X LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
1.
SEDUTA
DI MERCOLEDI’ 7
GENNAIO 2015
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE PROVVISORIO
GIUSEPPE GENTILE E DEL PRESIDENTE ANTONIO SCALZO
Inizio lavori
h. 14,35
Fine lavori h. 17,23
INDICE
Costituzione dell'Ufficio di Presidenza provvisorio
CANNIZZARO Francesco, Segretario
Questore F.F.
CANNIZZARO Francesco, Segretario
Questore F.F.
CANNIZZARO Francesco, Segretario
Questore ff.
CANNIZZARO Francesco, Segretario
Questore ff.
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
Giunta regionale della Calabria,*,*
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
Chiama a svolgere le funzioni di Segretario i consiglieri più giovani, Nicola Irto e Francesco Cannizzaro, e dichiara formalmente aperta la decima legislatura, indi invita il Segretario Questore f.f. a verificare il numero dei presenti.
Fa la chiama.
Comunicato che sono presenti tutti i consiglieri, si dichiara onorato di dare avvio alla decima legislatura che si augura sia proficua per la Regione. Richiamato il dato relativo alla scarsa affluenza elettorale, esorta i consiglieri al senso di responsabilità che dovrà, a suo giudizio, guidare l’agire degli amministratori della cosa pubblica e ribadisce il dovere, per la classe dirigente, di trovare delle soluzioni adeguate a risolvere i tanti ed annosi problemi della Calabria, auspicando una collaborazione anche da parte della minoranza.
Porge quindi un ringraziamento al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed un saluto alla consigliera Flora Sculco, unica rappresentante donna. Quindi augura al Presidente della Giunta buon lavoro.
Avvia le procedure elettorali, invitando il Segretario Questore f.f. a fare la chiama.
Fa la chiama.
(Segue la votazione indi lo spoglio delle schede)
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 24, schede nulle 2. Ha riportato voti: consigliere Scalzo Antonio 22, indi proclama eletto alla carica di Presidente del Consiglio regionale il consigliere Antonio Scalzo.
(Vivi e prolungati applausi da parte dei consiglieri
e del pubblico presente)
Dà lettura del seguente
intervento, riportato in integrale: “Presidente,
onorevoli colleghi, è con grande gioia e con immensa emozione che assumo questo
prestigioso incarico.
Voglio anzitutto rivolgere il mio pensiero e il mio saluto a tutti i cittadini calabresi, in particolare a coloro che sono messi a dura prova da una crisi economia senza precedenti. Ringrazio voi, carissimi colleghi, per avermi concesso l’onore di presiedere questa Assemblea. Un ringraziamento particolare al presidente Mario Oliverio, che ha creduto in me, mi ha sostenuto e mi ha dato modo di apprezzare le sue straordinarie qualità politiche e, soprattutto, umane. Intendo, fin da subito, evidenziare che lo svolgimento dell’attività istituzionale si dispiegherà in sinergia col progetto di rinnovamento della Calabria, che ha in Mario Oliverio il suo principale interprete. Ringrazio il mio partito e la coalizione di centrosinistra di cui sono espressione. Lasciatemi esprimere anche un saluto ed un ringraziamento particolare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il suo impegno a tutela delle Istituzioni e del bene prezioso dell’Unità del Paese. Un ringraziamento al premier Matteo Renzi per l’attenzione che ha già manifestato alla Calabria definita “la madre di tutte le battaglie” non solo per il riscatto del Mezzogiorno ma per l’intero Paese.
All’orgoglio che provo nell’assumere questo nuovo ed
importante impegno, fa da contraltare la consapevolezza dell’enorme
responsabilità che il mio e il nostro ruolo ci imporrà nel corso della decima
legislatura.
Oggi la Calabria è la regione più povera del Paese.
Ha una disoccupazione giovanile - il 65 per cento -
che rappresenta uno scandalo sociale;
vi è una povertà galoppante che coinvolge non più
soltanto i ceti sociali meno abbienti;
registriamo una pesante crisi del sistema produttivo
non più in grado di assicurare i livelli occupazionali esistenti;
la stretta creditizia operata dal sistema bancario
deprime investimenti e idee imprenditoriali;
la caduta degli investimenti pubblici agisce
ferocemente su economie come la nostra;
i comuni presentano difficoltà enormi nel
fronteggiare i bisogni basilari;
la presenza della mafia sempre più pervasiva nelle
attività economiche e il condizionamento sulle istituzioni democratiche
La politica in generale, ed a maggior ragione quella
calabrese, sono chiamate ad un duro banco di prova: rendere conto del proprio
operato con risposte rapide, concrete e durature.
Per quanto riguarda la nostra regione, occorre: il
coraggio dell’innovazione, attraverso un “Patto per la crescita” che aiuti le
piccole imprese in sinergia con le Università; una netta discontinuità politica
ed amministrativa col passato; un netto richiamo all’esercizio della
responsabilità da parte delle classi dirigenti.
Occorre piena consapevolezza dei complessi problemi
che viviamo, perché siamo dentro un profondo mutamento della struttura
societaria.
In più, soffriamo una crisi economica che, mentre
vede gli Stati dell’Eurozona rinunciare a scelte fondamentali, non registra alcun
miglioramento nella qualità della vita dei cittadini, anzi amplia le povertà e
le ingiustizie sociale.
In Europa il 2015 non promette niente di buono per i
Paesi con un debito pubblico come il nostro, sicché ad ogni Istituzione
pubblica e privata è richiesto un impegno straordinario e di segno riformista,
finalizzato a alla crescita sociale ed economica.
Si aggiunga, tornando a noi, il rischio per la
spinta neocentralista che mira ad indebolire funzioni e ruolo delle Regioni,
riducendone le competenze, con la conseguenza di deprimere la rappresentatività
democratica dei territori.
Il nostro compito, pertanto, ad incominciare da
quest’Aula di democrazia, risulta, com’è evidente, particolarmente gravoso.
Se non riusciremo a rimettere in sesto la Regione, anzitutto
ottimizzando la spesa pubblica, partendo dall’utilizzazione dei fondi
comunitari su cui già il presidente Oliverio è all’opera, rischiamo di essere
gli ultimi esponenti di un’Istituzione alla deriva.
Per me, avviare i lavori della prima seduta della X
Legislatura, è un grande privilegio che spero di meritarmi attraverso un
impegno quotidiano che - assicuro fin d’ora - sarà assiduo, puntuale,
scrupoloso.
E’ mia intenzione fare del Consiglio regionale, assieme
a tutti voi, una sede aperta ai calabresi: trasparente, produttiva, efficiente,
attraverso: il lavoro delle Commissioni; la valorizzazione dei tradizionali
strumenti di impulso e controllo democratico come le interrogazioni, le
interpellanze, le mozioni; l’iniziativa legislativa, sganciata da influenze
settoriali che hanno pesato negativamente sulla qualità delle leggi.
Tutto ciò ci aiuterà a dare un’altra immagine
dell’Assemblea legislativa e a riguadagnare la fiducia dei cittadini.
Il Consiglio regionale non deve più essere un luogo
costretto, com’è accaduto nel passato, a chiudersi a riccio dinanzi alla
protesta sociale, ma deve essere un luogo privo di opacità, dove ciò che accade
è reso conoscibile all’opinione pubblica. In tal senso, il ruolo
dell’informazione è indispensabile: un’informazione libera è uno dei fondamenti
della democrazia. Perciò, ringrazio fin d’ora i giornalisti che seguono i
nostri lavori ed a tutti loro assicuro la nostra massima e sincera
collaborazione.
Tutto ciò potrà ridare autorevolezza e prestigio
all’Assemblea legislativa.
L’avvio di una fase di riforma dello Statuto e della
stessa legge elettorale, come annunciato dal presidente Oliverio, proprio per
garantire la democraticità di normative così delicate, va nella stessa
direzione.
Insomma, un Consiglio regionale in grado di
colloquiare con le forze sociali, con le organizzazioni professionali e con i
comuni, avamposti fondamentali della democrazia.
Un’Assemblea regionale che sappia valorizzare la sua
presenza nell’organismo nazionale dei Consigli regionali, dove pervengono
stimoli legislativi ed opportunità che non possiamo perdere.
In quella sede, inoltre, occorrerà partecipare alla
discussione sulla riforma del bicameralismo e l’istituzione del Senato delle
autonomie che possa consentire alle Regioni di avere un luogo di confronto e di
rappresentanza nazionale.
Un’Assemblea che inizi ad occuparsi del
Mediterraneo, che fornisca allo stesso Esecutivo regionale, magari attraverso
l’istituzione di uno specifico Osservatorio sul Mediterraneo, elementi che
consentano alla Calabria di svolgere un ruolo utile per popoli in sofferenza e
proficuo per la valorizzazione delle nostre risorse ambientali, economiche e
culturali.
Queste indicate, sono alcune delle linee di lavoro
che costituiscono l’impegno che intendo svolgere. Un impegno che sapremo
portare avanti: insieme a tutte le forze politiche presenti in quest’Aula;
insieme al mondo associazionistico, al volontariato, alla Chiesa calabrese ed
alle istanze più rappresentative, sociali, economiche e culturali della nostra
terra, insieme alla Calabria ed ai calabresi onesti.
Proprio in virtù dello stretto legame che deve
intercorrere fra le istituzioni da noi rappresentate ed i cittadini, non
possiamo ignorare il fenomeno dell’antipolitica. E’ necessario ridare dignità
al ruolo che siamo chiamati a svolgere, riacquistando la fiducia dei cittadini
attraverso un quotidiano impegno, rivolto a dare credibilità al nostro operato.
Un’attenzione particolare, è importante riservare
alle tante “Calabrie” della diaspora, per tentare di trasformare un dramma
sociale - qual è stato l’emigrazione - in un’occasione di sviluppo per la
Calabria, considerato che i suoi migliori ambasciatori oggi sono proprio le
nostre comunità all’estero.
Prima di concludere, avverto l’obbligo di ricordare
a tutti noi, che l’Aula in cui ci riuniamo è intitolata al vicepresidente del
Consiglio regionale Francesco Fortugno, ucciso il 16 ottobre del 2005 mentre a
Locri si recava al seggio delle primarie dell’Unione.
(Vivi e
prolungati applausi da parte dei consiglieri e del pubblico presente)
E lo faccio, non solo per ricordare uno di noi.
Ma per rimarcare, anche in questa giornata
particolare, che la Calabria purtroppo continua a fare i conti con la mafia più
potente, che tenta di condizionare le istituzioni.
A noi è richiesta, in questa battaglia che
intendiamo combattere a viso aperto, una dose ulteriore di responsabilità
rispetto al cittadino comune.
Sottolineo, infine, l’importanza che l’Expo 2015 ha
per la Calabria e per la promozione della Dieta mediterranea. Nell’esposizione
mondiale di Milano sarà quindi importante esserci, col comparto agroalimentare,
con la bellezza dei nostri borghi e del nostro entroterra, ricco di storia e di
tradizioni.
Sono convinto – concludendo - che se impostiamo la X
Legislatura lungo le direttrici programmatiche indicate dal Presidente della
Regione e da quelle dal sottoscritto, otterremo risultati. Miglioreremo la
qualità della politica e daremo nuovo impulso all’Istituzione per la quale
operiamo all’insegna di un impegno incentrato sui fatti e sulla verità.
I calabresi, diceva uno dei più grandi scrittori del
Novecento, il nostro Corrado Alvaro, vogliono essere parlati. Ma non troppo,
aggiungo io sommessamente. E non solo per scongiurare una delle quindici
malattie indicate (per la Curia) da Papa Francesco: “il terrorismo delle
chiacchere”,ma anche perché il nostro tempo e i nostri problemi abbondantemente
noti, non consentono più parole. O comunque non solo parole.
I calabresi alla politica oggi chiedono sobrietà e
rigore nei comportamenti e nell’azione quotidiana. Ma sobrietà e rigore sono
richiesti non solo in termini di spending review. Un intervento che pure è
fondamentale. Occorre che la politica e le classi dirigenti calabresi avvertano
l’urgenza di fare bene le cose che fanno, puntando a ricucire il filo spezzato
della memoria, recuperando la nostra storia e valorizzando le nostre
tradizioni, perché se non si capisce da dove veniamo difficilmente sapremo dove
intendiamo andare.
In tal senso, ritengo formidabile la lezione del
Papa che “viene dalla fine del mondo”. La sua esortazione a recuperare concetti
come umanità e solidarietà, nel nostro vissuto quotidiano, e ad allontanandoci
dalla “patologie del potere” e “dall’impietrimento mentale e spirituale”, può
senz’altro aiutarci!
Grazie e buon lavoro!”.
Dichiarato di non preso parte alle operazioni di voto per l’elezione del Presidente del Consiglio regionale ed augurato buon lavoro al Consiglio ed alla Giunta regionale, chiede una breve sospensione dei lavori.
Ricordato come non sia possibile
sospendere l’odierna seduta, introduce il secondo punto all’ordine del giorno recante l’elezione dei due vice Presidenti
del Consiglio regionale.
Ricordate le modalità di voto, dispone la distribuzione delle schede.
Fa la chiama.
Comunica il risultato della votazione: presenti e votanti 31, hanno riportato voti: D’Agostino Francesco 14, Gentile Giuseppe 8, Tallini Domenico 4, Morrone Giuseppe 3, schede bianche 2.
Dichiara, quindi, eletti alla carica di vice Presidenti del Consiglio regionale i consiglieri D’Agostino Francesco e Gentile Giuseppe.
(Vivi e prolungati applausi da parte dei consiglieri
e del pubblico presente)
Dispone la distribuzione delle schede.
Fa la chiama.
Comunica il risultato della votazione: presenti e votanti 31. Hanno riportato voti: Graziano Giuseppe 18, Neri Giuseppe 12, schede bianche 1. Dichiara, quindi, eletti alla carica di segretari questori i consiglieri Graziano Giuseppe e Neri Giuseppe.
(Vivi e prolungati applausi da parte dei consiglieri
e del pubblico presente)
Indi, invita i Vice Presidenti e i Segretari Questori a prendere posto al banco della Presidenza.
Augurato buon lavoro all’Ufficio di Presidenza e a tutti i consiglieri regionali, preannuncia che nella prossima seduta di Consiglio saranno illustrate le linee programmatiche del programma di governo già presentato agli elettori che dovrà essere oggetto di confronto nell’Aula consiliare.
Sottolineato il ruolo centrale che il Consiglio regionale avrà nel programma di governo quale importante luogo di confronto, elenca i molti problemi della Calabria che richiedono una azione di governo forte e decisa da compiere con sobrietà e rigore cui ricondurre anche la macchina burocratica regionale.
Indi, chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge inerente l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2015, approvato con atto monocratico, attese le ragioni d’urgenza, nelle more di insediamento del Consiglio regionale avvenuto in data odierna.
Precisato che trattasi di un provvedimento di natura tecnica necessario per garantire il funzionamento della macchina burocratica regionale, illustra due emendamenti alla proposta di legge, ritenuti di fondamentale importanza, e precisamente: uno teso a consentire l’utilizzo dei fondi, bloccati da oltre 1 anno, destinati alla manutenzione degli impianti pubblici regionali relativi allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani; un secondo emendamento finalizzato a dimezzare del 50 percento le risorse finanziarie destinate agli emolumenti spettanti ai componenti, anche di vertice, degli enti sub regionali e delle società in house, da inserire nel quadro di un più ampio piano di riorganizzazione amministrativa, al fine di mandare un segnale forte ed importante ai cittadini calabresi.
Ritenuto necessario aprire una nuova pagina della politica calabrese, consapevole della eccezionalità della richiesta di trattazione nella seduta odierna della proposta di legge inerente l’autorizzazione all’esercizio provvisorio, resasi necessaria per ragioni di urgenza, ne auspica l’approvazione.
Rivolto ai consiglieri regionali un augurio di buon lavoro, censura il ritardo con cui si è proceduto all’insediamento del Consiglio regionale e stigmatizza come, a suo avviso, la prima seduta sia stata caratterizzata da un evidente “trasversalismo”.
Dichiarato di far parte di una opposizione seria e scevra da “inciuci”, ritiene offensiva la richiesta del presidente Oliverio di trattare nella seduta odierna la proposta di legge inerente l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge 1/10^ inerente la variazione di bilancio di previsione e della proposta di legge 2/10^ relativa all’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio che sono approvate.
Indi pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 4/10^ relativa al contenimento della spesa ed alla riorganizzazione di agenzie ed enti locali che è approvato.
Pur condividendo l’eventuale efficacia della proposta di legge 4/10, sottolinea che la proposta di dimezzamento degli emolumenti spettanti ai componenti, anche di vertice, degli enti sub regionali crea non poche perplessità ed al riguardo chiede notizie e rassicurazioni sulla correttezza del percorso proposto.
Sottolinea che l’interesse principale della proposta di legge di riorganizzazione degli Enti, Agenzie, Commissioni e Comitati regionali è finalizzato principalmente ad obiettivi di risparmio ed efficienza e precisa che ciò avverrà solo dopo un’attenta analisi che preveda la partecipazione e l’approvazione da parte di tutti a prescindere dall’appartenenza politica.
Sottolineando l’efficacia degli interventi realizzati dalla precedente amministrazione, auspica che si possa lavorare sulla stessa linea di continuità con grande senso di responsabilità.
Evidenziando l’importanza dell’intervento del consigliere Tallini e della proposta di legge 4/10, ritiene che le proposte nel loro insieme tendano a dare un contributo all’intera collettività, da realizzare attraverso una politica moderata.
Sottolineando l’importanza e la gravità del non facile impegno intrapreso dalla nuova amministrazione, offre massima disponibilità al fine di migliorare ed accelerare al meglio la rappresentanza istituzionale.
Ribadisce, inoltre, la rilevanza della proposta di legge 4/10, auspicando un impegno equo da parte del Presidente e della maggioranza.
Evidenziato come, a suo avviso, il Presidente delle giunta regionale abbia dimostrato coerenza per dare una svolta alla Calabria, reputa inopportune le dichiarazioni del consigliere Tallini e puntualizza quali siano stati i risultati della precedente amministrazione, escludendo che “trasversalismo” e “demagogia” possano caratterizzare la nuova amministrazione che vuole ripartire in contro tendenza rispetto al passato per mettere in atto benefici che rassicurino i calabresi.
Reputando produttiva la seduta odierna, giudica inopportune le dichiarazioni del consigliere Tallini in merito ad un presunto trasversalismo che, invece, a suo avviso, andrebbe ricercato nelle precedenti amministrazioni e, vista la situazione di emergenza in cui verte la Calabria, auspica che in futuro ci sia più collaborazione nell’interesse dei calabresi.
Sottolinea, inoltre, che le proposte di legge inserite all’ordine del giorno, rappresentano l’inizio di un percorso teso ad evitare sprechi e utilizzare al meglio le risorse.
Reputa necessario ottimizzare l’efficienza regionale avviando riflessioni e riforme urgenti.
Rivolgendosi quindi al Presidente della Giunta regionale, sottolinea quanto sia chiara la linea da lui descritta e, ricordando i danni del passato, invita ad un’attenta riflessione sul da farsi, soprattutto per quanto riguarda l’impiego delle risorse pubbliche ed il lungo periodo di inattività.
Sottolineando l’efficienza della seduta odierna dal punto di vista organizzativo, precisa quanto già questo sia indicativo rispetto all’idea di novità e cambiamento, aprendo così una sfida al rinnovamento che va al di la del colore politico.
Pone ai voti la proposta che è approvata a maggioranza e passa al punto successivo.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 0000303 all’articolo 1 che è approvato, l’articolo 1 che è approvato come emendato e la legge nel complesso approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Pur condividendo lo spirito del progetto di legge in esame e
soprattutto dell’ultimo comma, teso ad iniziare il percorso di contenimento
della spesa, chiede al segretario generale se serva il parere dei revisori dei
conti.
Rispondendo ai problemi tecnici posti dal consigliere Irto, specifica
che la proposta in esame non comporta aumenti di spesa e che eventuali
emendamenti potranno essere inseriti a supporto proposta, indi pone in
votazione la proposta di legge numero 4/10^ che è approvata a maggioranza con
autorizzazione al coordinamento formale.
Sottopone all’attenzione dell’Aula l’approvazione della proroga del
Piano casa, concordata in Conferenza Stato-regioni, che consente di rimuovere
alcune difficoltà dell’edilizia abitativa. Sottolineato che anche questa proposta
ha la forma di atto monocratico, la sottopone al Consiglio regionale come
adempimento necessario.
Affermato di condividere la proposta con cui il Presidente si è fatto
interprete di un’istanza dell’intera Calabria, ricorda che la legge è stata
approvata dal centro destra ed ha dato l’opportunità a tante attività
produttive di crescere. Annuncia, quindi, voto favorevole provvedimento.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno del progetto di
legge numero 3/10^ che è approvato.
Pone in votazione il progetto di legge che è approvato.
Ringraziato il Consiglio regionale per aver accolto approvandoli questi
provvedimenti che considera necessari, precisa che il Consiglio regionale era
stato convocato, a seguito delle proclamazioni, il 29 dicembre ed è stato
rinviato di una settimana e che i 40 giorni cui si fa riferimento sulla stampa
non sono riconducibili all’Aula o a problemi maggioranza. Evidenzia, quindi,
come la giornata di oggi faccia chiarezza, avendo la maggioranza espresso le
sue componenti in seno all’Ufficio di Presidenza del Consiglio, di contro ravvisa
una disarticolazione in seno alla minoranza. Chiede, quindi, all’Ufficio di
presidenza di fissare per martedì o mercoledì della prossima settimana una
seduta di Consiglio al fine di effettuare delle modifiche statutarie che
allineino lo Statuto della Regione ad altre realtà, liberandolo da impugnative
del Governo (previsione dei consiglieri supplenti), consentendo al Presidente
della Giunta, eletto con elezione diretta, di poter scegliere la composizione
della Giunta senza vincoli ed adeguando lo Statuto alla contrazione del numero
di consiglieri ed assessori, statuendo che il Presidente della Giunta possa
avvalersi anche della figura del consigliere delegato.
Dato atto che i problemi della minoranza sono effettivi ed augurandosi
che siano risolti, contesta il fatto che la maggioranza sia compatta avendo
solo stanotte individuato il nome del Presidente del Consiglio regionale.
Manifestate perplessità sul metodo utilizzato che tende a non condividere le
proposte con l’opposizione, si augura che siano portate all’attenzione del
Consiglio regionale altre situazioni esemplificative rispetto alla nomina degli
assessori, al fine di fugare i dubbi.
Esaurito l’ordine del giorno, comunica che la prossima seduta sarà
convocata a domicilio, indi toglie la seduta.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo