XI^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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N. 18
SEDUTA DI MERCOLEDÌ 19 MAGGIO 2021
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIOVANNI ARRUZZOLO
E DEL VICEPRESIDENTE LUCA MORRONE
Inizio lavori h. 15,11
Fine lavori h. 19,28
INDICE
MANCUSO Filippo, Segretario
questore
AIETA GIUSEPPE (Democratici
Progressisti-Calabria),*
BEVACQUA Domenico (Partito
democratico),*,*,*
CAPUTO Pierluigi (Jole
Santelli Presidente)
CATALFAMO Domenica, assessore
alle infrastrutture, lavori pubblici, trasporti, urbanistica e pari opportunità,*,*
CRINO’ Giacomo Pietro (Casa
delle libertà)
DE CAPRIO Antonio (Forza
Italia)
DI NATALE Graziano (Io resto
in Calabria),*
ESPOSITO Sinibaldo (Casa
delle libertà),*
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia
GIANNETTA Domenico (Forza
Italia),*
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro),*
MANCUSO Filippo (Lega
Salvini)
MINASI Clotilde (Lega
Salvini)
MOLINARO Pietro Santo (Lega
Salvini)
PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli
d’Italia),*
PITARO Francesco (Gruppo Misto)
DE CAPRIO Antonio (Forza
Italia)
MANCUSO Filippo (Lega
Salvini)
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)
DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)
ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle libertà)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)
MANCUSO Filippo (Lega Salvini)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia), relatore
PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia)
PITARO Francesco (Gruppo Misto)
SAINATO Raffaele (Forza Italia)
PARIS Nicola (Unione di Centro), relatore
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente), relatore
MINASI Clotilde (Lega Salvini),*
MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini), relatore
PARIS Nicola (Gruppo Misto), relatore
CRINO’ Giacomo Pietro (Casa delle libertà)
PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)
SCULCO Flora (Democratico progressisti), relatore
CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente), relatore
DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)
MANCUSO Filippo (Lega Salvini)
CRINO’ Giacomo Pietro (Casa delle Libertà)
GALLO Gianluca, assessore all’agricoltura, welfare: politiche sociali
e per la famiglia
MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini)
AIETA Giuseppe (Democratici Progressisti-Calabria)
CRINO’ Giacomo Pietro (Casa delle Libertà)
ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle Libertà)
PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia)
PRESIDENTEESPOSITO
Sinibaldo (Casa delle Libertà)
PRESIDENTEPIETROPAOLO
Filippo Maria (Fratelli d’Italia)
MINASI Clotilde (Lega Salvini)
Mozione numero 82/11^ di iniziativa del consigliere Bevacqua, recante:
“Fondi FEASR anni 2021-2022”
CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli Presidente)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)
ORSOMARSO Fausto, assessore allo sviluppo economico e lavoro
PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)
CRINO’ Giacomo Pietro (Casa delle libertà)
Presidenza del
presidente Giovanni Arruzzolo
La seduta inizia alle
15,11
Dà avvio ai lavori, invitando il
Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della
seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 84/11^.
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione, simile a quella presentata
dal consigliere Pietro Molinaro in merito alla ripartizione dei fondi del Fondo
Europeo per lo Sviluppo Rurale. Evidenziato che la mozione mira a far
riflettere il Ministero dell'Agricoltura sulla distribuzione dei fondi per non
far perdere alla Calabria e alle regioni del Sud somme importanti, propone al
consigliere Molinaro di unificare le mozioni in modo che siano approvate all’unanimità.
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 76/11^, inerente
all’esenzione del pagamento di compartecipazione alla spesa sanitaria per gli
appartenenti alle forze dell'ordine.
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione riguardante la costruzione
del ponte sullo stretto.
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 41/11^, in merito alla
definizione delle professioni turistiche.
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 79/11^ e si dichiara
favorevole ad una sua unificazione con quella del consigliere Bevacqua, di
medesimo contenuto.
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 83/11^ avente ad
oggetto la grave situazione del SUEM 118 dell'ASP di Catanzaro, a firma anche
dai consiglieri Esposito, Pitaro Francesco e Mancuso.
Pone in
votazione l’inserimento della mozione numero 84/11^, richiesta dal consigliere
Di Natale, che è inserita. Pone in votazione l’inserimento della
mozione numero 76/11^, a firma del consigliere Mancuso, che è inserita. Pone in
votazione l’inserimento della mozione numero 41/11^, a firma del consigliere
Crinò, che è inserita. Pone in votazione l’inserimento della mozione numero
79/11^, a firma del consigliere Molinaro, che è inserita. Puntualizza che la
votazione per l’inserimento all’ordine del giorno delle mozioni a firma dei
consiglieri Bevacqua e Giannetta avverrà nel momento in cui sarà comunicata la
loro numerazione.
Chiede
l'inserimento all'ordine del giorno della proposta di legge numero 96/11^,
depositata il 13 maggio 2021, riguardante la proroga dell'entrata in vigore
della legge regionale relativa agli adeguamenti strutturali e organizzativi
delle strutture per la prima infanzia. Evidenzia che la scadenza degli
adeguamenti è fissata al 30 giugno e reputa, pertanto, opportuno posticiparne
l'entrata in vigore al 31 dicembre 2021 anche in considerazione della pandemia
che ha avuto grosse ripercussioni sulla possibilità di adeguamento degli asili
nido.
Pone in
votazione l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero
96/11^, a firma dei consiglieri Esposito, Pitaro Francesco e Mancuso, che è
inserita.
Chiede
l'inserimento all'ordine del giorno della mozione, protocollo numero 8556,
sulla riprogrammazione dei fondi comunitari.
Puntualizza che
anche l’inserimento all’ordine del giorno della mozione a firma del consigliere
Caputo verrà messo in votazione nel momento in cui sarà noto il numero della
mozione.
Chiede
l'inserimento all'ordine del giorno della proposta di legge numero 94/11^,
recante: “Disposizioni per la ripresa delle attività edilizie”, integrativa
della legge regionale numero 21 del 2010, finalizzata al miglioramento della
qualità del patrimonio edilizio residenziale”.
Pone in
votazione l'inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero
94/11^, a firma del consigliere Pietropaolo, che è inserita.
Evidenziato
come più volte nella conferenza dei capigruppo si sia cercato di affermare il
principio che il Consiglio regionale dovesse avere un ordine del giorno
predefinito, con proposte ritenute indifferibili e urgenti, censura la scelta
del Consiglio, invece, di procedere con l’inserimento all’ordine del giorno di
provvedimenti a suo giudizio non caratterizzati da urgenza e indifferibilità.
Puntualizza come questo comportamento costringerà la minoranza ad abbandonare
l’Aula, lasciando in capo alla maggioranza la responsabilità di approvare i
provvedimenti.
Sottolinea come
le prime richieste di inserimento di mozioni all’ordine del giorno siano
pervenute da consiglieri di minoranza.
Precisa come la
presentazione, discussione e approvazione di mozioni rientri tra le prerogative
dei consiglieri a prescindere dal regime di prorogatio in cui
si trova il Consiglio regionale. Chiede, pertanto, al Presidente che siano
discussi preliminarmente i provvedimenti che rivestono i caratteri dell’urgenza
e dell’indifferibilità.
Puntualizza che
i rappresentanti della minoranza hanno abbandonato i lavori dell’ultima
Conferenza dei capigruppo e che una loro attiva partecipazione avrebbe
certamente consentito di concordare l’inserimento dei diversi provvedimenti
all’ordine del giorno.
Chiede
l'inserimento all'ordine del giorno della proposta di legge numero 81/11^
riguardante l'acqua coltura.
Pone in
votazione l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge, a firma
della consigliera Minasi, che è inserita.
Richiamando al
buon senso, in relazione all’ordine dei lavori, e chiesta una decisione sulla
proposta precedentemente avanzata, ritiene che il Consilio regionale non abbia
assoluto rispetto delle posizioni della minoranza, annunciando, nel caso in cui
la sua proposta dovesse essere respinta, l’abbandono dei lavori.
Evidenziato
come, per ragioni a tutti note, la Calabria viva una particolare condizione che
si protrae e si protrarrà ancora per molto tempo, ritiene non sia plausibile
pretendere che il Consiglio regionale e la Giunta regionale rimangano
paralizzati nelle loro attività, limitandosi agli atti indifferibili e urgenti.
Ricorda, rivolgendosi al consigliere Bevacqua, come nella precedente
legislatura l’allora minoranza abbia diverse volte, per senso di
responsabilità, garantito la propria presenza in Aula per consentire
l’approvazione di norme giudicate importanti per la regione Calabria.
Ribadisce,
quindi, l’impossibilità e l’inopportunità di rimanere inermi, paventando in
proposito il rischio di essere tacciati di incompetenza nell’azione di governo
regionale, e sottolinea le azioni efficaci poste in essere dall’attuale
esecutivo, al fine di dare continuità alla governance regionale.
Sottolineate le
difficoltà a svolgere il mandato di consigliere regionale sia per la situazione
oggettiva in corso sia per il comportamento reiterato della minoranza, auspica
che il ruolo di consigliere regionale possa essere da tutti svolto come forma
di servizio ai cittadini. Ritiene che l'abbandono pedissequo dei lavori da
parte della minoranza faccia torto agli elettori, il cui mandato elettorale, a
suo avviso, non viene rispettato. Invitati i consiglieri di minoranza ad
esaminare ogni provvedimento e ad esprimere ognuno la propria idea, nel
rispetto del mandato elettorale, con razionalità e partecipazione.
Ritenuta
pertinente la richiesta dell'assessore Gallo di poter governare, atteso il
delicato momento per la Calabria, censura l’inattività della Giunta regionale
in merito alla tematica dell’insabbiamento dei porti turistici. Chiede, quindi,
al governo regionale di trovare uno strumento che consenta ai Comuni, con un
decreto d'urgenza, di avviare le procedure relative al dissabbiamento dei porti
turistici.
Precisa che,
nel bilancio precedente, il capitolo che finanziava detti interventi era stato
azzerato. Evidenzia, quindi, come ogni decreto d'urgenza debba avere una
copertura finanziaria e che ad oggi è stato possibile sottoscrivere una
convenzione che consente di utilizzare parte dei fondi per l'immediato
dissabbiamento e di fare fronte ad una situazione derivante dalla morfologia
costiera della Calabria.
Precisato di
non aver fatto riferimento al problema dell’erosione costiera né al mancato
utilizzo dei 5 milioni di euro previsti per gli otto porti calabresi,
sottolinea l’urgenza di provvedere al riguardo.
Riferisce la
sottoscrizione di una Convenzione con i Comuni, finalizzata alla definizione di
specifici percorsi che consentiranno l’immediato utilizzo dei fondi per il
dissabbiamento, nel rispetto della normativa vigente.
Precisato, poi,
che trattasi di sabbia proveniente dalle coste limitrofe e di risucchio del
materiale, ribadisce che nella Convenzione sottoscritta sono regolamentati
tutti gli interventi necessari.
Ritenuto
esaustivo l’intervento dell’assessore al riguardo, invita il consigliere Aieta
ad approfondire il contenuto della Convenzione sottoscritta.
Riferisce che
in data odierna è pervenuta l’autorizzazione da parte del Dipartimento ambiente
per il dissabbiamento dei porti e comunica la presentazione di una mozione
volta a supportare i Comuni nelle attività di dragaggio dei porti e consentire
interventi celeri per favorire il turismo.
Ricordata la
volontà unanime manifestata in precedenza affinché il Consiglio regionale si
riappropri dei poteri ordinari di gestione, fino all’espletamento delle
votazioni per il rinnovo delle cariche elettive regionali, invita l’opposizione
a condividere tale iniziativa, proponendo la convocazione di una apposita
seduta di Consiglio regionale.
Sottolineato
che il decreto del Consiglio dei Ministri stabilisce in maniera chiara e
precisa il perimetro entro il quale Giunta e Consiglio devono
muoversi fino all’espletamento delle votazioni per il rinnovo delle
cariche elettive regionali, registra, a suo avviso, una differente
velocità di azione tra il Consiglio democraticamente eletto, di fatto frenato
nella sua attività legislativa, e la Giunta che svolge, invece, con celerità la
sua azione di governo.
Condiviso
l’invito del consigliere Giannetta volto a capire come superare tale situazione
di impasse, sottolinea l’assenza di linee guida e stigmatizza la
mancata discussione in Aula, in particolare, dell’iniziativa intrapresa
dall’assessore alle infrastrutture che ha inviato una nota al Ministro
competente per ridiscutere il progetto dell’alta velocità e lo stanziamento di
somme ingenti per la messa in sicurezza della galleria Paola-Cosenza.
Precisato che
trattasi di una lettera finalizzata ad ottenere un confronto, volto a rendere
efficace il progetto dell’alta velocità in Calabria, riferisce in merito alla
galleria Paola-Cosenza, nominata incidentalmente insieme ad altre opere, la
necessità che i costi elevatissimi per l’adeguamento e messa in sicurezza siano
detratti dagli investimenti previsti per l’alta velocità.
Sottolineata
l’inadeguatezza, a suo avviso, dello studio di fattibilità effettuato al
riguardo, precisa che, in esito ad un opportuno approfondimento, avrebbe
relazionato in Consiglio.
Sottolineato il
comportamento coerente assunto dall’opposizione nelle riunioni della Conferenza
capigruppo, finalizzato alla trattazione in Aula esclusivamente di
provvedimenti aventi il carattere dell’indifferibilità e dell’urgenza,
riferisce di aver richiesto nell’ultima riunione l’inserimento all’ordine del
giorno del question time, sottolineando di aver presentato circa 20
interrogazioni alla Giunta regionale, rimaste senza risposta.
Evidenzia,
quindi, la necessità di trattazione di problematiche indifferibili ed urgenti,
quali: le legittime spettanze di medici ed infermieri impegnati nella lotta al
Covid-19; lo svolgimento in Consiglio di un’informativa dell’assessore
all’ambiente sulla situazione del mare, in vista dell’imminente apertura della
stagione estiva, ricordando, in proposito, la mancata pubblicazione della
classificazione della qualità delle acque marine in Calabria; le
problematiche inerenti i fondi del Recovery Fund.
Invita, infine,
il presidente Spirlì a presenziare all’Asp di Catanzaro alla firma del
contratto da parte del Sant’Anna Hospital, ritenendo importante la sua
presenza.
Reputa che il
presidente Spirlì risponderà alle richieste.
Condivise le
osservazioni dei consiglieri Giannetta e Di Natale, sulla necessità che il
Consiglio si riappropri dei poteri ordinari di gestione, plaude al
comportamento del presidente Arruzzolo che ha dato voce alle legittime
richieste dell’opposizione.
Ritenuto
centrale il problema dei rapporti tra maggioranza e opposizione, ricorda il
ruolo responsabile svolto dall’opposizione nella precedente legislatura.
Stigmatizzato
il comportamento reiterato dell’attuale opposizione di abbandonare i lavori in
caso di divergenza, invita a desistere da tale condotta e a valutare nel merito
i singoli provvedimenti, evitando lo svolgimento di un prolungato dibattito
politico su argomenti non inseriti all’ordine del giorno.
Ritiene
opportuno procedere con i punti all’ordine del giorno.
Chiede
l’inserimento di due mozioni: numero 87/11^ e numero 88/11^.
Pone in
votazione l’inserimento all’ordine del giorno delle mozioni numero 82/11^, a
firma del consigliere Bevacqua, numero 85/11^, a firma del consigliere Caputo,
e numeri 87/11^ e 88/11^, a firma del consigliere De Caprio, che sono inserite.
Sottolineato
che il provvedimento riguarda il riaccertamento ordinario dei residui attivi e
passivi al 31 dicembre 2020 e conseguenti variazioni di bilancio di previsione
2020-2022 e 2021-2023 del Consiglio regionale della Calabria, riferisce che il
Collegio dei Revisori, sulla base delle verifiche effettuate e tenuto conto dei
pareri di legittimità e di regolarità tecnico-amministrativa espressi dal
dirigente del Settore Bilancio e ragioneria, ha espresso parere favorevole.
Pone in
votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio
approva)
Evidenziata l’importanza
della proposta di legge poiché va ad incidere sul debito sanitario, riferisce
che con tale provvedimento si autorizza la Giunta a riformulare il debito,
registrato fino al 2005, ritrattando le condizioni finanziarie per ottenere una
riduzione dei tassi d’interesse.
Esprime apprezzamento per
il lavoro svolto dal dirigente del Dipartimento bilancio che è riuscito a
rimediare in maniera eccellente agli errori commessi in passato da altri
dirigenti e dai Commissari della sanità. Sottolinea, quindi, che grazie a
questo impegno il Governo ha dato la possibilità di rinegoziare il debito
sanitario, ottenendo risparmi per le casse regionali.
Sottolineato che il gruppo
del Partito Democratico voterà a favore del provvedimento, ritiene che quanto
riferito dal consigliere Neri sia preoccupante, considerato che emerge che
alcuni soggetti, negli anni passati, non hanno svolto appieno e con attenzione
le loro funzioni a discapito di tutti i cittadini calabresi.
Evidenziato che i
provvedimenti utili e seri trovano massima condivisione, rimarca la necessità
di rispettare il principio delle regole e il rispetto dei ruoli e delle
funzioni.
Affermato che il
provvedimento in discussione non ha effetti economici immediati, ritiene seria
la tematica, considerato che, a suo dire, alcuni debiti sono stati pagati due
volte.
Esprime un giudizio
negativo sull’operato della KPMG che doveva essere di supporto tecnico per la
redazione dei bilanci delle Asp che, per contro, ad oggi non risultano
approvati. Sottolineato, poi, che da più parti viene chiesto di quantificare il
debito della sanità, ritiene necessario fare chiarezza e comprendere quali
debiti siano stati pagati con questo mutuo, considerato che rimarrà attivo per
i prossimi 20 anni. È necessario, a suo avviso, un rendiconto sulla situazione
reale e capire cos’è accaduto e come realmente ha operato KPMG in questi anni,
visto il compenso da essa ricevuto e pari a 11 milioni di euro.
Conclude, sottolineando la
necessità che il Decreto Calabria 2 sia modificato e chiedendo che la
Commissione sanità effettui un approfondimento sul ruolo svolto da KPGM.
Ritiene
che la proposta in discussione faccia riemergere la problematica relativa al
disavanzo di oltre 400 milioni di euro per cui, ogni anno, la Regione Calabria
si è impegnata a pagare oltre 30 milioni di euro per 30 anni.
Precisato
che tale debito incide sui calabresi e condiziona le erogazioni sanitarie,
reputa necessario che la Giunta regionale avvii una interlocuzione con il
Governo centrale, al fine di addivenire ad un azzeramento del debito sanitario.
Condivide
il pensiero del consigliere Guccione e, considerato l’incremento del disavanzo
avvenuto negli ultimi anni, invita a valorizzare il più possibile il lavoro dei
prossimi mesi, seppur in regime di prorogatio,
anche attraverso l’istituzione di una Commissione d’inchiesta, ai sensi del
Regolamento interno del Consiglio regionale, che faccia una ricognizione sulla
situazione debitoria.
Accoglie
l’invito del consigliere Guccione circa la convocazione di una seduta congiunta
di terza Commissione e Commissione Vigilanza, impegnandosi ad individuare i
soggetti da audire in tale sede, compresi i componenti del managment per dar vita ad un momento di verità, condivisione e
confronto univoco, a sostegno del Presidente facente funzioni della Giunta
regionale e delle sue prossime interlocuzioni con il Governo centrale. Ritiene,
infatti, indispensabile riuscire a superare i gravi danni, causati da oltre
dieci anni di commissariamento e ricaduti in particolare sulla qualità dei
servizi, sul personale sanitario e sui cittadini.
Nel
ricordare i numerosi disagi, le mancate assunzioni e la continua mancanza di
servizi, reputa necessario che si avvii una revisione del debito sanitario.
Conscio
dell’impossibilità di procedere all’approvazione dei bilanci, ritiene
necessario interfacciarsi con i Ministri competenti per una revisione del
Decreto Calabria, anche alla luce delle prossime decadenze che scaturiranno
dalla mancata approvazione dei bilanci da parte dei commissari della Asp,
riportando la Calabria in una fase cruciale, legata sia all’emergenza tutt’ora
in corso sia alle incombenze generate da tale situazione.
Auspicando
l’azzeramento del debito sanitario, evidenzia i numerosi interventi in tal senso,
per consentire alla Calabria di poter ripartire.
Ribadisce
che la rinegoziazione sui 400 milioni di euro consentirebbe alla Regione
Calabria di risparmiare sulle rate che ogni anno paga al Mef (Ministero dell’economia e delle finanze)
e plaude all’iniziativa della Giunta regionale in tal senso.
Pur
reputando necessaria una ricostruzione del debito, invita a riflettere anche su
quanto accumulato in termini di debiti dai commissari straordinari negli ultimi
anni.
Nel
ritenere valida l’idea dell’istituzione di una Commissione d’inchiesta,
evidenzia che tale percorso è già avviato nell’ambito delle Commissioni
consiliari, attraverso le audizioni dei commissari che hanno avuto modo di
illustrare la situazione.
Ravvisando
evidenti responsabilità dei Tavoli nazionali, invita a respingere con forza il
Decreto Calabria, affinché la politica si riappropri delle proprie
responsabilità e competenze, evitando inutili speculazioni che, in questi anni,
ritiene abbiano incrementato i danni, puntando tutto sulla fine della gestione
commissariale.
Nel
ricordare l’impegno profuso in tal senso dalla presidente Santelli, invita ad
incaricare formalmente una delegazione della Giunta regionale affinché possa
rappresentare la Calabria unita, nel solo interesse di risolvere una
problematica ormai atavica.
Esprime
condivisione per la proposta di convocazione di una seduta congiunta di terza
Commissione e Commissione Vigilanza, al fine di poter acquisire nuovi elementi
legati al debito sanitario.
Nonostante
le diverse criticità emerse nel corso delle precedenti audizioni, plaude al
lavoro svolto dal Dipartimento e, in particolare, dal dottore De Cello per la
ricostruzione della vicenda debitoria.
Nel
ricordare l’impossibilità di “autocertificare” il debito sanitario, ritiene
necessario che quantomeno si faccia chiarezza, evidenziando, a tal proposito,
che la Regione Calabria è commissariata da ben 11 anni.
Difatti,
pur supportando l’opera del commissario Longo, ribadisce i rispettivi ruoli,
della politica e della gestione commissariale, che non possono essere
sostituiti.
Sottolineato
che il rifinanziamento del prestito consentirà un risparmio di 150 milioni di
euro, evidenzia come i dati in esame certifichino il fallimento del
commissariamento della sanità calabrese: debito aumentato, aumento della
migrazione sanitaria, riduzione del personale, aumento delle convenzioni.
Afferma, quindi, che la gestione della sanità deve tornare ai calabresi.
Chiede
di capire se il debito della sanità fino al 2005 sia stato pagato
completamente. Dato atto, poi, del risparmio degli interessi, propone che sia
il Consiglio regionale ad esprimersi, attraverso un atto di indirizzo, sulla
destinazione delle economie.
Riguardo
alla richiesta di audizione, ritiene che siano necessari, documenti che
certifichino quanto riferito in Consiglio regionale.
Conclude
affermando che bisogna azzerare il debito della sanità calabrese, partendo da
dati certi e non contrarre ulteriori mutui.
Premesso
che la società KPMG è leader nel suo settore, suggerisce di audire i
rappresentanti della società e cercare di capire chi non si è attivato per dare
seguito al lavoro di KPMG.
Premesso
che trattasi di un’operazione virtuosa, chiarisce che le somme risparmiate
dovranno essere accantonate per eventuali contenziosi o altri debiti della
sanità.
Dato
atto che la situazione è cambiata, ritiene che si possa ridurre ulteriormente
il tasso di interesse che sul mercato oggi è prossimo all’1 per cento.
Esorta
a dare avvio ad un ragionamento politico comune per trovare il modo di
decretare la fine del commissariamento e riprendere in mano la gestione della
sanità.
Presidenza
del vicepresidente Luca Morrone
Ritiene
che nell’ultimo decennio sia mancata la leale collaborazione non essendo stata
data dignità ai territori ed ai rappresentati del popolo che siedono
nell’Assise regionale e che tutto questo abbia condotto a pagare milioni di
euro a causa della gestione fallimentare dei commissari governativi. Esorta a
fare una discussione ampia e unitaria per ridare dignità alla Calabria e ai
calabresi.
Espresso preliminarmente un
plauso all’assessore Sergio De Caprio per il suo evidente rispetto per le
istituzioni, a suo avviso rappresentato dall’attenzione rivolta ai consiglieri
che prendono la parola nonché dal fatto che non si allontana mai dall’Aula, nel
merito dell’argomento oggetto di discussione, rileva un vulnus caratterizzato
dalla violazione sistematica dei principi sanciti in materia di tutela della
salute dalla Carta costituzionale; Evidenzia, quindi, che l'articolo 117 della
Costituzione definisce la materia sanitaria tra quelle di legislazione
concorrente tra lo Stato e la Regione, sottolineando come il commissariamento non possa estendersi alla
gestione della sanità, avendo l’esclusivo compito di ripianare il debito. In
proposito sottolinea come il debito anziché diminuire sia aumentato durante la
gestione commissariale così come i servizi sono diventati sempre meno
efficienti con la chiusura degli ospedali.
Ritenuto che la richiesta
di allestire un ospedale da campo in Calabria abbia sancito il fallimento della
gestione della sanità, afferma come l’unica soluzione per risolvere il problema
consista nell’azzerare il debito attraverso l’uso di strumenti eccezionali.
Giudica indispensabile, quindi, che il Consiglio si riappropri delle sue
funzioni, con autorevolezza, per chiedere al Governo un intervento
straordinario per ripianare il debito.
Pone in votazione gli
articoli 1 e 2 che sono approvati, indi pone in votazione la legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di
legge, già approvata dalla Commissione competente nella seduta del 4 maggio
2021, tesa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio della
Regione Calabria per interventi ed acquisizione di beni e servizi, senza il
preventivo impegno di spesa. Puntualizza che la proposta di legge, in
attuazione a quanto disposto dal decreto legislativo n 118/2011, si compone
della delibera di Giunta regionale numero 80 e che i debiti derivano dalla
sottoscrizione della convenzione tra Regione Calabria, Istituto piccole operaie
dei sacri cuori e da prestazioni socio-assistenziali fornite da una struttura
semiresidenziale per anziani, gestita dal Comune di Rende. Puntualizzato che
alla deliberazione sono allegati il disegno di legge, la relazione di
accompagnamento, il quadro di riepilogo dell’ analisi economica finanziaria e
il parere del settore ufficio legislativo della Giunta regionale, evidenzia
come il disegno di legge si compone nello specifico di 3 articoli e che il
collegio dei revisori dei conti, nell'esprimere parere favorevole al
provvedimento, raccomanda di adottare ogni misura volta ad evitare il formarsi
di debiti fuori bilancio, verificando che i soggetti beneficiari delle somme
rivenienti dal decreto di riconoscimento del debito non abbiano al contempo una
posizione debitoria nei confronti della Regione e valutando, in caso affermativo,
la possibilità di attivare l'istituto della compensazione legale.
Pone in votazione gli
articoli 1, 2 e 3 del provvedimento che sono approvati e la legge nel suo
complesso, unitamente al relativo allegato, che è approvata, con autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento
che, nell'integrare le norme di salvaguardia delle disposizioni transitorie
della legge regionale 17/2005, ripropone anche per la stagione balneare 2021 le
deroghe, disposte con legge regionale 13 del 2020 alla legge regionale 17 del
2005. Sottolinea come le norme introdotte nel 2020 abbiano riguardato gli
articoli 14 e 27 della citata legge regionale e con particolare riferimento
all'articolo 14 abbiano disciplinato le concessioni che possono essere
rilasciate nelle more dell'approvazione del Piano comunale di spiaggia.
Riguardo alla modifica dell'articolo 27, evidenzia come la legge regionale
17/2005 ha disposto, esclusivamente per la stagione balneare 2020 e su
richiesta dei titolari di concessione, che i comuni possano concedere
un’estensione dell'area in concessione, mediante ampliamento del fronte mare
fino al massimo del 30% di quello relativo alla concessione demaniale in essere
e nel rispetto di particolari condizioni. Puntualizza che proposta in esame,
stante il perdurare della situazione prodotta dall'emergenza sanitaria e la
conseguente crisi finanziaria a carico degli operatori economici, prevede che
le integrazioni contenute nel testo normativo in questione possano valere anche
per la prossima stagione balneare 2021.
Riferisce che è stato
presentato un emendamento a firma della consigliera Minasi a cui cede la parola
per illustrarlo.
Illustra l’emendamento al
disegno di legge in discussione, evidenziando che lo stesso introduce, per un
periodo limitato all'anno 2021, una semplificazione procedurale per
l'autorizzazione all'ampliamento delle concessioni demaniali da parte dei
titolari degli stabilimenti balneari e mira a facilitare il rispetto delle
misure di sicurezza e distanziamento sociale per il contenimento del Covid.
Evidenziato di non aver
preso contezza dell’emendamento a firma della consigliera Minasi, propone di
approvare all’unanimità la proposta del consigliere Caputo, evitando eventuali
strumentalizzazioni.
Evidenzia come l’emendamento
sia chiaro e non dia adito a strumentalizzazioni.
Pone in votazione
l'emendamento protocollo numero 8541 che è approvato, indi pone in votazione
l’articolo 1 che è approvato per come emendato. Pone, quindi, in votazione gli
articoli 2, 3, 4 che sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso
che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Legge un seguito di
comunicazioni.
Illustra il provvedimento
relativo al programma regionale per le attività di sviluppo nel settore della
Forestazione e per gestione delle foreste regionali per il 2021 – 2022, così
come proposto dalla Giunta regionale con DGR n .105 del 19 marzo 2021.
Ringrazia, quindi, l'assessore Gallo, il dirigente del dipartimento
agricoltura, il dirigente della Unità Operativa autonoma e il commissario di
Calabria Verde per aver fatto proprie alcune raccomandazioni della Commissione.
Presidenza
del vicepresidente Luca Morrone
Prendendo
atto e facendo proprie le raccomandazioni della Commissione, pone ai voti la
proposta di provvedimento amministrativo che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Illustra
il provvedimento precisando che è stato approvato dal Commissario straordinario
dell’Ente con il parere favorevole del Revisore unico e del Dipartimento
ambiente, che ha evidenziato che per il bilancio 2021-2023 non può ancora
trovare applicazione la normativa sul contenimento della spesa di cui alla
legge regionale numero 46 del 2013, atteso che l’Ente è divenuto operativo dal
1° gennaio 2018.
Sottolinea,
quindi, che il Dipartimento economia e finanze ha formulato le seguenti
raccomandazioni: verificare la congruità del Fondo crediti di dubbia
esigibilità durante l’esercizio 2021-2023, provvedendo al relativo
aggiornamento; provvedere relativamente al Fondo Pluriennale Vincolato alle
dovute variazioni di bilancio, apportando i necessari correttivi al Fondo per
la parte corrente e capitale, a seguito dell’approvazione della procedura di riaccertamento
ordinario dei residui.
Pone
ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 98/11^
inerente la definizione delle tipologie di servizi forniti dalle imprese
turistiche nell’ambito dell’armonizzazione della classificazione alberghiera.
Pone
ai voti l’inserimento ed è approvato.
Chiede
l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 99/11^
recante: “Modifiche e integrazioni alla normativa regionale in materia di
liquidazione delle Comunità Montane”.
Presidenza
del Presidente Giovanni Arruzzolo
Pone
ai voti l’inserimento che è approvato.
Riferito,
preliminarmente, di illustrare la proposta in discussione su designazione del
Presidente della Commissione bilancio, sottolinea che la Commissione non si è
limitata a svolgere sul provvedimento esclusivamente un controllo di regolarità
contabile, ma ha sviluppato un ampio dibattito sull’attività dell’Agenzia e sui
relativi punti di forza e di debolezza.
Precisato
che la proposta è accompagnata da relazione tecnica, riferisce che sul provvedimento
è stato espresso parere favorevole dal Revisore unico e dal Dipartimento
ambiente, che, dopo l’istruttoria di competenza, ha disposto la trasmissione al
Dipartimento economia e finanze.
Riferita
l’approvazione all’unanimità del provvedimento da parte della seconda
Commissione consiliare, che ne ha riconosciuto l’importanza delle funzioni,
sottolinea come l’Agenzia, nonostante abbia iniziato da poco la sua attività,
appaia già con una struttura appesantita e con una dotazione organica
insufficiente, nonostante le centinaia di assunzioni effettuate negli anni.
Sottolineato
che trattasi di problemi atavici, reputa emblematica l’assenza dell’Arpacal in
zone dove la questione ambientale è maggiormente rilevante come a Crotone, che
deve affrontare le opere di bonifica nelle aree di dismissione industriale.
Ritenuto
che siano stati commessi molti errori negli anni passati, reputa giunto il
momento per la risoluzione delle problematiche dell’Agenzia, attraverso il
rafforzamento della dotazione finanziaria e dell’organico, l’adeguamento
tecnico-professionale e, soprattutto, la risoluzione della situazione di
disparità dell’Agenzia, che, rispetto alle altre agenzie presenti sul
territorio nazionale, riceve lo 0,42% delle risorse del Fondo sanitario
regionale e non l’1%, come previsto dal decreto emanato a seguito delle legge
istitutiva.
Riferito
l’impegno profuso al riguardo dall’assessore De Caprio, reputa importante
affrontare adesso la sfida del cambiamento.
Ribadita
la correttezza dei dati contabili del provvedimento in discussione, sottolinea
la necessità di impegnarsi su tali strutture fondamentali per la Regione.
Pone
in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il
Consiglio approva)
Illustra
la proposta volta a modificare l’articolo 14 della legge regionale numero 17
del 2015, in seguito alla sentenza numero 10 del 2021 della Corte
costituzionale che ha sancito l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1
della legge regionale numero 46 del 2019, in quanto, consentendo, nelle more
dell’approvazione del Piano comunale spiaggia, oltre al rilascio della
concessione, anche il rinnovo pluriennale delle concessioni demaniali
esistenti, introduceva una proroga sostanziale automatica.
Sottolineata
la necessità di ripristinare la normativa previgente, precisa che l’articolo 1
abroga la legge regionale numero 46 del 2015, mentre l’articolo 2 modifica
l’articolo 14 della legge regionale numero 17 del 2005, al fine di ripristinare
l’originaria formulazione.
Posti
ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4, che sono approvati, pone ai voti la proposta
di legge nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale, che è
approvata.
(Il
Consiglio approva)
Ringraziato
il Presidente per l’inserimento della mozione all’ordine del giorno e i
colleghi per la condivisione, illustra la mozione volta al riconoscimento della
città di Paola come città dell’Olivo bianco.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione richiedente l’esenzione dal pagamento della quota di accesso e compartecipazione della spesa sanitaria in favore dei soggetti appartenenti alle Forze dell'ordine ad ordinamento civile e militare: Forze di Polizia, Arma dei Carabinieri, Forze Armate, Vigili del fuoco che non godono di copertura assicurativa INAIL in conseguenza di infortunio sul lavoro.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Sottolineato
che il settore del turismo in Calabria è tra quelli che assorbe il maggior
numero di addetti rispetto agli altri comparti dell’economia regionale,
riferisce che la legge numero 97 del 2013 prevede la valenza nazionale della
abilitazione all'esercizio della professione di guida turistica
ed altre professioni (accompagnatori turistici e direttore tecnico di agenzia
di agenzia di viaggi) ma non prevede una definizione delle professioni.
Riferisce che la mancata definizione rappresenta un evidente ostacolo
all'accesso alle professioni poiché non è possibile attivare i percorsi
formativi necessari per accedere ai concorsi abilitanti. La mozione impegna la
Giunta regionale a chiedere al Governo di attivare in tempi rapidi la modifica
dell’art. 3 della legge numero 97 del 2013, e sollecitare il Ministro
competente a predisporre un decreto legge al riguardo che possa risolvere la
problematica.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Rende noto che è in
corso un dibattito su una procedura autorizzativa in merito alla realizzazione
di un parco eolico "Timpe di Muzzunetti" che andrebbe
ad essere costruito sulle colline dove sorgono gli storici vigneti del vino
Cirò. Evidenziato che ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione la
produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell'energia sono materie
di legislazione concorrente tra Stato e Regione, con la mozione si impegnano la
Giunta ed il Presidente della Giunta ad intervenire al più presto, bloccando
l'iter autorizzativo e revocando tutti gli atti amministrativi fino ad ora
emessi, relativamente all'impianto eolico che dovrà essere realizzato nel
territorio di Cirò, e a compiere una ricognizione delle aree idonee
all'installazione degli impianti eolici, tenendo necessariamente conto della
tutela e salvaguardia dei territori agricoli, della biodiversità e del
paesaggio rurale del luogo.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Evidenzia
che è in corso una discussione accesa sulla ripartizione, tra le Regioni
italiane, dei Fondi europei per lo Sviluppo rurale, annualità 2021 e 2022, e
che alcune Regioni stanno tentando di imporre un nuovo sistema di ripartizione
che penalizzerebbe le Regioni meridionali tra cui la Calabria. Ritiene che la
conferma dei criteri di ripartizione dei fondi, già applicati negli anni
scorsi, consenta di perseguire gli interessi della Calabria e dell’Italia
intera in quanto contribuisce allo sviluppo della filiera agroalimentare
italiana ed all’affermazione del cibo 100 per cento Made in Italy.
Riferisce, quindi, che con
la mozione si vuole impegnare la Giunta ed il Presidente della Giunta a
sostenere l’equa ripartizione tra le Regioni dei fondi assegnati all’Italia
(Fondo FEASR) per gli anni 2021 e 2022 con l’applicazione dei criteri già
applicati nel periodo 2014-2020.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Evidenziata
l’importanza che rivestono i porti e le relative problematiche, ritiene
necessario impegnare la Giunta e il Presidente della Giunta all’individuazione
di attività di sostegno economico per la gestione dei porti.
Annuncia
il suo voto favorevole alla mozione e chiede all’assessore Gallo di trasferire
il modello sul porto di Cetraro.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea che l’Azienda
Sanitaria Provinciale di Catanzaro ha deciso unilateralmente di sospendere
l'erogazione dell’indennità aggiuntiva sul monte orario ai medici del 118 e che
la stessa Azienda ha dato
mandato all’Ufficio legale di procedere al recupero delle somme corrisposte
negli ultimi 10 anni agli stessi medici, penalizzando così una categoria che
con grande professionalità e spirito di sacrificio svolge quotidianamente
l’attività di primo soccorso sul territorio provinciale.
Riferisce, poi, che le
scelte gestionali della Commissione Prefettizia, giustificate da una logica di
risparmio e taglio dei costi, hanno contribuito ad aggravare ulteriormente la
già precaria struttura organizzativa del SUEM 118, comportando la rinuncia
all’incarico di circa 25 medici convenzionati dell’emergenza-urgenza
territoriale e quindi, per effetto della drastica riduzione delle risorse
umane, da oltre un anno, le ambulanze medicalizzate sono passate da 14 a 11 con
diversi turni che rimangono senza un medico a bordo.
Evidenzia, dunque, che la
vicenda sta portando ad un passo dal collasso l’intera struttura organizzativa
dell’emergenza-urgenza del territorio della Provincia di Catanzaro, privando i
cittadini di un servizio essenziale per la tutela della salute garantito
dall’articolo 32 della Costituzione, inoltre per arginare il vuoto di organico,
ma con aggravio di costi per l’Azienda, la Commissione Prefettizia ha fatto
ricorso a discutibili contratti “dinamici” mediante l’utilizzo di professionisti
con partita iva, i quali percepiscono una remunerazione per ogni ora di lavoro
pari al doppio rispetto a quella erogata ai loro predecessori e godono, per di
più, dell’indennità che è stata loro tolta. Con la mozione si vuole impegnare
la Giunta ed il Presidente della Giunta ad intraprendere le più opportune ed
urgenti iniziative di competenza, nei confronti del Commissario ad acta e della terna commissariale
dell’ASP di Catanzaro, necessarie per l’immediato ed efficiente ripristino del
servizio di emergenza-urgenza territoriale, al fine garantire il diritto alla
salute dei cittadini del territorio della Provincia di Catanzaro e al contempo,
ridare dignità professionale a tutti i medici che quotidianamente, con
abnegazione, si mettono al servizio della comunità.
Ritiene
necessario, per dare dignità ai medici, riscrivere l’Accordo Integrativo
Regionale mettendo fine a questa problematica.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra
la proposta di legge che riguarda alcune modifiche delle disposizioni
transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture
socio-educative per la prima infanzia.
Evidenzia
che l’adeguamento comporta una serie di modifiche strutturali nonché misure
organizzative complesse che diverse strutture hanno ancora in corso, pertanto
ritiene necessario fissare un nuovo termine per l’adeguamento, che dovrebbe
essere al 31 dicembre 2021, affinché si possano mettere in regola ed evitare la
chiusura e l’interruzione dell’attività creando anche danni sui lavoratori e
sulle famiglie.
Pone
in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, indi la legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea
che la proposta di legge riguarda l’allineamento alla normativa statale per
rilanciare la ripresa del sistema edilizio.
Pone
in votazione l’emendamento, protocollo numero 8555, a firma del consigliere
Pietropaolo, all’articolo 1 che è approvato.
Pone,
quindi, in votazione: l’articolo 1, per come emendato, che è approvato;
l’articolo 2 e l’articolo 3 che vengono approvati, indi pone in votazione la
legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea che l’emergenza
sanitaria, cagionata dalla diffusione della pandemia da Covid-19, ha
determinato una recessione dell’economica mondiale senza precedenti e tra i
settori più colpiti vanno ricordati quelli della pesca e dell’acquacoltura. La
Calabria è una delle regioni italiane che più si presta allo sviluppo
dell’acquacoltura, ma il principale motivo che penalizza lo sviluppo del
comparto riguarda la disparità di trattamento dei canoni la proposta di legge
mira ad eliminare tale disparità.
Pone
in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, indi pone in votazione
la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Comunica
che la mozione è rinviata per assenza del proponente.
(Il Consiglio rinvia)
Illustra
la mozione che prevede la riprogrammazione dei Fondi comunitari alla luce delle
decisioni della Commissione europea del 2013 e del 2017, impegnando la Giunta
regionale affinché demandi al Dipartimento Programmazione unitaria di valutare,
per le operazioni da espungere dal Programma POR FESR 2007/2013 in ragione
della mancata funzionalità, la compatibilità con i Fondi di altre
Programmazioni nazionali, nel rispetto delle specifiche disposizioni di
ammissibilità dei medesimi, nonché di limitare la valutazione esclusivamente
per le operazioni individuate dai Dipartimenti competenti per i quali è
verificata l’assenza di irregolarità e/o di procedimenti giudiziari, anche di
natura amministrativa.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra
la mozione che evidenzia l’importanza e l’utilità che riveste l’opera
strategica della mega creazione del Ponte sullo Stretto e, considerata la
rilevanza dei suoi numerosi aspetti positivi, confida nella sete di rivalsa che
dovrebbe alimentare ogni organo politico chiamato ad adottare le decisioni per
il futuro della Calabria, dell’Europa e di tutta l’area mediterranea.
Pertanto,
in ossequio ai principi di ragionevolezza, efficienza, economicità, efficacia,
buon andamento ed imparzialità, pubblicità e trasparenza della Pubblica
amministrazione, impegna la Giunta regionale e gli organi amministrativi
preposti ad adottare ogni azione amministrativa utile ad affrontare tale
questione, prendendo una posizione affinché il Consiglio regionali si determini
ufficialmente con apposita deliberazione al fine di interloquire con il Governo
centrale.
Pone
ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra
la mozione, scaturita dalle innumerevoli richieste provenienti dalle parrocchie
per l’esecuzione di lavori urgenti e di messa in sicurezza sugli immobili
destinati all’edilizia di culto e di ministero pastorale che riflettono
situazioni di criticità di detti luoghi sacri mettendo a rischio l’incolumità
dei fedeli.
Ciò
premesso, impegna la Giunta regionale ad individuare le risorse attraverso il
recupero di somme già disponibili per il recupero del patrimonio edilizio.
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra
la proposta di legge che si compone di tre articoli e, sostanzialmente,
modifica la legge regionale numero 50 del 2009 che disciplina le tipologie dei
servizi forniti dalle imprese turistiche e dalle strutture ricettive,
introducendo une deroga ai parametri di ricettività previsti per le camere
delle strutture alberghiere al fine di consentire una temporanea aggiunta di un
letto per minori di 15 anni o di accompagnatori di persone bisognose di
assistenza, in armonia con la normativa sanitaria vigente.
Alla
luce del dibattito odierno, evidenzia che, nonostante il momento di prorogatio, la Regione Calabria si sta
prodigando fattivamente per fronteggiare le esigenze della Calabria, in questo
caso per un effettivo miglioramento della situazione turistica e ricettiva.
Pone
ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la legge nel suo complesso
che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra
la proposta di legge, condivisa da tutti i capigruppo di maggioranza, relativa
alla liquidazione delle Comunità montane calabresi che, pur consentendo una più
razionale finalizzazione delle risorse con l’ausilio di poche unità di
personale messe a disposizione da Azienda Calabria Verde, ha sofferto le
conseguenze della pandemia, registrando un rallentamento delle attività che
avevano già subito diverse interruzioni per effetto della scadenza del
Commissario liquidatore.
Riferisce
che, allo stato attuale, risultano portate a termine diverse attività
importanti come la definizione del contenzioso, la liquidazione di alcuni beni
mobili e immobili, il progressivo rientro dei debiti erariali, il pagamento
delle rate in scadenza di numerosi mutui, la ricognizione del patrimonio
mobiliare e immobiliare, la sistemazione delle partite retributive e
previdenziali relative al personale in servizio presso i soppressi enti
montani.
Evidenzia,
altresì, le numerose difficoltà dovute ai molteplici pignoramenti eseguiti in
forza di sentenze che hanno concluso contenziosi risalenti nel tempo.
Riferisce,
infine, che la legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale.
Pone
ai voti la proposta, che consta di un unico articolo, che è approvata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 19,28
Il Funzionario
PO
Dott.ssa Giada
Katia Helen Romeo