X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO INTEGRALE

_________

n. 17

 

SEDUTA Di MARTEDì 16 FEBBRAIO 2016

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO E DEL VICEPRESIDENTE FRANCESCO D’AGOSTINO

 

 

Presidenza del Presidente Nicola Irto

La seduta inizia alle 15,37

PRESIDENTE

La seduta è aperta. Si dia lettura del verbale della seduta precedente.

GIUDICEANDREA Giuseppe, Segretario Questore f.f.

Legge il verbale della seduta precedente.

(E’ approvato)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Legge le comunicazioni presentate alla Presidenza.

(Sono riportate in allegato)

Annunzio di interrogazioni e mozione

GIUDICEANDREA Giuseppe, Segretario Questore f.f.

Legge le interrogazioni e la mozione presentata alla Presidenza.

(Sono riportate in allegato)

Interrogazioni a risposta immediata (art. 122 Regolamento interno Consiglio regionale)

Interrogazione a risposta immediata numero 55/10^ del 22 giugno 2015 di iniziativa del consigliere Mirabello, recante: “In merito alla violenta grandinata che ha colpito parte del territorio della provincia di Crotone”

PRESIDENTE

Il primo punto all’ordine del giorno riguarda le interrogazioni a risposta immediata (art. 122 Regolamento interno Consiglio regionale).

Ricordo all’Aula che l’interrogante ha due minuti di tempo per illustrare l’interrogazione, mentre la Giunta regionale dispone di tre minuti per la risposta. L’interrogante ha diritto di replica per non più di un minuto.

La prima interrogazione a risposta immediata è la numero 55/10^ del 22 giugno 2015 di iniziativa del consigliere Mirabello, recante: “In merito alla violenta grandinata che ha colpito parte del territorio della provincia di Crotone” di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

mercoledì 17 giugno, nel primo pomeriggio, si è registrata una intensa ondata di maltempo e che una violentissima grandinata ha interessato un ampio ambito territoriale della Calabria e, in particolar modo, del comprensorio crotonese;

la tempesta di grandine, i cui chicchi avevano un diametro di oltre cinque centimetri, ha colpito soprattutto la fascia costiera crotonese che va da Crucoli a Crotone;

in pochi minuti comuni costieri e collinari unitamente alle campagne circostanti sono state letteralmente bombardate da chicchi di grandine e, successivamente, da violenti nubifragi;

questa ondata di maltempo ha provocato danni ingenti alle colture in un particolare periodo dell'anno in cui queste sono in piena crescita;

nello specifico nei comuni di Ciro Marina, Ciro, Carfizzi, Umbriatico, Crucoli, Melissa, Strangoli e Rocca di Neto si stimano danni per il 90% delle colture ortive, vigneti e cerealicole, queste ultime ormai pronte per la raccolta;

in Calabria gli eventi atmosferici stanno assumendo una fenomenologia sempre più violenta e l'essere collocati in mezzo a due mari, oltre alle caratteristiche orografiche della nostra regione, espone il territorio ad eventi metereologici improvvisi e di una intensità assai pericolosa;

questo rende il lavoro degli agricoltori sempre più difficile e complicato con un aumento dei rischi e delle incertezze per produzioni e raccolti di particolare pregio e qualità;

sicuramente è un passo importante quello intrapreso dal governo di aumentare le risorse per fronteggiare le calamità naturali così come previsto dal decreto legge n. 51 del 2015 concernente "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale" -:

se è a conoscenza di quanto riportato in premessa e se intenda valutare, sentite le autorità competenti, di proclamare in tempi rapidi lo stato di calamità per i territori interessati dall'ondata di maltempo, nonché di attivare un tavolo istituzionale con i rappresentanti dei territori e le organizzazioni di categoria per individuare opportuni strumenti di sostegno a favore degli operatori delle filiere danneggiate dall'evento calamitoso.”

Prego, consigliere Mirabello ha facoltà di illustrare l’interrogazione.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Grazie Presidente, si tratta in realtà di una interrogazione che ho depositato il 22 giugno, a seguito di una violenta grandinata che mercoledì 17 giugno ha colpito i comuni di Cirò Marina, Cirò, Carfizzi, Umbriatico, Crucoli, Melissa, Strongoli e Rocca di Neto con danni che hanno interessato le diverse colture ortive, vigneti e cerealicole e quant’altro.

Era richiesta una risposta da parte del Presidente della Giunta in ordine agli eventuali provvedimenti ritenuti opportuni al fine di sostenere e favorire gli operatori delle filiere danneggiate dall'evento calamitoso.

Quindi pur tenendo conto del decorso del tempo fra la proposizione della interrogazione e la data odierna, mi interesserebbe comunque comprendere che tipo di interventi è stato predisposto. Grazie Presidente.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Chiedo, Presidente, il rinvio della trattazione per l’assenza in Aula dell’assessore competente.

PRESIDENTE

Va bene, viene pertanto rinviata l’interrogazione numero 55/10^.

(E’ rinviata)

Interrogazione a risposta immediata numero 57/10^ del 22 giugno 2015 di iniziativa del consigliere Giudiceandrea, recante: “In ordine allo stato dell'efficacia degli impianti di depurazione e sulle eventuali azioni di monitoraggio ed analisi delle acque di balneazione”

PRESIDENTE

Passiamo adesso alla interrogazione a risposta immediata numero 57/10^ del 22 giugno 2015 di iniziativa del consigliere Giudiceandrea, recante: “In ordine allo stato dell'efficacia degli impianti di depurazione e sulle eventuali azioni di monitoraggio ed analisi delle acque di balneazione” di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

con l'avvio oramai imminente della stagione turistica, già compromessa in parte per le note vicende legate alla chiusura a tutt'oggi del Viadotto Italia, gli operatori turistici interessati al turismo, cosiddetto marino in particolare, e in generale anche tutti gli operatori del settore, chiedono garanzie circa il corretto funzionamento degli impianti di depurazione;

allo stato attuale sembra permanere qualche dubbio residuo circa la presenza nelle acque del Mar Tirreno cosentino in prevalenze di macchie, ovvero altri organismi, che possono deteriorare immeritatamente l'immagine complessiva del nostro mare;

è necessario acquisire esami puntuali sullo stato delle acque del nostro mare, quale risorsa importante per il nostro turismo da potere spendere nella nostra immagine complessiva di Regione attenta alla cura del proprio patrimonio marino e costiero;

alla regolare balneazione dei nostri mari ed efficacia del nostro sistema di depurazione delle acque seguono oltre il successo o meno dell'attuale stagione turistica, anche le opzioni di prenotazioni per l'anno turistico successivo -:

quali sono tutte le azioni finora intraprese per potere affrontare la stagione turistica imminente in maniera positiva con riferimento alla mappatura ed efficacia della depurazione delle acque e dello stato di balneazione dei nostri mari.”

Ha facoltà di parlare il consigliere Giudiceandrea.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Rapidamente, Presidente, giusto per l’illustrazione. Noi in provincia di Cosenza – ma credo che sia una situazione analoga anche nelle altre province della nostra regione – viviamo sempre, a ridosso o durante il periodo estivo, l’emergenza dovuta al cattivo funzionamento degli impianti di depurazione.

E’ notizia di alcuni giorni fa, data dalla stampa, dell’interessamento della Procura della Repubblica di Paola per ciò che concerne la mancata utilizzazione dei fondi erogati dalla Regione Calabria, da parte degli stessi comuni che ne sono stati destinatari.

Il Procuratore della Repubblica di Paola si sta interessando alla vicenda. Presentiamo questa interrogazione affinché ci facciamo parte diligente, come assessorato all’ambiente, per capire quali sono le attività che sono state realizzate fino ad oggi in collaborazione con le forze dell’ordine e con la Prefettura della provincia di Cosenza per stabilire per tempo – oggi che ancora non è iniziata la stagione balneare – se questi impianti di depurazione siano utili e sufficienti a tenere il mare, il litorale Tirrenico cosentino, pulito o se si debba correre ai ripari. Grazie.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Presidente, per lo stesso motivo di prima chiedo il rinvio della trattazione fino all’arrivo dell’assessore Rizzo.

PRESIDENTE

L’interrogazione numero 57/10^ è rinviata.

(E’ rinviata)

Interrogazione a risposta immediata numero 63/10^ del 13 luglio 2015 di iniziativa del consigliere Mirabello, recante: “In merito all'istituzione del servizio di trasporto pubblico estivo da Santa Domenica di Ricadi a Aeroporto di Lamezia Terme”

PRESIDENTE

Siamo alla interrogazione a risposta immediata numero 63/10^ del 13 luglio 2015 di iniziativa del consigliere Mirabello, recante: “In merito all'istituzione del servizio di trasporto pubblico estivo da Santa Domenica di Ricadi a Aeroporto di Lamezia Terme” che recita: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

a far data dall'8 luglio 2015 è stato istituito, per il solo periodo estivo, un servizio di trasporto pubblico con 5 corse giornaliere di A/R da Santa Domenica di Ricadi sino all’Aeroporto di Lamezia Terme;

da informazioni assunte presso il dipartimento "turismo", tale servizio, a decorrere dal prossimo 20 luglio, sarà allungato di 8 km, spostando il capolinea da Santa Domenica di Ricadi a Santa Maria di Ricadi per garantire la copertura ad un'area ad alta densità di strutture turistiche ricettive;

la struttura tecnica del dipartimento, alla richiesta dell'interrogante di garantire la copertura del servizio all'intera costiera vibonese e quindi prolungando il servizio fino al Comune di Nicotera, ha opposto difficoltà derivanti dal fatto che in atto, in base al programma di esercizio in vigore, non esiste una linea alla quale è possibile agganciare il servizio richiesto;

l'area di cui sopra (Nicotera-Joppolo) è interessata anch'essa da interessanti flussi turistici -:

se è possibile, in via straordinaria, superare le difficoltà indicate dai tecnici del dipartimento ed allungare il servizio di cui in premessa fino al comune di Nicotera programmando in seguito con il nuovo Piano Regionale dei Trasporti un servizio di trasporto pubblico locale dalla Costa degli Dei all'Aeroporto di Lamezia Terme”.

Prego, consigliere Mirabello.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Presidente, con questa interrogazione, depositata il 13 luglio, si chiedeva di verificare la possibilità di estendere un servizio che, in via straordinaria, ed in forza del notevole afflusso turistico che interessa la zona costiera vibonese tra Tropea e Capo Vaticano, era stato strutturato anche a comuni un po’ più a sud come Nicotera e quindi di realizzare un servizio che, sebbene non incluso nelle tratte già sotto contratto, potesse fornire un servizio all’utenza e soprattutto al settore turistico che è molto richiesto e che riveste particolare importanza, anche alla luce della disorganizzazione dei servizi nel proprio complesso che, per la verità, noi come Giunta e come maggioranza abbiamo evidentemente ereditato.

A questo aggiungerei che questa interrogazione potrebbe essere il presupposto per un ragionamento da avviare per la stagione estiva che si sta approssimando e per la quale ritengo sia necessario verificare se ci sono le condizioni per riproporre lo stesso servizio o un servizio analogo che sia di supporto ad un movimento turistico che solo nel comune di Ricadi presenta oltre 17 mila posti letto censiti. Si tratta, quindi, di una realtà turistica che, se noi poi sommiamo a Tropea e a Nicotera, supera abbondantemente le 25 mila presenze in posti letto censiti, per la quale abbiamo la necessità di assicurare dei servizi migliori e più efficaci. Grazie.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

MUSMANNO Roberto, assessore ai trasporti

In riscontro all’interrogazione del 13 luglio 2015 presentata dal consigliere regionale, Mirabello, si espongono di seguito gli opportuni chiarimenti.

Anzitutto si pone in evidenza che i collegamenti intermodali tra gli scali calabresi e le destinazioni turistiche regionali oggetto dell’interrogazione prendono avvio da un’attività che è di competenza del Dipartimento Turismo, con finalità di promozione turistica di cui all’articolo 65 della legge regionale numero 13/85.

Il potenziamento dei collegamenti viene dunque finanziato con risorse provenienti dal Piano Regionale di Sviluppo del Turismo sostenibile per il triennio 2011/2013, approvato nel 2011 con Delibera consiliare numero 140, poi prorogato per l’annualità 2014 con Delibera di Giunta regionale numero234 del 30 maggio 2014.

Il finanziamento di tali collegamenti rientra tra le iniziative promozionali di incentivo ai flussi turistici nazionali e internazionali verso la “destinazione Calabria” e, dunque, il Dipartimento Lavori Pubblici – Settore Trasporti offre esclusivamente un supporto di tipo tecnico, al fine di individuare le linee regionali di maggiore interesse nel periodo estivo, e, in collaborazione con il Dipartimento Turismo, già nel 2014, ha individuato gli itinerari idonei al raggiungimento degli obiettivi del Piano di Azione e Coesione.

Quanto ai collegamenti individuati con Determina dirigenziale del Dipartimento Turismo, numero 8124 del 4/08/2015, si dava atto che gli stessi venivano tratti in parte dall’intensificazione di frequenza dei servizi esistenti, ed in parte da servizi originati da modifiche di quelli esistenti, compatibilmente con i contratti di servizio già in essere con le Società Consortili affidatarie del servizio di trasporto pubblico locale su gomma.

Con particolare riferimento alla tratta oggetto dell’interrogazione, nel verbale del 18 giugno 2015 veniva autorizzato l’itinerario “Santa Domenica di Ricadi – Tropea – PargheliaBriatico – Porto Salvo – Vibo Marina – Pizzo – Bivio Angitola – Svincolo A3 Pizzo – Svincolo A3 Lamezia Terme con prolungamento per Aeroporto di Lamezia Terme”.

Tale linea risultava ottenuta dalla combinazione della integrazione della linea già autorizzata con i programmi di esercizio approvati dalla Giunta regionale numero 237 – “Tratto S. Domenica di Ricadi – Bivio Angitola” servito da Ferrovie della Calabria, e la linea numero 247 – “Bivio Angitola – Svincolo A3 Lamezia Terme” sempre servito da Ferrovie della Calabria.

Per soddisfare la richiesta presentata, si rappresentava a possibilità di ottenere il collegamento tra le destinazioni indicate combinando due linee già autorizzate, la numero 199 e numero 236, poiché in particolare esistenti i seguenti collegamenti: Tratto “Tratto S. Domenica di Ricadi – Bivio Angitola” e “Bivio Angitola – Svincolo A3 Lamezia Terme”.

Le Società Consortili avevano assunto l’obbligo di trasmissione dei dati relativi ai ricavi da traffico e dei passeggeri per ciascuna linea e, sulla base di tali dati, il Settore avrebbe preso in considerazione le proposte di rimodulazione dei servizi pervenute nei termini stabiliti.

Il ritardo con cui le proposte sono state ricevute non ha consentito una valutazione tempestiva. Si aggiunge, inoltre, che l’importo complessivamente impegnato per i servizi turistici per l’anno 2015 è pari a Euro 921.419, 28 e che eventuali prolungamenti di percorsi della stessa tipologia di quelli fatti oggetto della richiesta avrebbero comportato necessariamente la riduzione di altri servizi già autorizzati con riferimento alla frequenza o al numero di giorni di esercizio.

In ogni caso, l’interrogazione è altresì superata perché attinente all’espletamento di servizi non più in essere nel periodo attuale.

Al consigliere Mirabello comunque vorrei aggiungere qualche ulteriore dettaglio per quello che è in programma, in particolare per i servizi da Lamezia Terme aeroporto anche per l’annualità 2016. Stiamo decisamente intervenendo, considerando i vincoli attualmente offerti dalla tipologia dei contratti in essere che sono stati prorogati consensualmente per due anni dal 31.12.2015, tuttavia nei vincoli imposti dai contratti di servizio, stiamo cercando di rendere in maniera più strutturale i collegamenti di trasporto in particolare con l’aeroporto di Lamezia Terme.

E’ già noto – ma comunque lo ribadisco anche qui in Aula – che a partire dal 1° marzo 2016, cioè da 15 giorni in avanti, saranno attivati in via sperimentale, per due mesi con possibilità di prolungamento, 121 corse aggiuntive che riguardano come destinazione intermedia e finale lo scalo di Lamezia Terme aeroporto.

Teniamo conto che stiamo parlando attualmente di 21 corse che oggi servono l’aeroporto di Lamezia Terme. Quindi l’incremento appare decisamente sostanziale.

Si tratta, ovviamente, di una fase sperimentale che ci consentirà,al termine del periodo di sperimentazione,di fare una valutazione in termini numerici e di valutare quali tra queste linee potenziare ulteriormente e quali corse invece abolire,perché non interessanti sotto il profilo della domanda di servizio.

Per il periodo estivo stiamo costruendo col dipartimento turismo delle soluzioni che tendano a spostare l’asse da servizi su gomma di tipo tradizionale realizzati con corse, con servizi a chiamata, che possano in qualche modo soddisfare l’utenza in maniera più puntuale senza prevedere dei collegamenti che, in molti casi, comportano risorse piuttosto consistenti ma non vengono di fatto poi utilizzate dall’utenza.

Il problema è ben in carico a questo assessorato che sta lavorando molto intensamente per puntare sulla realizzazione di un Hub integrato su Lamezia Terme, considerando che esso è destinatario di attività di servizi ferroviari su gomma ma anche per quanto riguarda i servizi aerei. D’accordo? Grazie e buona serata.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Mirabello. Ne ha facoltà.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Ringrazio l’assessore. Sono molto soddisfatto della risposta che ha dato alla mia interrogazione. Aggiungo solo una mia considerazione in ordine agli importanti spunti programmatici che l’assessore ha offerto nella risposta, raccomandando, se mi è consentito usare questo termine, una attenzione particolare ad una realtà turistica di notevole importanza – come ho già sottolineato in precedenza – e come si evince dai flussi e dai posti letto che insistono nell’area della costiera vibonese, per la quale, un surplus di valutazione, anche dal punto di vista della instaurazione di un tavolo tecnico con le associazioni imprenditoriali, potrebbe essere utile al fine di evitare qualche duplicazione di servizio o l’istituzione di servizi che, come nello scorso anno, sono stati di fatto resi utili, ad esempio, da una circostanza piuttosto grave: cioè il fatto che non erano per nulla pubblicizzate le fermate e non si conoscevano né i luoghi di fermata né gli orari e questo rendeva, di fatto, il servizio stesso non utilizzato nelle forme e con i presupposti che si erano prospettati all’atto della introduzione.

Ringrazio l’assessore con la richiesta di istituire su questo punto specifico un tavolo tecnico. Grazie.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Scalzo. Ne ha facoltà.

SCALZO Antonino (Partito Democratico)

Signor Presidente, prendo la parola per chiedere all’Aula – oggi è una giornata dedicata soprattutto alle interrogazioni ce ne sono moltissime ed è probabile che non si riesca a soddisfare tutte le domande – se è d’accordo per l’inversione dell’ordine del giorno, anche perché si tratta di una proposta di legge indifferibile che riguarda l’elezione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione consiliare riforme.

Come sapete, all’inizio della legislatura abbiamo ritenuto che la Commissione riforme fosse uno strumento di cui questa Aula e questo Consiglio si dovesse dotare, perché questa è una delle stagioni di riforme a livello nazionale. Il Governo nazionale ha dato una priorità alle riforme perché è l’Europa che ce lo chiede.

La Calabria non può avere una marcia diversa, ma soprattutto deve avere lo strumento necessario per avviare una stagione di riforme che possa consentire a questa legislatura di produrre riforme sostanziali nella nostra Regione, per realizzare per il futuro quello che noi abbiamo sempre pensato: una Regione che amo definire leggera; una Regione che legifera, che delega agli enti locali, che controlla; una Regione che non ha più una azione meramente gestoria. Per cui chiedo l’inversione dell’ordine del giorno.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta del consigliere Scalzo. Preciso che anche se viene votata la richiesta di inversione dell’ordine del giorno, si procederà dopo l’interrogazione del consigliere Giudiceandrea che chiude il primo punto all’ordine del giorno.

(Il Consiglio approva)

L’ordine del giorno è invertito. Pertanto dopo l’interrogazione del consigliere Giudiceandrea si chiuderà il primo punto e si passerà agli ultimi due punti dell’ordine del giorno, cioè all’elezione del Presidente e del Vicepresidente e del Segretario della Commissione riforme.

Interrogazione a risposta immediata numero 92/10^ del 15 settembre 2015 di iniziativa del consigliere Giudiceandrea, recante: “In ordine alle conseguenze al Piano di Riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico e locale e dei servizi di trasporto ferroviario regionale”

PRESIDENTE

Siamo alla interrogazione a risposta immediata numero 92/10^ del 15 settembre 2015 di iniziativa del consigliere Giudiceandrea, recante: “In ordine alle conseguenze al Piano di Riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico e locale e dei servizi di trasporto ferroviario regionale” di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale, all'assessore alle infrastrutture e all’assessore al bilancio e patrimonio. Per sapere - premesso che:

con DGR n. 380 del 25 ottobre 2013 veniva approvato il Piano di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico e locale e dei servizi di trasporto ferroviario regionale ai sensi dell'art. 16bis del Decreto Legge - 6 luglio 2012, n. 95, e s.m.i ;

al punto 2.5 di detto Piano di riprogrammazione sono previste talune chiusure di linee ferroviarie regionali (in concessione a Ferrovie della Calabria s.r.l.) e precisamente Camigliatello Silano - San Giovanni in Fiore e Palmi - Sinopoli;

in assenza di determinazioni entro il 30.09.2015 le linee Pedace-Camigliatello Silano e Palmi-Cinquefrondi dovranno essere chiuse, ed in tal caso entro il 31.12.2015 i Dipartimenti Bilancio e Patrimonio e Infrastrutture e LL.PP. dovranno proporre alla Giunta regionale i provvedimenti che attuano tale chiusura;

in assenza di determinazioni contrarie si procederà alla loro sdemanializzazione e conferimento nel patrimonio del Concessionario con grave nocumento per la mobilità interna in aree anche a forte vocazione turistica;

la nuova programmazione dei Fondi comunitari prevede il potenziamento del servizio di trasporto pubblico e del trasporto ferroviario regionale -:

vista l’urgenza, la proroga immediata dei termini per come previsto in DGR n. 380 del 25 ottobre 2013 ribadita negli allegati con riferimento al Piano di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico e ferroviario regionale dal 30 settembre 2015, al 30 settembre 2018.”

Ha chiesto di parlare il consigliere Giudiceandrea. Ne ha facoltà.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

In maniera rapidissima, Presidente, approfittando della vostra pazienza, chiedo al Consiglio e all’assessore ai trasporti, sebbene sia una interrogazione del settembre 2015, per cui è superata nei fatti da quello che è stato il nuovo eccellente piano approvato dall’assessorato in questione, se, in particolare riguardo le linee ferroviarie di Camigliatello Silano-San Giovanni in Fiore e Palmi-Sinopoli e le linee ferroviarie da Pedace a Camigliatello Silano e di Palmi-Cinquefrondi si sia provveduto al rinvio del termine previsto alla scadenza del dicembre 2015 per la sdemanializzazione di queste importanti tratte ferroviarie. Non solo per questioni di carattere turistico, assessore, ma anche per la connessione del tessuto para-urbano, viciniore alla città di Cosenza, com’è quello della Presila, a partire da Spezzano della Sila per arrivare a Pedace si impiegano con le linee ferroviarie meno di 20 minuti. Questa potrebbe essere una soluzione di modernizzazione del trasporto ed un collegamento con l’auspicato progetto di metropolitana leggera delle zone della Presila cosentina. Grazie.

PRESIDENTE

La parola all’assessore Musmanno.

MUSMANNO Roberto, assessore ai trasporti

Rapidamente farò un rapido excursus storico.

Con deliberazione di Giunta regionale numero 380 del 2013 è stato approvato il “Piano di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale e di trasporto ferroviario regionale”.

Il Piano prevedeva la chiusura immediata delle linee Palmi-Sinopoli e Camigliatello Silano-San Giovanni in Fiore, la loro sdemanializzazione e conferimento nel patrimonio del concessionario. Considerato che il costo di gestione di queste linee già sospese, è pari a 8.000,00 Euro/km (oltre IVA), il risparmio annuo è pari a circa 413.000,00 Euro.Si prevedeva, inoltre, la chiusura della linea Pedace-Camigliatello Silano, destinandola a servizi turistici, nonché la valutazione di modalità di trasporto differenti sulla linea Palmi-Cinquefrondi e si prevedeva invece il completamento degli investimenti già programmati sulla linea Cosenza-Catanzaro, la valutazione della riapertura del tratto intermedio, ed il mantenimento del servizio nei due tratti estremi.

Successivamente, con deliberazione di Giunta regionale numero 124 del 08 aprile 2014, è stata disposta “la dismissione immediata delle linee ferroviarie Palmi - Sinopoli e San Nicola/Silvana Mansio – San Giovanni in Fiore, in maniera parzialmente difforme da quanto previsto dalla Delibera di Giunta regionale numero 380/2013 (e cioè con l’esclusione di un breve tratto a Palmi e del tratto con valenza turistica Camigliatello - San Nicola/Silvana Mansio)”.

Le linee chiuse ammontano complessivamente a 33,6 km, a fronte di una previsione iniziale pari a 45 km, pertanto la misura è stata attuata per il 75per cento delle linee individuate nel Piano.

Il Piano di riprogrammazione, approvato con Deliberazione di Giunta regionale numero 419 del 10 ottobre 2014 ai sensi dell'articolo 41 del Decreto Legge 12 settembre 2014, numero 133, non attuato, prevede:chiusura dal 1° gennaio 2015 di tutta la linea da Pedace a Camigliatello, oltre il tratto Camigliatello - San Giovanni in Fiore già previsto dal Piano, prevedendone un uso per finalità turistiche. Previsione di non riapertura del tratto intermedio sospeso fra Marzi e Soveria Mannelli della linea Cosenza - Catanzaro, se non con specifico investimento su una linea rettificata. Concentrazione dei servizi sulle aree a più alta densità abitativa, incluso il tratto Palmi - Gioia Tauro. Chiusura del tratto Gioia Tauro - Cinquefrondi, a meno che specifico studio ne dimostri, entro giugno 2015, la possibilità di raggiungere fin da subito rapporti fra ricavi e costi almeno pari ai 2/3 del fatidico 35 per cento.

Allo stato attuale, sulla base di uno studio in corso finalizzato alla valutazione del rapporto fra ricavi e costi, si stanno riverificando, sulla base di valutazioni tecniche e quantitative ancora in corso, le previsioni del piano di riprogrammazione e,contemporaneamente, si stanno concretamente sforando le ipotesi di riapertura dei servizi per tratti di tipo suburbano e quindi i collegamenti citati dal consigliere Giudiceandrea, ovvero in subordine per la valorizzazione in chiave turistica di tutte le linee già dismesse o che saranno eventualmente dismesse.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Sergio. Ne ha facoltà.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Signor Presidente, chiedo cortesemente che venga inserito all’ordine dei lavori della discussione odierna l’ordine del giorno protocollo numero 6654.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta di inserimento dell’ordine del giorno all’ordine dei lavori della seduta odierna.

(E’ inserito)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 116/10^ d'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vice Presidente della Commissione Riforme”

PRESIDENTE

Siamo adesso alla proposta di provvedimento amministrativo numero 116/10^ d'Ufficio, recante: “Elezione del Presidente e del Vice Presidente della Commissione Riforme”.

Si costituisca il seggio elettorale per l’elezione del Presidente, del Vicepresidente e del Segretario della Commissione riforme.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Presidente, vorrei capire: si costituisce il seggio elettorale, ma c’è una proposta che ha fatto la maggioranza sul Presidente della Commissione?

(Interruzione)

Presidente Irto, le sto chiedendo se c’è una proposta della maggioranza sul Presidente della Commissione.

PRESIDENTE

Ci sono altri interventi?

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Non so quale sia la procedura.

PRESIDENTE

La procedura è che adesso siamo in seggio elettorale.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Sì, ma ci sono delle proposte?

PRESIDENTE

Visto che abbiamo dato la parola a lei, se qualcuno della minoranza vuole fare proposte.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Vorrei solo capire se la maggioranza ha fatto una proposta sull’elezione del Presidente.

PRESIDENTE

Se non ci sono altri interventi rispetto al quesito posto dal consigliere Nucera, è istituito il seggio elettorale.

Chiamo a svolgere le funzioni di scrutatore i consiglieri più giovani che sono Romeo e Cannizzaro, ai quali chiedo di avvicinarsi alla Presidenza.

(Si costituisce il seggio elettorale. Vengono distribuite le schede)

GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore

Fa la chiama.

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 20. Hanno riportato voti i consiglieri: Esposito, 14; Pasqua, 5; scheda nulla 1.

Pertanto, proclamo eletti alla carica di Presidente e di Vicepresidente della Commissione riforme del Consiglio regionale i consiglieri Esposito e Pasqua.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 117/10^ d'Ufficio, recante: “Elezione del Segretario della Commissione Riforme”

PRESIDENTE

Siamo alla proposta di provvedimento amministrativo numero 117/10^ d'Ufficio, recante: “Elezione del Segretario della Commissione Riforme”.

Il seggio elettorale è costituito, si distribuiscano le schede.

(Vengono distribuite le schede)

GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore

Fa la chiama.

PRESIDENTE

Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 20. Hanno riportato voti i consiglieri: Bova, 15; D’Acri, 2; scheda bianca, 1.

Pertanto, proclamo eletto alla carica di consigliere Segretario della Commissione riforme del Consiglio regionale il consigliere Bova.

Ha chiesto di parlare il consigliere Esposito. Ne ha facoltà.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

La ringrazio, Presidente, sarò veramente breve. Solo per ringraziare lei, il Presidente della Giunta, Oliverio, per rivolgere un ossequioso saluto ai signori assessori e per ringraziare i colleghi che mi hanno voluto conferire questo prestigioso incarico, eleggendomi Presidente della Commissione riforme.

Spero di essere all’altezza di questo compito che cercherò di affrontare con alto senso del dovere e con il rispetto istituzionale che ho sempre cercato di mettere in campo.

Non sta a me ribadire l’importanza di questo strumento consiliare, ma ricordo a me stesso le indicazioni che ha voluto dare il presidente Oliverio fin dal giorno del suo insediamento in questa Assise regionale, reiterate poi durante l’intervento sulle linee programmatiche.

Quel giorno il Presidente disse che è un momento importante e che in questi cinque anni dobbiamo avere, tutti insieme, il coraggio di riformare la macchina regionale; concetto ribadito con forza alla presenza del Presidente della Repubblica, qualche giorno addietro, a Catanzaro all’inaugurazione della Cittadella regionale.

Ritengo che il Presidente avesse in mente il forte desiderio di dare autorevolezza ai territori, quindi all’ente locale principale, la Regione, affinché sia meno soggetto succube dell’autorità e dell’autorevolezza del Governo centrale.

Riformare, quindi, ma riformare non contro qualcuno, ma tutti insieme. Se queste riforme necessitano veramente, ancora più importante è un messaggio politico che il presidente Oliverio e la sua maggioranza hanno voluto determinare indicando la mia persona alla Presidenza di questa Commissione.

Io non sono parte integrante, organica ed inglobata all’interno della maggioranza, ma ritengo che la mia persona, ma soprattutto il comportamento del mio gruppo politico - cui va il mio ringraziamento: al mio capogruppo, Arruzzolo, e anche alla guida del gruppo stesso e per la sua esperienza all’onorevole Pino Gentile – che dal primo giorno in quest’Aula si è posto con un modo pacato e responsabile, equilibrato e collaborativo nei confronti della maggioranza del centro-sinistra e del presidente Oliverio.

Sappiamo bene che in questi cinque anni non è in gioco il destino o il futuro di Mario Oliverio, la sua storia parla chiaro, ma è in gioco il destino di questa Calabria e se non abbiamo il coraggio - come diceva il presidente Oliverio – di fare le riforme, probabilmente fra quattro anni, chiunque sarà a prendere in mano le redini di questa Regione, consegneremo una Regione così come l’abbiamo trovata. C’è bisogno di un sistema riformatore, secondo me è un momento importante e significativo affinché la Regione Calabria riesca ad equilibrare i dettami della legislatura nazionale.

Estremamente significativo è che questa Commissione trovi la sua re-istituzione nel momento in cui alla Regione Calabria viene affidato il coordinamento nazionale della prima Commissione nell’ambito della conferenza Stato-Regioni. Commissione che sarà guidata a livello nazionale, coordinata dal presidente Mario Oliverio.

C’è la necessità di operare sin da subito, seguendo quattro - cinque linee di indirizzo sulle quali ci dobbiamo confrontare e alle quali dobbiamo lavorare insieme.

Una riorganizzazione della macchina amministrativa già avviata dal presidente Oliverio, non solo con la riduzione del numero dei dipartimenti, ma anche con una semplificazione e sburocratizzazione dei vari settori che può rendere più agevoli e veloci tutte le procedure, anche autorizzative, che giacciono nell’ambito dei vari settori della vita amministrativa.

Una - subito messa in linea, secondo la legge “Madia” di riforma della pubblica amministrazione - in particolare riguarda lo stato delle società partecipate. Diceva il presidente Oliverio - c’è stata anche ampia convergenza su questo - che vi è la necessità di andare a rivisitare il numero, i contenuti e gli obiettivi delle partecipate.

Se non si fa, c’è il rischio forte e concreto di avere carrozzoni inutili e costosi. Dobbiamo adeguare le nostre partecipate ai i dettami della legge “Madia”, secondo un bilancio organico, trasparente e sostenuto dalle attuali leggi di mercato.

Non v’è dubbio poi che una delle prime scommesse che quest’Aula deve affrontare è il riordino degli enti territoriali. Mi riferisco alla cosiddetta “legge Delrio”.

Bisogna partire dall’importanza strategica che riveste l’istituzione dell’area metropolitana di Reggio Calabria. Mi auguro che ci sia una rivisitazione dei contenuti, dei servizi, delle funzioni che vanno in capo alla città metropolitana che deve fare da collante dell’intera regione.

E’ fondamentale lo sviluppo dell’area metropolitana della Calabria verso lo Stretto, ma prima di guardare verso lo Stretto cerchiamo di unire il resto della Calabria, di guardare verso l’area centrale della Calabria dove è sito il capoluogo di regione che ha tante omologie rispetto alla città di Crotone e di Vibo Valentia, di guardare alla porta della Calabria che è l’area della provincia di Cosenza con le sue innumerevoli e forti potenzialità.

Infine - vado veramente verso le conclusioni -, in questi quattro anni di fine legislatura dovremo affrontare – per il momento siamo rispettosi in attesa di quelle che saranno le determinazioni della Corte costituzionale – il tema spinoso della legge elettorale.

Quella legge va rivisitata, fermo restando che - nel mio modo di vedere - nel rispetto del criterio della legalità, ogni legge, anche se non condivisa, va rispettata. Al limite si deve lavorare per migliorarla e normare diversamente.

Le leggi ci sono, abbiamo rispetto e fiducia di quelle che saranno le determinazioni della Corte costituzionale, ma la legge elettorale serve affinché sia dia pieno mandato a chi deve governare la Regione di poterlo fare in libertà e senza ostacoli e soprattutto di avere anche una giusta rappresentatività dell’opposizione in Consiglio regionale.

Ma soprattutto, ritengo, che ci debba essere una legge elettorale nuova che governi i processi e consenta alla Regione di andare fra quattro anni a votare con una nuova legge elettorale che passi, però, dal potere legislativo di questa Assise.

Ritengo che vada scritta in modo chiaro, al fine di evitare – ferme restando le prerogative e le aspettative di tutti che devono essere difese nelle sedi opportune –, il più possibile, gli innumerevoli ricorsi elettorali che hanno fatto vivere e fanno vivere spesso questo Consiglio regionale sotto una ipotetica spada di Damocle, in parte delegittimandolo.

Anche questo è un vulnus della democrazia.

Ho avuto un ricorso elettorale e vi garantisco che si sente una certa provvisorietà fino a quando non c’è l’emanazione di una sentenza.

Anche da questo punto di vista, in questi quattro anni dovremmo mettere mano alla legge, così consentiremo a chi verrà a governare dopo di noi di poterlo fare in piena autonomia e libertà nell’interesse della Regione.

Concludo ringraziando tutti i colleghi, naturalmente inizierò questo nuovo impegno istituzionale di lavoro, di cooperazione, di sinergia e di collaborazione con il Consiglio regionale, sulle direttive, anche, della Presidenza del Consiglio regionale e su quelli che saranno gli indirizzi politici che verranno in quest’Aula, perché no?, dalla maggioranza che ha il diritto/dovere di governare la Calabria.

(Applausi)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Romeo. Ne ha facoltà.

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Presidente, solo per chiedere un’inversione all’ordine del giorno dei lavori con la immediata discussione del punto 5 che riguarda la “Proposta di legge numero 119/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alle leggi regionali 15 dicembre 2015, numero 27 e 30 dicembre 2015, numero 32”.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la richiesta del consigliere Romeo di anticipare il punto 5 all’ordine del giorno.

(E’ approvata)

Allora l’ordine del giorno è invertito.

Proposta di legge numero 119/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alle leggi regionali 15 dicembre 2015, numero 27 e 30 dicembre 2015, numero 32”

PRESIDENTE

Siamo quindi alla proposta di legge numero 119/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alle leggi regionali 15 dicembre 2015, numero 27 e 30 dicembre 2015, numero 32”.

La parola alla Giunta regionale.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente Giunta regionale

Grazie Presidente, con l’articolo 6 della legge regionale numero 27 del 15 dicembre dello scorso anno è stata autorizzato dal Consiglio il ricorso all’indebitamento ai sensi dell’articolo 26 della legge 2002, numero 8, e dell’articolo 62 del Decreto legislativo numero 118 del 2011 con oneri a carico del bilancio regionale per la copertura della quota di cofinanziamento regionale dei programmi per la Calabria 2014/2020 inerenti al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.

Il senso di questa disposizione era di estrema cautela e attenzione ed è stata approvata allo scopo di prevedere la possibilità di scrivere in bilancio le risorse dei programmi comunitari a partire dal 2015.

Al comma 3 del succitato articolo 6 si precisava, poi, che i suddetti mutui per spese di investimento a carico del bilancio regionale sono contratti ai sensi di quanto disposto dall’articolo 27 della legge regionale numero 8 del 2002 ma con la precisazione della compatibilità con i limiti imposti dalla normativa vigente in materia di indebitamento.

Con una nota del febbraio di quest’anno, il Mef ha segnalato che in riferimento agli articoli 26 e 27 della legge regionale numero 8 del 2002 di contabilità regionale che è contenuta nel citato articolo 6 della legge regionale 27, interferisce con la disciplina armonizzata dei bilanci pubblici e crea confusione nell’applicazione del decreto legislativo 118 che, ai sensi della Costituzione, rappresenta l’unica disciplina dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio cui le Regioni devono fare diretto riferimento.

Ora le disposizioni contenute nel richiamato articolo 6 della legge regionale numero 27, non hanno carattere immediatamente precettivo ma hanno, appunto, la funzione di autorizzare l’indebitamento e non hanno prodotto alcun effetto sulla finanza regionale, anche perché erano state iscritte per eventuali situazioni di emergenza riferibili al dicembre 2015.

Tuttavia, al fine di scongiurare l’impugnativa della norma di cui si parla dinanzi alla Corte costituzionale da parte del Governo e considerato il carattere meramente cautelativo della stessa norma e la mancata produzione di effetti nel tempo allora considerato, la Giunta regionale ritiene di proporre al Consiglio regionale l’abrogazione dell’articolo 6 della legge regionale 15 dicembre 2015, numero 27.

Inoltre, poiché all’articolo 6 della legge regionale numero 32 del 2015, relativa non all’assestamento ma all’approvazione del bilancio di previsione finanziaria 2016/2018 e riportato in riferimento all’articolo 6 della stessa legge numero 27 del 2015, la Giunta propone al Consiglio la soppressione del suddetto riferimento anche nell’ambito della richiamata legge regionale numero 32 del 2015. Grazie.

PRESIDENTE

Nessuno chiede di parlare, passiamo alla votazione dell’articolato.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Romeo. Ne ha facoltà.

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Presidente, per chiederle l’inserimento all’ordine del giorno di due leggi.

Una è la proposta di legge numero 121/10^, l’altra è la proposta di legge numero 122/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alle leggi regionali numero 54 del 2013 e numero 33 del 2015” che sarà illustrata dall’assessore Barbalace.

PRESIDENTE

Pongo in votazione l’inserimento all’ordine del giorno delle due proposte di legge già consegnate alla Presidenza e che mettiamo immediatamente in discussione.

(Sono inserite)

Proposta di legge numero 122/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alle leggi regionali numero 54/2013 e numero 33/2015”

PRESIDENTE

Siamo alla proposta di legge numero 122/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alle leggi regionali numero 54 del 2013 e numero 33 del 2015”.

La parola all’assessore Barbalace.

BARBALACE Carmela, assessore regionale allo Sviluppo economico e promozione delle attività produttive

Signor Presidente del Consiglio, signor Presidente della Giunta, con la legge regionale numero 54 del 2013 venivano recepite le disposizioni statali che esoneravano le imprese beneficiarie di contributi comunitari dalla restituzione di somme percepite, qualora non avessero rispettato determinati parametri.

Tuttavia, la medesima legge regionale estendeva tale esenzione al di fuori dei casi previsti dalla legge statale ed in particolare anche ai casi in cui fossero già intervenuti provvedimenti di revoca.

Successivamente, con il disegno di legge numero 67 del 2010 approvato con deliberazione numero 301 dell’11 agosto 2015, la Giunta regionale intendeva rimuovere i potenziali profili di illegittimità costituzionale della medesima legge numero 54 prevedendo che il recupero delle somme indebitamente trattenute dovesse avvenire in quei casi in cui un provvedimento di revoca fosse stato adottato prima della entrata in vigore della più volte citata legge regionale numero 54.

Inoltre, la Giunta dava indirizzo all’Avvocatura regionale di resistere nei giudizi derivati dalla stesura originaria della prefatta legge regionale e di sollevare al contempo questioni di legittimità costituzionale a tutela degli interessi della Regione.

Deve rilevarsi, inoltre, che la legge regionale numero 54, nella sua formulazione originaria, impediva alla Regione il recupero di somme comunitarie con conseguente aggravio per il bilancio regionale, determinando in tal modo anche un problema di mancata copertura finanziaria.

Tuttavia, nella seduta del 22 dicembre 2015 l’Assemblea regionale ha approvato un emendamento che, nella sostanza, amplia la possibilità delle imprese di non restituire le somme indebitamente percepite. Quindi, pur nell’intento di non penalizzare il tessuto imprenditoriale calabrese vanifica, almeno in parte, la ratio della originaria proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale.

Pertanto, la presente proposta di legge trova la sua ragion d’essere nella miglior tutela delle ragioni dell’amministrazione regionale, considerate, altresì, le interlocuzioni nel frattempo intervenute con la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Con la presente proposta di legge si modifica il comma 2 dell’articolo 1 della legge regionale per adeguarlo alle motivazioni contenute nella delibera numero 301 del 2015 e contestualmente si abroga la lettera a) del comma 1 dell’articolo 1, della legge regionale 31 dicembre 2015, numero 33 che, per come sopra evidenziato, aveva esteso i benefici previsti dal legislatore statale.

Si intende, in sostanza - per come sopra detto – rendere la legge regionale numero 54 de 2013 conforme alla normativa statale e modificato l’articolo 1 della legge numero 54 del 2013 attraverso l’introduzione del comma 1 e 2. L’articolo 2 che modifica l’articolo 1 della legge regionale numero 33 del 2015. Sono aggiunte la clausola di invarianza e l’entrata in vigore.

PRESIDENTE

L’assessore ha illustrato la proposta di legge numero 122/10^. Se non ci sono altri interventi sulla proposta di legge presentata dall’assessore Barbalace, pongo in votazione l’articolato.

Su questa proposta di legge, comunico, vi è stata una corrispondenza antecedente tra la Presidenza della Giunta e la Presidenza del Consiglio regionale.

La Presidenza della Giunta, con protocollo numero 43670 Si-Erc dell’11 febbraio 2016, e la corrispondenza della Presidenza del Consiglio alla Presidenza della Giunta regionale del 15 febbraio 2016 al protocollo del Consiglio numero 6629 del 15 febbraio 2015.

Passiamo alla votazione dell’articolato.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 4.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Proposta di legge numero 121/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Misure di salvaguardia in pendenza dell’approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti”

PRESIDENTE

Do la parola all’assessore Rizzo per illustrare la proposta di legge numero 121/10^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Misure di salvaguardia in pendenza dell’approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti”

RIZZO Antonietta, assessore alla Tutela dell’ambiente

Grazie Presidente, il ciclo di gestione dei rifiuti in Calabria è sempre stato caratterizzato dall’eccessivo ricorso ai siti di smaltimento e, quindi, alle discariche.

Il piano regionale dei rifiuti attualmente vigente, approvato nell’ottobre 2007, riporta un elenco di ben 636 siti adibiti nel corso del tempo a discariche da sottoporre a caratterizzazioni ai fini della valutazione dell’eventuale stato di contaminazione.

Il nuovo Piano dei rifiuti, come preannunciato dalle nuove Linee-guida approvate con delibera di Giunta regionale numero 407, si propone l’obiettivo fondamentale di traguardare un rinnovamento radicale delle modalità operative e delle prassi fin qui adottate nella gestione dei rifiuti urbani mediante una serie di misure efficaci ed efficienti, finalizzate alla implementazione dei sistemi di raccolta differenziata, che consentano il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla normativa vigente ed una dotazione impiantistica sostenibile di supporto alla raccolta differenziata che sia adeguata alle reali necessità di trattamento.

Il nuovo scenario operativo regionale, in linea con il nuovo quadro di riferimento normativo comunitario e nazionale, basa i suoi presupposti su alcuni obiettivi essenziali fra i quali evidenziamo: un decisivo impulso ad una effettiva crescita della raccolta differenziata; il rispetto degli obiettivi fissati dalla presente pianificazione per la riduzione del conferimento della raccolta dei rifiuti urbani in discarica; la completa attuazione del programma di prevenzione della produzione dei rifiuti in ambito regionale; la salvaguardia, valorizzazione e adeguamento normativo del patrimonio impiantistico attuale nell’ottica della valorizzazione degli investimenti già effettuati; il potenziamento del sistema impiantistico regionale basato sulla logica del massimo recupero di ciclo di Mps; il rispetto degli obiettivi di recupero di ciclo fissati dalla direttiva rifiuti al 50 per cento entro il 2020; la definizione di criteri tariffari innovativi che premino comportamenti virtuosi.

In questo quadro, il ricorso alla discarica sarà di tipo residuale: si stima che l’attuale percentuale di smaltimento di circa il 60-70 per cento del tal quale pretrattato in ingresso agli impianti si ridurrà a valori intorno al 10-20 per cento. Si comprende, allora, come l’obiettivo tendenziale “zero discariche” possa essere ragionevolmente raggiunto.

Ne segue che si ridurrà notevolmente la necessità di volumetrie disponibili che peraltro potrà essere completamente soddisfatta dall’utilizzo di siti pubblici.

Ai fini della tutela ambientale appare, pertanto, opportuno, in considerazione della situazione particolare del territorio calabrese, caratterizzata da una elevata concentrazione di siti di smaltimento, adottare opportune misure di salvaguardia nelle more del perfezionamento del procedimento di approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, allo scopo di scongiurare che, all’esito di tale perfezionamento, si riveli vanificata la possibilità di attuare l’opzione predetta.

Le suindicate misure di salvaguardia sono individuate nell’articolo 1 del disegno di legge di cui alla presente proposta di deliberazione, nella sospensione per la durata di un anno a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge: del rilascio di autorizzazioni di deposito di rifiuti sul o nel suolo -codice D1 dell’allegato B alla parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 -, ancorché non in contrasto con il piano attualmente vigente; i procedimenti di valutazione ambientale e di autorizzazione relativi al deposito di rifiuti sul o nel suolo, pendenti presso gli uffici della Giunta regionale.

Il comma 2 dell’articolo in questione prevede, inoltre, che le predette misure di salvaguardia non si applicano: alle autorizzazioni già concesse; ai siti pubblici di smaltimento di rifiuti solidi urbani rispondenti al principio dell’autosufficienza.

Giova evidenziare che le misure di salvaguardia in questione, oltre ad essere congruamente giustificate dalle sopra illustrate ragioni e caratterizzate da una limitata durata temporale – un anno - sono in sintonia con il quadro normativo statale in quanto consistono in forme di tutela giuridiche dell’ambiente più restrittive, per come consentito dall’articolo 3 quinquies, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, numero 152.

La proposta di legge regionale, nel suo complesso, introducendo disposizioni a carattere meramente ordinamentale e procedimentale, non implica alcun onere finanziario per l’amministrazione, per come previsto nell’articolo 2 del disegno di legge.

Infine, l’articolo 3 del disegno di legge regionale dispone l’entrata in vigore della stessa il giorno successivo a quello della pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

Si propone, pertanto, la presentazione al Consiglio regionale del disegno di legge allegato sub “A” alla presente proposta di deliberazione, quale parte integrante della stessa, recante “Misure di salvaguardia in pendenza dell’approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti”.

PRESIDENTE

Nessuno chiede di intervenire, pertanto passiamo alla votazione dell’articolato.

Pongo in votazione l’articolo 1.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 2.

(E’ approvato)

Pongo in votazione l’articolo 3.

(E’ approvato)

Pongo in votazione la legge nel suo complesso.

(Il Consiglio approva)

(E’ riportata in allegato)

Interrogazioni a risposta scritta e orale (art. 121 Regolamento interno Consiglio regionale):

Interrogazione a risposta scritta numero 6/10^ del 27 gennaio 2015 di iniziativa del consigliere Mangialavori, recante: “Per il sostegno economico ai familiari delle vittime sul lavoro”

PRESIDENTE

Ritorniamo al secondo punto all’ordine del giorno che riguarda le interrogazioni a risposta scritta ed orale ai sensi dell’articolo 121 del Regolamento interno del Consiglio regionale.

Ricordo all’Aula che, ascoltata la risposta della Giunta, l’interrogante ha il diritto di replicare per non più di tre minuti al fine di dichiarare se si ritenga o meno soddisfatto.

Do lettura della interrogazione a risposta scritta numero 6/10^ del 27 gennaio 2015 di iniziativa del consigliere Mangialavori, recante: “Per il sostegno economico ai familiari delle vittime sul lavoro”.

Questa interrogazione decade per assenza del proponente dall’Aula.

Interrogazione a risposta scritta numero 7/10^ del 7 gennaio 2015 di iniziativa del consigliere Bevacqua, recante: “Sul Programma Stage 2008”
Interrogazione a risposta scritta numero 10/10^ del 4 febbraio 2015 di iniziativa del consigliere Bevacqua recante: “Sul Programma Stage 2008”

PRESIDENTE

Siamo alla interrogazione a risposta scritta numero 7/10^ del 7 gennaio 2015 di iniziativa del consigliere Bevacqua, recante: “Sul Programma Stage 2008” che è abbinata, atteso il contenuto analogo, alla successiva interrogazione a risposta scritta numero 10/10^ del 4 febbraio 2015 di iniziativa del consigliere Bevacqua recante: “Sul Programma Stage 2008” di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

l’art. 117 comma II della Costituzione italiana prevede la tutela del lavoro come materia di competenza legislativa concorrente Stato-Regione;

l’art. 3 della Costituzione prevede l’impegno delle Istituzioni nell’attuazione dell’uguaglianza sostanziale, con rimozione degli ostacoli di ordine economico-sociale limitativi della libertà ed eguaglianza dei cittadini;

il «Programma Stages» che trova compiuto riconoscimento giuridico nella LR n. 26 del 12.11.2004 recante “Incentivi alla residenzialità dei giovani laureati per lo sviluppo in Calabria dell’economia della conoscenza” ha tra le finalità enunciate dall’art. 1 anche quella di “realizzare un sistema integrato di interventi, orientato alla valorizzazione del capitale cognitivo dei giovani quale elemento decisivo per lo sviluppo della società calabrese”(comma 1) e di “...promuove un percorso d’eccellenza finalizzato ad attrarre e a trattenere risorse umane ad alto potenziale, incentivando la residenzialità in Calabria dei giovani che abbiano conseguito laurea secondo il vecchio ordinamento ovvero laurea specialistica secondo il nuovo ordinamento e che abbiano capacità e competenze necessarie per lo sviluppo del tessuto sociale ed economico della regione ...” (comma 2);

con la LR 19 aprile 2007 n. 8, la Regione Calabria ha modificato ed integrato l’art. 3 della legge regionale n. 26 del 12 novembre 2004, istituendo ufficialmente il «Programma Stages» concedendo “ai giovani laureati particolarmente meritevoli un premio a titolo di riconoscimento di livelli d’eccellenza nella formazione universitaria”;

il “Programma Stages”, durato dal 20/10/2008 al 20/10/2010 e dell’importo complessivo di €. 12.000.000,00 - finanziato per buona parte con fondi comunitari (FSE) 2000/2006 - 2007/2013 e per la restante parte con fondi regionali derivanti dalla riduzione dei costi di funzionamento della struttura organizzativa del Consiglio e della Giunta regionale - si è rivelato un pregevole investimento in termini di formazione del know-how e di capitale umano;

la Regione Calabria con l’art. 14 della L. R. 8/2010 rubricato “Programma Stages” (così come sostituito dall’art. 10 L. R. 23/2010, e successivamente modificato dall’art. 1 della L. R. 32/2010) “al fine di non disperdere il patrimonio di conoscenze già acquisito dai giovani impegnati nel Programma Stages” si impegnava ad erogare un contributo annuo di €. 10.000,00 a favore degli Enti che si fossero impegnati a stipulare con gli ex stagisti le tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente per una durata non inferiore a 12 mesi di lavoro;

con LR n. 36/2012 il Consiglio regionale della Calabria ha stabilito di finanziare ulteriori sei mesi di attività;

con DG regionale n. 160 del 10/05/2013 si delegava l’Assessorato al Lavoro a “chiedere con urgenza al Governo centrale l’immediata apertura di un tavolo tecnico per l’esame e la ricerca delle soluzioni normative e finanziarie da mettere in campo a favore dell’emergenza lavoro in Calabria” e del precariato nel quale figurano, così come riportato nella relazione del Dirigente Generale, Avv. Bruno Calvetta, allegata alla delibera, accanto “ai bacini di precariato «consolidato», si aggiungono, per effetto della L. R. N. 23/2010, un’ulteriore quantitativo di giovani laureati calabresi «programma Stages»;

con legge regionale 1/2014 si prevedeva l’istituzione di due elenchi regionali, uno relativo ai lavoratori LSU-LPU e l’altro ai lavoratori delle leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010 - cui appartengono, in virtù dell’art. 14, i lavoratori ex stagisti - al fine di attivare procedura di stabilizzazione e proroga dei lavoratori di cui alla suddetta delibera di Giunta 160 del 10/05/2013;

con Decreto n. 377 del 22.01.2014 del Dirigente del Dipartimento 10 “Lavoro, Politiche della famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato” della Regione Calabria, avente ad oggetto Avviso Pubblico previsto dall’art. 1 della L. R. n. 1 del 13/01/2014 finalizzato all’inserimento negli elenchi regionali dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità e dei lavoratori di cui alle leggi regionali 15/2008, 28/2008 e 8/2010”, gli ex stagisti venivano esclusi dai costituendi elenchi in quanto, pur essendo lavoratori della legge 8/2010, non rispondevano al requisito di partecipazione di cui all’art. 2 (“rapporto di utilizzo in essere o alla data del 15/01/2014 o alla data del 01/09/2013) in quanto a quelle date avevano già cessato i loro rapporti di lavoro;

le OO.SS hanno inoltrato una richiesta di incontro dei lavoratori “Programma Stages 2008” ex L.R. 26/2004 al Presidente della Giunta regionale e al Presidente del Consiglio regionale, mediante la quale si rileva come dal “corpus complessivo delle norme regionali è emerso, senza ombra di dubbio, il riconoscimento dello status di Precari, peraltro confermato dalla DGR n.160/2013” e si sollecita un rapido rientro nelle PP.AA. di tali lavoratori individuando un percorso che porti alla soluzione definitiva della vertenza;

gli ex stagisti, al fine di rispondere nel lontano 2008 alla scommessa della Regione Calabria di trattenere e/o far rientrare i suoi migliori laureati all’interno delle PP. AA (lo slogan del “Programma Stages” era il seguente: “La Calabria chiama; i più bravi rispondono”) rinunciavano a rapporti contrattuali in essere, presso aziende private del centro-nord Italia -:

quali provvedimenti si intendono adottare, nel rispetto delle norme vigenti, per individuare una costruttiva e definitiva soluzione alla suddetta questione, al fine di non vanificare il pregio dell’esperienza sotto il profilo dell’apporto di valido e formato capitale umano all’interno delle Amministrazioni Pubbliche calabresi ed al fine di non vanificare l’investimento economico assunto nel corso degli anni.”

Ha chiesto di parlare il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Signor Presidente, colleghi consiglieri, assessori, credo che questa mia interrogazione, datata gennaio 2015, sia in parte superata vista la selezione avviata in attuazione della misura 7.1 DI 145 Tutor tecnico manutentivo appartenenti al bacino del Programma stage che verranno contrattualizzati da “Azienda Calabria Lavoro” per 18 mesi.

Ritengo si tratti di un primo passo concreto, seppure parziale non ancora sufficiente, in primo luogo perché lascia fuori alcune decine di soggetti all’interno di un bacino che ormai è ridotto a circa 180 unità, in secondo luogo perché si tratta pur sempre di una soluzione temporanea.

E’ chiaro che va apprezzato lo sforzo, l’interessamento fattivo di questa Giunta e dell’assessore che si ritrova ancora una volta a gestire le manchevolezze di un passato che spesso ha creduto di risolvere i problemi semplicemente nascondendoli sotto un tappeto.

L’obiettivo adesso deve essere la stabilizzazione al fine di non vanificare il pregio dell’esperienza sotto il profilo dell’apporto di valido e formato capitale umano all’interno delle amministrazioni pubbliche calabresi ed al fine di non annullare l’investimento economico assunto nel corso degli anni passati. Grazie.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

ROCCISANO Federica, assessore al lavoro e welfare

Relativamente al Programma stage, oltre a quanto scritto nella risposta formale, ci sono degli aggiornamenti nel senso che noi, come dipartimento, abbiamo incontrato diverse volte questi ragazzi ed abbiamo dato loro informazioni riguardo a quello che potrebbe essere il loro futuro perché siamo in preparazione di una parte di bando che è quella prevista nell’ambito di Garanzia Giovani sull’auto impiego dove loro sono direttamente coinvolti, nelle more dell’avviso che aveva fatto il Consiglio regionale nei mesi scorsi.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

L’assessore ha ribadito le cose che avevo detto, ritenendo un po’ superata l’interrogazione.

Prendo atto dell’impegno profuso in questi mesi per la soluzione almeno parziale di un problema che è fermo da anni ed al quale credo si debba dare una risposta, mi auguro, definitiva per non disperdere il capitale umano e le risorse economiche che abbiamo investito in questo progetto, su questi giovani che hanno deciso di rimanere in Calabria partecipando ad un bando pubblico che ha selezionato i migliori della regione.

Penso sia opportuno andare avanti in questa direzione ma soprattutto per dare una risposta poi definitiva a questo problema che ci portiamo dietro da anni e a cui questa Giunta ha dato una risposta parziale dopo tre anni di assenza di risposte.

Prendo atto di questo impegno, di questa soluzione temporanea ma io invito la Giunta a trovare soluzioni ancora migliori, più durature che portino poi alla loro stabilizzazione definitiva. Grazie.

Interrogazione a risposta scritta numero 21/10^ del 23 febbraio 2015 di iniziativa del consigliere Nicolò, recante: “Sul fenomeno dell’erosione costiera di Bocale (R.C) - Verifica dei risultati dopo gli stanziamenti CIPE e POR Calabria FESR 2007 – 2013 per il recupero delle aree interessate”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 21/10^ del 23 febbraio 2015 di iniziativa del consigliere Nicolò, recante: “Sul fenomeno dell’erosione costiera di Bocale (R.C) - Verifica dei risultati dopo gli stanziamenti CIPE e POR Calabria FESR 2007 – 2013 per il recupero delle aree interessate”.

Questa interrogazione decade per assenza del consigliere proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 35/10^ del 14 aprile 2015 di iniziativa del consigliere Graziano, recante: “Sulla Società COMAC: Consorzio Mercato Agricolo Alimentare Calabria”

PRESIDENTE

Siamo all’interrogazione a risposta scritta numero 35/10^ del 14 aprile 2015 di iniziativa del consigliere Graziano, recante: “Sulla Società COMAC: Consorzio Mercato Agricolo Alimentare Calabria” di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

La Regione Calabria è socio di maggioranza della Società COMAC: Consorzio Mercato Agricolo Alimentare Calabria con sede in Montalto Uffugo;

la Società COMAC ha per oggetto, in coerenza con gli indirizzi della programmazione Comunitaria, Nazionale e Regionale, lo svolgimento delle seguenti attività: istituzione, costruzione e gestione dei mercati all’ingrosso di prodotti agricoli alimentari, costruzione e la gestione di centrali alimentari ed ortofrutticole, di impianti di produzione, di trasformazione ecc., produzione e acquisto di imballaggi, cesterie ecc.;

la Società COMAC ha, oggi, 12 unità di personale, a cui dal maggio 2014 non viene corrisposta alcuna mensilità -:

come intende determinarsi la Regione Calabria in merito alle difficoltà ed alla situazione di estremo disagio in cui versano i 12 dipendenti della società COMAC e le loro famiglie, considerato che da maggio 2014 non viene percepita alcuna mensilità;

se sono assicurati tutti gli adempimenti riguardanti gli obblighi sulla sicurezza del lavoro, visite mediche dipendenti, ecc.;

se il governo regionale ha un piano, anche in accordo con i sindacati, per il ricollocamento lavorativo degli attuali 12 lavoratori della COMAC o se sono previste altre forme di tutela.”

La parola alla Giunta regionale per la risposta.

BARBALACE Carmela, assessore allo sviluppo economico e promozione delle attività produttive

Sulla base di quanto previsto dall’articolo 12 della legge regionale 24/2013, con verbale di assemblea straordinaria del 3 luglio 2014, l’Assemblea deliberava la copertura integrale della perdita accertata dell’ultimo bilancio approvato, pari ad euro 1 milione 710,174, mediante la riduzione del capitale sociale da euro 4 milioni 458 fino ad euro 2 milioni 748 con contestuale annullamento di quote sociali pari ad euro 1 milione 710,174, in proporzione alle partecipazioni da ciascun socio possedute con contestuale messa in liquidazione della società al fine di salvaguardare il patrimonio aziendale residuo disponibile fino a quel momento oggetto di numerosi pignoramenti da parte dei fornitori di diverse banche ed anche dallo stesso personale dipendente.

Da rilevare che tra gli anni 2009/2012 i soci pubblici: comune di Rende, di Cosenza e Camera di commercio oltre che Banca Carime hanno deciso di recedere dal Consorzio.

In occasione dell’ultima Assemblea il socio Regione nel prendere atto della relazione negativa del liquidatore, di quella del sindaco e revisore unico e tenuto conto della relazione interna del dipartimento controlli del 29 gennaio 2015 e del 5 gennaio 2015, chiedeva al liquidatore, al fine di concretizzare in termini positivi il percorso avviato dalla legge 24/2013, in considerazione dell’insediamento della nuova Giunta regionale, di procedere in tempi celeri e, comunque, non oltre i 15 giorni a trasmettere un bilancio di verifica straordinario alla data del 31.12.2014 oltre ad una proposta di valutazione del patrimonio aziendale onde consentire ai soci di valutare ogni possibile soluzione compatibile con la chiusura della procedura liquidatoria.

Nelle more di quanto sopra, su istanza di uno o più fornitori privati del consorzio, il tribunale fallimentare di Cosenza dichiarava definitivamente concluso ogni rapporto dei soci nei confronti del consorzio Comac.

A seguito delle procedure di liquidazione il personale dipendente si trova in ovvie condizioni di precarietà per cui il dipartimento numero 7 dello sviluppo economico, lavoro, formazione sociale per la parte di specifica competenza al lavoro, d’intesa con il Ministero del lavoro, attiverà tutte le necessarie iniziative per garantire la soluzione degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori e le opportune forme di accompagnamento sociale di sostegno al reddito per i lavoratori delle imprese in crisi previste dal Pac e dalla programmazione Fse 2014/2020 da definire in dettaglio in un piano operativo concordato con le organizzazioni sindacali.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie per la risposta, assessore, che è stata molto dettagliata. Mi dichiaro, però, insoddisfatto perché permangono i dubbi sul destino dei lavoratori; ancora non è chiaro dalla sua risposta quale sarà il destino di questi 12 dipendenti e non c’è una riposta sulle mensilità che i dipendenti avanzano dal Comac dal maggio 2014.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Giudiceandrea. Ne ha facoltà.

Ricordo che non è consentito aprire il dibattito su singole interrogazioni. Lo consentiremo ora e anche eventualmente per altre interrogazioni.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

E’ solo per una precisazione, Presidente, solo per consentire all’assessore Barbalace di verificare che, medio tempore, sono stati licenziati dal liquidatore del Comac 5 dipendenti su 16 e queste persone hanno impugnato legittimamente il licenziamento.

Non si capisce a che titolo la Regione ancora non sia intervenuta per far annullare al liquidatore questi 5 licenziamenti e permettere poi il trattamento paritetico ai 16 dipendenti del Comac.

In base a quali canoni sono stati effettuati 5 licenziamenti anziché 16? Perché sono stati licenziati quei 5 dipendenti e non tutti quanti e non sono stati licenziati altri 5.

C’è la realizzazione di un atteggiamento proditorio del liquidatore del Comac ancora che persiste a comportarsi in maniera assolutamente autonoma rispetto a quella che è la volontà della Regione.

Ritengo che debba essere fatta piena luce e che lei, assessore, debba farsi portatore di una ordinanza, di un ordine, di qualsiasi tipo di atto che possa far reintegrare nel loro posto di lavoro questi 5 lavoratori e poi procedere con gli ammortizzatori sociali.

Interrogazione a risposta scritta numero 38/10^ del 22 aprile 2015 di iniziativa del consigliere Tallini, recante: “In ordine alla delibera n. 103 del 03/04/2015 avente per oggetto: “Contrattualizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità presso i Dipartimenti Regionali – Atto di indirizzo”

PRESIDENTE

Siamo alla interrogazione a risposta scritta numero 38/10^ del 22 aprile 2015 di iniziativa del consigliere Tallini, recante: “In ordine alla delibera n. 103 del 03/04/2015 avente per oggetto: “Contrattualizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità presso i Dipartimenti Regionali – Atto di indirizzo”.

Questa interrogazione decade per assenza del proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 39/10^ del 13 maggio 2015 di iniziativa del consigliere Graziano, recante: “Su Ferrovie della Calabria e FERLOC srl”

PRESIDENTE

Siamo alla interrogazione a risposta scritta numero 39/10^ del 13 maggio 2015 di iniziativa del consigliere Graziano, recante: “Su Ferrovie della Calabria e FERLOC srl” che così recita: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

nel periodo 2002-2005 l’amministrazione delle Ferrovie della Calabria Srl, in virtù delle legge regionale 18/2001 sulla razionalizzazione del TPL e della Deliberazione di Giunta n. 855 del 24/09/2002 decise di costituire con le società SAV S.r.l. e Autoservizi Locco S.r.l. le ATI (Associazioni temporanee d’impresa) rispettivamente FERSAV e FERLOC, dividendo fra le due le autolinee su concessione regionale assegnate a Ferrovie della Calabria Srl. Questa operazione evitò che le società SAV S.r.l. e Autoservizi Locco S.r.l. fossero obbligate a restituire le concessioni alla Regione Calabria che avrebbe potuto assegnare solo ad aziende con almeno 600.000 km annui di percorrenza offerti al pubblico. Le società menzionate erano invece in grado di effettuare soltanto 400.000 Km e 200.000 km annui;

le ATI secondo quanto previsto dalla legge regionale 23/1999 e successive modifiche ed integrazioni, sarebbero dovute trasformarsi in società di capitali entro il 31/12/2005, pena la decadenza dei servizi. Tutto questo avvenne puntualmente con la costituzione delle due società Fersav S.r.l. e Ferloc S.r.l.;

successivamente, la Corte costituzionale con sentenza n. 80/2006 ha ritenuto inammissibili alcuni articoli delle L.R. 23/1999 e 36/2004, in particolare l’obbligatorietà di trasformazione delle ATI in Società di Capitali entro il 2005,ribadendo oltremodo il divieto di affidare in modo diretto a nuovi soggetti i servizi in assenza di gare. Nonostante tale sentenza le società furono costituite ugualmente;

Ferloc nel settembre 2013 ha predisposto un atto di scissione (Repertorio numero 40214 Raccolta numero 18295 Notaio Camilleri di Cosenza) attraverso il quale Ferrovie della Calabria, mediante assegnazione di parte del patrimonio della società scissa Ferloc, è venuta a perdere la propria partecipazione sociale alla Ferloc il cui capitale sociale è ora detenuto interamente dalla società Autoservizi Locco;

a seguito di tali modifiche societarie una parte del personale è transitato a Ferrovie della Calabria mentre la restante parte è rimasto a Ferloc attraverso procedure poco comprensibili. Appare infatti singolare che i dipendenti che all’epoca della costituzione della FERLOC SRL erano dipendenti di Autoservizi Locco S.r.l. oggi lavorano alle dipendenze di Ferrovie della Calabria Srl mentre tutti gli altri che furono assunti tramite la selezione pubblica bandita nel 2009 da Ferrovie della Calabria Srl sono oggi alle dipendenze di Ferloc Srl nonostante nel momento dell’assunzione da Ferloc e da Fersav a tempo determinato i dipendenti firmavano il contratto presso l’ufficio del personale di FdC.

il personale rimasto a Ferloc resta sottoposto al potere disciplinare di detta azienda con possibilità da parte della stessa di poter procedere anche ad eventuali licenziamenti, così come già accaduto ad un dipendente licenziato da Ferloc in data 27.02.2015 a seguito di contestazione disciplinare -:

se il governo regionale ritiene che, in virtù dei poteri di vigilanza e controllo attribuiti alla Regione Calabria, il personale assunto tramite la selezione pubblica bandita nel 2009 da Ferrovie della Calabria Srl abbia diritto al riconoscimento della sussistenza di un rapporto di lavoro con Ferrovie della Calabria e quindi abbia diritto a vedere annullata la procedura condotta a proposito del trasferimento del personale d’azienda a Ferloc;

qualora dovesse essere ritenuta illegittima la procedura di trasferimento del personale in questione, quale iniziativa intende intraprendere al fine di ripristinare la legalità e la riassunzione in servizio del dipendente licenziato.”

La parola alla Giunta regionale.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Quanto ai fatti esposti e riferiti alla costituzione delle società Fersav Srl e Ferloc Srl e al successivo confluire delle stesse nelle società consortili oggi affidatarie del servizio di trasporto pubblico locale su gomma, essa si riferiscono ad anni che vanno dal 2002 al 2008. Rispetto alle stesse non si ritiene, pertanto, di entrare nel merito.

Quanto alla riassunzione del dipendente licenziato per motivi disciplinari, già l’allora assessore De Gaetano, avendo appreso del fatto, ha chiesto all’azienda di voler riconsiderare il provvedimento tenuto conto del momento di particolare difficoltà nel settore che non consentirebbe, quasi certamente, una idonea ricollocazione lavorativa del dipendente in questione.

In particolare ha chiesto di revocare il provvedimento di licenziamento trasformandolo in una sanzione disciplinare di minore gravità.

In considerazione della natura del licenziamento non è possibile né ammissibile alcun provvedimento della Regione dovendosi l’azienda esclusivamente attenere alle eventuali decisioni della magistratura competente se adita dal soggetto che si ritiene leso.

Di recente il sottoscritto, essendo stato interessato dagli avvocati di un dipendente ricorrente contro la società Ferrovie della Calabria Srl, ed avendo valutato le pesanti conseguenze che in caso di soccombenza potrebbero ricadere sulla società ha chiesto alla stessa società una attenta valutazione della questione dal punto di vista giuridico.

Presidenza del Vicepresidente Francesco D’Agostino

PRESIDENTE

La parola all’interrogante per la replica.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Grazie assessore per la risposta.

Io avevo inteso che di recente, lei, anche in un incontro pubblico che ha avuto con i mass-media ha detto che sarebbe interessato di questa questione che ormai perdura da molto tempo e che riguarda questo trasferimento del personale dalla Ferrovia calabro lucana alla Ferloc. Sappiamo benissimo che ciò è stato dichiarato incostituzionale dalla Corte che ha ribadito il divieto di affidare in modo diretto a nuovi soggetti i servizi in assenza di gara.

Nonostante tale sentenza le società furono costituite ugualmente. Quindi c’è una illegittimità incostituzionale alla base della società che fu costituita fra Ferrovie della Calabria e Ferloc. Questo ha poi generato il trasferimento del personale da Ferrovie della Calabria a Ferloc.

Ora il caso di Rosario Rummolo va avanti da tanto tempo. Il personale era sottoposto al potere disciplinare di detta azienda con possibilità da parte della stessa di procedere ad eventuali licenziamenti, così come già accaduto al signor Rosario Rummolo licenziato da Ferloc in data 27.02.2005 a seguito di contestazione disciplinare.

Io avevo chiesto cosa intendesse fare per questo il governo regionale. Questa interrogazione è stata presentata il 13 maggio. Ora io non posso essere soddisfatto della sua risposta perché lei oggi mi dice che avete interessato la Ferloc per il caso di Rosario Rummolo. Siamo a quasi un anno dalla interrogazione e mi sarei aspettato che lei oggi venisse a darmi una risposta definitiva su questo caso, che è un caso umano e familiare ma è anche la perdita di un posto di lavoro che in Calabria non è possibile perché con i soldi pubblici non si possono mantenere le aziende private. Le aziende private registrano, licenziano illegittimamente i dipendenti. Grazie.

Interrogazione a risposta orale numero 40/10^ del 15 maggio 2015 di iniziativa del consigliere Arruzzolo, recante: “In ordine alla liquidazione dell’anticipo per i lavori della <Strada Pedemontana di congiungimento dei comuni montani di Cinquefrondi - San Giorgio Morgeto>“

PRESIDENTE

Siamo alla interrogazione a risposta orale numero 40/10^ del 15 maggio 2015 di iniziativa del consigliere Arruzzolo, recante: “In ordine alla liquidazione dell’anticipo per i lavori della <Strada Pedemontana di congiungimento dei comuni montani di Cinquefrondi - San Giorgio Morgeto>” di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

con Decreto n. 9071 del 25 Luglio 2014 a firma del dirigente del Settore 2 “Programmazione e Coordinamento opere pubbliche, Amministrazione, Norme sismiche, Assistenza APQ Difesa del suolo” del Dipartimento 9 “Infrastrutture, Lavori Pubblici, Politiche della casa, Risorse idriche, Ciclo acque” veniva autorizzata a favore dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria la liquidazione della somma di € 1.110.767,09 quale anticipo sul residuo della concessione B2749 per i lavori della “Strada Pedemontana di congiungimento dei comuni montani di Cinquefrondi - San Giorgio Morgeto” - Legge 64 del 1 marzo 1986;

il richiamato Decreto n. 9071/2014 trae origine dal fatto che nella nota n. 124499 del 10 aprile 2014, con la quale il dirigente generale del dipartimento infrastrutture e LL.PP. trasmetteva al Settore Bilancio il prospetto riepilogativo delle somme necessarie per far fronte ai progetti di completamento finanziati con la richiamata L. 64/86, si ometteva di comunicare il cambio del soggetto attuatore da Comunità montana - Versante tirrenico settentrionale ad amministrazione provinciale di Reggio Calabria, giusta determina di presa d’atto n. 5225 del 12.04.2010;

per i beneficiari di cui alla richiamata nota n. 124499 del 10 aprile 2014 si è già proceduto alla liquidazione, così come risulta dalla nota del Dirigente del Settore Bilancio n. 167448 del 19 maggio 2014;

l’omessa comunicazione del cambio del soggetto attuatore ha comportato che, ad oggi, non è stato liquidato l’anticipo di € 1.110.767,09 indispensabile per avviare i lavori della “Pedemontana”;

l’“omissione”, di fatto, ha impedito, e continua ad impedire, la realizzazione della Cinquefrondi - San Giorgio Morgeto;

dalla ragioneria della Regione non si riesce ad avere notizie certe in ordine ai tempi di accredito della somma all’amministrazione provinciale di Reggio Calabria -:

quali urgenti iniziative intende porre in essere per far sì che venga immediatamente accreditato alla Provincia di Reggio Calabria l’anticipo di € 1.110.767,09 per i lavori della “Strada Pedemontana di congiungimento dei comuni montani di Cinquefrondi - San Giorgio Morgeto”.

La parola alla Giunta regionale.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

In risposta all’interrogazione numero 40 riguardante quanto riportato in oggetto, con la quale si chiede la motivazione dell’omessa comunicazione del cambio del soggetto attuatore, si evidenzia quanto segue:

- con nota numero 163511 del 15 maggio 2014, veniva trasmessa al settore bilancio da parte di questo dipartimento la presa d’atto del cambio di soggetto attuatore;

- con decreto numero 9071 del 25 luglio 2014 di liquidazione in favore dell’ente attuatore, veniva, inoltre, allegata copia del decreto numero 5228 del 12 aprile 2010, legge 64/1986, delibera Cipe, comunità montana Versante Tirrenico Settentrionale, cambio soggetto attuatore, delibera di Giunta regionale numero 666 del 2002, di ratifica accordo di programma quadro, sistema delle infrastrutture e di trasporto;

- con mandato numero 10290, data di emissione 3 giugno 2015, si è provveduto al pagamento dell’importo di euro 1.110.767,09.

PRESIDENTE

La parola all’interrogante per la replica.

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)

Effettivamente, è stato portato a compimento quanto si chiedeva nell’interrogazione pertanto mi ritengo soddisfatto da quanto espresso dall’assessore.

Interrogazione a risposta scritta numero 41/10^ del 18 maggio 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “Sulla mancata apertura RSA realizzata nel Comune di Marano Marchesato”

Interrogazione a risposta scritta numero 42/10^ del 20 maggio 2015 di iniziativa del consigliere D. Bevacqua, recante: “Su Ospedali della Sibaritide”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione 41/10^ di iniziativa del consigliere Giudiceandrea, recante: “Sulla mancata apertura RSA realizzata nel Comune di Marano Marchesato”.

Cedo la parola alla Giunta regionale.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Presidente, devo chiedere il rinvio di questa interrogazione per assenza del Presidente, che ha mantenuto in capo a sé la delega alla sanità, e questo vale sia per la numero 41/10^ sia per la successiva, numero 42/10^.

PRESIDENTE

Quindi l’interrogazione 41/10^ e la 42/10^ sono rinviate.

Interrogazione a risposta scritta numero 43/10^ del 20 maggio 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sull’aumento delle tariffe di abbonamento mensile dei pullman per gli studenti pendolari”

PRESIDENTE

Si passa all’interrogazione a risposta scritta numero 43/10^ del 20 maggio 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: Sull’aumento delle tariffe di abbonamento mensile dei pullman per gli studenti pendolari”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

negli ultimi anni la Calabria, per quanto riguarda il settore del trasporto pubblico, è stata via via depauperata di tutta una serie di servizi, a tal punto da mettere in discussione proprio quel diritto alla mobilità del cittadino; la situazione del trasporto pubblico locale in Calabria, che vede una grossa predominanza di quello su gomma, è uno specchio della situazione di un deficit strutturale rispetto all'idea di mobilità e di innovazione del settore, di cui ne fanno le spese tutti i cittadini; una particolare situazione di disagio la vivono i nostri studenti pendolari che per raggiungere i loro istituti sono costretti, molte volte, a subire disservizi, orari non confacenti alle loro reali esigenze e collegamenti non appropriati;

si è avuto un notevole aumento delle tariffe di abbonamento mensile per i pullman che garantiscono i collegamenti per gli studenti pendolari che devono recarsi presso i loro istituti scolastici. Tale aumento ha interessato i collegamenti da e per Rossano come anche tutti gli altri paesi della Calabria sedi di istituti scolastici superiori di secondo grado;

l’aumento delle tariffe incide, specialmente in questo periodo di crisi, sul reddito delle famiglie e, di conseguenza, sulla qualità della vita;

tale situazione di disagio si è palesata, tra l’altro, nella mobilitazione degli studenti nella città di Rossano lo scorso 20 aprile, dove è stata organizzata una manifestazione in cui gli studenti hanno reso pubblico il loro disappunto nel veder penalizzato il loro diritto allo studio ed hanno dichiarato insostenibile l’aumento delle tariffe di abbonamento;

gli studenti lamentano anche che i servizi resi dalle società che gestiscono le tratte non rispecchiano il loro costo per la scarsa qualità offerta sia in termini di puntualità sia nella reale funzionalità del parco veicolare utilizzato -:

se il governo regionale intende, come richiesto anche dai rappresentanti d’Istituto delle Scuole Secondarie di Secondo Grado del Comune di Rossano, istituire un tavolo di trattative con le aziende interessate per alleviare i disagi economici di una vasta parte di cittadini, in particolare studenti pendolari, le cui famiglie devono sopportare una spesa non indifferente per esercitare il diritto allo studio, tutelato dalla Costituzione italiana;

se il governo regionale intende cogliere questa occasione per affrontare con le aziende di trasporto locale che effettuano servizi per gli studenti pendolari e le parti interessate il problema delle tariffe e della qualità dei servizi offerti in tutta la Calabria”.

La parola alla Giunta regionale.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

La questione delle tariffe ai tempi dell’interrogazione era esclusivamente regolata dal comma 3 dell’articolo 5 della legge regionale numero 56 del 2013, che ha previsto in un biennio l’incremento del 20 per cento delle tariffe per i servizi extraurbani e del 42 per cento per i servizi urbani, rispetto alle tariffe vigenti, a fronte di una riduzione compensativa dei corrispettivi per le aziende di trasporto del 5 per cento, con un risparmio di circa 6 milioni di euro.

La riduzione delle tariffe, riportandole ai livelli precedenti, potrebbe, pertanto, comportare la necessità di reperire ulteriori risorse in un momento di notevole criticità finanziaria. Oltre a ciò, potrebbe comportare il peggioramento del rapporto tra ricavi da tariffa e costi del servizio, che è uno dei parametri principali sulla base dei quali viene assegnata alle Regioni la quota premiale del Fondo nazionale trasporti, che per la Calabria vale circa 21 milioni di euro.

Dunque, si deve valutare attentamente una rimodulazione delle tariffe precedenti, preso comunque atto che tale strada è stata prescelta nel 2013 tra quelle possibili per l’efficientamento del settore.

Con l’approvazione della legge regionale 31 dicembre 2015, numero 35, l’articolo 7 ha reso concretamente attuabili le azioni che consistono in sostegni mirati alle famiglie che hanno maggiori difficoltà, sulla base del reddito Isee e, ad esempio, del numero di figli, di studenti abbonati, pur sempre con la necessità di reperire adeguate risorse finanziarie da parte sia delle Regioni che dei Comuni.

PRESIDENTE

La parola al consigliere interrogante.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Grazie per la risposta, assessore, però anche qua, purtroppo, il problema si rifà sempre alla stessa discussione. E’ un diritto allo studio, che è un diritto tutelato dalla Costituzione italiana.

Non riesco a comprendere come le tariffe siano libere, come un ragazzo di Bocchigliero paghi 120 euro di abbonamento, cioè una famiglia di Bocchigliero, per mandare due figli a Rossano, paga 240 euro! Con le condizioni economiche in cui attualmente versa la Calabria, chiaramente è improponibile. Il sostegno che lei propone alle famiglie bisognose non credo possa far fronte a ciò e, in ogni caso, poiché queste aziende si mantengono con soldi pubblici, non possiamo con altri soldi pubblici dare i soldi a chi paga le aziende per altro verso. Quindi si pagano due volte, per come propone lei!

Mi dichiaro assolutamente insoddisfatto e mi aspetto che col nuovo Piano dei trasporti siano previste delle azioni volte a far sì che ci sia effettivamente libera concorrenza nel sistema del trasporto pubblico locale in Calabria e quindi aumenti la qualità dei servizi e diminuiscano i costi.

Interrogazione a risposta scritta numero 44/10^ del 20 maggio 2015 di iniziativa del consigliere F. Orsomarso, recante: “Su 'Messa in sicurezza Viadotto Valle di Neto SS 18 in prossimità dello svincolo per Fagnano Castello CS'”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 44/10^ di iniziativa del Consigliere F. Orsomarso, recante: “Su 'Messa in sicurezza Viadotto Valle di Neto SS 18 in prossimità dello svincolo per Fagnano Castello CS'”.

Il consigliere Orsomarso è assente, pertanto l’interrogazione decade.

Interrogazione a risposta scritta numero 45/10^ del 25 maggio 2015 di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “Sulla chiusura del laboratorio di analisi dell'ospedale di Noverato”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 45/10^ di iniziativa del Consigliere D. Tallini, recante: Sulla chiusura del laboratorio di analisi dell’ospedale di Soverato”.

Il consigliere Tallini è assente, pertanto l’interrogazione decade.

Interrogazione a risposta scritta numero 47/10^ del 4 giugno 2015 di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In merito al bando di gara per l’affidamento del servizio di ristorazione delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 47/10^ di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In merito al bando di gara per l’affidamento del servizio di ristorazione delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Calabria”.

Il consigliere Tallini è assente, pertanto l’interrogazione decade.

Interrogazione a risposta scritta numero 48/10^ dell’8 giugno 2015 di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In ordine all'avviso pubblico per inquadramento in ruolo nella dirigenza sanitaria dei medici incaricati a tempo indeterminato nell'emergenza sanitaria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 48/10^ di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In ordine all’avviso pubblico per inquadramento in ruolo nella dirigenza sanitaria dei medici incaricati a tempo indeterminato nell’emergenza sanitaria”.

Il consigliere Tallini è assente, pertanto l’interrogazione decade.

Interrogazione a risposta scritta n. 49/10^ dell’8 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla chiusura della rampa di uscita dello svincolo di Fagnano Castello”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 49/10^ dell’8 giugno 2015 di iniziativa del Consigliere G. Graziano, recante: “Sulla chiusura della rampa di uscita dello svincolo di Fagnano Castello”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

lo scorso 30 gennaio a causa di un movimento franoso l’Anas, con propria ordinanza, ha chiuso la rampa di uscita dello svincolo di Fagnano Castello al km 18,300 della statale 283 “delle Terme Luigiane”;

l’Anas ha anche comunicato che la suddetta chiusura permane fino al completamento dei lavori di messa in sicurezza della scarpata;

ad oggi lo svincolo è tuttora chiuso;

lo svincolo interdetto al traffico è un punto cruciale della viabilità del territorio e la sua chiusura rappresenta un notevole disagio per i cittadini di Fagnano Castello;

con l’imminente stagione estiva i disagi derivanti dalla chiusura dello svincolo aumenteranno, anche perché lo svincolo in questione è il nodo principale per raggiungere i laghi naturali della montagna di Fagnano Castello, meta di numerosi turisti;

la suddetta situazione, oltre ad essere un rischio per l’incolumità dei viaggiatori, comporta un considerevole danno economico agli operatori turistici operanti nella zona -:

se e quali iniziative intende assumere la Giunta regionale al fine di sollecitare un intervento immediato da parte dell’Anas per ripristinare il corretto transito dello svincolo, garantendo così l’incolumità dei viaggiatori e la piena fruizione dei laghi e della montagna di Fagnano Castello nella stagione estiva”.

La parola alla Giunta regionale.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

In riferimento all’interrogazione, atteso che l’infrastruttura oggetto di interrogazione ricade nell’ambito della rete stradale nazionale, le cui competenze di gestione sono attribuite alla società Anas, si è provveduto ad inoltrare a quest’ultima società corrispondente richiesta di notizie.

Con nota numero 19557, il signor capo compartimento Anas della viabilità per la Calabria ha reso i seguenti elementi.

L’allegata nota Anas rende conto dell’attività svolta con riguardo al movimento franoso che ha provocato la chiusura della rampa in argomento. Sulla base di quanto riferito, la suddetta attività ha coinvolto anche la Prefettura di Cosenza e l’amministrazione comunale di Fagnano Castello, atteso che lo stesso di cui sopra, in esito agli accertamenti tecnici esperiti, è stato ricondotto anche alla mancata regimazione idraulica delle aree insistenti sul versante, interessate da strutture abitative private.

E’ altresì evidenziato che il sindaco del Comune di Fagnano Castello ha emesso i provvedimenti ingiuntivi a carico dei privati interessati, alla cui esecuzione rimane vincolata l’apertura in sicurezza della rampa.

Anas ha proceduto alla progettazione delle opere di propria competenza, che si riferiscono oggetto di prossimo affidamento con tempi di realizzazione contenuti.

Inoltre, c’è un aggiornamento rispetto alla comunicazione a suo tempo inviata dal dipartimento del 26 giugno 2015. Sentita per le vie brevi la società Anas, nella persona del direttore di esercizio, ingegnere Angelo Gemelli, è stato riscontrato che Anas ha effettuato i lavori di propria competenza, che hanno consentito la riapertura della rampa in argomento. Tuttavia è da evidenziarsi che non sono stati completati i lavori di messa in sicurezza complessiva dell’area, peraltro già ingiunti dal sindaco competente ai soggetti privati.

Quanto precede comporta la chiusura della rampa in oggetto in via temporanea e precauzionale, in corrispondenza di fenomeni di allerta meteo.

PRESIDENTE

La parola al consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Mi dichiaro soddisfatto della risposta dell’assessore, perché nel frattempo effettivamente l’Anas si è attivata per superare gli ostacoli della rampa d’uscita dallo svincolo di Fagnano.

Interrogazione a risposta scritta numero 51/10^ del 15 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine all’adozione del progetto Piano di Bacino Erosione Costiera”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 51/10^ del 15 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: In ordine all’adozione del progetto Piano di Bacino Erosione Costiera”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

con deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale del 22 luglio 2014 numero 2, pubblicata sul BURC numero 54 del 3 novembre 2014, è adottato il progetto - Piano di Bacino Stralcio Erosione Costiera - che disciplina inoltre, le aree costiere soggette a pericolo - arretramento della linea della riva;

il piano, tra le altre cose, delimita le aree a pericolo di erosione costiera, per come riportate nella Carta della Pericolosità che distingue appunto, la pericolosità in tre modalità diverse, ovvero, aree con alta pericolosità dette P3 - aree a media pericolosità P2 - ed infine aree con bassa pericolosità P1;

dall’adozione del Piano in questione, sono scattate le norme di salvaguardia e che applicandole letteralmente, senza contradditorio o esame delle osservazioni da molti Comuni calabresi già a suo tempo presentate, e nello specifico, Calopezzati, Cassano allo Ionio, Corigliano Calabro, Rossano e Crosia, i Piani Spiaggia si dovrebbero bloccare con conseguente blocco anche di ulteriori ed eventuali concessioni demaniali, se non quelle riferibili alla sola posa di sdraie ed ombrelloni;

i Piani Spiaggia dei Comuni interessati sono stati definiti in ossequio alla legge regionale numero 17 del 2005 e al Piano di Indirizzo Regionale, e che allo stato attuale trova applicazione nelle norme di salvaguardia la necessità di raccordo al Piano Erosione Costiera - determinando di fatto che tutti i procedimenti in corso di rilascio di concessioni demaniali per la realizzazione di stabilimenti balneari dovrebbero essere annullati, con la possibilità di potere ingenerare diversi contenziosi che ricadrebbero anche nei confronti della Regione Calabria;

a quanto sostenuto da diverse amministrazioni comunali nel corso degli anni hanno sostenuto diversi interventi di difesa costiera con finanziamenti pubblici, non emergono dal Piano in questione -:

se il Piano Stralcio per la Difesa delle Coste è stato redatto in base ad indagini ed elementi informativi a scala dettagliata e quindi la perimetrazione delle classi di pericolosità risulta reale, se, prima dell’adozione da parte del Comitato Istituzionale (C.I.) dell'Autorità di Bacino Regionale (ABR), è stato acquisito il parere, sul progetto, dei Comuni interessati in Conferenza programmatica per come detta il comma 3, articolo 68 D.lgs 152/2006, se il piano ha tenuto conto degli interventi di salvaguardia delle coste finanziati con fondi pubblici;

di valutare e rivedere tale situazione in base a studi specifici corredati da indagini con scala a maggiore dettaglio circa la perimetrazione della classe di pericolosità P3 impegnandosi a porre in atto, ed in maniera urgente, ogni idonea azione che possa fare salvi i Piani di Spiaggia in tutti quei Comuni che hanno depositato idonee osservazioni e che al momento, nonostante la stagione estiva sia iniziata, rimangono inevase”.

La parola alla Giunta regionale.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

C’è una risposta estremamente articolata, che provo a sintetizzare.

In relazione a quanto in oggetto e rispetto alla nota, si comunica che con deliberazione del Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino regionale numero 2 del 20 luglio 2014, pubblicata sul Bur Calabria nel 2014, è stato formalmente adottato, secondo le procedure approvate nel corso della stessa seduta, il progetto di Piano di bacino stralcio di erosione costiera, che si compone dei seguenti elaborati: relazione di piano 280 tavole, carte della pericolosità; 280 tavole, carte del rischio, norme tecniche di attuazione.

Successivamente alla pubblicazione sul Bur Calabria, indirizzata a tutti i Comuni della Calabria e agli enti territoriali interessati alla gestione del territorio, l’Autorità di bacino regionale ha notificato l’avvenuta adozione del progetto di piano e l’entrata in vigore delle norme di attuazione, immediatamente vincolanti come per legge.

Nella medesima nota si riportavano i principali adempimenti previsti dal procedimento di adozione e approvazione del piano stralcio, per come definiti dall’articolo 5 delle norme di attuazione, ai sensi dell’articolo 68 del decreto legislativo 152 del 2006, in particolare:

- l’obbligo per i Comuni di provvedere ad affiggere all’Albo pretorio per la durata di almeno 30 giorni la comunicazione dell’avvenuta pubblicazione dell’avviso di adozione del progetto di piano di stralcio per la difesa delle coste;

- la possibilità di presentazione di osservazioni al progetto di piano entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’avvenuta adozione;

- in richiamo alla procedura prevista dall’articolo 68 del decreto legislativo 152 del 2006, che prevede, a seguito dell’istruttoria tecnica, delle osservazioni pervenute, la convocazione di una Conferenza programmatica con la partecipazione, tra gli altri, di Province e Comuni.

La suddetta Conferenza programmatica esprime parere sul progetto di piano, individuando su scala provinciale e comunale le eventuali integrazioni e/o modifiche ritenute necessarie sulla base delle osservazioni pervenute e delle relative istruttorie.

Tenuto conto del parere della Conferenza programmatica, il Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino adottava piano e lo trasmette alla Giunta regionale, perché lo proponga al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.

Le suddette comunicazioni sono state reiterate con una successiva comunicazione ai Comuni provincia di Cosenza, ai Comuni provincia di Catanzaro, Comuni provincia di Crotone, di Reggio Calabria e Vibo, tutte del 14 gennaio 2015.

A seguito dell’istruttoria tecnica e delle osservazioni pervenute a favore di un’azione più possibile concertativa, si sono considerate anche quelle pervenute fuori termine.

Sono state convocate sei conferenze programmatiche secondo uno schema legato alla comunicazione, in particolare l’8 aprile 2015 Provincia di Cosenza e Comuni costieri Alto Ionio cosentino, 20 aprile 2015 Provincia di Cosenza e Crotone più i Comuni costieri Basso Ionio cosentino e crotonese, fino a giungere a quella del 9 luglio 2015, rappresentata da Provincia di Cosenza più Comuni costieri e versante Tirreno cosentino.

Nell’ambito delle suddette conferenze programmatiche, sono illustrate ai Comitati di indirizzo le specifiche tecniche del progetto di piano e sono state discusse le osservazioni ricevute, sia quelle che hanno trovato accoglimento, fondate su validi presupposti tecnici, sia quelle respinte.

Sempre in sede di Conferenza, sono state accettate ulteriori osservazioni proposte dai Comuni e riportate su specifiche cartografie.

Premesso tutto quanto esposto, nel merito di quanto asserito e richiesto, si specifica quanto segue:

- il progetto di piano adottato sostituisce integralmente il Pai erosione costiera approvato nel 2001 e ne rappresenta una sostanziale evoluzione tecnica;

- la disciplina dell’uso del suolo interessa le aree pericolose e non più le sole aree a rischio. Ne consegue che risultano essere interessati e classificati, in ordine alla pericolosità da erosione costiera, tutti i territori comunali della Calabria costieri, 116, e non più i 46, come nel Pai fino ad oggi vigente.

Le perimetrazioni di rischio erosione costiera, pur nei limiti di scala imposti da uno strumento pianificatorio su scala regionale, sono state determinate sulla base di metodologie rigorose, secondo criteri unanimemente riconosciuti dalla comunità scientifica e rappresentati utilizzando come base la carta tecnica regionale in scala 1 a 5000.

Per approfondimenti specifici, si rimanda alla relazione di piano, individuazione della pericolosità da erosione costiera.

Anche nelle aree a pericolosità molto elevata, P3, le misure di salvaguardia del progetto di piano erosione costiera non bloccano le normali attività che dovrebbero essere previste dai piani spiaggia, imponendo un’unica prescrizione per evidenti motivi di cautela. Si ritiene, comunque, opportuno puntualizzare che le aree individuate a pericolosità molto elevate, P3, coincidono nella stragrande maggioranza dei casi con la spiaggia, cioè l’area compresa tra la linea di riva ultima, 2012-2013, e la linea di retrospiaggia, salvo casi specifici nei quali le condizioni al contorno hanno determinato esiti differenti.

Tutti i processi normativi pianificatori a qualsiasi scala territoriale prevedono che i piani vengano adottati dall’autorità competente e successivamente sottoposti alla concertazione con le parti interessate in contraddittorio – come dice l’interrogazione – prima della definitiva approvazione.

Le misure di salvaguardia, ovviamente, scattano fin dall’adozione per questioni cautelative. Nel caso specifico, come evidenziato in dettaglio nelle premesse, le conferenze pianificatorie con i Comuni interessati si sono tenute nel periodo compreso tra l’8 aprile e 9 luglio 2015, e molte delle osservazioni presentate, quando queste sono state ritenute tecnicamente sostenibili, sono state recepite.

Per molti dei Comuni interessati, l’iter previsto può dirsi concluso con l’acquisizione di apposita attestazione dell’Ufficio tecnico comunale di recepimento del piano.

Nelle premesse dell’interrogazione in oggetto si citano alcuni Comuni del versante Ionico cosentino, Calopezzati, Cassano allo Ionio, Corigliano Calabro, Rossano e Crosia, che paventerebbero, con l’entrata in vigore delle norme tecniche del progetto di piano difesa costiera, il blocco dei piani spiaggia e delle connesse concessioni demaniali.

Al riguardo, si specifica che i suddetti Comuni hanno preso parte alla Conferenza programmatica del 20 aprile 2015 e tutti, ad eccezione del solo Comune di Rossano, di cui non si hanno specifiche notizie, hanno comunicato ufficialmente di aver già provveduto al rilascio delle concessioni già assentite nelle more delle procedure di approvazione dei piani spiaggia comunali, in coerenza con il progetto di piano erosione costiera.

Relativamente alle opere di difesa costiera già realizzate, si specifica che delle stesse si è tenuto conto in fase di individuazione delle aree a differente pericolosità in termini areali. La valutazione puntuale è stata poi rimandata alla fase di analisi di dettaglio in Conferenza programmatica, tenuto conto che per le opere esistenti vanno valutate una serie di specifiche condizioni: ultimazione delle opere, collaudo, valutazione sull’efficacia e sulla pericolosità residua.

Si specifica, in ultimo, che il progetto di piano erosione costiera rappresenta, in ogni caso, uno strumento fortemente dinamico in quanto soggetto, ai sensi dell’articolo 19 della stessa norma di attuazione, alla possibilità di aggiornamenti, integrazioni e varianti in funzione di studi di dettaglio, nuove emergenze ambientali, variazioni significative delle condizioni di rischio di pericolosità derivanti da azioni ed interventi non strutturali e strutturali di messa in sicurezza delle aree interessate.

In conclusione, ritenendo di aver risposto esaustivamente ai rilievi dell’interrogazione in oggetto, si sottolinea l’importanza fondamentale per la Regione Calabria, caratterizzata da uno sviluppo costiero di circa 800 chilometri, di dotarsi di uno strumento di pianificazione su scala regionale per la gestione delle aree interessate da pericolosità e rischio di erosione costiera, ciò anche in considerazione del fatto che la maggior parte dei Comuni calabresi, in ottemperanza alle disposizioni della legge urbanistica regionale, sta attualmente procedendo alla redazione dei propri strumenti di pianificazione a scala comunale.

In tale ottica, l’aver disciplinato l’uso del suolo nelle aree caratterizzate da pericolosità elevata e molto elevata, vietando qualsiasi forma di nuova urbanizzazione, garantisce uno sviluppo ordinato e teso alla valorizzazione dei nostri beni ambientali, limitando l’inutile consumo di suolo che, purtroppo, abbiamo registrato negli anni passati.

PRESIDENTE

La parola all’interrogante.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Assolutamente e pienamente soddisfatto, assessore, va bene così.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Salerno. Ne ha facoltà.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Trovo una contraddizione: non so se è stato concordato in Conferenza dei capigruppo, ma portare in Aula le interrogazioni a risposta scritta non ha senso, a mio avviso. Mi spiego? Non so se è stato concordato in Conferenza dei capigruppo, però come consigliere regionale lo voglio evidenziare, perché questa interrogazione del consigliere Giudiceandrea, che abbiamo discusso e che non era a risposta scritta, è giusto discuterla in Aula, ma se c’è già una risposta scritta, secondo me non vale la pena inserirla in Aula.

Poi c’è un altro controsenso, Presidente: se l’interrogazione è a risposta scritta e la risposta scritta c’è, non decade se è assente il consigliere. Perché deve decadere? C’è la risposta scritta! Questo vorrei capire: come mai è stato formulato così l’ordine del giorno? Mi sembra un controsenso: se c’è l’interrogazione c’è anche la risposta scritta, l’interrogazione non decade con l’assenza del consigliere e, comunque, secondo me si potrebbe anche fare a meno di portare in Aula un’interrogazione dove c’è già la risposta scritta, perché la risposta la Giunta l’ha data.

PRESIDENTE

Il Regolamento, all’articolo 121, dispone che se la risposta scritta non viene data entro 20 giorni, l’interrogazione va portata in Aula e quindi è a risposta orale. Questo è il Regolamento.

La parola al consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Volevo dire che questo problema posto dal consigliere Salerno, secondo me, è importante e fondamentale: noi abbiamo interrogazioni che stiamo facendo dall’inizio della legislatura. A risposta scritta vuol dire che effettivamente la Giunta deve rispondere entro 20 giorni. Non abbiamo avuto l’onore di ricevere una risposta scritta a nessuna interrogazione. Questo comportamento della Giunta lo devo stigmatizzare, perché – il Presidente ora è assente, ma chiaramente mi rivolgo anche agli assessori – il ruolo del consigliere regionale, soprattutto di opposizione, è quello solo di proporre mozioni o interpellanze, non ha altre possibilità di esercitare il suo mandato!

Ora, in effetti, ci sentiamo in questo ruolo molto sminuiti, perché le nostre interrogazioni non hanno ricevuto risposta. Oggi stiamo assistendo alla risposta di interrogazioni che sono state presentate, addirittura, a maggio, ad aprile; molte hanno perso di importanza perché non sono più attuali, come quella sul problema di cui parlavamo prima, del Comac. Si è persa l’attualità, perché quell’interrogazione aveva un’importanza soprattutto in quel momento in cui c’era il problema dei dipendenti; è sempre attuale, però nel frattempo i dipendenti sono stati mandati a casa.

Allora noi chiediamo, Presidente, che ci sia una maggiore sensibilizzazione da parte del Consiglio nei confronti della Giunta alle risposte. Se c’è un termine di 20 giorni va rispettato; non è 20, è 30? Ma noi vogliamo e pretendiamo che ci sia una risposta da parte della Giunta alle interrogazioni poste, altrimenti la nostra funzione di consiglieri viene rasa al suolo; è praticamente zero.

Quindi, l’osservazione del consigliere Salerno la condivido e la rafforzo, perché è necessario che la Giunta dia le risposte alle nostre interrogazioni.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Bevacqua. Ne ha facoltà.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Credo che questo argomento meriti un’attenzione da parte dei consiglieri regionali. Condivido le osservazioni fatte dai colleghi Salerno e Graziano, perché credo che quando un consigliere regionale di maggioranza o di minoranza – in questo non c’entra il ruolo – si pone un interrogativo e, tramite l’interrogazione, cerca di avere una risposta in merito all’attualità del problema, ci vorrebbe da parte della Giunta, anche da parte della Presidenza del Consiglio, dell’Ufficio di Presidenza, una maggiore accelerazione sugli argomenti da trattare in Consiglio regionale.

Propongo all’Aula, a quei pochi consiglieri che siamo, che si decida una volta al mese una seduta di Consiglio regionale in cui discutere le interrogazioni e le mozioni che presentiamo, altrimenti non ha senso arrivare in Consiglio dopo un anno e più dalla data in cui abbiamo presentato le interrogazioni, perché oltre a perdere di valore, di attualità, si determina anche un controsenso, una mortificazione per il ruolo di consigliere regionale.

Invito, quindi, l’Ufficio di Presidenza e la Giunta regionale a prestare più attenzione verso il ruolo dei consiglieri regionali, perché credo sia un ruolo importante, in questo caso di controllo e di verifica del lavoro che si fa nelle nostre comunità o sul nostro territorio.

Inoltre, invito il Consiglio regionale a deliberare o a decidere che, una volta al mese, venga convocata una seduta per discutere delle interrogazioni a risposta immediata sull’attualità delle mozioni e delle interrogazioni, altrimenti non ha senso – ripeto – portare cento interrogazioni come oggi, molte delle quali hanno perso l’attualità o quella valenza di dibattito politico per il quale siamo chiamati a rispondere alle nostre comunità.

Propongo, quindi, a quest’Aula di sancire questo principio, che questo lavoro venga portato in Consiglio regionale una volta al mese, per rendere attuali le interrogazioni, ma anche per avere come Consiglio regionale quella gratificazione che deriva dal nostro modo di rapportarci al territorio, che non può che essere attraverso mozioni, interrogazioni e ordini del giorno, che sono proprio nelle nostre competenze e nel nostro ruolo.

PRESIDENTE

Ne prendiamo atto e ne discuteremo in Conferenza dei capigruppo.

Interrogazione a risposta scritta n. 52/10^ del 15 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine al mancato rispetto del cronogramma per la costruzione di una cabinovia automatica per come previsto dal PISL 'Lorica Hamata in Sila Amena'”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 52/10^ del 15 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine al mancato rispetto del cronogramma per la costruzione di una cabinovia automatica per come previsto dal PISL 'Lorica Hamata in Sila Amena'”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale e all'assessore al bilancio ed alla programmazione. Per sapere – premesso che:

il Pisl Lorica stanzia un importo complessivo di 16.500.000 euro, di cui 13.347.000 euro è il contributo pubblico e 3.153.000 euro l'importo a carico del privato;

la conclusione della procedura di appalto prevedeva la data del il 31 dicembre 2014, mentre per il 31 dicembre 2015 è prevista invece la conclusione dell'intervento costruttivo e l'inizio della gestione;

l'accordo coinvolge oltre i Comuni interessati anche l'Afor, l’Arsac e il Dipartimento regionale Bilancio e Patrimonio per la cessione dei beni allo scopo necessari e dei Dipartimenti Programmazione e Turismo della Regione Calabria per la titolarità del finanziamento pubblico;

un tale siffatto partenariato prelude inevitabilmente all'acquisizione in origine di ogni necessaria autorizzazione ai lavori ed ai fini del PISL in oggetto necessaria, ed in subordine alla tempestiva rimozione di ogni altro ostacolo non previsto, ovvero imprevedibile;

l'area interessata ha già conosciuto, per il fermo degli impianti, una forte crisi di presenze turistiche che ha determinato un grave danno per gli operatori economici in generale e della nostra offerta turistica regionale in particolare -:

quali sono ad oggi i motivi che stanno oltremodo dilatando i tempi per la realizzazione della cabinovia e di ogni altra opera necessaria per come previsti nel PISL "Lorica Hamata in Sila Amena" e se l'operato di Enti o Agenzie regionali, e non, stia di fatto precludendo in maniera burocratica il normale rispetto della tempistica, opponendo pregiudiziali di fatto inesistenti, ma fortemente pregiudizievoli per la prossima stagione invernale, che allo stato potrebbe risultare compromessa da ritardi che qui si chiede di puntualizzare e chiarire”.

La parola alla Giunta regionale.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Come ho fatto prima, dovrei rinviare in assenza del Presidente, che ha mantenuto la delega sul turismo, però mi pare che questa sia una conferma immediata delle osservazioni fatte dai consiglieri Bevacqua, Graziano e Salerno, perché il problema di questa interrogazione ormai mi pare – però poi dirà meglio il consigliere Giudiceandrea – risolto o comunque prossimo ad essere definitivamente risolto.

Per quanto possa valere la mia voce, mi permetto di apprezzare il suggerimento emerso in Aula poco fa, di dedicare uno spazio periodico, mensile, comunque cadenzato e ben organizzato, per affrontare con risposta immediata i problemi più urgenti che sono sull’attualità, perché devo confessare, e condividere con voi che anche per noi aver ricevuto un centinaio di pagine di interrogazioni ed essere chiamati a rispondere a tutte in una volta non può che costituire una difficile opera di realizzazione del nostro compito.

PRESIDENTE

La parola all’interrogante.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Sì, la conferma è che i lavori della cabinovia di Lorica sono ormai al termine, sta per essere collaudata, sono state montate le cabine, mancano pochi altri ammennicoli perché possa essere finalmente collaudata; manca la neve, ma non dipende dalla Giunta né dalla ditta aggiudicatrice dei lavori perché – vivaddio – purtroppo quest’anno è stato particolarmente parco dal punto di vista della precipitazione nevosa.

Mi associo anch’io alle richieste del consigliere Bevacqua e gli faccio presente, in qualità di capogruppo, che effettivamente questa richiesta l’abbiamo mossa in più di un’occasione all’Ufficio di Presidenza, per cui mi meraviglia che sia il consigliere Graziano, che di quell’ufficio fa parte, a muovere la critica in maniera giustamente risentita.

Probabilmente, la calendarizzazione dovrà subire una revisione con l’intervento di noi capogruppo, ma anche con l’aiuto dell’Ufficio di Presidenza, per fare in modo che mensilmente, almeno una volta, siano calendarizzate le interrogazioni, perché – come giustamente diceva il consigliere Graziano – si tratta dell’unico strumento reale che noi abbiamo per poter, sia dalla parte della maggioranza sia dalla parte della minoranza, interrogare la Giunta e gli organismi preposti sulle questioni che i cittadini ci pongono.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Solamente per precisare una cosa, professore Viscomi: è vero che oggi voi state rispondendo a decine di interrogazioni, però il Consiglio regionale queste interrogazioni le ha mandate a suo tempo. Non voglio polemizzare su questo, ma noi ci aspetteremmo che di volta in volta venissero date le risposte, allora eviteremmo anche di aver un accumulo oggi, dove siete sottoposti anche voi a un tour de force, che capisco è esagerato, di risposta a tutte queste interrogazioni; anche noi stiamo qui a dibattere con voi, che rispondete a decine di interrogazioni in un giorno solo. Se, invece, si instaurasse la prassi normale prevista dal Regolamento, nel senso che a voi arrivano le interrogazioni e mandate la risposta nei tempi, sarebbe più corretto. 20 giorni non sono un termine perentorio, però è chiaro che dopo 20 giorni si è costretti a portarle per forza in Aula, perché questo prevede il Regolamento del Consiglio.

Allora, se mano a mano riuscite a risponderci in tempi giusti, evitiamo anche l’accumulo di interrogazioni e quindi riusciamo a fare un buon lavoro sia noi che voi.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il professore Viscomi. Ne ha facoltà.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Solo per confermare che questa esigenza espressa dal consigliere Graziano è stata affrontata anche da noi e negli ultimi tempi abbiamo stabilito, d’accordo con il segretariato di Giunta, un sistema un po’ più governato e controllato di comunicazione delle interrogazioni agli assessori e ai dipartimenti interessati, anche attraverso la definizione di una casella e-mail dedicata, in modo tale che ogni assessore abbia immediata percezione delle interrogazioni a lui rivolte, proprio perché crediamo profondamente nel dialogo fra Giunta e Consiglio e crediamo che il controllo del Consiglio sulla Giunta sia un utile strumento per lavorare. Non intendiamo, né abbiamo percepito, il controllo in termini coattivi, ma lo intendiamo in termini propositivi e proattivi – direi quasi – per una migliore azione di governo regionale.

Proprio per questo, credendo che l’informatizzazione possa semplificare e ridurre i tempi, abbiamo proprio negli ultimi giorni attivato un ragionamento su come semplificare e fluidificare la comunicazione su questo versante tra Consiglio e Giunta.

Quindi la ringrazio per le sue osservazioni, ne faremo ancora maggiore tesoro.

PRESIDENTE

In ogni caso, voglio chiarire una cosa: le sedute di Consiglio regionale non le stabilisce l’Ufficio di Presidenza, ma la Conferenza dei capigruppo, quindi gli accordi si fanno in Conferenza dei capigruppo.

Interrogazione a risposta scritta numero 53/10^ del 16 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla presenza di residui di Clorpirifos etile nell’olio extravergine d’oliva”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 53/10^ del 16 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla presenza di residui di Clorpirifos etile nell’olio extravergine d’oliva”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

la presenza di residui di Clorpirifos etile nell'olio di oliva è una problematica estremamente importante che, già per altre regioni, ha determinato considerevoli difficoltà nella commercializzazione dell'olio extravergine d'oliva, sia sui mercati nazionali sia internazionali;

le cause della presenza dei residui di Clorpirifos etile sono da ricercarsi certamente nell'uso di questa sostanza nei trattamenti degli uliveti, ma in molti casi, a seguito di analisi effettuate da altre regioni, la presenza è stata riscontrata anche in uliveti non trattati;

alcuni tra i punti critici relativi all'uso di questa sostanza e quindi alla presenza dei suddetti residui sono: presenza di deriva per l'impiego su oliveti e/o su altre colture limitrofe, diffuso utilizzo della sostanza nel periodo di inoliazione delle olive, impiego non conforme di Clorpirifos etile sulle colture ed avversità parassitarie, inquinamento durante le fasi di trattamento delle olive presso i frantoi, dove le diverse partite di olive non sono tenute separate;

nella nostra regione numerosi territori sono a forte vocazione olivicola, pertanto, è necessario mettere in campo azioni preventive, come ad esempio applicare in modo rigido le norme previste dal Ministero della salute sull'uso del Clorpirifos etile, limitare l'impiego di questa sostanza ad un unico trattamento annuo sulle altre colture, laddove previsto, ecc;

il miglioramento e la valorizzazione delle produzioni di qualità deve rappresentare una priorità per la Regione ed è importante operare per una sempre maggiore responsabilizzazione dei produttori e degli agricoltori -:

se e quali iniziative ha assunto ed intende assumere la Giunta regionale al fine evitare la presenza di residui di Clorpirifos etile nell'olio extravergine di oliva;

se sono state realizzate e/o si intende realizzare azioni per una adeguata informazione e sensibilizzazione a tutti i soggetti della filiera olivicola per contribuire al miglioramento di un nostro prodotto, già di eccellente qualità grazie proprio al lavoro degli olivicoltori, e contribuire ancora di più alla valorizzazione del nostro territorio”.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Posso fare una proposta operativa?

PRESIDENTE

Consigliere Bevacqua, abbiamo aperto troppo la discussione.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Va bene, la faccio dopo.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta regionale.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

La Giunta deve chiedere il rinvio della trattazione di questo punto per assenza del Presidente, che mantiene la delega all’agricoltura.

PRESIDENTE

L’interrogazione 53/10^ è rinviata.

Interrogazione numero 54/10^ del 17 giugno 2015 di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In merito alla ristrutturazione da parte dell'Anas dei ponti della SS 106 del basso ionio Soveratese”

PRESIDENTE

Si passa all’interrogazione numero 54/10^ di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In merito alla ristrutturazione da parte dell'Anas dei ponti della SS 106 del basso ionio Soveratese”.

Poiché il consigliere Tallini è assente, l’interrogazione decade.

Sull’ordine dei lavori

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Signor Presidente, le faccio sempre la proposta, se mi concede la parola.

Riprendendo il ragionamento del collega Salerno, dato che ci troviamo di fronte a risposte tutte scritte, direi, se i colleghi che hanno formulato queste interrogazioni sono d’accordo, di consegnare la risposta scritta ai colleghi interessati e di andare avanti, se è possibile, con la discussione per quanto riguarda le risposte non scritte, così snelliamo il lavoro e credo che, alla fine, completeremo la discussione di tutte le interrogazione poste all’ordine del giorno.

Questa richiesta la faccio al Vicepresidente, se è possibile, e al Consiglio, naturalmente.

PRESIDENTE

Consigliere, siccome non c’è stata risposta scritta, per Regolamento bisogna proseguire.

(Interruzione)

Sono state messe all’ordine del giorno per questo.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Presidente, noi siamo d’accordo, il Regolamento lo conosciamo. Noi non siamo qui a creare problemi né all’Ufficio di Presidenza, né alla struttura del Consiglio, né tantomeno all’Esecutivo, ma stiamo prendendo atto che c’è stato un forte ritardo nelle risposte alle interrogazioni; c’è stato pure l’avvicendamento della Giunta, per un periodo c’è stata una Giunta monca, che non era completa, ci sono state diverse situazioni che hanno portato a questo ritardo. Va bene, ne stiamo prendendo atto, però oggi che cosa stiamo facendo? Va bene quello che dice il Regolamento, ma noi non stiamo facendo altro che intasare i lavori del Consiglio, nel senso che stiamo dando delle risposte, oggi, perdendo del tempo per delle interrogazioni che riguardano maggio, giugno, luglio. Io ho un’interrogazione sull’inquinamento del mare che era dell’estate scorsa, rispondere oggi che senso ha!

Allora, se ci sono le risposte scritte o se la Giunta si impegna a dire “va bene, su queste interrogazioni comunque vi diamo una comunicazione scritta su che cosa si è verificato, perché si è verificato quel determinato problema”, penso che, poiché l’Aula è sovrana, possa decidere di concordare così. Se l’Esecutivo si impegna a dare una comunicazione scritta su quello che si è verificato, perché sono interrogazioni vecchie, c’è una interrogazione sulla Statale che riguarda il mese di giugno, dell’Anas, che ormai è superato, le strade le percorriamo tutti i giorni.

Pertanto, se siamo d’accordo maggioranza e minoranza, la Giunta si impegni a comunicarci comunque per iscritto le risposte a queste interrogazioni, giusto per avere cognizione di che cosa si è verificato su quel problema su cui abbiamo presentato un’interrogazione; però ci deve essere l’impegno che per le interrogazioni che noi formuliamo come consiglieri i tempi vengano rispettati, perché altrimenti, se noi facciamo un’interrogazione oggi su un problema che si è verificato oggi e la risposta arriva fra tre mesi, secondo me non solo delegittimiamo il ruolo del consigliere e del Consiglio, ma anche l’Esecutivo non fa una bella figura su questo, perché vuol dire che il problema non se lo pone o, se se lo pone, lo fa in ritardo; o, magari, può darsi pure che l’Esecutivo sia intervenuto, abbia risolto il problema ed è giusto che informi l’Aula.

Per esempio, ci sono delle interrogazioni che non riguardano le competenze esclusive della Giunta regionale, perché noi abbiamo qui interrogazioni che riguardano anche Anas, cioè noi come Regione su Anas non abbiamo nessuna competenza diretta, se non una sorta di controllo, di sprono, di vigilanza su quei finanziamenti che transitano tramite il Por regionale o, comunque, perché l’Anas interviene sul territorio della nostra regione, quindi sulla programmazione della rete viaria. Quindi non c’è una risposta diretta dell’assessore alle infrastrutture o del presidente Oliverio, c’è un discorso diverso dove, magari, spesso l’assessore si deve rivolgere a questo ente per capire che cosa sia successo e poter fornire una risposta in Aula.

Ho fatto l’assessore e, quando mi arrivavano interrogazioni, mi attivavo subito, la passavo al direttore generale, che poi a sua volta, tramite gli uffici del dipartimento, si preoccupava di predisporre la risposta da sottopormela, perché poi comunque dovevo rispondere io in Aula al Consiglio regionale.

Allora, se prendiamo un impegno in tal senso, penso che ci possiamo anche risparmiare altre tre ore di seduta di Consiglio, perché questi saranno i tempi, se continuiamo a scorrere queste interrogazioni, che ormai sono superate, vicepresidente Viscomi, sono problemi che ormai sono stati risolti, forse qualcosa è rimasto ancora da vedere.

Poi il controsenso – lo ribadisco – se c’è la risposta scritta, sì, il Regolamento prevede che poi devono arrivare in Aula, però non deve neanche decadere un’interrogazione, oggi sono assenti diversi colleghi sia di maggioranza sia di minoranza, che senso ha far decadere un’interrogazione con risposta scritta?! O si risponde o non si risponde! L’Aula è sovrana. Secondo me, oggi possiamo anche decidere di cercare di resettare questa situazione che si è creata, però ci deve essere un impegno solenne.

PRESIDENTE

Ha chiesto di intervenire il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Sono d’accordo con ciò che diceva prima il collega Salerno, ma con quanto ha detto ora, o meglio sono d’accordo in parte, nel senso che sulle risposte, per esempio quella precedente, che riguardava una delega che ha il presidente Oliverio, che è assente, è chiaro che, a questo punto, sarebbe il caso che la risposta scritta che è stata, penso, già preparata dagli uffici venga fornita immediatamente al consigliere interrogante. Però voglio dire che qua ci sono risposte che noi attendiamo da un anno e non intendo assolutamente rinunciare alla risposta.

(Interruzione del consigliere Salerno)

Perfetto. Allora comunico che non rinuncio alle risposte, anche perché ci sono alcune risposte vecchie, alcune recenti, altre che attendono una risposta da anni, fra l’altro nel pubblico c’è anche gente che è venuta proprio per ascoltare la risposta dopo un anno, quindi anche questa esigenza noi dobbiamo soddisfarla. Per il resto, sono completamente d’accordo con il tuo intervento. E’ chiaro, però, che oggi l’Esecutivo dovrà dare risposte alle interrogazioni per i consiglieri presenti in Aula.

Per le risposte che non vengono date perché manca l’assessore delegato o il Presidente che mantiene la delega, intanto stigmatizzerei questo comportamento, perché dopo un anno avrei voluto che ci fossero tutti, però se ciò non è possibile, è giusto quello che diceva il collega Salerno, che dato che ormai oggi sapevate che era all’ordine del giorno, anziché dire che non si dà risposta perché manca chi ha la delega, forse è il caso che questa risposta per iscritto venga data al consigliere in ogni caso. Essendo passato un anno, credo che la risposta sia dovuta.

PRESIDENTE

La parola al Vicepresidente Viscomi.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Mi pare di capire che noi abbiamo due problemi davanti, io cerco di separarli per trovare insieme a voi la migliore soluzione.

Per il futuro, abbiamo detto e personalmente sostengo, ma credo anche i colleghi di Giunta, l’opportunità di una seduta dedicata in cui si possa discutere dei problemi, al di là del testo iscritto, ed è per il futuro. Per questo problema che abbiamo oggi, invece, mi pare che le soluzioni emerse siano due: quella proposta dal consigliere Salerno, e la Giunta accetta di inviare un testo scritto entro un tempo brevissimo, a prescindere dalla presenza o dall’assenza del consigliere proponente, quindi dall’eventuale decadenza della stessa interrogazione; e una seconda possibilità di soluzione suggerita dal consigliere Graziano, che comunque dice che una parte delle cose possiamo discuterla in questa sede.

Allora io credo che l’unica mediazione potrebbe essere quella di trovare in questa sede quali sono effettivamente, consigliere Graziano, le interpellanze che richiedono una risposta immediata, rinviando per tutto il resto ad un impegno della Giunta di inviare, entro 10-15 giorni, le risposte scritte al Consiglio, però queste dovrebbero essere individuate.

(Interruzione del consigliere Salerno)

Appunto. Per fare questo, bisogna usare una strategia al tavolo del Presidente.

PRESIDENTE

Sospendiamo i lavori per cinque minuti.

La seduta sospesa alle 17,56 riprende alle 18,03

Sull’ordine dei lavori

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Propongo all’Aula di rinviare gli ultimi due punti all’ordine del giorno, la trattazione delle mozioni e delle interpellanze a una prossima seduta e, nello stesso tempo, propongo come modus procedendi, per quanto riguarda le interrogazioni, che preventivamente il Presidente chieda al consigliere se preferisce la risposta per iscritto o in Aula direttamente nella giornata odierna.

A questo punto, credo che ci sarà anche uno snellimento dei lavori e ci sarà anche una risposta più esauriente alle interrogazioni che abbiamo posto, anche per l’assenza di alcuni consiglieri e per l’assenza di parte dell’Esecutivo. Credo che, se siamo tutti d’accordo, questo possa essere il modo giusto per procedere.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta avanzata dal consigliere Graziano.

(Il Consiglio approva)

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Presidente, chiedo l’inserimento di un ordine del giorno, che deposito immediatamente all’Ufficio di Presidenza, avente ad oggetto la vicenda delle Polizie provinciali della Calabria.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta avanzata dal consigliere Mirabello.

(Il Consiglio approva)

Interrogazione a risposta scritta numero 56/10^ del 22 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide e azioni per migliorare l'offerta sanitaria nella Sibaritide”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 56/10^ del 22 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla costruzione del nuovo ospedale della Sibaritide e azioni per migliorare l'offerta sanitaria nella Sibaritide”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

in data 9 settembre 2014 è stato firmato dalla ditta aggiudicatrice il primo contratto di assegnazione per la realizzazione dell'ospedale della Sibaritide;

il commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Massimo Scura, ai margini della visita-sopralluogo che venerdì, 5 giugno, ha effettuato all'ospedale civile "Giannettasio" ha dichiarato che i tempi di realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide potrebbero dilatarsi a causa di subentrati problemi tecnici legati alla gara d'appalto e alla ditta aggiudicatrice dei lavori;

il commissario ad acta per la Sanità in Calabria ha anche dichiarato che se i rischi e le difficoltà relative all'iter di realizzazione dovessero perdurare, si procederà comunque con il potenziamento strutturale e di personale dei reparti esistenti;

in data 7 giugno 2015 l'ing. Domenico Pallaria ha smentito categoricamente, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento e Direttore Generale del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, la notizia relativa alla mancanza di copertura finanziaria per la realizzazione dell'Ospedale della Sibaritide, perché non corrispondente al vero;

ha altresì dichiarato che l'Ospedale della Sibaritide è stato oggetto di una regolare gara d'appalto;

l'ingegnere Pallaria ha inoltre precisato che il Presidente della Regione, Oliverio, ha inserito in un programma di utilizzazione delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 8 milioni di euro da contrattualizzare entro la fine del 2015 per i lavori di miglioramento della strada in località Insiti dove sorgerà l'ospedale e per la realizzazione dello svincolo sulla statale 106;

nell'incontro che si è svolto a Sibari il 16 marzo 2015 il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ha dichiarato che entro quest'anno verrà aperto il cantiere del lavori dell'Ospedale della Sibaritide e che i tempi di realizzazione, compresa la progettazione, non supereranno i due anni e otto mesi;

le ricadute di ulteriori ritardi o della non realizzazione del nuovo Ospedale della Sibaritide sul piano della tutela della salute e sullo stesso diritto alla salute di un così vasto territorio, che già presenta numerose criticità sul piano della sanità e che è stato depauperato di risorse strumentali e personale, sarebbero gravissime;

questo territorio, inoltre, vedrebbe venir meno importanti prospettive di sviluppo, di infrastrutturazione e occupazionali, come ribadito anche dalle organizzazioni sindacali -:

se è garantita l'unitarietà di intenti e di operatività della Giunta Regionale della Regione Calabria e del Commissario ad acta per la Sanità in Calabria sull'Ospedale della Sibaritide;

quali sono i tempi certi di realizzazione del nuovo Ospedale della Sibaritide;

quali sono le azioni, sicuramente urgenti ed indifferibili, previste, nelle more della realizzazione dell'Ospedale della Sibaritide, per garantire il pieno diritto alla salute e la sua tutela, migliorando così l'offerta sanitaria per cittadini dell'area ionica cosentina”.

Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Su questa va bene la risposta per iscritto, rinuncio alla risposta in Aula.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Va bene.

Interrogazione a risposta scritta numero 58/10^ del 29 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sull'efficienza dei CUP (Centro Unico Prenotazioni)”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 58/10^ del 29 giugno 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sull'efficienza dei CUP (Centro Unico Prenotazioni)”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

il CUP (Centro Unico Prenotazioni) si configura come sistema informatizzato, che consente agli utenti di prenotare e pagare le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogate dalle strutture sanitarie;

agli utenti è consentito prenotare tutte le prestazioni erogate dalle strutture ambulatoriali delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie e dalle Strutture Private accreditate;

il CUP configura una situazione in cui due diversi CUP Aziendali a valenza provinciale si interfacciano in un unico sistema informatico che gestisce le richieste di prenotazione degli utenti;

su segnalazione di un cittadino calabrese, sono state riscontrate anomalie ed imperizie nella prenotazione di esami riguardanti lo stato di salute del succitato corregionale;

nel dettaglio l'utente si recava giorno 10/06/2015 presso il CUP di San Marco Argentano (CS), per prenotare tre prestazioni;

l'operatore del CUP di San Marco Argentano invitava il richiedente a rivolgersi al CUP di Cosenza per prenotare due delle tre prestazioni, in quanto l'addetto era impossibilitato a procedere con la prenotazione delle stesse;

una volta giunto al CUP di Cosenza, l'utente, dopo essere riuscito a prenotare solo una delle due prestazioni rimaste, veniva sollecitato dagli operatori a recarsi al CUP di Castrovillari per poter effettuare la prenotazione della terza prestazione sanitaria;

l'utente doveva poi pagare il ticket per le tre prestazioni in ognuna delle tre strutture dove effettuava la prestazione;

l'utente, visti i numerosi viaggi fatti per le tre prenotazioni e per non dover fare ulteriori file, assentandosi così dal lavoro, contattava la direzione sanitaria di San Marco chiedendo di poter pagare tutti e tre i ticket il giorno in cui avrebbe eseguito gli accertamenti medici a San Marco Argentano, solo in questo modo riuscendo a risparmiare tempo e viaggi;

il CUP e, di conseguenza, l'informatizzazione delle procedure dovrebbero velocizzare le prenotazioni, la gestione delle analisi e delle visite mediche;

non è accettabile che un utente del nostro servizio sanitario sia costretto a fare la spola tra diverse strutture, anche distanti molti chilometri tra loro, per riuscire a prenotare visite ed esami;

il CUP dovrebbe permettere un risparmio di tempo per l'utente, cosa che in questo caso non è sicuramente avvenuta, soprattutto in termini di ore di lavoro, dal momento che un lavoratore deve richiedere un permesso per effettuare una prenotazione o ritirare un referto;

il CUP dovrebbe consentire di facilitare l'accesso alle prestazioni sanitarie e di monitorare la domanda e l'offerta complessiva, attraverso idonei strumenti di analisi, che forniscano informazioni rilevanti ai fini del governo delle liste di attesa.

il CUP, in definitiva, dovrebbe anche rappresentare un risparmio di costi per la struttura sanitaria ed un'ottimizzazione della gestione della clientela, eliminando le code agli sportelli -:

se e quali iniziative ha assunto ed intende assumere la Giunta Regionale in termini di miglioramento del servizio offerto dai CUP, che considerata la vicenda esposta dall'utente ha ampi margini di miglioramento;

di fornire chiarimenti in merito alla vicenda del nostro corregionale, di cui si forniranno le generalità, detentore, come il resto della popolazione calabrese, del diritto alla salute”.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Anche su questa preferirei avere una risposta per iscritto da parte dell’Esecutivo.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Va bene.

Interrogazione numero 59/10^ di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In merito alla selezione dei 12 esperti”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 59/10^ di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In merito alla selezione dei 12 esperti”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione a risposta scritta numero 60/10^ del 2 luglio 2015 di iniziativa del consigliere M. Mirabello, recante: “In merito agli interventi nel settore della depurazione necessari ad eliminare le disfunzioni per cui la Regione era stata sottoposta a procedura d’infrazione da parte della Comunità Europea (C565/2010)”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 60/10^ del 2 luglio 2015 di iniziativa del consigliere M. Mirabello, recante: “In merito agli interventi nel settore della depurazione necessari ad eliminare le disfunzioni per cui la Regione era stata sottoposta a procedura d’infrazione da parte della Comunità Europea (C565/2010)”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

con delibera CIPE nr. 60/2012, Piano per il Sud, sono stati stanziati per la fascia costiera vibonese 30.000.000,00 Euro, di cui 9.000.000,00 (30%) risorse private e 21.000.000,00 (70%) pubbliche, per interventi nel settore della depurazione necessari ad eliminare le disfunzioni per cui la Regione era stata sottoposta a procedura d'infrazione da parte della Comunità Europea (C565/2010);

la Regione Calabria ha individuato, per la fascia costiera vibonese, tre ambiti territoriali così suddivisi: Ambito 1 - Fascia Costiera, con un importo complessivo del finanziamento di € 15.000.000, di cui il 70% come risorse pubbliche e il 30% come risorse private, comprendente i comuni di Tropea (capofila) - Ricadi - Zambrone - Briatico - Parghelia - Zaccanopoli - Ioppolo - Drapia - Cessaniti - Spilinga - Limbadi e Zungri; Ambito 2 - Angitola, con un importo complessivo del finanziamento di € 9.000.000,00 di cui 70% come risorse pubbliche e 30% come risorse private, comprendente i comuni di Pizzo Cai. (capofila) - Monterosso Cai. - Filadelfia - Francavilla - Capistrano - Filogaso - Maierato - Polia - San Nicola da Crissa; Ambito 3 - Mesima con un importo complessivo di € 6.000.000,00 di cui il 70% come risorse pubbliche e il 30% come risorse private, comprendente i comuni di Ionadi (capofila) - San Calogero - Rombiolo - Filandari - Mileto - Sant'Onofrio- Stefanaconi - San Costantino Calabro e Francica;

gli interventi di cui al punto precedente fanno parte del Programma Operativo di Interventi elaborato dalla Regione ed approvato con delibera della Giunta Regionale numero 335 del 22 luglio 2011;

per ognuno di questi interventi è stato realizzato uno studio di fattibilità da porre come elaborato tecnico per la pubblicazione del bando di gara per l’affidamento in “project financing” della concessione per l'adeguamento delle strutture fognarie e depurative e per la gestione degli impianti per anni 15;

nello studio di fattibilità veniva individuato l'importo dei lavori necessario per l'adeguamento delle infrastrutture ed un corrispettivo da versare annualmente al concessionario per i liquami trattati negli impianti di depurazione;

l'Ambito 1 di Tropea ha pubblicato il bando di gara ed ha proceduto all'aggiudicazione provvisoria della concessione;

l'Ambito 2 di Pizzo Calabro deve pubblicare ancora il bando di gara;

l'Ambito 3 di Ionadi ha pubblicato il bando di gara al quale hanno partecipato due imprese e sono in corso di valutazione, da parte della commissione, le offerte per l'aggiudicazione provvisoria della Concessione;

la fase intercorrente tra l'aggiudicazione provvisoria e l'aggiudicazione definitiva della gara, onde poter affidare i lavori e consentire l'ingresso della ditta concessionaria nella gestione degli impianti di depurazione e delle stazioni di sollevamento, è abbastanza lunga e complessa;

i Comuni, ai quali l'ex A.T.O. numero 4 di Vibo Valentia ha consegnato la gestione degli impianti, vi stanno provvedendo effettuando in autonomia le gare di appalto;

i Comuni, causa la situazione finanziaria difficile che stanno attraversando, si stanno limitando ad eseguire i lavori di manutenzione agli impianti strettamente necessari e comunque insufficienti a garantire quegli adeguamenti previsti in progetto dal Concessionario e indispensabili per garantire il loro corretto funzionamento;

gli 8.000.00,00 di euro stanziati dalla Giunta regionale per garantire alcuni degli interventi di cui sopra difficilmente potranno essere realizzati nel corso di questa stagione estiva -:

se sono stati previsti tempi certi di avvio del "project financing" e di consegna dei lavori al concessionario al fine di scongiurare la possibile revoca del finanziamento previsti con delibera CIPE nr. 60/2012;

se per le zone, per lo più montane, non incluse nei finanziamenti della delibera CIPE di cui sopra sono previsti interventi di adeguamento degli impianti di depurazione”.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Approfitterei della presenza dell’assessore Rizzo, perché si tratta di una materia particolarmente importante e delicata che mantiene l’attualità della necessità anche della risposta, per cui gradirei la risposta orale dell’assessore. Illustro velocemente l’interrogazione.

Si tratta di una interrogazione che fa riferimento alla delibera Cipe numero 60/2012 contenuta nel Piano per il Sud, con la quale sono stati stanziati 30 milioni di euro, di cui 9 milioni di risorse private e 21 di risorse pubbliche, per l’efficientamento degli impianti di depurazione in relazione alla fascia tirrenica della provincia di Vibo Valentia.

In particolare, questi fondi devono essere impiegati in tre ambiti, l’ambito 1 fascia costiera, l’ambito 2 fascia Angitola, l’ambito 3 fascia Mesima.

C’è da dire che, rispetto a questa importante opera di project financing, si è registrato un ritardo nell’aggiudicazione dei lavori e soprattutto rimangono fuori da questo progetto alcuni Comuni che ricadono, peraltro, nell’area dell’Alto Mesima, che ancora non hanno un’efficiente rete di depurazione e per i quali nella stessa interrogazione si chiede di verificare quale è l’intendimento della Giunta, e quindi dell’assessore, in ordine all’eventuale predisposizione di interventi nello specifico.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

RIZZO Antonietta, assessore all’ambiente

Con riferimento all’interrogazione in oggetto, nel confermare che la delibera Cipe 60 del 2012 ha individuato, fra gli altri, l’intervento di disinquinamento della fascia costiera vibonese, suddiviso nei tre sottointerventi sub 1 fascia costiera, sub 2 Mesima e sub 3 Angitola, si evidenzia che gli stessi sono stati attuati mediante il conseguente accordo di programma rafforzato, depurazione delle acque, sottoscritto in data 5 marzo 2013 con i Ministeri dello sviluppo economico e dell’ambiente, e non con il Programma operativo di interventi approvato con la delibera di Giunta regionale 335 del 2011, come invece è stato riportato nell’interrogazione.

Con la richiamata delibera sono stati erogati finanziamenti finalizzati a sanare le criticità sottese alla procedura di infrazione comunitaria numero 2004-2034, per violazione della Direttiva 91271 Ce, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, procedura comminata nella prima sentenza di condanna inflitta all’Italia nell’ambito della causa C 565/10, istruita presso la Corte di giustizia dell’Unione europea.

Si ribadisce, altresì, che il costo totale degli interventi individuati nella richiamata delibera Cipe trova copertura finanziaria in larga parte a valere sulle risorse Fsc 2007-2013 e, in misura complementare, con risorse private rinvenibili nell’ambito dello strumento del project financing, individuato per la realizzazione degli interventi con la procedura di aree ex articolo 153, commi 1-14, del decreto legislativo 163/2006.

Secondo questo prospetto riepilogativo:

- disinquinamento fascia costiera vibonese, aree comprese tra Briatico e Ricadi, Comune di Tropea capofila, il costo dell’intervento è di 15 milioni, di cui 10 milioni e 500 mila euro con delibera Cipe e risorse extra delibera 4 milioni e mezzo;

- disinquinamento fascia costiera vibonese area omogenea Mesima, quindi sub 2, il Comune capofila è Ionadi, il costo dell’intervento è di 6 milioni di euro, 4 milioni e 200 mila sono nella delibera Cipe e 1 milione e 8 sono risorse extra delibera Cipe;

- disinquinamento fascia costiera vibonese area omogenea Angitola, sub 3, Comune capofila Pizzo Calabro, 9 milioni di euro, 6 milioni e 300 mila con delibera Cipe, 2 milioni e 700 mila risorse extra delibera Cipe.

Si ricorda che la procedura da seguire prevede i seguenti passaggi:

- la predisposizione ed approvazione, mediante Conferenza dei servizi preliminare, di uno studio di fattibilità volto ad individuare i deficit infrastrutturali nel settore fognario e depurativo e le soluzioni tecniche idonee alla definitiva e completa messa a norma dei Comuni rispetto ai dettami della Direttiva 91/271 della Comunità europea sul trattamento delle acque reflue urbane, con particolare riferimento agli articoli 3, 4 e 10;

- la pubblicazione del bando di gara ai sensi dell’articolo 153, commi 1-14, del decreto legislativo 163/2012, finanza di progetto, con la predisposizione in sede di offerta del progetto preliminare;

- l’aggiudicazione provvisoria e l’individuazione del concessionario proponente;

- la trasmissione del progetto preliminare all’unità tecnica speciale presso il ministero dell’ambiente ai fini delle verifiche ex articolo 3, comma 3, dell’articolato richiamato nell’Apq rafforzato;

- l’adeguamento del progetto preliminare dell’aggiudicatario alle eventuali osservazioni e prescrizioni impartite dall’unità tecnica strutturale del ministero;

- l’approvazione del progetto preliminare modificato ed integrato in sede di Conferenza dei servizi cosiddetta decisoria;

- l’aggiudicazione definitiva e la nomina del concessionario promotore;

- la stipula del contratto di affidamento, a valle della quale seguirà la predisposizione del progetto definitivo, di quello esecutivo e, infine, l’avvio dei lavori.

Dei tre interventi richiamati, la situazione alla data odierna è la seguente:

- sub 1 fascia costiera con capofila il Comune di Tropea. E’ stata effettuata l’aggiudicazione provvisoria di cui al verbale numero 5 del 16 marzo 2015, redatto dalla Commissione di gare costituita presso la Sua della Provincia di Vibo Valentia. Il progetto preliminare dell’Rti aggiudicatario è stato esaminato dall’unità tecnica speciale presso il Ministero dell’ambiente, per le verifiche ex articolo 3, comma 3, dell’articolato del richiamato Apq, per le quali si è in attesa di ricevere le relative osservazioni e prescrizioni da parte del ministero;

- sub 2 Mesima, bando di gara pubblicato il 24 dicembre 2014 col termine della presentazione delle offerte al 23 febbraio 2015. Le operazioni di gara sono tuttora in corso ed è imminente l’aggiudicazione provvisoria;

- sub 3 Angitola. Lo studio di fattibilità da porre a base di gara è stato esaminato presso la segreteria tecnica del Ministero per l’ambiente il 4 marzo 2015. Il bando di gara è in corso di pubblicazione.

Per quanto riguarda i Comuni non compresi nei tre interventi sopra richiamati, innanzitutto si informa che, complessivamente, 128 agglomerati regionali sono oggetto della nuova procedura di infrazione numero 2059/2014, notificata dalla Commissione europea allo Stato italiano con lettera di costituzione in mora ex articolo 258 TFUE del 28 marzo 2014, in ultimo con parere motivato del 26 marzo 2015. Di questi 128 agglomerati, 8 ricadono nella provincia di Vibo Valentia.

La strategia, messa in atto a partire dal 2012 da parte del dipartimento ambiente, è consistita nel procedere all’esame delle criticità mediante indagini dirette presso i Comuni interessati, al fine di acquisire informazioni precise e aggiornate in merito alla consistenza attuale dei sistemi fognario-depurativi, alla quantificazione del deficit infrastrutturale e quindi alla individuazione dei relativi fabbisogni finanziari.

L’approccio finora seguito ha inteso promuovere non già le logiche di intervento sul singolo territorio comunale, ma piuttosto – come richiede anche la Comunità europea – per aree omogenee, all’interno delle quali ottimizzare gli schemi depurativi e poter avviare in futuro meccanismi di concessione della gestione dell’intera filiera fognario-depurativa.

E’ stato, pertanto, approntato un programma stralcio di interventi, focalizzati innanzitutto sugli agglomerati oggetto della richiamata procedura di infrazione, nel quale sono altresì previsti interventi su aree più estese, sì da comprendere anche i Comuni limitrofi, con l’intento di sanare completamente, definitivamente e il più possibile le criticità infrastrutturali di aree.

Questo programma è attualmente in fase di perfezionamento e ultimazione, quindi sarà presentato alle sedi ministeriali competenti al fine di recepire la completa copertura finanziaria.

Con riferimento ai due quesiti posti, in conclusione, si rappresenta che per tutti e tre gli interventi della provincia vibonese inseriti nel richiamato Apq rafforzato, si ritiene che l’aggiudicazione definitiva possa concludersi presto e l’avvio dei lavori potrà avvenire in accordo alla tempistica prevista per ciascuno di essi, conformemente ai rispettivi cronoprogrammi.

I Comuni non compresi negli interventi finanziati nell’ambito del predetto Apq sono oggetto del programma stralcio che si sta approntando per sanare i deficit infrastrutturali connessi con la procedura di infrazione 2059/2014, avendo riguardo, in via prioritaria, a quelli oggetto della procedura e, in via subordinata, agli altri.

Un aggiornamento che è stato fatto nel febbraio di quest’anno stabilisce che gli agglomerati di Pizzo, Angitola e Ionadi, Mesima vibonese, che non avevano raggiunto l’obbligazione giuridicamente vincolante, sono stati commissariati. Il Ministero dell’ambiente ha nominato come commissario straordinario il direttore generale del dipartimento ambiente, ai sensi dell’articolo 7, comma 7, della legge 11 novembre 2014, 164, decreto “sblocca Italia”.

Per l’agglomerato della fascia costiera vibonese, l’area compresa fra Briatico e Ricadi, con capofila Tropea, è stato perfezionato l’Ogv e si è in attesa delle decisioni dell’Anas, alla quale sono state inoltrate le controdeduzioni alle contestazioni sollevate e si è in attesa di audizione.

Aggiungo che abbiamo avuto un ulteriore incontro al Ministero, evidenziando che c’era stata, presso il dipartimento ambiente, una riunione con tutti i Comuni ricadenti sia in sub 2 che sub 3, ma anche per gli altri Comuni che non sono interessati nell’area del vibonese, proprio per richiamare l’attenzione e la responsabilità dei Comuni stessi a quelle che sono state le dichiarazioni dell’Anac per quanto riguarda il rischio limitato per il privato nella gestione della depurazione. In maniera particolare, l’Anac ha evidenziato come è stato previsto nel bando di gara un rischio più basso rispetto a quello che viene normalmente previsto. Questo, naturalmente, è stato anche giustificato dal fatto che la Regione Calabria si trova in una situazione di particolare difficoltà per quanto riguarda il sistema depurativo.

Abbiamo immediatamente chiesto all’Anac di essere auditi, per poter rappresentare non solo questa difficoltà, ma anche come le gare per almeno 13 di questi agglomerati sono già state portate avanti, quindi saremmo in fase di aggiudicazione. Questa sospensione, naturalmente, non fa altro che dilatare i tempi e non consentirci di uscire dalle infrazioni.

PRESIDENTE

La parola all’interrogante per la replica.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Sono soddisfatto della complessità e della puntigliosità della risposta, per la quale credo che sarebbe anche opportuno ottenere la copia scritta, perché credo che sia molto puntuale, per cui ho la necessità anche di acquisire dati precisi. Ringrazio l’assessore.

Permane, ovviamente, la preoccupazione per una materia così complessa, che ha anche delle implicazioni molto importanti in relazione alla salute del mare della Calabria e, conseguentemente, anche in ordine alla salute del turismo.

Aggiungo, signor Presidente, in ordine alle altre due interrogazioni all’ordine del giorno che recano la mia firma, in particolare la 101/10^ rivolta al Presidente della Giunta e all’assessore al personale Viscomi, che per questa interrogazione, attesa la notevole complessità della materia che riguarda i dipendenti delle cessate Autorità d’ambito territoriale ottimale, sono disponibile ad accettare la risposta scritta, senza discussione in Aula.

Stessa cosa, per altre motivazioni, in ordine all’interrogazione 106/10^, che ho firmato ed è rivolta all’attenzione dell’assessore Musmanno, in relazione ad un incidente avvenuto il 28 ottobre 2015 e che attiene, nello specifico, alla manutenzione dei mezzi utilizzati per il trasporto pubblico locale, anche in questo caso mi è sufficiente la risposta scritta senza discussione in Aula.

Interrogazione numero 61/10^ del 6 luglio 2015 di iniziativa del consigliere G. Nucera, recante: “In ordine agli appalti per la fornitura di beni e servizi presso l'ASP di Catanzaro”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 61/10^ di iniziativa del consigliere G. Nucera recante: “In ordine agli appalti per la fornitura di beni e servizi presso l'ASP di Catanzaro”, che decade per assenza dell’interrogante.

(Interruzione)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Graziano. Ne ha facoltà.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Per l’economia dei lavori di oggi, poiché sono stati presentati degli ordini del giorno, se c’è l’assenso dei colleghi Sergio e Mirabello, chiederei il rinvio, come abbiamo fatto per le mozioni e le interpellanze. Mi pare che i consiglieri siano d’accordo, abbiamo prima colloquiato, quindi chiederei al Presidente di sottoporre all’Aula il rinvio di questi ordini del giorno.

PRESIDENTE

Ha chiesto di parlare il consigliere Mirabello. Ne ha facoltà.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Volevo solo precisare che non c’è contrarietà al rinvio, anche per l’economia dei lavori che avevamo concordato, con la precisazione che la materia che volevo trattare nell’ordine del giorno è particolarmente rilevante, in più c’è una folta delegazione dei dipendenti della Polizia provinciale di Vibo. Con i colleghi consiglieri abbiamo concordato, insieme all’assessore Viscomi, di avviare una discussione su questa materia che potrebbe, alla fine, convergere in un’unica mozione da presentare al Consiglio; quindi su questi presupposti c’è assolutamente favore da parte mia al rinvio.

PRESIDENTE

Pongo in votazione la proposta di rinvio avanzata dal consigliere Graziano.

(Il Consiglio approva)

I punti sono rinviati.

Interrogazione a risposta scritta numero 62/10^ del 7 luglio 2015 di iniziativa del consigliere F. Cannizzaro, recante: “In ordine al mancato pagamento degli emolumenti ai dipendenti del Servizio Monitoraggio e Sorveglianza della rete idrografica regionale di ‘Azienda Calabria Verde’”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 62/10^ del 7 luglio 2015 di iniziativa del consigliere F. Cannizzaro, recante: “In ordine al mancato pagamento degli emolumenti ai dipendenti del Servizio Monitoraggio e Sorveglianza della rete idrografica regionale di ‘Azienda Calabria Verde’”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

ad oggi, come da determine dirigenziali certificate dal preposto dirigente del servizio e pubblicate sull'albo pretorio, ai 286 dipendenti del Servizio Monitoraggio e Sorveglianza della rete idrografica regionale di "Azienda Calabria Verde" non sono state ancora erogate le mensilità pregresse maturate nell'anno 2014 relative ai mesi Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre, e la 13° mensilità nonché relativamente all' anno in corso le mensilità di Giugno e 14° mensilità -:

le ragioni dei predetti mancati pagamenti che hanno messo in ginocchio ben 286 famiglie calabresi in un momento di grande difficoltà e soprattutto per comprendere quale soluzione immediata si intende adottare senza alcuna esitazione per risolvere, e non tamponare, questa drammatica situazione”.

Prego, consigliere Cannizzaro, può illustrare l’interrogazione.

CANNIZZARO Francesco (Casa della libertà)

Per questa interrogazione attendo risposta scritta, così come per l’interrogazione numero 65/10^.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Va bene su entrambe, anche se mi permetto di dire che, per quanto riguarda il progetto rifiuti, c’è già stata la modifica del piano finanziario per consentire la proroga dei contratti. Comunque forniremo la risposta scritta su entrambe.

Interrogazione numero 64/10^ del 13 luglio 2015 di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Tirocini precari nell'amministrazione della Giustizia. Tutela del patrimonio professionale dei percettori di ammortizzatori e garanzie lavorative”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 64/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Tirocini precari nell'amministrazione della Giustizia. Tutela del patrimonio professionale dei percettori di ammortizzatori e garanzie lavorative”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione a risposta scritta n. 65/10^ del 15 luglio 2015 di iniziativa del consigliere F. Cannizzaro, recante: “Proroga contratti del personale a tempo determinato assegnato all'unità del 'Progetto Rifiuti'”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 65/10^ del 15 luglio 2015 di iniziativa del consigliere F. Cannizzaro, recante: “Proroga contratti del personale a tempo determinato assegnato all'unità del 'Progetto Rifiuti'”, alla quale sarà data risposta scritta dalla Giunta. Ne do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

l'approvazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per l'anno in corso e il pluriennale 2015-2017, con L.R. n. 13 del 27.04.2015 relativamente pubblicata sul BURC n. 27 del 27 aprile 2015, prevede la riallocazione delle risorse economiche necessarie per il personale a tempo determinato assegnato all'unità del " Progetto rifiuti", inforza al Dipartimento Politiche dell'Ambiente.

Il predetto progetto si avvale di 13 (tredici) funzionari e 15 (quindici) istruttori a cui sono affidati compiti specifici oltre che di categoria previsti, riguardanti settori strategici del dipartimento regionale che vanno dalla gestione del sistema impiantistico regionale, alla supervisione delle discariche pubbliche, alla verifica dei progetti di investimento del previsto settore, la redazione di bandi e la gestione dei relativi appalti pubblici, all'assistenza normativa e dei procedimenti della P.A., all'attività di divulgazione e sensibilizzazione sulla riduzione dei rifiuti, alla rendicontazione delle risorse finanziarie impegnate;

è evidente, come per altro riscontrato da due distinte note ufficiali del Capo Dipartimento Ambiente ing. Pallaria, come l'attività condotta fino ad oggi dalle unità in carico al "progetto rifiuti" sia risultata determinante per le operazioni di contrasto alle grandi criticità che presenta il settore smaltimento rifiuti urbani della Regione Calabria;

constatato che il contratto dei funzionari e degli istruttori scadrà il 30 settembre p.v., e, vista la certificata necessità al predetto servizio ricoperto da parte del dirigente generale competente-:

il Signor Governatore su quale azioni intenda adottare affinché il servizio garantito dal "Progetto Rifiuti" non si interrompa e, per come auspicato dalla competente Direzione Generale, possa essere prorogato per ulteriori 18 mesi, al fine di scongiurare il collasso del sistema impiantistico regionale dei rifiuti e quindi garantire l'interesse pubblico di salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente, e di non disperdere le professionalità fin qui acquisite, di cui, una Regione come la Calabria, non può e non deve privarsi”.

Interrogazione a risposta scritta numero 66/10^ del 16 luglio 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine alla paventata demolizione del ponte di Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC)”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 66/10^ del 16 luglio 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine alla paventata demolizione del ponte di Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC)”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale e all'assessore alle infrastrutture. Per sapere -premesso che:

la società di servizio di trasporto pubblico denominata Ferrovie della Calabria s.r.l. con nota del 30 giugno 2015 da notizia sul proprio sito che è stato emesso il Bando di Gara con oggetto: "Lavori di demolizione del viadotto sito alla progressiva Km 23+443 della linea Gioia Tauro - Sinopoli S.P. e relativa vendita del materiale ferroso di risulta";

trattasi invece, contrariamente a quanto tecnicamente esposto, della demolizione dello storico ponte di Sant' Eufemia D'Aspromonte, da definirsi, per come sostenuto anche, tra le altre associazioni (Italia nostra - sezione di Crotone, Gruppo ferrovie storiche, e Ferrovie in Calabria) un raro esempio di archeologia industriale invece;

sulla questione in oggetto si è, con un articolato comunicato stampa, espressa in maniera contraria anche la Cgil;

la legislazione di riferimento in tale direzione prevede per come recita il D.L. 42/2004 (i beni immobili pubblici di oltre 50 anni di età (in seguito innalzata a 70 anni dal DL 70/2011), prima di ogni intervento di modifica e/o demolizione e/o vendita, necessitino di un una verifica obbligatoria di interesse culturale e storico da parte del Ministero per i Beni e le attività culturali);

il viadotto in questione è famoso tra gli appassionati di ferrovie in tutta Italia e all'estero per le sue caratteristiche tecnico-costruttive, che rendono questo ponte un esemplare unico per lunghezza e altezza nel panorama storico ferroviario Calabro-Lucano e non solo;

la demolizione e la vendita del materiale ferroso non comporterà nessun guadagno economico, che non avrebbe comunque giustificato la demolizione di parte del nostro passato e patrimonio storico come Regione Calabria;

l'impatto ambientale sarebbe devastante anche per l'equilibrio della flora e della fauna del sito per come documentato da uno studio dell’Università di Messina;

la tratta nel 2012 è stata sdemanializzata, cessando di essere riconosciuta come ferrovia, per diventare una semplice entità patrimoniale di proprietà delle Ferrovie della Calabria (provvedimento attuato dalla Regione Calabria - precedente proprietario dell'infrastruttura);

la demolizione del viadotto di Santa Eufemia comprometterà la fattibilità di un progetto annunciato dall'Associazione Ferrovie in Calabria, ovvero la trasformazione del tratto di ferrovia tra Palmi e Sinopoli in pista ciclabile per il tramite del posizionamento di pannelli studiati per adattarsi al binario, con il doppio vantaggio di preservare il tracciato, immerso negli splendidi paesaggi ai piedi dell'Aspromonte, rendendolo al contempo fruibile per il turismo ciclistico e naturalistico -:

quali sono tutte le azioni che il governo regionale intenderà adottare con urgenza al fine di preservare un patrimonio architettonico importante da considerarsi ad ogni ragione - bene comune - come il Viadotto di Santa Eufemia d'Aspromonte, e quali le azioni procedurali inderogabili per bloccare e revocare il bando di gara di cui sopra”.

Prego, consigliere Giudiceandrea.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Vi è assoluta rinuncia, perché la gara d’asta che era stata indetta per il ponte di Sant’Eufemia è stata ritirata, quindi per il momento è salvo. Piuttosto, bisogna verificare quali attività debbano essere intraprese da parte del nostro assessorato per la salvaguardia del ponte stesso.

Interrogazione a risposta scritta numero 67/10^ del 16 luglio 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine allo stato dei lavori di competenza Anas nelle tratte ad alta frequentazione turistica”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 67/10^ del 16 luglio 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine allo stato dei lavori di competenza Anas nelle tratte ad alta frequentazione turistica”, di cui do lettura: “Al Presidente e all'assessore alle infrastrutture. Per sapere - premesso che:

in coincidenza della stagione turistica regionale già iniziata, il settore di riferimento sconta impedimenti e problemi relativi all'interruzione autostradale relativi al Viadotto Italia;

la rete regionale dei collegamenti infrastrutturali di per se già insufficiente a garantire collegamenti idonei da e per la nostra Regione, risulta allo stato attuale maggiormente compromessa da una serie di lavori in corso sulla maggior parte delle arterie stradali di collegamento secondario;

solo a mero titolo esemplificativo insistono diversi cantieri di manutenzione con titolarità ANAS che aggravano ancora di più la mobilità stradale interna;

allo stato attuale difatti, tra gli altri, sono numero 13 cantieri sulla S.S. 106 Jonica tra il Km 6,910 e il Km 330,035 - numero 3 cantieri sulla S.S. 18 Tirrenica Inferiore tra il Km 243,786 e il Km 389,000; dal Km 417,000 e il Km 535,132 - numero 1 cantiere sulla S.S. 682 Ionio-Tirreno tra il Km 0,000 e il Km 38,263;

la situazione su esposta causa notevoli disagi alla viabilità regionale che in coincidenza della stagione turistica di cui sopra vede aumentare il numero degli autoveicoli in circolazione, in danno della qualità della nostra offerta turistica -:

quali azioni di sollecitazioni e chiarimenti intendono intraprendere nei confronti dell'ANAS al fine di ottenere garanzie su una migliore percorribilità nei tratti interessati ai lavori di cui prima almeno in coincidenza della stagione turistica in corso”.

Prego, consigliere Giudiceandrea.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Questa non può comportare rinuncia, benché sia stata presentata in tempi estivi. La questione credo che debba essere posta, come per quanto riguarda i depuratori della zona dell’Alto Tirreno cosentino. Bisognerebbe cominciare a pensare di trovare il modo di concordare i lavori che l’Anas realizza sulle tratte della SS 18, sulla SS 106, sulla trasversale della SS 107 silana che va da Paola a Crotone, lavori durante il periodo delle vacanze estive. La realizzazione degli stessi potrebbe essere anticipata ai mesi di maggio-giugno, se c’è bisogno di fare delle asfaltature a caldo, e i mesi di settembre per quanto riguarda il cambio dei giunti dei ponti, ma puntualmente i lavori si verificano nel mese di agosto, con gravissimi aggravi della situazione del traffico su queste tratte viarie.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Concordiamo.

Interrogazione numero 68/10^ del 20 luglio 2015 di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “In ordine alle condizioni di sterilità, igiene, sicurezza al presidio ospedaliero Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 68/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “In ordine alle condizioni di sterilità, igiene, sicurezza al presidio ospedaliero Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 69/10^ del 21 luglio 2015 di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Sulla mancata erogazione delle somme dovute ai soggetti beneficiari dell'avviso pubblico 'Case Accessibili'”

PRESIDENTE

Anche l’interrogazione numero 69/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Sulla mancata erogazione delle somme dovute ai soggetti beneficiari dell'avviso pubblico 'Case Accessibili'”, decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 70/10^ del 21 luglio 2015 di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Sul mancato pagamento degli emolumenti arretrati ai sorveglianti idraulici e sui motivi ostativi per l’istituzione dei 14 presidi previsti dalla normativa regionale

PRESIDENTE

Anche l’interrogazione numero 70/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Sul mancato pagamento degli emolumenti arretrati ai sorveglianti idraulici e sui motivi ostativi per l’istituzione dei 14 presidi previsti dalla normativa regionale”, decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 71/10^ del 22 luglio 2015 di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Misure per il mantenimento della pulizia delle acque marine di Capo Vaticano-Nicotera”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 71/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Misure per il mantenimento della pulizia delle acque marine di Capo Vaticano-Nicotera”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione a risposta scritta n. 72/10^ del 22 luglio 2015 di iniziativa del consigliere F. Sergio, recante: “Soppressione fermate alla stazione FS di San Lucido Marina”
Interrogazione numero 108/10^ del 10 novembre 2015 di iniziativa del consigliere F. Sergio, recante: "Sulle strategie regionali 2014-2010 per l’innovazione: ruolo della Società Consortile Calpark partecipata dalla Regione Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta 72/10^ del 22 luglio 2015 di iniziativa del consigliere F. Sergio, recante: “Soppressione fermate alla stazione FS di San Lucido Marina”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

dal 12 aprile 2015, giusto provvedimento della Direzione regionale di Trenitalia, sono state soppresse 16 fermate dei treni regionali presso la stazione di San Lucido Marina;

detta soppressione rappresenta un duro colpo inferto non solo alla popolazione di San Lucido ma anche a quella di Falconara Albanese e Fiumefreddo Bruzio;

i treni in questione, vengono utilizzati, per tutto l'arco dell'anno, da numerosi utenti che, in virtù di tali soppressioni, vedono aumentare a dismisura i costi relativi al trasporto da e per i luoghi di studio e di lavoro;

inoltre, tali convogli rappresentavano e rappresentano tuttora il principale mezzo per raggiungere l'aeroporto di Lamezia Terme e, per i turisti provenienti da fuori regione, il principale mezzo per raggiungere le zone in questione;

la succitata soppressione, oltre ai danni di cui sopra, pertanto, ha causato, e continuerà a farlo, notevoli danni al turismo della zona che giocoforza risente della mancata fermata dei treni regionali;

infatti, tali convogli nel periodo estivo vengono utilizzati, oltre che dai turisti, anche dai bagnanti "pendolari" che, provenienti dai paesi interni della provincia e quindi dal capoluogo, vogliono raggiungere le zone suddette e sostarvi anche per un solo giorno;

ad oggi, sono rimaste attive solo pochissime fermate che in nessun modo riescono a coprire il fabbisogno del territorio di San Lucido e dei Comuni limitrofi anche e soprattutto in virtù dell'aumento di popolazione nel periodo estivo e, quindi, delle maggiori esigenze di beneficiare dei treni in questione;

la soppressione delle fermate di che trattasi, quindi, sta causando un grave danno all'economia della zona già sofferente in questo periodo di grave crisi;

le corse le cui fermate sono state soppresse sono allegate alla presente interrogazione -:

quali sono tutte le azioni finora intraprese, e quelle che codesta Giunta regionale intenderà intraprendere nei confronti di Trenitalia per potere affrontare la problematica in questione, relativa alla soppressione di diverse fermate nella stazione di San Lucido e, altresì, relative alla sospensione di diversi convogli operanti sul territorio regionale.

Elenco convogli interessati alla soppressione delle fermate alla stazione di San Lucido

8260/8291 Reggio C (6.19) - Cosenza (9.07);

8269/8270/8271 Melito PS (6.36) - Cosenza (9.45);

8292/8293 Reggio C (13.19) - Cosenza (15.50);

8298/8299 Reggio C (14.19) - Cosenza (16.50);

8540/8545 Melito PS - Cosenza (16.50);

8415/8416/8417 Melito PS (16.45) - Cosenza (19.50);

8422/8423 Reggio C (18.19) - Cosenza (20.50);

12730/12733 Melito PS - Cosenza (20.50);

8427/8428 Melito PS (18.45) - Paola (21.19);

8255/8256 Paola (5.25) - Melito PS (8.24);

8446/8447/8448 Cosenza (5.40) - Melito PS (8.46);

12736/12737/12738 Cosenza (6.39) - Melito PS;

8472/8473/8474 Cosenza (11.39) - Melito PS (14.46);

8484/8485/8486 Cosenza (14.39) - Melito PS (17.57);

8488/8489 Cosenza (15-39) - Reggio C (18.22);

8492/8493/8494 Cosenza (16.39) - Melito PS (19.46)”.

Prego, consigliere Sergio.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Considerando che questa interrogazione risale al mese di luglio e riguarda il problema della soppressione dei treni, mi auguro, in attesa della risposta scritta, che non levino anche i binari, visto come vanno le cose per le ferrovie! Perciò ritiro e aspetto la risposta scritta.

Stessa cosa vale per l’interrogazione numero 108 del novembre scorso.

Ritiro anche l’ordine del giorno presentato stamattina, proprio perché, essendo recentissimo, credo che la Giunta non abbia avuto il tempo e il modo di predisporre una risposta, perciò aspetto pure questa per iscritto oppure la discuteremo alla prossima seduta di Consiglio.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Favorevole.

Interrogazione a risposta scritta numero 73/10^ del 22 luglio 2015 di iniziativa dei consiglieri G. Graziano, G. Giudiceandrea, recante: “Risoluzione del problema del precariato all’ASP di Cosenza con l’applicazione della legge numero 125/2013 e relativo DPCM che ne disciplina le procedure in Sanità

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 73/10^ del 22 luglio 2015 di iniziativa dei consiglieri G. Graziano, G. Giudiceandrea, recante: “Risoluzione del problema del precariato all’ASP di Cosenza con l’applicazione della legge numero 125/2013 e relativo DPCM che ne disciplina le procedure in Sanità”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

all'ASP di Cosenza esiste da armi un problema irrisolto, rappresentato da un precariato storico che ha visto avvicendarsi varie Legislature senza che nessuna abbia affrontato e risolto definitivamente tale questione;

la Legge n. 125/2013 art. 4 comma 6 prevede procedure concorsuali riservate esclusivamente al personale avente i requisiti di cui all'articolo 1 commi 519 e 558 della legge 27 dicembre 2006 n. 296, e all'articolo 3 comma 90 della legge 24 dicembre 2007 n. 244, nonché a favore di coloro che alla data di pubblicazione della legge di conversione del presente decreto (n. 101/2013) hanno maturato, negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alle dipendenze dell'amministrazione che emana il bando, con esclusione, in ogni caso, dei servizi prestati presso uffici di diretta collaborazione degli organi politici;

il Decreto n. 2 del 26 Marzo 2015 del Commissario ad Acta della Sanità della Regione Calabria che indica tra le priorità di assunzione al punto 4, lette) dell'Allegato A, la stabilizzazione del personale precario avente i requisiti di cui alla legge n. 125/2013;

il DPCM che dà attuazione e disciplina le procedure concorsuali riservate al personale precario in Sanità è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23/4/2015;

il DPCM prevede all'art. 2 che gli aventi diritto alla "stabilizzazione" possano partecipare alle procedure indette da altri Enti Regionali che li bandiscono;

avviando procedure concorsuali prima dell'avvenuta stabilizzazione, si può verificare una limitazione all'accesso dall'esterno visto che tantissimi "precari" della Regione, con titoli preferenziali dovuti all'anzianità di servizio, provvederanno a partecipare al bando, causando presumibilmente, un esiguo incremento di unità aggiuntive utili a fronteggiare il fabbisogno degli Enti del Servizio Sanitario;

il personale interessato da tale procedura di assunzione speciale non comporterà alcun costo aggiuntivo per il Sistema Sanitario in quanto si tratta di spesa ormai storicizzata, come assodato e ribadito anche dalla stessa ASP nell'Allegato B di cui alla delibera n.1304 del 17/7/2015;

l'ASP di Cosenza nella Delibera n. 1304 del 17 Luglio 2015, riguardante un piano straordinario di assunzioni anno 2015, indica solo 65 figure professionali da stabilizzare nonostante sia richiesta autorizzazione per un totale di 319 posti da mettere a concorso;

con delibera n. 3436 e 3437 del 30 dicembre 2013 l'ASP di Cosenza aveva provveduto a prorogare tutti i contratti degli aventi diritto alla stabilizzazione in base alla Legge n. 125/2013, indicandone il fabbisogno;

il Commissario ad Acta della Regione con il decreto n. 2 del 2015 non prevede espressamente l'autorizzazione per le stabilizzazioni da parte delle Aziende Sanitarie;

visto che ad una istanza inviata da alcuni componenti RSU dell'ASP di Cosenza al Commissario Straordinario, relativamente all'attuazione di quanto previsto dalla normativa in vigore, è stato risposto che per le procedure di attuazione si resta in attesa di determinazioni della Regione -:

se la Regione intende dare indicazioni all'ASP di Cosenza al fine di stilare un'unica graduatoria degli aventi diritto decretandone l'idoneità ed immettendoli in ruolo non appena verranno meno eventuali condizioni ostative;

se, invece, intenda indicare altra soluzione che riterrà adeguata al fine di risolvere definitivamente tale problematica, nel rispetto della Legge n. 125/2013, precisando che la stabilizzazione non comporterà alcun aggravio di spesa per l'Azienda, essendo il personale de quo già in servizio da molti anni e costituendo quindi un costo storicizzato”.

Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

In accordo con il consigliere Giudiceandrea, sia per l’interrogazione numero 73/10^ sia per la numero 74/10^, che fra l’altro sono collegate e riguardano la sanità e la stabilizzazione delle nuove assunzioni, preferiamo avere una risposta per iscritto che sia più esauriente rispetto alla risposta che potremmo avere oggi.

Vorrei aggiungere che, anche per quanto riguarda l’interrogazione numero 78/10^, sugli ammortizzatori in deroga, credo fra l’altro si tratti di un problema già risolto, vorremmo risposta scritta; anche per l’80/10^ la stessa cosa, risposta per iscritto per i movimenti franosi al Comune di Mandatoriccio; uguale per l’81/10^, fra l’altro già un tema affrontato in precedenza che riguarda il Comac; uguale anche per l’82/10^ per il Consorzio di Sibari e Media Valle Crati; uguale per l’85/10^, preferirei avere una risposta per iscritto.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

D’accordo con il consigliere proponente.

Interrogazione a risposta scritta numero 75/10^ del 24 luglio 2015 di iniziativa del consigliere N. Salerno, recante: “In riferimento agli interventi sul sistema depurativo e all’inquinamento del mare”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 75/10^ del 24 luglio 2015 di iniziativa del consigliere N. Salerno, recante: “In riferimento agli interventi sul sistema depurativo e all’inquinamento del mare”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

il turismo rappresenta una delle principali prospettive di sviluppo della Calabria, che è dotata di paesaggi naturali dalla bellezza unica;

le coste calabresi sono meta di innumerevoli visitatori provenienti non solo dalle regioni italiane, ma anche da altre nazioni;

la Giunta regionale, “al fine di prevenire il verificarsi di eventuali forme d'inquinamento imputabili ad un non corretto funzionamento dei sistemi depurativi costieri", ha approvato un programma di efficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione nei Comuni costieri, finanziato con 8 milioni di euro prelevati dal fondo FESR 2007-2013;

come reso noto da un comunicato stampa diffuso in data 11 giugno 2015, i Comuni interessati datali interventi sono stati 100;

dai quotidiani regionali e dalle giornaliere segnalazioni dei turisti è emerso che il mare, in lacune località, presenta una colorazione ed odori innaturali e che, in alcuni aree, non è stato balneabile;

la situazione è particolarmente grave a Nicotera, dove l'inquinamento del mare è così evidente da destare seria preoccupazione nella popolazione;

la stessa Giunta regionale, nel comunicato diffuso in data 11 giugno 2015, ha riconosciuto che l'inquinamento del mare "è alla base del forte decremento delle presenze turistiche registrato nella nostra regione" -:

quali sono i risultati prodotti dal programma di efficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione nei Comuni costieri;

se ci sono stati ritardi nell'attuazione del programma, considerato che l'annuncio dell'erogazione dei fondi è avvenuto solo a giugno inoltrato;

se è stata elaborata una specifica strategia atta a prevenire, con la dovuta tempistica, l'inquinamento del mare per la stagione estiva 2016”.

Prego, consigliere Salerno.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Anche questa interrogazione, ormai, è superata, però sarebbe gradita risposta scritta, per capire pure come affrontare la prossima stagione, se ci sono delle situazioni che vanno approfondite.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

RIZZO Antonietta, assessore all’ambiente

Sì, la risposta verrà immediatamente consegnata al consigliere.

Interrogazione a risposta scritta numero 76/10^ del 24 luglio 2015 di iniziativa del consigliere N. Salerno, recante: “In merito alla mancata apertura del 3° Lotto del 5° Tronco 'Argusto – Campo Gagliato' e del 4° Tronco, fra lo svincolo di Torre di Ruggiero e lo svincolo di Chiaravalle Centrale, della Trasversale delle Serre”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 76/10^ del 24 luglio 2015 di iniziativa del consigliere N. Salerno, recante: “In merito alla mancata apertura del 3° Lotto del 5° Tronco 'Argusto – Campo Gagliato' e del 4° Tronco, fra lo svincolo di Torre di Ruggiero e lo svincolo di Chiaravalle Centrale, della Trasversale delle Serre”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

la Trasversale delle Serre rappresenta un'opera strategica per il processo di sviluppo dell'intera Calabria consentendo il collegamento fra il mar Jonio ed il mar Tirreno passando per le Serre;

l'apertura dell'infrastruttura permetterebbe, anche nel breve periodo, un rilancio in termini turistici vista la possibilità per i visitatori di coniugare le bellezze della montagna con il divertimento delle aree costiere;

la storia della Trasversale è alquanto lunga e complessa affondando le radici nell'idea nata nel 1966 con il primo appalto che risale al 1983;

per la realizzazione dell'opera sono impiegate risorse provenienti dal Por Calabria 2000- 2006;

il 3° Lotto del 5° Tronco "Argusto - Campo Gagliato" pur essendo asfaltato e dotato dell'impiantista di sicurezza rimane chiuso al traffico per motivi non chiari;

l'apertura del 4° Tronco fra lo svincolo di Torre di Ruggiero e Chiaravalle Centrale continua a subire rallentamenti che impediscono il suo completamento;

il processo di crescita economica, sociale e culturale è stato sostanzialmente bloccato dall'assenza di infrastrutture e dal conseguente mancato accesso ai mercanti regionali e nazionali;

le migliori risorse umane del territorio, vista la scarsità di opportunità di crescita professionale e di prospettive, abbandonano con sempre maggiore frequenza le zone di residenza;

la popolazione segue con insoddisfazione e sfiducia i lavori sulla Trasversale delle Serre mostrando tensione e insofferenza di fronte alle notizie di continui rinvii dell'apertura dei tratti sopra elencati -:

quali siano le reali ragioni che impediscono l'apertura al traffico del 3° Lotto del 5° Tronco "Argusto - Campo Gagliato" e del 4° Tronco, fra lo svincolo di Torre di Ruggiero e Chiaravalle Centrale, della Trasversale delle Serre;

quali iniziative intenda adottare la Giunta regionale per vigilare sulle cause dei ritardi;

quali azioni intenda intraprendere la Giunta regionale per rimuovere gli ostacoli alla base dei rallentamenti concernenti la realizzazione dell'opera”.

Prego, consigliere Salerno.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Anche su questa che riguarda la trasversale delle Serre, è un problema che si trascina ormai da anni su un tronco di strada che è già pronto per essere aperto, però, forse per problemi burocratici, non so per che cosa, non viene aperto. Anche su questo aspetto risposta scritta, così possiamo anche capirne il motivo.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Va benissimo. E’ pronta, la giriamo subito.

Interrogazione numero 77/10^ del 27 luglio 2015 di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Sul mancato aggiornamento del sito web della Regione Calabria con i nuovi componenti dell'esecutivo”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 77/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Sul mancato aggiornamento del sito web della Regione Calabria con i nuovi componenti dell'esecutivo”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 79/10^ del 4 agosto 2015 di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Misure a sostegno dei lavoratori svantaggiati ex Eurocoop Scalr

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 79/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Misure a sostegno dei lavoratori svantaggiati ex Eurocoop Scalr”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 83/10^ del 19 agosto 2015 di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “Sulla realizzazione dei nuovi ospedali di Cosenza, Reggio Calabria e Crotone”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 83/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “Sulla realizzazione dei nuovi ospedali di Cosenza, Reggio Calabria e Crotone”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 84/10^ del 24 agosto 2015 di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Interventi di contrasto al degrado dell'ambiente marino cagionato dal materiale di risulta, con particolare riferimento alla 'Costa degli dei'. Programmazione futura”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 84/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Interventi di contrasto al degrado dell'ambiente marino cagionato dal materiale di risulta, con particolare riferimento alla 'Costa degli dei'. Programmazione futura”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione a risposta scritta numero 86/10^ del 27 agosto 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla strada Longobucco-Mirto Crosia (Sila - Mare)

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 86/10^ del 27 agosto 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla strada Longobucco-Mirto Crosia (Sila - Mare)”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

la strada Longobucco - Mirto Crosia, conosciuta anche come strada Sila - Mare, risulta essere un'arteria strategica e di vitale importanza per i comuni interessati;

i lavori di costruzione e ammodernamento della succitata strada sono iniziati nel 1989;

ad oggi i lavori non sono stati ultimati, con evidenti disagi per le popolazioni dell'intera area di riferimento;

l'Assessorato ai lavori pubblici, con nota del 06/09/2012 affermava che “nel contesto dell'individuazione ed assegnazione di risorse ad interventi di rilievo nazionale ed interregionale e di rilevanza strategica regionale per l'attuazione del Piano nazionale per il Sud, la Delibera CIPE 62/2011 che stanzia ufficialmente i 923 milioni di euro previsti dal Piano per la Calabria, assegna per la strada “Mirto-Crosia-Longobucco” un finanziamento di 22,4 milioni di euro di cui 5,4 milioni di euro per il "completamento dei lavori per il collegamento IV lotto I stralcio" e 17 milioni di euro per il “collegamento IV lotto II stralcio”.

il 30 giugno 2014, si teneva l'inaugurazione di un tratto della strada Sila - Mare, del Bivio SS 107/0rtiano e Bivio SS 107/Acqua del Santo;

subito dopo l'inaugurazione, a causa di adempimenti tecnici, il tratto stradale appena aperto veniva chiuso al transito;

come già messo in evidenza, la strada Sila - mare risulta essere non ancora ultimata;

sono stati già spesi diverse decine di milioni di Euro di fondi pubblici per la strada Longobucco - Mirto Crosia;

la data di ultimazione lavori, fissata al 31/03/2014, non è stata rispettata -:

quali iniziative intende assumere il Presidente della Giunta regionale per portare a compimento, nel più breve tempo possibile, la strada Sila-Mare;

se i tempi per la consegna del Lotto del Ponte Manco sono rispettati e, in ogni caso, a che punto sono i lavori;

a che punto è l'iter per l'inizio dei lavori relativi al Lotto che arriva fino a Caloveto;

quali provvedimenti intende assumere il Presidente della Giunta regionale per garantire la mobilità dei nostri corregionali colpititi da questo disservizio causato dall'ennesima opera infrastrutturale incompiuta”.

Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Sull’interrogazione 86/10^ preferirei avere una risposta in Aula, considerata la problematica che è ancora attualissima.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Su questa interrogazione però, vorrei fare una precisazione: questa mi risulta, purtroppo, formulata in una data antecedente ad importanti novità che si sono registrate nel corso della scorsa settimana, per cui mi riservo una lettura; però se il consigliere Graziano è d’accordo, vorrei comunque poter integrare e trasmettere in forma scritta nel giro di qualche giorno una relazione molto più dettagliata, perché le informazioni contenute nella risposta scritta, purtroppo, non sono aggiornate a quelle che dovrebbero essere, anche perché ci sono importanti novità positive sul completamento dell’opera.

Quindi, se il consigliere Graziano è d’accordo, posso procedere con la lettura in forma scritta, ma se preferisce, posso fornire una versione in forma scritta aggiornata, in tempi relativamente brevi.

PRESIDENTE

La parola al consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Grazie, assessore, prendo atto delle recenti novità positive, quindi, data la positività delle novità per la ripresa dei lavori di questa importante arteria che è ferma da moltissimi mesi, aspetto con celerità la risposta scritta da lei preannunciata.

Interrogazione a risposta scritta numero 87/10^ del 31 agosto 2015 di iniziativa del consigliere N. Salerno, recante: “Sull'utilizzo del sito istituzionale della Regione Calabria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 87/10^ del 31 agosto 2015 di iniziativa del consigliere N. Salerno, recante: “Sull'utilizzo del sito istituzionale della Regione Calabria”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

il sito istituzionale della Regione Calabria (www.regione.calabria.it) costituisce un importantissimo strumento della comunicazione che assicura informazioni di carattere amministrativo ai cittadini rendendo note le decisioni che assumono una certa rilevanza per la vita della popolazione calabrese;

lo stesso sito è visitato quotidianamente da un gran numero di utenti, che si connettono anche da fuori regione, e che si aspettano di ottenere notizie precise e corrette;

in data 6 agosto 2015 sulla homepage del sito è stata pubblicata la notizia dal titolo "Oliverio alla vigilia della Direzione nazionale del Pd sul Mezzogiorno: 'Il Sud è una risorsa strategica per tutto il Paese'";

in data 7 agosto 2015 sulla homepage del sito è stata pubblicata la notizia dal titolo "Intervento del Presidente della Regione Mario Oliverio alla Direzione straordinaria del Pd dedicata al Mezzogiorno";

in data 28 agosto 2015 sulla homepage del sito è stata pubblicata la notizia dal titolo “Oliverio ad Amantea: Il nostro peggior nemico è l'assistenzialismo” nella cui premessa venivano sottolineati il “grande interesse e partecipazione di pubblico” alla Festa dell'Unità tenutasi sul Lungomare di Amantea;

in data 29 agosto 2015 sulla homepage del sito è stata pubblicata la notizia dal titolo “Oliverio a Serra San Bruno: Lo sviluppo della Calabria deve partire dalle aree interne” nella cui introduzione vengono evidenziati il “parterre de Roi e grande partecipazione di pubblico alla Festa dell’Unità di Serra San Bruno”;

questa sequenza di notizie di carattere squisitamente politico e partitico può costituire una propaganda elettorale che può incidere in maniera diretta sulle scelte politiche degli utenti che si collegano con l'intenzione di ottenere notizie prettamente istituzionali;

in data 4 agosto 2015 è stata pubblicata una nota dal titolo “Il Dipartimento Lavoro sulla Fondazione Calabria Etica” nel corpo del quale in virgolettato sono presenti affermazioni, genericamente attribuite allo stesso Dipartimento, di severo giudizio politico e di aperta condanna dell'operato “della precedente Giunta regionale Scopelliti-Stasi” e nel quale vengono tacciati di essere “responsabili dello sfascio della Fondazione (Calabria Etica) Ruberto ed ex Assessore Salerno”;

emergerebbe, agli occhi degli utenti, una forte confusione/commistione di ruoli fra la parte burocratica e quella politica e renderebbe l'idea che si tratti più di un ufficio stampa del Partito Democratico, che non del sito istituzionale della Regione Calabria -:

se sono state rispettate le norme che regolano la comunicazione;

quali sono le motivazioni dell'uso “distorto” del sito istituzionale della Regione Calabria”;

quali provvedimenti, eventualmente, saranno adottati per ripristinare il corretto uso dello stesso sito.

Prego, consigliere Salerno.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Anche su questa chiedo risposta scritta.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

D’accordo.

Interrogazione a risposta scritta numero 89/10^ dell’8 settembre 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sui lavoratori precari progetto SIT presso l'ex Consorzio di bonifica Valle Lao, ora Consorzio di bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno cosentino”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 89/10^ dell’8 settembre 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sui lavoratori precari progetto SIT presso l'ex Consorzio di bonifica Valle Lao, ora Consorzio di bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno cosentino”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - Premesso che:

presso il Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea (ora Consorzio di bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno cosentino) il 23 luglio 2001, attraverso concorso pubblico, è stata prevista l'assunzione part time (18 ore settimanali) di unità lavorative, nell'ambito dell'esecuzione del Progetto P.T.T.A. 94/96 - Area Programmata E - Area di Sviluppo Occupazionale Ambientale del mezzogiorno - Intervento n° 11 - Promozione di una struttura di servizi per la gestione degli ambienti naturali del territorio consortile - N.O.C. 11, con scadenza Progetto il 24 maggio 2004;

giorno 1 settembre 2004 è stato stipulato il contratto di lavoro a progetto finalizzato alla realizzazione, di un Sistema Informativo per le Bonifiche denominato S.LB.I.CAL, presso l'URBI Calabria, con scadenza Progetto il 30 aprile 2006;

il 18 settembre 2006 è stato sottoscritto il contratto di lavoro a progetto finalizzato alla realizzazione del progetto denominato "Costituzione del Catasto delle OO.PP. Di Bonifica", indirizzato all'implementazione del SIBICAL (SIGRIA), sempre presso l'URBI Calabria, con scadenza Progetto il 18 ottobre 2007;

il 15 marzo 2008 è stato siglato il contratto di Lavoro a Progetto mirato alla realizzazione del progetto denominato "Implementazione del Catasto delle Opere Pubbliche di Bonifica" (IMPLEMENTAZIONE SIGRIA) presso l'URBI Calabria, con scadenza Progetto il 15 ottobre 2008;

il 03 giugno 2009 è stato definito il contratto di Lavoro a Progetto volto alla realizzazione del Piano Comprensoriale e Sistema Informativo Territoriale dei Consorzi di Bonifica Tirreno Vibonese (VV) e Tirreno Catanzarese (CZ), presso l'URBI Calabria, con scadenza Progetto il 03 gennaio 2010;

il 02 luglio 2014, attraverso selezione pubblica per titoli, è stata attivata procedura di assunzione unità lavorative con contratto a Progetto per la "Realizzazione di un sistema informativo

territoriale a servizio della bonifica", presso il Consorzio Valle Lao di Scalea (CS),con scadenza Progetto il 28 febbraio 2015;

è facile intuire lo stato di malessere che vivono i lavoratori del Progetto SIT presso il Consorzio di bonifica Valle Lao;

si tratta di numerosi lavoratori precari ormai dal 2001, che purtroppo, in questo momento, non vedono garantito il proprio futuro;

attualmente le unità lavorative del Progetto SIT si ritrovano senza lavoro;

quando si parla di precariato non ci riferiamo solo ai diretti interessati, ma anche alle famiglie dei lavoratori che affrontano questa triste situazione e che vivono in uno stato di disagio sociale;

un Ente come la Regione Calabria non può abbandonare i propri corregionali, soprattutto materia di diritti costituzionalmente garantiti, come il diritto al lavoro -:

quali iniziative intende assumere per porre fine, in maniera definitiva e nel più breve tempo possibile, al dramma sociale che vivono i lavoratori SIT presso Tex Consorzio di bonifica Valle Lao, ora Consorzio di bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno cosentina”.

Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Anche questa è molto complessa e riguarda il progetto Sit del Tirreno cosentino, quindi anche qua, se la Giunta è d’accordo, preferirei avere una risposta completa per iscritto.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

D’accordo.

Interrogazione a risposta scritta numero 90/10^ del 14 settembre 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sull'erogazione dei fondi alle scuole paritarie (Legge 62/2000)”

Interrogazione numero 97/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sui compensi dei tirocinanti percettori di mobilità in deroga presso la Procura di Castrovillari (CS)”

Interrogazione numero 98/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla situazione critica dell'Ospedale di Castrovillari”

Interrogazione numero 121/10^ di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sui Corpi di Polizia Provinciale della Calabria e sulla vigilanza nelle materie non fondamentali oggetto di riordino (in particolare caccia e pesca)”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 90/10^ del 14 settembre 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sull'erogazione dei fondi alle scuole paritarie (Legge 62/2000)”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - Premesso che:

il MIUR ha stanziato per la Regione Calabria, e per le 400 scuole paritarie della nostra Regione la cifra di euro 5.327.344, con Decreto interministeriale del ministero dell'Istruzione e del ministero dell'Economia e delle Finanze del 25/11/2014, registrato alla Corte dei conti in data 23/12/2014;

la Giunta regionale in data 21 maggio 2015 ha approvato la variazione al bilancio 2015 con la quale è stato istituito apposito capitolo con la denominazione Spese per il sostegno alle scuole paritarie e lo stanziamento in termini di competenza e di cassa di euro 5.327.344,00 per il previsto trasferimento delle risorse da parte dello Stato;

ai sensi della Legge 62/2000, tali somme devono essere obbligatoriamente trasferite alle scuole paritarie;

in data 08/09/2015 è apparsa sul sito istituzionale della Regione Calabria la notizia che "La Giunta ha, anche, deciso di erogare due milioni e mezzo di euro, come quota parte, a favore delle circa quattrocento scuole paritarie. Pur nelle difficoltà di bilancio, è stato deciso un intervento motivato dalla consapevolezza delle condizioni di difficoltà in cui opera questo settore, chiamato a surrogare la non adeguata offerta di un sistema pubblico, non sempre agevolato dalla domanda, soprattutto per quanto riguarda il sistema delle scuole dell'infanzia e primaria. L'auspicio della Giunta è che l'intervento deliberato possa consentire un più sereno avvio dell'attività";

ad oggi non risultano essere stati erogati i contributi previsti dalla legge per le scuole paritarie della Regione Calabria;

risulta oltremodo difficoltoso iniziare un nuovo anno scolastico senza i contributi necessari per il mantenimento delle strutture e dell'apparato che ruota intorno alla scuola, che tra l'altro sono fondi non regionali ma dello Stato, considerata anche la situazione socio economica della Calabria -:

a che punto sono le azioni necessarie per l'erogazione dei fondi (€ 5.327.344,00) pervenuti dallo Stato a favore delle 400 scuole paritarie della Regione Calabria;

se entro l'anno 2015 sarà erogato l'intero ammontare delle risorse, in modo da non pregiudicare il corretto svolgimento delle attività scolastiche”.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Anche su questa preferirei una risposta per iscritto, la 90/10^; anche per la 97/10^ sui tirocinanti di Castrovillari, problema già risolto, peraltro, quindi va bene avere una risposta per iscritto da parte della Giunta; lo stesso dicasi per la 98/10^, che riguarda un problema molto importante sulla situazione critica dell’ospedale di Castrovillari. Qui è necessario che la Giunta dia una risposta completa per iscritto, quindi attendiamo fiduciosi.

Lo stesso dicasi per la 121/10^, che è quella dei corpi di Polizia provinciale. Per come già annunciato dal consigliere Mirabello, c’è un impegno – mi pare – da parte della Giunta regionale a dare una risposta completa per le Polizie provinciali riguardanti le varie province calabresi.

Quindi attendiamo questa mozione unitaria che verrà fatta nella prossima seduta e alla quale mi pare la Giunta si sia impegnata a dare una risposta organica e completa, che riguardi in modo unitario le varie problematiche esistenti nelle varie province.

E’ chiaro che questo è un tema molto sentito dalla Polizia provinciale, che in questo momento in ogni provincia non sa di quale morte deve morire! Veramente vorrebbe vivere, soprattutto vorrebbe vivere alle dipendenze, eventualmente, della Regione, se fosse possibile, però su questo attendiamo questa risposta per iscritto alla mozione unitaria che è stata preannunciata e su cui la Giunta ha preso l’impegno di rispondere a breve.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Favorevole su tutte le cose. Mi consenta il consigliere Graziano soltanto due osservazioni.

Per quanto riguarda la 90/10^ sull’erogazione dei fondi alle scuole paritarie, ormai credo sia superata, nel senso che all’epoca c’era stato un problema nella distribuzione delle risorse ministeriali alle scuole, perché impattavano sul patto di stabilità, ma credo che al momento sia risolto. Comunque daremo una risposta per iscritto.

Per quanto riguarda, invece, la questione seria e delicata della Polizia provinciale, già da tempo è all’attenzione della Giunta, perché il problema della Polizia provinciale non nasce dalla Regione, è un problema che ha molte sfaccettature, problemi giuridici, di qualificazione professionale, di relazione con le varie realtà provinciali, ognuna delle quali ha la sua specificità. Per cui una riflessione sul tema deve essere fatta, e sarà fatta.

PRESIDENTE

Consigliere Graziano, vuole replicare?

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Prendo atto di quello che ha detto il Vicepresidente, effettivamente per quanto riguarda le scuole paritarie, consta anche a me che il problema è stato risolto, quindi anche qui forse non è necessaria la risposta.

Per quanto riguarda la Polizia provinciale, concordiamo che è una materia delicata, che va affrontata complessivamente, quindi prendiamo atto dell’impegno preso dalla Giunta regionale.

Interrogazione a risposta scritta numero 91/10^ del 15 settembre 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine ai problemi sulla gestione da parte della società Sacal dell’aeroporto di Lamezia Terme”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 91/10^ del 15 settembre 2015 di iniziativa del consigliere G. Giudiceandrea, recante: “In ordine ai problemi sulla gestione da parte della società Sacal dell’aeroporto di Lamezia Terme”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale ed all'assessore ai trasporti. Per sapere - premesso che:

SACAL è una società per azioni di proprietà pubblica per il 66,74% (20,7% Comune di Lamezia Terme - 19,18% Provincia di Catanzaro - 10% Regione Calabria - 10% Comune di Catanzaro - 3,067% Provincia di Cosenza - 3.79 % Camere di Commercio);

con convenzione numero 45 dell'11/09/2007 SACAL ottiene dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Concessione della Gestione Totale per un periodo di 40 anni a partire dal 10/7/2008 e la Certificazione di Prestatore di Servizi Assistenza a terra dei passeggeri, degli aeromobili e per la movimentazione merci e bagagli;

l'articolo 705 del Codice della Navigazione definisce il gestore aeroportuale come "il soggetto cui è affidato, sotto il controllo e la vigilanza dell'ENAC, insieme ad altre attività o in via esclusiva, il compito di amministrare e di gestire, secondo criteri di trasparenza e non discriminazione, le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati presenti nell'aeroporto o nel sistema aeroportuale considerato";

l'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture nel rapporto sulle gestioni aeroportuali ha concluso che le società a prevalente capitale pubblico come SACAL debbano ritenersi organismi di diritto pubblico o imprese pubbliche, pertanto tale società è tenuta ad applicare il Codice dei Contratti;

la mission di SACAL è quella di sviluppare l'attività aeroportuale nel pieno rispetto degli standard di sicurezza, assicurando la massima efficienza e la migliore qualità di servizio ai clienti, con l'obiettivo di accrescere la propria produttività e redditività e di contribuire allo sviluppo socioeconomico della Calabria;

nell'anno in corso le performance dell'aeroporto hanno subito un drastico ridimensionamento. Dopo una crescita, sia di passeggeri che dei voli, del 10%, nel 2014 rispetto al 2013, si è avuto un crollo, nei primi 7 mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014, del numero di arrivi e partenze del 9,6% e dei passeggeri del 3,3%;

la perdita di traffico e passeggeri, subita dall'aeroporto di Lamezia, in controtendenza rispetto alla crescita nello stesso periodo dei flussi turistici verso la regione, indica la diminuzione dell' offerta di mobilità aerea e pertanto indirettamente una gestione e programmazione poco efficiente e una diminuzione dell'appeal dello scalo per vettori e grosse agenzie turistiche;

nel Piano aeroporti il Governo ha inserito l'aeroporto di Lamezia Terme tra i 12 aeroporti strategici;

sull'aeroporto di Lamezia manca una Bird Control Unit dedita allo specifico compito di garantire che la pista di volo sia libera da volatili, con la conseguenza che spesso gli aeromobili sono costretti a subire notevoli ritardi in attesa che venga liberata la pista di volo dalla fauna o accade, nella peggiore delle ipotesi, che aeromobili in decollo e atterraggio impattano pericolosamente con volatili;

nel 2014 è stato completato il prolungamento della pista di volo portandone la lunghezza da 2400 a 3000 metri. Alla data attuale i nuovi 600 metri non sono ancora utilizzabili;

presso l'aeroporto di Lamezia non è disponibile il carburante AVGAS 100LL utilizzato dai piccoli aerei impiegati normalmente per aviazione turistica. Tale carenza impedisce di fatto di generare una movimentazione di velivoli che, seppur interessando aerei di dimensioni ridotte, produrrebbe un notevole indotto turistico nella zona;

i collegamenti dell'aeroporto di Lamezia Terme con le città di Cosenza, Vibo Valentia e Catanzaro sono assicurati da un numero esigue di corse garantite dalla Romano Spa e dalle Ferrovie della Calabria, rendendo di fatto difficoltoso l'utilizzo dei mezzi pubblici da/per lo scalo -:

per quanto sopra esposto in merito alle grave problematiche che investono il più grande scalo aeroportuale regionale se:

non ritenga di dover chiedere al management SACAL notizie in merito al completamento dei lavori di prolungamento della pista;

non ritenga di dover intervenire presso le Ferrovie della Calabria per verificare lo stato dell'arte del piano per il transito e la sosta in aeroporto di tutte le corse delle tratte Cosenza/Catanzaro e Catanzaro/Vibo Valentia;

non ritenga di dover chiedere al management SACAL una verifica nelle procedure delle ispezioni della pista per allontanamento dei volatili richiedendo l'istituzione di un'apposita Bird Control Unit;

non ritenga di dover chiedere al management SACAL notizie in merito al completamento dei lavori di prolungamento della pista;

non ritenga poiché SACAL gestisce in concessione un bene dello Stato, di dover intervenire presso il Ministero competente per valutare eventuali misure da adottare per giungere ad una necessaria valutazione di merito sul management dello scalo ove necessario”.

Prego, consigliere Giudiceandrea.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Prendiamo atto, innanzitutto, del fatto che l’interrogazione risale a settembre 2015 e che, nel frattempo, sono state apportate modifiche sostanziali, soprattutto per quanto riguarda uno dei punti, cioè la possibilità di accedere con più facilità allo scalo aeroportuale. Grazie all’assessore Musmanno, 121 – mi pare – sono le corse in più al giorno che passano da quell’aeroporto, un’idea assolutamente semplice quanto intelligente, perché ha utilizzato le tratte che già passavano nelle zone viciniore per fare attraversare anche la zona aeroportuale, garantendo così – e così pare che gli studiosi abbiano detto – un aumento potenziale dell’utenza per l’aeroporto, con un incasso potenziale in aumento all’anno di circa 100 milioni di euro.

Questo è un ottimo risultato, mi permetto di segnalare.

Sulle altre questioni, quelle relative al Bird control unit e all’allungamento della pista, io non ho risposta. Se vuole, può darla oggi, altrimenti può farlo anche per iscritto, assessore, non ci sono problemi.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture

Mi riservo la risposta per iscritto.

Interrogazione numero 93/10^ di iniziativa del consigliere F. Orsomarso, recante: “Sulla regolare prosecuzione dei servizi di TPL fino al 31 dicembre 2015 e relativa copertura finanziaria”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 93/10^ di iniziativa del consigliere F. Orsomarso, recante: “Sulla regolare prosecuzione dei servizi di TPL fino al 31 dicembre 2015 e relativa copertura finanziaria”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 94/10^ di iniziativa del consigliere F. Orsomarso, recante: “Sui ritardi nell’istruttoria e pagamento delle domande relative all’Avviso Pubblico per l’accesso al credito sociale a favore di coloro che versano in situazioni di temporanea difficoltà economica”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 94/10^ di iniziativa del consigliere F. Orsomarso, recante: “Sui ritardi nell’istruttoria e pagamento delle domande relative all’Avviso Pubblico per l’accesso al credito sociale a favore di coloro che versano in situazioni di temporanea difficoltà economica”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 95/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Interventi di contrasto al degrado dei trasporti regionali; superamento delle indecorose condizioni relative alla tratta Vibo Valentia – Cosenza, gestite dalle Ferrovie della Calabria (FC) Srl”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 95/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Interventi di contrasto al degrado dei trasporti regionali; superamento delle indecorose condizioni relative alla tratta Vibo Valentia – Cosenza, gestite dalle Ferrovie della Calabria (FC) Srl”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 96/10^ di iniziativa del consigliere G. Aieta, recante: “Sul progetto Nuclei di Cure Primarie della ASP di Cosenza”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 96/10^ di iniziativa del consigliere G. Aieta, recante: “Sul progetto Nuclei di Cure Primarie della ASP di Cosenza”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 99/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Su interventi per il ritorno dei sarcofagi contenenti le spoglie di Ruggero I d’Altavilla e della moglie Eremburga, presso il museo statale di Mileto”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 99/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Su interventi per il ritorno dei sarcofagi contenenti le spoglie di Ruggero I d’Altavilla e della moglie Eremburga, presso il museo statale di Mileto”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 100/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Su interventi a sostegno del museo statale civico di Mileto”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 100/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Su interventi a sostegno del museo statale civico di Mileto”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 102/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “Sul Poliambulatorio di Amantea

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 102/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “Sul Poliambulatorio di Amantea”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 103/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Iniziative appropriate per la valorizzazione della figura di Natuzza Evolo e della realtà che custodisce le sue spoglie mortali”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 103/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Iniziative appropriate per la valorizzazione della figura di Natuzza Evolo e della realtà che custodisce le sue spoglie mortali”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 104/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “Emergenza abitativa/Task Force/Sblocco programmi”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 104/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “Emergenza abitativa/Task Force/Sblocco programmi”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 105/10^ di iniziativa del consigliere F. Orsomarso, recante: “Sui motivi del ritardo nella gestione delle risorse stanziate per la ricostruzione a seguito del Sisma del Pollino del 26 ottobre 2012”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 105/10^ di iniziativa del consigliere F. Orsomarso, recante: “Sui motivi del ritardo nella gestione delle risorse stanziate per la ricostruzione a seguito del Sisma del Pollino del 26 ottobre 2012”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 107/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Fondazione Terina, impegno delle risorse disponibili e definitiva soluzione delle problematiche connesse alla posizione dei dipendenti”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 107/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Fondazione Terina, impegno delle risorse disponibili e definitiva soluzione delle problematiche connesse alla posizione dei dipendenti”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 109/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Replica alle critiche sulla partecipazione della regione all’Expo 2015”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 109/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Replica alle critiche sulla partecipazione della regione all’Expo 2015”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 110/10^ di iniziativa del consigliere G. Morrone, recante: “Su interventi ammodernamento e miglioramento dell'autostrada Sa-RC e della Statale 106”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 110/10^ di iniziativa del consigliere G. Morrone, recante: “Su interventi ammodernamento e miglioramento dell'autostrada Sa-RC e della Statale 106”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione a risposta orale numero 111/10^ del 23 novembre 2015 di iniziativa del consigliere D. Bevacqua, recante: “Sulla garanzia nella continuità di prestazioni del laboratorio di analisi medica di Amantea

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta orale numero 111/10^ del 23 novembre 2015 di iniziativa del consigliere D. Bevacqua, recante: “Sulla garanzia nella continuità di prestazioni del laboratorio di analisi medica di Amantea”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

il laboratorio analisi presente in Amantea copre un comprensorio di 9 Comuni (Amantea, Aiello Calabro, Cleto, Serra d'Aiello, Lago, San Pietro in Amantea, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio), per una popolazione di circa 30.000 abitanti, oltre a un'utenza proveniente dai Comuni catanzaresi limitrofi di Falerna, Nocera Terinese, Gizzeria e San Mango d'Aquino;

prestazioni effettuate nell'anno 2013: circa 205.000

prestazioni effettuate nell'anno 2014: circa 220.000

sino al 2011, il laboratorio poteva contare su un personale di 5 tecnici di laboratorio, unitamente a 5 unità fra medici e biologi;

alla data odierna, la dotazione effettiva può contare soltanto su 1 medico e 1 biologo, oltre a 2 tecnici che, a rotazione, prestano servizio presso il centro trasfusionale dell'ospedale di Paola;

il personale tecnico in servizio effettivo risulta, pertanto, ridotto a sole 3 unità;

sino ad agosto 2013, presso il laboratorio di analisi, venivano, inoltre, seguiti circa 300 pazienti in terapia anticoagulante (con conseguente controllo del INR quale esame di laboratorio ricorrente): dopo il decesso del medico responsabile di tale servizio, la dirigenza non previsto alcuna sostituto, costringendo di fatto l'utenza (principalmente anziani cardiopatici) a rivolgersi al Centro Trasfusionale del presidio ospedaliero "San Francesco" di Paola, distante oltre 25 Km da Amantea-:

quali provvedimenti si intendono adottare, nel rispetto delle norme vigenti, per individuare una costruttiva soluzione all'evidente disagio posto a carico di un'utenza numericamente importante e latrice di patologie necessitanti di quotidiana assistenza in loco”.

Prego, consigliere Bevacqua.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Siccome manca il Presidente che ha la delega alla sanità, non penso possa avere una risposta. Dico bene, Vicepresidente?

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Dice bene.

PRESIDENTE

Quindi vuole una risposta scritta?

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Scritta per forza, visto che non potrò avere una risposta orale per assenza del Presidente.

Interrogazione a risposta scritta numero 112/10^ del 30 novembre 2015 di iniziativa del consigliere G. Arruzzolo, recante: “Sull’accorpamento dei consorzi provinciali per le aree di sviluppo industriale. Adempimenti previsti dalla legge regionale numero 24/2013”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 112/10^ del 30 novembre 2015 di iniziativa del consigliere G. Arruzzolo, recante: “Sull’accorpamento dei consorzi provinciali per le aree di sviluppo industriale. Adempimenti previsti dalla legge regionale numero 24/2013”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere - premesso che:

la Legge regionale 16 maggio 2013, n. 24 ("Riordino enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità"), prevede:

agli artt. 5 e 6, l'accorpamento dei consorzi provinciali per le aree di sviluppo industriale in un unico Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive, CORAP, con le medesime funzioni, risorse umane, finanziarie, strumentali e patrimoniali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali senza che sia esperita alcuna procedura di liquidazione dei consorzi;

all'articolo 17, comma3, lettera a), le attività del CORAP sono finanziati dalla Regione, come contributi ordinari;

la Giunta regionale, con D.P.R n. 31 del 19/03/2015, nominava il nuovo Commissario Straordinario dei Consorzi ASI e del CORAP e lo indicava ad eseguire, nei successivi sei mesi dalla notifica, la piena e completa esecuzione dei procedimenti civilistici ed amministrativi specificati e previsti nella L.R n. 24/2013 ed, in particolare, a proseguire il procedimento di accorpamento e ad eseguire le disposizioni e le funzioni attuative ed operative di cui all'art. 5, c. 4, della L.R. n. 24/2013 coerentemente con le vigenti disposizioni di cui alla L.R n. 38/2001;

la L.R. n. 11 del 27/04/2015, art. 2 comma 11, fissava il termine ultimo per la conclusione del processo di accorpamento dei Consorzi, al 31 luglio 2015;

la Giunta regionale, nella seduta dell'11 agosto 2015, invitava il Commissario straordinario a procedere, nel termine massimo di 10 giorni, all'adozione degli atti necessari affinché gli organi competenti delle ASI interessate potessero provvedere all'approvazione dei bilanci, al fine di poter conseguentemente addivenire alla piena operatività del CORAP e al definitivo accorpamento delle ASI;

la Giunta regionale, con deliberazione n. 341 del 17/09/2015, inviava al Consiglio regionale la Proposta di legge n. 80/10 per il differimento, di sei mesi dalla data in cui entrerà in vigore, di tutti gli adempimenti previsti dalla L.R. numero 24/2013 ed in particolare dei termini di conclusione delle procedure di liquidazione o di accorpamento di persone giuridiche, pubbliche o private;

per tutto quanto sopra esposto, allo stato attuale, sono presenti gravi criticità:

i termini sopra riportati sono stati ampiamente disattesi facendo slittare la definitiva conclusione del processo di accorpamento dei Consorzi;

la mancata corresponsione di diverse mensilità, oltre al mancato versamento dei relativi contributi previdenziali, a favore del personale dipendente ha creato una difficile e precaria situazione economica. In particolare i dipendenti del Consorzio ASI della Provincia di Reggio Calabria, vantano alla data odierna credito per n. 7 mensilità -:

quali siano i motivi del ritardo e se non si ritenga opportuno accelerare i relativi adempimenti per il definitivo accorpamento dei Consorzi ASI calabresi;

se sono state individuate, da parte del governo regionale, le risorse finanziarie necessarie, anche attraverso l'istituzione di un fondo rotativo, eventualmente da recuperare successivamente con l'entrata del CORAP, al fine di sanare i ritardi nell'erogazione delle retribuzioni spettanti al personale dipendente;

quali iniziative intende perseguire il Commissario Straordinario in merito al recupero dei crediti vantati dal Consorzio ASI di Reggio Calabria che consentirebbero il pagamento delle suddette mensilità arretrate”.

Prego, consigliere Arruzzolo.

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)

Risposta scritta, anche in virtù della presentazione dei bilanci da parte del Consorzio ASI, quindi gradisco una risposta scritta.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

BARBALACE Carmela, assessore allo sviluppo economico e promozione delle attività produttive

La Giunta approva, anche perché ci sono delle integrazioni che possono essere già fornite rispetto alla data della prima interrogazione.

Interrogazione numero 116/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Depauperamento del servizio ferroviario con particolare riferimento alla tratta da e verso Mileto. Improcrastinabile necessità di iniziative volte a sollecitare un’inversione di tendenza”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 116/10^ di iniziativa del consigliere G. Mangialavori, recante: “Depauperamento del servizio ferroviario con particolare riferimento alla tratta da e verso Mileto. Improcrastinabile necessità di iniziative volte a sollecitare un’inversione di tendenza”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 117/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Attività prescrittiva farmacologica – Sulla perenne e costante mancanza di ricettari”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 117/10^ di iniziativa del consigliere A. Nicolò, recante: “Attività prescrittiva farmacologica – Sulla perenne e costante mancanza di ricettari”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 118/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “In ordine al contratto integrativo decentrato aziendale del personale dirigente della Giunta regionale”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 118/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “In ordine al contratto integrativo decentrato aziendale del personale dirigente della Giunta regionale”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 119/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “In ordine all'approvazione della nuova struttura organizzativa della Giunta regionale”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 119/10^ di iniziativa del consigliere C. Guccione, recante: “In ordine all'approvazione della nuova struttura organizzativa della Giunta regionale”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione numero 120/10^ di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In ordine all'attivazione-convenzione tra la Regione Calabria e l'Università 'La Sapienza' di Roma, per l'attivazione di nuovi corsi di laurea in Professione Sanitaria, da svolgersi presso la Facoltà Unical di Rende (CS)”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione numero 120/10^ di iniziativa del consigliere D. Tallini, recante: “In ordine all'attivazione-convenzione tra la Regione Calabria e l'Università 'La Sapienza' di Roma, per l'attivazione di nuovi corsi di laurea in Professione Sanitaria, da svolgersi presso la Facoltà Unical di Rende (CS)”, che decade per assenza dell’interrogante.

Interrogazione a risposta scritta numero 122/10^ del 18 gennaio 2016 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Selle attività del programma ‘Garanzia Giovani’ e sullo stato dei pagamenti ai giovani calabresi”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 122/10^ del 18 gennaio 2016 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Selle attività del programma 'Garanzia Giovani' e sullo stato dei pagamenti ai giovani calabresi”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

il Programma “Garanzia Giovani” rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni, ha l'obiettivo di proporre, da parte delle imprese selezionate, un'offerta di lavoro qualitativamente valida entro quattro mesi dalla presa in carico della persona;

nella realizzazione del Programma sono coinvolte le Regioni, che devono predisporre piani attuativi specifici che possono prevedere: Formazione, Accompagnamento al lavoro, Tirocinio, Apprendistato, Servizio Civile, Autoimprenditorialità, Bonus occupazionale alle imprese;

il Programma Garanzia Giovani prevede anche l'individuazione di società che devono operare come strutture di supporto ai giovani in cerca di impiego;

la DGR numero 155/2014 approva lo schema di Convenzione relativa al "Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani", sottoscritta tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Calabria in data 2 maggio 2014 ed il piano esecutivo regionale di attuazione della Garanzia giovani (POR - GG) contenente le modalità attuative dell'intero programma e l'articolazione delle singole Misure;

la Regione Calabria ha pubblicato il 09/03/2015 un Avviso per l'attuazione delle misure di accesso alla garanzia, orientamento specialistico, accompagnamento al lavoro e mobilità transnazionale e territoriale;

la Regione Calabria ha pubblicato il 09/03/2015 un Avviso Garanzia Giovani - Tirocini extracurricolari;

il 24 novembre 2014 è stata siglata la Convenzione tra MLPS, INPS e Regione Calabria per l'erogazione dell'indennità di tirocinio nell'ambito del Piano italiano di attuazione del Programma Garanzia Giovani, che disciplina le modalità con cui l'Inps eroga, per conto della Regione, l'indennità di tirocinio in favore di giovani destinatari della Misura 5 del Piano regionale di attuazione;

il Regolamento sui tirocini approvato con D.G.R. 158 del 29/04/2015, fissa l'indennità di partecipazione ai tirocini in max 400 € euro mensili lordi;

l'indennità per i tirocinanti aderenti al Programma "Garanzia Giovani" viene erogata dall'INPS, in base all'istruttoria svolta dai competenti uffici regionali;

ad oggi i tirocini attivati in Calabria sono 4600;

in una regione come la Calabria, con un tasso di disoccupazione giovanile altissima, il Programma Garanzia Giovani ha una valenza importantissima, in quanto rappresenta un'occasione per favorire, nelle diverse tipologie di attività previste, il reale incontro tra formazione e lavoro, tra giovani ed imprese;

è proprio la forte partecipazione a Garanzia Giovani in Calabria, che ha raggiunto risultati importanti in termini numerici (sono tanti i giovani e gli enti che vi partecipano), che fornisce il polso di una situazione sociale e lavorativa allarmante e le istituzioni preposte devono dare risposte concrete e certe;

in tale condizione non dare risposte immediate, soprattutto in termini di pagamento, ai giovani che partecipano, che cercano di inserirsi nel mondo del lavoro e che molto spesso affrontano spese per potersi recare in altri comuni per la loro attività lavorativa, non è assolutamente ammissibile;

finora da quanto risulta dal sito www.regione.calabria.it/formazionelavoro ci sono stati n. 3 provvedimenti di pagamento per giovani tirocinanti;

il lavoro è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, un lavoratore ha diritto alla sua retribuzione e le istituzioni devono operare alacremente per non offendere mai la dignità, anche lavorativa, di un cittadino -:

quali provvedimenti intende assumere al fine di garantire ai giovani calabresi partecipanti a Garanzia Giovani il pagamento delle loro indennità e spettanze, in tempi brevissimi ed in modo da non offendere la loro dignità di lavoratori, costretti sempre a chiedere quanto loro legittimamente dovuto;

quali provvedimenti intende assumere al fine di verificare se il ritardo accumulato nei pagamenti è dovuto a ritardi di trasferimento delle risorse, all'Inps o ad altro;

quali sono i risultati concreti ad oggi, in termini di assunzioni a tempo indeterminato, su tutte le misure del Programma Garanzia Giovani in Calabria, quanti sono i giovani partecipanti in totale e per quanti di loro si è avuto un contratto a tempo indeterminato;

a quanto ammontano in totale le risorse investite, a vario titolo, nel Programma Garanzia Giovani in Calabria;

delle suddette risorse quanto è destinato alle aziende che a vario titolo operano e sono accreditare nel Programma e quanto è destinato ai giovani calabresi partecipanti;

delle suddette risorse quanto finora è stato speso, quanto è stato speso per le aziende che a vario titolo operano e sono accreditate nel Programma e quanto è stato speso (in termini di indennità e spettanze) per i giovani calabresi partecipanti”.

Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Su questa preferirei che ci fosse una risposta in Aula da parte dell’Esecutivo, anche perché è un problema tutt’ora attuale e sul quale non è necessaria una risposta per iscritto, dato che a suo tempo non è stata data, anche perché credo che l’assessore abbia delle novità da esporci in Aula oggi. Quindi vorrei ascoltare cosa l’assessore espone oggi su questa interrogazione.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta. Raccomando, assessore, i tempi sono di tre minuti.

ROCCISANO Federica, assessore al lavoro e welfare

Sì, quindi evito di leggere, visto che la risposta scritta rimane agli atti, do direttamente le informazioni aggiuntive

(Interruzione)

Preferisce che la legga?

(Interruzione)

Rispetto alle valutazioni su garanzia giovani, qui trova i numeri, che sono 452 tirocini attivati e già pagati per intero, 4.200 tirocinanti presi in carico, 2 mila regolarmente iscritti, 1.059 i rapporti di lavoro trasformati e quelle che sono le prospettive rispetto al rifinanziamento del bonus occupazionale a rifinanziamento dei tirocini. Troverà tutti i dettagli nella risposta scritta.

PRESIDENTE

La parola al consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Prendo atto della solerzia dell’assessore, che ha recato con sé la risposta per iscritto, quindi prendo atto di questo e prenderò la sua risposta materialmente. Considerato quanto ho appreso dalla stampa, le volevo solamente chiedere: corrisponde a verità che, nel momento in cui si andrà a fare una nuova programmazione di “garanzia giovani”, ci sarà un nuovo finanziamento? Se ci sarà un nuovo finanziamento, volevo dirle che, in considerazione anche dell’esperienza passata, effettivamente non è colpa sua perché è arrivata dopo all’assessorato, ma del resto è un programma nazionale, dove le responsabilità sono condivise anche con l’Inps, poi leggerò la sua risposta, sicuramente mi dirà delle risposte di questo genere. E’ necessario, però, non creare illusioni nei giovani per quanto riguarda questo progetto. In che senso? Perché, purtroppo, da parte delle aziende non c’è stata una grande propensione nel tramutare questo rapporto di lavoro in un rapporto di lavoro duraturo.

Allora che succede? Che molti di questi giovani si sono sentiti un po’ illusi, ben consce che questo tipo di contratto non era definitivo, ma solamente per sei mesi. In Calabria diventa poi una specie di assistenzialismo.

Allora credo che, al di là che si tratti di una misura nazionale e non tanto regionale, su questi progetti, forse, dobbiamo fare più attenzione, perché altrimenti continuiamo a creare nei cittadini calabresi delle false illusioni e assistenzialismo che non porterà mai a un posto di lavoro duraturo per i nostri giovani, che saranno solo illusi di averlo trovato.

Fra l’altro, le voglio parlare della selezione che non sempre avviene attraverso i centri per l’impiego, ma attraverso le società intermediarie che si occupano della collocazione di questi giovani e che, secondo il mio parere, sono le uniche che ci guadagnano, perché sono aziende che hanno preso dallo Stato 8 milioni di euro in Italia. Su questo una maggiore riflessione, nel momento in cui ci si accinge a rifinanziare “Garanzia giovani”, andrebbe fatta.

PRESIDENTE

La parola all’assessore Roccisano.

ROCCISANO Federica, assessore al lavoro e welfare

In realtà, io penso una cosa su “Garanzia giovani”, che ho già ribadito più volte: l’aspettativa sbagliata si ha quando si parla di “Garanzia giovani” come uno strumento che dà lavoro. Di fatto, “Garanzia giovani” offre uno strumento che è il tirocinio, offre uno strumento che è il bilancio di competenze e l’avvicinamento del giovane ai circuiti lavorativi. Dobbiamo essere noi ad avere l’onestà intellettuale di dire le cose per quelle che sono, uno strumento di tirocinio per sei mesi.

Quando parliamo di riprogrammazione e rifinanziamento di “Garanzia giovani”, diciamo semplicemente che, oltre a questo strumento, ce ne sono altri due: la formazione orientata al lavoro, che serve a dare ai ragazzi che non hanno ancora una loro formazione precisa, una loro connotazione, perché loro stessi non sanno precisamente dove collocarsi nel mercato del lavoro e noi diamo una mano per trovare la loro collocazione; poi c’è il rifinanziamento dei tirocini per gli over 29, grazie ai capitoli e ai fondi comunitari e c’è anche l’autoimpiego.

Quindi sono risposte che non vanno a ribadire quello che era stato in precedenza, cioè che il tirocinio crea lavoro, ma che contribuiscono a dare un plafond di strumenti, per fare in modo che i ragazzi il lavoro lo trovino da soli.

Interrogazione a risposta scritta numero 124/10^ del 22 gennaio 2016 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla vicenda dei cuochi e del personale mensa ospedaliera dell’ASP di Cosenza ai quali è stato proposto il cambio di qualifica in autisti del 118”

PRESIDENTE

Passiamo all’interrogazione a risposta scritta numero 124/10^ del 22 gennaio 2016 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla vicenda dei cuochi e del personale mensa ospedaliera dell’ASP di Cosenza ai quali è stato proposto il cambio di qualifica in autisti del 118”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

nei giorni scorsi gli organi di stampa nazionali e regionali hanno dato ampio risalto alla vicenda relativa a sedici dipendenti, tra cuochi e personale mensa ospedaliera dell'Asp di Cosenza, ai quali è stato proposto il cambio di qualifica in Autisti del 118;

nell'ambito del Piano di Rientro dal debito accumulato dal Settore Sanità in Calabria, il commissario ad acta pro tempore ha deciso di ridurre il numero delle cucine ospedaliere presenti nell'Asp d Cosenza, sopprimendo, nello specifico le cucine dei nosocomi di Castrovillari, Mormanno, Paola e Cetraro;

a seguito di tale razionalizzazione e della soppressione delle cucine è risultato personale in esubero impiegato nell'ambito dell'Asp in diversi settori senza specifiche qualifiche;

a seguito delle numerose richieste di incontro fatte pervenire dai 16 operatori cucina/mensa interessati dal cambio della loro mansione, questi sono stati convocati dalla dirigenza dell'Asp lo scorso 7 Dicembre 2015 per discutere della loro vertenza lavorativa;

nel verbale della succitata riunione, sottoscritto dalle parti, si evince che i funzionari dell'Asp preposti chiedono ai suddetti lavoratori la loro disponibilità al cambio di qualifica da cuochi precari in autisti del 118;

la qualifica di autista soccorritore si consegue per legge, a seguito di specifici esami attitudinali, formazione professionale permanente e non prima di una consolidata esperienza -:

quali provvedimenti intende assumere il Presidente della Giunta al fine di verificare la correttezza dell'iter procedurale a seguito dall'ASP di Cosenza nella vicenda in questione e per verificare se un cambio di qualifica in un ambito così delicato poteva realmente essere fatto nei termini in cui è stato fatto;

se alla luce dei risconti dovesse emergere che le procedure seguite non sono quelle corrette e previste, quali azioni intende avviare per risolvere la spinosa questione del suddetto personale dell'ASP di Cosenza”.

Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Anche questa è una vicenda un po’ strana: c’è un verbale delle Asp che hanno tramutato, o meglio, hanno proposto ad alcuni dipendenti il cambio di qualifica da cuochi in autisti del 118. Su questo preferirei che ci fosse una risposta scritta, perché è un tema particolare che è finito anche sulla cronaca nazionale, quindi forse è necessario che la Giunta – anche io sono di questo parere – dia una risposta più completa possibile, approfondendo dovutamente la questione, anche perché questa interrogazione è più recente rispetto alle altre.

PRESIDENTE

La parola alla Giunta.

VISCOMI Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

D’accordo.

Interrogazione a risposta scritta numero 125/10^ del 22 gennaio 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla Riforma del personale dei centri per l’impiego della Calabria

PRESIDENTE

L’ultima interrogazione inserita al secondo punto all’ordine del giorno è la numero 125/10^, a risposta scritta, del 22 gennaio 2015 di iniziativa del consigliere G. Graziano, recante: “Sulla Riforma del personale dei centri per l’impiego della Calabria”, di cui do lettura: “Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che: la Riforma Costituzionale del Titolo V, in corso di approvazione, prevede il passaggio all'Ente Regione di numerose competenze in capo alle Province;

la gestione ed il coordinamento dei Centri Per l'Impiego calabresi (di seguito indicati con l'acronimo CPI) rientrano nelle competenze delle Province e che passeranno in competenza alla Regione;

ai sensi dell'Accordo Quadro del 30/07/2015, sancito in sede di Conferenza Stato Regioni, i CPI sono stati indicati come infrastrutture pubbliche indispensabili per lo sviluppo delle politiche attive;

per la loro peculiarità operativa ed organizzativa, i CPI hanno un contatto costante con tutti gli attori del territorio con i quali si è creata una rete al fine di dare risposte concrete alle fondamentali problematiche che caratterizzano il tessuto sociale più sofferente dal punto di vista delle problematiche legate alla mancanza del lavoro;

gli operatori dei CPI hanno continuato e continuano a portare avanti con professionalità e competenza il progetto Garanzia Giovani Calabria che ha consentito la presa in carico e l'accompagnamento di circa 25.000 giovani;

nel percorso che la Regione Calabria dovrà portare avanti per giungere alla sottoscrizione della Convenzione con il Ministero del lavoro, si dovrà prevedere: la certezza dell'impiego del personale, come previsto dal comma 2, dell'art. 30 del D.lgs. 165/2001, senza che venga scalfito lo status giuridico di dipendente pubblico, l'adeguata copertura finanziaria, in linea con gli orientamenti operativi già messi in atto dalle altre Regioni, considerando anche le problematiche legate al personale precario e part-time delle province di Reggio Calabria e di Catanzaro;

tale processo dovrà realizzarsi, fino all'eventuale passaggio all'ANPAL, mediante l'assegnazione temporanea dei dipendenti dei CPI ad una "struttura interna dedicata" della Regione Calabria per lo svolgimento delle attività connesse con i servizi e con le misure di politiche attive del lavoro;

in attesa della conclusione del dibattito sulla riforma costituzionale e del transito dei dipendenti dei CPI verso la nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), ai sensi della riforma contenuta nel D.lgs. 150/15, tale struttura garantirà senza soluzione di continuità i servizi per l'impiego, ciascuno sul proprio territorio;

in alternativa, così come avvenuto in altre regioni italiane e, in adesione alle ulteriori previsioni della Conferenza Stato-Regioni, potrebbe essere possibile assicurare la gestione dei servizi per l'impiego mediante una delega provvisoria agli Enti di area vasta garantendo a queste ultime le risorse appositamente previste e nella misura di 2/3 a carico del Ministero del Lavoro ed 1/3 a carico della Regione Calabria, anche mediante il ricorso ai Fondi Europei;

l'Assemblea dei CPI ha attivato lo stato di agitazione proprio per la prospettata ipotesi palesata dalla Regione Calabria di muoversi verso altre soluzioni, che non trovano il consenso dei lavoratori poiché lesive dei diritti soggettivi dei dipendenti e che porterebbero ad una fase di ulteriore confusione nella gestione delle politiche attive in Calabria -:

quali sono le azioni che intendono assumere il Presidente della Giunta ed il Governo regionale per far fronte alla vertenza lavorativa dei dipendenti dei CPI, specialmente di fronte alle motivazioni del loro stato di agitazione ;

se si intende attivare un proficuo confronto con le organizzazioni sindacali per programmare e definire al meglio il futuro lavorativo dei dipendenti dei CPI e senza ledere i loro diritti;

se si intende tenere distinti i percorsi dei dipendenti dei centri per l'impiego da eventuali percorsi di stabilizzazione in atto e in animo della Regione Calabria che coinvolgono i pur sacrosanti diritti dei precari impiegati nei diversi enti strumentali della Regione Calabria;

quali sono i tempi di attuazione della Riforma del personale dei CPI della Regione Calabria, in considerazione del fatto che si è in netto ritardo rispetto alle altre Regioni italiane”.

Prego, consigliere Graziano.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle Libertà)

Anche su questa interrogazione credo che non ci sia necessità di risposta, perché nel frattempo so che è stata firmata la convenzione da parte della Regione con i lavoratori, quindi so che il problema è stato risolto. Esprimo ancora la preoccupazione del personale, che si sente soddisfatto per come la convenzione è stata fatta. Chiedo solamente alla Giunta, giustamente le preoccupazioni dei lavoratori sono dopo che la Giunta regionale ha raccolto le loro preoccupazioni in modo soddisfacente con la convenzione, che vengano monitorati i passaggi successivi, perché la convenzione prevede dei passaggi successivi, che sia un monitoraggio su questo da parte dell’esecutivo regionale e soprattutto c’è ancora un dato di fatto che penso possa andare a breve a soluzione, che è quello che ancora questo personale non è stato retribuito per qualche mese passato.

PRESIDENTE

La parola all’assessore Roccisano.

ROCCISANO Federica, assessore al lavoro e welfare

Invierò la risposta scritta che abbiamo già presente e raccolgo i consigli rispetto alla celerità della risoluzione.

PRESIDENTE

Essendo esaurito l’ordine del giorno, dichiaro chiusa la seduta. La prossima seduta del Consiglio sarà convocata a domicilio.

La seduta termina alle 18,47

Allegati

Congedi

Hanno chiesto congedo i consiglieri: Guccione, Mangialavori, Morrone, Neri, Nicolò, Orsomarso, Sculco, Tallini.

(Sono concessi)

Annunzio di proposte di legge e loro assegnazione a Commissioni

Sono state assegnate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa della Giunta regionale:

“Modifica alle leggi regionali 15 dicembre 2015, n. 27 e 30 dicembre 2015, n. 32 (Deliberazione G.R. n. 21 del 9.02.2016)” (P.L. n. 119/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione consiliare - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

“Misure di salvaguardia in pendenza dell’approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti (Deliberazione G.R. n. 34 del 15.02.2016)” (P.L. n. 121/10^)

E’ stata assegnata alla quarta Commissione consiliare - Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente – ed alla seconda - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per il parere.

(Così resta stabilito)

Sono state presentate, inoltre, alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei consiglieri:

Mirabello – “Cambio denominazione del <Comune di Ricadi> in <Comune di Ricadi-Capo Vaticano>”. (P.L. n. 118/10^)

E’ stata assegnata alla prima Commissione consiliare - Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento – ed alla seconda – - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero – per il parere.

(Così resta stabilito)

Sergio – “Interventi regionali a favore della mobilità sostenibile” (P.L. n. 120/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione consiliare - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

Romeo – “Modifiche alle leggi regionali numero 54/2013 e numero 33/2015” (P.L. n. 122/10^)

E’ stata assegnata alla seconda Commissione consiliare - Bilancio programmazione economica, attività produttive, affari dell'Unione Europea e relazioni con l'estero.

(Così resta stabilito)

Annunzio di proposte di provvedimento amministrativo

Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo d’Ufficio:

“Elezione del Presidente e del Vicepresidente della Commissione Riforme” (P.P.A. n. 116/10^)

“Elezione del Segretario della Commissione Riforme” (P.P.A. n. 117/10^)

Parere favorevole su deliberazione

La prima Commissione consiliare, con nota n. 6709 del 16 febbraio 2016, ha comunicato che nella seduta del 15 febbraio 2016 ha espresso parere favorevole alla deliberazione della Giunta regionale n. 2 del 18 gennaio 2016, recante: “Attuazione articolo 7 della legge regionale numero 24 del 16 maggio 2013. Istituzione dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale”. (Parere n. 14)

Promulgazione di leggi regionali

In data 9 febbraio 2016, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la sotto indicata legge regionale. La stessa è stata pubblicata telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 12 del 10 febbraio 2016:

legge regionale 9 febbraio 2016, n. 1, recante: “Modifiche alla legge regionale 24 dicembre 2015, n. 29 (Disposizioni in materia di personale della Regione Calabria)”.

In data 12 febbraio 2016, il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le sotto indicate leggi regionali. Le stesse sono state pubblicate telematicamente sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. 14 del 15 febbraio 2016:

legge regionale 12 febbraio 2016, n. 2, recante: “Istituzione del Registro Tumori di popolazione della Regione Calabria”;

legge regionale 12 febbraio 2016, n. 3, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 aprile 2012, n. 13 (Disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare)”;

legge regionale 12 febbraio 2016, n. 4, recante: “Disciplina sulla trasparenza dell’attività politica e amministrativa della Regione Calabria e dei suoi enti strumentali e sull’attività di rappresentanza di interessi particolari”;

legge regionale 12 febbraio 2016, n. 5, recante: “Modifiche alle leggi regionali n. 10/2000 e n. 66/2012 e gestione transitoria degli acquedotti rurali”.

Emanazione di regolamenti regionali

In data 9 febbraio 2016, il Presidente della Giunta regionale ha emanato i sotto indicati regolamenti regionali. Gli stessi sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria numero 12 del 10 febbraio 2016:

Regolamento regionale n. 1 del 9 febbraio 2016, concernente: “Modifica al regolamento regionale 4 agosto 2008, n. 3 <Regolamento regionale delle procedure di valutazione di impatto ambientale, di valutazione ambientale strategica e delle procedure di rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali> e ss.mm.ii.”;

Regolamento regionale n. 2 del 9 febbraio 2016, concernente: “Modifiche al regolamento regionale 27 marzo 2013, n. 4 <Regolamento attuativo della legge regionale del 26 luglio 2012, n. 30 (Misure a favore dei consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura)>”.

Trasmissione di deliberazioni

La Giunta regionale ha trasmesso la deliberazione numero 32 del 9 febbraio 2016, concernente: “Integrazioni e modifica DGR n. 210/2015 <Riorganizzazione del sistema dell’offerta per la gestione dei servizi socio-assistenziali. Proroga termini>”.

La Giunta regionale ha trasmesso copia della deliberazione di variazione al bilancio di previsione finanziario 2016-2018, numero 20 del 9 febbraio 2016.

Interrogazioni a risposta scritta

Mirabello. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

con decreto n. 235 del 21 gennaio 2016, recante "Approvazione della nuova Struttura organizzativa della Giunta regionale. Dipartimento Presidenza di cui alla DGR 541 del 16 Gennaio 2015", il Dirigente generale del Dipartimento Presidenza provvedeva ad approvare, anche, la nuova struttura della UOA "Protezione Civile" istituita con DGR 299 del 11.08.2015;

detta organizzazione prevede l'articolazione sul territorio regionale della U.O.A. Protezione Civile in tre Unità Organizzative Territoriali e precisamente: U.O. territoriale Macroarea settentrionale (provincia di Cosenza), U.O. territoriale Macroarea meridionale (provincia di Reggio Calabria) e U.O. territoriale Macroarea centrale (provincie di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia);

l'articolazione sopra descritta, per come formulata, sopprime le sedi provinciali di Crotone e Vibo Valentia;

detta formulazione appare in contrasto con il dettato della legge regionale 10 febbraio 1997, n. 4 "Legge organica di protezione civile della Regione Calabria (Articolo 12 Legge 24 febbraio 1992, n. 225)" ed in particolare con gli articoli 11 e 20 che, in questa sede, si ritiene opportuno riportare testualmente:

Art. 11. Sale Operative Regionali e provinciali

l. È istituita, presso gli uffici regionali della Protezione Civile, la "Sala Operativa Regionale" quale sede tecnica di coordinamento e controllo, ai fini dell'attività di Protezione Civile di competenza della Regione. La Sala Operativa è posta alle dirette dipendenze del Dirigente incaricato di Protezione Civile ed è presieduta nel l'arco delle 24 ore.

2. Sono istituite, invece, presso le strutture regionali di Protezione Civile, le Sale Operative Provinciali quali sedi tecniche di raccolta notizie, comando, coordinamento, comunicazione, controllo e monitoraggio ai fini dell'attività di Protezione Civile di competenza della Regione. Tali Sale Operative sono decentrate sul territorio a livello provinciale e sono collocate nelle sedi delle strutture regionali di Protezione Civile.

3. Le Sale Operative Provinciali sono in costante contatto informatico e telematico tra loro e con la Sala Operativa Regionale e sono presidiate nell’ arco delle 24 ore. La direzione, organizzazione ed il funzionamento della Sala Operativa Provinciale è attribuita ad un Funzionario.

4. Le Sale Operative Provinciali sono collegate con i sistemi regionali di comunicazione, anche attraverso il centro radio regionale esistente, informazione e rilevamento dati e sono dotate delle opportune strumentazioni tecnologiche, telematiche ed informatiche che assicurano, in particolare:

l'organizzazione di una propria banca dati mediante l'acquisizione e il costante aggiornamento dei dati;

il collegamento in tempo reale con le sedi della Presidenza della Giunta e della Prefettura, con la Sala Operativa del Dipartimento Nazionale per la Protezione Civile, con le strutture, anche periferiche, dei Dipartimenti della Giunta regionale prioritariamente interessati alle attività di protezione civile, con gli uffici e le sedi delle Amministrazioni provinciali e locali, con le strutture del Corpo Forestale dello Stato, con le sedi delle Unità locali socio sanitarie, con l'Istituto Nazionale di Geofisica e con le strutture del Servizio Idrografico e Marigrafico Nazionale interessanti il territorio regionale, in modo da consentire, in qualsiasi momento, l'afflusso e la trasmissione di segnalazione di dati e rilevamenti ai fini degli interventi, meglio coordinati, della Protezione Civile.

5. Le Sale Operative sono altresì, fornite delle attrezzature necessarie per il collegamento con banche dati idonee al recepimento ed alla diffusione d'informazioni di specifica utilità.

6. In situazioni di emergenza le Sale Operative assicurano il necessario supporto tecnico ed organizzativo, unitamente agli uffici regionali di protezione civile, per la concreta diramazione delle decisioni e delle direttive del Presidente della Giunta regionale e per il controllo sullo stato dei conseguenti adempimenti.

Art. 20- competenze del Servizio di Protezione Civile:

l. Il Servizio di “Protezione Civile” svolge, nel rispetto delle prescrizioni della presente legge, tramite i Servizi provinciali, le attività di studio, elaborazione, proposizione, indagini e vigilanza necessarie per assicurare, in situazioni ordinarie, la preordinata ed efficiente organizzazione della Regione finalizzata al soddisfacimento delle proprie competenze nella specifica materia e, in situazioni di emergenza, la direzione unitaria degli interventi e la massima efficacia e tempestività degli stessi per la custodia della pubblica e privata incolumità nonché dei beni e dell'ambiente naturale. Al Servizio spetta in particolare il compito di raccordo e coordinamento delle suddette attività. Cura altresì la sorveglianza sulle aree di programma di loro competenza in stretta collaborazione sia con il Comitato tecnico sia con il Comitato istituzionale stabiliti dagli articoli 6 e 4 della legge regionale n. 35/96.

2. Oltre ai compiti che svolgono le Sale Operative, in particolare spettano ai Servizi Provinciali di Protezione Civile:

a) la predisposizione, per il territorio riguardante la provincia di competenza dei programmi regionali di previsione e prevenzione e dei piani di emergenza e l'organizzazione degli adempimenti necessari per l'elaborazione e l'aggiornamento Periodico degli stessi;

b) l'espletamento delle incombenze di carattere tecnico, professionale e organizzativo indispensabile per realizzare l'insieme delle attività, degli impegni, degli obblighi a carico della Regione espressamente previsti nei programmi e piani;

c) predispone le proposte per l'assolvimento degli adempimenti procedurali e organizzativi finalizzati all'acquisizione di mezzi, di beni e attrezzature, la formalizzazione dei contratti e delle convenzioni nonché l'affidamento di incarichi e di consulenze;

d) la predisposizione e la realizzazione delle iniziative per la costante assistenza tecnica e organizzativa necessaria consulenza nei confronti delle Amministrazioni locali e di tutte le altre componenti operanti nel territorio regionale;

e) l'organizzazione e gestione di un organico servizio di turni e di reperibilità, lavoro straordinario, servizio mensa o buoni mensa, collegati alla particolare natura di servizio pubblico essenziale riconosciuto dall'articolo 3 dell'allegato A della legge regionale n. 30/1990, ai sensi del D.P.R. 23 agosto 1988, n. 395, che coinvolga tutto il personale dalla I alla VIII qualifica funzionale delle strutture regionali di Protezione Civile e che, limitatamente ai periodi di emergenza, venga estesa alle strutture dei Dipartimenti indicati nel 1° comma del successivo articolo 22, in modo da consentire la tempestiva utilizzazione del personale indispensabile per far fronte alle prime esigenze organizzative connesse con l'emergenza;

f) la realizzazione di periodiche iniziative di formazione di informazione, con particolare attenzione alle realtà scolastiche;

g) le attività di segreteria di cui ai precedenti articoli 8, 9 e 10;

h) la collaborazione, con il Servizio Centrale alla predisposizione dei Piani Annuali di Attuazione di cui all'articolo 14;

i) gli adempimenti connessi alla partecipazione delle altre strutture regionali di cui al successivo articolo 22;

j) l'esplicazione, su indicazione del Presidente della Giunta regionale, o suo delegato, delle incombenze burocratiche previste dal secondo comma dell'articolo 18;

k) l'effettuazione degli accertamenti tecnici di cui al secondo comma dell'articolo 25;

l) esplica le procedure previste dall'articolo 26, su disposizione del Dirigente del Servizio, per l'attivazione della Sala Operativa, del Comitato regionale per le emergenze e del Comitato Tecnico-Scientifico, al verificarsi di un evento calamitoso;

m) nei casi di emergenza l'effettuazione delle procedure e l'adozione degli atti previsti;

n) la convocazione di periodiche conferenze di servizi con le Amministrazioni provinciali di cui al comma 3 dell'articolo 28;

o) la gestione dei nuclei plurifunzionali di protezione civile di cui al successivo articolo 33;

p) attuazione delle determinazioni e degli indirizzi assunti dal Comitato Regionale di Protezione Civile ai sensi dell'articolo 35;

q) le procedure per il perfezionamento dei contratti urgenti ai sensi dell'articolo 39;

r) la valorizzazione ed il sostegno del volontariato, anche attraverso la promozione della sua partecipazione alle attività regionali di protezione civile;

al di là del contenuto comunque inequivocabile della sopra citata legge regionale n. 4/1997, le peculiarità dei territori delle province in questione (solo per fare alcuni esempi: la presenza a Crotone di un centro di accoglienza per immigrati tra i più grandi d'Europa, il grave dissesto idrogeologico, ancora lontano dall'essere risolto, che a Crotone come a Vibo Valentia ha generato, anche in anni recenti, danni ingenti ai territori e perdite di vite umane) richiedano, soprattutto in un auspicabile quadro di riforma profonda e rigorosa del settore, un presidio stabile di Protezione Civile -:

se è a conoscenza del sopra citato provvedimento e quali iniziative si intendono intraprendere a salvaguardia dei presidi di protezione civile soppressi.

(129; 9.02.2016)

Guccione. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:

il Sud e la Calabria sono stati la locomotiva finanziaria per il bonus occupazionale e per la copertura dello sgravio contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato relative al periodo 2015 - 2018 per come previsto dalla legge di stabilità 2015. L'Agenzia di coesione ha prelevato le risorse non ancora oggetto di impegni giuridicamente vincolati alla data del 31 dicembre 2014 dai Piani di azione e coesione i cui interventi sono concentrati prioritariamente nelle quattro regioni dell'area convergenza dei fondi strutturali (Calabria, Campania, Sicilia e Puglia);

i fondi prelevati dai piani di azione e coesione (Pac) a titolarità delle Regioni sono stati 2.228 milioni di euro di cui 373 milioni dalla Regione Calabria;

con la legge di stabilità 2016 entrata in vigore dal 1 gennaio 2016, all'art. 109, sono riportate espressamente che le risorse già destinate agli interventi del Piano di azione e coesione (Pac) non ancora oggetto di impegni giuridicamente vincolanti (cioè alla aggiudicazione definitiva comprensiva della firma del contratto di appalto) rispetto ai cronoprogrammi approvati verranno riprogrammate dal governo nazionale così come è avvenuto nell'anno precedente. Le Amministrazioni titolari di interventi dei Pac approvati alla data di entrata in vigore della presente legge inviano, entro il 31 gennaio 2016, al sistema di monitoraggio nazionale i dati relativi alle risorse impegnate e pagate per ciascuna linea di intervento. Entro il 31 marzo 2016 si provvede con le procedure di cui all'art. 4 comma 3 del decreto legge 76/2013 convertito con L. 99/2013 per la riprogrammazione da parte del governo nazionale delle risorse dei Pac regioni convergenza (Calabria, Campania, Sicilia e Puglia) non oggetto di impegni giuridicamente vincolanti -:

il dato del monitoraggio effettuato dalla Regione entro il 31 gennaio 2016 per come previsto dalla legge di stabilità 2016 e se - e in che misura - le risorse del Pac Calabria verranno riprogrammate, entro il 31 marzo 2016, dal governo nazionale per come già avvenuto nell'anno precedente con 373 milioni di euro di risorse del Pac Calabria che sono stati impiegati per finanziare il bonus occupazionale utilizzato in gran parte dalle regioni del Centro nord mentre la Calabria è stata la regione tra le più penalizzate dai ritardi. Si chiede inoltre di conoscere la cifra delle risorse Pac che saranno riprogrammate perché prive di impegni giuridicamente vincolanti per come previsto dalla legge di stabilità 2016 e che il governo nazionale utilizzerà nuovamente per la copertura economica del bonus occupazionale.

(130; 11.02.2016)

Mozione

Il Consiglio regionale,

premesso che:

la legge n. 56 del 07 aprile 2014 (legge Delrio), ha completamente rinnovato l'assetto delle Province e le funzioni loro attribuite sono ritornate nell’ esercizio delle Regioni, avviando un processo di rimodulazione e di riallocazione del personale dipendente;

il successivo DPCM del 26 settembre 2014 pubblicato sulla G.U. n. 263 del 12/11/2014 ha stabilito "Criteri per l'individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse con l'esercizio delle funzioni provinciali";

l'art. 1 del su citato DPCM stabilisce, tra l'altro: "Finalità' e ambito di applicazione"

1.il presente decreto, in attuazione dell'art. 1, comma 92, della legge:

a) stabilisce i criteri generali per l'individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse all'esercizio delle funzioni che devono essere trasferite, ai sensi dei commi da 85 a 97 dell'art. 1 della stessa legge, dalle province agli enti subentranti, garantendo i rapporti di lavoro a tempo indeterminato in corso, nonché quelli a tempo determinato in corso fino alla scadenza per essi prevista;

la L.R. n. 14 del 22 giugno 2015 pubblicata sul BURC n. 42 del 24 giugno 2015 -"Disposizioni urgenti per l'attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della Legge 7 aprile 2014 n. 56" ha analogamente disposto il trasferimento delle risorse finanziarie strumentali ed umane connesse allo svolgimento delle funzioni di cui alla L.R. n. 34/2002 - Disciplinando il trasferimento delle specifiche funzioni di competenza delle Province, alla Regione;

le Province Calabresi con propri dispositivi hanno proceduto al trasferimento delle funzioni e delle risorse umane in applicazione e nel rispetto della Legge Regionale n. 14/2015;

considerato che solo la Provincia di Cosenza ha prodotto un ulteriore atto integrativo n. 197 del 30/11/2015 "Integrazione Disposizione del Presidente n. 129 del 24/07/2015 e s.m.i." con allegato elenco del personale relativo alle funzioni svolte, afferenti il demanio idrico lacuale e fluviale, previsto dalla Legge Regionale 34/2002;

considerato che il territorio della Provincia di Cosenza ha un vasto bacino di utenza che richiede una vasta competenza territoriale, per i compiti e le funzioni afferenti il demanio idrico lacuale e fluviale e non risulta ancora trasferito il personale che ha svolto con competenza e professionalità le funzioni nell'ambito di tale servizio ai cittadini;

impegna la Giunta regionale

ed il Presidente della Regione Calabria ad attivarsi presso il Dipartimento preposto con le eventuali e opportune disposizioni al fine di determinare l'iter procedurale, (come per gli altri dipendenti delle altre province, al fine di scongiurare disparità di trattamento e fermo restando il rispetto delle pari opportunità) previsto dalla vigente normativa in materia, per l'inserimento, nei ruoli della Regione Calabria, del relativo personale, già formato qualificato ed esperto del demanio idrico lacuale e fluviale della provincia di Cosenza.

(53; 16.02.2016) Greco

Proposta di legge numero 119/10^, recante: “Modifiche alle leggi regionali 15 dicembre 2015, numero 27 e 30 dicembre 2015, numero 32(Del. n. 96 – L.R. n. 6./2016)

Art. 1

(Modifica alla l.r. 27/2015)

1. L'articolo 6 della legge regionale 15 dicembre 2015, n. 27 (Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017) è abrogato.

Art. 2

(Modifica alla l.r. 32/2015)

1. All'articolo 6 della legge regionale 30 dicembre 2015, n. 32 (Bilancio di previsione finanziario della Regione Calabria per gli anni 2016-2018) le parole "già autorizzato dall'articolo 6 della legge regionale 15 dicembre 2015, n. 27 (Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015 -2017)" sono soppresse.

Art. 3

(Clausola di invarianza finanziaria)

1. Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale.

Art 4

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria (BURC).

Proposta di legge numero 122/10^, recante: “Modifiche alle leggi regionali numero 54/2013 e numero 33/2015” (Del. n. 97 – L.R. n. 7/2016)

Art. 1

(Modifica art. 1 della l.r. 54/2013)

1. Il comma 2 dell'articolo 1 della legge regionale 18 dicembre 2013, n. 54 (Accelerazione della definizione di procedimenti agevolativi) è sostituito dal seguente: "2. Per effetto di quanto previsto al comma 1. le imprese beneficiarie di agevolazioni a valere su fondi regionali o su risorse di cui al POP 1994/1999 e al POR 2000/2006 che, alla data di entrata in vigore del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83 (Misure urgenti per la crescita del Paese), convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, hanno completato e regolarmente collaudato gli investimenti, fatti salvi i provvedimenti già adottati, sono esentate dal rispetto degli obblighi e delle prescrizioni derivanti dal calcolo degli indicatori utilizzati per la formazione delle graduatorie, previsti dalle direttive di attuazione. dai bandi e dai relativi provvedimenti di concessione.".

Art. 2

(Modifica art. 1 della l.r. 33/2015)

1. All’articolo 1, comma 1, della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 33, recante "Modifiche alla legge regionale 18 dicembre 2013, n. 54 (Accelerazione della definizione di procedimenti agevolativi)", la lettera a) è abrogata.

Art. 3

(Clausola di invarianza)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 4

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria (BURC).

Proposta di legge numero 121/10^, recante: “Misure di salvaguardia in pendenza dell'approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti” (Del. n. 98 – L.R. n.8/2016)

Art. 1

(Misure di salvaguardia in pendenza dell'approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti)

1. Nelle more dell'approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, di cui all'articolo 199 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), allo scopo di garantire la tutela giuridica dell'ambiente e in considerazione della situazione particolare del territorio calabrese, caratterizzata da una elevata concentrazione di siti di smaltimento, è sospeso il rilascio di autorizzazioni di deposito di rifiuti sul o nel suolo (codice D1 dell'allegato B alla parte IV del d.lgs. 152/2006), ancorché non in contrasto con il piano attualmente vigente. La sospensione di cui al presente comma ha la durata di un anno.

2. Per le medesime finalità rimangono, altresì sospesi, per il periodo previsto dal comma 1, i procedimenti di valutazione ambientale e di autorizzazione relativi al deposito di rifiuti sul o nel suolo (codice 01 dell'allegato B alla parte IV del d.lgs. 152/2006), pendenti presso gli uffici della Giunta regionale.

3. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 non si applicano alle autorizzazioni già concesse alla data di entrata in vigore della presente legge e ai siti pubblici di smaltimento di rifiuti solidi urbani rispondenti al principio dell'autosufficienza.

Art. 2

(Invarianza di spesa)

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Art. 3

(Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria (BURC).