X LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
6.
SEDUTA DI MARTEDI’ 21 APRILE 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ANTONINO SCALZO E DEL
VICEPRESIDENTE FRANCESCO D’AGOSTINO
Inizio lavori h. 16,59
Fine lavori h. 00,03 del 22 aprile 2015
INDICE
NERI Giuseppe, Segretario
Questore
In morte dei migranti rimasti
vittime nel naufragio nel canale di Sicilia
BATTAGLIA Domenico (Partito Democratico)
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
TALLINI Domenico (Gruppo Misto)
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
CANNIZZARO Francesco (Casa della
libertà)
CICONTE Vincenzo Antonio, assessore al bilancio, *
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
MANGIALAVORI Giuseppe Tommaso
Vincenzo (Casa delle libertà)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
NICOLO’ Alessandro (Forza Italia), *
SALERNO Nazzareno (Forza Italia)
TALLINI Domenico (Gruppo Misto)
IRTO Nicola (Partito Democratico)
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *
AIETA Giuseppe, relatore, *, *
CICONTE Vincenzo Antonio, assessore
al bilancio, *, *, *
D´ACRI Mauro (Oliverio
Presidente), *
DE GAETANO Antonino, assessore
ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
GUCCIONE Carlo, assessore al
lavoro
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico), *, *, *, *, *, *, *
TALLINI Domenico (Gruppo Misto)
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *
AIETA Giuseppe, relatore, *, *, *
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
CANNIZZARO Francesco (Casa delle
libertà), *, *
CICONTE Vincenzo Antonio, assessore
al bilancio, *, *
D’ACRI Mauro (Oliverio
Presidente), *
DE GAETANO Antonino, assessore
ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra), *
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
IRTO Nicola (Partito
Democratico)
MANGIALAVORI Giuseppe Tommaso
Vincenzo (Casa delle libertà), *, *, *
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico), *, *
NERI Giuseppe, Segretario
Questore
NICOLÒ Alessandro (Forza Italia), *, *, *, *
OLIVERIO Mario Gerardo, Presidente
della Giunta regionale, *
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico)
SALERNO Nazzareno (Forza Italia)
SCULCO Flora (Calabria in rete)
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente)
TALLINI Domenico (Gruppo Misto), *, *, *
NERI Giuseppe (Democratici
Progressisti)
ROMEO Sebastiano (Partito
Democratico)
GRAZIANO Giuseppe (Casa delle
libertà)
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
SCULCO Flora (Calabria in rete)
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
NERI Giuseppe, Segretario
Questore
NERI Giuseppe, Segretario
Questore
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede all’Aula di osservare un minuto di raccoglimento in memoria dei migranti, vittime del naufragio accorso nel canale di Sicilia.
(I consiglieri e i presenti si levano in piedi ed
osservano un minuto di silenzio)
Chiede di inserire all’ordine dei
lavori un ordine del giorno riguardante i fenomeni
migratori dalle coste nordafricane verso l’Europa, eventi che creano gravi
emergenze umanitarie su scala mondiale. Considerato che
si registrano tentativi di sbarco sulle coste per centinaia di navi cariche di
migranti ed operazioni di soccorso volte a salvare migliaia di vite umane e che
i profili di carattere umanitario si intrecciano con le preoccupazioni per la
sicurezza nazionale e la necessità di una risoluta azione di contrasto alle
organizzazioni criminali dedite all’odiosa tratta degli essere umani, chiede
l’impegno della Giunta ad attuare gli interventi e gli strumenti di
programmazione contenuti nella legge sull’accoglienza nonché del presidente
della Regione a sensibilizzare
Evidenziato come l’evento sia di carattere straordinario, pone in votazione l’inserimento che è approvato.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno riguardante la cantierizzazione delle opere del tratto della strada statale 106 Ionica Sibari-Roseto Capo Spulico.
Pone in votazione l’inserimento dell’ordine del giorno che è approvato.
Chiede che l’ordine del giorno a sua firma e riguardante lo stesso argomento della mozione n.10, a firma del consigliere Graziano, già inserita all’ordine del giorno della seduta odierna, sia inserito all’ordine dei lavori ed accorpato alla Mozione.
Pone in votazione l’inserimento dell’ordine del giorno che è approvato.
Ricordato all’Aula come nella seduta precedente fosse stata promessa una risposta chiara ad una interrogazione urgente a sua firma, evidenzia l’incertezza relativa all’esistenza di una risposta scritta alla stessa nonché all’organo competente a formularla.
Censura, tuttavia, il comportamento di chi era competente a rispondere considerandolo lesivo della dignità e dell’intelligenza di chi, invece, vuole svolgere il proprio dovere di consigliere regionale fino in fondo.
CICONTE Vincenzo Antonio, assessore al bilancio
Precisato che la seconda Commissione
consiliare ha licenziato il provvedimento in discussione con grande senso di
responsabilità, sottolinea come il documento oggi al
vaglio dell’Aula sia stato redatto in coerenza con il programma di Governo presentato
dal presidente Oliverio e nel rispetto delle disposizioni
previste dal decreto legislativo numero 126 del 2014 e, quindi, con l’obiettivo
di porre in essere una seria azione di programmazione volta a creare sviluppo e
crescita sociale in Calabria.
Premesso che la predisposizione del documento di
programmazione economica e finanziaria è risultata
difficoltosa, a causa delle complicate situazioni in cui versa la Regione,
evidenzia come l’obiettivo sia quello di invertire il “modus operandi” fino ad ora adottato con un’azione di Governo,
basata sui principi di responsabilità e trasparenza, volta a ridurre il peso della burocrazia, a
migliorare la qualità e la quantità delle prestazioni rese ai cittadini.
Riferito, quindi, come il rapporto Svimez
descriva una situazione congiunturale negativa per la Calabria che
continua a subire le conseguenze negative di una crisi internazionale, ritiene che
tale situazione sia condizionante per l’efficacia
delle politiche regionali, paventando come conseguenza il rischio di far andare
via risorse umane, finanziarie e strumentali e perdere definitivamente e
permanentemente la possibilità di riemergere dalla crisi. Manifesta, dunque, la
necessità di intraprendere politiche finalizzate a favorire la modernizzazione
amministrativa, la razionalizzazione delle risorse dell’ente, la valorizzazione
di turismo, agricoltura, artigianato, gli investimenti sui giovani e il
miglioramento del welfare, ritenendo necessario concentrarsi sul ciclo di
programmazione 2015/2017, anche in materia di finanziamenti europei. Ricorda, a
tal proposito, come ad ottobre 2014 la Calabria fosse
tra le ultime regioni europee in materia di utilizzo dei Fondi europei di
sviluppo regionale (Fesr), con i pagamenti sospesi, sbloccati
soltanto di recente, grazie all’intervento della nuova amministrazione, che,
per evitare rischi simili, ha costituito delle task force
per utilizzare correttamente i Piani integrati di sviluppo urbano (Pisu) e i Piano integrati si sviluppo locale (Pisl), e sta
svolgendo una decisa azione di riprogrammazione del Piano di Azione Coesione (Pac), anche per riuscire ad utilizzare i fondi previsti sui
Por- Fesr e favorire l’integrazione lavorativa dei
giovani, puntando sulla ripresa della competitività e sulla crescita dei flussi
di visitatori e turisti e su tematiche quali energia, turismo, sviluppo urbano
e delle aree interne.
Relativamente alla sanità, riferisce che si è
registrato qualche risultato positivo, pur permanendo la necessità di
interventi urgenti nella gestione delle risorse, ritenendo che il Piano di
rientro debba realizzare tre principali obiettivi: governare il sistema,
razionalizzare i sistemi produttivi, garantire i livelli essenziali di
assistenza. Comunica, quindi, che nel 2015 la Regione, secondo quanto stabilito
dalle direttive governative, continuerà il monitoraggio sul pagamento del
debito pregresso riferendo i dati importanti per il
risanamento di tali debiti delle aziende ospedaliere regionali che emergono dal
Tavolo Massicci; auspica, poi, che la Giunta regionale riesca ad
ottenere l’obiettivo di far ritornare alla normalità la sanità calabrese,
evidenziando come al nuovo commissario sia stata sottolineata la necessità di
ricoprire i posti vacanti in organico, la cui carenza sta determinando gravi
disagi. A tal proposito, rende noto che verranno
banditi concorsi per 500 unità e che sono stati sottoscritti i contratti per la
realizzazione di tre nuove strutture ospedaliere, ritenendo, infine, possibile
realizzare l’azienda sanitaria unica per diminuire i costi di gestione ed
eliminare sprechi ed inefficienze.
Ricordando che negli ultimi anni
le nuove disposizioni normative hanno obbligato le Regioni ad
un comportamento virtuoso ed indotto una svolta epocale nella gestione delle
risorse regionali: riforma armonizzazione dei bilanci di tutti gli Enti
territoriali, l’anticipazione della normativa sul pareggio di bilancio
(introdotta dalla legge di stabilità per l’anno 2015), i gravosi tagli ai
bilanci regionali, informa che per l’anno 2015 le Regioni si troveranno
impossibilitate a coprire con risorse proprie il contributo per il risanamento
finanziario (pari a 5,6 miliardi per tutte le Regioni) ed hanno raggiunto un
accordo in Conferenza Stato-Regioni per la copertura dei tagli lineari posti in
essere dal Governo con la rinuncia a gran parte dei trasferimenti statali e con
l’azzeramento dell’aumento del Fondo sanitario nazionale.
Con
riferimento, poi, al quadro dell’armonizzazione dei bilanci precisa che il 1°
gennaio 2015 è entrata in vigore la riforma sull’armonizzazione contabile degli
enti territoriali e dei loro enti strumentali, finalizzata a rendere i bilanci
degli enti territoriali (Regioni, Province e Comuni) omogenei e confrontabili
tra loro, prerequisito necessario per avviare il
percorso di risanamento finanziario, l’attuazione della spending review e
la determinazione dei fabbisogni e costi standard.
Sottolineato che si tratta di una riforma avente l’obiettivo di far
emergere i debiti effettivi delle amministrazioni territoriali, attraverso una
operazione di “pulizia” e “trasparenza” dei bilanci, attuata, da un lato, con
una azione di “riaccertamento straordinario dei residui”, tesa alla verifica
dell’esigibilità dei crediti e/o dell’effettiva sussistenza di obbligazioni
giuridicamente vincolanti relative agli impegni assunti nei pregressi esercizi
finanziari e, dall’altro, con l’introduzione del “bilancio consolidato della
Regione” che dovrà far emergere il risultato complessivo del “gruppo
amministrazione pubblica regionale”, in quanto tale bilancio fornirà le
risultanze della gestione non solo della Regione, ma anche degli enti ed
organismi strumentali, nonché delle aziende e delle società controllate e
partecipate.
Con
riferimento, poi al pareggio di bilancio ed al Patto
stabilità, chiarisce che con le diposizioni della legge di stabilità viene
introdotto, limitatamente al comparto delle Regioni, in coerenza con gli
impegni assunti dall’Italia a livello europeo, l’obbligo del principio del
pareggio di bilancio sancendo praticamente per le Regioni il superamento del
Patto di stabilità per tetti di spesa ed il passaggio all’equilibrio per saldi.
In particolare, gli impegni finali non possono essere superiori agli
accertamenti finali ed i pagamenti non possono essere
superiori alle riscossioni e ciò comporterà, ancora di più che in passato, una
programmazione attenta e rigorosa della spesa, di competenza sia relativa allo
smaltimento dei residui passivi, che dovrà essere allineata in maniera
sinergica con l’andamento delle Entrate, sia a valere sui residui attivi. Subito
dopo l’approvazione del bilancio, la Giunta dovrà infatti
approvare un piano dei pagamenti dettagliato e rigoroso, nel quale siano
specificate le priorità degli impegni e dei pagamenti che devono essere
effettuati al fine di non sforare il Patto di stabilità, ammonendo, inoltre,
sulla necessità di azionare la spesa in maniera prudente in quanto sono
previste sanzioni molto onerose per il mancato rispetto degli obiettivi del
pareggio di bilancio.
Spiegando,
poi, il quadro della finanza regionale per il prossimo triennio, sottolinea come sia caratterizzato da difficoltà di ordine
finanziario: squilibrio fra entrate e spese autonome.
Fa
notare come il bilancio regionale sia caratterizzato, da un lato, dalla
presenza di un quantitativo ingente di risorse di
natura vincolata di difficile utilizzazione e, dall’altro, da una disponibilità
di risorse autonome, per spese sostanzialmente di natura corrente, non
sufficiente a garantire la copertura del fabbisogno finanziario determinato
dalla legislazione vigente rilevando, inoltre, che la Regione non è mai stata
in grado di coprire interamente il fabbisogno teorico, poiché ai necessari
tagli, più o meno lineari, effettuati per garantire gli equilibri di bilancio
non è quasi mai corrisposta una azione decisa di riduzione strutturale della
spesa corrente.
Prosegue
ricordando come storicamente una parte della differenza fra il fabbisogno
finanziario necessario alla copertura della spesa storica a legislazione
vigente e le entrate in libera disponibilità sia stato
in parte coperto negli ultimi anni con il “definanziamento” dei residui passivi
perenti, ma l’introduzione del “principio del pareggio di bilancio”, da un
lato, e le sentenze della Corte Costituzionale dall’altro, impediscono, almeno
fino a quando il conto consuntivo relativo all’esercizio precedente non è
approvato dal Consiglio regionale, l’utilizzo di avanzo di amministrazione
presunto. Così, come lo scorso anno, in sede di approvazione del bilancio 2015,
le spese da finanziare con risorse autonome devono essere, almeno a livello
iniziale, pari alle entrate previste in libera disponibilità.
Spiega,
quindi, come le possibilità di manovra per ridurre la forbice fra fabbisogno ed
entrate autonome sia demandata: al raggiungimento del pareggio in Sanità; ad interventi sulla legislazione regionale che riducano
strutturalmente la spesa corrente di carattere continuativo; alla possibilità
di utilizzare risorse statali e comunitarie per la copertura dei debiti; ad
azioni che incidano in maniera effettiva sulla spesa degli Enti sub regionali e
delle società partecipate, perseguendo specifici obiettivi di riduzione della
spesa che dovranno realizzarsi seguendo alcune linee direttrici (l’eliminazione
delle società non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali
della Regione anche attraverso la messa in liquidazione o la cessione delle
stesse; la soppressione delle società che risultino composte da soli
amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei
dipendenti; l’accorpamento di società che svolgono attività analoghe o
similari).
Proseguendo
con l’illustrazione del Collegato alla manovra di finanza regionale, chiarisce
che, in coerenza con quanto stabilito nel DPEFR, sono previsti interventi in
materia di governo delle società e delle Fondazioni regionali, degli enti
strumentali e degli enti vigilati, mediante l’introduzione di alcune
disposizioni tese alla razionalizzazione delle spese di personale e di
gestione, nonché dell’individuazione di un preciso
termine per la conclusione delle gestioni liquidatorie
ancora in essere. Vengono, altresì, dettate una serie
disposizioni tese a garantire il complessivo equilibrio del bilancio regionale
sia mediante la previsione di limiti concreti alla spesa regionale, ai fini del
rispetto del Patto di stabilità, sia attraverso l’introduzione di misure
organizzative tese a frenare la formazione di debiti fuori bilancio.
Specificamente sono dettate disposizioni atte a rendere effettiva la
liquidazione delle società dirette e indirette in cui la Regione detiene la
maggioranza qualificata prevedendo la presentazione del bilancio finale di
liquidazione entro il 31 luglio 2015.
Sottolinea, ancora, che la determinazione puntuale della misura delle
riduzioni richieste ai singoli organismi societari viene demandata ad un
successivo atto di indirizzo di Giunta, al fine di modulare il contenimento dei
costi in base alle effettive riduzioni già realizzate nei precedenti esercizi
nonché in ragione dell’attuale livello dei costi societari, annunciando altresì,
che saranno previste misure per rafforzare il ruolo della “governance”
regionale nell’ambito delle società “in house” e in quelle controllate. Rende noto, inoltre, che nel Collegato sono previste misure
specifiche per le società che presentino bilanci in perdita nonché misure
sanzionatorie per i rappresentanti regionali delle predette società, in caso di
perdite societarie perduranti, e sono state individuate misure sanzionatorie
per i rappresentanti regionali che non ottemperano alle disposizioni regionali.
Comunica
che il medesimo sistema di razionalizzazione delle spese è previsto per le
Fondazioni, gli enti strumentali e gli enti vigilati,
introducendo, altresì, il termine del 31 luglio 2015 per porre in essere tutte
le attività di liquidazioni dell’AFOR, dell’ARSSA e dell’ARDIS. Medesimo
termine viene assegnato per concludere le procedure di
accorpamento disposte con la legge regionale 16 maggio 2013, n.24.
Precisa,
poi, che nel Collegato sono previste misure organizzative
tese ad evitare il proliferare di spese per i pignoramenti a carico
dell’Amministrazione regionale, disponendo che i dipartimenti regionali, o in
caso di inerzia la ragioneria generale, liquidino i titoli giudiziali muniti di
formula esecutiva nella fase antecedente al pignoramento nonché l’istituzione
di un Ufficio denominato “Procedure esecutive e Recupero crediti”; preso atto,
inoltre, della mole di debiti fuori bilancio regolarizzati negli scorsi
esercizi finanziati in materia socio sanitaria, informa che vengono introdotte
misure dirette ad evitare la formazione futura di ulteriori debiti nonché a
garantire l’uniformità ed il coordinamento unitario delle procedure di
liquidazione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie erogate dalle
strutture accreditate.
Relativamente,
poi, alla legge di stabilità regionale spiega che la stessa contiene il quadro
di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione,
prevedendo: al finanziamento dei fondi speciali di parte corrente e di parte in
conto capitale per l’approvazione di nuove leggi regionali; al rifinanziamento,
per il triennio 2015-2017, delle leggi di spesa regionali, con esclusione delle
spese obbligatorie e delle spese continuative; con
riferimento alle spese pluriennali disposte dalle leggi regionali, alla
rimodulazione delle quote destinate a gravare su ciascuno degli esercizi
considerati nel bilancio di previsione e degli esercizi successivi; ad
eventuali nuove autorizzazioni di spesa.
Affermato
come la Giunta regionale sia consapevole del fatto che
molte poste di bilancio sono insufficienti, in quanto le risorse disponibili
non hanno consentito di affrontare e risolvere molte criticità ereditate dal
passato, dà delucidazioni sul quadro delle risorse disponibili spiegando che il
bilancio di competenza della Regione per l’anno 2015 - al netto delle partite
di giro (2,35 miliardi di euro circa), dell’avanzo di amministrazione applicato
(1,9 miliardi di euro) e della eventuale anticipazione di cassa (massimo 200
milioni) - ammonta complessivamente a circa 4,9 miliardi di euro, di cui però
gran parte sono risorse a destinazione vincolata, vale a dire somme il cui
utilizzo può aver luogo solo per finalità stabilite da altri decisori
istituzionali o con questi concordate, mentre le entrate libere da vincoli da
destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano, invece, a
circa 650 milioni di euro, pari a circa il 13 per cento delle risorse
attualmente iscritte in bilancio
Riguardo,
invece, alla spesa complessiva, comunica che il bilancio della Regione vale
circa 6,9 miliardi di euro, di cui il 48% è rappresentato da spese per la
sanità, le risorse per investimenti (POR e FAS) rappresentano il 25% circa del
bilancio puro di competenza, mentre il 12% riguarda altri fondi statali, mentre
la spesa finanziata con risorse autonome rappresenta solo il 9% della spesa
complessiva in termini di competenza totale.
Ritornando
alla spesa da finanziare con risorse autonome, fissata per il 2015 in 650
milioni di euro, fermo restando che gran parte di tale importo è destinato spese di carattere obbligatorio o utilizzato per
far fronte emergenze sociali o occupazionali, informa che la proposta di
bilancio per il 2015 prevede la copertura delle spese obbligatorie (personale,
contratti e mutui), la copertura dei debiti pregressi disposta con i precedenti
collegati (forestazione, trasporti, rette socio-sanitarie), la sostanziale
conferma del livello 2014 dei trasferimenti agli enti sub regionali, il taglio
non lineare rispetto al 2014 della gran parte delle voci di spesa finanziate
con la Tabella C della legge finanziaria regionale, l’eliminazione o la
riduzione di tutte le spese non sorrette da specifiche leggi regionali, ad
eccezione di quelle sorrette da specifiche convenzioni o che sono ritenute non
comprimibili o, comunque, difficilmente eliminabili.
Ricordato che il documento di programmazione economica-finanziaria è un atto di indirizzo programmatico, economico e finanziario dell’attività di governo della Regione con proiezione triennale, precisa che trattasi di un documento che precede la presentazione della manovra finanziaria per il prossimo triennio 2015 – 2017, nel quale il Governo regionale, analizzato il contesto economico e finanziario, fa il punto sull’andamento delle principali politiche regionali e sui nuovi obiettivi da perseguire nel prossimo triennio.
Illustra, pertanto, la relazione, indicando quelli che sono le linee di intervento prioritarie:
- lo stato di attuazione del programma operativo FESR 2007/2013 e del programma operativo FSE 2007/2013;
- lo stato dell’arte della spesa nel settore della sanità calabrese;
- l’evoluzione della normativa statale in materia di bilancio e armonizzazione contabile.
Evidenziato, quindi, che in ordine al primo punto il provvedimento espone, innanzitutto, la necessità di un’accelerazione della spesa e la traslazione della quota del cofinanziamento nazionale del programma operativo FESR 2007/2013, pari a circa 546 milioni di euro, sul Programma di Azione e Coesione, misura che ha permesso di evitare il vincolo stringente dell’effettuazione della spesa di queste risorse entro dicembre 2015, sottolinea che anche il programma operativo FSE 2007/2013 è stato oggetto di due diverse riprogrammazioni che hanno portato a una riduzione delle risorse per un importo di quasi 170 milioni di euro riallocati sul Piano di Azione e Coesione.
Riferito che le risorse complessive destinate al PAC
dalla Regione a seguito delle diverse riprogrammazioni sono circa 1 miliardo e 200 milioni di euro, giudica il ricorso al
Piano di Azione e Coesione come una grande opportunità che consentirà di superare le
difficoltà attuative che hanno caratterizzato la programmazione 2007-2013.
Ricordata la nuova
definizione di POR plurifondo che integra in un unico
quadro strategico e programmatico le risorse finanziarie dei Fondi strutturali
(FESR-FSE), ne chiarisce
i punti salienti che
consentiranno la crescita regionale, indi, passando poi a relazionare sul
secondo punto, le politiche di spesa nel settore sanitario, precisa che il provvedimento
illustra lo stato di attuazione del Piano di rientro, mettendo in rilievo l’esigenza di un
incisivo intervento nella riorganizzazione delle reti assistenziali
ospedaliera, territoriale e di emergenza-urgenza e di un’efficiente gestione
delle risorse.
Evidanziato che il programma operativo 2013-2015 è articolato in tre aree:governo del sistema, razionalizzazione dei fattori produttivi, e livelli essenziali di assistenza (LEA), precisa che ognuna delle aree è ulteriormente frazionata in specifici programmi di intervento.
Sottolineato che il documento in esame riporta un aggiornamento in merito al processo di ricognizione e riconciliazione del debito pregresso delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale, riferisce che il Piano di rientro ha fatto registrare qualche risultato positivo e dal Tavolo Massicci emergono dati confortanti sul risanamento dei debiti delle aziende ospedaliere regionali.
Aggiunge che la Regione continuerà nel 2015 il monitoraggio sul pagamento del debito pregresso, con l’obiettivo di normalizzare lo stato della sanità calabrese e che, a tal proposito, al nuovo commissario è stata sottolineata la necessità di sbloccare il turn over per ricoprire i posti vacanti negli organici sia degli ospedali hub, sia degli ospedali spoke, la cui carenza sta determinando gravi disagi.
Aggiunge, infine, che verranno banditi concorsi per 500 unità, che al fine di realizzare una rete ospedaliera più efficiente e funzionale sono stati sottoscritti i contratti per la realizzazione di tre nuove strutture ospedaliere: Piana, Sibaritide e Vibo e che si sta, in ultimo, valutando la possibilità di realizzare l’azienda sanitaria unica per diminuire i costi di gestione ed eliminare sprechi ed inefficienze.
Passando al terzo punto, introduce l’analisi della nuova legislazione nazionale in materia di bilancio che obbliga le Regioni ad un comportamento virtuoso dal quale non è più possibile derogare.
Citate in particolare le disposizioni in materia di armonizzazione dei bilanci di tutte le regioni a seguito dell’approvazione del decreto legislativo numero 126 del 2014, l’anticipazione della normativa sul pareggio di bilancio ed i gravosi tagli ai bilanci regionali, ricorda che gli effetti di tali disposizioni dovranno essere introdotti con l’approvazione del bilancio 2015 e, quindi, entro la scadenza dell’esercizio provvisorio (30 aprile 2015), specificando, inoltre, che la Regione dovrà conseguire, a decorrere dall’anno 2016 nella fase di previsione, a decorrere dal 2015 in sede di rendiconto: un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali, e tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote delle rate di ammortamento dei prestiti, escluso il rimborso anticipato dei prestiti.
Ricordato anche che la Giunta dovrà approvare, non oltre l’approvazione del bilancio 2015, un piano di pagamenti dettagliato e rigoroso nel quale siano specificate le priorità degli impegni e dei pagamenti che devono essere effettuati, in modo da non sforare il Patto di stabilità, evidenzia che la legge di stabilità 2015 prevede un contributo delle Regioni a statuto ordinario ai fini della riduzione della spesa pubblica che si concretizza in un taglio lineare della spesa regionale a cui si devono aggiungere i tagli apportati dalle manovre finanziarie degli anni 2013 e 2014, sottolineando, dunque, quanto l’incidenza della decurtazione della spesa delle regioni minacci in via definitiva gli equilibri dei bilanci regionali.
Precisato, quindi, che alla copertura dei tagli si potrebbe far fronte parzialmente, ma solo per il 2015, e solo in presenza di accordo tra le Regioni, con la rinuncia a gran parte dei trasferimenti statali e attraverso l’azzeramento dell’aumento di 2 miliardi del FSN previsto dalla stessa legge di stabilità per lo stesso anno, evidenzia, però, che senza accordo tra le Regioni sulla modalità dei tagli, il contributo regionale (stimato per la regione Calabria intorno a 180 milioni), possa avvenire, oltre che con la riduzione dei trasferimenti statali, ormai residuali, attraverso l’acquisizione da parte dello Stato delle risorse regionali che, quindi, non possono che essere le risorse tributarie regionali. In assenza di ulteriori trasferimenti, si prevede, infatti, esplicitamente la riduzione delle entrate regionali con impatto negativo ed anticostituzionale sugli equilibri di bilancio annuale pluriennale di tutte le Regioni.
Richiamandosi a quanto riportato dall’assessore Ciconte
che ha fotografato la realtà calabrese, rappresentando un dramma sociale ed
economico, in particolare per quanto riguardo il tasso
di disoccupazione, e descrivendo una situazione preoccupante ed una sanità
bisognosa di riforme e per la quale è necessario intervenire nell’immediatezza,
considera indifferibile un’azione tempestiva per intervenire immediatamente sui
problemi che attanagliano la Calabria.
Pur considerando la relazione dell’assessore Ciconte
molto oculata e specifica, ritiene che si sarebbe potuto agire molto tempo
prima con l’inizio della Legislatura.
Ritenendo, quindi, che la discussione sul bilancio sia prettamente
politica, manifesta molte perplessità sull’azione di Governo regionale,
evidenziando che dall’insediamento ad oggi sono state
utilizzate tantissime risorse, a differenza, invece, della precedente
legislatura che ha approvato il bilancio nel mese di dicembre.
Giudica, inoltre, che, ad oggi, non vi sia
stato un solo atto che possa aver dato il senso del cambiamento e che tutto
questo rappresenti agli occhi dei cittadini calabresi l’immagine
dell’immobilismo, l’emblema dell’impotenza, del lento e progressivo viaggio
verso la catastrofe, facendo a tal riguardo anche esplicito riferimento a
quella che egli stesso definisce “la cinica liquidazione della fondazione
Campanella”.
Nonostante il forte ritardo nell’avvio della legislatura, evidenzia
come ad oggi vi siano gravi carenze nell’attività di
Governo, rilevando, al riguardo, che il presidente Oliverio
non ha ancora proceduto alla nomina di assessorati importanti, come quello
all’ambiente, al turismo, alla cultura, all’agricoltura.
Posto rilievo, poi, sulla mancanza di motivazione e di trasparenza di
atti e delibere della Giunta regionale, evidenzia che il Piano triennale della
trasparenza è stato approvato solo il 20 marzo, quando, invece, in passato è
stato sempre approvato entro il 21 gennaio, nei termini di legge, e
rivolgendosi all’assessore al personale, rileva, altresì, che l’accesso al portale telematico Calabria Europa è negato da più di un
mese a chiunque lo visioni, senza capire il motivo di tale disservizio.
Riferito, infine, della recente protesta degli
Lsu Lpu che recentemente
hanno dichiarato di adire le vie legali, con richiesta di intervento alla
Procura della Repubblica per omissione di atti d’ufficio e alla Corte dei Conti
per danno erariale, ritiene il bilancio assolutamente inadeguato a fronteggiare
la situazione attuale del territorio, in considerazione dell’incapacità di
governare e dell’immobilismo politico, diventato a suo dire quasi una filosofia
di vita.
Ricordato che il bilancio avrebbe dovuto essere lo strumento portante
della Regione, osserva come, di contro, nei documenti in esame tutto appaia
predefinito e rispondete ad esigenze primarie e
irrinunciabili; altresì, evidenzia come vi siano margini di discrezionalità,
benché minimi ma significativi. A fronte della crisi attuale, registrata in
tutti i settori, avrebbe auspicato l’individuazione di obiettivi e punti fermi
che, a suo avviso, non sono invece contenuti nel bilancio in cui non ravvede alcun elemento di novità rispondente alle promesse
preelettorali. Giudica, quindi, il bilancio un mero
atto formale e non attento ai bisogni della collettività e, benché non vi
ravvisi irregolarità contabili, stigmatizza l’assenza di politiche coraggiose,
evidenziando alcune criticità.
Sollevati dubbi circa l’efficienza dell’azione
amministrativa e deluso dall’assenza di scelte definitive efficienti ed
efficaci, quali ad esempio la riduzione degli enti, annuncia il suo voto
contrario ai provvedimenti.
Espresso apprezzamento per la relazione illustrata dall’assessore al
bilancio, Ciconte, e dal presidente della Commissione
bilancio, Aieta, ritiene che i documenti di bilancio
siano senza dubbio condizionati dai ridotti margini di manovra, a causa delle
difficoltà oggettive riscontrate dall’Esecutivo.
Evidenziato come per la prima volta il Consiglio regionale sia
costretto all’introduzione delle regole inerenti il
federalismo fiscale, elemento di fondamentale importanza e che influirà sulla
programmazione e sulla legislazione, giudica incomprensibili le dichiarazioni
rilasciate a mezzo stampa dalla candidata perdente Wanda Ferro e attribuisce la
responsabilità delle difficoltà riscontrate oggi all’Esecutivo precedente. In
virtù delle novità contabili introdotte, tra cui i principi di armonizzazione
dei bilanci, con contestuale omogeneità dei bilanci di province e comuni, e le
nuove regole in materia di equilibrio di bilancio, ritiene
che i tagli già contenuti nel Collegato siano rivolti ad una riduzione della
spesa che consenta di raggiungere gli obiettivi contabili prefissati.
In riferimento ai fondi comunitari, ne sottolinea la rilevanza, connessa
ad una accelerazione della spesa e sostiene l’opportunità di snellire la
Regione. Illustrati poi i settori che hanno comportato maggiori spese, tra cui
la sanità che ha fagocitato innumerevoli risorse, non tralascia la tematica inerente il riaccertamento dei residui,
sottolineando come la vera sfida sia rappresentata dalla ricerca di predisporre
un bilancio sano che appronti soluzioni rispondenti alle esigenze dei
calabresi.
A suo avviso, inoltre, sarebbe opportuno conoscere nel dettaglio la
situazione contabile dei singoli dipartimenti ed illustra
alcune anomalie riscontrate all’interno dei documenti contabili, sottolineando
come in alcuni settori le risorse destinate siano insufficienti rispetto ai
fabbisogni. Ritiene, poi, che la Giunta debba essere intransigente in riferimento alle spese sostenute dai dipartimenti ed al
raggiungimento dei loro obiettivi. Evidenziando come in fase di assestamento
del bilancio si possano apportare i correttivi necessari, sostiene di
fondamentale rilevanza l’interlocuzione col Governo centrale per risolvere problemi
atavici ed irrisolti, predisponendo una programmazione
partecipata attraverso l’individuazione di congrue priorità.
Giudicata precisa e puntuale la relazione dell’assessore Ciconte in riferimento alla
situazione in cui versa la Regione Calabria e considerata la fase congiunturale
per la quale alla crisi generalizzata si sono aggiunti i tagli da parte del Governo
centrale, ritiene che i documenti in esame abbiano una strabiliante valenza
politica, al di là del valore prettamente contabile.
A suo avviso, la rappresentazione del sistema contabile regionale è ben
raffrontata dalla comparazione tra le risorse necessarie e le entrate,
giudicando imbarazzante gli interventi dei consiglieri di opposizione che a suo
giudizio non hanno compreso come già dal 2009 il fabbisogno reale superasse le
entrate disponibili. Riferisce, quindi, come negli anni passati il
definanziamento dei residui passivi abbia consentito di approvare i documenti
di bilancio, ravvisando, di contro, nei documenti in esame una programmazione
capace di ridurre, nel tempo, la spesa non più finanziabile.
Ritiene, quindi, coraggiose le scelte contenute nel bilancio, non
ultime quelle in materia sanitaria e quelle inerenti la
riduzione delle spese per il sistema del trasporto pubblico locale.
Ricorda, poi, come la Giunta abbia già avviato la riorganizzazione
degli enti sub regionali e delle società partecipate, con messa in liquidazione
di alcune. Giudicato fondamentale affrontare il tema del regionalismo ed illustrandone i tratti storici ed i ritardi registrati
già al suo avvio, ritiene che sia rivoluzionario portare la Regione nell’alveo
delle funzioni ad essa destinate dalla Costituzione.
Pur plaudendo alla piena operatività della maggioranza, riferisce però
che, a suo avviso, le informazioni date non hanno alcun fondamento.
Annunciando il suo voto contrario rispetto ai documenti in esame e che
avrebbe auspicato di poter condividere, ricorda le problematiche che incidono
direttamente sulla cittadinanza e che rappresentano le loro prioritarie
necessità, nell’ambito di una situazione la cui gravità rischia di accentuarsi
con un bilancio che, a suo avviso, desta serie preoccupazioni, non prevedendo
soluzioni rispetto alle diverse emergenze che la Calabria registra allo stato
attuale.
Sottolinea, inoltre, la lentezza che sta
caratterizzando l’operatività della nuova Giunta che, a suo giudizio, rischia
di delegittimare il lavoro svolto, mortificando altresì i vari territori
calabresi.
Ricordando il momento dell’insediamento e le reazioni registrate
all’annuncio della previsione del ruolo unico regionale per i dipendenti, ravvisa discordanze tra le risorse contenute nel Documento
economico in discussione e le risorse necessarie, riscontrando così una
notevole riduzione della spesa, per la quale chiede chiarimenti.
Riferendo che, a suo avviso, il Documento economico allo stato attuale
rappresenti un fallimento per la Calabria e di cui la maggioranza dovrà
assumersene piena responsabilità, ribadisce il suo voto
contrario a nome dell’intero gruppo che rappresenta.
Condividendo in pieno la relazione del collega Ciconte
e plaudendo al lavoro svolto dalla Commissione bilancio, attesa la serietà del
documento tecnico in discussione, reputa opportuno che se ne discuta seriamente
ed in maniera più approfondita.
Precisato che l’attuale momento rappresenta un passaggio importante, ovvero la prima vera azione concreta posta in essere nella
nuova legislatura, considera che i documenti di bilancio, benché rigidi e
rappresentativi della situazione catastrofica in cui si trova la Calabria, aprano
una nuova stagione fondata anche sulla trasparenza, in antitesi ad un recente
passato.
Riferisce quindi le diverse problematiche che riguardano vari settori
come l’ASP unica e gli ospedali HUB e SPOKE e il trasporto pubblico locale, in
grosse difficoltà in seguito ai tagli del Governo centrale, e, non da meno, le
diverse esigenze in materia turistica, per la quale sostiene la necessità di un
assessore.
Richiama l’attenzione sulla situazione socio-sanitaria, sulla stessa attività
amministrativo-burocratica, sui tanti i problemi di cui assumersi piena
responsabilità, la riorganizzazione degli Enti e delle Fondazioni (AFOR, ARSSA
ecc..) che richiedono una ristrutturazione più razionale rispetto al passato ed
i Fondi Comunitari, già abbondantemente affrontati.
In riferimento a tutte le materie discusse, precisa l’importante impegno
assunto finora dal governo Oliverio nell’affrontare
le varie problematiche insieme ai calabresi e nel loro interesse.
Reputando certamente esaustive e concrete le relazioni finora svolte, sottolinea la carenza di contenuti rispetto alla effettiva
risoluzione delle problematiche che affliggono la Calabria.
Considerata la situazione in cui verte l’intero Paese, dove tutti i
settori evidenziano serie difficoltà difficilmente superabili, evidenzia che i problemi non possono essere esclusivamente
addebitati alla precedente legislatura e che le difficoltà connesse ad esempio
al Patto di stabilità emergeranno nel breve termine.
Evidenzia, altresì, alcuni punti critici su cui bisogna soffermarsi
assumendosene piena responsabilità, come le liquidazioni degli Enti e la loro
riorganizzazione.
In riferimento alle esigue risorse previste in bilancio e paventando la
drammaticità della situazione in cui ci si ritroverà, insiste sulla necessità che
il potere politico effettui scelte coerenti e efficaci.
Plaudendo alle scelte in materia socio-sanitaria ultimamente assunte, evidenzia
come nella fase attuale, di approvazione dei documenti contabili, sia
indispensabile valutare tutte le difficoltà che potrebbero a breve rappresentarsi.
Condivise le dichiarazioni del collega Salerno e sottolineata
l’importanza della discussione odierna, rileva pari senso di responsabilità e
impegno sia nella maggioranza sia nella minoranza. Giudica, quindi, il bilancio
privo di manovra e incapace di offrire soluzioni efficaci che consentano lo
sviluppo e la crescita tanto attesi.
Evidenziato che il 66 per cento dello stanziamento riguarda solo la
sanità, ricorda l’impegno assunto dalla vecchia coalizione
in seno al Tavolo Massicci ed i risultati ottenuti. Chiede quindi di poter
collaborare fattivamente tutti insieme nell’interesse
della Calabria e dei calabresi.
Sottolineando i troppi ritardi finora registrati e non
ereditati esclusivamente dalla precedente amministrazione, pur apprezzando
l’impegno profuso dall’attuale maggioranza in questo difficile momento, non può
che ammonire il documento in discussione rispetto alla stessa attività
amministrativa che si ritroverebbe senza copertura finanziaria anche per il
semplice sostegno delle leggi atte allo sviluppo.
Chiede, poi, chiarimenti sulle proposte progettuali in materia
turistica, così come per il diritto allo studio, al fine di capire quale sia
l’azione che il governo regionale intende intraprendere.
Annuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo, in attesa di un
approfondimento tendente a chiarire l’effettivo intervento sulle reali
problematiche della Calabria.
Dichiara che la Giunta regionale porterà avanti le linee programmatiche enunciate con trasparenza e legalità, rilevando che l’amministrazione precedente, stabilizzando i lavoratori idraulici senza adeguata copertura finanziaria in bilancio, abbia creato un enorme buco. Concorda con l’intervento del consigliere Salerno in merito alla necessità di ottemperare al disposto della legge regionale numero 24 del 2013, in materia di scioglimento ed accorpamento di enti regionali e sub regionali, ed evidenzia come la politica regionale stia andando nella direzione del risparmio e della razionalizzazione della spesa, tentando di utilizzare le scarse risorse disponibili a salvaguardia delle fasce più deboli e bisognose. In materia di diritto allo studio, per esempio, dichiara che alle Province sono state trasferite risorse necessarie per garantire l’accesso all’istruzione anche alle classi più svantaggiate. Annuncia quindi alla minoranza la volontà di lavorare in maniera sinergica su tutti i temi di interesse regionale, anche in materia di sanità, con la volontà di invertire una tendenza negativa e risollevare le sorti della regione.
Considerato che il Segretario generale, avv. Calabrò, andrà in pensione dal 30 aprile prossimo e ricordato che l’incarico era stato conferito immediatamente dopo il prematuro e improvviso decesso del precedente Segretario generale, dott. Lopez, ritiene doveroso esprimere un sentito ringraziamento per il prezioso e professionale lavoro svolto e precisa che al momento del conferimento dell’incarico non era ancora vigente la Legge numero 114/2014.
Intervenendo per dichiarazione di voto, dichiara che, seppure siano esistenti problemi legati ai tagli e alle emergenze continue che riguardano la Regione, sia necessario delineare gli obiettivi da raggiungere per il futuro, senza ricordare continuamente le responsabilità in capo alle amministrazioni precedenti, ribadendo che il gruppo del Nuovo Centro Destra ha come obiettivo primario la salvaguardia degli interessi dei calabresi e, giudicando necessario intervenire tempestivamente per la risoluzione di importanti problematiche che affliggono la regione, annuncia di astenersi.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo numero 24/10 che è approvata a maggioranza.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione che impegna la Giunta regionale in materia di istituzione di campi scuola formativi per i bambini affetti da diabete.
Pone ai voti l’inserimento del punto all’ordine del giorno che è approvato all’unanimità, quindi introduce il secondo punto.
Annuncia che procederà all’illustrazione di una relazione unica sulle proposte di provvedimento amministrativo numero 20/10, 21/10 e 22/10 e, riferito che le stesse sono state approvate a maggioranza in sede di Commissione consiliare, evidenzia come il contesto in cui è stata varata la manovra regionale sia particolare e imponga maggiore rigore, sottolineando che si è dato ascolto alle parti sociali nel tentativo di dare slancio ad un tessuto produttivo che risente della crisi. Indi, dichiara che la Commissione ha effettuato la scelta di cercare di salvaguardare le classi deboli e le fasce sociali in maggiore difficoltà e che, se nel corso dell’anno verranno reperite nuove risorse, certamente saranno impiegate per tentare di tutelare i più bisognosi e contribuire allo slancio dell’economia.
Quindi illustra l’articolato ed evidenzia che, a suo giudizio, veri punti innovativi della manovra finanziaria sono quelli relativi alla riduzione della spesa prevista per tutti gli enti regionali e sub regionali, alla previsione della revoca dall’incarico per gli organi di vertice in caso di inottemperanza e al contenimento della spesa per il personale. Ricorda come tutti i componenti della Commissione abbiano manifestato responsabilità e consapevolezza della difficoltà della situazione da gestire.
Presidenza del presidente Antonino Scalzo.
Presenta l’emendamento all’articolo 1 al disegno di legge numero 20/10, protocollo numero 22239, a firma dei consiglieri Tallini e Orsomarso.
Illustra l’emendamento, avente ad oggetto la proroga dei rappresentanti nominati dalla Regione presso le società Comac srl, Somesa spa e Sial Servizi spa per concludere le procedure di liquidazione.
Chiede il parere del relatore della proposta di legge numero 20/10.
Dichiara di subordinare il proprio parere a quello della Giunta.
Esprime parere negativo.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 22239 che è respinto e pone ai voti l’articolo 1 e gli articoli 2 e 3 che sono approvati a maggioranza, quindi introduce l’emendamento protocollo numero 22282, a firma del consigliere D’Acri che consta di due parti.
Illustra la prima parte dell’emendamento, diretto all’introduzione dell’articolo 3 bis in materia di organizzazione e funzionamento dell’Avvocatura regionale che prevede la figura del coordinatore dell’Avvocatura regionale.
Acquisiti i pareri favorevoli del relatore e della Giunta, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 22282 che è approvato e che, quindi, introduce l’articolo 3 bis.
Illustra la seconda parte dell’emendamento protocollo numero 22282, teso ad ottenere la soppressione del comma 4 dell’articolo 4.
Acquisiti i pareri favorevoli del relatore e della Giunta, pone in votazione la seconda parte dell’emendamento protocollo numero 22282 che è approvato. Indi, pone in votazione l’articolo 4 che è approvato per come emendato. Comunica,poi, che vi è un emendamento protocollo numero 22808 a firma del consigliere D’Acri che riformula il comma 1 dell’articolo 5.
Evidenzia che questo emendamento è stato presentato in considerazione di un paventato errore di interpretazione dell’articolo 5 comma 1 e chiede che sia approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
Chiede l’abrogazione dell’articolo 5.
Acquisiti i pareri favorevoli del
relatore e della Giunta, pone in votazione l’emendamento protocollo numero
22808 che è approvato. Indi, pone in votazione l’articolo 5
che è approvato per come emendato. Comunicato, poi, che gli
emendamenti protocollo numero 22275, 22330 e 22349 vengono ritirati,
pone in votazione gli articolo 6 e 6 bis che sono approvati. Prosegue
informando che vi è un emendamento protocollo numero 22261/3, a firma del
consigliere Romeo
Illustra l’emendamento che introduce un nuovo articolo teso a modificare l’articolo 8 comma 3 della legge regionale 13 maggio 1996, numero 7.
Acquisiti i pareri favorevoli del relatore e della Giunta, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 22261/3 che è approvato. Comunica,poi, che vi è un emendamento protocollo numero 22261/1 a firma del consigliere Romeo.
Illustra l’emendamento che
istituisce un nuovo articolo teso a modificare l’articolo 10
della legge regionale 13 maggio 1996, numero 8.
Chiede lo stralcio del 4 comma dell’emendamento.
Acquisiti i pareri favorevoli del
relatore e della Giunta all’emendamento così modificato, pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 22261/1 che è approvato. Comunicato, poi, che gli emendamenti protocollo numero 22294, 22273 e 22279
vengono ritirati, informa che vi è un emendamento protocollo numero 22261/2.
Illustra l’emendamento che istituisce un nuovo articolo teso a modificare l’articolo 11 della legge regionale 5 gennaio 2007, numero 1.
Acquisiti i pareri favorevoli del relatore e della Giunta, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 22261/2 che è approvato. Informa, quindi, che vi è un emendamento protocollo numero 22215 a firma del consigliere Romeo.
Illustra l’emendamento che istituisce un nuovo articolo che modifica l’articolo 9 della legge regionale numero 40 del 2009, specificando che l’articolo 2 dell’emendamento viene stralciato.
Acquisiti i pareri favorevoli del relatore e della Giunta all’emendamento così modificato, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 22215 che è approvato. Informa, quindi, che vi è un emendamento protocollo numero 22280/3 a firma del consigliere Romeo.
Illustra l’emendamento che
modifica l’articolo 39 della legge regionale numero 47
del 23 dicembre 2011.
Chiede che sia accantonato per consentire un approfondimento.
Disposto l’accantonamento dell’emendamento protocollo
numero 22280/3, comunica che vi è un emendamento protocollo numero 22213
a firma del consigliere Romeo
Illustra l’emendamento che istituisce un nuovo articolo che modifica l’articolo 1 della legge regionale numero 39 del 2012.
Acquisto parere favorevole pone in votazione l’emendamento protocollo 22213 che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
Comunicato che gli emendamenti protocollo numero 22269, 22330/1, 22330/2, a firma del consigliere D’Acri, sono ritirati, passa all’emendamento protocollo numero 22270, a firma del consigliere D’Acri, abbinato all’emendamento protocollo numero 22280/2, a firma del consigliere Romeo, che sono ritirati. Indi, passa all’emendamento protocollo numero 22271, a firma del consigliere D’Acri, abbinato all’emendamento protocollo numero 22280/1, a firma del consigliere Romeo.
Dà lettura dell’emendamento relativo alle modifiche all’articolo 7 della legge regionale 16 maggio 2013 numero 24.
Esprime parere favorevole purché si integri l’emendamento prevedendo l’invarianza dei costi per i bilanci Aterp.
Esprime parere favorevole.
Posti ai voti gli emendamenti che sono approvati con autorizzazione al coordinamento formale, passa all’esame dell’emendamento precedentemente accantonato e precisamente protocollo numero 22280/3, a firma del consigliere Romeo.
Dà lettura dell’emendamento riformulato precisando che riguarda l’autorizzazione al Dipartimento Lavori Pubblici ad approvare eventuali rimodulazioni della tipologia di tutti gli interventi di edilizia sociale.
Esprime parere favorevole all’emendamento riformulato.
Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 22280/3 che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale, pone in votazione gli articoli 6 ter e 7 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata come modificata con autorizzazione al coordinamento formale.
Posto in votazione l’articolo 1 che è
approvato, passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 22210/1, a firma
del consigliere Mangialavori.
Dà lettura dell’emendamento finalizzato a garantire la continuità delle prestazioni in favore dei familiari delle vittime di incidenti sui luoghi di lavoro, prevedendo uno stanziamento di 500 mila euro, reperito mediante la sottrazione del medesimo importo dal capitolo relativo all’istituzione dell’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura.
Esprime parere negativo.
Pur ritenendo valide le motivazioni espresse con l’emendamento, esprime parere negativo atteso che le somme vengono reperite dal capitolo relativo ai salari dei dipendenti rimasti in carica all’Arssa, assicurando, tuttavia, l’impegno della Giunta regionale a reperire successivamente le risorse necessarie.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 22210/1 che è respinto, passa all’emendamento protocollo numero 22251, a firma della consigliera Sculco.
Ritira l’emendamento, comunicando la presentazione di un ordine del giorno di eguale contenuto, finalizzato a supportare i centri anti violenza.
Preso atto che l’emendamento è ritirato e trasformato in ordine del giorno, passa all’emendamento protocollo numero 22284, a firma del consigliere Irto.
Ritira l’emendamento e chiede che sia trasformato in un ordine del giorno, finalizzato ad impegnare la Giunta regionale alla risoluzione della problematica.
Preso atto che l’emendamento è ritirato e trasformato in ordine del giorno, passa all’emendamento protocollo numero 22210, a firma del consigliere Mangialavori.
Illustra l’emendamento, finalizzato a ripristinare, a favore della biblioteca comunale di Soriano Calabro che custodisce un patrimonio librario unico, il finanziamento di 75 mila euro previsto dall’articolo 3 della legge regionale numero 19 del 1995.
Ricordata l’audizione nella terza Commissione consiliare del direttore della biblioteca comunale di Soriano Calabro, condivide l’emendamento auspicando, in caso di mancato accoglimento in questa sede, un preciso impegno della Giunta regionale al riguardo.
Condivide l’emendamento relativo ad una realtà di grande valore e auspica che la Giunta regionale dimostri sensibilità a tal fine.
Riferito l’impegno assunto da tutti i consiglieri di maggioranza di ritirare gli emendamenti che comportano impegni di spesa, pur riconoscendo l’importanza dell’istituto bibliotecario di Soriano Calabro e pur ricordando il proficuo lavoro svolto nella terza Commissione consiliare, ritiene necessario rinviare l’esame della questione ricordando che l’istituto non è finanziato dal 2011.
Esprime parere negativo.
Ritenendo valide le motivazione alla base dell’emendamento, auspica che possa essere finanziato in seguito attraverso le risorse finanziarie del fondo cultura.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 22210 che è respinto, passa all’emendamento protocollo numero 22222, a firma del consigliere Mirabello.
Trattandosi di un emendamento che prevede un impegno di spesa, si dichiara disponibile a ritirarlo con la trasformazione in raccomandazione alla Giunta regionale affinché adotti a breve un provvedimento finalizzato a determinare l’importo del finanziamento a favore del Servizio bibliotecario regionale Polo di Vibo Valentia.
Preso atto che l’emendamento è ritirato, passa all’emendamento protocollo numero 22348, a firma del consigliere Sergio.
In linea con l’impegno assunto dai consiglieri di maggioranza, trattandosi di emendamento che prevede un impegno di spesa, ne comunica il ritiro, precisando che verrà trasformato in un ordine del giorno da sottoporre all’esame dell’Aula nella prossima seduta.
Preso atto che l’emendamento è ritirato, passa all’emendamento protocollo numero 22377, a firma del consigliere D’Acri.
Comunica il ritiro dell’emendamento che riguarda l’organismo pagatore dei contributi in agricoltura della Regione Calabria (ARCEA) trattandosi di emendamento che prevede un impegno di spesa, precisando che verrà trasformato in un ordine del giorno.
Preso atto che l’emendamento è ritirato, passa all’emendamento protocollo numero 22210/3, a firma del consigliere Mangialavori.
Illustra l’emendamento finalizzato a stanziare un contributo di 500 mila euro per finanziare gli interventi, ritenuti ormai improcrastinabili, di manutenzione e ammodernamento del porto di Vibo Valentia Marina e riqualificazione ambientale mediante il parziale investimento delle percepite accise ex lege numero 13 del 2005, considerato, peraltro, che grazie all’operatività del porto la Regione incamera annualmente entrate per 112 milioni di euro.
Esprime parere negativo.
Esprime parere negativo atteso che la percentuale delle accise è destinata a finanziare il fondo trasporti.
Posto ai voti l’emendamento che è respinto, passa all’emendamento protocollo numero 22226, a firma del consigliere Mirabello.
Pur sottolineando l’importanza dell’emendamento finalizzato ad incrementare di 30 mila euro lo stanziamento previsto per il Parco regionale delle Serre, si dichiara disponibile al ritiro ed alla trasformazione in ordine del giorno che impegni la Giunta regionale alla risoluzione della problematica.
Preso atto che l’emendamento è ritirato e trasformato in ordine del giorno, passa all’emendamento protocollo numero 22412, a firma del consigliere Bevacqua.
Comunica il ritiro dell’emendamento e la trasformazione in ordine del giorno.
Preso atto che l’emendamento è ritirato e trasformato in ordine del giorno, pone ai voti l’articolo 2 che è approvato come modificato. Indi, passa all’emendamento protocollo numero 22280/4, a firma del consigliere Romeo.
Comunica il ritiro dell’emendamento e la trasformazione in ordine del giorno.
Preso atto che l’emendamento è ritirato e trasformato in ordine del giorno, passa all’emendamento protocollo numero 22279, a firma del consigliere D’Acri.
Comunica il ritiro dell’emendamento relativo alla manutenzione delle dighe, chiedendone la trasformazione in ordine del giorno.
Preso atto che l’emendamento è ritirato e trasformato in ordine del giorno, passa all’emendamento protocollo numero 22225, a firma del consigliere Mirabello che è ritirato e quindi all’emendamento protocollo numero 22254/1, a firma del consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento finalizzato a finanziare il Sant’Agata, centro d’eccellenza del Meridione dal punto di vista infrastrutturale, culturale e sportivo per la formazione calcistica con un impianto all’avanguardia erogante servizi per circa 300 ragazzi di tutto il sud. Precisa, tra l’altro, che non si tratta di un contributo alla società sportiva Reggina Calcio ma piuttosto di un finanziamento, pari a 500 mila euro, all’impianto che occupa diverse unità di personale.
Sottolinea l’importanza dell’emendamento finalizzato alla salvaguardia di posti di lavoro evidenziando l’importante valenza sociale della struttura.
Esprime parere negativo.
Pur condividendo l’emendamento, ne chiede il ritiro, affermando che la Giunta regionale si farà carico di tale problematica soprattutto al fine di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro che rischiano di essere compromessi dalle vicende della società Reggina Calcio.
Sottolinea l’importanza dell’emendamento, auspicando che l’impegno dell’assessore Gaetano non sia di mera solidarietà di campanile cui non seguiranno provvedimenti concreti, segnalando, al contempo, altre importanti realtà come il centro di Catanzaro definito “la piccola Coverciano”.
Ritenuti necessari interventi generalizzati a favore dello sport, condivide le osservazioni del consigliere Tallini in merito alla necessità di prevedere interventi
per tutte le strutture regionali.
Ringraziato il consigliere Nicolò per la presentazione dell’emendamento, rileva che l’iniziativa non mira solo a valutare la storia di una società calcistica e, ritenendo che l’assessore De Gaetano abbia offerto uno spunto per riflettere, suggerisce di analizzare anche in Commissione la suddetta problematica.
Evidenziato come il consigliere Esposito sia riuscito a cogliere la ratio
dell’emendamento, rileva l’importanza ed il
significato dell’iniziativa, trattandosi di una struttura d’avanguardia che
ospita 300 ragazzi, comprendendo vitto, alloggio, tesa alla formazione ed alla
crescita.
Consapevole che non sia possibile erogare contributi alle società
calcistiche, pur tuttavia considera che l’emendamento miri ad
un fine nobile, richiedendo però l’impegno reale della Giunta regionale per il
detto fine.
Chiede la votazione per appello nominale
Dispone la votazione per appello nominale.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione. Presenti e votanti: 25; hanno risposto si 7; hanno risposto no 17; astenuti 1,
pertanto l’emendamento è respinto con il parere negativo della Giunta regionale
e del relatore. Indi, pone in discussione l’emendamento, protocollo numero
22254/2, a firma del consigliere Nicolò.
Illustra l’emendamento, teso all’istituzione di un fondo per le
famiglie monogenitoriali in gravi difficoltà, in
particolare ragazze madri, donne separate o divorziate, vedove, mediante
l’istituzione di un nuovo capitolo nello stato di previsione della spesa alla UPB 6.2.01.02.
Pone ai voti l’emendamento che è respinto, con il parere negativo della
Giunta regionale e del relatore. Indi, pone in discussione l’emendamento,
protocollo numero 22260, a firma del consigliere Cannizzaro.
Ritira l’emendamento, con l’impegno da parte della Giunta regionale di
trasformarlo in ordine del giorno o raccomandazione.
Dichiara ritirato l’emendamento con il parere favorevole della Giunta
regionale e del relatore. Indi, pone in discussione l’emendamento, protocollo
numero 22655, a firma del presidente Oliverio.
Illustra l’emendamento teso ad utilizzare 3
milioni di euro del fondo unico per le imprese da destinare al finanziamento a
sostegno dell’abbattimento delle tasse di ancoraggio del porto di Gioia Tauro.
Considerata l’importanza dell’emendamento, ritiene debba essere
fortemente sostenuto da tutto il Consiglio regionale, soprattutto in un momento
di crisi e di difficoltà ma anche di forte competitività, rappresentando un
grande sostegno all’attività portuale.
Annunciando voto a favore, ritiene il porto di Gioia Tauro una realtà
da potenziare e che può consentire di incrementare lo sviluppo regionale, anche
in considerazione della forte sofferenza delle piccole e medie imprese.
Pur annunciando voto favorevole, rileva tuttavia che l’emendamento è
stato sottoscritto dal solo presidente Oliverio e non
dall’intera maggioranza, evidenziando, di contro, l’importanza della coesione e
della dignità politica, al di là dei tanti emendamenti
respinti.
Associandosi a quanto detto dal consigliere Tallini,
annuncia anch’egli voto favorevole, facendo, però, notare che anche altri
emendamenti che sono stati respinti avevano la medesima importanza.
Espresso voto favorevole, anche a nome del
gruppo, ritiene importante l’intervento, auspicando un’attenzione maggiore da
parte del Governo centrale.
Pur accettando i consigli provenienti dalla minoranza, rileva che
ognuno ha la capacità di valutare autonomamente in un confronto politico
aperto, e richiama, pertanto, maggiore attenzione sul bilancio per esaminare e
analizzare i documenti in modo più approfondito.
Annunciato il voto favorevole, anche a nome
del gruppo, in quanto emendamento significativo, volto a incidere su una realtà
fondamentale del territorio, auspica che l’autorevolezza del presidente Oliverio possa servire a richiamare l’attenzione del
Governo centrale e del premier Renzi sulla situazione
attuale.
Ritenuto doveroso intervenire, rileva che con il suddetto emendamento
non è stata aumentata nessuna spesa, considerando, tra l’altro, che mentre con
3 milioni di euro sicuramente non si risolverebbe il problema delle imprese,
per Gioia Tauro lo stesso importo potrebbe rappresentare un cambiamento.
Tuttavia chiede un dibattito politico affinchè il Governo nazionale possa intervenire a dare
soluzione non solo a questa problematica ma anche a quella aeroportuale.
Preso atto dei pronunciamenti unanimi a sostegno dell’iniziativa
politica, ma anche in risposta a quanto rilevato dal
consigliere Tallini, osserva che in un Assise come
quella del Consiglio regionale è richiesto confronto politico ottimale, proprio
per l’importanza di cogliere il valore dell’attività politica, anche
soprattutto in considerazione della valutazione convergente su una problematica
che dovrebbe essere al centro della riflessione politica, a prescindere da
tutto.
Considera, infine, che lo sviluppo del porto di Gioia Tauro può trovare l’interessamento del Governo centrale solo
grazie alla forza politica ed al modo in cui la Calabria pone attenzione sul
problema, proprio in quanto rappresenta una infrastruttura strategica per
un’ipotesi di sviluppo sostenibile del territorio nel bacino del Mediterraneo.
Pone ai voti l’emendamento, protocollo numero 22655, che è approvato
all’unanimità.
Indi pone ai voti l’articolo 3 come emendato che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale, indi pone ai voti gli articoli 3 bis, 3 ter, 4, 5 e 6 che sono approvati.
Ribadisce il voto contrario ai documenti di
bilancio, auspicando in futuro di poter registrare nella maggioranza forme di
dissenso nei confronti del presidente Oliverio che
consentano una crescita dell’intera Assemblea. Altresì, in
riferimento all’emendamento sul porto di Gioia Tauro evidenzia come le risorse
previste dall’emendamento, benché positive, non siano minimamente sufficienti a
soddisfare le esigenze della più importante infrastruttura della regione.
Pone ai voti la legge nel suo complesso che è approvata come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Pone ai voti gli articoli da 1 a 17 che sono
approvati, indi la legge nel suo complesso che è approvata, comunicando che
l’Aula autorizza anche il dipartimento bilancio ad effettuare quanto di
competenza in materia.
Riferisce i contenuti della proposta ed in
particolare le novità introdotte in materia finanziaria dalla legislazione
nazionale che ne hanno condizionato la stesura. Altresì, riferisce i contenuti
contabili della proposta e ne chiede l’approvazione.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
Chiede una sospensione dei lavori.
Pone ai voti la richiesta di sospensione avanzata dal consigliere Romeo
e sospende la seduta.
Pone ai voti la proposta che è approvata. Indi, passa al sesto punto
all’ordine del giorno.
Pone ai voti la proposta che è approvata.
Pone ai voti la proposta che è
approvata.
Riferisce che la mozione prevede la riorganizzazione del Corpo
forestale e del medesimo in altre forze di polizia o pubbliche amministrazioni,
chiedendo che la Regione Calabria faccia da tramite col Governo per l’apporto
di queste modifiche che riguardano anche la salvaguardia
del territorio.
Ricorda di avere chiesto che l’ordine del giorno a sua firma fosse
integrato alla mozione di iniziativa del consigliere
Graziano.
Assicurato il consigliere Mirabello
sull’integrazione/accorpamento dei due provvedimenti, pone ai voti la mozione,
integrata con l’ordine del giorno di eguale contenuto, che è approvata
all’unanimità.
In riferimento all’aeroporto S. Anna di Crotone di cui si è dichiarato
fallimento con affidamento della gestione provvisoria ad altri enti, precisa che
ciò è dovuto alla superficialità invitando all’ individuazione di soluzioni al
fine di rendere ancora viva questa realtà che rappresenta un bene che per tutta
la Calabria e, considerate anche le altre difficoltà che riguardano i trasporti
con Trenitalia, chiede un intervento immediato su questa importante
infrastruttura. Indi da lettura della mozione.
Pone ai voti la mozione che è approvata all’unanimità.
Riferisce che gli interventi richiesti riguardano il terzo megalotto del
tratto Sibari-Capo Spulico, a suo avviso, un’opera di
grande impatto non solo economico ma anche strategico per le comunicazioni con le
altre regioni.
Sottolineato il grande sforzo profuso per ottenere le
risorse da destinare a queste opere, raccomanda massima attenzione e puntualità
per la consegna dei lavori stessi e dichiara il suo voto favorevole.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Ricorda le modalità di votazione e fa
distribuire le schede.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 25;
hanno riportato voti: Bova 16, Giudiceandrea 16, Cannizzaro
5, Pasqua 1, D’Agostino 1, Tallini 1, D’Acri 1; pertanto
dichiara designati per il Comitato di Coordinamento istituzionale i
consiglieri: Bova, Giudiceandrea e Cannizzaro.
Ricorda le modalità di votazione e fa
distribuire le schede.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 24;
hanno riportato voti: Nucera 18, Greco 14, Salerno 4, Cannizzaro
2, Neri 1, D’acri 1, Nicolò 1. Pertanto dichiara
designati per la Consulta regionale della Cooperazione i consiglieri: Nucera,
Greco, Salerno
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della mozione sulla paventata cessazione del servizio di treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia e il programmato parziale smantellamento di alcuni binari di molte stazioni della linea ferroviaria ionica nel tratto calabrese, impegnando il governo regionale a porre in essere tutte le iniziative volte ad evitarlo.
Pone ai voti la richiesta di inserimento che è approvata
Pone ai voti la mozione che è approvata, indi toglie la seduta.
La seduta termina alle 00,03
Il Funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo