X^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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n. 55
SEDUTA Di MARTEDI’ 26 giugno 2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
NICOLA IRTO
E DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO
CICONTE
Inizio lavori h. 12,52
Fine lavori
h. 16,13
INDICE
GIUDICEANDREA Giuseppe, Segretario
questore
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra),*
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente),*
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
ROBBE Savina Angela
Antonietta, assessore al lavoro ed al welfare
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
Svolgimento
interrogazioni a risposta scritta (art. 121 Regolamento interno del Consiglio
regionale)
NICOLÒ Alessandro (Forza
Italia)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
MUSMANNO Roberto,
assessore alle infrastrutture
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*
MUSMANNO Roberto,
assessore alle infrastrutture
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
NICOLÒ Alessandro (Forza
Italia),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture,*
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture,*
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto)
PASQUA Vincenzo (Gruppo
Misto),*
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto)
PASQUA Vincenzo (Gruppo
Misto)
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico)
NICOLÒ Alessandro (Forza
Italia),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
NICOLÒ Alessandro (Forza
Italia)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente),*
PASQUA Vincenzo (Gruppo
Misto),*
Svolgimento
interpellanze (art. 120 Regolamento interno del Consiglio regionale)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto)
ROBBE Savina Angela Antonietta, assessore al lavoro
e al welfare.,*
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
MUSMANNO Roberto, assessore
alle infrastrutture
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
Svolgimento
mozioni (art. 119 Regolamento interno del Consiglio regionale)
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo
Centro Destra)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*
ROBBE
Savina Angela Antonietta, assessore al lavoro e welfare
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
PASQUA Vincenzo (Gruppo
Misto)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
MIRABELLO Michelangelo, Segretario
questore f.f.
NICOLO’ Alessandro (Gruppo
Misto)
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
AIETA Giuseppe (Partito
Democratico), relatore
MIRABELLO Michelangelo,
segretario questore f.f
Presidenza del Presidente Nicola Irto
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario
questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
(È
approvato senza osservazioni)
Dà
lettura delle comunicazioni.
In
riferimento alla manifestazione odierna svoltasi all’esterno di “Palazzo
Campanella” e relativa alle problematiche delle strutture socio assistenziali,
riferisce di aver presentato una mozione che auspica possa essere discussa nel
più breve tempo possibile, previo confronto con i componenti della Commissione consiliare
competente.
Ricorda
la gravità della situazione sanitaria in Calabria, nonché gli ultimi sviluppi
scaturiti dalle recenti discussioni in Aula e, a tal proposito, chiede
all’assessore competente se sia possibile, in materia di strutture socio assistenziali,
prevedere per il 2018 un regime transitorio che consenta il pagamento delle
spettanze arretrate.
Precisa
che all’esterno dell’ingresso principale del Consiglio regionale si sta
svolgendo una manifestazione di protesta pacifica degli operatori delle
strutture socio assistenziali.
Ritiene
che, nonostante le recenti discussioni e in attesa della revisione dei decreti
attuativi, la problematica debba essere approfondita, soprattutto tenendo conto
dei molteplici disagi arrecati a cittadini, lavoratori e strutture.
Registra
situazioni disomogenee in relazione alle strutture socio assistenziali, anche
per la confusione, a suo dire, generata a seguito della sentenza del Tar e per
la quale si è in attesa della decisione del Consiglio di Stato che dovrebbe
avvenire il 5 luglio prossimo. Sottolinea come risulti che alcuni Comuni
abbiano restituito alla Regione le somme trasferite ai sensi della legge
regionale numero 23 del 2003 e, pertanto, chiede un intervento dipanante
dell’assessore competente, anche in merito alle conseguenze di un eventuale
accoglimento del ricorso al Consiglio di Stato.
Ribadisce
la volontà di voler proseguire nel percorso intrapreso per la modifica della
legge regionale numero 23 del 2003, anche al fine di incrementare le risorse in
essa previste.
Precisa
che nessun ambito ha ad oggi restituito le risorse ricevute e che non è
intenzione della Giunta regionale arrestare la riforma avviata, nonostante i
procedimenti amministrativo giudiziari in corso.
Ricorda,
quindi, che si è provveduto ad inserire una specifica dicitura su suggerimento
dell’Avvocatura e che il ricorso si è reso necessario per non lasciare in capo
ai Comuni le risorse e non dover quindi procedere ad una modifica, necessaria,
dei capitoli di bilancio.
Ritiene,
infine, utile procedere con la Riforma ed annuncia che sono già state
predisposte le convocazioni delle parti sociali.
Reputa
opportuno che la mozione sia condivisa con i consiglieri e discussa nella
seduta odierna.
Giudica
opportuno che si tenga conto della situazione legata alla mancata restituzione
delle somme, al fine di evitare ulteriori problemi futuri che potrebbero
inficiare le convenzioni, a suo avviso condizionate dall’esito del ricorso al
Consiglio di Stato.
Esprime
apprezzamento per la proposta del Presidente di condividere con tutti i
consiglieri la mozione a sua firma, soprattutto alla luce della manifestazione
odierna.
Ritiene
utile e necessario che la problematica sia affrontata nella più totale
trasparenza e senza ambiguità, evidenziando che sulla Giunta regionale grava
l’onere di far emergere l’eventuale esistenza di lobbie o interessenze che
ostacolano la riforma.
Auspica,
pertanto, che l’assessore competente possa fornire una relazione
chiarificatrice, soprattutto rispetto all’impiego di ulteriori risorse, senza
le quali non si potrà intervenire adeguatamente.
Evidenziata
l’importanza della mozione presentata, che consente di esprimere al meglio
l’impegno politico ed istituzionale rispetto alle problematiche legate alla
sanità, apprezza l’ipotesi di condividere la mozione, anche in considerazione
delle sollecitazioni pervenute a seguito della manifestazione pacifica esterna.
Ricordate le modalità di svolgimento delle interrogazioni, ne
dispone l’avvio.
Illustra l’interrogazione presentata a maggio a seguito del mancato intervento dell’elisoccorso 118,
richiesto dagli operatori del Soccorso alpino calabrese, al fine di
velocizzare l’intervento sulla cima del Panno Bianco a seguito di un incidente
occorso ai danni di una escursionista ferita. Chiede quali misure l'Esecutivo
regionale e il dipartimento Salute abbiano intrapreso o intendano intraprendere
per evitare che la situazione manifestata abbia a ripetersi.
Riferisce che, per l’intervento in questione, la Centrale operativa 118 di
Cosenza veniva allertata per una signora precipitata in località Monte Sellaro;
attese le condizioni non critiche dell’infortunata, veniva inviata un’ambulanza
assieme al supporto del Soccorso Alpino, date le caratteristiche della zona. In
un momento successivo veniva richiesto dal Soccorso Alpino il trasporto in
elisoccorso di 8 persone per raggiungere più rapidamente il luogo di
intervento, trasporto negato dal comandante dell’Eli – Base poiché non
autorizzato al trasporto di personale estraneo al Servizio Sanitario Regionale.
Evidenzia, infine, come sia opportuno intervenire sul vigente contratto di
servizio di elisoccorso per adeguarlo alla convenzione stipulata tra Regione Calabria,
Soccorso Alpino e centrali operative del 118, ai sensi della legge regionale
numero 1 del 2017.
Si dichiara soddisfatto, ma
sollecita la celere modifica del rapporto contrattuale alla luce della legge
regionale numero 1 del 2017.
Illustra l’interrogazione, richiamando
l’importanza del progetto esecutivo “Misure afferenti alla prevenzione, alla
diagnosi, cura e assistenza della sindrome depressiva post partum” per cui la
Regione Calabria ha inviato richiesta di finanziamento al Ministero della
Sanità tramite il dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie che,
tuttavia, ha come unico referente l’UO della provincia di Catanzaro. Chiede di
valutare la possibilità di un eventuale ampliamento alle altre province
calabresi.
Presidenza del
Vicepresidente Vincenzo Ciconte
Rende noto che con DCA numero 73 del 5 aprile 2018
è stata recepita l’Intesa Stato Regioni del 31 gennaio 2018, concernente la
definizione delle procedure per la presentazione da parte delle Regioni dei
progetti afferenti alla diagnosi, cura e assistenza della sindrome depressiva post partum e che il dipartimento ha
provveduto ad inviare il progetto esecutivo al Ministero della salute.
Comunica, quindi, che la proposta è stata valutata favorevolmente dal Comitato
di valutazione. Specifica che si è deciso di individuare, in via sperimentale,
quale referente l’Azienda sanitaria Provinciale di Catanzaro che ha effettuato
il maggior numero di parti in regione e, sulla scorta dei risultati ottenuti,
successivamente, proporre l’estensione alle altre province.
Si dichiara soddisfatto.
Dichiara che l’interrogazione presentata a
dicembre 2016 può ritenersi superata.
Avendo già illustrato, in una precedente
seduta, l’interrogazione chiede una risposta alla Giunta regionale.
Chiede la posposizione
dell’interrogazione nell’ordine dei lavori per consentire al Presidente della
Giunta regionale di poter rispondere.
(Così resta stabilito)
Illustra l’interrogazione che riguarda i problemi
subiti dall’INRCA di Cosenza, un istituto di ricerca che si occupa del settore
patologia dell’invecchiamento, a causa di un rallentamento negli investimenti;
precisato di aver saputo che è in fase di sottoscrizione la transazione tra
INRCA, Regione Calabria e Regione Marche, chiede che in detto accordo
transattivo sia previsto un Piano di investimenti a favore dell’INRCA di
Cosenza da parte della sede centrale di Ancona per migliorarne gli
aspetti alberghiero – sanitari, l'acquisto di nuove tecnologie e l'assunzione
di personale Oss, medici e infermieri che nel corso di questi anni sono stati
messi in quiescenza.
Fa presente che sono stati effettuati incontri
tecnici con i rappresentanti della sede centrale dell’INRCA e questo ha portato
alla redazione del DCA numero 118 del 24 maggio 2018 con il quale è stato approvato
lo schema di accordo transattivo tra Regione Calabria, Regione Marche ed INRCA.
Sottolinea che è necessario che la Regione si
adoperi al fine di ottenere un piano di investimenti per la sede di Cosenza che
consenta un rilancio dell’ente.
Illustra l’interrogazione tesa a chiedere notizie in merito alle società e alle cooperative che gestiscono
i servizi accessori a quelli ospedalieri in tutte le aziende ospedaliere ed Asp
della Regione Calabria; se siano scaduti i termini di affidamento per la
gestione di tali servizi previsti in sede di gara; se e quali società agiscano
ancora in regime di prorogatio e se
siano previste nuove procedure di gara per l'affidamento dei servizi accessori
a quelli ospedalieri
Fornisce risposta analitica alle richieste del
consigliere Greco, precisando che è stata effettuata un’indagine presso
ciascuna Azienda del Servizio Sanitario regionale.
Si dichiara parzialmente soddisfatto, poiché
avrebbe preferito una maggiore precisione, in particolare per le società in
regime di prorogatio. Si riserva di
chiedere una specifica maggiore per capire come venga gestito l’istituto della prorogatio.
Considerato che il tumore del
collo dell'utero è l'unica neoplasia a mostrare i più alti tassi di mortalità
proprio nel sud Italia, evidenzia che tale tumore è al secondo posto nel mondo,
dopo quello della mammella, tra i tumori che colpiscono le donne ed è causato
da un'infezione persistente da Papilloma Virus Umano (HPV), molto frequente,
soprattutto nelle donne giovani; pertanto, per garantire equità nell'accesso a
una diagnosi precoce, il Servizio sanitario nazionale effettua uno specifico
programma di screening per la prevenzione dei tumori al collo dell'utero.
Riferisce, quindi, che l'Asp di
Cosenza ha aderito al programma nazionale di screening dei tumori femminili,
stabilendo che il Consultorio Familiare predispone l'esecuzione gratuita
dell'esame citologico cervico-vaginale (pap test) e che, al di fuori della
campagna di screening, l'utente può eseguire l'esame tramite presentazione di
richiesta su ricettario del SSN con relativo codice di esenzione. Tuttavia, la
circolare dell'ASP di Cosenza, dispone che i Consultori avranno possibilità di
effettuare pap test, non da screening, in numero non superiore a 20.
Chiede se la Giunta regionale e
il dipartimento salute siano al corrente della situazione venutasi a creare in
relazione al bacino di utenza dell'ASP di Cosenza e quali misure hanno
intrapreso e intendono intraprendere per sollecitare il ripristino delle azioni
previste a tutela della salute della donna.
Precisa che il vigente Piano di
prevenzione nazionale prevede un programma di screening regionale per le
malattie a più alto rischio e riferisce che nell’ASP di Cosenza è attivo il
programma di screening per le patologie tumorali. Aggiunge che, in breve tempo,
nella stessa ASP saranno garantiti altri servizi sanitari per quanto riguarda
la screening, dunque, la prevenzione del papilloma virus umano (HPV) e che, a
tal fine, sono già in corso di completamento le procedure di installazione dei
macchinari medici e selezione del personale. Conferma, pertanto, che l’ASP di
Cosenza sarà in grado di ottemperare a quanto richiesto.
Riguardo al numero massino di
paptest si precisa che le azioni messe in campo sono tese a superare le
criticità segnalate.
Si ritiene soddisfatto ed esorta
il dipartimento competente ad accelerare i tempi.
Illustra l’interrogazione in
esame e chiede notizie in merito alle somme incassate per il rilascio/rinnovo
delle tessere micologiche, distinte per singoli anni, al riparto delle stesse
somme per ciascun anno, agli atti di liquidazione delle medesime. Chiede,
quindi, di sapere quale sia la cifra attualmente disponibile e quanti soldi
siano stati utilizzati fino ad oggi, visto il mancato adempimento della legge,
relativo alle risorse finanziarie derivanti dagli incassi delle tessere
micologiche, nonché quali iniziative si intendano intraprendere per accelerare
gli adempimenti di legge.
Riferisce in dettaglio la costituzione dei
capitoli relativi agli incassi ed i decreti che hanno ripartito le somme,
secondo le modalità previste dalla legge regionale numero 30 del 2001. Precisa,
infine, quali sono le somme attualmente disponibili e quali quelle già
impegnate.
Chiede copia della relazione letta dall’assessore
per verificare le cifre riportate.
Illustra l’interrogazione e, evidenziata
l’importanza delle aree marginali che oggi svolgono una funzione centrale
all'interno del nuovo modello di sviluppo economico, incentrato sulla
sostenibilità, e le condizioni di emarginazione e forte disagio sociale ed
economico delle popolazioni che vivono in queste aree, chiede notizie in merito
al concreto avvio dei progetti per le dieci Aree interne individuate a livello
nazionale, per le quali sono state rese disponibili delle risorse.
Sul tema specifico delle aree interne delinea il
quadro programmatico degli investimenti e delle politiche e delle strategie
territoriali.
In particolare evidenzia che per la programmazione
rurale sono stati stanziati oltre 50 milioni, di cui 5 milioni a favore delle
aree interne e che altre risorse sono state programmate per la difesa del
suolo.
In coerenza con il sistema di classificazione
nazionale. riferisce che è stato elaborato un quadro di programmazione
dettagliato e che la Calabria risulta essere l’unica regione in condizione di
marginalità, spopolamento e perifericità.
Precisa che sono state identificate le zone più
critiche e che lo stesso Governo regionale, partendo dai territori e
dall’analisi delle situazioni più gravi e diffuse, ha messo in campo risorse e
azioni, prevedendo l’utilizzazione di mezzi, in tempi certi e con determinate
modalità di investimento, in linea con quanto previsto dalla strategia
nazionale per le aree interne, al fine di rilanciarle.
Riferisce, infine, che, sono state selezionale 4
aree pilota nel quadro della SNAI, ed in particolare: area grecanica, versante
Jonico, Sila e Presila crotonese e Cosentina; precisa che nel corso del 2016
sono stati avviati i lavori di elaborazione delle prime strategie e che anche
per gli altri territori interessati, successivamente, potrà essere avviata la
fase di progettazione finalizzata alla stipula dei rispettivi Accordi di
Programma.
Si confessa sempre più preoccupato per il ritardo,
di fatto registrato, sulle politiche da attuare e che, a suo dire, sarebbero
dovute partire da almeno due anni.
Ritiene che si corra il rischio concreto di
alimentare una sorta di “rabbia sociale” contro le istituzioni, a causa della
mancata concretizzazione delle azioni annunciate.
Illustra l’interrogazione relativa
all’istituzione di un reparto di cardiochirurgia pediatrica e di
un Centro di rianimazione pediatrica nella Città metropolitana di Reggio Calabria,
quale punto di riferimento e servizio strategico per i calabresi, in una logica
di tutela dei bambini affetti da patologie cardiache e bisognosi di interventi
urgenti salva-vita di cui la Calabria è oggi priva.
Chiede, pertanto, quali azioni si intendono avviare per garantire il
diritto alla salute dei minori.
Riferisce che la Regione Calabria è dotata di una rete di emergenza
cardio-chirurgica tra le migliori d’Italia, garantendo assistenza attraverso
strutture pubbliche e private, nel rispetto dei dettami del Decreto
ministeriale numero 70 del 2015.
Riferisce, altresì, che il Piano di riorganizzazione ospedaliera della
Regione Calabria non prevede la strutturazione di una Cardiochirurgia
pediatrica, il cui bacino di utenza di riferimento è compreso tra un minimo di
4 ed un massimo di 6 milioni di abitanti, al fine di offrire una migliore
qualità delle prestazioni. Precisa, infine, che nelle Regioni con soglia
inferiore, come la Calabria, l’attivazione delle strutture operative è
subordinata alla stipula di un accordo di programmazione integrata
interregionale con le Regioni confinanti, per garantire ai cittadini
cardiochirurgici un miglior trattamento assistenziale.
Chiede chiarimenti in merito alle
Regioni confinanti.
Non essendo a conoscenza di tali aspetti, si impegna a fornire i
chiarimenti richiesti nel più breve tempo possibile.
Ritira l’interrogazione.
Illustra l’interrogazione relativa alla procedura
per la nomina del direttore del distretto sanitario dell’Asp di Vibo Valentia
ed, in particolare, alle vicende scaturite dall’assegnazione di tale incarico.
Chiede anch’egli notizie in merito all’attuale
stato delle cose rispetto alla nomina del direttore sanitario e alla successive
sospensioni.
Riferisce che L’Azienda Sanitaria di Vibo Valentia
ha di recente conferito tale nomina a seguito di apposita selezione pubblica
dalla quale è scaturito l’elenco degli idonei e, non prevedendo prove
concorsuali, si è proceduto alla nomina fiduciaria dell’attuale direttore.
Si ritiene insoddisfatto, poiché la risposta
fornita dall’assessore riguarda fatti antecedenti l’interrogazione stessa e
chiede, pertanto, notizie relative alla sospensione della nomina.
Riferisce che procederà al più presto all’integrazione
della risposta.
In riferimento allo svolgimento dei lavori,
ritiene che l’eccessivo numero di interrogazioni inserite all’odierno ordine
del giorno rappresenti un inutile spreco di energie e non consenta di poter
esplicitare al meglio l’attività dei consiglieri regionali.
Chiede, pertanto, che le mozioni siano riproposte
in un’apposita seduta di Consiglio regionale che preveda tempi e risposte
adeguati.
Ritiene utile che si prosegua con l’approvazione
dei provvedimenti inerenti i bilanci, nonché un migliore coordinamento dei
lavori odierni.
Ritiene opportuno che si proceda con i lavori.
Presidenza del presidente Irto
Ricorda il continuo rinvio della trattazione
relativa alla situazione della sanità calabrese.
Ricorda che l’interrogazione relativa alla sanità,
precedentemente posposta, potrà essere discussa all’arrivo del presidente
Oliverio.
Illustra l’interrogazione in merito alle
iniziative mirate alla pianificazione dell’offerta turistica della Regione
Calabria. Ritiene che, ad oggi, le potenzialità turistiche
calabresi risultino essere limitate dalla dimensione di arretratezza delle
infrastrutture ed, in particolare, dalla situazione di estrema criticità in cui
versano il "Tito Minniti", aeroporto metropolitano di Reggio
Calabria, e il "Sant'Anna" di Crotone. A tal proposito, chiede quale
sia la pianificazione prevista per garantire le condizioni minime dell'offerta
turistica.
Pur ritenendo che il tema meriti ulteriori
approfondimenti, illustra gli interventi mirati agli scali di Crotone e Reggio
Calabria.
Invita alla consultazione del Rapporto numero 15
sul turismo da cui si evincono i dati statistici che tracciano il quadro della
situazione dalla quale, tuttavia, risulta un incremento dei servizi ricettivi
rispetto all’anno precedente, anche per quanto attiene alle strutture Bed &
breakfast, nonché un incremento delle presenze turistiche e straniere.
Riferisce, infine, che Sacal ha approvato due
specifici progetti per la gestione degli scali, attraverso risorse ed azioni
finalizzate all’attivazione di nuove rotte, come il volo da Torino.
Si
dichiara insoddisfatto della risposta fornita, in quanto i dati illustrati
parlano di incremento numerico ma non entrano nel merito della qualità dei
servizi ed invita alla trattazione della tematica in una apposita seduta di
Consiglio regionale.
Ritira
l’interrogazione.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un
ordine del giorno a sua firma sul Regionalismo differenziato.
Riferisce di aver già presentato apposita mozione
e, pur non comprendendo il significato di tale richiesta, ribadisce la
necessità di discuterne alla presenza del presidente Oliverio.
Ribadisce di aver presentato l’ordine del giorno
da diverso tempo, per una problematica che segue da diversi anni, e,
considerata l’osservazione del collega Pasqua, ritiene che ciò possa essere
sinonimo di maggiore condivisione, nel comune intento di addivenire ad
un’azione tempestiva per il futuro della Regione.
Ricorda di aver presentato la mozione in
Conferenza stampa e di averne dato ampia informazione da diverso tempo. Chiede
che la mozione venga discussa nella seduta odierna.
Pone in votazione la richiesta di inserimento
dell’ordine del giorno a firma del consigliere Greco che è approvata.
Illustra
l’interpellanza relativa al mancato pagamento dei tirocinanti e chiede se il Governo regionale, nelle persone del Presidente della Giunta
regionale e dell'assessore regionale al lavoro, sia a conoscenza della
situazione. Chiede, altresì, se e come la Regione intenda adoperarsi con l'Inps
perché le segnalate, presunte inadempienze di quest'ultima nella liquidazione
delle indennità arretrate possano essere celermente e con urgenza superate.
Chiede, infine, se il Governo regionale e l'Assessorato al lavoro intendano
procedere per consentire la tempestiva pubblicazione del nuovo bando di
reclutamento.
A tal proposito, ritiene utile ed opportuno dare forza all’azione del
presidente Oliverio nell’interazione con il governo centrale, nonché lo sblocco
delle somme che, altrimenti, rischierebbero di essere diversamente impiegate.
Riferisce che l’Inps sta procedendo all’erogazione delle somme per il
pagamento del precedente mandato e che, a seguito della pubblicazione del
bando, si ha già una graduatoria provvisoria.
Per quanto concerne i ritardi registrati, ritiene che le risorse utilizzate
dal 2009 siano state caratterizzate dall’accumulo di decreti sui medesimi
soggetti, comportando la necessità di un ulteriore raffronto con l’Inps, al
fine di liberare le risorse nella massima trasparenza.
Si ritiene poco soddisfatto della
risposta e chiede maggiore celerità e tempestività nelle procedure.
Premesso di aver chiesto l’inserimento in discussione di un ordine del
giorno che riprende l’interpellanza del consigliere Gallo aggiornandola,
evidenzia all’assessore Robbe che le dichiarazioni pubbliche del presidente
Oliverio sono state smentite dall’INPS, riguardo la certezza delle risorse
disponibili. Invita la Giunta regionale a confrontarsi, per fornire
informazioni univoche e certe.
Rende noto che l’INPS fa riferimento alle somme stanziate, mentre la Giunta
regionale ai pagamenti di cui si ha contezza certa.
Illustra l’interpellanza in materia sanitaria che
incentra l’attenzione sulla riduzione dei medici a disposizione del servizio
118 disposta dall’ASP di Cosenza che, rendendo difficile la presenza di medici
in servizio sulle ambulanze, crea una lacuna nella tutela dei cittadini.
Chiede, quindi: se il Presidente della Giunta
regionale sia a conoscenza della situazione; se la Regione ritenga legittimo
l’operato dell’Asp di Cosenza; se la Regione non ritenga di dover
verificare per quali ragioni e sulla base di quali provvedimenti sia stata
disposta l'assegnazione ad altre strutture di medici formalmente in servizio
presso le Pet di Cassano e di altri centri dell'area ionica cosentina; se e
come la Giunta regionale intenda adoperarsi perché la presenza di un medico a
bordo delle ambulanze del servizio 118 sia costantemente garantita nelle
postazioni di emergenza territoriale di Cassano e dell'area ionica cosentina.
Premesso che l’Asp di Cosenza ha sempre garantito
alla cittadinanza di Cassano allo Jonio il mantenimento dei LEA e che
continuerà a garantirlo, in merito alla carenza medici rende noto che più
medici hanno optato contemporaneamente per legittime scelte professionali
differenti e che la direzione generale dell’ASP ha provveduto a garantire il
servizio utilizzando medici incaricati presso altre postazioni 118 dell’area
ionica. Comunica, inoltre, che la Regione ha autorizzato le Asp di Cosenza,
Catanzaro e Reggio Calabria all’espletamento di bandi per l’ammissione di
medici ai corsi di formazione per l’idoneità all’esercizio dell’attività medica
di emergenza territoriale.
Pur nel rispetto dell’assessore Musmanno che ha
risposto su una materia non di sua competenza, osserva che non risponde a
verità che a Cassano c’è sempre stata la disponibilità di un’ambulanza
medicalizzata.
Comunica che la problematica ha già avuto risposta
a seguito dell’interpellanza proposta nella seduta consiliare del 18 giugno e
che la Giunta regionale ha provveduto al pagamento delle indennità. Evidenzia,
comunque, l’importanza di risolvere definitivamente il problema dando risposte
certe.
Ricordate le modalità di svolgimento delle mozioni, ne
dispone l’avvio.
Evidenziato che la mozione può considerarsi
superata, essendo del 2015, ritiene mortificante che venga svilito il ruolo dei
consiglieri non fornendo risposte tempestive.
Chiede se sia possibile discutere la mozione
numero 124/10^ relativa alla situazione dei servizi socio - assistenziali.
Pur condividendo lo spirito della mozione,
considerata la complessità dell’argomento, ritiene utile un approfondimento in
Commissione.
Dichiaratosi d’accordo, chiede che, comunque, una
volta discussa in Commissione la mozione torni all’esame dell’Aula.
Ritiene che la discussione debba svolgersi oggi in
Aula.
Ritira
la mozione.
Ritira la mozione.
Ritira la mozione.
Illustra la mozione che impegna la Giunta
regionale ed il Presidente della Regione Calabria a farsi portavoce presso il
Ministero competente al fine di valutare la ricaduta sulle persone con gravi
disabilità del decreto legge 6 dicembre 2011, numero 201, che prevede che nel
calcolo del nuovo strumento ISEE (Indicatore della Situazione Economica
Equivalente) siano inserite le prestazioni assistenziali ai fini del computo
reddituale, prevedendo un nuovo intervento del Parlamento che eviti di
conteggiare l'indennità di accompagnamento.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio
approva)
Chiede che l'Aula si determini sulla opportunità di
avviare una discussione sulla mozione sui centri socio-assistenziali. Precisa,
inoltre, per quanto riguarda altri inserimenti, che il Regolamento sul
funzionamento del Consiglio regionale definisce e disciplina precisamente
l'istituto dell'ordine del giorno.
Precisa che prima di inserire nuovi punti all’ordine
del giorno, vanno esauriti quelli già presenti.
Dà
lettura della mozione, con la quale si impegna la Giunta regionale e
l’assessore competente a predisporre l'attivazione del Codice Rosa in tutte le
aziende sanitarie ed ospedaliere della Regione Calabria, prevedendo un adeguato
periodo di formazione del personale e, altresì, un protocollo tra procura della
Repubblica, questura e comandi provinciali dei carabinieri che permetta di
aiutare le vittime di presunti maltrattamenti, indirizzandole in un percorso di
salute e protezione. Riferisce, in proposito, che in Calabria vi sono oltre 154
mila donne che hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria
vita e più di 100 quelle uccise dall'inizio del 2012 e che sempre più spesso
presso i pronto soccorso delle Regione accedono donne denunciando improbabili incidenti
domestici.
Precisa
che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha indicato come l'abuso
fisico e sessuale sia un problema sanitario che colpisce circa un terzo delle
donne nel mondo, provocando l'evidente insorgere di malattie psico-fisiche dovute
alle violenze e che la violenza e l'abuso, in tutte le sue forme, sono
condizioni che comportano ricadute importanti sulla salute e sulla percezione
di benessere. Ritenendo, inoltre, compito delle strutture sanitarie pianificare
percorsi di accoglienza e presa in carico adeguati e qualificati, riferisce che
in molte Regioni tra cui Toscana, Veneto, Lombardia, Lazio, Basilicata e
Puglia, è già attivo un particolare percorso, denominato Codice Rosa, di
accesso al pronto soccorso, riservato a tutte le vittime di violenze, senza
distinzione di genere o età, siano esse donne, uomini, bambini, anziani,
disabili, immigrati e omosessuali.
Presidenza del
vicepresidente Ciconte
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio
approva)
Dà
lettura della mozione, nella quale si precisa che la direttiva della Presidenza
del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004 stabilisce gli indirizzi
operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di
allertamento nazionale, statale e regionale, per il rischio idrogeologico ed
idraulico ai fini di protezione civile e si evidenzia che la stessa direttiva
prevede, tra l'altro, che tali compiti siano svolti mediante la costituzione di
appositi uffici, così detti Centri Funzionali, che si occupino di effettuare le
attività di previsione, monitoraggio ed allertamento del rischio
meteo-idrogeologico mediante due Aree: Area meteo e Area idro. Riferisce, a tal
proposito, che la Regione Calabria ha costituito soltanto l'Area Idro del
Centro Funzionale, operante all'interno dell'Agenzia Regionale per la
Protezione dell'Ambiente della Calabria (Arpacal).
Sottolinea,
pertanto, che la mozione impegna la Giunta regionale a dare mandato all'Agenzia
Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (Arpacal): di
procedere al completamento degli adempimenti previsti dalla Direttiva del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 Febbraio 2004 e s.m.i.,
provvedendo all'attivazione dell'Area Meteo del Centro Funzionale, operante
all'interno dell'Agenzia stessa, entro e non oltre il corrente anno; di
individuare un'adeguata sede per l'istituenda Area Meteo, dotandola di
opportune strumentazione hardware e
software, effettuare la formazione del personale stabilmente impiegato in tale
attività e sviluppare dei modelli matematici previsionali appositamente tarati
per il territorio calabrese; che l'istituenda Area Meteo operi nell'ambito del
Servizio Meteorologico Nazionale Distribuito secondo le modalità previste dal
Decreto del Presidente della Repubblica, di prossima emanazione, relativo alla
regolamentazione dell'SMND.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio
approva)
Ritira la mozione, poiché superata.
Ritira la mozione, poiché superata.
Ritira la mozione, poiché superata.
Ritira la mozione, poiché superata.
Ritira la mozione, poiché superata.
Illustra
la mozione con cui si impegna la Giunta regionale a promuovere ogni iniziativa,
anche accogliendo e sostenendo moralmente il “Comitato No Lombroso”, affinché
si giunga alla restituzione delle spoglie trattenute nel Museo di Antropologia
Criminale "Cesare Lombroso" di Torino ai discendenti o
Amministrazioni Comunali di origine che ne avessero fatto richiesta, ovvero,
per i resti che nessuno può reclamare, accogliere la disponibilità manifestata
da don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità di Napoli, affinché tali
resti siano inumati nel Cimitero delle Fontanelle di Napoli. Di fare quindi
ricorso, ove ritenuto necessario, all'avvocatura regionale per il sostegno
legale presso il MIBACT e presso tutte le sedi Istituzionali del Paese con
immediata attuazione della mozione. A
tal fine evidenzia che in data 27 novembre 2009 è stato riaperto al pubblico, dopo
oltre sessant’anni, il Museo di Antropologia Criminale "Cesare
Lombroso" e che lo stesso trae origine dalla collezione privata che Cesare
Lombroso allestì. Ricorda, infatti, che il Museo contiene una raccolta di
crani, oltre a scheletri, cervelli e macabri oggetti tra cui maschere in cera,
calchi in gesso, foto di volti di individui, anche di fanciulli, con precise
etichette di condotte sociali devianti, riportanti scrupolosamente anche il
luogo di nascita del soggetto esposto. Riferisce che un crescente movimento
d'opinione, testimoniato da amministrazioni comunali, riunitosi nel Comitato
Tecnico Scientifico "No Lombroso", ritiene doveroso eticamente
procedere alla sepoltura dei resti umani tuttora trattenuti nel Museo
"Cesare Lombroso".
Pone
in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Dichiara decaduta la mozione per assenza del consigliere
proponente.
Chiede la verifica del numero legale.
Fà la chiama.
Presidenza
del Presidente Nicola Irto
Comunica che dall’esito della chiama risultano
presenti 16 consiglieri ed assenti 15, pertanto il Consiglio è in numero
legale.
Chiede un’inversione dei punti all’ordine del
giorno, quindi di anticipare i punti 5, 6 e 7.
(Così resta
stabilito)
Illustra la mozione e riferisce che il DCA numero 44 del 2017 ha approvato
l’Accordo integrativo aziendale ed ha demandato a successivo provvedimento la
definizione di un atto di indirizzo per le ASP, finalizzato all’attivazione
delle AFT (aggregazione funzionale territoriale) e delle UCCP (unità complesse
di cure primarie). Evidenzia che le AFT e le UCCP sono due forme associative
che, coinvolgendo i medici della medicina generale e interessando le aree maggiormente
disagiate e sofferenti per carenze infrastrutturali, configurano un modello
assistenziale orientato alla promozione attiva della salute, alla gestione
delle cure domiciliari integrate, alla continuità assistenziale, alla soluzione
definitiva del congestionamento attuale dei Pronto soccorsi degli ospedali.
Evidenzia, pertanto, che con la mozione si impegna la Giunta regionale ad
intervenire, di concerto con il Commissario ad acta per l'attuazione del Piano
di rientro dal disavanzo del settore sanitario affinché, all'interno degli
Obiettivi di Piano Sanitario Nazionale, siano reperiti e ripartiti
razionalmente i fondi necessari per garantire l'assistenza territoriale
adeguata ai piccoli Comuni e ai territori particolarmente disagiati, anche utilizzando
la eventuale contrattazione decentrata aziendale, in attesa di quella
regionale, al fine di dare corso alla realizzazione delle AFT, reperendo le
risorse necessarie per la realizzazione delle strutture centrali ospitanti con
relativo personale di servizio, e con una tempistica che preveda l'inizio delle
attività su tutto il territorio interessato.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Evidenzia che la proposta in esame riguarda la
presa d’atto della decisione della Commissione europea di modifica del
Programma di Sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Calabria.
Riferisce che l’Autorità di gestione ha ripercorso
la procedura di modifica del PSR, soffermandosi sulle principali e più
importanti novità di carattere sostanziale, quali: l’introduzione della misura
9, finalizzata ad incentivare, attraverso un sostegno economico la costituzione
di nuove associazioni e organizzazioni di produttori; l’introduzione
dell’intervento 10.1.9 per il sostegno di buone pratiche ambientali nel settore
dell’apicoltura; l’introduzione dei costi standard per i corsi di formazione,
per alcune tipologie di investimenti nelle aziende agricole e per la
preparazione dei piani di gestione forestale; l’allargamento della misura di
imboschimento ai terreni agricoli incolti per contrastare il dissesto
idrogeologico dei terreni abbandonati.
Ritiene, pertanto, importante la decisione della
Commissione europea di modifica del PSR con cui ha reso possibile
l’aggiornamento del quadro normativo di riferimento, determinando, in generale,
un incremento di efficacia del Programma e ne chiede l’approvazione.
Pone ai voti la proposta di provvedimento
amministrativo e constatata l’assenza del quorum deliberativo su segnalazione
del segretario questore f.f., dispone la verifica del numero legale.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della verifica del numero legale:
presenti 14, assenti 17.
Pertanto, constatata l’assenza del numero legale,
toglie la seduta.
La seduta termina alle 16,13.
Il
Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo