CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA
Seduta n. 4 del 03/06/2020 - Diretta testuale e streaming

Consiglio regionale del 03/06/2020


DIRETTA DALL'AULA - 4^ SEDUTA

di mercoledì 3 giugno 2020

Presidenza del Presidente Domenico TALLINI

  

Il Presidente dà avvio ai lavori con la lettura e l'approvazione del verbale della seduta precedente.

Comunicazioni all'Aula.

Interviene il Presidente TALLINI Domenico (Forza Italia) (esprime indignazione per le ingiuste accuse di cui il Consiglio è stato oggetto a seguito dell'approvazione della legge 5/2020 che, precisa, non ha introdotto i vitalizi. Ringrazia i consiglieri Di Natale e Francesco Pitaro per aver accettato l'invito al ritiro della Mozione ed i consiglieri Graziano e Pietropaolo per aver soprasseduto alla richiesta di inserimento di alcune proposte all'ordine del giorno.
Introduce la discussione sulla proposta di abrogazione della legge 5/2020 a firma dei Presidenti dei gruppi consiliari, esclusa quella del consigliere Arruzzolo, assente al momento della sottoscrizione, ma che si intende acquisita.
Introduce il punto sull'annullamento della legge 5/2020, verificata la sussistenza di incongruenze su quanto deciso in sede di Conferenza dei Capigruppo e sull'impatto finanziario, acquisita la volontà da parte dei gruppi di procedere all'annullamento. Il ricorso all'art. 42 del Regolamento ha determinato, dichiara, nella scorsa seduta, una limitazione di possibilità di intervento. Trattasi di un'azione doverosa, che prende atto dalle enormi responsabilità come Assemblea Legislativa e non consente errori neanche in buona fede. Chiede ai consiglieri di evitare, in futuro, il ricorso all'art. 42 per consentire l'istruttoria in sede di Commisioni consiliari. Esprime indignazione per l'attacco concentrico contro il Consiglio reigonale, parlando impropriamente di introduzione dei vitalizi. La legge che si sta per abrogare non incide sull'impianto della normativa vigente (L.R. 13/2019), ma su aspetti marginali. Elenca una serie di soggetti che avrebbero cavalcato la tigre della protesta in maniera provocatoria e, in alcuni casi, per motivi personali. Stesso trattamento non è stato riservato ad azioni del Governo molto più scandalosi, prosegue. Ritiene necessariaun'operazione verità che diradi le nubi sul Consiglio regionale. Illustra i presupposti di cui alla legge 13/2019 e alla normativa vigente in materia. La riduzione, in sede di approvazione del bilancio, di ben tre milioni di euro sul bilancio del Consiglio e del funzionamento dei Gruppi consiliari è la testimonianza della volontà di ridurre la spesa. Respinge le false accuse registrate, i comportamenti futuri saranno la testimonianza della volontà politica. Le scuse vanno rivolte soltanto ed unicamente ai Calabresi, conclude
).

Interviene il consigliere MANCUSO Filippo (Lega Salvini) (illustra il provvedimento, ringrazia il Presidente per aver programmato in tempi celeri la seduta straordinaria. Precisa che la legge che si sta per abrogare non avrebbe reintrodotto i vitalizi, ma riguardava il trattamento di fine mandato. Il testo approvato, erroneamente, avrebbe dato la possibilità di versare i contributi previdenziali. Il Consiglio vuole dare risposte concrete ai Calabresi, in piena trasparenza e nel rispetto della legalità. L'obiettivo è pervenire ad una inversione di tendenza rispetto al passato. Considera l'approvazione della legge 5/2020 un incidente di percorso poichè la presente legislatura avrà,tra i suoi obiettivi la razionalizzazione della spesa).

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) (esprime delusione per quanto accaduto, peggiore scelta non poteva essere fatta, dichiara, ed è stata data la stura a strumentalizzazioni. La scelta ha instillato in molti il dubbio sulla credibilità del Consiglio, a molti è stata data l'impressione che il Consiglio legiferi a proprio vantaggio e non a favore dei cittadini. In futuro, per ciò che mi riguarda, dichiara, non acconsentirò a simili iniziative. Chiede che vengano elette le Commissioni poichè un simile errore, in presenza delle Commisioni, non sarebbe stato commesso. Il controllo avrebbe dovuto essere più attento, e, dichiara, mi assumo la responsabilità dell'errore fatto e chiedo scusa pubblicamente ai Calaresi, agli elettori del PD ed anche ai consiglieri Callipo e Pitaro Francesco che hanno firmato la proposta sulla scia di quanto fatto dal sottoscritto. Anomala l'assenza del parere del legislativo sulla proposta che, in futuro, non sarà consentita. Il PD non ha presentato una proposta di abrogazione e ha lasciato il compito alla Presidenza in rappresentanza di tutto il Consiglio. Tempi duri e sfide straordinarie ci aspettano, dichiara, e bisognerà dimostrare che la Calabria ha degli amministratori capaci. Bisogna dimostrare che il Consiglio non è la palla al piede di alcuno).

Interviene la consigliera MINASI Clotilde (Lega Salvini) (gratuite speculazioni sul tema sempre caldo dei vitalizi hanno messo in ombra quanto sin qui di positivo è stato fatto, dichiara. Il messaggio recepito è di continuità col passato e non può essere ammesso. Le esperienze pregresse hanno determinato la unanime iniziativa di pervenire all'abrogazione della norma e, soprattutto, di chiedere scusa ai Calabresi. In futuro non dovrà essere dato spazio a fraintendimenti sulla volontà di creare privilegi. La Lega non intenderà soprassedere a fattispecie analoghe e a modalità regolamentari che alimentano equivoci).

Interviene il consigliere DI NATALE Graziano (Io Resto in Calabria) (aldilà di quanto fin qui emerso, precisa che aveva presentato una proposta di abrogazione ma l'ha ritirata per consentire la rappresentanza di tutto il Consiglio da parte del presidente Tallini. La legge va abrogata in un clima surreale, che ha generato profondo imbarazzo per quanto avvenuto in un contesto difficile dal punto di vista economico/finanziario e sanitario. In qualità di neoeletto dichiara di volere rappresentare la politica che pensa agli interessi dei Calabresi che non hanno avuto un buon segnale dall'odierna assemblea. Il vulnus dell'assenza delle Commissioni consiliari va colmato e le proposte di legge sin qui approvate non sono passate al vaglio delle Commissioni. Annuncia che una simile pratica non sarà più avallata dal gruppo. Non convince, prosegue, neanche il sistema di votazione: andrebbe attivato il voto elettronico. L'unico privilegio che rivendica è quello di rappresentare i Calabresi e chiede l'Assemblea assuma l'autorevolezza del ruolo a rappresentare degnamente i Calabresi e vedere risolti i loro problemi).

Interviene il presidente Tallini (precisa che quanto sin qui fatto dalla Presidenza risponde al dettato regolamentare).

Interviene il consigliere PITARO Francesco (Misto) (annuncia il voto a favore all'abrogazione della legge 5/2020. Ammette una certa superficialità sul voto espresso sulla legge abroganda. Ritiene che la proposta sia stata predisposta con l'intenzione di pervenire a quel tipo di legge. Il furfantello deve essere stanato dalla maggioranza, dichiara, ingenuamente ha pensato di poter favorire se stesso senza pensare che la norma non sarebbe passata al vaglio sulla legittimità da parte del Consiglio dei Ministri e sopratutto che sarebbe valsa solo per il futuro. Necessario, per il futuro, non farsi trascinare in simili obbrobri).

Interviene il consigliere MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini) (apprezza l'elemento di forte determinazione della Presidenza nel prevedere l'abrogazione tempestiva della legge. Stigmatizza la mancanza di trasparenza e di comunicazione tra i capigruppo ed i consiglieri. Sigmatizza, inoltre, la possibilità di inserire, ai sensi dell'art. 42 del Regolamento interno del Consiglio, i provvedimenti in Aula. Ritiene opportuno riprendere la legge 13/2019 e farne la comparazione con la Regione più virtuosa).

Interviene il consigliere AIETA Giuseppe (Democratici Progressisti - Calabria) (il danno di immagine arrecato all'Assemblea è incalcolabile, anche perchè l'inizio della legislatura è stato un inizio di buon senso. La verità dovrà essere ancora scritta, bisogna spiegare ai cittadini che i consiglieri della legislatura precedente non percepiranno il vitalizio. Con la legge 5/2020 si è data la sensazione di famelicità da parte dei consiglieri. L'errore è ammissibile, ma sarebbe opportuno che si evitassero gli inserimenti dei provvedimenti in Aula e, soprattutto, sarebbe utile prevedere la partecipazione dei capostruttura, tecnicamente competenti, in sede di Conferenza dei Capigruppo. Quanto di positivo è stato fatto ad inizio legislatura, in favore dei soggetti più deboli e particolarmente interessati dalla crisi economica, è stato cancellato. Bisogna assumere l'impegno di pervenire all'abrogazione del finanziamento dei gruppi consiliari, ciò per farsi perdonare dai Calabresi e dimostrare di volersi spendere per loro e non per mantenere quanto viene percepito come finanziamento della casta).

Interviene il consigliere CALLIPO Filippo (Io Resto in Calabria) (oggi, con l'abrogazione della norma, si dà prova di grande forza a scanzo di quanto da tanti ciarlatani è stato evidenziato).

Interviene il consigliere IRTO Nicola (Partito Democratico) (bene ha fatto la Presidenza a convocare il Consiglio per pervenire all'abrogazione della legge. Rammenta che la legge 13/2019 che si intendeva modificare, ha già portato delle risorse ed è andata ad intaccare i vitalizi passati e garantiti fino alla IX legislatura. 8 milioni di euro dei risparmi della scorsa legislatura sono stati utilizzati per alcuni provvedimenti di aiuto fatti ad inizio XI legislatura. E' evidente che sulla Calabria c'è un'aspettativa maggiore e deve fare uno sforzo in più. I Calabresi si aspettano di più e l'odierna legislatura potrebbe intervenire sugli stipendi dei burocrati, sulle strutture speciali e su quanto viene percepito come privilegio).

Interviene il Presidente TALLINI Domenico (Forza Italia) (condivide in parte quanto tracciato dal consigliere Irto, rivendica, però, pari trattamento e pari dignità, ritiene che la Calabria debba essere trattata alla stregua delle altre Regioni).

Interviene il consigliere TASSONE Luigi (Partito Democratico) (concorda sulla necessità che la norma venga abrogata. Inaccettabile, dichiara, la gogna mediatica cui si è sottoposti, prendendo spunto, tra l'altro, da un'inesattezza sulla percezione dei vitalizi).

Interviene il consigliere ESPOSITO Sinibaldo (Casa delle libertà) (la legge 5/2020 è stata vista come una difesa della casta. Molto fango è caduto su tutti, nessuno escluso. Ritiene sia partito, da oggi, un nuovo modo di condividere gli errori fatti relativamente alla opportunità politica ed alla mancata comunicazione. Precisa che la legge non ha introdotto i vitalizi, che non esistono dalla X legislatura, ma è stata percepita come la possibilità della loro reintroduzione, opportuno precisare, dichiara, che si tratta di indennità differita. Necessario ripartire e per farlo non si può tergiversare sull'elezione delle Commisioni nel cui seno bisogna lavorare, partendo dalla modifica del Regolamento interno e, col lavoro, scrollarsi di dosso il fango che, inevitabilmente, ha sporcato ogni consigliere).

Interviene il Presidente Tallini (tiene a ribadire che la legge che si sta per abrogare non ha previsto l'introduzione dei vitalizi, come facilmente riscontrabile).

Il Presidente pone ai voti gli articoli:

art.1
art.2
art.3

Il Presidente pone ai voti la proposta nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale.

Il Consiglio approva.

Il Presidente, esaurito l'ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

La seduta è tolta.