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X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

_________

n. 34

 

SEDUTA Di  MARTEDI’  28 MARZO 2017

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO

 

 

 

 

Inizio lavori h.14,45

Fine lavori h. 16,35

.


 

 


Presidenza del Presidente Nicola Irto

 

La seduta inizia alle 14,45

 

PRESIDENTE

La seduta è aperta, si dia lettura del verbale della seduta precedente.

GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore

Legge il verbale della seduta precedente.

 

(E’ approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

 

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni e la mozione

GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore

Legge le interrogazioni e la mozione presentate alla Presidenza.

 

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni

PRESIDENTE

E’ pervenuta risposta scritta alle interrogazioni numero 82/10^ del 6 agosto 2015 a firma del consigliere Graziano; numero 121/10^ dell’11 gennaio 2016 a firma del consigliere Graziano; numero 209/10^ del 5 settembre 2016 a firma del consigliere Mangialavori; numero 218/10^ del 26 settembre 2016 a firma del consigliere Nicolò; numero 221/10^ del 28 settembre 2016 a firma del consigliere Graziano; numero 242/10^ del 5 dicembre 2016 a firma del consigliere Graziano; numero 259/10^ del 16 febbraio 2017 a firma del consigliere Guccione.

 

(Sono riportate in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Come annunciato nelle comunicazioni, il Presidente della Giunta regionale ha chiesto congedo per motivi strettamente personali e familiari. La Conferenza dei capigruppo ha deciso, all’unanimità, di procedere con l’esame dei punti inseriti all’ordine del giorno, rinviando ad altra seduta, sia di Conferenza dei capigruppo sia di Consiglio regionale, il dibattito politico sul sistema aeroportuale calabrese e sugli altri temi oggetto di discussione politica in seno alla Conferenza dei capigruppo, quali ad esempio il servizio idrico integrato.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Presidente, chiedo l’inserimento all’ordine del giorno di due proposte di legge: la proposta di legge protocollo numero 14163 del 28 marzo di iniziativa dei consiglieri Mirabello e Romeo, recante: “Disposizioni per la liquidazione della Fondazione Field” e la proposta di legge riguardante la “Modifica della legge regionale 3 agosto 1999, n. 20 per l’Istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria, Arpacal”.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’inserimento all’ordine del giorno delle due proposte di legge richiesto dal consigliere Mirabello.

 

(Il Consiglio approva)

 

Ha chiesto di parlare il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie, Presidente, chiedo l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 225/10^ riguardante la “Modifica della legge regionale 5 aprile 1982, n. 13, recante <Norme di attuazione dello Statuto per l’iniziativa legislativa popolare per il referendum>”. E’ proposta dal sottoscritto, dal consigliere Romeo, capogruppo del Partito democratico, e dal consigliere Orsomarso, capogruppo del Gruppo Misto.

Questa proposta di legge riguarda l’ampliamento, ad opera del Presidente della Giunta regionale, dei termini per l’indizione dei referendum anche in vista del referendum consultivo per l’istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Corigliano Calabro e di Rossano. La modifica si rende necessaria al fine di convocare i cittadini residenti all’estero e i cittadini dei Paesi dell’Unione europea residenti nei comuni interessati al referendum, atteso che i tempi stretti non consentono allo stato attuale di promuovere la più ampia partecipazione della platea interessata dalla procedura di fusione. Per questo motivo, con la modificazione alla legge anzidetta, si chiede un ampliamento dei termini.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’inserimento all’ordine del giorno del provvedimento come proposto dal consigliere Graziano.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 163/10^ d'Ufficio, recante: “Temporanea sostituzione del consigliere regionale Nazzareno Salerno, in atto sospeso dalla carica, con il Sig. Mario Magno”

PRESIDENTE

Il primo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 163/10^ d'Ufficio, recante: “Temporanea sostituzione del consigliere regionale Nazzareno Salerno, in atto sospeso dalla carica, con il Sig. Mario Magno”.

Se non ci sono richieste di intervento, pongo in votazione il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

 

Invito il consigliere Magno a prendere posto nei banchi riservati ai consiglieri.

 

(Applausi)

 

Benvenuto, consigliere Magno. Prego, ha facoltà di parlare.

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Signor Presidente, intanto la ringrazio per avermi dato l’opportunità di prendere la parola in quest’Aula nella quale ho già trascorso un periodo di consiliatura, la nona, e mi accingo a trascorrervi un ulteriore periodo in questa decima legislatura.

Vorrei ringraziare lei, Presidente, il Presidente della Giunta che, purtroppo, oggi è assente per motivi personali e di salute, gli assessori, i colleghi consiglieri, la stampa, il pubblico presente e gli amici che sono venuti da Lamezia Terme e dalla provincia.

Desidero, inoltre, rivolgere a tutti voi un sentito ringraziamento per l’accoglienza che mi è stata riservata per questo mio ritorno nel Consiglio regionale della Calabria. Ringrazio, in particolare, il presidente Irto, il Capo di Gabinetto e l’Ufficio di Presidenza per la puntualità con la quale è stata data esecuzione al decreto di sospensione emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 8 del decreto legislativo numero 235/2012 che, oggi, mi vede rientrare in questa Assemblea quale supplente del consigliere Salerno al quale auguro che possa risolvere positivamente la sua vicenda personale.

Non posso, inoltre, non mandare un messaggio di augurio al Vice coordinatore regionale di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, amico da tanti anni e persona che stimo profondamente sia come politico siacome professionista da sempre impegnato sul territorio vibonese, affinché possa avere altre occasioni di rappresentanza politica e di attività amministrativa.

Per me oggi è un rientro in Assemblea regionale che vivo con una emozione differente rispetto al 2010 poiché questo nuovo insediamento – pur arrivando in ritardo e da supplente – attribuisce un significato nuovo al mio impegno politico fatto di coerenza, di rispetto delle regole e della legalità. Non nascondo che, sin dal momento del risultato sfavorevole alla mia elezione, ho sempre nutrito la convinzione che, comunque, sarei rientrato in Consiglio regionale, convinto che il tempo è galantuomo e restituisce sempre quello che per circostanze o avvenimenti vari è stato tolto.

Dopo poco meno di due anni e mezzo di attività da funzionario del Ministero dell’Interno e di impegno politico tra la gente, ritrovo una regione ancora più problematica rispetto a come la lasciai, a causa di una maggioranza, eletta a novembre 2014, che non ha saputo produrre, finora, quella novità e quella spinta di rinnovamento che i calabresi si aspettavano.

Devo, inoltre, prendere atto che anche una parte della minoranza non ha saputo o voluto interpretare con coerenza il ruolo che i cittadini calabresi le hanno affidato e che deve essere improntato al controllo dell’azione amministrativa sui grandi temi dello sviluppo e della difesa dei diritti, cogliendo il grido di sofferenza e di bisogno proveniente dalle fasce deboli della società.

Un pensiero va ai tanti giovani disoccupati, a coloro che hanno perso il lavoro e che hanno il diritto a sperare in un lavoro sicuro, alle famiglie che hanno diritto ad avere una sanità e servizi efficienti, scuole sicure per i propri figli ed un sostegno al reddito.

Un saluto ed un messaggio di vicinanza personale va ai tanti sindaci ed amministratori locali che con sacrificio gestiscono i comuni calabresi, sempre in difficoltà nell’erogare i servizi essenziali e spesso abbandonati al loro destino dai governi nazionali ed in alcuni casi anche dalla Regione che non mettono in campo politiche di sostegno e sviluppo adeguati.

Un ringraziamento doveroso va soprattutto alla magistratura calabrese – alla quale deve andare sempre il nostro continuo sostegno – che ha rappresentato negli anni passati, e continua a rappresentare, un punto di riferimento importante di garanzia, di giustizia, di legalità e di impegno contro la ‘ndrangheta.

Un messaggio di vicinanza e sostegno va ai tanti giovani che hanno manifestato a Locri contro la ‘ndrangheta, che hanno espresso vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine che con sacrificio e sofferenza garantiscono la sicurezza dei cittadini.

Un grazie particolare va alla stampa, a tutte le emittenti televisive e web che hanno messo in risalto il mio nuovo ingresso in Consiglio regionale a causa di una vicenda che rappresenta un segnale di allarme per la difesa della legalità, delle regole e del corretto rapporto quando si è chiamati a gestire la cosa pubblica.

Da questo momento mi sento di dover condividere con tutti voi un percorso di gestione dei processi programmatori e legislativi finalizzati alla crescita della Calabria senza confondere i ruoli assegnati dall’elettorato a maggioranza ed opposizione e senza, comunque, far venire meno il mio apporto su questioni riguardanti la collettività ed il raggiungimento del bene comune. Come ha ben detto Wanda Ferro nel suo discorso di insediamento, in questi due anni di gestione del governo di sinistra non mi sono perso molto perché non c’è stato quello scatto di orgoglio che i calabresi si aspettavano.

La delusione dei calabresi è grande e, pertanto, è necessario che quello scatto di orgoglio politico lo mettano in campo le opposizioni per creare i presupposti di una alternanza al governo attuale e per ridare alla nostra regione un nuovo progetto politico-amministrativo incentrato sullo sviluppo, con nuove politiche del lavoro per dare a tanti giovani disoccupati certezza sul futuro attraverso percorsi di educazione alla legalità e di denuncia.

Credo che in questo Consiglio regionale ci siano colleghi che hanno a cuore le sorti di questa regione e mi appello a loro affinché si costruisca un rapporto serio con i cittadini, fatto di impegni e di assunzione di responsabilità, creando una opposizione identificabile che sappia dare il proprio contributo in ogni momento.

Il venir meno di una vera opposizione a chi governa, che in molte situazioni si trasforma in trasversalismo e trasformismo, costituisce un deficit di democrazia, quella democrazia - nei ruoli per i quali siamo stati delegati dai cittadini - che dobbiamo difendere a tutti i costi e che rappresenta la vera forza di una gestione corretta ed equilibrata delle Istituzioni.

Sono qui per svolgere il mio ruolo senza cedimenti e sono certo che insieme ad amici di tante battaglie comuni che qui ritrovo – quali Mimmo Tallini, Wanda Ferro, Fausto Orsomarso, Alessandro Nicolò, Ennio Morrone, Giuseppe Graziano, Francesco Cannizzaro, con i quali ho condiviso percorsi politici ed esperienze amministrative–, nonché insieme a tanti amici di maggioranza –quali Tonino Scalzo, Enzo Ciconte, Domenico Bevacqua, Arturo Bova, Mauro D’Acri, Baldo Esposito, Pino Gentile, Carlo Guccione ed altri che mi scuso se non citati, con i quali spero di avere rapporti fruttuosi– sapremo trovare le giuste sinergie per ridare ruolo e dignità a questo Consiglio regionale con proposte progettuali e legislative impegnative.

I problemi sono tanti, alcuni da sempre trascurati, mentre dovrebbero essere affrontati con ostinazione ed impegno anche con l’utilizzo dei fondi comunitari. In particolare, mi riferisco alla Fondazione Terina con i suoi dipendenti che non percepiscono gli stipendi da mesi; agli aeroporti calabresi da rilanciare e per i quali spero che la Sacal sappia dare nuova linfa e nuova opportunità di ripresa; al mare sporco con una depurazione che ancora non funziona ed al turismo che non decolla; all’oneroso smaltimento dei rifiuti con una raccolta differenziata ancora troppo minimale; alla mancanza di politiche occupazionali adeguate; alla mancanza di infrastrutture moderne e tutt’ora insufficienti nei collegamenti – si veda la SS 106 e le linee ferroviarie abbandonate – necessari, invece, per far decollare la Calabria; alle insufficienti politiche per il sostegno all’handicap e agli anziani, alle donne; ad una sanità commissariata e per la quale non si conosce a che punto sia il Piano di rientro mentre i cittadini ne pagano i costi elevati e i mille altri problemi che affronteremo nel prosieguo di questa decima legislatura.

Concludo questo mio intervento ringraziando doverosamente la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli, ed il Partito nazionale che a novembre 2014 mi hanno consentito di ricandidarmi per poter rappresentare ancora una volta in questa Aula consiliare i cittadini calabresi ed i tanti elettori del Collegio Centro; per loro mi spenderò con impegno e con la speranza di poter onorare ancora una volta la fiducia che hanno riposto in me, votandomi non con una delega in bianco, ma con la convinzione di potersi far rappresentare da una persona con esperienza politica-amministrativa e capace di tentare di portare a soluzione, insieme a tutti voi, le molteplici problematiche che affliggono la Calabria.

A loro dico “non farò mancare il mio impegno”. Inoltre, per concludere, dopo aver consultato alcuni amici consiglieri regionali, dichiaro la mia adesione al Gruppo Misto con l’impegno e anche con la necessità di poter riflettere nel prosieguo su quelli che dovranno essere eventuali nuovi assetti all’interno dei gruppi politici che compongono il Consiglio regionale ed in modo particolare dei gruppi di opposizione.

La mia appartenenza politica rimane, comunque, sempre legata fortemente a Forza Italia per la quale mi spenderò ancora di più sul territorio del Collegio Centro ma anche sul territorio della intera regione. Vi ringrazio per la pazienza e per l’ascolto che avete riservato al mio intervento.

 

(Applausi)

PRESIDENTE

Grazie, consigliere Magno.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 143/10^ di iniziativa del consigliere Esposito, recante: “Integrazioni al Regolamento interno del Consiglio regionale (D.C.R. 27 maggio 2003, n. 5)”

PRESIDENTE

Il secondo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 143/10^ di iniziativa del consigliere Esposito, recante: “Integrazioni al Regolamento interno del Consiglio regionale (D.C.R. 27 maggio 2003, n. 5)”.

La parola al relatore del provvedimento, consigliere Esposito.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra), relatore

Presidente, questa proposta di provvedimento amministrativo trae la sua origine dalla necessità di adeguare il Regolamento consiliare interno alle disposizioni contenute nella legge regionale del 12 agosto 2016, numero 30, recante “Disposizioni sulla partecipazione della Regione Calabria alla formazione ed attuazione della normativa e delle politiche della Unione europea”, proposta ed approvata dal Consiglio regionale su iniziativa dei consiglieri Aieta e D’Acri.

Questa legge ha provveduto a conformare la legislazione regionale in materia alle norme statali della legge numero 234 del 24 dicembre 2012 che, a sua volta, aveva recepito i dettati del Trattato di Lisbona entrato in vigore nel 2009.

In particolare, con questo provvedimento amministrativo di adeguamento del Regolamento vengono introdotti e disciplinati lo svolgimento della sessione regionale– una volta all’anno possibilmente prima della pausa estiva– e tutto il percorso di adozione della legge regionale europea da parte del Consiglio regionale. Più specificatamente, vengono rubricate tali disposizioni all’articolo 111ter e all’articolo 111quater. Si realizza così un modello collaborativo fra Giunta e Consiglio istituzionalizzando questa collaborazione e prevedendo un flusso informativo continuo dalla Giunta al Consiglio pur nell’esercizio delle reciproche competenze; tale modello collaborativo vuole – anche mediante questo adeguamento al Regolamento – offrire una possibilità di riabilitazione del Consiglio bilanciando la sua posizione più debole rispetto alla Giunta.

È casuale che questo provvedimento amministrativo arrivi in Aula oggi in coincidenza con il sessantesimo anniversario dei due “Trattati di Roma” e dopo la celebrazione proprio a Roma di tale evento.

Ritengo che sia anche l’occasione per ricordare quel 25 marzo 1957 e ribadire, da parte di questo Consiglio regionale, l’impegno da profondere verso una Europa unita ed indivisa guardando ai padri costituenti dell’Europa, guardando a quel passato per elaborare non soltanto il presente ma anche il futuro.

Vanno celebrate le tante cose fatte dal 1957 ad oggi ma ritengo che ci sia tanto da lavorare affinché le speranze, ancora inevase, possano trovare una soluzione. Tali soluzioni, ritengo, che potranno essere conseguite soltanto se con coraggio verranno poste al centro delle decisioni il potere decisionale ed una nuova democrazia partecipata che è quello che viene dalla base e dai cittadini.

Nuovi modelli di democrazia, quindi, che possano restituire quella fiducia che probabilmente oggi sfugge ai cittadini europei; nuove capacità di investimento per far aumentare la crescita; riduzione soprattutto delle diseguaglianze e su questo si può aprire un dibattito estremamente ampio su quella Europa a due velocità che anche sabato è stata messa in evidenza a Roma ma soprattutto lotta alla povertà di cui questa regione ha fortemente bisogno.

Non v’è dubbio che nel parlare di Unione europea non si possa tacere anche l’importanza di addivenire a delle politiche migratorie condivise e comuni e, soprattutto, la logica comuneè quella di impegni forti verso la sicurezza e la difesa. Impegni forti che non possono prescindere dalle risorse economiche che quanto meno, tuttavia, devono trovare una loro logica se escono fuori da quel patto di stabilità che è una scure sui Governi e sui vari enti.

Con questo auspicio e con questo proposito ritengo che oggi si possa licenziare questa proposta di provvedimento amministrativo di adeguamento del Regolamento consiliare interno. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono altre richieste di parola sul secondo punto all’ordine del giorno, pertanto pongo in votazione il provvedimento.

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 158/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconti esercizi 2013, 2014, 2015 – Istituto Regionale Superiore di Studi Elleno Calabri per la Comunità Greca di Calabria”

PRESIDENTE

Il terzo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 158/10^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconti esercizi 2013, 2014, 2015 – Istituto Regionale Superiore di Studi Elleno Calabri per la Comunità Greca di Calabria”.

La parola al relatore, consigliere Aieta, che ha facoltà di illustrare la relazione.

AIETA Giuseppe (Partito democratico), relatore

Signor Presidente, la proposta di provvedimento che è posta oggi all’approvazione di questa Assemblea è stata licenziata a maggioranza dalla seconda Commissione - Bilancio, Programmazione economica ed Affari dell’Unione europea -, nella seduta del 21 marzo 2017. Alla seduta di Commissione ha partecipato il dirigente generale del dipartimento bilancio, dottor De Cello.

Devo ricordare che l’articolo 24 della legge regionale numero 15 del 2008 ha autorizzato la Giunta regionale a procedere alla trasformazione dell’Istituto in Fondazione, così come è accaduto per quello della cultura occitana ed ellenica, con il compito di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni calabresi, ed ha nominato il Commissario ad acta con il compito di provvedere a curare la predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione.

Il provvedimento che oggi ci occupa si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del dipartimento Turismo, del dipartimento Bilancio e del parere dell’organo di revisione.

Occorre precisare che è stato nominato un Commissario liquidatore che ha provveduto, oltre a rettificare la determina di approvazione dei rendiconti regionali per gli esercizi finanziari 2013, 2014 e 2015, ad approvare anche il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2014.

Il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole ai rendiconti generali anni 2013, 2014 e 2015, nonché al riaccertamento straordinario dei residui al 31 dicembre 2014.

Il dipartimento Turismo ha espresso parere favorevole. Il dipartimento Bilancio, nell’istruttoria di competenza, ha precisato che i bilanci di previsione per gli esercizi finanziari 2013, 2014 e 2015 non sono stati approvati dal Consiglio regionale e, dunque, l’Ente ha operato in gestione provvisoria. I rendiconti degli anni 2013 e 2014 registrano un avanzo di amministrazione pari a zero; il rendiconto del 2015 chiude con un avanzo di amministrazione pari ad € 2, 35.

A seguito di un attento esame della documentazione, il dipartimento Bilancio ha rilevato che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa, di cui al conto del bilancio, e il conto del tesoriere; sussiste continuità tra i residui finali rispetto a quelli iniziali dei singoli esercizi iscritti nelle scritture contabili.

Il dipartimento Bilancio evidenzia, tuttavia, che non risulta effettuata dal dipartimento Turismo la necessaria vigilanza sulle attività dell’Istituto in ordine alla spending review e la verifica in ordine alla normativa di riferimento.

A conclusione dell’attività istruttoria, il dipartimento Bilancio ritiene possibile procedere alla trasmissione da parte della Giunta regionale dei rendiconti dell’Istituto regionale per la Comunità Greca di Calabria per gli esercizi 2013, 2014 e 2015 al Consiglio regionale, per gli adempimenti di competenza.

PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di parola pongo in votazione il provvedimento come illustrato in Aula.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 159/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconti esercizi 2013, 2014, 2015 – Istituto Regionale per la Comunità Arbereshe di Calabria”

PRESIDENTE

Siamo adesso al quarto punto all’ordine del giorno relativo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 159/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconti esercizi 2013, 2014, 2015 – Istituto Regionale per la Comunità Arbereshe di Calabria”.

La parola al relatore, consigliere Aieta, che ha facoltà di illustrare la relazione.

AIETA Giuseppe (Partito democratico), relatore

Signor Presidente, questo provvedimento è simile a quello che abbiamo testé discusso. Si tratta dei rendiconti degli esercizi 2013, 2014 e 2015 riferiti all’Istituto regionale per la Comunità Arbereshe di Calabria.

Anche qui il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del dipartimento turismo, del dipartimento bilancio e del parere dell’organo di revisione.

Il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole, così il dipartimento turismo ed il dipartimento bilancio, a seguito di attento esame della documentazione, ha espresso parere favorevole con delle postille che riguardano il contenimento della spesa ma autorizza, in ogni caso, la discussione ed il trasferimento di questa pratica alla Commissione regionale.

PRESIDENTE

Non essendoci richieste di parola pongo in votazione il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 160/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconti esercizi 2013, 2014, 2015 – Istituto Regionale per la Comunità Occitana di Calabria”

PRESIDENTE

Siamo adesso al quinto punto all’ordine del giorno relativo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 160/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconti esercizi 2013, 2014, 2015 – Istituto Regionale per la Comunità Occitana di Calabria”.

La parola al relatore, consigliere Aieta, che ha facoltà di illustrare la relazione.

AIETA Giuseppe (Partito democratico), relatore

Signor Presidente, anche qui si tratta della proposta di approvazione dei rendiconti per gli esercizi 2013, 2014, 2015 riferiti all’Istituto Regionale per la Comunità Occitana di Calabria.

Anche qui il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole; il dipartimento turismo ha espresso parere favorevole e il dipartimento bilancio ha autorizzato la trasmissione da parte della Giunta regionale di questo provvedimento al Consiglio regionale, evidenziando alcune questioni che sono state già anticipate negli altri due provvedimenti.

In ogni caso il dipartimento bilancio ritiene che questo provvedimento si possa approvare.

PRESIDENTE

Non essendoci richieste di parola pongo in votazione il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 161/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Programma Regionale per le attività di sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle Foreste Regionali anno 2017”

PRESIDENTE

Il sesto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 161/10^, di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Programma Regionale per le attività di sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle Foreste Regionali anno 2017”.

La parola al relatore, consigliere Aieta, che ha facoltà di illustrare la relazione.

AIETA Giuseppe (Partito democratico), relatore

La proposta di provvedimento amministrativo numero 161/10^, di iniziativa della Giunta regionale, riguarda il “Programma Regionale per le attività di sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle Foreste Regionali anno 2017”.

Il Programma regionale che è stato elaborato ai sensi della legge regionale numero 20 del 1992 viene qui dettagliatamente elencato nei suoi interventi.

L’obiettivo è quello di uno sviluppo multifunzionale del sistema forestale che include, tra l’altro, una serie di azioni innovative volte ad una miglior prospettiva di crescita e di ritorno economico.

Le azioni contenute nel presente Programma si esplicano, in accordo a quanto contenuto nel vigente Piano stralcio per l’Assetto Geologico (PAI), con la gestione e manutenzione del territorio, la prevenzione dei rischi idrogeologici, ambientali e degli incendi boschivi, la manutenzione delle infrastrutture nelle aree forestali e la loro eventuale implementazione.

Le azioni ivi previste si articolano, sostanzialmente, in tre macrosistemi: il primo riguarda il sistema bosco-legno; il secondo il sistema difesa del suolo; e il terzo riguarda la formazione professionale.

Gli interventi attinenti il primo gruppo afferiscono allo sfruttamento del soprassuolo delle foreste e dei boschi pubblici, del demanio regionale, comunale, garantendone la salvaguardia e la tutela dell’intero ecosistema.

Le azioni previste riguardano, in particolare, la produzione di biomasse, la valorizzazione della filiera legno e la gestione delle aziende forestali.

Il Programma si completa con l’attività di formazione professionale rivolta ad una riqualificazione dei quadri dirigenti, dei tecnici e delle maestranze e ad un’attività di protezione civile, intesa come attività per interventi sulle calamità naturali.

Dal punto di vista finanziario si evidenzia che il finanziamento del programma di forestazione per l’anno 2017 è di circa euro 192.000.000, 00 a cui si farà fronte con risorse nazionali per euro 130.000.000, 00, mentre la rimanente somma sarà a carico delle risorse autonome regionali.

E’ chiaro che la Regione Calabria, con le sole fonti di finanziamento attuali, non può sostenere il costo globale della gestione forestale, per cui il Programma mira nel tempo anche ad una autosostenibilità.

Il Programma prevede, infine, degli incentivi che dovranno consentire la costruzione di un mercato utile all’avvio dell’autosostenibilità del settore. Durante la seduta sono intervenuti il Dirigente del Dipartimento Presidenza, ingegnere Siviglia, e il Dirigente generale del Dipartimento Bilancio, dottor De Cello.

L’ingegnere Siviglia ha evidenziato, illustrando il Piano, che in esso sono state segnalate le criticità del territorio regionale ed in tale contesto è stata elaborata una programmazione che consentirà di tutelare il territorio stesso.

Il direttore generale del dipartimento bilancio ha confermato la copertura finanziaria del provvedimento.

PRESIDENTE

Non essendoci richieste di parola pongo in votazione il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Sergio. Ne ha facoltà.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Signor Presidente, chiedo di inserire all’ordine dei lavori l’ordine del giorno numero 8672 del 23 febbraio 2017.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta di inserimento all’ordine dei lavori odierni dell’ordine del giorno proposto dal consigliere Sergio.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 216/10^ di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126”

PRESIDENTE

Il settimo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 216/10^, di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126”.

Ha chiesto di parlare in via preliminare la consigliera Wanda Ferro. Ne ha facoltà.

FERRO Wanda (Gruppo Misto)

Signor Presidente, colleghi consiglieri, avendo dato un approfondito sguardo a questa pratica, ritengo sia necessario – non me ne voglia il consigliere Neri! – richiedere un maggiore approfondimento rispetto al riconoscimento dei debiti fuori bilancio di alcuni professionisti rispetto ad una legge regionale già esistente del 4 febbraio 2002, che trovo esaustiva, ma, soprattutto, a salvaguardia dell’intero Consiglio regionale; la legge, che è stata approvata nel 2002, prevede, nel riconoscimento dei debiti fuori bilancio, che la pratica venga inviata alla Corte dei conti per il controllo che spetta alla giustizia amministrativa. Ed, ovviamente, nel caso vi sia stata una acquisizione da parte della Regione di beni e servizi, in assenza del preventivo impegno di spesa, il rapporto obbligatorio intercorre ai fini della controprestazione per una parte non riconoscibile ai sensi dell’articolo 45bis tra il privato e l’amministratore. Il dirigente o il funzionario che abbia determinato la generazione del debito ovviamente ne deve rispondere. Per la prestazione continuativa o periodica hanno effetto e si estende ai dirigenti che abbiano reso possibile le singole prestazioni.

Credo che questo Consiglio regionale dovrebbe chiedere al Settore legislativo della Regione un elenco, un inventario dei debiti fuori bilancio di eventuali altri professionisti che si trovano nelle medesime condizioni.

Ovviamente in caso di una sentenza in nome del popolo italiano non c’è da parte nostra nessuna reticenza a voler approvare quanto previsto da queste parcelle. Voglio anche ricordare che sono debiti fuori bilancio, non disposti da questa amministrazione ma, comunque, nella salvaguardia di ognuno di noi, credo ci debbano essere regole, normalità e pari dignità per tutti coloro che hanno svolto prestazioni per la Regione e che ancora, magari, hanno un pregresso da riscuotere.

Chiudo dicendo che anche su questo dobbiamo intravedere le posizioni dei professionisti che difendono la Regione e che poi, nello stesso tempo, avendo cause contro la Regione riscuotono, magari, le parcelle.

Forse un po’ più di linearità rispetto, non al nostro operato, ma a quello che richiediamo alla buona burocrazia credo sia a tutela, consigliere Neri, di tutti quanti ma, soprattutto, del Consiglio regionale stesso.

PRESIDENTE

Parere del relatore, consigliere Aieta? Favorevole. Allora pongo in votazione il rinvio di questo punto all’ordine del giorno per un approfondimento tecnico.

 

(Il Consiglio rinvia)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Aieta. Ne ha facoltà.

AIETA Giuseppe (Partito democratico)

Presidente, le volevo, gentilmente, chiedere di richiamare in Aula la mozione numero 74, avendola presentata il 19 dicembre 2016, che riguarda: “L’adesione alla convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità”. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta di inserimento all’ordine del giorno della mozione Onu.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 115/10^ di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Modifiche alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 41, rubricata ‘Istituzione anagrafe canina, prevenzione randagismo e protezione degli animali”

PRESIDENTE

Siamo all’ottavo punto all’ordine del giorno che riguarda la proposta di legge numero 115/10^, di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Modifiche alla legge regionale 5 maggio 1990, n. 41, rubricata ‘Istituzione anagrafe canina, prevenzione randagismo e protezione degli animali”.

La parola al consigliere Neri, che ha facoltà di illustrare la relazione.

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, questa proposta di legge è stata approvata in terza ed in seconda Commissione e va evidenziato che, in ragione della intervenuta sentenza della Corte dei conti, che prevede che anche leggi che di per sé non prevedono impegni di spesa a carico del bilancio regionale, in ogni caso, devono essere accompagnate da una relazione tecnica che spieghi, punto per punto, le motivazioni per cui da quelle norme non possono derivare nuove fonti di spesa. Abbiamo provveduto ad integrare la relazione tecnica che, a questo punto, è congrua con quanto prescritto dalla Corte dei Conti.

Sono arrivate delle osservazioni da parte del dipartimento salute della Regione Calabria che riteniamo attinenti e accoglibili; pertanto, chiedo che la proposta di legge in questione venga restituita alla Commissione di competenza affinché si proceda nelle forme ordinarie. Grazie.

PRESIDENTE

Lo stesso proponente della proposta di legge chiede il rinvio per un approfondimento. Diamo per rinviato anche l’ottavo punto all’ordine del giorno.

 

(Il Consiglio rinvia)

Proposta di legge numero 190/10^ di iniziativa del consigliere Nicolò, recante: “Mantenimento annuale delle strutture amovibili degli stabilimenti balneari. Modifiche alla legge regionale 17/2005”

PRESIDENTE

Il nono punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 190/10^ di iniziativa del consigliere Nicolò, recante: “Mantenimento annuale delle strutture amovibili degli stabilimenti balneari. Modifiche alla legge regionale 17 del 2005”.

Il relatore, consigliere Bevacqua, ha facoltà di svolgere la relazione. Prego.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico), relatore

Grazie Presidente. Prima di iniziare l’illustrazione del punto volevo rivolgere un caloroso benvenuto al collega Magno al quale auguro un buon lavoro ed al quale rivolgo l’invito di svolgere quel ruolo a cui lui poco fa ha accennato, nella sua relazione di benvenuto: di una opposizione sana e costruttiva e, nel caso ce ne fosse bisogno, anche dura, perché credo sia uno dei principi dettati dalla democrazia quello di svolgere un ruolo di maggioranza e di opposizione nel rispetto reciproco delle posizioni. Con il collega Magno ci conosciamo da anni, quando lui svolgeva la stessa funzione che io svolgevo nella mia provincia. Gli auguro, pertanto, un buon lavoro ed un bentornato in quest’Aula.

L’approvazione in Commissione del progetto di legge presentato dal collega Nicolò testimonia, come ho avuto modo di dire, ancora una volta, lo spirito che anima la Commissione da me presieduta che è uno spirito costruttivo e bipartisan. Ritenendo condivisibile la sostanza del provvedimento ho chiesto di procedere alla immediata approvazione, al fine di consentire alle nuove norme di essere operative prima dell’inizio della stagione balneare.

Venendo al merito della proposta, occorre tener presente che i comuni e le province avrebbero dovuto, da anni, adottare i piani di spiaggia e le conseguenze di questo ritardo nella pianificazione non devono continuare, per questo, a gravare sui soggetti privati che vedono costantemente frustrate per il rigetto le loro legittime istanze volte al prosieguo della loro attività economica.

Nell’attuale periodo di stagnazione economica, la norma in esame è tesa ad attenuare per gli operatori del settore gli effetti congiunturali consentendo loro di mantenere e rilanciare il turismo del mare anche dopo il termine della stagione estiva, evitando agli operatori turistici l’aggravio dei costi derivanti dallo smontaggio e rimontaggio delle opere.

Questa parziale modifica alla legge regionale numero 17 del 2005 permette il rilascio, infatti, di una autorizzazione per il mantenimento delle strutture amovibili degli stabilimenti balneari in concessione a carattere stagionale per l’intero anno, purché siano rispettati precisi parametri e cioè che lo consenta lo stato dei luoghi e che il concessionario si impegni a svolgere l’attività economica.

Il concessionario, inoltre, deve essere in regola con il pagamento del canone e dell’addizionale regionale; non permangono occupazioni o innovazioni abusive sul demanio marittimo; vengono acquisiti tutti gli altri pareri e le autorizzazioni prescritte ex legge, in particolare quella paesaggistica nonché il parere vincolante del dipartimento competente in materia di demanio marittimo.

Viene inoltre prevista una clausola di salvaguardia tale che le concessioni, una volta approvato il Piano comunale spiaggia, possono essere revocate ove risultino in contrasto col medesimo piano.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla proficua interlocuzione col Settore legislativo del Consiglio regionale mediante il quale si è pervenuto ad un testo che garantisce il rispetto di tutti i vincoli e le normative vigenti a tutela del territorio.

Tutela dell’ambiente ed iniziative economiche non sono necessariamente in contrasto come in questo caso, ma anzi devono essere normate in modo da essere congiuntamente di ausilio alla crescita delle comunità e dei territori.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.

NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)

Grazie Presidente, colleghi consiglieri, è con soddisfazione che ho avuto modo di constatare la condivisione sulla proposta di legge sia in Commissione di merito sia in Commissione bilancio. Voglio precisare che tale disposizione non comporta oneri finanziari, ma mira a derogare a dei principi.

Sappiamo che la legge già normata, la numero 17 del 2005 all’articolo 5, comma 9, disciplina la fattispecie attraverso il Piano spiagge ed è quindi competenza dei comuni ed interviene, tale disposizione, richiamata esaustivamente dal presidente Bevacqua, soprattutto laddove non esiste il Piano spiaggia, ma per garantire un turismo “mirato” rispetto ad una logica che in Calabria più che altrove merita grande attenzione.

Ci siamo soffermati soprattutto su questo aspetto e non c’è niente da inventarsi perché tale normativa esiste già in altre realtà come l’Emilia Romagna e altre regioni. La deroga consiste nel consentire alle strutture amovibili – con quelle condizioni che diceva il presidente Bevacqua - lo svolgimento dell’attività economica, il mantenimento per l’intero anno.

Questo non è vincolante per l’intero anno e naturalmente una precisazione è d’obbligo, perché qualcuno mi ha sollevato l’eccezione: se volessimo, 4-6-8 mesi è la deroga all’attuale vincolo limitato alla stagione estiva, compatibilmente, naturalmente, allo stato dei luoghi e con tutte quelle prescrizioni ex lege ed il parere vincolante del dipartimento. Ribadisco che non ci sono oneri finanziari ed è una legge che guarda ad un obiettivo strategico rispetto al quale ho potuto constatare che non ha oneri. Ringrazio la Commissione e tutti i rappresentanti per averne apprezzato i contenuti, averli condivisi ed averla approvata sia nella Commissione di merito sia nella Commissione che ha esaminato l’aspetto finanziario.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Intervengo, intanto, per far un plauso positivo ad una norma che da tempo si inseguiva e alla capacità del collega Nicolò di tradurla in disposizione normativa, grazie, anche, al presidente Bevacqua.

Questo è l’esempio di come norme che non comportano spese, che non sono norme finanziarie, possono rivoluzionare l’economia. Si inserisce in un quadro generale in cui il Governo ha tolto alle Soprintendenze - che erano quell’altro pezzo di burocrazia che rallentava il processo autorizzativo anche per montare o smontare nuovi gazebo - ed è un fatto positivo che restituirà a questa Calabria – da sempre si è detto che “si camperà di turismo” – rispetto a quella tradizione che oggi ci fa interrogare come italiani in Europa rispetto a direttive su cui c’è la nostra forte opposizione politica. Mi riferisco alla direttiva Bolkestein che vorrebbe pezzi delle nostre coste messe a gara per essere acquistate da Mac Donald’s o altre multinazionali contro una accoglienza tipica italiana, quella della Calabria, – la più famosa è quella dell’Emilia Romagna –che nel tempo sta diventando una accoglienza di tipo familiare.

Questo è un fatto positivo e volevo sottolineare – l’ha già fatto il collega Nicolò con cui discutevo prima rispetto a sollecitazioni che ci vengono dalle Associazioni balneari – che ho riletto il testo attentamente e ritengo che il rilascio di concessioni annuali che avvengono dai comuni non debbano diventare un obbligo.

Noi dobbiamo sburocratizzare e garantire a chi monta un lido - per esempio – a Reggio Calabria che possa stare aperto anche tutto l’anno. Lì dove c’è la possibilità economica di tenerlo sempre aperto non vorrei che l’interpretazione di questa norma - anche perché all’esterno stanno già provando ad interpretarla – diventasse un obbligo piuttosto che una opportunità.

Dal lavoro delle Commissioni e se vogliamo anche dal coordinamento formale deve emergere, rispetto a questo intervento che potrà avvenire da chi andrà a pubblicare questa legge, che parliamo di opportunità e non di nuovi obblighi per chi ha in concessione questi stabilimenti balneari.

Complimenti al collega Nicolò. Annuncio il mio voto favorevole.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Presidente e colleghi, mi associo a quanto detto dal collega Orsomarso, perché questa proposta del consigliere Nicolò è veramente eccellente. Per me che abito sul mare, in effetti, esiste questo problema agli inizi di settembre; è un problema pratico sia per chi ha gli stabilimenti sia per chi usufruisce degli stabilimenti. In effetti al 31 di agosto sono obbligati a smontare, questa legge consente di allungare la stagione turistica e di rimanere nella legalità da parte di chi ha gli stabilimenti balneari.

Accolgo con favore anche il fatto che in Commissione sia stata approvata da tutti, come diceva il collega. Mi associo anch’io nei complimenti al collega Nicolò che ha presentato effettivamente una proposta di legge importante per il mantenimento e lo sviluppo turistico dei nostri litoranei. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Solo per rispondere al collega Orsomarso, anzi per tranquillizzarlo. Se lo spirito di questa proposta di legge è agevolare gli operatori economici, credo che, su questa materia, porteremo avanti anche la sua riflessione. Nei prossimi giorni, insieme all’assessore Rossi - che è qui presente-, cercheremo di capire se è possibile arrivare a modificare ulteriormente la legge in modo che crei più consenso e favorisca gli operatori economici interessati.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Grazie Presidente, è stata già argomentata questa proposta di legge con un plauso positivo, al quale aggiungo il mio e quello del gruppo del Nuovo Centro Destra. Come dichiarazione di voto, evidenzio che si tratta di una proposta di legge, veramente, ad euro zero per quanto riguarda la spesa, ma che può racchiudere in sé i momenti di crescita estremamente significativi ed importanti.

Partendo da questi presupposti, che la legge racchiude in sé, e dato che l’attuazione è prevista solo ed esclusivamente in assenza del Piano spiaggia, io ritengo che, giacché i Piani spiaggia non sono stati redatti, questa proposta di legge dovrebbe essere vademecum e punto di partenza proprio nella redazione degli stessi.

Renderemo, così, un servizio molto più ampio - se sono vere tutte le premesse che abbiamo illustrato in Aula.

Non v’è dubbio che, in questa proposta di legge, ci sono elementi di ordine ambientale da tenere in considerazione per quanto riguarda norme e autorizzazioni che non possono essere evitate.

Mi auguro che, veramente, si possa prendere spunto da questa proposta di legge in modo omogeneo e non frammentato su tutto il territorio regionale, con l’obiettivo di allungare il più possibile la stagione estiva e consentire ai concessionari di questi stabilimenti balneari un’attività commerciale ben più lunga dei due o tre mesi di attività di stagione estiva.

Naturalmente nel rispetto delle autorizzazioni e nel rispetto delle regole dell’attività commerciale, che va rendicontata e richiede il rilascio di autorizzazioni commerciali, e non solo urbanistiche, per gli stabilimenti balneari.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Cannizzaro. Ne ha facoltà.

CANNIZZARO Francesco (Casa delle Libertà)

Signor Presidente, semplicemente per rafforzare - ove ce ne fosse bisogno - il concetto che mi sembra sia emerso da questa discussione, rispetto ad una proposta che sta assumendo una importante concretizzazione, a mio avviso, unanime. Questo è il dato che deve emergere. È lodevole l’iniziativa del collega Nicolò, al quale va il mio assoluto ringraziamento e plauso rispetto all’iniziativa, così come ai colleghi di maggioranza che, all’interno della Commissione deputata, hanno dibattuto e posto altre istanze, organizzato e disciplinato ancor di più la proposta di legge.

Oggi la Calabria grazie a questa sinergia, a questo modus operandi - che dovrebbe assumere sempre di più una dimensione più concreta e vorrei, ove ce ne fosse bisogno, che si enfatizzasse quando il modus operandi è in piena sinergia tra una maggioranza e una opposizione -, attraverso questa proposta di legge dimostra di essere attenta ad una tematica molto importante per la nostra regione.

La maggioranza accoglie una proposta lodevole.

Oggi la Calabria, al di là del proponente, riesce a produrre qualcosa di buono in un materia di turismo, che deve essere sempre più centrale per la Calabria. Oggi avviamo un percorso importante, dando la possibilità alle città sul mare - come ad esempio Reggio Calabria, Crotone - di avere uno strumento legislativo importante attraverso il quale, certamente, riusciranno ad allungare le stagioni e ad organizzare l’attività turistica sui propri territori.

Ho preso la parola per evidenziare questo modus operandi che dovrebbe essere sempre più utilizzato per tutte le iniziative messe in campo dai singoli colleghi e dai singoli gruppi.

Grazie al Presidente del gruppo di Forza Italia, Nicolò, e grazie a tutti coloro che hanno creduto che questa istanza e questa legge dovesse assumere una dimensione unanime. Credo che oggi ne sia una dimostrazione. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Nucera. Ne ha facoltà.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Presidente, condivido l’ultimo intervento del consigliere Cannizzaro ed anche tutti gli altri interventi che l’hanno preceduto. Aggiungo che questa maggioranza non fa questioni personali o localistiche, ma quando ci sono proposte di legge che guardano alla crescita del territorio ed al benessere dei cittadini, non ha nessun problema a sostenerle, come abbiamo fatto per questa proposta di legge. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Ferro. Ne ha facoltà.

FERRO Wanda (Gruppo Misto)

Annunzio il voto favorevole alla pratica e il plauso al lavoro del consigliere Nicolò, auspicando che questo lavoro possa in qualche modo aiutare la Regione Calabria, assessore Rossi, affinché i comuni provvedano rispetto ai Piani spiaggia che - devo dire non so in che percentuale adesso, non ho seguito gli ultimi numeri rispetto all’approvazione - vede la Calabria un po’ indietro sui Piani spiaggia, rispetto a quel lavoro che ci ha visto collaborare - lei da tecnico, io da ex Presidente della Provincia – e che riparametrava i Piani territoriali di coordinamento delle Province rispetto al Qtr, ma anche rispetto a questi strumenti che gli stessi comuni devono predisporre ed attuare.

Un plauso, ma anche una possibilità da parte dell’assessorato. Avremo modo di incontrarci per capire chi non ha provveduto ad approvare questo strumento importante, quindi parlo degli enti locali e dei comuni, anche rispetto ai famosi commissari ad acta. Devo dire che è stata una cattiva abitudine nel corso degli anni, la proroga della proroga della proroga, e penso che a questo punto sia arrivato il momento, rispetto alle amministrazioni inadempienti, di fare quanto consente la legge e che sono sicura con la sua professionalità riusciremo a farlo nel più breve tempo possibile.

Un plauso, ovviamente, al consigliere Nicolò.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Aieta. Ne ha facoltà.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Signor Presidente, solo per dire che questa proposta di legge apre una discussione ed uno scenario relativamente a tutto ciò che si vive sul mare, perché - lo diceva e lo anticipava il collega Bevacqua, Presidente della Commissione ambiente -, probabilmente, su questo tema, d’intesa con la Giunta e con il professor Rossi, si deve ampliare il raggio di azione.

Chi ha fatto o fa l’amministratore si cimenta quotidianamente con le difficoltà che afferiscono al demanio, alle concessioni, alla vita che avviene sulle nostre spiagge. Considerato che questa è una regione che detiene un primato quanto a chilometri di spiaggia, penso che, su questo, debba avvenire una più ampia ed approfondita discussione, traendo spunto ed ispirazione da questa proposta di legge. Anche perché ricordo, a me stesso e all’Aula, che le concessioni possono anche riguardare punti di ormeggio, considerato che, ad oggi, la Calabria detiene un primato negativo in quanto ad offerta nautica. Cioè, se oggi la Calabria raddoppiasse – così stiamo tentando di fare con il bando già pubblicato di 21 milioni di euro, seguito dal professor Russo - i propri posti barca conserverebbe il primato negativo di ultima regione di Italia.

Credo che questo sia quanto meno controproducente per una regione che ha sacche di disagio molto estese. Considerato questo, considerata questa proposta e considerato anche l’interesse dei colleghi raccolgo anche l’atto di impulso venuto dal consigliere Bevacqua di considerare l’opportunità, su questo tema, di allargare lo spettro della discussione.

Per esempio, anche gli alberghi relativamente vicini al mare hanno difficoltà a ritagliarsi piccoli spazi per servizi che, quando ci spostiamo dalla Calabria, troviamo in altre regioni del nord. Così come è molto tortuosa la legge che oggi impone distanze tra i lidi e tanti vincoli che rendono la vita difficile alla intrapresa giovanile.

Dico al collega Bevacqua che sarebbe il caso che noi - alla presenza del professore Rossi che di questa materia si intende ampiamente - ci vedessimo per pensare ad un Testo Unico su questa materia, per dare finalmente, alla Calabria, un’idea di cosa si vuol fare; è nota l’attività che l’assessorato all’urbanistica sta conducendo non solo sui “Contratti di fiume” – rispetto ai quali ricordo essere stato protagonista il presidente Irto, ad inizio legislatura - ma anche ai “Contratti di costa”.

Siccome tutto è correlato ed interrelato, credo che dobbiamo fare una discussione ampia ed approfondita. Grazie.

 

PRESIDENTE

Se non ci sono altre richieste da parte dei colleghi consiglieri, la parola all’assessore Rossi.

ROSSI Franco, Assessore alla pianificazione territoriale ed urbanistica

Grazie vorrei manifestare, da parte del governo della Regione, la soddisfazione per l’approvazione di questa legge, rispetto alla quale abbiamo, modestamente, contribuito alla stesura finale.

Raccolgo l’invito ed assumo l’impegno. Ho già convocato le associazioni balneari per giorno 5 aprile ed in quella occasione le ascolterò ed illustrerò la legge; raccolgo anche l’invito a fare una riflessione più ampia ed articolata rispetto all’offerta turistica che le coste possono offrire per la Regione Calabria e mi impegno a riferire in Consiglio gli esiti dei lavori che andremo a fare. Grazie.

PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di parola per discussione generale né per dichiarazione di voto passiamo alla approvazione della legge.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con l’autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Romeo. Ne ha facoltà.

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Presidente, solo per chiederle il rinvio del decimo punto all’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta di rinvio del decimo punto all’ordine del giorno presentata dal consigliere Romeo.

 

(Il Consiglio approva)

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Mirabello. Ne ha facoltà.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Presidente, chiedo l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno di mia iniziativa“In ordine al personale precario del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco”.

PRESIDENTE

Lo consegni alla Presidenza. Pongo in votazione la richiesta di inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Mirabello.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 226/10^ di iniziativa dei consiglieri regionali Mirabello e Romeo, recante: “Disposizioni per la liquidazione della Fondazione FIELD e trasferimento delle funzioni ad Azienda Calabria Lavoro”

PRESIDENTE

Siamo alla proposta di legge numero 226/10^ di iniziativa dei consiglieri regionali Mirabello e Romeo, recante: “Disposizioni per la liquidazione della Fondazione FIELD e trasferimento delle funzioni ad Azienda Calabria Lavoro”.

Prego, consigliere Mirabello, a lei la parola.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore

Presidente, questa proposta di legge, in realtà, rappresenta uno stralcio di un disegno di legge che era stato licenziato dalla Giunta regionale a giugno dello scorso anno e che riguardava un riassetto dei servizi per l’impiego. Aveva come norme principali la definizione dei ruoli e dei servizi dei Centri per l’impiego.

All’interno di questo complesso disegno di legge, approvato in terza Commissione alla unanimità, erano anche inserite le norme inerenti la liquidazione della Fondazione Field.

Dico subito che si è deciso di procedere allo stralcio di questa parte del testo, in quanto la materia dei Centri per l’impiego è in rapida evoluzione anche per via dell’esistenza di un tavolo nazionale nel quale si sta discutendo, in particolare, del ruolo e della sorte dei dipendenti in carico ai Centri per l’impiego stessi.

Avendo ritenuto necessario, in questa fase, acquisire qualche altro elemento dal tavolo nazionale, prendere qualche altra settimana di tempo e non avendo lo stesso tempo a disposizione per la messa in liquidazione della Fondazione Field, si è deciso di depositare, a mia firma e a firma del collega Romeo, questo testo di legge che, ripeto, stralcia solo le norme riguardanti la liquidazione della Fondazione Field ed il passaggio dalla Fondazione Field ad Azienda Calabria Lavoro” delle funzioni che la stessa Fondazione Field garantiva alla Regione.

Si tratta di un testo di legge che è privo di costi, quindi è di natura ordinamentale e si limita a trasferire – ripeto – le funzioni della Fondazione Field ad Azienda Calabria Lavoro” e avvia la procedura per la liquidazione della stessa fondazione. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di parola, pertanto passiamo all’esame del provvedimento.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 5.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 6.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Proposta di legge numero 224/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alla legge regionale 3 agosto 1999, n. 20 (Istituzione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria-Arpacal)”

PRESIDENTE

Siamo adesso alla proposta di legge numero 224/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alla legge regionale 3 agosto 1999, n. 20 (Istituzione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria-Arpacal)”.

L’inserimento di questa legge è stato richiesto dal consigliere Mirabello che ha facoltà di parlare.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore

Grazie Presidente, in questo caso, si tratta di una proposta di legge licenziata dalla Giunta regionale con deliberazione numero 93 del 17 marzo 2017 che si occupa dell’Ente strumentale della Regione Calabria, Arpacal – Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria.

La proposta di legge punta a modificare, semplicemente, la legge regionale numero 20 del 1999; l’articolo 11 della legge predetta, così come sostituito dall’articolo 22, comma 1, lettera d) della legge regionale 16 maggio 2013, numero 24, indica al primo comma i requisiti richiesti per l’accesso all’incarico di direttore generale dell’Ente, disponendo che lo stesso sia scelto tra persone laureate in possesso di comprovate competenze ed esperienze dirigenziali in organizzazioni complesse del settore ambientale, maturate per un periodo superiore al quinquennio.

Questo testo di legge regionale vigente prevede che le competenze e le esperienze professionali siano maturate unicamente in ambito ambientale per un periodo temporale superiore a 5 anni.

La formulazione del requisito oggetto della proposta di modifica della legge regionale è mutuato e raccordato alle disposizioni contenute nella legge 28 giugno 2016 numero 132 “Istituzione del sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione di ricerca ambientale” pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, serie generale 166 del 18 luglio 2016. In sostanza noi con questo disegno di legge adeguiamo la legge regionale al dettato della legge nazionale e, pertanto, ai fini dell’adeguamento del quadro normativo regionale a quello nazionale si propone la modifica del secondo periodo del comma 1 dell’articolo 11 della legge regionale 3 agosto 1999, n. 20 sostituendolo col seguente “Il direttore generale è scelto tra i soggetti in possesso dei requisiti previsti dal comma 1, dell’articolo 8 della legge 28 giugno 2016, n. 132”.

Grazie Presidente.

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di parola, pertanto passiamo all’esame del provvedimento.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Proposta di legge numero 225/10^ di iniziativa dei consiglieri Romeo, Orsomarso e Graziano, recante: “Modifica alla legge regionale 5 aprile 1983, n. 13 (Norme di attuazione dello statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per i referendum)

PRESIDENTE

Siamo alla proposta di legge numero 225/10^ di iniziativa dei consiglieri Romeo, Orsomarso e Graziano, recante: “Modifica alla legge regionale 5 aprile 1983, n. 13 (Norme di attuazione dello statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per i referendum).

La parola al consigliere Graziano che ne ha chiesto l’inserimento.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà), relatore

Signor Presidente, si tratta della proposta di legge di modifica alla legge regionale 5 aprile 1983, n. 13 “Norme di attuazione dello statuto per l’iniziativa legislativa popolare e per i referendum”.

Questa norma cosa riguarda? Soprattutto in relazione al progetto di fusione in atto tra Corigliano Calabro e Rossano, c’è stato un ottimo lavoro svolto in Commissione da parte del presidente Sergio che ha svolto in tempi strettissimi tutte le audizioni ed ha portato in tempi molto ristretti alla risoluzione, approvata in Aula, in Consiglio, il 27 gennaio.

Il lavoro svolto è stato così eccellente, accelerato e fatto bene che ha portato a rispettare i tempi ristretti indicati dalla precedente norma. La norma che intendiamo modificare esplicita che il “Presidente della Giunta regionale entro 10 giorni indice il referendum che si deve svolgere tra il sessantesimo ed il novantesimo giorno”.

Ci si è resi conto che i tempi previsti non sono sufficienti, al fine di consentire il regolare espletamento degli adempimenti previsti dalle norme referendarie nazionali, in vista della convocazione degli elettori per il referendum consultivo obbligatorio per l’istituzione del nuovo comune, considerato che questa fusione comporterà la nascita di un ente territoriale che andrà ad occupare in Calabria il primo posto in termini di estensione territoriale e il terzo per numero di abitanti.

Al riguardo, i ristrettissimi margini imposti dalla normativa regionale vigente - per completare gli adempimenti previsti, per consentire il diritto di voto per i residenti all'estero e per i cittadini dei Paesi dell'Unione Europea residenti nei Comuni interessati al referendum- non consentono allo stato attuale di promuovere la più ampia partecipazione della platea interessata dalla procedura di fusione.

E’ per questo che proponiamo insieme al capogruppo del Pd, Romeo, ed al capogruppo del Gruppo Misto, Orsomarso, di prorogare questi termini affinché il referendum venga indetto con decreto da emanarsi entro il secondo ed il sesto mese successivo alla pubblicazione del decreto da parte del Presidente della Giunta.

E’ una necessità effettiva affinché siano convocate le elezioni e affinché i cittadini si possano render conto e partecipare attivamente alle proposte referendarie.

Si è svolto nei giorni scorsi il referendum per i paesi della Presila. Se ci fosse stato più tempo e più informazione magari il risultato sarebbe stato diverso. La legge si propone questo.

Voglio approfittare, se mi consente il Presidente, per dare gli auguri al collega Magno che oggi si è insediato in Consiglio regionale, augurandogli buon lavoro. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Per specificare, si tratta di una richiesta dei sindaci dei comuni di Corigliano e Rossano che si sono confrontati anche col presidente Oliverio. Sono firmatario di questa proposta per gli elementi appena esposti. Va da sé che è un provvedimento che nasce da una iniziativa dei consiglieri Graziano e Bevacqua. Ne avevamo sottolineato l’importanza simbolica; in queste ore si è votato per piccoli comuni che hanno concordato per la fusione, ma questa sarebbe una importante fusione in quanto dalla stessa nascerebbe una delle prime cittadine della Calabria che si unirebbe a Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria.

Questo per sottolineare, in Consiglio regionale, che è una richiesta che asseconda le richieste motivate dei sindaci di queste comunità e anche per evitare che qualcuno, domani, possa dare una interpretazione autentica diversa da quello che si è voluto fare in Consiglio.

Ma siamo come allora, nell’averla votata, fortemente favorevoli a questi processi di fusione e di organizzazione delle aree urbane della Calabria.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Giudiceandrea. Ne ha facoltà.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, colgo l’occasione per salutare i cittadini del territorio presilano che hanno votato domenica per la fusione di quattro comuni su cinque.

Saluto come capogruppo, anticipando il voto favorevole, questa richiesta di ampliamento dei termini. Ritengo che non sia il caso della Presila la problematica della ristrettezza dei tempi perché il progetto di fusione dei cinque comuni parte dagli anni duemila. Vi era stato un primo referendum, non andato bene, fra Casole e Trenta; le amministrazioni comunali circa otto anni fa hanno votato, all’unanimità, la realizzazione di questo referendum e, poi, la realizzazione di questa nuova componente in Consiglio regionale ha consentito di realizzare il tutto con il rispetto di una tempistica molto meno ristretta rispetto a quella vostra.

Ritengo, in tutta umiltà, che questo nuovo termine sia necessario per i nuovi processi di fusione tra comuni, ma nel caso del primo esempio i 60 più 90 giorni, che sono un termine dilatorio e non perentorio, erano più che bastevoli per la realizzazione del decreto del Presidente della Giunta. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Greco. Ne ha facoltà.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Brevemente Presidente, perché si sta parlando molto di gestione associata di funzioni e di fusioni tra comuni in particolare. Guardate veniamo da una esperienza positiva, al di là delle procedure che ognuno di noi ha in mente e devo dire che da qui a breve presenteremo anche una proposta di legge, con altri colleghi, che regolamenta i processi di fusione dei comuni.

La fusione di un comune non è qualcosa di irrilevante, è un processo irreversibile e come tale va necessariamente vagliato bene con tutti quelli che sono i relativi passaggi.

Dico una cosa al consigliere Graziano e agli altri firmatari: se questa proposta serve ai sindaci può essere approvata, specificatamente, solo per questo ma la procedura, chiaramente, era un procedura esatta perché i 10 giorni sono più che bastevoli per arrivare alla determinazione della data di indizione del referendum.

Dobbiamo dire le cose come stanno. Servono ai due sindaci, troviamo il modo. Ma che questa legge modifichi tutto quello che sarà il discorso delle fusioni a me non va bene, francamente.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Solo per esprimere il mio voto favorevole a questa modifica proposta dal collega Graziano e firmata dai colleghi Romeo e Orsomarso.

E’ una proposta di legge che viene chiesta dai sindaci interessati e si tratta di un procedimento approvato dal Consiglio regionale che andava meglio ponderato, meglio organizzato e meglio governato. Quando intervenni nell’approvazione del punto evidenziai alcune tematiche oggetto di questa proposta di legge.

Abbiamo il dovere di agevolare i processi e di farli maturare, di far capire ai tanti amministratori locali che questa è una opportunità seria e che si tratta di un vero e profondo cambiamento culturale. Solo per questo sono favorevole ad accogliere questa proposta di legge. E’ un processo importante che riguarda un’area importante della provincia di Cosenza e forse riguarda una tra le fusioni più importanti in ambito nazionale in questa materia. Ci sembra doveroso dar più tempo ai sindaci per meglio favorire i processi necessari per arrivare ad una condivisione unanime. Questa proposta di legge credo vada nella giusta direzione che è quella di far diventare, oggi, un’area vasta come quella della Sibaritide riferimento a livello regionale e mi auguro a livello nazionale.

E’ una sfida che bisogna incoraggiare e favorire per questo voto favorevolmente alla proposta del collega Graziano.

PRESIDENTE

Non ci sono richieste di parola, pertanto passiamo all’esame del provvedimento.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Ordine del giorno numero 34 di iniziativa del consigliere Sergio “Sulla privatizzazione poste: no a logiche di profitto per fare cassa a scapito del servizio universale che penalizzi i cittadini e le aree interne”

PRESIDENTE

Siamo all’ordine del giorno di iniziativa del consigliere Sergio “Sulla privatizzazione poste: no a logiche di profitto per fare cassa a scapito del servizio universale che penalizzi i cittadini e le aree interne”.

Ha chiesto di parlare il consigliere Sergio. Ne ha facoltà.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Signor Presidente, signori rappresentanti della Giunta, colleghi consiglieri, anche io mi associo agli auguri di benvenuto al collega Magno al quale auguro buon lavoro.

Parliamo di privatizzazione di Poste italiane: no a logiche di profitto per far cassa a scapito del servizio universale che penalizza i cittadini delle aree interne. Ne do lettura.

“Il Consiglio regionale - premesso che:

Poste italiane rappresenta un asset infrastrutturale strategico per la crescita e lo sviluppo del Paese essendo la più grande azienda nazionale per numero di dipendenti – 140 mila circa –, la sesta per numero di fatturato, la prima compagnia assicurativa nel ramo vita – circa 8 miliardi di ricavi con una crescita del 20% – nonostante la crisi incombente.

Grazie alla sua intercanalità e capillarità soprattutto nel mezzogiorno, Poste italiane è l'unica struttura produttrice di servizi essenziali indispensabili per larghi strati della popolazione, soprattutto per le comunità delle aree interne e montane sempre più a rischio spopolamento e desertificazione, proprio in virtù della progressiva costante scomparsa dei pubblici presidi quali banche, scuole, forze dell'ordine, poste sanità ecc...

Rilevato:

il GAP infrastrutturale presente in Calabria e la mancanza di un progetto complessivo di sviluppo; un costo del denaro proibitivo; le inefficienze dei settori strategici (quali TLC, trasporti, energia, pubblica amministrazione) che non favoriscono certamente la ripresa e non determinano incentivi per le imprese e gli investimenti in realtà come quelle del mezzogiorno in cui bisogna affrontare problemi di carattere ambientale, di funzionalità, efficienza e competitività.

Rilevato, altresì:

la consolidata abitudine nella cittadinanza a preferire l'utilizzo del canale postale quale riferimento privilegiato ed assolutamente fiduciario per la raccolta del risparmio (dati statistici informano che il canale principale di raccolta del risparmio in Calabria avviene attraverso gli sportelli postali, il 40 per cento circa);

l'ideale collocazione geografica della Calabria, utile per una strategia di rilancio e sviluppo della logistica – con il porto di Gioia Tauro, i tre aeroporti, l'autostrada e l'Area metropolitana dello Stretto – potrebbe diventare la piattaforma ideale per valorizzare e promuovere gli scambi industriali e commerciali verso i mercati della zona euro-mediterranea.

Ribadito che:

nell'intero Paese, e specialmente nel nostro contesto socio-economico, intere comunità di diversi milioni di cittadini usufruiscono, attraverso la rete capillare di Poste italiane sul territorio, di un servizio universale irrinunciabile e con una forte connotazione sociale al punto che una ulteriore razionalizzazione o diminuzione del presidio postale farebbe pagare un prezzo eccessivo in termini di civiltà e democrazia, soprattutto nel contesto storico calabrese attuale;

l'annunciata operazione di privatizzazione, che porterebbe alla svendita per pochi denari di uno dei principali asset strategici del Paese, rappresenterebbe un grave danno per i cittadini e per i contribuenti oltre che una ulteriore mortificazione per tutti i lavoratori che, negli ultimi 15 anni di continue riorganizzazioni e mutamenti che ne hanno profondamente modificato la Mission aziendale, si sono sacrificati ed impegnati per favorire un cambiamento epocale, rendendo l'azienda più moderna, competitiva, economicamente solida, capace di offrire un servizio altamente qualificato con una tenuta occupazionale che ha garantito una decisiva integrazione di servizi tradizionali (Bancoposta, conti correnti, pagamenti, logistica, pacchi e recapiti) con i servizi innovativi ad alto valore aggiunto (finanziari, assicurativi, carte prepagate, sim, CSA, contact center, cyber security etc...).

Considerata l'opportunità:

di prendere posizione contraria unanime nei confronti dì quella parte del Governo (Ministro dell'Economia) che già da qualche mese continua ad insistere sulla necessità di procedere verso la privatizzazione di Poste italiane con la quotazione di un ulteriore spacchetto azionario in Borsa;

di scongiurare l'ipotesi della privatizzazione che rappresenterebbe una vera e propria svendita dell'azienda considerato quanto già avvenuto per tutte le ex aziende di Stato (Iri, Eni, Telecom, Enel, FFSS, Anas, Alitalia);

tenuto conto, inoltre, che Poste italiane presenta una situazione economica solida e stabile, tra l'altro, tale operazione sembrerebbe informata a meri calcoli ragionieristici e dettata dalla necessità di fare cassa per recuperare appena qualche miliardo utile a rientrare nei parametri imposti dal Patto di stabilità e crescita dell'Unione europea, senza incidere in maniera decisiva sulla riduzione del debito pubblico. -

impegna il Presidente della Giunta regionale:

a ribadire l'inopportunità di smantellare poste italiane, un importante servizio pubblico a fortissimo radicamento sociale, che potrebbe mettere in discussione il futuro di oltre 140 mila famiglie e rischierebbe di frantumare l'unicità aziendale che ha resistito ai forti venti nordici delle liberalizzazioni e della globalizzazione;

a sensibilizzare, con una azione solidale e sussidiaria a supporto di importanti posizioni politiche già ufficializzate ed espresse, il Governo a desistere dal proseguire nel disegno di privatizzazione della più grande azienda di servizi, che dovrebbe restare pubblica nell'interesse generale del Paese”. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

A me fa piacere che il collega – che, tra l’altro, ha lavorato con Poste italiane e conosce, quindi, meglio di noi queste dinamiche – si sia reso conto, insieme ad un pezzo di sindacato dopo, della situazione. Ricordo che, a dicembre 2015 ed a luglio 2016 – sono andato a verificare la data delle uscite sulla stampa – avevamo lanciato il grande allarme di questa svendita insieme all’Ugl nazionale e calabrese.

Non so se questa maggioranza – lo dico al collega Sergio – voterà questo ordine del giorno, perché è la stessa che ha appoggiato nel tempo il Governo Renzi di prima, ed il Governo Renzi di oggi – quello di Gentiloni – per la svendita di una delle principali aziende italiane a quattro lire, come diceva il collega Sergio, nel senso che i tre miliardi sono stati dispersi in quella mancia elettorale antecedente al referendum per Renzi; gli 80 euro erano una mancia elettorale e non è un intervento strutturale.

Posso capire che si faccia un Piano di privatizzazione dei gioielli italiani per prendere 3 miliardi ed investirli in infrastrutture in Calabria. No, non solo la svendita di Poste italiane che è una delle aziende organizzate meglio, anche nella funzione di raccolta e reimpiego dei risparmi degli italiani, ma appunto quello che oggi anche il collega Sergio, dopo la nostra denuncia, ha chiesto: un Consiglio regionale ad hoc e l’intervento del Presidente. E’ ovvio che oggi, per garbo non essendo presente per motivi di salute, non mi sento di polemizzare ulteriormente.

Non so se questa maggioranza voterà, mi associo ovviamente, ora come allora a questo ordine del giorno che condanna la politica di un Governo che su tutti i fronti – soprattutto per il sud a partire da questo tema – ha fallito.

Ben venga che ci sia una presa di coscienza da parte di chi in queste settimane, in questi mesi, in questi anni ha sempre sostenuto questo governo e queste politiche.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Bevacqua.. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Presidente, grazie, solo per dire che il collega Sergio ha fatto bene a presentare questo ordine del giorno ed a richiamare l’attenzione di questo Consiglio regionale su un tema così importante che riguarda uno degli asset più importanti dal punto di vista industriale che è quello di Poste.

Vorrei ricordare al collega Orsomarso che all’interno della maggioranza di governo, all’interno del Partito nel quale milito, si è da poco aperta una discussione sulla utilità o meno di proseguire con la privatizzazione di alcuni enti importanti tra cui le Poste.

Credo che anche i cambiamenti registrati ai vertici di questo ente dimostrino che da parte del Governo c’è una inversione su questo tema – e lo vorrei ricordare al collega Sergio – perché sa benissimo che col sindacato c’è in atto una discussione in merito e sa che il cambio del presidente Caio è avvenuto per meglio riflettere se continuare o meno sulla privatizzazione.

Credo sia una discussione che dovremo fare anche in Consiglio regionale, per dire che siamo favorevoli ad un cambio di passo verso questo tema e di considerare strategici per le sorti del Paese alcuni asset, tra cui Poste italiane.

Ha fatto bene il collega Sergio a presentare questo ordine del giorno e credo che già, da parte di questa maggioranza, del Governo nazionale e del Pd ci sia una riflessione che và nella direzione di favorire alcuni processi, tra cui quello di mantenere la maggioranza in alcuni enti importanti come Poste. Su questa impostazione sono più che favorevole.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Giudiceandrea. Ne ha facoltà.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, come gruppo dei Democratici Progressisti annuncio il voto favorevole precisando che non abbiamo a che fare con membri del Consiglio regionale, pur appartenenti al Partito democratico o, addirittura, come il sottoscritto all’area Renziana, che, rispetto alle tematiche sociali di rilevanza ed importanza nazionale, non abbiano una loro espressione di idea.

Lo diciamo ma non ce n’è bisogno perché il collega Orsomarso ci conosce da qualche anno ormai, e sa che c’è una indipendenza di fondo.

Annunciamo il voto favorevole a questo ordine del giorno perché riconosciamo a Poste italiane il ruolo fondamentale di esser stati costantemente presenti nelle case dei cittadini, nei borghi, nelle città; vedere piano piano questo patrimonio di carattere culturale della nostra nazione depauperarsi per squisite operazioni di carattere di mercato ci dà assolutamente fastidio.

Ci affidiamo all’esperienza del consigliere Sergio, un uomo che ha lavorato in Poste italiane e nel suo sindacato per anni e alla sua esperienza per quanto concerne le motivazioni di fondo e di opposizione ad un progetto che, come ha detto bene il collega Bevacqua, vede una profonda opposizione anche all’interno delle forze di Governo centrale e del nostro stesso partito. Per cui voteremo favorevolmente alla mozione. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Greco. Ne ha facoltà.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Brevemente, per ribadire l’importanza di questo punto all’ordine del giorno che dovrà necessariamente scaturire in una approvazione di questo documento ma, soprattutto, nella approvazione di un documento che dovrà arrivare al palazzo del Governo nazionale.

Atteso che quanto detto dal consigliere Bevacqua è vero, perché c’è stato un cambio di rotta e perché si sta cominciando a ragionare in termini di erogazione di servizi e non semplicemente di utili o di utilità economica, dal Consiglio regionale e dalla Giunta deve partire un messaggio forte per dimostrare che, probabilmente, oggi si comincia a capire che le aree interne non solo devono essere un tema che riguarderà il Patto per il Sud, ma che deve riguardare principalmente il depauperamento dei piccoli territori e l’isolamento a cui sono ormai destinati.

Territori che avevano banche che ora non hanno più, territori che rischiano di perdere in ragione di un conto economico anche servizi importanti come quelli di Poste Italiane. Per cui credo che, una volta approvato questo ordine del giorno, debba arrivare un documento a firma dei Presidenti di Giunta e Consiglio regionale come forte monito ai palazzi del Governo, perché la Calabria su questo deve imporre la propria determinazione e la volontà di garantire quelli che sono i servizi essenziali alla Calabria ed ai piccoli comuni. Grazie.

PRESIDENTE

Non essendoci altre richieste di parola, pongo in votazione l’ordine del giorno a firma del consigliere Sergio.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

Mozione numero 74 del 19 dicembre 2016 a firma del consigliere Aieta “Adesione alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione e il miglioramento della inclusione sociale”

PRESIDENTE

Siamo alla mozione numero 74 del 19 dicembre 2016 a firma del consigliere “Adesione alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione e il miglioramento della inclusione sociale”.

Prego, consigliere Aieta può illustrare la mozione.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Signor Presidente “Il Consiglio regionale – premesso che:

il 13 dicembre 2006 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la prima Convenzione Internazionale sui diritti delie persone con Disabilità;

il Governo Italiano ha approvato la Legge numero 18 del 3 marzo 2009 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità";

che la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRDP) è entrata in vigore nell'UE il 21 Gennaio 2011 in conformità con la decisione 2010/48/CE del Consiglio, del 26 Novembre 2009, relativa alia conclusione, da parte della Comunità Europea, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilita;

che il Parlamento Europeo ha approvato nella seduta del 7 luglio 2016 la Risoluzione sull'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con particolare riferimento alle osservazioni conclusive del comitato CRDP delle Nazioni Unite;

che la Risoluzione del 7 luglio 2016 raccomanda che l'UE assume un ruolo guida nell'attuazione inclusiva della disabilita dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e stabilisca un piano di lavoro e una revisione intermedia dello stesso al fine di garantire un meccanismo di monitoraggio e di valutazione e di assicurare la responsabilità dell'Unione europea.

Considerato

che la Convenzione rappresenta uno strumento condiviso dalla comunità internazionale che segna valori ed obiettivi per ampliare il grado di inclusione sociale delle persone con disabilità e contrastare stigmi e stereotipi.-

impegna

il Presidente della Regione e la Giunta:

ad aderire ai principi e alle indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione e il miglioramento dell'inclusione sociale;

a verificare che si attuino i principi sanciti nella Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità sul territorio regionale;

a sostenere, a livello nazionale, la ratifica della Convenzione;

a promuovere attività di informazione, sensibilizzazione e formazione al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità basata sull'eguaglianza e sui diritti umani;

a monitorare con continuità l'applicazione della Convenzione, costruendo percorsi di studio e di ricerca perché ci sia la completa attuazione della Convenzione nella legislazione, nei regolamenti, negli atti amministrativi regionali;

a coinvolgere attivamente le persone con disabilità e le loro organizzazioni più rappresentative in ogni processo connesso all'attuazione della Convenzione”.

Essendo presente, signor Presidente, in Aula l’assessore alle Politiche sociali, Roccisano, a lei affido questa mozione perché si abbia rigorosa ottemperanza per dare un segno di civiltà a questa regione. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Sarò breve, ma non volevo far passare nel silenzio questa mozione meritoriamente presentata dal collega Aieta che è in linea col ragionamento iniziale che facevo quando è stato approvato l’adeguamento del Regolamento rispetto a quella proposta in materia di legislazione europea per una partecipazione vera e forte di questo Consiglio regionale rispetto a queste problematiche che mirano al superamento delle diseguaglianze.

Credo che questo sia un tema forte, che questo Consiglio regionale deve dare un indirizzo chiaro al Presidente della Giunta anche nel novero di quella collaborazione fra Giunta e Consiglio regionale sullo stato di monitoraggio delle varie iniziative che lo stesso Consiglio assume e che devono vedere protagonista il Presidente e la stessa Giunta.

Ho voluto riprendere le argomentazioni poste in quest’Aula dal collega Aieta per farle mie e per instaurare in modo bidirezionale il rapporto fra Consiglio e Giunta regionale.

Ritengo sia una mozione di alto significato che va appoggiata in modo bipartisan e che vada sostenuta da una rendicontazione dello stato delle cose che questo Consiglio assume..

Sono convinto, altresì, che non solo il Presidente ma anche gli assessori delegati – perché poi la vicenda è multi dipartimentale – sapranno assumere le giuste azione nei confronti della iniziativa del collega Aieta e della collaborazione che vorrete avere col Consiglio regionale.

Credo che questi siano quei passaggi che possano nobilitare l’azione del Consiglio regionale, al di là di quelle che sono le vedute ideologiche di ognuno di noi.

 

PRESIDENTE

La parola all’assessore Roccisano.

ROCCISANO Federica, assessore al Lavoro e Welfare

Volevo ringraziare il consigliere Aieta ed il Consiglio regionale perché, di fatto, oggi la Calabria si adegua a livello nazionale. La Fish, la Fand e le organizzazioni che si occupano di persone con disabilità l’avevano chiesto da tempo, ed oggi il Consiglio regionale l’approva, dimostrando che il tema della disabilità non è più un tema privato di chi la vive, ma che riguarda la collettività. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la mozione.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportata in allegato)

Ordine del giorno numero 35 di iniziativa del consigliere Mirabello: “In ordine al personale precario del corpo nazionale dei vigili del fuoco

PRESIDENTE

L’ultimo punto all’ordine del giorno di iniziativa del consigliere Mirabello: “In ordine al personale precario del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco”.

Prego, consigliere Mirabello.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

“Il Consiglio regionale - premesso che:

la Legge 124/2015 (Madia) ha dato il via alle riforme nella pubblica amministrazione, delegando il Governo, tra le altre cose, ad apportare modifiche al testo del D.Lgs 139 del 2006, in relazione ai compiti, all’efficacia e alle funzioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sia per il personale permanente che per il personale discontinuo (precari VV.F.);

nella parte relativa ai precari VV.F è stato deciso ed approvato dalla I Commissione Affari Costituzionali, di impegnare il Governo ad apportare le necessarie modifiche finalizzate ad avviare un percorso progressivo che possa, da un lato, stabilizzare il maggior numero possibile di discontinui e, dall'altro, individuare percorsi di valorizzazione delle esperienze acquisite (Reinternalizzazione dei Servizi), per tutti coloro che non possono partecipare alle prove concorsuali -

impegna

il Presidente della Giunta regionale a sollecitare il Governo a perseguire gli obiettivi deliberati dalla I Commissione Affari Costituzionali della Risoluzione Fiano, relativamente al personale precario dei Vigili del Fuoco, evidenziando il particolare impegno istituzionale affidato all'intero Corpo Nazionale in termini di salvaguardia, soccorso, prevenzione e sicurezza rivolto ai cittadini; obiettivi per i quali necessita un intervento di standardizzazione/adeguamento in attuazione alle raccomandazioni Europee per una garanzia degli interventi di soccorso in linea con il progetto "Italia in 20 minuti" e una copertura sul territorio di un Vigile del Fuoco ogni 1.000 abitanti (Standard UE)”.

Devo dire che quest’ordine del giorno è stato concordato con l’assessore Roccisano, avendo incontrato in queste settimane alcuni precari dei Vigili del fuoco calabresi, e ritengo possa essere un atto di impulso importante in una fase in cui in tutto il Paese e in tutti i Consigli regionali si sta discutendo di questa materia.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? No. Pongo in votazione l’ordine del giorno in discussione.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportato in allegato)

 

Avendo esaurito i punti all’ordine del giorno, la seduta è tolta.

 

 

La seduta termina alle 16,35