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LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
_________
n. 40
SEDUTA Di MARTEDì 03 OTTOBRE 2017
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO E DEL VICEPRESIDENTE
VINCENZO CICONTE
Presidenza
del Presidente Nicola Irto
La
seduta inizia alle 11,53
Dà avvio ai lavori, invitando il
Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del
verbale della seduta precedente.
(È approvato)
Dà lettura delle comunicazioni.
Legge le
interrogazioni e le mozioni presentate alla Presidenza.
(Sono riportate in allegato)
E’ pervenuta
risposta scritta alle interrogazioni: numero 211 del 06 settembre 2016, a firma
del consigliere Nicolò; numero 250 del 07 gennaio 2017, a firma del consigliere
Nicolò; numero 267 del 13 marzo 2017, a firma del consigliere Graziano; numero
289 del 30 giugno 2017, a firma del consigliere Greco; numero 295 del 14 luglio
2017, a firma del consigliere Guccione; numero 302 del 04 settembre 2017, a
firma del consigliere Guccione; numero 303 del 04 settembre 2017, a firma del
consigliere Tallini.
(Sono riportate in allegato)
Passiamo all'esame del primo
punto all'ordine del giorno, le interrogazioni a risposta immediata. Le prime
quattro interrogazioni vengono posticipate all'ingresso del Presidente della
Giunta regionale, passiamo all'interrogazione del consigliere Graziano.
Interrogazione numero
220/10^ “Sul programma Garanzia Giovani e sullo stato dei pagamenti delle
associazioni e/o enti privati accreditati”. Per la Giunta regionale risponde
l'assessore Roccisano, prima il consigliere Graziano illustra l'interrogazione.
Prego, ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. Nel programma
Garanzia Giovani sono previste attività remunerate di formazione,
accompagnamento al lavoro, tirocinio, apprendistato, servizio civile,
autoimprenditorialità e bonus
occupazionale alle imprese.
Nel programma Garanzia Giovani sono
contemplati anche sussidi a sostegno alle associazioni e/o enti privati
accreditati che affiancano i centri per l'impiego ai fini di
raccogliere/accoppiare in maniera celere e intelligente l'elevata richiesta
giovanile.
Questa interrogazione è del 2016, 28
settembre 2016, quindi, sono passati 3 anni dall’avvio della programmazione e
molti degli enti accreditati non hanno ricevuto ancora parte dei proventi
comunitari, a fronte delle loro attività volta all'accompagnamento al lavoro,
alla elaborazione ed evasione della documentazione delle aziende aderenti.
Si interroga, quindi, il Presidente
della Giunta regionale per sapere la tempistica relativa al pagamento a saldo
delle prestazioni offerte dalle associazioni e/o enti privati accreditati a
“Garanzia giovani”, per le prestazioni effettuate nell'ambito della
Programmazione, e qual è il prossimo step
procedurale per l'attuazione della Misura 2A (NEET), attivata dalla Regione
Calabria lo scorso 22 Luglio 2016, che prevede non solo i tirocini,ma anche un
percorso formativo presso le aziende, la cui remunerazione può essere prevista
a valere sul programma "Garanzia giovani". Grazie.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire l’assessore
Roccisano. Ne ha facoltà.
Leggo la risposta del dipartimento
all'interrogazione: allo stato attuale, il dipartimento ha avviato le procedure
necessarie a consentire l'istruttoria delle proposte progettuali per la
costituzione del catalogo unico dell'offerta formativa per i giovani che hanno
aderito al programma “Garanzia giovani”.
(Interruzione
del consigliere Graziano)
Va bene, spiego io: il dipartimento ha
avviato tutta la procedura necessaria per attivare il catalogo della formazione
e, quindi, dare risposta alla misura 2A, che è quella della Formazione
orientata al lavoro. Riguardo la materia della richiesta - come è anche stato
riscontrato in un'altra interrogazione che, se non sbaglio, è la numero 11, la
cui risposta abbiamo mandato anche per iscritto - rispetto a quando
l'interrogazione è stata fatta, tutti i decreti di pagamento sia degli enti
accreditati siaquelli dei ragazzi - tranne alcune decine per cui c'erano dei
problemi di carattere oggettivo, nell’IBAN, nei dati di questo tipo - sono
stati saldati.
PRESIDENTE
Prego, consigliere Graziano.
Grazie, chiedo scusa, sono io oppure c'è
un audio non ottimale? Comunque, ho sentito ben poco. Avete pagato le imprese?
Non ho capito.
Gli enti accreditati sono stati pagati,
abbiamo allegato la risposta scritta ed anche i decreti di pagamento che sono
stati emessi tra giugno e luglio. Sono stati emessi quasi tutti i decreti
relativi ai ragazzi, per alcune decine abbiamo coinvolto gli enti accreditati
per completare la documentazione mancante, ma tutto il resto è stato mandato.
In allegato alla risposta scritta ci sono anche i decreti.
Grazie, assessore. Ora mi è chiara la
sua risposta. E’ colpa mia. Devo replicare alla risposta dell’assessore.
PRESIDENTE
Pensavo che fosse soddisfatto. Prego,
può intervenire per replica.
Grazie, Presidente. Vorrei fare una
breve replica. In effetti, lei dice che gli enti accreditati sono stati pagati
a luglio di quest'anno, questa interrogazione risaliva ad un anno fa e si
parlava di due anni di arretrati. Quindi, praticamente, sono stati pagati dopo
tre anni.
I ragazzi ancora, come lei mi conferma,
non sono stati pagati tutti. Si può dire - e questo lo si può dire a chiare
lettere, è una discussione che abbiamo fatto anche altre volte, assessore –
che, purtroppo, “Garanzia giovani” che doveva essere un programma di
formazione, di tirocinio per i giovani e che, poi sarebbe dovuto servire
all'occupazione dei giovani all'interno dell'azienda, è miseramente fallito -
questo lo possiamo dire a chiare lettere, a lettere cubitali.
E’ fallito sia per i ritardi nei
pagamenti di questi 500 miseri euro ed è fallito miseramente in considerazione
del numero non rilevante, anzi scarso, dei giovani che sono rimasti nelle
aziende. Grazie.
PRESIDENTE
Prego, assessore Roccisano.
Grazie, Presidente. In realtà io sono un
amante della statistica e dei numeri, se in 8 mesi ci sono 7 mila occupati, il
numero della disoccupazione giovanile diminuisce dell’8 percento dal 2015 al
2016, se diminuisce del 4 percento il numero di neet, dei ragazzi che non lavorano e non studiano, onestamente non
parlerei di fallimento, parlerei di difficoltà della burocrazia; difficoltà
che, tra l'altro, ha anche evidenziato il Presidente della Giunta regionale
qualche giorno fa. Stiamo lavorando, d'accordo con il Ministero del Lavoro -
già giovedì abbiamo un primo tavolo per snellire ancora di più le procedure
burocratiche -, ma non per questo abbandoneremo né “Garanzia giovani”, né
tantomeno i giovani calabresi.
Non è prevista una
controreplica, le ho dato la parola, assessore, solo perché c'è stato un
problema di audio e non si era sentito bene.
Sempre il consigliere
Graziano illustra l’interrogazione numero 225/10^ sulle condizioni di scarsa
manutenzione e sicurezza della SP 114 del tratto Roggiano-Gravina-Pianette nel
comune di Roggiano Gravina Cosenza. Risponde l'assessore Musmanno. Prego,
consigliere.
Grazie, Presidente. Anche questa è un'interrogazione è
stata presentata l’11 ottobre 2016 e riguarda la scarsa manutenzione
e sicurezza della strada provinciale 114 nel tratto Roggiano Gravina - Pianette
del comune di Roggiano Gravina.
Prima
dell'entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada, il Ministero dei
Trasporti attribuiva alle Provincie la competenza tecnica e amministrativa
delle strade provinciali, contraddistinte dall'acronimo SP; con l'entrata in
vigore del Nuovo Codice della Strada la competenza delle strade provinciali è
passata anche alle Regioni, così che la manutenzione delle stesse potesse
avvenire in modo più celere e capillare.
Considerato
che:
da
un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, e si parlava dell’ottobre del
2016, insieme ai residenti del Comune di Roggiano Gravina e di frazione
Pianette, nello specifico, facente parte del medesimo municipio, ho avuto modo
di constatare de visu lo stato di
scarsa manutenzione e la carenza dei livelli essenziali di sicurezza (assenza
di segnaletica orizzontale, usura e incomprensibilità della segnaletica
verticale, gravi depressioni strutturali lungo la carreggiata, usura del manto
stradale, assenza di paramassi, guard-rail divelti e/o danneggiate) in cui
versa la SP114 Roggiano Gravina- Pianette;
a
seguito delle violente perturbazioni climatiche, verificatesi negli ultimi 10
anni nella zona della Valle dell'Esaro e con particolare riferimento ai
fenomeni avvenuti nell'inverno 2010, sono stati avviati i lavori di ripristino
della carreggiata;
i
cittadini residenti delle comunità di Roggiano Gravina e Pianette, nello scorso
giugno 2016 hanno provveduto a segnalare alle autorità competenti, senza
ricevere risposta, lo stato di degrado della strada provinciale in oggetto.
Si
interroga, per l’appunto, il Presidente della Giunta regionale per sapere quali
urgenti ed improcrastinabili provvedimenti intende adottare per porre fine ad
una emergenza che ormai si protrae da mesi e se è stato previsto, da parte
della Regione Calabria, un cronoprogramma di interventi di manutenzione
straordinaria per la SP114. Grazie.
In riferimento alla
interrogazione in oggetto, è da osservare, innanzitutto, che la Regione
Calabria non gestisce direttamente la rete stradale che ricade sotto le
competenze dirette di Anas, Province e Comuni.
Nello specifico, la strada
la strada SP114 ricade nel demanio della Provincia di Cosenza, alla quale
compete la programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria della propria rete viaria.
Il decreto legislativo 30
aprile 1992, numero 285, "Nuovo Codice della Strada", richiamato
nella interrogazione di che trattasi, all'articolo 14 "Poteri e compiti
degli enti proprietari delle strade", al comma 1, riporta tra i compiti
degli enti proprietari la "manutenzione, gestione e pulizia delle strade,
delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e
servizi".
La Regione, pertanto, non
gestisce risorse per la manutenzione della viabilità provinciale. Tuttavia, per
interventi di emergenza, da mettere in campo nel caso in cui esistano rischi
imminenti per l'incolumità delle persone, legati ad un evento calamitoso per il
quale sia dichiarato lo stato di emergenza ai sensi della legge numero 225 del
1992, si può fare riferimento a fondi gestiti dalla Protezione Civile,
stanziati con relativa ordinanza di Protezione Civile, per finanziare
interventi programmati per l'eliminazione del rischio residuo.
Per la gestione di
interventi di prevenzione di problematiche relative al dissesto idrogeologico,
si fa presente che il Dipartimento "Infrastrutture, Lavori Pubblici e
Mobilità" e l'Autorità di Bacino Regionale, a partire dal 2014, aggiornano
costantemente, nei periodi programmati dal Ministero dell'Ambiente, la banca
dati RENDIS, in cui vengono inseriti progetti proposti direttamente dalla
Regione Calabria o provenienti dai vari Enti del territorio regionale per tali
finalità.
Da tale banca dati RENDIS è
possibile estrarre i progetti prioritari che vengono valutati dal Ministero
dell'Ambiente, secondo le procedure, le modalità ed i criteri fissati dal DPCM
del 28 maggio 2015, per essere poi finanziati, qualora tale valutazione risulti
positiva, con risorse finanziarie nazionali e comunitarie disponibili.
I criteri di valutazione
sono legati alla presenza di popolazione nelle aree a rischio, alla presenza di
infrastrutture strategiche, alla pericolosità dei fenomeni occorsi e alla
capacità dell'intervento a mitigare i rischi - ad esempio percentuale di area
messa in sicurezza rispetto all'area a rischio.
Nel caso specifico, oggetto
della presente interrogazione, la Provincia di Cosenza, competente –ripeto -
sull’arteria in oggetto, può presentare una richiesta di finanziamento
corredata da progettazione, almeno preliminare, per l'inserimento nella
succitata banca dati di intervento di messa in sicurezza del tratto Roggiano
Gravina-Pianette di Rovito della SP114. Allo stato tale richiesta non risulta
pervenuta.
Ad ogni buon conto, al fine
di sopperire, anche, alla carenza di risorse per la manutenzione delle strade
provinciali, è stata, di recente, condotta ed è attualmente in discussione una
proposta al Governo,avanzata in sede di Conferenza Stato Regioni, cioè la
costituzione di un apposito fondo destinato alla viabilità provinciale.
Iniziativa, questa, che vede la Regione Calabria tra i soggetti promotori.
Grazie, assessore. Vorrei
ricordare all'assessore Musmanno che è vero che la competenza e la proprietà
della strada sono passate dall'Anas alla Provincia, ma il compito di una
Regione non è quello di dire di chi è la competenza e, quindi, è a posto! Noi
siamo stati eletti dai cittadini, anche della provincia di Cosenza, per
rappresentare le istanze che provengono dalla cittadinanza.
Ebbene, le strade
provinciali di tutta la Calabria, non soltanto la strada provinciale 114, sono
veramente nello stato di degrado che abbiamo testé citato.
Il compito dalla Regione,
della massima Assise che rappresenta gli eletti - ed è l'unica che li
rappresenta, a differenza della Provincia con è un organismo di secondo livello
-, credo che, se ci sono delle incongruenze o delle difficoltà da parte degli
enti - e come sappiamo la provincia in seguito alla modificazione della legge
“Delrio” è in difficoltà dal punto di vista economico, nel poter agire sulle
strutture di sua proprietà, come anche per l'edilizia scolastica -, non possa
essere la semplice elencazione della norma, altrimenti perdiamo il nostro
compito in questa Assise.
Questo lo possiamo fare,
Professore, in altre sedi, ma non in quest'Aula. Noi in quest’Aula abbiamo un
obbligo diverso che è quello di dare le risposte e le risposte vanno date anche
in Conferenza Stato-Regioni. Lei rappresenta la Regione Calabria in Conferenza
Stato-Regioni. La invito, a proposito, a partecipare ed a portare le istanze
della Regione Calabria relative alle strade provinciali, perché queste cose si
decidono nella Conferenza Stato-Regioni, a cui lei partecipa. Grazie.
Vorrei un maggiore impegno
da parte della Regione a favore dei cittadini e non la semplice elencazione di
norme, perché la norma mi è sufficientemente chiara, ma non sono per nulla
soddisfatto della sua risposta. Grazie.
Passiamo all’interrogazione
numero 228/10, a firma del consigliere Graziano, sullo stato dei pagamenti
della mobilità in deroga. Risponde l'assessore Roccisano. La parola al
consigliere Graziano per illustrare l’interrogazione.
Grazie,
Presidente, assessore Roccisano. Do lettura dell’interrogazione: “Premesso che:
con
il decreto interministeriale numero 83473 del 1 agosto 2014 sono stati definiti
i criteri da adottare per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga
alla normativa vigente con riferimento a periodi concessi con accordi stipulati
in sede regionale per le imprese ubicate nel territorio di una singola regione
e in sede governativa per le imprese pluriregionali, dal giorno della data di
pubblicazione del decreto medesimo (4 agosto 2014);
l’indennità
garantisce ai lavoratori licenziati che non possono usufruire degli ammortizzatori
ordinari un reddito sostitutivo della retribuzione e la platea che può
usufruire degli stessi è costituita da: i lavoratori licenziati – è inutile
elencarli tutti – …
per
fruirne il lavoratore deve essere inserito in un apposito decreto o provvedimento
di concessione da parte dell’organo ministeriale o regionale competente e
soddisfare alcuni requisiti;
considerato
che al 1 gennaio 2017 – chiaramente si parlava del 1 gennaio 2017 perché
l’interrogazione è datata 21 ottobre 2016 – il trattamento non verrà più
erogato;
si
interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere:
-
quali iniziative urgenti ed improcrastinabili vorrà prendere per la definizione
delle concessioni in deroga e quali provvedimenti vorrà deliberare per il
futuro lavorativo di queste migliaia di lavoratori”. Grazie, assessore.
PRESIDENTE
La parola all’assessore Roccisano.
In realtà ha fatto bene a
contestualizzare l’interrogazione poiché è datata, appunto, 21 ottobre 2016. Il
7 dicembre 2017 la Regione Calabria ha firmato con i sindacati l’accordo che
disciplinava e dava esito a questa problematica. Di fatto, l’accordo ha
previsto il pagamento di 6 ulteriori mensilità a partire dal 1 gennaio 2017;
queste sei mensilità sono state erogate fino a marzo a beneficio di 1400
persone, mentre per altri 5800 abbiamo fatto i bandi delle politiche attive e
sono ancora in atto in questi mesi. Sono iniziati da tre mesi nei Comuni a
beneficio di 5000 persone, 4500 dei quali sono impiegati in enti pubblici o,
comunque, similari, mentre 600 sono inseriti in imprese di carattere privato, a
seguito dei bandi con cui sono stati selezionati le imprese e i lavoratori.
Grazie, assessore. Sono parzialmente
soddisfatto della sua risposta per le misure messe in atto per i lavoratori
della mobilità interna dal 2017 in poi. Vorrei solamente ricordarle che molti
di questi lavoratori, che sono in mobilità in deroga presso i Comuni, non
riescono a percepire la loro indennità da tre mesi. Grazie.
Passiamo all’interrogazione numero
229/10^, sempre a firma del consigliere Graziano, sulle situazioni del servizio
di trasporto pubblico su gomma nel territorio della Valle del Savuto e sui
disagi procurati all’utenza. La parola al consigliere Graziano per illustrare
l’interrogazione.
Grazie. Allora,
assessore, do lettura dell’interrogazione numero 229/10 sulle situazioni del
servizio di trasporto pubblico su gomma nel territorio della Valle del Savuto e
sui disagi procurati all’utenza:
“Premesso
che:
il
decreto legislativo numero 422/1997 conferisce alle Regioni funzioni e compiti
in materia di trasporto pubblico locale, a norma dell’articolo 4, comma 4,
della legge 15 marzo 1997, n. 59;
la
legge regionale numero 23/1999 e successive modifiche stabilisce le “Norme per
il Trasporto Pubblico Locale”;
considerato
che in buona parte del territorio regionale, soprattutto nelle aree interne,
l’accesso al diritto alla mobilità è garantito dal servizio di autotrasporto su
gomma;
la
disciplina vigente che regolamenta il servizio di autolinee è ormai desueta e
non più soddisfacente per la richiesta dell’utenza;
nello
specifico, da più tempo, così come evidenziato in più occasioni dai cittadini
residenti, nei comuni della Valle del Savuto il servizio autolinee operante nel
territorio, ormai regolarmente, non rispetta più le tabelle di marcia e di
fermata causando innumerevoli disagi all’utenza, rappresentata perlopiù da
studenti e operai che quotidianamente devono raggiungere le aree del cosentino
e del lametino;
nei
giorni scorsi sia dal gruppo consiliare di opposizione del Comune di Scigliano
(CS) sia dalla stampa locale è stata evidenziata la condizione di estremo
disagio per i pendolari della Valle del Savuto;
si
interroga il presidente della Giunta regionale, in questo caso l’assessore, per
sapere:
quali
urgenti ed improcrastinabili provvedimenti intende adottare per porre fine al,
purtroppo, stazionario e continuo disservizio nell’accesso al diritto alla
mobilità venutosi a determinare nella Valle del Savuto”.
Questa
interrogazione è datata 23 ottobre 2016. Posso aggiungere, assessore, se mi
consente, che proprio in questi giorni ho ricevuto lamentele da parte degli
abitanti della stessa zona per la scarsa efficienza e per lo stato di vetustà
dei mezzi del trasporto pubblico locale soprattutto per gli interni
assolutamente non confortevoli con sedili addirittura rotti e non agevoli per
potersi sedere. Grazie.
PRESIDENTE
La
parola all’assessore Musmanno.
Di
recente, su richiesta delle amministrazioni comunali interessate, proprio
nell’area del Savuto si è proceduto ad una rimodulazione dei servizi di
trasporto pubblico su gomma, onde soddisfare la nuova domanda di trasporto.
Nella
fattispecie dal 23 gennaio sono state autorizzate dal settore “Trasporto
Pubblico Locale” del dipartimento infrastrutture, lavori pubblici e mobilità le
seguenti modifiche a servizi sulle linee numero 244 e numero 383 affidate alla
società consortile Cometra ed operate dall’azienda Ferrovie della Calabria: il
prolungamento sino a Scigliano di una corsa scolastica attualmente attestata ad
Altilia, con origine da Rogliano e transito da Piano Lago, Belsito, Malito,
Grimaldi e Maione, fruibile da tutti gli studenti diretti al Polo scolastico di
Scigliano; un nuovo collegamento dedicato agli studenti diretti al polo
scolastico di Rogliano (senza rottura di carico e con orari più confacenti alle
esigenze) con origine da Altilia e transito da Maione, Grimaldi, Malito,
Belsito e Piano Lago.
Queste modifiche sono state tutte concordate con le
amministrazioni territoriali e hanno ottenuto il loro assenso. Per quanto
riguarda la questione posta sulla vetustà dei mezzi di trasporto giova ricordare
che questa Giunta regionale, nello scorso mese di luglio, ha deliberato un
primo acquisto di 76 autobus nuovi che saranno messi a disposizione delle
società consortili, tra le quali anche la società Cometra, all’interno della
quale opera Ferrovie della Calabria servizi. Un’altra delibera di Giunta è in
programmazione per utilizzare le risorse che provengono dalla delibera CIPE
numero 54/2016, la quale prevede un cofinanziamento di almeno il 40 percento;
risorse che la Regione Calabria sta mettendo a disposizione e con queste
ulteriori risorse si procederà all’acquisto di un numero di bus, a seconda
della tipologia, variabile tra i 100 e i 150, suddivisi tra bus extraurbani e
bus urbani. Il programma ovviamente prevede, tra qualche anno, la riqualificazione
del materiale utilizzato oggi per il trasporto su gomma con un investimento
molto importante anche a carico delle casse regionali.
Credo che sia una risposta importante che diamo con atti
e documenti concreti. Grazie.
Grazie, Presidente, assessore. Sono
parzialmente soddisfatto della risposta ed anche per il fatto che la Giunta si
stia impegnando per acquistare nuovi mezzi perché il problema dei mezzi vetusti
è comune un po’ a tutta la Calabria. Non so se i mezzi che si intendono
acquistare saranno sufficienti però è già un primo passo. Vorrei dirle,
tuttavia, che la mia interrogazione parlava anche degli innumerevoli disagi
causati dalle autolinee operanti nel territorio – non solo nella Valle del
Savuto – che non rispettano le tabelle di marcia e di fermata.
Vorrei
ricordare anche che lei e il presidente Oliverio, in particolare, avete preso
un impegno in quest’Aula ed anche con il Piano dei trasporti di bandire la gara
europea. A tutto oggi esiste un regime monopolistico per quanto riguarda il
trasporto pubblico locale che, purtroppo, non consente di avere un’efficienza,
un’efficacia del trasporto. Su questo inviterei la Giunta regionale ad essere
più pressante, più rapida nel fare la gara europea perché, a gennaio, sono
passati tre anni dall’insediamento ed ancora vige un regime di monopolio con 29
aziende che in Calabria fanno quello che vogliono. Grazie.
Passiamo all’interrogazione numero
230/10^, sempre a firma del consigliere Graziano, sui pagamenti delle Borse
lavoro. Risponde l’assessore Roccisano. La parola al consigliere Graziano per
illustrare l’interrogazione.
Do lettura
dell’interrogazione: “La Regione Calabria sul Bollettino Ufficiale della
Regione Calabria numero 41 del 15 ottobre 2010 Parte III pubblicava avviso
pubblico per “aiuti alle imprese attraverso la concessione di borse lavoro, di
incentivi occupazionali sotto forma di integrazione salariale e formazione
continua come adattamento alle competenze”;
la dotazione finanziaria era
di €. 105.000.000,00;
nel succitato avviso, si
prevedeva al punto 6: “Articolazione dell’intervento”. Il programma integrato è
finalizzato all’inserimento nel mercato del lavoro di lavoratori svantaggiati,
molto svantaggiati, disabili, e/o disoccupati o inoccupati ai sensi del decreto
legislativo numero 297/2002;
ai destinatari
dell’intervento veniva riconosciuta una quota di sostegno al reddito
(cosiddetta Borsa Lavoro) di ammontare pari a €. 900,00 mensile per un numero
di nove mensilità;
ogni Borsa, inoltre,
indicava un inserimento nella struttura ospitante per la durata di nove mesi;
per i lavoratori
svantaggiati veniva prevista la somma di €. 3.545.250,12;
in data 11 ottobre 2011 la
titolare di una parafarmacia – non credo sia il caso di dire chi è la titolare
– stipulava convenzione con la Regione Calabria per la concessione di una borsa
lavoro, finalizzata all’inserimento di una impiegata di concetto;
la titolare della suddetta
parafarmacia in data 14 agosto 2012 procedeva all’assunzione a tempo
indeterminato della lavoratrice di cui sopra, ben prima della scadenza del
primo anno, e di conseguenza chiedeva l’estensione del contributo, per come
previsto da regolamento, anche per il secondo anno;
la titolare della
parafarmacia ha regolarmente comunicato la volontà di poter usufruire degli
incentivi previsti anche per la seconda annualità, trasmettendo mensilmente la
rendicontazione contabile;
allo stato la Regione
Calabria alla data dell’interrogazione del 21 ottobre 2016 aveva erogato
soltanto una delle due annualità previste.
si interroga la Giunta
regionale per sapere:
quali iniziative urgenti ed
improcrastinabili saranno poste in essere per la liquidazione finale del saldo
della borsa lavoro concessa alla suddetta parafarmacia che – ripeto – ha
provveduto alla assunzione di chi ha usufruito della borsa lavoro”.
PRESIDENTE
La
parola all’assessore Roccisano.
Leggo la nota integralmente: si fa presente che il
dipartimento Lavoro con decreto numero 2198 del 2 marzo 2017, avente ad oggetto
POR Calabria FSE 2007-2013 obiettivo avviso borsa-lavoro, erogazione importo
fase 2, incentivi all’assunzione, ha provveduto a liquidare a favore del
beneficiario sopracitato la somma di euro 12.468 per la seconda annualità,
quale saldo del progetto
Grazie, assessore, sono completamente
soddisfatto della risposta.
Passiamo all’interrogazione numero 237/10, a firma dei
consiglieri Giudiceandrea e Greco, sullo stato della messa in sicurezza ed
inizio lavori manutenzione straordinaria sul viadotto Cannavino. Risponde
l’assessore Musmanno. La parola al consigliere Giudiceandrea
per illustrare l’interrogazione.
Presidente,
presentammo questa interrogazione nel 2015. Nel frattempo si sono susseguite
una serie di lavorazioni ed allo stato i lavori continuano. La fine degli
stessi era prevista per la fine del mese di settembre. Pare che il nuovo crono
programma – per tutta una serie di problematiche connesse anche alle vicende
della società – preveda la chiusura di questi lavori entro la fine di ottobre.
Volevamo conoscere e far conoscere ai cittadini calabresi se vi è la
possibilità reale della riapertura, a fine ottobre, di un arteria importante
che collega Crotone a Paola, attraversando la Sila. Grazie.
PRESIDENTE
La
parola all’assessore Musmanno.
Il viadotto Cannavino è ubicato al km 42,700 della SS107
“Silana Crotonese”, di competenza diretta della società ANAS Spa. Recentemente
si è reso necessario dover programmare ed eseguire lavori di adeguamento per la
messa in sicurezza del viadotto che ANAS ha consegnato all’azienda
appaltatrice, UNISCAR srl, in data 19 aprile 2017, ma che a seguito delle
richieste provenienti dal territorio, al fine di evitare disagi in
corrispondenza del ponte feriale del 25 aprile, hanno avuto effettivo inizio in
data 26 aprile 2017. L’importo
lavori a base d’asta era inizialmente pari a € 974.822,22 lordi, comprensivi di
€ 60.844,98 per oneri della sicurezza. L’importo lavori netto aggiudicato alla
UNISCAR srl è stato pari a € 768.488,20 comprensivi di € 60.844,00 per oneri
della sicurezza.
Per quanto riguarda la tipologia dei lavori, l’intervento
in corso di esecuzione mira ad alleggerire fino al 30 percento i carichi
permanenti precedentemente agenti sulle stampelle del viadotto, a migliorare il
comfort di guida in transito
ripristinando una livelletta con raccordi a norma e a ridurre conseguentemente,
eliminando gli avvallamenti presenti sulla soletta, le vibrazioni e le
sollecitazioni subite dalle mensole al passaggio dei mezzi in transito,
soprattutto di quelli pesanti. La data inizialmente prevista per l’ultimazione
dei lavori era il 26 luglio 2017.
In corso di esecuzione, però, dopo aver rimosso la
pavimentazione e lo strato d’impermeabilizzazione esistente, la soletta del
viadotto ha mostrato uno stato di conservazione diverso da quello atteso e
pertanto la Direzione Lavori ha disposto una verifica dello stato della soletta
in questione. Nelle more di tali verifiche e accertamenti, le lavorazioni
inerenti impermeabilizzazione, pavimentazioni, piastra, giunti stradali e
segnaletica orizzontale sono state formalmente sospese giusto come disposto da
verbale in data 21 giugno 2017.
Inoltre, le attività di cantiere hanno subito un
ulteriore rallentamento di 20 giorni nel mese di agosto legato a difficoltà
logistiche e organizzative interne all’impresa esecutrice.
Le informazioni di cui sopra sono state fornite da ANAS
Spa in un recente incontro in Prefettura di Cosenza, tenutosi in data 15
settembre 2017 e a cui hanno partecipato tutti i Sindaci dei territori
interessati, anche il consigliere Giudiceandrea, ed il sottoscritto assessore
regionale, con la precisazione che ad oggi tutte le criticità sopra elencate
sono risolte e le lavorazioni pienamente riavviate e in corso di esecuzione.
ANAS ha comunicato nello stesso incontro che in data 20
ottobre 2017 è prevista l’ultimazione dei lavori dell’intervento di prima fase
che consentirà la riapertura al traffico del viadotto Cannavino e che, a valle
di questo intervento – finalizzato, come detto, al miglioramento
del comfort e alla riduzione dei
carichi permanenti agenti complessivamente sulla struttura – è previsto un intervento di seconda fase, attualmente in
corso di progettazione esecutiva, per l’adeguamento sismico del Viadotto.
Grazie, assessore. Sono compiutamente e pienamente
soddisfatto. Grazie.
Passiamo all’interrogazione
numero 232, a firma del consigliere Graziano, “Sull’avviso pubblico per la raccolta
di ‘Manifestazione d’interesse’ in attuazione della legge regionale numero
33/2009, atto a definire un programma di interventi di cui alla legge numero
172/92 per la soluzione di problemi abitativi di particolari categorie
sociali”. Risponde l’assessore Musmanno. La parola al consigliere Graziano per
illustrare l’interrogazione.
Grazie,
Presidente. Do lettura dell’interrogazione: “La Regione Calabria con decreto
del Dirigente generale numero 8089 del 07 luglio 2014 ha approvato la “Manifestazione
d’interesse” finalizzata alla definizione di un programma di interventi di cui
alla legge numero 179/92 per la soluzione di problemi abitativi di particolari
categorie sociali;
gli
interventi previsti erano stati suddivisi in tre macro tipologie: residenze
temporanee; alloggi individuali destinati alla locazione permanente; servizi
accessori, annessi o complementari alla residenza;
il
provvedimento, trovava copertura finanziaria per € 15.000.000.00;
la
finalità della suddetta manifestazione di interesse era quella di individuare
programmi pilota e sperimentali che, congiuntamente agli alloggi, potessero
prevedere anche una serie di servizi comuni volti a promuovere l’autonomia e
l’integrazione dell’anziano o delle altre categorie previste, nonché di una
serie di servizi a disposizione dell’intero quartiere (ambulatorio, baby
parcking, punto famiglia, palestre, mensa, centro sociale, auditorium, ecc.);
l’avviso
era destinato a una pluralità di soggetti (associazioni riconosciute,
fondazioni, organizzazioni non governative, cooperative sociali e loro
consorzi, imprese sociali ed organizzazioni di volontariato);
in esito
al predetto avviso pubblico, il cui termine scadeva a settembre 2014, sono
pervenute oltre 300 istanze;
il 04
febbraio 2016 con decreto numero 597, veniva revocato il suddetto avviso
pubblico;
la revoca
dell’avviso di cui al decreto del Dirigente generale numero 8089 del 07 luglio
2014 arrecava un danno notevole in quanto la realizzazione delle diverse
tipologie di interventi previsti finalizzati a migliorare la qualità della vita
di anziani ed altre categorie sociali subisce, in tal modo, un notevole
ritardo;
si interroga
il Presidente della Giunta regionale per sapere: quali improcrastinabili ed
urgenti provvedimenti intende assumere per garantire alle categorie sociali
destinatarie degli interventi di cui al citato avviso (poi revocato) la giusta
qualità della vita, i doverosi servizi, l’autonomia e l’inclusione sociale, per
come indicato nell’avviso, cui potevano partecipare diversi soggetti che
proprio per le loro caratteristiche potevano garantire il raggiungimento di
questi obiettivi”.
Ricordo
che l’interrogazione è datata 25 ottobre 2016. Grazie.
PRESIDENTE
La
parola all’assessore Musmanno.
Con riferimento alla “Manifestazione
d’interesse" approvata con decreto del Dirigente generale numero 8089 del
07 luglio 2014, nel marzo 2015, si sono dimessi due dei tre componenti della
commissione di valutazione delle proposte presentate. Intanto, erano state
aperte circa 80 delle oltre 300 buste pervenute, nelle quali non c’era neanche
la separazione fra la parte amministrativa e la parte tecnica. Ciò rendeva
difficile e oltremodo inopportuno procedere con il bando. Inoltre il bando così
com’era comportava gli stessi rischi di alcuni interventi precedenti (ad
esempio quelli previsti dalla legge regionale numero 36 del 2008): non avrebbe
intercettato il disagio in quanto la selezione era basata soltanto sulla
qualità delle proposte e non sui fabbisogni.
Con riferimento al bando relativo alla legge
regionale numero 36 del 2008, ad esempio, le domande “migliori”, cioè quelle
valutate positivamente, sono arrivate tutte dalla provincia di Cosenza. Questo
squilibrio avrebbe finito per svantaggiare anche gli stessi operatori del
settore e non risponde ad alcuna logica di equità sociale.
Il bando è stato, quindi, revocato con decreto numero
597 del 4 febbraio 2016. Le risorse disponibili, come disposto dalla
deliberazione della Giunta regionale numero 49 del 2016, sono riprogrammate
congiuntamente a quelle del POR. Ciò risponde al basilare principio della
programmazione unitaria (sempre sbandierata ma raramente attuata) in base al
quale si stabiliscono i reali fabbisogni e le priorità e si impostano programmi
finalizzati a soddisfarli utilizzando il complesso delle risorse disponibili.
Di conseguenza, a partire dallo scorso 23 maggio è stato pubblicato in
preinformazione sul portale Calabria Europa un nuovo avviso pubblico, destinato
ai Comuni che ha finalità analoghe rispetto a quello revocato. Dal 9 ottobre
all’8 novembre 2017 sarà possibile presentare domanda.
Il bando è finalizzato all’implementazione di tre
distinte azioni dell’Asse 9 “Inclusione sociale” del POR 2014-2020 della
Regione Calabria e ha uno stanziamento finanziario complessivo di 65 milioni di
euro. Attualmente il bando grava solo su risorse POR, ma sarà ulteriormente implementato
attraverso lo scorrimento di graduatoria utilizzando proprio le economie
dell’avviso revocato coerentemente con quanto stabilito dalla deliberazione
della Giunta regionale numero 49 del 2016.
La prima azione, la 9.3.5, ha una dotazione di oltre
27 milioni di euro ed è destinata a Comuni associati per sostenere gli
investimenti nei centri diurni e strutture per il dopo di noi. Gli interventi
ammissibili sono: realizzazione di opere pubbliche di recupero e
rifunzionalizzazione di immobili inutilizzati, ampliamento, riqualificazione e
adeguamento agli standard normativi
di settore di immobili di proprietà comunale, incluse le infrastrutture di
connessione dove strettamente funzionali al raggiungimento delle finalità
progettuali, nonché acquisto di arredi e attrezzature.
L’azione 9.4.1 prevede il recupero e il
potenziamento del patrimonio pubblico e di strutture di proprietà dei Comuni,
utili ad incrementare la disponibilità di alloggi sociali e di servizi
abitativi per categorie fragili, nonché la sperimentazione di modelli
innovativi sociali e abitativi attraverso interventi infrastrutturali
finalizzati a soddisfare i bisogni abitativi, anche transitori o temporanei, di
specifici soggetti-target.
L’azione 9.4.4 è finalizzata all’adeguamento delle
infrastrutture e all’introduzione in via sperimentale di tecnologie di
assistenza alle persone con difficoltà motorie – dispositivi AAL, Ambient Assisted Living – negli edifici residenziali pubblici nonché all’eliminazione delle
barriere architettoniche e all’introduzione negli edifici residenziali pubblici
di tecnologie in grado di rendere più facile la vita domestica delle persone a
mobilità ridotta.
Grazie, assessore. Grazie,
Presidente. Non posso essere soddisfatto della sua risposta. Io le parlo delle
risorse dalla legge regionale numero 33 del 2009 e lei mi parla di
riprogrammazione del POR; le risorse a cui facevo riferimento io non erano
risorse del Por, lei mi ha parlato – ripeto – della programmazione del POR 2014-2020,
quindi stiamo parlando di due cose diverse. Poi vorrei sottolineare una cosa
importante che probabilmente le è sfuggita. Non ho capito bene dove sono finite
queste risorse perché lei non me l’ha detto. Inoltre, si trattava di risorse
destinate ad associazioni riconosciute e fondazioni, organizzazioni non
governative, cooperative sociali e loro consorzi, imprese sociali,
organizzazioni di volontariato riconosciute dalla Regione e che fanno
volontariato da anni. Gliene indico qualcuna: c’è una struttura, per esempio,
poco dopo l’uscita di Rogliano – l’interrogazione prende spunto proprio dalla
loro situazione – di assistenza a bambini diversamente abili, per la maggior
parte figli dei soci dell’associazione, che non sanno come andare avanti.
Se lei dà i soldi ai Comuni
per fare le strutture, mi pare che la sua risposta sia completamente
insoddisfacente e, comunque, non è assolutamente correlata alla mia
interrogazione. La pregherei la prossima volta di rispondermi nel merito
dell’interrogazione e non con altre argomentazioni. Grazie.
Passiamo all’interrogazione
numero 253/10 in ordine progetti formativi nelle scuole e all’introduzione
della cosiddetta teoria Gender. Risponde l’assessore Roccisano. La parola al
consigliere Giudiceandrea per illustrare l’interrogazione.
Grazie, Presidente. Do lettura dell’interrogazione: “Premesso che:
il Consiglio d'Europa nella
seduta del 9 Giugno 2016 ha ribadito, nelle sue conclusioni, l'importanza di
promuovere valori comuni quali il rispetto dei diritti umani e la parità tra
donne e uomini, nonché la convinzione comune che i diritti umani sono
universali e si applicano a tutti, indipendentemente, tra le altre cose, dal
sesso;
il trattato sul
funzionamento dell'Unione europea stabilisce che nelle sue azioni l'Unione mira
ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità, tra uomini e
donne oltre a combattere le discriminazioni fondate su diversi motivi, compreso
il sesso, la stessa nella definizione, nell'attuazione delle sue politiche e
azioni, autorizza il Consiglio a prendere provvedimenti per combattere le
discriminazioni fondate su tali motivi;
il piano triennale
dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità
promuovendo, nelle scuole di ogni ordine e grado, l'educazione alla parità tra
i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni,
al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori
sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto
2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n.
119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo
periodo, del predetto decreto- legge; recependo l'invito della Convenzione di
Istanbul di passare, nel contrasto alla violenza sulle donne, da una logica
securitaria ed emergenziale ad un sistema multi-livello. Un ruolo centrale
riveste, nel Piano nazionale, il tema dell'educazione e della scuola;
obiettivo prioritario deve
essere quello di educare alla parità e al rispetto delle differenze per
superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e
il significato dell'essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e
bambini, nel rispetto dell'identità di genere, culturale, religiosa,
dell'orientamento sessuale, delle opinioni e dello status economico e sociale,
sia attraverso la formazione del personale della scuola e dei docenti, sia
mediante l'inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e
didattica; nella definizione dei percorsi formativi "sensibili al
genere". Gli obiettivi da perseguire dovranno prevedere la rivalutazione
dei saperi di genere per combattere stereotipi e pregiudizi; la valorizzazione
delle differenze per prevenire fenomeni di violenza sessuale, aggressività e
bullismo; il riconoscimento del valore di identità di genere per rinforzare
l'autostima, la disponibilità al dialogo per conoscere e superare i conflitti
tra generi diversi.
Tanto premesso,
interroghiamo il Presidente della Giunta regionale e l’assessore Roccisano, per
sapere se nell'assegnare contributi inerenti anche l'offerta formativa delle
scuole in generale e delle scuole paritarie in particolare si sia prima
attentamente monitorato quanto auspicato dal Consiglio d'Europa, dalla
Conferenza di Istanbul e dal Decreto la Buona Scuola - apparendo possibile,
invero, una infrazione proprio delle su esposte raccomandazioni ed obblighi di
legge. Grazie.
Rispondo in maniera più propositiva
perché il tema, come sa il consigliere Giudiceandrea, mi piace e mi è molto
caro. E’ da due anni consecutivi che all'interno dei finanziamenti della legge
27 del 1985, quindi le leggi per il diritto allo studio, finalizziamo gli
interventi di rilevanza regionale alle pari opportunità, all'educazione,
all'affettività. Auspico, pertanto, - ma sono certa che le scuole risponderanno
in maniera positiva- anche una educazione alle teorie di Gender, alle pari
opportunità anche in questo senso, ma credo che, per il giusto rispetto,
all'interno della parola affettività ci sia qualsiasi tipo di affettività.
PRESIDENTE
La
replica, consigliere Giudiceandrea, prego.
Grazie, assessore, compiutamente e totalmente soddisfatto. Grazie.
Passiamo
all’interrogazione numero 249/10, di iniziativa del consigliere Graziano, “Sul pericolo di
cedimento strutturale del quartiere Santa Croce, nell'abitato di Longobucco
(CS), causato dal crollo della parete di contenimento Macrocioli e sullo
sgombero delle famiglie”. Risponde l’assessore Musmanno.
Grazie,
Presidente. Assessore, questa è un'interrogazione
datata 30 dicembre 2016 ma è ancora attuale perché il crollo delle pareti è
ancora tutt'ora là, quindi non è stato risolto. L'interrogazione era questa: lo
scorso Venerdì 28 Ottobre 2016 si registrava il crollo di una frazione della
parete in calcestruzzo, realizzata negli anni '90 per contenere la costante
degradazione idrogeologica dell'abitato di Longobucco, in Provincia di Cosenza;
nelle ore successive al crollo il Capo della Protezione Civile regionale,
insieme al Responsabile dell'Autorità di Bacino regionale, al Responsabile
dell'area tecnica del Comune di Longobucco e al Direttore tecnico della
Geoconsol srl effettuavano un sopralluogo, al termine del quale veniva
accertata l'oggettiva pericolosità strutturale e la mancanza dei criteri di
sicurezza abitativa del quartiere Santa Croce, sovrastante la parete crollata;
sopraggiungendo l'esigenza di monitorare lo stato di pericolo dell'abitato e,
allo stesso tempo, di individuare le soluzioni tecniche necessarie a mettere in
sicurezza i fabbricati ed il versante roccioso franato, si è provveduto ad
emanare specifiche ordinanze di sgombero di alcune abitazioni, chiaramente, da
parte del sindaco; trascorsi ormai due mesi, ora sono trascorsi più di due mesi
perché eravamo al 30 dicembre 2016, quindi, oggi, siamo a quasi un anno dal
crollo del muro di contenimento Macrocioli e oltre allo stanziamento da parte
della Regione Calabria di una somma esigua – mi pare 50.000 euro - e bastevole
solo ad asportare i detriti derivanti dallo smottamento, permane ancora lo
stato di pericolo ed il disagio di numerose famiglie di Longobucco, costrette a
rimanere fuori dalle proprie abitazioni;
Quindi,
interrogo il Presidente della Giunta regionale e, in questo caso, l’assessore,
il professore Musmanno, per sapere quali improcrastinabili ed urgenti
provvedimenti intende assumere per mettere in sicurezza i luoghi, dato che il
permanere di tale condizione di precarietà strutturale e le numerose
precipitazioni temporalesche e nevose, a cui è soggetta l'area durante il
periodo invernale, non fanno altro che aumentare i rischi ed estendere il
pericolo di ulteriori crolli anche alle restanti porzioni della parete di
contenimento e quali iniziative intende assumere per far fronte alle esigenze
delle famiglie che si sono viste notificare l'ordinanza di sgombero delle loro
abitazioni.
Il 28 ottobre è crollato parte del muro di
contenimento lungo il costone sottostante l'abitato di Longobucco, nella parte
di versante che si affaccia sul Torrente Macrocioli. La Regione Calabria è
intervenuta nell'immediato con un finanziamento di 50.000 € per la rimozione
dei resti del muro di contenimento, che minacciavano l'ostruzione del
sottostante Torrente. Considerata la grave situazione in cui versa l'intero
territorio nazionale, il Ministero dell'Ambiente ha attivato nel 2014 la banca
dati RENDIS. La Regione Calabria, attraverso il Dipartimento
"Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità" e l'Autorità di Bacino
Regionale, nei periodi programmati dal Ministero dell'Ambiente, ha utilizzato
la banca dati, inserendo progetti proposti direttamente dalla Regione Calabria
o provenienti dai vari Enti del territorio regionale. Nel caso specifico,
oggetto della presente interrogazione, l'Autorità di Bacino ha già proposto e
inserito come prioritario nella banca dati RENDIS un progetto per il
finanziamento del consolidamento dell'area di Macrocioli, in seguito all'evento
parossistico di fine ottobre 2016. Il progetto prevede, con codice su Banca
dati Rendis 18IR975/ G1, in località ex torrente Macrocioli in prossimità di
via S. Croce, un importo complessivo € 3.523.605. A metà Dicembre 2016 il
citato progetto è stato valutato dal Ministero dell'Ambiente come finanziabile
nel Piano di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e di
erosione costiera del Ministero dell'Ambiente stesso. La procedura per ottenere
il finanziamento prevede una validazione da parte dell'Autorità di Distretto,
dell'ISPRA, una valutazione appaltistica e una documentale. Tali valutazioni,
attuate nell'arco dei mesi scorsi sono state seguite da parte della Regione
Calabria e attualmente sono in corso le ultime integrazioni documentali a
seguito delle quali seguirà direttamente l'emanazione del relativo decreto di
finanziamento.
Grazie,
assessore, della risposta. Cosa le devo dire? Non mi trovo oggi, purtroppo, in
sintonia con lei, vale a dire sono soddisfatto del fatto che la Regione abbia
provveduto a fare il progetto, ad inserire nella banca dati la procedura per il
finanziamento e, quindi, pare che, forse, da quello che ho capito, ci potrebbe
essere il finanziamento di un milione e mezzo di euro. Però le risposte
all'interrogazione non le trovo. Intanto non mi ha detto cosa succede alle
famiglie che hanno avuto la notifica di sgombero, cosa è stato fatto per far
fronte al disagio di queste famiglie e, poi, le devo dire che, purtroppo, siamo
di nuovo nella stagione invernale e c'è il rischio chiaramente evidente che
possano crollare anche le restanti pareti di fianco a quella già crollata. Su
questo, probabilmente, ci vorrebbe un accelerata maggiore da parte della
Regione, nei confronti del Ministero, per far sì che questo finanziamento si
abbia in modo concreto e che si possa dare attuazione all’appalto ed all'inizio
dei lavori perché, altrimenti, il problema attualmente risulta essere
chiaramente irrisolto. Grazie.
Passiamo
all’interrogazione numero 256/10 “in ordine agli urgenti provvedimenti da
adottare per il porto di Amantea”, a firma del consigliere Graziano. Risponde
l'assessore Russo. Prego, consigliere Graziano.
Assessore
Russo, il porto di
Amantea, in località Principessa, realizzato con fondi POR ed aperto nel 2002,
è sicuramente una delle infrastrutture più importanti per tutto il basso
tirreno cosentino; sul porto insiste una problematica, purtroppo molto seria,
per cui ogni qual volta che si ha una mareggiata l'imboccatura del porto si
ostruisce; il fenomeno assume proporzioni davvero evidenti, infatti tutta
l'imboccatura viene ostruita da sabbia e sedimenti, tanto che si forma una vera
e propria spiaggia; gli organi di informazione hanno più volte riportato la
problematica con articoli, fotografie e filmati; ogni qual volta il porto si
ostruisce, per riaprirlo vengono spese cifre considerevoli; si consideri che
questa situazione oltre a creare notevoli danni alle stesse imbarcazioni,
genera forti disagi ai tutti i dipendenti della marineria locale che si vedono
costretti a rimanere a terra. Lo stato in cui versa il Porto di Amantea è
preoccupante per le ripercussioni economiche che subiscono i pescatori della
zona e le loro famiglie, che non riescono ad uscire con le imbarcazioni per
andare a pesca; la condizione del Porto di Amantea, che avrebbe dovuto essere
un volano di sviluppo turistico della zona, ha anche serie di ripercussioni
economiche sulla stagione estiva; al danno si aggiunge un ulteriore problema e
disagio per i diportisti che, nonostante la tassa di stazionamento puntualmente
pagata, non possono usufruire del servizio dall'inizio di gennaio 2017, cioè da
quando la capitaneria ha predisposto la chiusura del Porto di Amantea. Si
interroga, quindi, il Presidente della Giunta regionale e, in questo caso, il
professore Russo, per sapere quali provvedimenti intende assumere –
l’interrogazione è del 06 febbraio 2017- per inserire il Porto di Amantea nel
Piano regionale portuale, per risolvere le criticità che insistono su di esso
prevedendo, per la zona su cui insiste il suddetto porto, una serie di misure a
protezione del litorale contro l'erosione costiera e, comunque, collaborare e
supportare il Comune per individuare una soluzione definitiva a questa
problematica, che tenga conto dell'economia della zona e degli interessi degli
utenti.
Grazie,
Presidente. Dunque per i quesiti illustrati nell'interrogazione è possibile
specificare quanto segue e bisogna premettere che il porto di Amantea è
ricompreso nel novero delle 13 Infrastrutture portuali di rilevanza economica
regionale e interregionale elencate nel Piano regionale dei trasporti, già
approvato con delibera di Consiglio regionale del 19 dicembre 2016 e pubblicato
sul bollettino ufficiale della Regione Calabria, numero 123 del 27 dicembre
2016, quindi è già inserito nell'elenco dei porti regionali. Secondo elemento:
con delibera di Giunta regionale numero 412 del 24 ottobre 2016 è stata
destinata ad interventi infrastrutturali nell'ambito dei suddetti porti -quindi
tutti i porti regionali- l'intera dotazione finanziaria prevista dalla
corrispondente azione programmatica del por 2014-2020, per un importo complessivo
pari a circa 21 milioni di euro. In data 5 gennaio 2017 è stato pubblicato
l'avviso pubblico, rivolto ai Comuni sede di porti di rilevanza economica
regionale ed interregionale, per l'accesso alle suddette risorse con termine di
scadenza fissato 28 marzo 2017. Risulta agli atti del dipartimento
infrastrutture lavori pubblici e mobilità che il Comune di Amantea ha aderito
alla procedura di cui sopra, producendo la documentazione richiesta dall'avviso
che è stata, peraltro, ritenuta ammissibile alla valutazione, come da
pubblicazione e comunicazione definitive, trasmesse anche al Comune di Amantea.
Con decreto dirigenziale del 9 agosto ultimo scorso è stata approvata la
graduatoria definitiva dell'avviso di cui sopra, nell'ambito della quale la
proposta del Comune di Amantea è collocata al settimo posto.
Grazie, assessore. Mi
ritengo completamente soddisfatto della sua risposta.
Passiamo all’interrogazione
numero 264/10, a firma del consigliere Graziano, in ordine allo stato di
agitazione dei lavoratori del porto di Gioia Tauro. Risponde l'assessore Russo.
Prego.
Grazie, Presidente. Questa
interrogazione è del 7 marzo 2017.
Nonostante
le rosee previsioni di sviluppo che inquadrano il Porto di Gioia Tauro come
prossimo e sicuro volano di sviluppo per il territorio regionale e per il
bacino del Mediterraneo, la situazione gestionale della citata struttura
portuale strategica, ad oggi, evidenzia gravi e preoccupanti deficit;
considerato che: i lavoratori del Porto di Gioia Tauro sono in stato di
agitazione in conseguenza dell'atteggiamento tenuto dal monopolista tedesco che
controlla lo scalo dichiaratosi categoricamente indisponibile a rivedere il
numero di "esuberi" previsti; la piana di Gioia Tauro, zona afflitta
da una economia degradata e che presenta tassi di disoccupazione elevatissimi
(specie giovanile), non può permettersi una conclusione della vertenza in linea
con i desideri di MCT, in quanto tale eventualità determinerebbe di fatto il
definitivo crepuscolo di una infrastruttura strategica costruita con i soldi dei
contribuenti italiani. Si interroga il Presidente della Giunta regionale e, in
questo caso il professore Russo, assessore al ramo, per sapere: quali urgenti
ed improcrastinabili iniziative il Governo regionale intende assumere per un
certo e definitivo sviluppo del Porto di Gioia Tauro e, a livello di Governo
centrale, quali iniziative intende assumere presso gli uffici competenti al
fine di rendere concreta e fattibile la proposta di
"nazionalizzazione" del Porto di Gioia Tauro, proponendo, altresì, al
Governo una soluzione efficace per una migliore gestione dello scalo portuale.
Grazie.
PRESIDENTE
Prego,
assessore Russo.
Grazie, Presidente. Grazie,
consigliere Graziano. Per i quesiti illustrati nell'interrogazione di cui in
oggetto si specifica quanto segue. Occorre premettere che il governo del porto
di Gioia Tauro, in quanto sede di Autorità Portuale, con Autorità di Sistema
Portuale adesso, in ragione delle innovazioni normative della Legge 84/94 e del
Decreto legislativo 169/2016, è di competenza dell'amministrazione nazionale,
atteso che l'Autorità preposta è ente di diritto pubblico soggetto alla
vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quindi Autorità
portuale e nazionale. I processi amministrativi, relativi alle concessioni
degli spazi portuali, peraltro già consolidati in atti vigenti su orizzonte
temporale pluriennale, sono dunque in capo agli organi di governo di cui sopra,
Autorità Portuale e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, salva,
comunque, la rappresentanza regionale garantita in sede di Comitato Portuale.
Le relazioni sindacali, tra la parte datoriale ed i lavoratori della Società
cui è affidata la concessione del terminal,
pur ampiamente monitorate dai rappresentanti dell'Amministrazione Regionale,
soggiacciono alle dinamiche delle norme di settore.
Premesso quanto sopra, deve
segnalarsi che il Governo regionale, fin dal suo insediamento, ha ricoperto ruolo
propositivo e di impulso per una serie di iniziative, concordemente assunte con
il Governo nazionale, tese al rilancio dell'area portuale.
Si citano a questo riguardo: 1. la sottoscrizione
di un Accordo di Programma in data 27 Luglio 2016, finalizzato al rilancio e
allo sviluppo industriale delle aree interessate dalla crisi del porto di Gioia
Tauro. L’Accordo è stato sottoscritto, oltre che dalla Regione, dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri delle Infrastrutture e
dei Trasporti, dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Elemento rilevante dell'Accordo è l'istituzione dell'Agenzia per la
somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale,
espressamente prevista da provvedimento normativo (art.4, della L.27/2/2017
n.18 di conversione, con modificazioni, del D.L. 29/12/2016). L'istituzione
dell'Agenzia, finalizzata appunto alla riqualificazione professionale e alla
ricollocazione dei lavoratori all'interno degli insediamenti produttivi
ricadenti nelle aree del demanio portuale, è stata deliberata dal Comitato
Portuale presso l'Autorità portuale di Gioia Tauro nel corso della seduta del
23 marzo; 2. la sottoscrizione con il governo nazionale del "Patto per lo
sviluppo della Calabria”, nell'ambito del quale è prevista una sezione dedicata
al Porto di Gioia Tauro ed è operata la ricognizione delle risorse esistenti,
nonché l'assegnazione di ulteriori finanziamenti a valere sul Fondo per lo
Sviluppo e la Coesione 2014-2020, per interventi di carattere infrastrutturale
nel porto; 3. il sostegno finanziario della Regione per un importo pari a Euro
40.000.000,00, disposto con Delibera di Giunta Regionale numero 413 del 24
ottobre 2016, finalizzato all'istituzione di un polo di riparazione navale ed
alla realizzazione di un bacino di carenaggio in area portuale, salvi gli esiti
del processo di notifica presso la Commissione Europea, a norma della
disciplina in materia di aiuti di Stato; -attenzione alle date perché
sostanzialmente abbiamo operato nell’iter prima della delibera CIPE-; 4.
l'individuazione dell'area portuale di Gioia Tauro, quale Area logistica
Integrata, nel cui ambito concertare, con il Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti e l'Agenzia della Coesione Territoriale, le iniziative cui
destinare le risorse finanziarie del Programmi Operativi Nazionali, in un
quadro di strategia unitaria nell'area di riferimento. Grazie.
Grazie, assessore. Mi
ritengo parzialmente soddisfatto dalla sua risposta perché, purtroppo, i
problemi dell'area portuale permangono; sono problemi atavici che continuano a
permanere e i lavoratori purtroppo sono andati in esubero, al di là delle
misure compensative previste. Le volevo dire che lei in questo caso è direttamente
interessato e abbiamo accolto con molto favore la sua nomina, da esperto di
questo settore, alla presidenza dell'autorità del porto di Gioia Tauro e di
Messina, nomina che non sappiamo, a tutt'oggi, non è dato conoscere, che fine
abbia fatto perché quella di Gioia Tauro è l'unica Autorità Portuale in Italia
che non ha un'autorità. Pensavamo, siamo e sono tutt'ora convinto che lei sia
la persona migliore per ricoprire quel ruolo, però a tutt'oggi non sappiamo chi
lo ricoprirà e se lo ricoprirà lei perché per la Calabria sarebbe
effettivamente una traccia importante. In questo senso sollecitiamo il Governo
regionale a farsi parte in causa con lo Stato, con il Governo centrale,
affinché questa nomina venga formalizzata e non continui ad esserci una Autorità
Portuale che purtroppo devo dire a tutt’oggi - dopo ci sarà un' interrogazione
che riguarda il porto di Corigliano e ne riparleremo - è inefficace e
inefficiente perché non ha un capo che la guidi. Grazie.
Interrogazione numero 268/10
“in merito alla tutela dell'esperienza professionale e alla posizione
lavorativa dei precari della Giustizia”, a firma Graziano. Risponde l’assessore
Roccisano.
Questa,
nonostante sia un’interrogazione del 27 marzo 2017, è ancora, a tutt’oggi,
attuale perché riguarda lo stato cronico dei precari della Giustizia che tutti
quanti conosciamo e del quale diversi consiglieri regionali si sono interessati
in quest'Aula. Ricordo, per esempio, il consigliere Giudiceandrea, oggi
presente. In effetti questo problema non è stato risolto e quotidianamente leggiamo
sui giornali appelli da parte di questi tirocinanti, che non sanno più a che
Santo votarsi, perché la loro situazione, purtroppo, non è stata assolutamente
risolta. Precari erano, precari rimangono, precari in sedi diversissime,
calabresi che sono in Puglia non riescono ad avvicinarsi, con gravi problemi
familiari, precari che prendono quattro lire ma che pensavano che queste
quattro lire potessero servire a far sì che, dopo i sacrifici, un domani
potessero avere un'opportunità di lavoro diversa, più duratura,all'interno del
Ministero. Si interroga quindi la Giunta regionale - non la faccio tanto lunga
ma vado subito all'interrogazione perché ho un problema, credo, conosciuto a
tutti - per sapere quali urgenti provvedimenti
si intendono assumere per i tirocinanti precari dell'amministrazione
giudiziaria, che sono 600. Lo ricordo anche alla luce di quanto contenuto nelle
comunicazioni del Ministero della Giustizia del 24 gennaio ultimo scorso.
Grazie.
Leggo testualmente. A seguito del completamento
istruttorio e valutativo previsto dal bando, quel bando dei Mille che andava ad
assorbire anche i precari iniziali della Giustizia, si è provveduto alla
assegnazione dei tirocinanti presso gli uffici giudiziari e le istituzioni
assimilate e si sta procedendo, con il supporto di Azienda Calabria Lavoro,
agli adempimenti amministrativi prodromici all’avvio delle attività: coperture
assicurative INAIL ed RC, comunicazioni obbligatorie, tali indispensabili atti
sono stati completati per circa 500 persone, assegnati agli uffici giudiziari
di tipo ministeriale che hanno iniziato ufficialmente le attività a partire dal
primo settembre scorso e a cui seguiranno nelle prossime settimane tutti gli
altri collocati nelle altre sedi della Calabria e presso gli uffici legali
delle istituzioni assimilate.
Assessore, cosa vuole che le dica? Purtroppo non sono
soddisfatto della sua risposta perché il problema, come chiaramente
riconosciuto, permane. Spero che questa problematica venga risolta perché fino
a ieri ho incontrato precari della giustizia che attendono una soluzione.
Grazie.
Passiamo
all’interrogazione numero 269/10 in merito alle condizioni di precarietà
strutturale della scuola secondaria di primo grado Goffredo Mameli di Amantea,
a firma del consigliere Graziano. Risponde l’assessore Musmanno.
L’interrogazione
la vorrei fare ma non so se rinunciare, poichè si tratta di un problema uguale
a quello inerente la strada, quindi, se l’assessore mi dice che non è
competenza della Regione e che la competenza è in capo alla Provincia allora
rinuncio all'interrogazione. Se, poi, l’assessore ha da comunicarmi delle
notizie diverse allora non rinuncio l'interrogazione. Quindi non so come
procedere.
PRESIDENTE
Ha
chiesto di rinunciare, consigliere Graziano? No! Allora lei non ha rinunciato.
Prego, assessore Musmanno.
In riferimento
all’interrogazione in oggetto, preme innanzitutto evidenziare che l’edificio
scolastico in via Aspromonte, oggetto di ordinanza di chiusura, ospitando un
istituto di istruzione secondaria di Primo grado, ai sensi dell'articolo 3
della citata Legge 23/96, ricade nelle competenze comunali.
La Città di Amantea, in
considerazione della evidenziata precarietà dell'edificio in questione e stante
la necessità di trovare una soluzione a breve termine, ha comunicato
l'intenzione di trasferire il plesso scolastico nella ex sede del Giudice di Pace, un edificio di proprietà comunale che
necessita di un intervento di ristrutturazione e adeguamento alla nuova
destinazione, secondo un nuovo schema distributivo degli spazi. Tale intervento
di ristrutturazione risulta inserito, per un importo di € 626.201,00, nell'elenco
di quelli finanziati e di cui all'allegato B del Decreto n. 3 del 04/01/2017
avente ad oggetto: "Delibera di Giunta regionale numero 160/2016 Patto per
lo sviluppo della Regione Calabria - Delibera CIPE n. 26/2016".
Con nota del 19/04/2017
indirizzata a tutti gli enti di cui al citato allegato, è stata richiesta la
documentazione necessaria per la verifica dell'ammissibilità dell'intervento
proposto, propedeutica per la conferma del finanziamento e per la firma della
convenzione. Vorrei dire, quindi, giusto per chiarire, su questo intervento ma
anche su altri, la procedura che si mette in campo su interventi non di
proprietà della struttura regionale. E’ abbastanza evidente che l’'oggetto
delle risposte poste alle interrogazioni mira a chiarire qual è il percorso
procedurale che deve essere seguito per utilizzare le risorse. Di conseguenza,
su un edificio che resta di proprietà comunale, ne dobbiamo prendere tutti
atto, c'è la possibilità, come mi pare abbastanza evidente, di poter procedere
a un intervento finanziato secondo le regole esistenti. Grazie.
Stavolta posso ritenermi
parzialmente soddisfatto della risposta dell'assessore, professore Musmanno.
Interrogazione numero 272/10^, di
iniziativa del consigliere Graziano, “per l'istituzione di due nuove fermate a
Sibari e Castrovillari della nuova linea nazionale 'Italobus'”.
Risponde l’assessore Musmanno.
Rinuncio all’interrogazione perché nel
frattempo le fermate di Castrovillari sono state istituite con l’intervento del
professore Musmanno. Grazie.
Interrogazione numero 284/10^, di
iniziativa del consigliere Graziano, sulla ripartizione del fondo nazionale per
il trasporto pubblico locale - DEF 2017. Risponde l’assessore Musmanno. Prego.
Questa
interrogazione, invece, la ritengo importante ed è collegata al discorso che
facevamo poc'anzi sulla Conferenza dei Presidenti e sulla presenza della
Regione alla Conferenza Stato- Regioni:
l'11 aprile 2017
il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del
Ministro dell'economia e delle finanze Padoan, ha approvato il Documento di
economia e finanza (DEF) 2017; al Titolo IV della Legge 50/2017 vengono
disposte le misure urgenti per il rilancio economico e sociale con nuove misure
nel settore dei trasporti e delle infrastrutture (capitolo I); in merito alla
stabilizzazione del Fondo destinato al finanziamento del trasporto pubblico
locale (4.789.506.000 euro per l'anno 2017 e 4.932.554.000 euro per gli anni
dal 2018 in poi) e l'incremento dal 60% all'80% dell'anticipazione
dell'erogazione del predetto fondo, anche al fine di ridurre i tempi di
pagamento dei debiti della PA, nella Conferenza Stato-Regioni, preliminarmente
all'approvazione del DEF 2017, sono stati stabiliti i criteri di ripartizione
del Fondo nazionale per il Trasporto pubblico locale; considerato che: i nuovi
criteri di ripartizione del Fondo nazionale per il TPL prevedono premialità
derivanti dal traffico dei passeggeri con la consequenziale equazione che più
viaggiatori paganti biglietto ci saranno sulle tratte ferroviarie e le
autolinee calabresi, più si avrà la possibilità di ricevere soldi pubblici da
reinvestire nel settore; dal momento che la Calabria presenta una condizione
demografica e geografica per nulla concorrenziale rispetto alle cosiddette
"regole del gioco" previste dal DEF 2017, in quanto la potenziale
utenza sui servizi di trasporto, determinata dalla densità abitativa per
chilometro quadrato, è di gran lunga inferiore ad altre Regioni italiane anche
meno abitate rispetto alla nostra; i criteri di ripartizione del Fondo
nazionale per il TPL contemplano un 35% di incassi derivanti dall'utenza, come
soglia minima al di sotto della quale sono previste delle decurtazioni sul
fondo, determinando - allo stato attuale - una previsionale di perdite pari a
20 milioni di euro l'anno.
Si interroga il
Presidente della Giunta regionale e, in questo caso, il professore Musmanno,
quale assessore al ramo, per sapere quali urgenti ed improcrastinabili
provvedimenti il Governo regionale intende assumere – interrogazione questa del
primo giugno di quest’anno- al fine di evitare l'ennesimo ed ingiusto scippo di
risorse pubbliche a danno della Calabria, che, abbiamo detto, avrà una perdita
di circa 20 milioni di euro all’anno con l’applicazione dei suddetti criteri,
per emendare la Legge 50/2017, modificandone i criteri di attribuzione del
Fondo e se c'è stata una obiezione da parte della Regione Calabria in seno alla
Conferenza Stato-Regioni sull'ipotesi di attuazione dei nuovi criteri di
ripartizione del Fondo nazionale per il TPL. Grazie.
Ringrazio il
consigliere regionale Graziano che ha sollevato un problema abbastanza
importante per tutta la Calabria, dandomi, anche, l’occasione di fare il punto
della situazione su questo tema. Le nuove regole per la distribuzione alle
Regioni di fondi per finanziare il Trasporto Pubblico Locale, citate
nell'interrogazione, penalizzano indubbiamente la Calabria e rischiano di
mettere a dura prova il sistema della mobilità regionale. Le nuove metodologie
e i criteri per la gestione del sistema di trasporto pubblico vanno infatti a
incidere negativamente sul sistema del trasporto pubblico regionale e ciò è
dovuto non già, o non solo, alla qualità del sistema TPL regionale, ma anche,
soprattutto, alle stesse caratteristiche strutturali e territoriali della
nostra regione.
La legge n. 96
del 2017 di conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, citato
dall’onorevole Graziano, (così detta "manovrina") riduce a
4.789.506.000 euro per l'anno 2017 e a 4.932.554.000 euro a decorrere dal 2018
il valore complessivo del fondo. Ciò si traduce per il 2017 in una riduzione di
risorse pari a circa 5,8 milioni di euro per la Calabria. Peraltro il
"taglio" per l'anno 2017 è stato effettuato quando i servizi erano
già stati programmati, considerando importi che non prevedevano tali riduzioni.
Nonostante il
Fondo sia stato finalmente stabilizzato in termini nominali, non è prevista,
tuttavia, una stabilizzazione in termini reali attraverso un meccanismo di
indicizzazione al tasso di inflazione, del quale è obbligatorio il
riconoscimento nei contratti di servizio.
L'aspetto più
critico, però, riguarda la modifica dei criteri per la determinazione delle
premialità. Infatti, a partire dal 2018, pur rimanendo invariato il
finanziamento totale che la Regione può ricevere, aumenterà la quota di queste
risorse che può venir meno a causa del mancato raggiungimento di specifici
obiettivi di efficacia ed efficienza. Il 10% del Fondo sarà ripartito tra le
Regioni sulla base dell'incremento dei proventi complessivi da traffico. Tale
quota sarà aumentata del 5% all'anno fino al 20%; il 10% in base
all'adeguamento alla disciplina dei costi standard
e, anche in questo caso, la percentuale aumenterà del 5% all'anno fino a
raggiungere il 20%.
Ciascuna Regione
non potrà subire una perdita annua maggiore del 5% rispetto all'anno precedente
–ma questa è una “tagliola” per noi- e, nel primo quinquennio, corrisponde ad
una riduzione annua maggiore del 10% rispetto alle risorse trasferite nel 2015.
Ciò vuol dire che la quota di fondo, premiale, che può venir meno è via via
crescente, raggiungendo nel 2025 il livello del 40%.
Gli obiettivi
fissati dalla norma sono particolarmente penalizzanti per un territorio come
quello calabrese che, a causa di criticità demografiche, geografiche e
infrastrutturali, difficilmente riuscirà ogni anno a conseguire gli obiettivi
posti.
Aumentando la
quota premiale, "incerta", inoltre, diventa più difficile poter
programmare i servizi da affidare su base pluriennale, non potendo in fase di
programmazione, poter accertare, con sicurezza, le somme da poter mettere in
campo.
A ciò si deve
aggiungere il rischio di un'ulteriore riduzione del 15% del valore dei
corrispettivi dei contratti per quei servizi non affidati con procedure di
evidenza pubblica entro il 31 dicembre 2017. La riduzione non si applica ai
contratti di servizio affidati alla data del 30 settembre 2017 in conformità
alle disposizioni di cui al regolamento comunitario numero 1370 del 2007, sino
alla loro scadenza, nonché per i servizi ferroviari regionali nel caso di
avvenuta pubblicazione alla medesima data dell'avviso di pre-informazione. La
Regione e ART-CAL, ente di governo del bacino unico regionale, hanno
scongiurato questo rischio, assolvendo entro il 30 settembre a entrambi gli adempimenti.
Si è dunque cercato, innanzitutto, di limitare i possibili, gravissimi danni.
Inizialmente si
è cercato di favorire possibili emendamenti al decreto legge 50 del 2017, prima
che venisse convertito in Legge. Ci si è mossi sia in sede di Commissione
infrastrutture, mobilità e governo del territorio (IMGT) della Conferenza
Stato-Regioni, sia attraverso i parlamentari rappresentanti della Calabria, per
proporre possibili emendamenti. Azioni queste che non hanno sortito gli effetti
sperati, poiché il citato Decreto aveva una struttura su cui era stato
formalmente ottenuto nel 2013 un accordo Stato-Regioni.
Fra le azioni
intraprese per recuperare nuove risorse è in corso una interlocuzione con il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere la possibilità di
utilizzare una parte di fondi di investimento, delle risorse destinate al
finanziamento di infrastrutture ferroviarie, per servizi di trasporto pubblico
su ferro. Com'è noto, infatti, la Regione sta portando avanti un importante
programma di ammodernamento delle infrastrutture di trasporto della Calabria.
Tuttavia, le stesse infrastrutture rischierebbero di restare sotto-utilizzate,
senza adeguate risorse per i servizi. Questa motivazione giustifica la
richiesta al Ministero, rispetto alla quale si è in attesa di risposta. La
Giunta regionale sta lavorando anche sulla possibilità di istituire un Fondo
Regionale, che compensi la mancata erogazione della premialità negli anni in
cui non si conseguono gli obiettivi fissati dal Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti.
Una ulteriore
azione per aumentare o eventualmente mantenere il livello dei servizi è quella
di far leva sulle misure per la mobilità sostenibile previste per le aree
interne. Queste ultime, infatti, presentano una domanda di mobilità che mal si
adatta alla modalità del TPL tradizionale. Sono richieste, invece, forme di
trasporto flessibile come i così detti servizi a chiamata. La Giunta Regionale
si è attivata per avviare, sperimentalmente, questo tipo di servizi, che andranno
a migliorare il servizio nelle aree interne eventualmente compensando la
diminuzione di servizi tradizionali.
Infine,
attraverso la partecipazione costante ai lavori della Commissione
infrastrutture, mobilità e governo del territorio (IMGT) è stato reso evidente
quali siano le criticità per le regioni derivanti dalle nuove regole per
l'attribuzione dei fondi e sono in corso valutazioni di azioni migliorative
condivise tra tutte le Regioni interessate da questi tagli e il Ministero
stesso.
Grazie, assessore. E’ stata
lunghissima la sua esposizione, che in parte mi soddisfa ed in parte no, però
lei stesso ha detto che l'interrogazione era meritevole perché in effetti la
Conferenza Stato- Regioni ha penalizzato i fondi da dare alla Calabria. Grazie.
Interrogazione numero
286/10^ “Sul
piano triennale delle opere pubbliche 2016-2018 dell'Autorità Portuale di Gioia
Tauro - Terminal Crociere Porto di Corigliano
Calabro”, a firma del consigliere Graziano. Risponde l'assessore Russo.
Questa
è un'interrogazione importante, assessore, perché riguarda il porto di
Corigliano ed il discorso è collegato a quello che dicevamo prima, vale a dire
che sono previsti da tempo 12 milioni di euro per la realizzazione di un terminal crociere di cui 8.100.000,00
per la realizzare la banchina nord e 4.100.000,00 per la realizzazione del
piazzale retrostante del porto di Corigliano. Nel gennaio 2016, rielaborando e
confermando il piano operativo triennale 2015-2017, l’opera rientra nel Piano
Triennale delle opere pubbliche 2016-2018 che è stato approvato.
I
fondi per la realizzazione del terminal crociere presso il Porto di Corigliano
sono già disponibili per la parte del 50 percento presso l'Autorità Portuale di
Gioia Tauro e per la restante parte del 50 percento presso la Regione Calabria;
come lei ben sa, l'Area della Sibaritide ha già sperimentato, con successo e
grazie allo scalo portuale di Corigliano Calabro, l'esperienza di accoglienza
del turismo internazionale di massa derivante dai flussi crocieristici; le più
importanti compagnie crocieristiche e i maggiori tour operator nazionali ed internazionali ritengono "altamente
appetibile" sia il mercato sia l'offerta turistica della Piana di Sibari e
delle Città dello Jonio" (vedasi report sul turismo - 2015); è concreta la
difficoltà di intercettare l'interesse delle compagnie crocieristiche per la
mancanza di idonei servizi strutturali e di servizio; atteso, inoltre, che il
Porto di Corigliano Calabro rientra, tra quelli individuati dal Ministero
dell'Interno, nella rete di soccorso internazionale ai migranti del mare e che
urgono interventi urgenti per la creazione di idonei presidi di sicurezza così
da consentire l'eventuale e contemporaneo scalo commerciale, turistico e di emergenza
all'interno dello scalo; lo sviluppo economico della Sibaritide e della
nascente città unica Corigliano-Rossano, che si appresta ad andare a referendum
il 22 di ottobre, si fonda, oltre che sull'economia agricola e della
trasformazione, anche sul turismo, essendo presenti sul territorio varie
emergenze artistico-culturali e naturalistiche di rilevanza mondiale. Si
interroga, quindi, la Giunta regionale e, in questo caso, il professore Russo
per sapere: le motivazioni per le quali, ad oggi, nonostante i fondi per la
realizzazione del terminal crociere
presso il Porto di Corigliano siano già disponibili, destinati e fermi presso i
due enti non si sia provveduto ad avviare l'investimento e quali urgenti e
improcrastinabili iniziative si intendono attuare per avviare le procedure
esecutive di progettazione e realizzazione dell'opera.
Grazie, Presidente, e
grazie, consigliere Graziano. Per i quesiti illustrati nelle interrogazioni di
cui in oggetto specifichiamo quanto segue: occorre premettere che il piano
operativo triennale è atto proprio dell'autorità portuale, deliberato dal
Comitato portuale nell'ambito del quale è prevista anche la rappresentanza della
Regione Calabria. Non sono tuttavia normativamente previste approvazioni del
piano da parte della Giunta regionale. Per quanto attiene la copertura
finanziaria occorre specificare che la Giunta regionale ha destinato ai porti
di rilievo economico Nazionale, nel cui novero rientra anche il porto di
Corigliano Calabro, l'intera dotazione del fondo di sviluppo e coesione pari a
54 milioni, allocata nell'ambito della sezione portualità del Patto per lo
sviluppo della Regione Calabria. Nello scorso mese di maggio è stata disposta
l’iscrizione in bilancio regionale delle somme di cui sopra ed è stato,
altresì, individuato nell'articolo di un Accordo di Programma Quadro, lo
strumento finalizzato all'individuazione degli interventi. L'interlocuzione con
i soggetti insieme ai quali si provvederà alla sottoscrizione dell'accordo è in
fase avanzata e, per quanto riguarda, nello specifico, la posizione dell'
Autorità Portuale di Gioia Tauro, il dipartimento è in attesa di ricevere le
indicazioni relative agli interventi da includere nel quadro attuativo e le
corrispondenti coperture finanziarie di cui la medesima Autorità Portuale
intende farsi carico, considerato il cospicuo avanzo di amministrazione
risultante dagli atti di bilancio della medesima autorità. Il quadro di
interventi in via di definizione terrà evidentemente conto degli strumenti di
programmazione vigenti presso i soggetti attuatori degli interventi, avuto
comunque riguardo del cronoprogramma di realizzazione dell’opera con le regole
stabilite dalle fonti di finanziamento che fissano tassativamente al 31
dicembre 2019 il termine ultimo per provvedere alla aggiudicazione dei lavori.
Grazie.
Grazie, assessore. Come
dicevamo prima c'è qualcosa che non funziona all’autorità portuale, perché
abbiamo parlato, anche lei stesso ha parlato, di avanzo di bilancio, quindi, in
realtà ci sono risorse ferme all'autorità portuale che non vengono spese. Non
so che dire! O la Regione interviene, in un certo modo, sull' Autorità Portuale
anche se la stessa Autorità non è direttamente dipendente dalla Regione o
interviene sul Ministero competente che ha la vigilanza sulle autorità portuali
oppure, ancora, si trova il modo perché la sua nomina vada in porto e lei vada
a fare il Presidente dell'autorità portuale e, finalmente, questi soldi non
rimangano fermi tra le carte e la cassa dell'autorità portuale. Non è
consentito in una regione come la Calabria in cui ci sono carenze di risorse e
carenze di infrastrutture che i fondi di un Piano Triennale finanziato
rimangano fermi nelle casse dell' Autorità Portuale di Gioia Tauro. Questo non
la accettiamo, non lo consentiamo e non possiamo permettercelo, né la minoranza
né tanto meno la maggioranza! Su questo dobbiamo stare vigili ed attenti ed
intervenire con fermezza. Grazie.
Comunico che il consigliere
Graziano ha rinunciato all’interrogazione numero 241/10^.
Passiamo all’interrogazione
numero 309/10^ “sullo stato di inagibilità del liceo scientifico Fermi di
Cosenza”, a firma del consigliere Graziano. Risponde Musmanno.
Sì grazie. Questo è un tema
attualissimo, l'interrogazione è del 20 settembre di quest'anno e si tratta di
uno dei licei più importanti, storici di Cosenza città: è il liceo scientifico
Fermi che interessa praticamente 1000 persone fra studenti, docenti e personale
ATA e rappresenta quindi una delle eccellenze della proposta educativa e
formativa della città di Cosenza.
Con apposita comunicazione
dell’8 settembre 2017, l'amministrazione Provinciale concede la disponibilità
temporanea presso l’Istituto Pezzullo di Cosenza di numero 10 aule, così da
poter consentire l'inizio dell'attività scolastica. La situazione venutasi a
determinare ha creato un non poco turbamento tra le famiglie degli studenti e
il personale docente, quest'ultimo costretto a sobbarcarsi turni di lavoro
gravosi a causa del trasferimento tra i diversi plessi tra cui al momento è
distribuito l’istituto. E’ necessario provvedere nel più breve tempo possibile
ad una serie di interventi per ripristinare e riqualificare la struttura dichiarata
inagibile dell'Istituto Fermi. Per la suddetta opera di ripristino è necessaria
una dotazione economica non più disponibile, per quanto appare, alla Provincia
di Cosenza per gli effetti della riforma Delrio. Nel giorno di presentazione
dell'interrogazione si diceva che ancora si registravano azioni di protesta da
parte degli studenti del Fermi che hanno interrotto l'attività scolastica per
protestare contro la chiusura della sede scolastica.
Si interroga il Presidente
della Giunta regionale e, in questo caso, il professor Musmanno, se non ho
capito male, per conoscere quali urgenti e improcrastinabili provvedimenti
intenda assumere in merito alla situazione del Liceo Fermi di Cosenza al fine
di erogare, nel più breve tempo possibile, i fondi necessari per le
indispensabili opere di ripristino e riqualificazione, se è stato istituito un
tavolo tecnico operativo alla Provincia di Cosenza e se risponde a verità la
possibilità di destinare 8 milioni di euro per quest'opera. Grazie.
Nel rispondere a questa
interrogazione non mi soffermo sullo stato dell’edificio a seguito di
interventi pre-realizzati, quindi entro nel merito della questione,
evidenziando, innanzitutto, come essendo l’edificio scolastico un istituto di
istruzione secondaria di secondo grado ricade nelle competenze
dell'Amministrazione provinciale di Cosenza.
Con decreto D.G. n. 16202
del 16/12/2016 la Regione Calabria, al fine di dare attuazione all'Azione
10.7.1 del POR, ha approvato la "Manifestazione di interesse per la
concessione di contributi finalizzati alla esecuzione di interventi di
adeguamento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli
edifici scolastici", rivolta a Comuni e Province, della Regione Calabria,
proprietari degli immobili adibiti all'istruzione scolastica pubblica statale.
La Provincia di Cosenza ha
presentato istanza di partecipazione, per complessivi € 6.920.000,00,
proponendo un intervento di ricostruzione edilizia dell'edificio scolastico in
questione.
L'intervento proposto si è
collocato, sulla base dei parametri stabiliti dal bando, considerando i dati
inseriti e autocertificati dal proponente sul portale dell'Anagrafe Regionale
dell'Edilizia Scolastica, in posizione 120 della graduatoria di cui
all'allegato 1 del Decreto sopra citato.
Tale graduatoria non
costituisce ancora atto di assegnazione del finanziamento, la documentazione
infatti inserita sul citato portale dovrà essere vagliata dalla Commissione
nominata con Decreto n. 3886 del 11/04/2017, come previsto al punto 10 del
bando.
Se consideriamo come
ammissibili, e non è scontato che lo siano tutti i progetti attualmente
inseriti in graduatoria che vanno dalla 1 alla 119 posizione, cioè tutti quelli
che stanno prima dell’intervento citato, l'intervento non risulta attualmente
fra quelli ammessi a finanziamento a causa dell'esaurimento della dotazione del
bando.
Tuttavia, è previsto a
partire dalle prossime settimane – contiamo, addirittura, entro il mese di
ottobre- lo stanziamento di ingenti risorse nazionali a favore dell'edilizia
scolastica, di cui una quota rilevante sarà destinata alla Calabria – stiamo
parlando di oltre 50 milioni di euro. La Giunta Regionale ha inteso utilizzare
queste risorse per lo scorrimento della graduatoria in questione. Riteniamo,
quindi, che avremo, da qui a breve, la disponibilità di ulteriori risorse che
ci consentono anche di completare il programma di adeguamento sismico
dell’edilizia scolastica sul bando in essere.
Grazie, assessore. Mi
ritengo parzialmente soddisfatto, soprattutto se arriveranno questi fondi
nazionali che permetteranno, quindi, di far scorrere la graduatoria e poter
finanziare anche queste strutture di proprietà Provinciale, che attualmente
sono inagibili. Grazie.
Siamo all’interrogazione
numero 222/10^, in ordine allo stato di abbandono dell'area denominata Oppido Vecchia
del Castello Normanno-Aragonese, a firma del consigliere Giudiceandrea. Risponde il presidente Oliverio. Prego,
consigliere Giudiceandrea.
E’
una nostra vecchia interrogazione, nella quale, visto lo stato di abbandono della
città vecchia di Oppido Mamertina, ci chiedevamo se sono previsti interventi
sulla parte storica interessata; altresì ci chiedevamo se fosse possibile
cominciare a prevederli celermente, perché le intemperie e le vicende degli
anni stanno causando danni seri a quel patrimonio architettonico e ambientale
che è nostro e di tutta quanta la regione. Grazie.
Con
delibera CIPE numero 84 del 2000, a valere sulle risorse della misura 2.1, è
stato concesso al Comune di Oppido Mamertina il finanziamento di euro
1.750.000,00 per il recupero ed il risanamento del Castello del borgo medievale
di Oppido Mamertina.
Con
la medesima delibera CIPE, a valere sulle risorse della misura 2.1 del POR
2000-2006, è stato concesso un altro finanziamento per la realizzazione del
parco archeologico, per un importo di euro1.100.000,00. Con successiva delibera
di Giunta regionale del 28 febbraio 2005, numero 194, di assegnazione e
dotazione per fondo e per misura risultava incluso l’intervento di recupero e
riqualificazione delle aree archeologiche del Comune di Oppido Mamertina,
finanziato per l'importo di euro 300.000,00, presentato dal Comune di Oppido
Mamertina il quale, a seguito di inadempienze a livello comunale, ha proceduto
alla revoca.
Con
delibera della Giunta regionale numero 487 del 6 novembre 2012, linea di
intervento 5.2.1.1, è stato concesso allo stesso Comune il finanziamento di €
250.000,00 per l’area archeologica di Oppido Mamertina.
Lo
stesso progetto a tutt'oggi, nonostante i diversi solleciti, non ha avuto
seguito in quanto il Comune non ha prodotto tutti i documenti richiesti per
poter procedere alla stipula della concessione (nota di riferimento protocollo
del 18.06.2014). Per quanto di competenza la Regione ha attivato tutte le
iniziative possibili per la valorizzazione del sito.
Ad
ogni buon fine, vorrei qui ricordare al consigliere Giudiceandrea ed al
Consiglio regionale che le azioni di tutela e messa in sicurezza dei beni
culturali, come noto, appartengono alla competenza dello Stato.
Grazie, Presidente,
pienamente e totalmente soddisfatto. Ancora una volta la dimostrazione che,
nonostante non si trattasse di questioni relative al territorio di provenienza
e comunque non legate a questioni di appartenenza politica, sono all'attenzione
di questa Giunta regionale e possono portare ottime cose.
L'invito, a questo punto, è
rivolto da questi scanni all'amministrazione di Oppido Mamertina perché attivi
ogni procedura affinché possano essere utilizzati i fondi che la Regione ha
stanziato.
Passiamo all’interrogazione
numero 224/10^, a firma del consigliere Giudiceandrea, in ordine al mancato
riconoscimento del codice LM 81 in discipline economiche e sociali per lo sviluppo
e la cooperazione da parte della Regione Calabria. Risponde l'assessore
Roccisano. Prego, consigliere Giudiceandrea.
Assessore,
v’è una situazione particolare: all'Università della Calabria - che è l'Ateneo
che ha frequentato anche lei - al dipartimento di scienze politiche sociali, da
oltre un decennio è istituito il corso di laurea magistrale in discipline
economiche e sociali per lo sviluppo e la cooperazione. Alla fine di suddetto
corso di laurea ai laureati viene assegnata la classe LM 81 che però è
sistematicamente eliminata, esclusa dai concorsi, per cui gli studenti che
raggiungono con il sudore personale e della loro famiglia il titolo di studio
agognato si vedono privata la possibilità di poter partecipare ai concorsi
pubblici.
La
richiesta è se abbiamo intenzione in futuro di provvedere perché questo non
avvenga più. Grazie.
Grazie,
consigliere Giudiceandrea, anche per la causa: sono una laureata LM 81,
pertanto, conosco la materia.
Sì,
in realtà l'interrogazione è del 30 settembre 2016 e già nei Piani Locali del
Lavoro abbiamo inserito anche la laurea magistrale 81 - il bando che ha fatto
il dipartimento lavoro, per gli esperti under
35 dei Piani Locali di Lavoro. Abbiamo tenuto prima degli incontri anche con il
responsabile del dipartimento Sociologia, del corso di laurea specifico, e
stiamo anche collaborando con loro per individuare una tipologia che probabilmente
sarà agente per lo sviluppo locale, per favorire anche i ragazzi laureati con
la triennale di questo importantissimo corso di studio dell'Unical. Grazie.
Grazie, pienamente e compiutamente
soddisfatto.
Poi abbiamo le interrogazioni 252 del consigliere
Arruzzolo, 180 del consigliere Graziano, 156 del consigliere Nicolò, 155 del
consigliere Nicolò che riguardano l'ambito sanitario. Il Presidente della
Giunta Regionale voleva chiedere un approfondimento a seduta successiva. C'è
questa proposta di rinvio su queste quattro interrogazioni che fanno parte del
primo punto all'ordine del giorno. Ha chiesto di intervenire il consigliere
Nicolò. Ne ha facoltà.
Teniamo
conto che si tratta di interrogazioni datate, ritengo che qualcuna forse sia
anche superata, anacronistica e quelle che mi riguardano sono afferenti
all'aggiornamento professionale del personale infermieristico. Un quesito,
posto dal coordinamento nazionale dei medici, riguarda la formazione finanziata
dal Ministero; l'altro il reparto di nefrologia.
Se
servono ancora ulteriori approfondimenti, tenete conto che sono state
presentate tempo addietro, una nel 2016., possiamo rinviarle per garbo
istituzionale e avere maggiore contezza, considerato che le interrogazioni a
risposta immediata adesso sono state istituzionalizzate, già dalla prima fase
di questa Legislatura, e sappiamo anche per cause e concause non legate alla
volontà del Presidente.
E’
venuto meno in una larga parte, però, Presidente, ci sono le interrogazioni a
risposta scritta e gradiremmo che si dia respiro ai quesiti dei consiglieri,
nel rispetto reciproco del ruolo in merito alla delega conferiteci dal corpo
elettorale, per ogni parte che ci riguarda, perché ci stanno parecchie
interrogazioni a risposta scritta per le quali non è pervenuto nessun
chiarimento e sono dei chiarimenti che vorremmo dare nei territori.
Sono
pervenuti quesiti da parte di esponenti della maggioranza che si dichiarano
ampiamente soddisfatti. Io non mi dichiaro soddisfatto nel metodo perché
gradirei che il consigliere regionale si mettesse nelle condizioni di svolgere
tempestivamente la propria funzione.
Prego, presidente Oliverio, in ordine
all'aggiornamento professionale del personale infermieristico addetto ai
reparti di malattie infettive.
Sulla
interrogazione numero 155 posso rispondere al quesito, cioè si tratta dei corsi
di formazione al personale infermieristico impegnato nei reparti malattie infettive
degli ospedali calabresi.
Questa
è una interrogazione datata, come diceva il consigliere Nicolò, e, quindi,
posso rispondere positivamente perché i corsi sono stati riattivati. Già a
dicembre scorso, 2016, c'è stata la riattivazione di un primo corso ed un
secondo corso è stato riattivato proprio l'ultimo maggio scorso.
La
risposta al quesito che pone il consigliere Nicolò è, quindi, una risposta
positiva perché appunto si è proceduto alla riattivazione dei corsi. Negli
ospedali calabresi gli infermieri dei reparti malattie infettive stanno
procedendo complessivamente alla riqualificazione, che è prevista a norma di
legge.
Per
quanto riguarda le altre interrogazioni poste sulla problematica sanità mi
permetto, avevo detto prima al consigliere Nicolò, interloquendo con lui, di
chiedere possibilmente uno spostamento alla prossima seduta del Consiglio
regionale sulle altre, che sono tre o quattro interrogazioni, anche perché c'è
una interrogazione di particolare rilievo, anche questa sulla sanità, relativa
agli ospedali calabresi.
Vedo
che il proponente è assente ma credo che meriti una trattazione in Consiglio
regionale, nella sede del Consiglio regionale e mi riferisco alle problematiche
degli ospedali, dei nuovi ospedali. Chiederei, quindi, l’interruzione
dell’esame delle interrogazioni sulla sanità e lo spostamento alla prossima
seduta del Consiglio regionale.
Atteso che su una
interrogazione a risposta immediata del consigliere Nicolò c'è stata già una
risposta, facciamo così: le interrogazioni sia del primo che del secondo punto
all'ordine giorno che riguardano la sanità vengono salvaguardate, vengono
riportate alla prossima seduta di Consiglio regionale in cui saranno inserite
interrogazioni, unitamente a quelle riferite al settore ambiente, essendo
l'assessore Rizzo oggi assente per motivi di salute.
Le interrogazioni in materia
di salute e ambiente, rispetto a quelle attuali, quindi, non decadono e saranno
inserite nella prossima seduta di Consiglio regionale utile. Andiamo avanti.
Abbiamo completato, di
fatto, il primo punto all'ordine del giorno. Passiamo al secondo che riguarda
le interrogazioni a risposta scritta e orale, ai sensi dell’articolo 121 del
Regolamento interno del Consiglio regionale.
La
prima è quella del consigliere Cannizzaro che rientra, appunto, nel blocco di
quelle del settore ambiente, quindi viene rinviata.
La
seconda, a firma dei consiglieri Graziano e Giudiceandrea, riferite a un
problema della ASP e anche questo viene rinviato, Graziano e Giudiceandrea,
sulle stabilizzazioni e sulle nuove assunzioni all'Azienda ospedaliera di
Cosenza. Il consigliere Graziano manca per l’interrogazione numero 78, quindi
decade.
L’interrogazione
numero 81, a firma del consigliere Graziano, sul fallimento del Consorzio
mercato agricolo decade per mancanza del proponente;
Il
consigliere Graziano sull'erogazione di Fondi alle scuole paritarie è assente e
l’interrogazione decade.
Interrogazione
a firma del consigliere Graziano sui compensi ai tirocini percettori di
mobilità in deroga decade perché assente il proponente.
L’interrogazione
a firma del consigliere Graziano sulla situazione critica l'ospedale di
Castrovillari, viene, invece, rinviata.
Passiamo
alla interrogazione numero 108 sulle strategie regionali 2014-2020 per
l’innovazione e ruolo delle società Consortile Calpark, società partecipata
della Regione Calabria, a firma del consigliere Sergio.
Prego
il consigliere Sergio di illustrare l’interrogazione.
Risponde
il presidente Oliverio.
Presidente, sulla prima che
è di competenza del settore ambiente, credo possa rispondere il Vicepresidente.
PRESIDENTE
Facciamo completare questo
punto.
Signor
presidente, poiché questa interrogazione risale al 10 novembre 2015 e nel
frattempo l'ammalato è morto, credo che non ci resta che celebrare il de
profundis.
E’
inutile quindi riproporre l'interrogazione. Grazie.
E’
decaduta.
Interrogazione numero
112/10^, sull'accorpamento dei consorzi provinciali per le aree di sviluppo
industriale, adempimenti previsti dalla legge regionale numero 24 del 2013.
Prego il consigliere Arruzzolo di illustrarla. Risponde l'assessore Russo.
Grazie,
Presidente, è un'interrogazione datata perché riguarda l'accorpamento dei
consorzi provinciali per le aree di sviluppo industriale, infatti è del 30
novembre 2015, con oggetto i motivi del ritardo per quanto riguarda il
definitivo accorpamento dei consorzi Asi calabresi.
Con
questa interrogazione si chiede se sono state individuate da parte del Governo
regionale le risorse finanziarie necessarie, anche attraverso l'istituzione di
un fondo rotativo, eventualmente da recuperare successivamente, con l'entrata
del CORAP, al fine di sanare ritardi nell'erogazione delle retribuzioni
spettanti al personale dipendente.
Altresì,
si chiede al Commissario straordinario, che è stato nominato successivamente,
quali iniziative intenda perseguire, in merito al recupero dei crediti vantati
dal consorzio ASI di Reggio Calabria, che consentirebbero il pagamento delle
suddette mensilità arretrate, considerato che i dipendenti sono rimasti senza
retribuzione per diversi mesi.
Grazie,
Presidente.
PRESIDENTE
Prego,
assessore Russo.
Su
questa interrogazione, chiaramente, ci sono due temi che sono fortemente
avanzati; queste sono le indicazioni che abbiamo in questo momento.
Con
riferimento alla risposta scritta all’interrogazione numero 112/10^ del 30
novembre 2015, protocollo ecc… segnalo due aggiornamenti relativi alle
questioni poste dall’interrogante: la prima che abbiamo la GPR delibera di
Giunta regionale, numero 112 del 15 giugno, e quindi l’attuazione delle
disposizioni della legge regionale richiamata, con la nomina del Commissario
straordinario e la nomina ha già decorrenza immediata.
Abbiamo,
quindi, il commissario che è la dottoressa Maria Rosaria Guzzo.
La
seconda, la numero 115 del 29 giugno: adempimento per l’avvio operativo, è
stato istituito il Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività
produttive, ente pubblico economico e strumentale della Regione Calabria, che
succede per tutti i rapporti attivi e passivi ai 5 Consorzi Provinciali
industriali, disciplinati dalla legge numero 38 del 2001.
Tutte
le procedure conseguenti all'istituzione del CORAP sono di competenza del
Commissario straordinario, che già ha chiuso tutta una serie di bilanci e ha
chiuso tutta la fase, perché ricordo che c'erano tutti i problemi di
interlocuzione, quasi anche di procedura legale, tra ASI e Regione.
Tutte
queste questioni sono risolte e, quindi, adesso siamo già nella fase
esplicativa.
Grazie, Presidente, mi ritengo
soddisfatto della risposta.
Poi abbiamo l’interrogazione numero 150/10^ a firma del consigliere Nicolò,
anche questa rinviata; la numero 162/10^ a firma del consigliere Orsomarso,
relativa a questioni ambientali è rinviata; le interrogazioni numero 166/10^,
174/10^, 183/10^, 186/10^ e 188/10^ a firma del consigliere Nicolò sono
rinviate.
Poi abbiamo l’interrogazione numero 189/10^, a firma dei consiglieri
Tallini, Orsomarso e Cannizzaro, in ordine alla procedura di affidamento del
servizio di assistenza tecnica all'Autorità di gestione del POR Calabria
2014/2020. E’ presente in Aula il consigliere Orsomarso. Ha facoltà di illustrarla.
Sì, Presidente, ricordo che c'era anche l’interrogazione
del 31 marzo 2016.
Ricordo che a causa dell’assenza dell'assessore Rizzo
tutte le interrogazioni inerenti la Sanità non decadono e verranno riproposte
nella prossima seduta di Consiglio regionale.
Lo voglio sottolineare, Presidente, perché – lungi da me
fare polemica, considerato che siamo già abbastanza stanchi in questo clima
surreale e che in politica ci si incontra sulla verità e non sulla denuncia –
la verità è che l'articolo 121 del nostro Regolamento prevedrebbe, in termini
tassativi, la risposta alle interrogazioni entro 20 giorni.
Mi ritrovo – al di là delle assenze, che
comprendiamo, ci mancherebbe altro – a dover oggi discutere – sarebbe,
comunque, interessante perché si parlava di mare pulito - una questione che ha
riguardato il 2016, perché interrogazione è, appunto, del 2016 ed ha riguardato
anche il 2017 e – ahi noi – al di là dell'impegno profuso dalla Giunta
regionale – temo che riguarderà anche il 2018. Quindi, nel sottolineare che
avrei voluto trattare più questa interrogazione rispetto all'altra che ritengo
meno importante – perché, nel frattempo, il POR é cosa fatta e, proprio su
questo POR si sono consumati ritardi – rinuncio a discutere questa
interrogazione, anche in considerazione dell’assenza di altri colleghi, e
attenderò di poterle discutere, se ce ne sarà opportunità e occasione.
Presidente, ribadisco che questo è un
Consiglio che rientra in Aula dopo circa 90 giorni anche in malo modo, tra
l'altro, con polemiche fatte non da persone illustri, perché si tratta di uno
sconosciuto all’interno del PD.
PRESIDENTE
Si limiti all’interrogazione,
consigliere Orsomarso.
No, ci tengo perché stiamo parlando
delle interrogazioni e il nostro Regolamento prevede che all'interrogazione si
risponda entro 20 giorni. Tra l’altro, so che le interrogazioni dovrebbero
essere, per costume, di uso limitato su questioni importanti, e c'è chi ne ha
fatto un proliferare. Volevo ricordare, alla prima occasione utile – che ho
atteso oggi – in qualità di Presidente, all'ufficio del Presidente e a questa
Giunta, che alle interrogazioni che hanno un'importanza per i calabresi o si
risponde in 20 giorni o non ha senso. Rispetto a questo – diciamo – ci sono
delle omissioni rispetto a questo ufficio del Consiglio regionale, quindi
attenderò la prossima seduta, se mi andrà di discutere e di sottoporre
l’interrogazione, visto che è passato abbastanza tempo.
Preciso che sul secondo punto all’ordine
del giorno e su questo gruppo di interrogazioni, il nostro Regolamento prevede
direttamente la risposta della Giunta regionale e, visto che siamo nei tempi,
ritengo corretto poter illustrare anche questa interrogazione; quindi do la
possibilità ai consiglieri proponenti di quest'altro gruppo di interrogazioni
di poterle illustrare prima della risposta della Giunta regionale.
PRESIDENTE
L’interrogazione numero 202/10^ di iniziativa
del consigliere Nicolò è rinviata perché materia sanitaria, così come la numero
203/10^.
Poi abbiamo l’interrogazione numero
207/10^ a firma del consigliere Nicolò in ordine alla cosiddetta “Buona Scuola”
di cui do lettura:
“Premesso che:
la Legge 107 al comma 12 dell'articolo 10, riguardante
l'organico dell'autonomia e il potenziamento nella scuola, recita "Le
istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno
scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale
dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione
delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico
e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla
quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere
rivisto annualmente entro il mese di ottobre..." ed ancora al comma 14.4
"Il piano e' elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi
per le attività' della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
definiti dal dirigente scolastico. Il piano é approvato dal Consiglio
d'Istituto...".
L'Istituto d'Istruzione Superiore di Oppido Mamertina (R.C.) dal 10 settembre
2016 comprenderà anche l'Istituto Tecnico Commerciale di Taurianova (Comune che
dista circa 15 Km dalla sede centrale sita in Oppido) con la denominazione di
Istituto Superiore "Gemelli Careri ", strutturato in Istituto Tecnico
con ben 36 classi e Liceo Scientifico con 8 classi. Essendo un Istituto Tecnico
con specializzazione in Telecomunicazioni, Logistica ed Informatica,
Amministrazione, finanza e marketing, Costruzione, ambiente e territorio,
Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha richiesto al l'U.S.R.
Calabria, seguendo l'iter previsto dalla normative vigenti, i seguenti posti di
potenziamento: n. 1 posto in Telecomunicazioni A034, n. l in Informatica, n. 1
Matematica (A047), n. 1 Materie Letterarie (A050) per il Vicario. L'Istituto di
cui sopra si è visto invece assegnare tre docenti di Storia dell'Arte (A025),
un docente di Matematica e Fisica (A049), un docente di Latino (A051), un
docente di Discipline Giuridiche(A019), due docenti di sostegno(AD01 e AD03) e
un docente di Scienze Naturali (A060) disattendendo le reali esigenze
didattiche/progettuali della scuola, in contrasto con il comma 5 della Legge
107, limitando la programmazione e impedendo la realizzazione dei vari progetti
programmati puntualmente dal Collegio dei Docenti e codificati nel PTOF
approvato all'unanimità dallo stesso collegio e pubblicato nel portale Scuola
in chiaro come da normativa.
Tanto premesso, si chiede di
sapere:
quale ratio è
stata utilizzata per la mancata assegnazione delle figure professionali
richieste dall'Istituto e per chiedere, eventualmente, di intervenire con
tempestività presso l'USR Calabria allo scopo di fare assumere provvedimenti
urgenti finalizzati a garantire l'assegnazione delle suddette figure onde
consentire all'Istituto in oggetto di iniziare l'anno scolastico in modo
regolare, porre rimedio ad una situazione al limite del grottesco ed evitare
che il prossimo anno scolastico si apra all'insegna di una grande incertezza
compromettendo la realizzazione delle molte attività curricolari e
extracurricolari previste che sono l'asse portante della "Buona
Scuola", tra cui l'alternanza scuola lavoro”
Risponde l'assessore Roccisano. Prego,
consigliere Nicolò, può illustrare l’interrogazione.
Si, Presidente, si tratta di un’interrogazione del 2016
di cui non abbiamo avuto notizia, né riscontro e, anche su questo – assessore –
avremmo gradito che i rapporti istituzionali fossero stati garantiti rispetto
ai ruoli. Come ha ribadito il consigliere Orsomarso, nel mio primo intervento
ho richiamato quei buoni principi che dovrebbero essere osservati in un
contesto istituzionale, per consentire lo svolgimento delle proprie attività.
Questa è un'interrogazione che riguarda soprattutto l'istituto di Oppido
Mamertina per cui sono stato sollecitato ad intervenire dal 10 settembre 2016
rispetto ad una questione che riguardava l’Istituto Tecnico Commerciale di
Taurianova (comune che dista 15 km dalla sede centrale sita in Oppido) con la denominazione
di Istituto Superiore “Gemelli Careri”, struttura Istituto tecnico con ben 36
classi e Liceo Scientifico con 8. Essendo un Istituto Tecnico con
specializzazione di Telecomunicazione, Logistica ed Informatica,
Amministrazione, Finanza e Marketing, Costruzione, Ambiente e Territorio,
Servizi per l'agricoltura e per lo sviluppo – ha chiesto all' U.S.R Calabria,
seguendo l'iter previsto dalla normativa, i seguenti posti di potenziamento:
numero uno in Telecomunicazioni, numero uno in Informatica, numero uno in
Matematica, numero uno in Materie letterarie.
Stiamo parlando del 2016, quindi sarà stata sicuramente
superata da altri eventi, però gradiremmo sapere cosa è avvenuto e quali sono
stati gli interventi della Giunta regionale in merito a questo problema.
Grazie.
Leggo la risposta all'interrogazione che è stata mandata,
tra l’altro, sia dal Dipartimento che dall'Ufficio Scolastico Regionale, ed è
stata condivisa con loro dal momento che – come ha detto benissimo lei,
consigliere Nicolò – queste sono competenze chiare dell'Ufficio Scolastico
Regionale. La leggo per completezza di informazione: “In riferimento alla nota
protocollo numero 0281484 del 19 settembre 2016 con la quale è stata trasmessa
l'interrogazione numero 207 dell’1 settembre 2016 presentata al Presidente
della Giunta regionale da parte del consigliere Nicolò, si ritiene opportuno
precisare quanto segue: l'istituzione dei posti dell'organico di potenziamento
per ciascuna scuola calabrese è avvenuta con proprio decreto protocollo numero
12378 del 22 ottobre 2015, ovvero nel corso dell'anno scolastico 2015/2016
tenuto conto – per quanto possibile – delle esigenze manifestate da ciascuna
Scuola sulla base del proprio Piano Triennale dell'offerta formativa.
All'istituzione dei posti di cui al citato Ddg numero 12378 è seguita la
fase assunzionale di personale docente specifico, appartenente alle classi di
concorso corrispondenti ai posti istituiti.
Per quanto sopra, il sopraggiunto dimensionamento della rete scolastica, a
far data dall’ 1 settembre 2016 con nuovi accorpamenti di istituzioni
scolastiche, non può incidere sui posti istituiti nel precedente anno
scolastico. Le rivisitazioni annuali del Piano Triennale di cui alla Legge
107/2015 non possono prescindere dalle risorse umane a disposizione
dell'Istituzione scolastica in parola, risorse acquisite secondo regolare
procedura di assunzione.
Piuttosto, la costituzione di reti di scuole o di reti di ambito, risponde
proprio alle sopraggiunte esigenze di ampliamento e variazione dell'offerta
formativa che si rendono necessarie in base alle istanze provenienti dal
territorio.”
Sarebbe interessante – questo, magari, lo faremo insieme, consigliere
Nicolò – verificare se nell'anno in corso 2017/2018 persiste la problematica di
questo organico. Grazie.
Passiamo all’interrogazione numero 211/10^, sempre a
firma del consigliere Nicolò, in ordine alle opere di messa in sicurezza della
statale 106 Jonica numero 211 di cui do lettura:
“Premesso che:
per ammodernare la Strada Statale 106 Jonica in Calabria,
esisterebbero dei tratti ancora non finanziati pari a 324,5 Km e privi di un
progetto definitivo, nel dettaglio:
- Megalotto 6: Simeri Crichi - Le Castella Sud (36 chilometri);
- Megalotto 7: Roccella Jonica - Trasv. Serre (44,5 chilometri);
- Megalotto 8: Mandatoriccio - Sibari (53,2 chilometri);
- Megalotto 10: Melito di Porto Salvo - Bova e Palizzi - S. Ilario (53
chilometri);
- Megalotto 11: Trasv. Serre - Squillace e Crotone Aeroporto (22
chilometri);
- Megalotto 12: Collegamento autostrada SA - RC - SS 106 Tangenziale di Reggio
Calabria (20,5 chilometri);
- Variante di Palizzi (5 chilometri);
- Megalotto 5: Loc. S. Gregorio (RC) -
Melito di Porto Salvo (24 chilometri);
- Megalotto 9: Crotone aeroporto
Mandatoriccio (66,3 chilometri).
Considerando che la S.S. 106 in Calabria
é lunga 415 km sembrerebbe che solo 90 chilometri siano stati ammodernati; sembrerebbe, come si apprende dagli organi di
stampa, che si vogliano chiudere anticipatamente i cantieri e risulterebbe un
drastico taglio degli investimenti passati dagli oltre 20 miliardi di euro
della Legge Obiettivo del 2001 a 6,5 miliardi e, infine, ridotti agli attuali
4,2 miliardi di euro; diversamente dai tratti interamente completati e
ricadenti nella regione Puglia (39 km) e nella regione Basilicata (37 km), la
Statale 106 ionica in Calabria ad oggi risulterebbe incompleta quasi al 80%
circa, continuando a rappresentare una via di comunicazione pericolosa e
rischiosa per i cittadini.
Tanto premesso, si chiede di
sapere:
quali azioni ed interventi il Presidente intende assumere
affinché l’Anas proceda con celerità all'ammodernamento ed alla messa in
sicurezza della Statale 106 in Calabria e come intende fare sinergia col
governo nazionale di centrosinistra che, purtroppo, invece di fare quadrato con
l'attuale maggioranza regionale si gira spesso dall'altra parte, ignorando i
problemi che riguardano sia l'emergenza che la progettualità e raggirando i
calabresi con annunci e propaganda”.
Risponde l’assessore Musmanno. Prego, consigliere Nicolò,
può illustrare l’interrogazione.
Si, Presidente, anche questa è interrogazione datata – è
del 2016 – e riguarda uno dei quesiti sottoposti al governo regionale in merito
ad opere di ammodernamento della SS 106 Jonica, perché esistevano dei tratti
non finanziati e, rispetto a delle esigenze manifestate per quanto riguardava
la sicurezza e l'agibilità di quelle infrastrutture, abbiamo spesso richiamato
l'attenzione del governo regionale per rendersi anche parte dirigente delle
sedi competenti e dare impulso ad un'azione di operosità che necessitava e che
necessita.
Pertanto – assessore – gradiremmo conoscere lo stato
dell'arte in merito alla questione. Grazie.
Ringrazio il
consigliere Nicolò. In riferimento alla sua interrogazione, comunico che,
poiché l'infrastruttura in argomento ricade nella rete stradale nazionale, le
cui competenze sono di gestione sono attribuite alla Società Anas S.p.a, si è
provveduto a inoltrare a quest'ultima Società richiesta di notizie.
Anas, con nota del 27
ottobre scorso – che si allega – ha elencato sia le progettazioni in via di
definizione sia gli interventi di messa in sicurezza attualmente in corso che
interessano il tratto nelle province di Cosenza e Crotone.
Per quanto di competenza
dell'Amministrazione regionale – come evidenziato anche da Anas nella citata
nota – è stata avviata e condotta un’intensa attività di programmazione,
unitamente alla stessa Anas e al Ministero delle Infrastrutture; nello
specifico, sono stati previsti interventi sulla Strada Statale 106 a valere
sulle risorse destinate alla Calabria sui fondi FSC 2014/2020 e sui Fondi
Contratto di Programma Anas 2016/2020, come di seguito elencati.
Mi limito a riportare
le macrovoci, perché abbiamo anche il dettaglio delle chilometriche, però
identifichiamo anche dove si interviene: sulla Strada Statale 106 Jonica, nel
tratto dell'innesto tra la Strada Statale 534 e Roseto Capo Spulico - tratta
due, euro 969
milioni; lavori di costruzione del terzo megalotto sulla stessa strada statale
a completamento del precedente intervento, altri 265 milioni di euro;
realizzazione del nuovo svincolo per l'Ospedale della Sibaritide, due milioni e
mezzo; strada Longobucco-Mirto-Crosia, completamento per la fase di raccordo
con la Strada Statale 106, 21 milioni e ottocentomila; Strada Statale 106
Jonica, rifacimento tracciato esistente tratto da Crotone-bivio Passovecchio
fino a Sibari, messa in sicurezza del primo tronco, euro 286 milioni e 648
mila; sempre sulla Strada Statale 106, tratto Crotone secondo tronco tra il
bivio Passovecchio e Sibari, altri 80 milioni; terzo tronco dello stesso
intervento, altri euro 80 milioni e settecentomila; variante di Crotone,
località Passovecchio, euro 148 milioni e 266 mila; manutenzione e messa in
sicurezza dal km 238 al km 241 tra l’Aeroporto Sant'Anna e lo svincolo di
Papanice, euro 25 milioni; lavori di realizzazione dell' asta di collegamento
in destra idraulica del Torrente Gerace, tra la strada statale 106, variante B,
svincolo Gerace e il prolungamento per Locri, euro 40 milioni; lavori di
collegamento sulla Strada Statale 106, alla 106 variante A, relativa al
collegamento con la Strada provinciale 16, euro 2 milioni 767 mila, per
complessivi un miliardo 922 milioni di euro.
(Interruzione)
Questo è il collegamento dalla 106 alla strada provinciale 16 – non ho
indicato la località e la devo verificare – euro due milioni 767 mila; alla
stessa arteria, Anas ha inoltre destinato sui Contratti di Programma 2016/2017,
interventi di manutenzione, suddivisi su due annualità.
Giusto una cronaca: i Contratti di Programmazione 2016 prevedono
interventi in fase esecutiva nell'anno 2017, e quelli del 2017 sul 2018 e 2019
per cui questi interventi, in realtà, sono tutti o cantierati o immediatamente
cantierizzabili, visto che si tratta di interventi previsti nel 2018. Sono: i
lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento dello strato di
collegamento del tappeto di usura sulla Strada Statale 106 Jonica (tra i Km 400
e 406), euro 994 mila, poi ci sono altri 320 mila euro al secondo stralcio, e
un terzo stralcio per euro 1 milione 675 mila – sempre tra le stesse
chilometriche, tra la 400 e la 414 – poi c'è l'intervento di ripristino
strutturale nel comune di Bova Marina (al km 44) per euro 700 mila; sempre
sullo stesso intervento c’é un secondo stralcio necessario di altri euro 700
mila; lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza delle opere di
protezione a seguito degli eventi alluvionali abbattutisi sulla provincia di
Reggio Calabria nel giorno 31 ottobre e nel novembre del 2015 (ubicate tra il
km 72880 e 72980), per altri 700 mila euro; secondo stralcio sullo stesso
intervento, euro 262 mila; sullo stesso stralcio, un terzo intervento di altri
700 mila euro; lavori e manutenzione straordinaria, adeguamento e messa a norma
delle barriere tra il km 216 e il km 295, per circa 600 mila euro; sulla Strada
Statale 106, lavori di sistemazione idraulica sul viadotto sul fiume Neto (al
km 259), euro 118 mila; i lavori di ricostruzione del viadotto Allaro, per
complessivi 1 milione 200 mila euro; i lavori di sostituzione dei giunti dei
viadotti (tra il km 241 e il Km 173), per euro 364 mila; lavori occorrenti per
la sostituzione di parapetti tra i km 187 e 296, per euro 122 mila; poi abbiamo
lavori di manutenzione straordinaria (tra i km 6 e 52) per euro 624 mila; un
altro milione 207 mila tra il km 187 e il km 216;
un milione e mezzo per interventi di manutenzione straordinaria tra i
chilometri 250 e il 295; 1 milione 800 mila per interventi tra il km 373 e 394;
rifacimento dello strato di collegamento del tappeto tra i km 0 e 4 - 5 e 29,
primo stralcio euro 949 mila; lavori di manutenzione straordinaria tra i km 87
e 139 per euro 2 milioni 381 mila; lavori di manutenzione straordinaria per il
ripristino del Piano viabile (tra il km 52 e 87 per un milione 794 mila euro);
lavori di razionalizzazione della viabilità in corrispondenza del Ponte Assi al
km 137, per un milione e mezzo; lavori di manutenzione straordinaria per il
risanamento dei calcestruzzi ammalorati nella galleria Copanello, per euro due
milioni 380 mila, e abbiamo finito.
Questo è l'elenco di tutti gli interventi inseriti nel Contratto di
Programma.
Devo dire che Anas ha fatto uno sforzo per riequilibrare gli investimenti,
vale a dire le opere come il Megalotto 3, oppure gli interventi nel tratto tra
Crotone e Sibari, ovviamente, prevedono anche interventi di manutenzione
straordinaria quindi, il rifacimento e la messa in sicurezza di questi tratti,
ovviamente, consente di consegnare alla Calabria interventi che, già di per sé,
sono opere importanti e che, quindi, sono già realizzate con il principio della
messa in sicurezza.
Tutti gli altri interventi sono stati, quindi, concentrati anche per
volere di Anas e per impulso della Regione sui tratti stradali non interessati
dalle risorse più importanti per quanto riguarda l'ammodernamento della SS 106.
Andiamo avanti, l’interrogazione numero
213/10^ a firma del consigliere Giudiceandrea è rinviata, la numero 215/10^ a firma del consigliere Graziano decade per
assenza del proponente.
Passiamo all’interrogazione numero 216/10^ a firma del
consigliere Nicolò, in ordine docenti obbligati alla migrazione a seguito del
Piano di mobilità straordinaria introdotto dalla legge 107/15 di cui do
lettura:
“Premesso che:
in alcune Regioni (Sicilia - Sardegna - Piemonte - Emilia
Romagna e per ultimo Abruzzo) sono stati approvati degli strumenti correttivi
finalizzati a ridurre l'impatto "migratorio" verso le regioni del
centro nord determinato dal mal funzionamento del meccanismo di assegnazione
delle sedi di assunzione in ruolo; la scelta operata da queste Regioni più
virtuose é stata quella di stipulare e sollecitare i rispettivi Uffici
Scolastici Regionali alla sottoscrizione con le OO.SS. di categoria di accordi
integrativi dei Contratti Collettivi Integrativi Regionali (CCRI) che
introducano una deroga nei criteri di assegnazione dei posti di sostegno,
aprendo la possibilità ai docenti di "posto comune" (ossia ai docenti
privi di titolo di specializzazione al sostegno) e che abbiano già fatto
domanda di assegnazione provvisoria per ricongiungimento familiare per l'anno
scolastico in corso, di poter ottenere tale assegnazione anche sui posti di
sostegno (che sono moltissimi rispetto ai posti comuni); così come dimostrato
dalle scelte compiute dalle suddette Regioni, ciò potrebbe essere attuato senza
alcun pregiudizio per i docenti dotati del titolo di specializzazione (il cui
numero è di gran lunga inferiore ai posti disponibili), essendo sufficiente
prevedere che l'assegnazione di tali posti di sostegno in favore dei docenti di
posto comune che hanno fatto richiesta di assegnazione provvisoria avvenga solo
dopo l'assegnazione delle cattedre ai possessori del titolo di specializzazione
appartenenti alle Gae (graduatorie ad esaurimento) ed alle Graduatorie di
Istituto (G.I. - dette anche Graduatorie di Circolo); per fare degli esempi, la
disponibilità dei posti di sostegno nella provincia di Reggio Calabria e solo
per la scuola primaria è pari a 268, numero evidentemente in crescita
esponenziale ove si considerino gli altri ordini di scuola e le altre Province.
Si chiede, quindi, di sapere:
quali azioni intende intraprendere il Presidente affinché
la su descritta procedura venga osservata e rispettata anche per il personale
docente calabrese, soprattutto considerando che una simile procedura
consentirebbe a diverse centinaia di corregionali di ritornare presso le
proprie provincie di origine senza pregiudizio per alcuna categoria di docenti
e con evidente impatto anche sull'economia regionale, apparendo evidente che
stando così le cose molte delle risorse economiche di questi docenti
"migranti" saranno inevitabilmente distratte in favore delle Regioni
settentrionali”.
Risponde
l'assessore Roccisano.
E’
sempre un’interrogazione datata per la quale avremmo gradito avere
tempestivamente delle risposte, quantomeno chiarificatrici, rispetto ai
quesiti, non dico esaustive e la ripropongo, auspicando che si possano avere
dei chiarimenti rispetto al privilegio che alcune Regioni avrebbero per quanto
concerne l'utilizzo di strumenti correttivi, finalizzati a ridurre l'impatto
migratorio verso altre regioni del Centro nord, determinato dal mal
funzionamento del meccanismo di assegnazione delle sedi di assunzioni in ruolo.
La scelta operata da queste Regioni che sono Sicilia, Sardegna, Piemonte,
Emilia Romagna e, per ultimo, Abruzzo – che risulterebbero virtuose – é stata
quella di stipulare e sollecitare i rispettivi Uffici Scolastici Regionali alla
sottoscrizione con le Organizzazioni Sindacali di categoria, naturalmente, e
quindi per introdurre una deroga nei criteri di assegnazione dei posti di
sostegno aprendo la possibilità ai docenti del posto, ossia ai docenti privi di
titolo di specializzazione al sostegno che abbiano già fatto domanda di
assegnazione provvisoria per il ricongiungimento familiare per l'anno
scolastico in corso – ma questa questione è sempre risalente al 2016 – di poter
fruire dell'assegnazione anche dei posti di sostegno sul posto.
Vorrei
sapere se – analogamente a quello che é stato fatto da altre Regioni per
affrontare questa tematica della migrazione e del personale docente scolastico
rispetto ad una logica che riguardava anche un accordo sindacale e, quindi,
consentire agibilità ed efficacia del risultato di questo obiettivo –la Regione
all'epoca si è resa parte diligente anche rispetto a questo versante.
Anche in questo caso la
risposta è a firma, sia del dipartimento sia dell'Ufficio Scolastico Regionale,
nella persona del direttore Buscè, di cui do lettura. “In riferimento
all'interrogazione di cui all’oggetto, si ritiene opportuno precisare quanto
segue: la possibilità di utilizzare i posti di sostegno disponibili per
consentire al personale docente su posto comune di essere assegnato
provvisoriamente in uno degli ambiti territoriali della regione su posto di
sostegno, pure in assenza di titoli di specializzazione, è stata presa in
considerazione anche dall’ Ufficio Scolastico Regionale che, nel corso di una
riunione del 7 settembre 2016, ha trattato l'argomento con le Organizzazioni
Sindacali regionali del comparto scuola.
Queste ultime, tuttavia, non
sono pervenute, nel corso di detta riunione, ad una posizione unanime in
merito, per cui la riunione è stata aggiornata ad una successiva seduta,
auspicando una decisione condivisa. Invero, nella successiva seduta del 24
ottobre 2016, si è convenuto tra l'amministrazione e le Organizzazioni Sindacali
regionali del Comparto Scuola presenti, sull'opportunità di attenersi
rigorosamente alla sequenza delle procedure delineate annualmente dal MIUR,
ovvero l'utilizzo su posti di sostegno in tutte le fasi, assegnazione
provvisoria ed incarichi annuali, di docenti muniti del titolo di
specializzazione”.
In questo senso, aggiungo
solo brevemente, che l'assessore, insieme al Presidente della Giunta regionale,
d'accordo con le Organizzazioni delle famiglie dei bambini disabili, avevamo
inteso favorire proprio l'inserimento nei posti di sostegno a chi,
effettivamente, aveva fatto il corso di sostegno per tutelare i beneficiari.
L’interrogazione numero
217/10^ é rinviata, la 226/10^ decade per assenza del proponente, consigliere
Bevacqua, la numero 233/10^ decade per assenza del proponente, consigliere
Guccione, la 238/10^ a firma del consigliere Bova decade per assenza del
proponente, la 239/10^ a firma del consigliere Guccione decade per assenza del
proponente, la numero 245/10^ riguarda la materia Sanità ed é rinviata; la
246/10^ decade per mancanza del proponente, consigliere Bevacqua, la 248/10^ a
firma del consigliere Nicolò é rinviata.
Passiamo
all’interrogazione numero 250/10^ a firma del consigliere Nicolò “in ordine al
rispetto dello strumento legislativo europeo della continuità territoriale per
l'aeroporto ‘Tito Minniti’ di Reggio Calabria di cui do lettura:
“Premesso che:
l'Aeroporto della Città Metropolitana di Reggio Calabria vive da tempo una
situazione delicata e insostenibile dal punto di vista dei costi e della
capacità di varare un piano industriale in grado di programmarne il rilancio;
la gestione commissariale della SoGAS è ancora in attesa di ricevere quanto
deliberato dal Consiglio Regionale della Calabria nel dicembre 2016, aiuto
finanziario iscritto nel bilancio regionale 2017;
il Comune di Reggio Calabria a tutt'oggi non ha versato la quota
finanziaria di propria spettanza;
in assenza di tali finanziamenti si incorrerebbe inevitabilmente nella
cosiddetta "consegna dei libri contabili in Tribunale" da parte della
gestione commissariale dell'Aeroporto dello Stretto;
tale scenario, ineluttabilmente, porterebbe alla messa in libertà del personale
SoGAS;
per assenza dei servizi fomiti dal personale SoGAS la compagnia Blue
Panorama potrebbe chiudere i collegamenti quotidiani con Roma e Milano;
anche le minacce di Alitalia di voler abbandonare lo scalo reggino;
considerato che: la continuità territoriale, strumento legislativo europeo
che ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in
regioni disagiate della nazione a cui appartengono, si inserisce nel quadro più
generale di garanzia di uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di
natura economica e sociale;
Reggio Calabria ha la potenzialità di essere riconosciuta facente parte di
un territorio svantaggiato e di conseguenza ha tutto il diritto di essere
inserita nel piano della continuità territoriale. Il Presidente del Gruppo
Regionale di Forza Italia Sollecita il Presidente della Giunta Regionale: a
garantire con immediatezza l'esecuzione dell'adempimento previsto dalla
Regione;
Si chiede di sapere:
quali azioni ed interventi ha avviato o intende adottare al fine di
procedere con celerità alla piena attivazione del procedimento afferente al
riconoscimento della continuità territoriale”
Risponde l’assessore Russo.
Prego, assessore Russo.
Per i
requisiti illustrati nell'interrogazione di cui in oggetto si specifica quanto
segue: “Rispetto al trasferimento di somme a beneficio della curatela
fallimentare della Sogas, deliberato dal Consiglio regionale nel dicembre 2016,
l’adempimento é stato garantito già con decreto dirigenziale numero 233 del 18
gennaio 2017 che ha disposto la liquidazione dell'importo pari a euro 903 mila
691.64.
Rispetto
alla questione della continuità territoriale, nell'evidenziare che la
competenza prevalente ricade in capo al Governo nazionale – stante la
collocazione dell'aeroporto di Reggio Calabria nel novero degli aeroporti di
interesse Nazionale – la Regione, comunque, garantisce nelle opportune sedi di
confronto istituzionale pieno sostegno alle correlate iniziative.
A tale
riguardo, si ritiene utile evidenziare come già nel febbraio 2015, anche con
successive modifiche in ultimo al dicembre 2015, il Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti ha già imposto oneri di servizio pubblico sulle
rotte Reggio Calabria/Pisa e Reggio Calabria/Bologna. Successivamente, l’Ente
Nazionale Aviazione Civile ha espletato per due volte la procedura di gara
rivolta ai vettori aerei potenziali beneficiari dell'assegnazione di contributi
statali per la compensazione degli oneri di servizio pubblico. Tuttavia, in
entrambe le circostanze, le procedure di gara sono rimaste prive di
partecipanti.
L’interrogazione numero 251/10^ a firma dei consiglieri Orsomarso, Tallini
e Cannizzaro in merito alla costituzione nel procedimento promosso presso il
Tar Calabria - sede di Catanzaro dall'istante Wanda Ferro, su “Violazione del
principio imparzialità e della prassi politica orientata all’equanimità” si
ritiene superata, quindi decade così come l’interrogazione numero 254/10^ per
assenza del proponente, consigliere Cannizzaro; la numero 261/10^ a firma del
consigliere Nicolò è rinviata, la numero 263/10^ e la numero 267/10^ a firma
del consigliere Graziano decadono per assenza del proponente; la numero 270/10^
a firma del consigliere Nicolò è rinviata perché riferita al DCA; la 271/10^ è
rinviata, la 273/10^ a firma del consigliere Graziano decade, la 274/10^, a
firma del consigliere Tallini, decade per assenza del proponente in Aula, la
numero 275/10^ a firma del consigliere Magno è riferita a questioni di
competenza dell'assessore Rizzo, pertanto viene rinviata.
Passiamo all’interrogazione numero 276/10^ a firma del consigliere
Orsomarso su “Siccità 2012 - Tempi di erogazione delle provvidenze economiche
in favore delle imprese agricole beneficiarie” di cui do lettura:
“Premesso che:
nell'anno 2012, dal 1 giugno al 30 settembre, un prolungato periodo di
siccità ha colpito la Calabria e, in particolare, 43 Comuni della zona della
Sibaritide, la cui dichiarazione di eccezionalità è stata riconosciuta con D.M.
n. 3931 del 28/02/2013, pubblicato in G.U. n. 61 del 13 marzo 2013 (Siccità in
alcuni comuni della Provincia di Cosenza dal 01/06/2012 al 30/09/2012);
con decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
n. 24781 del 12/12/2013 è stato approvato il riparto tra le regioni delle
disponibilità finanziarie del Fondo di solidarietà nazionale per l'anno 2013 ed
è stato disposto il prelevamento delle relative risorse dal Fondo, con
contestuale trasferimento a favore della Regione Calabria dell'importo
complessivo di € 1.975.505,00, accreditato sul conto corrente regionale;
le predette risorse finanziarie accreditate sono destinate all'erogazione
degli aiuti economici nelle aree agricole danneggiate dagli eventi calamitosi,
tra i quali l'evento siccità cha ha colpito la provincia di Cosenza dal 1
giugno al 30 settembre 2012;
ai sensi dell'art. 2, comma 2 del citato D.M. n. 24781 del 12/12/2013, la
Regione provvede alla ripartizione della somma complessiva assegnata;
con Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, Foreste e
Forestazione n. 10101 del 13/08/2014 si è proceduto alla presa d'atto ed al
riparto dei fondi assegnati dal Ministero tra le Province interessate,
destinando in particolare la complessiva somma di € 692.345,75, su un totale di
€ 1.975.505,00, per l'evento "Siccità in alcuni comuni della Provincia di
Cosenza dal 01/06/2012 al 30/09/2012 (D.M. 3931 del 28/02/2013);
numerose sono le imprese agricole che hanno fatto domanda per ottenere il
beneficio economico, sostenendo non poche spese per l'istruttoria della
pratica;
nonostante il notevole lasso di tempo ormai trascorso le aziende agricole
che hanno subito danni dall'evento siccità del 2012 e che hanno regolarmente
presentato domanda non hanno ancora ottenuto il pagamento delle provvidenze
economiche loro dovute;
Per sapere:
quali provvedimenti ha assunto o intenda assumere la Giunta Regionale per
garantire ai legittimi beneficiari la tempestiva erogazione delle provvidenze
economiche loro spettanti per l'evento siccità che ha colpito la Calabria dal 1
giugno al 30 settembre 2012”
Risponde il consigliere delegato
all'agricoltura, Mauro D’Acri.
Sì, grazie. Con decreto del Ministero numero 3931 del 28
febbraio 2013 veniva riconosciuta la calamità in oggetto dall’1 giugno al 30
giugno 2012; poi con Decreto del dipartimento agricoltura del 3 novembre 2014,
il dirigente autorizza il trasferimento dei fondi alle Province per un importo
pari ad euro 692.345,75 mila e poi, fattivamente, il bilancio trasferisce i
fondi alla Provincia.
Poi cosa è successo? È arrivato il problema delle
pratiche – sappiamo che le competenze della Provincia sono ripassate alla
Regione – quindi c'è stata una serie di note tra il Dipartimento agricoltura e
la Provincia per la restituzione dei fondi.
L'ultima è stata fatta il 4 aprile 2017 e nel mese di
maggio si è insediato un Tavolo tra la Provincia di Cosenza e la Regione
Calabria per la restituzione dei fondi alla Regione. Cosa è successo nel
frattempo? Se gli aiuti agli agricoltori non vengono erogati entro 4 anni
decadono quindi è stata chiesta una proroga alla Commissione Europea -
Direzione generale Cultura dello sviluppo rurale, al fine di poter erogare i
Fondi.
L’interrogazione numero 277/10^ è rinviata.
Passiamo all’interrogazione numero 278/10^ a firma del
consigliere Orsomarso “Sulla realizzazione del Centro permanente per il
rimpatrio dei migranti a Mormanno” di cui do lettura:
“Premesso che:
secondo notizie recentemente apparse su testate di stampa nazionali
Mormanno, paese del Cosentino, dovrebbe ospitare un Centro permanente per il
rimpatrio dei migranti, per come previsto dall'ultimo decreto
"Minniti";
il medesimo decreto governativo individua e fissa i criteri di scelta per
l'ubicazione di tali Centri (strutture pubbliche, lontano dai centri abitati e
vicini ad aeroporti ) che non sono le classiche strutture di accoglienza, bensì
vere e proprie strutture militarizzate in cui vengono allocati immigrati
irregolari pronti al rimpatrio;
scelte strategiche così importanti non possono essere calate dall'alto
senza alcuna mediazione con le Regioni e gli Amministratori locali;
avendo lo scrivente partecipato qualche giorno fa a Mormanno ad un
Consiglio Comunale aperto, ha avuto modo di verificare che né il Sindaco, né le
istituzioni presenti sul territorio, hanno concertato alcunché in merito;
la zona prescelta, nei pressi di un invaso lacuale, in pieno Parco
Nazionale del Pollino, assume una naturale e pluridecennale vocazione
turistica;
le strutture reperite in altri posti sono per lo più strutture pubbliche
militari (ex caserme), lontano dai centri abitati e vicine ad aeroporti, in
linea con i dettami del decreto;
Per sapere:
se la Giunta Regionale è stata informata e coinvolta per la scelta
eventualmente fatta dal Ministero degli Interni e, in caso di risposta
negativa, se la Regione intenda interloquire subito con il Ministero competente
per verificare la fondatezza o meno della notizia di stampa; in caso di
conferma ufficiale della notizia, se la Giunta Regionale approva e concorda sulla
scelta di Mormanno, paese in pieno Parco Nazionale del Pollino, quale
territorio dove ubicare la struttura, senza peraltro alcuna precedente
interlocuzione con la Regione stessa e i territori interessati; eventualmente
quali procedure e provvedimenti la Giunta Regionale intende adottare per
verificare se la tipologia di struttura reperita (ex alloggi della ditta
appaltatrice dei lavori autostradali Italsarc, oggi acquisiti da privato)
rispetti i criteri previsti nel decreto (struttura di proprietà pubblica,
lontana dai centri abitati e vicina ad aeroporti)”.
Risponde l'assessore Roccisano. Prego assessore.
Leggo direttamente quanto scrive il dipartimento: “Tutti
gli adempimenti amministrativi riguardanti le situazioni oggetto della
sopraindicata interrogazione sono stati completati e tutti destinatari e
beneficiari di politiche passive hanno ricevuto le indennità spettanti”.
L’interrogazione numero 279/10^ decade per
mancanza del proponente.
Passiamo all’interrogazione numero 280/10^ a firma di Nicolò,
in ordine alla “Programmazione turistica della Regione Calabria” di cui do
lettura:
“Premesso che:
l'Aeroporto della città metropolitana di Reggio Calabria
vive da tempo una situazione delicata e insostenibile dal punto di vista dei
costi e della capacità di varare un piano industriale in grado di programmarne
il rilancio;
la gestione commissariale della SoGAS è ancora in attesa
di ricevere quanto deliberato dal Consiglio Regionale della Calabria nel
dicembre 2016, aiuto finanziario iscritto nel bilancio regionale 2017;
il Comune di Reggio Calabria a tutt'oggi non ha versato
la quota finanziaria di propria spettanza;
in assenza di tali finanziamenti si incorrerebbe inevitabilmente nella
cosiddetta "consegna dei libri contabili in Tribunale" da parte della
gestione commissariale dell'Aeroporto dello Stretto;
tale scenario, ineluttabilmente, porterebbe alla messa in libertà del personale
SoGAS;
per assenza dei servizi fomiti dal personale SoGAS la
compagnia Blue Panorama potrebbe chiudere i collegamenti quotidiani con Roma e
Milano;
anche le minacce di Alitalia di voler abbandonare lo
scalo reggino;
considerato che: la continuità territoriale, strumento
legislativo europeo che ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai
cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, si
inserisce nel quadro più generale di garanzia di uguaglianza sostanziale dei
cittadini e di coesione di natura economica e sociale;
Reggio Calabria ha la potenzialità di essere riconosciuta
facente parte di un territorio svantaggiato e di conseguenza ha tutto il
diritto di essere inserita nel piano della continuità territoriale. Il
Presidente del Gruppo Regionale di Forza Italia Sollecita il Presidente della
Giunta Regionale: a garantire con immediatezza l'esecuzione dell'adempimento
previsto dalla Regione e pertanto;
Per sapere:
quali azioni ed interventi ha avviato o intende adottare
al fine di procedere con celerità alla piena attivazione del procedimento
afferente al riconoscimento della continuità territoriale”.
Prego, consigliere Nicolò, può illustrare
l’interrogazione.
Abbiamo più volte richiesto delle risposte in merito ai
quesiti sottoposti, per quanto concerne la programmazione di un settore che è
strategico e che va trattato adeguatamente rispetto alle potenzialità di un
territorio che, secondo la vocazione offre la possibilità di ospitare diverse
forme di turismo. Quando parliamo di turismo differenziato ci riferiamo – grazie alle condizioni climatiche e ai 750 km di costa, ma anche
all'ambiente naturalistico – alla possibilità di ospitare un turismo religioso,
nautico, di massa giovanile, un turismo di nicchia e vorremmo capire se il
governo regionale ha idea di una programmazione rispetto ad un settore che è
strategico per quanto riguarda lo sviluppo economico e che va ad incidere sul
prodotto interno lordo, assieme al comparto dell'Agricoltura.
Dobbiamo essere chiari e coerenti con quello che diciamo e rispetto a
quello che andiamo a fare.
Se vogliamo lo sviluppo del territorio – se veramente guardiamo allo
sviluppo del territorio – non possiamo prescindere dall'agricoltura e dal
turismo, quindi rispetto a queste due posizioni gradirei che su questi
argomenti – considerato che li tratta direttamente il Presidente, al di là
delle deleghe che possono avere una funzione operativa, una funzione
istituzionale – fosse proprio il Presidente a rispondere autorevolmente in
quest'Aula, rispetto a due comparti che riteniamo fondamentali per un percorso
che dovrebbe impegnare non solo la Giunta ma, istituzionalmente, anche il
Consiglio regionale e, più volte, ci siamo resi parte diligente per offrire un
nostro contributo, per cui chiediamo che anche in Aula ci sia un dibattito su
queste materie per capire e comprendere quali sono le possibilità di sviluppo
che passano anche attraverso i Fondi comunitari: fondi che spesso invece si
perdono per cause e concause che abbiamo potuto apprendere dalla stampa e che
riguarderebbero responsabilità dei dirigenti dovute a negligenze, incapacità,
imperizia e scarsa professionalità. Alla fine è la politica che deve guidare i
processi e controllarli rispetto a quello che è il conseguimento di obiettivi
programmatici che riteniamo debbano realizzarsi i maniera responsabile.
Per questo, sarebbe auspicabile che si aprisse un dibattito su questa
tematica, perché penso che una classe dirigente seria, che si differenzi tra
maggioranza e minoranza, non possa non prendere atto di quali siano le vere
condizioni di sviluppo del territorio e, su questo, constatiamo che ci sono
forti ritardi e responsabilità che poi si annidano nelle crisi politiche o
istituzionali, o nell'incapacità – sono trascorsi due anni e mezzo da quando è
stato aperto il famoso cantiere che dovrebbe partorire, e mi auguro non
partorisca altri mostri – perché anche se ci avete abituati a vedere qualcosa
siamo sempre pronti e disponibili al confronto su questioni che riguardano lo
sviluppo della Calabria.
PRESIDENTE
Risponde la Giunta regionale. Prego, presidente Oliverio.
Mi permetto – sommessamente – di
rilevare che, più che un'interrogazione, questa è l'utilizzazione di uno
strumento per porre un problema di carattere generale; sto facendo solo
considerazioni che scaturiscono, appunto, dalla lettura dell’interrogazione,
quindi non ho una risposta di merito da dare, perché non c'è un quesito a cui
rispondere.
Tuttavia, considerata la rilevanza del
tema che si solleva in questa interrogazione, mi permetto di fare due
considerazioni, perché non vorrei – a quest'ora e utilizzando la risposta ad
un'interrogazione – fare un dibattito, intervenire o pretendere di intervenire
su problematiche relative ad un settore strategico quale è quello del turismo.
Proprio per questo, semmai, sarebbe il
caso – e lo propongo al Presidente del Consiglio – di prevedere nella
programmazione dei lavori del Consiglio regionale, una seduta specifica sulle
problematiche. Se lei lo ha già proposto in Conferenza dei capigruppo gliene
sono grato, perché vuol dire che c'è una coincidenza di valutazione, vuol dire
che mi ha preceduto. Aspetto, quindi, che la Conferenza dei capigruppo,
concertandola con la Giunta – perché vorrei esserci – definisca, appunto, una
data per questa seduta.
Voglio fare solo una considerazione, ci
tengo a farla perché dobbiamo discutere sempre partendo dai fatti e non dalle
letture, come dire, che astraggono dai fatti e spesso trascendono nella
fantasia.
I fatti sono questi: innanzitutto, la
Calabria ha recuperato notevolmente per quanto riguarda il turismo. Nel periodo
2007/2014 abbiamo avuto, costantemente – anche in conseguenza della crisi, del
combinato disposto di tantissimi fattori – meno meno meno, trend negativo.
Parlo di fatti.
Dal 2015 in avanti, invece, c’è stata
una inversione di questo trend; il segno è cambiato ed è un segno positivo. La
previsione di quest’anno - più che una previsione perché ormai il dato è
consolidato – è che registriamo il record di presenze in assoluto. Il dato é
questo.
(Interruzione)
Saranno anche
fatti incidentali! L’incidentalità – la chiami come vuole – il dato è questo.
L'incidentalità
ci poteva essere anche negli anni passati, ma non c’è stata! Questo dato va
consolidato, non sto facendo autocelebrazione, anzi sono molto realista, e lo
sono in un segno e nell'altro. E sono realista anche quando si utilizzano
forzatamente argomenti per rovesciarne il significato, come state facendo con
poca credibilità – come lei stai facendo nel corso di questa stagione con
pochissima credibilità – perché può dire che il segno è incidentale, può dire
quello che vuole ma, fino a qualche mese fa, ha parlato di disastro della
stagione turistica – posso portare anche le dichiarazioni – fino al mese di maggio scorso ha parlato di stagione
disastrosa.
Ma
lasciamo perdere questo, voglio attenermi ai fatti e non voglio discutere delle
ragioni, perché le ragioni le discuteremo quando faremo la discussione, il
dibattito generale.
I fatti sono che
la Calabria quest’anno ha notevolmente recuperato, registrando un record. Punto
primo. Questo recupero va letto.
Questo recupero
– e non voglio aprire un dibattito perché ne discuteremo successivamente –
avviene sulla base di alcune importanti novità.
La prima di
queste novità è che c'è un notevole incremento della componente internazionale
della domanda turistica; la seconda è che la stagionalità comincia ad
allargarsi e la domanda non si concentra più solo nei mesi di luglio e agosto,
ma si spalma.
C’è ancora molto
da fare, però possiamo dire che c’è una tendenza a spalmare la presenza turistica.
Altro dato:
abbiamo un problema sul quale stiamo lavorando e che riguarda l'accessibilità
alla regione attraverso le infrastrutture ed i
collegamenti aerei. Sull' aeroporto di Lamezia Terme quest’anno abbiamo avuto
un notevolissimo incremento di presenze rispetto al 2016; si stanno
intensificando i collegamenti da Reggio verso altre parti del Paese; stiamo
lavorando e, a breve, si partirà anche con Crotone.
C'è, appunto, una strategia
per la quale abbiamo investito, abbiamo messo in campo risorse con un bando di
12 milioni di euro per quanto riguarda il co-marketing,
la cui commissione sta esaminando le offerte – 12 milioni di euro in 3 anni – e
un altro bando sta per partire perché abbiamo ottenuto l'assenso da parte della
Commissione Europea per quanto riguarda il regime degli aiuti per l’istituzione
di nuove rotte.
La componente di
intercettazione della domanda di turismo internazionale non è figlia di
nessuno, come non è figlia di nessuno la strategia che stiamo portando avanti,
quindi il problema dell'accessibilità, i problemi di penetrazione sui mercati
si affrontano attraverso una promozione mirata che stiamo mettendo in campo.
Non spendiamo, non facciamo spese milionarie e, quando ne discuteremo porteremo
il confronto tra gli investimenti sui 6 x 3 affidati a Società cosiddette
specializzate, di cui porteremo i dati, ed un’impostazione di promozione mirata
sui mercati europei, sui mercati internazionali eccetera...
Il New York Times, a cui si
fa riferimento, non è figlio di nessuno – lo dico in Aula in modo tale che ci
comprendiamo, poi porterò anche gli atti – ma è figlio di un’iniziativa della
Regione a New York, che ha portato i giovani chef emergenti calabresi a New
York, ha invitato le testate internazionali in una serata a New York ed il
rappresentante del New York Times ha scoperto la bontà della cucina calabrese,
ed è venuto in Calabria a seguito di quella iniziativa.
Iniziativa che si sta
ripetendo in queste ore; dopodomani partirà un gruppo di chef per partecipare
ad un'altra iniziativa a New York perché, appunto, si tratta di iniziative
mirate, che costano poche migliaia di euro, e non milionarie campagne di
promozione, per capirci.
Quindi c'è una strategia che
porteremo ed illustreremo e lo faremo anche portando la proposta di Piano per
il turismo che stiamo elaborando con il supporto anche di Invitalia, di
specialisti eccetera. Non è la pianificazione del turismo, ma uno strumento che
individua le direttrici su cui muoversi, alcune delle quali sono già state
messe in atto ed anticipate.
Quindi su queste
problematiche vi prego di concordare una data del Consiglio regionale, perché è
giusto che il Consiglio regionale discuta di un settore fondamentale per la
vita della regione e, in prospettiva, di grande potenzialità per l'economia e
la crescita della Calabria sulla base di una relazione, di una proposta e di un
progetto della Regione che illustreremo al Consiglio e su cui si aprirà –
perché é giusto che si apra – un confronto.
Quindi, prendo spunto da
questa interrogazione che, più che porre un quesito, solleva un problema di
grande valore ed interesse strategico per la vita della regione per chiedere,
appunto, che si possa fare una seduta del Consiglio dedicata a queste
problematiche.
Passiamo all’interrogazione
numero 281/10^ a firma del consigliere Magno, in merito al tirocinio dei 1000
lavoratori, percettori in deroga, lavoratori disoccupati, con pregressa
esperienza formativa presso gli uffici giudiziari, di cui do lettura:
“Premesso che:
il Decreto n. 2285 del 9 marzo 2016 ha indetto la
"Manifestazione di interesse, in attuazione delle Intese raggiunte dalla
Regione Calabria e le Corti di Appello e Procure Generali della Calabria e la
Magistratura Amministrativa e contabile e istituzioni assimilate, per la
selezione di 1.000 lavoratori percettori in deroga o lavoratori disoccupati con
pregressa esperienza formativa presso gli uffici giudiziari per un percorso di
qualifica in grado di offrire maggiori opportunità lavorative";
si è svolta, nei primi giorni del mese di marzo c. a.,
nella sede del Ministero della Giustizia, a Roma, una riunione tecnica cui
hanno partecipato il Capo del Dipartimento del Ministero Gioacchino Natoli, il
Direttore Generale del personale Barbara Fabbrini, il Presidente della Corte
d'Appello di Catanzaro Domenico Introcaso, il Presidente della Corte d'Appello
di Reggio Calabria Luciano Gerardis, il Procuratore Generale di Catanzaro
Raffaele Mazzotta, il Procuratore Generale f.f. di Reggio Calabria Fulvio
Rizzo, il Dirigente della Procura Generale di Reggio Calabria Demetrio Foti ed
il Dirigente Generale del Dipartimento "Lavoro" della Regione
Fortunato Varone che ha portato alla definizione di uno schema di convenzione
tra gli Uffici giudiziari dei suddetti Distretti e la Regione Calabria per
l’avvio dei tirocini; il 31 marzo 2017 è stata stipulata la convenzione tra la
Regione ed i vertici dei due Distretti di Corte d'Appello della Calabria che
prevede l'avvio di 650 tirocinanti nei diversi uffici giudiziari della regione,
così come previsto dal Ministero della Giustizia, consentendo di fatto
l'utilizzazione di quanti hanno partecipato alla manifestazione di interesse
per la selezione "di mille lavoratori percettori in deroga o lavoratori
disoccupati" e garantendo personale qualificato e una migliore operatività
per tutti gli uffici giudiziari calabresi che soffrono di gravi problemi
attinenti alla carenza di organico;
l'avvio del suddetto tirocinio presenta numerose
problematiche che riguardano: la totale mancanza di una distribuzione razionale
del personale presso gli uffici giudiziari, la riassegnazione di 67 persone
destinate al giudice di pace di Cinquefrondi che è in via di smantellamento,
l'aver annoverato come Enti destinatari delle risorse l'Avvocatura di Stato che
non ha funzione giurisdizionale e quindi non può rientrare negli Enti
assimilati;
lo svolgimento dei tirocini da parte di 60/70 persone
presso un giudice di pace, inoltre, lascia seri dubbi sul fatto che possa
essere rilasciato un attestato che certifichi l'attività formativa che possa
essere giustificata davanti la Corte dei Conti.
Si chiede di sapere:
quali azioni a breve termine il Presidente della Giunta
Regionale e l'Assessore al Lavoro intendono intraprendere per consentire una
razionale distribuzione del personale negli uffici giudiziari calabresi, che presentano
croniche carenze d'organico, e, così, garantire una efficiente collocazione dei
1000 lavoratori percettori in deroga o lavoratori disoccupati”.
Risponde l’assessore
Roccisano. Prego, consigliere Magno, ha facoltà di illustrare l’interrogazione.
Presidente, è
un’interrogazione purtroppo datata e riprende una parte delle questioni
sollevate all'interno delle interrogazioni, per cui penso sia già stata data
risposta da parte dell'assessore.
Tra i tirocinanti del
Ministero di Grazia e Giustizia, alcuni sono stati destinati anche alle Aziende
Sanitarie Locali e vorrei chiedere all’assessore notizie in merito allo stato
dell'arte per quanto riguarda l'avvio dei tirocini presso queste Aziende.
Leggo solo la parte sugli
uffici similari perché – come sa, consigliere – dei mille tirocinanti della
Giustizia, circa 600 sono già partiti dall’1 settembre ad oggi e sono stati
inseriti negli uffici giudiziari propriamente detti, mentre le parti residuali
sono state inserite in uffici cosiddetti similari.
Questi partiranno nelle
settimane successive, alcuni hanno iniziato ufficialmente l'attività e, nelle
prossime settimane, seguiranno quelle collocate nelle altre sedi della
Calabria. Questo perché una parte dei 600 tirocinanti degli uffici giudiziari
erano ex uffici del processo e stanno procedendo con le rinunce, per cui alcune
persone assegnate alle ASP stanno rientrando negli uffici giudiziari e, man
mano che rientreranno a scalare, andremo sicuramente oltre i mille, quindi
anche il 1010 beneficiario probabilmente potrà rientrare.
L’interrogazione numero 283/10^ decade
per assenza del proponente, consigliere Aieta, e la numero 285/10^ è rinviata.
Passiamo all’interrogazione numero
287/10^ a firma del consigliere Magno in merito alla valorizzazione delle
esperienze professionali in procedure selettive regionali. Prego consigliere
Magno, può illustrare l’interrogazione. Risponde il vicepresidente Viscomi.
Do lettura dell’interrogazione.
“Premesso che:
il "Comitato spontaneo per la valorizzazione delle
esperienze professionali nell'Amministrazione regionale" è costituito da
126 esperti che hanno maturato significative esperienze nei settori più
delicati e cruciali dell'azione amministrativa regionale (assistenza tecnica
sui Programmi Operativi Regionali, monitoraggio di programmi e progetti,
accompagnamento degli Enti ed altro) attraverso contratti stipulati con la
Regione o con società partecipate della stessa;
gli aderenti al "Comitato spontaneo per la
valorizzazione delle esperienze professionali nell'Amministrazione
regionale" hanno richiesto il 3 maggio 2016 un incontro al Presidente del
Consiglio Regionale, al Presidente della Regione e all'intera Giunta, ai
Consiglieri regionali e al Presidente della Terza Commissione consiliare per
meglio esplicitare le loro istanze, il 30 giugno 2016 alcuni componenti del
gruppo di coordinamento sono stati auditi dalla Terza Commissione del Consiglio
regionale della Calabria, presieduta dall'On. Michele Mirabello, il 12 luglio
2016 hanno incontrato il Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ed
infine hanno richiesto un incontro al Vice Presidente della Giunta Regionale
Antonio Viscomi;
in ognuno degli incontri su menzionati sono state evidenziate
le competenze maturate e acquisite in questi anni dagli esperti aderenti al
Comitato, i benefici economici, amministrativi e logistici che la Regione
otterrebbe dal loro reimpiego per garantire il supporto necessario alla
chiusura della programmazione 2007/2013 e l'avvio del Programma Operativo
Regionale 2014/2020 ed è stato sottolineato come le risorse rinvenenti dai
P.A.C, ovvero dal POR 2014-2020 possono coprire il fabbisogno del personale
esterno per la durata dell'attuale Programmazione, senza ricorrere
all'affidamento a società private che comporterebbe uno svilimento del tessuto
professionale regionale.
Si chiede di sapere:
quali azioni il Presidente della Giunta Regionale e il
Vice Presidente della Giunta Regionale intendano intraprendere per non
disperdere le competenze acquisite dai 126 esperti costituenti il
"Comitato spontaneo per la valorizzazione delle esperienze professionali
nell'Amministrazione regionale" che hanno maturato significative
esperienze in settori nevralgici dell'amministrazione regionale, attraverso
contratti stipulati con la Regione o con società partecipate della stessa, e
potrebbero garantire il supporto necessario alla chiusura della programmazione
2007/2013 e l'avvio del Programma Operativo Regionale 2014/2020”.
Rispondo brevemente
all’interrogazione del consigliere Magno, segnalando, anzitutto, che la
questione é di competenza del dipartimento programmazione comunitaria.
Tuttavia, due, tre osservazioni possono essere formulate anche in assenza delle
loro indicazioni dipartimentali.
La prima osservazione è che
l'obiettivo della Giunta, del presidente Oliverio – come più volte dichiarato –
è quello di creare le condizioni per assicurare una valorizzazione del merito
nella selezione delle persone, delle competenze, delle professionalità chiamate
a collaborare con la Regione Calabria. Da questo punto di vista – ed è questa
la seconda osservazione – nella valutazione del tentativo di pesare il merito
delle persone non può che rientrare il curriculum, la valutazione del
curriculum e dell'esperienza maturata.
Quindi di per sé, a
prescindere da qualunque iniziativa specifica per una classe di soggetti – i
126 – che potrebbe creare problemi di equità e di equilibrio rispetto a tanti
altri che avrebbero anche esperienze analoghe in altre amministrazioni, la
valutazione del curriculum comprende di per sé anche la valutazione
dell'esperienza pregressa, in modo particolare quella nell'ambito
dell'amministrazione regionale. La terza osservazione è che la selezione tende
ad essere effettuata nell'ambito della Regione Calabria, attraverso i
meccanismi di short-list, quindi in modo trasparente, con l’indicazione
curricolare dei titoli, dell'esperienza e così via e, da questo punto di vista,
l'iscrizione alle short-list di questi soggetti è condizione per entrare nelle
procedure selettive.
Peraltro, stiamo cercando di
unificare le diverse short-list presenti nei dipartimenti in un'unica
short-list regionale. Una quarta ed ultima osservazione la faccio per quanto
riguarda le Società partecipate. In realtà, da questo momento in poi,
l’assunzione alle Società partecipate è condizionata dal decreto attuativo
dell'articolo 25 del decreto Madia di riforma delle Società partecipate per cui
entro il 30 settembre andava effettuato un Piano di razionalizzazione
straordinario all'esito del quale le Società dovranno individuare il personale
eccedente o le eventuali vacanze.
Il personale eccedente andrà
a confluire nelle liste di tutela, chiamiamole così. E’, comunque, posto come
contraltare in capo alle Società che hanno delle vacanze, il divieto di
procedere ad assunzioni o a costituzione di rapporti lavoro con soggetti
diversi da quelli che sono in esubero in altre Società. Quindi faccio questa
osservazione per evidenziare come il problema del reclutamento delle competenze
e delle professionalità tende ad essere ormai sempre più complicato quando si
adottano canali concorsuali, un po’ frenato dall’esigenza di ristabilire un
equilibrio tra esuberi e vacanze e, poi, deve tenere conto anche del fatto che,
per quanto riguarda l'assistenza tecnica, è stata effettuata una gara dal
dipartimento programmazione con profili specifici, già segnalati dalle varie
società di consulenza, alle quali società gli stessi interessati si sono
probabilmente affiancati nei periodi pregressi. Per concludere, ribadisco la
necessità di tenere insieme molte cose, consigliere Magno. E’ il classico
problema dell'insider e dell'outsider, di chi sta dentro e vuole cercare di stare
dentro e di chi sta fuori e vuole entrare. Quindi, il problema è come mediare
le varie esigenze. Non è sempre un problema facile, il contesto normativo non
sempre aiuta, però la valutazione dell'esperienza pregressa è sicuramente uno
degli elementi importanti da tenere in considerazione.
L’interrogazione numero
288/10^ è rinviata.
L’interrogazione numero
289/10^ a firma del consigliere Greco in ordine al completamento
dell'autostrada del Mediterraneo. Risponde l’assessore Musmanno. Prego,
consigliere Greco, ha facoltà di illustrare l’interrogazione
Sì grazie Presidente. Ne do
lettura.
“Premesso che:
il 22 dicembre 2016, il Presidente del Consiglio, Paolo
Gentiloni, insieme al ministro Graziano Delrio, alla presenza di tutti i
vertici di Anas, annunciava il completamento dell'autostrada del Mediterraneo
(ex A3 Salerno - Reggio Calabria);
per la realizzazione dell'autostrada lo Stato italiano ha
investito 8 miliardi e 233 mila euro;
ancora oggi, percorrendo la nuova autostrada del
Mediterraneo in Calabria sono numerose le interruzioni e le deviazioni che
costringono gli automobilisti a viaggiare, in molti casi, solo su due corsie a
doppio senso di circolazione;
la stagione estiva porterà un aumento dei flussi di
traffico verso la Calabria con la conseguenza di ulteriori congestioni e
rallentamenti;
sono sempre più numerosi gli episodi di sinistri
stradali, anche gravi, che avvengono nelle aree dell'autostrada del
Mediterraneo e che ancora oggi risultano incomplete con cantieri in corso;
tutto ciò ha un effetto evidentemente negativo sull'attrattività turistica,
sulle potenzialità economiche e sull'offerta di mobilità della Calabria.
Si chiede di sapere:
se non si ritenga necessario intervenire presso tutti gli
uffici competenti di Anas e Ministero delle Infrastrutture affinché si capisca
quale sia il reale stato di completamento dell'Autostrada del Mediterraneo e
quale sia il crono programma degli interventi manutentivi che ad oggi stanno di
fatto paralizzando la Regione”.
L'opera di
completamento dell'Autostrada A2 rientra tra gli interventi strategici di
carattere nazionale ed è pertanto finanziata dal Governo e realizzata
attraverso il soggetto attuatore ANAS spa. Il ruolo della Regione Calabria è,
pertanto, quello di farsi portavoce delle principali priorità nel tratto
calabrese, rappresentando le necessità principali regionali per garantire la
massima sicurezza degli utenti e un'adeguata accessibilità della Calabria per i
collegamenti extra-regionali. Nei mesi scorsi l'Amministrazione Regionale ha condotto
con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con ANAS spa una
stretta e intensa attività di concertazione per garantire risorse e favorire
interventi in linea con le esigenze del territorio calabrese.
Come era stato
previsto e annunciato a dicembre 2016, è stata effettuata la consegna
dell'intero tracciato dell’Autostrada A3 "Salerno-Reggio Calabria",
oggi A2 "Autostrada del Mediterraneo", a 4 corsie, il che rappresenta
un elemento di novità assoluta, giacché tale infrastruttura stradale non era
mai stata completata in questa forma sin dalle proprie origini. Aggiungo,
tra l'altro, che i dati sulla percorrenza estiva dell'autostrada A2 la colloca
con la percentuale italiana di maggiore incremento di flusso del traffico.
Abbiamo registrato un incremento del flusso di traffico del 5% e in
nessun’altra arteria stradale italiana, nel periodo estivo, si è realizzato un
incremento di tale portata.
Tuttavia, ciò non deve essere interpretato come una conclusione
dei lavori sulla A2: ulteriori risorse sono state previste per interventi di
messa in sicurezza, la manutenzione straordinaria e restyling. Nello specifico,
sono stati previsti interventi sulla A2 a valere sulle risorse destinate alla
Calabria sui Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 e sul Contratto di
programma Anas 2016-2020, per non citare il successivo Contratto di programma
che avrà valore 2021/2025, per come di seguito specificato:
- intervento codice UC145 “completamento a seguito delle
prescrizioni ministeriali e degli accordi territoriali sulla viabilità
complementare dai Km 153 e 400 ai Km 173 e 900” per 27 milioni di euro;
- intervento UC48 “intervento di miglioramento funzionale dal km
185 al km 206” per complessivi 200 mila euro;
- UC146 “intervento di miglioramento funzionale tratto tra lo
svincolo di Cosenza e lo svincolo di Altilia” 103 milioni 786 mila euro;
- UC147 “interventi di miglioramento funzionale inclusi gli
svincoli di Cosenza nord in località Settimo di Rende e Cosenza Sud” – stiamo
parlando del nuovo svincolo – per complessivi 644 milioni 465 mila euro;
- UC21 “interventi di miglioramento funzionale dal km 337 e 800 al
km 348 e 600 (Pizzo-Sant'Onofrio)” 300 mila euro;
-UC90 “adeguamento funzionale del collegamento Urbano Scilla- Ieracari (svincolo di Scilla)” per 9 milioni 640 mila euro;
- UC148 “realizzazione del collegamento Scilla-Santa Trada tramite
interventi di manutenzione straordinaria sulla vecchia carreggiata autostradale
Sud nel tratto dal km 423 + 300 al km 427” per complessivi 13 milioni 838 mila
euro.
Stiamo parlando di un totale di interventi che sfiora gli 800
milioni di euro.
Nel mese di ottobre 2017 sarà sottoscritto il Protocollo di Intesa
tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Calabria e ANAS,
in cui, tra l'altro, saranno definiti i crono programmi degli interventi sopra
descritti. Aggiungo, infine, che non sono elencati tutti gli interventi di
collegamenti della viabilità esistente con l'autostrada. Sono previsti, per
esempio – giusto a citare, ma non è inclusa nella risposta all’interrogazione –
la realizzazione del collegamento tra la Strada Statale 18 e lo svincolo di San
Mango D'Aquino, solo per citarne uno, così come l'intervento della Strada
Statale 100 del collegamento nello svincolo di Serre, giusto per citarne solo
due a memoria. Se necessario possiamo fornire un quadro complessivo per
richiamare anche gli ulteriori interventi previsti sulla A3, tra i quali –
ricordo – in programma c'è anche la realizzazione dello svincolo di Laureana di
Borrello che non si è perso per la strada.
Grazie assessore. Sono sicuramente soddisfatto della risposta e
chiedo addirittura di integrare con ulteriori elementi. Questo è un argomento
estremamente sentito; prima si parlava di turismo e degli incrementi che
abbiamo registrato, ma dobbiamo essere vigili sui lavori dell'Anas e su come
interpreta i bisogni del Meridione. Ritengo che il lavoro che sta facendo sia
soddisfacente, non cullandoci tutti quanti insieme, ma tentando di ottenere il
più possibile affinché finalmente si metta realmente la parola fine al
completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
L’interrogazione numero 290/10^ è rinviata.
Passiamo all’interrogazione numero 292/10^ in merito alle
prospettive future dell’Enoteca regionale “Case di vini di Calabria” istituita
con legge regionale 10 febbraio 2011 numero 1.
Prego, consigliere Magno, ha facoltà di illustrarla.
Ne do lettura. “Premesso che:
la legge regionale n. 1/2011 ha previsto l'Istituzione
dell'Enoteca regionale "Casa dei vini di Calabria" allo scopo di
favorire la conoscenza e la valorizzazione dei vini pregiati regionali, con
particolare riguardo ai vini a denominazione di origine (DO) e a indicazione
geografica (IG) ed ai marchi di qualità, nonché di altri prodotti derivanti
dalla lavorazione dell'uva e dei vini;
la Regione Calabria promuove l'istituzione dell'Enoteca
regionale "Casa dei Vini di Calabria" da localizzare nel territorio
della Regione, con sede legale a valenza storica produttiva e di ricerca a Cirò
e nell'area del Cirotano in Provincia di Crotone e con sede per l’innovazione
tecnologica a Lamezia Terme, nella Provincia di Catanzaro (art. 1 comma 2 l.r.
n. 1/2011);
la Legge Regionale 8 novembre 2016, n. 33 ha apportato
modifiche alla Legge regionale 10 febbraio 2011 n.1 cambiando la natura
giuridica e la denominazione in “Associazione Enoteca Regionale - Casa dei vini
di Calabria” e restando praticamente immutati gli aspetti relativi alle
finalità dell'Enoteca Regionale e alla sua localizzazione a Cirò, nell'area del
Cirotano e a Lamezia Terme;
il Presidente della Giunta regionale con decreto n. 179
del 05 dicembre 2016 ha nominato, ai sensi dell'articolo 11 comma 3 della Legge
regionale n. 33/2016, recante modifiche alla Legge regionale n. 1/2011, Gennaro
Convertini quale presidente dell'associazione "Enoteca Regionale - Casa
dei vini di Calabria";
il 25 ottobre 2013 alla Presenza dell'allora Presidente
della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, è stata inaugurata a Cosenza nel
palazzo di Piazza XXV marzo l'Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza alla
presenza, tra gli altri, dell'allora sottosegretario alle Politiche Agricole.
Giuseppe Castiglione. In quell'occasione, in base a quanto riportato dal sito
istituzionale della Provincia di Cosenza (www. provincia.cosenza.it) è stato
detto che l'Enoteca intende avere una funzione di divulgazione ed informazione
sulla viticoltura calabrese attraverso i vini e organizzando gli spazi in tre
grandi sale, in sequenza, suddivise per territori: la prima sala è dedicata ai
vini delle "Terre di Cosenza", la seconda al Cirò, la terza ai vini
del comprensorio lametino e della provincia di Reggio Calabria”, generando
confusione di ruoli e determinando duplicazioni di competenze con l'Enoteca
Regionale "Casa dei vini di Calabria" istituita in base alla Legge
Regionale n. 1/2011;
l'attività dell'Enoteca Regionale "Casa dei vini di
Calabria” è oggi completamente ferma e le sede legale a valenza produttiva e di
ricerca di Cirò e del Cirotano e quella per l'innovazione tecnologica di
Lamezia Terme, sono inattive a causa dell'inerzia del Governo regionale, né si
conoscono le attività intraprese dal Presidente Convertini per il rilancio
dell'associazione dopo oltre sette mesi dalla sua nomina.
Si chiede di sapere:
quali azioni il Presidente della Giunta Regionale intende
intraprendere per fare avviare l’attività dell'Enoteca regionale "Casa dei
vini dì Calabria", istituita con la Legge Regionale n. 1/2011 (modificata
dalla l.r. n. 33/2016) oggi inspiegabilmente e colpevolmente ferma a causa
della politica attendista e priva di programmazione del governo regionale;
quali finanziamenti si vogliono indicare e le loro fonti
di provenienza per fare decollare la sede legale a valenza produttiva e di
ricerca di Cirò e del Cirotano e quella di l'innovazione tecnologica di Lamezia
Terme, allo scopo di favorire la valorizzazione dei vini Calabresi e la
promozione del marketing turistico-enologico della nostra Regione”.
Risponde il consigliere
delegato Mauro D’Acri.
Buonasera a tutti. Per
quanto riguarda l’enoteca, come ha detto il collega, la stessa è stata
istituita con la legge regionale numero 33 del 2016, è stato nominato come presidente
del consiglio di amministrazione Convertino, che appena entrato in carica ha
iniziato tutta una serie di interlocuzioni con i sindaci di Lamezia e di Cirò,
per stabilire insieme a loro l'apertura delle sedi e l'operatività delle
stesse.
Successivamente, lo stesso
Convertino ha iniziato tutta una serie di interlocuzioni con le Camere di
Commercio, con i Gal e con i Flag. Quindi, come ben sapete, con i Gal e i Flag
è stata firmata la convenzione da poco; infine ha iniziato a interloquire anche
con l'associazione strade di vino. In Calabria ci sono oltre tredici Strade del
Vino e la strategia che si vuole seguire è quella di creare quattro distretti
delle Strade del Vino e dei sapori che comprendono i comprensori del cirotano,
del cosentino, di Lamezia e di Reggio Calabria e questi distretti devono
svolgere il ruolo di divulgatori di tutto il territorio e di tutte le sue
eccellenze.
Per quanto riguarda il
finanziamento, nel bilancio ci sono € 50.000, però si è detto, quando si è
votata la modifica alla legge, che si deve fare ricorso ai finanziamenti
europei e, quindi, il Presidente sta lavorando per poter partecipare ai bandi.
Poi cosa si è fatto in più? Si sta preparando un progetto di divulgazione con
la Germania, per quanto riguarda i vini e tutte le tradizioni calabresi.
L’interrogazione la numero
294/10^ decade; la numero 295/10^ decade; la numero 296/10^ è rinviata. Ha
chiesto di intervenire la consigliera Ferro, ne ha facoltà.
Grazie vicepresidente
Ciconte. Ritengo, anche alla luce di notizie di stampa di questa mattina,
rispetto all’interrogazione sull’Arpacal, di dover aspettare per avere qualche
chiarimento in più, non essendoci, in questo caso, il delegato all'ambiente e
in attesa, ovviamente, della presenza dell'assessore a cui auguriamo buon
lavoro.
Però approfitto per uno
strappo alla regola, perché di strappi alle regole se ne fanno spesso e
volentieri, riguardo ai tempi di risposta delle interrogazioni previsti nei 20
giorni, per dire, in modo molto accorato, che non mi è piaciuto e sono anzi
molto dispiaciuta che il presidente Oliverio sia arrivato in ritardo e sia
andato via anticipatamente. Siamo qua e non vedo banchi pieni rispetto alle
tante interrogazioni che partono dal maggio del 2016. Vorrei dirlo perché
spero, ovviamente, che si possa ripercorrere, nei termini della sostanza e
della forma, un dibattito dai toni che oggi non mi sono piaciuti.
Essere governatore di questa
terra non consente l'offesa nei confronti di nessuno, né di voi né di noi,
perché se sediamo in questi banchi è perché siamo eletti dal popolo sovrano. La
risposta nei confronti del consigliere Nicolò - vado velocissima - l'ho trovata
fuori da ogni regola istituzionale nel parlare di poca credibilità e strumentalizzazione.
Se avessimo voluto - e, quindi, il mio vuole essere un intervento, ancora una
volta, nel porgere una mano - strumentalizzare avremmo detto che ancora c'è
l'interrogazione del mio ricorso al TAR che, ovviamente, non si discuterà ed è
decaduta. Ma stiamo parlando di turismo, di balneazione, di Arpacal, di
incendi, delle emergenze che un Consiglio regionale, per vari motivi, non ha
potuto discutere. Ringrazio ovviamente e chiedo che le istituzioni tutte, la
politica si riapproprino di quei toni delicati di voce, di quei termini ai
quali siamo abituati, perché non veniamo ovviamente da una storia breve, così
come non viene da una storia breve il presidente Oliverio.
Vorrei vicepresidente
Ciconte che lei o chi per lei si facesse portavoce di questo mio appello perché
oggi si è verificata una cosa molto simpatica: è stata chiesta una seduta di
Consiglio, ovviamente, sul turismo. Mi auguro se ne faccia una sull'ambiente,
sulla sanità, sulla disoccupazione, sui fondi comunitari, su tutti i temi principali
per questa terra. Questa è una frase di Martin Luther King che, spero, riassuma
non un intervento strumentale, ma un intervento per il quale, da consigliere
regionale, mi sento profondamente offesa, la frase dice: “può darsi che non
siate responsabili per la situazione in cui vi trovate” e ovviamente mi
riferisco a tutti noi “ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”.
Grazie.
La risposta non c'è perché,
l'ha detto anche la consigliera Ferro, manca l'assessore. Quindi
l’interrogazione numero 298/10 è rinviata; la 299/10 anche questa è rinviata;
poi, la numero 300/10^ è decaduta per assenza del proponente, consigliere
Orsomarso. Poi, la 301/10^ è rinviata; la 302 /10^ è decaduta; la numero
303/10 è decaduta; la numero 304/10 è rinviata.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Giudiceandrea, ne ha facoltà.
Richiamo l’interrogazione numero 65/10^,
a firma del collega Cannizzaro, facendola mia, perché si tratta di una
questione relativa ai dipendenti del comparto sanità e non è materia di
ambiente ne di sanità.
L’interrogazione è decaduta per assenza
del proponente.
Avendo esaurito i punti all’ordine del
giorno dichiaro chiusa la seduta.
La
seduta termina alle 15,09
Hanno chiesto congedo: Aieta, Guccione,
Morrone, Neri, Rizzo.
(Sono concessi)
È stata presentata alla Presidenza la
seguente proposta di legge di iniziativa del consigliere:
Graziano - “Riconoscimento
della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della
Calabria ai sensi dell'articolo 73, 28.9.2017 comma
1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed
integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (P.L. n. 276/10^)
E’ stata assegnata alla seconda
Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
Sono state presentate alla Presidenza le
seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta
regionale:
“Piano di Azione
Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria: presa d'atto dell'approvazione
da parte del CIPE con delibera n. 7/2017 - (deliberazione G.R. n. 320 del
25.7.2017)” (P.P.A. n. 187/10^)
E’ stata assegnata alla seconda
Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
“Presa d'atto della Decisione della
Commissione Europea C(2017) 3559 final del 19 maggio 2017 di modifica del
Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria -
(deliberazione G.R. n. 419 del 29.9.2017)” (P.P.A. n. 188/10^)
E’ stata assegnata alla seconda
Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari
dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
La Giunta per il
Regolamento risulta così composta:
1) |
ARRUZZOLO
Giovanni |
NUOVO CENTRO
DESTRA |
2) |
BATTAGLIA
Domenico |
PARTITO
DEMOCRATICO |
3) |
CANNIZZARO
Francesco |
CASA DELLE
LIBERTA' |
4) |
MAGNO Mario |
MISTO |
5) |
NERI Giuseppe |
DEMOCRATICI
PROGRESSISTI |
6) |
NICOLO'
Alessandro |
FORZA ITALIA |
7) |
NUCERA
Giovanni |
LA SINISTRA |
8) |
SERGIO Franco |
OLIVERIO
PRESIDENTE |
9) |
SCULCO Flora |
CALABRIA IN
RETE |
Deliberazione
Giunta regionale n. 398 del 10 agosto 2017.
Sono pervenute risposte scritte alle
seguenti interrogazioni:
Nicolò - Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
per ammodernare la Strada Statale 106
Jonica in Calabria, esisterebbero dei tratti ancora non finanziati pari a 324,5
Km e privi di un progetto definitivo, nel dettaglio: - Megalotto 6: Simeri
Crichi - Le Castella Sud (36 chilometri);
- Megalotto 7: Roccella Jonica - Trasv.
Serre (44,5 chilometri);
- Megalotto 8: Mandatoriccio - Sibari
(53,2 chilometri);
- Megalotto 10: Melito di Porto Salvo -
Bova e Palizzi - S. Ilario (53 chilometri), - Megalotto 11 : Trasv. Serre -
Squillace e Crotone Aeroporto (22 chilometri);
- Megalotto 12: Collegamento autostrada
SA - RC - SS 106 Tangenziale di Reggio Calabria (20,5 chilometri);
- Variante di Palizzi (5 chilometri);
- Megalotto 5: Loc. S. Gregorio (RC) -
Melito di Porto Salvo (24 chilometri);
- Megalotto 9: Crotone aeroporto
Mandatoriccio (66,3 chilometri). Considerando che la S.S. 106 in Calabria e'
lunga 415 km sembrerebbe che solo 90 chilometri siano stati ammodernati;
sembrerebbe, come si apprende dagli
organi di stampa, che si vogliano chiudere anticipatamente i cantieri e
risulterebbe un drastico taglio degli investimenti passati dagli oltre 20
miliardi di euro della Legge Obiettivo del 2001 a 6,5 miliardi e, infine,
ridotti agli attuali 4,2 miliardi di euro;
diversamente dai tratti interamente
completati e ricadenti nella Regione Puglia (39 km) e nella Regione Basilicata
(37 km), la statale 106 ionica in Calabria ad oggi risulterebbe incompleta
quasi al 80% circa, continuando a rappresentare una via di comunicazione
pericolosa e rischiosa per i cittadini -:
quali azioni ed interventi il Presidente
intende assumere affinché l’Anas proceda con celerità all'ammodernamento ed alla
messa in sicurezza della Statale 106 in Calabria e come intende fare sinergia
col governo nazionale di centrosinistra che, purtroppo, invece di fare quadrato
con l'attuale maggioranza regionale si gira spesso dall'altra parte, ignorando
i problemi che riguardano sia l'emergenza che la progettualità e raggirando i
calabresi con annunci e propaganda.
(211; 06/09/2016)
Risposta: “In riferimento alla interrogazione a risposta scritta in oggetto, si
comunica quanto segue.
Poiché l'infrastruttura in argomento
ricade nella rete stradale nazionale, le cui competenze di gestione sono
attribuite alla Società ANAS s.p.a., si è
provveduto ad inoltrare a quest'ultima Società richiesta di notizie.
Anas Spa, con nota
CCZ - 0029856-P del 27/10/2016 che si allega, ha elencato sia le progettazioni
in via di definizione che gli interventi di messa in sicurezza attualmente in
corso che interessano il tratto nelle province di Cosenza e Crotone.
Per quanto di
competenza dell'Amministrazione regionale, come evidenziato anche da ANAS Spa nella citata nota, è stata avviata e condotta
una intensa attività di programmazione unitamente alla stessa ANAS ed al Ministero delle Infrastrutture.
Nello specifico
sono stati previsti interventi sulla SS106 a valere sulle risorse destinate alla
Calabria sui FSC 2014/2020 e sui fondi Contratto di Programma ANAS 2016/2020 come di seguito:
COD. |
INTERVENTO |
IMPORTO |
UC30 |
SS 106 Jonica. Tratto dell'innesto con la SS. 534 (Km 365+150) a
Roseto Capo Spulico (Km 400+000). Megalotto 3°. Tratta 2" |
969.000.000,00 € |
UC930 |
Lavori di costruzione del 3° megalotto della S.S. 106 Jonica,
dall'innesto con la S.S. 534 (Kivi 365+150) a Roseto Capo Spulico (km
400+000) - completamento |
265.354.471,00 € |
CZ297 |
Realizzazione nuovo svincolo per l'Ospedale della Sibaritide
(finanziato DCIPE 68/15) |
2.500.000,00 € |
CZ386 |
Strada Longobucco - Mirto — Crosia; Completamento; Raccordo SS
106: Collegamento viario ponte di Cropalati - SS 106 Jonica Mirto - V Lotto |
21.800.000,00 € |
CZ372 |
SS 106 Jonica (tracciato esistente) - Tratta Crotone (Bivio
Passovecchio) km 256+000 - Sibari km 329+000 - Messa in sicurezza -1 ° Tronco |
286.648.889,00 € |
CZ373 |
SS 106 Jonica (tracciato esistente) - Tratta Crotone (Bivio
Passovecchio) km 256+000 - Sibari km 329+000 - Messa in sicurezza - 2° Tronco
(Stralcio) |
80.000.000,00 € |
CZ374 |
SS 106 Jonica (tracciato esistente) - Tratta Crotone (Bivio
Passovecchio) km 256+000 - Sibari km 329+000 - Messa in sicurezza - 3° Tronco
(Stralcio) |
80.700.000,00 € |
CZ375 |
Variante di Crotone dal km 241+250 al km 250+500 (Passovecchio) |
148.266.667,00 € |
CZ384 |
Manutenzione e messa in sicurezza dal Km 238+000 (Aeroporto
S.Anna) al Km 241+700 (Sv. Papanice) ) |
25.000.000,00 € |
CZ311 |
Lavori di realizzazione dell'asta di collegamento in dx
idraulica del Torrente Gerace tra la SS 106 VAR/B (svincolo Gerace) e la SS
106 al km 97+050 - Prolungamento Locri |
40.000.000,00 € |
CZ312 |
Lavori di collegamento della SS 106 (km 0+000) alla SS 106 VAR/A
(km(l 7+000) relativi all'adeguamento della SP 16 (Cat. Stradale C1) per il
rafforzamento della viabilità |
2.767.644,00 € |
Totale interventi |
1.922.037.671,00€ |
Alla stessa arteria ANAS Spa ha inoltre destinato,
sui Contratti di Programma 2016 e 2017, interventi di manutenzione, suddivisi
su due annualità:
TITOLO |
INVESTIMENTO |
TIPOLQGIA. |
lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il
rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura in tratti
saltuari della SS. 106 "Jonica" compresi tra i km. 400+150 e
403+150 e tra i km. 406+300 e 414+080 (I stralcio) |
994.080,00 |
Piano
viabile |
lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il
rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura in tratti
saltuari della SS. 106 "Jonica" compresi tra i km. 400+150 e
403+150 e tra i km. 406+300 e 414+080 (II stralcio) |
320.000,00 |
Piano
viabile |
lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il
rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura in tratti
saltuari della SS. 106 "Jonica" compresi tra i km. 400+150 e
403+150 e tra i km. 406+300 e 414+080 (III stralcio) |
1.675.920,00 |
Piano
viabile |
SS 106 "Jonica" — intervento di ripristino strutturale
e consolidamento di un muro di controripa ubicato in prossimità del km 44+050
in agro del comune di Bova marina. I stralcio |
699.860,00 |
Opere d'arte minori |
SS 106 "Jonica" — intervento di ripristino strutturale
e consolidamento di un muro di controripa ubicato in prossimità del km 44+050
in agro del comune di Bova marina. II stralcio |
699.860,00 |
Opere d'arte minori |
SS 106 "Jonica" - lavori urgenti di ripristino e messa
in sicurezza delle opere di protezione passiva gravemente danneggiate a
seguito degli eventi alluvionali abbattutisi sulla provincia di Reggio
Calabria nei giorni 31 ottobre, 01 e 02 novembre 2015, ubicate sulle scarpate
di controripa nel tratto compreso tra il km 72+880 e il km 72+980 I stralcio |
699.650,00 |
Opere complementari |
SS 106 "Jonica"
- lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza delle opere di protezione
passiva gravemente danneggiate a seguito degli eventi alluvionali abbattutisi
sulla provincia di Reggio Calabria nei giorni 31 ottobre, 01 e 02 novembre
2015, ubicate sulle scarpate di controripa nel tratto compreso tra il km
72+980 e il km 73+700 II stralcio |
262.255,00 |
Opere complementari |
SS 106 "Jonica"
- lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza delle opere di protezione
passiva gravemente danneggiate a seguito degli eventi alluvionali abbattutisi
sulla provincia di Reggio Calabria nei giorni 31 ottobre, 01 e 02 novembre
2015, ubicate sulle scarpate di controripa nel tratto compreso tra il km
72+300 e il km 72+500 |
699.650,00 |
Opere complementari |
lavori di manutenzione
straordinaria di adeguamento e messa a norma delle barriere di sicurezza
bordo ponte in tratti saltuari tra i km 216+000 e 295+715 della SS 106
"Jonica" -II s tralcio- |
579.959,72 |
Barriere di sicurezza |
SS 106- lavori di
sistemazione idraulica a protezione della pila centrale del viadotto sul
fiume Neto al km 259+800 |
118.239,13 |
Opere d'arte maggiori |
lavori di ricostruzione
del viadotto Allaro ubicato sulla SS 106 nel tratto compreso tra il km
122+000 e il km 122+250 parzialmente demolito a seguito agli eventi
alluvionali abbattutisi sulla provincia di Reggio Calabria nei giorni 31
ottobre, 1 e 2 novembre 2015 |
1.198.514,40 |
Opere d'arte maggiori |
lavori per sostituzione
giunti dei viadotti tra km 241+00 e km 241+600 e km 173+900(viadotto Lamia)
SS 106, sostituzione barriere km 100+00 SS 107 |
364.470,90 |
Opere complementari |
SS 106 - lavori occorrenti
per la sostituzione di parapetti con barriere metalliche in adeguamento alla
normativa vigente in tratti saltuari tra i km. 187+000 e 296+400. |
122.681,92 |
Barriere di sicurezza |
TITOLO |
INVESTIMENTO |
TIPOLOGIA |
lavori di manutenzione
straordinaria occorrenti per il ripristino del piano viabile fortemente
ammalorato in tratti saltuari della SS 106 "Jonica" compresi tra il
km 6+715 e il km 52+000 |
624.043,75 |
Piano viabile |
lavori di manutenzione
straordinaria di pavimentazione in tratti saltuari tra il km. 187 + 000 ed il
Km.216 + 000 della SS 106. |
1.207.500,00 |
Piano viabile |
lavori di manutenzione
straordinaria per il ripristino del piano viabile della SS 106 in tratti
saltuari tra i km 250+500 e il km 295+715 |
1.500.000,00 |
Piano viabile |
lavori di manutenzione
straordinaria occorrenti per il rifacimento dello strato di collegamento e
del tappeto di usura in tratti saltuari della SS 106 "Jonica"
compresi tra i km. 373+000 e 394+200 |
1.810.000,00 |
Piano viabile |
lavori di manutenzione
straordinaria occorrenti per il rifacimento dello strato di collegamento e
del tappeto di usura in tratti saltuari della SS 106 raddoppio compreso tra i
km 0+000 e 4+200 e tra i km 5+800 e i km 29+760 - I stralcio |
949.152,52 |
piano viabile |
lavori di manutenzione
straordinaria occorrenti per il ripristino del piano viabile fortemente
ammalorato in tratti saltuari della SS 106 "Jonica" compresi tra il
km 87+000 e il km 139+100 |
2.381.190,00 |
Piano viabile |
lavori di manutenzione
straordinaria occorrenti per il ripristino del piano viabile fortemente
ammalorato in tratti saltuari della SS 106 "Jonica" compresi tra il
km 52+000 e il km 87+000 |
1.794.920,00 |
Piano viabile |
lavori di
razionalizzazione della viabilità della S.S. 106 "Jonica" in
corrispondenza del Ponte Assi al km 137+700 |
1.449.000,00 |
Opere d'arte maggiori |
lavori di manutenzione
Straordinaria occorrenti per il risanamento dei calcestruzzi ammalorati e
rifacimento delle barriere di protezione nonché opere idrauliche della
Galleria Copanello |
2.380.950,00 |
Opere d'arte maggiori |
Cordiali saluti”
Roberto Musmanno
(Assessore alle Infrastrutture)
Nicolò - Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
l'Aeroporto della città metropolitana di
Reggio Calabria vive da tempo una situazione delicata e insostenibile dal punto
di vista dei costi e della capacità di varare un piano industriale in grado di
programmarne il rilancio;
la gestione commissariale della SoGAS è
ancora in attesa di ricevere quanto deliberato dal Consiglio regionale della
Calabria nel dicembre 2016, aiuto finanziario iscritto nel bilancio regionale
2017;
il Comune di Reggio Calabria a tutt'oggi
non ha versato la quota finanziaria di propria spettanza;
in assenza di tali finanziamenti si
incorrerebbe inevitabilmente nella cosiddetta "consegna dei libri
contabili in Tribunale" da parte della gestione commissariale
dell'Aeroporto dello Stretto;
tale scenario, ineluttabilmente,
porterebbe alla messa in libertà del personale SoGAS;
per assenza dei servizi fomiti dal
personale SoGAS la compagnia Blue Panorama potrebbe chiudere i collegamenti
quotidiani con Roma e Milano;
anche le minacce di Alitalia di voler
abbandonare lo scalo reggino;
considerato che: la continuità
territoriale, strumento legislativo europeo che ha lo scopo di garantire i
servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a
cui appartengono, si inserisce nel quadro più generale di garanzia di
uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e
sociale;
Reggio Calabria ha la potenzialità di
essere riconosciuta facente parte di un territorio svantaggiato e di
conseguenza ha tutto il diritto di essere inserita nel piano della continuità
territoriale. Il Presidente del gruppo regionale di Forza Italia sollecita il
Presidente della Giunta Regionale: a garantire con immediatezza l'esecuzione
dell'adempimento previsto dalla Regione e pertanto -:
quali azioni ed interventi ha avviato o
intende adottare al fine di procedere con celerità alla piena attivazione del
procedimento afferente al riconoscimento della continuità territoriale.
(250; 17/01/2017)
Risposta: “Per i quesiti illustrati nell'interrogazione di cui in oggetto si
specifica quanto segue:
rispetto al trasferimento di somme a beneficio
della curatela fallimentare della SOGAS, deliberato dal Consiglio regionale nel
dicembre 2016, l'adempimento è stato garantito con decreto dirigenziale n.233
del 18 Gennaio 2017 che ha disposto la liquidazione dell'importo pari a Euro
903.691,64. Rispetto alla questione della continuità territoriale,
nell'evidenziare che la competenza prevalente ricade in capo al governo
nazionale, stante la collocazione dell'aeroporto di Reggio Calabria nel novero
degli aeroporti di interesse nazionale, la Regione comunque garantisce, nelle
opportune sedi di confronto istituzionale, il pieno sostegno alle correlate
iniziative.
Si ritiene utile a tale riguardo evidenziare come
già nel Febbraio 2015, anche con successive modifiche in ultimo al dicembre
2015, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha imposto oneri di
servizio pubblico sulle rotte Reggio Calabria - Pisa e Reggio Calabria -
Bologna.
Successivamente l'Ente Nazionale Aviazione Civile ha espletato per n.2
volte le procedure di gara, rivolte ai vettori aerei potenziali beneficiari
dell'assegnazione di contributi statali per la compensazione degli oneri di
servizio pubblico. Tuttavia in entrambe le circostanze, le procedure di gara
sono rimaste prive di partecipanti.
Cordiali saluti”
Francesco Russo (Assessore al Sistema della
logistica)
Graziano - Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
il Consiglio regionale con delibera 157/2016
ha approvato in via definitiva il documento di Pianificazione del Sistema della
mobilità di persone e merci in Calabria;
nella programmazione economica del nuovo
Piano regionale dei Trasporti (PRT) è previsto il finanziamento e la
realizzazione dell'Aeroporto di Sibari quale scalo aeroportuale strategico
della Calabria del Nord-Est;
la Commissione Europea ha dichiarato
soddisfatte le condizionalità ex-ante (7.1, 7.2 e 7.3) in materia di trasporti
per il Programma Operativo Calabria FESR/FSE;
la stessa Commissione europea ha
espresso una generale condivisione dei contenuti previsti dal PRT e quindi
anche rispetto alla realizzazione del quarto Scalo aeroportuale calabrese nella
Sibaritide;
il PRT contempla investimenti
complessivi per 9 miliardi di euro, di cui il 75% già finanziato;
considerato che uno scalo aeroportuale
bivalente (commerciale e turistico) nella Sibaritide significherebbe dare
impulso ad una delle economie più importanti dell'intera Regione, rappresentata
dall'agroalimentare e dall'artigianato d'eccellenza presenti in quell'area,
oltre che essere il principale approdo per il turismo internazione e di massa
da e verso l'area archeologica di Sibari, tra le più importanti della Magna
Grecia, e Rossano, sede del Codex Purpureus Rossanensis, unico monumento
calabrese a godere dell'importante riconoscimento di Patrimonio universale
dell'Unesco;
precedentemente sia la Regione Calabria
che la Provincia di Cosenza avevano espresso parere favorevole alla
realizzazione dello scalo aeroportuale di Sibari, supportato da apposito studio
di fattibilità;
la creazione di un quarto aeroporto in
Calabria non inciderebbe in alcun modo sull'operatività degli altri tre scali
esistenti, bensì - considerata anche la posizione strategica dell'area della
Sibaritide - arricchirebbe la proposta della mobilità anche alle regioni
limitrofe come la Basilicata;
vista
la disponibilità degli enti locali ad ospitare lo scalo aeroportuale di Sibari
-:
qual?è la cifra prevista per la
realizzazione dello scalo aeroportuale di Sibari;
se la Giunta regionale ha già
individuato i fondi per la realizzazione dell'Aeroporto di Sibari e dei servizi
annessi nell'ambito della Programmazione POR Calabria FESR/FSE 2014-2020.
(267; 13/03/2017)
Risposta: “Per i quesiti illustrati nell'interrogazione di cui in oggetto si
specifica quanto segue:
Occorre
premettere che il decreto del Presidente della Repubblica 17 settembre 2015, n.
201 "Regolamento recante
l’individuatone degli aeroporti di interesse nazionale, a norma dell'articolo
698 del codice della navigazione" individua, quali aeroporti di
interesse nazionale associati al
bacino di traffico della Regione Calabria, le infrastrutture di Lamezia
Terme, Crotone e Reggio Calabria. Nel suddetto ambito, il medesimo Regolamento individua altresì lo
scalo di Lamezia Terme, quale aeroporto di particolare rilevanza strategica. La
previsione di un' ulteriore struttura aeroportuale a Sibari, evidentemente da
associarsi al medesimo bacino di traffico in cui ricadono le infrastrutture
sopra richiamate ed in carenza di riferimenti espressi nel Regolamento sopra richiamato, si
inquadrerebbe dunque nella fattispecie di ed. aeroporti privati, nell'accezione contemplata dal Codice della
Navigazione per gli impianti non inclusi nel demanio aeronautico civile statale.
La tipologia è regolamentata dell'art.694 del Codice della Navigazione che di
seguito si riporta:
"Art.694 Aeroporti privati Ferme
restando le attribuzioni degli enti locali e fatti salvi gli effetti derivanti
dall'applicazione delle leggi speciali e delle convenzioni vigenti, la
realizzazione e l'ampliamento da parte dà privati, sul suolo di proprietà
privata, di aeroporti e di altri impianti aeronautici, sono autorizzati
dall'ENAC. " La questione di
un eventuale finanziamento di opere afferenti alla infrastruttura in argomento
soggiace dunque all' autorizzazione preventiva alla realizzazione da parte di
ENAC. Rispetto alla inclusione delle coperture finanziarie nell'ambito del POR
Calabria 2014_2020, si chiarisce che, attese anche le previsioni dell'Accordo
di Partenariato, cui i Programmi Comunitari del ciclo 2014- 2020 sono
informati, non sono previste linee programmatiche a sostegno di interventi di
infrastrutturazione a terra del sistema aeroportuale.
Cordiali
saluti”
Francesco Russo (Assessore al Sistema della
logistica)
Greco - Al Presidente della Giunta regionale. Per
sapere - premesso che:
il 22 dicembre 2016 il presidente del
Consiglio Paolo Gentiloni insieme al ministro Graziano Delrio, alla presenza di
tutti i vertici di Anas, annunciava il completamento dell'autostrada del
Mediterraneo (ex A3 Salerno-Reggio Calabria);
per la realizzazione dell'autostrada
dello Stato italiano ha investito 8 miliardi e 233 mila euro;
ancora oggi, percorrendo la nuova
autostrada del Mediterraneo in Calabria sono numerose le interruzioni e le
deviazioni che costringono gli automobilisti a viaggiare, in molti casi, solo
su due corsie a doppio senso di circolazione;
la stagione estiva porterà un aumento
dei flussi di traffico verso la Calabria con la conseguenza di ulteriori
congestioni e rallentamenti;
sono sempre più numerosi gli episodi di
sinistri stradali, anche gravi, che avvengono nelle aree dell'autostrada del
Mediterraneo ancora oggi risultano incomplete con cantieri in corso;
tutto
ciò ha un effetto evidentemente negativo sull'attrattività turistica, sulle
potenzialità economiche e sull'offerta di mobilità della Calabria -:
se non si ritenga necessario intervenire
presso tutti gli uffici competenti di Anas e Ministero delle Infrastrutture
affinché si capisca quale sia il reale stato di completamento dell'autostrada
del Mediterraneo e quale sia il cronoprogramma degli interventi manutentivi che
ad oggi stanno di fatto paralizzando la nostra regione.
(289; 30/06/2017)
Risposta: “L'opera di completamento dell' autostrada A2 rientra tra gli interventi
strategici di carattere nazionale, è pertanto finanziata dal Governo e
realizzata attraverso il soggetto attuatore ANAS spa. Il ruolo della Regione
Calabria è pertanto quello di farsi portavoce delle principali priorità nel
tratto calabrese, rappresentando le necessità principali regionali per
garantire la massima sicurezza degli utenti e un'adeguata accessibilità della
Calabria per i collegamenti extra-regionali. Nei mesi scorsi l'Amministrazione
Regionale ha condotto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e
con ANAS spa una stretta e intensa attività di concertazione per garantire
risorse e favorire interventi in linea con le esigenze del territorio
calabrese.
Come
era stato previsto e annunciato dall'allora Presidente del Consiglio, on.
Renzi, a dicembre 2016 è stata effettuata la consegna dell'intero tracciato
della Autostrada "Salerno-Reggio Calabria", oggi A2 "Autostrada
del Mediterraneo", a 4 corsie, il che rappresenta un elemento di novità
assoluta, giacché tale infrastruttura stradale non era mai stata completata in
questa forma sin dalle proprie origini.
Tuttavia,
ciò non deve essere interpretato assolutamente come una conclusione dei lavori
sulla A2: ulteriori risorse sono state previste per interventi inerenti la
sicurezza, la manutenzione straordinaria e il restyling.
Nello
specifico sono stati previsti interventi sulla A2 a valere sulle risorse
destinate alla Calabria sui FSC 2014/2020 e sul Contratto di Programma ANAS
2016/2020 per come di seguito specificato in tabella:
Cod. |
Intervento |
Importo
Progetto |
UC145 |
Completamento
a seguito delle prescrizioni ministeriali e degli accordi territoriali della
viabilità complementare in corrispondenza dei km 153+400-H 73+900 |
26.688.000,00
€ |
UC48 |
Interventi
di miglioramento funzionale dal km 185+000 al km 206+500 |
200.000,00
€ |
UC146 |
Interventi
di miglioramento funzionale (tratto tra svincolo di Cosenza Sud-svincolo di
Altilia) |
103.786.666,00
€ |
UC147 |
Interventi
di miglioramento funzionale inclusi svincoli di Cosenza Nord (località
Settimo di Rende) e Cosenza Sud
" • |
644.465.778,00
€ |
UC21 |
Interventi
di miglioramento funzionale dal km 337+800 al km 348+600 (Pizzo C. - S.
Onofrio) |
300.000,00
€ |
UC90 |
Adeguamento
funzionale del collegamento urbano Scilla- Ieracari (Svincolo di Scilla - km
423+300) |
9.640.557,00
€ |
UC148 |
Realizzazione
del Collegamento Scilla - Santa Trada tramite interventi di manutenzione
straordinaria sulla vecchia carreggiata autostradale sud nel tratto dal Km
1423+300 al Km 427+000 |
13.838.222,00
€ |
Totale
interventi |
798.919.223,00
€ |
Nel
mese di ottobre 2017 sarà sottoscritto il Protocollo di Intesa tra Ministero
delle Infrastrutture e Trasporti, Regione Calabria e ANAS, in cui, tra l'altro,
saranno definiti i cronoprogrammi degli interventi sopra descritti.
Cordiali
saluti”
Roberto
Musmanno
(Assessore alle Infrastrutture)
Guccione - Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
la Regione Calabria, ai sensi dell'art.
10 comma 1 dell’OCDPC 344 del 09.05.2016 deve selezionare gli interventi da
ammettere a finanziamento ai sensi dell'art. 2 comma 1 punto b) dell’OCDPC 344
del 09 05 2016;
in data 24 novembre 2016, il
dipartimento 6, Infrastrutture - Lavori Pubblici - Mobilità, Settore 5, della
Regione Calabria, ha pubblicato sul sito Web istituzionale la
"Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati
alla esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di
demolizione e ricostruzione degli edifici di interesse strategico” in
attuazione dell’ OCDPC 344 del 09.05.2016 per un importo complessivo di €
14.103.596,46;
con DDG n.2 del 04.01.2017 del
dipartimento delle Infrastrutture si aggiungeva a tale somma quelle derivanti
dal FSC 2014/2020 delibera CIPE 26/2016 per in importo parti ad Euro
36.176.090,00;
la dotazione finanziaria complessiva
della manifestazione d’interesse risultava quindi pari ad Euro 14.103.596,46
(OCDPC 344) ai quali vanno aggiunti Euro 36.176.090,00 (DDG n.2/2017) per un
totale di Euro 50.279.686,46;
alla Regione Calabria sono pervenute, da
parte delle amministrazioni comunali, 125 istanze progettuali ai fini della
partecipazione a detta manifestazione d’interesse;
stranamente, senza aver adottato con
decreto le risultanze dell’istruttoria, in data 20 giugno 2017 è stato
pubblicato sul sito istituzionale della Regione Calabria l’elenco degli ammessi
al finanziamento e quello dei non ammessi;
dall’esito di tale istruttoria è emerso
che 100 istanze risultano non ammesse e solo 25 risultano tra quelle ammesse a
finanziamento;
la motivazione di esclusione delle 100
istanze risultava tutta identica e generica, e recitava testualmente: “Non vi è
la rispondenza rigorosa degli elaborati alle disposizioni del Codice dei
contratti e Regolamento di attuazione, nonché alle NTC 2008 e Circolare
esplicativa (Cfr. Scheda istruttoria);
molti Comuni, in corso di istruttoria,
hanno ricevuto delle richieste di integrazione da parte della Regione Calabria,
ma, nonostante queste siano state fornite nei modi e nei tempi stabiliti, sono
stati poi esclusi dal finanziamento per altre motivazioni non richieste
nell’integrazione;
i comuni, attraverso i singoli uffici
tecnici hanno approvato ogni progetto sotto il profilo della conformità al
codice degli appalti, alle NTC08 e Circolare esplicativa;
ad oggi decine comuni non ammessi a
finanziamento hanno notificato via Pec istanza di riesame in autotutela, per
ottenere l’annullamento della graduatoria nella parte in cui li esclude dal
finanziamento;
nel frattempo, la Regione Calabria (in
tutta fretta), in data 27/06/2017, ha pubblicato sul proprio sito Web una nuova
manifestazione di interesse, utilizzando le somme non assegnate nel precedente
bando, senza attendere le risultanze dei ricorsi;
numerosi Comuni hanno manifestato la
volontà di proporre ricorso anche dinnanzi al TAR Calabria, con relativa
richiesta di sospensiva della seconda manifestazione d'interesse pubblicata in
data 27/06/2017, palesemente lesiva dei diritti dei suddetti Enti;
in data 13/12/2016 il dipartimento n. 6
LLPP ha pubblicato sul sito istituzionale della Regione Calabria una
"Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati
alla esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di
demolizione e ricostruzione degli edifici scolastici": da DDG n 3886 del 11/04/2017
le domande pervenute risultano essere 330;
la dotazione finanziaria del bando è dì
€ 30.133,463 47, insufficiente a coprire il fabbisogno delle istanze pervenute
da parte delle amministrazioni locali;
con
le domande ancora in istruttoria, risulta assai strano che il Presidente della
Giunta regionale, Mario Oliverio annunci un nuovo bando per la sicurezza degli
edifici scolastici attraverso una dichiarazione stampa pubblicata in data
04.07.2017 sul sito istituzionale della Regione Calabria -:
e per scongiurare, in merito alla prima
questione formulata in premessa, il rischio che la Regione Calabria si trovi ad
affrontare decine di contenziosi giudiziari con i Comuni calabresi esclusi dal
finanziamento previsto nella manifestazione d’interesse per l’adeguamento sismico
degli edifici strategici, il cui unico risultato consisterà in un allungamento
dei tempi per l’utilizzo delle risorse. Risulta strano che la Giunta regionale,
invece di privilegiare la filiera e il dialogo istituzionale tra Regione e
sistema delle autonomie locali calabresi, costringa i Comuni a rivolgersi
all’autorità giudiziaria;
inoltre, in merito alla seconda
questione formulata in premessa si chiede alla S.V. di chiarire in merito alla
dichiarazione, pubblicata sul sito istituzionale della Regione Calabria in data
04.07.2017, circa la imminente uscita di un nuovo bando sull’edilizia
scolastica, quando risulta ancora in corso l’istruttoria di un analogo bando
pubblicato in data 13.12.2016, che ha le medesime finalità ed una dotazione
finanziaria molto inferiore alle domande pervenute.
(295; 14/07/2017)
Risposta:
“Con riferimento alla manifestazione di
interesse ai sensi della ODCPC 344 del 09.05.2016 va premesso che gli edifici
strategici rappresentano quelle strutture che devono restare operative dopo un
sisma per garantire la possibilità di espletare efficacemente le funzioni di
protezione civile. Gli interventi di adeguamento sismico di tali edifici sono,
quindi, materia particolarmente delicata: si deve assicurare che i progetti siano ben fatti e gli edifici su cui
intervenire ben individuati, altrimenti il rischio è di sprecare risorse e
mettere in pericolo vite umane. Questo spiega perché molte istanze siano state
scartate: i progetti presentavano vizi non
sanabili dal punto di vista tecnico o dell'individuazione
dell'edificio oggetto di intervento (ad es. si chiedeva di intervenire su
edifici non inseriti nel piano di protezione civile).
Detto ciò, le motivazioni che si trovano
sul sito istituzionale della Regione per l'esclusione di alcune delle istanze,
sono solo un estratto di quelle specifiche, che sono state comunicate a ciascun
comune individualmente. In tutti i casi si è
trattato di inadempienze sostanziali rispetto ai criteri del bando. Proprio per
evitare esclusioni motivate da soli aspetti formali è stato ammesso il soccorso
istruttorio. Evidentemente, però, il fatto di avere richiesto un soccorso
istruttorio (consentendo al comune di sanare errori formali) non significa che
poi il progetto debba essere necessariamente ammesso quando gli errori
sostanziali siano stati rilevati o confermati a
seguito delle integrazioni.
La Regione ha volutamente chiesto un
progetto definitivo, in quanto l'esperienza del passato dimostra che se non è
ben curata la fase di istruttoria della domanda, i comuni si trovano ad ottenere un finanziamento che
poi si dimostra inferiore rispetto alle necessità, con notevoli problemi per la
realizzazione e conclusione dell'intervento.
La Giunta ha fatto una scelta netta
imponendo l'adeguamento sismico e non accettando il solo miglioramento. Per
questo motivo l'istruttoria deve essere ancor più rigorosa e chi chiede il
finanziamento deve dimostrare di avere fatto una analisi dettagliata delle
criticità strutturali e degli interventi necessari per risolverle.
Gli uffici regionali risponderanno a
tutte le richieste di accesso agli atti e ai ricorsi amministrativi proposti.
Un problema non trascurabile è quello di
accelerare la spesa pubblica nel settore dell'edilizia. Anche per questo motivo
la seconda manifestazione di interesse è stata pubblicata rapidamente.
L'ipotesi che i ricorsi presentati dai comuni finiranno per esaurire le risorse
destinate alla seconda manifestazione di interesse, è ritenuta estremamente
improbabile. Di conseguenza, bloccare la pubblicazione del secondo bando sulla
base di questo timore sarebbe stato un grave eccesso di prudenza che, in questo
caso sì, avrebbe causato ritardi e danni all'economia del settore.
I progetti
esclusi dal primo bando, corretti sulla base delle indicazioni ricevute dalla Regione,
potranno infatti essere nuovamente proposti per il finanziamento, ottenendo
l'importante risultato di avere rapidamente finanziati interventi di elevata
qualità.
La graduatoria che si formerà, sarà
oggetto di scorrimento utilizzando risorse provenienti dal Patto per la
Calabria. E importante avere a disposizione un parco progetti valido, perché le
risorse che saranno dedicate a questa misura sono ingenti e devono essere usate
per interventi risolutivi.
Il programma
della Regione è ampio e articolato, e consentirà di mettere in campo un sistema
di riduzione del rischio sismico efficiente.
Per quanto riguarda l'adeguamento sismico di edifici
scolastici, non è previsto un nuovo bando, bensì si annunciava la pubblicazione
della graduatoria del bando pubblicato a fine 2016 ed è solo per un evidente
refuso che si parla di secondo bando. Anche in questo caso è richiesta una
elevata qualità dei progetti e un attento esame da parte degli uffici
regionali, per tale motivo è stata avviata la costituzione di un'apposita task
force a supporto dei comuni.
Cordiali saluti”
Roberto
Musmanno
(Assessore alle Infrastrutture)
Guccione. Al Presidente della Giunta regionale -
Per sapere - premesso che:
con l'art 3 della legge regionale n. 36
del 2008 (Norme di indirizzo per programmi di edilizia sociale) viene definito
un programma di edilizia sociale con un plafond disponibile di 155 milioni di
euro;
ai sensi dell'art.5-legge 36/08 è stato
approvato in data 31/12/08 "il bando di concorso per la realizzazione di
alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione e in proprietà sia per
imprese, cooperative, ATERP, enti locali e università";
con DDG n. 17095 del 29/11/2010 è stato
annullato in autotutela il bando di concorso del 31/12/08 (già citato nel punto
precedente);
con DDG n. 18606 del 22 dicembre 2010 è
stato approvato il nuovo bando di concorso per la realizzazione di alloggi di
edilizia sociale;
con DDG n. 2648 - 2647 - 2649- 2650 -
2651 - 2652 del 02/03/2012 sono state approvate le graduatorie di beneficiari
ai sensi del bando art 3 LR 36/08;
con DDG n. 13277 del 19/09/2012 il
dirigente generale dispone un integrazione di fondi al bando di cui alla legge
LR 36/08 pari a 20 milioni portando il plafond complessivo a 155 + 20 = 175
milioni;
con DDG n. 14940 del 19/10/2012 il
dirigente generale alla luce dei nuovi fondi approva uno scorrimento degli
interventi finanziabili;
in data 07/06/2013 venivano sottoscritte
tra Regione ed Edilparco srl e Regione e Gatto Costruzioni SPA due atti
transattivi, in merito ad alcuni contenziosi scaturiti dall'annullamento del
primo bando con il pagamento di indennizzi pari a 1.011.000,00 € ad Edilparco
srl e 2.576.800,00 € per Gatto Costruzioni SPA;
con DDG 12196 del 15/10/2014 il
dirigente generale dispone un ulteriore scorrimento con ulteriori economie
sviluppatesi con il programma;
visto l'accesso agli atti effettuato in
data 7/07/2017, il competente dipartimento ha redatto un elenco di tutti gli
interventi specificandone tipologia, stato del finanziamento, somme erogate e
inizio dei lavori alla data del 19/07/2017;
dall'analisi delle schede degli
interventi predisposto dal compente ufficio si desume che dai 175 milioni di
euro alla data del 19/07/2017:- 98.972.784,63 € corrispondono ad interventi con
lavori ancora in corso, molti dei quali da oltre 5 anni (circa 1200 alloggi,
corrispondenti al 56,56 % del programma di edilizia sociale);
- 12.358.767,32 € corrispondono ad
interventi completati (circa 150 alloggi, corrispondenti al 7,06% del
programma);
- 36.095.393,78 € corrispondono ad
interventi rispetto ai quali non sono iniziati i lavori e/o che hanno richiesto
delocalizzazioni e rimodulazioni (corrispondenti a 20,63% del programma);
- 27.573.054,27 € corrispondono alle
economie sul programma derivanti da revoche e rinunce (corrispondente a 15,76%
del programma). visto che: l'art 8 del l.r. 36/2008 impone al competente
dipartimento di relazionare trimestralmente sullo stato di attuazione del
programma alla competente Commissione consiliare che dalla approvazione delle
legge fino ad oggi non è mai stata predisposta;
a
imprese e cooperative sono state destinate per i programmi di edilizia sociale,
selezionate attraverso un bando, risorse pubbliche per 130 milioni di euro che
hanno prodotto un investimento da parte dei privati pari a 260 milioni di euro,
che sommati ai 130 milioni pubblici raggiungono la cifra complessiva di 390
milioni di euro (pari a 1800 alloggi da assegnare in locazione o in proprietà)
-:
e per sbloccare lo stato di attuazione
degli interventi previsti nel bando (legge 36/2008) che sono partiti da oltre 5
anni e allo stato attuale vedono 135 milioni di euro circa ancora in una fase
di stallo con le conseguenti procedure a rilento, o addirittura di blocco, dei
lavori dei cantieri. Ammontano a soli 12 milioni di euro gli interventi che
risultano conclusi, collaudati, con gli alloggi assegnati o in fase di
assegnazione ai cittadini aventi diritto. Risultano - tra revoche, economie e
rinunce - oltre 27 milioni di euro;
Comuni, Università, ATERP, imprese e
cooperative destinatari per gli interventi per la realizzazione dì alloggi di
edilizia sociale da assegnare in locazione o in proprietà, si trovano in gran
parte in difficoltà a portare a compimento gli interventi previsti. Si chiede
alla Giunta regionale della Calabria di predisporre (vista la grave emergenza
abitativa, in particolare delle aree urbane della Calabria) urgenti e
tempestive misure per lo sblocco dei cantieri che ad oggi, tra intervento
regionale e l'attivazione di risorse private, ammontano a un investimento pari
a 400 milioni di euro (pari a circa 1800 alloggi da assegnare a famiglie a
basso reddito e a soggetti in difficoltà che aspettano da oltre 5 anni).
Inoltre è necessario predisporre misure che impediscano di utilizzare
l'anticipo dell'investimento (pari al 50%) che in alcuni casi è stato
utilizzato addirittura senza aprire i cantieri. Inoltre si chiede di sapere
perché fino ad oggi non è stata rispettata la chiara ed esplicita norma (art.8
della legge regionale 36/2008) che prevede che il dipartimento Lavori Pubblici
trasmetta trimestralmente una relazione dettagliata sull'attuazione della
presente legge alla commissione consiliare competente. Inoltre, se ritiene
necessaria un'attenta verifica sugli effetti dell'ultima modifica normativa
(art. 39 LR 47/2011) nel campo dell'edilizia sociale durante il Consiglio
regionale del 29 giugno 2017 che rischia di creare numerosi contenziosi, visto
che, tra l'altro, modifica le condizioni di partenza del bando (36/2008),
consentendo di diminuire il numero degli alloggi da costruire mantenendo
inalterato il finanziamento pubblico ottenuto in seguito alla partecipazione al
bando 2010 per la costruzione di alloggi di edilizia sociale in locazione o in
proprietà.
(302; 04/09/2017)
Risposta: “Con riferimento al programma di edilizia
sociale attivato con la legge regionale 36/2008, si segnala come il programma
fosse fortemente in ritardo al momento dell'insediamento dell'attuale Giunta.
Alla fine del 2015 risultavano ancora soltanto 8
alloggi completati rispetto ai circa 2400 finanziati. Di questi oltre 400
corrispondevano a interventi non partiti.
Oltre al forte ritardo accumulato, l'attuale
gestione ha ereditato una situazione piuttosto confusa alla quale si è dovuto
porre rimedio.
Fino al febbraio 2016, benché i programmi fossero
stati in gran parte avviati, non erano stati completamente definiti gli schemi
di convenzione tra comuni e soggetti attuatoti. Mancava in particolare lo
schema per gli alloggi da cedere con il patto di futura vendita. Si tratta di
una grave carenza poiché sarebbe stato necessario provvedere ad approvarli
prima di attivare il bando. La Regione, dopo diversi incontri con le parti
interessate, è riuscita a trovare una mediazione tra i diversi interessi ed ha
approvato con decreto n. 598 del 4 febbraio 2016 lo schema di contratto e di
convenzione.
In relazione ai contenziosi è da evidenziare che
nella gestione del programma della legge 36/2008, la Regione ha ignorato per
oltre due anni l'esistenza di sentenze del giudice amministrativo che
riammettevano alcuni soggetti esclusi da bando. Solo nel dicembre 2015 è stata
data esecuzione alle sentenze riesaminando le istanze riammesse per come
disposto. E' stata approvata una nuova graduatoria che tiene conto di tutti i
contenziosi già definiti e del conseguente riesame delle istanze.
Inoltre era previsto da bando un acconto pari al
50% dell'intero contributo erogato sulla base della sola dichiarazione di
inizio lavori da parte del beneficiario, senza una previsione di controllo
regionale. Si tratta di una indicazione del bando assolutamente sbilanciata a
favore dei beneficiari che non consente in alcun modo alla Regione di avere un
controllo reale. Ne consegue che diversi interventi, pur risultando formalmente
avviati ed avendo ricevuto dalla Regione il 50% del contributo complessivo, non
erano, nella sostanza, partiti.
Attualmente, come evidenziato anche
nell'interrogazione, gli interventi conclusi corrispondono a circa 150 alloggi
completati. Undici interventi, per i quali erano ampiamente trascorsi i
termini, sono stati soggetti a revoca.
Rispetto alla situazione ereditata, il programma
ha, dunque, subito una notevole accelerazione. E' stato ricostruito un quadro
chiaro dello stato di singoli interventi, quadro che peraltro è stato
consegnato all'on. Guccione che ne ha prodotto formale richiesta. La Giunta
regionale sta monitorando lo stato di avanzamento per garantire che il
programma proceda secondo i tempi previsti e non accumuli ritardi ulteriori.
Per venire incontro alle mutate condizioni del
mercato intervenute negli anni trascorsi dopo la pubblicazione del bando, il
dipartimento Infrastrutture ha emanato nell'agosto 2016 un decreto che ammette,
a parità di punteggio rispetto al bando originario, la delocalizzazione degli
interventi. Dodici interventi hanno usufruito di questa possibilità per
complessivi 317 alloggi.
Con considerazioni analoghe il Consiglio regionale
ha approvato una norma, la legge 27 del 5 luglio 2017, che consente la
delocalizzazione e la conversione degli interventi da vendita a locazione anche
con riduzione dell'obiettivo fisico. Tale norma riguarda esclusivamente gli
interventi che hanno raggiunto una percentuale di completamento almeno pari al
35% Questo dovrebbe consentire di portare a compimento diversi interventi per
cui i beneficiari che per difficoltà finanziarie (legate in gran parte alle
mutate condizioni di mercato ed alla variazione della domanda) avevano bloccato
i cantieri. La Giunta regionale monitorerà gli effetti dell'esecuzione di
questa norma anche in termini di effetti prodotti da eventuali contenziosi
qualora dovessero manifestarsi. A valle di tali verifiche, qualora i soggetti
attuatoti risultassero inadempienti, si procederà naturalmente alla revoca dei
finanziamenti e alla riprogrammazione delle economie per le stesse finalità.
Cordiali saluti”
Roberto Musmanno (Assessore alle Infrastrutture)
Tallini. Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
da aprile 2013 tutti gli obblighi di
trasparenza per le Pubbliche Amministrazioni sono disciplinati in unico testo
normativo: il d.lgs. 33/2013 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi
di pubblicazione e diffusione di informazione da parte delle Pubbliche
Amministrazioni;
il decreto, modificato ulteriormente nel
mese di giugno 2016 dal d.lgs. 97/2016, ha, tra l'altro, standardizzato la
modalità di pubblicazione dei contenuti, indicando per ognuno di essi l'esatta
posizione e denominazione all'interno dei siti istituzionali delle Pubbliche
Amministrazioni;
oggi "la trasparenza è intesa come
accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche
amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la
“partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme
diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e
sull'utilizzo delle ricorse pubbliche";
le Pubbliche Amministrazioni, inoltre,
devono attenersi alla circolare n. 2/2013 del dipartimento della Funzione
Pubblica, che indica la "Bussola della
Trasparenza"(www.magellanopa.it) quale strumento per l'analisi ed il
monitoraggio dei siti web, individuato dai Ministro per la Semplificazione e la
Pubblica Amministrazione;
la Bussola della Trasparenza non solo
consente alle Pubbliche Amministrazioni e ai cittadini di verificare online in
tempo reale un sito web, relativamente alla rispondenza agli adempimenti
normativi, ma anche di poter confrontare i siti, stilando apposite classifiche
della trasparenza per tipologia di Amministrazione;
considerato che: tramite la Bussola
della Trasparenza si può analizzare e monitorare le informazioni inserite dalle
varie Amministrazioni e partecipare quindi al miglioramento continuo della
qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali;
secondo il suddetto sistema di
rilevazione, la Regione Calabria, già ad aprile 2014 (Newsletter della
Trasparenza del dipartimento Controlli della Regione Calabria n. 4/2014),
risultava al 1° posto tra le regioni d'Italia, a pari merito con Lombardia,
Liguria ed Umbria, nella classifica nazionale relativa alla rispondenza dei
suddetti adempimenti normativi, così come si evince nella DGR n. 64 del 20
marzo 2015 (Approvazione del Programma della Trasparenza 2015-2017) e nella DGR
n. 309 del 27 agosto 2015 - Allegato 1 (Approvazione del Piano della
Performance 2015-2017);
ritenuto altresì che: la classifica
della trasparenza dei siti è realizzata in base al monitoraggio automatico che
verifica il rispetto delle norme sui siti web delle PA: il dato rilevato dalla
Bussola della Trasparenza avviene tramite la piattaforma web del Governo
nazionale che rileva in maniera automatica e periodica gli aggiornamenti di
tutti i siti web delle Pubbliche Amministrazioni, monitorando la presenza delle
sezioni previste per legge (come ì Bandi di gara e i contratti);
in base monitoraggio effettuato a luglio
del 2017 - reso pubblico anche dalla Conferenza delle Regioni nella Newsletter
n. 3198/2017 - nella Classifica della trasparenza dei siti web, la Regione
Calabria occupa l'ultimo posto ("Umbria, Marche, Veneto, Puglia e Piemonte
sono le cinque regioni al vertice della graduatoria nazionale della trasparenza
dei siti web delle Regioni");
attualmente, sul sito web
dell'Amministrazione regionale non risultano pubblicati molti dei dati oggetto
di pubblicazione obbligatoria e alcune sezioni sono addirittura assenti;
anche dai verbali dell'Organismo
Indipendente di Valutazione della Regione Calabria si rilevano criticità circa
gli adempimenti in materia di trasparenza evidenziando da mesi diverse carenze;
vi è un aumento delle attese del
pubblico circa una maggiore disponibilità di informazioni, parte integrante
della legittimità dell'Amministrazione stessa: difatti, agli obiettivi alla
trasparenza sono correlati l'integrità, la legalità e alla prevenzione della
corruzione;
considerato in particolare che: sul sito
web della Regione Calabria, all'interno della macro-sezione
"Amministrazione Trasparente", mancano numerose sezioni e
sotto-sezioni relative ad informazioni che, oltre ad essere soggette a
pubblicazione obbligatoria, risultano di rilevanza pubblica e di utilità
sociale;
l'omessa pubblicazione delle
informazioni inerenti le funzioni istituzionali ostacola di fatto il diritto di
accesso all'informazione, impedendo, in tal modo, una forma di controllo
sull'utilizzo delle risorse pubbliche;
se si analizzano nello specifico i dati
mancanti, rispetto ai quali un cittadino viene privato, si rileva che essi
riguardano soprattutto informazioni all’'accountability dell'Amministrazione
regionale, concetto legato al "rendere conto" dell'azione fatta o
fatta fare, al "rispondere per i risultati ottenuti" (rafforzare la
trasparenza amministrativa significa introdurre misure che consentano una più efficace
azione di contrasto alle condotte illecite nelle P.A.);
ad esempio, all'interno della sezione
denominata "Organizzazione", mancano alcuni dati relativi ai Titolari
di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e la
sezione "Consulenti e Collaboratori" non risulta di facile accesso
poiché i dati sui titolari di incarichi di collaborazione o consulenza
dovrebbero essere di immediata fruizione, cioè in formato tabellare (sia in
modo aggregato che analitico): l'esposizione in tabelle dei dati oggetto di
pubblicazione, in modo sintetico, aumenta il livello di comprensibilità e di
semplicità di consultazione assicurando agli utenti la possibilità di reperire
informazioni in modo immediato, così come indicato dall'ANAC (Delibera n.
1310/2016);
all'interno della sezione
"Personale", poi, mancano le informazioni riguardanti i dirigenti
cessati nonché le Sanzioni per mancata comunicazione dei dati, mentre risultano
incompleti i dati relativi ai Titolari di incarichi dirigenziali (di vertice).
Infine, non risultano aggiornate le informazioni sugli Incarichi conferiti e
autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti);
relativamente alla sezione "Bandi
di gara e contratti", nella quale devono essere pubblicati i dati
concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture affidati dalla
Regione Calabria, non sono reperibili in formato tabellare. Difatti, i dati
oltre ad essere pubblicati, devono necessariamente essere di immediata
comprensione e consultazione per il cittadino (qualità dei dati pubblicata). Le
informazioni sulle singole procedure, tra l'altro, e gli atti delle
amministrazioni aggiudicataci e degli enti aggiudicatori non risultano distinti
per ogni procedura (che riporti ad una sezione), così come previsto, ma per
singolo dipartimento regionale;
la sezione denominata "Servizi
Erogati" poi é completamente inesistente;
difatti, manca la sotto-sezione “Class action”. Come noto, la class action (o azione collettiva) è una
particolare azione legale che può essere intrapresa da uno o più soggetti con
l'obiettivo di risolvere una questione di rilevanza comune ottenendo una
pronuncia efficace anche per tutti gli altri soggetti che si trovino nella
stessa posizione giuridica, una azione contro le Amministrazioni e i
concessionari di servizi pubblici che ledano interessi giuridicamente rilevanti
per una pluralità di utenti o consumatori. Anche la sotto-sezione “Servizi” in
rete risulta inesistente. Inutile dire che, in un'ottica di miglioramento e di
risparmio nella strutturazione ed erogazione dei servizi offerti ai cittadini,
alcune amministrazioni scelgono di "fare rete". La propensione alla
collaborazione e allo scambio tra uffici ed enti diversi nasce dalla
condivisione di obiettivi e di difficoltà, dalla necessità di far fronte a richieste
e aspettative crescenti dell'utenza con risorse limitate. Svolgere insieme
determinati servizi, integrare le modalità e le procedure, scambiare
informazioni e condividere strumenti di lavoro, infatti, può garantire maggiore
efficacia ed efficienza nell'erogazione del servizio e delle informazioni. La
logica di rete presuppone, da un lato l'adesione ad un'ottica incentrata sulle
necessità dei cittadini e dall'altro il superamento della prospettiva della
singola competenza;
se poi volessimo informarci sulle
"Opere Pubbliche", attraverso l'apposita sezione, prevista sempre
come informazione soggetta a pubblicazione obbligatoria (ai sensi del d.lgs.
33/2013), non si riesce a visualizzare né la sotto-sezione “Nuclei di
valutazione e verifica degli investimenti pubblici” né tantomeno quella
relativa agli “Atti di programmazione delle opere pubbliche” o ancora quella
dei “Tempi costi e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche”. Ad un
cittadino non è dato sapere;
infine,
all'interno della sezione denominata "Altri contenuti" non è stata
prevista l'apposita voce “Prevenzione della Corruzione” né tantomeno quella
dell’”Accessibilità” e del “Catalogo dei dati, metadati e banche dati”. Neanche
i “Dati sui pagamenti del servizio sanitario nazionale” risultano pubblicati -:
le ragioni degli scarsi livelli di
trasparenza che si registrano oggi in Regione Calabria, rispetto al 2014;
di sapere quali sono i motivi che
soggiacciono al posizionamento della Regione Calabria, divenuta fanalino di
coda in materia di trasparenza, rispetto al 2014, anno in cui, contrariamente,
si registrava il suo primato nella classifica nazionale;
di essere informato rispetto alle azioni
che si vorranno intraprendere per puntare ad innalzare necessariamente i
livelli di trasparenza nella nostra Regione, dal momento che la promozione di
maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico di ogni
amministrazione, così come sottolineato anche dall'Autorità Nazionale
Anticorruzione;
di essere aggiornato su come si intende
rafforzare la trasparenza amministrativa e introdurre misure che consentano una
più efficace azione di contrasto alle condotte illecite nella P.A.
(303; 04/09/2017)
Risposta: “In riscontro alla interrogazione scritta n. 303/10^ 2010 del
consigliere regionale on. Domenico Tallini, con la presente nota si specifica
quanto segue.
Le
premesse della detta interrogazione prendono le mosse dalle rilevazioni fornite
da una apposita sezione del Ministero della Funzione Pubblica e denominata
"Bussola della Trasparenza". Essa utilizza un sistema di controllo
incrociato, attraverso un algoritmo, per la valutazione di monitoraggio
automatico dei portali istituzionali: è uno strumento di autoanalisi del solo sitemap, poiché verifica ed analizza
l'esistenza di sezioni e sottosezioni come da dettato normativo (in gergo
informatico "voci di menù e sottomenù"), non rappresentando in alcun
modo la reale presenza dei dati all'interno della struttura stessa.
Precipuamente è uno strumento di autocorrezione per coadiuvare le istituzioni a
valutare, secondo la normativa aggiornata, la struttura del sito.
Pertanto
la scansione sito, come ben specificato proprio nel portale di riferimento,
non. rappresenta in alcun modo una certificazione dei contenuti effettivamente
presenti, ma ne valuta l'impianto ad albero.
Ad
oggi il portale Trasparenza
della Regione Calabria, consultabile all'URL http://trasparenza.regione.calabria.it/sites/
é raggiungibile dall'apposita Sezione
Trasparenza del portale istituzionale, risulta essere un utile strumento
per istituzioni, cittadini ed imprese, naturalmente perfettibile, tenuto conto
dei flussi redazionali ingenti a fronte di risorse umane ridotte. La bussola e'
un ausilium propedeutico alla strutturazione dei portali per uniformare e
standardizzare le attività redazionali per i diversi Enti, permettere al
cittadino la reperibilità dei dati e accompagnare l'Ente nel processo
redazionale.
Ma
vi è di più. A seguito dell'entrata in vigore del D.lgs. 97/2016, il cosiddetto Freedom of Information Act (Foia),
che ha lo scopo di garantire la piena accessibilità a documenti e dati detenuti
dalle pubbliche amministrazioni, la
Bussola è stata temporaneamente sospesa.
Per
dare attuazione alle nuove "Linee guida", emanate a dicembre 2016
dall'Autorità Nazionale Anti Corruzione, la Bussola della Trasparenza è stata
disattivata in attesa del completamento delle modifiche tecniche necessarie per
adeguarla alle novità introdotte dalla Delibera 1310/2016 dell'Anac.
Nonostante
essa suggerisca per l'Ente un punteggio inferiore alla totalizzazione massima,
ad oggi con l'implementazione delle
sezioni di 78 su 81, la struttura del portale è stata arricchita di
elementi validi per la consultazione
e la governarne. I dataset, al
contrario di quanto riportato nelle premesse della interrogazione, permettono
la ricerca nominativa di dirigenti, consulenti e collaboratori che
costantemente vengono resi disponibili dall'attività redazionale dei dipendenti
preposti. Un'area dedicata all’Anticorruzione rende possibile una visibilità
ampia ai contenuti. La sezione OIV e' dedicata specificatamente alle sole
attività dell'Organismo.
Il
portale pertanto supera la staticità della precedente "Area
Trasparenza" in favore di uno strumento unico e dedicato che funge da
repository generale e attua un cambiamento radicale di uniformazione di
contenuti e informazioni con i medesimi criteri.
Tutto
ciò detto, comunque si rileva, come è immediatamente riscontrabile su detto
sito, che:
- Sul sito della Regione Calabria non manca alcuna
delle sezioni previste dalla legge. Tutt'altro, le stesse sezioni sono in
continuo e costante aggiornamento in relazione alla evoluzione del dettato
normativo, tenuto anche conto dei flussi e delle dovute migrazioni;
- sono pubblicati anche dati e provvedimenti per cui
non esiste l'obbligo normativo della pubblicazione (sezione Anticorruzione,
sezione OIV, sezione dedicata alla pubblicazione tempestiva delle delibere per
le quali, tra l'altro, c'è solo l'obbligo -ad altri fini- della pubblicazione
sul BUR, pubblicazione delle singole delibere per le quali la legge richiede
solo evidenza di elenco e oggetto) che, pertanto, non vengono vagliate dalla
bussola della trasparenza;
- relativamente alle sezioni ed alle sottosezioni
finora l'implementazione e la pubblicazione dei contenuti sul portale della
trasparenza è stata a totale carico del responsabile della trasparenza: aspetto
questo che arrecava un limitato ritardo nella pubblicazione di dati e
informazioni, anche in considerazione dell'ingente flusso documentale e delle
relative tempistiche di validazione e messa in rete. Al fine di snellire e
catalizzare tale procedura, si è deciso di rafforzare l'organizzazione con
risorse umane specificatamente dedicate, dando attuazione ad un sistema di
pubblicazione dei contenuti di tipo distribuito, attraverso l’implementazione
di un modulo software ad hoc che permetterà, quindi, una migliore gestione dei
profili utente, con una profilazione dei privilegi personalizzata. In tal modo
i referenti dipartimentali incaricati potranno dedicarsi alle attività
redazionali dei contenuti sul portale della trasparenza, ognuno per la propria
area di riferimento. Una volta inseriti i documenti de quo nel frontend del
sistema, gli stessi saranno resi pubblici solo dopo la vidimazione da parte del
responsabile della trasparenza. Attraverso il nuovo modulo sarà possibile
settare utenti "Referenti
dipartimentali" che potranno inviare documenti e link direttamente
in backoffice, senza che questi vengano pubblicati fino a quando non avranno ricevuto
l'approvazione di un utente di più alto livello, in questo caso il
"Responsabile Trasparenza", con i privilegi di un utente Superior
rispetto agli altri. Ciò permetterà di aggiornare proprio alcune sottosezioni,
afferenti alle esistenti Sezioni "Servizi erogati. Opere pubbliche e Bandi
di gara e contratti". Proprio per quest'ultima sezione "Bandi di gara
e Contratti" si evidenzia che la stessa era già dotata e strutturata con
un URL di redirecting "
Bandi di Gara Regionali" che rimandando al dataset del portale istituzionale http://portale.regione.calabria.it/website/bandiregione/
permetteva e permette di reperire informazioni sulle singole procedure dando al
cittadino la possibilità di ricercare l'informazione di suo interesse con
filtri specifici per ogni procedura. Riguardo alla sezione "Altri
contenuti"', benché già presente e in fase di implementazione, la stessa è
consultabile nella sottosezione "Anticorruzione" che, peraltro,
rimanda ad una sezione dedicata arricchita di contenuti e informazioni non
esplicitamente richiesti dalla normativa.
La
redistribuzione della pubblicazione di informazioni e dati porterà ad una più
facile gestione dei contenuti, alla standardizzazione dei flussi e ad un più
celere processo di pubblicazione a vantaggio dell'ente, di cittadini ed
imprese.
- Relativamente alla voce "Titolari di incarichi politici, di
amministrazione e di governo", è presente la redirectory alla apposita ed omologa sezione del Consiglio
Regionale.
- Riguardo alla sezione Consulenti e Collaboratori, si
fa presente che, al contrario di quanto affermato nella detta interrogazione,
sono presenti ed aggiornati i relativi dataset. Le nominate tabelle non sono,
al momento, ritenute necessarie al miglioramento della accessibilità e della
fruibilità delle informazione, pur tuttavia si vagherà l'eventuale utilizzo di layout tables.
- I dirigenti cessati vengono costantemente aggiornati
nella apposita sezione presente ab origine, contrariamente a quanto sostenuto.
Per quanto concerne l'indicazione delle sanzioni per la mancata pubblicazione
dei dati, essa è prevista nella voce Organizzazione. Raccogliendo l'invito,
estenderemo la voce anche al personale.
Attualmente
i dati vengono trasmessi dai singoli dipartimenti regionali alla RPCT che ne
cura la pubblicazione.
Di
talché è in capo ai singoli dipartimenti l'obbligo di trasmissione per la
pubblicazione.
Da
una ulteriore verifica successiva alla detta interrogazione, è dato vedere come
non emergano le gravi criticità enucleate nella detta interrogazione, pur
tuttavia detta interrogazione ha fornito lo spunto alla scrivente per rimuovere
limitate incongruenze nella consultazione dei dati, di tal guisa rendendo più
agevole la consultazione del sito al cittadino calabrese.”
Maria Gabriella Rizzo (Responsabile per
la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza)