XII^
LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 1
__________
SEDUTA Di LUNEDì 15 NOVEMBRE
2021
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE PROVVISORIO FRANCESCO AFFLITTO
E DEL
PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 14.44
Fine lavori h. 15.46
INDICE
Costituzione dell'Ufficio di Presidenza provvisorio
Lettura dei risultati elettorali
CIRILLO
Salvatore, Segretario questore f.f.
CIRILLO
Salvatore, Segretario questore f.f.
CIRILLO
Salvatore, Segretario questore f.f.
CIRILLO
Salvatore, Segretario questore f.f.
Presidenza del
presidente provvisorio Francesco Afflitto
La seduta
inizia alle 14.44
Dichiara aperta la XII^ Legislatura,
rivolgendo un saluto ai calabresi, ai consiglieri regionali e gli auguri di un
proficuo lavoro al Presidente e ai componenti della Giunta regionale. In merito
all’astensionismo registrato nelle ultime elezioni regionali, e che ritiene un
indicatore dell’allontanamento dei cittadini dalla politica, reputa che ognuno
debba impegnarsi per recuperare tale rapporto, dimostrando senso di
responsabilità e mettendosi al servizio della comunità per rendere la Calabria
una terra migliore.
Ai
sensi degli articoli 19, comma 3, dello Statuto e 3, comma 2, del Regolamento
interno del Consiglio, chiama a svolgere le funzioni di Segretari i consiglieri
più giovani, Salvatore Cirillo e Davide Tavernise.
Considerata l’attuale
situazione ancora caratterizzata dall’emergenza
epidemiologica da Covid-19 che ha determinato, peraltro, le particolari modalità di
svolgimento della seduta odierna, propone che, qualora nelle prime due
votazioni nessun candidato raggiunga la maggioranza richiesta per l’elezione a
Presidente, non si disponga l’aggiornamento dei lavori al giorno successivo,
così come previsto dal Regolamento interno, ma si proceda alla eventuale terza
votazione nella seduta odierna.
Rileva il voto contrario del consigliere Lo Schiavo.
Sottolineato il comune interesse a svolgere anche l’eventuale terza votazione nella seduta odierna, ricorda che ciò è avvenuto anche nella prima seduta della precedente Legislatura.
Invita, pertanto, il consigliere Lo Schiavo ad una riflessione al riguardo.
Sottolinea che il suo voto contrario è strettamente legato al rispetto dello Statuto e del Regolamento interno del Consiglio regionale, non avendo preclusioni a superare la sua posizione laddove tale iter procedurale sia legittimo attraverso il voto unanime di tutti i consiglieri.
Pone ai voti la richiesta del consigliere Graziano che è approvata.
(Così resta stabilito)
Invita il consigliere Salvatore Cirillo a dare lettura dei
risultati elettorali così come estratti dal verbale dell’Ufficio centrale
regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Catanzaro, e degli uffici
centrali circoscrizionali, costituiti presso i Tribunali di Catanzaro, Cosenza
e Reggio Calabria.
Dà lettura dei risultati elettorali.
Ricordate le disposizioni statutarie e regolamentari che
disciplinano le modalità di elezione del Presidente del Consiglio regionale, avvia
le procedure elettorali, disponendo la distribuzione delle schede. Indi, invita
il Segretario questore f.f. a fare la chiama.
Fa la
chiama.
(Segue
la votazione e lo spoglio delle schede)
Comunica l’esito della votazione:
presenti e votanti 31; schede bianche 9; ha riportato voti: Filippo Mancuso 22.
Indi,
raggiunta la maggioranza prescritta dall’articolo 20, comma 2, dello Statuto,
proclama eletto alla carica di Presidente del Consiglio regionale della
Calabria il consigliere Filippo Mancuso.
(Vivi
e prolungati applausi da parte dei consiglieri)
Presidenza
del Presidente Filippo Mancuso
(L’intervento
del neo Presidente è riportato di seguito in versione integrale)
On. Presidente della Giunta regionale,
On.li colleghi consiglieri,
Vi ringrazio, per il privilegio che mi avete
accordato e per la fiducia che mi dimostrate.
Con grande piacere rivolgo a tutti l'augurio
sincero che si possa fare un buon lavoro. E che sulle questioni più importanti
si possa convergere proficuamente.
La Calabria - oggi più che mai - ci chiede cuore e
coraggio! In me prevale la volontà di essere il Presidente di tutti! Garante
della dialettica democratica che dovrà svolgersi nel rispetto delle regole
dello Statuto e del Regolamento del Consiglio regionale.
Ciononostante, avverto la responsabilità di
presiedere l'Assemblea legislativa calabrese della dodicesima legislatura, in
una congiuntura difficile per più versi.
La pandemia ha cambiato non solo le nostre
abitudini di vita, ma ha anche modificato i meccanismi fondamentali del modello
di sviluppo economico e sociale del Paese.
Una congiuntura difficile ma anche una sfida
entusiasmante, perché la politica e l'Istituzione che rappresentiamo - che sono
il cuore della democrazia calabrese - hanno l'opportunità di impegnarsi a
fondo, per essere protagoniste dei cambiamenti in corso,
all'insegna del buongoverno e dei principi della programmazione, della
partecipazione e del rispetto dell'autonomia degli enti locali.
Rivolgo un saluto affettuoso al Presidente della
Regione, che succede all'indimenticabile on. Jole Santelli: la prima Presidente
donna della Regione, che voglio oggi, con tutti voi, ricordare e la cui
Presidenza, pur essendo stata breve, ha lasciato in Calabria segni fecondi.
L'on. Roberto Occhiuto, col dinamismo intellettuale
e politico che lo contraddistingue, ha da subito messo in atto il cambio di
passo a cui tutti siamo chiamati.
Un cambio di passo che la Calabria e il nostro
tempo esigono e che deve aiutarci a vincere contrapposizioni politiche
ingannevoli, veti incrociati e frammentazioni territoriali che rischiano di
distrarci dalle sfide del nostro tempo e dall'obiettivo primario:
promuovere lo sviluppo e nuova occupazione, mettere
a valore il patrimonio ambientale, storico, culturale e architettonico che
fanno della Calabria una delle regioni più belle e suggestive d'Europa.
Già…la nostra regione caratterizzata da un
territorio di pianura, collinare e di montagna bagnata da due mari, paradossalmente,
oltre confine apprezzata per le sue bellezze e le sue eccellenze, chiede di
essere apprezzata e valorizzata dai calabresi e dalla politica con interventi
mirati per garantire risultati concreti e di qualità, legando finalmente
agricoltura, ristorazione e turismo in una filiera economica di efficacia
reale, che garantisca ai giovani e ai tanti disoccupati una nuova prospettiva
di vita e di lavoro.
Pertanto, conclusa la campagna elettorale e a legislatura
avviata, converrete con me che adesso occorre un impegno istituzionale assiduo
e rigoroso per fronteggiare i troppi problemi dei calabresi.
Tra l'altro, abbiamo visto che il modo di procedere
del Presidente della Giunta consente, quando si hanno le idee chiare, di
ottenere risultati inimmaginabili fino a qualche mese addietro,
Mi riferisco - uno per tutti - alla conclusione
dell'ultradecennale tormentone
dei commissari della sanità mandati in Calabria dai tanti Governi e che spesso,
a parte i danni materiali e all'accumulo del debito, hanno provocato alla
Calabria un immenso danno d'immagine e di reputazione.
Oggi, con il Presidente della Regione a capo della
Struttura commissariale termina la conflittualità tra commissari e Regione. Noi
tutti siamo chiamati a cooperare perché la sfida di avere una sanità dignitosa
sia affrontata e vinta e venga affermato il diritto alla salute dei cittadini,
oggi sospeso e contrastato.
L'azione nella sanità dovrà senz'altro affrontare
il problema del debito, con l'obiettivo di affrancare i calabresi da un peso
ingiusto, ma dovrà occuparsi anche della realizzazione dei nuovi ospedali e di
riprendere, per esempio, il processo di integrazione dell'Ospedale
Pugliese-Ciaccio col Policlinico Universitario Mater Domini di Catanzaro, la
cui realizzazione consentirà alla Calabria di avere un polo
sanitario-universitario d'eccellenza.
Un saluto particolare lo rivolgo alle on.li colleghe
presenti in Aula: Amalia Bruni, Katya Gentile, Pasqualina Straface, Valeria
Fedele, Luciana De Francesco, Simona Loizzo nonché alla vicepresidente Giusi
Princi e all'assessore Tilde Minasi.
La loro azione e la loro presenza, in
rappresentanza di tutte le donne calabresi, - sono certo - saranno determinanti
non solo al governo della Regione ma anche nel dare priorità, nelle politiche
di genere, ad azioni concrete che mirino a cambiare norme sociali consolidate, disparità
di trattamento economico, disoccupazione di genere (al sud solo il 32 per cento
delle donne lavora a fronte del 60 per cento del Nord), a sopperire alla
mancanza di strutture (asili nido per esempio), che ostacolano l'iter
professionale delle donne. In tema di violenza sulle donne – permettetemi -
sollecito un'attenzione non più emergenziale ma strutturale, diretta ad
irrobustire i centri antiviolenza del territorio, attraverso risorse adeguate
utilizzate efficacemente.
Sono dell'idea che occorra rimettere in attività
l'Osservatorio sulla violenza di genere del Consiglio regionale che diventi
punto di riferimento per tutta la Calabria. Per indole e formazione umana, mi
preme sottolineare la necessità di una maggiore attenzione ai bambini che sono
il futuro della nostra terra ... una regione che guarda al futuro non può non
prestare ascolto ai loro bisogni.
Pertanto, è necessario uno stretto collegamento tra
temi sociali e scelte economiche, perché ritengo che solo migliorando
costantemente la qualità della vita dei cittadini, grandi e piccoli, si riduca
la possibilità di esposizione a situazioni di violenza di genere e non solo.
On. colleghi e colleghe, ho segnalato la
complessità dell'attuale fase storica, carica di incognite ma anche di
opportunità che dobbiamo cogliere appieno.
Mi riferisco al Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza, che destina al Mezzogiorno ben 80 miliardi e che per la Calabria
costituisce l'appuntamento della vita.
Il Governo Draghi si sta adoperando per dare
risposte all'esigenza di dotare le pubbliche amministrazioni dei tecnici per la
progettazione e la rendicontazione delle risorse di cui si avverte la
necessità.
La Giunta e il Consiglio regionale non dubito che
sapranno agire tempestivamente per individuare le priorità della Calabria e
ottenere le risorse necessarie. Attraverso il PNRR si può rimuovere il divario
territoriale Nord-Sud.
Se le risorse del PNRR, per più cause, saranno
utilizzate solo dalle aree
forti del Paese o solo da lobby e cordate di potere economico tecnicamente
attrezzate, non mettendo la Calabria nelle condizioni di utilizzarle, l'Italia
perderà l'occasione storica di realizzare la coesione sociale che insegue da
160 anni .
Questo Consiglio regionale deve iniziare a
fluidificare la democrazia calabrese, trovando il modo di coinvolgere nelle sue
attività il mondo del volontariato e dell'associazionismo, le forze
imprenditoriali, sociali e culturali. E, in particolare, il sistema delle autonomie
locali in grave sofferenza.
I Comuni sono gli avamposti della democrazia, ma
oggi vivono un'insopportabile condizione di solitudine, aggravata dalla
presenza della criminalità organizzata, per il cui contrasto è necessario
affiancare all'attività della Magistratura e delle Forze dell'ordine - a cui
non finiremo mai di essere grati per l'impegno e gli importanti risultati che
stanno conseguendo - una più ampia e forte reazione della società civile.
La criminalità organizzata è un disvalore assoluto
ed è uno dei principali ostacoli allo sviluppo!
Occorrono, dunque, investimenti cospicui per
allargare e sostenere, in ogni luogo, la cultura della legalità.
In particolare occorre far sentire e far toccare
con mano ai calabresi che quest'Aula ripudia ogni forma di arroganza mafiosa ed
ogni intrusione della criminalità.
Circa le difficoltà dei Comuni: tra le prime cose
di cui mi occuperò, sarà potenziare la funzione di ricognizione dei loro
problemi attribuita al Consiglio delle Autonomie locali del Consiglio regionale
per meglio calibrare il nostro intervento legislativo.
Le cose di cui occuparci sono tante e impegnative.
A noi è richiesta anche la tempestività degli interventi.
Pertanto, auspico che l'insediamento della
Conferenza dei capigruppo e l'elezione degli Uffici di Presidenza delle
Commissioni avvengano rapidamente. Ritengo che si debba approvare nei tempi
previsti il bilancio, per liberare risorse utili alla Calabria ed evitare
l'esercizio provvisorio.
Da quest'Aula i calabresi si attendono soluzioni alle
grandi questioni del momento: divario di
sviluppo Nord-Sud; sanità; fuga dei giovani; esigenza di una modernizzazione
del regionalismo; ruolo delle Università; infrastrutture; welfare.
Sul Welfare c'è da fare un lavoro di ricognizione
dell'esistente con i Comuni e il Terzo settore, sull'attuazione della
legislazione nazionale e regionale di riforma, per renderla concretamente
operativa.
La crisi economica colpisce duramente i soggetti
più fragili, ma sono sicuro che il settore avrà un'attenzione costante e
incisiva anche perché è attraverso ciò che si misura la qualità di ogni scelta
amministrativa e politica.
Cari colleghi, credo che soltanto attraverso la
risoluzione delle questioni che più preoccupano i cittadini e una legislazione
di qualità potremo recuperare la fiducia necessaria fra Istituzioni, politica e
società civile, senza cui la democrazia rischia di perdere valore e
significato.
In ultima analisi mi preme porre l'attenzione sulla
questione relativa alla nostra finestra sul mondo: il Porto di Gioia Tauro da
valorizzare e soprattutto gli aeroporti di Crotone Reggio e Lamezia.
Sulla vicenda Sacal, per la quale il presidente
Occhiuto ha evidenziato "strane procedure" per acquisizioni di quote
di partecipazione, intervengano subito le autorità di controllo. Si apra una
pagina nuova su queste tre infrastrutture fondamentali per la mobilità e per lo
sviluppo!
La Calabria deve far capire che non subirà altre
furbizie e omissioni.
Prima di finire, consentitemi un saluto alla mia
città: Catanzaro che necessita dell'apporto di adeguate risorse, sia per
valorizzare le sue funzioni di capoluogo della Calabria sia per
l'irrobustimento dell'area centrale della regione, in particolare l'asse
Catanzaro-Lamezia, purtroppo trascurata dai tanti governi regionali che si sono
succeduti.
Così come auspico un'attenzione particolare per lo
sviluppo delle principali città calabresi, dove è ubicato più dell'80 per cento
delle funzioni politiche, direzionali, economiche e culturali.
Un saluto sentito alla città metropolitana di
Reggio Calabria che ospita il Consiglio regionale. Sosterrò senza indugi la
Conferenza Interregionale Calabria-Sicilia per il coordinamento delle politiche
dell'Area dello Stretto, perché l'alleanza organica tra le due Regioni è un
incubatore di processi virtuosi con enormi benefici per le due sponde.
Un saluto ai dipendenti del Consiglio regionale, da
cui mi aspetto una collaborazione leale e proficua. Nella fase nuova che stiamo
avviando,
raccomando loro un'attenzione più marcata, affinché ogni parte del Consiglio
funzioni nella massima trasparenza ed efficienza.
Un saluto e un ringraziamento lo rivolgo alla
stampa: ai giornalisti calabresi; a quelli a cui è impedito dalle intimidazioni
mafiose l'esercizio della loro essenziale funzione di informazione; ai
giornalisti che seguono l'attività del Consiglio e della politica regionale. A
quest'ultimi, voglio assicurare che questo Consiglio intende favorire ogni loro
esigenza di conoscenza e di approfondimento su quanto qui si produce.
E il contributo, anche critico, della stampa ci
aiuterà a non deragliare. A rimediare ai possibili errori. In una parola: a
migliorarci.
Mi auguro, quindi, che insieme non solo riusciremo
a fare cose buone, ma le faremo anche bene.
Chiudo con un pensiero di San Francesco d'Assisi “Cominciate
con il fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi
sorprenderete a fare l'impossibile”.
Ricordate le
modalità di voto, dispone la distribuzione delle schede e invita il Segretario
questore a fare la chiama.
Fa la chiama.
(Segue la
votazione e lo spoglio delle schede)
Comunica l’esito della votazione: presenti e
votanti 31; hanno riportato voti: Caputo 21, Iacucci 6, Lo Schiavo 2, schede
bianche 2.
Dichiara, quindi, eletti alla carica di vice
Presidenti del Consiglio regionale, i consiglieri Caputo Pierluigi e Iacucci
Francesco Antonio.
(Vivi
e prolungati applausi da parte dei consiglieri)
Ricordate le
modalità di voto, dispone la distribuzione delle schede e invita il Segretario
questore a fare la chiama.
Fa la chiama.
(Segue la
votazione e lo spoglio delle schede)
Comunica l’esito della votazione: presenti e
votanti 31; hanno riportato voti: Cirillo 17, Alecci 11, Lo Schiavo 2, Afflitto
1.
Dichiara, quindi, eletti alla carica di
segretari questori i consiglieri Cirillo Salvatore e Alecci Ernesto Francesco.
(Vivi e
prolungati applausi da parte dei consiglieri)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 15.46
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo