X^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

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n. 19

 

SEDUTA Di GIOVEDì 31 MARZO 2016

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO

E DEL VICEPRESIDENTE FRANCESCO D’AGOSTINO

 

 

 

 

Inizio lavori h. 15.23

Fine lavori h. 21,40

 

INDICE

 


PRESIDENTE  2

GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore  2

PRESIDENTE  2

Comunicazioni 2

PRESIDENTE  2

Dibattito sulla sanità  2

PRESIDENTE  2

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale  2

Sull’ordine dei lavori 3

PRESIDENTE  3

Dibattito sulla sanità – ripresa della discussione  3

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà) 3

CICONTE Vincenzo (Partito Democratico) 4

CANNIZZARO Francesco (Casa delle libertà) 4

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 4

MANGIALAVORI Giuseppe Tommaso Vincenzo (Casa delle libertà) 5

AIETA Giuseppe (Partito Democratico) 5

Presidenza del Presidente  Nicola IRTO   5

ORSOMARSO Fausto (Gruppo misto) 6

SERGIO Franco (Oliverio Presidente) 6

TALLINI Domenico (Gruppo misto) 6

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente) 6

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) 6

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico) 7

SALERNO Nazzareno (Forza Italia) 7

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico) 8

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia) 8

SCULCO Flora (Calabria in rete) 9

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia) 9

SCALZO Antonio (Partito Democratico) 9

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico) 10

OLIVERIO Mario, Presidente Giunta regionale  10

ROMEO Sebastiano (Partito democratico) 10

PRESIDENTE  10

ROMEO Sebastiano (Partito democratico) 11

SALERNO Nazareno (Forza Italia) 11

PRESIDENTE  11

PRESIDENTE  11

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo centro destra) 11

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto) 11

SALERNO Nazzareno (Forza Italia) 11

CANNIZZARO Francesco (Casa delle libertà) 11

PRESIDENTE  11

                                                        Pag.


 

La seduta inizia alle 15.23

Presidenza del Presidente Nicola Irto

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori invitando il Segretario Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Dibattito sulla sanità

PRESIDENTE

Come concordato in Conferenza dei capigruppo, invita il presidente Oliverio a svolgere la relazione introduttiva.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Ricorda, preliminarmente, che la Calabria è sottoposta dal 2009 al Piano di rientro dal deficit sanitario che affidava alla Giunta regionale la competenza a compiere gli interventi finalizzati al risanamento strutturale del servizio sanitario regionale.

Rammenta, poi, l’iter di avvio, in data 30 luglio 2010, della fase commissariale con la nomina dell’allora presidente della Giunta regionale, Scopelliti, quale commissario ad acta e di due sub commissari, che ha dato inizio, a suo avviso, ad uno dei periodi più difficili del sistema sanitario calabrese.

Constatato il fallimento della gestione commissariale responsabile, a suo dire, di un ulteriore peggioramento della situazione sanitaria, riferisce, in particolare, che l’analisi dei livelli essenziali di assistenza (LEA) ha impietosamente evidenziato il mancato raggiungimento della soglia minima da parte della Calabria che si attesta su valori critici, con un lieve ma non significativo incremento del punteggio complessivo (ancora molto distante dal valore di riferimento) e che documenta, a suo dire in maniera inoppugnabile, l’incapacità della gestione commissariale.

Riferito, altresì, come l’analisi dell’attività assistenziale ospedaliera rilevi la riduzione dei ricoveri e la conseguente contrazione del numero di posti letto (sia totale sia per acuti, sia pubblici sia privati) passati a valori al di sotto dei riferimenti nazionali, sottolinea, inoltre: l’incremento della mobilità passiva extraregionale, aumentata dal 17,2 percento del 2011 al 20,1 percento del 2014; le criticità della rete di emergenza – urgenza, ritenuta inadeguata con il peggioramento dei tempi di intervento delle ambulanze, addirittura crescenti; la gravissima inefficienza del servizio sanitario in termini di assistenza domiciliare ed alle fasce più deboli della popolazione; la gravissima situazione in tema di prevenzione con il peggioramento dei dati inerenti gli screening oncologici.

Sottolineato come i Piani Operativi validi fino al 31 dicembre 2015, che hanno ricevuto molteplici osservazioni da parte del Ministero, siano, a suo avviso, inefficaci e privi di strategia, ritiene necessaria la revisione delle seguenti azioni in materia di riorganizzazione: delle reti assistenziali con particolare attenzione per i punti nascita; della rete emergenza - urgenza con interventi di aggiornamento dell’informatizzazione; della rete di assistenza territoriale con la previsione di specifici indicatori; delle reti di terapia del dolore e per le cure palliative; del servizio veterinario.

Riferite, altresì, le problematiche connesse alle gare d’appalto nel settore, comunica l’adozione di misure concrete finalizzate alla riduzione degli sprechi ed al potenziamento dei servizi esistenti, attraverso un rafforzamento della Stazione Unica Appaltante e la revisione di alcune gare in corso.

Sottolineata, poi, la crescita del contenzioso con gli erogatori privati accreditati, evidenzia le criticità connesse alla concretizzazione del protocollo d’intesa tra Regione ed Università, caratterizzato da procedure confuse e disorganiche.

Precisato come, dall’analisi effettuata dall’advisor di riferimento, che ha confrontato i dati della programmazione annuale per il 2015 con i dati del consuntivo 2014, sia stato stimato un disavanzo di 55 milioni di euro di cui 11 milioni per beni e servizi e 44 milioni per la spesa per farmaci innovativi per epatite C, ribadisce il fallimento, a suo dire, della gestione commissariale che, oltre a svilire l’attività gestionale delle aziende ospedaliere, ha travalicato i limiti del mandato ricevuto raggiungendo inauditi livelli di discrezionalità.

Ritenuta necessaria una inversione di tendenza, caratterizzata dall’adozione di misure organiche idonee a fornire risposte adeguate alle esigenze dei cittadini calabresi, individua le seguenti Linee guida: una visione unitaria del sistema sanitario; l’analisi del bisogno di salute della popolazione che tenga conto delle condizioni orografiche e della viabilità dei territori, sottolineando, in particolare la situazione degli ospedali di zone disagiate e di montagna o a maggiore intensità turistica; il pieno coinvolgimento di amministratori locali, operatori del settore, associazioni di categoria e organizzazioni di volontariato che ha già portato a proficui risultati; la riprogrammazione degli investimenti ex articolo 20 Legge 67 del 1988, con riferimento ai quali illustra gli interventi posti in essere dall’attuale Esecutivo fin dal suo insediamento; l’organizzazione degli Stati generali della sanità per confrontarsi su una proposta di riorganizzazione del servizio sanitario regionale predisposta dalla Giunta e dal Consiglio che sarà sottoposta a breve agli operatori del settore.

Dichiara, infine, come a suo avviso sia giunto, come affermato in una recente riunione della Conferenza dei presidenti, il momento di compiere una riflessione a carattere nazionale sull’esperienza commissariale, in considerazione dei risultati prodotti in Calabria che giudica catastrofici e ribadisce la necessità di una inversione di tendenza capace di garantire il diritto alla salute dei cittadini calabresi.

Sull’ordine dei lavori

 

BOVA Arturo (Democratici Progressisti)

Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno che impegna la Regione a stanziare le risorse finanziarie al fine di garantire la copertura delle spese relative ad una corretta e completa informazione in merito al referendum nazionale in materia di trivellazioni previsto per il 17 aprile 2016.

PRESIDENTE

Pone ai voti la richiesta di inserimento all’ordine del giorno che è approvata.

Dibattito sulla sanità – ripresa della discussione

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Evidenzia, preliminarmente, come il problema sanitario sia atavico, atteso che da oltre un decennio è fonte di dibattiti, incapaci, però, a suo avviso, di fornire risposte concrete ai cittadini calabresi. Censura, dunque, l’incapacità dei diversi livelli di governo, sia regionale sia nazionale, di porre in essere azioni concrete, stigmatizzando la scelta del commissariamento che giudica fallimentare e disastrosa per l’intero comparto sanitario.

Non condivide, quindi, le azioni previste all’interno del Piano di rientro dal deficit sanitario che ritiene incapace di valorizzare le eccellenze, di contenere gli sprechi e gli sperperi, effettuando esclusivamente tagli lineari; per contro, ritiene che sarebbe efficace prevedere un’analisi costi-benefici ampia che, tenuto conto delle efficienza, eviti il verificarsi di situazioni paradossali e disagi, anche ai pazienti che talvolta non sanno dove ricoverarsi o fare accertamenti.

Riferito, poi, che la Corte dei Conti ha rilevato diverse criticità in ambito sanitario, non ultima quella inerente i dati sull’emigrazione sanitaria (in aumento rispetto al 2014), ricorda di aver presentato alcune interrogazioni in materia di sanità.

Sottolineata la reale situazione degli ospedali calabresi che, a suo dire, subiscono “la scelleratezza del Piano Scura” senza mettere in primo piano il diritto alla salute, ritiene che l’errore iniziale sia stato quello di chiedere il Commissariamento della sanità da parte del governo Scopelliti.

Asserito che il Commissariamento non ha portato ad una riduzione della spesa e giudicati inappropriati i livelli essenziali di assistenza (LEA), esorta il Presidente della Giunta regionale ad adottare misure idonee affinché si riappropri della gestione della sanità.

CICONTE Vincenzo (Partito Democratico)

Giudicato il commissariamento odierno disastroso per gli effetti prodotti, tra cui il divieto di turn over, ricorda di avere già nella precedente legislatura chiesto che la Calabria continuasse ad accedere al Piano di rientro per il risanamento del deficit ma fuoriuscendo dal commissariamento. Richiama, dunque, il ruolo della massima Assise, al di là delle appartenenze politiche, nell’attuare una riforma sanitaria di concerto con le amministrazioni locali e si dichiara certamente convinto della possibilità di trovare soluzioni efficaci.

Sostiene che la problematica relativa all’emigrazione sanitaria sia dipendente da fattori diversi su cui incidere per ottenerne una riduzione nel medio periodo e si dichiara perplesso delle procedure concorsuali per l’affidamento degli incarichi di primariato, ritenendo opportuno preliminarmente soddisfare i bisogni reali dei territori e dei presidi.

Ribadita, quindi, la necessità di procedere ad una riforma inevitabile della sanità, ritiene che il Consiglio regionale debba autonomamente poter decidere del proprio sistema sanitario, considerata l’importanza dei servizi erogati, anche in virtù del rispetto dei principi costituzionali in materia di tutela della salute.

Infine, auspica che il Governo centrale comprenda la necessità di porre fine al commissariamento, che stigmatizza perché colpevole, a suo dire, anche dell’incapacità di ascoltare le esigenze dei territori.

CANNIZZARO Francesco (Casa delle libertà)

Ritenuta tardiva la scelta di dedicare una seduta di Consiglio regionale al dibattito sulla sanità, evidenzia come il sistema sanitario sia fallimentare. Precisa, quindi, come sia evidente il disinteresse del governo centrale verso la Regione Calabria ed il suo governatore; a tal proposito censura il comportamento del Presidente della Giunta regionale che reputa responsabile del fallimento ad oggi registrato perché, a suo dire, “ossessionato da una illogica battaglia conflittuale di potere, finalizzata ad essere nominato Commissario alla sanità regionale”.

Riferiti, quindi, quelli che reputa evidenti segnali del fallimento nel governo della sanità, a fronte delle competenze ancora spettanti al Presidente della Giunta regionale - tra cui la nomina del Commissario dell’Asp di Reggio Calabria, giudicata non legittima dall’Anac - sostiene che il presidente Oliverio non abbia una chiara idea di sanità e nessuna proposta da avanzare in materia, neanche con il supporto della sua maggioranza.

Denuncia, infine, l’incapacità di approntare qualunque soluzione concreta, ravvisando anche ritardi causati anche dai problemi interni al Partito democratico ed all’intera maggioranza.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Non condivise le osservazioni del consigliere Cannizzaro che reputa inopportune e non pertinenti rispetti al dibattito, ricorda che la responsabilità connessa al ruolo di consigliere regionale siano da affrontare quotidianamente e non sulla base di spinte localistiche o di emergenze. Auspica la cessazione a breve del commissariamento anche in considerazione dello stato drammatico in cui versa la sanità, elencando alcune delle problematiche specifiche, non ultima le difficoltà causate dal blocco del turn over e l’aumento dell’emigrazione sanitaria.

Presidenza del Vicepresidente Francesco D’Agostino

Ritiene, quindi, che sia indispensabile che il Consiglio regionale rivesta un ruolo attivo, anche per contrastare le accuse di abdicazione al ruolo che gli compete, ricordando che il commissario dovrebbe limitarsi ad esercitare poteri amministrativi e regolamentari e non poteri legislativi.

Sostiene, quindi, che si debba assolutamente prevedere una integrazione tra ospedale e territorio con strumenti di programmazione adeguata che consentano di colmare le difficoltà connesse alla situazione viaria della Regione, evitando il sovraccarico delle aziende ospedaliere.

Elenca quindi quelle che ritiene le condizioni essenziali per tentare di migliorare il sistema sanitario regionale, non ultimo la ristrutturazione degli ospedali, acquisendo “la coscienza della necessità ed il coraggio delle scelte”.

MANGIALAVORI Giuseppe Tommaso Vincenzo (Casa delle libertà)

Giudicata utile la seduta odierna per un confronto fattivo sui temi della sanità regionale e, pur ritenendo che le sue problematiche non possano essere ricondotte all’ultimo periodo politico, eccepisce una carenza di programmazione che ponga in atto ipotesi reali di sviluppo.

Ritiene, quindi, che una serie di fattori abbiano contribuito a determinare la situazione attuale e che l’incapacità della politica sia rappresentata anche dal progressivo smantellamento dei presidi sanitari regionali (uno fra tanti la chiusura del polo oncologico di Germaneto).

Critica aspramente il recente decreto commissariale in vari punti, contestando in primis il rifiuto del Commissario di interloquire con i sindaci, con i medici, e con lo stesso presidente Oliverio e, ricordato che nel decreto sono previsti 289 posti letto, evidenzia, tuttavia, che la realizzazione di un Azienda unica dell’area, con la quale verranno mantenuti più o meno i servizi, quasi tutti concentrati nell’area catanzarese, porterà inevitabilmente a penalizzare le città di Vibo Valentia e Crotone.

Accennando, altresì, alla clamorosa protesta dei sedici primari di Vibo Valentia che hanno contestato il decreto di riordino della rete ospedaliera approvato dal commissario, considera la vicenda come il fallimento della gestione commissariale, rilevando ancora come il decreto metta in evidenza le forti contraddizioni politiche della maggioranza, incapace di adottare una atteggiamento coerente che rispecchi credibilità politica ed amministrativa, di farsi valere nel confronto con il Governo centrale e, dunque, di offrire risposte concrete ai cittadini.

Nonostante le diverse problematiche esistenti, riscontra che nessuna critica è stata sollevata a livello mediatico e suggerisce, infine, dialogo con il Governo centrale ed un piano concreto per mettere fine al Commissariamento ed uscire definitivamente dal Piano di rientro.

AIETA Giuseppe (Partito Democratico)

Difesa con forza la posizione politica del presidente Oliverio che, a suo giudizio, ha agito con prudenza e garbo istituzionale rispetto a quanto accaduto nella sanità calabrese, ricorda che i principi che hanno ispirato la candidatura del nuovo Governo regionale si sono sempre basati su una migliore garanzia al diritto alla salute, ponendo fine alla malasanità, contrastando le infiltrazioni malavitose e tutta una serie di inefficienze che hanno riguardato 6 anni di gestione commissariale, a suo dire, fallimentare, certificata, soprattutto, dalla Corte dei conti, i cui suggerimenti il Governo regionale sta cercando di mettere in pratica.

Attacca duramente l’atteggiamento ostruzionistico del commissario, volto più che a collaborare ad intralciare l’operato della politica, incurante anche delle decisioni del Tribunale che ha ordinato la riapertura degli ospedali di Praia a mare e Trebisacce.

Giudica, pertanto, che i veri problemi che hanno determinato la situazione attuale siano causa diretta dei Commissari Scura e Urbani che, sempre a suo dire, non hanno dimostrato volontà di ascolto e di dialogo con le istituzioni politiche, i sindaci e gli operatori sanitari.

Ricordata la presa di posizione dei sindaci del tirreno che paventano una perdita di sovranità e garanzia per il cittadino con la messa in atto di ciò che dispone il decreto, conviene sulla proposizione e predisposizione, da parte della Giunta e del Consiglio regionale, di un nuovo piano concertato da presentare al Ministro Lorenzini ed al Governo, anche rappresentando il quadro fornito dalla Corte dei conti.

Esige, infine, di accertare e dichiarare la manifesta incompatibilità dei commissari Scura e Urbani, chiedendo la rimozione degli stessi dalle cariche politiche e la revoca del decreto.

Presidenza del Presidente Nicola IRTO

 

ORSOMARSO Fausto (Gruppo misto)

Manifestando, preliminarmente, il suo disaccordo sulle dichiarazioni del consigliere Aieta, reputa indispensabile ripercorrere, con onestà ed al di là delle appartenenze politiche, le fasi storiche ed amministrative che hanno condotto al commissariamento della sanità in Calabria ed alle azioni sino ad oggi poste in essere per realizzare soluzioni concrete.

Apprezzata la partecipazione alla seduta odierna dell’onorevole Nesci che ritiene abbia predisposto proposte specifiche, derivate da un attento studio e da una attenta esperienza, al fine di trovare soluzioni sostenibili, esprime il suo disaccordo in merito ai contenuti del decreto emesso dal Commissario Scura, auspicandone una sua revisione.

 

Presidenza del Vicepresidente Francesco D’agostino

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Apprezzata l’analisi offerta dal presidente Oliverio sulla sanità, evidenzia però la necessità di predisporre una proposta alternativa per la ricostruzione di un sistema sanitario più efficiente.

Ritiene, quindi, che il “contenzioso” tra la Regione Calabria ed il Commissario governativo produrrà effetti negativi che ricadranno sugli utenti e sui servizi, ricordando che, già prima della riforma Boschi, la normativa nazionale ha previsto l’incompatibilità tra la carica di Presidente della Giunta regionale e quella di Commissario ad acta. Dichiara, quindi, che avrebbe auspicato che la Regione fosse quanto meno sentita circa l’individuazione del Commissario e, apprezzata la presenza dei sindaci alla seduta odierna, sostiene che la risoluzione delle problematiche della sanità risponda non solo a logiche economico contabili ma, soprattutto, all’esigenza di ripristinare l’equità sociale e colmare il divario tra il Sud ed il Nord del Paese.

Censurata la scelta di effettuare tagli lineari che, a suo avviso, hanno prodotto maggiore nocumento alla sanità e ricordati i principali problemi che la affliggono, denuncia il permanente stato di conflittualità esistente che produce sfiducia nelle istituzioni.

TALLINI Domenico (Gruppo misto)

Censurata l’assenza in Aula del presidente Oliverio, manifesta perplessità sulla relazione precedentemente esposta e stigmatizza il continuo atteggiamento della maggioranza proteso a individuare quale unico responsabile del commissariamento il precedente governo regionale.

Ricorda, quindi, che le difficoltà della sanità calabrese risalgono alla legislatura Loiero, nella quale fu proposto ed approvato il Piano di rientro dal deficit sanitario che sfociò nel commissariamento durante la legislatura del governatore Scopelliti. A tal proposito, riconosce il forte impegno da quest’ultimo dimostrato nell’assumere la carica di commissario ad acta, riconoscendone impegno e conseguimento di risultati concreti.

Denuncia, poi, il diffuso clientelismo registrato in particolare intorno alle nomine degli operatori sanitari, indi chiede a tutti i presenti un forte impegno partecipato e collaborativo.

 

Presidenza del Presidente Nicola Irto

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Contesta alcune considerazioni dei consiglieri di minoranza che giudica contraddittorie e stigmatizza la divisione creatasi su un tema così importante. Considera, quindi, che la seduta odierna rappresenti la giusta occasione per realizzare una grande azione politica che affermi che la Calabria non vuole essere commissariata ed esorta l’Aula a riappropriarsi del ruolo che le compete. In conclusione riferisce sinteticamente quelle che ritiene debbano essere le priorità: riappropriarsi del primato della politica, superare il commissariamento, rinegoziare il Piano di rientro, approvare un nuovo Piano sanitario e, nelle more, il superamento dei commissari Scura ed Urbani.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Ritenuto che la seduta odierna avrebbe dovuto riaffermare il primato della politica, ne contesta, invece, l’uso strumentale. Ricordato che le problematiche della sanità risalgono ad oltre un ventennio fa, esorta al rispetto dei reciproci ruoli, stigmatizzando atteggiamenti che giudica arroganti e poco collaborativi.

Afferma, inoltre, che si deve prendere atto della discrasia esistente tra dipartimento e struttura commissariale che, a suo avviso, potrebbe essere risolta alternativamente o chiedendo la cessazione del commissariamento o creando un dialogo. Contesta, poi, che il riordino della rete ospedaliera avvenga senza dialogo con le istituzioni regionali ed invita il Consiglio regionale a porvi rimedio. Censura, inoltre, la scelta della maggioranza di presentare in Aula un documento senza coinvolgere le altre forze politiche.

In merito al decreto commissariale numero 30 del 03/03/2016, dà atto che trattandosi di una lavoro complesso questo abbia potuto generare degli errori che però, a suo avviso, inficiano la sostanza del decreto stesso. Fa, poi, un appello perché lo stesso decreto sia rivisto e perché sia posta attenzione alla prevista soppressione delle unità operative storiche dell’ospedale Pugliese Ciaccio, nell’ottica della futura azienda Dulbecco, ed alla mancata attivazione del polo traumatologico a Lamezia terme. Conclude esortando a sveltire i percorsi autorizzativi alle professioni sanitarie e a controllare la liquidazione della Fondazione Campanella per evitare una emorragia finanziaria per le casse della Regione.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Reputa corretta l’analisi effettuata dal presidente Oliverio che, esaminando dati noti ormai alla collettività, ha sottolineato come i sei anni di commissariamento in ambito sanitario abbiano fatto registrare un trend negativo, determinando un costante peggioramento dei servizi e un progressivo incremento dei costi della mobilità passiva, gravante sulle casse regionali e sui cittadini, per come confermato anche da quanto certificato dalla Corte dei conti. Indi, giudicata inadeguata, da parte della struttura commissariale, la fase legata allo sblocco del turn over, sostiene che le problematiche sollevate dal Presidente della Giunta diano prova del fallimento della gestione commissariale. Inoltre, ritenuto inadeguato e contradditorio, nonché basato su dati falsati perché non più attuali, il decreto numero 30 del 3 marzo 2016, emesso dalla struttura commissariale, in materia di riorganizzazione delle reti assistenziali, asserisce che il dibattito debba avere una portata ampia e riuscire a fornire delle risposte al disagio unanimemente espresso dal territorio regionale.

 

Presidenza del Vicepresidente Francesco D’Agostino

 

Ritenuto che la realtà esistente nella zona del vibonese, di Tropea in particolare, faccia emergere la contraddittorietà del citato decreto numero 30, evidenzia la necessità di avviare una nuova programmazione in ambito sanitario che tenga conto della struttura territoriale e delle sue esigenze, che consenta di potenziare la medicina del territorio e di realizzare una politica volta alla prevenzione, con un costante innalzamento della qualità dei servizi offerti.

Infine, auspicando a breve la realizzazione di una visione che nel lungo periodo consenta al Consiglio di proporre un nuovo progetto di Piano di rientro, giudica coraggioso il comportamento tenuto dinanzi al Governo centrale, del quale si è contestata con fermezza la scelta di nominare Commissari esterni in ambito sanitario.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Ricordato di avere da tempo chiesto una seduta ad hoc sul tema della sanità, per avere modo di discutere su questa problematica molto importante che interessa la regione e la salute dei cittadini, reputa che sarebbe stato più opportuno affrontare il dibattito prima della nomina dei Commissari e che sarebbe stato corretto che la gestione sanitaria fosse affidata al Presidente della Regione. Indi, ricordato come il Piano di rientro abbia consentito di raggiungere alcuni risultati positivi, contesta la norma nazionale che vieta al Presidente della Giunta di assumere il ruolo di Commissario ed afferma che una gestione politica avrebbe consentito di prestare maggiore attenzione alle istanze provenienti dal territorio ed adottare provvedimenti più lungimiranti. Poi, ripercorrendo brevemente le vicende politiche che hanno portato all’approvazione del Piano di rientro in materia sanitaria ed al commissariamento, ricorda come nel corso della precedente legislatura sono stati assunti atti impopolari, con la speranza di riuscire a rientrare dal debito e riuscire a rinegoziare il Piano di rientro.

 

Presidenza del Presidente Nicola Irto

 

Evidenziate quindi le difficoltà di gestione della problematica, reputa che, poiché una parte di obiettivi sono stati raggiunti, sarebbe opportuno rinegoziare il Piano di rientro, sottolineando che la programmazione sia fondamentale e che la questione necessiti di un approccio politico. Prosegue inoltre sostenendo che il Governo non possa continuare a commissariare la Regione, facendo gestire ambiti vitali, quali quello della sanità, da Commissari esterni ed estranei al territorio, che conseguentemente non possono comprendere le esigenze della regione, auspicando che la gestione sanitaria possa ritornare in ambito regionale.

GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)

Ricordato anch’egli di aver richiesto alcuni mesi fa la convocazione di una seduta ad hoc sulla sanità, ritiene che abbia costituito un grave errore politico la decisione di posticipare il dibattito in Consiglio regionale allo svolgimento della interlocuzione romana.

Sottolineato come la Calabria sia stata interessata anche dal commissariamento in materia di rifiuti con danni gravissimi ed il depauperamento di ingenti risorse, evidenzia, in particolare, le problematiche connesse all’emigrazione sanitaria fuori regione.

Ritenuta necessaria una seria interlocuzione con il Governo nazionale finalizzata alla rinegoziazione del Piano di rientro, ricorda la sua aspra opposizione nella precedente legislatura al Piano di rientro e paventa le conseguenze che potrebbero derivare dall’attuazione del decreto commissariale numero 30, a suo avviso, in contrasto con la normativa nazionale in particolare in materia di unità operative complesse.

Evidenziata, poi, la forte pressione fiscale imposta ai cittadini calabresi in conseguenza dell’attuazione del Piano di rientro, non ritiene le problematiche esistenti addebitabili esclusivamente alla figura del commissario ma piuttosto alle stringenti prescrizioni del Piano.

Riferito che avrebbe auspicato una maggiore attenzione da parte della Giunta regionale nei confronti, in particolare, di transazioni milionarie poste in essere in alcune aziende sanitarie provinciali e aziende ospedaliere regionali, ritiene necessaria l’istituzione, conformemente alle prescrizioni statutarie, di una commissione di inchiesta sulla sanità calabrese.

Ribadita, infine, la necessità di una rinegoziazione del Piano di rientro finalizzata alla predisposizione di un nuovo Piano sanitario largamente condiviso, auspica l’individuazione di soluzioni idonee alla risoluzione della problematica paventando i rischi connessi ad un ulteriore procrastinarsi della gestione commissariale.

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia)

Registra il ritardo e le difficoltà dell’Esecutivo regionale rispetto al conseguimento di obiettivi programmatici di qualità e rammenta le censure rivolte verso la scelta dell’affidamento dell’incarico commissariale ad un soggetto diverso dal Presidente della Regione.

Ravvisate anche le responsabilità del Governo nazionale nella gestione commissariale della sanità calabrese, avrebbe auspicato lo svolgimento di un dibattito efficace rispetto alla proposta della maggioranza, ritenendo necessario affrontare con serietà le questioni.

Riferita la presentazione alcuni mesi fa di una interrogazione in merito alle condizioni igienico -sanitarie del presidio ospedaliero reggino, rimasta senza risposta, ed anche le osservazioni sollevate nei confronti degli ospedali della locride, sottolinea, in particolare, le problematiche connesse alle caratteristiche orografiche del territorio calabrese.

Registrata la carenza di interesse del Governo nazionale nei confronti delle problematiche del territorio calabrese, addebita al ritardo nello svolgimento dell’odierno dibattito il prodursi di alcune conseguenze, a suo avviso, evitabili.

Ritenuta necessaria l’individuazione di procedure idonee al perseguimento della fine della gestione commissariale, sottolinea gli ingenti costi della emigrazione sanitaria extraregionale soprattutto per le patologie oncologiche auspicando una riduzione di sprechi ed un maggiore rispetto della meritocrazia.

Comunica, infine, la più ampia disponibilità ad offrire un contributo fattivo per l’adozione di decisioni condivise.

SCULCO Flora (Calabria in rete)

Apprezzato che la discussione sulla sanità sia ricondotta nell’alveo deputato, la massima Assemblea calabrese, auspica che la stessa non persegua logiche di appartenenza politica e non sia saltuaria o fine a se stessa, considerata la valenza e la delicatezza dell’argomento.

Paventando un livello di disapprovazione generalizzato nel sentire dell’opinione pubblica nei confronti del Consiglio regionale e della politica tutta, invita l’intera Assemblea a profondere il massimo impegno, esercitando le prerogative che ad essa competono ed esercitando la sua funzione democratica, per non compromettere definitivamente il rapporto con i cittadini calabresi.

Ritiene, quindi, che debbano essere avanzate proposte precise che consentano di realizzare un sistema sanitario capace di offrire servizi e risposte di qualità e di efficienza alla domanda di salute dei cittadini.

Denunciato l’uso strumentale distorto che in passato si è fatto della sanità, ritiene indispensabile rintracciare precisamente cause e responsabilità che hanno condotto dapprima al deficit e poi al commissariamento della sanità, dichiarando come, a suo avviso, dal superamento della crisi del comparto sanitario passi la credibilità dell’intera classe politica.

Giudica imprescindibile, quindi, che la Regione torni a riappropriarsi delle sue prerogative in ambito sanitario, per mettere ordine e mettere in filiera compiti, funzioni e responsabilità, in modo chiaro ed inequivocabile, e riorganizzare e qualificare i servizi sanitari, riducendo sprechi e aumentando il livello di soddisfazione dei cittadini.

Ricorda, infine, le prerogative e competenze spettanti rispettivamente al Consiglio regionale ed alla Giunta, auspicando soluzioni efficaci e concrete.

Presidenza del Vicepresidente D’Agostino

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia)

Pur condividendo nel merito la richiesta del consigliere Guccione di istituire una commissione di inchiesta, esprime a nome del suo gruppo la necessità di investire la Commissione speciale di vigilanza delle questioni attinenti l’attività ispettiva sulla sanità calabrese, senza così determinare sovrapposizioni o costituire nuove commissioni ad hoc.

SCALZO Antonio (Partito Democratico)

Invita a riflettere sulla importanza e sulla valenza della relazione svolta dal presidente Oliverio che è riuscita, a suo giudizio, ad entrare nel merito della questione, analizzando tutte le criticità del sistema sanitario calabrese.

Ricordato, inoltre, facendo riferimento alle vicende passate, che il commissariamento del 2010 si sarebbe potuto evitare, giudicando quelle scelte politiche una rinunzia al diritto/dovere di governare considera che, a distanza di 6 anni, durante i quali ritiene che la politica sia stata estromessa dalle decisioni, si abbia il dovere di effettuare una verifica rigorosa degli anni di commissariamento, anche in considerazione della complessità e delicatezza del problema, e capire che tipo di modello organizzativo realizzare ed utilizzare per il futuro.

Ritiene fondamentale continuare a sostenere i principi politici a sostegno della salute dei cittadini, a prescindere dall’appartenenza politica, e considerando che le strutture commissariali che si sono succedute hanno, purtroppo, attuato nei fatti un piano privo di una linea organizzativa e tecnica, alimentando le contraddizioni generali ed il clima di malcontento pubblico, giudica che negli anni i problemi causati siano stati svariati, non ultimo la migrazione sanitaria, auspicando, quindi, una riforma immediata del sistema che consenta di realizzare un modello più attinente alle esigenze richieste per una buona sanità.

Ricordato, inoltre, il riscontro positivo da parte dei cittadini e delle autorità locali, ottenuto in occasione dell’incontro tenutosi a Lamezia Terme il 19 marzo, in occasione della quale hanno partecipato, oltre al presidente Oliverio, anche alcuni esponenti del partito democratico, riferisce che le materie trattate hanno toccato anche i temi della sanità.

Propone, infine, di rinegoziare il patto tra il Governo centrale e regionale, entrando nel merito della questione ed esortando ad una vera battaglia, come lo stesso ritiene, per ottenere più servizi sanitari, maggiore efficienza ed una nuova riqualificazione territoriale, puntando ad ottenere una assistenza sanitaria h24, 

ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)

Giudica positivamente lo svolgimento del dibattito, affrontato, a suo dire, nel momento giusto rispetto a quanto accaduto e ribadito che quanto è oggetto di discussione ha riguardato dati concreti, ritiene fallimentare i quasi 7 anni di commissariamento che sarebbe dovuto essere circoscritto nel tempo, e che ha portato, invece, al peggioramento dell’offerta sanitaria in Calabria con la conseguente crescita della sfiducia da parte dei cittadini.

Rivolgendosi al consigliere Tallini, evidenzia come la disarmante verità dei dati riportati in Aula simboleggi una assunzione delle proprie responsabilità da parte della maggioranza e censura il comportamento di quanti hanno preferito al confronto il conflitto sterile.

Evidenzia, quindi, come il presidente Oiverio goda di stima e considerazione da parte del Governo centrale ed esorta a sostenerlo in maniera coesa, indirizzandosi verso un unico obiettivo.

Concorda, infine, nel porre termine al commissariamento e nella elaborazione di un nuovo piano in cui procedere con la revoca dei decreti emessi e la riorganizzazione dell’intera rete ospedaliera

 

 

Presidenza del Presidente Nicola irto

OLIVERIO Mario, Presidente Giunta regionale

Definendo la discussione odierna matura e responsabile, ritiene che dalla stessa sia scaturito il contributo di ognuno, nell’intento di giungere alla piena consapevolezza della difficile situazione in cui verte il sistema sanitario calabrese.

Richiamando l’attenzione sui dati del lungo periodo di commissariamento, evidenzia che lo stesso è stato male affrontato, così come le ragioni che lo hanno causato e, a tal proposito, precisa quali avrebbero dovuto essere i compiti di questo intervento che, ad oggi, necessitano di una totale revisione.

Ritenendo indispensabile un recupero degli standard di qualità, sottolinea l’utilità di individuare strumenti diversi da quelli adottati fino ad oggi, nonché maggiori investimenti in servizi, personale medico e tecnologie che possano porre fine allo stato di emergenza.

Ricorda, inoltre, l’importanza del dialogo con i commissari e precisa la qualità ed il grande senso di collaborazione che alimenta i rapporti con il governo Renzi.

In riferimento alla problematica del sistema sanitario calabrese, risalente al 2010, ritiene di aver dato, sin dall’inizio della sua legislatura, risposte concrete e chiare, e avrebbe auspicato maggiore collaborazione e cooperazione, la cui mancanza ha favorito, a suo avviso, le scelte dei commissari che hanno completamente ignorato qualsiasi confronto, sia con i settori sia con le forze politiche.

Considerando l’odierna seduta come l’inizio di un nuovo percorso, alla luce del cambiamento e della fattiva collaborazione di ognuno, invita i consiglieri a raggiungere un’intesa comune nella speranza di un futuro volto al superamento della fase di commissariamento, identificando come punto principale la rinegoziazione del Piano di rientro.

Esprimendo soddisfazione per il contributo ricevuto oggi, precisa che da qui partiranno nuovi confronti per il superamento della mancata efficienza scaturita dal risparmio degli ultimi anni, puntando soprattutto sulla qualità dei servizi offerti.

A tal proposito, annuncia la presentazione di un documento da sottoporre all’Aula.

ROMEO Sebastiano (Partito democratico)

Chiede di illustrare il documento condiviso dalla maggioranza e relativo alla gestione commissariale.

PRESIDENTE

Concede la parola al consigliere Romeo per l’illustrazione del documento.

ROMEO Sebastiano (Partito democratico)

Da lettura del documento, ripercorrendo l’iter del commissariamento e le criticità riscontrate negli anni, finalizzato a richiedere la revoca dei decreti commissariali 25/2016, 26/2016, 27/2016 e 30/2016; precisa che la richiesta è avanzata dal Presidente della Giunta regionale, dai consiglieri regionali e condivisa da numerosi consigli e giunte comunali, nonché da associazioni di categoria e rappresentanze sindacali. Altresì, riferisce che attraverso il documento si chiede che si pervenga ad una nuova proposta di riorganizzazione, attraverso l’attivazione di una adeguata concertazione istituzionale, nonché la rinegoziazione del Piano di rientro, attraverso misure e criteri più flessibili, tali da consentire l’uscita dal piano stesso.

Si chiede infine che il governo nazionale assuma ogni utile iniziativa finalizzata al superamento della gestione commissariale del Servizio sanitario regionale calabrese.

SALERNO Nazareno (Forza Italia)

Reputando di rilevante importanza il documento appena illustrato dal consigliere Romeo, invita ad una attenta valutazione da parte di tutti i consiglieri e chiede pertanto una breve sospensione della seduta, al fine di giungere ad un parere unanime.

PRESIDENTE

Sospende la seduta e invita i capigruppo a recarsi al banco della presidenza.

 

(I capigruppo si portano al banco del Presidente)

 

La seduta è sospesa alle 21,30 e riprende alle 21,32

PRESIDENTE

Precisato che il documento è stato rimodulato al quarto punto secondo paragrafo, invita i consiglieri ad esprimersi per dichiarazione di voto.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo centro destra)

Annuncia il suo voto di astensione.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Osservato che il documento proposto all’Aula è troppo sintetico e non propone soluzioni, dichiara voto contrario.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Pur ritenendo che il documento potesse essere più incisivo, dichiara voto favorevole.

CANNIZZARO Francesco (Casa delle libertà)

Ritenendo che sia stato mortificato il ruolo delle forze politiche di minoranza e dichiarato che avrebbe gradito un coinvolgimento maggiore, esprime voto contrario.

PRESIDENTE

Pone in votazione il documento che è approvato. Indi, comunicato che il consigliere Bova ha ritirato l’ordine del giorno presentato, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 21,40

Il Dirigente

Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa

                                                                                                                                                      Dott. Maurizio Priolo