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LEGISLATURA
RESOCONTO INTEGRALE
_________
n. 56
SEDUTA Di MARTEDì’
17 luglio 2018
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
E
DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO CICONTE
Presidenza del
Presidente Nicola Irto
Dà avvio ai lavori, invitando il
Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
(È
approvato senza osservazioni)
Dà
lettura delle comunicazioni.
Avviamo i lavori con il primo punto
all'ordine del giorno, riguardante la proposta di provvedimento amministrativo
numero 219/10^ d'ufficio recante: “Surroga del consigliere regionale Giuseppe Mangialavori”. Pongo in votazione il provvedimento.
(Il
Consiglio approva)
(Il
consigliere Parente prende posto tra i banchi della minoranza)
Signor Presidente del Consiglio, signor
Presidente della Giunta – che, al momento, non è presente – signori assessori,
colleghi consiglieri tutti, prendo la parola solo per un doveroso saluto alle
signorie vostre e per esprimere il mio sincero apprezzamento per i lavori che
quest’Aula ha, ad oggi, svolto.
Colgo l’occasione per salutare anche il
personale della struttura burocratica regionale, che ho avuto il piacere di
conoscere nella scorsa Legislatura ed, in particolare,
il dottore Priolo, di cui ho avuto la possibilità di apprezzare le doti
professionali, in qualità di dirigente della Commissione per i Fondi europei e le
relazioni con l'estero che, all'epoca, fui chiamato a presiedere.
Torno a ricoprire questo ruolo
istituzionale, consapevole dell'importanza che lo stesso assume in una regione
come la Calabria, critica e difficile ormai da diversi anni, per cui cercherò
di profondere la massima energia per cercare di contribuire, con gli amici
dell'opposizione, al controllo delle proposte ed essere da stimolo all'attività
di questa Assemblea.
Credo si tratti di un’azione veramente
incentrata su queste proposte e non di una mera gestione della parola e della
protesta che, in ogni caso, sarebbero esercitate sempre in modo leale e
corretto.
Il tempo a disposizione in questa
Legislatura, chiaramente, é pochissimo. Pertanto, cercherò di attivarmi in tutte
le iniziative che sono già incardinate e, soprattutto, spero di poter
contribuire a completare, con l'emanazione dei decreti dei regolamenti
attuativi, alcune leggi che mi hanno visto particolarmente impegnato dalla
proposta sino all'approvazione nella scorsa Legislatura, come la legge sulle
terapie assistite sugli animali, meglio conosciuta come pet therapy, o quello in materia di
sicurezza sul lavoro.
Auspico, quindi, che ci sia un rapporto di
mutua collaborazione con l'organo esecutivo affinché queste leggi, approvate nella
scorsa Legislatura, possano essere attuate.
Concludo il mio intervento, dichiarando di
aderire al gruppo di Forza Italia.
Ringrazio i dirigenti regionali per
l'invito, così come ringrazio il gruppo di Forza Italia ed il suo Presidente, il
consigliere Tallini, per l'ospitalità riservatami.
Il contributo, che penso di poter dare in
quest’Assemblea, sarà sempre improntato alla massima coerenza e correttezza,
perché sono sempre più consapevole che il prestigio e la dignità di quest’Aula
dipendano dalla nostra sensibilità e dai nostri comportamenti.
A questo punto, non mi resta che augurare
buon lavoro a tutti noi che, nonostante i tanti travagliati passaggi, siamo
arrivati a questo punto. Grazie per l'attenzione che mi avete prestato.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Tallini. Ne ha facoltà.
Signor Presidente del Consiglio, colleghi
consiglieri regionali, con grande piacere saluto il ritorno nell'Assemblea
regionale del collega Claudio Parente che, dopo il voto del 4 marzo, subentra
alla surroga di Wanda Ferro e di Giuseppe Mangialavori,
che sono stati eletti al Parlamento per ricoprire importanti ruoli
istituzionali.
Se da una parte, il Consiglio regionale
perde personalità importanti come, appunto, i colleghi Ferro e Mangialavori, dall’altra, acquista personalità altrettanto
importanti come Claudio Parente, Giuseppe Pedà e
Gianluca Gallo; per cui, rispetto alla prima fase della Legislatura, il centro-destra
si presenta in maniera diversa, con personalità e condizioni politiche diverse rispetto
al passato.
Bisogna, quindi, sottolineare che,
nell’attuale fase di Legislatura, il centro-destra si presenta in maniera
diversa ed in un clima politico diverso rispetto alla fase iniziale, con la grande
aspettativa dei calabresi per la proposta del centro-sinistra del presidente
Oliverio ed un centro-destra che alle elezioni si era presentato disunito ed in
una posizione anche di non belligeranza con l'attuale maggioranza.
Oggi il quadro è abbastanza cambiato, non
solo nel giudizio dei calabresi.
Certamente si potrà dire che questo è
tutto da dimostrare; da una parte a causa dell’abbassamento di considerazione
del centro-sinistra del presidente Oliverio – al quale si possono riconoscere
diversi sforzi nel tentativo di risolvere i problemi dei calabresi, ma che non
ce l'ha fatta, per cui nell’opinione pubblica si registra un concetto e un'idea
fallimentari di quest'esperienza – e, dall'altra, un centro-destra che,
all'inizio della Legislatura si presentava diviso, quasi rissoso, anzi, molte
volte ha ironizzato e si è accattivato anche l’incomprensibile derisione da
parte di molti della maggioranza, che diverse volte ha imperversato sulle
divisioni del centro-destra.
Oggi – purtroppo, per questa maggioranza –
il centro-destra è rappresentato da ben 12 consiglieri regionali rispetto agli
8 di inizio Legislatura.
Un centro-destra
che, anche grazie all'innesto di Claudio Parente, Giuseppe Pedà
e Gianluca Gallo, sia pure per una fase di Legislatura, intende riprendere e
rilanciare, anche attraverso il contributo di altre forze politiche, come
Fratelli d'Italia – magistralmente guidate dal collega Fausto Orsomarso – la
costruzione dell'alternativa a questo sistema.
Voglio
concludere dicendo che non siamo tra quelli che pensano che tutto sia scontato.
Molte
cose sono cambiate, ma non vediamo il centro-sinistra necessariamente come un
nemico e, per quanto possibile nell’arco della Legislatura, che volge al
termine – un anno non è molto ma, con i tempi che corrono e con la politica che
evolve rapidamente, non è nemmeno poco – siamo qui a svolgere, compostamente e
responsabilmente, il nostro dovere sapendo che, se tutto crolla, crolliamo
anche noi; quindi, proprio per questo, diciamo che siamo veramente concentrati
nella costruzione di un'alternativa a questo governo regionale che viene
percepito come fallimentare, per non dare la possibilità a forze populiste – mi
riferisco in maniera particolare al movimento Cinque stelle – di venire a
proporre, sulla scorta di demagogiche promesse, un'alternativa che sarebbe
letale per le prospettive della Calabria. Grazie.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Gallo. Ne ha facoltà.
Presidente, intervengo anch'io per dare il
benvenuto al collega Claudio Parente col quale, peraltro, nella scorsa Legislatura,
abbiamo condiviso la comune appartenenza sia in sesta Commissione per i Fondi
europei – che presiedeva – sia in terza Commissione.
Conosco bene il collega e so quanto potrà
contribuire – come diceva bene il consigliere Tallini – all'azione del centro-destra
in Consiglio regionale e del gruppo di Forza Italia, al quale ha deciso di
aderire, quindi ad un'azione comune di opposizione nei confronti di questo
governo regionale, ma anche un contributo positivo e costruttivo ai lavori di
questa Assise consiliare.
Pertanto, Presidente, rivolgo ancora una
volta un affettuoso augurio di benvenuto e di buon lavoro al collega Claudio Parente.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Nicolò. Ne ha facoltà.
Non è rituale ma sentito, il bentornato al
collega Claudio Parente del quale, nella scorsa Legislatura, abbiamo constatato
e riscontrato le capacità e le competenze al servizio delle Istituzioni e della
politica.
Come dicevano bene i colleghi che mi hanno
preceduto, siamo fiduciosi che il suo apporto potrà contribuire a dare un supporto
ad una coalizione che sta trovando una coesione e, quindi, la giusta dimensione,
rispetto ad una posizione che la vedrà impegnata nelle sfide future.
Quando parlo di sfide, non mi riferisco
alle sfide elettorali, ma bensì all'impegno che si sta assumendo in
quest'ultima fase di Legislatura per quelle che sono le nostre competenze
rispetto al mandato elettorale conferitoci dagli elettori.
Con questo non voglio significare che chi
ci ha lasciati non abbia dato quel contributo utile ad arricchire la politica
del centro-destra in Consiglio regionale.
Faremo squadra, sia con la reputazione sia
con i consiglieri regionali che sono subentrati e su cui diverse volte sono
intervenuto ed ho espresso il mio pensiero in occasione dell’ingresso dei
colleghi Pedà e Gallo, per fare sistema e dare un
contributo al servizio dei calabresi in un contesto anche di dialogo, come
abbiamo sempre fatto con la maggioranza; quel dialogo istituzionale al quale
non ci siamo mai sottratti.
Nelle rispettive posizioni, vorremmo continuare
quest'ultima fase della Legislatura per recuperare il primato della politica e
dare quella dignità che merita, che è mancata e che ha fatto partorire
l'antipolitica.
Passiamo al secondo punto, la proposta di
provvedimento amministrativo numero 217/10^ di iniziativa dell'ufficio di Presidenza
recante: “Approvazione del Rendiconto dell'esercizio finanziario 2017 e della
relazione sulla gestione”. Cedo la parola al relatore, consigliere Neri, per
l’illustrazione.
Con il presente provvedimento, il Consiglio regionale é chiamato
ad approvare il Rendiconto dell'esercizio finanziario 2017, già approvato da
codesto ufficio di Presidenza con la deliberazione numero 33 del 3 luglio 2018.
Il Rendiconto dell’esercizio 2017 è stato predisposto ed elaborato
nel rispetto della normativa vigente che regola la contabilità regionale ed in coerenza
con la recente normativa in materia di armonizzazione degli schemi di bilanci
pubblici che ha introdotto, da ultima, la contabilità economico-patrimoniale.
Nel 2017, il Consiglio regionale ha rispettato i vincoli di
finanza pubblica relativi alle spese per studi, consulenze, relazioni pubbliche,
convegni, mostre, pubblicità, rappresentanza, sponsorizzazioni, nonché acquisto
di mobili e arredi, autovetture e spese per missione e formazione del personale.
Al 31 dicembre 2017, risultano iscritti nella contabilità del Consiglio:
-
residui attivi per euro 26.094.655,28 di cui euro 24.026.425,63
sono relativi ai trasferimenti correnti che la Giunta regionale eroga per il
funzionamento del Consiglio regionale e che, alla data odierna, risultano quasi
integralmente riscossi;
-
residui passivi per euro 10.313,438,67;
-
fondo cassa per euro 11.057.144,60.
L’avanzo di amministrazione alla data del 31 dicembre 2017 é
risultato pari ad euro 23.931.157,10 e risulta essere così ripartito:
1.
avanzo vincolato: euro 3.043.373,72;
2.
avanzo accantonato: euro 11.170.488,29;
3.
avanzo destinato agli investimenti: euro 4.320.130,29;
4.
avanzo libero: 5.397.164,80.
Nell’avanzo vincolato sono confluite:
-
le somme trasferite dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
al Co.Re.Com Calabria per lo svolgimento delle
funzioni ad esso delegate;
-
le somme previste in bilancio per le spese dei gruppi consiliari
non utilizzate al termine dell'esercizio 2017;
-
le economie scaturite dal Fondo lavoro straordinario per l’anno
2017 che, ai sensi dell'articolo 14, comma 3, CCNL 1998-2001, potranno
confluire nella parte variabile del fondo per le risorse decentrate dell'esercizio
2018;
-
le somme trasferite dalla Regione per la corresponsione
dell'indennità ai componenti della Giunta regionale che svolgono le funzioni di
cui all'articolo 1, comma 3, della legge regionale numero 3 del 1996 e
successive modifiche;
-
i vincoli attribuiti formalmente dall'Ente, ai sensi dell'articolo
4 della legge numero 68 del 2 maggio 2014, nonché ai sensi dell'articolo 19
della legge regionale numero 54 del 22 dicembre 2017;
La quota di avanzo accantonata è costituita dagli accantonamenti
per le passività potenziali derivanti dal rischio di soccombenza per il
contenzioso legale esistente fino a fine esercizio, nonché per il
riconoscimento di debiti fuori bilancio.
Le quote accantonate del risultato di amministrazione sono
utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi, per i quali sono state
accantonate.
La quota di avanzo destinata agli investimenti, è utilizzabile con
provvedimento di variazione del bilancio, a seguito dell'approvazione
consiliare del Rendiconto.
La quota libera del risultato di amministrazione, può essere utilizzata
dopo l'approvazione del Rendiconto e la verifica degli equilibri di bilancio,
per le finalità previste dalla legge.
Sul presente provvedimento, il Collegio dei revisori dei conti ha
espresso parere favorevole con il proprio verbale numero 209 del 17 luglio 2018.
Grazie.
Passiamo all'esame e alla votazione del
provvedimento, prendendo atto della relazione della Commissione speciale di vigilanza,
resa ai sensi dell'articolo 73, comma 3, del Regolamento interno di
amministrazione e contabilità e del parere del Collegio dei revisori dei conti.
(Il Consiglio
approva)
Sull’ordine
dei lavori
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Gallo. Ne ha facoltà.
Presidente, vorrei chiedere l’inserimento
di un ordine del giorno che reputo urgente “sulla riorganizzazione del sistema
di interventi e servizi sociali”.
Come lei ben sa, signor Presidente, poiché
ha voluto mediare in tal senso, nella passata riunione di Consiglio regionale
c'è stata una mozione bipartisan
sottoscritta da me e dal collega Greco, che è stata approvata all'unanimità in
terza Commissione “sulla riorganizzazione dei sistemi sociali” e, quindi del
sistema del Welfare.
A seguito delle sentenze del Tar e del
Consiglio di Stato, c'è stato uno stop, anche per volontà del Consiglio
regionale, rispetto alla proposta di Riforma del Welfare e, nei giorni scorsi,
si è tenuto anche un Tavolo tecnico, convocato dall'assessore Robbe.
Questo ordine del giorno urgente, del
quale chiedo l'inserimento e che é sottoscritto anche dai colleghi Orsomarso e
Tallini, pone – signor Presidente – un'ulteriore problematica, vale a dire, la
necessità di pagare in tempi stretti coloro i quali, ovvero le strutture
accreditate, in questi mesi hanno prestato servizio alla Regione Calabria e, a
tutt’oggi, dal primo gennaio 2018 – qualcuno anche per il 2017 – non sono stati
pagati.
Pongo in votazione l’inserimento del punto
all’ordine del giorno proposto dal consigliere Gallo.
(E’ inserito)
Poi le cederò la parola per illustrarlo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Morrone. Ne ha facoltà.
Anch’io vorrei chiedere l'inserimento
all'ordine del giorno della proposta di legge numero 295/10^ di mia iniziativa,
recante: “Norme in materia di tutela della prestazione professionale per
attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione
fiscale” che reputo molto importante.
Essendoci altri consiglieri che hanno
chiesto l’inserimento di progetti di legge nella seduta odierna, in Conferenza
capigruppo abbiamo deciso di rinviarli tutti alla prossima seduta di Consiglio
Regionale, che si terrà il prossimo 31 luglio.
Va bene.
Il progetto di legge da lei citato, sarà
inserito all’ordine del giorno della prossima seduta di Consiglio regionale,
insieme agli altri progetti di legge, pervenuti dalle Commissioni competenti.
Passiamo alla proposta di provvedimento
amministrativo numero 208/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Bilancio
di previsione 2018/2020 dell’Azienda Calabria verde”.
Cedo la parola al relatore del
provvedimento, consigliere Aieta, per l’illustrazione.
Signor Presidente, la proposta di
provvedimento, oggi posta all'approvazione dell'Assemblea, è stata licenziata a
maggioranza dalla seconda Commissione, nella seduta del 17 aprile ultimo scorso,
ed è relativa al bilancio di previsione 2018/2020 dell'Azienda Calabria Verde.
A quella seduta hanno partecipato il Commissario
straordinario ed il rappresentante del dipartimento bilancio.
Con la delibera di Giunta regionale numero
94 del 17 marzo 2017, è stato previsto che la vigilanza sull’Azienda spetti al
dipartimento Presidenza, per le attività successive al primo gennaio 2017.
Il revisore unico supplente, sulla base delle
verifiche effettuate, oltre a rappresentare alcune raccomandazioni, ha espresso
parere favorevole all'approvazione del bilancio relativo agli esercizi
2018/2020 dell'Azienda Calabria verde; il dipartimento Presidenza, ha espresso
anch'esso parere favorevole al bilancio dell'Azienda Calabria verde e,
relativamente al contenimento della spesa di cui all'articolo 6 della legge
regionale numero 43 del 2016, il dipartimento ha evidenziato il rispetto dei
relativi limiti.
Al contempo, ovviamente, rappresenta e
raccomanda all'Ente, il rispetto dei limiti da assumere per tutti gli esercizi.
Il dipartimento bilancio, a seguito dei
controlli eseguiti, evidenzia che: l'equilibrio generale di bilancio è stato
rispettato; risulta garantita la quadratura delle poste di bilancio inerenti la
gestione delle partite di giro e per conto terzi; il saldo finale di cassa non
è negativo.
A conclusione dell'attività istruttoria,
dunque, il dipartimento bilancio ritiene che nulla osta all'adozione del
bilancio di previsione per il triennio 2018/2020. Per questi motivi, sottopongo
all'Aula l'esame della proposta di provvedimento amministrativo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Guccione. Ne ha facoltà.
Finalmente riparliamo dell’Azienda
Calabria verde. Da sei mesi attendiamo di ricevere un'informativa da parte del
Presidente della Regione Calabria, sulle vicende che hanno coinvolto Azienda
Calabria verde; aveva preso in quest’Aula un impegno, ma sono passati 6 mesi e,
ancora, non siamo nelle condizioni di conoscere questa informativa.
Presidente, prendo la parola su questo
punto, perché è emersa in maniera alquanto evidente la situazione piuttosto
grave in cui versa un settore importante di Azienda Calabria verde, che é quello
della sorveglianza idraulica.
Ho letto sui giornali che, questo
importante servizio di prevenzione, che nacque – lo ricordo – in Italia con la
legge nazionale Quadro dopo l’alluvione di Sarno e, a distanza di quattro anni,
non è ancora operativo.
Non è operativo il servizio di vigilanza e
sorveglianza sanitaria; non è operativo, così come previsto dalla legge, il
servizio di piena che, addirittura, deve essere effettuato quando nei fiumi c’è
la massima allerta ed il servizio di manutenzione. Ad occhio e croce, si riesce
a fare una specie di monitoraggio e non è un problema dei lavoratori.
Credo sia piuttosto lampante la gravità
della situazione, che mette a rischio interi settori della popolazione
calabrese per la mancata adozione di questa importante legge.
Ritengo che si debba fare in modo di
accelerare i tempi e di approvare questo importante provvedimento
amministrativo, per dare la possibilità ai lavoratori della sorveglianza
idraulica di espletare il servizio per cui è nato nel nostro Paese, ovvero
quello di prevenire le esondazioni e di allertare al momento giusto le
popolazioni che possono essere coinvolte, per evitare l’insorgere di gravi
danni a cose o persone.
Ritengo che su questo non possiamo più
perdere tempo.
Presidente, ritengo che la Giunta regionale debba assumere, da
questo punto di vista, un’iniziativa forte affinché si realizzino gli atti
fondamentali.
Non possiamo essere presi ad esempio negativo a livello nazionale
perché la sorveglianza idraulica è, sì e no, nelle condizioni di fare una
semplice manutenzione.
Ripeto: non per responsabilità dei lavoratori ma perché, lo dico,
non si è voluto. La politica ha la grave responsabilità di attivare e dare la
possibilità a questi lavoratori di fare fino in fondo il proprio dovere.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.
Intervengo anch’io perché l’ho fatto in Commissione dove, devo
dire, ho dovuto astenermi per responsabilità sulla pratica di un bilancio di
un’azienda importante perché notavo, anche lì, che c’è una difficoltà della
maggioranza con il rappresentante attuale a cui il presidente Oliverio ha
voluto delegare la guida dell’azienda.
Sono d’accordo con quello che dice il collega Guccione, al di là
dell’informativa, Presidente, e di questioni che esulano da aspetti specifici,
però nel suo indirizzo programmatico della prima seduta di Legislatura abbiamo
tante volte ascoltato questo tema e tanti altri: dai trasporti alla sanità,
alla forestazione, che ha, purtroppo, in questa terra altri risvolti.
Nell’azione politica che vi rimane non penso che se non si è
realizzato il Piano industriale in quattro anni lo si possa fare l’ultimo anno.
Lo spirito quale deve essere? L’auspicio quale deve essere?
Immaginare un’azienda – che, purtroppo, è stata ancora trasformata - produttiva,
e non dipende sicuramente da questa Giunta regionale ma da tante altre
situazioni - cedendo il passo ad Afor, che è in liquidazione e quant’altro. C’è
uno spazio in cui il pubblico, lo ricordava il collega Guccione, anche sulla
sorveglianza idraulica, può fare di più.
Il problema resta quello di un Piano industriale che manca; il
problema resta di chi ha le deleghe e le competenze in questa Giunta regionale
e di una guida politica che non si avverte, e comprendiamo le difficoltà.
L’auspicio è di far sì che un’azienda resti importante, al di là
delle stagioni, e possa al più diventare produttiva, al di là di vecchi vizi,
anche dell’apparato dei lavoratori e di un sistema calabrese purtroppo, ahinoi!, inquinato, a prescindere dalla politica.
Penso ci sia gente per bene tanto nel centro-destra e nel
centro-sinistra quanto nei 5 Stelle. L’auspicio, ribadisco, è quello di
sforzarci di far sì che aziende importanti possano operare bene.
Le faccio un esempio, Presidente: ricordo che quando mi sono
occupato della Centrale del Mercure, purtroppo
tornata tristemente alla cronaca - ma su questo non ci saranno mai speculazioni
politiche da parte nostra - e mi occupavo di energia, ho scritto una lettera e
ho incontrato i dirigenti per incentivare la nostra nuova Afor, cioè Azienda
Calabria Verde, sulla base di contratti di circa 24 milioni di euro di
conferimento, per utilizzare anche le cippatrici e il
nostro personale forestale per poter conferire con loro. Tutto ciò per cercare
di “tenere su” un’azienda, che ci costa qualche milione di euro, e ci fu una
resistenza e anche l’intervento di un’azienda pubblica, che ha grandi
lavoratori, che fanno anche un lavoro per bene.
Ho constatato anche l’effetto sull’opinione pubblica media dei
calabresi, che guardano ai forestali negativamente, effetto riscontrabile anche
sull’opinione pubblica nazionale.
Collegandomi, quindi, alla critica sollevata dal consigliere
Guccione, l’auspicio è che vi sforziate, almeno per l’ultimo anno, di
realizzare in un Piano industriale serio che oggettivamente manca e che, ancora
oggi, pur comprendendo le difficoltà non vediamo.
Ci sono tutta una serie di questioni sul tappeto che si
intrecciano, anche su funzioni che, tra l’altro, anche per averle affidate,
purtroppo sono finite male: la gestione di fondi europei era un elemento
importante per contribuire alla vitalità di un’azienda che non deve soltanto
pagare stipendi ma svolgere funzioni.
Quindi l’auspicio è di fornire per l’ultimo anno un bilancio di
gestione per quest’azienda, che è un’azienda strategica e non rappresenta
necessariamente la negatività assoluta della Calabria, perché ci sono tanti
lavoratori formati, al di là delle vicende che sono legate a scandali e
quant’altro, su cui per cultura non siamo entrati e non entreremo mai;
l’auspicio è che si possa avere, dal vostro punto di vista, dal punto di vista
dell’indirizzo politico, un Piano industriale, che è quello che avete
annunciato su vari temi; non possiamo fare altro che registrare che dopo 4 anni
non c’è su questo, non c’è sugli aeroporti, non c’è sulla sanità, non c’è sui
settori vitali di questa regione.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.
Presidente, anch’io intervengo per ribadire un principio, vale a
dire per anni, per decenni, prima sulla gestione dell’Azienda delle foreste,
quindi dell’Afor, poi, oggi, di Azienda Calabria Verde, si sono commessi vari
errori di impostazione, probabilmente sia dal centro destra sia dal
centro-sinistra.
Stasera viene sottoposto al voto il bilancio preventivo 2018-2020
di Azienda Calabria Verde che nella passata Legislatura ha sostituito l’Azienda
forestale regionale.
Beh, credo che un punto di svolta debba esserci. Non basta
l’approvazione del bilancio per capire come invece questa Regione, questa
Amministrazione regionale intenda determinarsi in una materia delicata, nel
settore.
Nel corso degli anni i forestali si sono moltiplicati, sono
arrivati forse a toccare quota 20 mila e la Calabria è assurta agli onori della
cronaca nazionale per questa problematica.
Spesso il Governo centrale non avrebbe voluto dare copertura alle
somme necessarie per il pagamento degli stipendi degli operai forestali, operai
forestali che non sono stati utilizzati nel modo migliore possibile per creare
quella che il collega Orsomarso definiva giustamente “forestazione produttiva”.
Ricordo a me stesso, ma anche ai colleghi consiglieri, che il
territorio boschivo calabrese è pari ad un sesto del territorio boschivo di un
Paese europeo come la Finlandia e la Finlandia vive soprattutto della
utilizzazione del patrimonio boschivo del proprio territorio.
Non siamo riusciti, nel corso dei decenni, ad utilizzare nel modo
migliore possibile il nostro patrimonio boschivo, anzi spesso, lo stiamo
scoprendo dalle cronache giudiziarie di queste ultime settimane, è stato motivo
per fare affari ai danni dei calabresi e del territorio calabrese.
Credo, invece, che la svolta debba esserci in questo caso e la
svolta non ci viene offerta da questo bilancio preventivo 2018-2020.
Tutta la stima al Commissario nominato, ma chiediamo una svolta,
chiediamo che oggi i forestali, che sono 6 mila, perché i pensionamenti nel
corso di questi decenni sono stati tanti, siano utilizzati attraverso quello
che il consigliere Fausto Orsomarso definisce giustamente un Piano industriale
che manca.
Manca la volontà di una Giunta regionale che non sta trasformando
questo settore in un settore produttivo per la Calabria; continua a
“vivacchiare”, continua a non dare segnali positivi in questo senso.
Abbiamo bisogno, invece, di far sì che queste foreste, che spesso
sono state vittima di predoni, siano utilizzate al servizio dei calabresi,
destagionalizzando la stagione turistica, utilizzando al meglio il patrimonio
boschivo, anche in termini di attrazione turistica.
Non è possibile che questo enorme patrimonio, che è dei calabresi,
arricchisca soltanto poche persone e sia spesso oggetto di interessi criminali
che hanno portato la ‘ndrangheta ad occuparsi di questo settore, di questi
territori.
Dobbiamo dare una svolta ed è quella che chiediamo. Non è
possibile votare un foglietto di carta e sottoporre al Consiglio regionale,
ancora senza ragionare insieme, un bilancio asettico, fatto di numeri.
Chiediamo che in Consiglio regionale si ridiscuta di Azienda
Calabria Verde con una seduta dedicata. Chiediamo che in Consiglio regionale il
Presidente della Giunta regionale si presenti con un Piano industriale.
Chiediamo lumi e delucidazioni su cosa intenda fare l’Ammirazione
regionale su questo settore regionale, a distanza di 4 anni dal suo
insediamento.
Non abbiamo avuto risposte. Non le abbiamo da questo bilancio
regionale, non entrando nel merito dei numeri non veritieri di bilanci spesso
“drogati”, e non voglio riferirmi a questo bilancio, delle Aziende forestali
regionali.
Ci rifiutiamo oggi, pertanto, in assenza di una determinazione
chiara, in assenza di un Piano industriale, in assenza di una manifestazione di
volontà chiara da parte del Presidente della Giunta regionale, di votare questo
bilancio e chiediamo che si ritorni in Consiglio regionale per discutere e
ragionare insieme su cosa fare di questo enorme patrimonio, che per anni, per
decenni è stato un peso per la Calabria e non lo può essere più perché non ce
lo possiamo permettere e nessuno ci aiuterà.
Dobbiamo utilizzare le nostre risorse e queste sono le nostre
risorse più importanti.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.
Anche il gruppo di Forza Italia si associa alle valutazioni, alle
considerazioni dei colleghi Gallo e Orsomarso e, se può essere utile, aggiunge
qualche considerazione che riguarda intanto i notevoli sforzi che l’attuale
Commissario sta producendo per cercare di rimettere in forze un Ente.
Mi riferisco chiaramente al Commissario dell’Afor e mi riferisco
anche al nuovo Presidente di Azienda Calabria Verde, conoscendo gli sforzi
profusi quotidianamente per cercare di mettere ordine ad un ente che in tutte
le gestioni ha avuto degli aspetti che, spesso e volentieri, ci hanno portato
negativamente alla ribalta nazionale: la questione dei forestali, la questione
di come sono stati gestiti in passato gli esponenti di questo ente.
Chiaramente oggi forse ne paghiamo un po’ le conseguenze; è un po’
tutto un sistema di reti, di intrecci e di interessi che probabilmente non
possono essere cancellati dalla sera alla mattina.
Qua non vogliamo né fare i processi ai Governatori del passato,
perché li dovremmo fare a tutti, nè vogliamo fare un
particolare elogio all’attuale governatore Oliverio che perlomeno ha avuto il
buon senso di mettere alla guida di questo Ente un soggetto che conosciamo, che
è una persona per bene. Non perché è un generale dei Carabinieri, anzi,
scherzando più volte e chiacchierando con lui ho detto spesso che forse sarebbe
cosa bella se uomini di altre istituzioni, soprattutto quelle che amministrano
la giustizia, ogni tanto fossero incaricati di dirigere ruoli istituzionali di enti
pubblici, della Regione.
Così spesso si può capire meglio come è possibile immedesimarsi in
quegli amministratori che ereditano delle realtà e che poi si trovano davanti
ad un bivio o che sono costretti a fare “tabula rasa” di quello che viene
ereditato, scaricando tutto sulla gestione del passato oppure trovarsi nelle
condizioni di cercare un equilibrio per cercare di cambiare, magari senza
criminalizzare, guardando al passato e intraprendere una strada, una via di
cambiamento che deve essere percorsa con equilibrio per evitare che si incorra
praticamente in azioni che, dal punto di vista dell’impatto sull’opinione
pubblica, possano rendere, ma che, poi, di fatto, restano atti populisti che
non risolvono il problema.
Credo che quest’Ente vada aiutato, non solo perché si è avuta
finalmente la svolta giusta. Deve essere aiutato perché il Commissario non può
essere lasciato solo.
So che non è solo e so che interloquisce quotidianamente con il
Presidente della Giunta regionale.
Sappiamo quanto è importante e so che quotidianamente vive in una
situazione veramente assurda e allucinante: deve stare la, con la Guardia di
Finanza, che staziona negli uffici e con degli interlocutori, quasi quotidiani,
ai quali si deve sottoporre per le indagini che, ovviamente, devono essere
aiutate.
Quasi quasi mi meraviglio come trovi la forza e il coraggio di
andare avanti!
Mi fa piacere, è solo un punto di vista, che ogni tanto uomini
delle istituzioni, al di sopra di ogni sospetto, si possano rendere conto come
a volte la politica possa e si trovi a dover operare.
Quindi credo che mettendo a posto questo settore la Calabria possa
trasmettere un bel messaggio a tutta l’Italia.
In questo momento da calabresi non possiamo fare altro, anche con
l’astensione, con grande senso di responsabilità, che trasmettere questo
messaggio, non dando più la possibilità di parlare a tutti coloro che hanno
criminalizzato la Calabria, tirando in ballo, spesso e volentieri, i cosiddetti
forestali e tutto quello che ruota intorno alla forestazione, per cercare,
chiaramente, di mettere sempre sulla “graticola” una ragione che molti non
conoscono e di cui molti ne hanno solo sentito parlare e a chi ritiene che
parlare della Calabria rappresenti sul piano mediatico la garanzia di un sicuro
scoop.
Quindi rispetto a questo siamo in attesa. Vi diciamo che questo
segnale lo abbiamo condiviso e vogliamo aiutare con questo atteggiamento, anche
di aspettativa, ma vi diciamo di non lasciare solo il Commissario perché
potrebbe accusare una saturazione di responsabilità, di tutte le difficoltà da
superare, a cui oggi viene sottoposto, e che se mollasse credo che sarebbe un
problema.
Insomma, dobbiamo aiutarlo anche con le risorse, con risorse
aggiuntive perché ogni giorno in quegli uffici si recano persone che poi
rivendicano risorse, rivendicano atti mancati e in un ente in cui non c’è
certezza di bilancio, non c’è certezza delle procedure amministrative è
difficilissimo e quasi impossibile anche riconoscere, nell’attuale condizione
di difficoltà, la legittimità di un atto perché non ci sono bilanci approvati.
Il personale è stato reperito con procedure alquanto discutibili
anche in passato e oggi ricade tutto sulla responsabilità che il Commissario si
è assunto. Quindi proprio per questo è giusto che vada aiutato in tutti i modi
possibili.
Lo abbiamo visto in Commissione e anche in Commissione si è
presentato con umiltà.
Credo per questo che abbiamo il dovere di metterlo nelle
condizioni di poter affrontare i problemi che ha, almeno dal punto di vista
formale, e che possa almeno sentirsi, non dico davanti, ma almeno a fianco, in
questo difficile compito, in questo Consiglio regionale, la Regione, il
Presidente della Giunta regionale.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Bevacqua.
Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente. L’intervento del collega Tallini mi ha
sollecitato a prendere la parola perché ho apprezzato molto i toni, la
disponibilità, anche per come ha posto nel dibattito il problema di Azienda
Calabria Verde.
Ho sempre ripetuto al presidente Oliverio che una delle scelte
migliori che abbia fatto in questi anni sia stata quella di individuare
l’attuale Commissario alla guida di questo Ente.
Di solito sono stato scettico verso l’utilizzo di persone
provenienti dal mondo militare per la guida di questo settore, ma questo era un
settore molto delicato, vorrei ricordarlo agli amici, i consiglieri
dell’opposizione.
Nel momento in cui si è nominato l’attuale Commissario, Azienda
Calabria Verde viveva un momento davvero drammatico, difficile, legato ad
alcune operazioni giudiziarie che erano state condotte e quindi c’era bisogno
di dare nuova linfa, di dare vigore, di dare forza, di dare, soprattutto,
certezza ad una opinione pubblica che guardava a questo Ente come un ente
corrotto, di malaffare, di scarsa programmazione, un ente, quindi, che andava
bonificato e sul quale bisognava porre particolare attenzione.
Credo che la scelta da parte del Presidente della Giunta regionale
della nomina dell’attuale Commissario sia stata lungimirante e testimoni anche
il lavoro, svolto in questo anno e mezzo, di ordine, di regole, di certezza e
anche il bilancio - per la prima volta oggi approviamo finalmente un bilancio
di Azienda Calabria Verde! - dove sono anche riportati numeri chiari, precisi.
Non c’è più improvvisazione, non ci sono più le situazioni a cui
avevamo assistito nel passato e che spesso avevano screditato questo Ente.
Apprezzo molto, quindi, la disponibilità dei consiglieri di
opposizione.
Credo che questo rimettere in moto un ente come quello di Azienda
Calabria Verde sia un segnale importante.
Conosciamo tutti il ruolo e la funzione che dovrebbe avere Azienda
Calabria Verde: potrebbe dare ossigeno al territorio, dare anche speranze ai
tanti cittadini calabresi che oggi guardano con disprezzo le Istituzioni e
coloro che ricoprono responsabilità politiche ed istituzionali.
Accolgo, quindi, ben volentieri, anche come partito di
maggioranza, quest’apertura, questa disponibilità dell’opposizione e credo che
possiamo fare anche nostro l’invito del collega Tallini di ricomprendere più
risorse, più uomini al fianco di chi oggi è chiamato a guidare un ente così
delicato per imprimere più forza, più certezza, più risposte ai territori e
anche per tentare, lo dico qui stasera, è il caso di parlarne, nuovi ingressi
in questo Ente che oggi vede sempre meno risorse umane disponibili.
Abbiamo 5 mila operai forestali, sparsi oggi nell’intera
provincia; l’età media di questi operai forestali è 62-63 anni; da qui a poco
rimarremo, quindi, senza risorse umane e quest’Aula dovrebbe anche iniziare a
porsi il problema, a pensare di come far entrare nuove risorse utili e
funzionali al governo di quest’ente.
Questa è una riflessione che elaboro qui, ma credo che sia
importante che il Consiglio regionale si occupi non solo di mettere ordine, ma
anche di come rinforzare un settore vitale per la Calabria, perché la Calabria
è una terra costituita al 50 per cento di piccoli paesi, di territori interni,
di montagna che hanno bisogno di assistenza continua, di operai che aiutino a
pulire, a manutenere i boschi. Tutto ciò comporta una programmazione.
Azienda Calabria Verde va, quindi, aiutata da parte del Consiglio
regionale anche con un intervento legislativo ed una riflessione profonda per i
prossimi mesi.
Sono lieto che il consigliere Tallini e anche il resto dei
consiglieri regionali di opposizione abbiano colto il senso di questa
operazione di Azienda Calabria Verde e che insieme cerchiamo di rilanciare
questo settore, per me cardine, per lo sviluppo socio-economico della Calabria.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.
Presidente, onorevoli colleghi, l’Aula è oggi chiamata ad
approvare il bilancio di previsione di Azienda Calabria Verde, per questo, vorrei evidenziare il senso di
responsabilità della minoranza, rispetto all’iter che ha portato
all’approvazione di questo atto nella Commissione competente: grazie, tra
virgolette, al senso di responsabilità del collega Orsomarso, non solo con
l'astensione, ma anche con la partecipazione.
Vorrei richiamare quel senso di cui
parlavo prima, di istituzionalità, che questa
opposizione garantisce rispetto a quelle che sono le tematiche di una certa
importanza.
Stiamo parlando del bilancio di
previsione, senza la cui approvazione non si possono pagare gli stipendi dei
dipendenti e per il quale la minoranza ha dimostrato un forte senso di
responsabilità.
L’Aula non è chiamata a discutere delle
questioni afferenti alla forestazione, per le quali chiedo la convocazione di
una seduta di Consiglio regionale dedicata.
Mi soffermerei su alcune criticità, anche
rispetto a problematiche ataviche che sono riconducibili nel tempo e che vanno
evidenziate ed approfondite in un contesto in cui l'Aula dovrebbe essere
chiamata ad un dibattito serio rispetto ad una problematica per la quale
vorremmo capire quali sono gli orientamenti di questa maggioranza, al di là
delle capacità, delle competenze e dell’alto profilo del Commissario, al quale
riconosciamo professionalità e autorevolezza di guida.
Credo che, invece, dovremmo interrogarci
su alcuni aspetti e sul valore della figura dell’operatore idraulico-forestale,
che va rivalutata e valorizzata, rispetto alle proprie competenze di
salvaguardia e di tutela del territorio.
Colleghi, chiedo un po’ di silenzio.
In questo contesto dobbiamo fare
chiarezza, anche perché siamo finiti sulle pagine dei giornali nazionali ma, al
di là delle cronache, ciò che più mi interessa capire é come la forestazione
possa rappresentare una risorsa per la Calabria – anche in considerazione delle
cose che diceva bene il collega Orsomarso, ed i colleghi che mi hanno preceduto
–, un patrimonio che, come diceva il collega Gallo, è un sesto rispetto a
quello esistente in altri Paesi importanti come la Finlandia, ma che deve
essere valorizzato con una chiara strategia aziendale, con un progetto e con
proposte che vorremmo capire e comprendere da questa governance.
Ecco perché sarebbe auspicabile,
Presidente, un dibattito sulla forestazione, così come per altre tematiche
importanti sulle questioni che riguardano le politiche del turismo.
Tematiche importanti che per questo
territorio rappresentano un argomento da tenere in grande considerazione per le
proiezioni di sviluppo e dalle quali non possiamo sottrarci o esimerci.
Oggi, responsabilmente, siamo qui, così
come lo è stato il collega Fausto Orsomarso in Commissione, con coscienza ed
alto senso di responsabilità.
Sempre per quel senso di responsabilità,
siamo qui perché sappiamo che, dagli adempimenti della previsione del bilancio,
tante famiglie attendono gli stipendi, quel senso di responsabilità che è
mancato nella seduta scorsa – quando non c'era il numero legale per approvare
quest’atto, per questioni che non sto qui ad evidenziare – che manteniamo e
rappresentiamo con coerenza e lealtà istituzionale.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il
consigliere Pedà. Ne ha facoltà.
Grazie, signor Presidente, colleghi
consiglieri.
Ho apprezzato gli interventi dei colleghi
consiglieri che mi hanno preceduto, sia quelli della maggioranza sia della
minoranza perché proprio su Calabria Verde mi fa piacere che si possa
addivenire ad una soluzione che sia di incoraggiamento, per il Commissario e
per l’Azienda stessa. Ve lo dico da persona che, in qualità di amministratore,
ha vissuto brutti momenti, perché c'era – e c’è tutt’ora, signor Presidente
della Giunta – un fiume molto pericoloso a rischio di esondazione.
Devo ringraziare l'Azienda Calabria Verde
ed il signor Presidente dell’attuale Giunta regionale, Oliverio, che mi han
fatto dormire qualche notte in più.
Infatti, spesso non dormivo perché l'alveo
del fiume era tutto sporco e ringrazio questa Azienda che, seppur sempre
bistrattata, è fatta di uomini e donne che lavorano e che la mattina vanno ad
operare con i pochi mezzi a disposizione e con tutte le difficoltà.
Ricordo, piacevolmente in prima linea, il
Commissario con tutti gli uomini di Calabria Verde che ha consentito alla mia
città, all’amministratore e a tante persone, di poter addivenire a un servizio
che da solo l’Ente non avrebbe potuto svolgere, perché il Comune non aveva
risorse disponibili.
Apprezzo con favore l'intervento dei
colleghi che mi hanno preceduto e, soprattutto, di questa minoranza dell'Aula
consiliare che consente – anche con il voto che ho annunciato al capogruppo,
Gianluca Gallo – di poterci astenere sul bilancio di Calabria Verde e di dare
così un incoraggiamento al Commissario dell’azienda e a tutti i suoi uomini,
dal primo, dagli apicali, fino all'ultimo operaio che va ad operare nel
territorio calabrese, perché possano andare avanti e creare le condizioni per
cui questa Regione abbia il servizio, da una parte, e – come diceva il collega Bevacqua – anche tante opportunità di sviluppo lavorativo.
Grazie.
Grazie. Ha chiesto di intervenire il
presidente Oliverio. Ne ha facoltà.
Intervengo brevemente, perché credo che
sulla problematica di Calabria Verde bisogna, più che per altre situazioni,
avere un approccio ed una valutazione che non possono prescindere dalla realtà.
Ho apprezzato molto l'intervento del
consigliere Tallini, non carico di strumentalità ma, soprattutto, ancorato alla
vicenda, particolarmente delicata, che ha interessato questa Azienda.
Calabria Verde è oggi guidata da una
personalità, che ho chiamato personalmente a questa responsabilità.
È stata una scelta che abbiamo compiuto
oltre due anni fa e che è scaturita da una valutazione rispetto alla condizione
di questo Ente, ovvero una valutazione – permettetemi di ricordarlo – che ha
preceduto l'iniziativa della Magistratura, perché il Commissario è stato
incaricato di guidare Calabria Verde nel febbraio del 2016 e l’iniziativa della
Magistratura ha scoperchiato una vicenda molto, ma molto torbida, nell'autunno
del 2016, con provvedimenti che, mi auguro, possano consentire agli interessati
di chiarire, far luce e
dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati.
Vorrei che si parlasse con rispetto!
Chiedo rispetto per vicende per le quali, con grande superficialità e con
carico di strumentalità, si ha l'ardire di alzare l'asticella.
Perché parlo di rispetto? Perché il
Commissario di Calabria Verde, su indicazione di questo governo regionale, sta
svolgendo un ruolo di bonifica e di riordino di un Ente che, come è stato
ricordato anche qui, in modo pacato, dal consigliere Tallini – e lo ringrazio
anche per questo – nel corso degli anni e non solo della precedente
Legislatura, è stato una prateria nella quale hanno pascolato più pastori,
indistintamente dalle collocazioni politiche e, in modo consociativo, anche
nella precedente Legislatura!
E mi fermo qui, sapendo di poterlo dire e
sapendo di non dire cose astratte.
Mi fermo qui, per amore di patria!
Cosa sta facendo il Commissario? Sta
facendo un'opera di grande riordino, di grande bonifica. Intanto si è chiusa la
strada della utilizzazione in modo clientelare di questo Ente, sia all'interno
sia all'esterno perché, finalmente, non c'è mancanza di controllo sui flussi di
personale, di consulenze e chi più ne ha più ne metta. Ha ripristinato la
legalità.
Ha affrontato anche il problema dei
sorveglianti idraulici e lo sta affrontando tutt’ora, in modo tale da poter
avere un organico, perché i sorveglianti idraulici, prima che noi arrivassimo,
erano una partita a parte; adesso, invece, sono compresi nella visione della
gestione complessiva del personale di Calabria Verde.
Ha incominciato ad avviare un’impostazione
per utilizzare – l’ha ricordato prima il consigliere Pedà
e lo ringrazio per questo – il fiume Budello di Gioia Tauro che, per chi non lo
sapesse, è il fiume che, qualche anno fa, ha determinato l’inondazione di Gioia
Tauro, con seri rischi anche per la popolazione di quella città.
Sia nel Budello sia nella Piana di Sibari
– vorrei ricordarlo al consigliere Gallo che è della Piana di Sibari –
attraverso diversi progetti, il Commissario ha cominciato a diversificare
l'intervento, utilizzando i forestali e la struttura di Calabria Verde, per
cominciare a ricondurla – e preciso, “cominciare a ricondurla” – alle funzioni
precipue di Calabria Verde, che sono quelle della difesa del suolo, della
sistemazione idraulica, eccetera…, con progetti che sono stati prima
programmati ed i conseguenti interventi realizzati.
Ha cominciato a diversificare – e preciso
“ha cominciato a diversificare” – perché adesso ha definito anche il quadro dei
fabbisogni ed un organico che permetterà di utilizzare anche risorse tecniche
all'altezza di far fare il salto di qualità a Calabria Verde.
Ha, quindi, operato per bonificare e per
ricondurre a quelle che sono le funzioni precipue di questo Ente, Calabria
Verde.
Aggiungo, poi che, su nostra proposta,
questo Consiglio regionale ha approvato una norma che permette di utilizzare le
risorse di Calabria Verde in coordinamento con la Protezione civile, in caso di
necessità e di urgenza, per cui oggi, in caso di emergenza, le risorse di Calabria
Verde possono essere utilizzate – e lo abbiamo già fatto due anni fa, in
occasione dell'alluvione dello Ionio reggino – per interventi sul territorio,
di sistemazione idraulica, di emergenza eccetera.
Questa è un'operazione che abbiamo già
fatto.
Vorrei ricordare, infine, che Calabria
Verde è uno di quegli Enti che non vedeva approvato il bilancio consuntivo dal
2002.
Anche da questo punto di vista, nel corso
di questi anni, abbiamo fatto un'operazione di legalità, approvando 14
rendiconti di Calabria Verde ed oggi siamo all'approvazione di un bilancio di
previsione. Vorrei ricordarlo agli smemorati.
Il tutto grazie allo sforzo che, nel corso
di questi due anni, è stato fatto in raccordo tra il Commissario, la Giunta
regionale e la Presidenza della Giunta regionale, perché questo è un lavoro –
lo ha ricordato il consigliere Tallini e, anche per questo, lo ringrazio ancora
una volta, non c'era ed ho condiviso l'approccio del suo intervento – di
riconduzione di questo Ente sull’alveo della legalità, del governo delle
risorse e, naturalmente, con uno sforzo che è in atto.
Solo chi non conosce le vicende che hanno
interessato questo Ente – ripeto, non parlo dei precedenti 5 anni, ma di un
lungo periodo – può pensare che la giungla che si è costruita intorno ad esso,
potesse essere districata e si potesse fare il salto di qualità necessario con
la bacchetta magica del re Mida.
Chi ha pensato questo, sta in un altro
mondo, in un altro pianeta.
Abbiamo avviato quest'opera di cui,
naturalmente, va dato merito al Commissario che, non a caso, ho voluto mettere
alla guida di questo Ente, per dare un segnale forte di legalità.
Ecco
perché ho scelto un generale che conosce la Calabria, perché il Commissario ha
avuto una funzione di responsabilità sia a livello regionale, in Calabria, sia
nelle diverse province, cui si aggiungono anche le qualità – perché non basta
essere un generale – umane e di flessibilità manageriale tali da garantire
legalità e governo di un’Azienda complicata e difficile, che si è messa sulla retta
via.
Oggi quando si parla – come ho avuto modo
di fare con il Governo, con il Parlamento affinché fossero garantite le risorse
– c'è credibilità grazie, appunto, a questa certificazione di serietà e di
legalità che abbiamo avuto la possibilità di presentare al Governo e al
Parlamento, per chiedere le risorse a garanzia di un settore nel quale ancora,
praticamente, ci sono – dico “ancora”, non perché siano esuberanti perché,
rispetto ai problemi del territorio non lo sono – in Calabria verde, circa 5000
dipendenti e, nei Consorzi, circa 2000 dipendenti, intorno a 7 mila 500
dipendenti, ovvero persone e lavoratori che sono in un comparto che ha
cominciato a riconquistare rispetto e che, attraverso tale riconquista, possono
avere la garanzia – almeno, fino ad ora é stato così, perché abbiamo davanti a
noi una fase che bisognerà verificare, chiaramente, con l'auspicio e l'augurio
che si possano avere risposte, come ci sono state fino ad ora – di ricevere la
giusta attenzione da parte del Parlamento perché, altrimenti, non avremmo avuto
la possibilità.
Tale sforzo ci ha consentito di fare
questo.
Pertanto – lo voglio fare qui – voglio
ringraziare il Commissario per il lavoro che sta facendo e incoraggiarlo ad
andare avanti, perché c’è il pieno sostegno da parte del governo della Regione
e, sono sicuro, anche della stragrande maggioranza del Consiglio regionale, che
ha la testa sulle spalle e che, prima ancora di una maglietta, di un colore e
di un'appartenenza, valuta il merito dei problemi e la delicatezza della
vicenda che ha interessato questa Azienda, nella quale ci sono oltre 5000
dipendenti e che assolve ad un ruolo importante per il governo del territorio
nella Regione Calabria.
Grazie. Passiamo allora
alla votazione del provvedimento.
Presidente, chiedo di
intervenire per dichiarazione di voto.
Ha chiesto di intervenire, per
dichiarazione di voto, il consigliere Guccione. Ne ha facoltà.
Mi pare che
l’attuale Commissario di Azienda Calabria Verde non abbia bisogno di avvocati
delle cause perse, parlano gli atti. Il problema è che la politica, da quando
c’è l’attuale commissario di Calabria Verde, non l'ha aiutato a rilanciare
l’ente, forse perché le indagini, i fatti, gli accadimenti giudiziari
riguardano questi quattro anni e hanno coinvolto esponenti della Giunta
regionale. Qualcuno questo lo dimentica, lo omette, ma è chiaro che questa è la
realtà dei fatti; quello che stiamo discutendo dal punto di vista giudiziario è
stato e riguarda i quattro anni di questa legislatura e, torno a ripetere, sono
stati osservati dalla magistratura esponenti della Giunta. Chi pensa di mettere
i prosciutti sugli occhi della Calabria sbaglia perché nel fare eccessivamente
il moralizzatore si rischia di andare a sbattere contro un muro e farsi male.
Penso che la
Giunta farebbe bene a dare una risposta e a il Commissario nell’attivare il
servizio di sorveglianza idraulica, per come previsto dalla legge, e non
attuare un contratto ai sorveglianti idraulici in considerazione del quale, in
caso di pioggia, gli stessi non possono esercitare la propria funzione e devono
stare a casa. La legge dice che devono fare polizia idraulica e servizio di
piena, devono essere sul fiume a sorvegliare ed allertare i
caso di un’eventuale inondazione. Ma anche riguardo a tutto il comparto
forestale, come si fa a non rilanciare il comparto, bisogna dare pieni poteri
al Commissario per rilanciare Calabria Verde. L’attuale Commissario non è stato
messo lì per fare il generale, è stato messo lì per fare un'opera di legalità
ma anche di rilancio, altrimenti l'ente morirà e con lui morirà un pezzo
importante di questa regione Quindi bisogna dare pieni poteri al Commissario
perché possa esercitare il suo ruolo e rilanciare Calabria Verde.
Il punto politico
consiste nel fatto che è stato messo un freno al Commissario e proprio perché
ho fiducia in lui, invece di votare contro questo provvedimento, mi astengo e
annuncio il mio voto di astensione.
Ha chiesto di intervenire il
consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.
Ne approfitto per
ribadire in termini di responsabilità, considerate anche le difficoltà che vive
un’azienda, al presidente Oliverio, che parla di bilancio 2002, che Calabria
Verde è nata nella scorsa legislatura; quindi quei bilanci vengono da prima e
noi abbiamo provato a fare il nostro dovere. Presidente, le dico una cosa da
avversario leale e convinto, perché siamo culturalmente distanti dalla sua
maggioranza rispetto alla visione delle cose, ad alcune scelte da seguire, alla
formazione culturale differente su cui ha contribuito molto l’educazione
familiare di mio padre e lo dico ai tanti consiglieri regionali di
centro-sinistra che, nonostante questa differenza diciamo culturale, continuo a
stimare..
L'ho detto più
volte, lo faccio nella comunicazione esterna con i calabresi, lo faccio in
quest'Aula: noi siamo convinti quando diciamo che ci sono state anche buone
leggi che però non funzionano; lo ricordo all'assessore Musmanno riguardo alla
legge che gli votammo e che è ancora in ritardo di attuazione.
Ne approfitto per
entrare e per ricordare in modo random i provvedimenti che abbiamo votato
responsabilmente -. Presidente, continuo a considerarla dopo quattro anni,
all'inizio c'era il pregiudizio se volete ideologico, un Presidente che è stato
incapace per quella che è la mia visione delle cose, nella visione complessiva,
ma a differenza di una cultura che vorrebbe, diciamo, la guerriglia e lo dico a
voi consiglieri in memoria, anche, di uno che ha guidato il vostro partito e
che è stato scellerato nelle vicende che hanno riguardato persone e non
soltanto storie politiche. Immagini se fosse capitato a noi quello che è
capitato a lei!? La considero incapace, ma ho il buon senso di considerarla una
persona per bene.
Questa è la
differenza culturale! Considero Oliverio un Presidente incapace per guidare
questa Regione con la sua Giunta, con la sua maggioranza, devo farlo, perché mi
ritengo alternativo e voglio farlo in termini positivi riguardo alle cose che
vorrò dire e fare sui trasporti, sul turismo, ma abbiamo ancora il buon gusto,
perché ce l'hanno insegnato da calabresi, anche a casa, di saper fare una
differenza e questa è la sottolineatura politica che stiamo provando a produrre
con atti, non soltanto con l'astensione di fronte a un generale dei Carabinieri
che fa un'opera di moralizzazione. Purtroppo in questa terra ci servono le
divise perché mi rendo conto di quanto può essere debole la politica e l'economia,
ma abbiamo ancora il buon gusto - e lo voglio ricordare anche se pochi sono
stati i consiglieri che si sono associati ad una sottocultura che appartiene a
chi vuole il sangue in politica - di poter dire come la penso su questo
bilancio.
In questi quattro
anni alcune cose le abbiamo pure votate, però riesco a distinguere e sono un
suo avversario leale e rispettoso, la considero una persona per bene ma
politicamente incapace nella conduzione della Regione. Avete fatto anche cose
interessanti, voglio sottolineare la bontà di quel bando che riguarda i Borghi.
Rispetto a una terra che sembra debba ricominciare sempre dall’inizio, non
posso immaginare che ci sia qualcuno che non ha storia e cultura politica come
qualche 5 Stelle che l’ha aggredita politicamente rispetto ad alcune questioni,
chiedendole conto di situazioni sulle quali, dal mio punto di vista, a meno che
non sia dottor Jekyll e mister Hyde, penso lei non
c'entri nulla.
Questa è la
differenza che la destra politica, il centro-destra politico calabrese, ma
anche a livello nazionale, ha sempre saputo manifestare; lo facciamo con il
nostro lavoro in Commissione con la nostra compostezza in Commissione e con
l'idea che per me lei non è un uomo da abbattere. Presidente Oliverio, abbiamo
il senso della misura per rispettare le persone e lo facciamo con gli atti che
ogni giorno lo testimoniano! Lo testimonio personalmente: ho orgoglio della mia
cultura politica, ho orgoglio della mia compostezza, di sentirmi alternativo e
quindi penso di fare bene alla Calabria tant'è che ho consigliato al ministro Salvini, anziché di andare a San Luca, di rivolgersi al
dottore Gratteri e chiedere strumenti legislativi che aiutino a combattere
l'antistato di cui soffre questa regione.
Abbiamo questa
cultura politica che ci dà la forza di dire, pur essendo alternativi, che lei,
per noi, a meno di smentita, è una persona per bene, poi la consideriamo
incapace, siamo avversari. Questo anche per educare le nuove generazioni,
perché riteniamo sia un sentimento importante. Voi avete vinto con il voto dei
calabresi ed è giusto che governiate fino all'ultimo giorno a meno di altre
cose che, purtroppo, la politica auspica sempre per come preferirebbe.
Questa è la mia
cultura politica, la sancisco con i comportamenti, con le mie dichiarazioni e
con il mio voto in quest'Aula che – riconfermo - è di astensione, rispetto al
lavoro di un generale a cui manca quello che ha detto anche Guccione, un piano
industriale. Bene la bonifica, bene ridare vigore alle istituzioni che, poi, è
ciò che manca e per questo sottolineiamo l’incapacità politica della
maggioranza e la sua come Presidente.
Comprendiamo che
non esistono bacchette magiche, però dopo quattro anni qualcosa si dovrebbe
vedere. Spero abbia gradito il mio intervento perché penso che in questa terra
di questi tipi di interventi ci sarà necessità nella politica tutta e a tutti i
livelli, da Rifondazione passando per i Cinque Stelle e arrivando alla Lega.
Per chi come noi fa politica con difficoltà va tutelata anche l’onorabilità delle
persone e, Presidente, per quanto mi riguarda, lei è incapace ma onorabile.
Grazie.
Ha chiesto di intervenire il
consigliere Gallo. Ne ha facoltà.
Presidente, nel
mio precedente intervento ho fatto riferimento, l'ho detto in premessa, a tutta
una serie di azioni fallimentari che sono state messe in campo, nei decenni
precedenti, nel settore della forestazione. Sicuramente non ero tra quelli che
hanno assunto venti mila forestali; chi c'era in quella fase e gestiva quei
settori qualche contributo sicuramente l'avrà dato, io sicuramente non l'ho
dato, quindi non posso fregiarmi della medaglia di aver assunto o contribuito a
ridurre la forestazione calabrese nelle condizioni in cui si trova oggi. Chi
c'era una parte di responsabilità, probabilmente, se la deve assumere.
Quando ho fatto
riferimento a Calabria Verde, ho detto “tutta la stima al Commissario che sta
lavorando” ma noi ci saremmo aspettati non dall’AFOR, non da Calabria Verde,
come non lo è mai stato, ma dalla Giunta regionale, a distanza di 4 anni
dall’insediamento, un progetto sulla forestazione, un'idea per dare una svolta
alla forestazione calabrese. Peraltro, una delle deleghe che ha la presidenza
della Giunta regionale é quella alla forestazione, una delle molteplici deleghe
accentrate dal Governatore della Calabria è quella alla forestazione..
Certo un lavoro si è fatto ma non poteva essere diversamente e chi ha pascolato
se ne deve assumere le responsabilità. Come non sono fra quelli che hanno portato
la forestazione in questa condizione, non sono fra quelli che hanno pascolato
nella vecchia AFOR.
Onestamente non ci
saremmo aspettati, rispetto ad una nostra grande apertura, con qualche
differenziazione negli interventi, prima in Commissione, poi in Aula e nei
confronti del Commissario e del lavoro che sta facendo, una reazione da parte
del Presidente che manifesta, ancora oggi, la solita cultura della sfida. La
Sfida alla minoranza, la sfida alla propria maggioranza, la sfida al Consiglio
regionale, la sfida, magari, al Commissario alla sanità, la sfida a tutti! Una
sfida che ha portato, insieme all'accentramento, alla situazione di empasse che
viviamo in Regione.
Non credo che il
Presidente possa dire di aver raggiunto l'obiettivo nel momento in cui ha fatto
la nomina, felice, di una persona moralmente ineccepibile che sta lavorando e
sta lavorando anche ai conti di questa azienda regionale e poi viene qui,
ancora una volta, a distanza di 4 anni dal proprio insediamento, dopo aver
avuto una precedente esperienza e quindi aver conosciuto cosa è il patrimonio
boschivo forestale di questa regione, senza un'idea di come si possa utilizzare
questo enorme patrimonio per il nostro territorio. Non ci sono riusciti gli
altri che sono stati puniti dagli elettori, non ci è riuscito chi ha preceduto
questa Giunta regionale ed è stato maltrattato degli elettori calabresi.
Prendiamo atto che, probabilmente, il presidente Oliverio ci ha provato ma non
ci è riuscito. Manca ancora un anno alla fine della legislatura e penso che ci
sia ancora margine per venire con una proposta in Consiglio regionale e per
ragionare di questo settore. Noi siamo qui ad aspettare e intanto, se ci
asteniamo, ci asteniamo per il Commissario e non certo per il presidente
Oliverio.
Ha chiesto di intervenire
il consigliere Greco. Ne ha facoltà.
Grazie,
Presidente. Devo dire che è iniziato troppo presto il clima da campagna
elettorale, diciassette mesi sono tanti e chi ha un po' di esperienza politica
sa che, per chi deve candidarsi in posizione alternativa, fare opposizione per
diciassette mesi è dura ed è molto sacrificante perché bisogna studiare le
carte, per esempio, bisogna leggersi i bilanci e gli atti che andiamo ad
approvare. Una minoranza intelligente, oggi, avrebbe contestato nel merito il
bilancio di Calabria Verde senza parlare dei massimi sistemi. E’ un consiglio che cerco di dare a chi, probabilmente,
tutta questa esperienza non ce l'ha, perché diciassette mesi sono tanti e si
rischia di scivolare sopra una buccia di banana e si rischia, soprattutto, di
perdere lo stile che ha contraddistinto tanti consiglieri regionali in questi
anni.
Mi dispiace che,
oggi, questo stile l'abbia perso il consigliere Orsomarso, ha perso lo stile da
uomo delle istituzioni, lo ha perso utilizzando un’ironia non consona, lo ha
perso non parlando del merito, lo ha perso perché denota poca accortezza e poco
senso verso le istituzioni, perché quando in modo continuativo, si rivolge, nei
confronti del Presidente della Regione, di chi rappresenta la regione, di chi
rappresenta tutto il Consiglio regionale, in un modo, devo dire consigliere,
quantomeno disdicevole, non fa una bella figura. Io l’ho ascoltata in religioso
silenzio, devo dire, anche con fastidio, un fastidio interiore dovuto a questa
ostentazione di definire come lei lo ha definito, un Presidente di Regione.
Questa
ostentazione paga due prezzi: il primo consiste nella totale squalifica di una
parte della minoranza che non ha contezza di entrare nel merito e quindi
utilizza il “grillismo di maniera”, viene qua e,
senza motivazioni, offende, chiaramente, il Governatore, il Presidente della
Regione; il secondo prezzo è quello di dare la possibilità di far riemergere
l'orgoglio e il senso di appartenenza di una maggioranza che, forse, è un po'
silente, forse, come dire, è poco unità ma questa ostentazione non fa altro che
rendere la maggioranza più compatta e unita rispetto a un programma elettorale
che si sta portando avanti e ad un'azione politica che tutti insieme
continueremo non solo a portare avanti. Nel rispetto di una continuità politica
e amministrativa, ci candideremo in una lunga campagna elettorale ma, ripeto,
con una differenza sostanziale tra chi ha la gestione della cosa pubblica, quindi
l'onore di governare questa regione, e chi, invece, deve inseguire la gazzella
che, intanto, corre e governa.
Il mio vuole
essere un auspicio, certamente dichiarando il voto favorevole rispetto al punto
all'ordine giorno, quindi, al bilancio di previsione 2018-2020 di Calabria
Verde; l’auspicio è quello di dibattere, trovare le occasioni su cose concrete,
l’auspicio è che non ci sia una differenziazione tra un consigliere che è
capace e uno che è incapace, ma tra uno che ha una visione e l'altro che ha una
visione diversa nel rispetto delle istituzioni e nel rispetto dell'uomo.
Presidenza del Presidente Nicola Irto
Per dichiarazione di voto, ha
chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.
Colleghi, credo che il dibattito su questo
delicatissimo argomento sia stato di grande maturità e di grande
responsabilità. Penso che non debba essere io a tradurre il consigliere
Orsomarso, ma credo che il collega conosca bene i termini e sappia pure utilizzarli.
Credo che “l'incapace” del collega
Orsomarso corrisponda all’inadeguato ed ovviamente riferito al ruolo politico
che il presidente Oliverio ha svolto fino ad oggi, perché, purtroppo, il
presidente Oliverio è il Governatore di questa Regione ed è stato eletto coram populo con
una larghissima maggioranza e per questo motivo le aspettative dei calabresi
sono state alte.
Credo, collega Orlandino Greco, di poter
dire in questa seduta, in questi momenti in cui nessuno pensa più di mostrare i
muscoli, com’è avvenuto all'inizio di legislatura, che lei avrebbe fatto meglio
a censurare l'intervento del collega della sua maggioranza, il consigliere
Guccione, più che trovare la forza e il coraggio di difenderlo dall'intervento
del collega Orsomarso. Presidente, credo che non glielo debba dire io, ma
l’opposizione si sta dimostrando fin troppo responsabile, e anche l'intervento
del consigliere Greco - che tende sempre ad andare in soccorso del Presidente –
questa volta è stato infruttuoso perché sarebbe stato più fruttuoso se l'avesse
difeso dall'intervento, molto più serio e molto più grave, e anche un tantino
cattivello, del collega Guccione, parte integrante della vostra maggioranza.
Mi permetto di ricordare pure un'altra
cosa, perché il clima che si invoca oggi, e che ci trova in una tranquilla
composta serenità di ruoli, è un clima che noi avremmo voluto trovare
dall'inizio di legislatura, e non voglio dire che è stato incapace
politicamente di capire come affrontare la legislatura, ma non dimentichiamo
che questa maggioranza ha vissuto per 2 anni, soltanto criminalizzando la
vecchia maggioranza. Se noi dovessimo pensare cosa abbiamo sentito dire del
precedente Governatore, cari colleghi, questi interventi dovremmo considerarli,
veramente, degli interventi di persone che evidentemente hanno la memoria
corta.
Faccio solo questa brevissima
considerazione: credo che il risultato del 4 marzo sia, anche, frutto di questo
tipo di politica e dovremmo capirlo noi, proprio per aver vissuto sulla nostra
pelle una mannaia discriminatoria di criminalizzazione, e soprattutto chi è
stato in grado di dimostrare la correttezza degli atti.
Sono stato assessore della Giunta Scopelliti e mi sono ritrovato anche con l'ex assessore e
vicepresidente Viscomi a dover condividere la
validità di alcuni atti, alcuni dei quali poi sono diventati atti di pregio di
questa maggioranza, perché finalizzati a mettere ordine a diverse situazioni
quali: la riforma del personale, la riforma della dirigenza, le questioni
delicate come i precariati, la stabilizzazione Lsu-Lpu,
i cento Giovani…
Dichiarazione di voto, consigliere
Tallini.
…anche l'assunzione di 36 dirigenti,
abbiamo dato un input importante e questo in parte è stato riconosciuto. Ora,
se vogliamo continuare a comportarci così, continuiamo pure, lei pensa che il
presidente Oliverio è stato…
Penso una cosa con oggettività: credo che
se ogni volta, dopo appena un anno di governo, si percepisce subito un
fallimento, credo che o veramente dobbiamo ammettere che tutta la classe, ma
tutta nessuno escluso, che si è avvicendata alla guida della Regione, fino ad
oggi, è stata ed è una classe politica di incapaci o, invece, dovremmo cambiare
l'approccio e fare un'analisi diversa, che è l'analisi che io mi sforzo da
tempo di fare e dire che le cose che riguardano gli altri non sono come spesso
le abbiamo raccontate. Così come quello che noi stiamo dicendo oggi. Il
dibattito di questa vicenda, collega Greco, sul generale mi dà ragione, mi dà
la dimostrazione che questa opposizione è una opposizione responsabile, che ha
bandito questo metodo da parecchio e che sa che alimentando questo metodo
possono soltanto prosperare i populismi; cosa che - io credo - né noi, né voi,
in questo momento, auspichiamo. Per quanto ci riguarda rispettiamo la vostra
storia, sappiamo che è la storia di chi ha militato in grandi partiti, ma vi
chiediamo anche di rispettare la nostra storia che è altrettanto una storia di
dignità, una storia di grande rispetto.
Passiamo all’esame ed alla votazione del
provvedimento.
Presidente, faccio simpaticamente rilevare
che la maggioranza, ancora una volta, è a quota 15, al lordo del consigliere
Guccione.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Vorrei conoscere l’esito della votazione.
Comunico l’esito della votazione: presenti
e votanti 23. Hanno votato sì 14, contrari 1 ed astenuti 8.
Il quarto punto all'ordine del giorno
riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 210/10^ di
iniziativa della Giunta regionale recante: “Presa d'atto della decisione della
Commissione Europea C(2018)1290 final
del 28 febbraio 2018 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020
della Regione Calabria”.
Prego, consigliere Aieta, può illustrare
il provvedimento. Ne ha facoltà.
Signor Presidente, la delibera in esame
riguarda la presa d'atto della Decisione alla Commissione Europea di modifica
del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Calabria.
La seconda Commissione ha esaminato questo
provvedimento che disciplina la partecipazione della Regione Calabria al
processo normativo e all'attuazione delle politiche europee e nella seduta di
Commissione del 17 aprile lo ha approvato all'unanimità.
L'Autorità di gestione del PSR, presente
con l'avvocato Alessandro Zanfino, è intervenuta
durante la discussione del provvedimento ha ripercorso brevemente la procedura
di modifica il PSR (che ha riguardato ben 42 modifiche puntuali a diverse
sezioni del programma), soffermandosi sulle principali e più importanti novità
di carattere sostanziale, quali:
- l'introduzione la misura 9, finalizzata
a incentivare attraverso un sostegno economico la costituzione di nuove
associazioni e organizzazione di produttori che verrà finanziata con quattro
milioni di euro di spesa pubblica;
- l'introduzione dell'intervento 10.1.9
per il sostegno di buone pratiche ambientali nel settore dell'apicoltura, che
verrà finanziato con sei milioni di euro di spesa pubblica; l'Autorità di
gestione ne ha evidenziato la rilevanza e l'importanza di tale progetto, dal
momento che la Calabria è la prima Regione d'Italia ad aver attivato la misura
dell'apicoltura quale “produzione di qualità”;
- l'introduzione dei costi standard per i
corsi di formazione (misura 1), per alcune tipologie di investimenti nelle
aziende agricole (misura 4) e per la preparazione dei piani di gestione
forestale (misura 8 e16.8);
- l'aumento dell'aliquota di sostegno per
le misure 1 (formazione) e 2 (consulenza) al 100 per cento della spesa
ammissibile;
- l'allargamento della misura di
imboschimento (misura 8.1) ai terreni agricoli incolti, secondo la pertinente
definizione regionale, per contrastare il dissesto idrogeologico dei terreni
abbandonati;
La modifica oggi in esame è già stata
approvata la Commissione europea, con Decisione C(2018)1290
final del 28 febbraio 2018, ai fini della concessione
di un sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.
Per tali motivi si propone all’Assemblea
l'approvazione del provvedimento.
Ha chiesto di intervenire il
consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.
Come ricorderà il presidente Giuseppe
Aieta, anche in Commissione c'è stato un voto contrario, perché riteniamo, a
differenza dell'astensione, che qui l'incapacità sia stata maggiore.
Faccio questo intervento, Presidente, lo
dico anche per motivi personali, non vedo Orlandino Greco, perché
nell'esercitare la disaffezione, non mi ricordo il termine che ha utilizzato,
rispetto al mio intervento, io libri ancora non ne scrivo, continuo a leggerli
e provo ad esercitare l'italiano con una appropriatezza di linguaggio.
Presidente, spero che non le servono
mentori per interpretare il senso di quel ragionamento, così come dico che
siamo stati contrari all'approvazione di questo provvedimento, che riguarda i
ritardi sull'agricoltura, io sottolineavo con forza un termine adeguato a
definirci alternativi ad un governo, quindi sull’incapacità, nel mentre le
dicevo che per noi lei è una persona perbene.
Credo, quindi, che anche la sua minoranza
deve trovare lo spirito e lo deve trovare in momenti di opportunità, perché
rispetto alle vicende pensavamo, e penso ancora, di aver fatto un intervento
che era qualificante rispetto alla sua storia, rispetto al suo ruolo, oppure
utilizzando un termine che serviva poco per andare a comparare al meglio questo
che era un complimento che riguarda l’uomo, che riguarda la storia politica.
Rispetto, poi, al tentativo di dire che la
minoranza non è attenta, addirittura vi ho parlato finanche del cippato che poteva rientrare nel bilancio, anche come
minoranza studiamo i provvedimenti. Presidente, in questa dichiarazione,
intervengo per dirle che confermo quanto detto poc'anzi, con la speranza che
chi deve sostenerla, per essere più realista del re, non incorra nell'errore di
non comprendere il ragionamento. Siccome lo consideravo, almeno in passato, una
persona intelligente, non so se c'è stoltezza nell'ascoltare o soprattutto
stoltezza nell'interpretare. Quindi, grazie ancora e ribadisco alla base di
quel ragionamento che voleva essere per lei quasi un supporto.
Passiamo alla votazione del provvedimento.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Il quinto punto all'ordine del giorno
riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 211/10^ di
iniziativa della Giunta regionale recante “Bilancio di previsione 2018-2020
della azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica della Regione
Calabria.
Prego, consigliere Aieta, può illustrare
il provvedimento. Ne ha facoltà.
Signor Presidente si tratta di un bilancio
di previsione per gli anni 2018-2020 dell’Azienda territoriale per l'edilizia
residenziale pubblica della Regione Calabria. Alla seduta della Commissione
hanno partecipato il commissario straordinario, il rappresentante del
dipartimento bilancio, il dottor Buccafurri, e la
dirigente Settore politiche di edilizia abitativa-vigilanza e controllo Aterp, la dottoressa Giannone.
Il Collegio dei revisori dei conti, con il
verbale del 13 marzo 2018, ha verificato che il bilancio è stato redatto in
ossequio alle norme di legge, dello statuto dell’ente, del regolamento di
contabilità. L'organo di controllo ha invitato l’ente a monitorare
costantemente accertamenti e riscossioni, ha espresso parere favorevole,
condizionandolo ad alcune prescrizioni.
Il dipartimento lavori pubblici rileva che
l’ente ha incrementato l'azione di recupero dell'evasione- elusione del canoni di locazione e nel contempo lo stesso
dipartimento ha evidenziato alcune criticità già sollevate dal Collegio dei
revisori dei conti.
Il dipartimento lavori pubblici ha
espresso parere favorevole condizionato al rigoroso rispetto delle prescrizioni
formulate dall'organo di revisione.
A conclusione dell'attività istruttoria,
il dipartimento bilancio ritiene che nulla osta all'adozione, da parte della
Giunta regionale, del bilancio di previsione dell’ATERP per gli anni 2018-2020
e per questi motivi si sottopone all'Aula l’esame della proposta di
provvedimento amministrativo.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Tallini. Ne ha facoltà.
Credo che, anche in questo settore che
riguarda l’ATERP, la Giunta regionale debba essere più coraggiosa; non è il
momento di tirare a campare oppure cercare di risolvere i problemi della
Calabria con i soliti pannicelli caldi.
Se non comprendiamo quanto sia delicato,
quanto sia importante, quanto sia necessaria una gestione equilibrata, oculata,
giusta di questo settore a mio avviso continueremo a cercare di nascondere -
come si dice - la polvere sotto il tappeto senza risolvere i problemi.
Mi permetta di dirle presidente Oliverio
che mentre il commissariamento dell’AFOR è stato azzeccato, oculato e
lungimirante - tutto quello che vogliamo –, non possiamo dire la stessa cosa
per quanto riguarda l’ATERP che rimane ancora nella confusione, anche se - mi
sembra - è commissariata - c'è un commissario che non è conosciuto.
La gestione dell’ATERP è a corrente
alternata, ci sono territori che riescono a gestire meglio l’esistente. E’un
settore che necessita di interventi drastici, non solo, ma anche per i
dipendenti che ogni giorno hanno a che fare con problemi insormontabili, che
devono far fronte, senza risorse, a istanze che provengono dai poveri afflitti
che chiedono interventi di manutenzione per immobili cadenti, per lo
smaltimento delle acque, per le fogne, senza che l’ATERP possa intervenire o
abbia il benché minimo di disponibilità e di risorse economiche per potervi far
fronte. E noi ci limitiamo soltanto a cercare di metterci d'accordo con la
Corte dei conti dicendo che il problema riguarda solo quelli che non sono nella
condizione di poter recuperare i canoni dei fitti.
Abbiamo assistito ad una regolarizzazione,
perché, da quando la Corte dei conti ha richiamato alle proprie responsabilità
tantissimi amministratori di questo settore, è chiaro che molte cose si sono
dovute per forza mettere a posto, ma con quale risultato? Che gli
amministratori hanno chiesto il pagamento dei canoni arretrati, ma i cittadini
che abitano questi alloggi non hanno avuto come contropartita la possibilità di
avere un assistenza ed una manutenzione da parte
dell'ATERP.
E addirittura, in tantissime circostanze,
i canoni dei fitti, partendo da parametri che non so da dove sono stati
ricavati, sono diventati assolutamente insopportabili.
Vorrei far notare che ci sono dei casi
specifici, addirittura, in cui abitare una casa popolare oggi, visto che il
mercato è in crisi e che le case libere possono essere a portata di mano, quasi
quasi è meno conveniente che abitare in case non di proprietà dell'ATERP,
perché probabilmente si avrà lo svantaggio di pagare un canone quasi simile a
quello che oggi l’ ATERP fissa, ma si avrà anche il vantaggio di avere servizi
diversi da quelli che invece non si possono avere quando si abita nei quartieri
di edilizia residenziale pubblica.
Mi permetto di dire, caro Presidente, che
questo comparto va affrontato con decisione.
Riguardo le case abusivamente occupate,
per esempio, va detto come si possono recuperare e quanto bisogna spendere per
recuperarle. O forse non sarebbe meglio se dicessimo: “queste case abusivamente
occupate le regaliamo agli occupanti”? Forse risparmieremmo di più e metteremo
più ordine, perché non saremmo nemmeno obbligati a fare manutenzione.
Man mano si è andati avanti e si è
costruito con criteri a dir poco discutibili ed oggi l’ATERP non è nelle condizioni
organizzative, ma anche di disponibilità di risorse per garantire quel minimo
di manutenzione riguardo i servizi essenziali.
Per esempio, laddove ci sono gli ascensori
registriamo ogni giorno la presenza di proteste, magari perché i portatori di handicap
non sono nella condizione di poter fare le scale o di spostarsi da casa perché
l'ascensore si rompe continuamente, anche per l'incuria di coloro che abitano.
Questa è una situazione molto diffusa, cari amici.
Quindi, caro presidente Oliverio, anche
qui bisogna avere il coraggio di non mettere alla guida dell’ATERP l'amico
perché ha la professionalità, ma è adatto soltanto ad una gestione ordinaria.
Questo è un settore che bisogna
rivoluzionare, questo patrimonio immenso, se la Giunta regionale dovesse essere
in grado di metterlo a reddito e razionalizzare, può diventare una grande
risorsa per questa Regione e anche per coloro che utilizzano gli alloggi
dell’edilizia residenziale pubblica.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Gallo. Ne ha facoltà.
Presidente, speriamo non si arrabbi
nessuno, ma noi come opposizione abbiamo il dovere - a nostro avviso - anche di
dibattere, di segnalare e di stimolare la maggioranza su tante problematiche,
dopo aver osservato - prima l'ho detto scherzosamente - che ancora una volta
questa opposizione, alla quale spesso ci si rivolge in termini di sfida, in
questa circostanza, questa sera, per l'ottava volta consecutiva, garantisce il
numero legale.
I consiglieri di maggioranza presenti
quando si è votato sul bilancio di Calabria Verde, il bilancio di previsione
2018-2020, erano soltanto 15 - ho detto 15 con una battuta, mi perdoni il
collega consigliere - al lordo del consigliere Guccione che infatti si è
astenuto. Peraltro – passami la battuta – è anche una presenza abbastanza
pesante.
Quindi, una maggioranza che ancora volta
si è presentata in Consiglio regionale non avendo i numeri e il senso di
responsabilità della minoranza - anche in questo caso per stima nei confronti
del Commissario - ha consentito che fosse approvato un atto ordinario, il
bilancio di previsione di Calabria Verde.
Quando nella passata legislatura,
affrontando una delle questioni sul tappeto in questa Regione, vale a dire
l’amplissimo patrimonio immobiliare in capo alle Aziende territoriali per
l'edilizia residenziale pubblica - in Calabria ci sono oltre 20.000 alloggi, è
un patrimonio immobiliare enorme, assessore Musmanno -, per cercare di
affrontare le questioni decidemmo in Consiglio regionale - su input della
Giunta, ma con una discussione anche avvenuta all'interno del Consiglio
regionale -, così come facemmo per le ASI, di ridurre ad una le aziende.
Lo facemmo con l'intento di cercare, un
minimo, di intraprendere una strada per arrivare a soluzione:
a) rispetto ad un patrimonio immobiliare
enorme, fuori controllo;
b) rispetto un patrimonio immobiliare per
il quale molto spesso la Regione non ha provveduto ad esigere, attraverso le
Aziende, il pagamento dei contributi mensili;
c) per cercare di affrontare il gravissimo
problema delle occupazioni abusive, rispetto alle quali questo Consiglio
regionale, in maniera colpevole, ha fatto più volte delle sanatorie;
d) per cercare di lanciare in termini
produttivi un sistema ed un comparto che attraverso, ad esempio, l'alienazione
degli immobili o attraverso i recuperi dei fitti avrebbe potuto, in un certo
qual modo, anche manutenere al meglio l'enorme patrimonio immobiliare
esistente.
Ancora una volta, noi cosa chiediamo?
Senza spirito di polemica e senza volere urtare la suscettibilità del
manovratore, semplicemente chiediamo che, in questo Consiglio regionale, su
questi argomenti non ci venga solo propinato il bilancio di previsione
2018-2020 dell'Azienda, ma che, magari, discutiamo di come – assessore, mi
rivolgo a lei con la stima che io le rinnovo anche in questa circostanza –
possiamo, in prospettiva - certo vedendo fra 10 anni i risultati -, modificare
l’utilità di questo patrimonio per la Regione e fare in modo, anche, che tutto
questo patrimonio abbandonato…
Le faccio un esempio: Cassano allo Ionio,
la mia città, negli anni ‘90 l'Azienda territoriale provinciale decise di
acquistare tre palazzi gentilizi all'interno del centro storico da adibire ad
edilizia residenziale pubblica; divenuto sindaco nel 2004, nel 2006 chiesi alla
Regione Calabria di differenziare la destinazione di questi palazzi, perché
temevo che una volta terminati sarebbero stati non occupati dai legittimi
destinatari, ma occupati abusivamente.
Due di essi, devo dire grazie alla sensibilità
allora di un assessore ai lavori pubblici, furono destinati al comune affinché
li utilizzasse per altre attività. Anche a Cassano allo Ionio c'è un enorme
patrimonio.
Ebbene, a distanza di 10 anni - e per
questo le preannuncio anche un'interpellanza, nei prossimi giorni - il palazzo
destinato all’edilizia residenziale pubblica non è stato affidato ai legittimi
destinatari, gli altri due nemmeno sono stati destinati al comune, tutti e tre
sono nella comune condizione di essere stati vandalizzati e depredati.
Non è possibile che ci sia un disinteresse
generale rispetto a questa situazione. Disinteresse, assessore, che si trascina
da decenni. Se vogliamo dare una svolta e vogliamo ragionare senza polemiche,
ci dobbiamo assumere tutti una responsabilità, centrosinistra e centrodestra -
se possibile -, ma soprattutto lo deve fare chi ha operato all'interno di
queste Aziende e lo ha fatto magari con disinteresse.
Se vogliamo dare un contributo, vediamo di
ragionare in Consiglio regionale, magari con una sua relazione, assessore, per
capire qual è l’idea e trovarne una condivisa, condivisibile, smussabile,
ampliabile, sulla quale possiamo ragionare in Consiglio regionale con i
contributi che ogni consigliere può dare, al netto naturalmente delle diversità,
delle diverse appartenenze, delle strumentalizzazioni. Vediamo come possiamo,
ragionando su questo settore, fare in modo che ci sia un minimo di cambiamento
rispetto alla andazzo generale che si trascina da
decenni.
È questo quello che noi chiediamo, senza
parlare di numeri che - ribadisco anche in questo caso - potrebbero essere non
veritieri e, su questo, noi la invitiamo, magari, a volerci coinvolgere con un
punto all'ordine del giorno, anche dopo l'estate, per discutere e capire come
la Giunta regionale vuole dare una proiezione al futuro di questa Azienda
territoriale e al futuro dell'immenso patrimonio che ha questo territorio
regionale. Perché 20.000 alloggi - tanti sono in base anche a studi che ricordo
alla precedente legislatura - costituiscono la più grossa azienda territoriale
di edilizia residenziale pubblica nel Paese. Quasi un fondo immobiliare, sia
pure di scarso valore, sia per il territorio nel quale si trova, sia per le
condizioni in cui si trovano queste unità immobiliari.
Per questo, assessore, la prego nelle
prossime settimane, nei prossimi mesi - la sollecito rispetto a questi
argomenti - di convocarci in Consiglio per discutere e ragionare insieme.
Ha chiesto di intervenire il
consigliere Pedà. Ne
ha facoltà.
Mi trovo perfettamente d’accordo con il
collega Gianluca Gallo: credo che questo settore sia stato sicuramente un po'
trascurato. Ma voi tutti che avete più legislature lo sapete, soprattutto in
questa necessità che c'è oggi, più che mai, nella regione più povera d'Italia,
di Welfare, perché credo assessore Robbe, la
ringrazio per averci invitato, l’altro giorno, agli Stati generali del Welfare,
che l'esigenza dell’edilizia popolare sia strettamente connessa a quella delle
famiglie.
Il problema dell’abusivismo - chi ha fatto
l’amministratore locale lo sa bene - lo dicevano i consiglieri Tallini e Gallo,
è un problema grosso. Credo assessore che, in questo ultimo scorcio di
legislatura che rimane, dovremmo correre un po' di più, e cercare, soprattutto
in questi settori che sono strettamente connessi, attenzione, sia l'edilizia
popolare, il welfare … chiedo scusa, assessore, mi sto rivolgendo a lei, se ha
la cortesia di guardarmi, sto parlando con lei, assessore Musmanno.
Continui, consigliere Pedà.
Dicevo, sono strettamente connessi, quindi
fare così uno sforzo in più, rispetto a quello che state facendo, e lo dico
anche per il trasporto pubblico locale (TPL), per esempio. Oggi ho chiesto a
che punto è l'esenzione per le fasce più disagiate per il trasporto pubblico
locale, ma lo dico anche rispetto a quelle infrastrutture che dobbiamo
realizzare subito. Mi rivolgo, lo sa già perché l’ho annunciato su facebook, poi, ne parleremo di tutte le opere che dovrete
andare a fare, della Cosenza-Catanzaro che è importantissima, che collega la
metropolitana di Catanzaro con la ferrotramvia di
Cosenza, la velocizzazione di quel tratto, ma di tante opere che sono così
essenziali per la Calabria, perché infrastrutture, Welfare, edilizia popolare e
lavoro sono strettamente connesse, non ci possiamo permettere e non dobbiamo
abbassare la guardia, anzi dobbiamo stare molto vigili, attenti a correre,
assessore, perché oggi più che mai la Calabria ha necessità di risposta.
Se noi oggi siamo qui a mantenere questo
numero legale è perché, comunque, vogliamo essere seri e non siamo
pregiudizievole nei confronti di una politica che ormai lascia nei cittadini
l'amaro in bocca. Vogliamo dare una risposta concreta, e voi più che mai ci
dovete aiutare perché guidate, oggi, questa Regione. Grazie.
Passiamo all’esame ed alla votazione del
provvedimento.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Assessore, mi scusi eravamo in fase di
votazione.
Ha chiesto di intervenire l’assessore
Musmanno. Ne ha facoltà.
Un breve intervento per offrire la mia
assoluta disponibilità ad aprire un punto di confronto con questo Consiglio per
discutere del tema dell'edilizia residenziale pubblica, per cui, su questo, mi
si trova completamente disponibile. Vorrei approfittare di questo momento
giusto per ricordare un aspetto di tipo economico in particolare. E’ ovvio che
tutte le politiche che si possono mettere in campo si scontrano anche sulla
disponibilità delle risorse, ricordo che l’ATERP è una struttura che vive
sostanzialmente nel proprio bilancio, solo ed esclusivamente di quello che
riesce a introitare per quanto riguarda gli affitti, ed inoltre ricordo che per
quanto riguarda politiche di gestione ordinaria e straordinaria, l’ATERP
avrebbe potuto disporre di cifre e di risorse estremamente significative, in
particolare ben 155 milioni di euro rinvenienti dall'utilizzo dei fondi ex Gescal che sarebbero dovuti essere utilizzati
specificamente per questo tipo di attività.
Purtroppo, politiche che non riguardano,
diciamo, questa legislatura, hanno portato a dirottare l'utilizzo di queste
risorse, pur nella legittimità degli atti, con altre finalità completamente
differenti rispetto al tema complessivo dell'edilizia. Ricordo che questa
Giunta, come primi provvedimenti adottati in questo tema, ha deciso di
interrompere tutti gli interventi che non costituivano atti giuridicamente
vincolanti e di destinare quindi le residue risorse disponibili, quelle per le
quali non si sarebbero avviate procedure di contenzioso, esclusivamente a
interventi a sostegno dell'edilizia residenziale pubblica, in particolare il
recupero di alloggi per quanto riguarda la rimozione dell'amianto e tutti
interventi comunque finalizzati al recupero di alloggi.
Ora è chiaro che però, a fronte di un
budget complessivo di 155 milioni, recuperare qualche milione di euro, è chiaro
che le pecore quando escono dal gregge poi è difficile farle rientrare, questo
è sicuramente un elemento che vale la pena, poi, approfondire anche alla luce
delle iniziative che sono in corso.
Volevo, anche, preannunciare e questo vale
per tutti gli interventi che hanno posto il problema del commissariamento, che
stiamo superando la fase commissariale per cui, a breve, uscirà il bando per la
selezione del direttore generale dell’ATERP. Ribadisco la necessità e
l’opportunità di discutere del tema e quindi mi farò parte diligente perché in
una prossima riunione, magari già settembre, del tema si possa discutere con
l'intero Consiglio. Grazie
Comunico, come seguito delle
comunicazioni, che il consigliere regionale Parente il 17 luglio, oggi,
sostanzialmente ha formalizzato l'iscrizione al gruppo consiliare di Forza
Italia e che lo stesso gruppo lo ha nominato quale Presidente del gruppo di
Forza Italia.
Il sesto punto all'ordine del giorno
riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 215/10^ di
iniziativa della Giunta regionale recante “Bilancio di previsione dell'ARPACAL
(Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria) 2018/2020”.
Prego, consigliere Aieta, può illustrare
il provvedimento. Ne ha facoltà.
Presidente, si tratta dell’approvazione del bilancio di previsione
dell’Arpacal per gli anni 2018-2020. L’Arpacal è l’Agenzia regionale per la protezione
dell’ambiente della Calabria. Alla seduta della seconda Commissione hanno
partecipato il revisore unico dei conti, un rappresentante dell’Arpacal, e un rappresentante del dipartimento bilancio,
dottor Buccafurri.
Con la delibera numero 123 del primo febbraio 2018, il commissario
straordinario dell’Agenzia provvedeva ad approvare il bilancio di previsione
armonizzato per il triennio 2018-2020 e, con successiva delibera numero 427 del
16 maggio 2018, lo stesso commissario provvedeva ad apportare alcune rettifiche
tecnico-contabili al bilancio. Il revisore unico dei conti dell’ente, con i
pareri rilasciati in data 1 febbraio 2018 e 17 maggio 2018, ha espresso parere
favorevole rispettivamente all’approvazione del bilancio di previsione ed alle
successive rettifiche. L’organo di controllo ha sottolineato, altresì, la
necessità di incrementare il fondo di funzionamento ordinario non in grado di
garantire adeguatamente l’ottimale funzionamento dell’Agenzia. Il comitato di
indirizzo ha espresso parere favorevole. Il dipartimento ambiente, a
conclusione dell’istruttoria effettuata, ha espresso parere favorevole. Il
dipartimento bilancio ha evidenziato e rappresentato una serie di criticità poi
sanate dall’Agenzia che ha adottato le dovute rettifiche tecnico-contabili con
la delibera numero 427 del 16 maggio 2018. Il dipartimento bilancio,
riesaminato il bilancio per come rettificato, ha rilevato il rispetto
dell’equilibrio generale di bilancio.
Ciò premesso, si sottopone all’Aula l’esame della proposta di
provvedimento amministrativo.
Ci sono interventi? Passiamo alla votazione del provvedimento.
(Il
Consiglio approva)
(È
riportato in allegato)
Passiamo all’ultimo punto relativo all’ordine del giorno inserito
ad inizio seduta, su proposta del consigliere Gallo, sulla riorganizzazione del
sistema di interventi e servizi sociali.
La parola al consigliere Gallo per l’illustrazione.
Presidente, la ringrazio così come ringrazio i colleghi per aver
voluto accogliere il mio invito – anzi, il nostro, insieme ai colleghi
Orsomarso e Tallini – a discutere di questo argomento in chiusura di seduta.
Colgo l’occasione per fare gli auguri anche al collega Claudio Parente, quale
nuovo capogruppo di Forza Italia. Sono sicuro che potremmo lavorare insieme in
sinergia così come abbiamo lavorato con il collega Tallini.
Perché – lo dicevo in precedenza – la presentazione di questo
ordine del giorno?
Riassumo un pò gli eventi di questi
ultimi mesi. Alcune delibere di Giunta regionale avevano messo in campo una
nuova visione, una riforma del Welfare
in Calabria, quindi, una riorganizzazione del sistema dei servizi sociali nella
nostra regione.
Rispetto a questa impostazione, c’è stato un ricorso prima al Tar
e, poi, al Consiglio di Stato da parte di alcune strutture e di alcuni Comuni,
in particolare, il comune di Catanzaro.
Il Tar Calabria ha accolto il ricorso ed il Consiglio di Stato, lo
scorso 5 o 6 luglio, ha confermato questa sentenza. Nel frattempo, abbiamo
sollevato più volte la questione in Consiglio regionale e ne abbiamo ragionato,
trovando solidarietà fra i colleghi sia di minoranza sia di maggioranza fino a
quando, in una delle ultime sedute di Consiglio regionale, abbiamo deciso di
portare la questione all’attenzione della terza Commissione, presieduta dal
collega Mirabello, soprattutto con una mozione, a firma mia e del collega
Greco, che ridefiniva un po’ le linee guida della riforma del Welfare. Abbiamo esaminato la questione
in più riunioni di terza Commissione e più volte in Consiglio. Recentemente, la
scorsa settimana, si è svolto un tavolo tecnico convocato dall’assessore Robbe; peraltro, voglio dire, ma bonariamente, che ai
consiglieri regionali l’invito è arrivato alle 21:15 della sera precedente – io
l’ho visto il giorno dopo – però ho detto, comunque, in sede di Commissione,
per amore di verità, che, a mio e a nostro avviso, i consiglieri regionali
possono anche non partecipare a questo tavolo tecnico.
Per noi la questione dovrà essere nuovamente sottoposta all’esame
della terza Commissione e dell’Aula perché ho chiesto ai colleghi consiglieri
regionali di impadronirsi di questa materia nella quale, per fortuna, la
Regione non è commissariata. Pertanto, ritengo che il Consiglio regionale di
questa materia e di questa discussione debba impadronirsi.
Ora, perché questo ordine del giorno quando si sta ragionando e si
sta discutendo – mi auguro anche trovando delle soluzioni condivise – la
riforma?
Mi auguro e spero – non ne sono convinto – che si vada nella
direzione giusta, ma lo scopriremo nelle prossime settimane, forse nei prossimi
mesi, perché, nel frattempo – poiché questo sistema, comunque, è andato avanti
– le strutture organizzate accreditate hanno prestato i servizi alla Regione
Calabria, hanno effettuato i ricoveri, mantenuto i ricoverati, giovani ed
anziani disabili, ed hanno continuato, quindi, ad erogare servizi alla Regione
Calabria. Per le questioni legate all’organizzazione della riforma, non essendo
previsto un periodo transitorio, finora queste strutture non sono state pagate
per i servizi erogati.
Ribadisco quello che ho detto più volte in Consiglio regionale
vale a dire che siamo una regione dell’Europa occidentale, ma ci comportiamo o
sembra che ci comportiamo come una regione dell’Africa centro-meridionale
perché non è possibile che, arrivati ormai al 17 luglio, non ci sia stato
nessun risultato a favore di chi ha erogato alla Regione Calabria dei servizi,
peraltro, in un settore molto delicato. Si parla di anziani, di disabili, delle
persone più deboli di questa regione.
Immaginate se domani queste strutture accreditate non dovessero
più erogare i servizi, non ce la facessero più! Il problema è l’asfissia di
questo sistema vale a dire laddove non si è arrivato con il percorso scelto dal
precedente assessore – assessore Robbe mi rivolgo a
lei – si potrebbe arrivare con l’asfissia ossia eliminiamo tutto quello che c’è
ora, facciamo passare … promuoviamo la presenza anche di chi è economicamente
più forte a danno dei più deboli.
Lei che proviene proprio dalla Lega delle cooperative non dovrebbe
favorire questo perché lei, assessore, – capisco che ha difficoltà ad
ascoltarmi perché tutti i consiglieri stanno ragionando e discutendo vicino a
lei – comprende quanto sia importante anche il lavoro di chi è una piccola
cooperativa e, quindi, si propone di gestire queste strutture.
Comprende, magari, il rischio di chi si trova in difficoltà enorme
perché non riceve da sette mesi i pagamenti dalla Regione, ma, nonostante
tutto, deve far fronte ai fornitori, alle esigenze quotidiane, deve pagare i
propri dipendenti cioè mandare avanti il funzionamento della struttura, e che
potrebbe rischiare di trovarsi asfissiato e avere dietro l’angolo, magari il
consigliere Gallo che ha una capacità economica più forte e che potrebbe fare
proposte di acquisto.
Assessore, le voglio dire che stiamo rischiando di favorire gli
squali e proprio lei che proviene da quel mondo non dovrebbe fare questo.
Poiché c’è grande preoccupazione nel settore, le dico anche – le
ho fatto vedere prima qualcosa e che in dipartimento si sta dicendo che,
probabilmente, anche i dipendenti hanno il diritto sacrosanto a fare le ferie –
che il problema è che non possiamo in questo momento, come Regione Calabria,
permetterci di arrivare a settembre o a metà settembre, collega Pedà, per erogare i legittimi pagamenti che queste
strutture – che hanno erogato servizi dal primo gennaio e, in qualche caso, si
parla anche del saldo 2017 – avanzano dalla Regione.
Concludo, Presidente, la ringrazio. Credo che dobbiamo assumere un
impegno e sottopongo alla votazione questo ordine il giorno nel quale si
impegna la Giunta regionale a fare in modo che si proceda immediatamente al
pagamento. È vero che alcuni ambiti ancora non hanno restituito i soldi, ma gli
ambiti, in questa fase, saranno ben felici di restituire le somme. So che agli
ambiti sono state inviate delle comunicazioni via PEC e chiedo che la Regione
si attivi per arrivare ad avere l’immediata restituzione delle somme per
pagare, assessore, le strutture al massimo entro la fine di luglio. Non
possiamo andare al prossimo mese. Se questo non accadrà – glielo dico con
grande chiarezza, con serietà, capisco che non è una problematica
dell’assessore – chiederò la rimozione dell’intera struttura che fa capo al
dipartimento servizi sociali.
Adesso bisogna dare queste risposte e, poi, discuteremo del resto,
della riforma, però credo che queste risposte vadano date immediatamente e non
si possa continuare a far finta di nulla.
Pertanto, Presidente, chiedo l’approvazione di questo ordine del
giorno.
Grazie, consigliere Gallo. Ha chiesto di intervenire il
consigliere Guccione. Ne ha facoltà.
Qui siamo, in modo esemplare, davanti ad una delle poche riforme
che era stata varata quattro anni fa e dopo quattro anni siamo in alto mare.
Ancora questa riforma non è stata attuata anzi – lo ripeto, l’ho detto anche
nella seduta precedente – ci sono delle lobbies che vogliono impedire la riforma.
La Calabria era l’unica Regione d’Italia quattro anni fa – a 18
anni di distanza dall’approvazione della legge nazionale – a non aver
realizzato la riforma. Sono passati quattro anni dalla delibera del 2015 e
siamo punto e a capo. Anzi, il settore rischia l’implosione. Un settore
delicatissimo, che è quello dell’assistenza socio-assistenziale, rischia di
indebolirsi ulteriormente.
Abbiamo bisogno di rilanciare questo settore. La Calabria è
l’unica Regione d’Italia, l’ultima Regione d’Italia, a spendere 16 euro,
abbiamo bisogno che la politica e la Giunta regionale prendano degli impegni.
Non possiamo da una parte autorizzare ed accreditare altre strutture mantenendo
ferme le risorse che ci sono in bilancio. Dobbiamo fare una scelta, destinare
al settore del socio-assistenziale, nel prossimo bilancio regionale, almeno 20
milioni di euro in più ed avviare l’integrazione tra il socio-assistenziale ed
il socio-sanitario.
Altrimenti, c’è il rischio – forse perché si è nel campo del
conflitto di interessi perché sposare alcune tesi di organizzazioni dalle quali
si proviene, senza sentire l’intero comparto di questo importante settore – che
qualcuno possa pensare che il conflitto d’interessi condizioni alcune scelte.
Quindi,
abbiamo bisogno di chiarezza e che l’assessore, il Presidente, prendano un impegno,
costituiscano una task force e si
avviino, almeno entro luglio, i pagamenti delle strutture che non vengono
pagate da almeno sette mesi. Ci sono strutture che avanzano risorse dal 2017.
Se
non facciamo questo e qualcuno pensa – ed è giusto
che i dipendenti prendano le ferie – che non diamo l’ossigeno a queste
strutture per poi rivedersi a settembre, ottobre, facciamo, veramente, in modo
tale che il sistema posso saltare. Quattro anni non sono bastati a concludere
il processo di riforma. Oggi il settore è in ginocchio. Mi aspetto, con
l’approvazione di questo ordine del giorno, che si passi dagli annunci alla
concretezza. Parliamo di disabili, dell’associazione “Dopo di noi”, di persone,
di donne, di bambini che sono in difficoltà, e non possiamo affrontare questo
problema con sciatteria. Allora, vengano fuori i problemi, si affrontino le
questioni, si istituisca questa task
force per i pagamenti, si proceda con vigore e con coraggio e si rompano
incrostazioni di anni, che sono nel dipartimento e nell’organizzazione dello
stesso sistema perché, altrimenti, è un parlarsi addosso.
Di questo abbiamo bisogno, lo dobbiamo fare con coerenza e,
quindi, con gli impegni che dobbiamo prendere oggi – con l’approvazione
dell’ordine del giorno – ci deve essere un salto di qualità che in questi anni
non c’è stato.
Se non ci sono interventi da parte dei consiglieri, cedo la parola
all’assessore Robbe per la Giunta regionale.
Intanto, mi rendo conto che non potevate essere
presenti alla riunione del 12 luglio scorso perché l’invito vi è arrivato
tardi, ma, del resto, come ci eravamo detti in Commissione era un invito di
cortesia perché le decisioni in questo senso sono, insomma, delegate.
Per quanto riguarda l’impegno a pagare,
proprio nella riunione del 12 luglio, la dirigente del settore ha ribadito che
le spettanze delle strutture del secondo semestre 2017 saranno liquidate tutte
entro fine luglio. Ovviamente, se c’è correttezza nelle rendicontazioni perché
c’è un tema: i pagamenti vengono effettuati quando c’è correttezza e su questo penso che, chiaramente, conveniamo tutti.
Per quanto riguarda i pagamenti del 2018,
abbiamo già inviato una comunicazione scritta e stiamo sollecitando i Comuni
capi ambito; non possiamo anticipare somme perché, altrimenti, avremmo problemi
nei confronti della Corte dei conti. Mi rendo conto dei problemi che hanno le
strutture proprio perché vengo da quel mondo però, in questo momento, faccio un
altro mestiere e devo tutelare, ovviamente, gli utenti ed i soggetti più
fragili ed anche il corretto comportamento della Regione. Quindi, occorre
tenere in equilibrio le situazioni sapendo che non possiamo scardinare un
sistema importante perché l’Agenda sociale, i bisogni sociali, in questo momento,
sono quelli più importanti e più urgenti per la nostra regione.
Certo non posso fare in due mesi quello che
non è stato fatto in quattro anni. Questo non è possibile, quindi, datemi il
tempo di andare avanti ed insieme – come ci siamo ribaditi e vi ringrazio per
il sostegno che mi state dando – porteremo a termine la riforma per quello che
è possibile.
Dopodiché, se ci sono problemi di altra
natura e se ci sono lobbies,
queste cose vanno dette nelle sedi opportune. Sono la prima a dirlo anche venendo
da un altro mondo perché se ci sono cose di cui siamo consapevoli e coscienti,
allora quelle cose vanno dette e riferite nelle sedi opportune perché,
altrimenti, non possiamo andare avanti con situazioni generiche che non ci
aiutano certamente a chiudere la riforma.
E, allora, vi ringrazio per l’aiuto che mi
state dando, ve lo continuo a chiedere e vi chiedo anche di lavorare insieme a
me, nei confronti dei Comuni capi ambito, per portare a termine una riforma che
tutti siamo convinti che debba essere fatta bene, in tempo e che non debba
distruggere il sistema per quanto fragile, però, comunque, di valore per questa
regione. E, soprattutto, la riforma deve essere fatta nel rispetto di tutte le
parti a cominciare da quelle più fragili. Grazie.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il consigliere Pasqua. Ne ha facoltà.
Presidente, poiché la tematica è estremamente importante, è chiaro
che noi tutti rivolgiamo la massima attenzione e non siamo qui a fare questioni
di appartenenza rispetto all’impostazione data dalla Giunta regionale,
tuttavia, ci sono due sentenze del Tribunale amministrativo e del Consiglio di
Stato e, quindi, anche rispetto a questo si è venuta a determinare una
situazione che, ormai, è nota a tutti quanti.
Su questo, però, occorrerebbe, Presidente, che ci fossero delle
indicazioni nette da parte dell’assessore, che vedo un po’ distratto e, quindi,
– tenuto conto che lei, Presidente, correttamente nella precedente seduta ha
sottolineato che, inappropriatamente, il più delle
volte questi atti che vengono qualificati come ordini del giorno, consistono,
invece, in sostanza, in mozioni – dopo avere letto la proposta del collega
Gallo, ritengo, insieme agli altri colleghi, che anche questa, nella sostanza,
sia una mozione proprio perché si chiede di impegnare il Governo regionale ad
adottare tutti i provvedimenti necessari e via dicendo. Pertanto, su questo
reputo necessario esprimere un voto che possa delineare anche l’intenzione del
Governo regionale sulla questione. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il consigliere Gallo. Ne ha facoltà.
Stavamo ragionando. Ritengo che non possa andar bene ciò che dice
l’assessore, vale a dire che si paghi, entro fine luglio, il saldo 2017. Credo
che sia necessario che si paghi almeno una prima parte dell’anno 2018. Il
rischio, assessore, è quello dell’asfissia di un mondo che – le ribadisco – lei
conosce bene per cui credo che l’impegno debba essere questo, a pressare sui Comuni
capi ambito per fare in modo che entro fine luglio, massimo i primi di agosto,
si proceda alla liquidazione delle spettanze dei primi mesi di quest’anno. Non
è possibile tergiversare e pensare di arrivare a settembre. Credo che questo
debba essere l’impegno che si assume con la votazione dell’ordine del giorno o
l’impegno che assume ufficialmente l’assessore in Aula, se vogliamo sospendere.
Nel dichiarami d’accordo con il consigliere Gallo, ritengo che la
questione dei pagamenti sia semplicissima perché, essendo spesa storica, per il
2017 è stato già preso l’impegno e a fine luglio si effettuano i pagamenti. Se
i soldi sono stati trasferiti ai Comuni capi ambito e se questi, assessore,
hanno restituito i soldi alla Regione, si possono effettuare i pagamenti del
2018; poiché la Regione conosce, sa, è informata dei fatti per quanto riguarda
le strutture e la spesa, se sono a posto con i conti, si fa una semplice
verifica e si procede al pagamento del 2018. Se c’è bisogno di rafforzare
l’ufficio in questa direzione, si può fare.
Poi, le chiedo, assessore, di venire nuovamente in Commissione
sanità per fare una discussione su come procedere con la riforma. Lei sa che la
delibera con i regolamenti deve tornare all’esame della Commissione competente
per il parere vincolante, altrimenti non è operativa. Le chiedo – ripeto – di
venire in Commissione – mi pare che la Commissione competente sia quella
presieduta dal consigliere Mirabello – per trovare una soluzione ed una impostazione
che possa risolvere tutti i problemi.
Lei fa bene a sentire tutti i tavoli tecnici di questo mondo,
però, poi, è la Commissione che dovrà decidere nell’esercizio delle sue
funzioni.
C’è la proposta del consigliere Guccione, che è, sostanzialmente, quella
di incardinare l’ordine del giorno di iniziativa del consigliere Gallo in terza
Commissione per poter fare una discussione di merito con l’assessore. Quindi,
questo ordine del giorno lo incardiniamo in terza Commissione per poter fare una
discussione di merito approfondita.
Sui pagamenti 2017/2018.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenite l’assessore Robbe. Ne ha facoltà.
Per quanto riguarda la discussione in Commissione ovviamente l’abbiamo
già cominciata, abbiamo già avviato il percorso, quindi non ci sono problemi.
Per quanto riguarda i pagamenti, il 2017 sarà liquidato a brevissimo, per il
2018 si potrà cominciare e andare velocemente così come abbiamo convenuto se
rientrano i fondi dagli ambiti …
(Interruzione)
Certo, man mano che rientrano i fondi dagli ambiti, si procede con i
pagamenti. Va bene?
Chiedo scusa, Presidente, concludo velocemente. Ho sentito
dall’assessore che c’è l’impegno a cominciare a pagare, ambito per ambito.
Rinviamo l’ordine del giorno in Commissione e chiedo al Presidente di convocare
a brevissimo.
La proposta di incardinare l’ordine del giorno in Commissione viene
votata dal Consiglio.
Perfetto. Va bene.
Bene, l’ordine del giorno verrà incardinato in terza Commissione in cui
si farà una discussione di merito con l’assessore e con il dipartimento.
Avendo esaurito i punti all’ordine del giorno, la seduta è tolta.
La
seduta termina alle 19,27
Ha
chiesto congedo: Bova, Esposito, Gentile, Sergio, Fragomeni.
(È
concesso)
È
stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa
della Giunta regionale:
Riconoscimento
della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a), comma 1,
dell'articolo 73 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i. - (deliberazione G.R. n. 267 del 28.6.2018) (P.L. n.
349/10^)
(Così resta stabilito)
Sono state presentate alla Presidenza
le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:
Greco – “Interventi a sostegno
degli aero-club calabresi” (P.L. n. 350/10^)
È stata assegnata
alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività
produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il
parere.
(Così resta stabilito)
Neri, Nucera – “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n.
22/2018 "Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria"”
(P.L. n. 351/10^)
(Così resta stabilito)
Romeo
– “Modifiche alla legge regionale 11 agosto 2014, n. 14” (Riordino del servizio
di gestione dei rifiuti urbani in Calabria) (P.L. n. 352/10^)
È
stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del
territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
Bevacqua – “Integrazioni alla legge regionale 22
dicembre 2017, n. 51 - Norme di attuazione della legge 21 novembre 2000, n. 353
(Legge quadro in materia di incendi boschivi)” (P.L. n. 353/10A)
È
stata assegnata alla quarta Commissione - Assetto e utilizzazione del
territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
È
stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento
amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:
POR
Calabria FESR-FSE2014/2020. Revisione del Programma - (deliberazione G.R. n.
263 del 28.6.2018) (P.P.A. n. 216/10^)
È stata assegnata alla seconda Commissione
- Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero - per il parere.
(Così
resta stabilito)
È
stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento
amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza:
Approvazione
del rendiconto dell'esercizio finanziario 2017 e della relazione sulla gestione
- (deliberazione U.P. n. 33 del 3.7.2018) (P.P.A. n. 217/10^)
È
stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento
amministrativo d’Ufficio:
Convalida
del Consigliere regionale Giuseppe Pedà (P.P.A. n.
218/10^)
Surroga
del Consigliere regionale Giuseppe Mangialavori
(P.P.A. n. 219/10^)
La prima Commissione, con nota n. 29027
del 27.6.2018, ha comunicato che nella seduta del 26 giugno 2018 ha espresso
parere favorevole alla deliberazione n. 203 del 28 maggio 2018, recante:
"Legge regionale n. 24 del 16 maggio 2013. Ente per i Parchi Marini
Regionali. Adozione Statuto dell'Ente."
(Parere n. 38)
La seconda Commissione, con nota n. 29662
del 2.7.2018, ha comunicato che nella seduta del 29 giugno 2018 ha espresso
parere favorevole alla deliberazione n. 244 del 14 giugno 2018, recante:
"D.G.R. n. 648/2017 e n. 115/2018. Piano Regionale di Sviluppo Turistico
Sostenibile. Piano Esecutivo Annuale 2018 (art. 4 della L.R. 8/2008).
Rimodulazione ed integrazioni."
(Parere n. 39)
Il
consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, con nota
acquisita al protocollo generale n. 2887/2018, ha comunicato di esercitare
l'opzione per il mandato parlamentare.
Il consigliere
regionale Claudio Parente, in data 17 luglio 2018, ha aderito al Gruppo
consiliare "Forza Italia", giusta comunicazione acquisita al
protocollo generale n. 32379 del 17 giugno 2018.
Il
Gruppo consiliare di Forza Italia ha nominato quale proprio Presidente il
Consigliere Claudio Parente.
In
data 26 giugno 2018, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la
sotto indicata legge regionale e che la stessa è stata pubblicata
telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 66 del 28
giugno 2018:
1.
Legge regionale 26 giugno 2018, n. 22, recante: "Disposizioni in materia
funeraria e di polizia mortuaria”.
La Giunta regionale ha trasmesso copia
delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione
finanziario 2018-2020:
Deliberazione Giunta regionale n. 214 del
5.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 264 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 265 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 266 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 269 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 270 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 271 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 272 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 273 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 274 del
28.6.2018
Deliberazione Giunta regionale n. 275 del
28.6.2018
Giudiceandrea - Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
nuovi
ed articolati dati ripropongono di fatto la corretta applicazione delle norme a
tutela dell'IVG (l.194/78 e della l.r. 47/2016) sul
nostro territorio;
il
comma 3 richiama per le finalità di cui all'articolo 1, entro il termine
perentorio di trenta giorni dall'entrata in vigore della legge, le aziende
sanitarie provinciali (ASP) e le aziende ospedaliere (AO) a provvedere ad inviare
al dipartimento interessato l'elenco completo delle figure professionali utili
agli scopi della legge, l'indicazione puntuale, per ciascuna figura
professionale, della avvenuta dichiarazione dell'obiezione di coscienza, ora
per allora, così come espressamente previsto all'articolo 9 della l. 194/1978.
;
il
comma 4 indica che le ASP e le AO che all'interno della propria pianta organica
non presentano figure professionali non obiettori, nella misura necessaria a
garantire il corretto principio dell'applicazione della legge che disciplina
l'IVG, nei sessanta giorni successivi al termine di cui al comma 3, devono
organizzare il personale ai sensi del comma 1 -:
se
le A.S.P. e le A.O. hanno nel termine fissato dei trenta successivi alla
pubblicazione della l. r. n.47/2016 inviato al "Dipartimento interessato
l'elenco completo delle figure professionali con l'indicazione puntuale, per
ciascuna figura, della avvenuta dichiarazione dell'obiezione di coscienza, ora
per allora, così come espressamente previsto all'articolo 9 della L. 194/1978
al fine di verificare che le ASP e le AO che all'interno della propria pianta
organica non presentano figure professionali non obiettori, nella misura
necessaria a garantire il corretto principio dell'applicazione della legge quali
azioni abbiano intrapreso.
(378;
10.07.2018)
Greco
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
in riferimento al D.lgs n. 012/2004-Interventi per favorire la ripresa
dell'attività produttiva Eventi alluvionati del 11 e 12 agosto 2015-
Provvidenze articolo 5 comma 2 lettere a), b), c) e d);
l’alluvione che ha
colpito nell'agosto del 2015 il comune di Corigliano - Rossano ha provocato
ingenti danni sulle produzioni agricole e sulla viabilità rurale;
dopo quasi tre
anni si è chiuso il procedimento amministrativo relativo ai risarcimenti per
154 tra imprenditori, agricoltori ed esercenti per un totale di quasi 2 milioni
di euro;
dopo anni di attesa, la liquidazione dei
rimborsi rappresenterebbe per centinaia di famiglie una grande boccata di
ossigeno, soprattutto per chi è dovuto ricorrere alle banche per risanare la
propria azienda o ripristinare la messa in produzione dei propri terreni e
delle infrastrutture rurali -:
1)Quali siano i
tempi previsti per la liquidazione di tutti i danni provocati dall'alluvione
dell'agosto 2015 nel comune Corigliano - Rossano.
Guccione - Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
con decreto n.6598
del 21.06.2017 è stato approvato l'Avviso pubblico per la presentazione e la
selezione delle proposte di candidatura nell'ambito dei Percorsi di istruzione
e formazione professionale - Por Calabria FESR FSE 2014-2020 - Asse prioritario
12 "Istruzione Formazione";
alla copertura
finanziaria di euro 11.486.000,00 farà fronte per euro 9.334.555,30 con i fondi
previsti sul capitolo U9150401601 e per euro 2.005.444,70 sul capito
U9150401602, a valere sul POR Calabria FSE 2014- 2020, Asse prioritario 12
"Istruzione Formazione", Obiettivo specifico 10.1 "Riduzione del
fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa",
Azione 10.1.7. "Percorso formativi di leFP;
la presentazione
delle candidature da parte degli Enti di formazione accreditati per la macro
tipologia leFP- Obbligo formativo scadeva il
27.06.2017, a trenta giorni dalla pubblicazione del Decreto sul Burc n.61 del 27.06.2017;
con decreto n.9344
del 18.07.2017 sono stati nominati i componenti del Nucleo dì Valutazione per
la selezione dei progetti pervenuti a seguito dell'avviso pubblico sopra
indicato;
se risulta vero
che: il Nucleo di valutazione ha concluso i propri lavori e la graduatoria è
stata trasmessa al direttore generale del Dipartimento Formazione professionale
e lavoro, a cura dei dirigenti di settore, dott.ssa Rosanna Maida, già agli
inizi del 2018;
considerato che: i progetti di formazione
per il contrasto e la dispersione scolastica presentati in base al bando del
21.06.2017 erano legati all'anno scolastico 2018/2019. Siamo a luglio 2018 e il
17 settembre 2018 i corsi dovrebbero iniziare. Mancano poco più di due mesi e
della graduatoria dei progetti nulla è dato sapere. C'è il rischio concreto che
per il prossimo anno scolastico nessuna attività per il contrasto e la
dispersione scolastica e l'obbligo formativo non potrà essere espletata nella
nostra regione -:
visto che il
dirigente generale del Dipartimento n.7 della Regione Calabria non ha
provveduto a pubblicare la graduatoria provvisoria dei progetti messi a
finanziamento. Inoltre quali iniziative urgenti intende adottare per pubblicare
la graduatoria dei progetti e dare così la possibilità a tanti giovani
calabresi per l'anno scolastico 2018-2019 di poter partecipare ai corsi di
formazione per il contrasto e la dispersione scolastica.
Nicolò
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
sono trascorsi
sette anni dall'entrata in vigore della Legge Regionale n. 1/2011 afferente
l'istituzione dell'Enoteca Regionale "Casa dei vini di Calabria" nata
con l'obiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle più
pregiate produzioni vinicole della Calabria ed in particolare dei vini a
denominazione di origine (DO) e a indicazione geografica (IG);
l'articolato
stabiliva che la "Casa dei vini della Calabria" avesse a Cirò o
nell'area del Cirotano sede legale a valenza storica produttiva e di ricerca e
a Lamezia Terme per l'innovazione tecnologica;
da ultimo la Legge
Regionale 8 novembre 2016 n. 33 ha introdotto modifiche alla Legge regionale di
cui sopra, permanendo invariate sia le finalità originarie che la
localizzazione dell'Enoteca de quo;
considerato che:
sono state realizzate iniziative analoghe nel territorio cosentino con la
creazione dell'Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza, inaugurata dall'allora
Presidente della Provincia Mario Oliverio in data 25 ottobre 2013 e dunque tale
realtà ha determinato una sovrapposizione di ruoli e duplicazione di funzioni;
ai sensi
dell'articolo 5 comma 3 della Legge Regionale n. 33/2016, il 5 dicembre 2016 è
stato nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 179 il
Presidente dell'associazione Enoteca Regionale Casa dei vini di Calabria;
ritenuto che: tale organismo potrebbe
svolgere un ruolo fondamentale nella promozione e sviluppo del comparto
enologico della nostra terra che vanta interessanti realtà produttive e vini di
qualità che ancora non sono sufficientemente valorizzati in una logica di
internazionalizzazione e promozione turistica ed enogastronomica -:
quali siano le
cause ostative che - nonostante la rivisitazione del testo normativo originario
da parte dell'attuale governo regionale - hanno determinato la mancata
applicazione da ormai sette anni della Legge Regionale istitutiva dell'Enoteca
Regionale: "Casa dei vini di Calabria", impedendo processi di
crescita legati alle peculiari potenzialità del nostro territorio.
Nicolò
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
il sottoscritto
consigliere regionale con mozione n.104 presentata nel dicembre 2017 impegnava
la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza al fine di garantire la riapertura
del nosocomio "Scillesi d'America";
ad oggi non si
riscontra alcun intervento in merito nonostante la stipula di una convenzione
nel novembre 2017 per la realizzazione, tra le altre, della "Casa della
Salute" di Scilla;
considerato che:
tale circostanza priva il territorio del bacino della Costa Viola di qualsiasi
forma di tutela sanitaria;
ritenuto che: tale situazione impedisce il
raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza, comportando
inevitabilmente un grave pregiudizio in capo agli utenti che si vedono così
negare il diritto alla salute -:
quali interventi
urgenti si intendano assumere per garantire agli utenti, residenti in un
territorio vastissimo, i livelli essenziali di assistenza, attraverso la
conversione del presidio ospedaliero di Scilla in "Casa della
Salute".
Nicolò - Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
successivamente al fallimento della Sogas S.p.a. alcuni ex dipendenti, nonostante l'esperienza
e le competenze maturate nel tempo, non sono stati considerati in processi di
stabilizzazione;
considerato che: nonostante continue
rassicurazioni, ad oggi non si riscontrano azioni adeguate ovvero finalizzate
alla stabilizzazione degli ex dipendenti Sogas;
ritenuto che: la priorità del Presidente
Oliverio è sempre stata quella di considerare la stabilizzazione dei precari -:
quali interventi
intenda assumere per garantire ai lavoratori ex Sogas
la stabilizzazione presso la società Sacal.
Gallo - Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
le ex Asl di
Rossano e Paola sin dalla metà degli anni Novanta annoveravano nei propri
organici circa 300 lavoratori ausiliari;
nel 2005, su
decisione della Giunta regionale del tempo, parte di queste figure confluirono
in uno specifico bacino, seguendo un percorso di stabilizzazione, mentre le
altre stipularono con gli enti di appartenenza contratti di lavoro part time;
i rapporti
contrattuali tra i lavoratori in questione e le menzionate Asl si protrasse, di
proroga in proroga, fino al 2015, quando in ragione del venir meno
dell'ausiliario in pianta organica, l'Asp di Cosenza rinunciò sostanzialmente
all'utilizzo delle unità in questione, sebbene avviate a specifici corsi di
riqualificazione;
paradossalmente,
tuttavia, proprio a far data dal 2015 la stessa Asp, ha impiegato il suddetto
personale un gruppo per 6 ore a settimana, un secondo gruppo (contrattualizzato
a tempo indeterminato) per 3 ore a settimana, facendo nel frattempo ricorso -
per garantire i servizi nella loro interezza - ad altro personale, ma esterno,
privilegiando tale soluzione all'ipotesi di incrementare il monte orario degli
ex ausiliari;
ravvisando la
delicatezza della situazione, almeno all'apparenza foriera di possibili
discriminazioni tra lavoratori, anche l'Ufficio del Commissario per
l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione
Calabria ha richiesto nei mesi scorsi all'Asp di Cosenza la predisposizione di
un progetto volto all'inserimento nei reparti ospedalieri di ausiliari che
abbiano seguito il corso di OSS;
in ordine a detta prospettiva, l'Ufficio
del Commissario risulta aver avviato anche un confronto con le organizzazioni
sindacali, al fine di individuare le modalità per la risoluzione della
problematica: ad oggi, tuttavia, nessuna soluzione è stata ufficialmente
adottata né. quantomeno, prospettata, lasciando così invariata lo stato delle
cose, per molti versi drammatico per centinaia di lavoratori e le loro famiglie
-:
se il Governo
regionale, nelle persone del Presidente della Giunta regionale, sia a
conoscenza della situazione: se e come la Regione intenda adoperarsi con l'Asp
di Cosenza perché la vicenda descritta possa avere in tempi brevi una positiva
definizione per i lavoratori interessati.
Gallo
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
l'autostrada
Salerno-Reggio, lunga 433,2 chilometri, inizialmente denominata A3, vide
inaugurare il suo primo cantiere il 21 gennaio 1962 in località Montevergine, a Reggio Calabria, alla presenza dell’allora
Presidente del Consiglio dei Ministri Amintore Fanfani;
l'autostrada venne
aperta all'esercizio tra Salerno e Lagonegro nel 1967, l'anno successivo
raggiunse Cosenza, nel 1969 arrivò a Gioia Tauro e nel 1974 raggiunse Reggio
Calabria;
l'autostrada realizzata era a due corsie di limitata larghezza per senso di
marcia, priva di corsie d'emergenza e con sole piazzole di sosta distanziate
tra loro, con un costo finale dell'opera calcolato in 368 miliardi di lire;
per ovviare alle
criticità e carenze infrastrutturali originarie, vieppiù aggravate nel corso
del tempo dalla carenza di sostanziali interventi di manutenzione straordinaria,
dal 1997 ad oggi l'autostrada Salerno-Reggio Calabria è stata oggetto di lavori
di ammodernamento che hanno richiesto stanziamenti pari a più di 8 miliardi di
euro e consentito di rendere interamente percorribili un totale di circa 375
chilometri;
nel mese di marzo
2016 Anas, d'intesa col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con la
presentazione del cosiddetto "Piano di Manutenzione", formalizzava la
volontà di accantonare i lavori di ricostruzione dei tre tratti non ammodernati,
ovvero Morano-Firmo, Cosenza-Altilia e Pizzo-Vibo Valentia, di estensione
complessiva pari 59,6 km, in favore di un rinnovamento in sede;
l'autostrada
Salerno-Reggio Calabria, nella sua attuale fisionomia, è stata inaugurata il 22
dicembre 2016 dall'allora Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, con evento presentato come manifestazione
promossa a completamento dei lavori dei cantieri in essere;
con decreto
ministeriale del 13.06.2017 l'autostrada Salerno-Reggio Calabria ha visto
cambiare la sua denominazione da A3 in A2;
a meno di due anni
dalla sua formale inaugurazione, al di là dei tre richiamati tratti oggetto di
semplici interventi di adeguamento e non di ammodernamento, anche in altri
tratti la situazione dell’A2 continua ad essere segnata da gravi incidenti tali
da indurre la magistratura, in più di un'occasione, a disporre il sequestro
giudiziario di ampie porzioni di essa;
stando al sito
internet dell'Anas, allo stato la A2 risulta essere oggetto di 67 interventi
tuttora in corso, dei quali 60 per lavori di manutenzione straordinaria;
la presenza di
così consistente numero di cantieri aperti risultava essere ben nota anche
all'attuale presidente della giunta regionale Mario Oliverio, tanto da indurlo
a dichiarare in presenza dell'amministratore delegato di Anas, in data 11
maggio 2018, testualmente, che "dal prossimo primo luglio non tollereremo
un solo cantiere aperto sul l'autostrada del Mediterraneo. Vogliamo che sia
sgombra e che non vi siano interruzioni soprattutto nel tratto da Cosenza ad
Altilia";
al contrario,
diversi e numerosi risultano essere ad oggi i cantieri ancora apparentemente in
attività, con la creazione di imbuti e restringimenti come ad esempio quelli
presenti all'altezza di Pizzo, Vibo Valentia, Tarsia, Cosenza, Grimaldi;
tale situazione, per come evidente, oltre
a penalizzare il traffico ordinario e la funzionalità della rete dei trasporti,
produce ancor più grave nocumento nella stagione estiva già in corso,
rappresentando la A2 l'unica via di collegamento tra il Nord ed il Sud della
regione e tra la stessa e le altre regioni di Italia, attraverso il corridoio
ionico e quello adriatico ed in ragione del grave isolamento in cui la Calabria
è costretta per l'assenza di efficaci collegamenti viari, ferroviari e portuali
di altra natura -:
se il Governo
regionale, nella persona del Presidente della Giunta regionale, sia a
conoscenza della situazione;
se e come la
Giunta regionale intenda adoperarsi perché l'Anas provveda alla chiusura dei
cantieri in essere, senza pregiudicare la sicurezza degli utilizzatori della A2
né pregiudicare gli interessi della Calabria, peraltro in piena stagione
turistica;
se e quali
iniziative il Presidente della Giunta regionale e la stessa Giunta intendano
assumere, nel confronto col Governo nazionale, per giungere anche
all’ammodernamento dei tratti Morano-Firmo, Cosenza-Altilia e Pizzo-Vibo
Valentia.
Gallo - Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
con la
deliberazione di Giunta Regionale n. 541 del 16 dicembre 2015 avente ad oggetto
"Approvazione nuova struttura organizzativa della G.R. e metodologia di
graduazione delle funzioni dirigenziali - Revoca della struttura organizzativa
della Giunta regionale approvata con DGR n. 428 del 20 novembre 2013"
veniva, tra l’altro, approvato il Regolamento Regionale n. 16/2015,
"Regolamento di organizzazione delle strutture della Giunta
Regionale";
con deliberazione
n. 212 del primo Giugno 2018, avente ad oggetto "Approvazione regolamento:
Modifiche al Regolamento regionale n. 16 del 24 dicembre 2015, approvato DGR n.
541 del 16/12/2015, recante ad oggetto "Regolamento di organizzazione
delle strutture della Giunta Regionale " così come successivamente
modificato ed integrato con Regolamento Regionale n. 4 del 2 marzo 2016,
approvato con DGR n. 51/2016, con Regolamento Regionale n. 4 del 21 marzo 2017,
approvato con DGR n. 26/2017, con Regolamento Regionale n. 10 del 9 maggio 17
approvato con DGR n. 179/2017;
con Regolamento
regionale n. 17 del 12 ottobre 2017, approvato con DGR n. 453/2017;
Regolamento
regionale n. 21 del 18 dicembre 2017, approvato con DGR n. 468/2017, con
regolamento regionale n. 4 del 9 marzo 2018, approvato con Deliberazione n.
45/2018. e con Regolamento Regionale n. 8 del 3 maggio 2018, approvato con DGR
n. 135/2018", la Giunta regionale procedeva alla modifica dell'Allegato A
del succitato Regolamento regionale n. 16 del 23 dicembre 2015 e successive
modifiche ed integrazioni;
per l'effetto
delle intervenute modifiche, nella richiamata delibera di Giunta regionale si
prescrive che la titolarità delle funzioni in materia di patrimonio faunistico
e attività venatoria passi dal Settore "Fitosanitario, vivaismo,
micologia, patrimonio ittico" al Settore "Affari Generali, giuridici
ed economici, controlli, regolamenti, usi civici, patrimonio faunistico";
tale scelta viene
laconicamente motivata con un semplice riferimento ad una comunicazione
pervenuta via mail dal Dirigente generale del Dipartimento "Agricoltura e
risorse agroalimentari'", sulla scorta di non meglio precisati processi di
complessiva riforma, del settore del patrimonio faunistico e dell’attività
venatoria;
a seguito dell'intervenuto trasferimento
di titolarità il personale ed il dirigente del Settore 5, ad onta della
professionalità e del bagaglio di conoscenze e competenze acquisiti in fatto di
patrimonio faunistico ed attività venatoria, vengono sottoposti a procedure di
allocazione come da determinazioni gestionali demandate al Dirigente generale
dei Dipartimento "Agricoltura e risorse agroalimentari" -:
se ritenga
sufficiente, per determinare una così rilevante modifica degli assetti
organizzativi di un intero Dipartimento, una semplice comunicazione mail
informata alla presunta sussistenza di generici motivi di efficacia ed
efficienza dell'azione amministrativa;
se alla base di
detta motivazione vi siano motivi altri e diversi, non palesati ma a conoscenza
della Giunta regionale;
se si reputi
opportuno disperdere il patrimonio di competenze e professionalità acquisito
dal personale e dal dirigente del disciolto Settore 5;
se si consideri
consono affidare la gestione delle attività faunistiche e venatorie ad un
Settore fin qui occupatosi prettamente e perlopiù di affari squisitamente
giuridici;
se intenda
ripensare - nei tempi tecnici necessari - la scelta adottata e ripristinare lo
status quo ante, a garanzia del corretto, efficace ed efficiente funzionamento
degli uffici regionali che, in seno al Dipartimento "Agricoltura e risorse
agroalimentari', devono quotidianamente occuparsi delle materie afferenti al
patrimonio faunistico ed alle attività venatorie.
Nicolò
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
il reparto di
psichiatria del nosocomio di Locri versa in una situazione critica ascrivibile
alla carenza di personale medico e infermieristico;
considerato che:
tale situazione ha determinato il blocco momentaneo dei trattamenti sanitari
obbligatori, garantendo soltanto i ricoveri in regime volontario;
ritenuto che: sussiste il rischio concreto
di riduzione del numero dei posti letto disponibili, causando gravi
ripercussioni per gli utenti del reparto de quo -:
quali
provvedimenti impellenti si intendono esperire al fine di garantire un completo
ed efficiente funzionamento del reparto de quo.
Risposta: “In riferimento all'Interrogazione specificata in oggetto, si
rappresenta quanto segue:
1. Attualmente il
personale operante nel SPDC di Locri è composto da n. 12 infermieri e da n. 8
medici, fra cui il responsabile ed una unità con incarico a termine. Nel SPDC
di Locri sono attivi 8 posti letto. Riguardo la dotazione complessiva del
personale, si osserva che tutte le UU.OO afferenti al
Dipartimento Salute Mentale e delle Dipendenze sono generalmente in sofferenza,
sia perché il personale posto in quiescenza non è mai stato sostituito, sia
perché, come nel caso del SPDC di Locri, vi è un numero elevato di sanitari che
presentano limitazioni e/o beneficiano di esenzioni ex L. 104/92. In
particolare sì osserva che le attuali criticità segnalate nel SPDC di Locri
riguardano la copertura dei turni dì reperibilità sostitutiva notturna e
festiva, dal momento che tre unità usufruiscono delle esenzioni di cui alla L.
104/92 ed altre due sono esentate per patologie. Anche riguardo il personale
infermieristico, due unità beneficiano delle agevolazioni previste dalla
L.104/92 ed altre due hanno limitazioni conseguenti a patologie.
2. Ad oggi, per
come comunicato dall'ASP di Reggio di Calabria, non è stato rifiutato alcun
ricovero in TSO né risulta si siano verificati disagi per l'utenza del
territorio;
3. Non è previsto
alcun blocco dei ricoveri né alcuna contrazione dei posti letto disponibili”.
On. Gerardo Mario
Oliverio (Presidente Regione Calabria)
Nicolò
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
il sottoscritto ad
agosto 2016 interrogava il Presidente della Giunta Regionale al fine di sapere
quali fossero le iniziative previste in ordine alla realizzazione dello
svincolo di Laureana di Borrello con gli adeguati innesti connessi alle strade
provinciali esistenti;
era pervenuta
risposta scritta nella quale veniva indicato l'inserimento della realizzazione
dello svincolo de quo tra le opere prioritarie di cui al "Contratto di
Programma 2015", nonché nel "Quadro degli interventi infrastrutturali
invarianti realistici e maturi sulla rete stradale" del Piano regionale
dei Trasporti approvato con delibera di Giunta Regionale n.327 di agosto 2016,
confermando l'importo previsto di 38 M€, risultando dunque il progetto
prontamente realizzabile;
considerato che:
tale opera favorirebbe il collegamento rapido dell'alta valle del Mesima con la principale arteria di mobilità della regione;
ritenuto che: a tutt'oggi si riscontra una
situazione di stallo in merito all'avvio dei lavori -:
quali iniziative
si intendono esperire al fine di procedere celermente all'esecuzione di tale
progetto in una logica volta altresì a favorire lo sviluppo socio-economico per
i paesi del versante tirrenico- pre-aspromontano e a scongiurare il rischio di
distrazione dei fondi destinati a tale scopo.
Risposta: “Interpellata in merito all'opera oggetto dell'interrogazione, ANAS S.p.A riferisce quanto segue. La realizzazione del Nuovo
Svincolo di Laureana di Borrello, pur essendo prevista nel Contratto di
Programma - Piano degli Investimenti 2016-20 approvato dal CIPE nella seduta
del 7 agosto 2017, ha visto rimodulata la priorità attribuita, in
considerazione della circostanza che, attualmente, non risulta completato il
ramo della Pedemontana di Gioia Tauro a cui le opere di svincolo dovrebbero
connettersi. L'intervento è pertanto attualmente inserito negli interventi
"Programmati" del Contratto di Programma, con appaltabilità
entro il 2020. ANAS ha anche fornito dettagli circa il progetto dello svincolo.
Le procedure erano state attivate nel luglio 2011, quando l'ANAS aveva
richiesto agli Enti competenti l'approvazione del Progetto Definitivo e
l'assegnazione dei fondi. Il Decreto Legge 11 settembre 2014, n. 133 (Decreto
Sblocca Italia) aveva disposto il finanziamento dell'intervento ivi denominato
"Autostrada Salerno - Reggio Calabria svincolo Laureana di Borrello".
Nel giugno 2015 ANAS ha trasmesso al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
(CSLLPP) la documentazione di aggiornamento e integrazione dell'originario
progetto definitivo. Il parere del CSLLPP è pervenuto ad ANAS in data
24/11/2015. Tale parere richiedeva ulteriori integrazioni e revisioni del
progetto, le quali sono state sviluppate da ANAS sino al maggio 2017,
evidenziando, tra l'altro, problematiche di esortazione del fiume Mesima con conseguente allagamento del rilevato dello
svincolo in progetto. Non è pertanto escluso che il progetto del Nuovo Svincolo
di Laureana di Borrello debba essere aggiornato, rivisitato in conseguenza di
quanto potrà emergere anche a seguito degli studi - in fase di completamento -
sull'interazione dell'infrastruttura autostradale con il fiume Mesima nel tratto di A2 entro cui il nuovo svincolo dovrà
ricadere”.
Prof. Roberto Musmanno (Assessore alle Infrastrutture)
Nicolò
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
il trasporto
pubblico locale evidenzia disagi per i pendolari calabresi;
considerato che:
tra le criticità risulterebbe anche la soppressione della corsa Locri- Rosarno;
ritenuto che: tale disservizio ha
ripercussioni sul trasporto ferroviario relativamente alla fermata di Rosarno
prevista dai treni ad alta velocità che collegano Locri e Rosarno con Roma -:
quali
provvedimenti impellenti si intendono adottare al fine di ripristinare tale
servizio di collegamento.
Risposta:
“Si riscontra l'interrogazione
sull'argomento in oggetto per rappresentare quante segue:
a seguito di numerose richieste del
territorio, sulla direttrice Locri-Rosarno era stata attivata in data
11/06/2017, in via sperimentale, una coppia di corse aggiuntive, con
l'obiettivo di potenziare il servizio anche in considerazione della nuova
fermata presso la stazione di Rosarno del treno Freccia Argento di Trenitalia.
La sperimentazione prevedeva due corse: una da Locri alle ore 06:05 e una da
Rosarno alle ore 21:40 (in aggiunta a quelle già esistenti e mai soppresse, del
programma di esercizio attuale). Il costo era a totale carico dell'azienda. La
sperimentazione, inizialmente prevista fino al 31/07/2017, è stata
successivamente prorogata fino al 22/05/2018.
In quella, data l'azienda Federico,
responsabile del servizio, ha comunicato al Dipartimento Infrastrutture,
Trasporti e Mobilità di voler interrompere la sperimentazione, avendo
riscontrato una domanda molto bassa (le corse erano mediamente frequentate da
due/tre viaggiatori al giorno con punte di sei/sette viaggiatori), mantenendo
le sole tre coppie di corse giornaliere per le quali riceve corrispettivo
regionale.
Nessuna soppressione, dunque, bensì il
termine di una sperimentazione che non ha avuto il successo sperato.
Il collegamento
Locri-Rosarno, dunque, è garantito attualmente tre coppie ed
è funzionale ai collegamenti treno da e verso Roma come si
evince dalla tabella qui di seguito
ORARIO IN VIGORE
DAL 10/06/2018 |
||||||||
AUTOLINEE
FEDERICO S.p.a. |
||||||||
CORSE DALLA
STAZIONE F.S. DI LOCRI PER LA STAZIONE F.S.. DI
ROSARNO |
||||||||
I |
II |
III |
|
|
|
IV |
V |
VI |
GIORNO |
GIORNO |
GIORNO |
|
FERMATE |
|
GIORNO |
GIORNO |
GIORNO |
08:05 |
14:30 |
18:00 |
|
LOCRI (StazioneF.S.) |
|
12:40 |
17:10 |
20:45 |
08:10 |
14:35 |
18:05 |
|
SIDERNO (Piazza P.Salvo) |
|
12:35 |
17:05 |
20:40 |
08:15 |
14:40 |
18:10 |
|
MARINA DI GIOISA
(StazioneF.S.) |
|
12:30 |
17:00 |
20:35 |
08:20 |
14:45 |
18:15 |
|
SVINCOLO GIOIOSA
IONICA |
|
12:25 |
16:55 |
20:30 |
08:25 |
14:50 |
18:20 |
|
SVINCOLO S.G.C.
MAMMOLA |
|
12:20 |
16:50 |
20:25 |
09:05 |
15:30 |
19:00 |
|
STAZIONE F.S. DI
ROSARNO |
|
11:40 |
16:10 |
19:45 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA CORSA I SERVE
IL TRENO FB 8872 |
|
LA CORSA IV
SERVE IL TRENO FA 8351 |
||||||
LA CORSA II
SERVE IL TRENO FB 8878 |
|
LA CORSA V SERVE
IL TRENO FB 8873 |
||||||
LA CORSA III
SERVE IL TRENO ICN 1982 |
|
LA CORSA VI
SERVE IL TRENO FB 8877 |
||||||
Le corse
attendono fino a 30 minuti il ritardo dei treni |
||||||||
SI AVVISANO
INOLTRE I SIG. PASSEGGERI CHE NEI GIORNI DEL 25/12/2017, 01/01/2018, PASQUA E
FERRAGOSTO IL SERVIZIO PER E DALLA STAZIONE DI ROSARNO NON VERRA’ EFFETTUATO |
Considerando le
numerose richieste pervenute all'azienda Federico e all'Assessorato alle
Infrastrutture intese a favorire l'aumento dei collegamenti tra la locride e l'aeroporto di Lamezia Terme, è stata
recentemente tenuta una riunione presso la sede dell'Assessorato alle
Infrastrutture con rappresentanti dell'Azienda Federico, del Consorzio S.C.A.R.
e tecnici del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità
finalizzata a valutare soluzioni alternative per garantire un collegamento
all'utenza dei Freccia Argento.
La soluzione individuata consiste in un potenziamento
del collegamento tra Locri e Lamezia Aeroporto. Tale soluzione implica un
collegamento potenziato anche fra Locri e Rosarno. L'azienda Federico, infatti,
ha incrementato, a proprio carico e in via sperimentale per almeno tre mesi, i
servizi di linea da e verso la locride
che
servono Rosarno e l'aeroporto di Lamezia. Il nuovo
servizio in vigore dal 01 luglio 2018 prevede l'aggiunta
oltre ai servizi esistenti di due coppie di corse giornaliere sul percorso
Locri - Siderno _ M.di
Gioiosa -
Svincolo Gioiosa Sup. — Svincolo
Mammola - Rosarno F.S. — Lamezia Aeroporto.
ORARIO IN VIGORE
DAL 01/07/2018 |
|||||||||||||
AUTOLINEE
FEDERICO S.p.a. |
|||||||||||||
CORSE DALLA
STAZIONE F.S. DI LOCRI PER LA STAZIONE F.S.. DI
ROSARNO |
|||||||||||||
FERIALE |
GIORNAL |
GIORNAL |
FERIALE |
GIORNAL |
|
CADENZA |
|
FERIALE |
GIORNAL |
GIORNAL |
GIORNAL |
FERIALE |
|
I |
II |
III |
IV |
V |
|
CORSE |
|
VI |
VII |
VIII |
IX |
X |
|
GIORN |
GIORN |
GIORN |
GIORN |
GIORN |
|
FERMATE |
|
GIORN |
GIORN |
GIORN |
GIORN |
GIORN |
|
06:00 |
08:05 |
14:20 |
15:30 |
18:00 |
|
LOCRI (StazioneF.S.) |
|
10:20 |
12:40 |
17:10 |
20:45 |
23:05 |
|
06:05 |
08:10 |
14:25 |
15:35 |
18:05 |
|
SIDERNO (Piazza P.Salvo) |
|
10:15 |
12:35 |
17:05 |
20:45 |
23:00 |
|
06:10 |
08:15 |
14:30 |
15:40 |
18:10 |
|
MARINA DI GIOISA
(StazioneF.S.) |
|
10:10 |
12:30 |
17:00 |
20:35 |
22:55 |
|
06:15 |
08:20 |
14:35 |
15:45 |
18:15 |
|
SVINCOLO GIOIOSA
IONICA |
|
10:05 |
12:25 |
16:55 |
20:30 |
22:50 |
|
06:20 |
08:25 |
14:40 |
15:50 |
18:20 |
|
SVINCOLO S.G.C.
MAMMOLA |
|
10:00 |
12:20 |
16:50 |
20:25 |
22:45 |
|
07:00 |
09:05 |
15:20 |
16:30 |
19:00 |
|
STAZIONE F.S. DI
ROSARNO |
|
09:20 |
11:40 |
16:10 |
19:45 |
22:05 |
|
07:50 |
|
|
17:20 |
|
|
LAMEZIA
AEROPORTO |
|
08:30 |
|
|
|
21:15 |
|
LA CORSA I SERVE
IL TRENO FA 8352 |
|
LA CORSA VII
SERVE IL TRENO FA 8351 |
|||||||||||
LA CORSA II
SERVE IL TRENO FB 8872 |
|
LA CORSA VIII
SERVE IL TRENO FB 8873 |
|||||||||||
LA CORSA III
SERVE IL TRENO FB 8878 |
|
LA CORSA IX
SERVE IL TRENO FB 8877 |
|||||||||||
LA CORSA IV
SERVE IL TRENO FA 8358 |
|
LA CORSA X SERVE
IL TRENO FA 8353 |
|||||||||||
LA CORSA V SERVE
IL TRENO ICN 1982 |
|
|
|||||||||||
SI AVVISA CHE
NEI GIORNI DI FERRAGOSTO, NATALE, CAPODANNO, PASQUA IL SERVIZIO PER E DALLA
STAZIONE DI ROSARNO NON VERRA’ EFFETTUATO. IN CASO DI RITARDO DEL TRENO
ATTENDIAMO FINO AD UN MASSIMO DI 30 MINUTI.. |
|||||||||||||
Dopo il periodo di sperimentazione, se come si auspica
la risposta dell'utenza sarà adeguata verrà valutata una ristrutturazione dei
programmi di esercizio dell'azienda che possa stabilizzare nei programmi di
esercizio la soluzione citata”.
Cordiali saluti”
Prof. Roberto Musmanno (Assessore alle Infrastrutture)
Nicolò
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
si riscontra una
carenza strutturale nell'offerta sanitaria di emergenza- urgenza nel vasto
territorio della Piana di Gioia Tauro;
considerato che:
l'unica struttura operativa è il pronto soccorso dell'ospedale di Polistena,
quasi sempre oberato a causa di un consistente afflusso di utenti;
le strutture dell'ex presidio ospedaliero
di Cittanova non sono utilizzate -:
quali interventi
si intendano esperire al fine di procedere all'istituzione di un Ppi a
Cittanova in una logica volta a garantire il decongestionamento, l'efficacia e
l'efficienza dei servizi sanitari di primo intervento, in un'area ampia e
complessa vista la sua orografia.
(373; 20.06.2018)
Risposta:
“In riferimento all'Interrogazione,
specificata in oggetto, a firma dell'Onorevole A. Nicolò si rappresenta quanto
segue: Ad oggi il DCA n.64/2016 di riorganizzazione della Rete Ospedaliera non
prevede alcun PPI presso l'ex Presidio Ospedaliero di Cittanova. 1'attuale
struttura dell'Area di Emergenza Urgenza dell'Area Sud prevede già n. 1 PPI
H/24 a Scilla e n. 4 PPI H/12 a Taurianova, Oppido Mamertina, Palmi e Siderno.
Di fondamentale importanza è il lavoro di integrazione tra HUB, Spoke, Pronto Soccorso,
PPI e Sistema di Emergenza Territoriale 118 che garantiscono un costante
presidio medico unitamente alla corretta stabilizzazione e trasporto dei malati
con Codici rossi c gialli afferenti alle reti delle patologie complesse
nell'ottica di precisi percorsi diagnostici terapeutici. La funzione dei Punti
di Primo Intervento nella fase di transizione verso la gestione del 1 18, si
limita per le urgenze unicamente ad ambienti e dotazioni tecnologiche atti al
trattamento delle Urgenze minori ed ad una prima stabilizzazione del paziente
ad alta complessità, al fine di consentire il trasporto nel Pronto Soccorso, che
dista circa Km 7 dallo Spoke più vicino (Polistena) e
quindi con un tempo di percorrenza, in questo caso, minore di un'ora verso il
DEA di I^ Livello di riferimento”.
On.Gerardo Mario Oliverio
(Presidente della Regione Calabria)
Nicolò
- Al Presidente della Giunta regionale.
Per sapere - premesso che:
le UU.OO del laboratorio di analisi presso il Grande Ospedale
Metropolitano versano in una situazione di estrema criticità ascrivibile alla
carenza di organico;
considerato che: l'attuale organico, ridotto
ad 11, è dunque insufficiente a garantire i livelli minimi di assistenza
all'utenza, in quanto deficitario rispetto alla mole di lavoro -:
quali interventi
impellenti si intendano esperire al fine di adeguare la pianta organica in
ossequio alle normative vigenti e alle effettive esigenze del reparto.
Risposta: “In riferimento all'interrogazione, specificata in oggetto, a firma
dell'Onorevole A. Nicolò si rappresenta quanto segue: L'Unità Operativa
Complessa del Laboratorio Analisi del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio
Calabria, nella figura del suo Direttore, non. ha mai denunciato carenze di
organico e, non avrebbe potuto farlo, posto che l'organico di cui dispone
ammonta a 33 (trentatré) unità e non 11 (undici) così suddivise: Medici: n. 4
(Direttore Compreso); Dirigenti Sanitari (Biologi e Chimici): n. 13 (tredici):
Tecnici di Laboratori Biomedico: n. 15 (quindici): Caposala: n. 1 (uno);
D'altronde, sarebbe impossibile ipotizzare che con undici figure professionali,
sia possibile garantire H24 la funzionalità di un Laboratorio Analisi e, per
giunta, su due Presidi Ospedalieri (Riuniti e Morelli) con urgenze, pronto
soccorso, degenza, ecc. In ogni caso, si tenga conto ancora che, in occasione
della recente chiusura delle Strutture sanitarie Private Convenzionate, è stato
proprio il Laboratorio di Analisi del G.O.M, che ha provveduto a sopperire
(gratuitamente) alle necessità sanitarie dei cittadini, raddoppiando il numero
quotidiano di prelievi per pazienti esterni. Appare ovvio che se davvero fosse
sussistita la carenza di personale paventata, sarebbe stato impossibile la
gestione di questo straordinario maggiore afflusso di pazienti che, viceversa,
è stato affrontato, risolto e superato con il personale in servizio senza dover
ricorrere ad orari straordinari e/o altre strategie similari. Si precisa
inoltre che, negli ultimi due anni con l'impegno dell'attuale Direzione
Strategica l'organico del Laboratorio Analisi è cresciuto numericamente anche e
soprattutto in ragione di un atto deliberativo con il quale, in ottemperanza al
D.C.A n. 112/2016. si è provveduto alla riorganizzazione dei Laboratori del
G.O.M. Ebbene, in questa occasione, proprio al Laboratorio Analisi sono state
attribuite tecnologie e, soprattutto, specifiche e delicatissime competenze
tecniche che erano state attribuite erroneamente da precedenti gestioni ad
altre U.O. le quali non avevano (e non hanno) titolo alcuno per espletarle. Ma
ancora, è quanto mai utile evidenziare che, con riferimento alle prestazioni
per pazienti esterni, da qualche mese presso il P.O. '"Morelli" è
stato attivato un nuovo ed unico centro prelievi aziendale dotato di dieci
poltrone prelievo e dieci infermieri prelevatori, i
quali operano incessantemente dalle 8 alle 13, sabato compreso”.
On. Gerardo Mario
Oliverio (Presidente Regione Calabria)
Proposta di provvedimento
amministrativo numero 219/10^ di iniziativa d'ufficio recante: “Surroga del
consigliere regionale Giuseppe Mangialavori” (Del. n. 314)
Il Consiglio
regionale
premesso che:
-
il Consiglio
regionale, con deliberazione n. 306 del 18 giugno 2018, ha disposto la surroga
del consigliere Wanda Ferro, eletta alla Camera dei deputati, con il
consigliere Giuseppe Mangialavori;
-
la Giunta delle
elezioni nella seduta del 22 giugno 2018, nel convalidare l’elezione dei
consiglieri regionali subentrati a seguito di surroga, ha, nel contempo,
deliberato la sussistenza della condizione di incompatibilità prevista
dall’articolo 122 della Costituzione nei confronti del consigliere Mangialavori, eletto al Senato della Repubblica, chiedendo
al Presidente del Consiglio di notificare la relativa contestazione;
preso atto che il
medesimo consigliere, con nota acquisita al protocollo generale n. 28887 del 26
giugno 2018, ha dichiarato di voler proseguire nel mandato parlamentare;
considerato
che la surroga va effettuata a norma dell’articolo 16 della legge 17 febbraio
1968, n. 108, per come modificato dalla legge regionale n. 1/2005;
visti
gli atti d’ufficio;
rilevato che dal
verbale dell’Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Catanzaro
per l’elezione del Consiglio regionale della Calabria anno 2014, nella
graduatoria dei non eletti, per la lista n. 2 avente il contrassegno “Casa
delle Libertà”, nella quale era stato eletto il consigliere Giuseppe Mangialavori, è riportato, quale primo dei non eletti, il
candidato Claudio Parente, con cifra individuale di 4359 voti;
delibera
di
attribuire, ai sensi dell’articolo 16 della legge n. 108/1968, per come
modificato dalla legge regionale n. 1/2005 e ss.mm.ii.,
al candidato Claudio Parente il seggio resosi vacante a seguito della volontà
espressa dal consigliere Giuseppe Mangialavori di
voler proseguire nel mandato parlamentare.
Il Consiglio
regionale
vista la deliberazione n. 33 del 3 luglio 2018, con la quale
l’Ufficio di Presidenza ha proposto al Consiglio regionale l’approvazione del
rendiconto dell’esercizio finanziario 2017 e della relazione sulla gestione;
premesso che:
-
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, così come
modificato ed integrato dal decreto legislativo del 10 agosto 2014, n. 126, ha
introdotto il nuovo impianto normativo sull’armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle autonomie locali, finalizzato a stabilire
il quadro complessivo di riferimento dei principi contabili generali per
regioni, province autonome ed enti locali, fissando al primo gennaio 2015
l'entrata in vigore per gli enti citati delle norme in materia di
armonizzazione contabile;
-
con deliberazione consiliare n. 161 del 21 dicembre 2016, è
stato approvato il bilancio di previsione del Consiglio regionale della
Calabria per gli esercizi finanziari 2017-2019, redatto secondo gli schemi
armonizzati di cui al D.Lgs. n. 118/2011;
-
con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 62 del 21
dicembre 2016 è stato approvato il Documento tecnico di accompagnamento al
bilancio di previsione per gli esercizi 2017-2019 e sono state assegnate le
risorse al Segretario/Direttore Generale, ai sensi dell'articolo 3 del
Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;
-
con determinazione del Segretario Generale R.G. n. 602 del 29
dicembre 2016 è stato approvato il bilancio finanziario gestionale del
Consiglio regionale per gli esercizi 2017-2019;
-
con deliberazione del Consiglio regionale n. 260 del 14
novembre 2017 è stato approvato l'assestamento al bilancio di previsione
2017-2019 del Consiglio regionale;
-
con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 65 del 24
novembre 2017 è stata approvata la variazione al Documento tecnico di
accompagnamento al bilancio di previsione per gli esercizi 2017-2019;
-
con determinazione del Segretario Generale R.G. n. 553 del 1°
dicembre 2017 è stata approvata la variazione al bilancio finanziario
gestionale del Consiglio regionale per gli esercizi 2017-2019;
-
con deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 10 del 6
febbraio 2018 è stato approvato il verbale di chiusura della contabilità
dell'esercizio finanziario 2017;
dato atto che:
-
l'articolo 67 del D. Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii., dispone
che "La Presidenza del Consiglio regionale sottopone all'Assemblea
consiliare (..) il rendiconto del Consiglio regionale. Le relative risultanze
finali confluiscono nel rendiconto consolidato di cui all'art. 63, comma 3. Al
fine di consentire il predetto consolidato, l'assemblea consiliare approva il
proprio rendiconto entro il 30 giugno dell'anno successivo";
-
l'articolo 77 del Regolamento interno di amministrazione e
contabilità, dispone che "Successivamente all'approvazione del rendiconto,
l'assemblea consiliare approva il bilancio consolidato di gruppo del Consiglio
regionale con le società controllate e partecipate secondo le modalità e gli
schemi previsti dal D.Lgs. 118/2011 (…)
II bilancio consolidato è approvato dal Consiglio regionale entro il 31 agosto
dell'anno successivo all'esercizio finanziario di riferimento ed è trasmesso
alla Regione entro il 10 settembre per consentire il consolidamento dei conti
con il bilancio regionale";
-
il Consiglio regionale detiene la partecipazione nella
società in house providing "Portanova S.p.A.";
rilevato che:
-
è stata effettuata la parificazione del conto del tesoriere e
degli agenti contabili interni;
-
con deliberazione consiliare n. 300 del 10 maggio 2018 è
stato approvato il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31
dicembre 2017, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del D. Lgs. n. 118/2011;
visto l'articolo 7, comma 8, della legge regionale 15 marzo
2002, n.13 e ss.mmii, che prevede che i rendiconti dei gruppi consiliari siano
pubblicati, in allegato, al conto consuntivo del Consiglio regionale e sul sito
istituzionale dell'Ente;
visto il Regolamento interno di amministrazione e contabilità
del Consiglio regionale, approvato con deliberazione consiliare n. 190 del 4
maggio 2017;
visto lo schema di rendiconto dell’esercizio 2017 redatto ai
sensi dell’allegato 10 al D.Lgs n. 118/2011 e ss.mm.ii.;
vista la relazione sulla gestione dell'esercizio 2017 ed i
relativi allegati, redatta ai sensi dell'articolo 11, comma 6, del D.Lgs. n.
118/2011;
tenuto conto della relazione della Commissione speciale di
vigilanza, redatta ai sensi dell’articolo 73, comma 3, del Regolamento interno
di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale;
preso atto del verbale n.
209 del 17 luglio 2018, con cui il Collegio dei Revisori dei Conti ha
espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto dell’esercizio
finanziario 2017 ed alla relazione sulla gestione;
delibera
-
di approvare, ai sensi degli articoli 18 e 67 del D.Lgs. n.
118/2011, il rendiconto dell'esercizio finanziario 2017, unitamente ai relativi
allegati, per farne parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione, con le seguenti risultanze finali riepilogative:
GESTIONE 2017 |
TOTALE |
||
|
RESIDUI |
COMPETENZA |
|
Fondo
di cassa al 1° gennaio 2017 |
7.154.869,65 |
||
RISCOSSIONI |
19.562.763,26 |
50.438.345,85 |
70.001.109,11 |
PAGAMENTI |
3.110.599,86 |
62.988.234,30 |
66.098.834,16 |
Fondo
di cassa al 31 dicembre 2017 |
11.057.144,60 |
||
PAGAMENTI
per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre |
0,00 |
||
Differenza |
11.057.144,60 |
||
RESIDUI
ATTIVI |
5.123.713,43 |
20.970.941,85 |
26.094.655,28 |
RESIDUI
PASSIVI |
8.092.818,61 |
2.220.620,06 |
10.313.438,67 |
Differenza |
15.781.216,61 |
||
FPV
per spese correnti |
2.763.159,89 |
||
FPV
per spese in conto capitale |
144.044,22 |
||
|
|
||
Avanzo
d’amministrazione al 31 dicembre 2017 |
23.931.157,10 |
-
di approvare la Relazione sulla gestione dell'esercizio 2017,
unitamente ai relativi allegati, per farne parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
-
di dare atto che l'avanzo di amministrazione dell'esercizio
2017 è così suddiviso:
Avanzo
vincolato |
3.043.373,72 |
Avanzo
accantonato |
11.170.488,29 |
Avanzo
destinato agli investimenti |
4.320.130,29 |
Avanzo
libero |
5.397.164,80 |
-
di rinviare a successivo atto la destinazione dell'avanzo
libero dell'esercizio 2017, pari ad euro 5.397.164,80;
-
di dare atto che i risultati della gestione del Consiglio
regionale per l'esercizio 2017 confluiranno nel rendiconto consolidato della
Regione Calabria, ai sensi dell'art. 67 del D. Lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;
-
di dare atto che, successivamente all'approvazione del
rendiconto per l’esercizio 2017, si procederà all'approvazione del bilancio
consolidato di gruppo del Consiglio regionale con la società partecipata
"Portanova S.p.A.";
-
di trasmettere il presente provvedimento ed i relativi
allegati alla Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 73, comma 6, del
Regolamento interno di amministrazione e contabilità del Consiglio regionale.
Il Consiglio
regionale
viste:
- la delibera di
Giunta regionale n. 85 del 19 marzo 2018, recante: "Bilancio di previsione
2018/2020 dell'Azienda Calabria Verde - Proposta al Consiglio regionale";
- la deliberazione
del Commissario straordinario dell'Azienda Calabria Verde n. 30 del 09/02/2018,
recante "Approvazione Bilancio di previsione 2018-2020";
premesso che:
- la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8, recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 3, dispone che
i bilanci degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati
entro il 10 settembre di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta
regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere
favorevole, li inviano entro il successivo 20 settembre al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
- la Giunta
regionale entro il 15 ottobre trasmette i bilanci al Consiglio regionale per la
successiva approvazione entro il 30 novembre, a norma dell'articolo 54, comma 5,
lettera b) dello Statuto;
visti:
-
- la legge regionale n. 25 del 16 maggio 2013, che ha
istituito Azienda Calabria Verde;
-
- la legge regionale n. 8/2002, recante "Ordinamento del
bilancio e della contabilità della regione Calabria";
-
- l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della
regione Calabria;
-
- il D. Lgs. n. 118/2011, per come modificato e integrato da
D. Lgs. 126/2014;
considerato che il Revisore unico
supplente dei conti, evidenzia che lo stanziamento previsto per il Fondo
crediti di dubbia esigibilità per il bilancio 2018 risulta pari a zero, con una
rilevante differenza rispetto all'importo appostato nel precedente esercizio
2017. Tale scostamento è una diretta conseguenza dell'applicazione da parte
dell'Azienda della modifica normativa operata con la l.r.
n. 43/2016, secondo la quale "i proventi derivanti dalla vendita del
materiale legnoso e dalla gestione, anche mediante concessione del patrimonio
forestale regionale amministrato dall'Azienda, sono annualmente destinati alla
regione Calabria"; ne consegue che le suddette risorse, prima incluse nel
computo del Fondo crediti di dubbia esigibilità, non originano più alcun
accantonamento, determinando l'azzeramento nello stanziamento di spesa del
fondo;
rilevato che il Revisore unico supplente
dei conti, nell'esprimere parere favorevole all'approvazione del bilancio di
previsione per gli esercizi 2018/2020 dell'Azienda Calabria Verde, raccomanda
l'Ente per quanto concerne il Fondo Pluriennale Vincolato, a seguito della
definitiva approvazione del rendiconto di gestione 2017, di verificare la
correttezza del suddetto fondo appostato nel bilancio 2018/2020, provvedendo,
se necessario, ad un eventuale aggiornamento dello stesso;
considerato che con delibera di Giunta
regionale n. 94 del 17 marzo 2017, recante "Coordinamento strategico di
società fondazioni ed enti - ridefinizione funzioni e attività delle strutture
amministrative", si è disposto che la vigilanza sull'Azienda spetta al
dipartimento Presidenza per le attività successive al 01/01/2017;
tenuto conto che il dipartimento
vigilante, nell'esprimere parere favorevole al Bilancio di previsione 2018-2020
dell'Azienda Calabria Verde, rileva il rispetto dei limiti di spesa, di cui
all'articolo 6 della L.R. n. 43/2016, raccomandando altresì l'Ente, al fine del
compiuto rispetto dei suddetti limiti, ad assumere, nel corso dell'esercizio
finanziario 2018, impegni per un ammontare non superiore ai tetti di spesa;
tenuto conto che il dipartimento Bilancio,
con le verifiche poste in essere,
evidenzia che:
- l'equilibrio generale di bilancio è
stato rispettato;
- risulta garantita la quadratura delle
poste di bilancio inerenti la gestione delle partite di giro e per conto terzi;
- il saldo finale di cassa non è negativo;
- raccomanda l’ente di:
- verificare la congruità del Fondo
Crediti di dubbia esigibilità durante la gestione dell'esercizio 2018,
provvedendo ad un aggiornamento dello stesso, a seguito di eventuali variazioni
apportate agli stanziamenti dei capitoli di entrata, in termini di nuove risorse
di dubbia e difficile esazione;
- verificare, a seguito della definitiva
approvazione del rendiconto di gestione 2017, la correttezza del Fondo
Pluriennale Vincolato previsto nel bilancio 2018/2020, provvedendo, se
necessario, ad un eventuale aggiornamento dello stesso,
e, a conclusione dell'attività
istruttoria, ritiene che nulla osta all'adozione, da parte della Giunta
regionale, del bilancio di previsione dell'Azienda Calabria Verde per il
triennio 2018/2020;
preso atto che la Seconda Commissione consiliare,
nella seduta del 17 aprile 2018, ha approvato il Bilancio di previsione
2018/2020 dell'Azienda Calabria Verde e i documenti ad esso allegati;
delibera
di approvare, ai sensi dell'articolo 57
della l.r. n. 8/2002 il Bilancio di previsione
2018/2020 dell'Azienda Calabria Verde e i documenti ad esso allegati, che
costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Proposta di provvedimento amministrativo
numero 210/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Presa d'atto
della decisione della Commissione Europea C(2018)1290 final del 28 febbraio 2018 di modifica del Programma
di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria” (Del. n. 317)
Il Consiglio
regionale
viste:
-
la
Decisione C(2015)8314 final
del 20 novembre 2015, con cui la Commissione europea ha approvato il Programma
di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Calabria ai fini della concessione di un
sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, per il
periodo di programmazione 2014-2020;
-
la
Delibera di Giunta regionale n. 4 del 18 gennaio 2016, recante: “Presa d'atto
della decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma di
Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria e istituzione del
Comitato di Sorveglianza";
-
la
Deliberazione del Consiglio regionale n. 99 del 23 febbraio 2016 avente
oggetto: "Presa d'atto della decisione della Commissione Europea di
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione
Calabria e istituzione del Comitato di Sorveglianza";
-
la
Decisione C(2017)3559 final
del 19 maggio 2017, con cui la Commissione Europea ha approvato la modifica del
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della concessione
di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che
modifica la decisione di esecuzione C(2015)8314 della Commissione;
-
la
Delibera di Giunta regionale n. 419 del 29 settembre 2017, recante: "Presa
d'atto della Decisione C(2017)3559 final
del 19 maggio 2017 della Commissione Europea di approvazione del Programma di
Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria";
-
la
Deliberazione del Consiglio regionale n. 246 del 26 ottobre 2017, avente
oggetto: "Presa d'atto della Decisione C(2017)3559
final del 19 maggio 2017 della Commissione Europea di
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione
Calabria";
-
la
Decisione C(2017)7520 final
del 10 novembre 2017, con cui la Commissione Europea ha approvato la modifica
del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della
concessione di un sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo
rurale che modifica la decisione di esecuzione C(2015)8314 della Commissione;
-
la
Delibera di Giunta regionale n. 607 dell’11 dicembre 2017, recante: "Presa
d'atto della Decisione C(2017)7520 final
del 10 novembre 2017 della Commissione Europea di approvazione del Programma di
Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria";
-
la
Deliberazione del Consiglio regionale n. 273 del 19 dicembre 2017, avente
oggetto: "Presa d'Atto della Decisione C(2017)7520
final del 10 novembre 2017 della Commissione Europea
di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della
Regione Calabria";
considerato che la Commissione Europea, ai
sensi dell'articolo 11, lettera b) del Regolamento (UE) n. 1305/2013, con
Decisione C(2018) 1290 final
del 28 febbraio 2018, ha approvato la modifica del Programma di Sviluppo Rurale
della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e che modifica la decisione di
esecuzione C(2015)8314 della Commissione;
vista
la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30 "Disposizioni sulla
partecipazione della Regione Calabria alla formazione e all'attuazione della
normativa e delle politiche dell'Unione Europea e sulla programmazione
nazionale per le politiche di sviluppo e coesione";
visti:
-
il
Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17
dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e
la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul
Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari
marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del
Consiglio;
-
il
Reg. (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013, sul sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per
lo Sviluppo Rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del
Consiglio;
-
il
Reg. (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica
agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n.352/78, (CE)
n. 165/94, (CE) n. 2799;
-
il
Reg. (UE) n. 1310/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie (secondo gruppo di regole)
sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro
distribuzione in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n.
73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n.1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e
(UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo;
-
il
Reg. (UE, EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013, che
stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
-
il
Reg. Delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione dell'11 marzo 2014, che
integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
-
il
Reg. di Esecuzione (UE) n. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014,
recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte
del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
-
il
Reg. di Esecuzione (UE) n. 908/2014 della Commissione del 6 agosto 2014 recante
modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri
organismi, la gestione finanziaria la liquidazione dei conti, le norme sui
controlli, le cauzioni e la trasparenza;
visti
i seguenti allegati:
-
Allegato
A: Decisione C(2018) 1290 final
del 28 febbraio 2018, di approvazione della modifica al PSR Calabria 2014-2020;
-
Allegato
B: Programma di Sviluppo Rurale Calabria 2014-2020,
che
costituiscono parte integrante della presente deliberazione;
tenuto
conto che le principali e più importanti novità di carattere sostanziale
riguardano:
·
l'introduzione
della misura 9, finalizzata a incentivare attraverso un sostegno economico la
costituzione di nuove associazioni e organizzazione di produttori, che verrà
finanziata con quattro milioni di euro di spesa pubblica;
·
l'introduzione
dell'intervento 10.1.9 per il sostegno di buone pratiche ambientali nel settore
dell'apicoltura, che verrà finanziato con sei milioni di euro di spesa
pubblica; l'Autorità di gestione del PSR Calabria 2014-2020 ne ha evidenziato
la rilevanza e l'importanza di tale progetto, dal momento che la Calabria è la prima
regione d'Italia ad aver attivato la misura dell'apicoltura quale
"produzione di qualità" e considerato che solo cinque regioni in
Europa hanno attivato questa misura;
·
l'introduzione
dei costi standard per i corsi di formazione (misura 1), per alcune tipologie
di investimenti nelle aziende agricole (misura 4) e per la preparazione dei
piani di gestione forestale (misura 8 e 16.8);
·
l'aumento
dell'aliquota di sostegno per le misure 1 (formazione) e 2 (consulenza) al 100%
della spesa ammissibile;
·
l'allargamento
della misura di imboschimento (misura 8.1) ai terreni agricoli incolti, secondo
la pertinente definizione regionale, per contrastare il dissesto idrogeologico
dei terreni abbandonati;
considerata l'importanza e la positività
della Decisione della Commissione Europea di modifica del PSR che, non solo ha
permesso di apportare le dovute correzioni ad errori materiali e di chiarire
elementi suscettibili di generare confusione tra i potenziali beneficiari e
rischi di contenzioso, ma ha anche reso possibile l'aggiornamento del quadro
normativo di riferimento per alcune misure e, in generale, ha determinato un
incremento di efficacia del Programma;
considerato
che, come attestato dall’Autorità di gestione del PSR Calabria 2014-2020, le
suddette modifiche apportate al programma sono contenute entro i limiti del
finanziamento a suo tempo concesso e non comportano oneri a carico del bilancio
regionale;
rilevato
che la Seconda Commissione consiliare ha approvato il provvedimento in oggetto
nella seduta del 17 aprile 2018;
delibera
-
di
prendere atto della Decisione della Commissione Europea C(2018)1290
final del 28 febbraio 2018 di modifica del Programma
di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria (Allegato A), che
costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
-
di
approvare la modifica al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione
Calabria (Allegato B), che costituisce parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione.
Il Consiglio
regionale
viste:
-
la
delibera di Giunta regionale n. 141 del 26 aprile 2018, recante: "Bilancio
di previsione 2018/2020 dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale
Pubblica della Regione Calabria. Proposta al Consiglio regionale";
-
la
delibera del Commissario straordinario n. 191 del 14/03/2018 di approvazione
del bilancio di previsione 2018/2020 dell'Aterp unica
regionale;
premesso che:
-
la
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8, recante "Ordinamento del bilancio e
della contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 3,
dispone che i bilanci degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 10 settembre di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 20 settembre al Dipartimento
Bilancio e Patrimonio per la definitiva istruttoria di propria competenza;
-
la
Giunta regionale entro il 15 ottobre trasmette i bilanci al Consiglio regionale
per la successiva approvazione entro il 30 novembre, a norma dell'articolo 54,
comma 5, lettera b) dello Statuto;
-
con
il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 7 del 12 gennaio 2016 è
stato nominato l'Ing. Ambrogio Mascherpa, quale
Commissario Straordinario dell'Aterp unica regionale;
-
con
il decreto del Presidente della Giunta regionale n.99 del 09/05/2016 veniva
formalmente costituita la nuova Azienda Territoriale per l'Edilizia
Residenziale Pubblica Regionale con conseguente estinzione delle ATERP
provinciali;
visti:
-
la
legge regionale n. 24 del 2013, recante "Riordino enti, aziende regionali,
fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con
esclusione del settore sanità", istitutiva dell'Azienda territoriale per
l'edilizia residenziale pubblica regionale, quale ente ausiliario della regione
in materia di edilizia residenziale pubblica, con l'accorpamento delle Aziende
regionali per edilizia residenziale;
-
la
legge regionale n. 8/2002, recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della regione Calabria";
-
l'articolo
54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
-
il
D. Lgs. n. 118/2011 recante "Disposizioni in
materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio
delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1
e 2 della legge 5 maggio 2009, n.42", per come modificato e integrato dal
D. Lgs. 126/2014;
tenuto conto che il Collegio dei revisori
dei conti dell'Azienda, con verbale del 13/03/2018, ha espresso parere
favorevole, condizionato alle seguenti prescrizioni:
-
la
spesa di personale autorizzata è limitata all'importo di 10.449.417,12 euro,
che costituisce senza dubbio alcuno il limite massimo delle spese per il personale
da poter impegnare relativamente al bilancio di previsione 2018/2020, ai sensi
dell'articolo 6 della L.R. n. 43/2016. La maggiore spesa del personale, fino
alla concorrenza di € 13.035.000, si intenderà autorizzata solo ed
esclusivamente al termine (con esito positivo) dell'iter autorizzatorio
avviato dall'Ente ed a condizione che venga emesso un provvedimento
amministrativo da parte della Regione Calabria che approvi espressamente il
fabbisogno di personale e ne quantifichi la spesa complessiva autorizzandola ai
sensi dell’articolo 6 della L.R. n. 43/2016;
-
per
quanto concerne le ulteriori spese di gestione iscritte nel bilancio di
previsione 2018/2020 in misura superiore al limite stabilito dalle norme
regionali, le suddette spese autorizzate sono limitate agli importi riportati
in tabella alla colonna limite 2018 di cui alla pagina 18 del verbale, e
costituisce senza dubbio alcuno il limite massimo delle spese per singola
categoria da poter impegnare relativamente al bilancio di previsione 2018/2020,
ai sensi dell'articolo 6 della L.R. n. 43/2016;
considerato che il dipartimento Lavori
Pubblici, Settore Politiche della casa, pur rilevando che l'Ente ha
incrementato l'azione di recupero dell'evasione/elusione dei canoni di
locazione, nell’istruttoria di propria competenza ha evidenziato alcune
criticità, già sollevate dal Collegio dei revisori dei conti, in merito alle
spese generali di gestione ed alla programmazione della spesa del fabbisogno di
personale, che risultano iscritte in bilancio per un importo superiore al
limite massimo di impegno stabilito dalla L.R. n. 43/2016; il dipartimento, a
conclusione della suddetta istruttoria, ha espresso parere favorevole
condizionato al rigoroso rispetto delle prescrizioni formulate dall'organo di
revisione;
atteso
che il dipartimento Bilancio ha rilevato che sono garantiti sia gli equilibri
contabili, tra cui anche la quadratura delle partite di giro, sia la presenza
di un saldo finale di cassa non negativo, e a conclusione dell'attività
istruttoria raccomanda l'Ente:
-
di
provvedere all'incremento del Fondo Crediti di dubbia esigibilità, entro i
limiti di cui alla vigente normativa, al fine di eliminare le differenze
rilevate, apportando con immediatezza le dovute variazioni al bilancio di
previsione 2018/2020;
-
di
verificare la congruità del Fondo Crediti di dubbia esigibilità durante la
gestione dell'esercizio, provvedendo ad un sistematico aggiornamento dello
stesso, a seguito di eventuali variazioni agli stanziamenti di competenza dei
pertinenti capitoli di entrata, nonché con riferimento all'effettivo andamento
degli incassi;
-
di
provvedere alle dovute variazioni di bilancio apportando i conseguenti
correttivi al Fondo Pluriennale Vincolato per la parte corrente e capitale, a
seguito del completamento della procedura di riaccertamento
dei residui per l'esercizio 2017, nel rispetto del principio contabile della
competenza finanziaria potenziata;
considerato che il dipartimento Bilancio
ritiene che nulla osta all'adozione, da parte della Giunta regionale, del Bilancio
di previsione dell'ATERP Calabria per l'esercizio 2018/2020;
rilevato
che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 28 maggio 2018, ha
approvato il Bilancio di previsione 2018/2020 dell'Azienda Territoriale per
l'Edilizia Residenziale Pubblica della Regione Calabria e i documenti ad esso
allegati;
delibera
di
approvare, ai sensi dell'articolo 57 della l.r. n.
8/2002, il Bilancio di previsione 2018/2020 dell'Azienda Territoriale per
l'Edilizia Residenziale Pubblica della Regione Calabria e i documenti ad esso
allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione.
Il Consiglio
regionale
vista
la delibera di Giunta regionale n. 230 del 14.06.2018 recante: "Bilancio
di previsione dell'ARPACAL (Agenzia Regionale per la protezione dell'Ambiente
della Calabria) 2018/2020";
visti:
-
la
legge regionale n. 20/1999, recante "Istituzione dell'Agenzia Regionale
per la Protezione dell'Ambiente della Calabria – A.R.P.A.C.A.L.;
-
la
legge regionale n. 8/2002, recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della regione Calabria";
-
l'articolo
54, comma 5, lettera b), dello Statuto della Regione Calabria;
-
il
D.Lgs. n. 118/2011, per come
modificato e integrato dal D. Lgs. 126/2014;
premesso
che:
-
la
legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e
della contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 3,
dispone che i bilanci degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 10 settembre di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 20 settembre al Dipartimento
"Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria
competenza;
-
la
Giunta regionale entro il 15 ottobre trasmette i bilanci al Consiglio regionale
per la successiva approvazione entro il 30 novembre, a norma dell'articolo 54,
comma 5, lettera b) dello Statuto;
-
con
D.P.G.R. n. 139 del 4 dicembre 2015, l'Avv. Gatto è stata nominata quale
Commissario Straordinario dell'Agenzia Regionale per la protezione
dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL);
tenuto
conto che:
-
il
Commissario straordinario dell'Agenzia, con delibera n. 123 del 01/02/2018, ha
approvato il bilancio di previsione armonizzato per il triennio 2018/2020 e con
successiva delibera n. 427 del 16/05/2018 lo stesso Commissario ha provveduto
ad apportare alcune rettifiche tecnico contabili al bilancio;
-
il
Revisore unico dei conti dell'ente, con i pareri rilasciati in data 01/02/2018
e 17/05/2018 ha espresso parere favorevole rispettivamente all'approvazione del
bilancio di previsione 2018/2020 e alle successive rettifiche;
-
il
Comitato di indirizzo, con verbale dell'8/02/2018, ha espresso parere
favorevole sul bilancio di previsione 2018/2020;
considerato
che il dipartimento vigilante "Ambiente e Territorio":
-
ha
effettuato le dovute verifiche sul rispetto dei limiti di spesa in materia di
"spending review",
sottolineando che l'Agenzia ha esplicitato le argomentazioni che motivano il
mantenimento degli stanziamenti c.d. "incomprimibili", appostati nel
bilancio di previsione;
-
ha
espresso parere favorevole all'approvazione del bilancio di previsione
2018/2020;
tenuto
conto che il dipartimento Bilancio:
-
ha
evidenziato alcune criticità, poi sanate dall'Agenzia, che ha adottato le
dovute rettifiche tecnico contabili con delibera n. 427 del 16/05/2018;
-
ha
rilevato il rispetto dell'equilibrio generale di bilancio;
-
ha
rilevato la quadratura delle poste di bilancio inerenti la gestione delle
partite di giro e per conto terzi nonché la presenza di un saldo finale di
cassa non negativo;
considerato
che lo stesso dipartimento Bilancio, nel corso dell'istruttoria espletata, ha
raccomandato di:
-
provvedere
ad aggiornare correttamente l'importo del Fondo Crediti di dubbia esigibilità
rettificando nel corso dell'esercizio 2018 gli stanziamenti, avendo rilevato
delle imprecisioni di calcolo relative allo stesso Fondo;
-
verificare
la congruità del suddetto fondo durante la gestione dell'esercizio, provvedendo
ad un sistematico aggiornamento dello stesso sulla base di eventuali variazioni
apportate agli stanziamenti di competenza dei relativi capitoli di entrata,
nonché con riferimento all'effettivo andamento degli incassi;
-
verificare,
a seguito della definitiva approvazione del rendiconto di gestione 2017, la
correttezza del Fondo Pluriennale Vincolato previsto nel bilancio 2018/2020,
provvedendo, se necessario, ad un eventuale aggiornamento dello stesso
e
a conclusione dell'istruttoria ha rilevato l'insussistenza di motivi ostativi
all'adozione del documento contabile da parte della Giunta regionale e alla
successiva approvazione da parte del Consiglio regionale;
rilevato
che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 29 giugno 2018, ha
approvato il bilancio di previsione dell’ARPACAL (Agenzia regionale per la
protezione dell’ambiente della Calabria 2018/2020) ed i documenti ad esso
allegati;
delibera
di
approvare, ai sensi dell'articolo 57 della l.r. n.
8/2002 il Bilancio di previsione dell'ARPACAL (Agenzia regionale per la
protezione dell'ambiente della Calabria) 2018/2020 e i documenti ad esso
allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.