X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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n. 41

 

SEDUTA Di GIOVEDI’ 26 OTTOBRE 2017

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO E DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO CICONTE

 

 

Inizio lavori h. 12,54.

Fine lavori h. 14,26

 

Presidenza del Presidente Nicola Irto

 

La seduta inizia alle 12,54.

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori invitando il Segretario Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

NERI Giuseppe, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

 

(Sono riportate in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 187/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria: presa d'atto dell'approvazione da parte del CIPE con delibera n. 7/2017”

PRESIDENTE

Avviamo i lavori introducendo il primo punto all’ordine del giorno, riguardante la proposta di provvedimento amministrativo numero 187/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria: presa d’atto dell’approvazione da parte del Cipe con la deliberazione numero 7/2017”.

Prego il consigliere Aieta, relatore del provvedimento, di illustrarlo.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Il provvedimento amministrativo oggi all’esame dell’Aula verte sulla presa d’atto dell’approvazione da parte del Cipe del Piano di Azione e Coesione - che utilizza l'acronimo Pac 2014-2020 - della Regione Calabria. Il Piano d’azione è uno strumento di riprogrammazione strategica e di innovazione di metodo, al fine di recuperare i ritardi accumulati nell’uso dei fondi strutturali e di rafforzare l’efficacia degli interventi finanziati.

Il Governo centrale ha promosso, anche nel periodo 2014-2020, l’adesione ad un Piano di Azione e Coesione non solo per il completamento di interventi in corso di realizzazione, ma anche per la formazione di un bacino di progetti potenzialmente finanziabili dalla nuova programmazione europea, nel caso si presentino difficoltà attuative.

Il Piano si articola su quattro obiettivi prioritari:

1) la realizzazione o il completamento delle azioni inizialmente previste nel Piano di Azione e Coesione;

2) la realizzazione di nuovi interventi, inizialmente previste nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 e definanziati;

3) il completamento dei progetti inseriti nei Programmi operativi non conclusi alla data del 31 dicembre 2015 che dovranno essere funzionanti, ovvero completati ed in uso, entro la data di presentazione dei documenti di chiusura, così come stabilito dalla legge di stabilità 2016;

4) la realizzazione di azioni di rafforzamento complementari alla strategia del Por Calabria, nella misura residuale dell’importo complessivo del Programma di Azione e Coesione.

Ciò premesso, è opportuno evidenziare che con la delibera del Cipe, numero 27 del 2016, sono stati assegnati alla Regione Calabria risorse pari ad euro 111 milioni per il completamento dei progetti inseriti nel Por 2007-2013; il predetto finanziamento è a valere sulle risorse del programma complementare Pac 2014-2020, ovvero sull’ammontare calcolato di euro 832 milioni.

Pertanto, nel corso dell’istruttoria da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Politiche di Coesione – è stato chiesto alla Regione Calabria di aggiornare la dotazione finanziaria del Pac 2014-2020 da euro 832 milioni ad euro 720 milioni, in considerazione dell’assegnazione già disposta dal Cipe alla Regione Calabria con la delibera numero 27 del 2016.

Le risorse assegnate sono erogate dal Fondo di Rotazione di cui alla legge numero 183 del 1987, secondo le seguenti modalità:

- erogazioni iniziali pari al 20% delle risorse assegnate al Programma;

- pagamenti intermedi fino al raggiungimento del limite del 90% delle risorse assegnate all’intervento;

- pagamento del saldo finale nella misura del 10% della dotazione finanziaria complessiva e finale.

Il Piano di Azione e Coesione dovrà essere attuato entro la data già prevista dai regolamenti per la conclusione dei Programmi europei del ciclo 2014-2020. Per questo – cosa importante –ciclo finanziario vale la cosiddetta regola “n+3”; in sostanza, le certificazioni di spesa dovranno essere presentate alla Commissione europea entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello dell’impegno nell’ambito del Programma. E’ importante sottolineare che non sono previste deroghe per i Grandi Progetti. Alla luce di quanto riportato, si propone a questa Assemblea l’approvazione del provvedimento.

PRESIDENTE

Ci sono interventi su questo punto? Se non ci sono interventi su questo punto, passiamo alla votazione. Il Provvedimento é approvato.

 

(Il Consiglio approva)

 

(È riportata in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto la parola il consigliere Magno. Ne ha facoltà.

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Grazie Presidente. Chiedo che siano inseriti all’ordine dei lavori i seguenti ordini del giorno: il protocollo numero 43261 del 26 ottobre 2017, il protocollo numero 41632 del 17 ottobre 2017, il protocollo numero 36000 dell’11 settembre 2017, il protocollo numero 24120 del 5 giugno 2017.

PRESIDENTE

Scusi, cosa sono, consigliere Magno?

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Vuole sapere l’argomento? Si tratta di ordini del giorno.

PRESIDENTE

Si tratta del progetto di legge sulla “Fondazione Terina”?

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Non sono progetti di legge, ma ordini del giorno.

PRESIDENTE

Quelli li deve presentare dopo alla Presidenza. Pensavamo si trattasse di quello che ha firmato prima e su cui avrebbe chiesto l’inserimento.

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Li ho già presentati. Chiedo l’inserimento degli ordini del giorno presentati alla Presidenza.

E chiedo l’inserimento all’ordine del giorno del progetto di legge “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44”. La richiesta é sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza e di minoranza.

PRESIDENTE

Se la vuole illustrare, mi riferisco alla proposta di legge “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44” che, sostanzialmente, parla della Fondazione Mediterranea Terina Onlus. Prego consigliere Magno.

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

La modifica riguarda l’articolo 1 e serve per consentire il pagamento dei dipendenti della Fondazione Terina che sono in pre-stato di agitazione, in quanto non viene erogato loro lo stipendio da 4 mesi – anche a causa di una serie di pignoramenti che sono stati fatti alla stessa Fondazione – quindi non c'è la possibilità di poter pagare gli stipendi.

L’articolo 1 viene così modificato “il contributo stanziato nell’esercizio finanziario 2017 a favore della Fondazione Mediterranea Terina Onlus, di cui alla tabella C degli allegati della legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44 - pubblicata sul Burc numero 125 del 27 dicembre 2016 - è da intendersi vincolato e destinato esclusivamente alle spese di funzionamento della Fondazione medesima, e può essere erogato previa presentazione dell’annuale Piano delle attività dell’ente, tenuto conto delle voci di spesa ivi contenute, e con priorità esclusiva per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti della Fondazione stessa”. Grazie.

PRESIDENTE

Ci sono interventi? Consigliere Romeo, prego.

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Grazie. Presidente, colleghi, intervengo soltanto per sottolineare la disponibilità che ho incontrato da parte del collega Magno e degli altri colleghi del centro-destra, affinché l’approvazione di questo provvedimento potesse seguire un iter cosiddetto “veloce”. Lo voglio dire al microfono perché è giusto riconoscere una comune sensibilità, per la quale ringrazio i colleghi del centro-destra. Interveniamo per affrontare un problema ormai diventato annoso, che é quello dei dipendenti della Fondazione Terina, che i colleghi Ciconte e Scalzo mi avevano molto sollecitato, proprio perché interessa anche e soprattutto la loro realtà. Penso che l’Aula oggi stia facendo una cosa molto importante e molto positiva.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? Allora pongo ai voti l’inserimento della proposta di legge “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44”, illustrata dai consiglieri Magno e Romeo, sottoscritta da tutti i capigruppo ed altri consiglieri, che, quindi, inserita in coda all’ordine del giorno.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. consiglierete ha facoltà.

CANNIZZARO Francesco (Casa delle Libertà)

Presidente, chiedo che venga inserita all’ordine del giorno la mozione numero 91 dell’ 8 settembre 2017 che vede firmatari tanti colleghi e che verte su una vicenda riguardante i Consorzi di bonifica. Grazie.

PRESIDENTE

E’ la mozione dei Consorzi di bonifica che è stata sollecitata da molti consiglieri regionali e dai diretti interessati che ne avevano già discusso – anche il consigliere Nucera era stato primo firmatario della mozione, per cui c'era già un accordo ad inserirla in coda a questo ordine del giorno, quindi pongo ai voti l’inserimento della mozione numero 91 dell’8 settembre 2017. E’ inserita in coda all’ordine del giorno.

Continuiamo con l’ordine del giorno.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 188/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Presa d'atto della decisione della Commissione Europea C(2017) 3559 final del 19 maggio 2017 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria”

PRESIDENTE

Il punto 2 all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 188/10^, di iniziativa della Giunta regionale, recante “Presa d’atto della decisione della Commissione Europea del maggio 2017 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Calabria”. Cedo la parola al relatore del provvedimento, consigliere Aieta.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

La delibera in esame rappresenta la presa d’atto della decisione della Commissione Europea di modifiche del Programma di Sviluppo rurale 2014-2020 (PSR) della Regione Calabria.

Ricordo che il PSR è lo strumento di Programmazione europea basato su uno dei Fondi e che permette alle singole Regioni italiane di sostenere e finanziare gli interventi del settore agricolo- forestale regionale e accrescere lo sviluppo delle aree rurali. Il PSR è stato approvato dalla Commissione Europea in data 20 novembre 2015 e il Consiglio regionale ne ha effettuato la presa d’atto con la delibera numero 99 del 23 febbraio 2016.

Questa nuova programmazione rivolge particolare attenzione all’innovazione e alla ricerca, alla salvaguardia dell’ambiente e del clima, al presidio dei territori, alla prevenzione del rischio idrogeologico, al mantenimento e miglioramento della biodiversità, alle aree interne svantaggiate, ad una nuova politica della montagna, volte a valorizzare un patrimonio che costituisce circa l’80 per cento del territorio calabrese.

La struttura del PSR non è più caratterizzata da Assi, bensì da Priorità. Conta 14 Misure, a loro volta articolate in 38 sub-misure e 53 interventi

La delibera che ci occupa è la presa d’atto della modifica del Programma di sviluppo rurale della Calabria, rispetto alla precedente decisione di esecuzione con cui la Commissione europea ha approvato il programma.

Attraverso una nota inviata alla seconda Commissione, l’Autorità di gestione del PSR, nella persona dell’avvocato Alessandro Zampino, ha illustrato le modifiche apportate, sottolineando come, attraverso queste, sia adesso possibile utilizzare il Fondo di garanzia nell’ambito delle misure 4.1 e 4.2 e introdurre nuove tipologie di intervento, la 4.1.5 (strumenti finanziari per le aziende agricole) e la 4.2.2 (strumenti finanziari per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli).

La modifica del testo è, inoltre, legata all’ adesione della Regione Calabria alla piattaforma multi regionale, denominata AGRI, che sarà gestita dal FEI, che è il Fondo Europeo per gli Investimenti.

Tutto ciò considerato, si propone all’Assemblea l’approvazione del provvedimento.

 

Presidenza del Vicepresidente Vincenzo Ciconte

 

PRESIDENTE

Ci sono interventi? La Giunta regionale?

Allora poniamo il provvedimento in votazione per alzata di mano. Il provvedimento é approvato.

 

(Il Consiglio approva)

 

(È riportata in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 189/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2016 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)”

PRESIDENTE

Passiamo al terzo punto all’ordine del giorno.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 189, di iniziativa della Giunta regionale, recante “Rendiconto esercizio 2016 dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese Arsac”. Prego, il relatore, consigliere Aieta, di illustrare il provvedimento.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

La Giunta regionale, con la delibera 442 del 10 novembre 2016, ha approvato le linee di indirizzo dedicate ai dipartimenti vigilanti per la trasmissione dei documenti contabili di Enti strumentali e Società, ai fini dei successivi adempimenti di bilancio, e per l’effettuazione delle verifiche in ordine al contenimento delle spese.

Il documento contabile è stato oggetto di numerose rettifiche da parte dell’Ente; il Commissario straordinario, con delibera numero 108 del 18 agosto 2017, ha approvato nuovamente il rendiconto di gestione per l'esercizio 2016. Le relative delibere di approvazione e rettifica del Rendiconto di gestione 2016 sono tutte corredate dalle relative relazioni del Revisore unico dei conti.

L’organo di controllo – che è stato nominato il 31 maggio 2016 – ha evidenziato l’attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria e, considerato che la gestione di esercizio 2016 dell’Arsac è stata appesantita da quella liquidatoria dell'Arssa, invita l'Azienda ad operare nell'ottica del contenimento della spesa nell'ambito dei programmi delle attività da attuare, al fine di individuare le voci passibili di taglio, per evitare inefficienze e sprechi.

Il Revisore – nell’esprimere parere favorevole per l'approvazione del Rendiconto 2016 – propone di vincolare l’avanzo di amministrazione disponibile per la costituzione del Fondo Crediti di dubbia esigibilità, prescrivendo di non utilizzare l’avanzo di amministrazione disponibile nel corso dell’esercizio corrente, e di accantonare altre somme in futuro, vista l’incongruità del Fondo medesimo.

Il dipartimento agricoltura, nell’istruttoria di competenza, ha provveduto a verificare il rispetto dei vincoli di spesa di cui alla vigente normativa sul contenimento della spesa, rilevando il rispetto degli stessi da parte dell’Arsac con la sola eccezione del limite di cui all’articolo 1, comma 4, della legge regionale numero 3/2015, che afferisce – appunto – al contenimento dei costi per la corresponsione degli emolumenti al direttore generale.

Con riferimento all’attività di controllo dei vincoli di spesa, la delibera di Giunta regionale demanda al dipartimento Agricoltura l'avvio delle procedure necessarie, sia al recupero delle somme indebitamente percepite sia ai fini della segnalazione di un eventuale danno erariale agli organi inquirenti della Corte dei Conti.

Il dipartimento bilancio, nell'istruttoria di competenza, ha formulato alcune prescrizioni:

1. provvedere alla corretta registrazione delle risorse da ricomprendere nella determinazione dell'ammontare del Fondo crediti di dubbia esigibilità;

2. non applicare la parte disponibile dell'avanzo di amministrazione scaturente dal Rendiconto di gestione 2016, stante – appunto – l’insufficiente quantificazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità.

A conclusione dell'attività istruttoria il dipartimento bilancio ritiene possibile procedere alla trasmissione del rendiconto dell’azienda per l’esercizio 2016 da parte della Giunta regionale al Consiglio regionale.

 

PRESIDENTE

Grazie. Non ci sono altri interventi. Allora, poniamo in votazione il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

 

(È riportata in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 191/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2016 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)”

PRESIDENTE

Il quarto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 191/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2016 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (Arcea)”.

La parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

L’ente ha provveduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2016. Il revisore unico dei conti, nell’esprimere parere favorevole per l’approvazione del rendiconto 2016, attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione. Il dipartimento agricoltura, nell’istruttoria di competenza, ha espresso parere favorevole al rendiconto di gestione 2016, fermo restando quanto rappresentato dalla struttura di controllo in merito alla verifica relativa al rispetto delle norme in materia di contenimento delle spese. Il dipartimento bilancio ha ritenuto possibile procedere all’adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto dell’Agenzia al fine della successiva presentazione allo stesso Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Ci sono interventi da parte della Giunta e dei consiglieri? Allora, poniamo in votazione il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

(È riportata in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 192/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2014 e riaccertamento straordinario dei residui dell’Azienda Calabria Verde”

PRESIDENTE

Il quinto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 192/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2014 e riaccertamento straordinario dei residui dell’azienda Calabria Verde”.

La parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

L’Azienda Calabria Verde è un ente strumentale istituito con la legge regionale numero 25 del 2013 che svolge attività di gestione della forestazione e delle politiche della montagna. Con delibera di Giunta regionale numero 94 del 17 marzo 2017 si è stabilito che la vigilanza sull’Azienda spetti al dipartimento Presidenza d’intesa con il dipartimento agricoltura. L’organo di controllo (in carica dal 16 giugno 2016) ha espresso parere favorevole sulla procedura di riaccertamento straordinario dei residui. Il dipartimento agricoltura, d’intesa con il dipartimento Presidenza, evidenza l’impossibilità di esprimersi sul rispetto della normativa in materia di contenimento della spesa per l’esercizio 2014 poiché non esiste una serie storica di dati contabili ai quali fare riferimento, atteso che l’Azienda ha iniziato ad operare a decorrere dal 1 aprile 2014. Nell’istruttoria di competenza i dipartimenti vigilanti rivelano che, a seguito del riaccertamento straordinario dei residui, è emerso un maggiore disavanzo, pari ad euro 56 milioni che, d’intesa con il dipartimento bilancio, è stato stabilito di ripianare in 30 anni. A conclusione dell’istruttoria, i dipartimenti esprimono parere favorevole al rendiconto di gestione 2014. Il dipartimento bilancio, su impulso del Commissario straordinario e del Revisore unico dei conti, è stato attenzionato circa l’acquisizione da parte dell’Azienda di un contratto di finanziamento stipulato a suo tempo da Afor in liquidazione e la società Cooperfin S.p.A.

Per quanto concerne il predetto contratto, il dipartimento ha formulato alcune raccomandazioni. A conclusione dell’attività istruttoria, il dipartimento bilancio ha rilevato che: sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa e il conto del tesoriere; che sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette “partite di giro”.

L’Azienda ha espletato la procedura di riaccertamento straordinario dei residui per come previsto dal decreto legislativo numero 118 del 2011 relativamente alla procedura seguita dall’Azienda. Il dipartimento bilancio ha rilevato l’errata applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata; conseguentemente è stata rilevata l’errata determinazione sia della quota vincolata sia di quella accantonata del risultato di amministrazione e necessariamente anche la parte disponibile di quest’ultimo per cui si è reso necessario apportare dei correttivi.

Si evidenzia come, a seguito delle rettifiche operate, la parte disponibile del risultato di amministrazione peggiora: si passa da un disavanzo di euro 37 milioni ad un disavanzo pari ad euro 56 milioni.

L’operazione di riaccertamento straordinario, in quanto attività di natura gestionale, con riferimento agli enti strumentali, spetta al direttore generale che, a sua volta, lo sottopone alla Giunta regionale la quale, successivamente ad una istruttoria, provvede, poi, alla definitiva approvazione e al successivo inoltro al Consiglio regionale per una presa d’atto.

Il dipartimento bilancio, dunque, ritiene possibile procedere all’adozione da parte della Giunta regionale del rendiconto per l’esercizio 2014 dell’Azienda Calabria Verde, al fine della successiva presentazione al Consiglio regionale.

Tutto ciò premesso, sottopongo all’Aula l’esame della proposta di provvedimento amministrativo. Grazie.

PRESIDENTE

Ci sono interventi da parte della Giunta e dei consiglieri? Allora, poniamo in votazione il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

 

(È riportata in allegato)

Proposta di legge numero 276/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”

PRESIDENTE

Il sesto punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 276/10^ di iniziativa del consigliere Graziano recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126.

La parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Questo provvedimento si rende necessario per dare ottemperanza a quanto disposto dal decreto legislativo numero 118 del 2011 il quale recita “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi …” che prevede che il Consiglio regionale riconosca con legge la legittimità dei debiti fuori bilancio, derivanti: a) da sentenze esecutive; b) copertura dei disavanzi di enti, società ed organismi controllati o, comunque, dipendenti dalla Regione; c) ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali; d) procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità; e) acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa.

Il provvedimento è riferito alle delibere numero 44 e 45 del 18 settembre 2017 con le quali l’Ufficio di Presidenza dà mandato al consigliere regionale Graziano di avviare le procedure di riconoscimento da parte del Consiglio regionale dei debiti fuori bilancio, derivanti da sentenze esecutive e decreti ingiuntivi esecutivi notificati all’Amministrazione regionale. Nello specifico, si chiede il riconoscimento di debiti fuori bilancio per un totale di € 23.000,00 come determinato all’articolo 1 della proposta. Precisamente, i debiti in oggetto sono relativi: a sentenza esecutiva della Corte d’Appello di Catanzaro, sezione Lavoro, numero 227 del 2017; decreto ingiuntivo emesso dal tribunale di Catanzaro.

Nel provvedimento, poi, all’articolo 2 viene indicata la copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio, come sopra specificati. Sulla proposta i revisori dei conti hanno espresso parere favorevole con verbale numero 171 del 16 ottobre 2017. Nello specifico viene evidenziato che “nei singoli riconoscimenti dei debiti fuori bilancio non viene chiarito il contesto da cui poter desumere l’impossibilità da parte del responsabile del procedimento di poter assumere l’atto posto a base del provvedimento giudiziale”.

Lo stesso Collegio, contestualmente “invita l’amministrazione ad effettuare le opportune verifiche al fine di accertare le eventuali responsabilità personali che hanno determinato il danno economico regionale. Qualora ciò fosse accertato, occorre procedere alle singole contestazioni tenendo conto di tutto in sede di valutazione del personale”.

Ai lavori della Commissione hanno partecipato la dottoressa Orlando, delegata dal dirigente del Settore bilancio e ragioneria del Consiglio regionale, che ha illustrato il provvedimento ed il dottor Malara, insieme al dottor Porcelli, per il Collegio dei revisori dei conti. Tutto ciò premesso, si sottopone il provvedimento all’esame dell’Aula.

PRESIDENTE

Ci sono interventi da parte della Giunta e dei consiglieri? Allora, poniamo in votazione il provvedimento.

 

Pongo in votazione l’articolo 1.

(È approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2.

(È approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 3.

(È approvato)

 

Pongo in votazione la legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei revisori.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportata in allegato)

Proposta di legge numero 277/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell’art. 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.

PRESIDENTE

Il settimo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 277/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell’articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118.

La parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Signor Presidente, vale la premessa che ho fatto per il precedente provvedimento. Nello specifico, la proposta in esame si compone della delibera di Giunta regionale numero 425 del 29 settembre 2017 che richiama i decreti dirigenziali contenenti gli elementi necessari per il riconoscimento da parte del Consiglio regionale dei debiti fuori bilancio e ne propone il disegno di legge relativo. Alla suddetta delibera di Giunta regionale sono allegati, unitamente al disegno di legge, la relazione di accompagnamento e le tabelle di dettaglio di debito nelle quali vengono specificati gli estremi del provvedimento, il dipartimento proponente, l’importo a riconoscere e gli altri elementi utili ai fini del riconoscimento quali l’oggetto, la tipologia del debito, il suo beneficiario e la copertura finanziaria prevista sul bilancio di previsione 2017.

Il disegno di legge si compone di 3 articoli: il primo che prevede il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze e titoli esecutivi non ancora oggetto di procedura esecutiva per l’importo complessivo di euro 40.000,00, secondo il dettaglio contenuto nella tabella numero 1 al disegno di legge; all’articolo 2 viene indicata la forma di copertura finanziaria prevista per i suddetti debiti fuori bilancio; l’ultimo articolo del disegno di legge contiene invece disposizioni relative all’entrata in vigore.

Sulla proposta il revisore dei conti ha espresso parere favorevole con il verbale numero 172 del 16 ottobre 2017. Anche in questo caso il Collegio dei revisori ha rappresentato alla Giunta le medesime criticità indicate nel verbale precedente. Ai lavori della Commissione ha partecipato il dirigente generale del dipartimento bilancio, dottor De Cello, che ha illustrato il provvedimento, ed il dottor Malara, insieme al dottor Porcelli, per il Collegio dei revisori dei conti. Anche questa proposta di legge si pone all’esame dell’Aula.

PRESIDENTE

Ci sono interventi da parte della Giunta e dei consiglieri? Allora passiamo alla votazione del provvedimento, articolo per articolo.

 

Pongo in votazione l’articolo 1.

(È approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2.

(È approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 3.

(È approvato)

 

Pongo in votazione la proposta di legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

 

(E’ riportata in allegato)

 

Proposta di legge numero 282/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano recante: “Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”

PRESIDENTE

Il punto 8 all’ordine del giorno riguarda la proposta di legge numero 282/10^ di iniziativa del consigliere Graziano recante: “Riconoscimento della legittimità debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014 numero 126.

La parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico) relatore

Si, signor Presidente, questo provvedimento si rende necessario, come gli altri provvedimenti che abbiamo appena approvato, per dare ottemperanza a quanto disposto dal decreto legislativo numero 118 del 2011.

Il provvedimento è riferito alla delibera numero 54 del 10 ottobre 2017, con la quale l'Ufficio di Presidenza ha dato mandato al consigliere regionale Graziano di avviare la procedura di riconoscimento, da parte del Consiglio regionale, di un debito fuori bilancio derivante dall’acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa notificato all'amministrazione regionale.

Nello specifico, si chiede il riconoscimento di un debito fuori bilancio, per un totale di 500 euro, come determinato all'articolo 1 della proposta. Sulla proposta i revisori dei conti hanno espresso il parere favorevole, per cui si passa all'esame dell'Aula.

PRESIDENTE

Grazie. Ci sono interventi da parte della Giunta? Da parte del Consiglio? Allora andiamo alla approvazione articolo per articolo.

 

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

 

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale, prendendo atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei revisori.

 

(Il Consiglio approva)

 

(È riportata in allegato)

Legge regionale numero 39/1995 – Nomine di competenza del Consiglio regionale come da elenco allegato

PRESIDENTE

Punto nove all'ordine del giorno. Ha chiesto intervenire il consigliere Romeo, ne ha facoltà.

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Presidente, chiedo il rinvio di questo punto all'ordine del giorno

PRESIDENTE

Mettiamo in votazione il rinvio del punto nove.

 

(Il Consiglio rinvia)

Proposta di legge numero 288/10^ di iniziativa del consigliere regionale Romeo recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016 numero 44 (legge di stabilità regionale 2017)”

PRESIDENTE

Proposta di legge di iniziativa del consigliere regionale Sebastiano Romeo recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44 (legge di stabilità regionale 2017)”.

Prego, cedo la parola al relatore, il consigliere Magno.

MAGNO Mario (Gruppo misto), relatore

Signori, ringrazio il capogruppo del PD, Sebastiano Romeo, per avermi consentito - a me ed ad altri consiglieri regionali, ai capigruppo di maggioranza e di minoranza - di illustrare questa proposta di legge di sua iniziativa, da noi controfirmata, che è finalizzata a far sì che la Fondazione Terina possa spendere i fondi relativi al finanziamento previsto nei bilanci di questo Consiglio regionale per gli anni 2017-2018-2019, in quanto aggredita dai creditori per delle spese che sono state effettuate negli anni e che, poi, non sono state pagate.

Si è corso il rischio che i fondi, destinati alla Fondazione per le attività e per il pagamento degli stipendi al personale, non possano essere erogati a causa dei decreti emessi dalla magistratura civile per far sì che i creditori possano essere soddisfatti.

Intanto, il personale e le attività della Fondazione, purtroppo, versano in condizione di grave disagio e si è reso necessario presentare questa proposta di legge di modifica e integrazione alla legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44 – la legge di stabilità regionale 2017 -, per consentire di poter indirizzare, prioritariamente, i fondi destinati alla Fondazione verso le spese di funzionamento e il pagamento degli stipendi ai dipendenti.

Con questa proposta di legge, presentata dal consigliere Sebastiano Romeo, penso che, intanto, mettiamo un punto fermo anche alla prassi normativa che, oramai, è tipica per gli stipendi al personale all'interno degli enti locali. Anche noi cerchiamo di conformarci a quella che, oramai, è una prassi consolidata nella pubblica amministrazione: bloccare, comunque, le somme destinate agli enti, privilegiando le necessità del personale.

Leggo l'articolo 1 della proposta di legge che modifica – ripeto - la legge 27 dicembre 2016, numero 44, che recita così: “Il contributo stanziato nell’esercizio finanziario 2017 a favore della “Fondazione Mediterranea Terina Onlus” di cui alla Tabella C degli Allegati della legge regionale 27 dicembre 2016, numero 44 - pubblicata sul Burc numero 125 del 27 dicembre 2016 - è da intendersi vincolato e destinato esclusivamente alle spese di funzionamento della Fondazione medesima e può essere erogato, previa presentazione dell'annuale Piano delle Attività dell'Ente e tenuto conto delle voci di spesa ivi contenute e con priorità esclusiva per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti della Fondazione stessa.” Grazie ancora.

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Presidente, non voglio intervenire perché ha già detto tutto il consigliere Mario Magno, ma si rende necessaria la presentazione di due emendamenti che non cambiano la sostanza e la natura della proposta, ma riguardano, uno la clausola di invarianza finanziaria e l'altro l'entrata in vigore.

Li ho depositati, li darei per letti, visto l'accordo dell'Aula.

PRESIDENTE

Li volevamo fare illustrare dopo, va bene. Ha chiesto di intervenire la consigliera Ferro. Ne ha facoltà.

FERRO Wanda (Gruppo Misto)

Vicepresidente, leggo la proposta di legge che è stata presentata e, pur non avendola sottoscritta, mi dichiaro a favore, considerato che parliamo del funzionamento, ma soprattutto del pagamento degli stipendi.

Però, credo che, da questo punto di vista, questo Consiglio regionale dovrebbe invertire la tendenza dei tanti commissariamenti degli enti di sottogoverno. Enti che, poi, sono bracci armati della Regione Calabria che - ad oggi - contengono tante figure: penso a quanti poliziotti ci sono all'interno di Fondazione Terina, mentre magari servirebbero altri tipi di figure che potrebbero essere, in qualche modo, riqualificate.

Nasce per la ricerca, ma ricerca non c'è stata, i fondi comunitari sono stati, in parte, spesi per la ristrutturazione dell'immobile.

Fermo restando il voto favorevole – ovviamente, non perché sarebbe un'azione impopolare votare contro l'eventuale pagamento degli stipendi - io credo che gli autorevoli Commissari, nominati dalla Giunta regionale e dal Consiglio, potrebbero essere delle presenze utili in una seduta di Consiglio ad hoc, per comprendere realmente cosa hanno trovato e, soprattutto, quale sarà lo scopo sui territori di queste Fondazioni.

Altrimenti, come al solito, finiremo per onorare - per carità! - in qualche modo, gli impegni verso i tanti lavoratori assunti nelle varie gestioni regionali - che sicuramente potrebbero dare dei contributi -, ma non capiremo ancora la mission di questa Fondazione Terina.

Non c'è più la facoltà di Agraria che era collegata all'Università di Reggio Calabria.

Vorremmo capire, oltre a pagare gli stipendi: quali sono i progetti messi in campo, quali sono i progetti ministeriali, quali sono i fondi comunitari che verranno eventualmente utilizzati?

Altrimenti saranno dei commissariamenti. Alzeremo la mano per non avere le giuste proteste dei lavoratori, ma credo che, questo autorevole Consiglio, debba dare realmente una svolta su cosa vuole fare su Calabria Verde, su Fondazione Terina, su tutti questi contenitori spesso ricchi di contenuti umani, ma poveri di contenuti di sviluppo per la Calabria.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalzo. Ne ha facoltà.

SCALZO Antonio (Partito Democratico)

Sì, grazie. Innanzitutto ho condiviso, come gruppo del PD, dal primo momento, questa iniziativa che, da un punto di vista economico-finanziario, mette al riparo e dà un po' di serenità a 42 dipendenti che da anni vivono in una situazione di grandissimo disagio. Voglio ricordare che lo scorso anno, di questi tempi, c’è stata un'emergenza che ha visto molti dipendenti - soprattutto quelli monoreddito - a rischio di commettere gesti inconsulti. Uno in particolare ha rischiato la vita.

C'è stata già una presa di posizione della Giunta e, direttamente, del presidente Oliverio e del sottoscritto, abbiamo posto questo problema come prioritario e, se ben ricordate, abbiamo fatto una variazione di bilancio per dare priorità assoluta a quella che consideravamo un'emergenza, oltre che lavorativa, anche umana e familiare, ma questo significa trovare una soluzione al problema di garantire uno stipendio ai lavoratori.

Le problematiche che ha sollevato la collega Ferro le voglio riprendere e rilanciare positivamente. Per dire cosa? Che il problema della fondazione Terina, come di altri enti strumentali della Regione Calabria, è un problema che non nasce né nel 2016, né nel 2015, è un problema che ormai risale a decenni passati di questa nostra Regione.

Adesso noi dobbiamo decidere se continuare in questa situazione di tirare a campare oppure fare un salto di qualità, fare scelte coraggiose che mettano questi enti a sistema e consentano di trasformarli, da enti fermi, appesantiti, in un sistema virtuoso che dia non solo la possibilità di mantenere lo stato occupazionale, ma di rilanciare il settore agroalimentare e della sicurezza alimentare.

Voglio dire che alcune cose sono state avviate e lo dico per conoscenza, per averle seguite: nelle prossime settimane la Fondazione Terina avrà una struttura consolidata dal punto di vista manageriale, soprattutto riguardo quello che è il cuore pulsante, la parte tecnico-scientifica grazie ad un coordinamento tecnico-scientifico.

Non dimentichiamo che, a fronte dei 42 dipendenti, c'è una parte considerevole di personale che non ha una competenza scientifica, ma che ha una sua storia lavorativa di cui ci dobbiamo fare carico. Noi dobbiamo rilanciare l'altro settore: la ricerca, il settore laboratoristico. Il comitato scientifico - che sarà nominato - si dovrà occupare di questo, insieme ad altri enti tecnico-scientifici della Regione Calabria.

Dopo vent'anni, si è pensato di dare una strutturazione che avesse un significato non solo logico, ma anche di prospettiva, anche con il coinvolgimento dell’Istituto Zooprofilattico.

Questi enti vanno messi a sistema, insieme all'Università. È il primo passaggio dopo aver provveduto alla nomina del consiglio di amministrazione dell’istituto Zooprofilattico: la messa a regime dal punto di vista dirigenziale, manageriale della Fondazione Terina, il comitato scientifico e, soprattutto, il protocollo d'intesa con le Università nel settore specifico.

Questo deve diventare un momento di svolta in un settore che è fondamentale, perché ognuno di noi mette al centro la qualità del nostro settore agricolo, del settore agroalimentare.

Così deve essere, ci deve essere un comportamento consequenziale, nella sostanza e nelle proposte. Credo che non ci dobbiamo accontentare. Il primo a non farlo sarò io, non mi accontenterò di aver approvato una legge che garantisce gli stipendi ai lavoratori della Fondazione Terina, a loro vogliamo dare la possibilità di lavorare.

Ci sono i tecnici che lavorano nei laboratori. Presso la Fondazione Terina ci sono delle dotazioni tecnologiche in campo laboratoristico che possono essere utilizzate non solo per la Fondazione Terina e nel settore dell'agroalimentare, ma anche, insieme all'Agenzia per l'ambiente ed all’istituto Zooprofilattico, per esempio, per Gioia Tauro, per tutto ciò che riguarda la catena alimentare, la tossicologia alimentare.

Oggi partiamo. Non abbiamo raggiunto un grande risultato, ma abbiamo fatto un passo avanti, abbiamo fatto quello che dovevamo fare, che era giusto fare. Dobbiamo rilanciare, oggi si parte con una nuova marcia in direzione dell'innovazione tecnologica, dell'attenzione alla ricerca e, soprattutto, di risultati concreti in un settore che è quello agroalimentare che deve essere trainante per la nostra regione. Grazie.

PRESIDENTE

Grazie. Ci sono altri interventi? Ha chiesto di intervenire il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia)

Sì, Presidente, intervengo per esprimere la mia visione rispetto al contenuto di questa proposta di legge. Come ha detto chi mi ha preceduto, la mia collega Wanda Ferro, occorre fare una riflessione attenta, ponderata rispetto all'impegno della politica per quanto concerne la progettualità.

Noi affrontiamo le questioni emergenziali - e questa è un'emergenza sociale -, ma non vorremmo che le emergenze sociali diventassero una regola, rispetto all'impegno di una classe dirigente che deve guardare complessivamente ad una procedura di ampio spettro, rispetto a fini strategici di qualità.

Non voglio richiamare la politica dello scaricabarile dicendo: 20 anni fa, 10 anni fa… Probabilmente e sicuramente, abbiamo detto queste cose, presidente Ciconte, anche la scorsa legislatura, anche se ci sono responsabilità differenziate… Mi piace richiamarle in quest'Aula per senso di responsabilità istituzionale - come diceva la collega Wanda Ferro.

Oggi, noi votiamo quest’atto, ma abbiamo scritto più volte - abbiamo rilasciato anche dichiarazioni alla stampa - qual è il nostro pensiero rispetto ai commissariamenti. Perché, se vale per la sanità, il principio del commissariamento deve valere anche per gli enti sub-regionali - come dice il collega Scalzo – che devono essere messi a sistema rispetto a obiettivi di qualità che noi dobbiamo individuare per dare respiro ad una progettualità di alto profilo, quindi: ricerca scientifica e raccordo con l'Università, in una logica di efficienza e di qualità.

Oggi noi votiamo con coscienza, a causa della questione sociale, un atto che, di per sé, è delicato. Quando si parla di lavoro, in questa realtà, si è sensibili e non ci deve essere appartenenza che tenga.

Il mio appello è alle nostre coscienze, mi riferisco ad una una classe dirigente che deve guardare in prospettiva, in un'ottica in cui la globalizzazione guarda alle specializzazioni, a costi-ricavi-produttività ed in cui va incardinato un processo che garantisca il raggiungimento di risultati di efficienza.

Per questo, faccio appello alla maggioranza, a chi governa e a chi guida i processi.

Non ci stiamo sottraendo oggi, siamo pronti al dialogo e al confronto. L'abbiamo sempre chiesto, ma i nostri appelli sono rimasti voci nel deserto e questo emerge dal tracciato che si evince da questi anni di legislatura.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? Passiamo alla votazione dell’articolo 1.

 

(Il Consiglio approva)

 

(È riportata in allegato)

 

È stato presentato un emendamento, protocollo numero 43303, su cui è stata già svolta la relazione dal consigliere Sebastiano Romeo. Vorrei il parere della Giunta.

 

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Favorevole.

PRESIDENTE

Il parere del relatore, consigliere Magno?

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Favorevole.

PRESIDENTE

Poniamo in votazione, quindi, l’emendamento protocollo numero 43303.

(E’ approvato)

 

Passiamo al successivo emendamento, protocollo numero 43304, presentato dal consigliere Romeo. Parere della Giunta?

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Favorevole.

PRESIDENTE

Il parere del relatore?

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Favorevole.

PRESIDENTE

Allora passiamo all’approvazione dell'emendamento protocollo numero 43304.

(E’ approvato)

 

Passiamo alla votazione della legge nel suo complesso. con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

 

(È riportata in allegato)

Mozione numero 91 di iniziativa dei consiglieri G. Nucera. G. Neri, A. Nicolò, F. Cannizzaro, D. Battaglia, G. Arruzzolo “Sull’inserimento nel prossimo assestamento del bilancio 2017 del provvedimento volto a garantire le spettanze obbligatorie della mano d’opera impegnata nei piani attuativi di forestazione dei Consorzi di bonifica nel periodo 2001 – 2015”

PRESIDENTE

Passiamo al successivo punto inserito all'ordine del giorno sui Consorzi di Bonifica. Darei subito la parola al consigliere Nucera, prego.

 

(Interruzione)

 

Provvediamo a distribuirla subito.

 

PRESIDENTE

Non so chi vuole illustrare la mozione. La illustra il consigliere Cannizzaro.

CANNIZZARO Francesco (Casa delle libertà)

Grazie. Per una questione di correttezza, gradirei che fosse il collega Nucera ad illustrare la mozione che è stata firmata da tanti consiglieri di maggioranza e di minoranza. Quindi, per una questione di correttezza politica - ripeto - gradirei che fosse il collega Nucera ad illustrarla, in quanto primo firmatario.

PRESIDENTE

Prego, consigliere Nucera.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Grazie, Presidente, la questione riguarda i Consorzi di bonifica calabresi che versano in una situazione di difficoltà e risulta opportuno che la Regione integri le somme già nella disponibilità dei Consorzi, impegnando il Presidente della Giunta ad inserire la problematica nel prossimo assestamento del bilancio 2017, al fine di garantire una parziale copertura finanziaria delle spettanze obbligatorie ai dipendenti dei Consorzi di bonifica, impegnati nei piani attuativi di forestazione nel periodo 2011-2015, autorizzandone la spesa. In poche parole, Presidente, la Regione Calabria deve dare ai Consorzi di bonifica somme che vanno dal 2001 fino al 2016 e che ammontano a circa 56 milioni di euro. Sappiamo tutti che questi soldi non possono essere elargiti tutti e subito, ma è opportuno che la Regione intervenga per dare ai Consorzi di bonifica quanto dovuto in maniera tale da poter pagare i dipendenti. Grazie.

PRESIDENTE

Chiedo scusa, consigliere Nucera, c'è un refuso nel testo in quanto si tratta di crediti e non di debiti vantati dai singoli enti.

C'è qualcuno che vuole intervenire? Ha chiesto di intervenire la consigliera Ferro. Ne ha facoltà.

FERRO Wanda (Gruppo Misto)

Questa tematica trova piena condivisione ed è stata firmata da tutti i consiglieri dell'opposizione, ovviamente con l’auspicio che dopo questa prima trance - proprio per le cifre che poco fa ha sottolineato il consigliere Nucera - si possa anche arrivare a quel tavolo più volte promesso e riguardante il dissesto idrogeologico dove gli uomini, quindi, le risorse umane dei Consorzi, per storia ed esperienza, hanno dimostrato, in questi anni, di far valere la loro capacità lavorativa sui nostri territori. Quindi, auspichiamo che a questa prima mozione che, ovviamente, credo verrà approvata in modo unanime, possa seguire, da parte della Giunta regionale - con l'assessore competente, in questo caso il presidente Oliverio – un’azione volta a definire quella parte dei fondi comunitari inerenti il dissesto idrogeologico che, sarebbe giusto, fossero, in qualche modo, attribuiti per alcune mansioni da svolgere sui nostri territori ai Consorzi di bonifica. Grazie.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? Ha chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. Ne ha facoltà.

CANNIZZARO Francesco (Casa delle libertà)

Presidente, intervengo per dichiarazione di voto. Credo che sia stato già abbondantemente detto, ma sarebbe veramente opportuno e positivo che l'Assemblea si esprimesse all'unanimità per sostenere questa mozione al fine di incalzare, finalmente, il Governo regionale a riservare un'attenzione, che fino ad ora è stata negata, a queste realtà che sul territorio continuano a dare risposte, collaborando con gli enti comunali, con le cooperative, con chi realmente e quotidianamente è chiamato ad aggredire queste problematiche. Credo che questo debba essere, intanto, un atto di indirizzo affinché questa problematica possa essere risolta nell'immediato, ma certamente vuole essere anche e soprattutto uno stimolo maggiore affinché questa Giunta regionale possa, finalmente, dare linfa e forza a queste realtà territoriali. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Nucera. Ne ha facoltà.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Per correttezza dovuta al consigliere Cannizzaro, rammento che i debiti riguardano le annualità che vanno dal 2001 al 2015 e, per chiarezza, non sono debiti prodotti da questa Amministrazione, da questa maggioranza, da questo Consiglio regionale. Questo per essere corretti con i numeri e rispetto a quello che ha esplicitato il consigliere Cannizzaro. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE

Hanno chiesto di intervenire, nell’ordine, i consiglieri Arruzzolo, Orsomarso e, poi, Magno. Prego, consigliere Arruzzolo. Ne ha facoltà.

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)

Grazie, Presidente. Intervengo soltanto per ribadire che questo problema è stato affrontato in tempi non lontani, assieme ai responsabile dei Consorzi di bonifica, al consigliere Nucera - ed era presente anche il presidente Irto - nella riunione nella quale venivano evidenziate tutte le problematiche, le sofferenze di questi enti che sono utilissimi per i territori sia per quanto riguarda il problema del dissesto idrogeologico sia per quanto riguarda le attività che vengono messe in atto nel campo dell'agricoltura. Pertanto, esprimo un voto favorevole con l'impegno di essere sempre vigili anche per il futuro. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Sì, Presidente, intervengo anch'io per dichiarazione di voto e nel votare positivamente la mozione che, ovviamente, riguarda - come sempre avviene in questo Consiglio regionale - famiglie e stipendi, approfitto per ribadirle in Aula che questo Consiglio regionale dovrebbe ritornare a discutere di temi importanti. Va da se - lo diceva il consigliere Nucera – che sui debiti dei Consorzi di bonifica, sui debiti della Regione Calabria verso i Consorzi di bonifica, ma anche, più in generale, questa stagione di Consiglio regionale, di Giunta regionale, un'idea nuova sulla gestione dei Consorzi di bonifica non se l'è data ed è una storia drammatica di tanti debiti fuori bilancio prodotti nei Consorzi. Quindi, l'appello qual è? È quello di cogliere l'opportunità della provocazione che c'è stata in Lombardia, in Veneto, perché riguardo ai Consorzi di bonifica, riguardo all’AFOR oggi Calabria Verde, o c'è un assunzione di responsabilità, di indirizzo politico nuovo e diverso, di stipendi che vanno pagati, oppure chi verrà dopo di noi discuterà dei debiti prodotti dal 2015 in avanti. E’ un cane che si morde la coda ed è, comunque, un modo favorevole volto ad apprezzare il lavoro di chi lavora nei Consorzi bonifica ma anche l'ennesimo appello a questa Giunta, a questo Consiglio regionale, di voler tornare in quest'Aula a discutere con dati tecnici e, magari, votando documenti comuni - questo non guasterebbe - su temi come questo, sul turismo, sulla sanità e su tutto il resto di cui da tempo non si discute. Grazie.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Magno. Ne ha facoltà.

MAGNO Mario (Gruppo Misto)

Sì, Presidente, esprimo anch'io il mio voto favorevole a questa mozione in considerazione di due situazioni che voglio mettere in rilievo. La prima è che attraverso questa mozione si vanno a coprire una serie di crediti vantati dai Consorzi di bonifica e riguardanti principalmente gli oneri previdenziali e assicurativi dei lavoratori che, come sappiamo, sono oneri dovuti e importanti anche in funzione del pensionamento e questo, comunque, esula da quella che è la problematica relativa all'andamento dei Consorzi di bonifica e dalla loro attività. E’ chiaro che questa crisi di finanziamenti riguardante i Consorzi di bonifica penalizza fortemente i lavoratori, quindi, è giusto che questa mozione sia approvata all'interno di questo Consiglio regionale, per dare respiro finanziario ai Consorzi di bonifica. L'altra questione è che, al di là delle considerazioni di natura politica su quando, su dove, sono stati e quando sono stati prodotti i debiti che nella mozione si fermano al 2015, non penso che il 2016 abbia una fisionomia diversa per quanto riguarda i bilanci dei consorzi bonifica e le erogazioni avvenute nel 2017 verso di essi. Allora, penso, che l'appello fatto oggi in Aula è quello di rivedere la politica che riguarda, complessivamente, i Consorzi di bonifica e il loro rapporto con la Regione e con quelle che sono le problematiche regionali di distribuzione delle acque, di realizzazione delle dighe, di dissesto idrogeologico, di attività di servizio verso i Comuni calabresi dove spesso i Consorzi di bonifica suppliscono ad una serie di problematiche riguardanti carenze di personale e finanziarie dei Comuni.

Penso che sia necessario fare una riflessione approfondita su questa questione e invito il consigliere delegato del presidente Oliverio per quanto riguarda l'agricoltura a prendere un impegno all'interno di quest’Aula, affinché su questo tema possa essere aperto un confronto e un dibattito al quale - penso - tutti quanti abbiamo interesse a contribuire perché oltre ad avere a cuore i Consorzi di bonifica abbiamo a cuore, principalmente, il nostro territorio che subisce una serie di interventi legati alle calamità naturali ma anche una serie di ritardi per quanto riguarda l'organizzazione e la distribuzione delle acque di irrigazione all'interno della nostra regione. E’ necessario prendere un impegno anche in funzione delle dighe, ad esempio quella sul Menta, che ritengo sia importante per la regione, nonché rispetto a tutte le altre questioni che riguardano lo sviluppo e la presenza dei Consorzi di bonifica sul territorio calabrese.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia)

Presidente, intervengo per esprimere - così come lo facemmo con la sottoscrizione in Conferenza dei capigruppo - il parere favorevole già anticipato dai colleghi dell'opposizione nella condivisione dei principi che accompagnano questa mozione, principi che hanno una doppia valenza, anche qui, come spesso accade, una valenza sociale. Noi dovremmo individuare un percorso che ci consenta, dal punto di vista strutturale, di affrontare la questione dei Consorzi di bonifica, enti a cui noi riconosciamo, tra virgolette, possiamo chiamarli organismi a cui noi riconosciamo una valenza importante nell'attività di servizio ai territori, quella attività di servizio che produce degli effetti che si riscontrano erga omnes. In merito ad interventi che riguardano il territorio, diceva bene Magno, riguardanti argomenti di particolare importanza, riconoscendo questo valore ai Consorzi, intendiamo avviare, per ragioni, complessivamente, più di carattere generale, in quest'Aula, un dibattito sulle questioni che riguardano l'ambiente e l'agricoltura. E lì potremmo anche dare un contributo, come sosteneva la consigliera Wanda Ferro, in merito ad un disegno che dobbiamo pur tracciare al di fuori delle responsabilità pregresse. Responsabilità che, guardate, dal 2000-2015 ci stanno, ma questa non è un Aula di Tribunale, non veniamo a fare processi. Se, invece, vogliamo fare processi per scaricare il barile e non affrontare le questioni è un'altra cosa; dobbiamo svolgere, per le dovute competenze che abbiamo, i nostri “compitini” e se lo facciamo con consapevolezza e con senso di responsabilità, penso che renderemo un servizio al territorio ed è in questa logica, in questo contesto, che si inserisce la nostra posizione.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi sulla mozione numero novantuno? Ha chiesto di intervenire la consigliera Ferro. Ne ha facoltà.

FERRO Wanda (Gruppo Misto)

Per dichiarazione di voto, giusto una precisazione rispetto, ovviamente, al voto favorevole che andremo ad esprimere. Non so se c'è il collega Nucera che ha voluto puntualizzare che i debiti risalgono al periodo 2001-2015. Fermo restando, insomma, che questo è leggibile a tutti perché quando si vanno, comunque, ad approvare determinate somme siamo attenti a quello che facciamo, però, voglio ricordare che dal 2010 al 2014 le cinque Province calabresi hanno registrato quattordici eventi alluvionali che hanno, in qualche modo, usufruito della manodopera delle imprese collegate ai Consorzi di bonifica per poter ripristinare gli alvei dei fiumi, che spesso straripano per cattiva manutenzione o per nulla manutenzione. Quindi, è chiaro che il debito si sia registrato anche in considerazione di quegli eventi catastrofici. Mi pare che anche Coldiretti, che è un'associazione, devo dire, molto vicina a questa maggioranza, abbia, più volte, fatto appello a quello che deve essere, in qualche modo, una normativa volta a non duplicare le mansioni, in quanto spesso ci siamo ritrovati a vedere che i Consorzi di bonifica rispetto a Calabria Verde ex AFOR avevano gli stessi compiti e spesso gli enti locali non sapevano chi e che cosa doveva fare. E’ su un quadro più generale, quindi, secondo me, che dovremmo discutere e dovremmo anche decidere su una norma che definisce chi è, che cosa deve fare rispetto al dissesto idrogeologico, rispetto alla manutenzione e rispetto alle competenze che, devo dire, anche in quell’aborto del progetto Delrio sulle Province vede ancora le stesse Province con competenze sulla viabilità. E’ una precisazione che devo fare, mi dispiace che non sia presente il presidente Oliverio che, come me, ha vissuto da ex Presidente di una Provincia, insieme ad Orlandino Greco, quelle alluvioni dove i Consorzi di bonifica mi pare siano stati presenti soprattutto a favore, ovviamente, della sicurezza dei cittadini. Grazie.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi? Poniamo in votazione la mozione per la quale abbiamo lavorato assieme ai capigruppo e a tutte le forze politiche al fine di arrivare alla sua approvazione. Saluto i rappresentanti dei Consorzi di bonifica che, oggi, sono venuti ad assistere ai lavori del Consiglio regionale sicuri della possibilità che, intanto, questa mozione abbia un indirizzo unanime del Consiglio regionale, per far capire l'importanza dei Consorzi e soprattutto per prendere atto dello stato di disagio in cui vivono i lavoratori degli stessi, per questo è di straordinaria importanza questa mozione unanimemente sostenuta. Favorevoli? Contrari? Astenuti?

 

(Il Consiglio approva)

 

(È riportata in allegato)

 

La mozione numero 91 dell’8 settembre 2017 è approvata, all’unanimità, con autorizzazione al coordinamento formale.

Avendo esaurito i punti all'ordine del giorno, la seduta è tolta.

 

La seduta termina alle 14,26

 

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo: Bova, Esposito, Rizzo, Viscomi.

(Sono concessi)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell’art. 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i. - (deliberazione G.R. n. 425 del 29.9.2017)” (P.L. n. 277/10^)

E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

“Disposizioni per adeguare ai principi della concorrenza e libero mercato la disciplina in materia di attività di accoglienza ricettiva "bed & breakfast" e di esercizi di affittacamere - (deliberazione G.R. n. 455 del 12.10.2017) (P.L. n. 283/10^)

E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - ed al C.A.L. per il parere di cui all'art. 127 del Regolamento interno del Consiglio regionale.

(Così resta stabilito)

 

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri regionali:

Giudiceandrea - “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 40 del 12 dicembre 2008” (P.L. n. 278/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Greco - “Prevenzione partecipata di disastri ambientali in Calabria” (P.L. n. 279/10^)

E’ stata assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Esposito, Giudiceandrea - “Disposizioni in materia funeraria e di polizia mortuaria” (P.L. n. 280/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Esposito - “Disposizioni in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche nell'ambito del Servizio sanitario regionale” (P.L. n. 281/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Graziano - “Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (P.L. n. 282/10^)

E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Orsomarso, Ferro - “Modifica della l.r. 17/2005 "Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo" e ss.mm.ii.(P.L. n. 284/10^)

E’ stata assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere ed al C.A.L. per il parere di cui all'art.. 127 del Regolamento interno del Consiglio regionale.

(Così resta stabilito)

Esposito, Ferro, Mirabello - “Interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e per il sostegno alle donne vittime di violenza ed ai loro figli” (P.L. n. 285/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Cannizzaro - “Istituzione delle quattro giornate regionali dedicate alle arti effimere con l'evento culturale "Infiorata di Taurianova" da svolgersi durante il primo fine settimana del mese di giugno di ogni anno” (P.L. n. 286/10^)

E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Greco - “Riordino del sistema idro-termale della Regione Calabria” (P.L. n. 287/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Romeo, Greco, Nicolò, Tallini, Sculco, Arruzzolo, Giudiceandrea, Nucera, Cannizzaro - “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016, n. 44 (Legge di stabilità regionale 2017) (P.L. n. 288/10^)

È stata depositata ed approvata direttamente in Aula.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:

“Rendiconto esercizio 2016 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) (deliberazione G.R. n. 428 del 29.9.2017)” (P.P.A. n. 189/10^)

E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

“Aggiornamento degli elenchi contenenti i componenti del "Gruppo amministrazione pubblica" e del "Gruppo Regione Calabria" e approvazione del bilancio consolidato dell'anno 2016 della Regione Calabria - art. 66 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - (deliberazione G.R. n. 449 del 29.9.2017)” (P.P.A. n. 190/10^)

E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

“Rendiconto esercizio 2016 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) - (deliberazione G.R. n. 429 del 29.9.2017)” (P.P.A. n. 191/10^)

E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Rendiconto esercizio 2014 e riaccertamento straordinario dei residui dell'Azienda Calabria Verde - (deliberazione G.R. n. 430 del 29.9.2017) (P.P.A. n. 192/10^)

E' stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Promulgazione di legge regionale

In data 6 ottobre 2017, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telemáticamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 93 del 6 ottobre 2017:

1. legge regionale 6 ottobre 2017, n. 33, recante: "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)";

2. legge regionale 6 ottobre 2017, n. 34, recante: "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell'articolo 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)".

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale, con nota prot. n. 314561 del 9 ottobre 2017, ha trasmesso la deliberazione n. 424 del 29 settembre 2017, recante: "Revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, D.Lgs. 19 agosto 2016 n. 175 - Ricognizione partecipazioni possedute - individuazione partecipazioni da alienare".

Emanazione di regolamento regionale

In data 12 ottobre 2017, il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento regionale e che lo stesso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 97 del 13 ottobre 2017:

Regolamento regionale n. 16 del 12 ottobre 2017, concernente: "Modifiche al regolamento n. 12 del 27 settembre 2016: "Regolamento sulle modalità di selezione di figure professionali per l'attività di assistenza tecnica del POR Calabria FESR e FSE 2014/2020, del Piano di Azione Coesione e del Fondo di Sviluppo e Coesione".

In data 12 ottobre 2017, il Presidente della Giunta regionale ha emanato il sotto indicato regolamento regionale e che lo stesso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 98 del 16 ottobre 2017:

Regolamento regionale n. 17 del 12 ottobre 2017, concernente: "Modifiche al Regolamento Regione n. 16 del 23 dicembre 2015. Modifica al Regolamento Regionale n. 16 del 23 dicembre 2015, approvato con DGR n. 541 del 16.12.2015 "Regolamento di Organizzazione delle Strutture della Giunta regionale" così come successivamente modificato ed integrato con Regolamento Regionale n. 4 del 2 marzo 2016 (approvato con DCR n. 51/2016), Regolamento Regionale n. 4 del 21 marzo 2017 (approvato con DGR n. 26/2017) e dal Regolamento Regionale n. 10 del 9 maggio 2017 (approvato con DGR n. 179/2017)".

 

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione finanziario 2017-2019:

Deliberazione Giunta regionale n. 417 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 426 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 431 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 432 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 433 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 434 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 436 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 437 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 438 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 439 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 440 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 441 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 442 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 443 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 444 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 445 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 446 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 447 del 29.9.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 459 del 12.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 475 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 476 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 477 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 478 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 480 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 481 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 482 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 483 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 484 del 19.10.2017;

Deliberazione Giunta regionale n. 485 del 19.10.2017.

Interrogazioni a risposta immediata

Graziano - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

il decreto legislativo 422/1997 conferisce alle Regioni funzioni e compiti in materia di Trasporto pubblico locale, a norma dell'articolo 4,comma 4, della legge 15 marzo 1997, n.59;

la legge regionale 23/1999 e successive modifiche stabilisce le Norme per il Trasporto Pubblico Locale;

il 20 dicembre 2016 il Consiglio regionale ha approvato il Piano definitivo dei Trasporti (PRT);

considerato che: in buona parte del territorio regionale, soprattutto nelle aree interne, l'accesso al diritto alla mobilità è garantito dal servizio di autotrasporto su gomma;

che la disciplina vigente che regolamenta il servizio di autolinee è stata aggiornata attraverso il nuovo PRT ma senza avere ancora reali e concreti riscontri nella attuazione dei servizi;

nello specifico, da più tempo, così come evidenziato in più occasioni dai cittadini residenti, nei comuni della Valle del Savuto e, più in generale, nell'intera provincia di Cosenza il servizio autolinee operante nel territorio continua ad essere erogato da Agenzie che hanno attive sulle diverse linee mezzi fatiscenti e privi dei requisiti minimi di confort e sicurezza;

nello specifico del territorio della Valle del Savuto, diversi cittadini hanno denunciato, anche attraverso i social, le condizioni allarmanti in cui versano gli autobus in dotazione all'agenzia Ferrovie della Calabria, finanziate dalla Regione Calabria nell'ambito del PRT;

nonostante i sussidi pubblici e la non adeguatezza dei mezzi a garantire gli standard di sicurezza e comfort né per i viaggiatori tantomeno per gli autisti, il costo dei ticket di viaggio imposto dalle Agenzie eroganti il servizio continua a rimanere tra i più elevati su scala nazionale;

tali mezzi di trasporto sono frequentemente utilizzati, oltre che da residenti e studenti, anche da turisti che prevalentemente utilizzano i mezzi di trasporto su gomma per muoversi all'interno del territorio provinciale e regionale;

da ultimo, con l'inizio del nuovo anno scolastico, la succitata agenzia di trasporto pubblico ha soppresso in modo del tutto arbitrario, senza comunicare se in modo definitivo o temporaneo, una delle corse di collegamento tra i territori della Valle del Savuto, determinando una serie di disagi che hanno coinvolto gli studenti e le loro famiglie -:

cosa intenda fare per intervenire in modo incisivo e risolvere al più presto questa situazione di disagio e degrado riscontrata sui mezzi dell'Agenzia Ferrovie della Calabria ma, a quanto pare, diffusa anche su altri mezzi pubblici gestiti da altre Aziende.

(313; 04/10/2017)

Interrogazioni a risposta scritta

Nicolò - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

il reparto di chirurgia generale dell'ospedale di Polistena versa in una condizione critica a causa della carenza di medici chirurghi, sussistendo in atto solo quattro unità operative;

l'Asp 5 ha emanato un provvedimento di chiusura provvisoria del reparto di chirurgia del presidio ospedaliero di Gioia Tauro e consequenziale trasferimento del personale relativo nel reparto di chirurgia del nosocomio "Santa Maria degli Ungheresi" di Polistena, al fine di sopperire alla carenza di organico di quest'ultimo;

considerato che tale intervento costituisce dunque una misura dal carattere provvisorio con forti ripercussioni sul presidio ospedaliero di Gioia Tauro, non idonea pertanto a fronteggiare adeguatamente la problematica;

le criticità persistenti compromettono nel complesso la sussistenza delle strutture ospedaliere sopracitate;

ritenuto che non è più procrastinabile tale situazione emergenziale in una logica di tutela della salute dei cittadini -:

quali siano i provvedimenti impellenti e risolutivi mirati al potenziamento del reparto di chirurgia del presidio ospedaliero di Polistena al fine di scongiurare la soppressione dello stesso;
se perdurando tale situazione incresciosa, non sia opportuno ed indifferibile un progetto organico e strutturale per il ripristino del completo funzionamento della sanità pubblica nel territorio della piana di Gioia Tauro.

(314; 04/10/2017)

 

Nicolò - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

a settembre 2016 il sottoscritto consigliere regionale interrogava il Presidente della Giunta regionale in ordine al sistema di depurazione in Calabria, al fine di sapere quali fossero le strategie e le azioni che il Presidente intendesse assumere per sanare e mettere a norma il sistema depurativo regionale, data la condanna con sentenza esecutiva della Comunità europea al pagamento di 60 milioni di euro per il mancato adeguamento degli impianti di trattamento dei reflui fognari;

era pervenuta risposta scritta a febbraio 2017, nella quale veniva indicato altresì un programma di efficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei reflui urbani ricadenti nei comuni costieri della Regione Calabria, approvato con D.G.R. n. 370 del 27 settembre 2016:. considerato che: gli interventi in merito non hanno prodotto risultati positivi;

ritenuto che: tale situazione è potenzialmente idonea a causare un’ulteriore condanna della Comunità Europea afferente alla medesima problematica di mancato adeguamento degli impianti di trattamento dei reflui fognari -:

quali siano le strategie e azioni che si intendano assumere al fine di sanare il sistema depurativo regionale, circoscrivendo le conseguenze pregiudizievoli arrecate all’ambiente e alle potenzialità turistiche dell'intero territorio costiero.

(315; 18/10/2017)

 

Guccione - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

il monitoraggio del viadotto Cannavino (Infrastruttura ubicata nel comune dì Celico) è iniziato nel 2006;

una serie di segnalazioni dei cittadini, unitamente a molteplici inchieste giornalistiche anche di network nazionali hanno evidenziato numerose criticità;

il 26 aprile del 2017 l'Anas ha attivato il transito a senso alternato sul ponte Cannavino;

il 21 giugno 2017 è stato interrotto il transito veicolare fino all' 11 luglio 2017;

la chiusura del viadotto, inizialmente stabilita fino all'11 luglio 2017, in realtà prolungata dapprima fino al 30 settembre, ma prorogata fino al 20 ottobre 2017;

l'Anas in vista del 21 ottobre ha riaperto il traffico veicolare sui ponte nei due sensi di marcia;

l'Anas ha comunicato la conclusione dei lavori di prima fase e che sono in progettazione gli interventi di seconda fase finalizzati al miglioramento sismico del viadotto e che potranno essere cantierizzati soltanto entro la seconda metà del 2018 -:

se non ritiene utile e necessario pretendere chiarezza da parte dell'Anas in merito ai lavori eseguiti fino ad oggi sul ponte Cannavino e su quelli che secondo 1'Anas si rendono necessari e di conoscere l'esito del monitoraggio del Cannavino e degli altri rilevamenti tecnici effettuati sulla struttura del ponte, in particolare dei carotaggi effettuati alla base di piloni del ponte, si chiede altresì una iniziativa finalizzata ad accertare lo stato reale dell'importante infrastruttura chiusa per altri quattro mesi con un evidente danno alle attività commerciali, ai cittadini e al turismo silano.

(316; 25/10/2017)

Mozioni

Il Consiglio regionale,

premesso che:

l'Art. 2 della Costituzione Italiana prevede "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale;

l'Art. 3 della Costituzione Italiana prevede " Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese";

l'Art. 2, comm. 1 dello Statuto della Regione Calabria prevede "La Regione concorre a dare attuazione ai principi costituzionali sui quali si fonda la Repubblica Italiana, una e indivisibile, informando il proprio ordinamento ai principi di libertà, democrazia, eguaglianza, giustizia, solidarietà, sussidiarietà, pari dignità sociale, pace e non violenza";

l'Art. 2, comm. 2 dello Statuto della Regione Calabria prevede:

lett. a) "l'effettiva tutela e il pieno esercizio, per tutti, di diritti e interessi riconosciuti dalla Costituzione, operando per il superamento degli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana”;

lett.b) “il riconoscimento dei diritti delle fasce più deboli della popolazione mediante il superamento delle cause che ne determinano la disuguaglianza e il disagio”;

lett.c) “ il sostegno della famiglia, orientando a tal fine le politiche sociali, economiche e finanziarie e di organizzazione dei servizi”;

lett.e) “l’attuazione del principio di sussidiarietà, conferendo ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitane tutte le funzioni e i compiti che non attengono ad esigenze unitarie per la collettività ed il territorio regionale, incentivando l’esercizio associato delle funzioni sulla base dei criteri di differenziazione, adeguatezza e prossimità, nonché promuovendo e valorizzando l’autonoma iniziativa delle formazioni sociali, delle autonomie funzionali e dei cittadini singoli o associati per lo svolgimento delle attività di interesse generale, di soddisfacimento dei diritti e di realizzazione della solidarietà sociale”;

lett.l) “la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi, anche favorendo l’associazionismo e le attività di volontariato, volto a garantire i diritti alla sicurezza sociale, allo studio, alla salute dei cittadini, con specifica attenzione alle persone che vivono situazioni di disagio, operando per assicurare in ogni comunità dei livelli essenziali di servizi”;

risulta essere determinante il conseguimento dei valori essenziali di solidarietà, integrazione, inclusione sociale e sensibilizzazione alla "normale diversità" al fine di abbattere le barriere fisiche e mentali spesso rivolte verso le persone con difficoltà motoria;

la promozione dello sport in tutte le sue forme come strumento essenziale per Io sviluppo dell'uomo e per la sua socializzazione, superando le difficoltà fisiche di limitata attività motoria e incentivando al massimo l'autonomia della persona con disabilità;

a queste esigenze corrisponde pienamente l'azione dell'associazione sportiva dilettantistica "R.C. BASKET IN CARROZZINA" che attraverso i risultati sportivi e le manifestazioni territoriali svolte, interpreta esattamente la volontà di superare ogni ostacolo e di andare oltre qualsiasi barriera, fisica e soprattutto mentale;

il team di basket in carrozzina di Reggio Calabria, unico per l’intera Calabria, ha vinto il campionato nazionale di serie B di basket in carrozzina 2016/2017 e si è qualificato alle Final Four per l’accesso alla serie A del medesimo sport;

lo stesso team promuove eventi collaterali sull'intero territorio regionale finalizzati a progetti scuola, manifestazioni in piazza e confronti/dibattito che incentivino la conoscenza dei compiti preposti dall'associazione dilettantistica stessa e le finalità sociali e culturali indispensabili per il superamento dell'indifferenza diffusa;

il team è composto da ragazzi provenienti da tutta la Calabria e non solo, da extracomunitari e da immigrati amputati e poi abbandonati, e che tra loro hanno sviluppato un sentimento sincero dì aiuto fraterno, che con le loro "diverse abilità" riescono indiscutibilmente a far grande la Regione Calabria;

rilevato che le accertate difficoltà economiche e l'inadeguatezza delle attrezzature utilizzate stanno mettendo a serio rischio il mantenimento delle attività totali dell'Associazione predetta, tanto da prevedere una certa esclusione dal prossimo campionato nazionale di categoria e l'interruzione delle attività promozionali sul territorio, con la conseguente dispersione delle esperienze umane e delle risorse professionali ormai conseguiti, di conseguenza

impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Regione Calabria ad attivarsi presso i competenti dipartimenti regionali al fine di poter garantire la necessaria copertura economica al prosieguo delle attività sportive e sociali dell'Associazione Sportiva Dilettantistica R.C. Basket in Carrozzina, unica nel suo genere per l'intero territorio regionale.

(96; 23/10/2017) Cannizzaro

 

Il Consiglio Regionale,

premesso che:

sono numerosi i pazienti della Città metropolitana di Reggio Calabria affetti da malattie gravi, quali patologie oncologiche, ematologiche, pediatriche, ecc... costretti, con enorme disagio, a recarsi periodicamente in Sicilia per sottoporsi a cure ed esami affrontando consistenti spese di viaggio;

la società Caronte&Tourist S.p.A, storica compagnia di navigazione dello Stretto, nel mese di luglio scorso ha deciso di sospendere il servizio di biglietti a tariffa ridotta per i passeggeri provenienti da Villa San Giovanni affetti da gravi malattie e costrette a raggiungere la Sicilia per esami e cure mediche;

nel settembre u.s., è stato siglato un protocollo d'intesa, tra il Comune di Villa San Giovanni e la società Caronte&Tourist S.p.A, per riattivare le agevolazioni economiche per il trasferimento in Sicilia degli utenti villesi bisognosi di trattamenti terapeutici;

impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Regione Calabria ad attivarsi per avviare iniziative di sostegno sociale ed economico, in accordo con la società Caronte&Tourist S.p.A, per estendere il servizio di biglietti a tariffa agevolata sui collegamenti tra Villa S. Giovanni e Messina, a favore di tutti i pazienti della Città metropolitana di Reggio Calabria affetti da patologie gravi, costretti ad attraversare regolarmente lo Stretto, per effettuare esami specialistici e cicli terapici presso le strutture sanitarie siciliane.

(97; 25/10/2017) Arruzzolo

Risposte alle interrogazioni

E’ pervenuta risposta scritta alla seguente interrogazione:

Tallini - Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

i dipendenti regionali, titolari degli incarichi di P.O. e A.P. assegnati secondo le procedure previste dal disciplinare approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 27 del 17.02.2017, hanno visto accreditarsi nei mesi di luglio e di agosto 2017 un importo dell'indennità di posizione mensile inferiore a quella corrispondente al valore economico della fascia retributiva annua lorda (ripartita su 13 mensilità) assegnata secondo quanto stabilito dalla predetta D.G.R. 27/2017;

considerato che tale ingiustificata riduzione si pone in contrasto con la stessa volontà espressa dalla Giunta Regionale nel disciplinare approvato con la predetta D.G.R. n. 27/2017 e relativo all'Area delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità, laddove, all'articolo rubricato "Graduazione delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità", sono state previste le fasce da utilizzare ai fini della determinazione del valore economico di ciascuna delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità, fissando gli importi minimi e massimi annui lordi comprensivi di quota di 13A mensilità;

il suddetto Disciplinare regolamenta separatamente, in altro articolo, le disposizioni concernenti la "Valutazione dei risultati”- stabilendo che la retribuzione di risultato delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità non può essere superiore al 20% della retribuzione di posizione assegnata. Difatti, con la D.G.R. n. 27/2017 si predeterminano in modo inequivocabile, per ciascuna fascia, gli importi delle retribuzioni di posizione comprensiva della tredicesime mensilità e si stabilisce un tetto massimo per le retribuzioni di risultato, i1 cui importo da corrispondere effettivamente non può essere predeterminato, come avviene per l'indennità di posizione, non potendosi quantificare a priori la somma da erogare, al di fuori delle procedure previste dal vigente sistema di valutazione. Non a caso, la predetta natura "aleatoria" dell'indennità di risultato, differentemente da quella "certa" dell'indennità di posizione (che viene invece corrisposta fino alla revoca dell'incarico), è posta a fondamento della diversa e separata previsione degli istituti contrattuali di cui agli artt. 8, 9 e 10 del CCNL per il personale non dirigente delle Regioni e degli Enti Locali, stipulato il 31 marzo 1999, e all'articolo 10 del CCNL del medesimo comparto, stipulato il 22.01.2004. la Giunta Regionale con la deliberazione n. 38 del 17 febbraio 2017 aveva dato indirizzo alla delegazione trattante di parte pubblica (per la contrattazione collettiva decentrata integrativa - area del comparto per l'anno 2017) di "finanziare gii istituti delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità tenendo conto dell'approvando sistema di pesatura";

con la D.G.R. n. 171 del 27.04.2017, successivamente modificata con la D.G.R. n. 250 del 12 giugno 2017, la Giunta Regionale, in attuazione alle disposizioni contenute nel Disciplinare di cui alla deliberazione n. 27/2017, ha individuato il numero delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità, assegnate alle diverse strutture organizzative. Nel provvedimento dipartimento "Organizzazione e Risorse Umane" ha attestato che le posizioni organizzative e le alte professionalità assegnate ai dipartimenti trovano copertura sui fondi contrattuali determinati con decreto dirigenziale n. 551/2017;

i dirigenti generali di ciascun dipartimento hanno, successivamente, provveduto alla istituzione delle singole P.O. ed A.P., nei limiti stabiliti dalla Giunta, provvedendo, altresì, alla “pesatura”degli incarichi, sui quali il dirigente generale del dipartimento "Organizzazione e Risorse Umane" ha espresso il proprio parere;

il rispetto della predetta procedura di assegnazione degli incarichi agli scriventi, posta dalla Giunta regionale a garanzia della compatibilità dell'istituto con il finanziamento stabilito in sede di contrattazione decentrata, avrebbe dovuto assicurare il rispetto dei limiti fissati dallo specifico fondo previsto dall'art. 17, comma 2 lett. c), del CCNL dell'01.04.1999 in materia di utilizzo delle risorse per le politiche di sviluppo del personale e di produttività e relativo al finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato delle P.0. ed A.P.;

dai predetti atti non si evincono le risultanze delle verifiche effettuate dal Collegio dei revisori dei conti, che, ai sensi dell'art. 3bis, comma 1 lett. e), della l.r. n. 2/2013 e s.m.i. "esercita il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli dì bilancio e quelli derivanti dall'applicazione delle norme di legge;

i dipendenti regionali interessati, alla luce di quanto sopra, dopo aver richiesto sia verbalmente che per iscritto al dipartimento "Organizzazione e Risorse Umane" spiegazioni a riguardo, con invito al Vice Presidente ad intervenire a tutela delle decisioni assunte dalla Giunta stessa, ad oggi non hanno ricevuto alcuna comunicazione né informazione riguardo alle somme non erogate, rispetto a quanto stabilito nella D.G.R. n. 27/2017;

ritenuto che: qualunque interpretazione del disciplinare che consenta di includere negli importi annui lordi di ciascuna fascia economica anche l'indennità di risultato appare priva di ogni fondamento, essendo chiaro ed inequivocabile il testo del provvedimento della Giunta Regionale che regolamenta i due istituti economici,in applicazione della vigente contrattazione collettiva nazionale;

ancora più ingiustificata e discriminatoria appare tale errata applicazione della volontà della Giunta, se si tiene conto che ai dirigenti regionali vengono invece correttamente corrisposte le indennità di posizione coincidenti con le fasce economiche previste dalla deliberazione di graduazione delle posizioni dirigenziali (D.G.R. n. 541/2015);

l'erogazione dell'indennità di posizione afferente i predetti incarichi di P.O. ed A.P. in misura inferiore a quella fissata dalla Giunta Regionale nel disciplinare approvato con la D.G.R. n. 27/2017 configura una palese violazione della vigente normativa in materia;

tale grave circostanza lede la dignità delle persone incaricate di P.O. ed A.P., che vedono sempre più svilito il proprio ruolo, cui corrisponde lo svolgimento di funzioni ed attività di elevata responsabilità -:

se corrisponde al vero che il dipartimento "Organizzazione e Risorse Umane" sta procedendo ad una difforme applicazione della deliberazione di G.R. n. 27/2017;

quali urgenti iniziative la Giunta Regionale intende adottare per garantire una positiva e celere risoluzione della problematica sopra illustrata, di cui non si ricordano precedenti nella storia della Regione Calabria dall'introduzione delle P.O. e delle A.P. ad oggi, non ritenendosi ammissibile una ulteriore arbitraria decurtazione delle indennità corrisposte ai funzionari regionali, già pesantemente penalizzati dalla riduzione operata a seguito dell'introduzione della nuova disciplina approvata da questa Amministrazione Regionale con la D.G.R. n. 27/2017.

(311; 26/09/2017)

 

Risposta: “In data 26 settembre 2017. il consigliere regionale on. Domenico Tallini ha presentato interrogazione a risposta scritta n. 311/10A al Presidente della Giunta regionale "in ordine al pagamento delle indennità di posizione ai dipendenti della Giunta regionale con incarichi di Posizione Organizzativa e Alta Professionalità"

Di seguito, in base agli atti d'ufficio, si relazione per come segue.

In merito a quanto richiesto sui compensi per le Posizioni Organizzative e le Alte Professionalità (PO/AP) in primo luogo deve evidenziarsi che II dipartimento Organizzazione e Risorse Umane, su richiesta della Giunta Regionale e sulla scorta delle osservazioni avanzate in merito alle PO/AP nella relazione ispettiva del MEF, ha ridefinito la relativa disciplina assicurando, per quanto qui interessa, ed in via prioritaria, la riduzione della massa salariale del 5%, l'introduzione delle fasce di pesatura ed il vincolo della predefinizione degli obiettivi e della valutazione finale.

Va poi segnalato, che dai verbali della delegazione trattante risulta in modo inequivoco che gli obiettivi della Giunta sono stati condivisi al tavolo di concertazione negoziale.

In terzo luogo, nella fase di applicazione del regolamento, il dipartimento ha tuttavia operato sulla base di una valutazione contabile delle risorse disponibili che ha prodotto come effetto una sorta di somma negativa tra la quota di riduzione voluta dalla Giunta e la quota percentuale teorica prevista per la retribuzione di risultato, producendosi così un cortocircuito tra poste diverse e quindi un più intenso effetto di riduzione sulla quota di retribuzione di posizione, erogata ai lavoratori in misura inferiore a quanto atteso. Sul punto, all'esito di un incontro tra il Vicepresidente e i dirigenti interessati, il dipartimento ha erogato con la retribuzione del mese di ottobre 2017, per riportare il sistema a normalità, anche le somme pregresse relative alla retribuzione di posizione. Va da sé che la soluzione definita incide, pur nella diversità, dei fondi interessati, anche sulle posizioni Por, la cui disciplina è assimilata a quella delle posizioni contrattuali.

Conclusivamente, deve dirsi che l'indirizzo politico è stato e continua ad essere uno solo: riportare il sistema di gestione delle risorse umane nell'alveo di quanto previsto dalle norme di legge e di contratto. La riduzione del 5%, la ripartizione in fasce, l'assegnazione degli obiettivi e il procedimento di valutazione e misurazione del risultato, sono funzionali a tutto questo.”

Bruno Zito (Dirigente Generale - dipartimento Organizzazione, Risorse Umane)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 187/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria: presa d'atto dell'approvazione da parte del CIPE con delibera n. 7/2017” (Del. n. 245)

Il Consiglio regionale

 

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 320 del 25 luglio 2017;

viste:

la delibera CIPE n. 10/2015: “Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi complementari di cui all'articolo 1, comma 242, della legge n. 147/2013 previsti nell'accordo di partenariato 2014-2020”;

la delibera di Giunta regionale n. 41 del 24 febbraio 2016 recante in oggetto: "Approvazione proposta per l'utilizzo delle risorse del Programma di Azione e Coesione complementare alla programmazione europea 2014¬2020";

la delibera di Giunta regionale n. 159 del 13 maggio 2016 recante in oggetto: "Completamento delle operazioni del POR Calabria FESR 2007-2013 non chiuse al 31 dicembre 2015. Approvazione proposta di utilizzo temporaneo delle risorse in conto residui";

la delibera di Giunta regionale n.448 del 14 novembre 2016 con la quale è stato approvato il Piano di Azione Coesione (PAC), allegato alla stessa deliberazione e sua parte integrante e sostanziale, ed è stato demandato al dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria di definire gli atti successivi al fine dell'approvazione del Piano di Azione e Coesione 2014/2020, ivi comprese le attività negoziali;

la deliberazione del Consiglio regionale n. 160 del 21 dicembre 2016 avente oggetto "Approvazione del Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020";

la delibera del CIPE n. 27 del 10 agosto 2016, pubblicata sulla GURI serie generale n. 35 del 11 febbraio 2017, recante "Assegnazione di risorse complementari per il completamento della programmazione 2007-2013, ai sensi dell'art. 1, comma 804, della legge di stabilità per il 2016", con la quale è stata disposta, tra l'altro, l'assegnazione alla Regione Calabria di complessivi euro 111.827.338,89 a valere sulle risorse del programma complementare di cui alla delibera del CIPE n. 10/2015, rispetto all'ammontare calcolato di euro 832.634.894,00, per il finanziamento del completamento di progetti inseriti nel POR Calabria FESR 2007/2013;

la delibera del CIPE n. 7 del 3 marzo 2017, pubblicata sulla GURI serie generale n. 140 del 19 giugno 2017, recante "Programma di azione e coesione 2014- 2020. Programma complementare Regione Calabria", con cui, in applicazione al punto 2 della delibera CIPE n. 10/2015, è stato approvato il Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria - programma complementare, allegato alla stessa delibera del CIPE per costituirne parte integrante, con il valore complessivo aggiornato in euro 720.807.555,11 di cui ne è stata prevista, conseguentemente, l'assegnazione;

visti:

il comma 242 dell'art. 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014) che prevede che il Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, concorre, nei limiti delle proprie disponibilità, al finanziamento degli oneri relativi all'attuazione degli interventi complementari rispetto ai programmi cofinanziati dai fondi strutturali e di investimento (SIE) dell'Unione europea 2014-2020, inseriti nell'ambito della programmazione strategica definita con l'accordo di partenariato 2014-2020 siglato con le autorità dell'Unione europea;

la legge regionale n. 30 del 12 ottobre 2016;

preso atto che:

la dotazione finanziaria del Piano di Azione e Coesione Calabria 2014-2020, prevede un importo complessivo pari ad euro 832.634.894 derivante dal calcolo delle risorse che la delibera CIPE n. 10/2015 ha destinato all'attuazione dei Programmi di Azione Coesione complementari alla programmazione europea 2014-2020;

il Piano si articola su tre obiettivi prioritari:

garantire il completamento dei progetti inseriti nei Programmi operativi FESR e FSE 2007-2013 non conclusi alla data del 31 dicembre 2015 che dovranno essere funzionanti, ovvero completati ed in uso, entro la data di presentazione dei documenti di chiusura, così come stabilito dalla legge di stabilità 2016;

rafforzare in ottica complementare le linee di azione del POR Calabria FESR-FSE 2014-2020, attraverso la realizzazione di azioni di rafforzamento alla strategia del POR, coerenti con i criteri di selezione del programma operativo nella misura residuale dell'importo complessivo del Programma di Azione e Coesione;

integrare la programmazione europea 2014-2020 con ulteriori linee di intervento coerenti con gli strumenti di programmazione condivisi Stato-Regioni, tra cui il PAC Calabria 2007-2013, gli strumenti già condivisi nel Fondo Sviluppo Coesione e il Patto per il Sud;

con nota prot. n. 348939 del 18 novembre 2016, il Piano di Azione Coesione è stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento per le Politiche di Coesione per l'avvio dell'istruttoria di competenza;

nel corso della summenzionata istruttoria è stato chiesto alla Regione Calabria di aggiornare la dotazione finanziaria del PAC 2014/2020 da euro 832.634.894,00 a euro 720.807.555,11, in considerazione dell'assegnazione già disposta dal CIPE alla Regione Calabria con delibera n. 27/2016 per la copertura finanziaria del completamento di progetti inseriti nel POR Calabria FESR 2007/2013 pari ad éuro 111.827.338,89;

rilevato che la seconda Commissione consiliare ha approvato il provvedimento in oggetto nella seduta del 17 ottobre 2017;

delibera

di prendere atto della delibera del CIPE n. 7 del 3 marzo 2017, recante "Programma di azione e coesione 2014- 2020. Programma complementare Regione Calabria" con cui, in applicazione al punto 2 della delibera CIPE n. 10/2015, è stato approvato il Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria - programma complementare, con l'assegnazione delle relative risorse finanziarie;

di prendere atto, di conseguenza, del Piano di Azione Coesione (PAC) 2014-2020 della Regione Calabria - programma complementare, così come approvato con la delibera CIPE n. 7/2017, in allegato alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 188/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Presa d'atto della decisione della Commissione Europea C(2017) 3559 final del 19 maggio 2017 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria” (Del. n. 246)

Il Consiglio regionale

vista la deliberazione di Giunta regionale n. 419 del 29 settembre 2017;

viste:

-       la decisione C(2015) 8314 final, del 20 novembre 2015, con cui la Commissione europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Calabria ai fini della concessione di un sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale, per il periodo di programmazione 2014-2020;

-       la delibera di Giunta regionale n. 4 del 18 gennaio 2016 recante in oggetto "Presa d'atto della decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria e istituzione del Comitato di Sorveglianza";

-       la deliberazione del Consiglio regionale n. 99 del 23 febbraio 2016 avente oggetto: "Presa d'atto della decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria e istituzione del Comitato di Sorveglianza";

considerato che a seguito di richiesta della Regione Calabria, la Commissione Europea, nel rispetto di quanto previsto ai sensi dell'art. 11, lett. b), del Regolamento (UE) n. 1305/2013, con Decisione C(2017) 3559 final del 19 maggio 2017, ha approvato la modifica del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria ai fini della concessione e successiva attivazione di un sostegno finanziario di garanzia da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e che modifica la decisione di esecuzione C(2015)8314 della stessa Commissione;

vista la legge regionale 12 ottobre 2016, n. 30;

visti:

-       il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

-       il Reg. (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo Sviluppo Rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

-       il Reg. (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799;

-       il Reg. (UE) N. 1310/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che stabilisce alcune disposizioni transitorie (secondo gruppo di regole) sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo;

-       il Reg. (UE, EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;

-       il Reg. Delegato (UE) n. 807/2014 della Commissione dell'11 marzo 2014, che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da a parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

-       il Reg. di Esecuzione (UE) n. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),

-       il Reg. di Esecuzione (UE) n. 908/2014 della Commissione del 6 agosto 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria la liquidazione dei conti, le norme sui controlli, le cauzioni e la trasparenza;

visti i seguenti allegati:

-       Allegato A: Decisione C (2017) 3559 final, del 19 maggio 2017, di approvazione della modifica al PSR Calabria 2014-2020;

-       Allegato B: Programma di Sviluppo Rurale Calabria 2014-2020,

che costituiscono parte integrante della deliberazione in oggetto;

considerata l'importanza e la positività della decisione della Commissione europea di modifica del PSR, grazie alla quale vengono previsti e introdotti strumenti finanziari sotto forma di Fondo di garanzia nell'ambito delle misure 4.1 e 4.2 e con l'inserimento di due nuove tipologie di intervento, 4.1.5 (strumenti finanziari per le aziende agricole) e 4.2.2 (Strumenti finanziari per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli); la modifica del testo è, inoltre, legata all'adesione della Regione Calabria alla Piattaforma di garanzia multi regionale AGRI che sarà gestito dal FEI e che, da una parte, dovrebbe garantire un importante effetto leva delle risorse finanziarie del PSR, dall'altra, dovrebbe facilitare la concessione del credito alle aziende agricole beneficiarie della misura 4, favorendo in tal modo un'attuazione completa e tempestiva degli investimenti;

rilevato che la seconda Commissione consiliare ha approvato il provvedimento in oggetto nella seduta del 17 ottobre 2017;

delibera

-       di prendere atto della decisione della Commissione Europea C(2017)3559 final del 19 maggio 2017 di modifica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR) della Regione Calabria (Allegato A), che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

-          di approvare il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2014-2020 (Allegato B), che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 189/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2016 dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC)” (Del. n. 247)

Il Consiglio regionale

vista la delibera di Giunta regionale n. 428 del 29 settembre 2017, recante: "Rendiconto esercizio 2016 Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) -Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

viste:

-       la delibera del commissario straordinario dell'ARSAC n. 53 del 21.03.2017 di approvazione del conto consuntivo esercizio 2016;

-       la delibera dei commissario straordinario dell'ARSAC n. 58 del 03/04/2017 recante: "Riaccertamento ordinario dei residui al 31/12/2016 e assestamento bilancio di previsione 2017";

-       la delibera del commissario straordinario dell'ARSAC n. 76 del 04.05.2017 recante: "Riapprovazione conto consuntivo esercizio 2016";

-       la delibera del commissario straordinario dell'ARSAC n. 79 del 04.05.2017 recante: "Variazioni al bilancio di previsione e riaccertamento ordinario dei residui al 31.12.2016”;

-       la delibera del commissario straordinario dell'ARSAC n. 108 del 18/08/2017 recante: "Riapprovazione conto consuntivo e rendiconto generale economico-patrimoniale 2016";

premesso che:

-       la legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-       la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno, a norma dell'articolo 54, comma 5, lettera b) dello Statuto;

visti:

-       la legge regionale 20 dicembre 2012, n. 66 recante "Istituzione dell'Agenzia Regionale per lo sviluppo dell'agricoltura e disposizioni in materia di sviluppo dell'agricoltura";

-       la legge regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione Calabria";

-       l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;

-       il D.Lgs. n. 118/2011, per come modificato e integrato dal D. Lgs. 126/2014;

considerato che il rendiconto è stato oggetto di numerose rettifiche da parte dell'Ente e che le relative delibere di approvazione e rettifica del rendiconto di gestione 2016 sono tutte corredate dalle relative relazioni del Revisore unico dei conti;

atteso che il Revisore unico dei conti:

-       ha evidenziato l'attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria;

-       invita l'Azienda ad operare nell'ottica dell'economicità nell'ambito dei programmi delle attività da attuare, al fine di individuare le voci passibili di taglio, per evitare inefficienze e sprechi;

-       rileva la discordanza dei crediti e dei debiti dello stato patrimoniale rispetto al totale dei residui attivi e passivi del rendiconto di gestione e quindi invita l'Azienda a tenere conto di tali discordanze nel rendiconto dell'esercizio finanziario 2017;

-       nell'esprimere parere favorevole per l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2016, propone di vincolare l'avanzo di amministrazione disponibile per la costituzione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e di aggiornare lo stesso con la corretta imputazione di somme da destinarvi nel corso 2017, prescrivendo, quindi, di non utilizzare l'avanzo di amministrazione disponibile nel corso dell'esercizio corrente e di accantonare altre somme in futuro vista l'incongruità del fondo medesimo;

considerato che il dipartimento Agricoltura:

-       ha rilevato il rispetto dei vincoli di spesa di cui alla vigente normativa in materia di spending review, con la sola eccezione del limite di cui all'art. 1, comma 4, della l.r. n. 3/2015 inerente il contenimento dei costi per la corresponsione degli emolumenti al Direttore generale;

-       esprime parere favorevole al conto consuntivo 2016, con la prescrizione di contenere, ai fine di garantire il rispetto del limite ex l.r. n. 3/2015, art. 1 comma 4, la spesa relativa agli emolumenti corrisposti al Direttore generale adottando gli opportuni adempimenti consequenziali;

considerato che il dipartimento Bilancio ha rilevato che:

-       sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa e il conto del tesoriere;

-       sussiste continuità tra i residui finali dell'esercizio 2015, rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2016;

-       sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle partite di giro;

-       sussiste corrispondenza trai valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio, posto che è stata verificata la piena coincidenza tra residui attivi finali e crediti e tra residui passivi finali e debiti, nonché con riferimento al conto economico la corrispondenza tra impegni in conto competenza e costi e tra accertamenti e ricavi;

-       sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria e il valore registrato alla voce "disponibilità liquide" dalla parte attiva dello stato patrimoniale;

-       risulta formalmente corretta la determinazione del fondo pluriennale vincolato alla data del 31.12.2016;

tenuto conto che lo stesso dipartimento Bilancio:

-       prescrive di provvedere alla corretta registrazione delle risorse da ricomprendere nella determinazione dell'ammontare del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, con il divieto di procedere alla registrazione dei relativi accertamenti per cassa ma in ragione dell'intero credito risultante da idonea documentazione;

-       non applicare la parte disponibile dell'avanzo di amministrazione scaturente dal rendiconto di gestione 2016, stante l'insufficiente quantificazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità;

-       ritiene possibile procedere alla trasmissione da parte della Giunta regionale del rendiconto 2016 dell'Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) al Consiglio regionale;

tenuto conto che la deliberazione di Giunta regionale n. 428 del 29 settembre 2017 demanda al dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari l'avvio delle procedure necessarie sia al recupero delle somme indebitamente percepite, sia ai fini della segnalazione agli organi inquirenti della Corte dei conti di un eventuale danno erariale;

rilevato che la seconda Commissione consiliare, nella seduta del 17 ottobre 2017, ha approvato il Rendiconto dell’esercizio 2016 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e i documenti ad esso allegati;

delibera

di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della l.r. n. 8/2002, il Rendiconto dell’esercizio 2016 dell’Azienda regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese (ARSAC) e i documenti ad esso allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 191/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2016 dell’Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA)” (Del. n. 248)

Il Consiglio regionale

vista la delibera di Giunta regionale n.429 del 29 settembre 2017, recante: "Rendiconto esercizio 2016 dell' Agenzia regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA). - Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza”;

premesso che:

-       la legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-       la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

-       il decreto del Direttore Generale del dipartimento delle politiche Europee ed Internazionali del MIPAAF n. 0007349 del 14 ottobre 2009, l’ARCEA è stata riconosciuta Organismo Pagatore della Regione Calabria per i regimi di spesa FEAGA e FEASR;

-       con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 103 del 9 ottobre 2014, il dott. Maurizio Nicolai è stato nominato direttore generale dell'ARCEA;

-       con il decreto della Giunta regionale n. 504 del 16/12/2016 è stato nominato quale Revisore unico dei conti il dott. Alessandro Vallone;

-       la Giunta regionale, al fine di consentire la redazione del bilancio consolidato della Regione Calabria con i propri enti ed organismi strumentali, con delibera n. 442 del 10 novembre 2016, ha approvato le linee di indirizzo dedicate ai dipartimenti vigilanti riguardanti sia le modalità e i tempi per l'approvazione dei rendiconti degli enti strumentali, sia l'effettuazione delle verifiche in ordine al contenimento delle spese ai sensi della normativa vigente;

visti:

-       l'art. 12 della legge regionale 8 luglio 2002, n. 24;

-       l'art. 28 della legge regionale 17 agosto 2005, n. 13, che approva l'istituzione dell'Organismo Pagatore Regionale;

-       la legge regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione Calabria";

-       l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;

-       il D.Lgs. n. 118/2011, per come modificato e integrato da D. Lgs. 126/2014;

tenuto conto che il Revisore unico dei conti ha espresso parere favorevole per l'approvazione del rendiconto generale esercizio finanziario 2016, attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione;

considerato che:

-       il dipartimento Agricoltura ha espresso parere favorevole al rendiconto di gestione 2016, fermo restando quanto rappresentato dalla struttura di controllo in merito alla verifica relativa al rispetto delle norme in materia di contenimento della spesa;

-       la struttura di controllo, con riferimento alla verifica relativa al rispetto delle norme in materia di contenimento della spesa, si riserva di procedere in separata sede ad una analisi approfondita dei conti esposti nel consuntivo 2016, in considerazione del fatto che le eventuali sanzioni previste per il mancato rispetto della normativa sui limiti di spesa non incidono sull'approvazione del rendiconto dell'azienda;

considerato che il dipartimento Bilancio, nell'istruttoria, ha rilevato che:

-       sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa e il conto del tesoriere;

-       sussiste la continuità tra i residui finali dell'esercizio 2015, rispetto a quelli iniziali dell'esercizio 2016;

-       sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette partite di giro;

-       sussiste la corrispondenza trai valori a residuo e quelli riportati nel conto del patrimonio;

-       sussiste la quadratura tra il saldo di tesoreria, in ragione del totale dei pagamenti e degli incassi fatti nel corso dell'esercizio 2016, e il valore registrato alla voce "disponibilità liquide" della parte attiva dello stato patrimoniale;

-       risulta formalmente corretta la determinazione del Fondo pluriennale vincolato alla data del 31/12/2016;

-       risultano correttamente determinate le quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione;

tenuto conto che lo stesso dipartimento Bilancio, nel precisare che l'eventuale mancato rispetto della normativa sul contenimento della spesa non incide sull'approvazione del rendiconto, ritiene possibile procedere all'adozione, da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2016 dell'Agenzia regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) al fine della successiva presentazione dello stesso al Consiglio regionale;

rilevato che la Seconda Commissione consiliare, nella seduta del 17 ottobre 2017, ha approvato il Rendiconto dell’esercizio 2016 dell'Agenzia regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i documenti ad esso allegati;

delibera

di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della l.r. n. 8/2002 il Rendiconto dell’esercizio 2016 dell'Agenzia regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) e i documenti ad esso allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 192/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Rendiconto esercizio 2014 e riaccertamento straordinario dei residui dell’Azienda Calabria Verde” (Del. n. 249)

Il Consiglio regionale

vista la delibera di Giunta regionale n.430 del 29 settembre 2017, recante: "Rendiconto esercizio 2014 e riaccertamento straordinario dei residui dell'Azienda Calabria Verde - Trasmissione al Consiglio regionale per gli atti di competenza";

viste:

-       la deliberazione del direttore generale di Azienda Calabria Verde n. 149 del 15.07.2015 di approvazione del Rendiconto generale 2014;

-       la deliberazione n. 227 del 13.09.2016 del commissario straordinario di Azienda Calabria Verde di "revisione straordinaria residui conto annuale 2014 con contestuale variazione del bilancio 2015-2017";

premesso che:

-       la legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione Calabria", all'articolo 57, comma 7, dispone che i rendiconti degli Enti, delle Aziende e delle Agenzie regionali sono presentati entro il 31 marzo di ogni anno ai rispettivi Dipartimenti della Giunta regionale competenti per materia che, previa istruttoria conclusa con parere favorevole, li inviano entro il successivo 15 aprile al dipartimento "Bilancio e Patrimonio" per la definitiva istruttoria di propria competenza;

-       la Giunta regionale entro il 15 maggio trasmette i rendiconti al Consiglio regionale per la successiva approvazione entro il 30 giugno;

-       la Giunta regionale, al fine di consentire la redazione del bilancio consolidato della Regione Calabria con i propri enti ed organismi strumentali, con delibera n. 442 del 10 novembre 2016, ha approvato le linee di indirizzo dedicate ai dipartimenti vigilanti riguardanti sia le modalità e i tempi per l'approvazione dei rendiconti degli enti strumentali, sia l'effettuazione delle verifiche in ordine al contenimento delle spese ai sensi della normativa vigente;

visti:

-       la legge regionale n. 25 del 16 maggio 2013, che ha istituito Azienda Calabria Verde;

-       la legge regionale n. 8/2002 recante "Ordinamento del bilancio e della contabilità della regione Calabria";

-       l'articolo 54, comma 5, lettera b), dello Statuto della regione Calabria;

-       l'art. 3, comma 7 del D. Lgs. n. 118/2011, per come modificato e integrato da D. Lgs. 126/2014;

considerato che il Revisore unico dei conti:

-       è stato nominato con decreto del Presidente del Consiglio regionale della Calabria n. 4 del 31/05/2016;

-       ha espresso parere favorevole sulla procedura di "revisione straordinaria dei residui conto annuale 2014 con contestuale variazione del bilancio 2015-2017" approvata con delibera del commissario straordinario n. 227 del 13 settembre 2016;

considerato che con delibera di Giunta regionale n. 94 del 17/03/2017 recante "Coordinamento strategico di società fondazioni ed enti – ridefinizione funzioni e attività delle strutture amministrative", si è disposto che la vigilanza sull'Azienda spetta al dipartimento Presidenza d'intesa con il dipartimento Agricoltura per le attività antecedenti al 01/01/2017, i dipartimenti vigilanti:

-       evidenziano l'impossibilità di esprimersi sulla verifica del rispetto della normativa in materia di spending review per l'esercizio 2014, poiché non esistono serie storiche di dati contabili ai quali fare riferimento per le verifiche in questione, atteso che l'Azienda ha iniziato ad operare a decorrere dall'1 aprile 2014;

-       rilevano che a seguito del riaccertamento straordinario dei residui è emerso un maggiore disavanzo, pari ad € 56.182.826,18, che d'intesa con il dipartimento Bilancio è stato stabilito di ripianare in 30 anni;

-       esprimono parere favorevole al rendiconto di gestione 2014, così come risultante in seguito alla revisione straordinaria dei residui, con contestuale variazione del bilancio 2015-2017;

considerato che il dipartimento Bilancio, riguardo l'acquisizione da parte dell'Azienda di un contratto di finanziamento stipulato a suo tempo da Afor in liquidazione e la società Cooperfin S.p.A., raccomanda l'azienda:

-       di provvedere con immediatezza, con riferimento ai documenti contabili non ancora approvati (2015 e 2016), ad effettuare le dovute scritture patrimoniali alla voce "immobilizzazioni finanziarie" incrementando, contestualmente, di pari importo, il "fondo di dotazione", per l'importo di € 1.500.000 con riferimento al capitale "immobilizzato" con il contratto di finanziamento in questione, nonché ad esplicitare nella nota integrativa ogni elemento utile a fare chiarezza sul presente rapporto di credito;

-       qualora si rilevasse l'impossibilità di escutere la garanzia fideiussoria, di provvedere a svalutare opportunamente i crediti sopra specificati (capitale e interessi), comprendendo gli stessi nel computo del fondo crediti di dubbia esigibilità, al fine di salvaguardare gli equilibri finanziari dell'ente a seguito di un possibile danno conseguente al mancato recupero del capitale prestato;

atteso che:

-       l'Azienda ha espletato la procedura di riaccertamento straordinario dei residui per come previsto dall'art. 3, comma 7 del D.Lgs. n. 118/2011 con riferimento alla quale il dipartimento Bilancio, ha rilevato l'errata applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata; conseguentemente è stata rilevata l'errata determinazione sia della quota vincolata che di quella accantonata del risultato di amministrazione, e necessariamente anche la parte disponibile di quest'ultimo;

-       è stato, quindi, necessario apportare dei correttivi, a seguito dei quali, la parte disponibile del risultato di amministrazione è passato da un disavanzo di euro 37.733.396,39 ad un disavanzo di euro 56.182.826,18;

-       il commissario straordinario, su segnalazione del dipartimento Bilancio, avendo rilevato un vizio di legittimità nell'adozione delle sopraddette determinazioni da parte del dirigente del servizio, posto che la competenza risulta essere del direttore generale dell'azienda, ha ritenuto opportuno fare propria la procedura del riaccertamento straordinario dei residui, giusta deliberazione n. 227 del 13.09.2016;

-       l'azienda, riguardo il disavanzo scaturente dalla procedura del riaccertamento straordinario dei residui, ha definito un piano di rientro a quote costanti per 30 esercizi, a partire dal 2015, appostando nei relativi bilanci, nella parte spesa, l'importo di € 1.872.760,87;

atteso che l'Azienda, con deliberazione n. 227 del 13/09/2016 del commissario straordinario, ha opportunamente rettificato la procedura di riaccertamento straordinario dei residui, definendo correttamente gli allegati 5/1 e 5/2 (riguardanti rispettivamente il computo del fondo pluriennale vincolato di parte corrente e capitale e la dimostrazione del risultato di amministrazione alla data del riaccertamento straordinario dei residui);

considerato che il dipartimento Bilancio rileva che:

-       sussiste la piena corrispondenza tra il saldo di cassa e il conto del tesoriere;

-       sussiste la quadratura delle poste contabili iscritte nelle cosiddette "partite di giro";

-       è stato adeguatamente rideterminato il risultato di amministrazione 2014, a seguito delle rettifiche apportate alla consistenza dei residui, riportando ad adeguati canoni di veridicità le risultanze contabili dell'Azienda, nel rispetto del principio contabile di matrice europea del "true and fair view", ovvero ricerca nei dati contabili di bilancio delle reali condizioni di natura economica, patrimoniale e finanziaria dell'ente;

e che ritiene possibile procedere all'adozione da parte della Giunta regionale, del rendiconto per l'esercizio 2014 dell'Azienda Calabria Verde, al fine della successiva presentazione al Consiglio regionale; riguardo la procedura di riaccertamento straordinario dei residui, opportunamente rettificata dall'azienda, il dipartimento ritiene che la Giunta regionale possa prenderne atto e trasmettere la relativa documentazione al Consiglio regionale;

rilevato che la seconda Commissione consiliare, nella seduta del 17 ottobre 2017, ha approvato il Rendiconto dell’esercizio 2014 e il riaccertamento straordinario dei residui di Azienda Calabria Verde e i documenti ad essi allegati;

delibera

di approvare, ai sensi dell'articolo 57 della l.r. n. 8/2002 il Rendiconto dell’esercizio 2014 e il riaccertamento straordinario dei residui dell’Azienda Calabria Verde e i documenti ad essi allegati, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione.

(Allegati)

Proposta di legge numero 276/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (Del. n. 250)

Art. 1

(Riconoscimento dei debiti fuori bilancio

derivanti da sentenze esecutive)

  1.  Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive modifiche ed integrazioni, è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivanti da sentenze esecutive di condanna per la somma complessiva di euro 23.877,95, come da tabella allegata che fa parte integrante della presente legge.

Art. 2

(Copertura finanziaria)

  1.  Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui all’articolo 1 si provvede con le risorse disponibili nel bilancio 2017-2019 del Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2017, allocate al Programma U.20.03 Capitolo 82512 Articolo 512, recante “Fondo per rischi di soccombenza spese legali, transazioni e debiti fuori bilancio”.

Art. 3

(Entrata in vigore)

  1.  La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 277/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio di cui alla lettera a) comma 1, dell’art. 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.” (Del. n. 251)

Art. 1

(Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio

derivanti da sentenze esecutive)

  1.  Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 73, comma 1, lett. a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive modifiche ed integrazioni è riconosciuta la legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione Calabria derivanti da sentenze e altri titoli esecutivi non ancora oggetto di procedura esecutiva già contabilmente regolarizzata per la complessiva somma di euro 40.385,80, per come dettagliato nella tabella allegata al n. 1 per far parte integrante e sostanziale della presente legge.

Art. 2

(Copertura finanziaria)

  1.  Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento dei debiti fuori bilancio di cui all'articolo 1 si provvede per l'importo corrispondente ad euro 40.385,80 con le risorse allocate al Programma U.20.03 "Altri fondi" dello stato di previsione della spesa del bilancio 2017, per come indicato nella tabella allegata al n. 1.

  2.  La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio annuale 2017 e pluriennale 2017-2019 approvato con legge regionale 27 dicembre 2016, n. 45 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2017-2019), istituendo appositi capitoli di bilancio nell'ambito dei documento tecnico approvato con D.G.R. n. 554 del 28 dicembre 2016 nonché a compiere tutti gli atti necessari all'attuazione di quanto previsto nei precedenti articoli.

Art. 3

(Entrata in vigore)

  1.  La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 282/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano recante: “Riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126” (Del. n. 252)

Art. 1

(Riconoscimento di un debito fuori bilancio

derivanti da acquisizione di beni e servizi)

  1.  Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 73, comma 1 lett. e) del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabilità e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive modifiche ed integrazioni, è riconosciuta la legittimità di un debito fuori bilancio del Consiglio regionale della Calabria derivante da acquisizione di un servizio in assenza del preventivo impegno di spesa per la somma complessiva di euro 500,00, come da tabella allegata che fa parte integrante della presente legge.

Art. 2

(Copertura finanziaria)

  1.  Alla copertura finanziaria degli oneri derivanti dal riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio di cui all'articolo 1 si provvede con le risorse disponibili nel bilancio 2017- 2019 del Consiglio regionale della Calabria, esercizio 2017, allocate al Programma U.20.03 Capitolo 82512 Articolo 512, recante "Fondo per rischi di soccombenza spese legali, transazioni e debiti fuori bilancio".

Art. 3

(Entrata in vigore)

  1.  La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria.

(Allegati)

Proposta di legge numero 288/10^ di iniziativa del consigliere regionale Romeo recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2016 numero 44 (legge di stabilità regionale 2017)” (Del. n. 253)

Art. 1

(Integrazioni all’articolo 19 della l.r. 44/2016)

  1.  Dopo il comma 1 dell’articolo 19 della legge regionale 27 dicembre 2016, n. 44 (Legge di stabilità regionale 2017) è aggiunto il seguente:

“1 bis. Il contributo stanziato nell'esercizio finanziario 2017 a favore della "Fondazione Mediterranea Terina Onlus", come indicato nella tabella C allegata alla presente legge, è da intendersi vincolato e destinato esclusivamente alle spese di funzionamento della fondazione medesima, può essere erogato previa presentazione dell'annuale Piano delle attività dell'ente e tenuto conto delle voci di spesa ivi contenute, con priorità esclusiva per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti della fondazione stessa.”.

Art. 2

(Clausola di invarianza finanziaria)

  1.  Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

  1.  La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria (BURC).

(Allegati)

Mozione numero 91 di iniziativa dei consiglieri G. Nucera. G. Neri, A. Nicolò, F. Cannizzaro, D. Battaglia, G. Arruzzolo “Sull’inserimento nel prossimo assestamento del bilancio 2017 del provvedimento volto a garantire le spettanze obbligatorie della mano d’opera impegnata nei piani attuativi di forestazione dei Consorzi di bonifica nel periodo 2001 – 2015”

Il Consiglio regionale della Calabria

premesso che:

gli undici consorzi di bonifica calabresi versano in grave situazione finanziaria, causata in gran parte dalla mancata copertura dei piani attuativi di forestazione per il periodo 2001-2015 ed alla drastica riduzione dei trasferimenti regionali di cui alle ll.rr. nn. 26/75 e 11/03;

ulteriori cause sono riconducibili alla riduzione delle spese generali di forestazione attualmente al 3,5%, al mancato assolvimento di alcuni obblighi assunti dall’Ente Regione per i piani industriali di alcuni Consorzi, nonché ai ritardi accumulati nell’approvazione dei piani di classifica;

visto che:

I Consorzi di bonifica svolgono un ruolo importante sulla tutela e difesa del suolo, hanno competenze nell’esecuzione delle opere di sistemazione idrogeologica, difesa e regimazione dei corsi d’acqua, in materia di irrigazione, nel comparto agroforestale e vanno supportati e sostenuti a svolgere compiutamente i propri compiti d’istituto previsti dal legislatore;

considerato che:

I crediti vantati dai Consorzi di bonifica nei confronti della Regione Calabria per il periodo 2001-2015 si aggirano a circa € 56.000.000,00, e che per il periodo 2001-2010 esiste una attività accertativa espressamente indicata nella delibera di G.R. n. 406/2013;

altresì, appare utile e necessario dare prosecuzione all’attività accertativa per il restante periodo 2011-2016, adempimento da ultimare entro il 1° semestre del 2018;

ravvisato che:

i suindicati crediti vantati dai Consorzi afferiscono al pagamento di oneri previdenziali ed assicurativi per i lavoratori OIF che costituiscono obbligo contrattuale a carico dei Consorzi, costretti a contrarre piani di rateazione con Equitalia Spa gravati da interessi moratori e di dilazione che hanno notevolmente aumentato i costi, e che eventuali inadempienze a tali obblighi potranno determinare contenziosi con rilevanti aggravi di spesa sia a carico degli enti consortili che della Regione Calabria;

valutato che:

per le ragioni innanzi indicate urge un intervento finanziario della Regione Calabria in favore dei Consorzi di bonifica;

impegna

il Presidente e la Giunta regionale ad inserire nel prossimo assestamento del bilancio 2017 il seguente provvedimento:

“Al fine di garantire la parziale copertura finanziaria delle spettanze obbligatorie della mano d’opera impegnata nei piani attuativi di forestazione dei Consorzi di bonifica nel periodo 2001-2015 è autorizzata la spesa complessiva di € 26.000.000,00” di cui:

€ 3.500.000,00 nel corrente esercizio 2017;

€ 7.500.000,00 nell’esercizio 2018;

€ 7.500.000,00 nell’esercizio 2019;

€ 7.500.000,00 nell’esercizio 2020.

con allocazione per l’anno corrente sulla Missione 09 Programma 0905 Titolo 1 Macroaggregato 203 Cap. U3204051111, e per gli anni successivi sulle pertinenti voci di bilancio.

di demandare al dipartimento Presidenza U.O.A. “Foreste, Forestazione e Difesa del Suolo” l’espletamento di tutti gli adempimenti connessi e necessari per l’attuazione della presente disposizione e di provvedere altresì al riparto delle somme in favore dei Consorzi in proporzione ai reali crediti vantati dai singoli enti consortili valutati sulla base della regolarità contabile e tecnico-amministrativa della documentazione presentata alla stessa U.O.A. a supporto dei crediti esigibili.

(Allegati)