XI LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO
__________
1.
SEDUTA DI GIOVEDI’
26 MARZO 2020
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PROVVISORIO
FILIPPO CALLIPO E DEL PRESIDENTE DOMENICO TALLINI
Inizio lavori h. 11.44
Fine
lavori h. 15.29
INDICE
CAPUTO Pierluigi, Segretario questore f.f.
Costituzione dell'Ufficio di Presidenza provvisorio.
GALLO Gianluca, assessore all’Agricoltura
CAPUTO Pierluigi, Segretario questore f.f.,*,*
CAPUTO Pierluigi, Segretario questore ff.
CAPUTO Pierluigi, Segretario questore ff.
Informativa della Presidente della Giunta regionale
sull’emergenza epidemiologica Covid-19
SANTELLI Jole, Presidente della Giunta regionale
GALLO Gianluca,
assessore all’Agricoltura
Sulla convocazione della prossima seduta
Presidenza del Presidente
provvisorio Filippo Callipo
Dichiara
aperta l’XI^ Legislatura e, onorato, quale consigliere più anziano, di
presiedere la prima seduta, reputa doveroso rivolgere un breve saluto
istituzionale ad apertura di quella che considera essere una nuova pagina del
regionalismo calabrese.
Ritenuto
necessario salvaguardare il prestigio democratico dell’Istituzione che
presiede, reputa che il mandato assegnato, che comporta inevitabilmente onori
ed oneri, debba essere svolto nel pieno rispetto della volontà popolare e dei
rapporti istituzionali tra la Giunta ed il Consiglio.
Sottolineata
la necessità di migliorare il rapporto con i cittadini, ripristinando la
meritocrazia e garantendo a tutti pari opportunità, considera prioritario
consentire ai giovani calabresi di rimanere nella propria terra, libera dal
malaffare e dalla ‘ndrangheta.
Ritiene
necessario, poi, in questo difficile momento storico, che la politica dimostri
senso di responsabilità ed unità di intenti, adempiendo al proprio ruolo con
sobrietà e mettendosi a servizio esclusivo della comunità.
Auspicando
che lo stato di emergenza sanitaria possa cessare al più presto, rivolge un
pensiero alle famiglie che hanno perduto i loro cari ed un sentito
ringraziamento a tutti gli operatori sanitari impegnati a vario titolo ed alle
Forze dell’Ordine per l’encomiabile spirito di servizio con il quale stanno
svolgendo il loro lavoro.
Chiede una breve sospensione dei lavori per
procedere ad una riunione di maggioranza.
Considerato il ritardo di inizio dei lavori,
stabilisce che si proceda con lo svolgimento della seduta.
(Così resta stabilito)
Ai sensi degli articoli 19, comma 3,
dello Statuto e 3, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio, chiama a
svolgere le funzioni di Segretari i consiglieri più giovani, Luigi Tassone e
Pierluigi Caputo.
Dà lettura dei risultati
elettorali.
Pone ai voti la proposta che è
approvata, indi invita il consigliere Sainato a prendere posto nel banco a lui
riservato.
(Il
consigliere Sainato prende posto nei banchi riservati ai consiglieri)
Ricordate
le disposizioni statutarie e regolamentari che disciplinano le modalità di
elezione del Presidente del Consiglio regionale, avvia le procedure elettorali,
disponendo la distribuzione delle schede.
Considerata
l’attuale situazione di emergenza che ha determinato, peraltro, le particolari
modalità di svolgimento della seduta odierna, propone che, qualora nelle prime
due votazioni nessun candidato raggiunga la maggioranza richiesta per
l’elezione a Presidente, non si disponga l’aggiornamento dei lavori al giorno
successivo, così come previsto dal Regolamento interno, ma si proceda alla
eventuale terza votazione nella seduta odierna.
Pone ai voti la proposta del consigliere Gallo,
che è approvata all’unanimità.
(Così resta stabilito)
Invita il Segretario questore f.f. a fare la
chiama.
Fa la chiama.
(Segue la votazione e lo spoglio
delle schede)
Comunica l’esito
della votazione: presenti e votanti 31; schede bianche 13; ha riportato voti: Tallini Domenico 18.
Constatato che
nessun candidato ha raggiunto il numero di voti richiesti, dispone che si
proceda con la seconda votazione.
Indi, fa distribuire le schede ed invita il segretario a ripetere la chiama.
Fa la chiama.
(Segue la votazione e lo spoglio
delle schede)
Comunica l’esito
della votazione: presenti e votanti 31, schede bianche 12; schede nulle 1;
Ha riportato voti: Tallini Domenico 17;
Neri Giuseppe 1.
Preso atto che neanche a seguito della
seconda votazione nessun consigliere ha raggiunto la maggioranza di voti
richiesta, dispone, così come stabilito ad inizio seduta, che si proceda, di
seguito, con la terza votazione. Indi, fa distribuire le schede ed invita il
segretario a ripetere la chiama.
Fa la chiama.
(Segue la votazione e lo spoglio
delle schede)
Comunica
l’esito della votazione: presenti e votanti 31, schede bianche 6; hanno
riportato voti: Tallini 20, Esposito 4, Neri 1, indi proclama eletto alla
carica di Presidente del Consiglio regionale della Calabria il consigliere
Tallini.
(Vivi e prolungati applausi da
parte dei consiglieri)
Presidenza del Presidente Domenico
Tallini
(L’intervento
del neo Presidente è riportato di seguito in versione integrale.)
Onorevoli Colleghi, Presidente
della Giunta Regionale, vi sono grato per l’alta responsabilità che mi avete
assegnato in uno dei momenti più drammatici della storia della nostra regione e
del nostro Paese.
Ringrazio i consiglieri che mi
hanno votato, riponendo in me una fiducia che spero di non tradire.
Saluto con rispetto i consiglieri
delle opposizioni e in particolare il candidato alla Presidenza della Regione
per il centrosinistra Pippo Callipo, rassicurandoli che sarò il Presidente di
tutti, un Presidente super partes, custode fedele dello Statuto, dell’autonomia
e delle prerogative di ogni singolo consigliere regionale.
Rivolgo un sincero augurio di buon
lavoro alla presidente Santelli e alla sua Giunta, chiamati ad un lavoro
straordinario sia per la gestione dell’emergenza, sia per la ripresa nei
settori più delicati e strategici dell’Amministrazione regionale.
Da più parti è stato ricordato che
l’on. Jole Santelli è la prima donna nella storia del regionalismo calabrese a
guidare il Governo della Calabria e questo è un segnale di fondamentale
importanza lungo il percorso dell’effettiva parità di genere.
Colgo l’occasione per salutare le
due colleghe consigliere, le onorevoli Tilde Minasi e Flora Sculco, la cui
elezione, assieme alla Presidente, rappresenta un segnale, sia pur ancora
insufficiente, rispetto alla passata legislatura, per quanto concerne la
presenza delle donne nell’Assemblea regionale.
Un pensiero deferente a tutti i
miei predecessori, ma uno speciale voglio riservarlo al collega on. Nicola Irto
che ha guidato con equilibrio e senso delle istituzioni l’Assemblea nella
passata legislatura.
Un saluto anche ai dipendenti del
Consiglio che ho avuto modo, in questi anni, di apprezzare per la loro
preparazione e il loro attaccamento all’Istituzione.
Anche io, come ha fatto la
presidente Santelli subito dopo la sua elezione, userò la parola “fatalità”.
L’indicazione della mia persona
alla guida dell’Assemblea regionale della Calabria è frutto della “fatalità” e
non dell’ambizione, è semmai il risultato delle dinamiche variabili e spesso
non prevedibili della politica che, qualche volta, assumono traiettorie
inaspettate.
Non mi ero posto questo obiettivo,
né l’ho reclamato. Ma quando c’è stata la chiamata alla responsabilità, venuta
dalle forze politiche di maggioranza, non me la sono sentita di tirarmi fuori
ed ho accettato questa sfida.
Onorevoli Colleghi, nessuno di noi
avrebbe immaginato, all’indomani delle elezioni del 26 gennaio, che la seduta
d’insediamento del nuovo Consiglio regionale si sarebbe tenuta in una
condizione di assoluta emergenza, nel momento di massima diffusione in Italia
di un virus dimostratosi subdolo e altamente letale.
Ringrazio di cuore tutti i
Consiglieri regionali che, con la loro responsabile e coraggiosa presenza,
hanno reso possibile la partenza della nuova legislatura, consentendo
all’intera Istituzione regionale di operare.
E’ stato davvero ingeneroso e
malevolo chi ha accusato i Consiglieri regionali di disertare o di venire meno
al loro dovere.
Prima di convocare l’Assemblea, è
stato necessario predisporre tutte le misure di sicurezza, in linea con le
regole dettate dal Governo, non certo per un egoistico impulso, ma per evitare
che un momento pubblico senza adeguate protezioni potesse favorire il
propagarsi del contagio.
Purtroppo il vento
dell’antipolitica ha generato accuse che ritengo inaccettabili e immeritate,
perché i Consiglieri regionali sono qui per fare il loro dovere, senza eroismi,
ma con grandissimo senso di responsabilità.
Saluto i collegi Consiglieri
riconfermati e do il benvenuto ai Colleghi neo eletti che rappresentano più del
60% dell’Aula, a conferma che in Calabria c’è stato un forte ricambio della
classe dirigente.
Io sono tra i pochissimi veterani
rispetto alla composizione del Consiglio regionale eletto nel 2010, rispetto al
quale si è avuto un turn over del 90%.
Metterò la mia esperienza al
servizio di tutti i nuovi Consiglieri regionali che, ne sono certo, daranno un
notevole contributo di freschezza ed entusiasmo.
Onorevoli Colleghi,
Il mio pensiero commosso - credo di
interpretare il sentimento dell’intero Consiglio regionale - va ai nostri morti
e alle loro famiglie, agli ammalati, ai medici, agli infermieri, agli operatori
sanitari, ai volontari, agli addetti ai servizi essenziali, alle forze
dell’ordine che combattono quotidianamente, ormai da diverse settimane, una
battaglia veramente difficile per il contenimento del virus.
Esprimo il mio apprezzamento per la
determinazione, la serietà e l’autorevolezza con cui la Presidente sta
affrontando tale emergenza che, non dimentichiamolo, si inserisce in un
contesto di generale debolezza e fragilità del nostro sistema sanitario,
ridotto allo stremo da anni di tagli e di politiche ragionieristiche dei
Commissari nominati dai Governi.
La creazione in pochi giorni di un
numero apprezzabile di posti-letto di terapia intensiva e sub-intensiva e le
disposizioni anche drastiche messe in atto stanno consentendo alla nostra
regione di contenere la curva del contagio e mantenerla in una condizione di
sostenibilità.
Credo sia da sottolineare e
apprezzare anche la ferma iniziativa di chiedere al Governo provvedimenti utili
per bloccare un nuovo e difficilmente controllabile esodo verso il Sud in
seguito alla chiusura delle attività produttive del Nord.
Il grido d’allarme della presidente
Santelli per preservare le Regioni del Meridione da una potenziale bomba virale
è stato raccolto dai Ministri della Salute e dell’Interno e questo è un merito
che occorre riconoscere alla Governatrice della Calabria che si è fatta
interprete di un’esigenza più ampia.
La battaglia è ancora lunga, lo
sappiamo, ed ognuno è chiamato a fare la sua parte.
Per quanto ci riguarda, abbiamo il
dovere di assicurare al sistema sanitario regionale le risorse di cui ha
disperato bisogno.
Come primo atto, è indispensabile
insediare al più presto, con il concorso di tutti i capigruppo, le due
commissioni più impegnate su questo fronte: la Commissione sanità e la
Commissione Bilancio alle quali chiederò uno sforzo straordinario per
licenziare i provvedimenti che tutti si attendono.
Il bilancio rappresenterà per tutte
le forze politiche un banco di prova, poiché si tratterà di predisporre i primi
strumenti per l’auspicabile ripresa sociale ed economica della nostra regione,
anche in relazione alle misure contenute nel decreto “Cura Italia”.
Onorevoli Colleghi, abbiamo tutti
la consapevolezza che quando finirà l’incubo della pandemia, niente sarà più
come prima. Ci ritroveremo in un mondo diverso in cui tutti i rapporti
politici, sociali ed economici saranno cambiati.
Cambierà anche il rapporto tra il
Nord e il Sud del nostro Paese, anche in relazione alla diversa incidenza della
pandemia nelle due aree.
Dovremo essere capaci di
trasformare in un punto di forza, in un’autentica ripartenza,
l’interconnessione che sembra emergere tra la diffusione della malattia,
l’inquinamento e la densità demografica.
Dovremo ripensare al nostro modello
di crescita, scegliendo con convinzione la strada di uno sviluppo
eco-compatibile che valorizzi al massimo un turismo che inevitabilmente
cambierà pelle e la produzione di cibi biologici e prodotti artigianali legati
alle antiche tradizioni.
I nostri Parchi, le nostre Riserve
naturali, le nostre coste dovranno essere il grande “scrigno verde” da cui fare
scaturire progetti, idee e programmi per un sistema economico che guardi ai
profondi cambiamenti che ci attendono.
Tracce importanti di questa
impostazione si intravedono già nel programma di governo della presidente
Santelli e sarà importantissimo l’apporto che questo Consiglio regionale potrà
dare attraverso una legislazione di qualità che partendo dai bisogni reali
introduca nel sistema- Calabria le innovazioni necessarie.
A questo Consiglio regionale è
affidato anche il compito di affermare la supremazia etica e rappresentativa
della politica, contribuendo a superare la cultura del commissariamento che ha
inondato in questi anni le istituzioni e gangli essenziali della vita sociale
della Calabria, peraltro senza l’ottenimento di risultati significativi.
Dovremo tentare di incidere più in
profondità sul terreno dell’autoriforma dell’Istituzione e sulla semplificazione
delle procedure amministrative, combattendo le lentezze e le inadempienze di
una burocrazia che in molti casi appare essere non amica ma nemica della
Calabria, un vero ostacolo allo sviluppo.
Un fronte che ci troverà molto
impegnati - una volta superata l’emergenza - sarà quello del federalismo e
dell’autonomia regionale, una sfida che la Calabria deve accettare senza
subalternità e senza tentennamenti.
Si ripartirà dalla mozione
approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nel gennaio dello scorso anno
con l’obiettivo di realizzare un federalismo solidale che da un lato assicuri i
livelli essenziali in materie come la sanità, l’istruzione, e dall’altro esalti
l’autonomia regionale nei campi dell’ambiente, della cultura, del turismo,
dell’agricoltura, delle energie rinnovabili.
Io non ho dubbi che in questo
Consiglio regionale emergerà da subito la consapevolezza che tutto è cambiato,
che sono mutati i tradizionali rapporti tra schieramenti e partiti politici,
che la gente ci chiederà soluzioni largamente condivise, sia pure nel rispetto
delle diversità.
Onorevoli Colleghi, In questo anno,
ricorrono i 50 anni dall’istituzione delle Regioni a Statuto ordinario.
E’ una ricorrenza importante che,
una volta passata l’emergenza, bisognerà utilizzare per fare una riflessione
profonda sul regionalismo in Italia.
Comunque lo si guardi, il
regionalismo è stato un elemento di modernizzazione, di coinvolgimento delle
realtà territoriali, di forte rottura con l’impianto di uno Stato centralizzato
e lontano dalle popolazioni.
Ci sono stati errori, ritardi,
storture, ma l’assetto regionale della Repubblica Italia credo sia una
conquista irrinunciabile per la nostra democrazia rappresentativa. Si tratta
semmai di modernizzare e attualizzare il ruolo delle Regioni, renderle più
autonome all’interno di un sistema solidale che assicuri a tutti gli italiani
le stesse opportunità.
In altre parole, occorre aprire una
stagione nuova del regionalismo italiano che corregga gli errori, gli squilibri
tra i territori, le penalizzazioni per il Meridione, adeguando le Regioni ai
cambiamenti tumultuosi della società e fornendo ad esse gli strumenti per
competere ad armi pari.
Anche recenti studi e ricerche
hanno rivelato dati inquietanti sul divario esistente tra le aree più ricche
del Paese e il Meridione. Alla popolazione del Sud, che rappresenta il 34,3 %
dell’intera popolazione italiana, arriva il 28,3% della spesa pubblica. Alla
popolazione del nord, che rappresenta il 65,7% dei cittadini italiani, arriva
il 71,7%.
Tradotto in risorse, significa che
al Meridione vengono sottratti 61 miliardi di euro all’anno di sola spesa
pubblica. Nell’arco di dieci anni, il Sud è stato privato di qualcosa come 600
miliardi di euro che avrebbero inciso profondamente sulla qualità della vita e
sull’occupazione.
E’ stato un meccanismo perverso che
ha calcolato i trasferimenti statali in base alla spesa storica e pertanto le
Regioni più ricche sono diventate sempre più ricche e quelle Meridionali sempre
più povere.
Una volta superata l’emergenza,
occorrerà aprire una forte vertenza con lo Stato centrale per un riequilibrio
nella distribuzione delle risorse e per un regionalismo che non sia una
“secessione mascherata”.
Il Consiglio Regionale della
Calabria sarà protagonista di questo grande confronto sul regionalismo e non
mancherà di elaborare una sua proposta originale da sottoporre all’attenzione
del Parlamento, del Governo e delle forze politiche.
Avrò anche modo di confrontarmi con
l’ufficio di presidenza e la conferenza dei capigruppo per concordare alcune
iniziative per celebrare questo cinquantesimo anniversario della Regione
Calabria, rivolgendoci soprattutto alle scuole per fare conoscere alle nuove
generazioni le funzioni e la storia del Consiglio regionale.
Il 2020 è anche l’anno del 50
anniversario dei cosiddetti Fatti di Reggio Calabria, una pagina difficile e
complessa della nostra storia che va riletta con distacco e imparzialità,
recuperandone le tracce di rivendicazione popolare, senza criminalizzazioni, ma
con lo scopo invece di esaltare la raggiunta unità della Calabria dopo mezzo
secolo.
Approfitto di questa citazione per
inviare un saluto sincero alla Città di Reggio Calabria, sede dell’Assemblea
Regionale e della Città Metropolitana.
Tra gli impegni che mi sento di
assumere per Reggio Calabria c’è quello di rilanciare l’iniziativa e le
funzioni della Conferenza Interregionale Calabria-Sicilia per il coordinamento
delle politiche dell’Area dello Stretto perché sono convinto che un’alleanza
strategica tra le due Regioni possa portare a processi virtuosi nei settori del
turismo, dei trasporti, della cultura, dei servizi, con enormi benefici per le
due sponde.
Sempre per quanto riguarda l’area
reggina, sottolineo con grande soddisfazione il risultato ottenuto dalla
presidente Santelli con lo sblocco del progetto di collegamento ferroviario nel
porto di Gioia Tauro.
Un risultato ottenuto con un gioco
di squadra con il Ministero dei Trasporti, con Rete Ferroviaria Italiana e
Autorità Portuale che consentirà allo scalo calabrese di accrescere la sua
competitività nel sistema mondiale dei trasporti di merci.
Ma in questa legislatura, la
Regione dovrà porre in primo piano la questione urbana nel suo complesso, lo
sviluppo cioè delle principali città calabresi dove si concentra più dell’80%
delle funzioni politiche, direzionali, economiche e culturali.
Il Capoluogo di regione Catanzaro,
Cosenza, Rende, Vibo Valentia, Crotone, Lamezia Terme, Rossano-Corigliano,
dovranno poter contare su progetti ambiziosi, supportati da risorse finanziarie
adeguate.
Il rapporto del Consiglio Regionale
con il sistema delle Autonomia Locali sarà fondamentale e pertanto cercheremo
di riempire di nuovi contenuti il CAL, Consiglio delle Autonomie Locali,
andando oltre l’attuale funzione di mero parere sugli atti del Consiglio.
Non abbasseremo la guardia sul
terreno della legalità e del contrasto alla mafia che riteniamo prioritario e
indispensabile per ogni politica di sviluppo della Calabria. Studieremo con
l’ufficio di presidenza, la conferenza dei capigruppo e la nuova commissione
consiliare antimafia ogni possibile iniziativa, anche di natura legislativa,
per combattere l’ingerenza della criminalità organizzata nella vita politica,
sociale ed economica della Calabria.
Consentitemi a tal proposito di
rivolgere un ringraziamento e un saluto alla Magistratura e alle Forze
dell’Ordine che soprattutto negli ultimi tempi hanno assestato duri colpi alle
organizzazioni criminali, facendone vacillare il predominio e la sensazione di
invincibilità.
E ringrazio anche il mondo della
Chiesa, in testa la Conferenza Episcopale Calabra, per il ruolo che svolge in
questa battaglia, scuotendo le coscienze e richiamando tutti noi all’assunzione
di responsabilità.
Onorevoli Colleghi,
quando avremo superato il tunnel,
quando avremo intravisto la luce dopo questa infinita sofferenza, dovremo
dedicare molte delle nostre energie alla ricostruzione dell’immagine migliore
della Calabria, spesso deturpata da fenomeni inquietanti, ma spesso anche
vittima inconsapevole di inaccettabili pregiudizi e luoghi comuni.
Dovremo farlo intanto dando
l’esempio di un’Assemblea regionale produttiva, che licenzia buone leggi, che
riesce ad interpretare i bisogni della gente.
Dovremo farlo valorizzando al
massimo il nostro “scrigno verde”, il nostro ambiente, le nostre bellezze
naturali e paesaggistiche, i siti storici e architettonici, le nostre
tradizioni millenarie, la nostra cultura che affonda le sue radici nella Magna
Graecia.
Individueremo tutti assieme le
azioni di mettere in campo per ricollocare la Calabria in Europa e al centro
del Mediterraneo, facendola uscire dalla dimensione periferica e marginale a
cui è stata relegata per decenni.
Dovremo, in altre parole,
contribuire a ricostruire la reputazione della Calabria in Italia, in Europa e nel
mondo.
Una mano ce l’aspettiamo dal
complesso mondo dell’informazione che anche in Calabria risente di
trasformazioni tecnologiche e professionali impressionanti per la loro
velocità.
Ci aspettiamo critiche severe e
stimoli, ma anche un contributo a valorizzare le cose positive che spero
andremo a realizzare.
Cercheremo anche di intervenire con
gli strumenti a disposizione - penso al Co.Re.Com - per un miglioramento e
potenziamento del sistema dell’informazione calabrese, soprattutto nel campo
dell’innovazione tecnologica e delle nuove frontiere del web.
Ho già sottolineato due importanti
ricorrenze - la nascita delle Regioni e i fatti di Reggio Calabria - ma ce n’è
una terza che interviene nel 2020, si tratta del 50esimo anniversario della
promulgazione dello Statuto dei Lavoratori.
Da qualunque angolo di osservazione
lo si analizzi, a prescindere da ogni condizionamento ideologico, non si può
non riconoscere la fondamentale importanza di questa Carta che ha rappresentato
l’emancipazione e la difesa dei diritti dei lavoratori.
E anche questa circostanza mi porta
a svolgere una veloce riflessione su quella che ritengo la “madre di tutte le
battaglie” in Calabria: il diritto al lavoro.
Se non riusciremo ad invertire la
tendenza alla desertificazione del tessuto economico della regione, se non
metteremo un freno alla fuga dei cervelli, se non daremo a tutti i nostri
ragazzi quanto meno la speranza di un’opportunità, se non valorizzeremo il
ruolo delle nostre Università, se non modernizzeremo i settori portanti della
nostra economia, la nostra funzione sarà inutile.
La Regione, da sola, non può
farcela. Diventa essenziale una regia unica che metta attorno ad un tavolo il
Governo, il Parlamento, le Aziende di Stato, il mondo dell’imprenditoria
italiana, il sindacato, l’insieme delle Autonomie Locali.
Il programma di governo della
presidente Santelli e della sua maggioranza è il punto da cui partire.
Abbiamo tutti la consapevolezza che
ci muoveremo, dopo l’emergenza, su un terreno completamente nuovo e
inesplorato, con i rapporti completamente modificati e ribaltati.
Sarà sicuramente più difficile, ma
non è detto che la Calabria, per i motivi che ho detto in premessa, non possa
trarre addirittura vantaggio da una situazione inedita che cancellerà ogni
divisione, ogni barriera e ogni certezza.
La strada maestra è quella della
bio-economia, dell’economia circolare, delle bio-tecnologie, della rivoluzione
digitale che impatta sul turismo, sull’agricoltura, sull’artigianato, sulla
cultura.
Il sole, il vento e anche il mare
possono diventare fonti inesauribili di energie pulite e rinnovabili. Le
applicazioni digitali possono trasformare l’agricoltura tradizionale in
“agricoltura di precisione” e l’artigianato tradizionale in “artigianato in
3D”. Il turismo dovrà cambiare volto e puntare sulla sicurezza e sulla
salubrità dei luoghi.
Abbiamo bisogno di ridurre
drasticamente le importazioni e incentivare il consumo dei prodotti calabresi,
anche sulla base di studi e ricerche mirate da affidare alle Università.
Dobbiamo utilizzare al meglio la
dotazione di Fondi Comunitari, sia recuperando le quote non spese - e in questi
giorni c’è stata una significativa apertura in questo senso dall’Unione Europea
che ha consentito all’Italia di non restituire 11 miliardi di euro - sia
utilizzando al meglio il Programma di Politiche di Coesione 2012- 2027 che
contiene almeno tre “tavoli” di straordinario interesse per la Calabria:
Europa più Intelligente per l’innovazione,
la digitalizzazione e la trasformazione economica e il sostegno alle piccole e
medie imprese; Europa più Verde per gli investimenti nella transizione
energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti
climatici;
Europa più Connessa per le reti di
trasporto e digitali strategiche.
Un lavoro immane ci attende e forse
basterebbe realizzare solo una parte delle cose che ho detto per fare ripartire
la nostra terra.
Con il governo regionale dovremo
avere un rapporto di leale collaborazione, senza rinunciare al potere di
controllo dell’Assemblea rispetto al potere Esecutivo.
Non ci sarà alcuna
contrapposizione, nella convinzione che solo un’azione sinergica tra Consiglio
e Giunta potrà portare i risultati sperati. L’esperienza della presidente
Santelli nelle aule parlamentari – dove ha esercitato sia ruoli di maggioranza
che ruoli di opposizione – è una garanzia in tal senso.
Onorevoli Colleghi, vi ringrazio
ancora una volta dell’onore che mi avete conferito. Partiamo assieme per un viaggio
pieno di incognite, ma con il coraggio che ci deve venire anche dalla Fede.
Il nostro Santo Patrono San
Francesco di Paola protegga la nostra gente e dia anche a noi
la forza di essere degni del ruolo a cui siamo stati chiamati.
Grazie!
Considerato
il particolare momento, legato alla grave emergenza epidemiologica dell’intero
Paese, plaude all’elezione del neo Presidente e chiede di intervenire
brevemente in merito all’ordine dei lavori.
Riferisce che un eventuale discussione
proseguirà dopo le elezioni dei vicepresidenti e dei segretari questori.
(Così resta stabilito)
Ricordate le modalità di voto, dispone la
distribuzione delle schede e invita il Segretario questore a fare la chiama.
Fa la chiama.
(Segue la votazione e lo spoglio
delle schede)
Comunica
l’esito della votazione: presenti e votanti 31; hanno riportato voti: Morrone
14, Irto 11, Neri 2, schede bianche 4.
Dichiara,
quindi, eletti alla carica di vice Presidenti del Consiglio regionale, i
consiglieri Morrone e Irto.
(Vivi e prolungati applausi da
parte dei consiglieri)
Ricordate le modalità di voto, dispone la distribuzione
delle schede.
Fa la chiama.
(Segue la votazione e, indi, lo
spoglio delle schede)
Comunica l’esito della votazione:
presenti e votanti 31; hanno riportato voti: Mancuso 16, Di Natale 8, Minasi 1,
Neri 1, schede bianche 5.
Dichiara, quindi, eletti alla carica di
segretari questori i consiglieri Mancuso Filippo e Di Natale Graziano.
(Vivi e prolungati applausi
da parte dei consiglieri)
Registrato l’alto senso di
responsabilità dimostrato nello svolgimento della seduta odierna, esprime
particolare plauso alle forze politiche di opposizione.
Pur consapevole dei molteplici ed
imminenti impegni della presidente Santelli in relazione all’emergenza sanitaria
in atto, chiede, tuttavia, lo svolgimento di una informativa sullo stato
attuale dell’emergenza in Calabria.
Rivolti i saluti e gli auguri al
neoeletto presidente Tallini ed auspicato il rispetto degli impegni assunti nel
discorso di insediamento, riferisce le iniziative poste in essere nell’ultima
riunione dell’Ufficio di Presidenza uscente, finalizzate a consentire al
Consiglio regionale di riunirsi e lavorare anche in modalità telematica.
Ritenuto necessario che il percorso
dell’Esecutivo regionale sia condiviso con il Consiglio, reputa opportuno, dopo
la fine dell’emergenza sanitaria in atto, procedere alla riprogrammazione dei
fondi comunitari, a suo avviso, non più corrispondenti alla situazione
esistente.
Sottolineata la necessità di affrontare
l’emergenza con misure concrete e non attraverso messaggi propagandistici,
chiede, in particolare, maggiori chiarimenti in merito all’istituzione
della task force per fronteggiare l’emergenza.
Invita a contenere la durata degli interventi
per ascoltare l’informativa della Presidente.
Sottolineata
la drammaticità della situazione in atto, reputa necessaria una maggiore
chiarezza nella “filiera di comando” della gestione dell’emergenza, plaudendo a
quello che ritiene un commissariamento della sanità da parte della Presidente
della Giunta regionale.
Ritenuto necessario superare le
strumentalizzazioni politiche, evidenzia l’eccezionalità dell’emergenza sanitaria
in atto, che può aver portato inevitabilmente a commettere degli errori.
Auspica, quindi, un confronto costante
in Aula sul percorso in atto, avvalendosi anche dell’apporto delle forze
politiche di opposizione, al fine di eliminare le molteplici discrasie
esistenti.
Ravvisata, altresì, la necessità di
ampliare la platea dei soggetti da sottoporre ai tamponi, invita a trovare
soluzioni alternative per la tempestiva diagnosi del virus.
Sottolineata la particolarità della seduta odierna,
ribadisce la richiesta a limitare la durata degli interventi al fine di
consentire alla Presidente di svolgere l’informativa.
Ritenuto necessario che ogni atto posto
in essere dal Consiglio regionale sia ispirato alla legalità ed all’etica della
responsabilità, chiede notizie in merito all’operatività della task
force istituita per fronteggiare l’emergenza sanitaria, nonché al
numero dei posti di terapia intensiva esistenti in Calabria.
Reputa, infine, che sia stato commesso
un clamoroso errore nelle odierne elezioni dei rappresentanti delle forze
politiche di opposizione in seno all’Ufficio di Presidenza, escludendo la
rappresentatività di esponenti dell’area centrale della Calabria.
Registrati i dati non ancora allarmanti
dell’emergenza sanitaria in Calabria, rileva posizioni anarchiche nella
“filiera di comando” soprattutto all’interno degli ospedali.
Ravvisata la necessità di dare adeguata
operatività alle ordinanze emanate dalla presidente Santelli, chiede informazioni
sul sistema organizzativo posto in essere, con l’indicazione di compiti e
funzioni degli ospedali Hub e Spoke ed, altresì, dell’ampliamento del numero di
posti letto nei reparti interessati dall’emergenza.
Ritenuto necessario far tesoro degli
errori compiuti nelle altre regioni italiane, invita ad aumentare la platea dei
soggetti da sottoporre ai tamponi e, soprattutto, a mettere in atto misure a
sostegno dell’economia calabrese attraverso l’interlocuzione con il Governo
nazionale.
Sottolinea, infine, la necessità, a suo
avviso, ormai improcrastinabile, di porre fine allo stato di commissariamento
della sanità calabrese.
Consapevole del delicatissimo momento
storico, plaude il dibattito ed auspica che in ogni appuntamento vi sia una politica
partecipata e inclusiva nella “casa dei calabresi”.
Considera, inoltre, utile dare una
risposta all’antipolitica, posto che le scelte sono state fatte nell’interesse
di tutti per garantire la massima sicurezza.
Ritiene, dunque, che il Consiglio regionale
debba avere un ruolo aggregante, propulsore verso la comunità, in una Calabria
che deve essere unita nel dare risposte ai cittadini. Fa, quindi, un appello ai
cittadini calabresi al rispetto delle misure di contenimento che consentiranno
di contenere l’emergenza sanitaria. Rivolge, infine, un pensiero ai sindaci che
vivono in prima persona drammi importanti ed esorta a coadiuvarli in questo
loro difficile compito. Conclude con un ringraziamento alle persone che si
espongono in prima linea per garantire la sicurezza sanitaria.
Reso noto di aver presentato
un’interrogazione alla presidente Santelli per capire come la Calabria stia
affrontando l’emergenza, precisa in merito all’elezione dei componenti
dell’Ufficio di Presidenza di aver votato scheda bianca in quanto convinto che
le scelte fatte abbiano mortificato l’area centrale della Calabria.
Chiede di sapere se sia vero che
l’ospedale Locri è stato individuato come centro Covid-19, notizia che ha
allarmato gli operatori sanitari del nosocomio. Posto che trattasi di una
struttura già sofferente, ritiene che la situazione verrebbe aggravata dalla
chiusura di alcuni reparti ed il conseguente trasferimento degli stessi presso
l’ospedale di Polistena.
Preannuncia, inoltre, di aver posto a
valutazione alcune idee come, ad esempio, l’individuazione di una struttura di
Siderno in cui si potrebbe fare un sopralluogo per capire se idonea ad una
possibile utilizzazione.
Osservato, infine, che il laboratorio
dell’ospedale di Locri non è attrezzato per effettuare tamponi Covid-19, ne
sollecita l’attivazione per dare la possibilità di una risposta pronta al
territorio.
Posto che il commissariamento sanitario,
a suo avviso, blocca la politica, sottolinea la difficile situazione degli
ospedali calabresi travolti da diverse problematiche, le stesse dell’ospedale
di Locri, ma anche l’esistenza di professionalità perfettamente in grado di
intervenire in questa emergenza. Sicuro che si troveranno le giuste
soluzioni per salvaguardare la salute dei sanitari e dei cittadini, conclude
facendo appello all’unità, senza colore politico e senza ricorrere a soluzioni
individuali.
Augurando buon lavoro ai componenti del
Consiglio e della Giunta regionale, porge il suo ringraziamento per l’elezione
a vice Presidente ed auspica che il Consiglio regionale intraprenda una nuova
stagione all’insegna dell’unione e della condivisione.
Augura buon
lavoro ai componenti della Giunta e del Consiglio e, dichiarandosi fiducioso
per il lavoro fin qui svolto in merito alla situazione emergenziale, invita a
riflettere sulla fase post emergenza sanitaria, soprattutto economica, di tutto
il Paese e, in particolare, della Calabria.
Auspicando che
si esca al più presto da tale situazione, evidenzia l’importanza di una
programmazione immediata di aiuto alle aziende che si trovano in gravi
difficoltà economiche. A tal proposito, plaude al lavoro svolto dall’assessore
Orsomarso per la cassa integrazione in deroga e invita a riflettere su
eventuali altre possibilità in tal senso, come il sostegno al credito e
liquidità.
Esprime piena
disponibilità sperando che l’unione e il contributo di tutti possano sortire
gli effetti sperati.
Rivolge il suo augurio di buon lavoro a
tutti i componenti neoeletti di Giunta e Consiglio regionale e in particolare
al neo presidente del Consiglio regionale, Tallini, che, a suo avviso
continuerà a mettere in campo la saggezza e la competenza acquisite nella sua
lunga esperienza politica.
Premesso il suo rispetto per il
dibattito democratico e per il contributo di tutte le forze politiche
all’interno del Consiglio, riferisce come non sia stato facile assumere alcune
scelte, benché ciò sia avvenuto attraverso il confronto con i consiglieri sia
di maggioranza sia di opposizione, al fine di ottenere risultati condivisi.
Riferisce, quindi, di aver informato il
Ministro Speranza, in occasione della Commissione salute alla Camera, su tutte
le difficoltà connesse alla sanità calabrese, sottolineando come le soluzioni
attuate nel recente passato abbiano prodotto più danni che benefici. Ricorda,
dunque, come le attività poste in essere dal Presidente della Giunta siano
quelle discendenti dalle disposizioni nazionali in materia di contenimento
dell’epidemia COVID, censurando le critiche sollevate al Commissario per l’attuazione
del Piano di rientro dal deficit sanitario, Cotticelli, verso il quale esprime
apprezzamento per l’impegno profuso.
Nel merito delle misure adottate,
evidenzia come si stia agendo per evitare le ospedalizzazioni, potenziando la
prevenzione e le unità territoriali e che per tali ragioni ha adottato
tempestivamente le sue ordinanze, anticipando anche le scelte del Governo.
In riferimento alle due grandi ondate di
esodo NORD – SUD, registrate a seguito dei decreti emanati dal Governo,
riferisce di essere consapevole che le ordinanze a sua firma che ne sono
seguite contenessero delle disposizioni borderline rispetto alle competenze
regionali. Specifica, infatti, come i contagi ad oggi registrati sul territorio
calabrese siano tutti di derivazione dalle Regioni del Nord maggiormente
colpite dall’epidemia.
Nel ricordare l’importanza della
prevenzione, precisa gli obblighi e le disposizioni dettate dalla Commissione
nazionale e dall’Istituto superiore di Sanità per quanto concerne il test del
tampone, dichiarandosi contraria all’uso dei tamponi rapidi, poiché a suo dire
vi sono evidenze scientifiche circa la loro scarsa affidabilità. Riferisce,
ancora, che, benché vi sia l’obbligo di effettuare i tamponi soltanto ai
soggetti che abbiano avuto contatti diretti con pazienti risultati positivi, si
sta procedendo all’effettuazione dei tamponi anche agli operatori sanitari.
Esprime apprezzamento per i componenti
presenti all’interno della Task force costituita dalla Regione Calabria e
precisa come la Regione Calabria stia effettuando una comunicazione molto
sobria, limitata ad un bollettino giornaliero. In proposito, puntualizza che
purtroppo oggi si sono registrati ulteriori 3 decessi, due nella provincia di
Cosenza e uno nella provincia di Vibo Valenzia, per un totale di 14 decessi.
In merito alle strutture, evidenzia che
ad oggi si registrano: 139 posti di terapia intensiva completi, grazie al
recupero di ventilatori da riuso; 80 posti pronti per ricevere i ventilatori,
essendo obiettivo della Regione quello di arrivare ad almeno 219 posti di
terapia intensiva; 73 post in pneumologia, 146 posti in malattie infettive.
Esprime apprezzamento per il lavoro fin
qui svolto, soprattutto grazie all’immediato allestimento degli ospedali Hub,
che a suo avviso sono le strutture più adatte per garantire la suddivisione
dei pazienti affetti anche da altre patologie e garantiscono al contempo la
presenza in servizio di personale qualificato; a ciò aggiunge la riapertura
delle graduatorie esistenti e nuove assunzioni a termine.
Ringrazia quindi le strutture
ospedaliere che hanno spostato interi reparti per isolare gli ambienti COVID e
riferisce che il Mater Domini ha attivato padiglioni di terapia intensiva. In
merito all’ipotesi di allestire un ospedale da campo, precisa come tale eventualità
sia stata proposta dalla Protezione civile senza oneri a carico della Regione.
Per quanto concerne gli ospedali Spoke
auspica che non debbano mai essere aperti ai casi covid, rappresentando tale
ipotesi una difficoltà per il territorio a fronte di tutte le misure di
sicurezza necessarie per la loro attivazione.
Comunica, dunque, le ragioni della
chiusura di determinati Comuni, dovute in particolare per consentire
l’attivazione dei controlli delle forze di polizia e riferisce di aver chiesto
l’intervento dell’esercito in riferimento al personale già in forza nei
distretti sul territorio.
Infine, convinta che la Calabria
riuscirà a contenere il contagio a fronte del responsabile comportamento dei
cittadini calabresi che dimostrano di aver compreso il pericolo, evidenzia
l’importanza di attrezzarsi per non trovarsi in difficoltà.
Chiede al Presidente del Consiglio il
tempestivo inserimento di un ordine del giorno di richiesta al Governo centrale
dei dispositivi utili per affrontare l’emergenza.
Ritiene, infine, che il superamento
della crisi possa rappresentare, pur nelle evidenti difficoltà, una sorta di
rinascita con un nuovo modello di Calabria da costruire, scegliendo su cosa e
come investire le risorse. In merito ai Fondi comunitari e ad un loro eventuale
utilizzo per far fronte all’emergenza epidemiologica giudica necessario
ricevere opportuni chiarimenti in merito alle intenzioni di investimento dello
Stato in Calabria.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di
un ordine del giorno a sua firma e dei consiglieri Giannetta, Pietropaolo e
altri.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del
giorno, che è approvato.
(Il Consiglio inserisce)
Illustra l’ordine del giorno,
finalizzato a sospendere l’esecutività del Regolamento regionale numero 22 del
2019 fino alla data del 31 dicembre 2020, attivando le procedure necessarie
anche in termini di graduale trasferimento delle competenze.
Precisa che non trattasi di una
bocciatura politica dell’atto approvato nella precedente Legislatura, ma
esclusivamente di un provvedimento finalizzato a fronteggiare l’attuale
situazione di emergenza.
Espresso disappunto per l’ordine del
giorno in discussione, riferisce di aver votato favorevolmente all’inserimento
esclusivamente per mero equivoco.
Ricordata l’approvazione condivisa del
provvedimento nella precedente Legislatura, censura le modalità procedurali
seguite e preannuncia il suo voto contrario.
Ribadisce che trattasi esclusivamente di una
sospensione dell’operatività e non di una rivalutazione politica dell’atto precedentemente
approvato.
Chiede maggiori chiarimenti al riguardo.
Ricordato che nella precedente
Legislatura l’opposizione ha dimostrato, a su dire, una avversione verso la
riforma del welfare, registra il mancato trasferimento ai Comuni delle
risorse finanziarie, nonché il mancato pagamento delle rette da parte della
Regione, tali da determinare una situazione di emergenza in un momento già
particolarmente difficile.
Precisa, quindi, che l’ordine del giorno
è esclusivamente volto a sospendere l’efficacia del Regolamento regionale al
fine di ripristinare la situazione preesistente e garantire la piena
operatività delle strutture socio-assistenziali.
Ribadisce l’inopportunità dell’ordine
del giorno in discussione, ricordando l’ampia condivisione del Regolamento
regionale – peraltro, approvato in ottemperanza alla normativa nazionale - da
parte degli esponenti del Terzo Settore.
Conferma, pertanto, il suo voto
contrario.
Pone ai voti l’ordine del giorno, che è
approvato.
(Il Consiglio approva)
Comunica che la prossima seduta sarà
convocata a domicilio.
Indi, esaurito l’ordine del giorno,
toglie la seduta.
La seduta termina alle 15.29
Il funzionario
responsabile
Giada
Katia Helen Romeo