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XI^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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N. 14

 

SEDUTA Di MARTEDI’ 29 DICEMBRE 2020

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIOVANNI ARRUZZOLO

 

Presidenza del presidente Giovanni Arruzzolo

La seduta inizia alle 17,35

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

MANCUSO Filippo, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Comunico che il Tribunale di Catanzaro, seconda sezione penale, con dispositivo del 15-16 dicembre 2020, ha annullato l'ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari del signor Domenico Tallini.

Data lettura delle precedenti comunicazioni invito il consigliere Tallini a prendere posto in aula.

(Il consigliere Tallini prende posto nei banchi riservati ai consiglieri)

Sulle comunicazioni

PRESIDENTE

Il consigliere Tallini ha chiesto di intervenire. Ne ha facoltà.

TALLINI Domenico

Signor presidente, colleghi consiglieri, ho chiesto di intervenire, doverosamente, nei confronti di questa Assemblea. Ho degli impegni assunti da rispettare e, quindi, capite che per me non è facile prendere la parola in quest'Aula, anche se superiamo l'emozione, la commozione e, quindi, tutto quello che di sentimentale può sopraggiungere dopo le tristi vicende che mi hanno riguardato, che hanno lasciato un segno profondo, con effetti devastanti nel fisico e nella psiche, avendo toccato non solo la mia persona e la mia dignità ma anche gli affetti più cari.

Una vicenda surreale, un brutto incubo, una sorta di film dell'orrore che non auguro a nessuno di vivere. Ma nemmeno la drammaticità e l'assurdità di questi eventi hanno piegato la mia ferma volontà di difendermi da accuse infamanti e, al contempo, senza fondamento.

La difesa della mia onorabilità è oggi la mia principale ragione di vita a cui dedico e dedicherò ogni istante e ogni energia. Lo devo a me stesso, lo devo alla mia famiglia, lo devo alle migliaia di persone che negli anni mi hanno onorato del loro voto e della loro fiducia, lo devo anche a voi, cari colleghi, che mi avete concesso l'alto onore di presiedere questa Assemblea.

Posso gridarlo forte, colleghi consiglieri: non ho tradito mai la vostra fiducia!

Io sono lontano anni luce dagli ambienti criminali; io disprezzo la ‘ndrangheta, che considero – e l'ho detto in tutte le occasioni - la principale causa di arretratezza della nostra terra.

Voglio subito dire che non sono animato da nessuno spirito di rivalsa, non serbo alcun rancore nei confronti di chi ha emesso e chiesto per me l’infamante provvedimento della misura restrittiva dei domiciliari sulla base di accuse inconsistenti, discutibili, superficiali e di conclusione investigative campate sul nulla. Però nel contesto - e lo dico con la consapevolezza di una realtà, come quello della Calabria, che nessuno può negare - guai a delegittimare l'operato della magistratura, nemmeno quando si resta baluardi e quando si resta vittime come nel caso mio. La magistratura rimane un baluardo nella lotta alle mafie e alla illegalità. Non è certamente questo il mio intento.

Proprio per questo motivo ho parlato di abbaglio, di errori, di errata interpretazione, di mancati approfondimenti, facendo salvo la buona fede di una Procura ed escludendo così ogni ipotesi di inchiesta ad orologeria o di agguato politico.

Mi sono sempre rifiutato di credere che questa inchiesta sia stata portata avanti alla vigilia delle elezioni regionali con lo scopo di eliminare un punto di forza di una coalizione o di una parte politica.

Ho avuto così tanto fiducia nella magistratura da ricorrere con i miei difensori, non solo di mettermi a disposizione dei giudici immediatamente e rispondere a tutte le loro domande e a tutte le loro richieste; con i miei difensori mi sono messo a disposizione al giudizio del Tribunale del riesame che non mi ha soltanto restituito la libertà, ma ha addirittura annullato in toto l'ordinanza della misura cautelare.

Ora attendo, con serenità e fiducia, le motivazioni del giudice terzo che, evidentemente, ha ritenuto insufficienti, se non inesistenti, gli elementi che hanno indotto la Procura ad un provvedimento tanto duro, quanto umiliante.

Tutto ciò non mi basta! Non avrò un attimo di pace finché non avrò dimostrato la mia assoluta estraneità ai fatti criminali ai quali sono stato ingiustamente accostato e fino a quando non mi sarà restituita totalmente la mia onorabilità.

Posso gridarlo forte in quest'Aula: non ho mai avuto un contatto nemmeno indiretto con ambienti della criminalità, da cui sono sempre stato lontano e distante anni luce in tanti anni di attività politica e amministrativa!

Non voglio annoiarvi per dirvi tutto quello che è stato un po' il riordinare le mie idee in merito alla mia difesa. Quello che più clamoroso ho potuto constatare è che avrei stretto, sia pure indirettamente, con ambienti criminali del crotonese, nel 2013, un patto dove il collegio elettorale di allora non mi consentiva di prendere nemmeno consensi, perché la legge elettorale di riforma dei collegi è la famosa legge numero 8 del giugno 2014 oppure avrei dovuto avere la sfera di cristallo per prevedere, con un anno e mezzo di anticipo, tutto, non solo la fine della Legislatura Scopelliti e, quindi, le sue dimissioni, ma anche la riforma elettorale e i nuovi collegi elettorali.

Quindi io avrei chiesto, in quel momento, voti in un collegio dove non mi potevano votare. Un'autentica assurdità!

Ho anche dimostrato con i numeri e i documenti che nelle elezioni regionali del 2014 non ho avuto alcuna exploit elettorale in provincia di Crotone, anzi ho avuto, da Assessore regionale uscente e vice coordinatore regionale di Forza Italia, un risultato assai deludente. Poco più di 700 voti dell'intera provincia di Crotone al cospetto dei quasi 10.000 voti totali. Tutti voti quelli ottenuti in provincia di Crotone riconducibili a dirigenti locali di Forza Italia o miei sostenitori, come ho avuto modo di dimostrare in maniera dettagliata, facendo nomi e cognomi delle persone che mi hanno voluto sostenere.

Ho dimostrato la mia correttezza anche sotto l'aspetto amministrativo, non avendo sollecitato o imposto nessun atto alla dirigenza regionale che, autonomamente e correttamente, ha istruito le pratiche presentate dal concorso Pharmaitalia.

Sarebbe bastato sentire i dirigenti interessati, interrogarli per escludere ogni forma di mia presunta ingerenza su quegli atti. Non c'è un solo elemento, un solo riscontro oggettivo, una prova, che sia una, in assoluto di un mio presunto contatto con organizzazioni criminali.

Io la criminalità l'ho sempre tenuta a debita distanza e questa si è sempre tenuta a debita distanza anche da me!

Non ho mai accettato aiuti elettorali che non fossero individuati e provenienti da ambienti puliti da persone dove il consenso è solo un atto di stima e di riconoscenza.

Cari colleghi, in questa triste vicenda ho commesso un solo errore, un errore che, purtroppo, nessuno di noi potrà mai evitare: non aver saputo prevedere che una persona normale che, per il suo lavoro, entrava in tutte le case, anche in quelle istituzionali, un piccolo imprenditore con dipendenti registrati e in regola con tutto, incensurato, fosse contiguo ad associazioni criminali.

Io ringrazio di cuore i colleghi della maggioranza che mi hanno espresso la loro sincera solidarietà, convinti della mia estraneità ad accuse così gravi, ma ringrazio anche i colleghi della opposizione che hanno mantenuto un atteggiamento equilibrato e garantista, pur nel loro legittimo diritto di critica di fronte al clamore mediatico dell’inchiesta.

Purtroppo resta forte l'amarezza per i tanti ingiusti giudizi sommari che, in queste circostanze, nella realtà di oggi si registrano e anche le perplessità, magari, anche di persone amiche o addirittura di alleati. Ma questa è la vita! Queste sono le miserie umane alle quali, purtroppo, nessuno di noi si potrà mai sottrarre.

Concludo questo mio intervento, dovuto a tutti voi, nel rispetto per quello che ho rappresentato e ancora una volta ribadisco che la vostra fiducia non è stata mai tradita, che questo sfortunato Consiglio regionale è stato pulito ed è stato presieduto con onestà e correttezza da una persona che disprezza le organizzazioni criminali e che non si è mai macchiato di alcun reato.

Vi chiedo solo scusa di una cosa: se il mio impegno di vita in questo momento è quello di dedicare soltanto ad una causa, cioè quello di dimostrare ai miei elettori, a voi, alla Calabria, alla mia famiglia in primis, che la mia onorata storia politica non ha mai avuto nulla a che vedere con l'organizzazione criminale. Un'intera esistenza vissuta senza mai avere un solo elemento di un solo incidente, nemmeno per caso, di rapporti con persone che io ho sempre combattuto e dalle quali ho anche subito ritorsioni. Mi sono difeso sempre da solo, non ho avuto le forze dell'ordine a difendermi. Sono stato sempre io, col mio rigore morale e con i miei principi, a tenermi lontano e a combattere questo mondo.

Vi ringrazio. 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la consigliera Minasi. Ne ha facoltà.

MINASI Clotilde (Lega Salvini)

Presidente, grazie. Chiedo che sia inserita all'ordine del giorno la mozione numero 54/11^ per il riconoscimento della Repubblica degli Armeni dell’Artsakh. Grazie.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, chiedo la parola. 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, penso di non assistere ad uno scherzo, perché la proposta della consigliera Minasi lascia un poco perplessi tutti quanti. Intanto perché questo Consiglio regionale aveva assunto degli impegni con i calabresi; poi, perché, obiettivamente, significa prendere in giro non solo i calabresi, ma chi è anche qui tra questi banchi.

Qui c'è da parlare di sanità e c'è da parlare di tirocinanti e la consigliera Minasi chiede l'inserimento di un ordine del giorno sulla Repubblica… non so come ha detto? Degli Armeni? Non so nemmeno di che cosa si tratta.

Davvero rasentiamo il ridicolo rispetto a questa cosa. Intanto io sono assolutamente contrario.

Nella precedente seduta di Consiglio si era preso l'impegno di parlare degli ospedali chiusi della nostra regione e della questione dei tirocinanti. Adesso ve ne uscite con la questione della Repubblica degli Armeni, sbaglierò anche la pronuncia.

Mi pare davvero di assistere ad uno scherzo. Se è uno scherzo, è anche di cattivo gusto! Vi chiedo scusa.

Per cui al di là di questo, io spero, Presidente, che intanto si parli delle cose di cui noi abbiamo preso impegno e intanto, poi, si eviti questa discussione, che mi sembra davvero una discussione fuori da ogni contesto politico-istituzionale.

PRESIDENTE

Le faccio presente che questa mozione è stata votata anche dal Consiglio regionale della Lombardia, da numerosi Consigli regionali.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Sì, ho capito, Presidente! Le chiedo scusa, non per rompere il profilo istituzionale, ma non mi sembra il caso di portare in Consiglio regionale una mozione quando noi abbiamo in Calabria delle questioni sul campo e che interessano da vicino i cittadini e di cui voi non volete discutere.

È la seconda seduta di Consiglio regionale che io qui grido questa cosa.

PRESIDENTE

Ma questo lo sta dicendo lei, consigliere Di Natale, che non vogliamo discutere.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Ma non parliamo della Repubblica…non ricordo neanche il nome. Obiettivamente, consigliera Minasi, davvero è una cosa che non sta né in cielo né in terra! Mi sembra davvero uno scherzo, ma mi auguro che non sia così.

MINASI Clotilde (Lega Salvini)

Io non credo che una cosa escluda l'altra. Poi ho chiesto che sia inserita all’ordine dei lavori. Qui c'è in atto una guerra per un attacco dell'Azerbaigian che sta uccidendo milioni di civili armeni. Quindi chiedo che ci sia un impegno da parte della Giunta, affinché si scriva al Presidente del Consiglio, al Presidente della Repubblica e al Ministro, al Ministero degli Affari Esteri perché si riconosca l'autonomia di questo popolo che da anni vive pacificamente lì, che oggi viene ammazzato senza motivo, e che si possa anche fare un invito all'UNESCO perché vada in soccorso di questa popolazione.

Questo non esclude che, poi, non si possa parlare di sanità che per carità…

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Chiedo scusa, ma non esclude che cosa consigliera Minasi?

Lei dà una precedenza.

MINASI Clotilde (Lega Salvini)

Come? Non ho capito, scusi?

PRESIDENTE

Di Natale, scusi, faccia finire la collega Minasi. Grazie 

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Non possiamo essere così umiliati, però dai!

PRESIDENTE

Questo è un suo pensiero.

MINASI Clotilde (Lega Salvini)

Guardi che esiste un solidale e centenario rapporto fra la Repubblica armena e soprattutto il nostro territorio. Se lei pensa che siamo su ”Scherzi a parte”, bontà sua. Voglio dire…

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Per evitare incidenti di percorso e per evitare appunto che si verificano questi episodi di contrapposizione, credo sia opportuno, come già avevamo deciso nella Conferenza dei capigruppo, che tutto ciò che arriva in Consiglio sia filtrato, discusso e confrontato nella Conferenza dei capigruppo, per evitare queste situazioni incresciose di dibattiti inutili su cose che sono ritenute da ognuno di noi o superficiali o importanti o significative o non significative. Credo sia importante.

L’invito che faccio al Presidente è che ogni qualvolta si arriva in Aula lo si faccia con un ordine del giorno che rimane quello e che è oggetto di discussione in Consiglio regionale, in Conferenza dei capigruppo, per evitare appunto situazioni di questo genere e per garantire una tranquillità nei lavori che è necessaria in questa fase straordinaria che viviamo, in modo che aiuti ognuno di noi a svolgere il proprio ruolo nel migliore modo possibile. Anche perché Presidente, per inserire mozioni occorre il voto dei due terzi, quindi per evitare questo dibattito spesso inutile, increscioso, evitiamo di arrivare in Aula con la richiesta di inserire mozioni che non siano condivise già in partenza. Oggi i due terzi non c'erano in Aula, quindi evitiamo che poi si verifichi questa contrapposizione tra minoranza e maggioranza. Non ha senso in questa fase delicata e difficile, quindi l'invito che faccio al Presidente è di filtrare e arrivare in Consiglio solo con ciò che viene discusso e approvato nella Conferenza dei capigruppo

PRESIDENTE

Collega Bevacqua, solo per ricordarle che nella passata Legislatura arrivava di tutto e di più. La vedo in forma e mi fa piacere che si sia ripreso in pieno. Se ha qualche amnesia le ricordo soltanto che nella passata Legislatura arrivava di tutto e di più all’ultimo momento e si procedeva.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, siamo in una fase particolare, siamo in una fase straordinaria. Se regolamentiamo i lavori, credo che il Consiglio ne esca bene e svolga il suo ruolo nel migliore modo possibile. Se ognuno di noi pensasse di fare così… pure noi possiamo presentare cinquanta mozioni, significative o non significative, ma facciamo un lavoro inutile che non serve in questo momento al Consiglio regionale. Questo è l'invito. Poi, il passato è passato. Oggi siamo noi a governare il Consiglio regionale e lei come Presidente e noi come consiglio regionale non guardiamo sempre al passato, guardiamo al presente e il presente ci dice: eleviamo il dibattito, teniamo alto il dibattito, valorizziamo il ruolo del Presidente del Consiglio regionale e facciamo sintesi delle cose migliori che possiamo mettere in campo in questi mesi, in questi giorni che ci mancano per andare al voto popolare.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pietropaolo. Ne ha facoltà.

PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia)

Presidente, volevo chiederle di inserire all'ordine del giorno la mozione numero 56/11^ che riguarda il superamento del precariato, in particolare la legge numero 12. Grazie.

PRESIDENTE

Prima dobbiamo votare l’inserimento dell'altra.

 BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Intervengo anche su questo, Presidente. È una mozione importante che riguarda dei lavoratori, che riguarda il mondo del precariato e anche su questo ci sarebbe tanto da dire come responsabilità politica di tutti noi che, in questi 30 anni, abbiamo creato precariato in Calabria e abbiamo spesso portato sulla soglia della povertà e alla disperazione tante famiglie per la ricerca del voto.

È una riflessione che dobbiamo fare tutti quanti, non solo voi ma anche noi di minoranza, ieri maggioranza; è una responsabilità di tutti aver creato questo bacino del precariato che crea problemi seri oggi. Nelle famiglie si vivono disperazioni anche in chi svolge un ruolo di responsabilità. Detto questo, credo che sia una mozione che noi potremmo anche approvare, però vorrei capire perché oggi noi dovremmo impegnare la Giunta regionale con una mozione a risolvere il problema.

Vorrei chiedere all’Assessore al bilancio, Talarico, le ragioni per cui oggi il Consiglio regionale dovrebbe delegare la Giunta, che aveva la responsabilità di risolvere il problema, a risolvere questa problematica. Non mi è chiaro. Cioè il Consiglio regionale oggi dovrebbe impegnare la Giunta regionale a risolvere il problema quando è della Giunta la competenza di arrivare oggi in Consiglio con una soluzione. Noi chiediamo di impegnare… mi sembra una cosa illogica che non sta nelle cose, rispetto al ruolo del Consiglio e della Giunta. Lo chiedo con umiltà, come ho detto, perché noi siamo interessati a risolvere i problemi del precariato perché oggi c'è tanta gente disperata, ci sono tante famiglie disperate, tanti giovani e donne in attesa di avere una sistemazione. Questa però mi sembra una soluzione molto ambigua e che non risolve il problema, quindi gradirei che l’Assessore ci spiegasse qual è la razionalità di questa mozione e, nel caso fosse utile a risolvere il problema, ben venga il nostro appoggio. Però dobbiamo capirlo se è solo una perdita di tempo o è utile per risolvere il problema perché non mi è chiaro onestamente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

In questa fase, vorrei ricordare al consigliere Bevacqua, innanzitutto, che, perlomeno la maggior parte di quelli che stanno qui, non sono responsabili del precariato. Fatemi finire, fatemi finire! Non siamo responsabili di nomi e cognomi così come, ovviamente, poi la stampa li rappresenta, legati a fatti che hanno avuto anche dei risvolti non positivi. L'idea che avevamo avuto come Giunta, rispetto a chiudere una fase di precariato storico che si è accumulato nel tempo, è che in futuro nei ruoli pubblici in Regione si proceda con un potenziamento dei Centri per l'impiego, ovviamente ormai andiamo lunghi.

Ho chiesto, insieme all'assessore Talarico, all’avvocato Zito di preparare gli atti e di metterli in campo un secondo dopo che si saranno svolte le prossime elezioni regionali per evitare insomma che qualcuno… Per cui, ci sarà sul potenziamento dei Centri per l’impiego un concorso pubblico che questa regione non vede da anni.

È ovvio che tutto è stato fatto nel rispetto dei diversi ruoli. In queste ore stiamo trattando anche un precariato storico LSU-LPU di cui da settembre, dal 7 di settembre, ci stiamo occupando. Lo dico al Bevacqua: per cinque lunghi anni chi ci ha preceduto proprio su questa legge, la legge 12 che ha recepito la Madia, ha tenuto un silenzio tombale, assoluto, quasi fosse un problema nostro.

Da Assessore al lavoro e con la Giunta, soprattutto condividendo con l’allora presidente Jole Santelli, avevamo deciso, tra l’altro anche annunciato, di chiudere un precariato storico.

Si tratta del precariato relativo alle leggi numero 15, 31, 28, 40; tutte leggi che sono state redatte in quest'Aula e che riguardano ovviamente delle persone che sono diventate nel tempo anche ultracinquantenni e che rivendicavano un diritto attraverso una manifestazione di interesse in cui non entra la politica, ma in cui i dirigenti valutavano chi poteva avere i titoli per essere considerato precario storico.

Su questo non soltanto abbiamo fatto tutta una serie di passaggi, tra cui un tavolo con tutti i sindacati il 7 settembre sui vari problemi (tirocinanti, legge 12, LSU-LPU, ecc…) ma sulla legge 12 del 2014 avevamo rimodulato risorse per offrire una prima contrattualizzazione - non si tratta nemmeno di stabilizzazione - a chi aveva partecipato alla manifestazione di interesse.

Tutto questo l'ho fatto come assessorato al lavoro, poi la programmazione aveva rimodulato le risorse,

Ricordo il 16 agosto e ricordo che c'è anche un mio vocale che diceva a questa gente “siate liberi di iscrivervi al sindacato che volete, di votare chi credete”, proprio per evitare che ci fosse quella logica di far dipendere un risultato da fatti personali, di gente che comunque ha lavorato nei dipartimenti regionali a vario titolo negli anni e quindi poteva rivendicare quel diritto sancito da una legge.

In Giunta - poi interverrà anche il collega Talarico - il collega Talarico ha posto alla Giunta un tema: poiché si tratta di nuovi contratti, non della prosecuzione di contratti in essere, non vorremmo sembrasse un atto straordinario dal punto di vista amministrativo e ha proposto di portare al consenso dell’Aula. Questo è stato. Poi, se volete la mia opinione, l'ho detta anche in Giunta, io avrei continuato l’iter, ma è ovvio che se un collega chiede un’altra procedura con argomenti perché poi sulle pagine dei giornali purtroppo producono altri effetti… Quindi concordiamo su quest'idea, tant'è che c'è l'ipotesi di mettere in campo addirittura un emendamento, ma vale l'idea di farlo con una mozione e quindi dare poi alla Giunta la responsabilità di assumersi quest’onere che era in itinere e che purtroppo, nel momento in cui viene a mancare la presidente Santelli, è rimasto in itinere. Era un atto che è arrivato all’iscrizione in bilancio perché le risorse le ha rimodulate la presidente Santelli, le ha rimodulate questa Giunta per dare una risposta.

Tra l’altro parrebbe che, al di là degli elenchi, tanta gente fa altro, quindi non sarebbero nemmeno 208 le persone interessate. Io non ho voluto vedere gli elenchi, come non ho voluto vedere gli elenchi degli auditi in queste settimane per una scelta di campo.

L’argomento portato dal collega Talarico ha evidenziato il rischio per la Giunta che prendere una decisione alla vigilia del voto venisse visto come il mercimonio, perché purtroppo viene sempre poi descritto così.

Ho letto in queste ore anche gli articoli e, al di là dell'evidenza per cui non si può andare a personalizzare la questione, c'è un diritto di alcuni precari che non hanno chiesto né a Bevacqua, né a questo Consiglio, ma hanno risposto ad una manifestazione di interesse che si fonda su una legge; il requisito è stato verificato con i centri per l'impiego e tutti gli organismi tant'è che alcuni sono stati esclusi e c’è stata la richiesta del capogruppo di Fratelli d'Italia, Pietropaolo, di porre grande attenzione nel verificare chi avesse i diritti. Tant'è che cinque milioni di euro di risorse PAC rimodulate stanno lì.

I temi sono due. Si deve rafforzare un indirizzo in questo momento straordinario, tra l'altro con una mozione erga omnes che penso tranquillizzi in prospettiva a generare la ripresa perché queste risorse possono essere iscritte all’iter che continua con la manifestazione di interesse che sarà fatta distinguendo fra diplomati e laureati.

Io li ho conosciuti in queste ore perché facevano giustamente capannelli nella sede della Giunta regionale e quindi umanizzi, vedi i volti, le persone, ma noi dobbiamo fare sempre atti che sono impersonali. Penso che su una rivendicazione di un diritto sia sacrosanto, altrimenti non avrei istituito il tavolo. Tra l’altro sono tavoli composti dai tecnici e dai dirigenti con i sindacati e, al di là dell’indirizzo politico, abbiamo prodotto, previa verifica con i sindacati come è stato fatto anche nelle scorse ore sulla legge 15, sulla 30, sulla 40, un altro percorso che ha condiviso anche l’assessore Gallo e che sarà rinviato alla prossima legislatura.

Noi crediamo che una mozione possa dare un indirizzo alla Giunta per gennaio alla riapertura dell’anno. Le risorse sono andate in avanzo di amministrazione e sono lì per essere allocate su quel capitolo di bilancio, rafforzando il lavoro che deve fare in questo caso il collega assessore Talarico il cui dubbio io non ho potuto che condividere, nonostante io avessi fatto un grande lavoro per chiudere l'ultima pagina del precariato. L'impegno complessivo - e concordo col collega Bevacqua - è di non creare più nuovo precariato, cioè di dire “No, non concordo”. La nostra volontà di chiudere questa partita è dimostrata dagli gli atti amministrativi non dalle mozioni che abbiamo fatto anche quando eravamo minoranza in questa Aula per dire “chiudete questa partita” cioè verificatela. Per cui io penso che sia un fatto politico rilevante ricevere un mandato come Giunta da un'intera Aula, maggioranza e minoranza, in modo che sia un diritto che valga erga omnes, sulla base di una norma che tra l’altro fu approvata nel 2014 su cui si era continuato l’iter. Ripeto, in quei 5 anni nessuno aveva immaginato di trovare le risorse per offrire una prima contrattualizzazione a queste persone che non vengono stabilizzate. Tanta gente mi ha raccontato, è stata nei dipartimenti a fare un lavoro, quindi, ha anche le competenze, e io condivido pienamente, altrimenti non avrei prodotto quegli atti che sono arrivati quasi al traguardo, nel momento in cui l’assessore Talarico pone un problema di merito rispetto al quale non ho potuto dissentire; quindi, non c'era nemmeno divisione.

Penso che rafforzare il suo operato con una mozione tranquillizzi, anche rispetto all'opinione pubblica, per far capire che non è un capriccio degli assessori o di una parte della maggioranza, vale erga omnes in modo che si possa dire con tranquillità che da gennaio, quando si possono fare le variazioni di bilancio, perché le risorse sono accantonate nell’avanzo e si recuperano, le iscrivi e puoi andare avanti con la manifestazione d’interesse e la prima contrattualizzazione. Con le risorse a disposizione sarebbero circa due anni, due anni e mezzo rispetto ai potenziali beneficiari. Ho fatto un intervento per chiarire tutto l’iter di questi mesi, poi ovviamente l’assessore Talarico potrà aggiungere anche la sua parte. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la consigliera Minasi. Ne ha facoltà.

MINASI Clotilde (Lega Salvini)

Presidente, volevo ritirare la mozione perché mi spiace che questa tematica non sia presa in considerazione, nonostante il legame che esiste nella nostra regione con il popolo armeno. Evidentemente l’opposizione non è dotata della giusta sensibilità, nonostante si fregi sempre di essere dalla parte delle minoranze e di chi soffre. Poi si accusano le altre parti politiche di razzismo! Bravi nel veicolare un messaggio, cioè veicolare verità assolute, e poi di fronte a una mozione simbolica tirarsi indietro. Grazie.

PRESIDENTE

Quindi ritira la richiesta, va bene, grazie. Ha chiesto di intervenire l’assessore Talarico. Ne ha facoltà.

TALARICO Francesco, Assessore al bilancio e politiche del personale

Grazie, Presidente. L'assessore Orsomarso, nel suo dire, ha espresso un po' quello che è avvenuto in Giunta, nel senso che non c’è stata assolutamente contrapposizione tra l’Assessore al lavoro o l’Assessore al bilancio, per come era apparso anche sui mezzi di comunicazione, ma c’è stata una volontà unanime dell’intera Giunta di fare un approfondimento che andava nella direzione di investire anche il Consiglio su un argomento importante perché si tratta offrire un contratto a una serie di precari della Regione.

Intanto faccio una premessa: questa è una legge che approvammo nel 2014, allora ero io Presidente del Consiglio, e verteva sulla possibilità e l'opportunità di dare ristoro a un bacino di precariato formato da persone che avevano avuto una serie di rapporti con una serie di enti, c’è chi è stato un po' più fortunato come ente, chi un po' più sfortunato. Avevano dato un contributo all'azione da porre in essere da parte della pubblica amministrazione regionale. Per 5 anni è stata lettera morta. Lo dico anche al collega Bevacqua che non si è fatto assolutamente nulla, nel senso che è stata approvata la legge, poi ci sono stati una serie di bandi, una serie di manifestazioni di interesse, ma alla fine non si è risolto nulla se non quando siamo arrivati noi e c'è stata una volontà da parte di questa maggioranza di cercare di dare ristoro e soluzione a tutto il precariato regionale.

E abbiamo fatto così sulla legge 15, sui tirocinanti, cioè tutte questioni ereditate su cui abbiamo investito anche risorse ingenti dei fondi comunitari.

In particolare il processo di stabilizzazione si è interrotto con la morte della Presidente, che ha sconvolto un po' tutti, ma anche dal punto di vista amministrativo ha tracciato naturalmente un solco tra l’ordinaria amministrazione e la straordinaria amministrazione, tra quei provvedimenti tesi a stipulare dei contratti che vanno in direzione di accattivare la benevolenza dal punto di vista elettorale di un bacino di possibili elettori e un'azione, invece, che dovrebbe essere erga omnes e quindi a disposizione di tutti senza approvare dei provvedimenti. Questa è stata la discussione che ha animato la Giunta.

Dopodiché non abbiamo provveduto a approvare degli atti e abbiamo deciso di investire il Consiglio. In questo avrei auspicato che anche la minoranza su un argomento del genere fosse d'accordo; invece di dire quali sono le motivazioni e le volontà proprie rispetto a un argomento, si dice che la Giunta non ha fatto perché ha investito il Consiglio.

Questo mi sembra che sia un atteggiamento poco istituzionale.

Si parla di un argomento, io non conosco la mozione perché oggi il consigliere Pietropaolo l’ha solo annunciata, io non so che cosa ha inserito nella mozione però ritengo che una minoranza responsabile dovrebbe andare a verificare che cosa è e votare eventualmente. Siete d'accordo nel merito? Siete d’accordo - quindi aiutate un processo - a cercare una possibile soluzione? Io mi auguravo che questo fosse il ragionamento, perché l'avete letto sui giornali, avete anche visto quali erano le motivazioni nostre di rinvio al Consiglio; si è deciso; si poteva decidere una legge? Si poteva decidere un emendamento al bilancio? Si è deciso di approvare una mozione. Allora entrate nel merito della mozione e cercate di dare una mano a una Giunta regionale che, ricordo, è in regime di prorogatio fino alle elezioni regionali e che all'unanimità ha deciso di rinviare un argomento così importante, delicato e difficile al Consiglio regionale per avere delle indicazioni precise rispetto a questo argomento.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ribadisco la nostra volontà di favorire i processi di stabilizzazione o di contrattualizzazione dei rapporti di lavoro, quindi siamo disponibili a tutto. L’Assessore al bilancio ha appena concluso il suo intervento e ha cercato di dare delle sue spiegazioni. Noi diciamo di non approvare la mozione! Proponete un emendamento al provvedimento di bilancio sulla legge regionale numero 12 del 2014 e noi lo voteremo.

Se questa è la volontà dell’Aula noi ci assumiamo la responsabilità, proponete ora un emendamento al bilancio e noi siamo disponibili ad approvarlo stasera, così risolviamo il problema e dimostriamo di essere responsabili, se volete davvero risolvere insieme a noi una problematica seria che vi siete posti.

Ringrazio l'Assessore per essersi occupato di questa problematica che è una tematica seria come tante altre, quali la legge 15 e altre problematiche che avevate posto insieme con la presidente Santelli. Siamo disponibili a risolvere il problema, quindi diciamo: se la mozione serve, noi andiamo oltre, proponete un emendamento al bilancio che noi approveremo e che dà la possibilità a questi lavoratori di risolvere il problema.

Presidenza del segretario questore Filippo Mancuso

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle Libertà)

Sono soddisfatto di aver presentato questa mozione perché è servita intanto ad ascoltare l’assessore Talarico, che è stato abbastanza preciso, e soprattutto l'assessore Orsomarso, Assessore delegato al lavoro, che non solo ha fatto la cronistoria di questa legge 12 ma ha dato anche un'aspettativa precisa di soluzione dell'ultimo bacino di precariato che era insito nella legge numero 1, perché la 15 del 2008, la 28 del 2008, la 8 del 2010 - scusate il bisticcio di tanti numeri - hanno già avuto una soluzione a questo problema. Rimane solo questo bacino di precariato che è rimasto sospeso per tanti anni e gli impegni assunti dall’assessore Orsomarso mi gratificano, mi tranquillizzano, Assessore, verso quella che è una idea forte di questa maggioranza: il superamento del precariato. Siamo veramente ad un centimetro dal traguardo, siamo ad un centimetro da quel traguardo che diceva lei. Così come è importante l'apertura dell’opposizione circa un emendamento, se ci sono i presupposti tecnici. Noi ci eravamo anche posti il problema, ci siamo anche consultati con il Dipartimento bilancio e c'è stato anche detto che in una fase straordinaria di congedo, se la Giunta è in una fase di ordinarietà, noi siamo in una fase di congedo, non c’erano i presupposti dell’urgenza e della indifferibilità rispetto ad una legge datata 2014. Allora per non far passare questa seduta consiliare in modo inutile e per dare un chiarimento, infatti anche a mezzo stampa le notizie di corridoio hanno creato tantissima confusione e soprattutto hanno creato un grandissimo allarme in oltre 200 lavoratori che hanno visto veramente a portata di mano la soluzione del loro problema e che per una delibera di Giunta, la cui non conseguenzialità l’assessore Talarico ha spiegato, hanno visto crollare tutto il lavoro fatto in questi anni.

Anche nella mozione, noi che cosa diciamo? Partiamo dalla delibera del 28 settembre 2010 della Giunta Santelli, che all'unanimità, naturalmente, come sempre avviene in Giunta, stabilisce i soldi nella rimodulazione dei PAC che sono fermi lì; l’Assessore ci ha ulteriormente tranquillizzato in questa Aula che i soldi sono lì fermi, vanno eventualmente in avanzo, non sono utilizzabili per altre cause se non per quello del superamento del precariato.

Come maggioranza avevamo anche chiesto all'opposizione di condividere quella mozione che, credo, nei contenuti, caro collega Bevacqua, voi condividiate, addirittura superiate, andando oltre, ma c'è questa debolezza tecnica che potrebbe inficiare il percorso di questi lavoratori.

Tra le altre cose, sospendiamo tutto, facciamo un emendamento. Voi voterete il bilancio? Allora usciamo da questa confusione politica e diciamocela tutta: oggi noi vogliamo porre all'attenzione di questa Aula la mozione così come l'abbiamo posta. L'intervento dell'assessore Talarico e l'intervento dell'assessore Orsomarso ci stanno già bene rispetto alla soluzione di questo problema. Questo bacino di precariato, stasera, grazie a questa mozione, ha una speranza in termini concreti e anche celeri.

Noi nella mozione diciamo alla Giunta di agire nei modi e nei tempi opportuni. È stato posto un criterio di opportunità per fare un qualcosa in piena campagna elettorale, presidente Spirlì, assessore Talarico ed assessore Orsomarso, perché è una questione non solo tecnica normativa e di legittimità - ci sono tutti i criteri normativi e di legittimità nella soluzione di questo problema - ma è anche il momento opportuno di dare soddisfacimento ad una vertenza che va avanti da troppo, troppo tempo, dal 2014.

Siamo veramente ad un soffio dal dare una risposta e io mi auguro, collega Bevacqua e colleghi dell'opposizione, che possiamo rivedere le nostre reciproche posizioni, condividere la necessità del superamento di questa ulteriore sacca di precariato che è l’ultima creata nei decenni, quindi per responsabilità del centro-destra e del centro-sinistra.

Stasera non facciamo passare in modo inutile questa seduta, prendiamo un impegno, noi solo questo possiamo fare nell'ambito di indirizzo alla Giunta; l'emendamento tecnicamente poteva essere ricevibile, l'emendamento dal punto di vista tecnico poteva inficiare il bilancio, l'emendamento poteva essere anche recepito in modo incostituzionale da chi di competenza.

Si tratta di un emendamento rispetto ad una legge datata 2014 e, giustamente, dai banchi dell'opposizione è venuta la richiesta alla Segretaria generale di indicare i caratteri dell'urgenza e l’indifferibilità di ogni atto che porteremo in questo Consiglio regionale. Su una legge datata 2014 l'urgenza e l’indifferibilità non ci sono e io sono contentissimo di averne parlato, perché oggi c'è un’assunzione di responsabilità da parte dell'intero centro-destra, Giunta e Consiglio, mi auguro anche del centro-sinistra, non in un rimbalzo di responsabilità, assessore Talarico, ma una sintesi ed una unione di intenti per risolvere una problematica che vergognosamente è ancora appesa lì: il precariato della cosiddetta legge 12. Ci sono i presupposti e ci sono i soldi, nei tempi e nei modi opportuni la Giunta ha preso impegno che supererà questo precariato.

Noi ci auguriamo, collega Bevacqua, che la mozione possa essere recepita e anche firmata insieme per essere approvata all'unanimità, stiamo dando soltanto un ulteriore indirizzo e ulteriore forza alla Giunta per superare quest'ultima sacca di precariato, dopodiché credo che sia volontà di tutte le parti politiche che sono presenti in questa Aula di segnare con una linea netta, ormai inconfondibile, che il precariato è la peggiore delle soluzioni, dal punto di vista occupazionale. Non ne dobbiamo creare più, sono rimasti solo questi della famigerata cosiddetta legge 12. Insieme, con assunzione di responsabilità, la politica, l'Aula consiliare può impegnare la Giunta e la Giunta si è già impegnata al superamento di quest'ultima vertenza lavorativa.

Credo che insieme possiamo costruire un percorso. Non hanno fatto un Buon Natale per mille motivi e non lo ha fatto nessuno. Credo che stasera non festeggeranno il 31 dicembre come superamento della loro difficoltà occupazionale, ma da questa Aula stiamo dando una speranza concreta, non effimera, non in termini di promesse, e cioè che nei modi e nei tempi opportuni la Giunta, su motivazione del centro destra e mi auguro anche del centro sinistra, proceda al superamento del precariato della legge 12.

Presidenza del presidente Giovanni Arruzzolo

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Signor Presidente, colleghi consiglieri, io intanto sono favorevole nell’esaminare la mozione che ha illustrato il consigliere che mi ha preceduto nell'intervento, però ho annotato alcune riflessioni che lui poneva sul tema del precariato “inutili mozioni”, “rimpallo di responsabilità” e “certezze”.

Noi abbiamo intanto due sacche che non sono solo quelle della legge 12. Voglio ricordare che abbiamo anche i tirocinanti e in tema di rimpallo di responsabilità se ne potrebbero dire davvero tante.

Qui però l’Istituzione che è rappresentata dal Consiglio regionale deve dare una linea netta di come vanno affrontate le questioni.

Intanto c’è un precedente in questa Aula: avevamo assunto l'impegno di parlare dei tirocinanti e di verificare anche il perché i tirocini nei Comuni della Calabria sono stati sospesi in relazione all'emergenza Covid-19, ma soprattutto qual è la linea che il Consiglio regionale, attraverso un atto di indirizzo, vuole dare alla Giunta e al Governo.

Poi bisogna anche dire che l’intervento del consigliere Bevacqua va in una direzione che a me convince di più rispetto alla mozione, nel senso che tecnicamente con la mozione, consigliere Esposito, noi diamo indirizzo alla Giunta di fare un'attività, vale a dire di contrattualizzare questi lavoratori, mi pare di capire dalle parole dell’assessore Orsomarso.

Oggi però, anziché dare un atto di indirizzo, noi possiamo dare direttamente un segnale concreto a questi lavoratori, attraverso la presentazione e la votazione di un emendamento che possa dare certezza subito ai laboratori e dire agli stessi: guardate che nella legge di stabilità c'è un emendamento che è votato dal Consiglio regionale alla sua unanimità che stabilisce la via da seguire. Allora, non so se tecnicamente, assessore Talarico, questo possa essere fatto, ma ritengo che comunque presentare una mozione, quantunque questa mozione possa essere condivisa, fa perdere un passaggio che può essere eliminato affrontando direttamente il problema in Aula.

Allora, Presidente, il motivo del mio intervento è quello che sul tema dei lavoratori noi dobbiamo dare loro delle risposte concrete senza rimpalli di responsabilità, senza additare l'uno o l'altro di responsabilità, Governo, Regione. È ormai una tarantella che abbiamo sentito da più anni rispetto a questa cosa. Bisogna dare delle certezze e una certezza la possiamo dare questa sera: invito tutti quanti a verificare se ci sono le condizioni per presentare un emendamento, se non ci sono, specificarne le motivazioni e verificare se questo problema può essere risolto direttamente questa sera, così si salta un passaggio, consigliere Esposito, e si dà una risposta immediata ai lavoratori che attendono una risposta.

Rispetto all'altra questione, Presidente, io chiedo che sia richiamata la mozione in relazione ai tirocinanti affinché il Consiglio regionale voti un atto di indirizzo, l'ho depositata da più tempo, la volta scorsa abbiamo stabilito insieme che se ne discutesse nella seduta successiva, insieme al consigliere Anastasi avete parlato anche di questo in Conferenza dei capigruppo, ancora oggi vedo che su questo argomento non si è pronti, però io voglio richiamare alla sua attenzione e alla sua sensibilità questo tema. Grazie.

PRESIDENTE

Aveva chiesto la parola il consigliere Guccione.

TALARICO Francesco, Assessore al bilancio e politiche del personale

Forse può essere d'aiuto alla discussione.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Talarico. Ne ha facoltà.

TALARICO Francesco, Assessore al bilancio e politiche del personale

Visto che il consigliere Di Natale aveva chiesto se fosse possibile fare un emendamento al bilancio, tecnicamente, insomma, io preferirei di no.

Nel senso che questa è una legge asciutta che sarà sottoposta al vaglio del MEF e della Corte dei Conti. Io preferirei invece, se c'è questa volontà di collaborazione di maggioranza e di minoranza, di fare proprio un progetto di legge, autonomo, staccato anche dal bilancio, scritto in maniera dettagliata e attraverso questo progetto di legge che viene approvato, quindi si supera anche il problema dell'emendamento.

Lo dicevo anche per i prossimi interventi che ci saranno. Non so se c'è una legge approvata dall’Aula nella sua interezza, maggioranza e minoranza, ma io penso che rafforzi e risolva definitivamente il problema.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, grazie per avermi dato la parola. Noi dobbiamo uscire da una logica di Ponzio Pilato, perché la mozione che è stata presentata dal centrodestra è una mozione che va nella direzione di Ponzio Pilato, nel senso che o affrontiamo la questione o non è che ce la meniamo tra Consiglio e Giunta e Giunta e Consiglio. Io sono per prendermi le responsabilità. Io ho votato nel 2014 e io ed Orsomarso abbiamo firmato un’interpretazione autentica della legge. Ci siamo attirati l’attenzione della stampa perché qualcuno sosteneva che noi ci fossimo lottizzati i precari, c’è stata pure un ‘indagine della Procura su questo, che poi non è finita in nulla sostanzialmente. È uscito pure sui giornali.

Il punto qual è? Il punto è: noi ci dobbiamo assumere la responsabilità. Ha fatto bene il mio capogruppo e dire: che significa una mozione? O siamo in grado in Consiglio regionale di fare un emendamento al bilancio o di approvare una legge stasera che va in questa direzione, altrimenti rischiamo veramente di scadere nel ridicolo.

Capisco le preoccupazioni dell'Assessore al bilancio perché evidentemente sa che non si tratta di un provvedimento urgente ed indifferibile e quindi rischiamo che il bilancio venga impugnato su questa norma e quindi possa ritardare gli effetti. Lo capiamo, non siamo degli sprovveduti.

Se il Consiglio regionale nella sua autonomia decide, noi siamo pronti ad assumerci le responsabilità, ma il problema sono queste giaculatorie per cui la Giunta non è in grado e quindi discute e non approva e il Consiglio invita la Giunta ad approvare con una mozione. Usciamo fuori da queste logiche. Capisco che tutti hanno preoccupazioni elettorali, hanno preoccupazioni di vario tipo, ma se ci sono le condizioni noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità. Ma che si faccia e si continui in un gioco di rimpiattino noi non ci stiamo perché la mozione non risolve nulla. Parliamoci chiaramente. La mozione non risolve nulla - lo devono sapere pure i lavoratori - ma è soltanto il rimpiattino che si fa all'interno di questa maggioranza che governa, un tira e molla senza passi in avanti. L'unico passo avanti che si può fare è quello di approvare un provvedimento legislativo, poi sarà il Governo a decidere se è urgente, indifferibile ed impugnabile.

Ritengo che l'Assessore abbia fatto bene a dire di non mettere un emendamento di bilancio perché rischiamo addirittura che il bilancio possa…

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Collega Guccione, va bene questa proposta di legge? Si fa una legge: due capigruppo, una maggioranza e minoranza. Noi siamo contenti di portare a termine una cosa che riteniamo giusta, su cui insomma abbiamo lavorato, quindi…

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Ci avete fatto perdere tempo, venivate con questa proposta e noi l’accettavamo.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

No, no, non è perdere tempo, possiamo stare anche fino all'una di notte, non mi pare che sia perdere tempo.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Potevate venire con una proposta di legge, non perdevamo tempo su una mozione un po' farlocca.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Vito Pitaro. Ne ha facoltà.

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

Grazie, Presidente. Al di là del fatto che la mozione sia farlocca o meno, effettivamente superata la possibilità di presentare un emendamento in questa sede a livello tecnico-contabile, possiamo tranquillamente riunirci nel giro di 10 minuti e dare vita a una proposta di legge che dia finalmente stabilità per qualche anno a questo bacino di lavoratori. Chiedo, quindi, una sospensione di dieci minuti oppure la possibilità, mentre continuano i lavori del Consiglio, che due capigruppo di maggioranza e due di minoranza procedano alla stesura.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Per semplificare potreste, lei insieme al consigliere Bevacqua o insieme al consigliere Guccione, stenderla per la maggioranza e minoranza e poi la discutiamo.

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

Se poi il collega Bevacqua ha qualche problema ed effettivamente è intervenuto solo per dire che non vogliamo o che stiamo giocando con la vita dei lavoratori allora è un altro discorso. Che lo dica chiaramente! Diversamente, se vuole dimostrare l'impegno fattivo, proceda con noi alla stesura immediata di una legge che porti alla stabilizzazione di questi lavoratori, perché populismo e retorica mi pare che proprio questa sera non possano trovare spazio. Grazie.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Chiedo scusa. Populismo…chi non voleva affrontare il problema eravate voi, perché con la mozione il problema non lo risolvevamo.

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

Collega, ora abbiamo detto: procediamo alla stesura di una proposta di legge. A che serve questa polemica non l’ho capito.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Sono d’accordo, quindi affidiamo anche all'Assessore il compito di predisporre una proposta legge in mezz'ora, stiamo qua, la discutiamo e per noi va bene, non è un problema, però la proposta di legge la deve avanzare la Giunta regionale, non noi. Io non conosco bene la materia.

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

Mi scusi, ma se la facciamo insieme qual è la difficoltà? Non ho capito.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Preparatela, noi siamo pronti. Cosa vi devo dire?

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

La dobbiamo preparare noi? Ok, va bene.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Si, preparatela, cosa devo dire di più?

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

Collega Guccione, tu sei disponibile o la prepariamo noi e voi la voterete, la condividerete? Decidete voi. Ok benissimo. 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mancuso. Ne ha facoltà.

MANCUSO Filippo (Lega Salvini)

Chiedo scusa, qua bisogna stabilire se vogliamo risolvere il problema o vogliamo soltanto lavarci le mani, maggioranza e opposizione. Non faccio differenze, ma qui c'è una mozione che se votata all'unanimità dà indirizzo alla Giunta di fare il provvedimento volto alla risoluzione del problema. Quindi se avete la voglia di votare la mozione all'unanimità essa sarà trasformata in un provvedimento di Giunta che rende concreto quello che stiamo chiedendo. Però la mozione, ovviamente, dovrà essere approvata, qui, in Consiglio all'unanimità. Se avrete il coraggio di votarla bene, altrimenti, è questo il vero problema, non si può fare né un emendamento al bilancio. In questo momento non si può fare un emendamento al bilancio perché andrebbero riviste tante cose e non si può neanche intervenire sulla legge di stabilità, quindi, in questo momento, l'unica soluzione è approvare la mozione. Dovete stabilire se volete votarla o non volete votarla.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Scusa, collega Mancuso, ma c'è un'altra proposta; mettetevi un attimo d'accordo, c'è una proposta del consigliere Pitaro Vito che è stata avallata anche dall'assessore Orsomarso e che prevede di predisporre una proposta di legge in Aula. Allora mettetevi d'accordo e diteci che cosa volete fare, perché il collega Pitaro Vito chiede dieci minuti di sospensione per redigere una proposta di legge. Fateci capire cosa volete fare.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle Libertà)

Condivido l'analisi politica pervenuta dai banchi della maggioranza e dell'opposizione, c'è un tecnicismo che è sintetizzato dall'ultimo intervento del collega Mancuso e questo tecnicismo è insuperabile. Se pensiamo di superare questo tecnicismo stiamo cercando di giocare con le parole affinché si crei una situazione di confusione e non si vada a risolvere il problema.

La mozione è un atto politico, partiamo da questo atto politico e, se l'opposizione non la condivide, andiamo avanti, mettiamola ai voti. Presidente, dopodiché, dopo la mozione, con l'appoggio della Giunta e con l'apporto dell'opposizione, possiamo fare una proposta legislativa, un emendamento. Oggi l'emendamento e la proposta di legge non trovano copertura finanziaria, gli uffici ci direbbero di no, sono aria fritta, si vuole nascondere, ancora una volta, la testa sotto la sabbia. Quindi condivido in pieno l'ultima riflessione tecnica e politica fatta dal collega Mancuso: la mozione è un atto di indirizzo se la vota l'opposizione ringrazieremo l'opposizione e insieme lavoreremo al superamento di quest'ultimo bacino di precariato.

PRESIDENTE

Mettiamo ai voti l'inserimento della mozione.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, chiedo scusa, c'era una proposta del consigliere Pitaro Vito; la vogliamo votare oppure è stata ritirata?

PRESIDENTE

Prima dobbiamo votare l’inserimento della mozione e poi ragioniamo sulla proposta del consigliere Pitaro. Chiedo scusa, la minoranza come ha votato?

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

La minoranza si è astenuta.

PRESIDENTE

L’inserimento della mozione è respinto.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Vogliamo votare la proposta del collega Pitaro Vito.

PRESIDENTE

Non c'è un testo di proposta di legge e quindi non possiamo votarla.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Vogliamo votare la proposta del consigliere Pitaro; ha fatto una proposta vogliamo, almeno, votarla.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Se non si pone ai voti la proposta del consigliere Pitaro Vito, la deve ritirare.

PRESIDENTE

C'è una proposta di sospensione per redigere il progetto di legge quindi non possiamo votare.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Votiamo la proposta del collega Pitaro.

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

Era una proposta di sospensione per procedere alla stesura di una legge per la stabilizzazione.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Si, ma votiamola però.

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

Nel momento in cui tecnicamente la legge non è finanziabile e quindi non è proponibile, per quello che mi riguarda sembrerebbe di procedere su qualcosa che non è attuabile, per cui ritiro la mia proposta tecnica adesso. Mi dicono che non è tecnicamente finanziabile, per cui ritiro la mia proposta.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Quindi ha ritirato la proposta?

PRESIDENTE

Il consigliere Pitaro Vito ha ritirato la proposta, andiamo avanti.

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Aieta. Ne ha facoltà.

AIETA GIUSEPPE (Democratici Progressisti-Calabria)

Grazie. Presidente, credo che dobbiamo - collega Graziano, mi rivolgo anche a lei - un attimo fermarci, perché dato che stiamo parlando di lavoratori precari verso i quali noi tutti abbiamo un sentimento di solidarietà credo che sarebbe il caso, Presidente, che lei sospenda i lavori dell'Aula e riunisca i capigruppo per capire e individuare una via d'uscita, perché se la Giunta avesse risolto a monte questo problema oggi non saremmo qui a discutere, perché l’avremmo sostenuta, io avrei votato il provvedimento della Giunta perché quando si tratta di precari non abbiamo differenze da rimarcare.

 Per cui, signor Presidente, le chiedo di sospendere i lavori dell'Aula e ritrovare un attimo di sintesi perché stiamo parlando di uomini e donne, di ragazzi e di ragazze. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Penso che si debba evitare che il Consiglio si trasformi in una corrida di dilettanti allo sbaraglio. Volevate approvare una mozione che non ha nessun valore ai fini della contrattualizzazione, della stabilizzazione e oggi ci dite, dopo aver fatto una proposta su una legge, che non è fattibile. Ma a che gioco giocate? State giocando sulle spalle dei precari! Veramente siamo dilettanti allo sbaraglio!

C'è una maggioranza che si presenta qui per dirci di esaminare un ordine giorno, poi capisce che è in difficoltà perché si tratta di una mozione farlocca che non produrrà nulla dal punto di vista amministrativo per questi lavoratori e avanza la proposta di fare una legge e poi ancora ci dice che la ritira perché non si può fare. Ma veramente siamo a “Scherzi a parte”! Non si può giocare così con i diritti dei lavoratori, non si può giocare in questo modo. La ritira perché non c'è la copertura finanziaria.

A che gioco state giocando? Fateci capire dove volete portare il Consiglio regionale. A questo punto volete portare il Consiglio regionale? Non si può giocare in questo modo. Capisco le vostre difficoltà, anche la riunione che c'è intorno al Presidente dimostra che siete un po' divisi, da questo punto di vista, rispetto a queste procedure, perché una maggioranza non si può presentare in un Consiglio regionale, su una materia così delicata, in questo modo.

PRESIDENTE

Sospendiamo cinque minuti la seduta.

 

La seduta sospesa alla 19,12 riprende alle 19,30.

PRESIDENTE

Votiamo un ordine del giorno con il quale diamo mandato alla Giunta di trovare le risorse finanziarie e di fare un progetto di legge che voteremo all'unanimità. Ha chiesto d’intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, faccio una dichiarazione come capogruppo del PD: abbiamo individuato un percorso legislativo, nella conferenza dei capigruppo, tra maggioranza e minoranza, e affidiamo, adesso, a chi deve mettere in campo la proposta di legge il compito di portarla in Consiglio regionale, ma nessun ordine del giorno. Ho fatto una dichiarazione al microfono e per me è sufficiente.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire l’assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Il tema della proposta di legge, che non si può redigere stasera, è legato a fatti di bilancio; approveremo in Giunta una delibera che rivede tutte le risorse propedeutiche a questa proposta di legge che iscriveremo e porteremo alla prossima seduta di Consiglio con urgenza, se possibile anche il 3 gennaio; nel frattempo ci lavoriamo con gli uffici.

Possiamo, quindi, riassumere che è condivisa dalla maggioranza e dalla minoranza e abbiamo, senza polemica alcuna, rispetto al dato e al rischio in questo momento di una responsabilità isolata, risolto il problema di una legge di precariato che era, dal nostro punto di vista, giusto; non a caso ci avevamo lavorato da subito a luglio e poi a settembre per portarla a casa. Quindi, bene così, da domani i nostri uffici sono a redigere questo progetto di legge che troverà, con il lavoro che farà l'assessore Talarico, una variazione complessiva di bilancio in modo che si possano spostare risorse, oggi poggiate sul turismo, per poterle iscrivere su questa proposta di legge. Bene, positivo, insomma, come fine dell'anno su questo tema, non mi sembra male, quindi un plauso alla maggioranza, un plauso soprattutto alla minoranza. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto d’intervenire il consigliere Aieta. Ne ha facoltà.

AIETA GIUSEPPE (Democratici Progressisti-Calabria)

Presidente, è chiaro quanto appena affermato dal collega Bevacqua e dall'assessore Orsomarso, il punto però è questo: non c'è nessuna mozione, nessun ordine del giorno; c'è stata una riunione, alla sua presenza, che ha sigillato una volontà politica alla presenza anche del direttore generale del Dipartimento bilancio, dottor De Cello, che gode di unanime fiducia, nella quale riunione abbiamo stabilito che si approva il bilancio, dopodiché si fa una variazione per dare copertura alle leggi e, tra queste, alla legge 12, si approva in Giunta e siamo disponibili, lo diciamo prima, ad approvarla in Consiglio. Chiaro, ci sono le registrazioni che parlano.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 86/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Rimodulazione schede di intervento: “III.6 politiche attive del lavoro”, “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi”, “III.14 “In Calabria”, “III.15 “Stai in Calabria”. Approvazione proposta di rimodulazione del Piano Finanziario”.

PRESIDENTE

Passiamo al primo punto all'ordine del giorno riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 86/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Rimodulazione schede di intervento: “III.6 politiche attive del lavoro”, “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi”, “III.14 “In Calabria”, “III.15 “Stai in Calabria”. Approvazione proposta di rimodulazione del Piano Finanziario”.

Cedo la parola al consigliere Paris, relatore, per illustrare il provvedimento.

PARIS Nicola (Unione di Centro)

Presidente, le volevo chiedere, se l’Aula è d'accordo, di relazionare su tutti i quattro punti all'ordine del giorno per poi votarli singolarmente, visto che riguardano, tutti e quattro, la programmazione comunitaria.

PRESIDENTE

Va bene, ne ha facoltà.

PARIS Nicola (Unione di Centro)

Signor Presidente, onorevoli colleghi, svolgerò quindi un'unica relazione, visto che tutti e quattro i punti riguardano la programmazione comunitaria. Con la proposta di provvedimento amministrativo numero 86/11^, prima all'ordine del giorno, la Giunta regionale con deliberazione numero 419 del 30/11/ 2020 sottopone all’Aula la rimodulazione di alcune schede di intervento del Piano Azione e Coesione 2007-2013, approvate con deliberazioni consiliare numero 59 e numero 60 del 2020, e del Piano finanziario del PAC. In particolare, come si evince nella delibera di Giunta, il dirigente generale del Dipartimento lavoro, sviluppo economico, attività produttive e turismo rilevando che, alla luce delle analisi effettuate sulle adesioni pervenute, la dotazione finanziaria delle schede nuove operazioni “StaInCalabria” e “InCalabria” si è rivelata sovradimensionata rispetto alla capacità di risposta dei destinatari, ha richiesto la riduzione della dotazione finanziaria delle suddette schede per un importo complessivo pari ad euro 10 milioni, articolato su due quote uguali per ciascuna scheda di importo pari a 5 milioni, con contestuale incremento della dotazione finanziaria della scheda nuove operazioni III.6 politiche attive del lavoro, per un importo pari ad euro 10 milioni.

Allo stesso tempo il dirigente dell'Unità pianificazione e gestione dell'emergenza protezione civile ha richiesto l'integrazione e la riformulazione della scheda III.11 “Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi” per un importo complessivo pari ad euro 6 milioni 570 mila, con incremento della dotazione finanziaria, rispetto al piano finanziario di vigente, pari ad euro 6 milioni, alla cui copertura si provvede in parte con le economie già accertate sul programma e in parte con somme libere da impegni contabili presenti nell'ambito dei capitoli di spesa relativi all'attuazione del medesimo programma.

Alla luce delle suddette richieste di rimodulazione è necessario anche rimodulare il piano finanziario del PAC 2007-2013, dando atto che le modifiche relative alle schede d’intervento “StaInCalabria” e “InCalabria” e “Politiche attive del lavoro” si configurano quale ridistribuzione delle risorse finanziarie nell'ambito della medesima linea di intervento (Pilastro nuove operazioni), mentre le modifiche relative alla scheda di intervento III.11 si configurano quale ridistribuzione delle risorse finanziarie nell'ambito di diverse linee di intervento (Pilastri misure anticicliche salvaguardia e nuove operazioni).

Passo al secondo punto.

Presidente, il Consiglio regionale è chiamato a prendere atto della decisione della Commissione europea del 29/11/2020 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 della Regione Calabria. La modifica del PSR cui tale provvedimento si riferisce è finalizzata all'inserimento della misura 21 nel PSR Calabria 2014-2020, coerentemente con l'articolo 39-ter del regolamento (UE) 1305/2013.La Regione ritiene, infatti, indispensabile fornire sostegno e parziale ristoro per le perdite subite ai settori del comparto agricolo calabrese più duramente colpiti dalla crisi causata dalla pandemia Covid-19. A tal fine le analisi di contesto, l'individuazione dei fabbisogni e la strategia del PSR sono stati integrati con i riferimenti ai settori in crisi e al contributo alla nuova misura.

La Commissione europea, con la citata decisione C (8586) del 29/11/2020, ha approvato la modifica del PSR, ritenendola conforme al regolamento dell'Unione Europea numero 1303 del 2013 e al regolamento dell'Unione Europea numero 1305 del 2013. Inoltre, sul provvedimento amministrativo in esame, il dirigente generale del Dipartimento regionale economia e finanze ha espresso parere favorevole di compatibilità finanziaria in data 9 dicembre 2020, con protocollo SIAR numero 0404919.

Il terzo punto all'ordine del giorno, sulla proposta di provvedimento amministrativo numero 92/11^, riguarda, con riferimento al POR Calabria FESR-FSE 2014-2020, la presa d'atto della decisione di esecuzione della Commissione europea C(2020) 8335 final del 24/11/2020, recante modifica della Decisione di esecuzione C (2015) 7227, che approva determinati elementi del programma operativo Calabria per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo, nell'ambito dell'obiettivo investimenti a favore della crescita e l'occupazione per la Regione Calabria. In particolare, la proposta di riprogrammazione del POR - FESR - FSE 2014-2020, assentita dalla Commissione europea con la prefata Decisione C (2020) 8335 final, mira principalmente alla riallocazione dei fondi per favorire l'attuazione di misure specifiche in grado di fronteggiare l'emergenza Covid-2019. Sul provvedimento amministrativo in esame, il dirigente generale del Dipartimento regionale economia e finanza ha espresso parere favorevole di compatibilità finanziaria in data 14/11/2020, protocollo SIAR numero 410387.

Relativamente al quarto punto, la Giunta regionale sottopone all’Aula la rimodulazione del Piano finanziario del Piano di Azione e Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione.

Esso scaturisce dal fatto che, nel mese di novembre 2020, il dirigente generale del Dipartimento Programmazione Unitaria, quale Autorità di coordinamento del PAC 2014-2020, ha comunicato al Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri la necessità di provvedere ad una rimodulazione del PAC 2014-2020 della Regione Calabria, evidenziando la necessità di ampliare la dotazione finanziaria dell’Asse 2 “Sviluppo dell’agenda digitale” per dare risposta alle nuove esigenze emerse con la pandemia, legata in parte all’incremento del lavoro agile ed in parte a nuovi fabbisogni connessi, nonché di predisporre una dotazione idonea per la gestione della fase post pandemica a favore delle attività produttive regionali con riferimento all’Asse 3 “Competitività dei sistemi produttivi”, richiedendo a tale scopo la rimodulazione del Piano finanziario del PAC 2014-2020.

Il Piano finanziario rimodulato rende evidenza del fatto che la copertura finanziaria della maggiore dotazione sugli Assi 2 e 3 può essere garantita dalla corrispondente riduzione a valere sulla dotazione di altri Assi.

Il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, con nota numero 4652 del 7 dicembre 2020, ha espresso assenso sulla rimodulazione proposta, precisando che non comporta la modifica degli obiettivi strategici né la variazione della dotazione finanziaria complessiva e che, pertanto, ai sensi del punto 2 della delibera CIPE numero 10/2015, non necessita di approvazione del CIPE intendendosi approvata di comune accordo tra la Regione Calabria, in qualità di Amministrazione titolare del programma, e il Dipartimento per le politiche di coesione, in qualità di Amministrazione responsabile del coordinamento dei fondi SIE.

La rimodulazione in esame è stata sottoposta, mediante procedura di consultazione scritta, al Comitato di coordinamento e si è conclusa favorevolmente e senza osservazioni da parte di soggetti interpellati.

Infine, il dirigente generale del Dipartimento Economia e Finanze, con nota protocollo SIAR numero 421332 del 21 dicembre 2020, ha espresso parere favorevole sulla compatibilità finanziaria del provvedimento.

Svolta questa premessa, sottopongo all’Aula la singola approvazione dei provvedimenti amministrativi numero 86/11^, 91/11^, 92/11^ e 94/11^.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Sono stato tre mesi a riposo, quindi, adesso, posso sfogarmi in Aula con alcuni interventi che credo possano aiutarci a riflettere relativamente ai provvedimenti che oggi proponete.

Mi viene spontaneo recuperare un verso di una canzone di Guccini, L’avvelenata, quando diceva: “Ma s’io avessi previsto tutto questo, dati, cause e pretesto …”. Parafrasandola, avevamo tutto previsto, cause e pretesti, perché è da mesi che, come gruppo del Partito Democratico, ponevamo un problema legato all’utilizzazione dei fondi comunitari, alla loro rimodulazione, alle ricadute sul territorio ed anche ai benefici che potevano derivarne per i destinatari.

Oggi, ahimè, constatiamo che tutto ciò che avevamo detto si è verificato perché stiamo assistendo alla rimodulazione di fondi già destinati e previsti da questa Giunta regionale, che dimostra – consentitemi di dire – una certa improvvisazione o incapacità nel destinare i fondi comunitari.

Se, oggi, proponete di rimodulare 10 milioni di somme destinate ad alcune misure o altre ancora che hanno avuto un flop notevole, ciò dimostra che questa Giunta regionale non ha saputo davvero intercettare i bisogni, le esigenze e le urgenze del territorio calabrese. Questo ci preoccupa per la vostra incapacità nel saper individuare, appunto, gli asset giusti sui quali investire.

Nel momento in cui si è aperto un dibattito su questo tema – se ricordate bene – avevamo fatto un altro tipo di proposta e avevamo chiesto: “Facciamo un Tavolo istituzionale tra tutte le forze politiche e sociali della Calabria per individuare dei progetti importanti che potevano avere ricadute strutturali per la Calabria”.

Questo non è stato fatto dalla Giunta regionale e dalla maggioranza.

Ne prendiamo atto, ma adesso non siamo qui a puntare il dito. Diciamo semplicemente che, ancora una volta, offriamo la nostra disponibilità a questa Giunta regionale, al Presidente facente funzioni, all’Assessore delegato: siamo disponibili a lavorare insieme per individuare le misure giuste per i calabresi e per aprire anche una vertenza – se necessario – con il Governo nazionale per quanto riguarda l’utilizzo del Recovery Fund e di altre misure legate alla rimodulazione dei fondi comunitari che non hanno avuto ricadute positive sui nostri territori.

Lo facciamo con spirito di servizio verso la Calabria e offrendo la nostra disponibilità a questo dialogo, a questo confronto e a questa interlocuzione con la maggioranza perché riteniamo che il bene primario, in questo momento, siano i calabresi ed il bene primario dei calabresi si raggiunge se c’è una capacità di sintesi tra le emergenze del territorio e una capacità di vedute su quello che occorre al territorio perché alcune misure – parliamoci chiaro – sono state sbagliate, non hanno avuto le ricadute necessarie e, anzi, hanno creato, per certi aspetti, anche amarezze sul territorio per chi non ne ha beneficiato.

Lo dicono gli altri, non lo dico io, perché, se rimoduliamo alcune scelte fatte dalla Giunta, vuol dire c’è stato un non utilizzo dei fondi pensati e messi in campo a servizio delle comunità calabresi.

Quindi, – ripeto – siamo qui per offrire la nostra disponibilità, non per fare polemica perché quando si opera in emergenza ognuno di noi può sbagliare, può fare scelte errate legate anche al fatto di copiare misure create dal Governo.

Ci può stare tutto perché quando si è in emergenza è così, però ripeto al Presidente facente funzioni e all’Assessore al ramo che, se necessario, siamo pronti ad offrire la nostra disponibilità.

Avevamo fatto una proposta interessante – non ricordo se la competenza è dell’assessore Gallo – di prevedere un fondo che si chiama “south working” destinato ad incentivare quelle aziende che lasciavano i giovani calabresi a lavorare in Calabria con le incentivazioni necessarie per poterlo fare. È una delle tante proposte che facemmo e riguardava più di 1000 giovani calabresi che potevano lasciare il reddito in Calabria e contribuire, con le loro energie e la loro freschezza, anche a dare forza e vigore al territorio calabrese.

Avevamo lanciato questa proposta tempo fa. Non è stata né presa in considerazione né messa in campo dalla Giunta regionale. Assessore, la rilanciamo qua stasera.

Credo che questa del “south working” sia una proposta importante che potrebbe, davvero, lasciare in Calabria reddito, risorse e possibilità anche occupazionali per i tanti calabresi che oggi sono costretti ad emigrare, appunto, per mancanza di lavoro.

La pandemia è una grande problematica, ma offre anche grandi opportunità alla Calabria e a chi sa utilizzarle e credo che lo “smart working” o “south working” potrebbe, come modello del lavoro, davvero, lasciare in Calabria risorse ed energie e noi dobbiamo saperlo sfruttare.

Quindi, chiedo alla maggioranza ed all’Assessore al ramo, se è possibile, di prendere in considerazione questa proposta che non costerebbe molto, ma che, sicuramente, darebbe risposte al territorio e ossigeno all’economia calabrese.

PRESIDENTE

Collega Bevacqua, ancora è in convalescenza quindi le consiglio di riguardarsi perché lo sa che le vogliamo bene.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Anastasi. Ne ha facoltà.

ANASTASI Marcello (Io resto in Calabria)

Grazie per avermi concesso la parola e chiedo l’attenzione di tutti i consiglieri regionali presenti in questa sede.

Ritengo che, in merito ai provvedimenti illustrati dal consigliere Paris, ci siano da fare alcune riflessioni.

Mi pare di comprendere che, probabilmente, alcune cose – come, d’altro canto, ha già osservato il consigliere Bevacqua – non sono andate come dovevano andare in merito, per esempio, ai bandi “StainCalabriae “InCalabria”, le cui finalità erano quelle di tutelare e supportare le categorie maggiormente colpite sul piano economico dalla crisi da Covid-19 tuttora in atto.

Forse sarebbe stato utile, nelle sedi opportune, avere un confronto anche con noi della minoranza sui bandi per redigerne i contenuti e, oggi, per rimodulare l’utilizzo delle risorse non spese. Sarebbe stata un’opportunità importante per garantire una maggiore efficacia della riuscita con la possibilità anche per altri consiglieri di poter dare il proprio apporto ed esercitare meglio il proprio ruolo di vigilanza, indirizzo e promozione.

Ritengo che sia utile in questo momento, in merito alla messa a disposizione dei calabresi delle risorse rimaste, pensare sul territorio ad una serie di sportelli a disposizione di tutti per la consulenza con azioni di disseminazione e che possano, in tal modo, consentire al maggior numero dei calabresi di predisporre le loro richieste correttamente e, quindi, poi, di ricevere i finanziamenti. Grazie.

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione della proposta di provvedimento amministrativo numero 86/11^.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 91/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Presa d’atto delle della decisione della Commissione europea del 29/11/2020 di modifica del programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Calabria”

PRESIDENTE

La relazione sul punto è stata già svolta dal consigliere Paris, quindi, passiamo alla votazione del provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 92/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “POR Calabria FESR FSE 2014-2020. Presa d'atto della Decisione di esecuzione della Commissione C (2020) 8335 final del 24.11.2020 recante modifica della Decisione di esecuzione C(2015) 7227 che approva determinati elementi del programma operativo “Calabria” per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Calabria in Italia CCI 2014IT16M2OP006” 

PRESIDENTE

La relazione sul punto è stata già svolta dal consigliere Paris, quindi, passiamo alla votazione del provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 94/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Programma Azione e Coesione (PAC)/Programma Operativo
Complementare (POC) 2014-2020 della Regione Calabria. Rimodulazione del piano finanziario”
 

PRESIDENTE

La relazione sul punto è stata già svolta dal consigliere Paris, quindi, passiamo alla votazione del provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 67/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73 comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”

PRESIDENTE

Passiamo al quinto punto all’ordine del giorno che riguarda la proposta di legge numero 67/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118”.

Cedo la parola al consigliere Mancuso per l’illustrazione del provvedimento.

MANCUSO Filippo (Lega Salvini), relatore

Grazie, Presidente. La Giunta regionale, con deliberazione numero 431 del 30 novembre 2020, sottopone all’approvazione del Consiglio regionale il riconoscimento della legittimità di alcuni debiti fuori bilancio maturati dalla Regione derivanti dell’acquisto di beni e servizi in assenza del provvedimento e del preventivo impegno di spesa, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo numero 118/2011.

In particolare, la legge in oggetto riguarda i debiti fuori bilancio che si riferiscono ai decreti dirigenziali numero 5805, 6543, 7309, 7457, 7458, 8427 e 10050 del 2020 per un ammontare complessivo pari a 334.182,36 euro.

Come indicato nella relazione di accompagnamento e nell’articolo 2 della presente legge, alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento dei suddetti debiti fuori bilancio si provvede: per l’importo di 12.121,00 euro con le risorse di cui all’impegno numero 2125/2019 assunto sul capitolo U0100910103 - Missione U.01, Programma 05; per l’importo di 111.276,35 euro con le risorse allocate alla missione U.15, Programma 03; per l’importo di 210.784,57 euro con le risorse allocate alla missione U.20 “Fondi e accantonamenti”, Programma 03 “Altri fondi” dello stato di previsione della spesa del bilancio 2020-2022.

Il Collegio dei revisori dei conti, con verbale numero 63 del 3 dicembre 2020, ha espresso parere favorevole sul disegno di legge in oggetto.

Pertanto, propongo all’Aula l’approvazione del provvedimento.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Presidente, chiedo di intervenire per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Neri. Ne ha facoltà.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Non avendo avuto tempo di approfondire la scheda relativa, appunto, ai debiti fuori bilancio e non avendo vagliato approfonditamente, preannuncio il mio voto di astensione.

PRESIDENTE

Passiamo all’esame ed alla votazione del provvedimento.

Articolo1.

(È approvato)

Articolo 2.

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

Il provvedimento, unitamente al relativo allegato, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 70/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” 

PRESIDENTE

Passiamo al sesto punto dell’ordine del giorno che riguarda la proposta di legge 70/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all’articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118”.

Cedo la parola al relatore, consigliere Mancuso, per l’illustrazione del provvedimento.

MANCUSO Filippo (Lega Salvini), relatore

La proposta di legge in oggetto, in particolare, riguarda il debito fuori bilancio che si riferisce al decreto dirigenziale numero 12836 del 2020 per un ammontare complessivo pari a 35.000 euro. Tale debito deriva dall’approvazione, con decreto numero 14228 del 2019, di un addendum alla convenzione numero 3405 del 2018 fra l’Agenzia per le adozioni internazionali della Regione Piemonte e la Regione Calabria.

Del suddetto decreto è stata specificatamente indicata la copertura finanziaria delle relative spese, ma non è stato, poi, assunto il relativo impegno di spesa.

Al debito fuori bilancio in oggetto si fa fronte mediante le somme accantonate sul capitolo U8201043801 - Missione U.20 “Fondi e Accantonamenti”, Programma 03 “Altri fondi” (U.20.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio regionale.

Il Collegio dei revisori dei conti anche su questo debito fuori bilancio, con verbale numero 67 del 21 dicembre 2020, ha espresso parere favorevole sul disegno di legge in oggetto. Grazie.

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente al relativo Allegato, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mancuso. Ne ha facoltà. Prego, consigliere Mancuso.

MANCUSO Filippo (Lega Salvini)

Grazie, Presidente. Chiedo l'inserimento all’ordine del giorno, di una proposta di legge recante: “Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, numero 18”, che riguarda la proroga dei termini per gli Usi civici.

La proposta riveste particolare importanza in quanto, come sapete, mediante gli Usi civici, anche le Amministrazioni comunali reperiscono dei fondi molto importanti. Grazie.

PRESIDENTE

Votiamo per l'inserimento all'ordine del giorno della proposta del consigliere Mancuso.

La proposta è inserita con il parere favorevole, altresì, dei consiglieri Sculco e Anastasi.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 88/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Calabria Lavoro”

PRESIDENTE

Passiamo al settimo punto all’ordine del giorno, riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 88/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante “Rendiconto esercizio 2019 dell'azienda Calabria lavoro”.

Cedo la parola al consigliere Paris per l’illustrazione del provvedimento. Prego, consigliere Paris.

PARIS Nicola (Unione di centro), relatore

Grazie, Presidente. La proposta di provvedimento amministrativo numero 88/11^ riguarda il Rendiconto dell’Azienda Calabria lavoro per l’esercizio 2019, che la Giunta regionale, con deliberazione numero 452 del 9 dicembre 2020, sottopone oggi a quest'Aula per l'approvazione.

Il provvedimento consta del decreto di approvazione del documento contabile da parte del direttore generale dell’Azienda Calabria lavoro, del parere del Collegio del revisore dell'Ente e delle relazioni istruttorie dei Dipartimenti regionali lavoro ed economia e finanze.

Il direttore generale dell'Ente, con decreto numero 94 del 27 novembre 2020, ha approvato il Rendiconto di gestione per l'esercizio 2019 sul quale il Collegio dei revisori dei conti, con verbale del 27 novembre 2020, ha riscontrato il rispetto del pareggio di bilancio, ai sensi della normativa vigente e che l’Ente, nella gestione dell'esercizio 2019, si è attenuto alle disposizioni diramate dalla Regione Calabria in merito al contenimento della spesa pubblica per l'anno 2019, esprimendo parere favorevole all'approvazione del documento contabile.

Il Dipartimento lavoro, sviluppo economico, attività produttive e turismo, che esercita la vigilanza sull'attività dell'Ente nelle strutture di competenza, ha verificato il rispetto della normativa in materia di contenimento della spesa da parte dell'Azienda, con riferimento alle risultanze della gestione per l'esercizio 2019, e ha ritenuto che nulla osta all'approvazione del Rendiconto generale dell'esercizio 2019 dell'Ente.

Da parte sua, il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria di competenza, ha rilevato la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31 dicembre 2019, per come risultante dal conto del bilancio e il corrispondente importo di cui al conto del tesoriere, la sussistenza della continuità tra i residui finali dell'esercizio 2018 e quelli iniziali dell'esercizio 2019, nonché la quadratura delle poste contabili iscritte nelle partite di giro e la quadratura tra il saldo di tesoreria quale sommatoria dei conti correnti intestatari dell'Ente in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell’esercizio 2019 e il valore registrato alla voce “disponibilità liquide” dell'attivo dello stato patrimoniale.

Al 31 dicembre 2019, risulta formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione, fermo restando la riserva espressa sull'utilizzo della quota disponibile dell'avanzo di amministrazione.

Lo stesso Dipartimento ha inoltre espresso riserve in merito alla gestione di cassa dell'Ente per il mancato rispetto della normativa di riferimento e ai sensi del principio generale della prudenza nelle more della quantificazione dell'importo da decurtare a seguito dell'adozione delle misure, conseguente al mancato rispetto della normativa in materia di contenimento delle spese sulle attività per gli esercizi precedenti del 2019.

Il Dipartimento vigilante ha espresso riserva sull'utilizzo della quota disponibile nell'avanzo di amministrazione.

Infine, dopo aver raccomandato all'Ente di predisporre entro il 31 dicembre 2020 quanto necessario per l'immediato adeguamento alla Piattaforma Siope Plus, utile alla rilevazione del monitoraggio di incassi e pagamenti, nonché di dotarsi di un conto di tesoreria unico, la cui gestione deve garantire il rispetto delle regole e delle modalità di cui al decreto legislativo numero 118 del 2011, ha concluso la relazione istruttoria ritenendo possibile procedere alla trasmissione da parte della Giunta regionale al Consiglio regionale, del Rendiconto relativo all'esercizio 2019 dell’Azienda Calabria lavoro, ai sensi dell'articolo 57, comma 7, della legge regionale numero 8 del 2002.

Considerato che l’Ente Azienda Calabria lavoro fa parte del gruppo della Regione, e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l'esercizio 2019 con i propri Enti e organismi strumentali, Aziende, società controllate e partecipate senza l'articolo 68 del decreto legislativo numero 118 del 2011, sottopongo all'approvazione dell’Aula il provvedimento in esame.

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento. Pongo ai voti il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Proposta di legge numero 39/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione Rendiconto generale relativo all'esercizio finanziario 2019” 

PRESIDENTE

Passiamo all’ottavo punto all'ordine del giorno riguardante la proposta di legge numero 39/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del Rendiconto generale relativo all'esercizio finanziario 2019”.

Cedo la parola al relatore consigliere Neri per l'illustrazione del provvedimento. Prego, consigliere Neri.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Come è noto a tutti, il Rendiconto è un documento contabile che mostra i risultati ottenuti da tutte le operazioni di gestione con più di un determinato esercizio; quindi, si tratta di un mezzo di cognizione che permette di conoscere in che modo e in che misura si siano realizzate le previsioni di bilancio e consente di esprimere un giudizio sull'operato degli amministratori.

Il rendiconto si compone del conto di bilancio, del conto economico e dello stato patrimoniale.

Dall’analisi del documento emerge che le entrate al Titolo I accertate all'anno 2019, rappresentano circa il 73 per cento del totale di risorse disponibili; tuttavia, gran parte di queste entrate è destinata alla sanità.

Relativamente all'entrata da trasferimenti di parte corrente, il 37 per cento degli accertamenti riguarda le entrate vincolate dal perimetro sanitario, circa il 18 per cento l'entrata accertata in relazione alla programmazione comunitaria e nazionale in corso e circa il 45 per cento le somme trasferite dallo Stato per il potenziamento dei Centri per l'impiego e per il Fondo nazionale trasporti.

Il risultato di amministrazione dell'esercizio finanziario 2019 viene determinato in 1 miliardo 222 milioni 689 mila euro.

Dall’analisi svolta dalla sezione di controllo della Corte dei conti emerge che, a fine 2019, la cosiddetta parte disponibile di bilancio è negativa per meno 87 milioni 777 mila euro; un valore negativo, ma in miglioramento rispetto agli esercizi precedenti.

Segnalo, inoltre, che è pervenuto il parere del Collegio dei revisori dei conti con cui l'organo di controllo attesta la corrispondenza del Rendiconto alle risultanze della gestione e, nell’esprimere giudizio positivo per l'approvazione del Rendiconto generale dell'esercizio finanziario 2019, formula alcune prescrizioni e raccomandazioni.

Pertanto, sottopongo all’Aula l'esame del progetto di legge.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Talarico. Ne ha facoltà.

TALARICO Francesco, Assessore al bilancio e politiche del personale

Volevo solo aggiungere alla presentazione del Rendiconto del consigliere Neri, un dato da rimarcare e da evidenziare in quest'Aula, ossia il raggiungimento del giudizio di parifica della Corte dei conti che ha riguardato tutte le componenti del bilancio e del conto del patrimonio.

Desidero evidenziare la soddisfazione dell’intera Giunta regionale per tale risultato, perché non era assolutamente semplice né scontato che la Corte dei conti parificasse il bilancio consuntivo 2019, ma devo dire che si è tenuto conto anche del lavoro che, come Giunta regionale, abbiamo messo in campo per il recupero dei crediti nei confronti dei Comuni per quanto attiene sia ai rifiuti sia al servizio idropotabile.

Abbiamo fatto dei passi avanti ma, naturalmente, questo non è un atto conclusivo e dobbiamo continuare su questa strada, che è l'unica per riuscire a determinare un bilancio coeso.

Voglio anche ricordare che l'anno scorso la Corte dei conti non ha parificato il bilancio, ponendo una serie di eccezioni riguardanti i residui attivi, il fondo crediti di dubbia esigibilità e il fondo rischi che, per quanto ci riguarda, dovevano determinare degli accantonamenti di risorse regionali.

Quest'anno non l'ha fatto e questo, naturalmente, ci dà la possibilità di spendere maggiori risorse.

Credo che questo sia un dato essenziale e importante, da rimarcare ed evidenziare perché significa che siamo sulla strada giusta e non dobbiamo assolutamente mollare.

La Corte dei conti, proprio nella sua decisione, cita testualmente: “proseguire le azioni intraprese al fine di liberare le proprie risorse di cassa per seguire le iniziative già intraprese sul versante della riscossione e del costante monitoraggio della posizione creditizia e continuare il cammino intrapreso nel costante monitoraggio delle controversie anche affidate a legali esterni nell’accurata azione delle stesse ai fini della quantificazione dei giusti accantonamenti del bilancio”.

Devo dire che questo risultato si è ottenuto anche grazie al decreto liquidità e di questo devo ringraziare i Sindaci regionali, che hanno adempiuto e hanno avuto accesso alla Cassa depositi e prestiti, mediante la quale hanno potuto ottemperare ai crediti che la Regione vantava per quanto attiene al servizio idropotabile e al servizio degli Enti rispetto alle Rsu.

A tutto questo aggiungo che la Corte dei conti ha dato atto anche della scelta da parte della Regione Calabria di trasferire agli ATO la gestione dei rifiuti a partire dal primo gennaio 2020; un dato importante ed essenziale, che consente sia al Consiglio regionale sia alla Regione Calabria di non indebitarsi più, come avveniva nel passato.

Desidero ringraziare il Collegio dei revisori dei conti che ha espresso il parere favorevole su questo punto, come anche sugli altri punti.

Oggi abbiamo un bilancio regionale composto da una serie di momenti importanti.

Chi è stato in quest'Aula per tanti anni, sa che questi punti non venivano affrontati in un'unica seduta di Consiglio regionale; quindi, c'è stato un lavoro importante.

Di questo ringrazio anche il Collegio dei revisori che ha dovuto esprimere una serie di pareri su bilancio consuntivo, consolidato, assestamento e bilancio di previsione in quanto, proprio in quest'ultimo periodo, si sono accavallate una serie di competenze.

Naturalmente, la Corte dei conti parla in maniera molto chiara delle grandi criticità della sanità che, purtroppo, non solo ha dilapidato risorse enormi, ma soprattutto ha erogato dei servizi pessimi ai cittadini regionali, con un aumento del debito che ha portato anche a delle manovre di bilancio e al conseguente aumento dell'addizionale regionale dell'Irap e di quant'altro.

Ecco perché, sotto questo aspetto, mi sento di condividere in pieno – e ritengo che tutto il Consiglio regionale debba farlo – lo stato di emergenza rappresentato dalla sanità e che la Corte dei conti, proprio nella relazione di accompagnamento, ha voluto evidenziare.

Auspico che il punto all'ordine del giorno sia approvato.

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

 Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

 Articolo 10

(È approvato)

All’articolo 11 è pervenuto l'emendamento, protocollo numero 25600, a firma del consigliere Neri, a cui cedo la parola per l’illustrazione. Prego, consigliere Neri.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Come già accennato in Conferenza dei capigruppo, si tratta di un emendamento tecnico volto a correggere meri refusi determinati da inversione di cifre, che sono confluiti nelle risultanze di cui al presente articolo. Grazie.

PRESIDENTE

Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pongo in votazione l’emendamento protocollo numero 25600, che è approvato.

Articolo 11

(È approvato per come emendato)

All’articolo12 è pervenuto l'emendamento, protocollo numero 25602, a firma del consigliere Neri, a cui cedo la parola per l’illustrazione. Prego, consigliere Neri.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Anche in questo caso, relativamente allo stato patrimoniale, si tratta solamente ed esclusivamente di apportare delle semplici correzioni materiali. Grazie.

PRESIDENTE

Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pongo in votazione l’emendamento protocollo numero 25602, che è approvato.

Articolo 12

(È approvato per come emendato)

Articolo 13

(È approvato)

Articolo 14

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente ai relativi Allegati con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto altresì del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 90/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2019 della Regione Calabria, articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118”

PRESIDENTE

Passiamo al nono punto all'ordine del giorno, riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 90/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2019 della Regione Calabria, articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118”.

Cedo la parola al consigliere Neri per l'illustrazione del provvedimento. Prego, consigliere Neri.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Il provvedimento in oggetto è relativo all'approvazione del bilancio consolidato dall'anno 2019 della Regione Calabria.

Il bilancio consolidato, in particolare, rappresenta uno strumento di comunicazione sull'andamento della gestione del gruppo verso l'esterno, nonché un supporto al Governo del gruppo stesso, ai fini della programmazione delle attività e della verifica degli impatti delle strategie.

Il provvedimento si compone di due Allegati rappresentati dal bilancio consolidato, comprensivo dello stato patrimoniale, e del conto economico, nonché dalla relazione alla nota integrativa e nota integrativa al bilancio consolidato stesso.

Va segnalato che, ad oggi, non è stato possibile procedere all’approvazione del Rendiconto 2019 degli Enti Agenzia regionale per lo sviluppo agricoltura calabrese (Arsac) e Azienda regionale per la forestazione alle politiche della montagna (Azienda Calabria verde), in quanto i suddetti Enti sono al momento sprovvisti dell'organo di revisione che deve necessariamente rilasciare il parere sul Rendiconto d’esercizio.

Tuttavia, i sopradetti Enti, hanno trasmesso i dati contabili necessari ai fini del consolidamento in attesa della nomina dei rispettivi organi di controllo.

È pervenuto il verbale numero 71 del 24 dicembre 2020 del Collegio dei revisori dei conti con il quale l'organo di controllo ha espresso un giudizio positivo ai fini dell'approvazione del bilancio consolidato 2019 del gruppo amministrazione pubblica della Regione Calabria.

Pertanto, sottopongo all'Aula l'esame del provvedimento. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono interventi. Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento nel suo complesso, prendendo atto della relazione del Collegio dei revisori dei conti con cui ha espresso un giudizio positivo sul provvedimento. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 71/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2020- 2022”

PRESIDENTE

Passiamo al decimo punto all’ordine del giorno, riguardante la proposta di legge numero 71/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2020 – 2022”. Cedo la parola al relatore, consigliere Neri, per l'illustrazione del provvedimento.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. L’assestamento di bilancio è lo strumento giuridico con cui la Giunta prende atto delle risultanze della gestione dell'esercizio 2019 e propone le variazioni di bilancio necessarie a modificare il valore presunto dei residui. In particolare la manovra di assestamento ammonta, per la sola annualità 2020, a 28 milioni di euro e 129 mila mentre nessuna variazione viene effettuata per le successive annualità.

Tale maggiore disponibilità costituisce la risultanza tra le maggiori e minori entrate sostanzialmente connesse alle misure assunte dallo Stato per fronteggiare l'epidemia da Covid-19. Le maggiori entrate riguardano il ristoro da parte dello Stato della perdita del gettito Irap, per euro 11 milioni 180 mila, derivante dall'attuazione delle disposizioni introdotte dall'articolo 24 del DL numero 34 del 2020 e successivo riparto, effettuato con decreto del Ministero dell'Economia e finanze del 24 luglio 2020. Le maggiori entrate, per euro 75 milioni 829 mila, riguardano il ristoro della perdita del gettito in materia di tassa automobilistica. Le minori entrate, per euro 47 milioni 700 mila, riguardano invece l'impossibilità di effettuare riscossioni coattive delle entrate tributarie.

L'articolo 1 prevede la determinazione e l'aggiornamento dei residui attivi e passivi del fondo cassa, in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2019.

L'articolo 2 determina il saldo finanziario. Le disposizioni invece contenute all'articolo 3 riguardano le variazioni di competenza e di cassa da apportarsi allo stato di previsione dell'entrata e della spesa del bilancio 2020-2022.

Con l’articolo 4 si dispongono le variazioni del quadro generale riassuntivo delle entrate e delle spese nonché degli schemi di bilancio e dei relativi allegati.

L'articolo 5 fornisce riscontro dei rilievi formulati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in sede d'esame della legge d’approvazione bilancio 2020-2022.

Infine all'articolo 6 individua la copertura finanziaria del provvedimento mentre l’articolo 7 ne prevede l'entrata in vigore. Anche in questo caso è pervenuto il verbale numero 66 del 21 dicembre 2020 del Collegio dei revisori dei conti con il quale esprime parere favorevole al provvedimento, raccomandando di prestare la massima attenzione nella elaborazione del prospetto degli equilibri di bilancio di cui all’Allegato 9. Tutto ciò premesso, sottopongo all’Aula l'esame del progetto di legge. Grazie. 

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame ed alla votazione del provvedimento,

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Il provvedimento unitamente ai relativi allegati è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Caputo. Ne ha facoltà.

CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente)

Grazie, Presidente. Intervengo solo per chiedere all'Assemblea di inserire all'ordine del giorno la modifica ed integrazione alla legge regionale 30 marzo 1995, numero 8, recante “Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”. È un atto indifferibile e urgente, quindi chiedo all'Aula l'inserimento. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo ai voti l'inserimento all'ordine del giorno. È inserito.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sainato. Ne ha facoltà.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. Chiedo pure io la possibilità di inserire una mozione, la numero 57/11^, riferita al centro storico di Caulonia. C'è un gravissimo rischio di dissesto idrogeologico e necessita di un intervento urgente di salvaguardia, quindi ne chiedo l'inserimento.

PRESIDENTE

Pongo ai voti l’inserimento. È approvato.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, chiedo scusa, però se l'iter che abbiamo stabilito fino adesso… io capisco…chiedo…

PRESIDENTE

Consigliere Di Natale, se vuole chiedere un inserimento...

Proposta di provvedimento amministrativo numero 93/11^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2021-2023” 

PRESIDENTE

L'undicesimo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 93/11^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, recante: “Bilancio di previsione del consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2021 – 2023. Cedo la parola al relatore, consigliere Mancuso, per l'illustrazione del provvedimento. 

MANCUSO Filippo (Lega Salvini), relatore

Grazie, Presidente. Il bilancio di previsione del consiglio regionale ha durata triennale e ha natura autorizzatoria per l'intero triennio poiché gli stanziamenti di spesa rappresentano limiti all'assunzione di impegni e sarà pertanto possibile impegnare iniziative previste su annualità successive all'esercizio 2021 purché sussista la copertura finanziaria della spesa. Il bilancio di previsione all'esercizio 2021 è redatto sia in termini di competenza che di cassa. Le entrate del bilancio di previsione sono suddivise per titoli, in base alla fonte di provenienza, e per tipologia, in base alla natura delle entrate. Le spese del bilancio di previsione sono articolate in missioni e programmi sulla base rispettivamente delle funzioni esercitate e degli aggregati omogenei di attività. Le spese sono poi classificate per titoli sulla base della natura della spesa.

Rientrano nelle entrate per trasferimenti correnti: le somme richieste alla Giunta regionale per il funzionamento del Consiglio regionale, che ammontano ad euro 55 milioni 300 mila per l'esercizio 2021 e ad euro 56 milioni per il biennio 2022-2023; le somme che saranno trasferite dall’Autorità garante per le comunicazioni per il finanziamento delle funzioni delegate al Co.Re.Com. Calabria.

Gli stanziamenti per le spese del Consiglio regionale del triennio 2021-2023 sono state quantificate sulla base dei fabbisogni comunicati dai dirigenti delle strutture amministrative, tenuto conto dell’avvio, nell'esercizio 2021, della XII^ Legislatura regionale.

In particolare:

gli stanziamenti previsti per le indennità dei consiglieri e per i vitalizi degli ex consiglieri corrispondono agli importi previsti dalla legislazione vigente; 

le spese per il trattamento di fine mandato corrispondono agli importi previsti dall'articolo 14 della legge regionale numero 13 del 2019;

le spese per il personale e per il funzionamento dei gruppi consiliari sono state quantificate sulla base alla legge regionale 15 marzo 2002, numero 13, e successive modificazioni e integrazioni;

le spese per il personale assegnato alle strutture speciali, incluse le retribuzioni e i contributi per gli addetti all'Ufficio stampa, sono stati quantificati sulla base alla legislazione vigente;

le spese per il personale addetto alle strutture amministrative nonché i connessi oneri a carico del datore di lavoro sono state stanziate sulla base delle unità di personale effettivamente in servizio e della previsione massima di spesa consentita dai vincoli assunzionali;

le altre spese di funzionamento del Consiglio regionale sono quantificate sulla base delle obbligazioni giuridiche contratte e/o da contrarre per garantire il regolare mantenimento delle attività consiliari;

le spese per funzioni delegate trovano copertura finanziaria nei contributi in entrata da parte dell' AGCOM

Gli stanziamenti iscritti nel bilancio di previsione 2020-2022 del Consiglio regionale rispettano i limiti in materia di spesa di personale e di spese di lavoro flessibile.

Infine, con il presente provvedimento è approvato il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2021/2023.

Sul presente provvedimento il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole con proprio verbale numero 72 del 27 dicembre 2020, parere numero 31 del 27 dicembre 2020. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo alla votazione del provvedimento nel suo complesso, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti e della relazione della Commissione speciale di vigilanza, resa ai sensi dell'articolo 13 comma 5 del Regolamento interno di amministrazione e contabilità. Il provvedimento è approvato. 

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 87/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2021-2023 (articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118)” 

PRESIDENTE

Passiamo al punto 12 all'ordine del giorno, relativo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 87/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Documento di Economia e finanza della Regione Calabria per gli anni 2021-2023 (articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118). Cedo la parola al relatore, consigliere Neri, per l'illustrazione del provvedimento.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore

Grazie, Presidente. Il DEFR, come previsto dal principio contabile applicativo di cui all’Allegato 4 del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, è il principale strumento di programmazione economico-finanziaria della Regione. Contiene linee programmatiche dell'azione di governo regionale, orienta le successive deliberazioni della Giunta regionale e dell'Assemblea legislativa e costituisce il presupposto del controllo strategico.

Il DEFR si compone di due sezioni. La prima è composta dal quadro sintetico del contesto economico e finanziario di riferimento e dalla descrizione degli obiettivi strategici, con particolare riferimento agli obiettivi di politica regionale in campo economico, sociale e territoriale. La seconda sezione comprende l'analisi sulla situazione finanziaria della Regione e, in particolare, contiene la costruzione del quadro tendenziale di finanza pubblica della Regione e l’indicazione dell’articolazione della manovra necessaria per il proseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, accompagnata anche da un'indicazione di massima delle misure attraverso le quali si prevede il raggiungimento dei predetti obiettivi.

Non si può sottacere che il documento in questione nasce in un contesto politico devastato dalla prematura scomparsa della presidente Jole Santelli e segnato dalla conseguente brusca interruzione della Legislatura appena avviata nonché dalla ripresa della pandemia, riesplosa con numeri molto preoccupanti e con una situazione in continua evoluzione. Il tutto in uno scenario che vede il sistema sanitario regionale ormai devastato da oltre un decennio di commissariamento.

Ciò premesso, sottopongo all’Aula l'esame del provvedimento. 

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo alla votazione del provvedimento. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

Proposta di legge numero 68/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Legge di stabilità regionale 2021”

PRESIDENTE

Passiamo al punto 13 all'ordine del giorno e cioè la proposta di legge numero 68/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Legge di stabilità regionale 2021”. Cedo la parola al relatore, consigliere Paris, per l'illustrazione del provvedimento.

PARIS Nicola (Unione di Centro), relatore

Presidente, grazie. La Regione, tra i principali strumenti di programmazione, adotta una legge di stabilità regionale che, per come previsto dall'articolo 36 del decreto legislativo n 118 del 2011, contiene un quadro di riferimento finanziario nel periodo compreso nel bilancio di previsione; essa contiene esclusivamente norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione.

La legge di stabilità in oggetto è stata inevitabilmente condizionata dal contesto politico in atto, determinato dalla prematura scomparsa della presidente Santelli e dalla conseguente interruzione della Legislatura appena iniziata.

Con il provvedimento in oggetto l'organo di governo si limita a confermare o ridurre le previsioni di spesa contenute nel bilancio di previsione 2020-2022, apportando alcune modifiche tese a salvaguardare gli equilibri di bilancio e ad adempiere agli obblighi di legge.

La proposta consta di 5 articoli contenenti disposizioni di carattere finanziario.

In particolare con l'articolo uno si sopprime, in ottemperanza alla decisione 2017/2114 della Commissione europea e del conseguente articolo 109 del disegno di legge del bilancio di previsione dello Stato per gli anni 2021-2023, l'imposta regionale per la benzina per autotrazione. Tali minori entrate regionali vengono ristorante con l'istituzione di un fondo presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze da ripartire tra le Regioni, a partire dall'anno 2021.

L'articolo 2 prevede l'iscrizione in bilancio di Fondi speciali destinati a far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali, recanti spese di parte corrente o in conto capitale, che si perfezioneranno dopo l’approvazione del bilancio. Tali fondi ammontano annualmente a € 200.000 per la parte corrente e a € 100.000 per la parte capitale.

L'articolo 3 prevede invece il rifinanziamento di leggi regionali di spesa per il triennio 2021/2023. Le singole leggi rifinanziate sono elencate nell'allegato Tabella C.

L'articolo 4 invece contiene la norma finanziaria del provvedimento, specificando che gli interventi in esso previsti trovano la propria copertura finanziaria nelle risorse autonome in piena disponibilità, evidenziate nella parte entrate del bilancio regionale 2021-2023.

Infine, l'articolo 5 disciplina l'entrata in vigore della proposta di legge, fissata nel giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione Calabria.

Nel testo del provvedimento in argomento e nei relativi allegati, Tabelle A, B e C, sono elencate nel dettaglio le poste finanziarie. Ciò premesso, sottopongo all'Aula l'esame del progetto di legge. 

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento.

Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Dopo l'articolo 1 sono pervenuti emendamenti. Il primo è l’emendamento protocollo numero 25670, a firma dei consiglieri Caputo e Molinaro. Cedo la parola al proponente, consigliere Caputo, per l’illustrazione.

CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente)

Sì, Presidente. Mi pare di capire che ritiriamo gli emendamenti.

PRESIDENTE

L’emendamento è ritirato. Passiamo all'emendamento protocollo numero 25671. L’emendamento 25671, a firma sempre del collega Caputo, è ritirato?

CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente)

Sì, stesso discorso, Presidente, per il secondo emendamento.

PRESIDENTE

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Dopo l'articolo 3 è stato presentato l'emendamento a firma del consigliere Mancuso a cui cedo la parola per l’illustrazione.

MANCUSO Filippo (Lega Salvini)

Presidente, dopo un consulto, l’emendamento viene ritirato

PRESIDENTE

Emendamento ritirato.

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale. È approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportato in Allegati)

 

Il provvedimento, unitamente ai relativi allegati, è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

Proposta di legge numero 69/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2021-2023”

PRESIDENTE

Passiamo al quattordicesimo punto all’ordine del giorno e cioè proposta di legge numero 69/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni e 2021-2023. Cedo la parola al relatore, assessore Talarico, per l’illustrazione del provvedimento.

TALARICO Francesco, Assessore al bilancio e politiche del personale

Grazie, Presidente. Il bilancio di previsione 2021-2023 che la Giunta sottopone all'Aula serve a garantire lo svolgimento dell'attività amministrativa nel solco estremamente prudenziale già tracciato nel bilancio dello scorso aprile. Il bilancio 2021 - 2023 quindi è il migliore bilancio possibile in un momento estremamente complesso. In premessa desidero ringraziare il Dipartimento bilancio, il direttore De Cello, tutti i dirigenti e il personale per il lavoro svolto, intenso e proficuo. Basta guardare l'ordine del giorno attuale, per come ho già detto prima, per rendersi conto del lavoro che è stato assiduo, costante, puntuale e questo è frutto anche di abnegazione e senso del dovere e delle istituzioni che hanno impegnato la squadra del bilancio tutti i giorni anche quelli festivi per riuscire a raggiungere questo traguardo.

Desidero, come ho già fatto prima, anche ringraziare il Collegio dei revisori e li ringrazio anche per l'assidua presenza qui in Aula e anche nelle sedute di Commissione, che testimoniano una fattiva collaborazione, pur nella distinzione dei ruoli che ognuno svolge in base al proprio mandato. Desidero anche ringraziare i consiglieri di maggioranza perché non hanno presentato emendamenti particolari, territoriali o di natura elettorale, ma hanno pensato esclusivamente all'interesse generale, con l'unico obiettivo di dare un bilancio alla Regione, in un momento particolarmente difficile per i cittadini calabresi, dovuto all'emergenza pandemica in corso.

Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro fatto in quest'Aula in questi pochi mesi di Legislatura. In questi pochi mesi abbiamo approvato due bilanci di previsione; abbiamo avuto la piena parifica della Corte dei conti e abbiamo approvato proprio oggi assestamento e bilancio consolidato. Risultati significativi che ritengo debbano inorgoglire tutta quest'Aula. 

Le risorse autonome disponibili sono molto limitate, l'ammontare è appena sufficiente a finanziare la spesa a legislazione vigente, a garantire il funzionamento della macchina amministrativa e a far fronte agli accantonamenti previsti dalle recenti regole di finanza pubblica e necessari alla tutela degli equilibri di bilancio.

Infatti, oltre alle necessità di accantonare ingenti risorse per far fronte ai crediti di dubbia esigibilità (crediti verso i Comuni) e al contenzioso regionale (Fondo per rischi legali), le maggiori criticità sono connesse:

-       ai gravosi tagli ai trasferimenti statali: taglio di oltre 40 milioni nel settore della forestazione, riduzione ingente dei trasferimenti per gli emotrasfusi, taglio ai trasferimenti a titolo di accisa sulla benzina e sul gasolio ai mutui per gli investimenti nel settore dei trasporti;

-       agli atti giudiziari di pignoramento che drenano un elevato volume di risorse e impegnano l'amministrazione in difficili operazioni di recupero di somme pagate anche in qualità di terzo pignorato.

Il bilancio in esame è molto simile a quello già approvato nello scorso mese di aprile e prosegue nel solco già tracciato della massima attenzione alla spesa di risorse pubbliche, confermando gli stanziamenti già previsti per le leggi regionali di maggiore importanza: forestazione, LSU, politiche sociali, precariato, Consiglio regionale e apportando, se necessario, eventuali correzioni alle diverse annualità del bilancio precedente, al fine di tutelare gli equilibri di finanza pubblica e far fronte ad obblighi di legge. 

Passo ora brevemente a illustrare anche quali sono i punti di bilancio di questo anno 2021-2023.

Al netto delle partite di giro, della anticipazione di cassa e del fondo pluriennale vincolato, il bilancio ammonta complessivamente a 6,1 miliardi di euro circa. Si tratta però di risorse in gran parte a destinazione vincolata, vale a dire di somme il cui utilizzo può avere luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con questi concordate.

Infatti anche quest'anno la situazione finanziaria regionale continua a presentare una caratteristica dicotomica e contraddittoria: per un verso esiste un quantitativo ingente di risorse di natura vincolata per investimenti (POR, PAC, FSC) che continua a rappresentare una grossa opportunità di sviluppo per l’occupazione della Regione, mentre le disponibilità delle risorse autonome, pari al 13,3 per cento, è appena sufficiente a garantire la copertura finanziaria.

Tra le risorse di natura vincolata si segnalano le somme destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (3,8 miliardi di euro, che rappresenta circa il 61,6 per cento del bilancio. Le risorse relative alle annualità 2021 del POR Calabria e del PAC 2014-2020 per 567,8 miliardi di euro, il 9,2 per cento; al Fondo di Sviluppo e Coesione 2014 – 2020 (497,9 milioni di euro; 8,1%), nonché gli ulteriori fondi assegnati a vario titolo dallo Stato o da altri soggetti (397 milioni di euro circa). Le entrate per mutui rappresentano 86,5 milioni di euro, sono relative al cofinanziamento del POR 2014-2020 e del programma di investimento di cui all'Accordo Stato-Regioni.

Le entrate libere da vincoli, da destinare a finalità automaticamente definite dalla Regione, ammontano a circa 822 milioni di euro, in aumento di circa 56 milioni rispetto alle previsioni effettuate nel bilancio 2020 - 2022. Tale aumento per 46 milioni è dovuto, però, allo slittamento dal 2020 al 2021 dell'emissione degli avvisi di accertamento della tassa auto, inerente all’anno tributario 2017.

La parte residuale dell'incremento delle entrate autonome previste nel nuovo bilancio riguarda in gran parte (7,2 milioni di euro) l'imposta regionale sulla benzina per autotrazione (IRBA) ed è relativa alla compensazione, a carico del bilancio dello Stato, delle minori entrate dovute alla soppressione del tributo in conseguenza della Decisione 2017/2114 della Commissione europea.

Pertanto, nel bilancio regionale oltre il 61,2 per cento è destinato a spese per la sanità, le risorse per investimenti (POR e FAS) rappresentano il 18 per cento circa del bilancio puro di competenza, mentre il 7,6 per cento riguarda altri fondi a destinazione vincolata.

In merito alle spese per investimenti, oltre all'utilizzo delle risorse comunitarie e di quelle statali, PAC e FSC, per quanto riguarda il periodo 2020-2023, va posta una particolare attenzione anche agli investimenti aggiuntivi concordati con il Governo (pari 11,3 milioni di euro), che devono essere realizzati obbligatoriamente secondo un timing dettagliato, pena un'irrogazione di severissime sanzioni, fra le quali assume rilevanza quella del versamento al bilancio dello Stato della quota di investimento non realizzata.

Pertanto, una volta definito il quadro delle risorse disponibili in entrata e vista la qualità della spesa realizzabile con le risorse in natura vincolata, la manovra di bilancio si è limitata ad apportare, rispetto alle annualità 2021-2022, alcune correzioni in positivo o in negativo.

Vorrei evidenziare la consistenza di alcuni fondi all'Aula: il Fondo crediti di dubbia esigibilità, che in base al volume degli stanziamenti di entrata e dell'andamento tra le riscossioni e gli accertamenti registrati nel corso dell’esercizio, è stato determinato in 106,7 milioni di euro nell'anno 2021 e in 51,3 milioni di euro per ciascuna annualità 2022-2023; il fondo contenzioso, alla luce delle vertenze incardinate nell'arco temporale di riferimento, è stato rimodulato in euro 11,3 milioni per l'anno 2021 è in euro 11,2 milioni per ciascuna delle annualità 2022 e 2023; il fondo necessario per far fronte ai pagamenti connessi agli atti giudiziari di pignoramento presso il tesoriere regionale è stato determinato in circa 15 milioni per ciascuno degli anni 2021-2023. Per dare copertura ai provvedimenti di riconoscimento dei debiti fuori bilancio vengono stanziati, infine, 2 milioni di euro.

Ecco queste sono le voci più importanti e significative del bilancio.

In conclusione voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo traguardo e, quindi, ritengo che sia un modo importante e significativo da parte della Regione per concludere un anno orribile che, purtroppo, ha visto tutti questi eventi che si sono realizzati, si sono concatenati uno dietro l'altro e che purtroppo non ci hanno consentito di poter proseguire, anche nel futuro e negli anni che verranno, la nostra azione di riforma che avevamo individuato fin dal primo giorno di insediamento di questa nostra Giunta regionale.

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo all'esame e votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Articolo 12

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo, altresì, atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

Il provvedimento unitamente ai relativi allegati è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

ANASTASI Marcello (Io resto in Calabria)

Signor Presidente, le chiedo scusa, volevo chiedere se sia possibile porre in discussione la mozione numero 40, discuterla ed eventualmente approvarla. Posso farlo subito o attendo?

PRESIDENTE

Pongo ai voti l'inserimento all'ordine del giorno della mozione numero 40/11^.

È inserita all’ordine del giorno, viene discussa in coda.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 95/11^ di iniziativa della Giunta, recante: “Approvazione Piano Sociale Regionale 2020-2022”

PRESIDENTE

Passiamo al punto quindici all’ordine del giorno relativo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 95/11^ di iniziativa della Giunta, recante: “Approvazione Piano Sociale Regionale 2020-2022”. Cedo la parola al consigliere Esposito per l'illustrazione del provvedimento.

ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle Libertà), relatore

Grazie, Presidente. Questa è una proposta di provvedimento amministrativo, come diceva lei, per l'approvazione del Piano sociale regionale, già approvato in Giunta prima delle festività natalizie.

È un percorso lungo che ha visto, alla fine, una piena condivisione da parte tutti gli attori e i protagonisti del sistema: le associazioni, i sindacati, il terzo settore e gli enti locali.

Ritengo che sia un traguardo importante di cui dare merito all'assessore Gallo, a questa Giunta, ma è un lavoro che parte da lontano e pertanto va, in questa sede, ricordato il lavoro svolto dall'allora assessore Guccione, ripreso poi dall’assessore Federica Roccisano e, infine, depositato come bozza di questo Piano sociale dall'assessore Robbe. Tant'è che la prima bozza di questo Piano sociale è stata portata alla Conferenza dei sindaci nel novembre 2019. In quella fase sono state proposte delle modifiche, sono state inserite queste modifiche in quella originaria bozza da parte del Settore e dall'assessore Gallo, per arrivare, infine, alla pubblicazione sulla piattaforma del Welfare prima di quest'estate. Successivamente, trova approvazione questo Piano sociale da parte della Conferenza unificata, non più tardi del 22-23 dicembre di questo anno. L’assessore Gallo mi aveva anche chiesto, correttamente, e di questo anche lo ringrazio, un passaggio in Commissione, ma i tempi tecnici di approvazione del Piano, la firma al Piano stesso e la trasmissione all'Ufficio di Presidenza, non ci hanno consentito di convocare la Commissione e l'assessore Gallo, anche d'accordo con lei, Presidente, ha ritenuto di portarla in Consiglio senza il passaggio nella Commissione.

Diciamo che è un traguardo storico perché questo Piano sociale fa riferimento ad una legge vecchia, prima alla Legge 322 del 2000, ma più sostanzialmente alla legge regionale numero 23 del 2003. Già questo potrebbe portare, con un po' di enfasi, a dire che è un traguardo storico che – ripeto -, anche perché c'è la presenza del collega Guccione qui in Aula, è un lavoro che parte anche dalla precedente amministrazione e che l'assessore Gallo ha ripreso e ha portato avanti con quelle caratteristiche e con quell’agire di collegialità e di condivisione che sta caratterizzando questo suo lavoro assessorile. Tant'è che non ha voluto lasciare indietro nessuno, ha ascoltato tutti, sono stato spesso presente su quei Tavoli in cui, in effetti, c'è stata una condivisione non formale ma sostanziale con tutti gli attori protagonisti del sistema Welfare.

Questo è un Piano sociale che parte da lontanissimo, dal 2003, con enfasi; un risultato storico noi lo riteniamo, non un punto di arrivo, non un traguardo, ma un punto di ripartenza per questo Piano sociale che deve essere un continuo divenire, Assessore, perché un continuo divenire sono i bisogni della Calabria, in particolare mutano anche in base agli esiti pandemici che stiamo vivendo in questo periodo.

È inutile ripercorrere gli obiettivi di questo Piano che sono noti a tutti, basta dire che questo Piano sociale trova sostanza in una regione tra le più critiche dal punto di vista sociale, economico, sanitario del sistema nazionale.

È un Piano sociale, secondo me, che è in divenire, un punto di partenza, perché va anche a dare forza al sistema di welfare che è condiviso ed è architettato nei cosiddetti Piani di zona.

Piani di zona che, senza questo Piano, non hanno la possibilità di un'attuazione vera e Piani di zona che possono essere la vera linfa nel divenire di questo Piano sociale.

Io credo di condividere e di sfondare una porta aperta, quando dico, caro Nicola Paris, all'assessore Gallo che l'approvazione di questo Piano sociale è un punto di ripartenza nella rimodulazione del Piano sociale stesso, mediante i Piani di zona, ed anche un punto di ripartenza per un altro impegno, che è condiviso negli obiettivi del Piano, quello di inserire alcune modifiche nella delibera 503 del 2019. Soprattutto ce lo impone la legge, ce lo impone il Piano, è una nostra piena condivisione quella di una sostanziale, vera integrazione socio-assistenziale e socio-sanitaria perché, senza di quella, non lasceremo traccia del nostro essere dal punto di vista sociale e sanitario.

E quindi, nel ringraziare la Giunta e l’assessore Gallo, io credo e auspico, naturalmente, nonostante sia estremamente ridotta ma altrettanto qualificata l'opposizione che è rimasta in Aula, che questo Piano sociale che parte dal 2013 veramente non ci divida, ma sono sicuro che non ci dividerà, anche perché quei criteri di collegialità e di condivisione, su un tavolo ampio come quello usato dall'assessore Gallo, meritano che questo Piano venga approvato all'unanimità da quest’Aula.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Non ho dubbi sulla necessità che si faccia una vera e propria riforma del sistema dei servizi sociali in Calabria. Una riforma, però, la si fa non solo con i documenti. Questo Piano sociale regionale è un primo punto di partenza ed è frutto di almeno tre o quattro anni di discussioni in Calabria, fino a questo periodo ed ha poi raccolto il lavoro che ha fatto l'assessore Gallo. 

Però, c'è un punto che era presente anche nell'altra Legislatura: un Piano sociale senza un Piano regionale di integrazione dei servizi sociali con la sanità non serve a nulla. Confermo le cose che diceva il collega Esposito, con un Piano sociale senza un Piano regionale triennale di integrazione dei servizi sociali e sanitari non andiamo da nessuna parte. Questo è un altro aspetto, un altro passaggio decisivo che dobbiamo fare.

L'altra questione è che le riforme non si fanno senza soldi. Cioè, noi veniamo da una situazione pre-Covid in cui la spesa pro capite in Calabria sulla spesa sociale era di 22 euro, mentre in Italia la spesa pro-capite è di 120 euro, cioè 100 euro in più circa, rispetto a quello che in media si spende nelle altre Regioni.

Io non vedo, anche in un bilancio non privo di scelte politiche, lo sforzo di aumentare le risorse per quanto riguarda le politiche del Welfare e dei servizi sociali.

Questo è importante perché, come sapete, i servizi sociali sono entrati nei livelli essenziali di assistenza. È una scelta politica che ha fatto il Governo nazionale, quindi noi da questo punto di vista dobbiamo fare tutti gli sforzi necessari per realizzarlo. Ci vuole coerenza però, perché nel 2019 le risorse impegnate sono 43 milioni di euro. La cifra è stata anche prevista per il 2020 e per il 2021.

Io mi chiedo: come si fa con le stesse risorse a pagare le altre strutture autorizzate e accreditate al finanziamento? Consigliere Esposito, lei ricorda che in Commissione sanità ho firmato insieme a voi un emendamento. E allora, consigliere Esposito, abbiamo firmato un emendamento; però quando si è all'opposizione si fa in un modo e quando si è al governo se ne fa in un'altra, perché la situazione non è migliorata, è peggiorata. La situazione è peggiorata non è che sia migliorata, perché all'opposizione si approvavano emendamenti per adeguare di 20 milioni in più all'anno le risorse. Lei ricorderà, fummo sottoscrittori maggioranza e opposizione di questo emendamento. Ad oggi però non c'è coerenza rispetto a quell'impegno che avevamo preso, anzi. Il Covid ha allargato ancora di più non solo i bisogni e la povertà, ha anche messo in ginocchio le strutture socio assistenziali e io ritengo, da questo punto di vista, di fare in modo che da subito si trovi una possibilità di aumentare le risorse per quanto riguarda le strutture socio-assistenziali perché la Regione, finalmente, dopo non so, vent'anni, fa solo programmazione e controllo.

La gestione è stata affidata, così come prevedeva la legge, ai Comuni, con molte difficoltà, come in tutte le riforme. Però è chiaro che su questo noi non possiamo vendere fumo! il Piano sociale è un importante impegno mantenuto. Non ho motivi di dire il contrario. Però se non si fa il Piano sociale regionale di integrazione socio assistenziale non andiamo da nessuna parte e, se non ci mettiamo maggiori risorse, non solo per il Covid - il Covid ha aumentato e ha messo in ginocchio le strutture socio-sanitarie e ha aumentato la richiesta di bisogni e di assistenza - noi rischiamo di fare un vero e proprio flop.

Lo diciamo chiaramente: da questo punto di vista c'è buona volontà.

Oggi dobbiamo dimostrare coerenza e la coerenza la dimostriamo solo se mettiamo in campo un impegno per reperire le risorse necessarie affinché le strutture siano messe nelle condizioni, autorizzate e accreditate, di poter svolgere il loro compito, altrimenti rischiamo di fare propaganda e questo è un impegno che noi dobbiamo prendere.

Abbiamo fatto una battaglia dall'opposizione insieme su questo tema, mi auguro che oggi che siete governo, siete diventati governo e siete governo di questa Regione, sarete in grado di essere coerenti, rispetto a quelle cose che ci siamo detti in Commissione e in questo Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia

Presidente, intervengo molto brevemente. È già stata esaustiva la relazione del Presidente della terza Commissione, consigliere Esposito, e c'è stato anche un garbato intervento da parte del consigliere Guccione che è stato anche nella passata legislatura, prima di me, Assessore al Welfare.

Questo Piano sociale conclude un percorso iniziato alcuni anni or sono - lo ricordava anche il consigliere Esposito - iniziato con il governo di centro-sinistra proprio con il collega Guccione, poi passato per altri Assessori ed arrivato ora in questo scorcio di Legislatura attraverso la concertazione con il Terzo settore, con la Consulta dei sindaci e, poi, con l'organo unificato è giunto ormai all'approvazione.

Qualche giorno fa si è svolta la Consulta dei sindaci. Qualche sindaco aveva osservato che forse sarebbe stato il caso di rinviare. C'è stata una forte pressione da parte del Terzo settore affinché arrivassimo, prima della fine della Legislatura, ad approvare questo Piano. Il Piano - lo diceva bene il consigliere Esposito - è un punto di partenza, non è altro che una fotografia attuale, ma forse anche già superata dopo l'emergenza Covid, dei bisogni di questa regione e quindi è la mappatura di questi bisogni, attraverso anche la fissazione delle aree e delle potenzialità, delle possibilità di intervento.

Credo che questo sia lo spirito con il quale, purtroppo, a fine Legislatura, per i motivi che tutti conosciamo, arriviamo in Aula all'approvazione del Piano sociale regionale che, peraltro, deve essere anche - lo dicevamo prima, ma non credo che in questa Legislatura ce ne sia ancora la possibilità - un viatico per le modifiche alla delibera 503 della quale abbiamo discusso in quest'Aula anche chi era in maggioranza.

Quella delibera non è stata evidentemente condivisa e ha avuto una difficile gestione da parte degli stessi ambiti in questa fase di startup. Purtroppo non c'è stata la fase di accompagnamento che sarebbe stata necessaria, la fase di preparazione del periodo transitorio, e in quest'anno, che io definisco da questo punto di vista un anno di grande difficoltà, purtroppo sui territori si è verificata la problematica dell'avvio di questo percorso da parte dei Comuni.

Comuni che hanno, peraltro, - il consigliere Guccione lo sa - sui propri conti correnti diverse decine di milioni di euro non spesi nei vari fondi che vengono messi a disposizione dal Governo centrale: il fondo per la non autosufficienza, il fondo per il dopo di noi, il fondo per la povertà.

Provengo dal mondo dei comuni e non voglio criticarli. Ai Comuni bisogna offrire collaborazione e per questo stiamo anche cercando di fornire il personale necessario e adeguato per gestire questa massa di nuove competenze che, in effetti, i Comuni si ritrovano. Questa sarà la sfida del domani peri chi sarà l'Assessore, per chi avrà questa responsabilità di governo, in un momento difficile perché la crisi e i bisogni si sono acuiti a causa del Covid.

 Intanto io ringrazio il Consiglio, ringrazio la struttura del Dipartimento, ringrazio i consiglieri regionali.

Spero che questo voto possa essere unanime perché è anche una pagina positiva, definiamola storica, perché dopo 15 anni si ha un nuovo Piano sociale che, certamente, ripeto, per tutti deve essere un punto di partenza.

PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di intervento Passiamo alla votazione del provvedimento. Il provvedimento è approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 73 /11^ di iniziativa dei consiglieri Crinò, Minasi, Pietropaolo, Arruzzolo, Graziano, Pitaro, Mancuso, recante: “Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici) Proroga termini”

PRESIDENTE

Passiamo all’esame della proposta di legge numero 73/11^ di iniziativa del consigliere regionale Crinò e altri, recante: “Modifica della legge regionale 21 agosto 2007 numero 18 (Norme in materia di usi civici). Proroga termine.

Cedo la parola al consigliere Crinò per l'illustrazione del provvedimento.

CRINO’ Giacomo Pietro (Casa delle Libertà), relatore

Grazie, Presidente. Con la presente proposta di legge si propone di prorogare alla data del 31 dicembre 2021 il termine previsto dall'articolo 27 della legge regionale numero 18 del 21 agosto 2007, in considerazione della mancata approvazione del regolamento regionale in tema di usi civici. Preciso che la presente legge non comporta alcun onere finanziario per l'amministrazione in quanto è da intendersi esclusivamente di natura ordinamentale. Grazie. 

PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di intervento. Passiamo alla votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale.

La proposta di legge è approvata, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 72/11^ di iniziativa del consigliere Caputo, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 30 marzo 1995, n. 8 (Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 72/11 di iniziativa del consigliere Caputo, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 30 marzo 95 numero 8 (Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica).

Cedo la parola al consigliere Caputo per l’illustrazione del provvedimento.

CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente), relatore

Grazie, Presidente. La proposta intende intervenire nell'ambito della regolarizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica occupati senza titolo. In particolare si intende prorogare i termini di accesso alla regolarizzazione, precedentemente individuati anche a causa dell'emergenza epidemiologica in corso che ha obbligato molti utenti al lockdown per molti mesi senza consentire agli stessi di utilizzare la finestra temporale da ultimo prevista per legalizzare le posizioni abitative.

Le disposizioni proposte prevedono di specificare la tipologia di canone da utilizzare in favore degli utenti, si intende altresì consentire agli stessi utenti, che devono sanare le posizioni creditorie, di allungare il periodo di rateizzazione delle proprie posizioni, diminuendo l'ammontare dell'acconto delle somme da versare, considerata la situazione di crisi economica in atto post Covid-19.

Nello specifico: l'articolo 1 prevede di posticipare appunto i termini di occupazione senza titolo degli alloggi, previo accertamento del possesso da parte degli occupanti; l'articolo 2 prevede la modifica della modalità di calcolo del canone nonché l’allungamento del periodo di rateizzazione dei canoni arretrati; l'articolo 3 indica la clausola di invarianza finanziaria a carico del bilancio regionale e l'articolo 4 l'entrata in vigore della legge. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di intervento. Passiamo alla votazione del provvedimento.

Articolo1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. È approvato.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Mozione numero 57/11^ di iniziativa del consigliere Sainato “Sul centro storico di Caulonia”

PRESIDENTE

Passiamo all’esame della mozione numero 57/11^ a firma del consigliere Sainato “Sul centro storico di Caulonia”. Cedo la parola al proponente per l’illustrazione.

SAINATO Raffaele (Fratelli d’Italia)

Grazie, Presidente. È una mozione, come dicevo prima, sul centro storico di Caulonia che ha già ricevuto nella passata Legislatura un finanziamento di un milione e novecento mila euro. Ancora non sono partiti i lavori, la situazione è critica, quindi la porto all'attenzione del Consiglio affinché impegni la Giunta perché disponga che il soggetto attuatore, l’ingegnere Francesco Tarsia, senza indugio effettui un approfondito sopralluogo presso le aree interessate e indicate in premessa, verifichi lo stato della progettazione e la sua adeguatezza in ordine alle criticità rilevate, acceleri quanto più possibile il completamento dei livelli di progettazione e lo svolgimento della procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento dei lavori, coadiuvi con ogni mezzo disponibile, anche attraverso la nomina di un tecnico qualificato in qualità di supporto al gruppo, il Comune di Caulonia affinché con celerità avvii e completi i lavori di consolidamento e messa in sicurezza. Quindi porto all'attenzione del Consiglio questa mozione. 

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione. La mozione è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Informativa della Giunta regionale sulla legislazione per stabilizzazione Lsu e Lpu

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro

Presidente, intervengo per dare un'informativa. In queste ore credo che anche il collega Di Natale abbia fatto un intervento. Noi abbiamo seguito, a partire da settembre, la questione che riguarda la stabilizzazione degli LSU e degli LPU. Abbiamo scritto come Dipartimento una serie di emendamenti tecnici da offrire al Governo; devo ringraziare il deputato Wanda Ferro, anche i deputati della maggioranza Tucci, Bruno Bossio e Viscomi che hanno recepito questi emendamenti. C'è stato un incidente di percorso, ci pare di capire, nell’entrata in vigore, riguardo gli aspetti tecnici della questione. Giusto per essere chiari: noi non abbiamo un problema di risorse!

Gli LPU sono coperti dalle risorse di una legge regionale, voluta tra l’altro dal centro-sinistra che ci ha preceduto, quindi dal governo Oliverio del 2019, per 39 milioni di euro. C'è una quota aggiuntiva anche per gli LSU. Il problema riguarda una parte, tant'è che abbiamo detto ai sindaci di continuare a procedere con le stabilizzazioni.

In verità avevamo chiesto di aggiungere anche delle risorse aggiuntive del Governo per poter stabilizzare a 24 ore anziché a 18 ore. Gli LPU non hanno la deroga come gli LSU per gli enti in dissesto e in pre-dissesto, tant'è che sul monte totale di 3000 persone vanno ancora stabilizzate circa 600 LPU che sono quelli che preoccupano di più.

In queste ore ho sentito la deputata Bruno Bossio, il senatore Magorno, ringraziamo questa filiera istituzionale di calabresi di qualsiasi colore politico che sta presentando un emendamento al Senato. Un emendamento finalizzato a cosa? C'è un dubbio interpretativo.

Ho sottolineato anche in un'intervista fatta oggi senza fare polemiche - riteniamo che su questo tema non si debbano fare polemiche - che il dubbio interpretativo è scaturito da tre ministeri che non si parlavano, tra cui la funzione pubblica e gli interni che, tramite il comitato per lo stato degli equilibri degli enti locali, certifica la possibilità di stabilizzare queste persone e anche il lavoro.

Ci dicono che il lavoro che stanno svolgendo in queste ore sulla finanziaria risolva questo problema. Abbiamo detto a tutti i sindaci: “continuate con il percorso di stabilizzazione anche degli LPU”. Fermo restando che, se passa la proroga come era stata richiesta, quindi al 31 marzo del 2021, noi possiamo intervenire e andare a sanare questioni che non riguardano né la Regione né i Comuni perché la Regione fa la sua parte con risorse storicizzate. Non siamo attori protagonisti se non per aver fatto un tavolo il 7 di settembre con tutti i sindacati ponendo l’attenzione sulla problematica, tant'è che per gli LPU il decreto attuativo pare che sia stato firmato ed esca oggi. Quindi sono allineati tutti gli elementi se in Senato - ringraziando il senatore Magorno - fanno passare questo emendamento che da proroghe e deroga; abbiamo più tempo per stare tranquilli e sereni per un'operazione che, per quanto ci riguarda, deve andare avanti e che ha avuto una interlocuzione difficile tra Ministeri. Avremmo dovuto fare polemiche col Governo su questo ritardo, ma non l'abbiamo fatto e ringrazio tutta la deputazione calabrese che si è interfacciata con il nostro lavoro. Devo citare in quest’Aula e ribadire l’interesse dei deputati Wanda Ferro, Enza Bruno Bossio, Tucci dei 5 Stelle, Antonio Viscomi che è tra l’altro relatore e a cui si aggiunge anche il senatore Magorno, che in queste ore sta provando a correggere questa disfunzione che c'è stata. L’emendamento, infatti, sarebbe decaduto perché il MEF non ha trovato la copertura per la proroga di circa 5 milioni di euro. Questo è lo stato dell'arte.

La maggior parte dei sindaci ormai stabilizza; possono firmare i contratti al 31, se la norma viene pubblicata domani e penso che, finalmente, con tutta la prudenza del caso, una vicenda che dura da circa 22 anni arrivi alla fine. Faccio una dichiarazione aggiuntiva sulle ore dei contratti: se il Governo non sottrae risorse in più e se nei Comuni si avviano i pensionamenti e quant'altro, si parte da una stabilizzazione a 18, a 20 ore, quello che si possono permettere, con l’auspicio che possano aumentare, garantendo dignità economica a questi lavoratori che ormai sono ultracinquantenni e anche prossimi alla pensione.

Era giusto informare l'Aula e lo faccio con i toni che sono propri di questi momenti, nessuna polemica. Ringrazio ancora i deputati della Calabria di tutti i colori politici che si sono occupati di questa questione.

Sull’ordine dei lavori

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Presidente, chiedo che siano inseriti e discussi due atti d'indirizzo che abbiamo discusso già nella seduta precedente, quello relativo alle strutture ospedaliere della provincia di Cosenza e quello relativo ai lavoratori in mobilità in deroga, i tirocinanti.

PRESIDENTE

Indichi i numeri dei provvedimenti cortesemente, collega Di Natale.

Mozione numero 40 di iniziativa del consigliere M. Anastasi recante: “Riconoscimento dell'Eccidio di Rizziconi come unica strage nazista in Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’esame della mozione numero 40/11^ di iniziativa del consigliere Anastasi “Riconoscimento dell’eccidio di Rizziconi come unica strage nazista in Calabria”.

Cedo la parola al proponente per l’illustrazione.

ANASTASI Marcello (Io resto in Calabria)

Grazie, signor Presidente. Pongo all'attenzione del Consiglio regionale della Calabria una mozione che riguarda l'eccidio di Rizziconi, avvenuto il 6 settembre del 1943, in piena seconda guerra mondiale a dimostrazione di come anche la Calabria e Rizziconi abbiano pagato il loro tributo alla ferocia nazifascista.

Chiedo che la Giunta si impegni a farsi portavoce delle giuste istanze della città di Rizziconi presso le istituzioni competenti affinché venga reso il giusto onore anche alle vittime calabresi della ferocia nazista in Italia; chiedo quindi riconoscimento della meritata onorificenza per la città di Rizziconi, supportando le richieste portate avanti dal Consiglio Comunale di Rizziconi in sinergia con tutte le associazioni del territorio; chiedo che la Giunta richieda con il supporto di atti, studi e relative fonti, un inserimento della storia dell'eccidio di Rizziconi nei programmi scolastici relativi all'occupazione nazifasciste in Italia, accanto a tutti gli altri avvenimenti tristemente noti di quel periodo affinché nessun sacrificio sia stato vano e mai più si debba ripetere un simile orrore che è costato 17 morti e oltre 60 feriti.

Questo è il bilancio perpetrato dalla Furia nazista e ritirata verso il nord del Paese. Chiedo dunque che si dia onore alla città di Rizziconi e ai suoi morti che Rizziconi stessa ogni anno il 6 settembre continua a ricordare con sentito dolore. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione 40/11. La mozione è approvata.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata il Allegati)

 

La seduta è tolta. Faccio gli auguri a tutti i colleghi di una buona fine e un buon inizio.

 

La seduta termina alle 21,23

 

Allegati

 

Congedi

Hanno chiesto congedo: Notarangelo, Savaglio.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di Legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73 comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - (deliberazione G.R. n. 431 del 30.11.2020)” (PL n. 67/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l’estero – per l’esame di merito.

“Legge di stabilità regionale 2021 – (deliberazione G.R. n. 449 del 9.12.2020)” (PL n. 68/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale – alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative – alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente – alla quinta Commissione – Riforme - alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili - per il parere; ai sensi dell’articolo 108 del Regolamento interno del Consiglio regionale ed assegnata alla Commissione speciale di Vigilanza ai sensi dell’articolo 34, comma 3, lett. b) del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

“Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2021-2023 – (deliberazione G.R. n. 450 del 9.12.2020)” (PL n. 69/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale – alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative – alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente – alla quinta Commissione – Riforme - alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili - per il parere; ai sensi dell’articolo 108 del Regolamento interno del Consiglio regionale ed assegnata alla Commissione speciale di Vigilanza ai sensi dell’articolo 34, comma 3, lett. b) del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

“Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all’art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – (deliberazione G.R. n. 466 del 15.12.2020)” (PL n. 70/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

“Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2020- 2022 – (deliberazione G.R. n. 467 del 15.12.2020)” (PL n. 71/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

 

Sono state presentate alla presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

Minasi “Modifiche agli articoli 4 e 5 della legge regionale 19 novembre 2020, n.22 (Disciplina delle Associazioni Pro Loco)” (PL n. 66/11^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili - ed alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero - per il parere.

Caputo “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 30 marzo 1995, n. 8 (Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)” (PL n. 72/11^).

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

Crinò, Minasi, Pietropaolo, Arruzzolo, Graziano, Pitaro Vito, Mancuso “Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici). Proroga termini” (PL n. 73/11^).

È stata assegnata alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili – ed alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero – per il parere.

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Rimodulazione schede di intervento: “III.6 politiche attive del lavoro”, “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi”, “III.14 “InCalabria”, “III.15 “StaInCalabria”. Approvazione proposta di rimodulazione del Piano Finanziario – (deliberazione G.R. n. 419 del 30.11.2020)” (PPA n. 86/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

“Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2021-2023 (articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) – (deliberazione G.R. n. 448 del 9.12.2020)” (PPA n. 87/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale – alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative – alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente – alla quinta Commissione – Riforme - alla sesta Commissione - Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili - per il parere; ai sensi dell’articolo 108 del Regolamento interno del Consiglio regionale ed assegnata alla Commissione speciale di Vigilanza ai sensi dell’articolo 34, comma 3, lett. b) del Regolamento interno del Consiglio regionale della Calabria.

“Rendiconto esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Lavoro – (deliberazione G.R. n. 452 del 9.12.2020)” (PPA n. 88/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

“Approvazione del bilancio consolidato dell’anno 2019 della Regione Calabria (articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) – (deliberazione G.R. n. 469 del 15.12.2020)” (PPA n. 90/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

“Presa d'atto della decisione della Commissione europea del 29/11/2020 C(8586) di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria – (deliberazione G.R. n. 473 del 15.12.2020)” (PPA n. 91/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

“POR Calabria FESR FSE 2014-2020. Presa d’atto della Decisione di esecuzione della Commissione C(2020) 8335 final del 24.11.2020 recante modifica della Decisione di esecuzione C(2015) 7227 che approva determinati elementi del programma operativo “Calabria” per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” per la Regione Calabria in Italia CCI 2014IT16M2OP006 – (deliberazione G.R. n. 474 del 15.12.2020)” (PPA n. 92/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

“Programma Azione e Coesione (PAC)/Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020 della Regione Calabria. Rimodulazione del piano finanziario – (deliberazione G.R. n. 488 del 22.12.2020)” (PPA n. 94/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione – Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per l’esame di merito.

“Approvazione Piano Sociale Regionale 2020-2022 – (deliberazione G.R. n. 502 del 22.12.2020)” (PPA n. 95/11^).

È stata assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative – per l’esame di merito.

 

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza:

“Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2021-2023 – (deliberazione U.P. n. 57 del 16.12.2020)” (PPA n. 93/11^).

Comunicazione su proposta di provvedimento amministrativo

La proposta di provvedimento numero 89/11^ è da intendersi allegata alla proposta di legge n. 39/11^.

Richiesta parere su deliberazione della Commissione consiliare competente

La Giunta regionale ha trasmesso per il parere della competente Commissione consiliare la deliberazione n. 413 del 30 novembre 2020 recante: “POR Calabria FESR FSE 2014/2020. Rimodulazione del Piano Finanziario Asse 1 “Ricerca e innovazione” - (OT1 FESR) Azioni 1.1.2 - 1.1.4 - 1.4.1 - 1.5.1”. (Parere n. 10/11^).

È stata assegnata alla seconda Commissione– Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

Promulgazione di legge regionale

Comunico che, in data 19 novembre 2020, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 119 del 19 novembre 2020:

1. Legge regionale n. 17 del 19 novembre 2020 recante: “Norme in materia di rappresentanza e doppia preferenza di genere. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 (Norme per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale)”;

2. Legge regionale n. 18 del 19 novembre 2020 recante: “Integrazione delle disposizioni transitorie della legge regionale n. 25/2009 (Norme per lo svolgimento di «elezioni primarie» per la selezione di candidati alla elezione di Presidente della Giunta regionale)”;

3. Legge regionale n. 19 del 19 novembre 2020 recante: “Modifiche e integrazioni agli articoli 2, 12, 13 e 14 della legge regionale 30 aprile 2009, n. 14 (Nuova disciplina per l'esercizio dell'attività agrituristica, didattica e sociale nelle aziende agricole)”;

4. Legge regionale n. 20 del 19 novembre 2020 recante: “Modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all'articolo 23 della legge regionale 29 marzo 2013, n. 15. Proroga del termine di adeguamento”;

5. Legge regionale n. 21 del 19 novembre 2020 recante: “Istituzione consorzio Costa degli Dei”;

6. Legge regionale n. 22 del 19 novembre 2020 recante: “Disciplina delle associazioni pro loco”;

7. Legge regionale n. 23 del 19 novembre 2020 recante: “Modifiche e integrazioni alla l.r. 36/2008, alla l.r. 47/2011 e 47/2018”;

8. Legge regionale n. 24 del 19 novembre 2020 recante: “Norme per l'utilizzo dei farmaci nelle strutture pubbliche e private”;

9. Legge regionale n. 25 del 19 novembre 2020 recante: “Promozione dell'istituzione delle comunità energetiche da fonti rinnovabili”;

10. Legge regionale n. 26 del 19 novembre 2020 recante: “Modifica dell’articolo 23 della legge regionale 12 ottobre 2012, n. 45”;

11. Legge regionale n. 27 del 19 novembre 2020 recante: “Sostituzione dell’articolo 17 della legge regionale 23 luglio 2003, n. 11”;

12. Legge regionale n. 28 del 19 novembre 2020 recante: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante da prestazione professionale in assenza del preventivo impegno di spesa, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”.

Comunico che, in data 4 dicembre 2020, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la sotto indicata legge regionale e che la stessa è stata pubblicata telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 114 del 4 dicembre 2020:

- Legge regionale 4 dicembre 2020, n. 29, recante: “Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2020-2022 approvato con la legge regionale 30 aprile 2020 n. 3, ai sensi dell'art. 51, comma 1, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”.

Trasmissione di deliberazione di Giunta regionale

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 420 del 30 novembre 2020 recante: “Misure attuate per fare fronte all'emergenza epidemiologica da COVID - 19 ai sensi dell'art. 4 della l.r. 30 aprile 2020, n. 2. Utilizzo risparmi di spesa di cui all'articolo 111 del decreto legge 17 marzo 2020 (convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27) - Misure a sostegno del Settore Florovivaistico”.

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione n. 489 del 22 dicembre 2020, recante: “Approvazione piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie regionali dirette ed indirette, ai sensi dell'art. 20 del d.lgs 19/08/2016 n. 175 e s.m.i”.

Dichiarazione di illegittimità costituzionale

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 251 del 2020, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge regionale 4 ottobre 2019, n. 34 “Provvedimenti urgenti per garantire l’erogazione dei servizi sanitari in ambito regionale”.

 

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 265 del 17 novembre 2020, ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale degli artt. 1, comma 13, e 2, commi 4, 5 e 6, della legge della Regione Calabria 16 dicembre 2019, n. 56, recante «Adeguamento della normativa nazionale. Modifiche alla legge regionale 7 dicembre 2009, n. 47 (Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali, dei boschi vetusti, dei filari, delle alberate e della flora spontanea di alto pregio della Calabria)».

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2019-2021:

1.    Deliberazioni di Giunta regionale n. 411, 412, 414, 415, 416, 417, 418, 425, 426, 427, 428, 429, 430, 432, 433, 434, 435, 436, 437, 438, 440 e 442 del 30 novembre 2020;

2.     Deliberazioni di Giunta regionale n. 443, 444, 445, 446, 454, 455, 456, 457 e 458 del 9 dicembre 2020;

3.     Deliberazioni di Giunta regionale n. 463, 465, 470, 471 e 485 del 15 dicembre 2020;

4.     Deliberazioni di Giunta regionale n. 495, 496, 497, 498, 499 e 500 del 22 dicembre 2020.

Comunicazione annullamento ordinanza del Tribunale di Catanzaro

Comunico che il Tribunale di Catanzaro, Seconda Sezione Penale, con dispositivo del 15-16 dicembre 2020, ha annullato l’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari del sig. Domenico Tallini.

Interrogazioni a risposta scritta

Pitaro Francesco. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- che del dissesto idrogeologico calabrese, noto fin dai tempi del meridionalista Giustino Fortunato, non ci si può occupare solo nell'emergenza e che bisogna scongiurare la sottovalutazione dei pericoli e investire in opere di difesa, prevenzione e sicurezza;

- che, mentre è auspicabile che si fronteggiano con celerità i danni arrecati nel Crotonese, è necessario che la Regione assicuri che vi è una programmazione aggiornata di salvaguardia del territorio e di efficace prevenzione e, al contempo, informi i calabresi su quanto si sta facendo sul rischio idro-geologico, sulle risorse disponibili e sugli interventi in corso;

- che l'ultima ondata di maltempo che ha colpito la Calabria nei giorni scorsi ha, per l'ennesima volta, messo duramente alla prova il territorio crotonese e tra i Comuni colpiti vi è il comune di Strongoli;

- che le lunghe piogge del 21 novembre, infatti, hanno provocato l'inondazione del Torrente Survolo con conseguente straripamento ed allagamento dell'intero centro abitato e non solo;

- che in Viale Stazione l'acqua alta ha colto di sorpresa le famiglie nel cuore della notte e sono state allagate case, colture e attività varie, tra cui attività professionali e commerciali, nonché edifici scolastici e l'intera zona industriale, in località Frasso;

- che la situazione è disastrosa anche al bivio di Strongoli, sulla SS 106, dove il manto stradale è quasi invisibile. Così come impraticabili risultano anche tutte le strade che portano a Strongoli Superiore;

- che, a seguito dell'alluvione, risulta interrotta anche e nuovamente la S.P. 53, importante arteria stradale (ex statale 492) chiusa al traffico per oltre sei anni, sempre a causa di frane e cedimenti del manto stradale che ne avevano irrimediabilmente danneggiato il tracciato;

- che ugual sorte è toccata alla S.P. 16, per il cui ripristino idrogeologico nel 2012 erano stati stanziati 24 mila euro, finalizzati al rifacimento di due grossi muri crollati sempre a seguito di due grosse frane, lasciando così isolato il paese dei 5 colli;

- che anche la strada comunale "Manche" è da diversi anni chiusa alla circolazione a causa di una grossa frana che ha danneggiato la carreggiata in prossimità di una curva impegnativa, impedendone indi la percorribilità;

- che non trascurabili sono i disagi riguardanti le strade interpoderali che collegano le campagne al comune di Strongoli e alla Marina, dove, un'altra piena avvenuta a 200 metri dallo sbocco a mare ha portato a largo delle acque marine barche ed oggetti vari, provocando anche qui ingenti danni a case e attività;

- che risulta evidente che l'impraticabilità delle numerose articolazioni viarie citate reca non pochi disagi ai cittadini di Strongoli ed a quelli dei territori limitrofi, costretti a deviare i loro percorsi accedendovi per altre vie e di certo non senza difficoltà e, per i quali, si rendono necessari interventi urgenti e strutturali di sistemazione e ripristino non più procrastinabili;

- che l'alluvione ha, pertanto, causato danni agli operatori commerciali e agli agricoltori nonché alle abitazioni private Tutto ciò premesso e considerato, con il presente atto, pertanto, si CHIEDE

per sapere:

al Presidente della Giunta regionale e alla Giunta regionale, in merito a quanto sopra esposto, quali atti e provvedimenti intendano adottare al fine di:

a) programmare, quantificare e stanziare gli importi necessari per avviare, con immediatezza ed urgenza, i lavori di ripristino idrogeologico delle SS.PP. 53 e 16, e degli altri tratti sopra citati, la cui impraticabilità, sta provocando, ormai da anni, disagi notevoli e danni seri e gravi alla popolazione interessata e al fine, conseguentemente, di ripristinare la effettiva praticabilità delle dette SS.PP. 53 e 16;

b) procedere alla pulizia periodica dei torrenti (Survolo, Vergadoro, Tronchicello, Foresta e Brausi) che vada da monte a valle, con la finalità di prevenire e, indi, evitare straripamenti e conseguenti allagamenti dannosi delle zone marine e delle contrade;

c) programmare, attraverso lo stanziamento delle somme necessarie, la realizzazione del PONTE finalizzato a collegare Marina di Strongoli alla contrada Santa Focà;

d) prevedere e stanziare forme adeguate di ristoro per la popolazione alluvionata di Strongoli ed in particolare in favore di tutti i soggetti danneggiati e cioè lavoratori autonomi, agricoltori, pescatori, operatori commerciali nonché in favore dei privati cittadini al fine di riparare i danni subiti dalle abitazioni.

(87; 30/11/2020)

 

Pitaro Francesco. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- la Regione Calabria, con DGR 248/2018, in ottemperanza anche al disposto dell'articolo 71, al comma 2 della L.R. urbanistica n. 19/2002, ha attivato un Programma organico di interventi a favore dei Comuni per l'istituzione ed il funzionamento dello Sportello Unico per l'Edilizia (SUE), nell'ambito del sistema unico integrato SUAP (SISTEMA UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE)/SUE (SISTEMA UNICO EDILIZIA).

• La rete regionale dei SUE, istituita con DGR 500/2019, avrebbe dovuto avere come finalità la semplificazione, l'uniformità e la digitalizzazione delle procedure amministrative inerenti alle attività di edilizia privata non produttiva e promuovere l'attivazione degli Sportelli Unici per l'Edilizia presso i Comuni, anche mediante esercizio in forma associata, rendendo quindi anche agile, per i professionisti del settore, la procedura di presentazione dei progetti edilizi - pubblici e privati - ai vari enti preposti con conseguente più celere rilascio di autorizzazioni e pareri.

• Tale piattaforma informatica, denominata appunto "CALABRIA SUE", accessibile dal sito (www.calabriasue.it), dal 28 settembre 2020 è stata integrata con un'ulteriore piattaforma, la "SISMI.CA.", finalizzata, invece, alla trasn1issione telematica degli elaborati strutturali al Dipartimento regionale Lavori Pubblici (ex Genio Civile). • Quindi, il nuovo portale, attualmente si compone di due anime (SUE-documentazione architettonico/amministrativa e SISMI.CA-­elaborati strutturali).

• Però, la seconda piattaforma, SISMI.CA, creata dalla società SINERGIS (oggi DEDAGROUP -società che opera nel settore dell'information technology), sostituita ad una precedente piattaforma telematica - SI-ERC (società EUCENTRE-formazione e ricerca nel campo dell'ingegneria sismica) e costata l milione e 200 mila euro, ha presentato da subito disfunzionalità, incongruenze con norme regionali e statali, carenza di un adeguato servizio di assistenza, rallentando ed a volte addirittura impedendo l'accesso al portale SUE specie nello scambio dei dati con SISMI.CA, così creando non pochi problemi e disagi ai professionisti dell'edilizia sia in termini di tempo che di dispendio di energie.

• Ovviamente, il malfunzionamento della suddetta piattaforma è stato più volte segnalato dai vari Ordini professionali all'Ente regionale, nello specifico all'Ufficio Regionale SURE, il quale, per placare le incessanti lagnanze degli operatori del settore - fortemente limitati nel loro lavoro, ha deliberato un regime transitorio esteso fino al 31 dicembre 2020, durante il quale, indipendentemente dalla tipologia dell'opera, i professionisti possano trasmettere il progetto nella categoria "altre opere".

• Tale ultima soluzione, tuttavia, non può essere ritenuta risolutiva, né ulteriormente procrastinabile, giacché non risolve il problema della mancanza di compatibilità ed operabilità tra le due piattaforme e non fornisce il risultato cui le stesse erano finalizzate.

• Quindi, il portale succitato, così come attualmente si presenta, è praticamente inutilizzabile poiché non in grado di garantire agilità e snellezza nella presentazione dei progetti edilizi, né la tanto decantata celerità nel rilascio di certificati autorizzativi e pareri, risultando quindi inutile per gli operatori del mondo edilizio ed anche per i cittadini destinatari;

- tutto ciò sta generando danni non solo ai professionisti ma anche a tutti coloro che si rivolgono ai professionisti e che sono le parti direttamente interessate. Tutto ciò premesso e considerato, pertanto, il sottoscritto consigliere, cogliendo il malcontento palesato dai tanti professionisti del settore e dai soggetti direttamente interessati, quali: architetti, ingegneri, geometri, geologi, agronomi e periti vari, con il presente atto, chiede

per sapere:

al Presidente della Giunta regionale e alla Giunta Regionale: a) se ha contezza di quanto sopra esposto e dell'evidente mal funzionamento della piattaforma SUE e SISMICA e dei danni e disagi che tutto ciò sta generando ai professionisti e ai soggetti direttamente interessati e quali atti e provvedimenti ed iniziative intende adottare e porre in essere con urgenza e immediatezza al fine di permettere ai professionisti di potere senza difficoltà utilizzare le due piattaforme e di potere presentare e trasmettere i progetti ai fini del loro esame e della loro istruttoria. b) la convocazione di un tavolo tecnico immediato che coinvolga le categorie dei professionisti interessati, per il tramite dei rappresentanti dei loro ordini professionali, al fine di discutere sui dettagli che causano il malfunzionamento lamentato e studiare di comune accordo con essi le soluzioni migliori a rendere agibile e maggiormente fruibile il portale SUE e SISMICA e comunque la possibilità di trasmettere i progetti.

(88; 01/12/2020)

 

Di Natale. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- il sottoscritto proponeva già in data 25 maggio u.s. interrogazione scritta al Presidente della Giunta Regionale in merito alla mancata corresponsione in favore del personale operativo del 118 dell’Asp di Cosenza, impegnato nel fronteggiare l’emergenza del coronavirus;

- ad oggi non è pervenuta allo scrivente nessuna risposta in merito;

- per fronteggiare l’emergenza Covid-19, nella primavera scorsa, l’allora commissario dell’Asp di Cosenza dott. Giuseppe Zuccatelli, autorizzava ore di lavoro aggiuntive per il personale del 118, stabilendo una tariffa oraria di 40 euro;

- fondamentale è stato ed è il lavoro degli operatori del 118 nella lotta al Covid-19, grazie al quale si sono potute salvare molte vite umane, operando in situazioni di particolare rischio per la propria salute ed in condizioni di estrema difficoltà;

- gli infermieri e gli autisti del 118 ad oggi non hanno ancora ricevuto le suddette indennità, mentre ai medici sono state già liquidate;

- la Giunta regionale ha destinato ai lavoratori del comparto del servizio sanitario della regione una dotazione finanziaria aggiuntiva per il riconoscimento di emolumenti accessori, relativi all’espletamento di attività straordinarie in occasione dell’emergenza Covid-19;

- in data 6 luglio u.s. i sindacati FP CGIL, CISL FP e UIL FPL Calabria ed il delegato del soggetto attuatore dott. Antonio Belcastro hanno stipulato un accordo che prevede un ammontare complessivo di 18.055.923 euro in favore dei lavoratori del settore sanitario impegnati nell’emergenza coronavirus. In base a tale accordo, la prima distribuzione doveva riguardare le risorse stanziate con il “Decreto Cura Italia” per un importo pari a 7.993.950 euro, cui dovevano aggiungersi le risorse stanziate dalla Regione Calabria pari a 2.000.000 di euro, da distribuire senza distinzione di profilo professionale, di qualifica o tipologia del rapporto, ma solo in base alla graduazione del rischio;

la seconda ripartizione era relativa alle risorse governative del “Decreto Rilancio” pari ad € 6.061.973 cui doveva sommarsi un importo pari ad € 2.000.000 di risorse regionali;

- il personale sanitario impegnato nell’emergenza Covid-19 ancora oggi non ha ricevuto nemmeno tale ultime indennità di competenza regionale. Tutto ciò premesso, Si interroga l'On. Presidente della Giunta,

per sapere:

- quali siano le azioni che la Giunta Regionale ha intenzione di porre in essere per fare in modo che gli operatori del 118 dell’Asp di Cosenza ottengano effettivamente la liquidazione delle indennità autorizzate a suo tempo dal commissario Asp di Cosenza dott. Giuseppe Zuccatelli;

- quali siano i tempi ed i modi in cui la Giunta Regionale provvederà ad indennizzare, per quanto di sua competenza, il personale sanitario impegnato a fronteggiare l’emergenza coronavirus.

(89; 03/12/2020)

 

Pitaro Francesco. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- l’articolo 32 della Costituzione sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo e dell’intera collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti;

- ciononostante, purtroppo, tale articolo in Calabria sembra rimasto lettera morta, vista la sua disapplicazione in merito alla sottrazione perenne dei diritti alla salute, all’incolumità, alla sicurezza ed alla salubrità pubblica, specie negli ultimi tempi;

- sono prova di tale disapplicazione le numerose criticità emerse nel poliambulatorio di Cirò Marina (quali: la chiusura del laboratorio analisi, la riduzione negli anni della Specialistica ambulatoriale, l’assistenza domiciliare integrata non efficiente, l’accentramento a Crotone di diversi uffici, la gestione del personale, la guardia medica e la guardia medica turistica);

- tali criticità possono anche essere lette come l’anticamera della chiusura del Poliambulatorio;

- tuttavia, seppur gravata da serie problematicità, tale struttura poliambulatoriale è punto di riferimento per circa cinquantamila abitanti, fornendo, infatti, prestazioni e soccorso non solo agli abitanti del territorio cirotano, ma anche ai tanti, soprattutto anziani, provenienti dai limitrofi comuni dell’entroterra crotonese;

- già lo smantellamento del laboratorio di analisi di Cirò Marina, affidato a quello di Crotone, ha costituito per i fruitori di quel territorio un disservizio di non poco conto, certamente non senza disagi se si pensa alla tempistica legata al trasporto del sangue, al necessario tempo per analizzarlo, refertarlo e trasmettere poi l’esito ai destinatari. Tempistica che diventa preziosa per un malato! • le problematiche ora esposte per la loro rilevanza sono state già oggetto di attenzione e discussione da parte dei Sindaci dei paesi interessati ricadenti nel bacino cirotano a cui appartiene l’ASP i quali, già a giugno 2020 hanno scritto al commissario straordinario di Crotone, Gilberto Gentili, al fine di informarlo sulle problematiche delle mancate visite specialistiche presso il poliambulatorio di Cirò, e per avere delucidazioni in merito alla situazione di non ripresa delle visite specialistiche nel paese collinare dopo le sospensione di ogni attività per emergenza covid-19;

- gli stessi sindaci, inascoltati, martedì 7 luglio e poi nuovamente l’11 novembre scorso, affiancati da altri Sindaci e da associazioni, rappresentanti di categoria e dal comitato cittadino “Diamo voce alla Calabria” hanno organizzato un sit-in davanti al poliambulatorio di Cirò Marina per protestare a gran voce circa le problematiche riguardanti il poliambulatorio di Cirò Marina e quello di Cirò;

- inoltre, movimenti di cittadini hanno anche avviato una raccolta firma al fine di ottenere il potenziamento del poliambulatorio e l’istituzione di un punto di primo soccorso;

- è evidente che un territorio vasto, come e quello cirotano, non può rimanere scoperto dal punto di vista sanitario e che la tutela del diritto alla salute, sancito in premessa, deve essere non solo garantita, ma anche agevolata e rafforzata. Tutto ciò premesso e considerato, pertanto, il sottoscritto consigliere, cogliendo il malcontento manifestato dai Sindaci dei Comuni che dovrebbero godere delle prestazioni del Poliambulatorio e delle comunità dei detti territorio a cui viene di fatto sottratto un essenziale servizio sanitario, con il presente atto, chiede alla Giunta regionale ed al suo Presidente

per sapere:

- se ha contezza di quanto sta avvenendo e della continua spoliazione e del continuo smantellamento del Poliambulatorio di Cirò che sta lasciando le comunità dei territori (pari a 50.000 abitanti) prive di un servizio sanitario essenziale e che costituisce punto di riferimento sanitario per molti comuni tra cui Cirò, Pallogorio, Melissa, Umbriatico, Verzino, Carfizzi, San Nicola dell’Alto e cosa intendono fare al fine di bloccare il continuo smantellamento del detto Poliambulatorio di Cirò e al fine di potenziare lo stesso per consentire al Poliambulatorio di essere effettivo e sostanziale punto di riferimento sanitario per le comunità e i territori coinvolti;

- la convocazione di un incontro da fissare prontamente tra i Sindaci dei Comuni interessati, il Direttore Generale dell’ASP di Crotone, il nuovo Commissario ad acta per la Sanità regionale e il Direttore Generale del Dipartimento Salute al fine di poter rappresentare la grave situazione che si sta verificando sulla struttura Poliambulatoriale di Cirò Marina, valutare le ripercussioni di tale chiusura sull’utenza di tutti i paesi limitrofi che quotidianamente si servono dei servizi sanitari minimi essenziali e ricercare insieme le soluzioni più consone a sventare la chiusura della struttura stessa e a potenziare il detto Poliambulatorio.

(90; 15/12/2020) – (Ritirata dal proponente con nota protocollo numero 24790 del 15.12.2020).

 

Pitaro Francesco. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- l'articolo 32 della Costituzione sancisce la tutela della salute come diritto fondamentale dell'individuo e dell'intera collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti;

- ciononostante, purtroppo, tale articolo in Calabria sembra rimasto lettera morta, vista la sua disapplicazione in merito alla sottrazione perenne dei diritti alla salute, all'incolumità, alla sicurezza ed alla salubrità pubblica, specie negli ultimi tempi;

- sono prova di tale disapplicazione le numerose criticità emerse nel poliambulatorio di Cirò Marina (quali: la chiusura del laboratorio analisi, la riduzione negli anni della Specialistica ambulatoriale, l'assistenza domiciliare integrata non efficiente, l'accentramento a Crotone di diversi uffici, la gestione del personale, la guardia medica e la guardia medica turistica);

- tali criticità possono anche essere lette come l'anticamera della chiusura del Poliambulatorio;

- tuttavia, seppur gravata da serie problematicità, tale struttura poliambulatoriale è punto di riferimento per circa cinquantamila abitanti, fornendo, infatti, prestazioni e soccorso non solo agli abitanti del territorio cirotano, ma anche ai tanti, soprattutto anziani, provenienti dai limitrofi comuni dell'entroterra crotonese;

- già lo smantellamento del laboratorio di analisi di Cirò Marina, affidato a quello di Crotone, ha costituito per i fruitori di quel territorio un disservizio di non poco conto, certamente non senza disagi se si pensa alla tempistica legata al trasporto del sangue, al necessario tempo per analizzarlo, refertarlo e trasmettere poi l'esito ai destinatari. Tempistica che diventa preziosa per un malato! • le problematiche ora esposte per la loro rilevanza sono state già oggetto di attenzione e discussione da parte dei Sindaci dei paesi interessati ricadenti nel bacino cirotano a cui appartiene l'ASP i quali, già a giugno 2020 hanno scritto al commissario straordinario di Crotone, Gilberto Gentili, al fine di informarlo sulle problematiche delle mancate visite specialistiche presso il poliambulatorio di Cirò Marina, e per avere delucidazioni in merito alla situazione di non ripresa delle visite specialistiche nel paese collinare dopo le sospensione di ogni attività per emergenza covid-19;

- gli stessi sindaci, inascoltati, martedì 7 luglio e poi nuovamente l'11 novembre scorso, affiancati da altri Sindaci e da associazioni, rappresentanti di categoria e dal comitato cittadino "Diamo voce alla Calabria" hanno organizzato un sit-in davanti al poliambulatorio di Cirò Marina per protestare a gran voce circa le problematiche riguardanti il poliambulatorio di Cirò Marina e quello di Cirò;

- inoltre, movimenti di cittadini hanno anche avviato una raccolta firma al fine di ottenere il potenziamento del poliambulatorio e l'istituzione di un punto di primo soccorso;

- è evidente che un territorio vasto, come è quello cirotano, non può rimanere scoperto dal punto di vista sanitario e che la tutela del diritto alla salute, sancito in premessa, deve essere non solo garantita, ma anche agevolata e rafforzata. Tutto ciò premesso e considerato, pertanto, il sottoscritto consigliere, cogliendo il malcontento manifestato dai Sindaci dei Comuni che dovrebbero godere delle prestazioni del Poliambulatorio e delle comunità dei detti territorio a cui viene di fatto sottratto un essenziale servizio sanitario, con il presente atto, chiede alla Giunta regionale ed al suo Presidente

per sapere:

- se ha contezza di quanto sta avvenendo e della continua spoliazione e del continuo smantellamento del Poliambulatorio di Cirò Marina che sta lasciando le comunità dei territori (pari a 50.000 abitanti) prive di un servizio sanitario essenziale e che costituisce punto di riferimento sanitario per molti comuni tra cui Cirò, Pallogorio, Melissa, Umbriatico, Verzino, Carfizzi, San Nicola dell'Alto e cosa intendono fare al fine di bloccare il continuo smantellamento del detto Poliambulatorio di Cirò Marina e al fine di potenziare lo stesso per consentire al Poliambulatorio di essere effettivo e sostanziale punto di riferimento sanitario per le comunità e i territori coinvolti;

- la convocazione di un incontro da fissare prontamente tra i Sindaci dei Comuni interessati, il Direttore Generale dell'ASP di Crotone, il nuovo Commissario ad acta per la Sanità regionale e il Direttore Generale del Dipartimento Salute al fine di poter rappresentare la grave situazione che si sta verificando sulla struttura Poliambulatoriale di Cirò Marina, valutare le ripercussioni di tale chiusura sull'utenza di tutti i paesi limitrofi che quotidianamente si servono dei servizi sanitari minimi essenziali e ricercare insieme le soluzioni più consone a sventare la chiusura della struttura stessa e a potenziare il detto Poliambulatorio.

(91; 15/12/2020)

 

Di Natale. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- con nota n. 0120088 del 04.12.2020 a firma del Commissario straordinario dott.ssa Simonetta Cinzia Bettelini, la stessa nel constatare che si stavano verificando delle assegnazioni, da parte dei Direttori e dai Dirigenti delle varie strutture facenti capo all’ASP di Cosenza, di funzioni di coordinamento del personale, dava atto delle corrette procedure a tal uopo necessarie;

- con la stessa nota, specificava che tali funzioni, che comportano la corresponsione di un’indennità, possono essere conferite a personale che possiede i requisiti previsti dal CCNL del settore;

- nello specifico il CCNL comparto sanità individua delle precise competenze ed addirittura il CCNL 2006-2009 riconosce l’obbligatorietà del possesso del Master in coordinamento delle Professioni Sanitarie;

- l'odierno CCNL comparto sanità 2016/18 disciplina la nuova denominazione degli incarichi di funzione, tra i quali quello di coordinamento: la funzione di coordinamento prevista dalla Legge n. 43 del 2006 è confermata e valorizzata all'interno della graduazione dell'incarico di organizzazione, anche in relazione all'evoluzione dei processi e modelli organizzativi ed all'esperienza e professionalità acquisite;

- per l'esercizio della sola funzione di coordinamento, è necessario il possesso dei requisiti di cui all'art. 6, comma 4 e 5 della legge n. 43/2006. Il requisito richiesto per il conferimento degli ulteriori incarichi di organizzazione è il possesso di almeno cinque anni di esperienza professionale nella categoria D;

- le responsabilità che il Coordinatore esercita, oltre la semplice azione di coordinamento delle attività clinico assistenziali e tante le competenze che deve sviluppare affinché il complesso sistema di congiunzione delle attività sanitarie e dell’équipe clinico-assistenziale, nelle diverse gradazioni di complessità, possa garantire a tutti i soggetti con i quali si interfaccia i risultati attesi;

- in talune strutture ospedaliere facenti capo all’ASP di Cosenza, si sta procedendo alla nomina di tali figure in totale spregio della disciplina in materia e senza la dovuta concertazione OOSS e le RSU aziendali;

- stando così le cose, è divenuta prassi consolidata utilizzare figure che per il loro specifico ruolo supervisionano di fatto le attività dei singoli lavoratori piuttosto che assumere soggetti che svolgano quel tipo di attività in via esclusiva e con la relativa competenza;

tutto ciò premesso, s'interroga l'on. Presidente della Giunta

per sapere:

i motivi per i quali viene perpetrata tale inveterata forma di mala gestio e soprattutto di cattiva conoscenza dei profili professionali che porta i direttori di alcune strutture ad utilizzare impropriamente il personale dipendente senza tener in debito conto della normativa in merito e con atteggiamento riluttante anche per le disposizioni a firma del commissario straordinario.

(92; 17/12/2020)

 

Di Natale, Anastasi. Al Presidente della Giunta regionale. Premesso che:

- i Centri per l'impiego (Cpi) sono strutture pubbliche coordinate dalle Regioni che favoriscono sul territorio l'incontro tra domanda e offerta di lavoro ed attuano iniziative ed interventi di politiche attive del lavoro;

- a partite dal 1 luglio 2018 la Regione Calabria assume la competenza gestionale dei servizi per l’impiego;

- le competenze dei Centri per l’Impiego, dislocati in 15 sedi territoriali, sono passate dalle amministrazioni provinciali alla Regione;

-che, è connaturale al periodo di prorogatio il "depotenziamento" delle ordinarie attribuzioni, dovendosi riconoscere alle assemblee regionali in fase pre-elettorale solo la «eccezionale possibilità di esercitare alcuni dei loro poteri per rispondere a speciali contingenze;

- che, in particolare, sebbene l'art. 18, comma 2, dello statuto della Regione Calabria non preveda alcuna espressa limitazione, esso deve interpretarsi alla luce del giudizio di legittimità in materia come «facoltizzante il solo esercizio delle attribuzioni relative ad atti necessari ed urgenti, dovuti o costituzionalmente indifferibili, e non già certo come espressiva di una generica proroga di tutti i poteri degli organi regionali» (sentenza n. 68 del 2010);

- nonostante ciò, pare che la Regione Calabria stia provvedendo a nominare le figure responsabili dei Centri per l’Impiego senza tener conto di quanto sopra;

tutto ciò premesso, s'interroga il Presidente della Giunta regionale

per sapere:

- se la circostanza relativa alla paventata nomina dei responsabili dei centri per l’impiego corrisponde al vero rammentando che provvedimenti di tale portata siano incompatibili con il regime attuale di prorogatio a cui l’Ente è sottoposto e che sono ammessi solo atti necessari urgenti dovuti o costituzionalmente indifferibili.

(93; 22/12/2020)

Mozioni

Il Consiglio regionale, premesso che:

- la legge regionale 17 maggio 1996, n. 9 detta disposizioni per la tutela e la gestione della fauna selvatica e l'organizzazione del territorio ai fini della disciplina programmata dell'esercizio venatorio;

- l'articolo 18, comma 1, della medesima l.r. 9/1996 istituisce una tassa di concessione regionale, ai sensi dell'articolo 3 della legge 16 maggio 1970, n. 281, per il rilascio dell'abilitazione all'esercizio venatorio;

- l'articolo 13 della predetta legge regionale ripartisce il territorio agro-silvo-pastorale destinato alla caccia programmata in undici ambiti territoriali di caccia (ATC), di dimensione sub-provinciale e/o interprovinciali, quali strutture associative senza scopo di lucro;

- il comma 7, dell'articolo 13, prevede che ogni cacciatore residente ha diritto all'accesso in un A.T.C. compreso nella Regione, previa domanda all'amministrazione provinciale competente su modulo predisposto dalla Regione e può avere accesso ad altri ambiti della Regione ovvero ad ambito anche in una Regione diversa, previo consenso dei relativi organi di gestione e sulla base della normativa regionale vigente;

- il successivo comma 10 subordina l'iscrizione ad ogni ambito territoriale di caccia al versamento annuale di una quota, determinabile dagli stessi comitati di gestione degli A.T.C., in misura non superiore al 30 per cento della tassa di concessione regionale, che attualmente è pari a euro 100,80;

CONSIDERATO CHE per effetto della discrezionalità concessa dalla normativa regionale, ciascun ATC ha deliberato l'ammontare della propria quota di iscrizione, tenendo conto della percentuale sopra richiamata;

- dalla ricognizione effettuata è emerso che l'importo della stessa non è omogeneo a livello provinciale, creando così evidenti disparità di trattamento tra i residenti del territorio calabrese;

- appare opportuno un intervento della Giunta regionale volto a rendere uniforme su base provinciale l'importo della quota di iscrizione ad ogni ATC. Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale

ad impartire indirizzi agli ATC istituiti in ogni Provincia, affinché gli stessi procedano ad una rimodulazione uniforme dell'ammontare della quota di iscrizione, secondo una percentuale, rispetto alla tassa di concessione, che sia il meno gravosa possibile per gli iscritti.

(51; 01/12/2020) Pietropaolo

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- i tirocinanti svolgono la loro attività presso enti locali, uffici giudiziari e sedi territoriali dei ministeri, acquisendo competenze professionali specifiche;

- i percettori di mobilità hanno svolto e svolgono una vera e propria prestazione lavorativa indispensabile per gli enti, pur essendo inquadrati come tirocinanti;

- i progetti finora svolti presso gli enti ospitanti hanno riguardato i settori della manutenzione ordinaria di edifici e strutture dell’ente pubblico, la manutenzione ordinaria della viabilità, la manutenzione di aree verdi, servizi di pulizia guardiania e portierato, servizi socio assistenziali;

- gli interventi ammissibili e finanziati sono quelli di interesse generale rivolti alla collettività e destinati a migliorare i servizi resi ai cittadini ed al funzionamento della Pubblica Amministrazione;

- sono settori in cui la loro attività è stata di vitale importanza per gli Enti ospitanti;

- gli avvisi per l’attivazione dei progetti, vengono fatti da molti anni e gli stessi tirocinanti hanno acquisito un buon livello di conoscenza, così come può rilevarsi dai libretti delle attestazioni sulle competenze acquisite, che il soggetto promotore è tenuto a rilasciare;

- molti enti, vista l’indispensabilità della loro prestazione, hanno fatto espressa richiesta di poter assorbire tali figure;

- nonostante il loro importante contributo professionale, questi hanno sempre mantenuto uno stato di precarietà inaccettabile, tant’è che non è previsto in favore degli stessi nessun trattamento previdenziale e contributivo;

- le “Linee guida in materia di tirocini. Modifica DGR n. 268 del 29 luglio 2013” all’articolo 15 stabiliscono che “La Regione Calabria potrà promuovere misure agevolative atte a sostenere i tirocini nonché interventi tesi alla trasformazione dei tirocini in contratti di lavoro subordinato”;

- tale problematica è stata più volta sottoposta all’attenzione degli organi regionali preposti tant’è che lo scrivente provvedeva a depositare ben tre interrogazioni a risposta scritta in merito, senza ricevere alcun riscontro, in particolare le interrogazioni n. 80 del 06/11/2020 avente per oggetto “sospensione attività di tirocini rivolti ai disoccupati ex percettori di mobilità in deroga – valutazione opportunità trasformazione tirocini in contratti di lavoro subordinato”, n. 76 del 15/10/2020 avente ad oggetto “chiarimenti sulle politiche di occupazione degli educatori professionali sociosanitari, con profilo professionale dettato dal D.M.520/1998 del gruppo Miur, inseriti nel bacino dei tirocini di inclusione sociale per disoccupati ex percettori di mobilità in deroga” e n. 47 del 07/07/2020 avente ad oggetto “chiarimenti sulle politiche di occupazione dei lavoratori tirocinanti” e da ultimo un atto di indirizzo alla giunta regionale del 09.12.2020 avente ad oggetto la stabilizzazione dei lavoratori tirocinanti mobilità in deroga. Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Giunta regionale affinché provvedano ad individuare e conseguentemente ad attuare le misure destinate a sostenere la stabilizzazione dei tirocinanti ed a trasformare i tirocini in contratti di lavoro subordinato.

(52; 14/12/2020) Graziano Di Natale

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) è il principale soggetto erogatore di contributi pubblici al sistema delle imprese agricole. Coordina l'attività degli organismi pagatori regionali (OPR);

- per ottemperare ai suoi compiti AGEA si avvale dei Centri di Assistenza Agricola (CAA), presso i quali le imprese agricole devono necessariamente recarsi per presentare le domande di ammissione ai contributi pubblici;

- i CAA, per poter prestare la propria attività, devono obbligatoriamente sottoscrivere ogni due anni una convenzione con l’AGEA al fine di regolarne i rapporti. Senza la suddetta convenzione i CAA non possono svolgere i propri compiti;

considerato che - la Convenzione per l’anno 2020 è stata presentata da AGEA ai CAA a fine gennaio di quest’anno. Nella bozza della stessa si prevedeva che entro l’anno 2020 tutti gli operatori dei CAA, così come coloro che accedono ai sistemi informativi di AGEA, dovessero obbligatoriamente essere lavoratori dipendenti del CAA o delle società con esso convenzionate;

- tale disposizione avrebbe avuto come effetto la chiusura e la messa in liquidazione dei CAA dei liberi professionisti, nonché l’interruzione dei rapporti lavorativi dei professionisti che collaborano con i CAA, con gravi conseguenze economiche e lavorative nell’intero settore;

- la reazione dei liberi professionisti iscritti agli ordini professionali (dottori agronomi e dottori forestali, periti agrari, agrotecnici) non ha permesso per il momento ad AGEA di eliminare i liberi professionisti dal settore di lavoro dei CAA;

considerato anche che AGEA ha reso nota la nuova Convenzione per il 2020, nel frattempo diventata valevole anche per il 2021, che ripropone il medesimo meccanismo di esclusione dei liberi professionisti iscritti agli ordini professionali, già proposto nel gennaio di quest’anno. Tale meccanismo differisce soltanto nelle tempistiche in quanto la fuoriuscita dei liberi professionisti dovrà avvenire entro il 31 marzo 2021 per almeno la metà dei soggetti e completarsi definitivamente entro il 30 settembre dello stesso anno;

tenuto conto che l'articolo 7 del decreto ministeriale 27 marzo 2008 relativo alla "Riforma dei Centri autorizzati di Assistenza Agricola" consente ai CAA di organizzare la propria attività avvalendosi, alternativamente o congiuntamente, di dipendenti o di collaboratori, mentre AGEA sta provando a disconoscere questa possibilità;

impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Giunta regionale a chiedere al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di intervenire al fine di scongiurare l'esclusione dei liberi professionisti dai Centri di Assistenza Agricola, chiedendo la modifica della Convenzione tra AGEA e i CAA”.

(53; 16/12/2020) Graziano

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- il 27 settembre u.s. l'Azerbaijan, con l'aiuto militare della Turchia e da terroristi jihadisti provenienti dalla Siria, ha scatenato un'aggressione su larga scala contro il Nagorno Karabakh dove da secoli vive e opera un'ampia e radicata comunità armena;

- numerose strutture ospedali, scuole, abitazioni civili e centri di protezione civile del territorio della Repubblica dell'Artsakh (Nagorno Karabakh) sono state distrutte con attacchi missilistici;

CONSIDERATO CHE: - la Repubblica dell'Artsakh (Nagorno Karabakh) è simbolo e custode della cristianità e della millenaria storia del popolo armeno, disperso in tutto il mondo a causa del Primo Genocidio del XX° secolo perpetrato nel 1915 dall'allora Impero Ottomano;

- tra le sue montagne l'antichissima civiltà armena sì è tramandata nei secoli e dalle pendici delle sue montagne hanno preso vita in diversi periodi storici iniziative di rinascita culturale, spirituale e movimenti per l'autonomia e l'unione nazionale;

PRESO ATTO CHE: - la Repubblica dell'Artsakh (Nagorno Karabakh) da circa trent'anni rivendica la propria autonomia unitamente al legittimo esercizio della sua popolazione all'autodeterminazione in conformità con il diritto internazionale;

- è giunto il momento che le Cancellerie di tutto il mondo riconoscano ufficialmente l'Artsakh, già de facto Repubblica, con una propria struttura statale e governativa, eletta democraticamente dal suo popolo con referendum del 1O dicembre del 1991;

- l'autodeterminazione dei popoli è, infatti, principio fondamentale riconosciuto dalla Carta delle Nazioni Unite che al Capitolo I, articolo 1, paragrafo 2, individua come fine delle Nazioni Unite quella di "Sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto e sul principio dell'eguaglianza dei diritti e dell'auto-determinazione dei popoli [... ]". Inoltre, tra le principali convenzioni internazionali che sono intervenute a sancire il diritto di autodeterminazione dei popoli vi è il Patto internazionale sui diritti civili e politici, stipulato nell'ambito dell'ONU nel 1966, e che l'Italia ha recepito dotandosi della legge n.881 del 1977. In ultimo, fra gli importanti riconoscimenti internazionali del principio di autodeterminazione dei popoli, si ricorda la "Dichiarazione relativa alle relazioni amichevoli ed alla cooperazione fra stati" del 1970;

e nel 1975 a Helsinki la "Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa" (CSCE);

- oggi un atto di riconoscimento internazionale può salvare la vita a decine di migliaia di civili armeni che vivono pacificamente da secoli nella terra dell'Artsakh;

- esiste un armonioso, ricco, solidale e secolare legame fra la nostra terra di Calabria ed il Popolo Armeno che ha trovato ospitalità presso numerosi centri, in particolare nella Provincia reggina. Tanto Premesso,

impegna la Giunta regionale

ad inoltrare al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente della Repubblica Italiana: - la propria richiesta di riconoscere formalmente lo Stato indipendente della Repubblica dell'Artsakh, affinché diventi un interlocutore diretto del governo italiano, compiendo così non solo un atto di civiltà che può portare all'attuazione di un'azione retta, ma soprattutto la fine di una guerra solo formalmente e temporaneamente arrestata ed un silenzio che fanno torto alla storia ed al diritto di un popolo arcaico quale quello Armeno, stanziale in quelle terre da millenni;

- la propria richiesta di inviare all'UNESCO invito formale per un impegno concreto a tutela dei luoghi culto cristiani e del millenario patrimonio artistico, culturale e religioso armeno presente nelle Regioni dell'Artsakh (Nagorno Karabakh) occupate dalle forze militari azere;

- la propria richiesta di inviare aiuti umanitari per i rifugiati e sfollati armeni che in questi giorni stanno lasciando le Regioni dell'Artsakh (Nagorno Karabakh) occupate dalle forze militari azere.

(54; 29/12/2020) Minasi, Arruzzolo, Graziano, Crinò, Pitaro Vito, Pietropaolo (Ritirata in Aula nel corso della seduta consiliare numero 14/11^ del 29/12/2020)

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- nella città di Catanzaro vi è la struttura cardiochirurgica Sant'Anna Hospital che svolge interventi sanitari di eccellenza (900 interventi in un anno, ha ottenuto per tre anni il primo posto nella classifica delle cardiochirurgie stilata da Agenas) e che dà lavoro ad oltre 300 dipendenti;

- l'Asp di Catanzaro non corrisponde più al Sant'Anna le somme dovute per le prestazioni sanitarie svolte ed ha anche inibito al Sant'Anna lo svolgimento delle prestazioni sanitarie con oneri a carico del sistema sanitario regionale;

- tutto ciò mette in pericolo la sopravvivenza della struttura sanitaria che costituisce un rilevante patrimonio scientifico, sanitario ed umano che attenua la migrazione sanitaria e riduce i viaggi della speranza. Tutto ciò premesso, il Consiglio Regionale,

impegna la Giunta regionale

impegna il Presidente della Giunta e la Giunta Regionale ed il Presidente della Giunta regionale a convocare tempestivamente un incontro con i vertici del Sant'Anna, la rappresentanza dei lavoratori, il Commissario ad acta della sanità in Calabria, il Commissario dell'Asp di Catanzaro ed il Direttore generale del dipartimento salute al fine di garantire la prosecuzione dell'attività del Sant'Anna Hospital e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

(55; 29/12/2020) Pitaro Francesco

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

- con l.r. 7 luglio 2014, n. 12" ("Interpretazione autentica dell'artico 1, comma 6, e dell'articolo 4 della legge regionale 13 gennaio 2014, n. 1") è stata, tra l'altro, resa interpretazione autentica dell'art. della l.r. 1/14. ("Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato di cui al D.L. 31 agosto 2013, n. 101 convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125"), nel senso che: "l'elenco regionale di cui alle Leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010 debba ricomprendere anche tutti i lavoratori di Enti partecipati interamente dalla Regione che, pur non avendo partecipato alla manifestazione d'interesse espletata in forza del DDG n.17910 del 14.11.2008 del Dipartimento "Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato", abbiano svolto, alla data del 31.12.2007, almeno due anni di attività, anche mediante contratti di co.co.pro., alle dipendenze di tali enti partecipati e/o che siano in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge";

- pur trattandosi di una legge, per cui non necessitavano ulteriori adempimenti per porla in esecuzione (considerato che, ovviamente, dopo l'entrata in vigore, è fatto obbligo, a chiunque spetti, di osservarla e farla osservare come legge della Regione Calabria), tuttavia si è innescato un inspiegabile corto circuito, con un continuo rimpallo tra uffici, che ha fatto sì che, ancora oggi non sia stata attuata;

- il 28/9/2020 è stata approvata dalla Giunta regionale una delibera di rimodulazione di risorse, che offre all'assessorato al lavoro la dotazione finanziaria necessaria a chiudere una delle ultime pratiche che riguardano il precariato afferente alla regione Calabria;

impegna la Giunta regionale

a voler dare piena e definitiva attuazione alla legge n.12/14, nei modi e nei tempi opportuni, evitando così di lasciare senza risposte chi, da anni, avendone titoli e requisiti, aspetta legittimamente la soluzione del problema.

(56; 29/12/2020) Crinò, Graziano, Minasi, Pietropaolo, Pitaro Vito, Sainato

 

Il Consiglio regionale, premesso che:

1. la rupe su cui poggia l'antico borgo di Caulonia è minata da un dissesto idrogeologico, i cui segni dei conseguenti fenomeni franosi solcano, notevolmente, le pareti, con graduale perdita di parte del costone che, a foggia di un triangolo, lo circoscrive;

2. dagli anni 2015-2016-2017, a seguito del ripetersi delle alluvioni il quartiere "Maietta-P.zza Carmine" è interessato da consistenti cedimenti, che mettono in pericolo la pubblica incolumità, nonché gli edifici ivi presenti, compresi importanti beni artistici e culturali;

3. il Comune di Caulonia ha stipulato una Convezione con il Commissario Straordinario Delegato per l'attuazione del programma di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio della Regione Calabria e di Difesa del Suolo, di cui al "Patto per lo sviluppo della Regione Calabria", Delibera CIPE 11.26/2016 "FSC 2014/2020: Piano per il Mezzogiorno" (sottoscritto tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Calabria). Vedesi anche D.G.R. n. 160/2016, D.G.R. n.355/2017 e D.G.R. n. 3/2018;

4. con decreto 108 del 18.4.2018 la Regione Calabria disponeva il finanziamento di Euro 1.970.000 e l'opera è stata classificata nel Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS) al n. 181R155;

5. attualmente, in attesa dell'avvio dei lavori finanziati ai sensi del punto precedente, il Comune di Caulonia ha posto in essere, al fine di contenere i danni, un intervento provvisorio e urgente finalizzato a consentire la raccolta delle acque, scongiurando, così il consistente fenomeno di "sifonamento e ruscellamento";

6. in data 28.11.2020 con ordinanza sindacale n 238 è stata ordinata l'interdizione pedonale sull'intera area "Maietta" e di tutta "Piazza Carmine". Il traffico veicolare era stato già inibito nel 2017. Considerato che: 1. ad oggi la situazione di dissesto e cedimento nel citato quartiere Maietta-Carmine continua progressivamente a peggiorare;

2. necessitano interventi rapidi al fine di scongiurare, nel più breve tempo possibile, un definitivo cedimento. Tanto premesso e considerato, preso atto che il Sig. Presidente f.f. della Regione Calabria Commissario straordinario per l'attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico

impegna la Giunta regionale

affinché disponga che il Soggetto Attuatore, ing. ..........., senza indugio voglia:

1) effettuare un approfondito sopralluogo presso le aree interessate, indicate in premessa;

2) verificare lo stato della progettazione e la sua adeguatezza in ordine alle criticità rilevate;

3) accelerare, quanto più possibile, il completamento dei livelli di progettazione e lo svolgimento della procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento dei lavori;

4) coadiuvare, con ogni mezzo disponibile, anche attraverso la nomina di un tecnico qualificato in qualità di supporto al RUP, il Comune di Caulonia, affinché con celerità avvii e completi i lavori di consolidamento e messa in sicurezza. Inoltre, e comunque, il Consiglio regionale ASSUME L'IMPEGNO di adottare ogni utile e opportuna iniziativa al fine di monitorare e, dunque, perfezionare e definire utilmente i procedimenti relativi alla materia del dissesto idrogeologico in essere in ogni territorio della Regione Calabria.

(57; 29/12/2020) Sainato

Proposta di provvedimento amministrativo numero 86/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Rimodulazione schede di intervento: “III.6 politiche attive del lavoro”, “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi”, “III.14 “InCalabria”, “III.15 “StaInCalabria”. Approvazione proposta di rimodulazione del Piano Finanziario” - Deliberazione di Giunta regionale n. 419 del 30/11/2020”(del.cons. n. 90)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 419 del 30 novembre 2020 " Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Rimodulazione schede di intervento: “III.6 politiche attive del lavoro”, “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi”, “III.14 “InCalabria”, “III.15 “StaInCalabria”. Approvazione proposta di rimodulazione del Piano Finanziario ";

VISTE:

-la deliberazione di Giunta regionale n.234 del 27 giugno 2013, con la quale è stato approvato il Programma Ordinario Convergenza finanziato con le risorse rinvenienti dalla rimodulazione del piano finanziario dei POR Calabria FESR e FSE 2007-2013 e la successiva deliberazione di Giunta regionale di rettifica n.295 del 5 agosto 2013;

-la deliberazione di Giunta regionale n.121 dell’8 aprile 2014, con la quale il Programma è stato nuovamente denominato in Piano di Azione Coesione della Calabria (nel seguito PAC 2007/2013);

-la deliberazione di Giunta regionale n. 42 del 2 marzo 2015, come integrata e modificata dalla deliberazione di Giunta regionale n. 511 del 3 dicembre 2015, con la quale è stato costituito il Fondo Unico PAC a seguito della II° fase del processo di revisione del POR Calabria FESR 2007-2013, approvata dalla Commissione Europea con decisione C(2014) 8746 final del 18 novembre 2014;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 503 del 1° dicembre 2015, con la quale è stato rimodulato il piano finanziario del PAC 2007/2013 e sono state approvate le schede descrittive degli interventi a seguito della rimodulazione finanziaria;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 40 del 24 febbraio 2016, con la quale è stato ulteriormente rimodulato il piano finanziario del PAC 2007/2013 ed è stata data applicazione all’articolo 1, commi 122 e 123 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, nonché sono state approvate nuove schede descrittive a seguito della rimodulazione finanziaria;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 467 del 29 ottobre 2018 “Piano di azione coesione 2007/2013 – Rimodulazione piano finanziario”;

-la deliberazione di Giunta regionale n.104 del 25 maggio 2020 “Piano di Azione Coesione 2007/2013. Rimodulazione Piano finanziario e approvazione schede intervento”;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 141 del 15 giugno 2020 “Piano di Azione e Coesione 2007/2013. Modifica e sostituzione allegati DGR 104 del 25/05/2020”;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 216 del 28 luglio 2020 “Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Approvazione del Piano Finanziario, del differimento del termine per la conclusione degli interventi e delle schede nuove operazioni” e la deliberazione di Giunta regionale n. 228 del 7 agosto 2020 di rettifica della scheda intervento “Accogli Calabria” approvata con DGR n. 216/2020;

-la deliberazione consiliare n. 58 del 10 novembre 2020 di approvazione della suddetta deliberazione di Giunta regionale n. 216/2020 e della relativa rettifica di cui alla DGR n. 228/2020;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 225 del 7 agosto 2020 “Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Approvazione rimodulazione del Piano Finanziario – Approvazione schede intervento” e la deliberazione di Giunta regionale n. 243 del 3 settembre 2020 di rettifica dell’Allegato 1 della DGR n.225/2020;

-la deliberazione consiliare n. 59 del 10 novembre 2020 di approvazione della suddetta deliberazione di Giunta regionale n. 225/2020 e della relativa rettifica di cui alla DGR n. 243/2020;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 273 del 28 settembre 2020 “Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013. Approvazione rimodulazione schede intervento “StaInCalabria”, “InCalabria”, “II.13 Interventi stradali e aeroportuali”, “III.6 Politiche attive del lavoro”. Approvazione rimodulazione del Piano Finanziario” e la deliberazione di Giunta regionale n. 292 del 19 ottobre 2020 di rettifica dell’Allegato 4 alla DGR n. 273/2020;

-la deliberazione consiliare n. 60 del 10 novembre 2020 di approvazione della suddetta deliberazione di Giunta regionale n. 273/2020 e della relativa rettifica di cui alla DGR n. 292/2020;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 364 dell’11 novembre 2020 "Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013 -Approvazione rimodulazione delle schede intervento III.6 Politiche attive del lavoro e III.17 Ospitalità Calabria. Approvazione rimodulazione del Piano finanziario", approvata con deliberazione consiliare n. 85 del 28 novembre 2020;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 389 del 23 novembre 2020 “Richiesta al Governo nazionale di dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, per gli eccezionali avversi eventi meteorologici che hanno interessato i territori della fascia ionica delle Province di Crotone e Cosenza nei giorni dal 20 al 23 novembre 2020”;

CONSIDERATO CHE con la richiamata deliberazione consiliare n. 60/2020 è stata, tra l’altro, approvata la rimodulazione delle schede Nuove Operazioni “StaInCalabriae “InCalabria”;

TENUTO CONTO CHE il Dirigente Generale del dipartimento regionale “Lavoro, Sviluppo Economico, Attività Produttive e Turismo”, ha rilevato che alla luce delle analisi effettuate sulle adesioni pervenute, la dotazione finanziaria delle due suddette schede si è rivelata sovradimensionata rispetto alla capacità di risposta

dei destinatari, ed ha richiesto la riduzione della dotazione finanziaria delle schede di cui trattasi per un importo complessivo pari ad euro 10.000.000,00, articolato su due quote uguali per ciascuna scheda di importo pari ad euro 5.000.000,00, con contestuale incremento della dotazione finanziaria della Scheda Nuove Operazioni “III.6 Politiche Attive del Lavoro”, per un importo pari ad euro 10.000.000,00;

CONSIDERATO CHE con la deliberazione consiliare n. 59/2020 è stata, tra l’altro, approvata la rimodulazione della scheda intervento Nuove Operazioni “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi” per un importo complessivo di 570.000,00 euro;

TENUTO CONTO CHE il Dirigente del U.O.A. Pianificazione e Gestione dell’Emergenza -Protezione Civile -ha richiesto l’integrazione e la riformulazione della suddetta scheda III.11 per un importo complessivo pari ad euro 6.570.000,00, con incremento della dotazione finanziaria, rispetto al Piano Finanziario vigente, pari ad euro 6.000.000,00, alla cui copertura si provvede in parte con le economie già accertate sul Programma ed in parte con somme libere da impegni contabili presenti nell’ambito dei capitoli di spesa relativi all’attuazione del medesimo Programma;

RITENUTO pertanto di approvare i seguenti allegati, che formano parte integrante e sostanziale della presente deliberazione: -Allegato 1, che riporta la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni

StainCalabria” con dotazione finanziaria ridotta, rispetto al Piano Finanziario vigente, ad euro 8.000.000,00;

-Allegato 2, che riporta la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “InCalabria” con dotazione finanziaria ridotta, rispetto al Piano Finanziario vigente, ad euro 5.000.000,00;

-Allegato 3, relativo alla rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.6 Politiche attive del lavoro” per un importo complessivo pari ad euro 54.878.756,58, con incremento della dotazione finanziaria, rispetto al Piano Finanziario vigente, pari ad euro 10.000.000,00;

-Allegato 4, riguardante la rimodulazione della scheda intervento “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi” per un importo complessivo pari ad euro 6.570.000,00, con incremento della dotazione finanziaria, rispetto al Piano Finanziario vigente, pari ad euro 6.000.000,00;

-Allegato 5, che riporta la conseguente rimodulazione del Piano Finanziario del PAC 2007/2013, nell’ambito della quale le modifiche relative alle schede intervento “III.14 InCalabria”, “III.15 StainCalabria” e “III.6 Politiche Attive del Lavoro” si configurano quale ridistribuzione delle risorse finanziarie nell’ambito della medesima Linea di Intervento (Pilastro Nuove Operazioni), mentre le modifiche relative alla scheda intervento “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi” si configurano quale ridistribuzione delle risorse finanziarie nell’ambito di diverse Linee di Intervento (Pilastri Misure Anticicliche, Salvaguardia e Nuove Operazioni;

-Allegato 6, riportante l’indicazione dei capitoli di spesa del bilancio regionale che assicurano la copertura finanziaria dell’incremento della dotazione finanziaria della scheda Nuove Operazioni “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi”;

VISTA la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione), e in particolare l’articolo 15, comma 2;

UDITO il relatore, Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

-di approvare la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “StainCalabria” con dotazione finanziaria ridotta, rispetto al Piano Finanziario vigente, ad euro 8.000.000,00, come riportato nell’Allegato 1, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-di approvare la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “InCalabria” con dotazione finanziaria ridotta, rispetto al Piano Finanziario vigente, ad euro 5.000.000,00, come riportato nell’Allegato 2, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-di approvare la rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.6 Politiche attive del lavoro” con dotazione finanziaria complessiva pari ad euro 54.878.756,58, come riportato nell’Allegato 3, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-di approvare la rimodulazione della scheda intervento “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi” con dotazione finanziaria complessiva pari ad euro 6.570.000,00, come riportato nell’Allegato 4, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-di approvare la rimodulazione del Piano Finanziario del PAC 2007/2013, come riportato nell’Allegato 5, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, dando atto che le modifiche relative alle schede intervento “III.14 InCalabria”, “III.15 StainCalabria” e “III.6 Politiche Attive del Lavoro” si configurano quale ridistribuzione delle risorse finanziarie nell’ambito della medesima Linea di Intervento (Pilastro Nuove Operazioni), mentre le modifiche relative alla scheda intervento “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi” si configurano quale ridistribuzione delle risorse finanziarie nell’ambito di diverse Linee di Intervento (Pilastri Misure Anticicliche, Salvaguardia e Nuove Operazioni;

-di approvare la tabella di cui all’Allegato 6, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, riportante l’indicazione dei capitoli di spesa del bilancio regionale che assicurano la copertura finanziaria dell’incremento della dotazione finanziaria della scheda Nuove Operazioni “III.11 Azioni di supporto per il potenziamento del sistema regionale di previsione e prevenzione dei rischi”.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 91/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Presa d'atto della decisione della Commissione europea del 29/11/2020 C(8586) di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria” – (Del. G.R. n. 473 del 15/12/2020) (del. cons. n. 91)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 473 del 15 dicembre 2020 “Presa d'atto della decisione della Commissione Europea del 29/11/2020 C(8586) di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria”;

VISTI:

 il Reg. (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, e che abroga il regolamento (CE) n . 1083/2006 del Consiglio;

 il Reg. (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

 il Reg. (UE) n. 1306/ 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n.352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n.1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

 il Reg. (UE) n.1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che stabilisce alcune disposizioni transitorie (secondo gruppo di regole) sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n.1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n.73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n.1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo;

 il Reg. (UE, EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014 -2020;

 il Reg. Delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione dell'11 marzo 2014, che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce disposizioni transitorie;

 il Reg. di Esecuzione (UE) n. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

 il Reg. di Esecuzione (UE) n. 908/2014 della Commissione del 6 agosto 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la liquidazione dei conti, le norme sui controlli, le cauzioni e la trasparenza;

 la Delibera 18 aprile 2014, n. 18 del Comitato interministeriale per la programmazione economica "Programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020: approvazione della proposta di accordo di partenariato";

 la Decisione C (2014) 8021 del 29 ottobre 2014, con la quale la Commissione Europea ha adottato l'Accordo di Partenariato che stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell'Unione attraverso la programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimenti Europei (SIE) e rappresenta il quadro di riferimento nell'ambito della quale vengono declinati i Programmi Operativi assegnati alla titolarità delle Amministrazioni nazionali e regionali;

 la Delibera 28 gennaio 2015, n. 8 del Comitato interministeriale per la programmazione economica "Accordo di partenariato per la programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020. Presa d'atto";

TENUTO CONTO CHE:

 in data 16 gennaio 2014, Rep. 8/CSR, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri -Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome -è stata raggiunta l'intesa sulla proposta di riparto degli stanziamenti provenienti dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) 2014 -2020;

 con deliberazione n.110 del 18 marzo 2014 "Programmazione PSR Calabria 2014 -2020 -fondo FEASR-Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale", la Giunta regionale ha preso atto delle risorse assegnate alla Regione Calabria nell'ambito dell'intesa sul riparto delle risorse FEASR Stato-Regione, nonché ha demandato all'Autorità di Gestione del PSR Calabria 2007-2013, quale soggetto deputato per la Programmazione 20142020 sullo Sviluppo Rurale, di predisporre tutti gli atti necessari per la propria organizzazione interna e per l'avvio delle attività dirette alla programmazione e gestione del Programma 2014-2020 -fondo FEASR;

 con deliberazione n. 289 del 14 luglio 2014 "Approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per il periodo 2014-2020 cofinanziato dal FEASR e inoltro alla Commissione Europea" la Giunta regionale ha approvato il PSR Calabria 2014-2020, successivamente approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 405 del 21 luglio 2014;

 in data 22 luglio 2014 il PSR Calabria 2014 -2020 è stato formalmente trasmesso ai servizi della Commissione Europea attraverso il sistema informatico SFC e che il negoziato con i servizi della Commissione si è concluso nel mese di ottobre 2015 con l'inoltro della versione finale emendata per la definitiva approvazione;

 a seguito della chiusura positiva del negoziato, la Commissione Europea, con Decisione C(2015) 8314 final del 20 novembre 2015, ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, per il periodo di programmazione 2014 -2020;

 con deliberazione n. 4 del 18 gennaio 2016, la Giunta regionale ha proceduto alla “Presa d'atto della Decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria e Istituzione del Comitato di Sorveglianza”, successivamente approvata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 99 del 23 febbraio 2016;

CONSIDERATO CHE:

 la Commissione Europea, ai sensi dell'articolo 11, lettera b), del Regolamento (UE) n. 1305/2013, con Decisione C(2017) 3559 final del 19 maggio 2017 ha approvato la modifica del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che modifica la decisione di esecuzione C(2015) 8314 della Commissione;

 con deliberazione di Giunta regionale n. 419 del 29 settembre 2017 e con deliberazione del Consiglio regionale n. 246 del 26 ottobre 2017 si è preso atto della Decisione C(2017) 3559 final del 19 maggio 2017 della Commissione Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria;

 la Commissione Europea, ai sensi dell'articolo 11, lettera a), punto iii), del regolamento (UE) n. 1305/2 013, con Decisione C(2017)7520 final del 10 novembre 2017 ha approvato la modifica del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che modifica la decisione di esecuzione C(2015) 8314 della Commissione;

 con deliberazione di Giunta regionale n. 607 dell’11 dicembre 2017 e con deliberazione del Consiglio regionale n. 273 del 19 dicembre 2017 si è preso atto della Decisione C(2017) 7520 final del 10 novembre 2017 della Commissione Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria;

 la Commissione Europea, ai sensi dell'articolo 11, lettera b), del Regolamento (UE) n. 1305 /2013, con Decisione C(2018) 1290 final del 28 febbraio 2018 ha approvato la modifica del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che modifica la decisione di esecuzione C(2015) 8314 della Commissione;

 con deliberazione di Giunta regionale n. 110 del 29 marzo 2018 e con deliberazione del Consiglio regionale n. 317 del 17 luglio 2018 si è preso atto della Decisione C(2018) 1290 final del 28 febbraio 2018 della Commissione Europea di approvazione della modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria;

 la Commissione Europea, ai sensi dell'articolo 11, lettera a), del Regolamento (UE) n. 1305/ 2013, con Decisione C(2018) 6608 final del 4 ottobre 2018 ha approvato la modifica del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che modifica la decisione di esecuzione C(2015) 8314 della Commissione;

 con deliberazione di Giunta regionale n. 475 del 29 ottobre 2018 e con deliberazione del Consiglio regionale n. 369 del 19 dicembre 2018 si è preso atto della Decisione C(2018) 6608 final del 4 ottobre 2018 della Commissione Europea di approvazione della modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria;

 la Commissione Europea, ai sensi dell’articolo 11, lettera a), del regolamento (UE) n. 1305/2013, con Decisione C(2020) 1720 final del 13 marzo 2020 ha approvato la modifica del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che modifica la decisione di esecuzione C(2015) 8314 della Commissione;

 con deliberazione di Giunta regionale n. 78 del 15 maggio 2020 e con deliberazione del Consiglio regionale n. 42 del 29 giugno 2020 si è preso atto della Decisione della Commissione Europea C(2020) 1720 final del 13.03.2020 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Calabria;

 la Commissione Europea, ai sensi dell’articolo 11, lettera b), del regolamento (UE) n. 1305/2013, con Decisione C(2020) 8586 final del 29 novembre 2020 ha approvato la modifica del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che modifica la decisione di esecuzione C(2015) 8314 della Commissione;

 le modifiche apportate al Programma sono contenute entro i limiti del finanziamento a suo tempo concesso e non comportano oneri a carico del bilancio regionale;

VISTI l’Allegato A (Decisione C(2020) 8586 final del 29 novembre 2020, di approvazione della modifica al PSR Calabria 2014-2020) e l’Allegato B (Programma di Sviluppo Rurale Calabria 2014-2020), che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

PRESO ATTO del parere di compatibilità finanziaria espresso dal Dirigente generale del Dipartimento regionale “Economia e Finanze” in data 9 dicembre 2020, prot. SIAR n. 0404919, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

VISTA la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione);

UDITO il relatore, Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

di prendere atto della Decisione C(2020) 8586 final del 29 novembre 2020 (Allegato A) e di approvare il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2014/2020 per come modificato dalla suddetta Decisione (Allegato B), allegati alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 92/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “POR Calabria FESR FSE 2014-2020. Presa d'atto della Decisione di esecuzione della Commissione C(2020) 8335 final del 24.11.2020 recante modifica della Decisione di esecuzione C(2015) 7227 che approva determinati elementi del programma operativo “Calabria” per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Calabria in Italia CCI 2014IT16M2OP006” (Del.GR n. 474 del 15/12/2020) (del.cons. n. 92)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 474 del 15 dicembre 2020 "POR Calabria FESR FSE 2014 -2020. Presa d'atto della Decisione di esecuzione della Commissione C(2020) 8335 final del 24.11.2020 recante modifica della Decisione di esecuzione C(2015) 7227 che approva determinati elementi del programma operativo “Calabria” per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Calabria in Italia CCI 2014IT16M2OP006 ";

VISTI:

-il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;

-il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

-il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;

-il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei fondi strutturali e d'investimento europei;

-il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014;

-il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014;

-il Regolamento delegato (UE) n. 480/2014 della Commissione del 3 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio;

-il Regolamento di esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014;

-il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014;

-l'Accordo di Partenariato 2014/2020, approvato con Decisione di esecuzione dalla Commissione C (2014) 8021 del 29 ottobre 2014;

-il Regolamento (UE) n. 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n.1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n.541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

-il Regolamento (UE) n. 2020/460 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n.1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus);

VISTE:

-la deliberazione di Giunta regionale n. 303 dell'11 agosto 2015 e la deliberazione del Consiglio regionale n. 42 del 31 agosto 2015, con le quali è stato approvato il Programma Operativo Regionale Calabria FESR FSE 2014/2020 ed autorizzato il Dirigente generale del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria alla chiusura del negoziato e alla trasmissione formale dello stesso con i relativi allegati alla Commissione europea per l'approvazione finale;

-la Decisione C(2015) 7227 del 20 ottobre 2015, con la quale la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo Regionale Calabria FESR FSE 2014/2020;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 501 del 1 dicembre 2015, con la quale si è preso atto della Decisione di approvazione del Programma Operativo FESR-FSE 2014/2020;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 45 del 24 febbraio 2016 e la deliberazione del Consiglio regionale n. 106 del 19 aprile 2016, con la quale si è preso atto del POR Calabria FESR FSE 2014/2020 e dell'Informativa sulla decisione finale della procedura di valutazione Ambientale Strategica (VAS) del POR;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 551 del 28 dicembre 2016, con la quale si è preso atto del parere formulato dall'Autorità di Audit del POR Calabria FESR-FSE 2014/2020 ai sensi dell'art. 124, paragrafo 4 del Reg. (UE) n.1303/2013 (All. V Reg. (UE) n. 1011/2014) ed ha designato l'Autorità di Gestione e l'Autorità di Certificazione del POR Calabria FESR FSE, con l'impegno a realizzare un Piano di azione;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 73 del 2 marzo 2016 e ss.mm.ii, con la quale è stato approvato il Piano finanziario del Programma Operativo FESR FSE 2014/2020, articolato per Assi Prioritari, Priorità di investimento, Obiettivi Specifici, Azioni ed Annualità, demandando all'Autorità di Gestione del Programma, di concerto con il Dirigente generale del dipartimento Bilancio e Patrimonio, la ripartizione della dotazione finanziaria per ciascuna Azione sulla base del Piano dei conti ed in coerenza con i provvedimenti di attuazione del POR;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 59 del 23 febbraio 2017 e ss.mm.ii., con la quale è stato rimodulato il Piano finanziario del POR Calabria FESR FSE 2014-2020, sono state apportate le conseguenti variazioni compensative al bilancio di previsione 2017-2019 e annualità successive e sono stati riclassificati i relativi capitoli;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 263 del 28 giugno 2018 "Proposta di revisione del POR Calabria FESR FSE 2014-2020", approvata successivamente con deliberazione del Consiglio regionale n. 321 del 31 luglio 2018;

-la Decisione C(2019) 1752 final del 28 febbraio 2019, che ha approvato determinati elementi del POR Calabria FESR FSE per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Calabria in Italia;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 118 del 2 aprile 2019 e la deliberazione del Consiglio regionale n. 454 del 28 novembre 2019, con cui si è preso atto della suddetta Decisione di esecuzione della Commissione Europea C(2019) 1752 final del 28.02.2019;

-la Decisione di esecuzione C (2019) 6200 final del 20 agosto 2019, con la quale la Commissione europea ha assentito l'attribuzione della riserva di efficacia dell'attuazione per tutti gli Assi del POR Calabria FESR 2014/2020 che hanno conseguito gli obiettivi di performance, ai sensi degli artt. 20, 21, 22 del Reg. (UE) 1303/2013, ad eccezione dell'Asse 9 "Inclusione Sociale", che non ha conseguito tali obiettivi;

-la Decisione di esecuzione C(2020) 1102 final del 20.02.2020, con la quale la Commissione europea ha approvato la riprogrammazione del POR Calabria FESR FSE 2014-2020 proposta dal Comitato di Sorveglianza;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 33 del 9 aprile 2020 "POR Calabria FESR 2014/2020. Presa atto della Decisione di esecuzione C(2019) 6200 final del 20 agosto 2019 e della Decisione di esecuzione (2020) 1102 final del 20.02.2020. Approvazione piano finanziario", approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. 11 del 26 maggio 2020;

CONSIDERATO CHE l'emergenza epidemiologica da COVID-19 e le gravissime conseguenze prodotte sulla tenuta del sistema sanitario, del tessuto imprenditoriale, nonché sulla vita dei lavoratori e delle famiglie hanno imposto, da un lato, di adottare misure specifiche per sostenere e proteggere lavoratori e imprese, dall'altro di promuovere interventi considerevoli e rapidi per far fronte alla situazione di stress del sistema sanitario, adottando misure urgenti e straordinarie in materia di contenimento e gestione della crisi;

TENUTO CONTO CHE in tale contesto,

-la Commissione Europea ha lanciato la c.d. "Coronavirus Response lnvestment lnitiative (CRII)", un primo pacchetto di misure approvate in data 30 marzo 2020, incentrate sulla modifica al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e al Regolamento (UE) n. 1301/2013, cui è seguito, in data 23 aprile, un secondo pacchetto di modifica dei medesimi regolamenti. Tali misure consentono una maggiore flessibilità nell'utilizzo delle risorse della politica di coesione e aprono alla possibilità di finanziare con i Programmi interventi straordinari di contrasto all'emergenza epidemiologica, economica e sociale;

-si è inserita la prima proposta di riprogrammazione del POR Calabria FESR FSE 2014/2020, approvata nel corso del mese di maggio 2020, a chiusura della procedura scritta, conclusa positivamente il 14 maggio 2020, mediante la quale sono state create le precondizioni in grado di controbilanciare, nel breve termine, le conseguenze negative della pandemia, individuando una serie di interventi in ambito sanitario, economico e sociale da attuare rapidamente;

PRESO ATTO CHE in data 27 luglio 2020 il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e il Presidente della Regione Calabria hanno sottoscritto l’Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 20142020 ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020, con il quale sono state fornite le indicazioni necessarie alla riprogrammazione generale;

RILEVATO CHE la Giunta regionale, con deliberazione n. 233 del 7 agosto 2020, ha preso atto del succitato Accordo, ha delegato il Dipartimento Programmazione Unitaria a procedere alla riprogrammazione generale del POR Calabria FESR FSE 2014-2020 tenendo conto delle modifiche finanziarie e delle esigenze legate alla nuova condizione socio-economica determinata dal Covid -19 e ha dato, altresì, mandato all'Autorità di gestione di notificare alla Commissione Europea la proposta di riprogrammazione previa relativa approvazione da parte del Comitato di Sorveglianza del Programma;

CONSIDERATO CHE con procedura di consultazione scritta urgente, conclusa positivamente con nota prot. 336690 del 19 ottobre 2020, è stata approvata la Proposta di Riprogrammazione del POR Calabria FESR FSE 2014 -2020 nell'ambito della Coronavirus Response lnvestment lnitiative" (CRII) -elaborata ai sensi dell'art. 30, par. 5 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, come modificato dall'art. 2 del Regolamento (UE) 2020/460 del 30 marzo 2020 -con l'obiettivo di massimizzare il contributo che il POR Calabria FESR 2014-2020 potrà fornire per l'attuazione di quelle misure specifiche atte a fronteggiare l'emergenza COVID-19 già introdotte ed avviate dall'Amministrazione. In particolare, si è previsto di:

a) ridurre il cofinanziamento nazionale del Programma dal 25% al 20% in coerenza con quanto riportato nella Delibera CIPE n. 10 del 28 gennaio 2015 in materia di programmazione degli interventi complementari di cui all'articolo 1, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell'accordo di partenariato 2014-2020 (Tabella 2 della “Proposta”);

b) riorientare le risorse del POR Calabria FESR FSE 2014 -2020 – al momento destinate alla copertura di procedure di attivazione/operazioni già selezionate che non hanno dato luogo ad impegni e obbligazioni giuridicamente vincolanti ovvero che, pur avendo dato luogo a impegni anche solo parziali, per le criticità di attuazione emerse, acuite, in alcuni casi, anche dall'emergenza COVID-19, avrebbero bisogno di tempi più lunghi per poter essere attuate – per garantire il finanziamento di iniziative che per caratteristiche possano assicurare delle risposte efficaci nel contrastare e mitigare gli effetti dell'emergenza COVID-19 anche di quelle anticipate a carico dello Stato e dunque individuate dal Governo nazionale (Tabella 5 della "Proposta");

c) riallineare l'intero set di indicatori fisici del POR, sia in ragione di una riparametrazione dei valori target alle nuove dotazioni degli Assi come rinvenienti dalle riallocazioni finanziarie proposte, sia al fine di inserire i nuovi indicatori delle nuove azioni e delle azioni esistenti a sostegno dell'emergenza da COVID-19;

d) rimodulare il Piano finanziario del POR, per come riportato nelle Tabelle 3 e 4 della “Proposta” rispettivamente per Asse e per Azione;

e) di applicare un tasso di cofinanziamento del 100% alle spese dichiarate nelle domande di pagamento relative al periodo contabile 2020-2021 (che decorre dal 1 luglio 2020 fino al 30 giugno 2021) per come previsto dal Regolamento (UE) 2020/558 del 23 aprile 2020;

PRECISATO CHE la Giunta regionale, con deliberazione n. 320 del 26 ottobre 2020, e il Consiglio regionale, con deliberazione n. 62 del 10 novembre 2020, hanno preso atto dell’approvazione dei documenti relativi alla suddetta proposta di riprogrammazione da parte del Comitato di Sorveglianza del POR Calabria FESR FSE 2014-2020;

PRESO ATTO CHE la Commissione Europea ha approvato la suddetta proposta di riprogrammazione del POR Calabria FESR FSE 2014-2020 con Decisione di esecuzione C(2020) 8335 final del 24.11.2020 recante “modifica della Decisione di esecuzione C(2015) 7227 che approva determinati elementi del programma operativo “Calabria” per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Calabria in Italia CCI 2014IT16M2OP006 ";

RITENUTO OPPORTUNO, per quanto sopra, procedere alla presa d'atto della Decisione di esecuzione C(2020) 8335 final del 24.11.2020 sopra richiamata e allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

PRESO ATTO del parere di compatibilità finanziaria espresso dal Dirigente generale del Dipartimento regionale “Economia e Finanze” in data 14 novembre 2020, prot. n. 410387/SIAR, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

VISTA la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione);

UDITO il relatore, Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

di prendere atto della Decisione di esecuzione della Commissione C(2020) 8335 final del 24.11.2020 recante “modifica della Decisione di esecuzione C(2015) 7227 che approva determinati elementi del programma operativo “Calabria” per il sostegno a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Calabria in Italia CCI 2014IT16M2OP006", allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, con la quale la Commissione Europea ha assentito alla proposta di riprogrammazione del POR Calabria FESR FSE 2014 -2020 approvata dal Comitato di Sorveglianza del Programma.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 94/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Programma Azione e Coesione (PAC) “Programma Operativo Complementare” (POC) 2014-2020 della Regione Calabria. Rimodulazione del piano finanziario” - Deliberazione di Giunta regionale n. 488 del 22/12/2020 (del. cons. n. 93)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 488 del 22 dicembre 2020 "Programma Azione e Coesione (PAC)/Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020 della Regione Calabria. Rimodulazione del piano finanziario";

VISTI:

-la deliberazione di Giunta regionale n. 448 del 14 novembre 2016 “Approvazione del Piano Azione Coesione (PAC) 2014 – 2020 della Regione Calabria”, approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. 160 del 21 dicembre 2016;

-il parere favorevole della Conferenza Stato – Regioni n. 26/CSR del 23 febbraio 2017 sul Piano di Azione Coesione 2014 -2020 della Regione Calabria;

-la delibera CIPE n. 7 del 3 marzo 2017 “Programma di Azione Coesione 20142020. Programma complementare Regione Calabria”;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 320 del 25 luglio 2017 “Piano di Azione Coesione (PAC) 2014 -2020 della Regione Calabria: presa d’atto dell’approvazione da parte del CIPE con delibera n. 7/2017”, approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. 245 del 26 ottobre 2017;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 491 del 31 ottobre 2017 “Piano di Azione Coesione 2014-2020 della Regione Calabria. Rimodulazione”;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 584 del 30 novembre 2018 “Piano di Azione Coesione (PAC) 2014 – 2020. Rimodulazione del piano finanziario – Asse 3 “Competitività dei sistemi produttivi” ed Asse 6 “Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale”;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 258 del 21 giugno 2019 “Piano di Azione Coesione (PAC) 2014 – 2020 della Regione Calabria. Rimodulazione del Piano Finanziario”;

-la deliberazione di Giunta regionale n. 644 del 30 dicembre 2019 “Programma di Azione Coesione (PAC) Calabria 2014-2020. Istituzione del Comitato di Coordinamento”;

-la delibera del Consiglio dei Ministri 31 gennaio 2020 “Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” e gli ulteriori interventi normativi relativi all’emergenza sanitaria da Covid-19 in atto;

CONSIDERATO CHE:

-nel mese di novembre 2020, il Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione Unitaria, quale Autorità di coordinamento del PAC 2014 – 2020, ha comunicato al Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri la necessità di provvedere ad una rimodulazione del PAC 2014 – 2020 della Regione Calabria, evidenziando la necessità di ampliare la dotazione finanziaria dell’Asse 2 “Sviluppo dell’Agenda digitale”, per dare risposta alle nuove esigenze emerse con la pandemia legate in parte all’incremento del lavoro agile e in parte a nuovi fabbisogni connessi, nonché di predisporre una dotazione idonea per la gestione della fase post-pandemica a favore delle attività produttive regionali, con riferimento all’Asse 3 “Competitività dei sistemi produttivi”, richiedendo a tale scopo la rimodulazione del Piano finanziario del PAC 2014-2020;

-il Piano finanziario del PAC 2014 – 2020 rimodulato rende evidenza del fatto che la copertura finanziaria delle maggiori dotazioni sugli Assi 2 e 3 può essere garantita da corrispondente riduzione a valere sulle dotazioni di altri Assi;

-il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con nota n. 4652 del 7 dicembre 2020, ha espresso assenso sulla rimodulazione proposta, precisando che non comporta la modifica degli obiettivi strategici, né la variazione della dotazione finanziaria complessiva, e che pertanto, ai sensi del punto 2 della delibera CIPE n. 10/2015, non necessita di approvazione del CIPE, intendendosi approvata di comune accordo tra la Regione Calabria, in qualità di Amministrazione titolare del Programma, e il Dipartimento per le Politiche di Coesione, in qualità di Amministrazione responsabile del coordinamento dei Fondi SIE;

-la rimodulazione di cui trattasi è stata sottoposta, mediante procedura di consultazione scritta, al Comitato di coordinamento e si è conclusa favorevolmente e senza osservazioni da parte dei soggetti interpellati;

RITENUTO pertanto di procedere all’approvazione della rimodulazione del Piano finanziario del PAC Calabria 2014 – 2020;

VISTA la rimodulazione del Piano finanziario del PAC Calabria 2014 – 2020, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

PRESO ATTO del parere di compatibilità finanziaria espresso dal Dirigente generale del Dipartimento regionale “Economia e Finanze” in data 21 dicembre 2020, prot. n. 421332/SIAR, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale;

VISTA la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 (Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla programmazione nazionale per le politiche di sviluppo e coesione) e in particolare l’articolo 15, comma 2;

UDITO il relatore, Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

di approvare la rimodulazione del Piano finanziario del Piano di Azione Coesione della Regione Calabria 2014 – 2020, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale.

(Allegati)

Proposta di legge n. 67/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73 comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” - Deliberazione di Giunta regionale n. 431 del 30/11/2020 (del. cons. n. 94)

Art. 1 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa)

1. Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità del debito fuori bilancio della Regione Calabria derivante da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa per la complessiva somma di 334.182,36 euro, per come dettagliato nella Tabella 1 allegata alla presente legge per farne parte integrante e sostanziale.

Art. 2 (Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento del debito fuori bilancio di cui all'articolo 1 si provvede:

a) per l'importo di 12.121,44 euro, con le risorse di cui all'impegno n.2125/2019 assunto sul capitolo U0100910103 Missione U.01 "Servizi istituzionali, generali e di gestione", Programma 05 "Gestione dei beni demaniali e patrimoniali" (U.01.05);

b) per l'importo di 111.276,35 euro, con le risorse allocate alla Missione U.15 “Politiche per il lavoro e la formazione professionale”, Programma 03 "Sostegno all'occupazione" (U.15.03);

c) per l'importo di 210.784,57 euro, con le risorse allocate alla Missione U.20 “Fondi e Accantonamenti”, Programma 03 "Altri fondi" (U.20.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2020-2022.

2. La Giunta regionale, per la copertura dei debiti fuori bilancio di cui al comma 1, è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2020-2022, approvato con legge regionale 30 aprile 2020, n. 3 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2020-2022).

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quella della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

 (Allegati)

Proposta di legge n. 70/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all'art. 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118” - Deliberazione di Giunta regionale n. 466 del 15/12/2020 (del. cons. n. 95)

Art. 1 (Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa)

1. Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 73, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità del debito fuori bilancio della Regione Calabria derivante da acquisto di servizi senza il preventivo impegno di spesa per la complessiva somma di 35.000,00 euro, per come dettagliato nella tabella 1 allegata alla presente legge per farne parte integrante e sostanziale.

Art. 2 (Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento del debito fuori bilancio di cui all'articolo 1 si provvede, per l'importo di 35.000,00 euro, con le risorse allocate alla Missione U.20 "Fondi e Accantonamenti", Programma 03 "Altri fondi" (U.20.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2020 -2022.

2. La Giunta regionale, per la copertura del debito fuori bilancio di cui al comma 1, è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio di previsione 2020-2022, approvato con legge regionale 30 aprile 2020, n. 3 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2020-2022).

Art. 3 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quella della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 88/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Calabria Lavoro” - Deliberazione di Giunta regionale n. 452 del 9/12/2020 (del.cons. n. 96)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 452 del 9 dicembre 2020 "Rendiconto esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Lavoro -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza";

PREMESSO CHE:

-l’articolo 57, comma 7 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento “Bilancio e Patrimonio” per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

VISTI:

-la legge regionale 19 agosto 2001, n. 5 che ha istituito l’Azienda Calabria Lavoro con la finalità di supportare la Giunta regionale nell’ambito delle scelte sulle politiche del lavoro;

-la legge regionale n. 8/2002; -l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria; -il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di

armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

VISTO il decreto n. 94 del 27 novembre 2020 con cui il Direttore Generale dell’Azienda Calabria Lavoro ha approvato il rendiconto di gestione per l’esercizio 2019;

CONSIDERATO CHE il Collegio dei revisori dei conti, con verbale del 27 novembre 2020, ha riscontrato il rispetto del pareggio di bilancio ai sensi della normativa vigente e che l’Ente nella gestione dell’esercizio 2019 si è attenuto alle disposizioni diramate dalla Regione Calabria in merito al contenimento della spesa pubblica per l’anno 2019, esprimendo parere favorevole all’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2019 dell’Azienda Calabria Lavoro;

RILEVATO CHE il dipartimento “Lavoro, Sviluppo Economico, Attività Produttive e Turismo”, che esercita la vigilanza sulle attività dell’Ente, nell’istruttoria di competenza ha verificato il rispetto della normativa in materia di contenimento della spesa da parte dell'Azienda, con riferimento alle risultanze della gestione per l'esercizio 2019, e ha ritenuto che nulla osta all'approvazione del rendiconto generale dell'esercizio 2019;

CONSIDERATO CHE il dipartimento “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza, ha rilevato che:

sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2019, per come risultante dal conto del bilancio, e il corrispondente importo di cui al conto del tesoriere;

 sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2019; 

sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;

 sussiste (a seguito delle scritture di rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi, al netto delle differenze di cui alla gestione degli importi in perenzione;

 sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria quale sommatoria dei conti correnti intestati all’Ente, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2019, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;

 risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2019, fermo restando la riserva espressa sull’utilizzo della quota disponibile dell’avanzo di amministrazione;

-ha espresso riserva in merito alla gestione di cassa dell’Ente per il mancato rispetto della normativa di riferimento;

-ai sensi del principio generale della prudenza, nelle more della quantificazione dell’importo da decurtare a seguito dell’adozione delle misure conseguenti al mancato rispetto della normativa in materia di contenimento delle spese sulle attività per gli esercizi precedenti al 2019 riscontrata dal dipartimento vigilante, ha espresso riserva sull’utilizzo della quota disponibile dell’avanzo di amministrazione;

-ha raccomandato all’Ente di predisporre, entro il 31.12.2020, al fine di poter operare improrogabilmente a partire dal 1 gennaio 2021, quanto necessario all’immediato adeguamento alla piattaforma “SIOPE +” per la rilevazione ed il monitoraggio di incassi e pagamenti, nonché di dotarsi di un conto di tesoreria unico la cui gestione deve garantire il rispetto delle regole e delle modalità di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, richiedendo al dipartimento vigilante di provvedere a monitorare costantemente l’assolvimento degli adempimenti da parte dell’Ente;

-fermi restando i rilievi, le riserve e le raccomandazioni espresse dal dipartimento “Lavoro, Sviluppo Economico, Attività Produttive e Turismo”, che esercita la vigilanza sull’attività dell’Ente, ha ritenuto possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto relativo all’esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Lavoro al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;

CONSIDERATO CHE l’Ente Azienda Calabria Lavoro fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2019 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;

UDITO il relatore, Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

di approvare, ai sensi dell’articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Lavoro e i documenti ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 39/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione Rendiconto Generale relativo all'esercizio finanziario 2019” (Del. GR n. 209 del 23/7/2020) (del. cons. n. 97)

Art. 1 (Approvazione del rendiconto della gestione)

1. Il Rendiconto della gestione della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2019, composto dal Conto del bilancio, dal Conto economico e dallo Stato patrimoniale, è approvato con le risultanze esposte negli articoli seguenti.

Art. 2 (Entrate di competenza)

1. Il totale delle entrate accertate nell'esercizio finanziario 2019 per la competenza propria dell'esercizio stesso è stabilito, per come risulta dal Conto del bilancio, in € 7.196.104.639,58 delle quali:

-riscosse e versate                              € 5.646.123.004,72

-rimaste da riscuotere e versare         € 1.549.981.634,86

2. Il movimento di cassa in entrata (capitoli E0610310201, E0610310401), per operazioni di tesoreria verificatesi nell'esercizio finanziario 2019 è stabilito, per come risulta dal Conto del bilancio, in € 615.333.271,17.

Art. 3 (Spese di competenza)

1. Il totale delle spese impegnate nell'esercizio finanziario 2019 per la competenza propria dell'esercizio stesso è stabilito, per come risulta dal Conto di bilancio, in € 7.058.616.397,66 delle quali:

-pagate                                     € 5.619.291.862,48

-rimaste da pagare                   € 1.439.324.535,18

2. Il movimento di cassa in uscita (capitoli U0910310201, U0910310401), per operazioni di tesoreria verificatesi nell'esercizio finanziario 2019 è stabilito, per come risulta dal Conto di bilancio, in € 624.838.315,63.

Art. 4 (Riepilogo entrate e spese di competenza)

1. Il riepilogo generale dei risultati delle entrate e delle spese di competenza dell'esercizio finanziario 2019 risulta così definito:

ENTRATE

TITOLO 1 -Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa    € 4.368.870.039,46

TITOLO 2 -Trasferimenti correnti                                                               € 651.777.439,41

TITOLO 3 -Entrate extratributarie                                                              € 123.764.554,22

TITOLO 4 -Entrate in conto capitale                                                          € 583.680.212,00

TITOLO 5 -Entrate da riduzione di attività finanziarie                               € 120.611.314,52

TITOLO 6 -Accensione Prestiti                                                                 € 153.216.834,63

TITOLO 7 -Anticipazioni da Istituto Tesoriere                                                            € 0,00

TITOLO 9 -Entrate per conto terzi e partite di giro                                € 1.194.184.245,34

TOTALE                               € 7.196.104.639,58

SPESE

TITOLO 1 -Spese correnti                                                                    € 4.758.356.333,82

TITOLO 2 -Spese in conto capitale                                                         € 796.305.884,14

TITOLO 3 -Spese per incremento attività finanziarie                              € 120.611.314,52

TITOLO 4 -Rimborso Prestiti                                                                  € 189.158.619,84

TITOLO 5 -Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere                 € 0,00

 TITOLO 7 -Uscite per conto terzi e partite di giro                              € 1.194.184.245,34

TOTALE                            € 7.058.616.397,66

RIEPILOGO

ENTRATE                                                                                          € 7.196.104.639,58

SPESE                                                                                              € 7.058.616.397,66

Saldo della competenza dell'esercizio 2019                                        € 137.488.241,92

Art. 5 (Residui attivi provenienti da esercizi precedenti)

1. I residui attivi, provenienti da esercizi precedenti, che alla chiusura dell'esercizio finanziario 2018 ammontavano a € 4.220.532.700,69, a seguito dell’attività di gestione effettuata nel corso dell’esercizio 2019, risultano determinati per come di seguito specificato:

-riscossi e versati nell'esercizio 2019                                                  € 690.209.097,74

-eliminati per minore accertamento                                                     € 449.431.669,12

-riaccertati per maggiore accertamento                                                                    0,00

-rimasti da riscuotere                                                                       € 3.080.891.933,83.

Art. 6 (Residui passivi provenienti da esercizi precedenti)

1. I residui passivi, provenienti da esercizi precedenti, che alla chiusura dell'esercizio finanziario 2018 ammontavano a € 3.045.288.060,58, a seguito dell’attività di gestione effettuata nel corso determinati per come di seguito specificato:

-liquidati e pagati nell'esercizio 2019                                                  € 871.859.173,10

-eliminati per economie                                                                       € 468.203.581,24

-rimasti da pagare                                                                           € 1.705.225.306,24.

Art. 7 (Residui attivi alla chiusura dell'esercizio 2019)

1.

I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2019 risultano stabiliti dal Conto di bilancio nelle seguenti somme:

-Somme rimaste da riscuotere sulle entrate

accertate per la competenza

 propria dell'esercizio 2019 (articolo 2)                                         € 1.549.981.634,86

 

-Somme rimaste da riscuotere sui residui degli esercizi

precedenti (articolo 5)                                                                   € 3.080.891.933,83

-RESIDUI ATTIVI AL 31 dicembre 2019                                         € 4.630.873.568,69.

Art. 8 (Residui passivi alla chiusura dell'esercizio 2019)

1. I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2019 risultano stabiliti dal Conto di bilancio nelle seguenti somme:

-Somme rimaste da pagare sulle spese

 impegnate per la competenza propria

 dell'esercizio 2019 (articolo 3)                                                      € 1.439.324.535,18

-Somme rimaste da pagare sui residui

degli esercizi precedenti (articolo 6)                                             € 1.705.225.306,24

-RESIDUI PASSIVI AL 31 dicembre 2019                                   € 3.144.549.841,42.

Art. 9 (Situazione di cassa)

1. Il fondo di cassa dell'esercizio finanziario 2019 è determinato in € 300.234.220,47 per come di seguito specificato:

Fondo cassa al 1 gennaio 2019                                                      € 455.053.153,59

RISCOSSIONI

in conto competenza                                                                   € 5.646.123.004,72

in conto residui                                                                               € 690.209.097,74

TOTALE RISCOSSIONI                                                              € 6.336.332.102,46

PAGAMENTI

in conto competenza                                                                   € 5.619.291.862,48

in conto residui                                                                               € 871.859.173,10

TOTALE PAGAMENTI                                                                € 6.491.151.035,58

FONDO DI CASSA AL 31 dicembre 2019                                    € 300.234.220,47.

Art. 10 (Risultato di amministrazione)

1. Il risultato di amministrazione dell'esercizio finanziario 2019 è pari a € 1.222.689.335,55 per come di seguito specificato:

Fondo cassa al 31 dicembre 2019                                                € 300.234.220,47

Residui attivi                                                                               € 4.630.873.568,69

Residui passivi                                                                            € 3.144.549.841,42

Fondo pluriennale vincolato di spesa – parte corrente                    € 75.803.399,25

Fondo pluriennale vincolato di spesa -parte capitale                    € 488.065.212,94

Risultato di amministrazione al 31 dicembre 2019                 € 1.222.689.335,55.

2. La determinazione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2019, nelle componenti disciplinate dalla legislazione vigente, è indicata nel “Prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione 2019” annesso alla presente legge.

Art. 11 (Conto economico)

1. Il risultato economico dell’esercizio 2019 è stabilito in € 114.025.449,01 in base alle seguenti risultanze:

Conto economico                                                                   Valori al 31 dicembre 2019

a) componenti positivi della gestione                                                 € 5.689.194.154,61

b) componenti negativi della gestione                                               € 5.437.298.908,48

Differenza (a-b)                                                                                    € 251.895.246,13

c.1) Proventi finanziari                                                                             € 4.171.132,05

c.2) Oneri finanziari -                                                                             € 56.992.670,66

Totale proventi e oneri finanziari (c) -                                                    € 52.821.538,61

d.1) Rivalutazioni                                                                                        € 457.723,29

d.2) Svalutazioni -                                                                                  € 10.159.832,80

Totale rettifiche (d) -                                                                                 € 9.702.109,51

e.1) Proventi straordinari                                                                      € 524.662.999,14

e.2) Oneri straordinari -                                                                        € 591.659.476,97

Totale proventi e oneri straordinari (e) -                                                  € 66.996.477,83

 Risultato prima delle imposte (a-b+c+d+e)                                         € 122.375.120,18

Imposte                                                                                                    € 8.349.671,17

Risultato dell'esercizio                                                                        € 114.025.449,01.

Art. 12 (Stato patrimoniale)

1. La situazione patrimoniale attiva al 31 dicembre 2019 è stabilita in € 7.927.004.831,19, in base alle seguenti risultanze:

Stato patrimoniale – attivo                                                   Valori al 31 dicembre 2019

a) Crediti vs stato e altre amm.ni pubbliche

per la partecipazione del fondo di dotazione                                                        € 0,00

b) Immobilizzazioni                                                                         € 3.378.271.741,25

c) Attivo circolante                                                                          € 4.548.684.376,03

d) Ratei e risconti                                                                                       € 48.713,91

Totale dell'attivo (a+b+c+d)                                                          € 7.927.004.831,19.

2. La situazione patrimoniale passiva al 31 dicembre 2019 è stabilita in € 7.927.004.831,19, in base alle seguenti risultanze:

Stato patrimoniale – passivo                                             Valori al 31 dicembre 2019

a) Patrimonio netto                                                                        € 2.528.480.894,94

b) Fondi per rischi ed oneri                                                                € 96.881.620,01

c) Trattamento di fine rapporto                                                                          € 0,00

d) Debiti                                                                                        € 4.725.149.635,53

e) Ratei e risconti e contributi agli investimenti                               € 576.492.680,71

Totale passivo (a+b+c+d)                                                           € 7.927.004.831,19.

Art. 13 (Rendiconto consolidato Giunta -Consiglio regionale)

1. Ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera b), e dell’articolo 63, comma 3, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), vengono approvati i contenuti di dettaglio del “Rendiconto consolidato Giunta -Consiglio 2019”, come da allegato al Rendiconto generale della Regione Calabria per l’anno 2019.

Art. 14 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 90/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2019 della Regione Calabria (articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118)” (Del.GR n. 469 del 15/12/2020) (del.cons. n. 98)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 469 del 15 dicembre 2020 "Approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2019 della Regione Calabria art. 68 del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – Proposta di deliberazione consiliare";

VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), e in particolare l’articolo 68, che disciplina la redazione, il contenuto e l’approvazione del bilancio consolidato da parte della Regione, e l’allegato 4/4 al d.lgs. 118/2011 recante il “Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato”;

RILEVATO CHE, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’articolo 110, comma 1 del D.L. 34/2020 ha posticipato il termine per l’approvazione del bilancio consolidato per l’esercizio 2019 al 30 novembre 2020;

TENUTO CONTO CHE:

-a seguito del giudizio di parifica sul rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2019 da parte della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti nell’Adunanza del 10 dicembre 2020, con deliberazione del Consiglio regionale n. 97 del 29 dicembre 2020 è stato approvato il rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio 2019;

-con deliberazione consiliare n. 55 del 30 settembre 2020 è stato approvato il rendiconto del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio finanziario 2019;

-con deliberazione consiliare n. 76 del 10 novembre 2020 il Consiglio regionale ha aggiornato il “Gruppo amministrazione pubblica del Consiglio regionale della Calabria” ed ha approvato il bilancio consolidato del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2019”;

CONSIDERATO CHE, al fine di consentire la predisposizione del bilancio consolidato, ai sensi dell'allegato 4/4 del d.lgs. 118/2011: -con deliberazione di Giunta regionale n. 631 del 30 dicembre 2019 è stato

aggiornato l'elenco dei soggetti componenti il gruppo Amministrazione Pubblica; -con deliberazione di Giunta regionale n. 632 del 30 dicembre 2019 è stato aggiornato l'elenco dei componenti del Gruppo Regione Calabria;

TENUTO CONTO CHE:

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 74 del 10 novembre 2020 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2019 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA);

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 83 del 28 novembre 2020 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2019 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR);

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 84 del 28 novembre 2020 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2019 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL);

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 86 del 28 novembre 2020 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2019 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria);

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 87 del 28 novembre 2020 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2019 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria;

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 88 del 28 novembre 2020 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2019 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria;

-con deliberazione del Consiglio regionale n. 89 del 28 novembre 2020 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2019 dell'Istituto regionale per la comunità Greca di Calabria;

-con deliberazione consiliare n. 96 del 29 dicembre 2020 è stato approvato il rendiconto dell’esercizio 2019 dell’Azienda Calabria Lavoro;

PRESO ATTO CHE, come precisato nella deliberazione di Giunta regionale n.469 del 15 dicembre 2020,

-non è stato possibile procedere all’approvazione dei rendiconti 2019 degli Enti Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) e Azienda Calabria Verde, essendo privi dell’organo di revisione che deve esprimere necessariamente il parere sul rendiconto dell’esercizio;

-i due suddetti Enti hanno comunque approvato e trasmesso alla Giunta regionale i preconsuntivi dell’esercizio 2019, i cui dati sono necessari ai fini del consolidamento;

PRECISATO CHE le Società e Fondazioni regionali appartenenti al Gruppo Regione Calabria hanno approvato i rispettivi bilanci di esercizio 2019;

RILEVATO CHE:

-ai sensi dell'allegato 4/4 del d.lgs. 118/2011, “i bilanci di esercizio e la documentazione integrativa sono trasmessi alla capogruppo entro 10 giorni dall'approvazione dei bilanci e, in ogni caso, entro il 20 luglio dell'anno successivo a quello di riferimento. I bilanci consolidati delle sub-holding sono trasmessi entro il 20 luglio dell'anno successivo a quello di riferimento. L'osservanza di tali termini è particolarmente importante, in considerazione dei tempi tecnici necessari per l'effettuazione delle operazioni di consolidamento, per permettere il rispetto dei tempi previsti per il controllo e l'approvazione del bilancio consolidato. Se alle scadenze previste i bilanci dei componenti del gruppo non sono ancora stati approvati, è trasmesso il preconsuntivo o il bilancio predisposto ai fini dell'approvazione”;

-è possibile redigere il bilancio consolidato della Regione Calabria dell'anno 2019;

VISTI il Bilancio consolidato della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2019 (Allegato 1), corredato dalla “Relazione e Nota integrativa” (Allegato 2), acclusi alla presente deliberazione quali parti integranti e sostanziali;

PRESO ATTO CHE, con verbale n. 71 del 24 dicembre 2020, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, il Collegio dei revisori dei conti della Regione Calabria ha approvato la relazione sul bilancio consolidato 2019 e sullo schema di bilancio consolidato per l’esercizio finanziario 2019 della Regione Calabria (parere n. 30/2020), esprimendo “giudizio positivo ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato 2019 del Gruppo Amministrazione Pubblica della Regione Calabria”;

UDITO il relatore, Consigliere Neri, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

di approvare il bilancio consolidato dell'anno 2019 della Regione Calabria, ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, unitamente ai relativi allegati richiamati in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 71/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Assestamento del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2020 – 2022” - Deliberazione di Giunta regionale n. 467 del 15/12/2020 (del. cons. n. 99)

Art. 1 (Residui attivi e passivi e fondo cassa)

1. I dati presunti dei residui attivi e passivi, riportati rispettivamente nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per l'esercizio finanziario 2020 approvato con legge regionale 30 aprile 2020, n. 3 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2020 – 2022), sono rideterminati e aggiornati in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2019, per come di seguito indicato:

a) il totale dei residui attivi al 1° gennaio 2020, al netto delle contabilità speciali, risulta essere rideterminato definitivamente in 4.243.335.194,92 euro;

b) il totale dei residui attivi delle contabilità speciali al 1° gennaio 2020 risulta essere rideterminato definitivamente in 387.538.373,77 euro;

c) il totale dei residui passivi al 1° gennaio 2020, al netto delle contabilità speciali, risulta essere rideterminato definitivamente in 2.753.340.811,18 euro;

d) il totale dei residui passivi delle contabilità speciali al 1° gennaio 2020 risulta essere rideterminato definitivamente in 391.209.030,24 euro.

2. Le differenze fra l'ammontare dei residui risultanti dal rendiconto e l'ammontare dei residui presunti riportati nello stato di previsione del bilancio per l'esercizio finanziario 2020 sono rappresentate nel Prospetto 1 (Variazione dei residui Parte Entrata) e nel Prospetto 2 (Variazione dei residui Parte Spesa) allegati alla presente legge.

3. Il fondo di cassa presso il Tesoriere al 1° gennaio 2020 risulta essere determinato in 300.234.220,47 euro.

 

Art. 2 (Saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2019 e fondo pluriennale vincolato)

1. A seguito degli aggiornamenti di cui all’articolo 1, il saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2019 è pari a 1.222.689.335,55 euro.

2. A seguito dell’approvazione del rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2019, il fondo pluriennale vincolato di parte corrente è rideterminato in 75.803.399,25 euro e il fondo pluriennale di parte capitale in 488.065.212,94 euro.

3. A seguito degli aggiornamenti di cui all’articolo 1, le quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione sono pari a 1.310.466.635,89 euro.

 

Art. 3 (Variazioni al Bilancio 2020-2022)

1. Nello stato di previsione di competenza e di cassa della parte entrata e della parte spesa del bilancio 2020-2022, approvato con la l.r. 3/2020, sono introdotte le variazioni di cui alle allegate Tabelle Entrata (Variazioni alle previsioni di entrata) e Spesa (Variazioni alle previsioni di spesa).

 

Art. 4 (Variazioni al quadro generale riassuntivo e agli allegati al bilancio di previsione 2020-2022)

1 Il quadro generale riassuntivo del bilancio della Regione per il triennio 2020-2022 è modificato secondo le variazioni apportate agli stati di previsione dell’entrata e della spesa con la presente legge.

2. Gli schemi di bilancio e i relativi allegati, di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), sono modificati in conseguenza delle variazioni apportate agli stati di previsione dell’entrata e della spesa con la presente legge.

 

Art. 5 (Modifiche alla l.r. 3/2020 a seguito di impegni assunti con il Governo)

1. L’allegato alla l.r. 3/2020, riguardante gli equilibri di bilancio, è modificato secondo quanto indicato nel Prospetto n. 3 allegato alla presente legge.

 

Art. 6 (Copertura finanziaria)

1. Alla copertura finanziaria delle disposizioni contenute nella presente legge si provvede con le maggiori entrate e le minori spese indicate nelle Tabelle Entrata (Variazioni alle previsioni di entrata) e Spesa (Variazioni alle previsioni di spesa) allegate alla presente legge.

2. La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al documento tecnico e al bilancio finanziario gestionale 2020-2022, ai sensi dell’articolo 51 del d.lgs. 118/2011.

 

Art. 7 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 93/11^ di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza recante: “Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023 e approvazione del Piano degli indicatori di bilancio esercizi 2021-2023” (del.cons. n. 100)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione n. 57 del 16 dicembre 2020, con la quale l’Ufficio di Presidenza ha sottoposto all’approvazione dell’Assemblea consiliare il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023 e il piano degli indicatori di bilancio per gli esercizi 2021-2023;

VISTI:

-il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi);

-il decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126 (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) che, tra l’altro, ha sostituito il titolo III – Ordinamento finanziario e contabile delle Regioni del d.lgs. n.118/2011;

RICHIAMATI:

-l’articolo 67 del d.lgs. n. 118/2011, che ribadisce l’autonomia contabile del Consiglio regionale che deve essere assicurata dalle Regioni, sulla base delle disposizioni statutarie; inoltre, ai sensi del comma 2, il Consiglio adotta il medesimo sistema contabile degli schemi di bilancio della Regione, adeguandosi ai principi contabili generali ed applicati allegati al d.lgs. n.118/2011;

-l’articolo 10, comma 1, del d.lgs. n. 118/2011, che dispone che il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale, ha carattere autorizzatorio ed è aggiornato annualmente in occasione della sua approvazione;

-l’articolo 11 del d.lgs. n. 118/2011 che disciplina la redazione degli schemi di bilancio;

-l’articolo 18 bis, comma 1, del d.lgs. n. 118/2011, secondo il quale, al fine di consentire la comparazione dei bilanci, gli enti adottano un sistema di indicatori semplici, denominato “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio” misurabili e riferiti ai programmi e agli altri aggregati del bilancio;

-l’articolo 18 bis, comma 2, del d.lgs. n. 118/2011, che dispone che le regioni e i loro enti ed organismi strumentali, entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio di previsione, presentano il Piano degli indicatori di bilancio, che è parte integrante dei documenti di bilancio di ciascuna amministrazione pubblica;

TENUTO CONTO CHE i documenti contabili del bilancio di previsione del Consiglio regionale prevedono un fabbisogno per le spese di funzionamento di euro 55.300.000,00 per l’esercizio 2021 e di euro 56.000.000,00 per gli esercizi 2022 e 2023;

VISTA la legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), ed in particolare l’articolo 23;

VISTO il nuovo regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4 maggio 2017 e ss.mm.ii., che ha recepito i principi introdotti dal d.lgs. n.118/2011;

VISTI i principi contabili applicati e gli schemi di bilancio allegati al d.lgs. n.118/2011;

VISTO l’Allegato 1, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, riportante il bilancio di previsione finanziario per gli anni 20212022-2023 suddiviso per missioni e programmi e redatto in attuazione dei principi di cui al d.lgs. n. 118/2011 sulla base degli schemi di cui all’allegato 9 del decreto medesimo, che di seguito si riepilogano e che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione; -Bilancio entrate per titoli e tipologia; -Bilancio spese per missioni e programmi con suddivisione in titoli; -Riepilogo per titoli di entrata; -Riepilogo per titoli di spesa; -Riepilogo delle spese per missioni; -Quadro generale riassuntivo; -Equilibri di bilancio; -Tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto (all’inizio dell’esercizio 2021); -Composizione per missioni e programmi del fondo pluriennale vincolato esercizi 2021-2023; -Composizione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità esercizi 2021-2023; -Elenco delle spese obbligatorie; -Elenco delle entrate delle spese ricorrenti/non ricorrenti; -Elenco delle spese che possono essere finanziate con il fondo di riserva per spese impreviste; -Elenco delle previsioni annuali di competenza e di cassa secondo la struttura del piano dei conti; -Nota integrativa;

VISTO l’Allegato 2, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, riportante il Piano degli indicatori di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023;

VISTA la relazione della Commissione speciale di Vigilanza, resa ai sensi dell’articolo 13, comma 5, del regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, allegata alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 3);

PRESO ATTO del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti (verbale n.72 del 27 dicembre 2020, parere n. 31/2020) allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale (Allegato 4), reso ai sensi del combinato disposto dell’articolo 72, comma 1 del d.lgs. n. 118/2011 e dell’articolo 13, comma 4 del regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;

UDITO il relatore, Consigliere Mancuso, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

-di approvare il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023, unitamente agli allegati previsti dalla normativa vigente, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 1);

-di approvare il Piano degli indicatori di bilancio del Consiglio regionale per gli esercizi 2021-2023, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 2);

-di prendere atto della relazione della Commissione speciale di vigilanza (Allegato 3) e del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti (Allegato 4), che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente atto;

-di chiedere alla Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 13, comma 6 del regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale, la somma di euro 55.300.000,00 per l’anno 2021, di euro 56.000.000,00 per gli anni 2022 e 2023;

-di trasmettere la presente deliberazione, unitamente ai relativi allegati, alla Giunta regionale per il seguito di propria competenza.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 87/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2021-2023 (articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118)” - Deliberazione di Giunta regionale n. 448 del 9/12/2020 (del.cons. n. 101)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 448 del 9 dicembre 2020 “Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2021 – 2023 (art. 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118)”;

VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), e in particolare l’articolo 36 che dispone in materia di adozione del DEFR;

CONSIDERATO CHE: -l'articolo 36 del decreto legislativo sopra citato, dispone che le Regioni adottino il DEFR, che descrive gli scenari economico-finanziari internazionali, nazionali e regionali, le politiche da adottare, gli obiettivi della manovra di bilancio ed espone il quadro finanziario unitario regionale di tutte le risorse disponibili per il perseguimento degli obiettivi e della programmazione unitaria regionale, esplicitandone gli strumenti attuativi per il periodo di riferimento; -l’allegato 4/1 al d.lgs n. 118/2011 prevede che il DEFR si componga di due sezioni:  la prima sezione comprende il quadro sintetico del contesto economico e finanziario di riferimento, nonché la descrizione degli obiettivi strategici con particolare riferimento agli obiettivi di politica regionale in campo economico, sociale e territoriale, anche trasversali, articolati secondo la programmazione autonoma delle singole regioni;  la seconda sezione contiene la costruzione del quadro tendenziale di finanza pubblica della Regione e degli enti regionali, sulla base delle risultanze dell’esercizio precedente, nonché l’indicazione dell’articolazione della manovra necessaria per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, accompagnata da un’indicazione di massima delle misure attraverso le quali si prevede di raggiungere i predetti obiettivi;

TENUTO CONTO CHE l’emergenza epidemiologica da Covid-19, sviluppatasi dal mese di febbraio 2020, ha comportato uno stravolgimento della già precaria condizione economica e sociale della Regione, influenzando altresì il ciclo della programmazione economica e finanziaria;

RILEVATO CHE la funzione fondamentale del Documento di Economia e Finanza Regionale, attraverso un processo di analisi e valutazione dello scenario economico e finanziario di riferimento, del quadro complessivo dei contenuti della programmazione, delle risorse finanziarie e degli strumenti disponibili, è quella di costituire lo strumento necessario a supporto del processo di previsione e della manovra di bilancio della Regione;

VISTI il Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2021 – 2023, unitamente ai relativi allegati, che costituiscono tutti parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

UDITO il relatore, Consigliere Neri, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

di approvare, ai sensi dell’articolo 36 del d.lgs. 118/2011, il Documento di Economia e Finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2021 -2023, unitamente ai relativi allegati, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 68/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Legge di stabilità regionale 2021” (DGR n. 449 del 9/12/2020) (del. cons. n. 102)

Art. 1 (Soppressione dell’imposta regionale sulla benzina per autotrazione)

1. L’articolo 27 della legge regionale 29 dicembre 2010, n. 34 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2011), è abrogato. Sono fatti salvi gli effetti delle obbligazioni tributarie già insorte.

Art. 2 (Fondi speciali per le leggi)

1. Gli importi da iscrivere nei fondi speciali ai sensi del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, enti locali e dei loro organismi), per il finanziamento dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel corso dell’anno 2021, sono determinati in 600.000,00 euro per il Fondo speciale destinato alle spese correnti (Missione U.20.03) per il triennio 2021-2023, di cui 200.000,00 euro per l’esercizio finanziario 2021, e in 300.000,00 euro per il Fondo speciale destinato alle spese in conto capitale (Missione U.20.03), di cui 100.000,00 euro per l’esercizio finanziario 2021, così come indicato nelle Tabelle A e B allegate alla presente legge.

Art. 3 (Rifinanziamento leggi regionali)

1. Ai sensi dell’Allegato n. 4/1, paragrafo 7, lettera b), del d.lgs. 118/2011, il rifinanziamento degli stanziamenti previsti dalle leggi regionali di spesa è determinato per gli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023 rispettivamente in 304.072.243,80 euro, 299.686.467,40 euro e 298.259.244,85 euro così come indicato nella Tabella C allegata alla presente legge.

Art. 4 (Norma finanziaria)

1. Alla copertura degli oneri derivanti dalla presente legge si fa fronte, ai sensi del d.lgs. 118/2011, con le risorse autonome in libera disponibilità evidenziate nella parte entrata del bilancio 2021-2023.

2. Le Tabelle A, B e C, allegate alla presente legge, indicano, in maniera analitica, la nuova spesa autorizzata con riferimento alle leggi organiche, ai programmi e ai capitoli della spesa.

Art. 5 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 69/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2021-2023” (DGR n. 450 del 9/12/2020) (del.cons. n. 103)

Art. 1 (Bilancio di competenza. Stato di previsione dell'entrata e della spesa)

1. Lo stato di previsione di competenza delle tipologie dell'entrata della Regione per il triennio 2021-2023, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge, è approvato in euro 6.612.365.559,00 per l’anno 2021, in euro 5.505.734.971,33 per l’anno 2022 e in euro 5.063.033.504,30 per l’anno 2023 (Tabella A).

2. Lo stato di previsione delle contabilità speciali dell'entrata per il triennio 2021-2023 è approvato in euro 2.000.000.000,00 per ciascuna delle annualità 2021, 2022 e 2023 (Tabella A, riga entrate per conto terzi).

3. È autorizzato l'accertamento delle entrate per il triennio 2021-2023.

4. Lo stato di previsione di competenza dei programmi della spesa della Regione per il triennio 2021-2023, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge, è approvato in euro 6.612.365.559,00 per l’anno 2021, in euro 5.505.734.971,33 per l’anno 2022 e in euro 5.063.033.504,30 per l’anno 2023 (Tabella B).

5. Lo stato di previsione delle contabilità speciali della spesa per il triennio 2021-2023 è approvato in euro 2.000.000.000,00 per ciascuna delle annualità 2021, 2022 e 2023 (Tabella B, riga uscite per conto terzi).

6. È autorizzata l’assunzione di impegni entro i limiti degli stanziamenti dello stato di previsione della spesa di cui ai commi 4 e 5.

Art. 2 (Bilancio di cassa. Stato di previsione dell'entrata e della spesa)

1. È approvato in euro 13.759.533.267,67 lo stato di previsione di cassa delle tipologie dell'entrata della Regione per l'anno finanziario 2021, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge (Tabella A).

2. È approvato in euro 2.343.138.000,12 lo stato di previsione di cassa del totale delle contabilità speciali dell’entrata della Regione per l’anno finanziario 2021, annesso alla presente legge (Tabella A, riga entrate per conto terzi).

3. Sono autorizzate le riscossioni e il versamento dei tributi e delle entrate per l'anno 2021.

4. È approvato in euro 12.118.158.547,63 lo stato di previsione di cassa dei programmi della spesa della Regione per l'anno finanziario 2021, al netto delle contabilità speciali, annesso alla presente legge (Tabella B).

5. È approvato in euro 2.986.904.040,49 lo stato di previsione di cassa del totale delle contabilità speciali della spesa della Regione per l’anno finanziario 2021, annesso alla presente legge (Tabella B, riga uscite per conto terzi).

6. È autorizzato il pagamento delle spese entro i limiti degli stanziamenti dello stato di previsione di cui ai commi 4 e 5.

Art. 3 (Residui attivi e passivi presunti)

1. È approvato in euro 6.735.359.200,14 il totale dei residui attivi presunti delle tipologie al 1° gennaio 2021, al netto delle contabilità speciali, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella A).

2. È approvato in euro 343.138.000,12 il totale dei residui attivi presunti delle contabilità speciali al 1° gennaio 2021, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella A).

3. È approvato in euro 5.095.238.700,43 il totale dei residui passivi presunti dei programmi al 1° gennaio 2021, al netto delle contabilità speciali, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella B).

4. È approvato in euro 986.904.040,49 il totale dei residui passivi presunti delle contabilità speciali al 1° gennaio 2021, di cui al conto annesso alla presente legge (Tabella B).

Art. 4 (Entrate derivanti dalla contrazione di mutui)

1. Per come già autorizzato con l’articolo 6, comma 2, della legge regionale 30 dicembre 2015, n. 32 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2016 – 2018), le entrate derivanti dalla contrazione di mutui con oneri a carico del bilancio regionale, per la copertura della quota regionale di cofinanziamento dei Programmi operativi per la Calabria 2014-2020, inerenti al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), sono determinate per ciascuna delle annualità 2021/2022 in euro 40.426.824,99 e per l’annualità 2023 in euro 18.571.428,57.

2. Per come già autorizzato con l’articolo 3, comma 4, della legge regionale 21 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità regionale 2019), le entrate derivanti dalla contrazione dei mutui con oneri a carico del bilancio regionale, per la copertura degli investimenti da realizzarsi ai sensi dell’accordo Stato -Regioni in materia di concorso regionale alla finanza pubblica sottoscritto in data 15 ottobre 2018, sono determinate in euro 46.086.701,69 per l’annualità 2021, in euro 46.082.241,11 per l’annualità 2022 e in euro 20.862.127,74 per l’annualità 2023.

3. Gli oneri di ammortamento dei mutui di cui ai commi precedenti trovano copertura nello stanziamento dei Programmi U.50.01 e U.50.02 dello stato di previsione della spesa del bilancio 2021-2023. Per gli anni successivi le rate di ammortamento trovano copertura nei relativi bilanci.

Art. 5 (Fondo di riserva per spese obbligatorie e d’ordine)

1. Il fondo di riserva per spese obbligatorie e d’ordine è iscritto nello stato di previsione della spesa al Programma U.20.01, ed è determinato in euro 8.000.000,00 per ciascuna delle annualità 2021, 2022 e 2023.

2. Sono considerate obbligatorie e d’ordine le spese specificate nell’elenco allegato al documento tecnico che accompagna il bilancio di previsione annuale.

Art. 6 (Fondo di riserva per le spese impreviste)

1. Il fondo di riserva per le spese impreviste, ai sensi dell’articolo 48, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è iscritto nello stato di previsione della spesa del Programma U.20.01 ed è determinato per l’esercizio finanziario 2021 in euro 500.000,00.

Art. 7 (Fondo di riserva di cassa)

1. Il fondo di riserva di cassa è iscritto nello stato di previsione della spesa al Programma U.20.01 ed è determinato, per l’esercizio finanziario 2021, complessivamente in euro 700.000.000,00, di cui euro 300.000.000,00 allocati al Titolo I “Spese correnti” ed euro 400.000.000,00 allocati al Titolo II “Spese in conto capitale”.

Art. 8 (Quadro generale riassuntivo)

1. È approvato il quadro generale riassuntivo dell'entrata e della spesa del bilancio di competenza e di cassa della Regione, annesso alla presente legge, ai sensi dell’articolo 11 del d.lgs. n. 118/2011.

Art. 9 (Classificazione dell’entrata e della spesa)

1. Le entrate della Regione sono classificate secondo quanto previsto dall'articolo 15 del d.lgs. n. 118/2011. I titoli e le tipologie delle entrate sono

approvati nell'ordine e con la denominazione indicati nel relativo stato di previsione (Tabella A).

2. Le spese della Regione sono classificate secondo quanto previsto dagli articoli 12, 13 e 14 del d.lgs. n. 118/2011. Le missioni e i programmi sono approvati nell'ordine e con la denominazione indicati nel relativo stato di previsione (Tabella B).

Art. 10 (Autorizzazione alle variazioni al bilancio)

1. Le variazioni sono effettuate ai sensi degli articoli 48 e 51 del d.lgs. n.118/2011.

Art. 11 (Allegati del bilancio)

1. Sono approvati gli allegati al bilancio di previsione 2021-2023, per come previsti dall’articolo 11 del d.lgs. n.118/2011.

Art. 12 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo n. 95/11^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione Piano Sociale Regionale 2020-2022” - Deliberazione di Giunta regionale n. 502 del 22/12/2020 (del.cons. n. 104)

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 502 del 22 dicembre 2020, recante: “Approvazione Piano Regionale Sociale 2020-2022”;

VISTI:

-la legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) che, tra l’altro, assegna i compiti relativi alla programmazione e all’organizzazione del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali agli Enti Locali, alle Regioni e allo Stato, anche ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, secondo i principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, omogeneità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed unicità dell’amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare degli Enti Locali;

-la legge regionale 5 dicembre 2003, n. 23 (Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella Regione Calabria, in attuazione della legge n. 328/2000), che all’articolo 9, commi 1 e 2, assegna alla Regione compiti di programmazione, coordinamento e indirizzo sugli interventi sociali, oltre alla verifica, all’attuazione ed alla disciplina dell’integrazione degli interventi ed assegna ai Comuni la titolarità delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale e la concorrenza alla programmazione regionale;

VISTI in particolare i seguenti articoli della legge regionale n. 23/2003:

-articolo 11, comma 1, che prevede che “Nell’ambito delle proprie funzioni di programmazione, indirizzo e coordinamento, sono di competenza della Regione le seguenti funzioni amministrative: a) l’adozione del Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali provvedendo, in particolare, all’integrazione sociosanitaria e al coordinamento con le politiche dell’istruzione, della formazione professionale e del lavoro (…)”;

-articolo 18, commi 1 e 2, che statuiscono rispettivamente che “1. La Regione, determina le linee della programmazione nella materia disciplinata dalla presente legge adottando un apposito Piano” e “2. Il Piano regionale adottato dalla Giunta d’intesa con i Comuni, realizzato in concertazione con i Comuni, con gli Enti e le Associazioni regionali del Terzo settore, delle Associazioni di rilievo regionali che operano nel settore dei servizi sociali, delle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale e delle Associazioni di tutela degli utenti, viene approvato dal Consiglio Regionale, nel rispetto del Piano Nazionale triennale degli interventi e dei servizi sociali (…)”;

-articolo 29, commi 1 e 2, che prevedono che “1. In ottemperanza alla Legge 328/2000 e per realizzare il coinvolgimento dei Comuni, delle Province e del Terzo Settore e la loro responsabilizzazione sui temi sociali è istituita la conferenza permanente per la programmazione socio-assistenziale regionale” e “2. La Conferenza Permanente è l’organismo rappresentativo delle autonomie locali e dei soggetti del Terzo settore con il fine di potenziare il loro ruolo nei procedimenti di programmazione socioassistenziale”;

VISTO il Piano Sociale Regionale 2020-2022, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale, che definisce i principi di indirizzo e coordinamento del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali per il prossimo triennio;

PRESO ATTO CHE il suddetto Piano è stato predisposto tenendo conto degli esiti della fase di consultazione con tutti gli stakeholders e della condivisione delle linee programmatiche del Piano stesso;

TENUTO CONTO CHE la Conferenza Permanente per la programmazione socio assistenziale regionale ha espresso parere favorevole all’approvazione del Piano Sociale Regionale 2020 – 2022;

RILEVATA la grande difficoltà, dovuta alla crisi sanitaria e alla difficile situazione economica in cui versano molte famiglie a causa della pandemia COVID 19;

RILEVATO CHE per fronteggiare l'emergenza sociale causata dal Covid-19, attraverso l'approvazione del presente Piano i fondi potranno essere programmati e utilizzati per il rafforzamento e l'erogazione di interventi a favore delle persone fragili, in particolare: -per pianificare azioni nell'ambito della disabilità, dell'assistenza domiciliare, della non autosufficienza, della famiglia, dei minori e degli anziani; -per potenziare in via prioritaria i livelli essenziali delle prestazioni sociali; -per attivare servizi per la cittadinanza contro la pandemia da Covid-19;

UDITO il relatore, Consigliere Esposito, che ha illustrato il provvedimento;

DELIBERA

di approvare, ai sensi dell’articolo 18 comma 2 della legge regionale n. 23/2003, il Piano Sociale Regionale 2020 – 2022, allegato alla presente deliberazione quale parte integrante e sostanziale.

(Allegati)

Proposta di legge n. 73/11^ di iniziativa dei Consiglieri regionali Crinò, Minasi, Pietropaolo, Arruzzolo, Graziano, Pitaro Vito, Mancuso recante: “Modifica della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici). Proroga termini” (del.cons. n. 105)

Art. 1 (Modifiche all’art. 27 della l.r. 18/2007)

1. All'articolo 27, comma 1, della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (Norme in materia di usi civici) le parole: "31 dicembre 2020" sono sostituite con le seguenti: "31 dicembre 2021".

Art. 2 (Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art 3 (Dichiarazione d’urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione.

(Allegati)

Proposta di legge n. 72/11^ di iniziativa del consigliere regionale Caputo recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 30 marzo 1995, n. 8 (Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)” (del.cons. n. 106)

Art. 1 (Modifiche all’articolo 1 della legge regionale 8/1995)

1. All'articolo 1 della legge regionale 30 marzo 1995, n. 8 (Norme per la regolarizzazione delle occupazioni senza titolo degli alloggi di edilizia residenziale pubblica), sono apportate le seguenti modifiche:

a) al comma 1, le parole “30 giugno 2013” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2015”;

b) al comma 1-bis, le parole “31 dicembre 2015” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2017”, e le parole “30 novembre 2019” sono sostituite dalle seguenti: “30 settembre 2020”;

c) al comma 1-ter le parole “1 gennaio 2020” sono sostituite dalle seguenti: “1 gennaio 2021”.

Art. 2 (Modifiche all’articolo 2 della legge regionale 8/1995)

1. All’articolo 2 della l.r. n. 8/1995, sono apportate le seguenti modifiche:

a) alla lettera a), del comma 1, le parole “canone oggettivo” sono sostituite dalle seguenti: “canone soggettivo”;

b) al comma 1-bis, le parole “sette anni” sono sostituite dalle seguenti: “dieci anni”, le parole “25 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “10 per cento”, e le parole “10 per cento” sono sostituite dalle seguenti: “5 per cento”.

Art. 3 (Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 4 (Dichiarazione d’urgenza)

1. La presente legge è dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione.

(Allegati)

Mozione numero 57/11^ di iniziativa del Consigliere regionale Sainato: “Sul Centro storico di Caulonia”

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

PREMESSO CHE:

1. la rupe su cui poggia l'antico borgo di Caulonia è minata da un dissesto idrogeologico, i cui segni dei conseguenti fenomeni franosi solcano, notevolmente, le pareti, con graduale perdita di parte del costone che, a foggia di un triangolo, lo circoscrive;

2. dagli anni 2015-2016-2017, a seguito del ripetersi delle alluvioni il quartiere "Maietta-P.zza Carmine" è interessato da consistenti cedimenti, che mettono in pericolo la pubblica incolumità, nonché gli edifici ivi presenti, compresi importanti beni artistici e culturali;

3. il Comune di Caulonia ha stipulato una Convezione con il Commissario Straordinario Delegato per l'attuazione del programma di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio della Regione Calabria e di Difesa del Suolo, di cui al "Patto per lo sviluppo della Regione Calabria", Delibera CIPE 11.26/2016 "FSC 2014/2020: Piano per il Mezzogiorno" (sottoscritto tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Calabria). Vedasi anche D.G.R. n. 160/2016, D.G.R. n. 355/ 2017 e D.G.R. n. 3/2018;

4. con decreto 108 del 18.4.2018 la Regione Calabria disponeva il finanziamento di € 1.970.000 e l'opera è stata classificata nel Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS) al n. 181R155;

5. attualmente, in attesa dell'avvio dei lavori finanziati ai sensi del punto precedente, il Comune di Caulonia ha posto in essere, al fine di contenere i danni, un intervento provvisorio e urgente finalizzato a consentire la raccolta delle acque, scongiurando, co sì il consistente fenomeno di "sifonamento e ruscellamento";

6. in data 28.11.2020 con ordinanza sindacale n. 238 è stata ordinata l'interdizione pedonale sull'intera area "Maietta" e di tutta "Piazza Carmine". Il traffico veicolare era stato già inibito nel 2017.

CONSIDERATO CHE

1. ad oggi la situazione di dissesto e cedimento nel citato quartiere Maietta-Carmine continua progressivamente a peggiorare;

2. necessitano interventi rapidi al fine di scongiurare, nel più breve tempo possibile, un definitivo cedimento.

Tanto premesso e considerato, preso atto che il Sig. Presidente f.f. della Regione Calabria è Commissario straordinario per l'attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

affinché disponga che il Soggetto Attuatore, ing. Francesco Tarsia, senza indugio voglia:

1) effettuare un approfondito sopralluogo presso le aree interessate, indicate in premessa;

2) verificare lo stato della progettazione e la sua adeguatezza in ordine alle criticità rilevate;

3) accelerare, quanto più possibile, il completamento dei livelli di progettazione e lo svolgimento della procedura ad evidenza pubblica per l'affidamento dei lavori;

4) coadiuvare, con ogni mezzo disponibile, anche attraverso la nomina di un tecnico qualificato in qualità di supporto al RUP, il Comune di Caulonia, affinché con celerità avvii e completi i lavori di consolidamento e messa in sicurezza.

Inoltre, e comunque, il Consiglio regionale

ASSUME L'IMPEGNO

di adottare ogni utile e opportuna iniziativa al fine di monitorare e, dunque, perfezionare e definire utilmente i procedimenti relativi alla materia del dissesto idrogeologico in essere in ogni territorio della Regione Calabria.

Mozione numero 40/11^ di iniziativa del consigliere regionale Anastasi: “Riconoscimento dell’Eccidio di Rizziconi come unica strage nazista in Calabria”

 IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

PREMESSO CHE:

Il 6 settembre del 1943, in piena II Guerra Mondiale, anche la Calabria pagò il suo tributo alla ferocia nazifascista: questi accadimenti noti come “eccidio di Rizziconi”, sono pressoché sconosciuti sia fuori che dentro i nostri confini regionali.

17 i morti, oltre 60 i feriti, questo fu il bilancio di questa strage perpetrata dalla furia nazista, in ritirata verso il nord del Paese. Fu l’unico atto del genere in Calabria, non per questo meno drammatica e degna di nota dal punto di vista storico; ma di questa - purtroppo – non esistono tracce sui libri ufficiali di storia, solo nel lavoro di storici meritevoli. Addirittura ci sono voluti ben 73 anni perché la strage di Rizziconi venisse annoverata ufficialmente fra i crimini di guerra dei registri ufficiali.

La città di Rizziconi ogni 6 settembre celebra la memoria delle vittime con una cerimonia civile e religiosa, a riprova di quanto vivo sia nella memoria collettiva locale il ricordo della strage. Dal 2018 il Lions Club Gioia Tauro – Piana ha in affidamento il luogo simbolo di questa strage, la Piazza “Caduti 6 settembre 1943”, a seguito di protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Rizziconi.

Ad oggi, non sono state concesse onorificenze alla città, nonostante la richiesta ufficiale del Consiglio comunale nel 2010. La Commissione parlamentare preposta allora non considerò sufficienti le fonti. Questa situazione è ampiamente superata dato che nel 2016 - grazie all’impegno di studiosi e storici delle più rinomate università italiane e delle associazioni, come il “Comitato 6 settembre 1943” - fu sottoscritto un protocollo dai governi italiano e tedesco, che riconosce l’Eccidio di Rizziconi come unica strage nazista in Calabria, inserendola nell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia.

All’indomani del 77esimo anniversario di questa strage, è doveroso rendere ufficialmente omaggio a questi uomini e donne, nostri padri e madri, nostri fratelli e sorelle, martiri della ferocia nazista, affinché, come tutte le altre vittime del periodo più buio dell’umanità, trovino il loro posto nella Storia e nella memoria. Una strage ancora senza alcun colpevole, perpetrata al solo scopo di vendetta, per cui nessun ufficiale ha mai pagato. Una ferita ancora aperta, ma avvolta in un inspiegabile velo di silenzio.

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

a farsi portavoce delle giuste istanze della città di Rizziconi presso le Istituzioni competenti, affinché venga reso il giusto merito e il giusto onore anche alle vittime calabresi della ferocia nazista in Italia, chiedendo quindi il riconoscimento della meritata onorificenza per la città, supportando le richieste portate avanti dal Consiglio comunale di Rizziconi in sinergia con le associazioni del territorio tra cui i Lions.

A richiedere, con il supporto di atti, studi e relative fonti, un inserimento della storia dell’Eccidio di Rizziconi nei programmi scolastici relativi all’occupazione nazista in Italia, accanto a tutti gli altri avvenimenti tristemente noti di quel periodo; gli studenti, affinché nessun sacrificio sia stato vano e mai più si debba ripetere un simile orrore.