X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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N. 78

SEDUTA Di GIOVEDì 10 OTTOBRE 2019

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO

E

DEL SEGRETARIO QUESTORE DOMENICO TALLINI

 

Presidenza del presidente Nicola Irto

La seduta inizia alle 16,01

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

TALLINI Domenico, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, chiedo di inserire all’ordine dei lavori un ordine del giorno sulla vicenda di Fabiana Luzzi, firmato da tutti i consiglieri regionali.

PRESIDENTE

Pongo ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno.

(Il Consiglio inserisce)

Lo illustrerà successivamente.

Ha chiesto di intervenire il presidente Oliverio. Ne ha facoltà.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Presidente, intervengo brevemente per porre all’attenzione del Consiglio la necessità di affrontare il problema del CORAP, attraverso l’esame dei disegni di legge che sono stati presentati.

Ci sono tre disegni di legge di iniziativa di consiglieri e c’è la necessità di definire uno strumento legislativo che sia improntato fondamentalmente alla difesa del posto di lavoro dei dipendenti ed alle garanzie di continuità delle funzioni a cui è il CORAP preposto.

Dalla lettura dei tre disegni di legge, mi pare che, al di là degli approcci diversi, in essi sono contenuti questi due pilastri e lo dico perché questo favorisce la possibilità di pervenire ad un testo unificato. Ritengo che sarebbe opportuno lavorare in questa direzione; ho posto il problema all’attenzione del Presidente e lo pongo anche all’attenzione del Consiglio.

Considerato che si è fatto, come dire, uno sforzo ed un lavoro da parte di tutti per presentare delle proposte di legge che interpretano anche le esigenze di cui parlavo prima e cioè garanzie per l’occupazione e per la continuità delle funzioni a cui è preposto questo Ente, ritengo che non ci siano o non ci dovrebbero essere problemi per pervenire ad un testo unificato.

Mi permetto di porre questa questione all’attenzione del Consiglio perché credo che i tempi siano fondamentali poiché, tra l’altro, c’è il problema del pagamento degli stipendi ai dipendenti, ma anche il problema di mettere questo Ente in un binario che possa essere quello del rilancio della sua attività. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Battaglia. Ne ha facoltà.

BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Ha fatto bene il presidente Oliverio a porre l’attenzione sul CORAP e anche lui ha ripercorso un po’ la storia dell’Ente.

Sono stati presentati tre progetti di legge: uno a firma dei consiglieri Greco, Mirabello e Giudiceandrea, uno a firma del consigliere Giannetta e un altro che reca la mia firma e di altri consiglieri regionali del gruppo del Partito Democratico, e gli uffici stanno lavorando per la predisposizione di un testo unificato.

Oggi, nella Conferenza dei capigruppo si è discusso con il presidente Irto e so che i Presidenti della prima e seconda Commissione, i colleghi Sergio ed Aieta, hanno già previsto di convocare una seduta congiunta il 16 ottobre perché è chiaro che, a questo punto, si deve procedere alla predisposizione di un testo unificato che tenga conto delle esigenze e di quanto è stato scritto nei testi presentati dai colleghi.

Sono convinto che, nella seduta del 16, verrà licenziato un testo e credo che ci sia anche la disponibilità, espressa dal presidente Irto durante la Conferenza dei capigruppo, di convocare, eventualmente, una seduta di Consiglio regionale con un unico punto all’ordine del giorno: quello, appunto, della discussione sul CORAP.

Quindi, credo che, se procediamo celermente a licenziare un testo, nel giro di una settimana o dieci giorni al massimo, saremo nelle condizioni di mettere l’Aula nella possibilità di votare un testo condiviso. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sergio. Ne ha facoltà.

SERGIO Franco (Moderati per la Calabria)

Volevo tranquillizzare anche il presidente Oliverio che, già da stamattina, nell’ambito della riunione dei capigruppo, è stata ravvisata l’urgenza di questo provvedimento e, quindi, in condivisione con il collega Aieta, abbiamo stabilito di convocare, mercoledì 16 ottobre, una seduta congiunta di prima e seconda Commissione con all’ordine del giorno proprio la situazione del CORAP. Gli uffici sono stati già allertati per procedere alla stesura dell’ordine del giorno ed alle audizioni necessarie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giannetta. Ne ha facoltà.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Questa, caro presidente Oliverio, è la politica che mi piace perché, a meno di qualche giorno dalla discussione, all’interno delle Commissioni, di una questione così delicata e spinosa – come è stata definita un po’ da tutti – oggi, ci ritroviamo, come dire, nei preliminari di questa seduta di Consiglio, ad affrontare la questione del CORAP in maniera importante e determinata.

Mi trova perfettamente d’accordo che, nello spirito di collaborazione e di proposizione che ognuno di noi ha su questioni così importanti, bisogna, sicuramente, fare una sintesi delle tre proposte di legge presentate anche dagli altri colleghi, perché, solo così facendo, possiamo anche e soprattutto dimostrare a chi ci ascolta, fuori da questo Consiglio, l’attenzione su tematiche di questo genere che pongono l’attenzione sulla difficoltà di un Consorzio - che, comunque, ha grandissime capacità - e, principalmente, sulla difficoltà che, in questo momento, vivono i lavoratori, con il patema d’animo, da padri e madri di famiglia, e richiedono la necessità impellente, rapida e veloce di affrontare il problema.

Quindi, mi trovate perfettamente d’accordo e darò quella che è la mia disponibilità nell’affrontare questa tematica nella prima seduta utile di Commissione. Grazie. 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Penso che il Consiglio ed i consiglieri abbiano sventato un tentativo di mettere la sordina e di dare un colpo di spugna alla vicenda drammatica, ma, allo stesso tempo, anche emblematica che ha rappresentato e rappresenta il CORAP: una cattiva gestione di risorse pubbliche, sprechi, clientelismo, tutto tranne quello che il CORAP doveva fare, che era quello di avviare una politica industriale ed attrarre investimenti privati in Calabria.  

Questo tentativo è stato sventato grazie ai colleghi ed alla discussione che c’è stata in Commissione; si è avviato l’iter giusto che è quello di discutere le proposte di legge nelle Commissioni competenti, verificarne la compatibilità legislativa alle norme regionali e nazionali e compiere un’operazione verità su quello che è accaduto.

Per questo sono d’accordo che si svolga una seduta apposita per procedere all’approvazione della legge e svolgere un dibattito su quello che ha rappresentato il CORAP in Calabria: milioni e milioni di euro spesi per accontentare gli amici degli amici, per consulenze, per clientelismo.

Nella prima proposta di legge, presentata dalla Giunta, non era prevista la salvaguardia dei lavoratori – lo ha detto bene il Sindacato in quella seduta – e nemmeno la salvaguardia del patrimonio. Parliamo di un patrimonio del CORAP che è di 400 milioni di euro scritto a bilancio con un valore di mercato di circa un miliardo.

La nostra proposta – alla quale ha lavorato il collega Giordano insieme al capogruppo e ad altri colleghi – va in questa direzione.

Il Partito Democratico propone una nuova agenzia, in cui confluiscano in primis i lavoratori, che svolga le funzioni e la missione del CORAP.

Penso che abbiamo scritto una pagina importante, non soltanto di governo, ma anche di democrazia: abbiamo impedito la trattazione di provvedimenti di quella levatura ed importanza da approvare in Consiglio, fuori sacco ed all’ultimo minuto.

Così come penso sia importante, in questo scorcio di legislatura, – le rivolgo un invito, Presidente – lo svolgimento ordinato delle sedute di Consiglio regionale.

La Conferenza dei capigruppo ha un compito importante: evitare di dare un’immagine distorta di questo Consiglio regionale.

Quali sono le priorità? Si approvino, se hanno avuto i necessari passaggi consiliari, ma si faccia una cernita, non ci sia questo arrembaggio a fare approvare provvedimenti, grandi o piccoli, nella confusione più totale.

Mancano pochi mesi alla scadenza della Legislatura regionale ed è importante che quelle poche sedute di Consiglio che riusciremo a fare servano a dare risposte ai calabresi ad affrontare queste ultime priorità che ci sono. 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (Casa delle Libertà)

Presidente, non ho ascoltato l’intervento del presidente Oliverio in apertura di seduta – desumo riguardo la vicenda CORAP – perché impegnato nei lavori della terza Commissione consiliare che sono ancora in corso.

Credo che il Consiglio regionale – sul quale è stata scaricata questa patata bollente del CORAP, non avendo e non condividendone le responsabilità nella gestione, – stia affrontando questa vicenda nel modo migliore possibile, peraltro, in maniera anche bipartisan, con la disponibilità al dialogo, l’ascolto e la comprensione.

Condivido l’impostazione dello svolgimento della seduta congiunta di prima e seconda Commissione per arrivare alla definizione di un testo condiviso che possa garantire, per un verso, lo svolgimento di queste attività che sono nevralgiche per l’economia della nostra regione, la salvaguardia dei posti di lavoro – altro aspetto importante e da difendere – ma anche la salvaguardia e la tutela di chi vanta crediti, nei confronti di questo Ente, per una serie di azioni messe in campo nel corso dei decenni.

Il primo testo della Giunta regionale, sicuramente, non garantiva né il personale né i creditori, ma era, di fatto, attraverso la liquidazione coatta amministrativa - un’azione di resa da parte di un Ente pubblico - che tradiva il principio del legittimo affidamento nei confronti della Pubblica amministrazione. Di fatto, una vera e propria bancarotta dichiarata, a fronte di un percorso che si è svolto in questi anni, dopo forse una scelta non proprio felice – lo dico da questi banchi perché approvai e fui fra coloro i quali votarono favorevolmente la legge istitutiva del CORAP – ma che, comunque, affrontava una questione anch’essa incancrenita da anni che era la questione delle ASI provinciali su territori anche diversi. In effetti, rispetto a questa problematica, in questi anni, la Giunta regionale ha dato un’impostazione diversa.

Gravi sono le affermazioni e le denunce, ormai di dominio pubblico, espresse dal collega Guccione che mi ha preceduto, vale a dire un Ente che, in questi anni, è stato gestito attraverso la volontà di fare azioni clientelari, consulenze: è diventata una barzelletta la questione della sede in Marocco – se non sbaglio o in altro Paese magrebino – segno evidente di come, in questi anni, il bandolo della matassa non sia stato trovato.

Eppure fino a qualche settimana o a qualche mese fa, le dichiarazioni, le conferenze stampa ci dicevano cose diverse, vale a dire che si sarebbe ricapitalizzato il CORAP con 9 milioni di euro e che, quindi, queste azioni avrebbero salvato un percorso che, invece, naufraga miseramente.

È chiaro che, oggi, ci dobbiamo trovare a discutere ed a ragionare in Consiglio regionale, però, presidenti Irto e Oliverio, non si può pensare di scaricare sul Consiglio regionale le proprie manchevolezze, le proprie deficienze, le proprie incapacità ed invitare, adesso, il Consiglio regionale a fare presto.

Dobbiamo affrontare questa questione e la dobbiamo affrontare in maniera seria.

La affrontino la prima e la seconda Commissione in seduta congiunta, per avere un testo condiviso, ma non è possibile che il Presidente della Giunta regionale dichiari quasi di essere un passante e ci dica: “Attenzione, Consiglio regionale, oggi dovete risolvere il problema”.

Certo, il Consiglio regionale affronta questo problema in maniera responsabile, cerca di risolverlo e di salvaguardare interessi diffusi e diversificati, ma – è bene che questo accada e lo faremo in sede di discussione e di ragionamento quando affronteremo il testo di legge che verrà esaminato in Aula – ci sono delle responsabilità ben precise e ben individuabili sulle quali bisogna fare luce e chiarezza.

Credo che su questo – anche su questo – il Consiglio regionale dovrà approfondire le tematiche e le discussioni e dovrà, in ogni caso, cercare di fare luce su una brutta vicenda calabrese.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bova. Ne ha facoltà.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Grazie, Presidente. La vicenda del CORAP è stata anche oggetto di una importante e molto significativa seduta congiunta della Commissione di vigilanza e della Commissione speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, assolutamente non citate, forse perché le attività che svolgono interessano poco.

Quello che viene denunciato anche da alcuni consiglieri ieri è stato acclarato in maniera, sotto tanti aspetti, molto puntuale, anche attraverso l’audizione di personalità e di personaggi che hanno ricoperto e ricoprono tutt’ora ruoli rilevanti.

Lasciatemi, però, dire una cosa. Ieri c’è stata la protesta dei Sindacati i quali sottolineavano che era stato detto che il progetto di legge eventualmente da presentare per salvaguardare il CORAP doveva essere oggetto di ulteriore esame da parte delle Commissioni di merito. Nel giro di pochi giorni, la promessa lanciata, anche alla luce della drammaticità di quella seduta, non è stata mantenuta.

Mi dispiace essere una voce contraria, ma purtroppo, mi tocca esserlo. Qualcuno penserà che sia uscito dalla maggioranza e che non adempio al mio dovere di consigliere di maggioranza, ma credo che i cittadini che hanno votato questa maggioranza vogliono sentire queste cose e forse questi argomenti sono più aderenti alle promesse fatte.

Chiedo scusa: sono passati una decina, una quindicina di giorni, ma era così difficile – lo dico anche al Presidente della Giunta regionale – convocare un tavolo tra consiglieri almeno di maggioranza, sederci e iniziare a discutere?

Evidentemente – non lo so – è così difficile, se non si riesce ad avere una riunione.

È così difficile – ripeto – per chi si richiama al mondo della sinistra o del centro-sinistra, convocare le organizzazioni sindacali, manageriali, Confindustria?

Qualcuno si è preoccupato di conoscere come la pensano i vari consorziati, di come la pensa FinCalabra, la provincia di Crotone, di Catanzaro e quella di Reggio Calabria, eccetera?

Mi sapete dire qual è il Piano industriale che ci dovrebbe essere dietro questo o dobbiamo approvare una legge sic et simpliciter e continuare a fare gli errori del passato?!

Che facciamo? Cancelliamo CORAP e scriviamo un altro nome?

Perché in qualsiasi altra società Consortile che si va a costituire dovranno passare attività, passività, personale e tutto. E che cosa abbiamo salvaguardato là?

Per qualche mese, giustamente, il lavoro di queste persone, anche incolpevoli, e, intanto, magari, andiamo ancora a pregiudicare i diritti di creditori e fornitori.

Attenzione! Perché è stato anche fatto notare che va bene salvaguardare i lavoratori pubblici, ma ci sono tanti lavoratori nel settore privato, nelle imprese, che vantano crediti e altro. Da questo punto di vista, mi sembra che questo non sia – ripeto – il metodo per procedere.

Che cosa costava avviare una discussione approfondita sul punto?

Se quello che è emerso ieri dovesse essere confermato, annuncia scenari veramente deprecabili su quello che potrebbe essere il futuro del CORAP e non vorrei che anche questo Ente venisse colpito o, comunque, condizionato nella sua vita futura da provvedimenti adottati da Autorità esterne a questo Consiglio, che occupano spazi e, comunque, hanno una natura istituzionale diversa da quello che è un potere politico. Attenzione a questo! Si vuole continuare così? Si è sordi a questo?

Siano i calabresi, però, a giudicare sulla serietà di quello che si fa.

È necessario – ripeto – convocare un tavolo con le organizzazioni sindacali ed esperti – non nominati da una sola persona, ma qualificati a livello manageriale – che ci dicano quale deve essere la mission di un Ente che – si è detto – era la più grande scommessa per lo sviluppo della Calabria.

Non stiamo parlando di un Ente qualsiasi. Stiamo parlando di altro.

Si vuole proseguire su questa strada? Ognuno si assumerà le proprie responsabilità, ma che siano chiare le posizioni di ciascuno di noi e chiedo scusa se, ancora una volta, devo essere una voce fuori dal coro.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giordano. Ne ha facoltà.

GIORDANO Giuseppe (Partito Democratico)

Grazie, Presidente. Intervengo soltanto per qualche ulteriore considerazione, prendendo anche a riferimento l’ultimo intervento del collega Bova, che ricordava come ieri sulla vicenda si è aperta anche una importante pagina di accertamento e di indagine a cura delle Commissioni di vigilanza e anti ’ndrangheta, parallelamente all’attività che, in maniera rigorosa e seria, questo Consiglio sta svolgendo. Ciò anche attraverso l’impegno assunto oggi dalla Conferenza dei capigruppo che porta alla convocazione di una seduta congiunta della prima e della seconda Commissione per approdare ad una sintesi che raccolga la migliore soluzione, sotto il profilo tecnico, giuridico e politico delle tre proposte di legge, della quale una porta anche la mia firma e quella di consiglieri del gruppo del Partito Democratico.

Questo percorso, a tappe stringenti, che deve portare alla soluzione di questo problema, di questa enorme criticità, sicuramente, non impedisce e non impedirà – ne sono convinto – che le Commissioni di vigilanza e anti ‘ndrangheta possano continuare le attività di indagine e di accertamento delle responsabilità che, a vario titolo, hanno accompagnato questa pagina incresciosa della legislatura.

Sono fiducioso che, seriamente, le due Commissioni ed il Consiglio riusciranno a trovare una soluzione e c’è l’impegno che il provvedimento sia approvato nella prossima seduta di Consiglio: un Consiglio che dovrà, come diceva il collega Guccione, aprire una discussione ed un dibattito.

Difficile, poi, in uno scorcio di Legislatura recuperare il tempo trascorso, però, da parte di ognuno di noi, ci sono il dovere e l’urgenza, comunque, di dare una svolta e fare quello che è dovuto. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giudiceandrea. Ne ha facoltà.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, intervengo con molta rapidità. Credo che, oggi, si debbano fare i complimenti alla Conferenza dei capigruppo e a lei, Presidente, per aver intrapreso la strada per la ricerca di una summa dei tre progetti di legge che sono pendenti.

Sicuramente, questa è la strada che va percorsa anche per dar ragione al collega Bova ed alle preoccupazioni espresse rispetto alla possibilità di realizzare il miglior lavoro possibile, nel minore tempo possibile, perché, grazie all’opera del Commissario, ci avviamo a mettere le mani su un calderone che, come tanti altri calderoni di questa Regione, produceva soltanto debiti per le casse pubbliche.

E riusciamo a mettervi mano grazie a chi ha sollevato il coperchio dalla pentola e ci ha fatto vedere e bruciare le mani per tutto quello che è successo, perché, se oggi scherziamo e ridiamo – e dovremmo farlo un po’ di meno – sulla questione dell’immobile di Marrakech o giù di lì, dobbiamo mettere a confronto la situazione calabrese con quanto succede nel resto del Paese.

Abbiamo messo mano a diritti acquisiti, riducendo i vitalizi degli ex consiglieri regionali. Abbiamo messo mano alla rappresentanza parlamentare riducendo di 300 e più unità i rappresentanti del popolo al Parlamento.

Non è consentito che, per un altro giorno in più rispetto al dovuto, continui la falla enorme che si è aperta in questo Ente che si chiama CORAP, che – è vero – doveva essere il fiore all’occhiello, ma fiore all’occhiello non è.

Bisogna mettere una pietra tombale sulle falle, sui buchi, sulle malandrinerie che ci sono in e non sarà sicuramente la liquidazione coatta amministrativa a bloccare le indagini perché il liquidatore avrà il dovere, più di ogni altro, di individuare eventuali illegittimità ed illiceità e denunciarle alla Magistratura.

Bisogna mettere fine alla falla, riportare la barca all’asciutto, ripararla e rimetterla in acqua in condizioni di poter navigare nell’interesse dei calabresi e quello che questo Consiglio farà dobbiamo farlo in tempi ristretti.

Non abbiamo tempo. Va fatto prima della fine della Legislatura anche perché ci sono operai, lavoratori e famiglie che aspettano il pagamento degli stipendi e non possono aspettare le nostre paturnie di carattere politico. Grazie.

Proposta di legge numero 464/10^ di iniziativa dei consiglieri N. Irto, V. Ciconte, G. Gentile, G. Arruzzolo, D. Battaglia, G. Gallo, G. Giudiceandrea, O. Greco, G. Nucera, F. Orsomarso, C. Parente, A. Scalzo, F. Sculco recante “Norme per la promozione e la diffusione della lettura in età prescolare

PRESIDENTE

Avviamo i lavori d’Alula con l’esame della proposta di legge numero 464/10^ di iniziativa dei consiglieri Ciconte, Gentile, Tallini, Arruzzolo, Battaglia, Gallo, Giudiceandrea, Greco, Nucera, Orsomarso, Parente, Scalzo, D’Agostino.

Cedo la parola al consigliere Battaglia per l’illustrazione del provvedimento.

BATTAGLIA Domenico (Partito Democratico), relatore

Presidente, la proposta si illustra da sé, quindi possiamo passare direttamente alla votazione; rientra in quel gruppo di proposte che avevamo già richiamato per una veloce approvazione.

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo 1.

(È approvato)

Articolo 2.

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Articolo 4.

(È approvato)

Articolo 5.

(È approvato)

Articolo 6.

(È approvato)

Articolo 7.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 470/10^ di iniziativa del consigliere D. Battaglia recante: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 21/2010"

PRESIDENTE

Il secondo punto all'ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 470/10^ d'iniziativa del consigliere Battaglia, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 21/2010”.

Cedo la parola al consigliere Battaglia per l’illustrazione, prego.

BATTAGLIA Domenico (Partito Democratico), relatore

Presidente, anche questa proposta si illustra da sé, considerato che sono provvedimenti già approvati dalle Commissioni competenti, Seconda e Quarta, passerei all'esame e al voto.

PRESIDENTE

Aggiungo che sono provvedimenti in cui c'è una corrispondenza con il Governo e quindi sono modifiche richieste e concordate con i Ministeri competenti.

Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo 1.

(È approvato)

Articolo 2.

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 458/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante "Modifica della legge regionale n. 37 del 31 dicembre 2015 s.m.i. recante: 'Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica' "

PRESIDENTE

Il terzo punto all'ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 458/10^ d'iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche della legge regionale numero 37 del 31 dicembre 2015, recante ‘Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica’”.

Cedo la parola al consigliere Battaglia per l’illustrazione, prego.

BATTAGLIA Domenico (Partito Democratico), relatore

Presidente, vale lo stesso discorso, sono provvedimenti, come diceva bene lei, che ci vengono posti all'ordine del giorno oggi, di intesa unanime con i capigruppo, licenziati dalle Commissioni che richiedono un intervento urgente dell'Aula.

PRESIDENTE

Su questo progetto di legge c’è una interlocuzione con il Ministero competente e l’Assessore al ramo che ha ufficialmente chiesto alla Conferenza dei capigruppo di discuterlo.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pedà. Ne ha facoltà.

PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà)

Grazie, Presidente. È chiaro che dobbiamo fare tutto quello che è necessario per mettere in condizioni di adeguamento sismico le strutture calabresi, ma dobbiamo anche mettere in condizione questo comparto, collega Gallo, che da sempre è trainante dell'economia calabrese e dell'economia nazionale, in condizione di riprendersi.

Per questo motivo, nello scorso dicembre, con la collega Sculco, avevamo presentato una proposta di legge di adeguamento al Piano casa, salvaguardando quelli che erano i crismi ambientali, che dobbiamo sempre salvaguardare, senza una maggiore cementificazione, ma consentendo anche una ripresa del settore che attualmente è stagnante, oltre ad avere tutti i problemi che conosciamo, vedi il rallentamento in provincia di Reggio Calabria.

Presidente Oliverio, so che ora, grazie all'intervento di una task force e all’opera del Genio civile di Reggio Calabria, si sta smaltendo tutto l'arretrato, per arrivare al cosiddetto “arretrato zero”.

Credo che, oltre al provvedimento di oggi, Presidente e consigliere Battaglia, prima di fine legislatura, dovremmo fare un intervento per completare e dare l'opportunità al settore edilizio calabrese di poter accelerare.

Annuncio, quindi, che, nei prossimi giorni insieme agli altri colleghi che vorranno partecipare, cercheremo di integrare il provvedimento con una norma, così come avevamo tentato di farlo a dicembre, ma poi la tempistica non ce lo ha concesso. Grazie.

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo 1.

(È approvato)

Articolo 2.

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Articolo 4.

(È approvato)

Articolo 5.

(È approvato)

Articolo 6.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 452/10^ di iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, D. Tallini recante" Modifiche alle leggi regionale 23 dicembre 2011, 47 e 21 dicembre 2018, 47"

PRESIDENTE

Il quarto punto all'ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 452/10^ d’iniziativa dei consiglieri Bevacqua e Tallini recante: “Modifiche alle leggi regionali 47/2011 e 47/2018”.

Cedo la parola al consigliere Bevacqua per l’illustrazione, prego.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico), relatore

Grazie, Presidente. Vorrei, preliminarmente, ringraziare la Conferenza dei capigruppo per avere inserito questo punto all'ordine del giorno, in quanto è un tema molto sentito, più volte sollecitato dalle associazioni di categoria, l’ANCE; questa proposta riguarda la possibilità di consentire la proroga dei lavori per il completamento agli interessati delle proprie abitazioni.

È un provvedimento questo, ripeto, importante che riguarda molte famiglie, molte imprese e l'economia calabrese, perché senza l’approvazione di questo provvedimento non solo molte famiglie rischiavano di avere investito risparmi senza aver ottenuto nulla, ma soprattutto avremmo creato danni all'economia calabrese perché sarebbero rimaste molte opere incompiute.

Credo, quindi, che con questo provvedimento il Consiglio regionale si faccia carico delle problematiche del territorio, dei bisogni e delle esigenze dei cittadini, e quindi credo che, oggi, segniamo un altro punto favorevole per questo Consiglio regionale che dimostra attenzione e sensibilità, ascolto e vicinanza a chi chiede rispetto e soprattutto a quei calabresi che ancora vogliono investire e rimanere in questa terra.

Suggerisco di procedere all'approvazione di questa proposta di legge e ringrazio ancora una volta l'Ufficio di Presidenza per aver inserito questo punto all'ordine del giorno. Grazie

PRESIDENTE

Passiamo all'esame e alla votazione del provvedimento.

Articolo 1.

(È approvato)

Articolo 2.

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Articolo 4.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale. Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, intervengo per chiedere se fosse possibile discutere adesso l'ordine del giorno, precedentemente inserito.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta che è approvata.

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea “Sulla vicenda sollevata dal padre di Fabiana Luzzi”

PRESIDENTE

Prego, consigliere Giudiceandrea, può illustrare l’ordine del giorno.

 

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Presidente, do lettura dell’ordine del giorno che è firmato da tutti i capigruppo e i consiglieri presenti, oggi, in questa Aula.

Egregio Presidente, gentili assessori, ci riportiamo alla vicenda che in questi giorni ha sollevato il padre di Fabiana Luzzi, la ragazza uccisa con 24 coltellate e data alle fiamme ancora viva da Davide Morrone, il 24 maggio 2013 a Corigliano Calabro.

Il signor Mario Luzzi ha anche scritto una missiva al Ministro di Grazia e Giustizia che, ad onor del vero, ha prontamente risposto, attestando vicinanza alla famiglia e attivando l'Ispettorato.

A marzo 2016 in Cassazione, l'assassino fu condannato a 18 anni e 7 mesi di reclusione, una pena che agli occhi di tutti non apparve neppure commisurata alla gravità dell'omicidio, alle modalità ed all’efferatezza dello stesso; ma noi non siamo Giudici e non abbiamo il diritto di giudicare fuori dalle carte di un processo.

Davide ha oggi 23 anni. È uscito dal carcere ed è stato sottoposto ad una misura restrittiva meno afflittiva, avendo già usufruito di ben tre permessi premio.

Il fatto che, in queste occasioni, i genitori della sedicenne che uccise possano incontrarlo per le strade della propria città oltre ad essere assurdo, come lo trovano assurdo i familiari della giovane donna uccisa, contempla la possibilità di atti e schieramenti di affronto e violenza potenziale fra le persone, e la città di Corigliano Rossano non merita questo latente stato di tensione.

È dunque a dir poco inquietante ciò che si verifica: omicidio efferato, aspettative di intervento dello Stato, pena ridotta e permesso premio già dopo tre anni dall'omicidio, da godere nei pressi dell'abitazione della vittima. Se permessi debbano esserci, che vengano “goduti” lontano dalla città e dagli affetti di Fabiana, per la cui memoria non può bastare la carità dell'intitolazione di parchi o vie, ma occorrono gesti concreti dello Stato a partire dall’educazione al rispetto verso le donne fino alla certezza delle pene inflitte, affinché atti di tale inaudita violenza non abbiano più a verificarsi a danno di nessuna donna e cessi questa orribile e quotidiana mattanza nel nostro Paese.

Tutto ciò considerato:

benché nel rispetto della legge e della separazione dei poteri dello Stato, occorre un fermo intervento del Presidente e di tutta la Giunta, affinché, anche per motivi di ordine pubblico oltre che ti rispetto per le vittime di femminicidio in questo Paese, si facciano promotori di qualsiasi azione presso il signor Prefetto ed il Ministro di Grazia e Giustizia, affinché questa odiosa anomalia abbia fine, nel rispetto di chi ha diritto al recupero pieno al tessuto sociale dopo aver scontato la pena afflittagli dall'ordinamento giudiziario, ma anche e soprattutto della comunità di Corigliano Rossano, delle donne già vittime di violenza, di quelle che potrebbero subirla ma soprattutto alla famiglia di Fabiana Luzzi, la cui giovane vita, è bene ricordarlo ancora una volta, venne spezzata con inaudita violenza e nessuna umana pietà. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’ordine del giorno che è approvato.

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 259/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto Regionale Superiore di Studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria”

PRESIDENTE

Il quinto punto all'ordine giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 259/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto Regionale Superiore di Studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria”. Cedo la parola al consigliere Aieta per l’illustrazione. Prego.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Signor Presidente, finalmente approdano in Consiglio i Rendiconti dell'esercizio 2018 dell'Istituto regionale superiore di Studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria, quella degli Occitani e degli Arbereshe. Si tratta di tre identici provvedimenti.

La proposta, in esame, è relativa al Rendiconto dell’esercizio 2018 per il quale sono pervenute due note da parte del Dipartimento istruzione e attività culturali e una nota da parte del Dipartimento bilancio.

La nota a firma del dirigente generale Dipartimento vigilante, dopo aver descritto l'attività svolta, specifica che l'approvazione del bilancio consuntivo è un atto propedeutico all'approvazione del bilancio di liquidazione dell'Istituto; la nota del 9 settembre 2019, a firma congiunta del dirigente generale del Dipartimento vigilante e del Commissario liquidatore, dopo aver descritto l’attività svolta, esprime parere favorevole al rendiconto dell'esercizio finanziario 2018; la nota del Dipartimento bilancio chiarisce che non ci sono motivi ostativi all'approvazione del rendiconto a parte il Consiglio regionale.

Il provvedimento si compone di una delibera della Giunta regionale, della determina del Commissario liquidatore di approvazione del rendiconto 2018 e dei pareri dell'organo di revisione.

Il Collegio di revisione, a tal proposito, evidenzia che l’ente, trovandosi in fase di liquidazione e trasformazione in Fondazione, non sta svolgendo alcuna attività propria prevista dallo statuto, ma sta solo amministrando i fondi erogati dalla Regione Calabria.

Il Collegio raccomanda al Commissario liquidatore e all'Organo amministrativo della costituita fondazione subentrante che le somme disponibili siano trasferite ed utilizzate condizionatamente sia alla legittimità della costituzione degli organi statutari della fondazione sia della predisposizione del bilancio di previsione di spesa della fondazione ricevente. Il Collegio rileva che i documenti di rendiconto e situazione patrimoniale sono conformi alle norme.

Il Dipartimento istruzione e attività culturali ha espresso parere favorevole.

Il Dipartimento bilancio, con riferimento alle risultanze della contabilità finanziaria e della contabilità economico-patrimoniale, ha rilevato: che sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018 e il corrispondente importo di cui al conto bancario; che sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto patrimoniale; che sussiste la quadratura tra il saldo di cassa, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2018, e il valore registrato alla voce “Disponibilità liquide”.

Il Dipartimento bilancio, nell’istruttoria di competenza, evidenza la necessità che l’ente rispetti le raccomandazioni del Collegio dei revisori dei conti, inoltre rivela che l’ente ha rispettato i limiti previsti dalla normativa vigente in materia di contenimento della spesa, per come verificato dal Dipartimento istruzione e attività culturali.

A conclusione dell'attività istruttoria, il Dipartimento bilancio ritiene possibile procedere all'adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto per l'esercizio 2018 dell'Istituto regionale superiore di Studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria al fine della successiva trasmissione ed approvazione al Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione del provvedimento. Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 260/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria”

PRESIDENTE

Il sesto punto all’ordine del giorno è relativo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 260/10^ d'iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria”.

Cedo la parola al consigliere Aieta per l’illustrazione. Prego.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Signor Presidente, il provvedimento è relativo al Rendiconto dell'esercizio 2018 dell’Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria, che è identico a quello appena approvato, per cui do per letta la relazione tecnica; aggiungo solo che sono presenti tutti i pareri favorevoli affinché la Giunta regionale approvi il Rendiconto per l'esercizio 2018 e quindi, a questo punto, l’Aula può esaminare e approvare il provvedimento amministrativo.

PRESIDENTE

Passiamo alla votazione del provvedimento. Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 261/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria”

PRESIDENTE

Il settimo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 261/10^ d'iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 l'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria”.

Cedo la parola al consigliere Aieta per l’illustrazione. Prego.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Signor Presidente, questo provvedimento amministrativo arriva a valle degli altri due appena approvati. Si tratta in questo caso del Rendiconto dell'esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria.

Sono presenti i pareri favorevoli con le raccomandazioni testé lette per gli altri istituti e pertanto si sottopone all'Aula l'esame della proposta di provvedimento amministrativo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione il provvedimento. Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.

GALLO Gianluca (Casa delle Libertà)

Presidente, per la verità la Conferenza dei capigruppo aveva un accordo sulla trattazione dei primi quattro punti all'ordine del giorno.

La presenza in Aula di amici della comunità Arbereshe - che saluto - ci ha convinto che dovessimo dare il via libera anche ad altri tre punti, non potevamo fare un torto, poi, agli Occitani o agli Elleno-Calabri, però a questo punto, Presidente, credo che non si possa proseguire, perché ne abbiamo diffusamente discusso in Conferenza dei capigruppo.

Sto diventando antipatico anche a me stesso quando parlo di questo argomento, perché ne parlo ormai da sei mesi, ma sono completamente inascoltato: la scadenza naturale di questa mortificante Legislatura - prima abbiamo discusso della questione del CORAP che è uno dei tanti vulnus di questa Legislatura - è il prossimo 23 novembre, quindi la domenica successiva è quella del 24 novembre, termine spirato, ormai, perché il Presidente avrebbe dovuto convocare le elezioni per lo scorso 8 ottobre.

Abbiamo diffusamente ragionato di questo argomento in Aula, il Presidente si era impegnato a far conoscere, quanto prima, la data delle elezioni, ci ha ribadito in tante circostanze che è una sua prerogativa, ma i calcoli personali, i rapporti interni al Partito Democratico, all'interno del centrosinistra, le interferenze o le decisioni romane, le valutazioni anche di carattere giudiziario, a noi non interessano. A noi interessa che si vada al voto prima possibile e, come abbiamo detto al Presidente in tante circostanze, lo invitiamo a convocare le elezioni almeno per il primo dicembre, perché siamo, ad oggi, ancora in tempo, in alternativa massimo il 15 dicembre, e di non portare questa Legislatura a gennaio perché questa Legislatura non può essere prorogata altresì; non è civile far svolgere una campagna elettorale nel mese di gennaio, durante le feste natalizie, perché bisogna coinvolgere i calabresi e non bisogna ulteriormente allontanarli rispetto alle Istituzioni e alla Regione Calabria.

Presidente Oliverio, se alle prossime elezioni parteciperà il 30 per cento dei calabresi ad essere sconfitta sarà la politica, sarà l'Istituzione Regione, saremo mortificati tutti, perché se i calabresi si allontaneranno ancor di più da noi, è esclusivamente per nostra responsabilità.

Noi non possiamo continuare ad assicurare il regolare svolgimento dei lavori d'Aula, il Presidente ci aveva chiesto di discutere i primi quattro punti, perché erano punti sui quali da tempo c'erano esigenze, necessità soprattutto, ancora una volta, all'esterno di questa Aula, da parte di intere categorie, c'era il rischio di impugnativa per una norma e quindi c'erano ragioni stringenti. Abbiamo approvato gli altri tre punti all’ordine del giorno e per questo bisogna ringraziare la presenza in Aula di questi Sindaci che hanno percorso quasi 300 chilometri per essere qui, ma non si può andare ulteriormente avanti.

Presidente Oliverio, si era impegnato in Aula, peraltro, in più di una circostanza, a convocare le elezioni e a far conoscere la data nel più breve tempo possibile; capisco che sono antipatico, ma sono antipatico anche a me stesso quando ragiono di questo, quindi mi faccia diventare meno antipatico e ci dica la data delle elezioni che deve essere il più presto possibile.

Presidente, lo dico con dispiacere, perché non voglio essere anche in questo sgradevole, ma lo sono e me ne rendo conto, si decida, Presidente, a togliere il disturbo.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Aieta, ne ha facoltà.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Signor Presidente, intervengo perché questo disco rotto della richiesta di elezioni sembra in qualche modo voler dividere i buoni dai cattivi e cioè chi vuole le elezioni subito e chi invece vuole rimanere barricato negli scranni del Consiglio regionale.

Credo che il più interessato ad anticipare il voto sia il presidente Oliverio, se fosse però un dissennato, irresponsabile, perché proprio per i giochi politici di cui parlava il collega Gallo oggi, nella situazione di fatto, è il più interessato e chi ne riceverebbe più beneficio sarebbe il presidente Oliverio.

Detto questo, poiché non voglio sembrare dalla parte dei cattivi e non voglio assolutamente che questo disco rotto, in qualche modo, condizioni l'opinione pubblica, penso - e lo esprimo apertamente - che questo Consiglio regionale responsabilmente e dimostrando maturità dovrebbe licenziare l'unico strumento che regola la vita dei calabresi e che, anticipando le elezioni al 24 di novembre o al primo dicembre, non saremo in grado di fare, cioè la legge di stabilità; lo strumento che regola la vita, il benessere, la felicità, i danni dei calabresi. Questo penso con maturità.

Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, nel convocare i comizi elettorali il 26 di gennaio, da persona responsabile qual è, ha addotto le motivazioni che noi, prima di Bonaccini, abbiamo avanzato in quest’ Aula.

Credo che debba chiudersi questa sceneggiata delle elezioni, della data, e il presidente Oliverio saprà quando convocare le elezioni.  Non mi faccio tirare, lo faccio personalmente; il mio partito deciderà, il mio capogruppo si è già espresso su questo e poiché rappresenta tutto il gruppo siamo con lui completamente. Siccome non mi faccio tirare nel tritacarne del populismo - io lo combatto - e ritengo che chi è cresciuto nei partiti, chi ha avuto anche responsabilità di Governo nei Comuni, tutto può fare tranne che brandire la bandiera del populismo, perché noi siamo responsabili, dobbiamo dare risposte, dobbiamo evitare di fare slogan e provvedimenti che uccidono la democrazia, così come è avvenuto, qualche giorno fa, nel Parlamento italiano.

Mi dispiace che il mio partito, il PD, abbia avvalorato la tesi cervellotica del taglio dei parlamentari che uccide soprattutto questa terra, diminuendo la rappresentanza nei territori che già non c'è, già non funziona per colpa di una legge elettorale che è fatta solo per nominati e per chi, in molti casi, non ha un volto neanche nel proprio condominio di casa.

Allora penso che noi che veniamo dai Comuni, che veniamo da un'esperienza forte, dobbiamo mettere più serietà nelle cose, evitare che la gente dia giudizi manichei, perché nei giudizi, nel bene e nel male, io non mi ci faccio tirare e quindi combatto quest'idea di diffondere notizie, schemi che non ci appartengono. Siamo responsabili e vogliamo dare risposte come abbiamo fatto in questi 5 anni e non aspetto altro che andare in giro a dire ai calabresi quello che abbiamo fatto, non quello che non abbiamo fatto e abbiamo tante cose da dire.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pedà, ne ha facoltà.

PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà)

Presidente, grazie. Visto che il signor Presidente della Giunta, a breve, deve convocare, comunque, queste elezioni io vorrei approfittare degli ultimi mesi, visto che ci troviamo anche a novembre, per definire delle cose importanti che salvaguarderebbero pure l'incolumità dei calabresi.

Mi scusi se torno sempre a bomba ma so che lei ce l'ha a cuore; l'anno scorso ha fatto tramite Calabria Verde un intervento importante, arriveranno le piogge e quindi volevo ricordare di intervenire. Non serve l'intervento dello scorso anno, ma lei sa che il Comune dove risiedo ha la peculiarità di essere attraversato da due fiumi, uno dei quali ha gli argini rotti, spesso è sporco, non manutenuto nei tempi passati e le piogge copiose che stanno per arrivare potrebbero attentare all'incolumità dei residenti e dei viciniori.

Così come è stato fatto l'anno scorso vorrei sollecitare, non lo stesso intervento perché non serve, ma un piccolo intervento manutentivo per ridefinire un intervento sul fiume Budello. L'ho già scritto a lei, al Generale Mariggiò che brillantemente sta conducendo questa azienda in maniera impeccabile sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista etico. Le cose bisogna dirle, no? Magari su tante nomine avrà sbagliato ma su Mariggiò ha fatto un ottimo investimento, quindi.

Vorrei approfittare degli ultimi giorni, degli ultimi mesi della Legislatura per poter sistemare qualche precario in più; oggi abbiamo lavorato 5 ore in Commissione prima di venire in Aula, indipendentemente anche dalle vedute, su alcuni temi, non posso che apprezzare il lavoro sia dei dirigenti regionali del Welfare sia dell’Assessore che è stata lì a seguire la vicenda benché non ci siamo trovati su molti punti della riforma del Welfare.

Nessuno, però, può negare il lavoro fatto.  Siccome subito dopo abbiamo ricevuto i precari della legge regionale 15 credo, e ce ne sono tanti altri da definire, vorrei approfittare da qui a fine Legislatura per definire questi problemi, visto che la sanità, per esempio, è un tema su cui non possiamo legiferare o stabilire dei criteri. Però, anche sulla sanità, col generale Cotticelli mi piacerebbe, negli ultimi mesi, definire alcuni dei lavori che abbiamo iniziato e che potrebbero ritornare a garantire delle risorse alla nostra regione. Purtroppo, negli ultimi tempi, è scoppiata in Calabria una guerra tra quelli che erano in graduatoria e i precari che già lavoravano e devono essere prorogati e stabilizzati.

Credo si possano definire entrambe le posizioni e dare non solo il lavoro ai precari; dobbiamo uscire da quella concezione per cui la Calabria è solo assistenzialismo e ogni volta nell’Aula si dice “dobbiamo tutelare i lavoratori”; non tuteliamo solo i lavoratori ma tuteliamo anche tutti i servizi che erogano.

Ricordiamoci che già gli ospedali calabresi sono sotto organico, ricordiamoci che in provincia di Reggio i laboratori di analisi pubblici, degli ospedali, sono presi d'assalto perché i laboratori di analisi hanno terminato da tempo i budget, anzi li stanno calendarizzando fino a fine anno così come gli è stato ordinato.

Il problema è che i laboratori pubblici non erano preparati a ricevere questa mole di gente e lì i medici stanno facendo un grande lavoro stoico. Però per quanto sono stoici spesso non hanno le strutture. Domani inviterò il Presidente della Commissione sanità, Mirabello, ad andare a verificare questi laboratori di analisi e ci andremo magari pure noi. Mi dicono che alcuni addirittura - non so se è vero, lo voglio verificare - tengono i reagenti in dei vecchi frigoriferi delle cucine mense che erano degli ospedali e che poi si sono dovute chiudere per dare il servizio all'esterno.

Questi sono gli ultimi temi della Legislatura poi la politica è giusto farla; è giusto che ognuno abbia le proprie posizioni; è giusto che chi ha governato, collega Aieta, chieda ai cittadini per capire, pure, come è stato recepito dai calabresi il proprio lavoro; è giusto che l'opposizione faccia la sua parte, ma io credo che la gente di Calabria ormai abbia poco appeal verso la politica per quanto tale e aspetti più delle risposte nel campo della sanità, della protezione civile, della produttività perché non stiamo creando più un posto di lavoro.

Quindi, bene salvaguardare il know-how e le professionalità del CORAP, bene salvaguardare quello che è stato fatto negli anni, soprattutto in previsione della ormai aperta possibilità di usare gli incentivi e il credito di imposta della ZES.

Anche qui mi permetto, sommessamente, mutuando il mio collega e capogruppo Gallo, di ricordarvi che questo Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno per creare uno sportello fisico della ZES nella città del Porto che è Gioia Tauro. Ci sono tanti imprenditori che mi chiedono - non vedo in Aula il vicepresidente Russo - notizie sulla ZES. Bene lo sportello unico interattivo delle attività produttive, ma sarebbe bene creare anche uno sportello fisico dando, così, un segnale alla città di Gioia Tauro. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso, ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Rispetto al tema, rispetto anche a quanto detto dal collega Aieta, con il quale in genere mi trovo anche in sintonia sui toni, è bene non rincorrere il populismo, ma la mia idea è che, magari, non ci si allei con il populismo; è valso per la Lega prima, ma vale anche per il vostro partito. Rispetto al vostro partito i populisti estremi di questo Paese ne hanno dette di tutti i colori. Quindi, combatto il populismo con le armi che ho ma, naturalmente, diciamo, per un fatto di storia vale la regola né col PD - legittimo, siamo su due fronti di visione del mondo diverse - né con i 5 Stelle.

Credo che, sommessamente e con il tono giusto, sia nelle prerogative del Presidente della Giunta stabilire la data delle elezioni, atteso che, per quanto ci riguarda, anche questo l'abbiamo fatto. Ho presentato, anche, l'ennesima interrogazione al presidente Oliverio per quanto riguarda i borghi, poi c'è il CORAP; tanti ritardi si sono accumulati quindi, oggettivamente, per quello che vedo anche nel dibattito del centro-sinistra, non è una Legislatura brillante, ma poi ci sarà il giudizio politico.

Noi vorremmo però chiedere al presidente Oliverio che è depositario - credo non debba fare come mago Merlino - lo sa soltanto lui, per dirlo financo a casa, per dirlo ai calabresi, per dirlo a quelli che vorranno essere candidati e svolgere una campagna elettorale, se si vota il primo dicembre, il 15 dicembre, il 26 gennaio. Come è avvenuto in altre Regioni, come è avvenuto per il Presidente dell'Emilia Romagna che, ovviamente, non ha convocato le elezioni, ma ha dato l'idea di una data delle elezioni. Se la motivazione addotta dagli interventi che abbiamo ascoltato è che questa Calabria merita un bilancio, meriterebbe anche un assestamento di bilancio e mi permetto di dire al Presidente che anche su questo siamo purtroppo in ritardo. Tutte le motivazioni sono legittime non c'è un problema di lesa maestà o di richiamo al populismo, vorremmo, però, conoscere la data delle elezioni.

Presidente Oliverio, ripeto con il tono che mi ha sempre contraddistinto, lei non è per me il nemico pubblico numero uno, è un avversario politico sul piano delle differenze culturali, di quello che ha fatto e io ho potuto anche condividere, per quanto non portato in porto. Sembra che si sia aperto un dibattito sulla Legislatura ma non è questo il luogo dove farlo, lo faremo all'esterno con i calabresi. Siccome siamo a metà ottobre, mi unisco a questa voce per chiedere, sommessamente, che ci comunichi, con tutte le motivazioni legittime, quando intende fare votare i calabresi.

Dal mio punto di vista le sue sono tutte motivazioni legittime, è nelle sue competenze indire le elezioni, ma non credo che sia lesa maestà chiedere, da parte nostra, quando intende far svolgere queste elezioni. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Parente, ne ha facoltà.

PARENTE Claudio (Forza Italia)

Presidente, mi ha anticipato nei contenuti il collega Orsomarso perché volevo rispondere al consigliere Aieta che ha tirato in ballo il motivo, chiaramente importantissimo, della legge di stabilità. Proprio per questo, proprio perché siamo di fronte a scadenze importanti, per questa ragione, mi chiedo perché il Presidente non fissi la data al 26 gennaio. Nessuno avrebbe qualcosa da ridire. Lo dica! Ci si organizzi tutti. Oppure andiamo a votare prima possibile, per cercare, in un mese, di fare il possibile per approvare la legge di stabilità.

Il fatto che dobbiamo continuare a stare qua a programmare non so cosa, perché si può programmare solo se la minoranza è d'accordo. Lo abbiamo visto negli ultimi mesi: non c'è provvedimento importante o meno che passi se la minoranza non è d'accordo.

Continuate a fare i grandi senza i numeri, continuate a trattare noi e la Calabria senza nemmeno un minimo di educazione. Dieci giorni fa il Presidente è venuto qua e ci ha detto che in pochi giorni avrebbe deciso la data, ponderando le richieste di chi voleva votare subito, di chi voleva votare a gennaio, a febbraio, a marzo con decreti speciali.

Veniamo, ci riuniamo in Conferenza dei capigruppo per vedere cosa può passare, cosa non può passare, come possiamo andare avanti e con questa situazione di fatto ci apprestiamo a trattare la legge di stabilità che è la summa di tutte le attività della Regione. Tutto questo non è sufficiente a conoscere una data!? Qual è il motivo? I motivi non sono assolutamente nell'interesse della Calabria, ci sono altre cose che non conosciamo, forse le conosce solo il presidente Oliverio, non sappiamo quali scadenze personali o istituzionali devono ancora avvenire per conoscere questa data.

Ditemi se questo è un comportamento corretto, se questo è un comportamento lineare. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Giannetta. Ne ha facoltà.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Presidente, anch’io come gli altri, chiedo al presidente Oliverio di conoscere la data delle elezioni, per capire tante cose.

Oltre ai chiarimenti in merito alla scadenza delle elezioni, mi preme rappresentare a quest'Aula, e soprattutto al presidente Oliverio, le scadenze che riguardano tantissimi lavoratori che oggi hanno ricevuto – assieme ad altri che l'hanno già ricevuta nei giorni scorsi – la lettera di licenziamento annunciata per il primo gennaio.

Mi riferisco ai lavoratori dell'ospedale “Pugliese-Ciaccio”, perché il Decreto Legge numero 101 del 3 settembre 2019, recante “Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e la risoluzione delle crisi aziendali”, il 2 novembre – quindi, entro 60 giorni – potrebbe essere convertito in Legge e, se non erro, il presidente Oliverio, in una delle sedute precedenti, ha svolto un intervento finalizzato a sensibilizzare il Consiglio regionale stesso su un’eventuale proposta di emendamento annunciata, appunto, dallo stesso Presidente, per cercare di salvaguardare questi posti di lavoro e, quindi, traslare quello che è il termine ultimo del decreto Madia previsto per tutti quei casi che, entro fine 2017, erano in possesso dei requisiti.

Oggi pongo l'attenzione su questa questione, che è di fondamentale importanza.

Prima, giustamente, abbiamo parlato di CORAP e, anche lì, abbiamo anteposto la possibilità di eventuali 100 padri e madri di famiglia che potevano essere licenziati.

Credo che le priorità, in questo momento, per tutto il Consiglio regionale siano quelle di occupazione e lavoro da una parte e Sanità dall'altra nelle quali, sicuramente, possiamo riconoscere due esigenze primarie che vanno affrontate con grande impegno, determinazione e, soprattutto, risoluzione.

È su questa questione che interrogo velocemente il presidente Oliverio.

Cosa vogliamo fare per questi lavoratori che vivono uno stato di estrema difficoltà, visto che – come le dicevo e ripeto – hanno già ricevuto delle lettere di licenziamento e che, a partire dal primo gennaio, saranno licenziati pur avendo eventualmente alcuni dei requisiti che consentirebbero una loro stabilizzazione?

Mi riferisco al fatto che tanti di questi lavoratori hanno, addirittura, raggiunto i 36 mesi consecutivi o non consecutivi, ma nell'ultimo quinquennio.

Ci troviamo in una situazione paradossale e, come dicevo, come ho detto e come dirò nelle prossime sedute di Consiglio regionale, la gente non può aspettare quelle che sono le nostre decisioni; dobbiamo essere risoluti e capaci di dare delle risposte nell’immediatezza anche perché ci avviciniamo a fine mandato!

Forse spetta anche a me – ma non solo a me – definire l’esperienza di questa Legislatura fallimentare; lo stabiliranno soprattutto gli elettori che, da qui a breve, andranno ad esprimersi col voto.

Ecco perché il mio intervento era collegato anche a questo discorso; perché, il consigliere Giannetta, così come tanti cittadini – anzi, come tutti i cittadini della regione Calabria – vuole sapere come determinarsi da qui a breve, quando andremo a votare. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.

TALLINI Domenico (Forza Italia)

Mi unisco ai colleghi in questa richiesta di chiarimenti da parte del Presidente della Giunta regionale sulla data delle prossime elezioni.

Voi sapete qual è stata la nostra posizione di grande responsabilità sia rispetto alle iniziative della Magistratura sia rispetto a vicende che riguardano i problemi della Calabria, in una fase in cui questa maggioranza non è più maggioranza e anche rispetto alla presa d'atto di un Consiglio regionale che potrebbe – o poteva – prefigurarsi ingestibile davanti ai problemi che si incancreniscono.

Voglio ribadire che questo senso di responsabilità non può continuare oltre; ognuno di noi deve tranquillamente rispondere non solo al proprio elettorato, ma anche al proprio Partito.

Sulle linee da tenere in Consiglio regionale, abbiamo chiesto al Presidente che si voti alla prima data utile e sarebbe stato possibile se fosse stata presa in considerazione in tempi utili e quando già questa maggioranza non aveva più la maggioranza; quindi siamo in presenza di un grande elemento politico che avrebbe dovuto consigliare a qualcuno di prendere atto e fissare la data del voto il prima possibile come senso di responsabilità; invece, viviamo nell'incertezza.

Non so se sia capitato a voi, come sta capitando a me che, anche nel rapporto con i Partiti, i nostri dirigenti nazionali ci chiedono: “Ma in Calabria quando si vota?”

In televisione si parla delle scadenze elettorali e si parla perfino dell'Emilia Romagna, che ha votato insieme a noi, come data del 26 gennaio, ma nessuno parla della Calabria come se, in Calabria, la democrazia si fosse fermata e non c'è più la data del voto; è come se noi dovessimo apprendere dalla televisione oppure dai mass media nazionali la data del voto, quando tutto questo dipende da noi.

Che cosa può accadere? Che questo dato può contribuire a rendere ancora più anomala la realtà calabrese, come una realtà dove tutto è possibile; dove è possibile perfino che il MoVimento 5 Stelle, che durante la Legislatura ha innalzato le barricate per chiedere le dimissioni del presidente Oliverio appena ha ricevuto qualche avviso di garanzia, oggi tace anche se sollecitato da noi a dire: “Che cosa ne pensate di questa cosa?”.

Anche il MoVimento 5 Stelle, in Calabria, è come tutti gli altri Partiti o, soprattutto, come quei Partiti che non fanno nulla per dire al Presidente: “Decidiamo una data”.  Ormai – parliamoci chiaro – stiamo quasi arrivando all’ultima data utile; almeno che non ci siano sorprese; sarebbero davvero delle sorprese rispetto alle sorprese e non si capirebbe se, poi, improvvisamente, invece di fissare la data il 26 gennaio… i Partiti si devono organizzare, devono redigere dei programmi rispetto a tutto il resto.

Diciamolo, Presidente! Non è possibile continuare a non annunciare una data rispetto alla quale i calabresi sono chiamati alle urne.

Lo dico perché sembra che questo Consiglio regionale nicchi rispetto a questo dato.

Qualcuno dice: “I consiglieri regionali più si va avanti e meno si preoccupano; anzi, è meglio!”

Il Presidente non lo dice, ma tutti noi e soprattutto lei – che è la persona che deve fissare la data delle elezioni – viene individuato come responsabile di una situazione che lascia la Calabria nell'incertezza.

Quando si annuncia il voto – che non è una scadenza e basta, ma è un appuntamento di democrazia – i Partiti si devono preparare ed è giusto dare in tempi utili le informazioni giuste affinché i calabresi che si vogliono candidare e che vogliono pensare di dare una mano al cambiamento della Calabria lo possano fare.

Caro Presidente, perché non dobbiamo dare loro questa possibilità?

Qualcuno dice che “si vota”, altri “non si vota in Calabria”, “chissà se si vota” o anche “la televisione ha detto che si vota in una regione o in un'altra, ma non ha detto che si vota in Calabria”.

Lo dico per lei, caro Presidente! Lo dico davvero, senza alcuna animosità, perché questa è una questione che non coinvolge solo tutti noi, ma coinvolge soprattutto lei, ed è in una situazione di tenebre che, in questo momento, meriterebbe delle risposte diverse.

Pertanto, a nome del gruppo di Forza Italia, che ha sempre dimostrato grande determinazione, ma immagino a nome di tutta l'opposizione, la invito ad annunciare alla Calabria la data del voto.

È giusto che, in Calabria, i Partiti che si vogliono organizzare o i cittadini che si vogliono candidare alla guida della Regione, abbiano una certezza; questa data non può essere rinviata sine die oppure fissata all'ultimo momento. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Presidente, la notizia è che in Calabria si vota.

Ci sono delle leggi che stabiliscono che, anche in Calabria, dopo 5 anni, il Consiglio regionale deve essere rinnovato.

Capisco che siamo una Regione sui generis e che, molte volte, balziamo alle cronache nazionali per situazioni paradossali, però è chiaro che in Calabria si vota.

È chiaro che il Presidente della Regione decide la data del voto – anche questo lo stabilisce la legge –, lo deve fare di concerto con il Presidente della Corte d'Appello e le elezioni possono essere indette dal 24 novembre al 26 di gennaio.

A parte gli scherzi, quindi, il Presidente dovrà decidere quando stabilire la data del voto.

Questa è la finestra: 24 novembre - 26 gennaio.

Il punto – se mi posso permettere – è un altro: non possiamo pensare che quest’Aula sia avulsa da un contesto, perché la scelta della data delle elezioni, è una scelta politica; non è invariante se si decide il 24 di novembre, l’8 di dicembre, il 15 dicembre o il 26 gennaio perché, in questi due mesi, è possibile – se si stabilisce, per esempio, il 26 di gennaio – approvare il bilancio.

È una scelta politica lasciare la Calabria senza il bilancio e, quindi, fare il bilancio a maggio o aprile del 2020?

Presidente Oliverio, il bilancio non si approva così semplicemente; bisogna avviare l'iter di approvazione: va assunto dalla Giunta, mandato in Commissione, vanno audite le forze sociali, vanno espletati tutti i passaggi, gli emendamenti in Commissione, poi si arriva in Aula, all'approvazione in Aula.

È indifferente o no, per una Regione come la nostra, approvare il bilancio?

Io penso che l'ottanta per cento della Regione Calabria viva sul bilancio regionale. Anche il novanta per cento! O ci prendiamo in giro? Lo dico anche ai colleghi dell'opposizione.

(Voci fuori microfono)

La mia tesi è votare prima possibile – l’ho detto in Consiglio regionale più volte –e, se c'è un'intesa – questo lo deve fare il Presidente della Regione, non lo devo fare io –, stabilire di comune accordo una data, dopo che il Presidente della Regione avrà consultato – per obbligo di legge – il Presidente della Corte d’Appello, i capigruppo e poi il Presidente del Consiglio per stabilire la data e valutare se la Calabria può rimanere priva del bilancio fino a maggio o aprile 2020.

Questo è il problema politico! Non sono bazzecole!

Sono questioni di sostanza, che riguardano il destino dell'economia calabrese, di molti imprenditori e lavoratori; chi ha fatto l'amministratore, sa cosa significa l'ingessatura totale.

Già siamo ingessati; poi, andare in regime di dodicesimi, significa ingessare la Calabria.

Per questo inviterei a fare una riflessione su questo punto: quello che ha portato, per esempio, il Presidente della Regione Emilia-Romagna – che ho incontrato a Rimini, in occasione di un'iniziativa – a indire le elezioni il 26 di gennaio, perché approverà il bilancio. Lo ha annunciato.

Questa è la valutazione del consigliere regionale Carlo Guccione e condivido anche l'impostazione del capogruppo che è intervenuto prima di me, ma questa è una valutazione che dobbiamo fare tutti quanti insieme, che deve fare il Presidente della Regione perché per legge è il titolare dell'indizione delle elezioni.

Non è un fatto burocratico, sta diventando un fatto politico, approvare o non approvare il bilancio!

Io la vedo così, e mi auguro che, su questo, si possa aprire una riflessione.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bova. Ne ha facoltà.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Il consigliere Guccione ha anticipato il contenuto del mio intervento.

Lo dico da consigliere di maggioranza, sembra una vicenda kafkiana e sono d’accordo quando dai banchi della minoranza si chiede che ci sia chiarezza sulla data delle prossime elezioni.

Non stiamo chiedendo quando si farà una manovra politica o un qualcosa che è prerogativa di... o richiede particolari artifizi. Si sta solo chiedendo: “Votiamo o non votiamo?”

Il brutto è – lo dico, e mi dispiace rivolgermi al consigliere Aieta –, che i populismi nascono quando la politica non dà risposte. Altro che populismo!

Va a finire che chi viene tacciato di populismo, viene percepito in mezzo a quelli che ci hanno eletti – che non sono buoni solo quando ci eleggono – o come quelli che almeno hanno gli attributi per dire: “Le cose le facciamo”.

Ad ogni seduta di Consiglio regionale, questa maggioranza sta subendo un attacco costante in ordine alla data delle elezioni.

In Umbria si sa, in Emilia Romagna lo si sapeva già da tempo; addirittura, c'era chi parlava del 9 febbraio, visto che sembra che, per votare il 26 gennaio, si dovrebbero mantenere gli uffici elettorali aperti il 24 dicembre, Vigilia di Natale, e il 25, giorno di Natale; da qui, lo slittamento addirittura al 9 febbraio, ma le date – quantomeno che si vota il 26 gennaio, salvo questa cosa in Emilia – le sappiamo.

Cosa c'è di strano a dire in questo modo?

Presidente – tra l'altro richiamo all'attenzione anche i capigruppo – capisco che è una prerogativa del Presidente della Giunta regionale, ma anche l’articolo 92 della Costituzione dice che il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, nomina i Ministri, si tratta di una mediazione politica la sappiamo tutti.

Capisco anche che il Presidente abbia il potere. ma siamo una maggioranza coesa? Ne discutiamo?

Io sarei per andare a votare anche subito, ma assumo una responsabilità – e mi rivolgo di nuovo al consigliere Aieta che è Presidente della Commissione bilancio – perché sappiamo che significherebbe mandare in esercizio provvisorio la Regione Calabria.

Diciamolo al Presidente della Giunta: “Attenzione, sarebbe un fatto gravissimo! Le condizioni in Umbria sono diverse.” Bene! Diciamolo: “Non si vota a dicembre, ma a gennaio!”

Che cosa c'è di così strano? Neanche questo possiamo avere in quest’Aula?

Chiedo formalmente che il Presidente della Giunta regionale convochi una riunione tra tutti noi per discutere il punto all’ordine del giorno; dove vogliono – notte di domenica, non ha importanza – io arrivo e si discute di queste cose; altrimenti rischiamo sempre questo attacco; lo stesso ritornello ogni volta, dà pure fastidio e la gente ci domanda quando torniamo a casa.

È possibile che neanche questo siete in grado di dire?

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Battaglia. Ne ha facoltà.

BATTAGLIA Domenico (Partito Democratico)

Intervengo solo perché sono stato chiamato in causa dai colleghi Aieta e Guccione, dei quali sottoscrivo totalmente gli interventi.

Qualche settimana fa, quando sono stato nominato capogruppo del Partito Democratico, ho avuto modo di rilasciare un'intervista. Tra l'altro, io non sono tra quelli che dicono una cosa e poi ne pensano un'altra, ho detto ed ho motivato perché penso che la data del 26 gennaio sia quella più utile alla Calabria, ai calabresi: perché metterebbe quest’Assise in condizione di approvare il bilancio. E questa non è una cosa da poco, perché, in una regione con un’economia debole come la Calabria, tutti gli occhi di tutte le categorie sociali guardano al bilancio della Regione Calabria.

Se una regione con un’economia forte, come l'Emilia Romagna, ha scelto la data del voto motivandola, proprio, con l’approvazione dello strumento che è la spina dorsale di una Regione, credo che, a maggior ragione, una Regione come la Calabria non possa permettersi il lusso di fare una scelta diversa per tutta una serie di problemi.

Ho aggiunto anche una considerazione, ho detto che auspicavo un fine Legislatura ordinato, rispetto ai lavori del Consiglio regionale.

Credo che, nelle ultime sedute, questo stia accadendo.

In riferimento alla sua dichiarazione, consigliere Gallo: come abbiamo concordato in Conferenza dei capigruppo, abbiamo approvato i bilanci che giacevano all'ordine giorno, ordine giorno non alterato rispetto alla precedente seduta, ma l'idea che si possa fare ogni settimana, in quest’Aula, un dibattito perenne sulla data delle elezioni, diventa veramente stucchevole.

Rispetto a questo, sono prerogative in capo al Presidente della Regione Calabria che, nell’intervenire sette giorni fa in Aula, ha sviscerato tutti i passaggi che la legge impone e che lui intende, Presidente, mettere in atto; non ultima la consultazione delle forze politiche, dei capigruppo, del Presidente del Consiglio, atteso che, obbligatoriamente, dovrà fare riferimento al Tribunale, alla Corte d'Appello.

Detto questo, dico di svolgere l'ordine del giorno così com’è e fissare le altre sedute.

Ferma restando la necessità di effettuare la parifica di bilancio in termini dignitosi per questa Regione e di proporre lo strumento finanziario per l'anno 2020.

Questo è quello che ho detto e che ripeto a quest'Aula e sono convinto che questo sia anche il pensiero del presidente Oliverio.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il presidente Oliverio, ne ha facoltà.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Mi verrebbe da dire - scusate la battuta -: “mi rimetto all'intervento di una settimana fa”.

Mi viene da fare questa battuta perché colgo, nella riproposizione della questione delle elezioni, un goffo tentativo di utilizzare questo argomento pensando o illudendosi che sia motivo di consenso o di perdita di consenso.

Credo che le norme valgano sempre, la legalità è un valore sempre!

Vengo alle questioni politiche.

Faccio una premessa di ordine generale. La legge mette in capo al Presidente della Regione la prerogativa di decidere d'intesa con il Presidente della Corte d'Appello e sentito il Presidente del Consiglio regionale, la data delle elezioni, punto.

Aggiungo che la data delle elezioni sarà fissata non solo nel rispetto della procedura prevista dalla legge, ma sarà anche un momento di coinvolgimento del Consiglio regionale e dei capigruppo. L’ho detto l'altra volta e lo ripeto oggi.

La prima osservazione che viene fatta - e chiedo scusa se devo essere ripetitivo -: “i partiti devono avere il tempo per prepararsi”. I partiti avranno il tempo per prepararsi, perché nessuno è folle, men che meno io, da pensare di fare un golpe sulla data delle elezioni.

Ho sentito questa discussione anche dentro il Partito Democratico, fuori di esso e nell'opposizione.

Tranquillizzo i calabresi, non sono uno di quelli che pensa di utilizzare la data delle elezioni per giochi tattici, chi pensa questo - parafrasando Freud che diceva “ognuno ha dell'altro l'immagine speculare di sé stesso” -, pensa che la mia dimensione culturale e politica sia come quella di chi lo pensa - scusate il gioco di parole.

È chiaro che la data delle elezioni sarà decisa con valutazioni che partono innanzitutto dal fatto che bisogna consentire ai partiti di preparare le liste, naturalmente, in modo libero da tatticismi. I tatticismi li lascio alla zavorra - lo dico senza presunzione, purtroppo con amarezza – e ce n'è tanta in giro.

Per quanto riguarda, invece, altre valutazioni, credo di poter dire che non c'è nessun calcolo personale.

Chi, degli schieramenti qui presenti, è pronto? Le farse lasciatele fuori o meglio fatele il giorno di carnevale! Chi è pronto? Alzi la mano chi è pronto!

Perché i calabresi hanno intelligenza, ragionevolezza per capire le cose.

Per quanto riguarda il resto, vorrei dire -  dico anche questo con rispetto per tutti – che in quest’Aula non c'è una maggioranza da tempo. È un’affermazione politica che recupera un concetto già espresso. Non c'è da tempo una maggioranza!

I colleghi dell'opposizione, Tallini, Orsomarso, Gallo, Pedà, Morrone, Parente – li chiamo uno ad uno – e Giannetta, che è arrivato da poco, lo sanno bene; sanno bene che una parte della maggioranza ha fatto opposizione al sottoscritto, a volte scavalcandomi, un’opposizione precostituita ma non nel merito! Altrimenti ci pigliamo in giro!

Voi oggi - e non solo oggi - state esercitando il diritto di veto sulle attività del Consiglio regionale. Ad un certo punto si alza il consigliere Gallo – legittimamente, non sto discutendo questo – al quarto punto e dice: “Alt! La seduta di Consiglio regionale è finita!”, non lo decide il Presidente del Consiglio o su proposta di un capogruppo, lo state decidendo voi ogni volta. “Il Consiglio regionale si ferma qui!” Questo è possibile perché c'è una maggioranza dentro la quale c'è stata opposizione.

Parliamo ai calabresi, parliamo ai calabresi!

Voi esercitate un vostro legittimo diritto, però permettetemi di aggiungere che c'è un senso di responsabilità, che vi ho anche riconosciuto in altri passaggi - Orsomarso lo sa benissimo -, che deve indurre a non utilizzare l'argomento della data delle elezioni per fermare l'ordine del giorno.

Capisco se ci sono osservazioni, dissensi su alcuni punti all'ordine del giorno tali da poter far dire: “Volete approvare una cosa sulla quale non siamo d'accordo totalmente o parzialmente? Pensate di avere il nostro avallo senza avere una maggioranza e senza avere il numero legale?” Lo capisco. Ma sulle questioni di interesse generale, sulle quali non c'è alcun dissenso, vi prego di evitare di tracimare e utilizzare questo argomento per bloccare l'attività del Consiglio, perché ne pagherebbe il danno la Calabria, oltre che l'immagine del Consiglio regionale.

Sto facendo un discorso chiaro, fuori dai denti - come vedete - perché non ho l'esigenza di trincerarmi dietro ipocrisie. Le ipocrisie possono essere un fattore a cui si fa ricorso una volta, ma quando è una costante, di cosa stiamo parlando?

Quindi, dico: ci sono problemi di merito? Bene, i problemi di merito si accantonano, non si affrontano. Ci sono problemi di ordine tale per cui si richiede il miglioramento di un provvedimento? Mi sembra che non ci sia stato, sinora, nessun tentativo di forzare la volontà dell’Aula per fare passare un provvedimento, pur volendo, non c'erano le condizioni, ma non c'era nemmeno la volontà sul piano politico.

Credo sia necessario far prevalere la ragione, il senso politico, perché noi abbiamo bisogno di questo.

Poi, una cosa è certa, Oliverio non può arrogarsi il diritto di forzare il limite massimo della Legislatura. Questo è pleonastico! Lo ricordo per dire che abbiamo tempi che, naturalmente, indurranno a definire la data delle elezioni.

Non c’è nessun motivo personale o tattico, perché se ci fosse stato - come diceva il consigliere Aieta e lo ringrazio per averlo ricordato - avrei dovuto già fissare la data delle elezioni - o no consigliere Tallini? – dato che, in questo momento – credo -, avrei colto tutti impreparati.

Ma non è così che si ragiona in politica! La politica non si fa con i “colpetti”.

Mi fa piacere che oggi – anzi non mi fa piacere, constato -  la vostra insistenza si sia affievolita, ho visto che una parte dell'opposizione dentro la maggioranza ragiona diversamente rispetto alla volta scorsa. Siccome sono abituato a cogliere i segnali, evidenzio anche questo, evidentemente, la tattica su questo tema la lascio ad altri! Non ho bisogno di tatticismo per definire la data delle elezioni. Sarà fatto in modo chiaro, trasparente e nel rispetto della legge!

Da questo punto di vista potete stare tranquilli, non vi preoccupate, Oliverio non farà colpi di scena, perché di tutto abbiamo bisogno in questa terra tranne che di giocare al gatto ed al topo.

PRESIDENTE

Continuiamo con la proposta di provvedimento amministrativo numero 268/10^ d’iniziativa d’Ufficio.

TALLINI Domenico (Forza Italia)

Siccome c'è stata questa bella metafora del Presidente della Giunta che non sono riuscito a capire, la può tradurre lei, Presidente?

PRESIDENTE

Consigliere Tallini, si avvicini come Segretario questore, perché devo allontanarmi.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 268/10^ d'Ufficio, recante: “CORECOM – Programma delle attività unitamente al relativo fabbisogno finanziario per l'anno 2020, ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2”

PRESIDENTE

Proposta di provvedimento amministrativo numero 268/10^ d'Ufficio recante ““CORECOM – Programma delle attività unitamente al relativo fabbisogno finanziario per l'anno 2020”. Prego, consigliere Battaglia.

BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico), relatore

Con delibera numero 40 del 25 settembre 2018, il Co.Re.Com. Calabria ha approvato il programma delle attività per l'anno 2020 e il relativo fabbisogno finanziario, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale numero 2 del 2001, per sottoporlo alla definitiva approvazione di quest’Assemblea.

Nel provvedimento in esame sono pertanto illustrate le attività che l’Ente si propone di svolgere nel 2020.

Per quanto riguarda le proprie funzioni, il Comitato si impegna alla vigilanza e al controllo dei campi elettromagnetici generati da impianti fissi radioelettrici.

Tale attività, per quanto possibile, sarà realizzata in collaborazione con l'ARPACal: il monitoraggio ed il controllo sulle emittenti televisive, sui quotidiani locali e le testate on-line, al fine di vigilare sul rispetto della normativa sulla par condicio; l’individuazione di idonei strumenti per divulgare, tra i soggetti collettivi organizzati, le possibilità di accesso ai programmi televisivi.

Tra le funzioni delegate sono annoverate: la sensibilizzazione delle emittenti radiotelevisive locali ad attenersi al rispetto delle norme che disciplinano la tutela dei minori, dei portatori di handicap, la tutela dei soggetti a rischio e prevenire la divulgazione di comportamenti o messaggi razziali, sviluppando attività di divulgazione e interventi sul tema del cyberbullismo; l’esercizio del diritto di rettifica con riferimento al settore radiotelevisivo locale relativamente alle funzioni istruttorie e decisorie; la vigilanza sul rispetto dei criteri fissati nel regolamento relativo alla pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa diffusi in ambito locale; la vigilanza sul rispetto delle norme in materia di esercizio dell'attività radiotelevisiva locale, mediante il monitoraggio delle trasmissioni dell'emittenza locale privata e pubblica, con particolare riferimento agli obblighi in materia di programmazione, anche a tutela delle minoranze linguistiche e dei minori.

Il presente programma per l'anno 2020 si propone di svolgere ulteriori attività, quali, ad esempio: la realizzazione di un Piano di comunicazione che avrà come scopo quello di far conoscere le attività dell'Ente, non solo per quanto attiene l'aspetto delle conciliazioni, ma anche per il contrasto al cyberbullismo ed alla salvaguardia delle politiche di tutela dei minori; l’istituzione di un numero verde Co.Re.Com; la realizzazione di stages formativi legati alla comunicazione e la proposta di corsi aggiornamento per il personale del Co.Re.Com. e per gli Ordini degli avvocati delle 5 città capoluogo della Regione; l'aggiornamento e modifica del Regolamento interno del Co.Re.Com.

Pertanto, sottopongo all’approvazione dell’Aula il provvedimento, fermo restando che per lo svolgimento delle funzioni proprie del Comitato, la dotazione a carico del bilancio del Consiglio regionale per l'esercizio finanziario 2020, ammonta ad euro 50.000, mentre per lo svolgimento delle funzioni delegate, il Co.Re.Com. riceverà il contributo annuale dell’Ag.Com., pari a circa 138.000 euro che va ad aggiungersi alle economie di bilancio ottenute dall'organismo negli anni passati.

 

Presidenza del Segretario questore Domenico Tallini

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Intervengo per dichiarazione di voto.

Visto che il presidente Oliverio nella sua replica ha risposto citando Freud e provando a interpretare il pensiero altrui, tengo a ribadire, nel momento in cui mi accingo a dare le motivazioni dell’astensione su questo punto specifico, che abbiamo semplicemente chiesto, senza cambiare prospettiva rispetto alla valutazione se serva o non serva il bilancio, se si vuole annunciare la data del voto ai calabresi.

Il Presidente ha citato Freud, io potrei citare - non ricordo adesso se Schopenhauer, Kant o un mio amico ubriaco a cena - chi diceva: “più conosco gli altri, più mi stimo”.

Non ci sono tatticismi, i calabresi sono pronti a votare, noi siamo pronti ad andare al voto, quindi, nell’annunciare l’astensione su questo punto, mi permetto di fornire, qualora ce ne fosse bisogno, l'interpretazione autentica delle nostre parole. Grazie.

PRESIDENTE

Pongo in votazione il provvedimento. Il provvedimento è approvato.

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 453/10^ di iniziativa del consigliere G. Neri, recante: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante dalla sentenza esecutiva n. 384/2016 emessa dal Tribunale ordinario di Milano – XIII Sezione Civile, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”

PRESIDENTE

Proseguiamo con il nono punto all'ordine del giorno, la proposta di legge numero 453/10^ di iniziativa del consigliere Neri, recante: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante dalla sentenza esecutiva n.384/2016 emessa dal Tribunale ordinario di Milano – XIII Sezione Civile, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”. La parola al consigliere Aieta per l’illustrazione del provvedimento.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Il provvedimento è riferito alla deliberazione dell'Ufficio di presidenza numero 38 del 2 luglio 2019, con la quale si chiede al consigliere regionale Neri di avviare le procedure di riconoscimento da parte del Consiglio regionale del debito fuori bilancio ai sensi articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 118 del 2011.

Nello specifico, tale debito deriva dalla sentenza esecutiva di condanna numero 184 del 2016, emessa dal Tribunale ordinario di Milano, XIII sezione civile, che condanna l'amministrazione alla corresponsione, a favore della società Toleleasing S.p.a. in liquidazione, della somma di euro 178.472,43, oltre alla refusione, in solido con la società Fastweb, delle spese processuali e legali.

Nel provvedimento, poi, all'articolo 2 viene indicata la copertura finanziaria per l'intera somma pari a euro194.135, 58.

L’articolo 3, infine, contiene le disposizioni relative all'entrata in vigore.

Il Collegio dei revisori ha espresso parere favorevole al provvedimento con il verbale numero 261 del 12 luglio 2019.

Ciò premesso, sottopongo all’Aula l'esame della proposta.

PRESIDENTE

Passiamo all'esame ed alla votazione del provvedimento.

Articolo 1.

(È approvato)

Articolo 2.

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della legge il suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto del parere del Collegio dei revisori dei conti.

(È approvata)

(È riportata in Allegati)

Se dobbiamo aggiornare la seduta, possiamo farlo tranquillamente, senza problemi, altrimenti vorrei che i consiglieri regionali presenti in Aula sedessero ai loro posti.

Proposta di legge numero 457/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell'art. 73 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.

PRESIDENTE

Punto 10 all'ordine del giorno, proposta di legge numero 457/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell'art. 73 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.”.

La parola al consigliere Aieta.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Il disegno di legge si compone di 3 articoli.

L’articolo 1, prevede il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze o altri titoli esecutivi equiparati per l'importo complessivo di euro 490.257,18, secondo il dettaglio contenuto nell’allegata tabella numero 1 al disegno di legge.

All'articolo 2 viene indicata la forma di copertura finanziaria prevista per i suddetti debiti, individuando la Missione del Programma su cui sono allocate le risorse necessarie. L'ultimo articolo contiene disposizioni relative all’entrata in vigore.

Sulla proposta i Revisori dei conti hanno espresso parere favorevole con verbale numero 270 del 10 settembre 2019

PRESIDENTE

Non ci sono interventi. Passiamo all’esame ed alla votazione del provvedimento.

Articolo 1.

(È approvato)

Articolo 2

(È approvato)

Articolo 3.

(È approvato)

Passiamo alla votazione della proposta di legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato, prendendo atto del parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

Il provvedimento è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in Allegati)

Proposta di legge numero 459/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2019-2021 approvato con la legge 21 dicembre 2018, n. 49”

PRESIDENTE

Il punto 11 all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 459/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Provvedimento di variazione al bilancio di previsione 2019-2021 approvato con la legge 21 dicembre 2018, n. 49”.

Cedo la parola al consigliere Aieta per l’illustrazione.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

La proposta di legge propone una variazione di bilancio per l’esercizio finanziario 2019.

Si prevede, nello specifico, una riduzione della dotazione dei capitoli, finanziati da risorse autonome e per i quali si registra una minore realizzazione di spesa, nonché l’utilizzo di accantonamenti di risorse presenti in bilancio, per un importo complessivo di 7 milioni di euro, destinando tali risparmi all’incremento dei capitoli relativi alle spese per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale.

Il disegno di legge si compone di 3 articoli.

Nel primo articolo si prevedono le riduzioni alla parte spesa del bilancio 2019-2021, per come dettagliate nel prospetto 1A, allegato al disegno di legge.

L’articolo 2 dispone le nuove autorizzazioni di spesa, introducendo la variazione al bilancio di previsione 2019 - 2021, pari a 7 milioni di euro, destinato allo svolgimento delle elezioni regionali, per come indicato nel prospetto 1B allegato al disegno di legge.

L’articolo 3 contiene disposizioni relative all’entrata in vigore.

Il Collegio dei revisori dei conti ha espresso anche qui parere favorevole con verbale numero 272 del 10 settembre 2019.

PRESIDENTE

Registro che in Aula non c’è il numero legale. Se ci sono consiglieri nei corridoi che riprendano posto!

È evidente la mancanza del numero legale.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Signor Presidente, darebbe la possibilità di andare subito al voto.

(Brusio in Aula)

Siccome c’è stato un accanimento sulla data del voto, questa deliberazione servirebbe per andare al voto subito!

È una variazione del bilancio per coprire le spese delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Collega, ha ragione, ma non credo che nella gestione abbia dato dimostrazione di rigidità. So che cosa sono i debiti fuori bilancio e sappiamo a quale responsabilità va incontro l’Ente regionale se non ottempera nei tempi dovuti.

Si guardi in giro! Lei stesso verifichi se vi è il numero legale.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Volevo dire, signor Presidente, che, quindi, non c’è questa volontà, è più accennata che sentita. Questo volevo dire. Grazie.

PRESIDENTE

Procediamo con la verifica del numero legale.

(Fa la chiama)

Ad esito della verifica, manca il numero legale. La seduta è tolta. Il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio.

La seduta termina alle 18,18

 

Allegati

Congedi

Ha chiesto congedo: Ciconte, D’Agostino, Esposito, Greco, Salerno, Corigliano, Musmanno, Rizzo.

(È concesso)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

 

Giannetta – “Legge regionale in materia di politiche di insediamento industriale” (PL n. 467/10^)

È stata assegnata alla prima - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

 

Greco – “Istituzione dell’area protetta regionale dell’Appennino costiero: Parco naturale regionale di 'Monte Cocuzzo e della Catena Costiera'” (PL n. 468/10^)

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

 

Giordano, Battaglia, Guccione, Aieta, Bevacqua - “Istituzione Agenzia Regionale Sviluppo Aree Industriali e liquidazione del CO.R.A.P.” (PL n. 469/10^)

È stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

 

Battaglia – “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 21/2010” (PL n. 470/10^)

È stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

 

“Piano di Azione Coesione (PAC) 2007/2013. Rettifica D.G.R. 467/2018. Approvazione del Piano Finanziario e presa atto del differimento del termine di conclusione degli interventi del Programma – (deliberazione G.R. n. 471 del 2.10.2019)” (PPA n. 274/10^)

È stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Parere favorevole su deliberazione

La seconda Commissione, con nota prot. n. 28145 del 2.10.2019, ha comunicato che nella seduta del 30 settembre 2019 ha espresso parere favorevole al decreto dirigenziale n. 14416 del 4 dicembre 2018, recante: 'Apertura di una cava per la coltivazione di argilla e recupero paesaggistico-ambientale da realizzarsi in località San Vito – Strazzata del Comune di Seminara (RC) – Ditta Latersud s.r.l.'

(PARERE N. 43)

 

La seconda Commissione, con nota prot. n. 28166 del 2.10.2019, ha comunicato che nella seduta del 30 settembre 2019 ha espresso parere favorevole alla deliberazione di Giunta regionale n. 253 del 21 giugno 2019, recante: 'Reg. (UE) n. 1303/2013 e Reg. (UE) n. 508/2014. Programma Operativo Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca FEAMP 2014/2020 – approvazione Piano Finanziario rimodulato'

(PARERE N. 51)

 

La seconda Commissione, con nota prot. n. 28159 del 2.10.2019, ha comunicato che nella seduta del 30 settembre 2019 ha espresso parere favorevole al decreto dirigenziale n. 10196 del 19 agosto 2019, recante: 'Deliberazione della Giunta regionale n. 27 del 22.1.2019, recante 'Patto per lo sviluppo della Calabria. Area tematica 6. Rafforzamento PA. Deliberazioni della Giunta regionale n. 160 del 13.5.2016 e n. 3 del 12.1.2018. Intervento strategico: Azioni di assistenza tecnica finalizzata alla realizzazione di interventi di rilevanza strategica regionale. Modifica deliberazione della Giunta regionale n. 513 del 19.11.2018. Approvazione schema di convenzione Regione Calabria Fincalabra S.p.A. Accertamento. Impegno.'

(PARERE N. 55)

Promulgazione legge regionale

In data 4 ottobre 2019, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la sotto indicata legge regionale e che la stessa è stata pubblicata telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 110 del 4 ottobre 2019:

Legge regionale 4 ottobre 2019 n. 34, recante: 'Provvedimenti urgenti per garantire l’erogazione dei servizi sanitari in ambito regionale'.

Emanazione di regolamento regionale

In data 1 ottobre 2019, il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento regionale e che lo stesso è stato pubblicato telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 108 dell’1 ottobre 2019:

 

Regolamento regionale n. 19 dell’1 ottobre 2019, concernente: 'Modifiche al regolamento regionale n. 1 del 6 febbraio 2014 concernente “Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance della Regione Calabria'.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2019-2021:

 

Deliberazione Giunta regionale n. 454 del 27.9.2019;

Interpellanze

Giannetta - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

• l'intero territorio calabrese ed in particolare il territorio dei 97 comuni del reggino ricadenti nell'area della Città Metropolitana di Reggio Calabria, a forte vocazione agricola e sede di numerose ed importanti aziende agricole, è stato interessato a partire da maggio fino il mese di agosto scorsi da eccezionali ondate di calore ed afa provenienti dall'Africa, con picchi fino a 40 gradi;

• detti fenomeni hanno causato ingenti danni alle colture andando a gravare oltre che sulle mancate eventuali produzioni anche sui costi affrontati dalle aziende medesime;

Considerato che:

• il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, con autorizzazione n.306877 del 05.09.2019, per far fronte all'emergenza originata da tale situazione, ha concesso l'aumento di carburante ad accise agevolata per il settore vitivinicolo, l'irrigazione delle ortive a pieno campo e delle colture foraggere destinate all'alimentazione zootecnica;

Ritenuto che:

• analoga misura non è stata autorizzata anche per i terreni ricadenti nel territorio dell'area della Città Metropolitana di Reggio Calabria;

• tale omissione, con le conseguenze correlate, non potrà che procurare ulteriori e negative ripercussioni ai danni dell'intero compartimento imprenditoriale agricolo dell'area metropolitana di Reggio Calabria;

Tanto premesso, considerato e ritenuto si interpella il Signor Presidente della Giunta regionale calabrese -:

• se il Governo regionale, nella persona del Presidente della Giunta regionale, sia a conoscenza della situazione;

• se ritenga quanto esposto coerente con l'indirizzo politico ed il programma di governo;

• se e come di quali provvedimenti voglia avvalersi per tutelare i diritti e gli interessi degli imprenditori agricoli dell'intero comprensorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, garantendo anche a loro l'assegnazione suppletiva di carburante ad accise agevolata.

(49; 02/10/2019)

 

Giannetta - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

- come previsto dai bandi precedenti e da ultimo con il bando emesso con Decreto Dirigenziale della Regione Calabria n. 10822 del 03.10.2018, durante l'intero periodo di formazione specifica in Medicina Generale, ai dottori viene corrisposta una borsa di studio per un importo lordo annuo di euro 12.589,00 comprensiva di Irap. La borsa di studio è corrisposta in rate mensili posticipate ed è correlata nell'effettivo svolgimento del periodo di formazione. Considerato che: - ad oggi nonostante l'avvenuta sottoscrizione dei contratti e la compiuta esecuzione da parte dei medici borsisti, non è intervenuta la corresponsione ai medesimi del dovuto nei modi e nei tempi previsti dai bandi citati. Ritenuto che: - per come previsto dai contratti i corsisti sono stati obbligati ad interrompere tutte le attività non compatibili con il corso;

- allo stato, a dispetto dei ripetuti solleciti, la Regione Calabria risulta non aver corrisposto quanto dovuto e preteso ai medici interessati, nonostante molti tra questi abbiano già intrapreso al fine di tutelare i propri diritti le vie legali, con ulteriore aggravio di costi a carico della Regione. Tanto premesso, considerato e ritenuto si interpella il Signor Presidente della Giunta regionale calabrese -:

- se il Governo regionale, nella persona del Presidente della Giunta regionale, sia a conoscenza della situazione;

- se ritenga quanto esposto coerente con l'indirizzo politico ed il programma di governo;

- quali iniziative si intendano assumere per risolvere la problematica segnalata.

(50; 02/10/2019)

Risposta scritta ad interrogazione

Bova - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

1. il "POR FSER-FSE CALABRIA 2014-2020" è un Programma plurifondo finalizzato anche a migliorare e sostenere il rafforzamento dei servizi e delle strutture per l'istruzione e la formazione. In particolare, l'Asse prioritario 12 — Istruzione e Formazione, l'Obiettivo specifico 10.1. e l'Azione 10.1.1, sono diretti a prevenire e contrastare il grave fenomeno della dispersione e dell'abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione;

tramite interventi di sostegno alle studentesse e agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, tra cui anche persone con disabilità. Al riguardo, l'obiettivo dell'Unione europea è quello di ridurre, entro il 2020, la dispersione scolastica contenendola entro una percentuale non superiore al 10%;

2. con decreto n.9320 del 31/07/2019 è stato approvato l'avviso pubblico Bando Fare Scuola Fuori dalle Aule - III edizione - Anno 2019;

3. che si prevede una dotazione finanziaria disponibile per l'attuazione dell'avviso pari a € 3.473.952,22, a valere sulle risorse del POR FESR-FSE Calabria 2014/2020 - Obiettivo specifico 10.1 - Azione 10.1.1 "Interventi di sostegno agli studenti";

4. l'avviso individua quali destinatari le Istituzioni scolastiche statali primarie e secondarie ubicate nelle aree interne, vale a dire nei comuni facenti parte dell'Appendice 1 "Elenco Comuni beneficiari della Strategia per le Aree Interne — S.R.A.I. — ai sensi della Delibera n. 215 del 05/06/2018" 5. il fenomeno della dispersione scolastica interessa le studentesse e gli studenti provenienti da tutta la Calabria e che diventa ancora più pericoloso e disagiante nelle aree ad alta densità criminale, come nelle periferie delle città -:

quali sono gli interventi e le risorse finanziare che la giunta regionale e il dipartimento competente intendano destinare al contrasto della dispersione scolastica in tutta la Regione al fine di salvaguardare il diritto all'equità e consentire l'accesso alle attività per tutti gli studenti calabresi.

(504; 16/09/2019)

 

Risposta: On. Consigliere, la Giunta regionale della Calabria è impegnata, con grande senso di responsabilità, a contrastare il fenomeno della dispersione scolastica in tutto il territorio calabrese, con azioni che puntano, innanzitutto, a garantire i servizi previsti per legge e a rafforzare la frequenza degli alunni di ogni ordine e grado. In particolare, vorrei sottolineare alcuni punti chiave della nostra azione di governo sul tema.

Partendo dalla programmazione dei fondi comunitari, si può osservare che rispetto all’obiettivo specifico 10.1 "Riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce e della dispersione scolastica e formativa” dell’Asse 12 del POR FESR-FSE Calabria 2014-2020, ad oggi l’investimento complessivo risulta pari al 10,2% dell’intera dotazione dell’Asse (86.150.000,00 milioni di euro) attraverso l’implementazione e realizzazione delle attività previste dall’azione 10.1.1. In totale sull’azione 10.1.1 sono stati investiti più di 9 milioni di euro attraverso la programmazione, promozione e realizzazione di tre edizioni dell’Avviso Pubblico “Fare Scuola Fuori dalle Aule”: annualità 2017, 2018 e 2019.

Le prime due edizioni, riferite alle annualità 2017 e 2018 ed i cui destinatari sono state tutte le Istituzioni Scolastiche Statali primarie e secondarie della Regione Calabria, risultano interamente concluse ed hanno coinvolto complessivamente oltre 8.000 alunni appartenenti alle 90 Istituzioni Scolastiche beneficiarie, a fronte di un investimento complessivo pari ad euro 5.743.400,00, investimento che ha permesso il raggiungimento di un elevato livello di performance rispetto al popolamento degli indicatori di output di riferimento (Titolari di un diploma di istruzione primaria (ISCED 1) o di istruzione secondaria inferiore (ISCED 2), facendo registrare un valore complessivo superiore alle 8.000 unità e garantendo, pertanto, il superamento del valore target previsto al 2023 (7.638) già nella fase intermedia della programmazione. L’attuazione di questa specifica azione (10.1.1) ha comportato, inoltre, rispetto all’indicatore di risultato di riferimento (Tasso di abbandono scolastico nell'anno scolastico successivo all'intervento), una riduzione dello 0,3% nel 2017 (ultimo riferimento utile secondo le stime dell’Istat del 20 marzo 2019) rispetto al valore di baseline del 2013, che era pari al 16,4%.

L'annualità 2019, in particolare, si rivolge alle Istituzioni Scolastiche Statali primarie e secondarie ubicate nei Comuni beneficiari della Strategia per le Aree Interne (S.R.A.I.) come disposto dalla Delibera di Giunta Regionale n. 215 del 05.06.2018, ed è finalizzata a contrastare la dispersione scolastica nelle aree della Calabria con maggiore vulnerabilità. La D.G.R. n. 215, al pari della D.G.R. n. 326 del 25 luglio 2017 recante “Indirizzi strategici per lo Sviluppo Urbano Sostenibile in Calabria” e “Procedure per l’attuazione delle azioni del POR Calabria 2014-2020 all'interno della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile della Regione Calabria” e che prevede un investimento complessivo sull’obiettivo specifico 10,1 “Riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce e della dispersione scolastica e formativa” di oltre due milioni di euro, disciplina l’attuazione di uno strumento di programmazione della politica di sviluppo locale nell'ambito del POR Calabria 2014-2020 e mette a sistema parte di interventi già avviati secondo un approccio integrato e partecipativo. Pertanto, le risorse finanziarie destinate alla sola azione 10.1.1 Asse 12 del POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020 e finalizzate alla “Riduzione e prevenzione

dell'abbandono scolastico precoce e della dispersione scolastica e formativa” risultano piuttosto consistenti; in totale sono pari ad 11.017.352,12 euro.

A queste risorse si aggiungono i fondi che, per l’annualità 2018/19, il Dipartimento Istruzione e Attività Culturali — Settore “Scuola e Istruzione - Funzioni Territoriali” eroga ai sensi della Legge Regionale 27/85, della Legge 62/2000, della Legge 448/98, del Dlgs 63/2017 finalizzati a garantire il diritto allo studio e di conseguenza prevenire e ridurre l’abbandono e la dispersione scolastica attraverso i seguenti interventi:

Innalzamento della qualità dell’offerta formativa ai sensi dell’art.9 della LR 27/85 per un importo pari a 290.000,00 euro;

Acquisto scuolabus per garantire la frequenza e l’accesso all’istruzione nelle aree più "disagiate ed a rischio di spopolamento per un importo pari ad euro 691.000,00. Tale fondo nel 2019 è stato implementato di € 250.000,00;

Sostegno all’integrazione scolastica degli alunni disabili attraverso l’assistenza specialistica per un importo pari a 1.984.500,00;

Sostegno al Servizio “Scuole in Ospedale” per un importo complessivo di € 40.000,00;

Contributo alle "Scuole Polo per l’Inclusione” per un importo di € 210.000,00;

            Partecipazione al progetto sperimentale “Benessere a Scuola” in collaborazione con il MIUR, il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, la Società Italiana di Pediatria,

l’USR Calabria e le Regioni Abruzzo e Liguria.

Inoltre, il Dipartimento istruisce ed assegna per conto del MIUR i fondi relativi alle borse di studio per il sostegno alle spese delle famiglie per l’istruzione (L.62/2000) per un importo pari ad euro 2.970.847,67; contributi per fornitura dei libri di testo in forma gratuita o parziale per un importo pari ad euro 6.179.809,60; Voucher “Io Studio” (Dlgs 63/2017) per un importo pari ad euro 1.631.210.00.

Al fine di completare il quadro degli interventi e delle risorse finanziarie che il Dipartimento ha inteso destinare al contrasto della dispersone scolastica e formativa, si evidenzia come, a seguito della modifica delle Linee Guida per il Dimensionamento scolastico e la programmazione dell’offerta formativa (DCR n.144/2016 e DGR n.366/2016), si è inteso tutelare i Comuni con maggiore rischio di dispersione scolastica e spopolamento, abbassando il numero minimo di alunni necessari per il mantenimento dei Plessi scolastici ubicati negli stessi.

Con l’auspicio di aver esaudito per gran parte la richiesta di chiarimenti che ci ha voluto inviare. Le invio i miei cordiali saluti e auguri di buon lavoro.”

 

Maria Francesca Corigliano (Assessore alla cultura, beni culturali e istruzione)

Proposta di legge numero 464/10^ di iniziativa dei consiglieri N. Irto, V. Ciconte, G. Gentile, G. Arruzzolo, D. Battaglia, G. Gallo, G. Giudiceandrea, O. Greco, G. Nucera, F. Orsomarso, C. Parente, A. Scalzo, F. Sculco recante “Norme per la promozione e la diffusione della lettura in età prescolare” (Del. n. 426)

Art. 1

(Principi generali)

 

  1.         La Regione, nel rispetto dei principi costituzionali e delle competenze in materia di promozione e valorizzazione della cultura di cui all'articolo 117, terzo comma, in conformità alla Convenzione europea dei diritti del fanciullo (N.Y 20 novembre 1989), ratificata con legge 27 maggio 1991, n.176, alla normativa europea e statale in materia di diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e al recente documento UNICEF/OMS " Nurturing Care Framework", presentato a Ginevra nel 2018, per sollecitare governi e istituzioni ad investire precocemente nell’infanzia, promuove e valorizza il diritto di accesso al libro e rimuove gli ostacoli che limitano l'effettivo esercizio della lettura in età prescolare nel territorio regionale.

  2.         In attuazione dei principi di cui all'articolo 2 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria), la Regione si impegna, in modo universale, ad adottare tutti gli strumenti e i provvedimenti necessari in materia di tutela e diffusione del diritto alla lettura fin dai primi mesi di vita e lungo tutto l'arco dell'età prescolare nonché a sostenere le iniziative e le azioni poste in essere sul territorio dagli enti pubblici e privati nel settore.

 

Art. 2

(Finalità)

 

  1.         La Regione, in attuazione di cui all'articolo 1, riconosce l’accesso e la promozione alla lettura in età prescolare, come presupposto e strumento:

              a)         di crescita che favorisce il processo di alfabetizzazione e lo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo della persona, in particolare secondo le linee del Programma nazionale “Nati per Leggere” promosso dall’Associazione culturale pediatri, l’Associazione italiana biblioteche e il Centro per la salute del bambino a cui si ispira e si richiama la presente legge regionale;

              b)         di identificazione del sé e dell’altro;

              c)         di prevenzione della povertà educativa e culturale;

              d)         di tutela della diversità culturale;

              e)         di superamento delle diversità culturali, economiche e sociali;

              f)          di facilitazione di apprendimento delle lingue;

              g)         di promozione di relazioni familiari e di competenze genitoriali.

  2.         A tal fine, la Regione provvede a realizzare direttamente e a sostenere iniziative e interventi destinati a:

              a)         promuovere il libro e la lettura in collaborazione con gli enti locali, le scuole, le istituzioni, le università, le associazioni culturali, le biblioteche e i pediatri di libera scelta;

              b)         sostenere la cultura alla familiarizzazione della lettura e le buone pratiche dei genitori e degli educatori;

              c)         creare, valorizzare e implementare il servizio bibliotecario regionale;

              d)         favorire la lettura multilingue.

 

Art. 3

(Beneficiari)

 

  1.         Sono beneficiari degli interventi previsti dalla presente legge:

              a)         le famiglie con bambini in età prescolare (0-6 anni);

              b)         le associazioni, le fondazioni e le istituzioni culturali e multiculturali che offrono servizi educativi, culturali e sanitari ai bambini in età prescolare nel territorio regionale;

              c)         gli asili nido, le scuole dell'infanzia, le università e le biblioteche;

              d)         i Comuni, anche in forma associata, la Città metropolitana e le Province.

 

Art. 4

(Azioni)

 

  1.         La Regione si impegna ad adottare politiche di sostegno attraverso:

              a)         il potenziamento dei servizi con caratteristiche educative e culturali per i bambini in età prescolare;

              b)         la creazione di reti finalizzate alla cooperazione di tutte le componenti sociali presenti sul territorio, in particolare riconoscendo, implementando e valorizzando l’azione del Programma nazionale "Nati per Leggere" per la promozione della lettura ad alta voce;

              c)         il rafforzamento della struttura bibliotecaria regionale attraverso una maggiore dotazione di libri e servizi per le fasce di età prescolare e l’incremento degli spazi dedicati ai bambini e alle famiglie;

              d)         l’attività di informazione, formazione e orientamento rivolta a tutto il personale - educatori, docenti, operatori sanitari, operatori culturali, bibliotecari, pediatri di libera scelta, volontari - coinvolto nelle azioni e nei progetti di promozione del libro e della lettura;

              e)         l’istituzione e il sostegno di presidi e iniziative di lettura nei reparti di pediatria degli ospedali, nei centri vaccinali delle Aziende ospedaliere e nei consultori nonché negli ambulatori dei pediatri di libera scelta;

              f)          la promozione e il sostegno di progetti e di laboratori sperimentali tra istituzioni;

              g)         l'adesione, la promozione e il coordinamento di iniziative in occasione della Giornata nazionale per la promozione della lettura istituita dal Ministero dell'istruzione, per sensibilizzare i cittadini sull'importanza e il valore del libro e della lettura come strumento di crescita culturale, psicologica e sociale.

 

 

Art. 5

(Piano Triennale Regionale per la Lettura)

 

  1.         La Regione, con apposito provvedimento, approva il Piano triennale regionale per la lettura, che contiene un modello di implementazione e sviluppo dell'educazione e della pratica della lettura in età prescolare, sulla base delle peculiarità e delle specifiche esigenze del territorio calabrese.

  2.         Il Piano ha la finalità di coinvolgere tutti i rappresentanti e referenti dei progetti e iniziative di promozione del libro e della lettura in un'ottica di rete tra enti locali, università, pediatri, con particolare attenzione ai pediatri di libera scelta, strutture socio-sanitarie, biblioteche, scuole e asili nido, l’Associazione Nati per Leggere (NPL)  Calabria, l’ Associazione culturale pediatri (ACP) che opera nella Regione Calabria, l’Associazione Italiana biblioteche (AIB) Calabria, nonché le altre associazioni e privati interessati, compresi gli editori e i librai specializzati operanti sul territorio regionale. Il Piano ha durata triennale e può essere aggiornato annualmente.

  3.         Per le finalità di cui al comma 2, è istituito un tavolo di coordinamento regionale che ha il compito di formulare proposte, proporre piani e progetti nonchè strategie e modalità operative per rafforzare e implementare la rete di azioni necessarie per lo sviluppo e la diffusione della lettura in età prescolare. Il tavolo di coordinamento è costituito, a titolo gratuito e su base volontaria, da:

              a)         due rappresentanti della Regione Calabria, rispettivamente competenti in materia di tutela della salute e delle politiche sociali;

              b)         un rappresentante dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI Calabria);

              c)         un rappresentante per la Calabria del Centro salute del bambino (CSB);

              d)         un rappresentante dell’Associazione culturale pediatri (ACP) Calabria;

              e)         un rappresentante dell’Associazione italiana biblioteche (AIB) Calabria;

              f)          un rappresentante dei pediatri di libera scelta, indicato dalla sigla sindacale di categoria più rappresentativa;

              g)         un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale;

              h)        un rappresentante dell’università del territorio calabrese.

  4.         Il Piano regionale, sulla base delle proposte trasmesse dal tavolo di coordinamento, determina i criteri e predispone gli ambiti di interventi nonché le misure di programmazione e di governance delle politiche di diffusione della lettura in età prescolare, al fine di creare una diffusa rete territoriale locale che garantisca un servizio armonizzato, coordinato ed efficiente di attività e servizi dedicati ai bambini attraverso il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta, dei consultori, in particolare nell’ambito dei corsi di preparazione al parto, dei centri vaccinali, delle case circondariali, degli ospedali e case di cura con reparti di pediatria.

 

Art. 6

(Clausola d'invarianza finanziaria)

 

  1.         La presente legge non comporta nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

 

Art. 7

(Entrata in vigore)

 

  1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 470/10^ di iniziativa del consigliere D. Battaglia recante: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 21/2010" (Del. n. 427)

Art. 1

(Modifiche e integrazioni alla l.r. 21/2010)

 

  1.         La legge regionale 11 agosto 2010, n. 21 (Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale), è così modificata:

              a)         al comma 1 dell'articolo 3:

                          1)        la lettera e) è sostituita dalla seguente:

"e) per volumetria totale o complessiva il volume della costruzione costituito dalla somma della superfice totale di ciascun piano per la relativa altezza lorda;"

              b)         il comma 1 dell'articolo 5 è sostituito dal seguente:

                          1)        il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1. In deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali e nel rispetto di quanto previsto nel presente articolo, alle condizioni e con le modalità previste dalla legge, per migliorare la qualità del patrimonio edilizio esistente, sono ammessi interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e non residenziali, previsti nell'articolo 3, comma 1, lettere a) e b), con eventuale riposizionamento dell'edificio all'interno delle aree di pertinenza catastale dell'unità immobiliare interessata, anche conformata con atti successivi alla realizzazione dell'edificio stesso, con realizzazione di un aumento in volumetria entro un limite del 30 per cento di quello esistente alla data di entrata in vigore de decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 (Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia), convertito con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106.";

              c)         il comma 1 dell'articolo 6 è sostituito dal seguente:

"1. Gli interventi previsti negli articoli 4, 5 e nel presente articolo possono essere realizzati su immobili esistenti, per come definiti tali dal Capitolo 8 delle Norme tecniche per le costruzioni approvate con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 17 gennaio 2018 (Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni»), alla data del 31 dicembre 2018, regolarmente accatastati presso le Agenzie del Territorio oppure per i quali, al momento della richiesta dell'intervento, sia in corso la procedura di accatastamento. È possibile accedere ai benefici previsti dalla presente legge per un solo intervento sullo stesso immobile. Un tecnico abilitato deve attestare la superficie e la volumetria esistente, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettere c) e d), con una perizia giurata corredata necessariamente di idonea e completa documentazione grafica e fotografica. ".

 

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

 

  1.         Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

 

  1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 458/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante "Modifica della legge regionale n. 37 del 31 dicembre 2015 s.m.i. recante: 'Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica' " (Del. n. 428)

Art. 1

(Abrogazione della l.r. 15/2019)

 

  1.         È abrogata la legge regionale 31 maggio 2019, 15 (Modifiche alla l.r. 37/2015).

 

Art. 2

(Modifiche all'articolo 2 della l.r. 37/2015)

 

  1.         Dopo il comma 3 dell'articolo 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 37 (Procedure per l’esecuzione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica), sono inseriti i seguenti:

  «4. Ai sensi dell'art. 94-bis, comma 1, del d.p.r. 380/2001, ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui a capi l, Il e IV della parte Il del medesimo decreto e nel rispetto di quanto previsto agli articoli 52 e 83 dello stesso d.p.r., gli interventi edilizi si considerano suddivisi nelle seguenti categorie:

              a)         interventi "rilevanti" nei riguardi della pubblica incolumità;

              b)         interventi di “minore rilevanza" nei riguardi della pubblica incolumità;

              c)         interventi "privi di rilevanza" nei riguardi della pubblica incolumità.

  5.         La Regione, sulla base delle linee guida concernenti i criteri per l'assegnazione dei diversi interventi edilizi alle categorie di cui al comma 4, che saranno emanate dal Ministro delle infrastrutture e trasporti ai sensi dell'articolo 94-bis, comma 2, del d.p.r. 380/2001, predispone e adotta specifiche elencazioni di adeguamento per l'individuazione, dal punto di vista strutturale, degli interventi ricadenti nelle fattispecie di cui al comma 4, nonché delle varianti di carattere non sostanziale per le quali non occorre il preavviso di cui all'articolo 93 del d.p.r. 380/2001.

  6.         È  demandato al dipartimento regionale competente, il compito di predisporre le specifiche elencazioni di cui al comma 5. In caso di mancato adeguamento, le previsioni delle linee guida trovano integrale applicazione sul territorio regionale.».

 

Art. 3

(Integrazione della l.r. 37/2015)

 

  1.         Dopo l'articolo 3 bis della l.r. 37/2015, è inserito il seguente:

 

«Art. 3 ter

(Controlli sulla sicurezza sismica delle opere e delle infrastrutture statali

o di interesse statale)

 

  1.         Non rientrano nelle competenze della Regione le attività di vigilanza e controllo per la sicurezza sismica sulle opere pubbliche, delle opere inerenti ai servizi di trasporto pubblico di interesse nazionale, delle strade e autostrade e relative pertinenze, nonché delle opere inerenti i trasporti e impianti fissi di interesse nazionale, la cui programmazione, progettazione, esecuzione e manutenzione sono svolte dalle competenti amministrazioni.». 

 

Art. 4

(Modifiche all'articolo 17 della l.r. 37/2015)

 

  1.         Dopo il comma 2 dell'articolo 17 della l.r. 37/2015, sono inseriti i seguenti:

  «3.      I Comuni, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, entro e non oltre il 30 giugno 2020, costituiscono l'ufficio denominato Sportello unico per l'edilizia (SUE), di cui all'articolo 5 del d.p.r. 380/2001.

  4.         Le procedure previste dall’articolo 65, commi 1 e 6 e dall'articolo 93 del d.p.r. 380/2001 sono effettuate presso il SUE di cui al comma 3.

  5.         Nelle more dell'assolvimento dell'obbligo di cui al comma 3, le procedure indicate al comma 4 sono effettuate presso i settori tecnici regionali competenti per territorio.».

 

Art. 5

(Clausola di invarianza finanziaria)

 

  1.         Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

 

Art. 6

(Entrata in vigore)

 

              1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 452/10^ di iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, D. Tallini recante" Modifiche alle leggi regionale 23 dicembre 2011, 47 e 21 dicembre 2018, 47" (Del. n. 429)

Art. 1

(Modifiche alla l.r. 47/2011)

 

  1.  Al comma 1 dell’articolo 39 della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2012), sono apportate le seguenti modifiche:

       a) le parole: “alla data di presentazione della domanda” sono sostituite dalle seguenti: “entro il 31 marzo 2020”;

       b) le parole: “31 dicembre 2019” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2021”.

 

Art. 2

(Modifiche alla l.r. 47/2018)

 

  1.         Al comma 1 dell’art. 15 della legge regionale 21 dicembre 2018, n. 47 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2019), sono apportate le seguenti modifiche:

              a)         le parole: “30 giugno 2020” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2021”;

              b)         le parole: “31 dicembre 2018” sono sostituite dalle seguenti: “31 marzo 2020”;

              c)         le parole: “entro la data prevista per la conclusione dei lavori” sono sostituite dalle seguenti: “entro il 31 marzo 2020”.

 

Art. 3

(Clausola di invarianza finanziaria)

 

  1.         Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

 

Art. 4

(Entrata in vigore)

 

  1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione.

(Allegati)

Ordine del giorno numero 65 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea “Sulla vicenda sollevata dal padre di Fabiana Luzzi”

 

Egregio Presidente, gentili assessori,

ci riportiamo alla vicenda che in questi giorni ha sollevato il padre di Fabiana Luzzi, la ragazza uccisa con 24 coltellate e data alle fiamme ancora viva da Davide Morrone il 24 maggio 2013 a Corigliano Calabro.

Il Sig. Mario Luzzi ha anche scritto una missiva al Ministro di Grazia e Giustizia che, ad onor del vero, ha prontamente risposto attestando vicinanza alla famiglia e attivando l’Ispettorato.

A marzo 2016 in Cassazione, l’assassino fu condannato a 18 anni e 7 mesi di reclusione, una pena che agli occhi di tutti non apparve neppure commisurata alla gravità dell’omicidio, alle modalità ed all’efferatezza dello stesso; ma noi non siamo Giudici e non abbiamo il diritto di giudicare fuori dalle carte di un processo.

Davide ha oggi 23 anni. È uscito dal carcere ed è stato sottoposto ad una misura restrittiva meno afflittiva avendo già usufruito di ben tre permessi premio.

Il fatto che in queste occasioni i genitori della 16enne che uccise, possano incontrarlo per le strade della propria città oltre ad essere assurdo, come lo trovano assurdo i familiari della giovane donna uccisa, contempla la possibilità di atti e schieramenti di affronto e violenza potenziale fra le persone, e la città di Corigliano Rossano non merita questo latente stato di tensione.

È dunque a dir poco inquietante ciò che si verifica: omicidio efferato, aspettative di intervento dello Stato, pena ridotta e permesso premio già dopo tre anni dall’omicidio, da godere nei pressi dell’abitazione della vittima. Se permessi debbano esserci, che vengano “goduti” lontano dalla città e dagli affetti di Fabiana, per la cui memoria non può bastare la carità dell’intitolazione di parchi o vie, ma occorrono gesti concreti dello Stato, a partire dall’educazione al rispetto verso le donne fino alla certezza delle pene inflitte, affinché atti di tale inaudita violenza non abbiano più a verificarsi a danno di nessuna donna e cessi questa orribile e quotidiana mattanza nel nostro Paese.

Tutto ciò considerato:

benché nel rispetto della legge e della separazione dei Poteri dello Stato, occorre un fermo intervento del Presidente e di tutta la Giunta, affinché anche per motivi di ordine pubblico oltre che di rispetto per le vittime di femminicidio in questo Paese, si facciano promotori di qualsiasi azione presso il Sig. Prefetto ed il Ministro di Grazia e Giustizia, affinché questa odiosa anomalia abbia fine, nel rispetto di chi ha diritto al recupero pieno al tessuto sociale dopo aver scontato la pena afflittagli dall’ordinamento giudiziario, ma anche e soprattutto della comunità di Corigliano Rossano, delle donne già vittime di violenza, di quelle che potrebbero subirla ma soprattutto alla famiglia di Fabiana Luzzi, la cui giovane vita, è bene ricordarlo ancora una volta, venne spezzata con inaudita violenza e nessuna umana pietà.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 259/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto Regionale Superiore di Studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria” (Del. n. 430)

Il Consiglio regionale

 

viste:

- la delibera di Giunta regionale n. 283 del 1 luglio 2019, recante "Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto regionale Superiore di studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria. Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

- la determina del Commissario liquidatore n. 10 del 19/06/2019 recante: "Approvazione Rendiconto generale anno 2018";

premesso che:

- la legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

- la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma 5, lettera b) dello Statuto;

vista:

- la legge regionale 30 ottobre 2003, n. 15 recante "Norme per la tutela e la valorizzazione della lingua e del patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria";

- l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria.

considerato che:

- l'articolo 24 della legge regionale n. 15/2008 ha autorizzato la Giunta regionale a procedere alla trasformazione degli Istituti regionali di cultura di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 15/2003 in fondazioni, con il compito di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni calabresi;

- con delibera di Giunta regionale n. 910 del 24 novembre 2008 si è provveduto alla trasformazione degli istituti regionali di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 15/2003 in fondazioni con il compito di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni alloglotte calabresi e alla nomina del Commissario ad acta con il compito di provvedere a curare la predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione;

considerato che il Collegio dei revisori dei conti:

- rileva che i documenti di rendiconto e situazione patrimoniale sono conformi alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e sono stati redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell'istituto;

- evidenzia che l'Ente, trovandosi in fase di liquidazione e trasformazione in Fondazione, non sta svolgendo alcuna attività propria prevista dallo statuto ma sta solo amministrando i fondi erogati dalla regione Calabria;

- raccomanda al Commissario liquidatore e all'Organo amministrativo della costituita fondazione subentrante che le somme disponibili siano trasferite ed utilizzate condizionatamente sia alla legittimità della costituzione degli organi statutari della fondazione sia della predisposizione di bilancio di previsione di spesa della fondazione ricevente per l'utilizzo degli stessi da sottoporre al parere obbligatorio dell'organo di controllo;

considerato che il dipartimento Istruzione e Attività culturali ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto generale 2018, specificando che, per quanto concerne la verifica del rispetto della normativa regionale in materia di contenimento della spesa con riferimento alle risultanze della gestione per l'esercizio 2018, l'Istituto ha rispettato i limiti previsti dalla normativa.

considerato che il Dipartimento Bilancio, nell'istruttoria di competenza, ha rilevato che:

- sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018 e il corrispondente importo di cui al conto bancario;

- sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2017 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2018;

- sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

- sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

- sussiste la quadratura tra il saldo di cassa, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel dorso dell'esercizio 2018, e il valore registrato alla voce "Disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato Patrimoniale;

- risulta formalmente corretta la determinazione del risultato dì amministrazione al 31.12.2018;

- l'Ente ha rispettato i limiti previsti dalla normativa vigente in materia di contenimento della spesa, per come verificato dal dipartimento Istruzione e Attività culturali, che esercita la vigilanza sulle attività dell'Istituto,

e, al termine dell’istruttoria stessa, evidenziata la necessità che l'ente rispetti le raccomandazioni del Collegio dei revisori dei conti, ritiene possibile procedere all'adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto per l'esercizio finanziario 2018 dell'Istituto regionale superiore di Studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;

rilevato che il Dirigente generale del dipartimento Vigilante e il Commissario Liquidatore, con nota prot. n. 811759 del 9.9.2019, hanno espresso parere favorevole al rendiconto dell'esercizio finanziario 2018;

rilevato che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta dell’11 settembre 2019, ha approvato il rendiconto per l’esercizio 2018 dell'Istituto regionale Superiore di Studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria e i documenti ad essi allegati;

Delibera

di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della I.r. n. 8/2002 il rendiconto per l’esercizio 2018 dell'Istituto regionale Superiore di Studi Elleno-Calabri per la comunità Greca di Calabria e i documenti ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 260/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria” (Del. n. 431)

Il Consiglio regionale

 

viste:

- la delibera di Giunta regionale n. 284 del 1 luglio 2019, recante "Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

- la determina del Commissario liquidatore n. 7 del 07/06/2019 recante: "Approvazione Rendiconto generale anno 2018";

premesso che:

- la legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale compet9nti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

- la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma 5, lettera b) dello Statuto;

vista:

- la legge regionale 30 ottobre 2003, n. 15 recante "Norme per la tutela e la valorizzazione della lingua e del patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria";

- l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;

considerato che:

- l'articolo 24 della legge regionale n. 15/2008 ha autorizzato la Giunta regionale a procedere alla trasformazione degli Istituti regionali di cultura di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 15/2003 in fondazioni, con il compito di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni calabresi;

- con delibera di Giunta regionale n. 910 del 24 novembre 2008 si è provveduto alla trasformazione degli istituti regionali di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 15/2003 in fondazioni con il compito di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni alloglotte calabresi e alla nomina del Commissario ad acta con il compito di provvedere a curare la predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione;

considerato che il Collegio dei revisori dei conti:

- rileva che i documenti di rendiconto e situazione patrimoniale sono conformi alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e sono stati redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell'istituto;

- evidenzia che l'Ente, trovandosi in fase di liquidazione e trasformazione in Fondazione, non sta svolgendo alcuna attività propria prevista dallo statuto ma sta solo amministrando i fondi erogati dalla regione Calabria;

- raccomanda al Commissario liquidatore e all'Organo amministrativo della costituita fondazione subentrante che, le somme disponibili siano trasferite ed utilizzate condizionatamente sia alla legittimità della costituzione degli organi statutari della fondazione sia della predisposizione di bilancio di previsione di spesa della fondazione ricevente per l'utilizzo degli stessi da sottoporre al parere obbligatorio dell'organo di controllo;

considerato che il dipartimento Istruzione e Attività culturali ha espresso parere favorevole all' approvazione del rendiconto generale 2018, specificando che, per quanto concerne la verifica del rispetto della normativa regionale in materia di contenimento della spesa con riferimento alle risultanze della gestione per l'esercizio 2018, l'Istituto ha rispettato i limiti previsti dalla normativa;

considerato che il dipartimento Bilancio, nell'istruttoria di competenza, ha rilevato che:

- sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018 e il corrispondente importo di cui al conto bancario;

- sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2017 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2018;

- sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

- sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

- sussiste la quadratura tra il saldo di cassa, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2018, e il valore registrato alla voce "Disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato Patrimoniale;

- risulta formalmente corretta la determinazione del risultato dì amministrazione al 31.12.2018;

- l'Ente ha rispettato i limiti previsti dalla normativa vigente in materia di contenimento della spesa, per come verificato dal dipartimento Istruzione e Attività culturali, che esercita la vigilanza sulle attività dell'Istituto,

e, al termine dell’istruttoria stessa, evidenziata la necessità che l'ente rispetti le raccomandazioni del Collegio dei revisori dei conti, ritiene possibile procedere all'adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto per l'esercizio finanziario 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;

rilevato che il Dirigente generale del dipartimento Vigilante e il Commissario Liquidatore, con nota prot. n. 811759 del 9.9.2019, hanno espresso parere favorevole al rendiconto dell'esercizio finanziario 2018;

rilevato che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta dell’11 settembre 2019, ha approvato il rendiconto per l’esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria e i documenti ad essi allegati;

delibera

di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della I.r. n. 8/2002 il rendiconto per l’esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Arbereshe di Calabria e i documenti ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 261/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria” (Del. n. 432)

Il Consiglio regionale

 

viste:

- la delibera di Giunta regionale n. 285 del 1 luglio 2019, recante "Rendiconto esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

- la determina del Commissario liquidatore n. 9 del 07/06/2019 recante: "Approvazione Rendiconto generale anno 2018";

 

premesso che:

- la legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al Dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

- la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma 5, lettera b) dello Statuto;

vista:

- la legge regionale 30 ottobre 2003, n. 15 recante "Norme per la tutela e la valorizzazione della lingua e del patrimonio culturale delle minoranze linguistiche e storiche di Calabria";

- l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;

considerato che:

- l'articolo 24 della legge regionale n. 15/2008 ha autorizzato la Giunta regionale a procedere alla trasformazione degli Istituti regionali di cultura di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 15/2003 in fondazioni, con il compito di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni calabresi;

- con delibera di Giunta regionale n. 910 del 24 novembre 2008 si è provveduto alla trasformazione degli istituti regionali di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 15/2003 in fondazioni con il compito di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni alloglotte calabresi e alla nomina del Commissario ad acta con il compito di provvedere a curare la predisposizione degli adempimenti necessari alla trasformazione;

considerato che il Collegio dei revisori dei conti:

- rileva che i documenti di rendiconto e situazione patrimoniale sono conformi alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e sono stati redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell'istituto;

- evidenzia che l'Ente, trovandosi in fase di liquidazione e trasformazione in Fondazione, non sta svolgendo alcuna attività propria prevista dallo statuto ma sta solo amministrando i fondi erogati dalla regione Calabria;

- raccomanda al Commissario liquidatore e all'Organo amministrativo della costituita fondazione subentrante che le somme disponibili siano trasferite ed utilizzate condizionatamente sia alla legittimità della costituzione degli organi statutari della fondazione sia della predisposizione di bilancio di previsione di spesa della fondazione ricevente per l'utilizzo degli stessi da sottoporre al parere obbligatorio dell'organo di controllo;

considerato che il dipartimento Istruzione e Attività culturali ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto generale 2018, specificando che, per quanto concerne la verifica del rispetto della normativa regionale in materia di contenimento della spesa con riferimento alle risultanze della gestione per l'esercizio 2018, l'Istituto ha rispettato i limiti previsti dalla normativa;

considerato che il dipartimento Bilancio, nell'istruttoria di competenza, ha rilevato che:

- sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa al 31.12.2018 e il corrispondente importo di cui al conto bancario;

- sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2017 rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2018;

- sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

- sussiste corrispondenza tra i valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché, con riferimento al conto economico, la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

- sussiste la quadratura tra il saldo di cassa, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi effettuati nel corso dell'esercizio 2018, e il valore registrato alla voce "Disponibilità liquide" dell'attivo dello Stato Patrimoniale;

- risulta formalmente corretta la determinazione del risultato dì amministrazione al 31.12.2018;

- l'Ente ha rispettato i limiti previsti dalla normativa vigente in materia di contenimento della spesa, per come verificato dal dipartimento Istruzione e Attività culturali, che esercita la vigilanza sulle attività dell'Istituto,

e, al termine dell’istruttoria stessa, evidenziata la necessità che l'ente rispetti le raccomandazioni del Collegio dei revisori dei conti, ritiene possibile procedere all'adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto per l'esercizio finanziario 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria al fine della successiva trasmissione dello stesso al Consiglio Regionale, ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8;

rilevato che il Dirigente generale del dipartimento Vigilante e il Commissario Liquidatore, con nota prot. n. 811759 del 9.9.2019, hanno espresso parere favorevole al rendiconto dell'esercizio finanziario 2018;

rilevato che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta dell’11 settembre 2019, ha approvato il rendiconto per l’esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria e i documenti ad essi allegati;

delibera

di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della I.r. n. 8/2002, il rendiconto per l’esercizio 2018 dell'Istituto regionale per la comunità Occitana di Calabria e i documenti ad esso allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 268/10^ d'Ufficio, recante: “CORECOM – Programma delle attività unitamente al relativo fabbisogno finanziario per l'anno 2020, ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2” (Del. n. 433)

Il Consiglio regionale

 

vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante "Istituzione dell'Autorità per le garanzie delle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo";

vista la legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2, e s.m.i., istitutiva del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Calabria, ed in particolare l'articolo 10, comma 1;

visto il Regolamento di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale (D.C.R. 4 maggio 2017, n. 190);

visto l'art. 3, comma 2, lettera d) del Regolamento interno del Comitato Regionale per le Comunicazioni;

preso atto della delibera n. 35 dell'11 settembre 2019 del CORECOM con la quale il Comitato ha approvato il Programma delle attività per l'anno 2020, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale 22 gennaio 2001, n. 2, unitamente al relativo fabbisogno finanziario;

delibera

di approvare, ai sensi dell'art. 10, comma 1, della I.r. n. 2/2001, il Programma delle attività del CORECOM per l'anno 2020 unitamente al relativo fabbisogno finanziario, che si allega al presente atto per farne parte integrante e sostanziale.

(Allegati)

Proposta di legge numero 453/10^ di iniziativa del consigliere G. Neri, recante: “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante dalla sentenza esecutiva n. 384/2016 emessa dal Tribunale ordinario di Milano – XIII Sezione Civile, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (Del. n. 434)

Art. 1

(Riconoscimento di un debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva)

 

  1.         Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabilità e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi), è riconosciuta la legittimità del debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante dalla sentenza esecutiva di condanna n. 384/2016 emessa dal Tribunale ordinario di Milano - XIII Sezione Civile, per la somma complessiva di 194.135,58 euro.

 

Art. 2

(Copertura finanziaria)

 

  1.         Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio di cui all'articolo 1 si provvede con le risorse disponibili nel bilancio 2019-2021 del Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2019, allocate al Programma U.20.03 Capitolo 82512 Articolo 512, recante "Fondo per rischi di soccombenza spese legali, transazioni e debiti fuori bilancio".

 

Art. 3

(Entrata in vigore)

 

  1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 457/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell'art. 73 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.” (Del. n. 435)

Art. 1

(Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio

derivanti da sentenze esecutive)

 

  1.         Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Calabria derivanti da sentenze o altri titoli esecutivi equiparati non ancora oggetto di procedure esecutive di pignoramento pagate e quietanzate dal terzo tesoriere regionale per la complessiva somma di 490.257,18 euro, per come dettagliato nell’allegata tabella 1 che fa parte integrale e sostanziale della presente legge.

 

Art. 2

(Copertura finanziaria)

 

  1.         Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio di cui all'articolo 1 si provvede, per l'importo corrispondente a 490.257,18 euro, con le risorse allocate alla Missione U.20 "Fondi e Accantonamenti", Programma 03 "Altri fondi" (U.20.03) dello stato di previsione della spesa del bilancio 2019-2021, per come indicato nell'allegata tabella 1.

  2.         La Giunta regionale, per la copertura dei debiti fuori bilancio di cui al comma 1, è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio 2019-2021 approvato con legge regionale 21 dicembre 2018, n. 49 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2019-2021), nonché a compiere tutti gli atti necessari all'attuazione di quanto previsto nei precedenti articoli.

 

Art. 3

(Entrata in vigore)

 

  1.         La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)