XI^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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N. 17
SEDUTA Di LUNEDì 26 APRILE
2021
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE GIOVANNI ARRUZZOLO
E DEL VICEPRESIDENTE LUCA MORRONE
Inizio lavori h. 13,20
Fine lavori h. 18,37
indice
MANCUSO Filippo, Segretario
questore
Sanità in Calabria - Partecipazione
del Commissario ad acta, prefetto
Guido Nicolò Longo
AIETA GIUSEPPE (Democratici Progressisti-Calabria)
ANASTASI Marcello (Io resto in
Calabria)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico),*
CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli
Presidente)
DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)
DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)
ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle
libertà)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
IRTO Nicola (Partito Democratico)
LONGO
Guido Nicolò, Commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit
sanitario,*,*
MANCUSO Filippo (Lega Salvini)
MOLINARO Pietro Santo (Lega
Salvini)
MORRONE Luca (Fratelli d’Italia)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
NOTARANGELO Libero (Partito
Democratico)
PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli
d’Italia)
PITARO Francesco (Gruppo Misto)
SAINATO Raffaele (Fratelli
d’Italia)
SPIRLÌ Antonino, Presidente f.f.
della Giunta regionale,*
PITARO Francesco (Gruppo misto)
DI NATALE Graziano (Io resto in
Calabria)
ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle
Libertà)
MANCUSO Filippo (Lega Salvini)
PITARO Francesco (Gruppo Misto)
Presidenza del presidente Giovanni
Arruzzolo
La seduta inizia alle 13,20
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Manifestato apprezzamento per la presenza in Aula del Commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario, Guido Longo, cede la parola al Presidente della Giunta regionale ff.
Ripercorre il travagliato iter che ha caratterizzato la Calabria, dall’inizio della pandemia ad oggi, evidenziando le molteplici criticità sanitarie legate ad una situazione che si rappresenta drammatica da diversi decenni.
Ricordata la sua contrarietà al Decreto Calabria e alla prosecuzione del commissariamento sanitario, evidenzia lo spirito di collaborazione che, comunque, ha contraddistinto la macchina regionale a supporto dell’operato della struttura commissariale, attraverso l’impiego di risorse umane e strumentali del Dipartimento salute, le manifestazioni di interesse per l’assunzione di personale a completamento della struttura del Dipartimento stesso con dirigenti medici e funzionari provenienti dalle Aziende territoriali e tecnici Age.Na.S., il completamento dell’iter di assegnazione dei Capitoli di bilancio per un importo pari a 175 milioni di euro per investimenti e assunzioni di nuove professionalità nel campo sanitario e per favorire una più veloce attuazione delle procedure di spesa, anche grazie al supporto tecnico del Dipartimento programmazione comunitaria.
Ricorda le condizioni dettate dalla gestione commissariale, iniziata nel lontano 2009, con le varie previsioni per il rientro dal deficit sanitario che, in realtà, non è mai avvenuto a causa delle troppe criticità, delle inadeguatezze e delle successive e molteplici nomine, culminate poi nei vari Decreti Calabria che, a suo avviso, hanno esautorato completamente la Regione Calabria da tutti i suoi poteri, comportando non solo la mancata riduzione del deficit sanitario ma, addirittura, il suo aumento, a cui si è aggiunto il debito delle Aziende sanitarie (circa tre miliardi di euro) alcune delle quali (Cosenza e Reggio Calabria) prive dei bilanci consuntivi fino al 2018.
Ricorda i vincoli dettati dal commissariamento ed i conseguenti effetti devastanti sull’offerta sanitaria, in un contesto in cui i cittadini calabresi devono affrontare l’aumento delle spese per sopperire al disavanzo causato dalle inefficienze che negli anni hanno portato, altresì, al fenomeno della migrazione sanitaria.
Alla luce di tutto ciò, evidenzia la necessità di un intervento straordinario da parte dello Stato, che imponga la verifica, la determinazione ed il conseguente azzeramento del debito pregresso.
Precisa, quindi, che quelli predetti sono i contenuti dell’ultima richiesta inviata al premier Mario Draghi, con la speranza di porre fine sia ad una situazione di grande svantaggio sia alle ingiustizie, ormai ataviche, sia per restituire dignità alla Calabria e ai calabresi.
Riferisce, altresì, di aver inviato una richiesta ai ministri Speranza e Lamorgese perché venga disposto un team di ispettori sia sul caso Sant’Anna Hospital di Catanzaro, al fine di evitare ricadute negative sui professionisti e sui cittadini calabresi, appurando la verità sulle vicende connesse, sia sull’Ospedale “Villa bianca” di Catanzaro, per la verifica delle motivazioni che hanno indotto ritardi nell’attuazione delle ordinanze e addivenire al recupero di cento posti di degenza.
Rivolge un pensiero alle persone che soffrono particolarmente questa situazione, a coloro che non ce l’hanno fatta e alle loro famiglie che, tra le altre cose, non hanno potuto avere il conforto di assistere i loro cari.
Nel ringraziare tutto coloro che si spendono quotidianamente per fronteggiare una situazione emergenziale di tale portata, evidenzia il lavoro svolto quotidianamente e instancabilmente dall’Unità di crisi regionale, dai Ministri competenti e dal generale Figliuolo, nonché il grande senso di responsabilità dimostrato per fronteggiare l’emergenza con l’attuazione dei Piani straordinari, la riconversione delle strutture sanitarie, la distribuzione delle risorse per le nuove assunzioni e il costante lavoro svolto dai Dipartimenti in sinergia con gli amministratori locali.
Ritiene che l’aiuto migliore provenga dalle Forze dell’ordine e, nello specifico, dall’Esercito italiano che ha consentito la creazione dell’Ospedale militare a Cosenza, le tende a Catanzaro e Lamezia Terme, i team vaccinali per la Piana di Gioia Tauro e le due unità mobili con ufficiali, sottoufficiali e ambulanze, supportando appieno l’operato del Commissario ad acta e rendendo possibile una vera partenza della campagna vaccinale passando da 2500 vaccini ai 19 mila al giorno dell’ultimo periodo.
A tal proposito, evidenzia l’importanza della Piattaforma di prenotazione gestita direttamente dalla struttura composta dal Commissario, dalla Protezione civile e dall’Esercito che ha consentito una vera accelerata a tutto il sistema di vaccinazione, creando la possibilità di Vax day più facilmente riproponibili.
Auspica che i risultati fin qui raggiunti, nonostante le diverse criticità della sanità calabrese, possano procedere e migliorare.
Nell’esprimere apprezzamento per la presenza del commissario Longo e del dirigente del Dipartimento salute, evidenzia il grande spirito di abnegazione di un Dipartimento che nonostante le criticità degli ultimi anni cerca di ritrovare la propria dignità per costruire realtà solide e concrete.
Dichiaratosi onorato di
essere ospitato in Consiglio regionale, riferisce, preliminarmente, di essere
stato nominato dal precedente Governo e di aver accettato l’incarico per il suo
legame con la Calabria, avendo, nello specifico, ricoperto incarichi in
provincia di Reggio Calabria, e per l’avvertita necessità di far fronte ai
bisogni dei cittadini calabresi, non essendo animato da interessi di altro
genere, meno che mai di tipo economico.
Sottolineate le condizioni
precarie della sanità calabrese sotto l’aspetto sia gestionale sia funzionale,
con servizi molto al di sotto dei Livelli Essenziali di Assistenza e con due
Aziende sanitarie sciolte per mafia, evidenzia, in particolare, che la
Commissione straordinaria istituita per l’Azienda sanitaria di Reggio Calabria non
ha sortito gli effetti sperati; riferisce, pertanto, che si sta concordando con
il nuovo commissario straordinario una strategia finalizzata alla esatta
quantificazione del debito, sottolineando, come comunicato ufficialmente, la necessità
di una gestione stralcio per separare passato e presente.
Con riferimento all’Azienda
sanitaria di Cosenza, falcidiata da un’inchiesta giudiziaria che ne ha
decapitato i vertici e accertato la falsità dei bilanci 2015-2016- 2017, impedendo,
di fatto, la continuità contabile, riferisce di aver proposto ai Tavoli ministeriali
la sospensione del termine trimestrale per consentire, quantomeno, al nuovo
Commissario la quantificazione dell’ammontare del contenzioso.
Riferisce, poi,
l’impossibilità di procedere all’approvazione dei bilanci per le annualità 2018
– 2019 dell’Asp di Vibo Valentia, di Crotone, dell’Ospedale “Pugliese Ciaccio”
e del “Mater Domini”, a causa di un disavanzo ingiustificabile, evidenziando
che, unitamente ai nuovi commissari, si adotteranno le azioni necessarie ad ovviare
a tali problematiche.
Sottolineate le
problematiche relative all’Asp di Catanzaro, con particolare riferimento alla
situazione del Sant’Anna Hospital, riferisce che è stato fatto
l’accreditamento, che le verifiche effettuate hanno confermato la regolarità
delle procedure seguite e che sono in corso continue interlocuzione con l’ASP
di Catanzaro, finalizzate a procedere alla firma dei contratti per il 2021, fermo
restando la pendenza del procedimento penale che seguirà un iter separato.
Ricorda, in proposito, che il Sant’Anna Hospital è stato inserito, con Decreto
del Commissario ad acta numero 64 del 2016, nella rete ospedaliera di
prestazioni sanitarie.
Riferisce, poi, che: sarà
approvato, a breve, il Programma operativo 2022-2024 che, partendo dalla
situazione emergenziale in atto, dovrà prevedere azioni per fronteggiare le problematiche
post Covid-19; che la Calabria dispone di tre Piani vaccinali, in relazione ai
vari step di attuazione, che si stanno attuando di concerto con la
Protezione civile e, a seguito dell’interlocuzione con il generale Figliuolo, con
una struttura logistica militare stabile, auspicando di arrivare a superare le 20
mila vaccinazioni al giorno.
Riferito di aver visitato gli
Hub vaccinali di nuova generazione, sottolinea l’inserimento in un sistema centralizzato
di prenotazioni per evitare situazioni spiacevoli e per far sì che siano attribuiti
specifici target ai siti vaccinali e che la distribuzione dei vaccini avvenga
su scala centralizzata in base alla prenotazione dei centri vaccinali.
Precisato che la Giunta
regionale ha messo a disposizione della struttura commissariale un Dipartimento
con alla guida un direttore di riconosciuta professionalità e competenza,
riferisce di essere affiancato da due sub-commissari, rispettivamente esperti
in materia sanitaria e economico-finanziaria, di avere il supporto di Age.Na.S.,
che ha già messo a disposizione 15 unità e sta espletando le procedure per
l’assunzione di ulteriori 21 unità, da selezionare tra personale esperto in
materia e in possesso di precedente esperienza lavorativa in Calabria.
Auspicando di poter
disporre di ulteriori due unità di personale per la direzione di due settori
strategici, sottolinea che con in nuovo Programma operativo si disegnerà la
nuova sanità calabrese.
Riferito che in Conferenza
dei capigruppo si è stabilito di limitare la durata degli interventi a 5 minuti
per i consiglieri e 10 minuti per i capigruppo, invita al rispetto delle tempistiche
concordate.
Sottolineate le
problematiche connesse ad oltre 11 anni di commissariamento che ha portato ad
un ulteriore peggioramento della situazione sanitaria regionale, elenca alcune
criticità, a suo dire, attribuibili alle precedenti gestioni commissariali: la chiusura
di 18 ospedali periferici per potenziare la rete ospedaliera; l’assenza della medicina
territoriale; il blocco del turn-over; i Livelli Essenziali di Assistenza tra i
più bassi d’Italia; l’aumento dell’emigrazione sanitaria, con tutte le
inevitabili conseguenze; l’aumento per i cittadini calabresi delle imposte
regionali al quale si contrappone l’assenza di servizi adeguati.
Ravvisata la presenza di gravi
omissioni durante le gestioni commissariali, nonostante gli ampi poteri
riconosciuti, sottolinea la difficoltà del compito affidato al Commissario ad
acta, ritenendo la sanità calabrese vicina alla bancarotta.
Evidenziate altre
inefficienze attribuite alla gestione commissariale quali, in particolare, la
mancata approvazione dei bilanci delle Aziende sanitarie, la mancanza della contabilità
analitica e del controllo di gestione, sottolinea come tutto ciò abbia fatto
crescere il dissenso dei cittadini calabresi nei confronti delle Istituzioni,
ulteriormente acuito dalla gestione, a suo avviso, fallimentare dell’emergenza
da Covid-19.
Ritenuta necessaria una
riforma radicale della sanità calabrese, ricorda la presentazione della proposta
di legge numero 42 del 2020, finalizzata al superamento delle criticità in atto,
reputando ormai improcrastinabile l’adozione di misure urgenti quali, in
particolare, l’apertura degli ospedali chiusi, al fine di alleggerire la pressione
su Hub e Spoke.
Sottolineata la necessità
di pronta attivazione delle USCA, di puntare sulla telemedicina, di procedere
alle assunzioni di personale medico e paramedico, anche attingendo alle
graduatorie esistenti, reputa fallimentare la campagna di vaccinazione in atto,
che non ha riguardato i soggetti fragili, determinando la misura della zona
rossa prima e, attualmente, arancione per la Calabria, con l’inevitabile
conseguenze di carattere economico.
Evidenziato che la legge
prevede che il Commissario ad acta relazioni semestralmente al Ministero
dell’Economia e delle finanze ed al Presidente della Regione su quanto realizzato,
auspica che l’intervento del commissario Longo possa essere risolutore per la
sanità calabrese.
Ringraziato il commissario Longo per aver risposto all’appello della politica, ritiene, però, che il suo intervento si sia limitato ad un rendiconto senza preannunciare cosa intenda fare in futuro. Auspica che la seduta odierna possa servire a creare un patto di solidarietà tra Consiglio, Giunta e Commissario e che siano fissate scadenze precise, ogni 60 giorni, per rendicontare sui risultati raggiunti, ognuno secondo le proprie responsabilità.
Ritenendo, quindi, che lo scopo principale sia quello di uscire dall’immobilismo per dare risposte ai calabresi, suggerisce di fissare alcuni obiettivi: assumere personale socio sanitario e medico entro 60 giorni, tendo conto dei 12 milioni di euro destinati a tale scopo; fare ripartire le USCA; potenziare gli ospedali Spoke; dare celerità al piano vaccinale, magari affidando ai sindaci la vaccinazione nei comuni fino a 10.000 abitanti; dare voce, nella programmazione 2022-2024, a territori oggi abbandonati, potenziando gli ospedali di montagna.
Chiede, infine, al presidente Spirlì di rendicontare sugli acquisti effettuati dalla Protezione civile in questo periodo.
Premesso che parlare di sanità è difficile, rileva che il commissariamento della sanità calabrese negli ultimi 11 anni ha portato ad una riduzione dei posti letto, un aumento del disavanzo, della migrazione sanitaria e dei pernottamenti per assistenza fuori regione. Evidenzia, ancora, che lo stato di arretratezza è dovuto anche al fatto che la Calabria fa riferimento ad un parametro di 7,5 operatori sanitari ogni mille abitanti rispetto agli 11 delle altre regioni.
Rilevato, poi, che il S. Anna di Catanzaro, giudicata una struttura d’eccellenza, rischia la chiusura, annuncia di aver firmato una mozione che cerca di tutelarla al pari dei posti di lavoro ad essa connessi.
Invita, quindi, a fare attenzione ad alcune problematiche come quella relativa al REMS di Girifalco e alla diminuzione delle postazioni per il 118.
Imputa alla mancata programmazione di base l’esacerbarsi delle problematiche Covid nel territorio del Catanzarese, cui, a suo avviso, si può riferire anche la previsione della creazione di soli 10 posti letto a bassa e media assistenza per i pazienti Covid nel medesimo territorio.
Si chiede, inoltre, perché non vengano utilizzati i corpi liberi, con 75 posti letto pronti, del Policlinico universitario di Catanzaro.
Conclude affermando che la sanità dovrebbe tornare in mano alla politica e ai calabresi.
Presidenza del vicepresidente
Luca Morrone
Premesso che gli ultimi 20 anni hanno, a suo avviso, ridotto la sanità calabrese nelle attuali condizioni, ritiene, però, che 11 anni di commissariamento abbiano aggravato la situazione.
Posto che, adesso, il “Decreto Calabria 2” ha demandato al commissario ad acta tutti i poteri, ritiene, stimando e rispettando il commissario Longo, che si debba cercare di uscire insieme dall’attuale situazione, parlando con chiarezza, e paventa che la vicenda dei bilanci dell’ASP di Cosenza rischi di far saltare il bilancio regionale della sanità.
Chiede, infine: perché la Calabria non abbia ancora un Piano anti Covid regionale; perché non siano stati spesi i soldi destinati alle assunzioni in ambito sanitario, agli infermieri di comunità, agli infermieri di supporto al Piano vaccinale; se sia previsto un piano per coloro che non si sono potuti curare per altre malattie; che ci sia la massima trasparenza nel settore dell’accreditamento, a forte rischio di corruzione.
Invita, infine, a creare un cronoprogramma delle attività da porre in essere.
Presidenza del presidente
Giovanni Arruzzolo
Evidenziato che da quando
il Governo ha commissariato la Sanità in Calabria di fatto ha estromesso la
Regione da qualsiasi potere, sottolinea che il Commissario ad acta è stato
nominato per compiere atti straordinari o atti che i predecessori non hanno
realizzato.
Riferito che il Governo ha
assegnato 25 obiettivi da raggiungere e come questi siano, però, la
certificazione del fallimento della politica e del commissariamento di tutti
questi anni, auspica che la sanità calabrese possa trovare soluzioni e
migliorare.
Sottolineata la necessità
di garantire massima trasparenza e legalità anche attraverso il comportamento
del Commissario, reputa non opportuno aver fatto vaccinare personale del
Dipartimento salute.
Infine, ritiene il
commissario Longo inadeguato per il ruolo che è chiamato a ricoprire, poiché
non ha allontanato nessuna delle persone che ha creato negli anni passati la
crisi del sistema sanitario calabrese.
Ritiene di assoluta
rilevanza discutere di sanità poiché a causa della pandemia, a suo avviso, le
criticità diventano ancora più forti. Evidenzia come alle deficienze imputabili
alla sanità, che assorbe circa il 70 per cento del bilancio regionale, si
aggiungono quelle del commissariamento alla sanità.
A suo avviso è un paradosso
che, nonostante il commissariamento e il taglio del personale, i conti della
sanità siano sempre più alti e talvolta ci siano operazioni poco chiare.
Sottolineata la
problematica degli ospedali ancora chiusi, mette in rilievo che la Calabria è
zona arancione a causa delle condizioni in cui versa la sanità regionale.
Affermato di aver
apprezzato la visita del presidente Spirlì a Villa Bianca, ritiene necessario
salvare le eccellenze che frenano la migrazione sanitaria, quale il Sant’Anna
Hospital di cui però ricorda le problematiche con l’ASP di Catanzaro.
Annuncia di aver presentato
una mozione firmata da tutti i capigruppo per salvaguardare i pazienti del
Sant’Anna e tutti coloro che lavorano nella struttura.
Conclude sottolineando la
necessità di arrestare la “fuga dei cervelli” dalla regione Calabria che, per
contro, fanno la fortuna di altre regioni.
Salutato il commissario
Longo, evidenzia che da più parti emergono due parole: verità e coraggio. A tal
proposito ringrazia il presidente Spirlì che con coraggio sta affrontando la
tematica sanità.
Sottolineato che i bilanci
devono essere approvati per poter quantificare il debito, giudica necessario
che il Commissario trovi il coraggio per procedere con le assunzioni, superando
gli ostacoli esistenti. Ritiene, inoltre, che gli ospedali attualmente chiusi
debbano essere aperti e che, quindi, sia indispensabile superare la fase di
commissariamento ed evitare un altro fallimento.
Ringraziati il presidente
Spirlì e il commissario Longo per la presenza e per la relazione, evidenzia
come il Consiglio regionale si stia riappropriando di una funzione che,
purtroppo, non è stata esercitata per tantissimi mesi e ciò, a suo avviso,
grazie alla partecipazione del commissario Longo alla seduta odierna. Ricorda,
infatti, come il Commissario sia stato nominato dallo stesso Governo che nel
decreto di rinvio delle elezioni regionali ha stabilito che il Consiglio regionale,
in regime di prorogatio, possa
svolgere, oltre alle funzioni previste dallo Statuto e dai regolamenti, anche
quelle inerenti a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Sottolineato come in
Italia la percentuale di positività al Covid è pari al 4%, e in Calabria,
invece, è al 14%, evidenzia come i dati dei contagi giornalieri in zona
arancione siano nettamente superiori a quelli in cui la Calabria era posta in
zona rossa, con una eccessiva discrepanza tra i dati forniti dalla Regione
Calabria e quelli in possesso del Governo.
Evidenziati i ritardi che
ancora si registrano in materia di aumento delle terapie intensive e non solo,
ritiene che il sistema sanitario calabrese non stia registrando alcun
progresso.
Puntualizzato come il
Consiglio regionale non debba limitarsi ad una discussione monca, evidenzia
come nella seduta odierna sia necessario tracciare una strada e stabilire i
tempi precisi di realizzazione degli obiettivi. Evidenziata l’esistenza di
strutture ospedaliere agibili ma ancora chiuse, sottolinea come sia impossibile
creare posti letto quando si è al culmine della curva di contagio e come
determinate scelte debbano avvenire preventivamente ed essere figlie di una
oculata programmazione.
Chiede di conoscere la
motivazione per la quale, nonostante la possibilità di spesa data dal Governo,
ancora non si sia proceduto alle assunzioni in sanità. Puntualizzato che il
Consiglio regionale assume un ruolo importante e deve produrre, alla fine della
seduta, un documento condiviso in cui si stabilisca cosa si debba fare per gli
ospedali e per le assunzioni del personale, dichiara di aver proposto una nuova
giornata di vaccinazione da svolgersi nel giorno delle celebrazioni per San
Francesco da Paola.
Sottolineato come fosse
inevitabile che il dibattito sulla sanità finisse in Consiglio regionale,
considerata l’emergenza e che il 76 per cento dei fondi regionali sono spesi
per la sanità, reputa doveroso rivolgere un pensiero, prima di entrare nel vivo
del dibattito, a tutti i componenti dell'unità di crisi e ovviamente a tutto il
personale medico e paramedico. Evidenziato come anche i consiglieri regionali
abbiano il diritto e il dovere di ricercare le disfunzioni e, quindi, di
ricercare, là dove ci sono, le responsabilità, sottolinea come la sanità in
Calabria è ormai commissariata da 12 anni e come, alla protesta dei sindaci
calabresi, il Governo Conte abbia risposto con l’emanazione del Decreto
Calabria che ha prorogato il commissariamento di altri 24 mesi.
Reputa opportuno tendere
una mano ai sindaci e recepire le istanze provenienti dal territorio tese ad
affidare le vaccinazioni direttamente ai sindaci dei Comuni con meno di 5000
abitanti. Reputato indispensabile accelerare le vaccinazioni, evidenzia come
sia stato importante l’aiuto che ha dato il generale Figliuolo con l'Esercito e
la logistica militare. In merito, quindi, propone di accelerare le vaccinazioni
nelle farmacie, considerato che è possibile utilizzare gazebo dedicati al loro
esterno. Puntualizza di avere ricevuto le istanze dell'Hitachi e dell’autorità
portuale di Gioia Tauro in cui oltre il 50 per cento dei dipendenti vuole
essere vaccinata. Evidenzia, poi, come, nonostante la giornata dedicata al
vaccino e le 23.000 dosi, non caricate nel sistema per mero errore, la Calabria
risulta essere l'ultima regione per numero di vaccinazioni. Sottolinea, infine,
la necessità di riaprire gli ospedali e la possibilità di catalogarne alcuni
quali ospedali di zona svantaggiata e di montagna.
Giudicando coraggioso il
commissario Longo, che sfida le tribune mediatiche con cognizione di causa e
consapevole dell’attenzione a lui rivolta da un'intera regione, ritiene che la
sua presenza nella seduta odierna ridia dignità al Consiglio regionale.
Evidenziata la difficoltà di operare nella sanità, soprattutto in Calabria, in
cui, a suo dire, gli ospedali sono stati lasciati senza personale, cadenti e
privi delle ristrutturazioni necessarie, senza apparecchiature tecnologiche, sottolinea
come oggi il commissario Longo e i consiglieri regionali debbano sobbarcarsi
responsabilità che non sono né loro, né del presidente facente funzioni Spirlì.
Sottolinea come il commissario Longo abbia assunto delle posizioni difficili
sull’ASP di Cosenza dove finalmente si registrano segnali positivi.
Reputa utile che il
commissario Longo trasferisca la responsabilità delle vaccinazioni delle
persone fragili ai sindaci che meglio di chiunque altro hanno conoscenza del
loro territorio e dei cittadini fragili che vi abitano. Sottolinea come molti
ospedali possano essere riaperti e come sia stato errato istituire reparti
Covid all’interno degli ospedali attivi poiché tale scelta ha provocato la
desertificazione degli stessi ospedali e la diminuzione delle prestazioni
fornite.
Evidenziato come l’ambito
sanitario non sia di stretta competenza del commissario Longo, si dice convinto
che la trasparenza e lo spessore che lo contraddistinguono nello sfidare le
arene possa contribuire ad eliminare alibi e dubbi.
Esprime
apprezzamento per l’operato fin qui svolto dalla Giunta regionale, soprattutto
nel ruolo di affiancamento alla struttura commissariale.
Pur apprezzando gli sforzi profusi dal
commissario Longo, ritiene che oggi sarebbe stato preferibile fornire dati più
concreti in termini di numeri sullo stato di avanzamento delle vaccinazioni, degli
obiettivi, dei target, della percentuale di vaccinati, delle registrazioni
sull’apposita Piattaforma e dei tempi di conclusione per le categorie in corso.
Alla luce del caos, a suo dire, generato
dai media, reputa necessario che vi
sia maggiore chiarezza sullo stato dell’arte e sull’andamento delle
vaccinazioni, mediante informazioni più attendibili anche rispetto ad eventuali
problematiche, creando così consapevolezza e al contempo fiducia.
Reputa, altresì, fondamentale,
concentrarsi sul futuro della sanità.
A tal proposito, evidenzia alcune
perplessità per quanto concerne le mancate assunzioni in sanità, la ridotta adesione
di medici di base, che rappresentano un punto di riferimento dei pazienti di
cui conoscono esigenze e priorità, e i dati relativi alle adesioni in tal
senso, al fine di cercare di comprendere eventuali problematiche.
Comunica la sua adesione alla mozione del
consigliere Francesco Pitaro per quanto concerne la clinica Sant’Anna di
Catanzaro, soprattutto in virtù di quanto già fatto nell’ultimo periodo sia dal
Presidente ff della Giunta regionale sia dal Commissario ad acta per l’accreditamento di una struttura ritenuta d’eccellenza
e il cui operato necessita di una soluzione immediata che garantisca adeguata
tutela anche ai suoi dipendenti.
Atteso il fallimento della gestione
commissariale in Calabria, con l’aumento del debito e la riduzione dei servizi,
reputa necessario porre fine alla gestione commissariale con un ritorno dei
poteri in capo alla Regione e alla classe politica.
Esprime
apprezzamento per l’alta valenza che la presenza del commissario Longo ha in
una fase così difficile per la sanità calabrese.
Reputa opportuno evidenziare alcuni tratti
fondamentali dell’ultimo anno, con particolare attenzione alla drammaticità
vissuta, tutt’ora esistente, e che non sembra affatto placarsi, rendendo
necessaria un’attenta riflessione su un futuro che, ad oggi, appare molto
incerto.
Ricordato il tortuoso percorso del
commissariamento in Calabria, invita a riflettere sul perché di alcune
criticità salienti, come l’assenza dei bilanci consuntivi di alcune Aziende
sanitarie e la carenza di personale che oggi, a suo giudizio, rappresentano due
facce della stessa medaglia.
Esprime apprezzamento per l’iniziativa del
Vax Day, da portare avanti con forza e determinazione, e reputa inutile
l’operazione di “Villa bianca”, ritenendo percorribili alternative valide e maggiormente
attuabili.
Presidenza del Vice Presidente Morrone
Anch’egli esprime apprezzamento e
ringrazia il commissario Longo per la partecipazione alla seduta.
Plaude alla relazione iniziale del
Presidente ff. della Giunta regionale che ritiene abbia chiarito quali siano le
reali competenze del Consiglio regionale nel settore sanitario, in virtù di una
Calabria che si trova a rivivere sempre gli stessi disagi con gli stessi risultati
penalizzanti.
A tal proposito, si domanda se, ad oggi,
vi sia stato un reale interesse di salvare la Calabria dallo stato di criticità
in cui si trova ed evidenzia l’impegno avviato dalla defunta presidente Jole
Santelli e portato avanti dall’attuale amministrazione regionale.
Sottolinea i limiti di una gestione
commissariale ormai fallita e la necessità di chiarezza rispetto alla gestione
della sanità pubblica, nell’intento di mettere in pratica ciò che realmente
necessita, a partire dalla trasparenza delle Aziende sanitarie.
Animato da propositi all’insegna della
tutela dei calabresi e della valorizzazione di una Calabria sana e propositiva,
esprime fiducia nell’operato del commissario Longo ed auspica che la campagna
vaccinale sia incrementata anche con un aumento dei Vax Day.
Infine, chiede al commissario Longo che la
Regione possa contribuire alla riorganizzazione del Piano sanitario, mediante
la creazione di un tavolo inter istituzionale con un continuo aggiornamento,
all’insegna di risultati tangibili e concreti nell’interesse dei cittadini
calabresi.
Ringrazia il commissario Longo per la sua
presenza e per l’importante contributo offerto al risanamento delle criticità
della sanita calabrese che, ad oggi, si presenta in uno stato deficitario. Ferme
restando le valide professionalità che ogni giorno si spendono per portare
avanti il sistema, ricorda numerose problematiche che necessitano di un
tempestivo intervento, quali: la carenza di personale, le difficoltà del
servizio NAD (nutrizione artificiale
domiciliare), le difficoltà nel campo della ricerca universitaria, la
telemedicina, la necessità di dotazione dei centri urbani di defibrillatori e
la situazione di sofferenza dell’ospedale Spoke
di Polistena.
Ritenuto
che in Calabria la campagna di vaccinazione si possa concludere in tempi
rapidi, considerata l’entità ridotta della popolazione calabrese, sottolinea il
coraggio del Commissario ad acta, reputando, altresì, necessaria una assunzione
di responsabilità.
Considerato
prioritario affrontare le problematiche dei bilanci delle Aziende sanitarie, registra
le difficoltà riscontrate per l’assunzione di personale, sia pur con le
procedure previste in situazione emergenziale.
Espresso
apprezzamento per il trattamento elettronico dei tamponi nell’Azienda sanitaria
di Cosenza, auspica che si possano risolvere a breve le problematiche per
superare la fase emergenziale in atto.
Sottolinea
alcune problematiche legate al Piano di vaccinazione firmato dal Commissario ad
aprile 2021 che prevede, in particolare, per Lamezia Terme, quarta città della
Calabria con 68 mila abitanti, soltanto due centri vaccinali e 300 vaccinazioni
al giorno.
Evidenziata
la mancata attivazione dei punti vaccinali nella provincia di Catanzaro, nonché
i ritardi nel processare i tamponi, reputa necessario ripristinare ciò che è
stato tolto agli Ospedali esistenti, prima di programmare una ripartenza, anche
attingendo ai fondi del Recovery Fund.
Chiede,
pertanto, al commissario di provvedere al riguardo, avendo i poteri necessari.
Sottolineata
la gravità dei contagi in Calabria, ancora contrassegnata dal colore arancione,
riferisce, in particolare, la drammatica situazione degli ospedali di Cosenza
con i pazienti in attesa di ricovero.
Evidenziato
il fallimento della prolungata gestione commissariale della sanità in Calabria,
reputa le responsabilità dell’attuale situazione sanitaria, ovviamente, non
ascrivibili all’attuale Commissario del quale apprezza impegno e
determinazione.
Ritenuto
necessario chiedere l’azzeramento del debito sanitario, cresciuto ulteriormente
durante le gestioni commissariali, nonché lo sblocco delle assunzioni di
personale medico e paramedico, invita ad accelerare le procedure di costruzione
dei nuovi ospedali e l’adozione di tutte le misure ritenute ormai
improcrastinabili.
Espresso
apprezzamento per la presenza del commissario Longo, reputa, tuttavia, tardiva e
scontata la discussione odierna in un momento in cui la Calabria registra un
tasso di positività al 13 per cento, mentre in Italia si assesta intorno al 4
per cento.
Reputa
opportuna una discussione improntata alla concretezza ed elenca alcuni
interrogativi che necessitano le risposte del Commissario quali, in particolare:
l’eventuale aumento del numero di posti di terapia intensiva e sub intensiva
rispetto al passato; lo stato di attuazione del Piano Covid-19; la
rendicontazione delle risorse statali stanziate in Calabria per fronteggiare
l’emergenza sanitaria; la situazione della campagna di vaccinazione,
considerato che la Calabria è all’ultimo posto; le azioni che il commissario
intenda intraprendere per gli ospedali di Trebisacce, Cariati, Praia a Mare, Amantea;
la necessaria ed urgente interlocuzione con i commissari delle Aziende
sanitarie, finalizzata ad una inversione di tendenza nella predisposizione
degli atti aziendali, ritenuta indispensabile per attrarre risorse finanziarie;
lo stato dell’arte relativo alle risorse per la costruzione dei nuovi ospedali
e gli interventi di edilizia sanitaria pubblica.
Precisato
che il “Decreto Calabria 2” prevede la decadenza per i commissari che non
approvano i bilanci, reputa, ormai, inaccettabile l’impunità per precise e
chiare responsabilità ed invita il Commissario ad attivare i poteri
straordinari al riguardo, per essere credibili agli occhi dei cittadini
calabresi.
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
Ritiene utile puntualizzare alcuni aspetti e afferma che si sarebbe aspettato dal commissario Longo un’enumerazione di dati che descrivessero qual è la situazione attuale e quali saranno le nuove regole, perché, a suo avviso, per comprendere come poter supportare politicamente il Commissario è necessario avere contezza di dati, criticità e prospettive su vaccinazione e assunzioni in ambito sanitario.
Invita il commissario a chiarire questi punti, altrimenti, a suo dire, sarà vanificato l’obiettivo della riunione odierna.
Considerata significativa la presenza del commissario Longo che, a suo avviso, potrebbe dare avvio ad un nuovo percorso di collaborazione istituzionale, si dichiara preoccupato che la mancanza di lungimiranza possa far perdere di vista l’opportunità, dopo l’emergenza Covid, di sanare il gap della sanità calabrese.
In merito ai vaccini, poi, ritiene che, tralasciate alcune debolezze iniziali e alcune questioni che si augura saranno chiarite, la macchina sanitaria stia adesso funzionando. Propone, quindi, in questa fase importante, di istituire un Dipartimento di farmacovigilanza che sia di supporto al Dipartimento della salute regionale.
Sempre nell’ottica di essere lungimiranti, suggerisce di lavorare per riaprire gli ospedali chiusi seguendo le specificità del territorio.
Dato, poi, atto che i posti letto sono disponibili e solo da autorizzare negli ospedali Hub e Spoke della Calabria, evidenzia che risentono di questa mancanza i Pronto soccorso e la mobilità passiva.
Pone, infine, l’accento su quello che ritiene essere il problema principale in questo momento: la carenza di personale sanitario, evidenziando il paradosso della riduzione della spesa per il personale sanitario in Calabria in piena fase pandemica ed afferma che bisogna avere il coraggio di assumere e di intervenire sulle gare d’approvvigionamento di servizi e presidi medici.
Riguardo, poi, il programma operativo 2022-2024, osserva che il rafforzamento della medicina territoriale passa attraverso la realizzazione delle Case della salute; auspica un intervento del Commissario ad acta per accelerare nella costruzione dei tre ospedali calabresi e sostiene, inoltre, che debba avere ruolo prioritario l’integrazione tra l’ospedale Pugliese-Ciaccio e l’ospedale universitario Mater Domini di Catanzaro.
Invita, ancora, il commissario Longo a supportare il presidente f.f. Spirlì nella strada che ha tracciato per sostenere la struttura d’eccellenza S. Anna di Catanzaro.
Conclude affermando che non è ammissibile nel servizio “118” vi siano medici dipendenti e medici convenzionati con diritti diversi.
Ritiene che il Consiglio regionale oggi abbia scritto una buona pagina con un dibattito serio, concreto e composto. Ringrazia il commissario e direttore generale per la loro disponibilità, segno, a suo dire, di un rinnovato rapporto tra la Regione e i commissari. Osserva, però, che tale collaborazione non si può fermare a questo e che bisogna affrontare l’emergenza per poter poi ragionare del prosieguo.
Sostiene, però, che l’ “odioso” commissariamento debba finire, forte del fatto che lo affermi lo stesso commissario Longo nel momento in cui dichiara che la sanità calabrese non deve essere etero-diretta.
Pensa che l’odierna seduta di Consiglio si debba concludere con una maggiore attenzione al Piano vaccinale e all’emergenza sanitaria per rilanciare l’economia e dare risposte chiare ai calabresi.
Presidenza del vicepresidente
Luca Morrone
Sottolineata l’importanza della giornata odierna, evidenzia come in
Calabria, nonostante le criticità e le difficoltà relative
alla sanità, siano state realizzate attività e raggiunti obiettivi al pari di
realtà sanitarie nella norma.
Rispondendo al consigliere
Bevacqua, ritiene che i risultati ottenuti siano rassicuranti per il futuro,
nonostante la situazione critica in cui versa la sanità, e, ribadito che il
risultato è di buon auspicio, si dichiara soddisfatto di come la piattaforma
per le vaccinazioni stia funzionando anche grazie alla collaborazione del
personale sanitario, della Protezione civile e dell’esercito.
Riferisce, quindi, che sono
state superate le previsioni circa il numero delle persone vaccinate e che non
sarebbe opportuno valutare soluzioni alternative a quelle attualmente
esistenti.
In risposta al consigliere
Aieta, ritiene che l’utilizzo della piattaforma sia indispensabile per
consentire il monitoraggio delle dosi di vaccino utilizzate e dei target delle
categorie di vaccinati. Riferisce, infatti, che negli ultimi giorni il target
degli ultraottantenni ha raggiunto la percentuale del 63 per cento.
Per quanto riguarda i
programmi televisivi comunica che non parteciperà mai a trasmissioni in cui la
Regione sia chiamata esclusivamente a difendersi, con format precostituiti in
cui la Calabria è considerata già colpevole e quindi condannata; annuncia, poi,
che non prenderà parte ad incontri con probabili candidati alle elezioni regionali.
Su Villa Bianca afferma di
aver avuto rassicurazioni della creazione di posti letto e riferisce che i
lavori stanno procedono velocemente.
Per quanto riguarda l’aiuto
sui territori, evidenzia che sono stati firmati i protocolli d’intesa con i
medici di medicina generale poiché quelli ritenuti più prossimi ai pazienti.
In merito al Sant’Anna
Hospital, esprime soddisfazione per le azioni intraprese per arrivare ad una
risoluzione più incisiva della problematica, ritenendo che, comunque, una
delegazione di ispettori sancisca l’incapacità del territorio di trovare
soluzioni adeguate.
Riferito che i contagi sono
aumentati nella fascia di età 0-17, sottolinea che la richiesta di ulteriori
giornate dedicate alla vaccinazione sia superata, considerata la calendarizzazione
delle prenotazioni sulla piattaforma.
Conclude affermando che per
arrestare la fuga dei cervelli all’estero è necessario lavorare sul territorio
e sulle famiglie.
Cede la parola al commissario Longo per le conclusioni.
In riferimento alle dichiarazioni di alcuni consiglieri e in particolare per confutare i giudizi di inadeguatezza dichiarati dal consigliere Molinaro, elenca le attività poste in essere dal suo insediamento quale Commissario, in particolare: la trasmissione del Piano Covid, giacente nell’Ufficio commissariale, e del rendiconto delle spese Covid per l'anno 2020, di cui si aspetta l’approvazione definitiva; la nomina dei commissari straordinari di tutte le aziende sanitarie con regolare contratto; la redazione di un manuale di atti aziendali nel quale sono precisate le scelte da intraprendere sul piano organizzativo; la predisposizione di tre piani vaccinali, uno per ogni step della campagna vaccinale; l’approvazione del Piano triennale della ristrutturazione della rete dell’emergenza urgenza, attuato con l’utilizzo dei fondi del Sistema Sanitario e i dei fondi messi a disposizione dalla Regione; la redazione del Piano di approvazione dei fabbisogni territoriali, finalizzato a stabilire il budget per i privati accreditati; l’organizzazione , assieme al presidente Spirlì, dell’implementazione del Piano vaccinale, seguendo quotidianamente il suo andamento; la redazione in itinere del Piano programmatico 2022-2024, che specifica essere il Piano di rientro dal deficit sanitario che, poi, deve essere preventivamente approvato dai tavoli del MEF e del Ministero della Salute.
Evidenziato come il numero di vaccinazioni sia passato da 4.000 a 19.000 e auspicato che, a breve, si possa superare quota 20.000, cercando di portare la proiezione di fine piano vaccinale alla fine dell'estate 2021, puntualizza di non godere di alcun scudo penale o erariale ed evidenzia l’impegno profuso sia nell’affrontare i ricorsi pendenti per attività non svolte negli anni precedenti sia la cura del contenzioso ed il suo buon esito, per non aumentare l’indebitamento.
Sottolineato come si stia affrontando, cercando di digitalizzarlo, il problema del settore accreditamento che ha un elevato arretrato dovuto alla sua sospensione per quasi un anno, evidenzia che è in corso la predisposizione per l’utilizzo, in tutte le aziende, di un software che consenta di centralizzare presso il Dipartimento tutti i contenziosi, al fine di esercitare un controllo e monitoraggio costanti. Sottolinea, ancora, come si stia cercando di fare ripartire l’ufficio OTA, fondamentale per poter sottoscrivere gli accreditamenti.
Riferita l’impossibilità di redigere e approvare i bilanci dell’ASP di Reggio Calabria in quanto non risulta quantificato il debito, ribadisce la decisione di procedere con una gestione stralcio; per quanto concerne l’ASP di Cosenza, ribadisce che sono stati dichiarati falsi dall’autorità giudiziaria i bilanci relativi al 2015, 2016 e 2017 e che, pertanto, non si può passare alla redazione dei bilanci 2018 e 2019 in quanto verrebbe eluso il principio giuridico della continuità dei bilanci di rendiconto. Puntualizzato che è stata avviata una azione di quantificazione dei debiti delle ASP senza la quale non può essere posta in essere alcuna ipotesi di stralcio dei debiti passati, evidenzia come nelle province di Cosenza, Vibo Valentia, Crotone e Catanzaro è iniziata una forma di cooperazione tra sindaci e medici di medicina generale per la vaccinazione degli ultraottantenni e dei fragili. Evidenzia, altresì, come le vaccinazioni degli over 80 abbiano raggiunto per le prime dosi il 61, 62 per cento, per le seconde dosi il 45 per cento, mentre per le categorie fragili, si è raggiunto il 70 per cento di vaccinazioni.
Riguardo al caso del Comune di Luzzi, comunica che all’autorità giudiziaria sono state fornite le dovute informazioni e chiarisce le motivazioni della difformità dei dati.
Riferisce, poi, che la scelta di vaccinare il personale del dipartimento è dipesa dall’esigenza di impedire uno stallo delle attività, interconnesse tra singoli settori.
Riguardo le strutture intensive e sub-intensive riferisce che è stato elevato il loro numero in particolare a Cosenza, ma anche a Catanzaro e a Reggio Calabria. Evidenzia, inoltre, come per tutte le strutture intensive e sub-intensive l’Esercito fornirà attrezzature per la respirazione polmonare immediatamente e a costo zero. Riguardo la struttura Villa Bianca annuncia che i posti saranno Covid e potrebbero diventare di terapia intensiva e sub-intensiva con le apparecchiature per la respirazione polmonare fornite dall’Esercito.
Evidenzia, poi, come si sia proceduto all’assunzione di 1080 unità a tempo determinato, mentre rimane la necessità di reclutare a tempo indeterminato ulteriori 690 unità in tutte le Aziende Sanitarie per i quali sono disponibili i fondi. Precisa, in proposito, che tali assunzioni sono obiettivi strategici per i manager delle ASP il cui mancato raggiungimento comporterà la loro rimozione.
Conclude, auspicando anch’egli la fine del commissariamento della sanità in Calabria perché ciò significherebbe il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Reputa opportuno fissare un incontro tra 60 giorni per verificare se quanto riferito trovi effettivo riscontro.
Evidenzia come gli ospedali chiusi di Trebisacce e Praia a Mare dovranno ridiventare presidi sanitari e come, per raggiungere il target di quota 20.000 vaccinazioni, sia necessario rivedere tutto il piano delle case della salute che devono essere messe al servizio del territorio. Riguardo al centro per l’Alzheimer dichiara di aver interloquito con la responsabile e che sarebbe opportuno mantenerlo anche dopo che quest’ultima avrà accesso alla pensione.
Sospende brevemente la seduta.
La seduta sospesa alle 18,28
riprende alle 18,30
Pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della mozione
numero 75/11^, a firma di tutti i capigruppo, finalizzata a promuovere una
seconda giornata di vaccinazione di massa nei primi giorni di maggio, secondo
regole di prenotazione e fasce d’età prestabilite, che è inserita.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della mozione numero 74/11^
a firma dei capigruppo di maggioranza e opposizione sul Sant’Anna Hospital.
Pone ai voti l’inserimento della mozione numero 74/11^ che è approvato.
Mozione
numero 75/11^ di iniziativa dei consiglieri G. Di Natale, A. De Caprio, G.
Graziano, F. Pietropaolo, G. Crino', D. Bevacqua, A. Billari, M. Anastasi, F.
Pitaro “Sulla vaccinazione di massa nel giorno della ricorrenza della festa patronale in
onore di San Francesco di Paola protettore della Calabria”
Illustra la mozione numero 75/11^ per l’implementazione delle
vaccinazioni nei giorni delle celebrazioni in onore del Santo patrono della
Calabria.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione numero 74/11^ firmata da tutti i capigruppo di
maggioranza e opposizione per la salvaguardia dell’Ospedale Sant’Anna di
Catanzaro, considerato di grande eccellenza e che, in preda a numerose
criticità, rischia di soccombere.
Nello specifico, la mozione impegna il Presidente della Giunta
regionale ad intervenire per la contrattualizzazione 2021 e ad interloquire con
i Ministeri competenti al fine di ottenere la rimozione del commissariamento.
Condivide il percorso che ha portato all’approvazione delle mozioni condivise da tutti i capigruppo e ritiene che dal dibattito sia emerso l’interesse unanime per mantenere in vita un’eccellenza della sanità calabrese.
Infine, si reputa soddisfatto del risultato di una battaglia condivisa.
Condivide l’entusiasmo per la battaglia intrapresa a favore
dell’Ospedale “Sant’Anna”, sia per la struttura sia per i lavoratori.
Pone ai voti la mozione numero 74/11^ che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 18,37
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo