XI^ LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
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N. 15
SEDUTA DI GIOVEDÌ 11 MARZO 2021
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIOVANNI ARRUZZOLO
E DEL VICEPRESIDENTE LUCA MORRONE
Presidenza del presidente
Giovanni Arruzzolo
La seduta inizia alle 14,08
Dà avvio ai lavori, invitando
il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della
seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Avviamo i lavori con il primo punto all'ordine del
giorno, riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 100/11^ di
iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2021-2023
dell'Agenzia Regione Calabria per le erogazioni in agricoltura (ARCEA)”.
Cedo la parola al relatore consigliere Paris per
illustrare il provvedimento.
Grazie, Presidente. La proposta di provvedimento
amministrativo in oggetto riguarda il bilancio di previsione 2021-2023
dell'ARCEA. Il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale,
delle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, del Dipartimento
economia e finanza e del parere del revisore unico dei conti dell'Agenzia.
Il commissario straordinario, con decreto numero 36
del 22/02/2021 ha riapprovato il bilancio di previsione, apportando le
modifiche richieste dal Dipartimento di economia e finanza con riferimento:
- agli stanziamenti di spesa riferiti agli emolumenti
da corrispondere all'organo di vertice di ARCEA nel rispetto dei limiti di
spesa di cui alla vigente normativa regionale in materia di spending
review;
- all'attivazione delle dovute attività di recupero,
da parte dell’ARCEA, dei maggiori emolumenti corrisposti agli organi di
direzione nei precedenti esercizi.
Il revisore unico dei conti, con verbale numero 48 del
22 febbraio 2021, evidenzia delle criticità emerse in materia di mancato
rispetto delle norme in materia di contenimento delle spese regionali,
relativamente al compenso corrisposto al direttore dell’ARCEA.
L’ente, in sede di predisposizione del rendiconto
2018, non ha dato seguito alle prescrizioni risultanti dall'istruttoria per
l'approvazione del rendiconto generale 2017 e bilancio di previsione 2018-2020.
Vale a dire che l’ente ARCEA avrebbe dovuto apportare le dovute variazioni di
bilancio, al fine di rideterminare le corrette previsioni di spesa sul
pertinente capitolo di bilancio per la corresponsione degli emolumenti a favore
del direttore, e avrebbe dovuto stanziare in apposito capitolo di entrata i
maggiori importi corrisposti al direttore a far data dell'anno 2014.
Tuttavia, nell'anno 2020 è stata accantonata, come
quota del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre 2020, la somma
di 189.777,00 euro al fine dell'applicazione della normativa in materia di spending review,
relativamente alla riduzione delle indennità da corrispondere al direttore
generale dell’ARCEA.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione 2021-2023,
l’ente strumentale ARCEA ha proceduto alla decurtazione dell’indennità
corrisposta al direttore, ai sensi dell'articolo 9 della legge regionale numero
22 del 2010.
Conclusivamente l'organo di controllo, rilevata la
coerenza interna, la congruità e l'attendibilità contabile delle previsioni di
bilancio, prende atto che si è proceduto alla decurtazione dello stanziamento
dei compensi corrisposti all'organo di vertice, ai sensi dell'articolo 9 della
legge regionale numero 22 del 2010, e che il Dipartimento agricoltura ha
proceduto con apposita delibera al recupero delle maggiori somme percepite
dagli organi di vertice, procedendo alla valorizzazione di apposito capitolo di
bilancio del conto in entrata “Eventuale rimborso somme da recuperare in
applicazione all'articolo 9, legge regionale 22 del 2010” per un importo pari a
207.744,28 euro. Dunque, il revisore unico dei conti esprime parere favorevole
dal punto di vista del rispetto degli equilibri di bilancio, con le
osservazioni sopra riportate.
Il Dipartimento agricoltura esprime parere favorevole
al bilancio di previsione 2021-2023 riapprovato, atteso che l’ente ha
provveduto ad adeguare il bilancio di previsione alle prescrizioni ricevute,
apportando le variazioni richieste dal Dipartimento economia e finanze.
Il comitato di vigilanza ARCEA, struttura di controllo
dell'ente, ritiene che sussistano le condizioni di legge in ordine alla
congruità e attendibilità delle previsioni di bilancio, ferme restando le
osservazioni da parte del revisore unico.
Il comitato ha condiviso quanto affermato dal revisore
unico dei conti nella parte del parere in cui “invita l’ente ARCEA a verificare
le necessità di prendere opportuni provvedimenti in merito al mancato rispetto
della spending review
delle spese previste per l'organo di direzione ai sensi della normativa
vigente”.
l Dipartimento
economia e finanza nell’istruttoria di competenza, rileva come, sulla base
delle risultanze contabili, non risulti l'applicazione di alcune delle quote
dell'avanzo di amministrazione presunto.
Con riferimento alla sussistenza degli equilibri di
bilancio, occorre evidenziare che il Dipartimento agricoltura e risorse
agroalimentari, che esercita la vigilanza sulle attività, con riferimento al
mancato rispetto della normativa in materia di contenimento delle spese,
rilevato dall'organo di revisione e dal comitato di vigilanza dell'ARCEA, ha
provveduto a determinare l'importo della riduzione dei trasferimenti a carico
del bilancio regionale a qualsiasi titolo operati a favore dell’ARCEA.
Dunque, si evidenzia che la sussistenza degli
equilibri di bilancio è garantita dalla previsione dell’entrata derivante dal
recupero delle somme, per come quantificate nella proposta del Dipartimento
agricoltura e risorse agroalimentari.
A conclusione dell'attività istruttoria, il
Dipartimento formula le seguenti raccomandazioni: di effettuare un monitoraggio
continuo degli equilibri di bilancio in modo da intervenire con assoluta
tempestività se dovessero verificarsi situazioni di arretramento riguardo
all'entrata effettiva, in termini di cassa, dei recuperi preventivati sulla
base di opportuni provvedimenti riguardo il mancato rispetto alla normativa in
materia di contenimento delle spese;
a seguito della definitiva approvazione del rendiconto
di gestione 2020, di verificare la correttezza del fondo pluriennale vincolato
previsto nel bilancio 2021-2023, provvedendo, se necessario, ad eventuale
aggiornamento dello stesso.
Il Dipartimento, dunque, ritiene possibile procedere,
da parte della Giunta regionale, alla trasmissione della proposta di bilancio
di previsione 2021-2023 all'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in
Agricoltura (ARCEA) al fine della successiva trasmissione della stessa al
Consiglio regionale, ai sensi dell'articolo 57, comma 3, della legge regionale
4 febbraio 2002, numero 8.
Ciò premesso, sottopongo all'Aula l'esame della
proposta di provvedimento amministrativo.
Presidenza del vicepresidente Luca Morrone
Ci sono richieste di intervento? Ha chiesto d’intervenire
il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Prima di esprimere il parere del
mio gruppo, il Partito Democratico, vorrei chiedere all'assessore Gallo, visto
che è presente in Aula, alcune delucidazioni in merito a come si è evoluta in
questi mesi la situazione dell’ARCEA con la sostituzione del commissario Del
Castello e con la polemica grave, ahimè, del direttore dimissionario, oggi
direttore generale del Dipartimento fondi comunitari, che dovrebbe restituire
all'ente un bel po' di migliaia di euro, che non ha mai restituito.
Vorrei capire dall’assessore Gallo il ruolo che ha
svolto il suo Dipartimento per garantire e vigilare sulla trasparenza
dell'ente, visto che vi è questa grossa anomalia che, sicuramente, in questi
anni ha creato, a mio parere, un contrasto tra le due figure: chi oggi
ha un ruolo importante all'interno del Dipartimento dei fondi comunitari e chi
doveva restituire alla Regione una somma considerevole in base al maggiore importo
percepito nella funzione di direttore dell’ARCEA, mi sembra che la differenza
sia del 20 per cento.
Quindi, vorrei chiedere all’assessore Gallo, prima di
esprimere il nostro voto, di dare delucidazioni in merito a tutto ciò che è
successo, in questi sei mesi, nell'ambito dell’ARCEA, perché le dimissioni del
commissario Del Castello mi sembra siano state un atto improvviso che nessuno
si aspettava. Inoltre, quello che è successo in merito alla restituzione
dell'importo dovuto da parte dell'attuale direttore del Dipartimento dei fondi
comunitari ha creato un po' di preoccupazione anche, credo, all'interno dei
Dipartimenti. Mi sembra che i revisori abbiamo dato il loro parere, ma ci sono
alcune prescrizioni importanti in questa delibera.
Quindi, credo che sia importante avere il quadro
chiaro, nel rispetto della trasparenza e della legalità, prima di procedere
all'approvazione, naturalmente voi potete tranquillamente procedere
all'approvazione della delibera.
Presidenza del presidente Giovanni Arruzzolo
Ci sono altri interventi? Ha chiesto d’intervenire
l’assessore Gallo. Ne ha facoltà.
Rispetto alla richiesta del collega Bevacqua, non ho problemi a rispondere, peraltro, il
collega Bevacqua era già consigliere nella passata
Legislatura…
(Interruzioni)
Dicevo, il collega Bevacqua,
peraltro, era consigliere anche nella passata Legislatura, quindi, questa è una
questione che non parte, sicuramente, da questa ma dalla passata Legislatura.
Nel 2018, il comitato di controllo del Settore
agricoltura solleva una questione nei confronti dell'allora direttore generale
di ARCEA, in relazione all'applicazione delle misure di spending
review per quanto attiene l’ARCEA.
Peraltro, questo è susseguente rispetto ad una norma
approvata in Consiglio regionale, mi pare nel 2015, nella quale venivano
applicate misure di contenimento della spesa con il taglio considerevole delle
indennità dei direttori generali, dei commissari, dei presidenti dei consigli
di amministrazione delle partecipate regionali. In quest’Aula, inoltre, mi
sembra che proprio la vostra maggioranza avesse approvato, nel 2017, una norma
di interpretazione autentica, non ricordo il numero, che escludeva ARCEA dall’applicazione
di queste misure di contenimento.
A seguito anche di varie interpretazioni che
sicuramente non attengono alla politica, non attengono all'assessore, non
attengono ai consiglieri regionali, ma sono di natura strettamente tecnica, il
bilancio di previsione 2020 di ARCEA è stato approvato con alcune prescrizioni
da parte del revisore, da parte del comitato stesso di controllo interno del
Dipartimento e da parte del Dipartimento bilancio. Bisogna tenere presente che
l'iter di approvazione dei bilanci delle partecipate è il seguente: vengono
approvati, naturalmente, all'interno della società stessa con il parere del
revisore, passano poi dal Dipartimento che esercita il controllo e dal
Dipartimento bilancio che, attraverso la sua struttura, esprime il parere
definitivo prima della proposizione alla Giunta regionale dello strumento
contabile.
Su questo sono state fatte, anche durante l'anno 2020,
una serie di prescrizioni al commissario affinché applicasse le misure di
contenimento della spesa, anche perché, dopo alcuni dubbi, l'Avvocatura
regionale si è espressa per l'applicazione di queste misure.
Per cui, prima di approvare la delibera che approva il
bilancio di previsione dell’ARCEA, è stata approvata una delibera che definisce
le somme che, eventualmente, dovranno andare e
dovranno essere previste per un recupero da parte del nuovo commissario di
ARCEA; quindi, si dovranno applicare queste misure per il contenimento della
spesa.
Naturalmente,
questo è ancora un percorso in itinere per il quale, probabilmente, ci
saranno ulteriori approfondimenti, che sicuramente andrà a fare il commissario
straordinario per poi, eventualmente procedere, come previsto, al recupero
delle somme.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha
facoltà.
L’assessore
Gallo non ha risposto alla mia domanda. Credo che quando si verificano
determinati passaggi e ci sono delle prescrizioni da parte dei vari
Dipartimenti a cui faceva riferimento l’assessore, poi bisogna dare
consequenzialità a questi procedimenti e non continuare a rinviare l’argomento.
Questa
è una vostra scelta, ci mancherebbe altro! È una scelta che avete fatto voi e
non voglio entrarci, però l’Assessore non mi ha risposto sulle ragioni delle
dimissioni dell’ex commissario Del Castello.
Cosa
ha determinato le dimissioni improvvise del commissario Del Castello? Qualcosa
politicamente non condivisa dalla Giunta regionale? Qualcosa inerente alla
diminuzione dello stipendio? Qualcos'altro? Nessuno ha capito le ragioni di
queste dimissioni!
Credo
che questo sia importante anche per capire se i principi di trasparenza e
legalità siano stati sempre rispettati.
Conoscendo
l’assessore Gallo, ci metterei la mano sul fuoco, però qualche dubbio è rimasto
sulle dimissioni improvvise del commissario straordinario, le cui ragioni, a
mio avviso, necessitano di ulteriore chiarezza.
Se
l’Assessore avesse elementi da fornire, mi arricchirei e potrei convincermi
anch’io che si sia trattato di un atto spontaneo, non legato ad altre cose.
Ha
chiesto di intervenire l’assessore Gallo. Ne ha facoltà.
Chiedo scusa; in effetti, questo passaggio mi era sfuggito e non voleva essere una omissione. Cos’è successo?
Molto semplicemente, quest’anno – ed è la motivazione per la quale ho chiesto, e ringrazio il Presidente del Consiglio regionale, in primis, ed i colleghi consiglieri anche di opposizione per aver accolto la mia richiesta di convocazione di una seduta di Consiglio regionale con urgenza – abbiamo la necessità di presentarci ad un audit della Commissione europea che si svolgerà il prossimo 21 di marzo e sarà l'ennesimo con il bilancio di previsione approvato.
Anticipo l’intervento che avrei fatto più avanti.
Perché il bilancio di previsione deve essere approvato?
Perché c'è un’attenzione da parte della Commissione europea per quanto accaduto – non se ne dolga il collega Bevacqua – nel quinquennio antecedente alla nostra gestione che, a seguito di un percorso intrapreso ormai tre anni orsono, ha avuto il primo ingresso presso ARCEA lo scorso mese di marzo.
All’atto del mio insediamento come Assessore all’agricoltura, mi è stata prospettata la questione e la problematica di ARCEA da parte del commissario straordinario.
Un audit abbastanza pesante, con una serie di prescrizioni che riguardano sia il personale sia la forza di personale.
Ricordo, per esempio, che ARCEA negli anni passati aveva pubblicato un bando di concorso che era stato poi annullato e, quindi, evidentemente la Commissione europea avrà pensato che le azioni di ARCEA non sono consequenziali perché se si pubblica un bando di concorso, magari necessario rispetto a rivendicazioni e prescrizioni da parte della stessa, e poi questo bando si annulla, probabilmente, la fiducia della Commissione europea viene un po’ a scemare.
I dirigenti non sono stati selezionati per concorso pubblico ma solo mediante selezioni, peraltro, contestate presso la Magistratura ordinaria civile.
Si tratta, quindi, di un percorso che, dal punto di vista della presenza del personale e dei dirigenti, non è stato condiviso dalla Commissione europea.
Se a ciò aggiungiamo le osservazioni che riguardano il registro dei debitori nonché i pagamenti successivamente contestati dalla Commissione Europea, per cui sono stati fatti degli addebiti alla Regione Calabria nella misura di decine di milioni di euro per pagamenti non controllati – e questo è accaduto nel quinquennio precedente la gestione e l’amministrazione Santelli – è chiaro che il quadro comincia ad essere – e fa bene il consigliere Bevacqua a farvi entrare nel merito – un quadro pericoloso per ARCEA, perché il rischio concreto è il suo disconoscimento.
Nello scorso mese di marzo abbiamo svolto un primo audit e abbiamo ragionato con il Ministero delle politiche agricole che ha anche contestato ad ARCEA alcune inadempienze.
Stiamo ragionando sia con il Ministero sia con la Commissione europea che ha fatto un audit lo scorso mese di novembre.
È chiaro che al prossimo audit, previsto per il 21 marzo, per forza di cose dovremo presentarci con il bilancio di previsione approvato, che è propedeutico all'approvazione del Piano dei fabbisogni il quale, a sua volta, è propedeutico alla messa in atto di procedure di selezione per assunzione di personale e di dirigenti, che è anche una delle questioni contestate ad ARCEA.
Nel momento in cui siamo andati ad approvare il bilancio di previsione dopo aver rinnovato il commissario Del Castello per altri sei mesi, seguendo l'iter di approvazione del bilancio che vi ho descritto poc'anzi – vale a dire: approvazione da parte del commissario; parere dei Revisore dei Conti; trasmissione al Dipartimento agricoltura per l’esercizio delle funzioni di controllo; approvazioni con prescrizioni e poi trasmissione del bilancio al Dipartimento bilancio – lo stesso Dipartimento bilancio ci ha detto chiaramente che non avendo provveduto il commissario Del Castello ad osservare le prescrizioni con le quali era stato approvato il bilancio 2020, vale a dire il recupero delle somme, quest'anno il bilancio non sarebbe stato approvato.
A questo punto, ci siamo trovati di fronte ad un bivio e abbiamo chiesto – anzi, abbiamo intimato – al commissario Del Castello di approvare il bilancio con le prescrizioni del Dipartimento bilancio e lui ci ha risposto che questo non l’avrebbe mai fatto perché riteneva che ad ARCEA non fosse applicabile la normativa sulla spending review.
Dunque, bisognava decidere se mantenere il commissario non approvando il bilancio di previsione e, quindi, non presentandoci all'appuntamento del 21 marzo con il bilancio di previsione ed il Piano dei fabbisogni approvati – tutte misure necessarie ad evitare il disconoscimento di ARCEA – oppure non ottemperare alla prescrizione del Dipartimento bilancio, mantenendo in piedi la situazione.
Peraltro, la nomina dell’ottimo ingegner Del Castello l’avevamo ereditata dalla precedente amministrazione.
Questo ha portato l’ingegner Del Castello ha rassegnare, di fatto, le dimissioni e si è dovuto procedere alla sua sostituzione individuando un dirigente interno, l'ottimo ingegnere Siviglia che in due settimane ha approvato tutta una serie di atti per cui, probabilmente, chiudendo oggi con l'approvazione del bilancio, domani potremo inviare una relazione al Ministero delle politiche agricole, peraltro già condivisa, grazie alla quale credo che riusciremo a presentarci – speriamo – con le carte in regola rispetto ad una minaccia che è molto concreta, ovvero il disconoscimento del nostro organismo pagatore.
Ritengo che il nostro obiettivo debba essere quello di mantenere in piedi l’organismo pagatore, perché è un servizio che, da oltre 15 anni ormai, viene offerto agli agricoltori calabresi e per il quale sia gli agricoltori sia gli imprenditori calabresi sono contenti.
Se è vero come è vero che gli organismi pagatori diversi da AGEA, ovvero l'organismo pagatore nazionale nel momento in cui una Regione non ha organismo pagatore interno, quindi le Regioni con organismo pagatore in Italia sono sei, la Calabria dimostra di essere abbastanza avanzata in questo senso e mantenere ARCEA è molto importante per l'agricoltura calabrese.
Noi dobbiamo fare ogni sforzo per mantenere in piedi ARCEA anche quando partecipiamo alle Conferenze degli assessori regionali all’agricoltura.
L'altro giorno, ad esempio, abbiamo incontrato il ministro Patuanelli, che ci ha fatto anche una gran bella impressione. Abbiamo rappresentato le nostre difficoltà.
Io ho parlato delle difficolta di ARCEA, mentre i colleghi assessori regionali hanno rappresentato le difficoltà con AGEA, probabilmente legate alle procedure di pagamento che risultano essere più farraginose.
Regioni come la Sicilia, ad esempio, hanno manifestato la volontà di dotarsi di un organismo pagatore autonomo.
Questo potrebbe essere un obiettivo, perché abbiamo approvato anche una delibera per il rilancio di ARCEA, una volta superata questa fase di difficoltà nei prossimi mesi o nei prossimi anni.
Ad esempio, la Sicilia, la Basilicata o la Campania non hanno organismo pagatore e noi potremmo dar vita a procedure associative, limitando anche i costi.
Peraltro, anche quest'anno il Consiglio regionale, quindi la maggioranza, nell’approvazione del bilancio ha stanziato 300 mila euro in più sul bilancio di ARCEA – da 3 milioni a 3 milioni e tre – per dimostrare la volontà forte di questo governo regionale, della maggioranza in Consiglio regionale, di mantenere a tutti i costi un organismo pagatore – non me ne voglia il collega Bevacqua – sicuramente riparando a guasti del passato che non appartengono sicuramente al collega consigliere, ma che sono stati determinati da una gestione forse un po’ disattenta e non conforme a quelle che sono state per lungo tempo le richieste della Commissione europea in merito al riconoscimento di ARCEA.
Spero di essere stato un po' più esaustivo rispetto alle richieste del collega Bevacqua.
Se ci saranno altre domande, non sfuggirò sicuramente al confronto.
Mi fa piacere che l'opposizione dimostri interesse ad avere risposte rispetto ad un organismo pagatore come ARCEA che, ripeto, dobbiamo difendere tutti.
Ringrazio la minoranza per la disponibilità manifestata nel momento in cui il Presidente del Consiglio regionale ha chiesto di convocare, entro due giorni, una seduta di Consiglio regionale che avesse come primo punto all’ordine del giorno proprio questo argomento.
Credo che, se si svilupperà un dibattito su questo, potremo essere tutti arricchiti – come diceva il collega Bevacqua – e maggiormente consapevoli delle difficoltà che si hanno nell’azione di governo. Grazie.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.
Grazie.
Saluto il Presidente, la Giunta regionale ed i colleghi.
Credo
che oggi sia una giornata importante per l’approvazione del bilancio di ARCEA
che è l’Agenzia regionale per l’erogazione in agricoltura. Una giornata
importante per gli agricoltori e per l’agricoltura che è un settore trainante
in Calabria.
Ho
ascoltato con molta attenzione l’interlocuzione che c’è stata poc’anzi tra il
consigliere Bevacqua, che ha posto degli
interrogativi a cui l’Assessore ha dato risposta, ma abbiamo anche seguito, da
consiglieri regionali, quello che è accaduto in questo, ormai, anno di Legislatura non possiamo che
apprezzare fortemente l'azione che l'assessore Gallo ha intrapreso non appena
si è insediato all'interno della Giunta regionale, perché la situazione
dell'ARCEA, come è stato prima garbatamente messo in evidenza, non era delle
più felici. C’è stato un lavoro continuo, un lavoro difficile, di comunicazioni
con la Commissione Europea, un lavoro difficile anche di interrelazioni con il
Ministero dell'Agricoltura e abbiamo visto, subito un’interlocuzione con il
nuovo Ministro dell'Agricoltura.
L’ARCEA è fondamentale che
rimanga in Calabria! Apprendo stamattina che si sta ragionando anche su,
eventualmente, dare manforte alle altre Regioni che non hanno un organismo pagatore
regionale.
Ricordo bene cosa accadeva prima dei 15 anni a cui
faceva riferimento l'assessore Gallo: gli agricoltori o l'associazione agricola
ICA erano costretti, per ogni pratica, per ogni disguido - in questa materia è
molto facile che ci siano delle imperfezioni, degli errori di particella, di
intestazione - ad andare e venire da Roma; gli agricoltori erano costretti a
prendere l'auto e ad andare a Roma presso l’AGEA.
Ricordo anche i controlli in agricoltura che venivano
fatti dall’Agecontrol e che vengono fatti ancora.
Insomma era molto difficile interloquire a causa della distanza e, per noi che
siamo eccessivamente sfavoriti sui trasporti, diventava complesso. Assessore,
questa azione di mantenimento dell’ARCEA in Calabria è fondamentale e quindi il
lavoro che lei sta facendo in questo senso oltre che essere eccellente va a
porre rimedio, purtroppo, a delle interlocuzioni che erano rimaste senza
risposta nei mesi e negli anni precedenti.
Se poi l'ingegnere Del Castello - lei ha spiegato
benissimo le motivazioni delle dimissioni - ha inteso proseguire sulla linea di
non favorire il mantenimento - questo lo deduco da quello che ho letto e
sentito - dell'Agenzia in Calabria quindi dell'interlocuzione con l'Unione
Europea e con il Ministero, essere ricorsi, poi, ad un dirigente interno fa
onore a questa maggioranza, a questa Giunta, perché vuol dire che non siamo
andati all'esterno a nominare un commissario ma abbiamo valorizzato le risorse,
i funzionari che ci sono all'interno della Regione Calabria e che in pochi
giorni, come lei ha rappresentato, sono riusciti a fare tutti gli adempimenti
affinché il bilancio fosse approvato.
Credo che noi, oggi, anche se siamo in un regime
particolare, stiamo adempiendo a un passaggio fondamentale per l'agricoltura
calabrese e quindi invitiamo l'Assessore a proseguire con l’eccellente lavoro
che sta svolgendo, di interlocuzione con gli organismi che hanno messo in
dubbio il mantenimento dell'agenzia in Calabria per i noti fatti di
disorganizzazione, di carenza di personale, di carenza di dirigenti.
So che vi state attivando in questo senso, lei lo ha
ampiamente rappresentato prima. Siamo certi che porrete rimedio e lei,
assessore, sta ponendo rimedio a tutto ciò che non era stato fatto in passato e
sono certo che l'Agenzia per l’erogazione in agricoltura non solo sarà
mantenuta in Calabria ma, addirittura, potrebbe essere anche agenzia di
erogazione per le altre regioni meridionali che non hanno l’organismo pagatore.
Non me ne voglia il consigliere Bevacqua,
non cadiamo anche noi nei retroscena che non esistono, sulle azioni che i
calabresi in politica mettono in atto, dobbiamo, invece, mettere in risalto le
cose buone che vengono fatte e oggi, sicuramente, abbiamo presentato un
bilancio che è una cosa buona, una best practice che viene svolta dalla Giunta regionale e
dall'agenzia di erogazione dei contributi in Calabria, perché l’ approvazione
del bilancio è fondamentale per il mantenimento dell'Agenzia di erogazione in
Calabria.
Ci apprestiamo, quindi, a dare un voto favorevole
perché crediamo che sia fondamentale e soprattutto favorevole all'azione che
l'assessorato all’agricoltura sta conducendo, che la Giunta regionale sta
conducendo in quest'anno per evitare la morte sicura dell'agenzia, che fino ad
un anno fa era certa e che ora, invece, probabilmente, non avverrà più; rimarrà
in vita affinché questo servizio fondamentale per l'agricoltura, per gli
agricoltori calabresi, continui ad essere svolto. Grazie.
Ha chiesto d’intervenire il consigliere Bevacqua, ne ha facoltà.
Intervengo per dichiarazione di voto. Noi, come gruppo
del Partito Democratico, ci asteniamo su questo punto. Ritengo che nessuno di
noi abbia detto che l’ARCEA non serve alla Calabria, che l’ARCEA è un ente
clientelare, che l’ARCEA non ha una funzione importante per gli agricoltori,
per il sistema calabrese. Ci mancherebbe altro! Nessuno di noi ha espresso un
giudizio negativo sulla funzione e sul ruolo dell’ARCEA. Però - lasciatemelo
dire – nell’intervento dell’Assessore ci sono due contraddizione forti.
La prima contraddizione è che si nomina l'ex direttore
di ARCEA direttore generale del Dipartimento dei fondi comunitari, criticando
la vecchia gestione, guarda caso, affidata, oggi, all'attuale direttore
generale del Dipartimento dei fondi comunitari.
Seconda contraddizione di fondo: caro assessore Gallo,
mi dovrebbe spiegare, una persona, qualsiasi, che ha competenza in materia come
si fa? Cioè il commissario non approva il piano e un altro commissario in due
settimane approva e delibera un piano. Questo è un mistero! Se uno non può
farlo e l’altro lo fa c’è qualcosa che non funziona in questa cosa e poi farlo
10 giorni prima della presentazione del bilancio vuol dire che qualcosa non ha
funzionato nella organizzazione, nella gestione dei tempi e quant'altro. Volevo
porle queste motivazioni annunciando la nostra astensione sul punto perché
riteniamo che alcune cose, pur sostenendo la validità, la funzionalità e
l’importanza di ARCEA, non ci hanno convinto per come sono arrivate, oggi, in
quest’Aula.
Ha chiesto d’intervenire l’assessore Gallo, ne ha
facoltà.
Intervengo molto velocemente per spiegare questo
passaggio. Il bilancio di previsione era pronto, l’aveva predisposto
l'ingegnere Del Castello, l'unica problematica sulla quale il Dipartimento
bilancio aveva fatto delle osservazioni e aveva detto che non l'avrebbe fatto
passare, quindi non l’avrebbe trasmesso alla Giunta, era la questione sull’
applicazione del 20 per cento. Il bilancio in due settimane non è stato fatto ex novo, lo ha approvato l'ingegnere
Siviglia, ma l’ingegnere Siviglia ha fatto quello che non era stato fatto
prima, il piano dei fabbisogni; il piano dei fabbisogni è necessario per fare
tutte le azioni propedeutiche ai bandi per il reclutamento del personale.
Abbiamo, per esempio, sottoscritto una convenzione con l’ARSAC, per cui l’ARSAC
manderà oltre 10 elementi in comando presso ARCEA per continuare a svolgere
tutte le attività che, magari, venivano svolte, in modo collaterale, da parte
di ARSAC a servizio di ARCEA e che adesso si svolgeranno con personale interno
di ARCEA. L'approvazione di questo bilancio, lo dico ai colleghi, è un atto
fondamentale, ma non garantisco il salvataggio di ARCEA. Sapete benissimo che
dall'atto del mio insediamento, quindi non oggi, è passato quasi un anno, ma
subito dopo il mio insediamento ho denunciato pubblicamente lo stato gravissimo
in cui versa ARCEA. Ci siamo resi conto che, probabilmente, alcuni adempimenti
non erano stati fatti dal commissario nominato dalla precedente amministrazione
e che avevamo, comunque, mantenuto perché il mondo agricolo, le organizzazioni
agricole erano favorevoli al mantenimento di questa figura. A noi non interessa
lottizzare, lo abbiamo dimostrato perché la nomina è stata di un interno e,
peraltro, questo ci consentirà anche di risparmiare l'indennità, non del 20 per
cento ma totalmente perché, rimanendo l’ingegnere Siviglia organico al
Dipartimento forestazione, è chiaro che risparmieremo tutta l'indennità, almeno
in questo periodo, in questa fase, fino a quando l’ingegnere Siviglia rimarrà
commissario.
È un tentativo che facciamo, difficile, quasi
disperato, approvando il bilancio, approvando il piano dei fabbisogni e
approvando tutti gli atti propedeutici per presentarci all'appuntamento con il
Ministero delle Politiche Agricole, che devo dire ci sta affiancando
positivamente, e con la Commissione Europea per salvare l'organismo pagatore.
Caro consigliere Bevacqua, è un tentativo che
facciamo. Ringrazio lei per l'astensione sul bilancio, non ha espresso un voto
contrario e la ringrazio per questa apertura, però vorrei che fosse compresa da
tutti la difficile situazione che noi abbiamo ereditato per ARCEA. Sa benissimo
che, per come ci aveva insegnato il presidente Santelli, rispetto ad esperienze
precedenti, non abbiamo mai perso tempo a gettare la croce addosso a chi ci ha
preceduto. A me fa piacere che in questo Consiglio regionale, in questa seduta,
con l'approvazione di questo bilancio -di solito questi atti vengono approvati
in Consiglio regionale in un secondo - che ci sia stato questo dibattito,
questo approfondimento, per comprendere tutti la gravità della situazione che
ho denunciato sin dall'atto del mio insediamento quando ho conosciuto la
condizione di ARCEA e l'ho denunciata, appena nominato Assessore
all'agricoltura, per farla conoscere ai calabresi. Su me stesso non avrei
scommesso un euro, stiamo tentando di mantenere l’ARCEA in vita e quindi il
riconoscimento di ARCEA, stiamo tentando di vincere questa scommessa ma,
ripeto, all'epoca non avrei scommesso un euro. Tenteremo ancora di vincere
questa battaglia perché se ci sarà il centro-destra, se ci sarà il centro
sinistra, se ci sarà qualche altro, l’ARCEA sarà sempre utile all'agricoltura
calabrese.
Passiamo alla votazione del provvedimento, il
provvedimento è approvato.
(Il Consiglio
approva)
(È riportata
in Allegati)
Passiamo al secondo punto all'ordine del giorno,
inerente la proposta di provvedimento amministrativo numero 96 /11^
d’iniziativa della Giunta regionale, recante: “Presa d'atto degli indirizzi
strategici regionali per il negoziato sulla programmazione delle politiche
europee di sviluppo 2021- 2027. Avvio del percorso di definizione del POR
Calabria FESR-FSE 2021-2027”.
Cedo la parola al consigliere Neri, relatore, per
illustrare il provvedimento.
Grazie, Presidente. Il provvedimento in oggetto, posto
all’approvazione di questa Assemblea, è stato licenziato già dalla seconda
Commissione nella seduta del primo febbraio. Con la deliberazione in oggetto si
prende atto del documento d’indirizzo strategico, allegato alla stessa, si
conferma l'avvio del percorso di definizione e stesura del programma operativo
regionale, specificando che il nuovo programma verrà condiviso con il
partenariato istituzionale e socio-economico regionale. Questo documento
contiene le basi per la costruzione del futuro programma operativo regionale a
valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e sul Fondo Sociale Europeo in
cui le azioni e la concentrazione di risorse saranno orientate a privilegiare
la capacità di produrre innovazione negli ambiti strategici che contribuiscono
alla politica di coesione post 2020.
Nel documento di indirizzo si evidenzia che, allo
stato attuale, non sono ancora stati approvati i testi dei regolamenti comunitari
che rappresentano la cornice attuativa delle politiche di coesione 2021-2027 e
neppure l'accordo di partenariato nazionale. Pertanto, non sono ancora note le
risorse finanziarie che la Calabria avrà a disposizione per il periodo
2021-2027.
Le priorità strategiche, declinate
nel documento, dovranno poi essere valutate e selezionate nell’ambito del
Programma operativo regionale, alla luce del quadro di contesto determinato,
degli elementi sopra descritti e dalla possibilità-opportunità di lavorare in
sinergia con i fondi gestiti direttamente alla Commissione europea.
Un
altro aspetto fondamentale che dovrà caratterizzare la definizione e
l'attuazione dei Programmi operativi 2021-2027 è il coinvolgimento del
partenariato, quale principio consolidato nella attuazione dei fondi a finalità
strutturale dell'Unione Europea. Ciò detto, sottopongo all’Aula l'esame della
proposta di provvedimento amministrativo. Grazie.
Ci
sono interventi? Ha chiesto d’intervenire il consigliere Pietropaolo. Ne ha facoltà.
Vorrei
fare una precisazione sull'argomento, un appello: questa pratica che stiamo
approvando è il primo passo importante per la determinazione della
programmazione dei fondi comunitari per il 2021/2027. È un passaggio quasi
formale perché si tratta di un documento che traccia delle linee strategiche,
basato su quanto già delineato dalla Commissione Europea, che ha dato
indicazione ai vari Stati membri su quali siano gli obiettivi e le linee
strategiche da perseguire in funzione del posizionamento della Regione in
Obiettivo convergenza o no.
Quindi,
quello di oggi è un passaggio quasi formale però è, di fatto, il primo passo
verso la realizzazione della programmazione dei fondi comunitari del prossimo sessennio
2021/2027.
Quindi,
faccio un appello al Presidente facente funzioni, Spirlì,
che è assente e che ha la delega della programmazione comunitaria, e anche al
Presidente della Commissione, il mio collega Neri, affinché tutti i passaggi
successivi siano, comunque, da noi valutati attentamente nelle apposite sedi;
immagino, appunto, la seconda Commissione, nonostante il periodo di prorogatio.
Siamo
in un periodo in cui una discussione del genere, probabilmente, potrebbe essere
trascurata, faccio un appello affinché, invece, tutti quanti, compresa
ovviamente l’opposizione, prestiamo molta attenzione nella discussione di
questi argomenti e nel proporre iniziative, affinché il POR, quando uscirà da
questa fase di valutazione, abbia i contenuti che effettivamente servono per
l’individuazione di una strategia ben chiara e per evitare la dispersione dei
fondi nei prossimi sei anni.
Sollecito
il Presidente della Commissione bilancio a fare in modo che gli atti successivi
siano sempre trasmessi in tempo, dai Dipartimenti e dalla Giunta,
eventualmente, al Consiglio regionale in modo da poterli esaminare a dovere.
Grazie.
Ha
chiesto d’intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha
facoltà
Grazie,
Presidente, accolgo l'appello del collega Pietropaolo ed esprimo la mia
amarezza per l'assenza in questa Aula, oggi, del presidente facente funzioni Spirlì, forse perché è troppo preso dalle sue dirette Facebook,
dall’interlocuzione quotidiana via internet, via social, però quest’Aula, oggi,
meritava la sua presenza perché parliamo di una materia importantissima per le
prospettive della Calabria, per il futuro dei calabresi.
Mi
è dispiaciuto molto che abbia dato avvio a questo punto il collega Neri, il
Presidente della Commissione bilancio, che non ha assolutamente discusso il
tema. Oggi doveva iniziare una discussione importante su questo tema, con una
relazione puntigliosa, dettagliata, particolare del Presidente facente
funzioni. Questo è il motivo di amarezza che vorrei evidenziare con forza.
Non
si può portare un punto così importante per il futuro della Calabria, senza una
relazione del Presidente facente funzioni nonché delegato alla materia.
È
un atto grave politicamente che io denuncio pubblicamente in quest’Aula, anche
perché, parliamoci chiaro, non so chi di voi ha letto le 150 pagine di questo
Piano strategico, sembra di essere su scherzi a parte! Andate a pagina 98.
Sapete cosa dice?! Dice: “Lo squilibrio tra aree urbane e rurali risulta un
nodo di estrema rilevanza per lo sviluppo sostenibile ed integrato del
territorio lombardo”. Lombardo!!!. Non avete saputo
nemmeno fare copia-incolla nel Piano che oggi presentate in quest’Aula! Il
territorio lombardo, non calabrese!!!
Servitevi
pure del supporto degli esperti della Lega Nord, di coloro che capiscono più di
noi di questo tema, se ci sono, ma è vergognoso, oggi, vedere che a pagina 98
c’è scritto territorio lombardo, non calabrese!!!
Fate
bene a farvi supportare dal lavoro intelligente, conoscitivo, importante dei
colleghi della Lega Nord che vengono qua a dettarci la linea, ma è vergognoso
per una Giunta regionale approvare un Piano strategico dove c’è scritto:
“territorio lombardo”. Territorio lombardo!!!
Non
parlo di altro. Ha ragione il consigliere Pietropaolo quando dice che quello di
oggi è l’avvio di un percorso, il Piano è molto generico.
È
chiaro, non è stato avviato nessun incontro con le categorie interessate, con
gli attori del territorio, con tutti i soggetti che dovevano essere coinvolti,
però, benedetto Iddio, nemmeno avete saputo fare copia-incolla, nemmeno una
generica visione di sviluppo della Calabria che metta in campo qualche idea
strategica, nulla di nulla!
Ho
apprezzato molto l’intervento del collega Pietropaolo. Credo che, se come
Consiglio regionale vogliamo utilizzare bene questi mesi importanti, dato che
voteremo tra sei mesi, sia necessario lavorare in quest’Aula. Faccio un appello
al Presidente del Consiglio regionale, al collega Arruzzolo,
a cui ho sempre riconosciuto equilibrio e moderazione, al fine di utilizzare
questi mesi per fare diventare centrale, nel dibattito politico istituzionale
calabrese, il ruolo di quest’Aula. Faremo un servizio ai calabresi e potremo
dimostrare che quest’Aula ha delle capacità, un know-how ed una visione
strategica, diretti all’innovazione ed allo sviluppo che possono essere messi
al servizio dei calabresi.
È
questo l’appello che faccio ai colleghi della maggioranza, raccogliendo
l'invito del collega Pietropaolo, perché credo che sia giusto valorizzare il
lavoro di quest’Aula e le proposte che potrebbero essere fatte al servizio dei
calabresi, dello sviluppo della Calabria. L'altro giorno, ho presentato la
proposta formale al Presidente del Consiglio regionale di porre al centro della
prossima seduta di Consiglio regionale un solo punto all’ordine del giorno: il Recovery Fund. È un altro tema importante che
potrebbe caratterizzare il lavoro di quest’Aula nei prossimi mesi.
Mi
fermo. So che ho suscitato un po' di curiosità, ma non poteva sfuggire questo
grossolano errore che avete commesso nel copiare ed
incollare il Piano di qualcun altro. Mi è sembrato doveroso, come opposizione,
mettere in evidenza questa grossissima mancanza di rispetto verso i calabresi!
Poi l'anomalia dov'è? Quando si parla delle coste! Ci sono coste in
Lombardia??? Quando si parla di dissesto idrogeologico, si parla di territorio
lombardo! Ma scherziamo??? Almeno stiamo attenti per non fare brutta figura,
non solo in Calabria, ma nel Paese intero!
Scusi,
collega Bevacqua, pagina 98 ha detto? Volevo capire
dove l’ha…
(Interruzioni)
Ah, sì, sì,
ha ragione.
Presidente, posso?
Ha chiesto d’intervenire il consigliere Di Natale.
Ne ha facoltà.
Presidente,
intanto voglio richiamare all'attenzione dell'Aula, rispetto al punto che
stiamo trattando, una circostanza che non è di poco conto, tenendo conto che
gli indirizzi strategici dovrebbero cambiare le sorti della nostra regione,
qualora fossero realizzati nella loro interezza: sembra davvero paradossale
che, in un momento così particolare, la Giunta che guida la nostra Regione non
sia presente in Aula nella sua interezza. Lo dico non solo per rispetto di quest’Aula,
ma anche per rispetto dei calabresi che stanno vivendo delle ore davvero
drammatiche.
Consigliere
Bevacqua, lei parlava della questione inerente la
relazione sul secondo punto all’ordine del giorno, è giusto, è un punto che
dovrebbe - come ho detto all'inizio- tracciare la rotta dello sviluppo della
Calabria, senza la presenza della Giunta, senza aver coinvolto le associazioni,
senza aver fatto partire dal basso questo Piano, con un’approssimazione che
rasenta il dilettantismo, con delle falle all'interno del Piano che confonde
addirittura la regione Calabria con la regione Lombardia.
Siamo
davvero in un momento difficile della nostra regione e si commettono queste
leggerezze! Queste stanno a significare il pressappochismo con cui vengono
portati in Aula provvedimenti importanti che dovrebbero segnare il destino e lo
sviluppo di una regione. Questo non avviene.
Ci
saremmo aspettati che qualcuno ci spiegasse questo Piano, di poter dialogare
con qualcuno, controbattere e cercare di dire, anche, la nostra, in un'altra
situazione diversa da quella dell’Aula, vale a dire dalla base. Con chi avete
discusso questo Piano? Con quali associazioni? Con quali cittadini? Come avete
portato all'interno della discussione in Aula un Piano che, come ho detto all’inizio,
avrebbe dovuto dovrebbe segnare il rilancio della nostra regione.
Fuori
quest’Aula, Presidente, ne approfitto, sta accadendo qualcosa di paradossale
con un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti, con un sistema di
implementazione della campagna di vaccinazione che invece di andare avanti sta
andando indietro. Pochi minuti fa all'ospedale da campo di Cosenza, sono state
sospese le vaccinazioni mentre la gente era in fila.
Consigliere
Di Natale, non è all'ordine del giorno.
Sì,
sì, assolutamente.
Noi
ci troviamo a discutere in un Aula di un problema così importante, che è il
Piano strategico, senza l'interlocutore principale, la Giunta regionale, addirittura
con un Piano che al suo interno confonde la Calabria con la Lombardia; magari,
qualcuno avrà dato qualche suggerimento e, nel fare il copia-incolla, si è
sbagliato a copiare il nome della Calabria rispetto a quello della Lombardia.
Credo che questa situazione sia paradossale e, proprio
per tornare alle cose serie, Presidente, a conclusione del mio intervento,
ritengo che quest’Aula debba riassumere l'autorevolezza che, purtroppo, sta
perdendo nei confronti dei cittadini calabresi sia per quanto concerne gli
argomenti trattati sia perché, nei mesi in cui ci accingiamo ad andare al
rinnovo dell'Assemblea, dobbiamo tenere un comportamento che restituisca a
quest'Aula la dignità che merita.
È impensabile, per esempio, che non si possa
discutere in quest'Aula dei problemi attuali della Regione Calabria! È
impensabile!
Pertanto, richiamandomi al suo senso di alta
responsabilità, la invito a fissare immediatamente una data per una seduta di
Consiglio regionale che affronti i temi attuali ed urgenti della Calabria, che
troppo spesso sono lasciati da parte.
Mi riferisco ai problemi della sanità, dei
tirocinanti e alle operazioni di sviluppo della Calabria.
Rispetto a queste vicende comunico, sin da ora, che
io e i colleghi dell'opposizione faremo le barricate, perché è impensabile che
in tutti questi mesi non siamo riusciti a discutere dei gravi problemi della
Calabria. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Graziano.
Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente, e grazie anche ai colleghi
dell'opposizione che, con i loro interventi, possono anche essere costruttivi
all'interno di quest'Aula, soprattutto in una fase in cui, come sappiamo, non
ci sono adeguati approfondimenti né in seno alle Commissioni né in Conferenza
dei capigruppo.
In effetti, questa Legislatura sta attraversando
una fase particolare in cui non vi è la possibilità di approfondire in modo
eccellente i punti che vengono trattati in Consiglio regionale; delle volte,
per sopperire alle necessità temporali di approvare dei punti, succede che si
arrivi anche in Commissione con qualche refuso o qualche errore di dicitura.
Ritengo che non ci sia bisogno di infervorirsi più
di tanto perché la cosa importante è ragionare ed essere costruttivi per la
Calabria, senza andare a ricordare, ad esempio, i gravi errori presenti
all’interno delle relazioni di bilancio della scorsa Legislatura e che il
consigliere Bevacqua può certamente ricordare:
c'erano diverse cose, non una parola, ma interi periodi e capitoli scopiazzati,
che quest’Aula ha approvato senza colpo ferire, non un semplice refuso, come
accade in questo caso.
Noi, però, vogliamo essere diversi rispetto alla
Legislatura precedente e, quindi, vogliamo cogliere gli aspetti che oggi sono
stati opportunamente segnalati dai consiglieri Bevacqua
e Di Natale, fermo restando che alcune cose vanno anche dette.
Intanto, il presidente Spirlì
è assente giustificato perché in questo momento è impegnato nella Conferenza
Stato-Regioni dove, come sapete, si stanno decidendo delle misure importanti sia
a livello sanitario sia di libertà individuale in Italia.
Il presidente Spirlì non
è assente, ma è giustificato perché in questo momento sta svolgendo un ruolo
importante a capo della Giunta regionale di questa Regione e, proprio in questi
minuti, è in colloquio costante con i Presidenti delle altre Regioni e con il
Governo italiano, che sono riuniti per varare ulteriori misure di contrasto
alla pandemia in relazione al Covid-19.
Pertanto, vi pregherei di evitare di fare
speculazione politica su una materia così importante e su un compito così
gravoso per qualsiasi Istituzione in questo momento.
Un compito gravoso per la Calabria, ma anche per le
altre Regioni italiane, per i Presidenti delle Regioni italiane, per il Governo
e per il Parlamento. Non speculiamo su questo! Non si tratta di assenze ma di
lavoro; un lavoro molto delicato, che richiede notevole sangue freddo.
Come sapete, in questo periodo c'è da far tremare i
polsi per ciò che si sta affrontando; quindi, affrontiamolo insieme, con
serenità e senza polemica alcuna!
Tornando al testo di 350 pagine, ritengo si tratti
di un testo complesso e difficile che contiene gli indirizzi strategici
regionali. Non è facile andare a fare un documento di tal genere.
Io ho fatto il direttore generale in questa
Regione. Ho svolto funzioni amministrative importanti anche apicali e a livello
statale. Non sempre i lavori devono essere originali. Possono anche essere non
sempre originali. Possono anche essere collegati e consultati rispetto a lavori
pregevoli di chi li ha già fatti e la Regione Lombardia ha svolto un lavoro
pregevole, che si adatta alle questioni in ambito rurale.
Il consigliere Bevacqua
parlava di un refuso fra le aree rurali ed urbane della Regione Lombardia, ma
io voglio leggere tutto il periodo anche per evitare che ci possano essere
fraintendimenti.
Intanto, si parla dei documenti comunitari e si
cita la situazione dei territori
selezionati dalla Regione Calabria per l'attuazione della strategia: “Lo
squilibrio in termini di diritti di cittadinanza (accesso ai servizi pubblici e
opportunità sociali ed economiche) tra aree urbane e rurali o, all'interno
delle aree urbane, tra centro e periferia, risulta un nodo di estrema rilevanza
per lo sviluppo sostenibile ed integrato del territorio lombardo, in forte
coerenza con l’Agenda 2030. La programmazione regionale risulta fortemente in
linea con tali finalità. La Regione Calabria…”.
È vero che c'è scritto “lombardo”; è vero che c'è
stato un refuso, ma il concetto è un concetto valido per la Regione Calabria,
fermo restando che c’è un errore all'interno di questo Piano; chiaramente non
si può parlare di “lombardo”, ma bisogna parlare di “calabro” e ne prendiamo
agevolmente atto.
Al di là di questo, parlare di copiare o non
copiare, poi porta a trascendere, anche perché le professionalità che hanno
redatto questo Piano, i consulenti e l’assistenza tecnica al Por sono gli
stessi che c'erano nella precedente Legislatura, non sono cambiati.
I dirigenti e i funzionari sono gli stessi: sono i
nostri funzionari e l’assistenza tecnica di questa Regione da decenni; quindi,
non stiamo parlando di gente che è nata oggi e si mette a copiare un Piano.
Ogni documento richiede delle consultazioni ed ha
necessità di prendere le parti migliori anche di chi ha fatto cose buone.
Se la Regione Lombardia, in quest'ambito, ha fatto
delle cose buone che possono essere idonee ed eccellenti per la nostra terra,
io non ci vedo nulla di male che si adeguino anche per il territorio calabrese.
Effettivamente, l'errore c'è e, quindi, con
serenità, senza alcun problema e con pacatezza – perché vogliamo essere
costruttivi e vogliamo che questa Regione abbia un Piano scritto senza alcun
errore o dubbio – chiediamo come maggioranza – ma credo che sia d'accordo anche
la minoranza – di verificare questi refusi e di riportare il Piano
adeguatamente riformulato nelle parti che sono state sottolineate, alla
prossima seduta di Consiglio regionale. Grazie.
Ha chiesto di intervenire l’assessore Catalfamo. Ne ha facoltà.
Vorrei fornire alcuni chiarimenti che reputo
doverosi rispetto a un documento tecnico di programmazione il cui funzionamento
richiede una certa conoscenza.
Per quanto riguarda le assenze della Giunta
regionale, mi sento di dire che gli assessori avranno certamente motivato, con
opportuna documentazione, la propria impossibilità a partecipare ai lavori
odierni. Comunque, parte della Giunta regionale è oggi presente.
Rispetto al mancato confronto, vorrei precisare che
la procedura per i Fondi europei – che non dà facoltà alle Regioni di stabilire
passaggi che, invece, rimangono in capo alla Commissione europea – è stata
avviata questa estate, quando ognuno degli assessori regionali, in un evento
pubblico svoltosi presso la Cittadella regionale dove c'erano anche molti
consiglieri, nei propri Tavoli e invitando tutti gli stakeholders
– io parlo per quello delle Infrastrutture, dove non mancava nessuno degli stakeholders – con un confronto molto serrato in cui
si sono discusse tutte le tematiche per ognuna delle misure previste, sono
state individuate le Linee guida di quelli che sarebbero stati i contenuti.
Questo cosa ha portato?
Ha portato la Giunta regionale ad approvare un
documento di indirizzo strategico come atto volontario della Giunta regionale;
cioè, questo documento di indirizzo strategico in cui non so se ci sono o meno
questi refusi, ma certamente li avrete individuati, è un atto volontario e non
obbligatorio.
Questo passaggio è importante perché se non fosse
venuto fuori il Regolamento della programmazione comunitaria, che è stato
approvato il 25 febbraio, certamente né la Regione Calabria né alcun'altra
Regione avrebbero potuto stabilire i contenuti.
Solo dopo il 25 febbraio, con l’approvazione del
Regolamento da parte della Commissione Europea, sono stati avviati quelli che
vengono individuati come possibili confronti con il partenariato.
Adesso partirà il Comitato di sorveglianza con
tutti i confronti che porteranno al documento definitivo.
A cosa è servito questo documento approvato in
Giunta regionale? È servito a far lavorare il Dipartimento programmazione su
tutte le misure che possono essere messe in atto; quindi, sulle osservazioni rispetto
alla mancata condivisione - non parlo per atti che ho fatto io - mi sono
sentita in dovere di precisare quali siano le procedure per la programmazione
comunitaria.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Mancuso.
Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Intervengo brevemente per dire
che, in effetti, per una volta devo dare ragione al collega Bevacqua,
che ha avuto la premura di leggere tutte le pagine del documento.
Noi ci siamo limitati ad esaminare la delibera
dove, in effetti, errori di trascrizione non ce n'erano; però, è vero, ci sono
dei refusi!
Pur trattandosi di refusi e di errori in un
contesto che descrive il territorio calabrese, ritengo che l'accaduto sia abbastanza grave.
Chiedo, quindi, non solo che sia
ritirato il provvedimento e rimandato in Commissione per la rettifica, ma
chiedo, visto che è frutto di un lavoro di funzionari, di dirigenti e direttori
generali ben pagati, che si arrivi a capo di chi ha commesso l'errore e si
faccia chiarezza sull'accaduto. Grazie, Presidente.
Ci
sono altri interventi? Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.
Presidente,
intervengo solo per dire che ho ascoltato i colleghi e voglio ringraziare il
consigliere Mancuso per la schiettezza della sua esposizione e della sua
posizione.
Non
me ne voglia il consigliere Graziano, qui stiamo parlando di una tematica
seria, stiamo parlando del Piano strategico di sviluppo della nostra Regione e
non mi si può venire a dire in Aula che il Presidente della Giunta non è
assente, ma è giustificato, non riesco a capire cosa significa …
Collega
Di Natale, però…
…un
attimo, Presidente.
Però,
per dichiarazione di voto, non può fare un altro intervento.
Presidente,
chiedo scusa, stabiliamo un principio. È la seconda volta che io intervengo e
che vengo interrotto. Ho sentito altri interventi andare fuori….
Con
tutto il rispetto che le porto però mi faccia finire il ragionamento, perché…
Mi
spieghi il motivo dell’interruzione, lo voglio spiegato. Presidente, perché mi
ha interrotto? Perché stavo dicendo che il consigliere Graziano ha detto che il
Presidente della Giunta non è assente, ma è giustificato? L'ha detto. Quindi,
qual è il problema?
Secondo
me quando, in Aula, si discute di un Piano strategico che riguarda lo sviluppo
della nostra regione deve essere presente
in primis la Giunta che guida la Regione Calabria, e questo è il primo
aspetto.
Il
secondo aspetto è che non si può venire a dire che noi dobbiamo emulare o
copiare altre regioni perché, alcune volte, fanno cose buone per cui noi
dovremmo trarne benefici o dovremmo trarne spunto.
È
una pezza a colore messa rispetto alla gaffe che è stata fatta in Aula, perché
sappiamo tutti la differenza sostanziale che c'è tra la Lombardia e la
Calabria.
Allora,
rispetto a questo, non solo questo provvedimento deve essere ritirato, perché
non può essere esaminato per rispetto di quest'Aula, ma deve essere rivoltato
come un calzino e deve essere riportato in Aula quando c'è un processo di
condivisione, quando c'è un processo di sviluppo che parta dalle intelligenze
di questa terra. Altroché!
E
fa bene il consigliere Mancuso a dire di voler sapere quali uffici, quali
dirigenti hanno redatto il provvedimento fatto pervenire in Aula.
Lo
vorrei sapere anch'io, perché quello che è successo è scandaloso, rispetto alle
cose che noi dobbiamo andare ad analizzare.
Per
cui chiedo – in fine al mio intervento - che non solo il provvedimento sia
ritirato, come è stato chiesto dagli altri colleghi, ma che sia rimodulato e
sia posto all'attenzione dei consiglieri regionali in modo tale da poter avere
il tempo per studiarlo, strutturarlo e per capire, anche, se ci sono le
possibilità di interventi, di emendamenti, di proposte che vanno a modificare
una visione diversa di come si vuole sviluppare la nostra regione e che quindi
si dia contezza all'Aula di fare un lavoro degno di questo nome. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il
consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.
Presidente,
ho apprezzato molto la disponibilità della maggioranza e la maturità politica
che la maggioranza ha dimostrato su questa tematica, quindi prendo atto di
questo e invito il Presidente del Consiglio…
Presidente,
diamo un ruolo nei prossimi mesi a questa Aula, lo possiamo fare solo se saremo
protagonisti sui Fondi comunitari e sul Recovery plan, eleveremo il dibattito e qualificheremo il ruolo
del Consiglio regionale.
Se
siamo in condizione di farlo sarà un grande merito per lei, Presidente del
Consiglio, e un grande merito per maggioranza e minoranza che dovranno in
questi mesi traghettare, insieme, su temi importanti e fondamentali per lo
sviluppo della Calabria.
Poi,
ci divideremo in campagna elettorale, su altre tematiche, ci mancherebbe altro,
ma i Fondi comunitari riguardano il futuro dei calabresi e le prospettive di
crescita di questa nostra regione, quindi approfittiamo di questa partenza per
mettere in campo quello che il collega Pietropaolo ha detto, all'inizio, nel
suo intervento.
Collega
Bevacqua, ho ricevuto la lettera che ha mandato,
l'abbiamo messa in evidenza per portarla in Conferenza dei capigruppo.
Se
non ci sono altri interventi votiamo la proposta di rinvio del collega
Graziano.
Passiamo
alla votazione. Il provvedimento è rinviato.
(Il Consiglio rinvia)
Passiamo
al terzo punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento
amministrativo numero 98/11^ d'iniziativa della Giunta regionale, recante: “PO
FEAMP 2014-2020. Presa d'atto approvazione piano finanziario”.
Cedo
la parola al relatore, consigliere Paris, per illustrare il provvedimento.
Grazie,
Presidente. Il provvedimento in oggetto, posto oggi all'approvazione di questa
Assemblea, è stato approvato dall'esecutivo regionale con deliberazione numero
14 del 28 gennaio 2021 e riguarda la presa d'atto dell’approvazione da parte
della Commissione europea del nuovo piano finanziario del Programma operativo
Fondo regionale europeo per gli affari marittimi e la pesca FEAMP 2014/2020.
Il
Consiglio regionale esamina il documento in oggetto ai sensi dell'articolo 15
della legge regionale numero 30 del 2016 che disciplina la partecipazione della
Regione Calabria al processo normativo europeo e all'attuazione delle politiche
euro-unitarie.
Nello
specifico l'articolo 15, comma 2, individua le modifiche di carattere
sostanziale ai programmi comunitari che, attesa la loro natura, ha necessità di
essere approvato in Consiglio.
Nella
deliberazione in oggetto viene espressamente specificato che le modifiche
proposte al piano finanziario rivestono carattere sostanziale, comportando una
destinazione delle risorse fra le priorità strategiche interne al Programma
FEAMP 2014/2020 diversa da quella iniziale, fatto salvo l'originario importo
complessivo del programma stesso pari a euro 37.669.863,01.
Con
la delibera della Giunta regionale numero 14 del 2020, oggi all'esame di questa
Assemblea, si specifica che la Commissione europea ha approvato la modifica del
piano finanziario (Allegato A) con nota Ares (2020) del 11 dicembre 2020,
secondo la procedura semplificata prevista dall'articolo 1 del Regolamento (CE)
numero 1362/2014, per quelle modifiche dei piani operativi di cui all’articolo
2 del Regolamento (CE) numero 508/2014.
Come
risulta dalla delibera di Giunta regionale, il Dirigente generale reggente il
Dipartimento competente, nonché referente dell’Autorità di gestione ha
attestato che l'istruttoria è completa e che sono stati acquisiti tutti gli
atti e i documenti previsti dalle disposizioni di legge e di regolamento che
disciplinano la materia e che il provvedimento non comporta oneri a carico del
bilancio regionale.
Ciò
premesso, sottopongo all’Aula l'esame della proposta di provvedimento
amministrativo numero 98/11^.
Ci
sono interventi? Ha
chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha
facoltà.
Presidente,
non vedo l’assessore Gallo. È un provvedimento che va incontro alle emergenze
di un settore come quello della pesca.
Con
questo provvedimento - vedo che si destinano 500 mila euro per ristorare le
attività di pesca che hanno subito l'arresto temporaneo - c'è un aumento a
favore della commercializzazione per i prodotti della pesca e dell'acquacoltura
e quindi sono provvedimenti necessari e tampone in un settore che, secondo me,
assessore Gallo, meriterebbe misure più strutturali.
Le
faccio presente che è vero che siamo in una fase di prorogatio e quindi è difficile
operare dal punto di vista legislativo, ma noi come gruppo PD avevamo
presentato una proposta di legge in materia, da più mesi, che non è stata
discussa, che si poneva alcuni obiettivi e una riorganizzazione del settore
della pesca, dal punto di vista legislativo.
Invito,
quindi, l’assessore Gallo, se ne ha voglia, dal punto di vista del confronto e
non di altro genere, ad esaminare questa proposta di legge da noi depositata
molti mesi fa e che potrebbe essere anche un punto di incontro per dare
risposte serie e strutturali ad un settore che, in questi anni, abbiamo forse
troppo trascurato e che invece merita, per le potenzialità, forse, più
attenzione da parte nostra.
Ha chiesto di intervenire
l’assessore Gallo. Ne ha facoltà.
Ringrazio
il capogruppo Bevacqua per questo intervento
costruttivo. Sono a conoscenza della proposta di legge presentata.
Abbiamo
un problema che, a mio avviso, è un problema serio, ormai non possiamo
nasconderci perché al Governo c'è sia Forza Italia, sia la Lega e sia il
Partito Democratico, insieme.
Il
Governo, nel momento in cui ha rinviato le elezioni, non ha restituito al
nostro Consiglio regionale la pienezza delle facoltà, pertanto nelle condizioni
in cui siamo, con Consiglio congedato, Presidente della Giunta non eletto, con
Giunta in ordinaria amministrazione, è un anno molto pesante. Sono disponibile
ad accogliere la richiesta del collega Bevacqua,
possiamo anche discutere e, se l’Aula è d'accordo, questa norma la possiamo
anche approvare, poi il Governo si assumesse la responsabilità, eventualmente,
di impugnarla.
Per
cui la proposta da voi presentata, magari, cominciamo ad esaminarla; il testo è
un punto di partenza, c'è la Commissione competente, presieduta dal collega Molinaro, eventualmente, possiamo ragionare ed approfondire
partendo naturalmente dalla supervisione da parte del Dipartimento.
Ringrazio,
anche, per le valutazioni sul FEAMP. Stiamo dando un minimo ristoro alle
imprese di pesca, già con Fondi del FEAMP abbiamo dato ristoro alle imprese di
pesca che durante il lockdown
erano state ferme, aggiungiamo questo ulteriore ristoro perché avevo messo a
disposizione per il Governo centrale, per il fermo pesca, euro 400.000,00 del
FEAMP, altri euro 500.000,00 li mettiamo a disposizione ora, e stiamo facendo
tutta una serie di bandi per velocizzare ed accelerare la spesa in questo
settore.
Sono
d'accordo con il consigliere Bevacqua nel momento in
cui ci dice che negli ultimi anni questo settore è stato poco posto
all’attenzione.
Dobbiamo
porvi attenzione perché la Calabria è una regione che ha 800 km di coste però
non è considerata una regione all'avanguardia nel settore della pesca.
Abbiamo,
invece, una biodiversità importante sulla quale puntare. Abbiamo commissionato,
come punto di partenza, una carta dei mari calabresi per capire, anche, quali
siano i punti di forza e i punti di debolezza, spendendo euro 200.000,00, e con
euro 40.000,00 abbiamo avviato la sperimentazione sulla pesca della sardella e
così tutta una serie di provvedimenti per rilanciare il settore.
Sono
disponibile a ragionare eventualmente - se il Consiglio e la maggioranza,
soprattutto, saranno d'accordo - su un nuovo testo per quanto concerne
un'attenzione speciale al settore della pesca sul quale noi dovremmo puntare
perché, a mio avviso, è un settore nevralgico.
Presidenza del vicepresidente
Luca Morrone
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.
Presidente,
intervengo anche io per esprimere il mio assenso al provvedimento perché
comunque viviamo un momento particolare e alcuni settori della nostra regione
stanno attraversando un periodo di crisi, per cui quando si tende una mano nei
settori in difficoltà chi rappresenta le istituzioni deve, comunque, essere scevro da qualsiasi ideologia o qualsiasi
colore diverso che si riveste per garantire una unitarietà di comportamenti
anche nel rappresentare la nostra regione.
In relazione a quanto diceva prima il consigliere Bevacqua,
relativamente ad una proposta di legge sul tema, voglio dire che, comunque,
poi, veniva ad essere messa in discussione una situazione che non può passare
inosservata in quest’Aula e che è stata richiamata – e bene ha fatto –
dall’assessore Gallo.
Quando ci accingiamo ad affrontare problemi di questa natura con
provvedimenti che vanno verso la risoluzione degli stessi o quantomeno verso la
ricerca di una boccata di ossigeno, ci rendiamo conto del ruolo importante che
quest’Aula deve avere e, se lo caliamo nel contesto e nel periodo che stiamo
vivendo, comprendiamo ancora di più l’importanza del ruolo di un’Assemblea
legislativa.
Vorrei che tutti colleghi prendessero le mie parole non come una
polemica o la volontà di far nascere un dibattito di tipo politico, ma
quest’Aula è composta da consiglieri democraticamente eletti dai calabresi,
così come la Giunta regionale in gran parte, se non nella quasi totalità –
eccetto qualcuno che non è stato eletto dai calabresi – ed in una situazione
così particolare e difficile che sta vivendo la nostra regione non si può non
sollevare il problema, che ha fatto bene l’assessore Gallo a sollevare
nell’intervento che mi ha preceduto, dicendo che il Governo ha emanato il
provvedimento di rinvio del rinnovo dell’Assemblea legislativa di ben sette-otto
mesi.
Chi amministra e chi fa politica sa che 7-8 mesi sono un’altra era.
Quindi, dobbiamo essere pronti ad affrontare un lungo percorso per cui voglio
richiamare la sensibilità di tutta l’Aula, dalla maggioranza alla minoranza,
perché bisognerebbe, signor Presidente, fare una richiesta al Governo di dare a
quest’Aula la possibilità reale di svolgere, in questi mesi, le sue funzioni
perché, altrimenti, i provvedimenti che andiamo ad approvare – come quello che
stiamo approvando in questo momento – hanno un vulnus di natura politica ed istituzionale.
Bisognerebbe avere l’orgoglio e la scaltrezza di far capire che
quest’Aula in questi mesi non può rimanere monca delle sue funzioni
fondamentali perché è eletta dal popolo calabrese.
Infine, Presidente, credo che la Conferenza dei capigruppo debba
riunirsi per chiedere al Governo la restituzione delle piene funzioni
all’Assemblea della Regione Calabria. Grazie.
Passiamo alla votazione della proposta di provvedimento amministrativo,
che è approvata.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Il quarto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di
provvedimento amministrativo numero 101/11^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Piano di azione e coesione 2007/2013-Approvazione
rimodulazione delle schede di intervento “Osservatorio sul turismo a supporto
delle azioni di promozione per l’attrazione dei flussi turistici” e “III.16 Accogli Calabria”. Scheda salvaguardia 13
“Interventi stradali ed aeroportuali”. Approvazione rimodulazione del Piano
finanziario”.
Cedo la parola al relatore, consigliere Paris.
Con la proposta di provvedimento amministrativo numero 101/11^ la Giunta
regionale, con deliberazione numero 73 del 25/2/2021, sottopone all’Aula la
rimodulazione di alcune schede di intervento del Piano di azione coesione (PAC)
2007-2013, approvato con la delibera di Giunta regionale numero 503 del 2015 e
con le deliberazioni consiliari numero 58 e numero 60 del 2020, rimodulando, al
contempo, anche il Piano finanziario vigente del PAC, approvato prima con
deliberazione di Giunta regionale numero 419 del 2020 e, poi, con deliberazione
consiliare numero 90 del 2020.
In particolare, come si evince dalla delibera di Giunta a corredo del
presente provvedimento, il dirigente generale del Dipartimento lavoro, sviluppo
economico, attività produttive e turismo ha comunicato che, a seguito della
conclusione dell’operazione finanziata con la Scheda Nuova operazione “III.16
“Accogli Calabria”, residuano economie pari ad euro 1.733.543,00 e che, al fine
di garantire la prosecuzione dell’attività del Progetto “Osservatorio sul
turismo” – per il quale, da un’approfondita analisi sullo stato di
realizzazione, sono risultate insufficienti le risorse finanziarie
originariamente previste – e considerate le attuali esigenze legate alla
necessaria prosecuzione del servizio nell’ambito di un settore strategico come
quello del turismo, particolarmente colpito dagli effetti del Covid-19, si
rende necessario riformulare la scheda Anticiclica III.8 “Osservatorio sul
turismo a supporto delle azioni di promozione per l’attrazione dei flussi
turistici” di “Accogli Calabria” per un importo pari ad euro19.825.000,00 e
corrispondente riduzione della dotazione finanziaria rispetto al Piano
finanziario vigente per euro 175.000,00.
Allo stesso tempo, il dirigente generale del Dipartimento
infrastrutture, lavori pubblici, mobilità ha proposto la rimodulazione della
scheda salvaguardia 13 “Interventi stradali ed aeroportuali” a parità di
dotazione finanziaria originaria e modificata nella sola parte della
distribuzione delle risorse sui singoli interventi ivi ricompresi, a seguito di
accertamento di economie su alcuni di questi conclusi e collaudati.
Alla luce delle suddette richieste di rimodulazione è necessario anche
rimodulare il vigente Piano finanziario del PAC 2007-2013 con ridistribuzione
di importi nell’ambito del Pilastro “Nuove operazioni”, mantenuta immutata la
dotazione di importo complessivo del Piano finanziario e di ciascun Asse di
programmazione.
Segnalo, infine, che a pagina 3 della deliberazione di Giunta regionale
numero 73 del 2021, allegata al provvedimento in esame, è presente un refuso
laddove si cita la delibera di Giunta regionale numero 364 del 2020 quale atto
con cui è stato approvato il Piano finanziario del PAC attualmente vigente
invece della delibera di Giunta regionale numero 419 del 2020. Trattasi,
comunque, di un mero errore che non inficia la legittimità sostanziale del
provvedimento in quanto la delibera di Giunta regionale numero 419 del 2020,
sebbene non esplicitamente richiamata nella premessa, costituisce la base sulla
quale si impronta la rimodulazione del Piano finanziario allegato al presente
provvedimento (Allegato 4).
Svolta questa premessa, chiedo all’Aula di procedere all’approvazione
della proposta di provvedimento amministrativo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua.
Ne ha facoltà.
Presidente, mi dispiace che non sia in Aula l’assessore Orsomarso perché
sarebbe stato bello discutere anche con lui di questa nona modifica del PAC,
inerente il turismo, che la Giunta regionale ha effettuato in questi mesi
caratterizzati dall’emergenza da Covid-19. Caro assessore Gallo – mi rivolgo a
lei in assenza dell’Assessore al ramo – abbiamo avuto in questi otto mesi di
attività nove modifiche proposte dalla Giunta regionale in merito al turismo in
Calabria.
Abbiamo investito 37 milioni di euro in questo settore, ma non mi sembra
che ci siano stati risultati adeguati a quanto pensato, ideato e messo in campo
dalla Giunta regionale.
Occorre, quindi, una riflessione su come vengono utilizzate le risorse
dei fondi comunitari per dare ossigeno ai calabresi in una situazione
drammatica.
Sarebbe necessario che Giunta e Consiglio facessero una riflessione
seria, approfondita e, pertanto, chiedo al Presidente del Consiglio di invitare
l’assessore Orsomarso a venire in quest’Aula nella prossima seduta e spiegare
il successo o il fallimento di quanto fatto dalla Giunta regionale e approvato
dal Consiglio su proposta della Giunta.
Questa è l’ennesima dimostrazione anche perché – lo voglio dire con
estrema franchezza e onestà – oggi si prevede di utilizzare quello che è di
più, di incrementare un Osservatorio turistico che non so quale funzione
potrebbe avere nei prossimi mesi e nei prossimi anni per dare ossigeno al
tessuto socio-economico calabrese e agli operatori del settore.
Credo che non sia questa la strada migliore da mettere in campo oggi.
Si potevano destinare queste risorse ad altre iniziative legate al
sostegno al turismo e agli operatori di settore, invece avete scelto una strada
che ha portato a nove modifiche del PAC in questi mesi – lo ripeto per la terza
volta, a nove modifiche – e dimostra fragilità e, non dico incapacità, ma poca
attenzione nell’utilizzare al meglio queste risorse.
Questo è un problema che dovete porvi come Giunta, come maggioranza, ma
anche come Consiglio e, quindi, chiedo – ripeto – che l’assessore Orsomarso,
delegato al settore, venga in Aula nella prossima seduta e, oltre ad approvare
l’ennesima modifica al PAC, ci spieghi bene cosa ha realizzato in questi mesi
per dare ossigeno e risposte strutturali ad un settore nel quale abbiamo
soltanto polverizzato le risorse e non abbiamo pensato, invece, di selezionare
interventi su poche misure e su pochi settori, ma capaci di dare ossigeno vero
al settore.
Poi, non ho capito bene – di questo chiedo scusa, magari, all’assessore Catalfamo – se è prevista in questa delibera la modifica
della distribuzione finanziaria delle risorse sugli interventi 11.13
“Interventi stradali ed aeroportuali” ossia il taglio del fabbisogno di
salvaguardia di due opere infrastrutturali: la Mirto Crosia-Longobucco 4 lotto
e la Castrolibero-Rende-Unical.
Non so perché avvenga ciò – magari lo ha spiegato e non so se ho capito
bene – ma, poiché rimane la capienza necessaria, avete dirottato queste
risorse.
Si tratta di poche migliaia di euro, ma vorrei capire il significato di
questa operazione e perché si toccano due opere come – ripeto – la Mirto
Crosia-Longobucco 4 lotto e la Castrolibero-Rende-Unical.
Richiedo soltanto un chiarimento, non faccio polemica; non ho capito
bene il meccanismo e, quindi, quando non capisco bene, è giusto rivolgersi in
maniera propositiva.
Non faccio una denuncia sulle motivazioni, ma, piuttosto, vorrei
comprenderle. Se le motivazioni sono legate ad un fatto oggettivo – quindi c’è
una capienza tale da poter spostare le risorse – ne prendo atto. Però, non l’ho
capito dalla delibera di Giunta che avete prodotto.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Pietropaolo. Ne ha facoltà.
Volevo fare riferimento a quanto detto dal consigliere Bevacqua in relazione agli interventi sul turismo. È come
se il consigliere non ricordasse che stiamo vivendo da un anno in emergenza da
Covid-19.
Questa rimodulazione e tutte le altre rimodulazioni che sono state fatte
sul PAC sono relative esclusivamente all’utilizzo migliore dei fondi in
relazione all’emergenza.
Mi
meraviglia che faccia questa riflessione anche su questo argomento, sul quale
mi pare si è espresso in maniera molto chiara.
C'è una scheda allegata alla pratica in cui c'è il
dettaglio della nuova operazione che viene riclassificata per 19.825.000,00
euro che si chiama “Accogli Calabria” e che riguarda delle misure di intervento
a sostegno del comparto turistico proprio per l’emergenza Covid-19. Quindi non
c'è da chiedersi quali sono e per quali motivi l'assessore Orsomarso o la
Giunta hanno deciso di fare queste modifiche: nove modifiche, sono nove, sono
state evidentemente necessarie tutte e nove perché sappiamo che siamo in
emergenza Covid-19 da un anno e non da un mese. Questa misura in particolare è
relativa al sostegno a un settore che è quello maggiormente colpito
dall’emergenza Covid-19 insieme al settore della ristorazione. Come sappiamo
bene, il turismo ha subito un calo; i nostri imprenditori turistici hanno
subito un calo spaventoso della loro attività, per cui questa è un'iniziativa
che, secondo me, va benissimo e va a sostegno di questo comparto. Ritengo,
quindi, che ha fatto bene la Giunta, in questo caso anche l'assessore
Orsomarso, a proporre questa modifica e questa riqualificazione dei fondi PAC.
Grazie.
Non ci sono altri interventi. Passiamo alla votazione provvedimento. I
consiglieri Bevacqua e Di Natale sono contrari. Il
provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo al quinto punto all'ordine del giorno: proposta di
provvedimento amministrativo 67/11^ d'Ufficio, recante “Nomina di un membro
effettivo e uno supplente - iscritti all'Albo dei revisori dei conti - del
Collegio dei sindaci, costituito in forma monocratica, dell'Azienda Regionale
per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC), ai sensi dell'articolo 6,
comma 1, della legge regionale 20 dicembre 2012, n 66”.
Ha chiesto di intervenire il consigliere De Caprio, ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Prendo la parola con riferimento alle proposte di
provvedimento amministrativo numero 67/11^ e 68/11^, inserite ai punti 5 e 6
all'ordine del giorno, e propongo di dare seguito a quanto previsto
dall'articolo 2, comma 3, della legge regionale numero 39 del 1995 e
dell'articolo 113 del Regolamento interno del Consiglio regionale. In sintesi,
chiedo che venga delegato il Presidente del Consiglio ad esercitare i poteri
sostitutivi in materia di nomine. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua.
Ne ha facoltà.
Presidente, non ho capito bene, può ripetere la proposta che non ho
sentito?
Pongo in votazione la proposta del consigliere De Caprio.
Presidente, non ho capito la proposta. Vorrei che venisse ripetuta.
Riguarda i poteri sostitutivi. Mi pare che non voglia ascoltare perché
mi pare che il consigliere De Caprio sia stato chiaro.
Secondo lei, Presidente, a cui ho sempre riconosciuto un ruolo di
equilibrio e di moderazione, possiamo oggi, in questa fase di prorogatio,
procedere a conferirle questi poteri sostitutivi? Di questa cosa ne abbiamo già
discusso in Conferenza dei Capigruppo mesi fa, non ricordo precisamente se un
mese fa o due mesi fa, quando qualcuno aveva posto il problema e avevamo
stabilito una linea. Adesso vedo che in quest'Aula voi proponete una linea che
invece era stata discussa e accantonata nella Conferenza dei capigruppo. Ne
prendo atto, ma noi sicuramente denunceremo questa cosa perché riteniamo che
non sia possibile procedere in questo modo in questa fase.
Collega Pitaro, l'arroganza e la presunzione
non fa parte del mio modo di essere; io posso parlare di rispetto dei ruoli in
questa fase di prorogatio.
Penso che sia un atto di arroganza da parte di questa presidenza del Consiglio
procedere in questa direzione e quindi io vi annuncio, già da adesso, che come
minoranza ci comporteremo di conseguenza e sappiate che, se questa è la linea,
da stasera ci comporteremo in maniera diversa.
Consigliere Bevacqua, la aggiorno che c'è una
corposa documentazione in cui già da tanto tempo ci chiedono con forza la
nomina di questi due revisori.
Noi Abbiamo sempre detto di no.
Ho capito, poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Questa
maggioranza, se lo ritiene opportuno, si assumerà le proprie responsabilità e,
poi, voi, giustamente, vi determinerete di conseguenza.
Se avessi saputo di questo atteggiamento, ci saremmo comportati in
maniera diversa rispetto alla disponibilità che abbiamo dato per approvare il
punto sull’ARCEA, richiesto formalmente dall’assessore Gallo e da lei,
Presidente. Lo dico per essere chiari e onesti tra di noi.
Scusi, in ogni caso presumo che avesse visto che i due punti erano stati
inseriti all'ordine del giorno!
(Interruzione)
È un tuo pensiero. Ha chiesto di intervenire l’assessore Gallo, ne ha
facoltà.
Intervengo solo per alcune precisazioni. Il capogruppo del Partito
Democratico, Bevacqua, si è accalorato perché magari
ha male interpretato quella che è una normale azione di governo. Il consigliere
Di Natale nel suo intervento precedente ha richiamato un aspetto che io avevo a
mia volta richiamato, vale a dire noi abbiamo subito un evento che ci ha
scioccato, la morte del nostro Presidente, immaginavamo noi tutti di andare a
votare in breve tempo e quindi pensavamo che avere un vice presidente facente
funzioni, una Giunta con poteri ordinari e un Consiglio regionale congedato,
sarebbe durato solo per pochi mesi, invece, purtroppo, per questioni relative
anche a questa epidemia che ha colpito tutto il pianeta le elezioni sono state
procrastinate e adesso rinviate dal Governo addirittura al prossimo autunno,
con una finestra tra il 15 settembre e il 15 ottobre.
Nel decreto non viene data al Consiglio regionale la possibilità di
avere di nuovo poteri ordinari, ma ci si richiama allo Statuto e alla normativa
vigente. La normativa vigente fa riferimento agli atti indifferibili e urgenti,
legati ad esempio all'approvazione del bilancio, oppure, come previsto dalla norma,
viene data la possibilità al Consiglio regionale di normare in materie relative
al contenimento dell'epidemia da Covid-19.
Qui non siamo in questo caso, ma a mio avviso molto semplicemente siamo
nel caso della indifferibilità e urgenza perché, collega Bevacqua,
non credo che la maggioranza o tutto il centro-destra possano pensare di
vincere le elezioni nominando un revisore anziché l’altro; non credo che sia
questo. Però c'è un grido, una richiesta d'aiuto da parte del commissario di
Calabria verde, da parte del direttore generale di ARSAC, i quali non hanno
revisore e senza non riescono ad approvare gli strumenti finanziari degli enti.
Se non c'è il revisore e non vengono approvati gli strumenti contabili degli
enti, non possono essere approvati il conto consuntivo e gli strumenti
contabili del Consiglio regionale.
A mio avviso sono atti indifferibili e urgenti, poi la forma della
nomina la stabilirà il Presidente, ma credo che non siamo nel campo della
speculazione politica o della necessità di fare una nomina. Sono nomine
indifferibili e urgenti che sono state estrapolate rispetto alle nomine per le
quali ordinariamente ad inizio Legislatura il Consiglio provvede e sono nomine
dettate dall'esigenza stringente di approvare gli strumenti contabili.
Non credo che possa dirsi che queste nomine siano clientelari o delle
quali la maggioranza abbia bisogno. Sono nomine assolutamente necessarie alle
quali io darei il carattere dell’indifferibilità e dell’urgenza.
Collega Bevacqua, non darei a queste nomine un
peso ulteriore e mi affido alla sua intelligenza, alla sua esperienza anche per
comprendere come non si tratta di una speculazione politica da parte della
maggioranza ma dell’esigenza stringente di chi guida questi enti strumentali e
deve approvare il proprio bilancio e non può farlo naturalmente se non c'è il
parere del revisore.
Presidente, oggi apprezzo la pacatezza, la moderazione, l'equilibrio del
collega Gallo; era da tempo che non lo vedevo così tranquillo.
A parte la battuta, faccio una dichiarazione di voto e ce ne andiamo.
Signor Presidente, non voglio tornare sul tema che ha trattato il
collega Gallo perché in questi mesi di prorogatio abbiamo assistito a delle nomine da parte della
Giunta regionale che veramente andrebbero discusse in quest'Aula. Altro che non
c’è clientelismo! Vorrei ricordare al collega Gallo che lui stesso - non so se
attraverso la Giunta o il Presidente direttamente - ha nominato un
collaboratore per l'immagine che percepisce un emolumento di 4.000 euro.
(Interruzione)
Scusa, sto facendo un ragionamento. Avete nominato di recente - sempre
la Giunta regionale - il Presidente di Fincalabra.
Quindi non parliamo, non parliamo! Avete nominato il Presidente di Fincalabra. È una persona che stimo. Certo! Avete fatto
queste nomine di recente che non risultavano di urgenza e indifferibili. E io
credo che nomine - se vogliamo parlare di valutazioni del Consiglio - in
quest'Aula, in questi mesi, non se ne devono portare, altrimenti avrete sempre
il voto contrario almeno del gruppo PD, poi non so il collega Graziano che cosa
ne pensa.
Sicuramente non siamo interessati a favorire nomine di chicchessia né a
dare il potere sostitutivo al Presidente del Consiglio.
Ancora più grave! Ancora più grave! Dare la delega al Presidente del
Consiglio in questa fase è – quella sì – una violazione ancora maggiore. E
quindi usiamo il buon senso tutti e se vogliamo rispettare il ruolo di
quest'Aula, di maggioranza e minoranza, come io ho già detto sui fondi comunitari
e su altre cose, allora ragioniamo con il buonsenso e l’equilibrio, come l’ha
usato questa sera l’assessore Gallo, cercando di anestetizzarci un po' tutti.
Il collega Bevacqua dimentica quello che ha
fatto il presidente Oliverio. Lo dico solo per ricordarlo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.
Signor Presidente, con pacatezza volevo ricondurre la discussione su una
riflessione che ho fatto prima e che ritengo debba essere ripetuta anche in
questo intervento. Intanto c'è una considerazione da un punto di vista
giuridico: quello che dice il collega De Caprio non si può fare perché noi non
possiamo delegare il Presidente del Consiglio a svolgere un compito di cui in
questo momento l'Assemblea regionale non ha la titolarità. Nel senso che noi
non abbiamo la titolarità a nominare i revisori dei conti degli enti
strumentali della Regione. Perché? Perché il provvedimento della Presidenza del
Consiglio dei Ministri praticamente pone dei limiti di movimento all'Assemblea
legislativa. Prima richiamavo all’attenzione, perché il tempo che ci separa dal
rinnovo dell'Assemblea regionale è talmente lungo da richiedere una riflessione
di tutti i capigruppo per chiedere al Governo un ritorno alle funzioni intere
del Consiglio regionale, per svolgere questi mesi nella pienezza dei poteri
anche per affrontare l’emergenza sanitaria.
L’emergenza sanitaria è l'aspetto che richiamavo prima e che ora viene
ad essere messo in risalto e in primo piano. Intanto l’emergenza o l'urgenza di
fare queste nomine non è scritta da nessuna parte perché non c'è nessun atto
prodromico che viene in Consiglio regionale che dice ai consiglieri: “guardate,
voi dovete fare indifferibilmente o inderogabilmente questa nomina”; non c'è
scritto, non lo avete, non l'avete portato. Non è giustificabile, né può essere
sostituito dall’intervento di ciascuno di noi un documento che dovrebbe essere
cristallizzato in un bel foglio di carta, che non esiste. Il secondo è perché
lo spazio temporale astrattamente descrivibile nel mio intervento e su cui noi
possiamo muoverci è quello dello Statuto, dei regolamenti, della potestà
legislativa per far fronte all'emergenza sanitaria e…
(Interruzioni)
Presidente, chiedo scusa, chiedo scusa ai consiglieri regionali.
…rispetto a questa cosa, mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri
cristallizza il nostro potere nell'atto di potestà legislativa anche per far
fronte all'esigenza o emergenza sanitaria, si sceglie di portare in Consiglio
non atti che attingono o comunque vengono ad essere messi in primo piano
rispetto al tempo che stiamo vivendo, vale a dire l'emergenza sanitaria, ma
andiamo a portare all'ordine del giorno di un Consiglio regionale le nomine di
revisori dei conti di enti strumentali.
Allora, intanto io vi invito a ritirare questi punti: in primo luogo
perché questo Consiglio regionale non ha la facoltà in questo momento di
procedere a fare tale operazione; in secondo luogo perché non c'è né l’urgenza,
né l’indifferibilità, né nessun'altra motivazione che nasce da un’istruttoria
che viene all'esame del Consiglio regionale. E vi sfido, se sto dicendo una
cosa diversa da quella che appunto sto illustrando, di dimostrarlo qui in Aula;
in terzo luogo, la delega di un potere si può esercitare quando tu il potere ce
l'hai, ma se non ce l'hai non lo puoi fare.
E allora, Presidente, proprio per richiamarmi allo spirito costruttivo
dell'intervento dell'assessore Gallo che mi ha preceduto, ritengo che si debba
convocare immediatamente una Conferenza dei capigruppo per chiedere tutti sia
una spiegazione al Governo sui poteri effettivi di questo Consiglio regionale
nell'arco temporale che ci separa dalle elezioni per il rinnovo dell'Assemblea
legislativa e sia per fare una cosa seria: discutere in quest'Aula, finalmente,
- qualcuno potrà storcere il naso - dei problemi attuali di questa regione che
non sono sicuramente quelli di nominare i revisori dei Conti degli enti
strumentali, ma tra i problemi attuali di questa regione ci sono la sanità,
l’emergenza sanitaria, che è una delle materie che la Presidenza del Consiglio
dei Ministri attribuisce in maniera indiscutibile a questo Consiglio regionale
in questa fase. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Morrone. Ne ha facoltà.
Non volevo intervenire però il tono degli interventi del consigliere Bevacqua prima e del consigliere Di Natale dopo impongono,
secondo me, una risposta adeguata. Credo che non sia assolutamente vero quanto
detto dal consigliere Di Natale rispetto alla impossibilità di questo Consiglio
regionale di procedere oggi all’attribuzione dei poteri sostitutivi al
Presidente per la nomina.
Come già spiegato dall’assessore Gallo, si tratta di nomine che sono
indifferibili e urgenti, quindi questo Consiglio, viceversa, sarebbe da
censurare se non procedesse a queste nomine perché, se noi non nominiamo oggi i
revisori di questi enti strumentali, gli enti non potranno approvare il
bilancio e quindi non potranno continuare a svolgere le funzioni importanti che
- voi conoscete bene - svolgono all'interno della nostra regione. Arrecheremmo,
quindi, un danno e saremmo probabilmente anche passibili di censura laddove non
procedessimo a tali nomine. Mi meraviglio che, anche nelle vesti di avvocato,
il consigliere Di Natale possa portare avanti queste affermazioni che mi
sembrano più che altro spinte da motivazioni di campagna elettorale. Del resto,
anche rispetto al tema della sanità, sa bene il consigliere Di Natale che è
proprio il Governo della parte politica a cui lui appartiene che ha prorogato
un commissariamento nella sanità in Calabria, che questo governo regionale ha
subìto.
(Interruzione)
No, lo scorso Governo ha prorogato il commissariamento ed era composto
solo dal centrosinistra e dal MoVimento 5 Stelle e ci
ha reso oggi impossibile, in qualità di consiglieri regionali, di intervenire
in materia sanitaria. Esattamente, quindi, il contrario di quanto affermato dal
consigliere Di Natale che evidentemente vive un po' di queste affermazioni che,
secondo me, lasciano il tempo che trovano.
Detto questo, io ritengo che oggi sia responsabilità di questo Consiglio
provvedere immediatamente dando i poteri sostitutivi al Presidente.
Personalmente suggerirò e suggerisco sin da subito, anche per dare una
dimostrazione che qui non si fanno scelte per clientelismo o per captatio benevolentiae, di
procedere alla nomina di tali revisori ovviamente col metodo del sorteggio.
Questa sarà sicuramente una mia proposta personale. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Mancuso. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. L'intervento del collega, in effetti, ha già
anticipato molte cose che avrei voluto dire, però volevo tecnicamente spiegare
che il revisore contabile è a tutela dell'ente. In pratica attesta che il
bilancio osserva tutti i principi fondamentali e i principi normativi e che
rispecchia quanto riportato nella contabilità.
Onestamente, dopo aver dato atto ai due colleghi dell'opposizione di
onestà intellettuale nei loro interventi precedenti, in questo mi sento di dire
che sono stati due interventi sconnessi e fuori luogo, strumentali soprattutto.
Se fossimo arrivati in Aula per approvare i bilanci degli enti strumentali,
senza il parere dei revisori, avrebbero detto: “Non c'è l'organo di garanzia
dell'assemblea che esprime il parere di veridicità e di corrispondenza con le
scritture contabili”; e, magari, avrebbero contestato questo. Quindi vedo
soltanto un atto, un intervento strumentale che nulla può togliere invece a
quella che è la legittimità delle nomine in quanto sono indifferibili e urgenti
perché l'amministratore o il commissario degli enti sarebbero impossibilitati,
Presidente, ad approvare i loro bilanci. Grazie.
Presumo che non ci siano altri interventi…
Per dichiarazione di voto, Presidente.
Però una dichiarazione di
voto. Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.
Presidente, intervengo per motivare il mio voto contrario, per queste
ragioni: la prima è perché il consigliere Morrone, che ringrazio per
l'intervento, dovrebbe anche capire un po' che lui fa parte di una coalizione
che ora è al Governo della nostra Nazione. Forse sfugge qualche passaggio. Al
di là di questo, in una Regione Calabria…
(Interruzione)
Presidente, a me fa sorridere perché quando io parlo peso le parole. Ho
detto che lui fa parte di una coalizione che governa il nostro Paese, non ho
detto che lui governa il nostro Paese. Lei non è stato attento, ma io sono
attento quando parlo. Quindi, attenzione! Non fate trappole perché ci cadete
dentro voi stessi.
Rispetto a questa cosa stavo dicendo, se mi fate spiegare, perché voto
contro: nessuno ha portato qui alla mia attenzione, all'attenzione del
Consiglio, l'atto con cui si stabilisce che questa nomina è indifferibile e
urgente. Non c'è! Lo avete detto, ma non c'è! Non c'è scritto un solo rigo, non
è cristallizzata in un solo foglio di carta la motivazione per cui voi state
andando a fare questa cosa. L'unica, consigliere Morrone, direttrice su cui noi
dobbiamo basare e percorrere la nostra strada è basarci su un documento che è
appunto il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che cristallizza
i poteri di questo Consiglio regionale; e tra i poteri che vengono stabiliti
dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri non rientrano certamente
quelli di fare le nomine degli enti sub regionali, ma dicono a questo Consiglio
di occuparsi della emergenza sanitaria.
Se voi volete procedere a fare le nomine noi non ci stiamo e votiamo no!
È inutile! Se voi volete procedere, fatele, ma noi non ci stiamo. Il nostro
appello precedente, Presidente, è caduto nel vuoto quando ho detto: ritirate
questo punto e convochiamo la Conferenza dei capigruppo, stabiliamo insieme di
chiedere al Governo il perimetro su cui questo Consiglio regionale deve
muoversi in questa fase.
Se voi volete procedere, fatelo, ma senza di noi. Fatelo senza di me,
procedete, fate le nomine che dovete fare; per me in questo momento l'emergenza
della Calabria non sono le nomine degli enti strumentali, per cui io voto
convintamente no!
Solo per ribadire ulteriormente che non è la nomina di un ente
strumentale e per quanto riguarda i pareri, poi, se lei riterrà opportuno, può
accedere agli atti. Abbiamo capito che il collega Di Natale vota contro la delega.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Minasi. Ne
ha facoltà.
Intervengo giusto per rammentare al consigliere Di Natale, che è così
sempre attento - non sto qui ora a dire quanto sia indifferibile e urgente
questa nomina - che questa nomina è stata portata all'ordine del giorno della
Conferenza dei capigruppo, che voi avete deciso di abbandonare quando si è
discusso.
Noi ci siamo confrontati con gli uffici, abbiamo esaminato le richieste
che venivano dai dipartimenti e quanto siano necessarie queste nomine. Se voi
invece di abbandonare i lavori, come fate quando non avete dove appigliarvi,
foste rimasti in Conferenza dei capigruppo forse avremmo avuto modo di
confrontarci su questo. Ora lei chiede un'altra seduta di capigruppo su un
punto che è già stato esaminato.
Lei è disattenta! Non chiedo nessuna capigruppo sul punto. Lei,
consigliera Minasi, è disattenta, non segue i lavori
del Consiglio. Stia più attenta.
Consigliere Di Natale, abbiamo già capito che lei vota contro. Ha
chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha
facoltà.
Chiedo la verifica del numero legale. Arrivederci, buona serata!
Deve restare in Aula!
Ho detto: chiedo la verifica del numero legale.
E lei deve restare in Aula. Se
chiede la verifica del numero legale, anche se va via viene considerato
presente nel conteggio!
Questo è il PD!
Lei ha detto: “pongo ai voti la proposta”, io mi sono alzato e ho detto:
“chiedo la verifica del numero legale”.
(Voci fuori microfono)
Ma chi ha votato?
Scusate, altrimenti non
capiamo nulla.
Presidente Arruzzolo, noi abbiamo partecipato
ai lavori odierni e abbiamo accettato l’invito di anticipare la seduta di
Consiglio regionale per senso di responsabilità.
Scusi, ha chiesto la verifica del numero legale.
Se
chiede la verifica del numero legale, non può abbandonare l’Aula.
Fa la chiama.
Comunico l’esito della verifica del numero legale: consiglieri presenti,
18; consiglieri assenti, 12.
Prima di procedere alla votazione, do lettura dell'articolo 99, comma 5
del Regolamento interno del Consiglio regionale: “I firmatari di una domanda di
votazione qualificata, così come i richiedenti la verifica del numero legale,
sono sempre considerati presenti agli effetti del numero legale”.
Pertanto, anche il collega Bevacqua è
considerato presente. Pongo in votazione la proposta del consigliere De Caprio.
(Il Consiglio approva)
Ha chiesto di intervenire
il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.
Chiedo l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 53/11^
“Sull'esclusione dei liberi professionisti dai Centri di assistenza agricola”.
Pongo in votazione l’inserimento della mozione numero 53/11^ a firma del
collega Graziano. La mozione è inserita.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Vito Pitaro.
Ne ha facoltà.
Chiedo l’inserimento all’ordine dei lavori, della mozione numero 64/11^
“Per l’integrità territoriale della Repubblica dell’Azerbaigian e per il
rafforzamento del partenariato strategico multidimensionale tra la Repubblica
Italiana e la Repubblica dell’Azerbaigian” e dell’ordine del giorno “In ordine
all’applicazione della normativa in materia di spending review da parte dell’ARCEA”.
Pongo in votazione l’inserimento della mozione numero 64/11^ e
dell’ordine del giorno, a firma del consigliere Vito Pitaro.
La mozione e l’ordine del giorno a firma del consigliere Vito Pitaro sono inseriti.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Crinò.
Ne ha facoltà.
Chiedo l’inserimento all'ordine del giorno della mozione numero 65/11^
“Sulla necessità di revisionare il corrispettivo per l’utilizzazione di aree e
pertinenze demaniali marittime, con qualunque finalità”.
Pongo ai voti l’inserimento della mozione numero 65/11^, a firma del
consigliere Crinò.
La mozione è inserita.
Si tratta di una mozione che riguarda l’AGEA, che è il principale
soggetto erogatore per le imprese agricole e coordina l'attività degli
organismi pagatori.
Per ottemperare ai suoi compiti, l’AGEA si avvale dei Centri di
assistenza agricoli, i cosiddetti CAA, ed esiste una convenzione tra l’AGEA ed
i CAA per far sì che possano interloquire con gli enti pagatori solamente i
collaboratori dei CAA, ad esclusione degli agronomi e dei forestali iscritti
all’Ordine professionale, che non sono compresi tra i collaboratori dei Centri
di assistenza agricola.
La presente mozione impegna la Giunta regionale ed il Presidente della
Giunta regionale a chiedere al Ministero delle politiche agricole, alimentari e
forestali di intervenire al fine di scongiurare l'esclusione dei liberi
professionisti dai Centri di assistenza agricola, chiedendo la modifica della
convenzione tra AGEA e CAA.
Grazie.
Pongo ai voti la mozione numero 53/11^, a firma del consigliere
Graziano.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Cedo la parola al consigliere Crinò per
l’illustrazione della mozione numero 65/11^.
Prego, consigliere Crinò.
Grazie, Presidente. Premesso che, con la Circolare numero 6 dell’11
dicembre 2020, il Ministero delle infrastrutture ha stabilito l'adeguamento dei
canoni demaniali marittimi agli indici Istat rispetto al 2020 per l'anno 2021,
detti canoni subiranno un ribasso del meno -1,85 per cento.
Tuttavia, la più importante novità riguarda l'ammontare dei canoni
minimi.
La stessa circolare precisa che la misura minima dei canoni per le
concessioni demaniali marittime, sino allo scorso anno ammontante ad euro
362,90, a partire dal 2021 aumenterà ad euro 2.500,00, in ossequio alla legge
numero 126 del 2020.
Ciò vuol dire che coloro i quali fino al 2020 pagavano meno di 2 mila
500 euro l'anno a far data dal primo gennaio 2021 dovranno adeguarsi alla nuova
soglia minima indicata.
L'aumento provoca non pochi problemi, poiché incide paritariamente su
qualsiasi concessione, con evidenti effetti devastanti sull'economia di tutte
quelle micro licenze demaniali.
A titolo esemplificativo, si citano gli ormeggi, i gavitelli, i
cartelloni pubblicitari ed altro, che sino ad oggi hanno resistito, pagando un
importo annuale decisamente più contenuto e proporzionato all’occupazione.
L’aumento ad euro 2.500,00 della soglia minima ricadrà, quindi, su tutte
le realtà produttive di utili molto limitati, oltre ad incidere sulle attività
più strutturate, obbligate a pagare oneri rilevanti per tutte quelle
concessioni accessorie di ridotte dimensioni che sono pertinenzialmente
collegate alle attività principali.
Appare essenziale, pertanto, insistere sulla richiesta di revisione dei
canoni minimi del demanio marittimo per evitare che il settore interessato
continui ad essere vessato, al di là delle conseguenze economiche
dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19.
Per quanto precede, la presente mozione impegna la Giunta regionale a
promuovere presso il Governo la necessità di revisionare la misura minima del
canone annuo di cui al comma 4 del decreto legge numero 140/2020, convertito
dalla legge numero 126/2020: “Corrispettivo per l’utilizzazione di aree e
pertinenze demaniali marittime con qualunque finalità”. Grazie.
La seduta sospesa alle 17,21
riprende alle 17,24
Pongo in votazione la mozione numero 65/11^ a firma del consigliere Crinò.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Pongo in votazione la mozione numero 64/11^ a firma del consigliere Vito
Pitaro.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Pongo in votazione l’ordine del giorno a firma del consigliere Vito Pitaro.
(Il Consiglio approva)
(È riportato in Allegati)
Dichiaro tolta la seduta.
La seduta termina alle 17,25
Hanno chiesto
congedo: Aieta, Anastasi, Guccione, Irto, Pitaro Francesco, Orsomarso, Savaglio,
Spirlì, Tassone.
(È concesso).
È stata
presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa della
Giunta regionale:
“Disciplina
delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi
derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone
in attuazione dell'art. 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 –
(deliberazione G.R. n. 6 del 13.1.2021)” (PL n. 75/11^).
È stata
assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica,
Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili ed alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive,
affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero - per il parere- assegnata
alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione
dell’ambiente per il parere ex art. 66, comma 2 del Regolamento interno del
Consiglio regionale della Calabria.
Sono state
presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei
consiglieri regionali:
Pietropaolo
“Disposizioni sulla tassa di concessione regionale per il rilascio
dell'abilitazione all'esercizio venatorio” (PL n. 74/11^).
È stata
assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero ed
alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo,
Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili ai sensi dell’articolo
66, comma 2 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.
Pitaro Vito
“Modifiche all’articolo 5 della legge regionale 19 novembre 2020, n. 21
(Istituzione Consorzio Costa Degli Dei)” (PL n. 76/11^).
È stata
assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e
attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per
l’esame di merito.
Paris
“Modifiche all'articolo 2 della legge regionale 19 novembre 2020, n. 25
(Promozione dell'istituzione delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili)”
(PL n. 77/11^).
È stata
assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica,
Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili ed alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive,
affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero - per il parere- assegnata
alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione
dell’ambiente per il parere ex art. 66, comma 2 del Regolamento interno del
Consiglio regionale della Calabria.
Minasi “Modifiche
alla legge regionale 19 novembre 2020, n.22 (Disciplina delle Associazioni Pro
Loco)” (PL n. 78/11^).
È stata
assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica,
Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili ed alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive,
affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere.
Pietropaolo
“Legge quadro per il mercato del lavoro, le politiche attive, l’apprendimento
permanente ed il sostegno alla creazione di impiego” (PL n. 79/11^).
È stata
assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e
formative ed alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il
parere.
Pietropaolo
“Interventi in materia di sussidio a favore di pazienti oncologiche affette da
alopecia)” (PL n. 80/11^).
È stata
assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e
formative ed alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il
parere.
Minasi “Misure
urgenti in tema di concessioni per attività di acquacoltura” (PL n. 81/11^).
È stata
assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica,
Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili ed alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive,
affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere.
De Caprio
“Modifica alla legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 (Istituzione
dell’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura e disposizioni in
materia di sviluppo dell’agricoltura)” (PL n. 82/11^).
È stata
assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica,
Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili ed alla
seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive,
affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero per il parere.
De Caprio
“Norme in materia di conclusione delle procedure di liquidazione di enti
pubblici e fondazioni e di rilancio della forestazione” (PL n. 83/11^).
È stata
assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e
normativa elettorale ed alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero per il
parere.
Pitaro Vito, Minasi, De Caprio, Pietropaolo, Crinò,
Anastasi, Aieta, Bevacqua, Pitaro
Francesco, Graziano “Misure straordinarie ed urgenti tese al progressivo superamento
del precariato storico” (PL n. 84/11^).
È stata
assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e
normativa elettorale ed alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione
economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con
l'estero per il parere.
Sono state
presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo
di iniziativa della Giunta regionale:
“Bilancio di
previsione 2021-2023 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in
Agricoltura (ARCEA) – (deliberazione n. 66 del 23.2.2021)” (PPA n. 100/11^).
È stata
assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l’estero per
l’esame di merito.
“Piano di
Azione e Coesione (PAC) 2007/2013 -Approvazione rimodulazione delle schede
intervento “III.8 Osservatorio sul turismo a supporto delle azioni di
promozione per l'attrazione dei flussi turistici” e “III.16
Accogli Calabria”. Scheda salvaguardia 13 “Interventi stradali ed
aeroportuali”. Approvazione rimodulazione del Piano Finanziario –
(deliberazione n. 73 del 25.2.2021)” (PPA n. 101/11^).
È stata
assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l’estero per
l’esame di merito.
“Presa d’atto
degli indirizzi strategici regionali per il negoziato sulla programmazione
delle politiche europee di sviluppo 2021-2027. Avvio del percorso di
definizione del POR Calabria FESR – FSE 2021-2027 – (deliberazione G.R. n. 505
del 30.12.2020)” (PPA n. 96/11^).
È stata
assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l’estero per
l’esame di merito.
“Autorizzazione
esercizio provvisorio del bilancio dell'Azienda Territoriale Edilizia
Residenziale Pubblica Calabria (Aterp Calabria) per
l'esercizio 2021 – (deliberazione G.R. n. 17 del 28.1.2021)” (PPA n. 97/11^) (Revocata
d’Ufficio)
“PO FEAMP 2014/2020. Presa d'atto approvazione
del piano finanziario – (deliberazione G.R. n. 14 del 28.1.2021)” (PPA n.
98/11^).
È stata
assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l’estero per
l’esame di merito.
“Autorizzazione
esercizio provvisorio del bilancio dell'Agenzia per la Protezione dell’Ambiente
della Calabria (ARPACAL) per l'esercizio 2021 – (deliberazione G.R. n. 18 del
28.1.2021)” (PPA n. 99/11^) (Revocata d’Ufficio)
La Giunta regionale ha trasmesso per il parere
della competente Commissione consiliare la deliberazione n. 60 del 18 febbraio
2021 recante:
“Approvazione Piano Esecutivo Annuale d'Immagine e
Promozione Turistica 2021”.
(Parere numero 11/11^).
È stata assegnata alla sesta Commissione -
Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse
naturali, Sport e Politiche giovanili.
La seconda Commissione consiliare, nella seduta
dell’1 febbraio 2021, ha preso atto che, ai sensi dell’articolo 15, comma 3
della legge regionale n. 30/2016, il parere su delibera di Giunta n. 10/11^,
recante:
“POR Calabria FESR FSE 2014-2020. Rimodulazione del
Piano Finanziario Asse 1 – Ricerca e Innovazione – (OT1 FESR). Azione 1.1.2. –
1.1.4 – 1.4.1 – 1.5.1”, trascorso il termine di quindici giorni
dall’acquisizione dell’atto, si ritiene reso in senso favorevole.
Il Consigliere regionale, Nicola Paris, con nota
del 29.1.2021, acquisita al protocollo generale n. 1759 in pari data, ha comunicato
di aderire al “Gruppo Misto”.
Comunico che il Consigliere regionale Antonio De
Caprio, in data 3 febbraio 2021, è stato nominato Presidente del Gruppo
consiliare “Forza Italia”.
Comunico che il Signor Francesco Talarico, a
decorrere dal 13 gennaio 2021, è stato sospeso dalla carica di Assessore al
bilancio e alle politiche del personale regionale della Regione Calabria, ai sensi
degli articoli 7 e 8 del decreto legislativo 31 dicembre 2012 n. 235.
Comunico che, in data 30 dicembre 2020, il
Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi
regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino
Ufficiale della Regione Calabria n. 126 del 30 dicembre 2020:
1. Legge regionale n. 30 del 30 dicembre 2020
concernente: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio di cui
all'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118”;
2. Legge regionale n. 31 del 30 dicembre 2020
concernente: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui
all’articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118”;
3. Legge regionale n. 33 del 30 dicembre 2020
concernente: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria
per gli anni 2020- 2022”;
4. Legge regionale n. 34 del 30 dicembre 2020
concernente: “Legge di stabilità regionale 2021”;
5. Legge regionale n. 35 del 30 dicembre 2020
concernente: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli
anni 2021-2023”;
6. Legge regionale n. 36 del 30 dicembre 2020
concernente: “Modifiche all’articolo 27 della legge regionale 21 agosto 2007,
n. 18 (Norme in materia di usi civici). Proroga termini”;
7. Legge regionale n. 37 del 30 dicembre 2020
concernente: “Modifiche alla legge regionale 30 marzo 1995, n.8 (Norme per la
regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica)”.
Comunico che, in data 30 dicembre 2020, il
Presidente della Giunta regionale ha promulgato la sotto indicata legge
regionale e che la stessa è stata pubblicata telematicamente sul Bollettino
Ufficiale della Regione Calabria n. 127 del 30 dicembre 2020:
-Legge regionale 30 dicembre 2020, n. 32,
concernente: “Approvazione rendiconto generale relativo all’esercizio
finanziario 2019”.
Comunico che in data 30 dicembre 2020 la
Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e
dell’illegalità diffusa ha approvato, all’unanimità dei presenti, il Piano
Speciale della Legalità, Antiracket e Antiusura 2021/2022, ai sensi dell’art.
4, comma 1, della legge regionale n. 9 del 2018 recante: “Interventi regionali
per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la
promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza”.
Comunico che, in data 4 gennaio 2021, il
Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento
regionale e che lo stesso è stato pubblicato telematicamente sul Bollettino
Ufficiale della Regione Calabria n. 1 del 4 gennaio 2021:
- Regolamento regionale n. 1 del 4 gennaio
2021, concernente: “Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione
di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in
prospettiva sismica”;
comunico che, in data 9 febbraio 2021, il
Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento
regionale e che lo stesso è stato pubblicato telematicamente sul Bollettino Ufficiale
della Regione Calabria n. 12 del 9 febbraio 2021:
- Regolamento regionale n. 2 del 9 febbraio
2021, concernente: “Modifiche al regolamento regionale n. 20 del 18 dicembre
2018”;
comunico che, in data 19 febbraio 2021, il
Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento
regionale e che lo stesso è stato pubblicato telematicamente sul Bollettino
Ufficiale della Regione Calabria n. 14 del 19 febbraio 2021:
- Regolamento regionale n. 3 del 19 febbraio
2021, concernente: “Modifiche al regolamento regionale n. 3/2019”.
Comunico che è stata sollevata questione di
legittimità costituzionale della legge regionale n. 24/2020 con ricorso
notificato in data 21 gennaio 2021, protocollo n. 1207.
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 10 del 29
gennaio 2021, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1
della legge regionale 25 novembre 2019, n. 46, recante: “Modifica alla lettera a),
comma 2 dell’articolo 14 della legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17”.
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 22/2021,
ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1 della legge
regionale 25 novembre 2019, n. 47, recante: “Modifiche alla legge regionale 16
maggio 2013, n. 24 e principi generali per la costituzione dell’Agenzia
Regionale Sviluppo Aree Industriali”.
Comunico che la Commissione speciale di vigilanza,
nella seduta dell’1 febbraio 2021, ha approvato la relazione sul Rendiconto
generale della Regione Calabria relativo all’esercizio finanziario 2019 (art.
34, comma 3, lett. d, del Regolamento interno del
Consiglio regionale della Calabria).
Comunico che è pervenuto il decreto del Presidente
f.f. della Regione n. 1 del 4 gennaio 2020 avente ad oggetto: “Indizione delle
elezioni del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, ai
sensi dell’art. 1 bis della L.R. 7 febbraio 2005 n. 1 e s.m.i.
per giorno 11 aprile 2021. Revoca D.P.G.R. 135/2020”.
Comunico che è pervenuto il decreto del Presidente
f.f. della Regione n. 22 del 10 marzo 2021, avente ad oggetto: “Elezioni del
Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, ai sensi dell’art.
1 bis della L.R. 7 febbraio 2005, n. 1 s.m.i.. Revoca DPGR 135/2020 e DPGR 01/2021”.
Comunico che il Co.Re.Com.
Calabria ha trasmesso la relazione sulle attività svolte nell’anno 2020, giusto
articolo 10, comma 2, l.r. 22 gennaio 2001, n. 2;
Comunico che il Co.Re.Com.
Calabria ha trasmesso la relazione sul Sistema delle Comunicazioni in Calabria
per l’anno 2020, giusto art. 10, comma 2, l.r. 22
gennaio 2001, n. 2.
La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione
n. 507 del 30 dicembre 2020, recante: “Aggiornamento elenchi dei soggetti
componenti il 'Gruppo Regione Calabria”, al fine di predisporre il bilancio
consolidato della Regione esercizio 2020, ai sensi dell’art. 11-bis del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118;
La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione
n. 512 del 30 dicembre 2020, recante: “Documento tecnico di accompagnamento al
bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni
2021-2023 (artt. 11 e 39, comma 10, D.Lgs.
23.6.2011, n. 118)”;
La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione
n. 513 del 30 dicembre 2020, recante: “Bilancio finanziario gestionale della
Regione Calabria per gli anni 2021-2023 (art. 39, comma 10, del D.Lgs. 23.6.2011, n. 118)”;
La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione
n. 514 del 30 dicembre 2020, recante: “Approvazione Piano degli indicatori e
dei risultati attesi di bilancio relativi al rendiconto generale per
l’esercizio finanziario 2019 (art. 18 bis e 41 del decreto legislativo 23
giugno 2011, n. 118)”;
La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione
n. 517 del 30 dicembre 2020, recante: “Approvazione Piano degli indicatori e
dei risultati attesi di bilancio 2021-2023 (art. 18 bis e 41 del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118)”;
La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione
n. 52 del 18 febbraio 2021, recante: “Autorizzazione esercizio provvisorio del
bilancio dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) per l'esercizio 2021”.
La Corte dei conti - Sezione regionale di controllo
per la Calabria – ha trasmesso la delibera n. 201/2020 riguardante la relazione
annuale sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi
regionali approvate nel 2019 e sulle tecniche di quantificazione degli oneri
(art. 1, comma 2, D.L. 174/2012 convertito con legge 7 dicembre 2012, n. 213).
La Giunta regionale ha trasmesso copia delle
seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario
2019-2021:
1. Deliberazioni di Giunta regionale n. 509,
510, 511, 515, 516, 518, 520 e 522 del 30 dicembre 2020
2.
Deliberazioni di Giunta regionale n. 19, 20, 21 e 22 del 28 gennaio 2021
3. Deliberazioni di Giunta regionale n. 30,
31, 32, 33, 34 e 40 del 4 febbraio 2021
4. Deliberazioni di Giunta regionale n. 45,
46, 47, 48 e 55 del 18 febbraio 2021
5. Deliberazioni di Giunta regionale n. 68,
69, 70 e 71 del 25 febbraio 2021
Anastasi. Al Presidente
della Giunta regionale. Premesso che:
- è stato
segnalato da più parti nella Provincia di Reggio Calabria una grande e
ingiustificata oscillazione del costo dei tamponi effettuati dalle cliniche
private operanti sul territorio. • In alcuni casi, è stato riportato che il
costo dei tamponi arrivava a superare la cifra di 100 Euro. Considerato che: •
queste ingiustificate cifre negano ad alcune categorie, economicamente
svantaggiate, la possibilità di effettuare i tamponi, con grande svantaggio in
termini di prevenzione e controllo della diffusione del virus del Covid – 19. • Nello stato attuale della pandemia, che oltre
alla devastante emergenza sanitaria, ha rappresentato nella nostra Regione
anche un’emergenza economica senza precedenti, mettendo in ginocchio le poche
realtà produttive esistenti, la situazione economica non può e non deve essere
una pregiudiziale alla salvaguardia della salute. • In altre Regioni si è posto
nei mesi scorsi lo stesso problema, arrivando ad un accordo con le strutture
private, al fine di calmierare i prezzi dei tamponi. • È necessario che tutti i
soggetti in campo, Istituzioni, Sanità pubblica e privata, facciano squadra in
modo da fronteggiare nel più breve tempo possibile e nel modo più efficace,
l’emergenza sanitaria. Tutto ciò premesso e considerato: Si interroga il
Presidente della Giunta F.F. On. Spirlì, estendendo
la questione anche al Commissario alla Sanità della Regione Calabria,
per sapere:
se esista la
possibilità e la volontà di un accordo tra Regione e cliniche private che
arrivi a regolamentare i prezzi dei tamponi, per contrastare le disparità
economiche segnalate dalla popolazione.
(104;
02/03/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- con deliberazione
del Direttore Generale dell’ASP di Cosenza n. 1708 del 31.10.2018 si avviava la
procedura per selezionare proposte per la locazione di un fabbricato, da
destinare a sede del servizio farmaceutico dell’Azienda Sanitaria Provinciale
di Cosenza, nel Comune di Amantea;
- una volta
esperite tutte le procedure si stabiliva di assumere in locazione un
fabbricato;
- l’importo
annuo di locazione era pari ad € 21.600,00 da impegnare sul bilancio aziendale
per essere utilizzata in dodicesimi;
- nonostante
siano stati espletati gli atti e siano state impegnate le somme per la
corresponsione del canone di locazione, pare che il servizio farmaceutico, a
cui era destinato il fabbricato, non è mai stato attivato;
- come detto,
questo servizio va ad incidere sulle casse dell’ente per euro 21.600,00 annui;
tutto ciò
premesso e considerato, si interroga il Presidente della Giunta
per sapere:
se corrisponde
al vero la circostanza secondo cui, nonostante sia stato assunto in locazione
un immobile, per ospitare il servizio farmaceutico nella Città di Amantea, alla
data odierna non sia stato ancora attivato il servizio.
(94;
15/01/2021)
Anastasi. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- dopo circa
10 anni di chiusura e sequestro, la Giunta regionale, nei mesi scorsi ha dato
il via i lavori in vista della riapertura della discarica sita in località
Zingara di Melicuccà, a seguito delle richieste della maggior parte dei sindaci
dell’area metropolitana dello Stretto, per il superamento della terribile emergenza
rifiuti in questa zona che la popolazione e le amministrazioni hanno dovuto
affrontare negli ultimi mesi;
- in passato,
amministratori e cittadini di comuni limitrofi all'area interessata alla
discarica nonché associazioni ambientaliste hanno denunciato presunte
irregolarità e nella scelta del sito e nella realizzazione della discarica;
da studi è
stata evidenziata la possibilità che le sottostanti falde acquifere che
riforniscono numerosi comuni della Piana di Gioia Tauro, siano state già
contaminate dal percolato filtrato precedenti discariche, situazione che
potrebbe essere aggravata dall’apertura del nuovo sito di conferimento di
rifiuti;
- a tutt’oggi,
associazioni presenti sul territorio, come Libera pongono l’attenzione sulla
presenza di altri siti inquinanti, ovvero l’ex discarica comunale di Melicuccà,
che non ancora bonificata nonostante gli impegni presi, potrebbe aumentare i
rischi di inquinamento ambientale, aumentando le minacce per la salute della
popolazione dei paesi limitrofi, già messi eccessivamente a rischio dalle
scelte in materia di ambiente e smaltimento dei rifiuti;
considerato
che: • si tratta, in ogni caso di una soluzione provvisoria, poiché anche
questa discarica, servendo l’intera area metropolitana, si saturerà in breve
tempo.
Per sapere:
- a che punto
sia lo stato della bonifica della precedente discarica adiacente al nuovo sito
e se siano state prese in merito, misure per monitorare lo stato e contrastare l’eventuale
futura possibilità dell’inquinamento delle falde acquifere sottostanti la
contrada Zingara di Melicuccà;
- cosa
l’Assessorato all’ambiente stia predisponendo in merito al problema dello
smaltimento dei rifiuti nella Regione, dato che l’obiettivo della Giunta
sembrava essere quello di "Discariche zero”, visto che ad oggi sembra che
l’unica risposta al grave problema dei rifiuti che riempiono le strade
dell’Area metropolitana di Reggio, sembra essere quello di aprire l’ennesima
discarica;
- che provvedimenti,
presenti e futuri, l’Assessorato all’Ambiente intenda prendere per tutelare la
popolazione della Piana di Gioia Tauro, particolarmente esposta ai rischi per
la salute conseguenti all’inquinamento.
(95;
19/01/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- il diritto
all’istruzione è uno dei diritti fondamentali dell’individuo, sancito dalla
nostra Carta Fondamentale;
- è dovere ed
obbligo delle Istituzioni porre in essere politiche atte a garantire
l’effettività del diritto allo studio;
- la Regione
Calabria al fine di adempiere al suddetto dovere ha provveduto a stanziare dei
fondi in favore dei vari comuni calabresi, - per l’anno 2020 al Comune di Paola
verranno trasferiti € 50.674,41 di cui 22.172,95 riferiti agli alunni
diversamente abili (All. A Decreto Dirigenziale n.
11196 del 2/11/2020 Regione Calabria Dipartimento Istruzione e Cultura Settore
01-Scuola e Istruzione – Funzioni Territoriali);
- il
suindicato importo deve coprire molteplici voci di spesa tra cui anche quelle
per il funzionamento dei convitti e dei semiconvitti;
- la somma
stanziata per il comune di Paola risulta assolutamente insufficiente a
soddisfare le diverse esigenze delle scuole di un comune che raccoglie gli
studenti dei paesi limitrofi e, soprattutto, in considerazione del fatto che
tale fondo deve coprire anche la spesa per convitti e semiconvitti;
- pertanto è
paradossale stanziare per il comune di Paola una cifra che addirittura è di
poco superiore a quella erogata in favore di altri comuni che non sono sedi di
convitti;
- la politica
regionale in tema di finanziamento di fondi in favore dei comuni calabresi sedi
di convitti è stata caratterizzata nel tempo da un taglio considerevole, tant’è
che si era partiti negli anni passati dal trasferimento di somme in base
all’effettiva rendicontazione delle spese sostenute dai convitti, fino a
prevedere quale criterio di assegnazione il numero degli alunni e l’indicatore Isee;
- negli ultimi
anni la situazione è andata sempre peggio, addirittura si è calcolato
l’ammontare del fondo “de quo” per il comune di Paola per l’anno precedente in
base al numero dei convittori e semiconvittori per l’anno scolastico in corso,
lasciando parte delle spese anticipate scoperte, essendo il numero degli
iscritti dell’anno in corso inferiore rispetto a quello dell’anno precedente;
- la
situazione economica del convitto di Paola è resa ancor più precaria dal fatto
che le spese per l’anno 2019 risultano prive di copertura finanziaria, in
quanto a fronte di una spesa pari ad € 31.408,17 non ha ancora ricevuto nulla,
così come per le spese rendicontate nel 2013 (esercizio finanziario 2014).
Tutto ciò premesso, si interroga Il Presidente f.f. e la Giunta Regionale
per sapere:
quali
politiche si ha intenzione di promuovere in tema di destinazione dei fondi per
il diritto allo studio in favore dei comuni calabresi sedi di convitti e di
semiconvitti.
(96;
01/02/2021)
Bevacqua. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- in data 19
gennaio 2021, nel Comune di Amantea (Cs) si è verificata una cospicua frana di
materiale roccioso che ha interessato la zona detta “Rupe del Castello”, ove
sorge il centro storico della cittadina;
- soltanto una
provvidenziale casualità ha evitato una tragedia e, ad oggi, risultano
prudenzialmente sgomberate quaranta persone e tredici nuclei familiari;
-
l’associazione di Protezione Civile Demetra ha provveduto a monitorare l’intera
area e a consegnare relazione concernente la dettagliata mappatura delle rocce;
- in data 28
gennaio 2021, si è tenuta apposita riunione fra Protezione Civile, Coc e struttura commissariale attualmente insediata presso
l’Ente Comune;
- è emersa
l’urgenza indifferibile di procedere ai lavori di messa in sicurezza per
riportare in casa le famiglie sgomberate e riaprire la viabilità, nonché ai
lavori di ancoraggio dei massi più grandi e di eliminazione di quelli
instabili;
- la somma che
è stata stimata per fare fronte ai lavori più urgenti è pari a 250 mila euro;
-
l’Amministrazione Comunale, commissariata e in
condizione certificata di dissesto, non è assolutamente in grado di sostenere
tali spese e, in tal senso, è stata inoltrata richiesta di ausilio alla Giunta
della Regione Calabria;
per sapere:
se la Giunta della
Regione Calabria sta procedendo attivamente nella destinazione delle risorse
necessarie per garantire la celere effettuazione dei lavori di cui sopra e se
l’Assessorato competente sta predisponendo un congruo progetto organico
finalizzato alla tutela complessiva del prezioso borgo che rappresenta
l’identità storica e culturale della città di Amantea.
(97;
01/02/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- nell'anno
2013 circa 120 operatori hanno frequentato un corso per personale interno di
OSS finanziato e voluto dall’ASP di Cosenza, con lo scopo evidente di
riqualificare personale già in pianta organica per lo svolgimento di mansioni
diverse;
- questi
operatori, svolgono da allora, le mansioni di OSS, con chiaro e comprensibile
disagio in quanto, oltre a svolgere mansioni superiori all'inquadramento, che
li espone a rischi continui perché chiamati a svolgere un lavoro per cui non
sono autorizzati neanche da ordini di servizio (atteso che nessun dirigente di
reparto si espone in tal senso), di più subiscono lo scherno del mancato
riconoscimento del corrispondente livello economico;
- inoltre, tra
gli stessi operatori c'è chi è costretto a lavorare ancora con contratti
part-time piuttosto che a tempo pieno, ciò comporta evidentemente una carenza
di organico e conseguentemente a ciò si sopperisce con turni straordinari, con
evidente nocumento per l’azienda chiamata ad elargire esborsi extra;
- oltretutto,
si continua ad attingere da non ben specificate graduatorie;
- tale agire altalenante,
crea una certa sfiducia negli operatori, i quali hanno, comunque, sostenuto e
continuano a sostenere i reparti con estrema dedizione e senza risparmiarsi.
Tutto ciò premesso e considerato Si interroga l'on. Presidente della Giunta,
per sapere:
affinché
fornisca una risposta concreta e definitiva sul modo in cui intende porre
rimedio a questa lunga incertezza lavorativa, che riguarda l’intera categoria
degli operatori socio sanitari.
(98;
02/02/2021)
Anastasi. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
-le condizioni
dei territori limitrofi al fiume Marro, a valle dell’abitato della Comunità di
San Martino di Taurianova (RC), ed in particolare le località denominate Mella
e Campanaro, ormai da anni si trovano in una grave situazione di incuria ed
abbandono dovuta principalmente ai mancati interventi sullo stesso torrente
Marro le cui acque, a causa della imponente vegetazione che si è sviluppata al
centro del letto fluviale, lambiscono le rive ed erodono le fondamenta dei muri
d’argine provocandone il successivo crollo per lunghi tratti mai ricostruiti;
- gli abitanti
delle zone indicate continuano a subire danni importanti dovute alle avulsioni
di superfici agrarie travolte dalle acque ed ai conseguenti sedimenti dei muri
d’argine;
- i danni sono
sempre stati prontamente ed inutilmente segnalati alle competenti istituzioni
ed in specie alla Regione Calabria, alla Protezione civile ed alla Provincia di
Reggio Calabria attuale Città Metropolitana di Reggio Calabria. Inoltre
numerose sono state le segnalazioni e le richieste di intervento nel letto del
fiume al fine di attuare, con un opportuno movimento terra, una protezione
degli argini per canalizzare il flusso delle acque nel centro dell’alveo
provvedendo al contempo a bonificarlo da forme di vegetazione spontanea che,
sviluppatesi in maniera vertiginosa, hanno alterato il naturale corso delle
acque;
- negli ultimi
anni, a causa dello stato di incuria l’alveo si presenta fortemente alberato
con pioppi ed altra vegetazione spontanea d’alto fusto, mentre il corso delle
acque appare deviato sul lato sinistro del corso fluviale direzione mare;
- tale
situazione rappresenta un pericolo gravissimo giacché qualsiasi evento
meteorologicamente importante potrebbe provocare un aumento della portata del
corso fluviale che determinerebbe lo sradicamento della vegetazione con danni
incalcolabili derivanti dalla impossibilità delle acque di defluire nel loro
naturale corso con tracimazione dall’alveo e inondazione di terreni latistanti;
- da ultimo si
vuole evidenziare che l’ecosistema del fiume Marro rappresenta nel contesto del
comprensorio della Piana del Tauro un esempio interessantissimo di via fluviale
storicamente utilizzata anche come elemento di valorizzazione delle attività
agricole e che, se adeguatamente tutelata, potrebbe contribuire al rilancio
dell’economia turistica del territorio;
per sapere:
quali sia
l’effettiva ripartizione di competenze in questo specifico settore tra Regione
Calabria e Città metropolitana di Reggio Calabria, per quali motivi non sono
mai stati assunti provvedimenti di monitoraggio, manutenzione e pulizia del
letto dei fiumi e delle fiumare al fine di mitigare l’azione devastatrice delle
acque verso le sponde fluviali ed evitare dunque ingenti danni ambientali e
quali siano gli interventi che le competenti autorità intendono porre in essere
per consentire la messa in sicurezza delle sponde del fiume Marro.
(99;
16/02/2021)
Pitaro Francesco. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- con decreto
n. 10508 del 26/9/2018 è stato approvato l'Avviso pubblico per il sostegno alle
attività ricettive, della ristorazione e dei servizi turistici e culturali nei
borghi della Calabria;
- a seguito
del detto Avviso sono stati numerosissimi i soggetti privati che hanno depositato
presso la Regione Calabria i progetti chiedendo il sostegno previsto nel detto
bando;
- a tal fine i
privati hanno anche dovuto sostenere spese necessarie ai fini della redazione
ed elaborazione dei progetti proposti;
- la Regione Calabria
ha avviato la procedura di selezione;
- tuttavia, ad
oggi, sono decorsi circa due anni e mezzo dal bando de quo e la detta procedura
selettiva non è stata ultimata;
- tutto ciò va
contro i principi tipici cui deve ispirarsi la Pubblica Amministrazione ed in
particolare quelli di efficacia ed efficienza;
- inoltre, il
blocco della detta procedura di selezione, che dopo oltre due anni e mezzo non
è stata definita, lascia ingiustamente nel limbo tutti i privati i quali sono
in attesa che la Regione Calabria ultimi la detta procedura ed eroghi, con
riferimento ai progetti ritenuti meritevoli e congrui, i dovuti sostegni
economici;
- peraltro, la
ratio del detto bando era ed è quello anche di favorire la crescita e lo
sviluppo dei borghi della Calabria;
- pertanto, il
blocco della detta procedura selettiva contrasta con il principio di buon
andamento della P.A. e lede i diritti e gli interessi dei soggetti privati che
hanno legittimamente partecipato ad un bando pubblico regionale (sostenendo
spese) senza avere, ad oggi, l'esito della detta procedura e senza avere
ottenuto il sostegno e che a causa di ciò potrebbero anche svolgere eventuali
azioni giudiziarie nei confronti della omissiva Regione Calabria. Tutto ciò
premesso, con il presente atto, si chiede al Presidente della Giunta Regionale
e alla Giunta Regionale
per sapere:
se gli stessi
hanno contezza che la procedura selettiva avviata con Decreto N. 10508 del
26/9/2018 (Avviso pubblico per il sostegno alle attività ricettive, della
ristorazione e dei servizi turistici e culturali nei borghi della Calabria) ad
oggi non è stata ultimata e definita e che i soggetti privati partecipanti
sono, ad oggi, in attesa della sua definizione e quali atti ed iniziative anche
di tipo politico/amministrativo intendono avviare al fine di ottenere, in
esecuzione dei principi che indirizzano la pubblica amministrazione, la
definizione della detta procedura selettiva e al fine di permettere ai soggetti
privati, promotori dei progetti meritevoli e congrui, il chiesto sostegno
nonché al fine di evitare che la Regione Calabria possa subire eventuali azioni
giudiziarie da parte dei soggetti privati che, nonostante le spese sostenute
per partecipare al bando, non hanno ancora avuto l'esito della detta selezione.
(100; 22/02/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- la nostra
Costituzione sancisce all’art. 3 uno dei principi fondamentali del nostro
ordinamento, ovvero quello dell’uguaglianza, stabilendo che è compito della
Repubblica eliminare gli ostacoli atti a limitare l’uguaglianza dei cittadini;
- è dovere ed
obbligo delle Istituzioni porre in essere politiche atte a garantire
l’effettività del suddetto dettame costituzionale;
- le
Istituzioni devono garantire il pieno rispetto della dignità umana e dei
diritti di autonomia della persona diversamente abile e promuovere la piena
integrazione del disabile nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella
società;
- è compito
della Regione Calabria assicurare i servizi e le prestazioni per la cura, l’assistenza,
la riabilitazione, la tutela giuridica ed economica delle persone diversamente
abili;
- una delle
categorie di diversamente abili priva di idonea assistenza nella nostra Regione
è rappresentata dai bambini affetti da disturbi dello spettro autistico;
- le famiglie
con bambini autistici sono praticamente abbandonate a loro stesse, prive di
qualsiasi supporto psicologico, giuridico ed economico, perse nei meandri della
burocrazia;
- poche sono
le tipologie di terapie per i bambini disabili elargite dal servizio sanitario,
mentre la maggior parte sono totalmente a carico delle famiglie, per fare un
esempio le strutture calabresi convenzionate che elargiscono la tecnica ABA (Applied Behavioral Analysis), una
delle più efficaci con i bambini autistici, sono pochissime, una di queste si
trova a Rossano, va da sé che un cittadino dell’alto Ionio Cosentino, ad
esempio di Oriolo deve percorrere oltre 100 km per recarvisi, con non pochi
sacrifici ad ogni livello;
- gli unici
supporti che le famiglie con bambini autistici ricevono sono dispensate dalle
associazioni di volontariato, le quali nonostante i loro immani sforzi non
potranno mai sopperire alle mancanze delle Istituzioni. Tutto ciò premesso, si
interroga
per sapere:
quali siano le
politiche che la Giunta Regionale ha intenzione di promuovere onde assicurare
un’adeguata assistenza psicologica, giuridica ed economica alle famiglie con
bambini affetti da disturbi dello spettro autistico.
(101;
23/02/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- l’art 16
della nostra Costituzione sancisce e riconosce la libertà di circolazione di
ogni cittadino;
- la libertà
di circolazione si traduce in un diritto alla mobilità in generale del
cittadino, pertanto si profila una vera e propria pretesa di chi ne ha la
titolarità nei confronti delle istituzioni pubbliche ai vari livelli, centrale
e periferico;
- il diritto
alla mobilità è strettamente connesso ad altri diritti fondamentali, come
quello al lavoro, alla salute, all’istruzione, alla sicurezza e alle relazioni
familiari;
- è dovere
della Regione Calabria garantire l’effettività del suindicato diritto primario
nei confronti dei propri cittadini;
- tale diritto
risulta fortemente compromesso per molti cittadini calabresi, come ad esempio quelli
di Sant’Agata D’Esaro, i quali sono collegati con il tirreno con una corsa da
soli 11 posti;
- alla luce
delle disposizioni in materia di prevenzione nella diffusione del Covid-19 è
invece previsto l’ampliamento delle corse dei trasporti pubblici, proprio per
garantire il distanziamento sociale;
- i cittadini
di Sant’Agata Di Esaro hanno serie difficoltà a raggiungere il Tirreno
cosentino per usufruire dei servizi essenziali, presenti in tale territorio,
come ad esempio la scuola, gli ospedali o il proprio posto di lavoro, - tale
situazione risulta inaccettabile. Tutto ci premesso,
per sapere:
quali siano le
politiche che la Giunta Regionale ha intenzione di promuovere al fine di
garantire l’effettività del diritto alla mobilità dei cittadini calabresi.
(102;
02/03/2021)
Pitaro Francesco. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- l'azienda
ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro è azienda che si occupa dello
svolgimento di prestazioni in materia sanitaria;
- alle dipendenze
della stessa vi sono moltissimi lavoratori;
- ogni
dipendente svolge la propria attività nel ruolo e con le mansioni all'uopo
attribuiti;
- nessun
dipendente può essere trasferito da un ruolo/reparto ad altro senza un
preventivo ed ineludibile contraddittorio tra le parti e senza il
coinvolgimento delle parti sindacali e senza motivazioni fondate e congrue che
giustifichino il detto trasferimento;
- il
........., dipendente dell'Azienda Ospedaliera e da anni in servizio presso
l'U.O. Radioterapia, con nota dell'A.O. "Pugliese Ciaccio", prot. n. 3847 del 08/02/2021 a firma del Direttore
Amministrativo, ..........., è stato trasferito improvvisamente con decorrenza
immediata dall'U.O. Radioterapia all'Area Acquisizione Beni e Servizi;
- tale improvviso
trasferimento è stato deciso in violazione di qualsiasi principio di buona e
corretta amministrazione, essendo stato emanato in modo del tutto impulsivo ed
illogico e senza avere compiuto nessun adeguato procedimento istruttorio;
- il
lavoratore ....... - da sempre addetto all'U.O. Radioterapia - è stato
trasferito "con decorrenza immediata" presso l'Area Acquisto Beni e
Servizi, senza effettuare nessun adeguato corso formativo, relativo alle nuove
mansioni da esplicare nella predetta Area e, perfino, con effetto immediato;
- non può non
vedersi la illogicità di un trasferimento, peraltro adottato senza il
necessario svolgimento del previsto percorso giuridico-amministrativo e senza
il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, di un lavoratore fino ad oggi
impiegato nella U.O. di Radioterapia e improvvisamente trasferito nella
delicatissima Area Acquisto Beni e Servizi;
- il
trasferimento del lavoratore è stato adottato in modo arbitrario dal Direttore
Amministrativo e sulla base di presupposti assolutamente inaccessibili e
ignoti: nel provvedimento di trasferimento è dato, infatti, leggere che il
lavoratore è stato trasferito dal Direttore Amministrativo il quale avrebbe
"preso atto della necessità di rafforzare l'Area ...";
- la predetta
motivazione costituisce un motivo del tutto generico e privo di qualsiasi
riscontro fattuale e oggettivo;
- il
lavoratore, inoltre, è stato trasferito con decorrenza immediata presso l'Area
Acquisto Beni e Servizi ed è stato adibito allo svolgimento di mansioni professionali
che non svolge da diversi anni - avendo lavorato negli ultimi anni sempre
presso il Reparto Radioterapia del Presidio Ciaccio ove non si è mai occupato
di procedure di gara e di acquisto beni e servizi - e l'A.O. non ha neanche
garantito al lavoratore la partecipazione ad un corso formativo e un suo
inserimento graduale presso l'Area Acquisto;
-
l'illegittimità del disposto trasferimento è aggravata anche dal fatto che
all'interno dell'A.O. "Pugliese-Ciaccio" lavorano all'incirca un
centinaio di dipendenti inquadrati quali amministrativi nella categoria
professionale D che, così come il lavoratore ......, sono stati dislocati e
adibiti allo svolgimento delle loro mansioni professionali in singoli reparti
medici e, per tale motivo, non è dato comprendere la motivazione per la quale
il Direttore Amministrativo - senza avere convocato le associazioni di
categoria e senza avere predisposto una procedura volta all'individuazione dei
lavoratori disponibili al trasferimento e individuati secondo criteri oggettivi
(formazione professionale, carico familiare, svolgimento di mansioni analoghe)-
ha individuato nel lavoratore .......il soggetto adeguato a venire trasferito
di reparto;
- in buona
sostanza, il dipendente ............. è stato trasferito d'ufficio, senza
alcuna ragione valida e senza nemmeno instaurare la prescritta procedura
sindacale e senza un preventivo e mirato piano di organizzazione del personale;
- dal caso de
quo si evince l'assenza assoluta di adeguata progettazione e razionale
organizzazione di cui soffre, oltre che di altri mali, la sanità calabrese;
- in buona
sostanza, nelle Aziende Sanitarie calabresi muta la governance
all'incirca ogni anno, ma non muta l'assenza di programmazione e di
organizzazione strategica del personale;
- nel caso di
specie non solo il Direttore Amministrativo non ha inteso preventivamente
redigere un piano per il personale implicante parametri oggettivi e svincolati
da valutazioni soggettive, ma ha addirittura emesso un singolo provvedimento di
trasferimento ad personam;
- l'emanazione
di tale illogico provvedimento denota l'evidente incapacità di organizzare il
personale dipendente dell'Azienda Pugliese-Ciaccio e fa emergere, sul punto,
le gravi carenze e l'inadeguatezza gestionale del Direttore Amministrativo;
- all'interno
del presidio ospedaliero Pugliese-Ciaccio, presso la Direzione Sanitaria, è
vacante il posto di collaboratore amministrativo e il lavoratore ......, da
anni in servizio proprio presso tale presidio ove ha acquisito conoscenza
tecnica e umana, ha fatto istanza di essere collocato proprio in tale posto
vacante piuttosto che presso l'Area Acquisto Beni e Servizi, così come disposto
dal Direttore Amministrativo;
- da voci di
corridoio raccolte dal....... si è appreso che a ricoprire tale posto vacante
presso il Pugliese-Ciaccio sarebbe stata già "predestinata" una
collaboratrice-assistente amministrativa vicina ad un presunto "cerchio
magico" del Direttore Amministrativo;
- i vertici
amministrativi dell'A.O.P.C. devono adottare atti organizzatori del personale
avendo come unico fine quello di migliorare le prestazioni dell'azienda e
devono essere sempre, ex lege, il frutto di percorsi
giuridico/amministrativi all'interno dei quali devono essere obbligatoriamente
ascoltate le organizzazioni sindacali che, tuttavia, nel caso che occupa, sono
state negligentemente eluse;
- tutto ciò è
il sintomo dell'assenza di capacità in capo a chi ha assunto il detto
improvviso illogico ed immotivato provvedimento di trasferimento del
lavoratore;
- è necessario,
pertanto, anche alla luce di quanto accaduto nell'esposto grave casus,
verificare se l'attuale direttore amministrativo abbia i requisiti giuridici
per ricoprire il delicatissimo ruolo all'interno della importantissima Azienda
ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro nonché le dovute capacità gestionali
e manageriali;
- infatti,
occorre che coloro ai quali siano attribuiti ruoli di vertice, come quello del
direttore amministrativo, siano dotati, ex lege, dei
requisiti giuridici per ricoprire tale ruolo da cui si evince la loro capacità
manageriale e gestionale;
- tutto ciò
deve essere fatto nell'interesse della collettività al fine di garantire che
l'azienda ospedaliera del capoluogo, da cui dipende la salute delle persone e
la serenità dei lavoratori impiegati, sia gestita e governata da soggetti
dotati dei necessari e imprescindibili requisiti di legge. Tutto ciò premesso,
con il presente atto, si chiede al Presidente della Giunta Regionale e alla
Giunta Regionale
per sapere:
- se hanno
contezza di quanto sta avvenendo all'interno dell'azienda ospedaliera Pugliese
Ciaccio di Catanzaro in cui i lavoratori vengono improvvisamente trasferiti da
unità operative ad altre aree senza contraddittorio e senza motivazione e senza
nemmeno il confronto con le organizzazioni sindacali e senza la necessaria
formazione professionale e senza avere neanche preorganizzato una ricognizione
e un piano del personale CHIEDE inoltre al Presidente della Giunta Regionale e
alla Giunta Regionale, anche acquisendo atti e documenti ed informazioni
attraverso il Dipartimento Salute e attraverso ogni altro organo ed ente
ritenuto opportuno, di verificare se l'attuale direttore amministrativo,
............., sia in possesso dei requisiti di legge nonché delle capacità
tecnico-giuridiche e amministrative al fine di ricoprire il delicatissimo ruolo
all'interno della importante azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro
e di adottare, nel caso in cui lo stesso non sia in possesso dei necessari
requisiti di legge e delle necessarie capacità tecniche e gestionali, i dovuti
provvedimenti a tutela dell'azienda ospedaliera e della collettività.
(103;
02/03/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- per l’anno
2021 l’amministrazione del Consorzio Valle del Lao avrebbe programmato
l’assunzione di 6 unità di O.T.D. del settore agricolo;
- queste unità
andranno ad unirsi ad altre 4 unità che verranno riavviate;
- anche
nell’anno 2020, per la campagna irrigua, la medesima amministrazione ha
provveduto all’assunzione di due O.D.T. nonostante la presenza di numerosi
operai irrigui a tempo indeterminato;
- sia il
Bilancio consuntivo 2020 che il Bilancio preventivo 2020 dell’ente, hanno
ricevuto la bocciatura da parte della struttura di controllo;
- il Consorzio
ha operato in regime di dodicesimi per tutto l’anno 2020 e per il corrente anno
2021;
- il suddetto
ente operando in regime di esercizio provvisorio può assumere solo obbligazioni
derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente
regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni
patrimoniali certi/gravi all’ente e può disporre pagamenti solo per
l’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da
provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente
regolati dalla legge, per le spese di personale, di residui passivi, di rate di
mutuo, di canoni, imposte e tasse ed, in particolare, per le operazioni
necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi/gravi
all’ente;
- nonostante
ciò, l’ente continua ad assumere impegni di spesa straordinari e privi della
copertura finanziaria;
tutto ciò
premesso e ritenuto, si interroga l’On. Presidente della Giunta
per sapere:
se corrisponde
al vero la circostanza secondo cui, nonostante l’ente consortile sia in una
situazione di bilancio deficitario abbia programmato l’ulteriore assunzione di
6 unità O.D.T.. Tale circostanza impone un’immediata
presa di posizione della Regione Calabria per cui si chiede di conoscere quali
provvedimenti si intendono adottare per salvaguardare il principio di buon
andamento della pubblica amministrazione.
(105;
04/03/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- che, per
l’avvio della campagna vaccinale, a molti Comuni della provincia di Cosenza è
stato richiesto dall’ASP competente, la messa a disposizione di locali comunali
idonei da utilizzare come centro vaccinale e anche di strumenti informatici ed
operatori a supporto dei medici di base;
- che, molti
Comuni si sono adoperati, con mezzi e risorse proprie, al fine di garantire
l’inizio della prima fase della campagna vaccinale rivolta ai cittadini ultra
ottantenni;
- che, a tal
fine, gli enti predisponevano gli elenchi dei vaccinanti, i quali venivano
prontamente inoltrati all’ASP in modo da ricevere le giuste dosi da
somministrare agli aventi diritto;
- che,
tuttavia, in alcuni Comuni e nello specifico nel Comune di Casali del Manco
(CS) si apprendeva, solo lo stesso giorno di avvio della campagna vaccinale,
che le dosi erano terminate e per tale motivo non si poteva procedere ad
evadere le numerose adesioni degli ultraottantenni;
- che, tale
circostanza assume caratteri paradossali atteso che alcuni Comuni hanno
ricevuto le dosi ed altre invece, dopo aver organizzato per come richiesto
dalla stessa Asp, non hanno nemmeno iniziato la campagna vaccinale, per cause
ad essi non imputabili. Tutto ciò premesso e ritenuto
per sapere:
si interroga l’on.
Presidente della Giunta per spiegare il motivo per il quale in molti Comuni non
sono stati consegnati i vaccini così come era stato richiesto.
(106;
10/03/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
che il
sottoscritto già ha proposto varie interrogazioni in merito all’attuale e
delicato contesto sociosanitario, reso ancora più vulnerabile dalla crisi
pandemica ancora in atto;
che ad oggi
non è pervenuta allo scrivente nessuna risposta in merito, per cui vengo ad
investire, nuovamente, la massima assise regionale circa le criticità legate
alla carente organizzazione del sistema sanitario regionale;
che tali
criticità hanno assunto maggiore rilevanza proprio nel contesto calabrese, a
causa delle quali la Calabria nello scorso mese di novembre è stata inserita
nelle “zone rosse”, con gravi conseguenze socioeconomiche per la nostra
regione;
che la
garanzia e la tutela del diritto alla salute sancito dall’art. 32 della nostra
Costituzione dovrebbe rappresentare una priorità assoluta da parte
dell’istituzione regionale;
che il
Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica, legato al numero telefonico
“118”, assume un ruolo pregnante nell’organizzazione del sistema sanitario,
soprattutto nel quadro generale della crisi pandemica da Covid-19,
rappresentando, nei processi di pronto intervento, un filtro fondamentale,
necessario ad evitare l’intasamento dei pronto
soccorso;
che il
Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica soffre oramai da diversi anni
del completo disinteresse delle istituzioni a vari livelli, ma ancor di più
dalla regione Calabria, tant’è che non è stato rinnovato nemmeno l'A.I.R.
(accordo integrativo regionale) scaduto da anni, determinando la scandalosa
decurtazione di € 5,50 ad ora per un ammontare di 8/900 € a stipendio e
richieste di rimborso per decine di migliaia di euro a medici convenzionati
nelle Asp di Catanzaro e Crotone, con conseguente fuga dal servizio da parte
del personale medico e contenzioso giudiziario;
che la
criticità del suddetto servizio di emergenza è stata acuita dalla sospensione
della richiesta di passaggio a rapporto di dipendenza per il personale medico
convenzionato interessato, come già attuato e previsto dal contratto, lasciando
il relativo personale privo della tutela prevista per i dipendenti che svolgono
lo stesso servizio con scandalosa sperequazione di trattamento contrattuale e
senza alcuna prospettiva di progressione lavorativa;
che tale
fallimentare politica organizzativa del Sevizio Sanitario di Urgenza ed
Emergenza Medica ha determinato un grave abbandono da parte del personale
medico del relativo servizio, lasciando prive di medici molte postazioni 118
della regione Calabria, ad esempio su Mormanno sono presenti solo 4 medici su 6
in organico, a Castrovillari 5, a Lungro 3, a San Marco 5, a Cassano 0, a
Trebisacce 3, quindi 15/16 carenze soltanto nelle suindicate sedi, ma tutto il
territorio regionale è gravemente scoperto;
che tale
incresciosa situazione determina tempi di intervento fuori norma vigente e
grave riduzione della funzionalità del sistema di soccorso ed elevato stress
per il personale coinvolto, le attese per avere una ambulanza con medico spesso
non è compatibile con la patologia, quindi si invia una con infermiere se va
bene, o solo con volontari che fanno da trasporto ai pronto
soccorso, determinando un intasamento degli stessi;
che molti
medici del Sevizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica sono assunti ancora
con contratto a tempo determinato da più di 5/8 anni e sono utilizzati per
coprire turni in pronto soccorso e punto di primo intervento scoprendo il
servizio di ambulanza;
che il
comparto autoambulanze è costituito da veicolo vecchi, usurati e, quindi, poco
sicuri. Tutto ciò premesso,
per sapere:
s’interroga il
Presidente f.f. e la Giunta regionale per conoscere quali siano le azioni che
si ha intenzione di porre in essere per fare in modo che il personale medico
del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica riceva le giuste ed
adeguate tutele, proprie di un comparto di lavoratori che svolgono un servizio
fondamentale per una società civile, a garanzia dell’effettività del diritto
alla salute, sancito dall’art.32 della nostra Costituzione.
(107;
10/03/2021)
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- che, la
circolare del 8 gennaio 2021, avente ad oggetto “Aggiornamento della
definizione di caso COVID-19 e strategie di testing”,
diramata dal Ministero della Salute stabilisce l’obbligo di tracciabilità di
tutti i test nei sistemi informativi regionali;
- che, nello
specifico prevede: “Gli esiti dei test antigenici rapidi o dei test RT-PCR,
anche se effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati
accreditati dalle Regioni devono essere inseriti nel sistema informativo
regionale di riferimento”;
- che, dai dati
aggiornati quotidianamente sul report diramato dal Ministero della Salute,
risulta che la colonna dedicata all’aggiornamento dei test antigenici rapidi
risulta fissa sul valore 6;
- che, il
rappresentante della federazione nazionale delle associazioni regionali delle
istituzioni sanitarie ambulatoriali private (Anisap),
ha reso noto di aver comunicato alla Regione Calabria, per quanto di sua
spettanza, circa 1.500 tamponi antigenici positivi nel periodo che dal 15.01 al
08.03;
- che, è
evidente la discrasia tra le informazioni raccolte a livello territoriale e
quelle trasmesse al Ministero;
- che, i dati
che vengono diramati e relativi alla nostra Regione, senza l’aggiornamento dei
risultati dei test antigenici effettuati presso laboratori privati, risultano
essere inevitabilmente falsati;
- che, che se
quanto sopra detto, dovesse corrispondere a verità, rappresenterebbe un
problema quanto al tracciamento ed al contenimento del virus Covid-19;
tutto ciò
premesso,
per sapere:
si interroga l’on.
Presidente della Giunta per sapere se è vero che la Regione Calabria ha omesso
l’inserimento degli esiti dei test antigenici rapidi o dei test RT-PCR,
effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalle
Regioni, nel sistema informativo regionale, per come stabilito nella circolare
del Ministero della Salute.
(108;
10/03/2021)
Molinaro. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
l’art. 4 della
Legge regionale n° 2 del 30 aprile 2020, Legge di stabilità regionale 2020,
prevede “misure attuate per fare fronte all’emergenza epidemiologica da
COVID-19”, demandando alla Giunta regionale gli atti conseguenti;
la Giunta
regionale ha dato attuazione al suddetto art. 4 della L.r.
2/2020, con la Deliberazione n° 112 del 29 maggio 2020. In detta Delibera, al
punto 1, lettera d), è stato approvato il contributo di euro 3.000.000 in
favore dei Consorzi di Bonifica calabresi “per garantire la puntuale e
integrale erogazione del servizio di irrigazione del territorio”, dando indirizzo
al “Dipartimento Agricoltura e risorse agroalimentari affinché individui le
modalità e i termini per l’erogazione del contributo”;
la Giunta
regionale, nelle motivazioni della Delibera n° 112/2020, esprime la seguente
valutazione in relazione all’attività dei Consorzi di bonifica: “VALUTATA,
nell’ambito del settore agricolo, la rilevanza degli interessi affidati alla
cura di enti pubblici che operano nel settore, i servizi offerti dagli stessi,
l’entità della riduzione dei ruoli di contribuzione registrata dai Consorzi di
Bonifica e l’inderogabilità dell’erogazione del servizio irriguo a tutto il
territorio regionale, si ritiene essenziale destinare una quota dei risparmi di
spesa ai citati Consorzi di Bonifica regionale al fine di consentire la puntuale
erogazione del servizio irriguo.” il Dipartimento Agricoltura ha dato
attuazione alla DGR n° 112/2020 con i Decreti del Dirigente Generale Reggente
n° 6747 del 25/06/2020 e n° 9156 del 09/09/2020;
si ritiene che
i Decreti dirigenziali nn° 6747/2020 e 9156/2020,
presentino rilevanti dubbi di incoerenza ed incompatibilità con la DGR
112/2020, per le seguenti motivazioni: - i decreti dirigenziali hanno disposto
la trasformazione del “contributo” deliberato dalla Giunta regionale nei
confronti dei Consorzi di Bonifica, nel “pagamento di crediti” preesistenti e
già vantati dai Consorzi di Bonifica nei confronti della Regione Calabria;
- nonostante
il contributo deliberato dalla Giunta fosse destinato a “garantire la puntuale
e integrale erogazione del servizio di irrigazione del territorio”, i decreti
dirigenziali non hanno disposto la ripartizione del contributo tra i consorzi
di bonifica tenendo conto del criterio della superficie irrigata;
è intercorsa
una specifica corrispondenza tra il sottoscritto ed il Dirigente generale del
Dipartimento Agricoltura, al fine di ottenere chiarimenti riferiti alle
osservazioni formulate, ma senza riuscire ad ottenere un riscontro esauriente;
per sapere:
1. quali atti
ha adottato per accertare che i contenuti dei Decreti del Dirigente Generale
Reggente del Dipartimento Agricoltura n° 6747 del 25/06/2020 e n° 9156 del
09/09/2020 siano coerenti e compatibili con la Delibera di Giunta Regionale n°
112 del 29 maggio 2020, che attua l’art.4 della Legge regionale n° 2 del 30
aprile 2020;
2. quali atti
intende adottare per assicurare che la Delibera di Giunta Regionale n° 112 del
29 maggio 2020, sia correttamente applicata, corrispondendo ai Consorzi di
Bonifica calabresi il “contributo” deliberato per “garantire la puntuale e
integrale erogazione del servizio di irrigazione del territorio”.
(109;
10/03/2021)
Anastasi, Bevacqua, Di Natale. Al Presidente della Giunta regionale.
Premesso che:
i
sottoscritti, nella qualità di consiglieri regionali, con la presente
interpellano la giunta affinché specifichi i motivi del discostamento con i
principi che regolano il buon andamento della pubblica amministrazione essendo
stato adottato, in violazione di legge ed eccesso di potere il DECRETO
DIRIGENZIALE N° 13595 del 15/12/2020 (Registro dei decreti dei Dirigenti della
Regione Calabria), avente ad oggetto la parziale modifica del decreto
dirigenziale n. 14336 del 21.11.2019, afferente la nomina de i responsabili UDP
6.11 tirreno cosentino - CPI di Paola e UDP 6.22 servizio collocamento mirato
ambito provinciale di Reggio Calabria, presso CPI di Reggio Calabria. PREMESSO
CHE: - il Dirigente Generale del Dipartimento lavoro, sviluppo economico, attivita' produttive e turismo, con nota prot. n. 303015 del 02.09.2019, comunicava ai dipendenti
con rapporto di lavoro a tempo indeterminato inseriti nel ruolo organico della
Giunta regionale, categoria “D”, assegnati al Settore “Centri per l’Impiego e
Funzioni Territoriali”, la possibilità di proporre la propria candidatura ai
fini dell’individuazione dei funzionari amministrativi ai quali affidare la
responsabilità degli Uffici Operativi del medesimo Settore, degli UDP - Centri
per l’impiego e degli UDP - Servizi per il collocamento mirato di cui alla
Legge n. 68/99 e s.m.i.;
all’esito
dell’attività di valutazione delle candidature venivano individuati i
Responsabili degli Uffici Operativi, UDP - Centri per l'Impiego e UDP - Servizi
per il Collocamento Mirato per l’Ufficio operativo UDP_6.1 Tirreno Cosentino –
Centro per l’Impiego di Paola (CS), e per l’Ufficio Operativo UDP_6.22 Servizio
Collocamento Mirato ambito provinciale di Reggio Calabria, c/o CPI di Reggio
Calabria. Successivamente, nell’ambito della necessità di procedere ad una
nuova individuazione dei funzionari amministrativi cui affidare la
responsabilità rispettivamente del Centro per l’Impiego di Paola e del Servizio
di Collocamento Mirato ambito provinciale di Reggio Calabria, l’Amministrazione
de qua ha espletato l’attività d valutazione delle candidature pervenute senza
procedere a nuova procedura ad hoc, ma tenendo conto dei criteri enunciati
nella nota precedente nota prot. n. 303015/2019.
CONSIDERATO CHE: Tale provvedimento appare illegittimo e pertanto deve essere
annullato in quanto adottato in violazione di legge e/o viziato da eccesso di
potere. Nello specifico, l’Amministrazione de qua ha posto in essere un atto
viziato che si è manifestato nel cattivo uso di potere o nella deviazione del
potere da quei principi generali stabiliti dal legislatore come la correttezza,
la buona fede o la diligenza. Dipiù, l’atto de quo risulta essere emesso in
palese di violazione di legge. Ed infatti, è evidente il contrasto tra l'atto e
l'ordinamento giuridico. Tale contrasto si è palesato in un vizio del
procedimento che ha dato origine alla violazione dei principi di efficacia,
trasparenza e pubblicità dell'azione amministrativa di cui all'art. 1 della L.
n. 241/1990, che impone come regola generale che l’amministrazione agisca nel
modo più adeguato e conveniente possibile, con il minor sacrificio degli
interessi particolari dei singoli, oltre che dei principi del giusto
procedimento e della leale cooperazione di cui alla medesima legge. Va,
infatti, rimarcato che la nuova nomina dei responsabili sarebbe dovuta avvenire
attraverso una manifestazione d’interesse ex novo che avrebbe garantito la
trasparenza e la pubblicità degli atti amministrativi. Il provvedimento di cui
in epigrafe integra, invero, ipotesi di riapertura o proroga di termini scaduti
e di reviviscenza di poteri di accertamento ormai esauriti, anche in violazione
dei principi di imparzialità, par condicio e favor partecipationis ai fini della massima concorrenzialità del
personale. Dipiù, ancora più grave è la circostanza che tale atto è stato posto
in essere in regime di prorogatio, per cui sono
consentiti in tale regime solo gli atti necessari ed urgenti, dovuti o
costituzionalmente indifferibili. Tutto ciò premesso e considerato, i
sottoscritti nella qualità indicata interpellano
per sapere:
il Presidente
f.f. e la Giunta Regionale affinché si chiariscano i motivi della condotta
assunta in manifesto contrasto con i principi di legalità, di parità di
trattamento e di non discriminazione del personale, si specifichi se si intenda
invitare l’autore del suindicato provvedimento e di ogni altro eventuale atto
connesso e consequenziale a disporne il ritiro, in via di autotutela e se
ritenga quanto esposto coerente con l’indirizzo politico del programma di
governo.
(1;
08/01/2021)
Il Consiglio
regionale, premesso che:
- diversi
presidi ospedalieri della provincia di Cosenza risultano essere già pronti
logisticamente ed in grado di accogliere pazienti ma, purtroppo, a causa dei
mutamenti normativi sono stati sotto ridimenzionati;
- nello
specifico, le strutture di Trebisacce, Cariati, Lungro, San Marco Argentano,
Praia a Mare San Giovanni in Fiore, Acri, Rogliano e Mormanno sono da ritenersi
indispensabili in un territorio molto vasto come quello rappresentato dalla
Provincia di Cosenza;
- gli stessi
Ospedali potrebbero offrire la disponibilità di reparti di ausilio ai presidi
ospedalieri saturi o che presentano incompatibilità per la presenza di Poli Covid;
- inoltre,
molte delle citate strutture ospedaliere risultano già dotate di posti letto, con
addirittura la possibilità di essere implementati, nonché risultano essere
dotati di strumentazione adeguata;
tutto ciò
premesso e ritenuto
impegna la
Giunta regionale
e il
Presidente f.f. a voler porre in essere ogni utile iniziativa finalizzata ad attivare
le procedure per l’apertura delle suindicate strutture ospedaliere per i motivi
di cui in premessa.
(58;
08/01/2021) Di Natale
Il Consiglio
regionale, premesso che:
- i
tirocinanti svolgono la loro attività presso enti locali, uffici giudiziari e
sedi territoriali dei ministeri, acquisendo competenze professionali
specifiche;
- nonostante
l’importante contributo professionale dei lavoratori tirocinanti, questi hanno
sempre mantenuto uno stato di precarietà inaccettabile, tant’è che non è
previsto in favore degli stessi nessun trattamento previdenziale e
contributivo;
- questa
categoria di lavoratori è stata dimenticata dalla politica ad ogni livello,
sebbene gli enti ospitanti riescono a garantire i servizi essenziali ai propri
cittadini proprio grazie all’apporto del lavoro dei tirocinanti;
- è dovere
della politica mettere in campo misure idonee atte a riconoscere la dignità che
questi lavoratori meritano, attraverso azioni concrete volte a portare alla
stabilizzazione delle posizioni lavorative dei tirocinanti;
- continuo è
stato l’impegno dello scrivente a tutela dei lavoratori tirocinanti, tant’è che
si provvedeva a depositare ben tre interrogazioni a risposta scritta in merito,
senza ricevere alcun riscontro, in particolare le interrogazioni n. 80 del
6/11/2020 avente per oggetto “sospensione attività di tirocini rivolti ai
disoccupati ex percettori di mobilità in deroga – valutazione opportunità
trasformazione tirocini in contratti di lavoro subordinato”, n. 76 del
15/10/2020 avente ad oggetto “chiarimenti sulle politiche di occupazione degli
educatori professionali sociosanitari, con profilo professionale dettato dal
D.M.520/1998 del gruppo Miur, inseriti nel bacino dei
tirocini di inclusione sociale per disoccupati ex percettori di mobilità in
deroga” e n. 47 del 07/07/2020 avente ad oggetto “chiarimenti sulle politiche
di occupazione dei lavoratori tirocinanti”. Tanto premesso, rilevato e
considerato,
impegna la
Giunta regionale
ed il
Presidente della Giunta regionale a voler porre in essere ogni utile iniziativa
finalizzata ad attivare le procedure per la stabilizzazione dei lavoratori
tirocinanti in mobilità in deroga.
(59;
08/01/2021) Di Natale
Il Consiglio
regionale, premesso che:
- il Piano
Faunistico Venatorio Regionale (PFVR) è uno strumento di pianificazione che ha
l'obiettivo di mantenere e aumentare la popolazione di tutte le specie di
mammiferi e uccelli che vivono naturalmente allo stato selvatico, sviluppando
anche una gestione della caccia sempre più adeguata alle conoscenze ecologiche
e biologiche. Il PFVR individua e sistematizza gli strumenti per il
monitoraggio della fauna selvatica mirando a salvaguardare le specie in
diminuzione ma anche a fornire un quadro di riferimento per il controllo
numerico di alcune specie problematiche per il territorio e per l'agricoltura;
- negli ultimi
anni si è registrata sul territorio calabrese, e non solo, a causa dell'elevata
prolificità di talune specie, la presenza di un numero crescente di cinghiali
precisamente (Sus Scrofa);
- il fenomeno,
la cui risonanza è oramai di portata nazionale, sta assumendo profili sempre
più eclatanti ed invasivi, creando una situazione di emergenza riscontrabile,
sia sotto il profilo della sicurezza ed incolumità pubblica, che sotto il
profilo dell'ammontare dei danni economici, sostanziata dai fattori seguenti:
1. eccessiva
numerosità di cinghiali presenti in alcune zone del territorio regionale con
rischi considerevoli anche sotto il profilo epidemiologico tanto per l'uomo che
per gli allevamenti zootecnici;
2. elevati
importi economici riconosciuti ai soggetti coinvolti in incidenti stradali;
3. elevati
importi economici riconosciuti agli agricoltori per i danni subiti alle colture
agricole eseguite;
4. elevato e
diffuso disagio espresso dai cittadini residenti nelle aree ad eccessiva
presenza di cinghiali;
- per tale
ragione, al fine di arginare tale emergenza caratterizzata da sempre più
massicce incursioni di cinghiali non più solo nelle zone collinari e boschive,
ma anche nelle aree marine (vedasi non da ultimo l'invasione di gruppi di
cinghiale sulla promenade Soveratese) si ritiene
necessario ed urgente provvedere ad ideare ed attuare metodi e forme originali
ed alternativi di contrasto al fenomeno onde tutelare l'agricoltura che
rappresenta e costituisce il settore trainante dell'economia dei Comuni delle
aree interne e non della Calabria;
- è doveroso
da parte delle istituzioni dare risposte al grido d'allarme lanciato
quotidianamente da agricoltori, cittadini ed amministratori locali, i quali,
sempre più assiduamente, tramite i rappresentanti delle istituzioni cercano di
sollecitare gli organi competenti all'individuazione ed adozione di idonee
misure;
- però, in
Calabria, nonostante l'adozione del disciplinare n.369 del 10.08.2017, con cui
si regolamenta l'abbattimento selettivo dei cinghiali da parte di personale
degli ambiti territoriali di caccia (ATC) territorialmente competenti e si
autorizza all'abbattimento, quale esercizio di legittima difesa, per i
proprietari e conduttori di terreni agricoli titolari di licenza di caccia, nel
rispetto della normativa di settore, la L. n. 157 del 1992 recante "Norme
per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio", a
tutt'oggi, la Regione non ha provveduto a dare risposte concrete ai soggetti
coinvolti e ad adottare adeguate azioni di contrasto a tale problematica;
- la Regione
Basilicata, al fine di contrastare l'emergenza/cinghiali, ha adottato la
deliberazione di GR N. 653 del 23/9/2020, che si allega, avente ad oggetto:
"Progetto pilota per la realizzazione di una filiera delle carni di
cinghiale lucano. Approvazione schema avviso e schema di domanda";
- infatti, la
Regione Basilicata con la detta deliberazione, sul presupposto che la specie cinghiale
è in costante espansione numerica e spaziale e che ciò causa danni diretti e
indiretti alle colture agricole e forestali, nonché all'incolumità delle
persone a causa di ingenti incidenti stradali, ha adottato l'Avviso Pubblico
per la individuazione di progetti pilota per impostare una strategia che renda
economicamente sostenibile la valorizzazione della carne di cinghiale come
occasione di sviluppo dell'economia locale;
- più
precisamente, con il detto Avviso Pubblico è stata prevista la finanziabilità
di " progetti finalizzati alla realizzazione di una filiera di carni della
specie Sus scrofa che abbiano i seguenti obiettivi: -
ridurre i danni alle colture agricole e forestali;
- realizzare
un processo innovativo della risorsa carne da fauna selvatica;
- migliorare
la qualità igienico sanitaria delle carni di cinghiale;
- valorizzare
e promuovere la carne di cinghiale nonché i relativi prodotti e
sottoprodotti";
- inoltre, nel
detto Avviso è stato rilevato che "Per ottenere l'importo del contributo
complessivo i soggetti devono garantire il ritiro di un numero minimo di capi
non inferiore, per l'anno 2021 a 2000 capi, per l'anno 2022 a 3000 capi e per
il 2023 a 4000 capi nonché la lavorazione, trasformazione e commercializzazione
degli stessi. I capi ritirati devono derivare almeno per il 70% dai piani di
gestione. Il progetto può includere accordi di partnership, ulteriori rispetto
a quelli obbligatori ai sensi dell'art.3, con altri operatori economici del
settore (es. operatori nel campo della ristorazione, della promozione dei
prodotti enograstronomici, catene di distribuzione,
etc.) ovvero Enti di ricerca (CNR, Università, etc.), nonché accordi di
conferimento con i fornitori della materia prima...";
- pertanto, la
realizzazione di una filiera della carne di cinghiale non solo mira a
contrastare il dannoso fenomeno della diffusione dei cinghiali nel territorio
ma, inoltre, mira alla valorizzazione, anche sotto il profilo
economico/commerciale, della carne di cinghiale;
- tale realizzanda filiera è attesa da tempo non solo per arginare
il dannoso fenomeno della diffusione dei cinghiali ma anche dagli operatori
economici del settore e ciò perché si potrebbe mettere a profitto la risorsa
costituita dalla carne di cinghiale;
- vi è,
pertanto, la necessità di avviare un nuovo modello di gestione della specie che
sia finalizzato alla valorizzazione della risorsa c.d. rinnovabile,
rappresentata dalla carne di cinghiale cacciata ed abbattuta, nonché l'esigenza
di attivare, seppur in via sperimentale, una vera filiera di cinghiale nella
Regione Calabria mediante la candidatura di progetti pilota, per impostare
un'efficace strategia che renda anche economicamente sostenibile la
valorizzazione della carne del cinghiale calabro come occasione di sviluppo
dell'economia locale. Tutto ciò premesso, si
impegna la
Giunta regionale
ed il
Presidente della Regione Calabria ad adottare ogni iniziativa ed atto diretti
alla redazione ed elaborazione da parte degli uffici regionali competenti di
uno schema di avviso pubblico (che sarà approvato dalla Giunta Regionale) per
la presentazione di “Progetti pilota per la realizzazione di una filiera di
carni di cinghiale calabro” sulla falsariga di quello adottato dalla Regione
Basilicata con deliberazione di GR N. 653/2020 che si allega unitamente
all'avviso e allo schema di domanda.
(60;
08/02/2021) Pitaro Francesco
Il Consiglio
regionale, premesso che:
-dai dati ISTAT nel 2016 emerge che tra le patologie più diffuse e
principalmente responsabili della mortalità in Italia un’elevata percentuale è
rappresentata dalle malattie cardiovascolari (30.9%). In particolare la
Sindrome Coronarica Acuta (SCA) è attualmente gravata da un’elevata incidenza,
prevalenza e mortalità;
-per l’infarto miocardico NSTEMI, ancora oggi, sono poche le regioni che
hanno adottato un percorso di cura in una logica di rete. Di conseguenza, i
dati relativi all’infarto miocardico NSTEMI dimostrano come l’aderenza alla
terapia raccomandata dalle linee guida sia piuttosto bassa, specialmente nelle
strutture non dotate di un laboratorio di emodinamica;
-i dati dimostrano che nei centri periferici, nel 64% dei casi,
l’esecuzione di un’indagine coronarografica e di una
rivascolarizzazione miocardica percutanea mediante angioplastica coronarica
(PCI), viene eseguito più tardi di quanto raccomandato;
-i dati relativi all’intera popolazione della Calabria, sono abbastanza
elevati (circa 3.000 PCI/anno pari a circa 8,2 PCI al giorno) ed il fabbisogno
complessivo di interventi riperfusivi da effettuare a
livello regionale cresce se si aggiungono le angioplastiche effettuate in
pazienti con malattia ischemica cronica (5.000 PCI/anno paria circa 13,5-14PCI
al giorno - 2.500 angioplastiche/milione di abitanti/anno);
-in Calabria, per far fronte alle circa 5000 PCI stimate in un anno,
sarebbero giustificati dai 4 ai 7 laboratori;
- nella zona dell’ALTO TIRRENO COSENTINO, la possibilità di poter
effettuare un’angioplastica coronarica primaria sicuramente riduce i tempi precoronarici (entro 90 minuti dal primo contatto medico), trasferendo
direttamente il paziente in una struttura idonea con emodinamica cardiologica,
evitando inutili trasferimenti, da strutture ad altre, a vantaggio sulla
sopravvivenza, prognosi e tempi di ospedalizzazione;
- si rende necessario garantire l’accessibilità alle strutture in tempi
idonei con copertura di tutto il territorio per gli interventi in emergenza ed
utilizzare le risorse in modo appropriato, efficiente e rispettoso di elevati
standard qualitativi;
-l’U.O.C di Cardiologia ed UTIC di Paola è l’unica del SSN operante per
una vasta zona che va da Praia a Mare a Campora S. Giovanni, per un bacino
d’utenza di 136.561 abitanti, superiore a qualsiasi altro distretto sanitario
dell’ASP di Cosenza;
-l’attività di emodinamica, atteso l’elevato numero di pazienti che
accedono all’UTIC, circa 600, si rende particolarmente necessaria e la sola
struttura di Cosenza è lontana per territori come Praia a Mare ed insufficiente
a gestire questa richiesta;
-comunque, la Calabria affronta pagamenti netti, rispetto al resto
d’Italia, per più di 300 milioni l’anno: in media ciascuno dei suoi abitanti,
bambini inclusi, manda al Nord 150 euro all’anno delle proprie tasse o risorse
locali e che, pertanto, si rende necessaria anche una razionalizzazione delle
spese;
-oltretutto, a supporto di quanto sopra detto, il sottoscritto ha
formulato apposita richiesta indirizzata all’ASP di Cosenza al fine di
comprendere il numero di accessi presso il Pronto soccorso dell’Ospedale di
Paola negli ultimi 5 anni ed il numero dei trasferimenti dei pazienti presso
altri Ospedali;
-dai dati ufficiali resi disponibili a seguito della suddetta richiesta,
sono stati resi noti i casi con diagnosi in uscita riferiti a patologie
cardiache;
-per l’effetto si evidenzia che i trasferimenti dal pronto soccorso di
Paola verso altri Ospedali per patologie cardio circolatorie nel periodo
compreso fra il 2015 ed il 2020, sono stati complessivamente n. 235, di cui ben
n. 134 sono stati i trasferimenti presso una struttura privata (C.D.C.
TRICARICO IST. NINETTA ROSANO TIRRENIA HOSPITAL) ed anche molti trasferimenti
fuori provincia;
tutto ciò
premesso e rilevato,
impegna la
Giunta regionale
ed il
Presidente della Regione Calabria affinché vengano adottate tutte le misure urgenti
e necessarie al fine di realizzare un Laboratorio di Emodinamica per la
cardiologia UTIC presso il presidio ospedaliero di Paola-Cetraro per eseguire
dette procedure invasive. In tal senso, la presenza di più professionisti
assicurerebbe una maggiore appropriatezza del sistema sanitario ed ancora più
importante è la circostanza che le cure vengano garantite nelle strutture
sanitarie pubbliche.
(61;
08/02/2021) Di Natale
Il Consiglio
regionale, premesso che:
- l’ANAS Spa
esercita attività di intervento, di realizzazione e manutenzione solamente per
una parte di chilometri delle infrastrutture stradali del territorio regionale;
CONSTATATO che
- le strade ANAS presentano una condizione ottimale del loro stato di
percorribilità e per quel che riguarda anche la segnaletica, garantendo un
grado decisamente più elevato di sicurezza a favore dei cittadini calabresi,
fermo restando che la maggior parte delle strade sulle quali si registra un
volume di traffico decisamente superiore rispetto ad altre in gestione
all’ANAS, rimangono di competenza provinciale;
CONSIDERATO
che - ormai da troppi anni, nonostante varie e pressanti interpellanze agli
uffici di competenza per la viabilità della Città Metropolitana di Reggio
Calabria, da parte dei Sindaci di molti Comuni e da altre figure istituzionali
del territorio, nonché da Associazioni varie o semplici cittadini, si continua
a registrare un notevole disagio ormai divenuto insostenibile da parte delle
popolazioni dei vari territori a seguito dell’aggravamento della situazione
della viabilità, in particolar modo nella Piana di Gioia Tauro;
APPRESO che -
tanto in passato quanto nel presente, molti, troppi progetti finalizzati alla
semplice manutenzione, al ripristino e/o all’ampliamento delle infrastrutture
stradali, sono stati rallentati o addirittura bloccati da lungaggini
burocratiche o dalla mancanza di fondi adeguati, penalizzando pesantemente la
viabilità provinciale con una ricaduta negativa ai danni dello sviluppo
socioculturale, economico e produttivo per gran parte degli imprenditori e
delle loro aziende;
CONSTATATO che
- in modo particolare, molte delle strade gestite dalla Città Metropolitana di
Reggio Calabria, versano attualmente in una condizione di grave insicurezza e
impercorribilità per la presenza di buche, mancanza di asfalto, rami di alberi
e/o accumuli di terreno, pietre e massi da frane causate da un diffuso dissesto
idrogeologico del territorio;
- la carenza
di segnaletica stradale, in alcuni casi completamente mancante e/o in altri
casi da rinnovare completamente;
- molti tratti
stradali risultano dichiarati ufficialmente chiusi al traffico ormai da anni,
fra i vari, il tratto stradale provinciale Melicucco-Gioia Tauro che costeggia
il fiume Budello che costeggia il fiume Budello, di notevole importanza per il
collegamento diretto dei Comuni dell’area interna della Piana di Gioia Tauro
con l’Area portuale,
impegna la
Giunta regionale
a porre in
essere un confronto con gli organi competenti della Città Metropolitana di
Reggio Calabria per discutere sulle difficoltà che i cittadini ed il territorio
stanno affrontando vista la situazione emergenziale sopra descritta che ha
conseguenzialmente leso il diritto di poter usufruire anche degli altri
interconnessi indispensabili servizi pubblici (Sanità, Istruzione, Assistenza
sociale, Lavoro, ecc.). Nello specifico si chiede di verificare la fattibilità
di affidare la cessione all’Ente ANAS, al solo fine di assicurare e migliorare
gli interventi di viabilità, di altri tratti stradali che attualmente sono di competenza
della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Inoltre si chiede nella stessa
sede di intervenire per il completamento della Pedemontana necessario per il
collegamento veloce dei Comuni delle pre-Serre
(Candidoni, San Pietro di Caridà, Laureana di Borrello e Galatro-Giffone) al
Comune di Delianuova (attualmente isolato per la mancata realizzazione
dell’ultimo tratto Lubrichi –Delianuova), nonché assicurare il collegamento dei
Comuni delle pre-Serre con l’autostrada del
Mediterraneo. Infine, mediante le risorse del Recovery
Fund, si chiede di voler impegnare somme utili per la riapertura integrale
delle linee Taurensi Gioia Tauro-Sinopoli e Gioia
Tauro-Cinquefrondi, prevedendo l’ulteriore collegamento dei Comuni di Anoia,
Maropati, Giffone, Galatro, Laureana di Borrello, Rosarno con l’Area portuale
di Gioia Tauro.
(62;
09/02/2021) Anastasi
Il Consiglio
regionale, premesso che:
- già con
mozione n. 58 del 08/01/2021 si impegnava la Giunta regionale affinché
venissero attivate tutte le procedure per l'apertura delle strutture
ospedaliere della Provincia di Cosenza;
- le ragioni
di tale richiesta erano dettate dalla circostanza che i presidi ospedalieri di
Trebisacce, Cariati, Lungro, San Marco Argentano, Praia a Mare San Giovanni in
Fiore, Acri, Rogliano e Mormanno risultavano essere già pronti logisticamente
ed in grado di accogliere pazienti;
- si
evidenziava, inoltre, che gli stessi Ospedali avrebbero potuto offrire la
disponibilità di reparti di ausilio ai presidi ospedalieri saturi o che
presentavano incompatibilità per la presenza di Poli Covid;
- con DCA n.
31 del 18 febbraio 2021 a firma del Commissario ad Acta, prefetto ....... , avente ad oggetto le "Linee Guida regionali
per l'adozione degli atti aziendali, ai sensi dell'art. 2, comma 4, D.L. 150/2020
convertito nella legge 181/2021. Integrazione e aggiornamento DCA n. 130 del 16
novembre 2015 e s.m.i.", non si fornisce alcun
indirizzo in merito alla riorganizzazione delle strutture sopracitate;
tutto ciò
premesso e ritenuto
impegna la
Giunta regionale
e il
Presidente della Giunta regionale affinché vengano attuati tutti gli atti
necessari e propedeutici per l'apertura delle strutture ospedaliere, fornendo
un indirizzo chiaro e preciso sulla destinazione di reparti completamente
allestiti e che potrebbero essere di ausilio in questo momento di grave
emergenza.
(63;
23/02/2021) Di Natale
Il Consiglio
regionale, premesso che:
- VISTO: - la
firma, il 10 novembre 2020, della Dichiarazione del Presidente della Repubblica
dell'Azerbaigian, del Primo Ministro della Repubblica d'Armenia e del
Presidente della Federazione Russa sulla cessazione delle ostilità;
- la nota del
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’11
novembre u.s. in cui si è accolta con sollievo la firma di questa Dichiarazione
tripartita e si è auspicato il pieno rispetto degli impegni delle parti,
sanciti in questa Dichiarazione;
- la
“Risoluzione sulla situazione nella regione del Nagorno-Karabakh” approvata
all’unanimità dei voti il 18 novembre u.s. dalla III Commissione (Affari esteri
e comunitari) della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana, in cui si
impegna il Governo a sollecitare tutte le parti a rispettare il cessate il
fuoco e ad attuare gli impegni convenuti con detta Dichiarazione tripartita;
- la firma il
20 febbraio 2020, durante la visita di stato del Presidente della Repubblica
dell’Azerbaigian in Italia, della Dichiarazione Congiunta sul Rafforzamento del
Partenariato Strategico Multidimensionale tra la Repubblica dell’Azerbaigian e
la Repubblica Italiana, il più importante documento mai stipulato tra i due
Paesi, che copre tutti i settori: politico, economico, culturale, umanitario ed
identifica le future direzioni per la partnership strategica;
- la firma,
l’11 gennaio 2021, della Dichiarazione del Presidente della Repubblica
dell'Azerbaigian, del Primo Ministro della Repubblica d'Armenia e del
Presidente della Federazione Russa sull’attuazione del paragrafo 9 della
Dichiarazione del 10 novembre 2020 in termini di sblocco di tutti i
collegamenti economici e di trasporto nella regione;
CONSIDERATO -
il Nagorno-Karabakh, territorio riconosciuto a livello internazionale come
parte dell’Azerbaigian e storicamente abitato da azerbaigiani e da armeni, agli
inizi degli anni ‘90 fu occupato militarmente da parte dell’Armenia, insieme a
sette distretti adiacenti dell’Azerbaigian, abitati totalmente da azerbaigiani;
sia dal
Nagorno Karabakh che dai distretti adiacenti furono espulsi tutti gli
azerbaigiani residenti;
- le
risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazione Unite (822, 853, 874 e 884
del 1993) e dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (62/243 del 2008), le
decisioni di altre organizzazioni internazionali hanno riconosciuto il
Nagorno-Karabakh come parte della Repubblica dell'Azerbaigian, hanno confermato
la sovranità, l’integrità territoriale e l’inviolabilità dei confini
riconosciuti internazionalmente dell’Azerbaigian e hanno richiesto l’immediato
ritiro di tutte le truppe di occupazione dai territori dell’Azerbaigian e il
ritorno di tutti i rifugiati e profughi azerbaigiani nelle proprie terre;
- sin dal 1994
si sono susseguiti episodi di conflitto armato, fin quando il 27 settembre 2020
sono riprese le ostilità tra Armenia e Azerbaigian che, nonostante tre tregue
umanitarie, hanno causato la morte di migliaia di persone, nonché ingenti danni
a infrastrutture, abitazioni e monumenti di valore storico;
- la
Dichiarazione del Presidente della Repubblica dell'Azerbaigian, del Primo
Ministro della Repubblica d'Armenia e del Presidente della Federazione Russa
firmata il 10 novembre 2020 prevede l’immediato cessate il fuoco, la
restituzione all’Azerbaigian di territori occupati dall’Armenia e il
dispiegamento lungo la nuova linea di contatto di una forza di interposizione
russa;
- la
Dichiarazione del Presidente della Repubblica dell'Azerbaigian, del Primo
Ministro della Repubblica d'Armenia e del Presidente della Federazione Russa
firmata l’11 gennaio 2021 prevede la creazione di un Gruppo di lavoro tripartito
che sottoporrà all’approvazione del massimo livello delle Parti un elenco e un
programma per l’attuazione delle misure che comportano il ripristino e la
costruzione di nuove infrastrutture di trasporto, ponendo come priorità le
comunicazioni ferroviarie e stradali, necessarie per organizzare, eseguire e
garantire la sicurezza del trasporto internazionale, effettuato attraverso la
Repubblica dell’Azerbaigian e la Repubblica d’Armenia, nonché i trasporti
effettuati dalla Repubblica dell’Azerbaigian e dalla Repubblica d’Armenia, che
richiedono l’attraversamento dei territori della Repubblica dell’Azerbaigian e
della Repubblica d’Armenia. - la Dichiarazione Congiunta sul Rafforzamento del
Partenariato Strategico Multidimensionale tra la Repubblica dell’Azerbaigian e
la Repubblica Italiana del febbraio scorso, con cui si sottolinea che le parti
sostengono una risoluzione pacifica del conflitto del Nagorno Karabakh tra
l’Armenia e l’Azerbaigian, sulla base dei principi fondamentali dell’Atto
Finale di Helsinki, in particolare la sovranità, l’integrità territoriale e
l’inviolabilità dei confini nazionali, come sancito nei pertinenti documenti e
decisioni dell’ONU e dell’OSCE;
- la
Dichiarazione Congiunta sul Rafforzamento del Partenariato Strategico
Multidimensionale tra la Repubblica dell’Azerbaigian e la Repubblica Italiana
rivela inoltre l'importanza di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa,
riconoscendo che l'Unione Europea rappresenta il principale mercato di
importazione ed esportazione per l'Azerbaigian e che l'Italia è il primo
partner commerciale dell'Azerbaigian, nonché la rilevanza del rafforzare la
cooperazione tra le parti in aree strategiche come difesa, energia, trasporti,
logistica e altro, del rafforzamento della cooperazione e il sostegno reciproco
nell’ambito di organizzazioni internazionali;
- il fatto che
l’Azerbaigian ha sempre dato tangibile prova dei suoi rapporti di lealtà e
trasparenza nei confronti dell’Italia e ha tutte le credenziali per
rappresentare un partner di assoluto rilievo nelle politiche internazionali
italiane;
- il fatto che
l’Azerbaigian e l’Italia hanno instaurato crescenti relazioni economiche e
commerciali in cui sono impegnate numerose imprese e numerosi concittadini
italiani e che il commercio bilaterale tra i due paesi rappresenta il 92% del
commercio complessivo dell'Italia con la regione del Caucaso meridionale, e che
questo Stato è il principale fornitore di petrolio per l’Italia e, con
l’entrata nella fase operativa del Corridoio meridionale del gas, di cui Tap fa parte, ha iniziato a consegnare gas naturale
azerbaigiano al mercato europeo, migliorando la sicurezza energetica e la
diversificazione degli approvvigionamenti energetici d’Italia;
- il fatto che
l’Azerbaigian e l’Italia godono di eccellenti rapporti nei settori culturale,
accademico, scientifico e tecnologico, così come nel settore di tutela del
patrimonio storico, culturale e spirituale, in particolare attraverso i vari
progetti appoggiati dall’Azerbaigian in Italia;
- l’appoggio
che l’Azerbaigian ha dato a varie istituzioni chiave d’Italia durante la
pandemia Covid-19;
- la
conclusione del conflitto tra Azerbaigian e Armenia e l'avvio del processo di
normalizzazione della situazione, che restituisce finalmente all'Azerbaigian i
suoi territori e ne consentirà un'ulteriore fase di crescita e sviluppo
attraverso anche il rilancio di un piano strategico per la ricostruzione di
tali territori, potrà creare nuove importanti opportunità economiche e
commerciali per le imprese italiane.
Impegna la
Giunta regionale
- esprimere il
rispetto per la sovranità, l'integrità territoriale e l’inviolabilità dei
confini riconosciuti internazionalmente della Repubblica dell’Azerbaigian;
- esprimere
solidarietà e vicinanza a tutte le vittime del conflitto;
- esprimere
solidarietà e vicinanza a tutti i rifugiati e sfollati costretti a fuggire a
causa del conflitto e chiedere di rispettare il loro diritto di tornare alle
proprie terre;
- condannare
fermamente le violenze ed i crimini di guerra subiti dalla popolazione civile
con particolare riguardo alle donne ed ai bambini, in palese violazione delle
leggi internazionali secondo le quali, sono vietati attacchi intenzionali alla
popolazione o attacchi indiscriminati che arrechino danni gravi a civili e a
strutture civili come l’uso di bombe a grappolo, utilizzato in tali aree;
- esprimere la
posizione del Consiglio Regionale della Calabria al Governo italiano, ribadendo
anche che il Consiglio sostiene una risoluzione pacifica del conflitto del
Nagorno Karabakh tra l’Armenia e l’Azerbaigian, sulla base dei principi di
diritto internazionale, in particolare la sovranità, l’integrità territoriale e
l’inviolabilità dei confini nazionali, come sancito nei pertinenti documenti e
risoluzioni dell’ONU e dell’OSCE e in coerenza con l’Unione Europea e il
Governo italiano;
- esprimere la
posizione del Consiglio Regionale al Governo italiano, auspicando il
mantenimento della garanzia di libertà religiosa, necessaria in un Paese civile
e democratico, su questi territori dove storicamente convivono una pluralità di
religioni;
- chiedere
alle Autorità Nazionali italiane di richiedere che le parti in conflitto
attuino puntualmente gli impegni assunti nelle Dichiarazioni firmate il 10
novembre 2020 e l’11 gennaio 2021;
- chiedere
alle Autorità Nazionali italiane di mettere in campo un impegno concreto,
finalizzato al rafforzamento del partenariato strategico multidimensionale con
l’Azerbaigian, che entra in una nuova fase di crescita e sviluppo per il
ripristino dei suoi territori e pianificare ulteriori iniziative sinergiche con
un alleato di primo piano per l’Italia.
(64;
24/02/2021) Pitaro Vito
Il Consiglio
regionale, premesso che:
- con la
circolare nr. 6 dell'11/12/2020, il Ministero delle Infrastrutture ha stabilito
l'adeguamento dei canoni demaniali marittimi agli indici Istat. Rispetto al
2020, per l'anno 2021 detti canoni subiranno un ribasso del -1,85%. Tuttavia,
la più importante novità riguarda l'ammontare dei canoni minimi. La stessa
circolare precisa che la misura minima dei canoni per le concessioni demaniali
marittime, sino allo scorso anno ammontante ad Euro 362,90, dal 2021 aumenterà
ad Euro 2.500,00 in ossequio alla L. 126/2020. Ciò vuol dire che coloro i
quali, fino al 2020, pagavano meno di 2.500,00 Euro l'anno, a far data del 1°
gennaio 2021 dovranno adeguarsi alla nuova indicata soglia minima. L'aumento
provoca non pochi problemi poiché incide paritariamente su qualsiasi
concessione, con evidenti effetti devastanti sulla economia di tutte quelle
micro licenze demaniali (ormeggi, gavitelli, cartelloni pubblicitari e altro)
che sino ad oggi hanno resistito pagando un importo annuale decisamente più
contenuto e proporzionato alla occupazione. L'aumento a 2.500 Euro della soglia
minima ricadrà quindi su tutte quelle realtà produttive di utili molto
limitati, oltre ad incidere sulle attività più strutturate obbligate a pagare
oneri rilevanti per tutte quelle concessioni accessorie di ridotte dimensioni
che sono pertinenzialmente collegate alle attività
principali. Appare essenziale, pertanto, insistere sulla richiesta di revisione
dei canoni minimi del demanio marittimo per evitare che il settore interessato
continui ad essere vessato, al di là delle conseguenze economiche
dell'emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Per quanto precede,
impegna la
Giunta regionale
a promuovere,
presso il Governo, la necessità di revisionare la misura minima del canone
annuo di cui al comma 4 DL nr. 140/2020, convertito dalla L. nr. 126/2020
(corrispettivo per l’utilizzazione di aree e pertinenze demaniali marittime,
con qualunque finalità).
(65;
03/03/2021) Crinò
È pervenuta
risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
Di Natale,
Anastasi. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- i Centri per
l'impiego (Cpi) sono strutture pubbliche coordinate
dalle Regioni che favoriscono sul territorio l'incontro tra domanda e offerta
di lavoro ed attuano iniziative ed interventi di politiche attive del lavoro;
- a partite
dal 1 luglio 2018 la Regione Calabria assume la competenza gestionale dei
servizi per l’impiego;
- le
competenze dei Centri per l’Impiego, dislocati in 15 sedi territoriali, sono
passate dalle amministrazioni provinciali alla Regione;
- che, è
connaturale al periodo di prorogatio il
"depotenziamento" delle ordinarie attribuzioni, dovendosi riconoscere
alle assemblee regionali in fase pre-elettorale solo la «eccezionale
possibilità di esercitare alcuni dei loro poteri per rispondere a speciali
contingenze;
- che, in
particolare, sebbene l'art. 18, comma 2, dello statuto della Regione Calabria
non preveda alcuna espressa limitazione, esso deve interpretarsi alla luce del
giudizio di legittimità in materia come «facoltizzante il solo esercizio delle
attribuzioni relative ad atti necessari ed urgenti, dovuti o costituzionalmente
indifferibili, e non già certo come espressiva di una generica proroga di tutti
i poteri degli organi regionali» (sentenza n. 68 del 2010);
- nonostante
ciò, pare che la Regione Calabria stia provvedendo a nominare le figure
responsabili dei Centri per l’Impiego senza tener conto di quanto sopra;
tutto ciò
premesso, s'interroga il Presidente della Giunta regionale
per sapere:
- se la
circostanza relativa alla paventata nomina dei responsabili dei centri per
l’impiego corrisponde al vero rammentando che provvedimenti di tale portata
siano incompatibili con il regime attuale di prorogatio
a cui l’Ente è sottoposto e che sono ammessi solo atti necessari urgenti dovuti
o costituzionalmente indifferibili.
(93; 22/12/2020)
Risposta:
Di Natale. Al
Presidente della Giunta regionale. Premesso che:
- il diritto
all’istruzione è uno dei diritti fondamentali dell’individuo, sancito dalla
nostra Carta Fondamentale;
- è dovere ed
obbligo delle Istituzioni porre in essere politiche atte a garantire
l’effettività del diritto allo studio;
- la Regione
Calabria al fine di adempiere al suddetto dovere ha provveduto a stanziare dei
fondi in favore dei vari comuni calabresi, - per l’anno 2020 al Comune di Paola
verranno trasferiti € 50.674,41 di cui 22.172,95 riferiti agli alunni
diversamente abili (All. A Decreto Dirigenziale n.
11196 del 2/11/2020 Regione Calabria Dipartimento Istruzione e Cultura Settore
01-Scuola e Istruzione – Funzioni Territoriali);
- il
suindicato importo deve coprire molteplici voci di spesa tra cui anche quelle
per il funzionamento dei convitti e dei semiconvitti;
- la somma stanziata
per il comune di Paola risulta assolutamente insufficiente a soddisfare le
diverse esigenze delle scuole di un comune che raccoglie gli studenti dei paesi
limitrofi e, soprattutto, in considerazione del fatto che tale fondo deve
coprire anche la spesa per convitti e semiconvitti;
- pertanto è
paradossale stanziare per il comune di Paola una cifra che addirittura è di
poco superiore a quella erogata in favore di altri comuni che non sono sedi di
convitti;
- la politica
regionale in tema di finanziamento di fondi in favore dei comuni calabresi sedi
di convitti è stata caratterizzata nel tempo da un taglio considerevole, tant’è
che si era partiti negli anni passati dal trasferimento di somme in base
all’effettiva rendicontazione delle spese sostenute dai convitti, fino a
prevedere quale criterio di assegnazione il numero degli alunni e l’indicatore Isee;
- negli ultimi
anni la situazione è andata sempre peggio, addirittura si è calcolato
l’ammontare del fondo “de quo” per il comune di Paola per l’anno precedente in
base al numero dei convittori e semiconvittori per l’anno scolastico in corso,
lasciando parte delle spese anticipate scoperte, essendo il numero degli
iscritti dell’anno in corso inferiore rispetto a quello dell’anno precedente;
- la situazione
economica del convitto di Paola è resa ancor più precaria dal fatto che le
spese per l’anno 2019 risultano prive di copertura finanziaria, in quanto a
fronte di una spesa pari ad € 31.408,17 non ha ancora ricevuto nulla, così come
per le spese rendicontate nel 2013 (esercizio finanziario 2014). Tutto ciò
premesso, si interroga Il Presidente f.f. e la Giunta Regionale
per sapere:
quali
politiche si ha intenzione di promuovere in tema di destinazione dei fondi per
il diritto allo studio in favore dei comuni calabresi sedi di convitti e di
semiconvitti.
(96;
01/02/2021)
Risposta:
IL CONSIGLIO
REGIONALE
VISTA la deliberazione
di Giunta regionale n. 66 del 23 febbraio 2021 “Bilancio di previsione
2021-2023 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA) - Trasmissione proposta al Consiglio regionale per gli atti di
competenza”;
PREMESSO CHE:
l’articolo 57,
comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio
e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i bilanci degli Enti,
delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 10 settembre
di ogni anno ai rispettivi dipartimenti della Giunta regionale competenti per
materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano
entro il successivo 20 settembre al dipartimento “Bilancio e Patrimonio” per la
definitiva istruttoria di propria competenza;
la Giunta
regionale entro il 15 ottobre trasmette i bilanci al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 novembre, a norma dell'articolo 54, comma
5, lettera b) dello Statuto;
con decreto
del Direttore Generale del Dipartimento delle Politiche Europee ed
Internazionali del MIPAAF n. 0007349 del 14 ottobre 2009, l’ARCEA è stata
riconosciuta Organismo Pagatore della Regione Calabria per i regimi di spesa
FEAGA e FEASR;
VISTI:
la legge
regionale 8 luglio 2002, n. 24, istitutiva dell’Agenzia Regione Calabria per le
Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);
l'articolo 28
della legge regionale 17 agosto 2005, n. 13, che approva l'istituzione
dell'Organismo Pagatore Regionale;
la legge
regionale n. 8/2002;
l'articolo 54,
comma 5, lettera b), della legge regionale 19 ottobre 2004, n.25 (Statuto della
Regione Calabria);
il decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 per come modificato e integrato dal
d.lgs.126/2014;
VISTO il
decreto n. 36 del 22 febbraio 2021 del Commissario Straordinario dell’ARCEA con
cui è stato approvato il bilancio di previsione 2021-2023 dell’Ente, allegato
alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;
TENUTO CONTO
CHE il Revisore Unico dell’Ente, con verbale n. 48 del 22 febbraio 2021,
allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale:
ha verificato
che il bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di Legge, dello
statuto dell’ente, del regolamento di contabilità, e delle norme del D.lgs.
n.118/2011;
ha rilevato la
coerenza interna, la congruità e l’attendibilità contabile delle previsioni di
bilancio. In particolare, con riferimento alle previsioni di parte corrente per
l’esercizio 2021, l’Organo di revisione ha osservato che “le previsioni di
entrata e di spesa corrente, pur complessivamente attendibili e congrue, devono
essere verificate e monitorate in itinere, soprattutto in riferimento alle
entrate di gestione, a quelle delle alienazioni di beni patrimoniali ed alle
spese che devono essere sempre affrontate nell’ottica di economicità e della prudenzialità”;
ha verificato
che gli stanziamenti di spesa iscritti nel bilancio di previsione tengono conto
del contenimento della spesa del personale previsto dall’articolo 1, comma 557,
della legge 296/2006 e consentono il rispetto dei vincoli imposti dalle norme
di finanza pubblica in merito al contenimento della spesa (principalmente
derivanti dal DL 78/2010);
ha rilevato
che nell’anno 2020 è stata accantonata, come quota del risultato di
amministrazione presunto al 31 dicembre 2020, la somma di 189.777,00 euro al
fine dell’applicazione della normativa in materia di spending
review
relativamente
alla riduzione dell’indennità da corrispondere al Direttore Generale di ARCEA;
ha preso atto
che si è proceduto alla decurtazione dello stanziamento dei compensi
corrisposti all’organo di vertice ai sensi dell’articolo 9 della legge
regionale 22/2010;
ha preso atto
che il dipartimento Agricoltura ha proceduto con apposita delibera al recupero
delle maggiori somme percepite dagli organi di vertice procedendo alla
valorizzazione in apposito capitolo di bilancio del conto in entrata “Eventuale
rimborso somme da recuperare in applicazione art. 9, L.R. 22/2010” per un
importo pari ad €207.744,28;
a conclusione,
ha espresso “parere favorevole dal punto di vista del rispetto degli equilibri
di bilancio, con le osservazioni sopra riportate, sulla proposta di bilancio di
previsione 2021- 2023 e sui documenti allegati”;
RILEVATO CHE
il dipartimento “Agricoltura e Risorse agroalimentari”, che esercita la
vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di propria
competenza (nota prot. SIAR n. 83588 del 22 febbraio
2021, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e
sostanziale) ha espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio di
previsione ARCEA per l’esercizio finanziario 2021 e al bilancio pluriennale
2021 - 2023, allegando altresì la nota del Comitato di Vigilanza dell’ARCEA, prot. SIAR n. 53999 dell’8
febbraio 2021;
CONSIDERATO CHE il dipartimento “Economia e
Finanze”, nell’istruttoria di propria competenza, allegata alla presente
deliberazione quale parte integrante e sostanziale:
ha preso atto
che la sussistenza degli equilibri di bilancio, per come definiti dal decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118, è garantita dalla previsione dell’entrata
derivante dal recupero delle somme per come quantificate nella proposta del
dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, che esercita la vigilanza
sulle attività, solo in parte accantonate dall’Ente al fondo crediti dubbia
esigibilità;
ha
raccomandato all’Ente:
- di effettuare un monitoraggio continuo degli equilibri di bilancio in
modo da intervenire con assoluta tempestività se dovessero verificarsi
situazioni di arretramento riguardo all’entrata effettiva, in termini di cassa,
dei recuperi preventivati sulla base di opportuni provvedimenti riguardo il
mancato rispetto della normativa in materia di contenimento delle spese;
- di verificare la congruità del fondo crediti dubbia esigibilità
costantemente durante la gestione dell’esercizio 2021, prevedendone l’immediato
e prudente aggiornamento ai fini del mantenimento degli equilibri di bilancio;
- di provvedere all’aggiornamento del fondo crediti di dubbia
esigibilità a seguito di eventuali variazioni apportate agli stanziamenti dei
capitoli di entrata, in termini di eventuali nuove risorse di dubbia e
difficile esazione;
a seguito della definitiva approvazione del rendiconto di gestione 2020,
di verificare la correttezza del Fondo Pluriennale Vincolato previsto nel
bilancio 2021-2023, provvedendo, se necessario, ad un eventuale aggiornamento
dello stesso;
ha evidenziato che le misure relative alla riduzione dei trasferimenti
proposte dal Dipartimento devono essere adottate dalla Giunta regionale con
apposita deliberazione in ottemperanza alle disposizioni di cui all’articolo 6
della legge regionale 27 dicembre 2016, n. 43;
prendendo atto del parere favorevole del Revisore Unico dei Conti e del
parere favorevole del dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari
sull’approvazione della proposta di bilancio di previsione 2021-2023
dell’ARCEA, ha ritenuto possibile “procedere, da parte della Giunta regionale,
alla trasmissione della proposta di bilancio di previsione 2021-2023
dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura(ARCEA), al fine
della successiva trasmissione della stessa al Consiglio regionale, ai sensi
dell’articolo 57, comma 3, della legge regionale 4 febbraio2002, n. 8”;
UDITO il
relatore, Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
di approvare,
ai sensi dell'articolo 57 della Legge regionale n. 8/2002, il bilancio di
previsione dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA) 2021-2023 e i documenti ad esso allegati richiamati in premessa, che
costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
IL CONSIGLIO
REGIONALE
VISTA la
delibera di Giunta regionale n. 14 del 28 gennaio 2021 “PO FEAMP 2014/2020.
Presa d'atto approvazione del piano finanziario”;
VISTI:
- il Reg. (UE)
n. 508/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 relativo al
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e che abroga i regolamenti
(CE) n.2328/2003, (CE) n. 861/2006, (CE) n.1198/2006 e (CE) n.791/2007 del
Consiglio e il regolamento (UE) n.1255/2011 del Parlamento europeo e del
Consiglio;
- il Programma
Operativo FEAMP 2014/2020, elaborato in conformità al disposto dell'art. 17 del
Regolamento (UE) n. 508/2014 e approvato dalla Commissione europea con
decisione di esecuzione C(2015) 8452 del 25 novembre
2015;
- il piano
finanziario del Programma Operativo articolato per le priorità previste
all'articolo 6 del Regolamento (UE) n.508/2014;
- la delibera
del Comitato interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) del 28
gennaio 2015 relativa alla definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico
nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014 - 2020 e
relativo monitoraggio;
- il DM 1034
del 19 gennaio 2016 recante la ripartizione delle risorse finanziarie del Fondo
europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP 2014 - 2020) rispettivamente
in favore dello Stato e delle Regioni, in funzione degli accordi intercorsi ed
approvati dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e
le Province Autonome della seduta del 17 dicembre2015;
- lo
stanziamento delle risorse di cui alla Conferenza permanente periI rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie
Autonome di Trento e Bolzano concernente "Accordo Multiregionale per
l'attuazione coordinata degli interventi cofinanziati dal Fondo Europeo per gli
affari marittimi e la pesca (FEAMP) nell'ambito del Programma Operativo FEAMP
2014/2020", repertorio n.102/CSR del 9 giugno 2016;
- la dotazione
finanziaria complessiva attribuita all'Organismo Intermedio Regione Calabria, a
valere sul P.O. FEAMP 2014-2020, pari a37.669.863,00 euro;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 505 del 16 dicembre 2016, con la quale è
stato approvato il Piano Finanziario del P.O. FEAMP 2014 - 2020, l'accordo
multiregionale e sono Stati recepiti gli strumenti di Programmazione e le
disposizioni attuative adottate dall'Autorità di Gestione;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 532 del 16 dicembre 2016 "Variazione
al bilancio di previsione, al documento tecnico di accompagnamento e al
Bilancio gestionale - Annualità 2016 - per l'iscrizione del Fondo Europeo per
gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP 2014/2020) 2014/2020";
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 132 del 7 aprile 2017 con la quale sono
stati recepiti gli strumenti di programmazione e le disposizioni attuative
adottate dall'Autorità di Gestione del P.O. FEAMP 2014/2020;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 120 del 10 giugno 2020 “PO FEAMP
2014/2020. Decisione C(2020)128 final
del 13 gennaio 2020 della Commissione Europea di approvazione del nuovo POFEAMP
2014/2020 (Programma2014IT14MFOP001 versione 5.0) e dell'allegato Piano
Finanziario per la regione Calabria", successivamente approvata dal
Consiglio regionale con deliberazione n.43 del 29 giugno 2020;
PRESO ATTO
CHE, con nota 9046059 del 7 agosto 2020, il MIPAAF, facendo seguito alla
Conferenza Stato Regioni del 6 agosto 2020, ha chiesto all'O.I. Regione
Calabria, di comunicare la proposta di modifica del proprio piano finanziario,
al fine di attivare la procedura di cui all'articolo 1, paragrafo 3 del Reg.
(UE) n. 1362/2014, che modifica l'articolo 22 del Reg. (UE) n. 508/2014, che
prevede la possibilità di utilizzare procedure e scadenze semplificate per
"e) modifiche dei programmi operativi riguardanti il sostegno di cui
all'articolo 33, paragrafo 1, lettera d), all'articolo 35, all'articolo 44,
paragrafo 4 bis, all'articolo 55, paragrafo 1, lettera b), agli articoli 57, 66
e 67, e all'articolo 69, paragrafo 3, compresa la riassegnazione delle relative
risorse finanziarie per far fronte alle conseguenze dell'epidemia di
COVID-19";
VISTA la
comunicazione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
dell’11 dicembre 2020, con la quale è stata trasmessa la nota Ares (2020)
7530301 del 11 dicembre 2020, inviata dalla Commissione europea, relativa alla
proposta di modifica del PO FEAMP 2014 - 2020 presentata in data 2 dicembre
2020;
PRESO ATTO CHE
la Commissione europea ha approvato il piano finanziario proposto (allegato A)
nel rispetto dell'articolo 1, paragrafi 4 e 5, del Regolamento di Esecuzione
(UE) n. 1362/2014 della Commissione del 18 dicembre 2014;
RILEVATO CHE
le modifiche relative al piano finanziario riportate nell’allegato A, che
costituisce parte integrante della presente deliberazione, hanno carattere
sostanziale, atteso che comportano una destinazione delle risorse per priorità
strategiche tutte interne al programma e differente rispetto alla versione
originaria;
VISTA la legge
regionale n. 30 del 2016 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione
Calabria alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche
dell’Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di
sviluppo e coesione), e in particolare l’articolo 15;
TENUTO CONTO
CHE il dirigente generale del dipartimento “Economia e Finanze”, con nota prot. SIAR n. 35499 del 28 gennaio 2021, ha espresso parere
favorevole di compatibilità finanziaria del provvedimento;
UDITO il
relatore, Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
di prendere
atto dell’approvazione della modifica del Piano Finanziario del PO FEAMP
2014-2020, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e
sostanziale della stessa.
IL CONSIGLIO
REGIONALE
VISTA la
deliberazione di Giunta regionale n. 73 del 25 febbraio 2021 “Piano di Azione e
Coesione (PAC) 2007/2013 - Approvazione rimodulazione delle schede intervento
“III.8 Osservatorio sul turismo a supporto delle azioni di promozione per
l'attrazione dei flussi turistici” e “III.16 Accogli
Calabria”. Scheda salvaguardia 13 “Interventi stradali ed aeroportuali”.
Approvazione rimodulazione del Piano Finanziario”;
VISTE:
- la
deliberazione di Giunta regionale n.234 del 27 giugno 2013, con la quale è
stato approvato il Programma Ordinario Convergenza finanziato con le risorse
rinvenienti dalla rimodulazione del piano finanziario dei POR Calabria FESR e
FSE 2007-2013 e la successiva deliberazione di Giunta regionale di rettifica
n.295 del 5 agosto 2013;
- la
deliberazione di Giunta regionale n.121 dell’8 aprile 2014, con la quale il
Programma è stato nuovamente denominato in Piano di Azione Coesione della
Calabria (nel seguito PAC 2007/2013);
- la deliberazione
di Giunta regionale n. 42 del 2 marzo 2015, come integrata e modificata dalla
deliberazione di Giunta regionale n. 511 del 3 dicembre 2015, con la quale è
stato costituito il Fondo Unico PAC a seguito della II° fase del processo di
revisione del POR Calabria FESR 2007-2013, approvata dalla Commissione Europea
con decisione C(2014) 8746 final
del 18 novembre 2014;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 503 del 1° dicembre 2015, con la quale è
stato rimodulato il piano finanziario del PAC 2007/2013 e sono state approvate
le schede descrittive degli interventi a seguito della rimodulazione
finanziaria;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 40 del 24 febbraio 2016, con la quale è
stato ulteriormente rimodulato il piano finanziario del PAC 2007/2013 ed è
stata data applicazione all’articolo 1, commi 122 e 123 della Legge 23 dicembre
2014, n. 190, nonché sono state approvate nuove schede descrittive a seguito
della rimodulazione finanziaria;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 467 del 29 ottobre 2018 “Piano di azione
coesione 2007/2013 – Rimodulazione piano finanziario”;
- la
deliberazione di Giunta regionale n.104 del 25 maggio 2020 “Piano di Azione
Coesione 2007/2013. Rimodulazione Piano finanziario e approvazione schede
intervento”;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 141 del 15 giugno 2020 “Piano di Azione e
Coesione 2007/2013. Modifica e sostituzione allegati DGR 104 del 25/05/2020”;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 216 del 28 luglio 2020 “Piano di Azione e
Coesione (PAC) 2007/2013. Approvazione del Piano Finanziario, del differimento
del termine per la conclusione degli interventi e delle schede nuove
operazioni” e la deliberazione di Giunta regionale n. 228 del 7 agosto 2020 di
rettifica della scheda intervento “Accogli Calabria” approvata con DGR n.
216/2020;
- la
deliberazione del Consiglio regionale n. 58 del 10 novembre 2020 di
approvazione della suddetta deliberazione di Giunta regionale n. 216/2020 e
della relativa rettifica di cui alla DGR n. 228/2020;
- la deliberazione
di Giunta regionale n. 225 del 7 agosto 2020 “Piano di Azione e Coesione (PAC)
2007/2013. Approvazione rimodulazione del Piano Finanziario – Approvazione
schede intervento” e la deliberazione di Giunta regionale n. 243 del 3
settembre 2020 di rettifica dell’Allegato 1 della DGR n.225/2020;
- la
deliberazione del Consiglio regionale n. 59 del 10 novembre 2020 di
approvazione della suddetta deliberazione di Giunta regionale n. 225/2020 e
della relativa rettifica di cui alla DGR n. 243/2020;
- la deliberazione
di Giunta regionale n. 273 del 28 settembre 2020 “Piano di Azione e Coesione
(PAC) 2007/2013. Approvazione rimodulazione schede intervento “StaInCalabria”,“InCalabria”, “II.13 Interventi stradali e aeroportuali”,
“III.6 Politiche attive del lavoro”. Approvazione rimodulazione del Piano
Finanziario” e la deliberazione di Giunta regionale n. 292 del 19 ottobre 2020
di rettifica dell’Allegato 4 alla DGR n. 273/2020;
- la
deliberazione del Consiglio regionale n. 60 del 10 novembre 2020 di
approvazione della suddetta deliberazione di Giunta regionale n. 273/2020 e
della relativa rettifica di cui alla DGR n. 292/2020;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 364 dell’11 novembre 2020 "Piano di
Azione e Coesione (PAC) 2007/2013 - Approvazione rimodulazione delle schede
intervento III.6 Politiche attive del lavoro e III.17 Ospitalità Calabria.
Approvazione rimodulazione del Piano finanziario”, approvata con deliberazione
del Consiglio regionale n. 85 del 28 novembre 2020;
- la
deliberazione di Giunta regionale n. 419 del 30 novembre 2020 "Piano di
Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Rimodulazione schede di intervento: “III.6
politiche attive del lavoro”, “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento
del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi”, “III.14 “InCalabria”, “III.15 “StaInCalabria”.
Approvazione proposta di rimodulazione del Piano Finanziario", approvata
con deliberazione del Consiglio regionale n.90 del 29 dicembre 2020;
CONSIDERATO
CHE:
- con la
richiamata deliberazione di Giunta regionale n. 503/2015 è stata approvata, tra
l’altro, la scheda Nuove Operazioni “III.8 Osservatorio sul turismo a supporto
delle azioni di promozione per l’attrazione dei flussi turistici”, per
l’importo complessivo pari a 1.300.000,00 euro;
- con la richiamata
deliberazione consiliare n. 58/2020 è stata approvata, tra l’altro, la
rimodulazione della scheda intervento “Accogli Calabria”;
TENUTO CONTO
CHE il Dirigente Generale del dipartimento regionale “Lavoro, Sviluppo
Economico, Attività Produttive e Turismo”, ha comunicato che:
- a seguito
della conclusione dell’operazione finanziata con la scheda Nuova Operazione
III.16 “Accogli Calabria”, residuano economie pari ad euro 1.733.543,00;
- al fine di
garantire la prosecuzione delle attività del progetto “Osservatorio per il
Turismo”, per il quale, da un’approfondita analisi sullo stato di
realizzazione, sono risultate insufficienti le risorse finanziarie
originariamente previste, considerate le attuali esigenze legate alla
necessaria prosecuzione del servizio nell’ambito di un settore strategico come
quello del Turismo, particolarmente colpito dalle conseguenze del Covid – 19, si rende necessario riformulare la scheda
Anticiclica III.8 “Osservatorio sul turismo a supporto delle azioni di
promozione per l’attrazione dei flussi turistici” con importo pari ad euro
1.475.000,00 e incrementare la dotazione finanziaria rispetto al Piano
finanziario vigente per euro 175.000,00, con contestuale riformulazione della
scheda “III.16 Accogli Calabria” per un importo pari ad euro 19.825.000,00 e
corrispondente riduzione della dotazione finanziaria rispetto al Piano
Finanziario vigente per euro 175.000,00;
CONSIDERATO
CHE con la richiamata deliberazione consiliare n. 60/2020 è stata approvata,
tra l’altro, la rimodulazione della scheda di salvaguardia II.13 “Interventi
stradali ed aeroportuali”;
TENUTO CONTO
CHE il Dirigente Generale del dipartimento regionale “Infrastrutture, Lavori
Pubblici, Mobilità” ha proposto la rimodulazione della scheda salvaguardia
II.13 “Interventi stradali ed aeroportuali”, a parità di dotazione finanziaria
originaria e modificata nella sola parte della distribuzione delle risorse sui
singoli interventi ivi ricompresi, a seguito di accertamento di economie su
alcuni di questi conclusi e collaudati;
PRESO ATTO CHE
il Piano Finanziario attualmente vigente del PAC 2007 – 2013 è stato approvato
con la sopra richiamata deliberazione del Consiglio regionale n. 90 del 29
dicembre 2020;
RITENUTO di
approvare i seguenti allegati, che formano parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione:
- Allegato 1,
che riporta la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.16 Accogli
Calabria” con dotazione finanziaria ridotta, rispetto al Piano Finanziario
vigente, ad euro 19.825.000,00;
- Allegato 2,
che riporta la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.8 Osservatorio
sul turismo a supporto delle azioni di promozione per l’attrazione dei flussi
turistici” con dotazione finanziaria incrementata, rispetto al Piano
Finanziario vigente, ad euro 1.475.000,00;
- Allegato 3,
relativo alla riformulazione della scheda salvaguardia II.13 “Interventi
stradali ed aeroportuali”, a parità di importo complessivo e modificata nella
sola parte della distribuzione finanziaria delle risorse sugli interventi ivi
ricompresi;
- Allegato 4,
che riporta la conseguente rimodulazione del Piano Finanziario del PAC
2007-2013, con ridistribuzione di importi nell’ambito del Pilastro “III.Nuove Operazioni”, mantenendo immutata la dotazione di
importo complessiva del Piano Finanziario e di ciascun Asse di programmazione;
VISTA la legge
regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della
Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche
dell'Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di
sviluppo e coesione), e in particolare l’articolo 15, comma 2;
UDITO il
relatore, Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
- di approvare
la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.16 Accogli Calabria” con
dotazione finanziaria ridotta, rispetto al Piano Finanziario vigente, ad euro
19.825.000,00, come riportato nell’Allegato 1, che forma parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione;
- di approvare
la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.8 Osservatorio sul turismo
a supporto delle azioni di promozione per l’attrazione dei flussi turistici”
con dotazione finanziaria incrementata, rispetto al Piano Finanziario vigente,
ad euro 1.475.000,00, come riportato nell’Allegato 2, che forma parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione;
- di approvare
la riformulazione della scheda salvaguardia II.13 “Interventi stradali ed
aeroportuali”, a parità di importo complessivo e modificata nella sola parte
della distribuzione finanziaria delle risorse sugli interventi ivi ricompresi,
come riportato nell’Allegato 3, che forma parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
- di approvare
la rimodulazione del Piano Finanziario del PAC 2007 - 2013, come riportato
nell’Allegato 4, che forma parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione, mantenendo immutata la dotazione di importo complessiva del
Piano Finanziario e di ciascun Asse di programmazione.
IL CONSIGLIO
REGIONALE DELLA CALABRIA
PREMESSO CHE:
- l'Agenzia
per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) è il principale soggetto erogatore di
contributi pubblici al sistema delle imprese agricole. Coordina l'attività
degli organismi pagatori regionali (OPR);
- per
ottemperare ai suoi compiti AGEA si avvale dei Centri di Assistenza Agricola
(CAA), presso i quali le imprese agricole devono necessariamente recarsi per
presentare le domande di ammissione ai contributi pubblici;
- i CAA, per
poter prestare la propria attività, devono obbligatoriamente sottoscrivere ogni
due anni una convenzione con l'AGEA al fine di regolarne i rapporti. Senza la
suddetta convenzione i CAA non possono svolgere i propri compiti;
CONSIDERATO
CHE:
- la
Convenzione per l'anno 2020 è stata presentata da AGEA ai CAA a fine gennaio di
quest'anno. Nella bozza della stessa si prevedeva che entro l'anno 2020 tutti
gli operatori dei CAA, così come coloro che accedono ai sistemi informativi di
AGEA, dovessero obbligatoriamente essere lavoratori dipendenti del CAA o delle
società con esso convenzionate;
- tale disposizione
avrebbe avuto come effetto la chiusura e la messa in liquidazione dei CAA dei
liberi professionisti, nonché l'interruzione dei rapporti lavorativi dei
professionisti che collaborano con i CAA, con gravi conseguenze economiche e
lavorative nell'intero settore;
- la reazione
dei liberi professionisti iscritti agli ordini professionali (dottori agronomi
e dottori forestali, periti agrari, agrotecnici) non ha permesso per il momento
ad AGEA di eliminare i liberi professionisti dal settore di lavoro dei CAA;
CONSIDERATO
ANCHE CHE:
- ha reso nota la nuova Convenzione per il
2020, nel frattempo diventata valevole anche per il 2021, che ripropone il
medesimo meccanismo di esclusione dei liberi professionisti iscritti agli
ordini professionali, già proposto nel gennaio di quest'anno. Tale meccanismo
differisce soltanto nelle tempistiche in quanto la fuoriuscita dei liberi
professionisti dovrà avvenire entro il 31 marzo 2021 per almeno la metà dei
soggetti e completarsi definitivamente entro il 30 settembre dello stesso anno;
TENUTO CONTO
CHE:
- l'articolo 7
del decreto ministeriale 27 marzo 2008 relativo alla "Riforma dei Centri
autorizzati di Assistenza Agricola" consente ai CAA di organizzare la
propria attività avvalendosi, alternativamente o congiuntamente, di dipendenti
o di collaboratori, mentre AGEA sta provando a disconoscere questa possibilità;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
a chiedere al Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali di intervenire al fine di scongiurare
l’esclusione dei liberi professionisti dai Centri di Assistenza Agricola,
chiedendo la modifica della Convenzione tra AGEA e i CAA.
IL CONSIGLIO
REGIONALE DELLA CALABRIA
SI PREMETTE:
Con la
circolare nr. 6 dell’11/12/2020, il Ministero delle Infrastrutture ha stabilito
l’adeguamento dei canoni demaniali marittimi agli indici Istat. Rispetto al 2020,
per l’anno 2021 detti canoni subiranno un ribasso del – 1,85%.
Tuttavia, la
più importante novità riguarda l’ammontare dei canoni minimi. La stessa
circolare precisa che la misura minima dei canoni per le concessioni demaniali
marittime, sino allo scorso anno ammontante ad Euro 362,90, dal 2021 aumenterà
ad Euro 2.500,00 in ossequio alla L. 126/2020.
Ciò vuol dire
che coloro i quali, fino al 2020, pagavano meno di 2.500,00 Euro l’anno, a far
data del 1° gennaio 2021 dovranno adeguarsi alla nuova indicata soglia minima.
L’aumento
provoca non pochi problemi poiché incide paritariamente su qualsiasi
concessione, con evidenti effetti devastanti sulla economia di tutte quelle
micro licenze demaniali (ormeggi, gavitelli, cartelloni pubblicitari e altro) che
sino ad oggi hanno resistito pagando un importo annuale decisamente più
contenuto e proporzionato alla occupazione.
L’aumento a
2.500,00 euro della soglia minima ricadrà quindi su tutte quelle realtà
produttive di utili molto limitati, oltre ad incidere sulle attività più
strutturate obbligate a pagare oneri rilevanti per tutte quelle concessioni
accessorie di ridotte dimensioni che sono pertinenzialmente
collegate alle attività principali.
Appare
essenziale, pertanto, insistere sulla richiesta di revisione dei canoni minimi
del demanio marittimo per evitare che il settore interessato continui ad essere
vessato, al di là delle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria causata
dal Covid-19.
Per quanto
precede,
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA IMPEGNA
LA GIUNTA REGIONALE DELLA CALABRIA
A promuovere,
presso il Governo, la necessità di revisionare la misura minima del canone
annuo di cui al comma 4 DL nr. 140/2020, convertito dalla L. nr. 126/2020
(corrispettivo per l’utilizzazione di aree e pertinenze demaniali marittime,
con qualunque finalità).
IL CONSIGLIO
REGIONALE DELLA CALABRIA
VISTO:
- la firma, il
10 novembre 2020, della Dichiarazione del Presidente della Repubblica
dell’Azerbaigian, del Primo Ministro della Repubblica d'Armenia e del
Presidente della Federazione Russa sulla cessazione delle ostilità;
- la nota del
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell'11
novembre u.s. in cui si è accolta con sollievo la firma di questa Dichiarazione
tripartita e si è auspicato il pieno rispetto degli impegni delle parti,
sanciti in questa Dichiarazione;
- la
"Risoluzione sulla situazione nella regione del Nagorno-Karabakh'"
approvata all’unanimità dei voti il 18 novembre u.s. dalla III Commissione
(Affari esteri e comunitari) della Camera dei Deputati della Repubblica
Italiana, in cui si impegna il Governo a sollecitare tutte le parti a
rispettare il cessate il fuoco e ad attuare gli impegni convenuti con detta
Dichiarazione tripartita;
- la firma il
20 febbraio 2020, durante la visita di stato del Presidente della Repubblica
dell'Azerbaigian in Italia, della Dichiarazione Congiunta sul Rafforzamento del
Partenariato Strategico Multidimensionale tra la Repubblica dell'Azerbaigian e
la Repubblica Italiana, il più importante documento mai stipulato tra i due Paesi,
che copre tutti i settori: politico, economico, culturale umanitario ed
identifica le future direzioni per la partnership strategica;
- la firma,
I'11 gennaio 2021, della Dichiarazione del Presidente della Repubblica
dell'Azerbaigian, del Primo Ministro della Repubblica d'Armenia e del
Presidente della federazione Russa sull’attuazione del paragrafo 9 della
Dichiarazione del 10 novembre 2020 in termini di sblocco di tutti i
collegamenti economici e di trasporto nella regione;
CONSIDERATO:
- Il Nagorno-Karabakh,
territorio riconosciuto a livello internazionale come parte dell’Azerbaigian e
storicamente abitato da azerbaigiani e da armeni, agli inizi degli
anni ‘90 fu
occupato militarmente da parte dell'Armenia, insieme a sette distretti
adiacenti all'Azerbaigian, abitati totalmente da azerbaigiani; sia dal Nagorno
Karabakh che dai distretti adiacenti furono espulsi tutti gli azerbaigiani
residenti;
- le
risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazione Unite (822, 853, 874 e 884
del 1993) e dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (62/243 del 2008), le
decisioni di altre organizzazioni internazionali hanno riconosciuto il
Nagorno-Karabakh come parte della Repubblica dell’Azerbaigian, hanno confermato
la sovranità, l'integrità territoriale e l’inviolabilità dei confini
riconosciti internazionalmente dell'Azerbaigian e hanno richiesto l'immediato
ritiro di tutte le truppe di occupazione dai territori dell'Azerbaigian e il
ritorno di tutti i rifugiati e profughi azerbaigiani nelle proprie terre;
- sin dal 1994
si sono susseguiti episodi di conflitto armato, fin quando il 27 settembre 2020
sono riprese le ostilità tra Armenia e Azerbaigian che, nonostante tre tregue
umanitarie, hanno causato la morte di migliaia di persone, nonché ingenti danni
a infrastrutture, abitazioni e monumenti dì valore storico;
- la
Dichiarazione del Presidente della Repubblica dell'Azerbaigian, del Primo
Ministro della Repubblica d'Armenia e del Presidente della Federazione Russa
firmata il 10 novembre 2020 prevede l’immediato cessate il fuoco, la
restituzione all'Azerbaigian di territori occupati dall'Armenia e il
dispiegamento lungo la nuova linea di contatto di una forza di interposizione
russa;
- la
Dichiarazione del Presidente della Repubblica dell'Azerbaigian, del Primo
Ministro della Repubblica d'Armenia e del Presidente della Federazione Russa
firmata l’11 gennaio 2021 prevede la creazione di un Gruppo di lavoro
tripartito che sottoporrà all'approvazione del massimo livello delle Parti un
elenco e un programma per l'attuazione delle misure che comportano il
ripristino e la costruzione di nuove infrastrutture di trasporto ponendo come
priorità le comunicazioni ferroviarie e stradali, necessarie per organizzare,
eseguire e garantire la sicurezza del trasporto internazionale, effettuato
attraverso la Repubblica dell'Azerbaigian e la Repubblica d'Armenia, nonché i
trasporti effettuati dalla Repubblica dell'Azerbaigian e dalla Repubblica
d'Armenia, che richiedono l'attraversamento dei territori della Repubblica
dell'Azerbaigian e della Repubblica d'Armenia;
- la
Dichiarazione Congiunta sul Rafforzamento del Partenariato Strategico
Multidimensionale tra la Repubblica dell'Azerbaigian e la Repubblica Italiana
del febbraio scorso, con cui si sottolinea che le parti sostengono una
risoluzione pacifica del conflitto del Nagorno Karabakh tra l'Armenia e
l'Azerbaigian, sulla base dei principi fondamentali dell'Atto Finale di
Helsinki, in particolare la sovranità, l'integrità territoriale e
l'inviolabilità dei confini nazionali, come sancito nei pertinenti documenti e
decisioni dell'ONU e dell'OSCE;
- la
Dichiarazione Congiunta sul Rafforzamento del Partenariato Strategico
Multidimensionale tra la Repubblica dell'Azerbaigian e la Repubblica Italiana
rivela inoltre l'importanza di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa,
riconoscendo che l’Unione Europea rappresenta il principale mercato di
importazione ed esportazione per l’Azerbaigian e che l'Itala è il primo partner
commerciale dell'Azerbaigian, nonché la rilevanza del rafforzare la
cooperazione tra le parti in aree strategiche come difesa, energia, trasporti,
logistica e altro, del rafforzamento della cooperazione e il sostegno reciproco
nell'ambito di organizzazioni internazionali;
- il fatto che
l'Azerbaigian ha sempre dato tangibile prova dei suoi rapporti, di lealtà e
trasparenza nei confronti dell'Italia e ha tutte le credenziali per
rappresentare un partner di assoluto rilievo nelle politiche internazionali
italiane;
- il fatto che
l'Azerbaigian e l'Italia hanno instaurato crescenti relazioni economiche e
commerciali in cui sono impegnate numerose imprese e numerosi concittadini
italiani e che il commercio bilaterale tra i due paesi rappresenta il 92% del
commercio complessivo dell’Italia con la regione del Caucaso meridionale, e che
questo Stato è il principale fornitore di petrolio per l'Italia e, con
l'entrata nella fase operativa del Corridoio meridionale del gas, di cui Tap fa parte, ha iniziato a consegnare gas naturale
azerbaigiano al mercato europeo, migliorando la sicurezza energetica e la
diversificazione degli approvvigionamenti energetici d'Italia;
- il fatto che
l'Azerbaigian e l'Italia godono di eccellenti rapporti nei settori culturale,
accademico, scientifico e tecnologico, cosi come nel settore di tutela del
patrimonio storico, culturale e spirituale, in particolare attraverso i vari
progetti appoggiati dall’Azerbaigian in Italia;
- l’appoggio
che l’'Azerbaigian ha dato a varie istituzioni chiave d'Italia durante la pandemia
Covid-19;
- la
conclusione del conflitto tra Azerbaigian e Armenia e l’avvio del processo di
normalizzazione della situazione, che restituisce finalmente all'Azerbaigian i
suoi territori e ne consentirà un'ulteriore fase di crescita e sviluppo attraverso
anche il rilancio di un piano strategico per la ricostruzione di tali
territori, potrà creare nuove, importanti opportunità economiche e commerciali
per le imprese italiane.
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE AD
- esprimere il rispetto per la sovranità,
l'integrità territoriale e l'inviolabilità dei confini riconosciuti
internazionalmente della Repubblica dell'Azerbaigian;
- esprimere
solidarietà e vicinanza a tutte le vittime del conflitto;
- esprimere
solidarietà e vicinanza a tutti i rifugiati e sfollati costretti a fuggire a
causa del conflitto e chiedere di rispettare il loro diritto di tornare alle
proprie terre;
- condannare
fermamente le violenze ed i crimini di guerra subiti dalla popolazione civile
con particolare riguardo alle donne ed ai bambini, in palese violazione delle
leggi internazionali secondo le quali, sono vietati attacchi intenzionali alla
popolazione o attacchi indiscriminati che arrechino danni gravi a civili e a
strutture civili come l’uso di bombe a grappolo, utilizzato in tali aree;
- esprimere la
posizione del Consiglio Regionale della Calabria al Governo italiano, ribadendo
anche che il Consiglio sostiene una risoluzione pacifica del conflitto del
Nagorno Karabakh tra l'Armenia e l'Azerbaigian, sulla base dei principi di diritto
internazionale, in particolare la sovranità, l'integrità territoriale e
l'inviolabilità dei confini nazionali, come sancito nei pertinenti documenti e
risoluzioni dell’ONU e dell’OSCE e in coerenza, con l'Unione Europea e il
Governo italiano;
- esprimere la
posizione del Consiglio Regionale al Governo italiano, auspicando il
mantenimento della garanzia di libertà religiosa, necessaria in un Paese civile
e democratico, su questi territori dove storicamente convivono una pluralità di
religioni;
- chiedere
alle Autorità Nazionali italiane di richiedere che le parti in conflitto
attuino puntualmente gli impegni assunti nelle Dichiarazioni firmate il 10
novembre 2020 e l’11 gennaio 2021;
- chiedere
alle Autorità Nazionali italiane di mettere in campo un impegno concreto,
finalizzato al rafforzamento del partenariato strategico multidimensionale con
l'Azerbaigian, che entra in una nuova fase di crescita e sviluppo per il
ripristino dei suoi territori e pianificare ulteriori iniziative sinergiche con
un alleato di primo piano per l'Italia.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO CHE:
- l'ARCEA, negli ultimi tempi, è stata oggetto di
una serie di accadimenti, prodromici all'approvazione del bilancio, che hanno
condotto alla sostituzione del Commissario straordinario;
- che, dalla lettura degli atti amministrativi
adottati, emerge che il Commissario straordinario uscente si è dichiarato
indisponibile alla prosecuzione dell'incarico ritenendo, a suo dire, non
percorribile, per le ragioni dedotte negli atti intercorsi, l'attività di
recupero, ai sensi della normativa in materia di spending
review, dei maggiori emolumenti, presuntivamente,
percepiti dagli organi di vertice che si sono succeduti tra il 2013 a tutto il
2020;
- che il nuovo Commissario straordinario,
individuato con D.G.R. n. 44/2021 del 18.2.2021 e nominato con successivo
D.P.G.R., ha approvato il Bilancio di Previsione dell'ente esercizio
finanziario 2021 e bilancio pluriennale 2021-2023, addizionando il documento
con le somme da recuperare;
- che, inoltre, non appare chiaro, dalla lettura
degli atti, se, in ragione della L.R. n. 24/2002, siccome modificata ed
interpretata dalla L.R. n. 20/2017, e della L.R. n. 22/2010, la disciplina
sulla spending review trovi
applicazione o meno all'ARCEA considerato che l'art. 12, comma 1-ter, della
citata L.R. n. 24/2002, oggetto di interpretazione autentica ad opera della
L.R. n. 20/2017, dispone che: "1 ter. L 'ARCEA svolge, in attuazione delle
funzioni di cui ai commi 1 e 1 bis, tutte le attività ispettive e di controllo
propedeutiche e successive all'erogazione degli aiuti comunitari, nazionali e
regionali. A tal fine, fermi restando i vincoli di equilibrio finanziario del
bilancio di funzionamento dell’Agenzia, non trovano applicazione eventuali
limiti alla destinazione della spesa";
- che lo statuto di ARCEA, all'articolo 10 comma 5,
inoltre, dispone: "Al Direttore spetta un'indennità equiparata agli
emolumenti corrisposti al Dirigente Generale della Regione Calabria";
- che, peraltro, con D.G.R. n. 66/2021 del
23.02.2021, la Giunta Regionale ha deliberato la riduzione dei trasferimenti in
favore di ARCEA in misura pari alle
somme da recuperare - limitate, comunque, ai soli
due predecessori dell'attuale Commissario - dopo l'adozione della D.G.R. n.
64/2021 del 23.02.2021 di trasmissione del bilancio predisposto dal nuovo
Commissario in data 22.2.2021;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
- a
verificare la corretta applicazione della disciplina in materia di spending review in relazione
all'ARCEA alla luce della disciplina nazionale e regionale vigente;
- a verificare, inoltre, che gli atti adottati dal
Commissario straordinario dell'ARCEA siano coerenti con la disciplina nazionale
e regionale in materia di contenimento della spesa.