X^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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n. 30
SEDUTA
Di LUNEDI’ 19 DICEMBRE 2016
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
Inizio lavori h. 15,54
Fine lavori h. 21,04
INDICE
PRESIDENTE, *
GRAZIANO
Giuseppe, Segretario Questore
PRESIDENTE, *
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico)
SERGIO
Franco (Oliverio Presidente)
AIETA
Giuseppe (Partito democratico)
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico), *
ESPOSITO
Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
GIUDICEANDREA
Giuseppe (Democratici Progressisti)
GRAZIANO
Giuseppe (Casa delle libertà)
GUCCIONE
Carlo (Partito democratico), *, *
NICOLÒ
Alessandro (Forza Italia), *, *
OLIVERIO
Mario, Presidente della Giunta regionale, *
ORSOMARSO
Fausto (Gruppo misto)
RIZZO
Antonietta, Assessore all'Ambiente
ROMEO
Sebastiano (Partito Democratico)
SCULCO
Flora (Calabria in rete)
TALLINI
Domenico (Gruppo Misto), *
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *,
*, *, *, *, *, *
ARRUZZOLO
Giovanni (Nuovo Centro Destra)
BEVACQUA
Domenico (Partito democratico)
GRAZIANO
Giuseppe (Casa delle libertà), *, *, *, *
GUCCIONE
Carlo (Partito democratico), *, *, *, *, *
MUSMANNO
Roberto, assessore alle infrastrutture, *
NICOLÒ
Alessandro (Forza Italia)
RUSSO
Francesco, assessore al Sistema della logistica, sistema portuale e “sistema
Gioia Tauro”, *, *, *, *, *, *,
*, *, *, *
SCULCO
Flora (Calabria in rete)
PRESIDENTE, *
BEVACQUA Domenico
(Partito Democratico)
CICONTE Vincenzo
Antonio, vicepresidente Giunta regionale
ESPOSITO
Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) , *
GIUDICEANDREA
Giuseppe (Democratici Progressisti), *, *, *
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico), *
OLIVERIO Mario,
Presidente della Giunta regionale
TALLINI Domenico (Gruppo
Misto)
Legge regionale numero 39/1995 -Nomine di competenza
del Consiglio regionale come da elenco allegato
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario
Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l'inserimento all'ordine del giorno del progetto di legge numero 178/10^, recante: "Modifiche alla Legge regionale 11 agosto 2010, n. 21 (Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale".
Pone ai voti la richiesta di inserimento del progetto di legge che è approvata.
Chiede l'inserimento all'ordine dei lavori di un ordine del giorno, protocollo numero 47631 del 30 novembre 2016.
Comunica che la votazione per l'inserimento della richiesta del consigliere Sergio avverrà dopo che sarà distribuito il testo dell’ordine del giorno, di modo che i consiglieri ne abbiano contezza.
Sottolineata l'importanza del provvedimento dal punto di vista ambientale, economico e sociale, evidenzia la soddisfazione per la discussione odierna sul Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) che auspica venga approvato, anche in considerazione del lungo periodo in cui la Regione Calabria è stata commissariata in materia. Apprezza, quindi, che, finalmente, il Consiglio regionale si assuma la responsabilità di normalizzare un settore delicato e strategico per l'intera regione, una materia complessa e colma di criticità che inevitabilmente viene vissuta direttamente dai cittadini. Precisa, poi, che il Piano è frutto di un lungo lavoro di ascolto e di concertazione con i portatori di interesse dei territori che, in modo scrupoloso, hanno suggerito indicazioni poi recepite e inserite nel Piano.
Riferisce, ancora, che esso mira a un vero cambio di prospettiva in aderenza al modello di società europea per il riciclaggio che rappresenta l'obiettivo della normativa dell'Unione e che ruolo essenziale spetterà agli Enti locali, responsabili per tempi e obiettivi prefissati. A tal proposito, evidenzia che la Regione si è fatta carico di ulteriori finanziamenti per il compostaggio, facendo proprie le istanze dei Sindaci di quei Comuni che per l'orografia del territorio devono sopportare ingenti spese di trasporto.
Asserito, poi, che una importante evoluzione si registra nell'eliminazione del rischio amianto in Calabria, rende noto che l'attuale Esecutivo regionale ha recepito le proposte avanzate dall'ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) inerenti la salute dei cittadini, in particolare sono stati previsti incentivi per gli interventi di bonifica per enti locali e soggetti pubblici e privati. Sottolinea che è stato introdotto il censimento dei siti artigianali e/o industriali altamente inquinanti, disponendo la semplificazione delle procedure per la bonifica di piccole quantità di materiali contenenti amianto, ponendo in capo al Comune l'indicazione della ditta specializzata per lo smaltimento. A suo dire, nel complesso, il nuovo Piano Regionale Amianto Calabria (PRAC) rappresenta una conquista in favore dell'ambiente e della qualità della vita, giungendo a realizzare una mappatura esaustiva del territorio, stabilendo l'ordine di priorità degli interventi.
Indica, quindi, alcuni interventi ritenuti prioritari: la costituzione degli enti di governo degli ATO; l'ammodernamento dei siti esistenti; l’accelerazione dei relativi bandi per scongiurare la perdita di finanziamenti; l'individuazione dei due siti mancanti, cominciando da quello della provincia di Cosenza che rappresenta il 42 per cento del territorio calabrese, senza i quali il progetto rischia di arenarsi. Evidenzia, poi, che il Piano si basa sul principio dell'autosufficienza nel trattamento dei rifiuti urbani, da raggiungere in ciascun ambito territoriale ottimale.
Infine, sottolinea che il provvedimento in esame è condizione necessaria per l'impiego dei fondi strutturali secondo quanto previsto dalla Commissione Europea.
Ringraziato il Presidente della Commissione e tutti i tecnici che hanno lavorato alla realizzazione del Piano, dimostrando attenzione e sensibilità per la problematica, evidenzia come esso costituisca un strumento importante per il Consiglio regionale e per il territorio calabrese.
Sottolinea che le fasi del Piano rispecchiano appieno la filosofia incentrata sul cambiamento, in particolare riguardo sia la raccolta differenziata, basata sul concetto di “discarica zero”, sia attraverso l'utilizzo di sistemi di impiantistica all'avanguardia.
Evidenziati,
poi, i problemi e le criticità, elenca alcune azioni messe in atto per giungere
all'attuazione del Piano che dovrebbe portare alla riduzione graduale dei
rifiuti in discarica, fino ad un conferimento massimo del 20 per cento.
Sottolinea,
altresì, le problematiche legate alla raccolta differenziata porta a porta e la
creazione di eco-distretti, classificati in 5 Ato per le cinque province, l’individuazione
dei punti di raccolta – da cui sono emerse osservazioni da parte dei comuni
circa la perimetrazione – e l’avvio delle gare per la creazione e collocazione
di due nuovi impianti revamping
basati sull’utilizzo delle materie prime. Affermata, quindi, l'importanza degli
Ato (Ambiti territoriali ottimali) e degli Aro (Ambiti raccolta ottimale) sul
territorio, descrivendone il funzionamento, evidenzia che alla Regione spetta
il ruolo di coordinamento, di indirizzo e di controllo.
Per
quanto riguarda i rifiuti speciali e la bonifica dei siti inquinati, rende noto
che si stanno predisponendo interventi significativi a favore dell'ambiente e
della qualità della vita, in particolare evidenzia che per lo smaltimento
dell'amianto si sta procedendo con una mappatura puntuale e completa che sarà
realizzata con il contributo degli enti locali e subregionali.
Presidenza del Segretario Questore Giuseppe Neri
Chiede la sospensione della seduta per assenza del Presidente.
La seduta sospesa alle 16,47 e riprende alle 16,49
Pur esprimendo apprezzamento per il Piano dei rifiuti appena illustrato, evidenzia la necessità di apportare diverse modifiche al fine di renderlo efficace fin da subito.
A tal proposito, richiama l’attenzione sulla definizione di “discariche zero”, evidenziando che, benché rappresentino una novità, la loro concretizzazione sarà difficilmente attuabile.
Riferisce, in particolare, della situazione in cui verte il territorio di Crotone dove, alla mancanza di interventi, ormai datati, si aggiunge la necessità di eliminare definitivamente le scorie derivanti dall’abbattimento dei vecchi impianti industriali, nocive per i cittadini, e che dovrebbero rientrare nella categoria dei rifiuti pericolosi; paventa, anche, che i terreni altamente inquinati non saranno mai più bonificati.
Evidenzia, infine, che senza la opportune modifiche, il Piano non potrà essere efficace.
In riferimento al Piano in discussione, che ha avuto modo di visionare ed apprezzare personalmente, riferisce l’importante lavoro svolto da un gruppo composto da 28 unità, subentrate durante il passaggio dalla gestione commissariale a quella ordinaria, che attualmente operano presso il Dipartimento competente, il cui contratto scadrà il prossimo 28 dicembre. A tal proposito, considerata la necessità di risorse umane ed, in particolare, di risorse che hanno già avuto modo di conoscere da vicino il territorio con le sue criticità, chiede chiarimenti in merito al futuro di queste importanti unità lavorative, proponendo una proroga dei contratti.
Pur apprezzando la relazione dell’assessore, che riprende aspetti da lui stesso sollevati nella Commissione consiliare competente, richiama l’attenzione sulle diverse ordinanze che riguardano l’utilizzo degli impianti pubblici per lo smaltimento dei rifiuti ed, in particolare, su alcune gravi lacune del Piano, non ultima la mancata individuazione delle aree per i nuovi impianti.
In riferimento alla novità delle “discariche zero”, evidenzia che, pur riuscendo a raggiungere la percentuale prevista per il 2018, una grossa percentuale di rifiuti arriverà comunque in discarica e, per tali ragioni, reputa poco attendibile questo aspetto apparentemente innovativo.
Sottolinea, altresì, l’aspetto legato alla condizionalità, ovvero alla necessità di approvare entro oggi il Piano, al fine di poter utilizzare le risorse.
In riferimento alla problematica dell’amianto, evidenzia il carattere di generalità che ne contraddistingue gli interventi che, tra l’altro, non sono di competenza esclusivamente regionale ma anche comunale.
Reputa, inoltre, necessario un Piano basato su azioni, interventi e risorse per quanto concerne il Piano delle bonifiche che, a suo avviso, mancano.
Pur apprezzando il lavoro svolto dall’assessore, che non va sottovalutato, reputa opportuno riflettere attentamente ed eventualmente rallentare l’iter di approvazione per evitare di ripetere errori già commessi in passato.
Infine, annuncia di essere disponibile ad esprimere un voto favorevole a condizione che si provveda, contestualmente all’approvazione del Piano, a stabilire una data certa per la costituzione degli Ato.
Concordando con quanto riferito dal collega Guccione, evidenzia la necessità di agire concretamente, alla luce della delicata fase di emergenza e facendo tesoro delle esperienze pregresse, cercando di operare in maniera diversa.
In riferimento agli impianti previsti dal Piano – che reputa privo della giusta concretezza e poco completo per questioni, come quella dell’amianto, che necessitano di ingenti risorse al fine di poter essere attuate – ritiene che lo stesso possa essere rivisto, anche alla luce del ruolo svolto dalle Autonomie locali.
Anticipa, pertanto, il suo voto contrario, invitando ad una rivalutazione della gestione complessiva ed auspicando che il Piano non assurga a slogan privo di risultati concreti.
Ritiene che guardare al passato consenta di valutare sia la complessità della materia per la quale, nonostante le ingenti somme investite, non sono stati prodotti gli effetti desiderati, sia lo sforzo che oggi si sta compiendo.
Sottolinea, altresì, che l’efficacia delle attuali operazioni può essere facilmente deducibile dai risultati di gestione della scorsa estate, che non ha registrato particolari situazioni di allarme.
Annunciando il suo voto favorevole, precisa che lo sforzo fino ad oggi compiuto risulta certamente più interessante ed innovativo rispetto al passato.
Precisando il concreto coinvolgimento dei comuni, di cui già si vedono i risultati attraverso la raccolta porta a porta, reputa che i veri risultati derivino dalle piccole realtà, come le scuole e le parrocchie, da cui bisogna partire per cambiare le mentalità e raggiungere i risultati sperati.
Esprime voto contrario al Piano, evidenziandone le criticità e manifesta preoccupazione nel merito del provvedimento, chiedendo quale sia stato il confronto istituzionale con i sindaci dei comuni calabresi in una materia così delicata. Definisce, quello in esame, un Piano propagandistico, soprattutto in riferimento al punto in cui si parla di “discariche zero”. Contesta il metodo di giungere in Aula in prossimità delle scadenze, utili per poter usufruire dei fondi comunitari. Censura le linee di Indirizzo che ritiene poco chiare e che destano in lui preoccupazione ed esorta a cambiare approccio. Ritiene che il Piano vada rivisitato, prevedendo un maggiore sostegno delle istituzioni, soprattutto per la raccolta differenziata. Infine, evidenzia che il Piano proposto non troverà applicazione, se non verranno istituiti gli Ambiti territoriali ottimali.
Espresso voto favorevole, reputa la proposta in esame il segno evidente di un cambiamento epocale che si esplicita nella nuova linea di pensiero: l’obiettivo “discariche zero”. Invita a fare riferimento ai dati che parlano di triplicazione della raccolta differenziata in un solo anno di lavoro, ipotizzando che, quando andranno a regime le grandi città, si arriverà al 70 per cento di raccolta differenziata. Evidenziato il drastico cambiamento, invita a stimolare i sindaci a crederci, prendendo esempio dalle realtà positive. Conclude, suggerendo di risolvere opportunamente il problema dei lavoratori coinvolti che consentirà di non disperdere le professionalità acquisite.
Premesso che vi sono dei punti di condivisione sul Piano, frutto del lavoro svolto dall’assessora, valuta positivamente la pianificazione finalizzata al massimo riciclaggio dei rifiuti con impianti di nuova creazione, anche in sinergia con privati, e reputa interessante anche la realizzazione di impianti di compostaggio anaerobico, che consentiranno un notevole contenimento delle tariffe. Non si ritrova, invece, in linea con quanto dichiarato dal consigliere Giudiceandrea, che parla di cambiamento epocale, obiettando che il cambiamento prima si realizza e dopo si enuncia. Ritiene che il Piano necessiti di ulteriori fasi decisorie e di monitoraggio che fissino una data certa per la creazione degli Ambiti territoriali ottimali. Manifesta, ancora, perplessità sull’obiettivo della raccolta differenziata “discariche zero” e sulle decisioni prese pensando alle scadenze per l’utilizzo dei fondi comunitari. Dichiara un voto di astensione per andare incontro al lavoro dell’assessore e che sia da stimolo per risolvere i segnalati elementi di criticità.
Riprendendo l’intervento del consigliere Guccione, rammenta il voto da lui espresso in sede di votazione delle linee guida e sottolinea come la tempistica non sia stata rispettata, contrariamente a quanto assicurato dal presidente Oliverio. Evidenzia, poi, che i commissari per l’emergenza ambientale hanno, negli anni, speso un miliardo di euro senza realizzare né discariche né depuratori, cosa che reputa gravissima in una regione a vocazione turistica. Contesta la metodologia di approvazione di un Piano rifiuti lacunoso, condizionata dall’urgenza delle scadenze per avvalersi dei fondi comunitari. Esorta a chiarire che la dizione “rifiuti zero” non significa testualmente quello che dice ed a dare la giusta informazione, avvisando che comunque il 10/15 per cento dei rifiuti finirà in discarica. Osserva, ancora, che almeno i tre quarti dei comuni calabresi non hanno rispettato la tempistica per la realizzazione degli ATO, strumento, a suo dire, indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi. Conclude, esortando la maggioranza a fare autocritica per dare risposte alla Calabria.
Rivolgendosi al consigliere Tallini, rivendica appieno il lavoro svolto dalla Commissione che ha avuto in tale ambito il merito precipuo di approfondire i procedimenti riguardanti l’innovazione ed il cambiamento; ricorda, poi, che nessuna particolare osservazione o dichiarazione contraria o critica è pervenuta dalle categorie rappresentative di interesse o, comunque, da altri soggetti portatori di interesse del territorio.
Sottolinea, quindi, che la vera innovazione del Piano Rifiuti è l’introduzione di una “economia circolare”, con un progetto innovativo soprattutto dal punto di vista culturale, e giudica importante lavorare in maniera coesa per cercare di addivenire a soluzioni apprezzabili e che consentano di superare le difficoltà.
Ritiene, infine, utile insistere sulla sensibilizzazione e responsabilizzazione dei sindaci dei vari Comuni.
Soddisfatto per la definizione di un percorso, a suo giudizio, di particolare rilevanza in termini di programmazione e che coinvolge diversi settori fondamentali del territorio e giudicato approfondito il confronto tenuto in Aula, ringrazia per il contributo offerto sia la Commissione consiliare competente, sia i Comuni, le forze sociali, le organizzazioni e le associazioni ambientaliste.
Rivolgendosi al consigliere Nicolò, si dice certo che i giudizi manifestati siano stati determinati da motivi politici e non di merito, e rispetto alla problematica in esame ricorda che dal 1997 fino a 3 anni fa vi è stata una gestione commissariale che ha impiegato ingenti risorse, oltre 1 miliardo e 200 milioni di euro in maniera inefficiente.
Ricorda, ancora, che con il passare del tempo la vicenda dei rifiuti in Calabria si è aggravata, fino ad arrivare ad una emergenza permanente ed, a riprova di ciò, sottolinea come fino a 2 anni fa gran parte delle città calabresi fossero invase dai rifiuti; situazione, questa, che ha giustificato lo stato di emergenza che ad oggi, invece, risulta sotto controllo.
Rivendicato con forza questo dato di fatto, a suo avviso incontrovertibile, ritiene importante costruire un sistema virtuoso, contemporaneamente alla definizione del Piano Rifiuti, e riferisce che nel frattempo sono state già avviate tutte le procedure per la manutenzione degli impianti esistenti, per l’avvio delle gare, per l’utilizzazione di risorse da tempo congelate, per la realizzazione e la programmazione di nuovi impianti, come quello di Sambatello di Reggio Calabria, e diversi sistemi di impiantistica.
Sottolinea come il Piano in esame poggi su una filosofia innovativa ed un approccio culturale all’avanguardia, mutuando le varie esperienze sviluppatesi in Europa, puntando sulla raccolta differenziata, riducendo al minimo la parte organica, prodotta con tecnologie ad impatto zero, puntando, quindi, verso l’obiettivo “discariche zero” e “rifiuti zero”, arrivando a produrre, quindi, solo una quota del 10% di rifiuti non trattabili diversamente, contrariamente ad oggi in cui la quota si assesta al 65%.
Invita a riscontrare sul territorio quanto detto finora, a sincerarsi dei risultati di fatto ottenuti, fra questi: la chiusura delle discariche, le opere di bonifica dei siti inquinati, la costante interlocuzione con il Ministero dell’Ambiente, i risultati ottenuti in ambito di raccolta differenziata che hanno visto un incremento di produzione dal 12,2% al 32% ed il bando da 51 milioni di euro per incentivare i comuni alla raccolta differenziata. Il tutto, a suo dire, in un lasso di tempo breve e senza ottenere alcun tipo di incentivo.
Riferisce poi che la previsione degli Eco-distretti con impianti a tecnologia avanzata, ad impatto zero, che sono andati di fatto a sostituire i mega impianti della impostazione politica precedente costituisce il punto qualificante del Piano; aggiunge, poi, che saranno finanziati anche i piccoli impianti, per 10 milioni di euro, che consentiranno di ridurre i costi nella gestione dei rifiuti.
Rivendica tutte le scelte fatte in maniera chiara e consapevole, non per favorire terzi soggetti, e giudica che una parte importante per la realizzazione del Piano sarà svolta dagli ATO, strumenti di autogoverno da parte dei territori, la cui costituzione, a suo avviso, andrebbe accelerata.
In riferimento alle problematiche connesse al territorio di Crotone, riferisce che è in corso di definizione la redazione di un piano di bonifica. Certo che anche in Calabria i rifiuti possano rappresentare una risorsa, considera che, contestualmente alla realizzazione dell’obiettivo di breve termine, si debba continuare nella organizzazione dell’intero sistema, con una attenzione particolare rivolta alla raccolta differenziata che consenta l’autofinanziamento dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti con le risorse derivanti dal piano tariffario.
Comunica il proprio voto di astensione, non ravvisando nel Piano azioni rivoluzionarie che consentano di superare le criticità esistenti.
Puntualizza che si è intervenuti su due impianti privi delle autorizzazioni richieste al fine di renderle operative.
Conclude il suo intervento specificando che, considerato quanto previsto dal piano sui rifiuti in discussione, la Calabria non raggiungerà mai l’obiettivo “discariche zero”.
Dichiara il suo voto contrario al provvedimento, sottolineando l’impossibilità per molti comuni di smaltire in discarica i rifiuti differenziati, invitando il Presidente della Giunta regionale ad affrontare concretamente la problematica.
Sottolinea che il Piano in fase di approvazione non risolverà il problema dei rifiuti ma rappresenterà uno strumento di indirizzo politico per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, al fine di rendere la Calabria una regione normale. Infine, dichiara il suo voto favorevole all’approvazione del piano regionale dei rifiuti.
Dichiarato di votare contro l’approvazione del Piano regionale dei rifiuti in discussione, evidenzia che oltre alle azioni attuative servono anche l’attività di controllo e di rendicontazione volte a capire se lo strumento messo in atto sia efficace ed efficiente.
Espresso il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico da lui rappresentato, ritiene che il provvedimento in esame sia uno strumento strategico, costruito con lavoro certosino e finalizzato a consentire una svolta nel settore. Infine, evidenzia che il provvedimento corrisponde a quanto previsto nel programma di governo del Presidente della Giunta regionale, prevedendo una gestione del ciclo dei rifiuti trasparente ed efficiente.
Pone ai voti il provvedimento in discussione con i relativi allegati che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di Piano regionale trasporti che con la presa d’atto dei documenti previsti dalla procedura di valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza giunge alla sua fase conclusiva.
Sottolineata l’importanza del provvedimento in esame, condiviso con tutti gli operatori interessati, evidenzia che da oltre vent’anni la Calabria attendeva la regolamentazione di un settore quale quello dei trasporti ritenuto fortemente strategico.
Espresso plauso per il proficuo lavoro svolto nella competente Commissione consiliare anche nella fase del passaggio dalla proposta preliminare a quella definitiva del Piano, evidenzia il raggiungimento dell’obiettivo prefissato di giungere all’approvazione definitiva entro la fine dell’anno.
Evidenziato, inoltre, il recepimento di tutte le osservazioni presentate quali, in particolare, l’inserimento nel Piano delle aviosuperfici presenti in Calabria e la conferma dell’aeroporto della Sibaritide, ritiene necessario il superamento dei localismi che in passato hanno determinato il fallimento di progetti ambiziosi.
Elencati dettagliatamente i progetti importanti inseriti nel Piano, si sofferma sul ruolo precipuo ricoperto dal Porto di Gioia Tauro di valenza strategica per l’intero Paese.
Ribadita la valenza strategica del settore dei trasporti per il futuro della Regione, evidenzia che il Piano individua le risorse per far fronte agli obiettivi prefissati a dimostrazione della solidità e della determinazione del cambiamento di rotta.
Presidenza del Segretario Questore Giuseppe GRAZIANO
Ricordate le compiute relazioni svolte sul Piano nelle precedenti sedute del Consiglio, esprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto nelle precedenti sedute della Commissione consiliare competente ed esprime i più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che, a diverso titolo, hanno contribuito alla precisa articolazione contenutistica del Piano, ai rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, agli operatori di settore ed a tutti gli organi istituzionali presenti a livello locale.
Presidenza del Presidente Nicola Irto
Rammentato il complesso iter di elaborazione del Piano, elenca, dettagliatamente, le diverse fasi che hanno portato all’approvazione nella seduta odierna della proposta definitiva, con particolare riferimento ai documenti propedeutici, peraltro pubblicati sul sito internet istituzionale a garanzia della massima trasparenza e partecipazione.
Ribadita l’ampia condivisione del Piano e le interlocuzioni dirette con i Ministeri competenti, elenca i diversi incontri di confronto svolti al riguardo e le osservazioni di carattere strategico avanzate in quelle sedi che hanno trovato pieno accoglimento nel Piano proposto oggi per l’approvazione.
Illustra, quindi, la proposta definitiva di Piano con i relativi allegati, riferendone la coerenza con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e la complessità dell’elaborazione che pone la Calabria all’avanguardia rispetto alle altre regioni italiane.
Ritenuto che il Piano sia ormai ampiamente conosciuto, ricorda alcune misure già avviate quali, in particolare: la misura relativa alla city logistic per cui è prossima la pubblicazione del bando; la misura 2.9 relativa all’area dello stretto per la quale è in fase di attivazione il controllo telematico; la misura relativa alla ciclovia della Magna Grecia su cui si innestano le diverse trasversali; la misura 4.2 relativa ai servizi passeggeri per la modalità ferrovie relativamente alla quale illustra i diversi obiettivi di collegamento ferroviario con le relative tempistiche; la misura 6.1 relativa alla ZES di Gioia Tauro; la misura 6.2 sempre relativa all’area logistica integrata di Gioia Tauro; la misura 7.1 relativa ad interventi infrastrutturali di interesse dell’unione europea.
Ritenuta fondamentale l’attività di pianificazione che, a suo avviso, deve essere il più trasparente possibile, auspica l’approvazione del Piano che sarà il punto di partenza per una ulteriore fase di lavoro che dovrebbe portare all’approvazione del Piano del sistema trasporti della mobilità e del Piano generale della riduzione del rischio.
Reputa, infine, che il percorso seguito sia stato di democrazia e che il Piano contenga azioni e misure concrete.
Pur considerando valido ed innovativo il nuovo Piano dei Trasporti, evidenzia alcune criticità, tra cui la necessità di rivedere la preannunciata realizzazione dell’aeroporto di Sibari.
Atteso che non vi sono risorse disponibili per la realizzazione di tale opera, trova inutile creare false aspettative ed invita, piuttosto, alla valorizzazione dell’esistente, come gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria, ormai prossimi alla chiusura.
Sottolineando l’importanza del dialogo e l’abbandono di scelte volte a creare ulteriori divisioni o dispendio di energie e risorse con la programmazione di nuove opere, a suo avviso illusorie, suggerisce di valutare ipotesi condivise, come ad esempio la realizzazione di una metropolitana leggera che possa collegare la Sibaritide con il crotonese ed il catanzarese.
Indi, annuncia il suo voto di astensione.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51006, a firma dei consiglieri Graziano e Guccione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 51006, finalizzato a prevedere la realizzazione dell’aeroporto della Sibaritide al fine di collegare aree a forte valenza turistica.
Esprime parere favorevole.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 51006, che è approvato. Indi, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51216, a firma del consigliere Guccione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 51216 che prevede che i comuni che presentano particolari criticità da traffico debbano predisporre i piani urbani di mobilità sostenibile prima dell’attivazione di nuovi nodi intermodali o della realizzazione di nuove infrastrutture viarie.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 51216, che è approvato come riformulato secondo le indicazioni pervenute dalla Giunta regionale, indi passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 51217.
Illustra l’emendamento protocollo numero 51217 volto al completamento dell’Autostrada A3 che, allo stato attuale, risulta cantierizzata, al fine di creare un rapporto chiaro col Governo per la previsione di percorsi privilegiati e nuove infrastrutture.
Evidenzia che l’emendamento rispecchia la relazione del Piano per quanto concerne il completamento dell’A3, ma non la sicurezza.
Esprime, pertanto, parere non favorevole.
Ritira l’emendamento protocollo numero 51217.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51210, a firma del consigliere Guccione.
Ritira l’emendamento protocollo numero 51210.
Chiede di collegare il presente emendamento all’emendamento protocollo numero 51212, riguardante medesimi aspetti.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 51212, a firma del consigliere Guccione, che è approvato. Indi, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51213, firma del consigliere Guccione.
Dà lettura dell’emendamento protocollo numero 51213, precisando diversi aspetti presenti nelle tabelle 2 e 1 allegate, con ulteriori specificazioni sulle nuove tratte, la nuova corsia e la seconda carreggiata, per un totale di 4 carreggiate, realizzate grazie alla disponibilità delle risorse necessarie, con l’intento di passare successivamente a 6 e ad 8 carreggiate.
Chiede notizie in merito alle suddette risorse per la realizzazione delle opere, con le relative priorità ed ammodernamento, precisando che sono stati previsti € 640 milioni per il completamento degli svincoli ed ulteriori opere.
Indi, ritira l’emendamento protocollo numero 51213.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51214, a firma del consigliere Guccione.
Precisa che sono stati previsti € 100 milioni per la messa in sicurezza nel territorio di Vibo Valentia.
Illustra le opere per la messa in sicurezza e l’ammodernamento evidenziando anche le opere incompiute.
Comunica che l’emendamento è ritirato e pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51218, a firma del consigliere Guccione.
Sintetizza i contenuti dell’emendamento, precisando che è necessario apportarvi una modifica.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 51218, che è approvato. Indi, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51004, a firma del consigliere Graziano.
Ritira l’emendamento.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51007, a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento.
Precisa che per l’aeroporto di Sibari vi sono due problemi; il primo legato ai finanziamenti ed il secondo alla legge 228/2011.
Ritira l’emendamento protocollo numero 51007.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 51008, a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento per come riformulato per la realizzazione dell’aeroporto della Sibaritide.
Esprime parere favorevole.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 51008, che è approvato, come riformulato con autorizzazione al coordinamento formale.
Indi, chiede all’assessore Russo di riformulare meglio l’emendamento protocollo numero 51218.
Dà lettura della riformulazione dell’emendamento protocollo numero 51218, a firma del consigliere Guccione.
Pone ai voti il provvedimento nel suo complesso, che è approvato per come emendato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Concede la parola all’assessore Musmanno affinché riferisca sulle procedure in corso in materia di trasporto ferroviario ed in particolare dei rapporti con Trenitalia.
Informa che la Giunta regionale ha avviato con gli organismi regionali competenti, in particolare con l’Autorità regionale dei trasporti della Calabria, le procedure per la pubblicazione entro il 31 dicembre 2016 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europa, delle informazioni previste per procedere all’affidamento diretto a Trenitalia del contratto di servizio pubblico ferroviario sulla rete interconnessa calabrese per la durata di dieci anni, prorogabili di ulteriori cinque, con decorrenza 1 gennaio 2018. Sottolinea, quindi, che la sostenibilità economica del contratto richiede una durata contrattuale più ampia per consentire all’operatore di assicurare anche la fornitura di nuovo materiale rotabile. Più specificatamente, spiega che con un orizzonte temporale al 31 dicembre 2032, Trenitalia effettuerebbe un investimento in materiale rotabile con consegne completate nei primi quattro anni, garantendo un aumento di qualità e qualità del parco treni ed una maggiore affidabilità del servizio. Avvisa, inoltre, che l’affidamento diretto avverrebbe al termine del periodo di un anno e che durante tale periodo non si può escludere la possibilità che altri operatori manifestino interesse all’espletamento dei servizi ferroviari.
Affermato che, nella stesura definitiva del Piano, non si è tenuto conto dell’apporto delle minoranze, richiama al rispetto degli accordi presi sull’Aeroporto dello Stretto, sulla strada statale 106 e sulla linea ferroviaria della locride. Definisce il Piano un manifesto elettorale e ribadisce il suo voto contrario, pur mantenendo l’impegno di stimolare l’attività di governo.
Richiamata la segnalazione effettuata i primi di dicembre dai sindaci del basso ionio e della Piana di Gioia Tauro, in merito alla mancata fermata a Rosarno del treno Freccia argento che, a loro avviso penalizzerebbe il territorio, ritiene necessario che la Giunta regionale attivi dei tavoli tecnici per dare questa opportunità ai territori.
Rimarcato che la Freccia argento è un servizio a libero mercato, che non prevede compensazione da parte dallo Stato o dalla Regione, garantisce che si cercherà di proporre una soluzione a Trenitalia avviando delle interlocuzioni che consentiranno di valutare dei miglioramenti sulla linea di Rosarno.
Illustra la proposta che affronta il tema della mancata applicazione della legge numero 194 del 1978, contemperando due esigenze; il diritto all’obiezione di coscienza e la garanzia del diritto alla salute ed alla sicurezza della donna. Comunica, infine, che sono stai presentati alcuni emendamenti che verranno vagliati in sede di esame della proposta.
Informa che la proposta nasce in seguito ad una pronuncia del Comitato europeo dei diritti sociali del Consiglio d’Europa che ha riconosciuto che l’Italia ha violato la Carta sociale europea con cui vengono riconosciuti i diritti umani e le libertà. Rilevato che, in Italia, sia le donne che intendono fare ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza sia i medici obiettori vanno incontro a delle discriminazioni, afferma che la norma in esame mira solo al rispetto delle normative vigenti per difendere i diritti delle pazienti.
Preso atto delle considerazioni del Comitato europeo dei diritti sociali, evidenzia che le stesse sono state minimizzate dal Governo italiano che ha dimostrato che le interruzioni volontarie di gravidanza sono in diminuzione e che delle difficoltà si riscontrano solo in alcune regioni italiane. Affermato di non comprendere l’utilità della legge, reputa vi sia, invece, una discriminazione verso i medici obiettori di coscienza rispetto ai non obiettori. Conclude, informando di aver presentato emendamenti al fine di snellire testo.
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)
Sottolinea che la proposta di legge non solo non
contiene alcuna forma di discriminazione dei medici obiettori di coscienza ma,
peraltro, risulta, a suo dire, finalizzata a creare le condizioni nelle aziende
sanitarie, laddove ci dovessero essere medici non obiettori di coscienza,
affinchè vi sia la possibilità di intervenire per assicurare un servizio alle
donne ed alla maternità.
Introduce l’emendamento, protocollo numero 45918, al
comma 2 dell’articolo 1, a firma del consigliere Esposito.
ESPOSITO Sinibaldo
(Nuovo Centro Destra)
Illustra l’emendamento sostitutivo, teso ad eliminare
le parole “…che oltre a cagionare danno
alle pazienti insinua principi discriminatori verso quei medici non obiettori
che rispettano gli obblighi della legge 194/1978”
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)
A riprova di quanto detto in precedenza, richiama
anche quanto stabilito in merito dal Consiglio d’Europa.
TALLINI Domenico (Gruppo Misto)
Sostiene quanto proposto con l’emendamento del
consigliere Esposito.
CICONTE Vincenzo
Antonio, vicepresidente Giunta regionale
Propone di prendere in considerazione l’emendamento presentato
dal consigliere Esposito, in quanto, a suo giudizio, non cambierebbe il senso
della proposta di legge in esame.
GIUDICEANDREA Giuseppe
(Democratici Progressisti)
Ribadisce che non viene leso il diritto dei medici ed
che il Consiglio d’Europa impone di non fare discriminazioni.
BEVACQUA Domenico
(Partito Democratico)
Chiede il rinvio della proposta di legge in esame e di
quella successiva prevista all’ordine del giorno.
GIUDICEANDREA Giuseppe
(Democratici Progressisti)
Chiede al centrosinistra di assumere una presa di
posizione chiara sul punto.
Chiede ai capigruppo di avvicinarsi al Tavolo della
Presidenza.
La seduta sospesa alle 20,57,
riprende alle 20,59.
Proposta di legge numero 139/10^ di iniziativa del
consigliere G. Giudiceandrea recante: “Legge 194/1978. Norme per la corretta
applicazione sul territorio regionale” – ripresa della discussione
Chiede di rinviare la proposta di legge in oggetto,
senza presentare ulteriori emendamenti, e di aggiornare il punto all’ordine del
giorno della prossima seduta di Consiglio regionale prevista per mercoledì 21
dicembre.
Pone in votazione il rinvio della proposta di legge
che è approvato.
(Il Consiglio rinvia)
Pone in votazione il rinvio della proposta di legge
che è approvato.
(Il Consiglio rinvia)
Legge regionale numero 39/1995 -Nomine di competenza
del Consiglio regionale come da elenco allegato
Pone in votazione il rinvio del punto relativo alle nomine
di competenza del Consiglio regionale che è approvato.
(Il Consiglio rinvia)
Dichiarati esauriti gli argomenti all’ordine del
giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 21,04.
Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e
Legislativa
Dott. Maurizio Priolo