X^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
_________
N. 80
SEDUTA Di MARTEDì 19
NOVEMBRE 2019
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
Inizio lavori h. 16,35
Fine lavori h. 22,10
INDICE
NERI Giuseppe, Segretario questore
Sull’indizione delle elezioni per il
rinnovo del Consiglio regionale
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
TALLINI Domenico (Forza Italia)
BATTAGLIA Domenico (Partito
Democratico)
In memoria del vigile del fuoco, Nino Candido, deceduto nell’esplosione
ad Alessandria
AIETA Giuseppe (Partito Democratico)
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito
Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà),*
GIORDANO Giuseppe (Partito democratico)
GIUDICEANDREA Giuseppe
(Democratici Progressisti)
GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)
GUCCIONE Carlo (Partito Democratico),*
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale,*,*
ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà)
SERGIO Franco (Moderati per la
Calabria)
SCALZO Antonino (Moderati per la
Calabria)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico),*,*
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico), relatore
AIETA Giuseppe (Partito
Democratico), relatore,*,*,*,*,*,*,*,*
D'ACRI Mauro (Oliverio
Presidente),*,*,*,*,*,*,*
SERGIO Franco (Moderati per la
Calabria),*,*,*,*,*,*,*
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
PRESIDENTE,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
GIORDANO Giuseppe (Partito
Democratico),*,*
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti),*,*,*,*,*
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico), relatore,*,*,*,*,*
NERI Giuseppe (Moderati per la
Calabria),*,*,*,*,*,*,*,*,*
SERGIO Franco (Moderati per la
Calabria),*
AIETA Giuseppe (Partito Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico), relatore
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti),*,*
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
NERI Giuseppe, Segretario
questore
SCALZO Antonino (Moderati per la
Calabria),*
SCULCO Flora (Calabria in Rete)
TALLINI Domenico (Forza Italia),*
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico), relatore
AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore
AIETA Giuseppe (Partito Democratico), relatore
TALLINI Domenico (Forza Italia)
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)
AIETA Giuseppe (Partito
Democratico)
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito
Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GIORDANO Giuseppe (Partito
Democratico)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
SERGIO Franco (Moderati per la
Calabria)
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà)
SERGIO Franco (Moderati per la Calabria)
ROBBE Angela, Assessore al lavoro
e welfare
SERGIO Franco (Moderati per la Calabria)
TALLINI Domenico (Forza Italia),*
Presidenza del presidente Nicola Irto
La seduta inizia alle 16,35
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Interviene
per informare l’Aula che la data per le elezioni per il rinnovo del Consiglio
regionale è stata individuata, d’intesa con il Presidente della Corte d’appello
di Catanzaro e il Presidente del Consiglio regionale, per il 26 gennaio 2020
che coincide, tra l’altro, con le elezioni della Regione Emilia Romagna.
In relazione
a questa scelta, che coincide con l’inizio dell’esercizio finanziario 2020,
informa il Consiglio di aver proposto in Giunta regionale l’approvazione
dell’esercizio provvisorio per garantire alla Regione lo svolgimento delle
attività ordinarie, autorizzando esclusivamente l’utilizzo delle risorse poste
sul capitolo per l’espletamento delle elezioni. Chiarisce che tale decisione è
scaturita per consentire al prossimo Consiglio di effettuare la programmazione
delle spese.
Smentisce,
poi, categoricamente la notizia apparsa su alcuni organi di stampa in merito a
un crack della Regione anche al fine di tranquillizzare l’opinione pubblica.
Specifica poi che le attività di recupero nei confronti dei Comuni, per crediti
risalenti al periodo 1981 – 2004, sono state avviate e che il bilancio della
Regione ha ottenuto la parifica della Corte dei Conti.
Ritiene
che le comunicazioni fornite dal presidente Oliverio andassero rese con largo
anticipo, consentendo così a tutte le forze politiche di organizzarsi in tutte
le attività preelettorali; per contro, evidenzia come la data oggi comunicata
sia scontata perché l’ultima utile per espletare le elezioni
Per
quanto riguarda la tematica del bilancio, ritiene che sarebbe stato opportuno
predisporre ed approvare il bilancio di previsione, considerato che, a suo
avviso, ci sarebbero stati i tempi tecnici necessari per farlo. Precisa, per
senso di giustizia, che la problematica riscontrata in sede di parifica e
relativa ai crediti vantati nei confronti dei Comuni in materia di rifiuti non
riguarda solo la gestione della Giunta Oliverio, bensì è il risultato di
diversi esercizi finanziari. Ritiene, però, che la situazione attuale crei
instabilità e crisi anche sul bilancio dei Comuni che non saranno in grado di
pagare i debiti che la Regione iscriverà in bilancio, trascinando in default la
Regione. Chiede, quindi, la collaborazione di maggioranza ed opposizione al
fine di scongiurare una crisi, a suo dire, altrimenti inevitabile.
Chiede che venga osservato un minuto di silenzio in
memoria del vigile del fuoco reggino deceduto nell’esplosione verificatasi ad
Alessandria.
Accoglie la proposta.
Invita i consiglieri e
tutti i presenti ad osservare un minuto di silenzio.
(I consiglieri ed i presenti si levano in piedi ed osservano un minuto
di silenzio)
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di due
ordini del giorno: protocollo numero 33748 e 33746.
Comunica che l’inserimento sarà posto in votazione
successivamente.
Sottolineato che la comunicazione del presidente Oliverio, in merito
alla data delle elezioni regionali, è stata anticipata dai media calabresi,
ricorda come già da tempo fosse stata richiesta per affrontare la campagna
elettorale in maniera diversa e organizzata.
A suo avviso i calabresi si allontanano sempre di più dalla politica e a
oggi il rischio è che la percentuale di elettori che andrà a votare sia molto
bassa.
Non condivise le scelte comunicate dal Presidente della Giunta sul bilancio,
crede che il rischio di default della Regione sia alto e serio, pur
riconoscendo che le responsabilità risalgano nel tempo.
Annuncia che presenterà una interpellanza per chiedere delucidazioni su
alcune situazioni non chiare in merito a risorse che la Regione trattiene a
vario titolo.
Chiede se alla base del ricorso all’esercizio
provvisorio ci sia una motivazione tecnica oppure una motivazione politica, considerato
che lo slittamento delle elezioni al 26 gennaio 2020 è stato originariamente
motivato dall’opportunità di approvazione del bilancio.
In merito alla richiesta
d’inserimento all’ordine dei lavori degli ordini del giorno del consigliere
Sergio, comunica che si asterrà in tutte le votazioni di ordini del giorno
perché quello relativo all’attivazione di uno sportello fisico ZES (Zona
economica speciale) al Porto di Gioia Tauro è rimasto inattuato. A sostegno di
questo, precisa, inoltre, di aver letto un’intervista dell’assessore Russo, mai
smentita, in cui affermava che lo sportello della ZES sarà solo informatico.
Conclude sollecitando un fronte comune contro la riduzione drastica delle
risorse destinate alla ZES di Gioia Tauro, a suo avviso ultimo barlume di
speranza per lo sviluppo del territorio.
Premesso che le ragioni
dell’esercizio provvisorio sono molteplici, ritiene che, prima di tutto, sia
stata l’improduttività di questi anni a causare un giudizio di parifica della
Corte dei conti che costringe la Regione ad effettuare dei tagli al bilancio
per rimpinguare il fondo per i debiti di dubbia esigibilità. Osserva che, a suo
avviso, è un errore non approvare un bilancio, perché politicamente suonerebbe
come una fuga dalle responsabilità.
Manifesta, infine, rammarico
per il fatto che si sia deciso unilateralmente di procedere in tale direzione
senza una riunione di maggioranza o un confronto, chiara conseguenza, a suo
dire, di una mancanza di rispetto e democrazia.
Affermato che sarebbe
opportuno dare un bilancio alla Calabria, sottolinea l’evidente scollamento sul
piano politico tra il presidente Oliverio e la sua maggioranza. Rivolge,
quindi, un appello al Presidente, offrendo il contributo della minoranza,
affinché dia un bilancio ai calabresi, nel rispetto delle disposizioni della
Corte dei conti.
Ritenendo necessario
prendere posizione nel dibattito, sottolinea lo spirito di collaborazione
tardivo della minoranza e afferma che il bilancio non è stato portato in Aula
per evitare un dibattito capzioso in una maggioranza che, indubbiamente a suo
avviso, non c’è più.
Esorta, quindi, il
presidente Oliverio ad accogliere l’invito del consigliere Orsomarso e sfidare
la propria maggioranza per vedere se avrà il coraggio di respingere il bilancio
di previsione.
Tiene a rimarcare due
aspetti: uno tecnico, che emerge dal giudizio di parifica della Corte dei conti
che evidenzia che la Regione deve farsi carico di responsabilità altrui; ed uno
politico, che si scontra con l’approvazione di un bilancio che necessariamente
investirà la nuova maggioranza di governo della Regione. Esorta il presidente
Oliverio a riferire le ragioni sottese alla scelta di approvazione del bilancio
provvisorio, senza addossarsi responsabilità che non gli competono.
Stigmatizza la scelta di procedere con l’esercizio provvisorio di
bilancio che, a suo dire, rappresenta il fallimento complessivo della
Legislatura.
Afferma che il bilancio è, prima di tutto, un atto politico e che
sarebbe importante dare ai cittadini un quadro chiaro e ben determinato per
conferire loro certezze e riflette sulle modalità con cui certe criticità si
sarebbero dovute affrontare.
Basito per le accuse di mala gestione delle finanze calabresi,
indipendentemente dalle divisioni e crisi della maggioranza e dai vari
schieramenti politici, invita al decoro nei comportamenti ed esorta a
completare il lavoro, che definisce rivoluzionario, avviato durante la
Legislatura.
Evidenzia, infine, che la decisione di utilizzare l’esercizio
provvisorio di bilancio è stata assunta proprio per permettere al Governo
successivo di utilizzare i residui.
Richiama al senso di responsabilità dei presenti, sottolineando che il
bilancio è un dovere istituzionale, oltre che politico.
Evidenzia come le difficoltà vadano affrontate con la diligenza del buon
padre di famiglia per cercare di capire quali attività porre in essere, al di
là delle divergenze politiche e dei conflitti, nel bene e nell’interesse dei
calabresi. Giudica inutile rivendicare le proprie posizioni e invita al
ragionamento finalizzato alla risoluzione delle criticità.
Rileva che, a prescindere dalle comunicazioni rilasciate dal Presidente
della Giunta regionale e già anticipate in Conferenza dei capigruppo, la
Legislatura attuale ha ancora a disposizione un determinato orizzonte temporale
per operare e cercare di portare a termine il lavoro avviato durante il Governo
regionale.
Invita ad abbassare i toni della discussione ed alla trattazione,
invece, dei vari punti all’ordine del giorno della seduta odierna.
Precisa che l’esercizio provvisorio di bilancio è uno strumento che
consente di utilizzare le risorse finanziarie per il funzionamento della
Regione, impiegando, mese per mese, un dodicesimo della posta di bilancio.
Aggiunge anche che se tale scelta non fosse adottata le conseguenze potrebbero
essere gravi.
Ritiene, quindi, che si dovrebbe apprezzare una decisione del genere, ma
esorta anche ad un atteggiamento prudente nell’esprimere valutazioni e
considerazioni di sorta.
Pur comprendendo risentimenti e rancori, afferma di non comprendere,
invece, quelle che chiama “operazioni di alterazioni della verità”.
Pertanto, evidenzia che l’esercizio di funzione della rappresentanza
politica richiederebbe, oltre che un’assunzione di responsabilità, anche uno
sforzo aggiuntivo per comprendere appieno le situazioni esaminate prima
dell’espressione di un proprio pensiero.
Per evitare che si rappresenti una situazione diversa da quella reale,
ribadisce, quindi, che il bilancio della Regione Calabria 2018 è stato
sottoposto a giudizio di parifica da parte della Corte dei conti, ottenendola;
precisa però che la stessa Corte dei Conti ha ricordato l’esistenza di debiti
risalenti ad anni pregressi, dal 1981 al 2004, dovuti alle mancate riscossioni
dei crediti nei confronti dei vari Comuni.
Riferisce che il debito complessivo ammonta ad euro 226 milioni e che
parte di questo, circa 120-130 milioni di euro, è in capo alle città capoluogo,
esclusa Crotone per la quale la verifica non è stata ancora completata.
Afferma, pertanto, che la soluzione per la Regione Calabria a queste
criticità sarebbe stata incassare il credito vantato nei confronti dei Comuni o
accantonare tale somma nel Fondo crediti di dubbia esigibilità.
Evidenzia che si tratta di un debito che le varie amministrazioni
comunali avrebbero dovuto saldare, ma così non è stato per varie motivazioni,
soprattutto per le difficoltà finanziarie in cui versano i Comuni.
Rispetto a quanto detto e in conseguenza di
quanto stabilito dalla Corte, così come emergerà dai rendiconti, sottolinea che
sono stati presi i provvedimenti necessari, per creare così le condizioni a
salvaguardia del bilancio della Regione e del suo risanamento, operazione
avviata in questi anni di Legislatura.
Ricorda, infine, a titolo esemplificativo, che solo per i rifiuti non
pagati dai Comuni per gli anni dal 2015 al 2018 sono stati anticipati dalla
Regione 257 milioni di euro, ritenendo necessaria, pertanto, un’iniziativa in
tal senso da parte del legislatore nazionale affinchè
i Comuni, e non solo quelli calabresi, siano messi nelle condizioni di onorare
tali debiti.
Conclude ribadendo che il bilancio della Regione Calabria non è in default, proprio perché vi è stata la
parificazione da parte della Corte dei conti.
Sottolinea che quanto proposto dal
consigliere Greco è in contraddizione con quanto detto dal presidente Oliverio.
Evidenzia come in Emilia Romagna il presidente Bonaccini
approverà il bilancio di previsione perché la regolarità dei conti,
contrariamente alla Calabria, glielo consentirà. Invita, quindi, il suo
capogruppo a verificare se ci sono le condizioni per approvare, d’accordo con
la minoranza, il bilancio.
Pone ai voti la proposta di inserimento
all’ordine del giorno di due ordini del giorno a firma del consigliere Sergio
che sono inseriti.
Chiede l’inversione dell’ordine del giorno
in modo da discutere immediatamente il punto riguardante la problematica del
CORAP.
Puntualizza che in conferenza dei
capigruppo si è discusso dell’ordine dei lavori e si è deciso di collocare la
questione CORAP alla fine dell’ordine del giorno. Assume l’impegno a nome
dell’intera minoranza di rimanere in Aula fino alla conclusione della
trattazione di tutti i punti all’ordine del giorno.
Prende atto della precisazione del
consigliere Gallo e, in coerenza con quanto stabilito in Conferenza dei
capigruppo, si augura che il Consiglio regionale possa approvare il punto
riguardante il CORAP.
Evidenzia l’ordine con cui si è svolta la
Conferenza dei capigruppo nella quale si è deciso di inserire la problematica
del CORAP all’ultimo punto all’ordine del giorno, considerata l’importanza
degli altri punti da trattare ed approvare con la partecipazione bipartisan di tutti i consiglieri
regionali.
Illustra la
proposta di legge, di iniziativa del consigliere Morrone, che ritiene
rappresenti uno strumento importante per la garanzia e le forme di
riconoscimento delle minoranze storiche presenti in Calabria. Puntualizza come
sulla materia si siano pronunciate più amministrazioni regionali, approvando
testi normativi in cui è prevalsa una sorta di equivalenza tra la cultura Rom e
il nomadismo; sottolinea, quindi, come la proposta miri a definire in modo
specifico le caratteristiche della popolazione Rom, prevedendo alcune giornate
di commemorazione, la creazione di un osservatorio territoriale per studiare la
composizione delle minoranze, la realizzazione di studi di tipo linguistico e
l’istituzione di un garante per i diritti della popolazione Romanì.
Comunica che è
stato presentato un emendamento, a firma del consigliere Mirabello, protocollo
numero 30429, che riformula il titolo della proposta.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 30429 che è approvato, indi pone in
votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che sono approvati. Pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 30430 che prevede l’inserimento
dell’articolo 6 bis.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Pone in
votazione sia l’emendamento protocollo numero 30430 che è approvato, indi è
inserito l’articolo 6bis, sia l’articolo 7 che è approvato. Pone in votazione
la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con
l’autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la
proposta di legge finalizzata ad ampliare la platea dei soggetti attuatori di
cui alla legge regionale numero 12 del 2018, inserendo le associazioni
pubbliche di assistenza alla persona.
Pone in
votazione gli articoli 1 e 2 che sono approvati, indi pone in votazione la
proposta di legge nel suo complesso che è approvata con l’autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta
di legge, modificativa della legge regionale numero 4 del 2019, inerente la
vendita diretta di prodotti agricoli al fine di uniformarla alle disposizioni
statali.
Pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 33714, a firma del consigliere
Sergio.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Esprime il
parere negativo della Giunta.
Esprime parere
negativo.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 33714 che è respinto, indi pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 15772, sempre a firma del
consigliere Sergio.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Esprime il
parere negativo della Giunta.
Esprime parere
negativo.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 15772 che è respinto, indi pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 15775, a firma del consigliere
Sergio.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Esprime il
parere negativo della Giunta.
Esprime parere
negativo.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 15775 che è respinto, indi pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 15776, a firma del consigliere
Sergio.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Esprime il
parere negativo della Giunta.
Esprime parere
negativo.
Pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 15776 che è respinto; pone in votazione
l’articolo 1 che è approvato, indi pone discussione l’emendamento protocollo
numero 17735 a firma del consigliere Sergio.
Dichiara che l’emendamento
si illustra da sé.
Esprime il
parere negativo della Giunta.
Esprime parere
negativo.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 17735 che è respinto, indi pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 15778 a firma del consigliere
Sergio.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Esprime il
parere negativo della Giunta.
Esprime parere
negativo.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 15778 che è respinto, indi pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 15780, a firma del consigliere Sergio.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Esprime il
parere negativo della Giunta.
Esprime parere
negativo.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 15780 che è respinto, indi pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 15782 a firma del consigliere
Sergio.
Dichiara che
l’emendamento si illustra da sé.
Esprime il
parere negativo della Giunta.
Esprime parere
negativo.
Pone in
votazione l’emendamento protocollo numero 15782 che è respinto e gli articoli 2
e 3 che sono approvati, indi pone in votazione la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata, con il voto contrario dei consiglieri Sergio e
Scalzo, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la
proposta di legge che mira a superare alcune criticità relative
all’applicazione della normativa relativa ai Parchi Marini regionali, ritenendo
chiara la volontà del legislatore di accorpare e non di abolire i parchi marini
regionali.
Pone in
votazione gli articoli 1, 2, 3 che sono approvati, indi pone ai voti la legge
nel suo complesso che è approvata con l’autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge spiegando che torna in Aula dopo l’abrogazione della precedente legge regionale per problemi di incostituzionalità. Ricordato l’iter complesso, anche a causa dei rilievi mossi in sede di impugnativa, sottolinea l’esigenza di mettere ordine in un settore che ha visto forme irregolarità causate dalla mancanza di regole precise. Comunica, infine, che sono stati presentati degli emendamenti che verranno valutati in base alla coerenza con l’obiettivo della legge.
Chiede che sia inserita una nota aggiuntiva alla relazione finanziaria,
di cui dà lettura, relativa agli organi di controllo e alla mancanza di oneri
aggiuntivi, precisando, altresì, la necessità di equiparare il termine dei 60
giorni previsto all’articolo 11 al 30 giugno 2020, data di entrata in vigore
della norma.
Pone ai voti l’integrazione alla relazione finanziaria che è approvata,
indi riferisce che all’articolo 1 sono stati presentati alcuni emendamenti a
firma del consigliere Neri. Invita il consigliere Neri ad illustrare
l’emendamento protocollo numero 30482.
Riferisce, preliminarmente, di aver presentato emendamenti di natura
tecnica, riferendosi più che altro alle finalità della legge, cercando di
elidere eventuali previsioni che possano determinare nuovi e maggiori compiti
per le Asp, evitando così interferenze con l’attività del Commissario per
l’attuazione del Piano di rientro.
Illustra l’emendamento protocollo numero 30482 che, all’articolo uno,
abroga la lettera a) del comma 3, al fine di evitare problemi di legittimità
costituzionale.
Registrato il parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 30482 che è approvato, così come l’articolo 1 che è approvato per come emendato.
Pone in votazione l’articolo 2 che è approvato e l’emendamento all’articolo 3, protocollo numero 33717, a firma del consigliere Giudiceandrea che è approvato.
Indi, pone in votazione l’articolo 3, che è approvato per come emendato, e gli articoli 4 e 5 che sono approvati.
Comunica che all’articolo 6 è
stato presentato un emendamento, protocollo numero 30483, a firma del consigliere Neri.
Illustra l’emendamento abrogativo dell’articolo 6 per ragioni di legittimità costituzionale.
Registrato il parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 30483 che è approvato, indi l’articolo 6 è espunto dal testo.
Comunica, poi, che all’articolo 7 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 32629, a firma del consigliere Sergio.
Illustra l’emendamento che modifica il comma 2 dell’articolo 7 della
proposta e che riguarda l’uso della SCIA e l’intermediazione dell’attività
funebre, precisandone il carattere ordinamentale e l’assenza di oneri a carico
del bilancio regionale.
Precisa che l’emendamento si divide in due parti e che la parte da
sottoporre al voto è la lettera a).
Pone in votazione la lettera a) dell’emendamento protocollo numero 32629 che è approvata.
Indi, pone in votazione l’articolo 7, che è approvato per come emendato, e l’articolo 8 che è approvato.
Comunica che all’articolo 9 sono stati presentati alcuni emendamenti: il protocollo numero 29169, a firma del consigliere Greco, che è ritirato, e l’emendamento protocollo numero 30490 a firma dei consiglieri Giordano e Battaglia.
Illustra l’emendamento, protocollo numero 30490, che mira ad incidere sulla capacità tecnico-organizzativa delle aziende e definisce meglio il numero degli operatori addetti al servizio.
Registrato il parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento che è approvato e comunica che è stato presentato un altro emendamento, protocollo numero 32631, a firma del consigliere Sergio.
Illustra l’emendamento di modifica dell’articolo 9 per quanto concerne il coordinamento di previsione della SCIA e l’adeguamento alle attività esistenti entro il 30 giugno 2020, precisandone il carattere ordinamentale e l’assenza di oneri a carico del bilancio regionale.
Registrato il parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 32631 che è approvato, così come l’articolo 9, che è approvato per come emendato.
Riferisce che l’emendamento presentato all’articolo 10, protocollo numero 29170 a firma del consigliere Greco è stato ritirato e pone in votazione l’articolo 10 che è approvato.
Comunica che all’articolo 11 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 30484, a firma del consigliere Neri.
Illustra l’emendamento secondo cui l’accertamento dei requisiti debba essere di competenza dei Comuni e non delle Asp.
Registrato il parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 30484, che è approvato, e l’articolo 11, approvato per come emendato.
Comunica, poi, che all’articolo 12 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 30485 a firma del consigliere Neri.
Illustra l’emendamento che propone che le attività di vigilanza siano effettuate dai Comuni.
Reputa necessario l’intervento delle Asp.
Condivide il pensiero espresso dal consigliere Giudiceandrea, reputando che i Comuni non abbiano competenza per tale materia, a suo parere, più consona alle Asp.
Precisa che l’intento è quello di evitare ulteriori e maggiori impegni per le Asp.
Paventa che tale potere possa essere attribuito ai Comuni che, da soli, non avrebbero competenza.
Comunica il ritiro dell’emendamento protocollo numero 30485 a firma del consigliere Neri e pone in votazione l’articolo 12 che è approvato.
Passa, poi, all’articolo 13 e comunica che è stato presentato un emendamento, protocollo numero 30491 a firma del consigliere Giordano.
Illustra l’emendamento relativo alle modalità di trasferimento delle salme.
Registrato il parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 30491, che è approvato e comunica che l’emendamento, protocollo numero 30488, a firma del consigliere Nucera, è stato ritirato.
Comunica, altresì, che è stato presentato un altro emendamento, protocollo numero 29171 a firma del consigliere Greco, ritirato anch’esso, e passa all’emendamento protocollo numero 30492 a firma del consigliere Giordano, che si illustra da sé.
Indi, registrato il parere favorevole del relatore e della Giunta regionale, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 30492, che è approvato, e l’articolo 13, approvato per come emendato.
Riferisce, quindi, che all’articolo 14 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 30486, a firma del consigliere Neri.
Illustra l’emendamento che riguarda le caratteristiche della Casa funeraria, precisando la necessità sia della cella frigorifera sia di una sala climatizzata.
Pur esprimendo il suo parere favorevole, invita a valutare il fatto che tale emendamento sia riproposto più avanti.
Chiarisce la diversità degli emendamenti
Esplicita meglio la procedura relativa a tali emendamenti.
Esprime parere negativo all’emendamento protocollo numero 30486 a firma del consigliere Neri.
Ritira l’emendamento.
Comunica che all’articolo 14 è stato presentato un altro emendamento, protocollo numero 30493 a firma del consigliere Giordano.
Illustra l’emendamento.
Registrato il parere favorevole del relatore, pone in votazione l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 14 che è approvato per come emendato.
Indi, pone in votazione gli articolo 15 e 16 che sono approvati e comunica che all’articolo 17 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 30487, a firma del consigliere Neri.
Illustra l’emendamento che, a suo avviso, ricalca i contenuti dell’articolo 28, già oggetto di impugnativa nella sua interezza e che riguarda la dispersione delle ceneri, consentita solo previa autorizzazione di un ufficiale civile. Indi, paventandone l’incostituzionalità, propone l’abrogazione integrale dell’articolo 17.
Riferisce che ciò è già previsto e che il rischio di impugnativa è già superato. Chiede che si ponga ai voti.
Esprime parere contrario all’emendamento.
Ritenendo che la norma sia incostituzionale, chiede chiarimenti al consigliere Giudiceandrea.
Chiede che si inserisca la precisazione relativa all’ufficiale dello Stato civile.
Dà lettura di tale precisazione.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 30487 riformulato, che è approvato, e l’articolo 17, approvato per come emendato.
Indi, pone in votazione gli articoli 18,19 e 20 che sono approvati e la legge nel suo complesso, approvata per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta finalizzata a modificare la legge regionale numero
41 del 2016, istitutiva della Riserva naturale regionale delle “Valli del
Cupe”, con l’obiettivo precipuo di estendere la gestione dell’area protetta
affidandone la direzione all’associazione Legambiente, in grado, a suo avviso,
di valorizzare maggiormente l’esperienza naturalistica della Riserva.
Sottolineata, poi, la necessità di garantire il pieno coinvolgimento
degli Enti locali nell’ambito del cui territorio ricade la Riserva, riferisce
la formulazione da parte del consigliere Tallini di un emendamento in tal
senso.
Precisa, infine, che la possibilità di indicazione dell’associazione
ambientalista, quale Ente gestore di Aree naturali protette regionali, è
espressamente prevista dalla legge regionale numero 10 del 2003.
Annuncia il suo voto contrario, ritenendo illegittimo l’affidamento
diretto della gestione della Riserva.
Riferita, poi, la contrarietà al provvedimento di numerosi sindaci dei
Comuni circostanti l’area della Riserva, ricorda l’iter di approvazione della legge istitutiva e le motivazioni ad
essa sottese, essenzialmente volte alla valorizzazione ed al rilancio dei
territori. Invita, pertanto, ad una maggiore riflessione.
Sottolineata l’importanza dell’istituzione della Riserva, ravvisa
profili di illegittimità nel provvedimento in esame, ritenendo necessario,
piuttosto, che i Comuni e le associazioni ambientaliste, quali Legambiente,
lavorino in sinergia.
Invita, pertanto, ad approfondire tali aspetti al fine di adottare opportuni
correttivi, a suo avviso, fondamentali al fine di accedere a cospicui
finanziamenti.
Annuncia, quindi, il suo voto contrario, in caso di non accoglimento
della modifica proposta.
Sottolineato di aver presentato la proposta di modifica della legge
istitutiva a seguito di diverse problematiche emerse, a suo dire, nella
gestione della Riserva, avrebbe auspicato che i consiglieri si interrogassero
piuttosto sulle motivazioni che hanno spinto il proponente della legge istitutiva
a chiederne la modifica.
Ricordato l’iter del
provvedimento nella Commissione di merito che ha portato ad una approvazione
all’unanimità, reputa necessario adottare tutte le misure idonee ad impedire
che un’eccellenza naturalistica calabrese si trasformi in un ennesimo
“carrozzone”. Elencate le molteplici problematiche che, a suo avviso, hanno
interessato la precedente gestione della Riserva, ritiene necessaria una
inversione di tendenza anche in questo campo.
Sottolinea, quindi, che, pur trattandosi di una associazione
ideologicamente lontana dalla sua posizione, la proposta prevede l’affidamento
della direzione della Riserva a Legambiente, che dovrà garantire la
partecipazione dei Comuni territorialmente ricadenti nell’area stessa.
Ricordati i molteplici tentativi di intralciare l’approvazione della
legge istitutiva e ribadito che la legge prevede il coinvolgimento degli Enti
locali, invita a compiere scelte scevre da condizionamenti.
Rilevata la diversità di visioni negli interventi che si sono preceduti,
condivide le ragioni sottese all’istituzione delle Riserve naturalistiche.
Apprezzata la determinazione ed il coraggio del consigliere Tallini, nel
sostenere un provvedimento a salvaguardia dei territori, esprime il suo voto
favorevole, pur avendo, inizialmente, l’intenzione di manifestare un voto
contrario.
Sottolineato che la proposta di legge prevede il coinvolgimento degli
Enti locali, senza precisarne il ruolo, chiede che si proceda alla votazione
per appello nominale, anticipando il suo voto contrario.
Invita il consigliere Tallini a denunciare nelle sedi opportune aspetti
gestionali, a suo dire, illeciti.
Chiede di sapere come sia
stata votata la proposta in Commissione.
Riferisce che è stata
approvata all’unanimità
BOVA
Arturo (Democratici Progressisti)
Chiarisce di non aver
partecipato al voto in Commissione.
ESPOSITO
Sinibaldo
(Nuovo Centro Destra)
Premesso che le
amministrazioni possono cambiare e che la comunità deciderà se confermare
l’attuale sindaco, dichiara di avere alcune perplessità su questo aspetto e
propone di invertire la previsione stabilendo che siano i Comuni a coinvolgere
Legambiente. Annuncia, quindi, voto contrario.
Reputa inopportuno
l’intervento del consigliere Esposito che, ricorda, aveva votato a favore in
Commissione.
In considerazione dell’ottimo
lavoro svolto in Commissione, dichiara voto a favore.
Pone in votazione gli
articoli 1, 2 e 3 che sono approvati. Indi, dispone la votazione per appello
nominale della legge nel suo complesso.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 22, hanno votato sì
12, hanno votato no 7, si sono astenuti 3, pertanto la legge è approvata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta che
prevede l’attuazione del diritto allo studio universitario, disciplinando gli
interventi per l’attribuzione di benefici e l’erogazione di servizi agli
studenti universitari, tramite un Piano triennale approvato dalla Giunta e dalla
terza Commissione con voto unanime.
Pone in votazione la
proposta che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta che
prevede un Piano triennale rivolto agli Istituti tecnici superiori, approvato
dalla Giunta e dalla terza Commissione, contenente la ridistribuzione sul
territorio delle diverse specialità.
Pone in votazione la
proposta che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta di
modifica della lettera a) comma 2 dell'articolo 14 della legge
regionale 21 dicembre 2005, n.17, tesa a far sì che gli operatori economici,
che intendano investire sulle aree del demanio marittimo nei Comuni privi di
Piano spiaggia, possano ottenere concessioni pluriennali, garantendo uno
snellimento delle procedure burocratiche.
Pone in votazione gli
articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è
approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustrando la proposta
relativa al Rendiconto esercizio 2018 Agenzia Regionale per la Protezione
dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL), informa che: il Revisore unico ha
espresso parere favorevole all’approvazione; il Dipartimento ambiente, a
conclusione dell’istruttoria id competenza, ritiene che nulla osti all’attuale
impostazione del rendiconto; il Dipartimento bilancio, eseguite le verifiche,
ritiene possibile procedere all’adozione del rendiconto per l’esercizio 2018
dell’ARPACal.
Pone in votazione la
proposta che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Illustrando la proposta relativa
al Rendiconto esercizio 2018 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)
informa che: il Revisore unico dei conti ha espresso parere favorevole
all’approvazione; il Dipartimento ambiente e territorio ha espresso parere
favorevole all’approvazione del consuntivo 2018 dell’Ente; il Dipartimento
bilancio, eseguite le verifiche, ritiene possibile procedere all’adozione del
rendiconto per l’esercizio 2018 dell’Ente per i parchi marini regionali.
Pone in votazione la
proposta che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Chiede al consigliere Tallini di illustrare congiuntamente le due
proposte di provvedimento amministrativo.
Illustra le due proposte di provvedimento amministrativo contenenti
variazioni al bilancio di previsione del Consiglio regionale della Calabria, al
fine di soddisfare i fabbisogni previsti per il corrente esercizio finanziario
e i successivi; inoltre, spiega che è stato istituito il Fondo crediti di
dubbia esigibilità al fine di garantire gli equilibri di bilancio. Comunica,
infine, che il Collegio dei revisori ha espresso parere favorevole.
Pone in votazione le
proposte di provvedimento amministrativo numero 275/10^ e 277/10^ che sono approvate.
(Il
Consiglio approva)
Chiede il rinvio dei punti 14, 15 e 16 all’ordine del giorno.
Pone in votazione la proposta di rinvio che è approvata
(Il Consiglio rinvia)
Chiede che si rimetta in discussione la proposta numero 439/10^ per
consentire la correzione di un errore materiale.
Spiega che un refuso all’articolo 9, comma 2, primo capoverso, altera il
significato della norma e deve essere corretto.
Pone in votazione la proposta di modifica che è approvata e la legge nel
suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta tesa a suggerire al Parlamento l’approvazione di un
disegno di legge per ampliare la tutela degli orfani dei crimini domestici ed
estendere loro i benefici previsti dalla legge numero 68 del 1999, favorendone
l’accesso al mondo del lavoro.
Pone in votazione la
proposta che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta che fissa i principi per la creazione dell’Agenzia
regionale sviluppo aree industriali. Rammentato l’iter articolato che ha visto
un’attività certosina della Commissioni coinvolte, spiega che con tale proposta
viene ridefinito il perimetro operativo, garantendo: le funzioni, la
salvaguardia delle risorse umane e del patrimonio infrastrutturale.
Presidenza del segretario
questore Giuseppe Neri
Afferma che la proposta di legge è espressione dell’esigenza di
apprestare un quadro normativo puntuale ed esaustivo della disciplina della
crisi del Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive CORAP,
che tuteli l’interesse sia dei creditori sia dei consorziati, oltreché
l’interesse pubblico che vi è alla base.
Illustra, quindi, la proposta che si compone di 4 articoli. A tal
riguardo, precisa che l’articolo 1 modifica le disposizioni dettate dalla legge
regionale numero 24 del 2013 mediante l’introduzione dell’articolo 6 bis, che individua le situazioni di
crisi aziendale, in presenza delle quali viene disposta la liquidazione coatta
amministrativa del Corap e le modalità di
effettuazione della stessa.
Sottolinea che l’articolo 2 reca le disposizioni che dettano i principi
generali per la costituzione dell’Agenzia regionale sviluppo aree industriali
ed in cui vengono definite le relative funzioni e le modalità di esercizio.
Precisa che la stessa Agenzia è dotata di funzioni e competenze proprie già appartenenti
al Corap. Aggiunge poi che sono descritte le funzioni
della Regione in materia di indirizzo, vigilanza e controllo, unitamente ai
controlli contabili e gestionali di competenza del revisore unico e che sono
elencati gli organi, le funzioni e i compiti dell’Agenzia.
Infine, riferisce che gli articoli 3 e 4 espongono, rispettivamente, la
norma di natura finanziaria e l’entrata in vigore della legge.
Anticipa il proprio voto favorevole, ricordando l’iter travagliato della proposta di legge esaminata dalle
Commissioni prima e seconda congiunte, che infine ha avuto un esito favorevole.
Ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla proposta di legge e
contribuito alla sua realizzazione. Afferma, infine, che il risultato
raggiunto, anche grazie ai proponenti, rappresenta un “felice episodio di buona
politica”.
Ricorda il lavoro svolto nelle Commissioni congiunte, caratterizzato da
confusione, soprattutto sulla situazione debitoria dell’Ente, e afferma, di
conseguenza, la sua contrarietà alla proposta di legge in oggetto che definisce
scellerata.
Considera che senza dotare tale proposta di un Piano industriale non si
potrà immaginare il futuro industriale della Regione e invita, pertanto, ad una
piena assunzione delle proprie responsabilità che stanno portando all’epilogo
attuale.
A suo giudizio, infatti, con l’istituto della liquidazione coatta
amministrativa non si provvede, nei fatti, ad una valorizzazione effettiva del Corap, con la salvaguardia delle funzioni svolte e dei
lavoratori.
Afferma, invece, che una soluzione sarebbe stata quella di dotare il
CORAP di effettive funzioni per renderlo operativo.
Avverte che così facendo, senza creare un’alternativa al CORAP, che tuteli
la continuità nel mantenimento delle funzioni, si rischierà di bloccare
l’intero sistema produttivo industriale.
Anticipa, infine, il proprio voto che sarà di astensione o comunque
sfavorevole.
Presidenza del presidente
Nicola Irto
Considera tale proposta di legge un esempio virtuoso di sinergia
istituzionale, avendo coinvolto vari soggetti istituzionali della Giunta e del
Consiglio regionale, i lavoratori, sindacati e lo stesso commissario.
Giudica il risultato ottenuto come la migliore sintesi possibile
nell’interesse della continuità del CORAP, istituito già nella precedente
Legislatura ed afferma che con tale proposta di legge si realizza un progetto
che porterà alla rinascita dell’Ente stesso, nella salvaguardia delle funzioni,
del patrimonio e del personale.
Conclude nella consapevolezza di un testo completo, che non è stato
arricchito ulteriormente, per evitare di ritornare sullo stesso a causa di
eventuali impugnative da parte del Governo nazionale.
Annuncia voto di astensione in quanto non soddisfatto del risultato
raggiunto con la proposta di legge e, ripercorrendo l’iter seguito, afferma che
sarebbe stato opportuno addivenire a soluzioni differenti.
Ricollegandosi all’intervento del consigliere Giannetta, concorda sulla
necessità di realizzare preliminarmente il Piano industriale e sull’esigenza di
tutela delle funzioni e del know-how
del personale.
Ricorda che, più volte, nelle Commissioni sono stati ascoltati i pareri
dei vari tecnici, che prospettavano una situazione ormai critica, e che, dopo
ore di Commissione congiunta, il prodotto finale è stata la redazione di una
proposta di legge, in cui non risultano assolti gli impegni presi. Evidenzia,
infine, che il dirigente del personale della Giunta regionale non ha mai preso
parte ai lavori delle Commissioni interessate.
Ricorda il grande lavoro svolto in Commissione e i diversi tentativi di risoluzione nonché le richieste di chiarimento rispetto alle quali, spesso, non vi è stata una adeguata risposta.
Alla luce di tutto ciò, sottolinea che l’attenzione principale è sempre stata rivolta ai lavoratori, nel tentativo di una possibile soluzione all’insegna della loro salvaguardia e tutela.
Ritiene, infine, che l’unico risultato, individuato nella creazione di una Azienda unica, a suo avviso, non rappresenti la soluzione di una problematica che, probabilmente, resterà interamente in capo alla nuova amministrazione regionale.
Esprime apprezzamento per il lavoro svolto nell’ambito delle
Commissioni, basato sul confronto e su una riflessione, spesso dibattuta, che
ha consentito di arrivare in Aula consiliare nell’intento di produrre una sintesi
che possa portare soprattutto alla risoluzione delle problematiche, causate
dalla cattiva gestione degli ultimi dieci anni, a fronte della quale, a suo
avviso, si è dimostrato grande senso di responsabilità da parte di tutto il
Consiglio regionale.
Auspica, quindi che il testo, volto soprattutto alla salvaguardia dei
lavoratori, sia approvato.
Esprime il suo voto favorevole, pur riconoscendo la precarietà di una
soluzione che non potrà assicurare la stabilità dei lavoratori.
A tal proposito, sottolinea alcuni degli aspetti negativi ereditati
dalle precedenti Legislature, da tenere bene a mente soprattutto nella fase
conclusiva dell’attuale gestione, che ha tentato con ogni mezzo di contribuire
positivamente ai “catastrofici risultati” scaturiti dalle cattive gestioni del
passato.
Ammonisce, quindi, le soluzioni improvvisate e non certamente risolutive
che, inevitabilmente negli anni, hanno portano agli attuali esiti drammatici.
Sottolinea la necessità di coerenza e senso di responsabilità e ritiene
che il caso CORAP rappresenti l’ennesimo carrozzone, già preannunciato negli
anni scorsi.
Riferisce, infine, di aver richiesto dati precisi e che, ad oggi, tale
richiesta non ha avuto seguito. Pertanto, auspica che con il tempo emergano le
responsabilità di ognuno e, soprattutto, i risultati auspicati.
Ritiene che l’attività odierna rappresenti il fallimento preannunciato
che, negli anni, ha portato al tracollo del CORAP.
A tal proposito, ricorda i motivi che hanno portato alla sua istituzione
e, seppur consapevoli fin da subito delle sue criticità, ritiene che nulla sia
stato fatto per addivenire ad una sua risoluzione in termini di Piano
industriale e di garanzia dei creditori.
Sottolinea, poi, come non vi sia stata nessuna inversione di tendenza
negli anni, rispetto alle evidenti e paventate criticità, procedendo
addirittura alla espansione delle sedi anche fuori dai confini; a suo avviso,
tali comportamenti hanno inciso, ancora più negativamente, sulla già drammatica
situazione che, nonostante le molteplici discussioni svolte nelle ultime
settimane, ha potuto produrre esclusivamente una soluzione “tampone”.
Riscontra, quindi, come la problematica, effettivamente, rimanga drammatica e
che, molto probabilmente, dovrà essere sanata dalle future gestioni,
soprattutto per quanto concerne gli aspetti finanziari, senza garanzie alcune,
tanto per il futuro delle aree industriali quanto per i posti di lavoro.
Per tali motivi, evidenzia l’atteggiamento di apertura e di
responsabilità dimostrato dalla minoranza che continua a garantire il numero
legale, seppur consapevole della precarietà di tale soluzione.
Sottolineata la centralità delle aree industriali, evidenzia ancora una
volta il senso di responsabilità dimostrato dall’opposizione.
Ritiene, quindi, necessario compiere sul CORAP un’operazione verità,
utilizzando il linguaggio della chiarezza, a salvaguardia delle posizioni più
deboli, ma ripristinando, nel contempo, un ruolo competitivo dell’Ente.
Ravvisata la necessità che la Calabria abbia una interlocuzione costante
con il Governo nazionale, annuncia il suo voto di astensione.
Ricordato l’iter della proposta di legge sul CORAP, ripercorre le varie
fasi che hanno interessato la gestione fallimentare dell’Ente, sottolineando,
in particolare, l’assenza di un Piano finanziario e l’omessa attività di
vigilanza nel corso degli anni.
Ritenuto necessario avviare verifiche sulla gestione clientelare che ha
portato all’attuale situazione in cui versa il CORAP, sottolinea come il suo
intervento sia scevro dalla volontà di attribuire le responsabilità
esclusivamente al presidente Oliverio.
Evidenziato il senso di responsabilità dell’opposizione, auspica che il
provvedimento possa esplicare i suoi effetti, garantendo i livelli
occupazionali ed evitando la svendita del patrimonio. Sottolinea, infine, che
la problematica del CORAP dovrà essere affrontata dalla prossima Amministrazione
regionale.
Ripercorso il complesso iter che nelle numerose sedute congiunte delle
Commissioni ha portato all’approvazione del provvedimento oggi all’esame
dell’Aula, sottolinea il complesso lavoro svolto al fine, soprattutto, di
garantire i livelli occupazionali.
Ricordate le molteplici problematiche che hanno riguardato la
fallimentare gestione amministrativa e finanziaria dell’Ente, evidenzia gli
sforzi compiuti dall’attuale Esecutivo per porre rimedio alla situazione
debitoria, ulteriormente compromessa dai contenziosi in atto.
Precisa, quindi, che la proposta di legge non è finalizzata
esclusivamente ad introdurre la possibilità di ricorso alla liquidazione coatta
amministrativa in presenza di determinati indicatori individuati dalla legge,
ma prevede anche la costituzione di una nuova Agenzia al fine di assicurare la
continuità nell’esercizio delle funzioni pubbliche attribuite al CORAP.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, pone ai voti
la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno, firmato da tutti i capigruppo, finalizzato
ad impegnare la Giunta regionale a dare attuazione al Decreto del Commissario
ad acta avente ad oggetto il recepimento dell’Accordo tra il Governo, le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le
Comunità montane sul “Piano nazionale demenze – Strategie per la promozione ed
il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi
assistenziali nel settore delle demenze”.
Comunica il suo voto di astensione fino all’effettiva attuazione
dell’ordine del giorno che prevedeva l’impegno della Giunta regionale a
costituire uno sportello presso la ZES di Gioia Tauro.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno volto ad adottare le iniziative necessarie
a tutelare i lavoratori del Consorzio di bonifica integrale dei Bacini del tirreno cosentino, avviando un
tavolo di concertazione che abbia come obiettivo il pagamento degli stipendi
arretrati.
Dichiara di astenersi dal voto.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno teso ad impegnare il Presidente della
Giunta ad assumere tutte le iniziative idonee a dare risposte a tutte le
categorie di lavoratori precari della Regione.
Effettuando un’informativa all’Aula sui lavoratori ex legge regionale
numero 1 del 2014, rammenta le difficoltà incontrate per censirli e la
necessità di aprire una nuova manifestazione di interesse che possa includere
ulteriori beneficiari non ancora censiti. Informa, quindi, di aver lavorato per
identificare un’opportunità importante per i lavoratori già censiti che non
toglie nulla a coloro che verranno identificati in seguito.
Partendo dalla premessa che il Pon Inclusione
non ha utilizzato adeguatamente la disponibilità finanziaria e grazie alla
recente riforma del welfare,
evidenzia che gli Ambiti, per utilizzare il Pon
Inclusione necessitano di interventi che potenzino gli Uffici di Piano con
interventi di capacity building, e si è pensato di utilizzare,
per il 2019, le risorse umane individuate con la manifestazione di interesse.
Ritiene che in Aula non ci sia il numero legale.
Dispone la chiama e comunica che il Consiglio regionale sarà convocato
giorno 28 novembre ed avrà, nel caso di mancanza del numero legale, come primo
punto l’ordine del giorno del consigliere Sergio.
Fa la chiama.
Comunica che, essendo presenti 13 consiglieri, manca il numero legale,
pertanto toglie la seduta.
La
seduta termina alle 22,10
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo