenibile ed ecologici, con una cablatura che consenta un utilizzo veloce della rete e, di conseguenza, una competitività delle imprese che qui e lì vi operano. Insieme, abbiamo pensato allo sviluppo delle aree interne, sede di elementi che possono rappresentare un punto importante dello sviluppo o aree interne il cui territorio noi vogliamo consolidare e rafforzare, ad iniziare dalla sua tenuta geologica.

Questa è una sfida che si allarga alle ambizioni calabresi, quelle che passano e corrono sulle autostrade dei mari, quindi la valorizzazione, l’incremento, il rafforzamento della rete dei porti, sia quelli commerciali che quelli turistici, ma anche che passi, dopo e insieme alle autostrade dei mari, sulle autostrade dei cieli, con collegamenti più rapidi, più efficienti, più economici con le altre regioni e gli altri Paesi d’Europa, rafforzando voli nazionali e internazionali, ma anche con le autostrade dei cieli che solchino i nostri cieli con collegamenti con elicotteri fra le nostre città più importanti, fra i nostri porti e i nostri aeroporti. Colleghi, una Calabria che cresce, che è ambiziosa, che ha la capacità di puntare su collegamenti rapidi, comodi, efficienti su rotaia e non soltanto su rotaia.

E’ questa la Calabria che, in qualche modo, abbiamo immaginato con questo programma, che abbiamo presentato e abbiamo scritto con un lavoro politico composto e portato avanti con grande sagacia negli anni passati dal presidente Scopelliti prima, dalla presidente Stasi adesso e da tutta quanta la Giunta, che ha lavorato in armonia per individuare le priorità politiche e di sviluppo che, nella mia modestia, ho cercato – seppur brevemente – di tratteggiare qui in quest’Aula e che si è avvalsa, poi, della struttura tecnica; qui è presente il dottore Praticò che ringrazio per l’importante lavoro svolto insieme ai suoi colleghi, ai suoi dirigenti, alle strutture interne all’amministrazione regionale, che hanno svolto un lavoro importante.

Dicevo, in avvio della mia relazione, un lavoro aperto. Vedete, è un lavoro aperto perché, in qualche modo, è aperto il contesto nel quale l’Italia si muove all’interno dell’Europa. Citavo prima dell’apertura dell’accordo di partenariato, che ancora non ha definito tutta una serie di aspetti essenziali che sono in dirittura d’arrivo, ad iniziare dalla dotazione finanziaria stessa nella parte in cui viene previsto il cofinanziamento; c’è il sottosegretario Del Rio che sta negoziando ed anche rivedendo la negoziazione che aveva fatto il suo predecessore funzionale, il ministro Trigilia nei mesi precedenti all’insediamento del nuovo Governo. C’è, mi rendo conto, ci rendiamo conto, la necessità del Governo nazionale di recepire più di 24 miliardi di euro per dare manforte e sostegno ai suoi provvedimenti e, di fatto, c’è e ci potrebbe essere anche la necessità di rivedere la dotazione finanziaria.

Quindi è questo un documento aperto, che noi abbiamo scritto dal punto di vista politico e dal punto di vista tecnico non chiudendoci all’interno delle nostre stanze, ma, al contrario, rendendo protagonista del nostro lavoro la nostra intera comunità, la nostra intera Calabria, la nostra intera regione.

Non sto qui a snocciolare le decine o forse meglio sarebbe dire, le centinaia di riunioni che abbiamo messo in campo dal punto di vista politico e dal punto di vista tecnico con il cosiddetto partenariato istituzionale, economico e sociale; ce ne sono state decine, decine, decine, forse centinaia di riunioni, ma quello che abbiamo cercato di fare è stato di andare oltre, consapevoli che il partenariato riveste un ruolo importante, ma che forse dal partenariato non sempre arrivano spinte, stimoli, suggerimenti utili e tempestivi rispetto al lavoro che dobbiamo e dovevamo svolgere.

Di conseguenza, abbiamo chiamato a raccolta i beneficiari finali di quello che deve essere il nostro lavoro, ad iniziare dagli amministratori, dai sindaci, dai rappresentanti delle categorie, dalle organizzazioni sindacali, dalle aziende che operano sul territorio. Abbiamo fatto tanto e ritengo che possiamo essere orgogliosi, probabilmente avremmo potuto fare di più; io stesso ho stimolato tante volte gli uffici per mettermi nelle condizioni di andare più in fondo e più in profondità. Non ci siamo riusciti per come avremmo potuto e voluto, però quello che noi consegniamo è un lavoro certamente importante ed utile per la Calabria e i calabresi.

Naturalmente, in queste ore, il direttore generale, al quale la Giunta ha delegato il compito di fornire gli indicatori, ha provveduto di trattativa serrata, tecnica e politica con il Governo a farli, quindi abbiamo fotografato chiaramente e puntualmente tutte le ricadute che questo programma può avere e certamente avrà, con il contributo di tutti. Abbiamo dato a questo programma una governance che il programma negli ultimi cicli di programmazione mai aveva avuto, e chiederò scusa ai colleghi, all’Aula se qualche minuto lo dedicherò a questo.

Oggi, la Calabria è alle prese e si doterà di un programma cosiddetto plurifondo, nel senso che in unico fondo, in un’unica grande governance entreranno sia le risorse previste dal Fesr sia le risorse previste dal Fse, slegate sono quelle del comparto agricoltura previste dal Feasr, però già Fesr ed Fse rappresentano una dotazione economica e finanziaria molto importante, che avrà una governance e un impianto unitario non tanto sulle persone – poi ci arriverò – ma nell’idea alla quale ci siamo ispirati. Nella programmazione passata c’erano un fondo Fesr e un fondo Fse e ognuno è stato scritto autonomamente dall’altro e tante volte in questi anni, in sede di Comitato di sorveglianza, gli attori nazionali e internazionali hanno fatto a noi rilevare questa difficoltà di governo della situazione con sovraesposizioni, sovraffollamenti, ripetizioni di interventi.

Abbiamo voluto voltare pagina e ci siamo dati un unico strumento, un cosiddetto plurifondo che mette insieme Fesr ed Fse, un passo in avanti e un passo importante per la nostra comunità, che poi abbiamo voluto consegnare al governo tecnico di personalità esterne ed interne all’amministrazione, anche questo non è un elemento che non merita di essere sottolineato. In questi anni abbiamo avuto la capacità di percepire ed apprezzare l’importante lavoro svolto da professionalità che abbiamo chiamato dall’esterno a collaborare con noi nel governo della cosa pubblica e della Regione Calabria, ma in questi anni abbiamo anche apprezzato il lavoro, la passione, la determinazione, la competenza di tante professionalità interne all’amministrazione che, magari, erano state colpevolmente, forse anche da noi, messe da parte e che noi, nella governance della nuova programmazione, abbiamo voluto valorizzare, premiare, abbiamo voluto dare loro un ruolo importante di concerto con tutta la Giunta e con tutti i colleghi tecnici dell’amministrazione.

Quindi, abbiamo messo in campo un governo con una guida unitaria, ma che sia plurale anche nelle competenze. Non crediamo nell’uomo solo al comando, al quale delegare tutto e tutto quanto, crediamo in una grande squadra che lavori insieme, in sintonia, in correlazione con le dinamiche che provengono dall’esecutivo e dalle sue indicazioni politiche, che offra ai nostri concittadini un lavoro forte e importante e che consegni alla nostra terra un programma che abbia l’elemento centrale e indifferibile dell’operatività. Oggi, vogliamo consegnare ai calabresi un lavoro aperto, ma nel quale sia percepito o percepibile e verificabile fin da subito il dato della operatività. Basta, quindi, con programmi che si condensino in libri di sogni, che si declamano, ma non si realizzano; via libera a programmi che prevedono interventi chiari, precisi, puntuali, sostenuti da una sostenibilità finanziaria dell’opera e dei servizi che si prevedono e soprattutto che abbiano una tempistica chiara nei tempi di realizzazione delle opere.

E’ questo il lavoro che abbiamo fatto, che in qualche modo sinteticamente – mi scuso se sono andato un po’ troppo avanti col tempo che avevo promesso di prendermi – abbiamo fatto e, con la consapevolezza di aver posto in essere un lavoro certamente perfettibile ma sicuramente utile ai nostri concittadini, consegno insieme a tutti i colleghi della Giunta, alla presidente Stasi, la sua valutazione e la valutazione di questo lavoro al giudizio dell’Aula.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Pacenza. Ne ha facoltà.

PACENZA Salvatore (Forza Italia)

Chiedo a lei, Presidente, la possibilità di inserire due proposte di provvedimento amministrativo licenziate dalla Giunta ed approvate all’unanimità dalla Commissione bilancio: una è la 274, che recita “Programmazione comunitaria 2014-2020 – Adozione documento di orientamento strategico”, l’altra è la 282, sempre di iniziativa della Giunta regionale, che reca “Adozione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fesr 2007-2013 – Autorizzazione all’Autorità di gestione a sottoporla ai membri del Comitato di sorveglianza e notificata alla Commissione europea”.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Presidente, per avere un chiarimento: è una proposta sostitutiva? Che cos’è?

PRESIDENTE

Non è una proposta, è correlata al provvedimento che si sta discutendo oggi, quello già inserito all’ordine del giorno, quindi diciamo forse anche propedeutica. Comunque, se l’Aula è d’accordo, sottopongo la richiesta di inserimento dei provvedimenti da parte del consigliere Pacenza.

MAIOLO Mario (PD)

Presidente, chiedo se sia possibile avere i provvedimenti, perché nella Conferenza dei capigruppo non si è assolutamente discusso di ciò.

PRESIDENTE

Era quello che avevo io.

MAIOLO Mario (PD)

Lo sta facendo a dibattito avviato su un punto all’ordine del giorno. Ci faccia capire cosa stiamo facendo, magari sospendiamo un minuto.

PRESIDENTE

C’è una richiesta di sospensione da parte del consigliere Maiolo.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Perlomeno avere i documenti, Presidente.

PRESIDENTE

Mi sembra sia corretto. Allora, se siete d’accordo sospendiamo la seduta.

Lei propone la sospensione della seduta, consigliere Maiolo?

MAIOLO Mario (PD)

Un modo per capire cosa stiamo facendo. Decida lei.

PRESIDENTE

Il presidente Pacenza, in assenza del presidente Imbalzano, ha chiesto l’inserimento all’ordine del giorno di due provvedimenti, che sono correlati ai provvedimenti già inseriti ed oggetto di discussione del Consiglio regionale odierno. Il consigliere Imbalzano, che adesso è giunto in Aula, chiede la parola per illustrare ed entrare nel merito dei provvedimenti. Prego.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Il problema è semplice, collega Maiolo, e lo dico anche a tutti i colleghi: andava messo all’ordine del giorno, come si può ben immaginare, anche il documento di orientamento strategico che era stato approvato, a suo tempo, dalla Commissione, vista l’urgenza e l’indifferibilità, e rispetto a cui ho già svolto la relazione insieme a quella sul Por.

Vi era anche un altro documento urgente approvato dalla Commissione, il numero 282/9^, che era “Adozione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fesr 2007-2013 – Autorizzazione all’Autorità di gestione a sottoporre ai membri del Comitato di sorveglianza e notificarla alla Commissione europea”, che in effetti era propedeutica e che non è stata inserita all’ordine del giorno. Avremmo dovuto farlo.

Rispetto a questo, presidente Nicolò, poiché andremo a fare il dibattito complessivo e, forse, sarebbe opportuno fare una breve relazione anche su questo provvedimento amministrativo per poi aprire il dibattito. Questo è quello ritengo di fare.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Tripodi. Ne ha facoltà.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Qua dobbiamo capire come vogliamo condurre i lavori, Presidente. Una proposta di inserimento – lo ricordo a me stesso, sicuramente non a voi – ha bisogno del voto favorevole dei due terzi dell’Aula: o siamo d’accordo o non inseriamo niente, consigliere Imbalzano.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Ma è un fatto tecnico.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Tanto per chiarirci: ci consegnate i documenti, li vagliamo, li discutiamo e poi ragioniamo, perché rischiamo di finire nella stessa discussione che abbiamo fatto prima su una richiesta dell’assessore e di una parte della minoranza di votare l’inserimento all’ordine del giorno di una legge importante.

Non diamo niente per scontato, valutiamo e poi verifichiamo se ci sono le condizioni di inserimento all’ordine del giorno, altrimenti ci troveremo di fronte ad un Consiglio in cui, invece di procedere con dovizia ed osservanza del Regolamento, ognuno si alza e dice e fa quello che vuole.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Maiolo. Ne ha facoltà.

MAIOLO Mario (PD)

Voglio assolutamente premettere un fatto, chiarissimo all’Aula, circa il gravissimo livello di improvvisazione che si sta avendo da parte della Giunta regionale nel gestire la partita della programmazione comunitaria. Ho ascoltato – poi interverrò nel merito – però abbiamo convocato il Consiglio regionale o meglio, avete, Presidente, convocato il Consiglio regionale sulla discussione Por 2014-2020. Quando è stato convocato il Consiglio regionale – lo dico ufficialmente – allegato alla convocazione non c’era il Por, me bensì un vecchio documento dell’assestamento di bilancio, per un semplice motivo: il Consiglio è stato convocato prima che la Giunta approvasse una prima bozza di Por.

Stasera, e solo dopo la nobilissima relazione dell’assessore regionale alla programmazione, ci accorgiamo che tutti i documenti programmatici propedeutici al suo intervento non erano nemmeno iscritti all’ordine del giorno. E’ questo il modo di programmare il futuro di sette anni della Regione Calabria?! Mi fermo qui, però le chiedevo di sospendere per un minuto i lavori del Consiglio, perché mi pare evidente che, a volte anch’io sono distratto, ma un Consiglio e un gruppo di consiglieri regionali che non hanno assolutamente contezza, anche se non per loro responsabilità, di che cosa si stia discutendo, penso sia una responsabilità politica da attribuire a chi conduce la Giunta e a chi conduce i lavori dell’Aula.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Morrone. Ne ha facoltà.

MORRONE Giuseppe Ennio (Forza Italia)

Anche in questo caso per dirimere il problema, sospendiamo cinque minuti.

PRESIDENTE

C’è una richiesta del capogruppo di Forza Italia di sospensione della seduta, che pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

I capigruppo si avvicinino al tavolo della Presidenza.

La seduta sospesa alle 19,14 riprende alle 20,05

Presidenza del presidente Francesco Talarico

PRESIDENTE

Riprendiamo i lavori dopo la sospensione richiesta dai colleghi della minoranza. Se si avvicinano un attimo i capigruppo, per capire un po’ come dobbiamo procedere.

(I capigruppo si recano al banco della Presidenza)

Riprendiamo i lavori dopo la riunione ai banchi della Presidenza con i capigruppo di maggioranza e di minoranza.

Abbiamo fatto questo incontro di maggioranza e minoranza per individuare il percorso da seguire. C’è stata la volontà, per quanto attiene la legge urbanistica, così come proposta, di dare possibilità ai Comuni, in attesa dei piani regolatori, di poter procedere e di prorogare il termine che scadeva il 19 giugno fino al 31 dicembre; questo per quanto riguarda l’urbanistica.

Per quanto riguarda il Piano dei rifiuti, siccome manca la clausola di invarianza, che è un punto fondamentale sul quale si deve esprimere anche la Commissione bilancio, si è deciso di fare un passaggio in Commissione bilancio per dare il parere positivo sull’invarianza di spesa, perché ci sono una serie di articoli che vanno approfonditi, con l’impegno che dopo questo passaggio in Commissione, nella prossima seduta di Consiglio regionale, quella del 4 agosto, se la Commissione darà il parere positivo e quindi l’attestazione della clausola di invarianza, il 4 agosto si potrà inserire direttamente all’ordine del giorno senza nessun tipo di discussione per il raggiungimento dei due terzi, ma con la volontà di portare il provvedimento in Aula, quindi di procedere alla votazione e all’approvazione. Quindi ci sarà bisogno di dieci giorni; questa è la volontà venuta fuori da maggioranza e minoranza.

Detto questo, si procederà con l’approvazione, che dobbiamo fare – ricordo – entro oggi, del Por sia per quanto riguarda il primo punto sia per quanto riguarda il secondo punto, ovvero la parte dell’agricoltura. Quindi si provvederà a completare la seduta odierna, sapendo che il 4 di agosto ci sarà un’altra seduta di Consiglio dove saranno inserite all’ordine del giorno sia le modifiche della legge elettorale, per come è stato eccepito da parte del Governo nazionale, sia la questione delle elezioni primarie, nonché individuare le modifiche per come erano state previste, eccetera.

Dopodiché vorrei che anche la Conferenza dei capigruppo – per come ci siamo impegnati anche stamattina – valutasse la possibilità di inserire la questione della fondazione “Campanella”, che era un altro argomento che riguardava la trasformazione in Irccs e, magari, in questi dieci giorni che mancano alla prossima seduta, poter approfondire dal punto di vista tecnico le questioni per arrivare alla convocazione stessa del Consiglio; quindi il tempo c’è.

Questo è quello che abbiamo previsto come Conferenza dei capigruppo.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalzo. Ne ha facoltà.

SCALZO Antonio (PD)

Trovo alquanto opportuna la precisazione sul primo aspetto, quello sui rifiuti, dove è necessario ed inderogabile un passaggio in seconda Commissione, mentre era rimasta sospesa la posizione sulla fondazione “Campanella”. Credo che il Consiglio si debba esprimere su questo passaggio di una trasformazione in Irrcs, ma vorrei che la presidente Stasi dicesse una parola sulla copertura finanziaria per assicurare la continuità delle prestazioni della fondazione. Pur essendo necessario questo passaggio, se pensiamo che a due passi da qui in Basilicata, a Rionero in Vulture, l’Irccs è un dato assodato, quindi anche questo va detto in Conferenza, però ci deve essere la copertura per la continuità delle prestazioni, anche per la possibilità di continuare ad assicurare le risorse sia per la parte farmaceutica siae per il personale, altrimenti rimane un fatto normativo senza una conseguenza.

Così come credo sia importante che, per la prossima seduta di Consiglio, quella del 4, si dia continuità, assistenziale – con la legge sul Patto per la salute – a tutte quelle strutture che altrimenti rischierebbero.

(Interruzione)

Alla Conferenza dei capigruppo per il Consiglio del 4 agosto.

PRESIDENTE

Se ho capito bene, lei ha chiesto l’inserimento all’ordine del giorno di un provvedimento firmato sia da maggioranza che da minoranza e che riguarda le autorizzazioni in campo sanitario, in cui ci sono firme di entrambe le parti.

Quindi è l’inserimento che io provvederò a fare nella seduta del 4 agosto, ovvero oltre ai tre-quattro punti che ho inserito nell’ordine del giorno, inserisco anche questo da lei chiesto, e che riguarda l’Irccs, che è una cosa che ho già detto io. Lei ha parlato di autorizzazione sulla proposta che aveva fatto il consigliere Grillo prima, giusto? Quindi inserisco al prossimo punto all’ordine del giorno, il punto chiesto dal consigliere Grillo e condiviso col suo intervento dal consigliere Scalzo.

GRILLO Alfonso (Scopelliti Presidente)

Va bene.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Chiappetta. Ne ha facoltà.

CHIAPPETTA Gianpaolo (Nuovo Centro Destra)

A completamento di quello che lei ha evidenziato ed anche a seguito degli opportuni chiarimenti fatti da ultimo dal collega Scalzo, le chiederei, Presidente, in occasione dei lavori della prossima seduta di Consiglio, di procedere anche alla verifica – così per come era stato fatto anche in sede di Conferenza dei capigruppo – per l’inserimento di quei punti che possiedono la caratterizzazione della indifferibilità e dell’urgenza.

Vorrei ricordare – così per come è stato fatto in sede di Conferenza dei capigruppo – che questo Consiglio regionale, già sciolto sin dal 3 giugno, può riunirsi, così come sta facendo questa sera, e così come ha fatto in occasione dell’assestamento di bilancio, per l’assunzione di provvedimenti che abbiano la caratterizzazione della indifferibilità e dell’urgenza, che fra l’altro – lo vorrei ricordare – devono essere certificati dai competenti dipartimenti della Giunta e del Consiglio regionale.

Ecco perché io le chiedo di valutare l’opportunità dell’inserimento di quei punti che hanno queste caratteristiche.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giordano. Ne ha facoltà.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Presidente, anch’io, a completamento di questa carrellata di richieste di valutazioni, pongo a lei la valutazione, sapendo già che c’è stata la dichiarazione del dipartimento competente in merito alla indifferibilità e all’urgenza rispetto al provvedimento cosiddetto collegato omnibus sull’agricoltura, il numero 551, a cui si accompagna anche la legge sull’apicoltura. Due interventi che sono attuativi – l’aveva richiamato pure il collega Imbalzano prima nel suo intervento – dello stesso Psr che da qui a poco sarà esaminato da quest’Aula.

Quindi, Presidente, le chiedo di valutare l’inserimento all’ordine del giorno, avendo già da parte del dipartimento la nota di urgenza e indifferibilità, del collegato all’agricoltura e della legge sull’apicoltura.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guagliardi. Ne ha facoltà.

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra)

Presidente, sarò un po’ bastian contrario, ma esprimo l’opinione che la prossima seduta di Consiglio regionale debba discutere esclusivamente di quanto concordato nella Conferenza dei capigruppo, cioè la legge elettorale e la legge sulle elezioni primarie, eventualmente. L’introduzione di tutti i punti che hanno proposto i colleghi sanno di qualcosa di straordinario che straordinario non è; è una grande operazione che non riesco a definire, che va a fare un po’ la campagna elettorale nei vari territori.

Lo definirei vergognoso! Un Consiglio regionale che non può più riunirsi e che decide di fare atti e provvedimenti sostanziali per la Calabria senza la necessità dell’urgenza, per cui su queste introduzioni esprimo la mia valutazione contraria.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Pugliano. Ne ha facoltà.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Solo per riconfermare che il passaggio in Commissione per la clausola di invarianza determinerà – questo perché non sfugga ai presenti – da domani mattina fino a giorno 4 il blocco del sistema.

Sulla clausola di invarianza, mi permetto di dire che io avevo chiesto al consigliere Imbalzano se ci fosse la necessità di portarla all’esame della Commissione, giacché nella proposta di legge c’è il comma 2 dell’articolo 7 che autorizza l’utilizzo di questa contabilità speciale fino a dicembre 2014. Dal bilancio regionale fino a dicembre 2014 non passa nulla e non si chiede nulla al bilancio, perché ho detto che da dicembre 2013 è tutto fermo, perché il dipartimento bilancio esprime pareri di non copertura finanziaria. Visto che questa proposta chiede di bypassare il bilancio, è chiaro che la clausola di invarianza è automatica nella proposta di legge e quindi io chiedo che si inserisca stasera e si approfondisca stasera, perché rispetto alla clausola di invarianza la Commissione non può che riconfermare quanto scritto nella proposta di legge. Resta il fatto che sarebbero quindici giorni, dal 21 che è oggi al 4 agosto, di blocco del sistema dei rifiuti, con tutto quello che ne conseguirà.

Quindi, riconfermo la richiesta che il punto venga discusso stasera, perché il rinvio al 4 agosto è determinato esclusivamente dalla clausola di invarianza, posso confermare che la lettura di questo secondo comma dell’articolo 7 di fatto contiene la stessa clausola di invarianza che si vuole chiedere alla seconda Commissione.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Principe. Ne ha facoltà.

PRINCIPE Sandro (PD)

Presidente, a me dispiace dover, in qualche misura, entrare in un conflitto dialettico con la sua persona, perché sa quanto rispetto porto all’istituzione che lei rappresenta, ma noi abbiamo fatto una Conferenza dei capigruppo volante in cui si sono decise due cose: prima, consentire all’Aula di votare subito la proroga per l’adozione dei Piani strutturali comunali entro il 31 dicembre 2014; secondo provvedimento, un voto dell’Aula che rimanda in Commissione la questione dei rifiuti, mancando la clausola di invarianza.

Poi la cosa è diventata un po’ disordinata e ha ragione il collega Guagliardi che il minimo disordine porta quasi, non vorrei dire ad un assalto alla diligenza, che forse è esagerato, ma apre i recinti, per cui dai recinti escono provvedimenti che con la bacchetta magica diventano indifferibili ed urgenti.

Quindi io le chiedo di dare seguito alla decisione della Conferenza e di mettere ai voti il provvedimento urbanistico e il rinvio della questione rifiuti in Commissione per l’esame della clausola di invarianza.

PRESIDENTE

Su questi due punti mi sembra che ci sia stata la perfetta condivisione, tranne l’assessore, che ha detto la sua. Dopodiché il consigliere Giordano ha chiesto di inserire determinati punti.

(Interruzione del consigliere Guagliardi)

Al prossimo.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Presidente, avevo chiesto ad inizio di seduta di inserire il progetto di legge numero 551/9^, l’omnibus sull’agricoltura, per intenderci, ora richiamato anche dal collega Giordano.

PRESIDENTE

Su questi argomenti, su cui non c’è stato accordo della Conferenza dei capigruppo, ci sarà un approfondimento tecnico degli uffici, si vedrà se sono passati, se sono passati all’unanimità. Io, sinceramente, non ricordo come sono passati, se sono passati, se c’è impegno di spesa, non conosco nel merito il provvedimento. Quindi, da qui al 4 agosto, ci sarà un approfondimento da parte degli uffici per quanto attiene la discussione di questi provvedimenti. Non mi fate prendere impegni così, su due piedi, perché non li conosco e non voglio dire una cosa e poi farne un’altra. Su questi argomenti nuovi che avete posto all’ordine del giorno gli uffici faranno un approfondimento.

Oggi dobbiamo votare il provvedimento in materia urbanistica, perché abbiamo preso un impegno con i Comuni, quindi questo è un punto; dobbiamo rinviare attraverso un voto il provvedimento sul Piano dei rifiuti in seconda Commissione, non nel merito, perché nel merito è già passato, il consigliere Gallo, Presidente della Commissione, lo ha posto ai voti e fatto approvare. Detto questo, la seconda Commissione, al più presto possibile, si deve riunire per rilasciare parere sulla clausola di invarianza, sul punto da inserire all’ordine del giorno del 4 agosto, perché se il Presidente della Commissione e la Commissione danno il parere sulla clausola di invarianza, il punto sarà inserito nella seduta di Consiglio regionale del 4 agosto. Su questo non ci sono dubbi.

La stessa cosa è avvenuta sulla proposta fatta dal consigliere Scalzo, condivisa anche dalla maggioranza, che riguardava le autorizzazioni sanitarie, e anche lì c’è stata convergenza, mi sembra all’unanimità, di inserirla all’ordine del giorno.

Detto questo, procediamo alla conclusione di questa seduta di Consiglio. Sui punti posti sia dal consigliere Chiappetta, sia dal consigliere Giordano, dal consigliere Imbalzano, eccetera, ci sarà un approfondimento tecnico da parte degli uffici, dopodiché è prevista seduta di Consiglio il 4 agosto e provvederemo. Se sono indifferibili e urgenti, ci rendiamo conto che non c’è un aumento di spesa e che possiamo legiferare su questi punti perché non ci sono sconvolgimenti legislativi incredibili, questo lo valuteremo.

Detto questo, giorno 4 agosto ci sarà l’ordine del giorno stilato definitivo.

Adesso andiamo avanti con l’ordine del giorno odierno. Mi sembra di essere stato chiaro, esauriente.

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra)

Presidente, mi scuso se non ho sentito. Insisto che al prossimo ordine del giorno della seduta di Consiglio regionale siano inserite le modifiche alla legge elettorale e alla legge sulle elezioni primarie. Eventualmente, cioè superato il problema della clausola di invarianza sui rifiuti, va bene anche quello, dopodiché in Aula si deciderà l’accettazione eventuale…

PRESIDENTE

C’è stato, in aggiunta, un altro punto che riguardava le autorizzazioni sanitarie, che ha posto il consigliere Scalzo e che è stato condiviso dalla maggioranza. All’eccezione, a quello che lei ha detto, c’è quest’altro punto in cui non c’è un aumento di spesa. Mi sembra non ci sia differenza tra quello che prevedo io giorno 4 agosto e quello che diceva lei, c’è solo questo punto che mi sembra condiviso, perché ci sono firme di maggioranza e di minoranza, non c’è un aumento di spesa, quindi si può inserire.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mirabelli. Ne ha facoltà.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo misto)

Presidente, visto che c’è la proposta dell’assessore di porla ai voti, credo che, al di là del meccanismo tirato fuori e riguardante la questione della copertura finanziaria che di fatto è già stata esaminata per l’anno precedente - è sempre la stessa ed è un meccanismo tecnico comunque legittimo, garantito dalla norma di legge vigente -  vada presa stavolta un’assunzione di responsabilità, perché non ci possiamo prendere questo lusso per un fatto che può anche essere importante o comunque di tipo partitico, cioè non ci possiamo prendere il lusso di portare allo sfacelo un’intera stagione estiva.

Al di là della rispettosissima presa di posizione della Conferenza dei capigruppo, per amor di Dio, la sollecitazione nasce dal fatto che da domani mattina si bloccherà completamente tutto il sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, creando, secondo me, per quindici giorni, soprattutto in questo periodo estivo, di vacanze, grandi difficoltà ad intere parti del territorio, non ultime quelle che hanno maggiore vocazione turistica e che in questo periodo sono quelle che molto probabilmente produrranno più rifiuti solidi urbani rispetto ad altre zone.

Per quanto mi riguarda, le richiedo il voto per appello nominale sulla proposta dell’assessore o, comunque, chiedo che in Consiglio, sempre per appello nominale, ognuno possa eventualmente, se è d’accordo sul rinvio, esprimere apertamente il proprio voto libero sulla proposta di rinvio. Io sono contrario, ad esempio, per cui le chiedo di poter esprimere il mio voto su questa proposta di rinvio al 4 agosto, che considero completamente superflua e non necessaria anche dal punto di vista della legittimità dell’atto - perché non incide sulla legittimità dell’atto - al fine di poter fortemente prevenire qualche situazione di grande difficoltà per gran parte del territorio calabrese, che si vedrà senza il servizio sui rifiuti e quindi si vedrà in una situazione in cui si avranno denunce da tutte le parti e la politica certamente non farà una bella figura.

Per cui chiedo di poter votare anche la vostra proposta dell’eventuale rinvio, in modo tale che ognuno di noi possa esprimersi liberamente e in maniera appariscente, prendendo una propria responsabilità di tipo individuale.

PRESIDENTE

Sì, dico, ma a che cosa servono le Conferenze dei capigruppo, l’accordo maggioranza e minoranza? Cioè dove c’è un accordo unanime che dice… non è che stiamo entrando nel merito a dire non siamo d’accordo sul Piano rifiuti. Si è deciso qui, ai banchi, minoranza e maggioranza, non è che l’ho deciso io, poi lei si alza e dice la sua in libertà. Ma se qui c’è stato un accordo di tutti che ha individuato un percorso, che è quello di rimandare in Commissione il provvedimento.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo misto)

Presidente, l’accordo è dei capigruppo, ma consentitemi, io non faccio parte nella Conferenza dei capigruppo e chiedo di poter disporre di un meccanismo che mi dia la possibilità di poter stare più tranquillo. Qual è il problema!? Altrimenti si esprimessero i capigruppo tutti quanti e se ne assumano la responsabilità, iniziando dalle forze di maggioranza, dal capogruppo di Forza Italia, dal capogruppo dell’Ncd e dell’Udc, si assumano la responsabilità. Qual è il problema!

PRESIDENTE

Ci sono persone che dall’inizio della seduta ripetono sempre le stesse cose, cioè non si fa un passo avanti! Io penso che abbiamo fatto un passo avanti: stiamo andando in Commissione bilancio, nel merito mi sembra che siano tutti d’accordo, si va al 4 agosto come data. E’ giusto che, nel momento in cui si assume la responsabilità di votare, ognuno abbia il parere di invarianza, che è uno dei punti che chiede la Corte dei conti prima di votare la legge. Mi sembra che sia un atto che fa stare in pace le coscienze di ognuno, di tutti quanti.

Adesso, è la quinta volta che ripete “appello nominale, appello nominale”! Mi sembra che ci siamo presi in giro da stamattina! Dalle 10,00, siamo alle 22,00, un’altra volta votazione per appello nominale! Ripetiamo le stesse cose e non andiamo avanti!

(Interruzione del consigliere Guccione)

Consigliere Guccione, però un passo in avanti! Capisco che è l’ultima seduta.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (PD)

Presidente, volevo sapere da lei: è nelle condizioni di poter mettere all’ordine del giorno un provvedimento legislativo senza il parere della Commissione bilancio o qualche mese fa lei ci ha fatto pervenire una nota della Corte dei conti in cui si dice che è obbligatoria la copertura finanziaria e il parere della Commissione bilancio? Vogliamo sovvertire le regole? Se vogliamo sovvertire le regole, da questo punto di vista ognuno si assume le proprie responsabilità.

Assessore Pugliano, del Piano rifiuti stiamo parlando da diversi mesi, ormai. Lei si era impegnato a risolvere la questione dell’emergenza attraverso una serie di interventi (Bisignano, Lago e tanti altri), che non hanno fatto neanche un piccolo passo in avanti rispetto a qualche mese fa, e il suo dipartimento ha operato in via straordinaria e commissariale fino al 10 maggio, o sbaglio?

(Interruzione)

Sì, l’attività commissariale in capo al direttore generale sui rifiuti è scaduta il 10 di maggio.

(Interruzione)

E no, assessore Pugliano, ci sono le carte.

(Interruzione)

Assessore Pugliano, lei ha fatto delle ordinanze in virtù del commissario, che è scaduto il 10 maggio, il 10 di giugno, il 10 di luglio. Sono due mesi che siamo in via ordinaria rispetto a questa cosa.

Allora mi chiedo: lei vuole rispettare le leggi dello Stato o vuole fare delle forzature? Questo è il punto e lo chiedo anche al Presidente. Io sono per il rispetto delle regole, Presidente.

ORSOMARSO Fausto (Nuovo Centro Destra)

Presidente, posso? Sto chiedendo la parola da un po’ di tempo!

PRESIDENTE

Sì, ma è l’ultimo intervento, perché altrimenti andiamo oltre mezzanotte e l’approviamo domani il Por, non arriva a Bruxelles!

ORSOMARSO Fausto (Nuovo Centro Destra)

Possiamo stare qui pure fino all’una, per quanto mi riguarda. Qui c’è un problema. Sinceramente, non so quali interessi discutiamo in quest’Aula. Dicevo – e non sono assolutamente esperto di rifiuti in nessun senso, Presidente e assessore Pugliano – mi fido soltanto, facendo parte di una maggioranza che ha un governo politico, di provvedimenti che, se riguardano l’urbanistica, va bene il lavoro dell’assessore Dattolo, se riguardano i lavori pubblici, di Gentile, stessa cosa per quanto riguarda i trasporti, della valutazione di chi, mentre in queste ore e ogni giorno, ogni momento sentiamo i sindaci che ci chiamano preoccupati, ci dice che è indifferibile e urgente una norma.

Per quanto mi riguarda, rispetto a queste condizioni, annuncio che non posso votare contrario per rispetto del lavoro del mio capogruppo Chiappetta, perché ci mancherebbe altro, a lui va tutta la stima, però non mi assumo la responsabilità oggi, mentre qualcuno poi dirà – come ha fatto nelle scorse ore, anche se è assente, ormai, perché non si capisce se è sospeso o dimesso Scopelliti – che ancora i rifiuti per strada sono colpa della maggioranza di Scopelliti. Questo lo dico anche al centro-sinistra, per cui se qualcuno si vuole assumere la responsabilità, non so se necessariamente per appello nominale bisogna correre, però annuncio il voto contrario a questo provvedimento di rinvio al 4 agosto, in modo che ognuno legittimamente metta la faccia politicamente sulle cose che fa.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (UDC)

Avendo licenziato in quarta Commissione un provvedimento ed avendo discusso diffusamente anche della questione, non voglio sostituirmi, naturalmente, a modificare le regole anche rispetto alla sacralità della Conferenza dei capigruppo, ma richiamerei, affinché rimanga agli atti del Consiglio, l’attenzione del Consiglio sulla sostanza della questione, al di là dei formalismi.

Nei giorni passati ho suggerito all’assessore Pugliano, vedendo la convocazione della seconda Commissione, di chiedere che fosse inserito all’ordine del giorno come punto quello della legge sui rifiuti. So che l’assessore Pugliano ha interagito con la Presidenza della Commissione o con la struttura della Commissione e sembra che gli sia stato detto che era tutto superfluo. Al di là di questo, al di là dei formalismi e del rispetto delle regole, noi capiamo che con responsabilità diffuse, maggioranza, minoranza, centro, di tutti, nei prossimi giorni avremo questo problema per le strade della Calabria. E’ bene che lo diciamo, è bene che lo sappiamo, ce lo diciamo con grande chiarezza, chi è oggi maggioranza, chi è oggi minoranza, chi potrà essere maggioranza o minoranza domani, a meno che non ci siano terze maggioranze al di fuori di quest’Aula. Questo è bene che sia chiaro, perché noi favoriamo maggioranze diverse al di fuori di quest’Aula attraverso questo atteggiamento.

Io rinnovo l’invito, al di là della sacralità della Conferenza dei capigruppo, ad andare verso l’interesse generale, che è quello di evitare un’ulteriore paralisi, qualsiasi tentativo estremo, anche eventualmente quello di estrapolare norme che consentano al sistema di funzionare e portare poi il 4 agosto la legge di riordino sul sistema dei rifiuti, però evitiamo che da domani si fermino gli impianti, perché sarebbe un’ulteriore catastrofe per la Calabria.

(Interruzione)

PRESIDENTE

No, consigliere Magarò, cerchiamo di completare, siamo alle 9 di sera e dobbiamo approvare il Por, che è un atto indispensabile.

Allora, noi dobbiamo procedere a votare il rinvio di questo argomento alla Commissione bilancio, ed è un adempimento che dobbiamo fare rapidamente, in modo tale che la Commissione bilancio si riunisca al più presto, per essere pronti il 4 agosto ad inserire il punto all’ordine del giorno.

Pongo in votazione la proposta di rinvio del provvedimento in Commissione.

(Il Consiglio approva)

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Presidente, chiedo scusa, che cosa sta facendo votare?

PRESIDENTE

Votiamo il rinvio in Commissione bilancio del provvedimento.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

No, non sono assolutamente d’accordo.

STASI Antonella, Presidente della Giunta regionale f.f.

Chiediamo una sospensione anche come Giunta.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Io non sono assolutamente d’accordo. Ho chiesto l’inserimento all’ordine del giorno e pretendo che ci si si esprima. Sono anche un consigliere, da stasera posso diventare semplice consigliere e posso chiedere che sul punto all’ordine del giorno si debba votare.

PRESIDENTE

Facciamo una sospensione.

NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)

Presidente, c’è una revoca della votazione? C’è all’ordine del giorno la revoca della votazione?!

(Interruzione)

Siccome ha dichiarato l’esito della votazione, cambiamo pure i princìpi del diritto amministrativo ed abbiamo risolto!

PRESIDENTE

Se prendiamo posto, ricomponiamo le fila.

(Interruzione)

Ha chiesto di parlare il consigliere Caputo. Ne ha facoltà.

CAPUTO Giuseppe (Forza Italia)

Non avevo assolutamente intenzione di intervenire. Credo che sia impossibile che da cinque ore si stia discutendo per non arrivare a nulla!

MAIOLO Mario (PD)

Presidente, l’esito del voto.

PRESIDENTE

Un attimo, ha chiesto di intervenire il consigliere Caputo, dopodiché abbiamo votato.

MAIOLO Mario (PD)

Ma su che cosa interviene il consigliere Caputo? Lei ha chiesto la votazione, ha fatto fare una votazione, dichiari che la votazione è nulla o dia l’esito del voto.

PRESIDENTE

Siccome avete parlato tutti a ruota libera durante tutta la seduta e non mi sembra che abbiamo seguito una prassi istituzionale proprio corretta, ha chiesto di intervenire il consigliere Caputo. Diamogli la parola e poi procediamo.

CAPUTO Giuseppe (Forza Italia)

Stavo dicendo che non avevo nessuna intenzione di intervenire, ma credo che non sia assolutamente possibile che in cinque ore di discussione non si sia arrivati a nulla. Possibile che non si abbia il senso della realtà?! Possiamo recriminare il passato, come doveva essere fatto. Si sta dicendo che da domani c’è un problema dei rifiuti per le strade quasi alla fine del mese di luglio e noi lo facciamo scivolare sulla giacca, senza assumerci le responsabilità che ci competono!

Ma quando mai si è fatto appello in riferimento a una Commissione! Qua sono state approvate decine e decine di leggi che non sono mai andate in Commissione. Oggi si fa riferimento a una Commissione e ad un Consiglio che poi dovremo tenere il 4 agosto. Non sono assolutamente d’accordo, caro Presidente! Andatevi a leggere cosa ha scritto ieri Ernesto Galli della Loggia sul “Corriere della Sera”, perché l’ho letto poco fa, andate a leggerlo, perché è una vergogna! Io mi vergogno, ancora una volta, in questo Consiglio regionale perché neanche nel più scartabellato Consiglio comunale d’Italia accade quello che accade qua dentro!

E’ una vergogna, mettetevelo in testa! Ecco perché la gente vi odia e ci odia, a giuste ragioni!

PRESIDENTE

Consigliere Caputo, lei è stato qui dodici ore, adesso prende la parola e dice la sua.

(Interruzione del consigliere Caputo)

La dice in libertà. Lo sa perché la dice in libertà?

(Interruzione del consigliere Caputo)

Scusi, ma lei ha un capogruppo? Il capogruppo è venuto qui, così come sono venuti i capogruppo di tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, e hanno concordato un percorso che io ho riproposto in Aula. Siccome ognuno si deve assumere le sue responsabilità quando assume un impegno, ho riprodotto quello che voi avete detto, non ho detto assolutamente niente di diverso rispetto a quello che voi avete detto a me; io devo garantire i lavori di quest’Aula.

Adesso, se lei è tornato indietro, riproponiamo il voto e, se ci sono i due terzi, si procede, se non ci sono i due terzi, non si procede, ma non c’è né testa né coda, perché prima avete detto delle cose e oggi state dicendo esattamente il contrario.

CAPUTO Giuseppe (Forza Italia)

A quest’ora avremmo già potuto definire la legge, Presidente, già da un pezzo! Che deve andare a fare in Commissione, a fare cosa!

MORRONE Giuseppe Ennio (Forza Italia)

Imparate le regole, ci vogliono i numeri!

CAPUTO Giuseppe (Forza Italia)

Che senso di responsabilità!

MORRONE Giuseppe Ennio (Forza Italia)

Ci vogliono i numeri e la minoranza non è d’accordo a votarla stasera, quindi è inutile fare questo discorso.

PRESIDENTE

Forse non ci rendiamo conto di che cosa prevede il Regolamento: ci sono i due terzi per inserire questo punto all’ordine del giorno? Se ci sono, andiamo a votare, forse abbiamo perso cinque ore di tempo.

CAPUTO Giuseppe (Forza Italia)

Ma quando mai abbiamo guardato i numeri! Dovremmo andare a rispolverare tutte le sedute e vedercela a rallentino!

SALERNO Nazzareno, assessore al lavoro

Presidente, posso? Ho massimo rispetto della Conferenza dei capigruppo e delle riunioni che si fanno. Oggi abbiamo un problema che viene posto in quest’Aula dall’assessore al ramo, Pugliano: da stasera il sistema dei rifiuti salta, si blocca, c’è un problema di emergenza. Io ritengo che, al di là di quello che si è discusso in Conferenza dei capigruppo, massimo rispetto, ognuno di noi in quest’Aula – parlo da consigliere regionale, non da assessore – deve avere il diritto di potersi esprimere su questo problema. Serve un atto di coraggio e di responsabilità davanti ai calabresi. Io sono qui per assumermi la responsabilità, ritenendo che questa sera non serve che l’Assemblea decida di approvare il parere della Commissione bilancio. Stiamo parlando che in quest’Aula si portano soltanto i provvedimenti indifferibili ed urgenti: più indifferibile ed urgente di questo problema qual è?! Non lo vedo!

E’ stata fatta una proposta da parte del consigliere Mirabelli per votare per appello nominale, ripresa poi dall’assessore Pugliano. Io chiedo a lei, caro Presidente, l’applicazione del Regolamento del Consiglio regionale, cioè mettere ai voti per appello nominale l’inserimento all’ordine del giorno della legge, perché anche se non ci saranno i numeri, chi non voterà si assumerà la responsabilità politica di non voler esaminare questo testo di legge e si assumerà la responsabilità politica nei confronti dei calabresi a vedere la Calabria sommersa di rifiuti. Chi voterà a favore si assumerà la responsabilità di aver votato un provvedimento anche con le perplessità che qualcuno ha rappresentato, che io ritengo superflue, per eventuali problemi con la Corte dei conti.

In questo Consiglio diverse leggi sono state approvate senza il parere delle Commissioni, direttamente in Aula, pertanto chiedo, Presidente, di applicare il Regolamento del Consiglio regionale e di porre ai voti la proposta. Nell’attesa, per evitare ulteriori fratture e lacerazioni in quest’Aula, chiedo una sospensione anche di dieci minuti, che ritengo necessaria anche per noi dell’Esecutivo, giusto per capire se i provvedimenti indifferibili ed urgenti che vengono proposti dall’attuale Giunta regionale, che si trova a gestire questa fase delicatissima, possano trovare spazio per l’approvazione nella massima Assemblea regionale.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Maiolo. Ne ha facoltà.

MAIOLO Mario (PD)

Intervengo nuovamente perché, innanzitutto, lei ha indetto una votazione su un punto e la votazione si è svolta.

(Interruzioni)

Io ho ascoltato…

SALERNO Nazzareno, assessore al lavoro

Io non ho votato.

(Interruzioni)

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Io ho interrotto il presidente Talarico mentre stava parlando.

MAIOLO Mario (PD)

Ma lei si era dimesso due ore fa! Mi faccia parlare adesso, sto parlando io e mi deve fare parlare!

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Non dica pure le cose degli altri, mi scusi!

MAIOLO Mario (PD)

Presidente, non mi faccia interrompere!

PRESIDENTE

Assessore, lo faccia parlare.

MAIOLO Mario (PD)

Qui, stasera, si sta giocando un paradosso incredibile: la maggioranza che ha i numeri per determinare l’esito dei lavori di una Commissione, di un Consiglio stasera vuole scaricare responsabilità che sono tutte di questa maggioranza, per quello che è avvenuto nel percorso del Por, per quello che è stato detto sui rifiuti stasera.

Questa Giunta dovrebbe avere la dignità di dimettersi e poi chiedere il senso di responsabilità al Consiglio!

Noi siamo andati ben oltre il senso di responsabilità, l’assessore Mancini sa che tutti i documenti sono stati approvati solo perché noi gli abbiamo consentito di avere il numero legale nelle Commissioni. Questa è la responsabilità del centro-sinistra.

Voi avete una responsabilità anche volgare da un punto di vista estetico, perché state chiedendo una responsabilità che è tutta vostra. L’assessore ai rifiuti ci ha portato stasera a questo punto, dopo quattro anni e mezzo di gestione diretta! Di chi è la responsabilità su queste cose?! E ancora stasera abbiamo il coraggio di dire che nel Por vecchio è stato speso zero euro su questo! Lei si dovrebbe dimettere, perché nel Por che vorrebbe approvare la quota finanziaria a carico del sistema dei rifiuti è esattamente uguale a quello che vorreste dare in termini di consulenza e dell’assistenza tecnica.

Ma di che stiamo parlando! La responsabilità è vostra, vi dovreste dimettere e poi chiedere la responsabilità al Consiglio.

Presidente, gli esiti del voto.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Magarò. Ne ha facoltà.

MAGARO’ Salvatore (Scopelliti Presidente)

Penso che la politica possa rispettare le regole e, nel frattempo, dare anche risposte immediate ai bisogni e alle esigenze della nostra terra. In questo momento mi rivolgo alla responsabilità di ognuno di noi, cosciente – come sono – che, seppure ci sono stati ritardi in passato e in questi anni, i sindaci, alcuni dei quali sono qui presenti stasera e altri penso abbiano chiamato, ad ognuno di noi chiedevano “ma questa legge sarà o non sarà approvata stasera?”, facendoci capire che da domani in poi ci saranno seri problemi per quanto riguarda il sistema dei rifiuti e ancora di più, forse, daremo a Della Loggia o alla Lega argomenti per dire che in Calabria questo Consiglio non è stato in grado di deliberare in materia.

Mi permetto di avanzare una proposta di buonsenso. E’ giusto che le regole vengano rispettate, è giusto che questa pratica vada nella Commissione bilancio, però penso: perché dobbiamo aspettare il 4 agosto per fare seduta di Consiglio e discutere questa pratica? Non si può discutere prima? Io penso che questo sia un tema e un argomento su cui penso ci vada di mezzo la reputazione della nostra Regione. Ecco, io propongo, per risolvere la questione, che si vada domani o dopodomani in Commissione e venerdì si torni in Consiglio e si approvi questa pratica.

Questo penso sia l’invito e l’appello al senso di responsabilità che mi permetto di rivolgere a tutti e in questo modo rispettiamo le regole, però saremo anche tempestivi nel dare risposte, perché molti sindaci mi hanno chiamato stasera e mi chiedevano notizie, ma io non ero in grado di darne. Questa cosa penso sia una proposta di buonsenso, una proposta concreta che possa trovarci d’accordo tutti quanti e proseguire sugli altri punti all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Altri interventi sul punto? Ha chiesto di intervenire l’assessore Dattolo. Ne ha facoltà.

DATTOLO Alfonso, assessore all’urbanistica

Registro un clima un po’ preoccupante. Al collega Maiolo voglio dire che non c’è necessità che la Giunta si dimetta rispetto al fatto di coinvolgere l’opposizione, perché io ritengo che la troppa democrazia del Presidente abbia consentito stasera a voi di essere protagonisti qui, perché potevano essere tranquillamente inseriti all’ordine del giorno questi punti che erano stati licenziati dalla Commissione e non ci avreste dettato alcunché. Lo dico con molta naturalezza, perché io ritengo che ognuno di noi debba assumersi delle responsabilità e stasera, visti anche ormai gli improperi; lei citava l’ultimo della serie Galli della Loggia, c’è stato Rizzo, Giannantonio Stella, e un altro, tale Oscar Giannino – le sfugge questa particolare cosa – che nella foga di copiare quello che era stato scritto, citava che l’esperto del Ministero dell’economia e della finanza che era venuto a fare i controlli era Antonio Ricchio, che è un giornalista del “Corriere della Calabria”, per dire quanto preconcetto c’è verso questa cosa.

Allora, caro collega Maiolo, la rispetto tanto e c’è una grande stima, è una persona perbene, però stasera i calabresi devono sapere che, se domani il sistema dei rifiuti si blocca, è perché ognuno di noi ha fatto una scelta. Non è un problema legato ad appartenenze politiche o a questioni che riguardano un parere automatico, visto che c’è un’invarianza dei costi, è un atto politico che il Consiglio si assume. Se dobbiamo considerare questo al pari degli altri provvedimenti indifferibili ed urgenti, io ritengo che ognuno di noi possa fare uno sforzo complementare stasera ed assumersi le proprie responsabilità, perché su tutto abbiamo sempre dimostrato di avere un rapporto nelle Commissioni – lo diceva pure qualcun altro prima – di grande correttezza e soprattutto senza smanie di protagonismo. Ho visto molti provvedimenti che sono passati e il primo articolo, la prima soddisfazione arrivava dalle vostre parti con molte leggi che sono state approvate. Così come sulla fondazione “Campanella”, noi, collega Scalzo, ci assumeremo delle responsabilità per la “Campanella”, noi penalmente, non voi, noi, quando siamo in Giunta a firmare qualche atto.

Quindi nessuna forma di mancanza di rispetto nei confronti di quella istituzione, però altrettanto ritengo, stasera, che ognuno di noi se ne debba andare con dignità da questo Consiglio, dignità politica e umana nei confronti di tutti quanti, con un appello responsabile, visto che si vota persona per persona, in maniera tale che ognuno – collega Mirabelli e collega Tripodi che siete stati i primi a richiedere questo e state dall’altra parte – possa dire da che parte sta, perché se eravate disponibili a fare uno sforzo per discutere di qualcosa che riguardasse il sistema dei rifiuti, c’era in Commissione la possibilità di fare degli emendamenti il 1° luglio – ricordo a me stesso – quindi venti giorni fa, o di portarlo anche qui, se il problema è il miglioramento del testo. Ma se si tratta di lasciare una pesante eredità che affronterà domani mattina la Giunta insieme a tutte quante le altre – e non ci siamo mai sottratti – non può essere per un atto gratuito di questo Consiglio regionale. Questo non è possibile!

Chiediamo anche – e lo chiedo io personale – che ci sia una votazione per appello nominale, così che i calabresi sappiano che, se domani si blocca, qualcuno non si è assunto le proprie responsabilità.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giamborino. Ne ha facoltà.

GIAMBORINO Pietro (PD)

Presidente, spero che almeno ella vorrà convenire sul fatto che questo Consiglio regionale sia un Consiglio sfortunato e strano, come è sfortunata e strana questa meravigliosa regione, tant’è che io, anche se sono rimasto in religioso silenzio, ho perso la voce, senza parlare!

Per andare al nocciolo, dico che la proposta di buonsenso – io non sono autorizzato a parlare a nome e per conto del mio partito, ne sono semplicemente componente – il grido di dolore lanciato dall’assessore Pugliano nei confronti del quale, per dire la verità, ferma restando la posizione di Mario Maiolo, che credo sia l’intera posizione basata sui fatti del Partito democratico che io condivido, a me pare, tuttavia, che vi sia una forma di pregiudizio ad personam. L’assessore Pugliano sta dicendo semplicemente e indipendentemente, e non sta addossando responsabilità, che la Calabria potrebbe, da domani mattina, soccombere sotto la nostra immondizia.

Allora perché non andare a valutare la proposta del collega Magarò, che dice semplicemente: “Ma perché il Consiglio giorno 4 e non stanotte, domani mattina, dopodomani, venerdì, giovedì? Vuole questo Consiglio utilizzare questo tempo in via straordinaria che gli è concesso di vivere?”. Vuole ella, signor Presidente, mettere immediatamente la mia proposta condivisa dall’assessore Gentile, da parte di capigruppo della maggioranza, del consigliere Bruni e quant’altri, dell’assessore Mancini, che va a sopperire alla negligenza dei nostri tecnici del Consiglio, della Commissione, quando lei dice che le opere primarie dei tre costruendi nuovi ospedali non sono stati previsti? Allora ci avviamo all’ennesima cattedrale nel deserto! Vuole questo Consiglio occuparsi di cose reali, senza voler mettere in essere una politica di parte e partitica, che non ha la forza questo Consiglio di reggere?

Dunque, io faccio personalmente mia e vorrò sentire se questa sospensione può esistere, per andare ad un dialogo, o non capisco a chi andremo a raccontarla questa favola di questo Consiglio, che chiude i lavori senza soffermarsi su un documento vitale, qual è questo che noi stiamo per programmare, per le cose che ha detto l’assessore Mancini, per tutto quello che sappiamo, indipendentemente dal formalismo, per quello che dice Francesco Pugliano.

Vogliamo essere un attimino, per una sola volta, uomini di buonsenso? Allora, signor Presidente, riconvochi i capigruppo al tavolo della Presidenza senza sospensione e vada dritto nella direzione dei bisogni dei calabresi.

Chiudo con una testimonianza: il signor Prefetto della città di Vibo Valentia ha annunciato alla Conferenza dei sindaci che aveva già firmato la richiesta all’esercito per venire a pulire Vibo Valentia, che fu giardino sul mare, oggi è giardino sulle immondizie! Questo è un problema e non è una questione di parte, non è un problema della maggioranza; la responsabilità sta nella maggioranza, ma il problema è di ogni calabrese.

Per questo, signor Presidente, le chiedo di adoperarsi affinché si possa qui, stasera e subito, senza rinviare, affrontare principalmente il problema del Por e il problema delle immondizie, che la Calabria non potrebbe sopportare non alle porte, nel cuore della stagione estiva.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Tripodi. Ne ha facoltà.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Vediamo di stemperare un po’ i toni accesi che pure il consigliere Giamborino ha tenuto.

Intanto una precisazione, consigliere Imbalzano: quando lei firma le schede che accompagnano le sedute della Commissione, io non faccio parte del Partito democratico, faccio parte del Gruppo Misto, quindi quando lei firma, verifichi che ci sia pure non il Pd, anche il Gruppo Misto. Questa è una precisazione, perché ognuno rivendica la propria appartenenza. Siccome non sono del Partito democratico, rivendico la mia appartenenza al centro democratico, che è una cosa diversa.

Presidente, la storia di ogni cosa, assessore Pugliano, ivi compresa questa vicenda, ci deve, pure dagli insegnamenti, perlomeno dare delle indicazioni; nessuno si può alzare a disconoscere quello che è stato il percorso non solo della legge in oggetto, ma in genere di tutti i percorsi legislativi che noi abbiamo tenuto in quest’Aula.

Voglio ricordare – perché poi sui fatti nessuno ci può smentire, perché i fatti sono quelli, le cose si possono interpretare, ma i fatti sono fatti e rimangono tali – assessore, noi dobbiamo, in ogni caso, dirci le cose come stanno, ma le ha dette lei prima nel suo intervento ed io mi permetto di ripercorrere un po’ le tappe di questo provvedimento, poi dirò la mia posizione. E’ da mesi che lei in Commissione – ci sono le registrazioni, quindi basta prenderle per chi ritiene che quello che sto dicendo possa essere non veritiero – e in Aula, non ultimo l’ultimo Consiglio, che lei ha pregato la maggioranza, di conseguenza anche l’Aula, di portare all’ordine del giorno ed approvare la legge sui rifiuti.

Assessore, mi consenta una precisazione: la maggioranza, nel periodo passato, anche quando ancora il presidente Scopelliti non era dimissionario in questo Consiglio, la sua maggioranza poteva tranquillamente portare in discussione la legge sui rifiuti. E’ un fatto che non è stato fatto. Poi non ricerchiamo le ragioni o facciamo dietrologia perché non è stato fatto. Prendiamo atto, oggi, che non è stato fatto e prendiamo atto, assessore, perché io ho la copia – come penso l’abbiamo tutti – della lettera accorata che lei ha inviato ai capigruppo e al Presidente del Consiglio di portare in discussione e di prendere a carico – aggiungo io – della coscienza di ognuno l’annoso problema che avevamo dei rifiuti in Calabria.

Se lei ricorda, abbiamo fatto anche una discussione ulteriore in Commissione sulle discariche, compresa quella di Casignana, problema sollevato dal collega Crinò, che è presente in Aula. Di fatto, arriviamo ad oggi, che è il 21 di luglio, e questo problema si sta appalesando nella sua virulenza questa sera.

Ora sgombro il campo da equivoci e le dico che, se il presidente Talarico porta il provvedimento al voto, io do il mio voto favorevole, assessore, pubblicamente, però la inviterei, un attimo dopo che risolve questo problema, a dimettersi per dignità politica – mi è venuto ora il termine – e le spiego perché: quello che lei ha detto prima, che rassegnava le sue dimissioni, rappresenta la dignità di un assessore regionale che cerca di dare una risposta alla sua terra e non gli viene concesso, ma dalla sua maggioranza, non da questa parte, assessore.

(Si levano proteste dai banchi dei consiglieri di centro destra)

I fatti sono fatti e questa maggioranza, fino adesso, non ha portato questo provvedimento in Aula. Poi possiamo dire quello che vogliamo, ma al 21 luglio stiamo discutendo stasera di questo problema.

Allora, assessore, io le preannuncio già il mio voto favorevole, perché sono per dare una risposta a questo problema dei rifiuti in Calabria, però lascio a lei la capacità di interpretare in modo autentico quella che è l’esigenza della politica su questo problema. La ringrazio.

(Interruzione)

PRESIDENTE

Aveva chiesto di intervenire prima il consigliere Chizzoniti e poi le do la parola. Il consigliere Chizzoniti ha facoltà di intervenire.

(Interruzione)

CHIZZONITI Aurelio (Insieme per la Calabria)

Signor Presidente, signori consiglieri, soltanto poche e telegrafiche battute, ma tutte volte ed orientate verso una diversa e più favorevole soluzione, ovviamente nell’interesse della collettività rappresentata, rispetto a quelle prospettate more solito in termini di urgenza e di tassativa necessità.

Una rapidissima ricostruzione dell’excursus di questa legge per me sospetta, molto sospetta, mi riporta all’aprile di quest’anno, quando, attraverso una nota rimessa anche al signor Presidente del Consiglio, anticipai il mio dissenso, motivandolo in maniera molto documentata. La legge dorme per circa quattro mesi nella penombra dei corridoi della quarta Commissione, fino a quando, a luglio di quest’anno, anticipata da una mia ulteriore valutazione negativa, si va in Commissione e quella legge, quell’articolato è stato letteralmente smontato attraverso l’approvazione di sei o sette emendamenti, quattro o cinque presentati dal sottoscritto e due o tre dal Presidente, per me valoroso, della quarta Commissione.

Oggi, leggendo occasionalmente, mi sorge il dubbio – ma non è soltanto un dubbio – che il testo licenziato dalla quarta Commissione possa non corrispondere alla realtà documentata e documentale della bozza che ci viene prospettata in sede di esame. Sicuramente, all’articolo 7 c’è qualche cosa che non ho votato in Commissione e che non avrei mai votato, laddove si fa riferimento ad una serie di procedure di evidenza pubblica – che valgono quanto valgono – in ordine alla costruzione  dell’impianto di termovalorizzazione e degli impianti di preselezione e trattamento.

A questo punto, avverto il dovere di ricontrollare parola per parola l’impianto smontato in quarta Commissione per vedere se c’è stata una leggerezza, una distrazione, se c’è stata malafede da parte di qualcuno, perché questa storiella del coordinamento, ormai la conosco e la conosco da moltissimo tempo. Ho miei dubbi, ho i miei sospetti, ci sono degli interessi, Presidente, enormi, imponenti che lambiscono anche quest’Aula – ripeto – che lambiscono anche quest’Aula e sul terreno delle ambiguità, non mi troverò mai. Ho il diritto e il dovere di verificare il testo licenziato dalla Commissione per confrontarlo con quest’articolato, dopodiché non verificherò se si è trattato di buonafede, di un disguido o di altro, ma sarà la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, alla quale domani mattina verso le nove porterò le carte, perché il cervello all’Aima – per chi non lo sapesse l’Aima è l’ex ente di conferimento all’ammasso dei prodotti ortofrutticoli – non lo conferirò mai! Sono sempre e continuerò ad essere schiavo della mia coscienza e padrone della mia volontà. Chi vuole portare il cervello all’ammasso lo può fare!

Un ultimo flash in ordine – non c’è la collega Minasi – ad un emendamento che è stato depositato. Questo emendamento è stato offerto anche alla mia attenzione, ho rifiutato di presentarlo perché non può inserirsi, non si deve inserire, anche se per nobili finalità, una proposta tesa alla stabilizzazione di taluni precari, senza acquisire notizie circa la dovuta copertura finanziaria.

E poi, per dirla con Di Pietro, che ci azzecca questo argomento con la legge di riordino sui rifiuti?! L’assessore Pugliano, in maniera encomiabile, più volte dice “arrivo dal prefetto, arrivo qua”. Assessore, arriva a fare che cosa? Per disegnare gli Ato, e questi coincidono con la Provincia, sono già stati disegnati, non vedo tutta questa urgenza, tutta questa gravissima difficoltà riguardo ad una legge che secondo me è meritevole di ulteriori approfondimenti, quindi ad una legge che può indurre in errore la massima Assise assembleare della Regione Calabria, preferisco cinque commissari, non uno!

Per cui il mio voto per l’inserimento all’ordine del giorno è contrario e siccome conosco le regole della democrazia, se si dovesse votare nel merito, voto contro dal primo all’ultimo articolo, norme transitorie comprese.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Chiappetta. Ne ha facoltà.

CHIAPPETTA Gianpaolo (Nuovo Centro Destra)

Presidente, cerco di essere il più sintetico possibile, anche se – devo dire la verità – sono diverse le argomentazioni poste all’attenzione dell’Aula. Confesso di essere anche un po’ stanco, perché siamo qui da questa mattina, abbiamo iniziato con la Conferenza dei capigruppo e lo dico a beneficio della stampa, dell’Aula e anche dei colleghi che hanno ritenuto, sicuramente non con una impostazione aderente alla realtà, di mettere in discussione l’apporto totale da parte di questa maggioranza nei confronti dell’assessore Pugliano per lo sforzo che ha profuso in tutto questo periodo e anche e soprattutto per avere, a mio parere, esaurientemente trattato la problematica dei rifiuti, da cui è scaturito, poi, questo disegno di legge per il quale il Consiglio regionale sta discutendo da più ore.

Dico questo, lo dico al collega Mirabelli, verso il quale non sono compiaciuto per il fatto che sia ritornato dall’altra parte della barricata, ho avuto modo anche di dirglielo formalmente e amichevolmente nei giorni passati e lo dico anche al collega Tripodi, che hanno messo in discussione il supporto leale che questa maggioranza ha sempre tributato nei confronti della Giunta e anche dell’assessore Pugliano; lo voglio dire a beneficio della stampa, sperando che poi domani queste considerazioni possano essere evidenziate, perché è opportuno anche che questi illustri politologi da un po’ di tempo a questa parte si stanno accanendo nei confronti del Consiglio regionale, nei confronti della Regione Calabria su quelle che sono le difficoltà degli ultimi mesi, scaturite anche a seguito di eventi che nulla hanno a che fare con la politica. Ma ne prendiamo atto, la cosa importante è poter ribattere, perché è molto facile evidenziare alcune considerazioni quando non c’è la controparte, così come ha ritenuto di fare il presidente Talarico rispetto ad un articolo che tratteggiava in maniera non aderente alla realtà quella che era ed è la situazione della Regione Calabria e del Consiglio regionale, però a questa replica a livello nazionale non è stata data assolutamente pubblicità e risalto.

Perché ho fatto questa premessa, che può sembrare fuori tema rispetto alle cose delle quali stiamo parlando questa sera? Perché credo che sia opportuno dire – e lo dico all’Aula, sopratutto all’Aula perché possa essere trasmesso al di fuori di essa – in Conferenza dei capigruppo, oggi, dopo aver audito i rappresentanti della fondazione “Campanella”, che ha fatto bene il collega Scalzo, io dico di concerto con i responsabili politici della maggioranza, ad evidenziare anche l’attenzione che è stata riservata, così come è stata riservata anche in questi quattro anni di consiliatura nei confronti della fondazione “Campanella”, ancora oggi abbiamo riservato attenzione e non è un caso che il Presidente del Consiglio abbia posto come indifferibile ed urgente anche nel prossimo Consiglio del 4 agosto la trattazione di questo argomento; dico, però, assessore Pugliano, anche se lei non ha partecipato e ha fatto bene a dirlo, perché non era stato invitato – sapete bene che è necessaria la presenza di un rappresentante dell’esecutivo in seno alla Conferenza dei capigruppo – ma lo dico perché il sottoscritto e i colleghi capigruppo di maggioranza abbiamo sostenuto con forza l’inderogabile necessità che questo Consiglio regionale, ancor prima di licenziare il punto all’ordine del giorno relativo alla programmazione e alla pianificazione progettuale dei fondi Por 2014-2020, potesse trattare – perché lo abbiamo considerato indifferibile ed urgente – il provvedimento legislativo sull’emergenza rifiuti, sintetizzo, sull’emergenza rifiuti.

Da parte dell’opposizione, in particolare da parte del Partito democratico, è stata evidenziata la totale ed assoluta indisponibilità a dare il via libera perché l’Aula potesse trattare l’argomento all’ordine del giorno. Vedete, a nulla sono valse quelle che sono state le considerazioni che abbiamo esplicitato, che non sono di Chiappetta, di Morrone, di Grillo, di Serra, di Bruni, vale a dire dei capigruppo di maggioranza, sono considerazioni che sono state certificate con il marchio della indifferibilità e dell’urgenza dai competenti dipartimenti della Giunta e del Consiglio regionale.

Dico queste cose, assessore Pugliano, non perché lei non abbia dubbi rispetto a quello che è stato il supporto leale che la maggioranza, in questi quattro anni e mezzo, ha dato all’esecutivo e anche all’opera che lei ha svolto, ma lo dico a beneficio di coloro i quali vogliono dare una strumentalizzazione di quello che è accaduto. Capisco tutto, che tra qualche mese – e ha fatto bene la Presidente facente funzioni, Stasi, comunque si andrà a votare, salvo poi naturalmente verificare quale sarà la data, il 9, il 16 novembre o qualcun’altra, di concerto con quelli che sono gli organismi nazionali, quindi il ministero dell’interno e poi anche il Presidente del Consiglio e la Presidenza del Consiglio, ma non v’è dubbio che questo Consiglio regionale, signor Presidente del gruppo democratico in Consiglio regionale, è sciolto, ma lo abbiamo certificato noi, non lo avete certificato voi, perché voi avete certificato, sulla base anche di quello che ha detto il vostro segretario regionale a più riprese, che non si sapeva che cosa si sarebbe dovuto fare, se andare al voto subito, salvo poi stabilire che le primarie si sarebbero dovute fare il 21 settembre, se presentare le dimissioni, cosa che naturalmente non avrebbe avuto alcuna logica, visto che è certificata, fra l’altro, da autorevoli esponenti nazionali.

Ecco perché credo che sia assolutamente necessario, in presenza di quelle che sono le necessità e le esigenze che questo Consiglio è tenuto anche ad assumere e ad approvare – l’ho sempre detto nel momento stesso in cui ho avuto la responsabilità che mi è stata data dai colleghi di esercitare le funzioni prima di Presidente del Pdl e poi di Presidente del gruppo consiliare Ncd – soprattutto ai fini della tutela e della salvaguardia dell’istituzione regionale, un surplus di responsabilità che ci deriva dall’essere, prima ancora che amministratori, cittadini calabresi. Ecco perché credo – e mi avvio alla conclusione di queste mie brevissime considerazioni – che sia assolutamente necessario che ci sia una responsabilità da parte di ciascuno di quelli che in questo momento rappresentano l’istituzione Calabria.

Allora, Presidente, la Conferenza dei capigruppo – e mi riferisco alla riunione di questa mattina – ha evidenziato la impossibilità di iscrivere all’ordine del giorno, assessore Pugliano, perché lei sa bene, così come lo sappiamo tutti, che se non è inserito all’ordine del giorno un punto, per poterlo inserire è necessario che ci sia la maggioranza qualificata, che è rappresentata dai due terzi dei presenti in Aula, ed è il motivo per cui – e in questo sono d’accordo con quello che ha detto l’assessore Dattolo – riconoscendo grande correttezza comportamentale e istituzionale al presidente Talarico che, se solo avesse voluto, l’avrebbe potuto, d’autorità, iscrivere all’ordine del giorno, ma questo non lo ha fatto, così come non ha assunto nessun atto d’imperio e di autorità in questi quattro anni e mezzo di Consiglio regionale e credo che questo possa essere certificato anche e soprattutto da parte della minoranza, ecco perché credo che tutto quello che abbiamo sviluppato questa mattina e continuiamo a sviluppare non possa non richiedere a tutti un’ulteriore assunzione di responsabilità, rappresentata da quelle che sono le esigenze che con passione, con grande partecipazione l’assessore Pugliano ha ritenuto di assumere e di far assumere a quest’Aula.

Certo, assessore, glielo dico sulla base del rapporto di affetto – se mi consente – e lei lo sa che l’abbiamo sempre avuto e lo avremo anche in occasione di future occasioni di incontro: rispetto anche a quello che è stato detto, vale a dire della formulazione di un testo, così come ha detto il collega Chizzoniti, che parrebbe sia diverso rispetto a quello che è stato licenziato dalla quarta Commissione, credo che sia necessario un momento di attenzione, probabilmente necessaria e dovuta rispetto anche alle cose dette, al fine di evitare che ci possano essere equivoci che potrebbero dare luogo a considerazioni diverse.

Ecco perché dico, Presidente, sulla base delle cose che ho detto, sulla base dei lavori della Conferenza dei capigruppo di stamattina e sulla base di un po’ tutti gli interventi dei colleghi che si sono succeduti, probabilmente con toni un po’ accesi, credo che sia da attribuire anche a questa fine di consiliatura e a questa stanchezza, che, credo, sia dovuta alla stanchezza che è tipica e caratteristica delle parti finali di una consiliatura, credo che sia necessario effettuare un’ ulteriore riflessione, che ci possa portare a considerare con attenzione quello che è stato evidenziato, rivedendo la posizione espressa e chiedendo, sulla base delle cose dette, anche dalla minoranza, ma sulla base degli interessi che si sono avuti da parte di colleghi della maggioranza, sulla base anche di questi interventi che si sono avuti, una riflessione che possa tenere conto di quello che è stato detto in Aula, sì da poter addivenire alla soluzione del problema sollevato in questa stessa Aula.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guagliardi. Ne ha facoltà.

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra)

Brevemente, Presidente, perché credo che ormai stiamo raggiungendo livelli di incredibile follia!

I passaggi sono questi: ci siamo sospesi circa due ore fa perché la maggioranza ha fatto una relazione col Presidente della seconda Commissione su un provvedimento che non era inserito all’ordine del giorno e che era propedeutico all’approvazione del Por, o mi sbaglio? Non mi sbaglio, Presidente. Questo significa che la maggioranza, che mostra i muscoli, è arrivata con una sciatteria così grande, con una incapacità così grande che, di fronte a un provvedimento come il Por, non presenta all’ordine del giorno il documento propedeutico, ed abbiamo sospeso la discussione perché riteniamo, come minoranza saggia, di non far…

Presidente, le posso porre un quesito con risposta immediata? Vorrei che mi rispondesse su una domanda: se non approviamo il Por stasera, cosa succede? Me lo dica al microfono.

PRESIDENTE

Va fatto obbligatoriamente entro mezzanotte. Sono le nove e mezza, quindi vi lascio immaginare, l’esperienza dovrebbe consigliare.

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra)

La ringrazio, Presidente, perché mi pare che il Por, in questo momento, grazie alla sciatteria di chi ha organizzato questi lavori, rischi di saltare perché l’introduzione e l’approvazione di quei documenti, quindi di quella documentazione che non è presente all’ordine del giorno, ha bisogno dei due terzi, consigliere Chiappetta, lei che ci mostra i muscoli! Voi lo capite su cosa state giocando, minacciandoci del voto per appello nominale? Non ho paura di esprimere il voto contrario sulla questione rifiuti, e voterò contro, se vengo chiamato. Ma lo capite che state mostrando un po’ troppo i muscoli, quando invece siete incapaci? Perché la vicenda rifiuti è il risultato di una chiara incapacità e di uno scontro di un anno e mezzo nella Giunta e nella maggioranza sulla questione dei rifiuti.

Il presidente Chizzoniti  ci ha posto un problema e non andrò a votare stasera o anche la prossima volta, se lui non fa quei controlli sulla legge, perché pare – a detta di Chizzoniti – che la legge approvata in Commissione sia arrivata qui distorta, o mi sbaglio? Allora, di chi sono le responsabilità di questo sfracello, di una minoranza che sta facendo il suo lavoro?! Di una minoranza che sta tentando di dire alla Calabria “guardate che siete stati governati per cinque anni da una banda di inetti”?!

Cari consiglieri, questa è la politica dell’accettare le questioni. Nella quarta Commissione ho ritirato i miei emendamenti, ritenendo che fosse una cosa solo della maggioranza votare la legge sui rifiuti. Eppure, presidente Imbalzano, dal 1° luglio – giorno di approvazione in Commissione della legge sui rifiuti – ad oggi, perché lei non ha riunito la Commissione per approvare la clausola di invarianza?

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Glielo spiegherò tra un minuto.

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra)

E’ colpa nostra se le cose non le fate? E’ colpa di questa minoranza se non siete in grado di far funzionare le Commissioni? E’ colpa di questa minoranza se portate ordini del giorno dove non ci sono i documenti? Ma di cosa parliamo qui stasera! Quale senso di responsabilità ci state chiedendo!? Siamo diventati una chiacchiera nazionale anche chi sta qui a fare il suo lavoro, a cui chiedete di essere complici vostri. Siete voi che non siete più in grado neanche di erigere un club del quartierino! E’ questa la verità e dovete ammetterla, non che facciamo l’alzata degli scudi stando qui a romperci l’anima a discutere!

L’assessore Pugliano, per un anno e mezzo, ha discusso di una legge brutta, pericolosa, ha poi fatto dei provvedimenti tra novembre e dicembre attraverso cui avrebbe risolto tutti i problemi della raccolta dei rifiuti in Calabria. Ci sono state le lotte a Rosarno, a Catanzaro, a Reggio Calabria, non ha risolto un tubo! Oggi viene qui, col ricatto, a dirci che la Calabria avrà il problema dei rifiuti! Li avrà lo stesso la Calabria i problemi dei rifiuti, perché il provvedimento non solo arriverà in ritardo, ma ci sono quei gravi dubbi posti dal consigliere Chizzoniti.

Allora, Presidente, ho voluto soltanto dire questo, mi sento un po’ stanco e vi auguro buon lavoro. So che farete tutto quello che vorreste fare, ma almeno la mia non presenza qui mi guarda e mi salvaguarda da qualche guaio di altro tipo.

ORSOMARSO Fausto (Nuovo Centro Destra)

Sì, lo spiegheremo ai calabresi, non si preoccupi!

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra)

I calabresi me lo spiegheranno, ma non con i passaggi di truppa, i passaggi di soggetti che hanno governato oggi e  che poi passeranno dall’altra parte politica a governare la Calabria!

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (UDC)

Da parte del collega Chizzoniti, al quale rinnovo il senso della mia stima e della mia amicizia, è venuta fuori qualche perplessità sulla coincidenza fra il testo licenziato in quarta Commissione e il testo pervenuto in Aula consiliare. Beh, devo dire che prima il presidente Chizzoniti aveva sollevato anche a me queste perplessità, pur non essendo colui che mette le mani nelle carte, naturalmente, perché – come il presidente Chizzoniti, come i colleghi – mi limito ad approvare in aula le norme delle quali poi si occupa il servizio della Commissione, però mi sento di intervenire, perché in questo clima già drammatico nei confronti della politica andiamo a creare ulteriori problematiche, per cui domani l’intero Consiglio regionale rischia di essere ulteriormente massacrato.

Insieme alla struttura della Commissione, al servizio, e alla dirigente – ho grande stima rispetto del lavoro svolto dal servizio della Commissione – abbiamo verificato anche il processo verbale con il resoconto integrale di quanto accaduto quel giorno in aula, il 1° luglio: la discussione riguarda la formulazione dell’articolo 7 che è stato emendato quasi completamente, tranne in uno dei quattro commi, per il quale, per la verità, io stesso ho proceduto alla lettura integrale del testo per come riformulato – c’è il collega Magno che lo ricorda – ed insieme alla dirigente della Commissione abbiamo letto il resoconto integrale. Manca una piccola parte del comma che va rivisto, ma in sede di resoconto integrale può essere rivisto.

Io credo che non ci siano – anzi, ne sono convinto – difformità fra il testo licenziato in Commissione e quello approdato in Aula. Questo lo voglio dire non per essere avvocato d’ufficio del servizio resoconti o della struttura della Commissione, ma semplicemente per tutelare l’integrità morale di un Consiglio regionale, di per sé già attaccato da più parti, che non merita di essere attaccato quando non ha responsabilità, questo lo voglio ribadire ai colleghi in Aula, perché non mi sembrerebbe giusto pensare o far pensare che su questa problematica si apra un intrigo di carattere internazionale, perché né l’assessore Pugliano né il direttore generale mettono le mani nelle carte della Commissione, ma per far sì che ci sia una difformità fra il licenziato dalla Commissione e quanto approdato in Aula, ci sarebbe bisogno della complicità del servizio Resoconti, della complicità della struttura della Commissione e via discorrendo.

Per cui rigetto completamente un’ipotesi di questa natura.

Peraltro, anche il primo comma dell’articolo 7, a mio avviso, potrebbe essere, per tranquillità di tutti, eventualmente cassato. E’ una proposta che mi sento di fare, assessore Pugliano, per tranquillità di tutti.

(Interruzioni)

Perdonatemi, però, guardate, io sto cercando di fare un ragionamento, dopodiché da domani, se volete i rifiuti per strada, avremo i rifiuti per strada! Se avete questo desiderio, sarete esauditi!

Sto facendo una proposta: poiché il presidente Chizzoniti – al quale rinnovo le mia stima in questa circostanza, anche perché lui ha dato un contributo importante in senso emendativo – ha un dubbio sul primo comma dell’articolo 7 della legge, propongo all’assessore Pugliano, all’Aula di sospendere, cassare per il momento quel primo comma dell’articolo 7 – è  una mia proposta – ed, eventualmente, alla prossima seduta di Consiglio regionale del 4 agosto lo infiliamo di nuovo; se il presidente Chizzoniti verifica, come io credo che ci siano stati tutti i crismi, per cui noi abbiamo votato un emendamento al comma dell’articolo che io stesso ho letto in aula, compare nel resoconto integrale e l’abbiamo votato all’unanimità. Al di là di questo, eliminiamo, cassiamo per il momento attraverso un emendamento quel primo comma dell’articolo 7 ed, eventualmente, se c’è la volontà, procediamo, senza fare un’ulteriore tempesta in un bicchiere d’acqua, perché ritengo che non ne abbiamo bisogno. Prima di parlare, facciamo tutte le verifiche, prima di dire che ci sono state responsabilità diffuse, facciamo tutte le verifiche del caso e poi, se queste difformità verranno fuori, lo dichiareremo con grande chiarezza ed, eventualmente, chi dovrà fare ammenda la farà.

Per il momento, accantoniamo questo primo comma dell’articolo 7 e andiamo avanti, perché ritengo che questo possa essere una risposta, altrimenti, nella peggiore  delle ipotesi, mi sento di concordare con il collega Magarò: oggi chiudiamo, facciamo il Por, domani si riunisce la Commissione e venerdì torniamo in Aula, per evitare veramente il disastro più terribile.

Questa è una proposta eventualmente da verificare, senza tornare il 4 agosto almeno su questo argomento, perché poi, Presidente, lei sa, per quella data c’è tanta carne al fuoco, dalla legge elettorale a quant’altro, per cui credo che gli argomenti li abbiamo; altrimenti facciamo uno sforzo stasera, accantoniamo questo primo comma dell’articolo 7, che sarà verificato e sarà, eventualmente, reinserito e discutiamo di ciò di cui molti colleghi, per la verità, negli interventi hanno dichiarato che è necessario discutere. Anche il capogruppo Chiappetta diceva “dobbiamo andare avanti, se magari accantoniamo stasera, ma torniamo venerdì”, ma io dico di accantonare il comma sul quale c’è un dubbio ed, eventualmente, andiamo avanti.

Ripeto, dubbi sulla difformità non ne ho, perché ho verificato il processo verbale, ma è legittimo che il presidente Chizzoniti abbia un dubbio e lo deve chiarire.

PRESIDENTE

Consigliere Gallo, essendo rispettoso anche della Conferenza dei capigruppo e visto che quello che ho proposto all’Aula non è altro che la sintesi della Conferenza dei capigruppo che mi è stata detta qui, per quanto mi riguarda, facciamo due minuti al banco della Presidenza la Conferenza dei capigruppo, ne discutiamo e individuiamo quello che deve essere il percorso. Questa volta facciamo partecipare pure l’assessore per vedere cosa dobbiamo fare. Prego, consigliere Chizzoniti.

CHIZZONITI Aurelio (Insieme per la Calabria)

Una telegrafica puntualizzazione. Ringrazio l’amico Gallo per le belle parole, ma quando conclude dicendo di associarsi a me, lo inviterei ad essere più prudente, perché da queste parti associarsi, anche se per nobili finalità, è estremamente pericoloso! Ti conviene aderire!

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Principe. Ne ha facoltà.

PRINCIPE Sandro (PD)

Noi veniamo volentieri al banco, perché è sempre un piacere avere un confronto sotto la sua Presidenza, ma al banco siamo già venuti, c’è stata una proposta che l’Aula ha votato, poi si è aperta un’ampia discussione e, nella discussione, debbo dire che mi ha sorpreso molto l’intervento del collega Chiappetta, sorpreso per la lunghezza dell’intervento e per i contenuti chiaramente elettoralistici. Sotto un altro profilo, mi tranquillizza perché l’intervento di Chiappetta – io non ho motivo per dubitare delle parole della presidente Stasi, sono certo che si voterà o la seconda o la terza domenica di novembre – dopo l’intervento di Chiappetta questa certezza è diventata assoluta, perché – me lo consentirà – è stato un intervento elettoralistico e strumentale. Sull’elettoralistico non aggiungo altro, perché era molto evidente; strumentale perché si tenta di addebitare alla minoranza delle responsabilità chiare della maggioranza.

Scusatemi, nel momento in cui si evita di portare all’attenzione del Consiglio determinati provvedimenti e quando questi si portano all’attenzione del Consiglio, non solo sono incompleti, perché la clausola di invarianza non è una cosa di poco conto, ma addirittura si dubita che il testo che viene portato in Consiglio sia uguale al testo licenziato dalla Commissione. Nel momento in cui la minoranza fa il suo mestiere, che è quello di un controllo democratico ed istituzionale, ci viene messo quasi un coltello alla gola per dire: “Se non approvate il provvedimento, chissà cosa succederà!”. Questo vale per i rifiuti, fra poco lo vedremo anche per il Por 2014-2020.

Guardate, se noi fossimo strumentali ed elettoralistici, potremmo prendere al volo l’insipienza della maggioranza, perché portare l’ultimo giorno utile il Por 2014-2020 senza avere approvato i provvedimenti propedeutici, è un atto di gravissima responsabilità; se fossimo altrettanto irresponsabili, dovremmo negare l’inserimento dei provvedimenti propedeutici all’ordine del giorno del Consiglio, con il risultato per la vostra insipienza di mettere a rischio il Por 2014-2020.

Siccome siamo responsabili, ma nello stesso tempo non ci vogliamo piegare ad un vostro ricatto istituzionale, esaurita questa lunghissima discussione sui rifiuti, noi abbandoneremo l’Aula, perché francamente non ce la sentiamo di favorire e supportare la vostra insipienza votando con i due terzi l’inserimento all’ordine del giorno.

Avete fatto tutto voi, non vi siete confrontati, le cose non sono state portate in tempo utile in Commissione, non sono stati approvati i provvedimenti propedeutici, a questo punto preferiamo certificare la nostra opposizione al vostro modo di procedere abbandonando l’Aula, che è un atto di grande responsabilità, collega Caputo, perché consentiremo di approvare questo documento che Bruxelles vuole che sia approvato entro la mezzanotte per poterlo inviare domani.

Voi ci dovreste ringraziare sotto il profilo istituzionale per questo alto senso di responsabilità che, obiettivamente, forse non meritate, perché non solo ci presentate dei provvedimenti che sono assolutamente censurabili nelle procedure e nel contenuto, ma avete anche l’arroganza di dircene di tutti i colori, come è successo poco fa nell’Aula. Questo non va bene, perché effettivamente l’elettoralismo non può essere spinto fino a questo punto, se uno è carente e i suoi limiti non li può appioppare all’interlocutore che deve essere costretto ad abbassare la testa, a tacere per evitare di essere considerato come responsabile, ma responsabile di che? Responsabile delle vostre inefficienze, della vostra insipienza, quindi preferiamo esercitare questa responsabilità abbandonando l’Aula e lasciando a voi la possibilità in un minuto – che è una cosa vergognosa questa – di approvare il Programma operativo che sarà considerato ed è l’unica risorsa in termini finanziari di questa regione nei prossimi sei anni.

Detto questo, ritorno per un attimo alla vicenda dei rifiuti. Anche qui, assessore Salerno, cerchiamo di essere seri, perché il provvedimento che ci chiedete di approvare a scatola chiusa è molto delicato, la delicatezza di questo intervento si nota anche guardando le tribune. Noi non vogliamo strumentalizzare le tribune, però qui c’è una pressione notevole rispetto ad un atto che presenta un’intrinseca debolezza sotto alcuni profili, perché il presidente Chizzoniti, che forse non ha sentito il mio intervento iniziale, oltre a contestare il testo che sarebbe diverso rispetto a quello licenziato dalla Commissione, ha detto una cosa che il sottoscritto, pur essendo stato insolentito dall’illustre assessore Pugliano, ha detto cinque ore fa, cioè che è veramente strano che un provvedimento ordinatorio di un settore poi contenga una norma emergenziale sotto il profilo finanziario.

Guardate, la delicatezza del problema, mi auguro che nel resoconto integrale, non nel sommario, siano riportate le parole dell’assessore Pugliano, che ad un certo punto, forse preso un po’ non so se dalla stanchezza, o da una certa animosità, ha detto che con questo intervento viene bypassato il bilancio. Recito a memoria e recito integralmente. Caro Presidente, io chiedo che questo concetto sia inserito nel resoconto integrale della seduta.

Allora c’è veramente materia per essere preoccupati. Il parere di invarianza, che voi ritenete come una bevuta di acqua fresca, state certi che diventerà una cosa delicata, proprio per questa procedura attraverso la quale si bypassa il bilancio. Noi siamo anziani ed abbiamo un po’ di esperienza; datemi atto quindi che le cose che poi sono state dette in Aula le avevo dipinte ad intuite nel mio modesto intervento, perché avviare una contabilità speciale presso la Banca d’Italia, manca solo la data in cui c’è il numero, ma non c’è la data dell’apertura di questa contabilità speciale.

Ma parliamoci chiaramente: che cosa vuol dire la contabilità speciale? Quello che l’assessore ha confessato beatamente in quest’Aula, cioè che si bypassa il bilancio, perché in termini di bilancio, se è previsto un certo introito da parte dei Comuni quella è l’entrata e, sulla base di quell’entrata, tu puoi spendere. Nel caso della contabilità speciale, si spende senza una certificazione dell’entrata, ma quale sarà la conseguenza in termini finanziari? Poi chi paga? Io non so se la Banca d’Italia abbia aperto una linea di credito, perché se tanto mi dà tanto, al punto da dire che i Comuni non pagano, vorrei capire perché i Comuni non pagherebbero se debbono pagare direttamente alla Regione, quindi introitare le somme con riferimento al bilancio della Regione, come è previsto per il 1° gennaio 2015. E se non pagano in quest’anno, che succede? C’è, naturalmente, un’incapienza e, nel momento in cui attraverso la contabilità speciale si pagano i creditori della Regione, questo plafond come viene coperto? Naturalmente poi tutto ritornerà a Pantalone e ci dovrà pensare il bilancio regionale! Questa sarà l’opinione di un incompetente, come è stato detto all’inizio di questa discussione, ma è comunque un’opinione che richiede un approfondimento ed una preoccupazione.

Allora non minacciateci sulle responsabilità che prenderemmo noi se questo provvedimento non venisse approvato stasera. Prendiamo atto del senso di equilibrio del presidente Magarò e, per la parte che ci riguarda, noi siamo pronti a fare nostra la sua proposta, nel senso che la Commissione bilancio dia questo parere nei termini più rapidi possibili e, nel momento in cui lo avrà dato – intanto il presidente Chizzoniti ci illuminerà su una serie di questioni, forse si capirà meglio che cosa vuol dire la contabilità speciale – non mancherà lo strumento regolamentare al Presidente di questa Assemblea per convocare il Consiglio regionale.

E’ molto lontana la data del 4 agosto? Che la pratica venga rinviata alla Commissione bilancio, la Commissione bilancio faccia più rapidamente possibile, ci sciolga queste preoccupazioni sulla contabilità speciale; quando è stato aperto questo conto presso la Banca d’Italia di Catanzaro, che cosa comporta in termini pratici? Perché io ho chiesto ai colleghi che hanno responsabilità di governo e nessuno è stato in grado di chiarirmi, nel momento in cui, non pagando i Comuni, si pagano i fornitori – che dovrebbero avere un po’ di pazienza, tutto sommato, perché questo dei rifiuti è un settore generoso e qualche giorno di ritardo non credo che possa provocare la fine del mondo rispetto alla generosità di questo settore – avremo la possibilità di capire, caro assessore Pugliano, che cosa vuol dire la contabilità speciale. Quando i Comuni non pagano e voi, attraverso la contabilità speciale, pagate i fornitori, poi chi pagherà? Pagherà Pantalone anche con una contraddizione in termini tariffari, perché noi abbiamo avuto un incontro con i Comuni ed è emerso che l’aggiornamento delle tariffe che il dirigente del settore ha autonomamente inviato con un provvedimento che non ha capacità rappresentativa esterna, che è un atto solo dell’amministrazione interna, ebbene, questo ha creato un grande allarme nell’ambito delle amministrazioni locali e, a monte, della contabilità speciale, si fa riferimento a quel provvedimento, vorrei dire alla parte istituzionale della tribuna, oltre che al governo e ai colleghi della maggioranza.

Allora, siccome ci riteniamo delle persone responsabili, a volte non siamo stati neanche capiti, debbo dire anche dagli illustri esponenti di grande qualità della stampa calabrese e a volte la nostra innata cultura di governo ha fatto sì che i malevoli pensassero ad un comportamento quasi adesivo da parte della minoranza; abbiamo avuto sempre un comportamento rigoroso di opposizione, non abbiamo mai fatto opposizione strumentale, ma non si può approfittare di questa cultura di governo, al punto da farci digerire un provvedimento che, onestamente, pone tanti dubbi, non voglio dire di testo. Aspetto le risultanze dell’approfondimento del presidente Chizzoniti, ma certamente questo provvedimento pone grossi, enormi dubbi di natura finanziaria.

La proposta del consigliere Magarò mi sembra equilibrata, di grande responsabilità, per cui noi saremmo favorevoli al rinvio di questa pratica alla Commissione bilancio. Poi, Presidente, lei ha tutti i poteri e nessuno può limitarli, che a fronte di una pratica istruita completamente e sicura sotto il profilo istruttorio, ha i poteri per convocare nei termini più urgenti e più brevi questo Consiglio regionale.

Quindi consiglierei anche al governo di non diventare un governo rivoluzionario e, a fronte di questo senso di responsabilità, tentare la forzatura questa sera, perché sembra non sia possibile. Accontentatevi di una nostra richiesta responsabile di approfondimento e soprattutto prendete atto, da qui a poco, del nostro grande senso di responsabilità verso i calabresi. Se avessimo un’altra testa, stasera vi potremmo inchiodare sulle vostre inadempienze per quanto riguarda l’approvazione del Por 2014-2020.

Ma vi pare cosa di poco conto che si arrivi nell’Aula – io vorrei che questo fosse chiaro – senza l’approvazione dei provvedimenti prodromici affinché si approvi il Por 2014-2020? Cosa fa l’opposizione? Si rende complice di un comportamento di questo tipo? L’opposizione sottolinea questa grave inadempienza e, per senso di responsabilità, dopo aver votato il rinvio alla Commissione del provvedimento rifiuti e, se si ritiene ancora utile, il provvedimento di natura urbanistica, abbandonerà l’Aula.

PRESIDENTE

Mi sembra di capire che non ci sono altri interventi, quindi se i capigruppo vogliono venire al banco della Presidenza, vediamo cosa dobbiamo fare.

(I capigruppo si recano al banco della Presidenza)

La Conferenza dei capigruppo ha stabilito definitivamente e alla unanimità – mi auguro che sia così perché anche le altre volte avevamo stabilito qualcosa all’unanimità e poi è stata messa in discussione – questo percorso e lo dico per rassicurare i molti privati che svolgono il servizio in nome e per conto della Regione.

Mercoledì prossimo ci sarà una seduta di Commissione bilancio per dare il parere sul provvedimento e per attestare la clausola di invarianza sul provvedimento legislativo. Mercoledì il presidente Imbalzano convocherà la Commissione e sarà trattato solo questo punto per un successivo eventuale esame  in una prossima seduta di Consiglio da convocare per venerdì 25.

Pongo in votazione questa proposta.

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 587/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio. Legge urbanistica della Calabria)”

PRESIDENTE

Si passa alla proposta di legge numero 587/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio. Legge urbanistica della Calabria)” .

La parola all’assessore Dattolo.

DATTOLO Alfonso, assessore all’urbanistica

Presidente, la ringrazio. Non è che abbia da aggiungere molto a quello che è stato detto nei giorni scorsi e nell’ultima seduta di Consiglio, né tanto meno al testo che abbiamo approvato in Commissione.

Si può modificare tranquillamente la parte che recita all’articolo 1: “le zone ricomprese…” e comunque “non oltre il 19 giugno 2015” diventa il “31 dicembre 2014”.

(Interruzione)

Allora il comma 2 dell’articolo 75, della legge regionale numero 19 del 2002, è modificato ed integralmente sostituito dal presente: “Le zone ricomprese nei centri abitati, nei piani regolatori generali conservano validità fino all’entrata in vigore dei Psc, Psa e comunque non oltre il “19 giugno 2014” diventa “31.12.2014”.

Il centro abitato è definito come “il perimetro delle aree aventi destinazione di zona omogenea negli strumenti urbanistici vigenti A, B, D, F, C per le quali sono stati avviati i procedimenti per l’approvazione dei piani attuativi. Ai suoli esterni al centro abitato viene estesa la destinazione agricola con l’utilizzazione di cui agli articoli 50, 51, 52 della presente legge.

Sono fatte salve le aree destinate ad interventi di edilizia sociale di cui all’articolo 5 della legge regionale numero 36 del 2008 e le aree destinate ad interventi destinati esclusivamente all’insediamento delle strutture industriali/artigianali. Successivamente all’atto di adozione dei Psc e Psa si applicano le misure di salvaguardia di cui al comma 3 dell’articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica numero 380 del 2001 e successive modifiche ed integrazioni”.

Questo è l’articolo.

L’altra modifica che riguarda l’articolo 2: “Dopo il comma 2 dell’articolo 65 della legge regionale numero 19 del 2002 è inserito un ulteriore comma 2bis come di seguito <nel caso in cui lo strumento urbanistico vigente sia un programma di fabbricazione, viene estesa la destinazione agricola con l’utilizzazione di cui agli articoli 50, 51 e 52 della presente legge e tutti i suoli ricadenti al di fuori del perimetro del centro abitato definito come il perimetro delle aree aventi destinazione di zona A e B nel piano di fabbricazione vigente o delle zone C o comunque denominate per le quali siano state approvate nel rispetto della presente legge i piani attuativi>.”

Dopo il comma 2 dell’articolo 65 è inserito un ulteriore comma 2ter: “Per i comuni che non abbiano adottato il Psc, Psa entro il 19 giugno 2015” – ma in questo caso diremmo entro il 31 dicembre 2014 – “si applica quanto previsto dall’articolo 28 della legge numero 19 del 2002 e successive modifiche ed integrazioni”.

C’è poi un quarto comma che recita: “Dopo il comma 2 dell’articolo 65 della legge numero 19 del 2002 è inserito un ulteriore comma 2quater come di seguito <Dalla data di entrata in vigore della presente legge e fino all’entrata in vigore dei Psc e Psa non sono ammesse varianti urbanistiche al di fuori di quelle derivanti dall’approvazione di progetti di opere pubbliche o di interesse pubblico proposte anche da parte di privati sottoposti alle disposizioni del Dpr numero 327 del 2001 e del decreto legislativo numero 163 del 2006 da interventi previsti da strumenti di programmazione negoziata individuati dal Por Calabria, da contratti di programma statali o regionali. Sono altresì ammessi esclusivamente fino all’adozione dei Psc-Psa interventi ai sensi dell’articolo 8 del Dpr numero  160 del 2010 e successive modifiche ed integrazioni>”.

Il comma 6 della legge regionale è abrogato.

Il comma 6bis dell’articolo 50 della legge regionale è abrogato.

“La presente legge non comporta oneri finanziari a carico del bilancio regionale. La presente legge è pubblicata sul Bollettino Ufficiale ed è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione”.

Questo è quel che è stato approvato in Commissione ed io ritengo, anche alla luce di quello che era stato richiesto dal capogruppo Principe in avvio di seduta, che non sia un problema rispetto a sei mesi.

Lo dico, è una posizione pubblica. Io ero contrario alle proroghe, naturalmente la fine anticipata della legislatura ha fatto in modo che ci fosse una sorta di ripiego rispetto alla condizione che l’85 per cento dei comuni calabresi purtroppo ha: un deficit di approvazione dei loro strumenti.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Giordano. Ne ha facoltà.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Assessore, ho ascoltato la lettura della proposta di modifica, prendendo atto che il termine viene modificato al 31 dicembre 2014 e non al 19 giugno.

Le volevo chiedere: al comma 1 lei ha elencato le zone omogenee che sono dentro il perimetro dei centri edificati, ma mi sembra che non abbia citato la zona C, lo possiamo verificare?

(Interruzione)

Perfetto.

Un’ultima precisazione riguarda la perimetrazione urbana. Si identifica quella che è stata fatta con il Qtr o le vecchie perimetrazioni?

DATTOLO Alfonso, assessore all’urbanistica

Naturalmente sono perimetrazioni previste dagli strumenti urbanistici vigenti. Possono anche riperimetrare i comuni, come sa bene il collega Principe.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Credo che debba essere specificata la perimetrazione che è stata già individuata con il Quadro territorio regionale perché è quella reale ed effettiva, non le perimetrazioni che si riferiscono ai vecchi strumenti che risalgono a 30-40 anni fa.

DATTOLO Alfonso, assessore all’urbanistica

Mi permetto, collega Giordano, perché fa delle puntualizzazioni precise. Come lei sa il Qtr è stato adottato, ma non approvato definitivamente in Consiglio dopo le osservazioni fatte.

C’è un testo con le osservazioni accolte. Mi sembra che non ci sia la volontà, stiamo parlando con difficoltà di approvare definitivamente una proroga. In merito alla richiesta di osservazione sul Qtrp io sono disposto a misurarmi qui in Consiglio regionale, ma dipende dal fatto che la minoranza lo voglia intendere come atto indifferibile e urgente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Principe. Ne ha facoltà.

PRINCIPE Sandro (PD)

In effetti con grande perplessità noi abbiamo sostenuto e a volte proposto questo posticipo del termine sulla base di una richiesta quasi generale da parte degli enti locali, pure da parte di quelli inadempienti c’è stata la richiesta del Presidente dell’Anci.

Ho avuto l’impressione, però, Assessore, che oltre le norme legate esplicitamente alla proroga fino al 31 dicembre 2015, che ci siano delle aggiunte. In particolare, vorrei questo tipo di chiarimento, perché lei ha letto un comma aggiuntivo ad un articolo della legge urbanistica che adesso non ricordo anche perché le letture sono state molto veloci.

Mi è sembrato di capire che una volta…

(Interruzione)

Penso di riuscire a farmi capire.

L’ultima parte da lei letta per quanto riguarda l’articolo nel cui contesto c’è la proroga, sia per i comuni che attualmente hanno un Prg che per quelli che hanno un Piano di fabbricazione, è molto chiaro ed è evidente la differenza fra Piano regolatore e Piano di fabbricazione.

Nel caso dei Prg, con riferimento alle zone C di cui parlava il collega Giordano, è solo l’avvio della procedura per il Pau, mentre per i Piani di fabbricazione il Pau deve essere approvato e mi sembra una cosa molto equilibrata e doverosa.

C’è un’aggiunta, però, nella quale lei ci ha ricordato che per le opere pubbliche e di seguito le altre cose, solo per questo tipo di intervento si possono fare modifiche al Psc una volta approvate. Cioè, non sono più consentite varianti come succedeva ai vecchi Piani regolatori: approvato il Psc è come la Costituzione, cioè può essere modificato solo da alcune esigenze di natura sociale o economica: le opere pubbliche e anche gli interventi convenzionati, programmati e quant’altro.

Penso che faccia riferimento soprattutto all’edilizia sociale o anche a servizi che il privato potrebbe convenzionare con l’ente pubblico e che quindi rientrano nel concetto di pubblica utilità.

Vorrei capire - e ritengo che questo sia utile per l’Aula e per il resoconto e la pubblicazione di questa legge, perché poi di una legge si tratta – se su questi interventi, al di là delle opere pubbliche che sono sempre possibili da realizzare anche prima dell’adozione del Psc, per tutto un aspetto convenzionato, invece, finché non c’è il Psc si può intervenire o non si può intervenire. Non so se sono stato chiaro.

Cioè, io distinguo due ordini di interventi da potersi realizzare dopo l’approvazione del Psc che non è più possibile modificare con varianti: interventi che abbiano una caratura totalmente ed esclusivamente pubblica e per questi interventi non v’è dubbio che si possano fare durante la procedura per pervenire all’adozione del Psc in quei comuni che ancora il Psc non l’hanno adottato. Mentre, per quanto riguarda gli interventi convenzionati, in cui c’è un intervento privato che abbia un valore di pubblica utilità o anche interventi sociali, io vorrei capire se questo intervento prima del Psc è inibito.

(Interruzione)

Mi può leggere questo articolo al microfono?

(Interruzione incomprensibile)

La mia domanda era questa: un intervento di edilizia sociale, chiedo scusa.

E’ chiaro che dopo aver approvato il Psc, avendo una valenza sociale e quindi pubblica, non c’è bisogno di una variante, ma queste cose si possono fare ugualmente.

Prima dell’adozione del Psc nella fase procedurale questi interventi sono fattibili? Bene.

PRESIDENTE

Abbiamo finito?

DATTOLO Alfonso,  assessore all’urbanistica

Presidente, le chiedo scusa se d’imperio le chiedo nuovamente la parola, se è possibile.

PRESIDENTE

Prego.

DATTOLO Alfonso,  assessore all’urbanistica

Consigliere Principe, tenuto conto che il governo regionale nuovo si insedierebbe, comunque, entro metà dicembre dopo la proclamazione degli eletti, direi di portare la proroga al 31 gennaio 2015 per dare la possibilità a chi reggerà il dipartimento di avere il tempo per approntare una proposta propria senza doversi sentire incalzato dalla richiesta di una ulteriore proroga.

Questo potrebbe dare una immagine positiva per chi verrà dopo. Mi sento di poter proporre questo anche alla luce del suggerimento che veniva dal collega Magarò.

PRESIDENTE

Allora va bene il testo così come predisposto dall’assessore Dattolo? Possiamo votare?

(Interruzione)

Il 31 gennaio 2015? Va bene, con questa modifica possiamo passare alla votazione dell’articolato.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione il provvedimento nel suo complesso con la richiesta di coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportato in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Possiamo procedere con l’esame dei provvedimenti riguardanti i Por? La discussione mi sembra che sia stata completata pertanto dobbiamo procedere con la votazione.

Pongo in votazione l’inserimento della proposta di provvedimento amministrativo numero 274/9^ recante: "Programmazione Comunitaria 2014/2020 - Adozione del Documento di Orientamento Strategico".

PRINCIPE Sandro (PD)

Chiedo la parola, Presidente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Principe. Ne ha facoltà.

PRINCIPE Sandro (PD)

Poiché il tempo è tiranno e la Calabria ha bisogno del Por 2014-2020 a prescindere dalla qualità dello stesso, abbiamo già avuto modo di dichiarare che abbandoniamo l’Aula per protestare rispetto ad un modo di condurre non i lavori, perché dicendo questo faremmo una censura alla sua persona, ma di condurre le pratiche.

Un provvedimento di questa natura, di questa importanza è forse l’ultima speranza per i calabresi e arriva in Aula senza che siano stati approvati i provvedimenti propedeutici, la dice lunga sul modo di governare di questa Giunta.

Poiché noi sentiamo la responsabilità verso i calabresi e non intendiamo fare ostruzionismo anche quando questo sarebbe un atto dovuto, sempre per senso di responsabilità, come già dichiarato prima lasciamo l’Aula.

Buona serata e buon proseguimento dei lavori.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giamborino. Ne ha facoltà.

GIAMBORINO Pietro (PD)

Trenta secondi, signor Presidente, solo per dire quanto segue. Fermo restando la posizione del mio partito che condivido, naturalmente, ho necessità di rimarcare l’emendamento che è stato sottoposto – per una questione anche di correttezza – sia all’assessore Mancini, che è responsabile del documento programmatorio, sia all’assessore Pino Gentile.

L’assessore Mancini ha affermato, tra le altre cose, così: “…è un documento aperto”. Io questa cosa la apprezzo perché è lungimirante e perché dà la possibilità, ad esempio come in questo caso, di andare a sopperire ad una grave mancanza strutturale del documento stesso.

Cioè non sono state, signor Presidente, previste le opere primarie per i tre costruendi ospedali calabresi. Un ospedale non può rimanere una cattedrale nel deserto e privo, dunque, delle risorse per la viabilità, per i depuratori e quant’altro possa servire.

Mi piace sottolineare che il documento è stato firmato da tantissimi colleghi della opposizione e tantissimi altri della maggioranza. Un documento, ripeto, condiviso anche dall’assessore Gentile e soprattutto da colui che è responsabile della materia, dell’assessore Mancini che ringrazio sin da adesso per la possibilità che troverà per incardinare questo documento vitale per i nascenti ospedali calabresi.

PRESIDENTE

La parola all’assessore Mancini.

MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione economica e fondi europei

Approfitto dell’intervento del consigliere Giamborino, che ringrazio per l’apprezzamento e la stima che ricambio, naturalmente, per dire sulla sua proposta emendativa ma anche per le proposte emendative presentate dai colleghi di maggioranza, che ringrazio per lo studio preciso e puntuale e per le proposte migliorative che hanno potuto formulare, che sono tutte nel merito e nella sostanza da noi recepite e di conseguenza accolte.

Essendo il Por un provvedimento amministrativo c’è solo l’accortezza di trasformarle in una sorta di ordine del giorno; saranno, poi, in fase di negoziazione con la Commissione europea, recepite tutte e tutte quante nel merito ad iniziare da questa saggia formulata dal consigliere Giamborino.

Tra l’altro c’è stato un approfondimento come riportava il consigliere Giamborino anche insieme al collega Gentile. Quindi la proposta è molto congrua.

Mi permetto anche, signor Presidente, di rispondere, sebbene non sia presente, ad una osservazione del consigliere Principe. Qui tutte le procedure sono state seguite in maniera pedissequa dall’amministrazione, dalla Giunta e da tutti quanti noi, cioè non c’è stata una cosa fuori posto.

Si è soltanto verificato un errore materiale nella compilazione dell’ordine del giorno del Consiglio regionale che ha fatto saltare il punto del Dos. Tranquillizzo i colleghi presenti in Aula e attraverso l’Aula l’opinione pubblica che ogni atteggiamento della opposizione è legittimo – ci mancherebbe – ma che non si trasferisse un messaggio che è nulla di più errato e di più falso.

Qui le procedure sono tutte cristalline, sono state fatte in maniera precisa, inappuntabile e su queste procedure e sull’oggetto e merito del programma noi chiediamo il parere favorevole, il disco verde dell’Aula. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono altri interventi, pertanto votiamo l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di provvedimento amministrativo numero 274/9^.

(E’ inserita)

Pongo in votazione l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di provvedimento amministrativo numero 282/9^, recante: “Adozione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fers 2007/2013 e autorizzazione all’Autorità di gestione a sottoporla ai membri del Comitato di sorveglianza e notificata alla Commissione europea”.

(E’ inserita)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 274/9^ recante: "Programmazione Comunitaria 2014/2020 - Adozione del Documento di Orientamento Strategico"

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 274/9^ recante: "Programmazione Comunitaria 2014/2020 - Adozione del Documento di Orientamento Strategico".

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 282/9^, recante: “Adozione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fers 2007/2013 e autorizzazione all’Autorità di gestione a sottoporla ai membri del Comitato di sorveglianza e notificata alla Commissione europea”.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di provvedimento amministrativo numero 282/9^, recante: “Adozione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fers 2007/2013 e autorizzazione all’Autorità di gestione a sottoporla ai membri del Comitato di sorveglianza e notificata alla Commissione europea”.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 284/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione della strategia regionale per l'innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di POR Calabria FESR e FSE 2014-2020”

PRESIDENTE

Siamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 284/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione della strategia regionale per l'innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di POR Calabria FESR e FSE 2014-2020”.

Sono stati ritirati tutti gli emendamenti che sono stati trasformati in ordine del giorno.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Imbalzano. Ne ha facoltà.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Due battute soltanto. Accogliamo, ovviamente, la proposta dell’assessore Mancini a condizione che non si tratti dei soli ordini del giorno che vengono recepiti in Consiglio ma si tratti di impegni formalmente assunti che verranno recepiti nella fase immediatamente successiva, prima della stesura definitiva degli atti esecutivi della programmazione strategica.

Credo di poter dire le stesse cose anche per gli emendamenti del collega Grillo.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (UDC)

Presidente, non riesco bene a comprendere per la verità e vorrei che l’assessore mi spiegasse meglio rispetto alla trasformazione in ordine del giorno. Capisco che l’ora è tarda ed i colleghi hanno fretta ma qui ci sono sindaci del territorio della Sibaritide che sono venuti da stamattina ed hanno aspettato per una intera giornata per capire se da parte del Consiglio regionale c’è attenzione rispetto alle rivendicazioni di un’area che non è tra le ultime di questa regione, ma che è l’area della Sibaritide e quindi dell’alto Ionio cosentino.

L’assessore ci dice che tutti gli emendamenti sono trasformati in ordine del giorno e qui abbiamo chiesto se fosse possibile anche agli uffici e alla struttura della seconda Commissione emendare il Por attraverso degli emendamenti.

La trasformazione in ordine del giorno dicendoci che poi sarà tenuto in debito conto è una risposta che mi convince in parte.

Vale a dire che per me è meglio che si inseriscano e discutano oggi senza fretta perché stiamo discutendo di cose importanti di questa regione. Venerdì ritorneremo di nuovo a discutere dei rifiuti e, al di là dello scioglimento del Consiglio regionale, stiamo scrivendo pagine importanti per i prossimi anni per cui la trasformazione in ordine del giorno a futura memoria secondo me non è sufficiente per eventualmente comprendere la riscrittura del Por.

Insisto sul fatto che questi emendamenti siano o meno approvati ma che facciano parte da subito della struttura del Dos, del provvedimento numero 284, vale a dire l’approvazione della strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente, la proposta di Por Calabria.

Sulla questione dell’aeroporto di Sibari, dell’aeroporto della provincia di Cosenza per il quale, ne parlavo col direttore generale Praticò, non c’è possibilità di inserimento perché attraverso il Por non si possono realizzare nuove strutture aeroportuali, non si può investire in nuovi aeroporti, ecco questo lo possiamo trasformare eventualmente in ordine del giorno perché come ordine del giorno va bene anche per nuove misure o nuove forme di investimenti o di finanziamento.

Ma per quanto attiene alla possibilità – assessore Gentile, ne parlavamo prima insieme e lei era pienamente d’accordo ed io le do atto del suo pieno accordo dato che lei gestisce l’infrastruttura – di un collegamento strutturale attraverso un nodo intermodale ferroviario tra la zona della Sibaritide in particolare e l’area urbana Rossano/Corigliano e Cosenza attraverso Sibari e San Marco, come mi dice il collega Serra, ecco io chiedo che faccia parte immediatamente del Por così come credo che gli altri colleghi vogliano una risposta su questo argomento, altrimenti rischiamo di annacquare anche l’impegno, lo studio e l’approfondimento che insieme ad altri colleghi abbiamo messo sull’argomento in questi giorni ed in queste ore.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Magno. Ne ha facoltà.

MAGNO Mario (Forza Italia)

Presidente, chiedo all’assessore Mancini questo: se noi trasformiamo in ordini del giorno gli emendamenti, di fatto sono trasformati sia per la maggioranza che per la minoranza. Sono emendamenti presentati da tutte e due le parti in Consiglio regionale e diamo valenza, comunque, ad una attività di programmazione che la maggioranza sta facendo in Consiglio regionale come se nel contesto di quella che è la dialettica all’interno del Consiglio, il valore della maggioranza sia uguale a quello della minoranza. Questo come fatto politico.

Come fatto tecnico penso che ci siano 4-5 emendamenti tra i quali questo che ha suggerito il collega Gallo che tecnicamente domattina – assessore Mancini – si possono anche inserire nel contesto di quello che è il documento che si deve mandare a Bruxelles.

So che domani il documento deve partire ma elettronicamente fare una piccola variazione non implica chissà quale grande problema di natura tecnica. Chiederei uno sforzo all’assessore Mancini: se il problema è questo, cioè il fatto che bisogna fare una variazione al documento di programmazione, chiedo all’assessore se questo sforzo si può fare, altrimenti non ha nessun valore che noi approviamo un ordine del giorno rimandando ad un altro documento successivo di programmazione che non so se poi alla fine questo documento contemplerà realmente i punti che oggi stiamo cercando di discutere.

Quindi prima della votazione chiedo che l’assessore si pronunci su questa problematica che ho qui esposto.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il sottosegretario Sarra. Ne ha facoltà.

SARRA Alberto, sottosegretario alle riforme

Di intesa con l’assessore Gentile e col dipartimento infrastrutture avevamo predisposto un emendamento per quanto riguarda la vicenda Sorical sul piano di  programmazione 2005-2009. Questo piano fa riferimento alla legge regionale numero 15 del 2006 per cui c’è una tenutezza per legge da parte della Regione all’anticipazione delle somme che poi Sorical deve restituire alla Regione.

Questo piano è stato stipulato, firmato e controfirmato con la Depfa Bank che è la banca finanziatrice che ha anticipato le somme. Volevo segnalare questo problema affinché venga recepito. Noi abbiamo già discusso con gli uffici che si stanno adoperando però è necessario un intervento del Consiglio, Presidente, stasera, se poi lei lo vuole riproporre anche il 25 le sono grato ma è un intervento dovuto.

PRESIDENTE

Ma è una proposta di legge o un provvedimento da inserire nel Por?

SARRA Alberto, sottosegretario alle riforme

E’ un provvedimento da inserire o come ordine del giorno che venga inviato immediatamente agli uffici affinché siano consequenziali, dopo di che non c’è discussione su questo perché già c’è la legge regionale, mi sono permesso di citarla ma lo ricordo a me stesso non certo alla perizia con la quale lei segue i lavori perché è la legge 15 del luglio 2007.

Quindi è un atto dovuto da parte della Regione e peraltro è una partita di giro. Non lo devo dire a lei che è anche un professionista del settore.

L’assessore conosce molto bene la situazione ed è necessario che la Regione anticipi le somme. Dopo di che Sorical per parte sua è tenuta a restituire le somme come ha fatto negli anni precedenti ma va fatto in questi termini. Chiedo scusa e grazie.

PRESIDENTE

Molto pertinente.

Prego, assessore Mancini.

MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione economica e fondi europei

Rispetto alle osservazioni e agli illuminanti dei consiglieri Magno e Gallo, il Por è un provvedimento amministrativo non un atto legislativo quindi la definizione emendamento, per come mi suggerirebbe il leguleio sottosegretario Sarra, non ha una valenza. Perché il provvedimento così come è approvato non è immodificabile come una legge regionale ma è un provvedimento che si avvia verso una negoziazione con l’Unione europea.

Il fatto che qualcuno sia di maggioranza e qualcuno sia di opposizione rispetto a questo non rileva anche perché è un atto amministrativo che programma la vita dei prossimi sette anni della nostra Regione.

Occorre uno spirito ed un approccio non di parte ma bypartisan.

MAGNO Mario (Forza Italia)

In Commissione abbiamo votato il documento a maggioranza non se lo dimentichi. Tragga lei le conclusioni assessore.

MANCINI Giacomo, assessore al bilancio, programmazione economica e fondi europei

Di fatto non è quello l’elemento che modifica o cambia. Mi sono permesso di evidenziare alle signorie vostre il tema che rientra nella negoziazione con la Commissione europea e di fatto si acquisiscono come indicazioni incontrovertibili e che l’Aula nella sua completezza fa propri.

Punto e basta. Se poi si vuole entrare nel merito e nello specifico lo possiamo fare; entrando nel merito e nello specifico però, ho parlato con tutti i sindaci anche questa mattina del fatto che sta a cuore di tutti noi calabresi e in particolare di noi che siamo della provincia di Cosenza, l’aeroporto non è coerente con le linee dettate dalla Commissione europea e di fatto non può far parte del Programma operativo. Questo è evidente.

Se noi questa cosa la vogliamo sacramentare oggi lo facciamo ma non possiamo che sacramentarla in senso negativo. Se, al contrario, vogliamo acquisire tutto e tutto quanto il peso del Consiglio regionale, della Giunta e della modesta persona che vi parla, di far in modo che nella negoziazione tutti gli aspetti precisi, puntuali, incontrovertibili che sono stati fatti dalle proposte emendative e sono qui oggi in questo momento formalmente fatti propri da tutti quanti noi, ritengo che questa sia la strada maestra da seguire e che servirà a noi non già per far bella figura oggi nell’incontro, nell’appuntamento e nella seduta qui in Consiglio regionale ma al contrario consentirà alle comunità che sono oggetto delle proposte di avere quelle risposte. A quel punto mi permetto di suggerire questa strada.

Se invece si vuol fare solo una sorta di sceneggiata ad uso e consumo di questa seduta la si può fare.

Siccome a me come a tutti sta a cuore il portare a casa dei risultati mi permetterei sommessamente dopo essermi confrontato con le strutture qui, a Roma e a Bruxelles di suggerire questo percorso che sarà, certamente, più foriero di cose buone e fatti positivi per la nostra comunità.

La mia proposta è questa. Dopo di che l’Aula è sovrana e può decidere quello che meglio riterrà con le conseguenze del caso, naturalmente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (UDC)

Presidente, solo per dire questo emendamento è stato sottoscritto da me e dai colleghi Franchino e Chiappetta ma anche dai colleghi Giulio Serra, Ennio Morrone, Domenico Talarico e Magarò, quindi da quasi tutti i gruppi.

Stiamo parlando di quello che riguarda la direttrice ferroviaria ionica che collegherebbe la Sibari-Crotone con l’area urbana di Cosenza ed anche quello che riguarda l’aeroporto. Ora io ribadisco il concetto: per quanto mi riguarda o si votano gli emendamenti che entrano a far parte del Por oppure per quanto mi riguarda non si vota nulla.

Lo dico con grande chiarezza e spirito di appartenenza alla maggioranza come è stato per tanti anni. O si votano gli emendamenti e ci si pronuncia sugli emendamenti o per quanto mi riguarda non si vota nulla e vediamo se si può votare nulla o proprio nulla.

Su questo discutiamo, ragioniamo.

(Applausi)

Non è questione di applausi, vi prego.

PRESIDENTE

Vi prego senza applausi.

GALLO Gianluca (UDC)

Per quanto riguarda l’aeroporto ho già detto. Prendo atto – ho letto il Por – che non c’è riferimento agli aeroporti per quanto riguarda il Por e prendo atto di questo per cui lo possiamo trasformare in ordine del giorno.

Avevamo un altro ordine del giorno del dicembre 2012 che non è servito a nulla e vediamo se possiamo inserirlo in qualche altra fonte di finanziamento ma è chiaro che non può stare nel Por. Per quanto riguarda la tratta ferroviaria che dovrebbe costituire una connessione intermodale oltre che dalla Sibari-Crotone anche – perdonatemi – è chiaro che siamo rappresentanti di una provincia, siamo consiglieri regionali ma non siamo rappresentanti di tutta la regione per cui Imbalzano, per esempio, fa delle proposte che riguardano l’area reggina e altri colleghi come, per esempio, Magno fanno altre proposte noi ci limitiamo come consiglieri regionali della provincia di Cosenza a fare le nostre proposte.

Per noi il collegamento intermodale tra l’area Sibari-Crotone e quindi l’area urbana Rossano-Corigliano via Sibari con Cosenza diventa importantissimo perché ci collega con l’università di Arcavacata.

Per cui pregherei i colleghi, con la stima e il garbo istituzionale di sempre, di valutare l’opportunità di votare questi emendamenti perché come sempre vorrei che camminassimo in piena sintonia e sinergia altrimenti la trasformazione in ordine del giorno non mi convince assolutamente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Giamborino. Ne ha facoltà.

GIAMBORINO Pietro (PD)

Mi scuso, signor Presidente, se torno sul problema.

L’assessore Mancini è stato chiarissimo, ha scolpito una cosa che non vi permetterò di fare qui stasera ma non con la virulenza della forza fisica ma con la forza della ragione. Trattasi di provvedimento amministrativo non normativo o legislativo.

Il provvedimento amministrativo non può essere per nessuna ragione al mondo emendato nemmeno da quest’Aula sovrana. Punto.

Anche io avrei voluto che fosse stato incardinato in modo diverso ma non esiste altra possibilità. E’ una negoziazione che viene proposta alla Comunità europea e che casserà, eventualmente, proposte insensate.

Voglio solo concludere spendendo un’altra parola per la mia proposta che indica capitoli, pagine e numeri ma che non è una proposta di parte ma si appartiene, per l’appunto a tutto il territorio calabrese essendo i tre nuovi ospedali allocati uno nella provincia di Cosenza, nella Sibaritide, uno nella provincia di Vibo ed uno nella provincia di Cosenza.

Per tutte e tre queste straordinarie opere pubbliche propongo la stessa attenzione ed il metodo dell’assessore Mancini che si è impegnato a scrivere insieme all’assessore Gentile questa non raccomandazione ma questa puntualizzazione all’interno del documento programmatorio. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Morrone. Ne ha facoltà.

MORRONE Ennio Giuseppe (Forza Italia)

Intanto mi volevo complimentare con l’assessore Mancini per il Por. E’ la prima volta che in questa Regione – io ci sono da molti anni o come direbbe l’assessore Gentile “sono di ruolo” – un Por è stato fatto in maniera intelligente e soprattutto significa programmazione. Generalmente ci sono stati dei Por con interventi a pioggia e quasi mai con una direttrice.

Questo invece tiene conto della Calabria, dei bisogni della gente, delle imprese, delle innovazioni, delle università, dei giovani e del lavoro. Un Por innovativo che, come tale, non va vanificato.

Ho firmato e condivido quanto affermato dal collega Gallo e ne ho condiviso l’intervento ma trasformiamo l’intervento ordine del giorno da allegare al Por ma non possiamo discuterlo, perché, come diceva bene il consigliere Giamborino poco fa, è un provvedimento amministrativo che non può essere variato.

Non è una legge o un provvedimento legislativo, per cui sotto il profilo tecnico troviamo una forma diversa ma non possiamo accoglierlo come emendamento.

Ho firmato e condivido l’emendamento, così come condivido l’idea di usare di più le strade ferrate e meno le autostrade ma è una politica delle autostrade. Condivido l’idea di usare più le vie del mare e degli aeroporti. Il Por mi piace e lo condivido pienamente anzi, è stato un grande programma ma ecco variarlo, cambiarlo non è tecnicamente possibile. Vediamo di trovare una forma diversa, cioè valorizzare gli interventi che abbiamo fatto noi ma non come emendamento.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Imbalzano. Ne ha facoltà.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Ovviamente il termine emendamento forse non è del tutto ortodosso. Vero è che l’approvazione del Programma operativo è di esclusiva competenza del Consiglio e su questo non ci sono dubbi.

Il termine emendamento va inteso nel senso di modifica del documento o di integrazione.

(Interruzione)

Ecco, rispetto a queste possibilità si tratta, nello spirito che deve animare noi altri che facciamo parte di questa maggioranza, di individuare una strada che consenta di tener formalmente conto delle proposte che abbiamo fatto e che sono proposte per tutti i territori di assoluta importanza per la crescita dei nostri territori e delle nostre città.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (UDC)

Presidente, nel pomeriggio ho avuto modo – se mi consente il direttore generale Praticò – di ragionare con lui brevemente su questi argomenti e lui nel pomeriggio mi ha detto che, al di là di quanto era stato approvato in Commissione, ci sarebbe stata qualche altra leggera modifica.

(Interruzione)

Collega Giamborino, chiedo scusa.

Quindi, ci sarebbe stata qualche altra leggera modifica su alcune possibilità che riguardavano alcune infrastrutture – non ricordo nemmeno quali – per cui questa modifica era in corso ed in itinere.

Se la struttura del dipartimento e dell’assessorato decidesse stasera, prima di votare, di modificarlo, al di là dei possibili… lo potrebbe fare? Io penso di sì. Cosa chiediamo noi? Che si prenda atto di questo: vogliamo chiamarli emendamenti o trasformazioni o come voi volete ma date voi un termine.

A me interessa che domani quando il documento partirà per via telematica per Bruxelles ci sia l’inserimento di queste dichiarazioni. Cioè che se ne tenga conto e che siano inserite nella lettera.

Per quanto mi riguarda, l’emendamento sull’aeroporto di Sibari lo trasformiamo in ordine del giorno. Per quanto riguarda la vicenda della tratta ferroviaria io non faccio sconti - e ve l’ho già comunicato – di nessuna natura e l’ho detto anche al Presidente.

(Interruzione)

Perfetto, assessore.

(Interruzione)

Benissimo, assessore Mancini poiché lo condividi non resistere.

(Interruzione)

GENTILE Giuseppe, assessore alle infrastrutture e lavori pubblici

Scusa, troviamo la strada per realizzare le cose, per essere pratici.

Per l’aeroporto si è chiarito che si fa un ordine del giorno perché non è previsto nelle norme del Por e ci sono difficoltà. Per la ferrovia che va da Cirò, da Crotone a Sibari e da Sibari a Cosenza noi esprimiamo la stessa volontà tua perché condividiamo che questo sia un percorso di tutta la Giunta.

Penso sia questa la cosa migliore senza preoccuparsi; non può essere messo come emendamento in un provvedimento amministrativo, ma lo mettiamo come volontà nostra di realizzare questa operazione.

Poi la struttura, naturalmente Mancini ha detto che pure è d’accordo, penserà a sistemare.

GALLO Gianluca (UDC)

Quindi in poche parole nella scrittura di questa proposta numero 284/9^ entra nella lettera quando si dice “connessione della conurbazione dell’area territoriale Sibari-Crotone con la direttrice ferroviaria ionica” inseriamo “connessione dell’area territoriale Sibari-Crotone dell’area urbana di Cosenza”. Va bene?

MAGNO Mario (Forza Italia)

Lo stesso chiedo io, Presidente, per quel che riguarda sia la parte relativa alla individuazione del polo fieristico sia la parte relativa alle metropolitana di superficie Catanzaro-Lamezia Terme di collegamento col pendolo di Catanzaro nonché la parte relativa alla creazione di un centro interscambio merci nell’area industriale di Lamezia Terme, che sono gli emendamenti che ho presentato – impropriamente detti emendamenti – ma che ritengo possano essere accettati come integrazione rispetto al documento approvato dalla Giunta e dalla Commissione.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Imbalzano. Ne ha facoltà.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Presidente, siccome quelli che impropriamente abbiamo chiamato emendamenti sono semplicemente delle integrazioni puntuali perché, per esempio, nel primo scriviamo “a pagina 149 prima della tabella 3 è inserito il seguente paragrafo” poi chiamiamolo come si vuole “attraverso l’attivazione del presente obiettivo specifico si realizzerà la strada a scorrimento veloce Fiumara di Muro frazione di Santa Lucia di Reggio Calabria”.

A pagina 149 tabella 3 è inserito “attraverso l’attivazione del Presidente si realizzerà il completamento della galleria della diga del fiume Metramo e la destinazione d’uso delle sue acque”.

A pagina 143 è inserito il paragrafo “attraverso l’attuazione dell’obiettivo… si realizzerà il completamento della strada Bovalino-Bagnara e poi l’avvio della pedemontana del Torbido-Stilaro”.

Chiedo che vengano inseriti a pagina 49 prima della tabella 3. Non sono emendamenti ma integrazioni del documento.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare l’assessore Dattolo. Ne ha facoltà.

DATTOLO Alfonso, assessore all’urbanistica

Presidente, volevo dire due cose brevemente perché sembra che tutto nasca da richieste collaterali dopo l’inserimento di questa Sibari-Crotone.

Volevo fare una piccola precisazione: chi conosce perfettamente la Calabria sa che negli ultimi 30 anni in quell’area non è stato fatto nessun intervento da parte di nessuno. Qualcuno probabilmente voleva penalizzarla perché è stato portato tutto verso un’altra direzione ed ha esclusivamente isolato l’area del Medio-Alto Ionio.

Dico questo perché è una sorta di condizione per cui quei territori possano una volta tanto formare un’area di interesse economico-sociale di altissima rilevanza per la regione e forse dopo 30 anni qualcuno, scrivendo questo Por, ha pensato che quelle aree debbano avere una sorta di collegamento.

Dico questo perché non è un’opera che riguarda interessi elettorali. Nessuno di noi di Crotone pesca voti nell’Alto Ionio ecc., quindi lungi questa idea ma era soprattutto il modo di come ragiona il Por perché nessuno l’ha detto.

I tre obiettivi principali di questa programmazione sono: il sistema turistico, il sistema agro-industriale…

(Interruzione)

Giusto, dottore Praticò? Ho detto che i sistemi principali sono l’agro-industria e la valorizzazione dei beni culturali.

Ebbene quell’area ha le caratteristiche omogenee per portare avanti, insieme ai due porti di Corigliano e di Crotone, un processo di sviluppo che probabilmente gioverebbe alla regione Calabria intera.

Il Por va riempito di contenuti successivamente perché non stiamo parlando di togliere da una parte per mettere ad un’altra. Se è questa la logica, vi prego amici miei, anche quelli che state sentendo, non è questa la logica.

La logica di questo Por è di includere e soprattutto sviluppare aree che hanno caratteristiche omogenee. Questa deve essere la filosofia che deve animare non solo chi c’è oggi in questo Consiglio ma chi verrà dopo perché abbiamo fallito sempre pensando al proprio campanile.

Non può esser questo la Regione Calabria. Ognuno pensi a non curare il proprio collegio ma a guardare ad un’ottica di grande respiro. Solo in questa maniera probabilmente riusciremo a costruire una Regione migliore e diversa perché quando ci si divide su problemi che riguardano lo stesso territorio e l’omogeneità della valorizzazione di quella che può essere l’area più importante che la Regione Calabria mette in discussione e quindi alla ribalta ci vuole un grande sforzo degli amministratori.

Nessuna forma di campanile, non ci porterà assolutamente da nessuna parte ma più un richiamo al senso di responsabilità che io rivolgo oggi agli amministratori dell’Alto Ionio e domattina a quelli del territorio del crotonese perché non guardino al confine di un metro in più o in meno, ma a quello che unisce e mi riferisco alla valorizzazione dei prodotti tipici, del patrimonio storico-culturale e a percorsi che riguardano soprattutto lo sviluppo turistico. Quei territori hanno tutto per vivere delle proprie ricchezze.

Sta alla lungimiranza degli amministratori, e quelli che ci sono oggi lo hanno dimostrato scrivendolo, quelli che verranno domani lo dimostreranno con i fatti, solo se da parte degli amministratori locali c’è questo senso di inclusione.

Questo ci potrà far fare un salto di qualità.

Chiudo, probabilmente sarà uno degli ultimi interventi che io faccio in questo Consiglio e dico con la consapevolezza che non si pensi al proprio giardino ma che si guardi in una prospettiva più nobile perché questa regione ha tutto per risollevarsi.

PRESIDENTE

Con le integrazioni proposte dai consiglieri Gallo, Magno e Imbalzano…

(Interruzione)

GRILLO Alfonso (Scopelliti Presidente)

Ha già parlato il consigliere Imbalzano citando i miei emendamenti.

PRESIDENTE

Con le integrazioni che sono state prodotte, possiamo votare il provvedimento.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportato in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 285/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per il periodo 2014-2020 - cofinanziato dal FEASR - e inoltrato alla Commissione Europea”

PRESIDENTE

Siamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 285/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per il periodo 2014-2020 - cofinanziato dal FEASR - e inoltrato alla Commissione Europea” che pongo in votazione…

(Interruzione)

UNA VOCE

C’è una mia integrazione, Presidente.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Presidente, non ha bisogno di una relazione di mezz’ora?

(Interruzione e confusione)

Presidente, ritengo sia giusta una breve relazione.

(Interruzione)

Farò una breve relazione, visto l’orario, sul Programma di sviluppo rurale 2014/2020 cofinanziato dal Feasr per essere inoltrato alla Commissione europea. Ricordo che il provvedimento perviene a questo Consiglio ai sensi dell’articolo 11 della legge regionale numero 3 del 2007 e con questo provvedimento verranno avviate le fasi di negoziato al termine delle quali il programma ritornerà in Consiglio regionale per la definitiva approvazione.

Voglio inoltre rammentare che la delibera di Giunta regionale numero 289 del 14 luglio 2014 nel corpo precisa che il programma dovrà esser presentato alla Commissione entro il 22 luglio per come indicato dall’articolo 26 del Regolamento comunitario e che al comma 4 precisa “i programmi sono presentati dagli Stati membri della Commissione entro 3 mesi dalla presentazione dell’accordo di partenariato”.

Dico queste cose perché visto che siamo in regime di prorogatio è necessaria la dichiarazione di urgenza ed indifferibilità del dirigente regolarmente prodotto.

Ovviamente tutti sapete che si tratta di un programma che attiva risorse per circa 1 miliardo di euro in favore dello sviluppo rurale ed è articolato nelle seguenti misure che riferirò solo schematicamente.

La misura 1 riguarda il trasferimento di conoscenze e azione di informazione.

La misura 2 i servizi di consulenza, di sostituzione e assistenza alla gestione delle aziende agricole.

La misura 3 i regimi di qualità dei prodotti agricoli.

La misura 4 investimenti ed immobilizzazioni materiali.

La misura 6 sviluppo delle aziende agricole delle imprese.

La misura 7 servizi e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali.

La misura 8 investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste.

La misura 9 la costituzione di gruppi e organizzazioni di produttori.

La misura 10 i pagamenti agroclimatici ambientali.

La misura 11 lo sviluppo dell’agricoltura biologica.

La misura 13 l’indennità a favore di soggetti a vincoli naturali.

La misura 14 il benessere degli animali.

La misura 16 interventi a favore della cooperazione.

La misura 19 la strategia di sviluppo leader.

La misura 20 l’assistenza tecnica alle imprese.

In ordine al piano finanziario il tasso di partecipazione del fondo, rispetto ai massimali previsti ai sensi di quanto disposto all’articolo 59b del Regolamento comunitario numero 1305 del 2013, è il 60,50 per cento. Il tasso di partecipazione è pari al 100 per cento per gli interventi finanziati tramite fondi trasferiti al Fesr in applicazione all’articolo 72 e 14.1 del Regolamento numero 1307 del 2013.

In sostanza – e concludo – si tratta di misure eccezionalmente importanti per lo sviluppo della nostra agricoltura, per la sua innovazione, per il miglioramento della qualità dei nostri prodotti e per lo sviluppo complessivo della nostra regione. Grazie Presidente.

PRESIDENTE

Grazie per la relazione dettagliata, precisa e puntuale, collega Imbalzano.

Pongo in votazione il provvedimento.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportato in allegato)

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Imbalzano “Sulla soppressione del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Calabria di Catanzaro”

PRESIDENTE

Do lettura dell’ordine del giorno di iniziativa del consigliere Imbalzano “Sulla soppressione del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Calabria di Catanzaro”: “ Il Consiglio regionale,

premesso che con nota prot. 0004224645.U del 16.07.2014 il Gabinetto del Ministro ha inviato a titolo di informativa ai sindacati uno "Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante "Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli Uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche del Ministero della Giustizia", ai sensi dell'art.2, comma 10 ter, del D.L. n.95/2012 relativo alla spending review;

considerato che il provvedimento sopprime il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione penitenziaria per la Calabria con sede a Catanzaro e lo accorpa, insieme alla Basilicata, al Provveditorato della Puglia, con sede a Bari;

atteso che se ciò accadesse sarebbe davvero di una gravità inaudita perché verrebbe meno un importante presidio dello Stato in una regione già afflitta da profonde piaghe e, prima tra tutte, quella della criminalità organizzata. Certo è che la soppressione del Provveditorato danneggerebbe gravemente l'immagine della Calabria e dei calabresi, spingendo la nostra regione sempre più tra le aree più marginalizzate,

impegna

il Presidente f.f. della Giunta Regionale ad assumere ogni utile iniziativa istituzionale per scongiurare la soppressione del Provveditorato Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria per la Calabria di Catanzaro.”

Prego, collega Imbalzano.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Sostanzialmente si illustra da sé perché come è noto c’è il rischio concreto della soppressione del Provveditorato regionale dell’amministrazione finanziaria per la provincia di Catanzaro che riguarda poi l’intera Calabria.

E’ un provvedimento che va scongiurato ed è necessario un impegno della Presidente facente funzioni per assumere ogni utile iniziativa istituzionale per scongiurare la soppressione di un ufficio così importante.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’ordine del giorno proposto dal consigliere Imbalzano.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportato in allegato)

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Gallo “Sulla paventata soppressione del provveditorato regionale calabrese dell’amministrazione penitenziaria”

PRESIDENTE

Do lettura dell’ordine del giorno di iniziativa del consigliere Gallo “Sulla paventata soppressione del provveditorato regionale calabrese dell’amministrazione penitenziaria”: “Il Consiglio regionale della Calabria,

premesso che:

il sistema penitenziario costituisce una struttura dello Stato deputata a contribuire al mantenimento della sicurezza pubblica;

in data 15 luglio 2014 dal gabinetto del Ministro della giustizia è stato inviato a titolo di informativa ai sindacati (con grave esclusione dei sindacati autonomi del personale della carriera dirigenziale penitenziaria), lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo ad un nuovo regolamento di organizzazione del Ministero della giustizia;

lo schema di decreto, come al momento formulato, porterebbe alla soppressione di ben 5 provveditorati regionali, tra i quali quello della Calabria, dando contestualmente vita a maxi-provveditorati la cui gestione sarebbe problematica e causa d'uno snaturamento della funzione di prossimità dei provveditori agli istituti e servizi penitenziari;

come evidenziato dai sindacati di categoria, in particolare dal Sindacato Direttori Penitenziari (SiDiPe), detta riorganizzazione si rifletterebbe negativamente sul perseguimento dei fini istituzionali, di sicurezza e di trattamento rieducativo;

pesante, sotto questo profilo, sarebbe il prezzo che la Calabria dovrebbe pagaie, considerate che l'accorpamento alla Puglia contrasterebbe con la situazione emergenziale di una regione alla quale vengono sottratti sempre più presidi di legalità e che, in ogni caso, l'assenza di collegamenti viari e

ferroviari adeguati renderebbe oltremodo difficile lo svolgimento dei compiti del personale interessato alla riorganizzazione;

impegna

il Governo regionale:

a intraprendere le iniziative necessarie ed idonee a giungere ad una modifica del richiamato schema di decreto sulla riorganizzazione dei Provveditorati dell'amministrazione penitenziaria, in particolare per far salva l'autonomia e l'esistenza di quello calabrese”.

Questi due ordini del giorno saranno integrati e si procederà in  fase di coordinamento.

Lo pongo in votazione, sarà unificato in coordinamento formale con quello precedente.

(Il Consiglio approva)

(E’ approvato all’unanimità)

Ordine del giorno numero 158 di iniziativa dei consiglieri Orsomarso ed altri “In ordine al protocollo d'intesa tra la Regione Calabria e la Regione di Tula della Federazione Russa”

PRESIDENTE

Siamo all’ordine del giorno numero 158 di iniziativa del consigliere Orsomarso ed altri “In ordine al protocollo d'intesa tra la Regione Calabria e la Regione di Tula della Federazione Russa” di cui do lettura: “Il Consiglio regionale della Calabria,

considerato che la Regione Calabria agisce in conformità a quanto disposto dalle leggi della Repubblica Italiana, con peculiare riferimento alla legge n. 131/2003, articolo 6, comma 2, alle Leggi Regionali in materia, nel rispetto degli obblighi che derivano all'Italia dall'appartenenza all'Unione Europea;

considerati i rapporti d'amicizia tra la Regione Calabria della Repubblica Italiana e la Regione di Tula della Federazione Russa, nonché l'importanza della collaborazione bilaterale nei settori del commercio, dell'economia, dell'agricoltura, delle scienze, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali, del turismo;

ritenuto pregnante l'intento di promuovere la collaborazione tra aziende, organizzazioni ed enti stabiliti nelle Regioni contraenti, attraverso lo sviluppo di programmi di scambio delle best practices nel campo agro-alimentare, scientifico-tecnologico, produttivo, economico e commerciale, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali e del turismo,

impegna

il Presidente f.f. e la Giunta Regionale ad attivare ogni azione utile al fine dare esecuzione ai Protocolli d'intesa tra la Regione Calabria della Repubblica Italiana e la Regione di Tula della Federazione Russa, di coadiuvare e implementare lo sviluppo della collaborazione economico- commerciale, tecnico-scentifico, turistico-culturale, su un piano di parità e vantaggio reciproco negli interessi di ambedue le parti, nonché a favorire la creazione di condizioni favorevoli per la diffusione di contatti reciproci tra gli operatori del commercio estero localizzati nei rispettivi territori”.

Pongo in votazione l’ordine del giorno testé letto.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportato in allegato)

Ordine del giorno numero 159 di iniziativa dei consiglieri Orsomarso e altri “In ordine al protocollo d'intesa tra la Regione Calabria e la Regione di Brest della Repubblica Bielorussa.”

PRESIDENTE

Do lettura dell’ordine del giorno di iniziativa del consigliere Orsomarso “In ordine al protocollo d'intesa tra la Regione Calabria e la Regione di Brest della Repubblica Bielorussa.”:  “Il Consiglio regionale della Calabria,

considerato che la Regione Calabria agisce in conformità a quanto disposto dalle leggi della Repubblica Italiana, con peculiare riferimento alla legge n. 131/2003, articolo 6, comma 2, alle Leggi Regionali in materia, nel rispetto degli obblighi che derivano all'Italia dall'appartenenza all'Unione Europea;

considerati i rapporti d'amicizia tra la Regione Calabria della Repubblica Italiana e la Regione di Brest della Repubblica Bielorussa, nonché l’importanza della collaborazione bilaterale nei settori del commercio, dell'economia, dell'agricoltura, delle scienze, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali, del turismo;

ritenuto pregnante l'intento di promuovere la collaborazione tra aziende, organizzazioni ed enti stabiliti nelle Regioni contraenti, attraverso lo sviluppo di programmi di scambio delle best practices nel campo agro-alimentare, scientifico-tecnologico, produttivo, economico e commerciale, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali e del turismo

impegna

il Presidente f.f. e la Giunta Regionale ad attivare ogni azione utile al fine dare esecuzione ai Protocolli d'intesa tra la Regione Calabria della Repubblica Italiana e la Regione di Brest delia Repubblica Bielorussa, di coadiuvare e implementare lo sviluppo della collaborazione economico- commerciale, tecnico-scentifico, turistico-culturale, su un piano di parità e vantaggio reciproco negli interessi di ambedue le parti, nonché a favorire la creazione di condizioni favorevoli per la diffusione di contatti reciproci tra gli operatori del commercio estero localizzati nei rispettivi territori.”

Pongo in votazione l’ordine del giorno testé letto.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportato in allegato)

Ordine del giorno numero 160 di iniziativa del consigliere Pacenza e altri “Sulla possibilità di derogare alle norme del Patto di stabilità”

PRESIDENTE

Do lettura dell’ultimo ordine del giorno di iniziativa del consigliere Pacenza e altri “Sulla possibilità di derogare alle norme del Patto di stabilità”: “Il Consiglio regionale,

vista la delibera della Giunta regionale n.284 del 08/07/2014 con la quale si propone alle Camere di modificare le norme sul Patto di stabilità in tema di spese effettuate con i proventi incassati dalla Regione derivante a titolo da attività di estrazione da idrocarburi;

considerato che la delibera è stata trasmessa al Consiglio regionale per quanto di competenza;

rilevata la necessità e l'urgenza di attivare tutte le procedure al fine di raggiungere l'obiettivo previsto dalla Giunta regionale,

impegna

il Presidente f.f. e la Giunta regionale a chiedere il formale impegno di tutta la deputazione calabrese in Parlamento, affinché la Regione Calabria, come altre regioni, sia autorizzata a derogare sulle norme del patto di stabilità in tema di spesa sui proventi incassati dalla attività di estrazione di idrocarburi.”

Pongo in votazione l’ordine del giorno testé letto.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportato in allegato)

La seduta è tolta, il Consiglio sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle 23,35

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo i consiglieri Albano, Franchino.

(Sono concessi)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio. Legge urbanistica della Calabria)” (P.L. n. 587/9^)

E’ stata assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente – ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per il parere.

(Così resta stabilito)

“Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17 (Norme per l’esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo)” (P.L. n. 588/9^)

E’ stata assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente – ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per il parere.

(Così resta stabilito)

“Organizzazione dei servizi di Tpl in bacini territoriali ottimali” (P.L. n. 589/9^)

E’ stata assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente – ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per il parere.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Approvazione della strategia regionale per l’innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di Por Calabria Fesr e Fse 2014/2020 (Deliberazione G.R. n. 295 del 15.7.2014)” (P.P.A. n. 284/9^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione consiliare - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

“Approvazione del Programma di sviluppo rurale della Calabria per il periodo 2014-2020 cofinanziato dal Feasr ed inoltro alla Commissione europea (Deliberazione G.R. n. 289 del 14.07.2014)” (P.P.A. n. 285/9^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione consiliare - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

Parere contrario su deliberazione

La seconda Commissione consiliare con nota n. 30662 del 1° luglio 2014, ha comunicato che nella seduta del 27 giugno 2014 ha espresso parere contrario alla deliberazione della Giunta regionale n. 45 del 20 febbraio 2014, recante: “Adozione del Piano delle valorizzazioni e alienazioni degli immobili di proprietà della Regione Calabria. Esercizio finanziario 2014”. (Parere n. 76)

Adesione di consigliere regionale a gruppo consiliare

In data 21 luglio 2014 il consigliere regionale Rosario Mirabelli, ha aderito al gruppo consiliare “Misto” giusta comunicazione del 21 luglio 2014 acquisita in pari data al protocollo generale n. 33821.

Promulgazione di leggi regionali

In data 1° luglio 2014 il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi regionali. Le stesse sono state pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 30 del 7 luglio 2014:

legge regionale 1° luglio 2014, n. 9, recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014/2016”;

legge regionale 1° luglio 2014, n. 10, recante: “Modifiche alla legge regionale 15 marzo 2002, n. 13 (Testo unico della struttura e finanziamento dei gruppi consiliari)”.

In data 7 luglio 2014 il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi regionali. Le stesse sono state pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 31 del 7 luglio 2014:

legge regionale 7 luglio 2014, n. 11, recante: “Provvedimenti in materia di cultura, lavori pubblici, politiche sociali e formazione, servizi alle imprese, trasporto pubblico locale”;

legge regionale 7 luglio 2014, n. 12, recante: “Interpretazione autentica dell’articolo 1, comma 6 e dell’articolo 4 della legge regionale 13 gennaio 2014, n. 1”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale con nota protocollo n. 214770 del 2 luglio 2014, ha trasmesso la sotto indicata deliberazione:

Deliberazione n. 262 del 30 giugno 2014, recante: “Servizi di Tpl su gomma. Istituzione di una tariffa unica differenziata per gli ultrasettantenni con reddito Isee inferiore a 9.000 euro”.

La Giunta regionale con nota protocollo numero 224504 del 10 luglio 2014 ha trasmesso per opportuna conoscenza la sottoindicata deliberazione:

Deliberazione n. 283 dell’8 luglio 2014, recante: “Verifica amministrativo-contabile disposta dal dipartimento della Ragioneria generale dello Stato-Ispettorato generale di finanza-Servizi ispettivi di finanza pubblica ai sensi dell’art. 14, comma 1, lett. d), della legge n. 196/2009 e dell’art. 60, comma 5, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 “Atto di indirizzo”.

Trasmissione di deliberazioni di variazione al bilancio

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio per l’esercizio finanziario 2014:

Deliberazione Giunta regionale n. 269 dell’8 luglio 2014;

Deliberazione Giunta regionale n. 270 dell’8 luglio 2014;

Deliberazione Giunta regionale n. 271 dell’8 luglio 2014;

Deliberazione Giunta regionale n. 272 dell’8 luglio 2014.

Risposta scritta ad interrogazione

Talarico D. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

con DPGR n. 51 del 6 giugno 2014 (nota prot. 11541 del 17.06.2014) è stato nominato il nuovo Consiglio della Camera di Commercio di Cosenza;

l'insediamento del nuovo Consiglio Camerale è fissato al 30 giugno 2014, con all'ordine del giorno l'elezione del Presidente ai sensi dell'art. 16 della Legge 580/1993 così come modificata dal D. Lgs. 23/2010;

sull'ente camerale di Cosenza grava un'inchiesta giudiziaria, nella quale, a vario titolo, sono coinvolti i rappresentanti di diverse associazioni di categoria, che secondo l'accusa, avrebbero falsificato le liste dei propri iscritti per ottenere più seggi in seno all'organo di rappresentanza dell'Ente;

l'8 aprile scorso la Procura della Repubblica di Cosenza ha chiuso le relative indagini, confermando in numero di 15 le persone indagate per falso in atto pubblico;

ferma restando la presunzione d'innocenza per tutti i soggetti coinvolti nell'inchiesta, appare incomprensibile la scelta di procedere, nelle condizioni date, alla nomina dei membri del Consiglio ed all'elezione del nuovo presidente;

molte associazioni hanno chiesto alla presidenza della giunta, in più occasioni, il rinvio di tale adempimento, per fugare ogni dubbio sulla legittimità dello stesso - se non sia il caso, nell'interesse dell'ente e delle sue prerogative, di sospendere l'insediamento del nuovo Consiglio e soprassedere all'elezione del nuovo presidente, anche a garanzia del medesimo e dell'importante ruolo che sarebbe chiamato a svolgere.

(548; 20.06.2014)

Risposta – Relativamente al rinnovo dei vertici dell’ente camerale di Cosenza, dalle notizie rese  dal dipartimento attività produttive non risulta essere pervenuta alcuna formale notifica in merito al corso delle indagini e/o alla loro chiusura.

Si evidenzia che, ove fossero trasmessi e/o notificati al dipartimento atti che inibiscono o dispongono la sospensione degli organi, ovvero l’interruzione o la revoca degli effetti dei provvedimenti amministrativi adottati, si provvederà con immediatezza ad ogni atto conseguenziale.

I provvedimenti amministrativi adottati non precludono, ovviamente, il prosieguo delle indagini e non possono e non potevano essere sospesi in ragione di sole indagini penali seppur concluse”.

Demetrio Arena (assessore alle attività produttive)

Proposta di legge numero 587/9^, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio. Legge urbanistica della Calabria)” (Del. n. 401- L.R. n. 13/2014)

Art. 1

(Modifiche ed integrazioni all'articolo 65 della l.r. n. 19/2002)

1. All'articolo 65 della legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio - Legge Urbanistica della Calabria), sono apportate le seguenti modificazioni:

a) il comma 2 è sostituito dal seguente:

"2. Per le zone ricomprese nei centri abitati, i Piani Regolatori Generali conservano validità fino all'entrata in vigore dei Piani Strutturali Comunali o di quelli in forma Associata, e comunque non oltre il 31 gennaio 2015. A tal fine, il centro abitato è definito come il perimetro delle aree aventi, negli strumenti urbanistici vigenti, destinazione di zona omogenea A, B, D, F e C per le quali sono stati avviati i procedimenti di approvazione dei piani attuativi. Ai suoli esterni al centro abitato viene estesa la destinazione agricola, con l'utilizzazione di cui agli articoli 50, 51 e 52 della presente legge. Sono fatte salve le aree destinate agli interventi di edilizia sociale, di cui all'articolo 5 della legge regionale n. 36/2008, e le aree destinate ad interventi volti esclusivamente all'insediamento di strutture industriali e/o artigianali. Successivamente all'adozione del PSC/PSA, si applicano le misure di salvaguardia previste dal comma 3 dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 e ss.mm.ii.";

b) dopo il comma 2 sono inseriti i seguenti:

"2-bis. Nel caso in cui lo strumento urbanistico vigente sia un Programma di Fabbricazione, a tutti i suoli ricadenti al di fuori del perimetro del centro abitato, definito come il perimetro delle aree aventi destinazione di zona A e B nel Programma vigente, e delle zone C, o comunque denominate, per le quali siano stati approvati i piani attuativi nel rispetto della presente legge, viene estesa la destinazione agricola, con l'utilizzazione di cui agli articoli 50, 51 e 52.

2-ter. Per i Comuni che non hanno adottato il PSC/PSA entro il 31 gennaio 2015, si applica quanto previsto dall'articolo 28 della presente legge. 2-quater. Dalla data di entrata in vigore della presente legge e fino all'entrata in vigore dei PSC/PSA, non sono ammesse varianti urbanistiche al di fuori di quelle derivanti dall'approvazione di progetti di opere pubbliche o di interesse pubblico, proposte anche da parte di privati, sottoposti alle disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 e del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonché da interventi previsti da strumenti di programmazione negoziata individuati dal POR Calabria o da contratti di programma statali o regionali. Esclusivamente fino all'adozione dei PSC/PSA. sono altresì ammessi interventi ai sensi dell'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160 e ss.mm.ii.".

Art. 2

(Modifiche all'articolo 50 della l.r. 19/2002)

1. I commi 6 e 6-bis dell'articolo 50 della legge regionale 19/2002 sono abrogati.

Art. 3

(Clausola d'invarianza finanziaria)

1. La presente legge non comporta nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

Art. 4

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Calabria.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 274/9^, recante: "Programmazione Comunitaria 2014/2020 - Adozione del Documento di Orientamento Strategico" (Del. n. 402)

“Il Consiglio regionale,

vista la delibera di Giunta regionale n. 122 dell'8 aprile 2014 recante in oggetto "Programmazione comunitaria 2014/2020 - Adozione del Documento di Orientamento Strategico";

visti:

- il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 108312006 del Consiglio;

l'Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'Italia, in conformità all'articolo 14 del Regolamento UE n.1303/2013;

la Comunicazione della Commissione COM(2010) 533 del 6 ottobre 2010 "Il contributo della politica regionale alla crescita intelligente nell'ambito di Europa 2020";

vista la legge regionale 5 gennaio 2007, n. 3 "Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria al processo normativo e comunitario e sulle procedure relative all'attuazione delle politiche comunitarie";

considerato Che il provvedimento costituisce il quadro di riferimento regionale per la definizione e l'attuazione in forma integrata, nel periodo di programmazione 2014-2020, delle politiche regionali relative ai Fondi strutturali e di investimento europei e delle politiche nazionali in Calabria e che pertanto, essendo un provvedimento propedeutico al Programma Operativo Regionale 2014-2020, la sua approvazione riveste i caratteri dell'urgenza ed indifferibilità;

tenuto Conto che la Seconda Commissione consiliare ha approvato il provvedimento di cui all'oggetto nella seduta del 18 luglio 2014;

delibera

di approvare il Documento di Orientamento Strategico per la Programmazione Comunitaria 2014/2020, che si allega alla presente quale parte integrante e sostanziale".

(Allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 282/9^, recante: “Adozione della proposta di riprogrammazione del Por Calabria Fers 2007/2013 e autorizzazione all’Autorità di gestione a sottoporla ai membri del Comitato di sorveglianza e notificata alla Commissione europea” (Del. n. 403)

“Il Consiglio regionale,

vista la delibera di Giunta regionale n. 256 del 20 giugno 2014 recante in oggetto "Adozione della proposta di riprogrammazione del POR Calabria FESR 2007/2013 e autorizzazione all'Autorità di Gestione a sottoporla ai membri del Comitato di Sorveglianza e a notificarla alla Commissione Europea";

considerato che il provvedimento di cui trattasi presenta il carattere dell'urgenza, come precisato nel verbale della seduta della Giunta regionale del 20 giugno 2014;

viste:

la delibera di Giunta regionale n. 234 del 27 giugno 2013 che ha approvato il Programma Ordinario Convergenza Calabria e la successiva delibera di Giunta regionale n. 295 del 5 agosto 2013 che rettifica la precedente;

la delibera di Giunta regionale n. 121 dell'8 aprile 2014, recante "Ridenominazione del Piano Ordinario Convergenza approvato con DGR 234/2013 e modificato con DGR 295/2013 in Piano di Azione Coesione";

la delibera di Giunta regionale n. 296 del 5 agosto 2013, recante "Riprogrammazione del POR Calabria FESR 2007/2013. Avvio della procedura di revisione del Programma";

visti:

il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999;

il Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1783/1999;

la delibera CIPE n. 1 dell'11 gennaio 2011 recante "Obiettivi, criteri e modalità di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate e selezione ed attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 20072013";

la decisione C(2013) 8724 della Commissione Europea del 17.12.2013 recante modifica della decisione C(2007)6322 che adotta il programma operativo per l'intervento comunitario del Fondo europeo dì sviluppo regionale ai fini dell'obiettivo della convergenza nella regione Calabria in Italia;

vista la legge regionale 5 gennaio 2007, n. 3 "Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria al processo normativo e comunitario e sulle procedure relative all'attuazione delle politiche comunitarie";

preso Atto che durante la seduta del Comitato di Sorveglianza dell'11 giugno 2013 è emersa la necessità di procedere alla riprogrammazione del Programma Operativo Regionale Calabria FESR 2007/2013, in considerazione dello stato degli impegni e dei pagamenti, al fine di salvaguardare le risorse comunitarie in ritardo attuativo e di conseguenza a rischio di disimpegno automatico;

tenuto Conto che nell'Informativa, allegata alla deliberazione in oggetto, si esplicitano i motivi della nuova riprogrammazione e le procedure, in ritardo attuativo, del POR Calabria FESR 2007/2013 da spostare nel PAC regionale;

preso Atto che:

il provvedimento costituisce una conseguenza della l^ fase della riprogrammazione, approvata con la Decisione della Commissione europea C(2013)8724, e con cui si è proceduto ad un taglio lineare del cofinanziamento nazionale sugli Assi che presentavano un tasso di cofinanziamento comunitario inferiore al 75%, per un importo di circa 546 milioni di euro, traslato nel PAC regionale;

con il presente provvedimento si dà esecuzione alla II^ fase di detta riprogrammazione, con l'indicazione puntuale degli interventi, in ritardo attuativo, da spostare all'interno del PAC Calabria e realizzare con le risorse del cofinanziamento nazionale dedotte dal POR, nonché si procede alla ridistribuzione della dotazione finanziaria tra gli Assi, al fine di riequilibrare il piano finanziario, tenendo conto delle effettive capacità di assorbimento di ciascun Asse, in modo da consentire la certificazione della spesa ed evitare il disimpegno automatico delle risorse;

considerato Che con il provvedimento si evidenzia la necessità di garantire, attraverso la rimodulazione del piano finanziario del POR Calabria FESR 2007/2013, il pieno utilizzo delle risorse comunitarie e di salvaguardare il volume degli investimenti, senza che ciò modifichi o alteri la strategia e gli obiettivi del POR, al cui conseguimento contribuirà anche il PAC regionale;

preso Atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 27 giugno 2014, ha approvato il provvedimento di cui all'oggetto;

delibera

di approvare la proposta di riprogrammazione del POR Calabria FESR 2007/2013 ed autorizzare l'Autorità di Gestione del POR Calabria FESR 2007/2013 a sottoporla ai membri del Comitato di Sorveglianza e notificarla alla Commissione Europea".

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 284/9^, recante: “Approvazione della strategia regionale per l'innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di POR Calabria FESR e FSE 2014-2020” (Del. n. 404)

"Il Consiglio regionale,

vista la delibera di Giunta regionale n. 295 del 15 luglio 2014 recante in oggetto "Approvazione della strategia regionale per l'innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di POR Calabria FESR e FSE 2014/2020";

viste le integrazioni alla citata D.G.R contenute nel verbale della seduta di Giunta regionale del 15 luglio 2014;

vista la legge regionale 5 gennaio 2007, n. 3 "Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria al processo normativo e comunitario e sulle procedure relative all'attuazione delle politiche comunitarie";

visto il Documento di Orientamento Strategico della Programmazione Operativa 2014-2020 -DOS;

visti:

il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il Regolamento (CE) n. 1080/2006;

il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;

il Regolamento di esecuzione (UE) n. 18412014 della Commissione del 25 febbraio 2014;

il Regolamento di esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014;

il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014;

il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014;

il Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013;

considerato che:

l'Italia, così come disposto dall'art. 14, paragrafo 4 del Regolamento (UE) 1303/2013, ha trasmesso la versione finale dell'Accordo di Partenariato alla Commissione Europea in data 22/04/2014;

l'art. 26, paragrafo 4 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 prevede che i Programmi Operativi sono presentati dagli Stati membri entro tre mesi dalla presentazione dell'Accordo di Partenariato ovvero, per i programmi dell'Italia, entro il 22 luglio 2014, e che tale termine è indifferibile al fine dell'approvazione da parte della Commissione Europea entro sei mesi dalla presentazione da parte dello Stato membro, ai sensi dell'art. 29, paragrafo 4 del Regolamento medesimo;

rilevato Che il provvedimento contiene, altresì, la strategia regionale per l'innovazione e la specializzazione intelligente, così come previsto dall'art. 19 del Regolamento (UE) 1303/2013, quale criterio di adempimento di condizionalità ex ante con riferimento all'Obiettivo Tematico 1 e l'adozione di un quadro che definisce le risorse di bilancio disponibili per la ricerca e l'innovazione;

preso Atto che, così come si evince dalla delibera di Giunta regionale n. 295/2014, la Commissione Europea non ha ancora approvato l'accordo di partenariato suddetto e che, pertanto, potrebbe derivare la necessità di recepire gli affinamenti e allineamenti testuali derivanti dagli esiti del negoziato attualmente in corso tra il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica e la Commissione Europea;

sono ancora in corso ulteriori affinamenti sul sistema degli indicatori;

è stato demandato al Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria di completare le sezioni relative agli indicatori ivi comprese le consequenziali modifiche al testo, nonché le sezioni relative al quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione degli Assi e dell'efficienza di attuazione del Programma, di recepire gli affinamenti e allineamenti testuali derivanti dagli esiti del negoziato per l'approvazione dell'Accordo di Partenariato e di apportare le modifiche eventualmente richieste dal sistema di scambio dei dati SFC in fase di notifica del Programma;

è stato altresì demandato al Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria di notificare, entro il 22.07.2014, alla Commissione Europea per il tramite dello Stato, la Strategia Regionale per l'Innovazione e la Specializzazione Intelligente e la proposta completa di Programma Operativo Calabria FESR e FSE 2014/2020 corredata del Rapporto di valutazione ex ante, nonché dal Rapporto Ambientale e dalla Sintesi non tecnica;

considerato Che il provvedimento riveste un'importanza fondamentale in quanto tramite il Programma Operativo Plurifondo (FESR e FSE) 2014~2020 la Regione Calabria si pone l'obiettivo di concorrere a realizzare le strategie per un'Europa intelligente, sostenibile ed inclusiva e che l'approvazione dello stesso, in adempimento a quanto disposto dagli articoli 26 e 29 del Regolamento (UE) 1303/2013, pertanto riveste i caratteri dell'urgenza ed indifferibilità;

preso Atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 18 luglio 2014, ha approvato il provvedimento di cui all'oggetto;

delibera

di approvare la Strategia regionale di ricerca ed innovazione per la specializzazione intelligente, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

di approvare la proposta di Programma Operativo Calabria Fesr e Fse 2014-2020 ed il relativo piano finanziario per come integrati, allegati alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale”.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 285/9^, recante: “Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per il periodo 2014-2020 - cofinanziato dal FEASR - e inoltrato alla Commissione Europea” (Del. n. 405)

“Il Consiglio regionale,

vista la delibera di Giunta regionale n. 289 del 14 luglio 2014, recante in oggetto "Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per il periodo 2014/2020 - cofinanziato dal FEASR - e inoltro alla Commissione Europea”;

vista la legge regionale 5 gennaio 2007, n. 3 "Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria al processo normativo e comunitario e sulle procedure relative all'attuazione delle politiche comunitarie";

visti:

il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 335/2013 della Commissione del 12 aprile 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), contenente il primo gruppo di regole per la transizione dello sviluppo rurale verso la programmazione 20142020;

il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 108312006 del Consiglio;

il Reg. (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

il Reg. (UE) n. 130612013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799;

il Reg. (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune e che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il Regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio;

il Reg. (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio;

il Reg. (UE) N. 1310/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che stabilisce alcune disposizioni transitorie (secondo gruppo di regole) sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo;

la bozza di Regolamento delegato per lo Sviluppo Rurale 2014-2020 – nota MIPAF n. 633 del 14 gennaio 2014 - testo in consultazione interservizi presso la Commissione Europea, contenente il terzo gruppo di regole per la transizione dello sviluppo rurale verso la nuova programmazione 2014 2020;

il Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7.1.2014, in GUUE n.74 del 14.03.2014, recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei fondi strutturali e di investimento europei;

il Regolamento di esecuzione (UE) N. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo «Cooperazione territoriale europea;

il Regolamento di esecuzione (UE) N. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

considerato che

l'Italia, così come disposto dall'art. 14, paragrafo 4 del Regolamento (UE) 1303/2013, ha trasmesso l'Accordo di partenariato alla Commissione Europea in data 22/04/2014;

l'art. 26, paragrafo 4 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 prevede che i Programmi Operativi sono presentati dagli Stati membri entro tre mesi dalla presentazione dell'Accordo di Partenariato ovvero, per i per i programmi dell'Italia, entro il 22 luglio 2014, e che tale termine è indifferibile al fine dell'approvazione da parte della Commissione Europea entro sei mesi dalla presentazione da parte dello Stato membro, ai sensi dell'art. 29, paragrafo 4 del Regolamento medesimo;

preso atto che, così come si evince dalla delibera di Giunta regionale n. 289/2014,

la Commissione Europea non ha ancora approvato l'Accordo di Partenariato summenzionato e che, pertanto, il programma potrà essere oggetto di revisioni/integrazioni di natura tecnica in funzione dell'approvazione definitiva dell'accordo di partenariato da parte della Commissione Europea nonché sulla base delle osservazioni della stessa Commissione in fase di adozione del programma;

è stato demandato all'Autorità di Gestione del PSR Calabria 2007-2013, quale soggetto deputato per la programmazione 2014-2020 sullo Sviluppo Rurale, la predisposizione degli adempimenti necessari per l'inoltro alla Commissione Europea del PSR Calabria 2014-2020 attraverso il sistema informatico denominato SFC;

considerato Che il provvedimento riveste un'importanza fondamentale in quanto contribuirà alla realizzazione della strategia Europa 2020 promuovendo lo sviluppo rurale sostenibile nell'insieme dell'Unione in via complementare agli altri strumenti della PAC, della politica di coesione e della politica comune della pesca e che l'approvazione dello stesso, in adempimento a quanto disposto dagli articoli 26 e 29 del Regolamento (UE) 1303/2013, riveste i caratteri dell'urgenza ed indifferibilità;

preso atto che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 18 luglio 2014, ha approvato il provvedimento di cui all'oggetto;

delibera

di approvare il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Calabria - cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Rurale, che si allega al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale".

(Allegati)

Ordine del giorno numero 157 del 21.07.2014 di iniziativa dei consiglieri Imbalzano e Gallo “Sulla soppressione del provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Calabria di Catanzaro”

“Il Consiglio regionale,

premesso che:

il sistema penitenziario costituisce una struttura dello Stato deputata a contribuire al mantenimento della sicurezza pubblica;

con nota del 16.07.2014 il Gabinetto del Ministro ha inviato a titolo di informativa ai sindacati uno “Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante “Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia e riduzione degli Uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche del Ministero della Giustizia”, ai sensi dell’art. 2, comma 10 ter, del D.L. n. 95/2012 relativo alla cd spending review;

considerato che:

il provvedimento sopprime il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Calabria con sede a Catanzaro e lo accorpa, insieme alla Basilicata, al Provveditorato della Puglia, con sede a Bari;

lo schema di decreto, come al momento formulato, porterebbe alla soppressione di ben 5 provveditorati regionali dando contestualmente vita a maxi-provveditorati la cui gestione sarebbe problematica e causa di uno snaturamento della funzione di prossimità dei provveditori agli istituti e servizi penitenziari;

atteso che:

come evidenziato dai sindacati di categoria, in particolare dal Sindacato Direttori Penitenziari (SiDiPe), detta riorganizzazione si rifletterebbe negativamente sul perseguimento dei fini istituzionali, di sicurezza e di trattamento rieducativo;

se ciò accadesse sarebbe davvero di una gravità inaudita perché verrebbe meno un importante presidio dello Stato in una regione già afflitta da profonde piaghe e, prima tra tutte, quella della criminalità organizzata.

Considerato, altresì, che:

la soppressione del Provveditorato, oltre a continuare a penalizzare la Calabria, a causa dell’assenza di collegamenti viari e ferroviari adeguati renderebbe oltremodo difficile lo svolgimento dei compiti del personale interessato alla riorganizzazione.

Impegna

il Presidente f.f. della Giunta regionale a intraprendere ogni utile iniziativa istituzionale  per giungere ad una modifica del richiamato schema di decreto sulla riorganizzazione dei Provveditorati dell’amministrazione penitenziaria, in particolare per scongiurare la soppressione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Calabria di Catanzaro”.

Ordine del giorno numero 158 del 21.07.2014 di iniziativa dei consiglieri Orsomarso, Imbalzano, Crinò, Grillo, Parente “In ordine al protocollo d'intesa tra la Regione Calabria e la Regione di Tula della Federazione Russa”

“Il Consiglio regionale,

considerato che la Regione Calabria agisce in conformità a quanto disposto dalle leggi della Repubblica Italiana, con peculiare riferimento alla legge n. 131/2003, articolo 6, comma 2, alle Leggi regionali in materia, nel rispetto degli obblighi che derivano all’Italia dall’appartenenza all’Unione Europea;

considerati i rapporti d’amicizia tra la Regione Calabria della Repubblica Italiana e la Regione di Tula della Federazione Russa, nonché l’importanza della collaborazione bilaterale nei settori del commercio, dell’economia, dell’agricoltura, delle scienze, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali, del turismo;

ritenuto pregnante l’intento di promuovere la collaborazione tra aziende, organizzazioni ed enti stabiliti nelle Regioni contraenti, attraverso lo sviluppo di programmi di scambio delle best practices nel campo agro-alimentare, scientifico-tecnologico, produttivo, economico e commerciale, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali e del turismo;

impegna

il Presidente f.f. e la Giunta regionale ad attivare ogni azione utile al fine di  dare esecuzione ai Protocolli d’intesa tra la Regione Calabria della Repubblica Italiana e la Regione di Tula della Federazione Russa, di coadiuvare e implementare lo sviluppo della collaborazione economico-commerciale, tecnico-scientifico, turistico-culturale, su un piano di parità e vantaggio reciproco negli interessi di ambedue le parti, nonché a favorire la creazione di condizioni favorevoli per la diffusione di contatti reciproci tra gli operatori del commercio estero localizzati nei rispettivi territori.”

Ordine del giorno numero 159 del 21.07.2014 di iniziativa dei consiglieri Orsomarso, Imbalzano, Crinò, Grillo, Parente “In ordine al protocollo d'intesa tra la Regione Calabria e la Regione di Brest della Repubblica Bielorussa”

“Il Consiglio regionale,

considerato che la Regione Calabria agisce in conformità a quanto disposto dalle leggi della Repubblica Italiana, con peculiare riferimento alla legge n. 131/2003, articolo 6, comma 2, alle leggi regionali in materia, nel rispetto degli obblighi che derivano all’Italia dall’appartenenza all’Unione Europea;

considerati i rapporti d’amicizia tra la Regione Calabria della Repubblica Italiana e la Regione di Brest della Repubblica Bielorussa, nonché l’importanza della collaborazione bilaterale nei settori del commercio, dell’economia, dell’agricoltura, delle scienze, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali, del turismo;

ritenuto pregnante l’intento di promuovere la collaborazione tra aziende, organizzazioni ed enti stabiliti nelle Regioni contraenti, attraverso lo sviluppo di programmi di scambio delle best practices nel campo agro-alimentare, scientifico-tecnologico, produttivo, economico e commerciale, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali e del turismo;

impegna

il Presidente f.f. e la Giunta regionale ad attivare ogni azione utile al fine di dare esecuzione ai Protocolli d’intesa tra la Regione Calabria della Repubblica Italiana e la Regione di Brest della Repubblica Bielorussa, di coadiuvare e implementare lo sviluppo della collaborazione economico-commerciale, tecnico-scientifico, turistico-culturale, su un piano di parità e vantaggio reciproco negli interessi di ambedue le parti, nonché a favorire la creazione di condizioni favorevoli per la diffusione di contatti reciproci tra gli operatori del commercio estero localizzati nei rispettivi territori.”

Ordine del giorno numero 160 del 21.07.2014 di iniziativa dei consiglieri Sulla, Magno, Bulzomì, Bruni, Morrone, Crinò, D. Talarico “Sulla possibilità di derogare alle norme del Patto di stabilità”

“Il Consiglio regionale della Calabria,

vista la delibera della Giunta regionale n. 284 del 08/07/2014 con la quale si propone alle Camere di modificare le norme sul Patto di Stabilità in tema di spese effettuate con i proventi incassati dalla Regione derivanti a titolo di attività di estrazione da idrocarburi;

considerato che la delibera è stata trasmessa al Consiglio regionale per quanto di competenza;

rilevata la necessità e l’urgenza di attivare tutte le procedure al fine di raggiungere l’obiettivo previsto dalla Giunta regionale;

tanto premesso,

impegna

il Presidente f.f. e la Giunta regionale a chiedere a tutta la deputazione calabrese in Parlamento di proporre alle Camere una norma che autorizzi la Regione Calabria a derogare sulle norme del Patto di Stabilità in tema di spesa sui proventi incassati dalla attività di estrazione di idrocarburi”.