XI LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
6.
SEDUTA DI LUNEDI’
29 GIUGNO 2020
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE DOMENICO TALLINI
Inizio lavori h.
16,15
MANCUSO Filippo, Segretario
questore
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle
Libertà), *, *
MINASI Clotilde (Lega Salvini)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
PITARO Francesco (Gruppo Misto)
SAINATO Raffaele (Fratelli
d’Italia), *
MANCUSO Filippo (Lega Salvini),
relatore
PRESIDENTE, *
AIETA Giuseppe (Democratici
progressisti)
BEVACQUA Domenico (Partito
democratico)
DI NATALE Graziano (Io resto in
Calabria)
ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle
Libertà)
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia
MINASI Clotilde (Lega Salvini),
relatore
PITARO Francesco (Gruppo misto)
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *
BEVACQUA Domenico (Partito
democratico), *
CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli
Presidente), relatore
DI NATALE Graziano (Io resto in
Calabria)
MANCUSO Filippo (Lega Salvini)
PARIS Nicola (Unione di Centro), *, *, *
PITARO Francesco (Gruppo misto)
BEVACQUA Domenico (Partito
democratico)
CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli
Presidente)
DI NATALE Graziano (Io resto in
Calabria), *
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro)
PRESIDENTE, *
ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle
libertà)
BEVACQUA Domenico (Partito
democratico)
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro)
MANCUSO Filippo (Lega Salvini)
MOLINARO Pietro Santo (Lega
Salvini)
PARIS Nicola (Unione di Centro)
PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli
d’Italia)
PITARO Francesco (Gruppo misto)
PITARO Vito (Jole Santelli
Presidente)
SAINATO Raffaele (Fratelli
d’Italia)
CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli
Presidente), relatore
PRESIDENTE, *, *
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico) , *
CAPUTO Pierluigi (Jole Santelli
Presidente), *, *
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia
MANCUSO Filippo (Lega Salvini), relatore
PRESIDENTE, *, *, *, *
ARRUZZOLO Giovanni (Forza
Italia), relatore, *
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico), *
DI NATALE Graziano (Io resto in
Calabria), *
MANCUSO Filippo (Lega Salvini), *, *
PIETROPAOLO Filippo Maria (Fratelli
d’Italia), *
PITARO Vito (Jole Santelli
Presidente)
SAINATO Raffaele (Fratelli
d’Italia)
NERI Giuseppe (Fratelli
d’Italia), relatore
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, welfare: politiche sociali e per la famiglia
NERI Giuseppe (Fratelli
d’Italia), relatore
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
MINASI Clotilde (Lega Salvini)
MINASI Clotilde (Lega Salvini)
MINASI Clotilde (Lega Salvini)
Presidenza del Presidente Domenico
Tallini
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà
lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento
all’ordine del giorno della proposta di provvedimento amministrativo numero
47/11^ riguardante la convalida dei consiglieri e degli assessori regionali.
Ringrazia il Presidente della Giunta per le elezioni
per la conduzione efficiente dei lavori e gli uffici competenti per il supporto
offerto.
Pone ai voti
l’inserimento della proposta al primo punto all’ordine dei lavori che è
approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno delle mozioni numero 25, sulle misure emergenziali di sostegno ai pescatori del crotonese, numero 26, a sostegno dei lavoratori part time ATA, ex LSU, e la numero 29, sulle misure emergenziali di sostegno dell’acquacoltura.
Pone in votazione l’inserimento delle tre mozioni che è approvato.
Considerato che, al momento, in Aula non è presente la minoranza chiede di posticipare sia la relazione sia la votazione del provvedimento numero 47/11^ affinché ci possa essere una partecipazione unanime.
Concorda con la richiesta del consigliere Esposito.
(Così resta stabilito)
Chiede l’inserimento della proposta di legge numero 25/11^, recante "Materia funeraria e di polizia mortuaria. Modifiche alla legge regionale 48/2019 e abrogazione della legge regionale 53/2019".
Pone in votazione l’inserimento della proposta di legge numero 25/11^ che è approvato.
Considerata l’assenza in Aula della minoranza, ritiene
che la discussione dei primi sette punti all’ordine del giorno, riguardante
l’elezione dei vicepresidenti delle Commissioni consiliari, perda di
significato. Sottolinea, quindi, che i provvedimenti erano stati inseriti
all’ordine dei lavori per poter riprendere un dialogo con l’opposizione, al
fine di superare una situazione di paralisi inerente l’attività delle
Commissioni.
Richiamando un parere rilasciato dai competenti uffici
del Consiglio regionale, ritiene che le procedure per l’elezione degli Uffici
di Presidenza delle Commissioni, avvenute nella precedente seduta, siano state
regolari e legittime.
Auspica, dunque, che i gruppi d’opposizione provvedano
al più presto alla designazione dei loro componenti all’interno delle
Commissioni, chiedendo al Presidente che, in caso di loro inerzia, eserciti dei
poteri sostitutivi inserendo provvisoriamente d’Ufficio i rappresentanti dei
Gruppi quali componenti delle Commissioni, nonostante ciò non sia espressamente
previsto dal Regolamento interno.
Evidenziato che in sede di Conferenza dei capigruppo si
è cercato di risolvere le incomprensioni reciproche sorte tra maggioranza e
minoranza, ritiene che, supportati anche dal parere dei competenti uffici del
Consiglio regionale, il percorso tracciato nella precedente seduta sia stato
lineare e corretto. Nonostante sia stato deciso di inserire i provvedimenti
all’ordine del giorno della seduta odierna, preso atto della posizione assunta
dalla minoranza, comunica che l’elezione dei vicepresidenti dimissionari
avverrà all’interno delle rispettive Commissioni.
Auspicato che, da qui in avanti, si possa lavorare nella
piena consapevolezza dell’esigenza di produrre iniziative e leggi utili per la
Calabria, con competenza e partecipazione, comunica che i primi sette
provvedimenti all’ordine del giorno sono ritirati.
(Così
resta stabilito)
(I
consiglieri di minoranza prendono posto nei banchi a loro destinati)
Sottolineato che
l’assenza in Aula dell’opposizione è stata legata a motivazioni di carattere
politico e giuridico, respinge le critiche di voler paralizzare, con
atteggiamenti ostruzionistici, i lavori del Consiglio.
Reputa irrituale
ed anomalo che la Presidenza della Commissione di Vigilanza non sia stata attribuita
all’opposizione, come, peraltro, per prassi consolidata, censurando l’ipotesi
che poteri di vigilanza siano esercitati dal “vigilato”.
(Interruzione del consigliere Graziano)
Riferito il
mancato rispetto del Regolamento che prevede la designazione, da parte di
ciascun gruppo consiliare, dei propri rappresentanti nelle Commissioni
permanenti, ritiene paradossale l’elezione dei vicepresidenti delle Commissioni
consiliari, spettanti alle opposizioni, ad opera della maggioranza nella
precedente seduta di Consiglio.
Evidenzia,
quindi, come, a suo avviso, nel parere degli Uffici non vi sia conferma della
legittimità di tale elezione, ma esclusivamente riferimento alla competenza in
materia del Tribunale Amministrativo Regionale.
(Interruzione del consigliere Graziano)
Ricordato che il
Regolamento interno prevede la contestuale elezione del Presidente e del
vicepresidente delle Commissioni, riferisce la presentazione di una istanza
volta ad accertare eventuali violazioni, indirizzata al Ministero dell’interno,
ad altre autorità, nonché alla Giunta per il Regolamento, organo a suo avviso
competente e che non si è ancora espresso al riguardo.
Ribadisce,
infine, la richiesta di rispetto del Regolamento interno affinché si proceda
nuovamente in Aula all’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni.
Sottolineato
come il parere degli Uffici non sia stato in alcun modo condizionato, precisa
che né i gruppi consiliari di maggioranza né quelli di opposizione, fatta
eccezione per il consigliere Pitaro Francesco per il
Gruppo Misto, avevano effettuato, nei termini previsti, la designazione dei
propri rappresentanti nelle Commissioni permanenti, come avvenuto, per prassi,
anche in passato.
Sottolineato
che, nella precedente seduta, l’elezione dei vicepresidenti spettanti
all’opposizione è stata effettuata dalla maggioranza, essendo contestuale
all’elezione dei Presidenti, riferisce l’attività di mediazione posta in essere
per superare i contrasti che non ha avuto esito positivo per responsabilità
ascrivibili ad entrambi gli schieramenti.
Ritenuta la
discussione odierna inopportuna, considerato il momento difficile che vive la
Calabria, reputa necessario procedere, responsabilmente, alla trattazione degli
importanti provvedimenti inseriti all’ordine del giorno.
Preso atto della presenza in Aula
dell’opposizione che potrebbe consentire l’elezione dei vicepresidenti delle
Commissioni consiliari, stigmatizza le affermazioni, emerse a seguito della
conferenza stampa del Partito democratico, sull’esistenza di un eventuale veto
alla sua elezione quale Presidente della Commissione anti ‘ndrangheta.
Propone, quindi,
che si proceda con le elezioni dei vicepresidenti delle Commissioni.
Sottolineato che la presenza in Aula
dell’opposizione è volta alla discussione dei punti dell’ordine del giorno
successivi all’elezione dei vicepresidenti delle Commissioni consiliari, reputa
frutto di strumentalizzazioni le notizie diffuse in seguito alla conferenza
stampa del Partito democratico, precisando di non aver mai menzionato il
consigliere Sainato.
Ribadisce la richiesta di procedere con la
trattazione dei primi sette punti inseriti all’ordine del giorno, relativi
all’elezione dei vicepresidenti delle Commissioni consiliari, attesa la
presenza in Aula dell’opposizione.
Sottolineato che all’elezione dei vicepresidenti si procederà nelle
Commissioni consiliari, così come già stabilito, dispone che si proceda con la
trattazione dei provvedimenti all’ordine del giorno.
Illustra la
proposta volta ad approvare il riaccertamento dei residui attivi e passivi al
31 dicembre 2019 e le conseguenti variazioni al bilancio di previsione
2019-2021 ed al bilancio di previsione 2020-2022 del Consiglio regionale.
Precisato che
tale approvazione è propedeutica all’approvazione del Rendiconto dell’esercizio
2019 del Consiglio regionale, riferisce che, dalle attività di riaccertamento
dei residui attivi e passivi compiute dagli uffici, l’ammontare dei residui
attivi, al termine dell’esercizio 2019, è pari ad € 43.017.026,71, l’ammontare
dei residui passivi è pari ad € 8.375.478,58 e la consistenza finale del conto
pluriennale vincolato è pari a € 2.255.028,05 di cui 713.806,82 per spese in
conto capitale.
Sottolineato che
le risultanze del presente provvedimento saranno inserite nel Rendiconto
dell’esercizio 2019, evidenzia che con esso sono, altresì, approvate le
variazioni al bilancio di previsione 2019–2021 e 2020-2022.
Riferisce, infine, il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei
conti.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato, prendendo atto del
parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti.
(Il Consiglio
approva)
Illustra la proposta, tesa a garantire la prosecuzione dei servizi
socio-educativi per la prima infanzia, prorogando il termine fissato per
l’adeguamento ai requisiti organizzativi e strutturali, previsti dalla legge
regionale numero 15 del 2013, al 31 dicembre 2020. Specificato, poi, che la
proposta non comporta maggiori oneri a carico del bilancio regionale, ne chiede
l’approvazione per scongiurare il rischio dell’interruzione di un servizio
indispensabile.
In considerazione della crisi economica in atto, ritiene giusto
prolungare tale termine, rimanendo ferma la necessità di procedere a tali
adeguamenti nel prossimo futuro.
Premesso che il gruppo consiliare “Io resto in Calabria” ha stabilito di
non votare proposte non esaminate in Commissione, dichiara l’astensione dal
voto.
Dichiara l’astensione dal voto del proprio gruppo.
Considera pretestuoso non votare una proposta condivisa, a causa del
“gioco” delle Commissioni, e invita la minoranza a designare i componenti delle
Commissioni consiliari lasciando alle spalle “il gioco delle parti”
nell’interesse dei calabresi.
Coglie occasione per dichiarare formalmente che invierà un’ulteriore
richiesta ai gruppi che non hanno designato i componenti delle Commissioni,
dopodiché si determinerà autonomamente.
Dichiara l’astensione dal voto del Gruppo misto.
Trattandosi di una proposta di natura ordinamentale, dichiara il voto
favorevole del gruppo “Democratici progressisti”.
Pone in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la legge nel
suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra
la proposta, formata da 5 articoli, volta ad incentivare la riqualificazione
urbana e creare le condizioni per dare impulso al settore edilizio colpito
dalla crisi economica. Spiega, quindi, che gli articoli 1, 2 e 3 modificano ed
integrano la legge regionale numero 21 del 2010; l’articolo 4 contempla la clausola di invarianza finanziaria e l’articolo
5 disciplina l’entrata in vigore della legge.
Comunica
che all’articolo 1 è stato presentato un emendamento, protocollo numero
14289/A01, a firma dei consiglieri Paris, Raso, Pitaro
Vito, e invita uno dei proponenti ad illustrarlo.
Illustra
l’emendamento che modifica l’articolo 2, specificando il rispetto della
distanza dei confini prevista dal Codice civile.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 14289/A01.
Dichiara
l’astensione dal voto del suo gruppo.
Dichiara
di astenersi dal voto.
Pone in
votazione l’emendamento che è approvato, indi comunica che è stato presentato
un emendamento, protocollo numero 15199, a firma dei consiglieri Paris, Raso, Pitaro Vito, e invita uno dei proponenti ad illustrarlo.
Legge
l’emendamento che inserisce la destinazione commerciale tra quelle previste
nelle direzionali.
Invita da
essere cauti rispetto all’approvazione di emendamenti sul “Piano casa”,
considerata la delicatezza degli argomenti. Reputa giusta la proposta di
modifica della legge, ma non gli emendamenti e chiede di sapere se, sugli
stessi, abbia espresso un parere il Settore assistenza giuridica.
Assicura
che l’equilibrio ha sempre caratterizzato l’agire dei consiglieri
sottoscrittori degli emendamenti.
Sottolinea
che trattasi di interventi volti ad incentivare l’edilizia sui territori,
principalmente piccoli interventi sempre a consumo suolo zero.
Precisa
che, comunque, i consigli comunali dovranno adottare una loro deliberazione
entrando nel merito delle possibilità offerte dal Consiglio regionale.
Ribadisce la richiesta di parere sugli emendamenti.
Chiarisce
che non è stato espresso un parere per la ristrettezza dei tempi a
disposizione.
Rende noto
che tali proposte non sono state discusse nella precedente seduta per rispetto
dell’opposizione, assente in Aula.
Pone in
votazione l’emendamento, protocollo numero 15199, che è approvato. Pone,
quindi, in votazione l’articolo 1 che è approvato come emendato e comunica che
all’articolo 2 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 14319, a
firma dei consiglieri Paris, Raso, Pitaro Vito, e
invita uno dei proponenti ad illustrarlo.
Illustra
l’emendamento che specifica che le premialità di ampliamento della volumetria
sono fissate al 30 per cento.
Pone in
votazione l’emendamento, protocollo numero 14319, che è approvato, quindi pone
in votazione l’articolo 2 che è approvato come emendato. Comunica, poi, che
all’articolo 3 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 14289/A04,
a firma dei consiglieri Paris, Vito Pitaro e Raso, e
invita uno dei proponenti ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento che posticipa la data di ultimazione degli immobili al 31 dicembre 2019.
Pone in
votazione l’emendamento, protocollo numero 14289/A04, che è approvato. Quindi,
pone in votazione l’articolo 3 che è approvato come emendato e gli articoli 4 e
5 che sono approvati. Pone, infine, in votazione la legge nel suo complesso che
è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Chiede il
rinvio del punto all’ordine del giorno in discussione al fine di meglio
approfondirlo nella Commissione competente anche procedendo con audizioni
specifiche.
Invita il
Presidente del Consiglio a svolgere il suo ruolo di terzietà, senza intervenire
a difesa dei singoli consiglieri, indi apprezza la richiesta del consigliere
Caputo e reputa sbagliato abrogare tout court la legge regionale numero 37 del
2015, poiché discussa e condivisa con gli ordini professionali. Censura, per
contro, come la piattaforma in essa prevista non abbia mai funzionato. Conclude
puntualizzando che la proposta di legge così come formulata rischia di essere
impugnata dal Governo nazionale.
Apprezzata
la richiesta di rinvio avanzata del collega Caputo, evidenzia come il lavoro
delle Commissioni sia volto a snellire il lavoro dell’Aula e che, a suo avviso,
andrebbero trattate direttamente in Aula solo le proposte urgenti.
Concorda con il rinvio del punto in discussione puntualizzando che vi sono provvedimenti che i calabresi attendono e che le Commissioni non sono ferme per volontà della maggioranza ma per via della mancata designazione dei componenti da parte della minoranza.
Evidenziato
come il consigliere Graziano abbia strumentalizzato quanto da lui affermato nel
suo intervento, puntualizza che le proposte di legge, se non hanno le
caratteristiche dell’urgenza, non possono essere discusse in Consiglio se non
percorrono l’iter previsto dal Regolamento interno.
Pone in
votazione la proposta di rinvio del punto all’ordine del giorno in discussione
che è approvata.
(Il Consiglio rinvia)
Riferisce
che la proposta è stata inserita all’ordine dei lavori ad inizio seduta su
richiesta del consigliere Esposito, il quale ha peraltro chiesto che la sua
discussione e approvazione avvenisse alla presenza della minoranza.
Illustra
la proposta di provvedimento amministrativo, ribadendo il plauso già espresso
al Presidente della Giunta per le elezioni e agli uffici per il contributo
offerto. Sottolinea che la proposta, ampiamente condivisa dai componenti della
Giunta per le elezioni, merita l’approvazione unanime dell’Aula.
Dà lettura
dell’elenco dei consiglieri e assessori per i quali si propone la convalida,
indi pone in votazione la proposta di provvedimento amministrativo che è
approvata all’unanimità.
(Il Consiglio approva)
Illustra
la proposta di legge che ha le caratteristiche dell’urgenza in quanto prevede
di prorogare la data prevista nella norma al 31 dicembre 2021 al fine, da un
lato, di evitare che si blocchi tutto il sistema dei rifiuti solidi urbani e,
dall’altro, per adeguarsi alla normativa sulle discariche zero. Puntualizza,
infine, che non ci sono aggravi di costi e ribadisce che l’urgenza deriva dalla
scadenza imminente prevista dalla norma.
Esprime il
suo voto contrario poiché, a suo avviso, la proposta reitera lo stato di
emergenza e precarietà attuali e chiede, quindi, quale credibilità possa avere la
classe dirigente regionale se si continuano ad autorizzare aperture e
ampliamenti di discariche. Reputa l’ordinanza della presidente Santelli e la
proposta in discussione in continuità con il passato e in antitesi con lo
sviluppo del turismo. Stigmatizza la scelta della Giunta di spendere ingenti
risorse in materia di comunicazione, reputando, per contro, necessario
addivenire a scelte innovative anche attraverso l’istituzione di una
commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e la predisposizione di interventi
innovativi e attuali per il loro smaltimento.
Compresa
la preoccupazione del consigliere Pitaro, invita il
Presidente ad impegnarsi affinché nella prossima seduta di Consiglio
l’assessore competente illustri il lavoro che si sta svolgendo.
Evidenziato
come l’attuale amministrazione sia in carica soltanto dai primi di febbraio,
censura l’inerzia dei precedenti 7 anni in cui, a suo dire, non sono state
adottate misure capaci di risolvere l’annosa problematica.
Evidenziato
come dopo sedici anni di commissariamento ancora oggi la Calabria risulti
essere in emergenza e che quanto sinora fatto è risultato fallimentare, plaude
la scelta della presidente Santelli di non firmare la proroga di una discarica
e di puntare a “discariche zero”. Sottolinea come la gestione dei rifiuti
nasconda molte zone d’ombra, soprattutto riguardo al loro trasporto, e come sia
necessario ripristinare la legalità nel settore. Evidenziato come si sia
raggiunto solo il 45,02 per cento di differenziata quando la previsione era del
50 per cento, ricorda che la delimitazione degli Ato e degli Aro risale al 2014
e ad oggi, a suo avviso, se ne registra il fallimento. A tal proposito, sostiene
come sia indispensabile richiamare gli Ato alle responsabilità loro competenti
e realizzare un’impiantistica idonea che recuperi la frazione riciclabile dei
rifiuti non differenziati, modificando l’attuale modus operandi. Reputa,
quindi, necessario che l’economia derivante dal recupero dei rifiuti si chiuda
all’interno della regione medesima.
Precisa che la proroga in questione riguarda due impianti privati destinati al conferimento dei rifiuti urbani, ma che il problema più grave riguarda il conferimento dell’indifferenziato.
A tal proposito, ricorda quanto ereditato dal passato, precisando l’impegno assunto fin da subito dalla Presidente della Giunta regionale, con l’intento di valutare tutte le possibili soluzioni delle problematiche relative agli impianti dei rifiuti urbani che, a differenza del conferimento dell’indifferenziato, risultano essere di più facile risoluzione; giudica, quindi, che altre possibili soluzioni richiederebbero tempi di intervento più lunghi e invita ad una riflessione su ciò che si prospetta per i prossimi anni.
Ritiene utile, altresì, incentivare i cittadini alla
continuità della raccolta differenziata, predisponendo un piano di
comunicazione in tal senso, valutate le strette interconnessioni con il futuro anche prossimo della Calabria.
Evidenzia l’importanza dell’argomento in questione ed invita la Giunta regionale ad intervenire soprattutto in termini di comunicazione e di pianificazione, così come annunciato dalla presidente Santelli nella presentazione delle linee programmatiche.
Ferme restando le responsabilità degli ATO che in
alcune province funzionano e in altre no, reputa opportuno
procedere al commissariamento dei Comuni non ancora in linea.
Reputa necessario tenere sempre ben presente l’attuale situazione in cui versa l’intera regione, prenderne atto e procedere all’immediata risoluzione, intervenendo su tutti gli aspetti che riguardano gli ATO e la raccolta differenziata, evitando di andare alla spasmodica ricerca delle relative responsabilità e, per contro, agire con urgenza per fronteggiare al meglio e nell’immediato le diverse problematiche che non possono più attendere.
Ritiene che la discussione e, soprattutto, le azioni concrete non siano più rinviabili e che servano risposte immediate.
Giudica opportuno valutare l’istituzione di un Tavolo tecnico, per addivenire a soluzioni immediate all’insegna dell’unione e della condivisione di una problematica largamente condivisa, senza distinzione alcuna, dando la priorità ai ritardi registrati nella gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti che i Sindaci hanno sempre considerato in capo alla Regione e che oggi si ritrovano a non saper gestire e fronteggiare.
Evidenziata l’importanza dell’argomento in discussione, ammonisce la maggioranza che, a suo avviso, appare superficiale, soprattutto per l’assenza di confronto con gli assessori competenti. A tal proposito, ricorda quanto realizzato nella precedente Legislatura, con la creazione di Distretti che, ad oggi, registrano alcuni ritardi. Ritiene, quindi, doveroso e opportuno un maggiore coinvolgimento dei Sindaci che hanno reale contezza di tutte le difficoltà esistenti, dei limiti e delle problematiche che richiedono una risoluzione immediata.
Invita, quindi, ad acquisire la giusta consapevolezza e responsabilità, mettendo in campo soluzioni immediate che, ad oggi, a suo dire, non si intravedono.
Invita, quindi, il Presidente del Consiglio regionale a convocare una seduta tematica, al fine di evitare che la problematica si aggravi e abbia ripercussioni anche sul turismo e sulla grande occasione che la stagione estiva rappresenta.
Sottolineato che, la presidente Santelli, assegnando la delega all’ambiente all’assessore Di Caprio, ha voluto creare discontinuità con la passata gestione dei rifiuti, ricorda che già nel 2013 esisteva la stessa emergenza e che l’utilizzazione degli impianti privati fu frutto della situazione emergenziale.
Evidenziato che, purtroppo, in passato l’ “antistato” ha gestito il settore, ritiene che la proroga dei termini sia necessaria in considerazione dell’avvio della stagione turistica.
Riferito che nella passata legislatura si è discusso molto sulla tematica che si trascina da anni, fa presenta che gli ATO, organizzati su base provinciale, non hanno programmato nulla sul territorio di riferimento. Ritiene, quindi, pura strumentalizzazione le proteste sorte in questi giorni in diversi Comuni e chiede perché i Sindaci in questi anni nulla hanno realizzato o programmato per superare le difficoltà esistenti.
Sostiene che per risolvere il problema sul territorio regionale sia necessaria la collaborazione fattiva della maggioranza e dell’opposizione, attraverso la creazione di impianti e discariche pubbliche, tentando di realizzare, inoltre, un circuito virtuoso tra i rifiuti prodotti e utilizzati nello stesso territorio.
Conclude ribadendo la necessità di lavorare insieme, maggioranza, minoranza e anche i Sindaci, per creare le condizioni per una Calabria al servizio dei cittadini.
Pone in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, indi la
legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio
approva)
Precisa che la proposta di legge è finalizzata a modificare gli articoli 25-bis e 52 della legge regionale numero 19 del 2002, per come novellati ad opera della legge regionale 16 dicembre 2019 numero 61. Evidenzia, poi, che l’intervento si rende opportuno nell’ambito del principio di leale collaborazione Stato-Regioni, al fine di abrogare le modifiche derivanti dalla legge regionale numero 61 del 2019, impugnata dal Governo e per la quale è pendente giudizio di legittimità costituzionale. Inoltre, al fine di espungere dall’ordinamento regionale una norma che appare inutile, riferisce che si propone l’abrogazione espressa della legge regionale numero 61 del 2019.
Riferisce, infine, che la proposta di legge è da ritenersi esclusivamente di natura ordinamentale, consta di quattro articoli e non comporta alcun onere finanziario per l'amministrazione.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, indi la
legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio
approva)
Sottolinea che la proposta di legge riguarda la modifica dei termini di scadenza delle proroghe delle Comunità montane, per consentire di programmare con razionalità la fase finale della loro liquidazione. Ricorda, inoltre, che è stato presentato un emendamento che sposta i termini per la procedura di liquidazione delle Comunità montane al 31 dicembre 2021.
Chiede delucidazione in merito ai maggiori oneri, che si evincono dalla scheda di Analisi tecnico normativa.
Precisa che non c’è alcun ulteriore costo da sostenere.
Dà lettura della scheda di analisi tecnico normativa, laddove fa riferimento ai maggiori oneri, e dell’emendamento presentato, protocollo numero 14265.
Ritiene che la proposta di legge in discussione, che giudica un atto dovuto, non crei nessun onere aggiuntivo, trattandosi di una semplice proroga dei termini di scadenza della liquidazione delle Comunità montane. In proposito, riferisce che una delibera di Giunta del 2019 prevede la copertura delle spese della gestione commissariale, di fatto non aumentando gli oneri per le casse regionali.
Ribadite le
osservazione del Settore legislativo, annuncia il voto di astensione,
paventando il rischio di eventuali impugnative.
Riferisce la
presentazione di un emendamento all’articolo 1, a firma dei consiglieri Caputo,
Pitaro Vito, Arruzzolo, Giannetta e De Caprio.
Precisa che l’emendamento è finalizzato a prorogare i termini al 31
dicembre 2021.
Posto ai voti l’emendamento che è approvato, pone ai voti l’articolo 1
che è approvato come emendato. Posti ai voti gli articoli 2 e 3 che sono
approvati, pone ai voti il provvedimento nel suo complesso che è approvato come
emendato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Proposta di legge numero 21/11^ di iniziativa del
consigliere F. Mancuso recante: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio del
Consiglio regionale della Calabria derivanti da sentenza esecutiva di condanna,
ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lett. a) del
decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, come modificato ed integrato dal
decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126”
Illustra la
proposta finalizzata al riconoscimento della legittimità di un debito fuori
bilancio del Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera
a) del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, come modificato
ed integrato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, numero 126.
Precisato che la posizione debitoria deriva dalla
sentenza esecutiva di condanna emessa dal Tribunale di Reggio Calabria –
Sezione Lavoro, riferisce che il riconoscimento comporta oneri finanziari per
l’importo complessivo di € 13.162,06 e che sul provvedimento il Collegio dei
Revisori dei conti ha espresso parere favorevole.
Posti ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati,
pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, prendendo
atto, altresì, del parere favorevole del Collegio dei Revisori dei conti.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la
proposta avente ad oggetto l’integrazione degli articoli 14 e 27 della legge
regionale numero 27 del 2005, al fine di contemperare, da un lato, le esigenze
dell’uso pubblico del demanio marittimo e della libera balneazione e,
dall’altro, le esigenze delle attività turistico-ricreative, con particolare
riferimento agli stabilimenti balneari, per contenere gli effetti
socio-economici derivanti dall’emergenza sanitaria da Covid-19.
Precisa,
quindi, che all’articolo 14 si stabilisce che, su richiesta dei titolari di
stabilimenti balneari autorizzati alla posa di attrezzature balneari mobili
(ombrelloni e sdraio), i Comuni potranno concedere, l’area “interposta” o
“interclusa” non in concessione, tra le strutture di servizio poste a monte
dell’arenile e quella a valle adibita alla posa di ombrelloni e sdraio, nonché
dell’area a monte della medesima concessione.
Riferisce, poi, che la
modifica all’articolo 27 è di carattere transitorio, riguardando esclusivamente
la stagione 2020 e che, come previsto dalla legge regionale numero 17 del 2005,
e dal Piano di Indirizzo Regionale, è fatto divieto di ampliare il fronte mare
dell’area in concessione, anche per garantire la fruizione della libera
balneazione.
Sottolinea, pertanto,
che, con le modifiche normative proposte, si stabilisce che, esclusivamente per
la stagione balneare 2020 e su richiesta dei titolari di concessione, i Comuni
potranno concedere un’estensione dell’area in concessione, mediante ampliamento
del fronte-mare sino al massimo del 30 per cento di quello relativo alla
concessione demaniale in essere, nel rispetto di particolari condizioni dettagliate
nell’articolato.
Evidenzia, infine, che
le disposizioni transitorie proposte sono applicabili sia in presenza che in
assenza di Piano Comunale Spiaggia (PCS) approvato e che dalle modifiche
proposte non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari.
Sottolineato come la
proposta coinvolga interessi diffusi che devono essere oggetto di
contemperamento, stigmatizza la totale assenza di confronto con gli operatori
del settore, la deroga per i Comuni sprovvisti di PCS e la mancata previsione
di organi preposti all’effettuazione di controlli.
Pur ritenendo
condivisibili le finalità del provvedimento, evidenzia, tuttavia, la
compressione del diritto dei cittadini alla balneazione libera.
Annuncia, pertanto,
il voto di astensione.
Evidenziato come la proposta sia finalizzata
al rilancio economico delle attività balneari, precisa che non vi è una
compressione del diritto del cittadino all’utilizzo della spiaggia libera e che
le richieste degli operatori balneari saranno sottoposte opportunamente al
vaglio delle Amministrazioni comunali.
Sottolineate, altresì, le difficoltà ad effettuare i controlli,
riferisce il carattere di transitorietà delle modifiche introdotte dalla
presente legge, valida, esclusivamente, per l’anno 2020.
Evidenziata l’urgenza della proposta di
legge in discussione tale da non consentire la convocazione delle Commissioni,
ritiene necessario tutelare gli interessi degli operatori balneari.
Riferito che
avrebbe auspicato un maggiore confronto sulla proposta di legge, sottolinea la
necessità di non pregiudicare il diritto dei cittadini sprovvisti di adeguati
mezzi economici per l’utilizzo degli stabilimenti balneari.
Comunica la
presentazione di un emendamento, a firma sua e del consigliere Pitaro, finalizzato a limitare al 30 settembre 2020 le
modifiche introdotte, applicabili sia in presenza che in assenza di PCS, con l’invito ai sindaci
di salvaguardare le spiagge libere per non creare diseguaglianze.
Riferito che l’emendamento dei consiglieri Pitaro e Bevacqua è analogo ad un emendamento a firma del
consigliere Arruzzolo, sottolinea che il rispetto delle percentuali tra
spiaggia libera e stabilimento balneare sarà garantito dalle Amministrazioni
comunali.
Comunica che all’articolo 1 è stato presentato un emendamento,
protocollo numero 15237, a firma dei consiglieri Pietropaolo e Sainato, e invita uno dei proponenti ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento teso, sempre nel rispetto dell’ampliamento
assegnato per la parte soleggiata, a dare al possibilità di ampliare anche la
parte ombreggiata con strutture amovibili, solo per questa stagione, per
consentire ai lidi il rispetto delle misure di sicurezza e il distanziamento
sociale.
Obietta che nel lavoro che ha portato alla condivisione del testo con la
minoranza non erano state paventate ulteriori modifiche.
Non avendo ascoltato le parti sociali, osserva che sarebbe stata
auspicabile una relazione sull’incontro con le stesse da parte dell’assessorato
competente. Dubbioso, inoltre, sulla possibilità di verificare nuovi ampliamenti
che modificano la ratio della
proposta preannuncia voto contrario.
Precisa che non si tratta di un ulteriore possibilità di ampliamento
oltre i 30 metri previsti, ma della possibilità di ampliamento della copertura
all’interno dello stesso lido.
Specifica che si parla di strutture amovibili solo per questa stagione
estiva.
Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 15237, che è
approvato. Comunica, poi, che gli emendamenti protocollo numero 14156/A01, a
firma del consigliere Arruzzolo, protocollo numero 14326/A01, a firma dei
consiglieri Pietropaolo e Sainato, e protocollo
numero 15238, a firma dei consiglieri Bevacqua e Pitaro,
hanno contenuto simile e ne dispone la trattazione abbinata.
Illustra l’emendamento protocollo numero14156/A01 che circoscrive le
deroghe alla stagione estiva 2020.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato e comunica che gli
emendamenti protocollo numero 14326/A01 e 15238 sono assorbiti. Pone, quindi,
in votazione l’articolo 1 che è approvato come emendato. Comunica, poi, che
all’articolo 2 sono stati presentati due emendamenti, protocollo numero
14326/A02 e 14326/03, a firma dei consiglieri Pietropaolo e Sainato.
Ritira gli emendamenti.
Comunica che è stato presentato un emendamento, protocollo numero14405,
a firma del consigliere Mancuso.
Illustra l’emendamento teso a semplificare il rilascio della concessione
senza l’obbligo di allegare stralci planimetrici.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato. Pone, quindi, in
votazione l’articolo 2 che è approvato come emendato e l’articolo 3 che è
approvato. Pone, infine, in votazione la legge nel suo complesso che è
approvata come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Propone l’approvazione, come da documento allegato.
Pone in votazione la proposta che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Propone l’approvazione, come da documento allegato.
Spiega che trattasi del momento finale delle modifiche di carattere
finanziario e ordinamentale di FSR e FEAMP.
Pone in votazione la proposta che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento che apporta delle modifiche alle leggi
regionali numero 48 e 53 del 2019 per adeguarsi ai rilievi costituzionali
sollevati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. In particolare,
relativamente alla legge regionale numero 48 del 2019, propone l’abrogazione
degli articoli 2 e 16 che si sovrappongono alla normativa nazionale e la
modifica dell’articolo 8, comma 1, lettera c). Propone, infine, l’abrogazione
della legge regionale numero 53 del 2019.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4 e la legge nel suo complesso
che sono approvati.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione, volta ad aiutare quanti svolgono l’attività della pesca nel crotonese con una particolare attenzione all’aliquota prevista nell’accordo di programma riguardante le Royalty, poiché risulta rilevante attivare con urgenza un tavolo tecnico che ridiscuta le aliquote e risolva la questione degli aiuti di Stato, considerato che le Royalty rappresentano un ristoro per la presenza delle piattaforme Eni ma non un aiuto di Stato.
Pone in votazione la mozione numero 25 che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione tesa ad impegnare la Giunta affinché si adotti un provvedimento di legge che elimini il problema dei lavoratori Ata - ex Lsu, che sono oltre 10.000, ancora più in difficoltà con il giungere della pandemia, nonostante prestino un servizio essenziale.
Pone ai voti la mozione numero 26 che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione tesa a sensibilizzare la Giunta riguardo alle attività di acquacoltura al fine di evitare disparità di trattamento tra le aziende aventi diversa forma giuridica.
Pone ai voti la mozione numero 29 che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Avendo esaurito l’ordine del giorno toglie la seduta.
La seduta termina alle 20,36
Il Funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo