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LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO
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n. 16
SEDUTA Di lunedì 8 febbraio 2016
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
Inizio lavori h. 15,15
Fine lavori h. 17,33
INDICE
GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
CICONTE Vincenzo Antonio (Partito
Democratico)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti),*
MANGIALAVORI Giuseppe Tommaso Vincenzo (Casa delle libertà),*,*,*,*
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), relatore,*,*,*
RIZZO Antonietta, Assessore alla Tutela dell'ambiente,*
ROCCISANO Federica, Assessore alla Scuola, lavoro, welfare e politiche
giovanili
SCALZO Antonio (Partito
Democratico)
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
SCALZO Antonio (Partito
Democratico)
SCULCO Flora (Calabria in rete)
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico), relatore
ROCCISANO Federica, Assessore alla Scuola, lavoro, welfare e politiche
giovanili
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico),*,*,*,*,*
GRAZIANO Giuseppe (Casa delle
libertà)
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente), relatore
AIETA Giuseppe (Partito
Democratico), relatore,*
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
SCULCO Flora (Calabria in rete)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
Presidenza del Vice presidente Francesco D’Agostino
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
SCALZO Antonio (Partito
Democratico)
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
SCULCO Flora (Calabria in rete)
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
Sulla convocazione della prossima seduta
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario
Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta
precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Riferito, preliminarmente, che la proposta
di legge in esame è stata approvata all’unanimità nella seduta della terza
Commissione, ricorda che con deliberazione numero 289 del 31 marzo 2010 la
Giunta Regionale della Calabria ha approvato un progetto per la realizzazione
del Registro Tumori di popolazione della regione Calabria.
Ravvisata la
necessità per la Calabria di dotarsi di tale indispensabile strumento di
valutazione e studio di una patologia a forte impatto sanitario e sociale quale
quella oncologica, precisa che con la presente proposta di legge si propone di
instituire il Registro tumori della Calabria come coordinamento della rete dei
tre registri sub regionali, con riferimento alle macroaree di Cosenza-Crotone, Catanzaro-Vibo
Valentia e Reggio Calabria.
Evidenziando che il registro avrà una
duplice funzione, da un lato di prevenzione e dall’altro di valutazione dei
rischi nel territorio di riferimento, sottolinea che lo stesso andrà adeguato
rispetto al Registro tumori nazionale, facendo, a tal riguardo riferimento al
particolare processo di accreditamento cui dovranno adeguarsi le Aziende
sanitarie provinciali (ASP) della Calabria.
Considerata, tra
l’altro, l’importanza di istituire un coordinamento regionale, anche attraverso
un collegamento ed uno scambio di dati informativi che derivano dalle varie
analisi e dallo studio dei territori, per calibrare le esigenze emergenti con i
dati scientifici, ritiene necessario un riesame dei criteri complessivi,
procedendo ad un allineamento dell’intero territorio regionale al registro
tumori nazionale con una fase di raccolta dati e accreditamento nel più breve
tempo possibile.
Ricordando, infine,
che anche in Parlamento sono stati presentati in tal senso dei disegni di legge
e che in tutta Italia vi sono 45 registri di cui 5 specializzati, evidenzia,
altresì, che dalla presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri
finanziari a carico del bilancio regionale.
Evidenziato come si
sia interessato delle patologie oncologiche in virtù della sua attività
professionale di medico, si dichiara soddisfatto della trattazione
dell’argomento nella seduta odierna.
Comunicando di aver
preso attenta visione del testo elaborato, riferisce di aver presentato tre
emendamenti, finalizzati a semplificare l’attuazione della proposta.
Illustra, quindi,
brevemente il contenuto di detti emendamenti: il primo prevede una sorta di
ridefinizione del registro tumori; il secondo chiarisce dove allocare le unità
funzionali ed il registro per realizzare un centro di riorganizzazione dei dati;
il terzo volto a definire con precisione le fonti dei flussi informativi, cioè
tutte le notizie che provengono dai territori dalle varie province.
Per concludere,
ricorda come nel registro tumori non saranno ricompresi tutti i casi di tumore
verificatisi in Calabria, a causa della altissima emigrazione sanitaria.
Evidenzia il lungo e proficuo
lavoro svolto per produrre un testo efficace ed utile e ritiene che le proposte
emendative avanzate dal consigliere Mangialavori,
benché apprezzabili, siano di fatto già contenute.
Ritiene, però, utile
eliminare il comma 7 dell’articolo 3 (Interventi ed articolazioni sul territorio
regionale) per fugare eventuali perplessità circa l’inesistenza di
oneri aggiuntivi.
Sottolineato che la
proposta di legge in esame tende a colmare il vuoto normativo esistente
rispetto ad altre Regioni del Paese, apprezza ampiamente l’iniziativa che
consentirà, a suo dire, un approccio razionale al problema.
Propone, quindi, la
costituzione di una Commissione speciale di inchiesta che si impegni ad
indagare sulle cause dell’elevata incidenza di patologie tumorali in
determinati territori della Calabria, al fine di redigere un Piano di
prevenzione cui allocare le risorse necessarie; in proposito, ricorda quanto
siano allarmanti i dati sino ad oggi raccolti, riferendo alcuni casi
esemplificativi.
Considera, pertanto,
necessario, un percorso di ricognizione generale che consenta un quadro chiaro,
preciso e puntuale, capace di far emergere le anomalie esistenti e,
soprattutto, le eventuali correlazioni tra le patologie oncologiche e
l’ambiente, anche addebitabili all’utilizzo di materiali potenzialmente dannosi
per la salute.
Ritiene che l’approvazione della proposta di legge consenta di avviare un rilevante percorso che consentirà alla sanità calabrese di raccogliere ed esaminare i dati epidemiologici fondamentali, necessari per avviare misure di contrasto al diffondersi delle patologie neoplastiche; a suo avviso, però, sarebbe necessario predisporre nuove linee di prevenzione ed investire sulla ricerca scientifica di livello universitario.
Pur ringraziando i consiglieri che hanno profuso attivamente il loro impegno per la stesura dell’importante testo in discussione, evidenzia come sia necessaria e doverosa una valutazione anche su altri aspetti del comparto sanitario. Auspica, quindi, che la legge in procinto di approvazione riesca ad esplicare totalmente i suoi effetti, grazie al coordinamento fattivo e concreto di tutti gli organismi operanti a livello provinciale. Perché ciò si realizzi, propone di prevedere il coordinamento degli organismi provinciali in capo alla Presidenza della Giunta, attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro che coordini l’attività svolta nei vari centri provinciali e che consenta di raggiungere risultati efficienti in materia di studi epidemiologici regionali, per comprendere quali debbano essere gli interventi da predisporre nell’interesse della popolazione calabrese.
Verificato che non vi sono più iscritti a parlare, passa all’esame dell’articolato e dei relativi emendamenti; indi, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 4891, a firma del consigliere Mangialavori, ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 4891 con il quale, attraverso la riformulazione dell’articolo 1 (Principi e finalità), si prevedono nuove finalità programmatiche e la costituzione del centro di coordinamento regionale dei tumori.
Esprime parere negativo sull’emendamento.
Esprime parere negativo, poiché l’emendamento prevede l’istituzione di unità funzionali autonome che imporrebbe un ulteriore approfondimento, vanificando il lavoro sin qui svolto.
Pone in votazione: l’emendamento protocollo numero 4891 che è respinto e l’articolo 1 che è approvato; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 4892, a firma del consigliere Mangialavori, ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 4892 con il quale si propone la riformulazione dell’articolo 2 della proposta in discussione ed in particolare che il registro tumori sia solo in fase transitoria allocato presso le ASP e successivamente trasferito presso il dipartimento salute, con accreditamento presso l’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM Onlus).
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 4892 che è respinto con il parere negativo della Giunta e del relatore, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 4762, a firma del consigliere Mirabello, ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 4762 che prevede l’inserimento dell’assessore regionale alla tutela dell’ambiente quale componente del centro di coordinamento regionale dei registri tumori.
Esprime parere favorevole all’emendamento.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 4762 che è approvato, pone in votazione l’articolo 2 (Istituzione del Centro di Coordinamento dei Registri Tumori) che è approvato, come emendato, indi pone in discussione l’emendamento all’articolo 3, protocollo numero 4893, a firma del consigliere Mangialavori, ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 4893 che propone la riformulazione complessiva dell’articolo 3, disciplinando i flussi informativi, le collaborazioni e l’estrazione dei dati. Altresì, denuncia la mancata comunicazione agli organi regionali competenti da parte dei centri specialistici privati dei numerosi dati relativi alla diagnosi dei casi di neoplasie.
Riferisce che i dati da considerare sono quelli previsti dall’AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori) e che gli studi privati devono inviare apposite schede al fine di rendere disponibili anche i dati da loro registrati.
Dichiara che le strutture private non convenzionate non hanno relazioni con la Regione Calabria e per questo motivo non trasferiscono i dati.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 4893 che è respinto con il parere negativo della Giunta e del relatore, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 5056, a firma del consigliere Mirabello, ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 5056 che prevede l’abrogazione del comma 7 dell’articolo 3 al fine di recepire la prescrizione formulata dalla Commissione bilancio ed eliminare ogni perplessità in ordine ad eventuali oneri finanziari a carico del bilancio regionale.
Esprime parere favorevole all’emendamento protocollo numero 5056.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 5056 che è approvato, indi pone in votazione gli articoli 3, come emendato, 4 (Clausola di invarianza degli oneri finanziari) e 5 (Entrata in vigore) che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della mozione, protocollo numero 5144, a sua firma, avente ad oggetto l’emergenza in materia di ordine pubblico e sicurezza nella città di Lamezia, poiché reputa che gli episodi violenti e allarmanti registrati negli ultimi giorni ai danni di imprenditori, giornalisti, operatori economici e rappresentanti delle Istituzioni, necessitino una presa di posizione chiara e interventi mirati al rafforzamento della presenza delle istituzioni sul territorio.
Pone ai voti l’inserimento della mozione che è approvato.
Chiede l’inserimento dell’ordine del giorno, protocollo numero 3292, a firma sua e dei consiglieri Sergio, Mirabello e Giudiceandrea, in ordine al completamento della A3 Salerno- Reggio Calabria.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 117/10^, rubricata “Modifiche alla legge regionale 24 dicembre 2015 numero 29 (Disposizioni in materia di personale della Regione Calabria”.
Pone ai voti l’inserimento della proposta all’ordine del giorno che è approvato.
Chiede l’inserimento dell’ordine del giorno della mozione numero 51, avente ad oggetto i danni causati dalle alluvioni dei mesi di ottobre e novembre nel territorio della locride.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della mozione che è approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno, protocollo numero 5183, a sua firma e dei consiglieri Mirabello e Pasqua, sulla soppressione delle Unità territoriali di Protezione civile delle sedi di Crotone e Vibo Valentia.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è approvato.
Riferisce che la proposta, a suo giudizio di grande valore, è stata approvata all’unanimità presso la Commissione competente e che la stessa contrasta il lavoro irregolare, ponendosi in linea con le intenzioni del governo regionale. Dichiara, inoltre, che la modifica alla legge regionale numero 13 del 2012 consente un risparmio in termini di costi, poiché prevede un abbattimento delle spese di funzionamento del CLES (Comitato per il Lavoro e l'Emersione) e stabilisce che i componenti prestino l’attività gratuitamente, avendo diritto soltanto al rimborso delle spese sostenute. Giudica rilevante la previsione di incentivi e premi per gli imprenditori che non usano il lavoro irregolare e valuta innovativa la previsione della responsabilità sociale delle imprese, condividendo la previsione della predisposizione di un elenco lavoratori agricoli. Sottolinea, infine, che la creazione di un Osservatorio regionale, per studiare il mercato del lavoro e lo stato dell’economia sommersa nella regione, ponga la Calabria all’avanguardia in materia.
Riferisce che sull’articolo 1 (Integrazioni all'articolo 3 della l.r. n. 13/2012) è stato presentato dal consigliere Romeo un emendamento, protocollo numero 4779/1, ed invita il proponente ad illustrarlo e di procedere poi con l’illustrazione degli altri a sua firma.
Giudicata rilevante e utile la
proposta in esame perché capace di incidere sul grave e atavico problema del
lavoro nero, riferisce che da un’analisi sui dati occupazionali risulta che in
Calabria un quinto degli occupati lavori in nero. Sottolinea, quindi, il carattere innovativo
della proposta che prevedendo la partecipazione a titolo gratuito del
Presidente e dei componenti della Commissione regionale per l'emersione del
lavoro consente una riduzione della spesa.
Evidenzia, dunque, alcuni dei tratti maggiormente rilevanti: la previsione della responsabilità sociale delle imprese e gli incentivi per le aziende che decideranno di far emergere il lavoro nero. Sottolinea, poi, la rilevanza del ruolo potenziato previsto per i livelli ispettivi e di controllo e l’attenzione destinata in particolare al settore dei lavoratori agricoli, giudicando essenziale riconoscere pari dignità a tutti i lavoratori, di qualunque nazionalità essi siano.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 4779/1 che è approvato, con il parere favorevole della Giunta e del relatore, quindi pone ai voti l’articolo 1 che è approvato, per come emendato.
Illustra l’emendamento protocollo numero 4779/2 che propone la soppressione dell’articolo 10 bis per come introdotto dall’articolo 2 (Integrazioni dopo l'articolo 10) della proposta.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 4779/2 che è approvato, con il parere favorevole della Giunta e del relatore, indi passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 4779/3 ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento che prevede la soppressione dell’aggettivo “regionale” all’articolo 10 ter, comma 2 lettera c), per come previsto dall’articolo 2 della proposta.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 4779/3 che è approvato, con il parere favorevole della Giunta e del relatore. Indi passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 4779/4 ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento che prevede che la Regione promuova il marchio etico quale elemento distintivo della Regione, da concedere alle aziende socialmente responsabili.
Pone ai voti l’emendamento con protocollo numero 4779/4 che è approvato, con il parere favorevole della Giunta e del relatore; passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 4779/5 ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 4779/5 che introduce la possibilità di sottoscrivere intese e convenzioni tra aziende di trasporto pubblico locale e rappresentanti delle organizzazioni di produttori e grande distribuzione, al fine di contrastare le forme di caporalato e favorire la mobilità dei lavoratori.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 4779/5 che è approvato, con il parere favorevole della Giunta e del relatore. Indi passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 4779/6 ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 4779/6, che aumenta gli ambiti di analisi in materia di sicurezza e qualità del lavoro.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 4779/6 che è approvato con il parere favorevole della Giunta e del relatore.
Presidenza
del Presidente Nicola IRTO
Pone ai voti l’articolo 2 che è approvato per come emendato e gli articoli 3 (Norma finanziaria) e 4 (Entrata in vigore) che sono approvati. Quindi pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Esprime soddisfazione per l’approvazione della legge che favorisce i lavoratori e consente maggiori tutele anche ai lavoratori agricoli.
Riferito, preliminarmente, che la proposta di legge, approvata nella seduta della prima Commissione consiliare del 18 novembre 2015, mira a regolamentare il fenomeno dei gruppi di pressione (cosiddette lobby) per favorire la trasparenza dell’attività della Regione e la partecipazione ai processi decisionali pubblici, ricorda come la materia sia in continua evoluzione e sia disciplinata a livello comunitario ma non a livello nazionale.
Sottolineato, poi, come la proposta in esame si caratterizzi per una nuova visione che individua quale organo decisore pubblico, oggetto della normativa, non soltanto il Consiglio regionale ed i consiglieri ma anche gli organi di gestione, sia amministrativa sia politica, precisa che la proposta di legge si compone di 14 articoli.
Sottolinea la necessità di procedere, in coordinamento formale, alla correzione di alcuni errori materiali e precisamente: l’eliminazione all’articolo 2, comma 1, lettera e) “dei sottosegretari regionali”, e l’inserimento all’articolo 4, comma 4, lettera g) “non deve aver ricevuto interdittiva antimafia”.
Comunicato che non sono stati presentati
emendamenti, pone in votazione gli articoli 1 (Finalità), 2 (Definizioni), 3 (Registro pubblico dei rappresentanti di interessi
particolari), 4 (Accreditamento, requisiti e modalità di iscrizione
nel registro), 5 (Prerogative dei rappresentanti di interessi
particolari), 6 (Obblighi dei rappresentanti dei gruppi di
interesse particolare), 7 (Sanzioni), 8 (Facoltà ed obblighi dei decisori pubblici), 9 (Coordinamento con il Programma della trasparenza ed integrità e con il
Piano di prevenzione della corruzione), 10 (Codice etico di
comportamento), 11 (Verifica e monitoraggio), 12 (Disposizione transitoria),13 (Clausola di invarianza
finanziaria) e 14 (Entrata in vigore) che sono
approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
Illustra la proposta di legge in
esame finalizzata al completamento della procedura di liquidazione dell’ARSSA
non ancora perseguita, come previsto fin dall'anno
2007, nonostante siano trascorsi circa otto anni dalla prima norma sulla
liquidazione dell’ente.
Precisato che la proposta di legge in esame introduce modifiche alla leggi
regionali numero 10 del 2000 e numero 66 del 2012, riferisce, in particolare,
che con l’introduzione dell'articolo 1 bis alla legge regionale 66 del 2012 la
gestione liquidatoria dell’ARSSA viene incardinata
nell’Arsac, quale “gestione stralcio”, rimanendo in
capo a tale gestione la titolarità dei diritti attivi e passivi.
Precisa, quindi, che si procederà alla costituzione dì una struttura
operativa dotata di autonomia di gestione e di un proprio patrimonio rivolto
esclusivamente al soddisfo dei creditori della soppressa ARSSA ed alla
copertura dei relativi costi di funzionamento.
Inoltre, chiarisce che al direttore generale dell’Arsac
viene demandato il compito di provvedere all’organizzazione della gestione
stralcio (volta a valorizzare, alienare, custodire, manutenere
e garantire tutela giuridica al patrimonio oggetto dell'attività di liquidazione).
Sottolinea, altresì, la necessità di procedere alla modifica
dell’articolo 9 della legge citata, prevedendo che il
patrimonio dell'ARSAC sia costituito da tutti i beni mobili, immobili e pertinenziali dell'Agenzia Regionale per lo sviluppo
dell'Agricoltura, con esclusione del cespiti costituenti il “patrimonio della
liquidazione in capo alla gestione
stralcio”.
Con riferimento, poi, agli acquedotti rurali, precisa che la gestione è
affidata, temporaneamente, ai consorzi di bonifica competenti per territorio e
che, attraverso la modifica dell’articolo 10 della legge, si prevede il
transito del personale dell’ARSSA all’Arsac, ad
eccezione di quello afferente alla gestione degli acquedotti che, con la modifica
della legge regionale numero 8 del 2003, transiterà nei consorzi di bonifica.
Riferita, infine, la modifica della legge regionale numero 10 del 2000,
al fine di adeguare la normativa in materia catastale, evidenzia che la
proposta non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, come
precisato, peraltro, dal dirigente del dipartimento bilancio, considerata la
possibilità della gestione liquidatoria di
autofinanziarsi.
Giudicato necessario procedere alla riforma ed alla riorganizzazione
degli enti regionali, soprattutto di quelli che, avendo esaurito la loro mission, sono
causa di sprechi, ribadisce le perplessità, peraltro già espresse in
Commissione, sulla procedura di “incameramento” di ARSSA in Arsac,
con particolare riferimento alla perdita di personalità giuridica di ARSSA ed
ai rischi collegati alle eventuali pretese creditorie.
Ritenute condivisibili le osservazioni del Settore legislativo che, a
suo avviso, permangono, comunica il suo voto di astensione.
Posto ai voti l’articolo 1 (Modifiche alla l.r. 10/2000) che è approvato, passa all’esame dell’emendamento,
protocollo numero 4759, a firma del consigliere Guccione,
ed invita il proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento finalizzato a prevedere che, nelle more di
istituzione dell’ente gestore, i servizi nonché il personale in forza agli
acquedotti restino, in via transitoria, a carico dell’Arsac,
chiedendo, in caso di accoglimento dell’emendamento, che sia autorizzato il
coordinamento formale.
Esprime parere favorevole all’emendamento e condivide la richiesta di
autorizzazione al coordinamento formale, considerato che la legge regionale
numero 8 del 2003 è stata abrogata ad eccezione dell’articolo 20.
Comunica il parere favorevole della Giunta regionale.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 4759 che è approvato,
pone ai voti l’articolo 2 (Gestione
transitoria degli acquedotti rurali) che è approvato
come emendato. Indi, posti ai voti gli articoli 3 (Modifiche alla l.r. 66/2012) e 4 (Clausola di invarianza) che sono approvati,
pone ai voti la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con
autorizzazione al coordinamento formale.
Riferisce che la proposta di provvedimento amministrativo viene sottoposta all’esame dell’Aula al fine di procedere, ai sensi della legge regionale 5 aprile 1983, numero 13, all’’indizione del referendum consultivo delle popolazioni interessate alla proposta di legge numero 83 del 2010.
Illustra la proposta di
provvedimento amministrativo che si inserisce nell’iter avviato nella competente
Commissione consiliare ed è finalizzata a rettificare i confini
territoriali dei Comuni di Petronà e Belcastro, al fine di risolvere i problemi di 31 famiglie
che risiedono in località Acquavona.
Ricordata la procedura per la definizione della problematica in esame e riferito di aver, informalmente, sentito le famiglie del comune che si sono pronunciate favorevolmente alla rettifica dei confini territoriali, auspica un rapido avvio delle procedure referendarie limitatamente ai cittadini residenti in località Acquavona del Comune di Belcastro.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata.
Illustra la mozione tesa ad attirare l’attenzione sulla situazione dell’ordine pubblico nel Lametino,dove la criminalità “sta ponendo in essere una rappresaglia” per rivendicare il controllo sul territorio. Impegna, quindi, la Giunta regionale ad intraprendere una iniziativa istituzionale presso i competenti Ministeri dell’Interno e della Giustizia affinché sia monitorata la situazione di Lamezia Terme e siano trovati i mezzi per sostenere forze dell’ordine e magistratura.
Condiviso il contenuto della mozione illustrata, evidenzia la recrudescenza malavitosa che sta avendo luogo in tutto il territorio regionale e soprattutto nella Locride. Ritiene, inoltre, che il Consiglio regionale debba dedicare una seduta al tema della sicurezza in tutta la regione.
Presidenza del presidente Nicola Irto
Pone in votazione la mozione che è approvata
Illustra la proposta che nasce dalla necessità di apportare delle modifiche tecniche alla legge regionale numero 29 del 2015 ed è volta a superare le criticità e i rilievi rappresentati dal Dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Spiega, quindi, che la proposta di legge è composta da cinque articoli e che non comporta nuovi o maggiori oneri sul bilancio della Regione.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4 e 5, e la proposta di legge nel suo complesso che sono approvati.
Illustra l’ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a chiedere un incontro urgente al Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, per trovare le soluzioni per il completamento definitivo dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
Legge l’ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a farsi carico di predisporre gli atti necessari affinché sia revocato il decreto del dirigente generale numero 235 del 2016 nella parte in cui sancisce la soppressione delle sedi di protezione civile regionale di Crotone e Vibo Valentia.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
Illustra la mozione che, a seguito dei danni alluvionali a infrastrutture rurali, aziende agricole ed al loro potenziale produttivo, impegna la Giunta regionale ad attivare iniziative affinché il dipartimento agricoltura proceda alla pubblicazione del bando per al selezione degli interventi da ammettere a finanziamento nell’ambito della Misura 5 del Psr Calabria 2014-2020 per il territorio della provincia di Reggio Calabria interessato dagli alluvioni del 30, 31 ottobre e 01, 02 novembre 2015.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
Comunica che il Consiglio regionale è convocato giorno 16 febbraio 2016, indi toglie la seduta.
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo