X LEGISLATURA
RESOCONTO
INTEGRALE
__________
1.
SEDUTA DI MERCOLEDI’ 7
GENNAIO 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PROVVISORIO
GIUSEPPE GENTILE E DEL PRESIDENTE ANTONIO SCALZO
Prego i colleghi consiglieri di prendere posto. Siamo 30 e non 50 per cui i posti ci sono.
Procediamo per appello nominale e costituiamo il seggio elettorale con i due consiglieri più giovani che sono Nicola Irto e Francesco Cannizzaro che prego di avvicinarsi al banco della Presidenza.
Fa la chiama.
Presenti trentuno su trentuno.
Un breve saluto perché per molti è come se fosse il primo giorno di scuola, per me non lo è ma comunque un po’ di emozione vi posso garantire che c’è sempre. Quando si inizia una nuova legislatura ci sono tanti progetti e tante cose che si guardano e quindi un po’ di emozione c’è sempre.
Onorevoli colleghi, onorevole signor Presidente della Giunta, corregionali, ho l'onore, in qualità di consigliere anziano, di presiedere la prima riunione assembleare di questa decima legislatura, che inizia proprio mentre è finito un anno difficile e tortuoso per il nostro Paese e per la nostra Regione.
E' doveroso rivolgere un breve saluto istituzionale, con la premessa augurale che questo quinquennio porti progresso e benessere alla nostra Calabria e sappia cogliere i bisogni inespressi di una popolazione sfiduciata e impoverita da una crisi economica che non ha avuto eguali nemmeno nella drammatica storia del novecento.
Mi riferisco esplicitamente alla stragrande maggioranza dei calabresi che non ha votato alle ultime elezioni regionali e che ha inviato un messaggio chiaro e netto di sfiducia verso le istituzioni che va ascoltato e compreso, ma non cavalcato sull'onda dell'antipolitica.
Per ognuno di noi, che è stato scelto dal popolo calabrese, quel dato è sconfortante e ci incita ad essere attori di una stagione che sia caratterizzata dall'impegno costante e credibile e che avvicini l'opinione pubblica alla politica.
Rendersi pienamente conto dell'incidenza di quel 57 per cento che ha scelto di non recarsi alle urne significa essere conseguenziali, umili, protesi a una logica di servizio autorevole verso la collettività.
Non siamo qui per conto nostro, ma in rappresentanza di quegli elettori che hanno creduto nei partiti, nelle liste, nei programmi e nelle nostre persone.
Per questo, non dobbiamo mancare di rispetto all'Istituzione, anzi dobbiamo amarla e salvaguardarla poiché essa è il frutto di democrazia popolare.
La Giunta regionale è legittimata dal consenso e la norma le assegna, anzi assegna prevalentemente al Presidente, il compito di governare. Sarebbe sbagliato, però, pensar che tutto questo porti ad un'autoreferenzialità, come è accaduto nel passato recente e meno recente.
Il concetto che va consapevolizzato è che le azioni di governo vanno indirizzate a un benessere che è patrimonio universale.
La pubblica amministrazione, specie nel Sud, gode di pessima fama e non sempre a torto. La sua impalcatura nel regionalismo è ancora quella di un elefante al cui interno si muovono troppe discrezionalità.
E' fondamentale che si possa dare senso compiuto alle necessità di giovani e meno giovani, che ambiscono a concorsi, selezioni, trasparenti e meritocratiche.
Non si tratta di mettere in gioco scontri tra legislatori e dirigenti, ma di condividere le responsabilità e attuare fino in fondo le riforme, facilitando anche un ricambio generazionale nelle strutture.
La politica si è autoridotta i compensi, altrettanto bisognerà fare con i dirigenti, utilizzando le risorse risparmiate per aiutare i più deboli.
Cosi come è fondamentale che si avviino riforme che non vadano in contrasto con la legge dello Stato e si concertino azioni che possano contemporaneamente tutelare le funzioni di ognuno, senza buttare a mare il regionalismo. Giunta e Consiglio devono collaborare, nell'ambito delle specificità assegnate loro dalla legge. Quella legge, con l'insieme di norme e regolamenti, che siamo tenuti a edificare come fondamentali per essere protagonisti della difesa della legalità.
La nostra sanità merita a breve di tornare a regime e di godere di quei diritti che altre Regioni - penso al precariato - hanno potuto godere. La Calabria ha gli stessi diritti e gli stessi doveri di tutte le altre Regioni italiane e per questo dovremo lottare, tutti insieme, per sanare una ferita aperta.
Si tratta di compiti, di onori e oneri che vanno alla maggioranza, ma di cui la minoranza non può estraniarsi, né essere estraniata, specie in un'Assemblea ridotta a trenta componenti.
La lontananza netta e decisa dalla criminalità è un percorso che deve tenerci tutti uniti, realizzando nel contempo iniziative di sviluppo dei territori.
Non mi dilungherò molto – ho quasi finito - giacché il mio compito è quello di sovrintendere all'insediamento.
Voglio salutare, a nome di tutti Voi, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che tra pochi giorni lascerà volontariamente il Quirinale e a cui siamo tutti grati per la grande figura di statista denotata anche in questo gravoso impegno.
Saluto la consigliera Sculco, unica rappresentante del mondo femminile, e dico senza retorica che sono molto dispiaciuto dell'esigua presenza di un mondo vitale, che è all'avanguardia nei processi migliori che si compiono all'interno della Calabria.
Un ringraziamento va a tutti i candidati a Presidente, non presenti in Assemblea, che hanno avuto la capacità di condurre una campagna elettorale a tratti aspra, ma propositiva e corretta.
Spero che la Giunta possa valorizzare le attese della regione intera in merito all'Expo 2015, che è occasione di rilancio preziosa per tutto il territorio nazionale, cosi come ricordo a me stesso che il 2016 ricorrerà il seicentesimo anniversario della nascita del nostro Patrono, San Francesco da Paola, la cui straordinaria figura è motivo di culto e di ammirazione in tutto il mondo.
In questo Palazzo, che porta il nome di uno dei più grandi filosofi della storia calabrese, è scolpita la storia culturale di una terra che ha dato prestigio e lustro al nostro occidente.
Auguro ad ognuno di voi buon lavoro ed in modo particolare al Presidente
che è incaricato di enormi responsabilità.
Auguri a tutti.
(Applausi)
Possiamo passare al primo punto all’ordine del giorno che riguarda la proposta di provvedimento
amministrativo numero 1/10^ d’Ufficio, recante: “Elezione del Presidente del Consiglio
regionale”.
Voglio
avvertire i colleghi consiglieri che in questa prima seduta si può procedere
esclusivamente a due votazioni. Per eleggere il Presidente del Consiglio
regionale sono necessari i voti dei due terzi dei consiglieri che equivalgono a 21.
Passiamo all’appello nominale, si vota naturalmente a
scrutinio segreto. Ognuno affiderà all’urna la propria volontà.
(Vengono
distribuite le schede. Segue la votazione indi lo spoglio delle schede)
Fa la chiama.
Comunico l’esito della votazione. Presenti 31. Votanti 24. Schede nulle 2.
Ha riportato voti 22 il consigliere Antonio Scalzo che pertanto viene eletto alla carica di Presidente del Consiglio regionale. Lo invito a prendere posto al banco della Presidenza.
(Vivi e
prolungati applausi da parte dei consiglieri e del pubblico presente)
Presidente, colleghi consiglieri, è con grande gioia e con immensa emozione che assumo questo prestigioso incarico.
Voglio anzitutto rivolgere il mio pensiero e il mio saluto a tutti i cittadini calabresi, in particolare a coloro che sono messi a dura prova da una crisi economia senza precedenti.
Ringrazio voi, carissimi colleghi, per avermi concesso l’onore di presiedere questa Assemblea. Un ringraziamento particolare al presidente Mario Oliverio, che ha creduto in me, mi ha sostenuto e mi ha dato modo di apprezzare le sue straordinarie qualità politiche e, soprattutto, umane.
Intendo, fin da subito, evidenziare che lo svolgimento dell’attività istituzionale si dispiegherà in sinergia col progetto di rinnovamento della Calabria che ha in Mario Oliverio il suo principale interprete.
Ringrazio il mio partito, il Partito democratico, e la coalizione di centrosinistra di cui sono espressione. Lasciatemi esprimere anche un saluto ed un ringraziamento particolare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il suo impegno a tutela delle Istituzioni e del bene prezioso dell’unità del Paese.
Un ringraziamento al premier Matteo Renzi per l’attenzione che ha già manifestato alla Calabria definita “la madre di tutte le battaglie” non solo per il riscatto del Mezzogiorno ma per l’intero Paese.
All’orgoglio che provo nell’assumere questo nuovo ed importante impegno, fa da contraltare la consapevolezza dell’enorme responsabilità che il mio e il nostro ruolo ci imporrà nel corso della decima legislatura.
Oggi la Calabria è la regione più povera del Paese. Ha una disoccupazione giovanile - il 65 per cento - che è uno scandalo sociale. Vi è una povertà galoppante che coinvolge non più soltanto i ceti sociali meno abbienti; registriamo una pesante crisi del sistema produttivo non più in grado di assicurare i livelli occupazionali esistenti. La stretta creditizia operata dal sistema bancario deprime investimenti e idee imprenditoriali; la caduta degli investimenti pubblici agisce ferocemente su economie come la nostra. E i nostri comuni presentano difficoltà enormi nel fronteggiare i bisogni basilari; la presenza sempre più pervasiva della mafia nelle attività economiche e il condizionamento sulle istituzioni democratiche.
La politica in generale, ed a maggior ragione quella calabrese, sono chiamate ad un duro banco di prova, rendere conto del proprio operato con risposte rapide, concrete e durature.
Per quanto riguarda la nostra regione, occorre per primo avere il coraggio dell’innovazione, attraverso un “Patto per la crescita” che aiuti le piccole imprese in sinergia con le Università; una netta discontinuità politica ed amministrativa col passato; un netto richiamo all’esercizio della responsabilità da parte delle classi dirigenti.
Occorre piena consapevolezza dei complessi problemi che viviamo, perché siamo dentro un profondo mutamento della struttura societaria. E in più, soffriamo una crisi economica che, mentre vede gli Stati dell’Eurozona rinunciare a scelte fondamentali, non registra alcun miglioramento nella qualità della vita dei cittadini, anzi amplia le povertà e le ingiustizie sociali.
In Europa il 2015 non promette niente di buono per i Paesi con un debito pubblico come il nostro sicché, ad ogni Istituzione pubblica e privata è richiesto un impegno straordinario e di segno riformista, finalizzato a alla crescita sociale ed economica. Si aggiunga - tornando a noi - il rischio per la spinta neocentralista che mira ad indebolire funzioni e ruolo delle Regioni, riducendone le competenze, con la conseguenza di deprimere la rappresentatività democratica dei territori.
Il nostro compito, pertanto, ad incominciare da quest’Aula, risulta, com’è evidente, particolarmente gravoso.
Se non riusciremo a rimettere in sesto la Regione, anzitutto ottimizzando la spesa pubblica, partendo dall’utilizzazione dei fondi comunitari su cui già il presidente Oliverio è all’opera, rischiamo di essere gli ultimi esponenti di una Istituzione alla deriva.
Per me, avviare i lavori della prima seduta della decima legislatura, è un grande privilegio che spero di meritarmi attraverso un impegno quotidiano che - assicuro fin d’ora - sarà assiduo, puntuale, scrupoloso.
E’ mia intenzione fare del Consiglio regionale, assieme a tutti voi, una sede aperta ai calabresi, trasparente, produttiva, efficiente, attraverso il lavoro delle Commissioni, la valorizzazione dei tradizionali strumenti di impulso e controllo democratico come le interrogazioni, le interpellanze, le mozioni, l’iniziativa legislativa, sganciata da influenze settoriali che hanno pesato negativamente sulla qualità delle leggi.
Tutto ciò ci aiuterà a dare un’altra immagine dell’Assemblea legislativa e a riguadagnare la fiducia dei cittadini.
Il Consiglio regionale non deve più essere un luogo costretto, com’è accaduto nel passato, a chiudersi a riccio dinanzi alla protesta sociale, ma deve essere un luogo privo di opacità, dove ciò che accade è reso conoscibile all’opinione pubblica. In tal senso, il ruolo dell’informazione è indispensabile: un’informazione libera è uno dei fondamenti della democrazia.
Perciò, ringrazio fin d’ora i giornalisti che seguono i nostri lavori ed a tutti loro assicuro la nostra massima e sincera collaborazione. Tutto ciò potrà ridare autorevolezza e prestigio all’Assemblea legislativa.
L’avvio di una fase di riforma dello Statuto e della stessa legge elettorale, come annunciato dal presidente Oliverio, proprio per garantire la democraticità di normative così delicate, va nella stessa direzione. Insomma, un Consiglio regionale in grado di colloquiare con le forze sociali, con le organizzazioni professionali e con i comuni, avamposti fondamentali della democrazia. Un’Assemblea regionale che sappia valorizzare la sua presenza nell’organismo nazionale delle Assemblee legislative, dove pervengono stimoli legislativi ed opportunità che non possiamo perdere.
In quella sede, inoltre, occorrerà partecipare alla discussione sulla riforma del bicameralismo e l’istituzione del Senato delle autonomie che possa consentire alle Regioni di avere un luogo di confronto e di rappresentanza nazionale.
Un’Assemblea che inizi ad occuparsi del Mediterraneo, che fornisca allo stesso Esecutivo regionale - magari attraverso l’istituzione di uno specifico Osservatorio sul Mediterraneo - elementi che consentano alla Calabria di svolgere un ruolo utile per popoli in sofferenza e proficuo per la valorizzazione delle nostre risorse ambientali, economiche e culturali.
Queste indicate, sono alcune delle linee di lavoro che costituiscono l’impegno che intendo svolgere. Un impegno che sapremo portare avanti insieme a tutte le forze politiche presenti in quest’Aula; insieme al mondo associazionistico, al volontariato, alla Chiesa calabrese ed alle istanze più rappresentative, sociali, economiche e culturali della nostra terra ed insieme alla Calabria ed ai calabresi onesti.
Proprio in virtù dello stretto legame che deve intercorrere fra le istituzioni da noi rappresentate ed i cittadini, non possiamo ignorare il fenomeno dell’antipolitica. E’ necessario ridare dignità al ruolo che siamo chiamati a svolgere, riacquistando la fiducia dei cittadini attraverso un quotidiano impegno, rivolto a dare credibilità al nostro operato.
Un’attenzione particolare, è importante riservare alle tante “Calabrie” della diaspora, per tentare di trasformare un dramma sociale - qual è stato l’emigrazione - in un’occasione di sviluppo per la Calabria, considerato che i suoi migliori ambasciatori oggi sono proprio le nostre comunità all’estero.
Prima di concludere, avverto l’obbligo di ricordare a tutti noi che l’Aula in cui ci riuniamo è intitolata al Vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, ucciso il 16 ottobre del 2005 mentre a Locri si recava al seggio delle primarie di partito.
(Vivi e
prolungati applausi da parte dei consiglieri e del pubblico presente)
Lo faccio, non solo per ricordare uno di noi ma per rimarcare, anche in questa giornata particolare, che la Calabria purtroppo continua a fare i conti con la mafia più potente, che tenta di condizionare le istituzioni.
A noi è richiesta, in questa battaglia che intendiamo combattere a viso aperto, una dose ulteriore di responsabilità rispetto al cittadino comune.
Sottolineo, infine, l’importanza che l’Expo 2015 ha per la Calabria e per la promozione della Dieta mediterranea. Nell’esposizione mondiale di Milano sarà, quindi, importante esserci, col comparto agroalimentare, con la bellezza dei nostri borghi e del nostro entroterra, ricco di storia e di tradizioni.
Sono convinto – concludendo - che se impostiamo la decima legislatura lungo le direttrici programmatiche indicate dal Presidente della Regione e dal sottoscritto, otterremo risultati. Miglioreremo la qualità della politica e daremo nuovo impulso all’Istituzione per la quale operiamo all’insegna di un impegno incentrato sui fatti e sulla verità.
“I calabresi - diceva uno dei più grandi scrittori del Novecento, il nostro Corrado Alvaro - vogliono essere parlati”. Ma non troppo, aggiungo io sommessamente. E non solo per scongiurare una delle quindici malattie indicate - per la Curia - da Papa Francesco: “il terrorismo delle chiacchere” ma anche perché il nostro tempo e i nostri problemi, abbondantemente noti, non consentono più parole. O comunque non solo parole.
I calabresi alla politica oggi chiedono sobrietà e rigore nei comportamenti e nell’azione quotidiana. Ma sobrietà e rigore sono richiesti non solo in termini di spending review, un intervento che pure è fondamentale.
Occorre che la politica e le classi dirigenti calabresi avvertano l’urgenza di fare bene le cose che fanno, puntando a ricucire il filo spezzato della memoria, recuperando la nostra storia e valorizzando le nostre tradizioni, perché se non si capisce da dove veniamo, difficilmente sapremo dove intendiamo andare.
In tal senso, ritengo formidabile la lezione del Papa che “viene dalla fine del mondo”. La sua esortazione a recuperare concetti come umanità e solidarietà, nel nostro vissuto quotidiano, e ad allontanandoci dalla “patologie del potere” e “dall’impietrimento mentale e spirituale”, può senz’altro aiutarci!
Grazie e buon lavoro!”
(Applausi)
(Interruzione)
Siamo in seggio elettorale, comunque ha chiesto di intervenire il consigliere Salerno. Ne ha facoltà.
So bene, Presidente, che è seggio elettorale ma è doveroso da parte mia, anche a nome dei colleghi di Forza Italia e della Casa delle Libertà, formulare gli auguri di buon lavoro per questa decima legislatura.
Sono convinto che avremo modo di confrontarci in
quest’Aula nell’interesse dei calabresi per i tanti problemi che ha la Calabria.
Volevo doverosamente anche chiarire che questo gruppo
consiliare si è astenuto, per garanzia istituzionale e correttezza politica nei
confronti della maggioranza, dalla votazione che ha portato alla sua elezione.
Auguri e buon lavoro, pertanto.
Volevo anche chiedere, se è possibile, 15 minuti di
sospensione, prima di procedere alla elezione dei due Vicepresidenti del Consiglio.
Grazie, consigliere Salerno, per il suo intervento.
Per quanto riguarda la sospensione, come lei sa, in seggio elettorale non è prevista la sospensione. Procediamo con il secondo punto all’ordine del giorno.
Il secondo punto all’ordine del giorno riguarda la proposta di provvedimento amministrativo numero 2/10^ di d’Ufficio, recante: “Elezione dei due Vicepresidenti del Consiglio regionale”.
Ricordo ai colleghi che per l’elezione dei Vicepresidenti il voto è simultaneo e si può dare una sola preferenza.
Si proceda con la distribuzione delle schede.
(Vengono
distribuite le schede. Segue la votazione indi lo spoglio delle schede)
Fa la chiama.
Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 31. Schede bianche 2. Hanno riportato voti: D’Agostino Francesco 14; Gentile Giuseppe 8; Tallini Domenico 4 e Morrone Giuseppe 3.
Pertanto proclamo eletti alla carica di Vicepresidente del Consiglio regionale i consiglieri D’Agostino Francesco e Gentile Giuseppe che prego di prendere posto al banco della Presidenza.
(Vivi e
prolungati applausi da parte dei consiglieri e del pubblico presente)
Passiamo adesso alla proposta di provvedimento amministrativo numero 3/10^ d'Ufficio, recante: “Elezione dei due Consiglieri Segretari-Questori del Consiglio regionale”.
Si proceda con la distribuzione delle schede.
(Vengono
distribuite le schede. Segue la votazione indi lo spoglio delle schede)
Fa la chiama.
Comunico l’esito della votazione. Presenti e votanti 31. Schede bianche 1. Hanno riportato voti: Graziano Giuseppe 18; Neri Giuseppe 12.
Pertanto proclamo eletti alla carica di Segretari Questori del Consiglio regionale i consiglieri Graziano Giuseppe e Neri Giuseppe che invito a sedersi al banco della Presidenza.
(Vivi e
prolungati applausi da parte dei consiglieri e del pubblico presente)
Ha chiesto di intervenire il
Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio. Ne ha facoltà.
Signor Presidente, colleghi
consiglieri, chiedo brevemente la parola
innanzitutto per esprimere gli auguri di buon lavoro al neo eletto Presidente
del Consiglio, ai Vicepresidenti, ai Segretari. Per rivolgere un saluto ai consiglieri
regionali e per dire che in una prossima riunione avremo occasione di
illustrare al Consiglio le linee programmatiche che saranno al centro
della nostra azione di governo.
Il programma che abbiamo presentato agli elettori deve
essere al centro di un confronto del Consiglio regionale per articolare, anche
dal punto di vista delle priorità e della temporalità, l’azione di governo che
ci accingiamo a svolgere.
Il Consiglio regionale avrà un ruolo centrale nella
nostra azione di governo perché è giusto che questa sede - che è la massima
espressione della volontà popolare - ritorni ad essere il centro dell’azione di
governo ed il luogo nel quale sviluppare il confronto nel merito delle scelte
che il governo sottoporrà alla decisione del Consiglio.
Mi limito solo a queste considerazioni, dunque, perché ritorneremo
a breve su queste problematiche, sui problemi che vive oggi la Calabria che,
come ricordava il Presidente del Consiglio, sono gravi a partire dalle
condizioni sociali caratterizzate da una disoccupazione dilagante e da una
povertà crescente.
Una situazione che richiede un’azione di governo decisa,
determinata e forte; una situazione che richiede anche rispetto al resto del
Paese sobrietà e rigore da parte di chi è chiamato ad assolvere ad una funzione
di governo e ad una funzione di rappresentanza.
Insisto su questo: sobrietà e rigore.
Due parole che non possono essere solo pronunciamento di
intenti ma devono essere coerente azione e coerenti comportamenti da parte di
chi assume funzioni e ruoli di rappresentanza.
Comportamenti improntati alla sobrietà ed al rigore da
parte di chi assolve una funzione di rappresentanza ma anche delle istituzioni
nel loro complesso perché la macchina istituzionale deve essere ricondotta a
sobrietà e rigore a partire anche dalle funzioni apicali e dirigenziali della
struttura burocratica.
Mi permetto per questo di chiedere al Consiglio di procedere
in prosecuzione all’esame ed all’approvazione della legge per l’autorizzazione
dell’esercizio provvisorio.
Voi sapete che noi abbiamo avuto una circostanza
straordinaria, quella del rinnovo di questo Consiglio regionale e delle
elezioni del nuovo Presidente della Regione a conclusione dell’esercizio il 23
novembre. Io mi sono insediato il 10 dicembre ed il Consiglio regionale si
insedia oggi con la sua prima seduta.
Quindi è stato un gorgo di impegni di problemi, di
scadenze che mi hanno costretto nel rispetto dello Statuto ad assumere i poteri
della Giunta per come previsto dallo Statuto e con atto monocratico approvare
la legge per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio. Una proposta che è
sottoposta al Consiglio e che vi chiedo di esaminare con urgenza, in
continuità, trattandosi di una proposta che autorizza l’utilizzazione delle
risorse in rapporto al bilancio pluriennale – quindi una operazione meramente
tecnica – che consente il funzionamento della macchina istituzionale della Regione
a partire dal pagamento degli stipendi ai dipendenti ed alle spese di
funzionamento più in generale.
Vi chiedo di procedere, appunto, in continuità
all’approvazione di questo disegno di legge. Nel chiedervi questo vi sottopongo
due provvedimenti che ritengo di fondamentale importanza da esaminare e da
inserire in questa proposta di legge.
Uno è teso a sbloccare le risorse già destinate alla manutenzione
straordinaria degli impianti di smaltimento dei rifiuti, impianti pubblici e di
proprietà della Regione; risorse bloccate da oltre un anno e mezzo, in una
condizione che vede la Calabria in ginocchio per quanto riguarda anche questa problematica.
Ritengo che procedere con urgenza
significhi consentire l’espletamento delle gare nel rispetto della legge perché
gli impianti siano messi nelle condizioni di poter operare e di corrispondere
alle emergenze che vive la Calabria in questo settore.
Il secondo che vi chiedo di
esaminare e di approvare è finalizzato ad inviare un segnale forte alla Calabria
e ai calabresi. Noi abbiamo bisogno di sobrietà, rigore e coerenza nelle scelte
in questa direzione.
Vi propongo di contenere al 50 per
cento gli emolumenti relativi alle funzioni che si svolgono nelle strutture
sub-regionali e nelle società in house,
perché, appunto, è assolutamente intollerabile una condizione nella quale un
dirigente di una società in house
sommando tutte le indennità possa realizzare compensi che superino i 135 mila
euro.
(Applausi)
E’ assolutamente intollerabile una situazione di questo
tipo. Quindi propongo di contenere almeno dimezzando del 50 per cento queste
risorse.
Naturalmente avanzo questa proposta in vista di un
progetto di riordino e di riorganizzazione della strumentazione sub-regionale perché
si hanno, in molte zone di queste strutture, sprechi, inutilità e risorse che
alimentano solo condizioni di privilegio assolutamente insostenibili ed
intollerabili.
Per questo vi chiedo di approvare queste due modifiche
che costituiscono un segnale importante per corrispondere ad una situazione di
emergenza, quella dei rifiuti, in cui vive la nostra regione per mandare un
segnale chiaro all’inizio, proprio, dell’attività di questa legislatura.
Noi abbiamo bisogno di aprire un’altra stagione nella
vita della Calabria. Ci misureremo nel merito e naturalmente questa sarà la
sede nella quale si discuterà, ci si confronterà e si deciderà perché la Calabria
ha bisogno di essere rimessa in piedi e questa deve essere la scintilla,
appunto, per accendere i motori della ripresa della Calabria.
Vi ringrazio e sono sicuro che la proposta che avanzo
oggi in via assolutamente straordinaria – mi rendo conto che è eccezionale la
scelta alla quale vi richiamo e che vi chiedo di far propria – è una scelta
imposta dalla contingenza delle elezioni e della scadenza dell’esercizio al 31
dicembre. Cioè una settimana fa.
Vi ringrazio e mi appello a tutto il Consiglio, alla maggioranza
e all’opposizione, perché sono sicuro che questa proposta sarà fatta propria dal
Consiglio affinché si possa corrispondere a quelle che sono le normali esigenze
di funzionamento della macchina regionale. Grazie.
(Applausi)
Ha chiesto di parlare il consigliere
Tallini. Ne ha facoltà.
Colleghi consiglieri,
signor Presidente è la prima volta che ho l’occasione di farle gli auguri
vivissimi di una intensa attività finalizzata a risolvere i gravi problemi di
questa regione.
Prendo la parola per
essere sinteticamente concreto e per dire che sono tra i consiglieri firmatari
di una protesta pubblica inviata al mio partito ma anche all’opinione pubblica sul
rinvio dell’insediamento del Consiglio regionale di circa 15 giorni.
Oggi è la giornata in cui, finalmente, senza fare
barricate – almeno io dall’opposizione ho aspettato e rispettato perché non si
può pretendere la soluzione dei gravi problemi della Calabria in una settimana
– però mi corre l’obbligo di cogliere che questa prima riunione inizia
all’insegna del trasversalismo.
Mi chiedo e chiedo anche ai colleghi se questo garbo
istituzionale – mando un saluto al collega Ennio Morrone che è presente, che è
guarito e che veramente in quei giorni aveva un problema di salute – è lo
stesso garbo istituzionale a cui abbiamo assistito in Aula con una elezione a
danno della opposizione. Era giusto che il presidente Oliverio si rivolgesse
solo a questo gruppo perché solo questo gruppo oggi è in Aula a rappresentare
quell’opposizione chiara, fuori dal trasversalismo, fuori da ogni inciucio che
tanti danni negli anni ha prodotto a questa Regione.
Allora, collega Oliverio, la ringrazio per l’alto garbo
istituzionale perché, dopo il garbo istituzionale del rinvio della prima
seduta, dopo il garbo istituzionale della elezione del collega Gentile, a cui
rivolgo i miei più vivi ringraziamenti, dopo il garbo istituzionale anche per
il consenso ricevuto da un consigliere dalla Casa della libertà che è andato
ben oltre i voti che il gruppo alla unanimità ha deciso di destinare, oggi
registriamo che il nostro Presidente inizia questa seduta – forse cercando di
impressionare tutti – dicendoci che dobbiamo far presto, dobbiamo votare
l’esercizio provvisorio perché i problemi della Calabria incombono, non possono
aspettare. Vi sono migliaia e migliaia di problemi che devono essere affrontati.
Mi sembra un’offesa a quest’Aula e mi sembra un’offesa
ai calabresi. Noi saremo qui a rappresentare l’unica vera opposizione di questo
Consiglio regionale sapendo che qui ci può essere una pattuglia che in
quest’Aula potrebbe essere considerata minoritaria ma sicuramente questa
pattuglia non sarà minoritaria nell’ambito della opinione pubblica della nostra
regione. Buon lavoro.
(Applausi)
Chiedo di mettere in
votazione la richiesta di inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge
numero 1/10^, recante: “Variazione al bilancio di previsione 2014 e del bilancio
pluriennale 2014/2016 a seguito dell’approvazione della legge regionale 16 ottobre 2014, n. 23”.
(E’ inserito)
Pongo in votazione la richiesta di inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 2/10^,
recante: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione della
Regione
Calabria per l’anno finanziario 2015 (art. 16
della legge regionale 4 febbraio
2002, n. 8 – art. 43 del decreto legislativo 118/2011)”.
(E’ inserito)
Come
richiesto dal presidente Oliverio pongo in votazione l’inserimento della proposta di legge numero 4/10 recante: “Misure per
il contenimento della spesa regionale”.
Si
tratta di un provvedimento che prevede, in sostanza, per il contenimento della
spesa e nelle more della riorganizzazione di aziende, agenzie, enti collegati a
qualsiasi titolo della Regione Commissioni e comitati nominati dalla Regione
che gli emolumenti ed i gettoni di presenza spettanti ai componenti anche di
vertice siano ridotti della metà rispetto a quelli attualmente in essere con
decorrenza 1° gennaio 2015.
Pongo
in votazione l’inserimento.
(E’ inserito)
Ha
chiesto di parlare il consigliere Tallini. Ne ha facoltà.
Presidente, un
chiarimento soltanto per evitare che agli occhi dell’opinione pubblica possano arrivare
falsi messaggi o strumentalizzazioni.
Noi stiamo votando un provvedimento che sul piano
politico è condivisibile. La nostra, o almeno la mia, perplessità nasce dal
fatto che io oggi vado a dimezzare lo stipendio di un soggetto che guida un
ente regionale o sub-regionale che per andare lì ha firmato un contratto; da questo
punto di vista questo Consiglio regionale – capisco che può far tutto – dovrebbe
riflettere.
Provengo dalla modestissima esperienza dei comuni dove vige
la cosiddetta regolarità tecnica che attesta la legittimità degli atti. Non
vorrei che in questo momento qualcuno, attraverso questo strumento, lanciasse
fumo negli occhi ai calabresi dicendo “è una ventata nuova” e poi magari fra
qualche mese saremo costretti a renderci conto che è semplice e pura demagogia
quello che stiamo per fare.
Vorrei la rassicurazione dagli uffici, dai tecnici del bilancio,
dai nostri assistenti giuridici che in quest’Aula non dovrebbero mancare, anzi
sappiamo che abbondano. Vorrei che questo non sia un percorso o un indirizzo
politico e basta, visto che noi la stiamo applicando anche retroattivamente.
Non è un problema mio perché l’astensione è un fatto
politico ma questo è un chiarimento che a mio avviso all’Aula dovrebbe essere
dovuto.
La parola al presidente Oliverio.
Vorrei tranquillizzare il consigliere Tallini. Noi
non siamo adusi a demagogie o a seminare fumo, tanto meno quando il fumo acceca.
Noi abbiamo proposto un emendamento che ha un
obiettivo chiaro che può essere, naturalmente, condiviso o non condiviso.
Leggo
testualmente la parte relativa al problema che lei ha sollevato: “Sempre ai
fini del contenimento della spesa nelle more della riorganizzazione di aziende,
agenzie, enti collegati a qualsiasi titolo alla Regione, Commissioni e comitati
nominati dalla Regione, gli emolumenti e/o i gettoni di presenza spettanti ai
componenti anche di vertice sono ridotti della metà rispetto a quelli attualmente
in essere con decorrenza 1° gennaio 2015”.
Questo,
se sarà approvato, sarà dettato legislativo, sarà legge. E’ chiaro che l’esecuzione
di questa legge dovrà essere verificata perché non si avviino contenziosi, ma
l’obiettivo deve esser chiaro. Se siamo d’accordo e glielo chiedo non a titolo
di sfida ma perché sarebbe importante che su questo punto si realizzasse una
convergenza, al di là delle appartenenze in seno al Consiglio regionale
della Calabria. Sarebbe importante e lo dico a riprova del fatto che la nostra
non è un’iniziativa demagogica o tesa a buttare fumo negli occhi.
La nostra è un’iniziativa tesa a determinare sobrietà, a
lanciare segnali chiari di equità e soprattutto di recupero di fiducia nelle istituzioni.
Spesso, guardate lo dico qui, sono i rappresentanti
della politica ad essere tacciati di casta, ad essere tacciati di sciupio o di
benefici ecc., ecc.
Ho visto che il Consiglio regionale della Calabria –
l’ho apprezzato – nella precedente legislatura ha fatto una scelta di taglio
delle risorse destinate al funzionamento del Consiglio e anche alla indennità
dei consiglieri regionali. L’ho apprezzato e lo dico nella prima seduta questo,
senza remore e senza problemi.
C’è un’area che è nascosta, che sta dietro le quinte di
chi è in trincea, di chi per funzioni pubbliche e di rappresentanza è esposto quotidianamente,
che è un’area che non può essere immune da un concorso di responsabilità alla
sobrietà e al rigore.
L’intento di questo provvedimento è quello di dire alla Calabria
che non ci possono essere zone franche in questo senso. Bisogna compiere uno
sforzo ed in questa direzione devono concorrere tutti perché recuperare risorse
significa utilizzarle in un momento di scarsezza di risorse, di tagli sui bilanci,
significa utilizzarle in direzione di aree di sofferenza e di aree, appunto, di
miglioramento e di efficienza dei servizi. Tutto qui.
Naturalmente è chiaro che questa legge esplicherà i suoi
effetti a partire dal 1° gennaio 2015 e sarà realizzata dagli uffici della Regione,
dalle strutture della Regione in direzione, appunto, della riorganizzazione
della strumentazione e soprattutto nel rispetto delle norme, ci mancherebbe
altro.
Se in corso di realizzazione, di applicazione di questa legge
dovessero rendersi necessarie ulteriori norme di approfondimento per realizzare
l’obiettivo non esiteremo a proporle.
Quello che vi chiedo oggi è di non avere esitazioni e di
esercitare su questo terreno il massimo di convergenza possibile.
Siamo d’accordo? Bene. Se non siamo d’accordo non ci si
trinceri dietro altre argomentazioni che per quanto mi riguarda non mi
appartengono.
Chi mi conosce sa che sono stato amministratore oltre
che uomo impegnato nelle istituzioni a diversi livelli. Sa che nella mia storia
la demagogia e il populismo non albergano. Credo che oggi ci sia necessità di
dare un segnale forte non perché animati da populismo e demagogia ma perché animati
da spirito pubblico e da recupero di fiducia nelle istituzioni e atti come
questo sono necessari affinché alle parole seguano comportamenti per recuperare
questa fiducia.
(Applausi)
Ha chiesto di parlare il consigliere
Nicolò. Ne ha facoltà.
Brevemente,
anche io mi associo agli auguri formulati al presidente Oliverio per questo
inizio di legislatura.
Auguro a tutto l’Ufficio di Presidenza un buon lavoro e mi fa molto piacere che
il Presidente abbia riconosciuto gli sforzi compiuti nella scorsa legislatura dall’Ufficio di Presidenza rispetto
ad interventi mirati per quanto riguarda la razionalizzazione delle risorse.
Interventi che sono stati condivisi sia all’interno dello stesso organismo ma
anche dal Consiglio stesso e questo è stato fatto nell’interesse dei calabresi
e soprattutto per la tutela rispetto agli investimenti che sono stati poi
effettuati per le categorie più deboli.
Interventi che sono stati realizzati attraverso proposte
di legge che sono pervenute anche da questi banchi. Un lavoro positivo è stato
svolto ed in questo contesto auspichiamo che ci sia continuità e alto senso di responsabilità.
Il collega Tallini non
voleva strumentalizzare o far demagogia. Il collega Tallini parlava di aspetti
tecnici e procedurali, voleva avere delle spiegazioni rispetto a questioni che
non afferiscono al metodo. Siamo tutti d’accordo a continuare quel cammino; un
cammino che è stato incardinato responsabilmente, indipendentemente
da indirizzi romani - che pervennero dopo - e ai quali noi siamo stati
sottoposti per quanto riguarda il taglio degli stipendi. Addirittura il taglio
dello stipendio del consigliere regionale rispetto alle decurtazioni ha subito
il 45 per cento; questo è stato fatto coscientemente con alto senso di responsabilità.
Con quel senso di responsabilità ci accingiamo ad
avviare questo nuovo cammino e lo faremo svolgendo, per quanto mi riguarda, un’opposizione
costruttiva e mirata, non rinunciando sicuramente all’azione ispettiva di
controllo che sarà incisiva.
Ci preoccupa – come diceva qualcuno che mi ha preceduto
stamani – che si sia consumato qualche passaggio di trasversalismo che non fa
onore alla politica. Nella differenziazione degli schieramenti dobbiamo
esaltare soprattutto gli aspetti istituzionali e questo Consiglio dovrà esser
sovrano per esaltare la centralità della Casa dei calabresi rispetto a principi
nobili.
Su quelli ci possiamo misurare e possiamo convergere, su
altri sviliremo il nostro comportamento che deve essere ispirato a nobili
principi e non ignobili.
Concludo il mio brevissimo intervento augurando buon lavoro
al presidente Scalzo che ho avuto modo di apprezzare nella scorsa legislatura
per il suo equilibrio. Mi auguro che quello stesso equilibrio lo affermi in una
postazione che è molto importante per quanto riguarda lo svolgimento di una
attività che dovrà vedere partorire molti interventi nell’interesse della
nostra regione.
Volevo ringraziare il gentile
pubblico per la presenza così calorosa e anche i colleghi; sobrietà significa
anche sobrietà nei comportamenti in quest’Aula che è la massima Assise quindi
non secondo gli umori, ma mantenendo un atteggiamento anche di questo tipo.
Grazie.
Ha chiesto di parlare il consigliere
Esposito. Ne ha facoltà.
Presidente della Giunta, Presidente
del Consiglio, colleghi consiglieri, voglio ringraziare il consigliere Tallini
per le precisazioni dal punto di vista tecnico-amministrativo che ha posto e ritengo anche che la risposta del
presidente Oliverio ci tranquillizzi e debba tranquillizzare l’intero Consiglio
regionale rispetto al valore politico che era insito in questo provvedimento.
In particolare è
importante che sin da oggi si mandino dei messaggi chiari e puliti alla regione
e ai cittadini calabresi. Per questo noi abbiamo apprezzato la proposta
ma soprattutto la sua precisazione sull’intervento del consigliere Tallini.
Siamo qui a mandare messaggi chiari ai cittadini,
nessuno vuole fare la politica degli inciuci e della occupazione di caselle che
riteniamo non ci dovessero spettare. Siamo qui per dare il nostro contributo
anche nella logica di alcune situazioni di governo che ci vedono protagonisti.
Non siamo qui a lucrare posizioni ma siamo qui a dare il nostro modesto
contributo laddove ci viene richiesto. Questa è stata la nostra logica stamane
e questa continuerà ad essere la nostra logica in questi 5 anni di legislatura.
Auguro di cuore un buon lavoro al presidente Oliverio.
Sulle proposte che hanno un interesse comune per la nostra collettività e per
la nostra regione ci saremo. Ci confronteremo e saremo anche critici nel
momento in cui non condivideremo alcune posizioni e lo diremo così come
francamente così come francamente credo che questo Consiglio regionale si sia
consumato con un atto di politica chiara di responsabili e di moderati quali
noi ci riteniamo, Presidente.
(Applausi)
Ha chiesto di parlare il consigliere
Orsomarso. Ne ha facoltà.
Presidente, lei si è definito comunista, ma stempero i toni con questa battuta: un comunista sostenuto da un pezzo dei moderati.
Noi che siamo moderati di
centro-destra e un po’ più di destra nel centro-destra non possiamo che
cogliere l’occasione per dirle questo; lo dicevo poco fa avvicinandomi al suo
scranno e nell’augurarle un forte in bocca al lupo per il lavoro che le
toccherà.
Ritengo che sia,
Presidente, un uomo fortunato perché è subentrato alla legislatura in cui sono
state assunte scelte impopolari e si sono dovuti pagare tutti i debiti.
Avrà quindi un tappeto su
cui affrontare problemi grandi ed anche irrisolti, ma tante scelte impopolari
sono state già assunte.
Siamo qui per ribadirle
con la grande onestà intellettuale che ci caratterizza che troverà da questa
opposizione un sostegno quando vorrà continuare sul solco lasciato e su ciò che
accelera e migliora il livello della rappresentanza istituzionale; in tante cose non si è riusciti, ci mancherebbe altro, ma
in tante cose non riuscirà nemmeno lei.
Ben venga una norma strutturata, ha fatto bene l’ex
assessore e collega consigliere Tallini a sottolineare che fra gli annunci e le
cose da realizzare anche noi abbiamo annunciato tante cose che poi è stato
impossibile realizzare.
Questa è una norma che non ci impressiona come potrebbe
impressionare i calabresi, ma comprendiamo e giustifichiamo perché è la prima seduta
di insediamento e di festa anche per voi.
Siamo qui a ribadire che c’è una posizione chiara e a
chiarire al collega Esposito - che si chiama moderato - che scopriamo oggi che
c’è una maggioranza di fatto che è quella che sui giornali rimbalzava dalle
segreterie di partito e cioè l’alleanza fra il Pd e l’Ncd che, invece,
storicamente avrebbe dovuto far parte della minoranza ed esercitare ruolo di
controllo e rappresentanza. Oggi quest’atto non è foriero di quello spirito che
lei, Presidente, ha annunciato - e ha fatto bene a farlo per dare dignità e
vigore alla politica che non deve essere sempre considerata casta lì dove si
annidano grandi privilegi mai intaccati.
Su questo saremo al suo fianco anche quando attraverso
il corretto iter legislativo realizzeremo tutte quelle riforme che dicono che
un bravo dirigente che ha firmato un contratto deve prendere il giusto
emolumento; ma lo si fa attraverso il preventivo esame nelle Commissioni e poi
nel Consiglio regionale.
A lei continuiamo ad augurare in bocca al lupo. Non
siamo partiti sicuramente bene rinviando di 40 giorni questa seduta di
insediamento del Consiglio regionale, non siamo partiti sicuramente bene perché
l’unica opposizione, l’unica minoranza non ha rappresentanza nei ruoli
istituzionali, perché oggi si è verificato con chiarezza il balletto di come ci
si è presentati alle elezioni.
Tra l’altro auguro al nostro collega Gentile di non
farsi impressionare dal consenso benché legittimo ottenuto al di là del nostro
sostegno.
Credo che lo spirito debba essere questo. Non credo che questa
legislatura sia partita benissimo. So del suo impegno, le riconosco anche una
esperienza nelle istituzioni che rispetteremo tutte le volte che andrà
rispettata.
Penso che oggi questo Consiglio regionale, rispetto a
quel che si aspettavano i calabresi che hanno votato chi doveva governare e chi
doveva fare la minoranza, parta col piede più sbagliato possibile. Al posto suo
non sarei così entusiasta e contento di come si è composta quest’Aula.
Tengo questo intervento per dirle che non ci lasciamo
impressionare ma poiché rappresentiamo una buona parte dei calabresi, di quelli
che non si lasciano impressionare dagli annunci. Quel che è avvenuto oggi, il
modo in cui ha dato avvio a questa legislatura, compresa l’elezione del
Presidente del Consiglio regionale, è il contrario di quanto annunciato e di
quanto auspicato.
In bocca al lupo alla Calabria perché da quel che ho
visto oggi ce n’è veramente bisogno.
(Applausi)
Ha chiesto di parlare il consigliere
Greco. Ne ha facoltà.
Grazie, Presidente.
Nel formulare gli auguri di buon lavoro al Presidente del Consiglio
eletto in prima battuta con un risultato storico e a tutti quanti noi e al Presidente della Giunta
che ha dimostrato, a differenza di quanto detto dai consiglieri di opposizione benché con posizioni diverse e
diversificate tra loro, di essere coerente con quelli che erano stati i temi in
campagna
elettorale, ma soprattutto ha dimostrato oggi di voler dare un cambio netto a
questa terra.
Trovo speciose – lo dico con estrema franchezza – le
dichiarazioni del consigliere Tallini che con candore virginale viene in
quest’Aula a fare il maestrino e a dire o a tentare di chiarire, anche rispetto
alle richieste rivolte al Presidente, ma ancor prima a dare giudizi sul
comportamento della maggioranza o della minoranza. Basterebbe semplicemente
verificare quel che è successo nelle elezioni che hanno preceduto e che hanno riguardato
prima il Presidente del Consiglio, poi i Vicepresidenti e poi i questori, in
cui una maggioranza ha votato i suoi uomini ed ha lasciato liberi di agire e di
votare.
Allora il trasversalismo c’è o non c’è; e non ci
appartiene, lo diceva bene il Presidente della Giunta, Oliverio, così come non
ci appartiene né il trasversalismo né la demagogia, dovete prendere atto che
oggi inizia una nuova era.
Oggi voi che avete governato, anzi mal governato questa Calabria
in questi anni dovete prendere atto che è cambiata ma che soprattutto da questo
momento inizia - lo dico con emozione ma con grande senso di responsabilità per
chi come me ha partecipato da sindaco e da Presidente del Consiglio a fianco
del presidente Oliverio - la fase di cui i calabresi domani dovranno gioire e
soprattutto raccoglieranno i benefici.
E’ una grande responsabilità
ma abbiamo la grande determinazione, la grande libertà e la grande capacità e
dignità e dimostreremo – ma soprattutto oggi già lo dimostriamo – che questa
terra ha scelto bene, che la Calabria ha scelto bene e che i calabresi
domani saranno gli unici vincitori. Grazie.
(Applausi)
Ha chiesto di parlare il consigliere
Romeo. Ne ha facoltà.
Anche io formulo all’Aula, al presidente Oliverio, al presidente
Scalzo e ai componenti dell’Ufficio di Presidenza e a
tutti i colleghi consiglieri gli auguri di buon lavoro.
Partiamo con una seduta
molto produttiva in realtà perché questa maggioranza e questo Consiglio in
prima battuta, in prima convocazione, eleggono il Presidente, i due Vicepresidenti
e i consiglieri segretari.
Lo fanno – diceva il
consigliere Tallini – con la pratica del trasversalismo. Mi dispiace deluderlo
ma è una pratica che non ci appartiene perché noi siamo venuti in quest’Aula
con una proposta chiara, ci siamo espressi ed abbiamo votato. Normale, ha
prevalso un consigliere su un altro; questa è la democrazia, sono le regole del
gioco democratico non è il trasversalismo.
Il trasversalismo è quello che abbiamo conosciuto in Calabria
fino ad ieri. Naturalmente io ho capito perché, presidente Scalzo, questa Assemblea
viene spesso definita come “l’Astronave”: perché è abitata da marziani e il
consigliere Tallini, oggi, ha dimostrato di essere un marziano.
Egli viene da Marte, non ha fatto parte della
consiliatura precedente, della Giunta Scopelliti, non conosce l’eredità che ci
ha lasciato. E’ qui oggi a darci lezioni di politica e di amministrazione, a
bacchettarci, a dirci cosa dobbiamo votare, cosa è buono e cosa non lo è.
Non è un ottimo inizio, non è un inizio positivo
nell’interesse della Calabria. Il presidente Oliverio, il Partito democratico, la coalizione che ha
vinto le elezioni, i consiglieri regionali che hanno ritenuto opportuno votare
favorevolmente alla proposta di inserire gli emendamenti nella legge per
l’approvazione dell’esercizio provvisorio lo fanno nell’interesse della Calabria
perché, intanto, concordano su un punto - e mi auguro che su questo punto si
possa concordare tutti – e cioè che siamo innanzi ad una crisi sociale ed
economica acuta e che è giunto il momento di adottare scelte nette e radicali
in termini di contenimento della spesa e di sobrietà, di rigore.
Questi emendamenti vogliono
rappresentare un inizio e saranno – ha detto il presidente Oliverio – seguiti
nel loro iter dagli uffici, dalla struttura tecnica. Se sarà necessario, si
interverrà ulteriormente ma io non credo.
Dopo di che noi dobbiamo dire
se siamo a favore di provvedimenti che contengono la spesa ed hanno un
carattere di sobrietà o se siamo contrari perché vogliamo continuare a
scialacquare i soldi pubblici. Per quanto ci riguarda noi pensiamo che laddove
si annidino sprechi in ogni dove vadano colpiti ed eliminati e che queste
risorse vadano utilizzate per affrontare la gravissima condizione di povertà e
di crisi economica e sociale che la Calabria vive.
Questo non è un inizio
demagogico ma è l’inizio del cambiamento vero, quello che incide sulle risorse
e le sposta dagli sprechi alla sobrietà e al sociale.
Mi auguro che tutti i consiglieri
regionali possano dirsi d’accordo. Noi sicuramente lo siamo.
(Applausi)
Ha chiesto di parlare il consigliere
Guccione. Ne ha facoltà.
Ho
chiesto di intervenire intanto per formulare i migliori auguri di buon lavoro a lei e al nuovo Ufficio
di Presidenza di questo Consiglio.
Avrete un compito importante perché con questa
legislatura credo che noi dovremmo iniziare la
stagione delle riforme. Dobbiamo ripensare a cosa è stato il regionalismo in
questi anni in Italia, si impone una
riflessione seria su come rendere più pregnanti le attività delle Regioni non
solo nei suoi compiti e nelle sue funzioni ma anche per
quanto riguarda il ruolo delle Regioni d’Italia.
Ci
sono una serie di proposte di legge che prevedono una
serie di accorpamenti e credo che faremmo bene come Consiglio – lo chiedo anche
al Presidente della Giunta regionale – ad avviare una riflessione in tempi
rapidissimi sulla riforma dello Statuto, dei Regolamenti. Anche perché ormai
siamo un Consiglio che ha 30 consiglieri e dovremo rendere più snella e
trasparente le attività del Consiglio regionale.
Ringrazio il Presidente della Giunta
regionale perché il primo atto che ha fatto oggi in quest’Aula dopo
l’approvazione dell’Ufficio di Presidenza e del Presidente di questa Assise è
stato di indicare una rotta chiara che va nella direzione di un riformismo con
evidenti e profonde ragioni di cambiamento.
Vorrei ricordare a tutti coloro i
quali in quest’Aula hanno ricordato i ritardi nella convocazione di quest’Aula
che molto è il frutto della legge elettorale che è stata approvata qualche
tempo fa.
Vorrei ricordare a tutti quanti voi
che oggi in quest’Aula manca il leader
della opposizione grazie a questa legge che è stata approvata a maggioranza
nella passata legislatura. Manca il leader
dell’opposizione ed è un vero e proprio gap
democratico e quella legge farraginosa che è stata approvata nella passata legislatura
ha causato danni anche sul terreno democratico sul quale noi dovremo rapidamente
riparare con le attività e le scelte che dovremo fare in quest’Aula.
Credo che anche sulla lunga vacatio dovremo riflettere, Presidente
della Giunta, sul fatto che dalla sospensione, dalle dimissioni di Scopelliti
fino a qualche settimana fa in questa Regione, in tutti i dipartimenti, in
tutte le società che fanno riferimento alla Regione è avvenuto di tutto a
livello clientelare con un uso discrezionale delle risorse pubbliche.
Anche su questo dovremmo ragionare
per verificare cosa è accaduto in questi mesi che la Calabria è rimasta senza governo.
Dico questo non per polemizzare e anzi ho apprezzato alcuni toni di
disponibilità che sono venuti dalle opposizioni.
Guardate: il trasversalismo non è quello
che si realizza liberamente e democraticamente nelle istituzioni, nelle
elezioni di rappresentanti istituzionali perché ho visto che chi si è
scandalizzato di alcune votazioni in quest’Aula è stato anche protagonista di
alcune votazioni.
Se guardiamo bene le due votazioni
che sono avvenute sui Vicepresidenti e sui consiglieri Questori a sentire la
storia ci rendiamo conto che c’è stato un voto anche di libertà rispetto a
determinate scelte che sono state fatte.
Penso che noi iniziamo bene, è stata
una riunione del Consiglio molto proficua e non è politicamente da
sottovalutare che quest’Aula si è dotata nella prima seduta e nella prima
votazione degli organismi di questo Consiglio regionale e le parole e gli
impegni concreti che il Presidente ci ha chiamati oggi a votare, rispetto alle
questioni che riguardano sia il bilancio che i due provvedimenti che vanno
nella direzione di razionalizzare, equilibrare ed evitare gli sprechi
nell’apparato pubblico di questo ente come la Regione, credo siano indicativi
della nuova fase che si vuole aprire non con le chiacchiere ma con i fatti.
Ovviamente questo processo di
riforma più va avanti ed è radicale più ha bisogno del consenso di tutta
quest’Aula. Questo deve essere chiaro: noi rispetto al cambiamento non guardiamo
alle tessere di partito o alle collocazioni politiche. Si è aperta una sfida
che è a noi stessi e a quest’Aula, al di là delle appartenenze politiche. Un
profondo cambiamento, una profonda e radicale inversione di quello che ha
rappresentato la Regione in questi oltre 40 anni di regionalismo, questa è la
sfida che noi lanciamo stasera – l’ha fatto il presidente Oliverio, la ripresa
il Presidente del Consiglio nel suo discorso introduttivo – per passare dalle
chiacchiere ai fatti.
Abbiamo iniziato oggi concretamente
e mi auguro che il voto anche su questi provvedimenti possa essere il voto
unanime di quest’Aula, così daremo un segnale forte e di cambiamento reale di
questa Regione. Grazie.
Grazie, consigliere Guccione.
Passiamo alla votazione della proposta di legge numero 1/10^ d’Ufficio, recante “Provvedimento di variazione di bilancio di previsione 2014 e del bilancio pluriennale 2014/2016 a seguito dell’approvazione della legge regionale 16 ottobre 2014, numero 23”.
Nessuno chiede di parlare, pertanto pongo in
votazione la proposta di legge.
(Il Consiglio approva a maggioranza)
(E’ riportato in allegato)
Passiamo al secondo punto che riguarda la proposta di legge numero 2/10^ d’Ufficio, recante: “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2015 – (Art. 16 della legge regionale 4 febbraio 2002, numero 8 Articolo 43 del decreto legislativo 118/2011) – Proposta al Consiglio regionale”.
E’ stato presentato emendamento protocollo 0000303 all’articolo 1 che recita: “Dopo il comma 2 è inserito il seguente comma:
2 bis. In conseguenza della chiusura al 31 dicembre 2014 della contabilità speciale istituita ai sensi dell’ordinanza di protezione civile n. 2696/1997 e nelle more della completa definizione ed operatività delle comunità di ambito territoriale ottimale di cui alla legge regionale 11 agosto 2014, n. 14, le entrate relative ai versamenti che i Comuni devono effettuare nelle casse regionali a titolo di tariffa per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, rideterminata a decorrere dall’anno 2015 con deliberazione della Giunta regionale n. 422 del 28 luglio 2014, sono iscritte nelle relative Upbdi entrata e spesa del bilancio di cui al precedente comma 1 per un importo di euro 56.000.000,00 per essere destinate alla copertura finanziaria delle attività volte a garantire l’ammodernamento degli impianti tecnologici, la continuità del servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti ed il pagamento dei gestori/concessionari del servizio medesimo.”.
Nessuno chiede di parlare pongo in votazione l’emendamento.
(E’ approvato)
Pongo in votazione l’articolo 1 come emendato.
(E’ approvato)
Pongo in votazione la legge nel suo complesso con
richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Passiamo adesso alla proposta di legge numero 4/10^, recante: “Misure per il contenimento della spesa regionale” che è stato precedentemente abbondantemente discusso.
Ha chiesto di parlare il consigliere
Irto. Ne ha facoltà.
Formulo gli auguri, perché
mi ero allontanato e non potevo farlo prima, al presidente
Scalzo, al presidente Oliverio, a tutto l’Ufficio di Presidenza oggi eletto a larghissima maggioranza.
Rispetto a questo progetto
di legge numero 4/10^ illustrato dal presidente Oliverio vorrei precisare che
ne condivido lo spirito straordinario, soprattutto l’ultimo comma riferito al
contenimento delle spese e alla riorganizzare del personale che rientra un po’
nelle cose che ci siamo detti negli ultimi giorni, nelle proposte di intervento
politico della nuova legislatura che addirittura vuole rappresentare un inizio del
contenimento della spesa.
Chiedo al Segretario
generale se questo progetto di legge può essere approvato oggi in Consiglio
regionale, se serve un parere dei Revisori dei conti che potrebbero dare immediatamente,
perché vedo che è un contenimento di spesa e un progetto di legge.
Chiedo al Segretario generale che ci illumini da questo punto
di vista sulle regole che questo Consiglio deve avere rispetto a questo progetto
di legge. Grazie.
Il consigliere Irto ha posto dei problemi di tipo tecnico. Trattandosi di un emendamento che non comporta aumento di spesa…
Scusi Presidente,
non è un emendamento perché non si può
emendare un bilancio ma è una proposta di legge.
Sì, è una proposta di legge che non determina un aumento
di spesa ma una riduzione della spesa. Nella riformulazione della proposta di
legge eventuali modifiche alla stessa saranno apportate con l’ausilio tecnico
sia dei revisori sia del supporto tecnico-amministrativo.
Passiamo alla votazione di questo articolo unico, con
autorizzazione al coordinamento formale.
(E’ approvato)
Pongo in votazione la legge nel suo complesso.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
Ha chiesto di intervenire il Presidente della Giunta. Ne ha facoltà.
Presidente, colleghi consiglieri, mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione, sempre nel quadro delle necessità ed urgenze determinate dalle condizioni che prima richiamavo a seguito delle elezioni avvenute a fine anno e quindi della conclusione dell’esercizio, questo progetto di legge di proroga del piano casa.
Una proposta questa concordata nella conferenza Stato-Regioni a cui sono pervenute anche le altre Regioni del nostro Paese.
E’ una proposta che consente di rimuovere una condizione che altrimenti determinerebbe una difficoltà enorme nel settore dell’edilizia abitativa e per il sistema delle imprese. E’ un provvedimento che ho assunto nel rispetto dello Statuto con atto monocratico che propongo al Consiglio sicuro di avere la convergenza del Consiglio perché trattasi di un adempimento necessario.
Ha chiesto di parlare il consigliere
Tallini. Ne ha facoltà.
Non ho avuto prima l’opportunità di dire che sulle cose concrete noi non faremo opposizione pregiudiziale e agli “Yes men” che nella sua maggioranza, caro Presidente, sicuramente fanno a gara a dimostrarle… io già glielo ho detto attraverso la stampa, non voglio dirglielo né al telefono né ad incontri privati se dovesse essere necessario ma credo che, per i ruoli che la Calabria ci ha assegnato, il confronto debba avvenire in quest’Aula.
Sono qui per dirle che io non condivido che lei per prorogare il progetto del piano casa dovesse riunire i capigruppo. In questo caso le do atto di essersi fatto interprete di una istanza che viene dall’intera Calabria, soprattutto da determinate categorie. Il Piano casa è una legge del centro-destra che, cari Orlandini di turno che nella maggioranza avete detto che è stata un fallimento, è stata definita buona.
A tal proposito vorrei ricordare che se la percezione della opinione pubblica calabrese è stata che il centro-destra è stato un fallimento in Calabria, poi lo vedremo man mano che avremo occasione di trattare argomenti come questi.
Onestamente avremo occasione per dirle che c’è stato un elettorato,
un giudizio dell’elettorato che ha bocciato quel progetto. Noi ne abbiamo preso
atto e in questo momento stiamo chiedendo spiegazioni su un provvedimento e
oggi è l’occasione per dire che il Presidente nella sua onestà intellettuale ha
ammesso che i problemi sollevati dal sottoscritto nel chiarimento chiesto
verranno valutati; non addebitavo responsabilità politiche alla maggioranza; ho
detto che poiché siamo tutti d’accordo per evitare che possa apparire come
un’azione strumentale o propagandistica, vorrei chiarimenti su questi aspetti
tecnici.
Quello era, non ho accusato nessuno.
Dico che annuncio il voto favorevole al provvedimento,
sottolineando che la tempestività con cui si è provveduto alla proroga nasce dall’impossibilità
di effettuarla una volta scaduti i termini.
Parliamoci chiaro. Prendiamo atto intanto che questa legge
è stata utile, che potrà essere migliorata, però sicuramente grazie a questa legge
il centro-destra ha dato la opportunità a tantissime attività produttive di
produrre quel minimo di economia che in questo settore è l’unica possibilità perché
voi sapete che si è operato in deroga agli strumenti urbanistici e che si è
data a tantissimi operatori la possibilità di attivare un minimo di economia in
una regione che vive una crisi profonda e difficile.
Per questo votiamo a favore del provvedimento.
Grazie, consigliere Tallini. Non ci sono altre richieste
di parola, pertanto chiedo l’inserimento all’ordine del giorno di questo provvedimento,
della proposta di legge numero 3/10^.
(E’ inserito)
Passiamo alla proposta di legge numero 3/10^, recante: "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 11 agosto 2010, n. 21 'Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale' (modificata ed integrata con le LL.RR. nn. 25/2010, 7/2012 e 23/2013) - Modifiche al comma 12 dell'articolo 6 ").
Nessuno chiede di parlare per dichiarazione di voto,
pertanto pongo in votazione la proposta di legge.
(Il Consiglio approva)
(E’ riportato in allegato)
La parola al Presidente della Giunta.
Presidente, ho chiesto la parola a conclusione di questa prima seduta del Consiglio regionale innanzitutto per ringraziare il Consiglio per avere accolto le mie proposte di esame di approvazione di alcuni provvedimenti necessari.
Permettetemi di fare a conclusione dei lavori di questo Consiglio una sola considerazione per
sgomberare il campo da strumentalizzazioni, da polveroni inutili che si
sollevano.
Vorrei ricordare che il Consiglio
regionale della Calabria era stato convocato a seguito di una proclamazione
che è avvenuta – non vorrei errare – il 19 o il 20 dicembre perché il sottoscritto
è stato proclamato il 9 dicembre e si è insediato giorno 10 dicembre.
Il Consiglio regionale è stato proclamato dopo 10 giorni
ed era stato convocato il 29 dicembre su mia proposta, su mia proposta. E’
stato rinviato di una settimana il Consiglio regionale. I 40 giorni a cui si fa
riferimento non sono riconducibili a quest’Aula né riconducibili a volontà di
parti di quest’Aula.
C’è stato un rinvio di una settimana richiesto da un
esponente dell’opposizione. Vorrei ricordare questo e non per fare polemiche
retrospettive ma perché la giornata di oggi ha fatto chiarezza anche rispetto a
polveroni sollevati conseguentemente a quel rinvio, cercando di costruire,
appunto, argomenti e rappresentazioni che non corrispondono alla realtà.
Rappresentazioni secondo le quali c’erano problemi nella
maggioranza, c’erano difficoltà a scegliere il candidato Presidente, l’Ufficio
di Presidenza e via dicendo.
Le abbiamo lette in questi giorni sui giornali queste
rappresentazioni, le abbiamo lette a iosa sui giornali. Si è parlato di
difficoltà, di problemi, di rinvii, si sono fatte comparazioni con l’Emilia
Romagna ma la giornata di oggi fa chiarezza di tutto ciò. La giornata odierna
con l’elezione del presidente Scalzo con 22 voti - numeri oltre quelli
richiesti - è in possesso della maggioranza, fa chiarezza definitiva di ciò.
La riunione di oggi con l’elezione dell’Ufficio di
Presidenza dà una risposta chiara a questi polveroni e li sgombra via.
Vorrei ricordare a Tallini - e non lo dico polemicamente
ma lo dico solo per chiarezza e per precisazione di posizione - che qui non ci
sono inciuci.
Qui c’è stata una proposta chiara, qui c’è una maggioranza
che ha espresso un consigliere eletto nella maggioranza. Ci sono nell’Ufficio
di Presidenza il Vicepresidente ed il segretario eletti nella maggioranza.
Vorrei anche dire che a proposito di opposizione ho visto tre opposizioni
esprimersi, caro Tallini.
Siccome ho visto che ha espresso solidarietà anche a
Morrone vorrei dire che il consigliere Morrone ha preso tre voti e altrettanti
ne hai presi tu. Ci sono tre opposizioni, c’è stata una maggioranza compatta
che si è allargata ma è una minoranza che – non mi fa piacere questo – è
disarticolata.
Ed io rispetto questa disarticolazione, questo confronto
ma vorrei che parlassimo con i dati della realtà senza alterarla.
A conclusione di questa giornata, che è stata produttiva,
vorrei dire che noi abbiamo la necessità di accelerare il percorso e per questo
chiedo al Presidente del Consiglio, all’Ufficio di Presidenza che si stabilisca
per martedì, massimo mercoledì prossimo la riconvocazione del Consiglio con all’ordine
del giorno le modifiche statutarie da me proposte. Modifiche che vanno nella
direzione dell’allineamento dello Statuto della Regione con altre realtà del
Paese, sgombrando il campo e rimuovendo le ragioni dell’impugnativa da parte
del Governo rispetto ad alcune parti dello Statuto. Mi riferisco in modo
particolare ai cosiddetti consiglieri supplenti. Norma che è stata impugnata
dal Governo la cui udienza è stata già fissata per il 12 maggio scorso dalla Corte
costituzionale; norma palesemente incostituzionale tant’è che non vigente perché
non pubblicata.
Quindi rimozione delle ragioni della impugnativa del Governo;
poi allineamento dello Statuto in coerenza con l’elezione diretta del Presidente.
Perché il Consiglio regionale della Calabria si è dato
una legge, ha approvato una legge che prevede l’elezione diretta del Presidente
e la ratio di quella legge mette in
capo al Presidente il potere di scegliere la Giunta. Non ci possono essere
vincoli di sorta da questo punto di vista.
Il Presidente può scegliere tutti interni al Consiglio,
tutti fuori dal Consiglio, metà del Consiglio, uno del Consiglio e gli altri
fuori. E’ nella facoltà e nei poteri del Presidente operare questa scelta perché
il Presidente risponde al Consiglio e risponde al popolo che lo ha eletto
insieme al Consiglio.
La terza questione è quella in considerazione del fatto
che noi abbiamo avuto una contrazione radicale della composizione del Consiglio
regionale cioè da 50 è passato a 30, come voi ben sapete. Di conseguenza la Giunta
che non può essere superiore ad un quinto è passata da 12 a 6 assessori, è
stata dimezzata la Giunta.
E’ necessario quindi statuire che il Presidente della Giunta
possa avvalersi anche del consigliere delegato statuendolo e
costituzionalizzando questa figura per dare forza ad una azione di governo che
a costo zero, ad indennità immutata, possa avvalersi dei consiglieri anche
nell’esercizio delle sue funzioni di governo.
Punti precisi per i quali chiedo che sia fissata rapidamente
una riunione del Consiglio regionale massimo mercoledì della prossima settimana
perché siano esaminati, discussi ed approvati. Non saranno naturalmente
esaustivi questi punti della necessaria rivisitazione dello Statuto.
Credo che per quanto riguarda questi aspetti, noi, nel
quadro di una discussione aperta sul regionalismo che vede impegnate le Regioni
nel loro complesso e vede impegnate le forze politiche culturali e sociali nel nostro
Paese, abbiamo la necessità di una rivisitazione più compiuta e più complessiva
dello Statuto.
Discuteremo anche di questo in quella sede la prossima
seduta del Consiglio regionale, cioè degli strumenti di cui dotarci affinché si
possa procedere a questa rivisitazione più complessiva.
Perché chiedo entro mercoledì prossimo? Perché abbiamo
necessità di modificare lo Statuto perché entro i giorni immediatamente
successivi possa procedere alla costituzione della Giunta perché, come voi ben
potete comprendere, è necessario che ci siano gli spazi per la costituzione
della Giunta che il nuovo Statuto deve consentire al Presidente.
Sono sicuro che questa proposta sarà accolta, vi
ringrazio e vi chiedo scusa se in coda a questa riunione del Consiglio ho
ripreso la parola per fare queste considerazioni e per richiedere la
convocazione del Consiglio regionale. Grazie.
(Applausi)
Ha chiesto di parlare il consigliere
Tallini. Ne ha facoltà.
Sulla proposta del presidente Oliverio, volevo ricordare che ha fatto bene a sottolineare i problemi che ha la minoranza e noi non vogliamo nasconderli perché li sapevamo prima, ce li abbiamo. Lei si deve augurare che la minoranza, quella vera, a cui si è rivolto lei anche fisicamente con lo sguardo risolva i problemi nell’interesse del rapporto dialettico e della democrazia.
Questa minoranza si vuol confrontare alla luce del sole in questo Consiglio regionale perché anche se parliamo qui e ci guardiamo in faccia poi attraverso anche le registrazioni, i mass media quello che ci diciamo lo trasferiscono all’esterno.
Ribadiamo che non abbiamo fatto barricate quando si è trattato di sottolineare questo rinvio del Consiglio regionale, presidente Oliverio.
Se lei dice che la maggioranza era così compatta mi deve dire, allora, per quale ragione solo stanotte lei e la sua maggioranza avete individuato il Presidente di questo Consiglio regionale. Guarda caso era tutto programmato, anche la seduta e anche la scelta del Presidente del Consiglio regionale.
Se lei guarda il titolo della “Gazzetta
del Sud”, “Consiglio regionale: è notizia di
questa notte, il Pd indica Scalzo”.
Se ce l’aveva già il Presidente…
Presidente, adesso per la Giunta
non vedo per quale motivo ha aspettato… quindi già sapeva del raffreddore di
Morrone e pertanto non aveva annunciato il Presidente e già sapeva che il Presidente
Talarico…
(Interruzione)
Presidente, le chiedo
scusa.
(Interruzione)
Sto parlando con rispetto
ma c’è qualcuno che pensa di disturbarmi intervenendo. Lei ha parlato di
deleghe e sicuramente comincerà la corsa alle deleghe ed Orlandino è uno di
quelli che oggi si è meritato la delega più importante perché è uscito già tre
volte a suo favore e quindi lei ne deve tener conto. Fin quando non sarà
possibile conferire le deleghe, se arriverà a 20-30 interventi a favore di
Oliverio sicuramente le daranno la delega più importante.
Farebbe migliore figura a
rispettare gli interventi degli altri e a lasciare che gli altri esprimano
liberamente il proprio pensiero. Non è questo il metodo per conquistare la stima
di un Presidente della Giunta regionale, glielo dico io per esperienza. Mi sono
conquistato la stima del Presidente della Giunta regionale attraverso 50
confronti-scontro e le do un consiglio perché ci sono passato prima di lei: è
inutile che fai…
Presidente, quel che
vogliamo dire è che – parlo anche ovviamente, credo, a nome degli altri
colleghi – se il confronto deve essere leale e aperto con l’opposizione su
questi temi della modifica dello Statuto
io mi auguro che lei porterà all’attenzione del Consiglio regionale e dei
consiglieri nelle sedi preposte all’esame le esperienze delle altre Assemblee.
Sicuramente avrà fatto uno studio: io so come funziona
la legge e come funzionano i Consigli comunali. Come funziona la legge alle
Province. Sicuramente lei alla provincia di Cosenza
ha avuto una esperienza del tipo che l’assessore si nomina e si revoca e non le
do probabilmente…
Lei ha visto che quel metodo alla
provincia di Cosenza funziona ma funziona forse per gli obiettivi del Presidente.
Anche Berlusconi dice che abbiamo un
Presidente del Consiglio con l’attuale sistema istituzionale che non può
revocare un Ministro. Anche quello si è lamentato dei ministri.
Ho letto una nota del consigliere Greco molto
apprezzabile: ricordi Presidente, guardi più a chi le dà un consiglio come
quello del collega Greco che io non conoscevo ma che ho conosciuto attraverso
le cose che ha scritto sulla stampa e non come quelle che le dicono “lei in una
settimana ha risolto il problema”.
Ha fatto delle cose ed ha accelerato l’attività di
alcuni dipendenti regionali che dovevano fare il loro dovere e che entro il 31
dicembre dovevano rendicontare per evitare…
Lei lo ha capito, ha fatto bene e gliene diamo atto ma
ci si consenta che i 280 milioni o i 400 milioni non li ha portati nessuno,
abbiamo evitato di perderli. Lei ha fatto bene ad intervenire per evitare di
perderli.
Noi siamo qua ed io le posso dire la mia opinione
rispetto al tema che ha inserito.
Io ho forti perplessità sul metodo. E’ come se dicessero
“Presidente Oliverio lei è il capo di questa Regione ma in Consiglio regionale
non vota, in Consiglio regionale lei deve venire a parlare con i rappresentanti
dei calabresi…” perché c’è l’incompatibilità.
Lei è un politico ed ha fatto bene a difendere la
politica, io le dico: confrontiamoci. Ho qualche riserva su questa cosa.
Lei ha già approfondito e verificato che ha una maggioranza
a cui ha fatto sottoscrivere una dichiarazione che in caso di incompatibilità o
in caso di nomina di Giunta di consiglieri regionali che dovessero dimettersi…
(Interruzione)
Io per la verità fin qui non ho visto… va bene, ma prima
non c’era incompatibilità e vedremo quanti si dimetteranno.
(Interruzione)
Perlomeno questo ho capito, ma se c’è qualcuno che dice
che ho capito male ed ho preso fischi per fiaschi me lo dica.
So che si deve approvare una modifica legislativa con
cui si sancisce l’incompatibilità tra il ruolo di consigliere regionale e di assessore.
Non è così? Bene questo mi fa già
tanto rivedere rispetto alle cose che ho letto; sulla stampa ho letto questo
che si vuole stabilire questo criterio.
Siamo qua e siamo pronti a
confrontarci ed a dare il nostro contributo come abbiamo fatto sul Piano casa e
a darle atto ed a dirle che ha fatto bene nemmeno a consultare i consiglieri
regionali ma era un atto dovuto ed una risposta a tutti quanti. Anche su questo
vorremmo confrontarci ma non se poi questa richiesta di confronto avviene solo
a parole, come è stato fatto anche con i provvedimenti di oggi; non si presenta
un provvedimento così. O si condivide o si propone anche all’opposizione o non
è un richiamo o un coinvolgimento vero su problemi che riguardano interessi comuni.
Grazie.
Non ci sono altri interventi quindi
abbiamo esaurito l’ordine del giorno che non ha riguardato solo l’insediamento.
Voglio ringraziare ancora una volta
il pubblico così numeroso, la stampa ed i colleghi consiglieri con una
citazione alla collega Flora Sculco che saluto per essere stata eletta e che
rappresenta le donne di questa terra.
Grazie di nuovo, la prossima seduta
sarà convocata a domicilio. Grazie.
Art. 1
1.
La Giunta regionale è autorizzata, fino a quando il bilancio di previsione per
l'anno 2015 non sia stato approvato e non oltre il 30 aprile 2015,
all'esercizio provvisorio del bilancio entro il limite di quattro dodicesimi
degli stanziamenti di spesa previsti per l'esercizio 2015 nel bilancio di
previsione 2014-2016 definitivamente approvato.
2.
Nel corso dell'esercizio provvisorio del bilancio sono autorizzate per intero
le spese relative all'assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle
obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, di obblighi
tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di
residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, di altre spese
obbligatorie, di quelle che, per loro natura, non possono essere pagate
frazionandole in dodicesimi, nonché delle spese gravanti sui fondi comunitari.
Sono altresì autorizzate tutte le spese necessarie ad evitare che siano
arrecati danni patrimoniali certi e gravi alla Regione.
3.
In conseguenza della chiusura al 31 dicembre 2014 della contabilità speciale
istituita ai sensi dell'Ordinanza di Protezione Civile n. 2696/1997 e nelle
more della completa definizione ed operatività delle Comunità di ambito
territoriale ottimale di cui alla legge regionale 11 agosto 2014, n. 14, le
entrate relative ai versamenti che i Comuni devono effettuare nelle casse
regionali a titolo di tariffa per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti
solidi urbani, rideterminata a decorrere dall'anno 2015 con deliberazione della
Giunta regionale n. 322 del 28 luglio 2014, sono iscritte nelle relative UPB di
entrata e spesa del bilancio di cui al precedente comma 1 per un importo di
euro 56.000.000,00 per essere destinate alla copertura finanziaria delle
attività volte a garantire l'ammodernamento degli impianti tecnologici, la
continuità del servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti e il pagamento
dei gestori/concessionari del servizio medesimo.
4.
Al fine di garantire la prosecuzione o l'avvio di attività soggette a termini o
scadenza, la cui mancata attuazione determinerebbe danno per l'ente, è
autorizzato l'aggiornamento, con decreto del Dirigente generale del
Dipartimento Bilancio, dei valori dei residui attivi, passivi e di stanzia
mento presunti di natura vincolata che risultano modificati dalla effettiva
gestione del bilancio a tutto il 31 dicembre 2014, ai sensi di quanto già
previsto dagli artt. 23, comma 3, e 52, comma 7, della legge regionale 4
febbraio 2002, n. 8 e dall'art. 1, comma 7, della legge regionale 30 dicembre
2013, n. 58.
5.
La Giunta regionale è autorizzata a gestire l'esercizio provvisorio nel
rispetto delle disposizioni contenute nei principi contabili richiamati nel
decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
6.
Al fine di garantire la corretta attuazione delle disposizioni di cui al
decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, è autorizzata la riclassificazione
dei capitoli di bilancio secondo lo schema di bilancio allegato al decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118.
7. Al fine di consentire il rispetto delle regole di finanza
pubblica, si autorizza il Dirigente generale del Dipartimento Bilancio ad
inserire vincoli, anche di carattere informatico, agli stanziamenti di spesa
previsti per l'esercizio 2015.
Art. 2
(Entrata in vigore)
1. La presente legge
entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione.
Art. 1
1.
Ai fini del contenimento della spesa, il personale della Regione Calabria è
inserito in un ruolo "unico", senza differenze tra personale della
Giunta e personale del Consiglio.
2.
Ogni norma di legge e regolamento in contrasto con tale principio deve
intendersi abrogata.
3.
La Giunta regionale, sentito l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale,
entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, rideterminerà la
struttura organizzativa, con riduzione delle strutture dirigenziali, anche di
massimo livello, attualmente esistenti.
4.
Sempre ai fini del contenimento della spesa, nelle more della riorganizzazione
di Aziende, Agenzie, Enti collegati a qualsiasi titolo alla Regione,
Commissioni e Comitati nominati dalla Regione, gli emolumenti e/o gettoni di
presenza spettanti ai componenti, anche di vertice, sono ridotti della metà
rispetto a quelli attualmente in essere. con decorrenza 1 gennaio 2015.
Art. 1
(Modifiche all'articolo 6 della
L-R. 11.8.2010, n. 21)
1.
Il comma 12 dell'articolo 6 della legge regionale 11 agosto 2010, n. 21, è
sostituito dal seguente:
"12. L'istanza per eseguire interventi in conformità alle presenti disposizioni può essere presentata a partire dal sessantesimo giorno dall'approvazione della legge ed entro il termine del 31 dicembre 2016. Il regime sanzionatorio del procedimento avviato con SCIA è disciplinato dalla vigente normativa nazionale e regionale.