XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 9
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA DI LUNEDÌ 11 APRILE 2022
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE COMITO
Inizio
lavori h. 11,26
Fine lavori h. 12,59
INDICE
CORTELLARO Antonio, dirigente
Settore assistenza giuridica
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente),*,*,*,*,*
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
BRUNI Amalia (Gruppo Misto),*,*
CORTELLARO Antonio, dirigente
Settore assistenza giuridica,*,*,*,*,*
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente),*
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
CORTELLARO Antonio, dirigente
Settore assistenza giuridica,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Presidenza del presidente Michele Comito
La
seduta inizia alle 11,26
Approvato il verbale della seduta
precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Comunica che sono pervenuti degli
emendamenti che saranno esaminati durante l’approvazione dell’articolato.
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
Evidenziata la necessità di ricevere la
documentazione d’aula in anticipo al fine di consentirne l’esame preliminare,
afferma che vi è necessità di omogeneità di giudizio e cioè che eventuali
impedimenti siano fatti valere per tutte le proposte inerenti la medesima
materia. Avanza, quindi, perplessità sui rilievi mossi dal Settore assistenza giuridica
in merito alla irricevibilità della proposta a causa del Piano di rientro dal
deficit sanitario cui è sottoposta la Regione Calabria. Sottolinea, difatti,
che si tratta di una proposta di legge ordinamentale che non lede la sfera di
competenza del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro che,
comunque, non ha potestà legislativa che, per contro, compete al Consiglio
regionale. Annuncia, infine, di aver proposto un emendamento che fa salve le
prerogative del Commissario ad acta
rispetto agli effetti che la proposta di legge produrrà.
Riconosce che il termine per la
presentazione degli emendamenti fissato a 48 ore prima della seduta non
consente agli uffici di poter lavorare con serenità e propone di trovare un
accordo per stabilire dei tempi dilatati.
Informa, poi, di aver ritirato una proposta
di legge sulla materia proprio perché la Regione è in fase di Commissariamento.
Rileva che la legge istitutiva dell’azienda
“Calabria Zero” ricade nello stesso ambito e ribadisce che l’applicazione delle
regole deve essere uguale per tutti.
Osserva che l’istituzione dell’Azienda Zero
è stata un’iniziativa del Presidente della Giunta, in qualità anche di
Commissario ad acta, per riorganizzare la macchina burocratica nel settore
sanitario.
Obietta che l’ambito di applicazione è da
considerare congruo poiché quella legge non è stata impugnata. Ribadisce, poi,
che il Commissario ad acta non può
proporre proposte di legge.
Rileva che la proposta di legge in esame ha
un forte e ampio impatto sul sistema sanitario regionale e necessita di un
percorso di condivisione fra le varie forze politiche, al di là della
problematica relativa al Piano di rientro.
Posto che lo stato dei fatti non ne consente
l’approvazione nella seduta odierna, propone che la proposta sia trasformata in
un testo base da far valutare al Commissario ad acta e, in proposito, invita il consigliere Laghi a raccogliere
l’adesione di altri consiglieri di minoranza quali firmatari.
Premesso che la sanità regionale è
commissariata e, quindi, ci sono dei vincoli in termini legislativi da rispettare,
invita a non inserire all’ordine del giorno proposte che non possono essere
discusse.
Puntualizzato che sarebbe arbitrario impedire
l’esame di una proposta di legge in materia sanitaria da parte della competente
Commissione consiliare, ritiene che le proposte di legge debbano essere
valutate nel merito e obietta che l’argomentazione relativa alla presunta
irricevibilità della proposta in esame è confutata dalla ricevibilità della
legge istitutiva dell’Azienda Zero.
In risposta al consigliere Neri, afferma di
essere disponibile a condividere la proposta con altri consiglieri che
volessero aggiungersi quali proponenti e ritiene che l’alternativa offerta da
“Azienda Zero” si concretizzerà in una sanità ingovernabile, dato che, a suo
avviso, l’eccessiva concentrazione dei centri di governo non consentirebbe di
ascoltare i bisogni e le istanze dei territori.
Precisata l’irricevibilità della proposta
che, conseguentemente, non sarebbe dovuta essere neanche discussa, evidenzia
come il suo inserimento all’ordine del giorno e la sua discussione abbiano
rappresentato un’occasione per discutere di sanità.
Chiede se sia arrivata la nota a sua firma
che spiega perché la proposta di legge non è incompatibile con l’attuale quadro
normativo.
Riferisce che il Settore assistenza
giuridica non ha ulteriori osservazioni da fare oltre a quelle già segnalate
nella scheda di analisi tecnico-normativa.
Chiede che la nota a sua firma sia inserita
nei verbali della Commissione.
Passa all’esame dell’articolato e
all’illustrazione degli emendamenti presentati dal consigliere Laghi.
Illustra, quindi l’emendamento che
sopprime il comma 3 dell’articolo 1.
Pone ai voti l’emendamento, che è
respinto, così come gli articoli 1, 2, 3 e 4.
Illustra poi l’emendamento che modifica
il comma 1 dell’articolo 5 che, posto ai voti, è respinto, così come l’articolo
5.
Pone ai voti l’articolo 6 che è
respinto.
Illustra l’emendamento che modifica il
comma 1 dell’articolo 7, che posto ai voti è respinto, così come gli articoli 7
e 8.
Riferisce poi che dopo l’articolo 8 vi
è un emendamento che inserisce l’articolo 8 bis
e che riguarda la norma di salvaguardia. Pone ai voti l’emendamento che è
respinto, così come gli articoli 9 e 10.
Indi, pone ai voti la proposta nel suo
complesso, che è respinta.
(La
Commissione respinge)
Riferisce che sono stati presentati degli
emendamenti.
Reputa opportuno verificare se vi sia un
formale richiesta da parte del Ministero della Giustizia rispetto al Centro di
giustizia minorile, reputandola una base importante per la discussione su una
legge che, seppur bene organizzata, a suo dire potrebbe essere maggiormente
ampliata, attraverso una variazione del regolamento che, partendo dalle istanze
del territorio, aumenti l’offerta esistente, a suo giudizio oggi insufficiente.
Evidenzia che la proposta è nata da una
interlocuzione tra la Regione Calabria e il Centro minorile calabrese in merito
alla necessità di intervenire sulle esigenze dei familiari delle persone
detenute, con l’auspicio di creare condizioni migliori rispetto a quelle
attuali.
Ribadisce che la proposta, precedentemente
discussa, ha recepito le osservazioni sollevate dal Settore assistenza
giuridica.
Riferisce poi di aver presentato tre
emendamenti.
Riferisce che non vi sono osservazioni sugli
emendamenti a firma del consigliere Gelardi poiché recepiscono le osservazioni
precedentemente formulate nella scheda di analisi tecnico - normativa.
Riferisce che sono stati presentati anche
altri emendamenti, alcuni a firma del consigliere Laghi e procede con la loro illustrazione,
precisando che il primo emendamento sopprime il comma 2 e modifica il comma 3
dell’articolo 1.
Illustra alcune osservazioni relative agli
emendamenti.
Pone ai voti l’emendamento all’articolo 1
che è respinto. Indi, pone ai voti l’articolo 1, che è approvato. Illustra poi
l’emendamento, sempre a firma del consigliere Laghi, che modifica l’articolo 2.
Fornisce alcune precisazioni.
Pone ai voti l’emendamento all’articolo 2,
che è respinto, e l’articolo 2, che è approvato.
Indi, illustra l’emendamento, a firma della
consigliera Bruni, che modifica il comma 2 dell’articolo 3.
Riferisce che per ragioni di tempo non è
stato possibile verificare eventuali contrasti con la normativa statale.
Ritiene che sarebbe stato opportuno audire
un rappresentante del Ministero della Giustizia, al fine di creare il giusto
contatto con le fonti di competenza.
Chiede notizie in merito agli oneri
finanziari e reputa opportuno che si proceda agli opportuni approfondimenti per
una eventuale modifica.
Ritiene che la proposta di legge, poiché si
propone di normare un ambito di competenza statale, appare poco comprensibile.
Evidenzia lo spirito di leale collaborazione
che ha animato la presentazione degli emendamenti e comunica il suo voto di
astensione sull’emendamento in esame. Infine, auspica che la documentazione a
corredo dei provvedimenti sia trasmessa ai consiglieri con un anticipo congruo per
il suo esame.
Puntualizzato che il testo originario
prevede che sia il Ministero a concedere l’autorizzazione ad aprire al massimo
1 struttura, con ciò ponendo un limite al numero di strutture autorizzabili,
ritiene di condividere, invece, l’emendamento a firma della consigliera Bruni
che mira ad eliminare detto limite numerico.
Dichiarandosi anch’egli favorevole al
contenuto dell’emendamento proposto dalla consigliera Bruni, lo pone in
votazione ed è approvato. Indi pone in votazione l’articolo 3, come emendato, e
l’articolo 4 che sono approvati. Pone in discussione l’emendamento all’articolo
5, a firma del consigliere Gelardi, che è approvato; pone in discussione e
votazione l’emendamento all’articolo 5, a firma del consigliere Laghi, che è
respinto, indi pone in votazione l’articolo 5 per come emendato che è
approvato. Pone in discussione l’emendamento all’articolo 6, a firma del
consigliere Gelardi, che è approvato, indi pone in discussione e votazione
l’emendamento all’articolo 6, a firma della consigliera Bruni, che è approvato.
Pone, quindi, in votazione l’articolo 6 per come emendato che è approvato. Pone
in discussione l’emendamento, a firma della consigliera Bruni, che prevede
l’inserimento dell’articolo 6-bis, contenente una clausola di salvaguardia,
indi chiede in merito al Settore assistenza giuridica di riferire eventuali
osservazioni.
Riferisce il parere del Settore assistenza
giuridica.
Pone in votazione l’emendamento, a firma della
consigliera Bruni, che prevede l’inserimento dell’articolo 6-bis, che è
approvato. Pone in discussione l’emendamento all’articolo 7, a firma del
consigliere Laghi.
Evidenzia che quanto espresso
nell’emendamento presentato dal consigliere Laghi è già previsto nel
regolamento che, comunque, resta in vigore.
Ritiene opportuno che nel testo del
provvedimento in discussione siano richiamati gli aspetti da lui specificati
nell’emendamento.
Chiede il parere del Settore assistenza
giuridica riguardo all’emendamento in discussione.
Riferisce i rilievi del Settore assistenza
giuridica.
Pone ai voti l’emendamento all’articolo 7, a
firma del consigliere Laghi, che è respinto, indi pone in discussione e
votazione l’emendamento all’articolo 7, a firma della consigliera Bruni, che è
approvato, e l’articolo 7 che è approvato per come emendato. Posto in votazione
l’articolo 8 che è approvato, pone in discussione e votazione l’emendamento
all’articolo 9, a firma del consigliere Laghi, che è respinto; pone, quindi, in
discussione e votazione l’emendamento all’articolo 9, a firma della consigliera
Bruni, che è approvato e l’articolo 9 per come emendato che è approvato. Pone
in votazione l’articolo 10 che è approvato. Pone in discussione l’Allegato A e
gli emendamenti allo stesso, uno a firma del consigliere Gelardi che è ritirato
e l’altro a firma della consigliera Bruni che, posto ai voti, è approvato. Infine
pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata, comprensiva di
Allegato, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La
Commissione approva)
Illustra la proposta di legge tesa a garantire il diritto alla salute alle persone senza fissa dimora, in numero crescente e difficile da contenere. Dichiarato che la proposta in discussione si ri fa a decisioni già assunte in altre regioni, quali Emilia Romagna e Puglia, evidenzia come sarebbe opportuno che anche in Calabria sia prevista l’assistenza del medico di base ai soggetti senza fissa dimora e riferisce che è stato depositato alla Camera un disegno di legge che va in tale direzione. Auspicato che l’iter di approvazione della proposta in discussione possa essere il più condiviso possibile, chiede al Presidente della Commissione che siano auditi i servizi sociali dei Comuni calabresi e le associazioni che si dedicano ad aiutare i soggetti senza fissa dimora. Conclude evidenziando che curare i soggetti senza fissa dimora consentirebbe di mettere in sicurezza tutti i cittadini con un risparmio dei costi nel settore sanitario, poiché potranno rivolgersi al medico di base senza recarsi direttamente in ospedale.
Illustra la scheda di analisi
tecnico-normativa.
Chiede alcuni chiarimenti.
Fornisce i chiarimenti richiesti.
Condiviso il costrutto e le motivazioni alla
base della proposta di legge in esame, sottolinea la necessità di ulteriori
approfondimenti, soprattutto attraverso l’audizione del dirigente del
Dipartimento tutela della salute.
Riferisce che il dirigente generale del
Dipartimento era stato invitato alla seduta odierna, ma è assente.
Condivisa la ratio della proposta di legge in discussione, pone l’attenzione
sugli oneri necessari a garantirne la copertura finanziaria, esprimendo
perplessità sul significato dell’inserimento della norma di salvaguardia.
Propone il rinvio alla prossima seduta per l’audizione dei soggetti interessati che è approvato.
(La Commissione rinvia)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 12,59
Il
Funzionario PO
Giada
Katia Helen Romeo