X^ LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO
_________
n.
45
SEDUTA Di MARTeDI’ 19 DICEMBRE 2017
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
E
DEL VICEPRESIDENTE VINCENZO CICONTE
Inizio lavori h. 15,13
Fine lavori h.
21,35
NERI
Giuseppe, Segretario questore
GALLO
Gianluca (Casa delle libertà), *
GUCCIONE
Carlo (Partito Democratico)
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
AIETA Giuseppe
(Partito Democratico), relatore
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
VISCOMI
Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
GRECO
Orlandino (Oliviero Presidente)
Presidenza del Vicepresidente Vincenzo Ciconte
VISCOMI
Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
NERI Giuseppe
(Democratici Progressisti), relatore
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
ORSOMARSO
Fausto (Gruppo Misto)
VISCOMI
Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *, *
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
CICONTE
Vincenzo Antonio (Partito Democratico)
GALLO
Gianluca (Casa delle libertà)
GIUDICEANDREA
Giuseppe (Democratici Progressisti), *, *, *
GUCCIONE
Carlo (Partito Democratico)
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico), *
NERI Giuseppe
(Democratici Progressisti), *, *, *
NICOLÒ
Alessandro (Forza Italia)
OLIVERIO
Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale
ORSOMARSO
Fausto (Gruppo Misto)
ROMEO
Sebastiano (Partito Democratico)
SCALZO
Antonino (Partito Democratico)
VISCOMI
Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore, *
D’ACRI Mauro (Oliverio
Presidente)
GALLO
Gianluca (Casa delle libertà)
GRECO
Orlandino (Oliverio Presidente)
NERI
Giuseppe, Segretario questore
NICOLO’
Alessandro (Forza Italia), *, *, *, *, *, *, *, *, *
ROMEO
Sebastiano (Partito Democratico)
VISCOMI
Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale, *, *
AIETA
Giuseppe (Partito Democratico), relatore
Informativa del Presidente
della Regione sulla Sanità in Calabria
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
CANNIZZARO
Francesco (Casa delle Libertà)
GALLO
Gianluca (Casa delle libertà)
GRECO
Orlandino (Oliverio Presidente)
GUCCIONE
Carlo (Partito Democratico)
NICOLÒ
Alessandro (Forza Italia)
OLIVERIO
Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale
ORSOMARSO
Fausto (Gruppo Misto)
ROMEO
Sebastiano (Partito Democratico)
BATTAGLIA
Domenico Donato (Partito Democratico)
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico)
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico)
BEVACQUA
Domenico (Partito democratico)
FERRO Wanda (Gruppo
Misto), *, *
GRECO
Orlandino (Oliverio Presidente) , *, *, *
ORSOMARSO
Fausto (Gruppo Misto)
ORSOMARSO
Fausto (Gruppo Misto)
NERI Giuseppe
(Democratici Progressisti)
CANNIZZARO Francesco
(Casa delle libertà)
GALLO
Gianluca (Casa delle libertà)
GALLO
Gianluca (Casa delle libertà)
CANNIZZARO Francesco
(Casa delle libertà)
Presidenza
del Presidente Nicola Irto
La seduta inizia alle 15,13
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario
questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta
precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Come concordato in Conferenza dei capigruppo, propone l’inversione dei
punti all’ordine del giorno ed in particolare che i punti 1,2,3,4 e 5 siano
discussi dopo il diciannovesimo.
Chiede l’inserimento di un ordine del giorno sulla offese, rivolte dal
Sindaco di Cascina, ai medici calabresi. Chiede, altresì, l’inserimento di un
ordine del giorno sul riconoscimento della tredicesima mensilità ai lavoratori
ARSSA e di una mozione sulla qualifica degli operatori socio-sanitari.
Precisa che gli inserimenti degli ordini del giorno saranno discussi
successivamente.
Evidenzia la necessità di discutere nell’immediatezza della questione
sanitaria, anche in considerazione delle conseguenze che deriverebbero dalla
conferma dei dati economici ad essa riferiti. Pertanto, si dichiara contrario
all’inversione dei punti all’ordine del giorno.
Si dichiara favorevole all’inversione dei punti all’ordine del giorno,
ferma restando l’urgenza della discussione sul problema della sanità,
soprattutto in considerazione dell’emendamento presentato dal consigliere
Mirabello alla proposta di legge numero 302/10^ in merito all’istituzione
dell’Azienda Sanitaria Unica.
Pone ai voti l’inversione dell’ordine del giorno che è approvata.
Riferisce che la proposta odierna è stata licenziata all’unanimità
dalla Seconda Commissione e riguarda i rendiconti per l’esercizio 2015 delle disciolte cinque Aziende
Territoriali per l'Edilizia Residenziale Pubblica delle Province di Catanzaro,
Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone. Ricorda che alla seduta di Commissione
hanno partecipato e relazionato: il Commissario unico regionale delle Aterp
calabresi, che ha formulato osservazioni sull’utilizzo delle unità immobiliari;
la dirigente del Settore politiche di edilizia abitativa, vigilanza e controllo
Aterp, che ha confermato le prescrizioni del Collegio dei revisori dei conti,
formulando raccomandazioni sul recupero della morosità dei canoni di locazione;
il dipartimento bilancio, che ha formulato raccomandazioni per quanto concerne
il recupero dei canoni pregressi.
Riferisce, altresì, che il Collegio dei revisori dei conti,
nell’esprimere parere favorevole all’approvazione dei rendiconti, ha precisato
alcune raccomandazioni, valide per tutti i distretti e concernenti la
regolarizzazione delle morosità dei canoni di locazione, riscossione dei
canoni, vendita di alloggi in condomini misti e censimento delle unità
immobiliari.
Precisa, inoltre, che il dipartimento bilancio ha ritenuto necessario
che il dipartimento infrastrutture, in qualità di organo vigilante, dia atto
delle verifiche effettuate, indicando con precisione il rispetto dei limiti di
ogni tipologia di spesa.
Evidenzia che il dipartimento bilancio ha raccomandato anche la
corretta formulazione del fondo crediti di dubbia esigibilità nell’ambito del
rendiconto 2016 e che ha eseguito un’apposita istruttoria per tutti i
distretti, verificando: l’insussistenza di elementi ostativi all’adozione dei
rendiconti da parte della Giunta regionale per l’esercizio 2015; la piena
corrispondenza tra il saldo di cassa del 2015 ed il conto del tesoriere,
evidenziando la continuità tra i residui finali del 2014 e quelli iniziali del
2015; la quadratura delle poste contabili; la corrispondenza tra i residui
attivi e passivi al 31 dicembre 2015.
Riferisce, infine, che la delibera di Giunta regionale demanda al
dipartimento infrastrutture l’avvio delle procedure per il rispetto dei limiti
sul contenimento della spesa.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta, precisando
che per il suddetto rendiconto valgono le raccomandazioni precedentemente
illustrate. Riferisce, altresì, che il Collegio dei revisori dei conti ed i
dipartimenti hanno espresso parere favorevole con le medesime raccomandazioni
del rendiconto per l’esercizio finanziario 2015.
Pone ai voti la proposta che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che la Giunta regionale ha approvato le Linee di indirizzo
dei dipartimenti vigilanti per quanto concerne le modalità ed i tempi per
l’approvazione dei rendiconti secondo cui la Giunta demanda la verifica sul
contenimento delle spese per evitare la prescrizione di crediti alla Regione e
le eventuali responsabilità.
Riferisce che, nell’esprimere parere favorevole, il Collegio dei
revisori dei conti ha evidenziato il mancato rispetto dei termini stabiliti
dalla legge regionale numero 8 del 2002 per sopraggiunti problemi nella
gestione del software del sistema contabile e che l’organo di controllo ha
raccomandato la richiesta al dipartimento competente dello stanziamento delle
somme utili al funzionamento dell’Azienda.
Riferisce il parere favorevole del dipartimento sviluppo economico e le
osservazioni del dipartimento bilancio,
che ha rilevato la corrispondenza tra il saldo di cassa ed conto del tesoriere,
la continuità tra 2015 e 2016 e la quadratura delle poste contabili scritte
nelle partite di giro, con alcune raccomandazioni per la correzione delle
modalità di rilevazione contabile, allocando le ritenute dei versamenti degli
oneri fiscali e previdenziali, ritenendo possibile procedere alla trasmissione
del rendiconto dell’Azienda per l’esercizio 2016 dalla Giunta al Consiglio
regionale.
Pone ai voti la proposta che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che la Giunta regionale ha approvato le Linee di indirizzo e
che il provvedimento è corredato del parere favorevole del Revisore unico dei
conti, del Comitato di indirizzo e del dipartimento ambiente. Riferisce, altresì,
che a seguito degli accertamenti dei residui attivi e passivi da parte
dell’Azienda, il dipartimento bilancio ha precisato le ragioni del loro
mantenimento, nonché l’adeguatezza del fondo debiti di dubbia esigibilità e
che, a seguito delle verifiche, ha espresso parere favorevole.
Pone ai voti la proposta che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento e riferisce il parere favorevole del Revisore
unico dei conti per l’approvazione del rendiconto 2015, così come del
dipartimento agricoltura. Riferisce, altresì, che il dipartimento bilancio ha
rilevato errori sul computo del risultato di amministrazione 2015, procedendo
alle dovute rettifiche da parte del Commissario straordinario. Riferisce,
inoltre, che l’Azienda ha proceduto all’accertamento dei residui attivi e passivi
e alla verifica della piena quadratura delle poste contabili delle partite di
giro e rideterminato il risultato di amministrazione 2015. Inoltre, precisa che
risulta corretta, sulla base delle risultanze contabili approvate dall’Ente, la
determinazione del Fondo pluriennale vincolato e del Fondo crediti di dubbia
esigibilità, nonché la sussistenza della corrispondenza tra i valori residui e
quelli del conto patrimonio con il conseguente parere favorevole del
dipartimento bilancio, del Revisore unico dei conti e del dipartimento
Agricoltura con alcune raccomandazioni sul contenimento della spesa.
Pone in votazione la proposta che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che la proposta è
stata licenziata a maggioranza in seconda Commissione, cui hanno preso parte il
vicepresidente Viscomi, i rappresentanti del Dipartimento bilancio e due
componenti del Collegio dei Revisori dei Conti. Precisa che il provvedimento è
stato inizialmente approvato con una delibera di Giunta regionale, poi
rettificata a seguito del giudizio di Parifica della Corte dei conti sul rendiconto
2016, e che l’adempimento si rende necessario per l’armonizzazione dei bilanci.
Riferisce, infine, che il
Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole all’approvazione
del bilancio consolidato per l’esercizio 2016.
Evidenzia che l’approvazione del
bilancio consolidato non rappresenta solo un vincolo normativo, ma suggerisce
delle considerazioni in merito al lavoro di gruppo, alla sintonia registrata
nel lavoro di approvazione dei rendiconti, che sono stati più di 50. A tal
proposito, ringrazia la Commissione ed evidenzia il punto di svolta di una
Regione orientata alla cooperazione ed al concetto di sistema pubblico,
rappresentando così un modo diverso di vedere la Pubblica amministrazione.
Pone ai voti il provvedimento
che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che la modifica riguarda le decurtazione del tre per cento
delle risorse dei PSR di tutte le Regioni italiane a favore dei territori
colpiti dal terremoto, col parere favorevole dell’Autorità di gestione ed il
voto unanime della Commissione.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che la Commissione ha esaminato sia i profili di merito sia le conseguenze di carattere finanziario derivanti dall’approvazione del provvedimento; il provvedimento, continua, si rende necessario per dare attuazione a quanto disposto dal decreto legislativo numero 118 del 2011 che prevede, all’articolo 73, che il Consiglio Regionale riconosca con legge la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive o altri titoli esecutivi non ancora oggetto di procedure esecutive e dall’acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa. Nello specifico il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale numero 503 che richiama i decreti dirigenziali contenenti gli elementi necessari per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio da parte del Consiglio; inoltre, sottolinea che al disegno di legge sono allegati la relazione di accompagnamento e le tabelle di dettaglio dei debiti. Infine, sottolinea che il disegno di legge si compone di quattro articoli e che il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole.
Evidenziata la delicatezza della situazione, ritiene opportuno che sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio si operi un cambiamento forte e visibile. Giudica, infatti, inopportuno che la responsabilità del riconoscimento di debiti che scaturiscono potenzialmente da cattiva gestione amministrativo burocratica debbano ricadere sui consiglieri.
Presidenza
del Vicepresidente Vincenzo Ciconte
Ricorda che si tratta di debiti contratti nelle legislature precedenti e chiarisce che il riconoscimento dei debiti fuori bilancio è strettamente connesso alle eventuali conseguenti procedure di pignoramento, per evitare le quali, in assenza di risorse impegnate occorre poi effettuare il riconoscimento del debito fuori bilancio. Evidenzia, quindi, che l’idea di inviare, per l’approvazione, al Consiglio i provvedimenti singolarmente è legata alla necessità di rispettare il termine di 120 giorni per fare fronte alle obbligazioni prima dell’avvio delle azioni esecutive.
Ricorda, poi, di essersi impegnato, innanzitutto, a chiedere alla segreteria di Giunta di non procedere al riconoscimento dei debiti che non contengano una relazione descrittiva chiara e in secondo luogo di trasmettere una circolare a tutti i Dipartimenti per assumersi le relative responsabilità. Chiede, quindi, all’Aula di procedere con l’approvazione del provvedimento.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, indi pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Riferito che valgono le stesse considerazioni della proposta di legge precedente, sottolinea che anche su questa proposta di legge il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, indi pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che il bilancio di previsione del Consiglio regionale per gli esercizi 2018-2019-2020 è stato redatto sulla base delle disposizioni e dei modelli previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, così come modificato dal decreto legislativo numero 126 del 2014. Evidenzia, dunque, che il bilancio di previsione ha durata triennale e ha natura autorizzatoria per l’intero triennio. Sottolinea, poi, che: il bilancio di previsione dell’esercizio 2017 è redatto in termini sia di competenza sia di cassa; le articolazioni del bilancio di previsione, sia per le entrate sia per le spese, sono definite per legge e pertanto non sono modificabili; le entrate del bilancio di previsione sono suddivise per titoli e per tipologie; le spese del bilancio sono articolate in missioni e programmi, sulla base delle funzioni esercitate e degli aggregati omogenei di attività; le spese, inoltre, sono classificate per titoli, sulla base della natura della spesa. Sottolinea, infine, che sul provvedimento il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole.
Pone in votazione la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Evidenziato che il documento di economia e finanza della Regione Calabria (DEFR) per gli anni 2018-2020 è stato approvato dalla Giunta regionale con delibera numero 292, ai sensi dell’articolo 36 del decreto legislativo numero 118 del 2001, e che è stato aggiornato con deliberazione di Giunta regionale numero 528 del 2017, riferisce che il Consiglio delle Autonomie locali e la Commissione speciale di vigilanza hanno espresso parere favorevole. Sottolinea, poi, che il DEFR è il principale strumento di programmazione economico-finanziaria della Regione, contiene le linee programmatiche dell’azione di governo regionale, orienta le successive deliberazioni della Giunta e dell’Assemblea legislativa e costituisce il presupposto del controllo strategico; contiene il quadro congiunturale internazionale, nazionale e regionale, il contesto economico e i riflessi sulla finanza pubblica, il quadro di previsione delle entrate e di riferimento per la spesa ed espone le linee programmatiche per il prossimo triennio.
Chiede di sapere se il dibattito sui documenti contabili sia unico o se si procederà sui singoli provvedimenti.
Presidenza del Presidente
Nicola Irto
Precisato, preliminarmente, di svolgere una relazione unica sui
provvedimenti di bilancio e di intervenire successivamente sui singoli
provvedimenti, esclusivamente per opportuni approfondimenti, sottolinea,
innanzitutto, l’esiguità delle entrate regionali, precisando che trattasi in
massima parte da somme vincolate e che si dispone soltanto di 779 milioni circa
di risorse libere tali da rendere “ingessato” il bilancio regionale.
Sottolineata l’importanza del parere obbligatorio espresso per la prima
volta sui provvedimenti di bilancio dal Consiglio delle Autonomie locali che
ha, peraltro, formulato alcune proposte emendative che sono state accolte,
evidenzia, in particolare, le problematiche connesse ai rapporti tra la Regione
e gli altri enti locali.
Illustra, quindi, le principali voci di spesa macroaggregate e,
precisamente:
- le spese di funzionamento di
Giunta e Consiglio regionale, che costituiscono il 25 per cento delle risorse
libere, per un importo di circa 196 milioni 948 mila euro, rispetto alle quali
sottolinea una riduzione, dal 2009 ad oggi, pari a circa 50 milioni di euro;
- gli oneri non ripartibili e gli accantonamenti, che costituiscono il
16 percento delle risorse libere, e rappresentano, a suo avviso, la voce di
maggiore sofferenza, trattandosi di somme relative ai crediti di dubbia
esigibilità, quali i crediti vantati dalla Regione nei confronti dei Comuni per
la riscossione dei tributi connessi al sistema idrico ed al servizio di
raccolta e smaltimento dei rifiuti soliti urbani, e i crediti relativi ai rischi di contenzioso;
- le spese di trasferimento alle Province pari a 14 milioni 700 mila di
euro, il 34 percento in più rispetto all’anno precedente, atteso che non sono
ancora definitivi i rapporti di debito – credito con la Regione;
- le spese per gli enti sub regionali, che costituiscono il 15 percento
delle risorse libere, pari a circa 117 milioni di euro, rispetto alle quali
sottolinea l’aumento della quota spettante a Calabria verde per 56 milioni di
euro, a causa della riduzione dei trasferimenti statali cui auspica di far
fronte attraverso l’utilizzo delle risorse comunitarie ed in particolare di
quelle relative al Piano di Azione e Coesione;
- la spesa per il precariato per un importo di 55 milioni di euro,
aumentata dell’11 percento rispetto all’anno precedente;
- il mantenimento dello stanziamento di 91 milioni di euro per il Fondo
sanità e politiche sociali;
- le spese di finanziamento delle leggi regionali, incrementato
dell’11,7 percento delle risorse disponibili, pari a 117 milioni di euro di cui
circa 5 milioni destinati all’agricoltura e 5 milioni di euro circa destinati
al turismo.
Ribadita l’esiguità delle risorse libere, evidenzia le cospicue risorse
destinate al trasferimento delle funzioni alle Province che versano in
situazione di notevole disagio a causa della riforma Madia, rimasta incompiuta,
e che rendono urgente l’adozione di adeguate determinazioni per la
riorganizzazione del sistema amministrativo regionale.
Dato atto del parere favorevole del Consiglio delle Autonomie locali e
della relazione della Commissione speciale di vigilanza, pone in votazione la
proposta che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Precisato che la proposta è stata approvata nella seduta della seconda
Commissione del 14 dicembre 2017, riferisce che la stessa si compone di 19
articoli ed, in particolare, gli articoli 11 e 12 relativi rispettivamente alla
clausola di invarianza finanziaria e all’entrata in vigore.
Comunica, quindi, che il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso
parere favorevole condizionato ad alcune modifiche proposte all’articolo 4 che
sono state parzialmente accolte dalla Commissione consiliare.
Illustra le modifiche proposte dal Consiglio delle Autonomie locali e
precisamente: la previsione che il pagamento della tariffa di
conferimento in impianto avvenga con cadenza semestrale anziché trimestrale,
rispetto alla quale esprime parere favorevole; l’eliminazione della possibilità
di ricorrere a soggetti esterni per la nomina a commissario ad acta, rispetto
alla quale esprime parere negativo; la
riduzione da 3000 a 2000 euro del compenso previsto per i commissari ad acta
rispetto al quale esprime parere favorevole.
Posti in votazione gli articoli 1, 2, 3 che sono approvati, pone ai
voti l’articolo 4, che parzialmente accoglie le modifiche indicate nel parere
del Consiglio delle Autonomie locali e che, pertanto, richiede, ai sensi
dell’articolo 90, comma 2, del Regolamento interno, la maggioranza assoluta dei
voti favorevoli, che è approvato. Indi posti ai voti gli articoli 5, 6 e 7, che
sono approvati, passa all’emendamento all’articolo 8, protocollo numero 52247,
a firma del consigliere Giudiceandrea.
Sottolineata la necessità di una rivisitazione complessiva delle
funzioni di Arpacal e Artcal, ritira l’emendamento.
Passa, quindi, all’emendamento protocollo numero 52249, a firma del consigliere
Giudiceandrea.
Ritira l’emendamento.
Passa all’emendamento protocollo numero 52248, a firma del consigliere
Giudiceandrea.
Ritira l’emendamento.
Posto in votazione l’articolo 8 che è approvato, pone in votazione gli
articoli 9, 10, 10 bis, 10 ter, 10 quater, 10 quinqies, 10 sexties, 10 septies, 10 octies che
sono approvati.
Comunicato che gli emendamenti protocollo numero 52225, a firma del
consigliere Bevacqua, e protocollo numero 52044, a firma del consigliere
Scalzo, sono decaduti per l’assenza in Aula dei proponenti, passa
all’emendamento protocollo numero 52173, a firma del consigliere Giudiceandrea.
Illustra l’emendamento con il quale si propone di inserire dopo
l’articolo 10 octies l’articolo 10 nonies che prevede il rinvio al 31 dicembre
2018 della presentazione delle istanze del procedimento semplificato in materia
di usi civici, sottolineando, altresì, la necessità di adeguare il regolamento
alla intervenuta normativa nazionale.
Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 52173 che è
approvato, con il parere favorevole della Giunta, passa all’emendamento
protocollo numero 52198, a firma dei consiglieri Neri e Battaglia.
Dà lettura dell’emendamento, finalizzato ad introdurre la possibilità
di utilizzare i risparmi derivanti dal Piano di razionalizzazione e
riqualificazione della spesa, adottato ai sensi dell’articolo 16 del decreto
legislativo numero 98 del 2011, per compensare
le spese per i contratti di cui all’articolo 10 della legge regionale
numero 8 del 13 maggio 1996 e all’articolo 8 della legge regionale numero 7 del
1996, al fine di assicurare il rispetto del limite del 50 percento della spesa
per lavoro flessibile.
Precisa, altresì, che l’emendamento prevede che i risparmi indicati nel
Piano di razionalizzazione sono deliberati dall’Ufficio di Presidenza del
Consiglio e dalla Giunta, per le rispettive competenze, e certificati dal
Collegio dei revisori dei conti e che lo stesso ha natura ordinamentale e non
comporta nuovi o maggiori oneri di spesa a carico del bilancio regionale.
Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 52198 che è
approvato con il parere favorevole della Giunta regionale, pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 52234 a firma del consigliere Neri.
Ritira l’emendamento in discussione.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 52233 a firma del
consigliere Neri.
Ritira l’emendamento.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 52197 a firma dei
consiglieri Neri e Battaglia.
Illustra l’emendamento, finalizzato a disciplinare in favore delle
amministrazioni regionali una deroga al limite del 50 per cento stabilito
dall’articolo 9, comma 28 del DL 78/2010, in materia di spesa per l’impiego
flessibile. Intervento normativo, peraltro, già attuato in altre Regioni e non
soggetto ad impugnativa innanzi alla Corte Costituzionale.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 52197 che è
approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 52301, a
firma del consigliere Mirabello.
Illustra l’emendamento, molto ambizioso, e teso alla
riorganizzazione complessiva della rete ospedaliera e dell'offerta sanitaria
sul territorio regionale calabrese, attraverso una procedura che, nel rispetto
della normativa e quindi dell'esistenza dei vincoli del Piano di rientro,
effettua una sorta di atto di indirizzo alla Giunta regionale affinché venga
costituita una azienda sanitaria unica regionale che si occupi, in particolare,
della rete territoriale; precisa, poi, che detta azienda unica dovrebbe essere
organizzata su un modello dipartimentale e distrettuale con l'esaltazione del
ruolo dei distretti e in particolare con la centralità della medicina del
territorio a cui, a suo avviso, vanno rivolte le giuste attenzioni per
decongestionare gli ospedali. Sottolinea, ancora, che parallelamente a questa
operazione si prevede la costituzione di aziende ospedaliere che ricomprendano
al loro interno tutti i presidi calabresi, concentrando, così, l'offerta
sanitaria ospedaliera in una gestione che guarda alle province e ai territori.
Evidenzia, quindi, che con l’approvazione dell’emendamento sì da mandato alla
Giunta regionale di approfondire il tema della realizzazione degli obiettivi
descritti e si ristabilisce la centralità politica del Consiglio regionale,
considerato che il provvedimento di cui si farà promotrice la Giunta dovrà
rispettare il regolare iter legislativo.
Pur esprimendo apprezzamento per le finalità dell’emendamento,
incentrato su problematiche su cui il Consiglio regionale dovrà confrontarsi e
reputando necessario il coinvolgimento di tutti gli operatori del settore e di
tutte delle forze sociali presenti in Calabria,
chiede, però, al consigliere Mirabello di ritirare l’emendamento che,
assicura, sarà, però, il punto di partenza di un largo dibattito che si
concluderà entro fine gennaio con la presentazione di una proposta di legge in
Consiglio.
Evidenziato come la proposta di emendamento del consigliere Mirabello
non sia stata appoggiata dal Presidente della Giunta per l’approvazione, reputa
improcrastinabile un confronto serrato in materia di sanità. Esprime il suo
voto contrario all’approvazione dell’emendamento in discussione, ricordando che
scelte simili (l’accorpamento delle Asl) hanno causato risultati devastanti che
hanno portato ad un aumento della spesa sanitaria e ad un incremento della
mobilità passiva.
Ritiene che con l’emendamento in discussione il consigliere Mirabello
sia comunque riuscito ad elaborare una idea di riorganizzazione del sistema
sanitario, riportando la discussione nel merito in Aula. Reputa, quindi,
necessario che il presidente Oliverio assuma l’emendamento come testo base di
un potenziale disegno di legge che realizzi una riforma ormai, a suo avviso,
indispensabile.
Biasima la presentazione di un emendamento in Aula su un tema così
importante.
Sottolinea l’importanza dell’emendamento che, a suo avviso, cerca di
ipotizzare un processo di riforma della sanità, ripartendo in direzione di una
aggregazione che porti ad una riduzione della spesa, cercando di migliorare i
servizi.
Acclarata la necessità di riforme strutturali di un comparto che si
trova in una situazione di sofferenza, evidenzia la necessità di seguire l’iter
in Commissione, assumendosi la giusta responsabilità istituzionale.
Ribadita la necessità di discutere di Sanità in Regione, esercitando i
poteri in capo alla Giunta ed al Consiglio regionale, ricorda che la Giunta ha
presentato una proposta di istituzione di un’Azienda sanitaria unica già nel
2015 ed invita a verificare le volontà politiche ed a stabilire un percorso,
assumendosi le propria responsabilità senza rinviare illimitatamente la
proposta.
Affermato che il commissariamento della sanità non ha dato i risultati
sperati né sul Piano di rientro, né in termini di miglioramento della qualità
dei servizi, di riduzione della migrazione sanitaria e nell’attuazione del LEA,
plaude l’emendamento che, a suo avviso, rappresenta l’inizio di un percorso
teso a mettere l’Aula in condizione di riappropriarsi del proprio ruolo in
materia di riorganizzazione dei servizi sanitari.
Annuncia il ritiro dell’emendamento che, osserva, ha raggiunto
l’obiettivo di focalizzare la discussione sulla necessità di un modello
alternativo di sanità, basato sulla razionalizzazione e sulla riorganizzazione
del sistema sanitario regionale. Considerata la complessità del tema, ritiene
che da stasera si possa aprire un percorso politico certo che porterà ad
un’assunzione di responsabilità, con tempi contingentati e definiti per
ridisegnare il volto del sistema sanitario regionale.
Pone in votazione gli articoli 11 e 12 che sono approvati e la legge
nel suo complesso che è approvata, come modificata, con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta con cui la Regione adotta la legge di stabilità
regionale che contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo
compreso nel bilancio di previsione. Spiega, quindi, che la proposta consta di
sei articoli nei quali vengono dettate le disposizioni di carattere
finanziario. Reso noto il parere favorevole del Consiglio delle autonomie
locali, illustra il contenuto di alcuni emendamenti, approvati in Commissione e
contenenti nuove autorizzazioni di spesa.
Intervenendo per alcune considerazioni, evidenzia che all’articolo 1 è
stato rideterminato in aumento il fondo per il finanziamento dei provvedimenti
legislativi che si prevede possano essere attuati dopo l’approvazione del bilancio.
Sottolinea, poi, l’importanza dell’articolo 2 bis che disciplina il recupero e
la donazione delle eccedenze alimentari.
Riconosciuto il margine di manovra minimo del bilancio regionale,
osserva che la situazione non è mutata negli anni, conducendo alla redazione di
un documento che non presenta alcuna novità.
Evidenzia, inoltre, che quanto richiesto dal Collegio dei revisori dei
conti, il Piano di razionalizzazione delle società partecipate e il bilancio
preventivo economico consolidato del sistema sanitario regionale, non sono
stati prodotti. Contesta la riduzione dei fondi destinati all’incentivazione
dei flussi turistici, alle minoranze linguistiche, ai cofidi agricoli, la
neurogenetica di Lamezia, e plaude l’aumento delle risorse destinate agli Lsu-
Lpu. Censurati i contributi dati a pioggia, dichiara, infine, il proprio voto
contrario sul punto.
Pone in votazione l’articolo 1 che è approvato. All’articolo 2, pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 52212, a firma del consigliere
Aieta.
Illustra l’emendamento, aggiuntivo di un intero comma, che prevede la
concessione di un contributo pari a 50 mila euro all’associazione sportiva
Gruppo Subacqueo paolano Onlus, al fine di garantire lo svolgimento del
progetto “Sott’acqua insieme per vedere il mare”.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone in
votazione l’emendamento che è approvato e passa all’esame dell’emendamento
protocollo numero 52236, a firma del consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento con il quale la Giunta regionale è autorizzata a
concedere un contributo pari a 100 mila euro al Comune di Gerace per il
completamento di un impianto sportivo.
Registrato il parere negativo della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è respinto. Introduce, quindi, l’emendamento protocollo
numero 52229, a firma del consigliere D’Acri.
Illustra l’emendamento, aggiuntivo di un intero comma, con il quale la
Giunta regionale è autorizzata a concedere al Consorzio di bonifica integrale
del bacino dello Ionio cosentino un contributo straordinario di 350 mila euro.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale, pone in
votazione l’emendamento che è approvato e passa all’esame dell’emendamento
protocollo numero 52237, a firma del consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento con il quale la Giunta regionale è autorizzata a
concedere un contributo pari a 400 mila euro al Comune di Gerace per la
costruzione di un acquedotto con serbatoio raccolta acque piovane.
Registra il parere negativo della Giunta.
Chiede la votazione per appello nominale.
Dispone la votazione per appello nominale.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione. Presenti e votanti: 21. Hanno votato
sì: 6; hanno votato no:15, pertanto l’emendamento è respinto.
Passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 52238, a firma del
consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento con il quale la Giunta regionale è autorizzata a
concedere un contributo pari a 50 mila euro al Comune di Portigliola per la
sistemazione e riqualificazione del tratto di strada provinciale 81.
Registrato il parere negativo della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è respinto e passa all’emendamento protocollo numero 52240, a
firma del consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento con il quale la Giunta regionale è autorizzata a
concedere un contributo pari a 70 mila euro al Comune di Locri per la
realizzazione dell’arredo urbano del Corso.
Registrato il parere negativo della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è respinto e passa all’emendamento protocollo numero 52241, a
firma del consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento con il quale la Giunta regionale è autorizzata a
concedere un contributo pari a 50 mila euro al Comune di Stilo per la
realizzazione dell’arredo urbano di Piazza San Giovanni.
Registrato il parere negativo della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è respinto. Introduce l’emendamento protocollo numero 52242,
a firma del consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento con il quale la Giunta regionale è autorizzata a
concedere un contributo pari a 50 mila euro al Comune Villa San Giovanni per
opere di urbanizzazione primaria.
Registrato il parere negativo della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è respinto e passa all’esame dell’emendamento protocollo
numero 52243, a firma del consigliere Nicolò.
Certo del parere negativo della Giunta regionale sull’emendamento in
discussione, chiede maggiore sensibilità e attenzione da parte di tutti i
consiglieri riuniti in Aula, esortando ad offrire, al di là degli schieramenti
politici, la possibilità di poter valutare interventi strutturali e non
goliardici, a suo dire, per determinati impegni di spesa, seppur irrisori, a
sostegno delle diverse realtà locali.
Registrato il parere negativo della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è respinto e passa all’emendamento protocollo numero 52239, a
firma del consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento con il quale la Giunta regionale è autorizzata a
concedere un contributo pari a 50 mila euro al Comune Villa San Giovanni per la
realizzazione di un’area ludica.
Si sofferma, poi, sulle necessità economiche dei vari Comuni calabresi
che non hanno molte risorse a loro favore e che, consapevoli di una situazione
economica molto fragile, sono costretti a rivolgersi alla Regione per sostenere
le varie iniziative.
Registrato il parere negativo della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è respinto.
Pur apprezzando lo spirito motivazionale e l’attenzione posta dal
consigliere Nicolò sulle varie problematiche, considera che l’incidenza delle
risorse economiche richieste non sia coerente rispetto al bilancio in esame.
Suggerisce, invece, soluzioni alternative, ovvero canali di finanziamento
europeo, come per esempio i POR e altri fondi.
Eccepisce che gli emendamenti presentati sono stati allegati al
documento contabile e per questo hanno superato pienamente l’esame di
legittimità.
Registrato il parere negativo della Giunta regionale, pone in votazione
l’emendamento che è respinto. Introduce, quindi, l’emendamento protocollo
numero 52252, a firma del consigliere Romeo.
Ritira l’emendamento.
Pone in votazione l’articolo 2 che è approvato come emendato e
l’articolo 2bis che è approvato.
Comunica che l’emendamento protocollo numero 52033, a firma del
consigliere Sergio, e gli emendamenti protocollo numero 52245 e 52246, a firma
del consigliere Giudiceandrea, decadono per assenza dei consiglieri proponenti.
All’articolo 3 comunica che l’emendamento, protocollo numero 52046, a
firma del consigliere Scalzo, decade per assenza del proponente. Introduce,
quindi, l’emendamento protocollo numero 52165, a firma del consigliere Greco.
Illustra l’emendamento con cui si dispone che il contributo stanziato
con la proposta di legge regionale numero 303/10^, di cui alla tabella C
“Interventi a sostegno degli aeroclubs calabresi”, e destinato al potenziamento
degli stessi, è incrementato di ulteriori 70 mila euro per gli anni 2018 e
2019.
Accorda parere favorevole ma precisa che l’emendamento è approvato con
una diversa dotazione finanziaria, pari a 20 mila euro, non più a 70 mila euro,
per gli anni 2018-2019
Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 52165, che è
approvato con una dotazione finanziaria di 20mila euro, quindi comunica che
l’emendamento, protocollo numero 52235, a firma del consigliere Neri, è
ritirato.
Pone in votazione gli articoli 3 (come emendato), 4 e 5 che sono
approvati. Indi, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è
approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che, attraverso il
bilancio di previsione, gli organi di governo definiscono la distribuzione
delle risorse finanziarie tra i programmi e le attività che l’amministrazione
deve realizzare, in coerenza con quanto previsto nel documento di
programmazione.
Ricorda che il bilancio di
previsione è almeno triennale e che le previsioni riguardanti il primo
esercizio costituiscono il bilancio di previsione finanziario annuale.
Riferisce che il bilancio di
competenza della Regione per l’anno 2018, al netto delle partite di giro,
dell’avanzo di amministrazione applicato all’eventuale anticipazione di cassa,
compreso il fondo vincolato pluriennale, ammonta complessivamente a sei
miliardi di euro, precisando che gran parte delle risorse sono vincolate ed il
loro utilizzo potrà aver luogo solo per finalità stabilite da altri decisori
istituzionali o con questi concordate, quali: il finanziamento del Servizio
sanitario regionale per il 60 per cento; l’annualità 2018 del POR Calabria
2014-2020 e del PAC 2014-2020 per l’11,6 per cento; le risorse del Programma di
Azione e Coesione 2014-2020 per il 5,6 per cento, nonché ulteriori fondi di
natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato o da altri soggetti per
il 7 per cento. Riferisce, altresì, che le entrate libere da vincoli, da
destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione, ammontano a 780
milioni di euro, pari al 13 per cento delle risorse attualmente iscritte in
bilancio sul cui importo la Giunta ed il Consiglio regionale potranno operare
delle scelte di carattere discrezionale, fermo restando che gran parte
dell’importo è destinato a spese di carattere obbligatorio da utilizzare a
fronte di emergenze, quindi difficilmente rimodulabile.
Riferisce, infine, il parere
favorevole del Collegio dei revisori dei conti e del Consiglio delle Autonomie
locali.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 e 13
che sono approvati, così come la legge nel suo complesso che è approvata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Presidenza del Vicepresidente
Vincenzo Ciconte
Ripercorre gli eventi e le scelte che hanno portato all’attuale
situazione della Sanità in Calabria, ricordando le origini del
commissariamento, risalenti al 2010, per volontà dell’allora Presidente della
Giunta regionale, Scopelliti, mosso da valide motivazioni: da una parte
l’intento di supplire alle inefficienze del Governo ordinario, e dall’altra
alla possibilità che la gestione commissariale potesse assumere decisioni
dirette ed efficaci.
Constata, altresì, che il commissariamento, nato per supplire alle
inefficienze della Regione, non ha consentito l’inversione di tendenza
auspicata e volta al superamento delle problematiche ed alla riqualificazione
dei servizi, ma ha generato, a suo avviso, soltanto un aggravamento delle
condizioni dei servizi, dovuto principalmente ai tagli previsti dal Piano di
rientro che, se da un lato hanno ridotto la spesa, dall’altro hanno peggiorato
le prestazioni.
Aggiunge, poi, che da questa situazione è derivato un problema di
carattere strutturale cui, oltre all’inadeguatezza della gestione
commissariale, si è aggiunta la limitatezza di poteri della Regione.
Ricorda le diverse fasi alterne che hanno generato anche diversi
scontri, nonché gli investimenti della Regione, come quello per il reparto di
cardiochirurgia di Reggio Calabria, successivamente chiuso e poi
definitivamente riattivato, sul quale si sono generate diverse discussioni.
Evidenzia l’inadeguatezza del bilancio attuale e ricorda le
determinazioni del Tavolo dei Ministeri competenti del 20 giugno scorso che
hanno rilevato un trend in peggioramento della gestione commissariale,
confermato anche dalla verifica di fine anno, da cui sono emersi dati
allarmanti in negativo, in particolare: un aumento dell’emigrazione sanitaria,
il decremento dei LEA e l’aumento del debito per 300 milioni di euro per la
mobilità passiva, superiore rispetto al 2010, e dovuto alle scelte
commissariali, discutibili sul piano della legittimità, che hanno generato
numerosi contenziosi.
Alla luce di tale situazione, reputa opportuno e necessario che il
Consiglio regionale assuma una iniziativa forte, senza strumentalizzazioni e
prendendo atto della situazione, attraverso l’assunzione di responsabilità, in
considerazione dei bisogni della collettività e al di là delle appartenenze
politiche, per consentire alla Calabria “di uscire dal baratro” ed ai cittadini
calabresi di avere una sanità all’altezza dei bisogni.
Nel ricordare che le preoccupazioni sulla gestione commissariale sono
state condivise anche dal ministro Lorenzin – che ha annunciato di istruire un
dossier per informare il Consiglio dei Ministri – evidenzia che vi è stato un
ingiusto trattamento rispetto ad altre Regioni d’Italia, come il Lazio ed il
Piemonte, che sono in fase di fuoriuscita dal Piano di rientro, e la cui
gestione commissariale era in capo ai rispettivi Presidenti. In particolare
perla Regione Lazio, ricorda come la sua situazione debitoria in materia
sanitaria fosse nettamente più grave rispetto a quella della Calabria
all’inizio del Commissariamento. Ribadisce, pertanto, le ragioni di una forte
iniziativa da assumere nel caso in cui le determinazioni del Consiglio dei
Ministri non incidano in maniera netta sulla gravità della situazione ed
auspica che si creino le condizioni che rispondano ai diritti e alle necessità
dei calabresi, ponendo al centro dell’agire politico l’interesse comune, senza
pregiudizi e risentimenti, attraverso l’ascolto, la convergenza e facendo
sentire la volontà del Consiglio regionale, al fine di poter invertire il trend
negativo, attraverso obiettivi e traguardi che nascano dal confronto e dallo
sforzo unitario.
Ricordato di aver manifestato più volte la volontà di condividere
attivamente la protesta del presidente Oliverio, volta a garantire ai cittadini
calabresi un sistema sanitario all’avanguardia, sottolinea la gravità della
notizia, peraltro confermata dal ministro della salute Lorenzin in occasione
della sua recente visita in Calabria, del perdurare della gestione
commissariale della sanità in Calabria.
Sottolineata l’assenza in Aula degli esponenti del gruppo di Alleanza
popolare, la cui opinione avrebbe auspicato di conoscere, censura la
superficialità con la quale vengono forniti i dati relativi al sistema
sanitario calabrese, spesso notevolmente difformi.
Espresso plauso per il dibattito odierno, ritiene necessario
comprendere con chiarezza la posizione del ministro Lorenzin in merito,
soprattutto, al conferimento o meno al presidente Oliverio delle funzioni di
Commissario per il Piano di rientro dal deficit
sanitario.
Rivendicato il ruolo della politica di premiare il merito, reputa ormai
improcrastinabile l’adozione di provvedimenti adeguati nei confronti di tutti
coloro ai quali sono ascrivibili precise responsabilità per il mancato
raggiungimento degli obiettivi prefissati e per il perdurare della difficile
situazione della sanità calabrese.
Elencate alcune eccellenze calabresi in materia sanitaria quali, in
particolare, la camera iperbarica di Palmi, censura le politiche in materia di
organizzazione di personale che potrebbero, a suo avviso, vanificare i positivi
risultati raggiunti.
Evidenziato come il sistema sanitario calabrese sia ormai al collasso,
con lunghissimi tempi di attesa nei pronto soccorso, avrebbe auspicato
un’azione maggiormente incisiva del Governo regionale ai tavoli romani ed anche
la possibilità di un confronto in Aula con il commissario Scura e con tutti i
soggetti istituzionali interessati.
Confermata la disponibilità a condividere l’azione del presidente
Oliverio, purché siano avviate opportune azioni per la rimozione dei
responsabili della situazione esistente, auspica che si possa svolgere una
battaglia comune, scevra da appartenenze politiche per il raggiungimento del
diritto alla salute dei calabresi.
Ritenuto che la seduta odierna debba rappresentare un punto di svolta
nella gestione della sanità calabrese, ritiene che i commissariamenti abbiano
determinato esclusivamente un “drenaggio” delle risorse finanziarie calabresi
verso altre regioni italiane.
Ricordato come, dall’inizio della gestione commissariale, la Calabria
gestisca una parte esigua delle risorse del bilancio regionale, sottolinea il
fallimento delle gestioni commissariali anche nei settori della depurazione e
dei rifiuti.
Sottolinea, quindi, i dati allarmanti della sanità calabrese,
soffermandosi, in particolare, sul più alto tasso di mortalità infantile.
Rammentate le condizioni necessarie per il superamento della fase di
commissariamento, sottolinea l’esistenza di un problema, non solo politico, con
il Governo nazionale ed invita la maggioranza alle dimissioni nel caso di
mancata condivisione delle decisioni del Consiglio dei Ministri al riguardo e,
soprattutto, nel caso di mancato conferimento delle funzioni commissariali al
presidente Oliverio, diversamente da quanto accaduto recentemente in Campania.
Sottolineato il rischio di delegittimazione nel caso della mancata
nomina, ritenuta inaccettabile, quale commissario del presidente Oliverio,
denuncia le situazioni che, a suo avviso, hanno determinato il deficit sanitario.
Ritenuto l’atteggiamento della minoranza scevro da strumentalizzazioni,
auspica che la decisione del Consiglio dei Ministri giunga prima dello
scioglimento delle Camere.
Sottolineata la necessità che tutte le decisioni siano adottate in
Consiglio regionale, si augura che nei prossimi anni si possa lavorare fattivamente
per la risoluzione della problematica.
Rammentato di aver auspicato, ad inizio legislatura, che venisse
nominato Commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario il Presidente della
Regione per poter interloquire sulle diverse tematiche, osserva che serve una
forte presa di posizione politica rispetto al Governo nazionale. Invita, poi, a
rimuovere i direttori generali che hanno delle responsabilità e a far prevalere
la meritocrazia nella gestione dei comparti strategici, lasciando fuori logiche
partitocratiche che rischiano di inficiare il sistema sanitario calabrese.
Constatata l’uniformità di intenti dell’Aula, sottolinea l’importanza
di questa opportunità. Ipotizza, poi, che altre motivazioni impediscano al
Governo nazionale di risolvere il conflitto e ostacolino la gestione della
sanità calabrese.
Presidenza del presidente
Nicola Irto
Rivendicato il ruolo dalla minoranza,
riporta i dati che cristallizzano una situazione critica in molti settori della
sanità calabrese. Affermato, poi, che il problema prioritario non è
l’individuazione dei responsabili, anche se alcune scelte del passato hanno
avuto delle ricadute sul territorio le cui conseguenze si pagano ancora oggi,
chiede risposte, a fronte di un progressivo aumento del debito sanitario.
Dichiaratosi, inoltre, non interessato ad attribuire colpe al commissario
Scura, critica la posizione di contrasto assunta dal Presidente della Regione
che, a suo avviso, non è nell’interesse dei calabresi. Infine, si dichiara
disponibile al confronto, se si discuterà di progetti reali che diano risposte
ai calabresi.
Paventa il pericolo che il dibattito evidenzi soltanto posizioni
personali e politiche: da un lato una maggioranza che rivendica il maltolto,
dall’altro una minoranza che dimentica le passate legislature.
Senza entrare nel merito delle questioni e senza richiamare, così come
fatto, invece, dal consigliere Gallo, i dati statistici, esorta a riflettere
sui punti cruciali della questione: innanzitutto i diritti della società
calabrese, certo che il Consiglio regionale dovrà pronunciarsi in maniera
chiara e univoca per chiarire quanto, da qui in avanti, sarà svolto o
programmato.
Ritenuto doveroso rispondere ai cittadini sui problemi pratici,
affrontati quotidianamente, ribadisce che il governo sulla sanità deve essere
“calabrese”, mirare ad una amministrazione diretta e deve scaturire
necessariamente dalla volontà del Consiglio regionale, per un messaggio chiaro
ed inequivocabile alla società, sancendo, una volta per tutte, la fine del
commissariamento e di “una vera e propria colonizzazione”.
Considera che il miglior modo possibile per affrontare e risolvere la
problematica sanitaria sia puntare all’unità politica e all’azione coesa,
orientata al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Critica l’intervento del presidente Oliverio che, a suo giudizio, ha
tradito le attese di tutti i calabresi.
Precisa che si sarebbe aspettato un discorso improntato su linee
argomentative differenti, incentrato sui percorsi, o meglio, sulla loro
individuazione, sui numeri conseguiti, sui risultati ottenuti, constatando,
invece, suo malgrado, ancora una volta, tematiche ricorrenti, tutte incentrate
sul commissariamento.
Premesso ciò, giudica il presidente Oliverio inadatto ad affrontare le
criticità del sistema sanitario regionale calabrese; inadeguatezza che, sempre
a suo avviso, si manifesterebbe in tutte le azioni intraprese e le scelte
compiute.
Ricordando che a causa di scelte inopportune e sbagliate sono stati
compiuti notevoli errori nel corso dell’attuale legislatura, ritiene che la
maggioranza non sia stata in grado di apportare modifiche o cambiamenti,
giudicando unica azione fattiva, diretta al cambiamento della sanità in
Calabria da parte della maggioranza, il cambio di denominazione dell’Ospedale
Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria.
Rimprovera la maggioranza di non essere coesa nell’azione politica di
governo e, ricordando che il presidente Oliverio non è stato coinvolto
ufficialmente nella visita istituzionale in Calabria del ministro Lorenzin,
rileva ancora una volta l’abbandono da parte dei vertici del Partito
democratico e del Governo nazionale, il cui operato giudica fallimentare.
Auspica, quindi, che il Governo assuma decisioni immediate, con azioni
dirette a fornire segnali di attenzione ed esorta all’individuazione di misure
serie che consentano una svolta definitiva al sistema sanitario calabrese.
Evidenziata l’estrema pazienza dimostrata dai cittadini calabresi,
nonostante tutte le sofferenze patite, ritiene che, al di là di qualsivoglia
tentativo di strumentalizzazione, le responsabilità più grandi ricadano nella
mancanza di autorevolezza del Governo nazionale che, a suo avviso, è stato
incapace di rapportarsi con i problemi del territorio e di fornire una
organizzazione che garantisca i servizi minimi essenziali.
Appurato che l’attuale commissariamento non ha prodotto i risultati
attesi, ritiene che sia importante, invece, isolare i tentativi di speculazione
e ricorda, al riguardo, come nelle passate legislature l’azione politica fosse
diretta sempre al raggiungimento di interessi generali, non particolari, della
collettività.
Giudicata inefficiente l’azione politica attuale, considera che
l’approccio alla problematica vada riconsiderato in ottica nuova, diversa, per
la costruzione di una nuova sanità, con il contributo di tutte le forze
politiche, in maniera coesa.
Suggerisce, pertanto, una nuova organizzazione e riprogrammazione,
orientata e pratica, che, a suo avviso, potrà ottenersi esclusivamente con un
nuovo Piano, circoscritto nel tempo, da presentare al Governo nazionale, per la
realizzazione degli obiettivi, cercando, al contempo, di affrontare le
situazioni emergenziali.
Ricorda che la questione Sanità è già alla
sua terza discussione in Aula e, alla luce di quanto emerso dai vari
interventi, evidenzia l’importanza del dibattito che chiarisce le diverse
posizioni e responsabilità. Reputa esaustiva la relazione del presidente
Oliverio che descrive in maniera chiara la situazione di una Sanità calabrese
che non garantisce i livelli essenziali di assistenza, pur essendo sanciti
dalla Costituzione italiana.
Alla luce delle diverse accuse mosse nei
confronti del presidente Oliverio, ritiene che il problema vada ben oltre
quello che viene visto come un semplice scontro tra lo stesso Presidente ed il
Commissario Scura.
Evidenzia l’insostenibilità della
situazione sanitaria e sottolinea che la scelta del presidente Oliverio
rispecchia pienamente tale drammaticità, mettendo da parte interessi
propriamente politici ed agendo, solo ed esclusivamente, nell’interesse dei
calabresi.
Ricordate le origini della gestione
commissariale, nonché la situazione fallimentare che ne è scaturita, rivendica
l’attendibilità ed il forte senso di responsabilità del presidente Oliverio e
la sua determinazione nel chiedere l’interruzione del commissariamento, per il
quale si attende risposta dal Consiglio dei Ministri. A tal proposito, ritiene
che il Consiglio dei Ministri saprà certamente determinarsi al meglio, al pari
delle scelte effettuate per altre Regioni, applicando la legge, all’insegna
della democrazia e ponendo fine al superamento di interessi oscuri. Suggerisce
la convocazione della Conferenza dei Sindaci per riferire sulle determinazioni
del Consiglio dei Ministri, cui far seguire una seduta tematica di Consiglio
regionale.
Riferisce che il testo unico apporta
modifiche alla legge numero 32 del 1996, in particolare sulle procedure di
assegnazione. Evidenzia il contributo apportato dal consigliere Battaglia,
attraverso una intensa attività di confronto con il Settore legislativo.
Sottolinea, preliminarmente, l’importanza
del lavoro di confronto e di condivisione con cui si è addivenuti alla presente
proposta unificata che rappresenta, a suo giudizio, un punto di svolta per
l’edilizia residenziale pubblica.
Riferisce che la proposta interviene sulla
legge regionale numero 32 del 1996 introducendo nuove norme in materia di
edilizia residenziale e sociale, segnando un punto di svolta sia per gli Enti
gestori sia per gli aspiranti assegnatari che versano in situazioni
svantaggiate, con l’introduzione del concetto di edilizia residenziale sociale,
gestite anche dall’Aterp regionale.
Evidenzia alcuni importanti aspetti legati
alla modifica, quali: la restrizione dei requisiti di accesso dei concorrenti e
dei nuclei familiari, riformulando l’articolo 8 in merito alle situazioni di
particolari categorie sociali; riformulazione del principio di assegnazione mediante
bandi di concorso pubblicati dai Comuni e con la formulazione di graduatorie,
pubblicate ed aggiornate senza deroghe, pena il commissariamento per i Comuni
inadempienti; riformulazione del principio di parità con i cittadini di diversa
nazionalità; provvedimento a favore delle giovani coppie.
Riferisce, altresì, che al fine di evitare
il riverificarsi di criticità pregresse si renderà più difficile l’assegnazione
degli alloggi al di fuori dei bandi di concorso, prevedendo, inoltre, un
censimento delle unità immobiliari occupate senza titolo. A tal proposito,
evidenzia che ad oggi non si ha contezza delle occupazioni abusive e che, in
caso di morosità, potranno essere chieste rateizzazioni per sanare la
situazione debitoria e precisa che sono previste ulteriori disposizioni per la
vendita degli alloggi, all’insegna della trasparenza.
Comunica che sono stati depositati un maxi
emendamento, protocollo numero 50014, ed un sub emendamento, protocollo numero
51655, e ricorda che il Regolamento interno prevede la votazione del sub
emendamento e a seguire del maxi emendamento.
Pone in voti il sub emendamento, protocollo
numero 51655, che è approvato ed il maxi emendamento, protocollo numero 50014,
che è approvato. Indi, pone in votazione il titolo del provvedimento che è
approvato per come emendato, così come gli articoli 1,2,3,4,5,6 e la proposta
nel suo complesso, approvata per come emendata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Riferisce che la proposta è stata votata
unanimemente in Commissione nell’intento di fornire un adeguato supporto ai
bambini che soffrono di diabete mellito. In particolare, sottolinea che, a
seguito delle rilevazioni effettuate dalla Rete diabetologica calabrese, i
giovani affetti da tale patologia risultano essere in aumento e che, pertanto,
la Regione ha disposto l’adeguamento all’accertamento, all’attività educativa
dei pazienti e alla formazione del personale attraverso un finanziamento
triennale
Precisa che gli obiettivi riguardano la
promozione educativa per la gestione ed il superamento, attraverso attività di
monitoraggio dello sviluppo delle competenze.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4,
5, 6 e 7 ed il testo nel suo complesso che è approvato all’unanimità con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Ringrazia il consigliere Mirabello per aver
reso possibile la realizzazione di una norma già prevista e collegata alla
finanziaria dello scorso anno, per un intervento di grande utilità e positività
anche per le altre Regioni.
Illustra la proposta di legge in
discussione, ampiamente condivisa, e ringrazia, in particolare, il presidente
Irto per averla sostenuta.
Ritenuta la proposta ben argomentata, anche
grazie al contributo offerto da diversi soggetti istituzionali coinvolti,
sottolinea il superamento della fase emergenziale e l’avvio di una importante
fase di programmazione.
Sottolineato come la normativa odierna
modifichi una legge di ben 17 anni fa, censura le accuse di ritardi ed
inefficienze rivolte al Consiglio regionale.
Illustra, in particolare, la disposizione
in base alla quale il mancato aggiornamento del catasto incendi e della
relativa cartografia possa costituire motivo di esclusione dei Comuni dai bandi
e dai finanziamenti regionali e l’inasprimento delle sanzioni amministrative di
competenza regionale.
Posti in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4,
5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14 che sono approvati, pone ai voti la proposta
di legge nel suo complesso che è approvata, con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il
Consiglio approva)
Ricordato l’iter della proposta di legge,
ritiene che essa rappresenti un risultato importante e ne auspica una rapida
attuazione.
Chiede chiarimenti in merito a possibili
interferenze con la legge di Consumo suolo zero nonché in merito alla
formulazione originaria dell’articolo 5, relativamente all’apposizione di un
vincolo nell’ipotesi di eventuale alienazione successiva delle opere realizzate
utilizzando fondi comunitari.
Precisa che il riferimento è stato
eliminato dall’articolo 5.
Chiede di inserire una clausola di
salvaguardia in tal senso, invitando, altresì, a disciplinare meglio la fase di
trasformazione dei suoli agricoli attraverso una Conferenza di servizi.
Precisa che le competenze in merito alle
individuazioni dei terreni spettano ai Comuni.
Ribadisce la necessità di specificare
meglio le disposizioni.
Riferisce che la modifica è stata proposta
dal Settore legislativo.
Reputa legittima la perplessità della
consigliera Ferro.
Sottolineato l’esame approfondito della
proposta, pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 che sono
approvati e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, con autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta, precisando che
trattasi di un provvedimento di natura ordinamentale che, pertanto, non
comporta nuovi o maggiori oneri di spesa a carico del bilancio regionale.
Posti in votazione gli articoli 1, 2 e 3
che sono approvati, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso
che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta, precisando che la
dotazione finanziaria a carico del bilancio del Consiglio regionale per
l’esercizio 2018, già approvato dall’Ufficio di Presidenza, è pari a 50.000
euro mentre il Co.Re.Com. per lo svolgimento delle funzioni delegate, riceverà
dall’Ag.com. il contributo annuale pari a 138.000 euro.
Pone ai voti la proposta di provvedimento
che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori
di un ordine del giorno sulle offese rivolte ai medici calabresi dal sindaco di
Cascina.
Chiede
l’inserimento all’ordine dei lavori della mozione numero 96/10^.
Pone ai voti le
richieste di inserimento che sono approvate.
Illustra l’ordine del giorno, finalizzato ad assumere tutte le iniziative
necessarie a tutelare la dignità dei medici calabresi.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la mozione, finalizzata ad impegnare la Giunta regionale a
garantire il giusto riconoscimento e sostegno economico all’associazione sportiva
dilettantistica R.C. BASKET in Carrozzina di
Reggio Calabria.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Esauriti gli argomenti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 21,35
Il Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e
Legislativa
Dott. Maurizio Priolo