X^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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n. 36
SEDUTA Di VENERdì 12 MAGGIO 2017
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
Inizio lavori
h. 13,30.
Fine lavori
h. 16,50
INDICE
PRESIDENTE, *
NERI
Giuseppe, Segretario Questore
PRESIDENTE, *, *, *, *
CANNIZZARO
Francesco (Casa delle libertà)
GRECO
Orlandino (Oliverio Presidente)
GUCCIONE
Carlo (Partito Democratico)
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico)
PRESIDENTE, *, *, *, *, *
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico), relatore
CANNIZZARO
Francesco (Casa delle libertà), *
GRECO
Orlandino (Oliverio presidente)
GUCCIONE
Carlo (Partito Democratico)
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico), *
MUSMANNO
Roberto, assessore alle infrastrutture
NICOLÒ Alessandro
(Forza Italia), *
OLIVERIO
Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale
ORSOMARSO
Fausto (Gruppo misto), *
ROMEO
Sebastiano (Partito democratico)
PRESIDENTE, *, *
CANNIZZARO
Francesco (Casa delle libertà)
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico), relatore, *, *, *
NERI Giuseppe
(Democratici Progressisti), *, *, *
OLIVERIO
Mario Gerardo, Presidente della Giunta regionale
D’ACRI Mauro (Oliverio
Presidente), relatore
ROMEO
Sebastiano (Partito Democratico)
Presidenza del Presidente Nicola Irto
La seduta inizia alle 13,30
Dà
avvio ai lavori invitando il Segretario Questore a dare lettura del verbale
della seduta precedente.
Dà
lettura del verbale della seduta precedente.
Pone
ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l'inversione dei punti all'ordine del giorno e che, pertanto, la prima proposta di legge sia trattata come quarto punto e che il quarto punto sia, invece, trattato all’inizio.
Pone ai voti la richiesta di inversione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Chiede l'inserimento di un ordine del giorno sulla stabilizzazione di Lpu–Lsu.
Pone ai voti la richiesta di inserimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Chiede l'inserimento di un ordine del giorno su Calabria Verde ed uno sulla situazione carceraria in Calabria.
Precisa che è già prevista la trattazione dell’ordine del giorno su Azienda Calabria Verde; indi, pone ai voti la richiesta di inserimento dell’ordine del giorno sulla situazione carceraria in Calabria che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Chiede l'inserimento di un ordine del giorno sui Centri per l’Impiego.
Pone ai voti la richiesta di inserimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Chiede l'inserimento di una mozione sulla tematica del biotestamento.
Pone ai voti la richiesta di inserimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Descrive brevemente la situazione legata al ciclo del servizio idrico integrato in Calabria, ponendo l’accento sul ruolo centrale rivestito dagli enti locali e, soprattutto, dai Sindaci per la realizzazione delle disposizioni legislative e la creazione della Autorità idrica della Calabria.
Precisa che la riforma si ispira sostanzialmente a due principi: il governo pubblico dell’acqua ed il decentramento amministrativo della gestione, reso concreto dal suddetto intervento legislativo, anche con la previsione di un ruolo fattivo delle Province con il compito di coordinare l’attività di gestione politica ed amministrativa.
Ricorda che sarà previsto un Comitato consultivo degli utenti posto a garanzia e tutela della gestione del servizio idrico e sarà, inoltre, possibile raccogliere tutti i dati utili a fornire ogni informazione atta ad una corretta gestione idrica, basata sul risparmio.
Evidenzia che la Regione Calabria promuove la determinazione di criteri, in armonia con le attuali disposizioni normative e che la finalità complessiva è quella di garantire un consumo equo e responsabile, controllato e virtuoso delle risorse idriche.
Chiarisce, inoltre, che, esaminati i problemi legati alla gestione ed agli sprechi, il management politico-amministrativo servirà a puntare ad una gestione efficace ed efficiente, volta a risolvere le diverse problematiche esistenti.
Proprio per questo ritiene utile ed opportuno incidere per tempo sulle tariffe e sui servizi ed affrontare a breve le permanenti problematiche connesse a Sorical.
Orgoglioso del lavoro svolto ad oggi, dalla burocrazia all’Esecutivo, auspica che tutti tendano a questo modello di azione politica posto in essere.
Pur apprezzando le novità introdotte dalla riforma e considerando il gestore unico integrato una istituzione a tutela e garanzia degli stessi cittadini, ritiene vadano chiariti alcuni aspetti tecnici relativi all’esame abbinato delle proposte di legge e indica in maniera puntuale gli articoli che andrebbero, a suo parere, rivisti.
Fatte delle precisazioni sull’articolato delle proposte di legge che giudica, comunque, nel complesso, molto confuso, generico e con svariate incongruenze, rileva, altresì, contrasti rispetto a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale in materia di gestione idrica per la Regione Molise. Censura determinati passaggi soprattutto sulla determinazione della natura giuridica e sulla nomina e costituzione dell’Assemblea e degli organi rappresentativi dell’AIC Calabria a cui viene assegnato un fondo, invitando ad un maggiore approfondimento sul dettato normativo.
Considera la tematica particolare e delicata, atteso il rischio di commissariamento, e ammette che le osservazioni rilevate dalla consigliera Ferro sono in molti punti fondate.
Giudica anche che le vicende passate necessariamente incidono sullo stato attuale del servizio idrico, soprattutto per quanto riguarda Sorical, e ritiene che su questo il Consiglio regionale avrebbe dovuto istituire una commissione di inchiesta.
Considera, inoltre, opportuno e giusto fare chiarezza su molti punti relativi alla tassazione e determinazione delle tariffe a carico dei cittadini e rileva che ad oggi non sono stati registrati miglioramenti al riguardo, nonostante le risorse impiegate, anche da parte della Comunità europea.
Ricordati gli impegni non mantenuti e le problematiche ancora da affrontare, esorta, quindi, a cambiare fattivamente la situazione idrica della Calabria con un impegno politico concreto.
Ritiene, infine, che la proposta di legge dovrà tenere conto di quanto finora accaduto, attraverso una forte concertazione con gli attori locali e, rilevato il progressivo peggioramento del sistema idrico calabrese, nonostante gli interventi posti in essere, giudica la proposta di legge insufficiente a risollevare la situazione attuale.
Pur esprimendo apprezzamento per lo sforzo ad oggi compiuto ed accogliendo favorevolmente gli aspetti innovativi, reputa che gli interventi siano ancora insufficienti e disarticolati, evidenziando alcune criticità.
A tal proposito, illustra gli articoli 2 e 9 ed esprime perplessità per la nomina del direttore generale, scelto dalla Giunta, e sulle sue funzioni, illustrate all’articolo 10, nonché che la scelta dei cittadini componenti del Comitato sia effettuata dal Governatore.
Evidenzia, altresì, il ruolo di monitoraggio del Consiglio regionale paventando, in particolare, il mancato coinvolgimento delle piccole realtà e chiedendo, a tal proposito, l’istituzione di un tavolo tecnico.
Alla luce di tutti gli aspetti evidenziati e della contestuale necessità di cambiamento, auspica una attenta riflessione che tenga conto di tutti i suggerimenti.
Richiamando le carenze fin qui illustrate, precisa l’importanza di una ulteriore riflessione, attraverso il superamento dell’atteggiamento di superficialità riscontrato negli ultimi anni; in considerazione delle prossime scadenze nonché del forte rischio di commissariamento, auspica maggiore senso di responsabilità, soprattutto nei confronti dei calabresi.
Alla luce delle criticità emerse, ribadisce la propria disponibilità per una trattazione comune.
Esprime, preliminarmente, apprezzamento per il nuovo sito web istituzionale, giudicandolo innovativo, di utilità e di informazione per i cittadini, attraverso la rivisitazione dello stile e dell’accessibilità, nonché della fruibilità.
In merito al progetto in discussione, evidenziata la delicatezza dell’argomento, ricorda i gravi ritardi dell’Istituzione regionale sul funzionamento complessivo del ciclo delle acque che, nonostante le molteplici discussioni, necessita certamente di ulteriore approfondimento.
Infatti, pur apprezzando gli sforzi finora compiuti ed, in particolare, il lavoro svolto in Commissione – che reputa prezioso e produttivo – evidenzia l’importanza di aspetti quali il coinvolgimento, il decentramento e la razionalizzazione delle risorse.
Ribadito il lavoro fin qui svolto e l’importanza del testo, abbondantemente trattato e già licenziato in Commissione, evidenzia, tuttavia, la necessità di un maggiore inquadramento delle legge, dei suoi impatti e della sua importanza, meglio specificando il significato del sistema idrico integrato, la fornitura di acqua e gli aspetti connessi alla distribuzione, alla raccolta e alla depurazione; ne ripercorre, dunque, l’iter storico.
Evidenziati i diversi ritardi della Regione e l’identificazione dell’Ambito unico precisa che il passaggio, rimasto a metà, non è più rinviabile e necessita di una ridefinizione della struttura e del suo funzionamento, anche per il completamento degli obblighi normativi.
Riferisce, altresì, che gli aspetti fortemente innovativi del sistema idrico integrato porteranno alla eliminazione di eventuali frammentazioni, legate alle dirette competenze dei Comuni che si ritroveranno comunque all’interno dell’Autorità, creando un equilibrio finanziario con la partecipazione ad una Assemblea di 40 membri, per i quali non è prevista la corresponsione di alcuna indennità.
Nel descrivere i compiti dell’Assemblea, riferisce che, essendo il soggetto rappresentativo dei governi pubblici calabresi, la stessa si occuperà dei livelli di qualità e delle tariffe, con un ruolo fondamentale nella scelta del gestore che potrà essere identificato tra i soggetti: in house, privato o pubblico-privato.
Sottolinea, inoltre, che ogni ambito avrà un unico gestore e, nell’ambito dell’Assemblea, i Comuni saranno parte attiva.
Ribadisce, inoltre, che il grande momento di trasparenza e risparmio, nonché di equilibrio ed affidabilità nella gestione del Servizio idrico integrato, sarà rappresentato anche dall’attività delle Conferenze territoriali di zona, che evidenzieranno le varie criticità e gli interventi; precisa, in proposito, che la Regione avrà solo potere di controllo.
Evidenziato l’impegno fin qui dimostrato in Commissione con l’ascolto dei vari stakeholders, auspica l’immediata approvazione, al fine di poter operare fin da subito ed evitare l’imminente rischio di commissariamento.
In riferimento a quanto riferito dall’assessore e alla luce delle criticità precedentemente emerse, manifesta l’intento della minoranza di poter dare un contributo per gli opportuni approfondimenti e poter così esprimere parere favorevole.
Al fine di evitare il rischio di commissariamento auspica, pertanto, una revisione del testo e la sua prossima approvazione.
Considerata l’importanza dell’argomento in discussione per la regolamentazione del servizio idrico integrato – finora gestito in maniera frammentaria, ed oggi soggetto ad un processo di riforma che porterebbe ad una visione e ad una gestione più unitaria – pur esprimendo apprezzamento per quanto finora fatto, reputa necessario un ulteriore approfondimento, soprattutto alla luce delle necessità e dei bisogni dei cittadini.
Considerati i ritardi, le lacune e l’emergenza che ne è derivata, evidenzia la necessità dei Comuni di superare le difficoltà relative alle tariffe, alle morosità e alla gestione che, con i suoi costi esosi e devastanti, necessita di maggiori interventi e revisioni in merito alla distribuzione e alla gestione, secondo i principi di efficienza, efficacia ed economicità.
Evidenziate le carenze che hanno inciso su tanti aspetti, quali la programmazione, i ritardi e le criticità amministrative per la mancata approvazione di passati rendiconti, sottolinea l’aspetto di grande visibilità delle criticità e plaude all’attività della Giunta prima e della Commissione poi nell’individuazione del testo base che necessita di immediata approvazione, previo approfondimento delle ripercussioni sul territorio.
Reputa apprezzabile il nuovo testo e la creazione di una banca dati per un’ampia visuale di tutte le parti in causa, ritenendo che l’istituzione dell’Autorità idrica rappresenti un grande passo avanti, creando una programmazione unitaria degli interventi e a diretto contatto con i Comuni e con i sindaci.
Nel confermare la necessità di approfondimento e di revisione della proposta, sottolinea l’opportunità di rivedere l’organizzazione della Società di gestione ed, in particolare, una riduzione del numero dei Sindaci – 40 – per evitare confusione nella gestione e trattazione delle problematiche.
Invita, altresì, ad una revisione dell’articolo 13 e ad una maggiore attenzione al momento del passaggio all’Autorità unica ed ai lavoratori, ovvero alla gestione della fase transitoria attraverso interventi strategici ed assetti funzionali per cui prevedere un attento programma, nonché l’individuazione di misure di finanziamento.
Attesa la validità della proposta, quindi, reputa opportuno rivedere quanto suggerito cercando di addivenire al più presto alla sua approvazione.
Sospende la seduta.
Ripresi i lavori e cede la parola al presidente Oliverio.
Apprezzato il confronto di merito finalizzato a dare alla Calabria una legge sul sistema idrico integrato che metta la regione in condizione di superare difficoltà e limiti del passato, spiega che gli obiettivi sono: creare le basi per un governo pubblico dell’acqua, come richiesto, anche, dal referendum effettuato in Calabria; esaltare il ruolo dei comuni alla luce di una esperienza pregressa non positiva.
A tal proposito evidenzia come detta esperienza pregressa abbia registrato una discrasia nel ciclo dell’acqua fra i due momenti della grande adduzione e della distribuzione, facendo i conti con il bilancio negativo emerso dalla gestione di Sorical, in liquidazione. Su Sorical, in particolare, ritiene che il Consiglio regionale debba svolgere un approfondimento, per valutare se rilanciarla come gestore unico o proseguire con liquidazione definitiva ed individuare un apposito soggetto in house. Prosegue evidenziando che la creazione di un ciclo integrato dell’acqua, che non distingua più tra grande adduzione e distribuzione, assegna nuove responsabilità ai comuni perché, di fatto, l’assemblea dell’AIC gestirà il governo dell’acqua, tramite un comitato di coordinamento.
Spiega, inoltre, che il miglioramento del servizio e l’ottimizzazione del rapporto costo-beneficio passa attraverso i problemi dell’efficientamento delle reti idriche (Cosenza e Reggio Calabria già contrattualizzate; Catanzaro in fase di contrattualizzazione; Crotone e Vibo Valentia in cui sono in atto le procedure di gara) e della depurazione, rispetto alla quale sono state assunte iniziative per allocare risorse sulla base di uno screening effettuato, che necessita però di tempi lunghi per le procedure di gara; altresì, è stata costituita una task force che supporti alcuni comuni fino alla realizzazione del ciclo integrato. Conclude ringraziando la minoranza per la partecipazione il contributo.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che sono approvati.
Premesso che gli emendamenti da lui presentati scaturiscono da un accordo raggiunto, anche con la minoranza, dichiara che non verranno illustrati.
Comunica che all’articolo 7 sono stati presentati tre emendamenti, a firma del consigliere Mirabello, protocollo numero 20837, 20838 e 20839 che, posti ai voti, sono approvati. Pone, quindi, in votazione l’articolo 7 che è approvato per come emendato. Comunica, poi, che all’articolo 8 sono stati presentati tre emendamenti, a firma del consigliere Mirabello, protocollo numero 20840, 20841 e 20846.
Precisa che la tabella di cui all’Allegato A sarà aggiornata in sede di coordinamento formale.
Pone in votazione gli emendamenti che sono approvati, con autorizzazione al coordinamento formale alla tabella allegata. Pone, quindi, in votazione l’articolo 8 che è approvato per come emendato. Posto in votazione l’articolo 9 che è approvato, comunica che è stato presentato un emendamento, a firma del consigliere Mirabello, protocollo numero 20842, che introduce l’articolo 9 bis. Lo pone in votazione ed è approvato. Pone, infine, in votazione gli articoli 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25 che sono approvati.
Dichiarato il voto favorevole del Gruppo misto, raccomanda al presidente Oliverio di tenere in considerazione le esigenze dei lavoratori.
Apprezzato l’approccio costruttivo che, tramite il confronto, ha consentito alla minoranza di dare il proprio contributo, osserva, tuttavia, che non è stata accolta la proposta di prevedere una rappresentanza maggiore delle piccole realtà e dichiara il voto di astensione del suo partito.
Affermato che dal lavoro di sintesi, svolto durante la sospensione dei lavori, sono scaturiti risultati positivi, evidenzia, però, come non sono state recepite alcune importanti eccezioni e come rimangono ancora delle perplessità sulla proposta di legge; conclude annunciando il suo voto di astensione sulla proposta di legge in discussione.
Pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento ricordando che la proposta è stata approvata dalla Giunta regionale in data 16 dicembre 2016 e che la terza Commissione ha posto in essere una fase di coordinamento insieme alle associazioni di categoria, svolgendo un lavoro emendativo importante. Evidenzia come la proposta miri ad adeguare la legge alla normativa nazionale e voglia essere uno strumento legislativo a sostegno dell’attività teatrale, cercando di implementare i risultati importanti già raggiunti con l’applicazione della precedente legge.
Pone in votazione gli articolo 1, 2, 3, 4 e 5 che sono approvati, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 19522 a firma del consigliere Mirabello.
Illustra l’emendamento che mira a correggere un mero errore materiale, prevedendo all’articolo 6 la reintroduzione della lettera d) cancellata per errore.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 19522 che è approvato, pone in votazione l’articolo 6 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento all’articolo 7, protocollo numero 20557, a firma del consigliere Neri.
Illustra l’emendamento che vuole ampliare lo scenario dei soggetti beneficiari della proposta di legge, prevedendo che nel caso esclusivo di festival storicizzati sia sufficiente la programmazione di almeno uno spettacolo in prima nazionale.
Esprime parere contrario in quanto la richiesta delle associazioni di categoria è quella di non modificare il testo in discussione.
Evidenzia come l’emendamento in discussione non modifichi l’impianto normativo della proposta ma tuteli i festival storicizzati nel rispetto di quanto previsto dal Ministero.
Pur comprendendo lo spirito dell’emendamento del consigliere Neri, evidenzia che l’emendamento rischia di tagliare fuori tutte le altre compagnie teatrali che non hanno esperienza venticinquennale.
Chiarisce alcuni aspetti dell’emendamento presentato.
Giudicata interessante la proposta, apprezza i contenuti dell’emendamento presentato dal consigliere Neri che ritiene maggiormente inclusivo.
Pur condividendo lo spirito dell’emendamento, ribadisce, per senso di responsabilità, il suo parere contrario.
Ritira l’emendamento protocollo numero 20557.
Pone in votazione gli articoli 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 che sono approvati, indi pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Evidenziate incertezze interpretative in ordine al perimetro di applicazione dell’articolo 12, comma 1 ter, della legge regionale 8 luglio 2002, numero 24, ritiene necessaria una norma di interpretazione autentica al fine di assegnare un significato univoco a tutela della certezza del diritto. La proposta di legge esprime chiaramente che i limiti derivanti da disposizioni di leggi regionali in materia di contenimento della spesa per gli enti sub-regionali non si applicano all’Arcea, limitatamente alle attività di ispezione e controllo, propedeutiche e successive all’erogazione degli aiuti comunitari, nazionali e regionali.
Sottolinea, inoltre, che la proposta di legge comporta solo modifiche ordinamentali, quindi, non comporta alcuna spesa a carico del bilancio regionale, anche in relazione al fatto che restano fermi i vincoli complessivi di equilibrio finanziario del bilancio di funzionamento dell’Agenzia; infine, ribadisce che non essendo previsti oneri finanziari non è necessario indicare la copertura finanziaria.
Pone in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che vengono approvati, indi pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che viene approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Chiede il rinvio dei
successivi punti all’ordine del giorno.
Pone in votazione la
richiesta di rinvio avanzata dal consigliere Romeo che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Dichiarati esauriti gli
argomenti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 16,50
Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e
Legislativa
Dott. Maurizio Priolo