X^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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n.50
SEDUTA Di MARTEDì’
17 APRILE 2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
NICOLA IRTO E DEL SEGRETARIO QUESTORE GIUSEPPE NERI
Inizio lavori h. 17,08
Fine lavori h. 20,42
TALLINI Domenico, Segretario
questore
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra)
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente),*,*
NICOLO’ Alessandro (Forza
Italia)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale,*,*
ORSOMARSO Fausto (Gruppo
Misto)
TALLINI Domenico (Forza
Italia)
NICOLO’ Alessandro (Forza
Italia)
PRESIDENTE,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito
Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti), relatore,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra),*,*
GALLO Gianluca (Casa delle
libertà),*,*,*,*,*
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti),*
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
NICOLÒ Alessandro (Forza
Italia)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale,*,*
PASQUA Vincenzo (Gruppo
Misto),*
TALLINI Domenico (Forza
Italia),*,*
AIETA Giuseppe (Partito
Democratico)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico)
Presidenza
del Presidente Nicola Irto
La seduta inizia alle 17,08
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario
questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta
precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di due mozioni: la numero 99/10^,
“Sullo stato di attuazione della rete oncologica calabrese”, e la numero 103/10^,
“Sull’istituzione del Centro regionale di farmacovigilanza”.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di due ordini del giorno.
Invita i consiglieri a depositare alla Presidenza copia dei documenti, indi pone in discussione il primo punto all’ordine del giorno.
Illustra la proposta di legge che modifica la legge numero 54 del 2012 e prevede la razionalizzazione delle azioni a favore dei calabresi nel mondo, attraverso l’eliminazione della discrasia creatasi tra la sempre più carente dotazione finanziaria ed il costo complessivo degli interventi previsti nella legge, con l’intento di raggiungere una corretta ridistribuzione della spesa regionale a favore della mobilità delle persone che cercano un lavoro.
Sottolineato che la proposta introduce la possibilità, per le associazioni iscritte nell’apposito registro regionale, di accedere a contributi per lo svolgimento di attività di accoglienza, evidenzia come siano state rivisitate le modalità di erogazione dei contributi e sia stata introdotta una selezione più rigida per la loro erogazione; difatti i contributi verranno erogati previa verifica della bontà delle iniziative proposte. Precisa, quindi, che la proposta tende a valorizzare le iniziative a favore dei giovani calabresi residenti all’estero con particolare riguardo allo studio della lingua italiana, alla formazione post specialistica post universitaria, alla diffusione della cultura e alla comunicazione, anche attraverso un portale web dedicato alle politiche regionali per l’emigrazione. Evidenzia, infine, che la proposta prevede una riduzione del numero dei componenti della Consulta dei calabresi all’estero, con conseguenti risparmi.
Pone ai voti gli articoli 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18
e 19 che sono approvati, indi pone in discussione l’emendamento all’articolo 20,
protocollo numero 18580, a firma del consigliere Greco, invitando il proponente
ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento che ridetermina la copertura finanziaria della
proposta di legge.
Esprime parere favorevole.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 18580 che è approvato
e gli articoli 20 (come emendato), 21 e 22 che sono approvati; indi pone in
discussione l’emendamento all’articolo 23, protocollo numero 18581, a firma del
consigliere Greco, invitando il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento, teso a modificare l’entrata in vigore della
legge.
Esprime parere favorevole.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 18581 che è approvato
e l’articolo 23 che è approvato, come emendato.
Intervenendo per dichiarazione di voto, ribadisce il voto contrario del
suo gruppo perché, pur condividendone la ratio,
non ne condivide gli strumenti previsti. Infine, evidenzia che ignora quali
siano i componenti della Consulta e che per il 2020 la legge dovrà essere
finanziata da risorse proprie della Regione.
Ringraziati i consiglieri Greco e Sergio per aver voluto proporre il
provvedimento all’Aula, evidenzia come nella proposta ci sia la volontà di
rilanciare il rapporto tra la Regione e i calabresi nel mondo, introducendo
strumenti innovativi che considerano la presenza dei calabresi nel mondo come
una risorsa per l’immagine della Calabria da cui può derivare una ricaduta
positiva. Evidenziato che nella proposta vi è una impostazione innovativa
rispetto al passato in cui sono state spese risorse immense, a suo avviso
sarebbe opportuno discutere di come oggi i calabresi nel mondo possano
contribuire alla crescita della Calabria, considerato che alcuni calabresi si sono
realizzati all’Estero, assurgendo a ruoli importanti.
Sottolinea che l’articolato tenta di rinverdire i rapporti con i
calabresi all’Estero, attraverso il finanziamento di borse di studio,
gemellaggi e scambi tra Università, attività culturali e promozionali, svolte
dalle associazioni dei calabresi nel Mondo, puntando anche sul turismo di
ritorno. Infine, ribadisce che la
proposta di legge ha una impostazione moderna, non nostalgica, basata sulla
possibilità del ritorno in tempo reale del calabrese emigrato all’estero, da
considerare una risorsa su cui puntare per risollevare la Calabria.
Annuncia il proprio voto favorevole convinto che non si possa parlare
di alcuni temi eludendone altri, ritiene importante soffermarsi sui fatti
concreti, considerando che prima ancora delle problematiche da affrontare sui
calabresi nel mondo ci siano anche quelle dei calabresi in Calabria.
Aldilà delle critiche e delle polemiche, ritiene che l’approccio alla
tematica debba essere più sereno e diretto a raggiungere le azioni programmate.
Condivisi molti punti dell’intervento del presidente Oliverio, concorda
sul fatto che le risorse sulla politica per i calabresi nel mondo siano state
spese male, aspetto questo che, a suo dire, ha riguardato tutte le
amministrazioni, tra cui anche quella regionale e che, quindi, sia necessario
un cambiamento.
Propone un’estensione dell’elettorato attivo ai calabresi nel mondo per
le elezioni di rinnovo del Consiglio regionale, così come la stessa possibilità
è data agli italiani nel mondo.
Convinto del fatto che i 300 mila euro di dotazione finanziaria siano
insufficienti a fronteggiare le iniziative da intraprendere, annuncia il
proprio voto favorevole con la raccomandazione che l’utilizzo delle risorse
siano adoperate al meglio, in attesa che tale proposta di legge acquisti maggiore
concretezza.
Espresso voto a favore, concorda con il consigliere Orsomarso ed
auspica continuità rispetto agli obiettivi prefissati, con il perseguimento dei
risultati programmati. Esprime voto a favore alla proposta anche per il
contributo, che a suo giudizio è stato determinante, apportato dal consigliere
Orsomarso in sede di approvazione in Commissione.
Esprime apprezzamento per la proposta di legge e per il lavoro intrapreso
dai consiglieri Greco e Sergio e constatando l’ampia condivisione politica,
ritiene che anche con pochi mezzi e risorse si possano ottenere significativi
risultati, attraverso politiche mirate e sinergiche, cercando di non disperdere
il patrimonio culturale.
Propone per il futuro di legiferare sulla tematica del turismo
religioso.
Pone in votazione la proposta di legge che è approvata, come emendata,
con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Comunica le proprie dimissioni da capogruppo di Forza Italia e
l’adesione al Gruppo Misto.
Illustra la proposta di legge, constatando, preliminarmente, che la ‘ndrangheta è andata sempre più strutturandosi su un modello organizzativo imprenditoriale e che nella gestione degli affari illeciti ha assunto una struttura aziendale, selezionando i collaboratori per area di competenza e utilizzando fiduciari.
Rappresentato un quadro generale del fenomeno, evidenzia l’importanza e la necessità di approntare strumenti legislativi di contrasto adeguato al fenomeno e ricorda che al riguardo sono già stati firmati importanti protocolli di legalità, già adottati dalla Giunta regionale in svariati settori della vita pubblica, con particolare riferimento all’impiego dei fondi strutturali.
Sottolinea che per la suddetta proposta di legge si è preferito abbandonare una visione parcellizzata per privilegiare una visione globale e organica, così da realizzare una sorta di testo unico in materia di interventi atti a contrastare il fenomeno mafioso.
Riferisce l’intenso e proficuo lavoro realizzato nelle Commissioni e ricorda che sono stati auditi ben 60 soggetti dei quali sono stati recepiti i suggerimenti.
Si sofferma, altresì, sugli importanti protocolli che la Giunta regionale ha sottoscritto con i Ministeri, le Prefetture, le Corti di Appello, i Tribunali dei minori, le Università, consentendo di liberare le risorse nazionali stanziate, facendo a tal riguardo riferimento al progetto “Liberi di scegliere” del Presidente del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, dott. Di Bella, che ha collaborato fattivamente alla stesura del progetto di legge, provvedendo personalmente e di proprio pugno all’adeguamento finale del testo dell’articolo 10, laddove si prevedono interventi regionali per la prevenzione della marginalità sociale a favore dei minori provenienti da contesti familiari di criminalità organizzata.
Riferisce che nella sezione terza del titolo II si dà attuazione al protocollo sottoscritto in materia di contrasto alla ludopatia, imponendo limitazioni temporali e spaziali all’esercizio del gioco tramite slot machine per tutti gli esercizi commerciali e prevedendo il divieto di collocazione di alcune tipologie di apparecchi per il gioco nei locali.
Annuncia l’introduzione del marchio regionale “no slot”, rilasciato a cura dei Comuni a quegli esercizi che scelgono di non installare o di disinstallare apparecchi per il gioco, e che la Regione, nella concessione di finanziamenti, considererà come requisito essenziale l’assenza di apparecchi per il gioco.
Spiega che si prevedono interventi di formazione e di aggiornamento, obbligatori ai fini dell’apertura e della prosecuzione dell’attività per i gestori ed il personale operante nelle sale da gioco e nelle sale scommesse, nonché campagne annuali di informazione e diffusione di strumenti di comunicazione sui rischi e sui danni derivanti dalla dipendenza dal gioco.
Evidenzia l’importanza del protocollo ministeriale inerente il contrasto al fenomeno del caporalato, laddove sono previsti interventi specifici come la stipula di convenzioni per il servizio di trasporto gratuito per le lavoratrici e i lavoratori agricoli e la concessione di contribuiti agli enti locali e alle organizzazioni no profit.
Rivolge un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alla stesura del progetto di legge, tra cui anche i dipendenti dei Settori del Consiglio regionale coinvolti.
Presidenza del Segretario questore Giuseppe Neri
Plaude al testo della norma che considera un’apripista in Italia ed elogia il modo innovativo di affrontare problematiche ataviche.
Presidenza del Presidente Nicola Irto
Complimentatosi con il consigliere Bova per l’attività di contrasto al fenomeno della ‘ndrangheta, auspica il riconoscimento unanime di questa norma che, a suo avviso, aiuterà le Forze dell’Ordine.
Senza l’intenzione di sollevare una critica personale al curriculum dei nuovi assessori, premesso che si sarebbe aspettato la nomina di una Giunta politica, espressione dei territori e della volontà popolare, fa notare che la proposta di legge all’esame dell’Aula ha avuto il parere favorevole di tutti i dipartimenti interessati, essendo una legge organica che tratta con completezza tutti gli aspetti specifici.
Ritiene che la proposta tracci la giusta sinergia tra politica, Forze dell’Ordine, cittadini e associazioni con l’unico scopo di liberarsi dal “cancro” della ‘ndrangheta.
Rende noto di aver presentato un emendamento all’articolo 39 al fine di chiarire il riferimento alla redazione di un codice etico che andrebbe a sovrapporsi a quello approvato dal Consiglio regionale nel 2005. Invita a scegliere tra l’adozione di un codice etico che perfezioni quello approvato nel 2005 o l’abrogazione dello stesso. Dichiara, infine, voto favorevole all’approvazione della legge.
Apprezzato lo sforzo del consigliere Bova di riordinare le norme licenziate nel corso degli anni dal Consiglio regionale, preannuncia il proprio voto favorevole al fine di contrastare quella che definisce una piaga che riguarda l’intero Paese. Ritiene che sia stato fatto un buon lavoro riutilizzando le risorse destinate alle leggi precedenti, ma che manchi la possibilità di ampliarne il respiro. Condivide l’istituzione di un elenco delle imprese che hanno il coraggio di denunciare di essere vittima del racket che, a suo avviso, potrebbe servire da incoraggiamento ad altre imprese. Auspica che questa norma in futuro sia riempita di contenuti per dare un segnale forte all’azione di prevenzione del fenomeno della ‘ndrangheta.
Dichiara voto favorevole e si complimenta con il consigliere Bova per aver incorporato nel suo lavoro diverse proposte di legge. Riportato il pensiero dello storico e sociologo Enzo Ciconte che asseriva che la ‘ndrangheta agisce nella nostra società usando lo strumento del consenso, osserva che il testo proposto mira a recidere radici del consenso stesso.
Dichiarata la netta posizione di contrasto alla ‘ndrangheta del gruppo Forza Italia, coglie l’occasione per fare alcune considerazioni personali. Contesta il pregiudizio che vede una classe politica collusa, al centro del fenomeno delinquenziale, con gli amministratori considerati fautori della ‘ndrangheta, invece che vittime di pesanti condizionamenti. Invita, invece, a prestare attenzione a tutti gli amministratori che in Calabria operano in condizioni di estrema difficoltà e non sono garantiti da alcuna legge. Recrimina le occasioni mancate del passato che, a fronte delle offese subite dagli amministratori negli anni, non hanno visto un forte e deciso contrasto da parte della classe politica. Dichiara il proprio voto favorevole ritenendo la proposta una lodevole iniziativa che va nella giusta direzione.
Apprezzato il lavoro svolto in particolare dai consiglieri Sergio e
Bova su una problematica rilevante che, atavicamente, affligge la Calabria,
ricorda le numerose iniziative attuate al riguardo anche nelle precedenti
legislature.
Ritenuto fondamentale puntare ad un cambiamento culturale, attraverso un’intensa
attività di formazione nelle scuole, sottolinea come la ‘ndrangheta si combatta
anche mediante l’adozione di provvedimenti ispirati al principio di legalità,
come i molteplici adottati in tal senso dal Consiglio regionale.
Sottolineata l’importanza prioritaria del principio di legalità,
esprime plauso per l’ottimo lavoro svolto, ricordando, al contempo, la
rilevante attività di prevenzione e lotta alla criminalità organizzata svolta
anche nella precedente legislatura in sinergia con le Autorità preposte.
Manifestata ampia condivisione per la proposta di legge in discussione
della quale è, peraltro, cofirmatario, ritiene che dall’affermazione di tali
valori dipenda la crescita culturale del territorio calabrese ed auspica,
pertanto, che il provvedimento abbia piena ed effettiva operatività.
Manifestato ampio apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione
e dal consigliere Bova nell’elaborazione di un testo ampiamente condiviso,
reputa che il provvedimento, articolato in 60 articoli, affronti compiutamente
la problematica della prevenzione e del contrasto del fenomeno della
‘ndrangheta e della promozione della legalità.
Ritenuto necessario affrontare il problema della criminalità
organizzata a livello nazionale attraverso l’adozione, in particolare, di
misure idonee a rafforzare nei territori i presìdi di legalità, esprime plauso
per il prezioso lavoro svolto dalla Magistratura nel territorio regionale.
Ricordata la decisione assunta dalla Giunta regionale di costituirsi
parte civile in tutti i procedimenti relativi alla criminalità organizzata,
sottolinea la necessità di fornire adeguato sostegno agli amministratori locali
in prima linea nella lotta alla criminalità, vittime di costanti intimidazioni.
Ritenuto il rispetto nella legalità elemento prioritario in ogni ambito
della vita civile, sociale e politica, soprattutto nei settori, come quello
degli appalti, maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni, riferisce che
sono stati predisposti ed adottati adeguati strumenti di prevenzione del
rischio.
Sottolineato, infine, come la proposta di legge intervenga in maniera decisiva anche nella prevenzione e nel contrasto del gioco d’azzardo, esprime plauso per la piena condivisione del provvedimento, evidenziando il ruolo attivo e propulsivo svolto dal Consiglio regionale che esprime la volontà forte di stare in prima linea nel sostegno alla Magistratura ed alle Forze dell’Ordine per l’affermazione del principio di legalità.
Posti ai voti gli articoli 1 e 2 che sono approvati, passa
all’emendamento protocollo numero 18600, a firma del consigliere Bova.
Illustra l’emendamento con il
quale si propone di inserire
l’articolo 2 bis relativo all’istituzione
dell’Osservatorio indipendente sull’attuazione partecipata, quale organismo autonomo
avulso dai contesti politici ed istituzionali.
Posti ai voti l’emendamento protocollo numero 18600, che è approvato, e
l’articolo 3, che è approvato, passa all’emendamento protocollo numero 18207, a
firma del consigliere Bova.
Illustra l’emendamento all’articolo 4, comma 2, predisposto in
accoglimento delle osservazioni delle associazioni operanti nel settore
dell’agricoltura, relativo alla potestà della Regione di stipulare accordi e
convenzioni con associazioni, fondazioni e istituti di carattere nazionale
impegnati sui temi della legalità, trasparenza, dell’economia responsabile e
della lotta alla criminalità organizzata.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 18207 che è approvato,
pone ai voti l’articolo 4 che è approvato come emendato e l’articolo 5 che è
approvato. Passa, quindi, all’emendamento protocollo numero 18059, a firma del
consigliere Gallo.
Illustra l’emendamento con il quale si propone di sostituire
all’articolo 6, comma 2, le parole “può costituirsi parte civile” con le parole
“si costituisce parte civile”.
Ricorda che la formulazione originaria dell’articolo “si deve
costituire” è stata modificata in quanto si poneva in contrasto con il codice
di procedura penale. Pertanto, pur condividendo la ratio dell’emendamento, comunica parere sfavorevole.
Ribadita la decisione della Giunta regionale di costituirsi parte
civile in tutti i procedimenti di criminalità organizzata, pur condividendo la ratio dell’emendamento, ritiene
necessario non esporre il provvedimento a censure e, pertanto, si rimette alla
decisione dell’Aula.
Ritenuto che la formulazione dell’emendamento non sia imperativa, insiste nell’approvazione dell’emendamento.
Ribadita la condivisione della ratio
dell’emendamento, si dichiara disponibile ad esprimere un parere favorevole al
riguardo, ferme restando le perplessità in merito al rischio di possibili
impugnative.
Propone di chiedere un parere al Settore legislativo.
Riferisce che è agli atti un parere del dirigente generale del
dipartimento bilancio nel quale si paventa il rischio di possibili rilievi.
Ritiene che il parere del dirigente generale del dipartimento bilancio
si riferisca all’emendamento successivo, relativo all’affidamento all’Avvocatura
regionale della costituzione e rappresentanza in giudizio.
Precisa che la Regione è già rappresentata dall’Avvocatura regionale in
tutti i procedimenti.
Chiede agli Uffici di approfondire, indi pone in discussione l’articolo
6, per il quale è stato presentato l’emendamento protocollo numero 18039, a
firma del consigliere Gallo.
Illustra l’emendamento al comma 4 dell’articolo 6 aggiuntivo delle
parole: “La costituzione e rappresentanza in giudizio della Regione nei
procedimenti anzidetti è affidata all’Avvocatura regionale”.
Riferisce che l’emendamento è condiviso anche dal consigliere Bova.
Condivide le impostazioni del secondo emendamento presentato dal
consigliere Gallo.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 18039 che è approvato
con il voto favorevole della Giunta regionale. Precisa che la votazione
sull’articolo 6 è posticipata, in relazione alle problematiche evidenziate sul
primo emendamento a firma del consigliere Gallo.
Indi, pone in votazione gli articoli 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14 che
sono approvati.
Pone, successivamente, in discussione l’articolo 15, per il quale è
stato presentato emendamento protocollo numero 18225, a firma del consigliere
Battaglia.
Illustra l’emendamento che apporta specifiche modifiche ai commi 2, 4 e
13 dell’articolo 15.
Inoltre evidenzia che le tabaccherie sono ditte individuali e che il
titolare, che ha l’obbligo di gestire personalmente la tabaccheria, è
responsabile nei confronti dello Stato e dell’amministrazione finanziaria.
Evidenzia che la titolarità della licenza tabacchi è costantemente assoggettata
al monitoraggio ed al controllo da parte dell’Agenzia delle dogane e dei
monopoli che può revocarla in qualsiasi momento a fronte di irregolarità nella
gestione della rivendita.
Sottolinea che altre autorità ne controllano la gestione, tra cui
Guardia di finanzia, Carabinieri, Polizia amministrativa e che norme stringenti
vigono anche in relazione alla cessione della licenza e al trasferimento di
sede della rivendita.
Ritenuto che la sicura affidabilità della categoria è la migliore
garanzia del rispetto delle regole che presiedono tutte le attività di gioco,
ricorda l’importanza anche dei corsi di formazione obbligatoria,
indispensabili, a suo dire, per conseguire l’idoneità professionale
all’esercizio di rivenditore di generi di monopolio e per l’assegnazione della
concessione.
Condivise le impostazioni date con l’emendamento del consigliere
Battaglia, aggiunge delle considerazioni sulla rivisitazione della legge per
l’esercizio del monopolio di Stato del tabacco, in quanto in tale ambito gli
esercenti sono soggetti ad un regime particolare e a determinate misure.
Accenna alla problematica della concorrenza, lesiva potenzialmente del
principio di uguaglianza tra i diversi esercizi, ritenendo doveroso un
approfondimento in materia con interventi diretti e mirati.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 18225, a firma del
consigliere Battaglia, che è approvato. Indi, pone in votazione l’articolo 15
che è approvato per come emendato.
Pone, successivamente, in votazione gli articoli 16, 17 e 18 che sono
approvati. Pone in discussione l’articolo 19, per il quale è stato presentato
l’emendamento protocollo numero 18210, a firma del consigliere Bova.
Illustra l’emendamento aggiuntivo del comma 7 all’articolo 19 e che
estende le disposizioni del predetto articolo anche nei confronti dei testimoni
di giustizia qualificati.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 18210, a firma del
consigliere Bova, che è approvato. Indi, pone in votazione l’articolo 19 che è
approvato per come emendato. Pone, successivamente, ai voti gli articoli 20 e
21 che sono approvati e introduce l’articolo 22.
Pur favorevole all’emendamento ed alla proposta in sé, chiede al presidente
Bova di rendersi disponibile a tornare sul punto nel caso ci siano problemi al
riguardo, tutto ciò in ragione di in un ottica costruttiva e soprattutto in quanto
la parte emendata è oggetto di valutazione nella parte prevista degli
affidamenti diretti e circuito preferenziale per le imprese denunzianti.
Rassicura sulla procedura e concorda su un intervento fattivo ed una
particolare attenzione al riguardo, confermando che sulla materia in questione
si era già posta la problematica.
Pone in votazione gli articoli 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31,
32, 33, 34, 35, 36, 37 e 38 che sono approvati. Pone, a questo punto, in
discussione l’articolo 39, per il quale introduce l’emendamento protocollo
numero 18111, a firma del consigliere Esposito.
Legge testualmente l’emendamento, interamente sostitutivo dell’articolo
39.
Si dichiara a favore dell’emendamento.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 18111, a firma del
consigliere Esposito, che è approvato. Indi, pone ai voti l’articolo 39 che è
approvato per come emendato.
Pone, successivamente, in votazione gli articoli 40, 41, 42, 43, 44,
45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55 e 56 che sono approvati.
Pone in discussione l’articolo 57, per il quale è stato presentato
l’emendamento protocollo numero 18553, a firma del consigliere Bova.
Illustra l’emendamento diretto ad apportare alcune modifiche con
l’inserimento del comma 3bis e aggiuntivo di un periodo alla fine del comma 5.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 18553, a firma del
consigliere Bova, che è approvato. Pone, successivamente, in votazione
l’articolo 57, che è approvato per come emendato. Pone ai voti l’articolo 58
che è approvato. Indi, pone in discussione l’articolo 59 per il quale è stato
presentato l’emendamento protocollo numero 18212, a firma del consigliere Bova.
Precisa che l’emendamento suddetto è teso a correggere un mero errore
materiale.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 18212, a firma del
consigliere Bova, che è approvato. Indi, pone ai voti l’articolo 59 che è
approvato per come emendato. Infine, pone ai voti l’articolo 60 che è
approvato.
Ritira l’emendamento protocollo numero 18059, a sua firma,
precedentemente illustrato, presentato all’articolo 6 della proposta di legge.
Rileva che la sola maggioranza presente in Aula non potrebbe garantire
il numero legale e, evidenziata la scarsa sensibilità e attenzione su una
tematica importante, auspica siano riconosciuti i meriti dell’opposizione che
con la sua presenza ne consente l’approvazione.
Esprime apprezzamento per il forte senso di responsabilità dimostrato
dai consiglieri di minoranza che con la loro presenza in Aula consentono
l’approvazione di una legge così importante.
Chiede che si proceda con la votazione per appello nominale.
Accolta la richiesta del consigliere Esposito, invita il Segretario
questore, consigliere Domenico Tallini, a procedere alla chiama.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 20. Hanno votato
si: 20. Pertanto il provvedimento è approvato, come emendato, con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge per la tutela e la
valorizzazione dell’invecchiamento attivo che prevede una serie di azioni
rivolte alla fascia di popolazione degli over 65, ai loro bisogni, finalizzate
soprattutto al loro mantenimento all’interno delle famiglie e del tessuto
sociale; in particolare, precisa che la proposta mira ad identificarli quale risorsa
per il territorio, ribaltando l’opinione comune e consentendo l’inserimento e
l’integrazione di tali soggetti nei diversi ambiti, comunale, regionale e
scolastico.
Riferisce che la proposta prevede un programma
operativo specifico, nonché una fase concertativa con le organizzazioni
sindacali e di categoria e ricorda, a tal proposito, che l’iter del testo è
stato caratterizzato da una attenta valutazione preliminare, attraverso le
audizioni e la condivisione in Commissione.
Riferisce che è pervenuta richiesta di rinvio e
aggiornamento dei lavori, pertanto la pone ai voti.
Chiede chiarimenti in merito a tale rinvio ed auspica
che i lavori riprendano dalla discussione di tale proposta.
Evidenzia perplessità rispetto alla richiesta di
rinvio, reputando necessaria la trattazione di tale provvedimento.
Pone ai voti la richiesta di rinvio che è approvata.
Indi toglie la seduta.
La seduta termina alle 20,42
Il Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo