X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

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n. 33

 

SEDUTA Di lunedì 20 febbraio 2017

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO

 

Presidenza del Presidente Nicola Irto

 

La seduta inizia alle 15,54

PRESIDENTE

Buongiorno, la seduta è aperta. Si dia lettura del verbale della seduta precedente.

GIUDICEANDREA Giuseppe, Segretario Questore f. f.

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Non essendoci osservazioni, pongo in votazione il verbale della seduta precedente.

 

(E’ approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni.

 

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni

GIUDICEANDREA Giuseppe, Segretario Questore f. f.

Legge le interrogazioni presentate alla Presidenza.

 

(Sono riportate in allegato)

Risposta scritta ad interrogazioni

PRESIDENTE

E’ pervenuta risposta scritta alle seguenti interrogazioni: numero 58/10^ del 29 giugno 2015, a firma del consigliere Graziano, numero 124/10^ del 16 febbraio 2016, a firma del consigliere Graziano; numero 204/10^ del 31 agosto 2016, a firma del consigliere Nicolò; numero 227/10^ del 18 ottobre 2016, a firma dell’ex consigliere Mangialavori, numero 234/10^ del 2 novembre 2016, a firma del consigliere Greco; numero 235/10^ del 2 novembre 2016, a firma del consigliere Greco; numero 244/10^ del 14 dicembre 2016, a firma del consigliere Tallini; numero 255/10^ del 6 febbraio 2017, a firma del consigliere Nicolò.

 

(Sono riportate in allegato)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 157/10^ d’Ufficio, recante: “Convalida del consigliere regionale Wanda Ferro”

PRESIDENTE

Il primo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 157/10^ d’Ufficio, recante: “Convalida del consigliere regionale Wanda Ferro”.

Diamo il benvenuto alla consigliera Wanda Ferro.

 

(Applausi)

 

Prima di porre formalmente in votazione la proposta di provvedimento amministrativo posta all’ordine del giorno, chiedo alla consigliera Ferro se vuole intervenire e, qualora volessero, chiedo anche agli altri colleghi di segnarsi. Prego, consigliera Ferro.

 

(La consigliera Wanda Ferro prende posto nei banchi riservati ai consiglieri)

FERRO WANDA (Gruppo Misto)

Signor Presidente del Consiglio, Presidente della Giunta, assessori, stampa e pubblico presente, desidero rivolgere a tutti un sentito ringraziamento per l’accoglienza che mi è stata riservata. Ringrazio in particolare il presidente Irto e l’Ufficio di Presidenza per la celerità e puntualità con cui è stata data esecuzione alla sentenza del Tar che oggi mi vede entrare in questa Assemblea.

Un momento che vivo con gratitudine nei confronti dei calabresi che mi hanno affidato il compito di rappresentarli dai banchi della minoranza ma non posso nascondere il dispiacere per l’esclusione di Giuseppe Mangialavori, giovane professionista che ho avuto vicino e che stimo come uomo, come politico, come professionista da sempre impegnato sul nostro territorio. Sono convinta anche se non smentisce l’idea che “non c’è rosa senza spine” che sarà ancora un grande interprete dei bisogni calabresi ed una grande risorsa per il centro-destra e per la Calabria.

Viaggiando da Catanzaro pensavo che oggi per me è un po’ come il primo giorno di scuola, è un momento atteso e sofferto ed è naturale, quindi, l’emozione che credo si intraveda tutta. Una emozione differente da quando sono stata eletta come prima donna alla guida di una Provincia calabrese, probabilmente per come sono arrivata in questa Assemblea.

Ecco perché ho deciso di affidare ad alcuni appunti i miei pensieri per evitare che l’emozione mi faccia dimenticare qualche passaggio. Si può arrivare al primo giorno di scuola da ripetenti, ma non è il mio caso; si può arrivare in perfetto corso – ma non ci siamo – ed è come se ci arrivassi un po’ da privatista. Non ho studiato a casa, ma in questi due anni ho studiato tra la gente condividendo le ansie di chi ripone le proprie aspettative in quello che da oggi sarà anche il mio impegno quotidiano e costante.

Ai calabresi mi sento di dire “scusate per il ritardo” anche se non è del tutto colpa mia e guardando indietro nel tempo mi rendo conto che in questi due anni non mi sono persa molto perché non c’è stato quello scatto in avanti che i calabresi avrebbero meritato.

Ho espresso più volte sulla stampa il mio giudizio sulla vicenda che mi ha impedito di esercitare dal primo giorno, in base al mandato conferitomi dai cittadini, il ruolo di consigliere dell’opposizione ovvero – come qualcuno ha affettuosamente detto – come leader dell’opposizione.

Oggi, però, ribadisco la necessità di conoscere le responsabilità ad ogni livello perché credo che sia perpetrato un grandissimo vulnus nel sistema democratico calabrese. Lo devo ai calabresi, lo devo a coloro che all’epoca hanno sposato con me questa battaglia, ma lo devo anche a Giuseppe Mangialavori.

Il Governatore della Calabria, Mario Oliverio, è stato mio avversario politico nella competizione elettorale ed è nelle regole del gioco. Peccato – e lo dico simpaticamente – che lo sia stato anche quando la Giunta regionale si è costituita in giudizio contro la mia elezione. Due anni di attesa, due lunghi anni per veder riconosciuto il mio sacrosanto diritto di sedere tra questi banchi; ma la mia esperienza – sono convinta – è cosa di poca roba rispetto al diritto dei calabresi di avere un futuro. Un ringraziamento va, soprattutto, alla magistratura, alla giustizia nella quale ho sempre creduto ogni giorno, ogni minuto. Vanno ringraziati gli avvocati da Valerio Donato a Francesco Pullano, ai professori Marini e Clarizia. 

Dico che la mia esperienza è poca cosa, soprattutto perché credo che si debba dare veramente ai giovani il diritto di sperare in un posto di lavoro, ad avere una buona sanità, scuole sicure, un mare pulito, a godere delle nostre meraviglie che sono tante e che vanno valorizzate e non offese. Ecco, da oggi, il mio diritto negato diventa un dovere assoluto: un dovere di rappresentare i calabresi che avevano creduto in me ed ancora una volta esprimo il senso di riconoscenza in una battaglia che – più volte ho ripetuto pubblicamente – per alcuni versi ho vissuto in piena solitudine se non grazie alla sollecitazione e all’accompagnamento dei cittadini.

Un grazie particolare va a tutta la stampa, a tutte le emittenti che non hanno mai abbassato per un solo secondo i riflettori su questa vicenda e sono consapevole che non era la vicenda che riguardava la mia persona ma i valori in gioco che erano quelli della legalità, delle regole, del rapporto con le Istituzioni e della tutela della democrazia.

Mi piace un po’ definirla la vera battaglia di democrazia e di libertà. Da oggi, con tutti voi, mi sento di condividere un percorso e su ogni decisione, ovviamente, condividerò anche le responsabilità delle scelte. Non valuterò soltanto l’utilità immediata, ma ciò che andremo a fare in quest’Aula avrà, in qualche modo, ripercussioni sull’avvenire della nostra terra.

Responsabilità nei confronti dei giovani che vedono il futuro come una minaccia, delle famiglie lasciate sempre più sole, di una realtà economico-imprenditoriale che vorrebbe fare lo scatto ma che spesso è frenata da una burocrazia lenta e farraginosa; anche se non sempre è responsabilità della burocrazia perché molte volte la politica si vuole sostituire alla burocrazia.

Responsabilità nei confronti delle fasce più deboli, dei precari, degli anziani, di chi si confronta con la malattia o con la disabilità. Mi batterò affinché la buona amministrazione si faccia in mezzo alla gente e non al piano “attico” di una cattedrale blindata nel deserto delle idee. Mi batterò non più tra i sorrisi ed il compiacimento servile di tante persone che ci circondano e che, magari, ci fanno dimenticare spesso che un ragazzo disabile ha diritti che non possiamo negare o trascurare. Mi batterò per aiutare a far crescere la libertà dal bisogno, valore fondante di ogni sistema democratico, la libertà dalla clientela, dall’appartenenza al referente politico, per affermare i valori del merito, delle capacità e della solidarietà, fuori ma anche dentro il Palazzo.

Sono passati, dicevamo, più di due anni e quando ho proposto ai calabresi una sfida di rinnovamento nel segno di quei valori; all’epoca lanciai uno slogan “Calabria diventa ciò che sei”, ma non era per me soltanto uno slogan ad effetto, era un messaggio di speranza, di fiducia nella capacità dei calabresi ed era una sfida totale di rottura con il passato, con quel passato che sicuramente, spesso, ha fatto grandi errori.

Non ho trovato grande consenso, ma oggi riparto da quella stessa, identica convinzione. Non voglio essere io a dire se la scelta dei calabresi sarà giusta o sbagliata o se sia stata premiata. Oggi sono al mio primo giorno di scuola ed a giudicare il mio, come il vostro ed il nostro operato, sarà soltanto il popolo sovrano, i cittadini ma non più dalle parole ma dalla quotidianità, dai gesti, dalle occasioni che sapremo offrire e soprattutto dalle risposte che sapremo dare ai loro bisogni.

In questi due anni ne abbiamo sentite tante di parole: discariche zero, tanti ecodistretti eppure le slide sono sempre quelle, gli standard sono sempre quelli, forse per difetto di comunicazione.

Abbiamo parlato di agevolare la mobilità dall’Europa piuttosto che dal nord Italia, ma due dei tre aeroporti calabresi sono ancora all’anno zero e mi chiedo, allora, come può arrivare la gente dall’Europa o dal nord Italia?

E le tante criticità sulla depurazione ritenuta alla base del calo delle presenze turistiche!

Mario Oliverio ed io abbiamo ricoperto – credo anche in modo onorevole – il ruolo di Presidenti di Provincia e sappiamo qual è il ruolo della depurazione – lo conosciamo fino in fondo e lo abbiamo spesso combattuto nel passato –; conosciamo i tanti fattori di rischio che ancora persistono per la fragilità di un meraviglioso territorio, quella quinta marcia che avremmo dovuto mettere per innescare lo sviluppo dell’agricoltura nell’esportazione, nell’internalizzazione, nell’aumento dell’occupazione.

E mentre siamo qui ci sono i Comuni, le pubbliche amministrazioni con i cantieri bloccati da un sistema – per carità – importante di innovazione ma che non lascia nel volo alcun paracadute.

Ci sono ingegneri ed architetti che sono sull’orlo di una crisi di nervi per una nuova piattaforma impraticabile.

C’è un problema per quanto riguarda la sanità. Ma con quale sanità vogliamo curare i nostri concittadini? Perché la salute è un interesse primario, la salute è bipartisan, i malati non hanno una tessera di partito. Ed, allora, dico che è finito il tempo di sfogliare la margherita – come è avvenuto per il referendum “sì, no, forse”–, perché dobbiamo dire basta alle “vacanze romane”, basta alle monetine gettate a Fontana di Trevi per questa o per quella nomina nelle Asp, per i grandi elettori, per questo o per quel dipartimento e smetterla di legare la vita o la morte dei nostri concittadini alle lotte interne dei partiti, alle componenti, alle correnti, ai congressi.

Credo che la gente voglia salute, speranza e soprattutto serietà; vuole un gioco di squadra che deve essere dentro e fuori dal Palazzo e, se vogliamo prendere a prestito una metafora sportiva, io ricordo una frase di Michael Jordan: “col talento si vince la partita ma col gioco di squadra si vincono i campionati”.

Quello che sarà il mio impegno, ritengo, dovrà essere l’impegno della minoranza e qui dentro c’è un gruppo disposto ad essere minoranza. Certo, non ho nessuna pretesa di cambiare il mondo e, certamente, non avrò neanche la possibilità dai banchi dell’opposizione perché io sono opposizione e lo sarò “senza se e senza ma”, tuttavia proverò quanto meno a dare il mio contributo affinché tante cose non siano più trascurate.

La mancanza di una vera opposizione a chi governa da sempre nel regionalismo calabrese così come il trasversalismo ed il trasformismo sono i mali più profondi della nostra terra. E’ un po’ come diceva Sant’Agostino “c’è un ruolo che spetta alla maggioranza e c’è un ruolo che spetta alla minoranza” che è quello, ovviamente, di controllo. E il controllo deve dare anche una indicazione ed essere, in qualche modo, sentinella dei diritti dei cittadini.

Quindi, conservava in sé quell’idea che la speranza ha due figli: lo sdegno ed il coraggio. Lo sdegno per denunciare le cose che non vanno ed il coraggio per cambiarle.

La mancanza di una vera opposizione a chi governa – ripeto – credo sia uno dei mali atavici della nostra terra e ringrazio chi lo ha fatto nel corso di questi due anni, chi ha avuto voce per tentare di fare qualcosa di diverso opponendosi ad alcune logiche che non condividevamo.

E’ immediato per me fare una fotografia degli scenari politici che avevo un po’ lasciato in campagna elettorale. Penso a tanti uomini che all’interno del Consiglio regionale vestono una casacca – non parlo ovviamente della competizione regionale perché negli ultimi 20 anni il cambio è un po’, come guardare ai partiti, un trampolino di lancio o come a dei tornelli per far carriera – ma ai tanti uomini che qui sono magari schierati da una parte, alle provinciali sui territori in altre situazioni. Ed, allora, io dico che ci sono due categorie e qui ci sono tante persone impegnate a far bene: la categoria degli ostinati, di quelli che non cambiano mai idea, che vogliono rispondere ai loro elettori e, poi, c’è la categoria di coloro che si scansano e si accomodano ed era già tutto previsto.

Io non mi scanso, non mi accomodo. La Calabria non può permettersi il lusso di rinunciare a questa funzione. Ci sono dei temi come legalità e trasparenza su cui le Istituzioni, oggi, si giocano la loro residua credibilità e autorevolezza. Non può esserci spazio per le infiltrazioni, per la complicità e per le connivenze, ma bisogna essere vicini alle forze dell’ordine, alla magistratura, per la repressione dei tanti fenomeni distorsivi.

La politica, però, deve fare la sua parte, non può delegare la magistratura. La politica deve fare la politica e trovare in sé gli anticorpi per credere in un futuro di progresso, di giustizia sociale, con l’esempio e la coerenza che deve essere tra il dire ed il fare, senza distinzioni politiche, senza barriere ideologiche ma, ovviamente, nell’esclusivo interesse della collettività.

La Calabria può e deve rialzarsi. L’ho scritto nel mio programma elettorale e rivolgo le stesse parole al presidente Mario Oliverio. Presidente, nessuno di noi vuole, credo, il suo fallimento e nessuno di noi vuole marciare sulle macerie della Calabria e tanto meno sulle sofferenze dei nostri concittadini.

Noi sogniamo una Calabria che sappia riaccendere la speranza, che attraverso la cultura delle regole e dell’efficienza sappia ridare fiducia ai giovani ed ai meno giovani, che sappia rendere partecipi i cittadini alla politica e all’amministrazione, che sappia riaccendere il sorriso sui volti della gente. Noi sogniamo una Calabria che premi il merito, il talento, l’impegno e che sappia rompere con i privilegi ed i favori; una Calabria dove vi è quel senso aristocratico dell’orgoglio, dell’onore, del rispetto e della appartenenza, che non consideri la cultura come un inutile lusso ma come un ascensore sociale, economico, occupazionale. Una Calabria che non lasci svanire ma che, anzi, valorizzi e porti nel suo sistema il grande patrimonio archeologico e culturale, mettendolo in rete attraverso le eccellenze eno-gastronomiche, le ricchezze naturali e paesaggistiche.

Noi speriamo che la Calabria riesca finalmente ad invertire la rotta per sfuggire ad una crisi, secondo me, devastante, ad un destino che sembra in qualche modo segnare il grande patrimonio che abbiamo, la fuga dei cervelli dei nostri giovani e di una povertà sempre crescente. Sogniamo una Calabria che sia orgogliosa di sé e che ritrovi la propria identità.

Quindi, una Calabria che diventi ciò che è.

Presidente Oliverio, affinché questa Calabria diventi realtà, ciascuno di noi dovrà ogni volta scegliere con determinazione il bene comune rispetto agli interessi di parte. Presidente, se lei sarà capace, finalmente di risvegliare la capacità di riscatto, di rinnovamento, di ricostruzione di questa nostra Calabria, se saprà essere davvero il custode del bene dei calabresi, avrà una collaborazione leale e costruttiva da parte nostra e da parte mia, in particolare, per tutto quanto significhi e rappresenti la presenza in quest’Aula. Ma proprio in virtù del significato del mio ingresso in questo Consiglio regionale sono anche pronta a non fare sconti, a mettere in campo tutta la mia poca ma personale esperienza, la mia determinazione ­– che credo di aver dimostrato – affinché si possa realizzare la rivoluzione che avevo immaginato e sognato.

In quest’Aula consiliare ritrovo tanti amici di viaggio, con alcuni ho condiviso e condiviso percorsi politici ed esperienze amministrative. Penso all’amico di sempre, Mimmo Tallini, a Fausto Orsomarso, che ha visto un percorso politico parallelo al mio o a Sinibaldo Esposito con il quale abbiamo condiviso anche una esaltante esperienza amministrativa e a molti altri che sono nell’altro schieramento. Da Arturo Bova – ex sindaco del comune di Amaroni – a Tonino Scalzo, ai tanti amici, ad Enzo Ciconte, ma consentitemi oggi di fare un saluto particolare ed il mio saluto particolare va a Flora Sculco, fino ad oggi unica e degna rappresentante femminile in Consiglio.

E’ arrivata dal fronte opposto a quello che io rappresentavo e rappresento, eletta nella mia stessa circoscrizione, ed ho avuto modo di confrontarmi nei vari incontri su una tematica che vede un territorio comune soffrire in modo particolare. Da oggi mi auguro che Flora Sculco si sentirà meno sola nelle tante battaglie e me lo auguro perché insieme non rappresenteremo soltanto quello spaccato complicato e complesso del mondo al femminile, delle donne che ho sempre definito le uniche capaci di fare le rivoluzioni senza spargere il sangue.

Chi mi conosce sa che non vado matta per le quote rosa ma credo che quelle sensibilità al femminile serviranno ad affrontare i tanti problemi della nostra terra.

Certo non dimenticherò le mie origini ma non sono qui per difendere soltanto la provincia e la città di Catanzaro. Sapete: è stata una campagna elettorale di soli 46 giorni, 409 comuni e 27 mila chilometri ma è stata una campagna meravigliosa che mi ha fatto conoscere la Calabria, anzi dovrei dire “la Calabria delle Calabrie” e a farmela vedere con occhi diversi. E ancora di più il tempo passato fuori dalle Istituzioni dopo 20 anni da consigliere e da assessore comunale, da consigliere provinciale, da ex Presidente della Provincia, ha rafforzato in me l’idea che il percorso del cambiamento sia possibile e non va lasciato nulla di intentato.

Concludo con la frase di un anonimo che mi viene in mente e che diceva: “è impossibile, disse l’orgoglio; è rischioso, disse la ragione; è inutile, disse l’esperienza; allora proviamoci, disse il cuore”. Credo che il cuore insieme all’esperienza, alla ragione ed ovviamente all’orgoglio possa essere una ricetta importante. Chiudo ringraziando doverosamente le tante persone, le tre liste, che a novembre 2014 mi hanno sostenuta in una competizione paradossale, impossibile, con una sconfitta già annunciata e che mi hanno affiancato in una battaglia combattuta all’insegna del coraggio delle idee. Quelle idee che vorrei diventassero azioni e che mi hanno consentito oggi di essere qui in questa Aula consiliare dove spero ovviamente di non deluderli, di onorare questa fiducia perché mi sono sempre posta un problema e cioè che i calabresi non ci consegnano un certificato elettorale, ci consegnano dei sogni, delle ambizioni e delle speranze.

Ecco, sarò qui a vigilare, a contribuire, a proporre, se lo riterrò opportuno, e ad oppormi ogni volta che sarà necessario, ma oggi è il primo giorno di scuola ed ho ancora tanto da imparare. Grazie.

 

(Applausi)

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Scalzo. Ne ha facoltà.

SCALZO Antonino (Partito Democratico)

Grazie Presidente, intervengo volentieri per dare il benvenuto in questa sede, il Consiglio regionale, all’amica Wanda che ha guidato nelle elezioni amministrative una compagine risultata poi soccombente rispetto ad un dato che vedeva difficile la possibilità di spuntarla; nel frattempo, si era costituita intorno al presidente Oliverio una compagine con i numeri e la rappresentatività di tutti i territori che hanno portato ai risultati ottenuti.

Oltre al benvenuto, voglio porgere alla consigliera Wanda Ferro un augurio di buon lavoro e fare qualche brevissima riflessione, perché è in questa sede che dobbiamo confrontarci portando avanti le nostre idee, ognuno dal proprio ruolo, dalla propria storia, dalla propria posizione, e rivolte nella sede più alta che è quella legislativa della Regione. La sede in cui ognuno di noi rappresenta un pezzo importante di uomini e di donne che, eleggendoci, hanno creduto che insieme potessimo – ciascuno per il proprio ruolo e per la propria sensibilità – provare a cambiare questa terra. Una terra che più volte abbiamo definito “difficile”, una terra straordinariamente bella, ma altrettanto difficile per le cose che tutti conosciamo, per la difficoltà di portare a termine anche procedimenti amministrativi importanti.

Se vogliamo, infatti, questo principio dell’alternanza – che è visto come un fatto di grande democrazia – in Calabria, purtroppo, ha rappresentato spesso un limite perché la nostra storia è fatta di passi avanti, ma anche di stop, di passi indietro e di riprese che, certamente, non hanno giovato all’attività amministrativa, al raggiungimento di importanti risultati e, soprattutto, a far fare un salto di qualità alla Regione.

Quando ho ascoltato la collega Wanda, al suo ingresso e dopo due anni, debbo dire che mi sarei vergognato se fossi stato tra coloro che potevano immaginare una legge di questo tipo. Ma ritengo che, quando si tratta di rappresentare le Istituzioni, le leggi vanno sempre rispettate e, il rispetto delle leggi non può avvenire a fasi alterne. Certo, questo è un grave vulnus per la democrazia e per la rappresentatività.

Ricordo bene la discussione, anche in Conferenza dei capigruppo. Ero presente e, come gruppo del Pd ero assolutamente contrario a questo tipo di modifica che non condividevo, perché in tutte le democrazie chi guida una coalizione naturalmente diventa il capo della maggioranza alla guida del governo, oppure diventa il capo della opposizione. E’ una cosa che non dobbiamo inventarci, eppure ci siamo ritrovati con questa legge e con questa difficoltà.

Credo che questo serva soprattutto perché queste cose vadano abolite dal vocabolario di chi rappresenta le istituzioni, i partiti e di chi rappresenta poi – anche col sistema elettorale che abbiamo – gli uomini e le donne che vanno a recarsi al voto perché è questo il rispetto delle regole ed il modo più importante e giusto per avvicinare gli elettori alla vita democratica di una Regione come la nostra, e come tante altre Istituzioni.

Ritengo che quella che abbiamo vissuto sia stata una pagina assolutamente non bella, con i distinguo e, soprattutto, con chi l’ha voluta, se l’è inventata e l’ha portata a compimento. Questo é un punto sul quale, a mio avviso, bisogna ragionare soprattutto perché cose simili non accadano più.

D’altronde, questa legislatura è iniziata – ed è vero, solo l’amica Flora Sculco era in Consiglio, adesso c’è anche Wanda Ferro – ma abbiamo subito approvato una norma, non solo in Consiglio, ma anche negli altri Enti ed in Giunta per garantire una quota importante, non una quota rosa, ma la presenza, forte e fondamentale, delle donne. Infatti, questa Giunta è composta per metà da donne.

Penso che questo sia stato un passo in avanti, ma certamente c’è tanto da fare, e questa è la sede più opportuna per discutere e scontrarsi, perché più è alto il livello di dibattito politico, più ci guadagna il popolo calabrese. Questa è la sede in cui spesso ci scontriamo, ma è anche la sede dove approviamo tante leggi importanti.

Oggi ne approveremo una che mi vede primo firmatario insieme ai colleghi Mirabello ed Esposito, condivisa e approvata all’unanimità in Commissione; alcune cose creano divisioni, altre trovano condivisione, ma l’importante è lavorare nell’ottica di una crescita comune.

Intanto, esprimo apprezzamento per il lavoro dei partiti che sono un pilastro fondamentale della democrazia e per gli eletti in questa Assise che è la sede democratica più importante per la Regione. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Benvenuta fra di noi, consigliera Ferro. Ho voluto porgere il mio augurio di buon lavoro sin dalla pubblicazione della sentenza della Corte costituzionale, attraverso un comunicato stampa, soprattutto evidenziando che quella sentenza avrebbe segnato la chiusura di una delle pagine più buie e più brutte di questo Consiglio regionale, creando un vulnus democratico con la mancata elezione della seconda eletta, facendo venir meno un principio di rappresentatività importante, che è quello di garantire la presenza in Aula del maggior oppositore; credo che oggi venga sanato un principio fondamentale, che ha rappresentato un momento buio della vita democratica di questo Consiglio regionale.

Credo che la sua presenza contribuirà anche ad instaurare un rapporto tra maggioranza e opposizione basato sul merito e sul confronto democratico.

Ha detto bene – e condivido – che spesso, in quest’Aula, negli anni passati, abbiamo avuto un trasversalismo, che spesso ha creato incomprensioni e mancanza di credibilità nell’opinione pubblica di una classe dirigente che privilegiava altro al senso di responsabilità, alle funzioni per cui eravamo stati chiamati e anche e, soprattutto, al rispetto verso i ruoli di maggioranza e opposizione, che è la linfa vitale di una democrazia.

Quindi ben venga la sua presenza, sono certo che la sua azione aiuterà il dibattito democratico.

Ho avuto modo di ascoltare la sua relazione e credo che sarà nostro compito non offrire spunti critici nei confronti della sua minoranza e della sua opposizione.

Devo anche dire con estrema franchezza, consigliera Ferro, che molte cose da lei citate nella sua relazione sono già state affrontate in quest’Aula.

Vorrei, sommessamente, ricordare all’Aula l’approvazione di alcuni fondamentali strumenti di programmazione, fermi da anni; cito per tutti il QTRP, uno dei massimi strumenti per una programmazione regionale adeguata e moderna; abbiamo approvato una legge urbanistica con il principio di consumo di suolo, che è altrettanto importante; abbiamo approvato alcuni strumenti su cui lei ha sollecitato il confronto, e che porteremo in Commissione, come quello della piattaforma sismica, da lei già denunciato in alcune uscite pubbliche.

C’è, quindi, una vitalità legislativa in questo Consiglio regionale, che sta a noi valorizzare sempre di più, facendo prevalere il rispetto dell’Aula e della proposta legislativa, la valorizzazione di ognuno di noi consiglieri regionali che dobbiamo rispondere – per come lei ha ben detto – ai calabresi, e lo faremo con un’azione sinergica, rispettando ruoli di opposizione e di maggioranza, e rispettando soprattutto i calabresi che ci chiedono risposte adeguate alle emergenze che abbiamo davanti.

Quindi buon lavoro a lei e a tutto il Consiglio regionale.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Grazie Presidente, anche senza commenti sarebbe bastato l’intervento appassionato della collega Wanda Ferro, a cui ovviamente non posso non porgere, come hanno fatto i colleghi della minoranza, il mio personale augurio di benvenuto in una minoranza che, in questi lunghi anni, si è continuamente confrontata. Perché l’opportunità di valutare un errore, una politica sbagliata – sono abituato a guardare, comunque avanti – ci dà l’opportunità di alzare la testa. Ed anche rispetto alla organizzazione di questo Stato si può dire, partendo da quest’Aula, che una magistratura sicuramente attenta, capace ed intelligente come quella che ci piace sostenere, ci ha messo forse anche troppo tempo per dirimere una questione che vede – in parte l’ha fatto bene Wanda Ferro – perdere un pezzo di questo Consiglio regionale, il collega Mangialavori che anche io voglio ricordare e con cui in questi anni abbiamo condiviso un ruolo di opposizione e di minoranza intransigente, ma anche intelligente quando è servito, rispetto ai temi che riguardavano i calabresi.

Saluto positivamente non soltanto chi ha combattuto insieme a noi – lo dico al consigliere Scalzo – che non siamo abituati a far battaglie per partecipare. Anche in quella difficile condizione in cui il centro-destra cedeva anticipatamente al momento elettorale con qualcuno che, rispetto ad altre storie che riguardano il centro-sinistra della Calabria e di questo Paese, aveva rassegnato le dimissioni – cosa che non avviene tutti i giorni – abbiamo condotto, l’ho fatto io personalmente, quella battaglia elettorale a fianco a Wanda Ferro convinti, allora come oggi, che fosse una delle esperienze migliori di questa parte.

Perché, al di là delle nuove sfide di questo Paese, della caduta di muri e di ideologie siamo, e vogliamo continuare a rappresentare, una parte dei calabresi, una parte politica di questo Paese che, al di là dei temi centrali citati anche dalla collega Ferro, a partire dalla sanità che stiamo provando a stimolare da almeno due anni, spero – e approfitto della battuta – che finita la scissione e consumate tutte queste battaglie interne, anche la Calabria possa tornare ad essere libera da questi anni di battaglie interne che l’hanno tenuta in ostaggio.

Oggi recuperiamo alla minoranza un membro che ha una esperienza in più e che serve, sia alla politica che a quest’Aula. La saluto, e lo faccio ufficialmente, come abbiamo fatto in questa settimana accompagnando questo tempo che sembrava un calcio di rigore sempre rinviato.

E’ ovvio che ci sentiamo particolarmente coinvolti in quello che – finché eravamo solo io e Tallini – era definito il “gruppo del rifugio dei peccatori” e spero che, da domani, questo gruppo Misto non sia più visto come un rifugio di peccatori, ma come un seme che, insieme agli altri colleghi componenti degli altri gruppi, possa dar vita ad un rinnovamento del centro-destra.

Ne approfitto per comunicare ufficialmente al Presidente quanto già presentato in conferenza stampa, ovvero che, avendo aderito al partito di Giorgia Meloni, da oggi, rappresenterò la componente di “Fratelli d’Italia” e, a tal proposito, saluto anche il portavoce regionale Rapani che ci ha raggiunto.

Questo fa bene alla politica ed alla Calabria. Fa bene la collega Ferro perché, rispetto all’esperienza di ognuno di noi, ha rivestito ruoli amministrativi – voleva anche ricordarlo – di impegno politico nei partiti, che significa anche valori ed ideali non negoziabili che ci fanno essere parte di quella che è la vostra, rispettabilissima, parte.

Buon lavoro, e in bocca al lupo, che sia da stimolo anche al presidente Oliverio. In queste ore, nonostante la critica – e lo voglio testimoniare, perché l’ho fatto alla vigilia dell’ingresso di Wanda Ferro – una volta che la mia proposta è diventata legge, ho cercato – nel rispetto delle istituzioni – il presidente Oliverio tramite il suo capo di Gabinetto per discutere di una proposta e dare un contributo per far sì che, anche da questa parte, con una legge e con la capacità di questo governo regionale di sostenerla e finanziarla, si possa fare bene politica.

Oggi ritorniamo più rafforzati di prima, un po’ più ringalluzziti – mi lascerete anche questo spazio di retorica politica, se volete – e speriamo di fare questi tre anni che restano dando il miglior contributo e facendo insieme, lì dove possiamo riuscirci, qualcosa che lasci il segno.

Presidente Oliverio – ribadisco quel che le ho detto quando Wanda Ferro non era al nostro fianco quando ci siamo insediati – non credo che nessuno di quelli che l’ha preceduta, da Scopelliti a Loiero, si sia mai candidato – né tanto meno lei – per distruggere la Calabria. Sarebbe da “dottor Jekyll e mister Hyde”, da follia.

Penso che ci siano sempre stati dei difetti di fabbrica di questa Regione e delle diverse coalizioni che l’hanno governata, una volta il centro-destra, ed una volta il centro-sinistra con chi, come noi, ci ha messo e vuol continuare a metterci la faccia, e lo rifaccio con una battuta forte, rispetto a chi ha inquinato le coalizioni e che, mentre noi ci mettevamo la faccia, ci ha messo le mani e vuol continuare a farlo.

Rispetto a questo saremo i principali alleati per sostenerla in tutto quel che farà di positivo ed insieme a Wanda Ferro anche la principale prospettiva per dare a questa Calabria un governo regionale diverso e, se Dio vuole, a questo Paese anche un Governo nazionale diverso.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bova. Ne ha facoltà.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Sì, sarò lapidario, ma ci tenevo personalmente per la consigliera Ferro, per Wanda – la posso chiamare per nome? – e darle il benvenuto personale. Non ho fatto comunicati, ma le ho telefonato, ci siamo sentiti diverse volte anche grazie ad un rapporto non solo istituzionale, ma amichevole che si è formato in virtù di un precedente rapporto istituzionale;La stima reciproca è derivata nelle nostre duplici funzioni, io da sindaco, lei da Presidente della Provincia.

Quindi volevo non solo augurarle il benvenuto in questo Consiglio, ma esprimere la certezza che l’arrivo di Wanda Ferro è un arrivo di qualità. Sono convinto di quello che dice, l’opposizione ci sarà e sono convinto che sarà una di quelle che mi aiuterà, aiuterà almeno quelli che la pensano come me, in un momento particolare, in cui non è facile capire che cos’è la destra, che cos’è la sinistra, dove sta il centro-sinistra e dove sta il centro-destra; condivido quello che ha detto con la sua solita saggezza e anche con la sua esperienza il caro Tonino Scalzo, che ho condiviso in pieno anche se ritengo che non sia stato il principio dell’alternanza che non ha giovato al decollo della politica calabrese, ma forse perché non c’è stata, effettivamente, molta alternanza . Va bene, ok? Su questo, poi, parleremo d’ora in avanti molto chiaro da questi scranni.

Arrivando lei, mi darà sicuramente un aiuto in questo, lo dico pure a scanso di equivoci. Ora, consigliera Ferro, non si presenti come una novizia, quando ho sentito il suo intervento l’ho apprezzato, ho apprezzato le dichiarazioni di principio. Consigliera Ferro, non è nata ieri in politica, altrimenti direbbero che c’è un inciucio e c’è già qualche giornalista pronto a modificare quello che dico, mi debbo guardare pure da questo, meglio specificarlo prima. Conosce bene – ripeto – quelle che sono state le principali responsabilità della caduta di questo ingorgo in cui si trova la politica calabrese.. Proprio perché ha detto “il mio primo giorno di scuola”, prendo questa sua frase e la faccio mia, diventa anche il mio primo giorno di scuola, però ci dobbiamo parlare chiaro.

Non condivido quando il consigliere Orsomarso dice che tutte le Presidenze sono state le stesse: assolutamente no! Ci sono Presidenze che sono state caratterizzate da inquietudini che non possono essere lasciate a carico degli altri. Poi ognuno la pensa a modo suo e se ne assume la responsabilità.

Quindi benvenuta consigliera Ferro, spero che verrà, se ancora avrò il piacere di presiedere una Commissione, in quella Commissione, e sono convinto – da questo punto di vista ci metto la firma, lo sottoscrivo, so di che pasta è fatta – che con lei faremo ancora meglio di quel poco che siamo riusciti a fare o che abbiamo cercato di fare fino ad oggi.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

E’ inutile precisare che era d’obbligo un mio intervento anche come componente del Gruppo Misto e non solo, ma anche come collega di partito di Wanda Ferro, il partito di Forza Italia, se non come ha ricordato lei stessa, anche in virtù di un’amicizia che non so da quanto tempo dura, immutata. E’ d’obbligo perché è chiaro che abbiamo il dovere di dare a Wanda Ferro il benvenuto ed è d’obbligo anche per puntualizzare, se fosse possibile e se questo possa avere un significato una volta per tutte, delle questioni che finora sono state poste, ma che sono state poste in un’Aula disattesa, distratta, ma anche e soprattutto distratto un Presidente che all’Aula deve dare degli indirizzi. Mi riferisco soprattutto al Presidente della Giunta, che è quello che ha in mano tutto il potere e tutti gli strumenti per poter farsi ascoltare dall’intero Consiglio regionale, oltre che, ovviamente, dall’illustrissimo nostro presidente Nicola Irto.

Allora, brevemente, la prima riflessione che va fatta è che il grave danno fatto dal famoso coordinamento non è stato solo quello fatto ai calabresi, sicuramente è il più grande e il più importante, ma c’è un altro danno che è stato fatto alla politica, alle regole della politica, perché il suo mancato ingresso sin dall’inizio di legislatura ha creato una confusione nella stessa opposizione e un alibi per la maggioranza, soprattutto per chi alla maggioranza ha dato i propri indirizzi nell’individuare una politica che è stata quella che conoscete tutti, che in quest’Aula ha voluto che la maggioranza individuasse i rappresentanti dell’opposizione nei ruoli destinati all’opposizione.

Allora, un altro grave vulnus si è creato in quest’Aula, perché con la sua presenza, probabilmente, quello che si è verificato non si sarebbe verificato, o perlomeno non ci sarebbe stato l’alibi di dire: “Non c’è un riferimento nell’opposizione, scegliamo uno che vogliamo noi”. Anche questo grave danno è stato portato non solo ai gruppi dell’opposizione, ma ci tengo a dire alle regole della democrazia, perché, caro Presidente, quando si rispetta l’opposizione, anzi quando si auspica che l’opposizione sia viva, vegeta, una opposizione rispettata deve essere messa nelle condizioni di poter esercitare il suo ruolo in modo che, così, funzioni anche la maggioranza e se funzionano la maggioranza e l’opposizione, funziona la democrazia.

Allora, non avendo funzionato la maggioranza nel rapporto con l’opposizione ed essendo stata l’opposizione falcidiata dalle incursioni della maggioranza, ebbene, in quest’Aula, da questo punto di vista, non vi è stata democrazia.

Allora mi permetta, Presidente, perché questo non è il giorno della rivendicazione di una opposizione che poteva essere diversa e che non lo è stata. Alla consigliera Ferro ho detto: “Guarda il destino a volte come si diverte!”. Probabilmente, se tu fossi stata eletta dal primo giorno, sono sicuro che avresti dato un grande contributo a questo Consiglio regionale e alla Calabria e tante cose nei rapporti tra maggioranza e minoranza si sarebbero potute evitare, ma sicuramente tante cose sarebbero andate esattamente così come sono andate, perché una maggioranza che pensava, solo due anni e passa fa, di rappresentare la rivoluzione, oggi credo abbia preso atto che questa rivoluzione non è stata fatta.

Non voglio parlare di fallimento, perché la penso come la consigliera Ferro e credo che si debba aspettare la fine della legislatura per poter emettere un giudizio definitivo, ma, caro Presidente, glielo dico senza che in me in questo momento possa lontanamente albergare un minimo di atteggiamento di strumentalità, glielo dico perché come rappresentante di quest’Aula, sia pure all’opposizione, ogni giorno mi mortifico venendo a conoscenza, incontrando il disagio, incontrando la povertà, incontrando tanta gente che soffre, a cui si sta aprendo soltanto la prospettiva di andar via da questa regione. Mi sento fallito, anche se sono all’opposizione, mi sento fallito come esponente della politica!

Allora ho detto alla consigliera Ferro: “Guarda, il fatto di non essere entrata per due anni in Consiglio regionale devi consideralo come un fatto positivo, perché oggi, in un certo senso, nello scenario della politica calabrese, se fossi entrata due anni fa, probabilmente la maggioranza non avrebbe avuto lo stesso rispetto che ha avuto oggi” – e dobbiamo dare atto al presidente Irto, agli interventi del Consiglio regionale – il tuo ingresso in quest’Aula non è stato soltanto un desiderio da parte della minoranza, credo che in buonafede in questo momento riconosco che è un ingresso che tutto il Consiglio regionale ha apprezzato – e lo abbiamo visto – dalle parole degli interventi dei colleghi della maggioranza”.

Presidente Oliverio, soltanto qualche seduta fa, avevamo molto apprezzato, glielo dico perché è stata una seduta importantissima e ve la voglio recuperare quella seduta in cui lei, prendendo al volo un invito del consigliere Guccione, che la invitava a dar vita ad una nuova fase con il coinvolgimento di tutte le energie presenti in questo Consiglio regionale, prese la parola e da quella parola, soprattutto rivolta ai banchi che rappresentiamo, si è dichiarato disponibile ad aprire questa nuova fase.

Forse è passato poco tempo rispetto a quell’appuntamento, a quell’impegno, però, Presidente, se vuole sapere con sincerità la mia opinione, dopo che lei seppe che l’impegno era di un rapporto diretto con l’opposizione, di guardare all’opposizione non in maniera strumentale, con l’idea di metterla in difficoltà, come è successo nelle sedute di questi due anni di legislatura, ma mi era sembrato molto sincero ed anche molto convinto che il metodo fin qui adottato non aveva dato comunque frutti positivi, era un metodo sbagliato.

Presidente, però, sa dove mi sono dovuto ricredere? Soltanto a distanza di qualche settimana mi sono dovuto ricredere, quando lei e la sua parte politica, nelle elezioni provinciali di Cosenza, hanno di nuovo fatto quell’inciucio che più volte è stato fatto in quest’Aula! Siccome il Presidente da eleggere era un suo capo di Gabinetto e siccome abbiamo visto – a me non piace parlare degli assenti, sapete, però, che le occasioni non bisogna perderle, gli assenti hanno sempre torto, avrei voluto farlo davanti al collega Graziano – allora quella è una brutta pagina, Presidente, perché vedere un collega che si professa di Forza Italia, intanto seduto sempre vicino a lei a parlarle in un orecchio in quest’Aula, mi pare che questa è una cosa che infastidisce un po’ tutti, dovrebbe infastidire anche la sua maggioranza, ma dovrebbe infastidire anche lei, perché lei dovrebbe avere la libertà di essere al massimo dell’ascolto nei confronti dei consiglieri regionali.

Allora quell’episodio, Presidente, non era necessario a Cosenza, è stata una cosa che, a mio avviso, ha fatto tornare indietro e ha fatto perdere anche di significato al messaggio che lei, almeno dal mio punto di vista, ha mandato quel giorno in Aula con il suo intervento.

Non sono qua a dire “beh, c’è stato un brutto episodio”, credo che quello sia stato, forse, l’epigono di una fase che, probabilmente, era stata già pianificata prima, chissà quanto tempo prima, magari in tutte le altre sedute di Consiglio regionale, quindi non voglio pensare che quello è un episodio che interrompe quella sua disponibilità.

 

(Interruzione)

 

Sto parlando dell’accordo di Cosenza alla Provincia, dell’accordo di Cosenza.

 

(Interruzione)

 

Sì, sto parlando di quell’accordo. Non mi dica che lei non sa nulla!

PRESIDENTE

Consigliere Tallini, stiamo parlando dell’ingresso della consigliera Ferro. Concluda!

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Presidente, mi pare che sia molto pertinente quello che sto dicendo: ci vuole coerenza! Mi auguro, Presidente, che la coerenza, rispetto a questa nuova fase, cominci proprio oggi con l’ingresso di Wanda Ferro in Consiglio regionale e mi auguro che, oggi, lei abbia la possibilità di aver ben identificato chi sono coloro che rappresentano l’opposizione e, invece, coloro che rappresentano, sì, l’opposizione se si adeguano alle regole di un’opposizione che faccia l’opposizione, ma che non possa più passare il principio che l’opposizione possa essere gestita sul piano personale, così come lei e la sua maggioranza hanno fatto fino ad oggi. Cerchiamo, se è vero, di cambiare registro.

Siamo in attesa di questa nuova fase, quindi questo è l’aspetto propositivo del mio intervento e mi auguro che questa nuova fase si verifichi e che si accompagni a tante iniziative positive che la Calabria attende, ma che ancora stenta a ravvisare.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Aieta. Ne ha facoltà.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Sì, signor Presidente, solo per formulare i migliori auguri di buon lavoro a Wanda Ferro. Evito di avventurarmi nell’esercizio della retorica, che credo neanche le appartenga, però vorrei ricordare a me stesso e all’Aula che siamo qui per innalzare la qualità legislativa di questa Regione, siamo qui per migliorare la vita dei calabresi e non siamo qui per agitare passioni tristi o riscrivere il libro delle lamentazioni bibliche. Siamo qui per dare il meglio di noi stessi e credo che la poderosa esperienza amministrativa di Wanda Ferro ci possa aiutare molto in questo. Lo si può fare non solo attraverso leggi con clausole finanziarie, ma anche con leggi solo ordinamentali volte ad ordinare la vita dei calabresi.

Sono convinto che la presenza di Wanda Ferro, della quale ho potuto sperimentare la qualità amministrativa, ci aiuterà in questo percorso e la sua presenza, ovviamente, è anche una presenza che pone fine ad un mostro legislativo, che – voglio ricordare giusto per ricordarlo – non appartiene a questa legislatura.

Per cui le riformulo i migliori auguri e sono certo che la presenza della consigliera Ferro contaminerà anche noi che, in quanto ad esperienza amministrativa, non ci dobbiamo vergognare.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. Ne ha facoltà.

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Grazie, Presidente, colleghi consiglieri, sento il dovere di intervenire per esprimere il mio personale ed anche quello del gruppo che rappresento, Casa delle libertà, un saluto formale, ma contestualmente affettuoso alla collega Wanda Ferro, alla quale già in diverse occasioni private e pubbliche ho manifestato la mia incondizionata stima, il mio incondizionato affetto, prima in qualità di donna calabrese e poi come politico di questa nostra regione.

E’ inutile rimarcare, oggi, la gioia e la felicità con cui l’accogliamo in questa Assemblea, in questa assise, credo che dagli interventi che si sono succeduti ha potuto constatare quanto affetto ruota attorno alla sua figura come donna ma anche e soprattutto alla persona e alla donna calabrese Wanda.

Oggi, credo sia una giornata di festa perché è giustizia fatta, perché è stata aggredita una malfatta che ha certamente segnato una pagina buia per la nostra regione, un’aggressione alla democrazia. Merito alla magistratura e a tutti coloro i quali, a vario titolo, hanno contribuito affinché questa giustizia potesse essere fatta!

Allora, credo che non bisogna e non c’è la necessità di parlare ormai più dell’accaduto, di questo scherzo, visto che siamo in clima carnevalesco –, fatemi fare questa battuta – questo scherzo che le è stato fatto e che è stato fatto all’intera coalizione del centro-destra.

Credo che questa sia una giornata di festa per la democrazia tutta, è una giornata di festa per la politica calabrese e per la democrazia – ribadisco – e credo che sia una giornata di festa per l’intera Calabria, perché l’ingresso di Wanda Ferro in seno all’Assemblea legislativa venga salutato in maniera positiva dai calabresi, in modo particolare da chi comunque l’ ha sostenuta e l’ha votata in quella difficile e dura campagna elettorale, dove il risultato – è stato ricordato poc’anzi – era più che scontato. Lei guidò quella campagna elettorale con grande dignità, con grande orgoglio, facendo oltre i 30 mila chilometri che ricordavi visitando quasi tutti i paesi della Calabria – ed è una cosa che voglio ricordare con piacere – stando accanto a tutti i candidati nelle liste che l’hanno sostenuta, al telefono, fisicamente, costantemente, nonostante il tempo era veramente corto rispetto anche agli avversari e all’avversario primario, Oliverio.

Quindi non posso, anche in questa occasione, non ricordare la sua costante presenza di stimolo ed il costante confronto durante quella campagna elettorale!

Credo che la sua presenza all’interno di questa Assise porti un contributo autorevole, funzionale ed importante, e non sono parole di circostanza, lo dico e lo penso perché comunque ha già dimostrato, sul campo, di valere come amministratore. Credo che il suo contributo sarà assolutamente – ribadisco – forte, autorevole, che sarà linfa anche per questa opposizione, un’opposizione che forse, a volte, viene additata come una opposizione leggera, un’opposizione che non fa opposizione o che non svolge il proprio ruolo.

Qui mi sento di dire che non stanno così le cose, perché credo che parlino gli atti, le iniziative e poi ritengo anche che l’opposizione debba svolgere un ruolo costruttivo nei confronti di chi governa un territorio o di chi governa in questo caso la Regione, di urlare quando c’è da urlare, di denunciare quando c’è da denunciare, ma certamente di porsi in maniera costruttiva nel momento in cui le condizioni lo consentono, cose che abbiamo fatto in questa decima legislatura, pensando che la decima legislatura targata Partito democratico, targata Mario Oliverio, potesse rappresentare un po’ una svolta, ma perché lo chiede la società calabrese, lo chiedevano i cittadini calabresi di unire le forze, di immaginare percorsi magari anche comuni ed individuare le soluzioni alle criticità di questa Calabria.

Sin dal primo giorno dell’insediamento ci siamo posti in questi termini come opposizione, soltanto che – per amor di verità, questo dobbiamo dirlo a gran voce – non abbiamo riscontrato e ritrovato un’armonia e una sintonia con i colleghi della maggioranza, in modo particolare con una Giunta regionale che – ricordo – nasce monca, in maniera sbagliata, per poi morire subito dopo ed essere ricomposta con le autorevolissime persone che siedono ai banchi dell’Esecutivo, ma che certamente conoscono poco i problemi della Calabria rispetto a quanto possa conoscerlo un consigliere eletto; voglio evidenziare anche il “modus operandi” di questa Giunta regionale, che di fatto ha già delegittimato l’intero Consiglio regionale e anche questa Assemblea, in modo particolare l’Ufficio di Presidenza, il Presidente, dovrebbe un attimino rivendicare un’autorevolezza e un’autonomia maggiore rispetto anche alla Giunta, perché – non dimentichiamolo – l’Assemblea legislativa è l’unico organo eletto in questo momento nel territorio oltre ai Comuni e quant’altro.

La presenza della consigliera Ferro, il suo ingresso, oggi veramente lo saluto con grande entusiasmo, sono convinto che riuscirà con la sua saggezza, col suo sorriso e con il suo garbo a dare – dicevo – linfa, ma anche manforte ad un’opposizione che ha certamente anche l’esigenza di riproporsi e ritrovarsi anche sul piano politico e quindi ritrovare anche una sintesi per immaginare dei percorsi anche fuori da quest’Aula e ricostruire un’alternativa allo sfascio di questa sinistra e di questo Pd che sta governando la nostra Regione.

Per ultimo – mi sia consentito di farlo perché l’ho anche rappresentato al gruppo – qualcuno diceva: “Voglio ricordare Mangialavori”, vorrei non ricordarlo perché è vivo e vegeto, vorrei solo salutarlo e ringraziarlo per il lavoro che ha svolto in questi due anni. L’ho sentito poco fa al telefono e continua ad essere attivo ed operativo sul piano politico nella sua Vibo e nell’intero territorio calabrese, continua ad essere presente con la sua azione politica.

Quindi voglio anche da questo pulpito e da questi banchi salutarlo con grande affetto, ringraziarlo per il lavoro che ha svolto all’interno del gruppo della Casa delle libertà, ma anche all’interno dell’intera Assemblea legislativa e delle Commissioni in cui lui rappresentava il gruppo.

Concludo con una simpatica battuta: credo che oggi la Calabria possa vantare l’innesto di un valore aggiunto nell’intera classe dirigente calabrese, una donna che certamente rappresenterà anche il mondo femminile, come già, di fatto, la collega Sculco sta facendo di suo, con la sua imponenza politica, con la sua bellezza, con la sua bellezza come Wanda Ferro; allora simpaticamente dico che la Calabria oggi può veramente sventolare una grande bandiera femminile, questo sesso femminile che oggi arriva con la forza di Wanda Ferro e possiamo anche dire a gran voce che le altre Regioni d’Italia certamente ci invidieranno per il fatto di avere una rappresentanza femminile capace, forte e – perché no? – anche bella e sincera.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Greco. Ne ha facoltà.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Brevi considerazioni per formulare il saluto di benvenuto mio personale e quello del gruppo che rappresento all’ex Presidente della Provincia, all’amica Wanda Ferro, al politico Wanda Ferro, alla donna Wanda Ferro, e lo faccio anche in ragione delle cose che sono state esternate e che lei stessa ha esternato.

Questo è il primo giorno di scuola – così come lei poc’anzi ha detto – e, come tutti i primi giorni di scuola, sono i giorni dei saluti, del “volemose bene”, i giorni in cui si stabiliscono i posizionamenti, in cui si corre prima degli altri per capire quale posto occupare e quale banco occupare, è il tempo in cui, in qualche modo, si tenta anche di dimostrare una certa piaggeria nei confronti del professore e della maestra, è il giorno in cui tutti si vogliono bene e si è animati da buoni propositi, è il giorno in cui si parla il linguaggio della bellezza, non solo della bellezza femminile - che evocava poc’anzi il consigliere che mi ha preceduto - della consigliera Ferro e della consigliera Sculco, degli assessori che sono qui presenti e che non vanno dimenticati, perché la bellezza è donna e in questa Assise ci sono bellezze non solo estetiche, ma di spirito di capacità, di interiorità. Questo è il giorno in cui si parte.

Chiaramente, ho condiviso diverse cose che lei ha detto, certamente non tutte, non ho condiviso quando lei parla di opposizione, perché se oggi il saluto è un saluto di compiacenza che viene da tutte le postazioni di questo emiciclo - dalla minoranza ancor di più, perché ritrova, probabilmente, un faro, ritrova una guida, una minoranza che era sfilacciata, oggi si identifica in un leader, una minoranza che oggi tenterà di essere opposizione -, io ambisco a che la minoranza sia minoranza, nella capacità di disegnare strategie condivise per risollevare le sorti della Calabria, che non sia maggioranza e - ci mancherebbe altro - che rivendichi il ruolo di minoranza, ma non certo di opposizione preconcetta - perché questo non è delle istituzioni, l’opposizione preconcetta appartiene alle campagne elettorali -, di una minoranza che ha la necessità oggi di trovare una guida, di trovare una strada, di trovare un percorso che gli faccia ritrovare la bussola. Perché, consigliere Tallini, non può essere una preoccupazione del presidente della Giunta, se il segretario provinciale di Forza Italia della Provincia di Cosenza va a braccetto col presidente Oliverio o non ci va, o se fa alleanze con il centro-sinistra. E’ un problema di Forza Italia fare chiarezza, così come è un problema della minoranza capire…

(Interruzione del consigliere Tallini)

Personalmente, non ho dato il voto in Aula, ma il dato è che il segretario di Forza Italia è un problema di Forza Italia e non certo della maggioranza che guida questa Regione. E capisco anche oggi, da parte vostra, una certa enfasi nel salutare la consigliera Ferro. Lo facciamo anche noi, perché? Perché sapere di avere una minoranza compatta e coesa, probabilmente, farà, in qualche modo, venir meno - a qualcuno che ha mal di pancia - nella maggioranza la fantasia di fare voli pindarici e si farà un chiarezza anche all’interno della maggioranza. Lo dico senza nessun fronzolo, perché c’è la necessità di fare chiarezza, di chi è da una parte dell’emiciclo e di chi è dall’altra parte, di chi ha la capacità e il dovere di guidare e di chi ha la capacità di controllare - non di fare opposizione preconcetta, ma di controllare -, anche sollecitando in Aula proposte legislative che vadano nella direzione dei calabresi.

Oggi certo, sì, è una giornata di democrazia, di regole che vengono ristabilite, probabilmente da domani nulla sarà come prima – lo dico con grande franchezza – perché se, nell’ambito della maggioranza, c’è chi ha la stoffa di leader ed è leader perché il popolo gli ha attribuito questa caratteristica, avere dall’altra parte un leader riconosciuto, certamente, non solo può aiutare la minoranza, ma aiuta la maggioranza e la qualità politica che deve esprimere questo civico consesso.

Il mio saluto va in questa direzione, consigliera Ferro, iniziare tutti quanti, ogni giorno per noi è un primo giorno di scuola. Già il suo posizionamento la dice lunga -, guardandola da qui lei è al centro -, non a caso ha scelto quel posto, al centro di un gruppo. Il suo è stato un discorso alto, politico, non semplicemente di saluto o di benvenuto, ma di un posizionamento chiaro che – le va dato atto – ha saputo mantenere in questi anni - non facili certamente -, in cui una legge sballata l’ha tenuta fuori, ed ancor di più oggi. Ha saputo tracciare un percorso politico futuro che la vedrà al centro della sua parte politica come leader riconosciuto.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.

NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)

Prendo la parola per esprimere il nostro pensiero, che non è un pensiero rituale, ma sentito e rivolto alla persona, al politico che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare in questi anni avendo condiviso una progettualità. Ho anche sostenuto il progetto che il centro-destra mise in campo, con coraggio, nella scorsa legislatura. Quando si era ai nastri di partenza, già si dava per sconfitto. Lavorammo per affermare quei valori, quei princìpi che sono fondamentali per recuperare il primato della politica, che deve affermare la democrazia e una progettualità politica adeguata a quelli che sono i bisogni, attraverso la politica e l’ascolto del territorio. L’ascolto che è stato portato avanti – come ben diceva la consigliera Ferro – con il tour nei singoli centri calabresi che la consigliera Ferro svolse in campagna elettorale, sostenuta da due liste che condivisero quel progetto.

Non mi piace fare demagogia, al bando le strumentalizzazioni. Abbiamo svolto – lo dicono gli atti, consigliere Orsomarso, perché in politica fanno fede gli atti e l’attività – la nostra attività di opposizione seria, rispetto ad un impegno che ci ha visti intervenire con coscienza - e chi vi parla interviene quasi tutti i giorni con interrogazioni, assieme al collega Tallini ed al collega Orsomarso - abbiamo fatto la nostra parte.

Oggi, si arricchisce e si consolida un gruppo, che ha voluto l’ingresso di Wanda Ferro. Un cammino che doveva avere inizio due anni fa e che, comunque, intravede oggi l’avvio di un percorso. Un processo, comunque, a monte c’è stato, si sono verificate diverse situazioni non certo per responsabilità, consigliere Greco, dell’opposizione. Qui c’è un’opposizione tattica che è stata scelta dalla maggioranza, non dall’opposizione, il cui il riferimento – a me spiace manchi oggi – è il nuovo centro-destra che è rappresentato in Ufficio di Presidenza, laddove non c’è la garanzia delle minoranze.

Oggi ho chiesto informazioni rispetto ad alcune problematiche e non sono riuscito ad individuare il componente di minoranza in alcuni organismi che sono espressione dell’Ufficio di Presidenza. Per esempio, ricordo quando ero in Ufficio di Presidenza, nel nucleo di valutazione vi era la componente di maggioranza e di minoranza, per una questione di affermazione – come diceva chi mi ha preceduto – della democrazia, di quei rapporti istituzionali, di quel profilo istituzionale che questo Consiglio regionale deve affermare, ma che è mancato perché, in molte circostanze, avete fatto prevalere la forza dei muscoli. In qualche occasione ho detto: “si sta per affrontare, da qui a qualche mese, il turn-over dell’Ufficio di Presidenza”, richiamo, su questo, la vostra responsabilità istituzionale affinché ci sia la rappresentanza della maggioranza e dell’opposizione. Noi vorremmo che questo si affermasse grazie alla coscienza, al senso di responsabilità, presidente Irto, e non alla forza dei muscoli, come è avvenuto.

La maggioranza che sceglie una minoranza per avere una stampella in un percorso è il peccato originale che, purtroppo, questo Consiglio regionale ha partorito all’indomani delle elezioni ed è il frutto di un lavoro che ha messo in evidenza le crepe menzionate negli interventi di chi mi ha preceduto.

Questa è una seduta celebrativa per la collega Ferro, sono convinto che ella darà un contributo in termini di competenza, esperienza e capacità. Non è una questione di quota rosa, quando sostenni la sua candidatura a Roma, non lo feci perché era donna, ma perché compresi- per quelle che sono le mie modeste conoscenze - le sue competenze, la sua sensibilità e l’apporto che avrebbe potuto dare alla nostra componente politica.

Il Consiglio regionale deve lavorare, Presidente, per favorire l’ingresso delle donne in politica, attraverso dei percorsi e degli strumenti. Per esempio, la legge Golfo, che prevede la presenza delle donne nei consigli di amministrazione, dovrebbe essere applicata. Mi dite dove sono le donne nelle nomine degli enti subregionali, in modo che, da quelle postazioni, possano dare un contributo tecnico, scientifico, politico?! Su questo ci siamo anche confrontati e non c’è riscontro di donne incaricate nei consigli di amministrazione. Quella famosa legge Golfo, non trova applicazione, collega Sculco.

Allora, rispetto a questi temi, perché poi parliamo, parliamo, parliamo…?! In politica fanno fede atti e attività!

Il collega Mangialavori ha segnalato alla Provincia di Cosenza – l’ho letto per caso –, attraverso una ricognizione statistica, i consiglieri che si sono messi in evidenza nel corso della scorsa legislatura per l’attività: tra questi, la mia modesta persona, altri colleghi che sono qui. Che, forse, sia mancata una sintesi che potesse dare slancio, rafforzare e migliorare la nostra condizione politica, è anche vero, ma non consento alla maggioranza di dare lezioni all’opposizione. Se qualche neo c’è stato all’interno dell’opposizione - è pur vero -, è difficilmente riscontrabile all’interno della vostra coalizione. Bisognerebbe fare una mappatura, direi, per capire le pecche che hanno inficiato il buon governo in diverse articolazioni: ambiente, politiche sociali, sanità, politiche del lavoro, in ogni comparto. Noi abbiamo richiamato l’attenzione su queste disfunzioni, assieme ai colleghi Tallini, Orsomarso e gli altri, con interrogazioni, con mozioni. Le risposte arrivano come al solito. Io ho evidenziato una questione ambientale, stamane - dopo otto mesi, dopo sei mesi - risponde il dipartimento, perché la politica è assente.

Questa assenza è evidente, sono scollature che esistono anche all’interno della stessa maggioranza e che di sicuro non giovano a quel buon governo auspicato e spesso propagandato nei vari interventi dagli amministratori di questa Regione, che dovrebbero fare una profonda riflessione, se si vuole recuperare il primato della politica ed avviare una nuova stagione attraverso un confronto che elevi ed affermi il valore delle istituzioni.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Grazie Presidente, sarò veramente breve perché non sarei voluto intervenire e dico subito perché. Non volevo intervenire perché pensavo che oggi l’ingresso della consigliera Wanda Ferro in Consiglio regionale si potesse consumare con il suo intervento – complimenti –, con un intervento di benvenuto magari da parte della massima Assise dell’Aula, lei, presidente Irto. Non volevo intervenire rispetto a quello che ha detto la consigliera Wanda Ferro, che ha combattuto una battaglia in perfetta solitudine. Per quella battaglia che ha combattuto in solitudine e rispetto a questa solitudine non volevo intervenire. Dopo un insieme di interventi sarebbe sembrato quasi una mancanza di stile e di cortesia nei confronti di una donna e di una amica che stimo e con la quale – come lei stessa ha detto – abbiamo condiviso momenti politici che ci hanno visto insieme. Oggi tu entri in quest’Aula e ci troviamo su posizioni diverse perché diverso in punto di partenza è stato il nostro modo di presentarsi ai cittadini calabresi per chiedere un voto da coalizioni diverse. Non voglio fare la storia di quel momento politico, non voglio cercare le responsabilità per cui vi è stata consegnata una partita persa sin dall’inizio. Probabilmente ci sarebbero stati anche momenti in cui quella partita te la potevi giocare con maggiore dignità, magari il risultato sarebbe stato diverso, ma sicuramente non ci appartengono quelle responsabilità in quella fase. Certo, poi il dibattito è andato oltre e sono intervenuto, anche perché, dopo aver sentito tanti colleghi intervenire ritengo che oggi non si tratti di una banale sostituzione del collega Mangialavori, al quale va il mio saluto. Ho avuto la possibilità di condividere da un banco vicino le capacità, la dimensione umana e professionale del collega Giuseppe Mangialavori, che lascia in me un ricordo estremamente positivo.

Poi entra Wanda Ferro, si colma quel vulnus della democrazia, come più volte tu hai sostenuto, Wanda, per cui riprende posto in quest’Aula il Presidente come il miglior perdente.

Vedi, Wanda, trovi una opposizione che deve fare pure un mea culpa. Ci sono state più opposizioni e, ripeto, non hai vissuto l’inizio di questa legislatura per individuare di chi è la responsabilità che l’opposizione non sia stata una. Oggi ha ragione il collega Nicolò: si interroga se nell’Ufficio di Presidenza c’è una rappresentanza della minoranza; certamente la colpa non può essere del Nuovo Centro-Destra ma probabilmente la colpa è di chi ha portato all’Ufficio di Presidenza qualcuno che oggi, magari, non si riconosce in queste posizioni. NCD sta in Ufficio di Presidenza come forza di opposizione, non siamo stati scelti dalla maggioranza; probabilmente potevamo essere in Ufficio di Presidenza se le regole della opposizione non le doveva dettare una sola parte di opposizione che si è presentata ai cittadini calabresi sotto liste diverse da quelle di Mario Oliverio ma poiché dobbiamo pensare all’oggi ed al domani non ho ancora sentito nessuno dire che l’ingresso della consigliera Wanda Ferro in quest’Aula presuppone e pretende che da oggi, per esempio, si cominci a vedere qual è il nostro potere legislativo che non deve essere governato dalle decisioni della Corte costituzionale.

Ho già espresso la mia opinione al Presidente della prima Commissione, Franco Sergio, nel momento in cui sarebbe entrata la consigliera Wanda Ferro in Consiglio regionale, affinché, nelle Commissioni di competenza, quest’Aula – il mio è un modesto apporto – inizi a parlare prima della fine della legislatura e nel momento opportuno di una nuova legge elettorale. Se lì c’è stato il vulnus oggi abbiamo il potere legislativo dalla nostra parte senza essere coordinati poi dalla Corte costituzionale per presentarci ai cittadini con una legge elettorale, fra tre anni, che non deve essere poi rivista dalla magistratura e dalla stessa Corte.

Questo è l’impegno che probabilmente avremmo dovuto avere oggi con la presenza della consigliera Wanda Ferro: rivedere senza andare a cercare le responsabilità, come quel ping-pong tra i colleghi della maggioranza di oggi e della maggioranza di ieri per cercare di chi sia la responsabilità dei due anni che ti hanno visto distante da questi banchi.

Ha ragione il collega Mimmo Tallini: oggi si celebra un “giorno di festa”, si celebra il “Wanda Ferro day”. Se probabilmente fossi entrata due anni fa – questo voleva dire l’amico Tallini – sarebbe passato tutto inosservato, anche la tua presenza in quest’Aula.

Rimettiamoci tutti insieme perché se ci ritroviamo su posizioni leggermente divergenti, cara Wanda, ci ritroviamo sicuramente in quel nostro modo di rivedere la politica, alla quale anche tu ti riferivi nel tuo intervento, sempre alla ricerca del bene comune, al di là degli interessi di parte. Tu sei rimasta quella ed io sono rimasto quello.

Buon lavoro, collega Ferro, nell’interesse di quest’Aula e dei calabresi.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Morrone. Ne ha facoltà.

MORRONE Ennio Giuseppe (Casa delle libertà)

E’ giusto che in questa occasione anche io esprima la mia contentezza, la mia gioia per l’entrata della consigliera Wanda Ferro in Consiglio regionale. Durante le elezioni ho aiutato me stesso e la collega Ferro senza nessun infingimento o tentennamento ed abbiamo fatto diverse uscite insieme. Mi sbaglio? Non capisco l’intervento dell’amico Scalzo perché con me – ero capogruppo di Forza Italia – nelle riunioni dei capigruppo non abbiamo mai, e dico mai, parlato di questo avvenimento. Ho anche la certificazione qui, la legge; non c’è stato nessun coordinamento formale, così come è stata presentata in Aula, così è uscita senza nessun cambiamento. A meno che non mi spieghi con chi ha parlato il consigliere Scalzo, in quale riunione di capigruppo; di questo non ne so nulla, né potevamo prevedere che poi ci sarebbe stato un dopo diverso. E’ stato fatto in buona fede, ritengo, dal presidente Talarico che, tra l’altro, era il relatore ed io non ero né relatore né mai sono intervenuto durante l’approvazione della legge a settembre. Questa riunione fu fatta perché il Governo aveva impugnato la legge e quindi è stato necessario fare alcuni chiarimenti e, soprattutto, abbassare la soglia di sbarramento che era al 15, ed era eccessiva, e probabilmente ci avrebbero annullato le elezioni.

Detto questo per quanto mi riguarda sono contento e felice perché il Consiglio regionale con la presenza della consigliera Wanda Ferro si è arricchito di una personalità forte e di una cultura politica e amministrativa che mancava. Vi ringrazio.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il presidente Oliverio. Ne ha facoltà.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Brevemente, per esprimere anche da parte mia il benvenuto alla consigliera Wanda Ferro nel Consiglio regionale della Calabria e per porgerle i migliori auguri di buon lavoro.

Con Wanda ho un vecchio rapporto di amicizia e di comune responsabilità alla guida delle province di Cosenza e di Catanzaro e conosco bene – posso permettermi di dirlo – quelle che sono le caratteristiche, le qualità e l’impegno della consigliera Wanda Ferro. Considerato che gli interventi di benvenuto a Wanda che mi hanno preceduto non si sono limitati a porgere gli auguri ed il benvenuto, sono obbligato dagli interventi che ci sono stati a fare alcune considerazioni per evitare che dilaghi la confusione.

Viviamo in un momento nel quale la confusione spesso prevale sostanzialmente sulla ragione. Credo che soprattutto in questo momento abbiamo bisogno di evitare che la confusione alimenti ancor di più il disorientamento e la sfiducia.

Innanzitutto mi preme ricordare – lo ricordo soprattutto a chi viene dalla precedente legislatura, a chi era in questo Consiglio regionale nella precedente legislatura e non c’ero certamente io – che la legge elettorale a cui si è fatto riferimento è stata approvata nella precedente legislatura. Mi permetto di precisare che è stata una legge elettorale votata a maggioranza dalla maggioranza che nelle elezioni del 2014 ha proposto Wanda Ferro candidato alla Presidenza della Regione. Voglio solo fare un ragionamento asettico senza valutazioni e giudizi politici perché si eviti la confusione e si consegni ai calabresi un’informazione rispondente ai fatti.

(Interruzione)

Perché la opposizione, che era allora espressa dal Pd - l’ha ricordato Scalzo - votò contro quella legge, anzi abbandonò l’Aula, dalle informazioni che mi sono state date. Una legge, quindi, che è stata approvata e, anche in risposta alle osservazioni del Governo, è stata assunta dalla maggioranza di centro-destra.

Si vadano a verificare gli atti e mi si confuti eventualmente, e non avrò nessun motivo di dire il contrario se mi si confuta con fondamento.

C’è questo primo elemento, quindi, sul quale bisogna si faccia chiarezza.

Secondo punto: siccome la consigliera Wanda ha fatto riferimento a tante cose che non vanno, e naturalmente credo che sia nel suo legittimo diritto farlo ed ancor più oggi che è consigliere regionale, vorrei ricordare a Wanda che sono stato suo avversario politico nelle elezioni del 2014 e forse - anzi senza forse -, lo dico per me naturalmente, Wanda ha pagato anche il prezzo di quelle cose che ricordava: depurazione, rifiuti, le cose che non vanno ecc. ecc.

Do atto, naturalmente, della sua oggettiva lettura della situazione perché in questi due anni abbiamo cercato di imboccare la strada per risolvere i problemi e ritengo che naturalmente ci sono punti di vista diversi, è chiaro che è anche questo legittimo. Rispetto a quella profondità dei guasti, appunto, dei quali tu stessa sei stata in parte anche vittima c’è stato anche questo elemento che tu hai chiaramente pagato.

Vorrei dire che avversario politico sì - e qui la constatazione della condizione di partenza che abbiamo approvato - ma non avversario di altra natura perché è nelle sedi giudiziarie che si dipanano i problemi che sono stati oggetto del contenzioso che si è aperto.

Primo punto: sul versante della costituzione - perché voglio essere più chiaro e deve essere chiara anche da questo punto di vista questa occasione - la Regione si costituisce sempre ma per difendere, in quel caso, non solo una norma - ed ho avuto modo di dirtelo anche in via privata - ma la legge nel suo complesso, ma anche perché in sede di giudizio è la magistratura che si pronuncia. In questo caso la magistratura amministrativa ha scelto di rimandare alla sede costituzionale la valutazione circa la costituzionalità della legge.

Vorrei ricordare che in quella sede ci siamo costituiti prima e dopo e vorrei ricordare che fino alla pronuncia del 23 ottobre c’è stato un gran can can e potrei anche riprendere e ricordare dichiarazioni di esponenti con responsabilità di direzione regionale, con responsabilità parlamentari, di esponenti che hanno suonato la grancassa della incostituzionalità della legge e quindi che il Consiglio regionale era prossimo allo scioglimento per andare al voto.

(Interruzione)

Lo sto dicendo perché anche su questo c’è stata una iniziativa incalzante ed è chiaro che ancor più la Regione, in sede di giudizio, doveva costituirsi per difendere un risultato democraticamente espresso dagli elettori calabresi due anni fa, non 5 o 10 anni fa.

Nessuna avversità, quindi, dal punto di vista giudiziario nei confronti dell’iniziativa assunta dalla collega Ferro non solo per difendere il suo diritto ma per rilevare l’incongruenza che era intervenuta nella modifica della legge. Tant’è che la Corte costituzionale si è pronunziata - il Tar si è rimesso alla Corte costituzionale - nel ripristinare la norma specifica, non facendo riferimento al complesso della legge. La norma specifica prevedeva il diritto del migliore dei perdenti, candidato Presidente, a rappresentare…

(Interruzione)

Perfetto, ma ci siamo tutelati e nella costituzione in giudizio da parte del nostro legale abbiamo chiaramente difeso la legge. Si vada a vedere il testo depositato e la consigliera Wanda Ferro lo conosce benissimo.

Mi premeva fare queste precisazioni perché oggi è appunto una occasione per sgombrare il campo, così come è occasione per sgombrare il campo e voglio rivolgere da qui un saluto ed un ringraziamento al collega Mangialavori per il ruolo che ha svolto in questi due anni in Consiglio regionale, per sgombrare il campo da un’altra bufala, che è quella secondo la quale Oliverio avrebbe deciso a chi Wanda Ferro sarebbe subentrata. Una seconda bufala.

Perché voglio dire questo? Perché lì, chiaramente, c’è il Tar che si è pronunciato e ci sono le leggi che definiscono i percorsi in situazioni simili da attivare per definire in questo caso chi dei due che era in discussione se Morrone o Mangialavori avrebbe dovuto lasciare il posto a Wanda Ferro.

Dico questo perché anche su questo si è fatta una polemica e si è data una rappresentazione che non fa onore a chi l’ha data.

(Interruzione)

Sto parlando di chi ha fatto la polemica. Non fa onore e non va certamente, non dico a merito, ma non va certamente a stima non solo politica ma anche di intelligenza, alimentare polemiche di questa natura. E’ chiaro che ci sono fatti e cose che vengono affrontate in sede legale e che non c’entrano con la sfera politica, bisogna avere rispetto per la magistratura, sempre perché in quel caso, anche lì, autorevoli esponenti della maggioranza di centro-destra che rivestono incarichi istituzionali importanti si sono fatti prendere la mano e trascinare in una polemica di bassa lega, offendendo l’autonomia della magistratura, naturalmente.

Ad essere offeso non è stato Oliverio ma la magistratura che aveva, in quel caso, il potere di dirimere sostanzialmente la questione.

Perché dico questo?

(Interruzione)

Ma la costituzione in giudizio la riconfermo. Forse non ci siamo capiti, consigliere Tallini. Lascia stare la costituzione in giudizio su una legge che tu hai approvato e che non ho approvato io; mi pare che tu fossi anche consigliere nell’altra legislatura. E di cosa stiamo parlando quindi? La costituzione in giudizio vale sempre per quanto riguarda la difesa di una Istituzione senza entrare nel merito e nella fattispecie se Ferro, o se Morrone o se Mangialavori. Ci siamo capiti? Siamo persone intelligenti. Non bisogna fare la polemica per la polemica, la polemica ad un livello che determinerebbe confusione ed incomprensione se dovesse essere lasciata senza risposte.

Questo è il punto. Terza considerazione e chiudo: sono sicuro che la collega Ferro darà un contributo importante da parte della opposizione. Non ho mai chiesto sconti ma permettetemi di dire anche un’altra cosa e non dovrei essere io a farlo: l’opposizione in questi due anni non è andata in vacanza, credo ci sia stata, non dovrei essere io, consigliere Cannizzaro, a dire queste cose. Permettetemi però di dire che siccome c’è un limite a tutto non voglio e non posso - perché caratterialmente sono fatto così - sottacere un dato che è emerso in questo dibattito. Sicuramente Wanda Ferro darà più forza e darà l’impronta alla opposizione che deriva dal suo carattere, dalla sua esperienza, dalla sua vivacità, però c’è un limite anche al modo in cui si rappresentano le cose. Non autoflagellatevi perché l’autoflagellazione non vi aiuta anche perché credo che siamo in un momento molto difficile e complesso per tutte le forze politiche. E’ un momento di travaglio per tutti gli schieramenti e credo che c’è tanta ma tanta legna sul fuoco, metterne altra non aiuta i processi, anzi li mette in un limbo ancora più polveroso e confuso.

(Interruzione)

 

Caro consigliere Tallini, quindi, te l’ho ricordato perché ho sentito dei toni polemici: mi sono permesso in punta dei piedi di farvi un assist perché si può dire di tutto ma che con Oliverio ci sono trasversalismi questo non si può dire.

(Interruzione)

 

Ecco, apposta. Di tutto posso essere tacciato ma non di questo. Aspetta, consigliere Tallini…

PRESIDENTE

Presidente, la invito a concludere l’intervento.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Mi faccia terminare, consigliere Tallini.

Ripeto: si può dire di tutto ma che con Oliverio ci sia una prorogatio della pratica dei consociativismi e dei trasversalismi, questo non si può dire!

Anzi, io sono criticato ed attaccato per il contrario. Ed anche l’appello che lei ha fatto l’altra volta – e che io ho raccolto e che ripropongo – cioè quello di un confronto nel merito dei problemi senza pregiudiziali, lo ribadisco qui stasera. E chi mi conosce sa che lo dico con sincerità e coerenza rispetto alla mia storia, ad una storia che si è espressa in varie funzioni di responsabilità di governo, di opposizione, istituzionali ecc.

Chi mi conosce sa bene che io non ho una doppiezza tra il dire e l’agire. Non c’è una doppiezza. Ripropongo oggi la necessità per la Calabria di un confronto nel merito delle questioni senza pregiudiziali perché ritengo che la gravità dei problemi di questa terra richieda un concorso di energie, un concorso di apporti, perché i problemi possano essere più speditamente affrontati e più efficacemente risolti.

Nel dire questo non chiedo, naturalmente, di far entrare dalla porta di servizio o in modo mascherato operazioni di trasversalismo e di consociativismo. No. Nel dire questo ribadisco la necessità dell’autonomia nella collocazione politica da parte di ognuno ma l’autonomia non può essere intesa male o interpretata come contrapposizione fine a sé stessa perché è altra cosa. L’autonomia è apporto delle proprie idee e dei propri punti di vista, proposte che si mettono in campo, che si misurano e si confrontano e che, naturalmente quando ci sono le condizioni, possono trovare la giusta sintesi affinché si possa contribuire ad affrontare meglio i problemi.

Credo che l’ingresso di Wanda Ferro in Consiglio regionale, la sua presenza, sicuramente può costituire un valore in questa direzione, un valore aggiunto.

Ricordo, inoltre, a Wanda Ferro che, rivolgendosi alla consigliera Sculco ha fatto alcune considerazioni importanti, che nella prima seduta del Consiglio regionale, su proposta del presidente Oliverio, con voto unanime, si è modificato lo Statuto affrontando un problema che, per dimenticanza, non era stato affrontato nella legislatura precedente, cioè quello di garantire la presenza di genere nella Giunta regionale. Per cui nella Giunta regionale non ci può essere meno del 30 per cento di uno dei due generi.

(Interruzione)

 

Nella seduta del 20 gennaio 2015 cioè – ripeto – nella prima seduta del Consiglio regionale di due anni fa. La presenza di una seconda donna in Consiglio regionale non può che essere salutata positivamente anche per questa ragione perché è in coerenza con atti che abbiamo prodotto e che vincolano la funzione e la vita del Consiglio regionale non per una legislatura ma, mi auguro, in modo rafforzato anche in prospettiva.

Sulla base di queste considerazioni, ribadisco il mio benvenuto ed i migliori auguri di buon lavoro.

PRESIDENTE

Dopo ampia discussione, pongo in votazione il provvedimento.

 

(Il Consiglio approva)

Esame e presa d’atto della relazione della Commissione Regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle Pari Opportunità fra Uomo e Donna, sull’attività dell’anno 2016 (ai sensi dell’art. 6 comma 1 della L.r. 26 gennaio 1987 n. 4)

PRESIDENTE

Il secondo punto all’ordine del giorno riguarda l’esame e presa d’atto della relazione della Commissione regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità fra uomo e donna, sull’attività dell’anno 2016 (ai sensi dell’articolo 6 comma 1 della Legge regionale 26 gennaio 1987 numero 4).

La relazione che è stata consegnata è un consuntivo dell’attività svolta negli ultimi mesi del 2016 e contiene il programma per il 2017. E’ presente in Aula la Presidente della Commissione pari opportunità, Cinzia Nava.

La diamo per letta in quanto presa d’atto. “Il Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge regionale 26.1.1987, n. 4 prende atto della relazione della Commissione regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità fra uomini e donne sull’attività 2016”.

 

(Il Consiglio prende atto)

Proposta di legge numero 192/10^ di iniziativa dei consiglieri Scalzo, Esposito, Mirabello recante: “Requisito di accesso ai servizi educativi per la prima infanzia. Modifiche alla legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima infanzia)”

PRESIDENTE

Il terzo punto all’ordine del giorno è relativo alla proposta di legge numero 192/10^ di iniziativa dei consiglieri Scalzo, Esposito, Mirabello recante: “Requisito di accesso ai servizi educativi per la prima infanzia. Modifiche alla legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima infanzia)”.

La parola al relatore, consigliere Mirabello.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore

Grazie, Presidente, colleghi consiglieri, Presidente della Giunta regionale, il testo di legge licenziato alla unanimità dalla terza Commissione consiliare e recante le firme dei colleghi Scalzo, Esposito e del sottoscritto pone in Calabria, quale seconda regione a livello nazionale, l’obbligo delle vaccinazioni come requisito di accesso ai servizi educativi per la prima infanzia.

Questo testo di legge si inserisce in un contesto politico ed in una evoluzione legislativa nazionale, alla quale è approdato il Parlamento, finalizzati ad una nuova attenzione in merito alla scelta di vaccinare i bambini di età inferiore ai 4 anni.

I dati forniti dal Ministero della salute ci dicono che alcune malattie infettive tra cui la meningite ed altre malattie che erano state ormai debellate da anni ed i colleghi consiglieri avranno visto i tanti casi che si stanno susseguendo nel nostro Paese ed in particolare in alcune aree geografiche hanno una recrudescenza, un ritorno e stanno colpendo nuovamente la popolazione non soltanto in età infantile.

Per questa ragione facciamo una scelta politica ben precisa ed è una scelta politica che dà anche una risposta rispetto ad una tendenza che si sta sviluppando nel nostro Paese volta a diffondere disinformazione in ordine al ruolo ed all’ importanza delle vaccinazioni nelle scuole e per i nostri bambini che è quella di porre questo obbligo.

La proposta di legge modifica la legge regionale numero 15 del 2013 che pone le condizioni per l’accesso alla scuola per l’infanzia. Si compone di tre articoli nei quali si prevede l’inserimento degli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente fra i requisiti per la possibilità di iscrizione alla scuola per l’infanzia. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pasqua. Ne ha facoltà.

PASQUA Vincenzo (Oliverio Presidente)

Volevo soltanto sottolineare, per garbo e rispetto nei confronti dei colleghi firmatari e proponenti, che la proposta comporta, probabilmente indirettamente, una ricaduta di carattere economico-finanziario, perché va da sé che l’allargamento degli obblighi previsti per i requisiti di iscrizione presso gli istituti, quindi gli asili-nido, determini inevitabilmente un aumento della spesa farmaceutica prevista. Quindi, ritengo che ci sia anche se non direttamente poiché questa norma va a modificare la legge regionale numero 13 del 2015 un impatto di carattere finanziario sulla spesa sanitaria.

Annuncio, pertanto, il mio voto di astensione.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Scalzo. Ne ha facoltà.

SCALZO Antonio (Partito Democratico)

Intervengo per fare esclusivamente due brevissime considerazioni.

Intanto, vorrei porre l’attenzione dei colleghi di quest’Aula sull’archiviazione frettolosa, inopportuna, inadeguata e dannosa avvenuta in Italia relativamente al problema delle malattie infettive. Abbiamo assistito e stiamo assistendo nel Paese ad una recrudescenza delle malattie infettive, in particolare della meningite, la meningococco, che può essere mortale. Lo abbiamo visto in alcune aree del Paese già nei fatti con situazioni che hanno colpito molteplici fasce di età, e l’abbiamo sperimentato, in particolare, in Toscana, ma non solo, ed anche in altre regioni italiane.

Per cui, nel proporre questa legge, insieme ai colleghi Sinibaldo Esposito e Michele Mirabello, abbiamo pensato ed immaginato di dover agire con molta tempestività. La Regione Emilia Romagna lo stava facendo credo che la Calabria sia la seconda regione in ordine temporale ma non si tratta di prendere una bandierina, quanto piuttosto di riflettere sul fatto che una malattia come questa richiede una grande attenzione.

La maggiore incidenza di malattie da meningococco è nella fascia di età tra zero e quattro anni, ma non è esente nessuna fascia della popolazione. Gli ultimi casi sono stati riscontrati non soltanto nella fase adolescenziale nella gioventù fino a vent’anni – ma ci sono casi anche in fascia adulta. Noi siamo fermamente convinti che nella nostra regione si debba introdurre la vaccinazione obbligatoria per consentire l’accesso agli asili-nido e alle scuole materne. Non è soltanto un fatto di civiltà di un popolo, è un fatto di una consapevolezza volta a non abbassare la guardia su un problema come questo. Oggi è il meningococco ­per questo tipo di patologia in altre parti del mondo c’è una mortalità altissima – e noi che siamo tra i Paesi più industrializzati al mondo non possiamo permetterci di essere superficiali su questo.

Quindi, vogliamo, come Regione Calabria, essere tra i primi a regolamentare una materia così importante che riguarda soprattutto la fascia infantile, ma un po’ tutta la popolazione.

Pensate alle implicazioni nel caso di insorgenza di questa malattia, con la vaccinazione, con la profilassi e, poi, a tutte le persone che ne vengono in contatto cioè una serie di cose che creano costi elevati, preoccupazioni, rischi di mortalità e quant’altro.

Quindi, la legge va in questa direzione, per cui insieme ai colleghi mi auguro che diventi una legge che metta la Calabria tra le Regioni più attente in questo settore.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Non ripeto quanto già illustrato dal consigliere Scalzo rispetto alla preoccupazione ormai incalzante che c’è nella popolazione per quanto riguarda il ritorno di alcune malattie infettive tra cui l’infezione da meningococco.

Mi permetto di evidenziare che questa legge serve a stabilire le condizioni di accesso ai servizi educativi pubblici e privati, affinché non possano essere poste in essere delle discriminazioni; quindi, l’idea è quella di rafforzare l’obbligo vaccinale e, consigliere Pasqua, anche l’aspetto dell’incremento di spesa, oggi, è secondario rispetto a quella capacità, a quella possibilità di promozione della salute che è un diritto del cittadino.

Del resto sono tranquillo da questo punto di vista, perché questo conflitto fra il concetto di obbligatorietà e quello di promozione della salute, che poteva presentare profili di incostituzionalità, è già passato al vaglio della Corte costituzionale relativamente alla legge emanata in Emilia Romagna, alla quale faceva riferimento prima il consigliere Scalzo.

La nostra legge calza più o meno su quella dell’Emilia Romagna, ma è adeguata al nostro territorio. A me preme sottolineare il lavoro fatto dal primo firmatario di questa legge, il consigliere Scalzo, che ringrazio. Poi, abbiamo messo la nostra sensibilità, insieme anche al Presidente della Commissione sanità, per accelerare l’iter, affinché si possa stabilire l’obbligo di vaccinazione a partire dall’anno scolastico 2017-2018, perché i dati epidemiologici ce lo impongono, senza guardare poi alla spesa – perché è già prevista – e chi si vuole vaccinare non può essere discriminato nell’ambito della promozione della salute. Se c’è l’obbligo, la differenza economica non esiste, quindi è corretto il giudizio che hanno dato gli uffici circa l’invarianza finanziaria della legge come proposta dal consigliere Scalzo, primo firmatario.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Intervengo soltanto per unire il mio giudizio a quello dei colleghi che mi hanno preceduto.

Devo ammettere che, seguendo le vicende nazionali che hanno evidenziato tantissimi episodi di mortalità gravi, dovuti anche e soprattutto alla scelta o meno di alcuni genitori di non vaccinare i propri bambini, con sincerità, mi è sembrato un fatto assolutamente nuovo, ma anche assurdo: ricordo che quando eravamo bambini noi le vaccinazioni erano obbligatorie e credo che quelli di una certa generazione ricordino benissimo, forse, anche il trauma.

Ora, avendo appreso che alcune vaccinazioni non sono più obbligatorie, mi sono domandato come è possibile che non ci sia una legge a tutela non solo di quei bambini, ma anche degli altri, perché se, poi, un bambino è inserito in un contesto in cui può infettare altri bambini, allora la tutela e la garanzia deve riguardare anche chi – mandando un bambino in un asilo o in una scuola pubblica – deve avere la certezza e la garanzia che là non trovi situazioni gravi dal punto di vista della salute.

Allora, ritengo e dico che in questo caso i colleghi che hanno preso questa iniziativa lo hanno fatto – credo – nella direzione auspicata dalla grandissima maggioranza dell’opinione pubblica, in questo caso dei calabresi.

Quindi, il mio intervento era finalizzato non soltanto a dire perché sono favorevole all’approvazione di questa legge che rende la vaccinazione obbligatoria per alcuni tipi di malattie, ma anche per esprimere le ragioni che mi spingono a fare questo gesto e per dire anche bravi ai colleghi che hanno pensato di intervenire a tutela della salute di una parte dei cittadini calabresi, soprattutto di quelli in una età ­– quale quella infantile – molto delicata, anche per tranquillizzare tantissime famiglie preoccupate per questo fenomeno.

Per questo esprimo il mio voto favorevole alla legge.

PRESIDENTE

Non ci sono altri interventi, pertanto si passa all’esame dell’articolato.

Pongo in votazione l’articolo 1.

 

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2.

 

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 3.

 

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione la legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 71/10^ di iniziativa dei consiglieri O. Greco, M. D'Acri, F. D’Agostino, V. Pasqua, F. Sergio, recante: “Misure per promuovere il turismo sportivo mediante la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici”

PRESIDENTE

Passiamo al quarto punto all’ordine del giorno relativo alla proposta di legge numero 71/10^ di iniziativa dei consiglieri O. Greco, M. D'Acri, F. D’Agostino, V. Pasqua, F. Sergio, recante: “Misure per promuovere il turismo sportivo mediante la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici”.

La parola al relatore del provvedimento, il consigliere Aieta.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore

Questa proposta di legge è di iniziativa del consigliere Greco ed è stata approvata dalla seconda Commissione nella seduta del 15 febbraio, approvando, quale nuovo testo del provvedimento, un emendamento interamente sostitutivo. Con tale testo si propone di destagionalizzare il turismo in Calabria, differenziando ed elevando il prodotto turistico calabrese, sfruttando le potenzialità di un territorio che possiede un’abbondante offerta di luoghi idonei per bellezza ed importanza naturalistica e culturale.

La proposta individua nel turismo golfistico un’importante opportunità economica a supporto del sistema alberghiero e dell’intero sistema turistico regionale.

Al fine di diffondere gli impianti golfistici sul territorio calabrese, il provvedimento prevede specifiche procedure agevolate, volte a contenere i tempi dei procedimenti approvativi ed autorizzativi mediante misure di premialità edificatoria nei Comuni interessati dalle iniziative. Tutto questo con l’obiettivo primario di rendere la Calabria una regione in grado di attrarre turismo di qualità dodici mesi l’anno e segnare una svolta per le politiche legate al settore.

La proposta è corredata di relazione tecnico-finanziaria e si compone di sette articoli.

Nel corso dei lavori della Commissione è intervenuto il consigliere Greco in qualità di proponente, il quale ha illustrato i contenuti e le finalità della proposta; è intervenuto, altresì, l’assessore Rossi, assessore alla pianificazione territoriale ed urbanistica, che ha fornito un proficuo contributo allo svolgimento dei lavori.

Il dipartimento turismo ha espresso parere favorevole alla proposta che è ad invarianza finanziaria.

PRESIDENTE

La Giunta chiede di intervenire?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Non posso che confermare il parere positivo già dato dai colleghi assessori nel corso delle sedute della Commissione, anche e soprattutto in considerazione del fatto che, come è scritto e precisato nella relazione tecnico-finanziaria, “la realizzazione dei campi di golf e delle strutture di ricettività turistica, sportiva e residenziale ad essi connessi, avverrà ad opera di investitori privati”.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Greco. Ne ha facoltà.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Signor Presidente, colleghi consiglieri, preliminarmente voglio ringraziare i consiglieri del gruppo di cui mi onoro essere il capogruppo, per aver elaborato una proposta di legge turistica così importante. Proposta di legge che è stata formulata insieme – tengo a ricordarlo – ai consiglieri Pasqua, Sergio, D’Acri, D’Agostino, un grazie anche al contributo del Presidente della Commissione bilancio, all’assessore Rossi, che ha avuto, anche, il merito di migliorare la proposta legislativa.

Si parla di Calabria e si parla di turismo e di agricoltura, però i dati calabresi, riferiti al 2014, non lasciano presagire nulla di buono, se non avremo la capacità e la forza di destagionalizzare il turismo. In Calabria solo nel mese di agosto c’è una presenza turistica del 40 per cento, nel mese di luglio del 24 per cento, a settembre dell’11 per cento, tutti gli altri mesi dell’anno – dati ufficiali 2014 – hanno una presenza che varia tra lo 0 e il 3 per cento.

Questo è il motivo che ci ha spinto a formulare una proposta legislativa che vuole, da un lato, incrementare la capacità di questa terra di essere attrattiva, dall’altro, riuscire, in qualche modo, a migliorare le performance turistiche, attraendo capitali e investimenti privati.

Quello del golf è un turismo in forte espansione, che consente - in considerazione soprattutto del clima, delle caratteristiche della Calabria - di costruire un percorso di rilancio del turismo, di destagionalizzazione. Si stima che in Italia – e questi sono dati ufficiali – si possa giocare a golf per 307 giorni all’anno: solo in Portogallo e in Spagna si può giocare per 362 giorni all’anno, in Calabria circa 320 giorni all’anno.

Questo sport ha delle peculiarità e delle caratteristiche, l’interesse dei giocatori è nella possibilità di giocare fuori dalle stagioni in cui la Calabria ha un suo picco, mi riferisco evidentemente ad agosto e luglio. Questi giocatori hanno un interesse soprattutto per i mesi da febbraio a maggio e da settembre a novembre.

Questo è un tentativo di destagionalizzare il turismo.

Non v’è dubbio che tutto questo si inserisce nel quadro molto più complesso di quello che avviene in Europa e nel mondo. In questi anni ho scoperto che ci sono in Europa circa 25 milioni di turisti golfisti, nel mondo ce ne sono oltre 90 milioni. In Portogallo, per esempio, l’esperienza dell’Algarve è estremamente significativa, ci sono oltre 45 campi di golf. In Spagna, nella zona che va da Malaga ad Alicante, ci sono oltre 125 campi da golf, di cui 52 sono solo in Andalusia. Dobbiamo citare anche zone di grande attrazione, come la Costa Azzurra in Francia; l’esperienza positiva della Turchia, dove ci sono 21 strutture golfistiche, l’Egitto, Sharm el Sheikh, Tunisia, Marocco. Ma una parte di questo mondo ha delle problematiche legate alla sicurezza, basta ricordare quando l’Isis ha voluto colpire, ha colpito la zona dell’Antalya in Turchia.

Tutto il mercato nord-africano, ed anche la Turchia, diventa oggi poco attrattivo e c’è la necessità, da parte di questa regione, di riuscire a colmare un vuoto e - così come già la Giunta sta facendo, elaborando uno studio di fattibilità - si rende necessario non pensare semplicemente alla realizzazione di un campo da golf - molti confondono, non è semplicemente il gioco del golf -, si ragiona su quello che significa destagionalizzazione del pacchetto turistico legato alle caratteristiche della Calabria.

La Calabria oggi deve diventare una destinazione golfistica, può e deve diventare un territorio che riesce ad attrarre il mercato del turismo golfistico. In Europa – dicevo prima – parliamo di 25 milioni di giocatori. Poi, se andiamo a vedere e studiare che caratteristiche ha il turista golfistico - così come abbiamo fatto dettagliatamente - che cosa significa in termini di incremento economico, come il turista si muove, il fatto che non viaggia mai da solo, quanto spende in più rispetto al semplice turista leisure, può diventare un grande attrattore anche rispetto alle caratteristiche degli altri territori.

Se raffrontiamo la Calabria con l’Andalusia, vediamo che l’Andalusia - grazie a questo sistema - è riuscita ad uscire fuori dalla crisi economica, ma ci rendiamo conto che le caratteristiche della Calabria sono superiori, perché noi abbiamo la possibilità di un’offerta turistica molto più variegata. Abbiamo la possibilità di offrire i parchi nazionali che in Calabria sono presenti, abbiamo la possibilità di incrementare il turismo escursionistico e montano, abbiamo la possibilità di incrementare - è molto limitato - il turismo termale, abbiamo la possibilità di rafforzare il turismo legato all’enogastronomia e ai borghi.

Questa è una proposta, colleghi consiglieri, che si inserisce nel dibattito nazionale che c’è sulla Ryder Cup, ma che nulla ha a che vedere con le problematiche della Ryder Cup. Basta solo leggere il resoconto di Kpmg per rendersi conto di quello che si è capaci di fare in termini di indotto, diretto e indiretto, con il turismo golfistico.

Questa è una legge anche di semplificazione urbanistica, che vuole destagionalizzare, è una legge ordinamentale che non prevede nessun aumento di costi, ma che va a sancire alcuni punti fondamentali, racchiusi nell’articolo 1che recita: “i progetti dei nuovi campi da golf” – quindi come destinazione golfistica e non come semplice intervento sportivo – “devono essere compatibili con la tutela dei luoghi senza impatto negativo sui sistemi ambientali più delicati, devono valorizzare l’ambiente naturale preesistente ed incrementare il rapporto fra superficie complessiva e superficie da gioco; devono armonizzare gli interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta all’indispensabile e prevedere ampi spazi di vegetazione naturale privi di qualsivoglia tipo di intervento umano; devono ottenere il livello massimo di risparmio idrico ed energetico”.

Sono punti fondamentali che, in ragione delle caratteristiche ambientali, climatiche, degli hub aeroportuali, dell’essere il centro del Mediterraneo, fanno sì che la Calabria con questo progetto di legge “Calabria golf destination” possa diventare un nuovo faro dell’industria turistica internazionale. A questi punti abbiamo fatto riferimento nello studio effettuato, uno studio molto dettagliato - che ha già in sé degli elementi di Masterplan, che certamente non sono vincolanti - su quello che significa l’investimento che viene fatto, su quello che significa l’attrattività della Calabria e come può migliorare, su quello che significa l’interesse che già una semplice proposta di legge ha suscitato in gruppi alberghieri importanti - BuenaVista, Hilton, Barcelona e altri. Oggi, in ragione – lo diceva prima il consigliere Bevacqua – dell’approvazione sia della legge urbanistica che del Qtr, abbiamo la possibilità di adeguare la proposta di legge a queste norme importanti. Questa proposta riesce a creare sviluppo e indotto, atteso che la Calabria ha la necessità non solo di pensare al quotidiano, ma di pensare a creare ricchezza, ad aumentare il Pil, ad essere produttiva, e in Calabria, attese le condizioni geomorfologiche e climatiche, l’industria più importante che si può realizzare è l’industria turistica.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pasqua. Ne ha facoltà.

PASQUA Vincenzo (Oliverio Presidente)

Volevo brevemente porre un quesito, che necessariamente ritengo di non poter superare senza una risposta chiara.

E’ lodevole questa iniziativa di cui – voglio ricordare – sono cofirmatario, ritengo che sia la prima volta, probabilmente, dall’inizio di questa nuova legislatura, che si riesce ad effettuare un’iniziativa tesa ad attrarre investimenti per questo territorio, con tutte le ricadute che già egregiamente ha svolto, sul piano tecnico e sul piano del business plan, il collega Greco. Tuttavia, ho necessità di capire da parte della Giunta regionale, dopo le osservazioni e i rilievi effettuati dal dipartimento bilancio - sia prima della sostituzione del testo originario attraverso la presentazione dell’emendamento interamente sostitutivo ad opera del collega Greco, che successivamente, allorquando in Commissione l’assessore all’urbanistica, che oggi non vedo presente, ha sollevato diverse perplessità, cui il collega Greco risponde oggi con degli emendamenti -, se questo investimento comporti nuovi oneri a carico del bilancio regionale. Ritengo che sia fondamentale, proprio per l’importanza di quest’opera strategica per questa regione e per il valore di questo investimento. Nella parte finale del provvedimento, articolo 6, viene scritto nero su bianco che queste opere avverranno a carico dei privati, ma ci sono i rilievi da parte del dipartimento, sui quali vorrei capire, in maniera netta e chiara, se c’è stato un superamento effettivo o meno.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Colleghi, non vi nego che, nel sentire la relazione del collega Orlandino Greco, appassionata, profonda, anche dotta, mi sono venuti i brividi. Devo essere sincero, mi sono venuti i brividi!

Allora, sono stato più attento ed abbiamo capito – colleghi giornalisti, scrivetelo – che in Calabria abbiamo risolto il problema della disoccupazione, il problema dello sviluppo, della valorizzazione delle nostre risorse!

Premesso che, per quanto ci riguarda, ogni iniziativa che può essere realizzata, quando viene sottoposta all’attenzione dell’Aula, se possiamo aiutarla, se possiamo dare un contributo, lo facciamo, mi viene da chiedere al collega Orlandino Greco se può dire, in questo momento, in un orecchio al presidente Oliverio se lui è attrezzato per giocare a golf! Non è successo niente, è una domanda! Presidente, lei ce l’ha l’attrezzatura per giocare a golf?

 

(Interruzione)

 

Perché se ce l’ha, allora capisco l’iniziativa!

 

(Interruzione)

 

Io no, ma le posso dire che conosco, per il lavoro che faccio, migliaia e migliaia di cittadini e non mi è mai capitato di incontrare uno che gioca a golf, a meno che non sia uno sport secretato, quindi, praticamente, coperto dal segreto istruttorio, d’ufficio, e probabilmente non si può confessare!

Devo essere sincero, se io fossi un giornalista – in questo momento ne vedo tanti – domani farei un titolo sull’opportunità di discutere questa proposta in una regione in cui ci sono e si vivono problemi drammatici enormi – mi meraviglio come il collega Nucera non si ribelli. Sosterrò insieme al collega Nucera la proposta sul reddito di cittadinanza. -, non perché ci sono oneri a carico della Regione e anche le norme urbanistiche si modificano per dare la possibilità di realizzare queste iniziative - che possono anche essere lodevoli -, ma in considerazione di un contesto in cui, caro consigliere Greco, non c’è neanche un assessore al turismo e si esalta la realizzazione di questi campi da golf.

Per quanto riguarda i calabresi, poi vediamo a cosa mirano queste iniziative.

Un Consiglio regionale che non discute sull’opportunità – ringrazio il presidente Oliverio per la disponibilità che ha dimostrato nell’andare a parlare con l’ex ministro Orlando - per tutti gli stagisti - ormai è diventata una barzelletta, mille persone che attendono di essere chiamate. Abbiamo fatto anche delle interrogazioni. – di fare lo stage, non si capisce se la Regione ha fatto il bando, se non l’ha fatto, se è un bando che aveva una sua validità e che cosa poteva significare quel bando, visto che oggi il ministro di giustizia sconfessa quell’iniziativa, bollandola come una iniziativa non concordata. Questi ragazzi attendono ormai da mesi con ansia – badate bene, per poter pensare di avere una minima prospettiva - che gli venga data l’opportunità di stage.

Il Consiglio regionale, invece di discutere di questo, oppure dei tanti precari che ci sono in Calabria, dedica e decide che la priorità di quest’Aula debba essere l’opportunità che dobbiamo dare al Golf, che può essere anche lodevole.

Dotta la dissertazione del collega Orlandino Greco che non si è limitato a dire due parole, si è sforzato addirittura di parlare di destagionalizzazione del turismo. Addirittura ha detto che anche quando piove si può giocare a golf, perché quest’anno se abbiamo avuto più giorni di pioggia che di sole, significa che anche le previsioni del tempo vengono modificate per giustificare la realizzazione dei campi da golf!

Io ritengo, Presidente, che queste iniziative debbano essere inserite nell’ambito di un contesto più ampio. Gran parte dell’analisi del collega Greco sulle potenzialità del turismo è condivisibile, ma va fatta nell’ambito di un progetto complessivo, in cui la Regione Calabria non può venirsene fuori solo con l’ipotesi dei campi da golf. Chi deve venire a giocare in campi da golf?! Noi dobbiamo fare delle leggi regionali che, intanto, interessino i nostri corregionali.

Allora, la domanda – la mia era una battuta ironica, Presidente – che faccio è: quanti calabresi praticano questo sport? Io non ne conosco uno! Certo, l’obiettivo è quello di importarli, magari dall’America, dal Canada, dal turismo che viene da fuori, magari con un annuncio su internet: “Venite a giocare a golf nell’unica regione in cui si può fare dodici mesi l’anno” – come sosteneva – “e possibilmente venite d’inverno, perché anche quando in altri luoghi nevica, qui si può giocare a golf”!

Ritengo che questa iniziativa nel contesto in cui è stata proposta, nel momento particolare in cui viene portata all’attenzione dell’Aula, non sia opportuna, laddove non si portano provvedimenti legislativi mirati a far fronte al sociale, alla povertà - caro consigliere Nucera, io parlo sempre con lei perché le chiedo sempre di condividere la sua iniziativa sul reddito minimo, mi auguro che, prima o poi, la sua maggioranza possa condividere questa proposta e portarla in Aula. In questo momento, i calabresi hanno a che fare con la sopravvivenza: ogni giorno, quando si alzano, hanno il problema delle bollette, di vedere come sbarcare il lunario, come poter arrivare alla fine del mese, c’è chi ha la possibilità di un minimo di reddito, altri invece non hanno neppure questa opportunità.

Se i calabresi, nel seguire le vicende del Consiglio regionale, vanno a vedere quali provvedimenti questo parlamentino adotta per evitare che la disoccupazione aumenti, che i disoccupati abbandonino questa terra, Presidente, io al posto suo…

Lei ha fatto bene a tirare fuori la grinta quando è stato necessario per la storia del vitalizio, ma ritengo che, di fronte a queste cose, farebbe bene a pretendere che in Aula vengano portati provvedimenti che possano – visto che lei tra le tante deleghe che possiede, forse non tutti lo sanno, ha anche quella al turismo – veramente rappresentare momenti di sviluppo, di crescita e, quindi, di occupazione per i tantissimi giovani che ormai non credono più a nessuno e stanno abbandonando la nostra terra.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Nucera. Ne ha facoltà.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Grazie Presidente, il consigliere Tallini mi ha invitato ad intervenire, e lo farò per due motivi. La ringrazio, collega Tallini, per l’aiuto alla proposta di legge sul reddito minimo, che oggi ha tirato fuori e che spero venga riportata dal presidente Irto – avendo anche avuto il parere positivo all’unanimità della terza Commissione, politiche sociali; a tal proposito ringrazio anche il consigliere Esposito per aver votato a favore in quella Commissione, ma bisogna capire se c’è un problema di bilancio, visto che con i soli Fondi europei non si poteva rientrare in quella proposta di legge, e se si può ridiscutere.

Per quanto riguarda la questione delle strutture ed i campi da golf, non ho fatto nessun intervento e condivido questa proposta di legge per un semplice motivo, collega Tallini, se mi ascolta, vorrei spiegare il motivo della mia condivisione, altrimenti non riusciremo.

 

(Interruzione)

 

No, intanto esprimo la mia condivisione e poi avrà modo di valutare; ho avuto modo di leggere e di condividere una parte, come ha detto, ma c’è una piccola parte che forse non ha letto, e che vorrei meglio esplicitare.

All’articolo 6 (Disposizioni finanziarie) si dice testualmente che: “La presente legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale…

 

(Interruzione)

 

Se mi permette.

PRESIDENTE

Concluda, consigliere Nucera.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

..la realizzazione dei campi da golf e delle strutture di ricettività turistica sportiva e residenziale ad essi connesse, avverrà ad opera di investitori privati.” Quindi, tutti noi – che in questo momento rappresentiamo la Regione Calabria che, come lei ha già ampiamente spiegato, ha tanti problemi e tante difficoltà – non avremmo motivo di non accogliere positivamente un intervento di privati per l’inizio di un percorso per la creazione di una nuova struttura che non comporta nessuna spesa a carico del bilancio regionale.

 

(Interruzione)

 

Mi scusi, consigliere Tallini, la prego, Presidente.

PRESIDENTE

Consigliere Tallini, è già intervenuto. Prego, collega Nucera, continui.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Consigliere Tallini, ci conosciamo, e sa benissimo che in tante occasioni ho sostenuto e condiviso sue proposte che ho ritenuto valide. Questo è un ragionamento logico.

Se ci sono investitori che non vogliono fare campi di calcio, ma vogliono fare un campo da golf, e si assumono l’onere delle spese in una regione come la nostra – pur capendo quello che ha sottolineato nel suo intervento, cioè che i problemi sono altri: la povertà, la sanità, e tanti altri ancora – per quale motivo dovremmo dire “No” se non è prevista nessuna spesa per il bilancio regionale? Questo è il semplice motivo che mi ha convinto ad approvare e votare questa legge. Se poi troviamo altri investitori che vogliono costruire altre strutture sportive, come campi di calcio, da tennis o altro, perché no? Il punto è questo. Se ci fossero stati costi per la Regione, può star tranquillo che sarebbe stato diverso.

 

(Interruzione)

 

Consigliere Tallini, lei sostiene che ci sono, ma siamo al Consiglio regionale della Calabria, e bisogna dire la verità. La legge è chiara, collega, ma se ci sono costi ritorno indietro; mi fermo e torno indietro.

Da quello che leggo, non ci sono costi, è chiaro, l’ho detto ed ho chiesto anche un chiarimento. Quando ha fatto l’intervento mi sono avvicinato al banco della Presidenza e dal collega Greco per chiedere spiegazioni. Se non ci sono interventi economici da parte del bilancio della Regione, perché dobbiamo dire no?

Penso che dovremmo essere più aperti nei confronti delle persone che decidono di investire sullo sport o su altre questioni importanti per la regione, dando loro la possibilità e la disponibilità, e mettendole in condizioni di farlo veramente; in questo momento sarebbe un grande aiuto per la Regione e per la Calabria. Non vedo, quindi, perché dovremmo dire di no, collega Tallini.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Presidente, innanzitutto c’è da cogliere l’ironia con cui il collega Tallini ha posto questo tipo di ragionamento. In Commissione bilancio ho votato favorevolmente questa norma, dopo aver valutato con la dirigenza al bilancio che, ovviamente, poneva alla relazione tecnica dubbi su costi ed opportunità di costi di questa Regione sul futuro investimento e, ciò che mi convince, é che se si tratta di una legge ordinamentale, che agevola investimenti privati in una prospettiva turistica – ricordando, collega Nucera, che sono passati due anni da quando annunciavate interventi – l’opportunità sta nel saper spiegare poi ai calabresi che la legge, in quanto tale, offre eventualmente l’attrazione di investimenti. Ricordo che anche in Commissione ho sottoposto al collega Greco la necessità di prestare attenzione ai rischi che deriverebbero dall’approvazione di una legge che agevola l’investimento privato in campo turistico legato al golf, con l’arrivo di qualcuno che, come spesso accade – cronache di oggi – si prenda imprese locali, per cui domani qualcuno dirà che, magari, abbiamo agevolato la ‘ndrangheta, perché il presupposto con i sillogismi in Calabria può portare anche lontano.

Bene il doppio intervento, sia del consigliere Greco – perché questa è una legge che, in prospettiva, offre alla Calabria l’opportunità di accelerare l’attrazione di investimenti – e sia del collega Tallini, perché quando presentiamo una legge del genere, specie se si confonde col momento in cui il Governo nazionale ha stanziato 38 milioni – se non vado errato – sulla coppa di golf, per cui la gente può far confusione, dobbiamo cercare di mettere in campo una doppia azione perché il Governo nazionale manca, nella crisi complessiva che ha, e questi fondi straordinari – é valso per noi, e vale anche per Oliverio, mi riferisco ai Fondi europei – sono diventati totalmente sostitutivi al finanziamento ordinario di turismo e di opportunità.

Quando il consigliere Tallini dice di fare attenzione, fa bene, soprattutto se, in parallelo, abbiamo messo grandi energie nel dare ai dirigenti “Garanzia Giovani” come indirizzo politico; è uno strumento europeo che serve per dare sollievo a gente che incontriamo ogni giorno e alla quale il consigliere regionale non può dare risposte inventandosi chissà che cosa. Il ragionamento del consigliere Tallini – penso di interpretarlo – va in questo senso: chiarire se ci sono costi per la Regione e, poiché l’ho votato in Commissione, mi par di capire che non ve ne siano, ma si tratta soltanto di dare l’opportunità, anche rispetto a fatti urbanistici – quindi significa zone predominanti – di attrarre il turismo che verrà quando si realizzeranno.

Ma il monito è che, mentre noi – grazie alla lungimiranza del consigliere Greco – portiamo in discussione ed approviamo leggi che riguardano prospettive future, nel frattempo il malato muore, perché su annunci di reddito minimo – anche se non sono culturalmente d’accordo con questo tipo di emergenza – insieme al Presidente della Commissione bilancio, abbiamo valutato se pensare alle famiglie attraverso un supporto.

Insomma, il grido di allarme lanciato mentre si pensa a proposte di legge lungimiranti è: cosa fa questo governo regionale? Ripeto, ho visto che è stato annunciato anche il Piano straordinario sul lavoro dell’assessore Roccisano ma, ancora oggi, se si considera uno degli strumenti che l’Europa ci ha concesso – perché risorse non ce ne sono più – sono ben due anni che i ragazzi del progetto “Garanzia giovani” non vengono pagati.

E’ troppo ricordarvelo? E’ troppo dirvi “attenzione, che se poi esce il titolo sul golf la gente non capisce?” Stiamo parlando di chi ha compreso la norma e si è assicurato che non ci sia un euro dei calabresi, ma che si tratta solo di una legge ordinamentale e di prospettiva.

Ma – attenzione – perché il rischio è alto, ed è ovvio che non si tratta soltanto di un problema del governo Oliverio; qui manca da tempo un Governo nazionale. Le banche non prestano più soldi al sud e, nello specifico, ai calabresi. Contro gli investimenti – per gli impieghi – che in Lombardia ammontano a circa 270 miliardi di euro, in Calabria ne sono stati impiegati – vado a memoria – 4, nove o sei, mi viene in soccorso il consigliere Bova. Significa che stiamo morendo.

E’ ovvio che tutti noi, sia la maggioranza sia la minoranza, ci poniamo il problema. L’intervento del consigliere Tallini esorta ad una migliore comprensione della legge, ma va bene anche lo sforzo del consigliere Greco, che abbiamo anche sostenuto. Nel frattempo, però, un confronto serrato – e ditelo anche a tutta quella gente, vale anche per il centro-destra, di nominati che stanno in vacanza a Roma da una vita, e che non tornano neanche più nei week-end – che è un problema della politica, ed il tema è questo: attenzione ai titoli! Perché si parlerà di “golf” ci sarà confusione nella dinamica nazionale e la responsabilità sarà un po’ di tutti. Siamo abbastanza autorevoli per dire: attenzione, perché non abbiamo la possibilità di fabbricare il lavoro, ma solo le opportunità, tra l’altro anche capire quanto questo lavoro dipenda o meno dal vincolo del politico, da promesse elettorali.

Non siamo sicuramente quella generazione che crea il consenso, ma il monito del consigliere Tallini – provo ad interpretarlo – è proprio questo, che nel frattempo gli investimenti verranno, ma stiamo mancando su ciò che merita massima attenzione che, per me, non è nemmeno la proposta di legge sul reddito minimo, perché, se non ce ne sono, a questo punto, per quanto sia culturalmente distante, ben venga anche questo.

Senza guardare chi ci ha preceduto, oggi, come Consiglio regionale abbiamo una emergenza, ed è giusto dire al presidente Oliverio che, se in questo anno e mezzo avesse fatto tanto ed avesse anche lavorato in parallelo sul Governo nazionale, sulla quota di precari in ogni campo, serenamente oggi avremmo potuto votare, come abbiamo fatto – come ho fatto io personalmente – una legge che riguarda la prospettiva e l’armonizzazione regolamentare per agevolare ed attrarre gli investimenti che, ci auguriamo, siano totalmente privati e senza neanche un euro dai calabresi.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Mirabello. Ne ha facoltà.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Presidente, intervengo per esprimere l’assoluta condivisione al disegno di legge presentato dai colleghi Greco, D’Acri, D’Agostino, Pasqua e Sergio. E’ una condivisione che proverò a spiegare velocemente e che parte da un assunto generale: questa legge ha una visione, nel senso che parte da uno studio abbastanza approfondito, che ho potuto anche seguire in Commissione documentandomi, e che guarda da un lato all’aumento della domanda rispetto ai flussi turistici ed al fenomeno in crescita del gioco del golf, e dall’altro alle caratteristiche climatiche e territoriali della nostra terra che nulla hanno da invidiare a realtà che hanno investito notevoli risorse su questo settore e che oggi hanno un forte potere attrattivo dei flussi turistici internazionali.

Come tutti ritengo che, se la Calabria ha necessità di guardare all’industria turistica con interesse e di creare le condizioni per lo sviluppo di questa industria che rappresenta il motore più importante della nostra terra dal punto di vista dei flussi economico-finanziari, non possiamo pensare di non fornire alle aziende turistiche degli elementi per competere con le mete turistiche internazionali.

Le nostre aziende turistiche della costa tirrenica e ionica, le importanti strutture ricettive che oggi giocano un ruolo importantissimo per l’economia della nostra terra, competono con le mete internazionali, grazie anche ad una imprenditoria dinamica e sulla scorta di una serie di elementi che riguardano il dato ambientale, la capacità imprenditoriale e mille altri fattori.

Non possiamo non pensare che dare qualche elemento in più per aumentare i flussi e per destagionalizzare non possa che essere una risorsa. Ritengo, quindi, che questo tipo di impostazione sia positiva ed aggiungo una battuta: questa proposta di legge, come è stato detto e chiarito, non comporta spese per il Consiglio regionale, i presupposti sono questi, ma non mi sarei neanche scandalizzato se avessimo investito in innovazione e sulla competizione della nostra terra. Certo, ci sono i soliti argomenti quando si parla della Calabria e, immediatamente, il primo concetto che si esprime è il cosiddetto “benaltrismo” perché c’è sempre qualcosa di più importante da fare, e ci sono anche altre emergenze da affrontare – che nessuno nega – e c’è sempre ben altro quando in Calabria si prova ad innovare. Ben altro. Si discute di qualsiasi argomento, anche di come si interviene per tappare una buca, e c’è sempre quello che dietro l’angolo ti dice che c’è qualcosa di più importante per la nostra terra e che viene prima.

Il “benaltrismo” però ci porta a rinviare e a non far mai niente. Da qualche punto bisogna pur iniziare e ritengo che questo argomento, questo aspetto specifico, possa essere un importante elemento di sviluppo. L’altra cosa, e la voglio dire senza polemica, chiaramente, è un ragionamento che faccio prima di tutto a me stesso che, di fronte alla ipotesi di innovazione, l’altro spauracchio che si agita sempre è quello della ‘ndrangheta.

Guardate, siamo tutti assolutamente contro la ‘ndrangheta ma, se pensiamo che qualsiasi idea di sviluppo debba avere sempre questo tarlo delle possibili successive infiltrazioni e facciamo un processo prima ancora di iniziare i percorsi, questa terra resterà nell’immobilismo a vita e non avremo mai possibilità di sviluppare alcunché.

Per fare un sunto sulle questioni che ho voluto porre all’attenzione, ritengo che questo progetto possa dare ampio respiro allo sviluppo della nostra terra.

Chiaramente, io per primo – ma credo di non potermi sostituire in questo neanche ai consiglieri proponenti – sono perfettamente consapevole del fatto che, con questa proposta di legge, non risolveremo i drammi di questa terra ma, sicuramente, daremo un’idea di innovazione e di volontà di investire sul futuro. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Sulla ratio che è alla base del parere positivo del dipartimento turismo sono perfettamente d’accordo con la relazione del collega Greco ma parto dai dubbi che ha esposto e che ancora meritano risposta di uno dei proponenti della proposta di legge stessa, il consigliere Pasqua, che ha posto un dubbio ripreso in parte dal consigliere Nucera che sostanzia ed afferma che non ci sono oneri. Ma chi ci deve garantire che non ci sono oneri sono i vari dipartimenti ed i vari settori.

Vedo un dipartimento bilancio che esprime un parere sostanzialmente negativo, se è vero, come è vero, che testualmente dice “che la relazione tecnico-finanziaria presenta carenze in merito alla motivazione sull’assenza di oneri”. Quello è un elemento fondamentale dal punto di vista tecnico che bisogna chiarire; prima essere convinti e sicuri, collega Nucera, che veramente oneri finanziari non ce ne sono.

C’è anche una relazione tecnica da parte del Settore legislativo, altresì, che mi preoccupa non poco, collega Greco. Perché se pure il testo originario è stato completamente sostituito da un unico emendamento, da parte del Settore legislativo rimangono in piedi tutte quelle carenze che erano state evidenziate sul testo originario. Anche il Settore legislativo entra nel merito della invarianza finanziaria, sostenendo che non sono stati bypassasti dall’emendamento sostitutivo quando si parla di “incentivi premiali e misure agevolative per la realizzazione della rete degli impianti golfistici”.

Laddove, quindi, ci sono incentivi premiali probabilmente va chiarito meglio se questi hanno una incidenza sugli oneri della Regione Calabria. Anche per quanto riguarda la costruzione si dice di privati, prevalentemente, perché, tra le altre cose, sono previste anche eventuali realizzazioni di questi campi da golf da società di capitali, da enti pubblici, da società miste. Quindi quel “prevalentemente privati” deve essere ulteriormente chiarito se sono solo privati o se rientrano poi ad avere queste premialità e questi incentivi anche società miste, società di capitali o quant’altro.

Infine di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando che probabilmente la stessa proposta di legge comporta un impatto sul piano paesaggistico ambientale e urbanistico perché 5 campi da golf, non v’è dubbio, possono modificare quello che è il campo da golf. Il campo da golf è un prato esteso, prato di tipo agricolo, commerciale, edilizio e quant’altro. Quindi un impatto ambientale paesaggistico ed urbanistico sicuramente c’è nella realizzazione di un solo campo da golf. Se poi i campi da golf che si pensa di poter realizzare con questa proposta di legge sono addirittura 5 mi chiedo se nell’ambito di questa non debba essere prevista una valutazione alla luce dell’approvazione del Quadro territoriale regionale.

Ci sono tanti dubbi che devono essere chiariti e che erano stati alla base del voto di astensione del collega Arruzzolo in Commissione, fermo restando che, laddove ci fossero chiare delucidazioni ai dubbi che l’Aula ha posto, potrei rivedere questa mia attuale posizione. Se dubbi rimangono confermerò in sede di votazione quello che era stato il voto di astensione in Commissione da parte del collega Arruzzolo.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sergio. Ne ha facoltà.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Signor Presidente, colleghi consiglieri, approfitto – non l’ho fatto prima – di questo intervento per dare un ben arrivata alla collega Ferro, alla quale faccio gli auguri e un in bocca al lupo di buon lavoro.

Intervengo su questa proposta non solo e non tanto perché ne sono cofirmatario, ma solo per fare una riflessione ad alta voce su quella che è la strategia, la visione che noi, come Consiglio regionale, dobbiamo e vogliamo mettere in campo per cercare di creare condizioni nuove di crescita e sviluppo per la nostra regione.

Abbiamo alcune vocazioni importanti che sono l’agricoltura, il turismo, il nostro bagaglio e patrimonio culturale. Sono questi i veicoli su cui dobbiamo essenzialmente puntare per creare le condizioni di occupazione, sviluppo e crescita.

Il golf può essere un aspetto, poi c’è un altro aspetto importante da valutare. Oggi il lavoro; come si crea l’occupazione visto che i fondi pubblici sono sempre meno e non ci sono disponibilità e compatibilità economiche? Bisogna trovare il modo perché le nostre vocazioni possano essere valorizzate attraverso l’idea di innovazione delle proposte.

E’ stato dimostrato che il golf in alcuni Paesi dell’euro-zona, del Mediterraneo, in poco tempo ha dimostrato di essere un potenziale enorme di crescita ed è un grosso attrattore turistico-internazionale. Non è più il golf di una volta, nonostante siano pochi in Calabria i frequentatori – io non ho mai giocato – ma è risaputo che nel mondo sta avendo una evoluzione esponenziale anche nella frequenza. E’ anche un grosso attrattore turistico e se vogliamo rivalutare veramente il nostro paesaggio, il nostro patrimonio culturale ed ambientale, enogastronomico dobbiamo cercare di puntare su alcuni flussi e direttrici importanti.

Oggi la differenza nella creazione di sviluppo e di crescita la fa la sinergia pubblica-privata perché i fondi pubblici non ci sono più, non servono più e non bastano più a creare le condizioni. Quindi per quanto possiamo mettere a disposizione le risorse credo che la strategia per far sì che la nostra Calabria possa finalmente una volta tanto cambiare sia questa. Sono 20 anni che ci avvitiamo su queste lamentele del turismo che non cresce, dell’agricoltura che è al palo ma perché probabilmente la nostra proposta è rimasta un po’ stantia, ferma, non guardando oltre quello che è il confine europeo ed internazionale.

Se vogliamo crescere secondo me questa è la strada. Questa proposta, che, tra l’altro, non comporta oneri per le casse della Regione, credo che debba essere sostenuta, al di là di ogni posizione politica. Grazie.

 

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. Ne ha facoltà.

CANNIZZARO Francesco (Casa della libertà)

Presidente, credo che in merito a questa proposta di legge emerga inevitabilmente una sincera e sana volontà da parte dei colleghi consiglieri di maggioranza a predisporre un progetto molto interessante per la nostra regione e che può divenire anche un attrattore turistico, come è stato ricordato; quindi, un circuito economico interessante.

Preso atto che il collega Tallini non gioca a golf e non credo che gli piaccia questo tipo di sport, né a lui né ai suoi amici, anche a me non affascina molto ma vorrei forse pensare di imparare una volta che questo sport prenda piede nella nostra regione perché, di fatto, non è solo ironia ma credo sia una delle attività che potrebbe avere assoluta certezza nella nostra regione perché predisposta per questo tipo di attività.

Con sincerità e senza ironia vi faccio i complimenti per questa proposta di legge. Per condividerla, supportarla e per approcciarci in maniera costruttiva perché poi è facile dire sempre gli stessi concetti: nelle proposte interessanti siamo d’accordo e possiamo supportarle e poi non approcciarci in maniera costruttiva. Mi sto ponendo in maniera costruttiva dicendo che la proposta è veramente allettante e molto interessante nel suo complesso ma che bisticcia, a quanto pare, con la scheda finanziaria.

Il collega Esposito, che è stato brillante, molto più di me, ha puntualmente richiamato l’attenzione sulla relazione del dipartimento bilancio che fa emergere in maniera chiara quella che è l’incertezza, la non sicurezza di questo progetto di legge che va ad attingere sui fondi del bilancio regionale.

Voglio andare un tantino oltre e leggere telegraficamente, Presidente, quanto emerge dall’emendamento presentato: “L’articolo 5 comma 2 dice testualmente <è fatto divieto ai soggetti che costruiscono strutture ricettive di alienare sia la titolarità sia le singole parti di tali strutture almeno per i 5 anni successivi all’avvenuta realizzazione del campo da golf, fatto salvo il caso in cui l’acquirente compartecipi finanziariamente alla gestione e al buon mantenimento dell’impianto sportivo>”.

Chiedo ai colleghi ed al presidente Oliverio come mai questo emendamento in maniera chiara fa emergere questo pensiero. In maniera sommessa vi dico che personalmente sarei anche disposto a votare questa proposta di legge che ritengo interessante; c’è una incertezza ed una confusione rispetto al documento finanziario e sommessamente faccio una proposta nell’augurio che possa essere accolta. Ribadisco l’approccio costruttivo affinché, collega Greco, questo progetto possa essere concretizzato.

Presidente Oliverio, ritirate questo punto all’ordine del giorno, rinviandolo, perché secondo me merita certamente un approfondimento con gli uffici preposti che possono offrire un contributo maggiore per chiarire. Non metto assolutamente in dubbio che vi sia da parte della maggioranza e, in modo particolare, dei proponenti l’assoluta volontà affinché questa proposta non vada ad attingere ai fondi regionali, ma i documenti ci suggeriscono ed evidenziano il contrario. Il mio suggerimento, presidente Irto, è di ritirare la proposta di legge e approfondirla con i tecnici che potranno apportare un contributo migliorativo e chiarificatore rispetto alle incertezze ed alla confusione emersa nel dibattito.

Torneremo, quindi, in Aula con una chiarezza maggiore e - lo annuncio da adesso - sarò anche favorevole a votare questa proposta di legge perché la ritengo interessante, potremmo dire ai calabresi che si è proposta e concretizzata un’idea a costo zero che darà certamente linfa allo sport calabrese, portando uno sport che in Calabria non è ancora radicato, consigliere Tallini, ma che potrà radicarsi ed avviare un percorso turistico ed anche economico. Grazie.

PRESIDENTE

Concludiamo il dibattito e chiederemo poi all’Aula di esprimersi sulla sua proposta.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Nicolò. Ne ha facoltà.

NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)

Presidente, la proposta di legge oggetto di discussione presentata dai consiglieri Sergio, Pasqua, D’Agostino e D’Acri e discussa in Commissione ha una sua specifica caratteristica che qui è stata dibattuta. Vorrei ricordare in quest’Aula, però, e vorrei anche comprendere qual è il criterio che guida l’Ufficio di Presidenza, le Commissioni, rispetto alle scelte delle proposte da far transitare in Aula. Parlo di quelle proposte di legge approvate in Commissione, perché cerco di interpretare anche il pensiero del collega Tallini che ha una valenza politica; ci sono tante proposte di legge, comprese quelle a firma della opposizione, che afferiscono al settore sociale, presentate anche dal sottoscritto e da altri colleghi, che riguardano anche la monogenitorialità e altre proposte di legge che non vedono, purtroppo, la luce del Consiglio regionale.

E’ una questione anche di metodo, oltre che di merito. Di metodo che riguarda la trattazione degli argomenti, se si trattano secondo una logica riguardante principi e criteri di equità o di maggioranza o di scelte politiche perché stiamo trattando un argomento che riguarderebbe il comparto del turismo. Prima di entrare nel merito vorrei capire il metodo.

Turismo è una parola molto inflazionata, discussa e dibattuta in più sedi. Avremmo voluto affrontare in Consiglio regionale un dibattito sul turismo in senso lato per capire se c’è una programmazione in questo settore strategico per lo sviluppo dei nostri territori.

Quando si dice “Misure per promuovere il turismo sportivo”, quando parliamo di turismo parliamo di turismo differenziato, sociale, sportivo, di massa, cioè di quel turismo che di fronte al lungo mare, quel famoso “bel chilometro d’Italia”, come lo definì Gabriele D’Annunzio, la gente non può far il bagno, non può godersi la stagione balneare in quanto non funzionano i depuratori.

Vogliamo capire qual è l’offerta turistica rispetto ai vari segmenti che questa Regione può erogare ai vari visitatori.

Diceva bene il collega Tallini, ci sono problemi ben più importanti. Non è che non sia da affrontare questo ma ci sono problemi ben più importanti per una regione che è l’ultima nelle statistiche per quanto riguarda la condizione sociale, la situazione ambientale. Ecco perché dico, come richiamava qualche collega, che non è una offerta di cui può fruire il nostro territorio, benché sia pregevole. Poi entriamo nel merito se ci sono spese o se non ci sono, è dubbia qui l’interpretazione. Bisogna approfondire, e diceva bene il collega Esposito, qualche dubbio esiste. Penso e ritengo che un interrogativo dobbiamo porcelo responsabilmente e sono trascorsi due anni e mezzo. Un piano per il turismo questa Regione lo deve pure avere nei vari comparti.

La zona ionica è abbandonata a sé stessa eppure può offrire al turismo una condizione di ricettività importante per le cure di reumatologia e non ci siamo posti nemmeno come sfruttare le condizioni del nostro territorio, quelle condizioni che per vocazione ci consentirebbero di offrire una proposta al visitatore.

Per offrire una proposta occorrono i servizi, occorre garantire la balneazione che oggi è in forte discussione per le concause che conosciamo e questo diceva il collega Tallini. Prima di discutere di argomenti che appartengono ad un elevato livello bisogna fare altro - colleghi, non dico che non si deve fare -. Si parla di turismo differenziato e d’elite: ben venga ma poi ci sono altri quesiti che vanno posti sul piano tecnico. Allora quest’Aula, che è espressione di una regione povera, non si deve porre il problema del golf prima ancora di altri. Che facciamo? Ci mettiamo la giacca prima ancora di metterci la camicia? Qui dobbiamo metterci prima la camicia, senza la quale non possiamo metterci la giacca.

Dico responsabilmente perché secondo me sotto il profilo istituzionale sarebbe importante ed auspico si faccia in quest’Aula un dibattito sul turismo per capire e comprendere dove si vuole andare.

Daremo, poi, il nostro contributo per quello che è possibile e per come abbiamo sempre responsabilmente fatto e con la massima diligenza.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente della Giunta regionale. Ne ha facoltà.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Innanzitutto, brevemente, per chiarire che questa è una proposta di legge di iniziativa di un gruppo di consiglieri regionali e su questa proposta la Giunta ha avuto modo di esprimere – riconfermo, adesso, attraverso questo intervento – il proprio parere facendo anche osservazioni migliorative, credo, della legge e anche di coerenza rispetto alla impostazione programmatica più generale che ci siamo dati.

Vorrei prima di entrare nel merito fare una considerazione. La prima considerazione che mi sento di dover fare è che credo che il Consiglio regionale per rendere più efficace il confronto, per fare in modo che si eviti, ogni volta per ogni provvedimento, di fare discussioni di ordine generale, dovrebbe fare uno sforzo per attenersi al merito delle questioni.

Questa proposta di legge è a costo zero per la Regione, a costo zero. E’ una proposta di carattere ordinamentale, come ha ricordato prima Orsomarso, è una proposta che tende a definire un quadro di riferimento per intercettare una nicchia di domanda turistica che è anche quella degli amatori del golf, appunto. Una regione che ha condizioni economiche e sociali gravi, quali quelle che sono state ricordate non può ricorrere, facendo ogni volta il piagnisteo, alle proprie condizioni economiche e sociali gravi per ingessarsi e amputare ogni possibilità di carattere strutturale, fatta con interventi strutturali per la crescita e lo sviluppo. Stiamo attenti, perché ad ogni provvedimento ci si può alzare e far riferimento alla povertà, alle condizioni sociali gravi ecc., che ci sono e che necessitano di un intervento finalizzato.

Abbiamo approvato e definito in Giunta e stanno uscendo già i primi bandi proprio in direzione del contrasto alla povertà, della inclusione sociale e c’è già un bando che è pubblicato per 40 milioni di euro che prevede 6 mila persone che potranno fruire di interventi attraverso le politiche attive che coinvolgeranno i comuni e anche i privati per periodi determinati e tesi ad alleviare la sofferenza. Altri sono in via di pubblicazione, ce n’è uno sull’auto-impiego, altri ancora verranno nei prossimi giorni e pensiamo, a tal proposito, e lo propongo adesso al Presidente del Consiglio che sarebbe opportuno avere una seduta specifica del Consiglio regionale su questo piano che prevede un investimento di 270 milioni di euro nei prossimi anni – non solo in un anno – in direzione del contrasto alla povertà.

Tra queste misure ce n’è una che prevede una integrazione di risorse per arrivare al minimo di 500 euro per quanto riguarda il SIA che come sapete è il progetto messo in campo dal Governo attraverso i comuni perché le famiglie al di sotto di una soglia di reddito possano essere alleviate nella condizione di sofferenza che vivono attraverso 80 euro per ciascun membro del nucleo familiare volto a famiglie con figli e con disabili a carico.

Riteniamo che sia assolutamente insufficiente questo intervento e riteniamo di doverlo integrare perché, almeno, si possa raggiungere la soglia di 500 euro mensili. Ovvero se c’è una famiglia che ha 4 componenti o tre componenti con un figlio minore a carico o con un disabile a carico arriverebbe a 240 euro con tre componenti o con 320 euro se sono 4 e pensiamo di integrarlo comunque fino a 500 euro. Abbiamo definito un programma preciso che indirizza risorse certe in questa direzione.

Voglio dirlo questo perché la Calabria che ci ascolta sappia che in questo Consiglio regionale non stiamo approvando una legge che sottrae risorse alla povertà e le destina agli amanti del golf, ai golfisti, per capirci, perché è pericoloso lanciare questo messaggio, oltre che non rispondente alla verità.

Questa legge – e ringrazio Orlandino Greco, Franco Sergio e i firmatari di questo disegno di legge – è a costo zero, perché anche in Calabria si possa avere investimenti in direzione della qualificazione delle strutture turistiche, perché non si tratta solo del campo di golf, questa norma è ordinamentale rispetto ai campi da golf; però è chiaro che un investitore che impiega risorse in direzione della realizzazione di un campo da golf è un investitore che punta sul turismo, sulla struttura turistica, quindi anche attraverso il campo da golf si ha la possibilità di qualificare l’offerta turistica, i a costo zero e con questo tipo di intervento.

Tra l’altro, proprio per evitare il proliferare di iniziative, abbiamo anche in programma la definizione di uno studio di fattibilità, in modo tale che si definiscano gli ambiti di intervento, per evitare un proliferare disordinato di questo tipo di investimenti.

E’, quindi, uno strumento volto agli investitori, a dire agli investitori “se volete venire anche in Calabria ad investire in direzione delle infrastrutture turistiche, avete la possibilità di farlo con servizi che possono essere attrattivi e possono interessare una nicchia domanda che c’è ed è in crescita”. Non interessa me, vorrei tranquillizzare Tallini, sono in tua compagnia in questo senso, perché non sono stato amatore per ovvie ragioni, anche e non ultima perché non ho avuto la possibilità economica di farlo, perché il golf è rivolto ad una nicchia turistica medio-alta dal punto di vista del reddito.

Anche questa nicchia va intercettata in Calabria, non dobbiamo fare sempre i mendicanti e gli straccioni, perché se ci dobbiamo rivolgere a target diversi, anzi – dico – più si allarga la domanda attraverso più nicchie che si intercettano, più si crea lavoro, perché investire è importante, non devo insegnarlo io a voi anche per la collocazione e la provenienza politica da cui venite e che rappresentate. Quindi di questo si tratta.

Credo che ci sono problemi che, attraverso gli emendamenti, vanno affrontati e specificati, per esempio il consigliere Cannizzaro ha posto un problema e sono d’accordo: l’emendamento all’articolo 5 non va proposto, va eliminato, e sono d’accordo per la semplice ragione che, siccome è a costo zero ed è tutto a carico del privato questo aspetto, non ci può essere un vincolo di cinque anni per l’investimento. Uno può alienare, vendere quella proprietà, quel prodotto dell’investimento quando e come vuole, è chiaro, se ci fosse una parte pubblica nell’investimento, è chiaro che la parte pubblica vincola almeno per cinque anni a non alienare quel bene.

Quindi sono pienamente d’accordo, così come dico che al comma 3 dell’articolo 1, per evitare equivoci, la parte terminale “nonché adotta incentivi premiali sulla fattibilità urbanistica ed edilizia nei territori comunali” va eliminata.

Allora il problema non è quello di mettere in discussione, in modo demagogico e in modo da alimentare confusione nell’opinione pubblica, questo provvedimento. Il problema, semmai, è di qualificarlo, di precisarne i contorni, di affinarlo, in modo tale da evitare che ci possano essere deviazioni, interstizi nei quali ci si possa inserire per alterare quelle che sono le scelte che abbiamo fatto, tant’è che negli emendamenti che la Giunta ha concordato con il gruppo dei proponenti si è fatto riferimento a vincoli precisi, si è fatto riferimento sia nell’articolo 1 che negli altri articoli successivi alla coerenza con gli strumenti urbanistici che abbiamo approvato, il Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica e la legge urbanistica regionale, negli emendamenti – se vedete –che sono stati presentati si fa riferimento a quei vincoli per evitare di debordare da essi.

Aggiungerei attraverso un emendamento anche il riferimento alle normative comunitarie in materia ambientale e paesaggistica – anche perché in passato ci sono state osservazioni anche per altre Regioni, la Sardegna, eccetera, relativamente alla normativa comunitaria – è bene che si richiamino nel rispetto della stessa normativa; è pleonastico, ma è bene farlo.

Quindi il problema, semmai, è di discutere nel merito le proposte migliorative e le proposte correttive del testo di legge, non la ragione di questa iniziativa, perché questa non è un’iniziativa fatta da una specie di Robin Hood alla rovescia, che caccia ai poveri per dare ai ricchi. Questa è una cosa che dobbiamo sgomberare dal campo di questa discussione, perché questa è un’iniziativa a costo zero, e la risposta del costo zero, è l’articolo 6 – che voglio leggere, in modo tale da evitare equivoci – dice: “La presente legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione. La realizzazione dei campi da golf e delle strutture di ricettività turistica, sportive e residenziali ad esse connesse, avverrà ad opera di investitori privati”.

Mi pare che più chiari di così non si possa essere! Questo lo dico anche ai fini della discussione che richiamava prima Orsomarso a proposito dei provvedimenti nazionali, che sono un’altra cosa, qui stiamo parlando di un provvedimento di carattere ordinamentale. Se questa mia valutazione dovesse essere in contraddizione con i contenuti di questa legge, nell’articolato, vi prego di segnalarlo, perché l’ho letto attentamente, l’ho riletto, adesso, attentamente e mi pare che le cose che ho detto siano in coerenza con i contenuti di questo provvedimento.

PRESIDENTE

Chiediamo all’Aula di esprimersi sulla proposta del consigliere Cannizzaro di rinviare la trattazione della proposta di legge.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Lei è intervenuto prima nel dibattito, adesso la proposta del consigliere Cannizzaro viene messa ai voti.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Ma lei non può parlare quando vuole!

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Chiedo all’Aula di esprimersi. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il consigliere Tallini sul rinvio.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Lo stiamo chiedendo.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Sto chiedendo all’Aula di esprimersi sulla proposta del consigliere Cannizzaro, la pongo in votazione.

 

(Il Consiglio non approva)

 

L’ordine del giorno resta attuale, resta il presente ordine del giorno. Andiamo avanti.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

La proposta di rinvio.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

PRESIDENTE

La dichiarazione di voto, prego, ha tre minuti per la dichiarazione di voto.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Ma se vuole fare la dichiarazione di voto, la faccia!

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Allora andiamo avanti!

L’ho già messa ai voti.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Iniziamo l’esame del provvedimento.

 

(Interruzione)

 

Prego, consigliere Cannizzaro.

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Ho visto delle mani alzate sulla proposta. Possiamo fare una conta?

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

PRESIDENTE

Consigliere Tallini, faccia parlare i colleghi consiglieri, lei deve rispettare le regole dell’Aula!

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

PRESIDENTE

Lei deve rispettare le regole dell’Aula!

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

PRESIDENTE

Lei non le sta rispettando! Non può parlare quando vuole!

 

(Interruzione concitata del consigliere Tallini)

 

Sta togliendo la parola ad un suo collega consigliere!

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

PRESIDENTE

Gliel’ho data la parola!

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Lo capisce?!?

PRESIDENTE

Prego, consigliere Cannizzaro.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Mi faccia parlare!

PRESIDENTE

Prego, consigliere Cannizzaro.

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Presidente, le chiedo se cortesemente può riproporre la proposta, perché ho visto delle mani alzate dai banchi della maggioranza, ritengo forse ci siano anche i numeri per rinviare eventualmente e quindi di accogliere la mia proposta.

PRESIDENTE

Consigliere Cannizzaro, il voto è stato chiaro da parte della maggioranza.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Diciamo che è stata troppo veloce…

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Collega Tallini, le chiedo scusa.

PRESIDENTE

Chi è favorevole al rinvio della proposta?

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Abbassiamo i toni, perché non credo che sia opportuno.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

PRESIDENTE

Di rinvio.

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Presidente, le chiedo la cortesia.

PRESIDENTE

Di rinvio.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Di rinvio? Chiedo di parlare sulla proposta di rinvio.

PRESIDENTE

Per dichiarazione di voto, ha tre minuti da Regolamento. Prego, consigliere Tallini

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Poi di questi episodi parleremo in un momento in cui sarò più calmo, perché forse rischiamo di mandare a monte una seduta in cui l’ingresso della collega Wanda Ferro ci ha fatto fare molto pacatamente delle riflessioni che, forse, non vanno bene.

Mi permettevo soltanto di fare una battuta, proprio in merito alla proposta di rinvio che è venuta fuori. Non so, forse i latini dicevano “excusatio non petita, accusatio manifesta”, mi pare che dicessero così. Ho fatto, caro Bova, un intervento che era il seguente: mi era sembrato che la politica del turismo in questa regione si stia facendo sui generis, diciamo così, altrimenti si offende qualcuno, si alzano i consiglieri regionali della maggioranza, il presidente Oliverio alza la voce per ricordarmi che lui non ha mai praticato lo sport del golf, per cui si potrebbe intravedere un interesse, un conflitto di interessi tra lo sport, tra i campi da golf.

Allora mi sono permesso soltanto di dire che tutte le iniziative sono valide, tant’è che non sto dicendo che il collega Orsomarso ha fatto male a votare in Commissione sulla iniziativa, però condivido, collega Sergio, lei che è una persona sempre equilibrata e a cui sempre devo sempre riconoscere il massimo dell’equilibrio nei suoi interventi, volevo soltanto far notare che l’enfasi della relazione del collega Orlandino Greco era assolutamente fuori luogo e che dovreste fare un’autocritica nella maggioranza, perché questa è una maggioranza estemporanea, dilettantistica.

Allora volevo domandare: il principio di coinvolgere i privati per realizzare attività produttive in Calabria è assolutamente condivisibile, allora vorrei capire, caro Greco…

 

(Interruzione)

 

Fammi concludere, non ti infastidisco più, tanto, poi, parleremo un po’ di altre cose, parleremo di un lavoro che sto facendo e lo sto approfondendo bene, ci sarà tempo per approfondire tanti aspetti di questo Consiglio regionale.

Stavo soltanto dicendo che alla base di questa iniziativa c’è uno studio. Avete fatto un bando, avete dato incarico a degli esperti per capire quali flussi turistici potrebbero arrivare attraverso le varie iniziative del coinvolgimento con i privati? Da dove nasce questa iniziativa? Questi imprenditori presunti che vogliono realizzarli hanno incontrato un collega? Non c’è niente di male! Hanno parlato con Orlandino Greco, col Presidente, coi capigruppo? Con chi hanno parlato, ci sono o non ci sono, e ci sono solo a Cosenza, a Crotone o ci sono soltanto e sono anche generalizzati e diffusi in tutta la regione? Perché, se fosse vero questo, ecco perché parlo di iniziative estemporanee e dilettantistiche finalizzate a portare iniziative personali quasi dei consiglieri regionali che, per quanto possano fare bene il loro lavoro, poi, sono costretti a portarlo nell’ambito di un deserto che è questa amministrazione regionale e mi pongo una domanda: il principio è condivisibilissimo, ma perché il golf? Per esempio, l’avrei assolutamente condivisa nell’ambito di un progetto più ampio e generale, dove tutte le altre opportunità, col coinvolgimento dei privati, con le associazioni di categoria, con tutti gli strumenti possibili e immaginabili da mettere in atto per creare opportunità di lavoro.

Faccio un esempio che deve essere significativo: la portualità. Perché la portualità non si deve approvare con lo stesso principio? Perché non abbiamo individuato gli imprenditori nostri, italiani o internazionali, disponibili a venire ad investire per realizzare i porti, visto che abbiamo un grande progetto sulle portualità? E quanti posti di lavoro e quanta economia poteva e può sviluppare un’iniziativa del genere!

Presidente Oliverio, questo volevo dire! E cos’è, lesa maestà! L’ho vista molto in difficoltà nel sostenere questa proposta. Lei lo deve fare, Presidente, si è sforzato, ha studiato, ho visto che le hanno dato delle informazioni. Purtroppo, la lezione è stata breve e lei non è stato in grado di apprendere o di avere quelle nozioni atte a giustificare con convinzione quello che stiamo facendo. E’ una grande contraddizione!

Vorrei che da questo Consiglio regionale partissero messaggi diversi, non quelli che stanno partendo oggi, presidente Oliverio. La stampa domani si divertirà – glielo dico io – perché questo significa dilettantismo, pressappochismo, iniziative estemporanee, non significa politica. Lei si riempie la bocca di programmazione e soprattutto, su una delega che detiene lei, fa fare queste iniziative che sono ridicole e che ci mettono nel ridicolo innanzi all’opinione pubblica calabrese e nazionale, forse anche internazionale, visto che verranno dall’estero i soggetti che dovranno giocare!

E poi anche la norma ordina mentale, perché? La modifica di una norma non è uno sforzo per una Regione? Che cos’è? Non è uno strumento per mettere a disposizione di privati la possibilità di agevolare o creare le condizioni? E perché lo dobbiamo fare solo per quelli che debbono realizzare campi da golf?! Perché?! Perché non le realizziamo per quanto riguarda tutti gli altri settori queste iniziative?!

Allora sareste credibili, altrimenti viene il dubbio che il consigliere Greco abbia un amico che vuole fare una cosa, o che conosce, ha letto che qualcuno vuole fare una cosa.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Consigliere Tallini, forse, sta parlando di lei!

PRESIDENTE

Do la parola al consigliere Greco.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Mi fa parlare prima, consigliere Greco, perché probabilmente è proprio così! Ha capito?! E’ proprio così, consigliere Greco?!

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Sta parlando di lei! Taccia!

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Altrimenti lei non si sarebbe alzato a contestare!

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Si vergogni!

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Questa è una politica che non porta da nessuna parte!

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Utilizzare in questa circostanza queste parole! Si vergogni!

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Siete stati già bocciati dall’opinione pubblica catanzarese!

PRESIDENTE

Prego, consigliere Greco.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

La presenza della consigliera Ferro ha dato i suoi risultati, abbiamo risvegliato le ire funeste del consigliere Tallini, dopo tanto sonno e tanto tempo in silenzio in questo consesso, tant’è che ci eravamo dimenticati la sua esistenza!

Ci fa piacere, però non le consento di fare illazioni, perché la mia storia è diversa dalla sua.

(Interruzione del consigliere Tallini)

Io non voglio espedienti, anzi a me piace la politica. Io sono contento che questo Consiglio si risvegli …

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Io l’ho lasciata parlare!

PRESIDENTE

Consigliere Tallini, ha finito di parlare.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Io prendo la parola …

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

No, io non la offendo …

PRESIDENTE

Consigliere Tallini, lei ha parlato!

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Io non la offendo, prendo la parola perché ne ho diritto. Sono qua a presentare una proposta di legge insieme ad altri consiglieri. Lei può fare tutte le osservazioni che vuole nei confronti della legge, se poi ha altro da dire lo può dire tranquillamente. Io ho la coscienza a posto, consigliere Tallini, in tutto e per tutto!

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

Non mi permetto mai di offendere, perché ho rispetto …

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

No, lei ha offeso, quando fa le illazioni; io l’ho ascoltata, ma non ho problemi, a me piace un Consiglio vivace!

PRESIDENTE

Consigliere Tallini, lei ha parlato, deve fare finire il consigliere Greco!

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

A me piace un Consiglio vivace!

PRESIDENTE

Consigliere Greco, termini il suo intervento!

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Certo, concludo.

Per quanto riguarda la proposta …

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Ma va bene, siamo contenti, io personalmente sono contento, questo è l’effetto e va bene …

PRESIDENTE

Consigliere Greco, continui!

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

La proposta del consigliere Esposito – dicevo – non è accoglibile anche in ragione delle spiegazioni che ha dato poc’anzi il presidente Oliverio, rispetto a quella che è la filosofia di questa legge, rispetto allo spirito – ossia tentare di incentivare e incrementare il turismo in Calabria – rispetto al fatto che c’è qualcuno che si impegna, studia e che utilizza i gruppi per fare leggi, così come tutti quanti gli altri, per proporre idee e per dire che, probabilmente, rispetto ad un target ed alle caratteristiche che la Calabria ha, può ambire non soltanto a destagionalizzare, ma anche ad attrarre turismo di livelli alti per incrementare le presenze turistiche.

Quindi, è una legge ordinamentale che – come ha detto il presidente Oliverio – non toglie alcun tipo di risorse ai poveri e che, addirittura, prevede dei finanziamenti che la Giunta ha fatto in questa direzione. Amici miei, ognuno può venire e realizzare una struttura turistica golfistica, ma noi stiamo tentando di governare dei processi che vanno nella direzione di incremento totale del turismo.

Sono state apportate delle modifiche, peraltro, anche giustamente condivise con la Giunta, che vanno nella direzione di rispettare il Quadro territoriale regionale paesaggistico, appena approvato, di rispettare la legge urbanistica e tutte le norme, comprese le direttive europee, al fine di non avere nessun tipo di infingimento. Ci sono altre proposte? Siamo pronti ad esaminarle.

Ci sono proposte che vanno nella direzione di migliorare il turismo in generale? Meglio ancora!

Noi oggi abbiamo la necessità di far passare quell’1 per cento delle presenze turistiche del 2014, relative ai mesi di aprile e maggio, e farlo diventare qualcosa come il 20-30 per cento, per incrementare il turismo dei borghi, il turismo delle terme.

Non ho la velleità di giocare a golf in quanto non so giocare, ma capisco che cosa richiede il mondo ed oggi ci sono 25 milioni di turisti golfisti che chiedono di poter giocare in Calabria e ci sono 90 milioni di turisti golfisti nel mondo.

Allora, vogliamo non capire come va il mondo? Possiamo anche farlo: rimarremo sempre poveri, a lagnarci delle difficoltà.

Ma sapete che cosa significa passare dall’1 al 20 per cento di presenze turistiche nel mese di maggio? Che cosa significa la ricchezza prodotta? Sapete che cosa significa per gli aeroporti creare delle destinazioni golfistiche nella provincia di Crotone o nella provincia di Reggio o attorno a Lamezia? Sapete che cosa significa in termini di incremento dei voli charter?

Questa è una proposta che noi abbiamo messo in campo perché amiamo la Calabria, fuori dalla retorica e da ogni tipo di enfasi; io, insieme agli altri quattro consiglieri che mi onoro di rappresentare, l’abbiamo fatto in modo molto sommesso per dire che la Calabria può sognare e può realmente cambiare il corso della storia.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? Ha chiesto di intervenire il consigliere Orsomarso. Ne ha facoltà.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Intervengo giusto per precisare che quando Orlandino Greco dice “sapete che cosa significa, sapete che cosa significa …?”, non a caso proprio perché sappiamo che cosa significa io, componente dello stesso gruppo di cui fa parte il consigliere Tallini, mi sono espresso favorevolmente in Commissione bilancio relativamente all’invarianza finanziaria della proposta, ma ritengo che non debba essere considerata lesa maestà nel momento in cui in Aula alcuni colleghi valutano l’opportunità di un rinvio, segnalando dei rischi che io, in dichiarazione di voto in Commissione bilancio e anche qui …

È ovvio che poi si infiammano gli animi di chi si comporta correttamente ed ogni volta viene quasi sbeffeggiato perché pone delle critiche ed, in parallelo, rivolge una legittima critica alla Giunta.

Ho votato – ripeto – favorevolmente per lo spirito della legge, vuoi perché so ­– molto di più di tanti altri che si esprimono, se dovessimo dare un giudizio di valore rispetto alla conoscenza o alla competenza ­– che cosa significa il turismo, le nicchie e quant’altro, però attenzione, quando il consigliere Tallini pone l’opportunità di verificare e c’è una proposta – ero fuori, stavo fumando una sigaretta – di rinviare, non deve essere intesa come lesa maestà, ma è il ruolo della minoranza; non è che siamo schizofrenici, tant’è che sappiamo talmente tanto cosa significa, che io e i colleghi, come fatto in Commissione ambiente ed in Commissione bilancio, proviamo ad esprimere un parere non interpretando soltanto noi stessi, ma un sentimento comune nel votare una legge che, obiettivamente, ha la sua proiezione.

Sono state poste soltanto delle legittime rivendicazioni rispetto all’opportunità, rispetto a quello che anch’io segnalavo – se ricorda – in Commissione rispetto ai possibili rischi, tutto qui.

(Interruzione del consigliere Tallini)

A parte la relazione tecnico-finanziaria, è chiarito che la proposta non comporta oneri. Mi permetto soltanto di sottolineare questo.

 

(Interruzione del consigliere Tallini)

 

Era per dire che sia sulla bontà dei progetti di legge, ma anche sulla bontà della critica, si dovrebbe evitare di urlare in quest’Aula, proviamo sempre a non farlo.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire la consigliera Ferro. Ne ha facoltà.

FERRO Wanda (Gruppo Misto)

Signor Presidente, non intervengo ovviamente nel merito di una pratica sulla quale, con grande onestà, essendo per me ancora sempre e comunque il primo giorno di scuola, non ho avuto modo di addentrarmi, però non credo, consigliere Greco, che appartenga a nessuno di noi l’idea di insinuare sulla legittimità di alcune cose piuttosto che sulla personale trasparenza, anche perché – come dicevo poc’anzi – la politica deve fare la politica.

Forse è così, si pongono delle domande rispetto ad un programma di turismo che dovrebbe avere comunque un piano più articolato, un piano nel quale al golfista, – che sicuramente porta quell’incentivo di cui parlava, perché è uno sport non soltanto di nicchia, ma che prevede, come diceva il presidente Oliverio, una spesa, un po’ come l’equitazione e quegli sport un po’ più costosi –, noi dobbiamo offrire la possibilità di potersi muovere, con gli aeroporti, ed offrirgli la possibilità di vivere in quell’arco di tempo una dimensione differente.

Credo che sia la stessa osservazione che poneva il consigliere Tallini e che mi sento di sposare: perché non parliamo di quello che i porti porterebbero in Calabria, di quello che, in qualche modo, per esempio, il circuito dell’equitazione porta in Calabria. Credo che sia presente qui il Presidente della Fise, non so se è andato via, ma mi sembrava di averlo intravisto. Gli sport equestri, attraverso anche i tanti concorsi da sei stelle in giù, devo dire che portano ricchezza. In più, il presidente Oliverio ha voluto puntualizzare il fatto che esiste un piano ed uno studio per l’individuazione delle aree in cui realizzare questi impianti di golf con tutte le caratteristiche che dovranno avere.

Io credo che l’Assemblea, prima di approvare una proposta di questo genere, vorrebbe vedere proprio questo studio che sicuramente sarà uno studio all’altezza della situazione e che, se tale verrà considerato, non potrà non ricevere un voto a favore.

Concludo dicendo che sul turismo ci giochiamo una partita fondamentale, però la mano destra deve sapere cosa fa la sinistra. Questo vuol dire un po’. Ci sono tanti fondi comunitari da spendere e da mettere in campo in vari settori non soltanto in quelli che, come in questo caso, non prevedono finanziamenti pubblici, ma soltanto di privati; rispetto alla domanda che aveva fatto poc’anzi un consigliere sugli oneri della proposta che non prevede oneri a carico della Regione, occorre anche capire, per esempio, se ci sono delle catene.

Quando ci fu, all’epoca, per esempio, – parlo del 1994-1995 – la possibilità di costruire dei villaggi turistici, c’erano quelli destinati con i fondi sia dedicati al singolo privato e sia a delle catene.

Credo che garantisca tanto la maggioranza quanto la minoranza sapere chi sono gli interlocutori, perché il golf, proprio perché è uno sport di nicchia non sicuramente molto popolare come il calcio, non prevede investimenti semplici da parte dei privati, ma soprattutto sarebbe importante vedere lo studio che il presidente Oliverio ha poc’anzi detto di essere già depositato e che darà anche dignità a tutti i territori.

Io credo che il golf debba vedere un insieme di cose, ma soprattutto la possibilità per tutte le cinque province calabresi di vedere gli stessi investitori con pari opportunità e pari dignità.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Cannizzaro. Ne ha facoltà.

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Mi pare di percepire che siamo andati fuori tema. Noi, consigliere Greco, abbiamo posto un problema credo legittimo ed anche in maniera costruttiva, che è un problema tecnico-finanziario.

Ora, al di là del fatto che ognuno di noi potrebbe arricchire il provvedimento, mi rendo conto anche che il gruppo proponente farebbe fatica ad accogliere la proposta di rinvio per far sì che la minoranza, piuttosto che altri attori della nostra regione, possa apportare un contributo magari anche valido.

Io almeno personalmente, insieme al consigliere Esposito, ho posto un problema tecnico-finanziario e lo vorrei ancora una volta ricordare al presidente Oliverio.

Presidente, le chiedo scusa, qui c’è la relazione del dirigente del dipartimento bilancio, che in maniera chiara fa riferimento alle disposizioni dettate dalla Corte dei conti …

 

(Interruzione)

 

No, non è risolto, Presidente. Lei parlava dell’emendamento …

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Consigliere Cannizzaro, questo problema è stato risolto, perché è stato approvato un emendamento interamente sostitutivo che ha risolto il problema, tant’è che l’articolo 6…

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Presidente, ho fatto riferimento a due aspetti: uno all’emendamento all’articolo 5, comma 2, e questo problema è stato risolto; un altro problema che abbiamo posto è la relazione del dirigente del dipartimento bilancio che fa riferimento alla relazione della Corte dei conti. Lo ha esplicitato il consigliere Esposito in maniera più brillante e più puntuale di me. Presidente, la voglio rileggere …

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Mi scusi, consigliere Cannizzaro, per chiarire. Questo problema è stato risolto, perché è stato modificato ed è stato inserito l’articolo 6, che prevede … o no?

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

No, Presidente. Le posso leggere testualmente la parte che ritengo più significativa?

“Inoltre, nell’esplicitazione della norma finanziaria, viene affermato che la realizzazione dei campi da golf avverrà prevalentemente ad opera dei privati, lasciando una incertezza in merito alla parte non prevalente degli investimenti”.

Io credo che più chiaro di così …! Quindi, la invito a leggere questa parte di relazione …

PRESIDENTE

Chiedo ai capigruppo di avvicinarsi al banco della Presidenza.

CANNIZZARO Francesco (Casa della Libertà)

Vorrei concludere il mio intervento per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE

Appena conclude il consigliere Cannizzaro, chiedo ai capigruppo di avvicinarsi al banco della Presidenza.

 

(I capigruppo si avvicinano al banco della Presidenza)

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Chiedo la parola, Presidente.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il Presidente della Giunta regionale. Ne ha facoltà.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Presidente in considerazione del fatto che si sta alimentando la confusione e, partendo dal presupposto che ho avuto, come tutti i consiglieri, un testo nel fascicolo, perché questo è un provvedimento di iniziativa – ripeto – di un gruppo di consiglieri ed è stato avviato l’esame in Commissione, per cui su questo testo, che ho trovato nel mio fascicolo, oggi mi pronuncio.

Chiedo formalmente alla Presidenza del Consiglio di chiarire se questa legge comporta oneri a carico del bilancio regionale. Io lo chiedo formalmente questo pronunciamento perché qualora comportasse oneri a carico del Consiglio regionale io sarei contrario. Chiedo questo pronunciamento alla Presidenza, che la Presidenza consulti gli uffici e si dica con chiarezza una parola definitiva su questo punto.

PRESIDENTE

C’è una proposta di chiarimento che la Presidenza accoglie. Per questo vi chiedo 5 minuti di sospensione per dettagliare il provvedimento senza muoverci dall’Aula.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Presidente, prima della sospensione.

 

(Interruzione)

 

Presidente, posso?Come capigruppo ci siamo avvicinati e la proposta era, l’ho detto al collega Greco, di valutare il rinvio e l’approfondimento della proposta. Dopo di che siccome io l’ho votata in Commissione, ripeto che a me è chiaro il senso.

 

(Interruzione)

 

A me è chiaro Presidente, siccome ho detto prima che è ordinamentale e non comporta spese.

NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)

Per dichiarazione di voto Presidente.

 

La seduta sospesa alle ore 20,08 è ripresa alle 20,18

PRESIDENTE

La seduta riprende. Gli uffici mi hanno comunicato in via ufficiale che sotto il profilo finanziario il testo licenziato dalla Commissione elide – così come indicato dalla nota a firma del dirigente del dipartimento bilancio – la parola “prevalentemente” chiarendo che gli oneri finanziari di investimento rimangono a totale carico dei privati. In riferimento poi – sempre contenuto nella predetta nota – all’articolo 1, comma 3 nella parte che prevede incentivi premiali si chiarisce che trattasi di misure di premialità edificatorie e non già di incentivi monetari. Pertanto il progetto di legge non ha alcun tipo di carico finanziario sul bilancio della Regione Calabria.

Chiarito questo, dopo aver espletato sulla richiesta di rinvio di questa proposta le dichiarazioni di voto, adesso andiamo a votare la richiesta di rinvio con voto palese per alzata di mano. Chi è favorevole al rinvio di questo progetto di legge? Chi è contrario al rinvio? Chi si astiene?

 

(E’ respinto)

 

Pertanto la proposta resta all’ordine del giorno.

Passiamo adesso alla votazione dell’articolato.

All’articolo 1, comma 1 è stato presentato emendamento, protocollo numero 8145, a firma del consigliere Greco che darà lettura dell’emendamento. Prego, consigliere Greco.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Leggo l’emendamento, Presidente: “Dopo la parola <turismo> aggiungere il seguente periodo <In coerenza alle disposizioni normative del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica>”.

PRESIDENTE

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo sul primo emendamento, articolo 1, comma 1.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo numero 8145.

 

(E’ approvato)

 

All’articolo 1 è stato presentato emendamento protocollo 7960 a firma del consigliere Greco che ha facoltà di illustrarlo.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

All’articolo 1, comma 2 c’è questo emendamento che recita: “Gli enti locali, singoli o consorziati tra loro anche su eventuale proposta per lo sviluppo da parte di accertate società di settore (alberghiero e golf) possono proporre alla Regione, mediante un accordo conseguito per il raggiungimento di tale obiettivo, una rete o circuito golfistico dotato anche dell’offerta ricettiva per i turisti sportivi”.

PRESIDENTE

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Presidente, per dichiarazione di voto sull’emendamento ed in generale su tutta la norma: noi ci asteniamo dalla votazione. Ho provato a dirlo, ripeto, anche all’estensore Greco e al Presidente perché fatti salvi gli elementi di discussione che sono venuti credevamo che non ci fosse nulla di male. Mi permetto di dire – senza gridare – che ho notato un atteggiamento di arroganza, si direbbe, su un provvedimento,visti i dubbi che sono intervenuti anche agli uffici. Ripeto era chiaro - quando l’ho votato in Commissione perché le leggi sono abituato a leggerle – che fosse ordinamentale, ma rispetto a questo dubbio ritenevamo che un rinvio non fosse impraticabile. Questa mi sembra una prova di forza inutile che potevamo evitarci per contribuire perché eravamo intenzionati… Anzi si poteva fare una legge quadro, complessivamente, per gli investimenti in Calabria. La minoranza pur stando in Aula si astiene dalla votazione.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo numero 7960.

(E’ approvato)

Sempre all’articolo 1 è stato proposto emendamento protocollo numero 8145/1 a firma del consigliere Greco che ha facoltà di illustrarlo.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Il comma 3, dell’articolo 1 va sostituito con il seguente: “Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Regione mediante appositi accordi di programma ai sensi dell’articolo 34 del D.Lgs 18.8.2000, numero 267 e della normativa regionale in materia, approva le proposte comunali, attua specifiche agevolazioni prevedendo strumenti di semplificazione procedurale ed amministrativa nonché adotta incentivi premiali sulle fattibilità urbanistiche ed edilizie nei territori comunali, nel rispetto della L.R. 19/2002 e ss.mm.ii. L’approvazione degli interventi programmati costituisce variazione agli strumenti urbanistici generali comunali vigenti”. L’emendamento si commenta da sé.

PRESIDENTE

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo numero 8145/1.

 

(E’ approvato)

 

Sempre all’articolo 1 è stato presentato emendamento a firma del consigliere Greco, protocollo numero 8181. Prego, consigliere Greco.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

“Alla lettera d) del comma 4, dell’articolo 1 della P.L. n. 71/10^ dopo le parole <risparmio idrico> sono aggiunte le seguenti parole <ed energetico>”.

PRESIDENTE

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento protocollo numero 8181.

(E’ approvato)

Prego, presidente Oliverio, può illustrare il suo emendamento.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Chiedo scusa all’Aula e chiedo scusa a lei, Presidente. Vorrei proporre un emendamento proprio per accogliere anche le osservazioni che sono venute nel dibattito generale. Un emendamento al comma 3 dell’articolo 1 con il quale si chiede di sopprimere dalla parola <nonché> a <nei territori comunali>, è l’ultima alinea del comma 3 dell’articolo 1.

Ripeto, all’articolo 1, comma 3 sono soppresse le parole da <nonché> a <nei territori comunali>.

PRESIDENTE

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento.

 

(E’ approvato)

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’articolo 1 per come emendato.

 

(E’ approvato)

 

All’articolo 2 sono stati presentati 4 emendamenti, riferiti all’articolo 2, di cui do lettura.

Emendamento protocollo numero 8181/1: “Il comma 1 dell’articolo 2 della P.L. n. 71/10^ è così sostituito: <1. Gli impianti da golf, da prevedere a livello programmatico, dovranno prevedere singolarmente almeno 18 buche, distanti tra di loro al massimo 30 minuti di transfert, su un’area di almeno 700.000 mq e costruiti secondo le specifiche tecniche con i criteri per l’omologazione fissati dalla Federazione italiana golf, conformemente alle norme di tutela ambientale, paesaggistica, igienico-sanitarie e per il superamento delle barriere architettoniche, norme tecniche per le costruzioni anche con l’impiego di tecnologie per il risparmio energetico, nonché in materia di impiantistica sportiva stabilite dal Coni, dall’European Golf Association e dall’International Golf Federation”.

Emendamento protocollo numero 8145/2 al comma 2 dell’articolo 2: “Dopo la parola <paesaggistici> aggiungere il seguente periodo <secondo le disposizioni normative del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica>”.

Emendamento protocollo numero 8145/3 al comma 4 dell’articolo 2: “Dopo la parola <previste> aggiungere il seguente periodo <nell’ambito dell’Accordo Programma di cui all’art. 1,>”.

Emendamento protocollo numero 8145/4 al comma 5 dell’articolo 2: “Dopo la parola <esistenti> aggiungere il seguente periodo <secondo le modalità d i cui ai commi 2 e 3 dell’art. 1,>”.

Si commentano da sé.

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi sul primo emendamento 8181/1?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento.

 

(E’ approvato)

PRESIDENTE

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi sul secondo emendamento 8145/2?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento.

 

(E’ approvato)

PRESIDENTE

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi sul terzo emendamento 8145/3?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento.

 

(E’ approvato)

PRESIDENTE

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi sul quarto emendamento 8145/4?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento.

 

(E’ approvato)

 

Pongo in votazione l’articolo 2 come emendato.

 

(E’ approvato)

 

All’articolo 3 sono stati presentati 5 emendamenti.

Do lettura dell’emendamento protocollo 7960/1: “All’articolo 3, comma 1 <1. Gli enti locali di cui all’articolo 1 favoriscono le iniziative volte alla realizzazione di impianti golfistici e, in caso di accertata carena di strutture ricettive preesisti nel territorio del circuito golfistico, sentita la Regione e la Provincia anche l’integrazione di strutture di ricezione residenziali e turistico-sportive direttamente connesse con gli impianti, con gestione a titolo permanente>”.

Parere della Giunta, Vicepresidente Viscomi?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Parere positivo.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’emendamento.

 

(E’ approvato)

 

Siamo all’emendamento protocollo 8181/2 all’articolo 3, comma 2, a firma del consigliere Greco che recita: “2. I progetti degli impianti golfistici oltre quelli integrati da strutture ricettive e di servizio turistico sportivo, assicurando il rispetto delle norme ambientali, paesaggistiche, idrogeologiche e sanitarie sono approvati mediante conferenza dei servizi nell’ambito dell’accordo di programma di cui all’art. 1, convocata dai comuni sul cui territorio ricadono le iniziative costituendo l’approvazione anche variante agli strumenti urbanistici vigenti se non previste le specifiche destinazioni”.

Ha chiesto di parlare il consigliere Tallini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Presidente, solo per dirle che sto facendo notare al direttore generale che questa seduta sta procedendo senza numero legale. Io non so chi si assume la responsabilità. Io ho fatto le fotografie dell’Aula, di tutti i settori.

PRESIDENTE

Sta chiedendo la verifica del numero legale, adesso?

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Sto chiedendo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE

Rimanga in Aula e facciamo la verifica del numero legale.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Sto dicendo che lei sta approvando una legge regionale senza il numero legale.

PRESIDENTE

Sta chiedendo il numero legale? Prego gli uffici di provvedere.

PASQUA Vincenzo, Segretario questore ff.

Fa la chiama.

PRESIDENTE

Constatata l’assenza del numero legale, la seduta è tolta e verrà convocata a domicilio.

 

La seduta termina alle 20,37

ALLEGATI

Congedi

 

Hanno chiesto congedo i consiglieri Arruzzolo, Gentile, Graziano, Neri, Rossi.

(Sono concessi)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

 

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge di iniziativa popolare:

“Riassetto istituzionale del Servizio Sanitario Regionale” (PL n. 202/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri:

Neri – “Disciplina regionale dei servizi di Polizia Locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana.” (PL n. 203/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Nicolò – “Progetti finalizzati al benessere sociale, attraverso l’attività motoria e sportiva. Riconoscimento dei percorsi e palestre salute e istituzione della settimana regionale dello sport e del benessere”. (PL n. 204/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Romeo – “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 18 giugno 1984, n. 14 (Provvidenze in favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro)” (PL n. 205/10^)

E' stata assegnata alla terza Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Battaglia, Aieta, Arruzzolo, Bevacqua, Bova, Cannizzaro, D’Agostino, D’Acri, Esposito, Giudiceandrea, Graziano, Greco, Mirabello, Morrone, Neri, Nucera, Pasqua, Romeo, Scalzo, Sergio – “Disciplina del sistema previdenziale di tipo contributivo e del trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali.” (PL n. 206/10^)

E' stata assegnata alla prima Commissione - Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

D'Acri, Romeo – “Modifiche alla legge regionale 23 luglio 2003, n. 11 (Disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale. Ordinamento dei Consorzi di Bonifica)” (PL 207/10^)

E’ stata assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente - ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero - per il parere.

(Così resta stabilito)

Cannizzaro – “Tutela e valorizzazione del gelato artigianale calabrese” (PL n. 208/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

Romeo – “Abrogazione della legge regionale 1 febbraio 2017, n. 3 (Modifica alla legge regionale 7 marzo 1995, n. 4 – Norme sulla classificazione degli esercizi ricettivi extralberghieri.)” (PL n. 209/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

Romeo – “Abrogazione della legge regionale 1 febbraio 2017, n. 4 (Modifica alla legge regionale 26 febbraio 2003, n. 2 – Disciplina dell’attività di accoglienza ricettiva a conduzione familiare denominata 'Bed and Breakfast')” (PL 210/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

Aieta – “Disposizioni relative alla procedura di liquidazione dell’Azienda forestale regionale – AFOR” (PL n. 211/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

 

È stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa d’Ufficio:

“Convalida del consigliere regionale Wanda Ferro.” (PPA n. 157/10^)

Parere favorevole su deliberazione

 

La 4^ Commissione, con nota n. 5759 del 6 febbraio 2017, ha comunicato che nella seduta del 2 febbraio 2017 ha espresso parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 577 del 28 dicembre 2016, recante: 'Rimodulazione dei programmi di intervento di cui alla legge regionale n. 36/2008. Atto di indirizzo'. (Parere n. 22)

La 2^ Commissione, con nota n. 7633 del 16 febbraio 2017, ha comunicato che nella seduta del 15 febbraio 2017 ha espresso parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 573 del 28 dicembre 2016, recante: 'Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile. Approvazione Piano Stralcio Esecutivo Annuale 2017 (art. 4 della L.R. 8/2008)'. (Parere n. 23)

Approvazione di risoluzioni

 

La 3^ Commissione consiliare, nella seduta dell’8 febbraio 2017, ha approvato la risoluzione n. 7/10^, recante: 'Costituzione dell’Intergruppo Consiliare Interpartitico dedicato ai diritti dei pazienti ONCO-EMATOLOGICI'.

Promulgazione di legge regionale

 

Comunico che, in data 1 febbraio 2017, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi regionali e che le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 12 del 2 febbraio 2017:

1) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 1, recante: 'Potenziamento dei servizi di emergenza nelle aree montane';

2) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 2, recante: 'Istituzione dell’Osservatorio regionale per i minori';

3) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 3, recante: 'Modifica alla legge regionale 7 marzo 1995, n. 4 – Norme sulla classificazione degli esercizi ricettivi extralberghieri';

4) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 4, recante: 'Modifica alla legge regionale 26 febbraio 2003, n. 2 – Disciplina dell’attività di accoglienza ricettiva a conduzione familiare denominata «Bed and Breakfast»';

5) Legge regionale 1 febbraio 2017, n. 5, recante: 'Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell’art. 73 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118'.

Annunzio di ritiro di proposta di legge

 

Comunico che la proposta di legge n. 206/10^, recante: 'Disciplina del sistema previdenziale di tipo contributivo e del trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali', è stata ritirata dai proponenti

Interrogazioni a risposta immediata

 

Graziano. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

il porto di Amantea, sito in Località Principessa, realizzato con fondi POR ed aperto nel 2002, è sicuramente una delle infrastrutture più importanti per tutto il basso tirreno cosentino;

sul porto insiste una problematica, purtroppo molto seria, per cui ogni qual volta si ha una mareggiata l'imboccatura del porto si ostruisce;

il fenomeno assume proporzioni davvero evidenti, infatti tutta l'imboccatura viene ostruita da sabbia e sedimenti tanto che si forma una vera e propria spiaggia;

gli organi di informazione hanno più volte riportato il problema documentandolo con articoli, fotografie e filmati;

ogni qual volta il porto si ostruisce, per riaprirlo vengono spese cifre considerevoli;

considerato che:

questa situazione oltre a creare notevoli danni alle stesse imbarcazioni, genera forti disagi ai tanti diportisti e alla marineria locale che si vedono costretti a rimanere a terra;

lo stato in cui versa il Porto di Amantea è preoccupante per le ripercussioni economiche per i pescatori della zona, e per le loro famiglie, che non riescono ad uscire con le imbarcazioni per andare a pesca;

la condizione del Porto di Amantea, che avrebbe dovuto essere un volano di sviluppo turistico della zona, ha anche serie ripercussioni economiche sulla stagione estiva, in virtù del fatto che l'infrastruttura insiste su una zona costiera interessata da diverse attività balneari e turistiche, che avrebbero potuto trarne un enorme beneficio da questo porto;

al danno si aggiunge un ulteriore problema e disagio per i diportisti che, nonostante la tassa di stazionamento puntualmente pagata, non possono usufruire del servizio dall'inizio di gennaio 2017, cioè da quando la capitaneria ha predisposto la chiusura del Porto di Amantea -:

 

quali provvedimenti intende assumere per inserire il Porto di Amantea nel Piano regionale portuale per risolvere le criticità che insistono su di esso, prevedere per la zona su cui insiste il suddetto porto una serie di misure a protezione del litorale contro l'erosione costiera e, comunque, collaborare e supportare il Comune per individuare una soluzione definitiva a questa problematica, che tenga conto dell'economia della zona e degli interessi degli utenti.

(256; 06/02/2017)

Interrogazioni a risposta scritta

 

Nicolò. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

l'art 3 comma 3 della L. n 104/1992 definisce i casi di handicap grave dei soggetti disabili;

ai soggetti diversamente abili, con handicap riconosciuto grave, ai sensi dell'art. 3, comma 3, legge 104/92, viene consentito in base alla normativa tributaria, di usufruire di alcune agevolazioni, in relazione alla loro vettura, quali l'Iva ridotta al 4%, detrazioni Irpef nonché l'esenzione dal pagamento del bollo auto e dell'imposta provinciale di trascrizione;

ritenuto che:

il Codacons in una nota ha segnalato la situazione dei calabresi che pur avendo un handicap grave, riconosciuto e certificato, si vedono quotidianamente negare il diritto a fruire delle agevolazioni fiscali (Iva al 4%, detrazione Irpef, esenzione bollo) per l'acquisto di un veicolo nuovo o usato;

di fronte a questa situazione il Codacons ha già chiesto l'intervento del Garante del Contribuente ed ha presentato un esposto in Procura -:

 

quali urgenti iniziative intenda adottare affinché venga garantito concretamente in Calabria il diritto dei soggetti disabili ad usufruire delle agevolazioni fiscali.

(255; 06/02/2017)

 

Guccione. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

il Consiglio dei ministri nella seduta del 5 dicembre 2016 ha approvato gli indicatori di riparto su base regionale delle risorse finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico. In base a tali indicatori regionali il Governo nazionale ha predisposto un piano di risorse per la mitigazione e il contrasto del rischio idrogeologico 2015-2023. I dati che la Regione Calabria ha fornito al ministero e all'Ispra (Istituto superiore per la prevenzione e la ricerca ambientale) sono vecchi di almeno io anni e non aggiornati;

nella seduta della conferenza Stato-Regioni del 29 settembre 2016, dove è stato espresso parere favorevole per gli indicatori di riparto su base regionale per le risorse destinate alla mitigazione del rischio idrogeologico, la Regione Calabria era assente;

questa situazione ha fortemente penalizzato la nostra regione che avrà risorse esigue rispetto alla reale situazione di un territorio fortemente segnato dal dissesto idrogeologico e che non trova una adeguata rappresentazione nei 

dati in possesso della Regione Calabria, con il PAI (Piano di assesto idrogeologico) ancora fermo al 2001;

le problematiche connesse alla tutela, salvaguardia e valorizzazione del suolo in Calabria anziché essere oggetto di radicali programmi tesi a diminuire i rischi ed a valorizzare una risorsa strategica e limitata com'è il suolo, sembra si aggravino ulteriormente per l'assenza di una univoca strategia di prevenzione e protezione, per gli ormai intollerabili ritardi dei programmi degli interventi strutturali e per la scarsità di risorse effettivamente assegnate sulla base di criteri nazionali che ci vedono collocati all'undicesimo posto nel Piano nazionale di mitigazione e contrasto del rischio idrogeologico 2015- 2023;

la Regione Calabria si segnala per la cronica assenza di politiche di prevenzione per l'inadeguatezza dei suoi strumenti di Programmazione e Pianificazione nel campo delle politiche di difesa del suolo non essendo stato redatto fin qui alcun Piano di Bacino, né elaborato il Piano di Gestione Integrata delle Coste, né tantomeno attuati strumenti di controllo e monitoraggio essenziali quali i Presidi Idraulici pur disponendo degli addetti specializzati e pur avendo investito notevoli risorse finanziarie per dotazioni operative e strumentali che avrebbero concorso ad approntare un moderno sistema distribuito nel territorio da porre anche al servizio delle comunità locali;

la problematica è destinata ad aggravarsi ulteriormente dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.27 del 2-2-2017 del D.M. 25 ottobre 2016, con il quale viene definitivamente cancellata l'Autorità di Bacino della Regione Calabria a conclusione di un lungo iter avviato con l'emanazione del Testo Unico sull'ambiente - D. Lgs. 152/2006 emanato in attuazione della Direttiva Europea 2000/60, che ha di fatto abrogato la Legge quadro sulla Difesa del Suolo (L.183/89);

emerge con forza la necessità di avviare con urgenza una profonda riflessione al fine di definire chiari e scadenzati impegni mirati ad avviare finalmente quelle politiche di prevenzione oggi totalmente assenti e, forse, perfino aggravate, da provvedimenti normativi come quello di riforma della LUR (Legge urbanistica territoriale) che hanno consentito a molti Comuni di non elaborare le Carte di Pericolosità Idrogeologica eludendo in tal modo quanto previsto dal QTRP (Quadro territoriale regionale paesaggistico) -:

 

1.per quanto attiene gli interventi strutturali, le cause dei ritardi nella loro realizzazione a partire dall'APQ sulle Coste sottoscritto ormai cinque anni orsono e che registra un bassissimo livello di attuazione e dall'APQ relativo a frane ed alluvioni per i quali si registrano ingiustificati ritardi dovuti a procedure lunghe e farraginose e ad ostacoli burocratici spesso frapposti dagli stessi Uffici Regionali;

2.per quanto riguarda la pianificazione, a quali ragioni sia da ascrivere il mancato aggiornamento del Pai e per quali motivi l'aggiornamento 2016 risulti ampiamente carente ed inattendibile sotto il profilo metodologico e perché ad oggi non sia stato elaborato nessun Piano di Bacino ed il Piano di gestione integrata delle Coste;

3.quando e come si intenderanno avviare operativamente i Presidi Idraulici ed il relativo e costoso Sistema Informativo;

4.se dopo la soppressione dell'ABR non si ritenga urgente procedere alla definizione di una Legge Regionale per la Tutela e Valorizzazione del suolo e del Paesaggio;

5.come si intenda dare corso alle politiche di prevenzione definite dal vigente QTRP ed alla concreta adozione degli standard e delle metodologie allegate al medesimo QTRP fin qui rimaste lettera morta.

(257; 09/02/2017)

Cannizzaro. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

in materia sismica la maggiore tutela della pubblica incolumità, il riordino delle relative funzioni, l'organizzazione delle strutture tecniche competenti e la disciplina dei procedimenti per la vigilanza sulle costruzioni, era attivo fino al 31 dicembre 2016 il regolamento regionale n. 7 del 28 giugno 2012, così come previsto dalla legge regionale n. 35 del 19 ottobre 2009, attraverso l'utilizzo del Sistema Informatico per l'Edilizia in Regione Calabria di cui all'art. 16 della predetta legge, indicato con l'acronimo SIERC;

atteso che:

la delibera di giunta regionale n. 496 del 27 novembre 2015 approvava disegno di legge in modifica della legge regionale n. 35 del 19 ottobre 2009, evidenziando presunte criticità al sistema di trasmissione dei progetti ed alle relative procedure di istruttoria, e che il consiglio regionale commutava detta proposta nella legge regionale n. 37 del 31 dicembre 2015, in funzione dell'utilizzo della nuova piattaforma informatica denominata SISMI.CA, sviluppato da una società aggiudicataria di una specifica gara avvenuta prima dell'approvazione della delibera di giunta n. 496/2015, così per come citato nella stessa;

rilevato che:

il 29 novembre 2016 è stato approvato il regolamento n. 15 della Regione Calabria, attuativo della legge regionale n. 37 del 31 dicembre 2015, previsto all'art. 17 L.R. 37/2015, a cura del settore 3 del dipartimento 6 del LLPP della Regione Calabria, che detta le linee guida per l'operatività della nuova piattaforma informatica, denominata SISMI.CA;

considerato che:

il regolamento n. 15/2016 della Regione Calabria, attuativo dei provvedimenti abrogativi previsti dall' art. 18 della L.R. 37/2015, abrogazioni della L.R. 35/2009 e del Regolam. R. 7/2012 in attuazione della stessa legge, é in vigore dal 1" gennaio 2017;

verificato che:

l'entrata in vigore della nuova procedura telematica SISMI.CA ha creato una paralisi del sistema procedurale rendendo impossibile la trasmissione delle pratiche riguardanti i calcoli strutturali di edifici civili ed industriali c/o gli uffici del Genio Civile, a causa di evidenti errori del sistema, bloccando di fatto l'attività di studi professionali ed imprese edili operanti sul territorio -:

 

quali procedure immediate siano in atto per ripristinare il funzionamento regolare delle procedure di deposito e/o autorizzazioni presso gli uffici del genio civile;

quali responsabilità siano da attribuire alla società di gestione

del sistema telematico inefficiente e quali azioni eventuali, anche di carattere sanzionatorio, abbia previsto nei confronti della stessa società;

quale forma di indennizzo sia da prevedere alla luce del perdurare del disservizio che causa enormi problemi economici a studi professionali ed imprese edili, con inevitabili ricadute negative sull'intera economia del settore;

i "benefici economici", e quindi i costi, che avrebbe prodotto il passaggio dal sistema "SIARC" a quello "SISMI.CA", tali da consentire uno stravolgimento di un intero settore strategico dell'economia calabrese;

come sia stato possibile aggiudicare una gara, e quindi pubblicarla e valutarla, ad una società che ha sviluppato un sistema informatico - SISMI.CA - prima ancora che venisse approvata la D.G. 496 del 27.11.2015, contenente la proposta di legge regionale, approvata successivamente - n. 37 del 31.12.2015 - e prima ancora che venisse emanato il regolamento regionale - n. 15 del 29.11.2016 - previsto nella stessa legge e che detta, tra le altre cose, le linee guida per l'operatività del sistema informatico SISMI.CA;

come sia stato possibile approvare la legge regionale n. 37 del 31.12.2015 senza alcun impegno economico a fronte della spesa prodotta in via preliminare - piattaforma telematica SISMI.CA - la modifica strutturale di più iter amministrativi/tecnici, con spese previste ben quantificate, e l'aver "sostituito/abrogato" la legge regionale n. 35 del 19.10.2009, che ben chiaramente produceva spesa, come espresso agli art. 3 e 16, comm. 3 e 4 della stessa.

(258; 15/02/2017)

 

Guccione. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

con nota del 20/05/2016 indirizzata all'Asp di Cosenza il direttore generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche sanitarie della Regione Calabria, Riccardo Fatarella, ha richiesto la ricognizione di tutto il patrimonio immobiliare dell’ASP di Cosenza, nonché la elencazione di tutti gli immobili di proprietà di terzi condotti in locazione da effettuarsi con atto deliberativo;

l'ufficio preposto dell'Asp di Cosenza ha effettuato tale ricognizione degli immobili indisponibili dichiarati in Bilancio al valore di mercato, immobili disponibili in locazione con regolare contratto di affitto, immobili in locazione riferiti all'anno 2015, immobili disponibili e non utilizzati dichiarati in Bilancio al valore di mercato;

i fitti passivi ammontano a 2.634.255,14 euro;

gli immobili in locazione passiva risultano essere 108;

i ricavi dai fitti attivi risultano essere 386.466,51 euro;

gli immobili in fitto, di proprietà dell'Asp, risultano essere 21;

gli immobili di proprietà risultano essere 123, a questi devono essere aggiunti un terreno edificabile a San Marco Argentano e un uliveto nel comune di Rossano;

dai dati della ricognizione del patrimonio immobiliare dell'Asp di Cosenza risulta una scarsa utilizzazione del patrimonio pubblico che, in alcuni casi, è stato abbandonato, vandalizzato e lasciato in preda al degrado e al deterioramento;

emerge dai dati una inefficace utilizzazione degli immobili non destinati alla attività istituzionale, che sono stati locati ma producono reddito irrisorio e in alcuni casi sembra essere talmente basso da apparire una locazione di favore;

risulta un eccessivo numero di strutture in locazione passiva per le quali vengono spesi oltre 2 milioni e 600 mila euro;

emerge un dato diffuso di mancato accatastamento di una parte del patrimonio;

alla luce dì quanto emerge dalla ricognizione dei dati in relazione all'utilizzo del patrimonio dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, si interroga la S. V. per sapere quali iniziative intende adottare -:

 

a)per la valorizzazione del notevole patrimonio (stimato in centinaia di milioni di euro) della Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, delle altre Asp e Aziende ospedaliere della Calabria;

b)per arginare il fenomeno delle locazioni passive che costano milioni di euro ai calabresi, soldi sottratti alla cura e alla assistenza sanitaria dei cittadini;

c)per avviare un processo virtuoso di utilizzazione del notevole patrimonio pubblico mirato al risparmio, alla lotta agli sprechi, alla realizzazione di servizi sanitari, alla ottimizzazione dei ricavi e alla necessità di impedire l'utilizzazione per fini privati e non istituzionali di immobili e terreni di proprietà delle Aziende sanitarie e ospedaliere della nostra regione che rischiano, in alcuni casi, di essere abbandonati e vandalizzati, un buco nero che ha prodotto lo spreco di importanti e notevoli risorse pubbliche.

(259; 16/02/2017)

Risposte alle interrogazioni

 

Graziano. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

il CUP (Centro Unico Prenotazioni) si configura come sistema informatizzato, che consente agli utenti di prenotare e pagare le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate dalle strutture sanitarie;

agli utenti è consentito prenotare tutte le prestazioni erogate dalle strutture ambulatoriali delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie e dalle Strutture Private accreditate;

il CUP configura una situazione in cui due diversi CUP Aziendali a valenza provinciale si interfacciano in un unico sistema informatico che gestisce le richieste di prenotazione degli utenti;

su segnalazione di un cittadino calabrese, sono state riscontrate anomalie ed imperizie nella prenotazione di esami riguardanti lo stato di salute del succitato corregionale;

nel dettaglio l'utente si recava giorno 10/06/2015 presso il CUP di San Marco Argentano (CS), per prenotare tre prestazioni;

l'operatore del CUP di San Marco Argentano invitava il richiedente a rivolgersi al CUP di Cosenza per prenotare due delle tre prestazioni, in quanto l'addetto era impossibilitato a procedere con la prenotazione delle stesse;

una volta giunto al CUP di Cosenza, l'utente, dopo essere riuscito a prenotare solo una delle due prestazioni rimaste, veniva sollecitato dagli operatori a recarsi al CUP di Castrovillari per poter effettuare la prenotazione della terza prestazione sanitaria;

l'utente doveva poi pagare il ticket per le tre prestazioni in ognuna delle tre strutture dove effettuava la prestazione;

l'utente, visto i numerosi viaggi fatti per le tre prenotazioni e per non dover fare ulteriori file, assentandosi così dal lavoro, ha contattato la direzione sanitaria di San Marco chiedendo di poter pagare tutti e tre i ticket il giorno in cui faceva gli accertamenti medici a San Marco Argentano, solo in questo modo è riuscito a risparmiare tempo e viaggi;

il CUP e, di conseguenza, l'informatizzazione delle procedure dovrebbero velocizzare le prenotazioni, la gestione delle analisi e delle visite mediche;

non è accettabile che un utente del nostro servizio sanitario sia costretto a fare la spola tra diverse strutture, anche distanti molti chilometri tra loro, per riuscire a prenotare visite ed esami;

il CUP dovrebbe permettere un risparmio di tempo per l'utente, cosa che in questo caso non è sicuramente avvenuta, soprattutto in termini di ore di lavoro, dal momento che un lavoratore deve richiedere un permesso per effettuare una prenotazione o ritirare un referto;

il CUP dovrebbe consentire di facilitare l'accesso alle prestazioni sanitarie e di monitorare la domanda e l'offerta complessiva, attraverso idonei strumenti di analisi, che forniscano informazioni rilevanti ai fini del governo delle liste di attesa;

il CUP, in definitiva, dovrebbe anche rappresentare un risparmio di costi per la struttura sanitaria ed un'ottimizzazione della gestione della clientela, eliminando le code agli sportelli -:

 

se e quali iniziative ha assunto ed intende assumere la Giunta Regionale in termini di miglioramento del servizio offerto dai CUP, che considerata la vicenda esposta dall'utente ha ampi margini di miglioramento;

di fornire chiarimenti in merito alla vicenda del nostro corregionale, di cui si forniranno le generalità, detentore, come il resto della popolazione calabrese, del diritto alla salute.

(58; 29/06/2015)

 

Risposta. Con riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto al fine di fornire gli elementi tecnici necessari richiesti si trasmette, in allegato, quanto comunicato in merito dall'ASF di Cosenza con nota prot. n. 129298 a firma del Commissario straordinario Dott. Filippelli.

Si precisa, inoltre, che in data 16/10/2013 è stato emanato il DPGR-CA n. 141 avente per oggetto: "Adempimenti urgenti per l'attuazione del Piano di Governo delle liste di attesa e i relativi monitoraggi" che si allega in copia, con il quale si è disposto l'integrazione del sistema CUP per ambito territoriale e l'adeguamento dei sistemi CUP esistenti.

Purtroppo tale provvedimento rappresenta anche l'inadeguatezza con la quale nella nostra Regione, fino ad un recente passato, si è tardato (anche da parte dalle gestioni commissariali) a promuovere una véra unificazione delle procedure di accesso ai servizi da parte dei cittadini.

E' intenzione di questo Dipartimento proporre un CUP Unico Regionale che colleghi tutti gli erogatori pubblici e privati accreditati esistenti su territorio regionale dando la possibilità ai cittadini di prenotare prestazioni su tutto l'ambito regionale. Tale sistema integrerà tutti gli erogatori privati e terrà progressivamente conto anche delle prestazioni in ALPI cosi come nelle Regioni nelle quali il S.S.R. è una realtà unica integrata.

Si evidenzia che in relazione al caso specifico segnalato, necessiterebbe acquisire i dati del paziente ed il tipo di prestazioni richieste al fine di svolgere un'indagine mirata.

Cordiali saluti.

Riccardo Fatarella (Dirigente Generale Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie)

 

Graziano. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere- premesso che:

nei giorni scorsi gli organi di stampa nazionali e regionali hanno dato ampio risalto alla vicenda relativa a sedici dipendenti, tra cuochi e personale mensa ospedaliera dell'Asp di Cosenza, ai quali è stato proposto il cambio di qualifica in Autisti del 118;

nell'ambito del Piano di Rientro dal debito accumulato dal Settore Sanità in Calabria, il commissario ad acta pro tempore ha deciso di ridurre il numero delle cucine ospedaliere presenti nell'Asp d Cosenza, sopprimendo, nello specifico le cucine dei nosocomi di Castrovillari, Mormanno, Paola e Cetraro;

a seguito di tale razionalizzazione e della soppressione delle cucine è risultato personale in esubero impiegato nell'ambito dell'Asp in diversi settori senza specifiche qualifiche;

a seguito delle numerose richieste di incontro fatte pervenire dai 16 operatori cucina/mensa interessati dal cambio della loro mansione, questi sono stati convocati dalla dirigenza dell'Asp lo scorso 7 Dicembre 2015 per discutere della loro vertenza lavorativa;

nel verbale della succitata riunione, sottoscritto dalle parti, si evince che i funzionari dell'Asp preposti chiedono ai suddetti lavoratori la loro disponibilità al cambio di qualifica da cuochi precari in autisti del 118;

la qualifica di autista soccorritore si consegue per legge, a seguito di specifici esami attitudinali, formazione professionale permanente e non prima di una consolidata esperienza-:

 

quali provvedimenti intende assumere il Presidente della Giunta al fine di verificare la correttezza dell'iter procedurale a seguito dall'ASP di Cosenza nella vicenda in questione e per verificare se un cambio di qualifica in un ambito così delicato poteva realmente essere fatto nei termini in cui è stato fatto;

se alla luce dei risconti dovesse emergere che le procedure seguite non sono quelle corrette e previste, quali azioni intende avviare per risolvere la spinosa questione del suddetto personale dell'ASP di Cosenza.

(124; 22/01/2016)

Risposta. In riscontro all'interrogazione a risposta scritta inerente il cambio di qualifica dei cuochi ad autisti di ambulanza, si trasmette in allegato la nota del Direttore Generale dell'ASP di Cosenza Dott. Raffaele Mauro pervenuta allo scrivente Dipartimento in data 8 febbraio 2016, dalla quale si evince che trattasi di passaggi orizzontali avvenuti all'interno della medesima categoria tra profili diversi dello stesso livello e che per il personale interessato è stato concordato, con le Organizzazioni Sindacali di categoria, un percorso specifico di addestramento, al fine di consentire l'acquisizione di tecniche e conoscenze specifiche correlate all'attività richiesta. Disponibile per qualsivoglia ulteriore chiarimento, si inviano distinti saluti

Riccardo Fatarella (Dirigente Generale Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie)

 

Nicolò. .Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

dai dati sulla balneazione pubblicati dall'Arpacal - Agenzia di protezione dell'Ambiente della Calabria - (il rapporto sulle acque di balneazione del 2016 si basa sui dati prodotti da Arpacal nella stagione balneare 2015 e descrive la classificazione delle acque destinate alla balneazione che è data dalla valutazione di un calcolo statistico dei risultati degli ultimi quattro anni), risultano essere Reggio Calabria e Vibo Valentia le province maggiormente colpite da inquinamento dovuto a scarichi fognari abusivi o problemi imputabili a depuratori mal funzionanti;

stando alla mappatura dell'Arpacal, una situazione critica riguarda alcune aree ricadenti nei comuni di Paola, Reggio Calabria, San Ferdinando e Nicotera. In particolare, in provincia di Reggio, le maggiori criticità sono concentrate nello specchio d'acqua antistante i comuni di Reggio Calabria e di San Ferdinando. Da ultimo, tra l'altro, l'Arpacal ha reso noto che a Gioia Tauro e Scilla, in due punti, le acque non sono balneabili, in attesa delle analisi suppletive;

i controlli sulle acque di mare destinate alla balneazione hanno peraltro evidenziato in diversi punti, risultati 'non conformi' ai limiti imposti dalla normativa vigente;

risulta che 23 comuni sui 112 monitorati - pari al 21% - hanno aree adibite alla balneazione che presentano criticità dovute ad inquinamenti di breve durata e/o aree in qualità scarsa che, nel corso degli ultimi anni, non hanno ricevuto adeguate misure di risanamento -:

 

come il Presidente intenda agire per risolvere le criticità rappresentate dall'Arpacal. Per conoscere, altresì, se esistono degli interventi-tampone, delle azioni strutturali ed integrate previste per rendere efficiente il funzionamento della depurazione in Calabria.

(204; 31/08/2016)

 

Risposta. In relazione all'interrogazione a risposta scritta all'Assessore all'Ambiente n. 204/10^ del 31.08.2016. presso gli uffici preposti del Consiglio Regionale, emarginata in epigrafe, si rappresenta quanto segue.

Come noto, la Regione effettua tutte le attività previste dal D.lgs. 116/2008 ed in particolare; individua le acque di balneazione ed i punti di monitoraggio; istituisce ed aggiorna il profilo delle acque di balneazione: istituisce un programma di monitoraggio prima dell'inizio di ogni stagione balneare, trasmette periodicamente le informazioni al Ministero della Salute tramite il Portale Acque, allo scopo dedicato. Tutte queste attività sono annualmente svolte congiuntamente all'organo tecnico regionale ARPACAL.

Nell'ambito delle attività istituzionali di natura programmatoria/pianificatoria di competenza della Regione, dedicate anche al contrasto del degrado marino delle acque costiere regionali, sono state promosse azioni programmatiche a medio-lungo periodo tese a ridurre i deficit infrastrutturali dei sistemi depurativi, così come interventi di natura più strettamente emergenziale, per venire incontro alle esigenze manifestate dai comuni nell'imminenza delle stagioni estive.

Alla prima categoria appartengono i seguenti programmi di intervento:

           Piano Operativo di Intervento 2011. Con deliberazione dì Giunta Regionale n. 335 del 22 luglio 2011 sono stati finanziati interventi implementati in uno specifico Piano Operativo di Intervento finalizzato a garantire il livello qualitativo delle acque di balneazione, indirizzato alle aree compromesse dal punto di vista della balneabilità. Sono stati programmati complessivamente n.47 interventi per un totale di 38 M€ a valere sul POR Calabria FESR 2007- 2013 Linea di Intervento 3.1.1.1 (ex 3.1.1.2). per la realizzazione di opere sui sistemi fognari e sugli impianti di depurazione. Ciò nonostante, la realizzazione di detti interventi da parte degli Enti beneficiari, ha registrato gravi ritardi, tanto che alcuni sono ancora in corso di conclusione. Pertanto gli effetti sottesi all'attuazione del piano non si sono ancora del tutto esplicati.

           Accordo di Programma Quadro rafforzato "Depurazione delle acque" (sottoscritto in data 05.03.2013) - Delibera del CIPE n. 60 del 30.04,2012. inerente la programmazione di interventi di cui all'Accordo di Programma Quadro. Gli interventi individuati coinvolgono bacini versanti definiti come aree "omogenee" (n. 18 complessivamente), identificati a partire dagli agglomerati in procedura d'infrazione e con estensione anche ai comuni viciniori dei medesimo bacino (intuito circa 100 comuni), (n tali aree sono in corso le procedure di evidenza pubblica per l'attuazione degli interventi.

           Patto per la Calabria (sottoscritto in data 30/04/2016 ) - Programma stralcio finalizzato al superamento della procedura di infrazione n. 2014/2059 nonché migliorare in maniera complessiva il sistema complessivo di collettamento e trattamento dei reflui urbani.

Appartengono, invece, alla seconda categoria:

           Piano Operativo di Intervento sui territori costieri della Calabria 2010: Con Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Politiche dell'Ambiente n. 10830 del 23 luglio 2010 sono Stati programmati interventi per € 5.181.582.29 a favore dei territori costieri della Calabria, per !a realizzazione di opere di manutenzione straordinaria sugli impianti fognari e di depurazione. Con tale programmazione si è inteso dare un apporto alle aree che presentavano maggiori carenze o domanda elevata a carattere stagionale riducendo gli impatti dovuti a situazioni potenziali di scarichi e diffusi di reflui, specie nelle aree costiere della regione, finanziando tutti i comuni costieri per un totale di n. 106 interventi. Tuttavia, a causa dell'inerzia dei comuni, soggetti attuatori degli interventi, solo n. 75 interventi sono stati completati per un valore complessivo di 3,37 M€ di investimenti, mentre n. 31 interventi sono stati oggetto di revoca per complessivi 1,44 M€.

           Programma di efficientamento e rifunzionalizzazione (Annualità 2015 - DGR 182/2015) degli impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei reflui urbani ricadenti nei comuni costieri della Regione Calabria, importo complessivo del programma € 7.984.514.44). Il Programma ha contemplato n. 82 interventi finalizzati all'ottimizzazione ed al riefficientamento degli impianti dì depurazione e delle stazioni di sollevamento di Comuni costieri. In particolare, sono stati previsti: sostituzione e/o riparazione di pompe di sollevamento, smaltimento e trattamento dei fanghi di depurazione e delle sabbie, ripristino parti elettromeccaniche dei depuratori, fornitura e posa in opera di apparecchiature elettromeccaniche, riparazione di carpenteria metallica delle unità depurative o degli impianti di sollevamento, fornitura e posa in opera di serbatoi di stoccaggio e di reagenti.

           Programma di efficientamento e rifunzionalizzazione (Annualità 2016. in attuazione di quanto disposto dalla Giunta Regionale con le Deliberazioni n. 325 del 09.08.2016} degli impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei reflui urbani ricadenti nei comuni costieri della Regione Calabria. L'importo del programma finanziato ammonta ad € 7.690.684,64. Per detto programma, allo stato sono in corso le attività propedeutiche all'avvio degli interventi in esso contemplati.

Le iniziative della Regione, inoltre, si integrano anche con le azioni intraprese dalla Giunta Regionale in merito al riordino del Servizio Idrico Integrato, necessario alla riorganizzazione dell'assetto della governante in Calabria, in ottemperanza alle disposizioni normative in materia.

Ciò è propedeutico all'individuazione del Soggetto Gestore dell'Ato unico regionale, indispensabile per portare a regime una corretta gestione dei sistemi depurativi, scongiurando il protrarsi di tutte quelle situazioni di criticità, spesso imputabili a gestioni locali non idonee a garantire livelli ottimati di servizio e di sicurezza in termini di tutela del territorio e del mare così come della salute dei cittadini.

Distinti saluti.

Francesco Costantino (Dirigente del Settore - Tutela delle acque interne e costiere, Acque di balneazione, Tutela delle spiagge)

 

Mangialavori. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

con decreto 804 datato 4 agosto 2016 del Direttore del Dipartimento numero 10 è stata approvata la graduatoria definitiva relativa all'avviso pubblico Iniziative culturali 2016;

i soggetti pubblici e privati per accedere al finanziamento regionale assegnato dovranno sottoscrivere apposita convenzione con la Regione Calabria;

ad oggi il Dipartimento numero 10 non è ancora riuscito a stipulare le convenzioni di cui al punto precedente, né è dato sapere quando ciò sarà possibile;

la bozza di convenzione resa pubblica prevede impegni da parte della Regione e obblighi da parte dei soggetti beneficiari, in particolare di realizzare le iniziative finanziate entro il 31.12.2016, di rendicontare ed effettuare tutti i pagamenti entro la stessa data;

la Regione Calabria s'impegna di erogare ai soggetti che ne faranno richiesta una anticipazione pari al 70% dell'importo del finanziamento concesso;

molti dei soggetti attuatoli hanno necessità di incassare l'anticipazione per essere in grado di dare attuazione ai progetti di promozione culturale e in ogni caso per poter rendicontare;

stante la rilevanza del problema e il gran numero di enti pubblici e associazioni interessate al problema;

considerato il significativo impiego di tempo con cui gli uffici del dipartimento procedono all'analisi e certificazione dei rendiconti delle attività svolte negli anni precedenti, alcune ferme ancora al 2014 - :

 

a) quando il Dipartimento 10 sarà in grado di sottoscrivere le convenzioni con gli enti attuatori degli interventi culturali 2016;

b) se ritiene che il Dipartimento possa erogare le anticipazioni ai soggetti attuatori prima del 31.12.2016;

c) quali misure intenda intraprendere la giunta Regionale per impedire che le risorse impegnate per le attività culturali in questione non abbiano ad essere perdute con grave danno per i soggetti attuatori. In particolare se non ritenga, qualora non sia in grado di attuare quanto ai due punti precedenti, di differire (di alcuni mesi) il temine ultimo per i rendiconti e per la liquidazione delle relative spese.

(227; 18/10/2016)

Risposta. In riferimento alla interrogazione in oggetto emarginata, si comunica quanto segue:

1.         il dipartimento ha sottoscritto entro lo scorso mese di dicembre 2016 tutte le convenzioni con i soggetti beneficiari individuati dalla Commissione di Valutazione dei progetti e ammessi al beneficio del contributo;

2.         sono state erogate entro il 31/12/2016 tutte le anticipazione richieste dai beneficiari;

3.         è stata concessa, su richiesta dei beneficiari, proroga al 31/03/2017 per la sola trasmissione della rendicontazione delle spese sostenute; non è stato possibile differire i termini per la liquidazione delle relative spese, poiché era espressamente previsto dall'avviso pubblico che le spese dovevano essere sostenute entro il 31/12/2016.

Non sono state manifestate, comunque, criticità da parte dei beneficiari relativamente a questo ultimo aspetto sul differimento dei termini per la liquidazione delle spese da parte degli stessi.

Cordiali Saluti

Sonia Tallarico (Dirigente dipartimento Turismo e Beni culturali, Istruzione e cultura)

 

Greco. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 2016, in località Macrocioli di Longobucco (Cs), a causa anche delle forti precipitazioni registrate, si è verificata una frana, con conseguente crollo di un muro di contenimento, determinando una situazione di pericolo per alcune abitazioni;

per motivi di sicurezza sono state già evacuate quattro famiglie;

si teme che la frana possa estendersi anche ad un altro muro di contenimento, di recente realizzazione, di fianco a quello già crollato, che evidenzia già segni di cedimento;

la frana ha provocato a valle la parziale ostruzione del torrente Macrocioli a causa del materiale di versante collassato, e ciò potrebbe provocare ulteriori danni, con possibile totale occlusione dello stesso corso d'acqua;

nel corso degli ultimi decenni il manufatto aveva già evidenziato segni di cedimento e nei mesi scorsi si erano notate delle crepe al muro di contenimento;

nel mese di marzo 2016 il muro di contenimento è stato interessato da alcuni lavori di riempimento;

soltanto in data 18 ottobre, dieci giorni prima del crollo, sono state autorizzate indagini geognostiche sulla struttura;

atteso che:

con l'avvicinarsi della stagione invernale e piovosa, ciò potrebbe rendere ancora più precaria la situazione del pendio, ormai senza muro di contenimento e creare problemi anche ai muri laterali -:

 

a) quali iniziative intenda porre in essere la Giunta regionale e l'amministrazione comunale di Longobucco per far fronte alla messa in sicurezza del manufatto interessato dallo smottamento in oggetto e ripristinare la messa in sicurezza ed il rafforzamento della struttura;

b) quali iniziative si intendono intraprendere, con 1" avvicinarsi della stagione piovosa, per arginare lo smottamento di cui in premessa;

c) quali azioni urgenti si intendono intraprendere per supportare e alleviare i gravi disagi venutisi a creare per i residenti, già evacuati dalle toro abitazioni, nell'area interessata dalla frana.

(234; 02/11/2016)

 

Risposta. In risposta alle richieste di chiarimento poste nell'interrogazione in oggetto, si comunica quanto segue. Il 28 ottobre è crollata parte del muro di contenimento lungo il costone sottostante l'abitato di Longobucco nella parte di versante che si affaccia sul Torrente Macrocioli.

La Regione Calabria è intervenuta nell'immediato con un finanziamento di 50.000 € per la rimozione dei resti del muro di contenimento ,minaccianti l'ostruzione del sottostante Torrente.

Considerata la grave situazione in cui versa l'intero territorio nazionale, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha attivato nel 2014 un sistema denominato RENDIS (REpertorio Nazionale Difesa Suolo) che, nell'ottica della trasparenza, ha consentito alle Regioni di inserire in un database on-line i progetti di messa in sicurezza per il loro relativo finanziamento attraverso Piani di Intervento Nazionali.

La Dipartimento regionale "Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità", e l'Autorità di Bacino Regionale a partire dal 2014 aggiornano costantemente, nei periodi programmati dal Ministero dell'Ambiente, la suddetta banca dati RENDIS, inserendo progetti proposti direttamente dalla Regione Calabria o provenienti dai vari Enti del territorio regionale. Da tale banca dati RENDIS è possibile estrarre i progetti prioritari, inseriti secondo le suddette modalità, che vengono valutati dal Ministero dell'Ambiente, secondo le procedure, le modalità ed i criteri fissati dal DPCM 28.05.2015 per essere poi finanziati, qualora tale valutazione risulti positiva, con le risorse finanziarie Nazionali e Comunitarie disponibili.

Nel caso specifico oggetto della presente interrogazione, l’Autorità di Bacino ha già proposto e inserito come prioritario nella banca dati RENDIS un progetto per il finanziamento del consolidamento dell'area di Macrocioli, in seguito all'evento parossistico di fine ottobre 2016. Il progetto è riepilogato nella tabella seguente.

CODICE

TITOLO

PROVINCIA

COMUNE PRIMARIO

LOCALITÀ

IMPORTO

18IR975/ G1

MESSA IN SICUREZZA PARETE SINISTRA TORRENTE MACROCIOLI SOTTOSTANTE IL CENTRO ABITATO

CS

LONGOBUCCO

sx torrente macrocioli in prossimità di via s. croce

€ 3.523.605

 

A metà Dicembre 2016 il citato progetto è stato valutato dal Ministero dell'Ambiente e proposto per il finanziamento nel Piano di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera del Ministero dell'Ambiente stesso. La procedura per ottenere il finanziamento prevede una validazione finale da parte dell'Autorità di Distretto e dell'ISPRA. Tale fase è in corso e nel caso dovesse concludersi positivamente, a essa seguirà direttamente l'emanazione del relativo decreto di finanziamento.

Cordiali saluti

Roberto Musmanno (Assessore alle Infrastrutture)

 

Greco. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

le spese per la fornitura energetica gravano in maniera significativa sul bilancio degli enti pubblici;

la Regione Calabria gestisce un molteplice numero di immobili;

la prima fonte di risparmio può essere ottenuta dalla corretta gestione delle utenze attraverso un opportuno energy management -:

 

a) quali sono i costi annuali che gravano sul bilancio inerenti alle forniture elettriche in capo alla Regione Calabria;

b) quali sono le tariffe in essere per le utenze elettriche in capo alla Regione Calabria;

c) qual è il sistema di gestione delle utenze elettriche per il monitoraggio dei consumi e dei pagamenti.

(235; 02/11/2016)

 

Risposta. In data 2 novembre 2016, il Consigliere regionale on. Orlandino Greco ha presentato interrogazione a risposta scritta n. 235/10 al Presidente della Giunta regionale sull'efficientamento energetico dell'Ente Regione Calabria e risparmio energetico.

Di seguito, in base agli atti d'ufficio, si relazione per come segue.

rif. Quesito a)

Quali sono i costi annuali che gravano sul bilancio inerenti alle forniture elettriche in capo alla

Regione Calabria

I costi annuali che gravano sul bilancio regionale relativi alle forniture elettriche in capo alla Regione Calabria risultano essere per:

                     L'anno 2015 pari ad € 1.934.658,50

·         L'anno 2016 pari ad € 1,644.459,72

rif. Quesito b)

Quali sono le tariffe in essere per le utenze elettriche in capo alla Regione Calabria

Le tariffe in essere per le utenze elettriche in capo alla Regione Calabria risultano essere per:

                     L'anno 2015 € 0,25 a kWh in regime di salvaguardia

·         L'anno 2016 € 0,25 a kWh in regime di salvaguardia relativamente al periodo gennaio - luglio, ed € 0,16 a kWh in tariffa CONSIP relativamente al periodo agosto - dicembre.

rif. Quesito c)

Qual è il sistema digestione delle utenze elettriche per il monitoraggio dei consumi e dei pagamenti

Per ciò che attiene il consumo, il monitoraggio delle utenze elettriche avviene mediante verifica puntuale dei prospetti analitici trasmessi dal fornitore.

Per quanto riguarda, invece, i pagamenti, il monitoraggio delle utenze elettriche si realizza attraverso la gestione ed il controllo delle fatture con l'ausilio di specifici supporti elettronici [split-payment).

Bruno Zito (Dirigente Generale dipartimento Organizzazione e Risorse Umane)

 

Mangialavori. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

con legge regionale del 12 febbraio 2016, n. 2 pubblicata sul Bure 14 è stata disposta l’Istituzione del Registro tumori di popolazione della Regione Calabria;

tale disposizione avrebbe dovuto colmare un deficit significativo su un aspetto rilevante della vita socio-sanitaria regionale;

la norma ha seguito un iter travagliato e si è conclusa con l'approvazione del testo così per come proposto dall'attuale maggioranza di centrosinistra;

giova ricordare, infatti, che al fine di migliorare la legge in argomento erano state proposti mirati emendamenti volti, appunto, a migliorarne l'assetto. Emendamenti, respinti dall'attuale maggioranza presente in seno al consiglio regionale;

l'art. 3 comma 2 della disposizione in questione prescrive espressamente: "Ai responsabili dei registri di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria di approntare, entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, le Linee guida regionali per la realizzazione dei tre registri e di seguire i lavori delle aree della Calabria non coperte da registro";

un adempimento prodromico "le Linee guida regionali" con un'incidenza sostanziale "per la realizzazione dei tre registri e di seguire i lavori delle aree della Calabria non coperte da registro";

a distanza di qualche mese dalla sua approvazione, pertanto, si rende necessario procedere a una ricognizione sull'operatività e sull'efficacia della norma anzidetta -:

 

a)se siano state elaborate e approvate tale "Linee guida regionali";

b)in caso affermativo, in che termini e sulla base di quale orientamento;

c)in caso di riscontro negativo, le ragioni del ritardo di che trattasi;

d)se siano stati attivati i registri per le province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria;

e)quali siano i provvedimenti, le ricognizioni e i lavori realizzati, in merito, per le aree della Calabria non coperte da registro;

f)gli eventuali risultati di questa prima fase applicativa della legge regionale di che trattasi.

(241; 29/11/2016)

 

Risposta. In riferimento all'Interrogazione, specificata in oggetto, a firma dell'Onorevole Giuseppe Mangialavori si precisa quanto segue -

le linee guida regionali per il Registro Tumori sono state elaborate ed approvate dal Centro di Coordinamento dei Registri Tumori (CC) nella seduta del 16.3.2016.

Il CC è stato istituito in attuazione della l.r. 2/2016, ed ha perseguito, inizialmente, l'obiettivo di ottenere l'accreditamento, da parte dell'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), dei registri tumori non ancora accreditati.

L'insediamento del CC è avvenuto nel febbraio 2016 e ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, designati ai sensi del comma 1 dell'art. 2 della L.R. 2/2016 e, su richiesta del Commissario ARPACAL, anche del referente del Centro SATNet. Altre riunioni operative si sono svolte nelle seguenti date: 8/3/2016; 11/3/2016, 16/3/2016, 7/4/2016.

Le linee guida regionali per il Registro Tumori, in data 30/03/2016, sono state formalmente trasmesse dal Centro di Coordinamento all'On. Franco Sergio, Presidente lA Commissione presso il Consiglio Regionale e sono impostate per rendere ogni Registro efficace ed efficiente secondo le raccomandazioni AIRTUM ed IARC/WHO (International Association of Cancer Registries). Nel corso delle riunioni del CC, inoltre;

           sono stati predisposti e trasmessi ai direttori dei Registri Tumori dei questionari informativi, per acquisire informazioni sullo stato dell'arte dei registri calabresi, sulle procedure di registrazione, sulle criticità principali. Dall'analisi dei questionari conoscitivi è emerso, tra l'altro, un bisogno formativo per il personale, per il quale è stato già realizzato uno specifico corso (Crotone 26-28 maggio 2016);

           è stata predisposta la bozza di regolamento regionale per il trattamento dei dati personali;

           è stato avviato il monitoraggio della rete dei Registri Tumori Calabresi, con le seguenti evidenze:

1 ) RT Catanzaro-Vibo Valentia:

           Il RT di Catanzaro è attivo dal 2003, ed è l'unico allo stato attuale accreditato AIRTUM in campo nazionale (dal 2010) e IACR/WHO in campo internazionale (dal 2013);

           La Subarticolazione di Vibo Valentia è in fase di avvio;

           Il Direttore Generale dell'ASP di Vibo Valentia è stato sollecitato dal Direttore Generale dell' ASP di Catanzaro ad attivare il Registro Tumori (subarticolazione del RT di Catanzaro) con nota del 13/05/2016, prot. n. 38822, ad oggi senza riscontro

2)         II RT Cosenza-Crotone:

• II RT Cosenza è attivo dal 2009, ed ha chiesto l'accreditamento all'AIRTUM; « Il RT Crotone è attivo dal 2009, ed ha chiesto l'accreditamento all'AIRTUM;

3)         li RT di Reggio Calabria è attivo da Dicembre 2014

Infine, è in corso di definizione e sarà, a breve, sottoposto all'approvazione della Giunta regionale, il regolamento di cui al comma 1 dell'art. 3 bis della l.r. 2/2016, relativo ai contenuti, tempi e strumenti dei flussi informativi.

Riccardo Fatarella (Dirigente Generale Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie)

 

Mangialavori . Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

con sentenza n.00063/2016 del 13.01.2016 il Tribunale Amministrativo della Calabria ha annullato gli atti impugnati dal Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino nei confronti dei provvedimenti della Regione Calabria - Dipartimento n.8, Agricoltura e Risorse Agroalimentari - Struttura di Controllo sugli atti e provvedimenti dei Consorzi di Bonifica, a firma del Presidente ing. Fernando Bafaro: 1) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot. n.0342230) avente ad oggetto "Elezioni consortili rinnovo cariche quinquennio 2014-2019, limitatamente alla terza sezione (fascia) - sentenza TAR Calabria 2" Sezione - approvazione verbale e pubblicazione sul B.U.R.C. dei risultati finali; 2) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot. n.0342405) avente ad oggetto "Proclamazione dei risultati delle votazioni del 27/09/2015 dell'assemblea dei consorziati e degli eletti limitatamente alla 3" sezione; 3) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot. n.0342401) avente ad oggetto "Elezione del componente della Deputazione Amministrativa"; 4) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot. n.0342396) avente ad oggetto "Bilancio consuntivo 2013 - Chiarimenti"; 5) provvedimento nota del 16.11.2015 (prot. n.0342387) avente ad oggetto "Presa atto e ratifica chiarimenti bilancio previsionale 2015";

nella seduta del 01.02.2016 la Struttura di Controllo sugli Atti e Provvedimenti dei Consorzi di Bonifica, ha preso atto della Sentenza n. 63/2016 del T.A.R. Calabria, annullando d'ufficio le decisioni in autotutela ed emettendo i provvedimenti di NULLA OSTA (Documento trasmesso a mezzo PEC - Regione Calabria. Protocollo Generale - SIAR N. 0029794 del 02/02/2016);

in data 09.02.2016 con il documento (Prot. n. 1204) - a firma del presidente dell'Ente consortile Dott. Davide Gravina - ad oggetto "Richiesta parere in ordine ai requisiti previsti per la contrattualizzazione del direttore generale dell'Ente consortile", viene ufficialmente interpellata l'ANBI (Associazione Nazionale Consorzi e Tutela del Territorio e Acque Irrigue);

il sindacato nazionale degli enti di bonifica di irrigazione e di miglioramento fondiario, in data 03.03.2016 (Prot. n.154/RF/ga) a firma del segretario nazionale Massimo Gargano - ad oggetto "equipollenza laurea per l'esercizio delle funzioni di Direttore di un Consorzio di bonifica - , trasmette ufficialmente risposta al documento (Prot. n. 1204). Nel suddetto documento troviamo testualmente scritto "Relativamente al caso in oggetto, quindi, poiché il Direttore è in possesso della laurea vecchio ordinamento in sociologia, in possesso peraltro di una notevole esperienza dirigenziale, ha, ad avviso dello scrivente, certamente titolo di rivestire detta carica";

la Giunta Regionale con deliberazione n.50 della seduta del 24/02/2016 ad oggetto: "Nomina Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino ex art. 35 della L.R. n. 11/2003", anziché prendere atto della regolarità degli atti amministrativi consumati dal Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino scioglie gli organi amministrativi dell'ente consortile;

in data 10.03.2016 la Regione Calabria, attraverso il legale rappresentante pro-tempore - il Presidente della Giunta Regionale -promuove ricorso in appello al Consiglio di Stato per l'annullamento e/o la riforma, previa sospensione dell'efficacia esecutiva, della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria Sezione Seconda del 12 gennaio 2016 n. 63/2016;

in data 04.05.2016 il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria pronuncia Ordinanza (n. 180/2016) sul ricorso promosso dalla Lista Coldiretti del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino. Nella suddetta ordinanza si legge testualmente "Ritenuto che le esigenze dei ricorrenti sono apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito; P.Q.M. il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda) fissa la data di discussione al 5 ottobre 2016";

il Commissario Straordinario (ing. Stefano Aiello) del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, con deliberazione n.60 del 13.06.2016 ad oggetto "Ricorso per annullamento delibera Deputazione Amministrativa n.10 del 03.02.2016 - Determinazioni", ha confermato la correttezza e la legittimità dell'azione amministrativa consortile relativa alla nomina del direttore generale dott. Pasquale Ruggiero;

il Consiglio di Stato (Sezione Terza), in data 07/07/2016, ha pronunciato Ordinanza sul ricorso proposta dalla Regione Calabria contro il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, respingendo l'istanza cautelare;

in data 18.07.2016 il dott. Davide Gravina (presidente del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino fino alla data del commissariamento) ha notificato via PEC al Presidente della Giunta Regionale della Calabria un documento ad oggetto "Deliberazione di Giunta Regionale n. 50 del 24/02/2016, Nomina commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, ex art. 35 della L.R. n. 11/2003. Notifica Ordinanza Consiglio di Stato (in sede Giurisdizionale Sezione Terza) del 07/07/2016. Richiesta di revoca in autotutela della deliberazione di Giunta Regionale n. 50 del 2016;

il TAR Calabria, con sentenza del 22 novembre 2016 n.2265/2016, ha parzialmente annullato la Deliberazione della Giunta Regionale della Calabria n.50 del 24 febbraio 2016 ed i provvedimenti regionali consequenziali, tra cui il decreto di nomina del Commissario Straordinario dott. Stefano Aiello;

in data 23.11.2016 l'avv. Arcangelo Guzzo notifica attraverso pec alla Regione Calabria ed al Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino la sentenza del TAR Calabria n.2265/2016 e comunica "Gli altri addebiti contenuti nel provvedimento regionale di commissariamento confermati dal T.A.R., ferma restando la più ampia riserva di impugnazione da parte dei miei assistiti, non possono da soli in alcun modo sorreggere il commissariamento medesimo, con la conseguenza che il Consorzio dovrà a questo punto essere restituito alla sua amministrazione ordinaria, quale risultante delle elezioni anzidette";

L'ANBI (Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) ha elaborato un parere (Prot. N.1613 del 01.12.2016) ad oggetto "Sentenza TAR CALABRIA 00409- 2016. Aloise, Campilongo e altri c/Regione Calabria), dal quale emerge "Ne dovrebbe discendere, attesa la riconosciuta regolarità delle operazioni elettorali, una presa d'atto della Regione Calabria con conseguente revoca del provvedimento di commissariamento";

la COLDIRETTI CALABRIA, con nota ufficiale n.91/16 del 05/12/2016, ha chiesto ufficialmente, al Presidente della Giunta Regionale della Calabria ed al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura, di provvedere al "riconoscimento della regolarità delle operazioni elettorali svolte, con una presa d'atto ognuno per le proprie competenze, da parte della Regione Calabria e della Gestione Commissariale del Consorzio di Bonifica e la conseguente revoca del provvedimento di Commissariamento, ripristinando quindi la volontà democratica del corpo elettorale e l'autogoverno dei consorziati";

in data 06.12.2016 l'ex presidente dell'ente consortile Davide Gravina ha inviato una nota al Prefetto di Cosenza ad oggetto "Grave situazione al Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino di Scalea (CS)" con la quale chiede il "Ripristino immediato degli organi legittimamente eletti (procedure e risultati elettorali confermati da sentenze del TAR Calabria e Consigli di Stato" -:

 

quali iniziative intenda realizzare relativamente alla vicenda in oggetto, in modo particolare per ripristinare gli organi consortili democraticamente e legittimamente eletti nelle ultime elezioni consortili.

(243; 12/12/2016)

 

Risposta. Con riferimento a quanto richiesto con l’interrogazione in oggetto, inerente il Consorzio di Bonifica dei Bacini del Tirreno Cosentino, si rappresenta quanto di seguito.

I motivi del Commissariamento del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino ("Valle Lao"), i quali hanno portato all'assunzione della D.G.R, n. 50 del 24.02.2016, sono dovuti esclusivamente alle gravi irregolarità amministrative ed illegittimità che il Dr. Gravina nella sua qualità di Commissario del Consorzio, prima, e di Presidente, dopo, ha commesso nell'esercizio del suo mandato. Pertanto, con il provvedimento sopra menzionato, nel febbraio del 2016, si è data applicazione a quanto previsto dal comma 1 dell'art. 35 della L.R. n. 11/2003, il quale stabilisce che in presenza di ipotesi di "grave irregolarità amministrativa", ovvero "gravi violazioni di leggi, regolamenti e direttive regionali" è necessario provvedere al più presto alla nomina di un Commissario che provveda alle elezioni degli Organi del Consorzio e si sostituisca ai medesimi sino alla loro regolare ed efficace costituzione.

Delle gravi irregolarità perpetrate dal Dr. Gravina, da ultimo, costituisce riprova lampante la Sentenza del 25 luglio 2016 emessa dal Tribunale di Paola, Sez. Civile, con la quale sono stati annullati i provvedimenti con i quali il Commissario Gravina aveva provveduto al licenziamento di alcune unità di personale, reintegrate nella propria posizione lavorativa dal Giudice del Lavoro, il quale ha riscontrato gravissime illegittimità ed irregolarità a carico dell'ex Commissario del Consorzio, con grave danno patrimoniale per l'Ente.

In merito, poi, al ricorso con il quale, inopinatamente, il Dr. Gravina ha richiesto il reintegro alla guida dell'Ente, si fa presente che l'Ordinanza del Consiglio di Stato del 07.07.2016 non riguarda affatto il Commissariamento dell'Ente, bensì la diversa questione dell'annullamento delle elezioni del settembre 2014 limitatamente alla terza Sezione di contribuenza, non ricompresa tra i motivi che hanno condotto alla decisione di Commissariamento assunta con la D.G.R. n. 50 del 24.02.2016. Si ribadisce, pertanto, che le elezioni del settembre 2014, le quali si sono svolte limitatamente alla sola terza Sezione di contribuenza, non costituiscono il fondamento del provvedimento di commissariamento del Consorzio.

Le irregolarità/illegittimità che hanno portato al Commissariamento del Consorzio sono & inerenti, infatti, alla mancata decisione del ricorso amministrativo prodotto da alcuni consorziati e rappresentanti di Organizzazioni di categoria, con il quale si contestavano irregolarità/illegittimità À commesse in occasione delle operazioni elettorali del 14.09.2014; all'assunzione con contratto a termine del Direttore Generale del Consorzio, avvenuta in seguito alle dimissioni volontarie appositamente presentate pochi giorni prima dallo stesso; all'assunzione di deliberazioni della Deputazione Amministrativa in violazione di quanto disposto dall'ultimo comma dell'art. 23 dello Statuto Consortile, ovvero senza la presenza del numero legale; alla mancata adozione del P.O.V., dopo la decisione di non approvazione da parte della Struttura Regionale di Controllo n. 85698 dell'11.03.2014, con il Consorzio a tutt'oggi privo del prescritto regolamento organizzativo degli uffici e del lavoro, contrariamente a quanto previsto dal comma 5 dell'art. 40 L.R. n. 11/2003; alle delibere della Deputazione Amm.va approvate senza il previsto visto di regolarità contabile del Responsabile di Ragioneria, nonché in assenza di un membro del Collegio dei Revisori dei Conti, come stabilito all'art. 37 dello Statuto.

In realtà? contrariamente a quanto esposto nell'interrogazione, il T.A.R. della Calabria, con Ordinanza n. 180 del 04.05.2016 ha respinto l'istanza cautelare del Dr. Gravina con la quale si chiedeva la sospensione dell'efficacia del provvedimento di commissariamento D.G.R. n. 50/2016, fissando direttamente l'udienza per la discussione nel merito del ricorso in data 05 ottobre p.v., con decisione, dunque, favorevole alla Regione Calabria.

Infine, si precisa che, la recente Sentenza del T.A.R. n. 2265/2016, nel frattempo intervenuta, accoglie soltanto alcune delle censure esposte con il ricorso prodotto avverso la D.G.R. di commissariamento n. 50 del 24.02.2016, riconoscendo, contrariamente a quanto sostenuto dall'Avvocato della controparte, la fondatezza della maggior parte dei motivi che hanno condotto alla decisione di commissariamento. Pertanto, la decisione del Tribunale Amministrativo non annulla alcuno dei provvedimenti regionali impugnati dai ricorrenti (D.G.R. n. 50/2016 e D.P.G.R. n. 30/2016 di nomina del Commissario Aiello), i quali restano pienamente validi ed efficaci.

Contrariamente a quanto affermato nell'interrogazione, i procedimento che ha condotto al commissariamento del Consorzio non è stato avviato e concluso per le sole irregolarità riguardo i procedimenti elettorali menzionati, ma per diverse gravi irregolarità ed illegittimità perpetrate dall'amministrazione del Consorzio, così come previsto dall'art. 35 della L.R. n. 11/2003. A tal proposito, si segnala che il Commissario straordinario nominato con D.G.R. n. 50/2016, Dr. Stefano Aiello, prima delle dimissioni dall'incarico, ha rilevato ulteriori illegittimità e gravi irregolarità, possibili fonti di danni anche gravi per l'Ente, relative alla gestione amministrativa ed economico- contabile del Consorzio, a contenziosi e sentenze di condanna favorevoli a personale dipendente e creditori vari, ad assunzioni a tempo indeterminato di diversi operai irrigui, per i quali si sta adesso valutando il possibile licenziamento.

Carmelo Salvino (Direttore generale reggente dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari)

 

Tallini . Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

l'Articolo 14 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni", stabilisce che "Ogni amministrazione, singolarmente o in forma associata, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, si dota di un Organismo indipendente di valutazione della performance";

la Regione Calabria ha recepito tale disposizione con la Legge Regionale 3 febbraio 2012, n. 3 "Misure in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione regionale ed attuazione nell'ordinamento regionale delle disposizioni di principio contenute nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150", ed in particolare l'articolo 11 della citata L.R. specifica le funzioni dell'OIV;

in Regione Calabria l'OIV è stato istituito con Delibera di Giunta n. 147 del 12 aprile 2011 e che si è stabilita la durata di tale Organismo per un massimo di 3 anni;

con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 43 del 10 maggio 2013 è stato nominato l'OIV regionale;

considerato che tale organismo

a)monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso;

b)comunica tempestivamente le criticità riscontrate ai competenti organi interni di governo ed amministrazione, nonché alla Corte dei conti, all'Ispettorato per la funzione pubblica e all'ANAC;

c)valida la Relazione sulla performance e ne assicura la visibilità attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione;

d)garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione, nonché dell'utilizzo dei premi, secondo quanto previsto anche dai contratti collettivi nazionali, dai contratti integrativi, dai regolamenti interni all'amministrazione, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della professionalità;

e)propone all'organo di indirizzo politico-amministrativo la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l'attribuzione ad essi delle indennità accessorie per gli obiettivi raggiunti;

f)è responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dall'ANAC;

g)promuove e attesta l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità;

h)verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità.

ritenuto altresì che:

l'OIV della Regione Calabria, insediatosi nel mese di luglio del 2013, ha esaurito il proprio mandato (3 anni) a luglio del 2016;

ad oggi, sul sito web dell'Amministrazione regionale non risultano pubblicati i dati relativi al nuovo OIV -:

 

1)se è stato nominato il nuovo Organismo indipendente di valutazione e le ragioni per cui non è stata data pubblicazione;

ovvero

2)il motivo per cui, a distanza di mesi, la Giunta Regionale non ha ancora provveduto a tale nomina, considerata la rilevante funzione dell'Organismo, così come ampiamente descritto in premessa , considerati tutti i delicati e specifici compiti che ad esso afferiscono, nonché le conseguenze derivanti sul piano della valutazione dei dirigenti, degli adempimenti connessi agli obblighi di trasparenza e della prevenzione della corruzione;

3)in quest'ultima eventualità, quali siano i provvedimenti urgenti che il Presidente della Giunta Oliverio vorrà adottare, considerati i potenziali danni di tale omissione.

(244; 14/12/2016)

 

Risposta. In data 14 dicembre 2016, il Consigliere regionale on. Domenico Tallini ha presentato interrogazione a risposta scritta n. 244/10 al Presidente della Giunta regionale in merito alla mancata nomina dell'Organismo Indipendente di Valutazione,

L'interrogante chiede: "di conoscere se è stato nominato il nuovo Organismo indipendente di valutazione e le ragioni per cui noti è stata data pubblicazione."

Di seguito, in base agli atti d'ufficio, si relazione per come segue.

Con decreto del Dirigente generale, del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane, n. 10717 del 12 settembre 2016, si è provveduto a sostituire il presidente della Commissione di valutazione per la manifestazione d'interesse per il conferimento di due incarichi di componenti esterni all'Amministrazione regionale e di un incarico di componente interno dell'Organismo Indipendente di Valutazione [OIV] della Giunta regionale della Regione Calabria ( nominata con, precedente, decreto n. 9800 del 09/08/2016). Tale sostituzione si è resa necessaria a causa della cessazione, per aver maturato il diritto al trattamento di quiescenza, dall'attività lavorativa del precedente presidente.

lì 22 novembre 2016 la Commissione di valutazione ha dichiarato conclusi i propri lavori.

Con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 182 del 5 dicembre 2016 sono stati individuati i componenti del’OIV,

La pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria, del DPGR 182/2016 è avvenuta sul n. 121 del 19 dicembre 2016.

Bruno Zito ( Dirigente generale dipartimento Organizzazione, Risorse Umane)

 

Nicolò . Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

l'art 3 comma 3 della L. n 104/1992 definisce i casi di handicap grave dei soggetti disabili;

ai soggetti diversamente abili, con handicap riconosciuto grave, ai sensi dell'art. 3, comma 3, legge 104/92, viene consentito in base alla normativa tributaria, di usufruire di alcune agevolazioni, in relazione alla loro vettura, quali l'Iva ridotta al 4%, detrazioni Irpef nonché l'esenzione dal pagamento del bollo auto e dell'imposta provinciale di trascrizione;

ritenuto che:

il Codacons in una nota ha segnalato la situazione dei calabresi che pur avendo un handicap grave, riconosciuto e certificato, si vedono quotidianamente negare il diritto a fruire delle agevolazioni fiscali (Iva al 4%, detrazione Irpef, esenzione bollo) per l'acquisto di un veicolo nuovo o usato;

di fronte a questa situazione il Codacons ha già chiesto l'intervento del Garante del Contribuente ed ha presentato un esposto in Procura -:

 

quali urgenti iniziative intenda adottare affinché venga garantito concretamente in Calabria il diritto dei soggetti disabili ad usufruire delle agevolazioni fiscali.

(255; 06/02/2017)

 

Risposta. Con l'interrogazione consiliare in menzione si chiede, su proposta dall'on. Alessandro Nicolò, di conoscere:

1. quali urgenti iniziative intenda adottare la Giunta regionale affinché venga garantito concretamente in Calabria il diritto dei soggetti disabili ad usufruire delle agevolazioni fiscali.

In merito si precisa quanto segue.

L'esenzione dalla tassa automobilistica per stato di disabilità, così come la contestuale agevolazione IVA, è riconosciuta direttamente dalle Commissioni Mediche Integrate, non residuando negli uffici amministrativi della Regione Calabria (per la tassa automobilistica) e della Agenzia delle Entrate (per la riduzione IVA) alcun potere discrezionale sulla concessione o sul diniego del beneficio. Si tratta di un meccanismo analogo al riconoscimento della indennità di accompagnamento che vede l'ufficio amministrativo - nel caso l'I.N.P.S. - quale mero esecutore di volontà espresse dalla citata Commissione. Il riferimento normativo è contenuto nell'articolo 4, d.l. 5 del 2012 che qui si riporta per estratto: I verbali delle commissioni mediche integrate di cui all'articolo 20, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78 ..., riportano anche l'esistenza dei requisiti sanitari necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno invalidi di cui al comma 2 dell'articolo 381., nonché per le agevolazioni fiscali relative ai veicoli previsti per le persone con disabilità.

Le Commissioni Mediche Integrate, nel riconoscere il diritto al beneficio, valorizzano il rigo "Requisiti di cui all'art. 4 del D.L. 9 febbraio 2012 n. 5" della certificazione medica rilasciata ai contribuenti riportando "L'interessato è portatore di handicap con ridotte o impedite capacità motorie permanenti (art. 8 della legge n. 449/1997)" ovvero "L'interessato è invalido con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetto da pluriamputazioni (art. 30, comma 7, della legge 388/2000)" ovvero per altre tipologie di patologie ammesse il richiamo alla cecità, al sordomutismo o alla disabilità psichica. A seconda della decisione della Commissione, per come riportata nei detti certificati, gli uffici amministrativi della Regione Calabria e della Agenzia delle Entrate riconoscono o denegano per quanto di competenza i rispettivi benefici tributari.

Ciò premesso, corre l'obbligo di precisare, in quanto trattasi di circostanza che spesso induce in errore i contribuenti, che lo stato di gravità ex art. 3 comma 3 della legge 104/92 non è elemento che per ciò solo comporta - da parte delle citate Commissioni Mediche Integrate - il riconoscimento del beneficio tributario. Le leggi infatti ancorano il detto beneficio alla "tipologia" di patologia, e non già al "grado" di gravità della stessa. Come già chiarito dalla giurisprudenza (da ultima, localmente, CTP CZ 294/01/11), le norme che disciplinano la esenzione per disabilità sono norme eccezionali che si interpretano non oltre i casi ed i tempi in esse espressamente considerati. Non tutti i soggetti riconosciuti disabili godono della esenzione ma, tra essi, solo quelli che sono espressamente riconosciuti in beneficio dalle speciali leggi tributarie. In tal senso, citando dalla CTP soprariportata: "... La Commissione constatato che l'esenzione dal bollo auto è riconosciuta alle persone disabili con handicap a tipologie definite, fra le quali non rientra la patologia riconosciuta alla ricorrente ... dichiara l'improponibilità del ricorso". Fatta questa premessa, si precisa che le categorie di disabilità ammesse a godere del beneficio sono esclusivamente le seguenti:

a)         Soggetti ciechi assoluti, parziali o ipovedenti gravi ovvero sordomuti dalla nascita senza apprensione linguaggio parlato - art. 50, L. 342/00;

b)         soggetti disabili affetti da patologie psichiche o mentali in godimento di indennità di accompagnamento - art. 30, co. 7, L. 388/00 (1° periodo);

c)         Soggetti con grave limitazione permanente della capacità di deambulazione ovvero pluriamputati - art. 30, co. 7, L. 388/00 (11° periodo);

d)         Soggetti con ridotte o impedite capacità motorie (in tal caso solo se il veicolo è adattato - lato guida o lato passeggero - con annotazione della variazione tecnica sulla carta di circolazione) - art. 8, L. 449/97.

La sussunzione in uno dei detti stati è compiuta direttamente dalla Commissione Medica Integrata, e non residua negli uffici amministrativi regionali o statali, privi di cognizioni mediche, alcuna possibilità di discostarsi dal contenuto del certificato ovvero di "interpretare" o "correggere" il detto.

Si espone, infine, che la Regione e l'Agenzia delle Entrate hanno da tempo intrapreso un rapporto di cooperazione con il Coordinamento Medico Legale dell'I.N.P.S. - concretatosi nel 2016 negli accordi di cui all'allegato verbale - al fine di agevolare i contribuenti istanti. È stata prevista, tra l'altro, la possibilità che eventuali mancanze od omissioni contenute nei certificati medici proprio in tema di riconoscimento dei benefici fiscali possano essere emendate attraverso il rilascio di una "attestazione integrativa" da parte dei "medici sanitari INPS". Resta salva l'impossibilità, per gli uffici tributari anzidetti, di riconoscere (o denegare) motu proprio i benefici in assenza di un espresso riconoscimento degli stessi in fase di rilascio della certificazione medica o eventualmente in fase di successiva rettifica.

Tanto si doveva per quanto di competenza.

Distinti saluti

Filippo De Cello (Dirigente generale reggente dipartimento Bilancio, Patrimonio e Finanze

Donatella Garcea (Dirigente settore Gestione Tasse automobilistiche)

Esame e presa d’atto della relazione della Commissione Regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle Pari Opportunità fra Uomo e Donna, sull’attività dell’anno 2016 (Ai sensi dell’art. 6 comma 1 della L.r. 26 gennaio 1987 n. 4).

Relazione sull'attività dell'anno 2016

(ai sensi dell'art. 6, comma 1 della l.r. 26 gennaio 1987 n. 4)

INTRODUZIONE

La Commissione regionale per l'uguaglianza dei diritti, e delle pari opportunità fra uomo e donna della Regione Calabria, rinnovata con decreto indicato sopra, ha stabilito di operare sia in continuità di obiettivi e azioni con la legislatura precedente per rafforzare il "codice valoriale" e per consolidare la riconoscibilità della Commissione stessa, sia di intraprendere delle nuove azioni.

La necessità di intraprendere delle nuove azioni, anche con maggiore incisione, sarà dettata da momenti di incontro sul. territorio volto a valorizzare le differenze di genere, considerando che la componente femminile può dare alla società un valore aggiunto.

Questa strategia di relazione e confronto con il territorio Calabro consente alla Commissione di mantenere viva l'attenzione sui temi delle Pari Opportunità e di elaborare proposte e strategie di azione condivise e sostenibili, in quanto individuabili proprio partendo dalle esperienze e dalle peculiarità espresse dal territorio. La Commissione, pertanto, intende eseguire il proprio programma nella direzione di una presenza costante e importante sul territorio, nello stimolare nuove sinergie con tutti gli attori al fine di favorire e sostenere la realizzazione di pari opportunità per le donne nella realtà sociale, politica ed economica della Calabria. In questa ottica il Programma 2016 ha il suo focus nella comunicazione, al fine di poter condividere con il territorio contenuti e permettere lo scambio di esperienze e valori. La programmazione delle attività prevede le seguenti modalità di azione:

Contributi interni

Saranno avviate collaborazioni con i soggetti in possesso di competenze specifiche, al fine di ideare proposte progettuali di supporto alla formulazione di regolamenti, leggi e bandi volti a indirizzare, vigilare e favorire la partecipazione e il coinvolgimento degli altri soggetti interessati che operano con efficacia per il compimento delle azioni positive, obiettivi della Commissione.

Contributi esterni

Saranno avviate, altresì, interazioni esterne volte al perseguimento di specifiche azioni, allorché la Commissione ne constata l'esigenza, al fine di informare, chiarire e trasferire conoscenze ed esperienze utili alle azioni di programma, tale contributo potrà essere apportato durante riunioni operative e sedute della Commissione o nell'occorrenza di iniziative e attività organizzate sui temi. La Commissione accoglierà contributi esterni provenienti dal mondo delle professioni, delle associazioni, degli enti, delle istituzioni, delle buone pratiche della società civile attiva, individuati tra i più concorrenti e qualificati allo svolgimento dei programma.

Verifiche e confronto sul programma

Il programma e le iniziative riferite alle attività verranno discusse e verificate durante le sedute della Commissione e calendarizzate con ordine dei giorno prestabilito;

A. INIZIATIVE INTRAPRESE.

Secondo quanto previsto dalla legge che regola i compiti e le attività possibili dalla commissione regionale, la nostra commissione ad oggi ha lavorato svolgendo attività di programmazione e di organizzazione interna e dell' ufficio di presidenza. In particolare,

Abbiamo svolto fino al 31.12.2016 n.10 riunioni di. commissione, convocate su precisi odg e nelle quali abbiamo organizzato operativamente la commissione con:

-           la nomina delle coordinatrici di area territoriale per tutta la nostra regione

-           le responsabili dei gruppi di lavoro, per attività di interesse

redatto le linee guida della commissione ed approvate nei loro contenuti, come documento ufficiale operativo su indirizzo di alcuni punti evidenziali già dalla seduta di insediamento della commissione e con la nomina dell'ufficio di presidenza, che renderemo pubbliche in prossimi incontri

Siamo intervenute su alcune questioni di interesse della commissione, come per es:

-           scrivendo il parere per esprimere, il nostro orientamento su disposizioni legislative stabilite dal consiglio e in iter di approvazione in queste settimane;

-           presentando un documento di mozione per la riapertura Ospedale Melito Porto Salvo, reparto nascite per la conosciuta questione dell'emergenza relativa alle condizioni a cui sono costrette le famiglie e le madri dell'area territoriale in questione, dovendosi spostare su RC o altri presidi

-           è in corso di verifica per compito dell'ufficio di presidenza, un'attività di monitoraggio e interpello agli enti, amministrazioni, società, ordini età per quanto riguarda il rispetto della parità di genere nelle componenti direttive e amministrative, con intervento di raccomandazione della legge vigente;

-           predisponendo delle lettere da inviare alle Società Partecipate Regionali in essere per verificare l'equilibrio di genere nei loro consigli di Amministrazione e nei Collegi Sindacali.

Relativamente all'operatività che vogliamo mettere in campo coinvolgendo gli attori chiamati a collaborare, guidare, accompagnare e vigilare su alcune iniziative utili alla nostra missione e secondo quanto previsto dalle linee guida, abbiamo predisposto 5 idee progetto ed azioni che proporremo per essere condivise e rese operative.

1 un'azione che prevede la costituzione di un tavolo Istituzionale regionale operativo (anche alla luce del costituendo osservatorio) sui' temi della violenza contro le donne.

2. denominato "percorso rosa bianca"- percorso sanitario/giudiziario a favore delle vittime di violenza, coinvolgendo gli attori preposti unitamente alle prefetture calabresi, accogliendo l'esportazione del progetto già attivò in provincia di Catanzaro;

3. denominato "pari-mente", per formazione nelle scuole sull'educazione sentimentale ed all'affettività, anche percorrendo modelli e metodi di trasferimento di successo e di livello nazionale ed europeo;

4. un'attività. di verifica con percorso di condivisione di azioni c/o gli ordini professionali, anche sui temi "donna e lavoro" e per assicurarci'che siano costituiti i comitati cpo;

5. un'azione di coordinamento di tutte le commissioni pari opportunità sia comunali che provinciali della regione Calabria, ai fini di condividere esperienze concorrenti ed arsi supporto nelle azioni da mettere in campo.

Abbiamo quindi stabilito un FORUM PUBBLICO in 2 giornate per condividere tali linee ed idee;.

-           8 febbraio 2017 con invito a centri antiviolenza accreditati ed associazioni

-           22 febbraio 2017 con invito alle commissioni pari opportunità degli enti.

Sarà un momento di presentazione delle linee - guida e di ascolto per un'azione condivisa e diretta. L'evento sarà annunciato nel suo programma già nella prima settimana di gennaio 2017, con organizzazione ed inviti.

B. FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE

L'attività della Commissione richiede frequentemente la partecipazione della Presidente, della Vicepresidente, e di Componenti, ad incontri sui territorio regionale, quali seminari, convegni, manifestazioni organizzate da Organismi di parità e dalle Associazioni.

E' stata richiesta la presenza, per i saluti, giorno 29 novembre u.s. della Presidente della Commissione al Convegno organizzato dal CPO di Catanzaro su "Dallo Stalking al Femminicidio.

Da ultimo, giorno 17 dicembre u.s., è stata richiesta la partecipazione della Presidente per relazionare su " Gender Pay Gap" all'evento "Donne è Lavoro", organizzato dall'Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Cosenza. Conoscere e collaborare con altri soggetti ed Istituzioni, anche esteri, impegnati sulle politiche di genere costituisce un preciso impegno della Commissione per favorire lo scambio di esperienze, per lo studio e la valutazione di problemi comuni e per elaborare soluzioni condivise.

Proposta di legge n. 192/10^ di iniziativa dei consiglieri A. Scalzo, S. Esposito, M. Mirabello recante: 'Requisito di accesso ai servizi educativi per la prima infanzia. Modifiche alla legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima infanzia). (Del. n.179; L.R. n. 6/2017)

Art. 1

(Inserimento articolo 3 bis nella l.r. 15/2013)

1.         Dopo l'articolo 3 della legge regionale 29 marzo 2013, n. 15 (Norme sui servizi educativi per la prima infanzia), è inserito il seguente:

"Art. 3 bis (Accesso ai servizi)

1.         Nei servizi educativi pubblici e a finanziamento pubblico l'accesso è aperto ai bambini e alle bambine, senza distinzione di religione, etnia e gruppo sociale, anche se di nazionalità straniera o apolidi.

2.         Al fine di preservare lo stato di salute sia del minore sia della collettività con cui il medesimo viene a contatto, costituisce requisito di accesso ai servizi educativi e ricreativi pubblici e privati l'avere assolto, da parte del minore, gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente. Ai fini dell'accesso, la vaccinazione è omessa o differita solo in caso di accertati pericoli concreti per la salute del minore in relazione a specifiche condizioni cliniche".

         2.            Entro un mese dall'entrata in vigore della presente legge, con apposito provvedimento, la Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, specifica le forme concrete di attuazione del presente articolo.

Art. 2

(Clausola di neutralità finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria (BURC).

Proposta di legge n. 71/10^ di iniziativa dei consiglieri O. Greco, M. D'Acri, F. D'Agostino, V. Pasqua, F. Sergio recante: ' Misure per promuovere il turismo sportivo mediante la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici '

Art. 1

(Principi generali e finalità)

1.         La presente legge ha lo scopo di incrementare e destagionalizzare il turismo nell'ambito del territorio della Regione Calabria e di promuovere in ambito nazionale ed internazionale la diffusione dell'attività sportiva del golf, realizzando un sistema regionale di impianti golfistici, nel rispetto del riparto delle competenze fra Stato e regioni, di cui all'art. 117 della Costituzione.

2.         Gli enti locali, singoli o consorziati tra loro, possono proporre alla Regione, mediante un accordo conseguito per il raggiungimento di tale obiettivo, una rete o circuito golfistico dotato anche dell'offerta ricettiva per i turisti sportivi.

3.         Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1, la Regione approva ed adotta le proposte comunali, attua specifiche agevolazioni prevedendo strumenti di semplificazione procedurale ed amministrativa, nonché adotta incentivi premiali sulle fattibilità urbanistiche ed edilizie nei territori comunali.

4.         I progetti dei nuovi campi da golf dovranno:

a.         essere compatibili con la tutela dei luoghi senza impatto negativo sui sistemi ambientali più delicati;

b.         valorizzare l'ambiente naturale preesistente e incrementare il rapporto tra superficie complessiva e superficie da gioco;

c.         armonizzare gli interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta all'indispensabile e prevedere ampi spazi di vegetazione naturale privi di qualsiasi tipo di intervento umano;

d.         ottenere il livello massimo di risparmio idrico.

Art. 2

(Requisiti delle iniziative)

1.         Gli impianti da golf dovranno prevedere singolarmente almeno diciotto buche su un'area di almeno 700.000 mq e costruiti secondo le specifiche tecniche con i criteri per l'omologazione fissati dalla Federazione Italiana golf, conformemente alle norme di tutela ambientale, paesaggistica, igienico-sanitarie e per il superamento delle barriere architettoniche, norme tecniche per le costruzioni, anche con l'impiego di tecnologie per il risparmio energetico, nonché in materia di impiantistica sportiva stabilite dal CONI, dall'European Golf Association e dall'Intemational Golf Federation.

2.         Gli impianti di cui al comma 1 si insediano nel pieno rispetto del contesto ambientale e culturale, integrato con infrastrutture di servizi compatibilmente con la tutela e la salvaguardia dei valori paesaggistici.

3.         La superficie dell'impianto potrà prevedere strutture specifiche per un'adeguata ricettività residenziale, club house e parcheggio, da approvare in variante agli strumenti urbanistici comunali se non previste.

4.         Sono previste realizzazioni di nuovi campi, l'ampliamento e la ristrutturazione di quelli esistenti, perseguendo la migliore integrazione con le caratteristiche naturalistiche e morfologiche dei siti in cui si insediano, evitando impatti significativi sull'ambiente.

5.         Sono ammessi alle agevolazioni previste dalla presente legge:

a.         Enti locali territoriali, altri enti pubblici e loro forme associative;

b.         Società e consorzi a capitale misto e/o interamente privato;

c.         Associazioni sportive regolarmente iscritte alla Federazione italiana golf;

d.         Società di capitali.

Art. 3

(Agevolazioni e premialità per le realizzazioni)

1.         Gli enti locali di cui all'art. 1 favoriscono le iniziative volte alla realizzazione di impianti golfistici e, in caso di accertata carenza di strutture ricettive preesistenti nel territorio del circuito golfistico, sentita la Regione e la Provincia, l'integrazione di strutture di ricezione residenziale e turistico-sportive direttamente connesse con gli impianti, con gestione a titolo permanente.

2.         I progetti degli impianti golfistici che per il loro carattere naturalistico sono compatibili con le zone agricole, oltre quelli integrati da strutture ricettive e di servizio turistico sportivo, assicurando il rispetto delle norme ambientali, paesaggistiche, idrogeologiche e sanitarie, sono approvati mediante conferenza di servizi convocata dai comuni sul cui territorio ricadono le iniziative, costituendo l'approvazione anche variante agli strumenti urbanistici vigenti, se non previste le specifiche destinazioni.

3.         Nel caso di preesistenze di edifici e ruderi nelle aree degli impianti di cui all'art. 2, al fine di incentivarne il recupero ed il loro riuso, le relative volumetrie da utilizzare non sono computabili nel novero della cubatura complessiva.

4. La realizzazione delle strutture ricettive di cui al comma 1, connesse e vincolate agli impianti golfistici, sono dimensionate proporzionalmente alla capacità ricettiva dei relativi campi da golf e, in ogni caso, con un indice di fabbricabilità premiale massimo di mc/mq 0,06, anche in variante agli strumenti urbanistici vigenti e con le modalità di cui al successivo articolo.

Art. 4

(Procedura e semplificazione)

1.         La realizzazione dei campi da golf è subordinata al rilascio di specifica autorizzazione da parte del comune in cui ricade l'iniziativa e, quindi, il progetto del campo da gioco e delle eventuali strutture ricettive e di servizio turistico sportivo viene sottoposto a conferenza dei servizi, al fine di acquisire tutte le intese, i pareri, i permessi, i nullaosta ed assensi comunque denominati, necessari per l'approvazione.

2.         Il comune indice la conferenza dei servizi, ai sensi e con le modalità previste dall'art. 14 della L.R. 19/02, per l'approvazione del progetto del campo da golf, anche se integrato da strutture edilizie destinate alla ricettività residenziale turistico sportiva e servizi pertinenti, invitando a partecipare tutti gli enti istituzionalmente competenti sugli interessi pubblici sussistenti sul sito.

3.         Ai lavori della conferenza partecipano tutti i responsabili degli uffici degli enti pubblici preposti ad esprimere parere in merito al progetto e sui rispettivi aspetti di propria competenza.

4.         Il parere conclusivo della conferenza costituisce l'approvazione del progetto, ovvero il suo diniego, e sostituisce, a tutti gli effetti di legge, ogni permesso ed atto pubblico autorizzativo necessario per la realizzazione dell' opera.

5.         L'atto di convenzione che accompagnerà il progetto regolamenterà impegni unilaterali tra le ditte ed i comuni, prevedendo anche fideiussioni dei privati per opere di urbanizzazione da realizzare e cedere al comune.

Art. 5

(Vincoli)

1.         La realizzazione di strutture di ricettività turistica sportiva e residenziale sono vincolate al pertinente impianto da golf ed in caso di chiusura dell'impianto prima del termine di dieci anni dall'avvenuta realizzazione passano di diritto nel patrimonio disponibile del comune in cui sono localizzate.

2.         E' fatto divieto ai soggetti che costruiscono le strutture ricettive di vendere sia la titolarità sia le singole parti di tali strutture almeno per i cinque anni successivi all'avvenuta realizzazione del campo da golf, fatto salvo il caso in cui l'acquirente compartecipi finanziariamente alla gestione ed al buon mantenimento dell'impianto sportivo.

Art. 6

(Disposizioni finanziarie)

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, quantificati complessivamente in euro 50 milioni, di cui euro 10 milioni per l'esercizio corrente, euro 20 milioni per l'esercizio 2016 ed euro 20 milioni per l'esercizio 2017, si provvede, nel rispetto di quanto previsto nella vigente normativa comunitaria, mediante le risorse allocate nell'Asse prioritario 6, Obiettivo tematico 6, del Por Calabria FESR 2014 - 2020, per quanto compatibili con gli interventi indicati nella presente legge.

Art. 7

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria.