X^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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N. 74
SEDUTA Di lunedì 15 LUGLIO 2019
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO, DEL
VICEPRESIDENTE VINCENZO CICONTE
E DEL SEGRETARIO QUESTORE DOMENICO TALLINI
Inizio lavori h. 15,52
Fine lavori h. 20,00
INDICE
NERI Giuseppe, Segretario questore
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico)
TALLINI Domenico (Forza Italia)
TALLINI Domenico (Forza Italia)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta
regionale
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
GALLO Gianluca (Casa delle Libertà),*
NICOLÒ Alessandro (Gruppo Misto)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale
ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)
ROBBE Savina Angela Antonietta, Assessore al
lavoro e welfare
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà), relatore
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
SERGIO Franco (Moderati per la
Calabria), relatore
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
TALLINI Domenico (Forza Italia),*
Interrogazioni a risposta immediata
(ex art. 122 Regolamento interno)
NICOLÒ Alessandro (Gruppo Misto),*
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)
GALLO Gianluca (Casa delle Libertà),*
GALLO Gianluca (Casa delle Libertà),*
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà),*
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà),*
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
NICOLÒ Alessandro (Gruppo Misto),*
RUSSO Francesco, Vicepresidente
della Giunta regionale
Presidenza del presidente
Nicola Irto
La seduta inizia alle 15,52
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura
del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della
mozione numero 161/10^, riguardante un argomento ampiamente discusso in
Commissione sanità.
Precisa che, in sede di Conferenza dei capigruppo, si
è deciso di non inserire ulteriori mozioni all’ordine del giorno.
Condivisa la richiesta del consigliere Mirabello,
precisa che la mozione è stata sottoscritta da tutti i gruppi politici. Chiede,
inoltre, notizie in merito ai lavoratori ex Sial e all’impegno solenne, preso nella
precedente seduta di Consiglio, in merito al loro percorso di stabilizzazione.
Concorda con la richiesta del consigliere Mirabello e
chiede delucidazioni in merito alla questione sottoposta dal consigliere
Guccione.
Comunica che sulla questione sottoposta dal
consigliere Guccione si deciderà come procedere nella prossima seduta.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta
di legge numero 454/10^ recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge
regionale n. 21/2010”.
Condivisa
la richiesta del consigliere Tallini, ritiene che sui precari sarebbe stato
opportuno rispettare l’impegno assunto, rispettando i tempi determinati.
Sottolinea,
poi, che alcuni di questi lavoratori hanno fatto ricorso per essere inseriti
tra i beneficiari della legge numero 1 del 2014, ma al momento non sono né
inseriti né esclusi.
Ricordato c’è una volontà politica unanime affinché
tutti i lavoratori interessati siano inseriti nel percorso di stabilizzazione,
chiede una risposta da parte della Giunta.
Sottolinea che un chiarimento in Aula sullo stato
dell’arte sarebbe opportuno, considerate, anche, le incertezze e i dubbi esistenti
e che creano molta confusione.
Al fine di evitare ulteriori elementi di confusione,
ricorda, come già fatto dal consigliere Gallo, che è stato raggiunto un accordo
all’unanimità e che il 23 luglio la Conferenza dei capigruppo affronterà la problematica.
Pone in votazione la richiesta di inserimento della
proposta di legge numero 454/10^ che è approvata.
Pone, inoltre, in votazione la richiesta di inserimento
della mozione numero 161/10^ che è approvata.
(Il Consiglio inserisce)
Sottolinea che la proposta di legge, frutto di un
lavoro di diversi mesi, ha l’obiettivo di offrire strumenti di semplificazione
e chiarezza a tutti gli operatori (Ordini professionali, tecnici e operatori
amministrativi) che quotidianamente si confrontano con le norme del c.d. “Piano
casa”, evitando interpretazioni diverse. Annuncia il voto favorevole alla
proposta di legge.
Pone in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono
approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che l’Organizzazione Mondiale della Sanità
nel 1992 ha riconosciuto quale malattia la sindrome fibromialgica (Fibromialgia)
e che il Parlamento europeo nel 2009 ha invitato gli Stati membri a mettere a
punto una strategia comunitaria in modo da riconoscerla all’interno dei propri
ordinamenti. Considerato che i pazienti che soffrono di Fibromialgia hanno
difficoltà a vivere una vita piena e indipendente in quanto il dolore, il senso
di debolezza e la fragilità portano la persona affetta a un isolamento nella
vita lavorativa, di gruppo e affettiva, precisa che la mozione chiede al
Presidente della Giunta di attivarsi affinché a livello nazionale siano
approvate le norme necessarie a prevedere il riconoscimento della patologia,
con conseguente classificazione nel nomenclatore nazionale, e sia istituito un
tavolo tecnico-politico specifico.
Ritiene necessario avviare un percorso che possa
giungere al riconoscimento della sindrome fibromialgica e farla rientrare nei
LEA.
Sottolinea la necessità che il Consiglio regionale,
con l’approvazione della mozione, possa fare sintesi e trovare un percorso che
consenta di addivenire ad una soluzione per i malati di Fibromialgia,
considerata la sensibilità del presidente Oliverio per la tematica.
Dichiarata la piena condivisione della Giunta regionale sulla mozione in
discussione, evidenzia come sarà sua cura coinvolgere e investire il
dipartimento competente affinché possano essere posti in essere i necessari e
dovuti riconoscimenti alla patologia, ma anche per fare in modo che la Fibromialgia
possa trovare adeguato spazio all’interno della rete reumatologica calabrese.
Evidenziata l’importanza della mozione, ritiene opportuno rispondere
alle richieste dei malati di Fibromialgia con l’inserimento di centri di
eccellenza per la cura della patologia nel nuovo piano operativo, chiede,
inoltre che il documento approvato sia inviato a tutti i Ministeri interessati
e al tavolo Adduce per le dovute considerazioni.
Pone ai voti la mozione numero 161 che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno, relativo ai lavoratori ex percettori di
indennità di mobilità in deroga, ed evidenzia come la Regione Calabria, a più
riprese, ha selezionato migliaia di lavoratori in ex percettori di mobilità in
deroga inviandoli presso gli uffici giudiziari, gli enti del MIBACT e presso
gli enti locali. Sottolineato come siano sempre stati vani i tentativi di
costituire un bacino o la possibilità di promuovere un confronto con il Governo
centrale per ottenere un avvio di stabilizzazione, evidenzia come nelle ultime
settimane per questi lavoratori fossero giunte, dal Governo centrale,
rassicurazioni in ordine ai tirocini e ad eventuali titoli di preferenza in
caso di concorso. Comunica, quindi, di aver chiesto, a distanza di 6 mesi,
notizie circa il prolungamento dei tirocini perché a tutt’oggi non si ha alcuna
notizia. Infine, puntualizza che l’ordine del giorno in discussione ha
l’obiettivo di impegnare la Giunta a garantire parità di trattamento tra tutti
i tirocini e di chiedere notizie e promuovere tavoli di concentrazione con il
Governo centrale per la costituzione di un bacino riguardante questa tipologia
di lavoratori, nell’ottica di un progressivo assorbimento nella Pubblica Amministrazione.
Presidenza del vicepresidente Vincenzo Ciconte
Considerato che i tirocini prevedono alcuni vincoli che devono essere
discussi e valutati, riferisce all’Aula di aver chiesto al Governo centrale un’attenzione
particolare anche perché agli stessi sia accreditato un particolare valore
nell’ambito di potenziali ulteriori opportunità di lavoro. Puntualizza, quindi,
di aver chiesto al Governo di collaborare affinché siano trovate soluzioni che
garantiscano il futuro dei tirocinanti che, a suo avviso, hanno la necessità di
essere accompagnati ulteriormente.
Comunica all’Aula che le risposte ricevute dai Ministeri interessati
sono state diverse: i tirocini riguardanti il MIUR potranno ripartire; quelli
inerenti il MIBACT sono in fase di definizione, poiché il Ministero ha
manifestato la disponibilità ad interloquire con la Regione per valutare una
eventuale loro proroga; quelli inerenti il Ministero della giustizia sono
oggetto di un bando per l’attività di formazione, che a breve sarà pubblicato,
e che consentirà loro di ottenere una qualificazione dell’esperienza,
spendibile in seno ad eventuali concorsi.
Infine, ritiene che l’ordine del giorno persegua gli stessi obiettivi
già rappresentati e sia quindi compatibile con quanto già posto in essere per
risolvere le varie problematiche.
Condivisi i contenuti dell’ordine del giorno in discussione, sottolinea
di aver svolto qualche ricerca sull’utilizzo dei tirocinanti presso gli enti
locali ed evidenzia di aver riscontrato come spesso siano utilizzati anche per
altre mansioni rispetto al profilo loro riconosciuto. Chiede di sapere quindi
se i tirocinanti godano di parità di trattamento e se sia prevista,
normativamente, una certificazione che ne valorizzi l’attività svolta. Conclude
esprimendo il suo voto favorevole all’ordine del giorno.
Rilevato come nel corso dell’attuale legislatura sia mancato il
confronto con il Governo specie sul tema del lavoro, reputa opportuno che al
più presto siano indette le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, la
cui naturale scadenza è il mese di novembre, auspicando che sino ad allora il
tempo rimasto sia utilizzato per pianificare le diverse soluzioni alle
problematiche da affrontare, con particolare riferimento a quelle riguardanti
il precariato storico.
Apprezzato il parere favorevole dell’assessore sull’ordine del giorno,
rammenta, però, che tale documento risale a gennaio 2019 e chiede di accelerare
i tempi per la ripresa dei tirocini formativi.
Rifacendosi, poi, all’intervento del consigliere Orsomarso, sostiene di
aver sentito parlare di una richiesta di parere all’Avvocatura regionale
relativamente alla possibilità di procrastinare la consultazione elettorale a
febbraio 2020; suggerisce, quindi, di tralasciare tale ipotesi e di fissare la
data entro la scadenza naturale, il 24 novembre 2019.
In merito alla data delle elezioni, tranquillizza i presenti affermando
che, se si rispettano i termini previsti dalla legge, non è necessario alcun
parere dell’Avvocatura regionale e che saranno effettuate scelte dettate dal
buonsenso che tengano conto, anche, dell’opportunità di concertare la data
delle elezioni con la Regione che ha rinnovato il Consiglio anch’essa il 23
novembre 2014, cioè la Regione Emilia Romagna.
Manifestato apprezzamento, poi, per il contenuto dell’ordine del giorno,
rammenta che si sta facendo riferimento ai lavoratori che hanno svolto dei
tirocini formativi presso il Ministero dei beni culturali. Informato, quindi,
che altri lavoratori hanno svolto tirocini formativi presso il Ministero di Grazia
e Giustizia e presso il Ministero della pubblica istruzione, con i quali si sta
già procedendo ad un rinnovo delle convenzioni, rende noto che, invece, con il
MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali) è stata aperta
un’interlocuzione, non ancora chiusa, e si è chiesto un atto di proroga per
completare il percorso formativo.
Rispetto, infine, i lavoratori che hanno svolto i tirocini presso gli
Enti locali, riferisce che è stato chiesto un parere al Ministero dell’Interno,
relativamente ad una proroga da12 a 24 mesi, ma che lo stesso ha dichiarato di
non avere competenza in merito.
Dichiarata, poi, la disponibilità della Regione al rilascio di una
certificazione del percorso formativo, rileva, però, che, affinché questa abbia
valenza legale, è necessario un atto del Ministero del lavoro.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno che impegna la Giunta regionale
all’adozione di misure di adeguamento contrattuale, dei provvedimenti e delle
iniziative necessarie a garantire la copertura finanziaria volta ad assicurare
un servizio di sorveglianza e monitoraggio del reticolo idrografico regionale,
con poteri di servizio di piena e di allerta oltre che poteri sanzionatori con
mansioni di polizia idraulica.
Ripercorre, quindi, in breve l’intera vicenda dei 290 sorveglianti
idraulici, vincolati ad Azienda Calabria Verde da un contratto di natura
privata e non pubblica e per questo impossibilitati a svolgere pienamente e in
condizioni ottimali il proprio lavoro.
Considera necessario definire la problematica, attraverso una
ridefinizione contrattuale tesa ad un’organizzazione complessiva, adeguata a
fronteggiare situazioni di allerta meteo, anche in vista della prossima
stagione invernale.
In tema di dissesto idro-geologico, sollecita la Giunta regionale ad
intervenire per la messa in sicurezza delle zone del territorio calabrese più a
rischio, facendo riferimento alla vicenda del fiume Budello di Gioia Tauro.
Ritiene, pertanto, che l’argomento trattato sia particolarmente
importante, soprattutto per le conseguenze nell’ambito dell’agro-alimentare, e
chiede di reperire risorse sufficienti a fronteggiare tali difficoltà.
Presidenza del presidente
Nicola Irto
Ritiene che il tema posto sulla vicenda della sorveglianza idraulica
meriti un’attenta riflessione.
Ricorda, pertanto, al riguardo che il commissario di Azienda Calabria
Verde, il generale Mariggiò, ha posto in essere iniziative volte a mettere
ordine alla vicenda e ristabilire la legalità per una maggiore trasparenza
delle attività svolte, mirando, tra l’altro, ad una riqualificazione aziendale
dell’Ente, nato come strumento per le politiche di assesto, cura e manutenzione
del territorio.
Riferisce che, dopo una prima fase di difficoltà, le azioni hanno dato
importanti risultati. Riallacciandosi a quanto richiamato dal consigliere Pedà
sul fiume Budello, che nel 2010 ha provocato molti danni nella zona di Gioia
Tauro, evidenzia che per tale specifica calamità, per esempio, sono stati posti
in essere interventi di carattere strutturale e che varie azioni, legate alla
progettazione delle opere ed alla fase di esecuzione, sono state delegate ai
Comuni ed alla Città metropolitana.
Quindi sottolinea che le iniziative di Azienda Calabria Verde hanno
permesso di evitare il riproporsi di situazioni drammatiche.
Nello specifico, sulla sorveglianza idraulica, che ha compiti precisi di
monitoraggio dello stato e delle condizioni dei fiumi e di definizione degli
interventi prioritari, riferisce che in questi giorni è stato concluso un
accordo tra Calabria Verde, le associazioni sindacali e la Regione Calabria,
che prevede importanti adeguamenti salariali e innovazioni. Poi annuncia che si
svolgerà un altro Tavolo su tale problematica.
Precisa, infine, che sono state investite delle risorse finanziarie per
procedere ad attività di manutenzione in modo continuativo; a tal riguardo
riferisce che una gara è già stata espletata per la dotazione di mezzi e
presidi idraulici.
Pone in votazione l’ordine del giorno, protocollo numero 4896, che è
approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno che riguarda i nubifragi che tra il 26 ed
il 27 novembre 2018 hanno provocato l’esondazione del fiume Crati e l’alluvione
a Corigliano Calabro, in particolare nei territori delle località Thurio e
Ministalla, causando ingenti danni alle abitazioni, alle infrastrutture e al
bestiame da allevamento
In direzione della prevenzione del dissesto idro-geologico e ritenuto
necessario un grande piano di manutenzione del territorio, considera che, a
tutt’oggi, si registrano ancora difficoltà nei territori colpiti dalla
calamità. Precisa, quindi, che l’ordine del giorno impegna la Giunta regionale
ad intraprendere tutte le azioni politico-amministrative idonee a dare,
nell’immediato, adeguato sostegno alle famiglie rurali delle località colpite,
consentendo il ritorno alle normali condizioni di vita nelle abitazioni,
ristorandole dei danni subiti e ripristinandone il patrimonio zootecnico, unica
fonte di vita e di lavoro.
Riferisce di avere più volte effettuato sopralluoghi nelle località di
Corigliano Calabro, Thurio e Ministalla, colpite dall’alluvione anche per
mancanza di adeguata gestione ed organizzazione della sorveglianza idraulica
del territorio.
Evidenzia che, pur non essendoci state vittime, i danni sono stati numerosi
ed hanno riguardato chilometri di territorio e capi di bestiame, migliaia di
ovini e caprini annegati poiché rimasti intrappolati nelle stesse stalle.
Pertanto, esortando ad una maggiore cura e attenzione sulla tematica del
dissesto idro-geologico, ritiene giusto un risarcimento per le poche famiglie
interessate, utilizzando al meglio le risorse finanziarie stanziate anche nel
bilancio di previsione 2019, in apposito capitolo di spesa, pari ad un milione
e mezzo di euro, previsto per tali forme di indennizzo e inserito grazie ad un
emendamento presentato dal consigliere Orsomarso.
Presidenza del segretario-questore
Domenico Tallini
Ringraziato il consigliere Sergio per aver posto l’attenzione
sull’evento alluvionale che ha colpito il Comune di Corigliano Rossano, con la
conseguente evacuazione della popolazione, ricorda, nell’immediatezza
dell’evento, la presenza costante sul territorio delle Istituzioni regionali e gli
interventi di messa in sicurezza posti in essere, in particolare dalla
Protezione civile regionale.
Ricordato l’intervento finanziario, pari a due milioni di euro,
effettuato precedentemente all’evento alluvionale, riferisce, in particolare,
il completamento da parte del Commissario nazionale per il dissesto
idrogeologico dei lavori di messa in sicurezza del fiume Crati e gli interventi
finanziati attraverso il Patto per il Sud, pari a 8 milioni di euro,
relativamente ai quali è stato già pubblicato il relativo bando.
Rammentata anche la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità
per eccezionali avversi eventi idrogeologici, sottolinea che l’evento
alluvionale di cui trattasi è stato considerato di portata limitata da parte
della Protezione civile nazionale e tale da non far ottenere tale
dichiarazione.
Sottolineato, infine, l’impegno volto a far rivedere tale valutazione,
ritenendo la dichiarazione dello stato di calamità condizione indispensabile
per l’attivazione del Fondo istituito nel bilancio regionale, riferisce
continue e costanti sollecitazioni in tal senso.
Pone in votazione l’ordine del giorno, che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Precisato che l’ordine del giorno è datato 17 giugno, ricorda l’impegno
assunto dal presidente Oliverio, in una precedente seduta di Consiglio
regionale, di fronte all’allora solo paventato rischio di chiusura delle Scuole
di specializzazione “Università Magna Graecia” di Catanzaro, di fatto, poi,
verificatosi.
Sottolineata la necessità di fornire adeguato supporto agli Atenei
calabresi, reputa superabili le censure dell’Osservatorio nazionale della
formazione medica specialistica che hanno determinato da parte del Ministero
dell’istruzione, università e ricerca il mancato accreditamento delle Scuole di
specializzazione.
Stigmatizzato l’atteggiamento nei confronti delle Scuole di
specializzazione calabresi, ritiene che la profusione di un maggior impegno
avrebbe, probabilmente, consentito il raggiungimento di risultati migliori.
Sottolinea, infine, che avrebbe auspicato un’azione sinergica di tutte
le forze politiche calabresi a sostegno degli Atenei calabresi.
Confermata la condivisione della problematica in discussione, già
espressa in una precedente seduta del Consiglio regionale, riferisce che è
stato, formalmente, richiesto al Ministero di adottare le iniziative necessarie
affinché l’Osservatorio riveda la sua decisione.
Elencate le diverse criticità che hanno determinato la valutazione
negativa per sei Scuole di specializzazione, riferisce, in un caso, il superamento
della problematica, tale, a suo avviso, da far ottenere alla Scuola
l’accreditamento il prossimo anno.
Registrato l’orientamento in atto volto a penalizzare le attività di più
recente istituzione, sottolinea l’impegno di fornire, anche per il futuro,
adeguato sostegno alle Scuole di specializzazione calabresi.
Ricordati i molteplici finanziamenti a supporto del sistema
universitario calabrese nel suo complesso, stigmatizza le impostazioni
localistiche ritenendole dannose per lo sviluppo della regione e sottolinea la
necessità di una visione unitaria.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Presidenza del presidente
Nicola Irto
Illustra la mozione, sollecitata da numerosi operatori economici, riguardante
la diga sul Melito che giudica opera che può rappresentare un volano di
sviluppo per la Calabria. Riferisce, quindi, che la diga era stata finanziata
dalla Cassa del Mezzogiorno nel 1982 e la mozione è finalizzata al suo
inserimento all’interno delle opere incompiute previste dal decreto sblocca
cantieri, al fine di favorire la crescita economica dei territori. Sottolinea,
quindi, come il completamento dell’invaso assicurerebbe alla Calabria sia un approvvigionamento
idrico da poter utilizzare in agricoltura anche nei territori posti ad una
latitudine maggiore sia un contributo enorme all’economia, all’occupazione,
alla produzione di energia elettrica e all’esercizio di attività sportive,
potendo assurgere ad attrazione per un certo tipo di utenza turistica.
Evidenziato che la mozione dà lo spunto per una riflessione di carattere
generale sugli interventi finanziati con la Cassa del Mezzogiorno e con altri
strumenti nazionali che si sono rivelati disorganici e privi di una visione di
insieme, sottolinea come tutti gli interventi iniziati negli anni ‘70 e ‘80 non
siano stati portati a compimento. Comunicato che la Giunta ha lavorato per
portare a compimento gli interventi giunti ad un certo stadio di realizzazione,
per attuare una inversione di tendenza e definire tutte le opere iniziate e non
compiute, rimarca come la Giunta continui a lavorare, anche riguardo alla diga
sul Melito, affinché queste opere non rimangano cattedrali nel deserto.
Puntualizza che il progetto inerente la diga sul Melito è stato rivisto
e che quindi sussistono tutte le condizioni per rendere cantierabile l’opera.
Pone in votazione la mozione numero 160/10^ che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Dichiara decaduta l’interrogazione numero 412/10^ per assenza del proponente.
Dichiara decaduta l’interrogazione numero 412/10^ per assenza del proponente.
Illustra l’interrogazione numero 436/10^ che ha ad oggetto l’assunzione di 55 persone nella SORICAL, società mista a partecipazione pubblica, e chiede alla Giunta se sia possibile procedere a delle assunzioni in una società mista attraverso il metodo della selezione per colloquio, considerato che ancora la SORICAL dovrebbe procedere con altre assunzioni di personale.
Evidenzia come la mancanza di personale e le difficoltà di ordine finanziario abbiano portato la SORICAL ad optare per una riduzione dei costi “internalizzando” il personale che operava per conto di altre ditte nel proprio organico. Sottolinea come la stipula dei contratti direttamente con il personale lavoratore abbia permesso un risparmio di 1 milione e 600 mila euro e quindi una razionalizzazione dei costi.
Si dichiara non soddisfatto della risposta, poiché l’interrogazione non era inerente al contenimento delle spese della SORICAL ma alla tipologia di selezione scelta per l’assunzione di 55 unità di personale, a suo avviso inaccettabile e non rispondente al criterio di trasparenza richiesto ad un ente a partecipazione pubblica.
Tiene ad evidenziare che, benché sia pervenuta risposta scritta all’interrogazione, il gesto del sindaco di Condofuri vada pubblicamente censurato, considerato che l’esposizione del quadro raffigurante il giuramento del battaglione italiano delle “Waffen SS”, squadrone che si è reso responsabile di stragi durante la Resistenza, non può essere considerato alla strega di un atto goliardico.
Illustra l’interpellanza, risalente al13 luglio 2018, che fa riferimento ad una delibera della Giunta regionale che ha spostato la titolarità delle funzioni in materia di patrimonio faunistico e attività venatoria dal Dipartimento Agricoltura al Dipartimento Presidenza, motivando tale scelta con processi di riforma e generici motivi di efficacia ed efficienza. Chiede, quindi: se sia sufficiente, per una così rilevante modifica, una semplice comunicazione tramite email; se vi siano altri motivi alla base di tale decisione; se si reputi opportuno disperdere competenze e professionalità acquisite dal personale e se si intenda ripristinare lo status quo ante.
Presidenza del segretario questore Domenico Tallini
Specificato che in tale processo di riforma la Giunta regionale ha provveduto a modificare l’organigramma dei Settori coinvolti e il trasferimento delle funzioni al fine di garantire continuità amministrativa alla materia, precisa che la Giunta regionale è intervenuta in una situazione di stallo del Settore 5 del Dipartimento agricoltura per assicurare maggiore efficienza ed efficacia all’attività venatoria. Conclude sottolineando che non vi è stata alcuna dispersione di competenze e professionalità in quanto si è provveduto al trasferimento del personale impegnato nella materia ed alla sua implementazione.
Preso atto che trattasi di modifiche dovute all’inefficienza del Settore, si dichiara parzialmente soddisfatto, atteso che sono trascorsi tre anni prima di giungere a tale risoluzione.
Dà lettura dell’interpellanza che chiede notizie circa le iniziative intraprese dal Dipartimento competente in merito ad un inasprimento, da parte dell’Ambito territoriale di caccia CS3, della quota di ammissione di ben oltre il 30 per cento della Tassa regionale per i cacciatori che, rinunciando al proprio ambito naturale di appartenenza, chiedessero di farne parte.
In riferimento a quanto richiesto dall’interpellanza, comunica che, ad
oggi, non risulta pervenuta presso gli uffici del Dipartimento agricoltura e
risorse agroalimentari alcuna segnalazione o lamentela inerente il mancato
rispetto di quanto previsto dalla legge regionale numero 9 del 1996 o dal
Regolamento di attuazione degli ambiti territoriali di caccia e statuto tipo
degli organi di gestione.
Presidenza del presidente Nicola Irto
Si dichiara non soddisfatto della risposta, stante il fatto che la quota di ammissione è stata prontamente ridotta dopo l’interpellanza e gli articoli pubblicati sui giornali.
Invita preliminarmente il consigliere Gallo ad attenersi ai tempi di intervento previsti dal Regolamento interno del Consiglio regionale in ordine al question time.
Illustra l’interpellanza, chiedendo di sapere se sia possibile utilizzare la graduatoria scaturita dal concorso bandito dall’Asp di Crotone, con delibera pubblicata l’8 gennaio 2016 anche dalle altre Asp, per colmare i vuoti d’organico esistenti per la categoria degli operatori tecnici specializzati, gli autisti di ambulanza 118.
Chiede, inoltre, di sapere quali provvedimenti si intendano assumere, anche in via d’urgenza, per dare immediata soluzione alle carenze d’organico e come si intenderà procedere con riferimento al Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario affinchè si arrivi in tempi celeri alla definizione delle problematiche.
Precisa che la norma prevede la facoltà da parte delle Aziende, previo accordo o convenzione tra le Amministrazioni interessate, di utilizzare le graduatorie di altre Aziende per motivi di celerità ed economicità. Quindi sottolinea che l’accordo dovrebbe avvenire prima della pubblicazione del bando, specificando la possibilità di un utilizzo della graduatoria degli idonei.
Nel caso specifico dell’Asp di Crotone riferisce che la graduatoria degli autisti 118 è stata utilizzata anche dalle Asp di Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia e che attualmente su 68 idonei ne sono stati assunti 27.
Evidenzia l’importanza del problema per la carenza d’organico e, trattandosi un tema di emergenza-urgenza, invoca interventi immediati.
Illustra l’interpellanza volta a conoscere il motivo e le cause dei ritardi sull’avvio dei lavori per la realizzazione dell’ospedale unico della Sibaritide, compresi quelli di cui al primo stralcio. Chiede anche di sapere a chi sia addebitabile la responsabilità di tali ritardi e se e quali provvedimenti si intendano adottare, e secondo quale cronoprogramma, per addivenire alla definizione della progettazione esecutiva dell’opera ed alla realizzazione della stessa.
Precisa di essere intervenuto più volte sulla vicenda e fornisce in questa sede un ulteriore aggiornamento dei lavori sulla fase di avvio ed esecuzione dei lavori del nuovo ospedale della Sibaritide, come da relazione del Dipartimento Presidenza, Settore Opere Pubbliche a titolarità regionale ed edilizia sanitaria, che legge testualmente.
Dopo un dettagliato excursus sulla vicenda, che ha subito molti rallentamenti anche a causa di vicende giudiziarie, precisa che al momento l’attività di consegna dei lavori è sospesa per effetto delle difficoltà finanziarie dell’impresa aggiudicataria, Tecnis Spa.
Riferisce, inoltre, che i lavori del primo stralcio dell’Ospedale della Sibaritide sono stati ultimati, che il progetto esecutivo dell’opera è stato approvato e i lavori del progetto esecutivo verranno consegnati non appena verrà definito il procedimento di cessione della Tecnis.
Assicura, altresì, che la Regione Calabria ha sempre operato con impegno e tempestività, nonostante le problematiche riscontrate lungo il percorso dal 2014 ad oggi, ed afferma che la fase attuale sarà risolutiva per i nuovi concessionari, auspicando un recupero sui tempi previsti.
Riferisce, infine, che si definirà un cronoprogramma delle attività da porre in essere non solo per il nuovo ospedale della Sibaritide ma anche per quello della Piana di Gioia Tauro.
Si dichiara non soddisfatto della risposta e, pur in presenza di tante difficoltà, non comprende come mai sia trascorso tanto tempo, esortando, pertanto, a non perderne altro.
Illustra l’interrogazione, datata 1 ottobre 2018, relativa alla situazione dei lavoratori del comparto aeroportuale, ex Sogas, e chiede di conoscere gli intendimenti della Giunta regionale in merito alla stabilizzazione dei predetti lavoratori presso la SACAL.
Reputa, infatti, che il comportamento della Giunta regionale nei confronti della stabilizzazione di tali lavorati sia stridente e contraddittorio rispetto alla volontà dichiarata dal presidente Oliverio di procedere alla stabilizzazione di tutti i precari calabresi.
Precisato che la società SACAL è sottoposta ai poteri di vigilanza e controllo dell’Enac e che la Regione ha, esclusivamente, compiti di programmazione, riferisce i postivi risultati conseguiti attraverso il ricorso a tali strumenti programmatori, con particolare riferimento alla chiusura in positivo dei bilanci societari che lasciano presagire un risultato positivo anche per il futuro dei lavoratori.
Ribadita la contraddittorietà del presidente Oliverio che ha sempre dichiarato di ritenere prioritarie le politiche occupazionali, auspica una positiva risoluzione della problematica che preoccupa fortemente i lavoratori e le loro famiglie.
Si dichiara, pertanto, insoddisfatto della risposta.
Comunicato il rinvio dei successivi punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
(Così resta stabilito)
La
seduta termina alle 20,00
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo