XI^ LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
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N. 13
SEDUTA Di SABATO 28 NOVEMBRE
2020
PRESIDENZA
DEL VICEPRESIDENTE LUCA MORRONE E DEL PRESIDENTE GIOVANNI ARRUZZOLO
Presidenza
del vicepresidente Luca Morrone
La
seduta inizia alle 15,54
Dà
avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale
della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È
approvato senza osservazioni)
Dà
lettura delle comunicazioni.
Passiamo al primo punto all’ordine del giorno ed avviamo i lavori
con la proposta di provvedimento amministrativo numero 81/11^ d'Ufficio,
recante: “Elezione del Presidente del Consiglio regionale”.
Considerato che non è stata raggiunta la maggioranza dei due terzi
nei primi due scrutini per l'elezione del Presidente, ai sensi dell'articolo
20, comma 2, dello Statuto, al terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza dei
voti dei consiglieri regionali, 16 voti. Qualora nella terza votazione nessun
riporti la maggioranza richiesta, si procede nello stesso giorno al
ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il
maggior numero dei voti e viene proclamato eletto quello che consegue la
maggioranza dei voti. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più
anziano d’età. Procediamo alla costituzione del seggio elettorale e invito i
consiglieri Segretari questori, Mancuso e Di Natale, a svolgere le funzioni di
segretari.
Si può procedere alla distribuzione delle schede; invito, poi, il
Segretario questore a fare la chiama dei consiglieri.
Fa la chiama.
Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 25. Hanno
riportato voti: Arruzzolo, 19 voti; schede bianche 6. Attesi i risultati
riportati, avendo constatato che è stata raggiunta la maggioranza dei voti dei
consiglieri, proclamo eletto Presidente del Consiglio regionale della Calabria
il consigliere Arruzzolo che invito a prendere posto al banco della
Presidenza.
(Vivi
e prolungati applausi)
Presidenza
del presidente Giovanni Arruzzolo
Signor Presidente, signore e signori consiglieri,
colleghi, consentitemi di ringraziare l'Assemblea regionale tutta per la
fiducia accordatami, affidandomi un ruolo di grande responsabilità e peso, in
un momento tra l'altro particolarmente difficile per la politica e per la
Calabria.
Non
sarà semplice svolgerlo, ma assumo questo ruolo con fierezza, consapevole del
prestigio e dell'importanza che ha, per assicurare l'imparzialità dell'Aula e i
diritti dei singoli consiglieri e nell'interesse più generale dell'intera
comunità regionale.
Un
ringraziamento particolare è per me d'obbligo ai colleghi di Forza Italia per
la designazione. Ringraziamenti che estendo a tutti gli altri colleghi
consiglieri della maggioranza. Non di meno, proprio in virtù del mio ruolo super
partes, intendo esprimere un attestato di stima e fiducia anche nei
confronti della minoranza, chiamata a svolgere un compito non meno gravoso,
proprio per mantenere, con un'opposizione giusta e puntuale, equità e
imparzialità a Palazzo Campanella.
Il
tempo dei contrasti per partito preso, per andarsi contro a priori ed a
prescindere, devono essere superati, perché in questo preciso periodo storico
non possiamo permettercelo!
Il
frangente è quanto mai delicato e complicato per la nostra amata regione. Le
motivazioni sono molteplici e palesi, arcinote a tutti dentro e fuori dal
Palazzo. Siamo indeboliti dalla perdita di una grande donna, di una grande
guida, di un grande Presidente; siamo in piena crisi economica da pandemia; siamo
sotto i riflettori nazionali per via dell'emergenza Sanità; siamo nell'occhio
del ciclone per via dell'ennesima inchiesta.
Non
potremmo avere vita politica più complicata di questa. Nessuno di noi in
quest'Aula, nemmeno il più agguerrito avversario politico, avrebbe voluto fare
a meno di Jole Santelli - posso dirlo senza paura di smentita e con grande
orgoglio. Abbiamo perso un leader non solo noi del Centrodestra, bensì tutta la
Calabria. La dignità, l'autorevolezza, che Jole ci aveva restituito soprattutto
ai tavoli romani, non saranno valori facili da ritrovare. Il grande lavoro da
lei svolto in appena otto mesi aveva già dato il senso di un cambio di passo
importante e quanto mai necessario per uscire dall'arretratezza che viviamo in
quasi tutti i settori dell'amministrazione pubblica regionale. Non ci è
tuttavia consentito di stare qui a piangerci addosso o continuare a rievocare
la tragica e prematura scomparsa della Governatrice. Dobbiamo rimboccarci le
maniche e fare del nostro meglio, senza cercare alibi o attenuanti.
Sarò
io per primo a dare l'esempio, dando del mio meglio per sostituire l'onorevole
Tallini. Non posso, a tal proposito, esimermi dal riservare un pubblico
pensiero a Mimmo, con l'augurio che possa al più presto dimostrare di essere
estraneo ai fatti di cui lo accusano e che possa riscattare l'immagine di
un'intera classe politica messa troppo spesso alla gogna. Siamo un Paese
democratico e garantista per Costituzione, non per convenienza. Fino a condanna
definitiva, ognuno ha il diritto di essere considerato innocente e poter
dimostrare la propria integrità morale.
Voglio
ribadire, al contempo, totale fiducia nella Magistratura, a cui ci affidiamo in
veste pubblica e privata affinché si possa addivenire alla verità. Egregio è
infatti il lavoro svolto dai magistrati nel corso di questi decenni che li
vedono ogni giorno in prima linea contro il malaffare.
Come
detto pocanzi, il periodo che stiamo vivendo non è certo dei più semplici. La
crisi del tessuto economico e sociale, l'emergenza del settore sanitario, sono
solo le più evidenti tra le criticità che dobbiamo affrontare a stretto giro.
Il Covid19 ha complicato la vita a mezzo Mondo, in particolare dove i problemi
erano già presenti, come questa nostra martoriata Terra. Nonostante ciò, voglio
essere ottimista e fiducioso. Per fare un esempio: esserci ritrovati
ingiustamente classificati come "zona rossa", insieme alle
complicazioni che sappiamo, ci ha dato tuttavia una inaspettata chance:
smascherare le inefficienze del Commissariamento ed essere al centro
dell'attenzione della Stampa nazionale e quindi, gioco-forza anche del Governo.
Voglio dire - cari colleghi - che dobbiamo sforzarci a trovare quanto di
positivo può darci tutta questa situazione: cioè la possibilità di avere gli
strumenti per riformare la sanità in Calabria, partendo dalle risorse umane,
passando dalle strutture, arrivando alle tecnologie più avanzate. Questo
potrebbe consentirci di riformare uno dei settori più disastrati della regione
e trasmettere fiducia ai nostri corregionali, stanchi di emigrare anche per
questioni di salute.
Ho
citato la Sanità come emblema delle difficoltà, ma è ovvio che non è solo lì il
problema. Trovare spunti positivi e concretizzarli è il nostro compito, seppur
temporaneo. Come sarà il mio. Ma va comunque onorato.
Io
sarò infatti un Presidente di transizione, guiderò questa Assemblea per il
tempo necessario per andare al voto. Svolgerò l'ordinario, quindi, in attesa
che i calabresi scelgano e si rinnovi per intero la Legislatura. Con ogni
probabilità sarà il 14 febbraio il giorno prestabilito per tornare alle urne. È
un lasso di tempo non molto cospicuo, ma sufficiente per poter dare un'impronta
di quello che potrebbe essere il prossimo, vicinissimo futuro, a maggior
ragione in vista delle elezioni previste tra meno di 3 mesi.
Animati
dalla passione di voler migliorare il futuro della nostra regione, la missione
di tutti qui dovrà essere quindi quella di infondere speranza anche in ciò che
è provvisorio, come il mio incarico.
Nel
periodo che ci divide al prossimo step, io eserciterò il mio mandato
attenendomi alle disposizioni che regolano l'attività del Consiglio, garantendo
funzionalità ai nostri ruoli, nel rispetto reciproco tra maggioranza ed
opposizione che devono entrambe essere guidate da un forte senso di etica e
forte senso delle Istituzioni.
In questo senso, chiedo un decisivo sostegno anche,
appunto, alla minoranza
e colgo l'occasione per richiamare ciascuno di noi all'unità. La legittimazione
deve essere reciproca, è una condizione necessaria per lavorare bene in favore
della Comunità che con orgoglio rappresentiamo.
Consiglio e Giunta sono chiamati, entrambi, nella
diversità delle loro
funzioni, a rafforzare confronto e collaborazione per poter dare risposte
efficaci ai cittadini. A guidarci dovrà essere l'etica della responsabilità.
Dobbiamo cogliere lo straordinario significato che ha potersi sedere in
quest'Aula a rappresentare il proprio territorio.
E in funzione di tutto ciò, ritengo doveroso
precisare - ove sia necessario- che sarò presente a Palazzo Campanella ogni
giorno, per essere punto di riferimento di maggioranza e opposizione; e non
intendo solo riferimento politico, ma anche per tutti gli altri funzionari,
dirigenti e dipendenti (dall'ultimo al primo). Anzi, è forse questa la sede più
idonea per ringraziare ognuno di loro per il lavoro svolto.
Ritengo che la nostra sede Istituzionale debba
essere il più possibile aperta e trasparente perché questo Palazzo deve essere
la casa di tutti i calabresi, andando oltre i campanilismi territoriali.
Signor Presidente, signore e signori consiglieri,
concludo semplicemente augurando a tutti buon lavoro!
Voglio informare l'Aula che la Corte di
Appello ha dato il proprio assenso per la data del 14 febbraio, quindi, presumo
che il presidente f.f. Spirlì a breve farà il decreto di indizione delle
elezioni per tale data.
Ora passiamo al secondo punto all'ordine del giorno. Proseguiamo i
lavori con la proposta di legge 65/11^ di iniziativa della Giunta regionale,
recante: “Primo provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2020-2022
approvato con la legge regionale 30 aprile 2020 n. 3, ai sensi dell'art. 51,
comma 1, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”.
Cedo la parola al relatore consigliere Neri per illustrare il
provvedimento.
Presidente, su questo punto relazionerà l'assessore Talarico. Lo
ritengo opportuno così dividiamo i compiti e non relaziono sempre io su tutto.
La parola all’assessore Talarico.
Grazie Presidente, colleghi assessori, consiglieri, il punto
all'ordine del giorno ha avuto il parere positivo della seconda Commissione,
presieduta dal presidente Neri, dove abbiamo discusso le variazioni che sono
oggi all'ordine del giorno.
Sono esclusivamente variazioni con natura indifferibile e urgente.
Nel senso che – lo vedrete quando le elencherò da qui a qualche minuto – hanno
la caratteristica dell'urgenza e dell'indifferibilità.
Le variazioni riguardano il bilancio 2020-2022. La prima
variazione riguarda l'importo di 7.000.000 di euro da destinare alla
celebrazione delle elezioni. Nel senso che, siccome nel 2021 ci saranno le
elezioni fissate dal decreto nazionale dal 10 febbraio al 15 aprile, serve
procedere ad individuare delle poste in bilancio. L'importo stanziato è
7.000.000 di euro di cui 750.000 euro nel 2020 e 6.250.000 euro nel 2021.
La seconda variazione riguarda il “Decreto Calabria”. Il “Decreto
Calabria” sulla sanità prevede che la Regione debba mettere a disposizione del
nuovo Commissario alla sanità 25 unità di personale. Siccome ci sarà la
possibilità di scegliere non solo personale del Dipartimento della sanità, ma
anche di altri Enti (Comuni, Aziende sanitarie, ecc.), prevediamo l'importo di
500.000 euro per il 2021 che servirà al Commissario per avere la libertà di
individuare le figure più adeguate.
Proprio ieri è stato nominato Commissario ad acta il prefetto Longo che, nei prossimi giorni, comincerà
individuare il personale necessario per poter organizzare nel migliore dei modi
la struttura commissariale. A questo scopo è previsto l'importo di 500.000
euro.
La terza variazione è una compensazione tra capitoli di bilancio
del Consiglio regionale. Sono variazioni compensative da un capitolo a un
altro, perciò non c'è nessuna variazione di spesa.
La quarta variazione è, anche in questo caso, una variazione
compensativa destinata al funzionamento della sala operativa regionale della
Protezione Civile in questo momento di emergenza.
La quinta variazione, invece, è più sostanziosa, perché troviamo
l'importo di 1.398.000 euro per far fronte alle spese della legge numero 15 del
2008, ossia per il pagamento degli ultra-cinquantenni utilizzati nelle
amministrazioni perché derivano da aziende in crisi. Quindi, è un precariato
storico che la Regione porta con sé. Inizialmente erano stati previsti
7.000.000 di euro, però non sono sufficienti, sono necessari 8 milioni e 400
mila euro.
L’ultima variazione riguarda l’ARCEA che è l'organismo pagatore in
agricoltura. La Commissione Europea ha individuato una serie di manchevolezze
dovute alla mancanza di un Piano strategico. Abbiamo trovato 300.000 euro per
consentire all’ARCEA di fare il Piano strategico e quindi poter, in questa fase
di difficoltà, riuscire ad andare avanti e superare anche le obiezioni della
Commissione europea.
Le risorse necessarie, naturalmente, vengono trovate nei diversi
capitoli, rimodulando il settore turismo, il trasporto pubblico locale, i fondi
di riserva e rischi.
È una variazione estremamente semplice, fatta di dati essenziali
che ci consentono, in questa fase straordinaria, di poter concludere l’anno e
prevedere le spese per l’inizio del 2021.
Queste sono le variazioni che ho voluto riassumere in maniera
molto breve.
Desidero anche ricordare all'Aula che il 10 di dicembre è fissata
la data per il giudizio di parifica sul Rendiconto 2019 da parte della Corte
dei Conti. Sarà l'occasione per riuscire a controdedurre le eventuali
osservazioni che la Corte farà. Dalla lettura della relazione delle Sezioni
unite, ci sono spiragli positivi, grazie all'azione che il Consiglio e la
Giunta hanno posto in essere in questi primi mesi di Legislatura. Nel senso
che, per quanto riguarda i residui attivi sia dell’idropotabile sia dei
rifiuti, abbiamo posto in essere azioni virtuose nei confronti dei Comuni e
molti hanno pagato.
Questo significa che il nostro credito nei confronti dei Comuni si
è ridotto. Molti Comuni hanno approfittato dell’anticipazione di liquidità,
prevista dalla legge sia nel mese di luglio sia nel mese di ottobre, che ha
dato l'opportunità e la possibilità di un ristoro per i Comuni che l’hanno
utilizzata per pagare i debiti nei confronti della Regione.
Abbiamo fatto dei passi avanti. Così come il Dipartimento ambiente
e il Dipartimento Lavori pubblici, coadiuvati e coordinati dal Dipartimento
bilancio, hanno posto in essere una serie di azioni nei confronti dei Comuni.
Devo dire che ci sono spiragli di positività rispetto al passato e
questo naturalmente ci dà la possibilità di ben sperare per il prossimo
giudizio di parifica che, ricordo, sarà il 10 dicembre.
Subito dopo, Presidente, ci sarà bisogno di programmare una seduta
di Consiglio regionale per l'approvazione del Rendiconto. Perché va approvato
da questo Consiglio regionale subito dopo del giudizio di parifica.
Ultimo aspetto, stiamo lavorando - per questo ringrazio il
Dipartimento bilancio che lo sta facendo maniera molto decisa, determinata -
per portare avanti il bilancio di previsione. Una delle eccezioni che nella sua
relazione fa la Corte dei conti è la mancata approvazione del bilancio nei
tempi previsti dallo Statuto, cioè entro il 31 dicembre.
Questo prevede lo Statuto e la Corte dei conti ce lo ricorda,
perché l’ultimo bilancio di previsione del 2019, non è stato approvato il 31 di
dicembre, ma il 29 aprile di quest'anno.
Un’altra seduta di Consiglio regionale sarà necessaria per
l’approvazione del bilancio di previsione. Sono atti indifferibili e urgenti
perché dal bilancio di previsione dipendono una serie di finanziamenti per le
imprese e le famiglie calabresi che stanno vivendo un momento straordinario e
difficile, anche per effetto del Coronavirus, e potrebbero avere ristoro
dall’approvazione di questo strumento economico finanziario.
Stiamo lavorando in maniera incessante e penso che l'intero
Consiglio regionale, maggioranza e minoranza, debba guardare con grande
attenzione all'approvazione del bilancio nei tempi utili perché, naturalmente,
significa anche collaborare per il bene della Calabria e penso che questo sia
un obiettivo che tutti insieme possiamo raggiungere.
Io stesso mi farò carico, magari, di un incontro tra i capigruppo
di maggioranza e di minoranza per raggiungere una condivisione su questo che
non è uno strumento della maggioranza ma della Calabria e dell'intero Consiglio
regionale.
Quando arriverà il momento vorrò promuovere questo tipo di
incontro per addivenire, da qui al 31 dicembre, all'approvazione del bilancio
che, secondo me, sarà uno strumento fondamentale anche per il futuro.
