X^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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n. 52
SEDUTA Di LUNEDì’ 21 MAGGIO 2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
NICOLA IRTO
E DEL SEGRETARIO QUESTORE
GIUSEPPE NERI
Inizio lavori h. 16,24
Fine lavori h. 19,49
NERI GIUSEPPE, Segretario
questore
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
CANNIZZARO Francesco (Casa
delle libertà)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto)
TALLINI Domenico (Gruppo
Misto)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
ROBBE Sarina Angela
Antonietta, assessore al lavoro e al Welfare
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
D’ACRI Mauro (Oliverio
Presidente), consigliere delegato all’agricoltura, *
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà), *, *
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà), *, *, *
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente), *
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto)
ROBBE Sarina Angela
Antonietta, assessore al lavoro e al Welfare, *
D'ACRI Mauro (Oliverio
Presidente), *, *, *
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
TALLINI Domenico, Segretario
Questore
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
PASQUA Vincenzo (Gruppo
Misto)
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico)
TALLINI Domenico (Forza
Italia)
Presidenza
del Presidente Nicola Irto
La seduta inizia alle 16,24
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario
questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta
precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno.
Precisa che è necessario che la richiesta di inserimento all’ordine dei
lavori sia avanzata da 1/5 dei consiglieri regionali e che, ove ciò non dovesse
avvenire, il suo inserimento in una prossima seduta sarà deciso dalla
Conferenza dei capigruppo.
Annunciato che nei prossimi giorni formalizzerà le dimissioni da consigliere regionale, per come previsto dalla normativa vigente, poiché eletto alla Camera dei Deputati, porge i suoi saluti al Presidente del Consiglio che, a suo avviso, svolge il suo ruolo con molta attenzione ed equilibrio. Saluta, inoltre, i componenti dell’Ufficio di Presidenza, i Presidenti dei gruppi consiliari e delle Commissioni consiliari, i componenti della Giunta regionale, i consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza e tutti i componenti della struttura burocratica del Consiglio regionale.
Conclude sottolineando la sua massima disponibilità ed impegno nel ruolo di parlamentare per la Calabria ed i calabresi.
Sottolineato che la collega Ferro è fuori sede per impegni, riferisce che anche lei formalizzerà le dimissioni nei prossimi giorni per come previsto dalla normativa.
Augurato un buon lavoro ai colleghi Cannizzaro e Ferro per il nuovo
ruolo che andranno a ricoprire a livello nazionale, evidenzia il lavoro e
l’impegno da loro svolto in Consiglio regionale.
Sottolineato l’impegno, in Consiglio regionale, dei colleghi Cannizzaro
e Ferro che ritiene validi rappresentanti del centrodestra, augura loro un buon
lavoro in Parlamento.
Si associa agli auguri e auspica un buon lavoro ai consiglieri
neoeletti al Parlamento, certo che sapranno rappresentare al meglio la Calabria
e le istanze dei calabresi.
Pone in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea che la Regione Calabria all’interno del Piano di rientro dal
deficit sanitario 2013- 2015, e nello specifico nel programma 13 “Reti
assistenziali per intensità di cure”, ha previsto l’individuazione dei presidi
secondo il modello Hub e Spoke
e la costituzione di una Rete Oncologica regionale, seguendo il medesimo modello,
attraverso uno specifico documento costitutivo, condiviso con gli esperti del
settore; evidenzia anche che con decreto del Presidente della Giunta è stato
costituito il gruppo tecnico che ha prodotto il documento “Rete Oncologica
calabrese Hub e Spoke ad
integrazione territoriale” e che ad oggi c’è scarsa conoscenza dello stato di
attuazione della rete oncologica.
Ritiene, quindi, necessario che la Giunta regionale si impegni a: operare
la ricognizione della strumentazione tecnica in dotazione dei diversi centri Hub e Spoke, così come
individuati dal documento sulla rete oncologica; assicurare un forte
coordinamento regionale per la sua attuazione; promuovere lo sviluppo dei
programmi di prevenzione e di riabilitazione oncologica; sviluppare una
maggiore attenzione alla ricerca clinica; favorire il dialogo sul territorio
con le associazioni di pazienti onco-ematologici; quantificare e ridurre
sensibilmente la mobilità passiva derivante dalla migrazione sanitaria dei
pazienti oncologici calabresi.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Riferita, preliminarmente, la necessità di rimodulare il contenuto
della mozione, sottolinea la centralità rivestita nel territorio nazionale dai
Centri regionali di farmacovigilanza ed evidenzia come la formale istituzione
del Centro costituisca specifico adempimento dell’accordo Stato-Regioni del 18
ottobre 2010.
Ricordato come l’istituzione del Centro non rientri nella competenza
regionale, atteso, peraltro, che la Calabria è sottoposta al Piano di rientro
dal deficit sanitario, precisa che la
mozione è finalizzata ad impegnare il Presidente della Giunta regionale a
garantire il mantenimento della struttura e, pertanto, non vanificare i
positivi risultati conseguiti dalle professionalità impiegate, considerata la
scadenza della fase progettuale al 30 novembre 2018.
Riferisce, infine, che un successivo accordo Stato-Regioni ha previsto
l’erogazione alle Regioni di fondi vincolati alla costituzione e al successivo
mantenimento di tali Centri.
Condiviso il contenuto della mozione, conferma l’istituzione a livello
nazionale di appositi finanziamenti, soprattutto per i farmaci oncologici
innovativi.
Ravvisata l’esigenza di responsabilizzare le case farmaceutiche,
riferisce che la problematica è stata affrontata in Conferenza Stato-Regioni ed
evidenzia come, relativamente alla necessità di una diversa regolamentazione
dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), sia stata prevista la partecipazione
di due assessori regionali, nello specifico di Emilia Romagna e Lombardia, al
fine di garantire una migliore cooperazione tra l’Agenzia e le Regioni.
Sottolineato il ruolo strategico della tematica dell’appropriatezza
delle prestazioni e ricordato il sempre crescente aumento negli ultimi anni
della spesa sanitaria, condivide la necessità di garantire la continuità di
tali Centri, adottando le iniziative necessarie al mantenimento in servizio
delle professionalità impegnate e i cui contratti scadranno il 31 dicembre
2018.
Presidenza del Segretario
questore Giuseppe Neri
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione volta a sottolineare la valenza del Parco
Astronomico intitolato a Luigi Lilio, nel comprensorio del comune di Savelli
(KR), che costituisce uno dei poli didattico-scientifici più importanti del Sud
Italia, essendo dotato di una strumentazione astronomica di alto livello,
oggetto di costanti aggiornamenti nonostante i mezzi economici abbastanza
limitati.
Evidenziato come il Parco riceva numerosi visitatori provenienti da
ogni parte d’Italia e del Mondo, dimostrando di essere una struttura
fondamentale sia per la divulgazione scientifica sia per il turismo regionale, precisa
che la mozione è finalizzata ad impegnare il Presidente della Giunta regionale
ad individuare nel bilancio regionale le somme necessarie per l’elargizione di
un congruo contributo, utile per il sostentamento del Parco Astronomico.
Condivisa la valenza del Parco Astronomico, dotato di strumentazioni
all’avanguardia, e ricordati i protocolli sottoscritti nel campo della ricerca con
le Università calabresi, in particolare con la facoltà di Fisica, giudica
indispensabile adottare strumenti idonei a garantire la fruizione e
valorizzazione di tale patrimonio, affrontando la problematica in maniera
organica.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Ricordato che la mozione era stata illustrata in una precedente seduta,
la pone in votazione ed è approvata.
(Il Consiglio approva)
Riferita, preliminarmente, la decisione della Commissione Europea di
ridurre i dazi sulle importazioni di olio dalla Tunisia e, in seguito, la firma
di un trattato di libero scambio con la Tunisia con la conseguente eliminazione
di ogni residuo dazio, sottolinea le forti preoccupazioni destate da tali
decisioni che determineranno l’aumento delle importazioni e la contestuale
riduzione delle quote di mercato per gli oli calabresi.
Ricordato che la Calabria è tra le regioni italiane che eccellono nella
produzione di olio di qualità, con circa 200 mila ettari di oliveti, e la
seconda regione italiana per produzione di olio d’oliva, evidenzia che le
decisioni della Commissione Europea rischiano di mettere in crisi l’intero
comparto olivicolo italiano e calabrese, con pesanti ripercussioni non soltanto
sotto il profilo produttivo ed occupazionale, ma anche economico e ambientale,
oltre alle pesanti ricadute sostenute dai produttori a causa delle
contraffazioni.
Precisa, quindi, che l’ordine del giorno è finalizzato ad impegnare la
Giunta regionale ad adottare le iniziative opportune e necessarie a favorire,
soprattutto con il Governo centrale e la Commissione europea, la tutela delle
produzioni olivicole del Mezzogiorno ed, in particolare, dell’olio calabrese.
Sottolineato come il tema sia oggetto da tempo di un acceso confronto a
livello europeo, riferisce le decisioni assunte in Conferenza Stato-Regioni
volte, in particolare, a far sì che il Governo nazionale intraprenda forti
iniziative a livello europeo.
Ritenuto che la firma del trattato di libero scambio determini
l’ingresso di olio tunisino a dazio zero con la conseguente alterazione della
concorrenza nel mercato, reputa necessario adottare misure compensative
relative alla tracciabilità del prodotto nonché adeguati interventi di sostegno
ai produttori.
Presidenza del Presidente
Nicola Irto
Riferita, altresì, l’istituzione a livello europeo di un apposito Fondo
a sostegno del comparto, con un primo riparto delle risorse, e sottolineato
come la problematica riguardi, in particolare, le regioni del Sud e soprattutto
la Calabria, ritiene indifferibile l’adozione di misure compensative a tutela
delle produzioni olivicole italiane e calabresi.
Condivide, pertanto, le preoccupazioni espresse nell’ordine del giorno,
ribadendo l’esigenza di proseguire nelle iniziative già intraprese a sostegno
del mondo agricolo.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno sui lavoratori Contact Center di poste italiane di Lamezia Terme e sulla paventata
chiusura del sito calabrese, nell’ambito del previsto Piano di ottimizzazione
dei contact center e considera necessario il
confronto fra Poste Italiane e Regione Calabria, attesa la natura di carattere
pubblico dell’azienda postale.
Considera, inoltre, che le misure di riorganizzazione previste in tale
ambito comporterebbero, di fatto, un aumento della disoccupazione, in una
realtà che registra già tassi elevati, rilevando che la chiusura di presidi in
zone periferiche del territorio ha un forte impatto negativo anche dal punto di
vista sociale, con ciò favorendo il progressivo spopolamento delle aree
interne.
Precisa, pertanto, che con l’ordine del giorno il Consiglio regionale
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale: a richiedere urgentemente
un incontro con il dirigente della Macroarea Sud di
Poste Italiane S.p.a. per far sì che il Contact Center di
Lamezia Terme, implementato delle risorse originariamente previste, prosegua la
sua attività; ad assicurarsi che in futuro qualsiasi fase di intervento
riorganizzativo, che comporti la, a suo dire, deleteria soppressione di presidi
di servizio, sia preceduta da una fase di confronto con i legittimi
rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, così come concordato
nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.
Garantisce un intervento immediato e azioni fattive da parte della
Giunta regionale con l’intento di recuperare la situazione emergenziale.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno sulla situazione di precarietà
occupazionale ed imprenditoriale che riguarda il comparto agricolo delle Piane
di Sibari e Cammarata, evidenziando che sarebbero a rischio migliaia di posti
di lavoro per la scarsa liquidità di alcune delle storiche imprese operanti nel
settore, sia a causa delle difficoltà di mercato sia per le tardive
liquidazioni dei finanziamenti regionali che impongono alle aziende anticipazione
di risorse.
Manifesta grande preoccupazione per i territori suddetti, già
interessati da una persistente crisi economica e sociale, e segnala una
situazione territoriale a suo dire esplosiva, paventando, in caso di mancata
definizione della questione, problemi di ordine pubblico. Difatti, giudicata
fondamentale la salvaguardia dei diritti dei lavoratori, precisa che, benché
siano remunerati in ritardo, continuano ad espletare le loro attività in
condizioni spesso disagevoli.
Rappresenta, pertanto, che l’ ordine del giorno impegna la Giunta
regionale a: promuovere un Tavolo di concertazione, così come avvenuto nel
2009, sulla crisi occupazionale ed imprenditoriale del comparto agricolo delle
Piane di Sibari e Cammarata; sbloccare con urgenza l’iter procedurale relativo
alla concessione del finanziamento richiesto dalle aziende del consorzio per la
valorizzazione delle pesche e nettarine di Calabria e già istruito con parere
favorevole di Fincalabra; adottare tutte le
iniziative opportune e necessarie a favorire la ripresa del settore e
salvaguardare i livelli occupazionali, preservando così dal fallimento o
comunque dalla paralisi produttiva le imprese agricole del territorio.
Ricorda di essere uno dei firmatari dell’ordine del giorno e, concordando
con quanto sostenuto dal consigliere Gallo, considera opportuno su questo tema
specifico un intervento serio e concreto anche per le trattative da avviare sia
con il Governo centrale sia con l’Unione europea.
Ritiene che il tema trattato sia molto importante e che si dovrebbero
evitare gli errori di valutazione commessi in passato, orientando l’attività
verso un sistema organizzato, in linea con le procedure previste e nel pieno
rispetto della normativa vigente.
Apprezzati gli interventi dei consiglieri, ritiene che l’argomento sia
importante soprattutto per la salvaguardia del territorio e riferisce in merito
che le richieste sono state già evase, che sono stati effettuati monitoraggi
sul territorio e che da venerdì si stanno espletando le attività legate alla
liquidazione dei finanziamenti, la cui ricezione in tempi consoni è
fondamentale in particolare per le piccole aziende.
In merito alla nuova programmazione 2014-2020 riferisce che sono emerse
nuove esigenze ma rassicura che sarà possibile, se necessario, apportare
variazioni anche al Piano di sviluppo rurale (PSR).
Si dice, infine, disponibile all’ organizzazione di un Tavolo di concertazione.
Preso atto degli interventi dei consiglieri, evidenzia, tuttavia, che
si ha il dovere di cercare soluzioni nell’immediato per salvaguardare il
sistema economico-imprenditoriale.
Evidenzia, a tal proposito, che ci sono stati imprenditori e
cooperative che hanno creato economia e lavoro e che hanno saputo organizzare
nel tempo un sistema di rete e cooperazione, contribuendo, così, alla crescita
del territorio.
Suggerisce, tra le tante iniziative da intraprendere, l’assunzione di
azioni volte a diffondere all’estero la distribuzione dei prodotti calabresi,
ricordando, a sostegno dell’idea, che solo nel 2015 l’esportazione di prodotti
italiani all’estero è aumentata del 25 per cento e che, in particolare, ci sono
prodotti, come il prosciutto di Parma ed il parmigiano reggiano, che registrato
una domanda di acquisto ancora più incisiva da parte dei consumatori stranieri.
Chiede se l’ordine del giorno sia da ritirare o da porre in votazione,
in considerazione delle richieste già evase e della risposta fornita dal
consigliere D’Acri.
Chiede che sia posto in votazione.
Ribadisce il parere favorevole sull’organizzazione di un Tavolo di
concertazione e riferisce, altresì, che sulla misura 4.2 prevista dal Piano di
sviluppo rurale sono già stati approvati una serie di progetti.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno e, in riferimento alla riorganizzazione
del sistema degli interventi assistenziali, ricorda la delibera di Giunta
regionale del 2016 per la riorganizzazione della disciplina che regolamentava
le procedure del Welfare e le modalità per il loro funzionamento, nonché la
successiva delibera del 2017 che introduceva importanti modifiche, attraverso
l’accreditamento generale una tantum
di tutte le strutture autorizzate al 30 novembre 2017, indipendentemente dal
requisito dei 3 anni, nonché l’abrogazione dell’articolo 15, per l’avvio di nuove
iniziative sperimentali da parte della Regione Calabria. Ricorda la delibera,
sempre del 2017, con cui si fissava il termine delle competenze economiche in
capo alla Regione e l’intervento del Tar per l’annullamento della delibera
numero 526 del 2017. Evidenzia, altresì, che dal 1 luglio 2018 le strutture
socio-assistenziali avrebbero dovuto essere in linea con gli adeguamenti del
personale, come previsto dai Regolamenti attuativi delle legge regionale numero
23 del 2003 e pubblicati nel 2016, con il contestuale aumento del costo delle
prestazioni socio-assistenziali, l’entrata in vigore delle nuove tariffe
assistenziali con la ripartizione dei costi anche a carico dei Comuni, la
compartecipazione degli utenti, nonché il completamento delle strutture entro
dicembre 2018.
Evidenzia che, ad oggi, gli ambiti socio-assistenziali non sono stati
tutti costituiti e che, prima dell’intervento del Tar, non si era provveduto al
commissariamento degli enti inadempienti.
Riferisce che, a causa del mancato trasferimento dei Fondi, diverse
strutture continuavano a lavorare senza convenzione, aumentando così i debiti
nei confronti dei gestori dei servizi.
Riferisce della mancata ricognizione della Regione Calabria in merito
alle strutture da accreditare, senza tener conto del fabbisogno e della
copertura di bilancio per l’erogazione dei servizi.
Alla luce di tale situazione e dell’impossibilità di avviare azioni
sperimentali, reputa opportuno intraprendere un attento confronto in Consiglio
regionale, al fine di tutelare e salvaguardare i calabresi attraverso
l’attuazione delle diverse delibere.
Ritiene necessario rivedere la Riforma, alla luce dei reali bisogni,
cercando di gravare il meno possibile sulle famiglie e sui Comuni, spesso
disagiati, attraverso la revisione delle modalità di accreditamento che
necessitano di una ricognizione delle esigenze.
Riferisce che in data odierna ha presentato una mozione per una
riformulazione di quanto previsto dai provvedimenti adottati dal 2000 e dalle
successive modifiche.
A tal proposito, ricorda l’esperienza vissuta in qualità di sindaco,
evidenziandone l’importanza dal punto di vista delle scelte che devono essere
chiare ed immediate per un’adeguata assistenza alle famiglie bisognose e ai
disabili, attraverso l’eliminazione di Fondi impiegati inutilmente, da
indirizzare a favore di servizi e strutture importanti.
A seguito della sentenza del Tar, evidenzia la necessità di rimodulare
le delibere del 2000 e del 2003 e, considerato l’iter che, a partire dal 2000,
ha portato all’ultima delibera del 2018, reputa opportuno rafforzare le
strutture socio-assistenziali, attraverso un miglioramento dell’offerta dei
servizi.
Illustra dati allarmanti, causati dalla richiesta di compartecipazione
che ha precluso l’accesso alla possibilità di poter usufruire dei servizi,
creando disagi e aumentando le situazioni di bisogno, nonché l’abrogazione
dell’articolo 15 previsto dalla delibera del 2017.
Reputa, pertanto, opportuna e necessaria una revisione del sistema, al
fine di dare risposte in termini di vicinanza e collaborazione da parte delle
istituzioni.
Giudica opportuno distinguere ruoli e responsabilità, ponendo l’accento
sul bisogno di riordino del piano legato ai servizi socio-assistenziali,
tenendo conto, al contempo, dei limiti e delle reali ed affettive
responsabilità dei rappresentanti istituzionali, pienamente consapevoli di ciò
che bisogna fare e delle azioni da mettere in campo, in maniera obiettiva e
concreta, cercando di creare una discussione che sia veramente utile, anche e
soprattutto a livello nazionale.
Evidenzia la necessità di comprendere al meglio quelle che sono le
necessità, al fine di intervenire in maniera produttiva, sfruttando le reali
possibilità e rivendicando il ruolo e la dignità dei calabresi.
Evidenzia l’importanza dei Fondi previsti per fronteggiare tali
esigenze e stigmatizza i ritardi causati dalle procedure burocratiche,
soprattutto a livello comunale.
Reputa opportuno creare centralità e confronto, anche a livello
nazionale, facendo sentire i reali bisogni della Calabria.
Evidenzia, quindi, la necessità di comprendere aspetti, quali la
qualità dei servizi offerti, anche e soprattutto alla luce dei tagli e delle
sofferenze legate all’attuale situazione a livello nazionale, considerando,
innanzitutto, le esigenze e le necessità delle famiglie calabresi.
Rilevata l’importanza del dibattito odierno, precisa che la Riforma
nasce dopo diversi anni dalle precedenti, rispettivamente 18 e 15.
Considerato il ricorso al Tar e le varie sentenze che hanno bloccato la
Riforma, reputa necessario prendere atto innanzitutto dei disagi causati agli
utenti ed ai servizi loro offerti, cercando di limitare il più possibile
l’effetto dell’annullamento dei provvedimenti ed il rischio di inagibilità dei
Comuni e degli utenti; ritiene che non si sia tenuto conto degli effetti che
tali interventi avrebbero causato alle strutture con le rispettive misure che,
a dispetto della reale necessità, rischierebbero di non essere erogate,
rendendo pertanto necessaria una rimodulazione.
Illustra i punti dell’interpellanza riferendo che: al punto a)
gli ambiti risultano formalmente costituiti nel 2015 e 2018, ad
eccezione della zona di Cirò marina, sottoposta a commissariamento prefettizio;
al punto b) si evince che gli ambiti
sono costituiti e non necessitano quindi di commissariamento; il punto c) illustra il decreto
dirigenziale del 2018 che prevede che il 50 per cento delle risorse sia
destinato al pagamento delle rette alle strutture ed ai rispettivi ambiti, per
un importo pari a circa 15 milioni attraverso la continuità dei servizi; al punto d) si prevede l’inserimento degli utenti
in apposite strutture, predisposte dai Comuni, come previsto anche prima della
Riforma; il punto e) prevede che il
servizio di accoglienza sia subordinato all’accoglimento da parte dei Comuni; i punti
f) e g) di cui si parlerà nel momento in cui l’iter potrà essere riavviato,
rivedendo le criticità, anche in considerazione delle modifiche intervenute.
Riferisce, altresì, che la Giunta regionale si è già attivata per
consentire ai Comuni di poter intraprendere un dialogo con il CAL (Consiglio delle Autonomie Locali)
attraverso il coinvolgimento degli Enti locali, indispensabili in tal senso.
Sottolinea l’importanza delle risorse previste per gli Ambiti e
garantite dallo Stato, precisando che, dopo il giudizio del Consiglio di Stato,
si avvierà un confronto utile al recepimento dei diversi contributi che mettano
al primo posto le esigenze degli utenti.
Premesso di non aver compreso bene quale sarà la posizione della Giunta
rispetto all’ordine del giorno, ritiene che, comunque, debbano essere
ridiscussi alcuni punti. Non condividendo il modo di procedere della Giunta
regionale si augura che il Consiglio si riappropri del proprio ruolo e prenda
una posizione su una materia così importante. Annuncia, quindi, voto favorevole.
Ritenendo necessario fare chiarezza sull’avvio della riforma e
considerando indispensabile una scelta politica che garantisca le risorse
necessarie per far funzionare i servizi, chiede se ci sia la volontà della Giunta
regionale di inserire in bilancio nuove risorse per la spesa sociale.
Passando ad un altro aspetto, rileva che i comuni hanno difficoltà a spendere
le risorse delle politiche per la coesione destinate ad infanzia e anziani. Infine,
chiede l’istituzione di un tavolo di assistenza tecnica per comuni e
associazioni al fine di risolvere le problematiche suddette e che la terza
Commissione consiliare convochi l’assessore, i rappresentanti delle
associazioni e gli enti locali.
Essendo proponente di una mozione dal contenuto simile, chiede al
consigliere Gallo di rinviare l’approvazione della mozione in discussione per
redigere un documento unico.
Si dichiara favorevole all’unificazione dei testi.
Reso noto che è stato già previsto un tavolo tecnico, si dichiara
favorevole all’unificazione delle mozioni per poi procedere ad un confronto in
terza Commissione ed all’adozione di tutte le misure utili a migliorare la
qualità della vita dei cittadini, giudicando indispensabile attenersi a dati
oggettivi per non creare false aspettative. Evidenzia, infine, che un dibattito
costruttivo avrebbe prodotto risultati più efficaci del ricorso al Tar che ha,
di contro, bloccato l’iter della riforma.
Ritiene che, su una problematica così delicata, sarebbe più utile preliminarmente
un approfondimento in Commissione e solo successivamente procedere all’elaborazione
di un documento condiviso.
Espresso parere favorevole ad un confronto in Commissione, precisa di
non rappresentare nessuno dei ricorrenti nello specifico ma gli interessi dei
cittadini calabresi.
Dichiara la propria disponibilità a convocare la terza Commissione.
(Così resta stabilito)
Comunica che il consigliere D’Acri ha chiesto un’inversione dell’ordine
dei lavori, la pone in votazione ed il Consiglio approva.
Illustra la proposta, finalizzata a tutelare e valorizzare la
biodiversità agraria e alimentare e composta da 13 articoli: gli articoli 1 e 2
che individuano oggetto e finalità della legge; gli articoli 3 e 4 che
prevedono il riconoscimento del patrimonio di razze e varietà di interesse
agrario e alimentare da parte della Regione e l’istituzione di un registro
della biodiversità agraria e alimentare; gli articoli 5 e 6 che disciplinano le
modalità di iscrizione al registro; l’articolo 7 che affida all’ARSAC la conservazione ex situ del patrimonio delle
razze e varietà ; gli articoli 8 e 9 che individuano la figura di agricoltore e
allevatore custode; l’articolo 10 che consente la circolazione del patrimonio;
l’articolo 11 che individua gli strumenti per tutelare e valorizzare la
biodiversità; gli articoli 12 e 13 che disciplinano i criteri di attuazione
della legge e la neutralità finanziaria.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati. Comunica
che all’articolo 5 è pervenuto un
emendamento, protocollo numero 23323, a firma del consigliere D’Acri.
Spiega che l’emendamento si è reso necessario per aggiungere nel testo
il riferimento ad un decreto ministeriale emanato di recente.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 23323 che è approvato.
Indi, pone in votazione l’articolo 5 che è approvato per come emendato. Comunica
che all’articolo 6 è pervenuto un
emendamento, protocollo numero 23324, a firma del consigliere D’Acri.
Illustra l’emendamento che modifica la lettera d) del comma 4 e
introduce il comma 8.
Dispone, su richiesta, che si proceda alla verifica del numero legale.
Fa la chiama.
Verificato che l’Aula è in numero legale, pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 23324, che è approvato, e l’articolo 6 che è
approvato per come emendato. Pone, poi, in votazione gli articoli 7, 8, 9, 10,
11 che sono approvati e comunica che all’articolo 12 è pervenuto un emendamento, protocollo numero 23325, a firma
del consigliere D’Acri.
Illustra l’emendamento che modifica la lettera c) del comma 1 e
inserisce la lettera c bis).
Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 23325, che è
approvato, e l’articolo 12 che è approvato come emendato. Pone, infine, in
votazione l’articolo 13 che è approvato.
Esprime voto favorevole, sottolineando il senso di responsabilità della minoranza che ha consentito l’approvazione della proposta.
Sottolineata l’importanza della proposta di legge in discussione,
evidenzia il senso di responsabilità delle forze politiche di opposizione che,
con la loro presenza in Aula, garantiscono, ancora una volta, il numero legale
necessario per l’approvazione di provvedimenti importanti.
Invita, pertanto, la maggioranza di Governo ad una attenta riflessione
e ad un chiarimento di natura prettamente politica al fine di non dare una
cattiva immagine ai cittadini calabresi.
Evidenziato che la situazione determinatasi rappresenta una prassi
ormai consolidata, che non condivide, sottolinea, senza voler sminuire la
problematica, come la maggioranza abbia sempre garantito la sua presenza in
Aula per l’approvazione di provvedimenti qualificanti.
Ritenuto necessario appellarsi al senso di responsabilità dei singoli
consiglieri regionali, precisa di essere stato sempre presente alle sedute di
Consiglio regionale, nonostante i molteplici impegni.
Invita, pertanto, al fine di risolvere la problematica di carattere
esclusivamente politico, ad utilizzare gli strumenti previsti dallo Statuto, quali
la questione di fiducia o la presentazione di una mozione di sfiducia, non
esitando, in tal caso, ad adottare le decisioni consequenziali.
Ritenuto che le questioni politiche vadano affrontate apertamente al
fine di non screditare la politica, stigmatizza le assenze ingiustificate dei
consiglieri alle sedute di Consiglio ed invita ad evitare ogni forma di
strumentalizzazione.
Pone ai voti la proposta di legge che è approvata, come modificata, con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Chiede il rinvio alla prossima seduta dei punti 10 e 11 dell’ordine del
giorno.
Si dichiara fermamente contrario al rinvio, considerato che all’ordine
del giorno sono inserite interrogazioni di notevole importanza.
Precisato di aver sempre esercitato il ruolo di opposizione nei
confronti dell’Esecutivo regionale, sottolinea la valenza delle affermazioni del
presidente Oliverio, ritenendo che le questioni politiche vadano, innanzitutto,
affrontate all’interno dei partiti di appartenenza, valutando, poi, in Aula il
prosieguo dell’attività della maggioranza di governo.
Auspica, pertanto, il superamento della situazione determinatasi,
confermando la disponibilità a rimanere in Aula, al pari delle altre forze
politiche di opposizione, garantendo così la prosecuzione dei lavori.
Sottolineato il rischio di sprofondare nel qualunquismo, svalutando il
ruolo fondamentale del consigliere regionale, invita la maggioranza ad una
attenta riflessione volta alla massima condivisione di ogni decisione.
Benché proponente di due interrogazioni inserite all’ordine del giorno,
di cui sottolinea l’importanza, e ritenendo che la discussione appena svoltasi
in Aula non rivesta alcun interesse per i cittadini calabresi, condivide la richiesta
di rinvio al fine di garantire una maggiore partecipazione alla trattazione
delle interrogazioni, sottolineando la necessità di adottare le misure
necessarie a porre rimedio a tali comportamenti.
Esprime contrarietà alla proposta di rinvio, non ravvisando ragioni
ostative alla prosecuzione dei lavori.
Rimettendosi alla volontà della maggioranza in merito alla prosecuzione
dei lavori, registra lo scollamento tra il Presidente della Giunta regionale e
la sua maggioranza che, molto spesso, non interviene a difesa delle sue
posizioni.
Pone ai voti la proposta di rinvio che è approvata. Indi, esauriti i
punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 19,49
Il Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo