X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

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n. 68

 

SEDUTA Di LUNEDì 11 MARZO 2019

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO E

DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO CICONTE

 

Inizio lavori h. 14,27

Fine   lavori h. 21,03

 

INDICE

 

 

PRESIDENTE   3

GIUDICEANDREA Giuseppe, Segretario questore f.f. 3

Comunicazioni 3

PRESIDENTE   3

Sull’ordine dei lavori 3

PRESIDENTE   3,*

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico) 3

Esame abbinato  3

Proposta di legge numero 365/10^ di iniziativa dei consiglieri M. Mirabello, V. Ciconte, S. Esposito, C. Parente, A. Scalzo, D. Tallini, recante: “Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione”  3

Proposta di legge numero 348/10^ di iniziativa del consigliere A. Bova, recante: “Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione”  3

È in discussione il testo unificato: “Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione”  3

PRESIDENTE   9,*

AIETA Giuseppe (Partito Democratico) 8

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 7

BOVA Arturo (Democratici Progressisti) 4,*

CICONTE Vincenzo Antonio (Partito Democratico) 7

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) 5

GALLO Gianluca (Casa delle Libertà) 7

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico) 6

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore  4,*

NICOLÒ Alessandro (Gruppo Misto) 8

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale  8

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto) 6

PARENTE Claudio (Forza Italia) 4

PEDA’ Giuseppe (Casa delle libertà) 8

SCALZO Antonino (Moderati per la Calabria) 4

TALLINI Domenico (Forza Italia) 6

Proposta di legge numero 31/10^ di iniziativa del consigliere F. Sculco, recante: “Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali”  9

PRESIDENTE   13,*,*

AIETA Giuseppe (Partito Democratico) 13

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 11

BOVA Arturo (Democratici Progressisti) 11

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) 13

GALLO Gianluca (Casa delle Libertà) 13

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti) 11,*

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente) 10,*

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico) 14

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale  12

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto) 11,*

PASQUA Vincenzo (Gruppo Misto) 11

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico) 12,*

SCULCO Flora (Calabria in Rete) 10,*

SERGIO Franco (Moderati per la Calabria), relatore  9

TALLINI Domenico (Forza Italia) 11,*

 

 

 

Presidenza del presidente Nicola Irto

La seduta inizia alle 14,27

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

GIUDICEANDREA Giuseppe, Segretario questore f.f.

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che in sede di Conferenza dei capigruppo si è decisa una nuova riformulazione dell’ordine del giorno, pertanto sarà discusso come primo punto l’esame abbinato delle proposte di legge numero 365/10^ e la numero 348/10^, al secondo punto la proposta di legge numero 31/10^.

 

(Così resta stabilito)

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Giudica necessario che il Consiglio pervenga, esaurito l’ordine dei lavori della seduta odierna, alla stesura di un ordine del giorno da inviare al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio dei Ministri in riferimento alla recente visita, non annunciata, del Ministro alla salute, Grillo, presso alcuni ospedali calabresi.

PRESIDENTE

Invita il consigliere Guccione a formalizzare l’ordine del giorno.

Esame abbinato

Proposta di legge numero 365/10^ di iniziativa dei consiglieri M. Mirabello, V. Ciconte, S. Esposito, C. Parente, A. Scalzo, D. Tallini, recante: “Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione”

Proposta di legge numero 348/10^ di iniziativa del consigliere A. Bova, recante: “Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione”

È in discussione il testo unificato: “Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione”

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Riferisce di aver presentato tre emendamenti al testo unificato e chiede che vengano posti in discussione.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore

Ricordato che il testo in esame giunge in Aula a seguito di un lungo e diligente lavoro bipartisan, sottolinea il senso di responsabilità dell’intera classe dirigente e la presenza in Commissione sanità dei due Commissari per l’attuazione del piano di rientro dal deficit sanitario, Scura e Cotticelli, che si sono alternati negli anni.

Considerato che l’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio ha consolidato una particolare esperienza verso le prestazioni di emergenza-urgenza, mentre l’Azienda Ospedaliera Mater Domini è maggiormente orientata verso le prestazioni in elezione, didattica e ricerca, ritiene che l’integrazione dovrà essere realizzata nel rispetto delle rispettive vocazioni. Evidenzia, poi, che, nelle more del complessivo riordino organizzativo del sistema delle Aziende del servizio sanitario regionale, il protocollo d’intesa prevederà l’integrazione del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme con l’Azienda ospedaliera-universitaria “Mater Domini-Pugliese Ciaccio”.

Sottolinea, ancora, che entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge saranno definiti i rapporti tra Regione Calabria ed Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro, mediante protocollo d’intesa.

L’approvazione della norma, a suo avviso, può essere considerata un passaggio di natura epocale perché darà luce ad un polo qualificato della sanità che offrirà una nuova visione per tutto il territorio calabrese. Conclude ricordando che la Commissione sanità continuerà ad occuparsi della complessiva riorganizzazione della rete ospedaliera.

PARENTE Claudio (Forza Italia)

Sottolineata l’importanza del provvedimento per la sanità calabrese, ripercorre la storia tormentata dell’integrazione delle Aziende Ospedaliere della città capoluogo della Regione, soffermandosi in particolare sui disagi vissuti in passato dagli studenti di medicina, anche a causa dell’assenza di integrazione tra il mondo accademico e quello sanitario.

Evidenzia che tale integrazione, benché in passato ostacolata non direttamente dalla politica, avrebbe potuto realizzare, già da tempo, un polo di altissimo livello, di notevole specializzazione per la sanità calabrese.

Ringrazia, quindi, sia il Sindaco di Catanzaro, per tutte le iniziative intraprese, sia tutti i soggetti politici e non che hanno contribuito a raggiungere l’obiettivo, affinché la popolazione calabrese possa usufruire dei servizi sanitari.

SCALZO Antonino (Moderati per la Calabria)

Ritiene che la proposta di legge in discussione sia molto importante poiché riguarda la costruzione della più grande Azienda ospedaliera universitaria del Meridione, frutto di un lavoro che ha coinvolto diversi soggetti, politici e amministrativi.

Ritiene che il lavoro non sia stato facile e che a questo sia stato dedicato tempo e passione per una scelta “inevitabile” per il rilancio del Sistema sanitario del territorio.

Precisa che le forze politiche coinvolte si sono assunte una grande responsabilità solo in quanto convinte della bontà della scelta strategica e organizzativa che coniuga l’ambiente universitario con quello ospedaliero, mettendo insieme didattica, esperienza, competenza e professionalità. Aggiunge che tale modello organizzativo rappresenterà il volano di crescita per la sanità calabrese e che, dunque, oltre all’approvazione della proposta di legge in oggetto, è importante anche il successivo Protocollo d’Intesa e l’Atto aziendale, che ridisegna l’Azienda nelle sue funzioni.

Evidenzia che, al di là degli interessi politici, l’azione è orientata al bene comune e la volontà precipua è rilanciare il settore con un sistema organizzativo che funzioni bene, vista l’inesistenza di un prototipo di sistema sanitario adattabile ad ogni situazione territoriale regionale.

Suggerisce, pertanto, di iniziare da subito a lavorare per la modifica dell’atto aziendale e per una organizzazione ben strutturata, monitorata e con un sistema in rete ben coordinato anche con la medicina generale, puntando al miglioramento delle tecnologie a disposizione, in termini qualitativi e quantitativi, evidenziando, per esempio, la necessità di turn over.

Ritiene fondamentale l’esistenza del CRO, Centro di riferimento oncologico, per una rete oncologica strutturata, proponendo, a tal riguardo, la riqualificazione dell’Ospedale Ciaccio.

Ricorda, infine, che a Lamezia Terme è stato inaugurato il Centro Protesi Inail, iniziativa voluta dal presidente Oliverio, che, nonostante la volontà politica, rischia di rimanere non operativo per vari aspetti; a tal proposito evidenzia la necessità di istituire un Centro Traumatologico regionale, riferendo l’esigenza di riorganizzazione dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia che, proprio come CTO (Centro traumatologico ortopedico) potrebbe essere maggiormente potenziato, dal punto di vista della  logistica e delle attrezzature, e, dunque, rivalutato.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Evidenzia la complessità della tematica affrontata, attesa da tanto tempo dalla Regione Calabria, considerandola una “strada obbligata” per tentare di combattere i tanti problemi che affliggono la sanità territoriale.

Ripercorrendo brevemente il percorso della proposta di legge, che ha determinato un lavoro notevole, considera, al di là degli interessi politici, che la stessa rappresenti un intervento legislativo importante, anche per l’attività svolta dalla Commissione competente. Ricorda, a tal riguardo, durante i lavori della terza Commissione, l’intervento del commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, Cotticelli, che, a suo dire, ha rappresentato un’azione di continuità amministrativa rispetto a quanto svolto dal precedente commissario, l’ingegnere Scura. Tra l’altro, rileva come nel Decreto di nomina del commissario attuale, fra i vari punti, sia prevista proprio l’integrazione delle Aziende ospedaliere.

Riferisce che nella proposta di legge in discussione sono stati superati gli aspetti di natura procedurale, sollevati dal dipartimento bilancio, e che la presentazione di un emendamento è volto proprio a chiarire l’invarianza finanziaria del progetto.

Chiarisce che nella proposta di legge sono contenuti macro-indirizzi, che poi verranno meglio precisati nel Protocollo d’Intesa, passaggio fondamentale per la costituenda Azienda, che presuppone un attento lavoro per la cui stesura la normativa prevede un termine di 90 giorni, decorrenti dalla pubblicazione della legge regionale.

Auspica, pertanto, piena condivisione della proposta di legge ed una riorganizzazione complessiva, efficace e concreta, del Sistema sanitario, che porti ad un potenziamento delle strutture esistenti.

Stigmatizza la scelta di una delegazione parlamentare del Movimento 5 stelle di opporsi alla proposta di legge in oggetto, prima ancora della sua approvazione in Consiglio regionale, criticandone vari aspetti, salvo poi presentare una proposta di legge di riassetto sul Sistema sanitario calabrese, che riprende, per molti aspetti, quella attualmente in discussione.

 

Presidenza del vicepresidente Vincenzo Ciconte

 

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Apprezzato l’intervento del consigliere Esposito, dichiara che è sua intenzione ritirare gli emendamenti a sua firma affinché non ci siano ostacoli all’approvazione della legge. Ricorda, quindi, di aver lui stesso depositato la proposta di legge in Commissione e di averne chiesto una celere calendarizzazione.  Evidenziato come, ad oggi, non sia disposta la stesura del protocollo e dell’atto organizzativo che, a suo avviso, poteva essere demandata all’Università oppure a soggetti specializzati in management sanitario, esprime perplessità circa la previsione di unificare anche l’ospedale di Lamezia Terme e ribadisce il ritiro degli emendamenti da lui presentati affinché l’iter della legge non subisca intralci.

TALLINI Domenico (Forza Italia)

Sottolineato che il Consiglio regionale si accinge ad approvare una proposta di grande importanza per la Calabria, evidenzia che tale approvazione rappresenta una risposta concreta alle dichiarazioni del Ministro Grillo che propone l’intervento della protezione civile e la realizzazione degli ospedali da campo in Calabria.  Auspicato che la proposta di legge venga approvata all’unanimità, sottolinea come la nascita di una sola azienda sanitaria, una delle più grandi aziende sanitarie integrate del Mezzogiorno, porterà tanti vantaggi al sistema sanitario calabrese, attraverso una integrazione tra lo studio universitario e l’attività ospedaliera, capace di ridurre il fenomeno dell’emigrazione sanitaria. Auspicato che, una volta approvata la proposta di legge in discussione, si proceda ad incalzare i Ministeri competenti affinché vengano sbloccati e recuperati i finanziamenti per la costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro, ritiene che oggi il Consiglio regionale si accinga a scrivere la pagina politica più bella degli ultimi trent’anni.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Sottolineata la finalità precipua della proposta di legge in discussione, volta a modificare radicalmente la sanità calabrese, stigmatizza i recenti interventi in materia del ministro Grillo, a suo avviso, intrisi di intenti propagandistici e paventa l’esistenza in materia di un diverso orientamento del Governo nazionale.

Ricordato il lungo periodo di commissariamento della sanità calabrese, esprime apprezzamento per il lavoro sinergico svolto da maggioranza ed opposizione nella Commissione di merito, anche alla presenza del commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario.

Ritenuto che l’integrazione delle aziende ospedaliere consentirà il complessivo miglioramento delle prestazioni con la conseguente riduzione dell’emigrazione passiva, reputa, tuttavia, insufficiente tale intervento riformatore, se non seguìto dalla realizzazione di un’unica Azienda provinciale.

Sottolineata la necessità di una riforma complessiva ed ampiamente condivisa del settore sanitario, reputa necessario ed improcrastinabile dare risposte concrete ai cittadini calabresi.

Registrato il fallimento, non soltanto in Calabria, delle gestioni commissariali, ribadisce l’importanza del lavoro sinergico che ha portato all’approvazione dell’odierna riforma, ritenuta di fondamentale importanza.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Riferito, preliminarmente, il suo parere favorevole alla proposta di legge in discussione, sottolinea la complessità della problematica.

Ricordata la drammatica situazione della sanità calabrese ereditata già dal precedente Esecutivo regionale e le problematiche connesse all’impatto sulla popolazione della chiusura di presìdi ospedalieri e punti nascita, evidenzia l’importanza dell’odierno intervento programmatico, finalizzato a fornire adeguate risposte al grido d’allarme ed alle esigenze di salute dei cittadini calabresi.

Riferite le complesse vicende relative alla costruzione dei nuovi ospedali, auspica che la politica si comporti responsabilmente, evitando toni trionfalistici e propagandistici.

Sottolineato il valore positivo dell’odierna iniziativa legislativa, censura la diffusione di informazioni poco corrette anche sui media nazionali, ritenendo necessario contrastare, laddove esistenti, i fenomeni di illegalità.

Auspica, infine, l’avvio di un lavoro sinergico per la risoluzione della problematica con il coinvolgimento della deputazione calabrese.

 

Presidenza del presidente Nicola Irto

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Manifestato apprezzamento per il lavoro che ha condotto alla stesura del progetto di legge che, a suo dire, dimostra la volontà di giungere ad una giusta sintesi per offrire servizi migliori al territorio, esorta a dare, in questi ultimi mesi, più forza al Consiglio regionale per realizzare i distretti sanitari, le case della salute, i nuclei primari di assistenza e tutto ciò che garantirebbe servizi migliori. Definisce, infine, inammissibile il comportamento del Ministro della salute che, in visita sul territorio, ha rifiutato l’incontro con i vertici politici calabresi democraticamente eletti dai cittadini.

GALLO Gianluca (Casa delle Libertà)

Manifesta compiacimento per l’iter seguito per l’approvazione della proposta, basato sulla concertazione e sul lavoro dei gruppi consiliari in Commissione. Ritiene che la proposta di integrazione sia un’occasione che potrebbe portare ad un miglioramento dei servizi, anche dal punto di vista economico-finanziario. Criticato, poi, il tentativo di “blitz”, fatto in sede di approvazione del bilancio, per realizzare un’integrazione tra aziende ospedaliere e spoke sul territorio, ripercorre la storia recente per dimostrare l’incapacità dell’attuale maggioranza di governare il settore. Plaude, comunque, la capacità di giungere ad una proposta di legge condivisa che consente di affrontare in modo diverso i problemi. Considera questo un segnale importante, ma esprime preoccupazione sui tempi di realizzazione dei nuovi ospedali e rammenta che il nuovo commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario ha dichiarato che, se non riuscirà in altro modo a ridurre il debito, dovrà ridurre i servizi con rischio di blocco del turn over che avrebbe conseguenze disastrose.

Conclude ipotizzando che l’esondazione del debito sanitario possa essere attribuibile alla gestione, affidata a uomini non adeguati, la cui nomina, forse, avrebbe dovuto essere concertata.

CICONTE Vincenzo Antonio (Partito Democratico)

Esprime apprezzamento per il risultato raggiunto e ritiene che, seppur a fine Legislatura, tale iniziativa rappresenti l’avvio di una nuova fase in campo sanitario.

Ritiene che la creazione di un’Azienda unica sia di fondamentale importanza per lo sviluppo della Regione e che, pur non rappresentando la risoluzione definitiva alla migrazione sanitaria, soprattutto a causa dei limiti strutturali presenti in Calabria, certamente promuove grandi miglioramenti in termini di sviluppo, di innovazione e di formazione.

Evidenzia le difficoltà riscontrate nell’attuazione di tale riforma, da attribuire soprattutto alle criticità delle diverse strutture ospedaliere presenti sul territorio calabrese.

Auspica che il confronto e il dibattito, nonché la piena condivisione della proposta oggi in discussione, possano animare il prosieguo di un iter che è solo all’inizio e che, pertanto, necessita della massima collaborazione di tutte le forze in campo per il prossimo futuro.

Auspica, altresì, che tali criteri siano di fondamento, anche per quanto concerne la costruzione del nuovo Ospedale di Catanzaro.

PEDA’ Giuseppe (Casa delle libertà)

Esprime apprezzamento per il lavoro svolto e soprattutto per l’impegno bipartisan profuso per la creazione di una sinergia tra mondo sanitario e mondo universitario.

A tal proposito, sottolinea che diversi saranno i benefici che, certamente, scaturiranno dall’integrazione tra le strutture ospedaliere.

Richiama l’attenzione su alcune storture che hanno interessato la sanità calabrese, come la mancata assegnazione dell’Ospedale della sibaritide, e reputa necessario che i cittadini siano resi edotti di quanto accade, soprattutto per quanto concerne l’edilizia sanitaria, l’effettivo stanziamento di fondi da investire per il miglioramento delle strutture sanitarie, l’effettiva utilizzazione delle strutture presenti, la continuità di quelle esistenti e la creazione delle annunciate “Case della salute”.

Chiede chiarimenti in merito alla situazione degli Ospedali della Piana e della sibaritide, ma soprattutto in merito al miglioramento dei servizi esistenti e che, ad oggi, appaiono sempre più carenti.

Infine, considerata la nuova fase di integrazione e dei possibili sviluppi che ne deriveranno, evidenzia l’importanza di una necessaria revisione del sistema di mobilità pubblica.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Evidenzia la soddisfazione già espressa in Commissione bilancio e sottolinea l’importanza di tale provvedimento che, soprattutto dal punto di vista dell’innovazione, rappresenta una prima fase di quello che potrebbe essere il superamento delle storture generate dalla precedente gestione commissariale.

A tal proposito, ritiene che la collaborazione con il dipartimento rappresenti un momento di confronto, soprattutto per il superamento di numerose criticità, al fine di addivenire al momento più alto di un sistema che ha subito fin troppe ingiustizie.

Auspica che si proceda e si acceleri in tal senso, animati soprattutto dallo spirito di condivisione che ha contraddistinto l’intero iter.

NICOLÒ Alessandro (Gruppo Misto)

Condivide lo spirito e gli obiettivi di tale provvedimento e ritiene che il senso di collaborazione che ha animato l’intero iter, abbia avuto modo di esprimersi al meglio, sia nel metodo sia nel merito.

Ritiene condivisibili le idee emerse e gli obiettivi auspicati, soprattutto a seguito delle tante perplessità emerse in sede di controllo ispettivo e che hanno generato diversi interrogativi legati in particolare alla messa in sicurezza delle strutture, al rischio sismico e alla necessità di interventi in tal senso su cui, spesso, c’è stato poco dialogo.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Esprime apprezzamento per il lavoro svolto da tutte le forze in campo.

Evidenzia l’importanza di una scelta delicata e che per ben 25 anni non ha trovato soluzione, soprattutto a causa delle innumerevoli difficoltà riscontrate nel complesso e delicato iter e che hanno riguardato sia la Giunta sia il Consiglio regionale.

Ritiene che la seduta odierna rappresenti l’avvio di una nuova fase per la costruzione di un progetto ad oggi non garantito, soprattutto alla luce delle citate difficoltà, sulle quali a suo avviso bisognerà agire concretamente; ricorda, infatti, che tali difficoltà, in passato, hanno riguardato il complicato rapporto tra Università e Aziende ospedaliere, ritenute di eccellenza, e la cui unificazione rappresenta la riqualificazione del sistema sanitario regionale, offrendo, al contempo, la possibilità di valorizzare il polo universitario ospedaliero mediante la ricerca e la formazione.

A tal proposito, reputa necessario puntare sulla qualificazione di alcuni servizi come il Centro di Traumatologia e, più in generale, la riqualificazione del sistema sanitario regionale.

Sottolinea che la riflessione sull’ormai datata esperienza del commissariamento non mira ad innescare critiche e osservazioni sulle precedenti Legislature, ma a riflettere sul totale fallimento generato dall’istituto del commissariamento che, assorbendo pienamente le funzioni di governo della sanità, ha messo in dubbio ed in profonda crisi l’intero sistema calabrese, al pari, a suo avviso, dell’attuale Ministro della sanità che, senza contribuire in maniera costruttiva e risolutiva, si limita ad annunciare ulteriori provvedimenti fallimentari.

Ricorda il perdurare della vicenda che, nel 2014, ha interessato le procedure d’appalto per la costruzione dei nuovi Ospedali della sibaritide, di Vibo Valentia e di Gioia Tauro; il blocco dei Fondi previsti per l’Ospedale di Cosenza, il prossimo completamento degli Ospedali di Reggio Calabria e Catanzaro, e sottolinea l’importanza dell’utilizzo efficace ed efficiente delle risorse.

Ritenuto che la Calabria sia nella piena condizione di autogovernarsi, comunica che si è provveduto a sollecitare l’intervento del Governo centrale per il superamento della fase commissariale.

PRESIDENTE

Passa all’esame dell’articolato. All’articolo 1 riferisce che gli emendamenti presentati sono stati ritirati. Quindi, pone in votazione l’articolo 1 (Finalità), che è approvato. Passa all’articolo 2 (Misure di adeguamento), dove è stato presentato l’emendamento, protocollo numero 7694, a firma del consigliere Mirabello.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento aggiuntivo, che nasce da un suggerimento del dipartimento bilancio, al fine di evitare problemi di natura finanziaria, precisando che dopo le parole: “ogni altra attività necessaria per l’attuazione della presente legge” sono aggiunte le parole: “senza oneri a carico del bilancio regionale”.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 7694, che è approvato; quindi pone ai voti l’articolo 2 che è approvato, per come emendato. Successivamente, pone in votazione gli articoli 3 (Abrogazioni), 4 (Norma finanziaria) e 5 (Entrata in vigore) che sono approvati.

Pone, infine, in votazione la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 31/10^ di iniziativa del consigliere F. Sculco, recante: “Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali”

SERGIO Franco (Moderati per la Calabria), relatore

Illustra la proposta di legge che mira a garantire il principio di equilibrio di entrambi i generi nel sistema elettivo regionale.

Precisa che la proposta attua pienamente i principi di cui agli articoli 3, 51, primo comma, 117, settimo comma, e 122 della Costituzione, nonché al secondo comma dell’articolo 38 dello Statuto regionale, secondo cui “la legge regionale promuove la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive”.

Evidenzia che la stessa si pone in linea con la Legge numero 215 del 2012, nonché con l’articolo 35, comma 3bis dello Statuto, che introduce la misura minima del 30 per cento per la rappresentanza di genere all’interno della Giunta regionale.

Passa poi alla descrizione dell’articolato: l’articolo 1 introduce una percentuale di rappresentanza minima di genere nelle liste dei candidati, e riferisce, a tal riguardo, di aver presentato un emendamento; l’articolo 2 prevede che, nel caso di espressione di due preferenze, una debba riguardare un candidato di genere maschile, l’altra uno di genere femminile della stessa lista, a pena di annullamento della seconda preferenza; l’articolo 3 prevede l’adattamento delle schede di votazione al principio di parità di accesso di uomini e donne alle cariche elettive regionali; l’articolo 4 contiene la clausola di invarianza finanziaria.

Sottopone, pertanto, all’Aula l’esame della proposta di legge.

SCULCO Flora (Calabria in Rete)

Si dichiara soddisfatta ed emozionata per la discussione della proposta di legge in oggetto, anche in ragione del tempo trascorso e che ha segnato un percorso pieno di ostacoli. A tal riguardo, auspica che le resistenze manifestate in passato siano finalmente superate o quantomeno attenuate, mitigate.

Apprezza la relazione esposta dal consigliere Sergio e, per fugare dubbi e perplessità sul meccanismo legislativo che introduce la doppia preferenza di genere, precisa che tale proposta non altera il risultato elettorale, non comprime o condiziona le scelte dell’elettore ma, al contrario, le esalta, concedendo la possibilità aggiuntiva di esprimere altra preferenza, frutto della libera scelta degli elettori.

La proposta di legge rappresenterebbe, a suo giudizio, un vantaggio per la Calabria, non un’insidia, avendo come obiettivo la qualificazione e l’ampliamento dell’impegno alla vita democratica della Regione, nella piena consapevolezza di un rinnovamento che passi attraverso una piena maggiore e compiuta democrazia paritaria.

Ricorda che, ad inizio Legislatura, il Consiglio regionale stesso aveva approvato un emendamento allo Statuto, introducendo l’obbligo nella composizione della Giunta di una presenza di genere, non inferiore al 30 per cento, intervento per il quale la Calabria ha ricevuto plauso e apprezzamento.

Afferma che il percorso intrapreso punta ad una maggiore consapevolezza di democrazia e civiltà e, ricordando la recente festa della donna, afferma che il valore della donna va riconosciuto in concreto, nei fatti, non solo celebrato.

A suo dire la discussione della proposta in esame dà occasione di compiere scelte che rispondano pienamente alle aspettative e alle attese delle donne, con una decisione responsabile e ponderata, precondizione di crescita culturale e civile.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Precisa di intervenire a titolo personale e non come capogruppo e, ritenendo che il sistema delle regole attenga alle singole responsabilità politiche, esprime voto contrario alla proposta di legge in esame, non comprendendone la motivazione, se non con un intervento e una modifica della volontà elettorale del cittadino.

Evidenzia, inoltre, che non è messo in discussione il tema in oggetto, la partecipazione delle donne al sistema elettivo regionale, bensì il modo con cui arrivare ad una partecipazione attiva da parte di tutte le donne e dei diversi generi.

Ribadisce anch’egli che, anni addietro, era stata già operata una modifica allo Statuto regionale che introduceva la misura minima del 30 per cento per la rappresentanza di genere all’interno della Giunta regionale, degli organi regionali e subregionali.

Ritiene che sia le donne sia gli uomini vadano messi nelle stesse condizioni di competere e di arrivare e, a tal riguardo, ricorda quanto prescritto dall’articolo 3 della Costituzione, in forza del quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, senza alcuna distinzione, ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Aggiunge, infine, di avere presentato recentemente sul tema in discussione una proposta di legge, a sua firma, già depositata agli atti.

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Condiviso il senso di responsabilità con il quale è intervenuto il consigliere Greco, ritiene delicata la votazione sul provvedimento e chiede al Presidente di attivare le giuste precauzioni affinché ognuno si possa assumere personalmente la responsabilità del voto. Sottolineato come le Nazioni Unite, quarant’anni anni fa, decretarono la rimozione di ogni ostacolo alla partecipazione delle donne in ogni campo, reputa importante abbattere ogni barriera che possa ostacolare l’accesso delle donne in politica e annuncia il suo voto favorevole alla proposta di legge in discussione.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Definito surreale il clima che si è creato in Consiglio, reputa apprezzabile la posizione del consigliere Greco e condivide l’impostazione volta a fare in modo che ognuno voti secondo la propria coscienza. Evidenzia come sarebbe opportuno emendare la proposta, modificando la proporzione percentuale prevista, al fine di evitare difficoltà nella redazione delle liste elettorali. Infine, dichiara di essere pronto a votare la proposta di legge ribadendo, però, la richiesta di emendare la stessa nel rapporto percentuale previsto che reputa non applicabile.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Condiviso anch’egli lo spirito che ha animato l’intervento del consigliere Greco, reputa opportuno che ognuno voti secondo coscienza. Evidenziato che è in atto una campagna denigratoria che riferisce falsamente di una presunta lite con il presidente Irto, riferisce di aver sollevato al suo capogruppo un problema politico, annunciando le sue perplessità riguardo la proposta di legge in discussione.  Sottolineato di apprezzare il lavoro svolto dalla consigliera Sculco, evidenzia come le decisioni che si ripercuotono sull’intera collettività debbano essere condivise e non imposte e reputa, in ogni caso, opportuno approfondire e riflettere meglio sull’impianto della legge elettorale.

PASQUA Vincenzo (Gruppo Misto)

Considerata la volontà di porre in essere una valutazione complessiva di tutte le proposte aventi lo stesso oggetto di quella in discussione, ritiene opportuno, come centro destra, dare vita ad una vera e propria valutazione delle istanze presentate da altri consiglieri, per procedere, poi, a varare una legge condivisa in brevissimo tempo.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Ritenuto ormai improcrastinabile procedere all’approvazione della proposta di legge, evidenzia la necessità di non procedere ad un ulteriore rinvio della trattazione per non vanificare il lavoro svolto dalla consigliera Sculco. Sottolinea, quindi, la delicatezza della decisione odierna che reputa espressione di una scelta di civiltà.

TALLINI Domenico (Forza Italia)

Condivise le affermazioni del presidente Oliverio in Conferenza dei capigruppo in merito alla necessità di pervenire ad una approvazione della proposta ampiamente condivisa e scevra da appartenenze politiche, registra, al contempo, la ferma volontà della maggioranza che ha portato all’inserimento della proposta al primo punto all’ordine del giorno della seduta odierna.

Affermato di non voler abbandonare l’Aula per non scrivere una brutta pagina della politica calabrese, stigmatizza l’intransigenza della presa di posizione finalizzata all’approvazione nella seduta odierna, che non tiene conto della richiesta di un necessario approfondimento, al fine di apportare alla proposta gli interventi correttivi ritenuti necessari.

Paventato che l’approvazione della proposta odierna preceda l’avvio di un percorso di modifica della legge elettorale con, in particolare, l’abbassamento della percentuale della soglia di sbarramento, rileva la contraddittorietà delle affermazioni del presidente Oliverio in merito alla necessità di riforme condivise alla quale si contrappone l’inflessibilità di procedere alla votazione nella seduta odierna.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Riferisce, preliminarmente, la decisione presa all’unanimità, nella Conferenza dei capigruppo, alla quale hanno partecipato non soltanto i Presidenti dei gruppi consiliari, di rimodulazione dell’ordine del giorno con la trattazione esclusiva di due punti.

Ricorda, quindi, che la legge numero 20 del 2016 prevede per l’elezione dei Consigli regionali che in ciascuna lista i candidati siano presenti in modo tale che quelli dello stesso genere non eccedano il 60 per cento del totale e sia consentita l’espressione di almeno due preferenze, di cui una riservata ad un candidato di genere diverso.

Ringraziata la consigliera Sculco per il proficuo lavoro svolto senza forzature demagogiche, condivide le sue osservazioni in merito al fatto che trattasi dell’introduzione di uno strumento non coercitivo e che consente all’elettore una libera scelta.

Sottolineato come la proposta di legge in esame ponga la Calabria all’avanguardia rispetto al resto del Paese, auspica la totale convergenza del Consiglio regionale su di essa, al di là dell’appartenenza politica, riconoscendo, tuttavia, la totale libertà di espressione di ogni consigliere regionale con contestuale assunzione di responsabilità.

Ricordata l’approvazione, all’unanimità, nella prima seduta consiliare, della modifica statutaria che prevede la misura minima del 30 per cento per la rappresentanza di genere all’interno della Giunta regionale, rammenta la necessità, manifestata già da allora, di modifica della normativa vigente al fine di pervenire ad una maggiore presenza femminile all’interno del Consiglio regionale.

Reputa, quindi, ormai maturi, i tempi per l’approvazione della proposta, peraltro, in linea con gli orientamenti comunitari, anche in considerazione del notevole lasso di tempo intercorso dalla sua presentazione e giudica un errore non procedere all’approvazione nella seduta odierna.

Ribadita con forza la volontà di giungere all’approvazione della proposta, a suo avviso, in sintonia con un sentire più largo che pervade tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, si appella al senso di responsabilità dei consiglieri regionali.

 

(Applausi dai banchi del pubblico)

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Ritiene necessario, innanzitutto, smentire alcune delle affermazioni ascoltate in Aula, in primo luogo nega che sia possibile parlare di forzatura di fronte ad una proposta di legge, trasmessa all’ Assemblea nel 2015 e mai discussa. Evidenzia, poi, che è impossibile parlare di imposizione, dato che l’ordine del giorno della seduta è stato concordato in Conferenza dei capigruppo. In merito, infine, alle altre proposte di legge, ritiene che debbano seguire il loro iter in Commissione per poi giungere al voto dell’Aula.

Rammenta, quindi, che l’approvazione di questa legge va nella direzione tracciata dalle norme nazionali per la realizzazione di una democrazia paritaria e, pur nel rispetto delle differenti posizioni, chiede che il centro destra non impedisca il voto di questa legge e si unisca alla maggioranza per l’approvazione.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Dato atto che la Regione Calabria non può disattendere le disposizioni della legge numero 20 del 2016, evidenzia che il suo gruppo è a favore della preferenza di genere e che è stata la stessa maggioranza a sollevare criticità in merito ad una eventuale approvazione della proposta nella seduta odierna. Quindi, considerandola una questione di responsabilità politica, invita il capogruppo del Partito Democratico a rivolgersi alla propria maggioranza.

Esorta, perciò, a riportare tutto in una giusta logica, considerando che, se le proposte non esaminate nella seduta odierna presentassero della difformità con il testo approvato, si dovrebbe procedere a delle modifiche.

Considera, inoltre, offensivo il ricatto sul voto che non tiene conto delle proposte dalla minoranza e dichiara che, se non verrà raggiunto un accordo tra maggioranza e opposizione, la minoranza si determinerà in modo coeso.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Premesso che, a suo avviso, le donne non hanno bisogno di una legge sulla preferenza di genere per essere elette, ma che bisogna rispettare la legge nazionale, evidenzia che proposte diverse necessitano di un ragionamento non frettoloso che tragga il meglio dalle discussioni.

Ritiene che questa legge non sia di parte e meriti un voto unanime che sia frutto di una sintesi e non di speculazione. Preannunciato voto favorevole, si augura che non sia approvata a maggioranza.

GALLO Gianluca (Casa delle Libertà)

Ritenuto che della proposta si sia fatto un uso strumentale a vantaggio di una dilagante ipocrisia che registra in Aula, evidenzia le provocazioni che, a suo avviso, vengono da una maggioranza senza numeri che accusa la minoranza del rinvio della norma sino alla data odierna. Contesta, inoltre, le dichiarazioni del presidente Oliverio che, a suo dire, in Conferenza dei capigruppo parlava di condivisione, mentre in Aula strumentalizza la questione. Ritiene che non ci siano le condizioni per procedere al voto e chiede al Presidente della Giunta regionale se ritenga di avere i voti necessari per approvare la proposta. Invita, infine, il Presidente del Consiglio regionale a prendere atto della situazione e giungere ad una sintesi.

 

(Interruzioni)

PRESIDENTE

Sospende la seduta.

 

La seduta sospesa alle 19,25 riprende alle 20,38

PRESIDENTE

Constatata la presenza del numero legale, riprende la seduta.

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Considerata l’importanza della proposta di legge e reputando opportuno che la stessa sia votata all’unanimità, accoglie favorevolmente l’eventuale richiesta di rinvio purché si addivenga nel più breve tempo possibile alla sua approvazione.

TALLINI Domenico (Forza Italia)

Reputa di fondamentale importanza il contributo del centro-destra e alla luce dello svolgimento dell’iter fin qui svolto, ribadisce la condivisione di tale proposta.

Ritiene, tuttavia, utile procedere ad una riformulazione della proposta di legge che coinvolga i consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza, tenendo conto delle diverse sensibilità e precisa che tale atteggiamento è di natura puramente costruttiva nell’intento di estendere la proposta anche ad altri aspetti ritenuti necessari e che saranno utili soprattutto dopo la fine della Legislatura.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Stigmatizza la proposta di rinvio e ribadisce il suo voto contrario alla proposta di legge per la doppia preferenza di genere. Pertanto, reputa necessario addivenire al più presto ad una decisione conclusiva con la piena assunzione di responsabilità da parte di ognuno.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Censura quanto emerso durante la seduta odierna, soprattutto in merito alla proposta in discussione, e reputa che la scelta da compiere sia di carattere personale e di coscienza, assunta, in questo caso, dalla maggioranza che, nel tempo, ha portato avanti un progetto sul quale, evidentemente, ha creduto.

Preso atto del grande senso di responsabilità dimostrato dalla minoranza che, nonostante il momento di disaccordo, è rientrata in Aula garantendo il numero legale e rendendo possibile la ripresa dei lavori, invita la maggioranza ad una attenta riflessione.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Considerate le diverse vedute nel merito della proposta, reputa opportuno che si intervenga in maniera costruttiva, collaborativa e condivisa, attraverso la partecipazione sia della maggioranza sia della minoranza.

GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)

Conferma la sua contrarietà alla non approvazione della proposta ed auspica che si possa addivenire ad una scelta condivisa da parte di tutti, anche mediante eventuali emendamenti, evitando di tornare in Commissione e stabilendo una data certa per l’approvazione.

SCULCO Flora (Calabria in Rete)

Esprime rammarico per quanto emerso rispetto ad una proposta che, a suo avviso, è altamente innovativa e propositiva.

Tuttavia condivide l’eventuale rinvio in vista di una prossima approvazione.

PRESIDENTE

Alla luce di quanto emerso riferisce che fin da subito si procederà ad apportare alla proposta le modifiche ritenute opportune, così come emerse anche dal dibattito, e che verrà discussa nella prossima seduta di Consiglio regionale, già prevista per il 25 marzo.

Indi esauriti i punti all’ordine del giorno toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 21,03

 

Il Dirigente

Dott. Maurizio Priolo