X LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

8.

 

SEDUTA DI MARTEDI’ 16 GIUGNO 2015

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ANTONINO SCALZO E DEL VICEPRESIDENTE FRANCESCO D’AGOSTINO

 

Inizio lavori h. 17,04

Fine lavori h. 20,38

 

 

INDICE

 

 


PRESIDENTE   3, *

GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore  3

Comunicazioni 3

PRESIDENTE   3

Proposta di legge numero 26/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Disposizioni urgenti per l'attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 aprile 2014, numero 56”  3

PRESIDENTE   5

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) 4

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà) 5

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente) 5

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico) 5

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale  3

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto) 4

SALERNO Nazzareno (Forza Italia) 5

SERGIO Franco (Oliverio Presidente), relatore  3

Immigrazione - DIBATTITO. 6

PRESIDENTE   9, *,*

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra) 10

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 9

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 9

CANNIZZARO Francesco (Casa delle libertà) 7

CICONTE Vincenzo Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale  9,*, *

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) 11

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà) 7

GUCCIONE Carlo, assessore al lavoro, formazione, attività produttive e politiche sociali 6, *

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia) 9

NUCERA Giovanni (La Sinistra) 7

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto) 7

PASQUA Vincenzo (Oliverio Presidente) 10

SALERNO Nazzareno (Forza Italia) 7

SCULCO Flora (Calabria in rete) 11

SERGIO Franco (Oliverio Presidente) 8

TALLINI Domenico (Gruppo Misto) 8

Sull’ordine dei lavori 12

PRESIDENTE   12

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 12

Ordine del giorno a firma del consigliere D. Bevacqua. “ Sulla riapertura dei centri di ristoro gestiti dal Corpo forestale della Stato.”  12

PRESIDENTE   12

 

Presidenza del Presidente Antonino Scalzo

La seduta inizia alle 17,04

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori invitando il Segretario Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

GRAZIANO Giuseppe, Segretario Questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Proposta di legge numero 26/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Disposizioni urgenti per l'attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 aprile 2014, numero 56”

SERGIO Franco (Oliverio Presidente), relatore

Riferito, preliminarmente, che la Commissione competente ha provveduto ad effettuare le audizioni di soggetti interessati al progetto di legge, rivendica il ruolo precipuo assunto dall’Assemblea legislativa regionale ed illustra i contenuti della proposta, necessaria per avviare il processo di riordino delle funzioni, così come prescritto dalla “Legge Del Rio” e dalla Legge 190 del 2014 e rispondente in particolare all’esigenza di ridurre le spese per il personale ed al contempo limitare il rischio di collocamento in mobilità di unità di personale in eccesso delle cinque Province.

Riferisce, quindi, la necessità di rispettare il principio di neutralità finanziaria (non potendo la Regione assumersi oneri aggiuntivi rispetto a quelli già impegnati per l’esercizio delle funzioni a suo tempo trasferite con la legge regionale 34 del 2002) e sulla riallocazione nei ruoli regionali del personale a suo tempo transitato alle Province.

Sottolinea, quindi, il nuovo metodo legislativo utilizzato dalla Commissione da lui presieduta e consistente in un lavoro elaborativo e deliberativo “partecipato e consapevole”; pertanto, assicura, anche in virtù dell’importante ruolo rivestito dall’Assemblea in materia, che il legislatore regionale ascolterà gli enti locali, le loro associazioni rappresentative ma soprattutto i soggetti sociali per meglio conoscere come e dove serva l’esplicazione di funzioni e servizi da parte della Regione e degli enti così detti di area vasta, per rispondere efficacemente ed efficientemente alle esigenze della popolazione calabrese.

OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della Giunta regionale

Sottolineata l’urgenza di procedere all’approvazione della proposta di legge in discussione al fine di attuare, anche alla luce dell’esperienza maturata, il riordino delle province nonché avviare, in tempi rapidi, un processo di riforma complessiva dell’intero assetto istituzionale, ritiene che i processi di depotenziamento delle Province, avviati con la legge numero 56 del 2014 (Legge Del Rio), impongano una attenta riflessione che tenga conto, a suo avviso, anche del progressivo depotenziamento delle funzioni di legiferazione, programmazione e controllo proprie della Regione.

Evidenziato come l’approvazione della proposta di legge in esame rappresenti esclusivamente un tassello del più ampio processo di riordino che dovrà portare, anche attraverso il coinvolgimento degli enti interessati e di tutte le forze sociali, all’approvazione di una legge organica in materia, sottolinea come la stessa consenta di recuperare i ritardi accumulati al riguardo dalla Calabria.

Riferisce che l’attuale Esecutivo ha provveduto ad istituire l’Osservatorio regionale - in ottemperanza agli adempimenti previsti dalla legge Del Rio, precedentemente disattesi - in concorso con l’Anci e l’Upi, che hanno proceduto ad effettuare una  mappatura del personale e delle funzioni pervenendo anche all’elaborazione della proposta di legge in esame; rammenta, altresì, l’importante confronto svolto con il Ministero e con la Conferenza Stato – Regioni per la definizione delle Linee guida da seguire.

Sottolinea, quindi, come la proposta consenta il trasferimento alla Regione delle funzioni e del personale precedentemente trasferito alle Province a seguito dell’approvazione della legge regionale sul decentramento amministrativo (L.R. 34 del 2002), a costi invariati, evidenziando le difficoltà connesse al rispetto dei vincoli imposti dalla normativa nazionale in materia di spese relative al personale.

Pur comprendendo appieno le ragioni che hanno portato alcuni consiglieri regionali alla presentazione di emendamenti, invita i consiglieri al loro ritiro, rinviando la risoluzione di tali importanti problematiche al più ampio progetto di riordino dell’intero assetto istituzionale, senza “intenti espropriativi” nei confronti delle Province alle quali andrà riconosciuto un ruolo fondamentale nelle decisioni da assumere.

Ricordate le novità del decreto legislativo di recente approvazione in materia di trasferimento di funzioni e personale in materia di mercato del lavoro che dovranno essere oggetto di un opportuno approfondimento, sottolinea la necessità di una governance unitaria nella gestione delle problematiche regionali, anche attraverso forme di associazionismo tra i Comuni al fine di assumere provvedimenti maggiormente rispondenti alle esigenze dei territori.

Ringraziati coloro che hanno validamente contribuito all’elaborazione della proposta di legge in esame, ne auspica l’approvazione al fine di superare le problematiche esistenti.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Sottolineando l’importante lavoro svolto in Commissione in cui, precisa, si è astenuto dal dare un giudizio sulla proposta, annuncia che esprimerà un eventuale voto favorevole a condizione che gli emendamenti presentati dai consiglieri siano ritirati; infine, ribadisce l’importanza nell’utilizzo delle risorse disponibili e la necessità dell’invarianza della spesa.

 

Presidenza del Vicepresidente Francesco D’Agostino

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Ribadendo quanto già espresso dal consigliere Orsomarso, le cui dichiarazioni condivide, e reputando proficui i lavori svolti dalla Commissione consiliare competente al fine di colmare le lacune presenti nel dispositivo, ritiene anch’egli che gli emendamenti presentati vadano ritirati, esprimendo totale condivisione al rientro dei dipendenti regionali transitati alle Province a seguito delle norme sul decentramento amministrativo.

Precisa, poi, a differenza di quanto riferito dal presidente Oliverio, come non vi siano stati gravi ritardi attribuibili al precedente Esecutivo nell’attuazione della Legge Del Rio, considerata la situazione allora verificatasi e coincidente con la fine della legislatura.

Infine, apprezzando la fase ampiamente partecipativa avviata nella Prima Commissione consiliare e riconoscendo il dovuto merito all’attuale Esecutivo nell’istituzione dell’Osservatorio regionale, annuncia il suo voto favorevole al provvedimento.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Sottolineando la difficile situazione istituzionale a livello nazionale, precisa che il provvedimento, approvato in Commissione all’unanimità, restituisce alla Regione, in ossequio alla legislazione nazionale, le funzioni precedentemente trasferite alle Province in seguito alle norme in materia di decentramento amministrativo.

Pur condividendo il contenuto degli emendamenti presentati, ricorda le problematiche emerse in Commissione, auspicando l’approvazione di un testo che superi eventuali censure di illegittimità costituzionale da parte del Governo centrale.

Indi, preannunciando il suo voto favorevole alla proposta, invita a valutarne puntualmente alcuni aspetti con l’ausilio del Servizio legislativo.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Plaudendo al disegno di legge, così come illustrato in maniera dettagliata dal relatore, chiede chiarimenti sulla quantificazione degli oneri, ribadendo la necessità che ci sia un’invarianza dei costi rispetto a quelli già cristallizzati nell’aprile del 2014.

Ritiene, altresì, opportuno meglio chiarire il dettato dell’articolo 5 nel quale è previsto che la Regione promuove e sostiene la riqualificazione professionale del personale; a tal proposito, ricorda come detta previsione abbia destato perplessità in merito alla sua sostenibilità dal punto di vista finanziario, reputando utile evitare sovrapposizioni e contrapposizioni tra enti, ad esempio tra la Città metropolitana ed altri soggetti.

Inoltre, a suo avviso, si potrebbe incidere anche su funzioni diverse da quelle fondamentali oggi ricadenti sulle Province, valutando la possibilità di riallocare al sistema locale quelle attualmente collocate in modo improprio ed addirittura sopprimendo quelle divenute ormai superflue.

MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico)

Con riferimento agli emendamenti presentati alla proposta, dichiara la disponibilità a ritirare quello a sua firma, nell’ottica della collaborazione di cui parlava il presidente Oliverio, rimarcando tuttavia la necessità che l’attenzione rimanga alta rispetto ad alcune contraddizioni e difficoltà che la Regione in generale e le Province più piccole in particolare stanno vivendo.

GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)

Disponibile a votare favorevolmente la proposta, tuttavia sottolinea l’utilità di affrontare un dibattito serio in relazione alla modifica della legge regionale numero 34 del 2002 in materia di riordino delle funzioni amministrative regionali e locali, cominciando ad analizzare il nuovo disegno di assetto istituzionale proposto dal legislatore nazionale, attraverso una valutazione generale dell’intera Assemblea su quelli che dovranno essere i nuovi compiti degli enti locali, regionali e nazionali. Indi, evidenziato come la recente legislazione nazionale rivaluti notevolmente il ruolo dei comuni e degli enti comunque più prossimi al cittadino, reputa che la Regione non possa non intervenire su tali questioni che riscrivono un nuovo assetto dello Stato e giudica necessario che il legislatore regionale intervenga sulla riorganizzazione generale e complessiva della macchina regionale, effettuando un’analisi dettagliata sul regionalismo che consenta, quindi, alla Regione di assurgere a modello istituzionale e amministrativo, con funzioni di impulso anche per il Governo nazionale.

PRESIDENTE

Preso atto del ritiro degli emendamenti da parte dei proponenti, pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4 , 5, 6, 7 e 8 che sono approvati, quindi pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata ed introduce il secondo punto all’ordine del giorno.

Immigrazione - DIBATTITO.

GUCCIONE Carlo, assessore al lavoro, formazione, attività produttive e politiche sociali

Rende un’informativa sui temi dell’immigrazione e delle politiche regionali in materia di integrazione, evidenziando il ruolo principale assunto dalla questione nel dibattito internazionale, nazionale e locale, quindi evidenzia come in Italia il fenomeno si sia fortemente incrementato nel corso degli anni, riferendo a tal proposito come il primo censimento degli stranieri in Italia, risalente al 1981, registrasse la presenza di 312.000 stranieri, mentre i recenti dati Istat del 2014 contano la presenza di quasi 5 milioni di stranieri residenti.

Rilevato in particolare che in Calabria l’ondata migratoria ha prodotto buone e strutturate prassi di accoglienza, con esempi di eccellenza in materia di integrazione, quali le esperienza vissute dai Comuni di Badolato e Riace, ritiene opportuno segnalare che la Regione presenta un radicamento consolidato dei flussi migratori e sottolinea come i migranti riescano a trovare occupazione persino negli interstizi di una realtà produttiva poco dinamica e che tuttavia spesso utilizzino la regione solo come canale di transito per altre destinazioni.

Ribadito quindi che tra il 2004 e il 2012 si è registrato un notevole incremento di immigrati regolari, sottolinea come tale aumento di popolazione straniera incida anche sulle dinamiche demografiche e sulla conformazione sociale regionale, rilevando che la parte più consistente è di giovane età, compresa tra i 25 e i 34 anni, a differenza della popolazione calabrese, per la maggior parte formata da persone ultrasessantacinquenni. Sottolinea, quindi, la rilevanza del dato, considerato che l’aumento di popolazione giovane straniera residente in Calabria consente di mantenere o riaprire plessi scolastici che altrimenti sarebbero stati chiusi e incide significativamente sul PIL regionale e in particolari comparti quali l’agricoltura. Rileva quindi che la presenza di immigrati giovani non si inserisca nell’ottica della concorrenza rispetto a lavoratori autoctoni, ma dell’alternatività perché copre fasce di mercato che altrimenti rimarrebbero scoperte, poiché non appetibili.

Alla luce di quanto considerato, ritiene necessario promuovere politiche di integrazione e percorsi virtuosi che potrebbero passare anche attraverso l’approvazione di una nuova legislazione, a suo avviso vetusta.

In merito ai processi di accoglienza, giudica buona la legge regionale numero 18 del 2009, capace di coniugare accoglienza e sviluppo del territorio; tuttavia si rammarica dell’assenza di copertura finanziaria necessaria per renderla efficace e reputa strategico il ruolo svolto dalla Regione anche nella gestione dei flussi irregolari, anche grazie alla presenza, a Crotone, di una della 10 Commissioni territoriali per le domande di asilo - che ha verificato negli anni migliaia di domande - e di un Centro di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati (C.a.r.a.) che è andato spesso oltre la capienza possibile, fornendo soccorso a migliaia di migranti. Sottolineato quindi il ruolo fondamentale svolto dalla Regione che ha messo a disposizione tutte le strutture idonee all’accoglienza di adulti e minori ed ha anche recentemente sollecitato il governo nazionale per garantire ai migranti giunti in Calabria una adeguata copertura sanitaria, ritiene utile un lavoro di cooperazione sinergica tra tutte le autorità competenti al fine di realizzare una corretta gestione dei flussi migratori. Infine, dichiara che la Regione intende fornire aiuto ed asilo a coloro che fuggono da situazioni di guerra e cercano un futuro migliore.

 

Presidenza del Presidente Antonino Scalzo

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Informa di aver presentato una legge sull’emigrazione e chiede di aggiungere alla stessa ed all’ordine del giorno presentato dalla consigliera Sculco la richiesta di sollecitare il Governo alla concessione di un permesso di soggiorno per motivi umanitari.

SALERNO Nazzareno (Forza Italia)

Evidenziato che l’argomento in discussione richiama il Consiglio regionale ad assumere una posizione unanime su quella che è diventata una vera emergenza, che sta generando problemi anche di carattere sociale, esorta ad intervenire per sollecitare il Governo e l’Europa ad agire in maniera decisa, assumendo posizioni ferme verso i Paesi che si oppongono al flusso migratorio. Ritiene corretto effettuare, quindi, una analisi seria del fenomeno che porti ad affrontare situazioni con peso diverso in maniera differenziata, osservando che, presumibilmente, il fenomeno nei prossimi mesi tenderà a crescere e con esso anche l’allarme sociale. Invita, ancora, il Governo a farsi carico seriamente di una azione decisa nei confronti dell’Europa che, a suo avviso, non sta offrendo risposte concrete ed esaurienti alla problematica. Conclude dichiarandosi favorevole all’approvazione di un documento unitario che tenga conto di tutte le problematiche in essere.

GRAZIANO Giuseppe (Casa delle libertà)

Premesso che trattasi di un problema complesso che non ha soluzioni semplici e che non si risolve con proclami, evidenzia che il numero dei migranti è cresciuto esponenzialmente facendo saltare gli equilibri e portando alla chiusura delle frontiere. Fatto notare che ogni Stato si è chiuso ed ha interpretato a modo proprio le regole, auspica una visione più oggettiva del problema che porti a mettere in atto politiche nuove per rallentare i flussi migratori, agendo nei paesi d’origine. Sottolineato, quindi, che la mancata definizione delle quote di accoglienza da parte dell’Europa ha condotto alle scene di abbandono registrate a Ventimiglia, ricorda che quella degli sbarchi è una emergenza quotidiana. Affermato, poi, che la questione sanitaria va affrontata in maniera concreta e non attraverso l’abbandono dei migranti, sollecita un maggiore controllo del territorio, esortando tutti ad assumersi le proprie responsabilità, attivando i necessari meccanismi di rimpatrio e di aiuto.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Ribadito che trattasi di un tema importante che necessita di una politica incisiva, esorta tutti a fare uno sforzo per realizzare un documento comune che sia neutro a fronte di posizioni politiche molto diverse. Esorta, poi, a fare un appello al Governo affinché si faccia carico di ottenere maggiori risorse per la Regione da destinare a tale scopo. Conclude censurando l’assenza del Presidente della Regione ad un dibattito di tale rilevanza sociale.

CANNIZZARO Francesco (Casa delle libertà)

Premesso di intervenire per senso del dovere e di responsabilità, nonostante l’assenza del Presidente Oliverio ad un dibattito di rilevante importanza come quello in corso, considera doveroso prendere in considerazione le istanze dell’intero territorio calabrese, ritenendo che alle parole del premier Renzi debbano necessariamente seguire fatti concreti e tangibili.

Affrontando nel vivo il problema delle invasioni di immigrati, fotografa la realtà attuale, considerando che, mentre Germania e Francia chiudono i confini, il territorio nazionale italiano subisce, a suo dire, “in maniera silente” quella che giudica una situazione contingente diventata ormai incontenibile.

Reputando necessario che tutte le forze politiche vengano coinvolte per affrontare la problematica in questione e arrestare una tragedia umana che assume contorni sempre più apocalittici, denuncia una sicurezza sanitaria di fatto ingestibile e che riporta il terrore di malattie che si pensava del tutto debellate.

Proponendo, dunque, di agire immediatamente, sempre nell’ottica di un umanitarismo efficiente ma con fermezza realistica, si interroga su quale sia la scelta della Calabria; nel contempo, considerando negativamente l’operato del Governo nazionale nella gestione dell’emergenza, evidenzia, inoltre, la scelta coraggiosa messa in atto dai territori del Nord Italia nel chiudere le porte per impedire una invasione continua di immigrati.

Ritenendo, dunque, opportuno e doveroso che anche la Calabria ponga un segnale di resistenza politica, esorta a non lasciare che il Paese sia schiacciato dal peso di quella che egli stesso definisce “emergenza apocalittica umana”, incrementando sempre di più l’industria criminale e auspica soluzioni definitive da parte del Governo centrale e che lo stesso premier Renzi intraprenda azioni concrete atte a fermare una invasione di immigrati ai limiti della sopportazione.

SERGIO Franco (Oliverio Presidente)

Giudicando la discussione molto delicata, ritiene che sul problema della immigrazione, nonostante permanga l’emergenza, non vi sia ad oggi una visione politica comune al fine di trovare una soluzione concreta e fattibile.

Ritenendo che l’attacco alle frontiere non rappresenti un soluzione al caso, ricorda che in passato anche gli italiani sono stati degli emigrati, anche clandestini, ed esorta, quindi, a non considerare il problema in maniera egoistica o razzista.

Ricordando che sono circa 2200 gli immigrati che ogni giorno vengono soccorsi nel Mare Mediterraneo, considera che ad oggi non è stata approntata nessuna soluzione operativa e, scartando le ipotesi di intervento drastico, auspica un maggiore impegno, anche finanziario, da parte dell’Unione Europea, ritenendo che la vera risposta sia rappresentata da un piano efficiente per l’accoglienza con una rete capillare a ciò predisposta.

Considerando, però, l’inserimento degli immigrati alquanto difficile anche in considerazione dell’isolamento dai centri urbani dei centri di prima accoglienza, ritiene che il Governo nazionale debba consentire ai migranti, qualora decidessero di rimanere in loco, l’integrazione sociale in tutti i campi della vita quotidiana, invitando a considerare l’immigrazione quale valore aggiunto.

TALLINI Domenico (Gruppo Misto)

Nonostante la posizione del gruppo Misto sia stata espressa dal capogruppo, consigliere Orsomarso, ritiene necessario informare l’Aula dello sbarco avvenuto a Reggio Calabria, poche ore fa, di una nave militare tedesca con a bordo 544 clandestini, immediatamente sottoposti alle prime cure sanitarie, ritenendo tale episodio esemplificativo dello sguardo dell’Europa verso l’Italia e, conseguentemente, dell’Italia verso la Calabria.

Ritenendo che tale problematica abbia fortemente messo in difficoltà anche la politica attuata dal Governo Renzi, ricorda come il fenomeno sia stato affrontato in passato dai governi nazionali, rammentando, in particolare, la visita in Italia del leader libico Gheddafi e, soprattutto, le critiche al Governo italiano dell’epoca che considerò Gheddafi come capo di Stato; in proposito sottolinea come i dittatori delle regioni del Mediterraneo abbiano in passato mantenuto un equilibrio e tenuto sotto controllo un fenomeno oggi divenuto ormai incontrollabile.

Evidenziata la gravità assunta da tale fenomeno, che ha portato all’approvazione condivisa del documento elaborato, riferisce le posizioni assunte da sindaci di importanti città come Venezia, di ferma chiusura nei confronti degli immigrati, ritenendo necessario superare il “buonismo” ed affrontare la problematica in maniera più incisiva, attesa la crescita esponenziale del fenomeno immigratorio.

Ritenuta necessaria un’attenta riflessione al riguardo, rivendica maggiore rispetto per la Calabria chiamata ad affrontare emergenze come quella odierna in assenza di adeguate risorse finanziarie e, a suo avviso, “isolata” dal contesto nazionale nell’affrontare tali difficili situazioni.

Invitando tutti ad essere maggiormente realisti e non demagogici, sottolinea le problematiche di ordine e sicurezza pubblica che tale fenomeno determina nel territorio regionale, sottolineando, altresì, la necessità di fornire agli immigrati una adeguata accoglienza, comprendendo le diverse tipologie del fenomeno immigratorio.

Sottolineato di aver sottoscritto il documento predisposto per senso di responsabilità, ribadisce la  necessità che la Calabria rivendichi maggiore dignità e rispetto, invitando il presidente Oliverio a svolgere un ruolo forte in tal senso, paventando, peraltro, l’acuirsi del fenomeno degli sbarchi sui diversi versanti delle coste calabresi.

Messa in risalto l’inadeguatezza della Calabria a far fronte a tali situazioni di emergenza, auspica che il documento elaborato non sia meramente simbolico, ma consenta di addivenire a rapide soluzioni.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Intervenendo, perché stimolato dal dibattito svoltosi e dal quadro diametralmente opposto registrato sull’argomento dalle diverse parti politiche, giudica surreale la rappresentazione della Calabria quale regione accogliente ed ospitale.

Soffermandosi sugli interventi dei consiglieri Cannizzaro e Tallini in particolare, evidenzia il persistere di una diversità politica da non sottovalutare e di cui prendere atto, in considerazione di un approccio diverso rispetto ad un problema globale e diffusissimo che da sempre attanaglia i diversi Paesi.

 

(Alcuni consiglieri intervengono fuori microfono in dissenso)

CICONTE Vincenzo Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

In riferimento alle interruzioni fuori microfono di alcuni consiglieri, chiede che gli stessi siano richiamati all’ordine.

PRESIDENTE

Invita il consigliere Bevacqua a concludere il suo intervento, tenendo sempre in considerazione il lavoro ed il contributo di ognuno nell’ambito di una problematica così delicata.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Riferisce che avrebbe auspicato una disamina sul malfunzionamento ad oggi riscontrato nel sistema di accoglienza che, a suo avviso, non è attuato con un approccio umano ma di mero business; a tal proposito, invita i presenti a chiedersi quali siano le ragioni di tali negativi esiti nella gestione dell’accoglienza, pur in considerazione degli esigui mezzi per supportare i numerosi e continui arrivi di migranti.

Evidenziando l’importanza del lavoro svolto dal premier Renzi, invita ad una fattiva collaborazione e vicinanza agli immigrati e all’Europa nonché ai principi dei suoi popoli.

NICOLÒ Alessandro (Forza Italia)

Censurando l’assenza del Presidente della Giunta regionale nell’ambito di discussioni delicate ed importanti quale quella odierna, sottolinea quanto sia marginale il ruolo della Calabria nell’affrontare questa problematica, attribuendone la responsabilità al Governo centrale.

Registra, quindi, l’assenza di una strategia forte ed efficace, causata, a suo avviso, anche dalla poca considerazione goduta nei rapporti con l’Europa dal Governo italiano che si dimostra debole in materia di politica estera. 

Ritiene, quindi, che l’assenza di una adeguata programmazione, contribuisca al caos e impedisca, conseguentemente, di offrire la dovuta ospitalità, con la mancanza assoluta di strutture e strumenti che consentano la tutela dell’incolumità sia degli immigrati sia dei cittadini; in tal senso, ricorda come si siano registrati episodi di violenza ad opera di migranti che hanno contribuito ad alimentare l’intolleranza e il razzismo.

Evidenziando tali inadempienze, invita ad una riflessione seria, soprattutto alla luce della difficile situazione socio economica della Regione che non può sobbarcarsi altre problematiche oltre a quelle già esistenti ed invita ad un confronto con gli altri Paesi che godono situazioni economiche meno disagiate e che avrebbero, quindi, la possibilità di offrire un aiuto concreto.

Descritta, quindi, una accoglienza precaria e incapace di offrire la dovuta assistenza, invita a chiedere chiarimenti al presidente Renzi, evidenziando le differenze esistenti anche tra le diverse regioni italiane in cui, a suo dire, la Calabria è abbandonata e non supportata.

Precisato, dunque, che non si tratta di mancanza di solidarietà ma dell’assenza di risorse e riscontrato il forte disagio già presente da tempo, invita a valutare bene la possibilità di prevedere ulteriori sbarchi a Reggio Calabria che, ricorda, non ha un centro di accoglienza. In riferimento, poi, alla trasparenza per la definizione degli atti - considerato quanto di positivo auspicato dal presidente Oliverio - invita ad aggiornare la seduta per affrontare meglio un argomento così delicato e rivolgendosi al presidente Scalzo, alla luce dei continui ritardi nell’avvio delle sedute, invita alla puntualità anche in considerazione delle difficoltà dei pendolari.

PASQUA Vincenzo (Oliverio Presidente)

Ritenendo che il ruolo della Regione sia soprattutto quello di comprendere e valutare quanto di concreto si possa realizzare in favore di questi soggetti in difficoltà – data per scontata la solidarietà –, ritiene che anche sentimenti di pietà vadano gestiti ipotizzando soluzioni praticabili e gestibili. In riferimento poi alle decisioni recentemente assunte dalla Francia di chiusura dei valichi per non consentire l’accesso dei migranti sul territorio francese, ritiene che tale scelta vada valutata con moderazione e sobrietà e non dietro la spinta emotiva della solidarietà, ricordando in proposito le norme internazionali che disciplinano l’asilo politico e la migrazione irregolare.

Condividendo quanto detto dai colleghi di opposizione, esprime il suo parere favorevole rispetto alla programmazione di interventi possibili e concreti all’interno della Regione, che garantiscano l’assistenza sia agli immigrati che ai cittadini calabresi.

Auspicando che si possa dare una impostazione seria ed equa, invita a meglio comprendere come si possa procedere all’integrazione sociale dei migranti anche rispetto al tessuto economico della Calabria, valutando, ove possibile, se la regione debba limitarsi ad essere territorio di transito.

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)

Ritiene che, prescindendo dalla diversità di vedute, il clima del dibattito debba essere di condivisione e di sintesi per portare contributi costruttivi, per cui fa appello alla serietà e responsabilità di ognuno affinché si giunga alla sottoscrizione di un documento condiviso. Reputa che i migranti regolari possano rappresentare una risorsa e che si tratti di persone in cerca di un futuro migliore, cui non possono aspirare nei loro paesi di origine, quindi afferma che gli sforzi profusi dagli Stati non abbiano prodotto gli effetti sperati e che la politica nazionale si sia dimostrata debole e inadeguata nella gestione dell’emergenza derivante dai flussi migratori.

CICONTE Vincenzo Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Invita il Presidente del Consiglio regionale a far rispettare il Regolamento interno in materia di durata degli interventi e stigmatizza i comportamenti dei consiglieri che hanno interrotto il dibattito.

 

PRESIDENTE

Precisa che in sede di conferenza dei capigruppo si è deciso di non porre limiti temporali agli interventi dei consiglieri su un tema così delicato.

CICONTE Vincenzo Antonio, Vicepresidente della Giunta regionale

Ritiene che l’argomento della migrazione tocchi la sensibilità di molti, anche in virtù dell’emigrazione che in passato ha contraddistinto molti italiani, e valuta inadeguato l’intervento dell‘Europa per risolvere ed affrontare il problema, indi chiarisce che l’assenza del presidente Oliverio è stata determinata da impegni che lo vedranno coinvolto in una riunione di livello nazionale in cui si affronterà il problema dell’immigrazione, giudicato di portata nazionale.

ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)

Ritenuto che sotto il profilo strettamente regolamentare non sia stato corretto concedere la parola al vicepresidente Ciconte, poiché la Giunta aveva già riferito sull’argomento, fa proprie le considerazione del consigliere Nicolò ed auspica che i lavori consiliari inizino in orario.

Quindi, in merito alla questione dell’immigrazione ritiene doveroso affrontare il problema con pacatezza e giudica necessario un coinvolgimento maggiore dell’Europa nella gestione del problema, sostenendo che un eventuale isolamento dell’Italia rappresenterà una sconfitta politica ed economica. Sostiene, dunque, che è necessario impedire la partenza dei barconi carichi di immigrati, le cui relative problematiche si riverseranno inevitabilmente  sulle regioni meridionali. A suo giudizio, quindi, è indispensabile rappresentare in sede nazionale l’insufficienza delle strutture che svolgono la funzione di prima accoglienza ed essere rigorosi nella verifica dei requisiti utili al rilascio del visto di asilo, espellendo coloro i quali ne sono privi.

Sottolinea, inoltre, l’imponenza dell’impegno profuso dalla Calabria e dai sindaci calabresi, che lamentano grosse difficoltà di gestione dell’emergenza e che, a suo parere, non devono essere lasciati da soli, evidenziando come solidarietà e accoglienza possono essere tali soltanto all’interno di un percorso di legalità. Quindi, giudicato necessario garantire ai migranti assistenza sanitaria e reputato eccessivo il lasso di tempo trascorso dall’approvazione della legge regionale numero 18 del 2009 e valutate le nuove e diverse esigenze in materia di immigrazione, reputa utile un nuovo intervento del legislatore regionale che, a suo giudizio, dovrebbe calendarizzare i lavori in materia.

SCULCO Flora (Calabria in rete)

Dopo aver apprezzato lo spirito solidaristico che ha caratterizzato il dibattito, sottopone all’attenzione dell’Aula un documento conclusivo che si augura possa esprimere il sentimento unitario del Consiglio regionale. Documento, spiega, finalizzato a far sì che il Governo solleciti anche altre zone del Paese a non sottrarsi all’emergenza su una questione di cui, a suo dire, non si deve occupare solo Italia, ma che deve essere affrontata globalmente, anche, e soprattutto dall’Europa che invece si dimostra assente.

Evidenziato che la Calabria affronta il problema con ogni mezzo, anche dando attuazione alla legge regionale numero18 del 2009, osserva però che tutto rimarrà velleitario se nell’appuntamento del Consiglio europeo del 25-26 Giugno non si decideranno azioni forti, in un quadro condiviso, che incidano sulle cause del problema. Illustra quindi il documento con cui il Consiglio regionale sollecita il Governo ad assumere, nell’appuntamento di fine giugno, una posizione forte, determinata e risoluta sul fenomeno migratorio, per far sì che l’Europa prenda una posizione su un problema che non è solo delle zone d’attracco ma che è generale e di portata mondiale. Esorta, infine, il Governo a mettere a disposizione strumenti e risorse a sostegno del fenomeno e impegna la Giunta regionale a dotare di copertura finanziaria la legge regionale numero 18 del 2009.

GUCCIONE Carlo, assessore al lavoro, formazione, attività produttive e politiche sociali

Manifestato apprezzamento per il documento posto in essere, ritiene che l’Aula debba tornare a riunirsi  per discutere delle risultanze degli incontri a livello nazionale ed europeo.

PRESIDENTE

Pone in votazione il documento che è approvato.

Sull’ordine dei lavori

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Chiede l’inserimento di un ordine del giorno sulla riapertura dei centri di ristoro gestiti dal corpo forestale.

PRESIDENTE

Pone ai voti la richiesta di inserimento che è approvata.

Ordine del giorno a firma del consigliere D. Bevacqua. “ Sulla riapertura dei centri di ristoro gestiti dal Corpo forestale della Stato.”

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato, indi toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 20,38

 

 

 

 

 

Il Funzionario responsabile

Giada Katia Helen Romeo