CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA
Seduta n. 68 del 11/03/2019 - Diretta testuale e streaming

Consiglio regionale del 11/03/2019


DIRETTA DALL'AULA - 68^ SEDUTA

di lunedì 11 marzo 2019

Presidenza del Presidente Nicola IRTO

Vedi elenco consiglieri/assessori

 

Il Presidente dà avvio ai lavori con la lettura e l'approvazione del verbale della seduta precedente.

Comunicazioni all'Aula

Sull'ordine dei lavori, il Presidente comunica la rivisitazione dell'ordine del giorno per come concordato in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari e che, pertanto, saranno posti in discussione l'esame abbinato delle proposte di legge n. 365/10^ e n. 348/10^ e la proposta di legge n. 31/10^.

Interviene il consigliere GUCCIONE Carlo (Partito Democratico) (ritiene che il Consiglio debba determinarsi sull'annuncio della ministra Grillo, relativo all'emanazione du un nuovo decreto per la Calabria col quale verrebbe commissariato il Commissario alla Sanità. Opportuno pervenire alla stesura di un documento da inviare al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio dei Ministri che stigmatizzi detto comportamento).

Il Presidente invita il consigliere Guccione a formalizzare l'Ordine del Giorno ed inserisce il primo punto all'ordine del giorno:

ESAME ABBINATO

- Proposta di Legge n.365/10^ di iniziativa dei Consiglieri M. MIRABELLO, V. CICONTE, S. ESPOSITO, C. PARENTE, A. SCALZO, D. TALLINI recante: "Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione "
- Proposta di Legge n.348/10^ di iniziativa del Consigliere A. BOVA recante: "Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione "

E' in discussione con riferimento ai PP.LL. NN. 365/10, 348/10 un testo unificato: Integrazione delle aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione nel testo proposto da: Relatore: M. MIRABELLO

Interviene il consigliere BOVA Arturo (Democratici Progressisti) (annuncia la presentazione di tre emendamenti che chiede vengano posti in discussione)

Interviene il consigliere MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico) (illustra il provvedimento e l'iter sin qui seguito per il raggiungimento di un obiettivo così ambizioso, esprime soddisfazione per le modalità e per l'apporto costruttivo di tutti gli attori protagonisti, annuncia l'avvio, in sede di Commissione consiliare, della discussione sulla complessiva riorganizzazione della rete ospedaliera).

Interviene il consigliere PARENTE Claudio (Forza Italia) (pone l'accento sull'importanza che il momento riveste per tutto l'ambito sanitario catanzerese e non solo. Fa un breve excursus sulle difficoltà di integrazione tra il mondo accademico e quello sanitario che ha rappresentato un problema per la città di Catanzaro e la perdita di una occasione importante per l'intera Calabria. L'integrazione avrebbe permesso, da tempo, la creazione di un polo di altissimpo livello, ma ciò è stato reso impossibile anche per colpa della politica. Ringrazia il sindaco di Catanzaro, Abramo, per le iniziative assunte e tutti i soggetti che trasversamente hanno contribuito al raggiungimento di un obiettivo così ambizioso).

Interviene il consigliere SCALZO Antonio (Moderati per la Calabria) (oggi si perverrà alla costruzione della più grande azienda universitaria del meridione, grazie al coinvolgimento di diversi soggetti e che riabilita il Consiglio regionale. Il passaggio ha visto il coinvolgimento di tutte le forze politiche del Consiglio, la presidenza della Giunta e la presidenza della Commisione Salute del Consiglio. La scelta è l'unica possibile, dichiara, e porterà al rilancio il sistema sanitario ospedaliero regionale attraverso l'unione del Policlinico Mater Domini, l'Università Magna Graecia, il Pugliese Ciaccio e l'Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. Il sistema attuale si basa sulla competenza, sulla capacità dei singoli, sullo sforzo dei più, ma manca un sistema organizzativo efficiente, necessario in seguito l'atto aziendale ed una vigilanza stretta che eviti la prevaricazione dell'uno sull'altro. Necessario, inoltre, fare rete e dare risposte qualitativamente e quantitativamente sufficienti).

Interviene il consigliere ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) (l'unione dell'azienda ospedaliera Mater Domini e l'ospedale Pugliese Ciaccio era nel programma elettorale di tutte le coalizioni a dimostrazione dell'importanza che la riorganizzazione ospedaliera riveste per la città di Catanzaro e per la Calabria tutta. Ringrazia il presidente Oliverio, i presidenti delle Commissioni per l'impegno profuso per la soluzione delle problematiche appalesatisi durante l'iter. Fortemente preoccupato per la stesura del protocollo d'intesa tra il Rettore e la Regione e, considerato che il protocollo interverrà su tutti i rapporti tra Univerità e Regione, ritiene i tempi ristretti e chiede un attento monitoraggio di tutte le fasi propedeutiche all'approvazione del protocollo d'intesa. Rammenta che la Fondazione Tommaso Campanella è morta per la mancata ottemperanza a quanto la legge prevedeva. Perchè la legge dia i frutti sperati e necessario sbloccare il capitolo del nuovo ospedale di Catanzaro, condizionato all'azienda unica. Il Movimento Cinque Stelle ha chiesto al Ministro di impugnare la legge, prima ancora che la stessa venga approvata, dunque, a prescindere dal suo contenuto e a dimostrazione che le contestazioni non sono indirizzate al merito del provvedimento, ma hanno finalità elettoralistiche. Invita il Presidente a vigilare sulla costruzione del protocollo d'intesa perchè non venga svilito quanto si è riuscito a fare solo dopo venti anni di tentativi andati a vuoto)

(Presidenza del Vicepresidente Ciconte)

Interviene il consigliere BOVA Arturo (Democratici Progressisti) (si registra un momento importante per la legislatura, ma rivendico la presentazione, in tempi non sospetti, di una proposta di legge sulla materia e non è comprensibile perchè si sia dovuto attendere la presentazione di un altro testo prima di intraprendere la discussione, evidentemente si ubbidisce a logiche diverse, dichiara, non facilmente comprensibili. Avanza perplessità sul merito della proposta che andrebbe ad affossare l'Asp di Catanzaro e, prosegue, i presupposti di cui alla norma contrasterebbero con quanto io stesso ho annunciato in campagna elettorale relativamente alla garanzia di una sanità dislocata. Confida sulla previsione di una globale rivisitazione della struttura sanitaria regionale, annunciata dal presidente Mirabello, annuncia il ritiro degli emendamenti per consentire la velocizzazione dell'iter).

Interviene il consigliere TALLINI Domenico (Forza Italia) (negli ultimi anni si è assistito ad una polemica aspra tra la gestione commissariale e la regione Calabria e che ha visto l'aumento dell'emigrazione sanitaria e l'aumento del deficit. Il momento storico e politico è contraddittorio ma, oggi, si potrebbe scrivere una bella pagina della legiferazione in ambito sanitario. Il rischio è, però, che l'antipolitica prenda il sopravvento e la legge venga messa a repentaglio. L'approvazione della proposta in discussione darebbe vita alla più grande azienda del meridione, competitiva in ambito oncologico e in tutti gli altri settori. L'approvazione della proposta in esame darebbe un senso all'intera legislatura. Lasciando da parte le contrapposizioni si può pervenire alla scrittura della più bella pagina in tema di sanità degli ultimi trent'anni)

Interviene il consigliere GUCCIONE Carlo (Partito Democratico) (la legge potrà modificare profondamente la sanità calabrese,dichiara, il rischio è che sulla proposta ci sia un orientamento diverso del Governo nazionale. Nella conferenza stampa del ministro Grillo c'era molto di campagna elettorale. Necessario tenere alta la guardia. In Commissione consiliare, per la prima volta, si è vista una sinergia istituzionale tra la Regione ed il commissario Cotticelli, grazie anche al ruolo della minoranza. L'azienda unica determinerà prestazioni ospedaliere migliori in termini qualitatitvi, ma anche la riduzione dell'emigrazione sanitaria. A quella odierna, continua, dovrà seguire una riforma che metta insieme Ab e Spoke ed in questo scorcio di legislature bisognerà rimettersi sulla strada maestra delle riforme. Il Consiglio dovrà riuscire a comunicare al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio l'inopportunità del comportamento della ministra Grillo ed è tempo di concordare la fuorisciuta dal piano di rientro, avviando un percorso finalizzato a ciò. I commissariamenti non hanno prodotto quanto auspicato. La legge darà un messaggio di speranza alla Calabria, conclude).

Interviene il consigliere ORSOMARSO Fausto (Misto) (favorevole ai presuppposti di cui alla norma, che rappresenta la prima grande novità rispetto alla logica campanilistica degli ultimi tempi, esiste, dichiara, un problema di approccio che dovrà essere serio, dunque inutile stupirsi della chiusura di alcuni ospedali inefficienti anche quando ciò può essere impopolare. Di estrema serietà dovrà essere anche l'approccio con il Governo che dovrà riconoscere le difficoltà evidenti anche nella costruzione dei nuovi ospedali, determinati anche dai ritardi dello Stato, e che saranno anche di chi governerà la prossima legislatura).

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) (esprime apprezzamento per gli attori che hanno portato al risultato di oggi che è qualificante ed è teso a ridare fiducia alla cittadinanza e più forza al Consiglio regionale. In questi anni si è rinuciato a preseguire obiettivi di ampio respiro e si è rimasti ancorati all'attività commissariale. Esprime apprezzamento per il lavoro del direttore del dipartimento Belcastro. Ritiene indecente l'atteggiamento della ministra Grillo, non può essere sottaciuta la mancanza di rispetto istituzionale. Importante alzare il livello del confronto col Governo su tutti gli altri temi).

(Presidenza del Presidente Irto)

Interviene il consigliere GALLO Gianluca (Casa delle libertà) (la proposta di legge in esame è l'occasione giusta per affrontare un tema ampio in ambito sanitario. La proposta arriva in Aula grazie al lavoro certosino da parte delle commissioni, delle istituzioni interessate e della concertazione messa in campo. Oggi si registra un dato positivo nonostante la situazione grave che ha visto la nostra regione additata per le negatività che hanno portato alle dimostranze del persidente Oliverio avverso il Governo Gentilone. La concertazione, dunque, è alla base della buona riuscita di una iniziativa così importante, contrariamente a quanto avvenuto in sede di approvazione di Bilancio, quando la Giunta regionale tentò un blitz con la presentazione di una proposta di modifia della sanità territoriale. Esprime preoccupazione circa i tempi di realizazione dei nuovi ospedali la cui costruzione non ha rispettato il tabellino di marcia. Manifesta, inoltre, preoccupazione per il federalismo regionale che determinarà un ulteriore aggravarsi della situazione).

Interviene il consigliere CICONTE Vincenzo Antonio (Partito Democratico) (difficile in Calabria l'azione riformista, i problemi tra mondo ospedaliero ed universitario ci sono ovunque. Due le mission: l'assistenza, e la formazione e la ricerca. La creazione dell'azienda unica non risolverà da sola il problema, esistono problemi strutturali da superare. Rammenta la difficoltà, anche nella scorsa legislatura, di pervenire ad una modifica per l'opposizione delle province di Vibo e Crotone, a dimostrazione che le riforme non sono semplici. Necessario affrontare anche i problemi di squilibrio in ambito provinciale. Il protocollo d'intesa dovrà essere posto all'attenzione di chi ha competenza per poter dare risposte serie. L'ospedale dovrebbe nascere in contiguità con l'università).

Interviene il consigliere PEDA´ Giuseppe (Casa delle libertà) (è un'opportunità per la creazione di sinergie che non potrà che portare beneficio al territorio calabrese, dichiara. Riprende la discussione sulla mancata assegnazione dell'ospedale della Sibaritide e della Piana di Gioa Tauro che, seppur non imputabile all'amministrazione regionale,afferma, non deve esimere la Regione dal dare la giusta informativa alla cittadinanza. Invita a vigilare sul funzionamento dei presidi sanitari e di tutte le strutture preposte all'erogazione del servizio sanitario considerato che la costruzione dei nuovi ospedali diventa sempre più un miraggio).

Interviene il consigliere AIETA Giuseppe (Partito Democratico) (a nessuno sfugge, dichiara, che il provvedimento apre una stagione in sanità. La zavorra non è rappresentata dal commissariamento, ma dal commissario Scura che con atti cervellotici ed incomprensibili ha, di fatto, paralizzato il settore. Oggi è necessario iniziare un nuovo percorso ed i direttori generali dovranno dare una spinta. Registra il nuovo positivo approccio del generale Cotticelli).

Interviene il consigliere NICOLÒ Alessandro (Misto) (esprime condivisione per il percorso avviato e per il senso di responsabilità dimostrato. Si va a scrivere una pagina importante, dichiara, e condivido nel merito quanto sin qui detto. Sui fatti legati all'ospedale di Locri, prosegue, sono riscontrabili tutte le azioni messe in campo per rappresentare le problematiche connesse. Anche relativamnete al rischio sismico dell'ospedale Melacrino Morelli sono state presentate interrogazoni e sollecitate iniziative. Oggi bisogna salutare positivamante l'approvazione del provvedimento, ma non abbassare la guardia su tutti quei fatti, compreso l'intervento del ministro Grillo, che possano inficiare quanto sin qui fatto. Non servono commissioni di inchiesta, conclude, ma l'individuazione di percorsi compatibili).

Interviene il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio (ringrazia coloro i quali hanno lavorato alla definizione del progetto: Franco Pacenza, il presidente della commissione di merito Mirabello, i consiglieri che attivamente hanno contribuito ed il Dipartimento. Sottolinea la scelta fatta, data la delicatezza della problematica che per oltre 25 anni non è stata portata a buon fine perchè difficile trovare un accordo. Definito lo strumento, dichiara, si apre la fase di costruzione del progetto e nulla è scontato poichè bisogna fare i conti con una serie di elementi ostativi. Ritengo, dichiara, che l'integrazione sia fondamentale per la riqualificazione del sistema sanitario e per fare del polo il cuore del sistema sanitario. L'operazione ha un'importanza strategica e lo stesso approccio dovà essere utilizzato per la governance della rete ospedaliera. Riprende alcuni elementi emersi dai precedenti interventi..., sarebbe sbagliato, dichiara, non puntare alla centralità del centro di traumatologia, tenuto conto anche del già realizzato del centro protesi a Lamezia. Sul commissariamento riafferma il proprio dissenso, ritiene il commissariamento fallimentare perchè non chiamato a rispondere dei disservizi. Non concorda sulle critiche strumentali che non riconoscono il totale assorbimento delle funzioni della struttura commissariale, inutili le critiche ad uno specifico governo perchè la linea è comune a tutti i governi che si sono avvicendati. Oggi si dimostra che la Calabria è in condizione di autogovernarsi. Sugli ospedali di Vibo, Sibaritide e Piana tre gare sono state sbagliate e concluse nell'agosto del 2014.).

Il Presidente pone ai voti gli articoli:

art. 1 - approvato
emendamento all'art. 2 - accolto
art. 2, per come emendato - approvato
art. 3 - approvato
art. 4 - approvato
art. 5 - approvato

Il Presidente pone ai voti la proposta nel suo complesso con autorizzazione al coordinamento formale

Il Consiglio approva all'unanimità.

Il Presidente inserisce il punto all'ordine del giorno

Proposta di Legge n.31/10^ di iniziativa del Consigliere F. SCULCO recante: ' Promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive regionali '  

Interviene il consigliere SERGIO Franco (Moderati per la Calabria) che illustra il provvedimento

Interviene il consigliere SCULCO Flora (Calabria in rete) (il Consiglio dopo innumerevoli rinvii discute su una proposta di legge che ha incontrato molte difficoltà e resistenze che mi auguro, dichiara, possano essere superate o mitigate. Nei quattro anni passati molte sono state le occasioni di discussione nel merito della proposta. La legge non vuole creare privilegi, che le donne non vogliono, la norma non condiziona le scelte dell'elettore, ma le esalta, consentendogli di esprimere una seconda preferenza, non obbligatoria, non insidia il ruolo di alcuno. Adottare la norma significa qualificare impegno e partecipazione delle donne alla vita politica ed amministrativa della Regione. Il Consiglio, nella sua prima seduta, ha obbligato alla composizione mista della Giunta regionale ed è stato un momento alto. Oggi abbiamo l'occasione di passare dalle parole ai fatti e di non deludere le aspettive delle donne e della loro partecipazione che è propedeutica al buon funzionamento. Chiede una decisione responsabile ed adeguata che consenta parità di trattamento).

Il Presidente pone ai voti gli articoli.

Per dichiarazione di voto, interviene il consigliere GRECO Orlandino (Oliverio Presidente) (interviene a nome proprio. Il sistema delle regole attiene alle singole responsabilità e sensibilità. Non si tratta di discutere la messa in discussione della partecipazione delle donne, vi è in discussione la legge elettorale nel suo complesso ed il modo con cui arrivare alla partecipazione attiva di tutti. Se, come dice la consigliera Sculco non va a modificare nulla, perchè farla? l'art. 3 della Costituzione ribadisce l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, rammenta la presentazione di una proposta, annuncia voto contrario perchè la legge elettorale ha i crismi dell'incostituzionalità. Annuncia voto contrario)

Interviene il consigliere BOVA Arturo (Democratici Progressisti) (prende atto della dichiarazione del consigliere Greco, annuncia voto a favore. Non mi fido, dichiara, della votazione. E' evidente che gli uomini siano restii ad abattere certe barriere. Invita all'assunzione di responsabilità di tutti)

Interviene il consigliere ORSOMARSO Fausto (Misto) (il clima è surreale, fa un appello alla responsabilità. Il testo, nonostante il mio voto a favore già espresso in Commissione, dichiara, andrebbe modificato nelle proporzioni. Importante che nessuno si ritenga leso per eventuali interventi non necessariamente a favore, indispenabile riportare la discussione nel merito del provvedimento, non su basi ideologiche)

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) (manifesta la propria difficoltà, esprime perplessità per come si è arrivati alla discussione del testo, attraverso una campagna diffamatoria perpetrata anche tramite gli organi di stampa. Ho manifestato, dichiara, perplessità sul modo e per il fatto che altre proposte di legge non siano state valutate. Ritiene utile un ulteriore approfondimento)

Interviene il consigliere PASQUA Vincenzo (Misto) (visti gli interventi della maggioranza, ritiene necessaria una valutazione attenta delle istanze. Chiede il rinvio della trattazione a nome del centrodestra)

Interviene il consigliere GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti) (ritiene paradossali simili argomentazioni su una legge pendente da quattro anni e ritiene strumentale la presentazione di altre due proposte di legge di modifica della legge elettorale. Chiede che la proposta Sculco venga messa ai voti perchè trattasi di una norma di civiltà nel rispetto ed in ottemperanza alla legge del 2016).

Interviene il consigliere TALLINI Domenico (Forza Italia) (nella riunione preliminare ha richiamato ad una partecipazione ampia e ad una ampia convergenza sulla proposta da portare in Aula. Ora si è di fronte alle due opzioni possibili, dichiara: votare la proposta Sculco o pervenire ad un ulteriore approfondimento. Il Consiglio regionale concorda sulla preferenza di genere, ma una parte ritiene necessario pervenire ad un abbinamento con le proposte presentate dagli altri consiglieri. L'inserimento al primo punto all'ordine del giorno è stata una forzatura politica. La legge può essere modificata e sarebbe inutile una costrizione da parte della maggioranza, salvo che si voglia andare oltre ed abbassare il premio di maggioranza. Ritiene quello odierno un ricatto che confligge con quanto detto dal presidente Oliverio che ha auspicato riforme condivise).

Interviene il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio (necessaria chiarezza e lealtà. Nella discussione precedentemente tenutasi si è deciso di rimodulare l'ordine del giorno, sulla base di un'esigenza legittima si è deciso di discutere solo due punti all'ordine del giorno, vincolando tutti alla discussione dei provvedimenti. Trattandosi di una riforma sulle regole del gioco ritiene opportuno che venga recepita ad ampia maggioranza e ricondotta alla responsabilità dei singoli consiglieri. La legge del 2016 stabilisce che le leggi regionali prevedano la partecipazione tra 60 e 40 e prevede che in caso di preferenza unica bisogna consentire che ci sia l'espressione sui due generi. Ringrazia la consigliera Sculco per essersi fatta portatrice delle istanze delle donne che non le hanno risparmiato critiche. Lo strumento non è forzoso, ma dà la facoltà di espressione non prevedendo quote. La legge metterebbe la Calabria al passo con le altre regioni. Auspica che ci sia una convergenza, non esiste un vincolo di maggioranza, ricorda l'approvazione delle modifica statutaria secondo la quale in Giunta è prevista la partecipazione di almendo del 30% di ognuno dei due generi, in quell'occasione si è anche parlato della modifica alla legge elettorale, considerata anche la posizione dell'Europa che prevede tre preferenze una della quali di genere. Ritiene un errore non accelerare l'approvazione della proposta. Il rinvio sarebbe un errore e sarebbe letto come la volontà di non approvare la proposta).

Interviene il consigliere ROMEO Sebastiano (Partito Democratico) (ritiene necessario svestirsi dai ruoli, si è davanti ad una proposta di legge trasmessa il 4 agosto 2015 che smentisce le illazioni su una forzatura ad opera della maggioranza, si è di fronte all'approvazione di una legge che va nel senso delle previsioni nazionali. Non può il Consiglio unitariamente non pervenire all'approvazione del provvediemento. Rammenta che il voto in Commissione ha registrato il voto favorevole di tutti, oggi il centrodestra, per bocca del consigliere Pasqua, ha espresso contrarietà all'approvazione della proposta. Le proposte di legge presentate, e cui si riferiscono alcuni interventi, nulla hanno a che vedere con la preferenza di genere. Non vi sono ragioni per non approvare una legge di civiltà. Chiede che la proposta venga posta ai voti).

Interviene il consigilere ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) (necessario partire dall'assunto che la legge del 2016 non possa esere disattesa. La responsabilità è politica, il gruppo che rappresento non è contrario alla preferenza di genere. Il presidente Irto stava per mettere ai voti il provvedimento e le critiche sono state mosse da alcuni consiglieri della maggioranza. Contesta l'appropriazione della preferenza di genere, quale prerogativa della sinistra. La proposta è più complessa di quanto si voglia far apparire ed implica ulteriori approfondimenti).

Interviene il consigliere AIETA Giuseppe (Partito Democratico) (la legge nazionale va rispettata e la modalità usata per portare la proposta in discussione ha creato un inutile equivoco, dichiara. Esistono le proposte e su di esse va fatto un ragionamento, ma la riunione che ha precedeuto la seduta del Consiglio sarebbe stata la sede giusta per rivendicare le ragioni esposte solo in questa sede. Necessario, a questo punto, che il Consiglio regionale trovi una sintesi che non può essere quella del rinvio).

Interviene il consigliere GALLO Gianluca (Casa delle libertà) (si registra la prevalenza delle ipocrisie e, questa sera, le donne sono lo strumento di queste ipocrisie. Dalla maggioranza arriva una provocazione, sapendo di non avere i numeri. L'intervento del presidente Oliverio smentisce se stesso e i suoi propositi. Ritiene non esserci le condizioni per pervenire all'approvazione, il Presidente della Giunta ha assunto degli impegni puntando sulle volontà degli altri, necessario assumersi responsabilità e pervenire a sintesi)

Il Presidente dispone la sospensione dei lavori, convocando i capigruppo.

La seduta è sospesa.

La seduta riprende.

Interviene il consigliere ROMEO Sebastiano (Partito Democratico) (dalla discussione denutasi è emersa la nacessità di pervenire ad un rinvio, annuncia, per consentire l'approvazione di una proposta condivisa, avendo quali punti fermi: una data certa per la discussione; la discussione in Aula, senza l'ulteriore passaggio in commissione; e la preferenza di genere quale condicio sine qua non).

Interviene il consigliere TALLINI Domenico (Forza Italia) (nello spirito invocato dal presidente Oliverio, ritiene necessario porre ai voti una proposta di legge trasversalmente condivisa. La minoranza, dichiara, si pone in maniera costruttiva a condizione che vengano sviscerati alcuni aspetti ecapire chiaramente con quale legge si andrà a votare).

Interviene il consigliere GRECO Orlandino (Oliverio Presidente) (sul merito ribadisce quanto precedentemente detto, sulla proposta avanzata dal consigliere Romeo esprme il proprio dissenso perchè, dichiara, il Consiglio deve ragionare ai sensi del Regolamento interno, non condivide il percorso tracciato e ribadisce la propria contrarietà alla doppia preferenza di genere. Chiede venga messo ai voti il rinvio, ritiene che in proponenti possano e debbano fare i conti anche con una possibile bocciatura)

Interviene il consigliere GUCCIONE Carlo (Partito Democratico) (necessario un po' di buonsenso, dichiara, la preferenza di genere non può essere ricondotta ad un aquestione di coscienza, la sinistra deve rivendicarne l'appartenenza. In realtà mancano i numeri e la minoranza, potrebbe mettere fine alla discussione, abbandonando l'Aula. Urge un patto di fine legislatura o, meglio ancora, prendere atto della mancanza della maggioranza e dare la parola agli elettori. L'alternativa sarà un lento logoramento della legislatura).

Interviene il consigliere ORSOMARSO Fausto (Misto) (la legislazione concorrente potrebbe dare la possibilità di legiferare in deroga alla legge. Utile una legge condivisa anche perchè l'unica possibile, nonostante le roboanti dichiarazioni di alcuni e del Presidente che ha dato per acquisito e garantito l'approvazione della proposta in assenza dei numeri)

Interviene il consigliere GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti) (la prova di forza mette a rischio un diritto, dichiara. La proposta di riportare direttamente in Consiglio la proposta ritiene possa essere una proposta accettabile ed esprime la propria disponibilità al ritiro della proposta di pervenire al voto, ma annuncia il voto a favore qualora la stessa sarà messa ai voti).

Interviene il consigliere SCULCO Flora (Calabria in rete) (manifesta la propria delusione e contrarietà per quanto si è verificato, si è assistito, dichiara, al gioco delle parti, accolgo, comunque, il percorso tracciato dal capogruppo del PD).

 

Il Presidente IRTO propone il rinvio della trattazione alla prossima seduta che sarà convocata per il 25 p.v.

Trattazione rinviata.

Il Presidente, esaurito l'ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

La seduta è tolta