X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

_________

 

N. 82

 

SEDUTA Di LUNEDì 2 DICEMBRE 2019

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO

E DEL SEGRETARIO QUESTORE GIUSEPPE NERI

 

Presidenza del presidente Nicola Irto

La seduta inizia alle 18,21

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

TALLINI Domenico, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Ordine del giorno numero 68 “In merito ai tirocinanti dell’amministrazione della giustizia; ai tirocinanti degli enti locali rientranti nell’ex Bacino dei percettori di mobilità in deroga; ai tirocinanti MIBACT; ai lavoratori in servizio presso il MIUR; in ordine alla storicizzazione dei precari della Regione

PRESIDENTE

Iniziamo con l'ordine del giorno a firma del consigliere Sergio, in merito ai tirocinanti dell'amministrazione della Giustizia, ai tirocinanti degli Enti locali rientranti nel bacino dei percettori di mobilità in deroga, ai tirocinanti Mibact, ai lavoratori in servizio presso il Miur, in ordine alla storicizzazione dei precari della Regione.

Su questo c'era già stato il dibattito e la Giunta regionale aveva richiesto una modifica. Cedo la parola al consigliere Sergio per illustrare l’ordine del giorno.

Prego, consigliere Sergio.

SERGIO Franco (Moderati per la Calabria)

Signor Presidente, onorevoli colleghi, come governo regionale, siamo in mora su un tema di questo tipo, quello del lavoro che, a mio avviso, rappresenta una delle emergenze più pressanti della nostra Regione e, considerando il livello di occupazione, che manca, avremmo dovuto fare di più, attraverso una programmazione, anche a medio e lungo termine, per cercare di risolvere in via definitiva il problema del precariato in Calabria, magari, utilizzando anche i Fondi strutturali. –.

Da anni, negli uffici dell'amministrazione della Giustizia, del Mibact, presso il Miur e presso gli Enti locali e regionali sono impegnati migliaia di lavoratori calabresi, soggetti a continue proroghe contrattuali a termine o attraverso tirocini, percorsi formativi e altre forme di impiego precario.

Considerato che essi costituiscono, per la nostra Regione in particolare, una risorsa preziosa ed irrinunciabile, avendo garantito e garantendo alla Pubblica amministrazione l'opportunità di avvalersi di personale qualificato, considerato che questi lavoratori hanno anche sopperito alla grave carenza degli organici, determinata dal blocco del turnover delle assunzioni, restando e ricevendo in cambio una limitata risposta politica – ai più, una proroga dei contratti senza soluzione di continuità – senza mai predisporre ed attuare iniziative e strumenti adeguati, concreti e fattivi, anche in accordo con le organizzazioni sindacali, appare chiaro come ci sia ora la necessità di trovare una soluzione conclusiva a questa vicenda.

Pertanto, considerate le attuali condizioni delle suddette categorie di lavoratori e che questa è una questione che ho sottoposto più volte sul Tavolo del Consiglio regionale anche insieme ad altri colleghi, data anche la rilevanza dell'argomento, chiedo al Presidente e alla Giunta regionale di impegnarsi in ordine ai tirocinanti della Giustizia, tenuto conto dei tempi ristretti per l'attuazione del processo e della volontà del legislatore di valorizzare i percorsi formativi svolti da tale categoria di tirocinanti, di sostenere in sede nazionale, nel confronto con il Governo, una tempestiva ed energica fase di concertazione, per garantire loro una adeguata e pronta soluzione di stabilizzazione, informando, ovviamente, il Consiglio regionale sulle soluzioni adottate.

In ordine ai tirocinanti degli Enti locali, rientranti nell'ex bacino dei percettori di mobilità, ho prodotto una lieve rettifica in riferimento all'ordine del giorno presentato, in questi termini: “In ordine ai tirocinanti degli Enti locali rientranti nell'ex bacino dei percettori di mobilità: di adottare tempestivamente qualsiasi iniziativa idonea alla salvaguardia delle competenze acquisite attraverso l’elaborazione di un progetto di utilizzo per il futuro, nell'ambito di un ampio e specifico piano per il lavoro in Calabria, secondo quanto emerge nel Tavolo di confronto avviato con il Governo nazionale onde evitare, anche e soprattutto, che questi percorsi di qualificazione, riqualificazione e valorizzazione delle professionalità già acquisite, siano vanificati, informando, altresì, tempestivamente il Consiglio regionale. In ordine ai tirocinanti Mibact calabresi: promuovere con il Mibact un Tavolo di concertazione per valutare le iniziative da assumere per un impiego dei medesimi in maniera stabile a garanzia dell’efficace funzionamento degli Enti e sedi presso i quali questi lavoratori svolgono, ad oggi le proprie attività informando, anche qui, il Consiglio regionale. In ordine ai lavoratori calabresi in servizio presso il Miur: di promuovere con il Miur al Governo un Tavolo di concertazione per valutare le iniziative da assumere per il loro impiego in maniera stabile, a garanzia dell’efficace funzionamento degli Enti in cui lavorano. In ordine alla storicizzazione dei precari della Regione: di adottare con estrema urgenza ogni provvedimento necessario ed idoneo ad assicurare un percorso di salvaguardia e storicizzazione di tutte le unità lavorative contemplate dalla legge regionale numero 1 del 2014”.

Qui, l’iniziativa che la Giunta regionale sta portando a termine, a mio avviso, deve necessariamente superare l'interpretazione giuridica che c'è in atto ed includere in questi adempimenti anche quelli relativi alla legge numero 12 del 2014.

Questa è una questione di equità e di giustizia che dovrà essere sicuramente corretta e quindi, stante la ristrettezza dei termini richiamati che prorogano i contratti al 31 dicembre 2019, oltre i quali verrà concretamente lesa la possibilità di stabilizzazione con perdita definitiva del lavoro da parte delle categorie dei precari storici già inclusi nell'elenco di cui alle leggi richiamate, adottare ogni provvedimento necessario a salvaguardare i citati lavoratori e dar luogo ad un percorso volto alla concreta e definitiva stabilizzazione. Grazie.

PRESIDENTE

Bene. L'emendamento era racchiuso nella relazione del consigliere Sergio. Ha chiesto di intervenire il consigliere Pedà. Ne ha facoltà.

PEDÀ Giuseppe (Casa delle libertà)

Presidente, pur condividendo l’ordine del giorno e volendolo certamente votare, aspettavo una risposta nel merito, signor Presidente della Giunta.

L’altra volta, il dibattito si è concluso senza la risposta da parte del professore Russo – che ora non vedo, ma c'è il Presidente della Giunta che potrà farlo – per sapere se l'ordine del giorno votato dal Consiglio regionale a giugno, rispetto all'istituzione dello sportello fisico della ZES, avrà una conclusione favorevole e se verrà avviato lo sportello.

PRESIDENTE

Consigliere Pedà, per ora può intervenire solo sull’ordine del giorno. Questo lo potrà ribadire dopo.

La dichiarazione di voto, per ora, deve riguardare questo ordine del giorno.

PEDÀ Giuseppe (Casa delle libertà)

Si tratta di una dichiarazione di voto, Presidente.

PRESIDENTE

Concluda la dichiarazione di voto. La sua non è una dichiarazione di voto, è un'altra cosa. Prego, concluda. Siamo a questo ordine del giorno.

Poi le potrò dare la parola e lei potrà dire quello che ha già detto l’altra volta, ma adesso concluda.

PEDÀ Giuseppe (Casa delle libertà)

Sto dicendo che lo voto, previa risposta del Presidente.

PRESIDENTE

Un altro ordine del giorno.

PEDÀ Giuseppe (Casa delle libertà)

No, è sempre nel merito dell'ordine del giorno, Presidente; altrimenti, questi ordini del giorno non hanno senso.

PRESIDENTE

Si spieghi.

PEDÀ Giuseppe (Casa delle libertà)

Mi spiego. Votare un ordine del giorno all'unanimità, come stiamo facendo, al quale poi la Giunta non dà seguito, non ha senso. Sto dicendo questo!

Se ha senso continuare a votare gli ordini del giorno, vorrei che il Presidente della Giunta mi dicesse che l'ordine del giorno, votato all'unanimità con parere favorevole della Giunta sullo sportello fisico della ZES, verrà attuato; quindi, la mia votazione favorevole è subordinata a questa risposta.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (Casa delle libertà)

Presidente, ho ascoltato con attenzione il contenuto dell'ordine del giorno presentato dal collega Sergio. Tempo addietro, fui primo firmatario e lui fu, insieme a me, firmatario di un’interpellanza sia sui tirocinanti Mibact, quindi Ministero giustizia, sia quelli degli Enti locali. Questa è una battaglia che continua, e che continua anche insieme all'intero Consiglio regionale. Credo che una risposta rispetto a questa materia vada data, perché riguarda migliaia e migliaia di padri di famiglia. Perché la risposta va data?

Perché i tempi – e lo dico all'assessore al ramo, l'assessore Robbe – anche del reimpiego di questi lavoratori, sono tempi assai dilatati e lunghi perché, ad esempio, per quanto riguarda i tirocinanti MIUR, noi ci aspettavamo che potessero iniziare il loro percorso nuovamente con l'inizio dell'anno scolastico, invece siamo al 2 dicembre e, ancora, il decreto per la loro riammissione è in numerazione; non sappiamo se inizieranno prima delle feste natalizie e, a questo punto, non sappiamo nemmeno questo. I tirocinanti Mibact, hanno compiuto il loro percorso il 28 febbraio di quest'anno e, ancora, non sappiamo se ricominceranno il loro percorso lavorativo.

I tirocinanti del Ministero della giustizia hanno ormai quasi completato il loro percorso biennale e, nel frattempo, la mancanza anche di interazione con il Governo centrale, ha fatto sì che il Ministero della giustizia licenziasse un bando per l'assunzione di operatori nel settore Giustizia non privilegiando questi lavoratori, quindi creando uno stato di allarme.

Per quanto riguarda i tirocinanti degli Enti locali, che sono il numero più cospicuo, il loro percorso è stato sospeso, ormai, alla fine di settembre e, ancora, non sappiamo – perché non è stato pubblicato il relativo decreto – quando potranno ricominciare il percorso all'interno degli Enti locali.

Sono stati assommati – lo voglio dire al Presidente e all'assessore al ramo – gravi ritardi per quanto riguarda questi settori e questi lavoratori. Si tratta di un fatto acclarato.

L'assessore ci potrà dire di no, ma ben venga l'ordine del giorno sottoscritto dal collega Sergio perché, obiettivamente, speriamo che possa velocizzare i tempi – che sono stati molto lenti – da parte della Giunta regionale e da parte dell'Assessore.

In ogni caso, l'assessore avrebbe dovuto relazionare nell'ambito di questo punto – e lo voglio ricordare a me stesso ma, soprattutto, all'Assessore – in merito a coloro i quali sono oggetto della legge numero 12 del 2014 che è una interpretazione autentica della legge numero 1 del 2014. Questo lo avevamo stabilito in Conferenza dei capigruppo alla presenza dell'Assessore stesso, che ci aveva dato alcune notizie in merito.

Ad oggi, questo chiarimento non c'è stato, ma credo che ci sia anche inerzia su questo aspetto.

La Legislatura è ormai finita. Siamo oltre il tempo massimo e non sappiamo cosa succederà di questi lavoratori: se questi lavoratori potranno essere reimmessi nel circuito lavorativo con un contratto a tempo determinato, come prescrive la legge numero 12 del 2014 o se, ancora, i tempi saranno dilatati.

Diceva bene il collega Pedà: non sappiamo che finalità hanno questi ordini del giorno; se l'approvazione di un ordine giorno da parte del Consiglio regionale, da parte dei rappresentanti del popolo calabrese all'unanimità, abbia poi efficacia sugli atti della Giunta regionale.

Noi facciamo il nostro dovere, collega Sergio: approviamo il suo ordine del giorno perché riteniamo giusta la sua proposizione, ma è chiaro che quel che stabiliamo in Consiglio regionale non dovrebbe essere secondario – questa volontà, anche nei confronti della Giunta regionale – ma, purtroppo, dobbiamo solo sperare che quanto scritto nel suo ordine del giorno possa poi trovare accoglimento, effettivamente, da parte dell'Assessore al ramo e della Giunta regionale. Io mi auguro che ci siano le condizioni per fare questo.

Grazie.

 

Presidenza del Segretario questore Giuseppe Neri

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Aieta. Ne ha facoltà.

AIETA Giuseppe (Partito democratico)

Mi unisco con il mio parere favorevole all'ordine del giorno, ma credo che questa debba essere un'occasione anche per fare chiarezza su questi lavoratori che, ovviamente, hanno assunto nel tempo un ruolo fondamentale negli Uffici della Giustizia, nella scuola, nelle derivazioni del Mibact.

Credo che sia necessario dire una parola chiara perché c'è un'attesa che, ovviamente, riguarda sacche di disagio, sacche di uomini e donne che non conoscono l'esito delle nostre discussioni e delle nostre interlocuzioni con i vari Ministeri e, di conseguenza, il loro destino.

Credo che sia necessario fermarsi un attimo questa sera e discutere più approfonditamente di queste questioni perché sono centinaia di uomini e donne e a questi lavoratori noi esprimiamo la nostra gratitudine per il ruolo che svolgono e senza i quali, addirittura, verrebbero depotenziati gli uffici – tra l'altro, delicatissimi – come quelli della Giustizia, replicando quello che sta accadendo nella Sanità attraverso la carenza di personale.

Chiedo, quindi, al Presidente e all'Assessore di approfondire, di dire parole chiare, di darci uno schema di ciò che bisogna fare con il consenso di tutto il Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giannetta. Ne ha facoltà.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Penso che su questa questione non ci possano essere divisioni dentro quest'Aula, perché si tratta di una questione bipartisan che riguarda la regolarizzazione dei posti di lavoro, del precariato, del riordino dei dipendenti del Mibact e di tanti altri precari.

La situazione del precariato ci vede uniti in questo percorso e bene ha fatto il consigliere Sergio a sollevare la questione, all'interno di quest'Aula, con l'ordine del giorno, anche se ho l'impressione che ci affanniamo e arriviamo sempre in ritardo nel risolvere le cose che contano veramente nella nostra regione. Devo dare merito, in senso generale, a tutti quei lavoratori che, con grande senso di responsabilità, pur vivendo nella situazione stagnante del precariato, hanno sempre dimostrato grande impegno, grande fiducia nelle istituzioni e grande professionalità. Lo dico con cognizione di causa, perché qualche mese fa ancora facevo il Sindaco e mi viene da pensare, nello specifico, ai percettori di mobilità in deroga che avevo all'interno del Comune e che hanno veramente saputo rappresentare al meglio e al massimo la loro funzione.

Mi duole constatare, anche in virtù di quanto scritto nell'ordine del giorno del collega Sergio, che costoro sono stati trattati in maniera diversa rispetto, per esempio, ai tirocinanti del Ministero della Giustizia non essendo stati a questi equiparati. Come dicevo all'inizio, va bene, su una tematica del genere, avere un atteggiamento di positività bipartisan, ma purtroppo devo dire, ancora una volta, che le differenze si notano realmente tra quelle che sono le intenzioni e i fatti, perché tutti noi siamo bravi a parlare, però poi nei fatti questa maggioranza - riprendo quanto detto fin qui da chi mi ha preceduto - ha dimostrato fino alla fine di non essere, quantomeno, chiara. In quest’Aula ci devono essere soddisfazioni per chi rappresenta il popolo - e siamo noi consiglieri - ma, soprattutto, ci devono essere delle risposte certe per chi con tanti sacrifici e con tanta dignità si ritrova a vivere il mondo del precariato.

L'assessore delegato al ramo può, sicuramente, dare delle risposte per capire come mai alcune situazioni particolari, come questa della mobilità in deroga, vengono trattate in maniera diversa rispetto a tutte le altre.

Concludo dicendo che le responsabilità vanno date a chi, fino ad ora, giustamente, ha governato questa regione e ci auguriamo che, in un imminente prossimo futuro, si possa pensare di mettere in cima all'agenda politica di ognuno di noi, così come ho detto fin dall'inizio, le questioni riguardanti la sanità, le questioni riguardanti il mondo del lavoro e soprattutto le questioni riguardanti il precariato.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Ce lo eravamo detti in conferenza di capigruppo e su questo tema si era fatto dibattito; poi, qui, tutti ci alziamo per sottolineare quanto siano importanti i lavoratori, rispetto ai quali credo non abbia colpa il presidente Oliverio, non abbia colpa l’assessore Robbe. Detto questo, approvare un ordine del giorno con un Governo scaduto o in scadenza, vedete un poco voi, mi sembra lo specchietto per le allodole.

Al di là dell'impegno di Franco Sergio, chi più di me che proposi quell’ interpretazione autentica sulla legge sul precariato la conosce. Penso che tutti quanti abbiamo rispetto per le famiglie, ma è inutile dibattere, oggi, quando resta un mese a questo Governo. Avrei mille critiche da fare e ci sono due piani che ci dovranno vedere, al di là di maggioranza o minoranza, in futuro, discutere con i Governi nazionali di un problema che è stato creato nel tempo e che riguarda gli LSU- LPU, i precari della ex legge 28 e di quant’altro ancora esista in tema di precariato, per evitare, come accaduto in questo periodo storico - non do colpe, io faccio politica Assessore Robbe - elenchi che vanno bene, altri che non vanno bene e che sono responsabilità di dirigenti che hanno tenuto le carte per cinque anni sulla sedia e rispetto ai quali l'unica garanzia che possiamo dare, come differenza di Governo, è che questi dirigenti, se dovessimo vincere, si devono fare da parte perché hanno tenuto appesa tanta gente, rispetto a domande che si sono accavallate nel tempo. Non vi è altro da aggiungere, non le do più colpe per il tempo che le rimane, so quali sono le difficoltà, so che ha aperto una vertenza in ambito nazionale.

Anziché bruciare sette miliardi con il reddito di cittadinanza si poteva pensare agli ultraquarantenni, agli ultracinquantenni, puntando sul lavoro vero, tanti lo hanno sottolineato, anche i Sindaci dei Comuni. Però, basta con l'ipocrisia! Per cinque anni su questo tema, politicamente, si è nicchiato e c'è una doppia colpa: quella del mancato confronto con i Governi nazionali, che poi toccherà a chiunque governerà, e quella di aver permesso ai dirigenti di tenere le carte ferme nei cassetti. Lì ci deve essere l'impegno politico, l’indirizzo politico andava dato, quelle domande dovevano essere valutate e doveva essere una valutazione tecnica, non politica. Ancora oggi siamo qui a fare interventi, perdonatemi, è inutile fare interventi, siamo a fine legislatura, l'impegno del presidente Oliverio, dell’assessore Robbe lo valuterà la gente, però, scusate, basta con le ipocrisie.

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, chiedo la parola.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Mi ha stimolato l'intervento del consigliere Orsomarso. Ovviamente va dato merito a Franco Sergio per aver presentato questo documento, quest’ ordine del giorno molto articolato, puntuale in cui si parla anche di lavoratori che prestano servizio in nero, non solo di lavoratori precari ma di lavoratori che svolgono funzioni, come avveniva con gli LSU-LPU, addirittura in nero e che sono fondamentali per lo svolgimento di alcune attività dello Stato; penso ai Tribunali, penso gli Enti Locali e anche al MIUR. Ovviamente arriviamo tardi, manca un mese e mezzo alle elezioni e questo documento testimonia le mancanze di questa esperienza di Governo, in tema di lavoro. Era stato annunciato più volte un piano straordinario per il lavoro che non c'è stato, era stato annunciato anche un tentativo di stabilizzare tutto il precariato e non c'è stato, quindi ritengo che, da questo punto di vista, bisogna fare un'operazione verità su questo fronte, dicendo che oggi approvando all'unanimità questo documento lo consegniamo alla prossima Legislatura, a chi verrà nella prossima Legislatura in Consiglio e al futuro Governo regionale.

Condivido il documento, ma con queste sottolineature, nel senso che questo documento è uno degli ultimi atti di questo Consiglio regionale e sarà consegnato al futuro Presidente della Regione Calabria affinché possa essergli utile come promemoria per un lavoro più proficuo sul terreno della stabilizzazione del precariato in Calabria e delle politiche attive del lavoro. Grazie.

PRESIDENTE

Non ci sono altri interventi passiamo alla votazione, l’ordine del giorno è approvato con l'astensione del consigliere Pedà.

 

(Il Consiglio approva)

Sull’ordine dei lavori

BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico)

Presidente, chiedo che il secondo punto all'ordine del giorno sia rinviato alla prossima seduta di Consiglio regionale e, invece, richiamo la legge numero 484/10^, proposta di delibera della Giunta regionale recante: “Conguaglio tariffa conferimento rifiuti urbani ai sensi dell'articolo 6 comma 5 annualità 2019”.

PRESIDENTE

Pongo ai voti la proposta di rinvio del consigliere Battaglia, è approvata, il punto è rinviato.

Pongo in votazione la richiesta d'inserimento del punto all'ordine del giorno, così come proposto dal consigliere Battaglia, è approvata.

(Così resta stabilito)

Proposta di legge numero 440/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2018”

PRESIDENTE

Passiamo al terzo punto all’ordine del giorno, proposta di legge numero 440/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione rendiconto generale relativo all'esercizio finanziario 2018”. Preciso che questa proposta riveste carattere indifferibile ed urgente. Cedo la parola al consigliere Aieta per l’illustrazione.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Presidente, la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale, posta oggi all’approvazione di questa Assemblea, è stata licenziata a maggioranza dalla seconda Commissione nella seduta del 28 novembre scorso.

A seguito delle interlocuzioni tra il Dipartimento bilancio ed il Collegio dei revisori dei conti è stato necessario richiamare il provvedimento in seconda Commissione.

Nella seduta odierna, preso atto del nuovo parere reso dal Collegio dei revisori dei conti e dell’emendamento tecnico a mia firma, si è proceduto alla nuova approvazione del provvedimento, per come modificato.

Alla seduta della Commissione hanno partecipato i revisori dei conti, l’assessore al bilancio, il dirigente generale del Dipartimento bilancio e la dirigente di settore, la dottoressa Buonaiuto.

Il documento contabile è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale numero 218 del 28 maggio 2019 e trasmesso alla Sezione regionale della Corte dei conti per la relativa parifica.

La normativa contenuta nel decreto legge numero 174 del 2012, infatti, ha stabilito all’articolo 1, comma 3, che: “le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano … i rendiconti consuntivi delle regioni … per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, l’osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall’articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilità dell’indebitamento e dell’assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti”. Il comma 5 precisa che “alla decisione di parifica è allegata una relazione nella quale la Corte dei conti formula le sue osservazioni in merito alla legittimità e alla regolarità della gestione e propone le misure di correzione e gli interventi di riforma che ritiene necessari, al fine, in particolare, di assicurare l’equilibrio di bilancio e di migliorare l’efficacia e l’efficienza della spesa”.

La deliberazione sul Giudizio di parifica (numero 130/2019) è stata trasmessa lo scorso 7 novembre, unitamente alla relazione al Rendiconto regionale munito del visto di parziale parificazione.

La Corte dei conti ha parificato il Rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio 2018 nelle componenti del conto del bilancio e del conto del patrimonio, ad eccezione:

- dei residui attivi relativi al credito per la fornitura del servizio idropotabile nei confronti del Comune di Reggio Calabria;

- della parte accantonata del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2018, con riferimento al Fondo crediti di dubbia esigibilità e con riferimento al Fondo rischi, nella misura in cui non risulta valorizzata la passività connessa al credito per la fornitura idropotabile nei confronti del Comune di Cosenza;

- del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2018;

- del totale parte disponibile del risultato di amministrazione, nella parte in cui risulta sovrastimato a causa della insufficiente valorizzazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità e del Fondo rischi.

A seguito delle osservazioni formulate dalla Corte dei conti, la Giunta regionale ha adottato le misure correttive indicate nella relazione allegata alla decisione, con apposita deliberazione numero 531 del 18 novembre scorso, al fine di eliminare le suddette criticità. Sempre al fine di dare esecuzione al Giudizio di parifica di cui alla deliberazione della Corte dei conti numero 130 del 2019, la Giunta regionale con deliberazione numero 532 del 18 novembre 2019, ha riapprovato il nuovo progetto di legge: “Approvazione Rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2018”, corredato dalla relazione esplicativa e dagli allegati previsti ai sensi della normativa vigente.

Contestualmente al Rendiconto, la Regione approva il Rendiconto consolidato, comprensivo dei risultati del Consiglio regionale, secondo quanto previsto dagli articoli 11 e 63 del Decreto legislativo numero 118 del 2011.

Come noto a tutti voi, il Rendiconto è un documento contabile che mostra i risultati ottenuti da tutte le operazioni di gestione, compiute in un determinato esercizio.

È un mezzo di cognizione che permette di conoscere in che modo ed in che misura si sono realizzate le previsioni di bilancio, e consente di esprimere un giudizio sull’operato degli amministratori.

Il Rendiconto che andremo ad esaminare, quindi, è stato redatto secondo i nuovi schemi e si compone di tre documenti:

- il conto di bilancio (o rendiconto finanziario) che mostra i risultati finali della gestione finanziaria rispetto alle autorizzazioni contenute nel primo esercizio considerato nel bilancio di previsione;

- il conto economico che mostra le componenti positive e negative della gestione di competenza dell’esercizio considerato, rilevate dalla contabilità economico-patrimoniale;

- lo stato patrimoniale che rappresenta la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio. Il patrimonio delle Regioni è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza, appunto, della Regione, ed attraverso la cui rappresentazione contabile è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale comprensiva del risultato economico dell’esercizio.

Nella relazione generale del provvedimento troverete rappresentata la situazione finanziaria di questa Regione.

È per questi motivi che sottopongo all’Aula il documento contabile.

PRESIDENTE

Passiamo all’esame ed alla la votazione del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Articolo 4

(È approvato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Articolo 10

(È approvato)

Articolo 11

(È approvato)

Articolo 12

(È approvato)

Articolo 13

(È approvato)

Articolo 14

(È approvato)

Articolo 15

(È approvato)

Proposta di legge numero 480/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2019-2021”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 480/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2019-2021” che assume carattere di indifferibilità ed urgenza.

Cedo la parola al consigliere Aieta per l’illustrazione.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Il provvedimento è stato approvato a maggioranza dalla seconda Commissione nella seduta di oggi.

Con questo provvedimento, che consegue all’approvazione del Rendiconto consuntivo dell’anno 2018, sono state determinate le definitive risultanze contabili.

Il bilancio di assestamento è, dunque, lo strumento giuridico-contabile con il quale la Giunta prende atto delle risultanze della gestione dell’esercizio 2018 e propone variazioni di bilancio necessarie a modificare il valore presunto dei residui, del fondo cassa, del fondo pluriennale vincolato e del risultato di amministrazione, al fine di renderlo pari a quello definitivamente determinato con il Rendiconto 2018.

Inoltre, attraverso la presente proposta di legge, in base alle minori spese che si prevede di impegnare a tutto il 31 dicembre 2019, l’Organo di governo propone variazioni di carattere finanziario.

La scelta effettuata dalla Giunta è stata quella di destinare le risorse per l’anno 2019, in via prioritaria, alla copertura del disavanzo che emerge alla chiusura definitiva dei conti, ad un ulteriore accantonamento a fondo contenzioso, alla copertura di spese di carattere obbligatorio, alla copertura di debiti pregressi, ad altri accantonamenti obbligatori previsti dalla normativa vigente e, infine, per implementare le dotazioni finanziarie necessarie a garantire il maggiore fabbisogno manifestatosi nel corso dell’anno in determinati settori.

Per l’anno 2020 la Giunta ha destinato le risorse disponibile a spese inderogabili e ad accantonamenti che servono a garantire il corretto funzionamento della gestione anche nell’eventualità di esercizio provvisorio per i primi mesi del prossimo esercizio.

Il progetto di legge si compone di 9 articoli, nei quali viene dettagliata la manovra di assestamento.

Sul provvedimento il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole.

Hanno partecipato ai lavori della Commissione: l’Assessore al bilancio, il direttore generale del Dipartimento bilancio e la dirigente di settore, la dottoressa Buonaiuto.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Prima di passare all’esame di questo provvedimento, occorre tornare al punto precedente, la proposta di legge numero 440/10^, perché, dopo aver posto in votazione i 15 articoli, non è stata posta in votazione la proposta di legge nel suo complesso.

Proposta di legge numero 440/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2018” – Ripresa della discussione

PRESIDENTE

Quindi, pongo in votazione la proposta di legge numero 440/10^ nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

(È approvata)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 480/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2019-2021” – Ripresa della discussione

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione della legge numero 480/10^ che è stata appena illustrata dal consigliere Aieta.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

All’articolo 4 è pervenuto l’emendamento, protocollo numero 35501, a firma dei consiglieri Gallo e Pedà.

Cedo la parola al consigliere Pedà per l’illustrazione.

PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà)

Presidente, il consigliere Gallo è primo firmatario di questo emendamento volto a concedere un contributo alla Pro Loco di Laino Borgo, ai fini dell’organizzazione di un’antica rappresentazione sacra che è “La Giudaica”.

Il consigliere Gallo già l’anno scorso aveva posto l’attenzione su questo importante evento e adesso si chiede al Consiglio un finanziamento per lo svolgimento della manifestazione.

PRESIDENTE

Parere del relatore favorevole. Parere della Giunta?

FRAGOMENI Mariateresa, Assessore al bilancio e programmazione economica e finanziaria, politiche del personale

Favorevole.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento che è approvato.

 Articolo 4

(È approvato per come emendato)

Articolo 5

(È approvato)

Articolo 6

(È approvato)

Articolo 7

(È approvato)

Articolo 8

(È approvato)

Articolo 9

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, unitamente ai relativi allegati.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

 

Il provvedimento è approvato, per come emendato, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, con autorizzazione al Dipartimento bilancio ad apportare le modifiche necessarie al progetto di legge e assestamento, allegati tecnici compresi, ad allineare il bilancio 2019-2021.

Proposta di legge numero 484, di iniziativa della Giunta regionale recante “Legge regionale n. 14/2014. Conguaglio tariffa conferimento rifiuti urbani ai sensi dell’articolo 6 ter comma 5. Annualità 2019”

PRESIDENTE

Passiamo alla proposta di legge numero 484/10^, inserita su proposta del consigliere Battaglia. Cedo la parola alla Giunta regionale. Prego, Assessore Rizzo.

RIZZO Antonietta, Assessore alla tutela dell’ambiente

Grazie, Presidente. Com’è noto la Regione Calabria ha un sistema di rifiuti che è stato commissariato fin dal 1997 e questa situazione è rimasta immutata fino al 2013.

Da quella data in poi la Regione Calabria ha assunto la direzione, il coordinamento del settore dei rifiuti, svolgendo le funzioni al posto degli Enti pubblici, e quindi al posto dei Comuni.

Fino al 31 dicembre 2018 la situazione è stata articolata nel seguente modo: i Comuni svolgono le attività di spazzamento, di raccolta, di trasporto dei rifiuti, nonché del recupero della frazione differenziata, la frazione secca; la Regione, invece, si occupa delle attività di trattamento, smaltimento dei rifiuti urbani residuali e dell’organico da raccolta differenziata. Il riassetto di tutto il sistema dei rifiuti è stato stabilito dalla legge regionale numero 14 del 2014, che ha stabilito, per l’appunto, che le funzioni venissero svolte dagli ATO. Cinque ATO, quindi cinque Ambiti territoriali ottimali, che corrispondono alle 5 Province della Regione Calabria. Gli stessi sono poi suddivisi, per ciascun ambito, in sub-ambiti territoriali, cioè gli ambiti di raccolta ottimale per l’organizzazione del segmento del servizio relativo allo spazzamento, alla raccolta e al trasporto.

L’ente di governo di ciascun ambito è la Comunità d’ambito, che è costituita dall’Assemblea dei sindaci, in seno alla quale, anche attraverso la forma associativa prevista dall’articolo 30 del Tuel, essi esercitano la funzione fondamentale di cui all’articolo 19 della Decreto legge numero 95 del 2012, relativo alla gestione dei rifiuti.

Per quanto riguarda l’Ambito territoriale ottimale di Reggio Calabria l’ente di governo è la Città metropolitana.

L’attuazione del percorso delineato dalla legge regionale numero 14 si è però rivelato un percorso piuttosto impervio per la ritrosia dei Comuni a riappropriarsi della competenza, data loro anche dall’articolo 117 della Costituzione.

Il processo di aggregazione, che è contenuto nella norma, è stato accolto con una iniziale ostilità da parte dei Comuni e la Regione ha dovuto condurre un’intensa azione di accompagnamento e di supporto nei confronti degli Enti locali perché gli stessi potessero riappropriarsi di un ruolo centrale, del quale erano stati, invece, depauperati a seguito del commissariamento nel settore dei rifiuti.

Questo processo si è concluso il 31 dicembre 2018 e da allora gli Ambiti ottimali sono subentrati nei contratti di gestione degli impianti di trattamento. Quindi, tutta la filiera del ciclo integrato dei rifiuti è rientrata nella competenza degli Enti locali.

Tuttavia, a decorrere dal 1° gennaio del 2019 molti Comuni calabresi si sono dimostrati non ancora pronti all’esercizio delle funzioni che spetterebbero loro per legge; anzi, alcuni, nonostante i numerosi incontri che abbiamo svolto in Regione, in Dipartimento ambiente, si sono dimostrati assolutamente impreparati al subentro.

Allo scopo di evitare il blocco del sistema, a seguito di un’espressa richiesta pervenuta dal Presidente dell’ANCI, Callipo, è stata promulgata la legge regionale numero 5 del 2019, che, nella prima fase di operatività degli Ambiti territoriali ottimali, ha dato la possibilità alle Comunità d’ambito di delegare alla Regione Calabria le funzioni amministrative relative alla gestione del servizio di trattamento, attraverso l’introduzione dell’articolo 6 ter nella legge regionale numero 14 del 2014, al fine di assicurare l’efficienza e la continuità dell’espletamento delle attività di trattamento dei rifiuti urbani. Questa delega ha validità fino al 31 dicembre 2019; è stata richiesta da tutti e cinque gli ATO e con essi abbiamo regolarmente formalizzato altrettanto specifici accordi, come quelli previsti tra la Pubblica amministrazione, ai sensi dell’articolo 15 della legge 241 del 1990.

A fronte dell’anticipazione del costo del servizio da parte della Regione, gli Enti locali devono assicurare il trasferimento alla Regione Calabria, con una scadenza bimestrale, delle risorse corrispondenti al costo del servizio di trattamento, così come individuato dalla delibera di Giunta regionale.

Si osserva poi che, per assicurare la copertura integrale degli oneri sostenuti in anticipazione dalla Regione, l’articolo 6 ter prevede che la Giunta regionale determini per ciascun Ambito territoriale ottimale il costo del servizio di trattamento, relativo al periodo di esercizio della delega, con l’obbligo per tutti i Comuni di corrispondere gli eventuali conguagli.

Questo costo, sulla scorta delle condizioni gestionali, esistenti al 1° gennaio 2019, è stato valutato in 87 milioni 363 mila euro, con l’espressa previsione, al comma 5 dell’articolo 6 ter, di operare, qualora fosse stato necessario, i necessari conguagli al fine di assicurare la copertura integrale degli oneri sostenuti dalla Regione Calabria.

Nel corso del 2019 una serie di eventi concomitanti, tra i quali: i notevoli aumenti di prezzi unitari di smaltimento della discarica privata di Crotone; l’incremento del prezzo di trattamento della frazione umida presso l’impianto privato di Rende; l’aumento dei costi di trattamento dell’umido presso gli impianti privati di lombricoltura, ha comportato l’aumento dei riferiti oneri gestionali, il cui valore finale, proiettato a fine anno, risulta di 102 milioni 200 mila euro, con un incremento di 14 milioni 837 mila euro rispetto al dato di previsione, contenuto nella legge regionale numero 5 del 2019.

Questa situazione naturalmente è stata portata a conoscenza dell’ANCI e dei Presidenti dei cinque Ambiti territoriali ottimali in una riunione che si è tenuta presso l’Assessorato il 30 ottobre 2019, il cui esito è stato poi ufficializzato, con nota del 5 novembre 2019, laddove si è comunemente dato atto della necessità di tenere conto dei riferiti maggiori costi al fine di assicurare la copertura finanziaria al costo di gestione fino al 31 dicembre 2019.

La presente proposta di legge, quindi, prevede all’articolo 1 l’inserimento nel bilancio regionale 2019 del sopra-richiamato maggior costo, apportando la necessaria variazione di bilancio. La copertura finanziaria dei conseguenti oneri sarà assicurata dalle entrate derivanti dai versamenti che i Comuni dovranno effettuare, ai sensi del comma 3 dell’articolo 6 ter della legge regionale numero 14 dell’11 agosto 2014.

Infine, l’articolo 2 dispone l’entrata in vigore della legge regionale il giorno successivo a quello della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

Si tratta, quindi, di un’anticipazione che la Regione dispone, ancora una volta, in favore dei Comuni, la cui copertura è prevista con il versamento che avverrà da parte degli stessi.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giordano. Ne ha facoltà.

GIORDANO Giuseppe (Partito Democratico)

Presidente, ho appreso poc'anzi, come i colleghi, dell'inserimento di questa proposta all’ordine del giorno. Non avevo capito che fosse stata inserita fino a quando non c'è stata consegnata.

Sinceramente, nutro molte perplessità, magari l'Assessore potrà meglio farmi e farci comprendere le ragioni di questo intervento che, sostanzialmente, va a rettificare la previsione del costo complessivo del sistema dei rifiuti quantificato in 87.363.000 euro che ora passa a 102.193.000 euro. Un incremento, quindi, di oltre 14 milioni, che comunque, così come l'importo prima preventivato, andrà a gravare interamente sui Comuni.

Vorrei capire, intanto, perché è avvenuta questa sottostima, tenendo conto che nella stessa legge è richiamato il fatto che le stime avvengono sulla base di affidamenti in essere, gare aggiudicate, e sulla base di atti che hanno, comunque, una scadenza, parte delle quali al 31 dicembre 2018, e comunque venivano indicate come utilizzabili al 30 giugno 2020.

Così come, Assessore, sinceramente non ho compreso, non avendo partecipato alla Conferenza dei capigruppo, la motivazione per la quale è stato espunto il secondo punto all’ordine del giorno che invece è una norma importante, sempre riferita al riordino del sistema dei rifiuti della Città metropolitana, di natura ordinamentale che non aveva costi e incidenze né per la Regione né per la Città Metropolitana. Mi auguro che venga iscritta al primo punto all'ordine del giorno dell’ultima seduta di Consiglio che faremo, perché ha sicuramente le caratteristiche dell’indifferibilità e dell’urgenza. Ripeto: si pone carico di andare a sostanziare meglio la legge che aveva previsto già il sistema di regolazione in capo alla Città capoluogo e, per il caso specifico, alla Città metropolitana.

Quindi, vorrei qualche chiarimento su questo provvedimento e l'impegno per la Giunta, così come per il Consiglio, in modo che la legge che era al secondo punto all’ordine del giorno, non ricordo il numero, sia inserita al primo punto e approvata nella prossima seduta di Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire l’assessore Rizzo, ne ha facoltà.

RIZZO Antonietta, Assessore alla tutela dell’ambiente

Capisco le sue preoccupazioni, ma non c'è stata nessuna sottostima. Il sistema dei rifiuti nazionali è esploso; con l'esplosione del “sistema Roma”, la città di Roma ha invaso di rifiuti tutte le discariche nazionali. Le 24 discariche che esistono nel raggio di 600 chilometri dalla Calabria sono state invase, per cui i prezzi di mercato sono aumentati. Oggi il prezzo di mercato medio è di 200 euro a tonnellata per il conferimento dei rifiuti in discarica, in Calabria il prezzo è invece di 105euro a tonnellata. È aumentato notevolmente rispetto al 31 dicembre 2018, quando la Regione Calabria e quindi i Comuni spendevano 87 euro.

Questo aumento è dovuto ad un pronunciamento del TAR Calabria. Mi spiego meglio: la discarica privata di Crotone, della Sovreco S.p.A., viene utilizzata per quasi tutta la Calabria per lo smaltimento, vista la carenza di discariche per ciascun ATO.

Naturalmente, noi abbiamo operato in questi anni un’attività di stimolo nei confronti dei Comuni perché si rendessero conto della necessità di avere proprie discariche pubbliche per poter calmierare, per l'appunto, i prezzi.

Questa discarica, che aveva un contratto con la Regione Calabria, ha detto di essere arrivata alla saturazione e che, quindi, non avrebbe più potuto accogliere rifiuti.

Il presidente Oliverio, infatti, ha emanato un'ordinanza proprio affinché si andasse in continuità.

La società si è rivolta al TAR della Regione Calabria sia per quanto riguardava il prezzo applicato sia per la possibilità di proseguire il contratto. Il TAR ha obbligato la società a continuare il contratto con la Regione Calabria, ma ha obbligato la Regione Calabria rivedere il prezzo al rialzo, retroattivamente, dal primo gennaio 2019; il pronunciamento è di aprile di quest'anno.

Per cui c'è stato l’aumento che può vedere in tabella, nella spesa prevista per ciascun anno sono indicati, per ciascun ATO, tutti i gestori privati e i prezzi che vengono applicati dai gestori con quello che è il costo finale del servizio.

La stessa cosa è avvenuta per l'umido, anche qui ci sono stati aumenti per quanto riguarda i gestori privati. Noi avevamo fatto questa previsione che era stata stimata secondo i prezzi che avevamo nei contratti al 31 dicembre 2018; dal primo gennaio 2019 i contratti sono passati- come dicevo prima - nelle mani degli ATO e i gestori hanno stabilito un prezzo superiore. Questi contratti li stiamo gestendo noi, per delega, in base a quanto stabilito dall'articolo 6 ter della legge regionale numero 14 del 2014 con una previsione di rientro bimestrale, quindi, con un versamento bimestrale da parte di ogni singolo Comune e con il raggiungimento dell’almeno 80 per cento del versamento del primo semestre.

La previsione è stata stimata in base ai contratti che avevamo. Una volta che questi sono passati nelle mani degli ATO, non per volontà loro ma perché il mercato - come dicevo prima - è esploso, hanno avuto un aumento di prezzo che, quindi, è diventato – come lei ha detto -, oggi, una sottostima. Ma è soltanto a posteriori che possiamo parlare di sottostima. La stima era stata fatta secondo quel prezzo e ci avrebbe portato con tranquillità a fine anno, se i prezzi fossero rimasti gli stessi, invece sono aumentati per l'esplosione del sistema.

Per quanto riguarda il secondo punto che lei ha evidenziato, so che la riunione dei capigruppo ha deciso di non portare il secondo punto all'ordine del giorno. Proposta che, naturalmente, era già stata condivisa con la Giunta e che, tra l'altro, indica soltanto una gestione tecnica da parte della Città metropolitana con il subentro in quello che doveva essere l'Ufficio tecnico che prima faceva capo, invece, all’ATO. Quindi, non vi è alcuna previsione di spesa.

Non so se sono stata chiara o se c'è bisogno di qualche altro chiarimento.

GIORDANO Giuseppe (Partito Democratico)

Assessore, lei è stata chiara, però ritengo che nel provvedimento sarebbe stato utile riferire le cose che sono sopravvenute, alcune delle quali, - se non ho capito male - sono dei provvedimenti del TAR. Quindi, si è instaurato, in questo rapporto, una sorta di contenzioso che ha poi sancito l'ammontare e il rapporto di regolazione tra gli aggiudicatari, gli ATO e la Regione.

Tuttavia, rimangono molte perplessità; chiedo al Presidente -forse non è stato fatto o non ero attento - se questo provvedimento ha i caratteri dell’indifferibilità e dell’urgenza.

PRESIDENTE

Ha già risposto la Giunta regionale, quindi, prego Assessore se vuole riconfermare brevemente.

RIZZO Antonietta, Assessore alla tutela dell’ambiente

Certo. È indifferibile perché naturalmente copre - come dicevo prima - il costo fino al 31 dicembre 2019, altrimenti sarebbe scoperto.

PRESIDENTE

Aggiungo che la Giunta regionale ci ha fatto anche sapere che l'urgenza è dovuta al fatto che non potrebbe essere nemmeno approvato nella prossima seduta di Consiglio regionale del 10 dicembre. Non ci sono altri interventi. Passiamo all'esame ed alla votazione.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giudiceandrea. Ne ha facoltà.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Intervengo per chiedere l'inserimento all’ordine del giorno e l’approvazione di un'interpretazione autentica dell’articolo 8 della legge regionale numero 48/10^, approvata nell’ultima seduta di Consiglio regionale. Nel corso della seduta è stato approvato, in extremis, un emendamento che ha eliminato il termine “non” da un articolo. Il senso è comprensibile, ma potrebbe lasciare adito a interpretazioni diverse da parte delle amministrazioni comunali nel momento in cui dovessero approvare le SCIA per le autorizzazioni delle imprese funebri.

Quindi, va approvata quest’interpretazione autentica, che sottopongo al Consiglio, nella quale si specifica semplicemente che gli accordi non possono essere verbali, ma vanno fatti per iscritto nelle forme previste dal Codice civile vigente.

PRESIDENTE

Non ci sono interventi. Metto in votazione l’inserimento dall’ordine del giorno della proposta di legge numero 485/10^. È inserita.

 

(Il Consiglio inserisce)

 

Proposta di legge numero 485/10^ di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante " Interpretazione autentica dell'articolo 8, comma 2 della legge regionale n. 48 del 29 novembre 2019 'Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria' "

PRESIDENTE

Se non ci sono interventi, passiamo alla votazione ed all’esame del provvedimento.

Articolo 1

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Avendo esaurito i punti all'ordine del giorno la seduta è tolta.

 

La seduta termina alle 19,37

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Esposito, Gentile, Morrone, Salerno

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale:

 

“Legge regionale n. 14/2014. Conguaglio tariffa conferimento rifiuti urbani ai sensi dell’articolo 6 ter comma 5. Annualità 2019 – (deliberazione G.R. n. 553 del 25.11.2019)” (PL n. 484/10^)

 È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere

(Così resta stabilito)

 

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

 

Mirabello –Modifiche alla legge regionale 4 settembre 2001, n. 19 (Norme sul procedimento amministrativo, la pubblicità degli atti ed il diritto di accesso. Disciplina della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria)” (PL n° 483/10^)

È stata assegnata alla prima - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero e alla seconda Commissione - per il parere.

(Così resta stabilito)

 

Giudiceandrea – “Interpretazione autentica dell’articolo 8, comma 2 della legge regionale n. 48 del 29 novembre 2019 'Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria'”

È stata assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)       

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza:

 

“Bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2020-2022 e approvazione del piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio esercizi 2020-2022 – (deliberazione U.P. n. 66 del 27.11.2019)” (PPA n. 286/10^)

Ordine del giorno numero 68 “In merito ai tirocinanti dell’amministrazione della giustizia; ai tirocinanti degli enti locali rientranti nell’ex Bacino dei percettori di mobilità in deroga; ai tirocinanti MIBACT; ai lavoratori in servizio presso il MIUR; in ordine alla storicizzazione dei precari della Regione”

Il Consiglio regionale

premesso che:

da anni, negli uffici dell’amministrazione della giustizia, del MIBACT, presso il MIUR e presso gli enti locali regionali  sono impiegati con reiterate proroghe contrattuali a termine o attraverso tirocini, percorsi formativi e altre forme di impiego precario, migliaia di lavoratori calabresi che, ai titoli di studio in loro possesso, sommano ora, una consolidata formazione (si veda elenco dei lavoratori precari storici della Regione Calabria, di cui all’art. 2, comma 1, D.lgs 81/2000, dei lavoratori LPU di cui all’art. 3, comma 1 D.lgs 280/97, dei lavoratori di cui alle LL.RR. Calabria 15/08, 28/08 e 8/10); lavoratori che, indubbiamente, costituiscono per il nostro Paese, in generale, e per la nostra Regione, in particolare (quasi sempre al collasso proprio per deficienza di organico e mezzi), una risorsa preziosa ed irrinunciabile avendo garantito e garantendo alla Pubblica Amministrazione l’opportunità di avvalersi, nei comparti richiamati, di personale qualificato;    

improcrastinabile, dunque, è divenuta ora la necessità di trovare una soluzione conclusiva alla vicenda lavorativa dei medesimi;

peraltro, come anzidetto, questi lavoratori, hanno pure sopperito alle gravi carenze negli organici determinati dal blocco pluriennale delle assunzioni, restando, poi, d’altro verso, la risposta del mondo politico, assolutamente insufficiente, limitata, al più, ad una proroga dei contratti senza soluzione di continuità, alla reiterazione dei tirocini, dei percorsi formativi e altre forme di impiego precario, senza mai predisporre ed attuare iniziative e strumenti adeguati, concreti e fattivi (anche in accordo con le organizzazioni sindacali) per potere procedere ragionevolmente ad un esito che veda la effettiva stabilizzazione occupazionale e che contemperi e coniughi però, imprescindibilmente, i criteri ordinari di accesso al pubblico impiego negli uffici interessati con i tirocini ivi svolti, le esperienze ivi acquisite, la formazione ivi perfezionata quali assoluti titoli preferenziali di accesso.

considerato che:

In ordine ai tirocinanti della giustizia

la volontà del legislatore (cfr. art. 1, comma 307, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021) è quella di valorizzare (almeno per gli operatori giudiziari) i percorsi formativi svolti mediante avviamento dei tirocinanti iscritti nelle liste di collocamento a norma dell’art. 35, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con “attribuzione di un punteggio aggiuntivo determinato dall’amministrazione”, a valere sulle graduatorie delle predette liste.

 

In ordine ai tirocinanti degli enti locali rientranti nell’ex bacino dei percettori di mobilità in deroga

Con decreto regionale n. 2065 del 20 febbraio 2019 è stata prevista per essi una proroga ulteriore di soli sei mesi, non essendo stati contemplati, peraltro, difformemente a quanto statuito per i tirocinanti del Ministero della Giustizia, neanche percorsi formativi preordinati all’accrescimento delle competenze e professionalità, nonché all’acquisizione di titoli utili per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro.

 

In ordine ai tirocinanti MIBACT

questi ultimi in possesso dello status di percettori di ammortizzatori sociali in deroga, in attuazione delle intese raggiunte dalla Regione Calabria e il Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo per la Calabria, hanno svolto un percorso di qualifica in grado di offrire maggiori opportunità lavorative, partecipando, alcune unità, anche ad una procedura selettiva che non ha dato e non da, tuttavia, ragioni di stabilità ed adeguatezza economica.

Detti lavoratori si sono mostrati, però, indispensabili per l’apertura ed il funzionamento dei musei, parchi archeologici, biblioteche, gallerie, palazzi e soprintendenze ai quali sono stati assegnati, arricchendo un già solido patrimonio di conoscenze e professionalità del quale difficilmente si potrà fare a meno, anche in ragione della carenza di personale e dei continui pensionamenti non seguiti da nuove assunzioni.

In mancanza di idonee soluzioni, a far data dalla prossima scadenza dei tirocini in corso, il patrimonio di conoscenze e professionalità maturato ed acquisito nel tempo andrà, tuttavia, inevitabilmente disperso, con pesanti ricadute sia sui livelli occupazionali sia sulla funzionalità degli uffici interessati.

Come da dati di recente forniti dal Mibact, nei prossimi 3 anni sarà necessario procedere con apposito piano all’assunzione di almeno 6.000 unità, che, almeno in parte, dovrebbero, a questo punto, ragionevolmente provenire proprio dal bacino degli odierni tirocinanti, peraltro già sottoposti a selezione e formazione, con evidente risparmio di costi e tempi nelle procedure da avviare ex novo.

 

In ordine ai lavoratori in servizio presso il MIUR

La Regione Calabria, nell’ambito delle politiche messe in atto dall’Unione Europea, dal Governo e dal Parlamento, in data 30 giugno 2016 ha sottoscritto un Accordo con il Miur – Ufficio scolastico regionale per la Calabria, approvando una manifestazione di interesse per la selezione di 600 soggetti disoccupati o disoccupati in possesso dello status di percettori di ammortizzatori sociali in deroga. Dei 600 selezionati, 150 sono stati ammessi a tirocini formativi e di orientamento, 450 a percorsi formativi professionalizzanti, in entrambi i casi con formazione on the job negli istituti scolastici calabresi firmatari di apposita convenzione. La durata dei percorsi formativi è stata determinata in dieci mesi. In mancanza di idonee soluzioni, anche in questo caso, a far data dalla prossima scadenza dei tirocini in corso, il patrimonio di conoscenze e professionalità maturato ed acquisito nel tempo andrà inevitabilmente disperso, con pesanti ricadute sia sui livelli occupazionali sia sulla funzionalità degli uffici interessati. Pure questi lavoratori, come nel caso dei tirocinanti Mibact e degli altri enti ivi richiamati, si sono subito mostrati indispensabili per l’apertura ed il funzionamento delle sedi scolastiche alle quali sono stati assegnati, arricchendo un già solido patrimonio di conoscenze e professionalità del quale difficilmente si potrà fare a meno, anche in ragione della carenza di personale e dei continui pensionamenti non seguiti da nuove assunzioni.

 

In ordine alla storicizzazione dei precari della regione

con la L.R. n. 1/14 (Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato di cui al D.L. 31 agosto 2013, n. 101 convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125), è stato, poi, approvato l’elenco dei lavoratori precari storici della Regione Calabria, di cui all’art. 2, comma 1, D.lgs 81/2000, dei lavoratori LPU di cui all’art. 3, comma 1 D.lgs 280/97, dei lavoratori alle LL.RR. 15/08, 28/08 e 8/10;

con successiva L.R., n. 12/14 (Interpretazione autentica dell’articolo 1, comma 6, e dell’articolo 4 della legge regionale 13 gennaio 2014, n. 1), il legislatore ha inteso includere nell’elenco dei precari storici, pure tutti i lavoratori di Enti partecipati interamente dalla Regione (siano essi Enti, Fondazioni o altro) che possedessero due anni di attività, anche mediante contratti co.co.pro. e/o che risultassero in servizio alla data di entrata in vigore della L.R. n. 1/14 (15/01/2014), ovvero, in alternativa, alla L.R. n. 12/14 (08/07/2014) di interpretazione autentica della prima;

alla data odierna non è stata data alcuna concreta attuazione alla volontà del legislatore espressa nelle due leggi richiamate;

i lavoratori contemplati (sia quelli già inseriti in elenco dei precari storici, sia quelli che dovevano essere ricompresi in esso dal 2014 e non lo sono) restano percettori di un semplice sussidio peraltro a tempo determinato e, ciò, nonostante le numerose misure predisposte a livello nazionale e regionale, nonché le ingenti risorse pubbliche stanziate, finalizzate, necessariamente, alla non fuoriuscita di tale categoria di precari sino alla definitiva stabilizzazione.

In particolare, ci si riferisce alla L.R. n. 29 del 24/06/2019 che ha storicizzato le somme relative al “precariato storico” impegnando circa 40 milioni di euro e, a livello nazionale, al D.L. 03/09/2019 n. 101 (Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali) il cui art. 6 proroga tali contratti al 31/12/2019, termine oltre il quale non è prevista alcuna copertura e tutela dei medesimi, molti dei quali in forza presso enti locali regionali che non hanno attivato alcun processo per favorire la stabilizzazione dei loro lavoratori precari non partecipando agli Avvisi indetti (e più volte riaperti, da ultimo, con Decreti Dirigenziali Lavoro, Formazione e Politiche Sociali n. 10462 del 28/08/2019 e n. 13412 del 19/11/2018) per la loro ammissione ai finanziamenti ministeriali finalizzati alla definitiva stabilizzazione.

Tutto ciò premesso e considerato

Impegna

Il Presidente e la Giunta regionale:

In ordine ai tirocinanti della giustizia calabresi – tenuto conto dei tempi ristretti per l’attuazione del processo e della volontà del legislatore di valorizzare i percorsi formativi svolti da tali categorie di tirocinanti – a sostenere in sede nazionale, nel confronto con il Governo, una tempestiva ed energica fase di concertazione per garantire loro una adeguata e pronta soluzione di stabilizzazione, informando tempestivamente il Consiglio sulle soluzioni adottate.

In ordine ai tirocinanti degli enti locali rientranti nell’ex bacino dei percettori di mobilità di adottare, tempestivamente, qualsiasi iniziativa idonea a superare la loro condizione di precariato che persiste ormai da molti anni, informando tempestivamente il Consiglio sulle soluzioni adottate.

In ordine ai tirocinanti MIBACT calabresi di promuovere con il Mibact un tavolo di concertazione per valutare le iniziative da assumere per un impiego dei medesimi in maniera stabile a garanzia dell’efficace funzionamento degli enti e sedi presso i quali tali lavoratori svolgono ad oggi le proprie attività, informando tempestivamente il Consiglio sulle soluzioni adottate.

In ordine ai lavoratori calabresi in servizio presso il MIUR di promuovere con il Miur ed il Governo un tavolo di concertazione per valutare le iniziative da assumere per il loro impiego in maniera stabile a garanzia dell’efficace funzionamento degli enti e sedi presso i quali svolgono ad oggi le proprie attività, informando tempestivamente il Consiglio sulle soluzioni adottate.

In ordine alla storicizzazione dei precari della Regione ad adottare, - stante la ristrettezza dei termini richiamati che prorogano i contratti al 31/12/2019, oltre il quale verrà concretamente lesa la possibilità di stabilizzazione con perdita definitiva del lavoro da parte della categoria di precari storici già inclusi nell’elenco di cui alla L.R. n- 1/14 – con estrema urgenza, ogni provvedimento necessario a salvaguardare i richiamati lavoratori e a dar luogo ad un percorso volto alla concreta stabilizzazione definitiva, pure impedito, in molti casi, dalla grave inerzia degli enti utilizzatori, informando tempestivamente il Consiglio sulle soluzioni adottate pure per i lavoratori non inclusi in elenco in violazione delle LL.RR. richiamate e fornendo allo stesso l’elenco dettagliato di tutti i precari potenzialmente stabilizzabili.

(Allegati)

Proposta di legge numero 440/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Approvazione rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2018” (Del. n. 459)

Art. 1

(Approvazione del rendiconto della gestione)

 

  1.         Il Rendiconto della gestione della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2018 è approvato con le risultanze esposte negli articoli seguenti.

 

Art. 2

(Conto del bilancio)

 

  1.         Il Conto del bilancio della Regione Calabria per l'esercizio 2018, che forma parte integrante della presente legge, è approvato con le risultanze di cui agli articoli seguenti.

 

Art. 3

(Entrate di competenza)

 

  1.         Il totale delle entrate accertate nell'esercizio finanziario 2018 per la competenza propria dell'esercizio stesso è stabilito, per come risulta dal Conto consuntivo del bilancio, in

 

€ 6.744.744.201,45

delle quali:

 

- riscosse e versate

€ 4.934.985.541,64

- rimaste da riscuotere e versare

€ 1.809.758.659,81

 

  2.         Il movimento di cassa in entrata (capitoli E0610310201, E0610310401), per operazioni di tesoreria verificatesi nell'esercizio finanziario 2018 è stabilito, per come risulta dal Conto consuntivo del bilancio, in € 852.997.121,70.

 

Art. 4

(Spese di competenza)

 

  1.         Il totale delle spese impegnate nell'esercizio finanziario 2018 per la competenza propria dell'esercizio stesso è stabilito, per come risulta dal Conto di bilancio, in                                                                                                   € 6.542.423.194,30

delle quali:

 

- pagate

€ 4.972.442.773,19

- rimaste da pagare

€ 1.569.980.421,11

 

  2.         Il movimento di cassa in uscita (capitoli U0910310201, U0910310401), per operazioni di tesoreria verificatesi nell'esercizio finanziario 2018 è stabilito, per come risulta dal Conto di bilancio, in € 464.215.923,97.

 

Art. 5

(Riepilogo entrate e spese di competenza)

 

  1.         Il riepilogo generale dei risultati delle entrate e delle spese di competenza dell'esercizio finanziario 2018 risulta così definito:

 

ENTRATE

 

TITOLO 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

 

 

4.386.023.360,56

TITOLO 2 - Trasferimenti correnti

 583.997.502,44

TITOLO 3 - Entrate extra-tributarie

 63.892.454,54

TITOLO 4 - Entrate in conto capitale

657.702.299,18

TITOLO 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie

0

TITOLO 6 - Accensione Prestiti

48.768.792,50

TITOLO 7 - Anticipazioni da Istituto Tesoriere

0

TITOLO 9 - Entrate per conto terzi e partite di giro

1.004.359.792,23

                                                                     TOTALE

6.744.744.201,45

 

SPESE

 

TITOLO 1 - Spese correnti

4.648.177.813,92

TITOLO 2 - Spese in conto capitale

822.538.208,07

TITOLO 3 - Spese per incremento attività finanziarie

0

TITOLO 4 - Rimborso Prestiti

67.347.380,08

TITOLO 5 - Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere

0

TITOLO 7 - Uscite per conto terzi e partite di giro

1.004.359.792,23

                                                                    TOTALE

6.542.423.194,30

 

RIEPILOGO

 

ENTRATE

6.744.744.201,45

SPESE

6.542.423.194,30

Saldo della competenza dell'esercizio 2018

202.321.007,15.

 

 

Art. 6

(Residui attivi provenienti da esercizi precedenti)

 

  1.         I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2017 risultavano determinati dal Conto consuntivo del bilancio in          3.728.162.189,55

- dei quali riscossi e versati nell'esercizio 2018

927.247.705,84

- eliminati per minore accertamento

390.140.442,83

- riaccertati per maggiore accertamento

 

0

- rimasti da riscuotere

 2.410.774.040,88.

 

Art. 7

(Residui passivi provenienti da esercizi precedenti)

 

  1.         I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2017 risultavano determinati dal Conto consuntivo del bilancio in            2.692.457.100,77

- dei quali pagati nell'esercizio 2018

816.787.757,38

- eliminati per economie

400.361.703,92

- rimasti da pagare

1.475.307.639,47.

 

Art. 8

(Residui attivi alla chiusura dell'esercizio 2018)

 

  1.         I residui attivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2018 risultano stabiliti dal Conto di bilancio nelle seguenti somme:

- Somme rimaste da riscuotere sulle entrate accertate per la competenza propria dell'esercizio 2018 (articolo 3)                                           € 1.809.758.659,81

 

- Somme rimaste da riscuotere sui residui degli esercizi

precedenti (articolo 6)                                                                  € 2.410.774.040,88

- RESIDUI ATTIVI AL 31 dicembre 2018

€ 4.220.532.700,69.

                                                                                              

Art. 9

(Residui passivi alla chiusura dell'esercizio 2018)

 

  1.         I residui passivi alla chiusura dell'esercizio finanziario 2018 risultano stabiliti dal Conto di bilancio nelle seguenti somme:

- Somme rimaste da pagare sulle spese impegnate per la competenza propria dell'esercizio 2018 (articolo 4)                                                    € 1.569.980.421,11

- Somme rimaste da pagare sui residui degli esercizi precedenti (articolo 7)

                                                                                             € 1.475.307.639,47

- RESIDUI PASSIVI AL 31 dicembre 2018

€ 3.045.288.060,58.

 

 

Art. 10

(Situazione di cassa)

 

  1.         Il fondo di cassa dell'esercizio finanziario 2018 è determinato in

 

455.053.153,59

come risulta dai seguenti elementi

 

 

Fondo cassa al 1 gennaio 2018

382.050.436,68

 

RISCOSSIONI

 

 

in conto competenza

4.934.985.541,64

in conto residui

927.247.705,84

                                                                TOTALE

5.862.233.247,48

PAGAMENTI

 

 

in conto competenza

4.972.442.773,19

in conto residui

816.787.757,38

                                                                TOTALE

5.789.230.530,57

FONDO DI CASSA AL 31 dicembre 2018

455.053.153,59.

 

Art. 11

(Risultato di amministrazione)

 

  1.         Il risultato di amministrazione per l'esercizio 2018 è pari a

 

1.156.666.568,32

per come risulta dai seguenti elementi

 

 

Fondo cassa al 31 dicembre 2018

455.053.153,59

Residui attivi

4.220.532.700,69

Residui passivi

3.045.288.060,58

Fondo pluriennale vincolato di spesa – parte corrente

71.957.497,96

Fondo pluriennale vincolato di spesa in conto capitale

401.673.727,42

Risultato di amministrazione al 31dicembre 2018

1.156.666.568,32

 

  2.         La determinazione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2018, nelle componenti disciplinate dalla legislazione vigente, è indicata nel “Prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione 2018” annesso alla presente legge.

 

Art. 12

(Conto economico)

 

  1.         Il risultato economico dell’esercizio 2018 è stabilito in € 133.443.744,34 in base alle seguenti risultanze:

Conto economico

 

Valori al 31 dicembre 2018

a) componenti positivi della gestione

5.622.026.090,99

b) componenti negativi della gestione

5.371.249.365,66

Differenza (a- b)

250.776.725,33

c.1) Proventi finanziari

5.443.995,75

c.2) Oneri finanziari

55.957.602,79

Totale proventi e oneri finanziari (c)

- 50.513.607,04

d.1) Rivalutazioni

792.556,30

d.2) Svalutazioni

- 2.809.948,09

Totale rettifiche (d)

- 2.017.391,79

e.1) Proventi straordinari

434.797.928,53

e.2) Oneri straordinari

491.245.251,00

Totale proventi e oneri straordinari (e)

- 56.447.322,47

Risultato prima delle imposte (a-b+c+d+e)

141.798.404,03

Imposte

8.354.659,69

Risultato dell'esercizio

133.443.744,34.

 

Art. 13

(Stato patrimoniale)

 

  1.         La situazione patrimoniale attiva al 31 dicembre 2018 è stabilita in € 7.590.462.266,98, in base alle seguenti risultanze:

 

 

Valori al 31 dicembre 2018

Stato patrimoniale - attivo

 

 

a) Crediti vs stato e altre amm.ni pubbliche per la partecipazione al fondo di dotazione

 

 

 0,00

b) Immobilizzazioni

3.271.982.491,85

c) Attivo circolante

4.318.460.066,01

d) Ratei e risconti

19.709,12

Totale dell'attivo ( a+b+c+d )

7.590.462.266,98

 

  2.         La situazione patrimoniale passiva al 31 dicembre 2018 è stabilita in € 7.590.462.266,98, in base alle seguenti risultanze:

Stato patrimoniale – passivo

 

 

a) Patrimonio netto

2.276.025.385,93

b) Fondi per rischi ed oneri

43.551.257,87

c) Trattamento di fine rapporto

0,00

d) Debiti

4.703.529.763,74

e) Ratei e risconti e contributi agli investimenti

567.355.859,44

Totale passivo (a+b+c+d)

7.590.462.266,98.

 

Art. 14

(Rendiconto consolidato Giunta - Consiglio regionale)

 

  1.         Ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera b), e dell’articolo 63, comma 3, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, e norme sugli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), vengono approvati i contenuti di dettaglio del “Rendiconto consolidato Giunta - Consiglio 2018”, come da allegato al Rendiconto generale della Regione Calabria per l’anno 2018.

 

Art. 15

(Entrata in vigore)

 

  1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione.

(Allegati)

Proposta di legge numero 480/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2019-2021” (Del. n. 460)

Art. 1

(Residui attivi e passivi e fondo cassa)

 

  1.         I dati presunti dei residui attivi e passivi, riportati rispettivamente nello stato di previsione delle entrate e delle spese del bilancio per l'esercizio finanziario 2019 approvato con legge regionale 21 dicembre 2018, n. 49 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2019 – 2021), sono rideterminati e aggiornati in conformità ai corrispondenti dati definitivi risultanti dal rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2018, per come di seguito indicato:

              a)         il totale dei residui attivi al 1° gennaio 2019, al netto delle contabilità speciali, risulta essere rideterminato definitivamente in euro 3.921.633.616,04;

              b)         il totale dei residui attivi delle contabilità speciali al 1° gennaio 2019 risulta essere rideterminato definitivamente in euro 298.899.084,65;

              c)         il totale dei residui passivi al 1° gennaio 2019, al netto delle contabilità speciali, risulta essere rideterminato definitivamente in euro 2.685.732.957,57;

              d)         il totale dei residui passivi delle contabilità speciali al 1° gennaio 2019 risulta essere rideterminato definitivamente in euro 359.555.103,01.

  2.         Le differenze fra l'ammontare dei residui risultanti dal rendiconto e l'ammontare dei residui presunti riportati nello stato di previsione del bilancio per l'esercizio finanziario 2019, sono rappresentate nel Prospetto 1 (Variazione dei residui Parte Entrata) e nel prospetto 2 (Variazione dei residui Parte Spesa) allegati alla presente legge.

  3.         Il fondo di cassa presso il Tesoriere al 1° gennaio 2019 risulta essere determinato in euro 455.053.153,59.

 

Art. 2

(Saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2018

e fondo pluriennale vincolato)

 

  1.  A seguito degli aggiornamenti di cui all’articolo 1, il saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio finanziario 2018 è pari ad euro 1.156.666.568,32.

  2.  A seguito dell’approvazione del rendiconto generale dell’esercizio finanziario 2018, il fondo pluriennale vincolato di parte corrente è rideterminato in euro 71.957.497,96 e il fondo pluriennale di parte in conto capitale in euro 401.673.727,42.

  3.  A seguito degli aggiornamenti di cui all’articolo 1, le quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione sono pari a euro 1.251.064.082,72.

 

Art. 3

(Rifinanziamento delle leggi regionali in vigore)

 

  1.  Al fondo speciale di parte corrente di cui all’articolo 1 della legge regionale 21 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità regionale 2019) sono apportate le variazioni di cui alla tabella A allegata alla presente legge.

  2.  Alle autorizzazioni di spesa disposte dall’articolo 7 della l.r. 48/2018, sono apportate le variazioni di cui alla tabella C allegata alla presente legge.

  3.  È autorizzato il rifinanziamento degli stanziamenti previsti dalle leggi regionali di spesa non incluse nell’articolo 7 della l.r. 48/2018, per come contenute nella tabella C allegata alla presente legge.

 

Art. 4

(Nuove autorizzazioni di spesa)

 

  1.         Al fine di fare fronte alla escussione della garanzia rilasciata dalla Regione, ai sensi dell’articolo 2 della legge regionale 20 novembre 2006, n. 12 (Liquidazione del Consorzio di Bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati), sul mutuo avente ad oggetto la definitiva liquidazione del Consorzio di Bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati, sottoscritto in data 7 aprile 2010, è autorizzata la spesa di euro 1.003.972,43 da erogarsi a favore dell’istituto di credito UNICREDIT SPA, con allocazione alla Missione 16, Programma 01 (U.16.01) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021. Rimane fermo l’obbligo di recuperare tale importo dai subentranti Consorzi di bonifica integrale del Bacino dello Jonio Cosentino e dei Bacini Settentrionali del Cosentino, che hanno omesso, parzialmente o totalmente, il versamento delle rate scadute il 31 dicembre 2018.

  2.         Al fine di concorrere alla realizzazione di progetti formativi ed educativi in favore dei giovani, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la concessione di un contributo una tantum di euro 20.000,00 in favore dell’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) Calabria, con allocazione alla Missione 12, Programma 08 (U.12.08) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

  3.         Al fine di valorizzare e diffondere la conoscenza della scienza e dell’astronomia, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la concessione di un contributo una tantum di euro 20.000,00 in favore della Città metropolitana di Reggio Calabria, finalizzato alla realizzazione delle attività del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria, con allocazione alla Missione 05, Programma 02 (U.05.02) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

  4.         Al fine di garantire la realizzazione del progetto “Montagna Calabria- Viaggio alla scoperta delle montagne calabresi attraverso gli sport invernali”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la concessione di un contributo una tantum di euro 20.000,00 in favore della FISI Federazione Italiana Sport Invernali - Comitato Regionale Calabria -, con allocazione alla Missione 06, Programma 01 (U.06.01) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

  5.         In occasione del centenario della morte di Leoncavallo, al fine di realizzare l’incisione di compact disc di liriche inedite del maestro Ruggiero Leoncavallo, a cura del tenore maestro Gianluca Sciarpelletti, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la concessione di un contributo una tantum di euro 20.000,00 in favore del Comune di Montalto Uffugo (CS), con allocazione alla Missione 05, Programma 02 (U.05.02) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

  6.         Al fine di sostenere l’attività dell’ASD Beach & Volley Amantea, avente sede nel Comune di Amantea (CS), è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la concessione di un contributo una tantum di euro 10.000,00, a favore dell’associazione medesima, con allocazione alla Missione 06, Programma 01 (U.06.01) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

  7.         Al fine di sostenere l’attività dell’ASD Polisportiva Themesen, avente sede nel Comune di Longobucco (CS), è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la concessione di un contributo una tantum di euro 5.000,00, a favore dell’associazione medesima, con allocazione alla Missione 06, Programma 01 (U.06.01) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

  8.         Al fine di realizzare lavori di ristrutturazione necessari a riqualificare l’accesso alla nuova Biblioteca del Santuario di S. Francesco in Paola, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la concessione di un contributo una tantum di euro 60.000,00 a favore dell’Ordine dei Minimi provinciale di San Francesco di Paola, con allocazione alla Missione 05, Programma 02 (U.05.02) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

  9.         Al fine di garantire la realizzazione delle attività di volontariato da parte dell’organizzazione di volontariato denominata “Auser Circolo di Paola ODV- ETS”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la concessione di un contributo una tantum di euro 10.000,00 in favore dell’organizzazione medesima, con allocazione alla Missione 12, Programma 03 (U.12.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

        10.            Al fine di realizzare il progetto “Linee del tempo perduto. Dallo scavo archivistico alla ricostruzione virtuale. La città di Reggio prima del terremoto del 1908”, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2020 la concessione di un contributo una tantum di euro 25.000,00 a favore dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria, con allocazione alla Missione 05, Programma 02 (U.05.02) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

        11.            Al fine di fare fronte alle spese di funzionamento del Consorzio Termale di Antonimina-Locri, è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019 la spesa di euro 50.000,00, con allocazione alla Missione 07, Programma 01 (U.07.01) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

        12.            Ai fini dell’organizzazione dell’antica rappresentazione sacra “La Giudaica” è autorizzata per l’esercizio finanziario 2019, la concessione di un contributo una tantum di euro 10.000,00 a favore dell’Associazione Pro Loco di Laino Borgo (CS) con allocazione alla Missione 05, Programma 02 (U.05.02) dello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione 2019-2021.

 

Art. 5

(Variazioni al Bilancio 2019-2021)

 

  1.         Nello stato di previsione di competenza e di cassa della parte entrata e della parte spesa del bilancio 2019-2021, approvato con l.r. 49/2018, sono introdotte le variazioni di cui alle allegate Tabelle Entrata (Variazioni alle previsioni di entrata) e Spesa (Variazioni alle previsioni di spesa).

 

Art. 6

(Variazioni al quadro generale riassuntivo e agli allegati

al bilancio di previsione 2019-2021)

 

  1.         Il quadro generale riassuntivo del bilancio della Regione per il triennio 2019-2021 è modificato secondo le variazioni apportate agli stati di previsione dell’entrata e della spesa con la presente legge.

  2.         Gli schemi di bilancio e i relativi allegati, di cui all’articolo 11 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), sono modificati in conseguenza delle variazioni apportate agli stati di previsione dell’entrata e della spesa con la presente legge.

 

Art. 7

(Modifiche a leggi regionali aventi riflessi di carattere finanziario)

 

  1.         Al fine di adempiere agli impegni assunti con il Governo in attuazione del principio di leale collaborazione, è abrogato il comma 4 dell’articolo 4 della legge regionale 30 novembre 2018, n. 41 (Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per gli anni 2018-2020).

  2.         Al comma 4 dell’articolo 3 della l.r. 48/2018, le parole “da contrarre” sono soppresse.

 

Art. 8

(Copertura finanziaria)

 

  1.         Alla copertura finanziaria delle disposizioni contenute nella presente legge, laddove non diversamente stabilito, si provvede con le maggiori entrate e le minori spese indicate nelle Tabelle Entrata (Variazioni alle previsioni di entrata) e Spesa (Variazioni alle previsioni di spesa) allegate alla presente legge.

  2.         La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al documento tecnico e al bilancio finanziario gestionale 2019-2021, ai sensi dell’articolo 51 del d.lgs. 118/2011.

 

Art. 9

(Entrata in vigore)

 

  1.  La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 484, di iniziativa della Giunta regionale recante “Legge regionale n. 14/2014. Conguaglio tariffa conferimento rifiuti urbani ai sensi dell’articolo 6 ter comma 5. Annualità 2019” (Del. n. 461)

Art. 1

(Variazione di bilancio)

 

  1.         Al fine di assicurare la copertura al maggior costo di gestione degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani per l'annualità 2019, l'importo di 14.837.000,00 euro è iscritto alla Missione 09, Programma 03 (U 09.03), dello stato di previsione della spesa del bilancio 2019-2021.

  2.         Alla copertura finanziaria degli oneri di cui al comma 1, si provvede con le entrate derivanti dai versamenti dei Comuni effettuati ai sensi dell'articolo 6 ter, comma 3, della legge regionale 11 agosto 2014, n. 14 (Riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani in Calabria) da iscrivere al Titolo 3, Tipologia 500, dello stato di previsione dell'entrata del bilancio 2019-2021, annualità 2019.

  3.         La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le conseguenti variazioni all'annualità 2019 del bilancio di previsione 2019-2021.

 

Art. 2

(Entrata in vigore)

 

  1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 485/10^ di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante " Interpretazione autentica dell'articolo 8, comma 2 della legge regionale n. 48 del 29 novembre 2019 'Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria' "(Del. n. 462)

Art. 1

(Interpretazione autentica articolo 8, comma 2, l.r. 48/2019)

 

  1.         Il comma 2 dell’articolo 8 (Requisiti dell'impresa funebre e dei soggetti ad essa collegati) della legge regionale 29 novembre 2019, n. 48 (Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria), va interpretato sottintendendo che gli accordi previsti nel suddetto comma, devono, a pena di nullità, essere realizzati stabilmente e non in modo temporaneo, sotto la forma del consorzio, di società consortili o di altra forma di società di persone o capitali, nelle forme previste e regolamentate dal Codice civile e dalle norme vigenti in materia di commercio.

 

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

 

  1.         Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

 

Art. 3

(Entrata in vigore)

 

  1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)