Volevo dire queste poche cose e chiedo di procedere alla votazione
perché siamo al 28 novembre ed è il penultimo giorno utile poiché le variazioni
si possono approvare entro il 30 di novembre. Quindi, approvandole oggi, mi
auguro che gli uffici riescano a lavorare speditamente per promulgare il
provvedimento nel più breve tempo possibile. Se le cose andranno così, lunedì
pomeriggio potremo fare una riunione di Giunta per organizzare i capitoli che
ci consentiranno di rendere operative le variazioni inserite in questi pochi
articoli e di adempiere ad un altro obbligo che impone la legge.
Presidenza del vicepresidente Luca Morrone
Ha chiesto d’intervenire il consigliere
Anastasi. Ne ha facoltà.
Grazie. Mi dispiace di non vedere il neo
eletto Presidente del Consiglio regionale, anche per potergli ufficialmente
esprimere i miei migliori auguri per questo incarico.
Credo debba farlo, indipendentemente dalla
mia personale posizione assunta in seno alla Conferenza dei capigruppo e anche
in seno a questa sede, comunque ritengo doveroso esprimere un pensiero nei
confronti di chi oggi va da assumere il ruolo, come nuovo Presidente del
Consiglio regionale della Calabria, ovvero il consigliere Giovanni Arruzzolo.
Si tratta di un incarico ottenuto alla luce
anche di particolari considerazioni, fatte in merito al particolare momento
storico sociale ed economico che la nostra regione sta vivendo e, di fronte al
quale, si è reso necessario, quindi, non tralasciare nulla attraverso la nuova
elezione del Presidente del Consiglio regionale che, nelle prossime settimane o
per tutto il tempo ancora di cui disporremo, potesse essere motivo di ulteriori
difficoltà nel gestire incombenze particolari e qualunque tipo di urgenza. Una
Presidenza figlia della volontà di facilitare, quindi, dal punto di vista
burocratico, quel che attiene nello specifico e meglio e solamente al Presidente
del Consiglio regionale.
Questo è quanto
deciso, oltretutto con il supporto di chiarimenti precisi forniti dal
Segretario generale, anche se ritengo utile, ancora meglio, non trascurare la
proposta del consigliere Guccione di richiedere un parere al Dipartimento per
gli affari regionali. Quindi, auspichiamo che, da questo punto di vista, il
Segretario generale possa darci – appena sarà possibile – le informazioni
richieste dal consigliere Guccione nel suo intervento.
Presidente,
intanto, le rivolgo i miei auguri, mi consenta, però, di sottoporre da subito
alla sua attenzione alcune richieste particolari che riguardano, in questo
momento, molte sofferenze dei calabresi, intanto di coloro che sono rimasti
esclusi dalla possibilità di fruire di un importante supporto economico, a
seguito della scelta di un criterio esclusivo come quello del click day.
Su questo si
era espresso convintamente il consigliere Graziano Di Natale ritenendolo
esclusivo e volto a trasformare i calabresi in una sorta di risuscitato Pietro
Mennea, in grado, quindi, di correre per conquistare un premio, non tenendo
però conto del fatto che in Calabria non ci fosse una copertura di rete
internet idonea a garantire a chiunque, con un criterio di uguaglianza, la
possibilità di accedere ad un finanziamento utile in questo momento di grave
crisi. Per questo, signor Presidente, la delego perché, rispetto a questa
situazione, lei stesso possa interfacciarsi con gli assessori per cercare di
trovare una soluzione.
Non posso
nemmeno trascurare di sottoporre alla sua attenzione – così come avevo fatto in
tempo utile con l’attuale Presidente della Regione, Nino Spirlì – la questione
dei benzinai, esclusi per eccellenza, che, durante la pandemia, hanno lavorato
anche di notte e alcuni dei quali oggi hanno fermato le loro attività proprio
perché, nel prestare eroicamente questo servizio, si sono ammalati di
coronavirus.
Richiamo la sua
attenzione anche sulla necessità di far fronte alle richieste ed alle esigenze
dei venditori ambulanti che con il loro prezioso lavoro garantiscono il
commercio di beni indispensabili, soprattutto presso quei piccoli Comuni
particolarmente interessati dal problema dello spopolamento che ha contribuito
alla chiusura dei pochi negozi esistenti.
Va, poi, mostrata considerazione nei confronti di chi è rimasto fuori
dall’attenzione di questa maggioranza o solamente da parte dell’Assessorato che
si occupa di erogare supporti economici vale a dire chi, in questo momento, in
Calabria soffre gravemente la crisi
economica e mi riferisco, per esempio, agli operatori addetti al disbrigo delle
pratiche automobilistiche e ai gestori delle scuole guida.
Mi consenta, presidente Arruzzolo, proprio perché lei vive nel
cuore della Piana di Gioia Tauro, di tenere ben presente la questione dei
produttori agrumicoli che, in questo momento, soffrono la crisi perché, ancora
una volta, si ritrovano esclusi dalle logiche che si appellano al mercato
libero e non hanno la possibilità di avere le attenzioni dovute da parte della
politica regionale.
Quindi, la prego di farsi portavoce presso l’assessorato
competente affinché si provveda a sostenere questi lavoratori che, in maniera
particolare nella piana di Gioia Tauro, stanno vivendo una forte crisi nel
settore della produzione e della vendita di mandarini e arance.
Ci sono, poi, Presidente, – e concludo – 6500 tirocinanti che
attendono da 10 anni di essere stabilizzati e di avere un contratto che possa
riconoscere loro i diritti di tutti i lavoratori. 6500 persone – ripeto – di
cui la Regione Calabria da 10 anni continua a dimenticarsi. Pertanto, la prego,
nel ruolo che oggi si ritrova a rivestire, di fare leva sugli assessori dai
quali dipende la risoluzione di questi problemi.
Per concludere voglio porre l’attenzione sulla questione degli
alluvionati della provincia di Crotone.
Questo è quanto sentivo di dirle partecipando alle sofferenze ed
alle problematiche dei calabresi, compresi quegli studenti fuori sede, anche
neoiscritti – e vorrei che l’assessore Talarico prestasse attenzione – per i
quali il gruppo consiliare di “Io resto in Calabria” aveva presentato una mozione,
votata all’unanimità, riguardante la possibilità di farli rientrare in Calabria
presso i nostri atenei, chiedendo all’Aula di introdurre una detassazione
totale, sempre a causa della grave crisi che ha colpito le famiglie della
nostra regione. Grazie.
Presidenza del
presidente Giovanni Arruzzolo
Le assicuro che la Giunta sta lavorando ed anche bene su queste
tematiche di interesse che lei ha esposto. Non per ultimo proprio sulla
situazione di Crotone si è tenuta una riunione di Giunta, quindi, c’è
l’attenzione massima.
Passiamo all’esame ed alla votazione del provvedimento.
Articolo1
(È approvato)
Articolo 2
(È approvato)
Articolo 3
(È approvato)
Articolo 4
(È approvato)
Pongo in
votazione la legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con
richiesta di autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì,
del parere favorevole del Collegio dei Revisori.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Presidente,
relativamente ai provvedimenti inseriti all’ordine del giorno successivamente
all’approvazione dell’assestamento, invito lei ed anche la maggioranza ad un
approfondimento e a disporne il rinvio alla prossima seduta di Consiglio,
considerato che non ci sono scadenze.
Consigliere
Guccione, c’è l’obbligo di approvazione entro il 30 novembre.
Per
l’assestamento sì, ma non per le pratiche successive.
Ha chiesto di
intervenire il consigliere Neri. Ne ha facoltà.
Grazie,
Presidente, consigliere Guccione, i successivi punti all’ordine del giorno
riguardano i rendiconti degli enti strumentali o subordinati della Regione.
Anche a me,
inizialmente, sembravano degli atti privi del carattere di indifferibilità ed
urgenza, ma, in effetti, non è così perché, anche a seguito di un confronto
avuto con gli uffici, senza l’approvazione di questi rendiconti,
sostanzialmente, non si può predisporre il bilancio consolidato della Regione
o, perlomeno, si può anche fare però si rischia di produrre un documento che
non riporta dati reali, con conseguenze di ordine sia economico sia contabile,
perché tutti questi rendiconti, che devono essere approvati entro il 30
novembre, vanno a far parte del bilancio consolidato.
Quindi, –
ripeto – senza i rendiconti approvati non avremo un bilancio consolidato
veritiero. La Giunta potrebbe anche predisporre il consolidato però
rischierebbe di fare un provvedimento non veritiero e, quindi, di esporre il
Consiglio e la Giunta regionale a problematiche sia dal punto di vista
contabile sia dal punto di vista amministrativo. Visti in quest’ottica, i
provvedimenti diventano sicuramente atti indifferibili ed urgenti, la cui
mancata approvazione potrebbe compromettere il corretto funzionamento della
Giunta regionale.
Consigliere
Neri, non voglio contraddirla però, – ripeto – secondo me, su queste pratiche è
necessario un approfondimento sia nel merito sia nella verifica del carattere
di indifferibilità ed urgenza. Poi, avete la maggioranza e potete fare quello
che ritenete utile però, a nome della minoranza, chiedo che ci sia un momento
di approfondimento su queste pratiche.
Non diciamo che
non vogliamo approvarle, ma chiediamo di approfondire la questione e, poiché
l’Assessore al bilancio ha annunciato che si terrà una seduta di Consiglio
regionale dopo il giudizio di parifica da parte della Corte dei conti,
potrebbero essere rinviate a quella data.
Nel frattempo,
si possono compiere tutti i passaggi utili e necessari ad un approfondimento
delle pratiche con la minoranza e la maggioranza. Intendevo precisare solo
questo.
Poi, siete
nelle condizioni di fare quello che volete.
Anche dal punto
di vista tecnico non c’è nessuna norma che ne imponga perentoriamente
l’approvazione.
Poiché sono
diversi rendiconti che riguardano varie aziende partecipate dalla Regione,
ribadisco che è necessario fare un approfondimento. Poi, se voi ritenete
necessario procedere, procedete, come avete fatto già nella precedente seduta
del Consiglio regionale.
Ha chiesto di
intervenire il consigliere Mancuso. Ne ha facoltà.
Intervengo
brevemente soltanto per chiarire una questione tecnica: consigliere Guccione, i
rendiconti sono tutti del 2019, quindi, riferibili, ovviamente, alla vostra
gestione.
Li avete
gestiti voi – ripeto – quindi, noi dobbiamo soltanto tirare le somme ed
approvarli sulla vostra gestione.
Penso che sia
inutile un ulteriore approfondimento. Noi l’abbiamo fatto, riteniamo che le
risultanze contabili vadano approvate, però – ripeto – le avete gestite voi e
volete ancora approfondire. Ritengo che non sia il caso di approfondire – lo ha
detto il consigliere Neri – ma di approvare queste rendicontazioni per avere un
bilancio consolidato veritiero perché è così che ci dice la legge. Grazie.
Ha chiesto di
intervenire il consigliere Di Natale. Ne ha facoltà.
Presidente,
intanto, le porgo i miei auguri – così come ha già fatto il consigliere
Anastasi – poi, faccio una breve riflessione, in relazione a questo punto che
dovremmo trattare in Consiglio regionale.
Ho ascoltato le
parole del collega Mancuso, ma ritengo che via sia un vulnus nella discussione, costituito dal fatto che non ci troviamo
in una situazione di normalità, ma in una fase di emergenza e di instabilità
anche relativamente al ruolo del Consiglio regionale vale a dire a quello che
l’Istituzione realmente può fare.
Ieri ho
ascoltato, in silenzio, dai banchi della maggioranza gli interventi di chi
reclamava al grande senso di responsabilità che tutti quanti dovevamo avere in
quest’Aula, oggi, però mi duole constatare che non vengono prese in esame le
considerazioni provenienti dai banchi della minoranza, volte a porre
attenzione, a fermarsi e rinviare i provvedimenti poiché non hanno una scadenza
ben precisa e non sono atti perentori. Quindi, diamo una valutazione, insieme
alla considerazione che penso che si faccia difficoltà ad introdurre in
quest’Aula perché, poi, dobbiamo essere conseguenziali rispetto alle cose che
diciamo.
Ieri, per
esempio, – e non voglio fare nessun tipo di polemica né accendere nessun tipo
di battibecco – ci siamo sorbiti la reprimenda del consigliere Crinò il quale
diceva che dai banchi dell’opposizione nessuno aveva mai proposto atti urgenti
e indifferibili rispetto alla questione della sanità in Calabria.
Mi sarei
aspettarlo che, dopo l’elezione del Presidente, anziché discutere di tutte le
altre questioni, questo Consiglio prendesse l’iniziativa immediata di capire
cosa bisogna fare e come procedere per affrontare l’emergenza sanitaria in
Calabria.
C’è una mia
proposta, che tutti conoscete, vale a dire cosa pensa questo Consiglio
regionale della questione degli ospedali chiusi.
Vogliamo fare
un atto di indirizzo finalizzato a riaprire gli spedali perché sapete che
l’articolo 16 dello Statuto della Regione Calabria stabilisce che questa
Assemblea ha una funzione di indirizzo politico nei confronti non solo del
Presidente facente funzioni, ma anche nei confronti degli organi che dovrebbero
fare ed eseguire alcune questioni.
Rispetto alle
situazioni che ponete in campo, alle considerazioni del consigliere Guccione ed
a quelle giuste e condivisibili – ci mancherebbe altro – del consigliere Neri,
c’è però una valutazione su cosa si vuole fare per prima.
Si vuole per
prima affrontare l’emergenza sanitaria in Calabria e stabilire che atto di
indirizzo questa Assemblea vuole adottare o si vuole, in seconda battuta, fare
questo ragionamento per dare spazio all’approvazione dei rendiconti che non
rappresentano un momento perentorio e di emergenza per la nostra regione?
Vi chiediamo di
fermarvi e stabilire, intanto, cosa vogliamo fare per la sanità in Calabria,
quali provvedimenti vogliamo adottare tutti quanti insieme, al di là
dell’appartenenza di destra e di sinistra, e, successivamente, valutare se ci
sono le condizioni giuridiche per esaminare altri provvedimenti.
Vi ricordo che
il Consiglio dei Ministri in data 10 novembre 2020 ha stabilito all’articolo 8,
comma 2, i compiti di questo Consiglio regionale da cui noi non ci possiamo
discostare cioè non possiamo fare di tutto.
Ha stabilito
questi compiti che vi leggo: “Il Consiglio regionale e la Giunta in carica
continuano a svolgere, secondo le specifiche disposizioni dei rispettivi
Statuti, compiti e funzioni nei limiti previsti e, in ogni caso, a garantire
ogni utile iniziativa, anche legislativa, necessaria a far fronte a tutte le
esigenze connesse all’emergenza sanitaria”.
Il Consiglio
dei ministri prevede, quindi, che il Consiglio, comunque, continui a svolgere
le funzioni previste dallo Statuto, ma che prenda iniziative, anche
legislative, finalizzate ad affrontare il problema dell’emergenza.
Avete eletto il
Presidente, noi abbiamo fatto un’azione che è anche di rispetto istituzionale
astenendoci dal voto. Siamo venuti qui nella seconda convocazione e vi
proponiamo di fermarci, di riflettere e stabilire le priorità da affrontare nei
lavori del Consiglio.
Riteniamo che
l’approvazione dei rendiconti inseriti all’ordine del giorno non sia
prioritaria rispetto alla discussione complessiva su come affrontare la
questione che tutti conosciamo.
C’è
un’emergenza. Vogliamo prendere posizione sulla questione ospedali che devono
essere aperti in Calabria per garantire le cure di chi oggi sta nelle tende ed
aspetta un posto in un ospedale che è strapieno e colmo? Lo vogliamo fare? Sì.
Non lo vogliamo fare? Assumetevi la responsabilità di questo comportamento.
Personalmente –
non so cosa faranno gli altri colleghi – rimarrò in Aula soltanto se si discuterà
di queste cose, diversamente abbandonerò i lavori perché non credo che si dia
un buon segnale ai calabresi. Grazie.
Ha chiesto la parola il consigliere De Caprio. Ne ha facoltà.
Intanto auguri, Presidente.
Sono sicuro che in questi mesi che ci condurranno a nuove elezioni lei
sarà in grado di portare avanti con onore e rispetto verso i calabresi il
compito che l'Assise le ha dato. Onore e rispetto per i calabresi che, credo,
dobbiamo anche nel momento in cui si parla di sanità.
Spero sia un mero calcolo politico quello del collega di Natale, che si
alza e va via, giustamente, per quanto riguarda la discesa in campo del
Consiglio regionale su una materia commissariata da 11 anni, per la quale
sembra anche assurdo dover ripetere sempre la stessa cantilena ai nostri
conterranei prendendoli in giro, caro collega Di Natale. Voglio fare un
riferimento perché la nostra responsabilità non si ferma solo all’Aula, ma va
anche oltre, e lei era fervido sostenitore della bontà degli ospedali da campo,
così come abbiamo dichiarato anche io e il consigliere Esposito.
Siamo certi che gli ospedali da campo, in questa situazione di
confusione totale generata dal Governo centrale, saranno la salvezza di tante
vite umane.
In un’intervista pubblica su La 7 ha dichiarato: “Io non condivido gli
ospedali da campo”.
Se questo è il motivo e il senso di proporre all'Aula un punto
all'ordine del giorno dove prendiamo in giro per l'ennesima volta i calabresi,
non avendo competenze nella riapertura di nessun ospedale, dobbiamo essere
chiari, onesti e fare un'operazione di verità perché ne abbiamo la
responsabilità: mancano gli operatori sanitari, non tutti gli ospedali hanno il
minimo di sicurezza per poter fronteggiare l’emergenza Covid-19; invece, siamo
qui a battibeccarci perché dobbiamo pubblicizzare le nostre uscite nell'Assise
regionale.
Chi non vorrebbe le strutture sanitarie aperte? Chi?!
È assurdo continuare con questa forma di confusione artatamente messa
nella discussione, per dire che cosa? Quello che vorrebbero tutti i calabresi!
Certo che vogliamo la riapertura degli ospedali, ma non dipende da noi. Che il
Governo modifichi il Decreto ministeriale numero 70, tanto per iniziare! Che il
Governo elimini il debito e il disavanzo della sanità calabrese! Che il Governo
tolga il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina. Che il Governo ridia dignità
ai calabresi.
Questo dobbiamo fare! Questo dobbiamo fare e non continuare a fare
uscite su vari territori, prendendo in giro il popolo. Io non ci sto!
Lo ripeto per l'ennesima volta, non da consigliere regionale, ma da
cittadino; altrimenti qui non rappresentiamo il popolo, ma noi stessi e
facciamo solo show. La Calabria oggi non ha bisogno di show! E mi taccio.
Grazie, Presidente.
Presidenza
del vicepresidente Luca Morrone
Presidente, chiedo scusa, vorrei intervenire per fatto personale perché
mi sono state attribuite delle dichiarazioni diverse da quelle che ho fatto.
Per cui, se il consigliere De Caprio parla perché si assume le responsabilità
delle dichiarazioni che fa, bene, ma se parla interpretando il dire di un altro
consigliere, a questo punto, chiedo di intervenire per fatto personale.
Non mi sembra sia stato fatto alcun nome.
No, è stato fatto! Evidentemente è stato disattento! È stato fatto il
mio nome, altrimenti non avrei chiesto la parola. È stato fatto il mio nome. È stato
detto che avrei dichiarato una certa cosa, che non è vera ovvero è stata
dichiarata in maniera distorta dalla rappresentazione della realtà, per cui ho
il diritto di chiarire il mio dire.
Per fatto personale ha chiesto di intervenire il consigliere Di Natale.
Ne ha facoltà.
Intanto dico al consigliere De Caprio che nella vita bisogna avere la
spina dorsale e la spina dorsale si ha mantenendo la schiena anche dritta.
Io ho detto che sono favorevole agli ospedali da campo. Può chiedere al
suo Presidente facente funzioni, anzi al nostro Presidente f.f., se mi sono
speso o meno con il Ministro della difesa per cercare di dare una mano alla
Calabria nell'attivazione degli ospedali da campo.
Ritengo, però, che gli ospedali da campo non rappresentino la soluzione
definitiva, ma bensì una soluzione tampone ad un'emergenza; per cui, lei ha
rappresentato in maniera distorta le mie parole; io continuo a dire che gli
ospedali da campo sono una soluzione tampone.
Non mi piace che i nostri malati stiano per mesi nelle tende e credo che
sia opportuno dare loro una sistemazione adeguata, vale a dire aprire i nostri
ospedali.
Il Consiglio regionale non ha la competenza di aprire gli ospedali? Ci
sta! Il Consiglio regionale, però, ha una competenza – si vada a leggere lo
Statuto – che è quella di dare un indirizzo, una volontà.
Avete questa volontà? Avete questa voglia? Esprimiamola! Se non l’avete,
niente! Ognuno si assuma le responsabilità e ognuno si assuma le posizioni
politiche che intende rappresentare. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.
Vorrei ricordare a tutti quanti noi che questo Consiglio regionale è
congedato dal 10 novembre. Congedato significa in prorogatio fino all'insediamento del nuovo Consiglio regionale e
che può riunirsi solo per approvare provvedimenti o atti indifferibili e
urgenti; cosa che non è avvenuta nella penultima seduta del Consiglio
regionale, dove almeno 11 punti su 25 non hanno questo requisito.
Siamo congedati! Qualcuno pensa di approfittarne?
La sentenza numero 68 del 2010 della Corte costituzionale dice,
attenzione, perché non si possono portare all'ordine del giorno e approvare
provvedimenti che possano carpire la buona fede dell'elettorato. Carpire!
La Corte costituzionale parla di trasparenza e legalità. Voi volete
procedere col sigillo della Cassazione, visto che il collega Mancuso ci ha assicurato
che tutti i provvedimenti sono legittimi?
Mi fa piacere, perché nella passata gestione, collega Mancuso, il
centro-destra ha tenuto la maggioranza ad Oliverio, approvando provvedimenti
per ben 12 volte, altrimenti non ci sarebbe stato il numero legale.
I provvedimenti sono stati approvati grazie alla presenza del
centro-destra, quindi, l’altra volta c'è stata una specie di congestione tra
centro-destra e centro-sinistra. Questa è storia!
Mi fa piacere che il collega Mancuso dica che c'è la possibilità e
garantisca. Va bene.
Noi abbiamo fatto una proposta. Abbiamo fatto una proposta. Voi che
siete la maggioranza potete anche proseguire. Io annuncio sin da ora che noi
abbandoneremo l'Aula e non parteciperemo al voto di questi provvedimenti.
In più, per uscire fuori da vecchie logiche, vogliamo affrontare la
questione della sanità? Bene, affrontiamola!
Presidente, facciamo una seduta aperta del Consiglio regionale,
invitando il nuovo Commissario e il direttore del Dipartimento, Bevere, a
partecipare ai lavori.
Affrontiamo le questioni con il nuovo Commissario e con il Direttore
generale del Dipartimento salute, se vogliamo essere concreti!
Se poi vogliamo fare chiacchiere e comizi, come qualcuno qui è abituato
a fare anche sulla sanità, bene; però, se vogliamo affrontare la questione, ve
la sentite di fare una seduta aperta, visto che il provvedimento del Consiglio
dei ministri ci permette di fare una seduta di Consiglio regionale
sull’emergenza sanitaria? Facciamo una seduta di Consiglio regionale aperta.
Si adegui, consigliere Esposito, perché tra poco, alla luce di ciò che
sta accadendo a livello nazionale, si troverà nella maggioranza del Governo. Lo
è già. Tra poco si troverà in maggioranza e, quindi, non potrà fare partito di
lotta e di governo.
Vogliamo affrontare la questione?
Presidenza
del presidente Giovanni Arruzzolo
Collega Guccione, ne discuteremo in Conferenza dei capigruppo e, se lo
riterremo opportuno, si farà.
Valutiamo se è necessario fare una seduta di Consiglio regionale
sull'emergenza sanitaria Covid-19, alla presenza del Commissario e del
direttore generale Bevere.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Sainato. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Intanto, auguri per il suo insediamento.
Proprio ieri, il collega Di Natale ricordava da questi banchi la
necessità di condivisione su tutte le problematiche. Mi dispiace e prendo atto
che, dall’inizio di questa Legislatura, non avete fatto altro che abbandonare
l’Aula. Vi siete messi in quarantena politica, questo è un dato di fatto! Per
ogni cosa che non riuscite a discutere o non volete affrontare, la via di fuga
è abbandonare l’Aula.
Il consigliere Guccione ci dice che vuole invitare il nuovo Commissario
prefettizio e il direttore generale. Mi auguro che, se ciò si farà, rimarrà in
Aula perché, se il nuovo Commissario dirà qualcosa che a lui non piace, noi
sappiamo già quale sarà il risultato: il consigliere Guccione e tutta
l'opposizione prenderanno la via di fuga.
Quarantena politica! Questo lo avete dimostrato in otto/nove mesi di
Legislatura!
Collega Di Natale, per quanto concerne l’apertura degli ospedali o avere
gli ospedali da campo, le dico come la penso io rispetto alla problematica
sanitaria.
Intanto vorrei ricordare – lei lo sa –, che il Governo nazionale – se
poi cambierà colore politico, lo vedremo con il tempo – è giallo rosso, quindi
molto più vicino alla sua parte politica che alla nostra.
Si potrebbe iniziare a parlare con il Governo nazionale, cosa che né lei
né il consigliere Guccione né gli altri colleghi dell'opposizione ad oggi avete
fatto.
Avete provato a scardinare quest’Aula di Consiglio regionale con cose
poco concrete. Dico questo perché i mesi di marzo e di aprile ci hanno
insegnato che servono gli ospedali aperti per curare coloro i quali non si
possono curare a casa, ma ovunque è dimostrato che questa benedetta pandemia si
cura a casa, con la medicina del territorio.
Questo ci hanno insegnato i mesi di marzo, aprile e maggio e la
Lombardia, il Piemonte e tutte le zone maggiormente colpite dalla pandemia.
È vero, vogliamo degli ospedali efficienti! Sono il primo a dirlo!
L’idea dell'ospedale da campo doveva essere a supporto di quello che i
Commissari, in questi 11 anni – e rimaniamo all'ultimo anno – non hanno fatto;
ma non vogliamo tornare alle polemiche su ciò che non è stato fatto.
Bisogna capire quello che si può fare. Lei, che insieme ai suoi colleghi
fa parte dell'opposizione, dia una strada governativa, qualcosa di concreto a
questo Consiglio regionale. Non si può continuare a dare indirizzi. Servono
proposte concrete di ciò che si può fare. Si faccia promotore verso il suo
Governo, verso il Governo giallo rosso, e riferisca che questi 11 anni di gestione
commissariale sono stati 11 anni scellerati! Mi auguro che il nuovo
Commissario, l'ex Questore di Reggio Calabria, ne prenda atto.
Ad oggi, l'unica cosa che siete riusciti a trasferire al Governo
centrale è che in Calabria c'è solo un problema di legalità.
Per questo vengono nominati super Commissari; invece, oltre a un
problema di legalità, c'è anche un problema sanitario. Abbiamo bisogno di manager, di gente che sappia leggere i
conti e che lo faccia in brevissimo tempo per uscire dalla gestione commissariale.
Non abbiamo bisogno solo ed esclusivamente di super Prefetti. Ben
vengano! Abbiamo già quelli per le questioni legate allo scioglimento per
mafia! Su queste cose dovete riferire perché avete spostato l’asse e avete
detto che la Calabria è solo ed esclusivamente ‘ndrangheta; purtroppo, c'è
anche questo problema, ma non è solo questo. Abbiamo anche un problema di
medicina e di conti. Questi sono i problemi che nessuno non riesce o non vuole
risolvere! Su queste questioni dobbiamo essere chiari!
Possiamo invitare il nuovo Commissario, il Direttore generale, possiamo
invitare chi volete, ma per prima cosa, dovete guardare voi stessi all'interno
del Governo nazionale e riuscire, eventualmente, a portare una proposta che noi
consiglieri regionali – perché no! – potremo portare avanti per il bene di
tutti i cittadini calabresi che, con il loro voto, ci hanno chiesto questo.
Non dobbiamo fare politica in quest’Aula, ma risolvere i problemi.
Avremo un mese di tempo per fare politica, quando andremo in campagna
elettorale, e poi i cittadini ci giudicheranno per quello che abbiamo fatto,
rispetto a quello che abbiamo detto in campagna elettorale. Oggi, però,
dobbiamo risolvere il problema. Ogni volta spostate l'asse rispetto ai punti
all'ordine del giorno, parlando solo ed esclusivamente della sanità, come se
questo Consiglio regionale non volesse affrontare questo problema.
L'abbiamo detto o no, in Conferenza dei capigruppo, collega, che ne
discuteremo in una seduta ad hoc? Vuole
ricordare al consigliere Di Natale, visto che è un suo collega di Partito, che
faremo una seduta di Consiglio regionale ad
hoc per parlare solo ed esclusivamente di sanità, dalle 8 del mattino fino
alle 8 del giorno dopo? Glielo volete spiegare che faremo questo?
Oggi stiamo trattando temi di bilancio. Come ricordava il collega
Mancuso, i Rendiconti riguardano l’anno 2019. Come ricordava bene il collega
Guccione, che vuole continuare a parlare della sanità e che cerca di addossare
anche delle responsabilità del centro-destra all'interno del governo regionale
della passata Legislatura, dove io non c'ero, ma conosco i colleghi del
centro-destra e ricordo che eravate voi a governare con il Presidente Oliverio,
il quale, quando io ero un semplice consigliere comunale, aveva garantito ai calabresi
che si sarebbe incatenato davanti a Palazzo Montecitorio. Sono rimaste le
catene, ma lui non si è visto! Non si è visto davanti a Palazzo Montecitorio.
Lo abbiamo detto e ridetto. Volete nasconderlo? Come diceva bene il
collega De Caprio, serve un’operazione verità, ma non è questo il momento di
un'operazione di verità politica. Oggi servono cose diverse.
Quello che i cittadini ci chiedono è di dare risposte sul problema
sanitario, non di andare alla ricerca delle colpe; per noi sarebbe molto facile,
visto che non abbiamo governato cinque anni come voi!
Siamo riusciti a governare otto mesi – purtroppo, conoscete i problemi
che ci riporteranno nuovamente al voto – e non abbiamo avuto grandi
opportunità, avendo le mani legate sul problema della sanità.
Per noi sarebbe molto semplice puntare il dito sui vostri 5 anni di
governo, ma non vogliamo fare questo. Vogliamo risolvere i problemi insieme a
voi e continuo a lanciare la proposta in tal senso, collega Di Natale, visto
che lei è sempre pronto, come se dall'altra parte non si volessero riaprire gli
ospedali chiusi.
A tal proposito, le vorrei ricordare che oggi gli ospedali non sono
chiusi a causa delle gestioni commissariali, ma bensì perché all'epoca – sempre
quando c’era il centro-sinistra, se non sbaglio con il presidente Loiero –
abbiamo iniziato a chiudere gli ospedali per un problema di conti.
Gli ospedali non li ha chiusi l’allora Governatore della Calabria,
Giuseppe Scopelliti! Chi ha votato la legge alle 2 del mattino? Il presidente
Scopelliti ha solo attuato quello che voi avete votato nella precedente Giunta
Loiero; quindi non siate di memoria corta! Tra l’altro, l'unico ospedale chiuso
è stato quello di Siderno. Gli altri ospedali non sono stati chiusi, ma hanno
vivacchiato sotto forma di ospedali, anche se ospedali non sono!
Hanno trasformato gli ospedali di Locri, Polistena e Reggio Calabria in
ospedali Spoke.
Per il resto, da Melito a Scilla, non possiamo chiamarli ospedali;
quindi, prima di parlare dell'era Scopelliti, fate un passo indietro rispetto a
quello che avete fatto alle 2 del mattino approvando quella legge che ha ucciso
la sanità pubblica e tutti gli ospedali!
Oggi vi rendete conto che, forse, quello scellerato voto non andava
dato; sicuramente non in quel modo! Oggi volete riaprire tutti gli ospedali! Grazie,
Presidente.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Irto.
Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Intanto, le formulo i migliori auguri di buon lavoro
in un momento alquanto complicato per la vita della Calabria.
Il suo compito non sarà facile, però è importante in termini di
garanzia, così come lo è il suo profilo umano e politico dimostrato in questi
anni in quest'Aula; quindi, le faccio davvero tanti auguri.
Sentendo le parole dell'assessore al bilancio, rimarrò sul tema
dell’assestamento di bilancio. Vorrei fare anche una riflessione anche su
quanto dichiarato dal consigliere Sainato, che vede l'opposizione in
quarantena.
A mio avviso, il problema è che i calabresi e la Calabria vedono una
Giunta regionale in quarantena! Una Giunta regionale inesistente e che non c’è
stata nemmeno fisicamente in quest'Aula nelle ultime settimane!
Una Giunta regionale che non ha dato delle risposte rispetto al
fallimento del primo bando Riparti Calabria, ma che in questi giorni ha
riprodotto gli stessi errori con il secondo bando Riparti Calabria, senza
intervenire sui codici Ateco che sono rimasti esclusi e senza riuscire a
spendere le risorse.
Nessuna Regione ha stanziato delle risorse mediante bandi pubblici,
ritrovandosi con meno domande di quante erano state le risorse messe in campo,
in un momento di crisi straordinario come quello che stiamo vivendo!
È del tutto evidente che la Regione Calabria non è riuscita ad essere
concreta e a dare ristoro alle attività economiche che hanno chiuso. Eppure,
oggi ci apprestiamo ad approvare un assestamento di bilancio, perché non
discutiamo su questo?
Qualcuno dice che non dovremmo parlare di sanità, perché deve essere il
Governo a discutere, a dare una prospettiva e a dare delle risposte.
Anche in questo caso siamo dei “passanti”, consigliere De Caprio? Non
percepiamo, forse, un lauto stipendio per lavorare e per dire ai calabresi come
stanno le cose? Non è un momento straordinario dal punto di vista economico per
la Regione Calabria? Quali misure stiamo mettendo in campo per dare una mano
alla Calabria?
L'assestamento di cui parliamo oggi è legato al bilancio fatto da questa
Giunta regionale lo scorso mese di maggio, quando ci sono state delle scelte
politiche nette rispetto alla sanità e anche all’emergenza Covid-19 e sono
stati bocciati degli emendamenti e delle proposte provenienti dalla minoranza.
Ecco, questo assestamento poteva andare a correggere alcune cose che,
oggettivamente, oggi non sono andate a buon fine.
Se i Sindacati e le categorie produttive dicono che gli aiuti e i
ristori messi in campo dalla Regione Calabria non sono stati utili e non sono
stati al passo con i bisogni delle aziende calabresi, qualche domanda ce la
dovremmo porre tutti, perché conosciamo il territorio e sappiamo quanto stia
soffrendo con la chiusura delle attività economiche a causa dell’emergenza
Covid-19.
Questo è il tema su cui dobbiamo discutere. Non è un tema solo di parte
politica, dobbiamo chiedere delle risposte! La Giunta regionale non può
nascondersi sempre dietro la solita storia della burocrazia, serve la capacità
di dare un colpo di reni, perché le risorse ci sono, bisogna avere la capacità
di spenderle, di renderle attrattive e di coinvolgere il mondo produttivo della
Calabria.
Il tema del disastro economico è sotto gli occhi di tutti!
Non pensate che ci sarà qualcuno che, con furbizia, proverà ad aggirare
la fame e i bisogni dei calabresi! Nessuno potrà farlo, di fronte a una Giunta
regionale che, a mio giudizio, è stata in quarantena, e continua a esserlo,
purtroppo!
Io vedo una grande quarantena, perché non ci sono state risposte né in
termini di impegno né di prospettive né di visione per la Regione Calabria.
Presidente Arruzzolo, ritengo che dobbiamo anche metterci d'accordo
perché, rispetto a questa storia dell’indifferibilità e dell'urgenza dei
provvedimenti, siamo davanti a due visioni: la prima, una parte, di chi si
nasconde dietro i pareri dei burocrati; l’altra, di qualche consigliere che si inventa
costituzionalista e ci vuole spiegare, provvedimento per provvedimento, cosa è
indifferibile e cosa è urgente.
Riprendendo l'intervento del consigliere Mancuso, che nell'ultima seduta
di Consiglio regionale ci invitava ad andare a guardare ciò che era stato fatto
nella scorsa Legislatura, in cui lei, presidente Arruzzolo, era un capogruppo,
voglio ricordare che, unanimemente a tutti i capigruppo e assieme agli uffici,
si stabilì cosa poteva essere discusso in Aula durante il periodo elettorale,
alla luce di un Consiglio regionale congedato e, dunque, considerata la
straordinarietà del momento.
Non si tratta, dunque, di un'operazione di parte politica. Lei c’era ed
è stato protagonista di quella stagione, lei potrà rispondere da oggi in poi;
pertanto, le chiedo di tentare di usare quel metodo.
L’assessore Talarico ci ha detto che vorrebbe portare in Aula il
bilancio di previsione.
Io faccio un passo avanti e dico che, se ci saranno determinate
condizioni, si potrà discutere, ma se ce ne saranno altre, non si discuterà per
niente, perché il bilancio di previsione accompagnato da un collegato di norme,
non è da considerare una questione indifferibile e urgente.
Se il bilancio di previsione sarà fatto per distribuire mance a qualche
categoria produttiva calabrese durante il periodo elettorale, noi diciamo no!
Si vuole portare il bilancio di previsione per ciò che concerne gli
aiuti alle imprese e gli stipendi dei dipendenti?
Non nascondo, assessore Talarico, che l'impresa più grande in Calabria,
è il bilancio; quindi, mi rendo conto che una Regione che non ha un bilancio
operativo rappresenta un problema per tutto quel mondo che ruota attorno alla
Regione stessa; però, non possiamo pensare che questo possa essere un alibi per
portare un bilancio in cui si fanno altre cose, come è stato fatto l'ultima
volta.
Si vuole creare una cornice istituzionale per i bisogni dei calabresi?
Allora, il luogo è istituzionale e deve essere la Conferenza dei
capigruppo, con la capacità e l'assunzione di impegno da parte di tutte le
forze politiche, dell'assessorato e della Giunta regionale, ad impegnarsi
affinché si faccia quel percorso; diversamente, ci opporremo in maniera
categorica, perché non si può pensare di attuare delle misure con scelte
politiche spinte, a pochi giorni dal voto, perché lei ha confermato che il
Presidente facente funzioni ha indicato la data del voto.
Presidente Arruzzolo, la norma dice che il Presidente della Giunta
regionale o il facente funzioni deve concordare – o, in qualche modo comunicare
la data – con il Presidente della Corte d’appello e con il Presidente del
Consiglio regionale.
Mi rendo conto che siamo in una situazione diversa; un momento
straordinario a causa dei fatti noti, come la morte della presidente Santelli,
però, ancora, non abbiamo avuto notizie in tal senso da parte del Presidente
facente funzioni.
Lei dice che a breve firmerà il decreto; a maggior ragione, entreremo
nel pieno della campagna elettorale e ancor di più serve condividere e
metabolizzare davvero cosa si può definire indifferibile e urgente ed evitare
di fare spinte in avanti da parte di qualcuno che vuole motivare provvedimenti
che possono essere definiti di parte o ampiamente settoriali e che,
personalmente, reputo inopportuni in un periodo elettorale.
Lo dico anche rispetto all’attività delle Commissioni, perché non c'è
solo l'Aula del Consiglio, ma c’è anche l’attività delle Commissioni consiliari
per la quale auspico, Presidente, che lei possa dare una linea all’interno
della Conferenza dei capigruppo e con i Presidenti delle Commissioni.
Non possiamo pensare che in un momento in cui regna un “interregno” del
momento elettorale, ci possa essere un “liberi tutti” e pensare che tutti
possano fare tutto; così facendo l'Istituzione perderebbe ulteriormente credibilità
e, viste le note vicende, già abbiamo subito un colpo gigantesco alla
credibilità delle Istituzioni.
Inoltre, a mio avviso, si creano degli atti che minano alla trasparenza
e alla legalità nella Istituzione regionale.
Pertanto, le chiedo di fare un percorso. Non le sto dicendo cosa fare,
ma bisogna fare un percorso. È facile venire qui e attaccarsi tra parti
politiche diverse; poi, se vogliamo metterci a parlare della storia della
sanità, come voleva fare il consigliere Sainato, possiamo farlo, ma credo che
andare indietro nel tempo sia un gioco che non interessa ai calabresi, anche
perché poi scatterebbe un meccanismo che non capiremmo neppure noi perché
bisognerebbe risalire alle varie epoche e a dove eravamo collocati
politicamente, consigliere Sainato; quindi, non riusciremmo neppure a capirci
tra di noi e rischieremmo di dover mettere dei ricevitori satellitari nella
testa dei consiglieri regionali per capire dove erano in quella stagione
politica, visto che ci sono stati diversi passaggi, non solo da una parte
all'altra degli schieramenti politici, ma anche e soprattutto per le
responsabilità.
Come ho detto nella seduta di Consiglio regionale in cui abbiamo
discusso della sanità, per essere oggettivi, chi pensa di buttarla sull'altro
campo politico fa solo un gioco di retorica, perché sulla sanità la
responsabilità è di tutte le forze politiche che si sono susseguite negli
ultimi venti o trent’anni nella Regione Calabria.
Se volete fare il giochetto dei buoni e dei cattivi e fare il pezzo del
foglio dove iscrivere i buoni e i cattivi, siete sulla strada sbagliata. Sapete
perché? Perché possiamo dibattere qui per ore, però i calabresi già non ci
capiscono, ma continueranno a non capirci e continueranno a vedere
l'istituzione distante, inutile e inopportuna.
Se ci sarà la capacità, in queste ultime settimane di Legislatura, di
avere una credibilità istituzionale, troverete l'opposizione!
Il consigliere Guccione ha chiesto, a nome del Partito Democratico, che
i successivi provvedimenti all’ordine del giorno, siano approfonditi e discussi
nella prossima seduta di Consiglio regionale.
È una proposta che noi facciamo. Noi non diciamo no, ma stiamo dicendo
che in futuro saremo disponibili ad affrontare le questioni indifferibili e
urgenti e lo confermiamo!
Se la discussione sarà diversa, andremo via perché non abbiamo potuto
approfondire le pratiche e non sappiamo davvero se sono da considerare
indifferibili e urgenti.
A tal proposito, ritengo che sia compito suo, Presidente, ma anche
dell'intero Consiglio regionale, provare a fare uno sforzo di unità,
concretezza e serietà delle Istituzioni.
Chi pensa che nulla cambi quando avvengono eventi importanti come quelli
che la Calabria ha vissuto, probabilmente non è in sintonia né con il Paese né
con la Regione né con i calabresi, che oggi ci chiedono serietà, impegno,
concretezza, ma soprattutto credibilità. Ecco, lavoriamo su questo!
Collega Irto, i punti previsti all'ordine del giorno, sono stati
discussi e approvati all'unanimità durante la Conferenza dei capigruppo, dove
era presente anche l’opposizione.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Neri. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Avrei voluto fare un altro tipo di intervento, ma il
collega Irto mi costringe a deviare da quello che volevo dire.
Collega Irto, intanto, preciso che io non voglio fare il costituzionalista,
atteso che il diritto costituzionale, a differenza sua, l'ho studiato.
Io non l'ho citata, consigliere Neri.
Visto il suo stimolo…
Excusatio
non petita, accusatio manifesta.
Collega Irto, lasci stare queste cose. Sa qual è la differenza? Lei non mi ha citato e
non ha fatto il mio nome, io, invece, faccio il suo. La informo che da domani
mi metterò a studiare per il concorso di professore di diritto costituzionale,
se le fa piacere, ma non ne ho bisogno perché, ripeto, il diritto
costituzionale l'ho studiato, a differenza sua, e non mi lancio in discussioni
così, tanto per farle, ma le cose le studio e le guardo prima.
Non avrei voluto rispondere a lei – evidentemente, ho dovuto farlo – ma
ai colleghi Guccione e Di Natale in maniera molto serena e tranquilla.
Sono sicuro che voi avete letto le sentenze della Corte costituzionale,
che parlano degli organi in prorogatio.
Il punto qual è?
Quando la Corte costituzionale fa una sentenza, la riferisce al caso
concreto; poi ovviamente c'è un enunciato di principio, che viene
automaticamente preso ed entra nel nostro Diritto; quello è un enunciato di
ordine generale, che verrà applicato di volta in volta, ma parte sempre da un
Giudice, dallo Stato e dalla Regione, che sottopone alla Corte costituzionale
una determinata questione.
Quello che dice la Corte costituzionale, quindi, va sempre
contestualizzato.
Se il consigliere Guccione – che se n'è andato – cita le sentenze della
Corte costituzionale – non le ho citate io –, la numero 60 del 2010 o la numero
158 del 2015, dovrebbe andare anche a leggerle perché dicono una cosa di una
chiarezza incontrovertibile.
Dicono: l'organo in prorogatio ha poteri attenuati, può fare solo atti indifferibili e
urgenti e atti volti a tutelare l'integrità dell'Ente. Noi siamo il Consiglio regionale
della Calabria, un Ente pubblico territoriale, non siamo l'unità di crisi della
Farnesina, non siamo i vigili del fuoco, non siamo la Polizia di Stato.
È ovvio che gli atti indifferibili e urgenti tu li
devi connaturare a quello che è l’Ente, l'organismo, quindi atti indifferibili
e urgenti per noi sono tutti quegli atti che tendono al corretto funzionamento
dell'Ente. Altrimenti come facciamo a definire quale atto è indifferibile ed
urgente? È ovvio che, per noi, questi sono gli atti indifferibili e urgenti,
noi non facciamo interventi di protezione civile, non facciamo interventi di
polizia, non facciamo interventi antiterrorismo, noi facciamo degli interventi
che tendono a tutelare l'integrità dell'Ente da qui alle elezioni. I rendiconti
non sono altro che il prendere atto di un qualcosa che è già stato fatto e
tendono a far sì che l’Ente abbia un bilancio consolidato in ordine, quindi
tuteliamo quello che è l’Ente.
L'elezione del Presidente del Consiglio è mirata a far
sì che l’Ente sia in regola con quella che è la sua struttura, quindi tuteliamo
l’Ente. Questi sono gli atti indifferibili e urgenti. Quando Guccione mi dice
“Approfondiamo per capire se sono atti indifferibili e urgenti”, a cosa si
riferisce? Ad approfondire come sono stati fatti i rendiconti? Allora è un
discorso. Oppure vuole approfondire per capire se il rendiconto è indifferibile
e urgente? Chi ce lo può dire se il rendiconto è indifferibile e urgente?
Spiegatemelo.
Il rendiconto è un atto che si inserisce all'interno
di tutta una serie di atti che vanno a comporre il bilancio consolidato della
Regione, solo per questo è un atto indifferibile e urgente. È ovvio che la
sentenza a cui si riferisce il consigliere Guccione è la sentenza per la
Regione Abruzzo, in cui hanno risanato gli abusi edilizi, hanno fatto
interventi per quanto riguarda le attività produttive, hanno prorogato
finanziamenti a degli Enti e hanno ricollocato il personale delle comunità
montane.
È ovvio che la Corte Costituzionale innanzi a un
provvedimento del genere ti dice che non è assolutamente indifferibile ed
urgente e lì c'è la chiara volontà di accaparrarsi la benevolenza, cosiddetta,
del voto. Ma può essere fatto mai un parallelismo tra quelle norme e quelle che
stiamo approvando oggi?! Chiudo il mio intervento, rivolto ai consiglieri Di
Natale e a Guccione che hanno posto delle questioni che, a mio avviso, sono
serie, perché ci si chiede, appunto, qual è il limite dell’indifferibilità e
dell’urgenza. È questo, secondo me non ci può essere altro. Altrimenti che cosa
dovremmo andare a fare? Non si fa nulla perché nulla è indifferibile e urgente
e tutto è indifferibile e urgente.
Allora tentiamo di distinguerli solo ed esclusivamente
sul piano tecnico. Le sentenze della Corte Costituzionale annullano i provvedimenti
delle Regioni dicendo che c'è la captatio
benevolentiae. Qui quale captatio
benevolentiae ci può essere su un atto dovuto della Regione? Non andiamo
incidere su dei diritti soggettivi, su dei singoli soggetti, andiamo ad
incidere su degli Enti e degli organismi dei quali approviamo il rendiconto;
non stiamo parlando neanche di un bilancio di previsione che potrebbe essere
interpretato in questi termini.
È tutta questa la vicenda, poi, ripeto, decide l’Aula
se andare avanti o meno. Io mi sono permesso di offrire un contributo avendo
studiato la vicenda, cosa che si è verificata pochissime volte e tutte le volte
in cui si è verificata ci sono state delle situazioni con leggi che,
sicuramente, sono andate oltre.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Irto. Ne ha
facoltà.
Intervengo per rispondere sul piano personale, un
secondo solo, al consigliere Neri. Io non l'ho citata. Lei ha deciso di dirmi
che ha studiato diritto costituzionale e che io non l'ho studiato. So che lei
ha studiato giurisprudenza ed io architettura, lo so perché ci conosciamo e non
solo perché lei, prima, faceva parte del mio schieramento. Chi non lo sa,
magari, ci vede da lati opposti. Però sa che ci conosciamo, so che lei ha
studiato giurisprudenza e io ho studiato architettura, lei ha studiato diritto
costituzionale e io no, però lo sappiamo perché ci conosciamo, quindi, ha
voluto fare questa precisazione a mio avviso inutile.
La cosa che mi appare curiosa è che il suo
ragionamento può essere anche fondato - chiaramente non lo condivido - ma è
suo. Il tema è che le stesse questioni le abbiamo avute a fine Legislatura scorsa
quando lei era segretario questore dell’allora maggioranza di centro-sinistra e
si adeguò, come componente dell'Ufficio di Presidenza, a quali erano gli atti
indifferibili e urgenti stabiliti dall' Ufficio e dalla Conferenza dei
capigruppo.
Oggi lei ha cambiato idea in base agli studi che ha
fatto, ha cambiato idea rispetto a dieci mesi fa. Ci sta, ci sta. Quindi, personalmente,
dico che, per quanto mi riguarda, la parte finale del suo intervento la
condivido, cioè non possiamo decidere qual è il limite, lo dobbiamo decidere in
un luogo dove c'è tutta l'istituzione, per questo nella scorsa Legislatura decisero
l'Ufficio di presidenza e i capigruppo unanimemente, assieme alla burocrazia
del Consiglio, agli uffici del Consiglio regionale, e si decise, condividendolo
anche con lei che, oggi, ci spiega che il percorso è un altro.
Si può cambiare, si può cambiare schieramento, si può
cambiare idea, c'è la libertà di espressione, quindi è possibile, in
quest'Aula, fino a prova contraria, ognuno può dire, nei limiti dello Statuto,
quello che ritiene. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere De Caprio. Ne
ha facoltà.
Grazie, Presidente, intervengo giusto perché chiamato
in causa dal collega Irto. Prendo spunto, proprio, dalla parte finale del suo
intervento. Credibilità, serietà e concretezza ci dovrebbero portare a dire e a
comprendere che la materia sanitaria non è di nostra competenza. Ovviamente,
per quanto riguarda tutto il resto, credo che la Giunta stia facendo tanto.
L'onorevole collega assessore Gallo assieme all'assessore Talarico e
all'assessore Catalfamo possono tranquillamente confermare, se non enunciare, i
tanti interventi fatti in questo periodo tanto triste, per cui il mio
intervento era riferito solo a quel particolare e specifico aspetto.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.
Grazie Presidente. Ho ascoltato, collega Neri, però
credo che il collega Guccione non abbia posto una questione di indifferibilità
ed urgenza sulle quattro pratiche che, oggi, sono all' approvazione in Consiglio
regionale. Ha parlato, probabilmente, di una necessità di approfondimento, poi
dal dibattito è venuto fuori che quest’ approfondimento c'è stato nella
Conferenza dei capigruppo, c'è stato in Commissione e l'opposizione in
Commissione non si è presentata.
Allora a
maggior ragione ritengo che queste pratiche, oggi, devono trovare la loro
approvazione perché parliamo di un qualcosa, di un esercizio di gestione del
2019, e la mancata approvazione di questi rendiconti pone una difficoltà nella
gestione di questi Enti, nel loro lavoro e, se vogliamo pensare, anche alle
famiglie e ai lavoratori di questi Enti.
Quindi credo che ormai si sposti l'attenzione non più su queste
pratiche. Lo voglio dire al collega Di Natale che poneva una questione di
indifferibilità e di urgenza. Il collega Guccione non poneva una questione di
urgenza tant’è che ha detto “Approfondiamo e li approviamo nella prossima
seduta di Consiglio regionale”, ma poiché, in sede di Conferenza dei
capigruppo, in Commissione, sono stati approfonditi, non vedo il motivo di
ritirarli e portarli dopo il 10 dicembre, dopo il giudizio di parifica della
Corte dei Conti sul rendiconto 2019.
Chiarito questo, ritorno un attimo sul concetto di
indifferibilità ed urgenza.
Credo che il Consiglio regionale si rivolge agli
uffici e quegli uffici, di ieri e di oggi, se valevano ieri, valgono anche oggi
a stabilire l’indifferibilità e l’urgenza di determinate pratiche rispetto ad
altre, non si rivolge ai burocrati. Poi c'è sempre un momento di forzatura di questo
parere di indifferibilità ed urgenza.
Ricordo a me stesso che, una settimana prima, avevamo
votato una legge sulle attività funerarie, dopo una settimana, in regime prorogatio, ormai con il Consiglio
regionale congedato, abbiamo approvato una legge di interpretazione autentica
di quella legge. Dove stavano l’indifferibilità e l’urgenza? Credo che lì ci
sia stata una forzatura, al di là del fatto che il Consiglio dei Ministri abbia
impugnato quella legge, ma non perché non c'era indifferibilità e urgenza, se
c'era su un’interpretazione autentica credo che, se vogliamo, il criterio di
indifferibilità non c’è e questo senza coinvolgere nella responsabilità gli
uffici che ringrazio per il coraggio che esprimono con una firma chiara e senza
chiedere 2,3,4 firme come in un recente passato. C'è chi oggi si assume la
responsabilità con una sola firma, ieri, probabilmente, necessitavano 3,4,5
firme per poi dare un indirizzo che era stato richiesto agli uffici. Non
abbiamo chiesto nessun indirizzo gli uffici, responsabilmente, ci dicono quello
che possiamo e quello che non possiamo fare.
Per quanto riguarda la questione di oggi, il dibattito
si è spostato sulla questione delle esigenze, delle criticità, delle necessità
dei calabresi. Condivido con il consigliere Anastasi la questione dei benzinai.
Tocca un nervo a me estremamente caro, così come delle scuole guida, degli
alluvionati, degli agricoltori, dei tirocinanti, dei forestali e quant'altro.
Ma, caro consigliere Anastasi, rivolgersi al neo presidente, al quale va il mio
auguro, dicendo “Mi raccomando, agisci presso la Giunta”, in una situazione di prorogatio, come se il presidente
Arruzzolo e questa Giunta avessero la bacchetta magica per risolvere 30-40-50
anni di arretratezza. Mi rivolgo a lei perché so che non è strumentale e che
parla con sentimento e, quindi, fuori da ogni sospetto. Però se non l'avesse
detto lei, essendo in campagna elettorale, avrei pensato fosse un intervento
strumentale.
Certo, presidente Arruzzolo, credo che dobbiamo
accogliere, specie se lo spunto ci venne dall'opposizione, ma dobbiamo
accogliere, all'interno della condivisione nella maggioranza, l'idea di fare un
bilancio di previsione; Io chiedo al Presidente facente funzioni, alla Giunta,
all'assessore Talarico, a tutti gli assessori presenti, di lavorare sul
bilancio di previsione, abbiamo visto i drammi e i danni arrecati, nella
precedente legislatura, dalla mancanza del bilancio di previsione. Quando
vogliamo parlare di sanità, collega Di Natale, io ci sono, ma del resto credo che
in nessun Consiglio regionale non abbiamo parlato di sanità. Ma dobbiamo
parlare di sanità a che fine? Tanto per parlarne?! Perché sul pezzo ci siamo
stati o, come diceva il consigliere Di Caprio, dobbiamo parlarne per quella che
è la nostra prerogativa.
Apro e chiudo una parentesi: prerogative non ne
abbiamo, lo ha sancito proprio il Consiglio dei Ministri, lo ha sancito anche
la nomina del commissario Longo, al quale va veramente un in bocca al lupo per
il suo lavoro e lo ringrazio perché ha avuto il coraggio di venire in Calabria
a dare la sua opera di uomo delle istituzioni, rispondendo “obbedisco” alla
chiamata del Consiglio dei Ministri, del ministro Speranza, del ministro
Gualtieri e del premier Conte. Un uomo del fare e ci auguriamo che abbia una
fase di collaborazione forte con un pool di esperti che possano consentire a
questa terra di riprendere quelle che sono le logiche della sanità.
Ma da dove si può riprendere la sanità? Mi chiedo
perché il dottor Miozzi abbia rifiutato un incarico che gli era stato già
conferito, è stato detto che ha chiesto poteri illimitati. Io credo che,
responsabilmente, il dottor Miozzi abbia chiesto solo una cosa al premier Conte
e cioè quella di azzerare o congelare il debito della sanità calabrese, perché
se lo Stato non azzera, non congela quel debito nessun uomo sarà capace di far
ripartire questa sanità.
Va azzerato quel debito, va congelato quel debito
anche per una questione di equità fra i cittadini calabresi e i cittadini del
centro-nord ai quali, pro capite, viene versata una quota nettamente superiore
sulla sanità. Se non partiamo da una legge dello Stato che pone in essere tutte
le condizioni per una vera ripartenza della sanità, parleremo, anche in
quest'Aula, del nulla. Del resto il conferimento al dottore Longo della nomina
di commissario ad acta gli attribuisce i poteri operativi per quanto riguarda
il piano di rientro, il programma operativo 2019-2021 e reitera, in modo forte,
tutte quelle clausole di superpoteri che sono contenuti nel decreto legge 140,
che è il decreto legge di conversione del decreto 35, il tanto famigerato
decreto Calabria che pone in capo al nuovo commissario ad acta poteri immani,
poter unici anche per quanto riguarda il problema del Covid.
Abbiamo discusso anche con il collega Di Natale sugli
ospedali da campo, sui posti letto dell'area medica, sulle tecnologie, credo
che più posti riusciamo a mettere in cantiere in questa fase, maggiori saranno
le possibilità di affrontare una terza fase dell'epidemia e un'eventuale quarta
fase dell'epidemia come un modo di andare in guerra. Che ben vengano gli
ospedali da campo, credo che si possa essere contro gli ospedali da campo solo
dopo che finisce l'epidemia, dopo che finisce la pandemia, non oggi dove
abbiamo necessità d’incentivare, fortemente, il numero di posti letto in aria
medica. Quello che ci aspetta fra gennaio e febbraio è un punto interrogativo,
è un punto interrogativo anche per quanto riguarda l'occupazione dei posti
letto.
A nessuno può sfuggire, dal punto di vista sanitario e
medico, che a gennaio e febbraio il 25-30% dei posti letto dei nostri ospedali
sarà occupato dalle complicanze della semplice sindrome influenzale e che ci
sarà, quindi, un surplus di necessità di posti letto, se non poniamo in essere
tutto quello che si sarebbe dovuto porre in essere.
Dal 4 novembre al 27 novembre c'è stata una vacatio terribile per colpa del Governo,
di questo Governo, nel non nominare un commissario ad acta della sanità
Calabrese. In questo lasso di tempo garantisco che la Giunta, il presidente
Spirlì, gli assessori, ma anche questo centrodestra, non sono stati inoperosi,
tant'è che sono state messe in opera alcune ordinanze fondamentali dalle quali
bisogna ripartire.
Mi auguro che il commissario, il dottore Longo,
riparta da quelle ordinanze della nostra Giunta per poter dare delle certezze
in questa fase terribile che stiamo vivendo. Credo che sia opportuno evitare di
fare comizi, poi ognuno di noi, me compreso, finiamo per farli, si parla di
ristori messi in campo dalla Regione Calabria, ne parleranno meglio, magari, i
rappresentanti della Giunta, credo che non ci siano state lamentele, credo che,
in quel momento, siano stati fondamentali, credo che siano stati utili a tutte
le categorie che ne hanno fatto richiesta.
Naturalmente si può discutere sulla valenza della
tempistica ma, riguardo alla tempistica,
dovremmo discutere di tutti quei ristori che ha messo in campo il Governo
centrale e che ancora oggi necessitano di essere attuati, se è vero come è vero
che quello che sanciva il decreto rilancio del maggio 2020 ancora è inoperoso
perché i bandi di quel decreto rilancio sono stati emanati a fine settembre,
metà ottobre e lì c'erano i posti di rianimazione, lì c'erano i posti letto, le
strutture in cui c'erano le tecnologie, i ventilatori e quant'altro che
avrebbero consentito a tutte le regioni, compresa la Calabria, di poter
affrontare questa fase pandemica con una maggiore possibilità.
Credo ci sia la necessità, veramente, di stemperare gli animi.
Quando ci sono degli atteggiamenti in cui la maggioranza sbaglia e determina una brutta pagina, credo che ne subisca, anche, l'opposizione. Succede la stessa cosa quando si deserta l’Aula, quando si è strumentali, la maggioranza non gioisce di alcuni passi falsi di questa opposizione perché, oggi, noi forse non abbiamo percepito che c'è un’antipolitica che è cambiata.
L'antipolitica del “vaffa di Grillo” oggi è diventata l'antipolitica della rabbia, dell'odio e della cattiveria. La benzina che anima questa rabbia, questo odio e questa cattiveria alcune volte sono le diatribe esasperate che la politica di centro-destra e di centro-sinistra si riversano addosso l'una con l’altra. Credo che se non capiamo questo, probabilmente, stiamo facendo noi la fine di quella politica, per consentire ad un’antipolitica, senza contenuti, di entrare in campo e sarebbe un’ulteriore iattura per questa nostra terra.
Credo che noi, oggi, dobbiamo andare avanti con questi provvedimenti.
Sulla sanità parleremo sempre, in un confronto aperto ma con le idee chiare, come diceva il collega De Caprio, di quelli che sono gli indirizzi politici. Esprimere un indirizzo politico sulla sanità in questa fase di due-tre mesi - siamo in una fase di congedo - rispetto ai poteri, ai superpoteri che il decreto legge n.150/2020 attribuisce al Commissario ad acta, significa parlare del nulla.
Fare una seduta di Consiglio aperto, con la presenza del Direttore generale del Dipartimento tutela della salute e del Commissario ad acta appena nominato, perché no? Dovremmo chiedere agli Uffici, da un punto di vista, poi, della legittimità delle cose, se possono prendere la parola nell'Aula consiliare questi illustri relatori, ma per sentirci dire, probabilmente, un qualcosa di cui, ancora, non può avere contezza, soprattutto il Commissario ad acta appena nominato e sentirci dire dal Direttore generale del Dipartimento tutela della salute che lui ha scarsa competenza non solo sul programma operativo 2019-2021, ma soprattutto anche per quanto concerne le questioni da porre in essere per la salvaguardia dei calabresi in questa fase pandemica.
Allora io dico, invece, che possono nascere delle idee e delle convergenze anche in un discorso di continuo aggiornamento fra maggioranza e opposizione.
Ribadisco e ritorno, chiedendo venia, su una tematica, quella degli
ospedali da campo, che abbiamo fortemente condiviso. Solo così potremmo dare
uno strumento di collaborazione al Dipartimento tutela della salute e al nuovo
Commissario, fermo restando che in questo momento la cosa principale, presidente
Arruzzolo, è quella di chiarire bene quali saranno i passaggi che questo
Consiglio regionale andrà a fare da qui a quella data, riferita, anche,
dall'assessore Talarico. Quello diventa un fatto importante e ineludibile,
affinché nei prossimi mesi, agli inizi del prossimo anno, non si debba andare
avanti a dodicesimi in una situazione che potrebbe essere ancora più tragica di
questa.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Crinò. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente, i miei più sinceri auguri di buon lavoro.
Non era previsto neppure il mio intervento, ma debbo farlo e non voglio apparire antipatico. Debbo farlo richiamando il mio intervento di ieri e richiamando tutti, almeno qui, ad un obbligo di verità, accompagnato, anche, ad un obbligo di buona memoria, neanche troppo buona perché parliamo solo dell'anno scorso.
Mi dispiace che gli amici colleghi dell'opposizione, in specie il collega Irto, siano andati via, ma sono sicuro che quanto sto per dire giungerà alle loro orecchie.
Con riferimento alle valutazioni di carattere giuridico, che sono state poste da lor signori, circa il momento di prorogatio che stiamo vivendo, per il quale non saremmo titolati e non avremmo il potere di trattare i provvedimenti che stiamo andando ad approvare, ho l'obbligo di rammentare a quest'Aula che il 28 novembre del 2019, nella seduta presieduta dall’allora presidente Nicola irto, egli dà atto di essere entrati, a quella data, in regime di prorogatio, con riferimento alle elezioni che si sarebbero tenute di lì a poche settimane.
Il consigliere Irto ha dimenticato che, dopo aver dato atto di essere entrati in regime di prorogatio il 28 novembre 2019 - lo ricordo a me stesso - ebbene in quella seduta venivano approvati una sfilza di Rendiconti del tutto analoghi a quelli attuali e venivano effettuate, anche, delle nomine importanti.
Per cui, concludo ponendo una
pietra tombale sulla risibile questione che dai banchi dell'opposizione è stata
posta, che ha rallentato solamente i lavori di quest'Aula e che ha per
l'ennesima volta comprovato un atteggiamento di grave irresponsabilità, di
grave nemesi e di grave incoerenza che questa minoranza, ancora oggi, sta
perpetrando. Grazie.
Passiamo al terzo punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 75/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: "Rendiconto esercizio 2019 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”.
Pongo in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo al quarto punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 78/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL).”
Cedo la parola al relatore, consigliere Neri, per illustrare il provvedimento.
Grazie, Presidente. Specifico che questo Rendiconto è stato già approvato in Commissione bilancio. Il provvedimento si compone della Delibera di Giunta, delle relazioni istruttorie del Dipartimento tutela dell'ambiente, del Dipartimento economia e finanza e del parere del Revisore unico dei conti, che ha espresso parere favorevole per l’esercizio 2019.
Il Dipartimento tutela dell'ambiente, a seguito di una dettagliata istruttoria, attesta che l’Ente ha rispettato la normativa in materia di contenimento di spesa. È, altresì, rilevato che c'è il parere positivo del Comitato di indirizzo, che esprime anch’esso parere favorevole.
Il Dipartimento economia e finanze rileva che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31 dicembre 2019; sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2018 e quelli 2019; sussiste la quadratura delle poste contabili scritte nelle cosiddette partite di giro; sussiste corrispondenza tra il valore residuo e quelle riportate nello stato patrimoniale; sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso del 2019; risulta formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato.
Il Dipartimento formula, altresì, alcune raccomandazioni concernenti la quota vincolata del risultato di amministrazione e l'analisi delle risultanze contabili di natura economica e patrimoniale. Sempre il Dipartimento economia e finanze, eseguite le verifiche, ritiene possibile procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del Rendiconto per l'esercizio 2019 all'Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria, al Consiglio regionale ai sensi dell'articolo 57, comma 7, legge regionale 4 febbraio 2002.
Presidente, pertanto, sottopongo
all'Aula l'esame della proposta di provvedimento amministrativo. Grazie.
Non ci sono richieste d’intervento. Pongo in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo al quinto punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 79/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di Azione e Coesione (PAC) 2007/2013 - Approvazione rimodulazione delle schede intervento III.6 Politiche attive del lavoro e III.17 Ospitalità Calabria. Approvazione rimodulazione del Piano finanziario”.
Cedo la parola al relatore Neri per illustrare il provvedimento.
Presidente, su questo punto, se non c'è nulla in contrario, relaziona il consigliere Pietropaolo.
Allora cedo la parola al consigliere Pietropaolo per illustrare il provvedimento.
Grazie, Presidente. La proposta di provvedimento amministrativo è stata già licenziata della seconda Commissione nella seduta del 26 novembre ultimo scorso.
Il provvedimento in oggetto, approvato dall'esecutivo regionale con delibera numero 364 dell’11 novembre 2020, prevede una rimodulazione delle schede di intervento “III.6 Politiche attive del lavoro” e “III.17 Ospitalità Calabria”, disponendo l'incremento della dotazione finanziaria della prima scheda per un importo pari a 7 milioni di euro con conseguente riduzione del medesimo importo sulla seconda scheda di intervento.
Ne discende che, rispetto agli importi approvati con le precedenti delibere di Giunta regionale, gli attuali importi delle schede d’intervento diventano i seguenti: la scheda “Politiche attive del lavoro” avrà una dotazione finanziaria pari a complessivi euro 44.878.756,58; la scheda di intervento “Ospitalità Calabria” avrà una dotazione finanziaria pari a complessivi euro 1.750.000.
La rimodulazione delle schede d’intervento nasce da una richiesta formulata dal Dipartimento lavoro, sviluppo economico, attività produttive, che avendo effettuato una ricognizione del fabbisogno finanziario, necessario a sostenere le categorie di lavoratori maggiormente svantaggiati e colpiti dall'emergenza in atto, ha richiesto la riprogrammazione della scheda PAC, Politiche Attive del Lavoro, affinché venisse incrementata di un importo complessivo pari a 7 milioni di euro, attraverso la corrispondente riduzione della scheda PAC 17 “Ospitalità Calabria”, la cui dotazione finanziaria è risultata sovrastimata.
Conclusivamente la delibera prevede una rimodulazione del Piano finanziario PAC 2007-2013 con la redistribuzione di importi nell'ambito del pilastro III Nuove Operazioni, mantenendo immutata la dotazione di importo complessivo del Piano finanziario di ciascuna asse di programmazione.
In merito alla copertura finanziaria dell'intervento viene specificato che la stessa è a valere sulle risorse presenti nei capitoli del bilancio regionale indicati in delibera.
Ciò premesso, sottopongo all'Aula
l'esame del progetto di legge. Grazie.
Pongo in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo al sesto punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 82/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP Calabria)”. Cedo la parola al relatore, consigliere Neri, per illustrare il provvedimento.
Presidente, sul punto relaziona, se non c'è nulla in contrario, il segretario della Commissione bilancio, il consigliere Paris.
Allora cedo la parola al consigliere Paris per illustrare il provvedimento.
Presidente, intanto colgo l'occasione per farle i migliori auguri anche di buon lavoro.
Esprimo la mia vicinanza - non l'ho fatto ieri - al presidente Tallini; mi auguro possa dimostrare al più presto la sua estraneità.
Colleghi, relativamente al provvedimento in discussione, il Commissario straordinario dell’ATERP Calabria, con la deliberazione numero 453 del 12.11.2020, ha approvato il Rendiconto di gestione 2019, ai sensi del decreto legislativo del 23 giugno 2011.
Il Collegio dei revisori dei conti dell'Ente, col verbale numero 44 del 09.11.2020, ha rilasciato parere favorevole all'approvazione del documento contabile.
Il Dipartimento ha concluso
l’istruttoria ritenendo possibile procedere, da parte della Giunta regionale,
alla trasmissione del Rendiconto per l'esercizio 2019 dell'ATERP Calabria e al
Consiglio regionale. Pertanto, sottopongo in Aula l'approvazione del
provvedimento amministrativo. Grazie.
Pongo in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Passiamo al settimo punto all'ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 83/11^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2019 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria”.
Cedo la parola al relatore,
consigliere Neri, per illustrare il provvedimento.
Presidente, sui tre punti riguardanti la comunità Arbereshe, la comunità Occitana e la comunità Greca di Calabria, visto che, sostanzialmente, sono tutti Rendiconti omogenei, chiedo di poter svolgere un'unica relazione.
Consiglieri Neri, va bene.
I tre documenti contabili sono stati approvati con determinazione 18, 19 e 20 del 5 novembre 2020 dal Commissario ad acta dei tre istituti, il quale ha, altresì, dichiarato, in base alla documentazione allegata, che gli istituti regionali per le minoranze linguistiche hanno operato nell'anno 2019 in regime di gestione provvisoria; che sono state rispettate le condizioni relative alla gestione provvisoria, specificando anche che i tre istituti hanno rispettato i limiti di spesa previsti dalla normativa regionale vigente e che alla data del 31.12.2019 non sussistono partite debitorie o creditizie tra gli stessi e la Regione Calabria.
Alla documentazione contabile dei tre Enti sono allegate le relazioni istruttorie dei Dipartimenti regionali competenti: il Dipartimento istruzione e cultura, che esercita la vigilanza sull'attività e, dal canto suo, il Dipartimento economia e finanze ha rilevato che sussiste la corrispondenza tra il saldo di cassa a fine dell'esercizio, per come risultante dal conto del bilancio, e l'importo complessivo dei titoli di credito emessi dall’istituto bancario per come dichiarato dal Commissario del Collegio dei revisori nel verbale del 04.11.2020. Sussiste, quindi, la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2018 e quelli dell'esercizio 2019, nonché la quadratura delle poste contabili iscritte nelle partite di giro.
Inoltre, il Dipartimento ha evidenziato la corrispondenza tra i valori “residuo” e quelli riportati nello stato patrimoniale.
Pertanto, sottopongo all'Aula la singola approvazione dei tre provvedimenti amministrativi.
Pongo in votazione il provvedimento amministrativo numero 83/11^ che è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Il consigliere Neri ha già relazionato sul punto, quindi, pongo in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
Il consigliere Neri, anche su
questo punto ha già relazionato, quindi, pongo in votazione il provvedimento
che è approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in Allegati)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle 18,03
Hanno chiesto congedo:
Aieta, Bevacqua, Giannetta, Pitaro Francesco, Tassone, Orsomarso.
(È concesso)
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO CHE con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2020, notificato
dall'Ufficio Territoriale del Governo di Catanzaro in data 23 novembre 2020, si
è accertata la sospensione del Sig. Domenico Tallini dalla carica di
consigliere regionale e di Presidente del Consiglio della Regione Calabria dal
17 novembre 2020, ai sensi degli articoli 7 e 8 del decreto legislativo 31
dicembre 2012, n. 235;
CONSIDERATO CHE il Sig.
Domenico Tallini ha formalizzato le proprie dimissioni dalla carica di
Presidente del Consiglio regionale in data 21 novembre 2020, acquisite al
protocollo generale in data 23 novembre 2020 con n. 23486;
RAVVISATA pertanto
l’opportunità di provvedere all’elezione del Presidente del Consiglio
regionale;
VISTA la legge regionale
19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), e in particolare
l’articolo 20 che dispone in materia di elezione del Presidente del Consiglio
regionale;
VISTO il Regolamento
interno del Consiglio regionale;
TENUTO CONTO CHE dal
combinato disposto dell’articolo 2, comma 2 dello Statuto regionale e
dell’articolo 5 del Regolamento interno del Consiglio regionale “il Presidente
è eletto a maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio. Se dopo due
scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel terzo, da
tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei
Consiglieri regionali. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato la
maggioranza richiesta, si procede, nello stesso giorno, al ballottaggio fra i
due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero dei
voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza dei voti. A
parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età”;
CONSTATATO che nei primi
due scrutini, svoltisi nella 12^ seduta consiliare del 27 novembre 2020, non è
stata raggiunta la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio
poiché nessun candidato ha ottenuto i 21 voti necessari per l’elezione;
ATTESO CHE, ai sensi
delle disposizioni statutarie e regolamentari sopra richiamate, il giorno
successivo si è proceduto al terzo scrutinio, per il quale è sufficiente il
raggiungimento di 16 voti, le cui operazioni di spoglio delle schede hanno dato
il seguente risultato:
-presenti e votanti 25;
-hanno riportato voti:
Giovanni Arruzzolo n. 19; schede bianche 6;
CONSIDERATO che, ai
sensi del combinato disposto dell’articolo 20, comma 2 dello Statuto regionale
e dell’articolo 5 del Regolamento interno del Consiglio, il consigliere
Giovanni Arruzzolo ha raggiunto al terzo scrutinio la maggioranza dei voti dei
consiglieri regionali;
RITENUTO, pertanto, di
dover procedere, in ottemperanza alle suddette disposizioni statutarie e
regolamentari, all’elezione del Presidente del Consiglio regionale;
DELIBERA
di eleggere Presidente
del Consiglio regionale della Calabria il consigliere Giovanni Arruzzolo, che
ha raggiunto al terzo scrutinio la maggioranza dei voti dei consiglieri
regionali.
Art.
1 (Modifiche al rifinanziamento di leggi regionali)
1. Alle autorizzazioni
di spesa disposte con la tabella C di cui all’articolo 13 della legge regionale
30 aprile 2020, n. 2 (Legge di stabilità regionale 2020), sono apportate le
variazioni indicate nel Prospetto A allegato alla presente legge.
Art.
2 (Variazioni allo stato di previsione della spesa)
1. Allo stato di
previsione di competenza dei programmi della spesa di cui all’articolo 1, comma
4, della legge regionale 30 aprile 2020, n. 3 (Bilancio di previsione
finanziario della Regione Calabria per gli anni 2020-2022) sono apportate le
variazioni indicate nel Prospetto B allegato alla presente legge (seconda,
terza e quarta colonna).
2. Allo stato di
previsione di cassa dei programmi della spesa di cui all’articolo 2, comma 4,
della legge regionale 30 aprile 2020, n. 3 (Bilancio di previsione finanziario
della Regione Calabria per gli anni 2020-2022) sono apportate le variazioni
indicate nel Prospetto B allegato alla presente legge (prima colonna).
Art.
3 (Norma finanziaria)
1. Alla copertura degli
oneri derivanti dalla presente legge si fa fronte, ai sensi del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione
dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti
locali e dei loro organismi), con i risparmi di spesa evidenziati nei prospetti
allegati alla presente legge, che danno la dimostrazione analitica della
maggiore e della minore spesa autorizzata con riferimento alle leggi organiche,
alle Missioni e ai Programmi.
Art.
4 (Entrata in vigore)
1. La presente legge
entra in vigore il giorno successivo a quella della sua pubblicazione sul Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria.
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTE:
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 357 del 9 novembre 2020 recante: "Rendiconto esercizio
2019 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (E.P.M.R.) Trasmissione al
Consiglio regionale per gli atti di competenza";
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 393 del 24 novembre 2020 che ha rettificato l’allegato 1
della sopra citata DGR n. 357 del 9 novembre 2020;
VISTI:
-la legge regionale n.
24/2013 che ha istituito l'Ente per Parchi Marini Regionali;
-la legge regionale n.
8/2002 (Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione Calabria);
-l'articolo 54, comma 5,
lettera b), dello Statuto della Regione Calabria;
-il d.lgs. n. 118/2011,
per come modificato e integrato dal d.lgs. n.126/2014;
PREMESSO CHE:
-l’articolo 57, comma 7
della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 dispone che i rendiconti degli
Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo
di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per
materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano
entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio"
per la definitiva istruttoria di propria competenza;
-la Giunta regionale
entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 giugno;
TENUTO CONTO CHE:
-con decreto del
Presidente della Giunta regionale n. 195 del 20 dicembre 2016 è stato nominato
il Commissario Straordinario dell'Ente per i Parchi Marini Regionali, al fine
di addivenire all'accorpamento dei cinque Parchi Marini della Regione Calabria
nell'ente unico “Ente per i Parchi Marini Regionali”;
-con decreto n. 138 del
12 dicembre 2017 il Presidente della Giunta regionale ha provveduto a
costituire il nuovo Ente trasferendo tutti i diritti attivi e passivi nonché i
beni mobili e immobili e le risorse finanziarie degli accorpati cinque parchi
marini regionali;
-con deliberazione di
Giunta regionale n. 318 del 19 luglio 2018 è stato approvato lo statuto
dell'Ente;
VISTO il decreto n. 39
del 26 ottobre 2020 del Commissario Straordinario dell’Ente, con cui è stato
approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2019;
RILEVATO CHE il Revisore
unico dei conti, con verbale n. 12 del 22 ottobre 2020, non avendo rilevato
gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito misure
correttive non adottate dall’Ente, ha espresso “giudizio positivo per
l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2019”, attestando la
corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione ed evidenziando il
rispetto dei seguenti dati esposti nella relazione al rendiconto:
-attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria; -congruità del
fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi rischi; -attendibilità dei
valori patrimoniali e dei risultati economici generali e di dettaglio;
CONSIDERATO CHE il dipartimento
regionale "Tutela dell’Ambiente", che esercita la vigilanza
sull’attività dell’Ente, nell’istruttoria di propria competenza ha espresso
parere favorevole all’approvazione del consuntivo 2019 dell’Ente, attestando
altresì che nell’esercizio di riferimento non può trovare applicazione la
normativa in materia di contenimento delle spese di cui alla legge regionale 27
dicembre 2016, n. 43, in quanto l’Ente “è divenuto operativo dal 1 gennaio 2018
e ad oggi non si è verificata l’assoluta necessità di sostenere la spesa,
poiché la struttura è priva di risorse umane proprie e, attualmente, per
l’espletamento delle attività ad esso demandate, lo stesso si avvale del
personale appartenente ai ruoli dell’Amministrazione regionale che svolge la
propria attività in regime di collaborazione temporanea e saltuaria, senza
oneri a carico dell’Ente”;
TENUTO CONTO CHE il
dipartimento “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza: -ha rilevato
che:
sussiste la continuità tra i residui finali
dell’esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2019 seppur in
presenza delle differenze rilevate nella parte entrata al titolo II° e V° in
ragione dell’avvenuto allineamento del saldo di cassa alla data dell’1.01.2019
con le risultanze di cui al conto del tesoriere alla data del 31.12.2018, per
come attestato dall’Ente, ai sensi delle disposizioni di cui al punto 4 del
principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui
all’allegato 4/2 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118;
sussiste la quadratura delle poste contabili
iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
sussiste (a seguito delle scritture di
rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente), corrispondenza tra i valori a
residuo e quelli riportati nello Stato Patrimoniale, posto che è stata
verificata la piena coincidenza tra
residui attivi finali e
crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al Conto
Economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra
accertamenti e ricavi;
sussiste la quadratura tra il saldo di cassa
pari a €654.455,95, riportato nel Conto del Bilancio 2019, e il valore
registrato alla voce “Disponibilità liquide” dell’attivo dello Stato
Patrimoniale;
risulta formalmente corretta la determinazione
del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al
31.12.2019;
-ha raccomandato
all’Ente, con riferimento all’eventuale utilizzo della quota disponibile
dell’avanzo di amministrazione, di rispettare le regole di bilancio inerenti le
modalità di impiego della quota libera, ai sensi dell’articolo 42, comma 6, del
decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118,
-ha ritenuto possibile
procedere alla trasmissione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto
per l'esercizio 2019 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali al Consiglio
regionale, ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002;
CONSIDERATO CHE l’Ente
per i Parchi Marini Regionali fa parte del “Gruppo della Regione” e che la
Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2019 con
i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e
partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118;
PRESO ATTO CHE la
Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 26 novembre 2020, ha approvato
il rendiconto per l’esercizio 2019 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali
(E.P.M.R.) e i documenti ad esso allegati;
DELIBERA
di approvare, ai sensi
dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio
2019 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (E.P.M.R.) e i documenti ad esso
allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione.
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la deliberazione
di Giunta regionale n. 362 dell’11 novembre 2020 "Rendiconto esercizio
2019 dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria
(ARPACAL) -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di
competenza";
PREMESSO CHE:
-l’articolo 57, comma 7
della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni
anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia
che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il
successivo 15 aprile al Dipartimento “Bilancio e Patrimonio” per la definitiva
istruttoria dì propria competenza;
-la Giunta regionale
entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 giugno;
VISTI: -la legge
regionale 3 agosto 1999, n. 20 (Istituzione dell'Agenzia Regionale
per la Protezione
dell'Ambiente della Calabria -A.R.P.A.C.A.L.); -la legge regionale n. 8/2002;
-l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria; -il
d.lgs. n. 118/2011, per come modificato e integrato dal d.lgs. n. 126/2014;
VISTE le deliberazioni
n. 370 del 30 ottobre 2020 e n. 388 del 6 novembre 2020 con le quali il
Direttore generale dell’ARPACAL ha approvato il rendiconto di gestione
dell’Ente per l’esercizio 2019;
TENUTO CONTO CHE il
Comitato regionale di indirizzo dell’ARPACAL, nella seduta del 30 ottobre 2020,
ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto dell’Ente per
l’esercizio 2019;
RILEVATO CHE il Revisore
unico dei conti, con verbale del 7 novembre 2020, ha espresso “parere favorevole
all'approvazione del rendiconto finanziario, con i relativi allegati, e del
Bilancio, formato da Conto economico, Stato Patrimoniale e Nota integrativa,
dell’ARPACAL riferiti all’esercizio 2019”; CONSIDERATO CHE il dipartimento
regionale “Tutela dell’Ambiente”, che esercita la vigilanza sull’Ente,
nell’istruttoria di propria competenza ha attestato che “l’ente ha rispettato
la normativa in materia di contenimento della spesa” ed ha espresso parere
favorevole al consuntivo dell’esercizio 2019 dell’ARPACAL;
PRESO ATTO CHE il
dipartimento “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza, -ha rilevato
che:
sussiste la piena corrispondenza tra il saldo
di cassa al 31.12.2019, per come risultante dal conto del bilancio, e il
corrispondente saldo di cui al conto del tesoriere;
sussiste la continuità tra i residui finali
dell’esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2019; sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
sussiste, a seguito delle scritture di
rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente, corrispondenza tra i valori a
residuo e quelli riportati nello stato patrimoniale, posto che è stata
verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra
residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi;
sussiste la quadratura tra il saldo di
tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel
corso dell'esercizio 2019, e il valore registrato alla voce “Disponibilità
liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;
risulta formalmente corretta la determinazione
del Fondo Pluriennale Vincolato e del risultato di amministrazione al 31.12.2019;
-ha formulato all’Ente le seguenti raccomandazioni:
con riferimento agli interventi che prevedono
la realizzazione di progetti di investimento, di prevedere sempre, attraverso
un’attenta attività di programmazione, i relativi impegni di spesa e accertamenti
di entrata, con imputazione agli esercizi in cui è prevista la realizzazione
delle varie fasi degli interventi, sulla base di appositi cronoprogrammi, nel
rispetto di quanto previsto al punto 5.3., inerente le modalità di
registrazione delle spese di investimento, al fine di garantire la corretta
applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità
finanziaria di cui al decreto legislativo 23 giugno, n. 118;
con riferimento al probabile credito nei
confronti dell'erario (determinato come differenza tra residui attivi pari ad
euro 4.207.846,63 e i corrispondenti crediti esposti nello Stato patrimoniale
pari ad euro 2.743.907,74, al netto del fondo svalutazione crediti di euro
1.832.897,67), che può essere richiesto a rimborso o utilizzato in
compensazione per il versamento di altri tributi, di procedere al relativo
accertamento dell'importo vantato o nell'esercizio in cui si richiede il
rimborso o nell'esercizio in cui si procede all'incasso dell'importo rimborsato
dall'erario;
-ha ritenuto possibile
procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto
relativo all’esercizio 2019 dell’Agenzia Regionale per la Protezione
dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL) al Consiglio regionale, ai sensi
dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;
CONSIDERATO CHE l’Ente
ARPACAL fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria deve
redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2019 con i propri enti ed
organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi
dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;
PRESO ATTO CHE la
Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 26 novembre 2020, ha approvato
il rendiconto per l’esercizio 2019 dell’ARPACAL e i documenti ad esso allegati;
UDITO il relatore,
Consigliere Neri, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
di approvare, ai sensi
dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio
2019 dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria
(ARPACAL) e i documenti ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione.
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la deliberazione
di Giunta regionale n. 364 dell’11 novembre 2020 “Piano di Azione e Coesione
(PAC) 2007/2013. Approvazione rimodulazione schede intervento “III.6 Politiche
attive del lavoro” e “III.17 Ospitalità Calabria”. Approvazione rimodulazione
del Piano Finanziario”;
VISTE:
-la deliberazione di
Giunta regionale n.234 del 27 giugno 2013, con la quale è stato approvato il
Programma Ordinario Convergenza finanziato con le risorse rinvenienti dalla
rimodulazione del piano finanziario dei POR Calabria FESR e FSE 2007-2013 e la
successiva deliberazione di Giunta regionale di rettifica n.295 del 5 agosto 2013;
-la deliberazione di
Giunta regionale n.121 dell’8 aprile 2014, con la quale il Programma è stato
nuovamente denominato in Piano di Azione Coesione della Calabria (nel seguito
PAC 2007/2013);
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 42 del 2 marzo 2015, come integrata e modificata dalla
deliberazione di Giunta regionale n. 511 del 3 dicembre 2015, con la quale è
stato costituito il Fondo Unico PAC a seguito della II° fase del processo di
revisione del POR Calabria FESR 2007-2013, approvata dalla Commissione Europea
con decisione C(2014) 8746 final del 18 novembre 2014;
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 503 del 1° dicembre 2015, con la quale è stato rimodulato
il piano finanziario del PAC 2007/2013 e sono state approvate le schede
descrittive degli interventi a seguito della rimodulazione finanziaria;
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 40 del 24 febbraio 2016, con la quale è stato ulteriormente
rimodulato il piano finanziario del PAC 2007/2013 ed è stata data applicazione
all’articolo 1, commi 122 e 123 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, nonché
sono state approvate nuove schede descrittive a seguito della rimodulazione
finanziaria;
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 467 del 29 ottobre 2018 “Piano di azione coesione 2007/2013
– Rimodulazione piano finanziario”;
-la deliberazione di
Giunta regionale n.104 del 25 maggio 2020 “Piano di Azione Coesione 2007/2013 –
Rimodulazione Piano finanziario e approvazione schede intervento”;
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 141 del 15 giugno 2020 “Piano di Azione e Coesione
2007/2013. Modifica e sostituzione allegati DGR 104 del 25/05/2020”;
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 216 del 28 luglio 2020 “Piano di Azione e Coesione (PAC)
2007/2013. Approvazione del Piano Finanziario, del differimento del termine per
la conclusione degli interventi e delle schede nuove operazioni” e la
deliberazione di Giunta regionale n. 228 del 7 agosto 2020 di rettifica della
scheda intervento “Accogli Calabria” approvata con DGR n. 216/2020;
-la deliberazione
consiliare n. 58 del 10 novembre 2020 di approvazione della suddetta
deliberazione di Giunta regionale n. 216/2020 e della relativa rettifica di cui
alla DGR n. 228/2020;
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 225 del 7 agosto 2020 “Piano di Azione e Coesione (PAC)
2007/2013. Approvazione rimodulazione del Piano Finanziario – Approvazione
schede intervento” e la deliberazione di Giunta regionale n. 243 del 3
settembre 2020 di rettifica dell’Allegato 1 della DGR n.225/2020;
-la deliberazione consiliare
n. 59 del 10 novembre 2020 di approvazione della suddetta deliberazione di
Giunta regionale n. 225/2020 e della relativa rettifica di cui alla DGR n.
243/2020;
-la deliberazione di
Giunta regionale n. 273 del 28 settembre 2020 “Piano di Azione e Coesione (PAC)
2007/2013. Approvazione rimodulazione schede intervento “StaInCalabria”,
“InCalabria”, “II.13 Interventi stradali e aeroportuali”, “III.6 Politiche
attive del lavoro”. Approvazione rimodulazione del Piano Finanziario” e la
deliberazione di Giunta regionale n. 292 del 19 ottobre 2020 di rettifica
dell’Allegato 4 alla DGR n. 273/2020;
-la deliberazione
consiliare n. 60 del 10 novembre 2020 di approvazione della suddetta
deliberazione di Giunta regionale n. 273/2020 e della relativa rettifica di cui
alla DGR n. 292/2020;
CONSIDERATO CHE:
-con la richiamata
deliberazione consiliare n. 58/2020 è stata, tra l’altro, approvata la scheda
Nuove Operazioni “III.17 Ospitalità Calabria”, per l’importo complessivo pari
ad euro 8.750.000,00;
-con la richiamata
deliberazione consiliare n. 60/2020 è stata, tra l’altro, approvata la
rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.6 Politiche attive del
lavoro”, per l’importo complessivo pari ad euro 37.878.756,58;
TENUTO CONTO CHE il
Dirigente Generale del Dipartimento regionale competente ha richiesto la
riprogrammazione delle risorse della scheda PAC n.6 “Politiche Attive del
Lavoro”, affinché sia incrementata di un importo complessivamente pari ad euro
7.000.000,00, attraverso la corrispondente riduzione della dotazione
finanziaria della scheda PAC “Ospitalità Calabria”, la cui dotazione
finanziaria è risultata sovrastimata;
RITENUTO pertanto di
approvare:
-la rimodulazione della
scheda Nuove Operazioni “III.17 Ospitalità Calabria” con dotazione finanziaria
ridotta, rispetto al Piano Finanziario vigente, ad euro 1.750.000,00;
-la rimodulazione della
scheda Nuove Operazioni “III.6 Politiche attive del lavoro” con dotazione
finanziaria incrementata, rispetto al Piano Finanziario vigente, ad euro
44.878.756,58;
-la conseguente
rimodulazione del Piano Finanziario del PAC 2007/2013, con ridistribuzione di
importi nell’ambito del Pilastro “III. Nuove Operazioni”, mantenuta immutata la
dotazione di importo complessiva del Piano Finanziario e di ciascun Asse di programmazione;
VISTI i seguenti
allegati, che costituiscono parti integranti e sostanziali della presente
deliberazione: -la scheda Nuove Operazioni “III.17 Ospitalità Calabria”
(Allegato 1); -la scheda Nuove Operazioni “III.6 Politiche attive del lavoro” (Allegato
2); -la rimodulazione del Piano Finanziario del PAC 2007/2013 (Allegato 3);
PRESO ATTO CHE la
Seconda Commissione consiliare ha approvato il provvedimento in oggetto nella
seduta del 26 novembre 2020;
UDITO il relatore,
Consigliere Pietropaolo, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
-di approvare la
rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.17 Ospitalità Calabria” con
dotazione finanziaria ridotta, rispetto al Piano Finanziario vigente, ad euro
1.750.000,00 (Allegato 1), che forma parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
-di approvare la
rimodulazione della scheda Nuove Operazioni “III.6 Politiche attive del lavoro”
con dotazione finanziaria incrementata, rispetto al Piano Finanziario vigente,
ad euro 44.878.756,58 (Allegato 2), che forma parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione;
-di approvare la
conseguente rimodulazione del Piano Finanziario del PAC 2007/2013 (Allegato 3),
che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione,
mantenendo immutata la dotazione di importo complessiva del Piano Finanziario e
di ciascun Asse di programmazione.
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la deliberazione
di Giunta regionale n. 395 del 24 novembre 2020 "Rendiconto esercizio 2019
dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (Aterp
Calabria). Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di
competenza";
PREMESSO CHE:
-l’articolo 57, comma 7
della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno
ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che,
previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il
successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la
definitiva istruttoria di propria competenza;
-la Giunta regionale
entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 giugno;
VISTI:
-la legge regionale 16
maggio 2013, n. 24 (Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali,
società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità),
istitutiva dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica
regionale, quale ente ausiliario della regione in materia di edilizia
residenziale pubblica, con l'accorpamento delle Aziende regionali per edilizia
residenziale;
-la legge regionale n.
8/2002;
-l'articolo 54, comma 5,
lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
-il d.lgs. n. 118/2011,
per come modificato e integrato dal d.lgs. n.126/2014;
VISTA la deliberazione
n. 453 del 12 novembre 2020 con cui il Commissario straordinario dell’ATERP ha
approvato il rendiconto di gestione 2019 dell’Ente;
TENUTO CONTO CHE il
Collegio dei revisori dei conti dell’ATERP, con verbale n. 44 del 9 novembre
2020:
-ha verificato il
rispetto dei principi e dei criteri di determinazione dei residui attivi e
passivi mediante controlli a campione;
-ha attestato che le
spese di funzionamento per l’esercizio 2019 rientrano ampiamente nei limiti di
cui all’articolo 6, comma 1, lettera b) della l.r. 43/2016 e all’articolo 1
della l.r. 11/2015;
-ha invitato l’Ente a
porre in essere ulteriori azioni per il recupero della morosità, a causa della
bassa percentuale di riscossione dei canoni;
-ha attestato la
corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione;
-ha espresso “giudizio
positivo per l’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2019”;
CONSIDERATO CHE il
dipartimento “Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità”, che esprime la
vigilanza sull’Ente, nell’ambito dell’istruttoria di competenza, ha evidenziato
il sostanziale rispetto delle disposizioni di cui alla legge regionale
n.43/2016, in materia di contenimento della spesa e, “preso atto delle
risultanze dell’analisi condotta dall’Organo di revisione e fatte proprie le
osservazioni e/o i suggerimenti degli stessi”, ha espresso parere favorevole
all’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2019 dell’ATERP;
TENUTO CONTO CHE il
dipartimento “Economia e Finanze”, nell’istruttoria di competenza, -ha rilevato
che:
sussiste la piena corrispondenza tra il saldo
di cassa al 31.12.2019, per come risultante dal conto del bilancio, e il
corrispondente valore del conto del tesoriere;
sussiste la continuità tra i residui finali
dell’esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2019; sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
sussiste (a seguito delle scritture di
rettifica e di giroconto effettuate dall’Ente) corrispondenza tra i valori a
residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata
verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra
residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la
corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e
ricavi, stante quanto attestato dall’ATERP Calabria nella nota integrativa
allegata al rendiconto 2019;
sussiste la quadratura tra il saldo di
tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel
corso dell'esercizio 2019, e il valore registrato alla voce “Disponibilità
liquide” dell’attivo dello Stato Patrimoniale;
risulta formalmente corretta la determinazione
del Fondo Pluriennale Vincolato, del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità e del
risultato di amministrazione al 31.12.2019;
-ha richiamato la
raccomandazione all’Ente di promuovere le attività necessarie atte a garantire
una più incisiva azione di recupero delle posizioni di credito, stante il
perdurare di evidenti difficoltà nella riscossione dei proventi relativi ai
canoni di locazione, al fine di salvaguardare i propri equilibri di bilancio
nonché di evitare l’insorgere di possibili danni di natura erariale;
-fermi restando i
rilievi e le raccomandazioni espresse nelle rispettive istruttorie dal
dipartimento “Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità” e dallo stesso
dipartimento “Economia e Finanze”, ha ritenuto “possibile procedere, da parte
della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto per l’esercizio 2019
dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale (ATERP
Calabria) al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;
CONSIDERATO CHE l’Ente
ATERP Calabria fa parte del “Gruppo della Regione” e che la Regione Calabria
deve redigere il bilancio consolidato per l’esercizio 2019 con i propri enti ed
organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ai sensi
dell’articolo 68 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118;
UDITO il relatore,
Consigliere Paris, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
di approvare, ai sensi
dell’articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio
2019 dell'Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria (ATERP
Calabria) e i documenti ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione.
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la deliberazione
di Giunta regionale n. 392 del 24 novembre 2020 "Rendiconto esercizio 2019
dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria -Trasmissione al
Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
PREMESSO CHE:
-l’articolo 57, comma 7
della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni
anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia
che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il
successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la
definitiva istruttoria di propria competenza;
-la Giunta regionale
entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma 5,
lettera b) dello Statuto;
VISTI:
-la legge regionale 30
ottobre 2003, n. 15 (Norme per la tutela e la valorizzazione della lingua e del
patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria), che
ha istituito, tra gli altri, l'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di
Calabria;
-l'articolo 54, comma 5,
lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
-il d.lgs. n. 118/2011 e
ss.mm.ii.;
CONSIDERATO CHE:
-l’articolo 24 della
legge regionale 13 giugno 2008, n. 15, che ha autorizzato la Giunta regionale a
procedere alla trasformazione degli Istituti regionali di cultura, di cui
all’articolo 10 della l.r. 15/2003, in fondazioni, con il compito di provvedere
a curare la predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione
degli istituti regionali;
-con deliberazione n.
910 del 24 novembre 2008 la Giunta regionale ha provveduto a nominare i
Commissari ad acta degli istituti con il compito di provvedere a curare la
predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione;
VISTA la determina n. 20
del 5 novembre 2020, con la quale il Commissario dell’Istituto regionale per la
comunità Arbereshe di Calabria ha approvato il rendiconto generale
dell’Istituto per l’esercizio 2019;
TENUTO CONTO CHE il
Commissario ha dichiarato che:
-“gli Istituti Regionali
per le minoranze linguistiche hanno operato, nell’anno 2019, in regime di
gestione provvisoria e che sono state rispettate le condizioni relative alla
gestione provvisoria”;
-“è stata effettuata la
verifica del rispetto di quanto previsto dall'art. 6 comma 7 della L.R. 27
dicembre 2016 n. 43” e che gli Istituti Regionali per le minoranze linguistiche
“hanno rispettato i limiti di spesa previsti dalla normativa”;
-in riferimento alle
disposizioni di cui all’art. 11, comma 6 lettera j) del D. Lgs. 118/2011, “alla
data del 31/12/2019 non sussistono partite debitorie e/o creditizie tra i tre
Istituti Regionali per le Minoranze Linguistiche e la Regione Calabria”;
CONSIDERATO CHE il
Collegio dei revisori dei conti dell’Istituto, con verbale del 4 novembre 2020:
-ha evidenziato che
l'Ente, trovandosi in fase di liquidazione e trasformazione in Fondazione, non
sta svolgendo alcuna attività propria prevista dallo statuto ma sta solo
amministrando i fondi erogati dalla regione Calabria;
-con riferimento alle
disposizioni di cui all’art. 11, comma 6 lettera j) del D. Lgs. 118/2011, ha
asseverato la dichiarazione del Commissario che alla data del 31/12/2019 non
sussistono partite debitorie e/o creditizie tra l’Istituto Regionale per le
Minoranze Linguistiche Arbereshe e la Regione Calabria;
-ha ravvisato che i
fondi disponibili non soggetti a vincoli legali (come anche indicato nel
rendiconto di Gestione) trattandosi di Fondi Regionali erogati all’Istituto in
conto spese di gestione, siano disponibili e trasferibili all’Organo
Amministrativo della costituita Fondazione subentrante solo e quando i
Dipartimenti Controllanti e Vigilanti -ciascuno per propria competenza –
potranno attestare la avvenuta regolare e legittima costituzione degli Organi
Statutari della Fondazione ed atti a svolgere le attività previste dalla Legge
e dallo Statuto;
-ha rilevato che i
documenti di rendiconto e situazione patrimoniale sono conformi alle norme che
ne disciplinano i criteri di redazione e sono stati redatti con chiarezza e
rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e
finanziaria dell'istituto;
CONSIDERATO CHE il
dipartimento “Istruzione e Cultura”, che esercita la vigilanza sull’attività
dell’Ente, nell’istruttoria di competenza, ha espresso parere favorevole all'
approvazione del rendiconto generale 2019, specificando che, per quanto
concerne la verifica del rispetto della normativa regionale in materia di
contenimento della spesa con riferimento alle risultanze della gestione per
l'esercizio 2019, l'Istituto ha rispettato i limiti previsti dalla normativa;
CONSIDERATO CHE il
dipartimento “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di
competenza,
-ha rilevato che: sussiste la corrispondenza tra il saldo di
cassa alla fine dell’esercizio per come risultante dal conto del bilancio e
l’importo complessivo in titoli di credito emessi dall’Istituto bancario, per
come dichiarato dal Commissario nella determina n. 20 del 5.11.2020 e dal
Collegio dei Revisori dei Conti nel verbale del 4.11.2020;
sussiste la continuità tra i residui finali
dell’esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2019; sussiste la quadratura delle poste contabili
iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
sussiste corrispondenza tra i valori a residuo
e quelli riportati nello Stato Patrimoniale, posto che è stata verificata la
piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi
finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza
tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;
sussiste la quadratura tra il saldo di cassa,
in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso
dell'esercizio 2019 e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide”
dell’attivo dello Stato Patrimoniale “girocontato” in titoli di credito emessi
dall’Istituto bancario, per come dichiarato dal Commissario nella determina n.
20 del 5.11.2020 e dal Collegio dei Revisori dei Conti nel verbale del
4.11.2020;
risulta formalmente corretta la determinazione
del risultato di amministrazione al 31.12.2019;
-ferme restando le
prescrizioni espresse dal Collegio dei Revisori riguardo la disponibilità e
trasferibilità dei fondi, e preso atto parere favorevole del Collegio dei
Revisori dei Conti nonché dell’istruttoria conclusa con parere favorevole dal
Dipartimento Istruzione e Cultura, ha ritenuto “possibile procedere, da parte
della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto per l’esercizio
finanziario 2019 dell’Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria
al Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8”;
CONSIDERATO CHE
l’Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria fa parte del “Gruppo
della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato
per l’esercizio 2019 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende,
società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118;
UDITO il relatore,
Consigliere Neri, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
di approvare, ai sensi
dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio
2019 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria e i
documenti ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione.
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la deliberazione
di Giunta regionale n. 394 del 24 novembre 2020 "Rendiconto esercizio 2019
dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria -Trasmissione al
Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
PREMESSO CHE:
-l’articolo 57, comma 7
della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni
anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia
che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il
successivo 15 aprile al Dipartimento “Bilancio e Patrimonio” per la definitiva
istruttoria di propria competenza;
-la Giunta regionale
entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma 5,
lettera b) dello Statuto;
VISTI:
-la legge regionale 30
ottobre 2003, n. 15 (Norme per la tutela e la valorizzazione della lingua e del
patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria), che
ha istituito, tra gli altri, l'Istituto regionale per la comunità Occitana di
Calabria;
-l'articolo 54, comma 5,
lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
-il d.lgs. n. 118/2011 e
ss.mm.ii.;
CONSIDERATO CHE:
-l’articolo 24 della
legge regionale 13 giugno 2008, n. 15, che ha autorizzato la Giunta regionale a
procedere alla trasformazione degli Istituti regionali di cultura, di cui
all’articolo 10 della l.r. 15/2003, in fondazioni, con il compito di provvedere
a curare la predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione
degli istituti regionali;
-con deliberazione n.
910 del 24 novembre 2008 la Giunta regionale ha provveduto a nominare i
Commissari ad acta degli istituti con il compito di provvedere a curare la
predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione;
VISTA la determina n. 18
del 5 novembre 2020, con la quale il Commissario dell’Istituto regionale per la
comunità Occitana di Calabria ha approvato il rendiconto generale dell’Istituto
per l’esercizio 2019;
TENUTO CONTO CHE il
Commissario ha dichiarato che:
-“gli Istituti Regionali
per le minoranze linguistiche hanno operato, nell’anno 2019, in regime di
gestione provvisoria e che sono state rispettate le condizioni relative alla
gestione provvisoria”;
-“è stata effettuata la
verifica del rispetto di quanto previsto dall'art. 6 comma 7 della L.R. 27
dicembre 2016 n. 43” e che gli Istituti Regionali per le minoranze linguistiche
“hanno rispettato i limiti di spesa previsti dalla normativa”;
-in riferimento alle
disposizioni di cui all’art. 11, comma 6 lettera j) del D. Lgs. 118/2011, “alla
data del 31/12/2019 non sussistono partite debitorie e/o creditizie tra i tre
Istituti Regionali per le Minoranze Linguistiche e la Regione Calabria”;
CONSIDERATO CHE il
Collegio dei revisori dei conti dell’Istituto, con verbale del 4 novembre 2020:
-ha evidenziato che
l'Ente, trovandosi in fase di liquidazione e trasformazione in Fondazione, non
sta svolgendo alcuna attività propria prevista dallo statuto ma sta solo
amministrando i fondi erogati dalla regione Calabria;
-con riferimento alle
disposizioni di cui all’art. 11, comma 6 lettera j) del D. Lgs. 118/2011, ha
asseverato la dichiarazione del Commissario che alla data del 31/12/2019 non
sussistono partite debitorie e/o creditizie tra l’Istituto Regionale per le
Minoranze Linguistiche Occitana e la Regione Calabria;
-ha ravvisato che i
fondi disponibili non soggetti a vincoli legali (come anche indicato nel
rendiconto di Gestione) trattandosi di Fondi Regionali erogati all’Istituto in
conto spese di gestione, siano disponibili e trasferibili all’Organo
Amministrativo della costituita Fondazione subentrante solo e quando i
Dipartimenti Controllanti e Vigilanti -ciascuno per propria competenza –
potranno attestare la avvenuta regolare e legittima costituzione degli Organi
Statutari della Fondazione ed atti a svolgere le attività previste dalla Legge
e dallo Statuto;
-ha rilevato che i
documenti di rendiconto e situazione patrimoniale sono conformi alle norme che
ne disciplinano i criteri di redazione e sono stati redatti con chiarezza e
rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e
finanziaria dell'istituto;
CONSIDERATO CHE il
dipartimento “Istruzione e Cultura”, che esercita la vigilanza sull’attività
dell’Ente, nell’istruttoria di competenza, ha espresso parere favorevole all'
approvazione del rendiconto generale 2019, specificando che, per quanto
concerne la verifica del rispetto della normativa regionale in materia di
contenimento della spesa con riferimento alle risultanze della gestione per
l'esercizio 2019, l'Istituto ha rispettato i limiti previsti dalla normativa;
CONSIDERATO CHE il
dipartimento “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di competenza,
-ha rilevato che:
sussiste la corrispondenza tra il saldo di cassa alla fine dell’esercizio per
come risultante dal conto del bilancio e l’importo complessivo in titoli di
credito emessi dall’Istituto bancario, per come dichiarato dal Commissario
nella determina n. 18 del 5.11.2020 e dal Collegio dei Revisori dei Conti nel
verbale del 4.11.2020;
sussiste la continuità tra i residui finali
dell’esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2019; sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
sussiste corrispondenza tra i valori a residuo
e quelli riportati nello Stato Patrimoniale, posto che è stata verificata la
piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi
finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza
tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;
sussiste la quadratura tra il saldo di cassa,
in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso
dell'esercizio 2019 e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide”
dell’attivo dello Stato Patrimoniale “girocontato” in titoli di credito emessi
dall’Istituto bancario, per come dichiarato dal Commissario nella determina n.
18 del 5.11.2020 e dal Collegio dei Revisori dei Conti nel verbale del
4.11.2020;
risulta formalmente corretta la determinazione
del risultato di amministrazione al 31.12.2019;
-ferme restando le
prescrizioni espresse dal Collegio dei Revisori riguardo la disponibilità e
trasferibilità dei fondi, e preso atto parere favorevole del Collegio dei
Revisori dei Conti nonché dell’istruttoria conclusa con parere favorevole dal
Dipartimento Istruzione e Cultura, ha ritenuto “possibile procedere, da parte
della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto per l’esercizio finanziario
2019 dell’Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria al Consiglio
regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio
2002, n. 8”;
CONSIDERATO CHE
l’Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria fa parte del “Gruppo
della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato
per l’esercizio 2019 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende,
società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo
23 giugno 2011, n. 118;
UDITO il relatore,
Consigliere Neri, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
di approvare, ai sensi
dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio
2019 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria e i documenti
ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione.
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la deliberazione
di Giunta regionale n. 391 del 24 novembre 2020 "Rendiconto esercizio 2019
dell'Istituto regionale per la comunità Greca di Calabria -Trasmissione al
Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
PREMESSO CHE:
-l’articolo 57, comma 7
della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 (Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria) dispone che i rendiconti degli Enti, delle
Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni
anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia
che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il
successivo 15 aprile al Dipartimento “Bilancio e Patrimonio” per la definitiva
istruttoria di propria competenza;
-la Giunta regionale
entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma 5,
lettera b) dello Statuto;
VISTI:
-la legge regionale 30
ottobre 2003, n. 15 (Norme per la tutela e la valorizzazione della lingua e del
patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria), che
ha istituito, tra gli altri, l'Istituto regionale per la comunità Greca di
Calabria;
-l'articolo 54, comma 5,
lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
-il d.lgs. n. 118/2011 e
ss.mm.ii.;
CONSIDERATO CHE:
-l’articolo 24 della
legge regionale 13 giugno 2008, n. 15, che ha autorizzato la Giunta regionale a
procedere alla trasformazione degli Istituti regionali di cultura, di cui
all’articolo 10 della l.r. 15/2003, in fondazioni, con il compito di provvedere
a curare la predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione
degli istituti regionali;
-con deliberazione n.
910 del 24 novembre 2008 la Giunta regionale ha provveduto a nominare i
Commissari ad acta degli istituti con il compito di provvedere a curare la
predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione;
VISTA la determina n. 19
del 5 novembre 2020, con la quale il Commissario dell’Istituto regionale per la
comunità Greca di Calabria ha approvato il rendiconto generale dell’Istituto
per l’esercizio 2019;
TENUTO CONTO CHE il
Commissario ha dichiarato che:
-“gli Istituti Regionali
per le minoranze linguistiche hanno operato, nell’anno 2019, in regime di gestione
provvisoria e che sono state rispettate le condizioni relative alla gestione
provvisoria”;
-“è stata effettuata la
verifica del rispetto di quanto previsto dall'art. 6 comma 7 della L.R. 27
dicembre 2016 n. 43” e che gli Istituti Regionali per le minoranze linguistiche
“hanno rispettato i limiti di spesa previsti dalla normativa”;
-in riferimento alle
disposizioni di cui all’art. 11, comma 6 lettera j) del D. Lgs. 118/2011, “alla
data del 31/12/2019 non sussistono partite debitorie e/o creditizie tra i tre
Istituti Regionali per le Minoranze Linguistiche e la Regione Calabria”;
CONSIDERATO CHE il
Collegio dei revisori dei conti dell’Istituto, con verbale del 4 novembre 2020:
-ha evidenziato che
l'Ente, trovandosi in fase di liquidazione e trasformazione in Fondazione, non
sta svolgendo alcuna attività propria prevista dallo statuto ma sta solo
amministrando i fondi erogati dalla regione Calabria;
-con riferimento alle
disposizioni di cui all’art. 11, comma 6 lettera j) del D. Lgs. 118/2011, ha asseverato
la dichiarazione del Commissario che alla data del 31/12/2019 non sussistono
partite debitorie e/o creditizie tra l’Istituto Regionale per le Minoranze
Linguistiche Grecaniche e la Regione Calabria;
-ha ravvisato che i
fondi disponibili non soggetti a vincoli legali (come anche indicato nel
rendiconto di Gestione) trattandosi di Fondi Regionali erogati all’Istituto in
conto spese di gestione, siano disponibili e trasferibili all’Organo
Amministrativo della costituita Fondazione subentrante solo e quando i
Dipartimenti Controllanti e Vigilanti -ciascuno per propria competenza –
potranno attestare la avvenuta regolare e legittima costituzione degli Organi
Statutari della Fondazione ed atti a svolgere le attività previste dalla Legge
e dallo Statuto;
-ha rilevato che i
documenti di rendiconto e situazione patrimoniale sono conformi alle norme che
ne disciplinano i criteri di redazione e sono stati redatti con chiarezza e
rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e
finanziaria dell'istituto;
CONSIDERATO CHE il
dipartimento “Istruzione e Cultura”, che esercita la vigilanza sull’attività
dell’Ente, nell’istruttoria di competenza, ha espresso parere favorevole all'
approvazione del rendiconto generale 2019, specificando che, per quanto
concerne la verifica del rispetto della normativa regionale in materia di
contenimento della spesa con riferimento alle risultanze della gestione per
l'esercizio 2019, l'Istituto ha rispettato i limiti previsti dalla normativa;
CONSIDERATO CHE il
dipartimento “Economia e Finanze”, nell'istruttoria di
competenza,
-ha rilevato che:
sussiste la corrispondenza tra il saldo di cassa alla fine dell’esercizio per
come risultante dal conto del bilancio e l’importo complessivo in titoli di
credito emessi dall’Istituto bancario, per come dichiarato dal Commissario
nella determina n. 19 del 5.11.2020 e dal Collegio dei Revisori dei Conti nel
verbale del 4.11.2020;
sussiste la continuità tra i residui finali
dell’esercizio 2018 rispetto a quelli iniziali dell’esercizio 2019; sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”;
sussiste corrispondenza tra i valori a residuo
e quelli riportati nello Stato Patrimoniale, posto che è stata verificata la
piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi
finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza
tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;
sussiste la quadratura tra il saldo di cassa,
in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso
dell'esercizio 2019 e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide”
dell’attivo dello Stato Patrimoniale “girocontato” in titoli di credito emessi
dall’Istituto bancario, per come dichiarato dal Commissario nella determina n.
19 del 5.11.2020 e dal Collegio dei Revisori dei Conti nel verbale del
4.11.2020;
risulta formalmente corretta la determinazione
del risultato di amministrazione al 31.12.2019;
-ferme restando le
prescrizioni espresse dal Collegio dei Revisori riguardo la disponibilità e
trasferibilità dei fondi, e preso atto parere favorevole del Collegio dei
Revisori dei Conti nonché dell’istruttoria conclusa con parere favorevole dal
Dipartimento Istruzione e Cultura, ha ritenuto “possibile procedere, da parte
della Giunta regionale, alla trasmissione del rendiconto per l’esercizio
finanziario 2019 dell’Istituto regionale per la comunità Greca di Calabria al
Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale
4 febbraio 2002, n. 8”;
CONSIDERATO CHE
l’Istituto regionale per la comunità Greca di Calabria fa parte del “Gruppo
della Regione” e che la Regione Calabria deve redigere il bilancio consolidato
per l’esercizio 2019 con i propri enti ed organismi strumentali, aziende,
società controllate e partecipate ai sensi dell’articolo 68 del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118;
UDITO il relatore,
Consigliere Neri, che ha illustrato il provvedimento;
DELIBERA
di approvare, ai sensi
dell'articolo 57 della legge regionale n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio
2019 dell'Istituto regionale per la comunità Greca di Calabria e i documenti ad
esso allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione.