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XI LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

10.

 

SEDUTA DI SABATO 7 NOVEMBRE 2020

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DOMENICO TALLINI

E DEL VICEPRESIDENTE LUCA MORRONE

 

 

 

Inizio lavori h. 15,10

Fine  lavori h. 21,20

INDICE

PRESIDENTE  3

In memoria della Presidente della Giunta regionale, Jole Santelli 3

PRESIDENTE  3

Emergenza Covid-19“Calabria Zona Gialla”  3

PRESIDENTE  3

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) 6

SPIRLI’ Nino, Presidente f.f. della Giunta regionale  4

Sull’ordine dei lavori 7

PRESIDENTE  7

GUCCIONE Carlo (Partito democratico) 7

Emergenza Covid-19“Calabria Zona Gialla” -Ripresa della discussione  7

PRESIDENTE  20, *

AIETA Giuseppe (Democratici progressisti) 11

ARRUZZOLO Giovanni (Forza Italia) 15

CRINO’ Giacomo Pietro (Casa delle Libertà) 7

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia) 11

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria) 8

ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle libertà) 17

GALLO Gianluca, assessore all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia. 19

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 13

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico) 9

IRTO Nicola (Partito Democratico) 17

MANCUSO Filippo (Lega Salvini) 12

MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini) 10

MORRONE Luca (Fratelli d Italia) 16

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia) 16

NOTARANGELO Libero (Partito Democratico) 15

ORSOMARSO Fausto, assessore allo sviluppo economico e lavoro  18

PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia) 16

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente) 19

RASO Pietro (Lega Salvini) 14

SAINATO Raffaele (Forza Italia) 8

SCULCO Flora (Democratico progressisti) 14

SPIRLÌ Nino, Presidente f.f. della Giunta regionale  20, *

TASSONE LUIGI (Partito democratico) 12

Mozione numero 45 di iniziativa dei consiglieri Di Natale G., Irto N., Tassone L., Notarangelo L., Guccione C., Anastasi M., Aieta G., recante: “Appello alla Giunta regionale e alla maggioranza affinché attivino interventi utili per uscire dalla “zona rossa” e ridurre il numero dei contagi”  20

PRESIDENTE  21

GUCCIONE Carlo (Partito democratico) 21

SCULCO Flora (Democratico progressisti) 21

Mozione numero 46 di iniziativa dei consiglieri Tallini, Arruzzolo, De Caprio, Gallo, Giannetta, Sainato, Caputo, Pitaro V., Crino', Esposito, Morrone, Neri, Pietropaolo, Mancuso, Minasi, Molinaro, Raso, Graziano, Paris “Per derubricare da "zona rossa" a "zona gialla" la Calabria e invitare il Presidente Mattarella a non promulgare il Decreto Calabria”  21

PRESIDENTE  21

ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle libertà) 21

Sulla convocazione della prossima seduta  22

PRESIDENTE  22

 

 

Presidenza del presidente Domenico Tallini

La seduta inizia alle 15,10

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, disponendo che l’Aula osservi un minuto di silenzio in memoria della presidente della Giunta regionale, Jole Santelli.

 

(Il Presidente del Consiglio depone un mazzo di fiori sullo scranno della Presidente della Giunta regionale)

In memoria della Presidente della Giunta regionale, Jole Santelli

PRESIDENTE

Invita i consiglieri e tutti i presenti a levarsi in piedi e osservare un minuto di silenzio in memoria della Presidente della Giunta regionale, Jole Santelli, prematuramente scomparsa.

 

(I consiglieri e tutti i presenti si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio)

Emergenza Covid-19“Calabria Zona Gialla”

PRESIDENTE

Evidenzia che la seduta odierna rappresenta un atto di orgoglio in difesa dell’intera comunità calabrese, dell’autonomia della Regione e dei suoi cittadini, a fronte della grave ingiustizia perpetrata, a suo avviso, nei confronti della Calabria, chiamata a pagare un prezzo elevatissimo a causa di un sistema sanitario fallimentare; censura, dunque, le dichiarazioni del Commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario, generale Cotticelli, apprese a mezzo stampa, ritenendo corresponsabile del suo fallimento l’intero Governo nazionale.

Giudica, quindi, privo di ogni logica l’inserimento della Calabria tra le zone rosse, riferendo che i dati in possesso della Regione dimostrano una circolazione del virus Covid-19, inferiore di cinque o sei volte quello di altre regioni inserite in zona gialla.

Assicurato che i livelli di rischio per la sanità, nonostante tutte le sue deficienze, siano lontani dall’essere raggiunti, ipotizza che il caso Calabria sia stato enfatizzato dal Governo per consentire una proroga del commissariamento.

Invita, quindi, i cittadini calabresi ad una sorta di “rivolta delle coscienze” avverso l’assenza di politiche centrali che siano di protezione e sostegno.

Precisando che la gestione dell’emergenza è sempre stata di competenza della struttura commissariale, come risultante dall’intervista rilasciata dal Commissario Cotticelli stesso, stigmatizza la mancanza di controlli da parte del Ministero della salute.

Denuncia che, nonostante alla Calabria siano stati assegnati 115 milioni di euro nel quadro della lotta al Covid, nelle sue casse, per il tramite della struttura commissariale, sono stati trasferiti soltanto 45 milioni e spesi solo 30. Chiede, quindi, che il Governo dia risposte chiare e definitive sulla sorte dei restanti 70 milioni di euro, annunciando la possibilità di avviare un’azione di risarcimento danni nei confronti sia del commissario sia del Ministro della salute per la mancata predisposizione del Piano anti Covid.

Ritiene, quindi, i commissari, che nel tempo si sono succeduti, responsabili del fallimento della sanità, della mancanza di personale e strumentazioni adeguati e paventa un intensificarsi delle proteste e un aumento degli squilibri sociali senza un correttivo alla “zona rossa”.

Annuncia, quindi, che il documento che l’Assemblea si accinge a votare, oltre a rappresentare l’estremo tentativo di dialogo con il Governo, impegna il Presidente della Giunta f.f. e la Giunta regionale a predisporre ogni iniziativa, anche straordinaria, per riportare la Calabria, sulla base di dati epidemiologici oggettivi, tra le Regioni Zona Gialla.

Infine, annuncia che darà mandato ad un gruppo di esperti di predisporre il testo di una legge che consenta alla Calabria di riappropriarsi totalmente delle sue competenze in materia sanitaria, anche a costo di uno scontro istituzionale.

SPIRLI’ Nino, Presidente f.f. della Giunta regionale

Ricordati, preliminarmente, i mali atavici della sanità regionale che hanno portato molto spesso i calabresi a morire durante i viaggi della speranza, evidenzia come, a causa di queste problematiche, sia venuta meno la fiducia dei cittadini nei confronti del personale sanitario che dedica la propria vita al servizio dei malati.

Ricordate le lotte condotte dalla presidente Santelli a tutela della sanità calabrese che l’hanno portata a scrivere una lettera straziante al Presidente del Consiglio dei ministri, reputa che la sordità dei destinatari di tali richieste si sia trasformata in un ennesimo atto di regime nei confronti della Calabria, privata, ancora una volta, della dignità di poter gestire la propria sanità, nonostante il riconoscimento del fallimento della gestione commissariale.

Riferita, quindi, l’interlocuzione con i ministri Speranza e Boccia, con il Presidente del Consiglio e con il commissario per l’emergenza sanitaria Arcuri per la concessione dei poteri in campo sanitario alla Regione per un semestre, sottolinea che, purtroppo, tale tentativo non ha sortito alcun effetto.

Procede, quindi, ad illustrare, sulla base dei dati forniti dal Dipartimento Tutela della salute e dal Soggetto attuatore dell’emergenza da Covid-19, le fasi di gestione dell’emergenza sanitaria, riferendo, preliminarmente, la predisposizione, a marzo 2020, da parte della presidente Santelli, del Piano di riprogrammazione che ha individuato: per l’area Nord, i centri Covid di Rogliano, Paola e Rossano, per complessivi 110 posti letto; per l’area Centro, i centri Covid Mater Domini e Tropea, per complessivi 100 posti letto; per l’area Sud, i centri Covid di Gioia Tauro, Locri e Melito Porto Salvo, per complessivi 100 posti letto.

Ricordata l’ordinanza numero 50 dell’11 giugno 2020 con la quale la presidente Santelli ha ordinato ai dirigenti regionali dei dipartimenti competenti di predisporre il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, allo scopo di garantire la massima celerità negli interventi, riferisce l’interlocuzione del commissario Cotticelli con i Ministeri della Salute e dell’Economia, finalizzata ad accertare le competenze in merito.

Evidenziato che il Ministero della Salute ha confermato la competenza al riguardo della struttura commissariale, riferisce l’approvazione, l’8 giugno 2018, da parte del Commissario, del Documento di riordino della rete ospedaliera per l’emergenza con l’obbligo per i commissari delle Aziende sanitarie provinciali ed ospedaliere ad attuarne il contenuto, sottolineando che la Giunta regionale non è stata resa partecipe del Piano.

Comunica, quindi, i dati relativi alle risorse utilizzate per le assunzioni dalle Aziende sanitarie provinciali e dalle Aziende ospedaliere, dai quali emerge che, a fronte dei 18 milioni di euro stanziati, i Commissari hanno utilizzato soltanto 7 milioni e 700 mila euro.

Ricordata la delusione e lo sgomento della presidente Santelli, dà lettura della lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Conte.

Riferisce, poi, che in data 27 ottobre 2020, il Ministero della Salute, precisando la competenza esclusiva della struttura commissariale per la redazione del Programma operativo Covid, ne sollecitava, con urgenza, la trasmissione.

Dà, quindi, lettura del comunicato stampa da lui stesso pubblicato per informare i calabresi dell’utilizzo dei 45 milioni di euro destinati all’acquisto di macchinari e per il reclutamento delle risorse.

Rivolto alla stampa ed ai media l’invito di difendere e tutelare la Calabria, manifesta sgomento per quanto appreso ieri sera, attraverso una trasmissione televisiva, nella quale il commissario Cotticelli ha confermato, davanti alle telecamere, di non aver predisposto il Piano di emergenza per il contrasto al Covid-19.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Apprezzata l’esaustiva relazione del presidente f.f. Spirlì, evidenzia come la decisione del Governo di decretare la Calabria “zona rossa” sia stata presa il 4 novembre, prendendo come riferimento i dati epidemiologici del 26 ottobre.

Ricordata la recente proroga della gestione commissariale, effettuata lo stesso giorno di emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, censura la scelta, a suo avviso, politica operata dal Governo, ponendo a confronto i dati epidemiologici della Calabria, considerata “zona rossa”, con i dati più allarmanti della Campania, considerata, invece, “zona gialla”.

Evidenzia, poi, come le responsabilità per la situazione sanitaria calabrese, poste alla base della decisione governativa, siano ascrivibili, non soltanto ai governi di destra e di sinistra che si sono succeduti nel tempo, ma, soprattutto, ai 10 anni di gestione commissariale che hanno contribuito a peggiorare ulteriormente la situazione.

Stigmatizzati i ritardi nelle comunicazioni relative alle competenze relative alla redazione del Programma operativo Covid-19, sottolinea, con disappunto, che i Commissari delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere hanno speso soltanto 18 dei 90 milioni di euro di risorse disponibili.

Ritenuto che la qualificazione della Calabria come “zona rossa” rappresenti il fallimento del Governo nazionale, ne richiama le responsabilità invitandolo ad adottare tutte le misure necessarie a tutela della sanità calabrese quali, in particolare: la realizzazione dei centri Covid-19 negli ospedali dismessi, lo sblocco delle assunzioni, l’attivazione delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), mai attuate, la nomina di Commissari competenti a reperire le necessarie risorse finanziarie anche per la costruzione di nuovi ospedali.

Ritenuto necessario chiedere, con forza, al presidente Conte la revoca del “decreto Calabria” e la modica della Calabria da “zona rossa” a “zona gialla”, auspica l’approvazione condivisa del documento che sarà predisposto in esito al dibattito odierno, al fine di fornire risposte alle legittime richieste dei cittadini calabresi.

Rivendica, infine, con forza il diritto della Calabria di poter gestire la propria sanità.

Sull’ordine dei lavori

GUCCIONE Carlo (Partito democratico)

Chiede di sapere quanto tempo è concesso ai consiglieri dell’opposizione.

PRESIDENTE

Precisa di non aver mai fatto distinzioni tra i consiglieri di maggioranza e di minoranza.

Emergenza Covid-19“Calabria Zona Gialla” -Ripresa della discussione

CRINO’ Giacomo Pietro (Casa delle Libertà)

Sottolineata l’importanza dell’argomento in discussione, ritiene necessario conoscere gli eventi ed i dati precisi affinché sia appurata la verità su quanto avvenuto in questi mesi di emergenza Covid.

Considerata la rabbia dei calabresi che chiedono perché non siano state spese tutte le risorse destinate alla sanità per fronteggiare l’emergenza in atto, chiarisce che la mala gestione è da attribuire all’istituto del commissariamento della sanità.

Evidenzia, poi, come nello stesso giorno siano stati adottati i due provvedimenti: Calabria zona rossa e proroga del Commissario Cotticelli, nonostante il suo operato sia stato un fallimento anche alla luce dell’intervista mandata in onda il 6 novembre su una emittente nazionale.

Riferisce, quindi, che, benché il ministro Speranza abbia dichiarato che il percorso fosse condiviso con i Presidenti delle Regioni, il presidente Spirlì è venuto a conoscenza dei provvedimenti pochi minuti prima che venissero adottati.

Informa l’Aula, quindi, di aver inviato una comunicazione ufficiale al commissario Cotticelli affinché l’ospedale di Locri fosse autorizzato a processare i tamponi, ma di non aver ricevuto alcuna risposta e precisa che solo oggi, a distanza di sette mesi, il nosocomio di Locri è stato dotato di un macchinario per i test rapidi.

Ritiene, quindi, che la soluzione percorribile per affrontare l’emergenza attuale e non solo sia innanzitutto quella di azzerare il debito della sanità in Calabria, come già avvenuto in altre zone d’Italia, e auspica che a fine dibattito ci sia una posizione compatta ed unitaria di tutti i consigliere per il bene dei calabresi.

DI NATALE Graziano (Io resto in Calabria)

Ricordato che questa è la prima seduta consiliare senza la presidente Santelli, a cui rivolge un pensiero, e ascoltati gli interventi dei consiglieri che lo hanno preceduto, ravvisa una incapacità diffusa di comprendere la gravità della situazione calabrese.

Evidenzia come i calabresi non siano interessati al “balletto delle responsabilità” ma a conoscere dove curarsi, con sicurezza e attenzione, e all’efficienza del sistema sanitario regionale; a tal proposito ritiene indifferibile intervenire, con azioni dirette e concrete, assumendosi le dovute responsabilità.

Rende noto che già il 31 marzo 2020 chiese la nomina di un commissario straordinario in grado di gestire l’emergenza Covid in Calabria, a fronte delle carenze strutturali e di mezzi della sanità calabrese e che nel mese di maggio denunciò le difficoltà connesse ai tempi per processare i tamponi e alla ricostruzione delle catene di contagio, precisando che ad oggi sono stati acquistati i macchinari che risultano attualmente ancora imballati, quindi inutilizzati.

Dichiaratosi disponibile a collaborare per attuare azioni concrete nell’interesse dei calabresi e per la tutela della loro salute, ritiene che la soluzione non sia quella di transitare nella zona gialla, bensì quella di potenziare le strutture ospedaliere mettendo in sicurezza i calabresi.

Presidenza del vicepresidente Luca Morrone

SAINATO Raffaele (Forza Italia)

Rammentato che il problema della sanità in Calabria è antico, ritiene che oggi si debba parlare non solo delle diverse zone relative al Covid-19, ma della responsabilità politica necessaria soprattutto per comprendere quali azioni attivare e come affrontare efficacemente le problematiche esistenti e spesso croniche. Riconosciuto che il commissariamento della sanità è stato il frutto della cattiva gestione politica perpetrata negli anni, ritiene ingiusto che oggi siano “commissariate” anche le attività commerciali ed esorta a trovare una soluzione che risolva il problema sia dal punto di vista sanitario sia delle famiglie. Sottolinea, inoltre, che il Commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario non è stato in grado di offrire soluzioni alla sanità in generale, non solo al problema Covid.

Ritiene, quindi, che il problema sanitario si debba risolvere assumendosi la responsabilità di quanto avvenuto nel passato, al fine di non commettere gli stessi errori.

Ricorda, ancora, che la Giunta regionale ha cercato di portare avanti delle iniziative tese a dare ristoro alle categorie più deboli, ma si è scontrata con una burocrazia a suo dire inaccettabile nell’attuale momento di crisi.

Evidenziato, inoltre, che la Regione ha vigilato, pur non avendo responsabilità nella gestione dell’emergenza, con tutti i limiti connessi allo stato di commissariamento, censura il Governo nazionale che, a suo avviso, ha diretta responsabilità e competenza, anche nell’offrire risposte certe, concrete e immediate ai calabresi.

Ritiene, inoltre, che la “distruzione” della sanità abbia inizio con le nomine politiche, e non meritocratiche, dei primari.

Dà lettura, infine, della lettera di presentazione del commissario Cotticelli del Ministro Grillo, lasciando all’Aula quest’ulteriore spunto di riflessione.

Presidenza del presidente Domenico Tallini

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Riconosciuto che il tema della sanità è stato molto dibattuto in questi mesi, ritiene illusorio pensare di uscire da soli dalla pandemia. Censura i toni odierni da spot elettorali, in contrasto con la gravità dei problemi in discussione che ritiene non si possano risolvere con una legge o un ricorso al Tar.  

Rammenta, poi, che la Giunta regionale ha condiviso i criteri per l’individuazione delle zone in base alla gravità della pandemia e che i dati, a causa dei quali la Calabria è stata dichiarata zona rossa, sono stati comunicati dalla Regione al Governo che, quindi, li conosceva.

Tralasciando tutto questo, ritiene sia necessario impegnarsi per trovare soluzioni, adottando le misure che possano servire per passare in una zona meno punitiva: assumere i 320 infermieri di quartiere che spettano alla Calabria, attivare le 37 USCA ancora senza medici ed infermieri.

Specifica, poi, che la nomina del generale Cotticelli a commissario della sanità calabrese è avvenuta quando il vicepresidente del Consiglio dei Ministri era Salvini e che i commissari dell’Asp e dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, che, a suo dire, hanno causato danni ingenti, sono note per aver lavorato con esponenti della Lega Nord.

Legge, successivamente, un comunicato della Giunta regionale di marzo 2020 in cui si contestavano le critiche del consigliere Callipo al lavoro del commissario Cotticelli con cui la Giunta lavorava in sinergia e che ringraziava per l’impegno.

Richiamata, quindi, la situazione debitoria delle ASP di Cosenza e di Reggio Calabria, individua una concausa in Ufficio del Commissario e Regione, ed esorta, nel caso ci fosse la volontà politica, ad agire subito e fare un discorso più concreto per uscire dall’attuale situazione: potenziando il sistema territoriale ed allestendo nuovi posti di terapia intensiva, sub-intensiva e pneumologia.

MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini)

Evidenzia l’importanza e la serietà manifestata dal Consiglio regionale riunitosi in via straordinaria per dar vita ad un’operazione di verità, rispetto ad errori per i quali necessitano soluzioni.

Ritiene che, al di là delle situazioni pregresse, la cosa più utile ed indispensabile che al momento si possa fare sia la condivisione e la collaborazione unanime per l’affermazione di quei principi di dignità e rispetto dovuti alla Calabria ed ai cittadini calabresi.

Invita a riflettere sulla vicenda che, nelle ultime ore, ha riguardato il commissario Cotticelli e, al di là dell’immagine che ne è emersa, evidenzia alcuni aspetti legati all’attività dei mesi precedenti e ai comportamenti che, a livello nazionale, hanno dimostrato disinteresse e mancanza di rispetto per la situazione in cui la Calabria versa ormai da anni e che oggi paga il prezzo più alto per la pandemia.

Illustra l’evolversi delle vicende scaturite all’analisi dei dati trasmessi, nonché le discrasie, cui si è aggiunta la facoltà di attribuire il grado del rischio in maniera discrezionale.

Al di là delle responsabilità in capo al commissario ad acta, ritiene che il Governo ed i Ministri abbiano riposto poca attenzione, rivelandosi inaffidabili.

Ritiene, altresì, che le paure generate dall’attuale situazione siano fondate e che il Consiglio regionale abbia l’obbligo e il dovere di insistere nel confronto con il Governo nazionale, al fine di riportare la speranza e la condivisione per scelte che, ad oggi, sono state fatte da altri.

Ritiene che le famiglie calabresi, già abbastanza penalizzate, debbano essere ristorate mediante fondi erogati dal Governo e, a tal proposito, nel ricordare le innumerevoli risorse che, ad oggi, sono rimaste bloccate, invita ad una riprogrammazione che non preveda una situazione di “zona rossa”

Invita, altresì, alla fornitura di strumenti adeguati per un’informazione diffusa e per la dotazione di dispositivi utili a fronteggiare la pandemia.

AIETA Giuseppe (Democratici progressisti)

Esprime perplessità per l’immagine di un Consiglio regionale che, a suo avviso, strumentalizza gli attuali fatti accaduti e invita ad avere più rispetto per una situazione di reale gravità, evitando quelle che rischiano di sembrare solo inutili speculazioni che non affrontano, invece, i reali problemi che affliggono la Calabria.

Precisato che la decisione di decretare la Calabria come “zona rossa” non è stata arbitraria, ma è scaturita da dati scientifici, invita a riflettere sulle responsabilità di un Consiglio regionale che, a suo avviso, si sarebbe dovuto riunire più volte per affrontare seriamente e concretamente quella che sarebbe stata la situazione che, di lì a poco, si sarebbe presentata agli occhi di tutti e cioè quella di una regione fortemente penalizzata.

Attesa l’evidenza di cose già dette e risalenti agli anni precedenti, reputa necessario ed indispensabile che si agisca per la riconquista di quella potestà legislativa di cui l’Aula è spogliata ormai da tempo.

Ricorda la battaglia condotta in solitudine dall’allora Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, ed evidenzia altresì che le attuali colpe non possono essere scaricate tutte sul commissario Cotticelli.

Seppur a fine Legislatura ormai, invita ad esercitare uno scatto di orgoglio rispetto alla situazione attuale, potenziando le terapie intensive ed i ristori per coloro che stanno pagando il prezzo più alto per l’attuale situazione, nonché per il personale medico e paramedico che si sta adoperando in prima linea.

Giudica inutili gli attacchi contro il Governo ed invita piuttosto ad adoperarsi per creare un’intesa sulla costituzione di una Task force politico-istituzionale che possa davvero fronteggiare l’emergenza. A tal proposito, comunica di aver presentato una mozione che auspica sia valutata, abbandonando spinte inutili e poco producenti e affrontando la sfida con le responsabilità dovute, scevre da visioni politiche e partitiche ma rivolte esclusivamente a tutelare gli interessi dei cittadini calabresi.

DE CAPRIO Antonio (Forza Italia)

Rivolge un pensiero alla compianta presidente Santelli, avvertendo nell’attuale emergenza come non mai la sua assenza. Ritiene, infatti, che la sua presenza avrebbe consentito di contrastare quello che giudica un “attacco militarizzato politico-elettorale”. Stigmatizza gli interventi dei consiglieri di opposizione che, nonostante quanto avvenuto, non assegnano nessuna responsabilità al Governo centrale e non dibattono neppure sui reali problemi del sistema sanitario ed economico calabrese. Evidenzia, quindi, come sia opportuno salvaguardare, con un atto di responsabilità, tutti gli imprenditori che saranno costretti a rivolgersi alla criminalità organizzata e ritiene indispensabile che dalla seduta di Consiglio esca un documento che esprima vicinanza al territorio. Chiede alla minoranza, come forma di collaborazione, di unirsi alla voce unanime della maggioranza e chiedere le dimissioni del ministro Speranza

MANCUSO Filippo (Lega Salvini)

Evidenziato come, prima delle dichiarazioni del commissario Cotticelli, le colpe della situazione sanitaria calabrese e della conseguente zona rossa assegnata alla Calabria fossero attribuite al governo regionale, riporta alcuni dati significativi del fallimento della gestione commissariale. In particolare, riferisce che: il deficit sanitario non è diminuito; i calabresi che emigrano per cure sanitarie sono 60 mila, per una spesa totale di circa 200 milioni di euro; 1.700 sono i posti letto in meno dopo il commissariamento; 7,5 è la media dei dipendenti della sanità ogni 10.000 abitanti contro il 13,5 di regioni come la Val d'Aosta; 450 sono i milioni di euro che i calabresi spendono per sostenere e per accudire gli ammalati fuori regione ed un milione sono i pernottamenti dei nostri cittadini fuori regione per assistere i propri cari.

Ritiene che i dati esposti siano da soli sufficienti a certificare il fallimento indiscusso del commissariamento della sanità in Calabria. Puntualizzato come sia indispensabile volgere l’attenzione sulle difficoltà delle imprese calabresi che in questo momento hanno dovuto chiudere, volge un appello alla sensibilità della Giunta e in particolare dell'assessore Orsomarso affinché si faccia promotore di bandi a favore delle imprese. Reputa importante che anche il Governo centrale possa, con degli interventi specifici, creare agevolazioni territoriali per le aziende calabresi, attraverso contributi, sgravi fiscali, colmando così in parte il danno arrecato alle piccole aziende con l’istituzione della zona rossa.

TASSONE LUIGI (Partito democratico)

Puntualizza come sin dalla prima seduta di Consiglio regionale, in piena emergenza sanitaria, ognuno abbia svolto la propria attività nel rispetto delle prerogative assegnate alla maggioranza e all'opposizione e come la minoranza abbia dato la propria disponibilità nell'affrontare i problemi legati all’emergenza Covid.

Giudica ipocrita affermare che la Regione non abbia avuto e non abbia voce in capitolo sulla gestione dell'emergenza, poiché, a suo dire, vi sono atti di programmazione e gestione degli interventi in materia sanitaria e deleghe alla protezione civile firmati congiuntamente dal commissario ad acta e dal Presidente della Regione. Ricorda, dunque, come il comunicato della Presidente della Giunta, datato 16 marzo, tranquillizzasse circa la competenza e sull'operato della struttura commissariale.

Evidenzia, quindi, che l’inserimento della Calabria nella zona rossa è il risultato matematico di una diffusione del contagio non controllato e di una sofferenza a carico delle strutture. Reputa importante intervenire in maniera concreta e celere, non con atti unilaterali e propagandistici, sulla rete ospedaliera e assistenziale, per come previsto nella mozione presentata dalla minoranza che deve essere integrata con azioni regionali di ristoro in aggiunta a quanto già predisposto dal Governo centrale. 

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Rivolto un pensiero alla compianta presidente Santelli che, a suo avviso, manca alla politica calabrese e anche alla politica nazionale, sottolinea come la Calabria abbia il dovere di proseguire nel solco tracciato dalla sua Presidente con lo stesso amore e con quella assunzione di responsabilità che deve essere bipartisan.

Evidenziato di aver trasmesso una nota stampa con cui invitava alle dimissioni il commissario ad acta Arcuri e il commissario Cotticelli, censura le scelte effettuate dal consiglio comunale di Reggio Calabria che non ha approvato una mozione relativa all’attuale assegnazione della zona rossa alla regione Calabria, perché, a suo avviso, di iniziativa del centro destra. Ricorda all’Aula che il commissario Cotticelli, pur convocato dalla Commissione speciale di vigilanza, non si è mai presentato, ma le audizioni dei commissari straordinari delle Asp di Cosenza e Reggio Calabria hanno fatto emergere la grande mole di debiti, utile a dimostrare il fallimento del commissariamento. Riferisce, infine, che la mozione presentata dalla maggioranza chiede che sia fatto cessare il commissariamento sanitario e che la Calabria sia fatta transitare in zona gialla, al pari di regioni con gli stessi valori percentuali di contagio.

SCULCO Flora (Democratico progressisti)

Apprezzata la decisione di convocare l’odierna seduta straordinaria di Consiglio, reputa che la pandemia da Covid-19 abbia fortemente minato non soltanto la salute dei cittadini, ma anche la coesione dei territori, che è stata ulteriormente compromessa dalla qualificazione della Calabria come “zona rossa”.

Ritenuto necessario non tacere le responsabilità di tutti per l’attuale situazione della sanità calabrese, sottolinea lo sgomento per l’intervista rilasciata dal commissario Cotticelli e, soprattutto, per l’incapacità di individuare prima i ritardi e le inefficienze della gestione commissariale.

Evidenziato che la situazione di debolezza della sanità calabrese ha determinato la qualificazione della Calabria come “zona rossa”, sottolinea le forti responsabilità della gestione commissariale nonché ritardi ed inefficienze del Governo nazionale nell’affrontare l’emergenza epidemiologica.

Ravvisata la necessità di fornire risposte adeguate alle legittime istanze dei cittadini calabresi, invita a far convergere le energie di tutti verso una rotta comune che porti ad una rapida risoluzione delle problematiche.

RASO Pietro (Lega Salvini)

Ritenuto necessario esprimere vicinanza, in questo difficile momento, alle categorie maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria, sottolinea come l’aver sottratto alla Regione le competenze in materia sanitaria non abbia prodotto gli esiti attesi, considerato l’aggravamento della situazione debitoria ed il progressivo peggioramento dei Livelli essenziali di assistenza.

Ricordate le competenze della gestione commissariale per la predisposizione del Programma operativo per l’emergenza da Covid-19, riferisce la situazione di disordine che ha caratterizzato questo periodo, anche a causa dell’esproprio delle competenze regionali in materia sanitaria.

Stigmatizzata la recente proroga della gestione commissariale, sottolinea la necessità di chiedere, con forza, al Governo la revoca del commissariamento, in considerazione delle responsabilità ad esso ascrivibili.

ARRUZZOLO Giovanni (Forza Italia)

Ritiene doveroso, in questa fase drammatica, fornire risposte adeguate ai cittadini calabresi, evitando l’attribuzione di responsabilità, ascrivibili, a suo avviso, a tutte le parti politiche che si sono succedute nel passato.

Con riferimento, poi, all’avvenuta sospensione dei tirocini formativi, riferisce la decisione della Giunta regionale di prevedere lo stanziamento di due mensilità a carico del bilancio regionale.

Stigmatizzate le inefficienze ed i ritardi della gestione commissariale che hanno portato all’inserimento della Calabria tra le “zona rosse”, poiché ritenuta incapace di fronteggiare una eventuale crescita esponenziale dei contagi, sottolineata la drammatica situazione economica in cui versano molte famiglie calabresi.

Ritenuto necessario chiedere, con forza, al Governo nazionale la fine della gestione commissariale, condivide appieno il contenuto del documento che l’Aula si appresta ad approvare.

NOTARANGELO Libero (Partito Democratico)

Pacatamente invita tutti a riflettere e ragionare nel solo interesse dei calabresi, evidenziando, da medico e da cittadino calabrese, come la colpa sia di tutti: in primis del Governo nazionale che ha mantenuto in carica un Commissario, a suo avviso, incompetente, a seguire della maggioranza che non ha supportato il Commissario ad acta e della minoranza che doveva meglio vigilare sull’attuazione del Piano Covid.

Sottolineato che ci sarà la lunga campagna elettorale per evidenziare le dovute responsabilità, ritiene che oggi sia necessario affrontare la grave situazione, precisando come siano vere le code delle ambulanze e, pertanto, non possa celarsi il grave stato dell’arte.

Auspica, per uscire fuori dall’attuale situazione drammatica, che si provveda all’attivazione immediata, entro 48 ore, del centro Covid nella provincia di Catanzaro, al reclutamento del personale medico e inoltre alla richiesta di supporto tecnico al commissario Arcuri.

Giudica indifferibile chiedere, tutti insieme, interventi economici, ristori concreti e sufficienti per le attività commerciali costrette alla chiusura.

Spera, inoltre, che la nuova struttura del Commissario sia nominata con un solo requisito: la competenza.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Incapace di comprendere le ragioni sottese all’istituzione della zona rossa in Calabria, se non quelle evidenti, basate sulla debolezza atavica del sistema sanitario calabrese, disconosce l’esistenza di effettivi criteri scientifici, legati al contagio, che possano avvalorarla. Evidenzia, quindi, come il problema prioritario per i cittadini calabresi sia innanzitutto economico e vicino al collasso e reputa necessario intervenire immediatamente con responsabilità, rispondendo alle esigenze dei cittadini celermente, senza aspettare la programmazione.

A suo avviso come primo atto occorre chiedere al Governo di revocare la zona rossa inserendo la regione nella zona gialla e successivamente chiedere la revoca del commissariamento a tutela e per il bene dei calabresi.

Conclude invitando il presidente Spirlì, qualora il Governo non accetti la proposta di revocare la zona rossa, ad adottare un’ordinanza che porti la regione in zona gialla, benché ciò possa inevitabilmente comportare un conflitto istituzionale risolvibile innanzi al Tar di Catanzaro.

PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli d’Italia)

Condivide le proposte del consigliere Neri e, rivolgendosi ai consiglieri dell’opposizione, li invita ad aderire alla mozione con la quale si chiede al presidente Mattarella di non firmare la proroga del Decreto Calabria e contestualmente si chiedono le dimissioni del ministro Speranza e del presidente Conte, direttamente responsabile del fallimento del commissario Cotticelli.

Sottolineata l’importanza dell’aspetto economico, poiché le attività commerciali non riescono ad andare avanti senza aiuti, si associa alla richiesta del consigliere Neri in merito ad una eventuale ordinanza del presidente Spirlì per la Calabria.

Conclude facendo appello alla Giunta affinché metta in campo tutte le iniziative a sostegno delle attività commerciali, utilizzando anche i fondi comunitari.

MORRONE Luca (Fratelli d Italia)

Manifestata soddisfazione per il fatto che l’intervista rilasciata dal commissario Cotticelli abbia consentito di palesare quello che stava accadendo nell’Ufficio del Commissario, ritiene che il Governo abbia una grave responsabilità, avendo impedito anche la nomina dei manager delle Aziende sanitarie calabresi, imponendo persone non del territorio che non conoscono le problematiche esistenti.

Supposto che la scelta della zona rossa sia, anche, legata al colore politico del Governo, propone di votare la mozione per chiedere di rientrare nella zona gialla ed avviare approfondimenti che consentano di avere le basi per chiedere la cessazione del commissariamento e restituire ai calabresi la possibilità di effettuare scelte per il futuro della Calabria in un settore strategico come la sanità.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Partendo dal dato di fatto che il commissariamento è stato sempre oggetto di scontro e contraddizione tra chi governava la Regione e chi governava a livello centrale, esorta a non fare campagna elettorale nella drammatica situazione che sta vivendo la Calabria. Informa, poi, che l’ex ministro Grillo ha pubblicato una nota per dire che la nomina del commissario Cotticelli è stata approvata dal Consiglio dei Ministri, in cui era vicepremier Salvini.

Affermato che bisogna provare a cambiare un sistema che non funziona, ricorda che il Consiglio regionale ha approvato un bilancio contenente disposizioni relative al problema del Covid, respingendo emendamenti della minoranza contenenti proposte per dare ristoro nella fase d’emergenza. Sostiene, quindi, che alcune cose potevano essere fatte e che non farle è stata una scelta politica della maggioranza.

Legge, poi, una nota del professore Bruno, consulente della Regione Calabria, nominato dalla Giunta regionale, che riconosce la fragilità del sistema sanitario calabrese ed esorta ad assumersi le proprie responsabilità.

Annunciato, quindi, che voterà contro la mozione perché non affronta i problemi che ci sono e che vedono le strutture sanitarie al collasso, esorta a rimodulare il bilancio per dare ristoro, senza vicendevoli accuse.

ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle libertà)

Elogiata la presenza responsabile in Aula sia della maggioranza sia dell’opposizione, afferma che nessuno avrebbe potuto prevedere l’inserimento della Calabria nell’area rossa, scelta che reputa sia stata difficile e non premeditata del Governo. Rammenta, quindi, che, da quel momento, è iniziato un confronto serrato della maggioranza con la Protezione civile, il commissario Cotticelli, il dottore Belcastro, il dottore Bevere e i dirigenti della sanità, in cui si è cercato di capire lo stato delle cose rispetto ai criteri fissati.

In particolare, evidenzia che l’indice di trasmissione nazionale (Rt) dal 19 al 25 ottobre era in Calabria 1,66 e, in quel momento, anche se era una dei migliori in Italia, era al di sopra del limite stabilito. Dal 26 ottobre all’1 novembre, è sceso ad 1,56, indicando un’inversione di tendenza, unica in Italia.

Si dichiara, quindi, preoccupato per la rabbia sociale che ha individuato nei consiglieri regionali la responsabilità per una sanità allo sbando, mentre in realtà detta responsabilità è ascrivibile anche del Governo.

Specifica, poi, che il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza è stato nominato dal ministro Speranza che ha, anche, la potestà di rimuoverlo.

Criticando la mozione del centro sinistra in cui dice che il Presidente f.f. deve rispondere dell’operato dei commissari nominati dalla Lega Nord, afferma che, conseguentemente, il ministro Speranza dovrebbe rispondere dei commissari da lui nominati. Ritiene, inoltre, che tale mozione abbia un vizio di tempistica e che sia irrilevante perché la maggior parte delle cose proposte non sono attuabili.

Riguardo al ministro Speranza, informa che il viceministro Sileri ha chiesto, in una trasmissione televisiva, che dal Ministero della sanità escano dati non secretati e trasparenti.

Alla luce di tali discrasie, si chiede se non sarebbe stato più utile un lockdown nazionale.

Ritiene che, comunque, ci sia una partita aperta su cui si può decidere assieme e si dichiara pronto a dialogare con la minoranza per stabilire assieme misure di ristoro e prevenzione.

Afferma, infine, che la mozione proposta dal centro destra ha il compito di alzare il livello del confronto sulla decisione assunta dal Governo per trovare un equilibrio tra la tutela sanitaria e l’economia povera della regione, chiedere al presidente Mattarella di non firmare il rinnovo “Decreto Calabria”, porre in essere iniziative per rivedere le decisioni del Governo e portare la Calabria in zona Gialla.

ORSOMARSO Fausto, assessore allo sviluppo economico e lavoro

Evidenzia l’impegno della Giunta regionale che, sotto la guida della presidente Santelli, ed oggi del presidente ff. Spirlì, si è sempre soffermata ad analizzare i dati e le misure da prevedere in un momento così difficile.

A tal proposito, ricorda i numerosi provvedimenti assunti che, il più delle volte, hanno anticipato le circostanze, scongiurando il peggio e portando la Calabria ad affermarsi come una tra le Regioni più virtuose con basso numero di contagi. Ritiene che per contro le scelte nazionali odierne rappresentino una mancanza di rispetto nei confronti dei Sindaci nonché dei cittadini e degli imprenditori, penalizzati da una chiusura ingiusta che ha portato inevitabilmente alla rottura con un Governo che ha bloccato tante realtà che, con fatica e abnegazione, erano state rimodulate nei mesi scorsi con uno stanziamento di risorse pari a 110 milioni di euro.

Evidenzia, quindi, il sentimento di frustrazione scaturito dall’annullamento di tutti gli sforzi profusi in questi mesi, dimenticando tutte le situazioni in fase di risoluzione e che oggi rischiano il collasso definitivo.

PITARO Vito (Jole Santelli Presidente)

Sottolineata la correttezza politica che da sempre lo contraddistingue, evidenzia i momenti di splendore della sanità che, in passato, godeva di spazi e garanzie da parte delle Istituzioni; istituzioni che, a suo avviso, oggi sono invece caratterizzate da inadeguatezza, a causa di rappresentanti incapaci di gestire un settore già complicato, in un momento particolarmente difficile.

Ricorda i numerosi interventi perpetrati contro la presidente Santelli per le decisioni scaturite dalla difficile situazione e le decisioni successivamente assunte dal Governo che ritiene superficiali e generatrici di danni ingenti ed irreparabili.

A suo avviso, per convivere con la pandemia è necessario creare le condizioni per andare avanti comunque, evitando di appoggiarsi a ristori che, in ogni caso, non saranno risolutivi.

Pertanto, auspica un impegno del Consiglio regionale in termini di riprogrammazione per la sopravvivenza delle attività produttive, con particolare attenzione per i lavoratori non regolarizzati e precari e per le fasce deboli.

Esprime parere favorevole alla mozione di iniziativa della maggioranza ed auspica che il Governo possa fare un passo indietro rispetto alle decisioni assunte.

GALLO Gianluca, assessore all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia.

Ricordando la figura della presidente Santelli, evidenzia le innumerevoli difficoltà scaturite dall’emergenza Covid-19 in cui si è sempre distinta per innovatività, azione e senso di responsabilità.

Ripercorre le vicende che hanno caratterizzato questo periodo e in particolare la correttezza ed il senso di responsabilità con cui si è affrontata la fase del lockdown che, tutt’oggi, fa classificare la Calabria nel Mondo come la Regione con meno contagi. La classificazione della Calabria quale zona rossa da parte del Governo dimostra, a suo avviso, una disparità di trattamento tra le Regioni e un elemento di forte discriminazione del Governo nei confronti della Calabria, nonostante l’impegno profuso dal presidente ff. Spirlì nel cercare di mediare scelte diverse.

Reputa, quindi, necessario che la classe politica regionale reagisca nell’immediatezza, chiedendo giustizia, a fronte del “colpo mortale” inflittole con la classificazione in zona rossa e con la proroga del commissariamento sanitario al 2023.

Pur evidenziando la gravità dell’emergenza epidemiologica, di fronte alla quale non si può abbassare la guardia, reputa opportuno che si intervenga nel confronto con i nuovi commissari che, ancora una volta, non conoscono la Calabria ed i suoi problemi.

Auspica, pertanto, che il Governo intervenga fattivamente rivedendo la classificazione della Calabria da zona rossa in zona gialla, rivalutando il commissariamento fino al 2023 e cercando di gestire insieme la difficile situazione creatasi in questi anni e soprattutto negli ultimi mesi.

Auspica che, a fronte di ciò, e al di là delle appartenenze politiche, possa esserci maggiore condivisione e collaborazione.

SPIRLÌ Nino, Presidente f.f. della Giunta regionale

Riferito di essere stato convocato pochi minuti fa dalla Presidenza del Consiglio dei ministri che sta procedendo alla nomina del sostituto del commissario Cotticelli, comunica che farà presente la necessità di effettuare tale nomina in completa discontinuità con il passato.

Auspica, inoltre, la nomina di commissari competenti, attesa la drammatica situazione in cui versa la Calabria, priva del Programma operativo anti Covid-19.

PRESIDENTE

Conferito mandato al presidente Spirlì di porre l’attenzione su diverse date utili per lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, auspica, altresì, che la nomina dei nuovi Commissari venga effettuata nel rispetto delle procedure previste, ritenendo inaccettabili nomine di carattere diverso.

SPIRLÌ Nino, Presidente f.f. della Giunta regionale

Riferisce che provvederà a fornire comunicazioni al riguardo.

PRESIDENTE

Comunica la presentazione di due mozioni: una da parte dei consiglieri di opposizione e una da parte dei consiglieri di maggioranza.

Mozione numero 45 di iniziativa dei consiglieri Di Natale G., Irto N., Tassone L., Notarangelo L., Guccione C., Anastasi M., Aieta G., recante: “Appello alla Giunta regionale e alla maggioranza affinché attivino interventi utili per uscire dalla “zona rossa” e ridurre il numero dei contagi”

GUCCIONE Carlo (Partito democratico)

Riferisce che la mozione è finalizzata a porre in essere gli interventi necessari alla revoca dell’inserimento della Calabria tra le “zone rosse”.

SCULCO Flora (Democratico progressisti)

Comunica, preliminarmente, di non aver sottoscritto ad inizio seduta nessuna delle due mozioni presentate, auspicando l’approvazione di un documento condiviso.

Rilevata l’assenza di uno sforzo volto al raggiungimento di una sintesi tra le diverse posizioni e ritenendo che le divisioni indeboliscano l’azione regionale, reputa condivisibili gli obiettivi contenuti nella proposta del Governo regionale.

PRESIDENTE

Pur condividendo l’auspicio per il raggiungimento di un’ampia condivisione sul documento da approvare, registra, tuttavia, la presenza di posizioni differenti.

Pone, quindi, ai voti la mozione presentata dai consiglieri di opposizione, che è respinta.

 

(Il Consiglio respinge)

Mozione numero 46 di iniziativa dei consiglieri Tallini, Arruzzolo, De Caprio, Gallo, Giannetta, Sainato, Caputo, Pitaro V., Crino', Esposito, Morrone, Neri, Pietropaolo, Mancuso, Minasi, Molinaro, Raso, Graziano, Paris “Per derubricare da "zona rossa" a "zona gialla" la Calabria e invitare il Presidente Mattarella a non promulgare il Decreto Calabria

ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle libertà)

Ribadita la discrezionalità politica nell’inserimento della Calabria tra le “zone rosse”, illustra la mozione volta a modificare la collocazione della Calabria inserendola tra le “zone gialle”.

PRESIDENTE

Pone ai voti la mozione che è approvata.

(Il Consiglio approva)

Sulla convocazione della prossima seduta

PRESIDENTE

Ricorda che la prossima seduta è convocata per il 10 novembre.

Indi, esauriti gli argomenti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 21.20

 

Il funzionario responsabile

Giada Katia Helen Romeo