X^ LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO
_________
n. 60
SEDUTA Di MARTEDì 23 OTTOBRE 2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
NICOLA IRTO E DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO CICONTE
Inizio lavori h. 15,35
Fine lavori h. 18,00
INDICE
TALLINI Domenico, Segretario
questore
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
RUSSO Francesco, Vicepresidente della Giunta regionale
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*
RUSSO Francesco, Vicepresidente della Giunta regionale
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*
ROBBE Savina Angela Antonietta, assessore al
lavoro e welfare
NICOLÒ Alessandro (Gruppo
Misto),*
RUSSO Francesco, Vicepresidente della Giunta regionale
NICOLÒ Alessandro (Gruppo
Misto)
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
NICOLÒ Alessandro (Gruppo
Misto),*
NICOLÒ Alessandro (Gruppo
Misto),*
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico),*
CORIGLIANO Maria Francesca, assessore
alla cultura, beni culturali e istruzione
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà),*
RUSSO Francesco, Vicepresidente
della Giunta regionale
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
RUSSO Francesco, Vicepresidente
della Giunta regionale
NICOLÒ Alessandro (Gruppo
Misto),*
RUSSO Francesco, Vicepresidente
della Giunta regionale
ROBBE
Savina Angela Antonietta, assessore al lavoro e welfare
SERGIO Franco (Moderati
per la Calabria),*
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà)
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture.
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
RUSSO Francesco, Vicepresidente
della Giunta regionale
D’ACRI Mauro (Oliverio
Presidente)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
Interpellanza numero 19/10^ di iniziativa del consigliere
G. Gallo “Sul Pacchetto Giovani”
D’ACRI Mauro (Oliverio
Presidente)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
GALLO Gianluca (Casa della
libertà),*,*,*
ROBBE Savina Angela Antonietta,
assessore al lavoro e Welfare. ,*,*
Presidenza del Presidente
Nicola Irto
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario
questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
(È
approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento di un ordine del giorno sulla vicenda che ha
coinvolto il “modello Riace” in materia di accoglienza, da discutere nella
prossima seduta di Consiglio.
Comunicato che l’ordine del giorno del consigliere Guccione
verrà calendarizzato e posto in discussione nella prossima seduta, invita i
consiglieri che hanno già protocollato altri ordini del giorno ad avvicinarsi
al banco della Presidenza.
Dispone la trattazione congiunta delle due interrogazioni, numero 378 e
numero 399.
Evidenziato che entrambe le interrogazioni trattano lo stesso argomento,
alla luce dei dati forniti dal dipartimento sanità, interroga la Giunta per
sapere se le Asp e le Aziende ospedaliere hanno inviato al dipartimento
interessato l’elenco completo delle figure professionali, uno per ciascuna
figura, dell’avvenuta dichiarazione dell’obiezione di coscienza, così come
previsto dall’articolo 9 della legge 194 del 1978, e quali azioni si intendano
intraprendere al fine di assicurare ogni misura organizzativa necessaria a
garantire l’applicazione delle norme e delle disposizioni di legge.
Riferisce che al più presto il presidente Oliverio presenterà i dati tecnici,
con riscontro numerico tra le strutture pubbliche e le strutture convenzionate,
che saranno comunicati in Aula e al consigliere Giudiceandrea.
Censura il disinteresse, a suo avviso, dimostrato dal presidente Oliverio sull’emergenza
sanità in Calabria di cui ritiene, dovrebbe occuparsi il Consiglio regionale.
Sottolineato come siano passati diversi mesi sia dall’annuncio del
presidente Oliverio di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi sia dai numerosi
incontri con il Ministro della Salute sia dalle riunioni con i sindacati,
chiede di sapere quali iniziative urgenti si intendano adottare per affrontare
concretamente le gravi problematiche che attanagliano la sanità calabrese.
Considerata la serietà e gravità della tematica, assicura che sarà
approfondita.
Preso atto di non aver ricevuto risposta, ritiene opportuno rinviare
l’interrogazione ad altra seduta.
Comunica il rinvio dell’interrogazione.
Riferisce che l’interrogazione si illustra da sé.
Precisa che con decreto dirigenziale è stata approvata la graduatoria,
distinta per province, e che si stanno espletando tutte le pratiche necessarie
per giungere al più presto alla graduatoria definitiva.
Ritiene che l’interrogazione abbia sortito l’effetto da lui auspicato.
Riferisce che successivamente al fallimento della Sogas
Spa alcuni ex dipendenti, nonostante l’esperienza e le competenze maturate, non
sono stati presi in considerazione nei processi di stabilizzazione e che,
nonostante le rassicurazioni, ad oggi non si riscontrano azioni adeguate
finalizzate alla stabilizzazione. Chiede, quindi, quali interventi il Governo
regionale intenda assumere per garantire la stabilizzazione degli ex dipendenti
della Sogas Spa.
Evidenzia che si tratta della stabilizzazione dei lavoratori precari,
già dipendenti dalla fallita società Sogas Spa e,
nello specifico, precisa che dette procedure non investono direttamente la
Regione. Pertanto, evidenzia di non poter rispondere nel merito
dell’interrogazione.
Benché possa considerare parzialmente esaustiva la risposta dal punto
di vista tecnico, si dichiara insoddisfatto dal punto di vista politico, visti
gli impegni assunti dal presidente Oliverio.
Comunica che in data 22 ottobre è pervenuta la risposta scritta
all’interrogazione e che il consigliere Nicolò ha, comunque, facoltà di
illustrarla.
Rifacendosi al testo dell’interrogazione, sottolinea che la risposta
scritta nulla dice sulle strategie aziendali e sul piano industriale, quindi
chiede quali siano le strategie aziendali che si vogliono perseguire e se ci
sia la volontà politica per il rilancio dell’aeroporto dello Stretto.
Chiede di sapere se il Governo regionale abbia intenzione di riconoscere il diritto alla stabilizzazione e all’inserimento nei ruoli regionali dei lavoratori ricompresi nel bacino della “ex legge 28” e quali siano i tempi per la loro effettiva stabilizzazione.
Ricordato che il presidente Oliverio, sin dal suo insediamento, si è
posto l’obiettivo della stabilizzazione dei lavoratori precari, riferisce che in
merito si sono tenuti diversi tavoli tecnici e sono emersi dubbi
sull’applicabilità dell’articolo 20 del Decreto legislativo numero 75 del 2017
(decreto Madia) ai lavoratori interessati, allo stato dipendenti di Azienda
Calabria Lavoro. Ricorda, infatti, che il personale a cui fa riferimento
l’interrogazione, seppure utilizzato in regime di convenzione nei dipartimenti
della Giunta regionale, è stato assunto da Azienda Calabria Lavoro.
Altresì, riferisce che al fine di fugare detti dubbi, con le
organizzazioni sindacali, si è concordato di chiedere un parere al Ministero
per la Pubblica Amministrazione, dipartimento Funzione Pubblica.
In attesa dell’incontro previsto per il 25 ottobre, sottolinea che il
Presidente della Giunta ha garantito la prosecuzione dei rapporti di lavoro in
essere, senza soluzione di continuità, in attesa di definire il percorso di
stabilizzazione.
Evidenzia come a distanza di anni ancora ci sia grande incertezza per
questi lavoratori.
Illustra
l’interrogazione relativa al rischio sismico degli edifici scolastici,
riferendo che in Calabria, in base al “Rapporto Barberi”, redatto nel 1996, risultano
censiti 2.408 edifici scolastici, dei quali soltanto 832 sono in possesso del
certificato di collaudo statico e 382 in possesso del certificato di agibilità.
Precisato,
altresì, che, nel comprensorio reggino, 246 edifici scolastici su 426 risultano
ubicati in zone ad alto rischio sismico, senza un collaudo statico-dinamico,
chiede quali azioni si intendano esperire al fine di fronteggiare tale situazione
che pregiudica la sicurezza degli edifici scolastici, nonché la tutela della
salute degli studenti.
Comunica che il programma di microzonazione sismica è in fase avanzata di realizzazione
con 133 studi comunali di livello 1 approvati, altri 207 in corso di
approvazione e 50 studi in corso di realizzazione, per i quali è stata
predisposta una attività di supporto ai tecnici comunali, mediante una task forse di esperti opportunamente
selezionati; precisa che si prevede il completamento degli studi di livello 1
entro i prossimi dieci mesi.
Riferisce, inoltre, che sono stati avviati
13 studi di microzonazione sismica di livello 3
partendo da 13 comuni e che, a breve, sarà avviato anche lo studio relativo al
Comune di Reggio Calabria, non ancora partito per i ritardi accumulati
nell’elaborazione degli studi di livello 1.
Sottolineata la complessità dell’attività
in atto, comunica l’attivazione di specifici corsi di formazione per ingegneri
e geologi, svolti nel primo semestre 2017, e, con riferimento all’aggiornamento
del “Rapporto Barberi”, la predisposizione di schede sintetiche sottoposte a tutti
i comuni calabresi.
Evidenziata la scelta della Giunta
regionale di privilegiare interventi di messa in sicurezza definitiva degli
edifici, evitando provvedimenti tampone, riferisce che sono state assegnate
risorse per 366 milioni di euro per 534 interventi ed altri 300 milioni di
euro, spettanti alla Calabria, sono stati già programmati dallo Stato, ma non
ancora ripartiti.
Sottolineata l’efficienza della Regione che
ha già programmato tutte le risorse assegnate per gli interventi di propria
competenza, precisa che ad agosto 2018 è stato comunicato al MIUR un piano di
355 interventi da finanziare con la programmazione triennale 2018 – 2020.
Presidenza
del Vicepresidente Vincenzo Ciconte
Dichiaratosi parzialmente soddisfatto,
sottolinea, tuttavia, le inadempienze e i ritardi dell’Esecutivo regionale.
Riferisce che l’interrogazione si illustra da sé.
Riportandosi alla risposta data all’interrogazione a firma del consigliere
Orsomarso, precedentemente trattata, sottolinea che, anche in seguito alle
sollecitazioni delle Organizzazioni sindacali, è al vaglio l’ipotesi di una
stabilizzazione all’interno di Azienda Calabria Lavoro.
Evidenziato che la problematica è stata ampiamente trattata, avrebbe auspicato una risposta concreta.
Illustra l’interrogazione relativa alla situazione di criticità in cui versa l’Atp di Cosenza a causa della carenza di personale, riferendo in particolare che, in seguito ad una circolare ministeriale, il personale docente e Ata, utilizzato presso l’Atp di Cosenza, ha dovuto far rientro nelle proprie sedi scolastiche, lasciando privo di personale un settore della scuola.
Chiede, pertanto, quali iniziative si intendano intraprendere per la risoluzione di una problematica particolarmente sentita nei territori.
Presidenza del Presidente
Nicola Irto
Riferisce che, a seguito di una specifica richiesta di chiarimenti, il
direttore dell’Ufficio scolastico regionale ha riferito che per far fronte alla
carenza di personale amministrativo – che riguarda, peraltro, non soltanto la
Calabria, ma l’intero territorio nazionale – il MIUR ha recentemente avviato
procedure concorsuali.
Preso atto della risposta dell’assessore, ribadisce che la problematica
è stata acuita dalla circolare ministeriale.
Illustra
l’interrogazione relativa al concorso pubblico bandito dall’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA),
per la copertura a tempo indeterminato di vari profili professionali, precisando
che il bando per il settore agrario prevede esclusivamente il titolo di “perito
agrario” e non quello di “agrotecnico”.
Ritenuto che in questo modo non
si garantiscano i principi di imparzialità e parità di trattamento, cui è tenuta
la Pubblica Amministrazione, chiede se la Giunta regionale sia a conoscenza dei
fatti esposti e se ritenga di intervenire affinché il bando in argomento venga
modificato, al fine di garantire la massima partecipazione.
Comunica che dovrebbe essere pervenuta risposta scritta all’interrogazione.
Precisa di non aver ricevuto ancora la risposta scritta e riferisce di
aver appreso la notizia della revoca del concorso da parte di ARCEA.
Illustra l’interrogazione relativa al rischio di chiusura di alcune
agenzie Inps sul territorio calabrese, chiedendo quali iniziative abbia inteso
e intenda intraprendere l'Esecutivo Regionale al fine di cercare soluzioni
utili e pienamente soddisfacenti per i cittadini calabresi, soprattutto
attraverso una interlocuzione con l’Inps.
Riferisce che è in atto con l’Inps una interlocuzione informale.
Riferito che l’interrogazione riguarda la grave
situazione del nosocomio di Polistena, imputabile sia alla carenza professionale in tutti i reparti, sia alla necessità di nuove strumentazioni e di lavori strutturali
che compromettono la tutela del diritto alla salute degli
utenti, chiede quali provvedimenti impellenti si intendano assumere
per la risoluzione della problematica.
Comunica che all’interrogazione risponderà il presidente Oliverio in
una prossima seduta di Consiglio regionale, atteso il carattere tecnico della
questione.
Sottolinea che l’interrogazione era già
stata rinviata più volte.
Ricordato che nella precedente seduta erano stati inseriti e poi
rinviati un ordine del giorno, di iniziativa del consigliere Sergio, ed una
mozione, di iniziativa del consigliere Gallo, ne dispone l’immediata
trattazione.
Invita il consigliere Sergio ad illustrare l’ordine del giorno riguardante la situazione dei lavoratori di cui alle leggi regionali 15/2008, 28/2008, 8/2010.
Illustra
l’ordine del giorno, affermando che una delle vertenze con maggiore impatto
sociale per la Calabria è quella riguardante la stabilizzazione dei lavoratori
di cui alle leggi regionali numero 15/2008, 28/2008 e 8/2010; sottolinea,
inoltre, che, di recente, non sono mancati interventi volti a stabilizzare gli
appartenenti “storici” al bacino dei precari regionali che hanno tenuto conto anche dei diritti e delle
situazioni dei lavoratori di cui alle predette leggi regionali, evitando, in
tal modo, disparità di trattamento ed eventuali contenziosi giuslavoristici.
Precisa, quindi, che l’ordine del giorno impegna la Giunta a portare a
conclusione il processo di stabilizzazione dei lavoratori di cui alle leggi regionali
15/2008, 28/2008, 8/2008 e ad adottare ogni misura idonea a garantire, fino al
processo di stabilizzazione dei lavoratori, la non interruzione dei rapporti
lavorativi, prevedendo, inoltre, un aumento delle ore integrative ed
equiparandone il trattamento a quello degli LSU/LPU del bacino regionale.
Dichiara di aver preso, solo adesso,
visione dell’ordine del giorno, indi considerata l’importanza dell’argomento
reputa opportuno discuterne alla presenza del Presidente della Giunta.
Evidenziato come nei mesi scorsi non si sia fatto nulla per
approfondire la problematica, concorda sulla proposta di rinvio purché si
raggiunga, in tempi brevi, una concreta definizione della questione.
(Il Consiglio rinvia)
Ricordato quanto si sia dibattuto sulla
riforma del welfare e quanto sia stato travagliato il suo iter, precisa che la
mozione, bipartisan, è finalizzata a riscrivere le linee guida della nuova
riforma del welfare, indi ne chiede l’approvazione.
Dispone il rinvio della risposta da parte della
Giunta ad un momento successivo alla trattazione delle interpellanze.
Chiede se sulle interpellanze sul sistema sanitario si possa avere
risposta, considerata l’assenza del Presidente della Giunta.
Propone il rinvio delle interpellanze numero 6,7,8,11,14, 16 e 18
inerenti il sistema sanitario, indi pone in votazione la proposta di rinvio che
è approvata.
Ripercorre l’iter della
costruzione dell'autostrada Salerno-Reggio, inizialmente denominata A3, dalla
data di inaugurazione del primo cantiere (21 Gennaio
1962), descrivendone l’evoluzione sino al 1974, anno in cui raggiunse Reggio
Calabria.
Sottolinea, quindi, come l'autostrada
fosse stata realizzata a due corsie di limitata larghezza per senso di marcia,
priva di corsie d'emergenza e con sole piazzole di sosta, per un costo finale
dell'opera calcolato in 368 miliardi di lire. Puntualizza che, nel mese di
marzo 2016, Anas, d'intesa col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
con la presentazione del cosiddetto "Piano di Manutenzione",
formalizzava la volontà di accantonare i lavori di ricostruzione dei tre tratti
non ammodernati, ovvero Morano-Firmo, Cosenza-Altilia e Pizzo-Vibo Valentia, di
estensione complessiva pari 59,6 km, in favore di un rinnovamento in sede.
Precisa, quindi, che l'autostrada
Salerno-Reggio Calabria (oggi denominata A2), nella sua attuale fisionomia,
inaugurata il 22 Dicembre 2016, a meno di due anni
dalla sua formale inaugurazione, in molti tratti, compresi quelli prima citati,
registra numerosi incidenti di tale gravità da indurre la magistratura, in più
di un'occasione, a disporre il sequestro giudiziario di ampie porzioni di essa.
Ricordata la presenza di un elevato numero di cantieri aperti e benché l'attuale
Presidente della giunta regionale abbia dichiarato ufficialmente la sua
contrarietà a tale stato di cose, evidenzia come il numero dei cantieri in
attività sia numeroso, con imbuti e restringimenti che pregiudicano il traffico
ordinario e la funzionalità della rete dei trasporti.
Chiede, pertanto, di sapere: se
il Governo regionale, nella persona del Presidente della Giunta regionale, sia
a conoscenza della situazione; se e come la Giunta regionale intenda adoperarsi
perché l'Anas provveda alla chiusura dei cantieri in essere, senza pregiudicare
la sicurezza degli utilizzatori della A2 né pregiudicare gli interessi della
Calabria; se e quali iniziative il Presidente della Giunta regionale e la
stessa Giunta intendano assumere, nei confronti del Governo nazionale, per
giungere anche all’ammodernamento dei tratti Morano-Firmo, Cosenza-Altilia e
Pizzo-Vibo Valentia.
Evidenziato come l’evento citato, di inaugurazione della A2, abbia
sancito il momento in cui si consegnava una autostrada a doppia carreggiata con
quattro corsie percorribili, puntualizza come, in quella occasione, non sia stata
mai decretata la fine degli investimenti per garantire la sicurezza e la
fruibilità della struttura.
Sottolinea, infatti, come il contratto di programma 2016-2020 tra il
MIT e l’ANAS prevede un valore complessivo di 1,3 miliardi di euro per lavori
di manutenzione straordinaria programmata e per la realizzazione di nuove
opere. Evidenzia come relativamente alla manutenzione straordinaria programmata
sono stati effettuati interventi di rifacimento della pavimentazione, di
sistemazione pendici e rifacimento giunti nonché di ripristino corticale del
calcestruzzo ammalorato e di ripristino delle barriere e che, invece,
relativamente alla realizzazione di nuove opere, è prevista la realizzazione
sul tratto Cosenza- Altilia Grimaldi di una corsia di arrampicamento per mezzi
pesanti, per un costo di circa 650 milioni di euro. Reputato utile ricordare
come la A2 sia stata scelta perché diventi la prima “Smart- Road” in Italia,
comunica che la Regione ha ottenuto, da parte di ANAS, l’istituzione di un
tavolo tecnico di monitoraggio per avere un quadro chiaro del cronoprogramma
degli interventi previsti
Si dichiara non soddisfatto perché ANAS continua a completare i lavori
di manutenzione ordinaria in lunghi mesi senza dare delle risposte adeguate nei
tempi giusti. Invita il Governo regionale a fare in modo che il tavolo di
concertazione possa chiedere al nuovo Governo nazionale di stanziare le risorse
per ammodernare ed intervenire dove vi sono problemi di calcestruzzo ammalorato,
al fine di evitare quanto successo a Genova.
Illustra
l’interpellanza che riguarda la deliberazione di Giunta
Regionale n. 541 del 16 dicembre 2015, con cui veniva, tra l’altro, approvato
il Regolamento Regionale n. 16/2015, “Regolamento di organizzazione delle strutture
della Giunta Regionale”.
Riferisce che, per effetto di intervenute
modifiche, si prescrive che la titolarità delle funzioni in materia di
patrimonio faunistico e attività venatoria passi dal Settore “Fitosanitario,
vivaismo, micologia, patrimonio ittico” al Settore “Affari Generali, giuridici
ed economici, controlli, regolamenti, usi civici, patrimonio faunistico”.
Precisa anche che tale scelta
viene motivata, proprio a causa degli intervenuti processi di riforma del
settore, con un semplice riferimento ad una comunicazione pervenuta tramite
posta elettronica dal Dirigente generale del Dipartimento “Agricoltura e
risorse agroalimentari”.
Interpella, pertanto la Giunta
regionale, per sapere se per una modifica degli assetti organizzativi di un
intero Dipartimento sia sufficiente una comunicazione tramite posta elettronica,
informata alla presunta sussistenza di generici motivi di efficacia ed
efficienza dell’azione amministrativa.
Chiede, altresì, di essere messo
al corrente nel caso vi siano motivi diversi, non palesati, domandando se si
reputi opportuno disperdere il patrimonio di competenze e professionalità
acquisito dal personale e dal dirigente del Settore 5 e se si consideri più
corretto, invece, affidare la gestione delle attività faunistiche e venatorie
ad un Settore che si è occupato prettamente di affari giuridici. Chiede,
infine, se si intenda ripensare alla scelta adottata e ripristinare lo status quo ante, a garanzia del
corretto, efficace ed efficiente funzionamento degli uffici regionali.
Stante l’assenza del Presidente della Giunta regionale, si ripromette
successivamente di fornire una risposta alla suddetta interpellanza.
Si dice in disaccordo con tale modo di procedere in materia di
sindacato ispettivo.
Dispone il rinvio dell’interpellanza.
Comunica il rinvio dell’interpellanza.
Illustra l’interpellanza con la
quale chiede di sapere quali provvedimenti siano stati assunti o saranno
predisposti, da parte della Giunta regionale, perché sia riconosciuto a tutti i
lavoratori esodati ex Esac
Impresa il rateo di tredicesima e quattordicesima mensilità.
Ricorda che in tal senso si era
anche espresso il Consiglio regionale che, nella seduta del 19 Dicembre 2017,
aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale si impegnava il
Governo regionale ad assumere tutte le iniziative necessarie e idonee affinché
ai dipendenti ex Esac Impresa, aderenti al Piano di
incentivazione esodo, fossero riconosciute le somme spettanti a titolo dì
tredicesima e quattordicesima mensilità tra le voci della retribuzione,
componenti lo stipendio, nel calcolo dell’incentivo regionale anticipato nel
rapporto di lavoro.
Riferisce che gli uffici preposti stanno procedendo in ordine al
calcolo per la liquidazione spettante ai lavoratori.
Si dichiara soddisfatto.
Illustra l’interpellanza relativa
ai finanziamenti destinati per la riqualificazione ed il recupero dei fabbricati
ex proprietà “Toscano Celestina” e “Pontieri e Gallo”,
e la ristrutturazione del palazzo denominato Oriolo nel Comune di Cassano allo
Ionio.
Riferisce che i lavori
riguardanti i tre immobili, regolarmente appaltati ed avviati nei tempi
previsti, venivano portati a compimento fino a stadio avanzato, salvo essere
interrotti, dopo l’esecuzione di circa l’80 per cento degli interventi
programmati, per impedimenti di ordine tecnico.
Evidenzia, quindi, che, a seguito
del blocco dei lavori, è seguito un periodo di fermo dei cantieri e di
abbandono degli stessi immobili, soggetti per questo a vandalismi di vario
genere che hanno vanificato per gran parte gli interventi realizzati con copiosa
spendita di denaro pubblico. Tutto ciò ha impedito che gli immobili fossero
utilizzati per le finalità programmate e consegnati nella disponibilità del
Comune di Cassano Ionio.
Chiede, pertanto, di sapere: se
la Giunta regionale sia a conoscenza dei fatti esposti; se e quali
provvedimenti intenda assumere per verificare l’esistenza di eventuali profili
di responsabilità in relazione al blocco dei lavori ed alla spendita
infruttuosa dei finanziamenti pubblici, erogati per la realizzazione delle
opere progettate, in parte andate perdute, a seguito del fermo dei cantieri, a
causa degli atti di vandalismo e dei furti susseguitisi pure per la mancanza di
adeguata sorveglianza e controllo da parte dell’Aterp;
se e come intenda adoperarsi per addivenire al completamento dei lavori degli
immobili in questione ed entro quali tempi, al fine di poter poi consegnare gli
stessi nella disponibilità del Comune di Cassano Ionio.
Ritiene che l’esecuzione dei lavori di riparazione dei danni debba
essere preceduta da un atto che confermi la volontà dell’Amministrazione
comunale di Cassano allo Ionio di fruire degli immobili.
Inoltre, nonostante l’Aterp appaia, a suo
dire, aver assolto agli obblighi di sua spettanza, giudica che le problematiche
segnalate avrebbero dovute essere affrontate con maggiore incisività.
Ringrazia per la problematica sollevata con la proposizione
dell’interpellanza e, constatate le inadempienze che giudica evidenti, si
ripromette di segnalare all’Aterp eventuali necessità
al fine di individuare rapidamente le soluzioni più ottimali per rendere gli
immobili utilizzabili in breve tempo.
Si ritiene soddisfatto.
Comunica il rinvio dell’interpellanza.
Illustra l’interpellanza con la
quale chiede di avere ragguagli circa la posizione della Giunta regionale in
merito alla situazione dei 15 giovani agricoltori che, esclusi originariamente
dal bando Pacchetto Giovani per la Regione Calabria, avevano adito il Tar,
contestando le motivazioni sottese alla mancata ammissione ai finanziamenti per
l’imprenditoria giovanile in campo agricolo, ritenendola immotivata ed
ingiustificata.
Riferisce che successivamente la
Giunta regionale presentava ricorso al Consiglio di Stato, domandando, in via
cautelare, l’immediata sospensione dell’esecutività della sentenza impugnata,
che, però, veniva rigettata.
Chiede, pertanto, di sapere se e
quali provvedimenti si intendano assumere per tutelare i diritti dei circa 15
giovani calabresi, a suo giudizio, discriminati in seguito alle disposizioni
procedurali al Pacchetto Giovani 2018.
Riferisce che è stata nominata una commissione per esaminare le 15
istanze e fornire una risposta ai concorrenti.
Prende atto della comunicazione ricevuta.
Riferisce di avere ricevuto delucidazioni in forma scritta in merito
alla suddetta interpellanza.
Illustra
l’interpellanza, chiedendo alla Giunta regionale se e come intenda adoperarsi
per favorire il riavvio dei lavori per la realizzazione del III Macrolotto
“Sibari-Roseto Capo Spulico” della nuova strada statale 106 ionica.
Dopo un breve excursus storico sulla situazione relativa al tratto
stradale in questione, riferisce che il termine ultimo per l’approvazione del
progetto esecutivo da parte di ANAS è fissato per l’11 novembre 2019, data di
scadenza dei 420 giorni concessi; dopodiché si procederà con la consegna dei
lavori. Fermi restando i tempi contrattuali previsti, fa sapere che sono anche
possibili delle anticipazioni rispetto alle date previste.
A tal proposito fa sapere che la Regione Calabria, insieme ad Anas, sta
monitorando lo stato di avanzamento del progetto per consentire la sua
approvazione anticipata rispetto alle scadenze contrattuali.
Rassicura, quindi, sulla tempistica e sul controllo costante dei lavori
e riferisce che sono in corso di esecuzione le procedure espropriative e le
attività per la bonifica nelle aree di lavoro.
Afferma, pertanto, che non ci sono tecnicamente dei ritardi nei lavori
e che non esiste, allo stato attuale, nessun atto ufficiale o documento
prodotto dal Ministero competente che possa far pensare ad un blocco del
progetto.
Ribadisce, infine, l’impegno della Giunta regionale a seguire e
stimolare costantemente il processo affinché possa andare a buon fine in tempi
brevi.
Prende atto delle informazioni ricevute, evidenziando comunque le preoccupazioni
delle popolazioni e delle amministrazioni locali che attendono da tempo la
realizzazione di un’opera per la messa in sicurezza di un’arteria stradale
vitale nei collegamenti, ma anche estremamente pericolosa.
Riferisce, altresì, che, secondo la denuncia dell’associazione “Basta
vittime sulla statale 106”, il ritardo nell’apertura dei cantieri sarebbe da
ricondursi a motivi politici.
Ripercorre l’iter che, a partire dal 2016, ha interessato i lavoratori percettori in deroga o disoccupati con pregressa esperienza
formativa presso gli uffici giudiziari, da avviare a percorsi formativi per le
qualifiche di ausiliario o di operatore amministrativo, da conseguire con
attività formative in parte in aula e in parte con formazione on the job presso gli uffici giudiziari
e le istituzioni assimilate della Calabria, con una durata di 24 mesi per 20
ore settimanali e con un'indennità mensile pari ad euro 500.
Richiama, quindi, le varie
vicissitudini che, solo a partire dal settembre 2017, hanno portato all’impiego
dei 1000 selezionati presso gli uffici di assegnazione; tirocinanti che, al
termine del primo anno di durata dei percorsi formativi avviati e,
contrariamente alle previsioni del bando, si sono visti notificare dal
Ministero di grazia e giustizia, una comunicazione con la quale si autorizzava
l'avvio del secondo anno di formazione, previa alternanza dei lavoratori.
Evidenziato come tale
disposizione, poco chiara, abbia ingenerato allarme e confusione tra i
lavoratori, alimentando il sospetto che tale azione potesse significare la loro
esclusione dal secondo anno formativo in favore di altri lavoratori, riferisce
che, ad oggi, nonostante le sollecitazioni, non sia giunto alcun chiarimento
ufficiale e che ciò ha portato i lavoratori interessati a mobilitarsi per
richiedere il rispetto degli impegni assunti, oltre che l'avvio di un confronto
con Regione e Governo sulle loro prospettive occupazionali.
Considerato che la
questione riguarda un migliaio di famiglie, la cui situazione di precarietà
sarebbe ulteriormente indebolita, chiede di sapere come la Regione intenda adoperarsi
per garantire in tempi celeri il rispetto integrale delle previsioni di cui al
bando del 2016 e se la stessa intenda promuovere un Tavolo di concertazione con
il Governo per valutare le iniziative da assumere per un eventuale futuro
impiego degli odierni tirocinanti in maniera stabile, a garanzia dell'efficace
funzionamento degli enti e sedi presso i quali gli stessi svolgono già oggi le
proprie attività.
Comunica che, proprio in data odierna, si è svolto un proficuo incontro
presso la Cittadella regionale che, a suo avviso, ha rappresentato un buon
momento di confronto e condivisione.
A tal proposito, ripercorre l’iter dei tirocinanti del settore
giustizia che, a partire dalla Convenzione sottoscritta ad aprile 2017 tra la
Regione Calabria e le Corti d’appello, hanno intrapreso tale percorso.
Ricorda, in particolare, l’articolo 10 della Convenzione che prevede la
possibilità di rinnovo e riferisce che, a partire da giugno 2018, si è intrapreso
l’iter per tali adempimenti apprendendo che la convenzione può essere rinnovata
con l’alternanza dei tirocinanti.
Pertanto – prosegue – nel mese di settembre 2018, è stata proposta al
Ministero una risoluzione delle rispettive visioni per quanto attiene, in
particolare, ai tirocini di perfezionamento, tenendo conto che tale soluzione è
supportata anche dalla Legge di stabilità.
Ciò nonostante, riferisce che ad ottobre non vi era stato alcun
riscontro e che, pertanto, si è chiesto un incontro con il Ministro competente
dal quale, ad oggi, si attende notizia.
Precisa che, nel frattempo, si è provveduto a sollecitare il Prefetto,
affinché si faccia carico della vicenda e solleciti la richiesta di
interlocuzione con il Ministero per addivenire ad una soluzione.
Ribadisce, infine, l’intento di voler procedere in tal senso ed auspica
che gli interventi e le sollecitazioni messe in atto possano dare risposte
concrete.
Si dichiara insoddisfatto e stigmatizza l’atteggiamento del Governo
centrale che, a suo avviso, dimostra totale disinteresse rispetto alle
necessità e alle esigenze degli assistenti giudiziari; atteggiamento confermato
anche da quanto riferito dall’assessore Robbe che, nonostante le varie
sollecitazioni, è ancora in attesa di interlocuzione e di risposte.
Riferisce che sono state analizzate diverse interpellanze ed
interrogazioni in tal senso, anche del governo precedente.
Chiede se vi siano novità in merito alla mozione numero 124/10^
“Realizzazione del sistema unico integrato di interventi in materia di servizi
e politiche sociali ex legge regionale numero 23/2003”.
Ricorda che tale mozione è stata ampiamente discussa in Commissione e
comunica che diverse sono state le azioni intraprese.
Pertanto, invita al momentaneo accantonamento della mozione in attesa
del parere sulla proposta di regolamento da analizzare in terza Commissione,
anche rispetto alle recenti modifiche.
Prende atto della richiesta di accantonamento della mozione e ricorda
che la stessa è già stata approvata all’unanimità in terza Commissione.
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 18,00
Il Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo