X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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n. 40

 

SEDUTA Di MARTEDì 03 OTTOBRE 2017

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO E DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO CICONTE

 

 

 

Presidenza del Presidente Nicola Irto

 

La seduta inizia alle 11,53

 

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

GRAZIANO Giuseppe, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni e mozioni

PRESIDENTE

Legge le interrogazioni e le mozioni presentate alla Presidenza.

 

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di risposta scritta ad interrogazioni

PRESIDENTE

E’ pervenuta risposta scritta alle interrogazioni: numero 211 del 06 settembre 2016, a firma del consigliere Nicolò; numero 250 del 07 gennaio 2017, a firma del consigliere Nicolò; numero 267 del 13 marzo 2017, a firma del consigliere Graziano; numero 289 del 30 giugno 2017, a firma del consigliere Greco; numero 295 del 14 luglio 2017, a firma del consigliere Guccione; numero 302 del 04 settembre 2017, a firma del consigliere Guccione; numero 303 del 04 settembre 2017, a firma del consigliere Tallini.

 

(Sono riportate in allegato)

Sull’ordine di lavori

PRESIDENTE

Passiamo all'esame del primo punto all'ordine del giorno, le interrogazioni a risposta immediata. Le prime quattro interrogazioni vengono posticipate all'ingresso del Presidente della Giunta regionale, passiamo all'interrogazione del consigliere Graziano.

Interrogazioni a risposta immediata(art. 122 Regolamento interno Consiglio regionale):

Interrogazione numero 220/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sul programma ‘Garanzia Giovani’ e sullo stato dei pagamenti alle Associazioni e/o Enti privati accreditati”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 220/10^ “Sul programma Garanzia Giovani e sullo stato dei pagamenti delle associazioni e/o enti privati accreditati”. Per la Giunta regionale risponde l'assessore Roccisano, prima il consigliere Graziano illustra l'interrogazione. Prego, ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente. Nel programma Garanzia Giovani sono previste attività remunerate di formazione, accompagnamento al lavoro, tirocinio, apprendistato, servizio civile, autoimprenditorialità e bonus occupazionale alle imprese.

Nel programma Garanzia Giovani sono contemplati anche sussidi a sostegno alle associazioni e/o enti privati accreditati che affiancano i centri per l'impiego ai fini di raccogliere/accoppiare in maniera celere e intelligente l'elevata richiesta giovanile.

Questa interrogazione è del 2016, 28 settembre 2016, quindi, sono passati 3 anni dall’avvio della programmazione e molti degli enti accreditati non hanno ricevuto ancora parte dei proventi comunitari, a fronte delle loro attività volta all'accompagnamento al lavoro, alla elaborazione ed evasione della documentazione delle aziende aderenti.

Si interroga, quindi, il Presidente della Giunta regionale per sapere la tempistica relativa al pagamento a saldo delle prestazioni offerte dalle associazioni e/o enti privati accreditati a “Garanzia giovani”, per le prestazioni effettuate nell'ambito della Programmazione, e qual è il prossimo step procedurale per l'attuazione della Misura 2A (NEET), attivata dalla Regione Calabria lo scorso 22 Luglio 2016, che prevede non solo i tirocini,ma anche un percorso formativo presso le aziende, la cui remunerazione può essere prevista a valere sul programma "Garanzia giovani". Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Roccisano. Ne ha facoltà.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Leggo la risposta del dipartimento all'interrogazione: allo stato attuale, il dipartimento ha avviato le procedure necessarie a consentire l'istruttoria delle proposte progettuali per la costituzione del catalogo unico dell'offerta formativa per i giovani che hanno aderito al programma “Garanzia giovani”.

 

(Interruzione del consigliere Graziano)

 

Va bene, spiego io: il dipartimento ha avviato tutta la procedura necessaria per attivare il catalogo della formazione e, quindi, dare risposta alla misura 2A, che è quella della Formazione orientata al lavoro. Riguardo la materia della richiesta - come è anche stato riscontrato in un'altra interrogazione che, se non sbaglio, è la numero 11, la cui risposta abbiamo mandato anche per iscritto - rispetto a quando l'interrogazione è stata fatta, tutti i decreti di pagamento sia degli enti accreditati siaquelli dei ragazzi - tranne alcune decine per cui c'erano dei problemi di carattere oggettivo, nell’IBAN, nei dati di questo tipo - sono stati saldati.

 

PRESIDENTE

Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, chiedo scusa, sono io oppure c'è un audio non ottimale? Comunque, ho sentito ben poco. Avete pagato le imprese? Non ho capito.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Gli enti accreditati sono stati pagati, abbiamo allegato la risposta scritta ed anche i decreti di pagamento che sono stati emessi tra giugno e luglio. Sono stati emessi quasi tutti i decreti relativi ai ragazzi, per alcune decine abbiamo coinvolto gli enti accreditati per completare la documentazione mancante, ma tutto il resto è stato mandato. In allegato alla risposta scritta ci sono anche i decreti.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. Ora mi è chiara la sua risposta. E’ colpa mia. Devo replicare alla risposta dell’assessore.

 

PRESIDENTE

Pensavo che fosse soddisfatto. Prego, può intervenire per replica.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente. Vorrei fare una breve replica. In effetti, lei dice che gli enti accreditati sono stati pagati a luglio di quest'anno, questa interrogazione risaliva ad un anno fa e si parlava di due anni di arretrati. Quindi, praticamente, sono stati pagati dopo tre anni.

I ragazzi ancora, come lei mi conferma, non sono stati pagati tutti. Si può dire - e questo lo si può dire a chiare lettere, è una discussione che abbiamo fatto anche altre volte, assessore – che, purtroppo, “Garanzia giovani” che doveva essere un programma di formazione, di tirocinio per i giovani e che, poi sarebbe dovuto servire all'occupazione dei giovani all'interno dell'azienda, è miseramente fallito - questo lo possiamo dire a chiare lettere, a lettere cubitali.

E’ fallito sia per i ritardi nei pagamenti di questi 500 miseri euro ed è fallito miseramente in considerazione del numero non rilevante, anzi scarso, dei giovani che sono rimasti nelle aziende. Grazie.

 

PRESIDENTE

Prego, assessore Roccisano.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Grazie, Presidente. In realtà io sono un amante della statistica e dei numeri, se in 8 mesi ci sono 7 mila occupati, il numero della disoccupazione giovanile diminuisce dell’8 percento dal 2015 al 2016, se diminuisce del 4 percento il numero di neet, dei ragazzi che non lavorano e non studiano, onestamente non parlerei di fallimento, parlerei di difficoltà della burocrazia; difficoltà che, tra l'altro, ha anche evidenziato il Presidente della Giunta regionale qualche giorno fa. Stiamo lavorando, d'accordo con il Ministero del Lavoro - già giovedì abbiamo un primo tavolo per snellire ancora di più le procedure burocratiche -, ma non per questo abbandoneremo né “Garanzia giovani”, né tantomeno i giovani calabresi.

PRESIDENTE

Non è prevista una controreplica, le ho dato la parola, assessore, solo perché c'è stato un problema di audio e non si era sentito bene.

Interrogazione numero 225/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sulle condizioni di scarsa manutenzione e sicurezza della SP114 nel tratto Roggiano Gravina-Pianette nel comune di Roggiano Gravina (CS)”

PRESIDENTE

Sempre il consigliere Graziano illustra l’interrogazione numero 225/10^ sulle condizioni di scarsa manutenzione e sicurezza della SP 114 del tratto Roggiano-Gravina-Pianette nel comune di Roggiano Gravina Cosenza. Risponde l'assessore Musmanno. Prego, consigliere.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente. Anche questa è un'interrogazione è stata presentata l’11 ottobre 2016 e riguarda la scarsa manutenzione e sicurezza della strada provinciale 114 nel tratto Roggiano Gravina - Pianette del comune di Roggiano Gravina.

Prima dell'entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada, il Ministero dei Trasporti attribuiva alle Provincie la competenza tecnica e amministrativa delle strade provinciali, contraddistinte dall'acronimo SP; con l'entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada la competenza delle strade provinciali è passata anche alle Regioni, così che la manutenzione delle stesse potesse avvenire in modo più celere e capillare.

Considerato che:

da un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, e si parlava dell’ottobre del 2016, insieme ai residenti del Comune di Roggiano Gravina e di frazione Pianette, nello specifico, facente parte del medesimo municipio, ho avuto modo di constatare de visu lo stato di scarsa manutenzione e la carenza dei livelli essenziali di sicurezza (assenza di segnaletica orizzontale, usura e incomprensibilità della segnaletica verticale, gravi depressioni strutturali lungo la carreggiata, usura del manto stradale, assenza di paramassi, guard-rail divelti e/o danneggiate) in cui versa la SP114 Roggiano Gravina- Pianette;

a seguito delle violente perturbazioni climatiche, verificatesi negli ultimi 10 anni nella zona della Valle dell'Esaro e con particolare riferimento ai fenomeni avvenuti nell'inverno 2010, sono stati avviati i lavori di ripristino della carreggiata;

i cittadini residenti delle comunità di Roggiano Gravina e Pianette, nello scorso giugno 2016 hanno provveduto a segnalare alle autorità competenti, senza ricevere risposta, lo stato di degrado della strada provinciale in oggetto.

Si interroga, per l’appunto, il Presidente della Giunta regionale per sapere quali urgenti ed improcrastinabili provvedimenti intende adottare per porre fine ad una emergenza che ormai si protrae da mesi e se è stato previsto, da parte della Regione Calabria, un cronoprogramma di interventi di manutenzione straordinaria per la SP114. Grazie.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

In riferimento alla interrogazione in oggetto, è da osservare, innanzitutto, che la Regione Calabria non gestisce direttamente la rete stradale che ricade sotto le competenze dirette di Anas, Province e Comuni.

Nello specifico, la strada la strada SP114 ricade nel demanio della Provincia di Cosenza, alla quale compete la programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della propria rete viaria.

Il decreto legislativo 30 aprile 1992, numero 285, "Nuovo Codice della Strada", richiamato nella interrogazione di che trattasi, all'articolo 14 "Poteri e compiti degli enti proprietari delle strade", al comma 1, riporta tra i compiti degli enti proprietari la "manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi".

La Regione, pertanto, non gestisce risorse per la manutenzione della viabilità provinciale. Tuttavia, per interventi di emergenza, da mettere in campo nel caso in cui esistano rischi imminenti per l'incolumità delle persone, legati ad un evento calamitoso per il quale sia dichiarato lo stato di emergenza ai sensi della legge numero 225 del 1992, si può fare riferimento a fondi gestiti dalla Protezione Civile, stanziati con relativa ordinanza di Protezione Civile, per finanziare interventi programmati per l'eliminazione del rischio residuo.

Per la gestione di interventi di prevenzione di problematiche relative al dissesto idrogeologico, si fa presente che il Dipartimento "Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità" e l'Autorità di Bacino Regionale, a partire dal 2014, aggiornano costantemente, nei periodi programmati dal Ministero dell'Ambiente, la banca dati RENDIS, in cui vengono inseriti progetti proposti direttamente dalla Regione Calabria o provenienti dai vari Enti del territorio regionale per tali finalità.

Da tale banca dati RENDIS è possibile estrarre i progetti prioritari che vengono valutati dal Ministero dell'Ambiente, secondo le procedure, le modalità ed i criteri fissati dal DPCM del 28 maggio 2015, per essere poi finanziati, qualora tale valutazione risulti positiva, con risorse finanziarie nazionali e comunitarie disponibili.

I criteri di valutazione sono legati alla presenza di popolazione nelle aree a rischio, alla presenza di infrastrutture strategiche, alla pericolosità dei fenomeni occorsi e alla capacità dell'intervento a mitigare i rischi - ad esempio percentuale di area messa in sicurezza rispetto all'area a rischio.

Nel caso specifico, oggetto della presente interrogazione, la Provincia di Cosenza, competente –ripeto - sull’arteria in oggetto, può presentare una richiesta di finanziamento corredata da progettazione, almeno preliminare, per l'inserimento nella succitata banca dati di intervento di messa in sicurezza del tratto Roggiano Gravina-Pianette di Rovito della SP114. Allo stato tale richiesta non risulta pervenuta.

Ad ogni buon conto, al fine di sopperire, anche, alla carenza di risorse per la manutenzione delle strade provinciali, è stata, di recente, condotta ed è attualmente in discussione una proposta al Governo,avanzata in sede di Conferenza Stato Regioni, cioè la costituzione di un apposito fondo destinato alla viabilità provinciale. Iniziativa, questa, che vede la Regione Calabria tra i soggetti promotori.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. Vorrei ricordare all'assessore Musmanno che è vero che la competenza e la proprietà della strada sono passate dall'Anas alla Provincia, ma il compito di una Regione non è quello di dire di chi è la competenza e, quindi, è a posto! Noi siamo stati eletti dai cittadini, anche della provincia di Cosenza, per rappresentare le istanze che provengono dalla cittadinanza.

Ebbene, le strade provinciali di tutta la Calabria, non soltanto la strada provinciale 114, sono veramente nello stato di degrado che abbiamo testé citato.

Il compito dalla Regione, della massima Assise che rappresenta gli eletti - ed è l'unica che li rappresenta, a differenza della Provincia con è un organismo di secondo livello -, credo che, se ci sono delle incongruenze o delle difficoltà da parte degli enti - e come sappiamo la provincia in seguito alla modificazione della legge “Delrio” è in difficoltà dal punto di vista economico, nel poter agire sulle strutture di sua proprietà, come anche per l'edilizia scolastica -, non possa essere la semplice elencazione della norma, altrimenti perdiamo il nostro compito in questa Assise.

Questo lo possiamo fare, Professore, in altre sedi, ma non in quest'Aula. Noi in quest’Aula abbiamo un obbligo diverso che è quello di dare le risposte e le risposte vanno date anche in Conferenza Stato-Regioni. Lei rappresenta la Regione Calabria in Conferenza Stato-Regioni. La invito, a proposito, a partecipare ed a portare le istanze della Regione Calabria relative alle strade provinciali, perché queste cose si decidono nella Conferenza Stato-Regioni, a cui lei partecipa. Grazie.

Vorrei un maggiore impegno da parte della Regione a favore dei cittadini e non la semplice elencazione di norme, perché la norma mi è sufficientemente chiara, ma non sono per nulla soddisfatto della sua risposta. Grazie.

Interrogazione numero 228/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sullo stato dei pagamenti della mobilità in deroga”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 228/10, a firma del consigliere Graziano, sullo stato dei pagamenti della mobilità in deroga. Risponde l'assessore Roccisano. La parola al consigliere Graziano per illustrare l’interrogazione.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente, assessore Roccisano. Do lettura dell’interrogazione: “Premesso che:

con il decreto interministeriale numero 83473 del 1 agosto 2014 sono stati definiti i criteri da adottare per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente con riferimento a periodi concessi con accordi stipulati in sede regionale per le imprese ubicate nel territorio di una singola regione e in sede governativa per le imprese pluriregionali, dal giorno della data di pubblicazione del decreto medesimo (4 agosto 2014);

l’indennità garantisce ai lavoratori licenziati che non possono usufruire degli ammortizzatori ordinari un reddito sostitutivo della retribuzione e la platea che può usufruire degli stessi è costituita da: i lavoratori licenziati – è inutile elencarli tutti – …

per fruirne il lavoratore deve essere inserito in un apposito decreto o provvedimento di concessione da parte dell’organo ministeriale o regionale competente e soddisfare alcuni requisiti;

considerato che al 1 gennaio 2017 – chiaramente si parlava del 1 gennaio 2017 perché l’interrogazione è datata 21 ottobre 2016 – il trattamento non verrà più erogato;

si interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere:

- quali iniziative urgenti ed improcrastinabili vorrà prendere per la definizione delle concessioni in deroga e quali provvedimenti vorrà deliberare per il futuro lavorativo di queste migliaia di lavoratori”. Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE

La parola all’assessore Roccisano.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

In realtà ha fatto bene a contestualizzare l’interrogazione poiché è datata, appunto, 21 ottobre 2016. Il 7 dicembre 2017 la Regione Calabria ha firmato con i sindacati l’accordo che disciplinava e dava esito a questa problematica. Di fatto, l’accordo ha previsto il pagamento di 6 ulteriori mensilità a partire dal 1 gennaio 2017; queste sei mensilità sono state erogate fino a marzo a beneficio di 1400 persone, mentre per altri 5800 abbiamo fatto i bandi delle politiche attive e sono ancora in atto in questi mesi. Sono iniziati da tre mesi nei Comuni a beneficio di 5000 persone, 4500 dei quali sono impiegati in enti pubblici o, comunque, similari, mentre 600 sono inseriti in imprese di carattere privato, a seguito dei bandi con cui sono stati selezionati le imprese e i lavoratori.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. Sono parzialmente soddisfatto della sua risposta per le misure messe in atto per i lavoratori della mobilità interna dal 2017 in poi. Vorrei solamente ricordarle che molti di questi lavoratori, che sono in mobilità in deroga presso i Comuni, non riescono a percepire la loro indennità da tre mesi. Grazie.

Interrogazione numero 229/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sulle situazioni del servizio di trasporto pubblico su gomma nel territorio della Valle del Savuto e sui disagi procurati all’utenza”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 229/10^, sempre a firma del consigliere Graziano, sulle situazioni del servizio di trasporto pubblico su gomma nel territorio della Valle del Savuto e sui disagi procurati all’utenza. La parola al consigliere Graziano per illustrare l’interrogazione.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie. Allora, assessore, do lettura dell’interrogazione numero 229/10 sulle situazioni del servizio di trasporto pubblico su gomma nel territorio della Valle del Savuto e sui disagi procurati all’utenza:

“Premesso che:

il decreto legislativo numero 422/1997 conferisce alle Regioni funzioni e compiti in materia di trasporto pubblico locale, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59;

la legge regionale numero 23/1999 e successive modifiche stabilisce le “Norme per il Trasporto Pubblico Locale”;

considerato che in buona parte del territorio regionale, soprattutto nelle aree interne, l’accesso al diritto alla mobilità è garantito dal servizio di autotrasporto su gomma;

la disciplina vigente che regolamenta il servizio di autolinee è ormai desueta e non più soddisfacente per la richiesta dell’utenza;

nello specifico, da più tempo, così come evidenziato in più occasioni dai cittadini residenti, nei comuni della Valle del Savuto il servizio autolinee operante nel territorio, ormai regolarmente, non rispetta più le tabelle di marcia e di fermata causando innumerevoli disagi all’utenza, rappresentata perlopiù da studenti e operai che quotidianamente devono raggiungere le aree del cosentino e del lametino;

nei giorni scorsi sia dal gruppo consiliare di opposizione del Comune di Scigliano (CS) sia dalla stampa locale è stata evidenziata la condizione di estremo disagio per i pendolari della Valle del Savuto;

si interroga il presidente della Giunta regionale, in questo caso l’assessore, per sapere:

quali urgenti ed improcrastinabili provvedimenti intende adottare per porre fine al, purtroppo, stazionario e continuo disservizio nell’accesso al diritto alla mobilità venutosi a determinare nella Valle del Savuto”.

Questa interrogazione è datata 23 ottobre 2016. Posso aggiungere, assessore, se mi consente, che proprio in questi giorni ho ricevuto lamentele da parte degli abitanti della stessa zona per la scarsa efficienza e per lo stato di vetustà dei mezzi del trasporto pubblico locale soprattutto per gli interni assolutamente non confortevoli con sedili addirittura rotti e non agevoli per potersi sedere. Grazie.

 

PRESIDENTE

La parola all’assessore Musmanno.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

Di recente, su richiesta delle amministrazioni comunali interessate, proprio nell’area del Savuto si è proceduto ad una rimodulazione dei servizi di trasporto pubblico su gomma, onde soddisfare la nuova domanda di trasporto.

Nella fattispecie dal 23 gennaio sono state autorizzate dal settore “Trasporto Pubblico Locale” del dipartimento infrastrutture, lavori pubblici e mobilità le seguenti modifiche a servizi sulle linee numero 244 e numero 383 affidate alla società consortile Cometra ed operate dall’azienda Ferrovie della Calabria: il prolungamento sino a Scigliano di una corsa scolastica attualmente attestata ad Altilia, con origine da Rogliano e transito da Piano Lago, Belsito, Malito, Grimaldi e Maione, fruibile da tutti gli studenti diretti al Polo scolastico di Scigliano; un nuovo collegamento dedicato agli studenti diretti al polo scolastico di Rogliano (senza rottura di carico e con orari più confacenti alle esigenze) con origine da Altilia e transito da Maione, Grimaldi, Malito, Belsito e Piano Lago.

Queste modifiche sono state tutte concordate con le amministrazioni territoriali e hanno ottenuto il loro assenso. Per quanto riguarda la questione posta sulla vetustà dei mezzi di trasporto giova ricordare che questa Giunta regionale, nello scorso mese di luglio, ha deliberato un primo acquisto di 76 autobus nuovi che saranno messi a disposizione delle società consortili, tra le quali anche la società Cometra, all’interno della quale opera Ferrovie della Calabria servizi. Un’altra delibera di Giunta è in programmazione per utilizzare le risorse che provengono dalla delibera CIPE numero 54/2016, la quale prevede un cofinanziamento di almeno il 40 percento; risorse che la Regione Calabria sta mettendo a disposizione e con queste ulteriori risorse si procederà all’acquisto di un numero di bus, a seconda della tipologia, variabile tra i 100 e i 150, suddivisi tra bus extraurbani e bus urbani. Il programma ovviamente prevede, tra qualche anno, la riqualificazione del materiale utilizzato oggi per il trasporto su gomma con un investimento molto importante anche a carico delle casse regionali.

Credo che sia una risposta importante che diamo con atti e documenti concreti. Grazie.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente, assessore. Sono parzialmente soddisfatto della risposta ed anche per il fatto che la Giunta si stia impegnando per acquistare nuovi mezzi perché il problema dei mezzi vetusti è comune un po’ a tutta la Calabria. Non so se i mezzi che si intendono acquistare saranno sufficienti però è già un primo passo. Vorrei dirle, tuttavia, che la mia interrogazione parlava anche degli innumerevoli disagi causati dalle autolinee operanti nel territorio – non solo nella Valle del Savuto – che non rispettano le tabelle di marcia e di fermata.

Vorrei ricordare anche che lei e il presidente Oliverio, in particolare, avete preso un impegno in quest’Aula ed anche con il Piano dei trasporti di bandire la gara europea. A tutto oggi esiste un regime monopolistico per quanto riguarda il trasporto pubblico locale che, purtroppo, non consente di avere un’efficienza, un’efficacia del trasporto. Su questo inviterei la Giunta regionale ad essere più pressante, più rapida nel fare la gara europea perché, a gennaio, sono passati tre anni dall’insediamento ed ancora vige un regime di monopolio con 29 aziende che in Calabria fanno quello che vogliono. Grazie.

Interrogazione numero 230/10^ di iniziativa dei consiglieri G. Graziano “Sui pagamenti delle Borse lavoro”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 230/10^, sempre a firma del consigliere Graziano, sui pagamenti delle Borse lavoro. Risponde l’assessore Roccisano. La parola al consigliere Graziano per illustrare l’interrogazione.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Do lettura dell’interrogazione: “La Regione Calabria sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria numero 41 del 15 ottobre 2010 Parte III pubblicava avviso pubblico per “aiuti alle imprese attraverso la concessione di borse lavoro, di incentivi occupazionali sotto forma di integrazione salariale e formazione continua come adattamento alle competenze”;

la dotazione finanziaria era di €. 105.000.000,00;

nel succitato avviso, si prevedeva al punto 6: “Articolazione dell’intervento”. Il programma integrato è finalizzato all’inserimento nel mercato del lavoro di lavoratori svantaggiati, molto svantaggiati, disabili, e/o disoccupati o inoccupati ai sensi del decreto legislativo numero 297/2002;

ai destinatari dell’intervento veniva riconosciuta una quota di sostegno al reddito (cosiddetta Borsa Lavoro) di ammontare pari a €. 900,00 mensile per un numero di nove mensilità;

ogni Borsa, inoltre, indicava un inserimento nella struttura ospitante per la durata di nove mesi;

per i lavoratori svantaggiati veniva prevista la somma di €. 3.545.250,12;

in data 11 ottobre 2011 la titolare di una parafarmacia – non credo sia il caso di dire chi è la titolare – stipulava convenzione con la Regione Calabria per la concessione di una borsa lavoro, finalizzata all’inserimento di una impiegata di concetto;

la titolare della suddetta parafarmacia in data 14 agosto 2012 procedeva all’assunzione a tempo indeterminato della lavoratrice di cui sopra, ben prima della scadenza del primo anno, e di conseguenza chiedeva l’estensione del contributo, per come previsto da regolamento, anche per il secondo anno;

la titolare della parafarmacia ha regolarmente comunicato la volontà di poter usufruire degli incentivi previsti anche per la seconda annualità, trasmettendo mensilmente la rendicontazione contabile;

allo stato la Regione Calabria alla data dell’interrogazione del 21 ottobre 2016 aveva erogato soltanto una delle due annualità previste.

si interroga la Giunta regionale per sapere:

quali iniziative urgenti ed improcrastinabili saranno poste in essere per la liquidazione finale del saldo della borsa lavoro concessa alla suddetta parafarmacia che – ripeto – ha provveduto alla assunzione di chi ha usufruito della borsa lavoro”.

 

PRESIDENTE

La parola all’assessore Roccisano.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Leggo la nota integralmente: si fa presente che il dipartimento Lavoro con decreto numero 2198 del 2 marzo 2017, avente ad oggetto POR Calabria FSE 2007-2013 obiettivo avviso borsa-lavoro, erogazione importo fase 2, incentivi all’assunzione, ha provveduto a liquidare a favore del beneficiario sopracitato la somma di euro 12.468 per la seconda annualità, quale saldo del progetto

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore, sono completamente soddisfatto della risposta.

Interrogazione numero 237/10^ di iniziativa dei consiglieri G. Giudiceandrea, O. Greco “In ordine allo stato della messa in sicurezza ed inizio dei lavori di manutenzione straordinaria sul viadotto Cannavino”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 237/10, a firma dei consiglieri Giudiceandrea e Greco, sullo stato della messa in sicurezza ed inizio lavori manutenzione straordinaria sul viadotto Cannavino. Risponde l’assessore Musmanno. La parola al consigliere Giudiceandrea per illustrare l’interrogazione.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, presentammo questa interrogazione nel 2015. Nel frattempo si sono susseguite una serie di lavorazioni ed allo stato i lavori continuano. La fine degli stessi era prevista per la fine del mese di settembre. Pare che il nuovo crono programma – per tutta una serie di problematiche connesse anche alle vicende della società – preveda la chiusura di questi lavori entro la fine di ottobre. Volevamo conoscere e far conoscere ai cittadini calabresi se vi è la possibilità reale della riapertura, a fine ottobre, di un arteria importante che collega Crotone a Paola, attraversando la Sila. Grazie.

 

PRESIDENTE

La parola all’assessore Musmanno.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

Il viadotto Cannavino è ubicato al km 42,700 della SS107 “Silana Crotonese”, di competenza diretta della società ANAS Spa. Recentemente si è reso necessario dover programmare ed eseguire lavori di adeguamento per la messa in sicurezza del viadotto che ANAS ha consegnato all’azienda appaltatrice, UNISCAR srl, in data 19 aprile 2017, ma che a seguito delle richieste provenienti dal territorio, al fine di evitare disagi in corrispondenza del ponte feriale del 25 aprile, hanno avuto effettivo inizio in data 26 aprile 2017. L’importo lavori a base d’asta era inizialmente pari a € 974.822,22 lordi, comprensivi di € 60.844,98 per oneri della sicurezza. L’importo lavori netto aggiudicato alla UNISCAR srl è stato pari a € 768.488,20 comprensivi di € 60.844,00 per oneri della sicurezza.

Per quanto riguarda la tipologia dei lavori, l’intervento in corso di esecuzione mira ad alleggerire fino al 30 percento i carichi permanenti precedentemente agenti sulle stampelle del viadotto, a migliorare il comfort di guida in transito ripristinando una livelletta con raccordi a norma e a ridurre conseguentemente, eliminando gli avvallamenti presenti sulla soletta, le vibrazioni e le sollecitazioni subite dalle mensole al passaggio dei mezzi in transito, soprattutto di quelli pesanti. La data inizialmente prevista per l’ultimazione dei lavori era il 26 luglio 2017.

In corso di esecuzione, però, dopo aver rimosso la pavimentazione e lo strato d’impermeabilizzazione esistente, la soletta del viadotto ha mostrato uno stato di conservazione diverso da quello atteso e pertanto la Direzione Lavori ha disposto una verifica dello stato della soletta in questione. Nelle more di tali verifiche e accertamenti, le lavorazioni inerenti impermeabilizzazione, pavimentazioni, piastra, giunti stradali e segnaletica orizzontale sono state formalmente sospese giusto come disposto da verbale in data 21 giugno 2017.

Inoltre, le attività di cantiere hanno subito un ulteriore rallentamento di 20 giorni nel mese di agosto legato a difficoltà logistiche e organizzative interne all’impresa esecutrice.

Le informazioni di cui sopra sono state fornite da ANAS Spa in un recente incontro in Prefettura di Cosenza, tenutosi in data 15 settembre 2017 e a cui hanno partecipato tutti i Sindaci dei territori interessati, anche il consigliere Giudiceandrea, ed il sottoscritto assessore regionale, con la precisazione che ad oggi tutte le criticità sopra elencate sono risolte e le lavorazioni pienamente riavviate e in corso di esecuzione.

ANAS ha comunicato nello stesso incontro che in data 20 ottobre 2017 è prevista l’ultimazione dei lavori dell’intervento di prima fase che consentirà la riapertura al traffico del viadotto Cannavino e che, a valle di questo intervento finalizzato, come detto, al miglioramento del comfort e alla riduzione dei carichi permanenti agenti complessivamente sulla struttura è previsto un intervento di seconda fase, attualmente in corso di progettazione esecutiva, per l’adeguamento sismico del Viadotto.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Grazie, assessore. Sono compiutamente e pienamente soddisfatto. Grazie.

Interrogazione numero 232/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sull’avviso pubblico per la raccolta di ‘Manifestazione d’interesse’ in attuazione della L.R. 33/2009, atto a definire un programma di interventi di cui alla L. 172/92 per la soluzione di problemi abitativi di particolari categorie sociali”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 232, a firma del consigliere Graziano, “Sull’avviso pubblico per la raccolta di ‘Manifestazione d’interesse’ in attuazione della legge regionale numero 33/2009, atto a definire un programma di interventi di cui alla legge numero 172/92 per la soluzione di problemi abitativi di particolari categorie sociali”. Risponde l’assessore Musmanno. La parola al consigliere Graziano per illustrare l’interrogazione.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente. Do lettura dell’interrogazione: “La Regione Calabria con decreto del Dirigente generale numero 8089 del 07 luglio 2014 ha approvato la “Manifestazione d’interesse” finalizzata alla definizione di un programma di interventi di cui alla legge numero 179/92 per la soluzione di problemi abitativi di particolari categorie sociali;

gli interventi previsti erano stati suddivisi in tre macro tipologie: residenze temporanee; alloggi individuali destinati alla locazione permanente; servizi accessori, annessi o complementari alla residenza;

il provvedimento, trovava copertura finanziaria per € 15.000.000.00;

la finalità della suddetta manifestazione di interesse era quella di individuare programmi pilota e sperimentali che, congiuntamente agli alloggi, potessero prevedere anche una serie di servizi comuni volti a promuovere l’autonomia e l’integrazione dell’anziano o delle altre categorie previste, nonché di una serie di servizi a disposizione dell’intero quartiere (ambulatorio, baby parcking, punto famiglia, palestre, mensa, centro sociale, auditorium, ecc.);

l’avviso era destinato a una pluralità di soggetti (associazioni riconosciute, fondazioni, organizzazioni non governative, cooperative sociali e loro consorzi, imprese sociali ed organizzazioni di volontariato);

in esito al predetto avviso pubblico, il cui termine scadeva a settembre 2014, sono pervenute oltre 300 istanze;

il 04 febbraio 2016 con decreto numero 597, veniva revocato il suddetto avviso pubblico;

la revoca dell’avviso di cui al decreto del Dirigente generale numero 8089 del 07 luglio 2014 arrecava un danno notevole in quanto la realizzazione delle diverse tipologie di interventi previsti finalizzati a migliorare la qualità della vita di anziani ed altre categorie sociali subisce, in tal modo, un notevole ritardo;

si interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere: quali improcrastinabili ed urgenti provvedimenti intende assumere per garantire alle categorie sociali destinatarie degli interventi di cui al citato avviso (poi revocato) la giusta qualità della vita, i doverosi servizi, l’autonomia e l’inclusione sociale, per come indicato nell’avviso, cui potevano partecipare diversi soggetti che proprio per le loro caratteristiche potevano garantire il raggiungimento di questi obiettivi”.

Ricordo che l’interrogazione è datata 25 ottobre 2016. Grazie.

 

PRESIDENTE

La parola all’assessore Musmanno.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

Con riferimento alla “Manifestazione d’interesse" approvata con decreto del Dirigente generale numero 8089 del 07 luglio 2014, nel marzo 2015, si sono dimessi due dei tre componenti della commissione di valutazione delle proposte presentate. Intanto, erano state aperte circa 80 delle oltre 300 buste pervenute, nelle quali non c’era neanche la separazione fra la parte amministrativa e la parte tecnica. Ciò rendeva difficile e oltremodo inopportuno procedere con il bando. Inoltre il bando così com’era comportava gli stessi rischi di alcuni interventi precedenti (ad esempio quelli previsti dalla legge regionale numero 36 del 2008): non avrebbe intercettato il disagio in quanto la selezione era basata soltanto sulla qualità delle proposte e non sui fabbisogni.

Con riferimento al bando relativo alla legge regionale numero 36 del 2008, ad esempio, le domande “migliori”, cioè quelle valutate positivamente, sono arrivate tutte dalla provincia di Cosenza. Questo squilibrio avrebbe finito per svantaggiare anche gli stessi operatori del settore e non risponde ad alcuna logica di equità sociale.

Il bando è stato, quindi, revocato con decreto numero 597 del 4 febbraio 2016. Le risorse disponibili, come disposto dalla deliberazione della Giunta regionale numero 49 del 2016, sono riprogrammate congiuntamente a quelle del POR. Ciò risponde al basilare principio della programmazione unitaria (sempre sbandierata ma raramente attuata) in base al quale si stabiliscono i reali fabbisogni e le priorità e si impostano programmi finalizzati a soddisfarli utilizzando il complesso delle risorse disponibili. Di conseguenza, a partire dallo scorso 23 maggio è stato pubblicato in preinformazione sul portale Calabria Europa un nuovo avviso pubblico, destinato ai Comuni che ha finalità analoghe rispetto a quello revocato. Dal 9 ottobre all’8 novembre 2017 sarà possibile presentare domanda.

Il bando è finalizzato all’implementazione di tre distinte azioni dell’Asse 9 “Inclusione sociale” del POR 2014-2020 della Regione Calabria e ha uno stanziamento finanziario complessivo di 65 milioni di euro. Attualmente il bando grava solo su risorse POR, ma sarà ulteriormente implementato attraverso lo scorrimento di graduatoria utilizzando proprio le economie dell’avviso revocato coerentemente con quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta regionale numero 49 del 2016.

La prima azione, la 9.3.5, ha una dotazione di oltre 27 milioni di euro ed è destinata a Comuni associati per sostenere gli investimenti nei centri diurni e strutture per il dopo di noi. Gli interventi ammissibili sono: realizzazione di opere pubbliche di recupero e rifunzionalizzazione di immobili inutilizzati, ampliamento, riqualificazione e adeguamento agli standard normativi di settore di immobili di proprietà comunale, incluse le infrastrutture di connessione dove strettamente funzionali al raggiungimento delle finalità progettuali, nonché acquisto di arredi e attrezzature.

L’azione 9.4.1 prevede il recupero e il potenziamento del patrimonio pubblico e di strutture di proprietà dei Comuni, utili ad incrementare la disponibilità di alloggi sociali e di servizi abitativi per categorie fragili, nonché la sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi attraverso interventi infrastrutturali finalizzati a soddisfare i bisogni abitativi, anche transitori o temporanei, di specifici soggetti-target.

L’azione 9.4.4 è finalizzata all’adeguamento delle infrastrutture e all’introduzione in via sperimentale di tecnologie di assistenza alle persone con difficoltà motorie dispositivi AAL, Ambient Assisted Living negli edifici residenziali pubblici nonché all’eliminazione delle barriere architettoniche e all’introduzione negli edifici residenziali pubblici di tecnologie in grado di rendere più facile la vita domestica delle persone a mobilità ridotta.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. Grazie, Presidente. Non posso essere soddisfatto della sua risposta. Io le parlo delle risorse dalla legge regionale numero 33 del 2009 e lei mi parla di riprogrammazione del POR; le risorse a cui facevo riferimento io non erano risorse del Por, lei mi ha parlato – ripeto – della programmazione del POR 2014-2020, quindi stiamo parlando di due cose diverse. Poi vorrei sottolineare una cosa importante che probabilmente le è sfuggita. Non ho capito bene dove sono finite queste risorse perché lei non me l’ha detto. Inoltre, si trattava di risorse destinate ad associazioni riconosciute e fondazioni, organizzazioni non governative, cooperative sociali e loro consorzi, imprese sociali, organizzazioni di volontariato riconosciute dalla Regione e che fanno volontariato da anni. Gliene indico qualcuna: c’è una struttura, per esempio, poco dopo l’uscita di Rogliano – l’interrogazione prende spunto proprio dalla loro situazione – di assistenza a bambini diversamente abili, per la maggior parte figli dei soci dell’associazione, che non sanno come andare avanti.

Se lei dà i soldi ai Comuni per fare le strutture, mi pare che la sua risposta sia completamente insoddisfacente e, comunque, non è assolutamente correlata alla mia interrogazione. La pregherei la prossima volta di rispondermi nel merito dell’interrogazione e non con altre argomentazioni. Grazie.

Interrogazione numero 253/10^ di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea “In ordine ai progetti formativi nelle scuole e all'introduzione della cosiddetta teoria Gender”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 253/10 in ordine progetti formativi nelle scuole e all’introduzione della cosiddetta teoria Gender. Risponde l’assessore Roccisano. La parola al consigliere Giudiceandrea per illustrare l’interrogazione.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Grazie, Presidente. Do lettura dell’interrogazione:Premesso che:

il Consiglio d'Europa nella seduta del 9 Giugno 2016 ha ribadito, nelle sue conclusioni, l'importanza di promuovere valori comuni quali il rispetto dei diritti umani e la parità tra donne e uomini, nonché la convinzione comune che i diritti umani sono universali e si applicano a tutti, indipendentemente, tra le altre cose, dal sesso;

il trattato sul funzionamento dell'Unione europea stabilisce che nelle sue azioni l'Unione mira ad eliminare le ineguaglianze, nonché a promuovere la parità, tra uomini e donne oltre a combattere le discriminazioni fondate su diversi motivi, compreso il sesso, la stessa nella definizione, nell'attuazione delle sue politiche e azioni, autorizza il Consiglio a prendere provvedimenti per combattere le discriminazioni fondate su tali motivi;

il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo, nelle scuole di ogni ordine e grado, l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto- legge; recependo l'invito della Convenzione di Istanbul di passare, nel contrasto alla violenza sulle donne, da una logica securitaria ed emergenziale ad un sistema multi-livello. Un ruolo centrale riveste, nel Piano nazionale, il tema dell'educazione e della scuola;

obiettivo prioritario deve essere quello di educare alla parità e al rispetto delle differenze per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell'essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini, nel rispetto dell'identità di genere, culturale, religiosa, dell'orientamento sessuale, delle opinioni e dello status economico e sociale, sia attraverso la formazione del personale della scuola e dei docenti, sia mediante l'inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica; nella definizione dei percorsi formativi "sensibili al genere". Gli obiettivi da perseguire dovranno prevedere la rivalutazione dei saperi di genere per combattere stereotipi e pregiudizi; la valorizzazione delle differenze per prevenire fenomeni di violenza sessuale, aggressività e bullismo; il riconoscimento del valore di identità di genere per rinforzare l'autostima, la disponibilità al dialogo per conoscere e superare i conflitti tra generi diversi.

Tanto premesso, interroghiamo il Presidente della Giunta regionale e l’assessore Roccisano, per sapere se nell'assegnare contributi inerenti anche l'offerta formativa delle scuole in generale e delle scuole paritarie in particolare si sia prima attentamente monitorato quanto auspicato dal Consiglio d'Europa, dalla Conferenza di Istanbul e dal Decreto la Buona Scuola - apparendo possibile, invero, una infrazione proprio delle su esposte raccomandazioni ed obblighi di legge. Grazie.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Rispondo in maniera più propositiva perché il tema, come sa il consigliere Giudiceandrea, mi piace e mi è molto caro. E’ da due anni consecutivi che all'interno dei finanziamenti della legge 27 del 1985, quindi le leggi per il diritto allo studio, finalizziamo gli interventi di rilevanza regionale alle pari opportunità, all'educazione, all'affettività. Auspico, pertanto, - ma sono certa che le scuole risponderanno in maniera positiva- anche una educazione alle teorie di Gender, alle pari opportunità anche in questo senso, ma credo che, per il giusto rispetto, all'interno della parola affettività ci sia qualsiasi tipo di affettività.

 

PRESIDENTE

La replica, consigliere Giudiceandrea, prego.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Grazie, assessore, compiutamente e totalmente soddisfatto. Grazie.

Interrogazione numero 249/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sul pericolo di cedimento strutturale del quartiere Santa Croce, nell'abitato di Longobucco (CS), causato dal crollo della parete di contenimento Macrocioli e sullo sgombero delle famiglie”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 249/10, di iniziativa del consigliere Graziano, “Sul pericolo di cedimento strutturale del quartiere Santa Croce, nell'abitato di Longobucco (CS), causato dal crollo della parete di contenimento Macrocioli e sullo sgombero delle famiglie”. Risponde l’assessore Musmanno.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente. Assessore, questa è un'interrogazione datata 30 dicembre 2016 ma è ancora attuale perché il crollo delle pareti è ancora tutt'ora là, quindi non è stato risolto. L'interrogazione era questa: lo scorso Venerdì 28 Ottobre 2016 si registrava il crollo di una frazione della parete in calcestruzzo, realizzata negli anni '90 per contenere la costante degradazione idrogeologica dell'abitato di Longobucco, in Provincia di Cosenza; nelle ore successive al crollo il Capo della Protezione Civile regionale, insieme al Responsabile dell'Autorità di Bacino regionale, al Responsabile dell'area tecnica del Comune di Longobucco e al Direttore tecnico della Geoconsol srl effettuavano un sopralluogo, al termine del quale veniva accertata l'oggettiva pericolosità strutturale e la mancanza dei criteri di sicurezza abitativa del quartiere Santa Croce, sovrastante la parete crollata; sopraggiungendo l'esigenza di monitorare lo stato di pericolo dell'abitato e, allo stesso tempo, di individuare le soluzioni tecniche necessarie a mettere in sicurezza i fabbricati ed il versante roccioso franato, si è provveduto ad emanare specifiche ordinanze di sgombero di alcune abitazioni, chiaramente, da parte del sindaco; trascorsi ormai due mesi, ora sono trascorsi più di due mesi perché eravamo al 30 dicembre 2016, quindi, oggi, siamo a quasi un anno dal crollo del muro di contenimento Macrocioli e oltre allo stanziamento da parte della Regione Calabria di una somma esigua – mi pare 50.000 euro - e bastevole solo ad asportare i detriti derivanti dallo smottamento, permane ancora lo stato di pericolo ed il disagio di numerose famiglie di Longobucco, costrette a rimanere fuori dalle proprie abitazioni;

Quindi, interrogo il Presidente della Giunta regionale e, in questo caso, l’assessore, il professore Musmanno, per sapere quali improcrastinabili ed urgenti provvedimenti intende assumere per mettere in sicurezza i luoghi, dato che il permanere di tale condizione di precarietà strutturale e le numerose precipitazioni temporalesche e nevose, a cui è soggetta l'area durante il periodo invernale, non fanno altro che aumentare i rischi ed estendere il pericolo di ulteriori crolli anche alle restanti porzioni della parete di contenimento e quali iniziative intende assumere per far fronte alle esigenze delle famiglie che si sono viste notificare l'ordinanza di sgombero delle loro abitazioni.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

Il 28 ottobre è crollato parte del muro di contenimento lungo il costone sottostante l'abitato di Longobucco, nella parte di versante che si affaccia sul Torrente Macrocioli. La Regione Calabria è intervenuta nell'immediato con un finanziamento di 50.000 € per la rimozione dei resti del muro di contenimento, che minacciavano l'ostruzione del sottostante Torrente. Considerata la grave situazione in cui versa l'intero territorio nazionale, il Ministero dell'Ambiente ha attivato nel 2014 la banca dati RENDIS. La Regione Calabria, attraverso il Dipartimento "Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità" e l'Autorità di Bacino Regionale, nei periodi programmati dal Ministero dell'Ambiente, ha utilizzato la banca dati, inserendo progetti proposti direttamente dalla Regione Calabria o provenienti dai vari Enti del territorio regionale. Nel caso specifico, oggetto della presente interrogazione, l'Autorità di Bacino ha già proposto e inserito come prioritario nella banca dati RENDIS un progetto per il finanziamento del consolidamento dell'area di Macrocioli, in seguito all'evento parossistico di fine ottobre 2016. Il progetto prevede, con codice su Banca dati Rendis 18IR975/ G1, in località ex torrente Macrocioli in prossimità di via S. Croce, un importo complessivo € 3.523.605. A metà Dicembre 2016 il citato progetto è stato valutato dal Ministero dell'Ambiente come finanziabile nel Piano di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera del Ministero dell'Ambiente stesso. La procedura per ottenere il finanziamento prevede una validazione da parte dell'Autorità di Distretto, dell'ISPRA, una valutazione appaltistica e una documentale. Tali valutazioni, attuate nell'arco dei mesi scorsi sono state seguite da parte della Regione Calabria e attualmente sono in corso le ultime integrazioni documentali a seguito delle quali seguirà direttamente l'emanazione del relativo decreto di finanziamento.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore, della risposta. Cosa le devo dire? Non mi trovo oggi, purtroppo, in sintonia con lei, vale a dire sono soddisfatto del fatto che la Regione abbia provveduto a fare il progetto, ad inserire nella banca dati la procedura per il finanziamento e, quindi, pare che, forse, da quello che ho capito, ci potrebbe essere il finanziamento di un milione e mezzo di euro. Però le risposte all'interrogazione non le trovo. Intanto non mi ha detto cosa succede alle famiglie che hanno avuto la notifica di sgombero, cosa è stato fatto per far fronte al disagio di queste famiglie e, poi, le devo dire che, purtroppo, siamo di nuovo nella stagione invernale e c'è il rischio chiaramente evidente che possano crollare anche le restanti pareti di fianco a quella già crollata. Su questo, probabilmente, ci vorrebbe un accelerata maggiore da parte della Regione, nei confronti del Ministero, per far sì che questo finanziamento si abbia in modo concreto e che si possa dare attuazione all’appalto ed all'inizio dei lavori perché, altrimenti, il problema attualmente risulta essere chiaramente irrisolto. Grazie.

Interrogazione numero 256/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “In ordine agli urgenti provvedimenti da adottare per il porto di Amantea”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 256/10 “in ordine agli urgenti provvedimenti da adottare per il porto di Amantea”, a firma del consigliere Graziano. Risponde l'assessore Russo. Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Assessore Russo, il porto di Amantea, in località Principessa, realizzato con fondi POR ed aperto nel 2002, è sicuramente una delle infrastrutture più importanti per tutto il basso tirreno cosentino; sul porto insiste una problematica, purtroppo molto seria, per cui ogni qual volta che si ha una mareggiata l'imboccatura del porto si ostruisce; il fenomeno assume proporzioni davvero evidenti, infatti tutta l'imboccatura viene ostruita da sabbia e sedimenti, tanto che si forma una vera e propria spiaggia; gli organi di informazione hanno più volte riportato la problematica con articoli, fotografie e filmati; ogni qual volta il porto si ostruisce, per riaprirlo vengono spese cifre considerevoli; si consideri che questa situazione oltre a creare notevoli danni alle stesse imbarcazioni, genera forti disagi ai tutti i dipendenti della marineria locale che si vedono costretti a rimanere a terra. Lo stato in cui versa il Porto di Amantea è preoccupante per le ripercussioni economiche che subiscono i pescatori della zona e le loro famiglie, che non riescono ad uscire con le imbarcazioni per andare a pesca; la condizione del Porto di Amantea, che avrebbe dovuto essere un volano di sviluppo turistico della zona, ha anche serie di ripercussioni economiche sulla stagione estiva; al danno si aggiunge un ulteriore problema e disagio per i diportisti che, nonostante la tassa di stazionamento puntualmente pagata, non possono usufruire del servizio dall'inizio di gennaio 2017, cioè da quando la capitaneria ha predisposto la chiusura del Porto di Amantea. Si interroga, quindi, il Presidente della Giunta regionale e, in questo caso, il professore Russo, per sapere quali provvedimenti intende assumere – l’interrogazione è del 06 febbraio 2017- per inserire il Porto di Amantea nel Piano regionale portuale, per risolvere le criticità che insistono su di esso prevedendo, per la zona su cui insiste il suddetto porto, una serie di misure a protezione del litorale contro l'erosione costiera e, comunque, collaborare e supportare il Comune per individuare una soluzione definitiva a questa problematica, che tenga conto dell'economia della zona e degli interessi degli utenti.

RUSSO Francesco, assessore al Sistema della logistica, sistema portuale regionale e sistema Gioia Tauro

Grazie, Presidente. Dunque per i quesiti illustrati nell'interrogazione è possibile specificare quanto segue e bisogna premettere che il porto di Amantea è ricompreso nel novero delle 13 Infrastrutture portuali di rilevanza economica regionale e interregionale elencate nel Piano regionale dei trasporti, già approvato con delibera di Consiglio regionale del 19 dicembre 2016 e pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Calabria, numero 123 del 27 dicembre 2016, quindi è già inserito nell'elenco dei porti regionali. Secondo elemento: con delibera di Giunta regionale numero 412 del 24 ottobre 2016 è stata destinata ad interventi infrastrutturali nell'ambito dei suddetti porti -quindi tutti i porti regionali- l'intera dotazione finanziaria prevista dalla corrispondente azione programmatica del por 2014-2020, per un importo complessivo pari a circa 21 milioni di euro. In data 5 gennaio 2017 è stato pubblicato l'avviso pubblico, rivolto ai Comuni sede di porti di rilevanza economica regionale ed interregionale, per l'accesso alle suddette risorse con termine di scadenza fissato 28 marzo 2017. Risulta agli atti del dipartimento infrastrutture lavori pubblici e mobilità che il Comune di Amantea ha aderito alla procedura di cui sopra, producendo la documentazione richiesta dall'avviso che è stata, peraltro, ritenuta ammissibile alla valutazione, come da pubblicazione e comunicazione definitive, trasmesse anche al Comune di Amantea. Con decreto dirigenziale del 9 agosto ultimo scorso è stata approvata la graduatoria definitiva dell'avviso di cui sopra, nell'ambito della quale la proposta del Comune di Amantea è collocata al settimo posto.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. Mi ritengo completamente soddisfatto della sua risposta.

Interrogazione numero 264/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “In ordine allo stato di agitazione dei lavoratori del Porto di Gioia Tauro”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 264/10, a firma del consigliere Graziano, in ordine allo stato di agitazione dei lavoratori del porto di Gioia Tauro. Risponde l'assessore Russo. Prego.

 

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente. Questa interrogazione è del 7 marzo 2017.

Nonostante le rosee previsioni di sviluppo che inquadrano il Porto di Gioia Tauro come prossimo e sicuro volano di sviluppo per il territorio regionale e per il bacino del Mediterraneo, la situazione gestionale della citata struttura portuale strategica, ad oggi, evidenzia gravi e preoccupanti deficit; considerato che: i lavoratori del Porto di Gioia Tauro sono in stato di agitazione in conseguenza dell'atteggiamento tenuto dal monopolista tedesco che controlla lo scalo dichiaratosi categoricamente indisponibile a rivedere il numero di "esuberi" previsti; la piana di Gioia Tauro, zona afflitta da una economia degradata e che presenta tassi di disoccupazione elevatissimi (specie giovanile), non può permettersi una conclusione della vertenza in linea con i desideri di MCT, in quanto tale eventualità determinerebbe di fatto il definitivo crepuscolo di una infrastruttura strategica costruita con i soldi dei contribuenti italiani. Si interroga il Presidente della Giunta regionale e, in questo caso il professore Russo, assessore al ramo, per sapere: quali urgenti ed improcrastinabili iniziative il Governo regionale intende assumere per un certo e definitivo sviluppo del Porto di Gioia Tauro e, a livello di Governo centrale, quali iniziative intende assumere presso gli uffici competenti al fine di rendere concreta e fattibile la proposta di "nazionalizzazione" del Porto di Gioia Tauro, proponendo, altresì, al Governo una soluzione efficace per una migliore gestione dello scalo portuale. Grazie.

 

PRESIDENTE

Prego, assessore Russo.

RUSSO Francesco, assessore al Sistema della logistica, sistema portuale regionale e sistema Gioia Tauro

Grazie, Presidente. Grazie, consigliere Graziano. Per i quesiti illustrati nell'interrogazione di cui in oggetto si specifica quanto segue. Occorre premettere che il governo del porto di Gioia Tauro, in quanto sede di Autorità Portuale, con Autorità di Sistema Portuale adesso, in ragione delle innovazioni normative della Legge 84/94 e del Decreto legislativo 169/2016, è di competenza dell'amministrazione nazionale, atteso che l'Autorità preposta è ente di diritto pubblico soggetto alla vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quindi Autorità portuale e nazionale. I processi amministrativi, relativi alle concessioni degli spazi portuali, peraltro già consolidati in atti vigenti su orizzonte temporale pluriennale, sono dunque in capo agli organi di governo di cui sopra, Autorità Portuale e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, salva, comunque, la rappresentanza regionale garantita in sede di Comitato Portuale. Le relazioni sindacali, tra la parte datoriale ed i lavoratori della Società cui è affidata la concessione del terminal, pur ampiamente monitorate dai rappresentanti dell'Amministrazione Regionale, soggiacciono alle dinamiche delle norme di settore.

Premesso quanto sopra, deve segnalarsi che il Governo regionale, fin dal suo insediamento, ha ricoperto ruolo propositivo e di impulso per una serie di iniziative, concordemente assunte con il Governo nazionale, tese al rilancio dell'area portuale.

Si citano a questo riguardo: 1. la sottoscrizione di un Accordo di Programma in data 27 Luglio 2016, finalizzato al rilancio e allo sviluppo industriale delle aree interessate dalla crisi del porto di Gioia Tauro. L’Accordo è stato sottoscritto, oltre che dalla Regione, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali. Elemento rilevante dell'Accordo è l'istituzione dell'Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale, espressamente prevista da provvedimento normativo (art.4, della L.27/2/2017 n.18 di conversione, con modificazioni, del D.L. 29/12/2016). L'istituzione dell'Agenzia, finalizzata appunto alla riqualificazione professionale e alla ricollocazione dei lavoratori all'interno degli insediamenti produttivi ricadenti nelle aree del demanio portuale, è stata deliberata dal Comitato Portuale presso l'Autorità portuale di Gioia Tauro nel corso della seduta del 23 marzo; 2. la sottoscrizione con il governo nazionale del "Patto per lo sviluppo della Calabria”, nell'ambito del quale è prevista una sezione dedicata al Porto di Gioia Tauro ed è operata la ricognizione delle risorse esistenti, nonché l'assegnazione di ulteriori finanziamenti a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, per interventi di carattere infrastrutturale nel porto; 3. il sostegno finanziario della Regione per un importo pari a Euro 40.000.000,00, disposto con Delibera di Giunta Regionale numero 413 del 24 ottobre 2016, finalizzato all'istituzione di un polo di riparazione navale ed alla realizzazione di un bacino di carenaggio in area portuale, salvi gli esiti del processo di notifica presso la Commissione Europea, a norma della disciplina in materia di aiuti di Stato; -attenzione alle date perché sostanzialmente abbiamo operato nell’iter prima della delibera CIPE-; 4. l'individuazione dell'area portuale di Gioia Tauro, quale Area logistica Integrata, nel cui ambito concertare, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'Agenzia della Coesione Territoriale, le iniziative cui destinare le risorse finanziarie del Programmi Operativi Nazionali, in un quadro di strategia unitaria nell'area di riferimento. Grazie.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. Mi ritengo parzialmente soddisfatto dalla sua risposta perché, purtroppo, i problemi dell'area portuale permangono; sono problemi atavici che continuano a permanere e i lavoratori purtroppo sono andati in esubero, al di là delle misure compensative previste. Le volevo dire che lei in questo caso è direttamente interessato e abbiamo accolto con molto favore la sua nomina, da esperto di questo settore, alla presidenza dell'autorità del porto di Gioia Tauro e di Messina, nomina che non sappiamo, a tutt'oggi, non è dato conoscere, che fine abbia fatto perché quella di Gioia Tauro è l'unica Autorità Portuale in Italia che non ha un'autorità. Pensavamo, siamo e sono tutt'ora convinto che lei sia la persona migliore per ricoprire quel ruolo, però a tutt'oggi non sappiamo chi lo ricoprirà e se lo ricoprirà lei perché per la Calabria sarebbe effettivamente una traccia importante. In questo senso sollecitiamo il Governo regionale a farsi parte in causa con lo Stato, con il Governo centrale, affinché questa nomina venga formalizzata e non continui ad esserci una Autorità Portuale che purtroppo devo dire a tutt’oggi - dopo ci sarà un' interrogazione che riguarda il porto di Corigliano e ne riparleremo - è inefficace e inefficiente perché non ha un capo che la guidi. Grazie.

Interrogazione numero 268/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “In merito alla tutela dell'esperienza professionale e la posizione lavorativa dei 'Precari della Giustizia' ”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 268/10 “in merito alla tutela dell'esperienza professionale e alla posizione lavorativa dei precari della Giustizia”, a firma Graziano. Risponde l’assessore Roccisano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Questa, nonostante sia un’interrogazione del 27 marzo 2017, è ancora, a tutt’oggi, attuale perché riguarda lo stato cronico dei precari della Giustizia che tutti quanti conosciamo e del quale diversi consiglieri regionali si sono interessati in quest'Aula. Ricordo, per esempio, il consigliere Giudiceandrea, oggi presente. In effetti questo problema non è stato risolto e quotidianamente leggiamo sui giornali appelli da parte di questi tirocinanti, che non sanno più a che Santo votarsi, perché la loro situazione, purtroppo, non è stata assolutamente risolta. Precari erano, precari rimangono, precari in sedi diversissime, calabresi che sono in Puglia non riescono ad avvicinarsi, con gravi problemi familiari, precari che prendono quattro lire ma che pensavano che queste quattro lire potessero servire a far sì che, dopo i sacrifici, un domani potessero avere un'opportunità di lavoro diversa, più duratura,all'interno del Ministero. Si interroga quindi la Giunta regionale - non la faccio tanto lunga ma vado subito all'interrogazione perché ho un problema, credo, conosciuto a tutti - per sapere quali urgenti provvedimenti si intendono assumere per i tirocinanti precari dell'amministrazione giudiziaria, che sono 600. Lo ricordo anche alla luce di quanto contenuto nelle comunicazioni del Ministero della Giustizia del 24 gennaio ultimo scorso. Grazie.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Leggo testualmente. A seguito del completamento istruttorio e valutativo previsto dal bando, quel bando dei Mille che andava ad assorbire anche i precari iniziali della Giustizia, si è provveduto alla assegnazione dei tirocinanti presso gli uffici giudiziari e le istituzioni assimilate e si sta procedendo, con il supporto di Azienda Calabria Lavoro, agli adempimenti amministrativi prodromici all’avvio delle attività: coperture assicurative INAIL ed RC, comunicazioni obbligatorie, tali indispensabili atti sono stati completati per circa 500 persone, assegnati agli uffici giudiziari di tipo ministeriale che hanno iniziato ufficialmente le attività a partire dal primo settembre scorso e a cui seguiranno nelle prossime settimane tutti gli altri collocati nelle altre sedi della Calabria e presso gli uffici legali delle istituzioni assimilate.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Assessore, cosa vuole che le dica? Purtroppo non sono soddisfatto della sua risposta perché il problema, come chiaramente riconosciuto, permane. Spero che questa problematica venga risolta perché fino a ieri ho incontrato precari della giustizia che attendono una soluzione. Grazie.

Interrogazione numero 269/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “In merito alle condizioni di precarietà strutturale della scuola secondaria di primo grado 'Goffredo Mameli' di Amantea (CS)”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 269/10 in merito alle condizioni di precarietà strutturale della scuola secondaria di primo grado Goffredo Mameli di Amantea, a firma del consigliere Graziano. Risponde l’assessore Musmanno.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

L’interrogazione la vorrei fare ma non so se rinunciare, poichè si tratta di un problema uguale a quello inerente la strada, quindi, se l’assessore mi dice che non è competenza della Regione e che la competenza è in capo alla Provincia allora rinuncio all'interrogazione. Se, poi, l’assessore ha da comunicarmi delle notizie diverse allora non rinuncio l'interrogazione. Quindi non so come procedere.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di rinunciare, consigliere Graziano? No! Allora lei non ha rinunciato. Prego, assessore Musmanno.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

In riferimento all’interrogazione in oggetto, preme innanzitutto evidenziare che l’edificio scolastico in via Aspromonte, oggetto di ordinanza di chiusura, ospitando un istituto di istruzione secondaria di Primo grado, ai sensi dell'articolo 3 della citata Legge 23/96, ricade nelle competenze comunali.

La Città di Amantea, in considerazione della evidenziata precarietà dell'edificio in questione e stante la necessità di trovare una soluzione a breve termine, ha comunicato l'intenzione di trasferire il plesso scolastico nella ex sede del Giudice di Pace, un edificio di proprietà comunale che necessita di un intervento di ristrutturazione e adeguamento alla nuova destinazione, secondo un nuovo schema distributivo degli spazi. Tale intervento di ristrutturazione risulta inserito, per un importo di € 626.201,00, nell'elenco di quelli finanziati e di cui all'allegato B del Decreto n. 3 del 04/01/2017 avente ad oggetto: "Delibera di Giunta regionale numero 160/2016 Patto per lo sviluppo della Regione Calabria - Delibera CIPE n. 26/2016".

Con nota del 19/04/2017 indirizzata a tutti gli enti di cui al citato allegato, è stata richiesta la documentazione necessaria per la verifica dell'ammissibilità dell'intervento proposto, propedeutica per la conferma del finanziamento e per la firma della convenzione. Vorrei dire, quindi, giusto per chiarire, su questo intervento ma anche su altri, la procedura che si mette in campo su interventi non di proprietà della struttura regionale. E’ abbastanza evidente che l’'oggetto delle risposte poste alle interrogazioni mira a chiarire qual è il percorso procedurale che deve essere seguito per utilizzare le risorse. Di conseguenza, su un edificio che resta di proprietà comunale, ne dobbiamo prendere tutti atto, c'è la possibilità, come mi pare abbastanza evidente, di poter procedere a un intervento finanziato secondo le regole esistenti. Grazie.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Stavolta posso ritenermi parzialmente soddisfatto della risposta dell'assessore, professore Musmanno.

Interrogazione numero 272/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Per l'istituzione di due nuove fermate a Sibari e Castrovillari della nuova linea nazionale 'Italobus' ”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 272/10^, di iniziativa del consigliere Graziano, “per l'istituzione di due nuove fermate a Sibari e Castrovillari della nuova linea nazionale 'Italobus'”. Risponde l’assessore Musmanno.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Rinuncio all’interrogazione perché nel frattempo le fermate di Castrovillari sono state istituite con l’intervento del professore Musmanno. Grazie.

Interrogazione numero 284/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sulla ripartizione del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale - DEF 2017”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 284/10^, di iniziativa del consigliere Graziano, sulla ripartizione del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale - DEF 2017. Risponde l’assessore Musmanno. Prego.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Questa interrogazione, invece, la ritengo importante ed è collegata al discorso che facevamo poc'anzi sulla Conferenza dei Presidenti e sulla presenza della Regione alla Conferenza Stato- Regioni:

l'11 aprile 2017 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell'economia e delle finanze Padoan, ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2017; al Titolo IV della Legge 50/2017 vengono disposte le misure urgenti per il rilancio economico e sociale con nuove misure nel settore dei trasporti e delle infrastrutture (capitolo I); in merito alla stabilizzazione del Fondo destinato al finanziamento del trasporto pubblico locale (4.789.506.000 euro per l'anno 2017 e 4.932.554.000 euro per gli anni dal 2018 in poi) e l'incremento dal 60% all'80% dell'anticipazione dell'erogazione del predetto fondo, anche al fine di ridurre i tempi di pagamento dei debiti della PA, nella Conferenza Stato-Regioni, preliminarmente all'approvazione del DEF 2017, sono stati stabiliti i criteri di ripartizione del Fondo nazionale per il Trasporto pubblico locale; considerato che: i nuovi criteri di ripartizione del Fondo nazionale per il TPL prevedono premialità derivanti dal traffico dei passeggeri con la consequenziale equazione che più viaggiatori paganti biglietto ci saranno sulle tratte ferroviarie e le autolinee calabresi, più si avrà la possibilità di ricevere soldi pubblici da reinvestire nel settore; dal momento che la Calabria presenta una condizione demografica e geografica per nulla concorrenziale rispetto alle cosiddette "regole del gioco" previste dal DEF 2017, in quanto la potenziale utenza sui servizi di trasporto, determinata dalla densità abitativa per chilometro quadrato, è di gran lunga inferiore ad altre Regioni italiane anche meno abitate rispetto alla nostra; i criteri di ripartizione del Fondo nazionale per il TPL contemplano un 35% di incassi derivanti dall'utenza, come soglia minima al di sotto della quale sono previste delle decurtazioni sul fondo, determinando - allo stato attuale - una previsionale di perdite pari a 20 milioni di euro l'anno.

Si interroga il Presidente della Giunta regionale e, in questo caso, il professore Musmanno, quale assessore al ramo, per sapere quali urgenti ed improcrastinabili provvedimenti il Governo regionale intende assumere – interrogazione questa del primo giugno di quest’anno- al fine di evitare l'ennesimo ed ingiusto scippo di risorse pubbliche a danno della Calabria, che, abbiamo detto, avrà una perdita di circa 20 milioni di euro all’anno con l’applicazione dei suddetti criteri, per emendare la Legge 50/2017, modificandone i criteri di attribuzione del Fondo e se c'è stata una obiezione da parte della Regione Calabria in seno alla Conferenza Stato-Regioni sull'ipotesi di attuazione dei nuovi criteri di ripartizione del Fondo nazionale per il TPL. Grazie.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

Ringrazio il consigliere regionale Graziano che ha sollevato un problema abbastanza importante per tutta la Calabria, dandomi, anche, l’occasione di fare il punto della situazione su questo tema. Le nuove regole per la distribuzione alle Regioni di fondi per finanziare il Trasporto Pubblico Locale, citate nell'interrogazione, penalizzano indubbiamente la Calabria e rischiano di mettere a dura prova il sistema della mobilità regionale. Le nuove metodologie e i criteri per la gestione del sistema di trasporto pubblico vanno infatti a incidere negativamente sul sistema del trasporto pubblico regionale e ciò è dovuto non già, o non solo, alla qualità del sistema TPL regionale, ma anche, soprattutto, alle stesse caratteristiche strutturali e territoriali della nostra regione.

La legge n. 96 del 2017 di conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, citato dall’onorevole Graziano, (così detta "manovrina") riduce a 4.789.506.000 euro per l'anno 2017 e a 4.932.554.000 euro a decorrere dal 2018 il valore complessivo del fondo. Ciò si traduce per il 2017 in una riduzione di risorse pari a circa 5,8 milioni di euro per la Calabria. Peraltro il "taglio" per l'anno 2017 è stato effettuato quando i servizi erano già stati programmati, considerando importi che non prevedevano tali riduzioni.

Nonostante il Fondo sia stato finalmente stabilizzato in termini nominali, non è prevista, tuttavia, una stabilizzazione in termini reali attraverso un meccanismo di indicizzazione al tasso di inflazione, del quale è obbligatorio il riconoscimento nei contratti di servizio.

L'aspetto più critico, però, riguarda la modifica dei criteri per la determinazione delle premialità. Infatti, a partire dal 2018, pur rimanendo invariato il finanziamento totale che la Regione può ricevere, aumenterà la quota di queste risorse che può venir meno a causa del mancato raggiungimento di specifici obiettivi di efficacia ed efficienza. Il 10% del Fondo sarà ripartito tra le Regioni sulla base dell'incremento dei proventi complessivi da traffico. Tale quota sarà aumentata del 5% all'anno fino al 20%; il 10% in base all'adeguamento alla disciplina dei costi standard e, anche in questo caso, la percentuale aumenterà del 5% all'anno fino a raggiungere il 20%.

Ciascuna Regione non potrà subire una perdita annua maggiore del 5% rispetto all'anno precedente –ma questa è una “tagliola” per noi- e, nel primo quinquennio, corrisponde ad una riduzione annua maggiore del 10% rispetto alle risorse trasferite nel 2015. Ciò vuol dire che la quota di fondo, premiale, che può venir meno è via via crescente, raggiungendo nel 2025 il livello del 40%.

Gli obiettivi fissati dalla norma sono particolarmente penalizzanti per un territorio come quello calabrese che, a causa di criticità demografiche, geografiche e infrastrutturali, difficilmente riuscirà ogni anno a conseguire gli obiettivi posti.

Aumentando la quota premiale, "incerta", inoltre, diventa più difficile poter programmare i servizi da affidare su base pluriennale, non potendo in fase di programmazione, poter accertare, con sicurezza, le somme da poter mettere in campo.

A ciò si deve aggiungere il rischio di un'ulteriore riduzione del 15% del valore dei corrispettivi dei contratti per quei servizi non affidati con procedure di evidenza pubblica entro il 31 dicembre 2017. La riduzione non si applica ai contratti di servizio affidati alla data del 30 settembre 2017 in conformità alle disposizioni di cui al regolamento comunitario numero 1370 del 2007, sino alla loro scadenza, nonché per i servizi ferroviari regionali nel caso di avvenuta pubblicazione alla medesima data dell'avviso di pre-informazione. La Regione e ART-CAL, ente di governo del bacino unico regionale, hanno scongiurato questo rischio, assolvendo entro il 30 settembre a entrambi gli adempimenti. Si è dunque cercato, innanzitutto, di limitare i possibili, gravissimi danni.

Inizialmente si è cercato di favorire possibili emendamenti al decreto legge 50 del 2017, prima che venisse convertito in Legge. Ci si è mossi sia in sede di Commissione infrastrutture, mobilità e governo del territorio (IMGT) della Conferenza Stato-Regioni, sia attraverso i parlamentari rappresentanti della Calabria, per proporre possibili emendamenti. Azioni queste che non hanno sortito gli effetti sperati, poiché il citato Decreto aveva una struttura su cui era stato formalmente ottenuto nel 2013 un accordo Stato-Regioni.

Fra le azioni intraprese per recuperare nuove risorse è in corso una interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere la possibilità di utilizzare una parte di fondi di investimento, delle risorse destinate al finanziamento di infrastrutture ferroviarie, per servizi di trasporto pubblico su ferro. Com'è noto, infatti, la Regione sta portando avanti un importante programma di ammodernamento delle infrastrutture di trasporto della Calabria. Tuttavia, le stesse infrastrutture rischierebbero di restare sotto-utilizzate, senza adeguate risorse per i servizi. Questa motivazione giustifica la richiesta al Ministero, rispetto alla quale si è in attesa di risposta. La Giunta regionale sta lavorando anche sulla possibilità di istituire un Fondo Regionale, che compensi la mancata erogazione della premialità negli anni in cui non si conseguono gli obiettivi fissati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Una ulteriore azione per aumentare o eventualmente mantenere il livello dei servizi è quella di far leva sulle misure per la mobilità sostenibile previste per le aree interne. Queste ultime, infatti, presentano una domanda di mobilità che mal si adatta alla modalità del TPL tradizionale. Sono richieste, invece, forme di trasporto flessibile come i così detti servizi a chiamata. La Giunta Regionale si è attivata per avviare, sperimentalmente, questo tipo di servizi, che andranno a migliorare il servizio nelle aree interne eventualmente compensando la diminuzione di servizi tradizionali.

Infine, attraverso la partecipazione costante ai lavori della Commissione infrastrutture, mobilità e governo del territorio (IMGT) è stato reso evidente quali siano le criticità per le regioni derivanti dalle nuove regole per l'attribuzione dei fondi e sono in corso valutazioni di azioni migliorative condivise tra tutte le Regioni interessate da questi tagli e il Ministero stesso.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. E’ stata lunghissima la sua esposizione, che in parte mi soddisfa ed in parte no, però lei stesso ha detto che l'interrogazione era meritevole perché in effetti la Conferenza Stato- Regioni ha penalizzato i fondi da dare alla Calabria. Grazie.

Interrogazione numero 286/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sul piano triennale delle opere pubbliche (PTO) 2016-2018 dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro - Terminal Crociere Porto di Corigliano Calabro”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 286/10^ “Sul piano triennale delle opere pubbliche 2016-2018 dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro - Terminal Crociere Porto di Corigliano Calabro”, a firma del consigliere Graziano. Risponde l'assessore Russo.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Questa è un'interrogazione importante, assessore, perché riguarda il porto di Corigliano ed il discorso è collegato a quello che dicevamo prima, vale a dire che sono previsti da tempo 12 milioni di euro per la realizzazione di un terminal crociere di cui 8.100.000,00 per la realizzare la banchina nord e 4.100.000,00 per la realizzazione del piazzale retrostante del porto di Corigliano. Nel gennaio 2016, rielaborando e confermando il piano operativo triennale 2015-2017, l’opera rientra nel Piano Triennale delle opere pubbliche 2016-2018 che è stato approvato.

I fondi per la realizzazione del terminal crociere presso il Porto di Corigliano sono già disponibili per la parte del 50 percento presso l'Autorità Portuale di Gioia Tauro e per la restante parte del 50 percento presso la Regione Calabria; come lei ben sa, l'Area della Sibaritide ha già sperimentato, con successo e grazie allo scalo portuale di Corigliano Calabro, l'esperienza di accoglienza del turismo internazionale di massa derivante dai flussi crocieristici; le più importanti compagnie crocieristiche e i maggiori tour operator nazionali ed internazionali ritengono "altamente appetibile" sia il mercato sia l'offerta turistica della Piana di Sibari e delle Città dello Jonio" (vedasi report sul turismo - 2015); è concreta la difficoltà di intercettare l'interesse delle compagnie crocieristiche per la mancanza di idonei servizi strutturali e di servizio; atteso, inoltre, che il Porto di Corigliano Calabro rientra, tra quelli individuati dal Ministero dell'Interno, nella rete di soccorso internazionale ai migranti del mare e che urgono interventi urgenti per la creazione di idonei presidi di sicurezza così da consentire l'eventuale e contemporaneo scalo commerciale, turistico e di emergenza all'interno dello scalo; lo sviluppo economico della Sibaritide e della nascente città unica Corigliano-Rossano, che si appresta ad andare a referendum il 22 di ottobre, si fonda, oltre che sull'economia agricola e della trasformazione, anche sul turismo, essendo presenti sul territorio varie emergenze artistico-culturali e naturalistiche di rilevanza mondiale. Si interroga, quindi, la Giunta regionale e, in questo caso, il professore Russo per sapere: le motivazioni per le quali, ad oggi, nonostante i fondi per la realizzazione del terminal crociere presso il Porto di Corigliano siano già disponibili, destinati e fermi presso i due enti non si sia provveduto ad avviare l'investimento e quali urgenti e improcrastinabili iniziative si intendono attuare per avviare le procedure esecutive di progettazione e realizzazione dell'opera.

RUSSO Francesco, assessore al Sistema della logistica, Sistema portuale regionale e Sistema Gioia Tauro

Grazie, Presidente, e grazie, consigliere Graziano. Per i quesiti illustrati nelle interrogazioni di cui in oggetto specifichiamo quanto segue: occorre premettere che il piano operativo triennale è atto proprio dell'autorità portuale, deliberato dal Comitato portuale nell'ambito del quale è prevista anche la rappresentanza della Regione Calabria. Non sono tuttavia normativamente previste approvazioni del piano da parte della Giunta regionale. Per quanto attiene la copertura finanziaria occorre specificare che la Giunta regionale ha destinato ai porti di rilievo economico Nazionale, nel cui novero rientra anche il porto di Corigliano Calabro, l'intera dotazione del fondo di sviluppo e coesione pari a 54 milioni, allocata nell'ambito della sezione portualità del Patto per lo sviluppo della Regione Calabria. Nello scorso mese di maggio è stata disposta l’iscrizione in bilancio regionale delle somme di cui sopra ed è stato, altresì, individuato nell'articolo di un Accordo di Programma Quadro, lo strumento finalizzato all'individuazione degli interventi. L'interlocuzione con i soggetti insieme ai quali si provvederà alla sottoscrizione dell'accordo è in fase avanzata e, per quanto riguarda, nello specifico, la posizione dell' Autorità Portuale di Gioia Tauro, il dipartimento è in attesa di ricevere le indicazioni relative agli interventi da includere nel quadro attuativo e le corrispondenti coperture finanziarie di cui la medesima Autorità Portuale intende farsi carico, considerato il cospicuo avanzo di amministrazione risultante dagli atti di bilancio della medesima autorità. Il quadro di interventi in via di definizione terrà evidentemente conto degli strumenti di programmazione vigenti presso i soggetti attuatori degli interventi, avuto comunque riguardo del cronoprogramma di realizzazione dell’opera con le regole stabilite dalle fonti di finanziamento che fissano tassativamente al 31 dicembre 2019 il termine ultimo per provvedere alla aggiudicazione dei lavori. Grazie.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. Come dicevamo prima c'è qualcosa che non funziona all’autorità portuale, perché abbiamo parlato, anche lei stesso ha parlato, di avanzo di bilancio, quindi, in realtà ci sono risorse ferme all'autorità portuale che non vengono spese. Non so che dire! O la Regione interviene, in un certo modo, sull' Autorità Portuale anche se la stessa Autorità non è direttamente dipendente dalla Regione o interviene sul Ministero competente che ha la vigilanza sulle autorità portuali oppure, ancora, si trova il modo perché la sua nomina vada in porto e lei vada a fare il Presidente dell'autorità portuale e, finalmente, questi soldi non rimangano fermi tra le carte e la cassa dell'autorità portuale. Non è consentito in una regione come la Calabria in cui ci sono carenze di risorse e carenze di infrastrutture che i fondi di un Piano Triennale finanziato rimangano fermi nelle casse dell' Autorità Portuale di Gioia Tauro. Questo non la accettiamo, non lo consentiamo e non possiamo permettercelo, né la minoranza né tanto meno la maggioranza! Su questo dobbiamo stare vigili ed attenti ed intervenire con fermezza. Grazie.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunico che il consigliere Graziano ha rinunciato all’interrogazione numero 241/10^.

Interrogazione numero 309/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano “Sullo stato di inagibilità del Liceo Scientifico ‘E. Fermi’ di Cosenza”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 309/10^ “sullo stato di inagibilità del liceo scientifico Fermi di Cosenza”, a firma del consigliere Graziano. Risponde Musmanno.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Sì grazie. Questo è un tema attualissimo, l'interrogazione è del 20 settembre di quest'anno e si tratta di uno dei licei più importanti, storici di Cosenza città: è il liceo scientifico Fermi che interessa praticamente 1000 persone fra studenti, docenti e personale ATA e rappresenta quindi una delle eccellenze della proposta educativa e formativa della città di Cosenza.

Con apposita comunicazione dell’8 settembre 2017, l'amministrazione Provinciale concede la disponibilità temporanea presso l’Istituto Pezzullo di Cosenza di numero 10 aule, così da poter consentire l'inizio dell'attività scolastica. La situazione venutasi a determinare ha creato un non poco turbamento tra le famiglie degli studenti e il personale docente, quest'ultimo costretto a sobbarcarsi turni di lavoro gravosi a causa del trasferimento tra i diversi plessi tra cui al momento è distribuito l’istituto. E’ necessario provvedere nel più breve tempo possibile ad una serie di interventi per ripristinare e riqualificare la struttura dichiarata inagibile dell'Istituto Fermi. Per la suddetta opera di ripristino è necessaria una dotazione economica non più disponibile, per quanto appare, alla Provincia di Cosenza per gli effetti della riforma Delrio. Nel giorno di presentazione dell'interrogazione si diceva che ancora si registravano azioni di protesta da parte degli studenti del Fermi che hanno interrotto l'attività scolastica per protestare contro la chiusura della sede scolastica.

Si interroga il Presidente della Giunta regionale e, in questo caso, il professor Musmanno, se non ho capito male, per conoscere quali urgenti e improcrastinabili provvedimenti intenda assumere in merito alla situazione del Liceo Fermi di Cosenza al fine di erogare, nel più breve tempo possibile, i fondi necessari per le indispensabili opere di ripristino e riqualificazione, se è stato istituito un tavolo tecnico operativo alla Provincia di Cosenza e se risponde a verità la possibilità di destinare 8 milioni di euro per quest'opera. Grazie.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

Nel rispondere a questa interrogazione non mi soffermo sullo stato dell’edificio a seguito di interventi pre-realizzati, quindi entro nel merito della questione, evidenziando, innanzitutto, come essendo l’edificio scolastico un istituto di istruzione secondaria di secondo grado ricade nelle competenze dell'Amministrazione provinciale di Cosenza.

Con decreto D.G. n. 16202 del 16/12/2016 la Regione Calabria, al fine di dare attuazione all'Azione 10.7.1 del POR, ha approvato la "Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati alla esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici scolastici", rivolta a Comuni e Province, della Regione Calabria, proprietari degli immobili adibiti all'istruzione scolastica pubblica statale.

La Provincia di Cosenza ha presentato istanza di partecipazione, per complessivi € 6.920.000,00, proponendo un intervento di ricostruzione edilizia dell'edificio scolastico in questione.

L'intervento proposto si è collocato, sulla base dei parametri stabiliti dal bando, considerando i dati inseriti e autocertificati dal proponente sul portale dell'Anagrafe Regionale dell'Edilizia Scolastica, in posizione 120 della graduatoria di cui all'allegato 1 del Decreto sopra citato.

Tale graduatoria non costituisce ancora atto di assegnazione del finanziamento, la documentazione infatti inserita sul citato portale dovrà essere vagliata dalla Commissione nominata con Decreto n. 3886 del 11/04/2017, come previsto al punto 10 del bando.

Se consideriamo come ammissibili, e non è scontato che lo siano tutti i progetti attualmente inseriti in graduatoria che vanno dalla 1 alla 119 posizione, cioè tutti quelli che stanno prima dell’intervento citato, l'intervento non risulta attualmente fra quelli ammessi a finanziamento a causa dell'esaurimento della dotazione del bando.

Tuttavia, è previsto a partire dalle prossime settimane – contiamo, addirittura, entro il mese di ottobre- lo stanziamento di ingenti risorse nazionali a favore dell'edilizia scolastica, di cui una quota rilevante sarà destinata alla Calabria – stiamo parlando di oltre 50 milioni di euro. La Giunta Regionale ha inteso utilizzare queste risorse per lo scorrimento della graduatoria in questione. Riteniamo, quindi, che avremo, da qui a breve, la disponibilità di ulteriori risorse che ci consentono anche di completare il programma di adeguamento sismico dell’edilizia scolastica sul bando in essere.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, assessore. Mi ritengo parzialmente soddisfatto, soprattutto se arriveranno questi fondi nazionali che permetteranno, quindi, di far scorrere la graduatoria e poter finanziare anche queste strutture di proprietà Provinciale, che attualmente sono inagibili. Grazie.

Interrogazione numero 222/10^ di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea “In ordine allo stato di abbandono nell’area denominata Oppido Vecchia del Castello Normanno-Aragonese”

PRESIDENTE

Siamo all’interrogazione numero 222/10^, in ordine allo stato di abbandono dell'area denominata Oppido Vecchia del Castello Normanno-Aragonese, a firma del consigliere Giudiceandrea. Risponde il presidente Oliverio. Prego, consigliere Giudiceandrea.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

E’ una nostra vecchia interrogazione, nella quale, visto lo stato di abbandono della città vecchia di Oppido Mamertina, ci chiedevamo se sono previsti interventi sulla parte storica interessata; altresì ci chiedevamo se fosse possibile cominciare a prevederli celermente, perché le intemperie e le vicende degli anni stanno causando danni seri a quel patrimonio architettonico e ambientale che è nostro e di tutta quanta la regione. Grazie.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Con delibera CIPE numero 84 del 2000, a valere sulle risorse della misura 2.1, è stato concesso al Comune di Oppido Mamertina il finanziamento di euro 1.750.000,00 per il recupero ed il risanamento del Castello del borgo medievale di Oppido Mamertina.

Con la medesima delibera CIPE, a valere sulle risorse della misura 2.1 del POR 2000-2006, è stato concesso un altro finanziamento per la realizzazione del parco archeologico, per un importo di euro1.100.000,00. Con successiva delibera di Giunta regionale del 28 febbraio 2005, numero 194, di assegnazione e dotazione per fondo e per misura risultava incluso l’intervento di recupero e riqualificazione delle aree archeologiche del Comune di Oppido Mamertina, finanziato per l'importo di euro 300.000,00, presentato dal Comune di Oppido Mamertina il quale, a seguito di inadempienze a livello comunale, ha proceduto alla revoca.

Con delibera della Giunta regionale numero 487 del 6 novembre 2012, linea di intervento 5.2.1.1, è stato concesso allo stesso Comune il finanziamento di € 250.000,00 per l’area archeologica di Oppido Mamertina.

Lo stesso progetto a tutt'oggi, nonostante i diversi solleciti, non ha avuto seguito in quanto il Comune non ha prodotto tutti i documenti richiesti per poter procedere alla stipula della concessione (nota di riferimento protocollo del 18.06.2014). Per quanto di competenza la Regione ha attivato tutte le iniziative possibili per la valorizzazione del sito.

Ad ogni buon fine, vorrei qui ricordare al consigliere Giudiceandrea ed al Consiglio regionale che le azioni di tutela e messa in sicurezza dei beni culturali, come noto, appartengono alla competenza dello Stato.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Grazie, Presidente, pienamente e totalmente soddisfatto. Ancora una volta la dimostrazione che, nonostante non si trattasse di questioni relative al territorio di provenienza e comunque non legate a questioni di appartenenza politica, sono all'attenzione di questa Giunta regionale e possono portare ottime cose.

L'invito, a questo punto, è rivolto da questi scanni all'amministrazione di Oppido Mamertina perché attivi ogni procedura affinché possano essere utilizzati i fondi che la Regione ha stanziato.

Interrogazione numero 224/10^ di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea “In ordine al mancato riconoscimento del codice di LM 81 in Discipline Economiche e Sociali per lo Sviluppo e la Cooperazione da parte della Regione Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 224/10^, a firma del consigliere Giudiceandrea, in ordine al mancato riconoscimento del codice LM 81 in discipline economiche e sociali per lo sviluppo e la cooperazione da parte della Regione Calabria. Risponde l'assessore Roccisano. Prego, consigliere Giudiceandrea.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Assessore, v’è una situazione particolare: all'Università della Calabria - che è l'Ateneo che ha frequentato anche lei - al dipartimento di scienze politiche sociali, da oltre un decennio è istituito il corso di laurea magistrale in discipline economiche e sociali per lo sviluppo e la cooperazione. Alla fine di suddetto corso di laurea ai laureati viene assegnata la classe LM 81 che però è sistematicamente eliminata, esclusa dai concorsi, per cui gli studenti che raggiungono con il sudore personale e della loro famiglia il titolo di studio agognato si vedono privata la possibilità di poter partecipare ai concorsi pubblici.

La richiesta è se abbiamo intenzione in futuro di provvedere perché questo non avvenga più. Grazie.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Grazie, consigliere Giudiceandrea, anche per la causa: sono una laureata LM 81, pertanto, conosco la materia.

Sì, in realtà l'interrogazione è del 30 settembre 2016 e già nei Piani Locali del Lavoro abbiamo inserito anche la laurea magistrale 81 - il bando che ha fatto il dipartimento lavoro, per gli esperti under 35 dei Piani Locali di Lavoro. Abbiamo tenuto prima degli incontri anche con il responsabile del dipartimento Sociologia, del corso di laurea specifico, e stiamo anche collaborando con loro per individuare una tipologia che probabilmente sarà agente per lo sviluppo locale, per favorire anche i ragazzi laureati con la triennale di questo importantissimo corso di studio dell'Unical. Grazie.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Grazie, pienamente e compiutamente soddisfatto.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Poi abbiamo le interrogazioni 252 del consigliere Arruzzolo, 180 del consigliere Graziano, 156 del consigliere Nicolò, 155 del consigliere Nicolò che riguardano l'ambito sanitario. Il Presidente della Giunta Regionale voleva chiedere un approfondimento a seduta successiva. C'è questa proposta di rinvio su queste quattro interrogazioni che fanno parte del primo punto all'ordine del giorno. Ha chiesto di intervenire il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia)

Teniamo conto che si tratta di interrogazioni datate, ritengo che qualcuna forse sia anche superata, anacronistica e quelle che mi riguardano sono afferenti all'aggiornamento professionale del personale infermieristico. Un quesito, posto dal coordinamento nazionale dei medici, riguarda la formazione finanziata dal Ministero; l'altro il reparto di nefrologia.

Se servono ancora ulteriori approfondimenti, tenete conto che sono state presentate tempo addietro, una nel 2016., possiamo rinviarle per garbo istituzionale e avere maggiore contezza, considerato che le interrogazioni a risposta immediata adesso sono state istituzionalizzate, già dalla prima fase di questa Legislatura, e sappiamo anche per cause e concause non legate alla volontà del Presidente.

E’ venuto meno in una larga parte, però, Presidente, ci sono le interrogazioni a risposta scritta e gradiremmo che si dia respiro ai quesiti dei consiglieri, nel rispetto reciproco del ruolo in merito alla delega conferiteci dal corpo elettorale, per ogni parte che ci riguarda, perché ci stanno parecchie interrogazioni a risposta scritta per le quali non è pervenuto nessun chiarimento e sono dei chiarimenti che vorremmo dare nei territori.

Sono pervenuti quesiti da parte di esponenti della maggioranza che si dichiarano ampiamente soddisfatti. Io non mi dichiaro soddisfatto nel metodo perché gradirei che il consigliere regionale si mettesse nelle condizioni di svolgere tempestivamente la propria funzione.

Interrogazione numero 155/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò: "In ordine all'aggiornamento professionale del personale infermieristico addetto ai reparti di malattie infettive"

PRESIDENTE

Prego, presidente Oliverio, in ordine all'aggiornamento professionale del personale infermieristico addetto ai reparti di malattie infettive.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Sulla interrogazione numero 155 posso rispondere al quesito, cioè si tratta dei corsi di formazione al personale infermieristico impegnato nei reparti malattie infettive degli ospedali calabresi.

Questa è una interrogazione datata, come diceva il consigliere Nicolò, e, quindi, posso rispondere positivamente perché i corsi sono stati riattivati. Già a dicembre scorso, 2016, c'è stata la riattivazione di un primo corso ed un secondo corso è stato riattivato proprio l'ultimo maggio scorso.

La risposta al quesito che pone il consigliere Nicolò è, quindi, una risposta positiva perché appunto si è proceduto alla riattivazione dei corsi. Negli ospedali calabresi gli infermieri dei reparti malattie infettive stanno procedendo complessivamente alla riqualificazione, che è prevista a norma di legge.

Per quanto riguarda le altre interrogazioni poste sulla problematica sanità mi permetto, avevo detto prima al consigliere Nicolò, interloquendo con lui, di chiedere possibilmente uno spostamento alla prossima seduta del Consiglio regionale sulle altre, che sono tre o quattro interrogazioni, anche perché c'è una interrogazione di particolare rilievo, anche questa sulla sanità, relativa agli ospedali calabresi.

Vedo che il proponente è assente ma credo che meriti una trattazione in Consiglio regionale, nella sede del Consiglio regionale e mi riferisco alle problematiche degli ospedali, dei nuovi ospedali. Chiederei, quindi, l’interruzione dell’esame delle interrogazioni sulla sanità e lo spostamento alla prossima seduta del Consiglio regionale.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Atteso che su una interrogazione a risposta immediata del consigliere Nicolò c'è stata già una risposta, facciamo così: le interrogazioni sia del primo che del secondo punto all'ordine giorno che riguardano la sanità vengono salvaguardate, vengono riportate alla prossima seduta di Consiglio regionale in cui saranno inserite interrogazioni, unitamente a quelle riferite al settore ambiente, essendo l'assessore Rizzo oggi assente per motivi di salute.

Le interrogazioni in materia di salute e ambiente, rispetto a quelle attuali, quindi, non decadono e saranno inserite nella prossima seduta di Consiglio regionale utile. Andiamo avanti.

Interrogazioni a risposta scritta e orale (art. 121 Regolamento interno Consiglio regionale)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Abbiamo completato, di fatto, il primo punto all'ordine del giorno. Passiamo al secondo che riguarda le interrogazioni a risposta scritta e orale, ai sensi dell’articolo 121 del Regolamento interno del Consiglio regionale.

La prima è quella del consigliere Cannizzaro che rientra, appunto, nel blocco di quelle del settore ambiente, quindi viene rinviata.

La seconda, a firma dei consiglieri Graziano e Giudiceandrea, riferite a un problema della ASP e anche questo viene rinviato, Graziano e Giudiceandrea, sulle stabilizzazioni e sulle nuove assunzioni all'Azienda ospedaliera di Cosenza. Il consigliere Graziano manca per l’interrogazione numero 78, quindi decade.

L’interrogazione numero 81, a firma del consigliere Graziano, sul fallimento del Consorzio mercato agricolo decade per mancanza del proponente;

Il consigliere Graziano sull'erogazione di Fondi alle scuole paritarie è assente e l’interrogazione decade.

Interrogazione a firma del consigliere Graziano sui compensi ai tirocini percettori di mobilità in deroga decade perché assente il proponente.

L’interrogazione a firma del consigliere Graziano sulla situazione critica l'ospedale di Castrovillari, viene, invece, rinviata.

Interrogazione numero 108 di iniziativa del consigliere Sergio “Sulle strategie regionali 2014-2020 per l’innovazione e ruolo delle società Consortile Calpark, società partecipata della Regione Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo alla interrogazione numero 108 sulle strategie regionali 2014-2020 per l’innovazione e ruolo delle società Consortile Calpark, società partecipata della Regione Calabria, a firma del consigliere Sergio.

Prego il consigliere Sergio di illustrare l’interrogazione.

Risponde il presidente Oliverio.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, sulla prima che è di competenza del settore ambiente, credo possa rispondere il Vicepresidente.

 

PRESIDENTE

Facciamo completare questo punto.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Signor presidente, poiché questa interrogazione risale al 10 novembre 2015 e nel frattempo l'ammalato è morto, credo che non ci resta che celebrare il de profundis.

E’ inutile quindi riproporre l'interrogazione. Grazie.

PRESIDENTE

E’ decaduta.

Interrogazione numero 112/10^ di iniziativa del consigliere G. Arruzzolo “Sull’accorpamento dei consorzi provinciali per le aree di sviluppo industriale. Adempimenti previsti dalla legge regionale n. 24/2013”

PRESIDENTE

Interrogazione numero 112/10^, sull'accorpamento dei consorzi provinciali per le aree di sviluppo industriale, adempimenti previsti dalla legge regionale numero 24 del 2013. Prego il consigliere Arruzzolo di illustrarla. Risponde l'assessore Russo.

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)

Grazie, Presidente, è un'interrogazione datata perché riguarda l'accorpamento dei consorzi provinciali per le aree di sviluppo industriale, infatti è del 30 novembre 2015, con oggetto i motivi del ritardo per quanto riguarda il definitivo accorpamento dei consorzi Asi calabresi.

Con questa interrogazione si chiede se sono state individuate da parte del Governo regionale le risorse finanziarie necessarie, anche attraverso l'istituzione di un fondo rotativo, eventualmente da recuperare successivamente, con l'entrata del CORAP, al fine di sanare ritardi nell'erogazione delle retribuzioni spettanti al personale dipendente.

Altresì, si chiede al Commissario straordinario, che è stato nominato successivamente, quali iniziative intenda perseguire, in merito al recupero dei crediti vantati dal consorzio ASI di Reggio Calabria, che consentirebbero il pagamento delle suddette mensilità arretrate, considerato che i dipendenti sono rimasti senza retribuzione per diversi mesi.

Grazie, Presidente.

 

PRESIDENTE

Prego, assessore Russo.

RUSSO Francesco, assessore al Sistema della logistica, sistema portuale regionale e sistema Gioia Tauro

Su questa interrogazione, chiaramente, ci sono due temi che sono fortemente avanzati; queste sono le indicazioni che abbiamo in questo momento.

Con riferimento alla risposta scritta all’interrogazione numero 112/10^ del 30 novembre 2015, protocollo ecc… segnalo due aggiornamenti relativi alle questioni poste dall’interrogante: la prima che abbiamo la GPR delibera di Giunta regionale, numero 112 del 15 giugno, e quindi l’attuazione delle disposizioni della legge regionale richiamata, con la nomina del Commissario straordinario e la nomina ha già decorrenza immediata.

Abbiamo, quindi, il commissario che è la dottoressa Maria Rosaria Guzzo.

La seconda, la numero 115 del 29 giugno: adempimento per l’avvio operativo, è stato istituito il Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive, ente pubblico economico e strumentale della Regione Calabria, che succede per tutti i rapporti attivi e passivi ai 5 Consorzi Provinciali industriali, disciplinati dalla legge numero 38 del 2001.

Tutte le procedure conseguenti all'istituzione del CORAP sono di competenza del Commissario straordinario, che già ha chiuso tutta una serie di bilanci e ha chiuso tutta la fase, perché ricordo che c'erano tutti i problemi di interlocuzione, quasi anche di procedura legale, tra ASI e Regione.

Tutte queste questioni sono risolte e, quindi, adesso siamo già nella fase esplicativa.

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)

Grazie, Presidente, mi ritengo soddisfatto della risposta.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Poi abbiamo l’interrogazione numero 150/10^ a firma del consigliere Nicolò, anche questa rinviata; la numero 162/10^ a firma del consigliere Orsomarso, relativa a questioni ambientali è rinviata; le interrogazioni numero 166/10^, 174/10^, 183/10^, 186/10^ e 188/10^ a firma del consigliere Nicolò sono rinviate.

Interrogazione numero 189/10^ di iniziativa dei consiglieri D. Tallini, G. Mangialavori, F. Orsomarso, F. Cannizzaro “In ordine alla procedura di affidamento dei servizi di assistenza tecnica all'autorità di gestione del POR Calabria FESR - FSE 2014/2020”

PRESIDENTE

Poi abbiamo l’interrogazione numero 189/10^, a firma dei consiglieri Tallini, Orsomarso e Cannizzaro, in ordine alla procedura di affidamento del servizio di assistenza tecnica all'Autorità di gestione del POR Calabria 2014/2020. E’ presente in Aula il consigliere Orsomarso. Ha facoltà di illustrarla.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo misto)

Sì, Presidente, ricordo che c'era anche l’interrogazione del 31 marzo 2016.

PRESIDENTE

Ricordo che a causa dell’assenza dell'assessore Rizzo tutte le interrogazioni inerenti la Sanità non decadono e verranno riproposte nella prossima seduta di Consiglio regionale.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo misto)

Lo voglio sottolineare, Presidente, perché – lungi da me fare polemica, considerato che siamo già abbastanza stanchi in questo clima surreale e che in politica ci si incontra sulla verità e non sulla denuncia – la verità è che l'articolo 121 del nostro Regolamento prevedrebbe, in termini tassativi, la risposta alle interrogazioni entro 20 giorni.

Mi ritrovo – al di là delle assenze, che comprendiamo, ci mancherebbe altro – a dover oggi discutere – sarebbe, comunque, interessante perché si parlava di mare pulito - una questione che ha riguardato il 2016, perché interrogazione è, appunto, del 2016 ed ha riguardato anche il 2017 e – ahi noi – al di là dell'impegno profuso dalla Giunta regionale – temo che riguarderà anche il 2018. Quindi, nel sottolineare che avrei voluto trattare più questa interrogazione rispetto all'altra che ritengo meno importante – perché, nel frattempo, il POR é cosa fatta e, proprio su questo POR si sono consumati ritardi – rinuncio a discutere questa interrogazione, anche in considerazione dell’assenza di altri colleghi, e attenderò di poterle discutere, se ce ne sarà opportunità e occasione.

Presidente, ribadisco che questo è un Consiglio che rientra in Aula dopo circa 90 giorni anche in malo modo, tra l'altro, con polemiche fatte non da persone illustri, perché si tratta di uno sconosciuto all’interno del PD.

 

PRESIDENTE

Si limiti all’interrogazione, consigliere Orsomarso.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo misto)

No, ci tengo perché stiamo parlando delle interrogazioni e il nostro Regolamento prevede che all'interrogazione si risponda entro 20 giorni. Tra l’altro, so che le interrogazioni dovrebbero essere, per costume, di uso limitato su questioni importanti, e c'è chi ne ha fatto un proliferare. Volevo ricordare, alla prima occasione utile – che ho atteso oggi – in qualità di Presidente, all'ufficio del Presidente e a questa Giunta, che alle interrogazioni che hanno un'importanza per i calabresi o si risponde in 20 giorni o non ha senso. Rispetto a questo – diciamo – ci sono delle omissioni rispetto a questo ufficio del Consiglio regionale, quindi attenderò la prossima seduta, se mi andrà di discutere e di sottoporre l’interrogazione, visto che è passato abbastanza tempo.

PRESIDENTE

Preciso che sul secondo punto all’ordine del giorno e su questo gruppo di interrogazioni, il nostro Regolamento prevede direttamente la risposta della Giunta regionale e, visto che siamo nei tempi, ritengo corretto poter illustrare anche questa interrogazione; quindi do la possibilità ai consiglieri proponenti di quest'altro gruppo di interrogazioni di poterle illustrare prima della risposta della Giunta regionale.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 202/10^ di iniziativa del consigliere Nicolò è rinviata perché materia sanitaria, così come la numero 203/10^.

Interrogazione numero 207/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò “In ordine alla c.d. Buona Scuola”

PRESIDENTE

Poi abbiamo l’interrogazione numero 207/10^ a firma del consigliere Nicolò in ordine alla cosiddetta “Buona Scuola” di cui do lettura:

“Premesso che:

la Legge 107 al comma 12 dell'articolo 10, riguardante l'organico dell'autonomia e il potenziamento nella scuola, recita "Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre..." ed ancora al comma 14.4 "Il piano e' elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività' della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano é approvato dal Consiglio d'Istituto...".
L'Istituto d'Istruzione Superiore di Oppido Mamertina (R.C.) dal 10 settembre 2016 comprenderà anche l'Istituto Tecnico Commerciale di Taurianova (Comune che dista circa 15 Km dalla sede centrale sita in Oppido) con la denominazione di Istituto Superiore "Gemelli Careri ", strutturato in Istituto Tecnico con ben 36 classi e Liceo Scientifico con 8 classi. Essendo un Istituto Tecnico con specializzazione in Telecomunicazioni, Logistica ed Informatica, Amministrazione, finanza e marketing, Costruzione, ambiente e territorio, Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha richiesto al l'U.S.R. Calabria, seguendo l'iter previsto dalla normative vigenti, i seguenti posti di potenziamento: n. 1 posto in Telecomunicazioni A034, n. l in Informatica, n. 1 Matematica (A047), n. 1 Materie Letterarie (A050) per il Vicario. L'Istituto di cui sopra si è visto invece assegnare tre docenti di Storia dell'Arte (A025), un docente di Matematica e Fisica (A049), un docente di Latino (A051), un docente di Discipline Giuridiche(A019), due docenti di sostegno(AD01 e AD03) e un docente di Scienze Naturali (A060) disattendendo le reali esigenze didattiche/progettuali della scuola, in contrasto con il comma 5 della Legge 107, limitando la programmazione e impedendo la realizzazione dei vari progetti programmati puntualmente dal Collegio dei Docenti e codificati nel PTOF approvato all'unanimità dallo stesso collegio e pubblicato nel portale Scuola in chiaro come da normativa.

Tanto premesso, si chiede di sapere:

quale ratio è stata utilizzata per la mancata assegnazione delle figure professionali richieste dall'Istituto e per chiedere, eventualmente, di intervenire con tempestività presso l'USR Calabria allo scopo di fare assumere provvedimenti urgenti finalizzati a garantire l'assegnazione delle suddette figure onde consentire all'Istituto in oggetto di iniziare l'anno scolastico in modo regolare, porre rimedio ad una situazione al limite del grottesco ed evitare che il prossimo anno scolastico si apra all'insegna di una grande incertezza compromettendo la realizzazione delle molte attività curricolari e extracurricolari previste che sono l'asse portante della "Buona Scuola", tra cui l'alternanza scuola lavoro”

Risponde l'assessore Roccisano. Prego, consigliere Nicolò, può illustrare l’interrogazione.

NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)

Si, Presidente, si tratta di un’interrogazione del 2016 di cui non abbiamo avuto notizia, né riscontro e, anche su questo – assessore – avremmo gradito che i rapporti istituzionali fossero stati garantiti rispetto ai ruoli. Come ha ribadito il consigliere Orsomarso, nel mio primo intervento ho richiamato quei buoni principi che dovrebbero essere osservati in un contesto istituzionale, per consentire lo svolgimento delle proprie attività. Questa è un'interrogazione che riguarda soprattutto l'istituto di Oppido Mamertina per cui sono stato sollecitato ad intervenire dal 10 settembre 2016 rispetto ad una questione che riguardava l’Istituto Tecnico Commerciale di Taurianova (comune che dista 15 km dalla sede centrale sita in Oppido) con la denominazione di Istituto Superiore “Gemelli Careri”, struttura Istituto tecnico con ben 36 classi e Liceo Scientifico con 8. Essendo un Istituto Tecnico con specializzazione di Telecomunicazione, Logistica ed Informatica, Amministrazione, Finanza e Marketing, Costruzione, Ambiente e Territorio, Servizi per l'agricoltura e per lo sviluppo – ha chiesto all' U.S.R Calabria, seguendo l'iter previsto dalla normativa, i seguenti posti di potenziamento: numero uno in Telecomunicazioni, numero uno in Informatica, numero uno in Matematica, numero uno in Materie letterarie.

Stiamo parlando del 2016, quindi sarà stata sicuramente superata da altri eventi, però gradiremmo sapere cosa è avvenuto e quali sono stati gli interventi della Giunta regionale in merito a questo problema. Grazie.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Leggo la risposta all'interrogazione che è stata mandata, tra l’altro, sia dal Dipartimento che dall'Ufficio Scolastico Regionale, ed è stata condivisa con loro dal momento che – come ha detto benissimo lei, consigliere Nicolò – queste sono competenze chiare dell'Ufficio Scolastico Regionale. La leggo per completezza di informazione: “In riferimento alla nota protocollo numero 0281484 del 19 settembre 2016 con la quale è stata trasmessa l'interrogazione numero 207 dell’1 settembre 2016 presentata al Presidente della Giunta regionale da parte del consigliere Nicolò, si ritiene opportuno precisare quanto segue: l'istituzione dei posti dell'organico di potenziamento per ciascuna scuola calabrese è avvenuta con proprio decreto protocollo numero 12378 del 22 ottobre 2015, ovvero nel corso dell'anno scolastico 2015/2016 tenuto conto – per quanto possibile – delle esigenze manifestate da ciascuna Scuola sulla base del proprio Piano Triennale dell'offerta formativa.

All'istituzione dei posti di cui al citato Ddg numero 12378 è seguita la fase assunzionale di personale docente specifico, appartenente alle classi di concorso corrispondenti ai posti istituiti.

Per quanto sopra, il sopraggiunto dimensionamento della rete scolastica, a far data dall’ 1 settembre 2016 con nuovi accorpamenti di istituzioni scolastiche, non può incidere sui posti istituiti nel precedente anno scolastico. Le rivisitazioni annuali del Piano Triennale di cui alla Legge 107/2015 non possono prescindere dalle risorse umane a disposizione dell'Istituzione scolastica in parola, risorse acquisite secondo regolare procedura di assunzione.

Piuttosto, la costituzione di reti di scuole o di reti di ambito, risponde proprio alle sopraggiunte esigenze di ampliamento e variazione dell'offerta formativa che si rendono necessarie in base alle istanze provenienti dal territorio.”

Sarebbe interessante – questo, magari, lo faremo insieme, consigliere Nicolò – verificare se nell'anno in corso 2017/2018 persiste la problematica di questo organico. Grazie.

Interrogazione numero 211/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò “In ordine alle opere di messa in sicurezza della SS 106 Jonica”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 211/10^, sempre a firma del consigliere Nicolò, in ordine alle opere di messa in sicurezza della statale 106 Jonica numero 211 di cui do lettura:

Premesso che:

per ammodernare la Strada Statale 106 Jonica in Calabria, esisterebbero dei tratti ancora non finanziati pari a 324,5 Km e privi di un progetto definitivo, nel dettaglio:

- Megalotto 6: Simeri Crichi - Le Castella Sud (36 chilometri);

- Megalotto 7: Roccella Jonica - Trasv. Serre (44,5 chilometri);

- Megalotto 8: Mandatoriccio - Sibari (53,2 chilometri);

- Megalotto 10: Melito di Porto Salvo - Bova e Palizzi - S. Ilario (53 chilometri);

- Megalotto 11: Trasv. Serre - Squillace e Crotone Aeroporto (22 chilometri);

- Megalotto 12: Collegamento autostrada SA - RC - SS 106 Tangenziale di Reggio Calabria (20,5 chilometri);

- Variante di Palizzi (5 chilometri);

- Megalotto 5: Loc. S. Gregorio (RC) - Melito di Porto Salvo (24 chilometri);

- Megalotto 9: Crotone aeroporto Mandatoriccio (66,3 chilometri).

Considerando che la S.S. 106 in Calabria é lunga 415 km sembrerebbe che solo 90 chilometri siano stati ammodernati; sembrerebbe, come si apprende dagli organi di stampa, che si vogliano chiudere anticipatamente i cantieri e risulterebbe un drastico taglio degli investimenti passati dagli oltre 20 miliardi di euro della Legge Obiettivo del 2001 a 6,5 miliardi e, infine, ridotti agli attuali 4,2 miliardi di euro; diversamente dai tratti interamente completati e ricadenti nella regione Puglia (39 km) e nella regione Basilicata (37 km), la Statale 106 ionica in Calabria ad oggi risulterebbe incompleta quasi al 80% circa, continuando a rappresentare una via di comunicazione pericolosa e rischiosa per i cittadini.

Tanto premesso, si chiede di sapere:

quali azioni ed interventi il Presidente intende assumere affinché l’Anas proceda con celerità all'ammodernamento ed alla messa in sicurezza della Statale 106 in Calabria e come intende fare sinergia col governo nazionale di centrosinistra che, purtroppo, invece di fare quadrato con l'attuale maggioranza regionale si gira spesso dall'altra parte, ignorando i problemi che riguardano sia l'emergenza che la progettualità e raggirando i calabresi con annunci e propaganda”.

Risponde l’assessore Musmanno. Prego, consigliere Nicolò, può illustrare l’interrogazione.

NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)

Si, Presidente, anche questa è interrogazione datata – è del 2016 – e riguarda uno dei quesiti sottoposti al governo regionale in merito ad opere di ammodernamento della SS 106 Jonica, perché esistevano dei tratti non finanziati e, rispetto a delle esigenze manifestate per quanto riguardava la sicurezza e l'agibilità di quelle infrastrutture, abbiamo spesso richiamato l'attenzione del governo regionale per rendersi anche parte dirigente delle sedi competenti e dare impulso ad un'azione di operosità che necessitava e che necessita.

Pertanto – assessore – gradiremmo conoscere lo stato dell'arte in merito alla questione. Grazie.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

Ringrazio il consigliere Nicolò. In riferimento alla sua interrogazione, comunico che, poiché l'infrastruttura in argomento ricade nella rete stradale nazionale, le cui competenze sono di gestione sono attribuite alla Società Anas S.p.a, si è provveduto a inoltrare a quest'ultima Società richiesta di notizie.

Anas, con nota del 27 ottobre scorso – che si allega – ha elencato sia le progettazioni in via di definizione sia gli interventi di messa in sicurezza attualmente in corso che interessano il tratto nelle province di Cosenza e Crotone.

Per quanto di competenza dell'Amministrazione regionale – come evidenziato anche da Anas nella citata nota – è stata avviata e condotta un’intensa attività di programmazione, unitamente alla stessa Anas e al Ministero delle Infrastrutture; nello specifico, sono stati previsti interventi sulla Strada Statale 106 a valere sulle risorse destinate alla Calabria sui fondi FSC 2014/2020 e sui Fondi Contratto di Programma Anas 2016/2020, come di seguito elencati.

Mi limito a riportare le macrovoci, perché abbiamo anche il dettaglio delle chilometriche, però identifichiamo anche dove si interviene: sulla Strada Statale 106 Jonica, nel tratto dell'innesto tra la Strada Statale 534 e Roseto Capo Spulico - tratta due, euro 969 milioni; lavori di costruzione del terzo megalotto sulla stessa strada statale a completamento del precedente intervento, altri 265 milioni di euro; realizzazione del nuovo svincolo per l'Ospedale della Sibaritide, due milioni e mezzo; strada Longobucco-Mirto-Crosia, completamento per la fase di raccordo con la Strada Statale 106, 21 milioni e ottocentomila; Strada Statale 106 Jonica, rifacimento tracciato esistente tratto da Crotone-bivio Passovecchio fino a Sibari, messa in sicurezza del primo tronco, euro 286 milioni e 648 mila; sempre sulla Strada Statale 106, tratto Crotone secondo tronco tra il bivio Passovecchio e Sibari, altri 80 milioni; terzo tronco dello stesso intervento, altri euro 80 milioni e settecentomila; variante di Crotone, località Passovecchio, euro 148 milioni e 266 mila; manutenzione e messa in sicurezza dal km 238 al km 241 tra l’Aeroporto Sant'Anna e lo svincolo di Papanice, euro 25 milioni; lavori di realizzazione dell' asta di collegamento in destra idraulica del Torrente Gerace, tra la strada statale 106, variante B, svincolo Gerace e il prolungamento per Locri, euro 40 milioni; lavori di collegamento sulla Strada Statale 106, alla 106 variante A, relativa al collegamento con la Strada provinciale 16, euro 2 milioni 767 mila, per complessivi un miliardo 922 milioni di euro.

 

(Interruzione)

 

Questo è il collegamento dalla 106 alla strada provinciale 16 – non ho indicato la località e la devo verificare – euro due milioni 767 mila; alla stessa arteria, Anas ha inoltre destinato sui Contratti di Programma 2016/2017, interventi di manutenzione, suddivisi su due annualità.

Giusto una cronaca: i Contratti di Programmazione 2016 prevedono interventi in fase esecutiva nell'anno 2017, e quelli del 2017 sul 2018 e 2019 per cui questi interventi, in realtà, sono tutti o cantierati o immediatamente cantierizzabili, visto che si tratta di interventi previsti nel 2018. Sono: i lavori di manutenzione straordinaria per il rifacimento dello strato di collegamento del tappeto di usura sulla Strada Statale 106 Jonica (tra i Km 400 e 406), euro 994 mila, poi ci sono altri 320 mila euro al secondo stralcio, e un terzo stralcio per euro 1 milione 675 mila – sempre tra le stesse chilometriche, tra la 400 e la 414 – poi c'è l'intervento di ripristino strutturale nel comune di Bova Marina (al km 44) per euro 700 mila; sempre sullo stesso intervento c’é un secondo stralcio necessario di altri euro 700 mila; lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza delle opere di protezione a seguito degli eventi alluvionali abbattutisi sulla provincia di Reggio Calabria nel giorno 31 ottobre e nel novembre del 2015 (ubicate tra il km 72880 e 72980), per altri 700 mila euro; secondo stralcio sullo stesso intervento, euro 262 mila; sullo stesso stralcio, un terzo intervento di altri 700 mila euro; lavori e manutenzione straordinaria, adeguamento e messa a norma delle barriere tra il km 216 e il km 295, per circa 600 mila euro; sulla Strada Statale 106, lavori di sistemazione idraulica sul viadotto sul fiume Neto (al km 259), euro 118 mila; i lavori di ricostruzione del viadotto Allaro, per complessivi 1 milione 200 mila euro; i lavori di sostituzione dei giunti dei viadotti (tra il km 241 e il Km 173), per euro 364 mila; lavori occorrenti per la sostituzione di parapetti tra i km 187 e 296, per euro 122 mila; poi abbiamo lavori di manutenzione straordinaria (tra i km 6 e 52) per euro 624 mila; un altro milione 207 mila tra il km 187 e il km 216;

un milione e mezzo per interventi di manutenzione straordinaria tra i chilometri 250 e il 295; 1 milione 800 mila per interventi tra il km 373 e 394; rifacimento dello strato di collegamento del tappeto tra i km 0 e 4 - 5 e 29, primo stralcio euro 949 mila; lavori di manutenzione straordinaria tra i km 87 e 139 per euro 2 milioni 381 mila; lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del Piano viabile (tra il km 52 e 87 per un milione 794 mila euro); lavori di razionalizzazione della viabilità in corrispondenza del Ponte Assi al km 137, per un milione e mezzo; lavori di manutenzione straordinaria per il risanamento dei calcestruzzi ammalorati nella galleria Copanello, per euro due milioni 380 mila, e abbiamo finito.

Questo è l'elenco di tutti gli interventi inseriti nel Contratto di Programma.

Devo dire che Anas ha fatto uno sforzo per riequilibrare gli investimenti, vale a dire le opere come il Megalotto 3, oppure gli interventi nel tratto tra Crotone e Sibari, ovviamente, prevedono anche interventi di manutenzione straordinaria quindi, il rifacimento e la messa in sicurezza di questi tratti, ovviamente, consente di consegnare alla Calabria interventi che, già di per sé, sono opere importanti e che, quindi, sono già realizzate con il principio della messa in sicurezza.

Tutti gli altri interventi sono stati, quindi, concentrati anche per volere di Anas e per impulso della Regione sui tratti stradali non interessati dalle risorse più importanti per quanto riguarda l'ammodernamento della SS 106.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Andiamo avanti, l’interrogazione numero 213/10^ a firma del consigliere Giudiceandrea è rinviata, la numero 215/10^ a firma del consigliere Graziano decade per assenza del proponente.

Interrogazione numero 216/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò “In ordine ai docenti obbligati alla 'migrazione' a seguito del piano di mobilità straordinaria introdotto dalla legge 107/15”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 216/10^ a firma del consigliere Nicolò, in ordine docenti obbligati alla migrazione a seguito del Piano di mobilità straordinaria introdotto dalla legge 107/15 di cui do lettura:

Premesso che:

in alcune Regioni (Sicilia - Sardegna - Piemonte - Emilia Romagna e per ultimo Abruzzo) sono stati approvati degli strumenti correttivi finalizzati a ridurre l'impatto "migratorio" verso le regioni del centro nord determinato dal mal funzionamento del meccanismo di assegnazione delle sedi di assunzione in ruolo; la scelta operata da queste Regioni più virtuose é stata quella di stipulare e sollecitare i rispettivi Uffici Scolastici Regionali alla sottoscrizione con le OO.SS. di categoria di accordi integrativi dei Contratti Collettivi Integrativi Regionali (CCRI) che introducano una deroga nei criteri di assegnazione dei posti di sostegno, aprendo la possibilità ai docenti di "posto comune" (ossia ai docenti privi di titolo di specializzazione al sostegno) e che abbiano già fatto domanda di assegnazione provvisoria per ricongiungimento familiare per l'anno scolastico in corso, di poter ottenere tale assegnazione anche sui posti di sostegno (che sono moltissimi rispetto ai posti comuni); così come dimostrato dalle scelte compiute dalle suddette Regioni, ciò potrebbe essere attuato senza alcun pregiudizio per i docenti dotati del titolo di specializzazione (il cui numero è di gran lunga inferiore ai posti disponibili), essendo sufficiente prevedere che l'assegnazione di tali posti di sostegno in favore dei docenti di posto comune che hanno fatto richiesta di assegnazione provvisoria avvenga solo dopo l'assegnazione delle cattedre ai possessori del titolo di specializzazione appartenenti alle Gae (graduatorie ad esaurimento) ed alle Graduatorie di Istituto (G.I. - dette anche Graduatorie di Circolo); per fare degli esempi, la disponibilità dei posti di sostegno nella provincia di Reggio Calabria e solo per la scuola primaria è pari a 268, numero evidentemente in crescita esponenziale ove si considerino gli altri ordini di scuola e le altre Province.

Si chiede, quindi, di sapere:

quali azioni intende intraprendere il Presidente affinché la su descritta procedura venga osservata e rispettata anche per il personale docente calabrese, soprattutto considerando che una simile procedura consentirebbe a diverse centinaia di corregionali di ritornare presso le proprie provincie di origine senza pregiudizio per alcuna categoria di docenti e con evidente impatto anche sull'economia regionale, apparendo evidente che stando così le cose molte delle risorse economiche di questi docenti "migranti" saranno inevitabilmente distratte in favore delle Regioni settentrionali”.

Risponde l'assessore Roccisano.

NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)

E’ sempre un’interrogazione datata per la quale avremmo gradito avere tempestivamente delle risposte, quantomeno chiarificatrici, rispetto ai quesiti, non dico esaustive e la ripropongo, auspicando che si possano avere dei chiarimenti rispetto al privilegio che alcune Regioni avrebbero per quanto concerne l'utilizzo di strumenti correttivi, finalizzati a ridurre l'impatto migratorio verso altre regioni del Centro nord, determinato dal mal funzionamento del meccanismo di assegnazione delle sedi di assunzioni in ruolo. La scelta operata da queste Regioni che sono Sicilia, Sardegna, Piemonte, Emilia Romagna e, per ultimo, Abruzzo – che risulterebbero virtuose – é stata quella di stipulare e sollecitare i rispettivi Uffici Scolastici Regionali alla sottoscrizione con le Organizzazioni Sindacali di categoria, naturalmente, e quindi per introdurre una deroga nei criteri di assegnazione dei posti di sostegno aprendo la possibilità ai docenti del posto, ossia ai docenti privi di titolo di specializzazione al sostegno che abbiano già fatto domanda di assegnazione provvisoria per il ricongiungimento familiare per l'anno scolastico in corso – ma questa questione è sempre risalente al 2016 – di poter fruire dell'assegnazione anche dei posti di sostegno sul posto.

Vorrei sapere se – analogamente a quello che é stato fatto da altre Regioni per affrontare questa tematica della migrazione e del personale docente scolastico rispetto ad una logica che riguardava anche un accordo sindacale e, quindi, consentire agibilità ed efficacia del risultato di questo obiettivo –la Regione all'epoca si è resa parte diligente anche rispetto a questo versante.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Anche in questo caso la risposta è a firma, sia del dipartimento sia dell'Ufficio Scolastico Regionale, nella persona del direttore Buscè, di cui do lettura. “In riferimento all'interrogazione di cui all’oggetto, si ritiene opportuno precisare quanto segue: la possibilità di utilizzare i posti di sostegno disponibili per consentire al personale docente su posto comune di essere assegnato provvisoriamente in uno degli ambiti territoriali della regione su posto di sostegno, pure in assenza di titoli di specializzazione, è stata presa in considerazione anche dall’ Ufficio Scolastico Regionale che, nel corso di una riunione del 7 settembre 2016, ha trattato l'argomento con le Organizzazioni Sindacali regionali del comparto scuola.

Queste ultime, tuttavia, non sono pervenute, nel corso di detta riunione, ad una posizione unanime in merito, per cui la riunione è stata aggiornata ad una successiva seduta, auspicando una decisione condivisa. Invero, nella successiva seduta del 24 ottobre 2016, si è convenuto tra l'amministrazione e le Organizzazioni Sindacali regionali del Comparto Scuola presenti, sull'opportunità di attenersi rigorosamente alla sequenza delle procedure delineate annualmente dal MIUR, ovvero l'utilizzo su posti di sostegno in tutte le fasi, assegnazione provvisoria ed incarichi annuali, di docenti muniti del titolo di specializzazione”.

In questo senso, aggiungo solo brevemente, che l'assessore, insieme al Presidente della Giunta regionale, d'accordo con le Organizzazioni delle famiglie dei bambini disabili, avevamo inteso favorire proprio l'inserimento nei posti di sostegno a chi, effettivamente, aveva fatto il corso di sostegno per tutelare i beneficiari.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 217/10^ é rinviata, la 226/10^ decade per assenza del proponente, consigliere Bevacqua, la numero 233/10^ decade per assenza del proponente, consigliere Guccione, la 238/10^ a firma del consigliere Bova decade per assenza del proponente, la 239/10^ a firma del consigliere Guccione decade per assenza del proponente, la numero 245/10^ riguarda la materia Sanità ed é rinviata; la 246/10^ decade per mancanza del proponente, consigliere Bevacqua, la 248/10^ a firma del consigliere Nicolò é rinviata.

Interrogazione numero 250/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò “In ordine al rispetto dello strumento legislativo europeo della continuità territoriale per l'aeroporto 'Tito Minniti' di Reggio Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 250/10^ a firma del consigliere Nicolò “in ordine al rispetto dello strumento legislativo europeo della continuità territoriale per l'aeroporto ‘Tito Minniti’ di Reggio Calabria di cui do lettura:

Premesso che:

l'Aeroporto della Città Metropolitana di Reggio Calabria vive da tempo una situazione delicata e insostenibile dal punto di vista dei costi e della capacità di varare un piano industriale in grado di programmarne il rilancio;

la gestione commissariale della SoGAS è ancora in attesa di ricevere quanto deliberato dal Consiglio Regionale della Calabria nel dicembre 2016, aiuto finanziario iscritto nel bilancio regionale 2017;

il Comune di Reggio Calabria a tutt'oggi non ha versato la quota finanziaria di propria spettanza;
in assenza di tali finanziamenti si incorrerebbe inevitabilmente nella cosiddetta "consegna dei libri contabili in Tribunale" da parte della gestione commissariale dell'Aeroporto dello Stretto;
tale scenario, ineluttabilmente, porterebbe alla messa in libertà del personale SoGAS;

per assenza dei servizi fomiti dal personale SoGAS la compagnia Blue Panorama potrebbe chiudere i collegamenti quotidiani con Roma e Milano;

anche le minacce di Alitalia di voler abbandonare lo scalo reggino;

considerato che: la continuità territoriale, strumento legislativo europeo che ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, si inserisce nel quadro più generale di garanzia di uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale;

Reggio Calabria ha la potenzialità di essere riconosciuta facente parte di un territorio svantaggiato e di conseguenza ha tutto il diritto di essere inserita nel piano della continuità territoriale. Il Presidente del Gruppo Regionale di Forza Italia Sollecita il Presidente della Giunta Regionale: a garantire con immediatezza l'esecuzione dell'adempimento previsto dalla Regione;

Si chiede di sapere:

quali azioni ed interventi ha avviato o intende adottare al fine di procedere con celerità alla piena attivazione del procedimento afferente al riconoscimento della continuità territoriale”

Risponde l’assessore Russo. Prego, assessore Russo.

RUSSO Francesco, assessore al Sistema della logistica, sistema portuale regionale e sistema Gioia Tauro

Per i requisiti illustrati nell'interrogazione di cui in oggetto si specifica quanto segue: “Rispetto al trasferimento di somme a beneficio della curatela fallimentare della Sogas, deliberato dal Consiglio regionale nel dicembre 2016, l’adempimento é stato garantito già con decreto dirigenziale numero 233 del 18 gennaio 2017 che ha disposto la liquidazione dell'importo pari a euro 903 mila 691.64.

Rispetto alla questione della continuità territoriale, nell'evidenziare che la competenza prevalente ricade in capo al Governo nazionale – stante la collocazione dell'aeroporto di Reggio Calabria nel novero degli aeroporti di interesse Nazionale – la Regione, comunque, garantisce nelle opportune sedi di confronto istituzionale pieno sostegno alle correlate iniziative.

A tale riguardo, si ritiene utile evidenziare come già nel febbraio 2015, anche con successive modifiche in ultimo al dicembre 2015, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha già imposto oneri di servizio pubblico sulle rotte Reggio Calabria/Pisa e Reggio Calabria/Bologna. Successivamente, l’Ente Nazionale Aviazione Civile ha espletato per due volte la procedura di gara rivolta ai vettori aerei potenziali beneficiari dell'assegnazione di contributi statali per la compensazione degli oneri di servizio pubblico. Tuttavia, in entrambe le circostanze, le procedure di gara sono rimaste prive di partecipanti.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 251/10^ a firma dei consiglieri Orsomarso, Tallini e Cannizzaro in merito alla costituzione nel procedimento promosso presso il Tar Calabria - sede di Catanzaro dall'istante Wanda Ferro, su “Violazione del principio imparzialità e della prassi politica orientata all’equanimità” si ritiene superata, quindi decade così come l’interrogazione numero 254/10^ per assenza del proponente, consigliere Cannizzaro; la numero 261/10^ a firma del consigliere Nicolò è rinviata, la numero 263/10^ e la numero 267/10^ a firma del consigliere Graziano decadono per assenza del proponente; la numero 270/10^ a firma del consigliere Nicolò è rinviata perché riferita al DCA; la 271/10^ è rinviata, la 273/10^ a firma del consigliere Graziano decade, la 274/10^, a firma del consigliere Tallini, decade per assenza del proponente in Aula, la numero 275/10^ a firma del consigliere Magno è riferita a questioni di competenza dell'assessore Rizzo, pertanto viene rinviata.

Interrogazione numero 276/10^ di iniziativa del consigliere F. Orsomarso “Su: 'Siccità 2012 - Tempi di erogazione delle provvidenze economiche in favore delle imprese agricole beneficiarie'”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 276/10^ a firma del consigliere Orsomarso su “Siccità 2012 - Tempi di erogazione delle provvidenze economiche in favore delle imprese agricole beneficiarie” di cui do lettura:

“Premesso che:

nell'anno 2012, dal 1 giugno al 30 settembre, un prolungato periodo di siccità ha colpito la Calabria e, in particolare, 43 Comuni della zona della Sibaritide, la cui dichiarazione di eccezionalità è stata riconosciuta con D.M. n. 3931 del 28/02/2013, pubblicato in G.U. n. 61 del 13 marzo 2013 (Siccità in alcuni comuni della Provincia di Cosenza dal 01/06/2012 al 30/09/2012);

con decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali n. 24781 del 12/12/2013 è stato approvato il riparto tra le regioni delle disponibilità finanziarie del Fondo di solidarietà nazionale per l'anno 2013 ed è stato disposto il prelevamento delle relative risorse dal Fondo, con contestuale trasferimento a favore della Regione Calabria dell'importo complessivo di € 1.975.505,00, accreditato sul conto corrente regionale;

le predette risorse finanziarie accreditate sono destinate all'erogazione degli aiuti economici nelle aree agricole danneggiate dagli eventi calamitosi, tra i quali l'evento siccità cha ha colpito la provincia di Cosenza dal 1 giugno al 30 settembre 2012;

ai sensi dell'art. 2, comma 2 del citato D.M. n. 24781 del 12/12/2013, la Regione provvede alla ripartizione della somma complessiva assegnata;

con Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione n. 10101 del 13/08/2014 si è proceduto alla presa d'atto ed al riparto dei fondi assegnati dal Ministero tra le Province interessate, destinando in particolare la complessiva somma di € 692.345,75, su un totale di € 1.975.505,00, per l'evento "Siccità in alcuni comuni della Provincia di Cosenza dal 01/06/2012 al 30/09/2012 (D.M. 3931 del 28/02/2013);

numerose sono le imprese agricole che hanno fatto domanda per ottenere il beneficio economico, sostenendo non poche spese per l'istruttoria della pratica;

nonostante il notevole lasso di tempo ormai trascorso le aziende agricole che hanno subito danni dall'evento siccità del 2012 e che hanno regolarmente presentato domanda non hanno ancora ottenuto il pagamento delle provvidenze economiche loro dovute;

Per sapere:

quali provvedimenti ha assunto o intenda assumere la Giunta Regionale per garantire ai legittimi beneficiari la tempestiva erogazione delle provvidenze economiche loro spettanti per l'evento siccità che ha colpito la Calabria dal 1 giugno al 30 settembre 2012”

Risponde il consigliere delegato all'agricoltura, Mauro D’Acri.

D’ACRI Mauro (Oliverio Presidente), delegato all’agricoltura

Sì, grazie. Con decreto del Ministero numero 3931 del 28 febbraio 2013 veniva riconosciuta la calamità in oggetto dall’1 giugno al 30 giugno 2012; poi con Decreto del dipartimento agricoltura del 3 novembre 2014, il dirigente autorizza il trasferimento dei fondi alle Province per un importo pari ad euro 692.345,75 mila e poi, fattivamente, il bilancio trasferisce i fondi alla Provincia.

Poi cosa è successo? È arrivato il problema delle pratiche – sappiamo che le competenze della Provincia sono ripassate alla Regione – quindi c'è stata una serie di note tra il Dipartimento agricoltura e la Provincia per la restituzione dei fondi.

L'ultima è stata fatta il 4 aprile 2017 e nel mese di maggio si è insediato un Tavolo tra la Provincia di Cosenza e la Regione Calabria per la restituzione dei fondi alla Regione. Cosa è successo nel frattempo? Se gli aiuti agli agricoltori non vengono erogati entro 4 anni decadono quindi è stata chiesta una proroga alla Commissione Europea - Direzione generale Cultura dello sviluppo rurale, al fine di poter erogare i Fondi.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 277/10^ è rinviata.

Interrogazione numero 278/10^ di iniziativa del consigliere F. Orsomarso “Su realizzazione del Centro permanente per il rimpatrio dei migranti a Mormanno (CS)”.

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 278/10^ a firma del consigliere Orsomarso “Sulla realizzazione del Centro permanente per il rimpatrio dei migranti a Mormanno” di cui do lettura:

“Premesso che:

secondo notizie recentemente apparse su testate di stampa nazionali Mormanno, paese del Cosentino, dovrebbe ospitare un Centro permanente per il rimpatrio dei migranti, per come previsto dall'ultimo decreto "Minniti";

il medesimo decreto governativo individua e fissa i criteri di scelta per l'ubicazione di tali Centri (strutture pubbliche, lontano dai centri abitati e vicini ad aeroporti ) che non sono le classiche strutture di accoglienza, bensì vere e proprie strutture militarizzate in cui vengono allocati immigrati irregolari pronti al rimpatrio;

scelte strategiche così importanti non possono essere calate dall'alto senza alcuna mediazione con le Regioni e gli Amministratori locali;

avendo lo scrivente partecipato qualche giorno fa a Mormanno ad un Consiglio Comunale aperto, ha avuto modo di verificare che né il Sindaco, né le istituzioni presenti sul territorio, hanno concertato alcunché in merito;

la zona prescelta, nei pressi di un invaso lacuale, in pieno Parco Nazionale del Pollino, assume una naturale e pluridecennale vocazione turistica;

le strutture reperite in altri posti sono per lo più strutture pubbliche militari (ex caserme), lontano dai centri abitati e vicine ad aeroporti, in linea con i dettami del decreto;

Per sapere:

se la Giunta Regionale è stata informata e coinvolta per la scelta eventualmente fatta dal Ministero degli Interni e, in caso di risposta negativa, se la Regione intenda interloquire subito con il Ministero competente per verificare la fondatezza o meno della notizia di stampa; in caso di conferma ufficiale della notizia, se la Giunta Regionale approva e concorda sulla scelta di Mormanno, paese in pieno Parco Nazionale del Pollino, quale territorio dove ubicare la struttura, senza peraltro alcuna precedente interlocuzione con la Regione stessa e i territori interessati; eventualmente quali procedure e provvedimenti la Giunta Regionale intende adottare per verificare se la tipologia di struttura reperita (ex alloggi della ditta appaltatrice dei lavori autostradali Italsarc, oggi acquisiti da privato) rispetti i criteri previsti nel decreto (struttura di proprietà pubblica, lontana dai centri abitati e vicina ad aeroporti)”.

Risponde l'assessore Roccisano. Prego assessore.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Leggo direttamente quanto scrive il dipartimento: “Tutti gli adempimenti amministrativi riguardanti le situazioni oggetto della sopraindicata interrogazione sono stati completati e tutti destinatari e beneficiari di politiche passive hanno ricevuto le indennità spettanti”.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 279/10^ decade per mancanza del proponente.

Interrogazione numero 280/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò “In ordine alla programmazione turistica della Regione Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 280/10^ a firma di Nicolò, in ordine alla “Programmazione turistica della Regione Calabria” di cui do lettura:

Premesso che:

l'Aeroporto della città metropolitana di Reggio Calabria vive da tempo una situazione delicata e insostenibile dal punto di vista dei costi e della capacità di varare un piano industriale in grado di programmarne il rilancio;

la gestione commissariale della SoGAS è ancora in attesa di ricevere quanto deliberato dal Consiglio Regionale della Calabria nel dicembre 2016, aiuto finanziario iscritto nel bilancio regionale 2017;

il Comune di Reggio Calabria a tutt'oggi non ha versato la quota finanziaria di propria spettanza;
in assenza di tali finanziamenti si incorrerebbe inevitabilmente nella cosiddetta "consegna dei libri contabili in Tribunale" da parte della gestione commissariale dell'Aeroporto dello Stretto;
tale scenario, ineluttabilmente, porterebbe alla messa in libertà del personale SoGAS;

per assenza dei servizi fomiti dal personale SoGAS la compagnia Blue Panorama potrebbe chiudere i collegamenti quotidiani con Roma e Milano;

anche le minacce di Alitalia di voler abbandonare lo scalo reggino;

considerato che: la continuità territoriale, strumento legislativo europeo che ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, si inserisce nel quadro più generale di garanzia di uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale;

Reggio Calabria ha la potenzialità di essere riconosciuta facente parte di un territorio svantaggiato e di conseguenza ha tutto il diritto di essere inserita nel piano della continuità territoriale. Il Presidente del Gruppo Regionale di Forza Italia Sollecita il Presidente della Giunta Regionale: a garantire con immediatezza l'esecuzione dell'adempimento previsto dalla Regione e pertanto;

Per sapere:

quali azioni ed interventi ha avviato o intende adottare al fine di procedere con celerità alla piena attivazione del procedimento afferente al riconoscimento della continuità territoriale”.

Prego, consigliere Nicolò, può illustrare l’interrogazione.

NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)

Abbiamo più volte richiesto delle risposte in merito ai quesiti sottoposti, per quanto concerne la programmazione di un settore che è strategico e che va trattato adeguatamente rispetto alle potenzialità di un territorio che, secondo la vocazione offre la possibilità di ospitare diverse forme di turismo. Quando parliamo di turismo differenziato ci riferiamo – grazie alle condizioni climatiche e ai 750 km di costa, ma anche all'ambiente naturalistico – alla possibilità di ospitare un turismo religioso, nautico, di massa giovanile, un turismo di nicchia e vorremmo capire se il governo regionale ha idea di una programmazione rispetto ad un settore che è strategico per quanto riguarda lo sviluppo economico e che va ad incidere sul prodotto interno lordo, assieme al comparto dell'Agricoltura.

Dobbiamo essere chiari e coerenti con quello che diciamo e rispetto a quello che andiamo a fare.

Se vogliamo lo sviluppo del territorio – se veramente guardiamo allo sviluppo del territorio – non possiamo prescindere dall'agricoltura e dal turismo, quindi rispetto a queste due posizioni gradirei che su questi argomenti – considerato che li tratta direttamente il Presidente, al di là delle deleghe che possono avere una funzione operativa, una funzione istituzionale – fosse proprio il Presidente a rispondere autorevolmente in quest'Aula, rispetto a due comparti che riteniamo fondamentali per un percorso che dovrebbe impegnare non solo la Giunta ma, istituzionalmente, anche il Consiglio regionale e, più volte, ci siamo resi parte diligente per offrire un nostro contributo, per cui chiediamo che anche in Aula ci sia un dibattito su queste materie per capire e comprendere quali sono le possibilità di sviluppo che passano anche attraverso i Fondi comunitari: fondi che spesso invece si perdono per cause e concause che abbiamo potuto apprendere dalla stampa e che riguarderebbero responsabilità dei dirigenti dovute a negligenze, incapacità, imperizia e scarsa professionalità. Alla fine è la politica che deve guidare i processi e controllarli rispetto a quello che è il conseguimento di obiettivi programmatici che riteniamo debbano realizzarsi i maniera responsabile.

Per questo, sarebbe auspicabile che si aprisse un dibattito su questa tematica, perché penso che una classe dirigente seria, che si differenzi tra maggioranza e minoranza, non possa non prendere atto di quali siano le vere condizioni di sviluppo del territorio e, su questo, constatiamo che ci sono forti ritardi e responsabilità che poi si annidano nelle crisi politiche o istituzionali, o nell'incapacità – sono trascorsi due anni e mezzo da quando è stato aperto il famoso cantiere che dovrebbe partorire, e mi auguro non partorisca altri mostri – perché anche se ci avete abituati a vedere qualcosa siamo sempre pronti e disponibili al confronto su questioni che riguardano lo sviluppo della Calabria.

 

PRESIDENTE

Risponde la Giunta regionale. Prego, presidente Oliverio.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente Giunta regionale.

Mi permetto – sommessamente – di rilevare che, più che un'interrogazione, questa è l'utilizzazione di uno strumento per porre un problema di carattere generale; sto facendo solo considerazioni che scaturiscono, appunto, dalla lettura dell’interrogazione, quindi non ho una risposta di merito da dare, perché non c'è un quesito a cui rispondere.

Tuttavia, considerata la rilevanza del tema che si solleva in questa interrogazione, mi permetto di fare due considerazioni, perché non vorrei – a quest'ora e utilizzando la risposta ad un'interrogazione – fare un dibattito, intervenire o pretendere di intervenire su problematiche relative ad un settore strategico quale è quello del turismo.

Proprio per questo, semmai, sarebbe il caso – e lo propongo al Presidente del Consiglio – di prevedere nella programmazione dei lavori del Consiglio regionale, una seduta specifica sulle problematiche. Se lei lo ha già proposto in Conferenza dei capigruppo gliene sono grato, perché vuol dire che c'è una coincidenza di valutazione, vuol dire che mi ha preceduto. Aspetto, quindi, che la Conferenza dei capigruppo, concertandola con la Giunta – perché vorrei esserci – definisca, appunto, una data per questa seduta.

Voglio fare solo una considerazione, ci tengo a farla perché dobbiamo discutere sempre partendo dai fatti e non dalle letture, come dire, che astraggono dai fatti e spesso trascendono nella fantasia.

I fatti sono questi: innanzitutto, la Calabria ha recuperato notevolmente per quanto riguarda il turismo. Nel periodo 2007/2014 abbiamo avuto, costantemente – anche in conseguenza della crisi, del combinato disposto di tantissimi fattori – meno meno meno, trend negativo. Parlo di fatti.

Dal 2015 in avanti, invece, c’è stata una inversione di questo trend; il segno è cambiato ed è un segno positivo. La previsione di quest’anno - più che una previsione perché ormai il dato è consolidato – è che registriamo il record di presenze in assoluto. Il dato é questo.

 

(Interruzione)

 

Saranno anche fatti incidentali! L’incidentalità – la chiami come vuole – il dato è questo.

L'incidentalità ci poteva essere anche negli anni passati, ma non c’è stata! Questo dato va consolidato, non sto facendo autocelebrazione, anzi sono molto realista, e lo sono in un segno e nell'altro. E sono realista anche quando si utilizzano forzatamente argomenti per rovesciarne il significato, come state facendo con poca credibilità – come lei stai facendo nel corso di questa stagione con pochissima credibilità – perché può dire che il segno è incidentale, può dire quello che vuole ma, fino a qualche mese fa, ha parlato di disastro della stagione turistica – posso portare anche le dichiarazioni – fino al mese di maggio scorso ha parlato di stagione disastrosa.

Ma lasciamo perdere questo, voglio attenermi ai fatti e non voglio discutere delle ragioni, perché le ragioni le discuteremo quando faremo la discussione, il dibattito generale.

I fatti sono che la Calabria quest’anno ha notevolmente recuperato, registrando un record. Punto primo. Questo recupero va letto.

Questo recupero – e non voglio aprire un dibattito perché ne discuteremo successivamente – avviene sulla base di alcune importanti novità.

La prima di queste novità è che c'è un notevole incremento della componente internazionale della domanda turistica; la seconda è che la stagionalità comincia ad allargarsi e la domanda non si concentra più solo nei mesi di luglio e agosto, ma si spalma.

C’è ancora molto da fare, però possiamo dire che c’è una tendenza a spalmare la presenza turistica.

Altro dato: abbiamo un problema sul quale stiamo lavorando e che riguarda l'accessibilità alla regione attraverso le infrastrutture ed i collegamenti aerei. Sull' aeroporto di Lamezia Terme quest’anno abbiamo avuto un notevolissimo incremento di presenze rispetto al 2016; si stanno intensificando i collegamenti da Reggio verso altre parti del Paese; stiamo lavorando e, a breve, si partirà anche con Crotone.

C'è, appunto, una strategia per la quale abbiamo investito, abbiamo messo in campo risorse con un bando di 12 milioni di euro per quanto riguarda il co-marketing, la cui commissione sta esaminando le offerte – 12 milioni di euro in 3 anni – e un altro bando sta per partire perché abbiamo ottenuto l'assenso da parte della Commissione Europea per quanto riguarda il regime degli aiuti per l’istituzione di nuove rotte.

La componente di intercettazione della domanda di turismo internazionale non è figlia di nessuno, come non è figlia di nessuno la strategia che stiamo portando avanti, quindi il problema dell'accessibilità, i problemi di penetrazione sui mercati si affrontano attraverso una promozione mirata che stiamo mettendo in campo. Non spendiamo, non facciamo spese milionarie e, quando ne discuteremo porteremo il confronto tra gli investimenti sui 6 x 3 affidati a Società cosiddette specializzate, di cui porteremo i dati, ed un’impostazione di promozione mirata sui mercati europei, sui mercati internazionali eccetera...

Il New York Times, a cui si fa riferimento, non è figlio di nessuno – lo dico in Aula in modo tale che ci comprendiamo, poi porterò anche gli atti – ma è figlio di un’iniziativa della Regione a New York, che ha portato i giovani chef emergenti calabresi a New York, ha invitato le testate internazionali in una serata a New York ed il rappresentante del New York Times ha scoperto la bontà della cucina calabrese, ed è venuto in Calabria a seguito di quella iniziativa.

Iniziativa che si sta ripetendo in queste ore; dopodomani partirà un gruppo di chef per partecipare ad un'altra iniziativa a New York perché, appunto, si tratta di iniziative mirate, che costano poche migliaia di euro, e non milionarie campagne di promozione, per capirci.

Quindi c'è una strategia che porteremo ed illustreremo e lo faremo anche portando la proposta di Piano per il turismo che stiamo elaborando con il supporto anche di Invitalia, di specialisti eccetera. Non è la pianificazione del turismo, ma uno strumento che individua le direttrici su cui muoversi, alcune delle quali sono già state messe in atto ed anticipate.

Quindi su queste problematiche vi prego di concordare una data del Consiglio regionale, perché è giusto che il Consiglio regionale discuta di un settore fondamentale per la vita della regione e, in prospettiva, di grande potenzialità per l'economia e la crescita della Calabria sulla base di una relazione, di una proposta e di un progetto della Regione che illustreremo al Consiglio e su cui si aprirà – perché é giusto che si apra – un confronto.

Quindi, prendo spunto da questa interrogazione che, più che porre un quesito, solleva un problema di grande valore ed interesse strategico per la vita della regione per chiedere, appunto, che si possa fare una seduta del Consiglio dedicata a queste problematiche.

Interrogazione numero 281/10^ di iniziativa del consigliere M. Magno“In merito al tirocinio dei 1.000 lavoratori percettori in deroga o lavoratori disoccupati con pregressa esperienza formativa presso gli uffici giudiziari”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 281/10^ a firma del consigliere Magno, in merito al tirocinio dei 1000 lavoratori, percettori in deroga, lavoratori disoccupati, con pregressa esperienza formativa presso gli uffici giudiziari, di cui do lettura:

Premesso che:

il Decreto n. 2285 del 9 marzo 2016 ha indetto la "Manifestazione di interesse, in attuazione delle Intese raggiunte dalla Regione Calabria e le Corti di Appello e Procure Generali della Calabria e la Magistratura Amministrativa e contabile e istituzioni assimilate, per la selezione di 1.000 lavoratori percettori in deroga o lavoratori disoccupati con pregressa esperienza formativa presso gli uffici giudiziari per un percorso di qualifica in grado di offrire maggiori opportunità lavorative";

si è svolta, nei primi giorni del mese di marzo c. a., nella sede del Ministero della Giustizia, a Roma, una riunione tecnica cui hanno partecipato il Capo del Dipartimento del Ministero Gioacchino Natoli, il Direttore Generale del personale Barbara Fabbrini, il Presidente della Corte d'Appello di Catanzaro Domenico Introcaso, il Presidente della Corte d'Appello di Reggio Calabria Luciano Gerardis, il Procuratore Generale di Catanzaro Raffaele Mazzotta, il Procuratore Generale f.f. di Reggio Calabria Fulvio Rizzo, il Dirigente della Procura Generale di Reggio Calabria Demetrio Foti ed il Dirigente Generale del Dipartimento "Lavoro" della Regione Fortunato Varone che ha portato alla definizione di uno schema di convenzione tra gli Uffici giudiziari dei suddetti Distretti e la Regione Calabria per l’avvio dei tirocini; il 31 marzo 2017 è stata stipulata la convenzione tra la Regione ed i vertici dei due Distretti di Corte d'Appello della Calabria che prevede l'avvio di 650 tirocinanti nei diversi uffici giudiziari della regione, così come previsto dal Ministero della Giustizia, consentendo di fatto l'utilizzazione di quanti hanno partecipato alla manifestazione di interesse per la selezione "di mille lavoratori percettori in deroga o lavoratori disoccupati" e garantendo personale qualificato e una migliore operatività per tutti gli uffici giudiziari calabresi che soffrono di gravi problemi attinenti alla carenza di organico;

l'avvio del suddetto tirocinio presenta numerose problematiche che riguardano: la totale mancanza di una distribuzione razionale del personale presso gli uffici giudiziari, la riassegnazione di 67 persone destinate al giudice di pace di Cinquefrondi che è in via di smantellamento, l'aver annoverato come Enti destinatari delle risorse l'Avvocatura di Stato che non ha funzione giurisdizionale e quindi non può rientrare negli Enti assimilati;

lo svolgimento dei tirocini da parte di 60/70 persone presso un giudice di pace, inoltre, lascia seri dubbi sul fatto che possa essere rilasciato un attestato che certifichi l'attività formativa che possa essere giustificata davanti la Corte dei Conti.

Si chiede di sapere:

quali azioni a breve termine il Presidente della Giunta Regionale e l'Assessore al Lavoro intendono intraprendere per consentire una razionale distribuzione del personale negli uffici giudiziari calabresi, che presentano croniche carenze d'organico, e, così, garantire una efficiente collocazione dei 1000 lavoratori percettori in deroga o lavoratori disoccupati”.

Risponde l’assessore Roccisano. Prego, consigliere Magno, ha facoltà di illustrare l’interrogazione.

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Presidente, è un’interrogazione purtroppo datata e riprende una parte delle questioni sollevate all'interno delle interrogazioni, per cui penso sia già stata data risposta da parte dell'assessore.

Tra i tirocinanti del Ministero di Grazia e Giustizia, alcuni sono stati destinati anche alle Aziende Sanitarie Locali e vorrei chiedere all’assessore notizie in merito allo stato dell'arte per quanto riguarda l'avvio dei tirocini presso queste Aziende.

ROCCISANO Federica, assessore alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche giovanili

Leggo solo la parte sugli uffici similari perché – come sa, consigliere – dei mille tirocinanti della Giustizia, circa 600 sono già partiti dall’1 settembre ad oggi e sono stati inseriti negli uffici giudiziari propriamente detti, mentre le parti residuali sono state inserite in uffici cosiddetti similari.

Questi partiranno nelle settimane successive, alcuni hanno iniziato ufficialmente l'attività e, nelle prossime settimane, seguiranno quelle collocate nelle altre sedi della Calabria. Questo perché una parte dei 600 tirocinanti degli uffici giudiziari erano ex uffici del processo e stanno procedendo con le rinunce, per cui alcune persone assegnate alle ASP stanno rientrando negli uffici giudiziari e, man mano che rientreranno a scalare, andremo sicuramente oltre i mille, quindi anche il 1010 beneficiario probabilmente potrà rientrare.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 283/10^ decade per assenza del proponente, consigliere Aieta, e la numero 285/10^ è rinviata.

Interrogazione numero 287/10^ di iniziativa del consigliere M. Magno “In merito alla valorizzazione delle esperienze professionali in procedure selettive regionali”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 287/10^ a firma del consigliere Magno in merito alla valorizzazione delle esperienze professionali in procedure selettive regionali. Prego consigliere Magno, può illustrare l’interrogazione. Risponde il vicepresidente Viscomi.

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Do lettura dell’interrogazione. “Premesso che:

il "Comitato spontaneo per la valorizzazione delle esperienze professionali nell'Amministrazione regionale" è costituito da 126 esperti che hanno maturato significative esperienze nei settori più delicati e cruciali dell'azione amministrativa regionale (assistenza tecnica sui Programmi Operativi Regionali, monitoraggio di programmi e progetti, accompagnamento degli Enti ed altro) attraverso contratti stipulati con la Regione o con società partecipate della stessa;

gli aderenti al "Comitato spontaneo per la valorizzazione delle esperienze professionali nell'Amministrazione regionale" hanno richiesto il 3 maggio 2016 un incontro al Presidente del Consiglio Regionale, al Presidente della Regione e all'intera Giunta, ai Consiglieri regionali e al Presidente della Terza Commissione consiliare per meglio esplicitare le loro istanze, il 30 giugno 2016 alcuni componenti del gruppo di coordinamento sono stati auditi dalla Terza Commissione del Consiglio regionale della Calabria, presieduta dall'On. Michele Mirabello, il 12 luglio 2016 hanno incontrato il Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto ed infine hanno richiesto un incontro al Vice Presidente della Giunta Regionale Antonio Viscomi;

in ognuno degli incontri su menzionati sono state evidenziate le competenze maturate e acquisite in questi anni dagli esperti aderenti al Comitato, i benefici economici, amministrativi e logistici che la Regione otterrebbe dal loro reimpiego per garantire il supporto necessario alla chiusura della programmazione 2007/2013 e l'avvio del Programma Operativo Regionale 2014/2020 ed è stato sottolineato come le risorse rinvenenti dai P.A.C, ovvero dal POR 2014-2020 possono coprire il fabbisogno del personale esterno per la durata dell'attuale Programmazione, senza ricorrere all'affidamento a società private che comporterebbe uno svilimento del tessuto professionale regionale.

Si chiede di sapere:

quali azioni il Presidente della Giunta Regionale e il Vice Presidente della Giunta Regionale intendano intraprendere per non disperdere le competenze acquisite dai 126 esperti costituenti il "Comitato spontaneo per la valorizzazione delle esperienze professionali nell'Amministrazione regionale" che hanno maturato significative esperienze in settori nevralgici dell'amministrazione regionale, attraverso contratti stipulati con la Regione o con società partecipate della stessa, e potrebbero garantire il supporto necessario alla chiusura della programmazione 2007/2013 e l'avvio del Programma Operativo Regionale 2014/2020”.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Rispondo brevemente all’interrogazione del consigliere Magno, segnalando, anzitutto, che la questione é di competenza del dipartimento programmazione comunitaria. Tuttavia, due, tre osservazioni possono essere formulate anche in assenza delle loro indicazioni dipartimentali.

La prima osservazione è che l'obiettivo della Giunta, del presidente Oliverio – come più volte dichiarato – è quello di creare le condizioni per assicurare una valorizzazione del merito nella selezione delle persone, delle competenze, delle professionalità chiamate a collaborare con la Regione Calabria. Da questo punto di vista – ed è questa la seconda osservazione – nella valutazione del tentativo di pesare il merito delle persone non può che rientrare il curriculum, la valutazione del curriculum e dell'esperienza maturata.

Quindi di per sé, a prescindere da qualunque iniziativa specifica per una classe di soggetti – i 126 – che potrebbe creare problemi di equità e di equilibrio rispetto a tanti altri che avrebbero anche esperienze analoghe in altre amministrazioni, la valutazione del curriculum comprende di per sé anche la valutazione dell'esperienza pregressa, in modo particolare quella nell'ambito dell'amministrazione regionale. La terza osservazione è che la selezione tende ad essere effettuata nell'ambito della Regione Calabria, attraverso i meccanismi di short-list, quindi in modo trasparente, con l’indicazione curricolare dei titoli, dell'esperienza e così via e, da questo punto di vista, l'iscrizione alle short-list di questi soggetti è condizione per entrare nelle procedure selettive.

Peraltro, stiamo cercando di unificare le diverse short-list presenti nei dipartimenti in un'unica short-list regionale. Una quarta ed ultima osservazione la faccio per quanto riguarda le Società partecipate. In realtà, da questo momento in poi, l’assunzione alle Società partecipate è condizionata dal decreto attuativo dell'articolo 25 del decreto Madia di riforma delle Società partecipate per cui entro il 30 settembre andava effettuato un Piano di razionalizzazione straordinario all'esito del quale le Società dovranno individuare il personale eccedente o le eventuali vacanze.

Il personale eccedente andrà a confluire nelle liste di tutela, chiamiamole così. E’, comunque, posto come contraltare in capo alle Società che hanno delle vacanze, il divieto di procedere ad assunzioni o a costituzione di rapporti lavoro con soggetti diversi da quelli che sono in esubero in altre Società. Quindi faccio questa osservazione per evidenziare come il problema del reclutamento delle competenze e delle professionalità tende ad essere ormai sempre più complicato quando si adottano canali concorsuali, un po’ frenato dall’esigenza di ristabilire un equilibrio tra esuberi e vacanze e, poi, deve tenere conto anche del fatto che, per quanto riguarda l'assistenza tecnica, è stata effettuata una gara dal dipartimento programmazione con profili specifici, già segnalati dalle varie società di consulenza, alle quali società gli stessi interessati si sono probabilmente affiancati nei periodi pregressi. Per concludere, ribadisco la necessità di tenere insieme molte cose, consigliere Magno. E’ il classico problema dell'insider e dell'outsider, di chi sta dentro e vuole cercare di stare dentro e di chi sta fuori e vuole entrare. Quindi, il problema è come mediare le varie esigenze. Non è sempre un problema facile, il contesto normativo non sempre aiuta, però la valutazione dell'esperienza pregressa è sicuramente uno degli elementi importanti da tenere in considerazione.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 288/10^ è rinviata.

Interrogazione numero 289/10^ di iniziativa del consigliere O. Greco “In ordine al completamento dell'autostrada del Mediterraneo”

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 289/10^ a firma del consigliere Greco in ordine al completamento dell'autostrada del Mediterraneo. Risponde l’assessore Musmanno. Prego, consigliere Greco, ha facoltà di illustrare l’interrogazione

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Sì grazie Presidente. Ne do lettura.

“Premesso che:

il 22 dicembre 2016, il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, insieme al ministro Graziano Delrio, alla presenza di tutti i vertici di Anas, annunciava il completamento dell'autostrada del Mediterraneo (ex A3 Salerno - Reggio Calabria);

per la realizzazione dell'autostrada lo Stato italiano ha investito 8 miliardi e 233 mila euro;

ancora oggi, percorrendo la nuova autostrada del Mediterraneo in Calabria sono numerose le interruzioni e le deviazioni che costringono gli automobilisti a viaggiare, in molti casi, solo su due corsie a doppio senso di circolazione;

la stagione estiva porterà un aumento dei flussi di traffico verso la Calabria con la conseguenza di ulteriori congestioni e rallentamenti;

sono sempre più numerosi gli episodi di sinistri stradali, anche gravi, che avvengono nelle aree dell'autostrada del Mediterraneo e che ancora oggi risultano incomplete con cantieri in corso;
tutto ciò ha un effetto evidentemente negativo sull'attrattività turistica, sulle potenzialità economiche e sull'offerta di mobilità della Calabria.

Si chiede di sapere:

se non si ritenga necessario intervenire presso tutti gli uffici competenti di Anas e Ministero delle Infrastrutture affinché si capisca quale sia il reale stato di completamento dell'Autostrada del Mediterraneo e quale sia il crono programma degli interventi manutentivi che ad oggi stanno di fatto paralizzando la Regione”.

MUSMANNO Roberto, assessore alle Infrastrutture

L'opera di completamento dell'Autostrada A2 rientra tra gli interventi strategici di carattere nazionale ed è pertanto finanziata dal Governo e realizzata attraverso il soggetto attuatore ANAS spa. Il ruolo della Regione Calabria è, pertanto, quello di farsi portavoce delle principali priorità nel tratto calabrese, rappresentando le necessità principali regionali per garantire la massima sicurezza degli utenti e un'adeguata accessibilità della Calabria per i collegamenti extra-regionali. Nei mesi scorsi l'Amministrazione Regionale ha condotto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con ANAS spa una stretta e intensa attività di concertazione per garantire risorse e favorire interventi in linea con le esigenze del territorio calabrese.

Come era stato previsto e annunciato a dicembre 2016, è stata effettuata la consegna dell'intero tracciato dell’Autostrada A3 "Salerno-Reggio Calabria", oggi A2 "Autostrada del Mediterraneo", a 4 corsie, il che rappresenta un elemento di novità assoluta, giacché tale infrastruttura stradale non era mai stata completata in questa forma sin dalle proprie origini. Aggiungo, tra l'altro, che i dati sulla percorrenza estiva dell'autostrada A2 la colloca con la percentuale italiana di maggiore incremento di flusso del traffico. Abbiamo registrato un incremento del flusso di traffico del 5% e in nessun’altra arteria stradale italiana, nel periodo estivo, si è realizzato un incremento di tale portata.

Tuttavia, ciò non deve essere interpretato come una conclusione dei lavori sulla A2: ulteriori risorse sono state previste per interventi di messa in sicurezza, la manutenzione straordinaria e restyling. Nello specifico, sono stati previsti interventi sulla A2 a valere sulle risorse destinate alla Calabria sui Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 e sul Contratto di programma Anas 2016-2020, per non citare il successivo Contratto di programma che avrà valore 2021/2025, per come di seguito specificato:

- intervento codice UC145 “completamento a seguito delle prescrizioni ministeriali e degli accordi territoriali sulla viabilità complementare dai Km 153 e 400 ai Km 173 e 900” per 27 milioni di euro;

- intervento UC48 “intervento di miglioramento funzionale dal km 185 al km 206” per complessivi 200 mila euro;

- UC146 “intervento di miglioramento funzionale tratto tra lo svincolo di Cosenza e lo svincolo di Altilia” 103 milioni 786 mila euro;

- UC147 “interventi di miglioramento funzionale inclusi gli svincoli di Cosenza nord in località Settimo di Rende e Cosenza Sud” – stiamo parlando del nuovo svincolo – per complessivi 644 milioni 465 mila euro;

- UC21 “interventi di miglioramento funzionale dal km 337 e 800 al km 348 e 600 (Pizzo-Sant'Onofrio)” 300 mila euro;

-UC90 “adeguamento funzionale del collegamento Urbano Scilla- Ieracari (svincolo di Scilla)” per 9 milioni 640 mila euro;

- UC148 “realizzazione del collegamento Scilla-Santa Trada tramite interventi di manutenzione straordinaria sulla vecchia carreggiata autostradale Sud nel tratto dal km 423 + 300 al km 427” per complessivi 13 milioni 838 mila euro.

Stiamo parlando di un totale di interventi che sfiora gli 800 milioni di euro.

Nel mese di ottobre 2017 sarà sottoscritto il Protocollo di Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Calabria e ANAS, in cui, tra l'altro, saranno definiti i crono programmi degli interventi sopra descritti. Aggiungo, infine, che non sono elencati tutti gli interventi di collegamenti della viabilità esistente con l'autostrada. Sono previsti, per esempio – giusto a citare, ma non è inclusa nella risposta all’interrogazione – la realizzazione del collegamento tra la Strada Statale 18 e lo svincolo di San Mango D'Aquino, solo per citarne uno, così come l'intervento della Strada Statale 100 del collegamento nello svincolo di Serre, giusto per citarne solo due a memoria. Se necessario possiamo fornire un quadro complessivo per richiamare anche gli ulteriori interventi previsti sulla A3, tra i quali – ricordo – in programma c'è anche la realizzazione dello svincolo di Laureana di Borrello che non si è perso per la strada.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Grazie assessore. Sono sicuramente soddisfatto della risposta e chiedo addirittura di integrare con ulteriori elementi. Questo è un argomento estremamente sentito; prima si parlava di turismo e degli incrementi che abbiamo registrato, ma dobbiamo essere vigili sui lavori dell'Anas e su come interpreta i bisogni del Meridione. Ritengo che il lavoro che sta facendo sia soddisfacente, non cullandoci tutti quanti insieme, ma tentando di ottenere il più possibile affinché finalmente si metta realmente la parola fine al completamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 290/10^ è rinviata.

 Interrogazione numero 292/10^ di iniziativa del Consigliere M. MAGNO recante: "In merito alle prospettive future dell’Enoteca Regionale “Casa dei vini di Calabria” istituita con la Legge regionale 10 febbraio 2011, n. 1."

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 292/10^ in merito alle prospettive future dell’Enoteca regionale “Case di vini di Calabria” istituita con legge regionale 10 febbraio 2011 numero 1.

Prego, consigliere Magno, ha facoltà di illustrarla.

MAGNO Mario (Gruppo misto)

Ne do lettura. “Premesso che:

la legge regionale n. 1/2011 ha previsto l'Istituzione dell'Enoteca regionale "Casa dei vini di Calabria" allo scopo di favorire la conoscenza e la valorizzazione dei vini pregiati regionali, con particolare riguardo ai vini a denominazione di origine (DO) e a indicazione geografica (IG) ed ai marchi di qualità, nonché di altri prodotti derivanti dalla lavorazione dell'uva e dei vini;

la Regione Calabria promuove l'istituzione dell'Enoteca regionale "Casa dei Vini di Calabria" da localizzare nel territorio della Regione, con sede legale a valenza storica produttiva e di ricerca a Cirò e nell'area del Cirotano in Provincia di Crotone e con sede per l’innovazione tecnologica a Lamezia Terme, nella Provincia di Catanzaro (art. 1 comma 2 l.r. n. 1/2011);

la Legge Regionale 8 novembre 2016, n. 33 ha apportato modifiche alla Legge regionale 10 febbraio 2011 n.1 cambiando la natura giuridica e la denominazione in “Associazione Enoteca Regionale - Casa dei vini di Calabria” e restando praticamente immutati gli aspetti relativi alle finalità dell'Enoteca Regionale e alla sua localizzazione a Cirò, nell'area del Cirotano e a Lamezia Terme;

il Presidente della Giunta regionale con decreto n. 179 del 05 dicembre 2016 ha nominato, ai sensi dell'articolo 11 comma 3 della Legge regionale n. 33/2016, recante modifiche alla Legge regionale n. 1/2011, Gennaro Convertini quale presidente dell'associazione "Enoteca Regionale - Casa dei vini di Calabria";

il 25 ottobre 2013 alla Presenza dell'allora Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, è stata inaugurata a Cosenza nel palazzo di Piazza XXV marzo l'Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza alla presenza, tra gli altri, dell'allora sottosegretario alle Politiche Agricole. Giuseppe Castiglione. In quell'occasione, in base a quanto riportato dal sito istituzionale della Provincia di Cosenza (www. provincia.cosenza.it) è stato detto che l'Enoteca intende avere una funzione di divulgazione ed informazione sulla viticoltura calabrese attraverso i vini e organizzando gli spazi in tre grandi sale, in sequenza, suddivise per territori: la prima sala è dedicata ai vini delle "Terre di Cosenza", la seconda al Cirò, la terza ai vini del comprensorio lametino e della provincia di Reggio Calabria”, generando confusione di ruoli e determinando duplicazioni di competenze con l'Enoteca Regionale "Casa dei vini di Calabria" istituita in base alla Legge Regionale n. 1/2011;

l'attività dell'Enoteca Regionale "Casa dei vini di Calabria” è oggi completamente ferma e le sede legale a valenza produttiva e di ricerca di Cirò e del Cirotano e quella per l'innovazione tecnologica di Lamezia Terme, sono inattive a causa dell'inerzia del Governo regionale, né si conoscono le attività intraprese dal Presidente Convertini per il rilancio dell'associazione dopo oltre sette mesi dalla sua nomina.

Si chiede di sapere:

quali azioni il Presidente della Giunta Regionale intende intraprendere per fare avviare l’attività dell'Enoteca regionale "Casa dei vini dì Calabria", istituita con la Legge Regionale n. 1/2011 (modificata dalla l.r. n. 33/2016) oggi inspiegabilmente e colpevolmente ferma a causa della politica attendista e priva di programmazione del governo regionale;

quali finanziamenti si vogliono indicare e le loro fonti di provenienza per fare decollare la sede legale a valenza produttiva e di ricerca di Cirò e del Cirotano e quella di l'innovazione tecnologica di Lamezia Terme, allo scopo di favorire la valorizzazione dei vini Calabresi e la promozione del marketing turistico-enologico della nostra Regione”.

PRESIDENTE

Risponde il consigliere delegato Mauro D’Acri.

D’ACRI Mauro (Oliverio Presidente), consigliere delegato

Buonasera a tutti. Per quanto riguarda l’enoteca, come ha detto il collega, la stessa è stata istituita con la legge regionale numero 33 del 2016, è stato nominato come presidente del consiglio di amministrazione Convertino, che appena entrato in carica ha iniziato tutta una serie di interlocuzioni con i sindaci di Lamezia e di Cirò, per stabilire insieme a loro l'apertura delle sedi e l'operatività delle stesse.

Successivamente, lo stesso Convertino ha iniziato tutta una serie di interlocuzioni con le Camere di Commercio, con i Gal e con i Flag. Quindi, come ben sapete, con i Gal e i Flag è stata firmata la convenzione da poco; infine ha iniziato a interloquire anche con l'associazione strade di vino. In Calabria ci sono oltre tredici Strade del Vino e la strategia che si vuole seguire è quella di creare quattro distretti delle Strade del Vino e dei sapori che comprendono i comprensori del cirotano, del cosentino, di Lamezia e di Reggio Calabria e questi distretti devono svolgere il ruolo di divulgatori di tutto il territorio e di tutte le sue eccellenze.

Per quanto riguarda il finanziamento, nel bilancio ci sono € 50.000, però si è detto, quando si è votata la modifica alla legge, che si deve fare ricorso ai finanziamenti europei e, quindi, il Presidente sta lavorando per poter partecipare ai bandi. Poi cosa si è fatto in più? Si sta preparando un progetto di divulgazione con la Germania, per quanto riguarda i vini e tutte le tradizioni calabresi.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

L’interrogazione la numero 294/10^ decade; la numero 295/10^ decade; la numero 296/10^ è rinviata. Ha chiesto di intervenire la consigliera Ferro, ne ha facoltà.

FERRO Wanda (Gruppo Misto)

Grazie vicepresidente Ciconte. Ritengo, anche alla luce di notizie di stampa di questa mattina, rispetto all’interrogazione sull’Arpacal, di dover aspettare per avere qualche chiarimento in più, non essendoci, in questo caso, il delegato all'ambiente e in attesa, ovviamente, della presenza dell'assessore a cui auguriamo buon lavoro.

Però approfitto per uno strappo alla regola, perché di strappi alle regole se ne fanno spesso e volentieri, riguardo ai tempi di risposta delle interrogazioni previsti nei 20 giorni, per dire, in modo molto accorato, che non mi è piaciuto e sono anzi molto dispiaciuta che il presidente Oliverio sia arrivato in ritardo e sia andato via anticipatamente. Siamo qua e non vedo banchi pieni rispetto alle tante interrogazioni che partono dal maggio del 2016. Vorrei dirlo perché spero, ovviamente, che si possa ripercorrere, nei termini della sostanza e della forma, un dibattito dai toni che oggi non mi sono piaciuti.

Essere governatore di questa terra non consente l'offesa nei confronti di nessuno, né di voi né di noi, perché se sediamo in questi banchi è perché siamo eletti dal popolo sovrano. La risposta nei confronti del consigliere Nicolò - vado velocissima - l'ho trovata fuori da ogni regola istituzionale nel parlare di poca credibilità e strumentalizzazione. Se avessimo voluto - e, quindi, il mio vuole essere un intervento, ancora una volta, nel porgere una mano - strumentalizzare avremmo detto che ancora c'è l'interrogazione del mio ricorso al TAR che, ovviamente, non si discuterà ed è decaduta. Ma stiamo parlando di turismo, di balneazione, di Arpacal, di incendi, delle emergenze che un Consiglio regionale, per vari motivi, non ha potuto discutere. Ringrazio ovviamente e chiedo che le istituzioni tutte, la politica si riapproprino di quei toni delicati di voce, di quei termini ai quali siamo abituati, perché non veniamo ovviamente da una storia breve, così come non viene da una storia breve il presidente Oliverio.

Vorrei vicepresidente Ciconte che lei o chi per lei si facesse portavoce di questo mio appello perché oggi si è verificata una cosa molto simpatica: è stata chiesta una seduta di Consiglio, ovviamente, sul turismo. Mi auguro se ne faccia una sull'ambiente, sulla sanità, sulla disoccupazione, sui fondi comunitari, su tutti i temi principali per questa terra. Questa è una frase di Martin Luther King che, spero, riassuma non un intervento strumentale, ma un intervento per il quale, da consigliere regionale, mi sento profondamente offesa, la frase dice: “può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate” e ovviamente mi riferisco a tutti noi “ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. Grazie.

PRESIDENTE

La risposta non c'è perché, l'ha detto anche la consigliera Ferro, manca l'assessore. Quindi l’interrogazione numero 298/10 è rinviata; la 299/10 anche questa è rinviata; poi, la numero 300/10^ è decaduta per assenza del proponente, consigliere Orsomarso. Poi, la 301/10^ è rinviata; la 302 /10^ è decaduta; la numero 303/10 è decaduta; la numero 304/10 è rinviata.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giudiceandrea, ne ha facoltà.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici progressisti)

Richiamo l’interrogazione numero 65/10^, a firma del collega Cannizzaro, facendola mia, perché si tratta di una questione relativa ai dipendenti del comparto sanità e non è materia di ambiente ne di sanità.

PRESIDENTE

L’interrogazione è decaduta per assenza del proponente.

Avendo esaurito i punti all’ordine del giorno dichiaro chiusa la seduta.

 

La seduta termina alle 15,09

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Aieta, Guccione, Morrone, Neri, Rizzo.

(Sono concessi)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa del consigliere:

Graziano - “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, 28.9.2017    comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (P.L. n. 276/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria: presa d'atto dell'approvazione da parte del CIPE con delibera n. 7/2017 - (deliberazione G.R. n. 320 del 25.7.2017)” (P.P.A. n. 187/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

 

 “Presa d'atto della Decisione della Commissione Europea C(2017) 3559 final del 19 maggio 2017 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria - (deliberazione G.R. n. 419 del 29.9.2017)” (P.P.A. n. 188/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Composizione Giunta per il Regolamento

La Giunta per il Regolamento risulta così composta:

1)

ARRUZZOLO Giovanni

NUOVO CENTRO DESTRA

2)

BATTAGLIA Domenico

PARTITO DEMOCRATICO

3)

CANNIZZARO Francesco

CASA DELLE LIBERTA'

4)

MAGNO Mario

MISTO

5)

NERI Giuseppe

DEMOCRATICI PROGRESSISTI

6)

NICOLO' Alessandro

FORZA ITALIA

7)

NUCERA Giovanni

LA SINISTRA

8)

SERGIO Franco

OLIVERIO PRESIDENTE

9)

SCULCO Flora

CALABRIA IN RETE

 

Trasmissione di deliberazioni

Deliberazione Giunta regionale n. 398 del 10 agosto 2017.

Risposte alle interrogazioni

Sono pervenute risposte scritte alle seguenti interrogazioni:

Nicolò - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

per ammodernare la Strada Statale 106 Jonica in Calabria, esisterebbero dei tratti ancora non finanziati pari a 324,5 Km e privi di un progetto definitivo, nel dettaglio: - Megalotto 6: Simeri Crichi - Le Castella Sud (36 chilometri);

- Megalotto 7: Roccella Jonica - Trasv. Serre (44,5 chilometri);

- Megalotto 8: Mandatoriccio - Sibari (53,2 chilometri);

- Megalotto 10: Melito di Porto Salvo - Bova e Palizzi - S. Ilario (53 chilometri), - Megalotto 11 : Trasv. Serre - Squillace e Crotone Aeroporto (22 chilometri);

- Megalotto 12: Collegamento autostrada SA - RC - SS 106 Tangenziale di Reggio Calabria (20,5 chilometri);

- Variante di Palizzi (5 chilometri);

- Megalotto 5: Loc. S. Gregorio (RC) - Melito di Porto Salvo (24 chilometri);

- Megalotto 9: Crotone aeroporto Mandatoriccio (66,3 chilometri). Considerando che la S.S. 106 in Calabria e' lunga 415 km sembrerebbe che solo 90 chilometri siano stati ammodernati;

sembrerebbe, come si apprende dagli organi di stampa, che si vogliano chiudere anticipatamente i cantieri e risulterebbe un drastico taglio degli investimenti passati dagli oltre 20 miliardi di euro della Legge Obiettivo del 2001 a 6,5 miliardi e, infine, ridotti agli attuali 4,2 miliardi di euro;

diversamente dai tratti interamente completati e ricadenti nella Regione Puglia (39 km) e nella Regione Basilicata (37 km), la statale 106 ionica in Calabria ad oggi risulterebbe incompleta quasi al 80% circa, continuando a rappresentare una via di comunicazione pericolosa e rischiosa per i cittadini -:

 

quali azioni ed interventi il Presidente intende assumere affinché l’Anas proceda con celerità all'ammodernamento ed alla messa in sicurezza della Statale 106 in Calabria e come intende fare sinergia col governo nazionale di centrosinistra che, purtroppo, invece di fare quadrato con l'attuale maggioranza regionale si gira spesso dall'altra parte, ignorando i problemi che riguardano sia l'emergenza che la progettualità e raggirando i calabresi con annunci e propaganda.

(211; 06/09/2016)

Risposta: “In riferimento alla interrogazione a risposta scritta in oggetto, si comunica quanto segue.

Poiché l'infrastruttura in argomento ricade nella rete stradale nazionale, le cui competenze di gestione sono attribuite alla Società ANAS s.p.a., si è provveduto ad inoltrare a quest'ultima Società richiesta di notizie.

Anas Spa, con nota CCZ - 0029856-P del 27/10/2016 che si allega, ha elencato sia le progettazioni in via di definizione che gli interventi di messa in sicurezza attualmente in corso che interessano il tratto nelle province di Cosenza e Crotone.

Per quanto di competenza dell'Amministrazione regionale, come evidenziato anche da ANAS Spa nella citata nota, è stata avviata e condotta una intensa attività di programmazione unitamente alla stessa ANAS ed al Ministero delle Infrastrutture.

Nello specifico sono stati previsti interventi sulla SS106 a valere sulle risorse destinate alla Calabria sui FSC 2014/2020 e sui fondi Contratto di Programma ANAS 2016/2020 come di seguito:

COD.

INTERVENTO

IMPORTO

UC30

SS 106 Jonica. Tratto dell'innesto con la SS. 534 (Km 365+150) a Roseto Capo Spulico (Km 400+000). Megalotto 3°. Tratta 2"

969.000.000,00 €

UC930

Lavori di costruzione del 3° megalotto della S.S. 106 Jonica, dall'innesto con la S.S. 534 (Kivi 365+150) a Roseto Capo Spulico (km 400+000) - completamento

265.354.471,00 €

CZ297

Realizzazione nuovo svincolo per l'Ospedale della Sibaritide (finanziato DCIPE 68/15)

2.500.000,00 €

CZ386

Strada Longobucco - Mirto — Crosia; Completamento; Raccordo SS 106: Collegamento viario ponte di Cropalati - SS 106 Jonica Mirto - V Lotto

21.800.000,00 €

CZ372

SS 106 Jonica (tracciato esistente) - Tratta Crotone (Bivio Passovecchio) km 256+000 - Sibari km 329+000 - Messa in sicurezza -1 ° Tronco

286.648.889,00 €

CZ373

SS 106 Jonica (tracciato esistente) - Tratta Crotone (Bivio Passovecchio) km 256+000 - Sibari km 329+000 - Messa in sicurezza - 2° Tronco (Stralcio)

80.000.000,00 €

CZ374

SS 106 Jonica (tracciato esistente) - Tratta Crotone (Bivio Passovecchio) km 256+000 - Sibari km 329+000 - Messa in sicurezza - 3° Tronco (Stralcio)

80.700.000,00 €

CZ375

Variante di Crotone dal km 241+250 al km 250+500 (Passovecchio)

148.266.667,00 €

CZ384

Manutenzione e messa in sicurezza dal Km 238+000 (Aeroporto S.Anna) al Km 241+700 (Sv. Papanice) )

25.000.000,00 €

CZ311

Lavori di realizzazione dell'asta di collegamento in dx idraulica del Torrente Gerace tra la SS 106 VAR/B (svincolo Gerace) e la SS 106 al km 97+050 - Prolungamento Locri

40.000.000,00 €

CZ312

Lavori di collegamento della SS 106 (km 0+000) alla SS 106 VAR/A (km(l 7+000) relativi all'adeguamento della SP 16 (Cat. Stradale C1) per il rafforzamento della viabilità

2.767.644,00 €

Totale interventi

1.922.037.671,00€

 

Alla stessa arteria ANAS Spa ha inoltre destinato, sui Contratti di Programma 2016 e 2017, interventi di manutenzione, suddivisi su due annualità:

TITOLO

INVESTIMENTO

TIPOLQGIA.

lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura in tratti saltuari della SS. 106 "Jonica" compresi tra i km. 400+150 e 403+150 e tra i km. 406+300 e 414+080 (I stralcio)

994.080,00

Piano viabile

lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura in tratti saltuari della SS. 106 "Jonica" compresi tra i km. 400+150 e 403+150 e tra i km. 406+300 e 414+080 (II stralcio)

320.000,00

Piano viabile

lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura in tratti saltuari della SS. 106 "Jonica" compresi tra i km. 400+150 e 403+150 e tra i km. 406+300 e 414+080 (III stralcio)

1.675.920,00

Piano viabile

SS 106 "Jonica" — intervento di ripristino strutturale e consolidamento di un muro di controripa ubicato in prossimità del km 44+050 in agro del comune di Bova marina. I stralcio

699.860,00

Opere d'arte minori

SS 106 "Jonica" — intervento di ripristino strutturale e consolidamento di un muro di controripa ubicato in prossimità del km 44+050 in agro del comune di Bova marina. II stralcio

699.860,00

Opere d'arte minori

SS 106 "Jonica" - lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza delle opere di protezione passiva gravemente danneggiate a seguito degli eventi alluvionali abbattutisi sulla provincia di Reggio Calabria nei giorni 31 ottobre, 01 e 02 novembre 2015, ubicate sulle scarpate di controripa nel tratto compreso tra il km 72+880 e il km 72+980 I stralcio

699.650,00

Opere

complementari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SS 106 "Jonica" - lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza delle opere di protezione passiva gravemente danneggiate a seguito degli eventi alluvionali abbattutisi sulla provincia di Reggio Calabria nei giorni 31 ottobre, 01 e 02 novembre 2015, ubicate sulle scarpate di controripa nel tratto compreso tra il km 72+980 e il km 73+700 II stralcio

262.255,00

Opere

complementari

SS 106 "Jonica" - lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza delle opere di protezione passiva gravemente danneggiate a seguito degli eventi alluvionali abbattutisi sulla provincia di Reggio Calabria nei giorni 31 ottobre, 01 e 02 novembre 2015, ubicate sulle scarpate di controripa nel tratto compreso tra il km 72+300 e il km 72+500

699.650,00

Opere

complementari

lavori di manutenzione straordinaria di adeguamento e messa a norma delle barriere di sicurezza bordo ponte in tratti saltuari tra i km 216+000 e 295+715 della SS 106 "Jonica" -II s tralcio-

579.959,72

Barriere di sicurezza

SS 106- lavori di sistemazione idraulica a protezione della pila centrale del viadotto sul fiume Neto al km 259+800

118.239,13

Opere d'arte maggiori

lavori di ricostruzione del viadotto Allaro ubicato sulla SS 106 nel tratto compreso tra il km 122+000 e il km 122+250 parzialmente demolito a seguito agli eventi alluvionali abbattutisi sulla provincia di Reggio Calabria nei giorni 31 ottobre, 1 e 2 novembre 2015

1.198.514,40

Opere d'arte maggiori

lavori per sostituzione giunti dei viadotti tra km 241+00 e km 241+600 e km 173+900(viadotto Lamia) SS 106, sostituzione barriere km 100+00 SS 107

364.470,90

Opere

complementari

SS 106 - lavori occorrenti per la sostituzione di parapetti con barriere metalliche in adeguamento alla normativa vigente in tratti saltuari tra i km. 187+000 e 296+400.

122.681,92

Barriere di sicurezza

 

TITOLO

INVESTIMENTO

TIPOLOGIA

lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il ripristino del piano viabile fortemente ammalorato in tratti saltuari della SS 106 "Jonica" compresi tra il km 6+715 e il km 52+000

624.043,75

Piano viabile

lavori di manutenzione straordinaria di pavimentazione in tratti saltuari tra il km. 187 + 000 ed il Km.216 + 000 della SS 106.

1.207.500,00

Piano viabile

lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del piano viabile della SS 106 in tratti saltuari tra i km 250+500 e il km 295+715

1.500.000,00

Piano viabile

lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura in tratti saltuari della SS 106 "Jonica" compresi tra i km. 373+000 e 394+200

1.810.000,00

Piano viabile

lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il rifacimento dello strato di collegamento e del tappeto di usura in tratti saltuari della SS 106 raddoppio compreso tra i km 0+000 e 4+200 e tra i km 5+800 e i km 29+760 - I stralcio

949.152,52

piano viabile

lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il ripristino del piano viabile fortemente ammalorato in tratti saltuari della SS 106 "Jonica" compresi tra il km 87+000 e il km 139+100

2.381.190,00

Piano viabile

lavori di manutenzione straordinaria occorrenti per il ripristino del piano viabile fortemente ammalorato in tratti saltuari della SS 106 "Jonica" compresi tra il km 52+000 e il km 87+000

1.794.920,00

Piano viabile

lavori di razionalizzazione della viabilità della S.S. 106 "Jonica" in corrispondenza del Ponte Assi al km 137+700

1.449.000,00

Opere d'arte maggiori

lavori di manutenzione Straordinaria occorrenti per il risanamento dei calcestruzzi ammalorati e rifacimento delle barriere di protezione nonché opere idrauliche della Galleria Copanello

2.380.950,00

Opere d'arte maggiori

 

Cordiali saluti”

Roberto Musmanno (Assessore alle Infrastrutture)

Nicolò - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

l'Aeroporto della città metropolitana di Reggio Calabria vive da tempo una situazione delicata e insostenibile dal punto di vista dei costi e della capacità di varare un piano industriale in grado di programmarne il rilancio;

la gestione commissariale della SoGAS è ancora in attesa di ricevere quanto deliberato dal Consiglio regionale della Calabria nel dicembre 2016, aiuto finanziario iscritto nel bilancio regionale 2017;

il Comune di Reggio Calabria a tutt'oggi non ha versato la quota finanziaria di propria spettanza;

in assenza di tali finanziamenti si incorrerebbe inevitabilmente nella cosiddetta "consegna dei libri contabili in Tribunale" da parte della gestione commissariale dell'Aeroporto dello Stretto;

tale scenario, ineluttabilmente, porterebbe alla messa in libertà del personale SoGAS;

per assenza dei servizi fomiti dal personale SoGAS la compagnia Blue Panorama potrebbe chiudere i collegamenti quotidiani con Roma e Milano;

anche le minacce di Alitalia di voler abbandonare lo scalo reggino;

considerato che: la continuità territoriale, strumento legislativo europeo che ha lo scopo di garantire i servizi di trasporto ai cittadini abitanti in regioni disagiate della nazione a cui appartengono, si inserisce nel quadro più generale di garanzia di uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale;

Reggio Calabria ha la potenzialità di essere riconosciuta facente parte di un territorio svantaggiato e di conseguenza ha tutto il diritto di essere inserita nel piano della continuità territoriale. Il Presidente del gruppo regionale di Forza Italia sollecita il Presidente della Giunta Regionale: a garantire con immediatezza l'esecuzione dell'adempimento previsto dalla Regione e pertanto -:

 

quali azioni ed interventi ha avviato o intende adottare al fine di procedere con celerità alla piena attivazione del procedimento afferente al riconoscimento della continuità territoriale.

(250; 17/01/2017)

Risposta: “Per i quesiti illustrati nell'interrogazione di cui in oggetto si specifica quanto segue:

rispetto al trasferimento di somme a beneficio della curatela fallimentare della SOGAS, deliberato dal Consiglio regionale nel dicembre 2016, l'adempimento è stato garantito con decreto dirigenziale n.233 del 18 Gennaio 2017 che ha disposto la liquidazione dell'importo pari a Euro 903.691,64. Rispetto alla questione della continuità territoriale, nell'evidenziare che la competenza prevalente ricade in capo al governo nazionale, stante la collocazione dell'aeroporto di Reggio Calabria nel novero degli aeroporti di interesse nazionale, la Regione comunque garantisce, nelle opportune sedi di confronto istituzionale, il pieno sostegno alle correlate iniziative.

Si ritiene utile a tale riguardo evidenziare come già nel Febbraio 2015, anche con successive modifiche in ultimo al dicembre 2015, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha imposto oneri di servizio pubblico sulle rotte Reggio Calabria - Pisa e Reggio Calabria - Bologna.

Successivamente l'Ente Nazionale Aviazione Civile ha espletato per n.2 volte le procedure di gara, rivolte ai vettori aerei potenziali beneficiari dell'assegnazione di contributi statali per la compensazione degli oneri di servizio pubblico. Tuttavia in entrambe le circostanze, le procedure di gara sono rimaste prive di partecipanti.

Cordiali saluti”

Francesco Russo (Assessore al Sistema della logistica)

Graziano - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

il Consiglio regionale con delibera 157/2016 ha approvato in via definitiva il documento di Pianificazione del Sistema della mobilità di persone e merci in Calabria;

nella programmazione economica del nuovo Piano regionale dei Trasporti (PRT) è previsto il finanziamento e la realizzazione dell'Aeroporto di Sibari quale scalo aeroportuale strategico della Calabria del Nord-Est;

la Commissione Europea ha dichiarato soddisfatte le condizionalità ex-ante (7.1, 7.2 e 7.3) in materia di trasporti per il Programma Operativo Calabria FESR/FSE;

la stessa Commissione europea ha espresso una generale condivisione dei contenuti previsti dal PRT e quindi anche rispetto alla realizzazione del quarto Scalo aeroportuale calabrese nella Sibaritide;

il PRT contempla investimenti complessivi per 9 miliardi di euro, di cui il 75% già finanziato;

considerato che uno scalo aeroportuale bivalente (commerciale e turistico) nella Sibaritide significherebbe dare impulso ad una delle economie più importanti dell'intera Regione, rappresentata dall'agroalimentare e dall'artigianato d'eccellenza presenti in quell'area, oltre che essere il principale approdo per il turismo internazione e di massa da e verso l'area archeologica di Sibari, tra le più importanti della Magna Grecia, e Rossano, sede del Codex Purpureus Rossanensis, unico monumento calabrese a godere dell'importante riconoscimento di Patrimonio universale dell'Unesco;

precedentemente sia la Regione Calabria che la Provincia di Cosenza avevano espresso parere favorevole alla realizzazione dello scalo aeroportuale di Sibari, supportato da apposito studio di fattibilità;

la creazione di un quarto aeroporto in Calabria non inciderebbe in alcun modo sull'operatività degli altri tre scali esistenti, bensì - considerata anche la posizione strategica dell'area della Sibaritide - arricchirebbe la proposta della mobilità anche alle regioni limitrofe come la Basilicata;

vista la disponibilità degli enti locali ad ospitare lo scalo aeroportuale di Sibari -:

qual?è la cifra prevista per la realizzazione dello scalo aeroportuale di Sibari;

se la Giunta regionale ha già individuato i fondi per la realizzazione dell'Aeroporto di Sibari e dei servizi annessi nell'ambito della Programmazione POR Calabria FESR/FSE 2014-2020.

(267; 13/03/2017)

 

Risposta: “Per i quesiti illustrati nell'interrogazione di cui in oggetto si specifica quanto segue:

Occorre premettere che il decreto del Presidente della Repubblica 17 settembre 2015, n. 201 "Regolamento recante l’individuatone degli aeroporti di interesse nazionale, a norma dell'articolo 698 del codice della navigazione" individua, quali aeroporti di interesse nazionale associati al bacino di traffico della Regione Calabria, le infrastrutture di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria. Nel suddetto ambito, il medesimo Regolamento individua altresì lo scalo di Lamezia Terme, quale aeroporto di particolare rilevanza strategica. La previsione di un' ulteriore struttura aeroportuale a Sibari, evidentemente da associarsi al medesimo bacino di traffico in cui ricadono le infrastrutture sopra richiamate ed in carenza di riferimenti espressi nel Regolamento sopra richiamato, si inquadrerebbe dunque nella fattispecie di ed. aeroporti privati, nell'accezione contemplata dal Codice della Navigazione per gli impianti non inclusi nel demanio aeronautico civile statale. La tipologia è regolamentata dell'art.694 del Codice della Navigazione che di seguito si riporta:

"Art.694 Aeroporti privati Ferme restando le attribuzioni degli enti locali e fatti salvi gli effetti derivanti dall'applicazione delle leggi speciali e delle convenzioni vigenti, la realizzazione e l'ampliamento da parte dà privati, sul suolo di proprietà privata, di aeroporti e di altri impianti aeronautici, sono autorizzati dall'ENAC. " La questione di un eventuale finanziamento di opere afferenti alla infrastruttura in argomento soggiace dunque all' autorizzazione preventiva alla realizzazione da parte di ENAC. Rispetto alla inclusione delle coperture finanziarie nell'ambito del POR Calabria 2014_2020, si chiarisce che, attese anche le previsioni dell'Accordo di Partenariato, cui i Programmi Comunitari del ciclo 2014- 2020 sono informati, non sono previste linee programmatiche a sostegno di interventi di infrastrutturazione a terra del sistema aeroportuale.

 

Cordiali saluti”

 

Francesco Russo (Assessore al Sistema della logistica)

 

Greco - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

il 22 dicembre 2016 il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni insieme al ministro Graziano Delrio, alla presenza di tutti i vertici di Anas, annunciava il completamento dell'autostrada del Mediterraneo (ex A3 Salerno-Reggio Calabria);

per la realizzazione dell'autostrada dello Stato italiano ha investito 8 miliardi e 233 mila euro;

ancora oggi, percorrendo la nuova autostrada del Mediterraneo in Calabria sono numerose le interruzioni e le deviazioni che costringono gli automobilisti a viaggiare, in molti casi, solo su due corsie a doppio senso di circolazione;

la stagione estiva porterà un aumento dei flussi di traffico verso la Calabria con la conseguenza di ulteriori congestioni e rallentamenti;

sono sempre più numerosi gli episodi di sinistri stradali, anche gravi, che avvengono nelle aree dell'autostrada del Mediterraneo ancora oggi risultano incomplete con cantieri in corso;

tutto ciò ha un effetto evidentemente negativo sull'attrattività turistica, sulle potenzialità economiche e sull'offerta di mobilità della Calabria -:

se non si ritenga necessario intervenire presso tutti gli uffici competenti di Anas e Ministero delle Infrastrutture affinché si capisca quale sia il reale stato di completamento dell'autostrada del Mediterraneo e quale sia il cronoprogramma degli interventi manutentivi che ad oggi stanno di fatto paralizzando la nostra regione.

(289; 30/06/2017)

Risposta: “L'opera di completamento dell' autostrada A2 rientra tra gli interventi strategici di carattere nazionale, è pertanto finanziata dal Governo e realizzata attraverso il soggetto attuatore ANAS spa. Il ruolo della Regione Calabria è pertanto quello di farsi portavoce delle principali priorità nel tratto calabrese, rappresentando le necessità principali regionali per garantire la massima sicurezza degli utenti e un'adeguata accessibilità della Calabria per i collegamenti extra-regionali. Nei mesi scorsi l'Amministrazione Regionale ha condotto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con ANAS spa una stretta e intensa attività di concertazione per garantire risorse e favorire interventi in linea con le esigenze del territorio calabrese.

Come era stato previsto e annunciato dall'allora Presidente del Consiglio, on. Renzi, a dicembre 2016 è stata effettuata la consegna dell'intero tracciato della Autostrada "Salerno-Reggio Calabria", oggi A2 "Autostrada del Mediterraneo", a 4 corsie, il che rappresenta un elemento di novità assoluta, giacché tale infrastruttura stradale non era mai stata completata in questa forma sin dalle proprie origini.

Tuttavia, ciò non deve essere interpretato assolutamente come una conclusione dei lavori sulla A2: ulteriori risorse sono state previste per interventi inerenti la sicurezza, la manutenzione straordinaria e il restyling.

Nello specifico sono stati previsti interventi sulla A2 a valere sulle risorse destinate alla Calabria sui FSC 2014/2020 e sul Contratto di Programma ANAS 2016/2020 per come di seguito specificato in tabella:

 

Cod.

Intervento

Importo Progetto

UC145

Completamento a seguito delle prescrizioni ministeriali e degli accordi territoriali della viabilità complementare in corrispondenza dei km 153+400-H 73+900

26.688.000,00 €

UC48

Interventi di miglioramento funzionale dal km 185+000 al km 206+500

200.000,00 €

UC146

Interventi di miglioramento funzionale (tratto tra svincolo di Cosenza Sud-svincolo di Altilia)

103.786.666,00 €

UC147

Interventi di miglioramento funzionale inclusi svincoli di Cosenza Nord (località Settimo di Rende) e Cosenza

Sud " •

644.465.778,00 €

UC21

Interventi di miglioramento funzionale dal km 337+800 al km 348+600 (Pizzo C. - S. Onofrio)

300.000,00 €

UC90

Adeguamento funzionale del collegamento urbano Scilla- Ieracari (Svincolo di Scilla - km 423+300)

9.640.557,00 €

UC148

Realizzazione del Collegamento Scilla - Santa Trada tramite interventi di manutenzione straordinaria sulla vecchia carreggiata autostradale sud nel tratto dal Km 1423+300 al Km 427+000

13.838.222,00 €

Totale interventi

798.919.223,00 €

 

Nel mese di ottobre 2017 sarà sottoscritto il Protocollo di Intesa tra Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Regione Calabria e ANAS, in cui, tra l'altro, saranno definiti i cronoprogrammi degli interventi sopra descritti.

 

Cordiali saluti”

 

Roberto Musmanno (Assessore alle Infrastrutture)

 

Guccione - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

la Regione Calabria, ai sensi dell'art. 10 comma 1 dell’OCDPC 344 del 09.05.2016 deve selezionare gli interventi da ammettere a finanziamento ai sensi dell'art. 2 comma 1 punto b) dell’OCDPC 344 del 09 05 2016;

in data 24 novembre 2016, il dipartimento 6, Infrastrutture - Lavori Pubblici - Mobilità, Settore 5, della Regione Calabria, ha pubblicato sul sito Web istituzionale la "Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati alla esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici di interesse strategico” in attuazione dell’ OCDPC 344 del 09.05.2016 per un importo complessivo di € 14.103.596,46;

con DDG n.2 del 04.01.2017 del dipartimento delle Infrastrutture si aggiungeva a tale somma quelle derivanti dal FSC 2014/2020 delibera CIPE 26/2016 per in importo parti ad Euro 36.176.090,00;

la dotazione finanziaria complessiva della manifestazione d’interesse risultava quindi pari ad Euro 14.103.596,46 (OCDPC 344) ai quali vanno aggiunti Euro 36.176.090,00 (DDG n.2/2017) per un totale di Euro 50.279.686,46;

alla Regione Calabria sono pervenute, da parte delle amministrazioni comunali, 125 istanze progettuali ai fini della partecipazione a detta manifestazione d’interesse;

stranamente, senza aver adottato con decreto le risultanze dell’istruttoria, in data 20 giugno 2017 è stato pubblicato sul sito istituzionale della Regione Calabria l’elenco degli ammessi al finanziamento e quello dei non ammessi;

dall’esito di tale istruttoria è emerso che 100 istanze risultano non ammesse e solo 25 risultano tra quelle ammesse a finanziamento;

la motivazione di esclusione delle 100 istanze risultava tutta identica e generica, e recitava testualmente: “Non vi è la rispondenza rigorosa degli elaborati alle disposizioni del Codice dei contratti e Regolamento di attuazione, nonché alle NTC 2008 e Circolare esplicativa (Cfr. Scheda istruttoria);

molti Comuni, in corso di istruttoria, hanno ricevuto delle richieste di integrazione da parte della Regione Calabria, ma, nonostante queste siano state fornite nei modi e nei tempi stabiliti, sono stati poi esclusi dal finanziamento per altre motivazioni non richieste nell’integrazione;

i comuni, attraverso i singoli uffici tecnici hanno approvato ogni progetto sotto il profilo della conformità al codice degli appalti, alle NTC08 e Circolare esplicativa;

ad oggi decine comuni non ammessi a finanziamento hanno notificato via Pec istanza di riesame in autotutela, per ottenere l’annullamento della graduatoria nella parte in cui li esclude dal finanziamento;

nel frattempo, la Regione Calabria (in tutta fretta), in data 27/06/2017, ha pubblicato sul proprio sito Web una nuova manifestazione di interesse, utilizzando le somme non assegnate nel precedente bando, senza attendere le risultanze dei ricorsi;

numerosi Comuni hanno manifestato la volontà di proporre ricorso anche dinnanzi al TAR Calabria, con relativa richiesta di sospensiva della seconda manifestazione d'interesse pubblicata in data 27/06/2017, palesemente lesiva dei diritti dei suddetti Enti;

in data 13/12/2016 il dipartimento n. 6 LLPP ha pubblicato sul sito istituzionale della Regione Calabria una "Manifestazione di interesse per la concessione di contributi finalizzati alla esecuzione di interventi di adeguamento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici scolastici": da DDG n 3886 del 11/04/2017 le domande pervenute risultano essere 330;

la dotazione finanziaria del bando è dì € 30.133,463 47, insufficiente a coprire il fabbisogno delle istanze pervenute da parte delle amministrazioni locali;

con le domande ancora in istruttoria, risulta assai strano che il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio annunci un nuovo bando per la sicurezza degli edifici scolastici attraverso una dichiarazione stampa pubblicata in data 04.07.2017 sul sito istituzionale della Regione Calabria -:

e per scongiurare, in merito alla prima questione formulata in premessa, il rischio che la Regione Calabria si trovi ad affrontare decine di contenziosi giudiziari con i Comuni calabresi esclusi dal finanziamento previsto nella manifestazione d’interesse per l’adeguamento sismico degli edifici strategici, il cui unico risultato consisterà in un allungamento dei tempi per l’utilizzo delle risorse. Risulta strano che la Giunta regionale, invece di privilegiare la filiera e il dialogo istituzionale tra Regione e sistema delle autonomie locali calabresi, costringa i Comuni a rivolgersi all’autorità giudiziaria;

inoltre, in merito alla seconda questione formulata in premessa si chiede alla S.V. di chiarire in merito alla dichiarazione, pubblicata sul sito istituzionale della Regione Calabria in data 04.07.2017, circa la imminente uscita di un nuovo bando sull’edilizia scolastica, quando risulta ancora in corso l’istruttoria di un analogo bando pubblicato in data 13.12.2016, che ha le medesime finalità ed una dotazione finanziaria molto inferiore alle domande pervenute.

(295; 14/07/2017)

Risposta: “Con riferimento alla manifestazione di interesse ai sensi della ODCPC 344 del 09.05.2016 va premesso che gli edifici strategici rappresentano quelle strutture che devono restare operative dopo un sisma per garantire la possibilità di espletare efficacemente le funzioni di protezione civile. Gli interventi di adeguamento sismico di tali edifici sono, quindi, materia particolarmente delicata: si deve assicurare che i progetti siano ben fatti e gli edifici su cui intervenire ben individuati, altrimenti il rischio è di sprecare risorse e mettere in pericolo vite umane. Questo spiega perché molte istanze siano state scartate: i progetti presentavano vizi non sanabili dal punto di vista tecnico o dell'individuazione dell'edificio oggetto di intervento (ad es. si chiedeva di intervenire su edifici non inseriti nel piano di protezione civile).

Detto ciò, le motivazioni che si trovano sul sito istituzionale della Regione per l'esclusione di alcune delle istanze, sono solo un estratto di quelle specifiche, che sono state comunicate a ciascun comune individualmente. In tutti i casi si è trattato di inadempienze sostanziali rispetto ai criteri del bando. Proprio per evitare esclusioni motivate da soli aspetti formali è stato ammesso il soccorso istruttorio. Evidentemente, però, il fatto di avere richiesto un soccorso istruttorio (consentendo al comune di sanare errori formali) non significa che poi il progetto debba essere necessariamente ammesso quando gli errori sostanziali siano stati rilevati o confermati a seguito delle integrazioni.

La Regione ha volutamente chiesto un progetto definitivo, in quanto l'esperienza del passato dimostra che se non è ben curata la fase di istruttoria della domanda, i comuni si trovano ad ottenere un finanziamento che poi si dimostra inferiore rispetto alle necessità, con notevoli problemi per la realizzazione e conclusione dell'intervento.

La Giunta ha fatto una scelta netta imponendo l'adeguamento sismico e non accettando il solo miglioramento. Per questo motivo l'istruttoria deve essere ancor più rigorosa e chi chiede il finanziamento deve dimostrare di avere fatto una analisi dettagliata delle criticità strutturali e degli interventi necessari per risolverle.

Gli uffici regionali risponderanno a tutte le richieste di accesso agli atti e ai ricorsi amministrativi proposti.

Un problema non trascurabile è quello di accelerare la spesa pubblica nel settore dell'edilizia. Anche per questo motivo la seconda manifestazione di interesse è stata pubblicata rapidamente. L'ipotesi che i ricorsi presentati dai comuni finiranno per esaurire le risorse destinate alla seconda manifestazione di interesse, è ritenuta estremamente improbabile. Di conseguenza, bloccare la pubblicazione del secondo bando sulla base di questo timore sarebbe stato un grave eccesso di prudenza che, in questo caso sì, avrebbe causato ritardi e danni all'economia del settore.

I progetti esclusi dal primo bando, corretti sulla base delle indicazioni ricevute dalla Regione, potranno infatti essere nuovamente proposti per il finanziamento, ottenendo l'importante risultato di avere rapidamente finanziati interventi di elevata qualità.

La graduatoria che si formerà, sarà oggetto di scorrimento utilizzando risorse provenienti dal Patto per la Calabria. E importante avere a disposizione un parco progetti valido, perché le risorse che saranno dedicate a questa misura sono ingenti e devono essere usate per interventi risolutivi.

Il programma della Regione è ampio e articolato, e consentirà di mettere in campo un sistema di riduzione del rischio sismico efficiente.

Per quanto riguarda l'adeguamento sismico di edifici scolastici, non è previsto un nuovo bando, bensì si annunciava la pubblicazione della graduatoria del bando pubblicato a fine 2016 ed è solo per un evidente refuso che si parla di secondo bando. Anche in questo caso è richiesta una elevata qualità dei progetti e un attento esame da parte degli uffici regionali, per tale motivo è stata avviata la costituzione di un'apposita task force a supporto dei comuni.

Cordiali saluti”

Roberto Musmanno (Assessore alle Infrastrutture)

 

Guccione. Al Presidente della Giunta regionale - Per sapere - premesso che:

con l'art 3 della legge regionale n. 36 del 2008 (Norme di indirizzo per programmi di edilizia sociale) viene definito un programma di edilizia sociale con un plafond disponibile di 155 milioni di euro;

ai sensi dell'art.5-legge 36/08 è stato approvato in data 31/12/08 "il bando di concorso per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione e in proprietà sia per imprese, cooperative, ATERP, enti locali e università";

con DDG n. 17095 del 29/11/2010 è stato annullato in autotutela il bando di concorso del 31/12/08 (già citato nel punto precedente);

con DDG n. 18606 del 22 dicembre 2010 è stato approvato il nuovo bando di concorso per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale;

con DDG n. 2648 - 2647 - 2649- 2650 - 2651 - 2652 del 02/03/2012 sono state approvate le graduatorie di beneficiari ai sensi del bando art 3 LR 36/08;

con DDG n. 13277 del 19/09/2012 il dirigente generale dispone un integrazione di fondi al bando di cui alla legge LR 36/08 pari a 20 milioni portando il plafond complessivo a 155 + 20 = 175 milioni;

con DDG n. 14940 del 19/10/2012 il dirigente generale alla luce dei nuovi fondi approva uno scorrimento degli interventi finanziabili;

in data 07/06/2013 venivano sottoscritte tra Regione ed Edilparco srl e Regione e Gatto Costruzioni SPA due atti transattivi, in merito ad alcuni contenziosi scaturiti dall'annullamento del primo bando con il pagamento di indennizzi pari a 1.011.000,00 € ad Edilparco srl e 2.576.800,00 € per Gatto Costruzioni SPA;

con DDG 12196 del 15/10/2014 il dirigente generale dispone un ulteriore scorrimento con ulteriori economie sviluppatesi con il programma;

visto l'accesso agli atti effettuato in data 7/07/2017, il competente dipartimento ha redatto un elenco di tutti gli interventi specificandone tipologia, stato del finanziamento, somme erogate e inizio dei lavori alla data del 19/07/2017;

dall'analisi delle schede degli interventi predisposto dal compente ufficio si desume che dai 175 milioni di euro alla data del 19/07/2017:- 98.972.784,63 € corrispondono ad interventi con lavori ancora in corso, molti dei quali da oltre 5 anni (circa 1200 alloggi, corrispondenti al 56,56 % del programma di edilizia sociale);

- 12.358.767,32 € corrispondono ad interventi completati (circa 150 alloggi, corrispondenti al 7,06% del programma);

- 36.095.393,78 € corrispondono ad interventi rispetto ai quali non sono iniziati i lavori e/o che hanno richiesto delocalizzazioni e rimodulazioni (corrispondenti a 20,63% del programma);

- 27.573.054,27 € corrispondono alle economie sul programma derivanti da revoche e rinunce (corrispondente a 15,76% del programma). visto che: l'art 8 del l.r. 36/2008 impone al competente dipartimento di relazionare trimestralmente sullo stato di attuazione del programma alla competente Commissione consiliare che dalla approvazione delle legge fino ad oggi non è mai stata predisposta;

a imprese e cooperative sono state destinate per i programmi di edilizia sociale, selezionate attraverso un bando, risorse pubbliche per 130 milioni di euro che hanno prodotto un investimento da parte dei privati pari a 260 milioni di euro, che sommati ai 130 milioni pubblici raggiungono la cifra complessiva di 390 milioni di euro (pari a 1800 alloggi da assegnare in locazione o in proprietà) -:

e per sbloccare lo stato di attuazione degli interventi previsti nel bando (legge 36/2008) che sono partiti da oltre 5 anni e allo stato attuale vedono 135 milioni di euro circa ancora in una fase di stallo con le conseguenti procedure a rilento, o addirittura di blocco, dei lavori dei cantieri. Ammontano a soli 12 milioni di euro gli interventi che risultano conclusi, collaudati, con gli alloggi assegnati o in fase di assegnazione ai cittadini aventi diritto. Risultano - tra revoche, economie e rinunce - oltre 27 milioni di euro;

Comuni, Università, ATERP, imprese e cooperative destinatari per gli interventi per la realizzazione dì alloggi di edilizia sociale da assegnare in locazione o in proprietà, si trovano in gran parte in difficoltà a portare a compimento gli interventi previsti. Si chiede alla Giunta regionale della Calabria di predisporre (vista la grave emergenza abitativa, in particolare delle aree urbane della Calabria) urgenti e tempestive misure per lo sblocco dei cantieri che ad oggi, tra intervento regionale e l'attivazione di risorse private, ammontano a un investimento pari a 400 milioni di euro (pari a circa 1800 alloggi da assegnare a famiglie a basso reddito e a soggetti in difficoltà che aspettano da oltre 5 anni). Inoltre è necessario predisporre misure che impediscano di utilizzare l'anticipo dell'investimento (pari al 50%) che in alcuni casi è stato utilizzato addirittura senza aprire i cantieri. Inoltre si chiede di sapere perché fino ad oggi non è stata rispettata la chiara ed esplicita norma (art.8 della legge regionale 36/2008) che prevede che il dipartimento Lavori Pubblici trasmetta trimestralmente una relazione dettagliata sull'attuazione della presente legge alla commissione consiliare competente. Inoltre, se ritiene necessaria un'attenta verifica sugli effetti dell'ultima modifica normativa (art. 39 LR 47/2011) nel campo dell'edilizia sociale durante il Consiglio regionale del 29 giugno 2017 che rischia di creare numerosi contenziosi, visto che, tra l'altro, modifica le condizioni di partenza del bando (36/2008), consentendo di diminuire il numero degli alloggi da costruire mantenendo inalterato il finanziamento pubblico ottenuto in seguito alla partecipazione al bando 2010 per la costruzione di alloggi di edilizia sociale in locazione o in proprietà.

(302; 04/09/2017)

Risposta: “Con riferimento al programma di edilizia sociale attivato con la legge regionale 36/2008, si segnala come il programma fosse fortemente in ritardo al momento dell'insediamento dell'attuale Giunta.

Alla fine del 2015 risultavano ancora soltanto 8 alloggi completati rispetto ai circa 2400 finanziati. Di questi oltre 400 corrispondevano a interventi non partiti.

Oltre al forte ritardo accumulato, l'attuale gestione ha ereditato una situazione piuttosto confusa alla quale si è dovuto porre rimedio.

Fino al febbraio 2016, benché i programmi fossero stati in gran parte avviati, non erano stati completamente definiti gli schemi di convenzione tra comuni e soggetti attuatoti. Mancava in particolare lo schema per gli alloggi da cedere con il patto di futura vendita. Si tratta di una grave carenza poiché sarebbe stato necessario provvedere ad approvarli prima di attivare il bando. La Regione, dopo diversi incontri con le parti interessate, è riuscita a trovare una mediazione tra i diversi interessi ed ha approvato con decreto n. 598 del 4 febbraio 2016 lo schema di contratto e di convenzione.

In relazione ai contenziosi è da evidenziare che nella gestione del programma della legge 36/2008, la Regione ha ignorato per oltre due anni l'esistenza di sentenze del giudice amministrativo che riammettevano alcuni soggetti esclusi da bando. Solo nel dicembre 2015 è stata data esecuzione alle sentenze riesaminando le istanze riammesse per come disposto. E' stata approvata una nuova graduatoria che tiene conto di tutti i contenziosi già definiti e del conseguente riesame delle istanze.

Inoltre era previsto da bando un acconto pari al 50% dell'intero contributo erogato sulla base della sola dichiarazione di inizio lavori da parte del beneficiario, senza una previsione di controllo regionale. Si tratta di una indicazione del bando assolutamente sbilanciata a favore dei beneficiari che non consente in alcun modo alla Regione di avere un controllo reale. Ne consegue che diversi interventi, pur risultando formalmente avviati ed avendo ricevuto dalla Regione il 50% del contributo complessivo, non erano, nella sostanza, partiti.

Attualmente, come evidenziato anche nell'interrogazione, gli interventi conclusi corrispondono a circa 150 alloggi completati. Undici interventi, per i quali erano ampiamente trascorsi i termini, sono stati soggetti a revoca.

Rispetto alla situazione ereditata, il programma ha, dunque, subito una notevole accelerazione. E' stato ricostruito un quadro chiaro dello stato di singoli interventi, quadro che peraltro è stato consegnato all'on. Guccione che ne ha prodotto formale richiesta. La Giunta regionale sta monitorando lo stato di avanzamento per garantire che il programma proceda secondo i tempi previsti e non accumuli ritardi ulteriori.

Per venire incontro alle mutate condizioni del mercato intervenute negli anni trascorsi dopo la pubblicazione del bando, il dipartimento Infrastrutture ha emanato nell'agosto 2016 un decreto che ammette, a parità di punteggio rispetto al bando originario, la delocalizzazione degli interventi. Dodici interventi hanno usufruito di questa possibilità per complessivi 317 alloggi.

Con considerazioni analoghe il Consiglio regionale ha approvato una norma, la legge 27 del 5 luglio 2017, che consente la delocalizzazione e la conversione degli interventi da vendita a locazione anche con riduzione dell'obiettivo fisico. Tale norma riguarda esclusivamente gli interventi che hanno raggiunto una percentuale di completamento almeno pari al 35% Questo dovrebbe consentire di portare a compimento diversi interventi per cui i beneficiari che per difficoltà finanziarie (legate in gran parte alle mutate condizioni di mercato ed alla variazione della domanda) avevano bloccato i cantieri. La Giunta regionale monitorerà gli effetti dell'esecuzione di questa norma anche in termini di effetti prodotti da eventuali contenziosi qualora dovessero manifestarsi. A valle di tali verifiche, qualora i soggetti attuatoti risultassero inadempienti, si procederà naturalmente alla revoca dei finanziamenti e alla riprogrammazione delle economie per le stesse finalità.

 

Cordiali saluti”

Roberto Musmanno (Assessore alle Infrastrutture)

 

Tallini. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

da aprile 2013 tutti gli obblighi di trasparenza per le Pubbliche Amministrazioni sono disciplinati in unico testo normativo: il d.lgs. 33/2013 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicazione e diffusione di informazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni;

il decreto, modificato ulteriormente nel mese di giugno 2016 dal d.lgs. 97/2016, ha, tra l'altro, standardizzato la modalità di pubblicazione dei contenuti, indicando per ognuno di essi l'esatta posizione e denominazione all'interno dei siti istituzionali delle Pubbliche Amministrazioni;

oggi "la trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la “partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle ricorse pubbliche";

le Pubbliche Amministrazioni, inoltre, devono attenersi alla circolare n. 2/2013 del dipartimento della Funzione Pubblica, che indica la "Bussola della Trasparenza"(www.magellanopa.it) quale strumento per l'analisi ed il monitoraggio dei siti web, individuato dai Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione;

la Bussola della Trasparenza non solo consente alle Pubbliche Amministrazioni e ai cittadini di verificare online in tempo reale un sito web, relativamente alla rispondenza agli adempimenti normativi, ma anche di poter confrontare i siti, stilando apposite classifiche della trasparenza per tipologia di Amministrazione;

considerato che: tramite la Bussola della Trasparenza si può analizzare e monitorare le informazioni inserite dalle varie Amministrazioni e partecipare quindi al miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali;

secondo il suddetto sistema di rilevazione, la Regione Calabria, già ad aprile 2014 (Newsletter della Trasparenza del dipartimento Controlli della Regione Calabria n. 4/2014), risultava al 1° posto tra le regioni d'Italia, a pari merito con Lombardia, Liguria ed Umbria, nella classifica nazionale relativa alla rispondenza dei suddetti adempimenti normativi, così come si evince nella DGR n. 64 del 20 marzo 2015 (Approvazione del Programma della Trasparenza 2015-2017) e nella DGR n. 309 del 27 agosto 2015 - Allegato 1 (Approvazione del Piano della Performance 2015-2017);

ritenuto altresì che: la classifica della trasparenza dei siti è realizzata in base al monitoraggio automatico che verifica il rispetto delle norme sui siti web delle PA: il dato rilevato dalla Bussola della Trasparenza avviene tramite la piattaforma web del Governo nazionale che rileva in maniera automatica e periodica gli aggiornamenti di tutti i siti web delle Pubbliche Amministrazioni, monitorando la presenza delle sezioni previste per legge (come ì Bandi di gara e i contratti);

in base monitoraggio effettuato a luglio del 2017 - reso pubblico anche dalla Conferenza delle Regioni nella Newsletter n. 3198/2017 - nella Classifica della trasparenza dei siti web, la Regione Calabria occupa l'ultimo posto ("Umbria, Marche, Veneto, Puglia e Piemonte sono le cinque regioni al vertice della graduatoria nazionale della trasparenza dei siti web delle Regioni");

attualmente, sul sito web dell'Amministrazione regionale non risultano pubblicati molti dei dati oggetto di pubblicazione obbligatoria e alcune sezioni sono addirittura assenti;

anche dai verbali dell'Organismo Indipendente di Valutazione della Regione Calabria si rilevano criticità circa gli adempimenti in materia di trasparenza evidenziando da mesi diverse carenze;

vi è un aumento delle attese del pubblico circa una maggiore disponibilità di informazioni, parte integrante della legittimità dell'Amministrazione stessa: difatti, agli obiettivi alla trasparenza sono correlati l'integrità, la legalità e alla prevenzione della corruzione;

considerato in particolare che: sul sito web della Regione Calabria, all'interno della macro-sezione "Amministrazione Trasparente", mancano numerose sezioni e sotto-sezioni relative ad informazioni che, oltre ad essere soggette a pubblicazione obbligatoria, risultano di rilevanza pubblica e di utilità sociale;

l'omessa pubblicazione delle informazioni inerenti le funzioni istituzionali ostacola di fatto il diritto di accesso all'informazione, impedendo, in tal modo, una forma di controllo sull'utilizzo delle risorse pubbliche;

se si analizzano nello specifico i dati mancanti, rispetto ai quali un cittadino viene privato, si rileva che essi riguardano soprattutto informazioni all’'accountability dell'Amministrazione regionale, concetto legato al "rendere conto" dell'azione fatta o fatta fare, al "rispondere per i risultati ottenuti" (rafforzare la trasparenza amministrativa significa introdurre misure che consentano una più efficace azione di contrasto alle condotte illecite nelle P.A.);

ad esempio, all'interno della sezione denominata "Organizzazione", mancano alcuni dati relativi ai Titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e la sezione "Consulenti e Collaboratori" non risulta di facile accesso poiché i dati sui titolari di incarichi di collaborazione o consulenza dovrebbero essere di immediata fruizione, cioè in formato tabellare (sia in modo aggregato che analitico): l'esposizione in tabelle dei dati oggetto di pubblicazione, in modo sintetico, aumenta il livello di comprensibilità e di semplicità di consultazione assicurando agli utenti la possibilità di reperire informazioni in modo immediato, così come indicato dall'ANAC (Delibera n. 1310/2016);

all'interno della sezione "Personale", poi, mancano le informazioni riguardanti i dirigenti cessati nonché le Sanzioni per mancata comunicazione dei dati, mentre risultano incompleti i dati relativi ai Titolari di incarichi dirigenziali (di vertice). Infine, non risultano aggiornate le informazioni sugli Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti);

relativamente alla sezione "Bandi di gara e contratti", nella quale devono essere pubblicati i dati concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture affidati dalla Regione Calabria, non sono reperibili in formato tabellare. Difatti, i dati oltre ad essere pubblicati, devono necessariamente essere di immediata comprensione e consultazione per il cittadino (qualità dei dati pubblicata). Le informazioni sulle singole procedure, tra l'altro, e gli atti delle amministrazioni aggiudicataci e degli enti aggiudicatori non risultano distinti per ogni procedura (che riporti ad una sezione), così come previsto, ma per singolo dipartimento regionale;

la sezione denominata "Servizi Erogati" poi é completamente inesistente;

difatti, manca la sotto-sezione “Class action”. Come noto, la class action (o azione collettiva) è una particolare azione legale che può essere intrapresa da uno o più soggetti con l'obiettivo di risolvere una questione di rilevanza comune ottenendo una pronuncia efficace anche per tutti gli altri soggetti che si trovino nella stessa posizione giuridica, una azione contro le Amministrazioni e i concessionari di servizi pubblici che ledano interessi giuridicamente rilevanti per una pluralità di utenti o consumatori. Anche la sotto-sezione “Servizi” in rete risulta inesistente. Inutile dire che, in un'ottica di miglioramento e di risparmio nella strutturazione ed erogazione dei servizi offerti ai cittadini, alcune amministrazioni scelgono di "fare rete". La propensione alla collaborazione e allo scambio tra uffici ed enti diversi nasce dalla condivisione di obiettivi e di difficoltà, dalla necessità di far fronte a richieste e aspettative crescenti dell'utenza con risorse limitate. Svolgere insieme determinati servizi, integrare le modalità e le procedure, scambiare informazioni e condividere strumenti di lavoro, infatti, può garantire maggiore efficacia ed efficienza nell'erogazione del servizio e delle informazioni. La logica di rete presuppone, da un lato l'adesione ad un'ottica incentrata sulle necessità dei cittadini e dall'altro il superamento della prospettiva della singola competenza;

se poi volessimo informarci sulle "Opere Pubbliche", attraverso l'apposita sezione, prevista sempre come informazione soggetta a pubblicazione obbligatoria (ai sensi del d.lgs. 33/2013), non si riesce a visualizzare né la sotto-sezione “Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici” né tantomeno quella relativa agli “Atti di programmazione delle opere pubbliche” o ancora quella dei “Tempi costi e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche”. Ad un cittadino non è dato sapere;

infine, all'interno della sezione denominata "Altri contenuti" non è stata prevista l'apposita voce “Prevenzione della Corruzione” né tantomeno quella dell’”Accessibilità” e del “Catalogo dei dati, metadati e banche dati”. Neanche i “Dati sui pagamenti del servizio sanitario nazionale” risultano pubblicati -:

le ragioni degli scarsi livelli di trasparenza che si registrano oggi in Regione Calabria, rispetto al 2014;

di sapere quali sono i motivi che soggiacciono al posizionamento della Regione Calabria, divenuta fanalino di coda in materia di trasparenza, rispetto al 2014, anno in cui, contrariamente, si registrava il suo primato nella classifica nazionale;

di essere informato rispetto alle azioni che si vorranno intraprendere per puntare ad innalzare necessariamente i livelli di trasparenza nella nostra Regione, dal momento che la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico di ogni amministrazione, così come sottolineato anche dall'Autorità Nazionale Anticorruzione;

di essere aggiornato su come si intende rafforzare la trasparenza amministrativa e introdurre misure che consentano una più efficace azione di contrasto alle condotte illecite nella P.A.

(303; 04/09/2017)

Risposta: “In riscontro alla interrogazione scritta n. 303/10^ 2010 del consigliere regionale on. Domenico Tallini, con la presente nota si specifica quanto segue.

Le premesse della detta interrogazione prendono le mosse dalle rilevazioni fornite da una apposita sezione del Ministero della Funzione Pubblica e denominata "Bussola della Trasparenza". Essa utilizza un sistema di controllo incrociato, attraverso un algoritmo, per la valutazione di monitoraggio automatico dei portali istituzionali: è uno strumento di autoanalisi del solo sitemap, poiché verifica ed analizza l'esistenza di sezioni e sottosezioni come da dettato normativo (in gergo informatico "voci di menù e sottomenù"), non rappresentando in alcun modo la reale presenza dei dati all'interno della struttura stessa. Precipuamente è uno strumento di autocorrezione per coadiuvare le istituzioni a valutare, secondo la normativa aggiornata, la struttura del sito.

Pertanto la scansione sito, come ben specificato proprio nel portale di riferimento, non. rappresenta in alcun modo una certificazione dei contenuti effettivamente presenti, ma ne valuta l'impianto ad albero.

Ad oggi il portale Trasparenza della Regione Calabria, consultabile all'URL http://trasparenza.regione.calabria.it/sites/ é raggiungibile dall'apposita Sezione Trasparenza del portale istituzionale, risulta essere un utile strumento per istituzioni, cittadini ed imprese, naturalmente perfettibile, tenuto conto dei flussi redazionali ingenti a fronte di risorse umane ridotte. La bussola e' un ausilium propedeutico alla strutturazione dei portali per uniformare e standardizzare le attività redazionali per i diversi Enti, permettere al cittadino la reperibilità dei dati e accompagnare l'Ente nel processo redazionale.

Ma vi è di più. A seguito dell'entrata in vigore del D.lgs. 97/2016, il cosiddetto Freedom of Information Act (Foia), che ha lo scopo di garantire la piena accessibilità a documenti e dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni, la Bussola è stata temporaneamente sospesa.

Per dare attuazione alle nuove "Linee guida", emanate a dicembre 2016 dall'Autorità Nazionale Anti Corruzione, la Bussola della Trasparenza è stata disattivata in attesa del completamento delle modifiche tecniche necessarie per adeguarla alle novità introdotte dalla Delibera 1310/2016 dell'Anac.

Nonostante essa suggerisca per l'Ente un punteggio inferiore alla totalizzazione massima, ad oggi con l'implementazione delle sezioni di 78 su 81, la struttura del portale è stata arricchita di elementi validi per la consultazione e la governarne. I dataset, al contrario di quanto riportato nelle premesse della interrogazione, permettono la ricerca nominativa di dirigenti, consulenti e collaboratori che costantemente vengono resi disponibili dall'attività redazionale dei dipendenti preposti. Un'area dedicata all’Anticorruzione rende possibile una visibilità ampia ai contenuti. La sezione OIV e' dedicata specificatamente alle sole attività dell'Organismo.

Il portale pertanto supera la staticità della precedente "Area Trasparenza" in favore di uno strumento unico e dedicato che funge da repository generale e attua un cambiamento radicale di uniformazione di contenuti e informazioni con i medesimi criteri.

Tutto ciò detto, comunque si rileva, come è immediatamente riscontrabile su detto sito, che:

-  Sul sito della Regione Calabria non manca alcuna delle sezioni previste dalla legge. Tutt'altro, le stesse sezioni sono in continuo e costante aggiornamento in relazione alla evoluzione del dettato normativo, tenuto anche conto dei flussi e delle dovute migrazioni;

-  sono pubblicati anche dati e provvedimenti per cui non esiste l'obbligo normativo della pubblicazione (sezione Anticorruzione, sezione OIV, sezione dedicata alla pubblicazione tempestiva delle delibere per le quali, tra l'altro, c'è solo l'obbligo -ad altri fini- della pubblicazione sul BUR, pubblicazione delle singole delibere per le quali la legge richiede solo evidenza di elenco e oggetto) che, pertanto, non vengono vagliate dalla bussola della trasparenza;

-  relativamente alle sezioni ed alle sottosezioni finora l'implementazione e la pubblicazione dei contenuti sul portale della trasparenza è stata a totale carico del responsabile della trasparenza: aspetto questo che arrecava un limitato ritardo nella pubblicazione di dati e informazioni, anche in considerazione dell'ingente flusso documentale e delle relative tempistiche di validazione e messa in rete. Al fine di snellire e catalizzare tale procedura, si è deciso di rafforzare l'organizzazione con risorse umane specificatamente dedicate, dando attuazione ad un sistema di pubblicazione dei contenuti di tipo distribuito, attraverso l’implementazione di un modulo software ad hoc che permetterà, quindi, una migliore gestione dei profili utente, con una profilazione dei privilegi personalizzata. In tal modo i referenti dipartimentali incaricati potranno dedicarsi alle attività redazionali dei contenuti sul portale della trasparenza, ognuno per la propria area di riferimento. Una volta inseriti i documenti de quo nel frontend del sistema, gli stessi saranno resi pubblici solo dopo la vidimazione da parte del responsabile della trasparenza. Attraverso il nuovo modulo sarà possibile settare utenti "Referenti dipartimentali" che potranno inviare documenti e link direttamente in backoffice, senza che questi vengano pubblicati fino a quando non avranno ricevuto l'approvazione di un utente di più alto livello, in questo caso il "Responsabile Trasparenza", con i privilegi di un utente Superior rispetto agli altri. Ciò permetterà di aggiornare proprio alcune sottosezioni, afferenti alle esistenti Sezioni "Servizi erogati. Opere pubbliche e Bandi di gara e contratti". Proprio per quest'ultima sezione "Bandi di gara e Contratti" si evidenzia che la stessa era già dotata e strutturata con un URL di redirecting " Bandi di Gara Regionali" che rimandando al dataset del portale istituzionale http://portale.regione.calabria.it/website/bandiregione/ permetteva e permette di reperire informazioni sulle singole procedure dando al cittadino la possibilità di ricercare l'informazione di suo interesse con filtri specifici per ogni procedura. Riguardo alla sezione "Altri contenuti"', benché già presente e in fase di implementazione, la stessa è consultabile nella sottosezione "Anticorruzione" che, peraltro, rimanda ad una sezione dedicata arricchita di contenuti e informazioni non esplicitamente richiesti dalla normativa.

La redistribuzione della pubblicazione di informazioni e dati porterà ad una più facile gestione dei contenuti, alla standardizzazione dei flussi e ad un più celere processo di pubblicazione a vantaggio dell'ente, di cittadini ed imprese.

-  Relativamente alla voce "Titolari di incarichi politici, di amministrazione e di governo", è presente la redirectory alla apposita ed omologa sezione del Consiglio Regionale.

-  Riguardo alla sezione Consulenti e Collaboratori, si fa presente che, al contrario di quanto affermato nella detta interrogazione, sono presenti ed aggiornati i relativi dataset. Le nominate tabelle non sono, al momento, ritenute necessarie al miglioramento della accessibilità e della fruibilità delle informazione, pur tuttavia si vagherà l'eventuale utilizzo di layout tables.

-  I dirigenti cessati vengono costantemente aggiornati nella apposita sezione presente ab origine, contrariamente a quanto sostenuto. Per quanto concerne l'indicazione delle sanzioni per la mancata pubblicazione dei dati, essa è prevista nella voce Organizzazione. Raccogliendo l'invito, estenderemo la voce anche al personale.

Attualmente i dati vengono trasmessi dai singoli dipartimenti regionali alla RPCT che ne cura la pubblicazione.

Di talché è in capo ai singoli dipartimenti l'obbligo di trasmissione per la pubblicazione.

Da una ulteriore verifica successiva alla detta interrogazione, è dato vedere come non emergano le gravi criticità enucleate nella detta interrogazione, pur tuttavia detta interrogazione ha fornito lo spunto alla scrivente per rimuovere limitate incongruenze nella consultazione dei dati, di tal guisa rendendo più agevole la consultazione del sito al cittadino calabrese.”

 

Maria Gabriella Rizzo (Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza)