X^ LEGISLATURA
RESOCONTO
INTEGRALE
_________
n.
41
SEDUTA Di GIOVEDI’ 26 OTTOBRE 2017
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
E DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO CICONTE
Inizio lavori h. 12,54.
Fine lavori h. 14,26
Presidenza del
Presidente Nicola Irto
La seduta inizia alle 12,54.
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario Questore
a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta precedente che
è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle
comunicazioni.
(Sono riportate in allegato)
Avviamo i lavori
introducendo il primo punto all’ordine del giorno, riguardante la proposta di
provvedimento amministrativo numero 187/10^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione
Calabria: presa d’atto dell’approvazione da parte del Cipe
con la deliberazione numero 7/2017”.
Prego il consigliere
Aieta, relatore del provvedimento, di illustrarlo.
Il provvedimento
amministrativo oggi all’esame dell’Aula verte sulla presa d’atto
dell’approvazione da parte del Cipe del Piano di
Azione e Coesione - che utilizza l'acronimo Pac
2014-2020 - della Regione Calabria. Il Piano d’azione è uno strumento di
riprogrammazione strategica e di innovazione di metodo, al fine di recuperare i
ritardi accumulati nell’uso dei fondi strutturali e di rafforzare l’efficacia
degli interventi finanziati.
Il Governo centrale
ha promosso, anche nel periodo 2014-2020, l’adesione ad un Piano di Azione e
Coesione non solo per il completamento di interventi in corso di realizzazione,
ma anche per la formazione di un bacino di progetti potenzialmente finanziabili
dalla nuova programmazione europea, nel caso si presentino difficoltà
attuative.
Il Piano si articola
su quattro obiettivi prioritari:
1) la realizzazione o
il completamento delle azioni inizialmente previste nel Piano di Azione e
Coesione;
2) la realizzazione
di nuovi interventi, inizialmente previste nella programmazione del Fondo
Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 e definanziati;
3) il completamento
dei progetti inseriti nei Programmi operativi non conclusi alla data del 31
dicembre 2015 che dovranno essere funzionanti, ovvero completati ed in uso,
entro la data di presentazione dei documenti di chiusura, così come stabilito dalla
legge di stabilità 2016;
4) la realizzazione
di azioni di rafforzamento complementari alla strategia del Por Calabria, nella
misura residuale dell’importo complessivo del Programma di Azione e Coesione.
Ciò premesso, è
opportuno evidenziare che con la delibera del Cipe,
numero 27 del 2016, sono stati assegnati alla Regione Calabria risorse pari ad
euro 111 milioni per il completamento dei progetti inseriti nel Por 2007-2013;
il predetto finanziamento è a valere sulle risorse del programma complementare Pac 2014-2020, ovvero sull’ammontare calcolato di euro 832
milioni.
Pertanto, nel corso
dell’istruttoria da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento per le Politiche di Coesione – è stato chiesto alla Regione
Calabria di aggiornare la dotazione finanziaria del Pac
2014-2020 da euro 832 milioni ad euro 720 milioni, in considerazione
dell’assegnazione già disposta dal Cipe alla Regione
Calabria con la delibera numero 27 del 2016.
Le risorse assegnate
sono erogate dal Fondo di Rotazione di cui alla legge numero 183 del 1987,
secondo le seguenti modalità:
- erogazioni iniziali
pari al 20% delle risorse assegnate al Programma;
- pagamenti intermedi
fino al raggiungimento del limite del 90% delle risorse assegnate
all’intervento;
- pagamento del saldo
finale nella misura del 10% della dotazione finanziaria complessiva e finale.
Il Piano di Azione e
Coesione dovrà essere attuato entro la data già prevista dai regolamenti per la
conclusione dei Programmi europei del ciclo 2014-2020. Per questo – cosa
importante –ciclo finanziario vale la cosiddetta regola “n+3”; in sostanza, le
certificazioni di spesa dovranno essere presentate alla Commissione europea
entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello dell’impegno
nell’ambito del Programma. E’ importante sottolineare che non sono previste
deroghe per i Grandi Progetti. Alla luce di quanto riportato, si propone a
questa Assemblea l’approvazione del provvedimento.
Ci sono interventi su
questo punto? Se non ci sono interventi su questo punto, passiamo alla
votazione. Il Provvedimento é approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
Ha chiesto la parola
il consigliere Magno. Ne ha facoltà.
Grazie Presidente. Chiedo che siano inseriti
all’ordine dei lavori i seguenti ordini del giorno: il protocollo numero 43261
del 26 ottobre 2017, il protocollo numero 41632 del 17 ottobre 2017, il
protocollo numero 36000 dell’11 settembre 2017, il protocollo numero 24120 del
5 giugno 2017.
Scusi, cosa sono,
consigliere Magno?
Vuole sapere l’argomento? Si tratta di ordini del
giorno.
Si tratta del
progetto di legge sulla “Fondazione Terina”?
Non sono progetti di legge, ma ordini del giorno.
Quelli li deve
presentare dopo alla Presidenza. Pensavamo si trattasse di quello che ha
firmato prima e su cui avrebbe chiesto l’inserimento.
Li ho già presentati. Chiedo
l’inserimento degli ordini del giorno presentati alla Presidenza.
E chiedo l’inserimento all’ordine
del giorno del progetto di legge “Modifiche ed integrazioni alla legge
regionale 27 dicembre 2016, numero 44”. La richiesta é sottoscritta da tutti i
capigruppo di maggioranza e di minoranza.
Se la vuole illustrare,
mi riferisco alla proposta di legge “Modifiche ed integrazioni alla legge
regionale 27 dicembre 2016, numero 44” che, sostanzialmente, parla della
Fondazione Mediterranea Terina Onlus. Prego consigliere Magno.
La modifica riguarda l’articolo 1 e serve per
consentire il pagamento dei dipendenti della Fondazione Terina che sono in
pre-stato di agitazione, in quanto non viene erogato loro lo stipendio da 4
mesi – anche a causa di una serie di pignoramenti che sono stati fatti alla
stessa Fondazione – quindi non c'è la possibilità di poter pagare gli stipendi.
L’articolo 1 viene così modificato “il contributo
stanziato nell’esercizio finanziario 2017 a favore della Fondazione
Mediterranea Terina Onlus, di cui alla tabella C degli allegati della legge
regionale 27 dicembre 2016, numero 44 - pubblicata sul Burc
numero 125 del 27 dicembre 2016 - è da intendersi vincolato e destinato
esclusivamente alle spese di funzionamento della Fondazione medesima, e può
essere erogato previa presentazione dell’annuale Piano delle attività
dell’ente, tenuto conto delle voci di spesa ivi contenute, e con priorità
esclusiva per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti della Fondazione
stessa”. Grazie.
Ci sono interventi?
Consigliere Romeo, prego.
Grazie. Presidente, colleghi,
intervengo soltanto per sottolineare la disponibilità che ho incontrato da
parte del collega Magno e degli altri colleghi del centro-destra, affinché
l’approvazione di questo provvedimento potesse seguire un iter cosiddetto
“veloce”. Lo voglio dire al microfono perché è giusto riconoscere una comune
sensibilità, per la quale ringrazio i colleghi del centro-destra. Interveniamo
per affrontare un problema ormai diventato annoso, che é quello dei dipendenti
della Fondazione Terina, che i colleghi Ciconte e Scalzo mi avevano molto
sollecitato, proprio perché interessa anche e soprattutto la loro realtà. Penso
che l’Aula oggi stia facendo una cosa molto importante e molto positiva.
Ci sono altri
interventi? Allora pongo ai voti l’inserimento della proposta di legge
“Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44”,
illustrata dai consiglieri Magno e Romeo, sottoscritta da tutti i capigruppo ed
altri consiglieri, che, quindi, inserita in coda all’ordine del giorno.
Ha chiesto di
intervenire il consigliere Cannizzaro. consiglierete ha facoltà.
Presidente, chiedo che venga inserita all’ordine del
giorno la mozione numero 91 dell’ 8 settembre 2017 che vede firmatari tanti
colleghi e che verte su una vicenda riguardante i Consorzi di bonifica. Grazie.
E’ la mozione dei
Consorzi di bonifica che è stata sollecitata da molti consiglieri regionali e
dai diretti interessati che ne avevano già discusso – anche il consigliere
Nucera era stato primo firmatario della mozione, per cui c'era già un accordo
ad inserirla in coda a questo ordine del giorno, quindi pongo ai voti
l’inserimento della mozione numero 91 dell’8 settembre 2017. E’ inserita in
coda all’ordine del giorno.
Continuiamo con
l’ordine del giorno.
Il punto 2 all’ordine
del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 188/10^,
di iniziativa della Giunta regionale, recante “Presa d’atto della decisione
della Commissione Europea del maggio 2017 di modifica del Programma di Sviluppo
Rurale 2014-2020 della Regione Calabria”. Cedo la parola al relatore del
provvedimento, consigliere Aieta.
La delibera in esame rappresenta la presa d’atto della
decisione della Commissione Europea di modifiche del Programma di Sviluppo
rurale 2014-2020 (PSR) della Regione Calabria.
Ricordo che il PSR è lo strumento di Programmazione
europea basato su uno dei Fondi e che permette alle singole Regioni italiane di
sostenere e finanziare gli interventi del settore agricolo- forestale regionale
e accrescere lo sviluppo delle aree rurali. Il PSR è stato approvato dalla
Commissione Europea in data 20 novembre 2015 e il Consiglio regionale ne ha
effettuato la presa d’atto con la delibera numero 99 del 23 febbraio 2016.
Questa nuova
programmazione rivolge particolare attenzione all’innovazione e alla ricerca,
alla salvaguardia dell’ambiente e del clima, al presidio dei territori, alla
prevenzione del rischio idrogeologico, al mantenimento e miglioramento della
biodiversità, alle aree interne svantaggiate, ad una nuova politica della
montagna, volte a valorizzare un patrimonio che costituisce circa l’80 per
cento del territorio calabrese.
La struttura del PSR
non è più caratterizzata da Assi, bensì da Priorità. Conta 14 Misure, a loro
volta articolate in 38 sub-misure e 53 interventi
La delibera che ci
occupa è la presa d’atto della modifica del Programma di sviluppo rurale della
Calabria, rispetto alla precedente decisione di esecuzione con cui la
Commissione europea ha approvato il programma.
Attraverso una nota
inviata alla seconda Commissione, l’Autorità di gestione del PSR, nella persona
dell’avvocato Alessandro Zampino, ha illustrato le modifiche apportate,
sottolineando come, attraverso queste, sia adesso possibile utilizzare il Fondo
di garanzia nell’ambito delle misure 4.1 e 4.2 e introdurre nuove tipologie di
intervento, la 4.1.5 (strumenti finanziari per le aziende agricole) e la 4.2.2
(strumenti finanziari per la trasformazione, la commercializzazione e lo
sviluppo dei prodotti agricoli).
La modifica del testo
è, inoltre, legata all’ adesione della Regione Calabria alla piattaforma multi
regionale, denominata AGRI, che sarà gestita dal FEI, che è il Fondo Europeo
per gli Investimenti.
Tutto ciò
considerato, si propone all’Assemblea l’approvazione del provvedimento.
Presidenza del Vicepresidente Vincenzo Ciconte
Ci sono interventi?
La Giunta regionale?
Allora poniamo il
provvedimento in votazione per alzata di mano. Il provvedimento é approvato.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
Passiamo al terzo
punto all’ordine del giorno.
Proposta di
provvedimento amministrativo numero 189, di iniziativa della Giunta regionale,
recante “Rendiconto esercizio 2016 dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo
dell’Agricoltura Calabrese Arsac”. Prego, il relatore, consigliere Aieta, di
illustrare il provvedimento.
La Giunta regionale,
con la delibera 442 del 10 novembre 2016, ha approvato le linee di indirizzo
dedicate ai dipartimenti vigilanti per la trasmissione dei documenti contabili
di Enti strumentali e Società, ai fini dei successivi adempimenti di bilancio,
e per l’effettuazione delle verifiche in ordine al contenimento delle spese.
Il documento
contabile è stato oggetto di numerose rettifiche da parte dell’Ente; il
Commissario straordinario, con delibera numero 108 del 18 agosto 2017, ha
approvato nuovamente il rendiconto di gestione per l'esercizio 2016. Le
relative delibere di approvazione e rettifica del Rendiconto di gestione 2016
sono tutte corredate dalle relative relazioni del Revisore unico dei conti.
L’organo di controllo
– che è stato nominato il 31 maggio 2016 – ha evidenziato l’attendibilità delle
risultanze della gestione finanziaria e, considerato che la gestione di
esercizio 2016 dell’Arsac è stata appesantita da quella liquidatoria
dell'Arssa, invita l'Azienda ad operare nell'ottica del contenimento della
spesa nell'ambito dei programmi delle attività da attuare, al fine di
individuare le voci passibili di taglio, per evitare inefficienze e sprechi.
Il Revisore –
nell’esprimere parere favorevole per l'approvazione del Rendiconto 2016 –
propone di vincolare l’avanzo di amministrazione disponibile per la
costituzione del Fondo Crediti di dubbia esigibilità, prescrivendo di non
utilizzare l’avanzo di amministrazione disponibile nel corso dell’esercizio
corrente, e di accantonare altre somme in futuro, vista l’incongruità del Fondo
medesimo.
Il dipartimento
agricoltura, nell’istruttoria di competenza, ha provveduto a verificare il
rispetto dei vincoli di spesa di cui alla vigente normativa sul contenimento
della spesa, rilevando il rispetto degli stessi da parte dell’Arsac con la sola
eccezione del limite di cui all’articolo 1, comma 4, della legge regionale
numero 3/2015, che afferisce – appunto – al contenimento dei costi per la
corresponsione degli emolumenti al direttore generale.
Con riferimento
all’attività di controllo dei vincoli di spesa, la delibera di Giunta regionale
demanda al dipartimento Agricoltura l'avvio delle procedure necessarie, sia al
recupero delle somme indebitamente percepite sia ai fini della segnalazione di
un eventuale danno erariale agli organi inquirenti della Corte dei Conti.
Il dipartimento
bilancio, nell'istruttoria di competenza, ha formulato alcune prescrizioni:
1. provvedere alla
corretta registrazione delle risorse da ricomprendere nella determinazione
dell'ammontare del Fondo crediti di dubbia esigibilità;
2. non applicare la
parte disponibile dell'avanzo di amministrazione scaturente dal Rendiconto di
gestione 2016, stante – appunto – l’insufficiente quantificazione del Fondo
crediti di dubbia esigibilità.
A conclusione
dell'attività istruttoria il dipartimento bilancio ritiene possibile procedere
alla trasmissione del rendiconto dell’azienda per l’esercizio 2016 da parte
della Giunta regionale al Consiglio regionale.
PRESIDENTE
Grazie.
Non ci sono altri interventi. Allora, poniamo in votazione il provvedimento.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
Il quarto punto
all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo
numero 191/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto
esercizio 2016 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(Arcea)”.
La parola al
relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.
L’ente
ha provveduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31
dicembre 2016. Il revisore unico dei conti, nell’esprimere parere favorevole
per l’approvazione del rendiconto 2016, attesta la corrispondenza del
rendiconto alle risultanze della gestione. Il dipartimento agricoltura, nell’istruttoria
di competenza, ha espresso parere favorevole al rendiconto di gestione 2016,
fermo restando quanto rappresentato dalla struttura di controllo in merito alla
verifica relativa al rispetto delle norme in materia di contenimento delle
spese. Il dipartimento bilancio ha ritenuto possibile procedere all’adozione da
parte della Giunta regionale del rendiconto dell’Agenzia al fine della
successiva presentazione allo stesso Consiglio regionale.
Ci
sono interventi da parte della Giunta e dei consiglieri? Allora, poniamo in
votazione il provvedimento.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
Il quinto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di
provvedimento amministrativo numero 192/10^ di iniziativa della Giunta
regionale recante: “Rendiconto esercizio 2014 e riaccertamento straordinario
dei residui dell’azienda Calabria Verde”.
La parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.
L’Azienda
Calabria Verde è un ente strumentale istituito con la legge regionale numero 25
del 2013 che svolge attività di gestione della forestazione e delle politiche
della montagna. Con delibera di Giunta regionale numero 94 del 17 marzo 2017 si
è stabilito che la vigilanza sull’Azienda spetti al dipartimento Presidenza
d’intesa con il dipartimento agricoltura. L’organo di controllo (in carica dal 16
giugno 2016) ha espresso parere favorevole sulla procedura di riaccertamento
straordinario dei residui. Il dipartimento agricoltura, d’intesa con il
dipartimento Presidenza, evidenza l’impossibilità di esprimersi sul rispetto
della normativa in materia di contenimento della spesa per l’esercizio 2014
poiché non esiste una serie storica di dati contabili ai quali fare
riferimento, atteso che l’Azienda ha iniziato ad operare a decorrere dal 1
aprile 2014. Nell’istruttoria di competenza i dipartimenti vigilanti rivelano
che, a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, è emerso un
maggiore disavanzo, pari ad euro 56 milioni che, d’intesa con il dipartimento
bilancio, è stato stabilito di ripianare in 30 anni. A conclusione
dell’istruttoria, i dipartimenti esprimono parere favorevole al rendiconto di
gestione 2014. Il dipartimento bilancio, su impulso del Commissario
straordinario e del Revisore unico dei conti, è stato attenzionato
circa l’acquisizione da parte dell’Azienda di un contratto di finanziamento
stipulato a suo tempo da Afor in liquidazione e la società Cooperfin
S.p.A.
Per
quanto concerne il predetto contratto, il dipartimento ha formulato alcune
raccomandazioni. A conclusione dell’attività istruttoria, il dipartimento
bilancio ha rilevato che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di
cassa e il conto del tesoriere; che sussiste la quadratura delle poste
contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”.
L’Azienda
ha espletato la procedura di riaccertamento straordinario dei residui per come
previsto dal decreto legislativo numero 118 del 2011 relativamente alla
procedura seguita dall’Azienda. Il dipartimento bilancio ha rilevato l’errata
applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata;
conseguentemente è stata rilevata l’errata determinazione sia della quota
vincolata sia di quella accantonata del risultato di amministrazione e
necessariamente anche la parte disponibile di quest’ultimo per cui si è reso
necessario apportare dei correttivi.
Si
evidenzia come, a seguito delle rettifiche operate, la parte disponibile del
risultato di amministrazione peggiora: si passa da un disavanzo di euro 37
milioni ad un disavanzo pari ad euro 56 milioni.
L’operazione
di riaccertamento straordinario, in quanto attività di natura gestionale, con
riferimento agli enti strumentali, spetta al direttore generale che, a sua
volta, lo sottopone alla Giunta regionale la quale, successivamente ad una
istruttoria, provvede, poi, alla definitiva approvazione e al successivo
inoltro al Consiglio regionale per una presa d’atto.
Il
dipartimento bilancio, dunque, ritiene possibile procedere all’adozione da
parte della Giunta regionale del rendiconto per l’esercizio 2014 dell’Azienda
Calabria Verde, al fine della successiva presentazione al Consiglio regionale.
Tutto
ciò premesso, sottopongo all’Aula l’esame della proposta di provvedimento
amministrativo. Grazie.
Ci
sono interventi da parte della Giunta e dei consiglieri? Allora, poniamo in
votazione il provvedimento.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
Il
sesto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 276/10^
di iniziativa del consigliere Graziano recante: “Riconoscimento della
legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai
sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno
2011, numero 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10
agosto 2014, numero 126.
La
parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.
Questo provvedimento si
rende necessario per dare ottemperanza a quanto disposto dal decreto legislativo
numero 118 del 2011 il quale recita “Disposizioni
in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio
delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi …” che prevede che il
Consiglio regionale riconosca con legge la legittimità dei debiti fuori
bilancio, derivanti: a) da sentenze esecutive; b) copertura dei disavanzi di
enti, società ed organismi controllati o, comunque, dipendenti dalla Regione;
c) ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da
norme speciali; d) procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere
di pubblica utilità; e) acquisizione di beni e servizi in assenza del
preventivo impegno di spesa.
Il provvedimento è riferito
alle delibere numero 44 e 45 del 18 settembre 2017 con le quali l’Ufficio di
Presidenza dà mandato al consigliere regionale Graziano di avviare le procedure
di riconoscimento da parte del Consiglio regionale dei debiti fuori bilancio,
derivanti da sentenze esecutive e decreti ingiuntivi esecutivi notificati
all’Amministrazione regionale. Nello specifico, si chiede il riconoscimento di
debiti fuori bilancio per un totale di € 23.000,00 come determinato
all’articolo 1 della proposta. Precisamente, i debiti in oggetto sono relativi:
a sentenza esecutiva della Corte d’Appello di Catanzaro, sezione Lavoro, numero
227 del 2017; decreto ingiuntivo emesso dal tribunale di Catanzaro.
Nel provvedimento, poi,
all’articolo 2 viene indicata la copertura finanziaria degli oneri derivanti
dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio, come sopra specificati. Sulla
proposta i revisori dei conti hanno espresso parere favorevole con verbale
numero 171 del 16 ottobre 2017. Nello specifico viene evidenziato che “nei singoli riconoscimenti dei debiti fuori
bilancio non viene chiarito il contesto da cui poter desumere l’impossibilità
da parte del responsabile del procedimento di poter assumere l’atto posto a
base del provvedimento giudiziale”.
Lo stesso Collegio,
contestualmente “invita l’amministrazione
ad effettuare le opportune verifiche al fine di accertare le eventuali
responsabilità personali che hanno determinato il danno economico regionale.
Qualora ciò fosse accertato, occorre procedere alle singole contestazioni
tenendo conto di tutto in sede di valutazione del personale”.
Ai lavori della Commissione
hanno partecipato la dottoressa Orlando, delegata dal dirigente del Settore
bilancio e ragioneria del Consiglio regionale, che ha illustrato il
provvedimento ed il dottor Malara, insieme al dottor Porcelli, per il Collegio
dei revisori dei conti. Tutto ciò premesso, si sottopone il provvedimento
all’esame dell’Aula.
Ci sono interventi da parte
della Giunta e dei consiglieri? Allora, poniamo in votazione il provvedimento.
Pongo in votazione l’articolo 1.
(È approvato)
Pongo in votazione l’articolo 2.
(È
approvato)
Pongo in votazione l’articolo 3.
(È
approvato)
Pongo in votazione la legge nel suo complesso, con
autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei
revisori.
(Il
Consiglio approva)
(E’
riportata in allegato)
Il settimo punto all’ordine
del giorno riguarda la proposta di legge numero 277/10^ di iniziativa della
Giunta regionale recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori
bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell’articolo 73 del decreto legislativo
23 giugno 2011, numero 118.
La parola al relatore del
provvedimento, il consigliere Aieta.
Signor Presidente, vale la
premessa che ho fatto per il precedente provvedimento. Nello specifico, la
proposta in esame si compone della delibera di Giunta regionale numero 425 del
29 settembre 2017 che richiama i decreti dirigenziali contenenti gli elementi
necessari per il riconoscimento da parte del Consiglio regionale dei debiti
fuori bilancio e ne propone il disegno di legge relativo. Alla suddetta
delibera di Giunta regionale sono allegati, unitamente al disegno di legge, la
relazione di accompagnamento e le tabelle di dettaglio di debito nelle quali
vengono specificati gli estremi del provvedimento, il dipartimento proponente,
l’importo a riconoscere e gli altri elementi utili ai fini del riconoscimento
quali l’oggetto, la tipologia del debito, il suo beneficiario e la copertura
finanziaria prevista sul bilancio di previsione 2017.
Il disegno di legge si
compone di 3 articoli: il primo che prevede il riconoscimento della legittimità
dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze e titoli esecutivi non ancora
oggetto di procedura esecutiva per l’importo complessivo di euro 40.000,00,
secondo il dettaglio contenuto nella tabella numero 1 al disegno di legge;
all’articolo 2 viene indicata la forma di copertura finanziaria prevista per i
suddetti debiti fuori bilancio; l’ultimo articolo del disegno di legge contiene
invece disposizioni relative all’entrata in vigore.
Sulla proposta il revisore
dei conti ha espresso parere favorevole con il verbale numero 172 del 16
ottobre 2017. Anche in questo caso il Collegio dei revisori ha rappresentato
alla Giunta le medesime criticità indicate nel verbale precedente. Ai lavori della
Commissione ha partecipato il dirigente generale del dipartimento bilancio,
dottor De Cello, che ha illustrato il provvedimento, ed il dottor Malara,
insieme al dottor Porcelli, per il Collegio dei revisori dei conti. Anche
questa proposta di legge si pone all’esame dell’Aula.
Ci
sono interventi da parte della Giunta e dei consiglieri? Allora passiamo alla
votazione del provvedimento, articolo per articolo.
Pongo
in votazione l’articolo 1.
(È approvato)
Pongo
in votazione l’articolo 2.
(È approvato)
Pongo
in votazione l’articolo 3.
(È approvato)
Pongo
in votazione la proposta di legge nel suo complesso con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportata in allegato)
Proposta di legge numero 282/10^ di iniziativa
del consigliere G. Graziano recante: “Riconoscimento della legittimità di un
debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi
dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.
118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n.
126”
Il punto 8 all’ordine del
giorno riguarda la proposta di legge numero 282/10^ di iniziativa del
consigliere Graziano recante: “Riconoscimento della legittimità debito fuori
bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73,
comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118, come
modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014 numero 126.
La parola al relatore del
provvedimento, il consigliere Aieta.
Si, signor
Presidente, questo provvedimento si rende necessario, come gli altri
provvedimenti che abbiamo appena approvato, per dare ottemperanza a quanto
disposto dal decreto legislativo numero 118 del 2011.
Il provvedimento è
riferito alla delibera numero 54 del 10 ottobre 2017, con la quale l'Ufficio di
Presidenza ha dato mandato al consigliere regionale Graziano di avviare la
procedura di riconoscimento, da parte del Consiglio regionale, di un debito
fuori bilancio derivante dall’acquisizione di beni e servizi in assenza del
preventivo impegno di spesa notificato all'amministrazione regionale.
Nello specifico, si
chiede il riconoscimento di un debito fuori bilancio, per un totale di 500
euro, come determinato all'articolo 1 della proposta. Sulla proposta i revisori
dei conti hanno espresso il parere favorevole, per cui si passa all'esame
dell'Aula.
Grazie. Ci sono
interventi da parte della Giunta? Da parte del Consiglio? Allora andiamo alla
approvazione articolo per articolo.
Pongo in votazione
l’articolo 1.
(E’approvato)
Pongo in votazione
l’articolo 2.
(E’ approvato)
Pongo in votazione
l’articolo 3.
(E’ approvato)
Passiamo alla
votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento
formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei
revisori.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
Punto nove all'ordine
del giorno. Ha chiesto intervenire il consigliere Romeo, ne ha facoltà.
Presidente, chiedo il
rinvio di questo punto all'ordine del giorno
Mettiamo in votazione
il rinvio del punto nove.
(Il Consiglio rinvia)
Proposta di legge di
iniziativa del consigliere regionale Sebastiano Romeo recante: “Modifiche e
integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44 (legge di
stabilità regionale 2017)”.
Prego, cedo la parola
al relatore, il consigliere Magno.
Signori, ringrazio il
capogruppo del PD, Sebastiano Romeo, per avermi consentito - a me ed ad altri
consiglieri regionali, ai capigruppo di maggioranza e di minoranza - di
illustrare questa proposta di legge di sua iniziativa, da noi controfirmata,
che è finalizzata a far sì che la Fondazione Terina possa spendere i fondi
relativi al finanziamento previsto nei bilanci di questo Consiglio regionale
per gli anni 2017-2018-2019, in quanto aggredita dai creditori per delle spese
che sono state effettuate negli anni e che, poi, non sono state pagate.
Si è corso il rischio
che i fondi, destinati alla Fondazione per le attività e per il pagamento degli
stipendi al personale, non possano essere erogati a causa dei decreti emessi
dalla magistratura civile per far sì che i creditori possano essere
soddisfatti.
Intanto, il personale
e le attività della Fondazione, purtroppo, versano in condizione di grave
disagio e si è reso necessario presentare questa proposta di legge di modifica
e integrazione alla legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44 – la legge di
stabilità regionale 2017 -, per consentire di poter indirizzare,
prioritariamente, i fondi destinati alla Fondazione verso le spese di
funzionamento e il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
Con questa proposta
di legge, presentata dal consigliere Sebastiano Romeo, penso che, intanto,
mettiamo un punto fermo anche alla prassi normativa che, oramai, è tipica per
gli stipendi al personale all'interno degli enti locali. Anche noi cerchiamo di
conformarci a quella che, oramai, è una prassi consolidata nella pubblica
amministrazione: bloccare, comunque, le somme destinate agli enti, privilegiando
le necessità del personale.
Leggo l'articolo 1
della proposta di legge che modifica – ripeto - la legge 27 dicembre 2016,
numero 44, che recita così: “Il contributo stanziato nell’esercizio finanziario
2017 a favore della “Fondazione Mediterranea Terina Onlus” di cui alla Tabella
C degli Allegati della legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44 - pubblicata
sul Burc numero 125 del 27 dicembre 2016 - è da
intendersi vincolato e destinato esclusivamente alle spese di funzionamento
della Fondazione medesima e può essere erogato, previa presentazione
dell'annuale Piano delle Attività dell'Ente e tenuto conto delle voci di spesa
ivi contenute e con priorità esclusiva per il pagamento delle retribuzioni dei
dipendenti della Fondazione stessa.” Grazie ancora.
Presidente, non
voglio intervenire perché ha già detto tutto il consigliere Mario Magno, ma si
rende necessaria la presentazione di due emendamenti che non cambiano la
sostanza e la natura della proposta, ma riguardano, uno la clausola di
invarianza finanziaria e l'altro l'entrata in vigore.
Li ho depositati, li
darei per letti, visto l'accordo dell'Aula.
Li volevamo fare
illustrare dopo, va bene. Ha chiesto di intervenire la consigliera Ferro. Ne ha
facoltà.
Vicepresidente, leggo
la proposta di legge che è stata presentata e, pur non avendola sottoscritta,
mi dichiaro a favore, considerato che parliamo del funzionamento, ma
soprattutto del pagamento degli stipendi.
Però, credo che, da
questo punto di vista, questo Consiglio regionale dovrebbe invertire la
tendenza dei tanti commissariamenti degli enti di sottogoverno. Enti che, poi,
sono bracci armati della Regione Calabria che - ad oggi - contengono tante
figure: penso a quanti poliziotti ci sono all'interno di Fondazione Terina,
mentre magari servirebbero altri tipi di figure che potrebbero essere, in
qualche modo, riqualificate.
Nasce per la ricerca,
ma ricerca non c'è stata, i fondi comunitari sono stati, in parte, spesi per la
ristrutturazione dell'immobile.
Fermo restando il
voto favorevole – ovviamente, non perché sarebbe un'azione impopolare votare
contro l'eventuale pagamento degli stipendi - io credo che gli autorevoli
Commissari, nominati dalla Giunta regionale e dal Consiglio, potrebbero essere
delle presenze utili in una seduta di Consiglio ad hoc, per comprendere realmente cosa hanno trovato e,
soprattutto, quale sarà lo scopo sui territori di queste Fondazioni.
Altrimenti, come al
solito, finiremo per onorare - per carità! - in qualche modo, gli impegni verso
i tanti lavoratori assunti nelle varie gestioni regionali - che sicuramente
potrebbero dare dei contributi -, ma non capiremo ancora la mission di questa Fondazione Terina.
Non c'è più la
facoltà di Agraria che era collegata all'Università di Reggio Calabria.
Vorremmo capire,
oltre a pagare gli stipendi: quali sono i progetti messi in campo, quali sono i
progetti ministeriali, quali sono i fondi comunitari che verranno eventualmente
utilizzati?
Altrimenti saranno
dei commissariamenti. Alzeremo la mano per non avere le giuste proteste dei
lavoratori, ma credo che, questo autorevole Consiglio, debba dare realmente una
svolta su cosa vuole fare su Calabria Verde, su Fondazione Terina, su tutti
questi contenitori spesso ricchi di contenuti umani, ma poveri di contenuti di
sviluppo per la Calabria.
Ha chiesto di
intervenire il consigliere Scalzo. Ne ha facoltà.
Sì, grazie.
Innanzitutto ho condiviso, come gruppo del PD, dal primo momento, questa
iniziativa che, da un punto di vista economico-finanziario, mette al riparo e
dà un po' di serenità a 42 dipendenti che da anni vivono in una situazione di
grandissimo disagio. Voglio ricordare che lo scorso anno, di questi tempi, c’è
stata un'emergenza che ha visto molti dipendenti - soprattutto quelli
monoreddito - a rischio di commettere gesti inconsulti. Uno in particolare ha
rischiato la vita.
C'è stata già una
presa di posizione della Giunta e, direttamente, del presidente Oliverio e del
sottoscritto, abbiamo posto questo problema come prioritario e, se ben
ricordate, abbiamo fatto una variazione di bilancio per dare priorità assoluta
a quella che consideravamo un'emergenza, oltre che lavorativa, anche umana e familiare,
ma questo significa trovare una soluzione al problema di garantire uno
stipendio ai lavoratori.
Le problematiche che
ha sollevato la collega Ferro le voglio riprendere e rilanciare positivamente.
Per dire cosa? Che il problema della fondazione Terina, come di altri enti
strumentali della Regione Calabria, è un problema che non nasce né nel 2016, né
nel 2015, è un problema che ormai risale a decenni passati di questa nostra
Regione.
Adesso noi dobbiamo
decidere se continuare in questa situazione di tirare a campare oppure fare un
salto di qualità, fare scelte coraggiose che mettano questi enti a sistema e
consentano di trasformarli, da enti fermi, appesantiti, in un sistema virtuoso
che dia non solo la possibilità di mantenere lo stato occupazionale, ma di
rilanciare il settore agroalimentare e della sicurezza alimentare.
Voglio dire che
alcune cose sono state avviate e lo dico per conoscenza, per averle seguite:
nelle prossime settimane la Fondazione Terina avrà una struttura consolidata
dal punto di vista manageriale, soprattutto riguardo quello che è il cuore
pulsante, la parte tecnico-scientifica grazie ad un coordinamento
tecnico-scientifico.
Non dimentichiamo
che, a fronte dei 42 dipendenti, c'è una parte considerevole di personale che
non ha una competenza scientifica, ma che ha una sua storia lavorativa di cui
ci dobbiamo fare carico. Noi dobbiamo rilanciare l'altro settore: la ricerca,
il settore laboratoristico. Il comitato scientifico - che sarà nominato - si
dovrà occupare di questo, insieme ad altri enti tecnico-scientifici della
Regione Calabria.
Dopo vent'anni, si è
pensato di dare una strutturazione che avesse un significato non solo logico,
ma anche di prospettiva, anche con il coinvolgimento dell’Istituto
Zooprofilattico.
Questi enti vanno
messi a sistema, insieme all'Università. È il primo passaggio dopo aver
provveduto alla nomina del consiglio di amministrazione dell’istituto
Zooprofilattico: la messa a regime dal punto di vista dirigenziale, manageriale
della Fondazione Terina, il comitato scientifico e, soprattutto, il protocollo
d'intesa con le Università nel settore specifico.
Questo deve diventare
un momento di svolta in un settore che è fondamentale, perché ognuno di noi
mette al centro la qualità del nostro settore agricolo, del settore
agroalimentare.
Così deve essere, ci
deve essere un comportamento consequenziale, nella sostanza e nelle proposte.
Credo che non ci dobbiamo accontentare. Il primo a non farlo sarò io, non mi
accontenterò di aver approvato una legge che garantisce gli stipendi ai
lavoratori della Fondazione Terina, a loro vogliamo dare la possibilità di
lavorare.
Ci sono i tecnici che
lavorano nei laboratori. Presso la Fondazione Terina ci sono delle dotazioni
tecnologiche in campo laboratoristico che possono essere utilizzate non solo
per la Fondazione Terina e nel settore dell'agroalimentare, ma anche, insieme
all'Agenzia per l'ambiente ed all’istituto Zooprofilattico, per esempio, per
Gioia Tauro, per tutto ciò che riguarda la catena alimentare, la tossicologia
alimentare.
Oggi partiamo. Non
abbiamo raggiunto un grande risultato, ma abbiamo fatto un passo avanti,
abbiamo fatto quello che dovevamo fare, che era giusto fare. Dobbiamo
rilanciare, oggi si parte con una nuova marcia in direzione dell'innovazione
tecnologica, dell'attenzione alla ricerca e, soprattutto, di risultati concreti
in un settore che è quello agroalimentare che deve essere trainante per la
nostra regione. Grazie.
Grazie. Ci sono altri
interventi? Ha chiesto di intervenire il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.
Sì, Presidente,
intervengo per esprimere la mia visione rispetto al contenuto di questa
proposta di legge. Come ha detto chi mi ha preceduto, la mia collega Wanda
Ferro, occorre fare una riflessione attenta, ponderata rispetto all'impegno
della politica per quanto concerne la progettualità.
Noi affrontiamo le
questioni emergenziali - e questa è un'emergenza sociale -, ma non vorremmo che
le emergenze sociali diventassero una regola, rispetto all'impegno di una
classe dirigente che deve guardare complessivamente ad una procedura di ampio
spettro, rispetto a fini strategici di qualità.
Non voglio richiamare
la politica dello scaricabarile dicendo: 20 anni fa, 10 anni fa… Probabilmente
e sicuramente, abbiamo detto queste cose, presidente Ciconte, anche la scorsa
legislatura, anche se ci sono responsabilità differenziate… Mi piace
richiamarle in quest'Aula per senso di responsabilità istituzionale - come
diceva la collega Wanda Ferro.
Oggi, noi votiamo
quest’atto, ma abbiamo scritto più volte - abbiamo rilasciato anche
dichiarazioni alla stampa - qual è il nostro pensiero rispetto ai
commissariamenti. Perché, se vale per la sanità, il principio del
commissariamento deve valere anche per gli enti sub-regionali - come dice il
collega Scalzo – che devono essere messi a sistema rispetto a obiettivi di
qualità che noi dobbiamo individuare per dare respiro ad una progettualità di
alto profilo, quindi: ricerca scientifica e raccordo con l'Università, in una
logica di efficienza e di qualità.
Oggi noi votiamo con
coscienza, a causa della questione sociale, un atto che, di per sé, è delicato.
Quando si parla di lavoro, in questa realtà, si è sensibili e non ci deve
essere appartenenza che tenga.
Il mio appello è alle
nostre coscienze, mi riferisco ad una una classe
dirigente che deve guardare in prospettiva, in un'ottica in cui la
globalizzazione guarda alle specializzazioni, a costi-ricavi-produttività ed in
cui va incardinato un processo che garantisca il raggiungimento di risultati di
efficienza.
Per questo, faccio
appello alla maggioranza, a chi governa e a chi guida i processi.
Non ci stiamo
sottraendo oggi, siamo pronti al dialogo e al confronto. L'abbiamo sempre
chiesto, ma i nostri appelli sono rimasti voci nel deserto e questo emerge dal
tracciato che si evince da questi anni di legislatura.
Ci sono altri
interventi? Passiamo alla votazione dell’articolo 1.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
È stato presentato un
emendamento, protocollo numero 43303, su cui è stata già svolta la relazione
dal consigliere Sebastiano Romeo. Vorrei il parere della Giunta.
Favorevole.
Il parere del
relatore, consigliere Magno?
Favorevole.
Poniamo in votazione,
quindi, l’emendamento protocollo numero 43303.
(E’ approvato)
Passiamo al
successivo emendamento, protocollo numero 43304, presentato dal consigliere
Romeo. Parere della Giunta?
Favorevole.
Il parere del
relatore?
Favorevole.
Allora passiamo
all’approvazione dell'emendamento protocollo numero 43304.
(E’ approvato)
Passiamo alla votazione
della legge nel suo complesso. con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
Passiamo al
successivo punto inserito all'ordine del giorno sui Consorzi di Bonifica. Darei
subito la parola al consigliere Nucera, prego.
(Interruzione)
Provvediamo a
distribuirla subito.
Non
so chi vuole illustrare la mozione. La illustra il consigliere Cannizzaro.
Grazie.
Per una questione di correttezza, gradirei che fosse il collega Nucera ad
illustrare la mozione che è stata firmata da tanti consiglieri di maggioranza e
di minoranza. Quindi, per una questione di correttezza politica - ripeto -
gradirei che fosse il collega Nucera ad illustrarla, in quanto primo
firmatario.
Prego,
consigliere Nucera.
Grazie,
Presidente, la questione riguarda i Consorzi di bonifica calabresi che versano
in una situazione di difficoltà e risulta opportuno che la Regione integri le
somme già nella disponibilità dei Consorzi, impegnando il Presidente della
Giunta ad inserire la problematica nel prossimo assestamento del bilancio 2017,
al fine di garantire una parziale copertura finanziaria delle spettanze
obbligatorie ai dipendenti dei Consorzi di bonifica, impegnati nei piani
attuativi di forestazione nel periodo 2011-2015, autorizzandone la spesa. In
poche parole, Presidente, la Regione Calabria deve dare ai Consorzi di bonifica
somme che vanno dal 2001 fino al 2016 e che ammontano a circa 56 milioni di
euro. Sappiamo tutti che questi soldi non possono essere elargiti tutti e
subito, ma è opportuno che la Regione intervenga per dare ai Consorzi di
bonifica quanto dovuto in maniera tale da poter pagare i dipendenti. Grazie.
Chiedo
scusa, consigliere Nucera, c'è un refuso nel testo in quanto si tratta di
crediti e non di debiti vantati dai singoli enti.
C'è
qualcuno che vuole intervenire? Ha chiesto di intervenire la consigliera Ferro.
Ne ha facoltà.
Questa
tematica trova piena condivisione ed è stata firmata da tutti i consiglieri
dell'opposizione, ovviamente con l’auspicio che dopo questa prima trance - proprio per le cifre che poco
fa ha sottolineato il consigliere Nucera - si possa anche arrivare a quel
tavolo più volte promesso e riguardante il dissesto idrogeologico dove gli
uomini, quindi, le risorse umane dei Consorzi, per storia ed esperienza, hanno
dimostrato, in questi anni, di far valere la loro capacità lavorativa sui
nostri territori. Quindi, auspichiamo che a questa prima mozione che,
ovviamente, credo verrà approvata in modo unanime, possa seguire, da parte
della Giunta regionale - con l'assessore competente, in questo caso il
presidente Oliverio – un’azione volta a definire quella parte dei fondi
comunitari inerenti il dissesto idrogeologico che, sarebbe giusto, fossero, in
qualche modo, attribuiti per alcune mansioni da svolgere sui nostri territori
ai Consorzi di bonifica. Grazie.
Ci
sono altri interventi? Ha chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. Ne
ha facoltà.
Presidente,
intervengo per dichiarazione di voto. Credo che sia stato già abbondantemente
detto, ma sarebbe veramente opportuno e positivo che l'Assemblea si esprimesse
all'unanimità per sostenere questa mozione al fine di incalzare, finalmente, il
Governo regionale a riservare un'attenzione, che fino ad ora è stata negata, a
queste realtà che sul territorio continuano a dare risposte, collaborando con
gli enti comunali, con le cooperative, con chi realmente e quotidianamente è
chiamato ad aggredire queste problematiche. Credo che questo debba essere,
intanto, un atto di indirizzo affinché questa problematica possa essere risolta
nell'immediato, ma certamente vuole essere anche e soprattutto uno stimolo
maggiore affinché questa Giunta regionale possa, finalmente, dare linfa e forza
a queste realtà territoriali. Grazie.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Nucera. Ne ha facoltà.
Per
correttezza dovuta al consigliere Cannizzaro, rammento che i debiti riguardano
le annualità che vanno dal 2001 al 2015 e, per chiarezza, non sono debiti
prodotti da questa Amministrazione, da questa maggioranza, da questo Consiglio
regionale. Questo per essere corretti con i numeri e rispetto a quello che ha
esplicitato il consigliere Cannizzaro. Grazie, Presidente.
Hanno
chiesto di intervenire, nell’ordine, i consiglieri Arruzzolo, Orsomarso e, poi,
Magno. Prego, consigliere Arruzzolo. Ne ha facoltà.
Grazie,
Presidente. Intervengo soltanto per ribadire che questo problema è stato
affrontato in tempi non lontani, assieme ai responsabile dei Consorzi di
bonifica, al consigliere Nucera - ed era presente anche il presidente Irto -
nella riunione nella quale venivano evidenziate tutte le problematiche, le
sofferenze di questi enti che sono utilissimi per i territori sia per quanto
riguarda il problema del dissesto idrogeologico sia per quanto riguarda le
attività che vengono messe in atto nel campo dell'agricoltura. Pertanto,
esprimo un voto favorevole con l'impegno di essere sempre vigili anche per il
futuro. Grazie.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.
Sì,
Presidente, intervengo anch'io per dichiarazione di voto e nel votare
positivamente la mozione che, ovviamente, riguarda - come sempre avviene in
questo Consiglio regionale - famiglie e stipendi, approfitto per ribadirle in
Aula che questo Consiglio regionale dovrebbe ritornare a discutere di temi
importanti. Va da se - lo diceva il consigliere Nucera – che sui debiti dei
Consorzi di bonifica, sui debiti della Regione Calabria verso i Consorzi di
bonifica, ma anche, più in generale, questa stagione di Consiglio regionale, di
Giunta regionale, un'idea nuova sulla gestione dei Consorzi di bonifica non se
l'è data ed è una storia drammatica di tanti debiti fuori bilancio prodotti nei
Consorzi. Quindi, l'appello qual è? È quello di cogliere l'opportunità della
provocazione che c'è stata in Lombardia, in Veneto, perché riguardo ai Consorzi
di bonifica, riguardo all’AFOR oggi Calabria Verde, o c'è un assunzione di
responsabilità, di indirizzo politico nuovo e diverso, di stipendi che vanno
pagati, oppure chi verrà dopo di noi discuterà dei debiti prodotti dal 2015 in
avanti. E’ un cane che si morde la coda ed è, comunque, un modo favorevole
volto ad apprezzare il lavoro di chi lavora nei Consorzi bonifica ma anche
l'ennesimo appello a questa Giunta, a questo Consiglio regionale, di voler
tornare in quest'Aula a discutere con dati tecnici e, magari, votando documenti
comuni - questo non guasterebbe - su temi come questo, sul turismo, sulla
sanità e su tutto il resto di cui da tempo non si discute. Grazie.
Ha
chiesto di intervenire il consigliere Magno. Ne ha facoltà.
Sì,
Presidente, esprimo anch'io il mio voto favorevole a questa mozione in
considerazione di due situazioni che voglio mettere in rilievo. La prima è che
attraverso questa mozione si vanno a coprire una serie di crediti vantati dai
Consorzi di bonifica e riguardanti principalmente gli oneri previdenziali e
assicurativi dei lavoratori che, come sappiamo, sono oneri dovuti e importanti
anche in funzione del pensionamento e questo, comunque, esula da quella che è
la problematica relativa all'andamento dei Consorzi di bonifica e dalla loro
attività. E’ chiaro che questa crisi di finanziamenti riguardante i Consorzi di
bonifica penalizza fortemente i lavoratori, quindi, è giusto che questa mozione
sia approvata all'interno di questo Consiglio regionale, per dare respiro
finanziario ai Consorzi di bonifica. L'altra questione è che, al di là delle
considerazioni di natura politica su quando, su dove, sono stati e quando sono
stati prodotti i debiti che nella mozione si fermano al 2015, non penso che il
2016 abbia una fisionomia diversa per quanto riguarda i bilanci dei consorzi
bonifica e le erogazioni avvenute nel 2017 verso di essi. Allora, penso, che
l'appello fatto oggi in Aula è quello di rivedere la politica che riguarda,
complessivamente, i Consorzi di bonifica e il loro rapporto con la Regione e
con quelle che sono le problematiche regionali di distribuzione delle acque, di
realizzazione delle dighe, di dissesto idrogeologico, di attività di servizio
verso i Comuni calabresi dove spesso i Consorzi di bonifica suppliscono ad una
serie di problematiche riguardanti carenze di personale e finanziarie dei
Comuni.
Penso
che sia necessario fare una riflessione approfondita su questa questione e
invito il consigliere delegato del presidente Oliverio per quanto riguarda
l'agricoltura a prendere un impegno all'interno di quest’Aula, affinché su
questo tema possa essere aperto un confronto e un dibattito al quale - penso -
tutti quanti abbiamo interesse a contribuire perché oltre ad avere a cuore i
Consorzi di bonifica abbiamo a cuore, principalmente, il nostro territorio che
subisce una serie di interventi legati alle calamità naturali ma anche una
serie di ritardi per quanto riguarda l'organizzazione e la distribuzione delle
acque di irrigazione all'interno della nostra regione. E’ necessario prendere
un impegno anche in funzione delle dighe, ad esempio quella sul Menta, che
ritengo sia importante per la regione, nonché rispetto a tutte le altre
questioni che riguardano lo sviluppo e la presenza dei Consorzi di bonifica sul
territorio calabrese.
Ha chiesto di intervenire il consigliere
Nicolò. Ne ha facoltà.
Presidente,
intervengo per esprimere - così come lo facemmo con la sottoscrizione in
Conferenza dei capigruppo - il parere favorevole già anticipato dai colleghi
dell'opposizione nella condivisione dei principi che accompagnano questa
mozione, principi che hanno una doppia valenza, anche qui, come spesso accade,
una valenza sociale. Noi dovremmo individuare un percorso che ci consenta, dal
punto di vista strutturale, di affrontare la questione dei Consorzi di
bonifica, enti a cui noi riconosciamo, tra virgolette, possiamo chiamarli
organismi a cui noi riconosciamo una valenza importante nell'attività di
servizio ai territori, quella attività di servizio che produce degli effetti
che si riscontrano erga omnes. In merito ad interventi che riguardano il
territorio, diceva bene Magno, riguardanti argomenti di particolare importanza,
riconoscendo questo valore ai Consorzi, intendiamo avviare, per ragioni,
complessivamente, più di carattere generale, in quest'Aula, un dibattito sulle
questioni che riguardano l'ambiente e l'agricoltura. E lì potremmo anche dare
un contributo, come sosteneva la consigliera Wanda Ferro, in merito ad un
disegno che dobbiamo pur tracciare al di fuori delle responsabilità pregresse.
Responsabilità che, guardate, dal 2000-2015 ci stanno, ma questa non è un Aula
di Tribunale, non veniamo a fare processi. Se, invece, vogliamo fare processi
per scaricare il barile e non affrontare le questioni è un'altra cosa; dobbiamo
svolgere, per le dovute competenze che abbiamo, i nostri “compitini” e se lo
facciamo con consapevolezza e con senso di responsabilità, penso che renderemo
un servizio al territorio ed è in questa logica, in questo contesto, che si
inserisce la nostra posizione.
Ci
sono altri interventi sulla mozione numero novantuno? Ha chiesto di intervenire
la consigliera Ferro. Ne ha facoltà.
Per
dichiarazione di voto, giusto una precisazione rispetto, ovviamente, al voto
favorevole che andremo ad esprimere. Non so se c'è il collega Nucera che ha
voluto puntualizzare che i debiti risalgono al periodo 2001-2015. Fermo
restando, insomma, che questo è leggibile a tutti perché quando si vanno,
comunque, ad approvare determinate somme siamo attenti a quello che facciamo,
però, voglio ricordare che dal 2010 al 2014 le cinque Province calabresi hanno
registrato quattordici eventi alluvionali che hanno, in qualche modo, usufruito
della manodopera delle imprese collegate ai Consorzi di bonifica per poter
ripristinare gli alvei dei fiumi, che spesso straripano per cattiva
manutenzione o per nulla manutenzione. Quindi, è chiaro che il debito si sia
registrato anche in considerazione di quegli eventi catastrofici. Mi pare che
anche Coldiretti, che è un'associazione, devo dire, molto vicina a questa
maggioranza, abbia, più volte, fatto appello a quello che deve essere, in
qualche modo, una normativa volta a non duplicare le mansioni, in quanto spesso
ci siamo ritrovati a vedere che i Consorzi di bonifica rispetto a Calabria
Verde ex AFOR avevano gli stessi compiti e spesso gli enti locali non sapevano
chi e che cosa doveva fare. E’ su un quadro più generale, quindi, secondo me,
che dovremmo discutere e dovremmo anche decidere su una norma che definisce chi
è, che cosa deve fare rispetto al dissesto idrogeologico, rispetto alla
manutenzione e rispetto alle competenze che, devo dire, anche in quell’aborto
del progetto Delrio sulle Province vede ancora le
stesse Province con competenze sulla viabilità. E’ una precisazione che devo
fare, mi dispiace che non sia presente il presidente Oliverio che, come me, ha
vissuto da ex Presidente di una Provincia, insieme ad Orlandino Greco, quelle
alluvioni dove i Consorzi di bonifica mi pare siano stati presenti soprattutto
a favore, ovviamente, della sicurezza dei cittadini. Grazie.
Ci
sono altri interventi? Poniamo in votazione la mozione per la quale abbiamo
lavorato assieme ai capigruppo e a tutte le forze politiche al fine di arrivare
alla sua approvazione. Saluto i rappresentanti dei Consorzi di bonifica che,
oggi, sono venuti ad assistere ai lavori del Consiglio regionale sicuri della
possibilità che, intanto, questa mozione abbia un indirizzo unanime del
Consiglio regionale, per far capire l'importanza dei Consorzi e soprattutto per
prendere atto dello stato di disagio in cui vivono i lavoratori degli stessi,
per questo è di straordinaria importanza questa mozione unanimemente sostenuta.
Favorevoli? Contrari? Astenuti?
(Il Consiglio approva)
(È riportata in allegato)
La
mozione numero 91 dell’8 settembre 2017 è approvata, all’unanimità, con
autorizzazione al coordinamento formale.
Avendo
esaurito i punti all'ordine del giorno, la seduta è tolta.
La seduta termina alle 14,26
Hanno chiesto
congedo: Bova, Esposito, Rizzo, Viscomi.
(Sono concessi)
Sono state
presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa della
Giunta regionale:
“Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio
di cui alla lettera a) comma 1, dell’art. 73 del decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118 e s.m.i. - (deliberazione G.R. n. 425 del 29.9.2017)” (P.L. n. 277/10^)
E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
“Disposizioni per adeguare ai principi della concorrenza e
libero mercato la disciplina in materia di attività di accoglienza ricettiva
"bed & breakfast" e di esercizi di
affittacamere - (deliberazione G.R. n. 455 del
12.10.2017) (P.L. n. 283/10^)
E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - ed al C.A.L. per il parere
di cui all'art. 127 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
(Così resta
stabilito)
Sono state
presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei
consiglieri regionali:
Giudiceandrea - “Modifiche ed integrazioni alla
legge regionale n. 40 del 12 dicembre 2008” (P.L. n. 278/10^)
E' stata
assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere.
(Così resta stabilito)
Greco - “Prevenzione partecipata di disastri ambientali in
Calabria” (P.L. n. 279/10^)
E’ stata
assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e utilizzazione del
territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta stabilito)
Esposito, Giudiceandrea - “Disposizioni
in materia funeraria e di polizia mortuaria” (P.L. n. 280/10^)
E' stata
assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere.
(Così resta stabilito)
Esposito - “Disposizioni in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche nell'ambito del
Servizio sanitario regionale” (P.L. n.
281/10^)
E' stata
assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere.
(Così resta stabilito)
Graziano - “Riconoscimento della legittimità di un debito
fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo
73, comma 1, lett. e) del
decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal
decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (P.L. n. 282/10^)
E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
Orsomarso, Ferro - “Modifica della l.r. 17/2005
"Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree
del demanio marittimo" e ss.mm.ii.” (P.L. n. 284/10^)
E’ stata assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e
utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda -
Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione
Europea e relazioni con l'estero - per il parere ed al C.A.L. per il parere di cui
all'art.. 127 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
(Così resta
stabilito)
Esposito, Ferro, Mirabello - “Interventi
di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle
donne vittime di violenza ed ai loro figli” (P.L. n. 285/10^)
E' stata
assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere.
(Così resta stabilito)
Cannizzaro - “Istituzione delle quattro giornate
regionali dedicate alle arti effimere con l'evento culturale "Infiorata di
Taurianova" da svolgersi durante il primo fine settimana del mese di
giugno di ogni anno” (P.L. n. 286/10^)
E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
Greco - “Riordino del sistema idro-termale della Regione
Calabria” (P.L. n. 287/10^)
E' stata
assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e
formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica,
attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per
il parere.
(Così resta stabilito)
Romeo, Greco, Nicolò, Tallini, Sculco, Arruzzolo, Giudiceandrea, Nucera, Cannizzaro
- “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016, n. 44
(Legge di stabilità regionale 2017) (P.L.
n. 288/10^)
È stata depositata ed approvata direttamente in Aula.
(Così resta stabilito)
Sono state
presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo
di iniziativa della Giunta regionale:
“Rendiconto
esercizio 2016 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura
Calabrese (ARSAC) (deliberazione G.R. n. 428 del
29.9.2017)” (P.P.A.
n. 189/10^)
E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
“Aggiornamento
degli elenchi contenenti i componenti del "Gruppo amministrazione
pubblica" e del "Gruppo Regione Calabria" e approvazione del
bilancio consolidato dell'anno 2016 della Regione Calabria - art. 66 del
decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - (deliberazione G.R.
n. 449 del 29.9.2017)” (P.P.A. n. 190/10^)
E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
“Rendiconto
esercizio 2016 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA) - (deliberazione G.R. n. 429 del 29.9.2017)” (P.P.A. n. 191/10^)
E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio
programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e
relazioni con l'estero - per il parere.
(Così resta
stabilito)
Rendiconto
esercizio 2014 e riaccertamento straordinario dei
residui dell'Azienda Calabria Verde - (deliberazione G.R.
n. 430 del 29.9.2017) (P.P.A. n. 192/10^)
(Così resta stabilito)
In data 6
ottobre 2017, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto
indicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telemáticamente sul Bollettino Ufficiale della Regione
Calabria n. 93 del 6 ottobre 2017:
1. legge
regionale 6 ottobre 2017, n. 33, recante: "Riconoscimento della
legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo
23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n.
42)";
2. legge
regionale 6 ottobre 2017, n. 34, recante: "Riconoscimento della
legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo
23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n.
42)".
La Giunta regionale, con
nota prot. n. 314561 del 9 ottobre 2017, ha trasmesso
la deliberazione n. 424 del 29 settembre 2017, recante: "Revisione
straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs.
19 agosto 2016 n. 175 - Ricognizione partecipazioni possedute - individuazione
partecipazioni da alienare".
In data 12 ottobre 2017,
il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento
regionale e che lo stesso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Calabria n. 97 del 13 ottobre 2017:
Regolamento regionale n.
16 del 12 ottobre 2017, concernente: "Modifiche al
regolamento n. 12 del 27 settembre 2016: "Regolamento sulle modalità di
selezione di figure professionali per l'attività di assistenza tecnica del POR
Calabria FESR e FSE 2014/2020, del Piano di Azione Coesione e del Fondo di
Sviluppo e Coesione".
In data 12 ottobre 2017,
il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento
regionale e che lo stesso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Calabria n. 98 del 16 ottobre 2017:
Regolamento regionale n. 17 del 12 ottobre
2017, concernente: "Modifiche al Regolamento Regione n. 16 del 23 dicembre 2015.
Modifica al Regolamento Regionale n. 16 del 23 dicembre 2015, approvato con DGR
n. 541 del 16.12.2015 "Regolamento di Organizzazione delle Strutture della
Giunta regionale" così come successivamente modificato ed integrato con
Regolamento Regionale n. 4 del 2 marzo 2016 (approvato con DCR n. 51/2016),
Regolamento Regionale n. 4 del 21 marzo 2017 (approvato con DGR n. 26/2017) e
dal Regolamento Regionale n. 10 del 9 maggio 2017 (approvato con DGR n.
179/2017)".
La Giunta regionale ha
trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di
previsione finanziario 2017-2019:
Deliberazione
Giunta regionale n. 417 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 426 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 431 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 432 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 433 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 434 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 436 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 437 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 438 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 439 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 440 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 441 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 442 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 443 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 444 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 445 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 446 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 447 del 29.9.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 459 del 12.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 475 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 476 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 477 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 478 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 480 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 481 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 482 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 483 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 484 del 19.10.2017;
Deliberazione
Giunta regionale n. 485 del 19.10.2017.
Graziano - Al Presidente della
Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
il decreto legislativo 422/1997
conferisce alle Regioni funzioni e compiti in materia di Trasporto pubblico
locale, a norma dell'articolo 4,comma 4, della legge 15 marzo 1997, n.59;
la legge regionale 23/1999
e successive modifiche stabilisce le Norme per il Trasporto Pubblico Locale;
il 20 dicembre 2016 il
Consiglio regionale ha approvato il Piano definitivo dei Trasporti (PRT);
considerato che: in buona
parte del territorio regionale, soprattutto nelle aree interne, l'accesso al
diritto alla mobilità è garantito dal servizio di autotrasporto su gomma;
che la disciplina
vigente che regolamenta il servizio di autolinee è stata aggiornata attraverso
il nuovo PRT ma senza avere ancora reali e concreti riscontri nella attuazione
dei servizi;
nello specifico, da più
tempo, così come evidenziato in più occasioni dai cittadini residenti, nei
comuni della Valle del Savuto e, più in generale,
nell'intera provincia di Cosenza il servizio autolinee operante nel territorio
continua ad essere erogato da Agenzie che hanno attive sulle diverse linee
mezzi fatiscenti e privi dei requisiti minimi di confort e sicurezza;
nello specifico del
territorio della Valle del Savuto, diversi cittadini
hanno denunciato, anche attraverso i social, le condizioni allarmanti in cui
versano gli autobus in dotazione all'agenzia Ferrovie della Calabria,
finanziate dalla Regione Calabria nell'ambito del PRT;
nonostante i sussidi
pubblici e la non adeguatezza dei mezzi a garantire gli standard di sicurezza e
comfort né per i viaggiatori tantomeno per gli autisti, il costo dei ticket di
viaggio imposto dalle Agenzie eroganti il servizio continua a rimanere tra i
più elevati su scala nazionale;
tali mezzi di trasporto
sono frequentemente utilizzati, oltre che da residenti e studenti, anche da
turisti che prevalentemente utilizzano i mezzi di trasporto su gomma per
muoversi all'interno del territorio provinciale e regionale;
da ultimo, con l'inizio del nuovo anno scolastico, la succitata agenzia
di trasporto pubblico ha soppresso in modo del tutto arbitrario, senza
comunicare se in modo definitivo o temporaneo, una delle corse di collegamento
tra i territori della Valle del Savuto, determinando
una serie di disagi che hanno coinvolto gli studenti e le loro famiglie -:
cosa intenda fare per
intervenire in modo incisivo e risolvere al più presto questa situazione di
disagio e degrado riscontrata sui mezzi dell'Agenzia Ferrovie della Calabria
ma, a quanto pare, diffusa anche su altri mezzi pubblici gestiti da altre
Aziende.
(313; 04/10/2017)
Nicolò - Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
il reparto di chirurgia
generale dell'ospedale di Polistena versa in una
condizione critica a causa della carenza di medici chirurghi, sussistendo in
atto solo quattro unità operative;
l'Asp 5 ha emanato un
provvedimento di chiusura provvisoria del reparto di chirurgia del presidio
ospedaliero di Gioia Tauro e consequenziale
trasferimento del personale relativo nel reparto di chirurgia del nosocomio
"Santa Maria degli Ungheresi" di Polistena,
al fine di sopperire alla carenza di organico di quest'ultimo;
considerato che tale
intervento costituisce dunque una misura dal carattere provvisorio con forti
ripercussioni sul presidio ospedaliero di Gioia Tauro,
non idonea pertanto a fronteggiare adeguatamente la problematica;
le criticità persistenti
compromettono nel complesso la sussistenza delle strutture ospedaliere
sopracitate;
ritenuto che non è più procrastinabile tale situazione emergenziale in
una logica di tutela della salute dei cittadini -:
quali siano i
provvedimenti impellenti e risolutivi mirati al potenziamento del reparto di
chirurgia del presidio ospedaliero di Polistena al
fine di scongiurare la soppressione dello stesso;
se perdurando tale situazione incresciosa, non sia opportuno ed indifferibile
un progetto organico e strutturale per il ripristino del completo funzionamento
della sanità pubblica nel territorio della piana di Gioia Tauro.
(314; 04/10/2017)
Nicolò - Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
a settembre 2016 il
sottoscritto consigliere regionale interrogava il Presidente della Giunta
regionale in ordine al sistema di depurazione in Calabria, al fine di sapere
quali fossero le strategie e le azioni che il Presidente intendesse assumere
per sanare e mettere a norma il sistema depurativo regionale, data la condanna
con sentenza esecutiva della Comunità europea al pagamento di 60 milioni di
euro per il mancato adeguamento degli impianti di trattamento dei reflui
fognari;
era pervenuta risposta
scritta a febbraio 2017, nella quale veniva indicato altresì un programma di efficientamento e rifunzionalizzazione
degli impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei reflui urbani
ricadenti nei comuni costieri della Regione Calabria, approvato con D.G.R. n. 370 del 27 settembre 2016:. considerato che: gli
interventi in merito non hanno prodotto risultati positivi;
ritenuto che: tale situazione è potenzialmente idonea a causare
un’ulteriore condanna della Comunità Europea afferente alla medesima
problematica di mancato adeguamento degli impianti di trattamento dei reflui
fognari -:
quali siano le strategie
e azioni che si intendano assumere al fine di sanare il sistema depurativo
regionale, circoscrivendo le conseguenze pregiudizievoli arrecate all’ambiente
e alle potenzialità turistiche dell'intero territorio costiero.
(315; 18/10/2017)
Guccione - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:
il monitoraggio del
viadotto Cannavino (Infrastruttura ubicata nel comune
dì Celico) è iniziato nel 2006;
una serie di
segnalazioni dei cittadini, unitamente a molteplici inchieste giornalistiche
anche di network nazionali hanno evidenziato numerose criticità;
il 26 aprile del 2017
l'Anas ha attivato il transito a senso alternato sul ponte Cannavino;
il 21 giugno 2017 è
stato interrotto il transito veicolare fino all' 11 luglio 2017;
la chiusura del
viadotto, inizialmente stabilita fino all'11 luglio 2017, in realtà prolungata
dapprima fino al 30 settembre, ma prorogata fino al 20 ottobre 2017;
l'Anas in vista del 21
ottobre ha riaperto il traffico veicolare sui ponte nei due sensi di marcia;
l'Anas ha comunicato la conclusione dei lavori di prima fase e che sono
in progettazione gli interventi di seconda fase finalizzati al miglioramento
sismico del viadotto e che potranno essere cantierizzati
soltanto entro la seconda metà del 2018 -:
se non ritiene utile e
necessario pretendere chiarezza da parte dell'Anas in merito ai lavori eseguiti
fino ad oggi sul ponte Cannavino e su quelli che
secondo 1'Anas si rendono necessari e di conoscere l'esito del monitoraggio del
Cannavino e degli altri rilevamenti tecnici effettuati
sulla struttura del ponte, in particolare dei carotaggi effettuati alla base di
piloni del ponte, si chiede altresì una iniziativa finalizzata ad accertare lo
stato reale dell'importante infrastruttura chiusa per altri quattro mesi con un
evidente danno alle attività commerciali, ai cittadini e al turismo silano.
(316; 25/10/2017)
Il Consiglio regionale,
premesso che:
l'Art. 2 della
Costituzione Italiana prevede "La Repubblica riconosce e garantisce i
diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali
ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale;
l'Art. 3 della
Costituzione Italiana prevede " Tutti i cittadini hanno pari dignità
sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico
e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese";
l'Art. 2, comm. 1 dello
Statuto della Regione Calabria prevede "La Regione concorre a dare
attuazione ai principi costituzionali sui quali si fonda la Repubblica
Italiana, una e indivisibile, informando il proprio ordinamento ai principi di
libertà, democrazia, eguaglianza, giustizia, solidarietà, sussidiarietà, pari
dignità sociale, pace e non violenza";
l'Art. 2, comm. 2 dello
Statuto della Regione Calabria prevede:
lett. a)
"l'effettiva tutela e il pieno esercizio, per tutti, di diritti e
interessi riconosciuti dalla Costituzione, operando per il superamento degli
ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della
persona umana”;
lett.b) “il
riconoscimento dei diritti delle fasce più deboli della popolazione mediante il
superamento delle cause che ne determinano la disuguaglianza e il disagio”;
lett.c) “ il sostegno
della famiglia, orientando a tal fine le politiche sociali, economiche e
finanziarie e di organizzazione dei servizi”;
lett.e) “l’attuazione
del principio di sussidiarietà, conferendo ai Comuni, alle Province e alle
Città metropolitane tutte le funzioni e i compiti che non attengono ad esigenze
unitarie per la collettività ed il territorio regionale, incentivando
l’esercizio associato delle funzioni sulla base dei criteri di
differenziazione, adeguatezza e prossimità, nonché promuovendo e valorizzando
l’autonoma iniziativa delle formazioni sociali, delle autonomie funzionali e
dei cittadini singoli o associati per lo svolgimento delle attività di
interesse generale, di soddisfacimento dei diritti e di realizzazione della
solidarietà sociale”;
lett.l) “la
realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi, anche favorendo
l’associazionismo e le attività di volontariato, volto a garantire i diritti
alla sicurezza sociale, allo studio, alla salute dei cittadini, con specifica
attenzione alle persone che vivono situazioni di disagio, operando per
assicurare in ogni comunità dei livelli essenziali di servizi”;
risulta essere
determinante il conseguimento dei valori essenziali di solidarietà,
integrazione, inclusione sociale e sensibilizzazione alla "normale
diversità" al fine di abbattere le barriere fisiche e mentali spesso
rivolte verso le persone con difficoltà motoria;
la promozione dello
sport in tutte le sue forme come strumento essenziale per Io sviluppo dell'uomo
e per la sua socializzazione, superando le difficoltà fisiche di limitata
attività motoria e incentivando al massimo l'autonomia della persona con
disabilità;
a queste esigenze
corrisponde pienamente l'azione dell'associazione sportiva dilettantistica
"R.C. BASKET IN CARROZZINA" che attraverso i risultati sportivi e le
manifestazioni territoriali svolte, interpreta esattamente la volontà di
superare ogni ostacolo e di andare oltre qualsiasi barriera, fisica e
soprattutto mentale;
il team di basket in
carrozzina di Reggio Calabria, unico per l’intera Calabria, ha vinto il
campionato nazionale di serie B di basket in carrozzina 2016/2017 e si è
qualificato alle Final Four
per l’accesso alla serie A del medesimo sport;
lo stesso team promuove
eventi collaterali sull'intero territorio regionale finalizzati a progetti
scuola, manifestazioni in piazza e confronti/dibattito che incentivino la
conoscenza dei compiti preposti dall'associazione dilettantistica stessa e le
finalità sociali e culturali indispensabili per il superamento
dell'indifferenza diffusa;
il team è composto da
ragazzi provenienti da tutta la Calabria e non solo, da extracomunitari e da
immigrati amputati e poi abbandonati, e che tra loro hanno sviluppato un
sentimento sincero dì aiuto fraterno, che con le loro "diverse
abilità" riescono indiscutibilmente a far grande la Regione Calabria;
rilevato che le
accertate difficoltà economiche e l'inadeguatezza delle attrezzature utilizzate
stanno mettendo a serio rischio il mantenimento delle attività totali
dell'Associazione predetta, tanto da prevedere una certa esclusione dal
prossimo campionato nazionale di categoria e l'interruzione delle attività
promozionali sul territorio, con la conseguente dispersione delle esperienze
umane e delle risorse professionali ormai conseguiti, di conseguenza
impegna la Giunta regionale
ed il Presidente della Regione Calabria ad attivarsi presso i competenti
dipartimenti regionali al fine di poter garantire la necessaria copertura
economica al prosieguo delle attività sportive e sociali dell'Associazione
Sportiva Dilettantistica R.C. Basket in Carrozzina, unica nel suo genere per
l'intero territorio regionale.
(96; 23/10/2017) Cannizzaro
Il Consiglio Regionale,
premesso che:
sono numerosi i pazienti
della Città metropolitana di Reggio Calabria affetti da malattie gravi, quali
patologie oncologiche, ematologiche, pediatriche, ecc... costretti, con enorme
disagio, a recarsi periodicamente in Sicilia per sottoporsi a cure ed esami
affrontando consistenti spese di viaggio;
la società Caronte&Tourist S.p.A,
storica compagnia di navigazione dello Stretto, nel mese di luglio scorso ha
deciso di sospendere il servizio di biglietti a tariffa ridotta per i
passeggeri provenienti da Villa San Giovanni affetti da gravi malattie e
costrette a raggiungere la Sicilia per esami e cure mediche;
nel settembre u.s., è
stato siglato un protocollo d'intesa, tra il Comune di Villa San Giovanni e la
società Caronte&Tourist S.p.A,
per riattivare le agevolazioni economiche per il trasferimento in Sicilia degli
utenti villesi bisognosi di trattamenti terapeutici;
impegna la Giunta regionale
ed il Presidente della Regione Calabria ad attivarsi per avviare
iniziative di sostegno sociale ed economico, in accordo con la società Caronte&Tourist S.p.A, per
estendere il servizio di biglietti a tariffa agevolata sui collegamenti tra
Villa S. Giovanni e Messina, a favore di tutti i pazienti della Città
metropolitana di Reggio Calabria affetti da patologie gravi, costretti ad
attraversare regolarmente lo Stretto, per effettuare esami specialistici e
cicli terapici presso le strutture sanitarie siciliane.
(97; 25/10/2017) Arruzzolo
E’ pervenuta
risposta scritta alla seguente interrogazione:
Tallini - Al
Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso
che:
i dipendenti regionali, titolari degli
incarichi di P.O. e A.P. assegnati secondo le procedure previste dal disciplinare
approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 27 del 17.02.2017, hanno
visto accreditarsi nei mesi di luglio e di agosto 2017 un importo
dell'indennità di posizione mensile inferiore a quella corrispondente al valore
economico della fascia retributiva annua lorda (ripartita su 13 mensilità)
assegnata secondo quanto stabilito dalla predetta D.G.R.
27/2017;
considerato che tale ingiustificata riduzione
si pone in contrasto con la stessa volontà espressa dalla Giunta Regionale nel disciplinare
approvato con la predetta D.G.R. n. 27/2017 e
relativo all'Area delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità,
laddove, all'articolo rubricato "Graduazione delle Posizioni Organizzative
e delle Alte Professionalità", sono state previste le fasce da utilizzare
ai fini della determinazione del valore economico di ciascuna delle Posizioni
Organizzative e delle Alte Professionalità, fissando gli importi minimi e
massimi annui lordi comprensivi di quota di 13A mensilità;
il suddetto Disciplinare regolamenta
separatamente, in altro articolo, le disposizioni concernenti la
"Valutazione dei risultati”- stabilendo che la retribuzione di risultato
delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità non può essere
superiore al 20% della retribuzione di posizione assegnata. Difatti, con la D.G.R. n. 27/2017 si predeterminano in modo inequivocabile,
per ciascuna fascia, gli importi delle retribuzioni di posizione comprensiva
della tredicesime mensilità e si stabilisce un tetto massimo per le
retribuzioni di risultato, i1 cui importo da corrispondere effettivamente non
può essere predeterminato, come avviene per l'indennità di posizione, non
potendosi quantificare a priori la somma da erogare, al di fuori delle
procedure previste dal vigente sistema di valutazione. Non a caso, la predetta
natura "aleatoria" dell'indennità di risultato, differentemente da
quella "certa" dell'indennità di posizione (che viene invece
corrisposta fino alla revoca dell'incarico), è posta a fondamento della diversa
e separata previsione degli istituti contrattuali di cui agli artt. 8, 9 e 10
del CCNL per il personale non dirigente delle Regioni e degli Enti Locali,
stipulato il 31 marzo 1999, e all'articolo 10 del CCNL del medesimo comparto,
stipulato il 22.01.2004. la Giunta Regionale con la deliberazione n. 38 del 17
febbraio 2017 aveva dato indirizzo alla delegazione trattante di parte pubblica
(per la contrattazione collettiva decentrata integrativa - area del comparto
per l'anno 2017) di "finanziare gii istituti delle Posizioni Organizzative
e delle Alte Professionalità tenendo conto dell'approvando sistema di pesatura";
con la D.G.R. n. 171
del 27.04.2017, successivamente modificata con la D.G.R.
n. 250 del 12 giugno 2017, la Giunta Regionale, in attuazione alle disposizioni
contenute nel Disciplinare di cui alla deliberazione n. 27/2017, ha individuato
il numero delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità, assegnate
alle diverse strutture organizzative. Nel provvedimento dipartimento "Organizzazione
e Risorse Umane" ha attestato che le posizioni organizzative e le alte
professionalità assegnate ai dipartimenti trovano copertura sui fondi
contrattuali determinati con decreto dirigenziale n. 551/2017;
i dirigenti generali di ciascun dipartimento hanno,
successivamente, provveduto alla istituzione delle singole P.O. ed A.P., nei
limiti stabiliti dalla Giunta, provvedendo, altresì, alla “pesatura”degli
incarichi, sui quali il dirigente generale del dipartimento "Organizzazione
e Risorse Umane" ha espresso il proprio parere;
il rispetto della predetta procedura di
assegnazione degli incarichi agli scriventi, posta dalla Giunta regionale a
garanzia della compatibilità dell'istituto con il finanziamento stabilito in
sede di contrattazione decentrata, avrebbe dovuto assicurare il rispetto dei
limiti fissati dallo specifico fondo previsto dall'art. 17, comma 2 lett. c), del
CCNL dell'01.04.1999 in materia di utilizzo delle risorse per le politiche di
sviluppo del personale e di produttività e relativo al finanziamento della
retribuzione di posizione e di risultato delle P.0. ed A.P.;
dai predetti atti non si evincono le risultanze
delle verifiche effettuate dal Collegio dei revisori dei conti, che, ai sensi
dell'art. 3bis, comma 1 lett. e), della l.r. n. 2/2013 e s.m.i.
"esercita il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione
collettiva integrativa con i vincoli dì bilancio e quelli derivanti
dall'applicazione delle norme di legge;
i dipendenti regionali interessati, alla luce
di quanto sopra, dopo aver richiesto sia verbalmente che per iscritto al
dipartimento "Organizzazione e Risorse Umane" spiegazioni a riguardo,
con invito al Vice Presidente ad intervenire a tutela delle decisioni assunte
dalla Giunta stessa, ad oggi non hanno ricevuto alcuna comunicazione né
informazione riguardo alle somme non erogate, rispetto a quanto stabilito nella
D.G.R. n. 27/2017;
ritenuto che: qualunque interpretazione del disciplinare
che consenta di includere negli importi annui lordi di ciascuna fascia
economica anche l'indennità di risultato appare priva di ogni fondamento,
essendo chiaro ed inequivocabile il testo del provvedimento della Giunta
Regionale che regolamenta i due istituti economici,in applicazione della
vigente contrattazione collettiva nazionale;
ancora più ingiustificata e discriminatoria
appare tale errata applicazione della volontà della Giunta, se si tiene conto
che ai dirigenti regionali vengono invece correttamente corrisposte le
indennità di posizione coincidenti con le fasce economiche previste dalla
deliberazione di graduazione delle posizioni dirigenziali (D.G.R.
n. 541/2015);
l'erogazione dell'indennità di posizione
afferente i predetti incarichi di P.O. ed A.P. in misura inferiore a quella
fissata dalla Giunta Regionale nel disciplinare approvato con la D.G.R. n. 27/2017 configura una palese violazione della
vigente normativa in materia;
tale grave circostanza lede la dignità delle
persone incaricate di P.O. ed A.P., che vedono sempre più svilito il proprio
ruolo, cui corrisponde lo svolgimento di funzioni ed attività di elevata
responsabilità -:
se corrisponde al vero che il dipartimento "Organizzazione
e Risorse Umane" sta procedendo ad una difforme applicazione della
deliberazione di G.R. n. 27/2017;
quali urgenti iniziative la Giunta Regionale
intende adottare per garantire una positiva e celere risoluzione della
problematica sopra illustrata, di cui non si ricordano precedenti nella storia
della Regione Calabria dall'introduzione delle P.O. e delle A.P. ad oggi, non
ritenendosi ammissibile una ulteriore arbitraria decurtazione delle indennità
corrisposte ai funzionari regionali, già pesantemente penalizzati dalla
riduzione operata a seguito dell'introduzione della nuova disciplina approvata
da questa Amministrazione Regionale con la D.G.R. n.
27/2017.
Risposta: “In
data 26 settembre 2017. il consigliere regionale on. Domenico Tallini ha presentato interrogazione a risposta scritta n.
311/10A al Presidente della Giunta regionale "in ordine al pagamento delle
indennità di posizione ai dipendenti della Giunta regionale con incarichi di
Posizione Organizzativa e Alta Professionalità"
Di seguito, in base agli atti d'ufficio, si relazione per come segue.
In merito a quanto richiesto sui compensi per le Posizioni Organizzative
e le Alte Professionalità (PO/AP) in primo luogo deve evidenziarsi che II
dipartimento Organizzazione e Risorse Umane, su richiesta della Giunta
Regionale e sulla scorta delle osservazioni avanzate in merito alle PO/AP nella
relazione ispettiva del MEF, ha ridefinito la relativa disciplina assicurando,
per quanto qui interessa, ed in via prioritaria, la riduzione della massa
salariale del 5%, l'introduzione delle fasce di pesatura ed il vincolo della predefinizione degli obiettivi e della valutazione finale.
Va poi segnalato, che dai verbali della delegazione trattante risulta in
modo inequivoco che gli obiettivi della Giunta sono
stati condivisi al tavolo di concertazione negoziale.
In terzo luogo, nella fase di applicazione del regolamento, il
dipartimento ha tuttavia operato sulla base di una valutazione contabile delle
risorse disponibili che ha prodotto come effetto una sorta di somma negativa
tra la quota di riduzione voluta dalla Giunta e la quota percentuale teorica
prevista per la retribuzione di risultato, producendosi così un cortocircuito
tra poste diverse e quindi un più intenso effetto di riduzione sulla quota di
retribuzione di posizione, erogata ai lavoratori in misura inferiore a quanto
atteso. Sul punto, all'esito di un incontro tra il Vicepresidente e i dirigenti
interessati, il dipartimento ha erogato con la retribuzione del mese di ottobre
2017, per riportare il sistema a normalità, anche le somme pregresse relative
alla retribuzione di posizione. Va da sé che la soluzione definita incide, pur
nella diversità, dei fondi interessati, anche sulle posizioni Por, la cui
disciplina è assimilata a quella delle posizioni contrattuali.
Conclusivamente, deve
dirsi che l'indirizzo politico è stato e continua ad essere uno solo: riportare
il sistema di gestione delle risorse umane nell'alveo di quanto previsto dalle
norme di legge e di contratto. La riduzione del 5%, la ripartizione in fasce,
l'assegnazione degli obiettivi e il procedimento di valutazione e misurazione
del risultato, sono funzionali a tutto questo.”
Bruno Zito (Dirigente
Generale - dipartimento Organizzazione, Risorse Umane)
Il Consiglio regionale
vista la deliberazione di Giunta regionale n.
320 del 25 luglio 2017;
viste:
la delibera CIPE n. 10/2015: “Definizione dei
criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il
periodo di programmazione 2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione
degli interventi complementari di cui all'articolo 1, comma 242, della legge n.
147/2013 previsti nell'accordo di partenariato 2014-2020”;
la delibera di Giunta regionale n. 41 del 24
febbraio 2016 recante in oggetto: "Approvazione proposta per l'utilizzo
delle risorse del Programma di Azione e Coesione complementare alla
programmazione europea 2014¬2020";
la delibera di Giunta regionale n. 159 del 13
maggio 2016 recante in oggetto: "Completamento delle operazioni del POR
Calabria FESR 2007-2013 non chiuse al 31 dicembre 2015. Approvazione proposta
di utilizzo temporaneo delle risorse in conto residui";
la delibera di Giunta regionale n.448 del 14
novembre 2016 con la quale è stato approvato il Piano di Azione Coesione (PAC),
allegato alla stessa deliberazione e sua parte integrante e sostanziale, ed è
stato demandato al dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria di
definire gli atti successivi al fine dell'approvazione del Piano di Azione e
Coesione 2014/2020, ivi comprese le attività negoziali;
la deliberazione del Consiglio regionale n. 160
del 21 dicembre 2016 avente oggetto "Approvazione del Piano di Azione
Coesione (PAC) 2014-2020";
la delibera del CIPE n. 27 del 10 agosto 2016,
pubblicata sulla GURI serie generale n. 35 del 11 febbraio 2017, recante
"Assegnazione di risorse complementari per il completamento della
programmazione 2007-2013, ai sensi dell'art. 1, comma 804, della legge di
stabilità per il 2016", con la quale è stata disposta, tra l'altro,
l'assegnazione alla Regione Calabria di complessivi euro 111.827.338,89 a
valere sulle risorse del programma complementare di cui alla delibera del CIPE
n. 10/2015, rispetto all'ammontare calcolato di euro 832.634.894,00, per il
finanziamento del completamento di progetti inseriti nel POR Calabria FESR
2007/2013;
la delibera del CIPE n. 7 del 3 marzo 2017,
pubblicata sulla GURI serie generale n. 140 del 19 giugno 2017, recante
"Programma di azione e coesione 2014- 2020. Programma complementare
Regione Calabria", con cui, in applicazione al punto 2 della delibera CIPE
n. 10/2015, è stato approvato il Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della
Regione Calabria - programma complementare, allegato alla stessa delibera del
CIPE per costituirne parte integrante, con il valore complessivo aggiornato in
euro 720.807.555,11 di cui ne è stata prevista, conseguentemente,
l'assegnazione;
visti:
il comma 242 dell'art. 1 della legge 27
dicembre 2013, n. 147 recante disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014) che prevede che il
Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, concorre, nei
limiti delle proprie disponibilità, al finanziamento degli oneri relativi
all'attuazione degli interventi complementari rispetto ai programmi
cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento (SIE) dell'Unione europea
2014-2020, inseriti nell'ambito della programmazione strategica definita con
l'accordo di partenariato 2014-2020 siglato con le autorità dell'Unione
europea;
la legge regionale n. 30 del 12 ottobre 2016;
preso atto che:
la dotazione finanziaria del Piano di Azione e
Coesione Calabria 2014-2020, prevede un importo complessivo pari ad euro
832.634.894 derivante dal calcolo delle risorse che la delibera CIPE n. 10/2015
ha destinato all'attuazione dei Programmi di Azione Coesione complementari alla
programmazione europea 2014-2020;
il Piano si articola su tre obiettivi
prioritari:
garantire il completamento dei progetti
inseriti nei Programmi operativi FESR e FSE 2007-2013 non conclusi alla data
del 31 dicembre 2015 che dovranno essere funzionanti, ovvero completati ed in
uso, entro la data di presentazione dei documenti di chiusura, così come
stabilito dalla legge di stabilità 2016;
rafforzare in ottica complementare le linee di
azione del POR Calabria FESR-FSE 2014-2020, attraverso la realizzazione di
azioni di rafforzamento alla strategia del POR, coerenti con i criteri di
selezione del programma operativo nella misura residuale dell'importo
complessivo del Programma di Azione e Coesione;
integrare la programmazione europea 2014-2020
con ulteriori linee di intervento coerenti con gli strumenti di programmazione
condivisi Stato-Regioni, tra cui il PAC Calabria 2007-2013, gli strumenti già
condivisi nel Fondo Sviluppo Coesione e il Patto per il Sud;
con nota prot. n.
348939 del 18 novembre 2016, il Piano di Azione Coesione è stato inviato alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento per le Politiche di
Coesione per l'avvio dell'istruttoria di competenza;
nel corso della summenzionata istruttoria è
stato chiesto alla Regione Calabria di aggiornare la dotazione finanziaria del
PAC 2014/2020 da euro 832.634.894,00 a euro 720.807.555,11, in considerazione
dell'assegnazione già disposta dal CIPE alla Regione Calabria con delibera n.
27/2016 per la copertura finanziaria del completamento di progetti inseriti nel
POR Calabria FESR 2007/2013 pari ad éuro 111.827.338,89;
rilevato che la seconda Commissione consiliare
ha approvato il provvedimento in oggetto nella seduta del 17 ottobre 2017;
delibera
di prendere atto della delibera del CIPE n. 7
del 3 marzo 2017, recante "Programma di azione e coesione 2014- 2020.
Programma complementare Regione Calabria" con cui, in applicazione al
punto 2 della delibera CIPE n. 10/2015, è stato approvato il Piano di Azione
Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria - programma complementare, con
l'assegnazione delle relative risorse finanziarie;
di prendere atto, di conseguenza, del Piano di
Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria - programma
complementare, così come approvato con la delibera CIPE n. 7/2017, in allegato
alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale.
Il Consiglio regionale
vista la deliberazione di Giunta regionale n.
419 del 29 settembre 2017;
viste:
-
la decisione C(2015)
8314 final, del 20 novembre 2015, con cui la
Commissione europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della
Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo
Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale, per il periodo di programmazione
2014-2020;
-
la delibera di
Giunta regionale n. 4 del 18 gennaio 2016 recante in oggetto "Presa d'atto
della decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma di
Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria e istituzione del
Comitato di Sorveglianza";
-
la
deliberazione del Consiglio regionale n. 99 del 23 febbraio 2016 avente
oggetto: "Presa d'atto della decisione della Commissione Europea di
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione
Calabria e istituzione del Comitato di Sorveglianza";
considerato che a seguito di richiesta della
Regione Calabria, la Commissione Europea, nel rispetto di quanto previsto ai
sensi dell'art. 11, lett. b), del Regolamento (UE) n. 1305/2013, con Decisione
C(2017) 3559 final del 19 maggio 2017, ha approvato
la modifica del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini
della concessione e successiva attivazione di un sostegno finanziario di
garanzia da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e che
modifica la decisione di esecuzione C(2015)8314 della stessa Commissione;
vista la legge regionale 12 ottobre 2016, n.
30;
visti:
-
il Regolamento
(UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013
recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo
sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e
disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo
sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari
marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del
Consiglio;
-
il Reg. (UE) n.
1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul
sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo
Sviluppo Rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del
Consiglio;
-
il Reg. (UE) n.
1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul
finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune
e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE)
n. 2799;
-
il Reg. (UE) N.
1310/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che
stabilisce alcune disposizioni transitorie (secondo gruppo di regole) sul
sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro
distribuzione in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n.
73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e
(UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo;
-
il Reg. (UE,
EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il
quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
-
il Reg.
Delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione dell'11 marzo 2014, che integra
talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e
del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da a parte del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
-
il Reg. di
Esecuzione (UE) n. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014, recante
modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo
europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),
-
il Reg. di
Esecuzione (UE) n. 908/2014 della Commissione del 6 agosto 2014, recante
modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri
organismi, la gestione finanziaria la liquidazione dei conti, le norme sui
controlli, le cauzioni e la trasparenza;
visti i seguenti allegati:
-
Allegato A:
Decisione C (2017) 3559 final, del 19 maggio 2017, di
approvazione della modifica al PSR Calabria 2014-2020;
-
Allegato B:
Programma di Sviluppo Rurale Calabria 2014-2020,
che costituiscono parte integrante della
deliberazione in oggetto;
considerata l'importanza e la positività della decisione
della Commissione europea di modifica del PSR, grazie alla quale vengono
previsti e introdotti strumenti finanziari sotto forma di Fondo di garanzia
nell'ambito delle misure 4.1 e 4.2 e con l'inserimento di due nuove tipologie
di intervento, 4.1.5 (strumenti finanziari per le aziende agricole) e 4.2.2
(Strumenti finanziari per la trasformazione, la commercializzazione e lo
sviluppo dei prodotti agricoli); la modifica del testo è, inoltre, legata
all'adesione della Regione Calabria alla Piattaforma di garanzia multi
regionale AGRI che sarà gestito dal FEI e che, da una parte, dovrebbe garantire
un importante effetto leva delle risorse finanziarie del PSR, dall'altra,
dovrebbe facilitare la concessione del credito alle aziende agricole beneficiarie
della misura 4, favorendo in tal modo un'attuazione completa e tempestiva degli
investimenti;
rilevato che la seconda Commissione consiliare
ha approvato il provvedimento in oggetto nella seduta del 17 ottobre 2017;
delibera
-
di prendere
atto della decisione della Commissione Europea C(2017)3559 final
del 19 maggio 2017 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020
(FEASR) della Regione Calabria (Allegato A), che costituisce parte integrante e
sostanziale della presente deliberazione;
-
di approvare il
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2014-2020 (Allegato B), che
costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
vista la delibera di Giunta regionale n. 428
del 29 settembre 2017, recante: "Rendiconto esercizio 2016 Azienda
regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) -Trasmissione al
Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
viste:
-
la delibera del
commissario straordinario dell'ARSAC n. 53 del 21.03.2017 di approvazione del
conto consuntivo esercizio 2016;
-
la delibera dei
commissario straordinario dell'ARSAC n. 58 del 03/04/2017 recante: "Riaccertamento ordinario dei residui al 31/12/2016 e
assestamento bilancio di previsione 2017";
-
la delibera del
commissario straordinario dell'ARSAC n. 76 del 04.05.2017 recante: "Riapprovazione conto consuntivo esercizio 2016";
-
la delibera del
commissario straordinario dell'ARSAC n. 79 del 04.05.2017 recante:
"Variazioni al bilancio di previsione e riaccertamento
ordinario dei residui al 31.12.2016”;
-
la delibera del
commissario straordinario dell'ARSAC n. 108 del 18/08/2017 recante: "Riapprovazione conto consuntivo e rendiconto generale
economico-patrimoniale 2016";
premesso che:
-
la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che
i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al dipartimento "Bilancio
e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;
-
la Giunta
regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per
la successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma
5, lettera b) dello Statuto;
visti:
-
la legge
regionale 20 dicembre 2012, n. 66 recante "Istituzione dell'Agenzia
Regionale per lo sviluppo dell'agricoltura e disposizioni in materia di
sviluppo dell'agricoltura";
-
la legge
regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità
della regione Calabria";
-
l'articolo 54,
comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
-
il D.Lgs. n. 118/2011, per come modificato e integrato dal D. Lgs. 126/2014;
considerato che il rendiconto è stato oggetto
di numerose rettifiche da parte dell'Ente e che le relative delibere di
approvazione e rettifica del rendiconto di gestione 2016 sono tutte corredate
dalle relative relazioni del Revisore unico dei conti;
atteso che il Revisore unico dei conti:
-
ha evidenziato
l'attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria;
-
invita
l'Azienda ad operare nell'ottica dell'economicità nell'ambito dei programmi
delle attività da attuare, al fine di individuare le voci passibili di taglio,
per evitare inefficienze e sprechi;
-
rileva la
discordanza dei crediti e dei debiti dello stato patrimoniale rispetto al
totale dei residui attivi e passivi del rendiconto di gestione e quindi invita
l'Azienda a tenere conto di tali discordanze nel rendiconto dell'esercizio
finanziario 2017;
-
nell'esprimere
parere favorevole per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario
2016, propone di vincolare l'avanzo di amministrazione disponibile per la
costituzione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e di aggiornare lo stesso
con la corretta imputazione di somme da destinarvi nel corso 2017,
prescrivendo, quindi, di non utilizzare l'avanzo di amministrazione disponibile
nel corso dell'esercizio corrente e di accantonare altre somme in futuro vista
l'incongruità del fondo medesimo;
considerato che il dipartimento Agricoltura:
-
ha rilevato il
rispetto dei vincoli di spesa di cui alla vigente normativa in materia di spending review, con la sola
eccezione del limite di cui all'art. 1, comma 4, della l.r. n. 3/2015 inerente
il contenimento dei costi per la corresponsione degli emolumenti al Direttore
generale;
-
esprime parere
favorevole al conto consuntivo 2016, con la prescrizione di contenere, ai fine
di garantire il rispetto del limite ex l.r. n. 3/2015, art. 1 comma 4, la spesa
relativa agli emolumenti corrisposti al Direttore generale adottando gli
opportuni adempimenti consequenziali;
considerato che il dipartimento Bilancio ha
rilevato che:
-
sussiste la
piena corrispondenza tra il saldo di cassa e il conto del tesoriere;
-
sussiste
continuità tra i residui finali dell'esercizio 2015, rispetto a quelli iniziali
dell'esercizio 2016;
-
sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle partite di giro;
-
sussiste
corrispondenza trai valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui
attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché con
riferimento al conto economico la corrispondenza tra impegni in conto
competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;
-
sussiste la
quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce
"disponibilità liquide" dalla parte attiva dello stato patrimoniale;
-
risulta
formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato alla
data del 31.12.2016;
tenuto conto che lo stesso dipartimento Bilancio:
-
prescrive di
provvedere alla corretta registrazione delle risorse da ricomprendere nella
determinazione dell'ammontare del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, con il
divieto di procedere alla registrazione dei relativi accertamenti per cassa ma
in ragione dell'intero credito risultante da idonea documentazione;
-
non applicare
la parte disponibile dell'avanzo di amministrazione scaturente dal rendiconto
di gestione 2016, stante l'insufficiente quantificazione del Fondo Crediti di
Dubbia Esigibilità;
-
ritiene possibile
procedere alla trasmissione da parte della Giunta regionale del rendiconto 2016
dell'Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) al
Consiglio regionale;
tenuto conto che la deliberazione di Giunta
regionale n. 428 del 29 settembre 2017 demanda al dipartimento Agricoltura e
Risorse Agroalimentari l'avvio delle procedure necessarie sia al recupero delle
somme indebitamente percepite, sia ai fini della segnalazione agli organi
inquirenti della Corte dei conti di un eventuale danno erariale;
rilevato che la seconda Commissione consiliare,
nella seduta del 17 ottobre 2017, ha approvato il Rendiconto dell’esercizio
2016 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)
e i documenti ad esso allegati;
delibera
di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della
l.r. n. 8/2002, il Rendiconto dell’esercizio 2016 dell’Azienda regionale per lo
Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e i documenti ad esso allegati che
costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
vista la delibera di Giunta regionale n.429 del
29 settembre 2017, recante: "Rendiconto esercizio 2016 dell' Agenzia
regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA). - Trasmissione al
Consiglio regionale per gli atti di competenza”;
premesso che:
-
la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che
i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al dipartimento "Bilancio
e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;
-
la Giunta
regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per
la successiva approvazione entro il 30 giugno;
-
il decreto del
Direttore Generale del dipartimento delle politiche Europee ed Internazionali
del MIPAAF n. 0007349 del 14 ottobre 2009, l’ARCEA è stata riconosciuta
Organismo Pagatore della Regione Calabria per i regimi di spesa FEAGA e FEASR;
-
con decreto del
Presidente della Giunta regionale n. 103 del 9 ottobre 2014, il dott. Maurizio Nicolai è stato nominato direttore generale dell'ARCEA;
-
con il decreto della
Giunta regionale n. 504 del 16/12/2016 è stato nominato quale Revisore unico dei
conti il dott. Alessandro Vallone;
-
la Giunta
regionale, al fine di consentire la redazione del bilancio consolidato della
Regione Calabria con i propri enti ed organismi strumentali, con delibera n.
442 del 10 novembre 2016, ha approvato le linee di indirizzo dedicate ai
dipartimenti vigilanti riguardanti sia le modalità e i tempi per l'approvazione
dei rendiconti degli enti strumentali, sia l'effettuazione delle verifiche in
ordine al contenimento delle spese ai sensi della normativa vigente;
visti:
-
l'art. 12 della
legge regionale 8 luglio 2002, n. 24;
-
l'art. 28 della
legge regionale 17 agosto 2005, n. 13, che approva l'istituzione dell'Organismo
Pagatore Regionale;
-
la legge
regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità
della regione Calabria";
-
l'articolo 54,
comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
-
il D.Lgs. n. 118/2011, per come modificato e integrato da D. Lgs. 126/2014;
tenuto conto che il Revisore unico dei conti ha
espresso parere favorevole per l'approvazione del rendiconto generale esercizio
finanziario 2016, attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze
della gestione;
considerato che:
-
il dipartimento
Agricoltura ha espresso parere favorevole al rendiconto di gestione 2016, fermo
restando quanto rappresentato dalla struttura di controllo in merito alla
verifica relativa al rispetto delle norme in materia di contenimento della
spesa;
-
la struttura di
controllo, con riferimento alla verifica relativa al rispetto delle norme in
materia di contenimento della spesa, si riserva di procedere in separata sede
ad una analisi approfondita dei conti esposti nel consuntivo 2016, in
considerazione del fatto che le eventuali sanzioni previste per il mancato
rispetto della normativa sui limiti di spesa non incidono sull'approvazione del
rendiconto dell'azienda;
considerato che il dipartimento Bilancio,
nell'istruttoria, ha rilevato che:
-
sussiste la
piena corrispondenza tra il saldo di cassa e il conto del tesoriere;
-
sussiste la
continuità tra i residui finali dell'esercizio 2015, rispetto a quelli iniziali
dell'esercizio 2016;
-
sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette partite di giro;
-
sussiste la
corrispondenza trai valori a residuo e quelli riportati nel conto del
patrimonio;
-
sussiste la
quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e
degli incassi fatti nel corso dell'esercizio 2016, e il valore registrato alla
voce "disponibilità liquide" della parte attiva dello stato
patrimoniale;
-
risulta
formalmente corretta la determinazione del Fondo pluriennale vincolato alla
data del 31/12/2016;
-
risultano
correttamente determinate le quote accantonate e vincolate del risultato di
amministrazione;
tenuto conto che lo stesso dipartimento Bilancio,
nel precisare che l'eventuale mancato rispetto della normativa sul contenimento
della spesa non incide sull'approvazione del rendiconto, ritiene possibile
procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per
l'esercizio 2016 dell'Agenzia regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura
(ARCEA) al fine della successiva presentazione dello stesso al Consiglio
regionale;
rilevato che la Seconda Commissione consiliare,
nella seduta del 17 ottobre 2017, ha approvato il Rendiconto dell’esercizio
2016 dell'Agenzia regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i
documenti ad esso allegati;
delibera
di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della l.r. n. 8/2002 il
Rendiconto dell’esercizio 2016 dell'Agenzia regione Calabria per le Erogazioni
in Agricoltura (ARCEA) e i documenti ad esso allegati che costituiscono parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione.
Il Consiglio regionale
vista la delibera di Giunta regionale n.430 del
29 settembre 2017, recante: "Rendiconto esercizio 2014 e riaccertamento straordinario dei residui dell'Azienda
Calabria Verde - Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di
competenza";
viste:
-
la
deliberazione del direttore generale di Azienda Calabria Verde n. 149 del
15.07.2015 di approvazione del Rendiconto generale 2014;
-
la
deliberazione n. 227 del 13.09.2016 del commissario straordinario di Azienda
Calabria Verde di "revisione straordinaria residui conto annuale 2014 con
contestuale variazione del bilancio 2015-2017";
premesso che:
-
la legge
regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della
contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che
i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono
presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della
Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con
parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al dipartimento "Bilancio
e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;
-
la Giunta
regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per
la successiva approvazione entro il 30 giugno;
-
la Giunta
regionale, al fine di consentire la redazione del bilancio consolidato della
Regione Calabria con i propri enti ed organismi strumentali, con delibera n.
442 del 10 novembre 2016, ha approvato le linee di indirizzo dedicate ai
dipartimenti vigilanti riguardanti sia le modalità e i tempi per l'approvazione
dei rendiconti degli enti strumentali, sia l'effettuazione delle verifiche in
ordine al contenimento delle spese ai sensi della normativa vigente;
visti:
-
la legge
regionale n. 25 del 16 maggio 2013, che ha istituito Azienda Calabria Verde;
-
la legge
regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità
della regione Calabria";
-
l'articolo 54,
comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;
-
l'art. 3, comma
7 del D. Lgs. n. 118/2011, per come modificato e
integrato da D. Lgs. 126/2014;
considerato che il Revisore unico dei conti:
-
è stato
nominato con decreto del Presidente del Consiglio regionale della Calabria n. 4
del 31/05/2016;
-
ha espresso
parere favorevole sulla procedura di "revisione straordinaria dei residui
conto annuale 2014 con contestuale variazione del bilancio 2015-2017"
approvata con delibera del commissario straordinario n. 227 del 13 settembre
2016;
considerato che con delibera di Giunta
regionale n. 94 del 17/03/2017 recante "Coordinamento strategico di
società fondazioni ed enti – ridefinizione funzioni e attività delle strutture
amministrative", si è disposto che la vigilanza sull'Azienda spetta al
dipartimento Presidenza d'intesa con il dipartimento Agricoltura per le
attività antecedenti al 01/01/2017, i dipartimenti vigilanti:
-
evidenziano
l'impossibilità di esprimersi sulla verifica del rispetto della normativa in
materia di spending review
per l'esercizio 2014, poiché non esistono serie storiche di dati contabili ai
quali fare riferimento per le verifiche in questione, atteso che l'Azienda ha
iniziato ad operare a decorrere dall'1 aprile 2014;
-
rilevano che a
seguito del riaccertamento straordinario dei residui
è emerso un maggiore disavanzo, pari ad € 56.182.826,18, che d'intesa con il
dipartimento Bilancio è stato stabilito di ripianare in 30 anni;
-
esprimono
parere favorevole al rendiconto di gestione 2014, così come risultante in
seguito alla revisione straordinaria dei residui, con contestuale variazione
del bilancio 2015-2017;
considerato che il dipartimento Bilancio,
riguardo l'acquisizione da parte dell'Azienda di un contratto di finanziamento
stipulato a suo tempo da Afor in liquidazione e la
società Cooperfin S.p.A., raccomanda l'azienda:
-
di provvedere
con immediatezza, con riferimento ai documenti contabili non ancora approvati
(2015 e 2016), ad effettuare le dovute scritture patrimoniali alla voce
"immobilizzazioni finanziarie" incrementando, contestualmente, di
pari importo, il "fondo di dotazione", per l'importo di € 1.500.000
con riferimento al capitale "immobilizzato" con il contratto di finanziamento
in questione, nonché ad esplicitare nella nota integrativa ogni elemento utile
a fare chiarezza sul presente rapporto di credito;
-
qualora si
rilevasse l'impossibilità di escutere la garanzia fideiussoria, di provvedere a
svalutare opportunamente i crediti sopra specificati (capitale e interessi),
comprendendo gli stessi nel computo del fondo crediti di dubbia esigibilità, al
fine di salvaguardare gli equilibri finanziari dell'ente a seguito di un
possibile danno conseguente al mancato recupero del capitale prestato;
atteso che:
-
l'Azienda ha
espletato la procedura di riaccertamento
straordinario dei residui per come previsto dall'art. 3, comma 7 del D.Lgs. n. 118/2011 con riferimento alla quale il
dipartimento Bilancio, ha rilevato l'errata applicazione del principio della
competenza finanziaria potenziata; conseguentemente è stata rilevata l'errata
determinazione sia della quota vincolata che di quella accantonata del
risultato di amministrazione, e necessariamente anche la parte disponibile di quest'ultimo;
-
è stato,
quindi, necessario apportare dei correttivi, a seguito dei quali, la parte
disponibile del risultato di amministrazione è passato da un disavanzo di euro
37.733.396,39 ad un disavanzo di euro 56.182.826,18;
-
il commissario straordinario,
su segnalazione del dipartimento Bilancio, avendo rilevato un vizio di
legittimità nell'adozione delle sopraddette determinazioni da parte del
dirigente del servizio, posto che la competenza risulta essere del direttore
generale dell'azienda, ha ritenuto opportuno fare propria la procedura del riaccertamento straordinario dei residui, giusta
deliberazione n. 227 del 13.09.2016;
-
l'azienda,
riguardo il disavanzo scaturente dalla procedura del riaccertamento
straordinario dei residui, ha definito un piano di rientro a quote costanti per
30 esercizi, a partire dal 2015, appostando nei relativi bilanci, nella parte
spesa, l'importo di € 1.872.760,87;
atteso che l'Azienda, con deliberazione n. 227
del 13/09/2016 del commissario straordinario, ha opportunamente rettificato la
procedura di riaccertamento straordinario dei
residui, definendo correttamente gli allegati 5/1 e 5/2 (riguardanti
rispettivamente il computo del fondo pluriennale vincolato di parte corrente e
capitale e la dimostrazione del risultato di amministrazione alla data del riaccertamento straordinario dei residui);
considerato che il dipartimento Bilancio rileva
che:
-
sussiste la
piena corrispondenza tra il saldo di cassa e il conto del tesoriere;
-
sussiste la
quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di
giro";
-
è stato
adeguatamente rideterminato il risultato di amministrazione 2014, a seguito
delle rettifiche apportate alla consistenza dei residui, riportando ad adeguati
canoni di veridicità le risultanze contabili dell'Azienda, nel rispetto del
principio contabile di matrice europea del "true
and fair view", ovvero ricerca nei dati
contabili di bilancio delle reali condizioni di natura economica, patrimoniale
e finanziaria dell'ente;
e che ritiene possibile procedere all'adozione
da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2014
dell'Azienda Calabria Verde, al fine della successiva presentazione al
Consiglio regionale; riguardo la procedura di riaccertamento
straordinario dei residui, opportunamente rettificata dall'azienda, il
dipartimento ritiene che la Giunta regionale possa prenderne atto e trasmettere
la relativa documentazione al Consiglio regionale;
rilevato che la seconda Commissione consiliare,
nella seduta del 17 ottobre 2017, ha approvato il Rendiconto dell’esercizio
2014 e il riaccertamento straordinario dei residui di
Azienda Calabria Verde e i documenti ad essi allegati;
delibera
di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della
l.r. n. 8/2002 il Rendiconto dell’esercizio 2014 e il riaccertamento
straordinario dei residui dell’Azienda Calabria Verde e i documenti ad essi
allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione.
Art. 1
(Riconoscimento dei debiti fuori bilancio
derivanti da sentenze esecutive)
1. Ai sensi e per gli effetti
dell’articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.
118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli
schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a
norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive
modifiche ed integrazioni, è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori
bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivanti da sentenze esecutive
di condanna per la somma complessiva di euro 23.877,95, come da tabella
allegata che fa parte integrante della presente legge.
Art. 2
(Copertura finanziaria)
1. Alla copertura finanziaria
degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità dei debiti fuori
bilancio di cui all’articolo 1 si provvede con le risorse disponibili nel
bilancio 2017-2019 del Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2017,
allocate al Programma U.20.03 Capitolo 82512 Articolo 512, recante “Fondo per
rischi di soccombenza spese legali, transazioni e debiti fuori bilancio”.
Art. 3
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria.
Art. 1
(Riconoscimento della legittimità
dei debiti fuori bilancio
derivanti da sentenze
esecutive)
1. Ai sensi e per gli effetti
dell’articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.
118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi
di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma
degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive modifiche
ed integrazioni è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio della
Regione Calabria derivanti da sentenze e altri titoli esecutivi non ancora
oggetto di procedura esecutiva già contabilmente regolarizzata per la
complessiva somma di euro 40.385,80, per come dettagliato nella tabella
allegata al n. 1 per far parte integrante e sostanziale della presente legge.
Art. 2
(Copertura finanziaria)
1. Alla copertura finanziaria
degli oneri derivanti dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio di cui
all'articolo 1 si provvede per l'importo corrispondente ad euro 40.385,80 con
le risorse allocate al Programma U.20.03 "Altri fondi" dello stato di
previsione della spesa del bilancio 2017, per come indicato nella tabella
allegata al n. 1.
2. La Giunta regionale è
autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio annuale 2017 e
pluriennale 2017-2019 approvato con legge regionale 27 dicembre 2016, n. 45
(Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni
2017-2019), istituendo appositi capitoli di bilancio nell'ambito dei documento
tecnico approvato con D.G.R. n. 554 del 28 dicembre
2016 nonché a compiere tutti gli atti necessari all'attuazione di quanto
previsto nei precedenti articoli.
Art. 3
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale
telematico della Regione Calabria.
Art. 1
(Riconoscimento di un
debito fuori bilancio
derivanti da acquisizione
di beni e servizi)
1. Ai sensi e per gli effetti
dell'articolo 73, comma 1 lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.
118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabilità e degli
schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a
norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive
modifiche ed integrazioni, è riconosciuta la legittimità di un debito fuori
bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante da acquisizione di un
servizio in assenza del preventivo impegno di spesa per la somma complessiva di
euro 500,00, come da tabella allegata che fa parte integrante della presente
legge.
Art. 2
(Copertura finanziaria)
1. Alla copertura finanziaria
degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità del debito fuori
bilancio di cui all'articolo 1 si provvede con le risorse disponibili nel
bilancio 2017- 2019 del Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2017,
allocate al Programma U.20.03 Capitolo 82512 Articolo 512, recante "Fondo
per rischi di soccombenza spese legali, transazioni e debiti fuori
bilancio".
Art. 3
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria.
Art. 1
(Integrazioni all’articolo
19 della l.r. 44/2016)
1. Dopo il comma 1
dell’articolo 19 della legge regionale 27 dicembre 2016, n. 44 (Legge di
stabilità regionale 2017) è aggiunto il seguente:
“1 bis. Il contributo
stanziato nell'esercizio finanziario 2017 a favore della "Fondazione
Mediterranea Terina Onlus", come indicato nella
tabella C allegata alla presente legge, è da intendersi vincolato e destinato
esclusivamente alle spese di funzionamento della fondazione medesima, può
essere erogato previa presentazione dell'annuale Piano delle attività dell'ente
e tenuto conto delle voci di spesa ivi contenute, con priorità esclusiva per il
pagamento delle retribuzioni dei dipendenti della fondazione stessa.”.
Art. 2
(Clausola di invarianza
finanziaria)
1. Dall’attuazione della
presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del
bilancio regionale.
Art. 3
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in
vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino
ufficiale telematico della Regione Calabria (BURC).
Il Consiglio regionale della
Calabria
premesso che:
gli undici consorzi di bonifica
calabresi versano in grave situazione finanziaria, causata in gran parte dalla
mancata copertura dei piani attuativi di forestazione per il periodo 2001-2015
ed alla drastica riduzione dei trasferimenti regionali di cui alle ll.rr. nn. 26/75 e 11/03;
ulteriori cause sono
riconducibili alla riduzione delle spese generali di forestazione attualmente
al 3,5%, al mancato assolvimento di alcuni obblighi assunti dall’Ente Regione
per i piani industriali di alcuni Consorzi, nonché ai ritardi accumulati
nell’approvazione dei piani di classifica;
visto che:
I Consorzi di bonifica svolgono
un ruolo importante sulla tutela e difesa del suolo, hanno competenze
nell’esecuzione delle opere di sistemazione idrogeologica, difesa e regimazione dei corsi d’acqua, in materia di irrigazione,
nel comparto agroforestale e vanno supportati e sostenuti a svolgere
compiutamente i propri compiti d’istituto previsti dal legislatore;
considerato che:
I crediti vantati dai
Consorzi di bonifica nei confronti della Regione Calabria per il periodo
2001-2015 si aggirano a circa € 56.000.000,00, e che per il periodo 2001-2010
esiste una attività accertativa espressamente
indicata nella delibera di G.R. n. 406/2013;
altresì, appare utile e
necessario dare prosecuzione all’attività accertativa
per il restante periodo 2011-2016, adempimento da ultimare entro il 1° semestre
del 2018;
ravvisato che:
i suindicati crediti
vantati dai Consorzi afferiscono al pagamento di oneri previdenziali ed
assicurativi per i lavoratori OIF che costituiscono obbligo contrattuale a
carico dei Consorzi, costretti a contrarre piani di rateazione con Equitalia Spa gravati da interessi moratori e di dilazione
che hanno notevolmente aumentato i costi, e che eventuali inadempienze a tali
obblighi potranno determinare contenziosi con rilevanti aggravi di spesa sia a
carico degli enti consortili che della Regione Calabria;
valutato che:
per le ragioni innanzi
indicate urge un intervento finanziario della Regione Calabria in favore dei
Consorzi di bonifica;
impegna
il Presidente e la Giunta
regionale ad inserire nel prossimo assestamento del bilancio 2017 il seguente
provvedimento:
“Al fine di garantire la
parziale copertura finanziaria delle spettanze obbligatorie della mano d’opera
impegnata nei piani attuativi di forestazione dei Consorzi di bonifica nel
periodo 2001-2015 è autorizzata la spesa complessiva di € 26.000.000,00” di
cui:
€ 3.500.000,00 nel
corrente esercizio 2017;
€ 7.500.000,00
nell’esercizio 2018;
€ 7.500.000,00
nell’esercizio 2019;
€ 7.500.000,00
nell’esercizio 2020.
con allocazione per l’anno
corrente sulla Missione 09 Programma 0905 Titolo 1 Macroaggregato 203 Cap.
U3204051111, e per gli anni successivi sulle pertinenti voci di bilancio.
di demandare al
dipartimento Presidenza U.O.A. “Foreste, Forestazione
e Difesa del Suolo” l’espletamento di tutti gli adempimenti connessi e
necessari per l’attuazione della presente disposizione e di provvedere altresì
al riparto delle somme in favore dei Consorzi in proporzione ai reali crediti
vantati dai singoli enti consortili valutati sulla base della regolarità
contabile e tecnico-amministrativa della documentazione presentata alla stessa U.O.A. a supporto dei crediti esigibili.