VII legislatura
102.
Seduta 102 di
lunedì 13 dicembre 2004
La seduta inizia alle 19,11
Presidenza del Presidente Luigi Fedele
PRESIDENTE
Il collega Morrone è chiamato a leggere il verbale della seduta precedente.
(E’ approvato)
Ennio MORRONE, Segretario f.f.
Legge il verbale della seduta precedente.
(E’ approvato)
Legge le comunicazioni presentate alla Presidenza.
(Sono riportate in allegato)
Ennio MORRONE, Segretario f.f.
Legge le interrogazioni presentate alla Presidenza.
(Sono riportate in allegato)
E’ pervenuta risposta scritta all’interrogazione numero 569 dell’1.6.2004 a firma del consigliere Tommasi.
(E’ riportata in allegato)
C’è una comunicazione del consigliere Egidio Chiarella che leggo all’Aula. “Caro Presidente, le comunico che avendo ricevuto l’invito dal Partito a non dimettermi dalla carica di Presidente della prima Commissione per motivi di opportunità politica la prego di comunicare all’Aula il ritiro delle stesse e quindi di non trattare il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio regionale odierno”
Pertanto il primo punto all’ordine del giorno è stralciato.
(Così resta
stabilito)
Signor Presidente,
onorevoli colleghi, volevo chiedere di inserire all’ordine del giorno questo
ordine del giorno che ho preparato insieme al collega Pasquale Tripodi che
riguarda un recente increscioso episodio criminale. Due consiglieri del comune
di Bisignano hanno ricevuto un ennesimo avvertimento di carattere mafioso con due proiettili inviatigli per
lettera, dopo aver visto incendiate le proprie autovetture.
Se il Presidente è
d’accordo, leggo questo ordine del giorno di cui chiedo anche l’inserimento.
“Il Consiglio regionale
della Calabria
in relazione all’ennesima
grave intimidazione rivolta contro i consiglieri comunali di Bisignano,
Francesco Cucile e Sandro Vilardi, oggetto già nelle scorse settimane di
inauditi atti di violenza che proseguono con puntuale cadenza nel tentativo di
inibirne, così come scritto nelle missive, l’azione istituzionale e politica;
considerato che allo stato
purtroppo pur se prontamente adottate le misure investigative e repressive non
hanno sortito alcun effetto stante la ripetitività dei gesti criminosi;
considerato altresì che è
necessaria una risposta corale delle istituzioni per ristabilire un clima di
serena convivenza e per ridare fiducia e tranquillità ad una comunità fortemente turbata dal ripetersi di tali
atti di violenza;
nell’esprimere la propria
indignazione e la solidarietà unanime impegna la Commissione regionale
antimafia ad adottare ogni iniziativa necessaria ed utile”.
Ha chiesto di parlare l’onorevole Leone. Ne ha facoltà.
Presidente, vorremmo far nostro anche questo documento con la firma della maggioranza e del Presidente della Commissione antimafia.
PRESIDENTE
Stavo per dire, appunto, che credo che tutto il Consiglio regionale sia d’accordo su questo, per cui direi di inserirlo all’ordine del giorno e poi di votarlo.
Pongo in votazione la richiesta di inserimento all’ordine del giorno.
(Il Consiglio approva)
Pongo in votazione l’ordine del giorno, con la solidarietà di tutto il Consiglio regionale a questi due amministratori.
(Il Consiglio approva)
Ha chiesto di parlare l’onorevole Pezzimenti. Ne ha facoltà.
Presidente, le
vorrei chiedere di inserire all’ordine del giorno
della prossima seduta le norme sull’ordinamento della
polizia locale, ex articolo 67 del Regolamento, che giace da più di due anni in
Commissione.
PRESIDENTE
Il collega Pezzimenti ha
chiesto per la prossima seduta di Consiglio regionale di inserire – ex articolo
67 del Regolamento – il progetto di legge che riguarda le norme
sull’ordinamento della polizia locale.
Ha chiesto di parlare l’onorevole Pacenza. Ne ha facoltà.
Presidente, crediamo che sia assolutamente prioritario, per quello che è avvenuto tra la nottata di ieri e la mattinata di oggi, che il Consiglio regionale prioritariamente affronti la discussione sulla forestazione in Calabria.
Riteniamo che quanto sia avvenuto sia un fatto così straordinario e così assolutamente inaccettabile che il Consiglio regionale non può esimersi da una iniziativa autorevole, rigorosa e ferma.
Non c’è precedente alcuno per
quanto deciso nelle scorse ore in materia di assunzione straordinaria per quanto riguarda poteri di competenza
dell’istituto regionale e portati invece in capo ad un ministro della
Repubblica.
Allora, Presidente,
riteniamo che questo sia un precedente assolutamente inaccettabile su cui è
opportuna a nostro parere una iniziativa altrettanto autorevole.
Abbiamo predisposto un
ordine del giorno sull’argomento e riteniamo che questa discussione vada fatta
questa sera perché non possiamo accettare che in una fase di blaterato federalismo si mortifichino princìpi elementari.
Non è accettabile che si
possa porre in una condizione di libertà vigilata l’attività di un comparto
particolarmente delicato come quello della forestazione calabrese. Già nei
giorni scorsi a proposito dell’iniziativa di lotta c’è stata una lettura
parziale anche dentro il dibattito generale.
Una lettura parziale che ha
visto l’atteggiamento, il ruolo, l’iniziativa del governo regionale
assolutamente inadeguati.
Il Presidente Chiaravalloti
a fronte di quello che è avvenuto avrebbe dovuto manifestare uno scatto di
orgoglio politico ed istituzionale. Una vicenda che è ancora più inaccettabile
perché rappresenta questa Regione nei suoi massimi livelli istituzionali in una
condizione comatosa. Sono stati mortificati i più elementari princìpi di correttezza istituzionale e politica.
Quindi, noi avvertiamo che
questa sera il Consiglio regionale non possa ignorare quanto è avvenuto. Noi
sottoporremo alla fine della discussione anche una risoluzione che esprime
nella sua massima solennità un’assoluta contrarietà e un assoluto diniego di
quanto proposto.
Quanto poi alla necessità di garantire produttività e
innovazione al comparto, questo non ce lo può rivendicare nessuno. Sono anni
che attorno a questo comparto si sollecitano
iniziative di innovazione e di una gestione più oculata. Noi non possiamo
accettare che questo possa essere affidato a soggetti terzi che non hanno né i
titoli né le competenze istituzionali e politiche per mettere in campo una
iniziativa del genere.
Quindi, signor Presidente, noi le chiediamo di assumere al primo punto all’ordine del giorno una informativa su quanto è avvenuto e abbiamo depositato agli atti una mozione che riteniamo possa trovare anche un consenso più largo all’interno del Consiglio regionale.
PRESIDENTE
Onorevole Pacenza, chiedo scusa, lei ha detto al primo punto della prossima seduta una relazione? Cioè, avere una informativa anche per capire bene questa nomina, che non credo sia un commissariamento della Regione sicuramente…
No, Presidente, chiediamo che venga inserito adesso all’ordine del giorno, non alla prossima seduta.
PRESIDENTE
Ha chiesto di parlare l’onorevole Leone. Ne ha facoltà.
Presidente, io vorrei un attimo puntualizzare qualcosa, fermo restando l’assessore Dionisio Gallo magari poi relazionerà ancora meglio su questa vicenda.
Intanto devo un po’ smentire, onorevole Pacenza, quelle che sono le sue affermazioni.
Intanto il “tavolo romano” ha dato atto a questa Giunta regionale, a questo governo
regionale che i processi che riguardano i lavoratori forestali al 2006 sono stati portati a
compimento nel 2005. Così come anche questo discorso dei fondi che erano stati
deviati, che erano stati mandati da un’altra parte.
C’era stato già un
emendamento alla Camera, era stato rinviato al Senato un emendamento a firma
dei senatori Meduri, Gentile, Trematerra senatori, che riportava i fondi nel
giusto capitolo di spesa che riguardava la Regione.
Per quanto riguarda poi
l’ultima affermazione di cui si sta
parlando – ma forse in modo un po’ troppo prematuro –, non abbiamo notizie di commissariamenti
anche perché il commissariamento doveva essere fatto dal Consiglio dei ministri
cui spetta questa prerogativa.
Poi, questa supervisione di cui si ventila, del ministro
Calderoli affinché si renda conto di come la Calabria ha speso i suoi fondi…
Insomma, voglio dire che c’è una chiave di lettura diversa per quelle che sono
le posizioni politiche del centro-destra o del centro-sinistra.
Mi auguro che l’assessore, che ho visto poco prima, ci
dia ulteriori lumi su questa vicenda che si è risolta per 11 mila famiglie,
alle quali tutti noi teniamo e siamo attenti.
PRESIDENTE
La parola all’assessore Gallo.
Signor Presidente,
onorevoli consiglieri, credo che sia importante fare una riflessione certamente
su quanto è avvenuto in questi giorni e su quanto è successo sabato al tavolo di
concertazione istituito presso il Ministero
per gli affari regionali.
Credo che sia importante
anche fare un ragionamento più ampio rispetto alla questione della forestazione in Calabria perché, vedete, non si può non partire da un
dato che è quello che quando nell’autunno del 2001 avviammo questo ragionamento
col Governo per la questione della forestazione
in Calabria, noi ci trovavamo di fronte ad una situazione difficile degli
allora 14 mila operai idraulico-forestali della nostra Regione.
Ricordo a me stesso ma anche a voi, onorevoli
consiglieri, alcuni dei quali assessori alla forestazione prima di me nel
passato Governo regionale, che circa i due terzi degli operai
idraulico-forestali della nostra Regione erano a tempo determinato e fra questi
c’erano coloro i quali facevano 51 giornate, coloro i quali facevano 101
giornate e coloro i quali ne facevano 151.
Nell’avviare il ragionamento col Governo nel 2001, gli proponemmo un piano quinquennale di
progressiva stabilizzazione degli operai idraulico-forestali della nostra
regione, fino a portarli tutti a tempo indeterminato sulla base del fatto,
ovviamente che una simile operazione portava non ad una maggiore spesa per il
comparto della forestazione e quindi dello Stato, ma addirittura ad un
risparmio per lo Stato e quindi per il comparto della forestazione.
Soprattutto, ancora, sulla base del fatto che c’era la
necessità di ridare dignità ai lavoratori e di ridare dignità al lavoro, ma
soprattutto, perché c’era la necessità, io credo, di riuscire a mantenere fino
in fondo il nostro territorio regionale che è strutturalmente debole.
E’ sulla base di questo programma quinquennale che noi presentammo al Governo che poi fu recepito da una delibera della Giunta regionale del 22 maggio 2002, che il Governo diede via libera a questo programma con la sospensione, per esempio, degli articoli 1 e 1 bis della legge 442 dell’84 ma ovviamente con un investimento maggiore rispetto alla spesa storica per la forestazione in questi anni. Ed è su questa base che noi abbiamo avviato questo programma per questi anni.
Io devo dire con grande soddisfazione che il
programma che doveva essere quinquennale e che doveva essere concluso nella sua fase
operativa, e cioè la stabilizzazione definitiva e il passaggio a tempo
indeterminato di tutti gli operai idraulico-forestali nel 2006, è stato
anticipato addirittura al 1° gennaio 2004.
Ed il tavolo di concertazione che c’è stato qualche
giorno fa, sabato scorso a Roma, ha preso atto- lo sa chi di voi ha letto il
comunicato stampa della delegazione del Governo in questa direzione- del fatto
che questo programma da parte della Regione è stato fedelmente rispettato e
addirittura anticipato.
La soddisfazione da parte del Governo regionale e da
parte del Presidente della Giunta regionale e dell’assessore regionale alla
forestazione è stata proprio quella di sentir dire dal capo della delegazione
del Governo nazionale, il ministro Enrico La Loggia, che la forestazione in
Calabria funzionava, che il programma – guarda caso – è stato rispettato e che
si andava verso la strada giusta. Il Governo ribadiva il suo voler continuare
nel percorso quinquennale che era stato stabilito nel 2002 e quindi confermava
il suo impegno a portare avanti questo percorso, impegno che si doveva tradurre
e si è tradotto in un impegno finanziario a valere sul 2005 e sul 2006.
Ecco allora che le polemiche, che certe volte non
facilitano i percorsi e sono anche strumentalmente e artatamente messe in campo
per creare difficoltà e problemi, forse non hanno motivo di esistere perché la
forestazione in questi tre anni ha operato una netta inversione di tendenza
rispetto al passato. Innanzitutto per quanto riguarda la dignità – lo dicevo
prima – dei lavoratori e del lavoro, perché finalmente li abbiamo stabilizzato
tutti quanti ma soprattutto perché abbiamo trasformato questo comparto da
comparto meramente assistito in comparto che produce per la Calabria
stabilizzazione nel territorio, stabilizzazione dei versanti.
Ma avete fatto caso, onorevoli consiglieri e signor
Presidente, che negli ultimi tre anni gli incendi boschivi sono diminuiti del
60-70 per cento rispetto agli anni precedenti? Avete fatto caso che mentre la
Calabria aveva la maglia nera nel nostro Paese come regione che bruciava di più
d’estate, da tre anni a questa parte il registro è cambiato e la Regione con i
suoi boschi brucia di meno? Questi sono i risultati che noi abbiamo portato sul
tavolo di verifica del governo dove ovviamente erano presenti anche i
sindacati, sindacati che hanno dato atto del lavoro che è stato svolto comunemente,
perché il tavolo di concertazione regionale con le organizzazioni sindacali in
questi tre anni non è mai venuto meno.
Ebbene, noi dobbiamo continuare su questa strada.
Ebbene, il tavolo di verifica e di concertazione di sabato ha meramente preso atto
di queste cose ed ha ribadito l’impegno del governo. Ovviamente, credo che
dobbiamo prender atto da parte nostra che il Governo per parte sua continua a
mantenere gli impegni che aveva preso all’epoca.
Non voglio ovviamente tergiversare rispetto alla questione
che si pone da stamattina. La nomina del ministro Calderoli a che cosa? Non
voglio tergiversare assolutamente, anche perché vi dico con grande chiarezza
che al tavolo di concertazione di sabato erano presenti due autorevolissimi
ministri, La Loggia e Alemanno, due vice ministri Baldassarre e Tassone e due
sottosegretari, Viespoli e Galati.
Stamattina, io ho avuto l’opportunità di sentire
direttamente dalla viva voce di uno dei partecipanti del vertice di stanotte,
cioè il vicepremier Marco Follini come le cose si sono svolte e cosa può
significare questa investitura del ministro per le riforme.
Allora io dico che qua non c’è da far drammi,
assolutamente, perché il vertice di stanotte ha preso atto delle conclusioni
cui è arrivata sabato al tavolo di concertazione e ha dato il via libera per
l’inserimento nel maxi emendamento della Finanziaria che sarà sottoposta al
voto di fiducia al Senato e poi alla Camera degli stanziamenti per il comparto
forestale per la Calabria.
Nel contempo, non mi pare nulla di straordinario se un
ministro della Repubblica vuol rendersi conto di come lo Stato investe i propri
soldi e di come la Regione li spende.
Ora, siccome noi abbiamo dimostrato in questi tre anni
che le risorse economiche che ci provengono dallo Stato le abbiamo sapute
spendere, finalmente, e abbiamo dimostrato che queste risorse economiche sono
servite certo per pagare i salari degli operai – ci mancherebbe altro –, ma
anche per operare questa inversione di tendenza rispetto al problema della
forestazione in Calabria, ben venga il ministro Calderoli a verificare queste
cose.
Io immagino che dopo la sua venuta, il ministro
Calderoli e la Lega Nord, finalmente dopo anni in cui ci sono stati diciamo
così, con un eufemismo, rapporti difficili della Lega con la Calabria anche nel
campo della forestazione, possano diventare i migliori amici della Calabria
perché si renderanno conto di come noi sappiamo utilizzare le risorse
economiche dello Stato.
Peraltro, mi sto già attrezzando come assessore
regionale alla forestazione per predisporre un ufficio nella sede
dell’assessorato regionale alla forestazione, perché vorrei che il ministro
delle riforme incaricato, in qualche modo vedremo poi perché il vertice non ha
nominato nessuno ovviamente, e vedremo poi di che tipo di nomina si tratta, ma
ovviamente stavo dicendo…
(Interruzione)
Il vertice non nomina nessuno. La nomina può avvenire in
Consiglio dei ministri, non in un vertice di maggioranza, me lo insegnate tutti
quanti.
Allora ben venga Calderoli perché io inviterò Calderoli
a venire ogni settimana in Calabria a verificare come procedono le cose
nell’ambito della forestazione. Noi non abbiamo niente da nascondere, non
abbiamo paura dei controlli e non abbiamo nessuna difficoltà a che anche le
carte di questi ultimi tre anni della forestazione possano essere lette, come
devono essere lette perché sono carte intelligibili, sono uno specchio
trasparente in cui si legge come la forestazione in Calabria abbia fatto
notevolissimi passi avanti in questi ultimi tre anni.
Signor Presidente, onorevoli consiglieri, io dico che là
ci giochiamo un pezzo del nostro futuro come Calabria e come calabresi, perché
qua nessuno può fare speculazioni e non è consentito a nessuno, né alla
maggioranza né alla opposizione né al Governo regionale fare speculazioni sulla
pelle di chi deve mettere insieme il pranzo con la cena.
Questo mi pare un fatto acclarato. Ma voglio dire: c’è
questa questione e due: noi ci giochiamo il futuro della Calabria perché o il
nostro territorio - io tra le altre cose ho anche la delega alla protezione
civile e se mi consentite qualcosina in questi tre anni l’ho imparata- lo
mantengono queste 10.300 persone - che dal 1° gennaio saranno 10.200 – o gli
eventi calamitosi che si susseguono in Calabria ormai a ritmo incessante,
perché ormai le variazioni climatiche nella nostra regione e la progressiva
tropicalizzazione del clima si fanno sentire pesantemente, creeranno dei
problemi sempre più seri. Allora lo Stato non dovrà spendere i soldi per pagare
i forestali, ma come è successo per l’evento calamitoso del novembre 2004 per
riparare i danni di questi eventi calamitosi.
Guardate, la classe politica regionale ha fatto un grave
errore negli anni passati, quello di favorire un abbandono delle aree interne
della montagna e della collina a favore di una antropizzazione esagerata della
pianura e delle coste. Ed è stato un errore che oggi paghiamo a caro prezzo.
Dobbiamo, invece, mettere in campo delle politiche che invertono queste
tendenze, ma dobbiamo mettere in campo delle politiche, anche attraverso la
forestazione, che manutengano adeguatamente questo nostro territorio regionale
che è composto – lo ricordo – per l’80 per cento da montagna e collina.
Ecco, signor Presidente e onorevoli colleghi, questi
sono i fatti. Oggi noi ci troviamo ad affrontare una stagione più sicura per il
prosieguo della forestazione, certo dopo aver – nessuno si nasconde dietro un
dito – avuto qualche giorno di grande preoccupazione.
Ma oggi noi, dopo esserci sottoposti alla rigorosa
verifica del Governo, siamo certi di poter affrontare nel campo della
forestazione un futuro più certo ed in questo campo, lo ripeto, io credo che se
il ragionamento sarà pacato e sereno, che guardi veramente alle reali esigenze
di questo territorio, potrà portare solo ed esclusivamente dei grandi benefici
di cui la Calabria si gioverà.
Grazie all’assessore Gallo. Dobbiamo aprire il dibattito
su questo punto?
Mi sarei aspettato oggi che il Consiglio regionale si
rallegrasse per il fatto che il problema dei forestali si è risolto grazie
all’impegno dei forestali in primis, delle forze sindacali e di tutte le
forze politiche si è raggiunto un risultato nell’interesse dei forestali e
della Calabria.
(Interruzione)
Intanto i fondi per i forestali ci sono, poi non vorrei
che senza sapere ancora nemmeno noi i termini di qual è questo incarico dato al
ministro Calderoni, ci stessimo fasciando la testa prima ancora di capire che
cosa è.
(Interruzione)
Certo che vi lascio parlare, ci mancherebbe. Ma visto
come sta andando ad iniziare il dibattito, io non volevo dirlo ma sono
costretto a farlo a questo punto, devo comunicarvi che poco prima di scendere
in Aula ho ricevuto una telefonata del ministro Calderoni, che tra l’altro non
conosco, che mi ha detto in maniera garbata: “intanto non c’è nessun
commissario. Io non sono commissario di niente, né devo venire a controllare
chissà quali cose. Il Presidente Berlusconi insieme agli altri ministri mi
hanno pregato di seguire questa vicenda possibilmente per rendere la forestazione
più produttiva possibile ed hanno voluto che fossi io, un esponente della
Lega”…
(Interruzione)
Mi fa finire, onorevole… “tra l’altro abbiamo votato
tutti alla unanimità il finanziamento perché la Regione col Presidente e con
l’assessore ma anche i sindacati ci hanno mesi in condizioni tali da capire che
veramente la forestazione stava andando nella giusta direzione. Io sono qui
nominato non come commissario, ma soltanto per far sì che la Lega che ha votato
a favore, quindi non si è tirata indietro, contribuisca ancora di più in questo
discorso”.
Quindi se vogliamo creare problemi e fare processi alle
intenzioni…
(Interruzione)
PRESIDENTE
Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi Michelangelo. Ne ha facoltà.
Michelangelo TRIPODI
Presidente, credo sia giusto discutere…
PRESIDENTE
Onorevole Adamo, che c’è ?
Vorrei porre una pregiudiziale, Presidente, che è questa.
Ha parlato lei che è la massima espressione e autorità di questo Consiglio regionale. Ha parlato anche l’assessore al ramo ed entrambi avete pubblicamente e ufficialmente detto in quest’Aula tutto quanto invece non è stato affermato e smentito dai mezzi di informazione in riferimento alla decisione che sta per assumere o ha assunto – perché non conosciamo il testo del maxi emendamento – già il Consiglio dei ministri.
C’è un problema di serietà se è vero come è vero che
abbiamo appena letto la seguente dichiarazione del ministro Calderoli che testualmente
recita : “abbiamo la persona giusta finalmente che risolverà il problema” - parla
di sé stesso –, “non conosco a fondo la questione ma vi garantisco che la
risolverò. Vengo dalle montagne e dai boschi per cui credo di avere competenza
sulla materia”. Auguri, assessore, lei viene dal
mare, quindi discutiamo del commissariamento la pregiudiziale sulla mozione, e discutiamo di questo…
PRESIDENTE
Discuteremo del commissariamento quando ci sarà un provvedimento in tal senso, ma adesso
non lo abbiamo quindi…
Nicola ADAMO
Nemmeno i soldi ci sono ancora se è per questo, Presidente.
PRESIDENTE
Prego, onorevole Tripodi.
Credo che certamente
comunque dobbiamo discutere stasera ed arrivare anche a decisioni perché
sicuramente le notizie sono tali che pur attraverso le agenzie di stampa danno
un quadro. Ora ognuno può esprimere una valutazione diversa rispetto a quello
che è accaduto. Certamente qualcosa è accaduto, non l’abbiamo sognato.
Devo dire, assessore, che
io ho ascoltato la sua comunicazione e personalmente ho avuto per una certa fase, per tutta la prima parte del
suo intervento per la verità, l’idea di aver vissuto una sorta di brutto sogno
in questi giorni, perché la rappresentazione che lei ci ha dato era di
una situazione normale e tranquilla come se non fosse accaduto nulla.
Come se fosse in atto l’attuazione di un programma
quinquennale, abbiamo ascoltato, e si stava marciando tranquillamente in quella
direzione.
Ora, assessore, il fatto che al Senato il fondo per i
forestali e per la forestazione calabrese è arrivato cancellato dalla Camera ce
lo siamo sognati o era una verità effettiva? Il fatto che i lavoratori
forestali hanno dovuto bloccare per due giorni la Calabria, perché questo è
accaduto creando una situazione e dando l’idea di una vera e propria esplosione
sociale inarrestabile, drammatica ed allarmante provocando anche una condizione
di difficoltà anche dal punto di vista dell’ordine pubblico, è una invenzione
nostra o è avvenuto che giovedì e venerdì la Calabria e la Sicilia siano state
bloccate da una lotta inarrestabile, dallo sciopero di 11 mila lavoratori
forestali ma anche da una grande solidarietà di tutto il popolo della società
calabrese?
Il fatto che nei giorni scorsi abbiamo ascoltato e letto
non dichiarazioni dell’ultimo arrivato ma di esponenti parlamentari e di questo
Governo, del partito della Lega Nord che hanno detto addirittura “ci siamo
assunti noi l’onore e l’onere di cancellare quella brutta pagina
dell’assistenzialismo che è rappresentata dalla forestazione in Calabria” è una
invenzione nostra o un fatto vero? Una realtà che si è determinata
concretamente davanti ai nostri occhi?
Rispetto a tutto questo francamente, assessore, non vedo
dove si può appoggiare l’ottimismo di maniera che abbiamo ascoltato qui
stasera, ma anche il fatto che la Giunta regionale ha dovuto essere ricevuta ad
un tavolo di confronto e di trattativa dopo che quel tavolo è stato conquistato
dallo sciopero e dalla lotta per i forestali, la dice lunga sulla perdita di
immagine e credibilità, altro che successi di cui lei parla.
Qui abbiamo assistito alla totale delegittimazione della
Regione Calabria, dell’istituto regionale della Giunta regionale che è
scomparsa come soggetto politico ed istituzionale in questa vicenda, perché non
solo non vi hanno ricevuto, siete andati a bussare alle porte e non vi hanno
aperto, c’è stato bisogno di bloccare per 48 ore la Calabria affinché si
aprisse uno spazio e un confronto. Poi vedremo. Lei dice: certamente dovremo
vedere anche dove sono stati presi 160 milioni
di euro, se sono state confermate le notizie di stampa e delle agenzie
di queste ore, se c’è qualche preoccupazione in più.
Vedremo dove sono stati presi quei soldi ma intanto se
quei soldi arrivano, succederà in questo quadro senza nessuna garanzia e
nessuna sicurezza. Peraltro, che si dica e lei ci dica ben venga il ministro
Calderoni, il fatto che si decide tra l’altro di fare questa operazione di
commissariamento della Calabria, della forestazione calabrese, è un fatto
gravissimo ed inaudito, offensivo per la Calabria.
Mi sarei aspettato che ci fosse una reazione ferma sua
della Giunta, una protesta netta, una determinata reazione che dicesse no a
questo scippo, a questa vera e propria colonizzazione. Qui la Calabria diventa
il protettorato della Lega Nord, questo è il dato vero! Altro che “ben venga il
ministro Calderoli”.
Calderoni,che peraltro credo che sia uno degli esponenti
della Lega tra i più famigerati, non a caso ci ricordiamo la vicenda delle
taglie, è un personaggio che interpreta i sentimenti peggiori di inimicizia nei
confronti della Calabria e del Mezzogiorno, questi sono nemici della Calabria e
del sud. Non sono quelli che dobbiamo accogliere a braccia aperte: ben venga il
ministro Calderoli in Calabria, quello che ha offeso i calabresi ed i
lavoratori forestali!
Credo che questo è un atteggiamento sbagliatissimo che
non difende la dignità di un popolo, di una intera Regione. E la Giunta
regionale assumendo questa scelta dimostra ancora una volta, assessore, quanto
è subalterna, mentre avremmo gradito uno scatto di dignità e di decenza. Se non
siete capaci di dir no, dimettetevi, rimettete il vostro mandato perché non
siete capaci di rappresentare degnamente questa Regione, non siete capaci di
rappresentarla, assessore Gallo, perché vi siete fatti commissariare. Ci avete
fatti diventare protettorato della Lega e oggi ci venite a dire che quasi quasi
si tratta di una scelta di favore, ci dovremmo considerare quasi quasi
privilegiati per il fatto che Calderoni, che era quello che si vantava di aver
cancellato il fondo per i forestali e per la forestazione oggi venga qui a fare
il commissario ed a mettere in moto un meccanismo che non sappiamo dove ci
porterà.
Per questo chiediamo che oggi si approvi una mozione che
sicuramente sarà presentata e che si revochi il commissariamento, che il
Consiglio regionale chieda alla Giunta regionale di impegnarsi in questa
direzione. Non possiamo accettare questa messa al bando della Regione Calabria,
questa umiliazione e questa mortificazione gravissima delle istituzioni
regionali. Dobbiamo reagire e deve reagire il Consiglio regionale, la Giunta
regionale, non possiamo essere proni e corrivi rispetto ad una scelta di questa
natura.
Trovo peraltro fuori luogo, lo debbo dire, che
l’assessore Gallo dice che non trova nulla di strano che un ministro voglia
rendersi conto di come vengono utilizzati i finanziamenti. Ma una cosa del
genere desta stupore e sconcerto. Vorrei sapere quando, dove, come un ministro
del Mezzogiorno è andato a rendersi conto di come vengono spesi in Lombardia,
per esempio, i finanziamenti della Tremonti bis o altre cose di questa natura.
Per me è inaudito, è un fatto senza precedenti ed unico
che un ministro si voglia rendere conto. Peraltro, non è un ministro che si
vuol rendere conto, ma è una maggioranza, un accordo politico, è un vertice che
lì decide di prendere e ripristinare delle risorse che non c’erano. Al di là
del programma quinquennale di cui parla l’assessore Gallo, la verità è che per
il 2005 non c’erano più risorse da parte dello Stato verso questo comparto.
Si ripristinano le risorse che spettavano, si risarcisce
un danno che era stato prodotto ma nel contempo si dice: mettiamo un guardiano
sul fondo e sulla gestione di questo fondo. Non ci sono ragioni.
Se è vero quello che dice l’assessore Gallo per cui la
forestazione va avanti e ci sono stati risultati, se è stato riconosciuto un
lavoro, allora non si spiega il commissariamento. Delle due l’una: o non si è
credibili e non si ha fiducia nelle cose che avete detto perché questo è,
eppure non è vero evidentemente che le cose che avete detto stanno e sono nel
modo che voi avete presentato.
Per finire, io penso che non solo dobbiamo portare a
compimento e approvare un ordine del giorno su questo punto, ma dobbiamo capire
qual è la prospettiva del futuro.
Io non sono tranquillo, anzi tutt’altro, abbiamo visto
in questi giorni un tentativo grave, antipopolare e selvaggio contro il sud e
contro la Calabria.
Questo tentativo è stato sventato per ora perché c’è
stato un grande e possente movimento di lotta popolare, un grande sciopero, una
grande mobilitazione. Ma non c’è stata una risposta per il futuro, c’è un
tamponamento di una situazione di emergenza, non c’è un programma per un futuro
di impegno, di iniziativa né si è, alla luce di quello di cui abbiamo parlato
in passato, alla condizione di quando c’era l’intesa istituzionale di programma
ed era stato fatto un accordo quadro sulla forestazione. Di tutto questo non si
parla più, ma si cerca di andare a strappare qualche risorsa per tamponare una
situazione di emergenza sociale, ma di un ragionamento di programma che guardi
anche alle prospettive della forestazione in Calabria non si parla più.
L’unica cosa che abbiamo saputo è che ci sono 60 mila
persone che sei mesi fa sono stati chiamate a presentare domanda per acquisire
la qualifica di operatore idraulico-forestale. Quelle 60 mila persone,
ovviamente, oggi attendono una risposta perché hanno presentato una domanda, si
è creata una attesa, una aspettativa, perché 60 mila persone hanno partecipato.
E certamente in questa condizione nella quale le risorse
sono scarse ed insufficienti e nella quale, assessore Gallo, voglio ricordarlo,
siete stati costretti a fare una operazione giusta della trasformazione a tempo
indeterminato dei lavoratori a tempo determinato a 50-10-150 giornate,
contemporaneamente non avete avuto la capacità di dargli la copertura
finanziaria se è vero come è vero che quest’anno, non il 2005, che era a
rischio, ma nel 2004 avete dovuto dare fondo e far ricorso in maniera
indiscriminata all’uso della cassa integrazione per i lavoratori
idraulico-forestali…
E vedremo i dati, cioè quante giornate alla fine hanno
dovuto essere messe in cassa integrazione, perché non c’erano risorse atte a
garantire la copertura finanziaria per il 2004, altro che 2005 e anni a venire.
Già per il 2004 si è ricorso alla cassa integrazione straordinaria e siccome
questi sono i dati, questa è la realtà, certamente siamo preoccupati per quello
che avverrà per il futuro perché certamente una battaglia è stata fatta,
importante e straordinaria, che ha consentito di superare il momento di stretta
difficilissimo, ma sicuramente se non ci sarà uno scatto di dignità e di
orgoglio della Regione intesa come istituzione che rappresenta tutti i
calabresi, sicuramente non avremo una prospettiva felice per questo comparto e
per i lavoratori idraulico-forestali calabresi.
Quindi, io mi auguro che anche a seguito di questo
dibattito del Consiglio regionale si assumano decisioni che rispettino intanto
la dignità della Calabria e del comparto, ma che in qualche modo facciano sentire
al Governo nazionale una
posizione ferma e decisa del Consiglio regionale.
Mi auguro, ancora, che se questo avverrà, la Giunta
regionale respinga ogni interferenza, ogni azione di intromissione ed ogni
provocazione come quella del commissariamento che si delinea come una grande
provocazione che offende la dignità della Calabria.
PRESIDENTE
Ha chiesto di parlare l’onorevole Bova. Ne ha facoltà.
Signor Presidente, signori
consiglieri non rispondo alla sua domanda di poco fa perché non c’è dubbio che
alla luce di quanto è avvenuto, noi abbiamo avuto una grandissima preoccupazione.
Ad oggi si è concluso e noi diciamo che in parte il peggio è passato e quindi
nel momento in cui passa il peggio, non c’è dubbio che noi come tutte le
persone normali siamo relativamente meno preoccupati.
Di che cosa discutiamo stasera? Discutiamo di quanto è
avvenuto e del perché è avvenuto e nel momento in cui intervengo, ovviamente
hanno un peso le considerazioni e le affermazioni che faceva l’assessore Gallo.
Ora la considerazione è ovvia, assessore, perché
altrimenti non solo 11 mila persone erano una banda di scalmanati pazzi, ma
anche quello che lei ha dichiarato e il Presidente Chiaravalloti ha dichiarato
non più di qualche giorno fa, è da ascrivere ad una sorta di congrega di pazzi.
Perché, il Presidente della Giunta dice : se non si
assumono emendamenti e si corregge qualcosa che non c’è, io sono pronto a
dimettermi, al di là del fatto che ormai le dimissioni stanno nei fatti, che è
finita la legislatura.
L’intervento che lei ha fatto stasera - assessore, non
so se se n’è reso conto – faceva a pugni non con altri ma con quello che lei e
non altri hanno dichiarato non più di 3-4 giorni fa. Si metta d’accordo con sé
stesso, può darsi che non se n’è reso conto, le chiedo scusa. Ma lei alcuni
giorni fa – io non ho parlato di persona – ma lei non ha smentito quello che
Dionisio Gallo, assessore, ha dichiarato sulla stampa.
Cioè, lei ha manifestato, lei non io una preoccupazione
così grande fino al punto di fare un gesto che per chi ha una responsabilità
politica amministrativa è il gesto più alto. Se è vero quello che ha affermato
il Dionisio Gallo uno, non può essere vero quello che ha affermato il Dionisio
Gallo due. Si metta dunque d’accordo con sé stesso. Ma io non parlo per fare
una battutina.
Perché quando faccio battute, mi trovo di fronte anche
se lei si chiama Dionisio Gallo e non Pasquale, mi sembrava Totò di quella
barzelletta se la ricorda? Totò si è avvicinato e Totò raccontava all’amico che
era venuto “io” e dice “Pasquale” e giù schiaffi e pugni… alla fine se n’è
uscito dicendo “ma che sono Pasquale io?”.
Lei stasera mi sembrava, come dire, ma io che sono
Pasquale? Sono Dionisio. L’assessore alla forestazione è lei e siccome io non
parlo per battuta, per propaganda… lei può avere l’opinione che ha del passato.
Poco fa non l’ha fatto o se l’ha fatto è successo in un attimo in cui sono
stato costretto ad uscire fuori – chiedo scusa al collega Tripodi – io non sono
abituato a citare altre epoche oppure… però la differenza c’è.
Alla fine della scorsa legislatura, anno 1999, senza che
i lavoratori forestali, i sindacati avessero avuto bisogno di fare un’ora di
sciopero, si fa a livello nazionale ma come tutte le cose si possono discutere
ma questi sono fatti, si fa una intesa di programma e un accordo di programma
quadro. Quelli sono atti della Repubblica, del Governo della Repubblica e lì
c’è scritto, senza bisogno che apparissero i lavoratori forestali come matti…
Avevano ottenuto che il finanziamento per il triennio
successivo fosse garantito e poi torniamo ai trienni e ai quadri quinquennali.
Perché di solito mi si ingiuria a me come gommista.
A me sembra uno, lei, che vive nell’ex…, in non so quali
Repubbliche satellite negli anni ’40 perché i piani quinquennali, assessore,
sono rimasti solo in testa sua. Se lei guarda tutti gli atti di programmazione
pubblica, un piano quinquennale c’è solo nella sua testa.
Allora il Dpef è triennale, la finanziaria annuale e
triennale… ma dove l’ha tirato fuori il piano quinquennale? L’ha inventato lei?
No.
Allora noi ci siamo trovati che lei, come ricordava
Tripodi, e non io- chi ha siglato un accordo sono problemi non miei, lei,
assessore, ad un certo punto ( e la cosa era impellente perché se non fosse
stata impellente non avrebbe fatto fare migliaia di moduli), ha annunciato ai
calabresi alcuni mesi fa che di lì a poco, tanto è vero che dovevano compilare
le domande, alcune migliaia di loro sarebbero passati a miglior condizioni di
vita esercitando l’attività di idraulico-forestale.
Io non ho con lei i dati di oggi. Per comodità diciamo
11 mila persone, forse saranno un po’ di più – lei lo sa meglio di me – e le
faccio un ragionamento molto semplice, poi arriveremo a Calderoli.
All’inizio del 2004 si dice ai calabresi – non solo a
quelli interessati – che 2 mila o poco più di loro entreranno a far parte in un
certo tempo, avranno la qualifica di idraulico-forestale e lavoreranno alla
luce della norma che nella Finanziaria precedente era stata modificata, come
o.p.i – operai a tempo indeterminato – nei cantieri forestali.
Ora di norma quelli a tempo indeterminato lavorano
attorno a 225 giornate l’anno forse di più e non meno. Oggi se sono 11 mila,
immaginiamo per comodità la metà, cioè 5 mila, sono a tempo indeterminato o giù
di lì, questo significa 1 milione 225 mila giornate l’anno. Undici mila operai
meno 5 mila operai, ne restano 6 mila che sono o.p.d (operai a tempo
determinato) a 156 giornate l’anno.
Se moltiplichiamo 156 per 6 mila arriviamo a 936 mila
giornate più 1 milione 225 mila… cioè servono meno giornate per lavorare di
quante invece non sono necessarie se invece tutti e 10 mila sono a tempo
indeterminato.
Questa conclusione di oggi ha detto una cosa ben precisa
che lei per onestà doveva sottolineare. Primo: lei si è inventato un
finanziamento quinquennale che non esiste nel piano, nei programmi, nei
progetti della Repubblica italiana e del suo Parlamento.
Secondo: fino ad ieri la fatica ecc., nel bene e nel
male l’attività di difesa del suolo, ma in concreto si sapeva, di forestazione
aveva non solo finanziamenti in corso annuo ma anche un impegno di
finanziamento triennale. Cioè, nelle tabelle che accompagnano ogni Finanziaria,
fino all’anno scorso sempre c’era scritto tot per quest’anno con un impegno di
finanziare l’anno successivo e quello successivo ancora.
Come avviene per tutti i finanziamenti che non sono in
qualche maniera una tantum. Quindi il primo risultato, malgrado la lotta
dei lavoratori, è che mentre fino ad ieri per qualsiasi Governo della Repubblica
italiana, dall’84 fino al 2003, con fatica l’impegno su questo tipo di attività
era triennale, da avantieri – prima non c’era nulla per niente – non è più un
impegno su come questo Governo scommette
come avrebbe scommesso se avesse ripristinato a nuovo titolo le tabelle
triennali.
C’è un elemento di precarietà, c’è una spada di Damocle e se non si è
aggravato, certo si è parlato dell’onorevole Follini, qualche altro parlerà
dell’onorevole Alemanno… si può parlare. Ma il dato qual è? Non ho deciso io
con chi sposarmi, l’avete deciso voi.
Per quanto mi riguarda la Lega, non è matura per far
parte di nessun Governo in
quanto non è in grado di assumersi interessi di carattere nazionale. La Lega è
quella formazione politica che in 24 ore affronta la questione del fallimento
di Volare – la compagnia aerea – perché gli equilibri sono solo del nord ed ha
un altro atteggiamento – non me lo sono inventato io – nelle settimane passate
su diverse questioni del sud.
In questo caso siamo su questioni di carattere economico.
Se parliamo di questioni giurisdizionali o di carattere giudiziario, la
formazione politica che magari non è tranquilla perché a Napoli non si ragiona
come hanno tentato di ragionare sull’uccisione di quel poveraccio qualche
giorno fa… loro sono per rispondere con la taglia.
Sono per tornare al Medio Evo o in una sorta di Far
west di cui non hanno, credo, nessuna nostalgia nemmeno gli americani e
così via. E’ una logica in cui tutto si…
Un risultato, allora la Lega lo ha ottenuto e quindi non
si tratta del fatto che noi siamo insoddisfatti, noi siamo preoccupati nel
senso che una ragione ci sarà. Perché non hanno messo un impegno per 2005-2006
e 2007? E’ un giochetto? Assessore, io le faccio un rilievo formale.
Allora la sua responsabilità di fronte alla Calabria e
inerente al settore secondo me è un punto. Lei ha scelto di mettere una pezza
ad una cosa sulla quale la pezza non è possibile metterla ed ha anteposto
questo agli interessi legittimi e alla responsabilità che lei ha perché ad oggi
– certo non è come la Resurrezione – noi ci troviamo ad una scelta che
regredisce di oltre 20 anni la situazione.
Cioè, non c’è più niente di scontato. Non c’è dubbio che
qualsiasi Governo ha il diritto e dovere di fare una verifica sulla
produttività della spesa, sulla efficacia. Non è su questo che io discuto, ma
loro non hanno ragionato che in questo clima, si poteva anche rispondere.
Loro hanno rinunciato ad introdurre un altro elemento di
cui abbiamo letto sui giornali, cioè che la forestazione, se vuole la Calabria
se la mantiene. Non l’abbiamo fatto tutti in una volta… però siamo entrati in
una logica… lei dice che faccio terrorismo?
Allora nel 2004-2005 si vota per la Regione, nel 2006 si
vota per il Parlamento e dopo a seconda di chi vince si vede, perché se la Lega
fa parte di qualche cosa, poi accentua la cura. Questo significa. Questa sera
lei non doveva fare come me ecc., non dico di fare allarmismo, ma doveva
constatare la verità: c’è un regresso strutturale dopo 20 anni e questa verità
fa a pugni con quello che lei e non io ha detto formalmente ai calabresi, ai
forestali e ai sindacati 8-9 mesi fa.
Perché con una impostazione di questo tipo chi
stabilizza lei e quanti ne stabilizza se non c’è neanche la certezza di
mantenere quello che c’è? Questo è il dato che doveva essere letto stasera,
quindi nessun allarmismo. Sul resto, assessore, io non le faccio propaganda
contro perché non ho nessuna ragione per essere contro o per farla…
Ma le cose sull’antincendio ce le risparmi. Sopra i 1000
metri, dovunque al mondo incendi non ce ne sono e per esempio Caulonia o
Condofuri si è bruciata tutta uno o due anni fa secondo lei in un anno si fa l’humus
che può far scappare il fuoco l’anno successivo? Cioè, quando di superficie
boscata, 500-600 metri si brucia “casamicciola”, come me li fa i piani?
Lei me lo faccia in un ciclo più lungo e vediamo quanti
ettari di macchia mediterranea ecc. e così via, prima di poter dire che c’è una
inversione di tendenza.
Se poi lei sostiene un’altra linea, che cioè rispetto
alla linea elicotteri e chi più ne ha più ne metta, lei vuole per una
valorizzazione vera della risorsa umana come avviene in altri Paesi, su questo
sfonda una porta aperta…
Lei qui non trova persone che dicono manda la gente a
casa e spendi miliardi per gli elicotteri. Anche perché questi elicotteri fanno
una cosa curiosa.
Di solito quando si facevano i bandi – non voglio essere
denunciato –poi per avere le proroghe succedeva anche lì “casamicciola”
E l’assessore Luzzo si arrabbia, lui mi rimprovera per
la piana di Gioia Tauro – non ho però io alcuna responsabilità - dicendomi che
si spendono tanti soldi ma mica li ho nominati io quelli che fanno i bandi, che
mettono all’esterno come citazione, per esempio, l’affidamento del 118, e poi
abbiamo gli autisti, i mezzi che in teoria si aggiustano e si guastano dopo
pochi chilometri e in più si debbono pagare quelli che vengono da fuori.
Perché fatta in questa maniera la botte piena e la
moglie ubriaca… insomma questo carattere di inefficienza sua fa parte del
gioco. Ma io non voglio discutere stasera di questo. Le sto dicendo come questa
è un’amara lezione per chi ha detto con la forestazione tutto è a tempo
indeterminato. Con la forestazione l’occupazione è sicura, ma a stasera l’uno e
l’altro non si può dire.
Infine, l’hanno detto gli altri, veda, io Pasquale non
sono ma lei si. Perché con una funzione di questo tipo di un ministro. c’è pure
quando commissariano, per esempio, l’ambiente in Calabria ma in teoria
sottraggono alla gestione ordinaria e democratica delle istituzioni
democratiche le funzioni.
Allora di solito, commissario nazionale poi
sub-commissario è il Presidente della Giunta e sub del sub è l’assessore
all’ambiente. Qui non è avvenuto questo, chiaro? Qui immaginando, essendo
costretti perché io ritengo per come lo conosco, l’onorevole Follini non
avrebbe mai voluto una cosa di questo tipo, ma credo neanche il ministro
Alemanno.
Ma il punto non è ragionare sulla bontà singola di
Follini, di Alemanno e non so a quale amico fare riferimento di Forza Italia, che
insomma ministri calabresi non ne ha per ora…
Ovviamente è un qualcosa che si è dovuto fare per forza
ed è un fatto che è senza precedenti. Allora io capisco, onorevole Gallo, che
ad un certo punto Alemanno si stringa nelle spalle e dica “ma che volete? Noi
dobbiamo governare con la Lega e siccome eravamo arrivati a questo punto, gli
abbiamo dato il contentino”.
Ma come fa lei a sostenere questo da assessore alla
Regione Calabria io non lo capisco, perché prima che un problema e un’offesa
alla Regione, è un problema per lei. Cioè, non è che fino avantieri c’era
qualcun’altro… Tripodi l’ha fatto per un anno solo, non è più all’assessorato
dalla metà del 2000. Dal 2000 ad oggi c’è lei e il giudizio è su di lei che si
dà, sui suoi progetti, sui progetti della Giunta di centro-destra e su
Chiaravalloti.
Ma come fate alla fine di una legislatura a non prendere
atto di questo? Questo è di una gravità inaudita, perché voi non solo non avete
mantenuto gli impegni che avete assunto, non solo non avete mantenuto la
Calabria al livello in cui era, ma la state facendo materialmente regredire e
renderla più precaria e peraltro dentro un meccanismo di commissariamento, la
fate metter sotto tutela.
Chi si trova in queste condizioni e non reagisce quanta
credibilità avrà domani quando verrà fuori che una parte di questi 160 milioni
sono stati presi dal fondo per l’occupazione? E verrà fuori che siccome la
coperta è troppo stretta, una parte dei lavoratori socialmente utili della
Calabria non avranno copertura finanziaria.
A quel punto che farete? E il Presidente Chiaravalloti
che non c’è e che è Presidente di tutta questa precarietà e questo sfascio che
dirà? Si dimette un giorno, minaccia di dimettersi per i forestali e la sera
successiva dirà…
Questo è il dato. Cioè, una Calabria che non ha santi in
paradiso e chi dovrebbe difenderla invece esalta l’opera di chi l’ha resa
ancora più precaria. Ma siccome non può più rimanere – e termino – tutto questo
come sfogo in una discussione, allora alla fine così come hanno detto altri
colleghi, io sono perché le posizioni si formalizzino e non sulla polemica, ma
si formalizzino sulla certezza dei finanziamenti triennali, su una gestione
certo coerente e su una sfida della produttività che non prevede alcun tipo di
tutela.
E poi c’è una invenzione perché è previsto quello che si
può fare per l’ambiente, è previsto, ma questo di commissariare la forestazione
è uno strumento che non c’è, anche se può far parte delle valutazioni politiche
legittime. Francamente non me ne ero mai accorto. In maniera formale… è un
autogol formidabile di un Governo rispetto ad un Governo fotocopia, l’altro
governo di centro-destra esprime una funzione istituzionale di questo tipo.
Non c’è, né nella Costituzione né nell’ordinamento
nazionale… perché se è un problema vostro, delle due l’una, chi si deve
dimettere che lo faccia purché non coinvolgete nelle beghe e nei vostri
problemi la Calabria che ne ha già tanti.
Quello che è un infortunio palese, inaccettabile del
centro-destra non può per giochi e giochini diventare un infortunio, un handicap
e un macigno rispetto all’avvenire della Calabria. Noi diciamo che nella
maniera in cui si può scrivere, queste cose vanno sancite e votate dentro un
documento, una mozione. Questo non significa che siamo insoddisfatti, signor
Presidente, ché ieri purtroppo lo hanno dovuto fare i lavoratori con la sua
solidarietà ecc., ma oggi c’è una funzione che ci compete. E non è quella di
dire no, non ci sono ma quella di almeno ripristinare lo stato quo ante, cioè quando i finanziamenti erano
triennali, i margini di autonomia della Calabria erano quelli di ogni Regione e
quindi il rapporto tra centro e periferia andava entro coordinate.
Perché sotto questo aspetto non dimenticatelo, assessore
Gallo, lei è l’assessore alla forestazione, la maggioranza dell’esecutivo è di
centro-destra e noi non c’entriamo, ma quando parla della Calabria e del
Consiglio qui loro non sono azionisti del 100 per cento, ma rappresentano una
quota degli interessi della Calabria.
Quando parliamo di ledere gli interessi e le regole non
votate di nascosto “a ‘umma a ‘umma” ma quello che dice lo Statuto e le leggi
della Regione Calabria, lei dovrebbe sentire il dovere di difenderlo. Se lei
non lo fa per altre valutazioni – mi sorprende nel caso suo – non può impedire,
perché sarebbe una responsabilità in più, che il Consiglio l’affronti e che
alla fine ci sia un risultato finale che ci consente non di dire a noi quello
che deve fare lei, perché questo non ci compete, ma sul fatto che nessuno
rispetto alla Calabria si può attribuire prerogative che non stanno nelle
regole dello Stato democratico, questo se non lo dice lei, dobbiamo fare in
modo che dalla Calabria si dica e dalla massima istituzione regionale.
PRESIDENTE
Ha chiesto di parlare l’onorevole Guagliardi. Ne ha
facoltà.
Signor Presidente,
onorevole assessore, non capisco la resistenza ad un documento che mette un po’
in chiaro qual è la situazione non nell’ambito di organizzazione di un progetto
o di un accordo fatto, ma su un rapporto Calabria- mondo del lavoro e politica.
Vorrei che mi ascoltasse,
assessore, perché vede, sono convinto come lei che l’iperantropizzazione delle
coste pone un problema alla politica sulla montagna e sulla difesa del
territorio.
Sono però convinto,
assessore, che lei o è ingenuo o fa l’ingenuo. Assessore, in questi giorni
siamo stati insieme al mondo del lavoro a fare una manifestazione e già è stato
un atto di grande ritardo la manifestazione dei calabresi contro un provvedimento
iniquo. E’ arrivato troppo tardi ed è dovuto arrivare perché l’istituzione non
è stata in grado di reggere una grave provocazione per la Calabria, perché le
notizie di questa mattina sono una provocazione non per lei o per la Giunta ma
per i calabresi.
E se lei è d’accordo per accettare questa provocazione,
anche lei è contro la Calabria.
Assessore, lei ha letto i giornali nei giorni scorsi
quando la Calabria era separata dal mondo. Lei ha sentito i giudizi di un tale
onorevole euro-parlamentare di nome Brunetta che in televisione dice “i
forestali della Calabria sono la vergogna dell’Italia”, questo lo ha sentito? O
il giudizio di un certo Gian Antonio Stella del “Corriere della Sera” che dice che la mafia ha i suoi gangli nei
forestali di Africo, di San Luca, della ionica in genere? Ha sentito Delpietro
cosa ha detto sulla forestazione in Calabria? Che cioè questa Calabria
garantisce privilegi ai mafiosi? Li ha sentiti, assessore?
Erano tutti giudizi contro la Calabria, non sul suo lavoro e
questi giudizi sono stati espressi da sostenitori della Lega che adesso sono i
paladini della legalità in questa Regione, per cui lei, assessore, sta rinunciando ad essere in questo momento il
rappresentante dei lavoratori e della legalità per la
sua attività di assessore alla forestazione.
Checché se ne dica, è una vergogna accettare una provocazione di questo tipo che ci viene da
un autorevole ministro della Repubblica, perché le cose che dice Calderoli sono
state dette anche da Borghezio sulla nostra forestazione.
Come si fa a non denunciare
e ad impedire in prevenzione – chiedo scusa per il termine ma io spesso penso
in albanese e quando mi arrabbio non trovo le parole –, cioè di impedire, prima
che accade, che un ministro della Repubblica si arroghi e sia strafottente
contro di lei, la sua Giunta e la Calabria e contro di me che sono un
consigliere regionale per dirmi che deve venire qui a controllare l’attività
del mondo del lavoro della Calabria? Ma lei ci va a controllare le fabbriche
del nord-est? Quelle che sono tutelate dal ministro Calderoli? Lei ci va,
assessore? E come può accettare che lui venga qui a controllare il suo lavoro?
Questo è un cedimento istituzionale, perché è un atto di tradimento contro
tutta la Calabria accettare che venga un ministro a controllare la libera
autonomia di una Regione e noi stiamo zitti ad accettare questo.
Non voglio entrare nel
merito, non mi interessano queste cose sulla realizzazione del programma, è un fatto di principio. Si parla di federalismo e ci
ammazzano col federalismo, si parla di devolution e ci ammazzano con la devolution e quando poi sconfitti da quella gente, sconfitti da una
solidarietà internazionale che si stava creando sulla Calabria, sono
costretti a fare a meno e a ricercare quelle risorse ci dicono : ve li diamo
perché dovete stare buoni, altrimenti non ve li diamo. E’ una grave ipoteca
quella che lei sta accettando da parte del Governo nazionale e stiamo perdendo
una occasione unica per ridare dignità alla politica, perché se lei è con i
forestali, lei è con le aree interne, coi forestali che i loro stipendi non li
spendono nei casinò ma nei negozi di generi alimentari, dagli artigiani, dal
barbiere, dal meccanico. Cioè, rendono ricca e danno la possibilità di vivere
ad un’area interna e noi dobbiamo accettare questo, assessore.
Dobbiamo dire che nulla è fatto, abbiamo lavorato bene e
c’è un tutor sopra di lei che viene a
controllare il lavoro di noi tutti? E’ un fatto di principio da impedire,
altrimenti come sono venuti i sabaudi a portarci i commissari e a controllare
la nostra attività, oggi vengono i padani a controllare la nostra attività e
noi abbiamo perso la nostra libertà e libera democrazia.
Dopo Calderoni, ce ne staranno altri e ci saranno
commissari nella sanità, super commissari nel turismo e ovunque c’è
partecipazione dello Stato o del Governo
centrale noi saremo sottoposti al controllo del commissariamento del
Governo nazionale.
Questo è il punto, assessore. Io non glielo chiedo, ma
il buon senso, appena letta la notizia, sarebbe stato quello di dimettersi e di
chiedere ai forestali sostegno alla sua azione politica. Avrebbe dovuto
dimettersi e chiedere sostegno ai suoi forestali e anche io sarei stato con lei
per un atto di dignità e di orgoglio, non che lei dica : ben venga che ci venga
a controllare. Che si guardasse le sue montagne con gli sprechi che lì ci sono,
non la nostra terra o i nostri comuni, non i nostri bisogni, non le nostre
sofferenze, perché i forestali soffrono. E quando accettano 30 ore di sciopero
continuato sotto la pioggia e con fame, perché quei giorni non hanno mangiato,
hanno dimostrato di essere disposti fino in fondo per provvedere alla loro
famiglia.
E noi accettiamo questo, assessore? Questa maggioranza
accetta questo? Un sussulto di dignità lo vogliamo dare o abbiamo tutti bisogno
della pensione di accompagnamento, c’è qualcuno che ci deve accompagnare?
Dobbiamo camminare come i non vedenti, come i portatori di handicap,
abbiamo bisogno del tutor di
accompagnamento?
Ecco il senso della discussione è questo, cioè dire che
è già un ritardo aver trovato i soldi dopo 30 ore di manifestazione di 11 mila
persone. E’ una vergogna ed un’offesa alla Calabria pensare che questi soldi
devono arrivare in questa Regione attraverso una mediazione così brutta per le
nostre dignità.
Cioè io come calabrese devo andar fuori dopo che mi
hanno chiamato mafioso, improduttivo, assistito e così via devo anche sentirmi
dire che sono assistito, mafioso ed improduttivo ma anche commissariato. Ma
commissariato da chi? Da colui che vuole che si mettano le navi nella costa calabrese
a sparare agli immigrati.
Questo è il dato, Presidente, dobbiamo adottarlo subito
alla unanimità questo ordine del giorno non perderci in convenevoli per
verificare o no, è un atto di dignità.
Avrei voluto fare un altro ragionamento sulla
forestazione, ma penso che anche in questo momento stiamo perdendo alcuni punti
fondamentali del nostro essere calabresi e del nostro essere vicini ai nostri
lavoratori. Questo atto di accettare questo passeggiatore nordista insieme ai
visitatori che una volta venivano a descrivere la Calabria come luogo delle
inciviltà – ne ho visti molti di viaggiatori del nord che venivano a seguire le
nostre evoluzioni antropologiche – e questo ministro della Repubblica che verrà
a seguire le nostre attività e le nostre evoluzioni antropologiche magari nella
montagna calabrese vedrà un forestale che ha le corna e le ali, angelizzato o
demonizzato.
Magari scoprirà questi uomini e su di loro scriverà
qualche libro, ma intanto la Calabria ancora una volta perderà un momento
importante della sua storia e della sua dignità.
Legge un seguito di
comunicazioni.
(Sono riportate in
allegato)
Ennio MORRONE, Segretario f.f.
Legge la mozione presentata alla Presidenza.
(E’ riportato in allegato)
Ha chiesto di parlare l’onorevole Tripodi Michelangelo.
Ne ha facoltà.
Michelangelo TRIPODI.
Chiedo l’inserimento all’ordine del giorno del progetto
di legge 605/7^
Pongo in votazione la proposta dell’onorevole Tripodi.
(Il
Consiglio approva)
Poiché nessuno chiede di
intervenire e trattandosi di un articolo unico, pongo in votazione il progetto
di legge.
(Il
Consiglio approva)
Ha chiesto di parlare
l’onorevole Leone. Ne ha facoltà.
Sul tema della forestazione, le posizioni che sono state espresse, legittime per carità, comunque coinvolgono la maggioranza e la opposizione su un problema delicatissimo che è quello dei forestali, atteso che oggi la giornata è stata un po’ particolare, abbiamo iniziato alle 15 con grande ritardo, io non mi sento di andare avanti su questo tema.
Tra l’altro chiedo la verifica del numero legale nell’eventualità di aggiornare la seduta del Consiglio.
Sarebbe meglio aggiornarla a martedì prossimo se siete d’accordo.
(Così resta
stabilito)
Il Consiglio e convocato per martedì prossimo, 21 dicembre, alle ore 15.
Hanno chiesto congedo i consiglieri Crea, Fava, Pilieci, Occhiuto, Mirigliani, Torchia, Dima.
(Sono concessi)
Sono stati presentati alla Presidenza
i seguenti progetti di legge di iniziativa della
Giunta regionale:
“Norme in materia di organismi geneticamente modificati (Ogm) ‑ Coltivazione, allevamento e commercializzazione” ‑ (delibera G.R. n. 838 del 15.11.2004) (P.L. n. 598/7^)
E' assegnato alla seconda Commissione – Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Istituzione della tassa fitosanitaria regionale” ‑ (delibera G.R. n. 869 del 23.11.2004) (P.L. n. 599/7^)
E' assegnato alla seconda Commissione - Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
Sono stati presentati, inoltre, alla Presidenza i seguenti progetti
di legge di iniziativa dei consiglieri:
Napoli, Galati, Incarnato, Morrone, Torchia, Mistorni – “ Disciplina delle elezioni del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale della Calabria” (P.L. n. 600/7^)
E' assegnato alla Commissione Autoriforma.
(Così resta stabilito)
Gagliardi – “Riconoscimento dell'Istituto di ricerca e di studi di demologia e di dialettologia (Irsdd) ‑ Cassano allo Ionio (Cs) (P.L. n. 601/7^)
E' assegnato alla terza Commissione - Servizi sociali - ed alla seconda – Sviluppo economico - per il parere.
(Così resta stabilito)
Pilieci – “Modifica e rideterminazione delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Belcastro e Petronà, in provincia di Catanzaro” (P.L. n. 602/7^)
E' assegnato alla prima Commissione – Politica istituzionale.
(Così resta stabilito)
Napoli – “Riconoscimento e sostegno all'Associazione sportiva Moto Club Crotone” (P.L. n. 603/7^)
E' assegnato alla terza Commissione – Servizi sociali - ed alla seconda - Sviluppo economico - per il parere.
(Così resta stabilito)
Chiarella - “Riconoscimento con diritto di esclusiva della figura professionale di assistente‑operatore di musicoterapica e musicoterapeuta” (P.L. n. 604/7^)
E' assegnato alla terza Commissione - Servizi sociali.
(Così resta stabilito)
Tripodi M. – “Modiche ed integrazioni alla legge regionale 19 marzo 2004, n. 11, recante: "Piano regionale per la salute 2004/2006" (P.L. n. 605/7^)
E’ assegnato alla terza Commissione - Servizi sociali.
(Così resta stabilito)
Pezzimenti – “Riconoscimento e sostegno della Fondazione culturale "D'Ettoris" (P.L. n. 606/7^)
E' assegnato alla terza Commissione – Servizi sociali - ed alla seconda – Sviluppo economico - per il parere.
(Così resta stabilito)
Pacenza – “Riconoscimento Istituto Salesiano "Sacro Cuore" Unità locale "Salesiani di Corigliano Calabro" (P.L. n. 607/7^)
E' assegnato alla terza Commissione – Servizi sociali - ed alla seconda – Sviluppo economico - per il parere.
(Così resta stabilito)
Sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di provvedimento amministrativo di iniziativa della Giunta regionale:
“Regolamento regionale recante: Designazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola e relativo programma d'azione ‑ (delibera G.R. n. 793 del 25.10.2004)” (P.P.A. n. 319/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione – Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Bilancio di previsione dell'Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria) per l'anno finanziario 2004 ‑ (delibera G.R. n. 854 del 15.11.2004)” (P.P.A. n. 320/7^)
E' assegnata alla seconda Commissione – Sviluppo economico.
(Così resta stabilito)
“Comuni di San Mango d'Aquino ‑ Campo Calabro. Proposta di inserimento nelle Comunità Montane dei Monti Tiriolo Reventino e Versante dello Stretto ‑ (delibera G. R. n. 898 del 23.11.2004)” (P.P.A. n. 321/7^)
E' assegnata alla prima Commissione - Politica istituzionale.
(Così resta stabilito)
“Approvazione, ai sensi dell'art. 9 della legge regionale 19 novembre 2003, n. 20, del Piano di azione annuale (2003) e triennale per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori di cui all'art. 2 della legge medesima ‑ (delibera G. R. n. 886 ‑ del 23.11.2004)” (P.P.A. n. 323/7^)
E' assegnata alla terza Commissione – Servizi sociali - ed alla seconda – Sviluppo economico - per il parere.
(Così resta stabilito)
E’ stata inoltre presentata alla Presidenza la seguente proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa del consigliere Vescio:
“Programma di interventi in materia di opere pubbliche da realizzarsi da parte degli Enti locali ai sensi dell'art. 3, commi 9 e 10 della legge finanziaria 2001” (P.P.A. n. 322/7^)
E' assegnata alla prima Commissione - Politica istituzionale.
(Così resta stabilito)
La Giunta regionale ha trasmesso per il parere della competente Commissione consiliare la deliberazione n. 811 del 3.11.2004, recante: "L.R. 19 marzo 2004, n. 11 ‑ Piano regionale per la salute ‑ Istituzione dell'Agenzia regionale dei farmaci» (Parere n. 89)
E' assegnata alla terza Commissione - Servizi sociali.
(Così resta stabilito)
Il consigliere regionale, On.le Vincenzo Cesareo, con nota del 30.11.2004, acquisita al protocollo del Settore Segreteria Assemblea n. 3565 del 30.11.2004, ha comunicato di avere costituito il Gruppo consiliare denominato Pse-Lista Mancini.
La comunicazione di cui sopra sarà inviata all'Ufficio di Presidenza per le determinazioni di competenza.
La Giunta regionale, con nota n. 46 del 24.11.2004, ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione 2004:
Deliberazione Giunta regionale n. 833 del 15.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 834 del 15.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 835 del 15.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 844 del 15.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 845 del 15.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 846 del 15.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 847 del 15.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 855 del 15.11.2004
La Giunta regionale, con nota n. 49 del 3.12.2004, ha trasmesso copia delle seguenti deliberazioni di variazione al bilancio di previsione 2004:
Deliberazione Giunta regionale n. 870 del 25.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 871 del 25.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 872 del 25.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 873 del 25.11.2004
Deliberazione Giunta regionale n. 874 del 25.11.2004
Tommasi. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore al bilancio. Per sapere – premesso che:
Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato alla unanimità la legge regionale 26 aprile 2004, n. 15 pubblicata sul Burc in data 3 maggio 2004, con la quale è stato concesso “un contributo di E. 500.000,00 alla società di gestione dell’aeroporto S. Anna S.p.A. di Crotone per spese di ripianamento delle perdite relativo all’esercizio 2003, accertate in sede di bilancio della società stessa” (art. 1, comma 1);
il provvedimento legislativo citato non stabilisce alcuna condizione per l’erogazione del contributo, individua la disponibilità di bilancio dei fondi concessi (comma 2) da utilizzare nell'esercizio in corso, (comma 3) ed autorizza la g ad apportare le necessarie modifiche ed integrazioni alla legge di bilancio (comma 4);
con delibera n. 355 adottata nella seduta del 26 maggio 2004, la Giunta regionale ha adottato il relativo provvedimento con il quale è stata data attuazione a quanto previsto dalla legge regionale 15/2004;
ad oggi non è stato ancora erogato il contributo di cui alla premessa –:
se sono state adottate misure effettivamente idonee e dare piena attuazione alla legge regionale 15/2004 attraverso la corresponsione della somma stanziata e per la quale risulta essere prevista la copertura finanziaria in bilancio;
se la Giunta o
l'assessore competente siano informati del provvedimento prot. N. 1180 adottato
in data 24 maggio 2004 da parte del dirigente generale del dipartimento
bilancio, finanze, programmazione e sviluppo economico – settore bilancio,
programmazione finanziaria e patrimonio;
se non ritengano necessario valutare, in ogni caso, quali opportune misure sia indispensabile adottare, al fine di evitare sia i gravissimi rischi di crisi finanziaria ed eventuale fallimento della S. Anna S.p.A., che gestisce un importante scalo aeroportuale della Regione e che offre occasioni occupazionali anche per l'indotto in una realtà sociale già fortemente compromessa.
(635; 6.12.2004)
Nucera. Al Presidente della Giunta regionale. Per sapere – premesso che:
le comunità montane sono qualificate “Enti locali” dalla legge 142/1990, art. 28 ed art. 127 del D.Lgs. n. 267/2000;
la legge 5 giugno 2003 n. 131 “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale” n. 3/2001, all’art. 4, comma 5 stabilisce che “il potere normativo è esercitato anche dalle Unioni di comuni e dalle comunità montane ed isolane”;
la Regione Calabria
ha formalmente riconosciuto le comunità montane
nel proprio Statuto;
le
comunità montane sono enti locali preposti alla tutela delle zone montane;
“le
comunità montane hanno autonomia finanziaria fondata su certezza di risorse
proprie e delegate, nell’ambito del coordinamento della finanza pubblica ed in
base alle norme dell’ordinamento della finanza locale che si applica anche alle
comunità montane” (art. 48, comma 1, legge regionale n. 4/99);
la
Regione assume la valorizzazione delle zone montane come impegno prioritario
attraverso il finanziamento delle comunità montane;
le
comunità montane, pertanto vivono esclusivamente di finanza derivata;
la Regione
Calabria ha disposto con
la legge regionale n. 18/2004 l’utilizzo dei fondi della legge n. 97/1994 per
altre strutture sub-regionali;
il
fondo per gli interventi speciali per la montagna istituito in attuazione
dell’art. 2 della legge n. 97/1994, sostiene la realizzazione da parte delle
comunità montane di interventi speciali per la montagna, ivi compresi quelli di
iniziativa privata, secondo la definizione di cui al comma 4, dell’art. 1 della
legge n. 97/1994;
è indispensabile
dotare le comunità montane di finanziamenti adeguati a sostenere in via
prioritaria l’esistenza ed il funzionamento garantendo gli organici e le
funzioni in atto attribuite mediante appositi stanziamenti -:
in quale misura vengono erogati i fondi a favore delle
comunità montane e se non si ritiene opportuno stante la normativa nazionale e
regionale in materia di finanziamenti alle comunità montane dare priorità alle
loro aspettative e ai loro progetti, in quanto enti qualificanti e riconosciuti
per la tutela e lo sviluppo delle zone montane.
(637; 13.12.2004)
Napoli. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore all’ambiente. Per sapere – premesso che:
all'inizio del mese di agosto c.a., un incendio ha distrutto quasi l'intera area della "Ginestra bianca" della zona Marinella di Cirò;
la suddetta area rappresenta un esempio di rara bellezza naturale presente nella Penisola e le uniche piante di ginestre bianche ancora esistenti in Italia risultano essere proprie quelle di Cirò;
nonostante il vincolo ‑ istituito e pubblicato sulla G.U. Suppl. n. 95 del 22 aprile 2000, con denominazione "Dune Marinella", cod. sito nat. 2000 IT9320100 e con regolamento relativo alla conservazione dei siti pubblicato sulla G.U. Suppl. n. 248 del 23 ottobre 1997 ‑ l'area risulta essere non protetta adeguatamente e in forte stato di abbandono;
essendo un'area abbandonata, chiunque non riconoscendola, può utilizzare la pianta pregiata come legna da ardere, arrecando un grave danno all'ambiente e alla biodiversità;
il Consiglio regionale calabrese di Italia Nostra ha sensibilizzato le comunità interessate e le istituzioni verso il tema della protezione della rarissima "ginestra bianca";
il Museo di Storia Naturale della Calabria ed Orto botanico dell'Università della Calabria ha lanciato l'allarme per proteggere la ginestra bianca (Retama) dall'estinzione;
diversi sono gli appelli dei botanici italiani ha salvaguardare la profumata e rara pianta presente nel territorio di Cirò;
la "Ginestra bianca" rientra tra le zone speciali denominate "Sic", cioè Siti d'importanza comunitaria, destinati ad essere designati come zone speciali di conservazione e protezione di ambienti in una prospettiva di sviluppo sostenibile;
l'intera area, rientrante tra la rete europea dei siti protetti denominata "Natura 2000", merita maggiore tutela e protezione;
il sito andrebbe isolato con una adeguata recinzione, e adeguatamente mantenuto, oltre che controllato e sorvegliato più frequentemente -:
quali iniziative intendono assumere e quali interventi saranno promossi al fine di tutelare e di scongiurare il rischio distruzione di un'area di straordinaria rarità e bellezza come quella della "Ginestra bianca" della zona Marinella di Cirò.
(638; 13.12.2004)
Fortugno. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore ai lavori pubblici. Per sapere – premesso che:
dai Comuni di: Feroleto della Chiesa, Laureana di Borrello, Melicucco, Molochio, Rizziconi, San Pietro di Caridà, Taurianova, Terranova S.M. e Parapodio, è stata contestata l'applicazione della L.R. n. 13/04 che li ha visti esclusi dalia concessione dei contributi oggetto della legge;
effettivamente, i criteri seguiti per la concessione dei contributi appaiono in contrasto con il dettato della legge che, al comma 3 dell'art. Unico, prescrive che debbano essere individuati i Comuni interessati, la tipologia degli interventi e i relativi costi, la misura e la durata del contributo costante poliennale;
invece, il criterio seguito è stato quello di operare una prima ripartizione dei fondi su base provinciale, privilegiando le aree che hanno evidenziato un maggiore fabbisogno di contributi per i completamenti;
il criterio seguito, oltre ad essere in contrasto con la norma, ha portato ad una sperequazione tra i singoli comuni, le cui richieste di contributo non sono state valutate singolarmente e direttamente per come prescritto dalla legge, bensì solo dopo una prima ripartizione dei fondi su base provinciale, avvenuta peraltro sulla base di un non accertato fabbisogno manifestato da aree non meglio identificate nella estensione -:
se le SS. VV. vogliano adottare tutti i provvedimenti necessari alla corretta applicazione della legge n.13/04, anche al fine di evitare le annunciate azioni giudiziarie che finirebbero per bloccare la erogazione dei contributi.
(634; 1.12.2004)
Fortugno. Al Presidente della Giunta regionale e all’assessore alla sanità. Per sapere – premesso che:
il Direttore generale dell’Asl 11, con ordine di servizio n. 74 del 23.11.04, ha attribuito al dott. Pietro Ligato l'incarico di "Direttore dell'area dipartimentale di sanità pubblica del Dipartimento della Prevenzione", temporaneamente e provvisoriamente ed in attesa dell'adozione del nuovo atto aziendale;
con tale atto si è di fatto creato una nuova figura dirigenziale ed organizzativa assolutamente non prevista, individuandosi con il termine "Area" non una macro‑struttura, bensì il semplice "ambito operativo" di intervento dell' Asl;
oltretutto, con tale atto si è violata la L.R. 29 dicembre 2003, n.30, art. 2 comma 1, che testualmente recita : "Per l'anno 2004, e fino all'approvazione dei piani attuativi, la copertura di posti mediante indizione di concorsi, assunzioni, trasferimenti e comandi nelle Aziende del servizio sanitario regionale è preceduta da piani annuali di attività, preventivamente autorizzati dalla Giunta Regionale temuto conto della situazione economico‑finanziaria e degli obiettivi strategici di ciascuna Azienda, nonché delle indicazioni contenute nella proposta del piano regionale per la salute;...";
dal testo della L.R., si evince chiaramente che in mancanza dei piani annuali di attività, come è nel caso di specie per espressa indicazione nell'ordine di servizio, non è possibile procedere neppure a "comandi" con ordini di servizio, spogliando altresì la Giunta regionale dei suoi poteri;
ovviamente, il fatto che il "comando" sia temporaneo e provvisorio non elimina la violazione di legge, non essendo prevista alcuna deroga in tal senso; che, di fatto, è stato violato anche il comma 2 del richiamato articolo, che prevede una riduzione programmata della spesa complessiva per il personale del 2 per cento, e la "creazione" di una figura dirigenziale assolutamente non prevista, va esattamente nella direzione opposta, con grave danno economico, costituendo anche pericoloso precedente che potrebbe stimolare il perpetuarsi di atti che, per quanto sopra, destano il sospetto di fini clientelari -:
se le SS.VV. vogliano intervenire per una immediata revoca dell'ordine di servizio n. 74 del 23.11.04 del Direttore Generale dell’Asl 11, verificando altresì se vi sono gli estremi per il risarcimento del danno per eventuali emolumenti corrisposti.
(636; 9.12.2004)
Tommasi. Al Presidente della Giunta regionale e agli assessori all’ambiente, alla sanità e alle attività economiche e produttive. Per sapere – premesso che:
l’amianto è sostanza ad alta incidenza cancerogena e che l’Oms ha affermato nei propri documenti scientifici che “…l’amianto uccide i lavoratori ad esso esposti” e chiunque sia indotto a respirare le microscopiche particelle sprigionate dal minerale e che “non esiste alcuna soglia di sicurezza” e l’esposizione “a qualunque tipo di fibra e a qualunque grado di concentrazione in aria determina un aumento del rischio sanitario…”.
l’amianto è classificato tra le sostanze cancerogene conclamate di classe 1 dall’International Agency of Research on Cancer e dalla stessa Oms;
proprio a causa della sua estrema pericolosità, l’amianto è bandito dal nostro Paese, come disposto dalla legge 257/92;
recenti studi e rilevazioni scientifiche hanno evidenziato la presenza di amianto del tipo tremolite, con concentrazione rilevante di particellato aerodisperso in forma fibrosa, nelle vicinanze del luogo di escavazione sito in località Campo della Chiesa del Comune di Platania;
la presenza di amianto viene segnalata sul territorio di numerosi comuni del comprensorio del Reventino;
per molti anni il materiale estratto dalla cava è stato trasportato nello stabilimento sito nel centro abitato di Decollatura, dove è stato trasformato per l’impiego come ghiaia per la pavimentazione e come componente di impasti cementiti per l'edilizia;
la Prefettura di Catanzaro, su sollecitazione dell'Associazione Agorà di
Decollatura, ha provveduto a segnalare il caso all’assessorato regionale
all’ambiente e ai sindaci dei Comuni di Soveria Mannelli, Decollatura e
Platania affinché provvedessero ad una valutazione del caso e predisponessero provvedimenti di rispettiva
competenza;
numerose sono state le interrogazioni parlamentari presentate, senza aver ricevuto alcuna risposta;
non si ha notizia alcuna degli eventuali
provvedimenti intrapresi dai sindaci dei Comuni di Soveria Mannelli, Decollatura e
Platania a seguito della segnalazione della Prefettura di Catanzaro -:
quali iniziative gli assessorati in indirizzo intendono intraprendere al fine di giungere ad una valutazione effettiva e reale dello stato ambientale della zana del Reventino, oggetto della presente interrogazione;
le iniziative che la Regione intende assumere con immediatezza, circa un'indagine generalizzata dei luoghi, al fine di valutare i rischi ambientali e per la salute dei cittadini e dei lavoratori;
stante l'evidente e acclarata pericolosità dei luoghi e della situazione, le azioni che gli assessorati intendono avviare per giungere, nel più breve tempo possibile, ad una bonifica dei luoghi e ad una proficua opera di prevenzione sanitaria.
(569; 1.6.2004)
Risposta – In relazione all’interrogazione in
oggetto si trasmette la risposta di questo Settore per il seguito di
competenza.
Premesso che con nota prot. N. 9058 del 30 aprile
2004, l’avv. Giampiero Mazzocca a nome e per conto dell’associazione “Pina
Simone” di Decollatura chiedeva al dirigente sanità della Calabria, tra l’altro le “misure necessarie alla
prevenzione dei possibili danni ambientali ed alla salute legate alla presenza
di “Tremolite” come “possibile radioattività” della cosiddetta Pietra Verde del
Reventino”.
Che con nota prot. N. Digprev.IV/11097/F.1 a.b. del
4 maggio 2004, pervenuta alla nostra attenzione solo
il 23 giugno 2004, prot. N. 12325, ad indagine già conclusa, il Direttore
dell’Ufficio IV del Ministero della Salute chiedeva notizie sull’attività di
cava Pietre Verdi Monte Reventino” su cui era stata presentata una
interrogazione parlamentare.
Il competente settore
del Dipartimento sanità, pertanto, avviava una analisi epidemiologica sul
comune di Decollatura per evidenziare eventuali criticità e possibili pericoli
per la salute pubblica legati alla cd. “Pietra verde del Reventino” che si
ritiene possa essere costituita da “tremolite”.
E’ stata chiesta, da
subito, via telefono e successivamente
via fax una consulenza e l’invio del materiale cartaceo prodotto, al dirigente
dell’assessorato della Regione Basilicata, dott. Giuseppe Montavano ed alla
responsabile dell’osservatorio epidemiologico della stessa Regione dottoressa
Daniela Cauzillo che in tempi recenti hanno affrontato la problematica.
Analogamente è stata inoltrata richiesta agli esperidi
Epidemiologia ambientale dell’Arpa Piemonte, attualmente collaboratori
istituzionali (Tutor del Pon-Atas 2004-2006) della Regione Calabria,, dottori
Ennio Cadum, Cristiana Ivaldi e Moreno Demaria, i quali hanno prodotto una
relazione utilizzando l’Atlante italiano di mortalità 1981-1994 “C. Cislaghi”
secondo una metodica di studio da loro stessi perfezionata su analoghi casi e
che attualmente è utilizzata per studi di epidemiologia ambientale in Italia.
L’analisi con gli stimatori di Kernel del rapporto
standardizzato di mortalità proporzionale (Spmr) su raggi di 25,50 e 75 km, sul
centroide del comune di Decollatura nonché con dati più recenti con gli
stimatori Bayesiani empirici, così si conclude “In funzione della non
significatività sulle stime di rischio ottenute non appare opportuno al momento
una approfondimento epidemiologico (effettuabile con l’identificazione dei casi
e la ricostruzione retrospettiva delle loro esposizioni professionali ed
ambientali) a meno che analisi più recenti non testimonino un andamento dei
rischi differente nell’ultimo periodo”.
Il servizio scrivente ha quindi avviato una ulteriore
indagine con la revisione della pubblicazione “La mortalità per tumore maligno
della pleura nei comuni italiani (1988/1997)” rapporti Istisan dell’Istituto
superiore di sanità e con una analisi anche sui ricoveri nella Regione Calabria
per i tumori maligni della pleura (compreso il mesotelioma) negli anni dal 1996
al 2002.
Dal rapporto Istisan emerge che, tra i comuni che in
Calabria hanno un rapporto standardizzato di mortalità (Smr) significativamente
alto da un punto di vista statistico, non rientrano quelli della zona oggetto
dell’interrogazione trattandosi bensì di comuni distribuiti in zone diverse
della costa calabrese e la cui causa è legata a fenomeni di probabile
esposizione professionale.
Dall’analisi dei ricoveri è emerso che: “un solo caso
nel 2002 di tumore maligno della pleura ha reso necessario un ricovero
ospedaliero in Calabria per cittadino residente nel comune di Decollatura negli
anni dal 1996 al 2002. A questo si aggiunge un solo caso di ricovero fuori
Regione nel 1998”.
Il dato sui tumori della pleura è stato preso in
considerazione perché da prove inconfutabili basate sull’evidenza scientifica,
esiste una correlazione certa tra esposizione alle fibre di amianto ed il
possibile sviluppo di questo particolare tipo di tumore della pleura
(mesotelioma pleurico).
Oltre a quanto di iniziativa di questo settore è stata
richiesta apposita relazione al responsabile del dipartimento di prevenzione
dell’Asl 6 di Lamezia Terme nel cui territorio insistono i comuni oggetto della
interrogazione.
La relazione, di cui sopra è stata consegnata al
dipartimento sanità il 30 luglio 2004, prot. N. 15524 e riferisce di una
ulteriore analisi della mortalità nel periodo 1993-1998 nel territorio
considerato con assenza di significatività statistica circa possibili morti
legate alle fibre di amianto.
La citata relazione asseriva che l’impianto di
calcestruzzi che utilizzata la “Pietra Verde” è attualmente chiuso e sottoposto
a sequestro giudiziario e che uno studio dell’Ispels in collaborazione con lo
Spsal dell’Asl 6 sta affrontando la problematica.
In conclusione si ritiene che nel comune di Decollatura
e confinanti non esista e non sembra essere esistito in tempi recenti un
problema di patologie normalmente correlate con l’esposizione alle fibre
d’amianto presenti nella “tremolite” sempreché tale minerale sia effettivamente
presente nel territorio. Si concorda, pertanto, con le conclusioni degli
esperti dell’area di epidemiologia ambientale dell’Arpa Piemonte sulla non
significatività delle stime di rischio relative al comune di Decollatura e zone
limitrofe.
Dott. Giacomino Brancati Gianfranco Luzzo
(Assessore
alla Sanità)
Il Consiglio Regionale della Calabria
premesso che
in base all'Accordo di programma quadro, stipulato nel 1999, tra la Giunta regionale e il Governo nazionale, è stato avviato il riordino del settore della Forestazione in Calabria;
sulla base degli impegni assunti con il Governo nazionale per garantire effettivi livelli di efficacia, trasparenza, produttività nell'impiego dei lavoratori idraulico‑forestali;
nel corso di questi anni sono andati accentuandosi i caratteri dell'utilità sociale delle attività lavorative strettamente finalizzate alla cura, alla manutenzione, all'assetto idrogeologico del territorio calabrese;
alla luce di quanto affermato nella suddetta premessa sarebbe stato atto antidemocratico e di assoluta ostilità sociale la cancellazione nella legge Finanziaria dello Stato del fondo di 160 Milioni di euro destinato alla Forestazione calabrese;
la riproposizione da parte del Consiglio dei Ministri del finanziamento per la prossima annualità è una risposta, data grazie alla mobilitazione dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali, positiva nell'immediato ma insufficiente nella prospettiva;
impegna la Giunta regionale
affinché la trattativa con il Governo nazionale si concluda con la decisione di finanziare la programmazione di un Piano di attività triennale;
a chiedere al Governo la revoca del provvedimento di "Commissariamento della Forestazione", istituito con la nomina del Ministro Calderoli, dal momento che tale atto non è suffragato da nessuna ragione tecnico‑istituzionale e da alcuna condizione emergenziale di tipo sociale o gestionale.
Tale provvedimento risulta ancora più grave ed inquietante perché oggettivamente lesivo della immagine della Calabria e del settore, in quanto la nomina di un Ministro leghista a Commissario esplicita un tentativo di riproporre all'attenzione del Paese il vecchio luogo comune secondo il quale la Forestazione in Calabria rappresenterebbe una sacca di sprechi ed assistenzialismo.
(104; 13.12.2004) Pirillo, Bova, Morrone, Amendola, Adamo, Napoli, Incarnato, Tommasi, Guagliardi, Pacenza, Mistorni, P. Tripodi e Fortugno
Il Consiglio regionale della Calabria
In relazione all’ennesima grave intimidazione rivolta contro i consiglieri comunali di Bisignano, Francesco Fucile e Sandro Vilardi, oggetto già nelle scorse settimane di inauditi atti di violenza che proseguono con puntuale cadenza nel tentativo di inibirne così come scritto nelle anonime missive, l’azione istituzionale e politica;
considerato che allo stato, purtroppo, pur se prontamente adottate le misure investigative e repressive non hanno sortito alcun effetto, stante la ripetitività dei gesti criminosi;
considerato, altresì, che è necessaria una risposta corale delle Istituzioni per ristabilire un clima di serena convivenza e per ridare fiducia e tranquillità ad una comunità fortemente turbata dal ripetersi di tali atti di violenza;
nell’esprimere la propria indignazione e la solidarietà unanime
impegna
la Commissione regionale antimafia ad adottare le iniziative necessarie ed utili.
Art. 1
1. Al secondo comma del punto 4.2 - Salute Mentale del capitolo Obiettivi Salute, dopo le parole: "...tale esperienza," le parole: "auspicando il
mantenimento e lo sviluppo" ....fino alle parole "...tuttora esistenti." sono sostituite dalle seguenti
parole: "mantenendo e sviluppando, all'atto della pianificazione aziendale, le strutture territoriali
dedicate tuttora esistenti."
2. Dopo la tabella 3 – Funzioni di ospedale di comunità, del capitolo Ospedale di comunità o Ospedale di distretto dell'obiettivo 2 - Assistenza distrettuale, all’ultimo comma, dopo le parole: "di competenza." Sono aggiunte le seguenti parole: "L'Ospedale di Palmi assume le funzioni di Ospedale di base."